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BLACK LIST #21
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CULT GARAGE 04 SPONDON NEWS 06 MOTORCYCLE & OTHER MEAT & BONES 14 SILVIO MANICARDI CAFE STYLE 18 BOXE & MOTORCYCLES HOT WHEELS 26 MOTO DI FERRO 34 DUCATI 916 “FOLLIA” 40 HONDA CB500 48 YAMAHA XJ 600 VIRTUS 54 MOTO GUZZI V7 II ROCKERS 60 FABRIZIO MASTROLEO TOYS 64 VINTAGE HELMETS VISION 68 MATTEO MALVINO EVENTS 76 DGR 2014 BLACK STREET CAR 84 "SPEEDSTER" RACING LEGEND 1600 EVENTS 92 CIRCUITO DI OSPEDALETTI SHOOTING 96 SALLY VAN TASSEL
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CULT GARAGE SPONDON
NEL NOME DI BOB SPONDON
Spondon è in realtà il villaggio nel Derbyshire, in Inghilterra, dove nel 1969, Bob Stevenson e Stuart Tiller si riunirono per iniziare la loro attività di ingegneria applicata alla moto. Nacque così il marchio Spondon, divenuto poi mitico tra gli appassionati inglesi e non solo A cura di Alfonso Rago
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uando le BSA Gold Stars erano ancora le preferite da chi scendeva in pista, Stevenson pensò che poteva migliorare il già notevole standard dinamico realizzando un telaio personalizzato. Deluso per come stava procedendo il suo lavoro presso la Rolls
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Royce, Stevenson decise di lanciarsi nella nuova avventura con l’amico Stuart. Tra i loro primi lavori, un telaio su misura per il motore Yamaha da 125 cc, una sorta di prova generale visto che presto seguirono chassis per moto da 250 e 350 cc, preludio ad una striscia vincente in pista culminata
con il tedesco Martin Wimmer vincitore del titolo britannico del 1982 in 250 GP su una Yamaha dotata appunto di telaio Spondon. Ma molti piloti s’erano convinti della bontà dei telai con quel marchio, ad iniziare da un certo Barry Sheene. La relazione con il mondo delle corse è
OGNI TELAIO SPONDON È UN'OPERA D'ARTE: SE AVETE UN MOTORE CHE MERITA, LA CORNICE COSTRUITA INTORNO AD ESSO LO ESALTERÀ, PORTANDO A MASSIMIZZARE LE PRESTAZIONI DINAMICHE
IL CLUB DEI PROPRIETARI
Il club Spondon è sorto quasi trent’anni fa in modo spontaneo, ricevendo subito l’approvazione entusiastica di Bob Stevenson: da vero entusiasta ed appassionato, Swery Bob o Spondon Bob (i nick name con cui veniva amichevolmente appellato dai fan del marchio) ha partecipato a tutti gli eventi in giro per la Gran Bretagna, ospite di zingarate notturne, grandi bevute di birra e discussioni intorno al concetto di telaio applicato ad un motore. Da Londra ad Edimburgo, dal Galles fino alle alte terre di Scozia, Bob si è speso in prima persona per diffondere il verbo Spondon. Poi, nel 2012, un improvviso e cinico attacco di cuore lo ha portato via all’improvviso: manca a tutti, davvero, quell’ingegnere scanzonato ed irriverente, che coltivava il piacere delle idee non convenzionali, amava i disegni sorprendenti e non si tirava indietro davanti all’ultimo boccale di birra o bicchiere di whisky prima di andare a nanna. Nel suo nome, i ragazzi ne proseguono l’opera; per mettervi in contatto, basta collegarsi al loro sito www.spondonownersclub.co.uk/
fondamentale per la storia Spondon. Una condizione che per molti versi ricorda quella nostra Bimota, che produsse telai per tanti piloti GP negli anni '70 e nei primi '80. La fama di Spondon iniziò rapidamente a circolare tra gli addetti ai lavori, al punto che il marchio fu coinvolto
in prima persona nel progetto rotante Norton: furono loro a fornire l'enorme telaio per la F1, in tempi gloriosi per le corse nel Regno Unito, con Steve Spray, Trevor Nation e Robert Dunlop tutti a sostenere il risorto marchio Norton. E Spondon mise in bacheca altri titoli
britannici, come quelli conquistati da Ian Simpson nel campionato F1 nel 1994 e nel 1995. Mentre tutto questo accadeva nel mondo delle corse, con visibilità sempre maggiore presso il grande pubblico, Spondon continuava la produzione di telai per una varietà di moto stradali. Nulla è prodotto in serie a Spondon, ma se si desidera un telaio per una Suzuki GSX-R 1100, gli specialisti inglesi hanno le maschere giuste per svolgere i loro atti di stregoneria. Ricordate anche che un telaio Spondon racchiude molti anni di tradizione sportiva e che leggerezza e rigidità sono sue caratteristiche fondamentali, anche se parliamo di moto stradali. È interessante notare che, mentre Spondon all’inizio ha sposato la soluzione del trave superiore, l’obiettivo principale oggi è la costruzione in tubi. E con buone ragioni. «I nostri clienti vogliono qualcosa di completamente diverso da quello che esce dalle linee di produzione in Giappone e in Italia – amava ripetere Stevenson - C'è anche il fatto che i telai in tubi richiamano un'epoca classica, ma ora possiamo fabbricarli secondo standard moderni». I telai sono in alluminio 7020 T6 TF, saldati a TIG in conformità con le specifiche EN 288-4; per il telaio Spondon della GSX-R è stata rilasciata l'omologazione TUV in Germania e il modello per Fireblade, fabbricato secondo la stessa norma, ne ha presto seguito l'esempio.
www.spondonengineering.co.uk/
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NEWS MOTORCYCLE & OTHER a cura della Redazione
ANDORRA 500, AVVENTURA IN STILE VINTAGE Dalla vulcanica mente di Cyril Depres prende forma un progetto affascinante ed appassionante: una tre giorni di regolarità per moto d’epoca e special, alla scoperta delle bellezze ambientali (e non solo) di Andorra e dintorni. La moto gli è rimasta nel cuore, anche oggi che alle due ruote ha sostituito le quattro: d’altro canto, quando apre gli occhi ogni mattina, la prima cosa che vede sono i cinque cimeli che gli ricordano le altrettante vittorie conquistate sulla Spiaggia Rosa di Dakar. Da queste premesse, si capisce bene come per uno come Cyril Despres, sia ben difficile stare lontano dalle moto pur avendo annunciato il ritiro dalle competizioni ufficiali.
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Residente nel Principato di Andorra, come diversi altri piloti, il francese ha pensato così di organizzare un rally/regolarità su strada riservato alle moto d’epoca, che dovrebbe prendere il via il prossimo giugno. La gara si chiamerà Andorra 500, dove il numero indica la lunghezza in chilometri che verrà coperta dai partecipanti in circa tre giorni e mezzo di competizione. Il percorso è stato studiato per mostrare il meglio che la località ha da offrire tanto in termini di panorami quanto di percorsi nonché di proposte gastronomiche. Le strade saranno chiuse al traffico, e i piloti dovranno completare il percorso secondo i criteri della regolarità (avvicinarsi il più possibile alla media indicata) ma anche affrontare speciali cronometrate, gimkane e un concorso d’eleganza. E nonostante le radici fuoristradistiche di Despres, il percorso si snoderà quasi interamente su asfalto, con solo qualche chi-
lometro di sterrato. L’idea è di aprire la partecipazione alle moto classiche, con tante tante classi diverse che spaziano dalle moto d’anteguerra fino a modelli anni 80, con particolare attenzione alle special. E tutti potranno sfruttare un sistema di navigazione allo stato dell’arte, con road book GPS Tripy. contact@andorra500.com www.andorra500.com
DEGLER CALENDAR 2015 Il Degler Calendar è un prodotto destinato agli appassionati e agli intenditori della cultura dell'automobile e dell'arte. Si tratta di un pezzo d'arredo esclusivo specificatamente progettato, in versione numerata con apposita targhetta per la sola versione "Collector's Edition". Il calendario è inserito in una pregiata cornice 60x40 cm in alluminio con un frontale anodizzato nero. La Collector's Edition 2015 invece presenta un frontale specificamente arrugginito e protetto di gran impatto visuale. Le più belle opere stampate in Italia su carta selezionata da 250gr di grande formato 54x36 cm. Il tema della seconda edizione del Degler Calendar è "Carros de Cuba". Un tributo alle automobili che sono riuscite a sopravvivere per più di mezzo secolo sull'isola, grazie al talento del popolo cubano. www.deglercalendar.com
FRANKY ROCKERS
INDIAN URBAN REVOLUTION! Tra gli stivaletti più apprezzati dal motociclista metropolitano c’è Indian, riconoscibile dalla suola “carrarmato” e dai colorati lacci, che stupisce per la straordinaria leggerezza e la protezione offerta ai piedi. In pelle pieno fiore, è impermeabile al 100% e viene proposto in nero e testa di moro. Indian presenta una costruzione impeccabile, materiali di alta qualità, produzione europea, pelli e conciatura italiane, aggiungendo la sua predisposizione, grazie al design trendy, a essere utilizzato anche come calzatura per il tempo libero, dall’autunno alla prossima primavera. L’appoggio è garantito dalla soletta anatomica removibile ed all’esterno dalla suola in gomma Vibram Carrarmato, con un grip che elimina ogni possibilità di scivolata. I malleoli sono protetti da inserti PU, su entrambi i lati, e alla protezione contribuisce il collarino imbottito sopra la caviglia. www.stylmartin.it
Franky RockerS è un brand di provenienza South Italy basato sul concetto Cafe Racer e dalle sfumature dirty nel contesto Off Road. I prodotti di questa vetrina on line sono dallo stile vintage e la scelta di questi articoli sono selezionati con gran cura seguendo sempre una linea very cool! Quindi caschi occhiali, visiere, t-shirt, maglie e ogni genere di accessorio che possa servire a creare il vostro look da Rockers. Ma Franky RockerS non è solo abbigliamento e accessori, è anche events planner: un collettore di gente e di eventi per vivere il mondo delle cafe racer a 360°, quindi spazia dalle attività in pista, agli sprint del MotorS Vintage e dalle reunion RockerS vs Mods e Undreground cafe racer contest. Passione,dedizione,etica e trasparenza sono i concetti di Franky RockerS. Doppio lamps! Dite che vi manda Special Cafe, avrete un trattamento di favore. www.frankyrockers.com
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NEWS MOTORCYCLE & OTHER
URBAN SNEAKERS
MULTIPLO: UNISEX, MULTIUSO, CREATIVO! Un complemento all’abbigliamento tecnico versatile, da indossare in tanti modi differenti, scegliendo una delle moltissime grafiche di tendenza messe a disposizione dal produttore. Usatelo come mascherina quando c’è polvere sulla strada, come bandana se noleggiate un casco, come goletta contro l’umidità della sera, e ancora per raccogliere i capelli, come fascia frontale, cappellino, polsino: il tubolare Multiplo ha la capacità di adattarsi a ogni situazione con creatività. www.ojatmosferemetropolitane.com
Le sneakers sono ormai una delle calzature di riferimento per l'abbigliamento casual: in moto, per fare due passi o al lavoro, eleganti ma sportive allo stesso tempo, sono un accessorio "everyday". Le Urban Sneakers di Runnerbull sono in pelle di concia italiana, scamosciata nella versione in foto, completamente foderate in pelle anche all'interno e sul sottopiede ergonomico morbido (sfilabile e sostituibile); le zone dei malleoli e della lingua sono imbottite, seppur in maniera discreta per mantenere una linea più fashion, e sulla punta è presente la "toppa" salvacambio, per contribuire allo stile biker anche una volta scesi dalle due ruote. La suola, in gomma zigrinata e dalla forma tipica, è lavorata con l'accattivante effetto "vissuto", aspetto oggi irrinunciabile per renderle ancora più alla moda. Grazie alla flessibilità dell'azienda artigiana che le produce, possono essere realizzate anche in piccole serie, personalizzabili nella scelta della pelle (colore, tipo) e nelle rifiniture (lacci, marchi). www.runnerbull.com
WD-40 QUALITÀ ED EFFICIENZA È stata presentata recentemente all'EICMA una nuova gamma di prodotti specialistici per le due ruote denominata “Specialist Moto”, ideali per infinite applicazioni. La linea comprende sette soluzioni per specifiche applicazioni e parti della moto: dalla pulizia della Catena con il “Pulitore Catena” disponibile nel formato da 400 ml a quella dei freni con il “Pulitore Freni” nel formato da 500 ml, dal “Lubrificante Catena” al “Grasso Catena” entrambi nel formato da 400 ml, dalla “Cera Lucidante” al “Lucidante al Silicone” nei formati da 400 ml fino al “Detergente Universale” nel pratico modello spray da 1 litro. www.wd40.it
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SPEDIZIONE BLACK DOUGLAS Black Douglas Motorcycle Co. è una nuova casa motociclistica che produce moto sottocanna, come ad inizio secolo scorso, ma con certificato d'omologazione Europeo. Bellissime, prodotte in Italia e con un prezzo sorprendente. Allo scopo di mostrare al mondo che non si tratta di giocattoli da salotto, Fabio Cardoni, socio fondatore di Black Douglas, ha deciso di non spedire la Sterling "UK 001" al suo primo cliente d’oltremanica, ma di guidarla personalmente fino a destinazione. Un lungo tragitto, in breve tempo ed in condizioni meteo piuttosto difficili. Una ricerca dei limiti sia personali che della moto stessa. Il percorso principale si snoda tra le seguenti località: Milano, Aosta, Chamonix, Dijon, Reims, Calais, Dover, Londra, Birmingham. La cronaca della spedizione su: www.facebook.com/ The.Black.Douglas.Motorcycle.Co www.theblackdouglas.co.uk
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NEWS MOTORCYCLE & OTHER
DIABOLIK URBAN BIKE Bicidautore, apprezzato disegner e produttore di esclusive biciclette ha presentato recentemente Elegante single speed dedicata al re del terrore: Diabolik! Progettata per essere veloce, agile e maneggevole, sfoggia un telaio da pista Dedacciai, cerchi a profilo alto, manubrio con piega da corsa vintage e freno posteriore a contropedale. La bicicletta di Diabolik verrà prodotta in serie limitata a soli 40 esemplari, numerati. I nomi dei fortunati possessori verranno inseriti in un registro on line che certificherà l’originalità di ciascun esemplare associando il legittimo proprietario al numero di serie. www.bicidautore.com
POWER 1 Castrol presenta la gamma Power 1 ad alte prestazioni per motori motociclistici 4T, che oltre alla “naturale” riduzione dell’attrito presenta versatilità, ovvero la capacità di mantenere inalterate le proprie caratteristiche alle differenti temperature di impiego, che possono spaziare dai deserti africani ai passi alpini, dal traffico cittadino con frequenti arresti e ripartenze alle lunghe percorrenze autostradali, alle condizioni estreme della pista e dei tracciati off-road. Inoltre contribuisce a dissipare il calore della combustione nelle parti meccaniche in prossimità del pistone, dove si toccano temperature sino a 350°C. Derivato dalla vittoriosa esperienza di Castrol nel mondo delle competizioni, beneficia della tecnologia Trizome. www.castrol.com/it
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STILE AMERICANO DA SOREL Piena di tradizione, con un patrimonio culturale che affonda le radici nella funzionalità, Sorel reinventa il suo stile iconico con un tocco in più di design che strizza l’occhio al futuro. Lo dimostra la scarpa Ankeny, il cui nome deriva da una strada di Portland, nell’Oregon, dove l’ispirazione stilistica è quella dello stivale da lavoro con un tocco casual. Funzionale e resistente, Ankeny si sposa al meglio con uno stile outdoor: in pelle pieno fiore waterproof sopra un guscio di gomma vulcanizzata, è l’alleato ideale per ogni avventura. www.sorel.it
MORTAIO Ecco svelata la nuova special di OCG garage. Oscar Tasso scarnifica la base, BMW R80 RT, e la rende essenziale, pronta a qualunque condizione, impegno o avventura. Il vezzo della vernice raggrinzante verde, utilizzata sul motore e alcuni degli accessori, richiama forte le vecchie moto da guerra e si fonde con l’opaco liscio. Gli innumerevoli dettagli rendono Mortaio un oggetto unico, da scoprire. Ulteriori informazioni sul sito: http://www.ocgarage.it
NEWS MOTORCYCLE & OTHER
BMW NINE T M1 Mr Martini colpisce ancora e si cimenta questa volta su una nuova BMW R Nine T. Il concetto che sta alla base della sua nuova elaborazione è stato quello di creare una special mantenendo l'equilibrio tra efficienza, guidabilità , omologazione e stile. Lavorando su cromatismi e dettagli Mr Martini ha cercato di creare quel giusto mix che ha permesso di "personalizzare senza strafare", rendendo la moto fruibile ma con un appeal completamente diverso rispetto alla versione iniziale. Alcuni elementi come la sella, il telaietto posteriore, il codone sono la firma inequivocabile di Nicola Martini. http://www.mrmartini.it
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MEAT & BONES SILVIO MANICARDI
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RESTI
FRA
NOI
Fatti e misfatti dalla Ducati di Spairani alla Casa dell'Ala dorata Testo M.D.G. Foto Roberto Brodolini
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el 1975 le cose a Mandello del Lario cominciano a cambiare. L'era De Tomaso sta trasformando la Moto Guzzi; molti elementi non coincidono più con i principi ordinatori di un mondo nel quale la casa lariana aveva raggiunto da tempo un prestigio che ora iniziava a vacillare. Alcune scelte aziendali e la perdita di affidabilità di alcuni componenti incidevano sull'immagine del prodotto. Attraverso l'Ing. Bianchi, direttore commerciale della casa lombarda, Manicardi si colloca al servizio della Ducati: «Alla metà degli anni '70 l'amministratore delegato della Ducati Meccanica a Borgo Panigale era il dott. Milvio. La casa emiliana, come la MV Agusta, in seguito ad una nuova congiuntura che aveva colpito il settore, complice anche la crisi petrolifera del 1973 e la famigerata austerity, era da poco tempo entrata nell'orbita dell'EFIM, un’azienda partecipata statale. Lavorando con il dott. Calcagnile, responsabile della linea di montaggio e con l'ing. Spairani, direttore commerciale, ed essendo vicino ai problemi legati alla programmazione industriale e all'assistenza, ho avuto modo
di seguire gli sviluppi della Casa in un momento fatidico». Dopo il trionfo delle Ducati Scrambler 250/350 e 450 monocilindriche a coppie coniche che oggi la Ducati resuscita nello spirito della nuova scrambler, abbandonati inopinatamente e prematuramente i mono, «a Borgo Panigale - prosegue Manicardi - l'ing. Taglioni aveva già pronto un nuovo bicilindrico a "L" di 500 cc a cinghie, che però venne accantonato per far posto a una bicilindrica parallela di 350/500 cc. La nuova moto, denominata GTL oppure Sport nella versione più performante, era dotata di un motore progettato fuori dall'azienda emiliana, che presentò subito diversi problemi. Era ingombrante e pesante rispetto a tutti i precedenti motori con lo stesso schema progettuale: un bicilindrico prima a 360° e poi convertito con la distribuzione a 180°, perché con il manovellismo a 360° non funzionava. Le fusioni dove alloggiavano i due contralberi trasudavano olio in modo così evidente che si alesavano le alette della coppa dell'olio, poi si chiudevano con il bicomponente e infine si passava la vernice argento per dissimulare. Questo, sui modelli nuovi da consegnare!
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MEAT & BONES SILVIO MANICARDI
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ALLA HONDA AVEVANO UN “MUST”: LA SODDISFAZIONE DEL CLIENTE
Lo scontro all'interno della Ducati era motivato. Il fatto era che l'ing. Taglioni, come del resto Lino Tonti alla Guzzi, nella loro genialità perdevano di vista l'industrializzazione del prodotto. Considerazione fondamentale per passare dallo stato prototipale al prodotto finito». Lasciata la Ducati, dopo essere transitato in Brembo, Manicardi cura l'incontro con la BMW, che monterà le famose pinze 08 a pistoncino contrapposto sulla R90S,
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ed è promotore di una iniziativa che ancora dà i suoi frutti con la casa bavarese. Quindi approda in Campagnolo (la ruota da 16" e le forniture cerchi a Suzuki), ma con l'ingresso del costruttore giapponese Shimano la vecchia fonderia di magnesio che un tempo era di Amadori lavorerà secondo la decisione di Valentino Campagnolo solo per il settore ciclistico. Nel 1982 Manicardi assume la carica di direttore commer-
ciale della Honda Italia: «La Honda, nella scia e nello spirito del suo fondatore Soichiro, ha sempre avuto come presidenti ingegneri motociclisti, pertanto appassionati e competenti delle due ruote. Quando arrivai il presidente era Mr. Kawashima, e debbo dire che i giapponesi mi sembrarono subito metodici, seri, con un fortissimo spirito aziendale. Estremamente compresi nello sviluppo del prodotto, cosa che, tradizionalmente, da
noi facevano i clienti. Alla Honda avevano un must: la soddisfazione del cliente. Di contro il processo decisionale lungo dato da una rigorosa sistematicità delle prove, può essere considerato un handicap. L'arrivo della Honda in Italia ad Atessa ha dato un impulso straordinario ai fornitori italiani; in Honda mi sono trovato benissimo dal 1982 al 1989, e dopo una breve parentesi all'ANCMA, sono rientrato nel 1996. Curioso ricordare che in Honda la numerazione dei prototipi non parte dal definitivo ma da quello realmente costruito per primo, e io stesso sono intervenuto in almeno un paio di occasioni a determinare la definizione del prodotto. Con la NS 125 ad esempio ho preteso che il telaio fosse messo in vista, perché nei prototipi era coperto dalle sovrastrutture, con la Transalp ho suggerito di creare una sovrastruttura che ingrandisse il serbatoio per carenarlo al resto della struttura. La Transalp originale era nuda, ma quando arrivai in Giappone ebbi la sorpresa di trovare la moto come l'avevo pensata io, tipo ParisDakar. “Ecco la sua moto, ing. Manicardi!” mi disse il presidente e così andò in produzione. Infine un aneddoto sulla CBR 900 di Mr. Baba. Una moto che in Honda costruirono inizialmente come la più potente, largamente la più potente rispetto alla concorrenza; ma alla fine optarono per la versione più leggera, lasciando la potenza in secondo piano. Sulla strada prima la sicurezza, secondo il famoso dettato di Soichiro Honda». Le conclusioni che possiamo trarre dai racconti circostanziati dell'ing. Silvio Manicardi, che con grande correttezza si è voluto esimere da ulteriori introspezioni su personalità ancora in vita, è che una parte della responsabilità della situazione in cui versa l'industria italiana, va addebitata proprio a quell'aspetto della nostra mentalità speculativa e utilitaristica, che alla lunga, come riscontrato e verificato, non premia.
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CAFE STYLE BOXE & MOTORCYCLES
LA RAGAZZA DI
MILWAUKEE SALE
SUL RING
Boxe e motociclismo, due sport diversi tra loro ma uniti dalla disciplina e dalla passione, quella vera Testo Fernando Felli Foto Roberto Brodolini
a palestra di pugilato è rimasta per molti di noi legata alle immagini suggestive del cinema neorealistico inizi anni '60. Un bianco e nero dal sapore quasi mistico. Pareti scrostate, luci interne appena accennate, secchi d'acqua fredda come una bestemmia e il ring, il quadrato magico dove tanti giovani si sono misurati guardando fisso negli occhi l'avversario. Un'immagine vista nei film di Luchino Visconti in
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#un selfie per Verona
Entra gratis al prossimo Motor Bike Expo di Verona! 1. Scattati una foto con Specialcafe 2. Postala su Facebook,
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3. Le foto che riceveranno pi첫 like,
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Motor Bike Expo 2015 di Verona
Il concorso scade il 22 dicembre 2014