3 minute read
e 200mila posti Ibride: le spingono i sindaci, non l’ambiente
IBRIDE: LE SPINGONO I SINDACI, NON L’AMBIENTE
Sondaggio. I clienti le comprano per evitare i blocchi e i divieti, ma pensano che le diesel consumino meno.
Advertisement
Cosa ha determinato l’impennata di vendite di vetture ibride nei primi mesi dell’anno? I provvedimenti di blocco della circolazione adottati da alcuni sindaci delle più importanti città italiane, secondo gli addetti ai lavori del settore automotive, coinvolti da AgitaLab, un think tank, attraverso un questionario online curato dal Centro Studi Fleet&Mobility. Le auto equipaggiate col doppio motore, termico e elettrico, già nel 2019 erano il 6% del mercato, poco sotto il 9% di quelle a gas metano/Gpl, ma con ritmi di crescita a due digit: +31% le ibride plug-in, quelle con la spina, e +34% quelle senza spina, le cosiddette full o mild hybrid. Nei primi due mesi dell’anno i tassi di crescita sono stati, rispettivamente, del 310% e del 79%. Il sorpasso sui motori a gas c’è già stato, visto che più di un’auto su dieci è ibrida, ben sopra l’8% di quelle a gas. Un fenomeno che si afferma nonostante gli elementi di complicazione. Innanzitutto, è un’innovazione significativa, che modifica il sistema di propulsione, aggiungendo un motore elettrico a quello termico che tutti abbiamo studiato al tempo dell’esame di guida. Inoltre, non è una innovazione ma sono tre, viste le differenze anche marcate tra l’energia accumulata da un’auto mild hybrid e le ben più capaci batterie di una plug-in. In un simile scenario, dove le informazioni tecniche e di performance devono passare dal costruttore al cliente, diventa cruciale il ruolo degli intermediari commerciali. Proprio per questo è stato opportuno misurare quale fosse il livello di conoscenza che questi operatori hanno dei diversi tipi di motori ibridi e delle motivazioni che
36
spingono i clienti verso queste auto. Partendo dalle aspettative, più della metà (57%) dei rispondenti indica la possibilità di evitare i blocchi alla circolazione come spinta all’acquisto di una vettura ibrida. Questo, insieme alla possibilità di accedere alle ZTL (indicata da un altro 11%), mette le azioni amministrative dei sindaci al centro delle scelte dei clienti, per due operatori su tre. Uno su cinque ritiene invece che gli automobilisti che scelgono un’auto ibrida siano spinti dalla determinazione di inquinare meno. Appena uno su dieci punta il dito sui minori consumi attesi. Sebbene ritenuti meno basilari per la migrazione verso le auto ibride, i consumi rappresentano un tema pregno di ulteriori distinguo. C’è differenza tra un motore mild hybrid e uno plug-in, che trasporta batterie per centinaia di chili le quali però riescono a fornire energie per decine di chilometri. E c’è anche differenza se la macchina gira in città oppure su strade extra-urbane. Sulle brevi percorrenze cittadine, la quasi totalità (90%) dei rispondenti è convinta che le full hybrid e le plug-in consumino meno delle stesse vetture solo termiche, mentre sulle mild hybrid il campione si spacca, con il 54% che indica consumi minori della corrispondente auto termica, mentre il 39% afferma che i consumi si equivalgano. Sui percorsi extra-urbani la foto cambia. Per le plug-in, circa metà ritiene che consumino meno di una corrispondente versione termica, contro un terzo che dice che sia sugli stessi livelli e uno su cinque che invece consumino di più. È quanto emerge anche a proposito delle full hybrid, sebbene appena maggiormente sbilanciati verso l’idea che queste consumino quanto (35%) o più (25%). Le mild hybrid, quando usate su strade extra-urbane, consumano quanto le corrispondenti versioni termiche per il 59% dei rispondenti, mentre gli altri si dividono equamente tra più e meno consumi. Alla domanda su quale sia il motore che assicura minori consumi sulle percorrenze medio-alte fuori città, oltre la metà del campio-
37
ne indica il diesel, seguito da un 24% a favore del gas metano o Gpl, mentre meno di uno su quattro indica le auto ibride.
Articolo pubblicato su Il Sole 24 Ore, il 24 marzo 2020
38