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Confluenze esperienze di pesca a mosca

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I l S e rio Testo di Alb in o Ca n epar i

Liberi Complessivamente questo fiume è lungo 124 km, nasce in località Passo del Serio, una zona piena di laghetti e polle sorgive compresa tra il monte Torena (2911 mt) e il Pizzo del Diavolo della Malgina (2926 mt). Ci troviamo nelle Alpi Orobie, in Val Seriana. Dal lago Superiore del Bardellino, raccoglie diversi rigagnoli e torrentelli, nasce il vero e

Complessivamente questo fiume è lungo 124 km, nasce in località Passo del Serio, una zona piena di laghetti e polle sorgive compresa tra il monte Torena (2911 mt) e il Pizzo del Diavolo della Malgina (2926 mt).

Ci troviamo nelle Alpi Orobie, in Val Seriana.

Dal lago Superiore del Bardellino, raccoglie diversi rigagnoli e torrentelli, nasce il vero e proprio fiume. Forma il lago Berdellino Inferiore e in territorio di Valbondione si getta con un triplice salto per 315 metri in una spettacolare cascata, la più alta d’Italia. Dal 1969 questo spettacolo si ripete per cinque volte durante la stagione estiva grazie ad un accordo con Enel che rilascia per poco tempo tutta l’acqua originaria del fiume.

Il Serio attraversa le province di Bergamo e Cremona e sfocia nell’Adda a Bocca Serio nei pressi di Montodine. Il corso del fiume Serio dalla sorgente allo sbarramento in comune di Albino e i suoi affluenti sono acque di tipo “B” ,affluenti di piccole e medie dimensioni, interessanti per la pesca sono il Nossana, in cui vige però il divieto di pesca assoluto per ripopolamento, il Riso con le sue piccole trote e il Vertova anch’esso popolato da piccole ma bellissime fario.

Il tratto che normalmente ci vede presenti va da sotto Valbondione a Albino più o meno.

In tutto questo tratto il Serio scorre quasi piatto con lame lunghe con pochissima acqua, 20-30 cm, quindi bisogna pescare nei sotto riva, nelle poche buche che si forma-

no dietro i sassi o contro le massicciate che costeggiano il fiume dando riparo a qualche pesce di taglia. A Sant’ Alberto c’è uno sbarramento che forma delle interessanti buche, appena sopra il ponte “ballerino” di Sant’ Alberto il serio riceve le acque di un canale e in quelle correnti, per anni si sono prese trote e temoli molto belli oltre che come livrea anche come dimensioni. Le ultime uscite ci hanno visto capottare alla grande. Pochi kilometri a valle di Sant’ Alberto a Ponte Nossa è stato istituito un NK molto interessante, sempre pieno di pescatori, inizia alla foce del torrente Riso e termina 2.4 km a monte allo sbarramento della ditta Ster. Non serve nessun permesso, nessun segna pesci, si arriva ci si cambia e si pesca, obbligo amo rigorosamente senza ardiglione e guadino. Appena a monte di Ponte Nossa, in comune di Casnigo ci sono 1200 mt di fiume NK MOSCA, praticamente si pesca in una sola profonda lama insidiando temoli e trote. Il tratto sembra completamente deserto ma nella giornata giusta, al momento giusto, cioè quando c’è schiusa, dal nulla si materializzano pesci di ogni taglia dalla piccola trotella a ben più che discreto temolo. Scendendo ancora più a valle nei comuni di Albino e Cene c’è un altro NK di 900 mt tra località Zio Bruno (?) a valle sino allo scolmatore del solito consorzio, questo tratto è caratterizzato dalle lunghe lame e dalla presenza di cavedani e vaironi. La pesca sul Serio è sempre un terno al lotto, c’è la giornata che vai, metti una mosca qualsiasi e prendi, prendi, ci sono dei giorni che vedi il pesce bollare e cambi,

cambi e cambi mosca ma niente, viene a guardarla ma poi decide che preferisce quelle vere ma quali non si sa. E’ capitato di essere sulla buca sotto lo sbarramento a metà riserva e vedere decine di belle trote viaggiare col muso a pelo d’acqua, aprire e chiudere la bocca e nutrirsi ma qualsiasi cosa gli si mettesse davanti, secca, sommersa, emergente, piccola, grossa, piccolissima di qualsiasi colore la scartavano e ritornavano a nutrirsi di non si sa che cosa. La pesca sul Serio è comunque divertente e non dovendo fare permessi ci si va quando si vuole.

Se non sbaglio, in Val Seriana non ci sono specialità culinarie particolari, ci sono i classici piatti di montagna, polenta selvaggina, funghi e salumi. Una visita merita il centro di Clusone con le sue stradine e case istoriate da vecchi dipinti.

Albino Canepari