Tempo Libero Cultura, sport, turismo, servizi
ANNO XI° N. 75 DICEMBRE/GENNAIO 2013
La violenza contro le donne nei luoghi di lavoro “I Borghi più belli d’Italia” per il turismo sostenibile: Bovino
Maratona FITeL del 1° Maggio a Roma
“L’idea produce l’arte” - Museo Madre di Napoli
Iscrizione al tribunale di Roma nel Registro della Stampa n. 76/2008
Sommario Editoriale di Luigi Pallotta
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ATTUALITA’ Profondo cordoglio della Fitel per la recente scom‐ parsa di Sergio Uliano di Giovanni Ciarlone 2 Un caloroso saluto della redazione “Tempo Libero” a Sergio
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La violenza contro le donne nei luoghi di lavoro Proposte CGIL, CISL e UIL di Loredana Taddei 3 Ratifica Convenzione di Istanbul, un contributo im‐ portante contro la violenza a cura della redazione 5
TURISMO EBNT: “La graduatoria dei Comuni Italiani turistica‐ mente sostenibili” di Alfredo Magnifico 6 Turismo, al via la trattativa per il rinnovo del con‐ tratto nazionale di A. M. 7 Bovino: Fitel e Cral con “I Borghi più Belli d’Italia” per il turismo sostenibile di Rossella Ronconi 8 San Marino, la Fitel alla BORSA del TURISMO del‐ la TERZA ETA’ di R. R. 9 Con la crisi meno uso della macchina nel tempo libero di R. R. 9
SPORT E BENESSERE “Lavoro in corsa", maratona FITeL a Roma in occa‐ sione del 1° Maggio di R.R. 10
CINEMA
La forza dell’amore di Loretta Masotti
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Un mondo a parte di L. M.
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Italker ‐ Vietato agli Italiani” Film sugli emigrati Italiani in Germania negli anni ‘60 a cura della redazione 13
“Acciaio” ( 2012 ) a cura della redazione
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MUSICA
Capodanno in musica di Valerio Mileto
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PRINTEMPS des ARTS DE MONTE‐CARLO di Marta Romano
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“Italia loves Emilia” a cura della redazione
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CULTURA
Uscito il Bando di Concorso “PREMIO CARAVILLANI” FITeL a cura della redazione 17
Arte, lavoro e sindacato di Aldo Albano
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MOSTRE UDINE ‐ Castello di Udine Seducente confronto tra Tiepolo e Veronese di Aldo Savini
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PASSARIANO DI CODROIPO (UD) ‐ Villa Manin L’artista che ha incantato l’Europa del Settecento di A. S. 20
MILANO ‐ Palazzo della Triennale Dal principe della notte alla donna vamp di A.S.
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TORINO ‐ Promotrice delle Belle Arti Spiando “dal buco della serratura” di A. S.
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PADOVA ‐ Musei Civici agli Eremitani e Palazzo Zuckermann La meravigliosa galleria cartacea del Settecento Veneto di A.S. 23
SPOLETO ‐ Palazzo Collicola Echi informali di A.S
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ROMA ‐ Chiostro del Bramante Le meraviglie dell’epoca dʼoro della pittura fiam‐ minga di A.S. 25
ROMA ‐ VISITORS BOOK. Ospiti a Casa Praz “Ritratti fotografici di Milton Gendel, lettere, dedi‐ che e recensioni” di Francesca D’Emilio 26
NAPOLI Museo MADRE L’idea produce l’arte di A. S.
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CRAL e TERRITORIO AL "MONCADA" DI LENTINI ‐ Dalla formazione al territorio, attraverso i presidi del gusto, perché turi‐ smo è occupazione! di Massimo Scaffidi 28
Veneto, Fitel e “Montagnana è Città Aperta“. Emozioni per Santa Lucia redazione
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Foligno, anche la Fitel contro la violenza sulle donne redazione 30
VOLONTARIATO E ASSOCIAZIONISMO Volontariato in Italia: vale 8 miliardi di euro e appas‐ siona oltre 5 milioni di Rossella Ronconi 31
ENOGASTRONOMIA Una delizia di Natale: le pettole pugliesi redazione
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LIBRERIA Péter Nádas “Libro di Memorie” di Rita Tomassini
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Antonio Castello “La Fiavet e il Turismo Italiano” di A. M.
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Sandro Donati ''Lo sport del doping'' di R.R.
34
Pino Nazio “Il segreto di Emanuela Orlandi” Papa Wojtyla, la tomba del boss e la banda della Magliana
di Augusto Gallo
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Pubblicità: Locandina 11° Festival del Cortometraggio O.F.F
Cultura, sport, turismo, servizi
Tempo Libero Direttore Direttore Responsabile Capi Redattori
Luigi Pallotta Rossella Ronconi Aldo Albano Rita Tomassini
Redazione
Teresa Blandamura Giovanni Ciarlone Alfredo Magnifico Luigi Maiello Pasquale Ruzza Ferruccio Valletti
Anno XI° n. 75 dicembre ‐ gennaio 2013
A questo numero hanno collaborato: Augusto Gallo, Loretta Masotti, Valerio Mileto, Marta Romano, Loredana Taddei, Aldo Savini, Massimo Scaffidi, Francesca D’Emilio. Direzione e Redazione C/o FITeL ‐ VIA SALARIA, 80 ‐ 00198 Roma tel. 06.85353869 fax 86.8546541 E‐mail: nazionale@fitel.it www.fitel.it
FITeL
Editoriale
di Luigi Pallotta
Guardare verso la socialità, l’integrazione e lo sviluppo di un welfare migliore. In questo periodo, la politica, le prossime elezioni, i candidati espressi anche dal mondo sindacale e produttivo, le possibili alleanze, sono gli argomenti che vanno per la maggiore, tutto il resto del paese è in attesa e purtroppo resterà tale per molte settimane. Un’av‐ versità, dato che i problemi non spariscono perché l’attenzione ge‐ nerale si dirige altrove, al contrario, insoluti non possono che aggra‐ varsi. Il dramma del lavoro che non c’è, della disoccupazione gio‐ vanile, che secondo dati Istat a novembre è schizzato al 37%, ai massimi dal 1992, pari a 2,9 milioni di disoccupati, le difficoltà econo‐ miche delle famiglie che non rie‐ scono a quadrare i loro bilanci, la caduta verticale della coesione so‐ ciale, sono temi che richiedereb‐ bero tutta l’attenzione dei nostri governanti e in generale delle forze politiche, ma evidentemente hanno poca attrattiva in questa fase elet‐ torale. Candidati di diverso schie‐ ramento politico che si stanno con‐ frontando si occupano, tra l’altro, in forma marginale, di questi temi senza troppo curarsi d’indicare quale strada percorrere perché le loro idee e proposte possano con‐ cretizzarsi. La gravità dei problemi sociali ed economici dei cittadini in un Paese
che muore di tasse e i salari non sono più sufficienti a sostenere i consumi di beni primari e per quanto ci riguarda figuriamoci quel‐ li nel tempo libero, conciliazione del tempo di lavoro e tempo di non lavoro, welfare sociale, benefici integrativi rivolti alla persona e alla famiglia, richiederebbero un po’ più di attenzione. In questo contesto, in cui la crisi porta forte disagio, per contribuire a supportare la rete dei nostri affi‐ liati, Cral e Associazioni, per ga‐ rantire migliore sinergia e offrire migliori servizi a tutti e nel con‐ tempo analizzare quale eventuale orientamento assumere in dire‐ zione anche della prossima com‐ pagine politica, sui temi relativi al tempo di non lavoro di maggiore rilevanza, la nostra Federazione ha messo in cantiere una serie di attività: iniziative culturali e spor‐ tive, essenzialmente collegate al mondo del lavoro, che si collocano nell’ambito del ventennale della FITeL e anche del cinquantennale dell’OITS (Organisation internatio‐ nale du tourisme social) di cui la Fitel fa parte, mirate alla socialità, all’integrazione e allo sviluppo di un welfare migliore. Nella rassegna delle diverse ini‐ ziative programmate, spiccano: La maratona “Lavoro in corsa” del
1° maggio a Roma, Il “Premio Pel‐ licola d’Oro e Festival dei Corti”che si svolgerà il 10 giugno a Roma presso l’Auditorium ‘Parco della Musica’, il premio “Alessandro Ca‐ ravillani”, legato al progetto “Ri‐ cordare il passato per progettare il futuro”, l’evento del 29 giugno al Castello di Racconigi in Piemonte, la “Staffetta ciclistica Bologna/Fi‐ renze/ Roma”, la Rassegna del Tea‐ tro sociale “Teatro Aggettante”che anche quest’anno si svolgerà a Ca‐ strocaro. In questa occasione si svolgerà anche la 2ª Assemblea Nazionale dei CRAL e dei CRT e la 1ª Assemblea Nazionale delle As‐ sociazioni aderenti alla FITeL. Nella giornata finale di Castrocaro Terme saranno inoltre premiati i fondatori della FITeL. Nel pianificare tali iniziative, la FITeL ha tenuto conto dell’impegno dei Cral e Associazioni affiliate. Sono parecchi, infatti, gli esponenti di questo mondo, oltre a quelli della cultura e dello spettacolo, che come al solito collaborano alla buona riuscita degli eventi. E’ possibile consultare su sito www.Fitel.it e sui social network : Facebook e Twitter programmi e dettagli delle singole iniziative programmate.
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Attualità
Profondo cordoglio della FITeL per la recente scomparsa di Sergio Uliano di Giovanni Ciarlone
S
ergio Uliano si è spento in una clinica torinese. Collega indimenticabile, brillante e da sempre impegnato nel sociale, ricopriva l’incarico di Presidente del CRAL Unicredit Piemonte e Valle d'Aosta, Vi‐ cepresidente della Fitel Piemonte, con la naturalezza di chi conosce il settore ed ha passione. Lo ricordiamo impegnato anche come Consigliere Comunale e già Assessore ai Lavori Pubblici ed all'Istruzione del comune di Sciolze in provincia di Torino. Aveva 66 anni e da un pò di tempo combatteva contro una grave malattia. Particolarmente sensibile al mondo dei giovani, era assai conosciuto nel suo Comune per essere riuscito, nel breve volgere di una legislatura, a mettere in progetto e a realizzare il nuovo edificio scolastico, fiore all'occhiello del paese per la sua modernità e razionalità. Un uomo attivo, partecipe fino in fondo alla vita del suo paese, che si è dedicato con ogni forza a realizzare i progetti in cui credeva. La passione politica e l’impegno sociale lo hanno portato negli anni ad assumere incarichi di responsabilità nel mondo del volontariato, della Cooperazione e del Sindacato. Negli anni ‘90 si era trasferito in Mali con la famiglia per seguire un progetto governativo che aveva come fine la realizzazione e l'utilizzo di presidi sanitari ed al suo ritorno si era rimesso al servizio delle opere di sostegno alla Parrocchia di Sciolze, in particolare dedicandosi all'oratorio e costruendo con i giovani un forte rapporto relazionale. Nello stesso tempo, fino ad oggi, ha collaborato con l'Ufficio della Pastorale Sociale e del Lavoro diocesana e regionale impegnandosi con i giovani lavoratori e con un grande progetto in Palestina denominato "L'olio di Zababded" che ha aiutato ad esportare e vendere in Italia. Un uomo di grande umiltà, capace di grandi cose, ma senza mai farlo pesare. Nel mondo bancario di Torino era diventato rapidamente una delle figure di riferimento del sindacato, fino a ricoprire il ruolo di membro della Segreteria Nazionale UIL Bancari. Al suo pensionamento aveva assunto la presidenza del Circolo Ricreativo e Culturale del Gruppo Unicredit, carica che ha esercitato con grande impegno fino alla fine. E’ stato un importante dirigente della FITeL Nazionale sulla cui esperienza e professionalità la FITeL ha sempre potuto contare. Per questo il vuoto che lascia sarà tanto e difficile da colmare.
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Attualità
Un caloroso saluto della redazione “Tempo Libero” a Sergio Ci ha lasciato una grande persona e un grande collega. E’ stato qualche mese fa, a Castrocaro Terme, l’ultimo incontro di Sergio con la redazione di questa rivista in occasione, tra l’altro, di un’intervista video sulla Rassegna Teatrale riportata su www.fitel.it. Un collega veramente straordinario, dotato di grande entusiasmo e brulicante di energia che da sempre si è distinto per il suo impegno nel sociale. In particolar modo lo ricordiamo per aver spesso collaborato, con la sua professionalità e puntualità, a colmare le pagine di “Tempo Libero”, oltre aver ricoperto, tra l’altro, gli incarichi di Vicepresidente della Fitel Piemonte e Presidente del CRAL Unicredit Piemonte e Valle d'Ao‐ sta. Alla famiglia di Sergio, che troppo presto è mancato, la redazione di “Tempo Libero” rivolge un forte abbraccio ed esprime tutta la sua vicinanza in questo momento di profondo dolore.
La violenza contro le donne nei luoghi di lavoro. Proposte CGIL, CISL, UIL di Loredana Taddei* Presentata il 27 novembre scorso una proposta d'intesa unitaria destinata a imprese e istituzioni, in cui viene indicata la necessità di una legge quadro che permetta alle regioni di legiferare e sostenere campagne di informazione e sensibilizzazione. Tra i punti della proposta: formazione degli operatori della polizia, attuazione completa del piano nazionale contro la violenza, impegno nella contrattazione aziendale per la formazione di Rsu e Rls, insieme alla necessità di norme nei contratti di lavoro per il superamento delle discriminazioni di genere. Necessario affrontare il tema su più versanti: formativo, normativo e, soprattutto, culturale. Dall’inizio del 2012, in Italia, più di 127 donne sono state uccise da mariti, padri e fidanzati: il 76% delle violenza si consuma tra le mura domestiche. Ogni anni circa un milione di donne è vittima di sfruttamento, umiliazioni, segregazioni e discriminazioni. La violenza si presenta con questi numeri quando una cultura le tollera e le leggi lo consentono. Numeri impressionanti, che non tengono conto di un altro genere di violenza, quella nei posti di lavoro, coperta da omertà e silenzi, che è necessario rompere, perchè ciò che non si dice non esiste.
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Attualità
Al tema è stato dedicato un convegno, organizzato a Roma da CGIL, CISL e UIL, presso la sede dell’Ilo, Or‐ ganizzazione internazionale del lavoro, con Susanna Camusso, i ministri del Lavoro e degli Interni, Elsa Fornero e Annamaria Cancellieri, Linda Laura Sabbadini (direttore Centrale Istat), Cinzia Grassi (dirigente medico Polizia di Stato), Massimo Marchetti (confindustria) e i segretari confederali CISL e UIL, Liliana Ocmin e Anna Rea. La violenza nei luoghi di lavoro dunque è spesso sottovalutata anche se aumenta esponenzialmente con la crisi e la precarietà, che rendono le donne più vulnerabili e ricattabili. In questo contesto molestie sessuali, dimissioni in bianco, mobbing diventano fenomeni in progressivo ed allarmante aumento. Secondo l'Istat, sono oltre 840.000 le donne che nel corso della loro vita lavorativa hanno subito ricatti sessuali sul lavoro. 1,2 Milioni se si guarda a coloro per le quali l'ufficio, la fabbrica, il negozio ''rappresenta un rischio rispetto alla possibilita' di subire ricatti sessuali''. I dati riferiti al 2009, presentati oggi Linda Laura Sabbadini nel corso del convegno, dicono inoltre che circa 488.000 donne, hanno avuto sul lavoro una richiesta di disponibilita' sessuale, mentre 247.000 hanno subito un ricatto sessuale esplicito all'assunzione. Per 234.000 donne il ricatto e' stato subito ''per mantenere il posto di avoro e fare car‐ riera'' mentre circa 125.000 donne hanno subito piu' tipi di ricatto. La maggioranza delle donne, ha spiegato Sab‐ badini, ha cambiato lavoro volontariamente (il 57,2%). Questi dati, ha detto Susanna Camusso, concludendo la conferenza, ''ci dicono che abbiamo tanto lavoro davanti a noi'. ''Le molestie sul lavoro ‐ ha spiegato il Segretario Generale della CGIL,‐ non diminuiscono, colpiscono una gran numero di donne e restano ancora grandemente nel sommerso. L'idea che il tema sia tutto difensivo, da' una linea sbagliata. Avremmo l'ambizione di cambiare la condizione delle donne e la cultura che determina la violenza e non semplicemente difenderci''. Il segretario generale della CGIL, ha poi sottolineato l'importanza del linguaggio, che ricade sui comportamenti e la portata del messaggio pubblico negli anni che abbiamo alle spalle, visto l'aumento dei femminicidi nel nostro Paese. ''Anche le presenze sono simboliche'' ha spiegato Camusso, parlando da un tavolo della presidenza quasi interamente al femminile, ad eccezione del rappresentante di Confindustria, Massimo Marchetti. Assenti i segretari generali di CISL e UIL, a dimostrazione che sono solo le donne che devono occuparsi della violenza sulle donne. Sotto accusa le politiche che ''aumentano la diseguaglianza, peggiorando la situazione, perche' la precarieta' aumenta e con lei aumentano molestie e ricatti nel lavoro''. Ma è importante anche uscire dalla ''logica dei costi'', da quell'idea, da parte delle imprese, che antepone i costi alla integrità della persona. Per il ministro Cancellieri ''La battaglia contro la violenza e' epocale e va combattuta fino in fondo''bisogna difendersi dalla violenza con fermezza e senza cedimenti – ha detto ‐ ognuno combatta la propria battaglia e la battaglia di tutti''. Secondo il ministro Fornero la violenza sul lavoro non e' solo fisica o sessuale ma e' il tentativo di ''assoggettare una donna'' ed ha assicurato che il Governo fara' tutto il possibile per il recepimento della convenzione sulla violenza nei luoghi di lavoro e perche' la legge di ratifica arrivi in questa legislatura''. Lo scorso gennaio il relatore speciale dell'Onu, Rashida Manjoo alla fine della missione conoscitiva in Italia per la violenza contro le donne, esortava il nostro governo, affinchè il tema diventasse una priorità nell'agenda politica, affinchè la protezione dei diritti umani potesse diventare un obiettivo centrale di quest'epoca di crisi e di cambiamento. Ma il cammino è ancora lungo.
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Attualità
La proposta d'intesa unitaria in questione, destinata a imprese e istituzioni, in cui viene indicata la necessità di una legge quadro che permetta alle regioni di legiferare e sostenere campagne di informazione e sensibilizzazione visibile su: www.cgil.it, www.cisl.it e www.uil.it
*Giornalista
Ratifica Convenzione Istanbul, un contributo importante contro la violenza a cura della redazione
L’ 11 dicembre 2012, giunge una buona notizia, soprattutto davanti al drammatico aumento della violenza sulle donne cui assistiamo in questi giorni in Italia: l'approvazione, da parte del Cdm, del Ddl di ratifica sulla Convenzione di Istanbul. Adesso c’è da sperare che il Parlamento approvi al più presto possibile il Ddl di ratifica in modo da consentire all'Italia di essere tra i primi Paesi ad accogliere la Convenzione e dare un contributo fondamentale per far entrare al più presto in vigore, a livello mondiale, principi e norme per la cultura del rispetto delle donne, contro ogni violenza e sopraffazione.
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Turismo
EBTN: “La graduatoria dei Comuni Italiani turisticamente sostenibili” di Alfredo Magnifico
M
ilano e' il Comune‐Capoluogo turisti‐ camente piu' sostenibile per il 2012. E' quanto emerge da una ricerca effettuata dall'Osservatorio Nazionale Spesa Pubblica e Turismo Sostenibile, pro‐ mosso dall'Ente Bilaterale Nazionale del Turismo (Ebnt) e dall'Istituto di Ricerche Economiche e Sociali (Ires) Nazionale, con la partecipazione dell'Unione Province Italiane (Upi) e della Provincia di Rimini. Lo studio, presentato in una interessante tavola ro‐ tonda presso il centro congressi di via dei Frentani in Roma, ha prodotto la classifica dei 117 comuni sede di provincia, più turisticamente sostenibili in relazione alla spesa pubblica locale. Tale lavoro si è avvalso di diversi indicatori predisposti ad hoc – in collaborazione con il Network degli Os‐ servatori sui Bilanci degli Enti Locali – e di un modello di valutazione “partecipata” della performance degli Enti Locali. La classifica, è stata costruita sugli 8101 comuni italiani spalmata poi sui 117 capoluoghi di provincia, e mette in relazione la qualità, la quantità e l’efficienza dei flussi di spesa pubblica destinata al turismo con la caratterizzazione occupazionale, ambientale e so‐ ciale locale. Nel breve termine, l’Osservatorio consentirà di di‐ sporre di preziosi strumenti analitici a supporto delle attività dell’EBNT, delle Parti Sociali, a livello nazionale e locale e degli Enti Locali in campo turistico. Nel medio ‐ lungo termine, invece, esso contribuirà
alla costruzione di percorsi strategici di sviluppo tu‐ ristico sostenibile. L’auspicio è che i percorsi e le performance dei comuni “virtuosi”, evidenziate dalla graduatoria an‐ nuale, possano riprodursi in piani, programmi, progetti e interventi che sappiano mettere pienamente a frutto il networking con gli attori e i sistemi locali del turismo.
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Turismo
Turismo, al via la trattativa per il rinnovo del contratto nazionale di A.M.
Avviata la fase di incontri negoziali per il rinnovo del contratto Nazionale del settore Turismo, presentata la Piattaforma rivendicativa, atto che precede di sei mesi la scadenza del contratto. Il 22 novembre 2012, è stata presentata, da parte delle categorie sindacali di riferimento del settore: Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, la piattaforma rivendicativa per il rinnovo del contratto nazionale del settore del turismo alle controparti imprenditoriali aderenti a Confcommercio, Confindustria e Confe‐ sercenti, in scadenza il prossimo 30 aprile 2013. L’incontro si è svolto in piena e coerente attuazione con il modello contrattuale interconfederale recepito dal precedente rinnovo contrattuale, il quale prevede di effettuare il primo incontro negoziale a 20 giorni dalla presentazione della piattaforma. «Nella pre‐ sentazione delle istanze condivise con i propri associati, si è posto l’obiettivo di dare piena attuazione all’avviso comune concordato tra le parti». «In par‐ ticolare l’apertura di un confronto con le istituzioni sugli argomenti utili a promuovere e sviluppare il settore al fine di raggiungere positivi risultati sulla destagionalizzazione e sui temi della tutela dei lavo‐ ratori, soprattutto nei passaggi di appalto e di ge‐ stione». Tra i temi portanti delle rivendicazioni è da sottolineare l’importanza che le OO.SS rivolgono al welfare con‐ trattuale rivolto a far crescere il sistema della bilate‐ ralità, ed in particolare all’assistenza sanitaria inte‐ grativa nonché una necessaria e generalizzata esten‐ sione della previdenza integrativa. Il sindacato dei
lavoratori del turismo ha inoltre richiesto un aumento del salario nazionale in base all’indice IPCA coeren‐ temente con il modello contrattuale vigente. Al termine dell’incontro le parti hanno sottoscritto un accordo generale per il settore Turismo sulla di‐ sciplina della successione dei contratti a tempo de‐ terminato utile a garantire la continuità occupazionale dei lavoratori “stagionali”. «Il momento del confronto per il rinnovo del contratto sarà importante anche ai fini di individuare obiettivi comuni da sottoporre al Governo per far avanzare il settore del Turismo nel nostro Paese che rappresenta un importante volano di sviluppo». Un avvenimento, questo, dell’avvio delle trattative, appreso con interesse anche dalla FITeL, che occu‐ pandosi del settore dal punto di vista del tempo libero, valuta estremamente rilevante che il momento contrattuale diventi anche occasione di proposta per rafforzare e consolidare la consapevolezza del valore strategico del settore del turismo che, se so‐ stenuto adeguatamente, può incrementare lo sviluppo del Paese, l’occupazione, la sostenibilità territoriale e ambientale ed il benessere dei cittadini.
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Turismo
Bovino: FITeL e Cral con “I Borghi Più Belli d’Italia" per il Turismo Sostenibile di Rossella Ronconi A Bovino, uno dei borghi più Belli d’ Italia, piccolo centro in provincia di Foggia, posta a confine tra Puglia e Campania e meta ideale del turismo, venerdì 30 novembre e sabato 1 dicembre 2012, presso la sala consiliare del comune, si è tenuto un convegno nazionale promosso dall’Associazione “I Borghi più belli d'Italia", con il contributo della FITeL, nell’ambito del quale sono state presentate le 212 eccellenze che fanno parte del network istituzionale nato nel 2002 all’interno della Consulta Nazionale del turismo ANCI, oltre a favorire un confronto sullo sviluppo e sulle tematiche sensibili al settore del turismo e lo sviluppo del territorio. L’evento, al quale ha partecipato, per la FITel Nazionale, Teresa Blandamura, ha offerto ai tanti partecipanti, oltre alla possibilità di dibattere un tema di grande importanza come il turismo sostenibile alla presenza di esperti, di autorità e rappresentanti delle istituzioni, un’occasione ricca di eventi e suggestioni tra degustazioni e visite guidate tra storia, arte, cultura e tradizioni in un luogo in cui ancora tutto è fatto a mano: dalla pasta fatta in casa come le orecchiette pugliesi o i fusilli, ai biscotti; dalla lavorazione del ferro o della pietra ai ricami e ai lavori all'uncinetto. L’iniziativa organizzata da “I Borghi più belli d’Italia” con la collaborazione e il contributo del Comune di Pietra Monte Corvino è stata accolta con interesse e partecipazione sopratutto dalle delegazioni delle strutture FITEL Regionali (Umbria, Puglia, Marche, Abruzzo e Molise), dai Cral e dalle Associazioni, consapevoli della necessità di sviluppare, vista la particolarità del nostro Paese, nel settore del turismo sostenibile ed investire nella cultura e le bellezze dei “ I borghi più belli d’Italia”.
foto della città di Bovino (FG) e di alcuni dei luoghi visitati
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Turismo
San Marino, la FITeL alla BORSA del TURISMO della TERZA ETA’ di R.R.
Crescita del settore e dell’attenzione delle istituzioni e degli operatori turistici, sia attraverso una signifi‐ cativa partecipazione alla tavola rotonda, sia con lo sviluppo di relazioni tra le parti e al workshop. E’ quanto emerso a San Marino, il 9 , 10 e 11 novembre scorso 2012, alla BORSA del TURISMO della TERZA ETA’ organizzata da CRALnetwork. Anche Luigi Pallotta, Presidente della Fitel Nazionale, ospite della manifestazione e partecipante alla Tavola Rotonda “Turismo e Terza Età”, ha condiviso la validità dell’iniziativa: “crescere la consapevolezza, anche tra gli operatori turistici, dell’importanza del turismo della terza età e della necessità di soddisfare al meglio le esigenze di questo interessante segmento
del mercato turi‐ stico in forte espansione, grazie al miglioramento delle condizioni fisico‐mentali dei “nuovi” anziani e all’allungamento della loro aspettativa di vita. La vacanza è vissuta dagli anziani come un arricchimento culturale, per visitare luoghi e costumi diversi, ma anche come svago per recuperare memoria e tradizioni”. Sempre nella Repubblica di San Marino, il Paese più longevo al mondo (fonte OMS 2009), è stata raccolta una sfida dal mondo dell’impresa turistica che vede la stessa impegnata nella predisposizione di nuove politiche di offerta, più attente verso la terza età e le sue esigenze, più flessibili e personalizzate.
Con la crisi meno uso della macchina nel tempo libero di R.R. Prendere la macchina nel weekend per andare con la famiglia al mare, nelle città d’arte, in montagna o semplicemente a trovare i parenti sembra un’abitudine meno praticata. Sempre meno si và in vacanza e ancora molto meno in macchina nei weekend. Lo riportava tempo fa Repubblica.it nell’articolo di Fabio Tonacci. L’Autostrade per l'Italia rileva una fortissima contrazione dei transiti di auto e moto: in due anni calo dell'8%. Insomma, in tempo di crisi diminuisce l’uso dell’auto nel tempo libero. La riduzione del potere d’acquisto dei salari, il caro benzina, l’autovelox e tutor pronti a farti la multa, evidentemente hanno costretto i cittadini a lasciare l’auto in garage, rinunciando in parte ad una passione antica e tanto cara agli italiani come la gita fuori porta della domenica. Secondo Luigi Pallotta, Presidente della Fitel Nazionale: “con la disoccupazione, in base agli ultimi dati dell'Istat, oltre un giovane su quattro in Italia è disoccupato; la precarietà che avanza sia tra i giovani sia tra gli adulti colpisce anche il settore del turismo: si profila un calo della spesa degli italiani per i viaggi (stime delle associazioni dei consumatori ‐ 20% rispetto al 2011). In tutto questo, comunque, sempre secondo Pallotta: “c’e d’auspicare che vi sia anche un cambio di stile di vita e di consumi che permetta ai tanti vacanzieri di continuare a viaggiare comodamente e senza stress – prezzo del biglietto permettendo, compatibilità orarie e destinazioni – utilizzando il meno inquinante mezzo di trasporto treno ad ‘alta velocità’ e non, oltre ai tanti cicloturisti che avessero la passione a pedalare e salire in sella per un weekend all’aria aperta o qualche giorno di vacanza”.
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Sport e benessere
“Lavoro in corsa”, maratona FITeL a Roma in occasione del 1° Maggio di R.R.
“L
avoro in corsa", non solo podismo ma anche sensibilizzazione alla diffusione dello sport per tutti i suoi valori positivi. Tra gli obiettivi dell’evento sportivo della Federazione Italiana del Tempo Libero, che avrà il via dalla mitica location del “Concertone” CGIL, CISL e UIL, a Piazza San Giovanni, in occasione della festa del lavoro, consacrando lo stesso primo appuntamento sportivo nell’ambito del ventennale della FITeL più partecipato. La 10km competitiva e 5Km amatoriale aperta a tutti, non sono solo podismo ma un appuntamento ludi‐ co‐sportivo che coinvolge un pò tutti: dagli atleti agli amatoriali, dai giovani ai meno giovani, alle varie etnie di cittadini appassionati che coabitano e partecipano al percorso cittadino della maratona della FITeL in occasione del 1° maggio nella Capitale. La FITeL Nazionale e Regionale Lazio, nel promuovere la maratona che quest’anno arriva alla seconda edizione e si fa nazionale, invitano i cittadini di tutto il territorio a partecipare e a segnalare la propria adesione su www.fitel.it e/o www.fitellazio.it o sulla pagina dedicata su Facebook che verrà predisposta per l’occasione.
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Cinema
La forza dell’Amore di Loretta Masotti
I
n una società come la nostra che tende a rimuovere la morte, un film come “Amour”rappresenta un’operazione coraggiosa, giustamente riconosciuta con la Palma d’oro al Festival di Cannes. Ambientato a Parigi, il film è girato quasi totalmente in un appartamento, come a sottolineare l’autoesclusione dal mondo di una coppia ottuagenaria di pianisti (Georges e Anne, i bravissimi Jean ‐ Louis Trintignant ed Em‐ manuelle Riva) fortemente legata da amore e condivisione di vita. In questa esistenza serena, l’irrompere all’improvviso della malattia di Anne e il suo conseguente progressivo decadimento producono la rottura di un equilibrio e un disorientamento profondo. Il regista austriaco Haneke, con la sua usuale spietata crudezza (Funny Games, Il nastro bianco), non ci risparmia nulla della degenerazione psico‐fisica di Anne, utilizzando inquadrature fisse, lunghi piani‐sequenza, primi piani ingenerosi. Lo sguardo impietoso viene accompagnato da una recitazione trattenuta, che non fa con‐ cessioni al patetico e neppure al sentimentale. La messa tra parentesi di tutto questo lascia però un residuo fondamentale, quell’amore che troviamo nel titolo. Ed è in nome di questo sentimento che Georges si assume la cura della moglie, assecondando il suo desiderio di non essere ospedalizzata. Sperimenta con lei l’impotenza, l’impossibilità di fermare un percorso di perdita progressiva di sé, fino al gesto estremo, che è un’ultima risposta alla domanda di‐ sperata di aiuto rivoltagli da Anne. Azione prefigurata nelle sequenze in cui si vede un piccione che s’intro‐ duce nell’appartamento e più volte Georges libera, perché “è meglio liberare finché c’è ancora vita e di‐ gnità”. Il rapporto totalizzante tra i due esclude persino la figlia (Isabelle Huppert) che appare co‐ munque molto presa dalla sua vita e dalla sua carriera di pianista, incapace di mettersi in gioco come il padre e di comprendere, forse per un processo di ri‐ mozione, la condizione reale della madre. La narrazione procede in flashback con un incipit e una conclusione “post mortem”. All’inizio vediamo il ritrovamento del cadavere, coperto di fiori, steso nel letto della camera sigillata che i pompieri sono costretti a sfon‐ dare. Alla fine riempie la scena Eva, la figlia, che si aggira per questa casa vuota, silenziosa, interrogandosi, forse, sul significato di questo dramma, sulla scomparsa Locandina del film “Amour” di entrambi i genitori. di Michael Haneke, 2012 “Amour” di Michael Haneke, 2012
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Cinema
Un mondo a parte di L. M.
concepibile, soprattutto per la dipendenza della donna il cui obiettivo più importante è il matrimonio, come massima realizzazione, accettando il marito che la famiglia sceglie. In realtà non è proprio così. Quando a Shira proporranno di sposare il vedovo della sorella morta di parto, non si tratta di un’im‐ posizione indiscutibile. Shira ha un carattere forte, non è remissiva ed esprime liberamente le sue riserve; viene ascoltata e non le s’impone nulla. Tuttavia è Shira stessa a cambiare parere per accon‐ sentire a questo matrimonio e fare ciò che è meglio per tutti. Perché non potrebbe vivere ed essere felice al di fuori di quel mondo a cui appartiene e da cui non ha nessuna intenzione di andarsene. E’ questo che sceglie, che comprende anche il futuro marito, ma non solo. La sua tristezza viene dall’essere per forza di cose costretta a lasciare la giovinezza per entrare nell’età adulta. Eppure in questo percorso, gradualmente, sta nascendo in lei un sentimento per il vedovo che può essere anche amore. La regista Rama Burshtein, con quest’opera prima, pur descri‐ vendoci una comunità religiosa, non fa della religione il tema centrale, ma è soprattutto interessata a parlare dei sentimenti, dei turbamenti che animano la protagonista, ma anche i membri della comunità. Utilizza la macchina da presa quasi immobile, con molti primi piani e controcampi. Come quello bellis‐ simo che chiude il film, con Shira in camera insieme al marito, subito dopo le nozze; la macchina da presa si sposta dal marito a lei fissandosi su uno sguardo spaventato e smarrito rispetto a un futuro che la giovane non è in grado di prevedere.
Il titolo originale, molto più significativo è “Fill the void” (Riempire il vuoto). In effetti, la protagonista del film, Shira, interpretata da Hadas Yaron che ha vinto la coppa Volpi come miglior attrice al festival di Venezia, cerca una pienezza d’amore, di vita, all’interno della comunità chassidica in cui è profondamente inserita. Ebrea di Tel Aviv, appena diciottenne, vive in una comunità superortodossa che è come un mondo se‐ parato, caratterizzato da ritualità e rigore estremi. “La sposa promessa” di Rama Burshtein, 2012 Guardandolo dall’esterno, attraverso i nostri parametri occidentali di valutazione, ci sembra una realtà in‐
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Cinema
“Italker ‐ Vietato agli Italiani” Film sugli emigrati Italiani in Germania negli anni ‘60 a cura della Redazione Film drammatico, uscito il 29 novembre scorso al cinema, ambientato nel 1962, “Italker ‐ Vietato agli Italiani”, racconta degli emigrati italiani in Germania. Il termine “Italker” (italianacci) presente nel titolo del film, è infatti un nomignolo denigratorio inventato dai tedeschi per chiamare gli italiani emigrati in Germania a quei tempi, in cerca d’occupazione. Itaker è solo uno dei tanti dispregiativi dati agli italiani che all’inizio degli anni ’60 emigravano in Germania per scappare dalla povertà e dalla miseria dell’Italia. Nel film “Italker ‐ Vietato agli Italiani”, la storia dell’ emigrazione italiana è vista con gli occhi ingenui del bambino protagonista del film. “Italker” riporta al cinema il dramma umano che hanno vissuto tanti nostri connazionali emigrati in Germania con una valigia di cartone piena di speranze per una vita migliore, e costretti invece a vivere da “indesiderati” in un paese ostile, in cui agli italiani era vietato persino l’ingresso nei locali. I protagonisti principali del film sono il bambino Pietro e Benito (interpretati da Tiziano Talarico e Francesco Scianna): entrambi partono per trovare qualcosa, Pietro cerca suo padre e Benito cerca una nuova occasione per ricominciare. Entrambi alla fine trovano ciò che cercano, ma non nel modo che avevano immaginato, e tra loro nasce un inaspettato legame padre‐figlio che dà un nuovo significato alle loro vite. Nel cast del film sono presenti, oltre a Francesco Scianna, Michele Placido e Nicola Nocella.
“Acciaio” (2012) a cura della Redazione La fabbrica, Piombino, la costa dell'isola d'Elba come una Shangri‐la, vicina e irraggiungibile. Il racconto intreccia gli smarrimenti adolescenziali di Anna e Francesca, amiche inseparabili, e la rabbia sorda di Alessio, operaio all'acciaieria Lucchini, innamorato di Elena.“ ”Acciaio”, basato sull’omonimo romando di Silvia Avallone, è un film di genere drammatico della durata di 95 minuti, diretto da Stefano Mordini e interpretato da Michele Riondino, Vittoria Puccini, Anna Bellezza, Matilde Giannini, Francesco Turbanti, Luca Guastini, Monica Brachini, Massimo Popolizio. Prodotto nel 2012 in Italia e distribuito in Italia da Bolero Film il giorno 15 novembre 2012.
Locandina del film “Acciaio” di Stefano Mordini, 2012
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Musica
Capodanno in Musica di Valerio Mileto Il capodanno 2013 si è chiuso con i consueti concerti gratuiti nelle più belle piazze d’Italia. A Roma, decine di migliaia di persone hanno salutato il nuovo anno lungo la Via dei Fori Imperiali, allietate dalle splendide voci di Giorgia, Emma Morrone e Nina Zilli e, durante tutta la serata, dalle calde sonorità mediterranee di Pino Daniele e dalla star del soul italiano, Mario Biondi. Doppio appuntamento per la Milano della musica, divisa tra l’esibizione di Tre Allegri Ragazzi Morti, Brunori Sas, Daniele Silvestri e Dente alla Fabbrica del Vapore e, per nottambuli e danzatori, il grande evento di musica elettronica « Milano Eurodance 2013 » alle Officine Creative Ansaldo. A Firenze, in migliaia hanno festeggiato sulle ritmiche sperimentali dei Subsonica, mentre a Rimini i mattatori della serata sono stati Elio e le storie tese, con un live ironico e irriverente che ha accompagnato la città di Fellini nel nuovo anno. Il 2013 si preannuncia già ricco di sorprese e importanti novità dal punto di vista della musica live: tra gli eventi più attesi, il ritorno in Italia del Boss Bruce Springsteen, che con la sua E‐street Band proporrà ben quattro date nel nostro paese, passando tra maggio e luglio per Napoli, Padova, Milano e Roma. Molto in‐ teressante sarà anche seguire la reunion dei Litfiba, finalmente tornati alla originale formazione con Piero Pelù alla voce e Ghigo Renzulli alla chitarra, che gireranno in lungo e in largo la penisola con il loro Trilogia del Potere Italian Tour. Da Bruce Springsteen ai Depeche Mode, dai Kiss ai Muse, passando per Elton John, Anastacia, Green Day, Alicia Keys, Toto, Robbie Williams, Roger Waters e Iggy Pop, il 2013 sarà un anno al‐ l’insegna del grande rock, specialmente nei mesi più caldi. La grande kermesse Rock in Roma, infatti, che si svolgerà come di consueto per tutto il mese di luglio, sarà il palcoscenico privilegiato dai big di tutto il mondo, ai quali, oltre ai già citati, si aggiungono nientemeno che i Deep Purple, Neil Young e Mark Knopfler, grandi artisti che hanno fatto la storia del rock. Per gli intenditori, da segnalare le due date italiane degli islandesi Sigur Ros, acclamati dal pubblico e dalla critica internazionale per il loro originalissimo sound, fatto di lunghe suite al limite del mistico, paesaggi sonori che ricordano l'atmosfera della loro terra natia, melodie orchestrali che convivono meravigliosamente con la voce femminea, quasi bianca, del cantante, e le distorsioni noise delle chitarre. Saranno il 18 febbraio a Jesolo e il 19 a Milano.
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Musica
PRINTEMPS des ARTS DE MONTE‐CARLO di Marta Romano
Festival Printemps des Arts articolato in 5 weekend dal 15 marzo al 14 aprile 2013. A presentarlo giovedì 11 ottobre, nelle magnifiche sale del Casino di Monte‐Carlo, recentemente re‐ staurate, il direttore artistico Marc Monnet, che ne ha messo in evidenza le sfaccettate declinazioni e gli insoliti accostamenti che spaziano dalla musica colta occidentale alla tradizione musicale e coreo‐ grafica della Cambogia e del Congo. Il primo weekend (15 ‐ 17 marzo) sarà consacrato alle sonate per violino, per violoncello e ai trii con pianoforte di Beethoven nelle mani di tre straordinari interpreti, Tedi Papavrami (violino), Xavier Phillips (violoncello) e François‐FrédéricGuy (pianoforte). In occasione del secondo weekend (22 ‐ 24 marzo) si cambia registro con i quartetti di Bartók affidati alla sensibilità di artisti di eccezione, quali il Quartetto Arditti uno dei più affermati quartetti della musica contemporanea e a tre formazioni più giovani ma di talento come il Quartetto Parker fondato a Boston nel 2002, il parigino Quartetto Ardeo classe 2004 e il Quartetto Anima fondato nel 2005 a San Pietroburgo. La musica del celebre compositore ungherese fa da cornice a due prime esecuzioni mondiali commis‐ sionate dal PrintempsdesArts agli autori francesi Philippe Manoury e Laurent Cuniot. Non manca un “classico” del festival della Côte d’Azur che riscuote grande successo di pubblico e critica: il “viaggio a sorpresa”. Il pubblico acquista un biglietto per partecipare ad un viaggio musicale, che si svolgerà nell’arco di una giornata, senza cono‐ scerne né la meta né il programma musicale. Raffinatezza e spiritualità sono i tratti distintivi della musica tradizionale khmer e del Ballet RoyalduCam‐ bodge protagonista del terzo weekend (28 marzo ‐ 1 aprile). Malgrado le stragi dei khmer rossi che hanno ucciso ballerini e musicisti, questa straordinaria com‐ pagnia di danza è sopravvissuta ed è stata ricostituita
grazie al sostegno della Principessa Norodom Buppha Devi che peraltro ne cura gran parte delle coreogra‐ fie. Dall’Asia si passa all’Europa orientale con la seconda parte del Portrait Bartók, dedicato sia alla vena ca‐ meristica delle due sonate per violino e pianoforte e delle Danze popolari rumene sia alla produzione orchestrale de ‘Il principe di legno’ e del Terzo concerto per pianoforte nell’interpretazione dell’Or‐ chestre Philharmonique di Monte‐Carlo diretta da Karl‐Heinz Steffens. L’evento del quarto weekend (4 ‐ 7 aprile) è l’esibizione dell’Orchestra del Teatro Mariinsky alla guida del suo leggendario direttore Valery Gergiev con tre ca‐ polavori tellurici di Stravinsky pensati per i Balletti russi: ‘L'Oiseau de feu’, ‘Petrouchka’, ‘Le Sacre du‐ printemps’. Il 6 aprile è la volta della Nuitdu Congo, un viaggio artistico e umano articolato in due tappe nell'ambito di un progetto di collaborazione e di scambi culturali tra il Principato di Monte‐Carlo e il Congo: l'Orchestra Sinfonica Kimbanguistedi Kinshasa e la compagnia di danza Super Mbonda si esibiranno all'Auditorium Rainier III con un programma di musiche e danze tradizionali del Congo; mentre in giugno alcuni mu‐ sicisti dell’Orchestre Philharmonique di Monte‐Carlo suoneranno nel paese africano.
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Musica
L’Orchestra Sinfonica di Kinshasa è costituita da circa 200 musicisti autodidatti che hanno costruito con mezzi di fortuna i loro strumenti raggiungendo tra‐ guardi sorprendenti. Domenica 7 aprile la “musica degenerata” vietata dai nazisti (Schönberg, Hindemith, Schreker, Weill) sarà affidata all’Orchestre Philhar‐ monique di Monte‐Carlo e al Coro maschile dell’Opera di Nizza. Chiudono il quinto e ultimo weekend (12 ‐ 14 aprile) il Bartók espressionista del Mandarin Merveilleuxee dei Quatrepièces pour orchestre op. 12 e i quattro concerti di musica da camera nell’ambito delPortrait Beethoven.
Parallelamente alla programmazione scorre l’azione educativa e formativa dei giovani, scandita da con‐ ferenze, masterclass, performance e incontri con gli artisti del cartellone 2013 in cui la musica dialoga con la danza, tra le istituzioni coinvolte scuole di musica e conservatori del Principato di Monaco e Monte‐Carlo e della Costa Azzurra. Per informazioni Festival Printemps des Arts, info@printempsdesarts.com www.printempsdesarts.com Vivace/Marta Romano, +39 3495856526 mromano.vivace@gmail.com
“Italia Loves Emilia” a cura della redazione Il 27 Novembre scorso è uscito “'Italia loves Emilia‐Il concerto”, il quadruplo cd + doppio dvd con la registrazione del concerto del 22 settembre al Campovolo di Reggio Emilia. Il ricavato verrà devoluto a sostegno della popolazione emiliana colpita dal terremoto. Il cd è distribuito da IndipendenteMente e contiene 43 brani eseguiti da Biagio Antonacci, Claudio Baglioni, Elisa, Tiziano Ferro, Giorgia, Lorenzo Jovanotti, Ligabue, Litfiba, Fiorella Mannoia, Negramaro, Nomadi, Renato Zero e Zucchero.
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Cultura
Uscito il Bando di Concorso FITeL “PREMIO CARAVILLANI” a cura della redazione
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l via il bando della 2° edizione del concorso “PREMIO CARAVILLANI” promosso dalla FITeL “Ricordare il passato per progettare il futuro” per l’assegnazione di borse di studio agli studenti dei licei artistici statali o equiparati. La FITeL , in collaborazione con l’associazione S.A.S./Ci‐ nema (Scuola delle Arti dello Spettacolo), mette a disposizione 3 borse di studio (del valore di € 500 al primo classificato, € 300 al secondo classificato, € 200 al terzo classificato) riservate agli studenti‐esse dei licei artistici statali o equiparati che parteciperanno al Bando di Concorso “Ricordare il passato per pro‐ gettare il futuro”. In seguito al successo riscontrato lo scorso anno nella prima edizione del bando, la FITeL ritiene op‐ portuno dare seguito all’iniziativa per dare la possi‐ bilità ai giovani partecipanti di esprimersi creativa‐ mente attraverso la produzione di opere artistiche. Nella 1° edizione, il ricordo delle vittime degli anni del terrorismo è stato il tema principale a cui ispirarsi nella creazione del proprio lavoro. Quest’anno i partecipanti dovranno soffermarsi su una questione più che mai attuale, “i giovani e il la‐ voro”. Il lavoro che oggi manca e che si fa fatica a trovare, ma anche il lavoro come espressione di risorsa creativa, il lavoro come opportunità, percorso di vita o vocazione, il lavoro specchio di un mondo che cambia e ha bisogno esso stesso di cambiamento. In particolare l’importanza del lavoro per le giovani generazione nel progettare il proprio futuro.
Per dettagliate ulteriori informazioni andare sul sito www.fite.it contattando la segreteria della FITeL Na‐ zionale all’indirizzo e‐mail nazionale@fitel.it oppure chiamare lo 06/85353869.
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Cultura
Arte, lavoro e sindacato di Aldo Albano Sabrina Pesce e Alfonso Coppo‐ la, ideatori del progetto.
Le due giornate seminariali del 19 e 26 novembre u.s., organizzate dall’associazione culturale – no profit – “La Mela”, insieme alla CISL Università di Roma ed alla Filca CISL Campania ed ospitate nelle magnifiche strutture dell’università La Sapienza di Roma e del Museo Archeologico Nazionale di Napol, sono state dedicate all’arte e al sindacato attraverso un excursus storico e culturale ed hanno aperto un’interessante interrogativo: fare sindacato è un’arte? Sabrina Pesce e Alfonso Coppola, ideatori del progetto, hanno voluto portare in similitudine l’attività del sindacalista con i grandi artisti della pittura, interagendo con la storia italiana della nascita del movimento dei lavoratori e la nascita del sindacato, relazionandosi storicamente sul mondo dell’agricoltura, dell’edilizia e dell’industria, della scuola e dell’università, dalla fine dell’800 agli anni ‘80 del ‘900. Per la parte pittorica, hanno analizzato il lavoro partendo da opere d’arte più o meno conosciute al grande pubblico, grazie alle spiegazioni delle dott.sse Rita Di Maria e Annalisa Garofalo: da Pellizza di Volpedo con il suo ‘Quarto Stato’ a Gustav Coubert con il suo ‘Spaccapietre’ e a Raffaello Sanzio e la Scuola d’Atene, passando per i quadri e le sculture dedicate al mondo del lavoro italiano ed europeo. L’intento, riuscito, era quello di riunire esperienze culturali, professionali e sindacali, oltre che generazionali, per evidenziare come il mondo del lavoro e la produzione artistica tra l’800 e il ‘900 siano da considerarsi collegati ed uniti. Sabrina Pesce nella sua introduzione ha evidenziato come l’arte sia capacità di trasmettere emozioni, così come il sindacato, attraverso le sue forme di espressione . Ha inoltre ribadito che questa iniziativa è solo la prima di altre, dove il confronto sarà anche attraverso la musica, la letteratura, il cinema.
Opera “Quarto Stato” di Pellizza di Volpedo
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Mostre
UDINE ‐ Castello di Udine Seducente confronto tra Tiepolo e Veronese di Aldo Savini
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a Galleria d’Arte Antica in occasione della quarta edizione delle “Giornate del Tiepolo” ospita la mostra “I colori della seduzione. Giambattista Tie‐ polo e Paolo Veronese”. Per la prima volta sono esposte, riunite, le due tele che compongono il “Mosè salvato dalle acque” di Tiepolo (nell’immagine), opera tagliata negli anni Venti dell’800 e mai ricom‐ posta. Le due parti del dipinto, che hanno avuto destini conservativi diversi, presentano oggi colori leggermente diversi, ma grazie a un sistema di illu‐ minotecnica all’avanguardia è possibile vedere l’opera sia come è realmente, che secondo una colorazione uniforme. Il capolavoro di Tiepolo è accostato al “Mosè salvato dalle acque” di Paolo Veronese del Musée des Beaux Arts di Digione, sia per rilevare le assonanze ma anche la personale soluzione adottata da Tiepolo che trovò nell’arte di Veronese l’indicazione per il superamento della “maniera scura” e il punto di partenza per elaborare un linguaggio espressivo originale che avrebbe fatto sì che si imponesse come uno dei grandi protagonisti della pittura veneziana ed europea del Settecento. Tiepolo intraprende un percorso di ‘emulazione’ nei confronti di Veronese, sia rivisitandone l’interpretazione di temi religiosi o della storia antica, mediante scenografiche impo‐ stazioni teatrali, prospettive architettoniche e opulenza decorativa, sia appropriandosi di una tavolozza bril‐ lante di colori puri e ombre colorate. Il confronto tra i due artisti è messo in luce anche dai bozzetti e dai disegni che illustrano le varie modalità con cui Tiepolo si è rapportato a Veronese, traendone ispi‐ razione sia in termini di composizione spaziale sia di formulazione di singoli motivi, come ben evidenzia in particolare il disegno d’insieme approntato da
Tiepolo per il “Banchetto di Antonio e Cleopatra” esposto insieme allo studio preparatorio di Veronese per le “Nozze di Cana” e al modello a olio della Na‐ tional Gallery di Londra.
opera “Mosè salvato dalle acque” di Giambattista Tiepolo
Mostra: I colori della seduzione. Giambattista Tiepolo e Paolo Veronese Sede: Castello di Udine, Galleria d’Arte Antica, (via Lionello, 1) Periodo: 17 novembre – 1 aprile 2013 Orario: da martedì a domenica dalle 10.30 alle 17 Ingresso: intero euro 8, ridotto euro 5, scolaresche euro 2 (compresa la visita alla Galleria d'Arte Anti‐ ca)
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Mostre
PASSARIANO DI CODROIPO (UD) ‐ Villa Manin L’artista che ha incantato l’Europa del Settecento di A.S. Villa Manin, la fastosa dimora dell’ultimo Doge di Venezia, accoglie dipinti sacri e profani di Giambattista Tiepolo, alcuni restaurati per l’occasione, provenienti da prestigiosi musei europei e americani e da luoghi di culto, che ne illustrano adeguatamente l’intera vicenda creativa dalle prime esperienze fino alle imprese della tarda maturità, senza trascurare il rapporto con i suoi mecenati, i committenti e gli intellettuali, tra cui Scipione Maffei e Francesco Algarotti, che hanno influito sulla sua formazione culturale. Tiepolo è senza dubbio il pittore veneziano più famoso del Settecento, l’instancabile realizzatore di imprese monumentali su tela e a fresco, vero e proprio detentore del monopolio nella decorazione sia dei palazzi lagunari che delle ville di terraferma, di chiese e residenze di principi e sovrani europei. La mostra propone una sequenza di opere particolarmente significative di soggetto sia sacro che profano, tra cui anche dipinti di grandi dimensioni che esemplificano la poetica dell’artista per il quale “Li pittori devono procurare di riuscire nelle opere grandi [perchè...]la mente del Pittore deve sempre tendere al Sublime, all’Eroico, alla Perfezione”. Soprattutto nei dipinti di contenuto storico e mitologico rivela tutta la sua capacità inventiva, non si limita a visualizzare le vicende del passato ma indaga l’intima natura dei protagonisti, facendone emergere passioni e sensibilità interiori. Le scene, ricche di figure e di colori in continuo movimento e con un effetto di luce assoluta e vibrante, non sono esenti da suggestioni drammatiche di tipo teatrale, tanto che l'atteg‐ giamento dei personaggi e la composizione delle rappresentazioni alludono alla carica sentimentale e visionaria del melodramma settecentesco di Pietro Metastasio. In “appendice” alla mostra, Villa Manin nei fine settimana è collegata con servizio navetta gratuito al Museo Diocesano di Udine dove nel Palazzo patriarcale Tiepolo affrescò nel 1726 il soffitto dello scalone d’onore con ‘La caduta degli angeli ribelli’, la Galleria degli ospiti, la Sala Rossa e la Sala del trono con scene tratte dai Testi sacri.
opera “Zefiro e Flora” di Giambattista Tiepolo
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Mostre
Giambattista o Zuan Batista Tiepolo (Venezia 1696 – Madrid 1770), figlio di un "mercante di negozi da nave", entra giovanissimo nella bottega di Gregorio Lazzarini, pittore eclettico, da cui apprende oltre ai primi elementi di disegno il gusto per il grandioso e il teatrale nelle composizioni. Successivamente si interessa alla cosiddetta pittura “tenebrosa” di Piazzetta e poi ai grandi del Cinquecento veneto, in particolare Tintoretto, Veronese e Jacopo Bassano. A vent’anni ottiene le prime commissioni a Venezia ed è l’inizio di una lunga carriera soprattutto per affreschi dei soffitti di scaloni e saloni di dimore aristocratiche. Dal 1750 al 1753 è a Würzburg insieme ai figli Giandomenico e Lorenzo per decorare la Residenza del Principe vescovo, in cui si rivela anche un ottimo tecnico della prospettiva. Dopo un decennio di intensa attività nel nord Italia, nel 1761 è chiamato dal re Carlo III di Spagna per la decorazione delle sale del nuovo Palazzo Reale a Madrid, dove muore improvvisamente nel 1770.
Mostra: Giambattista Tiepolo. Luce, forma, colore, emozione Sede: Villa Manin, Passariano di Codroipo (UD) Periodo: 15 dicembre – 7 aprile 2013 Orario: da lunedì a venerdì 9 – 18; sabato, domenica e festivi 9 – 19 Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8, scuole euro 6
MILANO ‐ Palazzo della Triennale Dal Principe della notte alla donna Vamp di A. S. Un centinaio di opere, tra dipinti, incisioni, disegni, documenti, oggetti storici, costumi di scena e video, indagano la figura del vampiro Dracula partendo dal contesto storico per procedere alla trasfigurazione letteraria, fino ad arrivare alla trasposizione cine‐ matografica e alle implicazioni sociologiche del mito. Nel 1912 moriva il romanziere irlandese Bram Stoker che nel 1897 aveva pubblicato il romanzo “Dracula”, per cui la mostra è un’occasione per rendere omaggio a lui e alla sua creatura letteraria, l’immortale vampiro, principe della notte. La figura del vampiro, già presente nel folklore medievale, compare im‐ provvisamente sulla scena dell’immaginario europeo nel Settecento per non uscirne più; acquista, infatti, progressivo rilievo nella cultura illuministica, romantica e contemporanea. Il fenomeno del vampirismo è af‐ frontato in tre sezioni. “La realtà dietro il mito” apre il percorso espositivo con una serie di eccezionali documenti storici e opere provenienti dal Kunsthi‐ storisches Museum di Vienna, tra le quali il ritratto del conte Vlad, (nell’immagine) figura storicamente
esistita nel XV secolo e associata a quella leggendaria di Dracula. Segue “Bram Stoker: Dracula” che propone una riflessione sul vampirismo nell’ambito letterario con particolare attenzione all’opera di Stoker. Chiude “Morire di luce: il cinema e i vampiri” che attraverso una serie di videoproiezioni si addentra nella storia del vampirismo sul grande schermo, dalle prime pellicole in bianco e nero degli inizi del Novecento fino alle saghe degli ultimi anni. Particolare attenzione è prestata al “Bram Stoker’s Dracula” di Francis Ford Coppola (1992), di cui sono presentati per la prima volta in Italia alcuni storyboards e la sceneggiatura originale. Inoltre, Giulia Mafai, storica del costume, offre un’interpretazione originale dell’identità del vampiro e, soprattutto, della donna vampiro. Splendidi abiti di scena propongono uno sguardo sulla figura della “Donna vamp” che annienta attraverso il potere della seduzione, esemplificata dallo speciale omaggio dedicato a Guido Crepax con diciotto disegni inediti che illustrano l’incontro tra Dracula e Valentina, una delle sue più celebri creature.
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Mostre
Mostra: Dracula e il mito dei vampiri Sede: Milano, Palazzo della Triennale (Viale Alemagna, 6) Periodo: 23 novembre – 24 marzo 2013 Orario: da martedì a domenica 10,30 – 20,30, giovedì 10,30 – 23 Ingresso: intero 8 euro, ridotto euro 6,50 Catalogo: Skira
“Ritratto del Conte Vlad”
TORINO ‐ Promotrice delle Belle Arti Spiando “dal buco della serratura” di A. S. Il Musée d’Orsay, in seguito ai lavori di ristrutturazione delle sale degli impressionisti, ha concesso tempo‐ raneamente gran parte della sua collezione per la mostra “Degas. Capolavori dal Musée d’Orsay”. Settantatré opere, tra dipinti a olio, pastelli, disegni e sculture, documentano le fasi della sua ricerca e i suoi soggetti più famosi. Il percorso espositivo segue, pertanto, un andamento cronologico e al tempo stesso tematico. Si apre con un Autoritratto giovanile del 1855 attorniato da ritratti di familiari, del nonno Hilaire De Gas, delle sorelle Marguerite e Thérèse, della Famiglia Bellelli in interno borghese (nell’immagine), di amici letterati, musicisti e artisti seduti nei locali parigini. Dopo alcuni paesaggi seguono le sale dedicate alle corse dei cavalli, alle ballerine e ai nudi femminili. Tra i capolavori si impongono il luminosissimo Défilé del 1866‐68, i disegni di cavalli al passo, al trotto e al galoppo e la suggestiva scultura della Ballerina di quattordici anni del 1879‐81 vestita con un vero tutù in tulle. Su quest’ultimo tema sono esposti anche le Prove di balletto in scena del 1974, il Fin d’arabesque del 1977 e la Ballerina con bouquet che ringrazia in scena del 1978. In chiusura le scene di nudi femminili che si lavano, entrano o escono dalla vasca da bagno, si asciugano il corpo e i capelli. Sono donne comuni, anche prostitute, intente in azioni intime e quotidiane, colte di sorpresa nella massima naturalezza come se fossero spiate “dal buco della serratura”. Edgar Degas (Parigi 1934 – 1917) è riconosciuto come uno dei principali protagonisti della pittura francese della seconda metà dell’Ottocento. Nonostante amasse definirsi un “realista” piuttosto che un “impressionista”, partecipò a tutte le mostre del movimento, con una posizione autonoma, perchè dipingeva esclusivamente in atelier e non en plein air, prediligendo principalmente scene con figure e non paesaggi e vedute, e spe‐ rimentando le più svariate tecniche espressive, dalla pittura alla scultura, dal pastello all’incisione e al mo‐ notipo.
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Mostre
Mostra: Degas. Capolavori dal Musée d’Orsay Sede: Torino, Palazzina della Società Promotrice delle Belle Arti Periodo: 18 ottobre – 27 gennaio 2013 Orario: tutti i giorni dalle 10 alle 19.30, giovedì dalle 10 alle 22.30. Chiuso il martedì Ingresso: intero euro 12, ridotto euro 9, scuole euro 5 Catalogo: Skira
opera “La famiglia Bellelli” di Edgar Degas (1858‐67)
PADOVA ‐ Musei Civici agli Eremitani e Palazzo Zuckerman La meravigliosa galleria cartacea del Settecento Veneto di A. S. Intraprendenti editori come Giambattista Albrizzi e Antonio Zatta, grandi e famosi artisti come Tiepolo, Piazzetta, Novelli, Fontebasso e Balestra e abili incisori capaci di tradurre i segni e lo stile di questi in stampe di straordinaria complessità e varietà lu‐ ministica hanno realizzato alcuni dei maggiori capo‐ lavori dell’editoria del Settecento. Il libro illustrato settecentesco non è solo grande impresa tipografica, documento storico, intrigante fonte di curiosità su costumi e gusti del tempo, ma anche e soprattutto uno straordinario manufatto artistico, tale da creare una meravigliosa “galleria cartacea”. Fenomeno, già noto nel Seicento, nel corso del XVIII secolo raggiunge nel Veneto forme di particolare eleganza e raffinatezza. Oltre 115 volumi di edizioni rare e preziose, prodotti in Veneto o che hanno visto la collaborazione d’im‐
portanti artisti veneziani, esposti accanto a quasi 120 tra stampe sciolte tratte dagli stessi volumi e in‐ cisioni autonome, favoriscono un’ampia documen‐ tazione della ricchezza illustrativa e dell’attività degli artisti ai quali si deve l’invenzione grafica delle opere.
opera “La Gerusalemme Liberata di Torquato Tasso” di G.Piazzetta
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Mostre
Per ogni artista è esposto anche uno dei loro significativi dipinti, a sottolineare la stretta connessione tra la produzione artistica e i disegni approntati per l’editoria. La mostra prospetta, quindi, un viaggio affascinante e sorprendente, seguendo, di volta in volta, modalità cronologiche, monografiche e tematiche, alla scoperta di quello che fu un aspetto fondamentale della vita culturale della Serenissima, ma anche di una produzione artistica spesso parallela a quella più appariscente della pittura da cavalletto o ad affresco, ma non meno suggestiva. Mostra: Tiepolo, Piazzetta, Novelli. L’incanto del libro illustrato nel Settecento Veneto Sede: Musei Civici agli Eremitani e Palazzo Zuckermann, Padova Periodo: 24 novembre ‐ 7 aprile 2013 Orario: da martedì a domenica dalle 9 alle 19. Chiuso i lunedì non festivi (25 e 26 dicembre, 1 gennaio) Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8, scuole euro 5. (+ Cappella degli Scrovegni euro 13, solo su prenotazione, tel. 049 2010020) Catalogo: Antiga Edizioni
SPOLETO ‐ Palazzo Collicola Echi Informali di A.S. Spoleto nei primi anni Cinquanta e nei decenni suc‐ cessivi ha vissuto una felice stagione artistica che viene rievocata a Palazzo Collicola in un grande evento espositivo che comprende la mostra antologica di Giuseppe De Gregorio nell’anniversario dei primi cinque anni dalla scomparsa, una selezione di opere storiche degli altri artisti del cosiddetto Gruppo di Spoleto e una sezione dedicata alle opere di poetica informale che vinsero premi in varie edizioni del Premio Spoleto dal 1953 al 1964. Di De Gregorio sono esposte circa 100 opere datate fra il 1935 e il 2004, provenienti da musei e collezioni private di tutta Italia, compresi i dipinti presentati alla Biennale di Venezia e alle Quadriennali di Roma. Il percorso espositivo, dopo i disegni caricaturali giovanili che datava con i numeri romani dell’era fascista e prove figurative e postcubiste, procede per sezioni incentrate sui temi della natura, del sacro, del mito e del magico profano che spesso ritornano temporalmente nella sua produzione. Il momento più felice coincide con l’esplosione delle poetiche dell’informale riconducibili all’“ultimo naturalismo” teorizzato da Francesco Ar‐
cangeli. Inizialmente è il mare con gli umori e le at‐ mosfere che lo affascinano, poi saranno i muri scrostati e corrosi dal tempo a creare visioni suggestive e al tempo stesso inquietanti.
opera “Totem dello Stregone” di G. De Gregorio (fine anni ‘70)
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Mostre
Degli altri componenti del Gruppo di Spoleto (Filippo Marignoli, Giannetto Orsini, Ugo Rambaldi, Bruno Raspi, Bruno Toscano) sono esposte due opere per ciascuno, eseguite nei primi anni di attività. Inoltre, l’esperienza informale in Italia è documentata da una ventina di dipinti appartenenti alla raccolta del Comune di Spoleto dei principali protagonisti di quella stagione creativa, tra i quali Bendini, Mandelli, Moreni, Morlotti, Pisani, Soffiantino, Vacchi e Leoncillo, che furono premiati nelle edizioni del Premio Spo‐ leto. Mostra: Giuseppe De Gregorio opere 1935‐2004. Il Gruppo di Spoleto. Ultimo naturalismo e informale al Premio Spoleto Sede: Spoleto, Palazzo Collicola Priodo: 15 dicembre ‐ 27 gennaio 2013 Orario: 10 ‐ 13 e 14.30 ‐ 17. (Chiuso il martedì; dal 7 al 27 gennaio aperto dal giovedì alla domenica) Catalogo: Silvana Editoriale
ROMA ‐ Chiostro del Bramante Le meraviglie dell’epoca d’oro della pittura fiamminga di A.S.
Al Chiostro del Bramante la mostra “Brueghel. Meraviglie dell’arte fiamminga” è la prima grande esposizione mai realizzata a Roma dei capolavori di un’intera dinastia di straordinari artisti, attiva tra il XVI e il XVII secolo, per oltre 150 anni. Sono esposte 100 opere, provenienti da alcuni tra i più importanti musei nazionali e internazionali e da pre‐ stigiose collezioni private che cu‐ stodiscono capolavori altrimenti difficilmente accessibili, molti dei quali finora mai esposti al pubblico, come lo straordinario “I sette atti di pietà” (1616‐1618 ca.) di Pieter Brueghel il Giovane che richiama per contrapposizione “I sette peccati capitali” di Hieronymus Bosch (1500 ca.), anche questo mai giunto prima a Roma. Pieter il Vecchio (1525/1530 ca.– opera “Trappola per uccelli” 1569), il capostipite dei Brueghel, di P. Brueghel il Giovane ebbe con Bosh un rapporto tale che può essere considerato il suo “maestro spirituale” dal quale derivò la sua visione disincantata dell’umanità in chiave terrena più che onirica, con una particolare attenzione al paesaggio e al rapporto tra uomo e natura, attraverso scene di danze contadine e proverbi figurati.
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Mostre
Per l’incredibile successo presso la committenza internazionale, dopo la sua morte, la sua eredità venne raccolta dai figli Pieter il Giovane (1564 –1638) e Jan il Vecchio (1568 – 1625). Rispetto al fratello soprannominato “dei velluti” per la preziosità della sua tecnica, Pieter il Giovane ricalcò più da vicino le orme del padre, realizzando anche vere e proprie copie, ma seppe rinnovare lo stile e i temi attraverso una personale elaborazione del linguaggio espressivo, come nella splendida “Trappola per uccelli” del 1605 che per le atmosfere forti e le tinte decise racchiude in sé tutte le peculiarità del Barocco fiammingo. La dinastia prosegue poi e si ramifica in una complicata rete di relazioni fino agli undici figli di Jan il Giovane, cinque dei quali pittori anchʼessi, Jan van Kessel I (1626 – 1679), figlio di Paschasia sorella di Jan Brueghel, Ambrosius Brueghel (1617– 1675), David Teniers il Giovane (1610 –1690) legato ai Brueghel per aver sposato la figlia di Ambrosius, e Abraham (1631 – 1697) ultimo epigono di una discendenza divenuta leg‐ gendaria. Mostra: Brueghel. Meraviglie dellʼarte fiamminga Sede: Chiostro del Bramante, Roma, Via della Pace Periodo: 18 dicembre –2 giugno 201 3 Orario: tutti i giorni dalle 10 alle 20; sabato e domenica dalle 10 alle 21 Ingresso: intero euro 12, ridotto euro 10 Catalogo: Silvana Editoriale
ROMA ‐ VISITORS BOOK. Ospiti a Casa Praz “Ritratti fotografici di Milton Gendel, lettere, dediche e recensioni.” di Francesca D’Emilio
nella foto: Mario Praz con Viviana della Porta (Lucca, Villa Torrigiani, settembre 1974)
Foto e Letteratura: queste sono le due parole d’ordine di questa mostra che espone un breve spaccato cronologico, per un arco di un ventennio, di quello che Mario Praz, studioso di letteratura inglese, aveva definito “Mondo che ho visto”. La mostra presenta, grazie agli scatti e ai ritratti di Milton Gendel, gli scambi letterari che Praz ebbe con personaggi della cultura e della mondanità, ospiti in varie occasioni di Casa Praz, che lasciarono la loro “firma” nel Visitors Book. Lettere, recensioni e dediche, provenienti dall’archivio del col‐ lezionista Praz, affiancate a diciassette ritratti fotografici scattati nei più diversi luoghi ed occasioni da Gendel Un recente passato che torna oggi in quella che venne definita “La casa della vita”.
Mostra: "Visitors book. Ospiti a casa Praz. Ritratti fotografici di Milton Gendel, lettere, dediche e recensioni" Sede: Museo Mario Praz via Zanardelli 1, Roma ‐ 06.6061089 Periodo: Venerdì 23 Novembre 2012 ‐ lunedì 01 aprile 2013 Orario: ogni giorno dal martedì a domenica dalle 9 alle 14 e dalle 14.30 alle 19.30; lunedì chiuso Catalogo: Peliti Associati
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Mostre
NAPOLI ‐ Museo MADRE L’idea produce l’arte di A. S. Sol LeWitt ( Hartford, Conn. 1928 – New York 2007) è uno degli artisti che nella seconda metà del nove‐ cento hanno maggiormente contribuito a cambiare, fino a capovolgere, la definizione e le regole con‐ venzionali della prassi artistica e della sua produzione materiale, abolendo le nozioni di unicità e irripetibilità, di abilità individuale nell’esecuzione manuale in favore del primato assoluto dell’idea. Il presupposto di un’opera d’arte è il concetto che ne costituisce il fondamento e la sua esecuzione assume un aspetto secondario, tanto che può essere fatta da chiunque purché vengano rispettate le istruzioni dell’artista e la precisa esplicazione delle sue intenzioni, della sua idea appunto. Questa concezione è esemplificata dai famosi Wall Drawings (disegni murali). Fin dal suo primo libro d’artista del 1968 costruiva una gamma di variazioni della linea retta in quattro dire‐ zioni sovrapposte. Questo sistema di linee veniva poi sviluppato e applicato in grande scala su ampie superfici murarie dallo stesso artista o indifferente‐ mente dai suoi assistenti. La mostra “Sol LeWitt. L’artista e i suoi artisti” ne in‐ daga il percorso creativo lungo l’arco di 50 anni di attività attraverso tre sezioni tematiche. La prima si compone di 5 Wall Drawings progettati nel 2007 le cui linee fluide e serpeggianti, spesso in‐ tersecate tra loro, rendono il disegno il più tridi‐ mensionale possibile in modo da distaccarlo illusio‐ nisticamente dalla parete tanto che assume un an‐ damento ritmico che sembra curvare e frammentare
lo spazio in imprevedibili e casuali effetti visivi. La seconda sezione presenta 47 opere storiche di LeWitt provenienti da collezioni napoletane, preva‐ lentemente disegni, guaches e sculture. Dopo la mo‐ stra alla Modern Art Agengy di Gianni Amelio del 1975, LeWitt soggiornò spesso a Napoli, in particolare a partire dagli anni Ottanta quando si trasferì a vivere stabilmente per un lungo periodo in Italia a Spoleto. La terza sezione, in collaborazione con il Centre Pompidou di Metz, propone un scelta di 95 opere tra le 4000 della sua vasta collezione personale. Iniziata nel 1960, frutto di acquisti e scambi con artisti e galleristi, consente di ripercorrere la storia dell’arte internazionale del secondo dopoguerra, comprende artisti minimalisti, astrattisti e concettuali come lui, ma anche neoimpresionisti, e appartenenti alla pop Art, alla Transavanguadia e all’Arte Povera, presenti molti italiani, tra cui Boetti, Merz, Kounellis, Paolini, Salvo, Chia e Tirelli. Mostra: Sol LeWitt. L’artista e i suoi artisti Sede: Museo MADRE, Napoli Periodo: 14 dicembre – 1 aprile 2013 Orario: da lunedì a sabato 10,30 – 19,30, domenica 10 – 23. (Martedì chiuso) Ingresso: intero euro 7, ridotto euro 3.50 Catalogo: Electa
sullo sfondo l’opera “Casual Effects” di Sol LeWitt
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Cral e territorio
AL “MONCADA” DI LENTINI Dalla formazione al territorio, attraverso i presidi del gusto, perchè turismo è occupazione! di Massimo Scaffidi*
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iovedì 22 novembre 2012 tra chef, sommelier, testimonial, maître d'hotel, associazioni (Fitel, Ri‐ stoWorld, Amira, ItalCuochi) e scuole di formazione ‐ la svizzera Seg e la Yes vacanze mare di Brolo ‐ un in‐ teressante forum è stato organizzato dall'IIS "Moncada" di Lentini con protagonisti i giovani allievi della scuola. Valorizzare il territorio e crescere insieme a questo, professionalizzarsi per dare un futuro e creare occupazione, sono stati gli elementi del filo conduttore dell'incontro. Ad ottimizzare il tutto, la professoressa Donatella Alibrandi, docente del "Moncada" e consigliere nazionale della FITEL. Il forum di formazione e orientamento, dal titolo "Formarsi per lavorare" è riuscito ad andare sopra le righe, al di là degli standard di un classico convegno, quelli fatti tanto per parlarsi addosso, ed ha fornito attraverso degli interventi pratici, gustosi ed attuali dei diversi relatori presenti al tavolo dei lavori, spunti di grande interesse per la platea composta dai tanti giovani allievi di quest'Alberghiero ‐ il "Moncada" ‐ diretto dal dirigente scolastico Domenico Genovese. Allievi che sono diventati a loro volta i protagonisti, preparando le fasi dell'accoglienza del convegno, curando l'allestimento della sala, impegnandosi nell’alle‐ stimento del lunch e nella presentazione dei vini e dei piatti portanti in tavola. Questi i protagonisti degli interventi: Andrea Finocchiaro – Chef e Presidente dell’Associazione Socio‐Culturale Risto‐World ‐ ha illustrato l'attività, anche in favore del territorio che da tempo l'associazione "nata per caso" porta avanti. Marinella Ricciardello ‐ Rappresentante per l’Italia delle Università del gruppo SEG – Swiss Education Group e componente del tavolo tecnico del Cesar Ritz Colleges ‐ si è soffermata sull'importanza, oggi più che ieri, di professionalizzare le competenze acquisite. Guzzardi Vito – Maître d’hotel e fiduciario dell’Associazione AMIRA, Associazione Maîtres Italiani Ristoratori e Alberghi di Ragusa Siracusa Barocca ‐ ha parlato del ruolo e dell'importanza degli uomini in sala ed in cucina, del lavoro e delle richieste del mercato. Daniela Sangiorgio – Componente della Direzione Nazionale FITeL, Federazione Italiana Tempo Libero ‐ si è soffermata su come si è modificata oggi la voglia di fare turismo, ma anche sull’appeal del territorio, delle normative e delle opportunità di accesso ai finanziamenti europei. Illuminante le segnalazioni fornite sui nuovi bandi per l'utilizzo, anche per gli enti pubblici e le associazioni, dei terreni e dei beni confiscati alla mafia. Gianluca di Mauro – Testimonial stagista all’estero, già alunno del Moncada ‐ ha raccontato la sua esperienza formativa in Francia. Un'esperienza maturata appena uscito dalla scuola che l'ha tenuto distante da Lentini per diverse stagioni.
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Inoltre, Gianluca ha spiegato di come sia stata la voglia di sperimentare se stesso nella sua terra che lo ha fatto rientrare, ed oggi mette a frutto quel bagaglio di informazioni tecniche e umane lavorando con chef rinomati e di fama internazione, nella Sicilia iblea, che furono i suoi stessi professori nell'istituto lentinese, ospite del nostro convegno. Maurizio Urso – Chef, Ristoratore “ Torre d’Oriente”, Responsabile Regionale Ital Cuochi ‐ e Marco Campisi ‐ Docente Sala Bar e Sommelier Professionista ‐ sono stati poi, la parte più gustosa del forum. Una valanga in piena di ottimismo e simpatia: la voglia di fare, la certezza di salvaguardare le tradizioni, il gusto, i sapori del territorio sono stati gli spunti migliori del loro dire. Il tutto “insaporito” da erbette selvatiche, sughi delle nonne, elaborazioni di temi classici e del cibo di greci e latini, tutto condito da ironia e buon gusto, ingredienti degli interventi finali del forum e preludio del lunch, saporito e raffinato che ha concluso la mattinata d'orientamento condotta da Massimo Scaffidi, che ha inoltre parlato dell'importanza della comunicazione per affermare professionalità e "mercato". Filadelfo Conti, il vicario del "Moncada" ha avuto il compito di aprire i lavori, dove hanno partecipato anche Giuseppina Sanzaro dirigente del Geometra "Nervi", accompagnata dal d.s.g.a. Salvatore D'Aquino, Micaela Pirrera ed Emilio Bernuzzi; Giovanni Bonfiglio, Preside dell'ITC "Alaimo" e Antonio Inserra. Presenti anche il professore Sebastiano Romito, vicario dell'IPSIA di Francofonte e per l'"industriale" di Carlentini il docente Renato Marino. I piatti che i ragazzi dell'Alberghiero hanno portato a tavola sono stati: arancini con zafferano e piselli su fonduta di tuma; anelletti alla palermitana con mozzarella di bufala ragusana e pesto leggero; filetto di maiale agli aromi con zuppetta di arance, finocchio e cipollotti; semifreddo al limone e nepitella con culis di mandarini. Sulla tavola c'era dell'ottimo Pane di Lentini. Il tutto accompagnato da una ricca cantina locale: Fania ‐ Albanello Chardonnay; Fanus ‐ Nero D'Avola Sirah; Don Nuzzo ‐ Moscato; tutto delle Cantine Gulino. Ricco anche il carrello degli "after": dal caffè delle torrefazioni locali sino al "carrubbone" passando dalle grappe al whisky invecchiato. *giornalista
Immagini dell’evento che mostrano alcuni dei protagonisti della giorna‐ ta.
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Cral e territorio
Veneto, FITeL e “Montagnana è Città Aperta”. Emozioni per Santa Lucia a cura della redazione
Nella scenografica città murata di Montagnana, la Fitel è ancora protagonista di eventi culturali: mer‐ coledì 12 dicembre scorso presso Auditorium San Benedetto – Montagnana ha organizzato “TANTE EMOZIONI NELLA NOTTE DI SANTA LUCIA con “Mon‐ tagnana è Città Aperta”, il patrocinio del Comune di Montagnana, in collaborazione di Cerchidarcobaleno Padova , Inviaggio Vicenza, dell’Unione Ciechi Pro‐ vinciale Padova e l’Educandato San Benedetto. La notte di Santa Lucia è una notte magica in cui la santa cieca, nella notte tra il 12 ed il 13, passa nelle case dei bambini per lasciar loro, crisi permettendo, i doni che questi le hanno richiesto, inviandole una letterina dove hanno espresso i loro desideri. Nel‐ l’ambito della serata, condotta da Laura Cioetto,
oltre all’interven‐ to di apertura di Carla Albarello della Fitel Regionale Veneto, si sono avvicendati per i saluti: Sandra Borghesan, Sindaco del Comune di Montagnana ‐ Luciana Artosin dell’Unione Ciechi, Lucia Canazza, Dirigente Scolastico dell’Educandato San Benedetto. I partecipanti hanno potuto assistere al programma ricco e suggestivo: “Il Tibet Tetto del Mondo” con le suggestioni di un viaggio ‐ a cura di Marco Mauli; “Affidarsi al proprio sentire” Introdu‐ zione al suono delle ciotole tibetane – a cura di Claudia Buosi; “Letture in Braill” a cura di Desirè Ca‐ stello. Ancora, scambio bene augurale di “Santa Lucia” e brindisi finale.
Foligno, anche la FITeL contro la violenza sulle donne a cura della redazione Donne di etnie e associazioni diverse unite contro la violenza. E’ quanto avvenuto a Foligno in occasione del convegno organizzato da un gruppo d’Associazioni, al quale ha partecipato anche la FITeL, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. L’iniziativa ha permesso di dibattere il fenomeno delle molestie sessuali, dei maltrattamenti in famiglia e nella società. Un’occasione, come dice Salvatore Lombardi presidente ella Fitel Umbra, “un fenomeno quello della violenza alle donne, dalla gravità inaudita, e dai numeri intollerabili: in base ai dati forniti dall’Istat, circa 130 donne sono state ammazzate dall’inizio dell’anno 2012 e più del 75% delle violenza si è consuma per mano del partner o del marito”. La Fitel, dice ancora Lombardi “con la partecipazione all’iniziativa, con i suoi affiliati, Cral e Associazioni anche di donne immigrate, ha voluto ribadire il no alla violenza e riaffermare con forza il rispetto della donna e il diritto alla sua libertà e inviolabilità del suo corpo.
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Volontariato ed Associazionismo
Volontariato in Italia: vale 8 miliardi di euro e appassiona oltre 5 milioni di Rossella Ronconi
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dati statistici provano che nel 2011 sono stati più di 5 milioni gli italiani che hanno svolto una qualche attività gratuita presso un’associazione di volontariato. In Italia la partecipazione ad attività di vo‐ lontariato è in crescita. Nonostante la crisi infatti in base ai dati Istat, in circa 20 anni la percentuale di persone che si dedicano al volontariato è passata dal 6,9% al 10%. Il 5 dicembre è stata la giornata internazionale del volontariato. Ricorrenza che l'Omu festeggia sin dal 1985. L’attività del volontariato e dell’associazionismo appassionano maggiormente i cittadini del Nord rispetto a quelli delle altre ripartizioni (13,5% rispetto all’8% del Centro e al 6,4% del Sud). Da un’indagine condotta da Istat e Cnel (2011) è inoltre emerso come il valore economico delle attività volontarie svolte all’interno del Terzo Settore sia pari a circa a 8 miliardi di euro. In termini quantitativi, trasformando il numero delle ore donate in unità di lavoro equivalente e, successivamente, in numero di occupati a tempo pieno, è stato quantificato che il lavoro volontario in Italia è pari a 700 milioni di ore, corrispondenti a 385 mila unità occupate a full time. Significativo il numero degli affidamenti diretti dei servizi sociali alle organizzazioni di volontariato da parte delle Amministrazioni Comunali. Per il 2010, i dati indicano una percentuale di affidamenti diretti pari al 78% del totale delle procedure di affidamento, di cui ben il 72% rivolti alle organizzazioni di volontariato per la gestione di servizi sociali alla persona cd. “integrativi” di supporto agli interventi “complessi”, ovvero in particolare: laboratori di animazione sociale, interventi di sollievo e supporto psicologico, trasporti sociali, accompagnamento e servizi agli immigrati. Cifre rilevanti che dimostrano il valore economico e sociale che genera il volontariato. Un settore in crescita meritevole di maggiore attenzione, ad iniziare dal rispetto dei tempi previsti nell’erogare il 5 per mille che i cittadini hanno deciso di destinare alle associazioni del settore.
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Enogastronomia
Una delizia: le pettole pugliesi a cura della redazione
Un dolce da non perdere sono le pettole pugliesi che si preparano, solitamente, nel periodo natalizio. Delizia per il palato sono delle frittelle fatte con un impasto a base di patate, da mangiare spolverate di zucchero che in Puglia vengono preparate di solito in occasione del Natale ma sono ottime in ogni periodo dell’anno. Ingredienti per le pettole pugliesi: • • • • • •
1 kg. di farina 500 g. di patate già lessate 50 g. di lievito di birra 25 g. di sale fino olio per friggere (girasole, o arachide o mais) q.b. zucchero semolato o a velo q.b.
Preparazione: Passate le patate al passaverdura o con lo schiacciapatate, e mettetele in una capace ciotola. Sciogliete il lievito di birra in un bicchiere di acqua tiepida. Unite la farina alle patate, e poi il lievito sciolto nell’acqua. Spolverate con il sale, ed iniziate a lavorare, unendo mano a mano altra acqua tiepida. Dovete lavorare a lungo, fino ad ottenere una pasta omogenea e molto morbida, diciamo pure come una crema molto densa. Coprite la ciotola con uno strofinaccio o con la pellicola, e mettetela a lievitare in un luogo caldo. La pasta deve almeno raddoppiare di volume, quindi attenzione a dove la mettete. Quando la pasta sarà ben lievitata, friggete le pettole. Riscaldate abbondante olio per friggere (ricordate che è meglio usare un recipiente stretto dove l’olio può raggiungere una buona profondità piuttosto che una padella larga). Aiutandovi con due cucchiai mettete delle quantità di pasta una come una noce e friggetele. Fate perdere l’olio in eccesso su carta da cucina, e mangiatele subito spolverandole con lo zucchero a velo, o intingendole in una ciotolina di zucchero semolato.
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Libreria
Péter Nádas Libro di Memorie di Rita Tomassini
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l libro e la memoria sono i fili con cui Péter Nadas ha scelto di intessere questa grande opera, una discesa negli abissi dell’anima narrata con elegante precisione e stupefacente profondità. La storia si apre su un drammaturgo ungherese lasciato nell’anonimato che, ricordando il suo soggiorno a Berlino Est negli anni Settanta, ci racconta il triangolo amoroso in cui viene coinvolto da Thea, matura e affascinante attrice, e Melchior, un giovane poeta. Fino a quando Melchior fugge a Ovest e lui, sopraffatto da una crisi, ritorna a Budapest e tenta di riprendere in mano il suo destino scrivendo un romanzo di esa‐ sperata sensualità sulla vita dissoluta di uno scrittore tedesco di fine Ottocento. Al racconto frammentato di questo personaggio della sua fantasia fa da contraltare la rievocazione della tormentata adolescenza del narratore principale durante il periodo successivo alla rivolta ungherese del ’56, segnata dalla morte della madre, dall’ambi‐ guità tanto politica quanto sessuale del padre, da un amore acerbo e tempestoso. Sarà la voce di Kri‐ sztian, un compagno di scuola del protagonista, a trovare le sue memorie e a riannodare i fili di un’iden‐ tità in cerca di se stessa tra i ricordi. Attraverso continui rimandi tra i personaggi e le epoche storiche, in questo grande capolavoro del Novecento, Péter Nadas racconta con emozione il passaggio spesso traumatico dall’infanzia all’età adulta, il gioco dei sentimenti, il sesso e la creazione artistica, la segretezza, la paura, le tensioni di una società in cui il livello personale e quello politico non sono mai separati, privilegiando sempre e no‐ nostante tutto i comportamenti umani di quegli in‐ dividui che hanno dovuto vivere e amare sotto un regime totalitario.
Péter Nadas, nato nel 1942 a Budapest, è romanziere, commediografo, saggista, giornalista e fotografo. Il suo romanzo d’esordio, “Fine di un romanzo familiare”, ha riscosso ovunque un enorme successo di pubblico e di critica. “Libro di memorie”, uscito per la prima volta nel 1986 in una versione censurata, ha rivisto la luce nella sua stesura originaria negli anni Novanta. Monumentale opera scritta in undici anni, tradotta in tutto il mondo, è considerato il capolavoro di Nadas valendogli a pieno titolo l’ingresso tra i grandi nomi della letteratura.
Péter Nadas Libro di memorie ‐ Dalai editore – euro 24
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Libreria
Antonio Castello La Fiavet e il Turismo Italiano di A.M. Politica economia e sviluppo sociale del Paese in 50 anni di storia della Federazione italiana degli Agenti di Viaggio. Il 29 novembre presso l’Enit, in occasione del 50° anniversario della fondazione della Fiavet, è stato presentato a Roma, il libro “La Fiavet e il Turismo Italiano”, scritto dal giornalista Antonio Castello. L’opera ripercorre l’intera vita della prima, importante, associazione di categoria dell’intermediazione , narrando le vicende associative, e le contestualizza nella situazione economica, politica e sociale del Paese. Il risultato è una vera e propria storia del turismo italiano raccontata, anno per anno, con un filo conduttore rappresentato dalle vicende che hanno animato l’attività Fiavet.
Alessandro Donati “Lo Sport del Doping” di R.R.
«Se il doping si è così diffuso è perché sono di più coloro che intendono la performance sportiva come un obiettivo da raggiungere a tutti i costi, rispetto a chi ritiene che il doping produca solo risultati apparenti e a caro prezzo ». Dall’introduzione dell’autore
Dal Professore ferrarese Francesco Conconi all’atleta Manuela Di Centa, dalla Fidal al Coni. Nel suo ultimo libro “Lo sport del doping. Chi lo combatte, chi lo subisce”, Ales‐ sandro Donati riferisce dei suoi 35 anni di lotta contro l'uso di sostanze e pratiche proibite nello sport e consegna ai lettori una testimonianza coinvolgente e senza prece‐ denti. Volume edito da EGA ‐ 2012 ‐ attualmente in vetta alle classifiche di vendita dell'editoria sportiva. Alessandro Donati, classe 1947, maestro dello sport del Coni, è stato allenatore delle squadre nazionali di atletica di velocità e mezzofondo. Da sempre impegnato in prima linea nel denunciare il fenomeno dell'uso di sostanze proibite nello sport italiano e internazionale, è consulente dell'Agenzia mondiale antidoping.
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Libreria
Pino Nazio Il segreto di Manuela Orlandi Papa Wojtyla, la tomba del boss e la banda della Magliana di Augusto Gallo Un nuovo libro sulla scomparsa di Emanuela Orlandi: una rivisitazione di tutti gli elementi noti e meno noti sulla scomparsa di una ragazzina poco più che adolescente. Pino Nazio con un capillare lavoro di ricerca storica ricostruisce i fatti della scomparsa di una ragazzina tra le viuzze della Roma storica. Dal 22 ottobre 1983 di cose ne sono state scritte e dette ma a tutt’oggi – forse – la vera verità qualcuno non l’ha detta.
Pino Nazio ‐ nato a Roma, l’11 febbraio 1958, gior‐ nalista e autore televisivo, si occupa di comunicazione da oltre trenta anni. E’stato direttore di diverse radio ed emittenti locali, quotidiani, periodici e siti internet. Ha ideato, realizzato e firmato per la tv oltre mille servizi, spot, documentari e reportage, in Italia e al‐ l’estero. Storico inviato del programma di Raitre “Chi l’ha visto?”, Pino Nazio torna in libreria dopo il successone riscosso con “Il bambino che sognava i cavalli”, la vera storia di Giuseppe Di Matteo, il bam‐ L’autore del libro con estremo rigore storico ripassa bino rapito e barbaramente ucciso da Giovanni Bru‐ tutte le notizie disponibile al setaccio le analizza e sca. permette al lettore di crearsi una propria opinione sui fatti narrati. L’analisi oggettiva di quanto è accaduto in questi 30 anni è servita all’autore ‐ che ha incontrato decine dei protagonisti, visitato tutti i luoghi, raccolto testi‐ monianze inedite ‐ per proporre una ricostruzione che permette di leggere questo libro come la trama di un romanzo e la documentazione di un saggio. Dalla prima all’ultima pagina. Lunedì 14 maggio 2012, la lapide che copre il sarcofago di Enrico De Pedis viene alzata. I resti del capo della banda della Magliana sono lì da 20 anni, in molti pensano che siano vicini a quelli di Emanuela Orlandi, scomparsa il 22 giugno del 1983. La ragazzina, figlia di un commesso del Papa e cittadina vaticana, sparì misteriosamente tra i vicoli del centro di Roma. In‐ dagini, rivelazioni, depistaggi e decine di ipotesi: intrigo internazionale o ricatto interno al Vaticano, festini sessuali o maniaco isolato? Una vicenda am‐ bigua, oscura ma che, se si mettono in relazione alcuni fatti salienti, rivela un chiaro disegno.
Collana: Inchieste Data di pubblicazione: 2012 176 pagine € 15.00 ISBN:9788866520726
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2013 Castrocaro Terme
Termine per consegna opere 15 luglio 2013
INFO – FITEL Via Salaria, 80 00198 Roma Tel. 068535386 www.fitel.it