139
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Resistenza al caffè
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Variazione delle materie prime
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Notizie dalle aziende: novitĂ , tecnologie ed eventi
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Contenuti del numero 138 04
Crescita record delle tecnologie per il legno
08
Le superfici verniciate resistono al caffè? Niente paura!
12
Vernici e formaldeide
16
Domande e risposte sul Super e Iper ammortamento
26
Notizie dalle aziende
46
L'agenda dei Fornitori
Pierluigi Offredi Periodicità
139
Professione Verniciatore del legno
Direttore responsabile
6 numeri all’anno
Vernici
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N 139 - Gennaio 2018
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Termini di consegna materiali NUMERO
REDAZIONALI
PUBBLICITA'
139/GENNAIO
15/11/2017
06/12/2017
Abbonamenti Italia: 1 anno 52 euro - 2 anni 90 euro
140/MARZO
17/01/2018
07/02/2018
I dati dell’archivio elettronico della HB pi. erre vengono
141/APRILE
14/02/2018
07/03/2018
142/MAGGIO
11/04/2018
02/05/2018
143/SETTEMBRE
13/06/2018
04/07/2018
144/OTTOBRE
22/08/2018
05/09/2018
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Prezzi
Crescita record delle tecnologie per il legno
A cura della Redazione
04  Professione Verniciatore del Legno | Anno XXIII - n.139 - Gennaio 2018
Prezzi
Nel periodo luglio-settembre 2017 gli ordini sono cresciuti del 42,9 per cento, un risultato eccezionale riassunto dall’andamento delle www. woodfinishing.it tecnologie per la lavorazione del legno e l’industria del mobile, alla luce dei risultati della tradizionale indagine congiunturale. I dati elaborati dall’Ufficio studi Acimall, l’associazione confindustriale che rappresenta le imprese del settore, parlano chiaro: rispetto allo stesso periodo dello scorso anno il balzo è stato notevole (era il 31,9 per cento nel periodo aprile-giugno, sempre confrontando il trimestre di quest’anno con l’analogo periodo dell’anno precedente). Ottimo l’andamento delle commesse dall’estero, che arrivano a una crescita del 51,5 per cento (il 34,8 nel trimestre precedente); bene anche l’Italia che, dopo i “ripensamenti” di inizio anno, dovuti essenzialmente alle attese per le circolari applicative dei più recenti interventi governativi in materia di “Industria 4.0”, vede gli ordini in aumento del 19,7 per cento (era il 18,7 nel secondo trimestre). Dunque, come peraltro ampiamente previsto, gli effetti delle misure a sostegno della industria di filiera fanno ora sentire i propri benefici in modo evidente e netto, a tutto vantaggio da un lato delle industrie fornitrici di tecnologia, che vedono i propri portafogli ordini gonfiarsi, dall’altra di tutta la filiera, che dopo un decennio di latitanza sul fronte degli investimenti ricomincia a poter disporre di un parco macchine adeguato, grazie al quale incrementare la propria competitività. L’indagine della associazione confindustriale dei costruttori di macchine per il legno e i suoi derivati rivela un carnet ordini pari a 3,4 mesi (erano tre nel trimestre precedente). Stabile la variazione dei prezzi dal primo gennaio, rimasta all’1,1 per cento (era lo 0,9 al 30 giugno); ottima la variazione del fatturato, superiore di ben il 17,5 per cento rispetto al periodo luglio-settembre 2016. L’ottimismo emerge anche dall’indagine previsionale: il 32 per cento degli intervistati prevede per il prossimo futuro una crescita degli ordini dall’estero, mentre saranno stazionari per il 68 per cento. Il saldo è dunque pari a 32, contro il 50 del trimestre precedente. Il mercato interno crescerà secondo il 21 per cento del campione, stabilità per il 63 per cento, diminuzione per il 16 per cento (saldo pari a 5, contro il più sette del periodo aprile giugno).
Per consultare online l’evoluzione dei prezzi delle materie prime, visitate il portale:
Materie prime I dubbi sulle prospettive di crescita della domanda da parte dell‘IEA si tramutano nel taglio delle previsioni
di crescita della domanda di 100.000 barili al giorno sia per il 2017 che per il 2018. La richiesta nel 2018 sarà probabilmente di 1,3 miliardi di barili al giorno. Il rallentamento della domanda implica che il consumo mondiale potrebbe non superare, come invece atteso, la soglia dei 100 milioni di barili l‘anno. Il rapporto IEA si contrappone all‘aggiornamento dell‘OPEC che, di contro, vedeva per il 2018 un forte aumento della domanda. Ad ostacolare il comparto petrolifero anche il rialzo della produzione USA, che si attesta alla cifra record di 9,65 milioni di barili giornalieri, mentre le riserve sono aumentate per la seconda settimana consecutiva (stima sia API che EIA). Il ritorno alla redditività dello shale-oil, visto il rialzo delle quotazioni appare un ostacolo in vista del meeting OPEC del 30 novembre. I tagli dell'output in corso, da parte dell'OPEC insieme alla Russia, sostengono lo scenario positivo di fondo, nonostante l'aumento della prudenza degli operatori. Il quadro internazionale A livello nazionale le indicazioni dovrebbero essere analoghe, con il PMI composito tedesco proiettato poco mosso a 56,7 punti e quello francese visto a 57,2 punti; in entrambi i casi i sondaggi rimangono ampiamente al di sopra della soglia di 50 punti, distinzione tra fasi espansive e recessive. Anche le indagini degli istituti di statistica nazionali dovrebbero confermare la fiducia INSEE per le imprese manifatturiere francesi invariata a 111 punti in novembre, così come il sondaggio IFO in Germania, che dovrebbe risultare poco mosso a 116,6 punti (sul nuovo massimo storico), con il miglioramento atteso per la situazione corrente che dovrebbe bilanciare il deterioramento atteso per la componente di aspettative. Nel complesso, i dati dovrebbero confermare la fase di solida espansione già indicata dai dati sulla crescita del PIL. Lo spaccato per paese mostra forza diffusa non solo in Germania (0,8%), Spagna (0,8%), Italia e Francia (0,5%), ma anche nei paesi più piccoli, tra cui Finlandia (1,1%), Slovacchia (0,8%) e Portogallo (0,5%). Il dettaglio delle componenti, purché parziale, indica ancora una volta come il motore della crescita sia la domanda interna (0,7pp sulla variazione finale), in linea con i mesi primaverili. Ad un modesto rallentamento dei consumi (da 0,9% a 0,6%) corrisponde un’accelerazione degli investimenti (da 0,9% a 2,0%). Il contributo del canale estero è positivo ma inferiore al precedente mentre il decumulo delle scorte pesa sul PIL (-0,4pp). Nel 4° trimestre e in avvio al 2018 ci attendiamo una crescita in linea con l’estate, a 0,5% t/t, con un ulteriore rallentamento a 0,4% t/t dalla primavera del 2018.
Professione Verniciatore del Legno | Anno XXIII - n.139 - Gennaio 2018 05
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Vernici
Le superfici verniciate resistono al caffè? Niente paura!
Per capire quale sia, in generale, il comportamento delle superfici verniciate nei confronti di questa sostanza, sono state esaminate tutte le prove effettuate al Catas nel corso del 2016 in accordo con la norma EN 12720, dove il caffè è stato applicato per un tempo di contatto di un’ora. 08 Professione Verniciatore del Legno | Anno XXIII - n.139 - Gennaio 2018
Sara Moruzzi - CATAS
Vernici
Una prova eseguita “quotidianamente” al CATAS è quella della resistenza delle superfici ai liquidi freddi. Questa prova permette di valutare il comportamento di una superficie a varie sostanze d’uso comune per testarne, appunto, la resistenza e verificare l’eventuale comparsa di aloni, macchie, rigonfiamenti, crepe o altre alterazioni superficiali. Il metodo di prova di riferimento è descritto nella norma europea EN 12720, che fornisce un elenco delle sostanze da impiegare e dei relativi tempi di applicazione. Tra le sostanze di prova più importanti vi è il caffè, una bevanda molto amata in tutto il mondo, ma che, se versata accidentalmente, può macchiare in modo permanente la superficie dei mobili e, in particolar modo, quelle verniciate.
Il test del caffè è quindi particolarmente temuto in quanto può determinare il superamento o meno dell’intera prova per un dato campione. Per capire quale sia, in generale, il comportamento delle superfici verniciate nei confronti di questa sostanza, sono state esaminate tutte le prove effettuate al Catas nel corso del 2016 in accordo con la norma EN 12720, dove il caffè è stato applicato per un tempo di contatto di un’ora. Dalle 2445 prove eseguite secondo tale metodo, sono stati così selezionati 560 campioni (22,9% del totale) riferiti alle sole superfici verniciate. I risultati ottenuti (Tabella 1 e Grafico 1) mostrano come il 92 % dei campioni superi la prova, ottenendo valutazione “5 - nessun
Tabella 1 – Risultati percentuali dei campioni analizzati.
%
Valutazione
84,1
Nessun cambiamento Cambiamento lieve (visibile solo sotto la luce riflessa)
7,9
Cambiamento moderato (visibile in ogni direzione)
5,3
Cambiamento significativo di colore e/o lucentezza e/o lieve degrado superficiale (rigonfiamento, cracking, …)
2,5
Cambiamento forte
0,2
Superamento della prova: 92,0 %
Non superamento della prova: 8,0 %
5,3 %
2.5 %
7,9 %
0,2%
84.1 %
Professione Verniciatore del Legno | Anno XXIII - n.139 - Gennaio 2018 09
Vernici
cambiamento” (84,1 %) o “4 - lieve alterazione”, visibile solo sotto la luce riflessa (7,9 %). Solamente l’8% dei campioni non supera la prova, ottenendo valutazioni “3 - cambiamento moderato visibile in ogni direzione” (5,3 %), “2 - cambiamento significativo e/o lieve degrado strutturale” (2,5 %) o “1 - forte cambiamento” (0,2 %). Analizzando ulteriormente i campioni sulla base del colore (vedi tabella 2), si può notare come le problematiche maggiori si riscontrano su verniciature bianche, ovviamente più sensibili alla macchiatura. Tuttavia anche verniciature scure mostrano delle variazioni superficiali, solitamente causate non tanto dalla colorazione provocata dal contatto con il caffè, quanto probabilmente dallo scolorimento dovuto alla componente acquosa della soluzione. Eclatante il caso del blu: la maggior parte dei campioni esaminati ha ottenuto una valutazione 4, mostrando un leggero alone se osservati sotto la luce riflessa. Considerando più nel dettaglio la situazione dei campioni bianchi aventi verniciatura nota (tabella 3), si può osservare come le problematiche maggiori siano state ri-
scontrate nei campioni verniciati con cicli acrilici e in quelli con cicli a base acquosa. Interessante notare, inoltre, come le percentuali dei campioni trattati con cicli fotoreticolabili tradizionali (UV) che ottengono valutazione “5 - nessun cambiamento (67.9%)”, sia significativamente inferiore a quella dei campioni trattati con vernici UV a base acquosa (95.7%). Seppure interessante, si vuole però sottolineare come questa indagine sia strettamente legata alle casistiche esaminate e non possa quindi essere intesa come indicativa del comportamento generale di una data classe di prodotti vernicianti. Infine, è stata anche considerata la resistenza al caffè di supporti legnosi trattati con verniciatura trasparente (vedi tabella 4). In particolare, in questa analisi, i campioni di betulla e faggio appaiono i più sensibili, non superando la prova rispettivamente nel 12,9 % e nel 12,5 % dei casi. Migliore risulta invece la resistenza del rovere, che supera la prova nel 96,8 % dei casi, mentre pino, frassino e noce ottengono la valutazione “5 - nes-
10 Professione Verniciatore del Legno | Anno XXIII - n.139 - Gennaio 2018
sun cambiamento” nel 100 % dei campioni esaminati. Ovviamente questi dati sono influenzati, oltre che dal supporto, anche dal ciclo di verniciatura (tipologia di prodotti, spessori, ecc.) che nella maggior parte dei casi non è tuttavia dichiarato. In conclusione, il dato che senza dubbio spicca su ogni altro è l’elevata percentuale di campioni che, indipendentemente dalla colorazione o dal tipo di verniciatura, supera la prova del caffè. Ci auguriamo pertanto che questo dato incoraggi i produttori di vernici e gli utilizzatori a intraprendere nuovi studi e sperimentazioni per individuare formulazioni e cicli sempre più “a prova di caffè”.
Vernici
Tabella 2 – Esiti percentuali dei campioni selezionati, distinti per colorazione. * Altri colori: beige, verde, rosa, giallo.
Percentuale di campioni con valutazione COLORE
5
4
3
2
1
Nero
83,5
10,0
5,0
2,0
/
Nero-marrone
95,9
/
4,1
/
/
Marron
96,8
/
3,2
/
/
Gricio
95,7
4.3
/
/
/
Rosso
94,4
5,6
/
/
/
Bianco
72.3
13,6
8,7
4,9
0.5
Blu
16,7
66,6
16,7
/
/
Altri colori*
71,4
19,1
9,5
/
/
Tabella 3 – Esiti percentuali dei campioni bianchi, raggruppati in base al tipo di verniciatura.
Percentuale di campioni bianchi con valutazione TIPO DI CERNICIATURA
5
4
3
2
1
Vernice acrilica
22,5
11,1
44,5
22,2
/
Vernice a polvere
100,0
/
/
/
/
Vernice poliuretanica
100,0
/
/
/
/
Vernice UV
67,9
20,8
7,5
3,8
/
Vernice a base acquosa
47,1
11,8
17,6
23,5
/
Vernice UV a base acquosa
95,7
4,3
/
/
/
Tabella 4 – Esiti percentuali di substrati naturali con verniciatura trasparente.
Percentuale con valutazione SUBSTRATO
5
4
3
2
1
Betulle
80,5
6,5
9,7
3,2
/
Faggio
87,5
/
/
12,5
/
Rovere
96,8
/
/
3,2
/
Pino
100,0
/
/
/
/
Frassino
100,0
/
/
/
/
Noce
100,0
/
/
/
/
Professione Verniciatore del Legno | Anno XXIII - n.139 - Gennaio 2018 11
Sicurezza
Vernici e formaldeide
Le aziende del settore stanno eliminando la sostanza classificata cancerogena nel 2016
A cura della redazione
PREMESSA La formaldeide viene utilizzata nelle vernici per le sue capacità antibatteriche, antifermentative e antimuffa. Si tratta di una sostanza molto pericolosa, a causa anche della sua altissima volatilità. La via di penetrazione è
soprattutto quella respiratoria, da cui conseguono alcuni effetti negativi sull'organismo umano, in primo luogo l'effetto irritante, che può avvenire a concentrazioni molto basse (a partire da 0,01 mg/ m3 per quello oculare).
12 Professione Verniciatore del Legno | Anno XXIII - n.139 - Gennaio 2018
La sensibilità individuale è molto ampia ed essendo molto solubile in acqua, riguarda prevalentemente le prime vie aeree (naso, gola). In soggetti sensibili o particolarmente esposti, gli effetti della formaldeide possono diventare
Sicurezza
cronici. Dal 2016 nei Paesi dell’Unione Europea è scattata la classificazione come sostanza che “può provocare il cancro” e da alcuni mesi, anche a seguito dei provvedimenti restrittivi emanati in diverse Regioni, ci giungono sempre più frequentemente, sia da parte degli utilizzatori finali che degli Enti pubblici che si occupano di igiene del lavoro, richieste di chiarimento sulla presenza di formaldeide, in particolare nei prodotti vernicianti all’acqua. Per i limiti di esposizione alla formaldeide in ambienti di lavoro, si è sempre fatto riferimento a quelli previsti dall'associazione americana degli igienisti industriali (ACGIH), pari a 0,37 mg/m3 (0,30ppm) come TLV-Ceiling, che
rappresenta quindi il valore raccomandato come limite di concentrazione che non deve essere superato nemmeno per un brevissimo periodo durante la giornata lavorativa. Per quanto riguarda l'aria di ambienti abitativi, la maggior parte degli stati europei prevede un limite massimo di concentrazione di questa sostanza pari a 0,12 mg/m3 (0,1 ppm). La Regione Lombardia il 15/11/2016 ha emanato il Decreto 11665 “Linea guida regionale sulla stima e gestione del rischio da esposizione a formaldeide”, di cui pubblichiamo un estratto a parte, in cui viene analizzato il problema della sicurezza nei vari impieghi del prodotto e viene delineata una proposta operativa,
con l’indicazione di specifici valori limite di esposizione per la popolazione generale e di esposizione occupazionale. Abbiamo quindi chiesto ai produttori di vernici di segnalarci le scelte tecniche adottate per eliminare definitivamente la formaldeide e i suoi precursori dalle formulazioni, mantenendo le prestazioni con alternative non cancerogene. Pubblichiamo le prime risposte pervenute.
ICA L’azienda ICA Group fonda la propria ricerca scientifica sullo sviluppo di vernici sicure e all’avanguardia, unendo ai valori ecologici gli altissimi requisiti estetici e prestazionali dei propri prodotti. La presenza di sostanze cancerogene, o anche solo potenzialmente tali, nei prodotti ICA Group, esige, per etica aziendale, l’immediata valutazione di alternative più sicure. La scelta di abolire la formaldeide in accordo ai limiti imposti dal Regolamento (UE) n. 605/2014 del 5 giugno 2014, che ne modifica la classificazione da “Carc. 2 – H351: sospettato di provocare il cancro“ a “Carc. 1B – H350: può provocare il cancro“, è stata quindi precedente l’entrata in vigore della nuova classificazione (da gennaio del 2016). Dietro questa scelta puntuale e rigorosa ci sono i presupposti aziendali di unire alla tutela della salute umana l’alta qualità del prodotto verniciante e la sicurezza ambientale. Tra le più recenti concretizzazioni delle proprie scelte ecologiche nel settore delle vernici, ICA Group ha ricevuto l’importante premio internazionale Interzum Award, a Colonia (in Germania), attribuito per la creazione della nuova vernice a base acqua Iridea Bio, in collaborazione con l’azienda olandese DSM. La linea di prodotti vernicianti bio è la prima al mondo a essere
stata realizzata con materiali rinnovabili derivanti da sostanze vegetali "di scarto". Uno degli aspetti interessanti è la non competitività con l'alimentazione umana e la valorizzazione di materiale di scarto, alla base di uno sviluppo responsabile delle vernici del futuro. Maria Iris Ferretti, Regulatory Specialist
Professione Verniciatore del Legno | Anno XXIII - n.139 - Gennaio 2018 13
Sicurezza
IVE Confermiamo che nella gamma completa dei prodotti all’acqua proposta da Lechler, commercializzata con il brand IVE, non è presente la formaldeide Mannik Manoukian, Business Communication Support Specialist
RENNER Da qualche tempo l’azienda ha eliminato la formaldeide dalle proprie formulazioni all’acqua. Nelle vernici la formaldeide è una molecola apprezzata per la triplice funzione antibatterica, antifermentativa e antimuffa. Tuttavia, presenta anche due caratteristiche insidiose: l’elevata diffusione nell’aria e l’elevata tossicità. In determinate concentrazioni può provocare irritazioni alle vie respiratorie e alla vista soprattutto a chi soffre di allergie e asma. Ma c’è di più se nel 2004 l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc) ha dichiarato la formaldeide cancerogena. Per questo, a prescindere dalle normative italiane che, entro certi limiti, ancora tollerano la formaldeide nelle formulazioni, Renner Italia ha deciso di eliminarla dalle vernici all’acqua. Le prestazioni chimico-meccaniche in precedenza assicurate da quella molecola sono ora garantite da soluzioni sicure per la salute.
SIRCA Sirca spa da alcuni anni ha provveduto alla sostituzione delle materie prime contenenti, oppure donatrici di formaldeide. I prodotti finiti coinvolti in queste sostituzioni sono i seguenti: - impregnanti all'acqua,dove è stato sostituito il tipo di preservante; - prodotti a catalisi acida, ancora in uso in alcuni nazioni, dove è stata sostituita la resina ureica, ora completamente esente da formaldeide; - prodotti con essiccazione a forno, dove è stata inserita una resina melamminica esente da formaldeide; - prodotti per parquet a base acqua, dove è stata sostituita la cera antigraffio con particolari polimeri. A.Tremolada, R&D
14 Professione Verniciatore del Legno | Anno XXIII - n.139 - Gennaio 2018
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* Art. 57 bis D.L. n. 50/2017 conv. in Legge con modificazioni dalla L. n. 96/2017
Incentivi
Domande e risposte sul Super e Iper ammortamento
Il Ministero dello Sviluppo Economico e l’Agenzia delle Entrate, con la Circolare 4/E hanno chiarito alcuni dubbi fiscali e tecnici per la corretta applicazione del super e iper ammortamento
16  Professione Verniciatore del Legno | Anno XXIII - n.139 - Gennaio 2018
A cura della redazione
Incentivi
COME SI APPLICA LA NORMATIVA FISCALE? Quali sono i beni che possono usufruire dei bonus super e iper ammortamento? Quali investimenti premiano e a quali condizioni? Quali sono i termini, le scadenze e a favore di quali soggetti? Sono questi alcuni dei quesiti che trovano risposta nella circolare n. 4/E 2017, redatta congiuntamente da Agenzia delle Entrate e Ministero dello Sviluppo Economico, un documento che fornisce chiarimenti sulle misure fiscali introdotte per dare impulso all'ammodernamento delle imprese e alla loro trasformazione tecnologica e digitale. Com’è noto, la Legge di Bilancio 2017 ha previsto la proroga del super ammortamento e ha introdotto l'iper ammortamento, una mag-
giorazione del 150% del costo di acquisto di alcuni beni ai fini della deduzione delle quote di ammortamento e dei canoni di locazione finanziaria. Nella circolare, inoltre, vengono fornite indicazioni sull'ulteriore maggiorazione del 40% sul costo di acquisto di beni strumentali immateriali (tra cui, alcuni software, sistemi IT e attività di system integration), prevista sempre dalla Legge di Bilancio per i soggetti che beneficiano già dell'iper ammortamento.
glioramento dell’ergonomia e della sicurezza del posto di lavoro in logica 4.0 (4 voci)” devono rispettare le 5 caratteristiche obbligatorie e 2 delle 3 successive caratteristiche elencate nell’allegato A? No, il rispetto dell’obbligo delle 5+2 caratteristiche si riferisce esclusivamente ai “Beni strumentali il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati o gestito tramite opportuni sensori e azionamenti”. Per le voci in questione è sufficiente soddisfare il requisito dell’interconnessione.
I QUESITI PIU FREQUENTI Per essere considerati ammissibili ai fini dell’iper ammortamento i “Sistemi per l’assicurazione della qualità e della sostenibilità” (9 voci) e i “Dispositivi per l’interazione uomo macchina e per il mi-
Le caratteristiche necessarie elencate nell’Allegato A relativamente a “beni strumentali il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati o gestito tramite opportuni sensori o azionamenti” sono soddisfatte se le
Professione Verniciatore del Legno | Anno XXIII - n.139 - Gennaio 2018 17
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Notizie dalle aziende La gallina quando ha fatto l’uovo canta, l’anatra no. Per questo la gente nei negozi chiede le uova di gallina e non quelle di anatra. Non sappiamo se il vero motivo del successo delle uova di gallina sia dovuto agli schiamazzi che accompagnano la loro deposizione, ma certamente la metafora sintetizza con chiarezza l’importanza di far conoscere al mercato i propri progetti, i propri prodotti e le proprie iniziative. Molti ottimi imprenditori passano la vita a cercare di realizzare ottimi prodotti, migliori della concorrenza e con prezzi inferiori, per poi accorgersi che il concorrente, che fa prodotti peggiori, vende di più solo perché grida (comunica) di più e meglio: proprio come la gallina della citazione. Per comunicare con efficacia è necessario definire: 1. a chi si rivolgono i messaggi (defini-
zione e scelta dei clienti); 2. che cosa si vuol comunicare (definizione e scelta del contenuto della comunicazione); 3. in che modo si vuole comunicare (definizione e scelta della forma di comunicazione); 4. quando comunicare (definizione e scelta della frequenza di comunicazione); 5. dove comunicare (definizione e scelta dei mezzi attraverso i quali comunicare). La nostra rivista consente di affrontare queste scelte in modo professionale e questa rubrica è a disposizione delle aziende che vogliono utilizzare uno strumento efficace, che consente di presentare prodotti e servizi in modo mirato per essere costantemente informati sull’evoluzione tecnologica del settore. La nostra filosofia editoriale si fonda sulla chiara e trasparente distin-
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zione tra informazione e pubblicità, per cui ogni articolo riporta la fonte aziendale che lo ha ideato e realizzato, affinchè i lettori possano distinguere i contenuti e le forme della comunicazione.
In questo numero
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Oece Sayerlack Adler Xylexpo Catas Sivam Cefla Scm
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FINITURA OECE 212-9200/99 POLIURETANICA LUCIDA PER CARTE MELAMMINICHE: IL BIANCO PER IL DESIGN
La semplicità torna a dominare l'interior design. Negli ambienti dove il bianco contrasta con colori vivaci o con il legno naturale si crea un'atmosfera ricercata ed essenziale. La finitura high gloss OECE 212-9200/99 è caratterizzata da un’ottima adesione e copertura su carte melamminiche. Permette di creare fori o asole sul supporto verniciato, senza provocare distacchi o danni al film. Ideale per mobili, antine, pannelli. 212-9200/99, da catalizzare con 812-78 all'80%, si applica su pannelli melamminici come lucido diretto senza spazzolatura, grazie alla sua buona distensione e brillantezza.
Presenta buone rapidità di essiccazione e durezza superficiale, copertura e lucidabilità ottime. 212-9200/99 è pigmentabile con le paste a solvente per sistema tintometrico 241-XXXX, per ottenere colori tenui o pastello. Una finitura OECE bianca high gloss pronta a contrapporsi ai colori vivaci e alle luci brillanti, determinando il design. Fonte: Oece Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it
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CICLO DI VERNICIATURA SAYERLACK IGNIFUGO TRASPARENTE LUCIDO CONFORME ALLA CLASSE 1 DEL BRITISH STANDARD 476 PARTE 7 Compito principale delle vernici ignifughe è quello di opporsi al fuoco, ritardandone il più possibile la diffusione. Se il supporto da verniciare è il legno, un materiale di straordinaria bellezza, scelto per arredare ed impreziosire un ambiente, le vernici ignifughe devono garantire congiuntamente alla protezione dal fuoco anche un eccellente risultato estetico. Non solo esigenze di carattere normativo, ma anche estetico e funzionale, la soddisfazione delle quali ha guidato la ricerca Sayerlack nella formulazione e nella realizzazione delle vernici ignifughe. Sono obbligati a proteggersi dal fuoco edifici pubblici, discoteche e sale da ballo, istituti di credito, aeroporti e stazioni ferroviarie, strutture turistico alberghiere, fiere e sale per convegni, negozi, scuole ed asili, auditorium, teatri, cinema e musei, strutture ospedaliere, palestre e centri fitness, chiese, edifici civili superiori ai 24 m di altezza. Perché scegliere il legno? Il comportamento al fuoco delle strutture portanti in legno, basilare dal punto di vista della protezione passiva, è del tutto diverso da quelle metalliche. In caso d’incendio la temperatura raggiunta in un locale chiuso è di molte centinaia di gradi. Il metallo, ottimo conduttore di calore, perde snervandosi ogni resistenza meccanica, provocando il collasso della struttura. Il legno, cattivo conduttore, non solo non collassa, ma le fiamme e il calore sprigionati formano sulla superficie uno strato di carbonizzazione che limita il propagarsi della combustione all’interno; le vernici intumescenti aumentano quello strato protettivo, provocandone col calore un rigonfiamento di diversi centimetri. Ecco perché nelle ope-
re ingegneristiche ed architettoniche si utilizza sempre più spesso il legno. Sayerlack ha realizzato cicli di verniciatura ignifughi all’acqua e a solvente, trasparenti e pigmentati. Con certificazioni in Classe 1 (Italia), BS 476 part 7 (UK), M1 (Francia), Normativa Europea - Parete e Pavimento, Normativa MED (Navale). Il ciclo di verniciatura ignifugo trasparente lucido TO, che presenta ottimo riempimento, ottima distensione e buona trasparenza, soddisfa i requisiti della Classe 1 della norma britannica BS 476 Parte 7. La sigla TO indica un ciclo di verniciatura applicabile a spruzzo nella quantità di 720 g/m2 su legno carteggiato, composto da una mano di isolante poliuretanico trasparente, caratterizzato da ottima bagnabilità, ottime elasticità e aderenza, due mani di fondo ignifugante poliestere trasparente red-ox con buone trasparenza, carteggiabilità e distensione ed una mano di finitura acrilico-poliuretanica trasparente bicomponente lucida spazzolabile, con ottima trasparenza e distensione. La combinazione dei tre prodotti rende questo ciclo di verniciatura una valida soluzione per conferire proprietà ignifughe a parti piane e mobili in legno, ma con un aspetto estremamente lucido e pieno, mantenendo visibili le venature naturali dell’essenza legnosa. Da Sayerlack la protezione di prima classe per il design! Fonte: Sayerlack Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it
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ADLER PRESENTA: NUOVE FACCIATE AD EFFETTO SPECIALE BAITA ALPINA Noi tutti conosciamo le particolari sfumature cromatiche ed i colori che il legno assume quando è esposto per anni agli agenti atmosferici; si passa da una colorazione leggermente accentuata tipica del legno esposto per un breve periodo, fino alle colorazioni più scure ed intense del legno ossidato dall’azione del sole in combinazione con l’ossigeno e con l’acqua. A seconda poi delle specie legnose che si sono utilizzate per la realizzazione di qualsiasi manufatto esposto all’esterno, queste sfumature saranno sempre differenti in colore ed intensità. Sempre più architetti, progettisti e carpentieri prediligono il legno invecchiato, data appunto la sua unicità cromatica, dovendosi però confrontare con un mercato che propone tale materiale a prezzi molto elevati ed in quantità sempre più limitate. Fino ad ora infatti, le principali fonti di approvvigionamento provenivano dalla dismissione di tetti, baite ed altre costruzioni invecchiate nel corso dei decenni, reperibili più facilmente fuori dai confini Italiani, con un ovvio incremento dei costi. Da oggi non è più necessario attendere tanto per avere a disposizione questo materiale: ADLER ha
infatti realizzato un ciclo di verniciatura estremamente semplice e durevole nel tempo, con prodotti affidabili, da sempre presenti nel suo catalogo prodotti. Si tratta dell’effetto speciale Baita Alpina di ADLER, realizzabile con poche semplici azioni e senza alcun accorgimento applicativo particolare. I prodotti da utilizzare per ottenere questo effetto, fanno parte dell’ormai nota e collaudata famiglia PULLEX: vi basterà applicare a pennello il prodotto Pullex 3in1-Lasur, incrociando diverse colorazioni che vanno dal nero alle tonalità rosse le quali, per effetto della sovrapposizione, simuleranno perfettamente l’effetto della trave invecchiata e bruciata dal sole, con una particolare attenzione non solo al punto colore, che risulterà assolutamente realistico, ma anche alla bassissima opacità che si otterrà a fine ciclo. ADLER EFFETTO SPECIALE BAITA ALPINA: l’effetto legno invecchiato senza attendere che il tempo faccia il suo corso! Fonte: Adler Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it
Pullex 3 in 1
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Effetto baita alpina: variazioni di colore
Effetto baita alpina: variazioni di colore
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XYLEXPO CRESCE
Continuano i preparativi per la prossima edizione di Xylexpo, la biennale internazionale delle tecnologie e delle forniture per l’industria del legno e del mobile che si terrà a FieraMilano-Rho da martedì 8 a sabato 12 maggio 2018. Tutti i più grandi gruppi mondiali (Homag, Weinig-Holz Her, Cefla, Ima Schelling, Scm e Biesse, in ordine cronologico) hanno confermato la loro partecipazione, in alcuni casi con aumenti sensibili della superficie del loro stand. Una scelta che ha convinto gli organizzatori ad aprire un nuovo padiglione, il padiglione 4. “Nel 2016 abbiamo preferito utilizzare una maglia espositiva decisamente compatta, per dare vita a una rassegna agile, snella, semplice da visitare e che rispondesse a quella stagione di mercato - ha spiegato Dario Corbetta, direttore della rassegna - una scelta nell’inte-
resse del visitatore, che ci aveva portato al limite nello sfruttamento dello spazio dei tre padiglioni occupati: un mercato italiano decisamente più attraente, la situazione economica generale migliore e le richieste di molti espositori di poter disporre di più metri quadrati, ci hanno portato ad aprire un quarto padiglione e ad adeguare l’organizzazione degli spazi”. Nei padiglioni 1 e 3 saranno raccolte le aziende impegnate nella produzione di macchine e utensili per la lavorazione del pannello, per il trattamento delle superfici e i relativi prodotti, la ferramenta, i semilavorati e le forniture; nei padiglioni 2 e 4 ci saranno macchine e utensili per la lavorazione del pannello e del massiccio, macchine e utensili per la prima lavorazione, semilavorati e accessori complementari. Anche quest’anno, tema che Xylexpo prima fra le fiere
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internazionali ha adottato già da molti anni, ogni padiglione avrà un punto focale, rappresentato da uno o più big del settore. Nel padiglione 1 questo compito spetta a Biesse e Barberan, mentre nel padiglione 2 ci sarà Scm Group. Homag e Cefla saranno nel padiglione 3, mentre Ima e Weinig nel 4. Accanto a loro i tanti protagonisti di questa rassegna. “A oggi – ha proseguito Corbetta – hanno aderito oltre 230 aziende, arrivando a occupare circa 28mila metri quadrati, poco meno dell’intera superficie occupata da Xylexpo nel 2016. Dati che ci permettono di dire fin d’ora che la cinquantesima edizione confermerà la nostra rassegna quale punto di riferimento mondiale nella seconda trasformazione e nelle tecnologie avanzate per l’industria e l’artigiano evoluto. Un merito che in realtà va ascritto alle tante aziende espositrici che animano l’evento, realtà di primissimo piano
a livello imprenditoriale e di innovazione tecnologica. Oltre ai grandi gruppi, esporranno Alberti, Albricci, Bacci, Bi-Matic, Buerkle, Costa Levigatrici, Comec Group, Cvm, Felder, Fimal, Friulmac, Giardina Group, Hundegger, Masterwood, Metalstar 2000, Pade, Top, Vitap, solo per citare quanti hanno acquistato gli spazi maggiori, che sono il cuore di Xylexpo e della offerta di tecnologia internazionale”. Le prossime settimane saranno indubbiamente decisive, dal momento che numerose aziende stanno ancora definendo la propria partecipazione al “maggio milanese”. Fonte: Xylexpo Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it
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INGIALLIMENTO DEI NODI: UNA NUOVA SPECIFICA PER LE SUPERFICI DEI MOBILI Il reparto superfici di CATAS si è arricchito di una nuova prova per valutare il comportamento delle superfici di legno di conifera, tinte o laccate, che presentano nodi. Questo perché i nodi possono andare incontro a un ingiallimento naturale in seguito all’esposizione alla luce, apparendo così come una “macchia” indelebile sulla superficie di un mobile. Si tratta, in particolare, di un test di invecchiamento accelerato che, simulando l’invecchiamento naturale del legno in un ambiente indoor, consente di valutare il grado di ingiallimento dei nodi, permettendo così di apprezzare anche le caratteristiche del legno utilizzato e la capacità della vernice impiegata di mascherare il fenomeno. Il CATAS, inizialmente sollecitato su questo argomento da un importante cliente internazionale, si è subito attivato per poter offrire ai propri clienti anche questo tipo di prova. Già una cinquantina di campioni è stata testata in neanche due mesi dall’avvio delle prove, a significare quanto questo aspetto sia ritenuto importante non solo dai produttori di mobili e altri lavorati in legno, ma anche dagli stessi produttori di vernici.
Fonte: Catas Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it
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NUOVA SIVAM SVOLTA VERSO IL FUTURO Investimenti in ricerca, in nuovi macchinari, installazione di punti vendita per la distribuzione dei suoi prodotti per legno, plastica e vetro, acquisizione di personale di grande esperienza e restyling della comunicazione: così, nel corso del 2017, Nuova SIVAM ha costruito la svolta verso il futuro. “Crescita organica del core business di Nuova SIVAM – spiega Cesare Zocchi, General Manager dal 2014, descrivendo gli effetti della sua vision – che sono le vernici per legno e per materie plastiche, con il consolidamento nei prossimi anni dell'azienda come figura di riferimento per gli operatori dei settori in cui opera. Il lavoro che stiamo facendo, con un programma serrato fatto di obiettivi e traguardi , è volto ad aumentare la visibilità dell’azienda e dei suoi valori all’estero, mantenendo solidamente l’ottima posizione guadagnata in Italia, con una presenza capillare sul territorio del nostro prodotto”.
Uno dei punti di forza di Nuova SIVAM è sicuramente la forte propensione ad investire in risorse umane di qualità, comprovata e riconosciuta dal mercato, mantenendo fede ad una delle massime del suo fondatore: “società di qualità si fanno con persone di qualità”. Soltanto nell’ultimo anno sono entrati a far parte della squadra Nuova SIVAM un nuovo Business Unit Manager con ventennale esperienza nel settore, uno tra i tecnici di maggior rilievo nel panorama nazionale dei coatings per legno, un nuovo Direttore di produzione e un Responsabile commerciale per la divisione vernici per materie plastiche, a conferma della volontà della proprietà di continuare ad investire nel settore. “Abbiamo fatto innesti di qualità nei laboratori, nelle vendite, nella produzione – sottolinea Ivan Costantini, Unit Business Manager, a proposito alcune delle strategie messe in campo - e siamo
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sempre alla ricerca di figure di prima linea. Contestualmente, abbiamo avviato un programma di formazione della ‘primavera interna’: l’esperienza di queste nuove acquisizioni ci aiuterà a creare la futura generazione di manager. Contemporaneamente, abbiamo fatto investimenti in nuovi macchinari per fare fronte all’aumento della richiesta di produzione. Come Sales Manager, la politica che adotto è quella del miglioramento della visibilità del prodotto e dell’azienda stessa: creazione di nuovi depositi in Italia e all’estero e investimenti in strutture e comunicazione. Quindi in sostanza si tratta di rilanciare l’immagine aziendale e di migliorare la distribuzione del prodotto. L’immagine deve dire quello che il marchio SIVAM rappresenta: esperienza e solidità ma anche dinamismo e modernità.” Riguardo agli investimenti, Costantini segnala i
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A sinistra Ivan Costantini, Unit Business Manager a destra Cesare Zocchi, General Manager
nuovi depositi e i distributori in Italia e all’estero. In particolare, un nuovo deposito per il Centro Sud, alle porte di Napoli, per la distribuzione delle vernici per legno. Il deposito, con una superficie di oltre 1000 metri quadrati , rappresenta il trampolino di lancio per tutto il Sud Italia. Inoltre, un nuovo deposito in Sardegna, nei pressi di Sassari, servirà le aziende di tutta l’isola. Infine all’estero è stato appena creato un SIVAM Point in Turchia e, alle porte di Toronto, una Nuova SIVAM Canada che fornisce il Nord America. “Investire in distribuzione e rete vendita – prosegue Costantini - significa creare forti canali di sviluppo e nuova mole di lavoro e impegno per la nostra impresa. L’azienda ha attualmente una capacità produttiva di oltre 10.000 tonnellate di prodotto, concentrata su un mercato globale, con il 45% destinato all’Italia e il resto distribuito globalmente.
L’internazionalizzazione è la chiave di volta per il futuro e, con le nuove sedi commerciali in Turchia ed in Canada, perseguiamo la strada che oggi è il must necessario per crescere. Continuiamo a presidiare il territorio Italiano con orgoglio, in un ambiente di concorrenza estrema, con tutti i benefici che ciò comporta, perché ci obbliga a una ricerca e sviluppo continui. Abbiamo acquisito share sul territorio domestico grazie a questa miscela di ingredienti: ricerca e strutture di vendita efficienti, non enormi, ma sufficientemente complesse da garantire quella qualità di servizio che l’artigiano italiano richiede per poter competere con la concorrenza estera. All’Est Europa, al Nord Africa e alla Cina, che sono produttori di beni a basso costo e quindi attrattivi , rispondiamo smarcandoci con la qualità. “ Nuova Sivam ha un portafoglio prodotti studiato
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affinché, con gli opportuni cicli applicativi, si possa ottenere la miglior performance qualitativa possibile. Quelli per legno sono destinati a settori molto specifici: arredamento, mobile classico e moderno, legno per interno ed esterno. I laboratori di ricerca e i reparti produttivi dello stabilimento di Bareggio - Milano, sono impegnati nella nella revisione dei prodotti di gamma con nuovi materiali, più performanti e meno impattanti sull’ambiente, e al tempo stesso con il rilascio di prodotti innovativi, o per l’ottenimento di effetti speciali, sempre graditi dal settore arredamento. Fra gli articoli che riducono l’impatto ambientale troviamo “Hipofond”, la neonata gamma di fondi poliestere per legno, inodore, senza stirolo, che elimina i monomeri e i solventi aromatici, attualmente sotto osservazione per la loro pericolosità.
Questa tipologia di prodotti diventa quindi sempre di più facile utilizzo, meglio manovrabile, meno costosa per l’ambiente e più rispettosa riguardo alla salute degli operatori. “Vorrei sottolineare la spinta che la proprietà sta dando all’azienda negli ultimi anni in termini di investimenti in macchinari e persone - conclude Zocchi - con l’obiettivo di far scalare a Nuova SIVAM ulteriori posizioni nel panorama dei produttori internazionali di coatings per legno e materie plastiche” Fonte: Nuova Sivam Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it
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CEFLA LIVE Nel LAB R&D di via Bicocca a Imola, Cefla Finishing ha presentato le sue principali tecnologie, fra cui esclusive novità nel campo della finitura, nel quale Cefla conferma di avere la gamma più completa di spruzzatrici e robot presente oggi sul mercato mondiale. Novità presentata a Cefla Live è la piattaforma di spruzzatura iBotic ad assi interpolati, che presenta un sistema di lettura con scanner 3D. Rilevando la sagoma dei pezzi in entrata, riesce a creare un modello tridimensionale virtuale, che guida il processo di lavorazione. Per garantire una verniciatura uniforme anche su superfici complesse, che richiederebbero quindi continue variazioni sull’asse verticale, la pistola è collegata a un sistema di assi interpolati, così da potersi muovere contemporaneamente nelle cinque coordinate X, Y, Z, α e ß. Riguardo la verniciatura dei bordi, il mercato chiede oggi una sensibile riduzione, o la definitiva eliminazione, dei passaggi manuali di levigatura dei bordi verticali, prima dell’applicazione di finiture a spruzzo. A questa richiesta Cefla Finishing risponde con Smartedge, la macchina completa per verniciare e levigare bordi di pannelli diritti e sagomati. Il nuovo corpo vacuum per l’applicazione di vernice, consente un’applicazione ottimale della vernice e un risparmio rispetto
al precedente, garantendo nel contempo facilità di utilizzo e ingombri contenuti. Parliamo di Edge&Go, testa di applicazione vacuum a cambio rapido di profilo e oggetto di brevetto in casa Cefla. Una vera rivoluzione, che consente il cambio delle forme del bordo in circa 10 secondi e dello spessore del bordo in 15 secondi, il tutto senza dover spegnere la macchina. Altra importante conferma di questa nona edizione di Cefla Live è stata la Smartclean 4.0. Questo sistema di pulizia a rullo dei pannelli destinati alla finitura, presenta notevoli vantaggi rispetto ai più tradizionali sistemi a spazzola: migliori performance nella pulizia, assenza di rulli pressori che possono sporcare il pannello in uscita, eliminazione delle cariche elettrostatiche dai pannelli e lavorazione su pannelli di ogni dimensione. Il rullo in gel poliuretanico aderisce completamente anche su pannelli scalibrati e, grazie alla giusta pressione, ha una lunga durata, contenendo così i costi di gestione. Per quanto riguarda gli infissi, tre le applicazioni presentate a Cefla Live 2017. La prima è il cVision, un sistema di visione 3D per pezzi fino a 3 metri in verticale, in grado di vedere in modo molto preciso parti difficili da rilevare, come le bugne e le gole, dando al robot antropomorfo iGiotto tutte le informazioni ne-
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cessarie per un'applicazione delicata e omogenea. Altra novità è l’iLoad, ossia un sistema automatico di carico e scarico degli infissi, dalla linea aerea ai carrelli, e viceversa, senza stop di linea e senza la necessità di presenza di un operatore. Completa la carrellata delle novità l’iFlow, il sistema di applicazione dei prodotti idrosolubili, i cui vantaggi sono molteplici, a cominciare dalla riduzione al minimo del prodotto utilizzato, per continuare con la notevole riduzione dell’effetto schiuma. iFlow non necessita di vasca serbatoio ed è dotato di un sistema automatico di reintegro del prodotto, una vasca inox rivestita di teflon e pareti laterali ispezionabili. Omnidry, la nuova generazione di forni di Cefla Finishing, può essere dotata della funzione Flexpro, oggetto di brevetto da parte di Cefla, che consente la gestione automatizzata dello spessore di carico, in funzione delle dimensioni dei pezzi e delle esigenze logistiche. Con Flexpro, il sistema riconosce i pezzi in entrata e si regola autonomamente per accoglierli e gestirne il ciclo, senza la necessità di un intervento da parte degli operatori e, soprattutto, senza mai fermare la produzione. Alla nuova gamma dei forni verticali Cefla ha apportato importanti miglioramenti, in particolare sui versanti della manutenzione (che può essere preventiva e programmabile), della diagnostica, dell’efficienza termica, della pulizia e della flessibilità, grazie a una
svolta progettuale e tecnologica che oggi rende la gamma modulare, configurabile a seconda del layout e delle necessità del cliente. Degno di nota, il cambio di posizione delle motorizzazioni che, dalla sommità dell’impianto, sono state spostate in basso, sotto al piano di lavoro del forno, rendendo la manutenzione più agevole e sicura per l’operatore, che non deve più lavorare in quota. Questa importante evoluzione contribuisce inoltre a una migliore efficienza in termini di temperature di esercizio e di pulizia, eliminando ogni rischio di contaminazione fra le lubrificazioni della zona motoristica e le zone di lavorazione. Fra le novità, rispetto alla generazione precedente di forni, anche le nuove catene di sollevamento, per aumentare la portata. Ogni anta è ventilata in modo autonomo e l’aria viene canalizzata solo sui vassoi e non sulla catena, evitando quindi possibili refoli di polvere. Un nuovo ed esclusivo portellone, apribile anteriormente, consente il controllo agevole della ventilazione all’interno del forno. Un diverso meccanismo per la traslazione orizzontale, non più ad aria compressa, ma sincronizzato con la catena di sollevamento, in quanto ne sfrutta il cinematismo, completa, infine, la lista delle principali caratteristiche della gamma Omnidry. Questa nona edizione di Cefla Live ha visto un importante focus su Industry 4.0. Quattro gli step in cui era suddivisa l’area dedicata al focus, che si apriva
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con una presentazione delle soluzioni Cefla per la progettazione, la supervisione e l’efficientamento. Nel secondo step era possibile vivere un’esperienza di realtà virtuale, in cui i partecipanti, indossando un apposito visore, potevano “entrare” nelle linee produttive per vedere più da vicino le tecnologie adottate nelle macchine di Cefla Finishing. Nel terzo step, si poteva visitare lo spazio di approfondimento su due applicazioni: il cCloner, il nuovo simulatore, interfacciabile con i PLC delle macchine, che consente di configurare in 3D le linee e i processi di lavorazione, simulandole in modo da verificare in tempo reale la rispondenza con le esigenze produttive e prevenendo inefficienze e il cTracker, l’evoluto sistema di supervisione (Scada, Site control and data acquisition), pienamente coerente con gli standard Industry 4.0 e in grado di garantire la più completa flessibilità. Con cTracker si può inoltre disporre del tracking virtuale del pezzo che permette di monitorarne, da remoto, la posizione esatta in linea e di gestire il cambio dei parametri di lavorazione, durante tutto il ciclo. Il quarto step era dedicato alle innovazioni in corso di studio in Cefla Finishing. In particolare è stata offerta l’anteprima di cMaster e cPerform, che renderanno i processi di lavoro più efficienti e performanti, riducendo in modo tangibile i costi di produzione. cMaster, in particolare, è stato presentato in demo su una situazione reale, quale strumento di monitoring che opera di concerto con il cTracker e che implementa nella lavorazione la possibilità di controllo della linea, in diretta e in remoto da ogni parte del mondo.
Fonte: Cefla Finishing Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it
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CNC TIMBER-EVOLUTION DAYS Nello stabilimento SCM di Sinalunga si sono incontrate aziende e partner tecnologici del settore edilizia in legno provenienti da Giappone, Francia, Germania, Austria, Belgio, Finlandia, Portogallo, Danimarca e Italia, per conoscere dal vivo gli avanzamenti sui centri di lavoro a CNC di SCM Oikos e Area. Oltre 50 imprese hanno preso parte alla prima edizione dell'open house, dedicata a chi costruisce in legno grandi strutture, edifici privati, residenziali e pubblici; un'edizione di forte spessore internazionale, in uno scenario decisamente positivo, durante la quale SCM ha presentato progetti per lo sviluppo della formazione tecnologica del settore. Le parole di Tommaso Martinim, BU Manager SCM per i Centri di Lavoro Carpenteria in Legno, racchiudono tutto il positivo entusiasmo della due giorni toscana. "Se oggi si costruisce sempre più in legno lo si deve anche agli importanti passi in avanti realizzati nella tecnologia, aspetto in cui la ricerca SCM ha investito e continua a investire molto. La CNC Timber-Evolution di SCM si esprime appieno attraverso Oikos e Area, i due centri di lavoro che assicurano innovazione continua, massima precisione, flessibilità applicativa, semplicità di utilizzo e che i nostri clienti scelgono in tutto il mondo per costruire in legno il futuro. In Italia
la domanda di edifici in legno cresce a ritmo veloce, nel 2015 una nuova abitazione su quattordici è in legno, e spesso è il committente a chiedere e cercare chi realizza una casa nella materia prima ecologica per eccellenza. Questi dati ci spingono ad accelerare nello sviluppo tecnologico e a sostanziarlo anche attraverso importanti collaborazioni con il mondo accademico, da qui l'annuncio della partnership tra SCM ed il Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino proprio durante i CNC TimberEvolution Days." Durante l'open house un ricco programma di dimostrazioni tecniche ha posto l'attenzione sulle ineguagliabili performance di Oikos, nella lavorazione di travi strutturali e pannelli parete X-LAM/CLT ed Area, nella lavorazione di pareti, pannelli isolanti e travi curve. Due macchine diverse ma in cui ritroviamo gli stessi principi costruttivi che caratterizzano tutti i centri di lavoro SCM. Grande interesse anche per le dimostrazioni del software SCM Maestro Beam&Wall, attraverso cui si è resa tangibile la facilità d'uso nella programmazione e nel controllo di Oikos e Area. Infine, l'intervento del Prof. Guido Callegari del Politecnico di Torino ha focalizzato il tema di quanto sia fondante il contributo della tecnologia nello sviluppo
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dell'edilizia del futuro e di come l'architetto tedesco Konrad Wachsmann, già negli anni '30 , riconoscesse al "nuovo metodo di lavorazione del legno" (vale a dire gli elementi costruttivi realizzati in fabbrica) la capacità e la responsabilità di "mutare anche l'aspetto esteriore dell'opera costruita, da cui non può che nascere una forma nuova." Riflessioni che fanno cogliere quanto l'evoluzione tecnologica abbia a che fare con il cambiamento culturale. Precisione Oikos consolida la tecnologia della lavorazione su 6 facce del pezzo senza bisogno di ribaltamento o riposizionamento per travi di larghezza fino a 1250 mm, spessore fino a 300 mm e lunghezza fino a 19 m. Questo a vantaggio della precisione, che permette di passare la trave direttamente dalla macchina al cantiere senza necessità di aggiustaggi manuali. Analogamente Area, grazie ad innovative soluzioni adottate nella realizzazione delle strutture portanti, permette lavorazioni estremamente precise su elementi di lunghezza superiore ai 50 m.
pannelli isolanti o compositi ed operazioni di filettatura su travi lamellari. Le nuove soluzioni sviluppate per il piano di lavoro di Area permettono una completa lavorabilità non solo delle pareti, ma anche di travi curve e pannelli sottili, le prime lavorate su apposito piano a ventose e i secondi lavorati su moduli di piano multifunzione in alluminio perfettamente integrabili. Semplicità e rapidità di utilizzo Il successo delle macchine nel campo della carpenteria dipende fortemente da ciò che non si vede, ovvero dall’efficacia del software, sviluppato e continuamente aggiornato internamente per essere sempre allineati con gli standard della progettazione delle costruzioni in legno. Fonte: Scm Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it
Flessibilità La particolare conformazione di Oikos, insieme ad un continuo sviluppo, permettono l'utilizzo della macchina per operazioni su prodotti speciali come il taglio di
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ICRO COATINGS s.p.a. ICA SpA - Div ITALIAN COATINGS Via Alcide De Gasperi 73 36060 Romano D’Ezzelino VI Tel. 0424/8386 Fax 0424/37497 www.italiancoatings.com info@italiancoatings.com
SIRCA s.p.a. - Div. POLISTUC Viale Roma 85 - 35010 S. Dono di Massanzago PD Tel. 049/9322311 Fax 049/9322322 www.polistuc.it info@polistuc.it
UNIVERSAL VERNICI s.r.l. Via Lombardia 7 - 35040 Casale di Scodosia PD Tel.: 0429/87276 Fax 0429/847207 universalvernici@tiscali.it
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IVM Chemicals - Div. ILVA Viale della Stazione 3 27020 Parona PV Tel. 0384/25441 Fax 0384/252054 www.ilva.it ilva@ilva.it
Tel. 02/30318630 Fax 02/30318601
VERNICI-COLORANTI PER LEGNO Via Artigianato 2 35010 Trebaseleghe PD Tel. 049/9385648 049/9388042 Fax 049/9385070 www.kemichal.it info@kemichal.it
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IVM Chemicals-Div. Milesi Viale della Stazione 3 27020 Parona PV Tel. 0384/25441 fax 0384/252054 numero verde 800.48.45.04 www.milesi.com milesi@milesi.it
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Via del Fiffo 12 40065 Pianoro BO Tel. 051/770511 Fax 051/777437
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Viale Roma 85 - 35010 San Dono di Massanzago PD Tel. 049/9322311 Fax 049/9322322
Via Monviso 10 20010 Bareggio MI Tel. 02/903041 r.a. Fax 02/9014289
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www.sayerlack.it servizioclienti@sayerlack.it
www.sirca.it loredana_bertolin@sirca.it
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Zona Industriale Calderaio Via Galvani 7 51010 Massa e Cozzile PT Tel. 0572/92711 Fax 0572/78824
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46 Professione Verniciatore del Legno | Anno XXIII - n.139 - Gennaio 2018
IVM Chemicals - Div. ILVA Viale della Stazione 3 27020 Parona PV Tel. 0384/25441 Fax 0384/252054 www.ilva.it ilva@ilva.it
L’agenda dei fornitori
VERNICI-COLORANTI PER LEGNO Via Artigianato 2 35010 Trebaseleghe PD Tel. 049/9385648 049/9388042 Fax 049/9385070 www.kemichal.it info@kemichal.it
IVM Chemicals-Div. Milesi Viale della Stazione 3 27020 Parona PV Tel. 0384/25441 Fax 0384/252054 numero verde 800.48.45.04 www.milesi.com milesi@milesi.it
SIRCA s.p.a.
SIRCA s.p.a. - Div. POLISTUC Viale Roma 85 - 35010 S. Dono di Massanzago PD Tel. 049/9322311 Fax 049/9322322 www.polistuc.it info@polistuc.it
NUOVA S.I.V.A.M. s.p.a. Via Monviso 10 20010 Bareggio MI Tel. 02/903041 r.a. Fax 02/9014289
Via del Fiffo 12 40065 Pianoro BO Tel. 051/770511 Fax 051/777437
www.sivam.it info@sivam.it
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Via del Fiffo 12 40065 Pianoro BO Tel. 051/770511 Fax 051/777437
Viale Roma 85 - 35010 San Dono di Massanzago PD Tel. 049/9322311 Fax 049/9322322
Zona Industriale Calderaio Via Galvani 7 51010 Massa e Cozzile PT Tel. 0572/92711 Fax 0572/78824
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COLORANTI
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VERNICI IGNIFUGHE
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NUOVA S.I.V.A.M. s.p.a. Via Monviso 10 20010 Bareggio MI Tel. 02/903041 r.a. Fax 02/9014289
Via del Fiffo 12 40065 Pianoro BO Tel. 051/770511 Fax 051/777437
Via del Fiffo 12 40065 Pianoro BO Tel. 051/770511 Fax 051/777437
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SIRCA s.p.a.
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Viale Roma 85 - 35010 San Dono di Massanzago PD Tel. 049/9322311 Fax 049/9322322
Zona Industriale Calderaio Via Galvani 7 51010 Massa e Cozzile PT Tel. 0572/92711 Fax 0572/78824
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L’agenda dei fornitori
MATERIE PRIME PER VERNICI
Chemaxia SrL Via Don Pino Puglisi 1/C 20068 Peschiera Borromeo (MI) Tel./Fax 02/90634457 www.chemaxia.com commerciale@chemaxia.com
Mirka Italia srl
ABRASIVI
Via Toscana, 20 62014 Corridonia (MC) Tel. 0733/207511 Num. verde 800 113929 www.mirkaitalia.com info@mirkaitalia.com
IMPIANTI E CABINE DI VERNICIATURA
CEFLA FINISHING GROUP Via Bicocca 14/c 40026 Imola BO Tel. 0542/653441 Fax 0542/653444
EVONIK INDUSTRIES AG Goldschmidtstrasse 100 45127 Essen - Germany Phone +49 2011732222 Fax +49 2011731939 www.evonik.com info-tego@evonik.com
AEROFILTRI Via Rubens 23 20148 Milano MI Tel. 02/ 48705894 Fax 02/48705893 www.raccoglivernice.it info@aerofiltri.it
ROBOT DI VERNICIATURA
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Cabine di Verniciatura Impianti Pressurizzati e Macchine per il Risanamento Ambientale Via Trento 6 33044 Manzano UD Tel. 0432/754616 - 750828 Fax 0432/754616
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CMA Robotics s.p.a. Via P. Paolo Pasolini 35 Int.15 33040 Pradamano UD Tel. 0432/640172 Fax 0432/640018 www.cmarobotics.it info@cmarobot.it
APPARECCHIATURE DI SPRUZZATURA
Tel. 0331/423333 Fax 0331/423303 www.neuvendis.com ivan.barozzi@neuvendis.com
Via delle Industrie 17 31047 Levada di Ponte di Piave TV Tel. 0422/853018 r.a. Fax 0422/853533
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FILTRI IMPIANTI E CABINE DI VERNICIATURA
Neuvendis SpA S.S. Sempione 270/a CP 83 20028 San Vittore Olona MI
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Via del Tesoro 210 47827 Villa Verucchio RN Tel. 0541/678078-678225 Fax 0541/671144 www.tecnoazzurra.it info@tecnoazzurra.it
L’agenda dei fornitori
VERNICIATORI C/TERZI
C.S. s.r.l. Zona Ind.le 06055 Marsciano PG Tel./Fax 075/8743440 Tel./Fax 075/8748941 c.s.srl@tin.it
CONSULENTI
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prodotto con carta autoestinguente* postFiltro Poliestere
Lo schema, a scopo informativo, illustra una combinazione di strati che pur essendo realizzabile, non fa parte della gamma standard.
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Frutto di avanzata ricerca, la speciale struttura è progettata per ottenere accumulo in profondità.
3 strati “large”
le maglie “large” (15x7 mm) continuano a provocare continui cambiamenti della direzione del flusso d’aria. La turbolenza che ne consegue è molto efficace nel catturare le particelle di vernice. Qui si depositano le gocce di media dimensione.
3 strati “HC”
1 strato “small”
Le maglie grandi (27 x 18 mm) e tutte eguali intrappolano le gocce più grosse pur permettendo un elevato passaggio d’aria e favorendo l’accumulo di profondità ed evitando l’intasamento superficiale.
le maglie 9x4 mm trattengono le gocce molto piccole. La maglia “small” era la più piccola che potesse essere prodotta prima della comparsa della tecnologia mini-mesh.
1 strato“mini-mesh” la maglia 4x2,5 è il risultato di una tecnologia insuperata. La maglia mini-mesh conferisce l’efficienza supplementare necessaria a rispettare le sempre più restrittive normative ambientali.
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