Special Cafe #22

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­Anno­II­-­Poste­Italiane­S.p.A.­-­­Spedizione­in­abbonamento­postale­-­D.L.­353/2003­(conv.­in­L.­27/02/2004­n.­46)­art.­1,­comma­1, ­Aut.­C/RM/03/2012

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CARROÑAS L’officina delle idee SBRANNETTI NINE T Un capolavoro italiano DOUGLAS STERLING Emozioni sotto canna VISION Shanghai a tre ruote FORD MUSTANG American Black Horse

#22 -­€4,50

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gennAIo/febbRAIo­2015­bimestrale

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#specialcafe

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SPECIAL CAFE è una pubblicazione edita dalla Flake S.R.L. REDAZIONE DI SPECIAL CAFE: Via di Pietralata, 304 00158 Roma Tel. +39 06 97271295 redazione@specialmag.it

BLACK LIST #22

DIRETTORE RESPONSABILE Roberto Brodolini roberto.brodolini@specialmag.it GRAFICA E IMPAGINAZIONE Stefania Esuperanzi grafica@specialmag.it SUPERVISOR Marco Montanari montanari@specialmag.it CONSULENTE DI REDAZIONE Alfonso Rago redazione@specialmag.it FOTO Andrea Ballaratti, Alessandro Bianchi, Roberto Brodolini, Francesco Cesaroni, Aurélien Chauvaud, Emanuele Equitani, Igor Gentili, Andre Moreau, Ugo Roffi, Gianfranco Taormina, Gabriele Zani HANNO COLLABORATO Giacomo Brodolini, Francesca Buglioni, Marco Dante, Mauro Di Giovanni, Emanuele Equitani, Ferdinando Felli, Alessandro Gueli, Marco La rovere, Nicoletta Rolla, Giulia Valli, Jeffrey Zani MARKETING - PUBBLICITÀ pubblicita@specialmag.it Tel. +39 06 97271295 AMMINISTRAZIONE Barbara Marrocco Via di Pietralata, 304/c 00158 Roma Tel. +39 06 97271295 Fax +39 06 41793417 amministrazione@specialmag.it STAMPA Tiber S.p.A. Via della Volta, 179 25124 Brescia DISTRIBUZIONE SO. DI. P. Spa Cinisello Balsamo (MI) Tel.: +39 02660301 www.sodip.it ABBONAMENTI Tel. +39 0399991541 Fax +39 0399991551 abbonamenti@specialmag.it

CULT GARAGE 04 GIULIANO E ROBERTO SEGONI NEWS 06 MOTORCYCLE & OTHER SHOP 10 ALBERTOINMOTO MEAT & BONES 14 DAVIDE BIONDI HOT WHEELS 18 MOTO GUZZI REVOLVER 24 BMW R100T CAFE STYLE 30 CARRONAS HOT WHEELS 38 BMW NINE T SPIRIT OF ZELLER 42 BLACK DOUGLAS STERLING 150 48 TRIUMPH BONNEVILLE 865 EVENTS 54 YOKOHAMA HOT ROD CUSTOM SHOW ROCKERS 60 DANIELE PADELLETTI VISION 66 AURÉLIEN CHAUVAUD OLD GLORY 74 SILVIO GRASSETTI THE BOOK 80 STEPHEN SHORE

ARRETRATI Tel. +39 06 97271295 Fax +39 06 41793417 segreteria@specialmag.it Pagamento tramite bonifico bancario di €8,00 Banco Desio Lazio - iban: IT56T0323103204000000232200 intestato a Flake S.R.L.

BLACK STREET CAR 82 FORD MUSTANG SPORT ROOF 4000

Testata Registrata al Tribunale Civile di Roma n. 141/2011 del 05/05/2011

TIME OUT 94 ANDRE MOREAU

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EVENTS 90 CAFE RACER TRIP TOYS 93 FENDER STRATOCASTER

BLOCK NOTES 98 FISH FRY

Finito di stampare nel mese di GENNAIO 2015

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CULT GARAGE GIULIANO E ROBERTO SEGONI

IL TELAIO SECONDO

SEGONI

Da Firenze alla conquista del mondo. Roberto e Giuliano Segoni, i maestri della struttura. A cura di Mauro Di Giovanni

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noi giovani Giuliano metteva soggezione. Sicuramente la barba lunghissima e senza ricami, biblica, da cacciatore del Klondyke, gli conferiva un aspetto terribilmente serio. La barba prima era un percorso, oggi no! I compagni o chi l'ha conosciuto veramente allora, lo

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descrivono come un uomo simpatico, gioviale, estroverso e pronto alla battuta. In ogni caso Giuliano Segoni è una delle icone motoristiche più venerate degli anni '70. Ai fratelli Segoni vanno fatti risalire il telaio in alluminio a trave superiore con il motore come parte stressata, il telaio in

alluminio scatolato e un’infinità di altri progetti. Il primo telaio, efficacissimo, era superiore a quello della Laverda SFC del 1971/'72, il secondo non ebbe tempo di essere sviluppato. Proprio mentre lavorava all'assemblaggio di un telaio che la Honda gli aveva commissionato ufficialmente per


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gestire al meglio il Japauto 990, durante un trasferimento in moto per recuperare il serbatoio – come narra Mario Calonaci – qualcuno su via delle Panche pensò di fare inversione a U e Giuliano incontrò la falce della grande consolatrice. Da quel momento il fratello Roberto, noto architetto e autore dell'aspetto ingegneristico del costrutto, decise di allontanarsi definitivamente dall'officina, dalle moto e dalle corse. Sarà proprio Mario Calonaci, detto "l'ingegnero" per via dei suoi trascorsi sudamericani, amico e meccanico dei Segoni, a continuarne

fiorentini, si recarono al Bol D'Or sul circuito di Le Mans, e posizionatisi alla variante notarono che le Kawasaki Egli, velocissime e stabilissime sul dritto, perdevano visibilmente maneggevolezza in curva. Così presero un telaio Egli e lo migliorarono: tra il trave centrale e i vari tubi del telaietto interposero dei piccoli fazzoletti, che rinforzavano ulteriormente la struttura, ma rendendola fondamentalmente più elastica e meno rigida. Ricorda Augusto Brettoni, già pilota di punta della casa di Breganze nelle gare endurance, intervistato telefonicamente: «i

sterzo era più chiuso di 1°, ma la cosa curiosa è che in velocità restava fermo, stabilissimo, senza problemi. Poi noi» prosegue Brettoni, riferendosi alla Laverda di cui nel biennio ‘73/'74 era guida ufficiale, «raggiungemmo le stesse prestazioni dinamiche con l'evoluzione della SFC e un nuovo telaio. Ma all'inizio non era così e la moto di Giuliano andava». Come Segale, anche Segoni propose una via alternativa, italiana, intuitiva, geniale e scientifica, per migliorare e rendere gestibili le grandi potenze offerte dai quattro cilindri giapponesi e per sostituire i telai della

l’attività. Ora da Viareggio costruisce telai su ordinazione del tutto uguali a quelli di allora, per Laverda, Kawasaki, Honda e qualsiasi propulsore del tempo si voglia provare ad installare sul quel telaio in alluminio. Tutto nacque perché i fratelli Segoni,

Segoni mi chiamarono da Firenze per farmi vedere una nuova moto e vennero a portarmela. La moto era decisamente più maneggevole della SFC ufficiale, il telaio nella parte posteriore della seduta era più basso di 50 mm; ora la moto si guidava dal "di dentro" e non sopra. Il cannotto di

Laverda, i cui motori e le cui moto in generale furono la prima risposta europea ai quattro cilindri del Sol Levante. Costruire una special anni '70 con uno di questi telai è un’idea che molti appassionati dovrebbero considerare e che non si dovrebbero far sfuggire.

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NEWS MOTORCYCLE & OTHER a cura della Redazione

SANKAKEL

CRAVE FOR RIDE

Se volete indossare il vostro fidato jet incuranti dei rigori dell’inverno, una sciarpa potrebbe lasciar passare qualche gelido spiffero di troppo. Le maschere Sankakel offrono invece protezione senza compromessi e stile da vendere. Sono tutte realizzate interamente a mano da Shinya Hirota utilizzando solo materiali di pregio come Harris Tweed. Anatomiche e disegnate per avvolgere interamente collo e viso, non interferiscono con casco, giubbotto e occhialoni. Il brand nippo-parigino ha appena finito di realizzare la collezione per il nuovo anno, aggiungendo interessanti accessori alle loro bellissime maschere. Maggiori dettagli su: www.sankakel.com

Quando le giornate sono troppo calde per un giubbotto di pelle, ecco una bell’idea che non compromette la sicurezza. Crave for Ride, un giovane marchio di abbigliamento, propone una linea di camicie a quadrettoni realizzate con uno strato in DuPont® Kevlar™ e inserti per protezioni omologate. Zip di ventilazione nascoste e tasche multiuso, ne completano la versatilità. Stessa filosofia costruttiva anche per il giubbotto in denim, realizzato anch’esso in multistrato di fibre aramidiche, assicurando una superiore resistenza alle abrasioni. Capi tecnici, a prova di caduta, nonostante le apparenze. www.craveforride.com

DOMINO, MANOPOLE IN STILE VINTAGE Belle fuori, vintage nell’anima: le nuove manopole Domino della linea Café Racer si adattano a tutti i tipi di moto e permettono di personalizzare il proprio veicolo in maniera molto originale, grazie anche alla speciale colorazione in gomma para naturale. www.tommaselli.it

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NORTON A ROMA E NON SOLO... A fine gennaio a Roma, in Via Clelia 57, apre la prima concessionaria Norton, di riferimento del Lazio, della Campania e della Calabria. Fabrizio Farinelli, direttore della concessionaria Union Jack di Roma, e la sua dinamica squadra, hanno pensato che un marchio così prestigioso come Norton non potesse mancare in una piazza importante come Roma. www.unionjackroma.it

METROPOLITAN 1 Schuberth propone Metropolitan, il nuovo casco aperto che innalza i parametri tipici dei caschi jet, integrando un alto numero di caratteristiche inedite. Le nuove opzioni consentono di definire un casco dal look individuale e, anche se il nome lo inserisce in un contesto urbano, il nuovo jet ha le prerogative per essere scelto anche da chi ama uscire dai confini cittadini durante i fine settimana. Dotato di serie di microfono e altoparlanti nascosti, M1 stupisce anche per il design tridimensionale delle bocchette di estrazione, in acciaio inox spazzolato, che riprende il logo Schuberth. Prezzi a partire da 409 euro. www.bergamaschi.com

GUANTI HOT ROAD L’inverno va servito caldo, soprattutto agli irriducibili delle due ruote che soffrono il freddo alle mani. Non c’è rimedio più efficace dei guanti riscaldanti Hot Road, dotati di doppia alimentazione con kit di 4 batterie al litio da 7,4 V o di cavo elettrico cablabile alla batteria, con fusibile di sicurezza. Ad ognuno il suo caldo: il pulsante di accensione consente di regolare la temperatura su 4 livelli. Omologati CE e dotati di inserti rigidi in ABS sulle nocche, 100% impermeabili e traspiranti grazie alla membrana interna, hanno palmo in pelle e il dorso in pelle/nylon Oxford ad alta tenacità e sono compatibili touch screen. Prezzo consigliato: guanti Hot Road, 169,60 euro; kit batteria, 100 euro; kit cavo elettrico, 24,50 euro. www.tucanourbano.com

GIACCA IN PELLE MIRAGE Il marchio OJ si mette in gioco con la pelle, debuttando con una giacca corta dal look vintage. Se vestire “leather” è quasi un obbligo per chi guida una naked, una classic, una custom, Mirage va in questa direzione, con una linea pulita e molto seventies. Perfetta per ogni stagione, è confezionata in pelle bovina e nasconde un’imbottitura termica staccabile e due tasche, che si aggiungono alle 4 frontali (due orizzontali e due verticali), tutte chiuse da zip. Prezzo al pubblico, 279,90 euro. www.ojatmosferemetropolitane.com

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NEWS MOTORCYCLE & OTHER

LEVE OKYAMI Le leve freno e frizione sono tra i ricambi aftermarket più diffusi. Tra i marchi che hanno in catalogo il maggior numero di modelli a due ruote circolanti c’è Okyami, nome già noto per la produzione di batterie, componenti per l’impianto elettrico e filtri. La nuova linea offre manifattura di ottima qualità. rispetto del design “di serie”, per leva sinistra e destra, comprese regolazioni e colore (silver e nero), perfetta intercambiabilità con l’originale e oltre 500 codici disponibili. L’elenco dei marchi include anche case non più attive da tempo, entrando quindi anche nel campo del vintage e dei modelli d’epoca. www.bergamaschi.com

ROUILLE, LA PASSIONE AL POLSO Lavorazione artigianale e creatività, oltre che passione per i motori: da questi presupposti nascono i prodotti della toscana Rouille, marchio che si sta imponendo tra i cultori delle due ruote per l’originalità delle sue proposte. Senz’altro il modello di punta è il bracciale Heritage, che nasce dalla trasformazione di una chiave inglese in un oggetto da portare al polso con sussiego ed ostentazione. In vendita a 60 euro in versione vintage silver e 65 in black ruthenium, Heritage è solo la punta dell’iceberg di una gamma ampia ed in continua espansione. www.rouille.it

IL SEMIMANUBRIO REGOLABILE Da Accossato arriva la proposta del semimanubrio regolabile da 6 a 10 gradi con possibilità di essere montato su moto con steli forcella da 48 a 55 mm, mantenendo sempre lo stesso corpo. Il braccialetto è disponibile nei colori nero e argento, il tubo in argento, oro, arancio, verde, blu, rosso e nero. Prezzo consigliato al pubblico 249 euro + iva. www.accossato.com

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ARMY, DEMI-JET… IN DIVISA! BKR opera sul mercato con accessori per moto e scooter e caschi “cittadini”. L’ultimo nato punta, con grafica e colori, a vincere la battaglia contro il traffico con uno stile originale e graficamente simpatico. Prezzo al pubblico, 85 euro. www.bergamaschi.com


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ARRIVA TUTTA LA GAMMA FERODO RMS è già presente sul mercato con la linea di candele e filtri Champion di proprietà di Federal Mogul, ora si rafforza con una gamma importante che comprende dischi freno, pastiglie, ganasce, frizioni, giranti, lubrificanti. La linea moto Ferodo comprende pastiglie in resina organica e polveri metalliche, ganasce freno, dischi, frizioni, liquidi per freni e frizioni. www.rms.it


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CARROĂ‘AS MOTO Y VIDA

ESPECIAL Nel loro ritrovo, detto Quincio, Pablo e i suoi amici discutono di tutto circondati da materiali di ogni genere. Siamo andati a trovare questo originale gruppo di costruttori, cercando di cogliere lo spirito del loro ambiente Testo Giulia Valli Foto Francesco Cesaroni


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CAFE STYLE CARROĂ‘AS

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ono arrivata. Spengo la moto proprio di fronte all’ingresso dell’officina, scendo e mi trovo subito immersa in uno spazio caotico, improvvisato, sperso tra alberi di ulivo e serre di ortaggi, dove all’odore di benzina e scarico si mescola quello degli alberi da frutto e dell’erba da poco bagnata. Esce Pablo. Ci stringiamo le mani, le sue sporche di grasso, di fatica, di sapiente ingegno. Con un sorriso gli chiedo subito dov’è l’ultima Carroñas. «Està reposando al Quincio», mi risponde con quel misto di italiano e argentino che oramai connota ogni cosa sia Carroñas. Facciamo due passi ed entriamo nel Quincio, la loro tana, una fucina di idee e progetti. Legno a terra, una parete di vecchie persiane, sedie anni ‘60 accostate ad un lungo tavolo fatto con porte di recupero e ferro ignorantemente saldato, vasetti di marmellata di pomodoro verde e lei… la C-115R. Attratta come le falene dalla luce mi avvicino e lentamente scopro la potenza di quelle brutte saldature, in rilievo come cicatrici. L’alternarsi del nero della meccanica col crudo alluminio fa assomi-

gliare questa reinterpretazione della BMW R 1150 R ad uno strano animale. Pulsante come un grosso polmone compresso, il serbatoio, tagliato e ricucito, sbilancia l’intera composizione in avanti lasciando la sella, a sbalzo sulla ruota posteriore, come sospesa a mezz’aria. Il manubrio è stato modificato nella linea e nella posizione; le originali pedane, sostituite con le nuove ottenute da pezzi di alluminio tornito ricavati dal pieno, così come ogni altro particolare, lasciano intendere che tutto è stato plasmato in base alle misure ergonomiche del proprietario della moto. Il gruppo faro anteriore è stato ottenuto dalla giustapposizione lievemente asimmetrica di un faro auto BMW 520. La composizione nel suo insieme assume un aspetto inedito, e della moto di serie restano solo le inconfondibili testate. La osservo e riconosco come ci sia una profonda somiglianza tra la moto e l’ambiente che la circonda. Il suono di un clacson mi ridesta e il fischio ripetuto annuncia l’arrivo di qualcuno. Sono le altre carroñas: Moreno, Barbara e Daniele. I quattro si salutano e iniziano a scherzare, a raccontare

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della moto del Novembrini, delle ultime gomme intagliate a mano dall’Arg, della sella con la pelle cucita, trattata, invecchiata dalle mani esperte dell’amico Gironacci, della merenda da organizzare sabato prossimo dopo il giro tutti insieme. Percepisco che stanno condividendo altro, qualcosa di più che la comune passione per la moto. Parlano di tutto in modo apparentemente sconclusionato, incoerente ma assolutamente travolgente e in un attimo mi ritrovo coinvolta nei loro discorsi fatti di fugaci commenti, seri progetti e confidenze. Intuisco subito lo spirito che anima Carroñas quando Moreno, architetto, inizia a parlare di concept, di design e del fascino color ruggine dei containers della Mostra di Architettura al MAXXI di Roma. Da lì cominciano a scambiarsi opinioni sulla meccanica, sulle linee, sui particolari dello stile Carroñas («estilo Carroñas») che dovrà animare il prossimo progetto. Dopo un bicchiere di vino rosso, torniamo tutti insieme dentro l’officina

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dove Pablo riprende a modellare l’alluminio della carena di una BMW motore boxer: si chiamerà Bòlido e verrà presentata al prossimo Motor Bike Expo di Verona 01/15, dove troverà la sua massima espressione l’uso dell’automotiv, impiegato solo in maniera embrionale nella C-115R. Fuori è ormai buio. Ci salutiamo. Io esco mentre loro rimangono, aspettando l’arrivo degli altri tre. Daniele rientra un momento al Quincio e prende un regalo per me. È una t-shirt, la loro preferita, nera con una scritta marrone: moto y vida especial. Monto in sella e riparto, già con la voglia di tornare a fare un salto tra le Carroñas del Quincio.

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