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Agricoltura • Agroalimentare • Turismo RURALE
N° 13 • 15 Luglio 2014
“CAMPO LIBERO”
IL GIOCO agricoltura Pan, scatola vuota ai danni degli agricoltori
AGROALIMENTARE Angurie, fra crisi di mercato e invasione greca Fragole, durante Wimbledon vendute come bene di prima necessità
PESCA Marchio “Prodotti di qualità di Puglia” per filiera ittica
SI FA DURO
Le misure approvate dal Governo fanno discutere
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MondoFrutta
15 lugliO 2014 - n. 13 - Anno 9
Quindicinale di Agricoltura Agroalimentare Turismo RURALE
Iscritto all’Albo Cooperative a Mutualità Prevalente N.A182952 Editrice G.Ed.A. Giovani Editori Associati Soc. Coop. Via Alcide De Gasperi 11/13 - 70015 - Noci (BA) Direttore responsabile Vito Castellaneta Grafica e impaginazione
Hanno collaborato Donato Fanelli, Antonio Resta, Rocco Resta, Nicola Trisolini, Giuseppe Perrotta, Paola Dileo, Annalinda Laruccia, Nica Ruospo, Maria Fortino, Gianni Colaianni, Rino Pavone Annamaria Fanelli Pubblicità Click On Studio Via Q. Sella, 40 - 70122 - Bari Tel. 080 9755146 www.clickonstudio.it Stampa Grafica 080 - Modugno (BA)
Tendenze e previsioni 2014-2019, il boom dei succhi in Turchia e delle fragole a Wimbledon
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agenzia Research and Markets ha annunciato la pubblicazione del report “Mercato della difesa delle colture ortofrutticole - Crescita, tendenze e previsioni (2014-2019)” Nel periodo analizzato, l’impiego di agrofarmaci sulle colture ortofrutticole dovrebbe registrare un tasso di crescita del 5,5% in termini di volume e del 6,2% in termini di valore. Secondo quanto previsto, l’Asia Pacifica e l’America Latina saranno i mercati a crescita più rapida per quanto riguarda i trattamenti sulle colture ortofrutticole, mentre Nord America e Europa resteranno indietro. Nonostante la tendenza generale verso il vegetarianismo sia sempre più evidente, il mondo occidentale deve ancora adottare a pieno titolo gli stili alimentari vegetariani. In Asia Pacifica, l’India è il Paese dove si trova il numero di vegetariani più alto a livello globale, fattore determinante per la costante richiesta di ortofrutta. Il nuovo report relativo a crescita, tendenze e previsioni per il mercato globale della difesa delle colture ortofrutticole offre delle conoscenze chiave nei confronti di una serie di fattori che guidano le vendite di fitofarmaci in questo settore. Il rapporto segnala anche alcuni vincoli doganali responsabili del rallentamento della crescita. SUCCHI DI FRUTTA - La Turchia è pronta ad affermarsi quale leader indiscusso nel settore succhi di frutti in Europa, visto che dispone di ottime potenzialità di crescita. Negli ultimi anni questa nazione sta conducendo una corsa inarrestabile per quanto riguarda la produzione di succhi di frutta e l’obiettivo è quello di porsi, per i prossimi 5 anni, come punto di riferimento per volumi di nettari e di
bevande a base di succo. La freschezza e il gusto eccellente dei succhi di frutta, assieme agli elevati investimenti nel comparto e al grande apprezzamento da parte dei consumatori per le qualità benefiche del prodotto, costituiscono il mix vincente che potrebbe far raggiungere risultati davvero sorprendenti al mercato turco. Una delle carte vincenti della Turchia è senza ombra di dubbio l’età media della sua popolazione. A differenza degli altri paesi dell’Europa dell’Est, infatti, la metà dei cittadini turchi è al di sotto dei 30 anni. FRAGOLE - Come ogni anno, in occasione del prestigioso torneo di tennis di Wimbledon, disputatosi quest’anno dal 23 giugno al 6 luglio 2014, il pubblico british è stato contagiato da una vera e propria “fragolamania”. Emblema della manifestazione sportiva londinese del 2014 è stata la “fragola ananassa”, una versione a polpa bianca e con un retrogusto di ananas, considerata un prodotto al top tra i piccoli frutti. Complice l’enorme portata mediatica del torneo, si è registrato un consumo di fragole a livelli da capogiro, così elevati da poter paragonare la fragola, in termini di domanda, a prodotti di prima necessità come il pane e il latte. Una tendenza davvero straordinaria che ha fatto salire alle stelle le vendite nei più importanti supermercati inglesi. “La scorsa settimana – ha confermato il responsabile delle vendite del gruppo Waitrose – le fragole sono state il prodotto più venduto.” Un risultato altrettanto sorprendente è stato raggiunto da Marks & Spencer che in soli 7 giorni ha venduto 20 milioni di fragole, un volume tale da riuscire a coprire una superficie pari a 3.200 campi centrali di Wimbledon!
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Sommario AGRICOLTURA
12 Misure “Campolibero”:
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le reazioni del mondo politico e agricolo “Una scatola vuota“ Piano d’azione per l’utilizzo dei fitofarmaci
agroalimentare
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Anche per la filiera ittica, il marchio pesce trattato con il Cafodos i NAS sequestrano in Puglia
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14 Lettera del Movimento 5 stelle
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le vecchie varietà di mandorlo Angurie nel 2014 crisi di mercato Prezzi ai minimi termini Road Tour dell’innovazione tra creatività e gestione di impresa
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5 succhi e fragole a Wimbledon Tendenze e previsioni 2014-2019
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e all’assessore Fabrizio Nardoni UE: Giovanni La Via eletto Presidente della Commissione Ambiente
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mondo frutta
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10 “Prodotti di qualità di Puglia”
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politiche agricole
turismo rurale
23 Bianca Guaccero la madrina
a Crispiano Apulia Film Festival
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Caccia al tesoro… le vecchie varietà di mandorlo pugliesi
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a coltivazione del mandorlo nel passato ha avuto un ruolo fondamentale nell’economia agricola dell’Italia meridionale ed in particolare della Puglia, culla di origine di molte varietà. Le sfavorevoli condizioni di mercato, una tecnica colturale non adeguata, mandorleti non specializzati, hanno contribuito al decadimento della mandorlicoltura italiana, tanto più di quella pugliese, con grave rischio di erosione genetica del patrimonio varietale selezionatosi nel tempo. La diminuzione di biodiversità comporta inevitabilmente ad un minor numero di geni disponibili, e quindi ad una minore variabilità, che genera spesso una maggiore vulnerabilità alle avversità nonché ai cambiamenti climatici in atto. Lo scopo fondamentale del mantenimento delle biodiversità, oggi, deve essere quello di conservare sufficiente variabilità, al fine di assicurarsi che il suo potenziale genetico possa essere utilizzato per il futuro. Pertanto, essendo la tutela della biodiversità non una necessità “nostalgica” bensì una necessità reale, è tutt’ora in corso il progetto integrato ‘Recupero del Germoplasma Frutticolo Pugliese’ finanziato dal Programma di Sviluppo Rurale Puglia 2007-2013 (Misura 214 – Azione 4 sub-azione a – ‘Progetti Integrati per la Biodiversità’). Il progetto Re.Ge.Fru.P. mira (i) al coinvolgimento di aziende custodi dell’agrobiodiversità, al fine di favorire forme di agri-
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coltura sostenibile orientate ad evitare l’abbandono e la marginalizzazione di aree agricole, (ii) a mantenere il presidio del territorio, (iii) a rivitalizzare le aree rurali ed (iv) a caratterizzarle con specifici prodotti tipici. ‘Agatuccia’, ‘Cacciola’, ‘Frascuta’, ‘Montuori’, ‘Tonda Acquaviva’ sono solo alcune delle antiche varietà di mandorlo pugliesi soggette ad erosione genetica e quindi da ricercare per evitare la completa estin-
zione. Per implementare questa ricerca è fondamentale sensibilizzare non solo l’agricoltore ma il singolo cittadino pugliese e renderlo soggetto attivo in questa ‘caccia al tesoro’. Chiunque, infatti, può custodire le conoscenze sugli aspetti storici, ambientali, agronomici e culturali, sugli utilizzi non alimentari, sulle preparazioni alimentari, sulle economie locali legate alle varietà di mandorlo di un tempo; conoscenze, in genere, tramandate solitamente di generazione in generazione. Per info e/o segnalazioni delle antiche varietà di mandorlo pugliesi di cui si è a conoscenza contattare liliana.gaeta@entecra.it o pasquale.losciale@entecra.it Contatti: Pasquale Losciale CRA-SCA Consiglio per la Ricerca e Sperimentazione in Agricoltura - Unità di Ricerca per i Sistemi Colturali degli ambienti caldo-aridi Via Celso Ulpiani, 5 70125 Bari Tel.: (+39) 080 5475036 Fax: (+39) 080 5475023 Skype: pasqualel Email: pasquale.losciale@entecra.it www.foglie.tv
Prezzi ai minimi termini e invasione di prodotto dalla Grecia
Angurie: anche nel 2014 crisi di mercato
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na campagna ottima per qualità e quantità, drammaticamente compromessa da una gravissima crisi di mercato. Parliamo delle angurie pugliesi, di quelle prodotte nelle province di Taranto e Lecce. “Sono pesanti le ripercussioni – denuncia il Presidente della Coldiretti Puglia, Gianni Cantele – del maltempo che ha colpito le regioni del nord e i Paesi acquirenti storici, come la Germania, e sta causando una pericolosa stasi del mercato del angurie. A Lecce e Taranto le esportazioni risultano drasticamente ridimensionate a causa del blocco della compravendita dei prodotti ortofrutticoli. A ciò vanno ad aggiungersi la stagione estiva che stenta a partire e l’invasione che la Puglia sta subendo di angurie provenienti dalla Grecia e vendute, spacciandola per italiane, al prezzo di a 8/10 centesimi di euro”.
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“Abbiamo voluto accendere i riflettori su una vicenda – continua Angelo Corsetti, Direttore di Coldiretti Puglia – che corre il rischio di passare inosservata per evitare che la mancata vendita, in nessun caso riconducibile ad un’eccedenza di produzione, vada a scaricarsi sui più deboli. L’Italia si colloca all’undicesimo posto a livello mondiale per la produzione di angurie, destinando alla coltivazione del cocomero circa 20.000 ha. L’86 per cento della produzione è concentrata in Puglia (19 per cento), Emilia-Romagna (19 per cento), Lazio (18 per cento), Sicilia (13 per cento), Lombardia (12 per cento) e Veneto (5 per cento)”. “L’andamento climatico al Nord non è stato favorevole – racconta l’imprenditore agricolo Raimondo Portorico di Nardò (Lecce) – e come ormai ogni anno il mercato è completamente congelato. Il nostro prodotto è di ot-
tima qualità, ma purtroppo subisce la concorrenza di angurie che formalmente partono dalla Grecia, ma in realtà non se ne conosce l’origine certa”. Stessa situazione in provincia di Taranto, dove l’imprenditore agricolo e rappresentante di Coldiretti Taranto, Alfonso Cavallo, rivela che “se la stagnazione del mercato perdurerà i coltivatori saranno costretti a lasciare le angurie sulla pianta e si troveranno ‘costretti’ – continua ironicamente - a rifiutare le ridicole remunerazioni proposte dai commercianti”. A causa dei maggiori prezzi realizzabili dalle produzioni precoci, la coltura tende sempre più a meridionalizzarsi; infatti, al nord è localizzato solo il 40 per cento della superficie nazionale. I primi raccolti al sud avvengono già dai primi di giugno ponendosi in diretta concorrenza con le produzioni precoci greche e spagnole.
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Anche per la filiera ittica il marchio “Prodotti di qualità di Puglia”
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a Regione Puglia continua nell’azione di valorizzazione delle sue eccellenze agroalimentari. Il paniere delle bontà da sottoporre a tutela con il marchio “Prodotti di qualità di Puglia” si arricchisce, naturalmente, delle specialità ittiche. “Stiamo provando a ridare slancio ed entusiasmo ad una delle risorse più significative della Puglia”. Così l’Ass. alle Risorse Agroalimentari Fabrizio Nardoni ad un incontro sul tema, alla presenza di funzionari regionali, di tecnici dello IAMB (Istituto Agro-
nomico Mediterraneo Bari) dei rappresentanti delle associazioni professionali della pesca e di esperti del settore ittico. “Il mare – ha aggiunto Nardoni – oltre ad esercitare un grande fascino sul piano paesaggistico ed ambientale, costituisce un intereresse economico di indubbio rilievo che intendiamo continuare a promuovere e valorizzare”. Tecnici e ricercatori sono al lavoro per validare i disciplinari che potrebbero essere quattro: “Prodotti della pesca lagunari”, “Prodotti della pesca freschi”, “Prodotti molluschi” e “Prodotti di allevamento
di Paola Dileo in mare”. Come per le altre tipicità anche in questo caso il marchio garantirà elevati standard qualitativi e di controllo, l’indicazione d’origine si spera possa favorire le procedure di tracciabilità tutelando il consumatore e contribuendo ad accrescere i proventi delle imprese di pesca. Le associazioni di categoria coinvolte hanno in modo unanime accolto con positività il provvedimento fiduciosi che un marchio di qualità possa accrescere la visibilità sui mercati del pescato pugliese contrastando gli effetti perversi della globalizzazione.
Intanto i NAS sequestrano in Puglia tonnellate di pesce trattato con il Cafodos Un additivo chimico miracoloso che conferisce freschezza al prodotto
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conferma dell’utilità sociale ed economica dell’iter di certificazione intrapreso dalla Regione Puglia è sufficiente citare alcuni recenti sequestri dei NAS (Nuclei Antisofisticazione e Sanità) di diverse tonnellate di pesce. Come nelle Marche, in Emilia Romagna e Veneto, anche in Puglia i carabinieri hanno posto i sigilli a diversi lotti di pesce spada e tonno perché trattati con il Cafodos. Un additivo non commerciabile in Italia, importato dalla Spagna che spesso viene utilizzato puro o misto ad acqua ossigenata . La sostanza pur non presentando rischi diretti di tossicità per la salute umana comporta rischi indiretti legati all’apparente freschezza e lucentezza delle carni. Infatti il prodotto incriminato riesce a mascherare il reale stato di salubrità del pesce . Ad essere miracolate sono in particolare alcune specie come il tonno, il pesce spada, lo sgombro,
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la palamita, la sardina e l’acciuga. É quindi indispensabile prestare la massima attenzione all’acquisto di questi pesci specialmente se conservati in miscele di acqua e ghiaccio, perché potrebbero contenere il prodigioso esaltatore del colore. I rischi più frequenti per la salute sono di natura allergica , quindi reazioni anafilattiche, arrossamenti cutanei, cefalea, palpitazioni, nausea e diarrea. Per i soggetti allergici e cardiopatici i sintomi possono anche essere più acuti. Come evitare di cadere nella trappola di un pesce truccato? Anzitutto non lasciarsi convincere dalla brillantezza perché il Cafodos ha il potere di intensificarla, ma non può incidere sulla compattezza delle carni. È necessario soffermarsi sugli occhi per vedere se sono infossati, è buona prassi annusarlo perché l’additivo non può mascherare il caratteristico odore del pesce non fresco e quindi dell’alterazione dei tessuti. Infine controllare le branchie: se
sono opache e brune indicano che il pesce è vecchio. Ben vengano quelle misure tese ad una maggiore informazione e trasparenza, a tutela del consumatore e di tutte quelle aziende che certificano i propri processi produttivi aderendo ai disciplinari di qualità.
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Misure “Campolibero”: le reazioni del mondo politico ed agricolo
SEN. STEFàNO: “L’AGRICOLTURA MERITA DI PIù”
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e misure del pacchetto Campolibero sono “insufficienti per un effettivo e concreto rilancio del comparto agricolo anche se alcune di esse sono apprezzabili”, afferma il Senatore di Sel Dario Stefano. “qualcosa c’e’ e penso in particolare alle misure per i giovani (detrazioni per l’affitto dei terreni, incentivi all’assunzione dei giovani, le deduzioni irap sul lavoro e gli sgravi fiscali per le imprese che investono in innovazione) ma non credo che si possa parlare ancora di novità e cambiamento, di una svolta, di un’agricoltura che torna protagonista, come ha detto il Ministro Martina”, sostiene il Senatore, secondo il quale “si persevera sulla strada degli inter-
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to che la copertura degli interventi fosse assicurata in larga misura da un aumento della tassazione sui terreni agricoli”, aggiunge Stefano. “Credo che non sia giusto e corretto presentare il conto dei benefici che si concedono a chi dovrà percepirli”, in quanto “non si può dare con una mano e con l’altra togliere”, conclude Stefano.
COLDIRETTI, SU OGM ORA NON CI SONO PIU’ SCUSE
venti particolari, spot, che non sono inseriti come dovrebbero in un disegno organico di sviluppo”. “Dopo una gestazione così lunga sinceramente mi sarei aspettato qualcosa di più e soprattutto non avrei mai immagina-
”Il decreto legge del 24 giugno 2014, n. 91 ha finalmente previsto le sanzioni a carico dei trasgressori” e “da ora in poi chi intende seminare ogm in violazione delle norme che ne vietano la coltivazione, deve sapere che potrà andare incontro alla reclusione da sei mesi a tre anni e potrà essere sanzio-
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che si aggiunge a quelli conseguiti di recente nelle aule giudiziarie davanti al Tar del Lazio e al Consiglio di Stato”.
AGRINSIEME, LUCI ED OMBRE NELPROVVEDIMENTO
nato con una multa che può arrivare anche a trentamila euro”, fa sapere la Coldiretti in un comunicato. “Alle regioni - prosegue la Coldiretti, sulla base dei contenuti del dl pubblicato dalla gazzetta ufficiale - spetterà di definire, nell’ambito del proprio territorio, e sulla base dei rilievi effettuati dagli organi di polizia giudiziaria, modalità e tempi delle misure che il trasgressore dovrà adottare, a proprie spese, per rimuovere le coltivazioni vietate”. “La disposizione contenuta nel decreto legge chiude finalmente il cerchio intorno ad una vicenda allarmante che tante preoccupazioni ha sollevato negli ultimi tempi tra i numerosi agricoltori contrari agli ogm: si tratta di un risultato importante,
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“la rivalutazione degli estimi catastali dei terreni”, il cui “incremento lineare impatta sul soggetto passivo in modo indiscriminato senza valutarne la relativa capacità contributiva”.
Agrinsieme, coordinamento che riunisce Cia, Confagricoltura e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, sottolinea in un comunicato che “finalmente Campolibero e’ una realtà, che darà una spinta alla modernizzazione dell’agricoltura italiana”, nella quale “si punta su Made in Italy, innovazione di prodotto e di processo, e-commerce e reti d’impresa, riconoscendo un credito d’imposta alle aziende che producono prodotti agroalimentari, anche se costituite in forma cooperativa o riunite in consorzi”. “Interessanti le misure dirette a stabilizzare il rapporto tra lavoratori ed imprese, incentivare l’assunzione di giovani, ridurre il costo del lavoro e favorire l’imprenditoria giovanile”, sottolinea il coordinamento, mostrando “perplessità” per
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Agricole
Lettera del Movimento 5 stelle all’assessore Nardoni
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gregio dottor Fabrizio Nardoni, Assessore alle Risorse Agroalimentari Regione Puglia, è di qualche settimana fa l’allarme, lanciato dal Presidente del Parco nazionale dell’Alta Murgia Cesare Veronico e da Legambiente, sulla possibile scomparsa delle coltivazioni di simeto, appulo, arcangelo e duilio, ovvero le quattro varietà autoctone di grano duro che hanno permesso al pane di Altamura, unico in Italia, di ottenere il marchio Dop. Una cultura agroalimentare da difendere e sostenere e che, da pugliesi, non possiamo certo permetterci di perdere. Ancor di più se pensiamo che a rischio estinzione sarebbero anche il cece nero di Cassano delle Murge, la lenticchia gigante di Altamura, il cece rosso di Gravina di Puglia, la cicerchia dell’Alta Murgia; colture tradizionali che rendono speciale la nostra terra, meta turistica non solo per le sue bellezze artistiche, naturali e paesaggistiche ma anche per la sua storia a tavola. In Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati ci siamo battuti per l’approvazione di una risoluzione sul cosiddetto “pacchetto sementi” in discussione presso le competenti Istituzioni europee. Tra i risultati ottenuti segnaliamo: la possibilità del libero scambio delle sementi tra gli agricoltori e la loro non brevettabilità a tutela della biodiversità; la promozione, in ambito europeo, di una normativa sementiera che rivolga una particolare attenzione alle sementi tradizionali e che individui le opportune azioni di sostegno per gli agricoltori custodi, anche in considerazione del ruolo da essi svolto nella conservazione e produzione della biodiversità agricola; l’operatività delle disposizioni applicative per la commercializzazione delle sementi delle “varietà da conservazione”, al fine di salvaguardare e promuovere la biodiversità vegetale. Egregio assessore, il Governo deve fare la sua parte, ma anche la Puglia, l’amministrazione regionale e la collettività pugliese di cui siamo orgogliosi di far parte, possono e devono
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Giuseppe L’Abbate Deputato M5S Commissione Agricoltura – Camera dei Deputati Daniela Donno Senatrice M5S Commissione Agricoltura – Senato della Repubblica
compiere quelle scelte necessarie affinché il patrimonio gastronomico non sparisca dal territorio. Occorre una indispensabile opera di recupero e conservazione al fine di mantenere la diversità dei sapori che è alla base del “made in Italy” alimentare e ridare spazio alle varietà autoctone, come sottolineato e richiesto da Legambiente e dal Parco dell’Alta Murgia. È per questo che, a nome del Movimento 5 Stelle, Le chiediamo di mettere in campo tutte le risorse necessarie a sostenere progetti che vadano in questa direzione, a cominciare dalle misure del Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020. Ci aspettiamo che esso contenga le misure idonee a promuovere ed incentivare la conservazione delle sementi autoctone e antiche necessarie alla produzione di quello che può essere considerato il vero simbolo della Puglia sulle tavole del mondo: il Pane di Altamura a marchio DOP. La invitiamo ad accogliere questa richiesta perché solo attraverso la concertazione e la condivisione, unendo
gli sforzi e comprendendo assieme le opzioni migliori, possiamo davvero individuare le soluzioni più utili a valorizzare e conservare il patrimonio che offre il territorio pugliese. Sono note purtroppo le criticità che, soprattutto nelle regioni meridionali del nostro Paese, caratterizzano la gestione dei fondi europei, ed è indispensabile quindi, ancorché la nostra Regione vanti un indubbio primato per quanto riguarda la qualità e quantità della spesa, che essa faccia ogni possibile sforzo per programmare interventi efficaci e rispondenti ai fabbisogni degli operatori dell’agroalimentare locale. Per quanto detto ci permettiamo di comunicarLe la nostra disponibilità a partecipare ai prossimi tavoli per la predisposizione del Programma di Sviluppo Rurale. Certi dell’impegno che Lei accorderà alle problematiche della conservazione e tutela del nostro patrimonio agroalimentare, La salutiamo e Le auguriamo buon lavoro. L’intera Puglia Le sarà grata.
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Agricole Siciliano, 51 anni
UE: Giovanni La Via eletto Presidente della Commissione Ambiente
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iovanni La Via, parlamentare europeo del Nuovo Centrodestra, è stato eletto per acclamazione Presidente della commissione per l’Ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare del Parlamento europeo. “Sarà per me un onore – ha dichiarato La Via- guidare la più grande commissione legislativa dell’Eurocamera. Il raggio di azione della Commissione ENVI è ampio e i testi da essa approvati influenzano direttamente la vita dei cittadini europei. Ringrazio il PPE e tutti i colleghi che mi hanno testimoniato la loro fiducia con il voto ”. La commissione Ambiente, composta da ben 69 deputati, si occupa delle politiche della tutela ambientale, dei cambiamenti climatici e della sicurezza dei prodotti alimentari. Non solo: il perimetro d’azione si allarga a tematiche importanti quali quelle della sanità pubblica, inerenti, ad esempio, alla regolamentazione sui
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prodotti farmaceutici e cosmetici. In materia di competenze, La Via ricorda come “l’impegno iniziato cinque anni fa in commissione Agricoltura ha riguardato da vicino l’importante tema della sicurezza alimentare e della tutela dei consumatori. Saranno, infatti, di competenza della commissione molti dossier in materia di etichettatura e sicurezza dei prodotti alimentari, in tema di legislazione veterinaria, concernente la protezione contro i rischi per la salute umana e, infine, attinenti ai controlli sanitari dei prodotti alimentari e dei sistemi di produzione”. “In tal senso –prosegue il neo-Presidente della commissione ENVI- avremo modo di continuare a lavorare facendo nostre le esigenze dei cittadini-consumatori”. L’incarico arriva al secondo mandato al Parlamento Europeo, guadagnato da La Via, a seguito delle elezioni europee dello scorso 25 maggio, nel collegio dell’Italia insulare tra le fila del Nuovo Centrodestra. “Sono
già al lavoro sui dossier più importanti, che ci attendono a partire dalle prossime settimane. Auspico –conclude- la massima collaborazione tra i deputati di tutti i gruppi politici e un clima di cooperazione con la Commissione ed il Consiglio. Sono convinto che insieme riusciremo a non disattendere le aspettative dei nostri cittadini”. Uncai si congratula con La Via Dopo la notizia della recentissima nomina a Presidente della Commissione per l’Ambiente, la Sanità Pubblica e la Sicurezza Alimentare del Parlamento europeo, il Presidente di UNCAI Aproniano Tassinari, con il Consiglio di Amministrazione e il Direttore Francesco Torrisi “inviano i migliori auguri al Presidente La Via per un mandato proficuo e caratterizzato dalla collaborazione di tutte le parti politiche al fine di tutelare e salvaguardare uno dei settori più cruciali per il benessere dei cittadini. Si tratta di un importante riconoscimento per l’Italia intera ed in particolar modo per il lavoro che l’On. La Via ha svolto con dedizione e grande competenza in questi anni in Commissione Agricoltura e sul Budget dell’UE, sempre attento alle esigenze del settore primario e degli Agromeccanici italiani ed europei” .
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Piano d’azione nazionale per l’utilizzo dei fitofarmaci
“Una scatola vuota ai danni dei coltivatori italiani”
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l Piano di azione nazionale che regola l’uso dei fitofarmaci in agricoltura non smette di far emergere criticità. E se i deputati 5 Stelle della Commissione Agricoltura avevano già interrogato il Ministro Martina, senza ottenere ancora risposta, sulle irrorazioni aeree in deroga alla normativa e sui tecnici costretti a seguire corsi e superare esami ogni 5 anni per poter fornire consulenza sui trattamenti fitosanitari (nonostante l’aver conseguito una laurea in agraria), ad affiorare ora sono nuovi dubbi. Sotto la lente dei 5 stelle è il raggiungimento degli obiettivi principali di tutto il Piano d’azione. La direttiva europea (2009/128/ CE), dalla quale seguono a cascata sia il D.lgs. di recepimento 150/2012 sia il Pan, all’art. 4 decretava che ogni Stato membro avrebbe dovuto adottare il Pan per definire i propri obiettivi quantitativi, le misure e i tempi per la riduzione dei rischi e degli impatti dell’utilizzo dei pesticidi sulla salute umana e sull’ambiente. “Obiettivi, misure e tempi certi che, però, nel nostro Pan mancano”, dichiarano i deputati M5S Chiara Gagnarli, Giuseppe L’Abbate, Filippo Gallinella, Loredana Lupo, Paolo Parentela, Silvia Benedetti e Massimiliano Bernini. A balzare all’occhio sono,
invece, le dichiarazioni del funzionario del Mipaaf, il dottor Cacopardi, il quale, nella sua relazione durante il convegno dell’Accademia dei Georgofili di Firenze, ha posto l’accento sui 18 decreti attuativi che dovranno seguire il Pan. “C’è da chiedersi – commentano i deputati 5 Stelle – cosa disciplini allora il Piano d’azione se necessita di ben 18 decreti attuativi per entrare davvero in funzione. Altri Stati membri come Spagna, Belgio e Danimarca hanno recepito molto più velocemente le direttive. E, ancora una volta, l’Italia si dimostra non virtuosa”. Ma per i parlamentari pentastellati l’altro aspetto critico riguarda l’assenza nel Piano d’azione di un sistema sanzionatorio che renda di fatto efficace tutto l’impianto. Come, ad esempio, sulla difesa integrata dove gli obblighi a carico delle aziende agricole sono ridotti al minimo: in caso di controllo è sufficiente poter mostrare di avere accesso alle previsioni meteo, ai bollettini territoriali di difesa integrata, ai materiali informativi sulla difesa integrata. E non vi è alcuna sanzione nel caso ciò non sia dimostrato dagli agricoltori. Ma non è finita. Sull’attuazione delle misure di tutela dell’ambiente acquatico e delle fonti di approvvigionamento di acqua potabile poi, l’Italia aveva già
ricevuto i richiami dalla Commissione europea, nella riunione bilaterale del settembre 2013, per non aver precisato le misure da attuare in campo agricolo. “Ebbene – commentano i 5 Stelle – anche su questo aspetto, con il Pan si è preferito glissare e rimandare al solito decreto attuativo. Nonostante già nel TUA (Testo Unico Ambiente) si fosse stabilito che le Regioni avrebbero dovuto individuare, sempre ai fini della tutela delle acque, le cosiddette aree vulnerabili da prodotti fitosanitari. Ad oggi non risulta siano state individuate, tranne nel Veneto ed in Piemonte. Quindi, a mancare non sono solo le misure di salvaguardia ma anche le zone da tutelare. In conclusione – continuano i deputati M5S – il Pan sembra gravemente carente in diverse parti nonché troppo rinunciatario nella definizione degli obiettivi, dei tempi certi e, fattore ancor più grave, nella definizione di un apparato sanzionatorio che lo renda operativo. Un piano che rischia anche l’impugnazione della stessa Commissione europea, viste le lacune”. L’auspicio dei 5 Stelle è che il Governo decida di rivisitare il testo perché, in alternativa, contribuirebbe solamente ad aumentare la pressione burocratica ai danni degli agricoltori e senza restituire, in cambio, gli obiettivi principali della Direttiva europea.
Eima 2014 LA FIERA Della meccanizzazione agricola
ITINERAMURGIA 2014 11° Week-end con BioNight Kids
Syngenta Grape Field Tour L’Italia produttore mondiale di vino
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urismo Rurale
La rassegna di cortometraggi a Crispiano (TA), dal 22 al 24 luglio
Bianca Guaccero la madrina di Apulia Film Festival
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arà Bianca Guaccero, la bella e brava attrice pugliese la prima madrina di Apulia Film Festival, il Festival Internazionale di Cortometraggi, che si terrà a San Simone, splendido Borgo nel territorio di Crispiano (TA) dal 22 al 24 luglio 2014. Con lei tanti ospiti del mondo cinematografico internazionale: Alessandro Haber, Carlo Delle Piane, Marco D’Amore, Paolo Sassanelli, Giorgia Wurth. Più di settecento cortometraggi ricevuti e provenienti da tutto il mondo e dieci ammessi in gara per aggiudicarsi il Premio al Miglior Corto con una giuria d’eccezione presieduta dal giornalista e critico Maurizio Di Rienzo. I giurati scelti dalla direzione del festival, presieduta dal regista e sceneggiatore Giuseppe Marco Albano, provengono da esperienze diverse nel mondo del cinema: l’attrice Anna Ferruzzo, l’attore e doppiatore Massimo Wertmuller, l’ addetta al montaggio Paola Freddi, il critico Claudio Bartolini e il regista Vito Palmieri. Poi grandi ospiti, momenti di riflessione e film di grande qualità faranno da cornice al concorso internazionale per cortometraggi. Ma Apulia Film Festival sarà anche arte, enogastronomia e musica. Tante le attività in programma che animeranno il Borgo San Simone. Dalla mostra fotografica ‘’Facce da film’’ a cura dell’Associazione Adhara, agli aperitivi in piazza Martellotta chiacchierando con gli ospiti, dalla musica dei Pizzicati inta ll’u core alla voce di Vittoria De Santis e dei gruppi rock e folk per finire con Enrico Capuano con la Tammurriata Rock. E poi ancora arte con l’esposizione delle locandinecinematografiche a cura della Mediateca di Bari. Ci sarà spazio anche alla Strada dell’eccellenza di Puglia, una via interamente dedicata ai prodotti del territorio: vino, olio, ceramica e una piazza della creatività dedicata al design e alla fantasia locale. San Simone, Borgo della città di Crispiano (TA), recen-
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temente riqualificato, diventerà una vera e propria cittadella del cinema, dove le sale del “cinema all’aperto” contribuiranno a creare un’atmosfera unica e familiare, che vuole essere uno dei caratteri distintivi del festival: la possibilità di essere vicini ad attori e registi, partecipare a laboratori, workshops e incontri per approfondire argomenti legati alla cinematografia con lo scopo di avvicinare a questo mondo anche i non addetti ai lavori. Apulia Film regalerà la possibilità di trascorrere un soggiorno culturale in un territorio unico come quello di Crispiano capace di offrire un allettante offerta turistica (eventi culturali, la via delle eccellenze del territorio
–artigianato, enogastronomia, prodotti tipici - concerti, ambiente e territorio). E si pone l’obiettivo di diventare una meta di attrazione per cine-turisti e visitatori provenienti sia dall’Italia, ma anche e soprattutto da Paesi stranieri. Apulia film festival è organizzato dall›Associazione Punto G Arte e promosso dal Comune di Crispiano e patrocinato dalla Regione Puglia, assessorato alle politiche agroalimentari ed Apulia Film Commission. Per informazioni è possibile telefonare al numero 328/2379499, oppure visitare il sito www.apuliafilmfestival.it o la pagina Facebook www.facebook. com/apuliafilmfestival
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In collaborazione con ISI Sementi
Efficacia delle strategie di difesa Basf
contro Oidio e Peronospora di Melone e Anguria
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ARDò - Agricoltori, tecnici e distributori della provincia di Lecce hanno potuto apprezzare i buoni risultati ottenuti in campo grazie all’utilizzo delle strategie di difesa per il controllo di oidio e peronospora delle cucurbitacee presentate da BASF Italia Div Agro. Il Campo Vetrina allestito presso l’azienda agricola Leopizzi in collaborazione con ISI Sementi in località Tursano a Nardò (LE) ha avuto proprio lo scopo di mostrare agli agricoltori le varietà e l’efficacia delle linee di Difesa BASF dedicate a Melone e Anguria. Fornire soluzioni innovative al servizio degli agricoltori è una delle prerogative di BASF. Protagonisti delle strategie di difesa sono gli antiperonosporici cerodinamici a base della nuova sostanza attiva Initium®: Enervin® Duo ed Enervin® Top; insieme a Cabrio® Duo, efficace contro peronospora ed alternaria e l’innovativo antioidico a base di Metrafenone®: Vivando®. “Molto interessante la Prova su Melone dove le attività di Cabrio Duo e Vivando si sono potute apprezzare anche per il loro apporto sulla fisiologia della pianta;” afferma Giampaolo Ronga, Technical Crop Manager Vegetables di BASF Italia Div Agro “Molto bene anche Enervin Duo e Collis® che, seppure applicati in un momento in cui Oidio e Peronospora cominciavano a manifestare i primi sintomi di infezione, sono stati in grado di bloccare lo sviluppo delle malattie.”
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Peronospora e Oidio sono tra le patologie più aggressive che colpiscono queste colture, alle quali spesso si associano Sclerotinia, Rizoctonia, Botrite, Didimella, Antracnosi, Alternaria, Cercosporiosi e Cladiosporiosi oltre ai marciumi di vario genere. Lepidotteri, Afidi, Aleurodidi, Tripidi, e Nematodi sono altrettanto aggressivi danneggiando pesantemente le coltivazioni delle Cucurbitacee; a essi si associa, tra gli acari fitofagi, il Ragnetto Rosso. BASF propone un portafoglio completo per la difesa delle Cucurbitacee da tutti i principali patogeni ed insetti che affliggono tali colture.
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Innovazioni di prodotto di processo e di servizio: tra creatività e gestione di impresa
Road Tour dell’innovazione nelle piccole e medie imprese
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i è tenuta presso la sede della Camera di Commercio di Bari la seconda tappa del Progetto Fooding, Road Tour dell’innovazione nelle piccole e media imprese. L’obiettivo rimario del Road Tour, progetto Interreg Grecia-Italia 2007-2013, è quello di rafforzare la competitività nelle Piccole e Medie Imprese del settore agro-alimentare, attraverso il trasferimento dell’innovazione per il recupero e la valorizzazione dei prodotti tipici e delle Diete Mediterranee sostenibili. La prima tappa si era svolta presso la sede della Provincia di Taranto, con un esito positivo e la partecipazione attiva di manager, imprenditori, giovani studenti, start up e l’intervento dell’Assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia, Fabrizio Nardoni. Il Progetto Fooding promuove un approccio integrato tra nutrizione, salute, innovazione e tipicità delle produzioni agro-alimentari delle regioni coinvolte, per salvaguardare le diversità agro-alimentari locali che si stanno perdendo a causa dell’imporsi di diete eccessivamente semplificate e di nuovi stili di vita. Il progetto è promosso da: Regione Puglia, CIHEAM (Mediterranean Agronomic Institute Of Bari), Provincia di Foggia, Provincia di Taranto, Camera di Commercio di Bari, Region of Ionian Island, Region of Epirus, Region of Western Greece, Technological Educational of Ionian Islands, Camera di Commercio di Achaia. «Il progetto Fooding si inserisce nelle nostre attività strategiche di accompagnamento alla creazione d›impresa e all›innovazione. - ha dichiarato Alessandro Ambrosi, Presidente della Camera di Commercio di Bari - Fa parte di una linea integrata di iniziative che copre diversi settori di mercato e opera per trasferire il cambiamento dagli start up alle imprese tradizionali.” Il Road Tour vuole cogliere l’occasione per fare un approfondimento sugli aspetti specifici e differenti dell’innovazione nel settore N°13 - 15 luglio 2014
agro-alimentare e presentare il bando destinato ai giovani innovatori. Il bando ha la finalità di favorire la creazione di imprese giovanili nel settore agro-alimentare ed è rivolto a giovani innovatori, residenti nei territori eleggibili da Programma (Puglia e Grecia), al termine verranno scelte 30 idee e progetti d’impresa innovativi, tecnologici e in linea con i criteri previsti, per migliorare la quantità/ qualità (con riferimento particolare agli aspetti salutistici), distribuzione/ commercializzazione e presentazione/somministrazione dei prodotti agro-alimentari. Ai 30 vincitori sarà offerta una fase di accompagnamento allo sviluppo delle idee e progetti di impresa, n.10 borse di studio per la
formazione all’estero del valore complessivo di 25.000 euro e a 5 progetti d’impresa sarà assicurato un contributo economico alle attività di accelerazione di 50.000 euro complessivi attraverso una opportuna due diligence. I progetti devono essere inviati dal 15 giugno al 30 ottobre 2014 utilizzando il format disponibile sulla piattaforma: www.foodingproject.org Le prossime tappe del Road Tour: • Brindisi - 12/09/2014 Sistemi innovativi di distribuzione • Lecce - 19/09/2014 L’innovazione nel marketing e nel design di prodotto • Foggia - 26/09/2014 Strumenti e strategie per l’innovazione: fundraising e progettazione europea
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