137
Prezzi
Materie prime
Strumenti di misura Le prove sulle vernici
Emissioni
Cambiano le norme
Rifiuti
Scarti di legno: rifiuti o combustibili?
Rubriche
Notizie dalle aziende: novitĂ , tecnologie ed eventi
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IL MANUALE DELLA LEVIGATURA • Come scegliere l’abrasivo? • Come scegliere la levigatrice e la spazzolatrice? • Quali sono i parametri per scegliere correttamente un ciclo di levigatura?
200 pagine, oltre 100 figure e tabelle • Quali sono i principali difetti di levigatura e i modi per evitarli? • Quali sono i metodi per lavorare in sicurezza e per aspirare la polvere di levigatura? • Come si calcolano i costi di gestione nella levigatura?
Indice PREMESSA: CENNI STORICI Cap. I: I MATERIALI DA LEVIGARE • ANATOMIA E FISIOLOGIA DEL LEGNO • PANNELLI E SEMILAVORATI A BASE DI LEGNO • PANNELLI E SEMILAVORATI SPECIALI Cap. II: TERMINOLOGIA • LE MACCHINE • LA LEVIGATURA DEL SUPPORTO • LA LEVIGATURA DELLA SUPERFICIE VERNICIATA Cap. III: GLI ABRASIVI FLESSIBILI • INTRODUZIONE • I SUPPORTI • I LEGANTI • I GRANULI DI SOSTANZA ABRASIVA La grana abrasiva La cosparsione • I PRODOTTI ANTI-INTASANTI • LA CORRETTA CONSERVAZIONE DEGLI ABRASIVI FLESSIBILI • IL CORRETTO IMPIEGO DEI NASTRI ABRASIVI FLESSIBILI • DETERMINAZIONE Dei difetti DEI NASTRI ABRASIVI • CONCLUSIONI Cap. IV: PRINCIPI GENERALI • PARAMETRI Lo spessore del truciolo La velocità di taglio dell’abrasivo La velocità di avanzamento del pezzo La pressione specifica di levigatura Potenza assorbita Cap. V: LA CALIBRATURA DEL PANNELLO • LE MACCHINE CALIBRATRICI Calibratrice superiore Calibratrice-levigatrice superiore Calibratrice doppia superiore/inferiore Linea di calibratura con calibratrice inferiore + cali bratrice superiore • CARATTERISTICHE TECNICHE DELLA CALIBRATRICE • L’ABRASIVO PER LA CALIBRATURA Cap. VI: LA LEVIGATURA DEL PANNELLO • LEVIGATURA DELLA SUPERFICIE GREZZA • LEVIGATURA DELLA SUPERFICIE VERNICIATA • MACCHINA LEVIGATRICE E GRUPPI OPERATORI • GRANA DELL’ABRASIVO • ACCORGIMENTI PER UNA CORRETTA LEVIGATURA DELLA SUPERFICIE Cap. VII: MACCHINE LEVIGATRICI PER SUPERFICI DI PANNELLI
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LEVIGATRICI MANUALI PORTATILI LEVIGATRICI MANUALI A NASTRO LUNGO LEVIGATRICI SEMIAUTOMATICHE IGIENE DEL LAVORO LEVIGATRICI AUTOMATICHE MACCHINE PER LA CALIBRATURA MACCHINE PER LA LEVIGATURA DI SUPERFICI GREZZE MACCHINE PER LA LEVIGATURA DI SUPERFICI VERNICIATE • CONSIDERAZIONI FINALI Cap. VIII: APPLICAZIONI PRATICHE • COMPOSIZIONE MACCHINE CALIBRATRICI • COMPOSIZIONE MACCHINE LEVIGATRICI PER SUPPORTI LEGNOSI • COMPOSIZIONE MACCHINE LEVIGATRICI PER SUPERFICI VERNICIATE • COSTI DI PRODUZIONE Cap. IX: LEVIGATURA TRIDIMENSIONALE Cap. X: LEVIGATURA DEI BORDI, DEI PANNELLI E DELLE CORNICI • I GRUPPI OPERATORI • APPLICAZIONI SU PROFILI GREZZI • APPLICAZIONI SU PROFILI VERNICIATI • LEVIGATRICI PER BORDI E CORNICI • INDICAZIONI DI CARATTERE GENERALE • PARAMETRI QUALITATIVI Cap. XI: LA LUCIDATURA • NOZIONI GENERALI SULLE FINITURE LACCATE LUCIDE • AGGREGATI LUCIDATORI • UTENSILI LUCIDATORI MANUALI • LUCIDATRICI SEMIAUTOMATICHE MONO O “BISPAZZOLONE” • LUCIDATRICI AUTOMATICHE “PLURISPAZZOLONE” • BRILLANTATRICI AUTOMATICHE “A RAGNO” • PRODOTTI LUCIDANTI • LUCIDATURA CON PASTE ABRASIVE SEMILIQUIDE • LUCIDATURA CON PASTE ABRASIVE SOLIDE • LA BRILLANTATURA • I DILUENTI Cap. XII: SPAZZOLATURA • PREMESSA • LA PREPARAZIONE DEL SERRAMENTO • LA PREPARAZIONE DI ANTE PIANE E SAGOMATE Cap. XIII: DIFETTI E RIMEDI Cap. XIV: SICUREZZA Cap. XV: INQUINAMENTO ATMOSFERICO BIBLIOGRAFIA
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INDICE Capitolo I: il legno 1.1 Introduzione 1.2 Struttura del legno 1.3 Composizione del legno 1.4 Umidità del legno 1.5 Essiccazione naturale del legno 1.6 Essiccazione artificiale del legno 1.7 Alterazione del legno
Capitolo VIII: le tecnologie a basso Impatto ambientale 8.1 Premessa 8.2 Prodotti “naturali” ed ecofurbi 8.3 I prodotti all’acqua 8.4 I prodotti ad alto residuo secco 8.5 Le vernici in polvere 8.6 Essiccazione mediante radiazioni
Capitolo II: le specie legnose 2.1 Denominazione e caratteristiche
Capitolo IX: l’applicazione dei prodotti vernicianti 9.1 Pv per la tinteggiatura, coloritura o nobilitazione 9.2 Pv per la preparazione 9.3 Pv per il riempimento delle porosità 9.4 Pv per la finitura
Capitolo III: i supporti legnosi 3.1 Introduzione 3.2 Pannelli di particelle truciolari 3.3 Pannelli di fibra 3.4 Pannelli nobilitati 3.5 Pannelli compensati, multistrati, listellari e placcati 3.6 Pannelli di laminato plastico 3.7 Conclusioni Capitolo IV: cosa sono i prodotti vernicianti 4.1 Anzitutto la parola giusta 4.2 Verniciare per decorare è una tecnica antica 4.3 Verniciare per proteggere è una tecnica moderna 4.4 I pv sono amici o nemici dell’ambiente ? 4.5 La tecnologia dei pv è in continuo progresso 4.6 Classificazione dei pv Capitolo V: i componenti dei prodotti vernicianti 5.1 Premessa 5.2 I principali tipi di leganti 5.3 Pigmenti e cariche: differenze e analogie 5.4 Solventi, diluenti, composti volatili COV 5.5 Gli additivi La campagna diluente certo Capitolo VI: l’essiccazione dei prodotti vernicianti 6.1 Essiccazione fisica o chimica (reticolazione) 6.2 Le reazioni di reticolazione 6.3 Note sui meccanismi di reticolazione 6.4 Film essiccati con essiccazione fisica o chimica: reversibilità e irreversibilità Capitolo VII: le prestazioni dei prodotti vernicianti 7.1 Come si misurano le caratteristiche prestazionali 7.2 Le caratteristiche principali 7.3 La documentazione sulle prestazioni 7.4 Procedura di controllo delle prestazioni tecniche e ambientali dei prodotti vernicianti applicati su superfici di mobili per uso interno
Capitolo X: l’applicazione delle vernici: macchine e forni 10.1 Premessa 10.2 Nozioni generali 10.3 Reciprocatori 10.4 Spruzzatrici automatiche 10.5 Laccatrici (macchine a due cilindri di lavoro) 10.6 Laccatrici-stampatrici (macchine a due cilindri di lavoro) 10.7 Stuccatrice (macchina con almeno tre cilindri di lavoro) 10.8 Reverse (macchina con almeno 4 cilindri di lavoro) 10.9 Velatrice ad una o più testate 10.10 Trafila 10.11 Forni di essiccazione Capitolo XI: i cicli industriali 11.1 Premessa 11.2 La scelta del ciclo 11.3 Cicli bagnato su bagnato trasparenti e pigmentati di tipo “sandwich ” su vari supporti 11.4 Cicli fotochimici trasparenti e pigmentati su vari supporti 11.5 Cicli anticalo trasparenti e pigmentati di tipo uv su vari supporti 11.6 Cicli vari trasparenti e pigmentati su supporti diversi Capitolo XII: cabine di verniciatura 12.1 La sicurezza prima di tutto 12.2 Caratteristiche generali 12.3 Cabine aperte frontalmente 12.4 Cabine chiuse 12.5 Cabine di grandi dimensioni 12.6 Cabine per verniciatura con disco elettrostatico 12.7 Aree a piano aspirante 12.8 Impianti di protezione antincendio 12.9 Filtrazione dell’overspray 12.10 Aria in entrata 12.11 Rumore 12.12 Zone con aspirazione per la pulizia delle pistole e la preparazione delle vernici
12.13 Come scegliere una cabina 12.14 La manutenzione non e’ un optional 12.15 Flocculanti: i problemi cominciano con le vernici all’acqua 12.16 Defangatori Capitolo XIII: depurazione e distillazione dei solventi 13.1 Introduzione 13.2 Adsorbimento 13.3 Assorbimento 13.4 Combustione 13.5 Rotoconcentrazione 13.6 Biofiltrazione 13.7 Come scegliere l’impianto giusto 13.8 Il recupero dei solventi: la distillazione Capitolo XIV: la legge sull’inquinamento atmosferico 14.1 Premessa 14.2 Le norme attuali 14.3 Come si presenta la domanda di autorizzazione 14.4 I limiti alle emissioni Scheda regione piemonte Scheda regione lombardia 14.5 Le competenze degli enti locali 14.6 La legislazione europea: direttiva VOC 14.7 Prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento 14.8 Uno sguardo al futuro: effetto serra e reattività fotochimica Capitolo XV: autorizzazioni e regole per lavorare In sicurezza 15.1 Permessi e autorizzazioni 15.2 Igiene del lavoro Appendice 1: Sentenze in materia di sicurezza Appendice 2: Il rumore: linee guida per l’interpretazione e l’applicazione della legge 277 Appendice 3: La direttiva “macchine” e la marcatura CE Appendice 4: Come riconoscere i prodotti più pericolosi? Guida pratica alla lettura delle etichette e delle schede di sicurezza Appendice 5: Il rischio secondo gli igienisti statunitensi Appendice 6: Classificazione delle sostanze ai fini dell’inquinamento atmosferico (tabella “d” del dm 12/7/90) Appendice 7: La protezione delle vie respiratorie Appendice 8: Pubblicita’ ingannevole Appendice 9: Da rifiuti a risorse Profilo degli autori Bibliografia Ringraziamenti Elenco sponsor
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Contenuti del numero 137 04
"Bel tempo" sul barometro delle tecnologie per il legno
08
Le prove sulle vernici
14
Scarti di legno: rifiuti o combustibili?
20
Aria nuova nella legge sull'inquinamento atmosferico
26
Notizie dalle aziende
46
L'agenda dei Fornitori
Periodicità
137
Professione Verniciatore del legno
Direttore responsabile Pierluigi Offredi 6 numeri all’anno
Prezzi
Materie prime
Strumenti di misura
Direzione e redazione:
Le prove sulle vernici
Emissioni
Cambiano le norme
HB Pi.erre - Via Imbriani, 19/A - 20158 Milano
Rifiuti
Scarti di legno: rifiuti o combustibili?
Rubriche
Tel. 02.39.312.736
Notizie dalle aziende: novità, tecnologie ed eventi
www.woodfinishing.it Grafica e impaginazione John Michael Vincent San Juan
N 137 - Settembre 2017
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REDAZIONALI
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15/11/2016
06/12/2016
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134/MARZO
17/01/2017
07/02/2017
I dati dell’archivio elettronico della HB pi. erre vengono
135/APRILE
14/02/2017
07/03/2017
136/MAGGIO
11/04/2017
02/05/2017
137/SETTEMBRE
13/06/2017
04/07/2017
138/OTTOBRE
22/08/2017
05/09/2017
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trattati nel rispetto di quanto stabilito dalla legge n. 675/1996 sulla tutela dei dati personali. Chiunque può richiedere, in qualsiasi momento, modifiche, aggiornamenti e cancellazioni dei dati personali dal nostro archivio
Prezzi
“Bel tempo” sul barometro delle tecnologie per il legno
A cura della Redazione
04 Professione Verniciatore del Legno | Anno XXII - n.137 - Settembre 2017
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Norme tecniche
Le prove sulle vernici
Franco Bulian – Catas
08  Professione Verniciatore del Legno | Anno XXII - n.137 - Settembre 2017
Norme tecniche
A partire dagli anni ’80 si è compreso che era indispensabile disporre di riferimenti normativi che servissero sia a misurare le prestazioni delle superfici verniciate, sia a stabilire dei valori minimi condivisi e accettati per questi prodotti. Il percorso non è stato facile e benché siano trascorsi alcuni decenni dall’inizio di que-ste attività nei tavoli di normazione nazionali e internazionali, il lavoro non può considerarsi certamente completo. In alcuni casi si può effettivamente osservare un panorama normativo oramai condiviso e ben strutturato, mentre in altri permangono delle resistenze nazionali, che in qualche caso fanno riferimento anche ad alcune categorie produttive specifiche, che vedono nelle norme un possibile ostacolo alla loro autonomia e creatività. Considerate queste brevi premesse, queste note vogliono sinteticamente schematizzare quale sia
Tab. 1 – Le norme realizzate dal Gruppo di lavoro 2 del Comitato Tecnico 139 del CEN riguardanti le vernici per legno per esterni Proprietà
Norma
Classificazione e selezione
EN 927-1
Specifiche prestazionali
EN 927-2
Invecchiamento naturale
EN 927-3
Permeabilità all’acqua
EN 927-5
Invecchiamento artificiale
EN 927-6
Resistenza al trasudamento della resina dai nodi
CEN/TS 16359
Resistenza al trasudamento di tannini
CEN/TS 16498
Micro-bolle
CEN/TS 16358
Estensibilità dei film
CEN/TS 16360
Resistenza al blocking
CEN/TS 16399
Sigillatura delle teste
CEN/TS 16369
Resistenza all’urto
CEN/TS 16700
Professione Verniciatore del Legno | Anno XXII - n.137 - Settembre 2017 09
Norme tecniche
attualmente la situazione normativa sulle vernici, considerando ovviamente in primis il panorama normativo europeo, ma prendendo in considerazione anche la normativa italiana che, come verrà illustrato di seguito, appare molto ricca su questa materia. Verranno qui considerati in successione tre diversi settori, ovvero quello del legno per esterni, le superfici dei mobili e i pavimenti. VERNICI PER LEGNO PER ESTERNI Le vernici per legno per esterni (finestre, mobili da giardino, ecc.) sono considerate in modo specifico da un comitato europeo (il gruppo di lavoro 2 del comitato tecnico 139 del CEN). I lavori si protraggono da moltissimi anni, con la partecipazione di esperti di molti Paesi europei, avendo già prodotto diverse norme che rappresentano degli importanti punti di riferimento per questo settore. Nella tabella 1 sono riportati i documenti già pubblicati. Ciò che è importante sottolineare è soprattutto l’esistenza della
Tab. 2 – Le norme realizzate dal Gruppo di lavoro 7 del Comitato Tecnico 207 del CEN, riguardanti le superfici VERNICIATE dei mobili domestici, sono state utilizzate per elaborare la norma UNI 112016, che definisce i requisiti minimi per le superfici verniciate dei mobili domestici.
Proprietà
Norma
Resistenza alla graffiatura
UNI EN 15186 (metodo B)
Resistenza agli sbalzi di temperatura
UNI 9429 (metodo B)
Resistenza al calore secco
UNI EN 12722
Resistenza al calore umido
UNI EN 12721
Resistenza delle superfici ai liquidi freddi
UNI EN 12720
Adesione
EN ISO 2409
Resistenza delle superfici alla luce
UNI EN 15187
Tendenza a ritenere lo sporco
UNI 9300
Resistenza all'abrasione
UNI EN 15185
Resistenza al blocking
CEN/TS 16399
Sigillatura delle teste
CEN/TS 16369
Resistenza all’urto
CEN/TS 16700
10 Professione Verniciatore del Legno | Anno XXII - n.137 - Settembre 2017
Norme tecniche
Tab. 3 – Le Le prove previste dalla norma 11622-1, realizzate dal Gruppo finiture della Commissione Legno UNI, che stabilisce i requisiti minimi che un ciclo di verniciatura per parquet deve possedere per essere adeguato, secondo la norma, ad ambienti a diverso grado di frequentazione (bassa, media e alta).
Proprietà
Norma
Resistenza alla graffiatura
UNI EN 15186
Resistenza agli sbalzi di temperatura
UNI 9429
Resistenza al calore secco
UNI EN 12722
Resistenza al calore umido
UNI EN 12721
Adesione per spessore vernice secca
UNI EN ISO 2409
Resistenza delle superfici ai liquidi freddi
UNI EN 12720
Resistenza delle superfici alla luce
UNI EN 15187
Tendenza a ritenere lo sporco
UNI 9300
Resistenza all'abrasione
UNI EN 15185
Resistenza al blocking
CEN/TS 16399
Sigillatura delle teste
CEN/TS 16369
Resistenza all’urto
CEN/TS 16700
parte 2 della norma EN 927, che definisce quali siano i requisiti minimi che deve possedere una vernice destinata al legno per ambienti esterni per essere dichiarata “conforme” alla normativa europea. Si tratta in realtà di un ambito normativo volontario, ma la “conformità” ha un peso importante e spesso decisivo all’interno del mercato, sia per le scelte effettuate dagli operatori del settore, sia nel caso di eventuali problematiche o contestazioni. Pur in presenza di questa norma, che stabilisce appunto dei requisiti minimi condivisi in tutta Europa, permangono in quest’ambito alcuni schemi di certificazione nazionali che, in alcuni casi, sono molto ben strutturati e consolidati nei relativi territori. Il lavoro del CEN 139 sta portando quanto meno all’unificazione dei metodi di prova, in modo tale da poter definire le proprietà di una vernice in modo univoco, consentendo poi di confrontare agevolmente questi valori con i limiti presenti nei vari schemi di certifi-
Professione Verniciatore del Legno | Anno XXII - n.137 - Settembre 2017 11
Norme tecniche
cazione nazionale citati. SUPERFICI VERNICIATE DEI MOBILI DOMESTICI In questo caso è attivo un gruppo di lavoro, il WG 7, all’interno del comitato tecnico TC 207, che si occupa di mobili. Questo gruppo tratta dunque le superfici dei mobili, non distinguendo tuttavia quale sia il mate-riale di cui sono costituite (laminati, plastiche, vernici, ecc.). Il lavoro prodotto, anche in questo caso in molti anni di lavoro, è rappresentato da una serie di norme che servono a caratterizzare le resistenze delle superfici dei mobili alle sollecitazioni derivanti dal loro uso quotidiano (graffi, macchie, ecc.). E’ stato anche prodotto un documento, il CEN/TS 16209, che classifica le superfici dei mobili in
5 classi dalla A, la più resistente, alla E, la meno resistente, ma senza indicare dei requisiti minimi. La mancanza di un documento europeo che stabilisca dei valori minimi accettabili per le superfici dei mobili deriva sia dalla difficoltà di stabilire dei valori attendibili, considerata la variabilità di materiali utilizzabili, sia dalle resistenze di alcuni Paesi, che già dispongono di normative ben consolidate sulle quali non c’è alcuna volontà di cambiamento. In Italia si è tuttavia avvertita l’esigenza di disporre di una norma riguardante soprattutto le superfici verniciate dei mobili, ciò anche in considerazione di mutamenti del mercato relativamente recenti, che hanno portato molte aziende ad adottare cicli di verniciatura a ridotto impatto ambientale. La
12 Professione Verniciatore del Legno | Anno XXII - n.137 - Settembre 2017
mancanza di riferimenti sui quali basare le proprie scelte rappresentava un problema particolarmente sentito per molte aziende. Per questo motivo, per effetto dapprima dei lavori dell’UNICHIM, l’ente normatore che raccoglie le aziende chimiche italiane e successivamente dell’UNI, è stata pubblicata una norma (la UNI 112016) che riguarda proprio la definizione dei requisiti minimi per le superfici verniciate dei mobili domestici. Nel corso dell’elaborazione della norma, si è proceduto suddividendo innanzitutto gli ambienti domestici in tre categorie: cucina, bagno e soggiorni/camere. Per ogni ambiente sono stati poi definiti dei requisiti differenti per le superfici orizzontali e verticali, ipotizzando che le prime siano evidentemente
Norme tecniche
molto più sollecitate delle seconde. Le prove prese in considerazione sono quelle che derivano dai lavori del WG7 del CEN/TC 207, ma sono stati anche aggiunti dei metodi italiani, come la resistenza allo sporco e la resistenza agli sbalzi termici. La tabella 2 riporta comunque tutta la lista dei metodi previsti dalla norma UNI 11216, rimandando a questo documento i requisiti stabiliti per ciascuna destinazione d’uso finale. VERNICI PER PAVIMENTI A BASE LEGNO Sempre l’UNI, e in particolare il gruppo finiture della Commissione Legno, ha recentemente pubblicato una nuova norma, la UNI 11622-1 “Pavimentazioni di legno e/o a base di legno per interni Trattamenti di protezione superfi-
ciale - Parte 1: Requisiti minimi dei cicli di verniciatura”. Si tratta di un documento che stabilisce i requisiti minimi che un ciclo di verniciatura per parquet deve possedere per essere adeguato, secondo la norma, ad ambienti a diverso grado di frequentazione (bassa, media e alta). Le prove previste sono elencate nella seguente tabella 3. E’ importante sottolineare che la classificazione riguarda il ciclo di verniciatura applicato su un supporto standard e non il parquet verniciato; infatti lo scopo della norma è quello di fornire ai produttori di vernici uno strumento per la messa a punto dei propri prodotti e agli utilizzatori un riferimento importante per la loro selezione. La classificazione di una vernice può essere facilmente identificata
dai pittogrammi specificati nella stessa norma UNI 11622. CONCLUSIONI Il panorama normativo esistente, sebbene possa essere ulteriormente migliorato, rappresenta comunque già oggi un riferimento importante per gli operatori del settore, coprendo sostanzialmente tutti gli ambiti operativi. Gli sforzi compiuti e quelli ancora in atto da parte degli enti di normazione risultano fondamentali nell’ottica di un miglioramento dei prodotti e per poter eventualmente anche dichiarare quali siano le eventuali precauzioni da adottare in uso evitando, in definitiva, di incorrere in contestazioni, incomprensioni e in problemi di varia natura.
WWW.CATAS.COM Da alcuni mesi è operativa la nuova versione del sito web, una presenza completamente ridisegnata, non solo dal punto di vista grafico, ma anche e soprattutto delle funzionalità: un’impostazione di servizio, per essere più vicini e più utili ai partner in Italia e nel mondo La struttura è chiara e snella, per favorire la facilità dei percorsi, costruendo un vero e proprio strumento di lavoro per le aziende del settore legno arredo. Una scelta evidente già dalla home page, dove sono immediatamente visibili e accessibili tutti i servizi contenuti nel sito. A partire dalle “News”, in realtà un contenitore nel quale sono state raccolte in modo organico non solo informazioni di attualità, ma anche una serie di “avvisi” e di contenuti strutturati nelle tre sezioni “aggiornamenti normativi”, “appuntamenti” e “approfondimenti tecnici”. Più semplice anche conoscere in modo veloce e chiaro quali servizi Catas offre, grazie a una vera propria “guida rapida” alle prove sui materiali e i prodotti che vengono realizzate nei laboratori di San Giovanni al Natisone e Lissone, permettendo
agli interessati di poter anche individuare le persone, i tecnici con cui stabilire un contatto immediato. Il terzo strumento che il nuovo sito mette in evidenza è l’area “MyCATAS”, nella quale le aziende abbonate possono trovare i servizi a loro dedicati, fra cui l’archivio delle prove effettuate, la possibilità di richiederne di nuove interagendo con il catalogo dell’istituto in pochi click e la possibilità di seguire “in diretta” lo stato di avanzamento delle prove in corso, oltre a poter accedere ai materiali dei corsi e dei seminari organizzati da CATAS. Tutti coloro che entreranno nel sito potranno trovare più semplicemente una risposta alle proprie curiosità, grazie a una sezione “faq”, arricchita di tutte le più comuni domande poste ai tecnici e al personale dell’istituto, ma con la possibilità di fare richieste specifiche compilando un semplice form. Completano il sito altri servizi, fra cui la sezione dedicata alla certificazione di prodotto, con l’elenco di tutte le produzioni interessate, o l’accesso alla ricca biblioteca CATAS, dove è possibile ricercare tutte le pubblicazioni esistenti su un determinato argomento.
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Rifiuti
Scarti di legno: rifiuti o combustibili?
Una proposta per classificare i trucioli di legno lamellare come “sottoprodotto di lavorazione” e non come rifiuto.
IMAS Aeromeccanica
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Rifiuti
Figura 1 - Schema Eco-bilancio complessivo: ambiente + falegnameria con recupero dei trucioli di legno prodotti durante le lavorazioni meccaniche, mediante combustione per la produzione del quantitativo di energia termica che soddisfa l’intero fabbisogno della falegnameria
Risorse forestali: LEGNO (fonte rinnovabile)
Rete idrica
Energia elettrica
Materia prima: pannelli di legno (lamellare, truciolare, nobilitato, ecc) non verniciati
FALEGNAMERIA
Lavorazioni esclusivamente meccaniche del legno
Sfridi prodotti durante le lavorazioni meccaniche: trucioli e polverino di legno, aspirati e convogliati in apposito sistema di contenimento (silo) Prodotti Finiti RECUPERO: dal silo, travaso automatico e alimentazione del GENERATORE TERMICO (soddisfa l’intero fabbisogno di energia termica della falegnameria che produce gli sfridi)
ENERGIA TERMICA: riscaldamento acqua e locali; asciugatura materia prima nella prima fase del processo produttivo
Smaltimento: imballaggi misti; carta/ cartone; polistirolo; plastica ecc.
EMISSIONI IN ATMOSFERA dal camino della filtrazione polveri + emissioni dal camino della centrale termica
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Emissioni
Aria nuova nella legge sull’inquinamento atmosferico
È in corso la revisione di una parte delle norme in materia di tutela dell'aria e di riduzione delle emissioni in atmosfera, che introdurrà alcune importanti novità
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Pierluigi Offredi – Professione Verniciatore
Emissioni
PREMESSA Il Testo Unico Ambientale Dlgs 152 risale al 2006 e richiede qualche modifica e aggiornamento, in particolare nella parte che riguarda la parte sulla prevenzione e la limitazione delle emissioni in atmosfera di impianti e attività artigianali e industriali. Ricordiamo che per inquinamento atmosferico si intende ogni modifica dell'aria atmosferica, dovuta all'introduzione nella stessa di una o di più sostanze in quantità e con caratteristiche tali da ledere o da costituire un pericolo per la salute umana o per la qualità dell'ambiente, oppure tali da ledere i beni materiali o compromettere gli usi legittimi dell'ambiente. Le emissioni in atmosfera comprendono qualsiasi sostanza solida, liquida o gassosa introdotta nell'atmosfera che possa causare inquinamento atmosferico e, per le attività di cui all'articolo 275, qualsiasi scarico, diretto o indiretto, di COV nell'ambiente. Le aziende soggette alla norma si configurano come un complessivo ciclo produttivo, sottoposto al potere decisionale di un unico gestore, in cui sono presenti uno o più impianti o sono effettuate una o più attività che producono emissioni attraverso, per esempio, dispositivi mobili, operazioni manuali, deposizioni e movimentazioni. Si considera stabilimento anche il luogo adibito in modo stabile all'esercizio di una o più attività. Segnaliamo le proposte di modifica più importanti per il nostro settore, suddivise nei vari articoli. ART. 268 (DEFINIZIONI) Nel punto 1, comma m-bis, viene definita modifica sostanziale la “…modifica che comporta un aumento o una variazione qualitativa delle emissioni o che altera le condizioni di convogliabilità tecnica delle stesse e che possa pro-
durre effetti negativi e significativi sull'ambiente; per gli impianti di cui all'articolo 273 si applica la definizione prevista dall'articolo 5, comma 1, lettera l-bis); per le attività di cui all'articolo 275 si applicano le definizioni previste ai commi 21 e 22 di tale articolo…”. La proposta di revisione prevede di aggiungere che “…si considerano in tutti i casi non sostanziali le modifiche previste dall’articolo 272, comma 2, ultimo periodo…”. ART. 269 (AUTORIZZAZIONE ALLE EMISSIONI IN ATMOSFERA PER GLI STABILIMENTI) Il punto 1 prescrive che “…Fatto salvo quanto stabilito dall'articolo 267, commi 2 e 3, dal comma 10 del presente articolo e dall’articolo 272, commi 1 e 5, per tutti gli stabilimenti che producono emissioni deve essere richiesta una autorizzazione ai sensi della parte quinta del presente decreto. L’autorizzazione è rilasciata con riferimento allo stabilimento. I singoli impianti e le singole attività presenti nello stabilimento non sono oggetto di distinte autorizzazioni.” La proposta di revisione prevede di aggiungere che “…In caso di stabilimenti soggetti ad autorizzazione unica ambientale si applicano, in luogo delle procedure previste dai commi 3, 7 e 8, le procedure previste dal d.p.r. 13 marzo 2013, n. 59. Sono fatti salvi gli ulteriori termini previsti dall’articolo 273bis, comma 13.” Il punto 4 così recita. “…L'autorizzazione stabilisce, ai sensi degli articoli 270 e 271: a) per le emissioni che risultano tecnicamente convogliagli convogliabili, le modalità di captazione e di convogliamento; b) per le emissioni convogliate o di cui è stato disposto il convogliamento, i valori limite di emissione, le prescrizioni, i metodi di campionamento e di analisi, i criteri per la valutazione della conformità dei valori misurati ai valori
limite e la periodicità dei controlli (la proposta di revisione prevede di sostituire la parola controlli con monitoraggio) di competenza del gestore, la quota dei punti di emissione individuata tenuto conto delle relative condizioni tecnico-economiche, il minimo tecnico per gli impianti soggetti a tale condizione e le portate di progetto tali da consentire che le emissioni siano diluite solo nella misura inevitabile dal punto di vista tecnologico e dell'esercizio; devono essere specificamente indicate le sostanze a cui si applicano i valori limite di emissione, le prescrizioni ed i relativi controlli; c) per le emissioni diffuse, apposite prescrizioni finalizzate ad assicurarne il contenimento (la proposta di revisione prevede di sostituire quest’ultima frase con “assicurare il contenimento delle fonti su cui l’autorità competente valuti necessario intervenire”). Il punto 6 prevede che “L’autorizzazione stabilisce il periodo che deve intercorrere tra la messa in esercizio e la messa a regime dell'impianto. La messa in esercizio, deve essere comunicata all'autorità competente con un anticipo di almeno quindici giorni. L'autorizzazione stabilisce la data entro cui devono essere comunicati all'autorità competente i dati relativi alle emissioni effettuate in un periodo continuativo di marcia controllata, decorrente dalla messa a regime, e la durata di tale periodo, nonché il numero dei campionamenti da realizzare; tale periodo deve avere una durata non inferiore a dieci giorni, salvi i casi in cui il progetto di cui al comma 2, lettera a) preveda che l'impianto funzioni esclusivamente per periodi di durata inferiore. L'autorità competente per il controllo effettua il primo accertamento circa il rispetto dell'autorizzazione entro sei mesi dalla data di messa a regime di uno o più impianti o
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Block Notes
Notizie dalle aziende La gallina quando ha fatto l’uovo canta, l’anatra no. Per questo la gente nei negozi chiede le uova di gallina e non quelle di anatra. Non sappiamo se il vero motivo del successo delle uova di gallina sia dovuto agli schiamazzi che accompagnano la loro deposizione, ma certamente la metafora sintetizza con chiarezza l’importanza di far conoscere al mercato i propri progetti, i propri prodotti e le proprie iniziative. Molti ottimi imprenditori passano la vita a cercare di realizzare ottimi prodotti, migliori della concorrenza e con prezzi inferiori, per poi accorgersi che il concorrente, che fa prodotti peggiori, vende di più solo perché grida (comunica) di più e meglio: proprio come la gallina della citazione. Per comunicare con efficacia è necessario definire: 1. a chi si rivolgono i messaggi (defini-
zione e scelta dei clienti); 2. che cosa si vuol comunicare (definizione e scelta del contenuto della comunicazione); 3. in che modo si vuole comunicare (definizione e scelta della forma di comunicazione); 4. quando comunicare (definizione e scelta della frequenza di comunicazione); 5. dove comunicare (definizione e scelta dei mezzi attraverso i quali comunicare). La nostra rivista consente di affrontare queste scelte in modo professionale e questa rubrica è a disposizione delle aziende che vogliono utilizzare uno strumento efficace, che consente di presentare prodotti e servizi in modo mirato per essere costantemente informati sull’evoluzione tecnologica del settore. La nostra filosofia editoriale si fonda sulla chiara e trasparente distin-
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zione tra informazione e pubblicità, per cui ogni articolo riporta la fonte aziendale che lo ha ideato e realizzato, affinchè i lettori possano distinguere i contenuti e le forme della comunicazione.
In questo numero
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Catas Verinlegno Cefla Adler Sayerlack Icro Oece
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NOMINATO IL NUOVO CDA DI CATAS Conferme per il consiglio di amministrazione di Catas, il prestigioso laboratorio di prove, certificazione e ricerca per il settore del mobile e dell’arredo, leader in Europa. L’assemblea dei soci, svoltasi lo scorso maggio presso la Camera di commercio di Udine, ha nominato per un secondo mandato il presidente Bernardino Ceccarelli, (Ceccarelli Group, Udine), confermando in qualità di consiglieri Franco Buttazzoni (Blifase, Corno di Rosazzo), Matteo Tonon, (Tonon & C, Manzano) e Federica Di Fonzo (Frag, Pradamano), a cui si aggiunge Maria Chiarvesio, professore associato alla Università di Udine, Dipartimento di Scienze economiche e statistiche. Il consiglio che avrà il compito di governare l’istituto per il prossimo triennio passa quindi da nove a cinque componenti, per avere una gestione ancora più snella. Un momento di grande intensità ha accolto l’annuncio che Angelo Speranza, fondatore e anima di Catas negli ultimi 48 anni, lascia l’incarico di amministratore delegato. A lui, comunque, il consiglio ha chiesto di proseguire la sua preziosa collaborazione, coordinando i lavori di ristrutturazione e di ampliamento della sede di San Giovanni al Natisone, dopo l’incendio avvenuto a fine dicembre. “Sento di dover ringraziare quanti hanno prestato le loro energie nel precedente consiglio – ha commentato Bernardino Ceccarelli al termine dell’assemblea – ma soprattutto l’ingegner Angelo Speranza per tutto
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quello che ha fatto in questi cinquant’anni per Catas e per quanto farà ancora nei prossimi due anni. Ho avuto il piacere di avere al mio fianco non solo un uomo di scienza e cultura, con una competenza assoluta, ma una persona preziosa, di grande umanità, capace di dare sempre una spinta propulsiva a tutto il Catas”. “Non è facile riassumere il lungo, intenso, complesso rapporto con il mondo del legno-mobile in questi cinquant’anni - ha aggiunto Angelo Speranza – in quanto abbiamo fatto del nostro meglio perché le aziende esprimessero i valori di qualità che sono da sempre parte del loro dna, anche attraverso prove, ricerche, certificazioni, documenti senza i quali è impossibile proporsi ai mercati più importanti in tutto il mondo. Catas oggi è una squadra ancora più forte, capace di crescere, di evolversi e di affrontare ogni difficoltà ottenendo grandi soddisfazioni. Termino il mio incarico di amministratore delegato certamente con un pizzico di malinconia, ma con il grande orgoglio di avere contribuito a creare dal nulla un laboratorio di prove nel settore del legno-arredo, oggi noto in tutto il
mondo e da molti invidiato”. Il presidente della Camera di Commercio Giovanni Da Pozzo ha consegnato una targa speciale come riconoscimento a Speranza “… per tutti questi anni di impegno in Catas, un fiore all’occhiello della nostra regione e un punto di riferimento a livello internazionale”, ha detto conferendogli anche la “Moneta” di Jacopo Linussio, onorificenza simbolo dell’ente camerale. “Ringrazio Angelo Speranza – ha sottolineato Da Pozzo - per il proficuo lavoro al fianco delle imprese e per avere saputo, insieme a tutta la sua squadra, accompagnare il Catas anche nell’uscita dal momento più critico, l’incendio dello scorso dicembre. Il Catas è simbolo di ingegno, serietà, professionalità e anche di rinascita, dal modo con cui è riuscito a gestire questa delicata fase, continuando a garantire un ottimo servizio per tutti coloro che vi fanno riferimento: un vero esempio e un forte segnale di fiducia per il futuro”. L’assemblea ha anche provveduto all'approvazione del bilancio 2016 e ha potuto constatare la vivace attività dei primi quattro mesi del 2017, risultati supe-
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riori a quelli registrati nello stesso quadrimestre dello scorso anno. “I numeri dimostrano che stiamo brillantemente superando la difficile prova dell’incendio che ha danneggiato una parte importante dei nostri laboratori in Friuli - ha commentato Bernardino Ceccarelli al termine dell’assemblea – e la grande famiglia del Catas ha risposto prontamente e con energia; grazie anche al laboratorio di Lissone, in Brianza, e agli spazi che abbiamo prontamente preso in affitto e attrezzato, la situazione è perfettamente sotto controllo, con ottime prospettive di ulteriore crescita che ci fanno guardare con grande fiducia al futuro! Stiamo aspettando solo – fra l’altro – che il Comune di San Giovanni al Natisone dia il via libera alla concessione edilizia che ci permetterà di poter aprire il cantiere del nuovo Laboratorio mobili già nelle prossime settimane”. Fonte: Catas Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it
IL DISCORSO DI COMMIATO DI ANGELO SPERANZA Termino questo viaggio, durato quasi 48 anni, con un po’ di malinconia, unita però al grande orgoglio nell’aver creato dal nulla un laboratorio di prove nel settore del legno-arredo, oggi noto in tutto il mondo e da molti invidiato. Per questa occasione, mi sia consentito raccontare qui in breve la mia storia in CATAS. Parto dai momenti finali di questa mia collaborazione, che ben descrivono il carattere e la “tempra” di CATAS. A fine dicembre, abbiamo purtroppo subìto un pesante incendio che ha distrutto nell'arco di un'ora i 2.000 metri quadrati del laboratorio di prove sui mobili e di cui ancora oggi non è stato possibile appurare con certezza la causa. Questo evento, che avrebbe messo al tappeto molte imprese, ha esaltato nei fatti le prerogative della nostra società: una situazione finanziaria positiva e un gruppo di collaboratori saldamente legato alla propria azienda. Così in poco più di tre mesi il laboratorio prove sui mobili ha ripreso la quasi completa funzionalità in locali nel
frattempo affittati ed è stato già approvato il progetto per la sua ricostruzione. Anche questa rapida ripartenza sarà parte della storia di Catas. Una storia che comincia nel lontano settembre 1969 quando, neanche trentenne, sono stato chiamato ad avviare l’"organismo per l’assistenza tecnica alle aziende del settore della sedia in legno con sede operativa presso l'IPS di San Giovanni al Natisone” istituito a febbraio di quell'anno dalla Camera di Commercio di Udine. Era così nato, come azienda speciale camerale, il CATAS, acronimo di Centro Assistenza Tecnica Aziende del settore per le Sedie. La sede operativa era costituita sostanzialmente da una stanza presso quella già di per sé angusta dell’IPS (Istituto Professionale di Stato) nella piazza di San Giovanni al Natisone, in provincia di Udine. Il primo decennio ha segnato per noi la fase di avvio, caratterizzata dalla ricerca su come impostare il laboratorio, guardando ai pochissimi analoghi laboratori allora esistenti in Europa e stando attenti alle risorse disponibili che erano, praticamente, solo quelle dei limitati contributi degli enti sostenitori (Camera di Commercio, Associazione industriali, Associazione Piccole industrie, Ente regionale per lo sviluppo dell’Artigianato e Consorzio seggiolai) e dell’assessorato industria della regione.
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Nel 1971 l’organico diventa di tre unità: direttore, tecnico di laboratorio e segretaria e subito dopo si amplia ulteriormente con l’assunzione di un perito chimico. Situazione che rimane inalterata per tutti gli anni settanta. La prima attrezzatura è una macchina per le prove di resistenza a fatica delle sedie ideata ed utilizzata da un laboratorio danese, macchina tutt'ora esistente che ha poi generato una prima norma UNI sulle sedie. Risale al 1973 la pubblicazione del primo tariffario del Catas con prove su legno, su prodotti vernicianti, sulle sedie e sui laminati plastici. A cavallo dei due decenni è interessante notare la prima iniziativa di una certificazione di prodotto dedicata ai solventi e la realizzazione di una ricerca, che forse sarebbe ancora di attualità, dal titolo “L’utilizzo di polveri di legno e di scarti della lavorazione del legno da trasformare in materiali a pronto uso energetico” finanziato dalla Regione. Il prodotto finale era zucchero. La squadra di lavoro è cresciuta costantemente nel tempo: dal gruppo iniziale di quattro persone siamo passati alle cinquanta attuali, tra tecnici e impiegati. I continui investimenti in infrastrutture e spazi di prova hanno seguito il nostro sviluppo: dagli uffici e laboratori in condominio con l'istituto professionale alle attuali due sedi operative, San Giovanni e Lissone per complessivi quasi 8000 metri quadrati coperti e attrezzati. Le prime mosse, che possiamo definire vincenti, sono state quelle di far conoscere il Catas tramite la formazione specialistica (significativo il seminario sulla graduatoria di tredici collanti commercializzati nel distretto della sedia e testati nel laboratorio), le presentazioni di nuove attrezzature e la pubblicazione
periodica di informazioni ed aggiornamenti tecnici, mediante quella che oggi chiameremmo newsletter. Siamo ancora nel pieno degli anni settanta. Risale a quel periodo anche la prima informatizzazione delle attività del laboratorio e la nostra scelta visionaria di adottare strumenti che ci consentivano di lavorare in rete autonomamente (Macintosh era l’unico presente sul mercato). In quegli anni inizio a prendere parte, prima da solo, poi coadiuvato da altri collaboratori, all’attività di normazione a livello nazionale, europeo e internazionale nei settori di interesse dell’Istituto; da notare che spesso eravamo gli unici rappresentanti italiani. I giovani chimici iniziano a sviluppare la tecnologia per il controllo delle emissioni di formaldeide dai manufatti e si apre un nuovo settore, quello delle prove di reazione al fuoco. Dall'inizio degli anni ottanta finiscono i contributi pubblici, salvo quelli regionali, comunque non costanti. Catas inizia a camminare con le sole proprie gambe. Sono gli anni in cui proponiamo al distretto di allora un regolamento dedicato alla certificazione della qualità delle sedie, che restò purtroppo inutilizzato da parte delle aziende, alle prese con i problemi della produzione. La certificazione dei mobili prodotti dalla società Dall'Agnese di Brugnera rimarrà attiva fino al momento in cui la società otterrà la certificazione ISO 9000, molto in voga in Italia in quegli anni, ma a mio avviso di minor valore per la qualifica dei prodotti. Il decennio successivo è caratterizzato dalle trasformazioni societarie e dalle prime acquisizioni di altri laboratori. Nel ’93 sorge il Catas srl, reso operativo con l’inizio del ’94, con soci fondatori, oltre alla Camera di Commercio, Federlegno e Unionlegno. E’ questo il periodo del consolidamento della strut-
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tura e della sua definitiva affermazione in campo nazionale ed europeo. Già nel 1991, tra i primi in Italia, Catas ottiene l’accreditamento da parte del Sinal - Sistema Italiano di accreditamento dei Laboratori con il numero 27 (Accredia ha ormai raggiunto oltre 1200 laboratori accreditati). Subito dopo prende avvio la certificazione di prodotto, Catas Quality Award sulla Formaldeide. Nel ’95 approdiamo in Lombardia con il conferimento da parte di Federlegno del proprio laboratorio CR&S di Lissone, che navigava in non buone acque, e nel 1997 inauguriamo Catas-Chile a Santiago nato con il nostro determinante supporto tecnico. Nel 1999 arriva la trasformazione in società per azioni. Gli anni duemila sono caratterizzati da un ulteriore sviluppo della attività e dalla realizzazione di nuovi laboratori. Nel 2003 inauguriamo il nuovo laboratorio prove sui mobili e acquistiamo in leasing la sede di Lissone. Il 2007 vede l’avvicendarsi della direzione generale che passa dal sottoscritto, che rimane AD, all’esperto suo vice direttore, Andrea Giavon. Alla fine di questo periodo si conferma l’attenzione del Catas verso l’estero, avviata già negli anni ottanta in Messico e Cile, con la stipula di un contratto con il Ministero dell’industria egiziano per la fornitura di un laboratorio a Damietta. Di notevole importanza nella prima decade degli anni 2000 il riconoscimento avuto dallo stato della California come ente certificatore per la certificazione CARB riguardante la formaldeide. Nel 2009 la Camera di commercio conferisce al Catas la propria azienda speciale dedicata ai settori agroalimentare e ambiente. Da qui la conseguente decisione di procedere alla realizzazione del nuovo fabbrica-
to inaugurato nel 2011. Questi ultimi anni sono credo noti a molti, in quanto più recenti e si sono caratterizzati da un potenziamento dell'attività di comunicazione e commerciale, da un ampliamento dei servizi e dal riconoscimento avuto dalla maggiore multinazionale del settore. Lascio quindi una società che grazie al fattivo e competente apporto di tutti i collaboratori, nonostante il tragico evento dell'incendio di fine dicembre, è sana e produce reddito. Ho sempre sostenuto e creduto che il patrimonio principale di una azienda come il Catas risieda nella capacità, nella competenza e nella dedizione da parte dei collaboratori e spero che chi ci sarà dopo di me creda in egual misura a quanto affermo. E’ il loro lavoro giornaliero che ci consente di contare oggi oltre 1300 clienti "abbonati", sempre in crescita, distribuiti non solo in tutte le regioni italiane ma anche in una cinquantina di paesi di tutto il mondo. Per questi clienti eseguiamo nei vari settori oltre 64.000 prove, 44.000 solo nel settore tradizionale dell'arredo, numeri che difficilmente sono eguagliati da altri laboratori. Lascio quindi a chi mi sostituirà una società in fase positiva con, ripeto, un numero di collaboratori efficienti, preparati e legati alla società: a tutti l'augurio di crescere e progredire nel miglioramento del Catas.
Fonte: Catas Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it
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VERINLEGNO: PAROLA D'ORDINE CONSOLIDARSI Dati, prospettive e strategie aziendali sono emerse con chiarezza nella VI edizione del meeting “Incontrarsi per crescere”, che ha visto a Montecatini Terme oltre 150 presenze dall'Italia e dal mondo. Il meeting annuale di Verinlegno, svoltosi all'Hotel Croce di Malta, fotografa un'impresa vincente sul mercato interno (+ 9% di fatturato) e nel mondo (+ 9%). Verinlegno sta vivendo un grande salto di qualità nel controllo dei processi, sia amministrativi, sia produttivi e della distribuzione, a cavallo di un passaggio generazionale. “Incontrarsi per crescere - ha esordito Piero Marchetti, presidente di Verinlegno Spa - è, da sei anni, il titolo di questa convention e grazie all'impegno di tutti la crescita c'è stata, da ogni punto di vista. Mi piace sottolineare come la nostra struttura impieghi oggi oltre 100 unità, e in questo contesto economico ritengo che sia un vero successo sociale (non mi sembra poco per chi, come noi, è partito da niente). Abbiamo anche adottato, in questi anni, modelli organizzativi sempre più avanzati (come dimostra l'adeguamento, al D. Lgs. 231/01, con la creazione di un'autorità esterna per l'autocontrollo dell'impresa:
un esempio di modernità). Oggi possiamo ottenere le certificazioni più evolute sia a livello di prodotto che di processo. Numeri, realizzazioni prospettive e qualità di prodotto ci confermano che siamo pronti per porci nuovi traguardi”. Del contesto economico ha parlato Sante Zandò cofondatore della Verinlegno con Piero Marchetti e Antonio Bartoli. “Vediamo, in questi mesi, una grande turbolenza nelle quotazioni delle materie prime. Aumenti repentini e ingiustificati sono seguiti da periodi di carenza di prodotti e questo rende complesso mantenere in efficienza le linee produttive. Noi non ci spaventiamo e, senza alcun dubbio, abbiamo pianificato programmi di sviluppo che coprono un arco temporale che va fino a dieci anni. Stiamo tracciando quotidianamente la strada per dare risposte sempre più rapide al mercato, come dimostrano l'acquisto del nuovo magazzino, gli investimenti costanti e ingenti nella ricerca di laboratorio, l'automazione crescente della nostra produzione”. “I dati macroeconomici – ha poi commentato Claudio Lelli del Cda - ci dicono come l'Italia viva un'inversione di tendenza favorevole, ma troppo tenue per ve-
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derne gli effetti nel nostro settore. Il Nord appare in crescita più sostenuta, il Sud è in decrescita e per noi è un mercato importante, per numeri e persone. Noi sosteniamo il sud, confidiamo in una situazione che cambi, anche se non crediamo alle favole”. Lo sviluppo strutturale di Verinlegno mette in luce aspetti straordinari. Nel suo intervento Silvio Zandò ha illustrato come, tra il 2012 e il 2016, l'azienda abbia incrementato il fatturato del +33%, potenziato la produzione di vernici del +45% e accresciuto l'occupazione del +23%. “Sopratutto in questi ultimi tre anni - ha precisato - abbiamo investito intensamente su un sistema integrato di qualità, ambiente, sicurezza e salute sul luogo di lavoro e siamo intervenuti sugli impianti con l'obiettivo di raggiungere una costanza qualitativa superiore, riducendo nello stesso momento i tempi di produzione; l’ultimo adeguamento, in ordine di tempo, è l'impianto di un nuovo silos per il carbonato di calcio, che consente di utilizzare la materia prima direttamente e automaticamente.” “La crescita di un'azienda deve essere oggi -ha sottolineato Roberta Marchetti - a 360 gradi. Ecco perché è proseguito nel 2016 l'aggiornamento informatico, pianificato fin dal 2014, con il progetto di implementazione del nuovo gestionale. A Marzo 2017 solo il reparto produttivo deve voltare pagina. Intanto, a livello amministrativo, se ne vedono già i benefici. Il primo è rappresentato dal controllo guidato del credito, oggi
cadenzato e automatizzato secondo un preciso protocollo.” Strategie per il 2017 “Siamo molto soddisfatti del +9% ottenuto nel 2016, tenuto conto che, secondo Federchimica, non ci sono stati in Italia significativi incrementi di vendite nel settore delle vernici per legno - ha commentato Stefano Fiaschi, direttore commerciale per l'Italia chiosando i dati economici – e i prodotti che hanno avuto il maggior incremento di vendite rientrano tutti nella fascia di alta qualità della nostra gamma. Nel 2017 immaginiamo un periodo di consolidamento, coerentemente con la storia di Verinlegno, fatta di crescite e consolidamenti; intendiamo quindi fortificare la rete vendita nel Nord Italia (già ampliata nel 2016) e rinsaldare la distribuzione nel Centro Italia. Nel Sud riteniamo opportuno creare una rete di rivendite che ci permetta di riprendere la crescita dopo un anno di stallo”. “Operiamo in una situazione congiunturale globale di grande incertezza - ha esordito Marco Cecchini, direttore commerciale per l'estero – in quanto l'Italia è comunque ancora il top nelle vernici per legno, (come dimostrano il recente accordo che abbiamo stipulato con la multinazionale indiana Jubilant Industries LTD e l'apertura del nuovo sito produttivo in Senegal), ma altri giocatori si stanno affermando e stan-
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no migliorando la loro qualità produttiva. Dobbiamo averne piena consapevolezza. La crisi ci ha lasciato poi un modello di business totalmente diverso da quello che conoscevamo: poco portafogli, poca scorta di clienti, ordini just-in-time. Questo è lo scenario nel quale Verinlegno sceglie di operare, non facendo leva sul prezzo, ma potenziando la gamma prodotti (soprattutto idrosolubili), mantenendo elevatissimi standard di assistenza tecnica sul posto e avviando percorsi virtuosi nell'ambito delle certificazioni, non solo di prodotto. Questa è la nostra risposta alle sfide del presente e alle incertezze del futuro”. Nuovi prodotti idrosolubili Il reparto R&D Divisione Prodotti Idro ha messo a punto nuovi innovativi prodotti idrosolubili, tra i quali Idrofond 330 Bianco W03, che elimina i difetti della verniciatura dell’MDF, effettuata con prodotti idro tradizionali e Idrocoat TX W47, finitura trasparente idro con elevatissime resistenze chimico-fisiche che eguagliano quelle dei prodotti a solvente e, in alcuni casi, le superano, come nella resistenza al graffio e nella resistenza ai liquidi freddi quali l’alcool etilico. Lo sviluppo di Verinpaints “Uno dei nostri primi obbiettivi nel 2017 è di rafforzare la rete vendita dedicata alla Linea Verinpaints - ha spiegato Francesco Lelli, parlando del marchio riservato alle vernici per metallo – e per questo nel 2016 siamo stati impegnati nel restyling delta gamma prodotti. II lavoro di ringiovanimento e ampliamento è stato impegnativo, ma importante nei risultati. A supporto del marchio abbiamo anche allestito un portale web, online da alcuni mesi (www.verinpaints. it), che mostra una tendenza costante all'aumento dei visitatori. Molte risorse sono state impegnate nel progetto Verinpaints e continueremo su questa strada.” I risultati del restyling della linea sono stati argomentati da Marco Fruscoloni del laboratorio. E' stata sviluppata la gamma dei prodotti Poliuretanici bi-componenti, è stata aggiornata e potenziata la gamma degli Epossidici ed è stata implementata la gamma degli anticorrosivi, con l’aggiunta del nuovo Zincante Organico 4666 Monocomponente e dell’intermedio Vinylepox Grigio 4757 E, per la realizzazione di cicli altamente anticorrosivi. Infine è stata ampliata la gamma dei prodotti idrosolubili, che adesso comprende nei bicomponenti i primer anticorrosivi della serie Epox Hydro e le finiture della serie Aquabond, mentre nei monocomponenti troviamo i primer della serie Ecoprim e le finiture a rapida essiccazione della serie Ecolux.
Disciplinare per la formulazione dei prodotti “Il nuovo disciplinare per la formulazione dei prodotti presso i depositi - ha spiegato Annamaria Cialdoni è un servizio che consente alla nostra area vendita di lavorare in tranquillità e di offrire il massimo della nostra qualità in un mercato sempre più esigente, dando forma definita alle attività in deposito. Tenere sotto controllo i processi di gestione dei magazzini implicherà per noi, sempre di più, valutare anche, nel tempo, gli obiettivi raggiunti e le criticità riscontrate in termini di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro”. “Il protocollo - ha proseguito Gioele Melchionda definisce con chiarezza, ciò che la legge prevede in termini di responsabilità reciproche (Verinlegno Spa, Concessionaria, Rivendita), ma predispone anche gli strumenti per mettere i concessionari/ rivenditori in grado di produrre e distribuire vernici che rispondano a specifici standard di qualità, sempre più analoghi a quelli della sede centrale, anche per piccole quantità di prodotto”. Fonte: Verinlegno Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it
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CEFLA FINISHING A LIGNA
Al padiglione 17 (stand F45-F47) tanta tecnologia per automatizzare i flussi e i cicli di lavoro, il premiato robot antropomorfo iGiotto App X2 e le innovative soluzioni per gli infissi, come l’iLoad e l’iFlow. A Ligna Cefla Finishing ha portato le sue principali tecnologie, fra cui esclusive novità nel campo della verniciatura, nel quale Cefla conferma di avere la gamma più completa di spruzzatrici e robot presente oggi sul mercato mondiale. iGiotto App X2 è la punta di diamante della scuderia robotica di Cefla, che lo scorso anno ha vinto il premio per l’innovazione a Xylexpo. La coppia di robot antropomorfi, guidati in modo automatico dal sistema che classifica e riconosce i pezzi immessi nel processo produttivo, permette all’utente la massima flessibilità, potendo lavorare in modo autonomo seguendo traiettorie ottimizzate e senza ostacolarsi fra loro, oppure privilegiando la produttività, in modo sincrono. Di grande interesse le proposte per il controllo e la configurazione delle procedure e della linea di verniciatura. Fra queste si segnalano il cCloner, il nuovo modellatore, interfacciabile con i sistemi Plc (controllo logico programmabile), che consente di configurare in 3D le linee e i processi di lavorazione, simulandole in modo da verificare in tempo reale la rispondenza con le esigenze produttive e
prevenendo inefficienze, e il cTracker, l’evoluto sistema di supervisione (Scada, Site control and data acquisition), pienamente coerente con gli standard Industry 4.0, in grado di garantire la più completa flessibilità, in quanto si interfaccia con qualsiasi sistema Plc di cambio colore presente sul mercato. Con cTracker si può inoltre disporre del tracking virtuale del pezzo, che permette di monitorare, da remoto, la posizione esatta del prodotto lungo il processo e di gestire il cambio dei parametri di lavorazione in linea, durante tutto il ciclo. Questo sistema è stato presentato anche nella versione semplificata cViewer, ideata per processi che non richiedono tracking virtuale dei pezzi e non hanno necessità di repentini cambi di settaggi. Riguardo alla verniciatura dei bordi il mercato chiede la riduzione, o la definitiva eliminazione, dei passaggi manuali di levigatura dei bordi verticali prima dell’applicazione di finiture a spruzzo. A questa richiesta Cefla Finishing risponde con Smartedge, la macchina completa per verniciare e levigare bordi di pannelli diritti e sagomati. Il nuovo corpo vacuum per l’applicazione di vernice, installato su un carro flottante con sistema di copiatura pneumatico del bordo, consente un’applicazione ottimale della vernice e un sensibile risparmio rispetto al precedente, garantendo nel contempo facilità di utilizzo, ingom-
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bri contenuti e il cambio colore in soli 15 minuti. Molto importante è la novità, oggetto di brevetto, della Whizz Head, testa di applicazione vacuum a cambio rapido di profilo. Una vera rivoluzione, che consente il cambio delle forme del bordo in circa 10 secondi e dello spessore del bordo in 15 secondi, il tutto senza dover spegnere la macchina. Anticipando e accompagnando le tendenze del mercato, che vanno verso superfici lucide e semilucide, con un crescente interesse per le finiture opache e per le grandi superfici, Cefla Finishing ha fatto debuttare a Ligna la Smartclean 4.0, presentata in anteprima a Cefla Live lo scorso ottobre e, da allora, già testata sul campo. Questo sistema di pulizia a rullo dei pannelli destinati alla finitura presenta notevoli vantaggi rispetto ai più tradizionali sistemi a spazzola: migliori performance nella pulizia, assenza di rulli pressori che possono sporcare il pannello in uscita, l’eliminazione delle cariche elettrostatiche dai pannelli e la lavorazione su pannelli di ogni dimensione. Il rullo in gel poliuretanico aderisce completamente anche su pannelli scalibrati e, grazie alla giusta pressione, ha una lunga durata, contenendo così i costi di gestione. Per quanto riguarda gli infissi, sono state tre le novità presentate a Ligna. La prima è il cVision, un sistema di visione 3D per pezzi fino a 3 metri in verticale, in grado di vedere in modo molto preciso parti difficili da rilevare, come le bugne e le gole, dando al robot antropomorfo iGiotto tutte le informazioni necessarie per un'applicazione delicata e omogenea. Altra novità è stata l’iLoad, ossia un sistema automatico di carico e scarico degli infissi, dalla linea aerea ai carrelli, e viceversa, senza stop di linea e senza la necessità di presenza di un operatore. Ha completato la carrellata delle novità l’iFlow, il sistema di applicazione dei prodotti idrosolubili, i cui vantaggi sono molteplici, a cominciare dalla riduzione al minimo del prodotto utilizzato, per continuare con la notevole riduzione dell’effetto schiuma. iFlow non necessita di vasca serbatoio ed è dotato di un sistema automatico di reintegro del prodotto, una vasca inox rivestita di teflon e pareti laterali ispezionabili. Fonte: Cefla Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it
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AQUAWOOD XT: IL PRODOTTO MIGLIORE PER LE CONDIZIONI PIÙ ESTREME Da sempre la ADLER ha fatto in modo che nel nome dato ai suoi prodotti, ci fosse la traccia, l’indizio della caratteristica principale e peculiare del prodotto stesso. Anche in questo caso ADLER non si è smentita: è stato di recente presentato AQUAWOOD XT, dove XT (Extrem) indica le caratteristiche estreme di resistenza di questo ultimo arrivato. AQUAWOOD XT è la nuova finitura laccata da esterno di ADLER WERK con la specifica capacità di resistere agli agenti atmosferici anche in condizione di estrema sollecitazione ambientale e non solo. AQUAWOOD XT è stato sviluppato per resistere ancora di più anche ai danneggiamenti per i quali i fattori ambientali non sono minimamente responsabili: i danni da trasporto, quelli in fase di montaggio e i danni da aggressioni da sostanze alcaline, sempre molto frequenti in caso di opere murarie concomitanti o successive alla posa dei serramenti. L’elasticità e l’elevatissima impermeabilità del nuovo AQUAWOOD XT lo rendono un prodotto estremamente resistente, anche se sollecitato in maniera severa da umidità e acqua libera. Il suo grado di repulsione dell’acqua è tale da poter essere notato già a occhio nudo, semplicemente bagnando intenzionalmente il serramento e osservando in che modo l’acqua è respinta e scorre via. Anche la resistenza al blocking e quindi l’incidenza e l’entità dei potenziali danni da incollaggio durante il trasporto sono stati ulteriormente ridotti, al punto tale per cui, anche se dovesse verificarsi un incollaggio accidentale causato da uno spostamento dei materiali protettivi di separazione fra i serramenti, questo con tutta probabilità non lascerà danni visibili. Anche la resistenza agli agenti alcalini è stata portata all’estremo, riducendo la sensibilità del film di finitura agli agenti acidi delle principali sostanze cementizie usate in campo edile. Infine il potere di degasazione, unito all’ormai famoso potere di distensione proprio delle vernici ADLER, fanno di AQUAWOOD XT uno dei prodotti più efficaci e versatili mai sviluppati dai laboratori ADLER WERK. AQUAWOOD XT: i confini dell’estremo si sono spostati ancora più in la. Fonte: Adler Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it
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FINITURA OPACA SILKY FEEL: MORBIDEZZA AL TATTO ESTREMA Il design d’interni, in un trend che non conosce controtendenze, richiede superfici estremamente opache, ma impreziosite dalla ricercatezza dei materiali utilizzati e da eccezionale morbidezza al tatto. La finitura acrilica opaca trasparente TZL3731/00 Silky Feel, studiata per le parti piane dei mobili, dona alle superfici matericità, resa cromatica ed una morbidezza tattile paragonabile a quella della seta. L’opacità diventa calda ed il tocco morbido e naturale. Disponibile in un’ampia gamma cromatica, Silky Feel esalta le venature e le sfumature dei legni scuri o tinti scuri, combinando il tono vellutato e l’eccezionale morbidezza al tatto ad un’eccezionale durezza superficiale, ridotta scrivibilità ed elevate resistenze chimiche. La solitamente smorzata tonalità opaca, viene riscaldata dall’effetto della finitura. Una finitura opaca dall’eleganza sobria e minimale, quasi elementare, che la ricercata esperienza tattile rende sofisticata e raffinatissima. TZL3731/00 è applicabile a spruzzo e velo su varie essenze chiare e scure, anche termotrattate, previo trattamento con fondo acrilico. L’applicazione della finitura prevede l’utilizzo del catalizzatore TH0784/00 al 20% e del diluente DT0090/00 al 40% circa. Una piccola quantità di prodotto applicata a spruzzo
su legno verniciato con fondo PE, acrilico, PU o bicomponente UV, è sufficiente a conferire alla superficie lo straordinario effetto. La formula acrilica assicura un’eccellente resistenza all’esposizione alla luce e significative resistenze chimico-fisiche, anche applicando bassi spessori. La finitura ha ottenuto eccellenti valutazioni nei test eseguiti: - UNI 15187 (Resistenza alla luce) = 5, non presentandosi nessun cambiamento visibile; - UNI 10782 (Durezza matita) = H; - UNI EN 12720 (Resistenza chimica) = livello C. Sfiorando la superficie opaca rifinita con Silky Feel la pelle entra a contatto con la fibra del legno morbida e carezzevole come seta. Un’eleganza naturale e seria, non eccessiva, una raffinatezza fondamentale e delicata stimolata da effetti emozionali. Fonte: Sayerlack Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it
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VERNICI IGNIFUGHE ECL ICRO è un’azienda di riferimento per la produzione e la fornitura di vernici e sistemi di verniciatura a professionisti e grandi industrie, operanti nel settore del legno, metallo e plastica. L’attuale gamma di prodotti ICROWOOD è in grado di soddisfare qualsiasi esigenza di tinteggiatura, protezione, verniciatura e laccatura del legno, utilizzando ogni tipo di tecnologia applicativa conosciuta: dal pennello fino alle complesse e sofisticate linee. ICRO ha messo a punto svariati “cicli di verniciatura” dai più tradizionali poliuretanici, poliesteri, acrilici, cicli per prodotti a essiccazione UV, fino ai cicli di verniciatura all’acqua per interni e per esterni. Materiale sempre più scelto per progetti edili e di arredo, il legno è costituito principalmente da cellulosa e lignina, sostanze caratterizzate da un alto contenuto di carbonio, che insieme all’idrogeno e ossigeno, sono responsabili del processo di combustione. Di ogni materiale combustibile può essere stabilita la specifica reazione al fuoco, ovvero il suo grado di partecipazione al fuoco a cui è sottoposto. Preservare gli ambienti e proteggere le persone che vi lavorano o vivono è l’obiettivo al quale ICRO concorre progettando e sviluppando soluzioni innovative, di vasta applicazione e ad alto contenuto tecnologico. Da questo intento nasce la linea di vernici ignifughe
ECL, che mira a rendere i luoghi pubblici più sicuri, ritardando l’innesco di incendio. I prodotti della linea ECL presentano una comprovata capacità ignifuga, combinata con un’attenzione particolare alla valorizzazione dell’aspetto del legno a vista. La tecnologia di reazione e gli elevati standard estetici rendono i prodotti della linea ECL B s1, d0 ideali per ogni tipologia di arredo in legno, entro i campi di applicazione previsti e dei requisiti richiesti da progettisti e applicatori. Sulla base dei dati derivati da prove di reazione al fuoco eseguite in conformità alla norma europea EN 13501 - parte 1, il prodotto verniciante ignifugo è classificato nell’EUROCLASSE B s1, d0. Fonte: Icro Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it
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DA OECE I NUOVI CICLI LACCATI PER MOBILI E ANTINE IN MDF ESENTI DA SOLVENTI AROMATICI Un grande amore per l'ambiente guida OECE da sempre: l’ecologia e lo sviluppo sostenibile sono tra i suoi valori più importanti. Già negli anni ’60 e ’70 vennero formulati prodotti, assieme al loro ciclo completo di smaltimento, utilizzando le prime innovative resine a base acquosa. Negli anni ’80 vennero concepiti i progetti Dharma e Rama-Dharma, dedicati alla formulazione di prodotti vernicianti a ridotto contenuto di solventi e venne realizzato il primo ciclo di verniciatura per vetro completamente a base acquosa. Nel 2007 nacque la prima linea di prodotti OECE con presenza di cosolventi inferiore al 5%. E la ricerca continua più che mai in questa direzione. Oggi, dal costante equilibrio mirato a garantire le più alte performance in termini di qualità e innovazione con il più basso impatto ambientale, i nuovi cicli OECE esenti da solventi aromatici e senza croce in etichetta. Rapidi, studiati per le verniciature industriali ad elevata produttività, sono dedicati al settore del mobile e delle antine da cucina. Presentano alte resistenze chimico-fisiche e soddisfano i requisiti della normativa R2 IKEA di riferimento IOSMAT-0066. Ottimi i risultati ottenuti nei test riguardanti le reazioni ad acqua, paraffina, caffè, alcool etilico, calore secco e alla permeabilità su graffio. I nuovi cicli laccati, tutti composti da prodotti aromatic free e con un’ottima performance estetica, sono dedicati alla verniciatura di pannellature di mobili e antine con bugna, schiene di armadi o grandi superfici, pannellature e bordi. Il ciclo laccato per pannellature di mobili e antine bugnate è applicabile su MDF grezzo tagliato e pantografato. Composto da 1 mano dell’isolante PU bianco 238-9014/2, 2 mani del fondo PU bianco carteggiabile 238-9012/2 e 1 mano della finitura PU bianca ad alta copertura 218-9007/XX. Applicabile con spruzzatrici automatiche oscillanti e robot cartesiani. Ottima distensione in piano anche con basse grammature, ottima bagnatura del bordo, buona tenuta verticale e copertura dello spigolo. Il ciclo laccato per schiene di armadi è applicabile su MDF grezzo. Composto da 2 mani del fondo PU bianco carteggiabile 238-9012/2 e 1 mano della finitura PU bianca ad alta copertura 218-9007/XX. Applicabile con spruzzatrici automatiche oscillanti, robot cartesiani e impianti a carosello aereo. Ottima distensione in piano anche con basse grammature. Il ciclo laccato per pannellature e bordi e piani è ap-
plicabile su MDF grezzo. Il fondo-finitura PU bianco 218-9009/XX è applicabile in mani multiple previa carteggiatura con spruzzatrici automatiche oscillanti e robot cartesiani. Buona distensione in piano anche con basse grammature, ottima bagnatura del bordo, ottima tenuta verticale e copertura dello spigolo. La finitura bianca PU ad alta copertura 218-9007/XX è pigmentabile in una vasta tonalità di colori con le paste universali PU aromatic free 241-XXXX. E’ disponibile anche un veicolo trasparente pigmentabile con le stesse paste universali, per la riproduzione di laccati scuri. OECE rispetta l’ambiente con prodotti rivolti al futuro, non solo in termini estetici, ma soprattutto considerando l’impatto sull’ambiente, sia nella fase di produzione delle vernici che in quella di utilizzo degli arredi. Per OECE lo sviluppo sostenibile deve assicurare il soddisfacimento dei bisogni di oggi, senza compromettere la realizzazione dei sogni delle future generazioni. Sempre con soluzioni estetiche innovative attente alle tendenze e alle evoluzioni del design, eccellenza qualitativa e affidabilità, per soddisfare ogni esigenza degli utilizzatori. Fonte: Oece Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it
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L’agenda dei fornitori
Linea diretta con le aziende
VERNICI LIQUIDE
ADLER Italia Via per Marco, 12/D 38068 Rovereto TN Tel. 0464/425308 Fax 0464/480957 www.adler-italia.it info@adler-italia.it
BOTTOSSO E FRIGHETTO VERNICI s.r.l.
GENC COATING ITALIA
Viale Kennedy 20 Fossalta di Portogruaro VE Tel. 0421/700222292 Fax 0421/700950
Strada 6 - palazzo A13 Milanofiori - 20090 Assago
www.bottosso-frighetto.com info@bottosso-frighetto.com
www.genccoatings.it info@genccoatings.it
ICRO COATINGS s.p.a. ICA SpA - Div ITALIAN COATINGS Via Alcide De Gasperi 73 36060 Romano D’Ezzelino VI Tel. 0424/8386 Fax 0424/37497 www.italiancoatings.com info@italiancoatings.com
Via Bedeschi 25 24040 Chignolo d’Isola BG Tel. 035/999711 Fax 035/999712 www.icro.it info@icro.it
IVM Chemicals - Div. ILVA Viale della Stazione 3 27020 Parona PV Tel. 0384/25441 Fax 0384/252054 www.ilva.it ilva@ilva.it
Tel. 02/30318630 Fax 02/30318601
VERNICI-COLORANTI PER LEGNO Via Artigianato 2 35010 Trebaseleghe PD Tel. 049/9385648 049/9388042 Fax 049/9385070 www.kemichal.it info@kemichal.it
INDUSTRIA CHIMICA ADRIATICA s.p.a. Via S. Pertini 52 - Zona ind. A 62012 Civitanova Marche MC Tel. 0733/8080 Fax 0733/808140 www.icaspa.com info@icaspa.com
IVM Chemicals-Div. Milesi Viale della Stazione 3 27020 Parona PV Tel. 0384/25441 fax 0384/252054 numero verde 800.48.45.04 www.milesi.com milesi@milesi.it
NUOVA S.I.V.A.M. s.p.a. Via del Fiffo 12 40065 Pianoro BO Tel. 051/770511 Fax 051/777437
Via del Fiffo 12 40065 Pianoro BO Tel. 051/770511 Fax 051/777437
Via Monviso 10 20010 Bareggio MI Tel. 02/903041 r.a. Fax 02/9014289
www.oece.it servizioclienti@sherwin.com
www.sayerlack.it servizioclienti@sayerlack.it
www.sivam.it info@sivam.it
UNIVERSAL VERNICI s.r.l. Via Lombardia 7 - 35040 Casale di Scodosia PD Tel.: 0429/87276 Fax 0429/847207 universalvernici@tiscali.it
Zona Industriale Calderaio Via Galvani 7 51010 Massa e Cozzile PT Tel. 0572/92711 Fax 0572/78824 www.verinlegno.it info@verinlegno.it
COLORIFICIO ZETAGI Via Pasubio 41 36050 Olmo di Creazzo VI Tel. 0444/228300 Fax 0444/228366 www.zetagi.it info@zetagi.it
PRODOTTI IMPREGNANTI E PER ESTERNI
ADLER Italia Via per Marco, 12/D 38068 Rovereto TN Tel. 0464/425308 Fax 0464/480957 www.adler-italia.it info@adler-italia.it
INDUSTRIA CHIMICA ICA SpA - Div ITALIAN COATINGS ADRIATICA s.p.a. Via Alcide De Gasperi 73 Via S. Pertini 52 - Zona ind. A 62012 Civitanova Marche MC 36060 Romano D’Ezzelino VI Tel. 0424/8386 Tel. 0733/8080 Fax 0424/37497 Fax 0733/808140 www.italiancoatings.com www.icaspa.com info@italiancoatings.com info@icaspa.com
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IVM Chemicals - Div. ILVA Viale della Stazione 3 27020 Parona PV Tel. 0384/25441 Fax 0384/252054 www.ilva.it ilva@ilva.it
L’agenda dei fornitori
SISTEMI INNOVATIVI PER LA VERNICIATURA
VERNICI-COLORANTI PER LEGNO Via Artigianato 2 35010 Trebaseleghe PD Tel. 049/9385648 049/9388042 Fax 049/9385070
NUOVA S.I.V.A.M. s.p.a.
www.kemichal.it info@kemichal.it
IVM Chemicals-Div. Milesi Viale della Stazione 3 27020 Parona PV Tel. 0384/25441 Fax 0384/252054 numero verde 800.48.45.04 www.milesi.com milesi@milesi.it
Via del Fiffo 12 40065 Pianoro BO Tel. 051/770511 Fax 051/777437
Zona Industriale Calderaio Via Galvani 7 51010 Massa e Cozzile PT Tel. 0572/92711 Fax 0572/78824
COLORIFICIO ZETAGI Via Pasubio 41 36050 Olmo di Creazzo VI Tel. 0444/228300 Fax 0444/228366
www.sayerlack.it servizioclienti@sayerlack.it
www.verinlegno.it info@verinlegno.it
www.zetagi.it info@zetagi.it
COLORANTI
VERNICI-COLORANTI PER LEGNO Via Artigianato 2 35010 Trebaseleghe PD Tel. 049/9385648 049/9388042 Fax 049/9385070
TEKNOS
Via Giotto 6/b 39100 Bolzano BZ Tel. 0471/202633 Fax 0471/204694 www.jota.it jota@jota.it
www.kemichal.it info@kemichal.it
Via Monviso 10 20010 Bareggio MI Tel. 02/903041 r.a. Fax 02/9014289
Via del Fiffo 12 40065 Pianoro BO Tel. 051/770511 Fax 051/777437
www.sivam.it info@sivam.it
www.oece.it servizioclienti@sherwin.com
INDUSTRIA CHIMICA ICA SpA - Div ITALIAN COATINGS ADRIATICA s.p.a. Via Alcide De Gasperi 73 Via S. Pertini 52 - Zona ind. A 62012 Civitanova Marche MC 36060 Romano D’Ezzelino VI Tel. 0424/8386 Tel. 0733/8080 Fax 0424/37497 Fax 0733/808140 www.italiancoatings.com www.icaspa.com info@italiancoatings.com info@icaspa.com
IVM Chemicals - Div. ILVA Viale della Stazione 3 27020 Parona PV Tel. 0384/25441 Fax 0384/252054 www.ilva.it ilva@ilva.it
NUOVA S.I.V.A.M. s.p.a. IVM Chemicals-Div. Milesi Viale della Stazione 3 27020 Parona PV Tel. 0384/25441 Fax 0384/252054 numero verde 800.48.45.04 www.milesi.com milesi@milesi.it
VERNICI IGNIFUGHE
IVM Chemicals-Div. Milesi Viale della Stazione 3 27020 Parona PV Tel. 0384/25441 Fax 0384/252054 numero verde 800.48.45.04 www.milesi.com milesi@milesi.it
Via Monviso 10 20010 Bareggio MI Tel. 02/903041 r.a. Fax 02/9014289
Via del Fiffo 12 40065 Pianoro BO Tel. 051/770511 Fax 051/777437
Via del Fiffo 12 40065 Pianoro BO Tel. 051/770511 Fax 051/777437
www.sivam.it info@sivam.it
www.oece.it servizioclienti@sherwin.com
www.sayerlack.it servizioclienti@sayerlack.it
INDUSTRIA CHIMICA ICA SpA - Div ITALIAN COATINGS ADRIATICA s.p.a. Via Alcide De Gasperi 73 Via S. Pertini 52 - Zona ind. A 62012 Civitanova Marche MC 36060 Romano D’Ezzelino VI Tel. 0424/8386 Tel. 0733/8080 Fax 0424/37497 Fax 0733/808140 www.italiancoatings.com www.icaspa.com info@italiancoatings.com info@icaspa.com
IVM Chemicals - Div. ILVA Viale della Stazione 3 27020 Parona PV Tel. 0384/25441 Fax 0384/252054 www.ilva.it ilva@ilva.it
Via del Fiffo 12 40065 Pianoro BO Tel. 051/770511 Fax 051/777437
Via del Fiffo 12 40065 Pianoro BO Tel. 051/770511 Fax 051/777437
Zona Industriale Calderaio Via Galvani 7 51010 Massa e Cozzile PT Tel. 0572/92711 Fax 0572/78824
www.oece.it servizioclienti@sherwin.com
www.sayerlack.it servizioclienti@sayerlack.it
www.verinlegno.it info@verinlegno.it
VERNICI-COLORANTI PER LEGNO Via Artigianato 2 35010 Trebaseleghe PD Tel. 049/9385648 049/9388042 Fax 049/9385070 www.kemichal.it info@kemichal.it
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L’agenda dei fornitori
MATERIE PRIME PER VERNICI
Chemaxia SrL Via Don Pino Puglisi 1/C 20068 Peschiera Borromeo (MI) Tel./Fax 02/90634457 www.chemaxia.com commerciale@chemaxia.com
ABRASIVI
Via Vicenza 4 z.i. 31046 Oderzo TV Tel. 0422/815402 Fax 0422/814046 www.lba.it info@lba.it
IMPIANTI E CABINE DI VERNICIATURA
CEFLA FINISHING GROUP Via Bicocca 14/c 40026 Imola BO Tel. 0542/653441 Fax 0542/653444
EVONIK INDUSTRIES AG Goldschmidtstrasse 100 45127 Essen - Germany Phone +49 2011732222 Fax +49 2011731939 www.evonik.com info-tego@evonik.com
Mirka Italia srl Via Toscana, 20 62014 Corridonia (MC) Tel. 0733/207511 Num. verde 800 113929 www.mirkaitalia.com info@mirkaitalia.com
AEROFILTRI Via Rubens 23 20148 Milano MI Tel. 02/ 48705894 Fax 02/48705893 www.raccoglivernice.it info@aerofiltri.it
ROBOT DI VERNICIATURA
Via Trento 6 33044 Manzano UD Tel. 0432/754616 - 750828 Fax 0432/754616
Via Dei Valtorta 48 20127 MI Tel. 02/2886460/479 Fax 02/26141099 www.viledon-filter.com filter.mi1@freudenberg-nw.com Il marchio dei filtri Freudenberg
CMA Robotics s.p.a. Via P. Paolo Pasolini 35 Int.15 33040 Pradamano UD Tel. 0432/640172 Fax 0432/640018 www.cmarobotics.it info@cmarobot.it
APPARECCHIATURE DI SPRUZZATURA
Tel. 0331/423333 Fax 0331/423303 www.neuvendis.com ivan.barozzi@neuvendis.com
Via delle Industrie 17 31047 Levada di Ponte di Piave TV Tel. 0422/853018 r.a. Fax 0422/853533 www.nastroflex.it nastroflex@nastroflex.it
Cabine di Verniciatura Impianti Pressurizzati e Macchine per il Risanamento Ambientale
www.ceflafinishinggroup.com www.carpenteriamanzanese.it cefla.finishing@cefla.it info@carpenteriamanzanese.it
FILTRI IMPIANTI E CABINE DI VERNICIATURA
Neuvendis SpA S.S. Sempione 270/a CP 83 20028 San Vittore Olona MI
WAGNER COLORA s.r.l. Via Fermi 3 - 20875 Burago di Molgora MB Tel. 039/625021 www.wagnercolora.com info@wagnercolora.com
48 Professione Verniciatore del Legno | Anno XXII - n.137 - Settembre 2017
Via del Tesoro 210 47827 Villa Verucchio RN Tel. 0541/678078-678225 Fax 0541/671144 www.tecnoazzurra.it info@tecnoazzurra.it
Via Enrico Fermi 27 20843 Verano Brianza MB Tel. 0362/991823 Fax 0362/907252 www.tomaninimpianti.it info@tomaninimpianti.it
L’agenda dei fornitori
VERNICIATORI C/TERZI
C.S. s.r.l. Zona Ind.le 06055 Marsciano PG Tel./Fax 075/8743440 Tel./Fax 075/8748941 c.s.srl@tin.it
CONSULENTI
IBS ANALYSIS via Bruno Buozzi 4 20090 Caleppio di Settala MI Tel./Fax 02/90600687 ibsanalysis@libero.it
IMPIANTI DEPURAZIONE ARIA
AIR PROTECH s.r.l. V.le Lombardia 33 20013 Magenta MI Tel. 02/9790466-364 Fax 02/97297483 www.airprotech.it info@airprotech.it
BABCOCK WANSON Italiana Via Roma 147 - 20873 Cavenago Brianza MB Tel. 02/959121 Fax 02/95019252 www.babcock-wanson.it bwi@babcock-wanson.com
OLPIDÜRR s.p.a. Via G. Pascoli 14 - 20090 Novegro di Segrate MI Tel. 02/70212278 Fax 02/70212319 www.olpidurr.it sales@olpidurr.it
Via Stra Madonna 89 21047 Saronno VA Tel. 02/9625251/2 Fax 02/9606597 www.innovaterm.com info@innovaterm.com
SOCIETA’ VENETA DEPURATORI E AFFINI Impianti abbattimento VOC ad autosostentamento Via Cendon 5 31057 SILEA TV Tel. 0422/361960 r.a. Fax 0422/360517 www.svedasrl.com info@svedasrl.com
DILUENTI
CHIMICA CBR s.p.a. Via A. Rizzotti 23 - 37064 Povegliano V.se VR Tel. 045/7970773 Fax 045/6359777 www.chimicacbr.it info@chimicacbr.it
Professione Verniciatore del Legno | Anno XXII - n.137 - Settembre 2017 49
DA COSA NASCE COSA www.neuvendis.com
Distribution & Technical Support Acrylic-Polyurethane Resins Acrylic-Propylene Fibers Cellulose Ethers Cellulose Fibers Decorative Multifunctional Aggregates Defoamers Dispersants Epoxy Resins Extenders and Fillers Hydrophobic Agents Ketone Resins
Liquid Hydrocarbon Resins Oils Pigment Preparations Pigments and Dyes Polymer Dispersions Polyols Primers Rheology Modifiers UV-Monomers and Oligomers Wetting agents
EMISSIONI IN ATMOSFERA? L’ATTIVITA’ DEL GRUPPO
NON SONO TUTTI UGUALI
GLI IMPIANTI DI DEPURAZIONE
ADERISCONO AL GRUPPO: AEROFILTRI - AIR PROTECH - AR FILTRAZIONI - BWF FTI - CEFLA - CLOMAR - DONALDSON TORIT DCE ECOCHIMICA - FREUDENBERG - FZ ZANETTI - IMAS AEROMECCANICA SRL - MECAIR MION VENTOLTERMICA - OLPIDURR - SOTEC - SVEDA - TAMA - TECNOSIDA - TRIBOTECNA - WAM GROUP
UNIONE COSTRUTTORI IMPIANTI DEPURAZIONE ARIA
Via Imbriani, 19/A - 20158 MILANO Tel.: 02/39.31.27.36 Fax: 02/33.22.04.62 www.uniaria.it info@uniaria.it