CULTURASPORTURISMOSERVIZI
TEMPO LIBERO Eventi Chiusi - Chianciano Terme Gran finale del Festival del Teatro Sociale FITeL
Bimestrale FITeL - Settembre - Ottobre 2014 anno 14° n. 84
“Proscenio Aggettante” Premio “Cortometraggio” Calcetto Intercral San Paolo del Brasile
OITS, Unità nella diversità Rafforzata la presenza italiana Roma
“Premio Alessandro Caravillani” Firenze, Palazzo Strozzi
Picasso e il ‘900
Iscrizione alOttobre Tribunale di Roma nel Registro della stampa n. 76/2008 Tempo Libero Settembre/ 2014
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SOMMARIO EDITORIALE dI Giovanni Ciarlone
ATTUALITA’ 10 Settimana del tempo libero: Festival del Teatro Sociale “Proscenio Aggettante” Calcio, Festival corto Off e Workshop
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di G.C.
17 Festival del cinema di Roma di R.R.
TERRITORIO - CRAL - ASSOCIAZIONISMO 19 Umbria: serata benefica a favore della ricerca sulle malattie genetiche di Moreno Anulli
20 I Cral protagonisti nel territorio Emiliano
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di Loris Mingarini
VOLONTARIATO E TERZO SETTORE 21 Telethon/Fitel: in piazza per la ricerca di Mario Caiulo
22 "Mettiamoci in gioco": una nuova campagna di comunicazione contro i rischi dell’azzardo A cura della redazione
21 SPORT 23 Cral e Fitel per il benessere a cura della redazione
TURISMO 24 OITS: Unità nella diversità di Alfredo Magnifico
27 Congresso Mondiale sul Turismo sociale, più sostegno alle vacanze di Rossella Ronconi
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AMBIENTE E NATURA 29 Consiglio europeo dell'Unione europea: cosa ha deciso per energia-clima di Silvana Paruolo
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CULTURA 31 “Premio Alessandro Caravillani” di Silvano Sgrevi
TEATRO 32 Storia della Compagnia Stabile Assai di Ottavio Maria Capparella
CINEMA
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33 L’apocalisse del Novecento di Loretta Masotti
34 La Sicilia nel ventennio berlusconiano di L.M.
35 La mafia ad Africo di L.M.
33 MOSTRE 36 Milano, Palazzo Reale Innevate visioni alpine Aldo Savini
37 Padova, Museo Civico agli Eremitani Dal manierismo al rococò A. S.
38 Monza, Serrone della Villa Reale Il ritorno del grande metafisico A.S.
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39 San Gimignano, Palazzo Comunale, Pinacoteca Civica Pintoricchio e gli anni senesi A. S.
40 Firenze, Palazzo Strozzi
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Picasso e il ‘900 A.S.
41 Roma, Scuderie del Quirinale Dall’Italia a Bruges A. S.
42 Palermo, Villa Zito Solarità siciliane A.S.
ENOGASTRONOMIA
41 43 Caldarroste A cura della redazione
LIBRERIA 45 Giuseppe Culicchia BLA BLA BLA di Ernesto D’Ambrosio
47 Henry James I TACCUINI di E. D’A. 49 Welfare Aziendale nessuno perde e tutti guadagnano di Bruno Di Cola, Nicola Ferrigni, Mauro Pacetti
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In Copertina:Miranda Martino e Giancarlo Ratti foto di Antonietta Di Vizia
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CULTURASPORTURISMOSERVIZI
Tempo Libero Direttore - Giovanni Ciarlone Direttore Responsabile - Rossella Ronconi Capi Redattori - Alfredo Magnifico, Silvano Sgrevi, Luigi Pallotta Segretaria di redazione - Monia Citarella Redazione - Aldo Albano,Teresa Blandamura, Mario Caiulo, Daniela Sangiorgio, Ferruccio Valletti Anno 14° n. 84 Settembre /Ottobre 2014 A questo numero hanno collaborato Ottavio Maria Capparella, Ernesto D’Ambrosio, Antonietta Di Vizia, Loretta Casotti,Loris Mingarini, Silvana Paruolo, Aldo Savini. Direzione e redazione C/o FITeL - Via Salaria, 80 - 00198 Roma tel. 06 85353869—06 8411063 E-mail: nazionale@fitel.it - www.fitel.it Fotocomposizione e pubblicazione nazionale@fitel.it Tempo Libero è a disposizione degli aventi diritto con i quali non è stato possibile comunicare, nonché per eventuali involontarie omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti, delle illustrazioni e dei brani riprodotti. Bozzetti e manoscritti, anche se non utilizzati non verranno restituiti.
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Editoriale
IL SUCCESSO DELLA SETTIMANA DEL TEMPO LIBERO FITEL TRA TEATRO, SPORT E TURISMO Non solo teatro sodale, ma anche sport, turismo e cultura, tra i protagonisti al centro della "Settimana del Tempo Libero FITeL", di scena con grande seguito dal 20 al 27 settembre 2014 nella suggestiva cornice della campagna Toscana tra Chianciano Terme e Chiusi. Per tutta la settimana, la Federazione del Tempo Libero con i suoi associati , tra uno spettacolo teatrale e una partita di calcio a 5, un workshop di turismo e una serata di gala, ha saputo regalare al pubblico un'occasione di intrattenimento e di crescita e socialità per il territorio, un trampolino per rilanciare la cultura e il turismo in un momento di grande difficoltà. Tante le proposte per il pubblico, quindi, che ha potuto spaziare dalla rassegna del Festival "Proscenio Aggettante" al Workshop sul turismo, alla cultura per giungere fino allo sport. Obiettivo della "Settimana" quello di coinvolgere spettatori, cittadini, turisti e stampa con un programma estremamente vario e godibile, alla portata di tutti. Cuore della "Settimana FITeL" è stato senza dubbio il Festival "Proscenio Aggettante", che alla sua sedicesima edizione ha appassionato il pubblico per sette serate all'insegna del teatro sociale e amatoriale. Gli spettacoli sono sin dalla sua prima edizione frutto di una selezione di mesi su tutto il territorio nazionale che ha portato sul palco le compagnie più rappresentative dei Cral nazionali e regionali, in una dura competizione per aggiudicarsi i premi della rassegna teatrale FITeL, assegnati dalla giuria presieduta da Miranda Martino. Una giuria attenta, composta da attori professionisti, ha lavorato con grande professionalità per la scelta dei riconoscimenti, consegnati nella serata del 27 settembre alla presenza dalla giornalista Cristina Carbotti e dell'attore Giancarlo Ratti. Ancora, nell’ambito della cerimonia, svoltasi al Teatro Mascagni di Chiusi, sono stati assegnati, tra l’altro, anche i premi del Festival del cortometraggio OFF organizzato da FITEL/SAS e a seguire, per la gioia del grande pubblico, la messa in scena dello spettacolo con Paola Gassman e Pietro Longhi "Soli per caso", per la regia di Silvio Giordani. Tempo Libero Settembre/ Ottobre 2014
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Tra le varie iniziative messe in campo durante la "Settimana", nella giornata di sabato si è svolta anche la terza edizione dell'interessante Workshop della FITeL, Circoli e Associazioni sui servizi al Tempo Libero. Pensato appositamente per gli operatori dell'offerta del settore, dai tour operator alle agenzie di viaggio incoming, dai consorzi turistici alle strutture ricettive, l'appuntamento ha creato un'opportunità di incontro e di scambio tra operatori della domanda provenienti dai Cral, Crt e Associazioni affiliate alla FITeL, interessati ai prodotti turistici e del tempo libero. All'insegna del puro divertimento invece sempre all'interno della "Settimana" è stato infine, dal 25 al 27 settembre, il III Torneo Nazionale Intrecral di Calcio a Cinque maschile e femminile, evento sportivo ottimale sia per socializzare che per praticare lo sport. Fare leva sulle eccellenze del nostro paese, dalla cultura allo sport al turismo, scommettendo sul territorio e sulle sue offerte, sulla bellezza e la peculiarità dei prodotti, questo lo spunto da cui nasce e prende il via la "Settimana FITeL", per coniugare lavoro e intrattenimento, impegno e tempo libero. Appuntamento al 2015!
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Attualità
I premi alla “Settimana del Tempo Libero FITeL”
A vincere “Proscenio Aggettante” 2014 IL CRAL NOI SEA - FITEL LOMBARDIA CON
"I COMPLESSI"
di JEAN BERNARD LUC
di G.C.
Ad aggiudicarsi l'edizione 2014 di "Proscenio Aggettante" è stato il CRAL NOI SEA - FITEL LOMBARDIA con lo spettacolo "I complessi" di Jean Bernard Lue presentato dalla compagnia "Gli amici del teatro" di Venegono Inferiore. La 'sette giorni' interamente dedicata al teatro amatoriale e sociale ha premiato il 27 settembre le migliori figure del settore, dalla regia alla scenografia, dall'interpretazione maschile e femminile ai costumi e al migliore spettacolo 2014. Tra conferme e novità (16 i premi assegnati dalla Giuria, presieduta da Miranda Martino) "Proscenio aggettante" si è presentata ancora una volta come la "Rassegna" per eccellenza del teatro amatoriale e sociale, un appuntamento cui ambiscono le compagnie italiane più rappresentative dei CRAL nazionali, selezionate in un anno di lavoro da una Giuria di grande spessore. Innanzitutto l'attrice Rossella Menotti si è aggiudicata la Menzione speciale per il ruolo di Sofia nello spettacolo "A liett stritt cucchet miez" della BOTTEGA DELL'ATTORE - FITEL MOLISE, menzione speciale assegnata anche a Luana Strozzi e a Roberto Petrosino per lo spettacolo " Quel magico novecento" dell'ARTE DEL TEATRO - CRAL POSTE LAZIO. I migliori costumi sono stati invece per la Giuria del Festival quelli della compagnia "GLI AMICI DEL TEATRO”- CRAL NOI SEA - FITEL Lombardia, mentre le migliori scene quelle di Dino Zorzenon per lo spettacolo "La Pupilla" dell'associazione culturale II Portico - CRAL TELECOM—FITEL Veneto. Per la sua interpretazione di Fabio nello spettacolo"A liett stritt cucchet miez" della BOTTEGA DELL'ATTORE - FITEL Molise, Andrea Diodati ha vinto il Premio Maurizio Duiz assegnato all'attore giovane più promettente.
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I premi per il migliore attore non protagonista sono andati invece ex aequo a Tullio Grilli per la sua interpretazione nello spettacolo "La Venexiana" presentata dal CRUT FITEL Friuli Venezia Giulia e a Mauro Pronesti per lo spettacolo "I complessi" degli Amici del Teatro, CRAL Noi Sea - FITEL Lombardia. Anche per il ruolo di attrice non protagonista la Giuria ha assegnato due premi ex aequo a Erica Stevenazzi e a Raffaella Marchegiano perl'interpretazione nello spettacolo "I complessi" degli Amici del Teatro, CRAL Noi Sea - FITEL Lombardia. Per la sua interpretazione di Pasquale nello spettacolo "Nu' nambeniello e 3 San Giuseppe" della Compagnia Terza Classe - DLF Campobasso Sebastiano Iannone si è aggiudicato il Premio come migliore Attore Protagonista, mentre il Premio alla migliore Attrice Protagonista dell'edizione 2014 è andato ad Antonella Giordano per il ruolo di Giovanna nello spettacolo "A liett stritt cucchet miez" della BOTTEGA DELL'ATTORE - FITEL MOLISE. Lo spettacolo "Chez Dimi" di Giuseppe Sinatra della compagnia "Dimidimitri" - FITEL Piemonte si è aggiudicato il Premio Speciale della Giuria mentre quello alla migliore regia è andato a Gabriella Ferrarese per lo spettacolo "La Pupilla" di Goldoni dell'associazione culturale II Portico - CRAL Telecom - FITEL Veneto. Con grandi applausi e consenso sia da parte della Giuria del Festival che del pubblico infine lo spettacolo "I Complessi" di Jean Bernard Lue presentato dalla Compagnia "Gli amici del teatro" del Crai Noi Sea- FITEL Lombardia di Venegono Inferiore ha vinto l'edizione 2014 di "Proscenio Aggettante". Spenti i riflettori sull'edizione 2014 sono già in cantiere i lavori per l'edizione 2015, per una nuova Rassegna sempre all'insegna del teatro amatoriale e sociale di qualità.
L’attrice Miranda Martino , Presidente della giuria “Premio Aggettante” e il presidente nazionale della FITeL Giovanni Ciarlone Coordinatore del Festival. Tempo Libero Settembre/ Ottobre 2014
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La gioia della compagnia Vincente al Festival del Teatro Sociale a Chiusi “Gli Amici del Teatro” Associazione NoiSea - Fitel Lombardia con lo spettacolo "I Complessi"
Paola Gassman nello spettacolo di chiusura del Festival “Proscenio Aggettante” "Soli per caso", per la regia di Silvio Giordani.
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Calcio, classifica del 3°Torneo Intercral di Calcio a 5 Fitel Numerosa la presenza di spettatori e supporter per il 3° Torneo Nazionale di Calcio a 5 Intercral FITeL - Maschile e Femminile che si è svolto, in occasione della settimana del tempo libero FITeL nelle giornate di venerdì 26 e sabato 27 settembre 2014 a Chianciano Terme, con la partecipazione di 6 squadre maschili ed un quadrangolare femminile. Tanti i giovani e meno giovani unitamente ai supporter (familiari) che hanno potuto gioire e sostenere le squadre del Cral ANSALDO Genova, del Cral ARCA Enel Lazio, del Cral ATAF Firenze, del Cral POSTE Toscana 1, del Cral DOPOLAVORO FERROVIARIO di Campobasso, il Cral ROTOLO Milano, l’Ass. PAPA’S TEAM, il Cral ATAF Firenze Femminile, il Cral CAP Prato, Ass.ne PIU’ CHE MENO, ospitati al campo di calcio “Castagnolo” di Chianciano Terme. Interessante iniziativa e performance sportiva che ha evidenziato lo spirito sportivo e il sano agonismo tra tutte le squadre, ma anche tutti i dirigenti dei Cral e delle Associazioni che hanno condiviso l’importanza del messaggio che la Fitel ha voluto dare in direzione della socialità e serenità in questo momento di grave crisi dove determinante deve restare pure l’attenzione alle occasioni di cultura, relax e sport per tutti.
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CLASSIFICA FINALE maschile 1^ Cral Ansaldo 2^ Cral Poste Toscana 1 3^ Cral ARCA ENEL Migliore marcatore: Luca Di Gennaro Cral ANSALDO Miglior portiere: Enrico Pandolfi Cral ARCA ENEL
Cral Ansaldo
Cral Poste Toscana 1
Cral ARCA ENEL
CLASSIFICA FINALE femminile 1^ classificata Ass Pi첫 che meno 2^ classificata Cral Cap Prato 3^ classificata Cral Ataf Firenze Miglior marcatrice: Laura Fratini Ass Pi첫 che meno Miglior Portiere: Debora Cartei Cral Cap Prato
Ass Pi첫 che meno Tempo Libero Settembre/ Ottobre 2014
Cral Cap Prato 14
Festival del Corto Off SAS/FITeL Al Teatro Mascagni di Chiusi, presenti in sala tanti ospiti in compagnia d’interpreti e registi, sono stati proiettati e assegnati, dalla presidenza della Fitel e dal regista Enzo De Camillis di SAS Cinema, i premi del Festival del Corto Off, organizzato dalla SAS/FITeL che ha ricevuto più di 150 lavori.
1° Classificato miglior regia a Daria Veronese con “Il naufragar m’ è dolce in questo mar” 2° Classificato al regista Renato Porfido con "Chasing" 3° Classificato al regista Flavio Chiocchi con "Ricominciare"
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Interessante appuntamento, quello del workshop FITeL, giunto alla sua seconda edizione, rivolto agli operatori dell’offerta del settore, quali tour operator e agenzie di viaggio incoming, consorzi turistici e strutture ricettive (totale 65 partecipanti) che nell’ambito della stesso hanno avuto l'opportunità di contattare rappresentanti e coordinatori della domanda (989 tra Cral e Associazioni, affiliate alla FITeL) interessati ai prodotti turistici. L’evento, promosso dalla Federazione del Tempo Libero, ha rappresentato un’occasione unica ed esclusiva per quanti cercano sul mercato turistico, e ricreativo concreti momenti di confronto, promozione e collaborazione. Con tale iniziativa la FITeL ha facilitato l’incontro e il confronto tra soggetti, specificità e competenze che operano con e per i Cral e Associazioni, per creare una rete di comunicazione tra esperti e addetti del settore che permetta di comprendere ed offrire le migliori proposte all’utente.
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Festival Internazionale del Film di Roma
A “Trash”, con i giovani della favela carioca, il premio più ambito di R.R.
Sceso il sipario della nona edizione del Festival Internazionale del Film di Roma tenutasi dal 16 al 25 ottobre 2014. Una Kermesse che ha animato per una settimana l’Auditorium Parco della Musica con un programma fitto di red carpet, film in concorso e novità. Sono stati presentati 113 film da 23 paesi in 366 diverse proiezioni ,474 talent presenti, 48 i film votati dal pubblico, 7 sale di proiezione per un numero di partecipanti al Festival complessivo di oltre 150mila persone. Ecco i premi principali che, quest’anno, per la prima volta, sono stati assegnati dal pubblico pagante con un voto espresso all’uscita della sala e non dalle giurie togate. A “Trash” è andato Il Premio del Pubblico BNL Gala. La fiaba firmata dal britannico Stephen Daldry, ambientata nelle favelas brasiliane. Stephen Daldry, già tre volte candidato all’Oscar, che dopo l’esordio dedicato al piccolo danzatore Billy Elliot (2000) e l’ultimo Molto forte incredibilmente vicino (2011) si cimenta sull’universo infantile immergendosi in una favela di Rio de Janeiro. I giovanissimi protagonisti del film, vivono la loro quotidianità rovistando tra i rifiuti nelle favelas più estese del Sud America, finché un giorno trovano un portafogli in mezzo ai detriti di una discarica locale che muterà per sempre la loro vita e non solo. Accanto agli straordinari esordienti-non attori brasiliani anche Rooney Mara e Martin Sheen nella veste di un padre missionario americano. Un film, emozionante più per il pubblico che per la critica cinematografica, ha saputo incontrare il gusto trasversale dei numerosi votanti, compresi i giovani giurati della sezione autonoma Alice nella Città che gli ha assegnato il suo Premio speciale. “Trash”, già uscito in Brasile, uscirà tra poco nelle sale cinematografi anche in Italia distribuito da Universal che ha deciso di devolvere il denaro del premio alle famiglie delle favelas di Rio de Janeiro.
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Il Premio del Pubblico per la sezione Cinema d’Oggi è stato assegnato al cinese Shier gongmin / 12 Citizens di Xu Ang. Nella storia un giovane, adottato da una famiglia molto in vista, uccide il padre biologico. Attribuito a Roan Johnson nella categoria Cinema Italia (Fiction) il Premio del Pubblico per il suo applauditissimo Fino a qui tutto bene (sezione Prospettive Italia), che descrive l’anticamera della vita adulta di giovani con le loro paure, speranze e delusioni attraverso la condivisione di un appartamento nella città di Pisa che uscirà nelle sale a fine Gennaio. Nella linea Mondo Genere , invece, gli spettatori hanno preferito l’indiano Haider di Vishal Bhardwaj con Shahid Kapur e Shraddha Kapoor. Per il miglior Documentario italiano due i premi assegnati: quello del pubblico andato al road documentary in Africa Looking for Kadija di Francesco G. Raganato e quello dell’associazione Doc.it a Largo Baracche di Gaetano Di Vaio, e con una menzione speciale Roma Termini di Bartolomeo Pampaloni. Il Premio TaoDue Camera d’Oro alla migliore opera prima è stato assegnato al sorprendente Escobar: Paradise Lost (sezione Gala) del romano Andrea Di Stefano, girato all’estero e in lingua inglese e spagnola, ed interpretato da un monumentale Benicio Del Toro nei panni di Pablo Escobar e dalla teen star Josh Hutcherson. Un premio TaoDue è andato anche Morgan Matthews, produttrice del britannico X + Y (sezione Alice nella Città) di in cui si racconta la storia di un giovane matematico e una menzione speciale a Leonardo Guerra Seràgnoli, con lo struggente last Summer (sezione Prospettive Italia). Ancora tanti i premi minori assegnati.
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TERRITORIO - CRAL - ASSOCIAZIONISMO FITEL Umbria
Serata benefica a favore della ricerca sulle malattie genetiche di Moreno Anulli Promossa da FITeL-Umbria, con il patrocinio del Comune di Foligno, il 25 ottobre scorso si è svolta, all'auditorium San Domenico della cittadina umbra, una serata di beneficenza per raccogliere fondi (dei quali non si conosce l'esatto ammontare, essendo stati effettuati i versamenti in c/c direttamente a Telethon) a favore della ricerca sulle malattie genetiche. Il Presidente Nazionale Fitel, Giovanni Ciarlone e il Vice Sindaco di Foligno, nei loro interventi hanno ricordato i notevoli pregressi fatti nel campo della ricerca genetica e soprattutto della terapia genica con l a quale si sostituiscono i geni difettati (ereditati fin dalla nascita) trasportando un gene nel punto esatto della cellula in cui dovrà funzionare La serata è stata allietata dalle interessanti performance di Giancarlo Ratti dalla trasmissione di radio due il ruggito del coniglio e l’attrice Lorenza Guerrini. Molto apprezzate le esibizioni dei Mother's Garage Band di Foligno e della Filarmonica di Belfiore che hanno creato emozioni e dimostrato grande passione e professionalità. Per la riuscita dell’iniziativa, la Fitel ringrazia il Comune di Foligno, i cittadini, le aziende, gli artisti tutti per la partecipazione all'evento e per i generosi contributi elargiti per una nobile causa ("Ricerca sulla malattie genetiche").
da sinistra: Moreno Anulli, Salvatore Lombardi, Giancarlo Ratti, Giovanni Ciarlone e, Lorenza Guerrieri.
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FITEL Emilia Romagna
I Circoli aziendali protagonisti nel territorio Emiliano di Loris Mingarini Lunedi 27 ottobre la FITeL Emilia-Romagna ha incontrato Simonetta Saliera Vice Presidente della Regione Emilia-Romagna, Assessore al bilancio e capolista alle prossime elezioni. Come da programma gli argomenti trattati riguardano il volontariato esistente sul nostro territorio. Particolare attenzione a quello espresso dai Circoli aziendali aderenti alla FITeL . Un impegno che possiamo definire storico, finalizzato alla solidarieta',alla crescita culturale, alla qualita' della vita dentro e fuori l'ambiente del lavoro. Un patrimonio! Cosi' è stato definito dalla Vice Presidente della Regione, che pur avendo dimostrato segnali di difficoltà deve essere valorizzato,sia come patrimonio politico ,che sociale. Utile alla Regione per mantenere alta la qualita' dei servizi erogati al cittadino. Queste considerazioni hanno evidenziato quando sia ancora piu' importante il capitolo Welfare aziendale e territoriale, nell'ambito del quale i Circoli aziendali possano e debbano avere un ruolo da protagonisti. Altro tema posto dai Circoli delle aziende pubbliche e degli Enti Pubblici è relativo al loro finanziamento oggi non elargito anche in presenza di accordi sindacali a suo tempo sottoscritti. E' opinione della Simonetta Saliera che la situazione attuale sia dovuta alla interpretazione delle leggi esistenti da parte dei funzionari , una situazione che nella prossima legislatura Regionale deve trovare soluzione. Ancora una volta questo incontro ha dimostrato i gia' buoni rapporti , tra l'Ente Regione e la FITeL e la possibilità di migliorarli ulteriormente anche alla luce dei buoni rapporti politici in essere. A conclusione dell'incontro i presenti confidano in un successo elettorale per Simonetta Saliera e si danno appuntamento per dare corso alla realizzazione delle tematiche dibattute.
Simonetta Saliera Tempo Libero Settembre/ Ottobre 2014
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VOLONTARIATO E TERZO SETTORE
IN PIAZZA PER TELETHON Fitel: insieme sosteniamo la ricerca di Mario Caiulo La solidarietà che va dalle parole ai fatti. Telethon chiama, la Fitel risponde: tutti in piazza, allora, per sostenere la ricerca. Quando “l’unione fa la forza”, un semplice gesto, ma dal significato profondo e dove ognuno può essere protagonista. Nella ricerca sulla distrofia muscolare e le altre malattie genetiche, abbiamo deciso di dare anche NOI il nostro contributo. Un segnale di vicinanza a quelle persone che purtroppo si trovano a dover convivere con la malattia. Abbiamo impiegato poco tempo, perché le nostre strutture, si organizzassero, ed ecco che a Napoli, Catania, Milano,Torino, nei meetings organizzati dall’Arca Enel, Genova,Siracusa ed a Foligno, si sono realizzati spettacoli teatrali, manifestazioni sportive e culturali oppure semplici passeggiate, con stand per la raccolta fondi. Abbiamo cercato di portare nei teatri e nelle manifestazioni all’aperto questa importantissima iniziativa, non solo con l’intento di contribuire fattivamente a raccogliere donazioni, ma anche per sensibilizzare la popolazione verso realtà e temi delicati quali quelli delle malattie genetiche, la cui rarità le porta spesso ad essere trascurate e dimenticate nei principali investimenti pubblici e privati. Grazie a tutti coloro che hanno partecipato, la collaborazione e la complicità è stata unica, ne è scaturito un ottimo lavoro di squadra. Ma non è sufficiente, non basta, dobbiamo e possiamo fare di più. Nelle giornate del 13, 14 e 15 dicembre prossimo, si terrà la “maratona televisiva” di Telethon, giunta quest’anno alla sua 25° edizione e, per la prima volta, nelle piazze d’Italia, negli stand allestiti per la raccolta fondi, ci saremo anche Noi. La solidarietà dev’essere il vero e proprio “leitmotiv” che accompagnerà la tre giorni. La nostra collaborazione, a tutti i livelli, sarà straordinaria ed eccezionale: vicini a chi sta vivendo momenti difficili, vicini agli altri ed al prossimo. Tempo Libero Settembre/ Ottobre 2014
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"Mettiamoci in gioco" lancia una campagna di comunicazione Il 14 novembre 2014 partirà una grande iniziativa nazionale per sensibilizzare i cittadini sui rischi del gioco d'azzardo Una grande campagna di comunicazione nazionale sui rischi del gioco d’azzardo sta per essere lanciata dai promotori di “Mettiamoci in gioco” www.mettiamociingioco.org. L’iniziativa di sensibilizzazione – i cui contenuti erano già stati definiti prima dell'estate – coinvolgerà fattivamente tutte le organizzazioni che aderiscono alla Campagna, sia a livello nazionale sia a livello locale. Da Udine a Palermo, dunque, Mettiamoci in gioco farà sentire la sua voce, forte e chiara, come ha sempre fatto, decostruendo i messaggi illusori delle "vincite facili" e favorendo occasioni di incontro e di scambio con istituzioni, reti associative, sindacati, cittadini. Sono tanti i Coordinamenti regionali della Campagna, che si sono strutturati proprio in queste settimane e che sono già in grado di coinvolgere e coordinare tanti soggetti e persone interessati a operare sul gioco d'azzardo e che si stanno accreditando sempre più presso l'opinione pubblica e le istituzioni locali.
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SPORT E BENESSERE Fare attività fisica vuol dire mantenersi sempre in ottima salute! Tuttavia, spesso si ha poco tempo da dedicare a se stessi e ciò impedisce di organizzare e programmare l’attività fisica. Il Cral e la FITeL ti possono aiutare ad individuare occasioni di benessere e di svago!
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TURISMO
OITS, UNITA’NELLA DIVERSITA’ Ripensare il turismo si può; più turismo per lo sviluppo. Più sostegno per il turismo sociale Il 26mo congresso mondiale dell’OITS (Organisation Internationale du Tourisme Social) che coinvolge i rappresentanti di oltre trenta Paesi provenienti dai quattro continenti, si è tenuto nei giorni scorsi per la prima volta in America del Sud, a San Paolo (Brasile),i lavori congressuali si sono svolti all’insegna del leitmotiv “UNITA’ nella DIVERSITA’, ed è stato un successo per la delegazione italiana presente in San Paolo del Brasile con i vertici dei più importanti protagonisti del turismo sociale: AICS, FITUS, CTG, FITEL, FEDERCOLTURA TURISMO SPORT,LEGA COOP, I BORGHI PIU’ BELLI D’ITALIA. E' emersa dall'assise congressuale un'interessante inversione di rotta,in sostanza si è avvertita l'esigenza - non più procrastinabile -di una condivisa piattaforma progettuale al fine di individuare obiettivi congiunti ed uniformare le strategie operative per attuarli ponendo al centro la concezione del turismo al servizio dell’uomo. E' stata ribadita la linea del turismo sostenibile, responsabile, consapevole e solidale per tutelare l'ambiente dalle aggressioni massive, per consentire un'ampia fruibilità alle fasce sociali meno abbienti e per aprire nuove opportunità di movimento e di partecipazione alle figure più vulnerabili con particolare riferimento all'area dei giovani, delle famiglie, degli anziani e dei disabili. Il congresso dell'OITS intende lanciare un segnale forte di cooperazione internazionale verso i Paesi emergenti che si orientano sempre più verso proficue reciprocità di turismo sociale per attivare nuove strategie di sviluppo. L'OITS può e deve svolgere un ruolo importante, nel bacino mediterraneo - per promuovere scambi bilaterali con i Paesi nordafricani puntando anche sul target giovanile per consentire occasioni di conoscenza, di formazione, di opportunità occupazionali. Infine una valutazione positiva sulla crescita del turismo sociale in America del SUD è stata rimarcata dal Ministro del turismo del Brasile VINICIUS LAGES che evidentemente investe attenzione e risorse su un settore in considerevole espansione passando da trenta milioni cento milioni di utenti . Si ampia dunque una rete di relazioni che tende a diffondere nell'immaginario collettivo una percezione: il turismo sociale contrappone alla congiuntura economica globale, al riflusso nel privato, alla chiusura dei mercati una visione alternativa, dinamica , movimentista Tempo Libero Settembre/ Ottobre 2014
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che investirà nell'immediato futuro sul "capitale umano" e sulle sue straordinarie, lungimiranti peculiarità di intuito, di fantasia, di intelligenza creativa.” Il Turismo Sociale, inoltre, costituisce una opportunità unica per dimostrare ai partners dei quattro continenti i benefici del turismo sociale per tutti e dare l'avvio a nuove strategie di sviluppo. Altra particolare attenzione nel corso del dibattito è stata dedicata allo sviluppo del turismo sociale nelle Americhe, con particolare riferimento al centro sud , Infine mi fa piacere segnalare che gli oltre 400 partecipanti provenienti da 30 paesi del globo hanno unanimemente sottolineato l'importanza di promuovere e sviluppare il turismo sociale portatore di solidarietà, di coesione sociale, di sviluppo economico ,di occupazione soprattutto in questo particolare momento di crisi economica. Dalla relazione conclusiva del Dott.Sergio Molina è scaturito l'impegno per la promozione di un turismo sostenibile, solidale, creativo che favorisce l’innovazione,la partecipazione sociale e l’eccellenza. La conquista del tempo libero e del turismo al servizio dell’uomo deve essere intensificato sulla via tracciata dal turismo sociale, che intende innanzitutto consentire al maggior numero di persone l’accesso alla pratica del turismo. Il turismo sociale accoglie e muove centinaia di milioni di persone nel mondo ,è fattore di potenza economica, produce ricchezza, stimola trasferimenti di risorse da paesi ricchi a paesi poveri è un elemento fondamentale del nostro tempo ,deve ricercare lo sviluppo duraturo e sostenibile.
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I viaggi e le vacanze rappresentano occasioni e momenti adatti all’arricchimento della persona per la scoperta e la tutela dell’ ambiente, il rispetto di altri popoli, culture e civiltà ed incentiva l’esercizio di attività fisiche ,artistiche, ludiche e sportive .La vocazione dell’uomo è per la festa, ogni uomo ha diritto al riposo, al tempo libero, ad una limitazione delle ore di lavoro e alle ferie remunerate. L’obiettivo fondamentale di sviluppo turistico è riequilibrare i flussi nei luoghi e nelle stagioni e ,deve consistere nella piena realizzazione dell’individuo come persona e come cittadino, offrire nuovi mezzi a regioni spesso abbandonate, sostenere l’ambiente senza dilapidarne le risorse, generare benefici economici, sociali e culturali per le popolazioni locali e garantire la vacanza a tutti i cittadini. L’accesso al turismo sociale per tutti porta a superare le ineguaglianze, le culture diverse ,i minori e diversi mezzi finanziari ,le capacità fisiche ridotte, o se vivono in un paese in via di sviluppo porta a definire politiche turistiche sociali ,creare infrastrutture, concedere sussidi alle persone meno favorite, sensibilizzare e formare il personale. Obiettivo prioritario per il prossimo futuro sarà quello di sollecitare le istituzioni centrali e locali ad attivare una politica favorevole al consumo turistico anche dal punto di vista fiscale, poiché fanno parte del turismo sociale le imprese, le associazioni, le cooperative, le mutue, le fondazioni, le federazioni, le imprese senza scopo di lucro, con attori principali ; imprenditori , gestori di impianti, produttori, accompagnatori, che non perseguono lo scopo del solo profitto ma che si orientano alla solidarietà, alla fratellanza con la speranza di poter usufruire e godere del tempo libero producendo occupazione e garantendo i diritti fondamentali delle persone che vi lavorano, Con questo spirito anche il ministro del turismo brasiliano, presente al congresso. sulla scia della Francia ha espresso l’intenzione di promuovere i VAUCER.
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Turismo sociale: dal Congresso di San Paolo un forte segnale per il diritto e il sostegno alle vacanze Rafforzata la presenza italiana nel rinnovo delle cariche dell’OITS (International Organisation of Social Tourism) di Rossella Ronconi Favorite le occasioni di riflessione e scambio di esperienze tra i partecipanti dei vari Paesi del Mondo, tramite presentazione di casi, buone pratiche e approfondimento di temi come: il turismo e lo sviluppo, affrontato in termini critici; il diritto alle vacanze e relativo superamento delle barriere all'accesso delle stesse, sia dal punto di vista economico che fisico; il sostegno finanziario alle vacanze; il turismo dei senior; gli effetti delle nuove tecnologie; l’accessibilità e il superamento delle disabilità; il lavoro e i fenomeni di precarizzazione; il turismo su base collaborativa e le sue interrelazioni con il turismo sociale. Queste le tematiche principali affrontate alla Conferenza Mondiale sul Turismo Sociale, oltre al grande risalto che è stato dato ai temi del turismo solidale e del turismo di comunità, cui sono state dedicate due specifiche sessioni di lavoro in cui sono stati presentati anche progetti di comunità avviati dalle cooperative Briganti di Cerreto e Valle dei Cavalieri. Una assise ,quindi, di straordinaria importanza, dalla quale la presenza italiana, compresa la FITeL, ne esce rafforzata anche nel rinnovo delle cariche negli organismi dell’OITS, Organizzazione Internazionale del Turismo Sociale. Nel confermare alla Presidenza internazionale Jean Marc Mignon, infatti, il congresso mondiale dell’OITS ha riconfermato la presenza della FITeL nominando nel Consiglio Mondiale il Presidente Nazionale Giovanni Ciarlone, in sostituzione del già presidente Luigi Pallotta, Claudio Nardacci e Valeria Gherardini (FITUS), Fabrizio Pozzoli (Alleanza Cooperative Italiane), Maurizio Davolio (Organizzazione Europea delle Cooperative e Mutue). In particolare si è ottenuta la Sezione Europea dell’OITS, presieduta da Fabrizio Pozzoli ed il coordinamento dei rapporti con la Confederazione Europea dei Sindacati, presieduta da Giovanni Ciarlone e da Alain Clauwaert, Presidente della FGTB -Centrale Generale - Belgio.
Per la prima volta nella sua storia, l’Organizzazione Internazionale per il Turismo Sociale (OITS) ha organizzato La Conferenza Mondiale sul Turismo Sociale in uno Stato dell’America del Sud grazie all'invito del Serviço Social do Comércio di San Paolo (SESC SP). Tempo Libero Settembre/ Ottobre 2014
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Da sinistra - la delegazione FITeL al Congresso: Alfredo Magnifico, Silvano Sgrevi, Giovanni Ciarlone, Jean Marc Mignon (OITS), Rossella Ronconi e Teresa Blandamura.
Fabrizio Pozzoli Presidente della sezione Europa dell’OITS
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Valeria Gherardini New entry nel Consiglio Mondiale
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AMBIENTE E NATURA CONSIGLIO EUROPEO DELL’UNIONE EUROPEA: COSA HA DECISO PER ENERGIA-CLIMA E PIANO INVESTIMENTI? di Silvana Paruolo°
I 28 paesi membri dell'Unione europea - nel corso del Vertice del 23-24 ottobre 2014) dopo intensi negoziati hanno (tra l'altro) raggiunto un Accordo unanime, abbastanza deludente, sugli obiettivi del nuovo Pacchetto clima-energia 2030 (da presentare alla conferenza Onu sul clima di Parigi del dicembre 2015) e - oltre che sull'iniziativa Juncker di un Piano di 300 md di euro per nuovi investimenti (alla cui proposta il Gruppo dei Socialisti e Democratici del Parlamento europeo aveva subordinato il proprio sostegno alla candidatura Juncker alla Presidenza della Commissione europea) - sulla nuova Strategia UE per la regione adriatica e ionica. In merito all'iniziativa Juncker, la Ces (Confederazione europea dei sindacati) ha appena approvato una Risoluzione in cui la proposta Juncker è giudicata unsufficiente, e in cui viene rilanciato il Piano proposto dai sindacati europei di 2.500 miliardi di euro. Ma torniano al vertice, per qualche precisazione su energia -clima. Il nuovo Pacchetto energia-clima 2030 - Clima L'attesa decisione del Consiglio Europeo sugli obiettivi UE 2030 Clima-Energia è arrivata a tarda notte: • meno 40% di emissioni cli climalteranti • 27% di rinnovabili nei consumi finali di energia • per l'efficienza energetica, l'obiettivo scende al 27% ma sarà rivisto al 2020, avendo inmente un target a livello Ue del 30% (come già proponeva la Commissione europea) L'unico obiettivo vincolante a livello nazionale è quello concernente il taglio di C02. Il triplice target - precisano le Conclusioni - “sarà raggiunto nel pieno rispetto della libertà degli stati membri di determinare il proprio mix energetico”. La Polonia ha firmato l'Accordo in cambio di concessioni - minor carico di lavoro nella suddivisione degli obiettivi tra gli stati, e più permessi (di emissioni) gratuiti nell'ambito del Meccanismo di scambio delle emissioni,l'Ue-ETS - a favore degli stati membri “più poveri” (e soprattutto dell'Est) ancora dipendenti dai combustibili fossili come il carbone (a differenza di paesi più ricchi che da tempo si affidano a tecnologie più avanzate). Il 40% di riduzione delle emissioni entro il 2013 – ora presentato come un buon risultato – solo tre giorni fa è stato criticato da esponenti dell'IPCC in quanto “inadeguato” per consentire di restare entro il livello di sicurezza in quanto al riscaldamento globale. Tempo Libero Settembre/ Ottobre 2014
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Energia: obiettivo interconnessioni - Questo obiettivo è stato voluto da Spagna e Portogallo per vincere le resistenza della Francia a realizzare collegamenti attraverso i Pirenei. L'intesa per l'interconnessione delle reti prevede due step: il 10% per le interconnessioni elettriche esistenti entro il 2020 e il 15% entro il 2030. A questo scopo, l'Ue s'è impegnata a mettere sul tavolo aiuti finanziari e altre forme di sostegno a progetti che siano funzionali ad incrementare l'interconnessione. Migliorare la rete è importante per aumentare l'indipendenza energetica, un problema reso ancora più importante dalla crisi in Ucraina e la minaccia di blocchi della fornitura di gas russo. Per la sicurezza energetica, il Vertice ha convenuto anche di attuare il corridoio Nord-Sud, il corridoio meridionale di trasporto del gas e la promozione di un nuovo hub gasiero nell'Europa meridionale e altri progetti infrastrutturali chiave; una migliore capacità di rigassificazione e stoccaggio nel sistema del gas; progressi nei progetti comuni; potere contrattuale dell'Ue nei negoziati energetici; un ulteriore rafforzamento della Comunità dell'energia (che mira ad estendere l'acquis comunitario in materia di energia ai paesi dell'allargamento e del vicinato); utilizzo della politica estera Ue per messaggi in materia di sicurezza energetica.
L’ ULTIMO RAPPORTO IPCC (ONU) SUL CLIMA: EMISSIONI IN AUMENTO …. ANDREBBERO AZZERATE ENTRO FINE SECOLO Il riscaldamento globale esiste ed è causato dall'uomo. Gli effetti sono già visibili: scioglimento dei ghiacci, ed eventi meteo estremi. Il peggio deve ancora venire perché - nonostante vertici e proclami - le emissioni sono aumentate. Nel momento in cui i governi si preparano alla Conferenza sul cambiamento climatico che si terrà a Cancún, in Messico, dal 29 novembre al 10 dicembre 2014, i dettagli e i toni del Rapporto del Comitato intergovernativo per i cambiamenti climatici (IPCC) – varato il 2 novembre 2014 - accrescono il senso di urgenza. Il Rapporto evidenzia che, al fine di eliminare gli effetti più gravi del cambiamento climatico, i Paesi industrializzati devono ridurre le proprie emissioni dal 25 al 40%, rispetto ai livelli registrati nel 1990, entro il 2020; devono dimezzarle entro il 2050, e devono azzerarle entro la fine del secolo, se si vogliono evitare danni “gravi diffusi e irreversibili” in termini di stress ambientali (estinzione di specie) e sociali (scarsità di cibo e conflitti). La scienza ha detto la sua. Ora tocca ai governi! Quel che serve è la volontà di cambiare.. ° CGIL Segretariato Europa
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CULTURA
“Premio Alessandro Caravillani” 3° EDIZIONE BANDO DI CONCORSO PROMOSSO DALLA FITeL PER L’ASSEGNAZIONE DI BORSE DI STUDIO STUDENTI DEI LICEI ARTISTICI STATALI o EQUIPARATI A.S. 2013-2014
di Silvano Sgrevi
È il quarto anno che la Fitel Nazionale, in collaborazione con SAS Cinema, promuove il “Premio A. Caravillani”dedicato alla tragica morte di Alessandro Caravillani, 17 anni, ucciso a piazza Irnerio mentre andava a scuola durante una rapina dei terroristi neofascisti dei Nar nel marzo del 1982, per dare la possibilità agli studenti partecipanti al concorso di esprimersi creativamente attraverso la produzione di opere artistiche. La cerimonia di consegna dei premi ai giovani vincitori del concorso promosso dalla FITeL e SAS Cinema, “PREMIO CARAVILLANI” “Ricordare il passato per progettare il futuro” per l’assegnazione dei riconoscimenti agli studenti dei Licei Artistici, si svolgerà il 24 novembre, 2014, alle ore 10,00 presso la Casa del Cinema a Roma, alla presenza dei tanti studenti (più di 500) del Liceo Caravillani, dove lo studente ucciso ha studiato, dei Cral, Associazioni affiliate alla FITeL , rappresentanti sindacali CGIL,CISL e UIL e delle istituzioni. Presentazione La FITeL (Federazione Italiana Tempo Libero), in collaborazione con l’associazione S.A.S./ Cinema(Scuola delle Arti dello Spettacolo), insieme al corpo docente del liceo Artisico A. Caravillani coordinato dalla preside Giueppina Chiarolanza, hanno selezionato i migliori lavori per le borse di studio 2014. Dopo il successo riscontrato negli anni precedenti, la FITeL ha ritenuto significativo continuare a promuovere l’iniziativa per dare la possibilità ai giovani partecipanti di esprimersi creativamente attraverso la produzione di opere artistiche. Ogni studente ha partecipato al bando, producendo opere nelle seguenti sezioni artistiche: Disegno o bozzetto a mano libera Opere in forma scultorea con qualsiasi materiale Video digitale su supporto DVD massimo di 4 minuti Il conferimento delle borse di studio con il presidente della Fitel Giovanni Ciarlone insieme al regista Enzo De Camillis (Cugino del Caravillani) saranno consegnate il 24 novembre 2014 alle ore 10,00 presso la Casa del Cinema in largo M. Mastroianni, 1 (Villa Borghese a Roma) Tempo Libero Settembre/ Ottobre 2014
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TEATRO Teatro in penitenziario, strumento di speranza e non solo Breve storia della
COMPAGNIA STABILE ASSAI
della Casa di Reclusione di Rebibbia
La Compagnia Stabile Assai della Casa di Reclusione Rebibbia di Roma è il più antico gruppo teatrale operante all’interno del contesto penitenziario italiano. Il suo esordio risale a luglio 1982 con la sua partecipazione al festival di Spoleto. Questa storia venticinquennale ha consentito alla Compagnia, formata da detenuti e da detenuti semiliberi che fruiscono di misure premiali, oltre che da operatori carcerari e da musicisti professionisti, di esibirsi nei maggiori teatri italiani. La Compagnia “Stabile Assai” si è caratterizzata per la stesura di testi del tutto inediti, dedicati ai grandi temi dell’emarginazione, come l’ergastolo (“Fine pena mai”), la follia (“Nella testa un campanello”), la questione meridionale (“Carmine Crocco”), la integrazione interetnica (“Nessun fiore a Bamako”). La Compagnia si è esibita per 7 anni di seguito al Teatro Parioli dove, fra il 2009 e il 2011, ha messo in scena 3 spettacoli dedicati alle città criminali (Roma, Napoli e Palermo) con storie ambientate negli anni di piombo. Gli ultimi spettacoli sono stati dedicati al 150esimo anniversario dell'Unità d'Italia ("Una canzone per l'Italia") e alla storia di Osvaldo Pugliese, il più importante musicista di tango ("L'ultima canzone"). E’ da evidenziare che la Compagnia si è esibita, unico caso in Italia, nel giugno del 2009, all’interno della Camera dei Deputati alla presenza del Presidente della Camera On. Gianfranco Fini, del Presidente della Commissione Giustizia del Senato On. Giulia Buongiorno e del Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria Presidente Franco Ionta. Nel dicembre 2010 si è esibita nell’Auditorium della Casa Madre del Mutilato di Guerra di Piazza Adriana, in uno spettacolo voluto dai vertici del Tribunale di Sorveglianza di Roma e da personaggi politici. Di particolare rilievo, inoltre, è l’attribuzione della medaglia del Capo dello Stato alla Compagnia per la valenza sociale della sua attività teatrale. Tra i riconoscimenti ottenuti dal gruppo teatrale ricordiamo la Palma dell’Eccellenza alla sesta edizione del Premio Internazionale “ Vincenzo Cardarelli ” come migliore produzione di teatro sociale e il recentissimo riconoscimento speciale nell’ambito del premio “Massimo Troisi ”.
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CINEMA L’apocalisse del Novecento di Loretta Masotti A metà strada tra Firenze e Bologna, sulla dorsale appenninica tosco-romagnola, in cima a una montagna, al passo della Futa, si trova un monumento a cielo aperto estremamente suggestivo: il cimitero militare germanico. Progettato dall’architetto Dieter Oesterlen, inaugurato nel 1969, non fu ideato come luogo di esaltazione della guerra né come spazio celebrativo. Le tombe di guerra dovevano incitare alla pace. Qui passava la linea gotica che volle il generale Kesserling, ultima linea difensiva delle forze tedesche nel 1944. Sono sepolte più di trentamila salme di soldati tedeschi; le lapidi sono tutte uguali, orizzontali, semplici. Un muro di pietra sale a spirale per la lunghezza di 2000 metri e termina in un triangolo verticale (una vela, una fiamma, un’ala d’aquila?) che trasmette l’idea di una forte tensione spirituale. E’ in questo luogo che la compagnia “Archivio Zeta” ha scelto di rappresentare “Gli ultimi giorni dell’umanità”, dal testo omonimo dello scrittore austriaco Karl Kraus, nel centenario della prima guerra mondiale. L’opera altamente pessimista è una riflessione sulla tragedia di tutte le guerre, non solo del primo conflitto mondiale, che porteranno a estinzione l’umanità. Si tratta di uno spettacolo itinerante che utilizza la scenografia naturale e si svolge all’ora del tramonto. All’ingresso due personaggi in marsina e cilindro, (i bravi Gianluca Guidotti ed Enrica Sangiovanni) nelle vesti di Ottimista (un compendio dei peggiori luoghi comuni imperiali, bellicisti, razzisti) e Criticone (lo stesso Kraus) ci salutano e guidano nel viaggio. Prima tappa di un percorso che richiama la Via crucis, è la rievocazione dell’attentato di Sarajevo con il conseguente scoppio del conflitto, ingenuamente considerato allora guerra rapida, di poche settimane o pochi mesi, quasi indolore. Salendo poi verso il sacrario ci troviamo immersi direttamente nella guerra raccontata in molteplici modi dai mass media attraverso uomini in paglietta, strilloni, inni, canzoni. Decidendo di combattere la stampa con la stampa stessa, Kraus ricostruisce l’evento e lo documenta facendo ricorso a ritagli di giornali, cartoline, lettere, volantini, discorsi d’epoca. Entriamo in seguito in un’aula scolastica ove tre bambini poverissimi vengono “educati” e repressi a suon di propaganda da una maestra autoritaria. Uno dei momenti più agghiaccianti è il ricordo dell’esecuzione di Cesare Battisti. Viene distribuita al pubblico una terribile fotografia in cui si vede il corpo morto dell’irredentista italiano, impiccato per alto tradimento perché deputato austriaco, circondato dal boia, da borghesi curiosi e ridenti. Nessuna pietà traspare, anzi assistiamo all’esposizione di un trofeo di guerra. Tra le altre, ricordiamo la scena delle lettere dal fronte, con i soldati stesi nei corridoi del cimitero che, nell’immaginario, diventano trincee. Struggente una delle immagini finali in cui un corteo silenzioso avanza verso il pubblico attraverso le tombe: sono uomini, donne, bambini con i volti coperti da maschere antigas. C’è persino una bambola con la sua piccola maschera antigas. Lo spettacolo si chiude con un omaggio a Ronconi, presente in voce registrata da un robot acustico collocato sulle spalle di un attore. La voce dall’alto suggella irrevocabilmente la fine dell’umanità. Dio dice: “Io non ho voluto questo”. “Gli ultimi giorni dell’umanità. Macerie e frammenti dalla muraglia”. Tempo Libero Settembre/ Ottobre 2014
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Uno spaccato di Sicilia nel ventennio berlusconiano di Loretta Masotti
Già nel gradevolissimo programma “Cinico tv “andato in onda su Rai 3 dal 1992 al 1996, quando Maresco lavorava con Ciprì, gustavamo le surreali interviste che i registi facevano a personaggi siciliani tra i più squallidi e alienati. Questa tecnica ritorna in parte in “Belluscone”, film presentato a Venezia nella sezione “Orizzonti” ottenendo il Premio Speciale della Giuria. Protagonista è un certo popolo palermitano, quello soprattutto del quartiere Brancaccio che ha dato moltissimi voti a Berlusconi e che è devoto alla mafia e sostenitore della tv commerciale. Lo stesso titolo è espressione di questa gente che pronuncia il cognome dell’ex Presidente del Consiglio, storpiandolo in modo dialettale. Il film ripercorre il ventennio berlusconiano dall’ascesa alla decadenza, e termina con alcuni flash sul post berlusconismo, con l’apparizione di Renzi ospite ad “Amici”. Significativa è una riflessione di Maresco quando afferma: “Non dobbiamo chiederci cosa ha fatto Berlusconi per la Sicilia, ma cosa sarebbe Berlusconi senza questa terra. E la risposta è: niente”. Non si tratta di un’opera, tra le tante già uscite, di denuncia politico-sociale. Lo stesso Maresco lo ribadisce quando fa riferimento all’altro film presentato a Venezia su temi analoghi: “La trattativa”. Sostiene che l’indignazione della Guzzanti non gli appartiene, né la distinzione etica tra buoni e cattivi. Anzi ritiene di avere avuto sempre simpatia per i cattivi e i peccatori ed esclude che gli stiano a cuore la verità storica e processuale di Berlusconi. La realtà viene amplificata e scivola nella finzione. Domina la vitalità di Ciccio Mira, impresario locale di cantanti neomelodici che organizza feste popolari e ha nostalgia della mafia di un tempo, “dispensatrice”di giustizia e lavoro, radicato com’è in una vecchia cultura che ancora in parte persiste. Le varie vicissitudini che hanno segnato la realizzazione del film vengono raccontate attraverso un escamotage. Il critico cinematografico Tatti Sanguineti, per indagare sulla scomparsa in corso d’opera di Maresco, si reca a Palermo e a poco a poco ricostruisce le peripezie del film. Questa simulazione permette di amalgamare i vari avvenimenti passati e presenti. Particolarmente felice l’intervista a Dell’Utri. Nel momento culminante in cui l’ex senatore del Popolo della Libertà, attualmente in carcere, sta per fare rivelazioni esplosive in relazione ai segreti che Berlusconi conosce, ad esempio sulla morte di Mattei, l’audio s’interrompe (errore tecnico reale o simulato?). Film ironico, ma di un riso amaro, che, in centri concentrici, ritorna su se stesso e non finisce mai. Belluscone. Una storia siciliana. Regia di Franco Maresco. 2014 Tempo Libero Settembre/ Ottobre 2014
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La mafia ad Africo di L. M. Vincitore a Venezia del premio Pasinetti al miglior film, “Anime nere” racconta la cultura della ‘ndrangheta senza proporsi un’indagine sociologica né seguendo il filone del cinema di denuncia sociale. Anche perché la storia è raccontata dall’interno, nell’ottica psicologica di tre fratelli calabresi coinvolti più o meno direttamente con la mafia. Partendo da Amsterdam, passando per Milano, la vicenda si concentra in un paese dell’Aspromonte, Africo, con un crescendo di colpi di scena e l’andamento della tragedia greca. I personaggi sono a un tempo carnefici e vittime e la loro anima nera è come segnata da un male antico che ha violato una terra descritta nella sua struggente bellezza originaria. Liberamente tratto da un romanzo di Gioacchino Criaco, nato proprio ad Africo, il regista romano, al suo terzo lungometraggio, accentua il carattere fatalistico e pessimistico di una storia che non possiede catarsi finale. Se viene descritto un cambiamento nella mafia che si evolve verso forme più raffinate e brutali, legandosi sempre più ai sistemi economico-politici di potere, tuttavia in questa terra le cose restano immutabili. Le immagini iniziali e finali del film sembrano sottolineare quest’assenza di movimento. Appare il mare e un pastore con il suo gregge di capre; la stessa scena si ripete nella conclusione apparentemente distensiva, dopo un agghiacciante epilogo di sangue. Molto efficace il dialetto calabrese, con didascalia in italiano. Bravissimi gli attori Marco Leonardi, Peppino Mazzotta, Fabrizio Ferracane, ma anche i personaggi minori, tra cui molti non attori scritturati sul posto. Di grande espressività la madre (Aurora Quattrocchi), potente maschera di sofferenza. “Anime Nere” di Francesco Munzi, 2014.
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MOSTRE Milano, Palazzo Reale
Innevate visioni alpine Aldo Savini Giovanni Segantini, noto e famoso in vita, osteggiato e quasi condannato dai futuristi italiani, isolato culturalmente nell’Italia fascista, successivamente dimenticato e poi riscoperto a fasi alterne, ora è il protagonista della grande mostra antologica che offre una panoramica completa della sua vicenda artistica. Nato nel 1858 ad Arco di Trento, allora appartenente all’impero asburgico, muore quarantunenne nel 1899 in Engadina, lontano dall’Italia a cui aveva chiesto per anni, senza successo, il passaporto. Orfano e povero, arriva a Milano nel 1865 a sette anni e la lascerà nel 1881 per trasferirsi prima in Brianza e poi in Engadina. A Milano compie il suo apprendistato a bottega e a Brera, poi attraversa e assimila le nuove tendenze artistiche del momento, dalla Scapigliatura al Divisionismo, fino al Simbolismo, che rielabora in modo personale e visionario. Dopo i paesaggi urbani degli esordi, la mostra presenta gli autoritratti e una selezione di ritratti che consentono di seguire l’evoluzione simbolista, tra cui il Ritratto della Signora Torelli (1885-1886), moglie del fondatore del Corriere della Sera, Eugenio Torelli Viollier, scrittrice femminista affermata, nota come marchesa Colombi, e Petalo di rosa (1890), in cui il volto della compagna Bice al risveglio è simbolo di sensualità. La pittura en plein air trova espressione nei capolavori della vita agreste caratterizzati dalla presenza femminile, con evidenti riferimenti alla pittura contadina derivata da Millet e dai pittori francesi della metà dell’Ottocento, per superarla in prospettiva simbolista. In seguito al trasferimento in Svizzera nel 1886, approda al divisionismo, caratterizzato da lunghi filamenti di colore che rendono la luce rarefatta e vibrante. Protagoniste sono le Alpi con le vette innevate: la natura e il paesaggio dominano sempre di più la scena in composizioni molto vaste dove la presenza umana femminile e maschile assume un valore puramente simbolico. Segantini, inoltre, dà particolare importanza al disegno per il continuo rifacimento dei propri lavori, che venivano modificati per arrivare a soluzioni diverse, come attestano i disegni tratti da dipinti già realizzati, oppure ispirati ad opere letterarie e religiose, e gli studi del Trittico dell’Engadina – La vita, La Natura, La morte – eseguito tra il 1896 e il 1899, opera che viene considerata il testamento spirituale dell’artista. Completano la mostra fotografie, lettere, libri, il busto di Segantini eseguito da Paolo Troubetzkoy e il ritratto di Segantini sul letto di morte, acquarello dell’amico Giovanni Giacometti, padre dello scultore Alberto. (nell’immagine: G. Segantini, Mezzogiorno sulle Alpi)
Mostra: Segantini Sede, Milano, Palazzo Reale Periodo: 18 settembre – 18 gennaio 2015 Ingresso: intero: € 12, ridotto € 10 Catalogo: Skira
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Padova, Museo Civico agli Eremitani
Dal manierismo al rococò A. S. Paolo Veronese (Verona 1528 – Venezia, 1588), quando verso la metà degli anni ’50 del Cinquecento viene chiamato dal Vescovo di Padova Francesco Pisani a realizzare la Trasfigurazione (1556) per l’altare del duomo di Montagnana, aveva già raggiunto fama e successo nella Serenissima, dove si era stabilito con la bottega tra il 1554 e il 1555, e aveva già avviato i primi lavori a Palazzo Ducale, nella Chiesa di San Sebastiano e per la Libreria Marciana. Dello stesso anno è anche il Martirio di Santa Giustina, uno dei dipinti più significativi dell’adesione giovanile al Manierismo e prototipo di altre tele di analogo soggetto, che segna l’avvio del rapporto con i benedettini del padovano. Nel 1562, l’abate Placido II da Marostica gli commissiona per l’Abbazia di Praglia la Gloria d’Angeli e poco dopo Il Martirio dei SS. Primo e Feliciano, due grandi tele centinate poste ai lati dell’altare maggiore. In quello stesso periodo l’artista stava realizzando le pale del monastero benedettino di Polirone, a San Benedetto Po, l’una di grande efficacia luministica, l’altra, il Martirio, dal cromatismo limpido e armonioso, decisamente teatrale per l’impianto architettonico e per l’ardita composizione. La mostra “Veronese e Padova. L’artista, la committenza e la sua fortuna” con circa cinquanta dipinti e una quarantina di stampe prende le mosse dai capolavori di Veronese conservati a Padova, riuniti per l’occasione, con la sola eccezione dell’inamovibile Pala di Santa Giustina, tra cui la Crocefissione unica opera su lavagna dipinta per i benedettini all’inizio degli anni Ottanta e l’incompiuta Maddalena e l’angelo (1582). Eccezionale è, inoltre, la presenza dell’Ascensione di Cristo, databile 1575, proveniente dalla Chiesa di San Francesco, che fu al centro di una singolare vicenda di furti ed esportazioni illecite. Infatti, la parte bassa dell’opera, identificata negli Undici Apostoli, ora nell’Arcidiocesi di Olomouc in Repubblica Ceca, venne tagliata e rubata, poi reintegrata nel 1625 da Pietro Damini. Prosegue con l’attività della bottega che dopo la morte di Paolo è impegnata in decorazioni d’interni, conformi allo spirito e alle invenzioni veronesiane. Infine, sconfina nel Seicento con Girolamo Pellegrini, il fiammingo Valentin Lèfevre, Giovanni Antonio Fumiani e Sebastiano Ricci che rintracciano nell’opera di Veronese gli elementi per la nascita del Rococò nella cultura figurativa in Veneto. La fortuna veronesiana è testimoniata, in chiusura, da un nucleo di stampe di grandi incisori italiani e stranieri dal Cinquecento all’Ottocento, come Carracci, Lefèvre, Cochin, Wagner, Zanetti, Jackson, Monaco e Zancon, tratte dalle sue opere, anche disperse o distrutte. (nell’immagine: P. Veronese, Il martirio di Santa Giustina) Mostra: Veronese e Padova. L’artista, la committenza e la sua fortuna” Sede: Padova, Museo Civico agli Eremitani Periodo: 7 settembre 2014 – 11 gennaio 2015 Orario: da martedì a domenica, 9-19; chiuso i lunedì non festivi Ingresso: intero € 10; ridotto € 8; scuole € 5 Catalogo: Skira
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Monza, Serrone della Villa Reale Il ritorno del grande metafisico A.S. A conclusione dei lavori di restauro, le splendide sale della Reggia di Monza inaugurano la stagione dei grandi eventi espositivi con la mostra “Giorgio de Chirico e l'oggetto misterioso” ospitata nel Serrone della Villa Reale. Giorgio de Chirico (Volo, Grecia,1888 – Roma, 1978) è indubbiamente la figura artistica più importante e poliedrica del panorama italiano del Novecento. Pittore, scultore, scenografo, costumista, scrittore, illustratore di opere letterarie, dal racconto mitologico ai grandi classici moderni, grande conoscitore della filosofia antica e moderna e amante della cultura classica, riporta nelle sue opere elementi di questa sconfinata conoscenza. La sua pittura metafisica, fatta di visioni, fantasie e ricordi, è carica di suggestioni, ricca di atmosfere enigmatiche in cui dominano l'immobilità e il silenzio, dove la prospettiva ha un ruolo fondamentale all'interno delle composizioni, costruite come scene teatrali. Sono esposte oltre trenta opere provenienti dalla collezione della Fondazione Giorgio e Isa de Chirico, dagli anni Quaranta fino alla metà degli anni Settanta, che hanno come tema l’oggetto misterioso. Compaiono infatti oggetti comuni e molto familiari, che all'interno della composizione assumono un significato diverso nel momento in cui vengono combinati tra loro in modo inaspettato o illogico, come in “Interno metafisico con pere”, “Sole sul cavalletto”, “La meditazione di Mercurio”, “Il poeta e il pittore”. Lungo il percorso espositivo le opere sono accompagnate da video, racconti suggestivi e suoni per un'immersione completa nella vita e nell'opera dell’artista. (nell’immagine: G.de Chirico. Frutta con busto di Apollo) Mostra: Giorgio de Chirico e l'oggetto misterioso Periodo: 27 settembre 2014 - 1 febbraio 2015 Sede: Monza, Serrone della Villa Reale (Viale Brianza, 2 ) Orario: da lunedì a giovedì: 10-13 e 14-19, venerdì: 10-13 e 14-22.30, sabato e domenica 10-20 Ingresso: intero € 10, ridotto € 8, scuole € 5
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San Gimignano, Palazzo Comunale, Pinacoteca Civica Pintoricchio e gli anni senesi A. S. La mostra “Pintoricchio. La Pala dell'Assunta di San Gimignano e gli anni senesi” dedicata al pittore umbro Bernardino di Betto, detto il Pintoricchio, è la prima di un più ampio progetto che, con cadenza annuale, intende proporre un approfondimento critico intorno ai capolavori e ai maestri presenti nelle collezioni civiche, scelti per raccontare una vicenda artistica che ha lasciato una testimonianza di grande rilievo nel patrimonio storico e artistico di San Gimignano. L’ultima grande pala del Pintoricchio con la Madonna in gloria tra i santi Gregorio Magno e Benedetto, comunemente detta Pala dell’Assunta, esalta i valori spirituali monastici, come anticipazione della condizione eterna già durante l’esistenza terrena. In effetti, la Madonna si staglia maestosa all’interno di una mandorla, assisa sulle nubi e circondata da angeli, due dei quali si abbassano al ruolo di sgabello per sorreggere i suoi piedi. La pala, dipinta tra l’ottobre 1510 e il febbraio 1512 per il monastero olivetano di Santa Maria Assunta a Barbiano, a pochi chilometri da San Gimignano, rappresenta l’ultima opera documentata dell’artista che morì nel dicembre 1513 in Siena, dove è sepolto, nella chiesa di San Vincenzo in Camollia. L’ultima stagione di attività del pittore a Siena è documentata in mostra anche da altre opere provenienti dalla Pinacoteca Nazionale di Siena, quali la Madonna col Bambino e san Giovannino, la Sacra Famiglia e san Giovannino e la Natività, quest’ultima attribuita alla sua bottega. É inoltre esposta la Madonna col Bambino e san Giovannino proveniente dal Museo Diocesano di Città di Castello, a rappresentare l’ambiente umbro nel quale Pintoricchio si era formato prima di recarsi a Roma per far parte della squadra, composta tra gli altri da Signorelli, Perugino, Ghirlandaio, Piero di Cosimo e Botticelli, per gli affreschi della Cappella Sistina e dove aveva continuato a operare prima di essere chiamato a Siena dal cardinale Francesco Todeschini Piccolomini, poi Papa Pio III, per dipingere le dieci Storie della vita di Pio II nella biblioteca del Duomo e curare gli affreschi nella cappella di San Giovanni Battista. (nell’immagine: Pintoricchio, La Vergine Assunta tra i Santi Gregorio Magno e Benedetto) Mostra: Pintoricchio. La Pala dell’Assunta di San Gimignano e gli anni senesi Sede: San Gimignano, Pinacoteca di Palazzo Comunale (Piazza Duomo) Periodo: 6 settembre 2014 – 6 gennaio 2015 Orario: fino al 31 ottobre, tutti i giorni 9,30 – 19,30; dal 1 novembre al 6 gennaio, tutti i giorni 11 – 17.30 Ingresso: intero € 7,50; ridotto € 6,50 Catalogo: Giunti
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Firenze, Palazzo Strozzi Picasso e il ‘900 A.S. La mostra Picasso e la modernità spagnola con circa novanta opere, tra dipinti, sculture, disegni e incisioni, provenienti dal Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía di Madrid, invita, attraverso la vasta opera di Picasso (Malaga, 1881 – Mougins, 1973) e il confronto con importanti artisti spagnoli, tra cui Joan Miró, Salvador Dalí, Juan Gris, Maria Blanchard, Julio González, a riflettere sull’arte che riflette sull’arte e sul rapporto tra realtà e surrealtà, senza tralasciare l’impegno dell’artista di fronte alla tragedia storica, l’emergere del mostro dal volto umano e la metafora del desiderio erotico come fonte privilegiata di creazione e visione del mondo. Il percorso espositivo in apertura affronta il tema del processo creativo, esemplificato da una delle versioni de Il pittore e la modella e dalle acqueforti e i disegni per Le Chef-d'œuvre inconnu di Honoré de Balzac. Segue l’esplorazione di altri temi: la sperimentazione tra generi e tecniche, caratterizzante il concetto picassiano di modernità che include opere rappresentative di tutti i suoi principali momenti creativi; il contributo spagnolo all’arte della forma concreta e analitica e alla dialettica della creazione artistica tra “realtà e soprarealtà” propria delle poetiche e delle forme del Surrealismo, incarnate, oltre che da Picasso e Dalí, anche da artisti quali José Gutiérrez Solana o Antonio López. Punto culminante dell’esposizione é la sala con lo straordinario nucleo di disegni preparatori, incisioni e dipinti che documentano l’ispirazione e il lavoro di ricostruzione, trasferimenti e contaminazioni tra figure e simboli per la realizzazione del capolavoro Guernica del 1937. Infine, la relazione tra “natura e cultura” si avvale dei contributi di Alberto Sánchez, Óscar Domínguez, Eduardo Chillida, artisti impegnati nella ricerca dell’identità attraverso i rapporti tra il Paese, il paesaggio e la popolazione, e in chiusura la prospettiva “verso un’altra modernità”, dove si esplicitano i modi in cui gli artisti spagnoli, tra i quali Tàpies, hanno affrontato la svolta verso un’altra nozione estetica di modernità.
(nell’immagine: P. Picasso, Il pittore e la modella) Mostra: Picasso e la modernità spagnola Sede: Firenze, Palazzo Strozzi Periodo: 20 settembre 2014 – 25 gennaio 2015 Orario: tutti i giorni 10-20, giovedì 10-23 Ingresso: intero € 10; ridotto € 8,50; scuole € 4 Catalogo: Mandragora Tempo Libero Settembre/ Ottobre 2014
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Roma, Scuderie del Quirinale Dall’Italia a Bruges A. S. Di origini tedesche, Hans Memling (Seligenstadt, ca. 1435-1440 – Bruges, 1494) nel 1464 si stabilisce a Bruges, il centro finanziario delle Fiandre, dove dopo la morte di Rogier van der Weyden, sotto cui si era formato, apre una fiorente bottega e diviene il pittore più importante della città. Tra i primi incarichi ricevuti compaiono importanti committenze dell'abate Jan Crabbe dell'Abbazia di Ter Duinen, del vescovo Ferry de Clugny e di Angelo Tani, rappresentante del Banco dei Medici a Bruges, che, a sua volta, lo fa conoscere a Tommaso Portinari, per il quale realizza un trittico devozionale e una Passione di Cristo. Grazie a Tani e Portinari entra nella cerchia dei mercanti italiani di Bruges, tanto che tra le figure del trittico del Giudizio Universale di Danzica sono inserti i ritratti di diversi banchieri fiorentini. Per aver innovato la ritrattistica introducendo degli sfondi di paesaggio divenne il ritrattista più richiesto dai mercanti e agenti italiani di Bruges e da quelle famiglie che, come gli Adorno e i Moreel, avevano origini italiane ma erano entrate a far parte della élite fiamminga. La monografica a lui dedicata affronta ogni aspetto della sua opera, dalle pale d'altare ai trittici portatili, dai dipinti devozionali ai famosi ritratti caratterizzati da un'eleganza raffinata a tratti malinconica, e mette inoltre in luce l’aspetto del mecenatismo nella carriera dell’artista, sottolineando in particolare l’importanza dei suoi clienti italiani, fiorentini, veneziani e genovesi. L’opera più famosa e più attesa è il monumentale trittico del Giudizio Universale con al centro San Michele intento a pesare le anime, a sinistra i beati accolti da San Pietro mentre varcano le porte del Paradiso, a destra i dannati che precipitano nel fuoco dell’inferno. Conservato al Museo Nazionale di Danzica, era stato realizzato per la cappella di San Michele nella Badia Fiesolana a Firenze su commissione del banchiere fiorentino Angelo Tani e della moglie Caterina di Francesco Tanagli, entrambi raffigurati inginocchiati del retro degli sportelli del trittico. In Italia non arrivò mai. La galea su cui era stata caricata fu assalita dai pirati che la trasportarono con tutto il carico a Danzica. Oltre a capolavori di arte religiosa provenienti dai più importanti musei del mondo, tra cui dittici e trittici ricomposti per l’occasione, come il Trittico Pagagnotti (Firenze, Uffizi; Londra, National Gallery) e il monumentale Trittico della famiglia Moreel (Bruges, Groeningemuseum), la mostra presenta una serie di ritratti, tra cui Ritratto di giovane (Gallerie dell’Accademia di Venezia), i due Ritratto di uomo (Royal Collection di Londra e Frick Collection di New York), un Ritratto di donna di collezione privata americana e il Ritratto di uomo con moneta romana (Koninklijk Museum voor Schone Kunsten di Anversa). (nell’immagine: H.Memling, Ritratto di donna) Mostra: Hans Memling Sede: Roma, Scuderie del Quirinale Periodo: 10 ottobre 2014 – 18 gennaio 2015 Orario: da lunedì a giovedì: 10 – 20; venerdì e sabato: 10 – 22.30, domenica: 10 – 21 Ingresso: intero € 12, ridotto € 9,50 Catalogo: Skira Tempo Libero Settembre/ Ottobre 2014
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Palermo, Villa Zito Solarità siciliane A.S. Oltre 100 opere di artisti siciliani o stabilmente attivi in Sicilia compongono la mostra dal titolo «Di là del faro. Paesaggi e pittori siciliani dell’Ottocento», promossa dalla Fondazione Terzo Pilastro - Italia e Mediterraneo, ospitata dalla Fondazione Sicilia e organizzata da Civita Sicilia per la valorizzazione della cultura siciliana. La rassegna abbraccia l’intero secolo, dalla costituzione del Regno delle Due Sicilie sino all’epilogo della Prima Guerra Mondiale, durante il quale gli artisti siciliani, partendo inizialmente dai modelli figurativi derivati dalla cultura neoclassica e del primo Romanticismo, elaborano e assimilano progressivamente una visione del paesaggio che, pur nel legame profondo con i modi della pittura europea, si caratterizza per una rappresentazione più verista e attenta sia della natura che della vita sociale dell’isola. Tale evoluzione è favorita, se non determinata, dall'esaltazione della coscienza nazionale di matrice romantica, dagli scambi con i centri artistici nazionali e internazionali, soprattutto dopo l'Unità con Roma, Firenze, Napoli, Torino, Milano ma anche Parigi, Vienna e Monaco, dall'attività degli atelier fotografici e dalla grande stagione della letteratura siciliana di Verga, Capuana, De Roberto e, infine, Pirandello. Sono rappresentati quasi tutti gli autori importanti della pittura ottocentesca siciliana, tra cui Francesco Lojacono, Ettore De Maria Bergler, Giuseppe Patania, Tommaso Riolo, Francesco Zerilli, Giuseppe Sciuti, Antonino Leto, Michele Catti, con opere provenienti sia da collezioni pubbliche che private, raffiguranti paesaggi sia della costa che dell’entroterra a volte aspri, a volte struggenti, vedute delle maggiori città e dei loro dintorni, e le principali attività dell’uomo, dalla pesca all’agricoltura, fino al lavoro nelle miniere. Una sezione è dedicata ai disegni e una alla fotografia con opere della Fondazione Alinari e di collezioni private. (nell’immagine: F. Lojacono, L’arrivo inatteso) Mostra: Di là del faro. Paesaggi e pittori siciliani dell’Ottocento Sede: Palermo, Villa Zito (via Libertà, 52) Periodo: 9 ottobre 2014 – 9 gennaio 2015
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ENOGASTRONOMIA
Caldarroste come farle in casa nei migliori dei modi a cura della redazione
Le caldarroste sono le castagne arrostite sul fuoco che con l’arrivo dell’autunno è piacevole gustarle in tutta la loro bontà e fragranza. Se non volete comprarle già fatte, a peso d’oro, dai venditori ambulanti di caldarroste, spesso accampati agli angoli delle strade o piazze delle grandi città, per preparare le castagne arrosto, in casa, se non disponete di un caminetto a legna dei vecchi tempi o di una brace; ecco alcuni consigli e piccoli suggerimenti.
Ingredienti: Castagne o marroni - 600 grammi o più a seconda delle porzioni.
Istruzioni: Innanzitutto dovrete procurarvi delle buone castagne più o meno della stessa dimensione e poi, prima di cuocerle, è necessario castrarle, cioè, fare un taglio sulla parte bombata della buccia dura (2 cm circa) in senso orizzontale con un coltellino molto appuntito cercando di non intaccarne la polpa. Operazione, questa, indispensabile, nel fare le caldarroste, per evitare che le castagne scoppino durante la cottura.
Cottura in padella Il modo migliore per cuocere le castagne è la padella bucherellata, però attenzione: se la userete sul fornello a gas rischierete di bruciare la parte esterna prima di averle cotte all’interno, quindi sarà meglio porre sotto alla padella uno spargifiamma, di quelli usati per non fare bruciare sul fondo creme e budini.
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Mettete tutte le castagne nella padella e fatele arrostire a fuoco dolce, girandole spesso per cucinarle omogeneamente; a cottura avvenuta toglietele dalla padella e ponetele in un contenitore, meglio se traspirante. Consiglio Un accorgimento per ottenere delle buone caldarroste, è quello di prendere un foglio di carta forno, mantenerlo bagnarlo e coprirci le castagne per tutto il tempo di cottura. Questo permetterà alle castagne di arrostire mantenendo parte della loro umidità e senza carbonizzarsi.
Cottura in tegame al sale grosso Prendete la vecchia padella dai bordi alti e versateci dentro tutto il chilo di sale grosso livellandone la superficie. Ponete le castagne, dopo averle castrate, sul sale ricoprendo uniformemente tutta la superficie. Coprite poi il tutto con il coperchio e mettete la padella sul fornello della cucina e accendete il gas. Il calore della fiamma riscalda il sale che crea un effetto “carbone ardente” generando altissime temperature che in poco tempo cuociono le castagne in modo ottimale. Si raccomanda una sola accortezza: rigirate spesso le castagne altrimenti le alte temperature generate dal sale riscaldato tendono a farle bruciare. A cottura ultimata le castagne si mondano facilmente e hanno lo stesso morbido gusto delle caldarroste tradizionali. A questo punto le togliete dal sale una ad una e le avvolgete, come faceva il vecchio venditore di caldarroste, in un canovaccio di tela naturale leggermente umido, così facendo le preserverete calde e fragranti fino al momento di servirle in tavola. Spegnete il gas e lasciate raffreddare la padella e il sale lentamente, poi ricoprite col coperchio e riponete il tutto in luogo asciutto, in modo da riutilizzarlo per un’altra gustosa arrostita di “caldarroste al sale grosso” (il sale a differenza delle carbonelle non si consuma). Cottura al forno Se volete cuocere le castagne o i migliori marroni al forno, scuotete sempre spesso la teglia, ci vorrà poco più di mezz'ora. Per evitare che secchino troppo in forno impostate una temperatura di 220 gradi per 15-25 minuti a seconda della pezzatura. Le castagne sono pronte quando la buccia appare bruciacchiata. Conservazione Le castagne, arrostite e sgusciate possono essere congelate e conservate anche per 6 mesi. Dopo averle fatte scongelare lentamente le si può mangiare scaldate un po' al forno o addirittura a temperatura ambiente.
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LIBRERIA
Giuseppe Culicchia
BLA BLA BLA di Ernesto D’Ambrosio
Chi non è stato mai tentato dall’idea di abbandonare cose e persone vicine, il proprio mondo, e di fuggire via, senza curarsi di ciò che gli capiterà? Il protagonista della storia raccontata in questo romanzo lo fa per davvero. Sta in vacanza in una grande città straniera, in un centro commerciale, in attesa che la sua donna esca dal bagno. Fugge via con… la stessa sensazione di quando avevo diciott’anni, scuola finita, esami passati, estate davanti, nessun obbligo, niente appuntamenti, tutto ancora da succedere… Sembrerebbe uno di quei rapimenti nostalgici dell’aurea età adolescenziale, di quando non si è ancora gravati dalle responsabilità dell’adulto, si è sempre pronti ad ogni avventura, soprattutto nelle vacanze. Ma non è così. Quantomeno, non è questa la causa principale della sua decisione. Prende in affitto una camera in una casa di periferia, di una donna lasciata dal marito, e inizia a girare per le vie di quella città. Cammina, osserva, riflette, ma non parla , tranne che per ordinare Bistecca.Insalata.Patatine.Birra. Sempre nella stessa birreria. Non è ancora evidente se Culicchia, giovane scrittore al momento della pubblicazione del romanzo, trentaduenne, abbia voluto creare un suo alter-ego nel protagonista di Bla Bla Bla con chiari riferimenti all’Ulisse di James Joyce o , al contrario, ai protagonisti avventurosi dei romanzi fine ‘800 di Jack London. Ecco infatti che conosce , dopo averne studiato i comportamenti, una ragazza bionda di provenienza scandinava, dirimpettaia.
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E pensi che stia per iniziare da qui , da questa svolta, la vicenda dell’intera storia. I due si frequentano, girano insieme per la città. Lei sta lì, in quella casa, aspettando i padroni presso cui dovrebbe lavorare alla pari, ma di cui non si hanno notizie. Non si sforzano di approfondire la loro conoscenza, malgrado trascorrano insieme intere giornate. Poi si lasciano, così, senza reazioni o spiegazioni. A questo punto il quadro si fa chiaro. E’ come se il protagonista – l’Autore – srotolasse il manifesto delle convinzioni che hanno ispirato la fuga dalle convenzioni che sente soffocanti. Continua a muoversi per la città come un automa, fino a esaurire completamente il denaro di cui dispone. Iniziano i problemi. La fame diventa insopportabile, le scarpe si rompono. La città diventa un posto duro e difficile. La padrona di casa gli fa trovare di nascosto qualcosa da mangiare, gli si offre per vivere insieme. Ma lui la evita e si nasconde, anche alla figlia di lei, che sta in collegio, ed è venuta a trovare la mamma per qualche giorno. E la “fuga” continua così, fino alla fine del romanzo, che non sancisce lo scioglimento di un intrigo o la conclusione di una storia. Il romanzo è breve e non ha neanche riscosso il successo di altri romanzi di Giuseppe Culicchia ( Tutti giù per terra, Paso doble, Ambarabà ), ma possiede attrattive e suggestioni tutt’altro che trascurabili. Questo protagonista che “pratica” una taciturna ribellione, vagabondando in una metropoli, sembra estratto dalle pagine di un romanzo di Camus, Sartre o Gide e proiettato negli anni ’90 , caratterizzati dal consumismo e dalla pubblicità, sua sacerdotessa ossessiva e persecutrice. E’ consapevole di non poter uscire vincitore dallo scontro messo in atto, ma non può farne a meno, se vuole affermare e ribadire a tutti la sua condizione di uomo libero. E ciò gli conferisce rilievo e spessore. L’Autore dà vita a tale personaggio con una forma coerente e funzionale. I cinque capitoli son formati da capoversi brevi e numerati, che scandiscono il ritmo e le pause quasi fossero ispirate dal movimento di un metronomo. Frasi brevi e asciutte, con descrizioni fatte da elenchi di sostantivi, secondo lo stile di Georges Perec, ma ciò non intacca né la consistenza del protagonista, né l’originalità dell’idea che ha ispirato questo felice lavoro di Giuseppe Culicchia. BLA BLA BLA di Giuseppe Culicchia, 1997
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Henry James I TACCUINI di E. D’A.
E’ sicuramente uno dei nomi più importanti nella storia della letteratura anglosassone, Henry James ( New York, 1843 – Londra, 1916 ); è patrimonio diffuso che sia stato uno degli scrittori più prolifici di sempre, in assoluto; in tanti hanno letto alcuni dei suoi romanzi ( Ritratto di signora, I bostoniani, La coppa d’oro, etc.), gli innumerevoli racconti e anche le opere teatrali. Si può scommettere che solo gli autentici appassionati abbiano rivolto la loro attenzione a quest’opera , di cui si occuparono Matthiessen e Murdock ben trent’anni dopo la morte di James. Certo, non sarà stato facile mettere le mani su questa sorta di diario, visto che sulle memorie che si pubblicano postume vigilano con estrema e preoccupata attenzione sia gli eredi che gli editori, ed in effetti i due curatori hanno svolto un enorme lavoro, intercalando nei taccuini note illustrative e di raccordo , dilungandosi il giusto per schiudere, anche a lettori preparati, testi altrimenti di difficile comprensione. Non sono memoires nel senso più comune del termine, poiché ogni riferimento alla vita di tutti i giorni è assente se non per ciò che attiene al modo con cui nascevano i soggetti delle sue opere. Detto in altri termini, le persone , i luoghi, gli episodi, di cui Henry James parla nei suoi taccuini, sono solamente collegati al parto dei romanzi e dei racconti, da inviare per tempo agli editori e alle riviste che li avrebbero pubblicati. Ciò avrà sicuramente deluso chi sperava di trovarvi rivelazioni da censura sulla vita privata dell’Autore, poiché negli ambienti letterari sia di Londra che di New York si parlava della sua presunta omosessualità, senza che nessuno potesse giurarci.
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In questi nove taccuini, che vanno dal 1878 al 1911 è possibile rintracciare, in realtà, la poetica di James, se si fa caso al modo con cui nascono e poi si trasformano i personaggi e le storie, poiché lui racconta in tutti i particolari l’intero percorso della creazione narrativa, senza nascondere le sue ossessioni , comuni a tanti scrittori, quali la lunghezza che gli editori e le riviste gli imponevano – che lo costringevano a stringere e a tagliare, sempre con sofferenza – e il tempo di consegna, che sentiva sempre come una mannaia sul suo collo. Fu suo fratello William, apprezzato filosofo ai suoi tempi, a suggerirgli l’uso di taccuini ed Henry iniziò ad annotare ogni nuovo tema adatto ad essere narrato che gli veniva in mente, pentendosi di non averlo fatto già da tempo. James non aveva grande opinione di sé come pensatore, ma sapeva che i romanzi, come le poesie, sono scritti non con le idee bensì con le parole. Sapeva che un’idea o un tema importanti possono essere resi solo con dovizia di particolari, che l’astratto va immerso nel reale. Sapeva che per l’artista “ la vera soluzione alla pressante questione della vita si trova nella ripetuta lotta corpo a corpo con l’idea, con il soggetto, la possibilità, il luogo particolari”. Ecco, i taccuini sono la testimonianza di tali lotte, per ottanta e più romanzi e racconti compiuti, oltre a trenta o quaranta tentativi con temi poi abbandonati. Le idee gli venivano spesso da un aneddoto casuale raccontato dalla signora seduta al suo fianco a uno dei tanti pranzi. Da artista percettivo riusciva a riconoscere il germe, il germe di una storia. Da lì partiva un procedimento che lo portava a creare lo schema di una storia, come mezzo però, poiché il fine era la rivelazione del personaggio. Era ben poco interessato alle trame, molto di più alla vita interiore e agli aspetti psicologici, e da tali preoccupazioni sarebbe venuto il suo principale contributo alla tecnica romanzesca . Siamo alla fine dell’800, e ciò rappresentò una vera svolta nella storia letteraria. I taccuini di Henry James possono stare accanto, sullo stesso ripiano della biblioteca, allo Zibaldone di Leopardi, a Il mestiere di vivere di Pavese, alle Lezioni americane di Calvino e di quanti altri grandi autori abbiano voluto raccontare la loro personale esperienza di scrittori, offrendola non ai critici ma a chi volesse emularli. I TACCUINI di Henry James - a cura di F.O. Matthiessen e Kennet B. Murdock - 1947
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WELFARE AZIENDALE in un gioco dove nessuno perde e tutti guadagnano di Bruno Di Cola, Nicola Ferrigni, Mauro Pacetti a cura della redazione L’interessante indagine dal titolo “Welfare aziendale in un gioco dove nessuno perde e tutti guadagnano”, mostra come i servizi di welfare aziendale, in uno scenario sempre più caratterizzato dalla crisi economica, rappresentino un vantaggio per tutti, con ricadute positive sia per l'impresa che per il lavoratore. Il testo contiene i risultati di una ricerca unica nel suo genere per la straordinaria capacità di coinvolgimento, con oltre 8.000 intervistati, in prevalenza dipendenti delle più importanti aziende italiane, sia pubbliche che private. Unicità espressa, d'altra parte, anche nella proposizione di un nuovo modello di lavoro, che ha visto la comunità scientifica affiancare, ma allo stesso tempo fondersi con la realtà sindacale che ha vestito essa stessa i panni del ricercatore sociale. Numerose le aree di indagine: dalla percezione del concetto di Welfare aziendale alla verifica dei servizi di Welfare adottati dalle imprese e di quelli auspicabili. Non poteva mancare una sezione dedicata all'analisi del clima aziendale e della performance lavorativa (in tutti i suoi aspetti, dal rapporto con i colleghi all'orario di lavoro), rapportata alla presenza o meno di alcuni servizi di Welfare. Molto interessanti le aree di studio dedicate al rapporto tra famiglia e lavoro, attraverso l'identificazione degli ostacoli e delle esigenze espresse per una maggiore conciliazione della vita privata con quella lavorativa, e attraverso una riflessione attenta sul ruolo della maternità e della sua influenza sul percorso di avanzamento professionale.
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Affiliazione e Tesseramento FITeL Perché conviene? Il socio FITeL è consapevole di fare un gesto speciale per valorizzare il tempo libero che, soprattutto in tempi di crisi, diventa sempre più difficile gestire. I Soci sono l’anima della nostra Associazione perchè è grazie a loro che possiamo dare vita ai tanti progetti ed iniziative a livello nazionale e territoriale. Con la tua Tessera FITeL potrai essere protagonista ed accedere alle molteplici attività e servizi: • affermare e promuovere il valore e il ruolo del tempo libero quale elemento di crescita per l’individuo come singolo e nelle aggregazioni sociali; • favorire l’interscambio oggettivo e soggettivo tra i componenti degli organismi affiliati (Cral, Crt e Associazioni) nell’osservanza delle singole autonomie associative e nel rispetto delle comunità internazionali democratiche; • rappresentare gli organismi associati nei confronti dei terzi, a livello locale, nazionale ed internazionale; • sviluppare e tutelare le istanze ed i programmi promozionali indirizzati all’affermazione dell’associazionismo di promozione sociale; • promuovere progetti e servizi per la cultura, lo sport e il turismo sociale, anche con finanziamento pubblico e/o comunitario; • usufruire dell’assistenza fiscale e legale con un’offerta vasta e personalizzata in base all’esigenze dei soci; • stipulare convenzioni, ai sensi della legislazione vigente, con altre Istituzioni pubbliche e/o private, ivi comprese quelle derivanti dalla contrattazione collettiva. Inoltre, l’adesione a FITeL permetterà di avere accesso alle nostre proposte, pubblicazioni, iniziative e servizi scaricabili direttamente dal portale www.fitel.it .
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