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Approfondimento ( T. Luciano
from FOGLIE n.12 / 2021
by FOGLIE
IL FRUTTO ESTIVO PER ECCELLENZA: LA PESCA
Con l’arrivo dell’estate siamo tutti alla ricerca di cibi freschi e succosi. E cosa c’è di meglio di una buona dose di frutta per colmare questa voglia? Poi se parliamo di un frutto a produzione locale come pesche e nettarine è impossibile resisterne. Infatti, la Puglia, insieme alla Sicilia e il Piemonte, è tra i primi produttori italiani, preceduta solo dall’Emilia Romagna e dalla Campania. Il pesco, appartenente alla famiglia delle Rosacee, sottofamiglia Prunoidee e al genere Persica, fiorisce in primavera, proprio in quel periodo in cui le campagne pugliesi, e non solo, si tingono di rosa. Originariamente nasce in Cina, famosa da sempre per lo spettacolo che questo albero in fiore regala, e poi diffuso da Alessandro Magno in Grecia e dai Romani in tutta l’Europa. Le caratteristiche nutrizionali di questo frutto sono molteplici. Innanzitutto, la pesca è costituita per il 90% di acqua, il che fa pensare che è un ottimo frutto estivo rinfrescante, utile anche contro la stitichezza, i calcoli renali e la cellulite. Con un basso contenuto in grassi e carboidrati, la pesca può essere consumata come spuntino sano anche da chi segue una dieta ipocalorica. Altresì, contiene sali minerali in grande quantità, primo tra tutti il potassio, seguito da fosforo, magnesio, calcio e anche ferro, utili a combatterne la loro perdita specialmente nei periodi più caldi dell’anno a causa della sudorazione. Tra le vitamine presenti, c’è un più alto contenuto in vitamina C tale da ricoprirne il fabbisogno giornaliero del 15% con una sola pesca, seguita dalle vitamine del gruppo B, vitamina E e K, e dal precursore della vitamina A chiamato beta-carotene che svolge molteplici funzioni, tra cui quella antiossidante. È molto comune fare confusione tra i diversi tipi di pesca, questo perché apparentemente sono simili seppure abbiano caratteristiche diverse. La pesca comune ha una polpa gialla o bianca con una pelle sottile e vellutata, mentre la pesca nettarina o noce ha la caratteristica di essere soda ed una buccia liscia; infine, le percoche, dalla la polpa più consistente, sono un frutto particolarmente apprezzato dall’industria alimentare conserviera data la loro lunga durata. Le specie di Prunus, o comunemente pesco, più diffuse sono Persica vulgaris ovvero il pesco comune, Persica laevis (nettarine o pesche-noci), Persica davidiana (pesco cinese) e Persica platycarpa come la saturnina, il cui nome ci rimanda alla sua una forma appiattita come gli anelli del pianeta Saturno, che presenta una polpa biancastra ed un sapore molto gustoso.
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I frutti sono drupe carnose coperte da una buccia tomentosa, per quanto riguarda le pesche propriamente dette, o glabra per le pesche-noci o nettarine, di vario colore. La polpa succulenta ha un sapore zuccherino più o meno acidulo, ed anch’essa può essere di vario colore: dal bianco, al giallo e verdastro.
La pesca ha una consistenza polposa e succosa dovuta all’elevato contenuto in acqua ed alla presenza della pectina, lo zucchero polisaccaride. La maturazione dei frutti avviene tra la prima e la seconda decade di maggio nelle zone meridionali, fino alla fine di settembre per le cultivar più tardive.