Primo comparto produttivo pugliese con 112.890 lavoratori Hub “Coldiretti” per vaccinare gli agricoltori
ZOOTECNIA Costituito il consorzio Mozzarella Gioia del Colle Dop
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AGRICOLTURA
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Ciliegie, albicocche, pesche e uva da tavola: c’è bisogno di reperire manodopera
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Numero 9 - 15 maggio 2021 www.foglie.tv
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Agricoltura - Agroalimentare - Turismo rurale
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AGRICOLTURA AGROALIMENTARE TURISMO RURALE
IL MONDO DELL’AGRICOLTURA A PORTATA DI MANO MAGAZINE - WEB TV - WEBINAR
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Sommario
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Numero 15Maggio Ottobre 2020 Numero 18 9 --15 2021
QUINDICINALE DI AGRICOLTURA AGROALIMENTARE TURISMO RURALE Iscritto all’Albo Cooperative a Manualità Prevalente N.A182952
Editrice
Copertina
Assegnati 320 lavoratori Extracomunitari alla Puglia
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Agricoltura
Istat: accelerata su vaccini spinge fiducia per 9 imprese su 10
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Agricoltura G.Ed.A. Giovani Editori Associati Soc. Coop. Via Alcide De Gasperi 11/13 - 70015 - Noci (BA) Direttore Responsabile Vito Castellaneta Grafica e impaginazione G.Ed.A. Giovani Editori Associati Hanno collaborato Donato Fanelli, Antonio Resta, Rocco Resta, Nicola Trisolini, Paola Dileo, Donatello Fanelli, Rino Pavone, Mara Coppola, Gianvito Gentile, Tiziana Luciano, Raffaele Cicorella, Gabriele Romagnuolo, Pubblicità G.Ed.A. Rino PAVONE r.pavone@foglie.tv 380 6328672
Covid: firmato protocollo Regione Puglia per vaccinare agricoltori
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Agricoltura
Agricoltura primo comparto produttivo Pugliese
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Agricoltura
BBC di Monopoli: confermata fusione con BBC di Alberobello e Sammichele di Bari
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Agricoltura
Convenzione CAA-AGEA, TAR accoglie ricorso liberi professionisti
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Stampa Grafica 080 - Modugno (BA) Registrato al Registro Nazionale della Stampa Tribunale di Bari N. 61 / 06 del 15 / 11 /2006 www.foglie.tv redazione@foglie.tv 347 904 0264 Iscritta al Registro Operatori Comunicazioni ROC n.26041 TESTATA GIORNALISTICA ACCREDITATA
Rubriche
Approfondimento (Tiziana Luciano)
Partnership
Approfondimento (Dott. Raffaele Cicorella)
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Approfondimento (Avv. Gabriele Romagnuolo) 19 Approfondimento (di P. Dileo)
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Copertina
15 maggio 2021
ASSEGNATI 320 LAVORATORI EXTRACOMUNITARI ALLA PUGLIA Assegnati altri 320 lavoratori extracomunitari alla Puglia, quota residua del 2020, in attesa che sia emanato il Decreto Flussi 2021 che dovrebbe portare nelle campagne della Puglia altri 5mila lavoratori extracomunitari. L’emergenza Covid ha determinato serie difficoltà nel reperimento di manodopera da parte delle aziende agricole, a causa lentezza delle procedure di regolarizzazione e di rilascio dei nullaosta stagionali e per la mancata pubblicazione del DPCM flussi 2021.
Agroalimentare
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VINO, IL CHIANTI IN RUSSIA A CACCIA DI LIKE CON 10 INFLUENCER DA OLTRE UN MILIONE DI FOLLOWER AL VIA LA NUOVA CAMPAGNA PROMOZIONALE DELLA DENOMINAZIONE CON I POST E LE STORIES DEGLI ACCOUNT RUSSI PIÙ SEGUITI
Firenze, 12 aprile 2021 - Il Chianti arriva in Russia attraverso i profili Instagram dei più im-portanti influencer. Ne ha selezionati 10, seguiti da 1,3 milioni di persone in totale, ma con la capacità di raggiungere con post e stories 3 milioni di persone. E’ la nuova strategia promozionale del Consorzio Vino Chianti: con i viaggi ed eventi in presenza vietati a causa della pandemia, la denominazione vuole continuare a rafforzare la sua posizione in questo grande paese e si fa conoscere attraverso i profili social di chi sa raccontare al meglio il prodotto e dialogare con i propri followers.
cinema. Altro elemento fondamentale nelle selezione è il livello delle performance, quindi i migliori engagement rate. Importante anche la selezione qualitativa, quindi il fattore reputazionale degli influencer, la loro credibilità e la qualità creativa dei contenuti allineata al brand.
“Abbiamo deciso di percorrere una strada nuova che ben si allinea con le novità che questa pandemia ha, nostro malgrado, introdotto - spiega il presidente del Consorzio Vino Chianti, Giovanni Busi - E’ cambiato profondamente il modo di comunicare e di rapportarsi con i consumatori, ci sono nuovi target e modalità di consumo. E’ anche richiesta un’estrema flessibilità e diversificazione delle strategie e il Consorzio ha colto questa sfida con un progetto nuovo e stimolante, coinvolgendo influencer che abbracciano ogni segmento del nostro mercato”.
“Una mediazione - spiega Busi - di maggiore impatto della pubblicità tradizionale, che riesce a ridurre la distanza tra brand e consumatore finale. Questo connettore, soprattutto in un mercato nuovo, aiuta e favorisce il posizionamento del brand. E’ importante anche per sedimentare la reputazione del Chianti sul web, creando quella base di informazioni on line poi disponibile a tutti”.
Le persone sono state selezionate attraverso strumenti di influencer marketing professionali e l’analisi di diversi elementi, soprattutto qualitativi, a partire dalle caratteristiche della fanbase: quindi con follower soprattutto russi e interessati, per passione o lavoro, al settore food, ma anche alla moda, lifestyle, design,
“Un’occasione da sfruttare - conclude il presidente Busi - sia per le aziende già presenti, ma anche per quelle non ancora presenti che possono in questo modo facilitare il loro inserimento nel mercato russo attraverso un’attività di promozione social istituzionale”.
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Alle persone selezionate è stata inviata una box con i vini da degustare e materiale per creare contenuti social. Il Consorzio Vino Chianti ha scelto così di puntare su una forma di pubblicità più qualitativa, mediata da figure capaci di incentivare il dialogo e la relazione.
Un percorso nuovo che affiancherà, una volta possibile, le iniziative promozionali in presenza programmate a Mosca e a San Pietroburgo.
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Agricoltura
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ISTAT: ACCELERATA SU VACCINI SPINGE FIDUCIA PER 9 IMPRESE SU 10 L’accelerata sui vaccini spinge la fiducia di 9 imprese su 10 (92%) secondo cui la riuscita dell’offensiva per immunizzare la popolazione è la base per la ripartenza dell’economia dopo mesi di lockdown, decessi e crisi economica ed occupazionale causata dall’emergenza Covid. E’ quanto emerge dall’analisi di Coldiretti Puglia, sulla base degli ultimi dati Istat che in aprile stimano un incremento del clima di fiducia sia dei consumatori sia delle imprese che aumenta per il quinto mese consecutivo. Per accelerare la campagna vaccinale nelle aree rurali Coldiretti ha dato la disponibilità degli oltre 1000 uffici diffusi capillarmente su tutto il territorio nazionale che sono punto di riferimento per 1,5 milioni di agricoltori e dei loro familiari. I primi settori a riprendersi nei prossimi mesi saranno nell’ordine, secondo l’indagine 2021 di Unione europea delle cooperative (Uecoop) sulla rete delle imprese, il turismo, l’alimentare e i servizi alle aziende, dalle pulizie alla logistica, dalla sicurezza all’informatica, con a seguire gli altri comparti, dall’immobiliare allo spettacolo, dallo sport all’abbigliamento. La drastica riduzione dell’attività dei ristoranti e l’azzeramento del turismo pesano infatti sulla vendita di molti prodotti agroalimentari, dal vino all’olio extravergine, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco. Sui settori maggiormente colpiti pesano le difficoltà del turismo che diventa importante far ripartire al più presto per evitare il rischio di una estate senza stranieri in vacanza in Puglia che coste
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rebbe quasi 2 miliardi per le mancate spese nell’alloggio, nell’alimentazione, nei trasporti, divertimenti, shopping e souvenir. La Puglia è fortemente dipendente dall’estero per il flusso turistico con ben 1,5 milioni di arrivi dall'estero di viaggiatori stranieri e 3,8 milioni di pernottamenti internazionali che la scorsa estate hanno dovuto rinunciare a venire in Puglia per effetto delle limitazioni e alle preoccupazioni per la diffusione del contagio. L’assenza di stranieri in vacanza in Puglia grava sull’ospitalità turistica nelle mete più gettonate che risentono notevolmente della loro mancanza anche perché – conclude Coldiretti Puglia – i turisti dall’estero da paesi come gli Stati Uniti, la Gran Bretagna o la Cina hanno tradizionalmente una elevata capacità di spesa ma che adesso sono anche quelli che stanno procedendo velocemente nella campagna di vaccinazione. In questo contesto è importante l’arrivo sul tavolo del green pass con l’obiettivo di consentire gradualmente agli europei di muoversi in sicu-rezza all’interno o all’esterno dell’Ue, per lavoro o turismo. Il certificato in formato digitale o cartaceo sarà interoperabile e legalmente vincolante per gli Stati membri e ammetterà tutti i vaccini disponibili sul mercato, consentirà dunque – conclude Coldiretti Puglia - ai cittadini europei di tornare a viaggiare quest'estate fornendo la prova di essersi sottoposti alla vaccinazione, oppure di essere risultati negativi a un test o di essere guariti dal Covid-19 ed avere sviluppato gli anticorpi.
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RINNOVA LA PROTEZIONE CONTRO LA PERONOSPORA
FUNGICIDA miscela sinergica di zoxamide e cimoxanil per la protezione di foglie e frutti
Bologna, 19-23 ottobre 2021
The Event ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE DI MACCHINE PER L’AGRICOLTURA E IL GIARDINAGGIO Organizzata da
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Approfondimento
LA PRIMAVERA HA IL SAPORE DELLE FRAGOLE PIACE A TUTTI ED IN TUTTI I MODI
Dagli adulti ai bambini, mangiata da sola o per la preparazione di diversi dolci, la fragola piace proprio a tutti, e in tutti i modi. La Fragola appartiene alla Famiglia delle Rosaceae, sottofamiglia Rosoideae, genere Fragaria; comunemente viene catalogata insieme a lampone, mirtillo, ribes e altri, come piccolo frutto ma in realtà la fragola è un falso frutto. Nasce, cioè, dall’ingrossamento dell’infiorescenza ovvero del ricettacolo che diventa carnoso e la sua superficie presenta i frutti propriamente detti, i semini di colore giallo-bruno detti acheni. Originaria delle Alpi, dove cresceva allo stato selvatico, la fragola ha origini molto antiche. Fragaria vesca o fragrans, come veniva chiamata dai Romani, si è diffusa soprattutto per il suo intenso profumo. Le zone di coltivazione principali oggi sono le zone alpine europee e dell'America del nord e del sud. Nel tempo questo delicato e prezioso frutto si è diffuso in tutto il mondo, grazie anche alla possibilità di coltivarlo in serre dalla quale ne deriva una disponibilità nella Grande Distribuzione Organizzata (GDO), ovvero sugli scaffali degli iper- e supermercati, che va oltre la sua stagionalità. Generalmente le fragole sono reperibili nel periodo primaverile, da aprile a giugno e le prime a comparire sono le cosiddette fragoline di bosco, più piccole e consistenti e con un sapore più intenso. Nonostante ciò, non ci sono differenze nutritive fra fragoline di bosco e fragole di campo.
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Facente parte del gruppo dei frutti rossi, la fragola è ricca di antiossidanti, tra cui flavonoidi, polifenoli, carotenoidi, antociani e la Vitamina C in quantità notevoli ovvero quasi 59 mg per 100g di prodotto. Non solo, contiene fibre, sali minerali quali potassio, calcio e fosforo, magnesio, cloro, zolfo, iodio e bromo, e tracce di vitamine del gruppo B e di vitamina A. Questo falso frutto dal sapore inconfondibile è un vero toccasana per il nostro organismo: mantiene alte le difese immunitarie, protegge dal rischio di sviluppare malattie cardiovascolari e oncologiche, ha un effetto antinfiammatorio e antiossidante, ha un’azione drenante e depurativa. Infine, essendo composte per il 92% di acqua, sono perfette per mantenerci idratati e avendo poche calorie sono consigliate nelle diete ipocaloriche. La coltivazione della fragola ,
richiede molta attenzione. Tra le esigenze colturali c’è sicuramente la temperatura fresca infatti non ama un clima eccessivamente caldo e umido, ma resiste abbastanza bene a temperature prossime allo zero. È bene sottolineare però che non tollera gelate tardive o freddi improvvisi che provocherebbero danni ai nuovi fiori e frutti. Il terreno ideale per la produzione delle fragole deve avere le seguenti caratteristiche: deve essere ben drenato e abbastanza sciolto, ricco di sostanza organica e con un pH di circa 5-6. Un altro aspetto importante a cui far fronte è l’irrigazione in quanto la fragola richiede parecchia acqua soprattutto in periodi caldi e se il terreno non è di per sé umido.
Approfondimento
A seconda del periodo e delle condizioni di luce necessaria per fare differenziare i fiori, e per la stagione in cui avviene ciò, la fragola si classifica in due varietà distinte: unifere o brevidiurne (o non rifiorenti), in cui la maturazione dei frutti si ha in primavera nell’arco di circa quattro settimane; e bifere o longidiurne (o rifiorenti), non diffuse a livello industriale ma prodotte a livello familiare perché lente nella riproduzione. Entrambe queste due varietà necessitano di un periodo di luce ben preciso, circa 12 ore la prima e 14 ore la seconda. Inoltre, c’è una terza varietà: la day neutral (o foto indifferente) la quale ha la caratteristica di differenziare gemme a fiore con qualsiasi condizione di luminosità. Inoltre, vengono classificate a seconda della precocità di maturazione. Tra le più diffuse per la vendita dei frutti sono “Annabelle” di forma allungata, “Pocahontas” di forma rotonda e “Red Gauntlet”, tra quelle a media precocità; “Gorella” a forma di cuore, “Cesena” e “Cambridge Rival” sono cultivar precoci, e tra le tardive si annoverano “Roxana”, di colore intenso e con un’abbondante produzione, “Cambridge Late Pine”, “Domanail”, “Bogota” e altre. La fragola può essere soggetta ad alcune fisiopatie come carenza di azoto, di ferro o il fenomeno del colpo di sole, ma anche ad attacchi da parte di insetti e alcune patologie causate da diversi agenti fungini. Le più diffuse sono Antracnosi, Oidio e Botrite. L’Antracnosi può essere causata da diversi funghi. Questa malattia si manifesta con lesio
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ni piccole, circolari, nere ed infossate sugli steli dei fiori, su stoloni, piccioli e foglie, che possono causare un collasso dei tessuti. Quando però l’infezione avviene poco tempo dopo l’impollinazione, si ottiene un frutto piccolo, deforme e duro. L’Oidio o mal bianco, il cui agente patogeno è un fungo Ascomicete provoca la formazione di una muffa biancastra polverosa, con conseguente aborto o formazione di frutti malformati. Le condizioni ideali per lo sviluppo del fungo sono 20 °C circa e 80-100% di umidità relativa. Per quanto riguarda la Botrite o Muffa grigia, è causata dalla Botrytis cinerea, favorito da una temperatura di circa 15-20°C e umidità relativa maggiore del 90% per più di 28 ore. Questo fungo, che può infettare sia in campo che dopo la raccolta, può penetrare tramite i fiori, i frutti o tramite ferite, oppure può contaminare la pianta della fragola tramite contatto. Altre patologie possono essere l’Alternariosi, il marciume radicale, il marciume del colletto e la Verticillosi. Tutte queste malattie possono chiaramente essere evitate o limitate ponendo attenzione alle fasi di coltivazione, e in particolar modo in ambiente protetto è bene areare le serre ed evitare che si creino ristagni idrici. infatti non ama un clima eccessivamente caldo e umido, ma resiste abbastanza bene a temperature prossime allo zero. È bene sottolineare però che non tollera gelate tardive o freddi improvvisi che provocherebbero danni ai nuovi fiori e frutti.
Il terreno ideale per la produzione delle fragole deve avere le seguenti caratteristiche: deve essere ben drenato e abbastanza sciolto, ricco di sostanza organica e con un pH di circa 5-6. Un altro aspetto importante a cui far fronte è l’irrigazione in quanto la fragola richiede parecchia acqua soprattutto in periodi caldi e se il terreno non è di per sé umido.
TIZIANA LUCIANO Dott.ssa in Scienze e Tecnologie Alimentari Specializzanda in Scienze della Nutrizione Umana
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Mozzarella di Gioia del Colle DOP. Nasce il consorzio difesa di questa eccellenza italiana.
Dopo aver ottenuto ufficialmente il marchio DOP a livello europeo, la Mozzarella di Gioia del Colle da oggi potrà finalmente contare su un consorzio che ne certifica la provenienza e ne tutela la qualità. Costituito esclusivamente da Caseifici e produttori di latte, singoli e associati della zona, il Consorzio per la Tutela Mozzarella di Gioia del Colle DOP nasce con l’intento di salvaguardare e promuovere nel mondo questa straordinaria specialità, patrimonio gastronomico e culturale pugliese ed italiano. Infatti, oltre ad annoverare una tradizione secolare, questa bontà è famosa per quel gusto inimitabile conferito dal latte e dall’utilizzo in produzione del siero innesto che conferisce sapore delicatamente acidulo con piacevole retrogusto di fermentato. Si tratta di una materia prima prodotta esclusivamente da vacche da latte di razze selezionate che pascolano libere tra i muretti a secco tipici della campagna pugliese e a cui è garantita un’alimentazione sana ed equilibrata fatta di materie prime nobili provenienti per il 60% dal territorio della DOP. Grazie al Consorzio per la Tutela Mozzarella di Gioia del Colle DOP, l’Italia porterà sulle tavole di tutto il mondo una mozzarella di latte vaccino unica nel sapore e nel gusto. Al fianco del Presidente Claudia Palazzo,il Vice presidente Pietro Laterza, i consiglieri: Giovanni D’Ambruoso, Giancarlo Nettis, Andrea Brandonisio, Domenica Fauzzi, Francesco D’Ambruoso, Giuseppe Rizzi, Giacomo Mottola, Vito Laterza, Francesco D’Onghia.
Gioia del Colle (Ba) 6 maggio 2021
ASSOCIAZIONE REGIONALE ALLEVATORI
COSTITUITO IL CONSORZIO DI VALORIZZAZIONE DELLA MOZZARELLA DOP DI GIOIA DEL COLLE: IL PRESIDENTE DI ARA PUGLIA PIETRO LATERZA NOMINATO VICE PRESIDENTE Dopo il riconoscimento ufficiale da parte della Unione Europea della DOP Mozzarella di Gioia del Colle avvenuto lo scorso dicembre, gli attori della filiera hanno accelerato i tempi per la costituzione del relativo Consorzio di tutela che ha visto la luce ieri presso lo studio del Notaio Pantaleo in Putignano (BA). I promotori della iniziativa che a suo tempo si erano costituiti in Associazione Temporanea di Scopo per rivendicare la DOP hanno quindi deciso di costituire il Consorzio di tutela della stessa DOP per avviare da subito un percorso di valorizzazione di questo prodotto simbolo dell’agroalimentare pugliese in Italia e nel mondo. Presidente del sodalizio è stata nominata la dott.ssa Claudia Palazzo, titolare dell’omonimo caseificio con sede in Putignano e vice Presidente è stato nominato il Presidente dell’ARA Pietro Laterza. “La mia nomina è il giusto riconoscimento per quanto l’ARA ha fatto in questi anni per la nascita di questa DOP, facendo da collante all’interno della filiera e mettendo a disposizione strutture e uomini che con grande professionalità hanno curato tutti gli aspetti tecnici ed amministrativi per raggiungere il risultato finale” ha affermato il Presidente Laterza. “Ma la mia nomina trova valore soprattutto nella rappresentanza del mondo allevatoriale che svolge il ruolo importante di produttore della materia prima necessaria alla DOP, sottoponendosi peraltro ad un disciplinare rigoroso che abbiamo voluto proprio per caratterizzare fortemente il prodotto ed esaltarne il suo legame con il nostro territorio. Ora – prosegue Laterza – occorre rimboccarsi le maniche, allargare la base associativa del Consorzio con le aziende certificate per la produzione della Mozzarella di Gioia del Colle e, soprattutto, dare al Consorzio l’essenziale ruolo di volano della promozione di questa DOP che porterà sicuramente valore aggiunto al settore: e la nostra mission a questo punto sarà quella di fare in modo che questo valore aggiunto venga ripartito equamente all’interno della filiera. Siamo comunque giunti – conclude Laterza -ad un importante traguardo che premia lo sforzo che stiamo facendo come ARA di creare le condizioni per uno sviluppo della zootecnia pugliese sempre più proiettata verso le moderne tecniche di gestione rispettose del benessere animale e di basso impatto ambientale e in grado con le sue produzioni sempre più qualificate di portare in Italia e nel mondo l’immagine della nostra Puglia.” Putignano, 6 maggio 2021
Ente Morale DPGR n. 2087 del 11.9.1985 Strada Comunale S. Nicola n. 2 - 70017 Putignano (BA) Tel. 080-4054788 080-4934192 Fax. 080-9674482 C.F. 80033200728 email: segreteria@ara.puglia.it ARA PUGLIA - www.allevatoripuglia.it
Prodotto fitosanitario autorizzato dal Ministero della Salute; per la relativa composizione e numero di registrazione si rinvia al catalogo dei prodotti o al sito internet del produttore. Usare il prodotto fitosanitario con precauzione. Prima dell’uso leggere sempre l’etichetta, prestando attenzione alle frasi, ai simboli di pericolo e alle informazioni sul prodotto. ® Marchio registrato
La protezione naturale che promuove la vigoria e non lascia traccia
Fungicida battericida biologico per le patologie del terreno e della parte aerea delle orticole
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Agricoltura
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COVID: FIRMATO PROTOCOLLO REGIONE PUGLIA PER VACCINARE AGRICOLTORI COLDIRETTI PUGLIA PRONTA CON HUB TERRITORIALI
Firmato il protocollo per le vaccinazioni di operatori agrituristici, agricoltori e allevatori, con la Coldiretti Puglia che ha già 12 hub territoriali per provincia ritenuti ‘eleggibili’ dalla Prote-zione Civile Nazionale. A darne notizia è Coldiretti Puglia, con il presidente regionale, Savino Muraglia, che ha sottoscritto il protocollo predisposto dalla Regione Puglia, con il presidente della Regione, Michele Emiliano, l’Assessore alla Salute, Pierluigi Lopalco, il Direttore del Dipartimento Salute, Vito Montanaro e il Direttore della Protezione Civile Mario Antonio Lerario.
calo del 42% seguiti dai trasporti che si riducono del 26,5% e dalle spese per ricreazione e cultura che scendono del 22,8%, ma in media i consumi scendono dell’11,8%, sulla base dell’analisi Coldiretti su dati Istat relativi al 2020. La riduzione dei consumi nella ristorazione travolge interi comparti dell’agroalimentare Made in Italy, con vino e cibi invenduti per un valore stimato dalla Coldiretti in 11,5 miliardi dopo un anno di aperture a singhiozzo che hanno messo in ginocchio l’intera filiera dei consumo fuori casa che vale 1/3 della spesa alimentare degli italiani fuori casa.
“Dopo aver concluso le vaccinazioni delle persone fragili e delle classi di età per cui sono stati aperti i calendari vaccinali nelle scorse ore, si procederà con gli operatori agrituristici, gli allevatori e gli agricoltori. Per accelerare la campagna vaccinale nelle aree rurali Coldiretti ha dato la disponibilità sin dall’inizio dell’anno degli oltre 1000 uffici diffusi capillarmente su tutto il territorio nazionale e la Puglia ha già 12 hub eleggibili. Coldiretti ha raccolto l’appello del commissario generale Figliuolo per garantire in tempi rapidi la vaccinazione degli imprenditori, dei loro familiari e dei dipendenti delle aziende associate”,
Il passaggio della Puglia in zona gialla è una misura attesa dopo che le chiusure per arginare la diffusione della pandemia hanno tagliato i redditi degli operatori e azzerato il fatturato dei 900 agriturismi pugliesi. Nell’attività di ristorazione – rileva la Coldiretti regionale – sono coinvolti circa 22mila tra bar, ristoranti e agriturismi in Puglia, ma le difficoltà si trasferiscono a cascata sulle oltre 100mila aziende agricole e stalle, più di 5mila imprese di lavorazione alimentare e una capillare rete di distribuzione lungo la filiera impegnate a garantire le forniture alimentari.
ha spiegato Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia. La battaglia contro il virus – aggiunge Coldiretti Puglia – è la priorità numero uno per uscire da una crisi sanitaria, sociale ed economica che deve vedere le forze sociali al fianco delle Istituzioni. Tra le attività economiche ad essere più colpite sono gli alberghi ed i ristoranti con un
Ogni giorno di ritardo sulle vaccinazioni costa in media alla Puglia oltre 20 milioni in mancati consumi, un crack da 140 milioni di eu-ro alla settimana per una regione da 8 settimane consecutive in zona rossa e arancione, con un drammatico effetto a valanga sull’occupazione che si aggiunge alle sofferenze e alle vittime causate dalla pandemia.
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Prodotto fitosanitario autorizzato dal Ministero della Salute. Prima dell’uso leggere sempre l’etichetta e le informazioni sul prodotto.
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Approfondimento
I PISELLI E QUELLA FASTIDIOSA "ARIA NELLA PANCIA" MAGGIO E I FRUTTI DEL BACELLO
In questo periodo dell’anno, in alcune delle nostre amate terre, è possibile raccogliere i baccelli dei piselli i cui semi si differenziano, soprattutto, per forma e dimensioni a partire da quelli tondeggianti e lisci a quelli piatti e grinzosi. Ed è un piacere raccoglierli e aprirli, poi, a mano per poterli svuotare dai loro frutti suddividendoli solitamente in frutti piccoli, che vengono divorati subito anche crudi, e in medio-grandi che diventano conserve in freezer per future preparazioni. Proprietà nutrizionali I piselli sono una varietà di legumi che, come tutta la categoria, può, spesso, dare problemi intestinali, gonfiore o meglio distensione dell’addome e provocare reflusso, colite o dolori allo stomaco. Perché? Si tratta di fermentazione e la sensazione di “aria nella pancia” o “meteorismo” dopo il consumo dei legumi, è legato all’aumento di aria e gas. I piselli, infatti, contengono, ad es., oligosaccaridi una famiglia di zuccheri non digeribili e assorbibili dal nostro organismo, che possono essere fermentati dai batteri presenti nell’intestino crasso e generare gas. Inoltre, i piselli, e tutti i suoi colleghi leguminosi, possono contenere anti-nutrienti, lectine e fitati che danneggiano oltretutto anche la parete intestinale, aumentandone la
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permeabilità delle cellule avviando così un principio di autoimmunità (*). Se sei tra i soggetti che soffre costantemente di distensione addominale e meteorismo, farsi consigliare da un bravo nutrizionista può aiutarvi nell’indicarvi anche questo aspetto dei vari alimenti che diventa importantissimo in ottica prevenzione.
(*) Per ulteriori informazioni in merito vi rimando ad una consulenza che per te, che stai leggendo la rivista Foglie ed il mio articolo, è completamente gratuita!
Ricetta Se nonostante questa premessa, volete consumare comunque un piatto di piselli, preferiteli cotti al vapore oppure se bolliti, evitate di bere l’acqua di cottura perché può trattenere i fitati. Altrimenti, i piselli si prestano molto bene alla preparazione di diverse ricette e piatti, ad esempio, attraverso abbinamenti con uova o riso.
Dott. Raffaele Cicorella Biologo Nutrizionista Conversano (BA) dottor.raffaelecicorella@gmail.com
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Approfondimento
“PIÙ IMPRESA – IMPRENDITORIA GIOVANILE IN AGRICOLTURA” Nel sito Ismea i giovani produttori possono trovare il nuovo portale denominato “Più impresa – imprenditoria giovanile in agricoltura”. Questo portale è dedicato alle micro, piccole e medie imprese agricole organizzate sotto forma di ditta individuale o di società composte da giovani di età compresa tra i 18 e 41 anni non compiuti che decidano di subentrare in altre aziende agricole o ampliare la propria. L’entità dell’investimento consentita dalla misura sarà fino ad un milione e mezzo di euro con un contributo a fondo perduto del 35 per cento della spesa ammissibile. Al contributo resta abbinato il mutuo a tasso zero di importo fino al 60% dell'investimento. Una misura molto importante per i giovani produttori che dovranno avere determinati requisiti soggettivi così come richiesti dalle istruzioni operative. Nel caso del subentro le imprese dovranno essere costituite da non più di sei mesi dalla data di presentazione della domanda di ammissione alle agevolazioni; esercitare esclusivamente l'attività agricola ai sensi dell'articolo 2135 del codice civile; essere amministrate e condotte da un giovane di età compresa tra i 18 ed i 40 anni non compiuti alla data di spedizione della domanda, in possesso della qualifica di imprenditore agricolo professionale o di coltivatore diretto come risultante dall'iscrizione nella gestione previdenziale agricola alla data di delibera di ammissione alle agevolazioni, ovvero, nel caso di società, essere composte, per oltre la metà numerica dei soci e delle quote di 4. partecipazione, ed amministrate, da giovani imprenditori agricoli di età compresa tra i 18 e i 40 anni non compiuti alla data di spedizione
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della domanda in possesso della qualifica di imprenditore agricolo professionale o di coltivatore diretto come risultante dall'iscrizione nella gestione previdenziale agricola alla data di delibera di ammissione alle agevolazioni; essere già subentrate, anche a titolo successorio, da non più di sei mesi alla data di presentazione della domanda, nella conduzione dell'intera azienda agricola, ovvero subentrare entro 3 mesi dalla data della delibera di ammissione alle agevolazioni mediante un atto di cessione d'azienda; avere sede operativa nel territorio nazionale. Nel caso invece dell’ampliamento le imprese dovranno essere attive ed esercitare esclusivamente l'attività agricola ai sensi dell'articolo 2135 del codice civile; essere amministrate e condotte da un giovane di età compresa tra i 18 ed i 40 anni non compiuti alla data di spedizione della domanda, in possesso della qualifica di imprenditore agricolo professionale o di coltivatore diretto come risultante dall'iscrizione nella gestione previdenziale agricola alla data di delibera di ammissione alle agevolazioni, ovvero, nel caso di società, essere composte, per oltre la metà numerica dei soci e delle quote di partecipazione, ed
ed amministrate, da giovani imprenditori agricoli di età compresa tra i 18 e i 40 anni non compiuti alla data di spedizione della domanda in possesso della qualifica di imprenditore agricolo professionale o di coltivatore diretto come risultante dall'iscrizione nella gestione previdenziale agricola alla data di delibera di ammissione alle agevolazioni; avere sede operativa nel territorio nazionale. Consigliamo pertanto a tutti i giovani produttori di consultare il sito dell’ Ismea e scaricare le relative istruzioni operative per verificare gli eventuali investimenti ammissibili e capire la fattibilità del proprio intervento.
Avv. Gabriele Romagnuolo Avvocato Civilista Studio Legale in sede Cerignola Via Curiel 4 gabrieleromagnuolo84@libero.it
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Approfondimento
IV EDIZIONE PER LA SETTIMANA PUGLIESE DELL’AGROBIODIVERSITÀ SEMPRE PIÙ RICCO IL PANIERE DEI PRODOTTI AGROALIMENTARI TRADIZIONALI
“La biodiversità agricola va difesa e tramandata alle nuove generazioni”: lo si ripete come un mantra da qualche decennio a livello globale, naturalmente dopo che l’industrializzazione agricola ha portato ad una standardizzazione dei prodotti vegetali naturali e dei rispettivi prodotti gastronomici. Questo richiamo alla salvaguardia della biodiversità assume oggi carattere d’urgenza, una responsabilità storica non più derogabile, pena l’estinzione di taluni prodotti agricoli che l’uomo ha utilizzato, plasmato e tramandato di generazione in generazione. Un patrimonio che va difeso e valorizzato perché d’interesse ambientale, culturale ed economico. L’Italia è il Paese europeo più ricco di biodiversità, un primato che deriva dalla sua configurazione orografica e naturale, vanta ambienti e habitat tra i più diversi, dalla montagna, alla pianura, dall’altopiano alla costa mediterranea, uno status che ha spinto il MIPAAF (Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali) a favorire i cosiddetti “settori di nicchia” rispetto a coltivazioni di tipo intensivo , peraltro non praticabili per l’elevata parcellizzazione della nostra superficie agricola. Non è poi un caso se l’Italia detiene il più alto numero di DOP e IGP (quasi 300 registrati) e PAT (Prodotti Agroalimentari Tradizionali, sono oltre 5000) - trattasi quest’ultimi di prodotti tipici italiani particolarmente legati a un territorio e alla sua storia. Un elenco quello dei PAT in continua evoluzione: l’aggiornamento e la pubblicazione
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annuale avviene a cura del MIPAAF con la collaborazione delle Regioni, unitamente hanno il compito di promuovere i PAT a livello nazionale e all’estero. Attualmente la regione capofila con il più alto numero di prodotti tipici registrati è la Campania (oltre 500), segue la Puglia con oltre 300 prodotti. Quest’anno in particolare, la 21ma revisione dell’elenco nazionale dei PAT, ha decretato l’ingresso di altri 12 prodotti tipici pugliesi: 6 iscritti nella sezione “prodotti vegetali allo stato naturale e trasformati” trattasi di boccione maggiore, boccione minore, carosello di Polignano , le cime di rapa di Minervino Murge, le fave Melonia, il lupino bianco e, altri 6 nella sezione “prodotti di gastronomia” tra questi alcune sciccherie della tradizione culinaria pugliese, in particolare del sud – est barese con la
sua fiorente agrobiodiversità come cavolfiore, piselli acquasale, frittata di asparagi selvatici, lampascioni fritti, olive fritte, pasta e cavofiore, piselli freschi e carciofi ripieni. Un elenco quello PAT che si è progressivamente assortito negli ultimi anni grazie al progetto regionale “BIODIVERSO” e al costante lavoro di ricerca del Dipartimento di Scienze Agro Ambientali e Terrioriali dell’Università di Bari. Prodotti che identificano un territorio e continuano a proporsi come meta di viaggio, attrattori turistici alternativi per la conoscenza dei luoghi: la Puglia da tempi remoti crocevia di popoli e culture, tramanda ricette con prevalenti apporti arabi, riferibili alla dominazione islamica della nostra regione. Agrobiodiversità e gastronomie tipiche oggetto di una rinata sensibilità che va costantemente coltivata: in
Approfondimento questo solco è la Giornata Mondiale della Biodiversità proclamata nel 2000 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per celebrare l’adozione della Convenzione sulla biodiversità biologica e tutelare la diversità biologica del pianeta. La Regione Puglia nell’adeguarsi a questi dettami ha istituito 4 anni fa la “Settimana della Biodiversità” in programma dal 17 al 21 maggio per la rituale “Giornata Mondiale della Biodiversità” del 22 maggio.
L’edizione 2021 della settimana pugliese sulla biodiversità prevede un ricco calendario di eventi (prevalentemente on line) per far conoscere al grande pubblico le attività che enti di ricerca e università svolgono in Puglia sulla ricchezza e bellezza della biodiversità agricola e alimentare. Un percorso che coinvolgerà le scuole pugliesi anche attraverso un concorso fotografico “Obiettivo Bioodiversità”, finalizzato a rendere gli
studenti parte attiva nel raccontare la biodiversità. L’evento anche quest’anno è stato promesso dall’Assessorato Regionale all’Agricoltura e si è avvalso della collaborazione degli Istituti di Ricerca, Università di Bari, Lecce e Foggia, degli Istituti del CREA, del CNR, dell’ITS di Locorotondo, del DISAAT(università di Bari) di Enti Parco nazionali e regionali.
A cura di Paola Dileo
COSTITUITO COMITATO PROMOTORE PER IL POMODORO DI PUGLIA DOP Si è costituito presso la Coldiretti Foggia il Comitato promotore della Dop (Denominazione di Origine Protetta) ‘Pomodoro di Puglia’ per avanzare la domanda di registrazione Ue che tuteli la produzione e la trasformazione del pomodoro allungato pugliese e per perfezionare l’opposizione formale al Mipaaf avverso il disciplinare di produzione pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 13 marzo scorso per il riconoscimento della IGP ‘Pomodoro Pelato di Napoli’. “Non è accettabile che venga commercializzato un prodotto che si fregia di un marchio comunitario così fortemente distintivo, senza che ci sia alcun obbligo di utilizzare i pomodori del territorio al quale la indicazione si ispira. Il 40% del pomodoro italiano viene proprio dalla Capitanata che da sola produce il 90% del pomodoro lungo”,
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spiega Pietro Piccioni, delegato confederale di Coldiretti Foggia. La Puglia detiene infatti la quasi totalità della produzione del pomodoro all’interno di una filiera del Sud Italia, riferisce Coldiretti Foggia sulla base dello studio commissionato all’Università di Foggia, con 15.527.500 quintali di pomodoro da industria su una superficie di 17.170 ettari prodotti in Puglia, mentre in Campania 2.490.080 quintali su una superficie di 3.976 ettari.La provincia di Foggia è leader indiscussa del mercato e rappresenta il maggiore bacino di produzione nazionale – insiste Coldiretti Foggia – con una superficie media annua di 15.000 ettari e con una produzione di pomodoro da industria che si aggira intorno ai 14.250.000 quintali (1,4 milioni di tonnellate)
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BARI Macchinari, Tecnologie e Servizi Per la produzione di Olio e Vino
Comunicato Stampa
ENOLIEXPO SCEGLIE LA SICUREZZA E SI RIPOSIZIONA nella PRIMAVERA 2022 ENOLIEXPO, la Fiera delle Tecnologie per la Produzione di Olio di Oliva e Vino a Bari, ha deciso definitivamente di posticipare l’edizione prevista dall’8 al 10 luglio 2021, per riposizionarsi nella Primavera 2022. Nonostante la riapertura dei Quartieri Fieristici prevista dal 15 giugno p.v., il problema riguardante le possibili limitazioni alla circolazione nazionale ed internazionale, rappresenta un limite alla presenza di espositori Esteri e all’incoming di visitatori nazionali e molto probabilmente stranieri. E su questo aspetto non possiamo rimanerne indifferenti; il rischio di avere una bassa affluenza degli stakeholder si prospetta concreto. Questo potrebbe compromettere la riuscita di ENOLIEXPO che dopo il buon esito dell’edizione del 2019 si è affermata fortemente in crescita e l’unico appuntamento sul panorama Italiano per il settore oleario. Pur felici che la “luce in fondo al tunnel” si cominci a intravedere tra vaccinazioni di massa e contenimento della pandemia, crediamo che l’ipotesi dell’edizione 2021 nel mese di luglio a Bari, sia ad oggi una strada non percorribile. Tenuto conto che i mesi autunnali ed invernali sono totalmente dedicati alle campagne di raccolta e trasformazione dell’uva in vino e delle olive in olio, dopo l’estate non è ipotizzabile alcun evento del settore. Quindi, con una visione strategica che risponda alle necessità delle aziende espositrici, continuiamo a lavorare per la prossima edizione della Primavera 2022, di cui comunicheremo le date entro la metà di giugno sulla base del calendario della Nuova Fiera del Levante. Orgogliosi di continuare a rappresentare un appuntamento espositivo di così grande rilievo e riconoscenti per la fiducia accordata, sarà nostra cura tenervi informati.
Ferrara, 4 maggio 2021
Segreteria Organizzativa Via M. Fardella, 7 – 44124 FERRARA (FE) – T. +39 0532 909396 – F. +39 0532 907330 Email: info@enoliexpo.com
Agricoltura
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AGRICOLTURA PRIMO COMPARTO PRODUTTIVO PUGLIESE
112.890 LAVORATORI
Sono 112.890 in Puglia i lavoratori dell’agricoltura (l’11,9% dei 950.143 lavoratori occupati nelle imprese pugliesi di ogni settore). Il comparto primario pugliese è in assoluto la prima ‘industria’ della regione: dà più lavoro di quanto ne diano l’Ilva, la Fiat e ogni altra grande impresa o multinazionale attiva in Puglia. I dati, aggiornati al 31 marzo 2021, sono stati elaborati per CIA Agricoltori Italiani della Puglia dall’Osservatorio Economico di Davide Stasi. Un settore, quello agricolo, che non si ferma mai, semplicemente perché non può: le colture, le fasi di coltivazione, i periodici e differenti periodi di raccolta, così come la cura degli animali e la preparazione dei prodotti per la consegna, la trasformazione e la distribuzione sul territorio nazionale e all’estero impongono un ciclo continuo. Bari e la Bat, insieme, a marzo 2021 contano 25.597 imprese agricole e 37.945 addetti. La provincia di Foggia, da sola, rappresenta 24.523 aziende del comparto primario e 35.288 dipendenti di settore. Nel Tarantino, in agricoltura sono attive 10.456 imprese che danno lavoro stabile a 15.640 per-sone. La provincia di Lecce conta 9.264 aziende e 12.036 addetti. Nel Brindisino, 7.366 imprese producono un totale di 11.981 posti di lavoro stabile. “Stiamo parlando di persone in carne e ossa”, dichiara Cia Puglia, “di oltre 112mila famiglie il cui reddito dipende in tutto o in buona parte dal lavoro in agricoltura. Un lavoro sempre più spesso qualificato, specialistico, che ha a che fare con la gestione di mezzi, strumentazioni e tecnologie all’avanguardia e del valore di migliaia di euro. Un lavoro che, in maniera crescente, riguarda l’educazione ambientale, il contrasto del disagio, l’integrazione attiva e terapeutica delle persone con handicap, la produzione di agroenergie pulite e rinnovabili, la tutela del paesaggio e della cultura rurali, la sostenibilità, la ricerca applicata per questioni di epocale importanza come il risparmio idrico e l’ottimizzazione della risorsa acqua. L’agricoltura è il primo e il più importante patrimonio culturale, economico e occupazionale della Puglia: difendiamolo, andiamone orgogliosi, sosteniamolo per farlo crescere e per creare più posti di lavoro”.
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Agricoltura
BCC DI MONOPOLI: CONFERMATA FUSIONE CON LA BCC DI ALBEROBELLO E SAMMICHELE DI BARI
ASSEMBLEA DEI SOCI IL 7 GIUGNO
È stata confermata per il prossimo 7 giugno l’Assemblea dei Soci della BCC di Monopoli che prevede all’ordine del giorno la delibera per l’approvazione del progetto di fusione con la BCC di Alberobello e Sammichele di Bari. Si tratta di un passaggio importante, che giunge dopo l’approvazione deliberata dai CdA delle due Banche. Dall’aggregazione tra i due istituti nascerà una realtà unica, ancora più solida e strutturata, con maggiori capacità di svolgere il ruolo di banca di comunità, coerentemente con lo spirito di vicinanza e di sostegno che caratterizzano il credito cooperativo e il Gruppo Cassa Centrale. Il patrimonio della BCC di Alberobello e Sammichele di Bari, pari a 60 milioni di Euro, si sommerà a quello di Monopoli che si attesta a 8 milioni di Euro. La nuova Banca registrerà un miliardo di masse amministrate e un CET1 di tutto rilievo, pari al 24%. Il consolidamento della presenza nella città di Monopoli assume una rilevanza storica nella vita della Banca. “Guardo con molta fiducia – ha commentato Pasquale Santomassimo, neo Presidente della BCC di Monopoli – all’approvazione da parte dell’Assemblea di questa fusione che sarà l’avvio di un nuovo percorso per la Banca, venendo incontro alle esigenze di una realtà e di un territorio in profonda evoluzione. Vorrei dire con forza che non sarà la fine della storia per la Banca ma che, anzi, questa proseguirà rinforzata attraverso la fusione, creando una realtà più solida e strutturata, e con maggiori capacità di svolgere il ruolo di servizio alla comunità monopolitana”. “Il rinnovo del Consiglio della BCC di Monopoli recentemente approvato – ha aggiunto Santomassimo – si è reso necessario proprio per completare con l’approvazione assembleare il progetto aggregativo con la BCC di Alberobello. Insieme al Consiglio di Amministrazione, stiamo lavorando col massimo impegno per questo importante obiettivo, mentre prosegue l’operatività quotidiana della Banca al servizio dei Clienti.”
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Agricoltura
15 Maggio 2021
CONVENZIONE CAA- AGEA, TAR ACCOGLIE RICORSO LIBERI PROFESSIONISTI LA SENTENZA
E’ stato accolto dal Tar Lazio il ricorso del CAA Liberi Professionisti. Il ricorso è contro la delibera di convenzione di AGEA che prevedeva l’espulsione dei Liberi Professionisti dalle attività di gestione del fascicolo del produttore. E’ stato così annullato il dispositivo che obbliga-va all’assunzione degli operatori. Grande soddisfazione – sottolinea il CAA Liberi Professionisti – nell’aver visto accolte le no-stre ragioni, le ragioni dei liberi professionisti che operano in agricoltura. Si tratta di un punto nodale della professione, del fatto che i liberi
professionisti abbiano titolo e possano for-nire al mondo dell’agricoltura servizi e competenze, con responsabilità e efficienza, a sostegno del sistema Paese e delle sue imprese agricole. Si tratta di una sentenza molto attesa, che sarebbe dovuta arrivare entro il 30 settembre 2021, ovvero prima dello scoccare del termine entro cui AGEA avrebbe potuto disabilitare le credenziali di accesso al SIAN agli operatori non lavoratori dipendenti ma liberi professionisti.
VITTORIA DEI PROFESSIONISTI SU AGEA IL COMMENTO DEL CONAF
Una vittoria attesa, che ha annullato quello che nei fatti si è dimostrato un atto illegittimo. Con queste parole il CONAF saluta con soddisfazione la sentenza con cui il TAR del Lazio accoglie il ricorso presentato dal Centro assistenza agricola liberi professionisti, dal Consiglio Nazionale dei Periti Agrari e dei Periti Agrari Laureati e dalla Rete Professioni Tecniche e annulla la deliberazione n.25 del 6.11.2020 del Direttore di AGEA. Una vittoria completa e soddisfacente, anche nelle motivazioni, che demolisce l’“Approvazione della Convenzione per gli anni 2020-2021 tra l'organismo pagatore Agea ed i Centri di Assistenza Agricola” e l’allegata Convenzione, nella parte in cui si impone ai CAA di dotarsi di personale dipendente per accedere al SIAN (indispensabile per la gestione del fascicolo aziendale). Nelle motivazioni della sentenza, il giudice accoglie l’obiezione mossa dai ricorrenti, ossia che per i lavoratori dipendenti non è richiesto il possesso di alcun titolo di studio specialistico né
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del necessario tirocinio specialistico, così che la disciplina introdotta avrebbe l’effetto opposto a quello dichiarato, ossia di valorizzazione della professionalità. “E’ una vittoria del buon senso, che ripristina il ruolo dei liberi professionisti. Non solo siamo fonda-mentali nello svolgere le funzioni di natura amministrativa-burocratica in forza del principio di sussidiarietà orizzontale, ma siamo capaci di offrire requisiti di qualità professionale anche superiore a quella dei dipendenti, poiché l’ordinamento richiede per i professionisti collaboratori requisiti più stringenti che per i dipendenti.” – dichiara Sabrina Diamanti, Presidente CONAF – “Un risultato pieno, che è stato ottenuto grazie all’azione concertata delle categorie di professionisti che hanno agito unite, a partire dal Consiglio Nazionale dei Periti Agrari e dei Periti Agrari Laureati fino alla Rete Professioni Tecniche, che si sono affiancate ad adiuvandum all’azione promossa dal Centro assistenza agricola liberi professionisti. Un esempio di come, agendo uniti, si possano raggiungere grandi traguardi.”
IL MICROMA PER LA CURA DELLE PIANTE NEGLI SPAZI DOMESTICI
DA BIOAGROTECH SRL UNA SOLUZIONE SMART, MONODOSE E SALVASPAZIO L’esperienza di Bioagrotech Srl al servizio del consumer italiano e, in particolar modo, di chi non rinuncia a circondarsi di piante per decorare e abbellire la propria casa. Dopo il lancio dei kit BioBob Orto e BioBob Flora, dedicati alla cura dell’orto e del giardino, l’azienda di San Marino ha ampliato l’offerta della propria linea di hobbistica con una gamma di articoli, pensata per adeguarsi a un contesto domestico, caratterizzato da spazi ridotti e da piante prettamente in vaso. Coniugando qualità e facilità d’uso è nata così l’idea del prodotto in fialette monodose: biologico, salva spazio, da riporre comodamente in un cassetto, semplice da utilizzare e pronto all’utilizzo. Appartenenti a questa tipologia sono BioBob Evergreen pensato per piante verdi e aromatiche, BioBob Succulents dedicato alle piante grasse e, infine, BioBob Flowers per la cura delle piante da fiore. Ogni scatola contiene un blister da dieci fialette, ciascuna da diluire in 2 litri d’acqua per trattamento settimanale da realizzare attraverso innaffiatoio. Denominatore e valore comune di ogni prodotto è la presenza del microma, un insieme di microrganismi che rende fertile la terra dove affondano le radici delle piante nutrendole in modo equilibrato e naturale. Nello specifico BioBob Evergreen incrementa la naturale resistenza agli stress, favorendo germogliamento e radicazione e riducendo gli effetti da scarsa illuminazione, mentre BioBob Succulents favorisce lo sviluppo e il vigore delle piante e protegge in caso di abbassamento di temperatura. BioBob Flowers è, infine, il fertilizzante biologico ideale per risvegliare l’attività metabolica della pianta, favorire la crescita dei germogli e stimolarne la fioritura. Con i nuovi prodotti della linea BioBob, Bioagrotech Srl continua a veicolare l’esperienza decennale nel campo dell’agricoltura biologica a servizio del consumer italiano, presentando al pubblico degli hobbisti una valida alternativa all’utilizzo di fitofarmaci e allo stesso tempo trasmettendo una filosofia e un approccio green basato sulla necessità di ricercare la sostenibilità ambientale a tutti i livelli: dalle produzioni su larga scala alle singole situazioni domestiche. https://www.bio-bob.com/
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