Tempo Libero Cultura, sport, turismo, servizi
ANNO XII° N. 77 APRILE-MAGGIO 2013
FITeL a Terra Futura 2013 “Turismo sociale: dalla socializzazione alle opportunità” Ultimi preparativi per il Festival del Teatro Sociale “Proscenio Aggettante” dal 14 al 21 settembre Ferrara - Il pittore dello schermo Settimana azzurra di vela Intercral FITeL
Iscrizione al tribunale di Roma nel Registro della Stampa n. 76/2008
Sommario Editoriale di Luigi Pallotta
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ATTUALITA’ Profondo cordoglio della Fitel per la scomparsa di Gavino Deruda
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Rinnovo del CCNL Turismo di Alfredo Magnifico
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TURISMO FITeL a Terra Futura 2013 “Turismo sociale: dalla socializzazione alle opportunità” di Rossella Ronconi 5 "Voyageurs du Monde" A Siracusa Donatella Alibrandi presenta il suo libro di Massimo Scaffidi 7
SPORT E BENESSERE MaratonaPrimoMaggio “Lavoro..in corsa” organizzata dalla FITeL nella Capitale di R.R.
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Settimana azzurra di vela Intercral FITeL di R.R.
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68^ edizione del Gran Premio Liberazione del Ciclismo di R.R. 14 Caso Balotelli. Quando alcuni “buu” pesano più degli altri di Cristiano Morelli 15
TEATRO Ultimi preparativi per il Festival del Teatro Sociale “Proscenio Aggettante” dal 14 al 21 settembre di Giovanni Ciarlone 16 “Sospesi tra terra e cielo” a cura della redazione
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CINEMA “Hitchcock” Il rapporto di un uomo con sua moglie di Francesca D’Emilio
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Farsi Terra in Amazzonia di Loretta Masotti
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Arrivano i “Croods” Un viaggio animato che esplora il rapporto genitori-figli di F.D 21
MUSICA “Concertone” del Primo Maggio di F.D.
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Festival e Concorso Internazionale “George Enescu” - XXI Edizione di Marta Romano
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Rete 100 passi: circolo musica e cultura di Danilo Sulis
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CULTURA 'Game Fair 2013': premiati i giornalisti sportivi a cura della redazione
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Romics 2013 Il Festival del fumetto e dell’animazione di Roma di F.D. 27 Nell’anno europeo dei cittadini l’Ue lancia un dibattito sugli investitori sociali di Silvana Paruolo 28
Per non dimenticare Aldo Moro di A.M.
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M.A.D.RE. Un bellezza di Napoli che non si può non visitare di Augusto Gallo 32
MOSTRE Ferrara - Palazzo dei Diamanti Il pittore dello schermo di Aldo Savini
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Chieti - Palazzo de’Mayo La visione della condizione umana di A.S.
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Milano - Paris in libertè Scatti di una Parigi cittadina di F.D.
35
Museo Benedettino e Diocesano d’Arte Sacra Ricordo e speranza di A.S.
36
Foligno - CIAC Emozioni, passione e mania di grandezza di A.S.
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Roma - Palazzo Sciarra Arte al femminile di A.S.
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Caserta - Appartamenti storici della Reggia Scenografie e opere d’arte a confronto di A.S.
39
Rovigo - Palazzo Roverella Arte e Affari di A.S.
40
Siena - Duomo La porta del cielo di A.S.
41
Reggio Emilia - Palazzo Magnani La malavita della metropoli americana in bianco e nero di A.S. 42
CRAL e TERRITORIO 1° Festival dei Gruppi di Folklore di Francesco Fragale
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MiniOlimpiadi “Il cuore dello Sport” a cura della redazione
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FITeL Bologna Mercatino degli Agricoltori a KM. Zero di Loris Mingarini
45
“Trame al Femminile” a Montagnana Per saperne di più... a cura della redazione
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6° Forum Europeo delle Organizzazioni del TPL Un documento finale che lascia dubbi e perplessita’ di Roberto Bertocchi 47
VOLONTARIATO E ASSOCIAZIONISMO CUD Online Tanti disagi per anziani e pensionati a cura della redazione
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CONVENZIONI Rinnovata la convenzione FITeL - TCI di Aldo Albano
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ENOGASTRONOMIA Carpaccio di formaggio e asparagi di R.R.
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Liquore alla liquirizia di F.D.
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LIBRERIA Giorgia Serughetti Uomini che pagano le donne di R.R.
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Serena Dandini Ferite a morte di R.R.
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Marina Forti India. L’inferno della strana guerra di L.M.
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Pubblicità Touring Premio Pellicola d’Oro
Tempo Libero Cultura, sport, turismo, servizi
Direttore Direttore Responsabile Capi Redattori
Luigi Pallotta Rossella Ronconi Aldo Albano Rita Tomassini
Redazione
Teresa Blandamura Giovanni Ciarlone Alfredo Magnifico Luigi Maiello Pasquale Ruzza Ferruccio Valletti
Anno XII° n. 77 aprile - maggio 2013
A questo numero hanno collaborato: Roberto Bertocchi, Francesca D’Emilio, Francesco Fragale, Augusto Gallo, Loretta Masotti, Loris Mingarini, Cristiano Morelli, Silvana Paruolo, Marta Romano, Aldo Savini, Massimo Scaffidi, Danilo Sulis. Direzione e Redazione C/o FITeL - VIA SALARIA, 80 - 00198 Roma tel. 06.85353869 fax 86.8546541 E-mail: nazionale@fitel.it www.fitel.it
FITeL
Editoriale di Luigi Pallotta
In questo numero pubblichiamo la lettera inviata ai lavoratori del Cral ATAF relativa all’iniziativa per il ventesimo anniversario della strage dei Georgofili. Carissimi, sento il dovere di scrivervi queste poche righe come formale segno di riconoscenza per tutti quelli che hanno permesso la realizzazione della staffetta ciclistica da Firenze a Roma, in occasione del ventennale della strage dei Georgofili, che ho avuto l’onore di coordinare in qualità di Presidente della FITeL Nazionale. Il Gruppo Sportivo del Cral ATAF di Firenze, che quest’anno festeggerà cinquanta anni di attività, è stato il motore organizzativo dell’evento: il buon risultato ottenuto è il frutto del lavoro di squadra svolto dai tanti lavoratori volontari, dai dirigenti del Cral ATAF, dal supporto delle Istituzioni e dell’aiuto economico di piccoli e grandi sponsor. La FITeL Nazionale assieme alla FITeL Regionale Toscana e il Cral ATAF ha provveduto alla pianificazione dell’evento, ha lanciato una sfida impegnativa e un messaggio importante in direzione della lotta contro ogni forma di terrorismo e ogni forma di violenza.
L’iniziativa ha visto gli importanti patrocini del Presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini e, del Presidente del Senato Pietro Grassoe del Sindaco di Firenze Matteo Renzi. Abbiamo voluto affermare, con la parola d’ordine dell’iniziativa “Ricordare il passato … per progettare il futuro” che è attraverso la memoria che si può costruire un futuro migliore per le nuove generazioni. L’impegno delle lavoratrici e di lavoratori iscritti alla FITeL è stato questo: utilizzare il proprio libero per promuovere iniziative che contribuiscano a costruire una forte coscienza sociale ed a far si che non si abbiano più a ripetere le stragi terroristiche che hanno insanguinato il nostro Paese nel recente passato. La sfida è stata raccolta, realizzando appieno un risultato che è andato al di là di ogni ottima previsione, così come testimoniato da tutti i partecipanti . Abbiamo dimostrato di essere in grado di esprimere capacità di eccellenza nella preparazione e ge-
stione di un grande evento. L’iniziativa è stata apprezzata da tutti i partecipanti, così come l’organizzazione logistica del dopo staffetta ciclistica sulle sponde del fiume Tevere presso il cral ATAC. Se tutto è andato a buon fine è perché è stato messa in campo la passione, il lavoro e la competenza di tanti lavoratori e appassionati sportivi che credono alla possibilità di costruire una società più giusta. Per questo desidero rivolgervi la mia gratitudine per il determinante e significativo concorso fornito da tutti voi che avete contribuito con grande disponibilità, professionalità e forte senso di appartenenza alla riuscita di questo complesso evento sportivo e culturale al tempo stesso. Un forte abbraccio e un GRAZIE a tutti! Presidente FITeL Nazionale Luigi Pallotta
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Attualità
Profondo cordoglio della Fitel per la scomparsa di Gavino Deruda
Si è spento improvvisamente il nostro Presidente del Collegio dei Probiviri, ed ex Presidente della Fitel, per lungo tempo componente del CNEL e dell’ETSI. Uomo di grande impegno, sindacalista con grandi passioni ideali, ha percorso la sua carriera in tantissimi ruoli della Cisl, svolgendo sempre con diligenza e passione la capacità di mediazione in tutto il suo impegno politico. La sua dipartita lascia un vuoto nell’organizzazione e in quanti lo conobbero nella sua lunga militanza nella CISL.
La Presidenza FITeL Nazionale
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Attualità
RINNOVO DEL CCNL TURISMO di Alfredo Magnifico
Il rinnovo del contratto del Turismo è stato sempre l’occasione di mettere al centro della dialettica politica ed economica la Governance di un settore che per l’Italia è il settore trainante dell’economia. Oggi, il rinnovo del contratto del Turismo è stata l’occasione per far esplodere tutte le contraddizioni ed accentuare tutte le divisioni tra le parti contraenti soprattutto tra le controparti datoriali. Davanti a questo stato di cose ed a questa forte divaricazione delle posizioni, che tra l’altro si riversano anche sulle iniziative da assumere per far ripartire il turismo nel nostro paese. Cosa può e deve fare il sindacato? Il Sindacato confortato da una condivisione sostanzialmente unitaria delle posizioni tra FILCAMS, FISASCAT e UILTUCS, continuerà a tenere sui diversi tavoli negoziali una posizione unica, sia sulle tematiche della governance del settore,che sui temi del rinnovo. La rincorsa dei diversi soggetti, nella crisi, ad affermare la propria piccola ricetta, impedisce una sintesi politica di fronte ad un Paese sempre più in difficoltà. Ritengo che il mondo del lavoro del Turismo negli ultimi venti anni sia riuscito a costruire tutele economiche e normative che bisogna fare in modo di non disperdere. Il modello contrattuale sottoscritto da tutte le associazioni imprenditoriali del settore del turismo, ha garantito una parità di trattamenti economici e normativi per le medesime mansioni svolte. Nel mondo degli appalti, (vedi ristorazione collettiva) l’aver mantenuto una condizione omogenea sottoscritta da tutte le Confederazioni imprenditoriali, rispettata da tutti, ha impedito il crescere di una concorrenza sleale, ed ha favorito la crescita delle grandi imprese del settore. Nei prossimi giorni negli incontri con le controparti si continuerà a ribadire queste posizioni entrando nel merito e riproponendo di risedersi ad un tavolo negoziale per giungere entro l’estate ad una soluzione contrattuale che garantisca imprese e lavoratori,per puntare ad un rilancio dello sviluppo del turismo volano per il accrescere l’occupazione,in un momento drammatico come questo.
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Attualità
Federalberghi, Fipe, Fiavet, Faita, hanno formalizzato la loro decisione di sospendere dal mese di aprile l’erogazione dell’ultima tranche di aumento prevista dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del Turismo Confturismo/ Confcommercio. Si tratta di una decisione unilaterale che non condividiamo e che abbiamo avuto già modo di contestare chiedendo il rispetto degli accordi sottoscritti. Durante gli ultimi mesi di trattativa avevamo dato disponibilità a valutare l’ipotesi di uno slittamento dell’ultima quota di aumento, purché si potesse giungere ad una intesa complessivamente soddisfacente per tutte le parti sia sul piano normativo che salariale entro la scadenza naturale del contratto. Questo scenario si è però nelle ultime settimane allontanato di molto, a causa dell’impossibilità della controparte di fare sintesi al proprio interno. La Federazione dei Pubblici Esercizi (Fipe) infatti si è all’improvviso sfilata dal confronto (dopo esserne stata sempre parte attiva) ritenendo i temi su cui si stava dibattendo insufficienti a fronteggiare una crisi che nei primi mesi del 2013 ha provocato la chiusura di moltissime imprese. Le federazioni Sindacali FILCAMS-CGIL/FISASCAT-CISL/UILTUCS-UIL non hanno nessuna intenzione di ignorare il contesto difficile in cui stiamo portando avanti da novembre 2012 con fatica e responsabilità questo difficile negoziato che colpisce il settore come tutto il Paese. La responsabilità deve essere però un patrimonio di tutti e non solo delle Organizzazioni Sindacali. Non sono accettabili fughe in avanti o strumentalizzazioni volte a ritardare sine die la conclusione delle trattative. Filcams, Fisascat e Uiltucs si dichiarano pronte a riprendere subito il negoziato che deve portare in tempi brevi al rinnovo del contratto nel rispetto degli affidamenti fino ad oggi condivisi e di quanto già previsto dagli accordi sottoscritti. Qualora ciò non si dovesse verificare, verranno messe in campo tutte le iniziative vertenziali e di mobilitazione necessarie a tutela dei redditi e dei diritti di quasi un milione e mezzo di lavoratrici e lavoratori coinvolti da questa vertenza.
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Turismo
FITeL a Terra Futura 2013 “Turismo sociale: dalla socializzazione alle opportunità” di Rossella Ronconi
“T
urismo sociale: dalla socializzazione alle opportunità”. Questo il tema al centro del dibattito sviluppatosi alla tavola rotonda organizzata dalla FITeL Nazionale, sabato 18 maggio dalle ore 14,30 alle 16,30, nell’ambito della mostra convegno internazionale delle buone pratiche di sostenibilità ambientale, economica e sociale Terra Futura che si è tenuta alla Fortezza da Basso a Firenze dal 17 al 19 maggio 2013. Epicentro dell’iniziativa - promossa dalla FITeL Nazionale, a cui hanno aderito e partecipato esponenti del Circolo Velico Lucano di Policoro, del CTG (Centro Turistico Giovanile) Nazionale, dell’Associazione Nuova Agricoltura, dell’Associazione Turismo Responsabile (ATR), della Federazione Italiana del Turismo Rurale e dell’OITS - International Organisation of Social Tourism, le buone pratiche di governo e di impresa all’insegna della sostenibilità. Progetti, prodotti e percorsi per lo più nati dal basso, come ad esempio, l’appello sul Turismo Sociale che abbraccia una vasta coalizione di esperti del settore, che verrà presentato il 7 giugno p.v. a Via Rieti a Roma, che oggi - tanto sul piano teorico quanto su quello pratico -, si rivelano obbligati, non solo alternative possibili per uno sviluppo del settore e una ripresa del Paese. Anche quest’anno la FITeL è stata presente alla manifestazione, rivolta a tutti coloro, sensibili ai temi
della sostenibilità per un nuovo stile di vita che vogliono davvero contribuire alla costruzione di una società basata sul rispetto dell’uomo e dell’ambiente, oltre che con l’appuntamento culturale di cui sopra e la partecipazione alla “Borsa delle imprese responsabili”, con un proprio stand in cui sono state esposte mostre fotografiche, idee e proposte di welfare sociale sviluppate da Cral e Associazioni affiliate che si concretizzano in soggiorni e vacanze sostenibili e accessibili con particolare riguardo alle famiglie e ai giovani. “Oggi, più che mai - a sentire Luigi Pallotta, Presidente Nazionale della FITeL - è opportuno fare rete e che l'attenzione si diriga maggiormente verso la destagionalizzazione e sopratutto verso le fasce giovanili che già, in tante occasioni promosse dalla nostra Federazione e dai Cral, hanno dimostrato di accettare con entusiasmo la combinazione natura, cultura, sport che gli stessi hanno saputo coniugare”. “E’ necessario - dice ancora Pallotta - che pure l'offerta di svago sia costruita tenendo conto di solidi valori quali il rispetto dell'ambiente, la sostenibilità, il risparmio energetico, lo sport insieme solidale e competitivo e un turismo che si basi prevalentemente su strutture “monstre” che impoveriscono l'ambiente ed isolino il turista dai contatti con la realtà locale”.
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Turismo
alcuni momenti della partecipazione FITeL a Terra Futura
Turismo
"Voyageurs du Monde" A Siracusa Donatella Alibrandi presenta il suo libro di Massimo Scaffidi* Nell'aula magna dell’Istituto “F.Juvara” un'iniziativa curata dell’Associazione Culturale Italo-Francese, rientra nel progetto "Conoscenze linguistiche e professioni turistiche”. Tra i partners anche Yes Formazione Brolo - SEG Swiss Education Group. Insieme all'autrice del libro, edito da Hoepli, dopo il saluto di benvenuto della presidente dell' Associazione, Maria Grazia Grisinelli, ha relazionato anche Marinella Ricciardello della Yes Formazione, responsabile in Italia del polo di formazione d'eccellenza dell'università svizzera SEG - Swiss Education Group. La sala era gremita da un folto ed attento pubblico di docenti e dirigenti scolastici, ai quali si è anche rivolto la Ricciardello, illustrando, nel quadro delle nuove professionalizzazioni, i progetti formativi dell'università svizzera, le varie opportunità, con i piani di studio diversificati, ma anche le "settimane in college" per l'apprendimento ed il perfezionamento delle lingue, in primis quella inglese, che sta anche avviando un rapporto di collaborazione formativa con il polo di Fiumara d’Arte per renderlo parte integrante dei suoi progetti di studio ed alto design. “Voyageurs du Monde” è un libro che supera il concetto stesso del "volume scritto" ma aggiornandosi automaticamente con la sua piattaforma sul web, consente uno studio dinamico e moderno teso alla scoperta delle nuove frontiere del turismo sociale. Il volume, adottato in molti istituti scolastici italiani, è destinato agli ultimi tre anni degli studi turistici della scuola media superiore e già recepisce le indicazioni ministeriali per il profilo del “diplomato nel turismo” secondo il nuovo ordinamento attualmente in vigore. Può essere efficacemente utilizzato anche nei corsi di formazione professionale organizzati da enti e aziende del settore. Scopo del testo è fornire una valida educazione linguistica inerente agli aspetti professionali nell’ambito turistico, finalizzata nello stesso tempo al consolidamento delle conoscenze linguistiche generali e settoriali, con particolare riguardo alla comprensione e produzione orale, e al potenziamento delle competenze che è necessario conseguire per orientarsi e riuscire a cogliere opportunità di lavoro nel settore turistico. Seguendo, quindi, un approccio metodologico integrato (Content and Language Integrated Learning, CLIL), insieme allo studio della lingua francese il testo mira a sviluppare la generale comprensione del fenomeno turistico, la sua evoluzione, le conoscenze geografiche, amministrative, i beni culturali e ambientali in Francia e in Italia. Inoltre, in vista di un inserimento in situazioni lavorative diversificate, sono forniti agli studenti conoscenze e strumenti utili per acquisire competenze su come formulare circuiti e itinerari turistici, utilizzare diversi mezzi di trasporto, costruire pacchetti viaggio anche su misura e relazionarsi con il turista fornendogli le giuste informazioni. Dopo un’introduzione sull’evoluzione del fenomeno turistico, con particolare riguardo alla sua organizzazione in Italia e in Francia, il testo si articola in tre macrosezioni: la prima (moduli 1-4) propone contenuti relativi agli organismi e alle imprese del settore turistico e alle loro attività (agenzie di viaggi, tour operator, uffici del turismo, mezzi di trasporto, i vari tipi di aziende ricettive e le diverse forme di turismo); la seconda (moduli 5 e 6) ha come obiettivo il potenziamento delle abilità di comunicazione scritta e orale (lettera e sua struttura, e-mail, fax, telefono, conversazione vis-à-vis, curriculum per richieste di stage o di lavoro); la terza (moduli 7-9) è dedicata allo studio del territorio e delle risorse turistiche e culturali della Francia, dell’ Italia e del mondo francofono.
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Turismo In molte unità un’utile rubrica, “Infos – Métiers”, fornisce di volta in volta informazioni sulle diverse attività possibili nel turismo, per aiutare lo studente a individuare i vari sbocchi lavorativi e a effettuare la scelta del lavoro futuro secondo la propria indole e con la consapevolezza delle competenze occorrenti per occupare ruoli diversificati in tutte le realtà operative. Le rubriche “Maîtrisez le lexique” e “Maîtrisez la langue”, utilizzando le espressioni e le funzioni linguistiche come un manuale di conversazione, forniscono allo studente gli strumenti per padroneggiare la microlingua settoriale in forma sia parlata sia scritta. Nei primi quattro moduli ogni unità si chiude con una sezione grammaticale, con i relativi esercizi, che riprende e fissa le strutture grammaticali più importanti incontrate nei dialoghi o brani precedentemente presentati. Il testo contiene informazioni di grande interesse grazie ai vari documenti autentici forniti. Le attività si svolgono in situazioni del tutto simili a quelle che si presentano abitualmente durante la giornata lavorativa di chi lavora nel turismo. Gli argomenti proposti sono strutturati in modo chiaro e logico e abituano l’alunno ad affrontare prove oggettive di conoscenza e a sviluppare competenze comunicative e creatività con esercizi liberi, lavoro in coppia e di gruppo. Nella parte centrale del testo viene dato spazio alla funzione della scuola come centro di formazione all’attività lavorativa, in collegamento con il mondo delle imprese, anche attraverso gli stages e l’alternanza scuola-lavoro, considerandoli strumenti utili per agevolare le scelte professionali dei giovani al primo impiego e la conoscenza di potenziali collaboratori da parte delle aziende. Il “Cahier du professeur” fornisce le soluzioni degli esercizi proposti nel testo e prove strutturate relative agli argomenti affrontati nei moduli, utili per verifiche da somministrare in classe durante l’attività scolastica e per la preparazione dell’esame di qualifica di fine anno e degli esami di maturità. L’Alibrandi, inoltre, mette in evidenza che nel sito www.hoeplieditore/4422-1, le risorse on line del testo, sono fornite letture a integrazione degli argomenti affrontati nel libro di testo ed esercitazioni di vario tipo per la preparazione alle prove di verifiche. L’autrice, dopo l’indice generale degli argomenti affrontati, fornisce un elenco denominato “CD piste”, a cui gli alunni possono fare riferimento e scegliere i dialoghi da ascoltare, senza alcuna difficoltà, secondo il modulo, l’unità e l’esercizio con tanto di numero di pagina e relativa pista indicata. Di alcuni file è anche disponibile una versione modificabile per adattare le esercitazioni alle esigenze didattiche. Attualmente la professoressa Donatella Alibrandi è docente di Francese presso L’IIS Moncada di Lentini (Siracusa). Ha anche il patentino di guida turistica ed è consigliere nazionale della FITeL (Federazione Italiana tempo Libero) e referente della Sicilia Orientale, la Federazione si occupa dell’organizzazione del turismo sociale. Preziosi i suoi interventi visti recentemente a Brolo nel quadro delle attività dedicate alla formazione scolastica organizzati dalla “Yes” di Marinella Ricciardello tenutisi nella sala multimediale "Rita Atria". *giornalista
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Sport e benessere
MARATONAPRIMOMAGGIO “Lavoro in Corsa” organizzata dalla FITeL nella Capitale di Rossella Ronconi
E’
ormai noto che lo sport sociale è riconosciuto quale strumento d’inclusione sociale, prevenzione, educazione e socializzazione per tutti. Nonostante ciò, a causa di limiti legislativi e culturali che ancora permangono nel nostro Paese, l’accesso all’attività sportiva per molti è estremamente limitata. Tra i maggiori ostacoli che i cittadini, soprattutto in tempo di crisi, si trovano a dover fronteggiare, le difficoltà di accessibilità alle strutture sportive, l’assenza di requisiti necessari ad avere accesso ad uno sport in cerca della performance. In tale cornice, lo “sport per tutti”, tanto praticato nell’ambito dei CRAL, Associazioni e CRT, affiliati alla FITeL, che si basa sulle relazioni sociali ed individuali tra le persone piuttosto che sul talento e la prestazione, può essere strumento di stimolo per la partecipazione ad una cittadinanza attiva per migliorare il dialogo tra le persone e facilitare la socializzazione e l’inclusione sociale. E’ dall’analisi della situazione attuale e dalla consapevolezza che lo sport per tutti possa essere un utile strumento di crescita della società e del lavoro che nasce l’evento MARATONAPRIMOMAGGIO “Lavoro in Corsa” organizzato dalla FITeL Nazionale e Regionale Lazio con la collaborazione tecnica di Podistica Solidarietà. La maratonina, che anche quest’anno per la seconda edizione ha avuto il via in occasione della Festa del lavoro, dalla mitica location del “Concertone” CGIL, CISL e UIL, a Piazza San Giovanni in Roma, a sentire Luigi Pallotta ha dato materialità al primo appuntamento sportivo più partecipato nell’ambito del ventennale FITeL. Tra le finalità dell’iniziativa, quello di sensibilizzare il pubblico alla diffusione dello sport e ai valori positivi dello stesso, oltre a quella della prevenzione, di rafforzare la partecipazione all’attività sportiva ed accrescere la cultura del lavoro e per uno sport per tutti e “pulito” come dimensione della qualità della vita.
I Finalisti di questa 2^ edizione: Per il maschile: 1° Marchetti Francesco 2° Parisi Luca 3° Diano Alessandro Per il femminile: 1° Liberati Federica 2° Voigt Annalena 3° Altarozzi Cinzia
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Sport e benessere
Settimana azzurra di vela Intercral FITeL Club Velico Lucano dal 26 al 31 Agosto 2013 di R.R. Anche quest’estate appuntamento al mare in Basilicata per tutti gli appassionati degli sport nautici. Con il sostegno organizzativo della FITeL Nazionale e Regionale, dal 26 al 31 Agosto, si terrà la“Settimana azzurra di vela intercral”, presso il Club Velico Lucano a Policoro (Mt). Una manifestazione che si riferisce ad una particolare forma di turismo o vacanza dove la principale attività risulta essere "la navigazione" o semplicemente l’apprendimento alla cultura alla navigazione oltre alla ricerca di mete marine incontaminate e poco frequentare dal turismo di massa che sposa i valori della sostenibilità ambientale, dell’ospitalità, dell’empatia, della cortesia e della qualità, che da anni vede impegnata la FITeL e i CRAL, intesa come momento di forte ed effettiva integrazione fra sport, turismo sostenibile e comunità locale. Infatti, durante la settimana i partecipanti, siano essi atleti o ospiti accompagnatori, avranno a disposizione oltre alle gare ove si confronteranno secondo i valori di sana competizione, momenti di fruizione del territorio lucano con attività naturalistiche e culturali. E’ ormai noto che la Lucania, in questi ultimi anni, ha dimostrato di credere in un turismo integrato e sostenibile dove vengono valorizzate al massimo le ricchezze naturali e culturali gestite con competenza e passione direttamente dalla popolazione locale. In particolare è opportuno che l'attenzione si diriga sopratutto verso le fasce giovanili che già, in tante occasioni promosse anche dai CRAL, hanno dimostrato di accettare con entusiasmo la combinazione natura, cultura, sport che il “Club Velico Lucano” ha saputo coniugare. Oggi, più che mai, è importante che, pure l'offerta di svago sia costruita tenendo conto di solidi valori quali il rispetto dell'ambiente, la sostenibilità, il risparmio energetico, lo sport insieme solidale e competitivo. Un turismo che si basi prevalentemente su strutture “mostre” che impoveriscono l'ambiente ed isolino il turista dai contatti con la realtà locale; uno sport pieno di eccessi che escluda invece che integrare sono esperienze da non ripetere specie fra coloro che si rifanno ad organizzazioni sociali in cui la solidarietà e l'integrazione sono alla base di ogni attività.
A seguire il programma e le condizioni di partecipazione.
Per ulteriori informazioni Circolo Velico Lucano 0835-910097 – 335-1277907 – 335-1272338 c.velico@alice.it http://www.circolovelicolucano.it e/o FITeL Nazionale www.fitel.it
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Sport e benessere Programma e condizioni di partecipazione Le prenotazioni delle squadre e dei singoli atleti dovrebbero pervenire entro il mese di giugno per consentire all’organizzazione di predisporre in tempo tutte le necessarie procedure tecniche e logistiche. Imbarcazioni. Le imbarcazioni sono messe a disposizione dall’organizzazione. Le classi ammesse: -
derive per due persone; windsurf; Sun 2000 per gare di Match Racing; Imbarcazioni d’altura per un minimo di otto persone.
Regolamento Tutte le Regate si correranno applicando il Regolamento ISAF. L’organizzazione considerato che la manifestazione è prettamente amatoriale, si riserva di apportare eventuali modifiche alle Istruzioni di Regata che saranno consegnate ai partecipanti il giorno 26 agosto nel caso in cui ciò si rendesse necessario. Programma Base Lunedì 26 agosto – Arrivi dei partecipanti previsti fin dalla mattina. Durante la giornata presa di cognizione delle imbarcazioni ed eventuali uscite di prova. Martedì 27 agosto ore 9.00 – riunione presso il Campus per definire il calendario delle gare e sorteggiare le imbarcazioni. ore 12.00 – Cerimonia Ufficiale di apertura. Martedì pomeriggio, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato – regate secondo la seguente giornata tipo: ore 9.00 – raduno dei partecipanti sulla spiaggia davanti al Circolo velico. ore 10.00 – inizio della procedura per le partenze come da programma stabilito dal Comitato di Regata. ore 18.30 – termine delle regate (la durata massima prevista per ogni batteria è di 2 ore e 30 minuti). ore 20.00 – sorteggio delle imbarcazioni e delle batterie per la giornata successiva. Sabato sera – premiazione e festa di chiusura. Domenica – prima colazione e partenza. Durante la settimana è prevista una pausa delle gare per permettere anche ai partecipanti eventuali escursioni in località tipiche della zona. All’atto dell’iscrizione il partecipante deve essere in possesso della tessera FIV o del certificato di sana e robusta costituzione. Sistemazione logistica Presso il Circolo Velico Lucano (Policoro): varie sistemazioni in bungalow di legno tipo “Tukul” con servizi interni e armadietti per biancheria. Costi Partecipanti alle gare: 400 Euro + tessera verde FITeL (per assicurazione aggiuntiva obbligatoria) 7,50 Euro. La quota da diritto alla pensione completa, all’iscrizione a tutti i tipi di gare, all’uso delle imbarcazioni e di tutte le attrezzature del villaggio. Accompagnatore familiare: 350 Euro (pensione completa e uso di tutte le attrezzature del villaggio) Accompagnatore aggregato: 400 Euro (pensione completa e uso di tutte le attrezzature del villaggio). Escursioni Per gli ospiti accompagnatori potranno essere organizzate escursioni nei seguenti siti: Riserva “Bosco Pantano” – Parco Nazionale del Pollino – Musei e Parchi archeologici di Policoro e Metaponto.
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Sport e benessere
Roma - 68^ edizione del Gran Premio Liberazione di Ciclismo di R.R. La manifestazione ciclistica più longeva di Roma “Il Liberazione" è ormai diventata un vero e proprio campionato del mondo di primavera per gli Under 23. Quanto annunciato in conferenza stampa di presentazione dell’evento, tenutasi presso l'Aranciera di San Sisto alle Terme di Caracalla a Roma. La presentazione della 68^ edizione del Gran Premio Liberazione di Ciclismo, ha visto la presenza, oltre che di atleti, esponenti del settore e istituzioni anche della FITeL Nazionale con la partecipazione di Luigi Pallotta. Anche l’edizione di quest’anno ha visto la presenza di nazionali straniere e di squadre italiane per un totale di circa 200 atleti. La prestigiosa gara ciclistica per la categoria under 23 conferma il circuito tradizionale delle Terme di Caracalla a Roma, ma si è presentata, nella giornata del 25 aprile, anche con tre novità. Al fianco della storica corsa, una cronometro a inviti per cicloamatori e una pedalata cicloturistica. Il Mondiale di Primavera (com’è ormai definito nel panorama ciclistico), che ha portato a Roma corridori da tutte le nazioni, ha già ricevuto richieste d’iscrizione da 36 squadre tra i migliori club italiani e le rappresentative nazionali straniere. Per la prima volta, il circuito di Caracalla potrà essere percorso dalle 8 alle 9 dai cicloamatori di età compresa tra i 19 e i 65 anni: partecipazione limitata a solo 50 corridori che si cimenteranno in un’inedita prova contro il tempo lunga 4,5 chilometri con due giri del percorso esclusa la salita di Viale Giotto. L’altra novità più interessante è la ciclopasseggiata in contemporanea con la corsa degli under 23: i cicloturisti partiranno nel mezzo di viale delle Terme di Caracalla mentre i ragazzi nella strada laterale a fianco lo stadio Nando Martellini. Il percorso della pedalata turistica è disegnato nelle zone limitrofe a Caracalla con passaggio sull’Appia Antica, Porta San Sebastiano e le Mura Latine. L’organizzazione della cronometro e della cicloturistica, sotto l’egida del Centro Sportivo Italiano, è affidata alla Polisportiva Icaro di Enzo Martino. Come l’anno scorso – ma più dell’anno scorso – è stata poi riproposta l’area bambini, quest’anno con uno spazio più ampio. L’A.S. Roma Ciclismo ha infatti organizzato una gimkana promozionale aperta a bambini tesserati e non: gli istruttori della società giallorossa sono stati pronti a insegnare le prime pedalate a chi non sa andare in bicicletta. Con la società del presidente Lorenzo Baldesi, è stata confermata la presenza anche l’Asd Il Pirata direttamente da Sezze (Latina) guidata da Filippo Simeoni.
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Sport e benessere
Caso Balotelli. Quando alcuni “buu” pesano più degli altri. di Cristiano Morelli
Secondo tempo appena iniziato di Milan-Roma, l’arbitro sospende la partita perché dal settore ospiti provengono dei cori razzisti da parte dei tifosi della Roma verso il giocatore Mario Balotelli. Episodio unico della storia della tifoseria giallorossa che da Cafù ad Aldair fino a Juan non ne ha mai fatto un problema di colore di pelle, ma allora che cos’è che spinge molti tifosi italiani verso gli insulti a Balotelli? Un noto striscione della Sud recitava: “Non ti fischiamo perché sei di colore, ma perché sei un uomo senza onore”. E’ molto facile, quando si parla di Balotelli, confondere la sottile linea che c’è tra l’insulto alla persona perché ritenuta “una mela marcia” (cit. B.) e l’insulto alla persona perché di colore. Buona parte delle tifoserie d’Italia quando si ritrovano Balotelli come avversario lo fischiano perché lo ritengono uno sbruffone, uno che si sente un fenomeno ma che in realtà è ancora un eterno incompiuto, una figura che per certe versi assomiglia a livello caratteriale ad Antonio Cassano, che noi tutti ricordiamo per le sue “cassanate”. Con questo non voglio affermare che in Italia non esista la malattia del razzismo, che purtroppo affligge una piccola parte becera della nostra popolazione, ma vorrei far capire come su alcuni personaggi si cerchi di creare la notizia per dei fini puramente giornalistici. Personalmente non penso che nelle serie minori non accadano dei fenomeni come quelli dei “bu” razzisti, ma purtroppo c’è da affermare come del povero ragazzo di colore della serie C non importi nulla a nessuno, perché a livello mediatico non attira l’attenzione degli ascolti. L’anno scorso, inoltre, in occasione del derby di Roma, Juan fu preso di mira dalla tifoseria laziale con offese molto più pesanti e continue di quelle che hanno riguardato Balotelli, ma dell’accaduto non se parlò, se non per una sera e non ricordo la solidarietà di personaggi che si sentono chiamati in causa solo in alcuni casi. Penso che l’opinione pubblica dovrebbe essere più sincera nel saper distinguere gli episodi di razzismo da quelli semplicemente mediatici, e che l’esempio per sconfiggere il razzismo debba partire dai palazzi del potere, dove tutt’oggi il ministro di colore Kyenge deve subire delle accuse pesantissime che provengono dai suoi colleghi a cui non viene fatto nulla se non una semplice ramanzina. Se vogliamo sconfiggere il razzismo il mio consiglio è quello di partire dall’alto delle istituzioni che spesso ci hanno regalato degli episodi sgradevoli, e consiglio di pensare al calcio in un secondo momento, perché a tutti voglio ricordare che è pur sempre un gioco.
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Teatro
ULTIMI PREPARATIVI PER IL FESTIVAL DEL TEATRO SOCIALE “PROSCENIO AGGETTANTE” Dal 14 al 21 settembre 2013 nella suggestiva location del “Garden Club Toscana San Vincenzo” per festeggiare le 15 candeline di Giovanni Ciarlone
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pproda in Toscana l’evento Nazionale FITeL dedicato al Teatro Sociale, che quest’anno festeggia la sua quindicesima edizione. Cambia sede ma non intenti il Festival FITeL, tra i primi organizzati in Italia sul teatro amatoriale, per come è stato pensato e per la sua originalità di mettere a confronto e in competizione le migliori compagnie del settore. E quest’anno poi insieme ai 15 anni di “Proscenio Aggettante” si festeggiano le venti candeline della FITeL, la Federazione Italiana Tempo Libero, che l’ha visto nascere e crescere nel corso degli anni. In occasione del compleanno della FITeL parteciperanno all’evento tutti i protagonisti della Federazione che si sono susseguiti nelle cariche istituzionali nel corso di questi anni, ai quali verrà riservato ampio spazio all’interno della manifestazione. Al lavoro ormai da mesi, la giuria, preseduta dalla nota attrice ed insegnante di dizione e recitazione Fioretta Mari, sta portando a termine le selezioni delle compagnie concorrenti, scelte su tutto il territorio nazionale. Una selezione che richiede tempo e professionalità, per portare sul palcoscenico del Festival gli artisti più rappresentativi della scena amatoriale.
nella foto Giovanni Ciarlone (Presidenza FITeL) con Tiziana Foschi
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Teatro
Nato come una scommessa “Il Teatro Sociale FITeL” nel 2013 non solo compie quindici anni, ma si presenta sempre più come “l’evento” del settore. Mai come in questo momento storico si respira la difficoltà di trovare e mantenere un lavoro e mai come in questo particolare contesto la scena amatoriale, che si inserisce nei dopolavoro all’interno del disagio sociale e delle difficoltà quotidiane di ciascuno, riveste anche un ruolo terapeutico oltre che ludico. Atteso, conteso e ambito dalle compagnie dei Cral e dalle Associazioni aderenti alla FITeL, presente nelle varie realtà locali gestite dalla passione di chi fa del teatro non solo uno sfogo ma una motivazione concreta per affrontare il quotidiano, la manifestazione si sposta nell’esclusiva cornice della Toscana, il Garden Club Toscana S. Vincenzo, una vera e propria oasi che si affaccia sul Tirreno. Non solo il mare, le magnifiche spiagge e l’ospitalità quindi ma anche la cultura è al centro di S. Vincenzo, che quest’anno prolunga la sua stagione estiva con il Festival. Accanto al mare della costa livornese e all’esclusiva spiaggia, l’Hotel offre infatti un teatro coperto, location perfetta per le serate dell’evento. Luogo ideale per una vacanza all’insegna del mare, della gastronomia, del relax, il Garden Hotel ha sposato con entusiasmo il progetto del Festival, per offrire ai turisti e al pubblico locale l’occasione di conoscere da vicino i protagonisti della scena sociale e amatoriale. E anche le istituzioni locali, hanno trovato interessante il progetto della FITeL, mettendosi a disposizione con passione. Ultimate le selezioni, scelte le compagnie in gara, messa a punto la giuria, si possono accendere i riflettori sulla quindicesima edizione del “Teatro Sociale FITeL”. Grande è quindi l’attesa di pubblico e stampa per una vetrina nazionale ormai di richiamo. Il Festival premia infatti tutte le professionalità del teatro dall’interpretazione alla regia, dalla scrittura alla scenografia, basti pensare che nel 2012 ne sono stati assegnati ben sedici a ogni versante del palcoscenico amatoriale. A chiudere il Festival vi saranno personaggi del mondo dello spettacolo con una loro performance come Giancarlo Ratti (Ruggito del Coniglio) e Roberto Ciufoli e Tiziana Foschi (Premiata Ditta). Infine vi sarà il divertente spettacolo “Ben Hur”, scritto da Gianni Clementi con Paolo Triestino, Nicola Pistoia, Elisabetta De Vito e la regia di Nicola Pistoia che affronta il tema dell’immigrazione e del razzismo in modo nuovo e brillante, suscitando nel pubblico momenti di profonda riflessione, ma anche di grande ilarità.
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Teatro
“SOSPESI TRA TERRA E CIELO” Roma, 7 - 8 - 9 giugno al Teatro Antigone a cura della redazione Una nuova avventura per “Sospesi tra terra e cielo” di Stefania Mulè a Roma il 7 - 8 -9 giugno 2013 presso il Teatro Antigone, in Via Amerigo Vespucci, 48 . “Sospesi Tra Terra e Cielo” è uno spettacolo teatrale, supportato anche da video immagini e da musica dal vivo, che racconta la storia di Eluana Englaro e Piero Welby. Due persone di cui la cronaca ha molto parlato per le loro diverse vicende cliniche, scatenando in Italia un notevole dibattito sui temi legati alle questioni di fine vita. Propone un viaggio introspettivo, struggente, ironico e allo stesso tempo pieno di emozioni e ricco di spunti di riflessione su temi quali la libertà e il diritto di scegliere, che desidera portare alla luce i motivi delle loro scelte e rendere giustizia alle molte menzogne che continuano a veicolare sui loro drammi compresi quelli dei loro parenti. Un escamotage artistico per meglio conoscerli e raccontare chi realmente fossero Eluana e Piero: due persone comuni, con una vita quotidiana fatta di gioie, di dolori e di semplici cose vissute come ciascuno di noi unite da un profondo amore per la vita e dal medesimo concetto di libertà. Gli ospiti presenti saranno poi a disposizione del pubblico in sala per rispondere a domande e chiarimenti sulle due vicende Englaro e Welby . SCRITTO, DIRETTO e INTERPRETATO DA: STEFANIA MULE’ PIANO: DOMENICO NICITRA SAX SOPRANO: MARCELLO CINA’ Parteciperanno gli ospiti : MINA WELBY (moglie Piero Welby ) BEPPINO ENGLARO (papà di Eluana Englaro) DOTT. MARIO RICCIO (medico anestesista di Piero Welby) DOTT. AMATO DE MONTE (medico anestesista di Eluana Englaro) Moderano l'incontro: RAFFAELE CARCANO (Segretario UAAR ) ADELE ORIOLI (Responsabile Iniziative Giuridiche UAAR) CIANZIA VISCIANO (Coordinatore UAAR) Coordinamento: IVA BOLDRINI ( A.C. immaginARTE ) Spettacolo e format di Associazione Culturale immaginARTE COLLABORANO AL PROGETTO: UAAR Roma (Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalist) Tempesta Editore Associazione Per Eluana FITeL - Federazione Italiana Tempo Libero CGIL Nazionale - Nuovi Diritti UIL - di Roma e del Lazio Accademia Internazionale della Luce
PREVENDITA BIGLIETTI SU: EVENTBRITE http://www.eventbrite.it/event/6518642435/eorg Per informazioni e contatti con l'A.C. immaginARTE: Cell. 349/5615929 - 339/5374125 Email: immagin.arte@libero.it
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Cinema
“HITCHCOCK” Il rapporto di uomo con sua moglie di Francesca D’Emilio
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sce nelle sale “Hitchcock”, una rivisitazione del regista Sacha Gervasi, che tratta del rapporto del regista – ormai alla soglia dei sessant’anni - con la moglie Alma Reville e dell’ispirazione ricevuta dal romanzo di Robert Bloch del 1959, “Psycho”. Un genere nuovo ed innovativo per il regista che sconvolge le scelte adottate fino a quel momento dalla sua casa cinematografica (la Paramount), che lo vede quindi chiedere consiglio alla sua compagna di vita, sottolineando così il rapporto di coppia che è alla base dell’estro creativo di Hitchcock. Il film non tratta però del film Psycho o degli attori che vi preso parte ma incentra il suo obiettivo proprio sulla figura dell’artista come marito e come regista e nel compenetrarsi di questi due ruoli l’uno nell’altro. Potrebbe definirsi quasi un “film di coppia”, introspettivo e veritiero sul rapporto di coppia, grazie anche all’ottima interpretazione di attori quali Anthony Hopkins, nei panni del regista, ed Helen Mirren, in quelli di Alma Reville. Una coppia che, per anni, ha collaborato insieme nelle realizzazione di molte opere, lasciando però sempre nell’ombra la figura di Alma, surclassata dalle “muse bionde” che il regista poneva in primo piano. (Tippi Hedren – Grace Kelly – Ingrid Bergman) La pellicola mostra quindi le debolezze del regista stesso, debolezze che nel corso della sua vita non è riuscito a dipanare tranne nel momento in cui Alma è riuscita ad instaurare in lui quello stimolo collaborativo sia a livello creativo che affettivo. Una coppia che ruba la scena per tutta la durata della pellicola, ma che riesce a mostrare anche la storia che ispirò il grande capolavoro di Psycho, interpretato, nel film originale, da un formidabile Anthony Perkins.
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Cinema
FARSI TERRA IN AMAZZONIA di Loretta Masotti
Il film si apre con l’immagine di una luna argentea e, in sovrimpressione, l’ecografia di un feto: natura, vita, morte, appaiono come protagoniste di rilievo fin dalle prime sequenze. Dopo “Il vento fa il suo giro” in cui il tema della natura era dominante e “L’uomo che verrà”, sulla strage di Marzabotto attraverso gli occhi dei bambini, il regista bolognese Giorgio Diritti, che ha per lungo tempo collaborato con Pupi Avati, ritorna a parlarci del rapporto uomo-natura ambientando il suo ultimo film in Amazzonia. Augusta (una brava Jasmine Trinca già vista in “La meglio gioventù”) è una giovane trentenne che lascia l’Italia per il Brasile per intraprendere un viaggio necessario (“Un giorno senti che devi cambiare”) fuggendo dal dolore di una duplice perdita per trovare delle risposte alla sua ricerca di senso. Si tratta di un mutamento radicale di prospettiva: dal gelido Trentino all’assolata Amazzonia, dalla civiltà opulenta alle comunità di indios nelle favelas. Il percorso alla ricerca di sé passa attraverso tre fasi ben caratterizzate, forse in modo un po’ didascalico. In primo luogo Augusta segue una suora amica di famiglia in zona di missione. Ma l’evangelizzazione, la catechizzazione degli indios, vale a dire una certa ricerca religiosa, non soddisfano il suo impellente bisogno di risposte. “Perché la terra dia frutti devo dimenticarmi di Dio” scriverà nel suo diario. Non è un caso che la lettura che sta facendo sia “Attesa di Dio” della filosofa non convenzionale Simone Weil di cui è stato detto che ha convertito molti non cattolici, ha deconvertito molti cattolici. Farsi terra si traduce in un’immersione nel mondo delle favelas, integrandosi in una comunità, cercando di condividere tutta la vita dei nativi. E’ soprattutto un universo femminile che compare, fatto di complicità e tenerezza. Ma la morte di un bambino rinnova nella protagonista il dolore privato da cui tentava di riemergere. L’ultima scelta è la solitudine in un contatto esclusivo con la foresta, il fiume, la natura selvaggia amazzonica. Non sappiamo se riuscirà ad avere le risposte che cercava. Nel finale aperto del film Augusta riesce ad uscire dalla sua apatia giocando con un bambino sulla riva del fiume. Si succedono lunghi piani-sequenza; il silenzio ha la stessa rilevanza della musica e le immagini sono più eloquenti delle parole. “Un giorno devi andare” di Giorgio Diritti, 2013.
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Cinema
ARRIVANO I “CROODS” Un viaggio animato che esplora il rapporto genitori-figli di F.D. Film per i più piccini ma anche un film famigliare è “CROODS”. Si riparte dall’età della pietra, quando gli esseri umani vivevano nelle caverne per proteggersi dagli animali feroci e le tecnologie – anche quelle più basilari – erano inesistenti; quando cercare del cibo per sopravvivere significava rischiare la vita ogni giorno. Molte cose erano diverse da quelle che siamo abituati ad avere ai giorni nostri ma non l’adolescenza. Fin dalle popolazioni primitive giovani ragazze e ragazzi si trovano al momento epico di scontro con i propri genitori, cercando di mostrare la propria personalità, le proprie idee ed i propri sogni. Eep è la figlia maggiore piena di vitalità e curiosità verso il mondo esterno. Si potrebbe dire che vuole “vivere”, esplorando con i propri occhi e le proprie forze, il mondo dinanzi a lei. Incontrerà così Guy, affiancandosi a lui nel suo viaggio, rivoluzionando la propria esistenza ma anche quella dell’intera famiglia. Infatti, il capofamiglia ha la missione di tenere unito il proprio nucleo, compatto e indistinguibile. Ma ciò appunto comporta tutti quei problemi che derivano dal continuo stare insieme, creando effetti a catena – spesso – rovinosi. Ciò avviene non tanto per movimentare la commedia e fare divertire, ma soprattutto per parlare di legame e del senso della famiglia. Un film che si rivela quindi sentimentale ma spiritoso, tutto in chiave ovviamente positiva e leggera. Adolescenti coraggiosi e genitori apprensivi si trovano inoltre alle prese con le prime scoperte ed invenzioni verso il “domani” dove ogni rivelazione, appunto, viene vista come un’occasione per mettersi in gioco in un nuovo contesto, attraverso nuove esperienze. Un film per i più piccoli ma anche per i più grandicelli, che cerca di mostrare – con semplicità, leggerezza ed emotività – come i rapporti genitori-figli si tramandano da secoli. Un nuovo modo, animato, di mostrare nuovi punti di vista alle famiglie di oggi.
Film d'animazione del 2013 scritto e diretto da Kirk De Micco e Chris Sanders con protagonisti vocali Nicolas Cage, Ryan Reynolds, Emma Stone e Catherine Keener. Prodotto dalla DreamWorks Animation e distribuito dalla 20th Century Fox.
la locandina del film
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Musica
“CONCERTONE” DEL PRIMO MAGGIO di F.D.
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l mese di maggio è il mese del Concertone! Anche quest’anno il tradizionale concerto del Primo Maggio a San Giovanni – il più grande raduno musicale d’Europa promosso da CGIL, CISL e UIL - ha visto un susseguirsi di cantanti, ospiti e performer sul suo palco. Condotto da Geppi Cucciari, il palinsesto ha seguito una diretta televisiva di Rai 3 dalle 15 alle 19 e dalle 20 fino a mezzanotte. Il titolo scelto per questa edizione è stato "La musica per il nuovo mondo - Spazi, radici, frontiere" per creare un “nuovo mondo” fatto non da territori ma da spazi che la musica è in grado di sviluppare attraverso le proprie melodie. Guest Star Nicola Piovani, vincitore anche del Premio Oscar per le musiche di “La Vita è bella”. Il concertone ha visto il susseguirsi delle esibizioni “social movie”, un vero e proprio film. Protagonisti gli spettatori di Piazza San Giovanni che, attraverso un’applicazione per iPhone e Android creata ad hoc e scaricabile gratis, hanno avuto la possibilità di girare un personale contributo video di 15 secondi a racconto dell’esperienza. Il lungometraggio prenderà il nome di “One Million Eyes, Baby” a cura della regia di Stefano Vicario. Grandi nomi di importanza nazionale: Enzo Avitabile (sax), Boosta dei Subsonica (tastiere), Fabrizio Bosso (tromba), Stefano Di Battista (sax), Andrea Mariano dei negramaro (tastiere e sintetizzatori), Federico Poggipollini (chitarra) e Maurizio Solieri (chitarra). Una rivisitazione in chiave rock delle grandi opere di Lucio Dalla, Adriano Celentano, Francesco De Gregori e Lucio Battisti. Importanza poi è stata data alla musica emergente con il 1’M Festival: questo Festival nasce in difesa e a sostegno delle musica dal vivo, servendosi dello strumento innovativo e di larghissima diffusione che è la rete. Ancora una volta tantissimi giovani e meno giovani si sono trovati sotto le mura di San Giovanni per cantare insieme e passare una bella prima giornata primaverile all’insegna della musica e della solidarietà.
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Musica
Festival e Concorso Internazionale “George Enescu” - XXI Edizione Bucarest 1 - 28 settembre 2013 di Marta Romano Il Festival e Concorso Internazionale “George Enescu” 2013, in programma dall’1 al 28 settembre, ospiterà oltre 150 appuntamenti a Bucarest e in diverse cittadine romene d’interesse storico (Arad, Cluj, Iaşi, Sibiu, Timişoara, Bacau, Braşov e Oradea). A curarne la direzione artistica Ioan Holender. L’edizione 2013 accosta, in maniera originale, le opere del compositore romeno George Enescu a quelle di grandi autori di musica classica, quali Wagner, Verdi, Britten, Schönberg, Mahler, Beethoven. La produzione musicale di Enescu sarà interpretata da artisti e orchestre di fama internazionale come Concertgebouw Amsterdam, Staatskapelle Berlin, London Philharmonic, Münchener Philharmoniker, Royal Philharmonic London, Royal Stockholm Philharmonic or Academy Saint Martin in the Fields. Il livello artistico del cartellone 2013, valorizzando appieno la tradizione culturale della Romania, pone il Festival Enescu tra le manifestazioni musicali più importanti al mondo. Nell’ambito della prossima edizione si esibiranno artisti e formazioni apprezzati da pubblico e critica internazionali, figurano tra gli altri, i direttori d’orchestra Daniel Barenboim e Mariss Jansons, i pianisti Radu Lupu, Murray Perahia e Evgeny Kissin, i violinisti Pinchas Zukerman e Maxim Vengerov. Inoltre l’attore romeno di fama internazionale Marcel Iureş debutterà come narratore insieme al Coro e all’Orchestra Filarmonica George Enescu nella cantata “Gurre-Lieder” di Schönberg. Per la prima volta in Romania la Rundfunk Sinfonieorchester Berlin interpreterà il ciclo wagneriano “L’anello del Nibelungo” nel bicentenario della nascita del compositore tedesco. Altri “debutti” d’eccellenza al Festival Enescu saranno quelli rappresentati dalle formazioni Pittsburgh Symphony Orchestra, National Philharmonic Of Russia, Harmonius Chamber Orchestra-Osaka, Wiener Akademie, dall’attore americano John Malkovich e dalla Vortice Dance Company. Al contempo vi sarà il gradito ritorno di altre famose orchestre, a conferma del valore e del prestigio dell’Enescu Festival, quali Royal Concertgebouw Amsterdam, Staatskapelle Berlin, l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. I prezzi dei biglietti variano da 8 a 25 euro e quelli degli abbonamenti da 50 a 200 euro. Per informazioni e prenotazioni si può consultare il sito: www.festivalenescu.ro oppure contattare Artexim: tel +40 21 317 8081; artexim@rdslink.ro
Ufficio stampa per l’Italia Vivace comunicazione per la musica Marta Romano +39 3495856526 mromano.vivace@gmail.com
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Musica
RETE 100 PASSI Circolo musica e cultura di Danilo Sulis Era da tempo che pensavo si dovesse far ripartire il cammino iniziato da Peppino Impastato rimettendo in movimento le attività sospese. L’idea quasi provocatoria di riaprire la radio la lanciai nel 2007 al dibattito sulle radio libere in occasione della commemorazione del suo assassinio. La proposta destò un tal entusiasmo tra i presenti che mi fece capire che poteva non essere solo un sogno. Pur essendo un palermitano passavo molto tempo a Cinisi con Francesco e Peppino Impastato. Ancor prima della nascita di radio Aut, mi occupavo di organizzare gli eventi musicali del circolo musica e cultura, una fucina d’idee, di stimoli, di sogni ma anche di concretezza politica. Come musicista mi esibivo spesso in quella zona, ma il concerto che non scorderò mai per il suo valore simbolico ed emozionale fu quello che feci con il mio gruppo sui banchi dell’aula consiliare del comune di Cinisi occupato. L’entusiasmo era tale che sembrava dovessimo cambiare la realtà da lì a poco. In seguito, scimmiottando Woodstock, mi feci promotore del Raduno di Spiaggia Magaggiari, la spiaggia che ora compare sul logo di radio 100 passi, stand musica e tanta gente (gelosamente conservo ancora il manifesto originale). Trasmettevo già a Radio Pal, la prima radio libera palermitana e tra le prime in Italia, per questo registrai tutti i concerti e li trasmisi invitando Peppino in studio. Credo che quella esperienza lo entusiasmò particolarmente, perché pochi giorni dopo mi chiese se potevo trovargli un trasmettitore per aprire una radio anche nel suo paese. Aprire una radio in quel periodo non era cosa semplice, arroccati sulla collina di Baida a Palermo stavamo di vedetta alla finestra aspettando la visita delle forze dell’ordine che venivano sistematicamente a gettarci giù l’antenna, che però nel giro di mezza giornata ritornava nuovamente in piedi. Nonostante ciò, a causa di vuoti legislativi e di alcune sentenze favorevoli le radio nascevano quasi con la stessa frequenza dei siti internet d’oggi. La molteplicità dei gruppi e partiti facevano nascere conseguenzialmente anche le radio corrispondenti, a Palermo vicine ai movimenti giovanili c’erano: radio Pal, Radio 103 e radio Apache. Dalla fusione di queste nasceva Radio sud, un emittente che oggi potrei definire come la prima esperienza in Italia d’unità dei democratici. Erano giorni in cui in piazza ci si scontrava anche per piccole divergenze, eppure funzionò, dimostrando che, credo allora come oggi, insieme si può stare. E’ forte di quella esperienza che ho pensato di riprendere il percorso dando vita a Radio 100 passi. Tornando alla nostra storia, fu l’occasione di questa fusione che fece avanzare un trasmettitore che diedi a Peppino per la sua Radio Aut. Per l’evoluzione dei fatti, ancor oggi alterno orgoglio a rammarico. Il progetto 100 PASSI, è partito con una: “Petizione a sostegno dell’apertura di Radio 100 passi”, che ha raccolto oltre 10.000 firme tra le quali molte di nomi noti, il lavoro preparatorio è durato quasi due anni. A seguito degli incoraggiamenti ho fondato la Associazione di Promozione Sociale RETE 100 PASSI sin dalla nascita affiliata alla FITeL, della quale sono il presidente, e della quale è presidente onorario Giovanni Impastato, fratello di Peppino ora impegnato nella valorizzazione della sua memoria. Tra i soci fondatori anche Francesco Impastato, che con me e con “i compagni di Peppino” condivise le esperienze di quegli anni.
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Musica Nel frattempo, il ricordo dell’esperienza positiva di Radio Sud ed il desiderio di ritentare la costruzione di un mezzo che riunisse le forze sane, mi ha fatto venir voglia di rintracciare i vecchi fautori di quella emittente. Ritrovarsi dopo trent’anni, ognuno con il proprio bagaglio, familiare, politico, lavorativo è stata un’altra emozione, così come ritrovare in tutti, ormai cinquantenni o sessantenni, lo stesso entusiasmo di allora. Primo motto? Non piangersi addosso, per questo, nessuna retorica commemorazione delle vittime della mafia nel giorno del loro assassinio, ma un ricordo nel giorno della loro nascita; è il motivo per cui le trasmissioni sono iniziate il 5 gennaio, giorno di nascita di Peppino Impastato. E’ nata quindi RADIO 100 PASSI (www.radio100passi.net). I primi giorni di trasmissioni sono stati emanati da Casa Memoria, la casa dove Peppino Impastato è vissuto, oggi piccolo museo. Anche in quella occasione l’emozione è stata indescrivibile, visto che ho montato le attrezzature proprio sul tavolo del tinello dove con Peppino, e dopo con mamma Felicia, ci si soffermava spesso a chiacchierare. ll passo successivo, per motivi pratici, è stato quello di continuare le trasmissioni da Palermo, scegliendo d’insediarci in un quartiere a rischio, dove abbiamo purtroppo già subito nove atti intimidatori. Gli ultimi passi sono stati: - il completamento della rete informativa con la partenza della Web tv, su www.100passi.tv, tra poco anche sul digitale terrestre per la provincia di Palermo; - il quotidiano on line nazionale su www.100passi.info. Grandi firme del giornalismo scelgono di mettere insieme risorse e idee per costruire un progetto; - la creazione del portale internet da dove è possibile accedere a tutti i siti della rete, (www.rete100passi.it); - l'apertura del circolo U cuntu. Rete 100 passi vive esclusivamente di donazione e quote associative, tutta l'attività è svolta esclusivamente da volontari. Anche se spesso rischiamo la chiusura per i problemi economici siamo fieri d'aver raggiunto in pochi anni obbiettivi impensabili: Oltre 100.000 sono gli iscritti nelle nostre pagine dei social network; oltre 1000 sono i fan costantemente collegati a tutte le ore; Il 5 gennaio, giorno del compleanno di Peppino Impastato e della nascita della Radio, lo special non-stop radio e tv andato in onda dalle 8 alle 24 ha visto oltre 14.000.000 di contatti. Radio 100 passi ha ascoltatori in tutto il mondo con rilevanza in Germania, Australia, Spagna ed in America dove suscita particolare interesse e dove stanno nascendo contatti stabili. Gli articoli del giornale hanno migliaia di lettori con punte per singolo articolo di oltre 180.000 letture.
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Cultura
'Game Fair 2013': premiati i giornalisti sportivi tra i vincitori anche Rossella Ronconi con “Tempo Libero” a cura della redazione
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rande festa del giornalismo sportivo il 28 maggio ’13 a Roma, al Palazzo dell'informazione, per la cerimonia di assegnazione dei premi 'Game Fair Award 2013', iniziativa ideata da Rossana Tosti, giunta alla sua IV edizione, e promossa da Game Fair Italia. Professionisti 'naturalmente sportivi in punta di penna' è lo slogan scelto per questa edizione del premio, con l'intento di evidenziare il lavoro, ma anche la passione e il desiderio di comunicare di questi professionisti impegnati nell'informazione sportiva ma con un occhio attento anche alle problematiche dell’ambiente, del territorio e la natura.
Per le tv e le radio, premiati fra gli altri Fabrizio Failla (Rai), Filippo Corsini (Radio Rai, redazione sportiva) Antonietta Di Vizia (La notte di Radio Rai) e Bruno Modugno (Sky), Silvia Scotti (Radio Capital, redazione sportiva), Valentina Lo Russo (Radio Dimensione Suono, redazione sportiva). Per la stampa specializzata: Marco Ragatzu (rivista La Gazzetta della Cinofilia Venatoria, Rossella Ronconi (rivista Tempo Libero della FITeL), Valeria Bellagamba (rivista Caccia e tiro), Marco Ramanzini (rivista il cacciatore).
Un premio speciale, fra gli altri, è andato all'ex olimPer le agenzie di stampa il riconoscimento, fra gli pionico Daniele Masala, medaglia d’oro nel Pentathlon altri, è stato assegnato ad Alessandra Rotili della re- alle Olimpiadi di Los Angeles e ideatore della rivista dazione sportiva dell'Ansa. Fra gli altri premiati Giu- “Il Pentathlon moderno”, organo ufficiale dell'omoseppe Toti (Corriere della Sera), Mario Viggiani (Cor- nima federazione sportiva, e anche autore del libro riere dello sport), Raffaele Mignano (Gazzetta dello “Tutti gli sport” edito dall’Università di Cassino. Sport), Tiziano Carmellini (Il Tempo), Vincenzo Cerracchio (Il Messaggero) e Mattia Chiusano (La Repubblica).
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Cultura
ROMICS 2013 Il Festival del fumetto e dell'animazione di Roma di Francesca D’Emilio Dal 4 al 7 aprile si è svolto al Roma il la tredicesima edizione di Romics, evento capitolino dedicato a fumetti, animazione e videogiochi che si è tenuto, per la prima volta nella storia della manifestazione, in primavera. Un evento per tutti gli appassionati di fumetti, di videogiochi e giochi da tavolo con le carte. Ma non solo. Un evento anche per gli appassionati di cosplay ossia l’impersonificazione di personaggi della fantasia, attraverso costumi, parrucche e atteggiamenti. Tre padiglioni allestiti alla Fiera di Roma e un numero di presenze altissima, che rischia di mettere in ombra la manifestazione autunnale dell’anno scorso: decine di espositori all’insegna dell’ecletticità, tra stand di caramelle, banchetti di noodles, tori meccanici da luna park e una altissima percentuale di cos player. Romics è quindi così un evento multiforme, un carnevale nel quale trovano spazio sia le celebrazioni degli eroi dei fumetti dove quest’anno hanno spiccato Iron Man e Superman in vista delle imminenti uscite cinematografiche, sia le maratone di serie tv, conferenze ed incontri con autori ed esperti, stage di scherma medievale e molti LARP, ossia i giochi di ruolo dal vivo. È un po’ di tutto insomma: da una celebrazione della cultura pop a un luogo dove poter “incontrare” i vostri personaggi dei fumetti, fiabe e cartoni preferiti. Le persone accorrono a questo evento soprattutto per divertirsi e passare una giornata di festa diversa e particolare potendo mostrare quelle passioni che molto spesso devono essere contenute nella normalità della vita quotidiana. Il Romics è ancora un piccolo nato, non può ancora definirsi “l’evento” – come il Comi-Con di San Diego o il Lucca Comics italiano – ma pian piano si sta affermando sempre più, coinvolgendo masse sempre più affluenti di adolescenti, bambini, giovani e anche i più anziani, fan anche loro di fumetti e cartoni! La speranza è quindi che il Romics possa riuscire ad affermarsi con maggior forza non soltanto nel panorama italiano, ma anche in quello mondiale.
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Cultura
Nell'Anno europeo dei cittadini - 2013 l'Ue lancia un dibattito sugli investimenti sociali di Silvana Paruolo*
In un contesto, purtroppo, ancora caratterizzato da (solo) rigore, miopi egoismi nazionali, recessione – e crisi dei debiti sovrani - disoccupazione, soprattutto dei giovani, nuovi poveri ed esclusione sociale, e un andamento demografico che comporta anche un allungamento della vita e nuove sfide per i sistemi di protezione sociale, affitti e prezzi delle case a costi proibitivi, la Commissione europea riconosce che il welfare svolge almeno tre funzioni: investimento sociale, protezione sociale, e stabilizzazione dell'economia. Da qui, la sua recente presentazione del “Pacchetto sugli Investimenti sociali”, considerati “fondamentali per emergere dalla crisi più forti, più coesi, e più competitivi”. A quali diritti sociali si riferisce in questa sua Comunicazione? E le reazioni della Confederazione europea dei sindacati? E ancora, il 2013 è l'anno europeo dei cittadini. La cittadinanza europea integra la cittadinanza nazionale. Ma quali sono i diritti a questa connessa? E perché il 28 febbraio è la data dedicata alla parità retributiva? Questi i quesiti principali cui – qui - darò una risposta. Il pacchetto UE “Investimenti sociali” La Commissione europea - continuando un lavoro iniziato con la Piattaforma europea contro la povertà e l’esclusione sociale e dopo altre sue iniziative recenti (Occupazione, Occupazione Giovanile, il Libro bianco sulle pensioni) - ha appena adottato un “Pacchetto investimenti sociali” con cui invita gli Stati membri dell'Unione europea a porre in cima alle proprie priorità questo tipo di investimenti e la modernizzazione dei propri sistemi di protezione sociale, cioè “strategie di integrazione attiva più produttive e un uso più efficiente ed efficace delle risorse destinate al sociale”. “Investire oggi nel sociale, riconosce anche László Andor (Commissario per l’occupazione, gli affari sociali e l’integrazione), ci aiuta ad evitare che gli Stati membri sostengano costi finanziari e sociali molto più alti in futuro". Ma, in questo Pacchetto, a quali investimenti (e diritti) sociali ci si riferisce? La Commissione europea vi include “gli aiuti per evitare che le persone cadano nella povertà o perdano la propria casa”; gli “aiuti per l'adattamento delle persone” alle nuove sfide della società contemporanea (sfide quali cambiamenti demografici, un mercato del lavoro non inclusivo e disoccupati di lunga durata, “settore privato e terzo settore complementari agli sforzi pubblici”, necessità di investimenti in capitale umano dall'infanzia e lungo la vita, la dimensione di genere, ecc.). L'istruzione e la cura dei bambini, la prevenzione degli abbandoni scolastici, il lifelong learning, la formazione e assistenza nella ricerca di un posto di lavoro, aiuti per la casa, l' accessibilità a servizi di salute e aiuti agli anziani per potere vivere in modo indipendente: vengono tutti citati quali esempi di investimenti sociali. Il pacchetto – contributo importante al dibattito sulla dimensione sociale dell'Europa - si compone di una Comunicazione: “Per degli investimenti sociali a favore della crescita e della coesione” (quadro strategico di azioni concrete che, secondo la Commissione europea, andrebbero adottate dagli Stati membri ) e di una serie di orientamenti sull’impiego dei fondi UE.
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Cultura Questo pacchetto contiene: - una raccomandazione della Commissione: "Investire nell’infanzia: spezzare il circolo vizioso dello svantaggio" (comprendente un quadro integrato di interventi volti a migliorare la condizione dei bambini); - un documento di lavoro della Commissione su tendenze demografiche e sociali, e sul ruolo delle politiche sociali nel fornire risposte ai problemi sociali, economici e macroeconomici dell’UE; - un documento di lavoro della Commissione che segue la sua Raccomandazione del 2008 sull'inclusione attiva delle persone escluse dal mercato del lavoro; - la terza Relazione biennale sui Servizi sociali di interesse generale (che mira ad aiutare autorità pubbliche e stakeholder a capire - e attuare - la normativa UE riveduta in materia di servizi sociali); - un documento di lavoro della Commissione sull’assistenza di lungo periodo; - un documento di lavoro della Commissione su come affrontare il problema delle persone senza fissa dimora; - un documento di lavoro della Commissione sulla salute (che da una parte delinea strategie per migliorare l'efficienza e l’efficacia dei sistemi sanitari in un contesto di bilanci per la sanità pubblica sempre più contenuti e d'altra, vuole sottolineare che buone condizioni di salute possano contribuire a migliorare il capitale umano e l’inclusione sociale); - un documento di lavoro della Commissione sul Fondo Sociale Europeo. In sintesi, la Commissione europea raccomanda, a favore di efficienza ed efficacia, semplificazione e migliore “targeting” (capacità di meglio definire bersagli ed obiettivi), innovazione e sperimentazione sociale. I primi commenti della CES: Riferendosi al Pacchetto Ue sugli Investimenti sociali, la Ces lo considera di carattere restrittivo, pur dichiarandosi favorevole ad un approccio che mira all'organizzazione della governance dell'Unione e “per essere certi che Stati membri e UE siano veramente sulla stessa strada per giungere alla crescita, il progresso sociale e la coesione” all'attuazione degli obiettivi di Europa 2020, cui i partner sociali possono contribuire. L'Europa sociale, precisa la Ces, ha bisogno di veri investimenti per rilanciare crescita e occupazione e per garantire la coesione sociale. “Una strategia che propone solo un migliore uso di bilanci - sempre più ristretti - manca di ambizione. E porterà solo a più ineguaglianze (tra e all'interno degli Stati membri) e a maggiori conflitti sociali. Il 2013 potrebbe essere l'anno che segna un cambiamento nell'orientamento politico dell'Europa, ma l'Ue deve porre fine all'austerità e invertire le politiche macroeconomiche sbagliate che l'hanno rigettata nella recessione”. La CES, precisano i sindacati europei, “chiede nuovi Piani annuali d'investimento (su grande scala) equivalenti almeno all'1% del Pil europeo. Le proposte attuali del Quadro finanziario pluriennale rappresentano un passo indietro e sono totalmente insufficienti in rapporto ai nostri obiettivi. Basandosi sul Contratto sociale, la Ces continuerà a precisare la sua posizione e a promuovere le sue politiche nel quadro del dibattito sulla dimensione sociale dell'Ue e dell'Uem”. 2013: Anno europeo dei cittadini Nel 2014, andrà rieletto anche il Parlamento europeo e mai più di oggi, l'Unione europea avrebbe bisogno di cittadini informati, attivi e che considerino il futuro dell'Europa come il proprio futuro, se si è d'accordo sul fatto che (in un mondo caratterizzato da crisi, e una globalizzazione - troppe volte - sempre più selvaggia) servirebbe più Europa, e non meno Europa, anche per salvaguardare il modello sociale europeo, esso stesso chiaro segno di civiltà. Ad oggi, nell'Unione europea, ciascuna delle tre modalità di acquisizione di una cittadinanza - ius sanguinisi, ius soli, naturalizzazione - cambia da un paese all'altro dell'Unione. Comunque, i diritti dei cittadini sono elencati nella Carta dei diritti fondamentali; e il Trattato di Lisbona ha confermato e rafforzato la cittadinanza europea, in particolare, attraverso le nuove competenze conferite all'Unione in materia di giustizia e diritti fondamentali.
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La cittadinanza europea, che ha visto la luce nel 1993 con il trattato di Maastricht (e di cui si celebra quest'anno il 20° anniversario), integra la cittadinanza nazionale e a tutti i cittadini degli Stati membri conferisce una serie di diritti in più: di cui non sempre siamo consapevoli, tranne forse che per il diritto di circolare e soggiornare liberamente nel territorio degli stati membri. A oggi, grazie alla cittadinanza europea, il cittadino europeo: • può spostarsi e risiedere liberamente nell'UE; • può votare e candidarsi alle elezioni amministrative ed europee nello Stato membro in cui risiede; • può godere della tutela consolare delle autorità di un qualsiasi Stato membro se il suo paese non è rappresentato all'estero; • può presentare una petizione al Parlamento europeo su un argomento che rientra nel campo di azione dell'Unione europea, e che lo riguardi direttamente; • può rivolgersi al Mediatore europeo, nel caso in cui un'istituzione UE non rispetti i diritti fondamentali, le norme o i principi giuridici o i principi della buona amministrazione; • dal 2012, può partecipare, se sostenuta almeno da un milione di cittadini europei, ad un'iniziativa dei cittadini europei, cioè un invito alla Commissione europea affinché proponga un atto legislativo su questioni per cui l'Ue può legiferare. Nel corso del 2013 - Anno europeo dei cittadini - la Commissione pubblicherà una sua seconda relazione sulla cittadinanza dell'UE e terrà, in varie città d'Europa, una serie di incontri con i cittadini per ascoltarli e rispondere alle loro domande.
*giornalista
Per non dimenticare Aldo Moro di A.M. Sono passati trentacinque anni da quel 16 marzo 1978 quando la nazione fu caratterizzata dagli anni di Piombo e la fase più acuta fu rappresentata dalla strage di via Fani, quando due carabinieri a bordo dell’auto di Moro e i tre poliziotti della scorta furono barbaramente trucidati del commando delle brigate rosse che rapì il presidente della D.C. Aldo Moro. Il sequestro si concluse quando i rapitori fecero trovare il corpo di Moro, a Roma il 9 maggio, nel bagagliaio di una Renault 4 rossa parcheggiata in via Caetani - una traversa fra Piazza del Gesù, la sede della Democrazia Cristiana e via delle Botteghe Oscure - vicino la sede del Partito Comunista Italiano. Aldo Moro, uomo politico tra i fondatori della Democrazia Cristiana e suo rappresentante alla Costituente, ne divenne segretario (1959). Fu più volte ministro e come presidente del Consiglio guidò diversi governi di centro-sinistra (1963-68), promuovendo (1974-76) la strategia dell'attenzione verso il Partito Comunista. Nel 1978 fu poi rapito e ucciso dalle Brigate rosse. Presidente della FUCI (1939-43) e del Movimento laureati cattolici (1945-46), direttore della rivista “Studium”, fu uno dei fondatori della Democrazia Cristiana, che rappresentò alla Costituente (fece parte della Commissione dei 75) e alla Camera dei deputati in tutte le legislature.
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Fu professore di diritto penale all’Università di Bari (1948-64) e di istituzioni di diritto e procedura penale a Roma dal 1964. Sottosegretario agli Esteri nel quinto governo De Gasperi (1948-49), fu per più versi vicino alle posizioni di Giuseppe Dossetti. Presidente del gruppo parlamentare della DC (1953-55), ministro di Grazia e Giustizia nel governo Segni (luglio 1955 - maggio 1957), della Pubblica Istruzione nei governi Zoli e Fanfani (maggio 1957 - febbr. 1959), nel febbraio del 1959 fu eletto segretario della DC, in posizione di mediazione tra fanfaniani e dorotei. Moro guidò il partito attraverso la complessa crisi del centrismo all'apertura ai socialisti e al varo del centrosinistra, sulla prospettiva, evidenziata nel congresso democristiano di Napoli del 1962, dell'allargamento della maggioranza per un radicale rinnovamento delle condizioni di vita sociali, economiche e politiche della società italiana. Presidente del Consiglio dal dicembre 1963 al giugno 1968, fu a capo di tre successivi governi che videro lo stabilizzarsi della formula di centrosinistra ma anche il venir meno, con le crisi del 1964 e 1966, della sua carica rinnovatrice. Da allora e per diversi anni ricoprì prevalentemente la carica di Ministro degli Esteri in vari governi (agosto 1969 - luglio 1972, luglio 1973 - novembre 1974). Di nuovo presidente del Consiglio (novembre 1974 - luglio 1976), riprese la linea definita fin dal 1969 come "strategia dell'attenzione" verso il partito comunista, allora attestato sulla prospettiva del "compromesso storico" e presente in modo crescente nella vita politica e civile nazionale. Come presidente del consiglio nazionale della DC (dall'ottobre 1976) accentuò il ruolo di mediazione nella vita politica italiana durante l'esperienza del governo di solidarietà nazionale detto "della non sfiducia" (luglio 1976 - marzo 1978). Il giorno del varo del quarto governo Andreotti, che concludeva una lunga crisi politica con l'ingresso del PCI nella maggioranza (16 marzo 1978) Aldo Moro fu rapito a Roma, in via Fani, da un commando delle Brigate rosse che massacrò gli uomini della scorta. Di fronte al drammatico evento, cui seguì da parte delle BR la richiesta di rilascio di brigatisti prigionieri e di un riconoscimento politico, organi di stampa e mondo politico si divisero tra fautori e avversari della trattativa, con netta prevalenza dei secondi. Caddero nel vuoto autorevoli appelli alla clemenza (tra cui quelli del Papa e del Segretario Generale dell'ONU) e non risolutiva si dimostrò l'azione delle forze di polizia; il cadavere dello statista fu fatto rinvenire dalle BR il 9 maggio 1978 nel portabagagli di un'auto in via Caetani a Roma. Le opere di Moro sono raccolte in Scritti e discorsi (6 volumi, 1982-90); gli scritti del periodo del sequestro, ritrovati in un covo delle Brigate rosse a Milano, sono stati pubblicati nel 1991. Io ho avuto la fortuna non solo di conoscerlo, ma di poterlo incontrare nei viali dell’Università “La Sapienza” e frequentare la Chiesa di S. Maria della Scala in Trastevere dove era solito prendere Messa con un gruppo di Cattolici romani. Mi piace concludere questo breve ricordo con le parole che Paolo VI° pronunciò in occasione dei Funerali in Piazza S. Giovanni in Roma:”Era una persona di grande autorità,un uomo politico di molta importanza e di carattere buono e tranquillo. La sua uccisione premeditata, calcolata, compiuta di nascosta esenza pietà ha fatto inorridire la città, tutta Italia e ha commosso di sdegno e di pietà il mondo intero. Era un uomo buono e savio, incapace di fare del male ad alcuno; professore molto bravo ed uomo di politica e di governo, persona di grande valore, padre di famiglia esemplare e ciò che più conta era un uomo di ottimi sentimenti religiosi, sociali ed umani. Questo delitto ha scosso tutto il mondo delle persone oneste, tutta la società; è come una macchia di sangue, che disonora il nostro Paese”.
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M.A.D.RE. - Ecco una bellezza di Napoli che non si può non visitare Tra il 2000 e il 2005 una antica costruzione storica nel cuore della Napoli antica ritorna a risplendere e accoglie il Museo di Arte Contemporanea Donna Regina di Augusto Gallo Questo Museo sorge nel cuore storico di Napoli, a pochi metri, dal Museo Archeologico Nazionale e dall’Accademia di Belle Arti, lì dove si sviluppava l’antico quartiere di San Lorenzo. Il Museo è stato così chiamato riprendendo il nome dello storico stabile che lo ospita, il Palazzo Donnaregina, che sorge nei pressi del Monastero di S. Maria Donnaregina, fondato dagli Svevi nel XIII secolo modificato, nel 1325 dalla Regina Maria d’Ungheria, che era la moglie di moglie di Carlo II d’Angiò. Dell’antico complesso conventuale poco si è salvato dai rimaneggiamenti che si sono succeduti nel tempo fino ai nostri giorni. Il Ministero per i Beni Culturali e la Conferenza Unificata delle Regioni e degli Enti Locali nel marzo 2003, siglarono il Patto per l’Arte Contemporanea, volto a sostenere il patrimonio pubblico, deliberarono la creazione di una rete di centri d’eccellenza per la promozione dell’Arte Contemporanea. In ossequio a questo accordo , nel 2005 la Regione Campania acquista il Palazzo Donnaregina con fondi della Comunità Europea con la volontà di realizzare il primo Museo Regionale in Campania in grado di compararsi con gli altri musei con prestigio internazionale. Arriva il 10 giugno 2005 il M.A.D.RE apre i suoi spazi espositivi nelle sale del primo piano. Nel dicembre 2005, l’inaugurazione della collezione storica ospitata del secondo piano; poi nell’aprile 2006 la grande mostra antologica dedicata a Jannis Kounellis che segna l’apertura al pubblico delle sale del terzo piano che sono studiate per le esposizioni temporanee. All’interno della M.A.D.RE.,oltre alla parte espositiva, esiste un auditorium, una libreria, una biblioteca, laboratori didattici, un ristorante-caffetteria. L’area totale è di 7.200 mq, 2662 sono destinati alle esposizione. Per raggiungere il Museo si può usare la metro dalla stazione di Napoli Centrale scendendo alla fermata di Piazza Cavour. Si trova in via Settembrini n. 79. Telefono: 081.19313016
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FERRARA - PALAZZO DEI DIAMANTI Il pittore dello schermo di Aldo Savini
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ichelangelo Antonioni (Ferrara, 1912 – Roma 2007) dopo le giovanili esperienze teatrali e giornalistiche nel 1940 si trasferisce a Roma, dove frequenta per un semestre il Centro Sperimentale di Cinematografia e ottiene i primi incarichi di sceneggiatore e aiuto regista. Nell’immediato dopoguerra realizza documentari e nel 1950 il primo lungometraggio “Cronaca di un amore”, un dramma d'amore nell'ambiente dell'alta borghesia in cui rivela la presa di distanza dal cinema neorealista. I primi film non hanno successo, arriva soltanto sul finire degli anni Cinquanta con “Il Grido” e poi con la tetralogia esistenziale, o dei sentimenti, costituita dai capolavori “L’Avventura”, “La notte”, “L’eclisse” e “Deserto rosso”, interpretati da Monica Vitti, in cui affronta la crisi di una coppia per parlare di una profonda crisi sociale. Seguono i film stranieri: “Blow Up” girato a Londra, “Zabriskie Point” girato negli States, e “Professione reporter” girato nel deserto. Dopo un lungo silenzio nel 1980 gira “Il mistero di Oberwald”, il primo esempio di cinema elettronico: grazie al correttore di colori dipinge i fotogrammi, cambiando o togliendo colori in base all'effetto psicologico che vuole ottenere. Scrive racconti e dipinge perché ritiene che dipingere e scrivere non siano operazioni
estranee al cinema, ma anzi un "approfondimento dello sguardo”. Nel 1985 viene colpito da un ictus che lo priva della parola e lo costringe sulla sedia a rotelle. Aiutato, realizza documentari e nel 1994 “Al di là delle nuvole” con la collaborazione di Wim Wenders. Nel 1995 gli viene assegnato il Premio Oscar alla carriera. La mostra “Lo sguardo di Michelangelo. Antonioni e le arti” ne ripercorre la lunga carriera creativa, proponendo un suggestivo intreccio tra film, pittura, letteratura e fotografia, e accostando i suoi acquerelli delle “Montagne incantate” a capolavori di grandi artisti del secolo scorso, tra i quali Sironi, De Chirico, Pollock, Rothko, Burri, Vedova e Morandi. Il lineare percorso espositivo, che segue un andamento cronologico con approfondimenti tematici, si presenta come un racconto per immagini, suoni e parole, con oggetti e documenti riguardanti la vita, le passioni e il lavoro del regista. Ai brani di film e documentari si accompagnano le sceneggiature originali, le fotografie di scena, ma anche la biblioteca e la discoteca personali, insieme all’epistolario intrattenuto con amici e intellettuali, da Roland Barthes ad Umberto Eco, da Fellini a Morandi, da Tarkovsky a Sciascia.
Mostra: Lo sguardo di Michelangelo. Antonioni e le arti Sede: Ferrara, Palazzo dei Diamanti Periodo: 10 marzo – 9 giugno Orario: il lunedì dalle 14 alle 19; da martedì a domenica dalle 10 alle 19 Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8.50, scuole euro 4.
Michelangelo Antonioni sul set di “Zabriskie Point”
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CHIETI - PALAZZO DE’ MAYO La visione della condizione umana di A.S. Francis Bacon (Dublino, 1909 – Madrid, 1992) ha profondamente segnato la storia dell’arte del Novecento. La sua prima opera, esposta nel 1933, aveva come soggetto la Crocifissione, considerata dall’artista un simbolo di crudeltà, “un atto di comportamento dell’uomo”. Immediatamente quelle sue contorte e mostruose figure tra l’umano e il bestiale, nella disposizione tipica del trittico, con un’immagine centrale e due laterali che guardano verso il centro, diventano l’emblema di ogni atrocità, dolore e solitudine della condizione umana, perennemente segnata dalla violenza. Le 54 opere grafiche, realizzate tra il 1966 e il 1991, appartenenti a una collezione milanese, esposte in mostra spalancano uno sguardo sulla poetica di Bacon che avrebbe voluto che i suoi quadri “apparissero come se un essere umano fosse passato su di essi, lasciando una scia di umana presenza e tracce mnemoniche di eventi passati”. I suoi soggetti sono sempre ambientati in uno spazio teatrale, claustrofobico, magari su nudi tavolati o davanti a quinte, schiacciati da una invisibile pressione dello spazio che li circonda, come nella rivisitazione dell’Innocenzo X di Vélazquez e dell’Autoritratto di Van Gogh, ma anche nella serie delle tauromachie, negli studi dei corpi umani nella loro progressiva dissoluzione, negli autoritratti e nei ritratti di amici e di persone colte negli atti quotidiani. Queste opere, tratte da dipinti e realizzate con le tecniche della litografia e dell’acquaforte-acquatinta, svelano la sua idea della rappresentazione, in termini di una figurazione e di un realismo tragico che tra gli anni Cinquanta e i primi anni Sessanta ha influenzato la cosiddetta “nuova figurazione”. Le fonti d’ispirazione rimandano alla storia dell’arte, da Cimabue ai futuristi per la loro rappresentazione del movimento, alle fotografie di corpi in tensione di pugili e di atleti, alle fotografie mediche, con particolare riferimento a quelle che mostrano le malattie della pelle, alle immagini delle posizioni dei corpi nei manuali di radiografia, a fotogrammi de La corazzata Potëmkin di Ejzenstein, ma anche alla letteratura, dalla tragedia greca alle poesie di Yeats.
Mostra: FRANCIS BACON. La visione della condizione umana Sede: Chieti, Palazzo de’ Mayo, S.E.T. (Corso Marrucino, 121) Periodo: 9 marzo – 5 maggio Orario: dal martedì al venerdì 10 – 13, sabato e domenica 10 – 13/ 16 – 20. Lunedì chiuso. Ingresso: gratuito Catalogo: Allemandi
nell’immagine “Ritratto di Michel Leiris” di F. Bacon
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MILANO - PARIS IN LIBERTE’ Scatti di una Parigi cittadina di F.D. Allo spazio Oberdan, dal 20 febbraio al 5 maggio Robert Doisneau racconta, attraverso più di 200 fotografie, la Ville Lumière attraverso uno sguardo realistico ed intimistico che documenta la vita giornaliera degli abitanti della città dell’amore. L’innegabile magia di Parigi e dei suoi abitanti viene così immortalata dalla macchina fotografica del grande artista che, percorrendo le periferie della città, riesce a carpire tutti quei piccoli segreti che l’uomo inconsapevole, non sa di trasmettere. Viene così mostrata una Parigi umana, generosa e sublime ma che mostra anche la sincerità e la schiettezza del quotidiano. Qualche volta è pura realtà istantanea. Qualche volta Doisneau reinventa cogliendo “attimi” nei quali ciascuno riesce a riconoscersi.
Donne, uomini, bambini, innamorati, animali e tutto ciò che riguarda il loro modo di vivere è l’essenza che il fotografo ha cercato di catturare in questa mostra di più di 200 fotografie originali, scattate fra il 1934 ed il 1991. La mostra si compone di scatti raggruppati per tematica dai soggetti a lui più cari e componendo una vasta rassegna antologica che conduce il visitatore lungo una “passeggiata” per i giardini di Parigi, attraverso la Senna, camminando per il centro e per la periferia, per finire poi nei bistrot, negli atelier di moda e nelle gallerie d’arte della città. Vi sembrerà di incontrare realmente la giovane coppia del “Bacio dell’Hotel de Ville”, colta in un appassionato abbraccio di fronte al municipio cittadino.
nell’immagine: Robert Doisneau -“Bacio dell’Hotel de Ville”
Orari: martedì e giovedì h 10 – 22; mercoledì, venerdì, sabato, domenica h 10 – 19.30; lunedì chiuso Bigliett: € 9,00 intero € 7,50 ridotto, minori di 18 e maggiori di 65 anni, minori da 6 a 18 anni, studenti fino a 25 anni, gruppi di almeno 15 persone, titolari di apposite convenzioni e coupon € 3,50 ridotto speciale scuole Informazioni e prenotazioni: Civita, tel. 02.4335.3522; servizi@civita.it Informazioni al pubblico: Provincia di Milano/Spazio Oberdan, tel. 02 7740.6302/6381 www.provincia.milano.it/cultura
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NONANTOLA (MO) Museo Benedettino e Diocesano d’Arte Sacra Ricordo e speranza di A.S. Una selezione di opere salvate dalle chiese dell’Arcidiocesi di Modena-Nonantola danneggiate dal sisma del maggio dello scorso anno compongono la mostra “L’arte nell'epicentro. Da Guercino a Malatesta. Opere salvate nell'Emilia ferita dal terremoto”. Sono esposti capolavori tra il XV e il XIX secolo, tra cui dipinti di Guercino, Scarsellino, Giuseppe Maria Crespi, Simone Cantarini, Caula ed Adeodato Malatesta, accanto ad antiche sculture lignee e in terracotta, reliquiari, argenti e scagliole. Parte delle opere proviene del Museo Diocesano di Carpi, ospitato a Nonantola dopo che le scosse hanno reso inagibile la sua sede. Oltre all’aspetto artistico e culturale la mostra intende sottolineare quello affettivo riguardante la sensibilità della gente delle comunità che per tanti secoli hanno conservato e venerato queste opere di fede e d’arte. E per lanciare uno sguardo più ampio su quanto è capitato a questa parte della provincia modenese tra Finale Emilia, San Felice sul Panaro, Medolla e Cavezzo, la mostra propone una suggestiva galleria fotografica che documenta in modo diretto la grave distruzione causata dal sisma. La pubblicazione che accompagna la mostra non intende essere un semplice catalogo ma una memoria storica di quanto è accaduto. La prima parte, dedicata alla cronaca e alle immagini fotografiche, evidenzia le ferite, purtroppo ancora aperte, ma anche gli aspetti positivi di quegli eventi, cioè l’ampia solidarietà che ha mobilitato tante persone in gesti grandi e piccoli, l’impegno delle istituzioni e degli enti che a vario titolo hanno dato il loro contributo, la forza d’animo e la dignità di una popolazione in ginocchio che non si arrende. La seconda parte racchiude una descrizione storica delle chiese colpite dal terremoto, mostrandone immagini sia precedenti che successive, a cui seguono le schede delle opere esposte. La terza parte contiene una presentazione del Museo Diocesano e della Diocesi di Carpi, con le schede delle opere provenienti da quel territorio ed ospitate in segno di fratellanza tra Chiese sorelle nel Museo Benedettino e Diocesano d’Arte Sacra di Nonantola.
Mostra: L’arte nell'epicentro. Da Guercino a Malatesta. Opere salvate nell'Emilia ferita dal terremoto Sede: Museo Benedettino e Diocesano d’Arte Sacra, Nonantola (via Marconi, 3) Periodo: 16 marzo 2013 – 16 marzo 2014 Orario: da martedì a venerdì: 9 – 12.30, sabato: 9 – 12.30 / 15 – 18.30, domenica: 15 – 18.30 Ingresso: intero euro 5, ridotto euro 3 Info: 059 549025
nell’immagine: Giuseppe Maria Crespi -“Transito di San Giuseppe”
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FOLIGNO, CIAC Emozioni, passione e mania di grandezza di A.S. Julian Schnabel, nato a Brooklyn nel 1951, di origine ebraica, è l’esponente di maggior rilievo del neoespressionismo d’oltre oceano che risente delle influenze europee e della Transavanguardia italiana. La sua è una pittura "selvaggia" e gestuale, caratterizzata dalla brutalità e dall’immediatezza del tratto: non stende il colore in modo tradizionale ma lo spalma con le mani su supporti di recupero generalmente di dimensioni gigantesche, come tele cerate, fondali del teatro giapponese kabuki, rivestimenti di pavimenti di ring da pugilato, vele, tappeti e teloni. Spesso interviene con scritte insolenti, a volte ovvie oppure fulminanti, sovrapposte ad oggetti rinvenuti, usati, esposti alle intemperie, tutti "con una loro storia". Schnabel, che vive e lavora a New York, è in linea con l’orizzonte culturale dell’eclettismo della grande mela, azzera storia e geografia mescolando allusioni letterarie e riferimenti musicali. Nel 1995 ha realizzato un film sull’amico pittore di Brooklyn Jean Michel Basquiat, il primo artista nero della
Street Art, scomparso a soli 28 anni, e nel 1999 ha diretto “Prima che sia notte” sulla vita dello scultore cubano esiliato Reinaldo Arenas. Al Centro Italiano Arte Contemporanea di Foligno, un cubo compatto di cemento completamente rivestito di acciaio corten, risultato di un coraggioso intervento architettonico che ha consentito il recupero nel cuore del centro storico di un fatiscente edificio dove esisteva una latteria, danneggiato dal terremoto del 1997 e dismesso da molti anni, sono esposti quattordici lavori di grandi dimensioni che esemplificano il suo lavoro dal 1985 fino al 2008. Otto opere appartengono al gallerista Gian Enzo Sperone, le altre sei a un collezionista milanese, tra queste l'opera-capolavoro JMB realizzata dopo il tragico suicidio dell'amico Basquiat, che rappresenta il culmine del suo linguaggio espressivo, dove la tensione spirituale, l’emozione, la visionarietà e la passione trasfigurano il ricordo di una vita spezzata nel tragico fluire della vita quotidiana. nell’immagine: J.Schnabel - “Adieu”
Mostra: Julian Schnabel Sede: CIAC, Foligno, Via del Campanile, 13 Periodo: 20 aprile – 23 giugno Orario: venerdì, sabato e domenica 10 – 13 e 15.30 – 19 Ingresso: gratuito Info: 0742 357035 – 0742 621022
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ROMA - PALAZZO SCIARRA Arte al femminile di A.S. La mostra dedicata a Louise Berliawsky Nevelson (Pereyaslav-Kiev, 1899 – New York, 1988) con oltre 70 opere intende evidenziare il contributo che la scultrice americana di origine russa, emigrata con la famiglia negli U.S.A nel 1905, a Rockland nel Maine, ha dato allo sviluppo dell’arte americana, e non solo, del secolo scorso. In questo contesto la sua opera occupa un posto di particolare rilievo, situandosi tra quelle esperienze che, dopo le avanguardie storiche del Futurismo e del Dada, hanno fatto uso assiduo del recupero di oggetti e materiali eterogenei nella composizione delle opere. La pratica dell’assemblage era stata sperimentata da Picasso, Duchamp, Schwitters e altri scultori ai quali la giovane artista ha fatto riferimento sin dagli esordi della sua attività creativa. Il percorso espositivo prende avvio da disegni e terrecotte degli anni Trenta, poi attraverso le sculture si arriva agli assemblage in legno dipinto degli anni Cinquanta e ai capolavori della piena maturità degli anni Ottanta. Le opere provengono da importanti collezioni di istituzioni nazionali e internazionali, tra cui la Fondazione Marconi e la Louise Nevelson Foundation, il Louisiana Museum of Modern Art di Humlebaekin in Danimarca, il Centre national des arts plastiques in Francia e la Pace Gallery di New York. Il percorso è arricchito da foto originali e riproduzioni di importanti fotografi, come Pedro E. Guerrero e Robert Mapplethorpe, che hanno ritratto l’artista nel suo studio. Con la mostra dedicata a Louise Nevelson il Museo Fondazione Roma conferma l’impegno per la diffusione della cultura artistica internazionale e, in particolare, per la conoscenza di personalità femminili che hanno inciso in modo significativo sull’arte contemporanea, impegno iniziato con le esposizioni dedicate a Niki de Saint Phalle e Georgia O’Keeffe, e che, dopo la Nevelson, prevede per la seconda metà del 2013 la mostra di Barbara Hepworth.
Mostra: Louise Nevelson Sede: Roma Palazzo Sciarpa (Via M. Minghetti, 17) Periodo: 16 aprile – 21 luglio Orario: tutti i giorni 10 – 20 Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8, studenti euro 4,50 Catalogo: Skira
nell’immagine: L. Nevelson “Dark Sound”
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CASERTA APPARTAMENTI STORICI DELLA REGGIA Scenografie e opere d’arte a confronto di A.S. La mostra “MeMus – Terrae Motus”, organizzata dalla Soprintendenza in collaborazione con MeMus (Museo e Archivio Storico del Teatro di San Carlo) e Civita, intende far dialogare per la prima volta la mostra “Arte all'Opera, Opera ad Arte”, che il primo ottobre 2011 ha inaugurato il MeMus, con la collezione Terrae Motus, ripresa dalla storica esposizione del 1984 a Ercolano, poi trasferita nel1987 a Parigi, comprendente opere che avevano come tema proprio il terremoto, legata alla Reggia fin dal 1992 per volontà del collezionista napoletano Lucio Amelio. Opere di Kiefer, Ontani, Paladino, Paolini e Rauschenberg si affiancano a scenografie e apparati realizzati dagli stessi artisti per la messa in scena di rappresentazioni al Teatro di San Carlo. Così West Go Ho (1986) di Robert Rauschenberg dialoga con i “neapolitan gluts” realizzati dall’artista americano da poco scomparso per “Lateral Pass” di Trisha Brown (San Carlo, stagione 1986-1987); le invenzioni di Luigi Ontani per “Garibaldi en Sicile” di Marcello Panni (stagione 2004 – 2005) si misurano con l’opera casertana Fofo non ha fifa (1986); l’olio e terracotta su tela di Anselm Kiefer Et la terre tremble ancore (1982) si confronta con i costumi e le scene realizzati per “Elektra” di Strauss (stagione 2003 – 2004); Re Uccisi dal decadere della forza (1981) di Mimmo Paladino “parla” alle scenografie realizzate per il “Tancredi” di Gioacchino Rossini, rappresentato al Lirico di Napoli nel 2002 per la regia di Toni Servillo. Infine, quanto ideato da Giulio Paolini per i titoli wagneriani “Die Walküre” (stagione 2004 – 2005) e “Parsifal” (stagione 2007 – 2008) si raffronta con due opere dello stesso artista presenti nella collezione casertana: un intellettualistico Senza titolo (1966) e L’altra figura (1986), un’istallazione di gusto decisamente neoclassico. La mostra ospita, inoltre, le foto di scena di Luciano Romano, artista napoletano che dal 1985 segue le produzioni del Teatro di San Carlo, insieme ad una selezione di immagini video tratte da Elektra, Die Walküre e Tancredi, realizzate da Studio Azzurro.
Mostra: MeMus – Terrae Motus Sede: Caserta, Palazzo Reale, appartamenti storici Periodo: 28 marzo – 3 giugno Orario: 8.30 – 19.30. Chiuso il martedì Ingresso: appartamenti storici+parco+mostra 12 euro; appartamenti storici + mostra 9 euro Info: tel 0823 448084; www.reggiadicaserta.beniculturali.it
nell’immagine: A.Kiefer -”Et la terre tremble encore”
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ROVIGO - PALAZZO ROVERELLA Arte e Affari di A.S. Adolphe Goupil (1806-1893) insieme al mercante tedesco Henry Rittner (1802-1840) fonda nel 1829 la Maison Goupil che avvia un’attività mercantile trattando esclusivamente incisioni e litografie tratte da capolavori d’arte antica e da opere contemporanee selezionate al Salon parigino. Il favore degli ambienti aristocratici e soprattutto della borghesia in forte ascesa sociale fu immediato, tanto che i ricavi delle vendite passarono dai 140.000 franchi del 1848 a 569.000 nel 1854. Vennero aperte sedi a Londra, New York, L’Aja, Berlino, Vienna e Bruxelles e l’attività si ampliò con la vendita di opere d’arte originali, diventando punto di riferimento internazionale per collezionisti e mercanti d’arte. La Maison Goupil fece contratti di esclusiva con pittori di diversa provenienza e formazione, francesi, italiani, spagnoli, ungheresi, che, rispondendo alle esigenze del mercato, dipingevano scene di vita quotidiana e di genere, ambientate in eleganti interni o in ombrosi giardini, scene in costume, pompeiano o settecentesco, vedute urbane e paesaggi animati. Al successo degli artisti contribuirono le riproduzioni delle loro opere perchè venivano riprodotte con diverse tecniche e formati, incisione, fotopittura dall'originale, fotografia, fotoincisione, in modo da raggiungere la più ampia base di clienti con un prodotto di alta qualità e a basso costo. Molti gli artisti italiani, trasferitisi a Parigi, lavorarono per la Galleria e la loro presenza costituisce il tema della mostra “Il successo Italiano a Parigi negli anni dell’Impressionismo: la Mason Goupil”. Prende le mosse da Giuseppe De Nittis che, giunto a Parigi per la prima volta nel 1867, fu un vero caposcuola ed apripista, non solo per qualità dei dipinti realizzati in Francia, ma anche per la capacità di creare e mantenere una fitta rete di rapporti, relazioni, committenze, che permisero a molti altri artisti italiani di arrivare nella capitale francese ed inserirsi nel suo tessuto artistico e collezionistico. Tra questi, le cui opere sono esposte in mostra, Alberto Pasini, Giovanni Boldini, Francesco Paolo Michetti, Raffaello Sorbi, Antonio Mancini, Rubens Santoro Alceste Campriani, , Domenico Morelli, Edoardo Tofano, Giacomo Di Chirico, Vittorio Matteo Corcos, Teofilo Patini, Attilio Simonetti.
Mostra:Il successo Italiano a Parigi negli anni dell’Impressionismo: la Mason Goupil Sede: Palazzo Roverella, Rovigo Periodo: 23 febbraio – 23 giugno 2013 Orario: 9 – 19; sabato e festivi 9 – 20. Chiuso i lunedì non festivi Ingresso: intero euro 9, ridotto euro 7, ragazzi euro 5 Catalogo: Silvana Editoriale
nell’immagine: V. Corcos - “Le istitutrici ai Campi Elisi”
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SIENA - DUOMO La Porta del cielo di A. S. Dopo lunghi restauri che prima hanno interessato la cripta e poi la sommità del Duomo, splendido esempio di arte romanico gotica, è stato aperto un camminamento nel sottotetto a quota 16 metri a cui si accede percorrendo 79 gradini della scala a chiocciola che si trova all’interno di una delle due imponenti torri della facciata. In questi ambienti hanno avuto accesso solo le maestranze dirette dai grandi architetti che hanno lasciato tracce di progetti sui muri ed erano un deposito dove si tenevano solo i materiali e gli attrezzi di costruzione e di manutenzione, carrucole scalpelli, cariole, corde, tegole, blocchi di marmo che, recuperati, sono esposti in una piccola mostra che offre la possibilità di vedere come funzionava un cantiere nel 1300. La salita verso la “porta del cielo” consente una passeggiata "aerea" nel Duomo
Mostra: Il San Giovanni Battista di Caravaggio Siena, Cripta sotto il Duomo Periodo: 16 aprile – 18 agosto 2013 Orario: tutti i giorni dalle 10.30 alle 19 Ingresso: intero euro 8, ridotto euro 5, scuole euro 3 (Opa Si Pass All Inclusive – ingresso in tutte le sedi del Complesso ed all’esposizione temporanea euro 12) all’altezza delle volte stellate della navata. É uno straordinario punto di osservazione unico e irripetibile sia verso l’interno con la magnifica cupola, il pavimento dalle tarsie tratteggiate su lastre di marmi colorati e le vetrate multicolore, che verso l’esterno sulla vista panoramica della città e della campagna circostante fino all’Appennino. La visita è rigorosamente per gruppi di 17 con guida e accompagnatori su prenotazione al n. 0577286300. Contemporaneamente, nella Cripta è esposto il “San Giovanni Battista” di Caravaggio, proveniente dalla Pinacoteca Capitolina di Roma dove si trova dal 1750. Una mostra con una sola opera, ma un capolavoro di straordinaria bellezza, in cui Caravaggio raggiunge una perfetta compenetrazione tra naturalismo pittorico e sentimento religioso.
nell’immagine: Caravaggio “San Giovanni Battista”
nelle immagini: Interno della Cattedrale visto dall’alto
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REGGIO EMILIA - PALAZZO MAGNANI La malavita della metropoli americana in bianco e nero di A. S. Weegee (1899-1968), fotoreporter freelance, nel decennio tra il 1935 e il 1946 è stato forse la figura più originale e intraprendente nel panorama della fotografia americana. La mostra “WEEGEE. Murder Is My Business”, riprendendo il titolo della storica esposizione del 1941, con oltre 100 fotografie originali in bianco e nero illuminate dal flash tra le più famose e rappresentative, intensamente drammatiche e a volte sensazionalistiche, indica chiaramente come la poetica e i soggetti del fotografo siano la violenza e il caos urbano della metropoli americana. Weegee cerca immagini uniche di eventi in grado da far notizia per poi distribuirle velocemente a quotidiani e alle agenzie di stampa. Sintonizzandosi sulle frequenze della polizia veniva a conoscenza attraverso la radio di disastrosi incidenti stradali, devastanti incendi di caseggiati popolari e soprattutto omicidi della malavita, da lui preferiti perchè erano i più facili da fotografare in quanto i soggetti non si muovevano e non si agitavano. Lavorava quasi sempre di notte e si precipitava rapidamente sul posto per studiare con attenzione ogni scena e trovare l’angolazione migliore. La carriera fotografica di Weegee, che aveva anche stretto amicizia con criminali di alto livello come Bugsy Siegel, Lucky Luciano e Legs Diamond, nel corso degli anni Trenta ha coinciso con il periodo culminante della Murder Inc., la gang ebrea di Brownsville che forniva sicari a pagamento al Syndacate, l’associazione newyorkese di boss della malavita per lo più italiani che fu protagonista di un’escalation del numero di omicidi di gangster e di potenziali informatori.
Mostra: WEEGEE. Murder Is My Business Sede: Palazzo Magnani, Reggio Emilia (via Garibaldi) Periodo: 3 maggio – 14 luglio Orario: fino al 23 giugno: da martedì a venerdì 10 – 13 e 15.30 – 19; sabato e festivi 10 – 19. Dal 25 giugno al 14 luglio: tutti i giorni 16 – 23. Chiuso lunedì. Ingresso: intero euro 7, ridotto euro 5, studenti euro 4.
nell’immagine: Weegee - “Anthony Esposito accused “Cop Killer”
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1° Festival dei Gruppi di Folkore di Francesco Fragale
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l C.R.T. Cilento e l’A.P.S. Notte d’incanto affiliati FITeL per coinvolgere le associazioni, i gruppi musicali e gli artisti del folklore in un progetto di promozione artistica, culturale e musicale, organizzano il 1° Festival di Folklore che si terrà nei mesi di luglio e agosto c.a. Il Festival sarà organizzato nei comuni che aderiranno al progetto e ogni gruppo folkloristico preselezionato dal C.R.T. Cilento e A.P.S. Notte d’incanto si esibirà nelle piazze dei paesi che aderiscono all’iniziativa. Una giuria di esperti sceglierà il vincitore che parteciperà alla finale. La finale del Festival si terrà a Scario (SA) nel mese di Settembre 2013. Premiati i primi 3 finalisti. La partecipazione al Festival è gratuita, gli interessati sono invitati ad inviare entro il 31/05/2013 la richiesta di adesione presso la sede del C.R.T. Cilento in c/so Murai, 34 - 84078 - Vallo della Lucania (SA) o via mail all’indirizzo: fitelcilento@gmail.com . Successivamente verrà inviato il regolamento ad ogni gruppo iscritto. Ulteriori informazioni: Circolo Ricreativo Culturale Cilento - FITeL Corso Murai, 34 - Vallo della Lucania Tel. 330 816308 - 3925981356 - 3387334464 - 3389561607 - 3394138126 www.crtcilento.it fitelcilento@gmail.com - crtcilento.fitel@email.it
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MINI OLIMPIADI “IL CUORE DELLO SPORT” a cura della redazione
Il Circolo di Palazzo Madama, unitamente ai circoli di: Presidenza della Repubblica, Gruppo donatori Presidenza del Consiglio, Consiglio Superiore della Magistratura e Protezione civile, hanno organizzato le "Mini Olimpiadi", evento dedicato ai figli (in forma prioritaria) ed agli amici dei figli dei dipendenti delleàamministrazioni a cui i circoli fanno riferimento. L'evento si terrà il 9 giugno 2013, secondo le specialità sportive, presso la sede del Circolo Montecitorio oppure presso lo stadio "Paolo Rosi" (già delle Aquile). I bambini partecipanti debbono avere un’età compresa fra i 6 e 14 anni e per partecipare devono fare un iscrizione per il tramite del modulo in allegato, versando la quota di 15 €. Il ricavato dell'evento verrà devoluto in beneficenza per il progetto "DayAfterDay", per i bambini cardiopatici dell'Etiopia. Una bella occasione per far partecipare i vostri figli a quest’evento che unisce l’utile ed il sociale, al divertimento e allo sport!
Per le informazioni su dove scaricare il Regolamento delle MiniOlimpiadi ed il Modulo di Iscrizione consultare il sito www.gruppodonatorisangue.it e il relativo articolo sulle MiniOlimpiadi. Per ulteriori informazioni - e per la consegna dei moduli di iscrizione - chiamare il numeri 06.67793459.
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FITeL BOLOGNA MERCATINO DEGLI AGRICOLTORI A KM. ZERO di Loris Mingarini Apertura del mercatino degli agricoltori a Km. Zero. Per la Fitel dell’Emilia/Romagna è la seconda realtà attivata. La prima a Ravenna, grazie al Cral Hera, questa è realizzata grazie alla collaborazione tra il gruppo di associazioni “Casalarga” che comprende la Fitel, il Quartiere San Vitale che ha concesso tutte le autorizzazioni necessarie e la CIA (Confederazione Italiana Agricoltori) che ha coordinato tra i propri aderenti gli agricoltori del luogo che forniranno i loro prodotti. Tutti i giovedì dalle ore 16 alle ore 20 gli agricoltori nel parco che sarà intitolato al Sindaco di Pollina, Angelo Vassallo, metteranno a disposizione dei cittadini del quartiere il frutto del loro lavoro, accorciando così la filiera tra produttore e consumatore, con tutti i vantaggi che ciò comporta in termine di qualità, prezzo, ambiente. Di questa opportunità potranno usufruirne anche i dipendenti dell’UNIPOL operanti nella sede di via Larga che, terminato l’orario di lavoro, potranno acquistare i prodotti della nostra terra. Stiamo inoltre pensando di preparare un menù tipico bolognese con i prodotti del Km. Zero da proporre ai soci Fitel, ai cittadini del Quartiere San Vitale e a tutti coloro che intendono partecipare a questa nuova esperienza.
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“Trame al Femminile” a Montagnana Per saperne di più... a cura della redazione L’8 marzo scorso, per la 2^ edizione di “Ricordando Daniela”, a Montagnana, si è tenuta una serata dedicata alle donne e alle “trame” al femminile. Artisti e Performer si sono avvicendati omaggiando l’universo femminile e ci siamo addentrati a scorprire un pò di più sulle loro creazioni ed opere. L’idea di “SPIRALI IN GABBIA” nasce da alcune considerazioni personali sul concetto filosofico di libertà e sul modo individuale di interpretarlo. Nel caso specifico di quest’opera ci si è ispirati a tutte quelle donne le quali, pur volendo ed essendo perfettamente in grado di farlo, si trovano nell’impossibilità di fruire di se stesse perché prive del bene della libertà. Sono state identificate le donne con tante spirali di varie misure a indicare le infinite peculiarità del mondo femminile, circoscritte e contenute in gabbie che fanno di loro donne prigioniere del preconcetto, del pregiudizio, del dominio maschile, della prevaricazione religiosa dell’ignoranza e via dicendo… E allora chi se non la donna in nero, la donna col burka, quella che è costretta a vedere il mondo attraverso gli stretti spiragli di una barriera traforata a rappresentare tutte quelle donne ancora in attesa di riscatto?
Uno dei video presentati è stato creato da Antea Moro e Suany Pangallo per il “Valtary Mistery Film Competition” indetto dal gruppo musicale islandese Sigur Ròs. E’ un prodotto no budget, girato senza nessuna produzione o aiuto finanziario, ma solo grazie al supporto di amici e parenti, che hanno dato una mano per le riprese. Per quanto riguarda la storia, sono le immagini a parlare. Una rivisitazione in chiave moderna della fiaba di “Pollicino”, che segue una corda al posto delle briciole. SUANY PANGALLO: Nato a Roma nel 1990, studia al liceo artistico, per poi entrare all’accademia di belle arti. Lavora come fotografo e filmmaker. Ha avuto collaborazioni a New York, soprattutto con Casey Nestat. ANTEA MORO: Nata nel 1991, studia al liceo artistico. Dopo un mese poco proficuo all’università, riesce ad entrare al centro sperimentale di cinematografia di Cinecittà, dove studia sceneggiatura.
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6° FORUM EUROPEO DELLE ORGANIZZAZIONI DEL TPL Un documento finale che lascia dubbi e perplessita’ di Roberto Bertocchi
Nello splendido palacongressi di Rimini, è andato in scena il 6° Forum del TPL (Trasporto Pubblico Locale) organizzato da ANCAM in collaborazione con il CRE della RTP di Parigi. La partecipazione delle organizzazioni del tempo di non lavoro, è stata buona, ma in calo rispetto al recente passato; è mancata la rappresentanza Ungherese e si è notata la mancanza di molte città italiane presenti nelle edizioni precedenti, come Milano, Firenze, Napoli ed altre importanti città sedi di grandi aziende di trasporto pubblico. Importante, altresì, la presenza del Sindacato con i dirigenti delle segreterie Nazionali di CGL con S. Di Santo, UIL con M. Colonna e S. Fortino, la Faisa con A. Gatto, di rappresentanti regionali delle varie rappresentanze sindacali e, da sottolineare, la presenza del Presidente della FITeL Nazionale Luigi Pallotta. A occupare la scena, questa volta però sono state le aziende, con rappresentanze di ASSTRA, ANAV, ARRIVA, RTP DEV ITALIA, START, CONF-SERVIZI, ATB BERGAMO, TPER BOLOGNA. Quindi, una ottima occasione questa, per confrontarsi con tutti i soggetti protagonisti nel TPL, una situazione voluta e creata dalle organizzazioni del tempo libero per affermarne un nuovo ruolo propositivo e di supporto sociale, in un momento così delicato come è quello attuale, di profonda crisi economica, politica e sociale che la nostra cara Europa sta affrontando. Dopo anni dove si era lavorato per costruire un tavolo importante di partecipazione, questa era davvero la grande occasione per cominciare a raccogliere i primi risultati concreti di un lavoro di base, dove i lavoratori e i loro rappresentanti dell’associazionismo esprimevano idee comuni per le loro attività in una Europa per ora costruita solo dai valori di una politica basata soprattutto sull’economia e finanza. Leggendo il documento conclusivo, si ha invece la sensazione della grande occasione persa in quanto nessuna decisione su nuove forme organizzative future è stata presa, non viene determinato un interlocutore a livello europeo a cui fare riferimento per le iniziative o richieste future e, per l’ennesima volta, viene rimandato il tutto a un futuro appuntamento. Proprio in un momento di crisi ove le risorse a disposizione sono minime, anche se a dire il vero i circoli non hanno mai avuto grosse disponibilità; non riuscire a concretizzare qualcosa suona come una vera sconfitta del movimento. I sindacati e la FITeL presenti hanno espresso delusione e perplessità per aver assistito al confronto tra le aziende “pubbliche e private” che hanno, naturalmente, approfittato del palcoscenico per misurarsi tra di loro con strategie diverse in base alla loro appartenenza e altresì per non aver potuto avvalorare le interessanti proposte presentate dai circoli organizzatori dell’ evento. Peccato, per il tanto lavoro e le tante risorse messe in campo in questi anni e soprattutto in questi tre giorni di Rimini che suonano come una grande occasione persa.
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Volontariato ed Associazionismo
CUD ONLINE TANTI DISAGI PER ANZIANI E PENSIONATI Comunicato stampa a cura della redazione
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partire da quest’anno l’INPS, adeguandosi ai criteri di risparmio previsti dalla Legge di Stabilità, invierà il Cud non più in cartaceo, ma esclusivamente per via telematica. Una scelta che penalizza tutti coloro che hanno una scarsa dimestichezza con gli strumenti informatici (ricordiamo che in Italia solo il 52,5% della popolazione usa internet secondo dati ISTAT) e che crea non poche difficoltà per i milioni di anziani e pensionati alle prese con la presentazione della dichiarazione dei redditi. Tutto ciò potrebbe rendere inoltre più complessa la destinazione del 5 e dell’8 per mille e la detrazione delle spese mediche vanificando la reale libera scelta di gran parte dei cittadini italiani. “Comprendiamo la necessità di informatizzazione del nostro Paese e il tentativo di ridurre costi e oneri per la pubblica amministrazione, ma siamo molto preoccupati per il disagio che questa disposizione sta creando per una parte importante della popolazione, tra cui in larga parte anziani e pensionati.” Dichiarano ConVol - Conferenza Permanente delle Associazioni -, CSVnet - Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato - e Forum del Terzo Settore. “Sarebbe opportuno che l’INPS facesse maggiore chiarezza mettendo in atto una capillare e più adeguata campagna di comunicazione e auspicando il più ampio coinvolgimento del volontariato e delle realtà di terzo settore.”
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Convenzioni
RINNOVATA LA CONVENZIONE FITeL - TCI di Aldo Albano Associazione Biennale 2013-2014 al Touring Club Quota Biennale Base 2013/2014: € 84.00 invece di € 108f 00 Subito: Le edizioni esclusive 2013 (kit), sconti, convenzioni e servizi. Ogni mese a casa: Touring la rivista mensile riservata ai soci TCI, nata dalla collaborazione con National Geographic Society. Direttamente a casa entro un mese dall'associazione: la capiente borsa da viaggio personalizzata Touring, con dimensioni da cabina per i principali voli aerei (utile anche per lo sport e il tempo libero). A ottobre 2013: Le edizioni esclusive 2014 che i soci riceveranno dal fiduciario, Crai o direttamente al domicilio, secondo le usuali modalità, che conterranno: l'agenda, il vademecum per i soci 2014, e il secondo volume "Strade d'Italia", realizzato espressamente per i soci è la prima pubblicazione che, interfacciandosi con la piattaforma digitale Touring, permette di creare, condividere e scaricare itinerari su strada personalizzati, di postare i propri percorsi preferiti e di iniziare a viaggiare con il TCI. Strade d'Italia è un Navigatore Turistico, è la novità per chi ricerca consigli per le proprie avventure sulle strade italiane, per chi è curioso di conoscere nuovi angoli d'Italia o semplicemente desidera condividere con altri membri della community TCI, un itinerario turistico che gli è rimasto particolarmente nel cuore. Quindi, un volume ricco non solo di indicazioni turistiche, ma un vero strumento per ideare viaggi secondo l'inconfondibile stile del TCI, che i soci hanno imparato a conoscere e apprezzare nel corso degli anni. Collegandosi al link http://www.youtube. com/user/TourìngCIubltaliano si può vedere una semplice e breve dimostrazione animata della sezione digitale del volume, cliccare sul filmato: Tutoria! Strade d'Italia. • Cosa significa essere socio Diventare socio TCI significa condividere l'impegno per la valorizzazione del patrimonio di arte, storia, natura d'Italia e per la diffusione di una cultura responsabile del viaggio; significa contribuire a rendere più efficace il ruolo e l'azione che TCI svolge da oltre un secolo attraverso iniziative, attività culturali e ricerche. Ma essere socio significa anche poter contare su un gran numero di sconti, servizi e opportunità di risparmio. In particolare per questo periodo: sconti sulle prenotazioni online (www.tourinqclub.it) di hotel, voli, traghetti, visite guidate, ingressi a musei, ristoranti, agriturismi, treni (Italo), sulla sostituzione di pneumatici e su tanti servizi per la tua auto.
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Convenzioni
Touring Assistance Quota Biennale con Assistenza Stradale 2013/2014: € 111,00 invece di € 135,00 È l'esclusivo servizio di Assistenza stradale che i soci possono aggiungere alla loro Associazione Biennale con soli 27 euro. Grazie a Touring Assistance è possibile viaggiare in tutta sicurezza con auto, moto o camper; una centrale operativa attiva 7 giorni su 7, 24 ore su 24 che offre il servizio di traino di un veicolo in panne in tutta Europa, officina mobile e auto sostitutiva gratuita in Italia. Attraverso l'applicazione mobile Touring in viaggio è possibile richiedere il servizio di assistenza stradale con un semplice clic. Quota Biennale Touring Junior 2013/2014: € 32.00 anziché € 38,00 L'Associazione che il Touring Club Italiano ha creato per i più piccoli, per accompagnarli dai 6 ai 12 anni, stimolando la loro curiosità. • Cosa riceve il socio Subito: Il kit Junior 2013, con volumi e tante sorprese per imparare divertendosi; ingressi omaggio e sconti su parchi di divertimento, acquari, musei e science center, libri e vacanze. Direttamente a casa: otto numeri annuali della rivista Touring Junior, ricca di rubriche, curiosità, fumetti e consigli su vacanze e tempo libero A ottobre 2013: Il kit Junior 2014, con interessanti volumi dedicati ai ragazzi da 6 a 12 anni, che i soci riceveranno dal fiduciario, crai o direttamente al domicilio, secondo le usuali modalità.
e la card per gli ingressi al parco divertimenti!
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Enogastronomia
Carpaccio di formaggio e asparagi di R.R.
Gustosa ricetta che ha come protagonista l'Asparago bianco, ortaggio pregiato appartenente alla famiglia delle Liliace particolarmente coltivato nel Bassanese, ove la terra è particolarmente vacata e il clima mite e ventilato.
Ingredienti • • • • • •
500 g di formaggio Asiago d’allevo DOP 600 g di punte di asparagi bianchi di Bassano DOP 100 g di rucola selvatica Sale e pepe Olio extra vergine Limone
Preparazione Tagliare molto sottilmente il formaggio Asiago d’allevo privato della buccia e sistemarlo nei piatti di servizio. Lavare e tagliare molto fine gli asparagi nella loro lunghezza, condirli con sale, pepe, succo di limone e poco olio. Nel piatto sopra il formaggio collocare la rucola tritata con poco sale, aggiungere gli asparagi e condire con un filo d’olio.
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Enogastronomia
Liquore alla liquirizia di F.D. Oltre ad essere un ottimo liquore, è usato moltissimo come digestivo. Semplice e gustoso, potrete assaporare l’aroma forte della liquirizia, per gli amanti ma anche per chi semplicemente vuole dilettarsi con questa semplice ricetta veloce. Ingredienti per 1 litro: 470 ml di acqua 100 gr di liquirizia in polvere 300 gr di zucchero 280 ml di alcol Tempo di preparazione: 20 min Tempo di cottura: 10 min Tempo totale: 30 min Preparazione: Per prima cosa scaldare l’acqua in una pentola e aggiungere poi prima la polvere di liquirizia e poi lo zucchero, mescolando fino a che le due polveri non saranno sciolte completamente nell’acqua. Lasciate poi raffreddare e aggiungere l’alcol. Mescolate e versate infine il liquore nelle bottiglie con l’aiuto di un imbuto. Chiudete poi le bottiglie e lasciate riposare in dispensa almeno 1 settimana prima di servirlo a voi e ai vostri ospiti.
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Libreria
Giorgia Serughetti UOMINI CHE PAGANO LE DONNE Dalla strada al web, i clienti nel mercato del sesso contemporaneo di R.R.
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el libro l'autrice offre un ampio sguardo sulla cultura contemporanea che produce la commercializzazione del corpo. Un viaggio esplorativo sul fenomeno, pieno di ombre e di silenzi degli uomini che pagano le donne per fare sesso, fino ad oggi in Italia poco studiati e ancora meno compresi. Un testo in cui la scrittrice, oltre ad esaminare e criticare gli approcci che fanno del sesso a pagamento una patologia di pochi, offre uno sguardo ampio sulla cultura odierna che, in ambiti sempre più vasti, genera la commercializzazione della vita intima e della sessualità. E in tale cultura l’autrice cerca l’origine del potere e impotenza maschile, desiderio e avversione verso la prostituzione. Intervengono Lidia Ravera, Francesca Caferri e Stefano Ciccone. “Perché gli uomini pagano per il sesso? Il mercato del sesso del nuovo millennio rivela l’esistenza di una domanda crescente, formata da numeri impressionanti di uomini in tutti i paesi occidentali. Colpire questa domanda per contrastare la proliferazione dei mercati sessuali è oggi, dopo secoli di silenzio e di rimozione della responsabilità dei clienti, l’idea guida dell’intervento pubblico anti-prostituzione. Ma gli scandali sessuali che hanno riguardato uomini di potere, come Silvio Berlusconi e Dominique Strauss-Kahn, mostrano che le pratiche maschili di scambio sesso-denaro arrivano a insinuarsi anche nelle stanze della politica.”
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Libreria
Serena Dandini FERITE A MORTE di R.R.
In questo testo, con discrezione e puntualità, Serena Dandini, rende protagoniste e da voce a tante donne che una voce non ce l'hanno più, nè un volto o una vita; parla a nome delle vittime del femminicidio che con il loro carnefice hanno spesso condiviso la loro esistenza. Sinossi Non basta un megafono per farti sentire se da tre mesi sei in fondo a un pozzo, nessuno ti trova e non sai più come gridarlo che sei lì, proprio dietro casa, e che è stato tuo marito a buttartici. Non bastano le parole per chi è costretta a lucidare il superattico di un petroliere per pochi euro al mese, tra botte e tentativi di violenza, finché un giorno, per non impazzire, "sceglie di diventare un raggio di luce dorata" impiccandosi al lampadario di cristallo. O per chi faceva la commessa in un negozio di intimo: suo marito l'ha strangolata con un paio di mutandine modello Folie de Paris, nuova collezione pura seta, taglia 42, inserti in pizzo sintetici. Euro 27. Ottima scelta.
In questi racconti Serena Dandini rivela la capacità di usare tutte le sfumature dell'emotività, dal comico al dolente, dal grottesco al drammatico. Le vittime di femminicidio riprendono voce per un momento per raccontarci le loro vite, in queste pagine e nello spettacolo che Serena ha tratto dai suoi scritti: le storie portate in scena e quelle narrate nel libro si tengono per mano, lungo la strada impervia ma obbligata della presa di coscienza e dell'azione concreta.
Questo libro è anche una pièce teatrale che Serena ha portato in scena con un grande cast di donne della cultura e dello spettacolo (Lilli Gruber, Geppi Cucciari, Susanna Camusso, Malika Ayane) nell'occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne.
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Marina Forti INDIA. L’INFERNO DELLA STRANA GUERRA di L.M. Il titolo di questo libro-reportage sull’India e l’immagine di copertina, molto efficace, richiamano immediatamente le tematiche centrali trattate. In copertina è raffigurata una tigre, l’India appunto, che sbuffa smog da fauci che somigliano a ciminiere. Se la crescita economica indiana è costante negli ultimi decenni, tanto da parlare di miracolo economico, in numerose parti del Paese l’inquinamento ha raggiunto risultati allarmanti, al punto che i limiti di contaminazione di acqua, aria e terra sono stati ampiamente oltrepassati. Il titolo “Il cuore di tenebra dell’India” è sicuramente una citazione letteraria che richiama l’opera di Conrad, ma rende subito palese come questa industrializzazione accelerata abbia accentuato l’enorme squilibrio tra povertà e ricchezza nel paese. Possiamo così parlare, oggi, di due Indie che si affrontano: una arcaica, quella dei contadini e dei ribelli maoisti che li difendono, l’altra moderna, quella del boom economico. L’avanzata delle fabbriche e miniere ha prodotto l’espulsione dei nativi dalla terra inasprendo vecchie ingiustizie con conseguente nascita di movimenti di protesta e di resistenza. Marina Forti ci trasporta in un viaggio verso questo buco nero, questo inferno della strana guerra, occupandosi dei più poveri. Cita quella importante riflessione di Gandhi: “Quando lo sviluppo mina la vita delle persone, è ora di ridiscutere lo sviluppo.” L’altro aspetto potente del libro è la descrizione del ruolo delle donne in questa guerra e della violenza di genere. Le donne indiane sono tra le più oppresse, ma molte sono fortemente impegnate nel sociale: professioniste, scrittrici, politiche sia ai vertici della società (Indira Gandhi primo ministro, la nuora Sonia presidente del partito del Congresso) sia nei movimenti di protesta pacifica. Sappiamo che l’India è il paese col più alto numero di stupri al mondo.Tra i tanti episodi ricordiamo lo stupro e l’assassinio di una giovane donna a New Delhi nel dicembre del 2012 che portò in piazza la protesta e l’indignazione
di migliaia di persone. Si passa nell’opera dalla coralità a singoli ritratti di donne resistenti, coraggiose, come Soni Sori, associata ai naxaliti, ribelli maoisti, benché non appartenesse a questo movimento, detenuta per oltre un anno, torturata barbaramente e stuprata con pietre in un commissariato di polizia. Perché, dichiara la grande scrittrice bengalese Mahasweta Devi in un incontro con Marina Forti a Calcutta, “ Se vuoi dare una lezione a una donna, non basta una pallottola; fai violenza sul suo corpo.” Rimane il diritto umano a sognare, perché grandi cose sono nate dai sogni. Marina Forti è inviata del quotidiano "il Manifesto". Ha viaggiato a lungo in Asia meridionale e nel Sudest asiatico. Dal 1994 ha curato la rubrica "TerraTerra" che riporta storie quotidiane in cui s’intrecciano ambiente, sviluppo e conflitti. Ha ricevuto, nel 1999, il prestigioso premio "Giornalista del mese". Già autrice nel 2004 di “La signora di Narmada. Le lotte degli sfollati ambientali nel Sud del mondo” sempre edito dalla Feltrinelli, con questo secondo saggio torna a parlare dell’India degli emarginati e del loro diritto alle risorse.
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