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Materie prime

Serramenti

Le regole sui biocidi

Vernici

I consumi in Italia

Sicurezza

Reimmissione dell’aria nell’ambiente di lavoro

Rubriche

Notizie dalle aziende: novitĂ , tecnologie ed eventi

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IL MANUALE DELLA LEVIGATURA • Come scegliere l’abrasivo? • Come scegliere la levigatrice e la spazzolatrice? • Quali sono i parametri per scegliere correttamente un ciclo di levigatura?

200 pagine, oltre 100 figure e tabelle • Quali sono i principali difetti di levigatura e i modi per evitarli? • Quali sono i metodi per lavorare in sicurezza e per aspirare la polvere di levigatura? • Come si calcolano i costi di gestione nella levigatura?


Indice PREMESSA: CENNI STORICI Cap. I: I MATERIALI DA LEVIGARE • ANATOMIA E FISIOLOGIA DEL LEGNO • PANNELLI E SEMILAVORATI A BASE DI LEGNO • PANNELLI E SEMILAVORATI SPECIALI Cap. II: TERMINOLOGIA • LE MACCHINE • LA LEVIGATURA DEL SUPPORTO • LA LEVIGATURA DELLA SUPERFICIE VERNICIATA Cap. III: GLI ABRASIVI FLESSIBILI • INTRODUZIONE • I SUPPORTI • I LEGANTI • I GRANULI DI SOSTANZA ABRASIVA La grana abrasiva La cosparsione • I PRODOTTI ANTI-INTASANTI • LA CORRETTA CONSERVAZIONE DEGLI ABRASIVI FLESSIBILI • IL CORRETTO IMPIEGO DEI NASTRI ABRASIVI FLESSIBILI • DETERMINAZIONE Dei difetti DEI NASTRI ABRASIVI • CONCLUSIONI Cap. IV: PRINCIPI GENERALI • PARAMETRI Lo spessore del truciolo La velocità di taglio dell’abrasivo La velocità di avanzamento del pezzo La pressione specifica di levigatura Potenza assorbita Cap. V: LA CALIBRATURA DEL PANNELLO • LE MACCHINE CALIBRATRICI Calibratrice superiore Calibratrice-levigatrice superiore Calibratrice doppia superiore/inferiore Linea di calibratura con calibratrice inferiore + cali bratrice superiore • CARATTERISTICHE TECNICHE DELLA CALIBRATRICE • L’ABRASIVO PER LA CALIBRATURA Cap. VI: LA LEVIGATURA DEL PANNELLO • LEVIGATURA DELLA SUPERFICIE GREZZA • LEVIGATURA DELLA SUPERFICIE VERNICIATA • MACCHINA LEVIGATRICE E GRUPPI OPERATORI • GRANA DELL’ABRASIVO • ACCORGIMENTI PER UNA CORRETTA LEVIGATURA DELLA SUPERFICIE Cap. VII: MACCHINE LEVIGATRICI PER SUPERFICI DI PANNELLI

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LEVIGATRICI MANUALI PORTATILI LEVIGATRICI MANUALI A NASTRO LUNGO LEVIGATRICI SEMIAUTOMATICHE IGIENE DEL LAVORO LEVIGATRICI AUTOMATICHE MACCHINE PER LA CALIBRATURA MACCHINE PER LA LEVIGATURA DI SUPERFICI GREZZE MACCHINE PER LA LEVIGATURA DI SUPERFICI VERNICIATE • CONSIDERAZIONI FINALI Cap. VIII: APPLICAZIONI PRATICHE • COMPOSIZIONE MACCHINE CALIBRATRICI • COMPOSIZIONE MACCHINE LEVIGATRICI PER SUPPORTI LEGNOSI • COMPOSIZIONE MACCHINE LEVIGATRICI PER SUPERFICI VERNICIATE • COSTI DI PRODUZIONE Cap. IX: LEVIGATURA TRIDIMENSIONALE Cap. X: LEVIGATURA DEI BORDI, DEI PANNELLI E DELLE CORNICI • I GRUPPI OPERATORI • APPLICAZIONI SU PROFILI GREZZI • APPLICAZIONI SU PROFILI VERNICIATI • LEVIGATRICI PER BORDI E CORNICI • INDICAZIONI DI CARATTERE GENERALE • PARAMETRI QUALITATIVI Cap. XI: LA LUCIDATURA • NOZIONI GENERALI SULLE FINITURE LACCATE LUCIDE • AGGREGATI LUCIDATORI • UTENSILI LUCIDATORI MANUALI • LUCIDATRICI SEMIAUTOMATICHE MONO O “BISPAZZOLONE” • LUCIDATRICI AUTOMATICHE “PLURISPAZZOLONE” • BRILLANTATRICI AUTOMATICHE “A RAGNO” • PRODOTTI LUCIDANTI • LUCIDATURA CON PASTE ABRASIVE SEMILIQUIDE • LUCIDATURA CON PASTE ABRASIVE SOLIDE • LA BRILLANTATURA • I DILUENTI Cap. XII: SPAZZOLATURA • PREMESSA • LA PREPARAZIONE DEL SERRAMENTO • LA PREPARAZIONE DI ANTE PIANE E SAGOMATE Cap. XIII: DIFETTI E RIMEDI Cap. XIV: SICUREZZA Cap. XV: INQUINAMENTO ATMOSFERICO BIBLIOGRAFIA


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CAMPAGNA PER L’IMPIEGO SICURO DEI DILUENTI NELLA VERNICIATURA

DILUENTI & SICUREZZA Un codice di autoregolamentazione per il rispetto dell’ambiente e dei verniciatori Le aziende aderenti al codice di autoregolamentazione si impegnano a: non usare, per promuovere i propri prodotti, i termini ecologico, atossico, non nocivo rispettare scrupolosamente le regolamentazioni in vigore promuovere l’utilizzo razionale e sicuro dei diluenti e delle vernici

promuovere la corretta gestione dei rifiuti e facilitarne il recupero promuovere la corretta gestione degli imballi

utilizzare tappi sigillati per i fusti da 200 litri

sostenere iniziative di formazione e aggiornamento degli utilizzatori promuovere incontri periodici con gli Enti pubblici competenti

Quest’impegno permetterà agli utilizzatori di selezionare i diluenti e di utilizzarli nelle migliori condizioni di sicurezza per l’uomo e per l’ambiente. Oltre agli impegni generali previsti dalla campagna “Diluenti & Sicurezza”, i fornitori si impegnano a formulare una linea di prodotti, denominata Diluente Certo, con le seguenti modalità:

assenza di sostanze cancerogene e/o teratogene che fanno scattare le frasi di rischio R 40, R 45, R 46, R 49, R 60, R 61, R 62, R 63, R 64

assenza di sostanze appartenenti alla classe I e II (tab. D del DM 12.7.90). La somma totale di eventuali impurezze deve essere inferiore allo 0.1%

assenza di alcoli primari nei diluenti poliuretanici

acqua in percentuale inferiore allo 0,05% nei diluenti poliuretanici

costanza di formulazione secondo precise specifiche tecniche

Per informazioni: redazione@finishing.it


IL MANUALE DEL VERNICIATORE GUIDA ALLA VERNICIATURA PROFESSIONALE DEL LEGNO

VOLUME SECONDO

Come scegliere il legno, la vernice, il diluente? Quali sono i cicli a basso impatto ambientale? Quali sono i parametri per scegliere un ciclo di verniciatura? Come si leggono le schede di sicurezza e le schede tecniche? Quali sono le normative sull’inquinamento atmosferico e sui rifiuti? Quali sono le normative sulla sicurezza del lavoro? Come scegliere una cabina di verniciatura? Come scegliere un impianto di depurazione?

430 pagine, oltre 200 figure e tabelle HB. PI. ERRE EDITRICE


INDICE Capitolo I: il legno 1.1 Introduzione 1.2 Struttura del legno 1.3 Composizione del legno 1.4 Umidità del legno 1.5 Essiccazione naturale del legno 1.6 Essiccazione artificiale del legno 1.7 Alterazione del legno

Capitolo VIII: le tecnologie a basso Impatto ambientale 8.1 Premessa 8.2 Prodotti “naturali” ed ecofurbi 8.3 I prodotti all’acqua 8.4 I prodotti ad alto residuo secco 8.5 Le vernici in polvere 8.6 Essiccazione mediante radiazioni

Capitolo II: le specie legnose 2.1 Denominazione e caratteristiche

Capitolo IX: l’applicazione dei prodotti vernicianti 9.1 Pv per la tinteggiatura, coloritura o nobilitazione 9.2 Pv per la preparazione 9.3 Pv per il riempimento delle porosità 9.4 Pv per la finitura

Capitolo III: i supporti legnosi 3.1 Introduzione 3.2 Pannelli di particelle truciolari 3.3 Pannelli di fibra 3.4 Pannelli nobilitati 3.5 Pannelli compensati, multistrati, listellari e placcati 3.6 Pannelli di laminato plastico 3.7 Conclusioni Capitolo IV: cosa sono i prodotti vernicianti 4.1 Anzitutto la parola giusta 4.2 Verniciare per decorare è una tecnica antica 4.3 Verniciare per proteggere è una tecnica moderna 4.4 I pv sono amici o nemici dell’ambiente ? 4.5 La tecnologia dei pv è in continuo progresso 4.6 Classificazione dei pv Capitolo V: i componenti dei prodotti vernicianti 5.1 Premessa 5.2 I principali tipi di leganti 5.3 Pigmenti e cariche: differenze e analogie 5.4 Solventi, diluenti, composti volatili COV 5.5 Gli additivi La campagna diluente certo Capitolo VI: l’essiccazione dei prodotti vernicianti 6.1 Essiccazione fisica o chimica (reticolazione) 6.2 Le reazioni di reticolazione 6.3 Note sui meccanismi di reticolazione 6.4 Film essiccati con essiccazione fisica o chimica: reversibilità e irreversibilità Capitolo VII: le prestazioni dei prodotti vernicianti 7.1 Come si misurano le caratteristiche prestazionali 7.2 Le caratteristiche principali 7.3 La documentazione sulle prestazioni 7.4 Procedura di controllo delle prestazioni tecniche e ambientali dei prodotti vernicianti applicati su superfici di mobili per uso interno

Capitolo X: l’applicazione delle vernici: macchine e forni 10.1 Premessa 10.2 Nozioni generali 10.3 Reciprocatori 10.4 Spruzzatrici automatiche 10.5 Laccatrici (macchine a due cilindri di lavoro) 10.6 Laccatrici-stampatrici (macchine a due cilindri di lavoro) 10.7 Stuccatrice (macchina con almeno tre cilindri di lavoro) 10.8 Reverse (macchina con almeno 4 cilindri di lavoro) 10.9 Velatrice ad una o più testate 10.10 Trafila 10.11 Forni di essiccazione Capitolo XI: i cicli industriali 11.1 Premessa 11.2 La scelta del ciclo 11.3 Cicli bagnato su bagnato trasparenti e pigmentati di tipo “sandwich ” su vari supporti 11.4 Cicli fotochimici trasparenti e pigmentati su vari supporti 11.5 Cicli anticalo trasparenti e pigmentati di tipo uv su vari supporti 11.6 Cicli vari trasparenti e pigmentati su supporti diversi Capitolo XII: cabine di verniciatura 12.1 La sicurezza prima di tutto 12.2 Caratteristiche generali 12.3 Cabine aperte frontalmente 12.4 Cabine chiuse 12.5 Cabine di grandi dimensioni 12.6 Cabine per verniciatura con disco elettrostatico 12.7 Aree a piano aspirante 12.8 Impianti di protezione antincendio 12.9 Filtrazione dell’overspray 12.10 Aria in entrata 12.11 Rumore 12.12 Zone con aspirazione per la pulizia delle pistole e la preparazione delle vernici

12.13 Come scegliere una cabina 12.14 La manutenzione non e’ un optional 12.15 Flocculanti: i problemi cominciano con le vernici all’acqua 12.16 Defangatori Capitolo XIII: depurazione e distillazione dei solventi 13.1 Introduzione 13.2 Adsorbimento 13.3 Assorbimento 13.4 Combustione 13.5 Rotoconcentrazione 13.6 Biofiltrazione 13.7 Come scegliere l’impianto giusto 13.8 Il recupero dei solventi: la distillazione Capitolo XIV: la legge sull’inquinamento atmosferico 14.1 Premessa 14.2 Le norme attuali 14.3 Come si presenta la domanda di autorizzazione 14.4 I limiti alle emissioni Scheda regione piemonte Scheda regione lombardia 14.5 Le competenze degli enti locali 14.6 La legislazione europea: direttiva VOC 14.7 Prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento 14.8 Uno sguardo al futuro: effetto serra e reattività fotochimica Capitolo XV: autorizzazioni e regole per lavorare In sicurezza 15.1 Permessi e autorizzazioni 15.2 Igiene del lavoro Appendice 1: Sentenze in materia di sicurezza Appendice 2: Il rumore: linee guida per l’interpretazione e l’applicazione della legge 277 Appendice 3: La direttiva “macchine” e la marcatura CE Appendice 4: Come riconoscere i prodotti più pericolosi? Guida pratica alla lettura delle etichette e delle schede di sicurezza Appendice 5: Il rischio secondo gli igienisti statunitensi Appendice 6: Classificazione delle sostanze ai fini dell’inquinamento atmosferico (tabella “d” del dm 12/7/90) Appendice 7: La protezione delle vie respiratorie Appendice 8: Pubblicita’ ingannevole Appendice 9: Da rifiuti a risorse Profilo degli autori Bibliografia Ringraziamenti Elenco sponsor


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Contenuti del numero 120 04

Il mercato nazionale cresce del 30%

08

Prodotti biocidi: dalla Direttiva al Regolamento

12

Il consumo di vernici in Italia

15

Qual è il prezzo della sicurezza?

24

Notizie dalle aziende

46

L'Agenda dei Fornitori


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15/11/2014

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11/04/2015

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Anno XX - n.120 - Ottobre 2014 - Professione Verniciatore del Legno  03


Prezzi

Il mercato nazionale cresce del 30%

A cura della Redazione

04  Professione Verniciatore del Legno  Legno Anno XX - n.120 - Ottobre 2014


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Legislazione

Prodotti biocidi: dalla Direttiva al Regolamento

Il Regolamento (UE) N. 528/2012 (BPR) del Parlamento europeo e del Consiglio, relativo alla messa sul mercato e all’uso dei prodotti biocidi, abroga e sostituisce la Direttiva 98/8/CE (BPD), ed è entrato in vigore negli Stati Membri dal 1 settembre 2013. Elena Conti – CATAS

08  Professione Verniciatore del Legno  Legno Anno XX - n.120 - Ottobre 2014


Legislazione

La Direttiva stabiliva un processo di approvazione in due fasi: • valutazione della sostanza attiva a livello dell’Unione; • autorizzazione del prodotto a livello di Stato Membro. Il nuovo regolamento mantiene quest’approccio in due fasi, pur prevedendo la possibilità che alcuni biocidi siano autorizzati già a livello di Unione, dando loro accesso diretto a tutto il mercato dell’Unione. Il nuovo regolamento colma anche una serie di carenze individuate nel corso degli undici anni di applicazione della Direttiva 98/8/CE. Le nuove misure comprendono: • l’estensione dello scopo, comprendendo gli articoli e i materiali trattati con biocidi (ad esempio mobili trattati con preservanti del legno), che sono importati da Paesi terzi; • l’istituzione di un sistema unitario centralizzato per l’autorizzazione dei biocidi, che consentirà all’industria di immettere direttamente i propri prodotti su tutto il mercato dell’Unione; • il coinvolgimento dell’agenzia europea delle sostanze chimiche (EACH) che fornirà un consistente supporto scientifico e tecnico alla Commissione e agli Stati Membri; • l’obbligatorietà della condivisione dei dati, con la conseguente riduzione della sperimentazione sugli animali; • il rafforzamento delle norme in materia di omissione di dati

(ovvero non vengono richiesti dati non necessari); • l’armonizzazione della struttura tariffaria (ma non il livello delle tariffe) in tutti gli Stati Membri. Il nuovo Regolamento prende inoltre in considerazione i nanomateriali e ne fornisce una definizione: per nanomateriale s’intende “un principio attivo o una sostanza non attiva, naturale o fabbricata, contenente particelle allo stato libero, aggregato o agglomerato in cui, per almeno il 50% delle particelle nella distribuzione dimensionale numerica, una o più dimensioni esterne siano comprese fra 1 nm e 100 nm”.

Poiché vi è incertezza scientifica in merito alla sicurezza dei nanomateriali per la salute umana, la salute animale e l’ambiente, la Commissione dovrebbe riconsiderare regolarmente le disposizioni sui nanomateriali alla luce dei progressi scientifici. Per i biocidi e gli articoli trattati che sono disciplinati anche da altre normative dell’Unione, è necessario tracciare confini chiari, al fine di evitare sovrapposizioni normative. Un elenco dei tipi di prodotto di cui al presente regolamento, con una serie indicativa di descrizioni per ogni tipo, è riportato nell’allegato V. ARTICOLI TRATTATI Un impatto importante è atteso per l’industria del mobile, nella commercializzazione di articoli che sono stati trattati con biocidi. Per articolo trattato si intende, ai sensi dell’art. 3, paragrafo 1, lettera “l”, “qualsiasi sostanza, miscela o articolo trattati con, o contenenti intenzionalmente, uno o più biocidi”. Il Regolamento prevede che gli articoli trattati non possano essere immessi sul mercato dell’UE, a meno che tutti i principi attivi contenuti nei biocidi con cui sono stati trattati, o che essi incorporano, siano approvati per l’uso secondo il Regolamento, cioè siano inclusi negli Allegati I o IA della BPD. Oltre a questo, gli articoli trattati con biocidi devono esibire un’etichettatura supplementare. Le aziende che immettono sul mercato dell’UE articoli quali pro-

Anno XX - n.120 - Ottobre 2014 - Professione Verniciatore del Legno  09


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Vernici

Il consumo di vernici in Italia

In mancanza di cifre ufficiali abbiamo realizzato un sondaggio tra i produttori A cura della Redazione

12  Professione Verniciatore del Legno  Legno Anno XX - n.120 - Ottobre 2014


Vernici

Negli ultimi anni, gli Enti Pubblici che si occupano di inquinamento atmosferico si sono sempre più dedicati alla ricerca di dati che consentano di monitorare i consumi dei prodotti vernicianti a livello nazionale e regionale, in modo da prevenirne l’impatto ambientale, anche con la creazione di norme e leggi adeguate. Data la nostra ultratrentennale esperienza nel settore, ci capita spesso di collaborare all’analisi dei dati, in modo da elaborare stime in modo efficace e “scientifico”, che

sono di fondamentale importanza per delineare strategie politiche e legislative riguardanti il controllo delle emissioni industriali in atmosfera, a livello locale, nazionale e soprattutto europeo, in quanto anche l’Italia deve contribuire alla raccolta dei dati da inviare all’Unione europea, che li utilizza come fotografia reale della situazione italiana, frutto di studi e analisi statistiche, che in realtà sono piuttosto carenti. E’ evidente che tale situazione è il

frutto dell’oggettiva mancanza di rappresentatività dell’associazione dei produttori di vernici (AVISA), che nel settore legno vede iscritti soltanto Icro, Nuova Sivam, Sherwin Williams, Sirca e Verinlegno. Non è questa la sede per ricordare i motivi che hanno portato numerose aziende ad abbandonare l’associazione, ma crediamo sia evidente a tutti che l'assenza di dati economici e congiunturali rappresenta una grave lacuna per il nostro settore, in termini di azioni di politica

Tabella 1 - Il mercato delle vernici dal 1970 al 1998 Il mercato delle vernici dal 1970 al 1998

CONSUMI VERNICI

Vernici

Mercato Vernici '70-'98 % Migliaia di tons 1970 1980 1990 1998 1970 1980 1990 1998 %R.S.

%VOC

Poliuretaniche

5

48

47

45

6

66.24

70.5

63

35

65

Poliesteri

20

30

28

22

24

41.4

42

30.8

90

10

UV

0

2

12

16

0

2.76

18

22.4

80

20

Acqua

0

0

2

9

0

0

3

12.6

35

5

Nitro

60

12

6

5

72

16.56

9

7

20

80

Altre

15

8

5

3

18

11.04

7.5

4.2

20

80

TOTALE

100

100

100

100

120

138

150

140

Anno XX - n.120 - Ottobre 2014 - Professione Verniciatore del Legno  13


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Sicurezza

Qual è il prezzo della sicurezza?

La filtrazione degli inquinanti con reimmissione dell’aria nell’ambiente di lavoro è legale? A cura di Pierluigi Offredi

Anno XX - n.120 - Ottobre 2014 - Professione Verniciatore del Legno  15


Sicurezza

PREMESSA In linea di principio gli esperti di sicurezza e igiene industriale sconsigliano l’impiego di impianti di abbattimento degli inquinanti con ricircolo dell’aria trattata in ambiente di lavoro, in particolare quando si utilizzano sostanze chimiche dotate di proprietà sensibilizzanti, cancerogene o mutagene. Nella mia esperienza professionale solo in rari casi ho visto derogare da questo principio e solo in specifiche situazioni lavorative, come ad esempio nelle attività artigianali di falegnameria insediate nei centri storici, dove esistono difficoltà oggettive a portare le emissioni all’esterno. In aziende di dimensioni ben maggiori (ad esempio nel caso di Foppa Pedretti, noto produttore di elementi di arredo in legno) le deroghe sono state concesse per ottenere un consistente risparmio energetico, che si è tradotto anche in una riduzione dell’impatto ambientale complessivo, specie nei mesi invernali, riducendo la quantità di aria espulsa dai reparti riscaldati. Infine nel settore metalmeccanico è noto a tutti il caso di Brembo, nota azienda specializzata nella produzione di componenti auto motoristici, che ha ottenuto l’autorizzazione ad aspirare e depurare le nebbie oleose e i fumi generati dalle lavorazioni meccaniche con utilizzo di oli lubrorefrigeranti, re immettendo l’aria nell’ambiente di lavoro, in conformità con l’allegato tecnico 32 del DDUO 12772, 23/12/2011 emanato dalla Regione Lombardia.

PERCHÉ IN ITALIA IL RICICLO È UN TABÙ? I casi di reimmissione dell’aria nell’ambiente di lavoro, nel nostro

Paese sono talmente rari che l’applicazione desta dubbi e perplessità tra gli operatori del settore e non è facile reperire dati sul campo. La mancanza di coordinamento tra gli Enti pubblici e la ritrosia delle aziende che hanno con fatica ottenuto l’autorizzazione, sono le cause principali della difficoltà di diffondere numeri ed esperienze pratiche, ma io ritengo che il motivo principale consista nell’incertezza normativa esistente in questo specifico campo, che lascia spazio ad interpretazioni soggettive e spesso arbitrarie, dando agli operatori del settore un senso di incertezza sulle modalità e le procedure da seguire per ottemperare ai precetti legislativi.

16  Professione Verniciatore del Legno  Legno Anno XX - n.120 - Ottobre 2014

IL CONCETTO DI “MASSIMA SICUREZZA TECNOLOGICAMENTE POSSIBILE” Il datore di lavoro ha l’obbligo di essere aggiornato sulle conoscenze in materia di sicurezza messe a disposizione dal progresso scientifico e tecnologico. E’ questo il principio della “massima sicurezza tecnologicamente possibile”, desumibile dalla nostra legislazione, che più di ogni altro caratterizza il modello italiano di prevenzione e che trova conferma nella legislazione di derivazione comunitaria. La giurisprudenza ha sempre interpretato quest’obbligo in maniera piuttosto restrittiva, anche se il limite della cosiddetta “fattibilità tecnologica”, enunciato dall’art. 3 del vecchio D.Lgs. n. 626/1994 e ribadito dall’art. 15 del D.Lgs. n.


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Sicurezza

Attenzione ai prodotti chimici!

ISBN 978-92-9191-951-2

Spiegazione dei pittogrammi di pericolo

Sai cosa significano questi pittogrammi?

PITTOGRAMMI

DI PERICOLO I pittogrammi che vengono stampati sulle etichette dei prodotti chimici sono cambiati. Previeni malattie e infortuni sul lavoro imparando qualcosa in più sui nuovi pittogrammi. Nei posti di lavoro le sostanze chimiche sono utilizzate quotidianamente all’interno di prodotti per la pulizia, vernici e altro, non solo nelle fabbriche e negli impianti produttivi ma anche in edilizia e nel settore dei servizi. Nel 2009 il regolamento CLP dell’Unione Europea relativo alla classificazione, all’etichettatura e all’imballaggio delle sostanze e delle miscele chimiche ha introdotto dei nuovi pittogrammi di pericolo. I nuovi pittogrammi a forma di rombo indicano la natura dei pericoli associati all’uso di una sostanza o miscela pericolosa. Sulle etichette i pittogrammi sono accompagnati da avvertenze, indicazioni di pericolo e consigli di prudenza, oltre che da informazioni sul prodotto e sul fornitore. Impara con Napo a mantenere la sicurezza sul luogo di lavoro! Guarda “Napo in… Attenzione ai prodotti chimici!” su http://www.napofilm.net/it/napos-films/chemicals I prodotti chimici accompagnati da questo pittogramma sono: Gas sotto pressione (compressi, liquefatti, disciolti) che potrebbero esplodere se esposti al calore Gas refrigerati che potrebbero causare ustioni o lesioni criogeniche Anche gas che sono normalmente sicuri possono diventare pericolosi quando sono sottoposti a pressurizzazione. Questo pittogramma indica: Esplosivi, Sostanze e miscele autoreattive, Perossidi organici che possono causare esplosioni se esposti al calore.

La salute e la sicurezza sul lavoro riguardano tutti. Un bene per te. Un bene per l’azienda.

22  Professione Verniciatore del Legno  Legno Anno XX - n.120 - Ottobre 2014


Sicurezza

Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro

Attenzione ai prodotti chimici! Spiegazione dei pittogrammi di pericolo

Occorre prestare attenzione al significato dei due pittogrammi di questa riga, simili tra di loro. Questo mette in guardia da: Gas, aerosol, liquidi e solidi infiammabili Sostanze e miscele autoriscaldanti Liquidi e solidi piroforici che potrebbero infiammarsi a contatto con l’aria Sostanze e miscele che a contatto con l’acqua emanano gas infiammabili Sostanze e miscele autoreattive o perossidi organici che possono provocare un incendio se esposti al calore

La presenza di questo pittogramma sull’etichetta, invece, indica che si ha a che fare con gas, solidi e liquidi comburenti che possono provocare o rendere più pericoloso un incendio o un’esplosione.

Una sostanza o miscela con questo pittogramma può indicare uno o più dei seguenti effetti nocivi: È cancerogena Nuoce alla fertilità e al feto Causa mutazioni È un sensibilizzante delle vie respiratorie e può causare allergia, asma o difficoltà respiratorie se inalato È tossica per determinati organi Comporta pericoli da aspirazione: può essere dannosa o anche letale se ingerita o introdotta all’interno delle vie respiratorie

In questo caso si ha a che fare con una sostanza chimica che ha una tossicità acuta a contatto con la pelle, se inalata o ingerita, e che può anche essere letale.

Ogni volta che si usa una sostanza chimica con questo pittogramma, bisogna fare attenzione perché la sostanza è corrosiva e può causare gravi ustioni alla pelle e danni agli occhi. Il simbolo può indicare anche un’azione corrosiva sui metalli. Questo pittogramma indica una sostanza con una o più delle seguenti proprietà: È nociva Causa sensibilizzazione cutanea e irritazioni a pelle e occhi Irrita le vie respiratorie Ha effetti narcotici, provoca sonnolenza o vertigini È pericolosa per l’ozono Questo pittogramma segnala una sostanza pericolosa per l’ambiente e tossica per gli organismi acquatici.

Napo è il protagonista di una serie di cartoni animati che vuole introdurre il tema della salute e della sicurezza sul lavoro in maniera divertente e facile da ricordare. I cartoni animati di Napo evidenziano i possibili pericoli sul posto di lavoro, il modo per identificarli e le precauzioni da prendere per migliorare la sicurezza e la salute sul lavoro. Visita: www.napofilm.net

Per maggiori informazioni visita http://osha.europa.eu/it/ topics/ds/clp-2013-classification-labelling-and-packagingof-substances-and-mixtures

L’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (EU-OSHA) supporta la Commissione Europea nel promuovere la conoscenza dei nuovi simboli che identificano le sostanze chimiche presso quanti vengono a contatto con tali sostanze sul lavoro e presso i datori di lavoro stessi.

Puoi anche visitare la pagina sul regolamento CLP dell’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA) su http://echa.europa. eu/it/regulations/clp Con il supporto del Consorzio Napo TE-30-12-714-IT-N

http://osha.europa.eu/it

http://osha.europa.eu/en/general-faq/faq-on-dangeroussubstances

Anno XX - n.120 - Ottobre 2014 - Professione Verniciatore del Legno  23


Block Notes

Per ricevere ulteriori informazioni sugli articoli di questa rubrica scrivere a:

info@finishing.it indicando il relativo numero di pagina

Notizie dalle aziende La gallina quando ha fatto l’uovo canta, l’anatra no. Per questo la gente nei negozi chiede le uova di gallina e non quelle di anatra. Non sappiamo se il vero motivo del successo delle uova di gallina sia dovuto agli schiamazzi che accompagnano la loro deposizione, ma certamente la metafora sintetizza con chiarezza l’importanza di far conoscere al mercato i propri progetti, i propri prodotti e le proprie iniziative. Molti ottimi imprenditori passano la vita a cercare di realizzare ottimi prodotti, migliori della concorrenza e con prezzi inferiori, per poi accorgersi che il concorrente, che fa prodotti peggiori, vende di più solo perché grida (comunica) di più e meglio: proprio come la gallina della citazione. Per comunicare con efficacia è necessario definire:

1. a chi si rivolgono i messaggi (definizione e scelta dei clienti); 2. che cosa si vuol comunicare (definizione e scelta del contenuto della comunicazione); 3. in che modo si vuole comunicare (definizione e scelta della forma di comunicazione); 4. quando comunicare (definizione e scelta della frequenza di comunicazione); 5. dove comunicare (definizione e scelta dei mezzi attraverso i quali comunicare). La nostra rivista consente di affrontare queste scelte in modo professionale e questa rubrica è a disposizione delle aziende che vogliono utilizzare uno strumento efficace, che consente di presentare prodotti e servizi in modo mirato per essere costantemente informati sull’evoluzione tecnologica del

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settore. La nostra filosofia editoriale si fonda sulla chiara e trasparente distinzione tra informazione e pubblicità, per cui ogni articolo riporta la fonte aziendale che lo ha ideato e realizzato, affinchè i lettori possano distinguere i contenuti e le forme della comunicazione.

• Gazzetta Ufficiale • Biesse • Adler • Assopannelli • Cepra • IVM • CTI • Catas • Sherwin-Williams • Verinlegno

In questo numero :


Block Notes

CREDITO D’IMPOSTA PER INVESTIMENTI IN BENI STRUMENTALI NUOVI Nel decreto legge del 24/614, n. 91, pubblicato sulla GU Serie Generale n.144 del 24-6-2014, è stato introdotto un credito d’imposta per le imprese che acquistano beni strumentali nuovi nel periodo compreso tra il 25 giugno 2014 (data di entrata in vigore del decreto) e il 30 giugno 2015. L’articolo 18 definisce le modalità che consentono di accedere al credito Chi può beneficiarne L’agevolazione spetta esclusivamente ai soggetti titolari di reddito d’impresa, indipendentemente dalla natura giuridica (ad esempio imprese individuali, società di persone, società di capitali). Nel comma 1 si precisa che “ai soggetti titolari di reddito d’impresa che effettuano investimenti in beni strumentali nuovi compresi nella divisione 28 della tabella ATECO, di cui al provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate 16 novembre

2007, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 296 del 21 dicembre 2007, destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato, a decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto e fino al 30 giugno 2015, è attribuito un credito d’imposta nella misura del 15 per cento delle spese sostenute in eccedenza rispetto alla media degli investimenti in beni strumentali compresi nella suddetta tabella, realizzati nei cinque periodi di imposta precedenti, con facoltà di escludere dal calcolo della media il periodo in cui l’investimento è stato maggiore. Sono quindi agevolati gli investimenti per l’acquisto di apparecchiature e macchinari utilizzati per: • impieghi generali (macchine e attrezzature per ufficio, a esclusione di computer e unità periferiche), ascensori, attrezzature di uso non domestico per la refrigerazione e la ventilazione, sistemi di riscaldamento, macchinari e apparecchi di sollevamento e movimentazione ecc.;

Anno XX - n.120 - Ottobre 2014 - Professione Verniciatore del Legno  25


Block Notes

• •

agricoltura e silvicoltura (trattori agricoli e altri macchinari per l’agricoltura, la silvicoltura e la zootecnia ecc.); • formatura di metalli e altri materiali (macchine utensili per la lavorazione di metalli, legno pietra e altri materiali ecc.); • impieghi speciali (macchine per la metallurgia, macchine per l’industria alimentare, tessile, della carta e del cartone, delle materie plastiche e della gomma ecc.); Un’elencazione completa delle apparecchiature e dei macchinari per i quali spetta l’agevolazione è disponibile nell’apposita sezione del sito web dell’Istat. Il credito d’imposta è riconosciuto se gli investimenti effettuati hanno i seguenti requisiti: • sono destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato;

sono di importo unitario non inferiore a 10.000 euro; la spesa viene sostenuta nel periodo compreso tra il 25 giugno 2014 (data di entrata in vigore del decreto) e il 30 giugno 2015.

Quanto si puo’ detrarre Il credito d’imposta è riconosciuto in misura pari al 15% dell’eccedenza delle spese sostenute rispetto alla media degli investimenti in beni strumentali compresi nella divisione 28 della tabella Ateco nei 5 periodi d’imposta precedenti (2009-2013 per gli investimenti effettuati dal 26 giugno 2014 al 31 dicembre 2014; 2010-2014 per gli investimenti effettuati dal 1 gennaio 2015 al 30 giugno 2015). È possibile escludere dalla media il periodo d’imposta in cui l’importo degli investimenti è stato maggiore. Possono usufruire del credito d’imposta anche le imprese costituite da meno di 5 anni: l’art. 18 comma 2 del D.L. n. 91/2014 prevede infatti che: le imprese che sono in attività da meno di 5 anni calcolano la media degli investimenti facendo riferimento ai periodi d’imposta precedenti a quello di entrata in vigore del D.L. n. 91/2014 (o a quello successivo per gli investimenti effettuati nel 2015), con possibilità di escludere dalla media il periodo d’imposta in cui l’investimento è stato maggiore; le imprese costituite dopo il 25 giugno 2014 (data di entrata in vigore del D.L. n. 91/2014) calcolano il credito d’imposta sulla base dell’importo complessivo degli investimenti effettuati in ciascun periodo d’imposta. L’art. 18, comma 4 del D.L. n. 91/2014 specifica inoltre che il credito d’imposta: non concorre alla formazione del reddito imponibile ai fini delle imposte dirette (Ires, Irpef) né del valore della produzione ai fini Irap; non rileva per il calcolo delle quote deducibili di interessi passivi (art. 61 del Tuir) e altri componenti negativi di reddito (art. 109 comma 5 del Tuir). Come utilizzarlo Il credito d’imposta per i nuovi investimenti va ripartito e utilizzato in 3 quote annuali di pari importo, e va indicato nella dichiarazione dei redditi del periodo d’imposta di riconoscimento del credito e dei periodi d’imposta successivi in cui il credito viene utilizzato. Esso non concorre alla formazione del reddito, nè della base imponibile dell’imposta regionale sulle attività produttive e non rileva ai fini del rapporto di cui agli articoli 61 e 109, comma 5, del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, e successive modificazioni. Il credito d’imposta è utilizzabile

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Block Notes

esclusivamente in compensazione tramite modello F24, ai sensi dell’articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241 e successive modificazioni, e non è soggetto al limite di cui al comma 53 dell’articolo 1 della legge 24 dicembre 2007, n. 244 in base al quale i crediti d’imposta da indicare nel quadro RU della dichiarazione dei redditi possono essere utilizzati nel limite annuale di 250.000 euro. Revoca dell’agevolazione Il credito d’imposta è revocato se: • l’imprenditore cede a terzi o destina i beni acquistati a finalità estranee all’esercizio di impresa prima del secondo periodo d’imposta successivo all’acquisto; • i beni oggetto di investimento sono trasferiti in strutture produttive situate fuori dal territorio dello Stato (anche se appartenenti allo stesso soggetto beneficiario dell’agevolazione) entro i termini per l’accertamento delle imposte sui redditi di cui all’art. 43 comma 1 del D.P.R. n. 600/1973. In questi casi, il contribuente deve versare il credito

d’imposta entro il termine previsto per il versamento a saldo dell’imposta sui redditi dovuta nel periodo d’imposta in cui si verifica una delle cause di revoca del beneficio. Inoltre, ai sensi dell’art. 18, comma 8 del D.L. n. 91/2014, l’Agenzia delle Entrate provvede al recupero dell’importo del credito d’imposta, aggiungendo sanzioni e interessi, nel caso in cui accerti a seguito di controlli: • l’indebita fruizione, anche parziale, del credito d’imposta; • il mancato rispetto di una delle condizioni poste dall’art. 18 del D.L. n. 91/2014 per la fruizione del credito; • l’inammissibilità dei costi per i quali si è usufruito del credito d’imposta. Fonte: Gazzetta Ufficiale Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it

Anno XX - n.120 - Ottobre 2014 - Professione Verniciatore del Legno  27


Block Notes

L’UTILE BIESSE CRESCE DEL 200% Il Consiglio di Amministrazione di Biesse S.p.A., società multinazionale con sede a Pesaro attiva nel mercato delle macchine e sistemi per la lavorazione del legno, vetro e pietra, quotata al segmento STAR di Borsa Italiana, ha approvato la relazione semestrale consolidata relativa al periodo 1.1.2014-30.6.2014, con i seguenti positivi risultati:

tax rate 53,7%) l’utile netto è superiore per il 238,8% a quello del medesimo periodo 2013.

Situazione finanziaria Al 30 Giugno 2014 l’indebitamento netto di Gruppo è pari a € 28,6 milioni, in diminuzione nonostante il pagamento di dividendi (Maggio 2014 - 4,8 milioni di Euro): • 4,6 milioni di Euro rispetto al 31 Marzo 2014 (-13,8%); IH 2014* IH 2013* Delta% • 22,7 milioni di Euro rispetto al 30 ricavi netti consolidati 2,011 1,802 +11,6% Giugno 2013 (-44,3%); • 38,2 milioni di Euro rispetto al 30 ebitda 169 116 +46,5% Giugno 2012 (-57,2%). ebit 97 51 +88,4% Il gearing scende a 0.25 (0.47 Giugno risultato netto 39 11 +238,8% 2013) con il profilo del debito netto indebitamento netto 286 513 -44,3% ulteriormente rafforzato dall’ottenimento di ulteriori linee di finanzia*dati in milioni di € mento “committed”, con scadenze comprese tra i 36 e 60 mesi ad un co• fatturato consolidato pari a € 201,1 milioni (+11,6% sto medio inferiore rispetto al recente passato. Il patrimonio netto di gruppo è di 112,1 milioni di Euro rispetto allo stesso periodo 2013); • valore aggiunto pari a € 79,8 milioni (+15,1% ri- (era 110,1 milioni di Euro a Giugno 2013), mentre il caspetto allo stesso periodo 2013), con un’inciden- pitale investito netto di gruppo è di 140,7 milioni di Euro (era 161,3 milioni di Euro a Giugno 2013). za sui ricavi del 39,7% (38,5% nel semestre 2013); • ebitda pari a € 16,9 milioni (+46,5% rispetto allo Oltre al miglioramento della marginalità, alla solida stesso periodo 2013), con un’incidenza sui ricavi generazione di cassa ha contributo la positiva evoluzione del capitale circolante netto operativo, contratdel 8,4% (6,4% nel semestre 2013); tosi per un totale di 19,4 milioni di Euro ri• ebit pari a € 9,7 milioni (+88,4% rispetspetto al Giugno 2013 e di 5,4 milioni to allo stesso periodo 2013), con di Euro rispetto al Marzo 2014. un’incidenza sui ricavi dello Grazie all’attenzione posta 4,8% (2,9% nel semestre nella gestione dei flussi 2013); finanziari ed all’accre• utile ante-imposte sciuta affidabilità dei pari a € 8,5 milioni prodotti Biesse, la (+124,7% rispetto preventivata contraallo stesso pezione dei giorni medi riodo 2013), con di pagamento verun’incidenza sui so fornitori è stata ricavi del 4,2% compensata dalla (2,1% nel semesostanziale tenustre 2013); ta di quelli relativi • utile netto pari agli incassi da clienti a € 3,9 milioni (DPO al 30/6/14 gg (+238,8% rispetto 118 - DSO al 30/6/14 allo stesso periodo gg 66). Delle 3 compo2013), con un’incinenti del C.C.N. operativo, denza sui ricavi del 2,0% a fronte di un incremento (0,6% nel semestre 2013). marginale delle rimanenze totali Seppure con una crescente inci(+1,3 milioni di Euro rispetto a Giugno denza delle imposte (2,3% dei ricavi28  Professione Verniciatore del Legno  Legno Anno XX - n.120 - Ottobre 2014


Block Notes

2013) è da rilevare la riduzione dei crediti commerciali (-11,4 milioni di Euro rispetto a Giugno 2013) e l’incremento dei debiti commerciali (+ 9,3 milioni di Euro rispetto a Giugno 2013). Alla luce dei risultati economici conseguiti, nonché dello sviluppo del C.C.N. operativo, le aspettative per l’indebitamento netto di gruppo a fine 2014 sono per un ulteriore miglioramento rispetto a quanto indicato nelle stime del piano triennale approvato lo scorso Febbraio.

(macchine utensili - Italia) ACIMALL (macchine per il legno - Italia) e VDMA (macchine/engineering – Germania). Quanto realizzato da Biesse si inserisce all’in-

Entrata ordini di gruppo e breakdown geografico dei ricavi L’entrata ordini consolidata dei primi sei mesi del corrente esercizio, rispetto all’analogo periodo 2013, ha mostrato un sensibile incremento (>20%), in particolar modo rilevante in quanto over-performa il risultato delle associazioni di categoria di riferimento quali UCIMU Professione Verniciatore del Legno  29


Block Notes

30  Professione Verniciatore del Legno  Legno Anno XX - n.120 - Ottobre 2014


Block Notes

terno di un contesto internazionale che continua ad essere caratterizzato da incertezze ed instabilità determinate da turbolenze politico-economiche, i cui effetti non sono compensati dalla domanda domestica, (Italia 10,3% del fatturato consolidato rispetto al 10,8% di Marzo 2014 ed il 12% dello scorso Giugno 2013), ancora in attesa di valutare gli incentivi prospettati dal Governo. Il backlog produttivo di Gruppo al 30 Giugno 2014 si attesta a 107,7 milioni di Euro (era 85,9 milioni di Euro al 30/6/2013 e 77,7 milioni di Euro al 31/12/13). Il break down geografico delle vendite consolidate vede leggermente ridimensionata la quota dell’area

Europa Occidentale rispetto a Marzo 2014 (40,0% rispetto 41%), a cui si contrappone l’incremento delle quote dell’Europa Orientale (21,2% rispetto 19,3%) e dell’Asia/Oceania (19,1% rispetto al 17,7%). Per quanto riguarda il Nord America l’assorbimento di fatturato è del 13,2% rispetto al 13,6% di Giugno 2013 ed il 15,1% di Marzo 2014, ma il positivo orders intake realizzato dalle filiali U.S.A. e Canada -alla vigilia dell’importante Fiera IWF di Atlanta 20/23 Agosto- testimonia la fase espansiva di quest’area geografica. Le vendite nei paesi BRIC incidono a fine Giugno 2014 per il 14,5% del totale consolidato (14,2% a Marzo 2014 e 20% a Giugno 2013) con i maggiori contributi da Cina e Russia. “Siamo solo all’inizio del percorso, ma possiamo dire che le cose vadano discretamente bene - ha commentato il direttore generale Stefano Porcellini - meglio del piano e su tutti gli indicatori cruciali: crescita, redditività e generazione di cassa. Questo è importante perché molti mercati sono ancora deboli ed i risultati si spiegano quindi con la forza dei nostri prodotti e dei nostri uomini. Gli investimenti su innovazione, rete e marketing stanno progressivamente dando i frutti attesi, ma pensiamo che il meglio debba ancora arrivare”.

Fonte: Biesse Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it

Anno XX - n.120 - Ottobre 2014 - Professione Verniciatore del Legno  31


Block Notes

OLIO ECO-FRIENDLY “LIGNOVIT TERRA” ADLER presenta una novità ecocompatibile per la carpenteria. La fabbrica austriaca di vernici ha sviluppato un olio a base di materie prime rinnovabili: Lignovit Terra. È adatto sia per l’applicazione in ambiente interno che esterno e quindi per tutti i progetti dove la salubrità, l’ambiente e il richiamo al naturale siano le parole chiave fondamentali. Ambienti salubri e belli Lignovit Terra è un olio per legno a base d’acqua, sviluppato partendo da materie prime rinnovabili. Non contiene protettivi chimici e quindi può essere applicato in ambienti interni o esterni come parchi giochi, asili e case private. È stato sottoposto a certificazioni molto rigide in materia di bio-edilizia, per cui tutti coloro, sia architetti che privati, con uno speciale occhio di riguardo per le costruzioni eco-friendly, hanno ora a disposizione un olio per nobilitare il legno e decorarlo in diverse tona-

lità, senza rinunciare a nulla in termini di naturalezza e salubrità. Questo olio non è solamente ecocompatibile e senza alcun pericolo per la salute dell’uomo, ma rende la superficie bella, opaca e vellutata al tatto. Senza protettivi chimici “Lignovit Terra protegge il legno all’esterno dai danni dovuti all’acqua – ha spiegato Rainer Troppmair, responsabile ADLER per lo sviluppo di prodotti per la carpenteria - e impedisce la formazione di crepe, senza impiegare protettivi chimici. Ciò significa che non provoca assolutamente danni alla salute dell’uomo e può quindi essere utilizzato persino per la verniciatura di giocattoli. Nel caso in cui, dopo anni di esposizione, si creino delle macchie scure nelle parti più esposte alle intemperie, si può semplicemente rimuoverle e riapplicare l’olio. I veri estimatori dell’edilizia eco-friendly accetteranno ben volentieri questo

32  Professione Verniciatore del Legno  Legno Anno XX - n.120 - Ottobre 2014


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Pannelli a base legno

Rainer Troppmair, il collaboratore ADLER che si nasconde dietro lo sviluppo dell'olio ecocompatibile Lignovit Terra. tipo di manutenzione”. Per chi preferisce non rinunciare del tutto ai protettivi per le superfici esposte all’’esterno, è possibile applicare il fondo Lignovit IG. Colorato come di natura L’olio è disponibile in una vasta gamma di colori. Dalle tonalità naturali, passando per quelle molto colorate e accese, fino a quelle che prendono spunto dal naturale ingrigimento del legno. L’olio è mordenzato e quindi nelle tonalità naturali dona maggior risalto alle venature del legno, rendendolo più vivo ed andando a creare un effetto molto particolare ed estremamente decorativo intorno ai nodi ed agli anelli del legno. “Siamo profondamente convinti di aver sviluppato un prodotto adatto ad architetti, geometri e privati – ha concluso soddisfatto Troppmair – e in generale a tutti gli estimatori dell’edilizia eco-friendly. Grazie alla vasta gamma di colori disponibili ADLER mette a disposizione un ulteriore elemento decorativo per realizzare nuove idee nella bio-edilizia”.

L’assemblea annuale della European Panel Federation (EPF), svoltasi a Bruges (Belgio), è stato il momento più importante dell’anno per fare il punto sullo stato dell’arte di un settore che ogni anno nell’Unione europea produce un giro di affari di 22 miliardi di euro e conta oltre 5.000 aziende che danno lavoro a oltre 100.000 persone. L’incontro ha evidenziato il buon andamento del primo trimestre 2014, con la crescita delle principali tipologie di pannello a base legno: truciolare +3%, Mdf +3%, Osb +6%. Risultati positivi che fanno sperare in una imminente ripresa del settore, anche se il perdurare di alcuni problemi strutturali continuano a penalizzarlo. Tra questi il più preoccupante è sicuramente la crescente difficoltà a reperire materia prima per la produzione dei pannelli, a causa della ancora forte concorrenza delle centrali a biomasse. Su questo punto è stata espressa grande preoccupazione da parte degli industriali, in quanto ogni anno l’industria europea della lavorazione del legno utilizza 38,8 milioni di metri cubi di residui industriali legnosi e 15,5 milioni di legno riciclato. “La forte pressione delle centrali a biomasse – ha spiegato Paolo Fantoni, presidente di Assopannelli e coordinatore dell’Economic Working Group EPF che continuano a godere di incentivi statali, ha portato a una drammatica carenza di materia prima a livello europeo che impatta sull’intera industria del legno, mobile incluso, e sulla sua competitività. A questo punto, per risolvere un problema che sta diventando di anno in anno sempre più grave, ritengo improrogabile l’applicazione della Risoluzione di Dresda del giugno 2010 con la quale i membri EPF hanno chiesto alle autorità europee di favorire l’utilizzo “a cascata” del legno, che darebbe priorità al riuso e al riciclo rispetto alla combustione. In attesa di interventi efficaci in tale direzione, mi auguro che l’Europa segua l’esempio di alcuni Paesi, che per le nuove centrali hanno scelto di metterle in condizioni di operare senza sovvenzioni statali”.

Fonte: Assopannelli Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it

Fonte: Adler Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it

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BILANCIO POSITIVO PER XYLEXPO L’analisi dei dati e i risultati dei sondaggi condotti fra gli espositori e i visitatori confermano le impressioni “a caldo” sul successo della biennale. Sono molti i segnali che, da più parti, dimostrano concretamente il buon risultato della rassegna. Commenti degli opinion leader, comunicati stampa dei più significativi espositori, articoli di giornale in tutto il mondo raccontano una rassegna che, per quanto sempre fedele specchio di un mercato che non è certo nelle sue condizioni migliori, ha saputo dare risposte concrete. Molto apprezzata la concretezza della organizzazione e, soprattutto, la scelta di proporre una “fiera trasparente”, capace di condividere informazioni, principi, obiettivi con i propri espositori e i propri visitatori. Un atteggiamento che è stato premiato dai risultati. Riassumiamo i dati principali: Xylexpo, la biennale mondiale delle tecnologie per il legno e l’industria del mobile che si è svolta a Fiera Milano-Rho da martedì 13 a sabato 17 maggio 2014, ha occupato 26.176 metri quadrati netti espositivi (il 18 per cento in meno rispetto alla edizione 2012) e accolto 440 espositori (meno 14,7 per cento). Di questi 321 gli italiani, 119 gli stranieri, da 27 Paesi, con la Germania al primo posto (51 espositori), seguita – nell’ordine – da Cina, Spagna, Austria, Gran Bretagna e Repubblica Ceca a pari merito e, via via tutti gli altri. “Non c’è molto da aggiungere su questi dati - ha com-

mentato Lorenzo Primultini, presidente della rassegna - tutti i più importanti operatori mondiali della filiera erano a Xylexpo; pochissime, da contare sulle dita di una mano, le eccezioni. Tutti hanno scelto di avere stand di dimensioni più contenute: da qui la nostra decisione di occupare solo tre padiglioni, a tutto vantaggio dei visitatori, che hanno trovato una offerta fieristica completa in uno spazio più facilmente visitabile”. Soddisfazione anche sul versante degli operatori in visita: il quartiere fieristico di Fieramilano-Rho ha visto 15.250 “visitatori unici” (oltre 44mila presenze complessive nei cinque giorni di fiera), il 7,1 per cento in più rispetto al 2012. Il 30 per cento è arrivato dall’estero: il 22 per cento dall’Europa: in primo piano la Francia (11 per cento del totale dei visitatori europei), seguita dalla Svizzera (7,6 per cento), dalla Germania (6,8 per cento), dalla Polonia (6,0 per cento), dalla Spagna (5,3 per cento) e dalla Croazia (4,2 per cento). Il 5 per cento dei visitatori è arrivato da Asia e Oceania, il 2 per cento dalle Americhe (un terzo dei quali dal Brasile) e l’1 per cento dall’Africa (ben il 78 per cento di questi dai Paesi che si affacciano sul Mediterraneo). In termini di andamento complessivo c’è da sottolineare la crescita dell’8,5 per cento degli arrivi dall’estero rispetto al 2012, con l’ottimo risultato dell’Europa continentale (più 12,7 per cento), della già ricordata

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Africa (più 16 per cento) e delle Americhe (più 1,8 per cento). “Una Xylexpo che si conferma un must per gli operatori dai mercati maturi – ha commentato Dario Corbetta, direttore della rassegna – ma dimostra di avere un discreto appeal anche sui Paesi emergenti, sulle aree del mondo nelle quali la lavorazione del legno e l’industria del mobile mostra un crescente approccio alle tecnologie più avanzate”. Un dualismo che, in qualche modo, è la chiave di lettura dei dati sui visitatori nazionali: ben l’85 per cento, infatti, è arrivato a Milano dal Nord Italia; il 38,5 per cento dalla Lombardia, il 13,2 per cento dal Veneto, l’11,3 per cento dal Piemonte, l’8,4 per cento dall’Emilia Romagna, il 5,2 per cento dalle Marche, il 4 per cento dal Friuli-Venezia Giulia. Meno rilevanti le percentuali degli arrivi di visitatori dal centro e del sud del Paese, dato che è indubbiamente da leggere come espressione della stagione economica nazionale ma che sottolinea la una maggiore concentrazione delle aziende più “tecnologiche”, fatte le dovute eccezioni, nel Settentrione. E, forse, suggerisce l’opportunità di valutare una declinazione di Xylexpo in questa parte del Paese. Concludiamo con qualche nota emersa dai risultati del sondaggio realizzato fra gli espositori. L’85 per cento ha dichiarato di avere raggiunto, pienamente o in buona parte, l’obiettivo per cui ha scelto di essere presente a Xylexpo. Il 69 per cento ha espresso soddisfazione per il numero delle visite ricevute negli stand, ben l’82 per cento per la qualità delle visite

ricevute, due dati che non richiedono ulteriori commenti. L’80 per cento delle imprese che hanno esposto a Fieramilano-Rho si sono dichiarate soddisfatte dell’organizzazione. I primi risultati emersi dal sondaggio fra i visitatori – che, vista la grandezza del campione stabilito dagli organizzatori, è ancora in corso e verrà diffusa prossimamente – hanno confortato gli organizzatori sulla buona riuscita dell’evento: l’offerta espositiva è stata giudicata “soddisfacente” o “molto soddisfacente” da oltre due terzi degli operatori, l’87 per cento dichiara di avere raggiunto del tutto o in buona parte lo scopo della propria visita e ben il 95,6 tornerà sicuramente o molto probabilmente a visitare Xylexpo 2016.

Fonte: Cepra Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it

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EVERMATT ILVA: SUPERFICI IN LEGNO AD ALTISSIMA OPACITA’ NON LUCIDABILI Le vernici per legno hanno da sempre una duplice funzione di protezione e di abbellimento: difendono il legno dai danni superficiali e svolgono una funzione estetica, sia che siano pigmentate e coprenti, sia che esaltino la naturale bellezza del legno. Designer, architetti e utilizzatori finali richiedono una gamma sempre più ricca di effetti estetici e IVM Chemicals fornisce soluzioni per ogni esigenza. Alcuni effetti estetici però presentano difficoltà tecniche di realizzazione maggiori di altri e le finiture a bassa opacità tradizionali ne sono un esempio. Le particelle che rendono opaca la superficie sono molto sensibili a sfregature e segnature provocate dall’usura, che lasciano sulla superficie tracce lucide che compromettono l’aspetto estetico del mobile. La ricerca IVM Chemicals si è posta l’ambizioso obiettivo di formulare una finitura che garantisca valorizzazione estetica e protezione delle essenze legnose, con un altissimo grado di opacità e la massima resistenza alla lucidatura. Evermatt Ilva è una finitura poliuretanica trasparente bicomponente ad altissima opacità (5 gloss), utilizzabile in cicli trasparenti e pigmentati. Nasce dall’attenta analisi di molteplici combinazioni di resine ed agenti opacanti, per selezionare le migliori performance estetiche di opacità e di re-

sistenza. Inoltre le nanotecnologie hanno reso possibile la formazione di speciali reticoli ibridi polimeroopacante, specificamente studiati per rendere stabile l’opacità finale anche in caso di elevate pressioni sulla superficie. I test eseguiti sulle superfici verniciate con Evermatt Ilva hanno evidenziato ottime resistenze chimiche e resistenze meccaniche alle sollecitazioni decisamente superiori a quelle che segnerebbero una superficie trattata con vernici poliuretaniche opache tradizionali. In particolare gli esiti del test Erichsen indicano performance di resistenza fino a 4/5 volte superiore. L’effetto estetico finale, in linea con gli elevati standard qualitativi delle vernici IVM Chemicals, è caratte-

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rizzato da un’ottima uniformità e stabilità dell’effetto opaco, che resiste perfettamente alla lucidatura. Evermatt Ilva può essere usata per tutte le superfici piane sottoposte a maggiori sollecitazioni, per cicli a poro chiuso. Perché è così difficile ottenere una finitura ad effetto estetico opaco stabile nel tempo? Ottenere vernici ad elevata opacità con valori di gloss inferiori a 10 è un processo complesso: le alte concentrazioni di agenti opacanti richiedono una dispersione omogenea, per prevenire problemi di instabilità della vernice (sedimentazione, flocculazione). Inoltre, è facile, con sfregature anche lievi, creare zone lucide sulla superficie. L’effetto estetico non risulta duraturo: in breve tempo la superficie perde le sue caratteristiche estetiche, rivelando zone di diversa opacità, anche se l’integrità meccanica e le performance di protezione rimangono intatte. Per capire l’origine di questo problema finora irrisolto, bisogna comprendere la natura del fenomeno dell’opacità. Il grado di opacità non è determinato dalla quantità di luce riflessa, ma dalla modalità di riflessione della luce. Questo vale per superfici che riflettono molta luce (superfici bianche) e per quelle che ne riflettono poca (superfici nere), e anche per superfici trasparenti, a medio indice di riflessione. Le particelle di agenti opacanti contenute nella vernice sono studiate per distribuirsi in modo uniforme sulla superficie verniciata, creando rugosità di dimensioni micrometriche e nanometriche, invisibili all’occhio umano, che indirizzano la luce in base all’effetto

che si desidera ottenere (lucido oppure opaco). Nel momento in cui la superficie viene segnata o sfregata da oggetti durante il comune utilizzo del mobile (ad esempio un tavolo), queste rugosità vengono schiacciate, appiattite, e modificano la loro posizione, cambiando anche il loro modo di riflettere la luce, generando così su un manufatto perfettamente opaco, aree lucide indesiderate. Inoltre, le vernici trasparenti richiedono che gli opacanti impiegati abbiano la proprietà fondamentale di non assorbire o diffondere la luce che attraversa la vernice: questo comprometterebbe la trasparenza della vernice, alterando l’effetto estetico finale. Per evitare questo difetto, è indispensabile che l’opacante abbia un indice di rifrazione ottico della luce molto simile a quello del legante selezionato. La difficoltà formulativa quindi non sta nell’ottenere gradi di opacità molto bassi, ma nel rendere le particelle che generano l’effetto opaco (presenti in superficie in quantità tanto elevate quanto elevato è il grado di opacità da ottenere) resistenti alla lucidaura. Ecco perché Evermatt Ilva è una vera innovazione per quanto riguarda l’effetto opaco delle finiture per legno: elevate performance di resistenza ed effetto estetico ad altissima opacità resistente alla lucidatura, requisito fondamentale per una qualità estetica duratura nel tempo di un arredo a finitura opaca.

Fonte: IVM Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it

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FILTRI PER INQUINANTI GASSOSI È stata pubblicata la norma EN ISO 10121-1 “Metodi di prova per la determinazione delle prestazioni di materiali e dispositivi per la normale ventilazione atti a rimuovere inquinanti aeriformi. Materiali per la depurazione dell’aria da inquinanti aeriformi (GPACM)” che si inserisce nel pacchetto di norme che l’ISO/TC 142 sta elaborando per la determinazione delle prestazione dei filtri per inquinanti gassosi. La parte 2 della norma, pubblicata lo scorso anno, trattava infatti i filtri nella loro interezza, mentre la nuova parte 1 si occupa della caratterizzazione dei materiali filtranti usati per la rimozione di inquinanti gassosi e potrà anche essere usata per scegliere i materiali da impiegare per sostituire quelli esausti nei sistemi con materiale granulare sfuso. Il tema della filtrazione degli inquinanti gassosi è particolarmente sentito: da un lato si assiste ad una domanda crescente legata al continuo aumento dei livelli di inquinamento dell’aria nelle diverse aree geografiche, dall’altro cresce la consapevolezza che i filtri per inquinanti gassosi possono costituire una valida soluzione al problema, anche se l’assenza di un metodo normalizzato di prova ha finora impedito la piena comprensione e verifica delle potenzialità di tali

applicazioni. Secondo i responsabili del CTI (il Comitato Termotecnico Italiano, che sta seguendo i lavori a livello europeo), la norma colma una lacuna sentita sul mercato, perché finora i dispositivi per la rimozione degli inquinanti gassosi sono stati venduti sulla base di prestazioni non verificabili in modo attendibile e puntuale. La disponibilità di questa norma potrà anche consentire lo sviluppo di questo mercato, proprio grazie alla possibilità di misurare le prestazioni di componenti che promettono di migliorare la qualità dell’aria interna. Il programma di lavoro dell’ISO/TC 142 prevede la messa allo studio delle seguenti ulteriori parti: • part 3 “Classification system for assessing the performance of gas-phase air cleaning devices for general filtration”; • part 4 “Field equivalent test methods for assessing the performance of gas-phase air cleaning devices for general ventilation”.

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Fonte: CTI Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it


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FINANZIAMENTO UE PER I SERRAMENTI Un consorzio di 15 partner provenienti dal mondo delle vernici e dei serramenti è riuscito a ottenere un finanziamento di 2,7 milioni di Euro dall’UE per un progetto di ricerca denominato “Servowood” (7° PQ), il cui obiettivo primario è quello di sviluppare e stabilire dei metodi di prova europei che facilitino la previsione della durata delle vernici per legno per esterni. Il consorzio è composto dal CEPE (che rappresenta i produttori di vernici europee), oltre che dalle associazioni di categoria provenienti da Danimarca, Germania, Spagna e Regno Unito. La ricerca verrà condotta insieme ad aziende produttrici e a primari istituti di ricerca di questo settore, CATAS compreso. Commentando questo importante traguardo, Jan van der Meulen, direttore generale del CEPE (la Federazione europea dei produttori di vernici) e coordinatore del progetto "Servowood", ha dichiarato: “E’ una notizia fantastica che l’industria delle vernici abbia ottenuto questi fondi, per un progetto che contribuirà

a sostenere e a migliorare il contributo che le vernici offrono verso la tutela di un’importante risorsa naturale qual è il legno utilizzato come materiale nel settore delle costruzioni. Considerando che solo una proposta su venti è stata accettata, questo è un vero successo”. Il progetto è iniziato a gennaio e avrà una durata di tre anni. Durante questo periodo il progetto si propone di esporre all’esterno e a test accelerati una grande quantità di campioni di legno verniciato, per determinare quale sia la migliore metodologia per prevedere gli effetti del degrado naturale. L’obiettivo finale è quello di sviluppare degli standard a beneficio di tutti coloro che sono coinvolti nelle costruzioni in legno. Il ruolo specifico del CATAS è quello di indagare i cambiamenti fisici e chimici che interessano le vernici per legno durante l’invecchiamento. Tali parametri (temperatura di transizione vetrosa, modulo elastico, ossidazione e altri) possono essere infatti considerati come veri indicatori degli effetti complessivi dell’azione degli agenti atmosferici sulle vernici per legno. Lo scopo finale è quello di valutare le connessioni di tali cambiamenti con le evidenze macroscopiche normalmente valutate dopo un processo di invecchiamento come, per esempio, l’insorgenza di rotture, lo sfogliamento e lo sfarinamento. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito www.servowood.eu.

Fonte: Catas Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it

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BUON COMPLEANNO, SAYERLACK! LO STORICO MARCHIO HA FESTEGGIATO 60 ANNI DI INNOVAZIONE Venerdì 19 e sabato 20 settembre Sayerlack ha festeggiato il suo sessantesimo compleanno con un evento dedicato a tutti coloro che hanno contribuito al raggiungimento di questo importante traguardo. É grazie ai tanti clienti, collaboratori, fornitori, che in tutti questi anni hanno scelto di operare e crescere con Sayerlack, che il marchio e l’azienda continuano la loro crescita. All’evento hanno partecipato oltre 150 clienti, provenienti da tutto il mondo e tutte le persone che lavorano in Sherwin-Williams Italy. Le visite di Dennis Karnstein - President and General Manager Product Finishes Division, Thomas Bergdahl - Vice President and General Manager - Europe Product Finishes Division, Ivan Costantini - Marketing Director Europe, delle delegazioni Sherwin-Williams dal Regno Unito, dalla Francia e dalla Spagna, hanno suggellato la forza internazionale del gruppo. I festeggiamenti sono iniziati venerdì 19 settembre a Palazzo Gnudi, affascinante dimora storica dei primi del cinquecento, nel cuore del centro storico di Bolo-

gna. Una giornata all’insegna della condivisione e del divertimento, accompagnata dalla visita della città di Bologna, alla scoperta delle sue bellezze artistiche e degli antichi sapori. La Cena di Gala si è tenuta a Palazzo de’ Rossi, me-

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Da sinistra verso destra: Dennis Karnstein (President and General Manager Product Finishes Division), Alessandro Pirotta (Managing Director South Europe), Thomas Bergdahl (Vice President and General Manager - Europe Product Finishes Division).

raviglioso castello tardo gotico sulle colline bolognesi. Alessandro Pirotta - Managing Director South Europe- ha ricordato i successi del marchio e ringraziato i clienti e le diverse anime dell’azienda, premiando anche i tanti dipendenti che hanno raggiunto il traguardo dei 30 anni con Sayerlack. Il tutto in un’atmosfera festosamente rilassata, possibile solo quando ci sono la coesione e la forza della squadra. L’open house di sabato 20 presso la sede di SherwinWilliams Italy, a Pianoro, ha portato i molti visitatori al centro della ricerca e della produzione Sayerlack: le visite guidate allo stabilimento hanno aperto loro le porte dell’eccellenza e i ricercatori dei laboratori Ricerca e Sviluppo hanno presentato le numerose novità di prodotto. Contemporaneamente la campagna nazionale di affissioni e stampa ha celebrato il compleanno del marchio sul territorio nazionale, portando sulle strade di Bologna e delle altre città d’Italia il marchio Sayerlack. L’anniversario è stato un momento speciale, uno stimolo per guardare avanti e progettare il futuro, trampolino di lancio verso nuovi successi.

Sayerlack racconta una storia che comincia nella grande Italia degli anni ’50. Fin dai suoi inizi, i valori di Sayerlack, sempre legati alla ricerca continua, hanno dato una salda credibilità all’azienda e le hanno attribuito la leadership nel settore. Il merito del successo del marchio Sayerlack, oggi così diffuso in tutto il mondo, va al connubio fra serietà e creatività nella ricerca. Il futuro dell’azienda è già cominciato, focalizzato sulle competenze, la costante crescita professionale e delle partnership, consolidate nel tempo o di nuova generazione. E proprio alla condivisione si rifà uno dei principali punti di forza della mission aziendale e ad essa è dedicato l’anniversario di Sayerlack: sessant’anni di successi vissuti assieme a tutti i partner e i clienti. Sessant’anni che significano esperienza, innovazione, impegno, entusiasmo e crescita. Ora si guarda avanti, ai prossimi 60 anni di successi.

Fonte: Sherwin-Williams Italy S.r.l. Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it

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Vernici ignifughe Sul bollettino Catas n° 1 del 2014, si segnala che, dopo un breve iter di revisione (poco più di 6 mesi), in gennaio è stata pubblicata dall’UNI, purtroppo con alcuni errori, la nuova edizione della norma UNI 9796 riguardante i prodotti vernicianti ignifughi. L’edizione 2014 sostituisce quella del 1998, che ha trovato scarsa applicazione sul mercato, dato che non è mai stata recepita dal Ministero dell’Interno per le attività di certificazione ai fini dell’omologazione (in riferimento al D.M. 06-03-1992 continua a valere l’edizione 1990). Questo argomento era stato già trattato nel numero 2 (giugno 2013) di Notizie CATAS al quale rimandiamo i lettori per ulteriori approfondimenti. Le novità introdotte dalla nuova edizione della norma sono sostanzialmente due: 1. il preliminare invecchiamento accelerato è stato stralciato; 2. le modalità di prova si distinguono a seconda dell’impiego della vernice. Per quanto riguarda il primo punto, di fatto non cambia niente, perché l’edizione 1990 non prevedeva la valutazione di questo aspetto, quindi si ritiene che rimarrà il vincolo dei 5 anni per stabilire il periodo massimo di efficacia del prodotto verniciante (si ricorda che l’introduzione dell’invecchiamento accelerato aveva l’obiettivo di rimuovere questo vincolo temporale). In riferimento invece al secondo punto, il normatore ha preso atto che le vernici per pavimenti hanno caratteristiche prestazionali diverse da quelle da applicare ai rivestimenti lignei per pareti e soffitti, pertanto cambiano anche le caratteristiche fisico/chimiche. Nell’edizione 2014 le modalità di prova tengono conto dell’effettivo impiego finale: - le vernici per pavimenti si provano con il pannello radiante (UNI 9174) nella posizione “pavimento”; - le vernici per pareti e soffitti si provano con il pannello radiante nella posizione “parete”, la più severa delle tre. Ora c’è da sperare che il Ministero dell’Interno recepisca, con provvedimento pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, la nuova UNI 9796 e magari colga l’occasione per recepire anche il pacchetto di norme UNI (metodi di prova, preparazione dei materiali e classificazione di reazione al fuoco) revisionato nel luglio del 2010, mandando così definitivamente in pensione l’edizione del 1987. Fonte: Catas Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it

42  Professione Verniciatore del Legno  Legno Anno XX - n.120 - Ottobre 2014


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NASCE VERINLEGNO HOLDING Verinlegno Holding è nata con l’obiettivo di mettere CanLak di Daveluyville, in Québec, darà luogo alla soradici in aree ritenute strategiche del mercato inter- cietà Verylak. nazionale. L’azienda di Massa e Cozzile, da sempre ai CanLak (www.canlak.com) proseguirà la sua promassimi livelli qualitativi nella produzione di vernici duzione destinata al Canada, che utilizza tecnologia per legno, si rafforza con una razionalizzazione so- nordamericana. Verinlegno si occuperà della producietaria che porta alla costituzione della holding. La zione di vernici ad elevate prestazioni. La Verylak, nuova società è ora un gruppo a tre gambe: Verinle- frutto dell’accordo, sarà operativa agli inizi del 2015. Una serie di passaggi significativi è stata affrontata gno, Verylak e Woodver. Il percorso evolutivo della Verinlegno, sempre carat- e risolta nel corso della Fiera di Atlanta, alla fine di terizzato da un forte radicamento territoriale na- Agosto, che ha visto la partecipazione di entrambi i zionale, grazie all’impegno costante e alla tenacia di partners, con stand altamente rappresentativi delle Piero Marchetti conosce adesso questo passaggio due realtà. fondamentale; è arrivato infatti il momento di dare L’obiettivo a medio termine per Woodver e Verylak è corpo alle iniziative svolte all’estero da Sante Zandò, fondatore insieme a Marchetti e ad Antonio Bartoli di Verinlegno, con strutture che le sostengano nel tempo. Le prime azioni di Verinlegno Holding interessano due mercati dalle caratteristiche decisamente diverse: da un lato l’India, colosso emergente e in rapida espansione, dall’altro gli Stati Uniti, un mercato maturo, consolidato e stabile. In India l’apporto del know-how di Verinlegno consentirà alla società partner Unique International (New Delhi) di migliorare notevolmente la qualità delle loro vernici di fascia media. La tecnologia è di Verinlegno. Unique International, oltre ad avere una propria gamDa sin: Stefano Antoniazzi (Associated Partner Verinlegno Spa), Nesstor Lopez ma di vernici, è già distributore di (funzionario vendita Canlak) Sante Zando’ (Presidente Verinlegno Holding prodotti Verinlegno di alta qualità. srl), Marco Cecchini (Export Manager Verinlegno Spa) e Dan Martens (funzioL’accordo non prevede nessun tipo nario di vendita Canlak) di delocalizzazione e la produzione rimarrà in Italia. L’obiettivo è quello di diventare attori principali nella distribuzione di di raggiungere un fatturato complessivo di circa 10 varie tipologie di prodotti vernicianti. E’ già operativa, milioni di euro. per occuparsene, Woodver (www.woodver.in), frutto Le tre realtà, Verinlegno Verylak e Woodver contano della joint venture che opera nello stato di Delhi e nel insieme un numero di addetti superiore alle 200 unità. L’idea di fondo della holding è di muoversi in sennord ovest dell’India. Negli Stati Uniti Verinlegno Holding andrà a coprire so verticale sul mercato internazionale, ampliando e il segmento più tipicamente italiano della tecnologia razionalizzando i rapporti con i partner storici, proprio delle vernici ad alte prestazioni. All’interno di un mer- come è accaduto con Unique International, partner di cato stabile e sicuro si intende creare un’organizza- Verinlegno da 12 anni e con CanLak, la cui collaborazione commerciale che abbia la capacità di radicarsi zione con Verinlegno è più recente. sul territorio, senza correre il rischio di espulsione dal mercato alle prime difficoltà o alle prime azioni della Fonte: Verinlegno Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it concorrenza. La joint venture con il cliente-partner Anno XX - n.120 - Ottobre 2014 - Professione Verniciatore del Legno  43


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VERNICI-COLORANTI PER LEGNO Via Artigianato 2 35010 Trebaseleghe PD Tel. 049/9385648 049/9388042 Fax 049/9385070

IVM Chemicals-Div. Milesi Viale della Stazione 3 27020 Parona PV Tel. 0384/25441 fax 0384/252054 numero verde 800.48.45.04 www.milesi.com milesi@milesi.com

www.sayerlack.it servizioclienti@sayerlack.it

Via Dell’Artigianato 5/4 31040 Salgareda Loc. Campo di Pietra TV Tel. 0422/804164 Fax 0422/804224

Zona Industriale Calderaio Via Galvani 7 51010 Massa e Cozzile PT Tel. 0572/92711 Fax 0572/78824

COLORIFICIO ZETAGI Via Pasubio 41 36050 Olmo di Creazzo VI Tel. 0444/228300 Fax 0444/228366

www.vercoll.com info@vercoll.com

www.verinlegno.it info@verinlegno.it

www.zetagi.it info@zetagi.it

www.kemichal.it info@kemichal.it

VERCOLL-VERNICI PER LEGNO UNIVERSAL VERNICI s.r.l. Via Lombardia 7 - 35040 Casale di Scodosia PD Tel.: 0429/87276 Fax 0429/847207 universalvernici@tiscali.it

INDUSTRIA CHIMICA ICA SpA - Div ITALIAN COATINGS ADRIATICA s.p.a. Via Alcide De Gasperi 73 Via S. Pertini 52 - Zona ind. A 62012 Civitanova Marche MC 36060 Romano D’Ezzelino VI Tel. 0424/8386 Tel. 0733/8080 Fax 0424/37497 Fax 0733/808140 www.italiancoatings.com www.icaspa.com info@italiancoatings.com info@icaspa.com

COLORIFICIO FARINA MARKET Concessionari esclusivi Sayerlack - vernici per legno Lechler - vernici per l’industria Via Piave 41 - 24048 Treviolo BG Tel. 035/201467 Fax 035/200366 logistica@farinamarket.it www.colorificiofarinabergamo.it

46  Professione Verniciatore del Legno  Legno Anno XX - n.120 - Ottobre 2014

Via del Fiffo 12 40065 Pianoro BO Tel. 051/770511 Fax 051/777437


L’agenda dei fornitori

PRODOTTI IMPREGNANTI E PER ESTERNI

ADLER Italia Via per Marco, 12/D 38068 Rovereto TN Tel. 0464/425308 Fax 0464/480957 www.adler-italia.it info@adler-italia.it

SISTEMI INNOVATIVI PER LA VERNICIATURA

TEKNOS GORI Industria Via Giotto 6/b 39100 Bolzano BZ Tel. 0471/202633 Fax 0471/204694 www.jota.it jota@jota.it

VERNICI-COLORANTI PER LEGNO Via Artigianato 2 35010 Trebaseleghe PD Tel. 049/9385648 049/9388042 Fax 049/9385070 www.kemichal.it info@kemichal.it

INDUSTRIA CHIMICA ICA SpA - Div ITALIAN COATINGS IVM Chemicals - Div. ILVA ADRIATICA s.p.a. Via Alcide De Gasperi 73 Via S. Pertini 52 - Zona ind. A Viale della Stazione 3 62012 Civitanova Marche MC 36060 Romano D’Ezzelino VI 27020 Parona PV Tel. 0424/8386 Tel. 0733/8080 Tel. 0384/25441 Fax 0424/37497 Fax 0733/808140 Fax 0384/252054 www.italiancoatings.com www.icaspa.com www.ilva.it info@italiancoatings.com ilvapolimeri@ilvapolimeri.com info@icaspa.com

IVM Chemicals-Div. Milesi Viale della Stazione 3 27020 Parona PV Tel. 0384/25441 Fax 0384/252054 numero verde 800.48.45.04 www.milesi.com milesi@milesi.com

Via del Fiffo 12 40065 Pianoro BO Tel. 051/770511 Fax 051/777437

Zona Industriale Calderaio Via Galvani 7 51010 Massa e Cozzile PT Tel. 0572/92711 Fax 0572/78824

www.sayerlack.it servizioclienti@sayerlack.it

www.verinlegno.it info@verinlegno.it

Via del Fiffo 12 40065 Pianoro BO Tel. 051/770511 Fax 051/777437

Zona Industriale Calderaio Via Galvani 7 51010 Massa e Cozzile PT Tel. 0572/92711 Fax 0572/78824

www.sayerlack.it servizioclienti@sayerlack.it

www.verinlegno.it info@verinlegno.it

COLORIFICIO ZETAGI Via Pasubio 41 36050 Olmo di Creazzo VI Tel. 0444/228300 Fax 0444/228366 www.zetagi.it info@zetagi.it

IVM Chemicals - Div. ILVA Viale della Stazione 3 27020 Parona PV Tel. 0384/25441 Fax 0384/252054 www.ilva.it ilvapolimeri@ilvapolimeri.com

IVM Chemicals-Div. Milesi Viale della Stazione 3 27020 Parona PV Tel. 0384/25441 Fax 0384/252054 numero verde 800.48.45.04 www.milesi.com milesi@milesi.com

COLORANTI

VERNICI-COLORANTI PER LEGNO Via Artigianato 2 35010 Trebaseleghe PD Tel. 049/9385648 049/9388042 Fax 049/9385070 www.kemichal.it info@kemichal.it

IVM Chemicals-Div. Milesi Viale della Stazione 3 27020 Parona PV Tel. 0384/25441 Fax 0384/252054 numero verde 800.48.45.04 www.milesi.com milesi@milesi.com

INDUSTRIA CHIMICA ICA SpA - Div ITALIAN COATINGS IVM Chemicals - Div. ILVA ADRIATICA s.p.a. Via Alcide De Gasperi 73 Via S. Pertini 52 - Zona ind. A Viale della Stazione 3 62012 Civitanova Marche MC 36060 Romano D’Ezzelino VI 27020 Parona PV Tel. 0424/8386 Tel. 0733/8080 Tel. 0384/25441 Fax 0424/37497 Fax 0733/808140 Fax 0384/252054 www.italiancoatings.com www.icaspa.com www.ilva.it info@italiancoatings.com ilvapolimeri@ilvapolimeri.com info@icaspa.com

Via del Fiffo 12 40065 Pianoro BO Tel. 051/770511 Fax 051/777437 www.sayerlack.it servizioclienti@sayerlack.it Anno XX - n.120 - Ottobre 2014 - Professione Verniciatore del Legno  47


L’agenda dei fornitori

DILUENTI

MATERIE PRIME PER VERNICI

ABRASIVI

IMPIANTI E CABINE DI VERNICIATURA

CHIMICA CBR s.p.a. Via A. Rizzotti 23 - 37064 Povegliano V.se VR Tel. 045/7970773 Fax 045/6359777 www.chimicacbr.it info@chimicacbr.it

EVONIK INDUSTRIES AG Goldschmidtstrasse 100 45127 Essen - Germany Phone +49 2011732222 Fax +49 2011731939

Neuvendis SpA S.S. Sempione 270/a CP 83 20028 San Vittore Olona MI

www.evonik.com info-tego@evonik.com

Tel. 0331/423333 Fax 0331/423303 www.neuvendis.com ivan.barozzi@neuvendis.com

Via Vicenza 4 z.i. 31046 Oderzo TV Tel. 0422/815402 Fax 0422/814046

Via delle Industrie 17 31047 Levada di Ponte di Piave TV Tel. 0422/853018 r.a. Fax 0422/853533

www.lba.it info@lba.it

www.nastroflex.it nastroflex@nastroflex.it

CEFLA FINISHING GROUP Via Bicocca 14/c 40026 Imola BO Tel. 0542/653441 Fax 0542/653444 www.ceflafinishinggroup.com cefla.finishing@cefla.it

Via per Cascina Greppi 87 20050 Sovico MI Tel. 039/2013587 - 2013143 Fax 039/2012085

Cabine di Verniciatura Impianti Pressurizzati e Macchine per il Risanamento Ambientale Via Trento 6 33044 Manzano UD Tel. 0432/754616 - 750828 Fax 0432/754616

www.paginegialle.it/ciasnord ciasnord@tin.it www.carpenteriamanzanese.it info@carpenteriamanzanese.it

Via Enrico Fermi 27 20843 Verano Brianza MB Tel. 0362/991823 Fax 0362/907252 www.tomaninimpianti.it info@tomaninimpianti.it

AEROFILTRI

FILTRI

Via Rubens 23 20148 Milano MI Tel. 02/4072476 Fax 02/48705893 www.raccoglivernice.it info@aerofiltri.it

Via Dei Valtorta 48 20127 MI Tel. 02/2886460/462 Fax 02/26141099 www.viledon-filter.com filter.mi1@freudenberg-nw.com

48  Professione Verniciatore del Legno  Legno Anno XX - n.120 - Ottobre 2014

FILTRI PER IMPIANTI DI VERNICIATURA Strada dell’Alpo 3 37136 Verona VR Tel. 045/581913 Fax 045/8202126 www.vefim.it vefim@vefim.it

Via del Tesoro 210 47827 Villa Verucchio RN Tel. 0541/678078-678225 Fax 0541/671144 www.tecnoazzurra.it info@tecnoazzurra.it


L’agenda dei fornitori

ROBOT DI VERNICIATURA

CMA Robotics s.p.a. Via P. Paolo Pasolini 35 Int.15 33040 Pradamano UD Tel. 0432/640172 Fax 0432/640018 www.cmarobotics.it info@cmarobot.it

APPARECCHIATURE DI SPRUZZATURA

WAGNER COLORA s.r.l. Via Fermi 3 - 20875 Burago di Molgora MB Tel. 039/625021 www.wagnercolora.com info@wagnercolora.com

VERNICIATORI C/TERZI

C.S. s.r.l. Zona Ind.le 06055 Marsciano PG Tel./Fax 075/8743440 Tel./Fax 075/8748941 c.s.srl@tin.it

CONSULENTI

IBS ANALYSIS Via C. Colombo 25 20060 Mediglia MI Tel./Fax 02/90600687 ibsanalysis@libero.it

IMPIANTI DEPURAZIONE ARIA

AIR PROTECH s.r.l.

BABCOCK WANSON Italiana

V.le Lombardia 33 20013 Magenta MI Tel. 02/9790466-364 Fax 02/97297483

Tel. 02/959121 Fax 02/95019252

www.airprotech.it info@airprotech.it

www.itas.com info@itas.com

www.babcock-wanson.it bwi@babcock-wanson.com

OLPIDÜRR s.p.a. Via G. Pascoli 14 - 20090 Novegro di Segrate MI Tel. 02/70212278 Fax 02/70212319 www.olpidurr.it sales@olpidurr.it

Via Stra Madonna 89 21047 Saronno VA Tel. 02/9625251/2 Fax 02/9606597 www.innovaterm.com info@innovaterm.com

SOCIETA’ VENETA DEPURATORI E AFFINI Impianti abbattimento VOC ad autosostentamento

ITAS s.p.a. Via Metauro 5 20900 Monza MB Tel. 039/27331 Fax 039/745077

Via Roma 147 - 20873 Cavenago Brianza MB

Maserada sul Piave TV Via Dolomiti 30 Tel. 0422/8777 Fax 0422/877888 www.mionventoltermica.it info@mionventoltermica.it

Via Cendon 5 31057 SILEA TV Tel. 0422/361960 r.a. Fax 0422/360517 www.svedasrl.com info@svedasrl.com

Via dell’Industria 11 38012 Mollaro TN Tel. 0463/461700 Fax 0463/461798 www.tama.eu info@tama.it

Anno XX - n.120 - Ottobre 2014 - Professione Verniciatore del Legno  49


50  Professione Verniciatore del Legno  Anno XX - n.120 - Ottobre 2014


Filato cucirino Hi-Tech senza silicone I normali filati cucirini contengono silicone

Air Flow

prodotto con carta autoestinguente* postFiltro Poliestere

*F1 - DIN 53438 Parte 3

Frutto di avanzata ricerca, la speciale struttura è progettata per ottenere accumulo in profondità.

Lo schema, a scopo informativo, illustra una combinazione di strati che pur essendo realizzabile, non fa parte della gamma standard.

3 strati “large” le maglie “large” (15x7 mm) continuano a provocare continui cambiamenti della direzione del flusso d’aria. La turbolenza che ne consegue è molto efficace nel catturare le particelle di vernice. Qui si depositano le gocce di media dimensione.

3 strati “HC”

1 strato “small”

Le maglie grandi (27 x 18 mm) e tutte eguali intrappolano le gocce più grosse pur permettendo un elevato passaggio d’aria e favorendo l’accumulo di profondità ed evitando l’intasamento superficiale.

le maglie 9x4 mm trattengono le gocce molto piccole. La maglia “small” era la più piccola che potesse essere prodotta prima della comparsa della tecnologia mini-mesh.

1 strato“mini-mesh” la maglia 4x2,5 è il risultato di una tecnologia insuperata. La maglia mini-mesh conferisce l’efficienza supplementare necessaria a rispettare le sempre più restrittive normative ambientali.

1 postFiltro Poliestere Via Rubens, 23 ¥ 20148 Milano ¥ Italy Tel. +39 02 48 70 58 94 ¥ TeleFAX +39 02 48 70 58 93 aero@aerofiltri.it ¥ www.aerofiltri.it

Paint Stop in Fibra di Vetro FdV

preFiltri in Poliestere G2-G4

Filtri Cielo F5

Filtri a Tasche Filtri a Tasche Manometri MM G2-F9 con telaio in plastica e Pressostati PS F5-F9

Filtri Inerziali pieghettati FIP

Indicatori di Pressione DPG

Un’ampia scelta di filtri poliestere permettono di realizzare lo strato finale, opzionale, per realizzare le prestazioni richieste da casi particolari

Pannelli Filtranti TCHC

Tubi diPitot Multipunto TD21

Mini pleat F5-H10

Generatore di fumo ad alta Portata ICA103


Sayerlack is a brand of The Sherwin-Williams Company Sayerlack is a brand of The Sherwin-Williams Company Sayerlack is a brand of The Sherwin-Williams Company

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