Special Cafe #07

Page 1

N.7 - 3,90 € MAGGIO GIUGNO 2012 Bimestrale

Anno II - Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, Aut. C/RM/03/2012

AUSTRIA 7,70 € BELGIO 7,30 € SPAGNA 6,50 €

Gestione rete di vendita e logistica Press-Di Diffusione C.D.M. Roma

Moto Guzzi V7 Una classica che si rinnova Milani Cycles Factory Single speed e ruota fissa Sbay Motor Big match con Sergio Bayarri Nero Opaco Il fascino indiscreto dei vecchi “bobber” Triumph Thruxton Cafe Twin Distinguersi con classe Oberdan Bezzi Provocare con la matita




BLACK LIST #7

CULT GARAGE 06 VITA DA ROCKER SHOP 08 CLOTHES & ACCESSORIES BLOG ON 12 “JERRY” BY SBAY MOTOR COMPANY FLASH 16 SUZUKI GSX 750 CAFENERO BY GPDESIGN FACTORY 20 ORAM HOT WHEELS 22 NERO OPACO MOTOCICLETTE 30 KAWASAKI Z500 BY TUTTOLANNOGARAGE 36 BMW R65 TOXICH DEVICES 42 TRIUMPH THRUXTON BY CAFE TWIN 48 YAMAHA SR 500 BY UCCIO MOTORCYCLES 54 MOTO GUZZI V7 RACER CLASSIC CYCLES 60 MILANI CYCLES FACTORY MEAT&BONES 66 OBERDAN BEZZI 70 FELICE DENCI ROCKERS 74 LIVIO DEGLI ESPOSTI COLLATERAL 80 THE BARBERS CREW VISION 86 GIANNNI RIZZOTTI SHOOTING 92 NUIT BLANCHE EVENT 94 YESTERBIKE ALLA FIERA DI ROMA 2012 96 MONDO CAFE


EDITORIALE IL

BRODO

I LIKE Quello che più mi sorprende di questo momento storico che stiamo vivendo non è la profonda depressione, le crisi economiche, è risaputo, sono cicliche, vanno e vengono, ma la velocità con cui stanno cambiando i mezzi di comunicazione. Oggi, e la cosa mi sembra davvero strabiliante, facebook è uno strumento fondamentale per raggiungere qualcuno, molto più del suo numero di cellulare. Personalmente non sono stato un fan di “fb” alla sua prima apparizione, anzi ho mantenuto un atteggiamento piuttosto scettico e critico per un lungo periodo. In redazione, ovviamente, le pressioni per aprire la pagina di Special Cafe sono sempre state forti e, una volta pubblicato il profilo della nostra rivista, ho cominciato a curiosare. Quando ho visto che da lì potevo confrontarmi con voi quotidianamente e in una forma sicuramente più diretta, più dinamica, senza remore e peli sulla lingua, non solo ho gettato la spugna e sono entrato anch’io a far parte di questa folle community, ma ho preso in prima persona la gestione della pagina di Special Cafe. E allora, che modernità sia. Dal prossimo numero questa pagina, fino ad oggi dedicata all’editoriale, trasloca al seguente indirizzo: www.facebook.com/cafespecial Per ogni eventuale comunicazione, lasciare un messaggio in bacheca. Un forte abbraccio dal Brodo

SPECIAL CAFE è una pubblicazione edita dalla EUROSPORT EDITORIALE S.R.L. - REDAZIONE DI SPECIAL: Via della Bufalotta, 378 - 00139 Roma INFOLINE: Tel. 06.45.23.15.00 - Fax 06.45.23.15.99 - redazione@specialmag.it Stampata con carta BURGO R4 da 90 gr. MATT SATIN prodotta in Italia, stampata su Rotooffset KBA modello 018 da 48pp con velocità massima pari a 30.000 copie all’ora. La tiratura di questo numero è pari a 38.000 copie

DIRETTORE RESPONSABILE Roberto Brodolini - roberto.brodolini@specialmag.it ART DIRECTOR Giovanni Morelli COORDINAMENTO REDAZIONE Riccardo Panzironi - Tel. 06.45.23.15.20 SUPERVISOR Mauro Di Giovanni FOTO Roberto Brodolini, Paolo Cenciarelli, Paolo Codeluppi, Raffaello Di Lorenzo, Igor Gentili, Gianni Rizzotti, inazumacafe.blogspot.com

HANNO COLLABORATO Mauro Di Giovanni, Fernando Felli, Pierpaolo Fraddosio, Ascanio “Asky1:43” Gardini, Attilio Reinhardt, Motoclub Yesterbike PUBBLICITÀ Via della Bufalotta, 378 - 00139 Roma Tel. 06.45.23.15.00 - Fax 06.45.23.15.99 adv@eurosporteditoriale.com ADVERTISING MANAGER Rossella Nicoletti - Tel. 06.45.23.15.08 PRODUZIONE Claudio e Ettore Broussard broussard@eurosporteditoriale.com

DIFFUSIONE E ARRETRATI Tel. +39 06.45.23.15.00 - Fax +39 06.45.23.15.99 diffusione@specialmag.it

DISTRIBUTORE INTERNAZIONALE Johnsons International News Italia S.p.A. Via Valparaiso, 4 - 20144 Milano - Tel. +39 02.43.98.22.63 Fax: +39 02.43.91.64.30 www.johnsons.it

AMMINISTRAZIONE Francesco Ambrosini, Paola Nicoletti Tel. 06.45.23.15.01 - Fax 06.45.23.15.99 amministrazione@eurosporteditoriale.com

GESTIONE RETE DI VENDITA E LOGISTICA Press-Di Via Cassanese, 224 - 20090 Segrate (MI)

STAMPA Tiber S.p.A. Via della Volta, 179 - 25124 Brescia

L’editore garantisce la riservatezza dei dati forniti, per i quali è possibile esercitare i diritti di cui all’Articolo 13 L. 675/96.

DISTRIBUTORE NAZIONALE C.D.M. S.r.l. - V.le Don Pasquino Borghi, 172 00144 Roma - Tel. 06.52.91.419 Fax: 06.52.91.425 - www.cdmitalia.it

Finito di stampare nel mese di maggio 2012

Testata Registrata al Tribunale Civile di Roma

ARRETRATI Versamento di 10,00 € su c.c. postale 91850008 intestato: Eurosport Editoriale S.r.l. Via della Bufalotta, 378 - 00139 Roma


CULT GARAGE VITA DA ROCKER

L’ANTIDIVO “Racing is life… everything, before and after, is just waiting”. La corsa è vita... tutto, prima o dopo, è solo attesa. Questa in sintesi è stata la filosofia di vita di Steve McQueen Testo Fernando Felli

La mattina del 10 settembre 1944 due agenti della polizia di Los Angeles bussarono alla porta di Terence Steven McQueen e con toni bruschi lo invitarono a seguirlo. Due isolati più avanti l’auto della polizia si fermò di nuovo per prelevare Dirk Conradt, coetaneo di Steven e componente della stessa banda di minorenni che da oltre un anno aveva collezionato tanti di quei reati da far gettare la chiave della cella. Avevano rapinato supermercati, empori, rubato auto e moto, distrutto vetrine e pestato ragazzi senza un motivo. L’auto della polizia procedeva spedita verso il temuto carcere di Chino Hills, dove in un’ala interna c’era il riformatorio California Junior Boys Republic. I due ragazzi furono fatti scendere bruscamente dall’auto e portati nell’ufficio matricole. Spogliati di tutto, gli fecero indossare la divisa grigia con un bel numero stampato sulla camicia. Poi furono inghiottiti dall’ambiente triste e severo del riformatorio, dove conobbero i migliori delinquenti che Los Angeles potesse offrire. Un vero inferno al quale Steven e Dirk sopravvissero 18 mesi, che segnarono per sempre le loro vite. TERENCE STEVEN MCQUEEN Steven, un’anima inquieta e sempre a caccia di guai, si arruolò nel corpo dei marines e lì, tra una marcia e una scazzottata, cominciò ad amare le moto offroad, che gli permettevano di tirare fuori tutta la rabbia, disegnando sul terreno derapate da brivido. Nel suo

DNA c’era la sfida, il pericolo, la vita al limite della legalità, tutte cose ereditate dal padre stuntman

che non ebbe occasione di conoscere. Il cinema non si fece sfuggire questo puledro allo stato brado e gli fece interpretare personaggi solitari, in perenne fuga dai guai (“Getaway”) e dalle regole (“Bullit” -foto in basso a sinistra-), un vero antieroe nel quale tanti giovani si identificarono. La prima volta che si vide al cinema su una moto fu nel

6

1963, l’anno del film cult “La grande fuga” (foto in basso a destra), dove interpretava il capitano Virgil Hilts, bloccato dal filo spinato del confine svizzero, dopo un salto spettacolare eseguito su una Triumph TR6 del ‘61, camuffata. In realtà il salto lo fece lo stuntman Bud Ekins, amico di Steven, contro la volontà di quest’ultimo. L’attore partecipò a importanti gare motociclistiche, come la Mint 400, la Baja 1000, il Gran Prix di Elsinore e

nel 1964 fu scelto per rappresentare gli USA alla International Six Days Enduro, in

Germania orientale con una Triumph TR6 C (Competition). “McQueen escape on wheels”, titolava una copertina di Sports Illustrated del ‘71 (foto in alto a sinistra), dove Steven impenna a torso nudo su una Husquarna da cross. Sempre a proposito di fuga, in un’intervista su “Popular science” nel ‘66 gli venne chiesto cosa spingesse l’attore più pagato di Hollywood a perdersi fra dune e canyon. “È il profumo dell’aria del deserto la

mattina. La soddisfazione di preparare al meglio la moto e sentirla girare perfettamente. A me piace correre in libertà e qui posso farlo”. Tra le sue moto, ne ha collezionate 210, troviamo BSA Hornet, Norton, Husqvarna, Matchless, Triumph, Honda Scrambler, Greeves Challenger e Montesa. Ma le passioni, quelle vere, divorano e così il 7 novembre 1980, in un pomeriggio messicano che si preparava a colorare il cielo di rosso, il suo cuore smise di battere a causa di un infarto. Aveva 50 anni e da un paio di anni combatteva un tumore provocato dall’amianto delle tute ignifughe per auto, la sua seconda pelle. L’amico d’infanzia, Dirk Conradt, giunse da Los Angeles per spargere le ceneri di Steve McQueen nell’Oceano Pacifico, tra la commozione dei presenti. Per un attimo ripensò alla vita straordinaria di Steve, vissuta senza regole, on the road e con tanta adrenalina in corpo. È diventato un’icona per tanti giovani che lo hanno definitivamente consegnato all’eternità.


7


SHOP

CLOTHES & ACCESSORIES di Riccardo Panzironi

“CYCLE STYLE”, HORST A. FRIEDRICHS Uno dei fotografi più acclamati della scena mondiale ha immortalato nei suoi scatti la Londra dei ciclisti e ne ha realizzato un libro di 192 pagine straordinariamente illustrate. Per le strade della città su due ruote ha incontrato un emozionante caleidoscopio di mode: tweed o tute Saville Row, gonne e tacchi a spillo o jeans, bombette o berretti sportivi. Alcuni soggetti sono selvaggiamente tatuati, altri impeccabilmente curati, tutti nel pieno esercizio della propria libertà di stile in bici. Per non parlare delle loro “cavalcature”: minimaliste e affascinanti, single speed e a scatto fisso, sono un vero e proprio inno al vintage. Manubri da corsa old stile, alcuni senza nastro, o dritti e cortissimi, anche di legno. Selle in pelle e cerchi cromati. Che serva per andare al mercato o in ufficio, o per spostarsi da un posto all'altro nel modo più economico possibile, i personaggi di Friedrichs condividono l'amore per la bicicletta, che sta impazzando sempre più per le strade di Londra e del resto del mondo.

VENTUS CUSTOM CYCLES Mark Kargol della Ventus, specializzata in verniciature personalizzate per biciclette, da quest’anno propone anche i suoi splendidi telai in titanio e fibra di carbonio, realizzati su specifiche dei singoli clienti. Le sue bici sono accessoriate con i migliori componenti, dalle selle Brooks, ai mozzi Curtis, dai cerchi in legno Fanatyk, ai cambi Campagnolo. www.ventuscustoms.com

OCCHIALI EMBLEMA ULTRA LEGGERI Emblema è un marchio nato nel 2004, che propone occhiali da vista e da sole con caratteristiche uniche. Sei i modelli: 300H, 400H, 400GT, 800, 900 e 500 per due tipologie di montature: Vista e Sole. Per il 2012 la collezione Emblema si arricchisce di nuovi modelli e per la prima volta introduce l’acetato abbinato all’Ergal, con le Serie 100 e 600. Le lenti dei modelli Emblema sono antigraffio, polarizzate, fotocromatiche, alla melanina, e per il massimo delle prestazioni l’azienda utilizza lenti in nylon (poliammide) modello Impacto, prodotte dalla Carl Zeiss Vision Sunlens. Le montature “metalliche” sono realizzate in acciaio Inox o in β-titanio, una lega ultra leggera, resistente agli agenti atmosferici, biocompatibile e anallergica. L’Ergal è utilizzato invece per i cerchi e i frontali delle serie 800 e 900. Il trattamento superficiale PVD (Physical Vapor Deposition) garantisce un’altissima resistenza all'usura e al graffio. www.emblemadyl.com www.emblemaoptica.com

8

CAFE STYLE Volete dare un tocco Cafe Racer alla vostra moto? Magari con dei semimanubri? Iniziando con un minimo di spesa? Beh, allora potreste dare un’occhiata alle proposte Free Spirits. Un esempio? Il kit semimanubri per Triumph Classic, composto da leggeri bracciali ricavati dal pieno, con collare da 41 mm, per fissarsi direttamente sulla forcella originale, e tubo da 22 mm. Estraibili in pochi secondi, hanno un’inclinazione di 8 gradi e costano 198.00 euro (IVA esclusa). www.freespirits.it


LIFESTYLE POLICE Police, house brand del Gruppo De Rigo, lancia una nuova linea di prodotti in pelle. Nato negli anni ‘80 come marchio eyewear, Police ha superato i confini del settore occhiali assumendo i connotati di un vero e proprio Lifestyle brand. Per questa importante novità il Gruppo De Rigo sceglie come partner Tavecchi, azienda italiana specializzata nella produzione di articoli di pelletteria di alta qualità, con un accordo relativo a design, produzione e distribuzione a livello europeo. La nuova linea Police è composta da 4 serie principali di prodotto: portafogli, cinture, borse e articoli da viaggio, per uomo e donna, che interpretano un gusto street e metropolitano. www.police.it

THE COMPETITION BICYCLE Attraverso le foto di Jean-Pierre Pradères, questo libro ispirerà tutti i ciclisti amanti del design e della storia. Le suggestive immagini ricche di dettagli ci portano alla scoperta degli albori del ciclismo, con le bici a ruote alte, per finire con i modelli da corsa moderni in fibra di carbonio, incontrando anche i pionieri californiani della mountain-bike e i loro successori dei giorni nostri. Eccezionali macchine artigianali cavalcate da grandi campioni sono diventate delle pietre miliari della meccanica e del design della bicicletta, protagoniste di importanti e indimenticabili vittorie e di imprese storiche e primati imbattuti. Un libro di 168 pagine, per gli appassionati del design vintage e contemporaneo.

CASCO DAL SAPORE RETRÒ

STILE ITALIANO

Per la collezione 2012 AGV presenta RP60, un casco jet di ispirazione vintage. Lanciato sul mercato durante il London's International Motor Show del 1955, oggi viene riproposto in chiave moderna. La calotta è in fibra di vetro, mentre il tessuto è in Dry Comfort con trattamento igienizzante. Gli interni sono removibili e lavabili. Gli stiloso occhiali e la visiera fumé sono inclusi nella confezione. Il prezzo dell'RP60 va da 159,00 a 199,00 euro. www.agv.com

A gennaio ha compiuto 13 anni il preparatore “Stile Italiano”, una giovane ma attivissima realtà nata dalla passione dei suoi tre soci per il classico e il vintage, sia nel mondo delle moto che delle auto. Parliamo di Gianluca, Cristian e Massimo, che “sfornano” costantemente splendide realizzazioni su base Triumph, Harley, Norton, nonché Ford, Chevrolet, Alfa Romeno, ecc. Molti i premi vinti in questi anni nelle più famose fiere nazionali ed internazionali. www.stileitaliano.com.

9


SHOP

CLOTHES & ACCESSORIES

TRICOLORE

M2 BY VANMOOF Il pioniere delle biciclette urbane Vanmoof presenta la collezione M2 con sistema d’illuminazione Philips completamente integrato. Si tratta di un fascio di luce dall'impressionante potenza (40 lux) e con una visuale di 320 gradi. Interamente wireless, è facile da attivare tramite un interruttore integrato nella bicicletta. Inoltre le luci rimangono accese almeno 1,5 minuti quando si è fermi, rendendo sicura la sosta ai semafori. Il telaio è completamente anodizzato e tutti i componenti sono in acciaio inossidabile. Il sistema frenante è a contropedale semplice o a doppio freno a rulli a sette velocità, sia anteriore che posteriore. La nuova collezione è composta da modelli per uomo e per donna e possiede anche una chiusura per catena totalmente integrata, sviluppata in cooperazione con ABUS. www.vanmoof.com

Si chiama “Tricolore” la nuova collezione di Andrea Cardone: i colori della bandiera italiana vengono abbinati alla pelle nera con piccoli inserti, per dare un tocco charmant e stiloso al proprio look. Il casco, disponibile con e senza visiera, con due differenti inserti tricolore, costa 264,00 euro. New entry fra gli accessori sono i modelli “overnight bag”, “briefcase” e il “porta Ipad”. www.andreacardone.com

BIKE SHELF

SET DA VIAGGIO CLASSICS

Knife & Saw è la Casa di mobili e altri oggetti disegnati e realizzati da Chris Brigham, con sede a San Francisco. Tra le sue creazioni, il geniale designer ha pensato anche agli amanti delle biciclette, che non se ne vogliono separare nemmeno dentro casa. Ha così realizzato una mensola in legno che ingloba un portabici, un modo per far diventare la nostra amata due ruote un oggetto di arredo. La Bike Shelf è disponibile in due misure e in due finiture di legno.

È dedicato a moto classiche e cruiser, principalmente HarleyDavidson e Triumph, ma anche alcune giapponesi e italiane. Sono caratterizzate da un look “a bauletto” e da tessuti tecnici ad alta resistenza. Della linea fanno parte: due borse da sella/portapacchi (95,00 e 145,00 euro), sulle quali è applicabile un borsello cilindrico (59.00 euro), e una coppia di bisacce laterali (179,00 euro la coppia). Sono tutte dotate di copertina antipioggia. www.givi.it

www.theknifeandsaw.com

10



BLOG ON “JERRY” BY SBAY MOTOR COMPANY

LIGHT POWER Alcuni giorni fa Sergio Bayarri, anima esecutiva e progettista della Sbay Motor Company (vedi Special Cafe n.1), mi ha fatto l’onore di scegliere l’Inazuma Cafè per condividere in anteprima alcune foto della nuova dream bike Sbay: la “Jerry”. Ghiotta occasione per un’intervista! Testo e traduzione Luke Inazuma - http://inazumacafe.blogspot.com/ Foto courtesy of Sbay Motor Co.

12


Che moto è la Jerry? “Penso alla Jerry come ad un lupo feroce, con le apparenze di un agnello. Se per la Flying l’obiettivo erano le prestazioni assolute, per la Jerry l’obiettivo è il comfort e la facilità d’uso. Una daily cruiser che per essere guidata non ti chiede di vestire come Dart Fener. Nessun bisogno di incurvarsi sul manubrio o di stirarsi i legamenti sulle pedane”.

13


BLOG ON “JERRY” BY SBAY MOTOR COMPANY

Jerry sembrerebbe piuttosto lunga. Sicuro che per guidarla, invece di Dart Fener, non occorra Ian Solo? “In realtà l’interasse risulta abbastanza contenuto. Se la Flying richiede una guida esperta e le partenze possono essere impegnative, con la ruota anteriore che punta al cielo, la Jerry invece ha grande stabilità e permette di godersi in relax la potenza del milleotto Evo” . È stata sacrificata la maneggevolezza allora? “Alla Sbay abbiamo la fissazione del rapporto peso/potenza e con l’uso estensivo della fibra di carbonio siamo riusciti a contenere il peso in 206 kg.

La maneggevolezza beneficia della leggerezza e il risultato è fenomenale. Ma guidare in comfort non è il massimo per affrontare le curve. Ed ecco che abbiamo cerchi da 17” per ridurre le masse non sospese e l’effetto autoraddrizzante e le

pedane sono posizionate per pieghe sino a 56°: più che abbastanza direi!”. Sicuro che sia così facile da guidare? “La Jerry è facile, leggera e confortevole. Il feeling migliora via via che la guidi, spingendoti a esplorare i suoi limiti. E quando te ne rendi conto, stai già correndo come un forsennato. Allora guardi la Jerry con occhi diversi”.

TECHNICAL DATA “Jerri” Sbay Motor Company - www.sbaymotorco.com - Prezzo: su richiesta

MECCANICA Motore RevTech 110” Collettori di scarico da 52 mm in acciaio Terminali Mivv in titanio Filtro aria Forcewinder Trasmissione Revtech 5 marce CICLISTICA Telaio oil in frame Sbay aluminium Forcella Sbay Girder alluminio e fibra di carbonio Ammortizzatori: ant. Öhlins TTX, post. Öhlins Mozzi ruote Haan Raggi in acciaio Cerchi Takasago, ant. 120/70 ZR17, post. 190/50 ZR17 Impianto frenante ant.: doppio disco Galfer wave da 300 mm, pinze radiali Brembo a 4 pistoncini Impianto frenante post.: disco Galfer wave da 260 mm, pinza ISR a doppio pistoncino SOVRASTRUTTURE E ACCESSORI Doppio serbatoio in fibra di carbonio da 11 litri Parafango in fibra di carbonio Manopole Rizoma Pedane ISR regolabili Sella Wild Hog Strumentazione Motogadget


Questa volta non vi siete limitati alla progettazione, al telaio e all’assemblaggio. Rispetto alla Flying mi pare che numerose componenti, come la piastra di sterzo e la forcella, siano di proprietà Sbay... “Abbiamo recentemente

investito in nuovi macchinari a controllo numerico. Questi impianti ci permettono di progettare e produrre in tempi ristretti, consentendoci adattamenti mentre il progetto prende forma. Tutte le componenti sono prodotte nelle nostre officine, dalla forcella Girder, alla cinghia di trasmissione, al telaio”.

I primi scatti della Jerry, che sono stati pubblicati sul mio blog, hanno generato un grande interesse sul web. Ho anche notato un inconsueto volume di visite dagli USA. Il mercato americano è un target? “Presto Sbay aprirà uno stabilimento in Florida, dove saranno assemblate le moto per il mercato USA. Contiamo di essere operativi a luglio 2012”. Quando inizieranno le consegne? Che volumi prevedete? “La Jerry è già in produzione; siamo una piccola società e intendiamo rimanere tali.

La produzione della Jerry sarà limitata a 50 esemplari”.


FLASH SUZUKI GSX 750 CAFENERO BY GPDESIGN

COFFEE BREAK Una moto in stile vintage, unica, originale, nata da una delle menti più fertili e geniali del mondo dell’aftermarket: Luca Pozzato, titolare dell’attivissima GPdesign di Torino Testo Riccardo Panzironi Foto GPdesign

Quando nel 1971 Gabriele Pozzato trasformò una Gilera Saturno in un chopper, suo figlio Luca, ideatore del marchio GPdesign, rimase particolarmente colpito dal fatto che una moto che nasceva con una concezione, potesse diventare completamente altro. Oggi l’azienda torinese progetta e realizza accattivanti prodotti di ogni genere e reinterpreta quelli già esistenti rendendoli opere uniche, tutti con

un denominatore comune: l’eccellenza del made in Italy, del hand made italiano, dove le imperfezioni dettate dalla manualità sono il pregio del prodotto stesso. È in quest’ottica che si inserisce la “CafeNero”, l’ultima creazione di Luca.

ELEGANTE E RAFFINATA Recuperare moto vintage dandogli nuova vita è una delle attività della GPdesign ed è il principio cardine del progetto CafeNero. Questa entusiasmante special nasce da una Suzuki GSX 750, completamente reinterpretata e presentata ufficialmente alla stampa il 29 febbraio scorso, durante un’elegante e frizzante serata. Il nome è un connubio tra il genere Cafe Racer, che questa moto interpreta in modo originale, e il colore marrone scuro scelto per lei da Luca, un’affascinante tinta multistrato resa ancor più particolare da un effetto brunito. Indubbiamente il particolare che balza agli occhi è il logo CafeNero sul serbatoio: ogni lettera è realizzata dal pieno di alluminio e il carattere squadrato propone un interessante contrasto

16


17


FLASH SUZUKI GSX 750 CAFENERO BY GPDESIGN

Luca Pozzato

18


con le linee morbide della moto. La scritta “CAFE” ha altezza e dimensione differenti da quella “NERO” ed entrambe sono applicate con uno spessore che fa risultare l’intero nome staccato dalla superficie del serbatoio. A insidiare la leadership del logo tridimensionale ci pensa l’originalissima sella: in pelle

nabuk, è composta da quattro sezioni totalmente separate tra loro, realizzate con cura maniacale dei dettagli, dal bordo di rinforzo alla trapuntatura, ed è applicata

direttamente sull’inedito codone creato artigianalmente dalla GPdesign. Un ulteriore tocco di classe è conferito dal fondo dei

due strumenti, realizzato in ottone lavorato a mano: il logo GPdesign, i numeri, le tacchette e la scala del tachimetro non sono stampati, bensì incisi, un lavoro delicato e di precisione mai visto prima su tale componente motociclistico. Degno di nota è anche il portatarga Rizoma “Side Arm”, dotato di un braccio in alluminio che lo collega al forcellone. Con la CafeNero Luca Pozzato ha raggiunto ancora una volta il suo obiettivo: creare emozioni in cui la continuità visiva si interseca con la tecnica realizzativa, ricercare l'eccellenza senza ostentazioni, ma con la consapevolezza di realizzare opere uniche in ogni aspetto.

TECHNICAL DATA Suzuki GSX 750 CafeNero - GPdesign - www.officinegpdesign.it - www.cafenero.it - Prezzo: N.D.

MECCANICA Terminale LeoVince Collettori artigianali bendati Cornetti carburatori K&N CICLISTICA Pompa freno radiale Performance Technology Dischi ant. Brembo Pinze ant. radiali Brembo Tubi freno ant. e post. in carbonio Frentubo Ammortizzatori post. a gas regolabili Matris Forcella pressurizzata Matris Cerchi forgiati in alluminio GaleSpeed Piastre di sterzo ricavate dal pieno GPdesign SOVRASTRUTTURE Colorazione marrone opaco multistrato, effetto brunito Logo 3D CafeNero in tinta con il serbatoio Tappo Monza inserito in una ghiera aeronautica Codone artigianale GPdesign Blocchetti devio luci in tinta Sella destrutturata in pelle vintage GPdesign Verniciatura motore total black Portatarga, indicatori di direzione, specchi, pedane, vaschetta olio freni, manubrio Rizoma Strumenti in ottone lavorato a mano GPdesign

19


FACTORY ORAM

MADE IN ITALY Oltre sessant’anni di storia nel settore degli ammortizzatori fanno di Oram un esempio di abilità imprenditoriale e di passione per i motori, a due e quattro ruote. Vari successi nelle competizioni e un forte sentimento patriottico per materiali e manodopera Testo Claudio Frappolli Foto Roberto Brodolini

Tempi duri questi nel nostro Bel Paese, specialmente per i piccoli imprenditori che si trovano a contrastare una crisi generale dalla quale è difficile uscire se si può contare solo sulle proprie forze. Ecco perché, proprio in questo periodo, è giusto sottolineare il lavoro di aziende come la Oram, da sempre impegnata a mantenere un elevato livello qualitativo, puntando rigorosamente sulla propria “italianità”. Nata a Milano nel 1951 per volontà del fondatore Lino Pezzotta, Oram si impone da subito come ottimo centro per la revisione e costruzione di ammortizzatori e freni per auto e moto, con l’esclusiva peculiarità della ricopertura delle ganasce con il sistema “permafuse”, ovvero con i ceppi non più inchiodati ma incollati. Gli anni ‘60 e ‘70 sono caratterizzati da un’intensa ricerca, con lo sviluppo di nuove tecnologie e materiali, uno studio condotto in collaborazione con Daniele Fontana, creatore dei ben noti freni a tamburo in magnesio fusi in terra. Il decennio successivo è quello dell’arrivo in azienda dei figli del fondatore, Andrea e Paolo, e il ricambio generazionale garantisce un’ulteriore spinta in avanti, con l’inizio della collaborazione con la Öhlins, della quale nel 1984 Oram diventa il primo centro revisione e assistenza, nonché racing service per l’Italia e nel Campionato Europeo Velocità. Ma inizia anche la partnership con il reparto corse della Cagiva. E finalmente nel 1989 l’eccellente lavoro svolto in pista consente alla Oram di conquistare il primo dei suoi numerosi successi, con la vittoria del titolo Italiano classe 125, ad opera di Davide Bulega in sella all’Aprilia, fino ad arrivare ad un totale di oltre 20 titoli italiani e 5 titoli europei. Allo stesso tempo l’azienda milanese si dedica anche al settore auto, iniziando la produzione in proprio di ammortizzatori regolabili a gas per vetture da rally. Anche in questo caso bastano pochi

20

anni per avere le prime soddisfazioni, come 2 Coppe FIA gruppo N (l’equivalente di un Mondiale rally per vetture di serie) e una ventina di titoli italiani rally e pista in varie categorie. Una serie di vittorie che cresce anche grazie alla collaborazione con grandi marchi, come l’Alfa Romeo, che colleziona svariati primi posti nel DTM con Larini e Nannini, ma anche nel Campionato Turismo britannico, il BTCC, conquistato dal grande Gabriele Tarquini. E per verificare

l’affidabilità dei propri componenti non poteva mancare l’esperienza della Parigi-Dakar: migliaia di chilometri in condizioni estreme sono forse la prova più difficile da superare per gli ammortizzatori.

Attualmente l’attività della Oram comprende ricerca, sviluppo e produzione di sospensioni per auto, moto e camion impegnati nelle competizioni sia in pista che in fuoristrada. Una mole di 3.500 ammortizzatori prodotti ogni anno rappresenta un’invidiabile realtà tutta italiana! LA PASSIONE PER IL VINTAGE Quando il successo non arriva all’improvviso, ma si conquista passo dopo passo con il duro lavoro, il valore dato alla storia non può che essere profondo, irrinunciabile. Non sorprende quindi che Oram, da sempre specializzata anche nel recupero e restauro di freni, frizioni e ammortizzatori di moto e auto, sia ora impegnata anche sul fronte delle due ruote, ricche di un passato importante, o quantomeno di quelle che richiamano un certo gusto classico, insomma le moto vintage che negli ultimi anni stanno godendo della crescente attenzione degli appassionati. Qualcuno potrà dire che proprio questo trend positivo abbia spinto i vertici dell’azienda milanese a fiutare l’affare e buttarsi a capofitto in un mercato in

crescita, eppure parlando con i titolari si comprende che, al di là di un’evidente e comunque necessaria capacità imprenditoriale, c’è una passione vera, quella che ti porta a rifinire personalmente ogni singolo particolare, tanto che non ti pesa “sporcarti le mani” per creare qualcosa di unico. Non a caso alla Oram ci

tengono a sottolineare che tutto il materiale utilizzato è di propria costruzione: si parte dal ferro o dall’Ergal e poi si iniziano a realizzare i prodotti più adatti alla singola tipologia di cafe racer, grazie non solo all’abilità e alla

competenza dei tecnici, ma anche all’utilizzo dei più moderni macchinari a controllo numerico. Ma proprio la storia anche sportiva dell’azienda non poteva limitare il suo raggio d’azione a questo tipo di moto; le prospettive future prevedono quindi un maggiore impegno in tutti i settori, con un notevole sviluppo di tutti i componenti relativi alle sospensioni di custom, motard, cross e sportive.


ORAM - www.oramitalia.com

INTERVISTA A PAOLO PEZZOTTA Insieme al fratello Andrea, Paolo tiene in mano le redini dell’azienda; nessuno meglio di lui può illustrarci gli attuali prodotti e gli obiettivi futuri di Oram Paolo come si spiega l’avvicinamento di Oram al mondo delle cafe racer? “Da sempre amiamo ciò che è classico; da subito siamo stati tra i più attenti nel restauro di componenti meccanici”. Quali sono i prodotti sui quali attualmente puntate di più? “Partiamo innanzitutto dalle sospensioni. Il nostro ammortizzatore posteriore è disponibile in 3-4 configurazioni: quello classico è regolabile nel precarico e su richiesta possiamo realizzarlo anche su misura; la costruzione parte da un tubo in acciaio rettificato e levigato, mentre nella versione light il corpo è in alluminio levigato, un materiale che rappresenta il futuro di Oram, visto che oltre alla leggerezza offre il vantaggio di mantenere più a lungo il colore”. Chi possiede una cafe racer, oltre a badare alla qualità, ha anche uno spiccato senso estetico... “Siamo molto attenti all’aspetto della personalizzazione, con prodotti realizzati anche su misura, e alla scelta dei materiali. Non a caso ho citato l’alluminio, che riesce a conservare più a lungo il look iniziale”. Quali sono i vostri programmi futuri in questo settore specifico? “Attualmente stiamo sperimentando un ammortizzatore con piggy back, con la regolazione in compressione, alta e bassa velocità, e possibilità di regolare l’interasse. È in fase di studio anche una forcella

dotata di cartucce con regolazione esterna, con uno stelo per la compressione e l’altro per l’estensione, dedicato quantomeno a Triumph, Harley e Ducati”.

Parliamo di costi: si tratta di componenti alla portata di tutte le tasche? “Direi assolutamente di sì, se pensiamo che la coppia dei nostri ammortizzatori base costa 400 euro + IVA...”.

21


specialcafe.it

click and ride.

#specialcafe


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.