FLYING 1800 SBAY MOTOR COMPANY
N.1 - 3,90 € MAGGIO GIUGNO 2011 Bimestrale
TRIUMPH SPRINT
LA “CHARLIE” DI MR MARTINI
Anno I > Poste Italiane S.p.a. > Sped. in abb. post. > D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1, DCB Roma
STEWART GIACCHE IN PELLE SENZA TEMPO TROY PAIVA
Gestione rete di vendita e logistica Press-Di Diffusione C.D.M. Roma
LOST AMERICA
M O T O R C Y C L E S
C L U B
FACCE DA
ROCKERS L’ANIMA CAFE NEGLI OCCHI DEI ROCKERS
>EDITORIALE Foto Troy Paiva
di Roberto Brodolini
SCUSATE IL RITARDO Sono perfettamente consapevole che questo numero di Special Cafè arriva in edicola con quasi trenta giorni di ritardo. Chiedo scusa a tutti voi, ma se abbiamo tirato un po’ più per le lunghe è solo e unicamente per venire incontro a tutte le richieste e le mail arrivate in redazione da quando la nostra avventura ha avuto inizio. Se non ve ne siete accorti ricominciamo da “uno”. Da questo mese, infatti, Special Cafè avrà finalmente un'identità tutta sua e interamente dedicata alle cafè racer, sempre con periodicità bimestrale, ma con più pagine da destinare a rubriche e moto da provare. Per farci perdonare, insieme alle moto che sono la nostra passione, abbiamo un’esclusiva targata USA. L’autore è Troy Paiva, un fotografo americano che lavora solo di notte, utilizzando una particolare illuminazione per cogliere la magia e il mood di un vintage molto ricercato, come le strepitose old fuel station del servizio che vi proponiamo. Una ricerca, quella di Paiva, che parla lo stesso linguaggio del nostro mondo cafè, ma porta lo sguardo un po’ oltre confine.
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>SOMMARIO 14
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Posta
Freni Brembo per cafè racer e custom
Giacche in pelle Stewart
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BMW R80 CF by Paolo e Marco Lucci
Egli-Vincent Cafè Racer 1330 by Patrick Godet 38
Royal Enfield Bullet Classic Army
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SF750 by Breganze Motociclette Italiane
BMW R60/5 by Terry Whitehurst
Flying 1800 by Sbay Motor Company 60
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Troy Paiva: il fotografo del tempo perduto
Triumph Sprint “Charlie” by Mr Martini
Helmut Fath e il suo sidecar: un uomo e la sua rivincita
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1° Contest by Special Cafè
I motociclisti dell’Ace Cafè di Londra 92
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Blog Space
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Focus aftermarket
Focus abbigliamento
La pin-up Marlene Von Steenvag
SPECIAL è una pubblicazione edita dalla EUROSPORT EDITORIALE S.R.L. REDAZIONE DI SPECIAL: Via della Bufalotta, 378 - 00139 Roma INFOLINE: Tel. 06.45.23.15.00 - Fax 06.45.23.15.99 - redazione@specialmag.it Stampata con carta BURGO R4 da 90 gr. MATT SATIN prodotta in Italia, stampata su Rotooffset KBA modello 018 da 48pp con velocità massima pari a 30.000 copie all’ora. La tiratura di questo numero è pari a 38.000 copie
DIRETTORE RESPONSABILE Roberto Brodolini roberto.brodolini@specialmag.it ART DIRECTOR Giovanni Morelli COORDINAMENTO REDAZIONE Riccardo Panzironi - Tel. 06.45.23.15.20 FOTOGRAFI Roberto Brodolini, Igor Gentili, Troy Paiva HANNO COLLABORATO Dino Aldo Lodola, Ascanio “Asky1:43” Gardini, Mario Polini, Attilio Reinhardt
PUBBLICITÀ Via della Bufalotta, 378 - 00139 Roma Tel. 06.45.23.15.00 - Fax 06.45.23.15.99 adv@eurosporteditoriale.com ADVERTISING MANAGER Rossella Nicoletti - Tel. 06.45.23.15.08 PRODUZIONE Mario Polini - polini@specialmag.it Claudio e Ettore Broussard broussard@eurosporteditoriale.com DIFFUSIONE E ARRETRATI Tel. +39 06/45231500 Fax +39 06/45231599 diffusione@specialmag.it
AMMINISTRAZIONE Francesco Ambrosini, Paola Nicoletti Tel. 06.45.23.15.01 - Fax 06.45.23.15.99 amministrazione@eurosporteditoriale.com STAMPA Mondadori Printing S.p.a. Via Costarica, 11 - Pomezia (RM) DISTRIBUTORE NAZIONALE C.D.M. S.r.l. - V.le Don Pasquino Borghi, 172 00144 Roma - Tel. 06.52.91.419 Fax: 06/5291425 - www.cdmitalia.it GESTIONE RETE DI VENDITA E LOGISTICA Press-Di Via Cassanese, 224 - 20090 Segrate (MI)
Testata Registrata al Tribunale Civile di Roma L’editore garantisce la riservatezza dei dati forniti, per i quali è possibile esercitare i diritti di cui all’Articolo 13 L. 675/96. Finito di stampare nel mese di aprile 2011 ARRETRATI Versamento di 10,00 €* su c.c. postale 91850008 intestato: Eurosport Editoriale S.r.l. Via della Bufalotta, 378 - 00139 Roma
Mr Martini Motociclette - Via Tombetta 94 - Verona - www.mrmartini.it - email: nicola@mrmartini.it
Posta
A cura di Ascanio “Asky 1:43” Gardini - filodiretto@specialmag.it
Salve ragazzi, come potete vedere “Special Cafè” da questo numero acquista una propria autonomia, seguendo una SUA strada. Strada fatta di sapori forti ed emozioni intense. E da oggi ci potete anche scrivere: potete porci domande su vari argomenti legati al mondo “Cafè”, mandare suggerimenti, renderci partecipi di tutto ciò che vi emoziona e farci anche qualche tiratina d'orecchie, se sarà il caso! Ma non solo. Vogliamo conoscere gli eventi e le iniziative che organizzate, quelli dei vari club e forum che, come noi, condividono lo spirito Cafè Racer. Per tutto questo potete mandare foto (in alta risoluzione) e un breve resoconto a filodiretto@specialmag.it. Abbiamo anche pensato di lasciare spazio alle vostre piccole grandi motorette (... sempre che si tratti di cafè racer o street tracker...) che pubblicheremo in una sezione apposita: per questo ci potete scrivere a cafestyle@specialmag.it.
O AMICO UN NUOVallo e iperattivo come
Matto come un cav ne magica di Asterix dopo aver bevuto la pozio nel frattempo Panoramix! Fa 100 cose insieme e co Ascanio ne sta già studiando altre 300... Ec tore, che da Gardini, il nostro nuovo collabora sarà il vostro questo numero 1 di Special Cafè fedele che interlocutore, il vostro amico cercando di leggerà tutte le vostre e-mail, rete porgli e rispondere alle domande che vor sta “Cafè”. dando loro il giusto spazio nella po iclistica, e La sua sconfinata cultura motoc mo, saranno soprattutto il suo grande entusias di avventura: da oggi i vostri fedeli compagni non potremo affidatevi ad Ascanio con fiducia e che diventare grandi amici!
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ASCANIO GARDINI Filosofo prestato alla vita, alle moto e al diritto sportivo, si affaccia in questa esistenza il 24 dicembre 1970. Di carattere vulcanico e passionale, con una forte propensione verso le public relations e la scrittura, fin da subito è attratto sia dalle corse, che da quei marchi e mezzi che hanno fatto la storia del motorismo mondiale. Nei primi anni Novanta, contemporaneamente agli studi in giurisprudenza, frequenta la scuola di vita di Carlo Talamo, sviluppando una predilezione nei confronti delle moto semplici, ma dalla forte personalità. Il suo primo amore è una Harley-Davidson Sportster, con la quale gira tutt'ora, dopo aver cavalcato per diversi anni il nobile marchio inglese Triumph. Nel 2007 viene folgorato dalla Moto Guzzi, mentre si reca a visitare il museo all'interno della fabbrica. La sua enorme schiettezza, unita alla passione ed alla bontà d'animo, lo porta in sintonia con numerosi personaggi dei quali diventa amico. Due su tutti: Nicola Martini (al secolo Mr Martini) e Andrea Fontana (www.royalmcqueen.it), dei quali diventa mentore. Da poco, a quarant'anni suonati, ha iniziato a correre nel Trofeo LML. Noi non potevamo farcelo scappare!
Blog Space Il Cafè on the web
Cafè Culture L'entusiasmo e la vitalità del mondo Cafè non potevano non riflettersi anche in “rete”; ecco quindi una presentazioni di alcuni dei tanti blog sul tema “cafè racer”, “street tracker” e “special” in generale. Sono veramente numerosi e non è stato possibile, in poco spazio, recensirli tutti. Vi segnaliamo, pertanto, quelli che a prima vista ci hanno colpito di più A cura di Ascanio “Asky1:43” Gardini
gardini@specialmag.it
I BLOG CHE STIAMO PER SEGNALARVI SONO STATI TUTTI REALIZZATI SULLA PIATTAFORMA BLOGSPOT.COM, LA PIÙ SEMPLICE E FACILE DA GESTIRE, MA SI TRATTA COMUNQUE DI REALIZZAZIONI DI OTTIMO LIVELLO.
http://ottonero.blogspot.com
@ “OTTONERO”
È dedicato alle cafè racer e vi si possono trovare numerose special, anche su base giapponese. Rilevante il numero dei link a blog e siti dedicati in generale al mondo delle “special”. Particolare il contorno.
http://racingcafe.blogspot.com
“RACING CAFÈ”
Ci piace molto per la corposa sezione dedicata all'indimenticato Carlo Talamo, dove si possono trovare numerose pubblicità di HarleyDavidson e Triumph che il buon Talamo scriveva personalmente. Nonostante vi siano immagini di cafè racers, lo stile fa più pensare ad un blog dedicato alle “street fighters”. I loghi hanno una grafica moderna, così come tutta la struttura del blog. Molto interessante l'argomento “memory corner”.
http://rocket-garage.blogspot.com
“ROCKET GARAGE” Un vero inno al rock and roll suonato con i motori. La navigazione è intuitiva e ciò lo rende molto appetibile; in più la radio che ti travolge immediatamente con musiche invitanti ti spinge a proseguire l'esplorazione spulciando ogni post. I dettagli sono curati fin nei minimi particolari, così come le foto. A noi questo blog piace molto e non perdiamo occasione per navigarvi dentro, magari durante una di quelle serate in cui il freddo regna imperioso e la musica rock sembra uscire, invece che dalla radio on-line, direttamente da un juke box.
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http://northcircularboys.blogspot.com
“NORTH CIRCULAR BOYS”
In chiaro stile british, evoca la cultura britannica degli anni Sessanta. Un chiaro inno ai teddy boys e alle loro motorette, in grado di coinvolgere anche chi non ama particolarmente la cultura motoristica britannica. I link sono veramente pochi, ma di etichette ve ne sono a sufficienza. Predominano le Triumph, ma vi sono anche moto di altri paesi, che non stonano assolutamente con la filosofia del blog.
http://caferacerculture.blogspot.com
@ “CAFÈ RACER CULTURE”
Dedicato unicamente a tutta la cultura cafè racer. Rimaniamo estasiati quando leggiamo nomi quali BSA, AJS, Magni, Mondial, Metisse, Norton, Norvin e ne vediamo le fattezze. Ma non si parla solo di moto, ma di tutto il celebre movimento nato attorno all'Ace Cafè. Un blog dove poter assaporare un buon caffè fumante, servito dentro una “mug”.
http://framotors.blogspot.com
“FRA MOTORS” Finalmente un blog dedicato per la maggior parte alle vecchie “Japan” a quattro cilindri che qui trovano la loro consacrazione. Molto interessante per la scelta tematica.
http://bicilindricifrontemarcia.blogspot.com
“BICILINDRICI FRONTEMARCIA” È il diario di un viaggio verso l'Isola di Man, in sella ai twin inglesi di nuova generazione. La pagina iniziale di presentazione fa subito capire che ci si trova innanzi a contenuti e impostazioni con una propria fisionomia. Il tema dominante non sono solo le moto, ma il viaggio e le emozioni offerte dal Tourist Trophy e dall'isola dei gatti senza coda. Anzi, a dire il vero, di moto ve ne sono molto poche. Si parla molto di storia, amici e piloti. Sembra di essersi imbattuti in un libro on-line...
http://trezerotre.blogspot.com
“TRE ZERO TRE BLOGNOTES” Qui troviamo una nostra vecchia conoscenza: tal “Rodeo”, che, durante un Triumph Day del 2004 si divertì a terrorizzare tutti i giornalisti delle varie riviste motociclistiche, “infilandoli” nei punti più impensati del circuito di Varano de' Melegari. Di conseguenza il blog non poteva che provenire quasi direttamente da Hinckley. Diciamo quasi, poiché si percepisce pienamente la personalità pazzoide del nostro amico, in netto contrasto con la compostezza tipicamente britannica.
http://motopuntolinea.blogspot.com
“MOTO PUNTO LINEA”
Stile e design vengono consacrati quali elementi fondamentali nel tracciare un segno distintivo nel mondo delle due ruote. La maggior parte dei mezzi che vi si trovano rappresentano la massima espressione di questa idea. Poiché l'autore è un “tipo” che, diversi anni addietro, decise di unire virtualmente tutti gli amanti delle Triumph Bonneville, appare del tutto logico che il filo trainante sia rappresentato dal vintage design. Da studiare...
http://elcorramotors.blogspot.com
“EL CORRA MOTORS” Chopper, custom, cafè racer. Tutto viene armonizzato in uno spazio il cui filo trainante è a stelle e strisce, intriso di cultura hot rod. La sovrabbondanza di ferri vecchi fa tornare indietro negli anni, tanto da far sentire il mouse del computer come una vecchia penna biro caduta erroneamente dentro una latta d'olio.
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Impianto frenante Brembo La prima volta per le custom
Pinza “.484” Materiale corpo: alluminio CNC Finitura: anodizzazione dura nera Diametro pistoni: 32 mm Materiale pistoni: alluminio Interasse: 100 mm Off-set: 30 mm Fluido freni: DOT 4 Viteria: acciaio Prezzo al pubblico (a pinza): 618,00 € + IVA
The King is “Naked” Per la prima volta Brembo, leader mondiale nel settore degli impianti frenanti, travasa l'enorme esperienza accumulata sui circuiti di tutto il mondo in un progetto per custom, che accomuna prestazioni e bellezza: la pinza “.484” e il disco “The Groove” rappresentano infatti la sintesi perfetta tra look e performances A cura di Riccardo Panzironi
panzironi@specialmag.it
Pinza “.484” Con il preciso intento di raggiungere una clientela sempre più esigente e per differenziare l’offerta verso i mercati delle cafè racer e delle custom, nasce la nuova pinza “.484”. Il nome rappresenta la cilindrata unitaria di un singolo pistone misurata in “cubic inch” (piedi cubi). La pinza è totalmente ricavata dal pieno partendo da un blocco di alluminio, successivamente lavorato con le più moderne tecnologie Cam. Le due semipinze sono poi unite da 3 viti in acciaio poste all’interno del lato ruota, quindi totalmente invisibili nella vista laterale. La finitura prevede un trattamento di ossidazione dura di colore nero antracite. Completa la parte estetica il grande logo Brembo nel tipico colore rosso, ricavato sulla sommità del pistone sul lato ingresso disco. La pinza adotta la tecnologia del fissaggio radiale ed è intercambiabile a tutte le pinze Brembo con attacco 100 mm. È comprensiva di pastiglie sinterizzate ad alte prestazioni e viene fornita in un kit, che comprende la coppia di pinze con pastiglie, gli stickers e i fogli istruzioni.
Distribuito da Motorquality S.p.A. - Via Carducci, 125 - 20099 Sesto San Giovanni (MI) - Tel.: 02/249511 - Fax: 02/24951232 www.motorquality.it - motoitalia@motorquality.it
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Disco “The Groove” Questo nuovo disco Brembo completa l’offerta nel segmento delle custom e cafè racer. Il particolare design della campana freno, realizzata totalmente dal pieno, ha come elemento di distinzione la speciale finitura nero antracite ottenuta tramite processo di ossidazione, che viene contrapposta a particolari solchi ottenuti per successiva lavorazione meccanica dopo il processo di ossidazione, che ne esaltano il look. L’ormai noto logo di colore rosso verniciato a mano nelle officine Brembo trova il suo spazio incastonato fra le razze della campana freno. “The Groove” vuole rappresentare per il mondo degli entusiasti il virtuale solco che evidenzia e definisce lo spirito dei veri Cafè Rider, che ricercano nella distinzione un prodotto di qualità e di assoluto appeal estetico, oltre che il puro divertimento. Il disco è totalmente intercambiabile sulle principali moto del segmento di riferimento, quali Triumph, Ducati, Honda e la maggioranza delle “special” in commercio. Viene fornito in un kit comprensivo di istruzioni di montaggio.
Disco “THE GROOVE” Fissaggio: come l’originale Altezza pista frenante: 34 mm Spessore pista frenante: 5,5 mm Materiale pista frenante: acciaio Inox Materiale campana: lega di alluminio Numero nottolini: 10 Prezzo al pubblico (a disco) 294,00 € + IVA
Giacche in pelle Stewart Produzione senza tempo
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Pelle dannata In un limbo fatto di acre odore di pelle giacciono a riposo migliaia di oggetti appartenenti ad un mondo ormai passato. Una raccolta immensa, all’interno della quale ogni capo suscita emozione e stupore. Quasi 11.000 pezzi, appartenuti ad altrettanti uomini, testimoniano un coro di esperienze e mestieri facenti parte di una diversa concezione di abbigliamento e protezione del corpo umano Testo Mario Polini
polini@specialmag.it
Foto Roberto Brodolini
roberto.brodolini@specialmag.it
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Giacche in pelle Stewart Produzione senza tempo
al D’Arno. La storia del marchio Stewart nasce qui, in una zona dove la lavorazione della pelle ha tradizioni antichissime. Ed è proprio nel rispetto di queste tradizioni, basate su tecniche ancora interamente artigianali e su una manualità i cui segreti si tramandano di generazione in generazione, che la Stewart ha percorso quasi quarant'anni di storia. Il risultato è un prodotto realizzato con una cura, una qualità e una passione tali da avere ormai pochi rivali in giro per il mondo. Capi interamente e orgogliosamente prodotti in Italia, da mani artigiane di grandissimo talento e di rara esperienza. Capi molto lontani dal glamour,
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spesso artificiale, di griffes e brand molto più “in voga”. Costruiti per durare e invecchiare con la grazia e la bellezza che solo un prodotto autentico possiede. Una delle principali fonti di ispirazione in Stewart
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è sempre stato il vintage, ma non il vintage inteso come semplice rivisitazione nostalgica di un passato ormai lontano e tornato di moda all’improvviso, ma un approccio che
cerca di recuperare quello che di buono, autentico e sano ci siamo lasciati alle spalle. Una filosofia fatta di semplicità, qualità e carattere, di capi che non rincorrono mode o trend del momento, ma che nascono per durare e invecchiare con noi.
L’Archivio Qualità ed eccellenza richiedono grande cura, competenze che non si improvvisano, ma soprattutto una devozione fuori dal comune. E alla Stewart, quella per i capi in pelle è una passione che va ben al di là del normale lavoro. Una passione che si traduce anche in una costante e instancabile ricerca. E questo impegno, perseguito in più di
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Giacche in pelle Stewart
trent’anni, ha consentito di dare vita a uno dei più grandi archivi di garments storici al mondo: quasi 11.000 capi originali,
a cavallo tra la prima e la seconda guerra mondiale, raccolti con pazienza ai quattro angoli del mondo. Si tratta di una collezione unica ed esaustiva che rappresenta un'inesauribile fonte di ispirazione e un’inequivocabile attestato di autenticità. Lo spettacolo, appena entrati in archivio, è degno di commento: olfatto e vista stimolati all’ennesima potenza da una distesa ordinatamente disordinata, composta da una miriade di capi tecnici appartenuti alle milizie di terra e d'aria di tutto il mondo. La varietà degli ornamenti collezionati è spaventosa, completa e conservata in condizioni eccellenti. I capi sono organizzati per provenienza geografica, cosa che rende ancor più appassionante la nostra visita: ogni scaffale, ogni guardaroba diventa attore di un periodo storico,
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lasciapassare per le nostre fantasie. La completezza della collezione ha come punto di forza l’esser bilanciata e non focalizzata troppo su un genere piuttosto che su un altro. Il fascino di maneggiare vecchi giubbotti “Perfecto”, per poi passare ad analizzare una tuta da volo da Kamikaze, spiega bene la completezza dell’archivio.
L'anima motociclistica
Per ovvi motivi la nostra attenzione è stata rapita dalla collezione vintage di giubbotti da Racers e da Gang. Il filo conduttore che lega
inscindibilmente il mondo Cafè a quello delle Gang metropolitane periferiche si tuffa specularmente nella pelle, che da sempre, in maniera fedele e inseparabile, vive accanto al mondo delle due ruote. Tutto ciò riemerge pian piano che si iniziano ad analizzare i capi esposti, ricchi di
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Giacche in pelle Stewart
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personale, di vissuto, invecchiati a suon di cadute e risse nei locali, insaporiti all’olfatto dalle mille sigarette fumate e dalle tante bevute consumate tra amici. Maneggiando questa pelle stranamente si prova emozione, i sensi sono travolti e l’immaginazione fa tutto il resto. Il semplice pensare ai precedenti proprietari e alle avventure vissute, suscita un non so che di romantico. L’insieme della collezione sembra
quasi vivente, emana una sensazione di calorosa presenza, come se dopo tutto l’anelito vitale sia stato trasmesso dall’uomo all’oggetto.
Ritorno al passato
La produzione attuale della Stewart ricalca degli standard appartenenti agli anni passati. La cura per il dettaglio e l’impiego di ottime materie prime permettono la realizzazione di capi molto vicini alla qualità degli anni pre-
globalizzazione, ove la produzione massificata non aveva ancora infettato il mercato. Tantissimi carta modelli
impiegati per il taglio del pellame, effettuato rigorosamente a mano, fanno da cornice alla silenziosa austerità dell'azienda. Le sapienti mani delle sarte assemblano i ritagli e il prodotto semilavorato viene spostato in un’altra area, dove ci imbattiamo in un vero e proprio tripudio di pelli, ordinatamente sistemate su delle assi di legno che arrivano fino al soffitto. Le giacche devono essere ammorbidite per poter poi terminare il processo di lavorazione. A tal fine vengono immerse in una gigantesca botte di legno e, dopo ore di rotazione -a seconda del materiale utilizzato- sono pronte per essere commercializzate. In Stewart il presente è il risultato di una sapiente combinazione tra il sapere del passato e l’ambizione nel guardare verso il futuro.
Stewart by Scettro S.r.l. Località Cascia all'Olmo, 117/B - 50066 Reggello (FI) - Tel.: 055/8667285 - www.stewart.it
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BMW R80 CF by Paolo e Marco Lucci
Dal deserto all’asfalto Una trasformazione inusuale: la regina della Parigi-Dakar degli anni ‘80 tramutata quasi accidentalmente in un bellissimo “caffettone”. Andiamo a conoscere la sua storia, fatta di tanta passione e originalità Testo Marco Montanari
montanari@specialmag.it
Foto Roberto Brodolini
roberto.brodolini@specialmag.it
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BMW R80 CF by Paolo e Marco Lucci
aolo e Marco Lucci, padre e figlio, due generazioni unite dalla stessa grande passione per le moto, vibrante e travolgente, che infiamma gli occhi di Paolo e che ne impregna ogni singola parola mentre ci racconta la storia di questa loro creazione: impossibile non farsi coinvolgere da tanto trasporto.
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Due BMW dimenticate
Il caso vuole che un giorno l'attenzione di Paolo e Marco cada su due moto impolverate che giacciono quasi dimenticate nell’angolo di un salone dell'usato. Sono due BMW, una R65 del 1985 e una R80 del 1986, e subito un lampadina si accende in loro, un’idea inizia a prender forma: che si aprano le danze e che inizi la contrattazione del prezzo... Sondata la disponibilità del titolare a trattare, Paolo prende un po’ di tempo e puntualmente dopo una settimana si ripresenta e chiude l’acquisto della sola R80, quasi a scatola chiusa, noncurante degli ammonimenti ricevuti su questa BMW, che, a detta dei suoi amici, rischiava di essere un bidone bello e buono.
La moto era ferma da oltre due anni: batteria KO, gomme sgonfie e tanta polvere, ovunque; il biglietto da visita non era dei migliori. L’istinto però lo guida e, affidandosi alla buona sorte, decide di rischiare. Portata la moto a casa e valutando con Marco lo stato dei fatti, le “magagne” iniziano a venire a galla: non tutti i componenti sono originali e gli interventi da effettuare sono più del previsto. Queste riflessioni portano dunque i due ad una nuova conclusione: acquistando anche la R65 gemella e scambiando alcuni pezzi, si sarebbe potuto ottenere una moto “originalissima” e marciante,
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e l’R80, da regina delle dune africane, si sarebbe potuta magicamente trasformare in una cafè racer! È così che portano tutto a casa, ben felici di avere il materiale necessario per potersi imbarcare in una nuova avventura: durerà, nel complesso, più di un anno... Di certo non una passeggiata! Si rendono presto conto che, anche mettendoci tutta la loro buona volontà, senza aiuti esterni e senza scendere a compromessi non sarebbero riusciti ad arrivare in fondo al viaggio: la loro strada comincia dunque in salita.
Si comincia... in salita!
Primo ostacolo e primo compromesso: le ruote. L'idea originale era di sostituirle con due componenti a raggi, ma ci si deve rinunciare per problemi tecnici che avrebbero fatto aumentare troppo la spesa preventivata. Il problema viene risolto con una bella verniciata di nero “cattivo”, ottenendo così un effetto accettabile, montando ovviamente pneumatici nuovi. Nel frattempo la “creatura” è immobilizzata sul banco da lavoro: viene spogliata di ogni pezzo, per snellirla e alleggerirla il più possibile. Tolte tutte le sovrastrutture, rimangono solo il nudo telaio con il motore completo di trasmissione e forcella: uno scheletro, l’essenza pura della moto. In primis vengono sostituiti tutti gli oli, la frizione, la pompa del freno e i paraoli della forcella, che viene rimontata in modo da risultare indurita quel tanto che basta. Intanto viene recuperato da amici un manubrio a due pezzi rotto: viene saldato e alesato a 38,5 mm. All'avantreno si decide di lasciare i freni originali con pinze Brembo; vengono però adottati due moderni tubi che partono subito dopo la pompa. Viene
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BMW R80 CF by Paolo e Marco Lucci
sostituito anche l'ormai esausto ammortizzatore posteriore originale con un Hagon.
Un look molto curato
Si decide di lasciare il serbatoio originale, sempre bello, ma la sella va rifatta: realizzata in vetroresina e poi ricoperta in pelle, trae ispirazione dalla linea di quella della 90S, sempre BMW, accorciata di 18 cm e adattata. Spuntano poi fuori dalla scatola della “robba bona” un bel paio di pedane Tarozzi dell’epoca, che, per essere montate, necessitano però di una modifica al freno posteriore. Marco ha idee ben precise riguardo il fanale: deve entrare tra gli steli della forcella e viene quindi sostituito con uno più piccolo di una Morini 350. I supporti in alluminio vengono quindi realizzati interamente a mano. Che fare della strumentazione?
Del contachilometri se ne può fare a meno, basta il contagiri: fa più figo! Viene quindi recuperato fortunosamente un contagiri marcato BMW: anche qui il supporto viene realizzato interamente a mano partendo dal nudo alluminio. La chiave di accensione viene spostata al posto di quella del sellone originale. Anche il clacson viene sostituito con uno più leggero di un Honda Bali. Ricomporre l'impianto elettrico è un tabù che viene sdoganato solamente grazie al paziente lavoro di un amico dei nostri protagonisti. Ad un mercatino trovano poi due coperchi delle testate “old type”, un tocco indispensabile per dare un look retrò alla loro creatura, che sta piano piano prendendo forma. Già che ci sono sostituiscono pure i collettori di scarico. Il cavalletto, invece, presto viene defenestrato e i parafanghi vengono rimpiazzati da due in acciaio.
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Il lavoro sul motore
Dopo tutto questo lavoro, notti insonni, drammi risolti, c’è ancora tanto da fare per arrivare a sentir cantare il motore. L'occhio va inevitabilmente su quell'enorme scatola del filtro aria: pesa troppo e viene cestinata. Il tubo di sfiato dell’olio viene deviato fino alla targa e due filtri vengono montati direttamente su due fiammanti Dell’Orto, che vanno a sostituire quei macchinosi Bing. La messa a punto è faticosa e snervante, ma ora, con quei due tromboncini e lo scarico nuovo, il motore canta: “Ha guadagnato 1.500 giri, forse più”, sostiene entusiasta Paolo. Non paghi e trascinati dalla loro folle ispirazione, collocano la batteria fra i tubi di scarico, per abbassare ulteriormente il baricentro della moto.
Guidarla è un piacere
Grande emozione al primo avviamento del motore e ancora più grande la gioia di Marco e Paolo nello scoprire che guidare la loro creatura è ancora meglio di quanto avessero potuto immaginare. La potenza non è tanta, ma non se ne sente il bisogno, merito anche del peso intorno ai 175 kg a secco: di più non si può chiedere, l’alleggerimento è di circa 50 kg. Non paghi, Marco e Paolo stanno pensando di sostituire i cilindri con quelli del mille, ma devono valutare se ne valga veramente la pena. Sono riusciti a realizzare il loro obiettivo, dando una nuova identità ad una moto concepita per i raid africani. “Nelle rare uscite domenicali per le strade delle colline umbre”, ci confida Paolo, “ci divertiamo davvero
tanto, trovando la giusta dimensione nella guida di questa moto, che si lascia condurre dolcemente senza stancare: si inserisce leggiadra in curva, pronta ad uscirne sicura”.
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