FOGLIE n.18/2015

Page 1

R

Agricoltura • Agroalimentare • Turismo RURALE

N° 18 • 15 OTTOBRE 2015

SPECIALE

NUMERI RECORD PER UNA FORMULA DI SUCCESSO all’ interno

• Incrementi rispetto al 2013 in termini di superficie e di numero di espositori • Operatori e delegazioni ufficiali da oltre 20 Nazioni • Punto di riferimento per l’Europa Meridionale, il Nordafrica, il Medioriente e i Balcani • Mech@griJOBS, le nuove professioni della meccanizzazione agricola





E

ditoriale

Agrilevante: una formula di successo 15 ottobre 2015 - n. 18 - Anno 10

Quindicinale di Agricoltura Agroalimentare Turismo RURALE

Iscritto all’Albo Cooperative a Mutualità Prevalente N.A182952 Editrice

G.Ed.A. Giovani Editori Associati Soc. Coop. Via Alcide De Gasperi 11/13 - 70015 - Noci (BA) Direttore responsabile Vito Castellaneta Grafica e impaginazione G.Ed.A. Giovani Editori Associati Hanno collaborato Donato Fanelli, Antonio Resta, Rocco Resta, Nicola Trisolini, Paola Dileo, Nica Ruospo, Rino Pavone, Maria Fortino Pubblicità G.Ed.A Rino PAVONE r.pavone@foglie.tv 380 6328672 Stampa Grafica 080 - Modugno (BA) Registrato al Registro Nazionale della Stampa Tribunale di Bari N. 61/06 del 15/11/2006 www.foglie.tv redazione@foglie.tv 347 9040264

L

’esposizione di Agrilevante si conferma una “piattaforma” ideale per lo sviluppo dell’agricoltura e dell’agroindustria mediterranea. La rassegna internazionale delle macchine e delle tecnologie per le filiere agricole e agroalimentari ha infatti raggiunto una dimensione espositiva e una caratura internazionale che ne fanno il punto di riferimento per gli operatori dell’ Europa meridionale, dell’ area balcanica, del Medioriente e dell’ Africa settentrionale e sub-sahariana. Massimo Goldoni ricorda i dati di un evento fieristico che risulta in costante crescita. Dall’ edizione 2009 – la prima che l’Ente Fieristico pugliese ha condiviso con la federazione italiana dei costruttori di macchine agricole FederUnacoma, con il sostegno della Regione Puglia – la rassegna ha visto crescere la superficie complessiva impegnata da 40 mila metri quadrati complessivi ai 54 mila raggiunti in questa edizione 2015, con un incremento pari al 35%; il numero degli espositori è passato dai 210 dell’edizione 2009 agli attuali 310, con un incremento del 47%; e il numero dei visitatori è raddoppiato, passando dai 25 mila del 2009 ai quasi 50 mila dell’edizione 2013, facendo prevedere ulteriori progressi per l’edizione di quest’anno. “Ma è soprattutto la presenza di operatori esteri e di delegazioni ufficiali da Paesi dell’area mediterranea l’ele-

mento qualificante di questa rassegna – ha detto Massimo Goldoni - che offre tecnologie per ogni tipo di coltura mediterranea e per ogni modello di agricoltura”. “L’ edizione 2015 – ha aggiunto Goldoni - consentirà di monitorare il mercato dell’area mediterranea, che rappresenta un formidabile bacino potenziale, ma che risulta da alcuni anni a questa parte fortemente condizionata dall’instabilità politica”. L’ evento fieristico costituisce, anche per gli operatori professionali, un momento imprescindibile per stabilire relazioni e per conoscere dal vivo le innovazioni tecnologiche. “Anche nell’era della comunicazione in rete e della realtà virtuale – dichiara l’ Assessore pugliese alle risorse agricole, Di Gioia – la fiera mantiene un fascino ineguagliabile proprio per l’ importanza che il fattore umano ha nelle relazioni d’ affari”. “Il nostro obiettivo – ha concluso Di Gioia – è infatti inserire Agrilevante come elemento chiave nelle strategie di sviluppo dell’economia agricola della Regione”. Con queste caratteristiche la rassegna di Agrilevante si appresta a vivere un’edizione particolarmente importante e vivace, confermandosi non soltanto un evento promozionale e commerciale ma anche un momento di riflessione culturale e politica. Nel calendario previsti incontri su temi dell’economia mediterranea, dei finanziamenti all’agricoltura, delle opportunità offerte dalle filiere bioenergetiche.



S

ommario

5

16

editoriale

5

17

AGRILEVANTE Una formula di successo

8

16

MECH@GRIJOBS Le nuove professioni agricole FRUIT & VEG SYSTEM La presentazione ad Agrilevante agricoltura

25

tutto food Fruit Innovation si sposta e si unisce LE PROMESSE DEL GOVERNO Imu agricola e Irap,cavalli di Troia

23

speciale agrilevante

8

Agrilevante Numeri record vetrina per il mediterraneo Delegazioni da oltre 20 Paesi FEDERUNACOMA Positivo il bilancio 2014 trattori stretti Vittoria parziale a Bruxelles rivoluzione digitale Cece-Cema Summit

9

AGROALIMENTARE

20

FILIERA latte Prezzo fermo a 20 anni fa le oi ortofrutticole europee A confronto per coordinarsi ad expo 2015 Quale è il vero Made in Italy?

26 28

18

EVENTI

10

22

12

23

14

26

Puglia food film 2015 Il cinema incontra l’agroalimentare oscar green 2015 Vince la pugliese Federica Pascali i percorsi dell’ acqua Partita la campagna nelle scuole

MONDO GAL

18

gal terra dei trulli e di barsento La rete delle locande della murgia dei trulli gal terre del primitivo Ad Expo 2015 ha vinto il gioco di squadra


S A peciale

grilevante

Incrementi rispetto all’edizione precedente in termini di superficie e di numero di espositori

Agrilevante, numeri record

L

a richiesta di spazi espositivi da parte di industrie costruttrici di macchine e attrezzature per le lavorazioni agricole e di tecnologie per l’agricoltura amatoriale e la cura del verde ha raggiunto una superficie complessiva pari a 54 mila metri quadrati, con un incremento dell’8% rispetto all’edizione 2013; mentre il numero delle aziende partecipanti si è attestato a quota 310, che rappresenta un incremento del 10% rispetto alla precedente edizione. Al di là del dato statistico, il successo di Agrilevante si misura soprattutto sulla qualità della rassegna in termini di contenuto tecnico, e sulla sua importanza strategica per i Paesi del bacino mediterraneo. L’edizione 2015 prevede l’allestimento di una “Area Internazionalizzazione”, dedicata agli incontri “business-tobusiness” tra operatori economici esteri e aziende espositrici, una struttura che accoglierà delegazioni da Paesi dell’Est Europa e dei Balcani (segnatamente Albania, Bosnia,

Bulgaria, Croazia, Romania, Russia, Serbia, Slovenia, Ucraina), da Paesi dell’Africa (Algeria, Angola, Congo, Egitto, Etiopia, Kenya, Marocco, Mozambico, Sudafrica, Tunisia), e dall’Asia (Iran e Turchia). Alle attività finalizzate ai contatti commerciali – organizzate da FederUnacoma grazie al contributo dell’Agenzia ICE – si aggiungeranno iniziative di contenuto politico, in parte realizzate in virtù della collaborazione con lo IAM di Bari, l’Istituto agronomico mediterraneo che ha un ruolo storico nella formazione e nella ricerca per l’agricoltura dei Paesi mediterranei, con la presenza di autorità di Governo e Diplomatici di Paesi del Medioriente, e soprattutto dell’Africa Settentrionale e SubSahariana, coinvolte con incontri informativi, dibattiti sulle strategie di sviluppo dell’economia primaria, visite guidate e con tour conoscitivi per mettere a fuoco le soluzioni tecnologiche più adatte alle realtà geografiche e sociali dei diversi territori. Spazio anche quest’anno al settore dell’agricoltura multifunzionale e delle attività amatoriali in ambito rurale, con il Salone M.i.A. (Multifunzionalità in Agricoltura) organizzato da FederUnacoma, e con lo spazio “Vita in campagna”, gestito dalla omonima testata della casa editrice L’Informatore Agrario, che dopo la positiva esperienza della scorsa edizione sarà di nuovo in campo per catturare l’attenzione di una fascia di visitatori sempre più ampia, composta da operatori dell’agricoltura non professionale e da appassionati del verde e della attività all’aperto.

8

www.foglie.tv


Richiamerà operatori e delegazioni ufficiali da oltre 20 Paesi

Agrilevante punto di riferimento per l’Europa meridionale, il Nordafrica, il Medioriente e i Balcani

A

grilevante consolida la sua dimensione internazionale e la sua leadership nell’area mediterranea. La manifestazione organizzata da FederUnacoma insieme con l’Ente Fieristico barese – coinvolge enti locali, organizzazioni professionali agricole, istituzioni universitarie ed enti di formazione come l’Istituto Agronomico Mediterraneo, e che ospita delegazioni di operatori professionali esteri. Dai Paesi dell’Europa mediterranea a quelli dell’Africa settentrionale, dai Balcani sino al Medioriente e all’Africa Subsahariana saranno oltre 20 le delegazioni ufficiali presenti, nel quadro di un programma di internazionalizzazione della rassegna fieristica sviluppato in collaborazione con l’ICE Agenzia e con l’Istituto Agronomico Mediterraneo. Un bacino molto esteso, quello mediterraneo cui si rivolge Agrilevante, dove l’agricoltura costituisce il settore trainante dell’economia, e dove la domanda di tecnologie meccaniche sta tornando a crescere sia pure con le difficoltà rappresentate dall’instabilità politica che ancora si registra in alcuni Paesi del Medioriente e dell’Africa settentrionale. I dati sul commercio estero evidenziano una ripresa consistente delle esportazioni italiane verso Paesi quali Algeria e Tunisia, ma anche verso Spagna, Portogallo e Grecia, mentre in crescita risultano anche le esportazioni in Iran e nell’area balcanica soprattutto in riferimento alle attrezzature agricole. Ruolo di rilievo avrà la Turchia, che con oltre 58 mila trattrici immatricolate nel 2014 si è imposta come uno dei mercati più dinamici a livello mondiale.

N° 18 - 15 ottobre 2015

9


S A peciale

grilevante

La federazione nazionale costruttori macchine per l’agricoltura

FederUnacoma, il bilancio 2014

A

mpiamente positivo il bilancio delle attività presentato dal Presidente Massimo Goldoni: “L’industria italiana delle macchine per l’agricoltura, la cura del verde e la relativa componentistica - ha spiegato Goldoni - ha sofferto nel 2014 la flessione generalizzata dei mercati mondiali, ma la federazione ha saputo reagire sviluppando iniziative su tutti i mercati emergenti e intensificando l’attività in campo fieristico. Sul fronte estero la federazione ha organizzato fiere collettive per i propri costruttori - ha detto Goldoni - in Azerbaijan, Brasile, Cina, Corea, Giappone, Marocco e Russia, mentre sul piano delle relazioni istituzionali sono stati presidiati gli eventi di settore in Argentina, Iran ed India, e progetti di cooperazione sono stati avviati nell’Africa Sub-Sahariana, in Estremo Oriente, Etiopia, e Algeria”. L’impegno nelle attività fieristiche

10

Dopo aver ricordato l’edizione record di Eima International, svoltasi nel novembre scorso a Bologna con il miglior risultato storico in termini di superficie impegnata (150 mila metri quadrati netti), di aziende espositrici (1.800), di visitatori (oltre 235 mila) e di delegazioni estere (70 in rappresentanza di 45 Paesi), il presidente di FederUnacoma ha presentato la rosa delle altre attività espositive direttamente curate dalla federazione, in partnership con diversi enti fieristici. Oltre all’ Agrilevante a Bari, ormai punto di riferimento per gli operatori dell’area mediterranea, Fieragricola di Verona, in forza di un nuovo accordo di collaborazione stipulato e Macfrut in pieno rilancio con il passaggio al quartiere fieristico di Rimini. Goldoni ha ricordato, infine, l’accordo stipulato con la Fiera di Saragozza finalizzato a realizzare eventi congiunti in particolare nel continente africano, mentre, sono al vaglio iniziative in paesi del Centro e Sud America

e dell’Estremo Oriente. Uno sguardo sempre attento agli aspetti tecnici Importante anche l’attività realizzata in ambito tecnico con la partecipazione alla stesura degli atti delegati della Mother Regulation, che riguarda i requisiti tecnici per l’omologazione europea dei trattori, dei rimorchi e delle macchine trainate e con lo sviluppo dei sistemi elettronici Isobus, dei sistemi ad alto voltaggio, dei sensori wireless e delle macchine ad alta automazione.

www.foglie.tv


L

a Federazione Nazionale Costruttori Macchine per l’Agricoltura, costituita nel 2012 come proseguimento in forma federativa delle attività Unacoma (Unione Nazionale Costruttori Macchine Agricole nata nel 1945), raggruppa, rappresentandole in Italia e all’estero, le associazioni dei costruttori italiani di macchine agricole operatrici (Assomao), di macchine agricole operatrici semoventi (Assomase), di trattori (Assotrattori), di componenti per i vari comparti rappresentati (Comacomp), di macchine per il giardinaggio (Comagarden), di macchine movimento terra (Comamoter) e di motori per l’agricoltura (Unamot). La Federazione nasce con l’obiettivo di riconoscere ai singoli gruppi merceologici che la compongono maggiore efficienza ed autonomia, favorendo politiche di aggregazione che razionalizzino attività e sistemi di servizi per le imprese, e consenti-

La federazione re l’aggregazione di ulteriori soggetti istituzionali, in rappresentanza di settori affini alla meccanizzazione e ad essa collegati, nella prospettiva di allargare il fronte di rappresentanza della Federazione e svolgere così un ruolo di sempre maggiore peso nelle sedi politiche e istituzionali. FederUnacoma aderisce alla Confindustria in Italia, al CEMA, all’EGMF e all’Euromot in Europa. Le attività FederUnacoma sono finalizzate a incentivare la meccanizzazione delle attività agricola, energetica, di cura del verde pubblico e privato e del movimento terra, promuovere lo sviluppo e il rinnovamento tecnologico dei parchi meccanici di riferimento in Italia e all’estero e fornire agli associati supporti focalizzati, assistenza e servizi innovativi. Le aziende associate FederUnacoma realizzano l’80% della produzione nazionale dei comparti rappresentati, con un export pari al 60%.

11


S A peciale

grilevante

Riconosciuta dal Parlamento europeo la specificità di queste macchine

Trattori stretti, vittoria parziale a Bruxelles

è

stata una vittoria parziale quella di martedì 15 settembre a Bruxelles in seguito alla votazione in Parlamento Europeo presso la Commissione Envi - Ambiente, sanità pubblica e sicurezza alimentare, dei tre emendamenti riguardanti l’applicazione ai trattori stretti della Fase IV di adeguamento al Regolamento sulle emissioni dei motori. Il Parlamento Europeo ha, infatti, approvato due dei tre emendamenti sostenuti in aula dalla relatrice incaricata Elisabet-

12

ta Gardini e voluti in particolare da Assotrattori - FederUnacoma. “L’accordo costituisce un importante passo nella giusta direzione” hanno commentato CECE, CEMA e FEM in riferimento all’accordo raggiunto sul dossier ENVI/8/01933 riguardante i livelli di emissione per le macchine mobili non stradali. Il primo emendamento approvato, impegna la Commissione Europea a effettuare ulteriori analisi prima di estendere il Regolamento dei motori per macchine mobili nonstradali ai trattori “stretti”. “In pratica viene riconosciuta la difficoltà oggettiva a collocare nei cofani di questi trattori i voluminosi dispositivi per il trattamento dei gas di scarico” si legge nel comunicato FederUnacoma. Il secondo emendamento approvato dispone che i trattori “stretti” attualmente sul mercato siano riprogettati ex-novo solamente all’entrata in vigore del nuovo Regolamento, evitando in questo modo di apportare alcune modifiche parziali imposte da una brevissima fase intermedia. Il terzo emendamento, che non ha raggiunto il quorum necessario, puntava ad un’ulteriore proroga nell’attuazione dei provvedimenti.

“Un risultato, quello ottenuto a Bruxelles, che dunque tiene in pista la questione, lasciando margini per una soluzione normativa realmente sostenibile per le industrie costruttrici”, scrive FederUnacoma aggiungendo che “il voto riconosce la specificità delle macchine agricole per vigneti e frutteti e apre la via per la definizione di una tempistica di attuazione del Regolamento sulle emissioni dei motori, maggiormente compatibile con i tempi di riprogettazione delle macchine da parte delle industrie costruttrici”. L’iter prevede ora una fase di negoziazione finale tra i rappresentanti di Parlamento Europeo, Consiglio dell’Unione Europea e Commissione Europea che si concluderà presumibilmente a dicembre 2015 con l’approvazione finale del Regolamento dei motori per macchine mobili non-stradali. “Tre mesi ancora, dunque, per convincere il legislatore europeo in merito alle esigenze di carattere sia tecnico che industriale delle aziende costruttrici di trattori “stretti”, e quindi per evitare il rischio di un danno irreversibile per questo comparto della meccanica” chiosa il comunicato della federazione dei costruttori.

www.foglie.tv



S A peciale

grilevante

Cece-Cema Summit

A Bruxelles la rivoluzione digitale del sistema agricolo

D

ue giorni incentrata sulla nuova generazione di macchine intelligenti a servizio dell’agricoltura per un futuro semplificato, più sicuro e ambientalmente sostenibile. “Smart regulation for smart machines” è il claim sotto al quale il 23 e 24 settembre, a Bruxelles, le principali aziende costruttrici di macchine per l’agricoltura e per il movimento terra, insieme ai decisionmaker dell’Unione europea, hanno riunito tematiche di stringente attualità quali le modalità attraverso cui la rivoluzione digitale in atto sta modificando il sistema agricolo. Il Summit a cadenza biennale ha lo scopo di discutere, insieme a rappresentanti dell’Unione europea, dei cambiamenti e delle opportunità interni al mondo dei macchinari agricoli e per le costruzioni e, naturalmente, a tutto il sistema che essi vanno ad alimentare. Le domande chiave proposte dal Committee of european construction equipment - Cece e dall’European agricultural machinery - Cema hanno indagato le nuove sfide da affrontare, la risposta che l’Unione europea intende dare al “mercato unico digitale” e la necessità di un percorso di adattamento del regolamento comunitario ai nuovi orizzonti. Interrogativi che hanno trovato concretezza nella presentazione di un “Digit@l Manifesto” congiunto sottoscritto dai presidenti di Cece e Cema rispettivamente Eric Lepine e Richard Markwell, articolato in cinque aree prioritarie di indirizzo per le future azioni politiche. “Sentiamo parlare ogni giorno di automobili senza guidatore ma la verità è che in agricoltura disponiamo da anni di macchine capaci di fare questo: il comparto delle macchine agricole è uno dei maggiori produttori di veicoli a guida “autonoma” al mondo”, ha dichiarato Markwell. “Per i nostri clienti, la digitalizzazione dei processi e delle operazioni, significa

14

maggiore comfort, maggiore sicurezza e minori costi. Per l’intera società - ha aggiunto Lepine -, significa sostenibilità e tutela ambientale”. Digit@l Manifesto Le tecnologie digitali trasformano i processi produttivi e la catena del valore interna al sistema agricolo attraverso un processo in pieno sviluppo, la cui aspettativa di crescita negli anni a venire è molto alta. Ciò comporta ingenti sforzi di cambiamento per gli operatori del settore ma anche grandi opportunità che per essere colte e sfruttate, richiedono un nuovo approccio politico e normativo da parte della Comunità europea. A sostegno della nascita di un quadro normativo intelligente e capace di accompagnare, sostenendolo, il futuro cammino di trasformazione attraverso la transazione digitale, sono state identificate le cinque azioni prioritarie sotto

riportate sulle quali Cece e Cema attraverso il Digit@l Manifesto chiamano l’Unione europea a focalizzarsi. 1. Elaborazione di una “smart regulation for smart machine technology” ovvero un regolamento europeo intelligente per tecnologie intelligenti. “L’attuale normativa europea - si legge nel comunicato stampa diffuso dal Cema -, deve supportare lo sviluppo digitale senza diventare, seppur involontariamente, una barriera. Un esempio - prosegue il comunicato sono i test virtuali, necessari nella fase di sviluppo di un prototipo, resi possibili dalle nuove tecnologie. Ciò di cui abbiamo bisogno è un regolamento capace di capire come, in confronto ai test convenzionali, questi siano più veloci e quindi capaci di soddisfare più rapidamente le richieste del mercato, pur restando altrettanto sicuri ma meno costosi. Un regolamento che, quindi, ri-

www.foglie.tv


conosca dove possibile, la loro valenza a tutti gli effetti. Ma non solo, attualmente il regolamento europeo non prevede la possibilità di movimentazione per una macchina operativa, senza la presenza in cabina di un conducente. Le nuove frontiere tecnologiche al contrario, portano verso lo sviluppo di mezzi “driverless” con notevoli vantaggi per l’operatore. Per questo, risulta necessario un aggiustamento della posizione europea”. 2. Creazione di un Mercato unico digitale reale e affidabile. “La creazione di un cyberspazio affidabile e sicuro è indispensabile al raggiungimento di un approccio europeo armonizzato che conduca verso un elevato livello di interoperabilità e compatibilità dei sistemi digitali e delle tecnologie. Per questo - sostengono i membri delle associazioni europee -l’approccio europeo deve essere volto a definire linee chiare e appropriate che

regolamentino, ad esempio, la proprietà, la gestione e l’utilizzo del flusso dei dati e che siano adatte alla presenza di piattaforme cloud”. 3. Impiego degli strumenti e dei programmi europei quali la Pac e il Piano europeo per gli investimenti, per incentivare gli investimenti dei settori agricoltura ed edilizia nella tecnologia digitale. “E’ necessario - fanno presente gli esperti riuniti a Bruxelles - destinare misure e meccanismi interni agli strumenti europei che mettano a disposizione risorse volte ad incentivare gli investimenti nella tecnologia digitale”. 4. Incremento e miglioramento della banda larga nelle aree rurali così da agevolare e facilitare il flusso dei dati. “Condizione prioritaria e imprescindibile alla trasformazione digitale è la presenza di una banda larga capace di consentire le connessioni oggi in condizione di drammatico sottosviluppo nelle molte aree rurali meno densamente

popolate dell’Unione europea. Garantire entro il 2020 sul territorio europeo una connessione con velocità minima di 30 Mb al secondo- proseguono da Bruxelles - è indispensabile per evitare la nascita di un “divario digitale” tra aree urbane e rurali”. 5. Incoraggiamento e sostegno allo sviluppo delle competenze digitali. Lo sviluppo di quanto disegnato fino ad ora porterà, sempre secondo quanto emerso al Summit, alla crescente richiesta di lavoratori altamente specializzati nei settori agricoltura e costruzioni. “Soddisfare questa domanda - spiegano - sarà decisivo per lo sviluppo, in entrambi i settori, di competitività, produttività e sostenibilità. Per questo e per colmare la prevedibile carenza di esperti Ict, serve andare verso il reciproco riconoscimento delle qualifiche ottenute all’interno degli Stati membri facilitando, inoltre, i flussi tra gli stessi”.


S A peciale

grilevante

Le iniziative di Unacma in collaborazione con FederUnacoma

Mech@griJOBS, le nuove professioni della meccanizzazione agricola

U

nacma, in collaborazione con FederUnacoma, organizzerà una serie di eventi nell’Area Demo presso il proprio stand 45/46 Pad.18 durante Agrilevante 2015. L’iniziativa è stata presentata come: Mech@griJOBS Le nuove professioni della meccanizzazione agricola Orientamento e Opportunità per giovani studenti che stanno per inserirsi nel mondo del lavoro PROGRAMMA: SPAZIO FORMAZIONE Riservato nei giorni di giovedì 15, venerdì 16 e sabato 17 ottobre 2015 con i seguenti orari (10.00-10.30), (11.3012,30), Nello spazio saranno sviluppati moduli demo di circa 45 minuti cadauno, condotti da UNACMA e da esperti del prestigioso Costruttore KUBOTA che illustreranno agli studenti le professionalità richieste e le opportunità di lavoro nel settore della meccanizzazione agricola.

- Dealer e aziende della filiera. Contemporaneamente, nello stesso spazio, saranno ospitate le proposte (e i Curriculum Vitae) dei giovani in cerca di occupazione nello stesso settore. SPAZIO TALK-SHOW Nella giornata conclusiva di sabato 17 ottobre si svolgerà un talk show ripreso da una importante rete televisiva sui temi della formazione, della situazione del mercato e sulle ultime novità relative alla revisione Unacma ha dedicato alcuni spazi alle iniziative dei partner. ConformGest illustrerà le novità relative alla GARANZIA SICURA! sulle macchine agricole usate. Ateikon presenterà i propri sistemi ge-

stionali per concessionarie di macchine agricole, gestione officine, noleggio, gestione ricambi, garanzie e analisi del territorio. UNIMA e CONFAI, associazioni del contoterzismo, avranno vari appuntamenti con i contoterzisti del Centro-Sud. Progetto Mech@griJOBS Alberto Cocchi, Consulente Meccanizzazione Agricola, Tel.3385333020 email: redazione@unacma.it c/o UNACMA Via Spinoza, 28 00137 ROMA Tel. 0687420010 Fax 0682083007 info@unacma.it www.unacma.it FACEBOOK, YOUTUBE, TWITTER

- Professione Tecnico Commerciale 2.0 di Macchine Agricole: iniziativa in cui si spiega come diventare venditore professionale. -Professione Tecnico/meccatronico di Macchine Agricole: iniziativa in cui si spiega come diventare specialista meccatronico SPAZIO CERCO-OFFRO LAVORO Una bacheca speciale sarà dedicata alle recenti Offerte di lavoro nell’agro-meccanica da parte di Costruttori

16

www.foglie.tv


Un evento innovativo dedicato al mondo dell’ortofrutta

Fruit&Veg System, la presentazione ad Agrilevante

F

ruit&Veg System, si pone come un evento molto innovativo dedicato al mondo dell’ortofrutta: realizzato da una collaborazione tra Veronafiere e Agrifood Consulting, avrà luogo a Verona tra il 16 e il 18 Marzo del 2016. Fruit & Veg System verrà presentato ufficialmente a Bari sabato 17 ottobre alle h 11 all’interno di “Agrilevante”. Fruit&Veg System nasce dalla necessità di valorizzare il mondo Mediterraneo e tutte le eccellenze che lo caratterizzano, e di promuovere nel mondo un sistema culturale sostenibile, quello Mediterraneo, di cui il made in Italy è un ambasciatore prestigioso nel mondo. L’intento degli organizzatori è quello di realizzare una piattaforma globale B to B, in cui vengono sviluppati temi di grande importanza e attualità come qualità, biodiversità, sostenibilità, etica che rappresentano il cuore pulsante del Sistema Mediterraneo. Qualità, sviluppo e ricer-

N° 16 - 15 settembre 2015

ca sono i principi cardini attorno ai quali ruoterà l’evento, che darà ampio rilievo al suo interno anche al tema delle certificazioni con l’obiettivo di avviare un dibattito costruttivo tra gli operatori del settore, le istituzioni, i retailer e gli enti sulla necessità di creare modelli operativi che facilitino l’apertura di nuovi mercati anche per le piccole e medie imprese. All’interno di Fruit&Veg System saranno rappresentate le filiere orticole e frutticole nel loro complesso e gli operatori nazionali potranno incontrare i rispettivi interlocutori internazionali per generare reali opportunità di business e confrontarsi a 360°. “Fruit&Veg System” si porrà inoltre come partner qualificato per le imprese che credono in progetti di business innovativi, fondati sui valori del modello Mediterraneo, che rappresentino una chiave di accesso al mercato globale per una forma di sviluppo che non si basa solamente su quantità, volumi e prezzi, ma che riporti al cen-

tro dell’attenzione la capacità di produrre qualità in tutti i segmenti della filiera in cui l’Italia occupa posizione di assoluto rilievo. La Regione Puglia, terra di grandi eccellenze e tradizioni, conosciuta nel mondo per la qualità dei prodotti della propria terra, è stata scelta come ideale trampolino di lancio della manifestazione condividendo gli stessi valori e la volontà di rendere attuabile una nuova forma di sviluppo per il mondo ortofrutticolo e la sua filiera. Agrilevante 2015 vetrina dell’Agricoltura Mediterranea non poteva che essere palcoscenico ideale per far partire e decollare questo percorso.

17


M G ondo

AL

Sottoscritto nella sede del Gal Terre dei Trulli e di Barsento il protocollo d’intesa

La Rete delle Locande della Murgia dei Trulli

N

asce la ‘Rete delle Locande della Murgia dei Trulli’. A promuoverla il Gruppo di Azione Locale (GAL) Terra dei Trulli e di Barsento che ha messo assieme 25 operatori della ristorazione, della ricettività, dell’agroalimentare e del turismo di Alberobello, Castellana Grotte, Gioia del Colle, Noci, Putignano, Sammichele di Bari e Turi. L’iniziativa è stata presentata in conferenza stampa dal presidente e dal responsabile della cooperazione del Gal, Stefano Genco e Roberto Bianco, alla presenza di una nutrita delegazione di operatori. “Cibo come cultura, appartenenza, accoglienza, tipicità e territorio sono – ha spiegato Genco - le parole chiave che ci hanno portato a completare questo percorso, previsto sin dalla programmazione iniziale del GAl, e concretizzatosi con la firma di un protocollo d’intesa. Il progetto prevede l’attuazione di azioni di promozione territoriale, turistica e delle eccellenze eno-

gastronomiche grazie alle locande che daranno vita ad una rete di punti informativi sul territorio. Il Gal è così riuscito ad avviare un sistema territoriale integrato di qualità”. “È il territorio stesso ad averci chiesto questo progetto una volta emersa la consapevolezza che mancava – ha aggiunto Bianco - un ingrediente fondamentale nella promozione dei nostri Comuni: l’identità, il senso di appartenenza, l’essere ed apparire come un tutt’uno, soprattutto agli occhi dei turisti. Oggi abbiamo servizi integrati, percorsi con itinerari culturali, naturalistici ed enogastronomici che coinvolgono tutto il territorio del GAL. Abbiamo una promozione di ben 26 percorsi comunali ed intercomunali che passa, nelle sue forme cartacea e digitale, anche dalle locande”. Unanime, al termine della conferenza, l’auspicio che il GAL Terra dei Trulli e di Barsento possa continuare la sua attività di sviluppo del territorio e delle sue eccellenze rurali anche nei prossimi anni, con il

Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 20142020 della Regione Puglia La ‘Rete delle Locande della Murgia dei Trulli’ è inserita nel progetto di cooperazione transnazionale ‘European Country Inn – Tourism Development in rural areas’, Asse IV – Misura 421 Programma di Sviluppo rurale della Regione Puglia 2007 - 2013.

Il Gal Terre del Primitivo, capofila a Milano, traccia un bilancio della rassegna internazionale

“Expo 2015: ha vinto il gioco di squadra”

A

bbiamo dimostrato che, facendo squadra, possiamo essere vincenti”. È questo il commento del GAL Terre del Primitivo a conclusione della partecipazione ad Expo dei 25 Gruppi di Azione Locale pugliesi nell’ambito del progetto regionale di cooperazione interterritoriale “Puglia rurale: la Puglia sposa il mondo”. Ai GAL pugliesi, infatti, è stato riservato il periodo dal 7 settembre al 4 ottobre, nel quale sono state numerosissime le iniziative, gli eventi, le occasioni di incontro in un programma fittissimo con appuntamenti quotidiani. Tutto questo è stato possibile grazie alla sinergia tra Regione Puglia, Autorità di Gestione Regione Puglia, Responsabile Asse III e IV PSR Puglia 2007-2013, Responsabile Misura 421 con capofila il GAL Terre del Primitivo, presieduto da Ernesto Soloperto e diretto da

18

Rita Mazzolani, coordinatrice del progetto. Importante anche il supporto dell’Accademia Italiana della Vite e del Vino. Cooking show, degustazioni, testimonial, laboratori, musica e serate speciali: la Puglia ha dimostrato- ancora una volta- di poter fare la differenza. Expo Milano si è caratterizzata soprattutto come attenzione specifica al grande tema dell’alimentazione ed i 25 GAL pugliesi non si sono certo fatti cogliere impreparati, dal momento che hanno messo in luce l’importanza del mangiar sano, di uno stile di vista sostenibile, dell’attenzione per la tradizione e l’ambiente circostante. In una parola: hanno valorizzato la Dieta Mediterranea, come valore e modello da trasmettere anche alle giovani generazioni. I GAL coinvolti sono stati: Alto Salento, Capo di Santa Maria di Leuca, Colline Joniche, Conca Barese, Daunia Rurale, Daunofantino, Fior d’Olivi, Gargano, Isola Salen-

to, Le città di Castel del Monte, Luoghi del Mito, Meridaunia, Murgia Più, Piana del Tavoliere, Ponte Lama, Serre Salentine, Sud Est Barese, Terra d’Arneo, Terra dei Messapi, Terra d’Otranto, Terre del Primitivo (capofila), Valle della Cupa, Valle d’Itria, Terra dei Trulli e di Barsento, Terre di Murgia.

www.foglie.tv


19


A

groalimentare

Cavallo: “Necessario riequilibrare i rapporti nella filiera”

Latte: prezzo fermo a 20 anni fa

S

ono inaccettabili le dinamiche secondo le quali un litro di latte alla stalla costa nella migliore delle ipotesi 38 centesimi e un litro di latte al consumo costa da euro 1,30 fino ad euro 1,60. Tutto ciò è consentito dalle norme comunitarie che permettono di importare e trasformare prodotto proveniente da qualsiasi Paese estero, ma senza doverlo indicare in etichetta, ostacolando la programmazione della produzione nazionale e impedendo di comunicare ai consumatori il vero contenuto dei prodotti che acquistano. A differenza di quanto sta accadendo con le persone, per le merci il principio della libera circolazione è diventato per l’Europa un dogma da applicare senza limiti, incurante del dumping economico e sociale e dei rischi per la sicurezza alimentare. La vera e unica indicizzazione di cui il comparto zootecnico ha bisogno è quella di legare il prezzo del latte alla stalla italiana a quello del latte e dei formaggi che i consumatori acquistano nei negozi o nei supermercati.”. Così il vicepresidente di Coldiretti Puglia, Alfonso Cavallo, ha aperto i lavori del ‘gruppo latte’ allargato, a cui hanno partecipato allevatori delle province di Bari e Taranto.

20

“La definizione di un parametro condiviso – incalza il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti - per l’indicizzazione del prezzo del latte è un passo avanti importante per ‘costruire’ un prezzo che sia sostenibile per gli allevatori e tenga conto di costi di produzione e prezzo al consumo. Non intendiamo aspettare inermi la scomparsa dei nostri allevamenti, dei nostri lavoratori e del vero ‘made in Italy’, e il conseguente abbandono dei nostri territori. Non possiamo aspettare nuove pandemie come la Bse e l’aviaria per ottenere maggiore trasparenza e garanzia sui prodotti acquistati dai consumatori. Sono necessarie regole di mercato trasparenti sulle produzioni lattiero-casearie, al fine di consentire agli anelli finora più penalizzati – gli allevatori e i consumatori, di avere un’equa remunerazione, un giusto prezzo e la garanzia di quello che mangiano”. Rispetto al marchio “Prodotti di Qualità Puglia”– sottolinea Coldiretti - nel regolamento d’uso quando si parla degli accordi di filiera, si fa un generico riferimento alla sottoscrizione di “relazioni ed impegni reciproci” tra le imprese di trasformazione e produttori. Non vi è alcun riferimento al prezzo ed al valore del prodotto di

base. Si chiede, viceversa, che venga rafforzato il ruolo dell’impresa agricola in questo rapporto di filiera e sia previsto un prezzo del prodotto ancorato al costo di produzione e che non possa scendere sotto questa soglia, mentre possa seguire l’eventuale aumento di valore aggiunto che il prodotto finito al consumatore può ricevere dall’acquisizione del Marchio. Per questo Coldiretti Puglia chiede, preannunciando nuove iniziative pubbliche, alle istituzioni e alla politica: 1. l’obbligo di etichettatura con indicazione dell’origine su tutti i prodotti importati dall’estero: cagliate, polvere di latte, caseine, caseinati e altri. Se per legge ciò non fosse possibile, chiede allora l’obbligo di etichettatura con indicazione dell’origine su tutti i prodotti lattiero-caseari italiani formaggi, latte, mozzarella e altri; 2. Lo sviluppo di procedure per acquisire i dati di monitoraggio dei consistenti flussi di entrata di latte e di prodotti caseari; 3. L’intensificazione dei controlli sanitari e sulla qualità dei flussi di latte e dei prodotti caseari che arrivano dall’estero; 4. L’applicazione immediata dei contenuti della Legge regionale 19 dicembre 2008 n. 38 “Norme per il sostegno al consumo dei prodotti agricoli regionali”.

www.foglie.tv



E

venti

Il cinema incontra l’agroalimentare

Puglia Food Film 2015

Q

uando il cinema incontra l’agroalimentare. Succederà al Puglia Food Film 2015 che si terrà a Bari il 6, 7 e 8 ottobre. Obiettivo della kermesse creare uno stretto legame tra il mondo dell’agroalimentare e quello della cinematografia attraverso l’abbinamento Cibo-Cinema: una tre giorni in cui film, ospiti ed eventi raccontano le tematiche dell’agroalimentare: filiera, usi e costumi, ricerca e innovazione, creatività. Protagonisti della prima edizione del Puglia Food Film 2015, promosso dall’Associazione Culturale I Tipici di Puglia e dall’Associazione Futuri Orizzonti, insieme al Gruppo di Azione Locale Conca Barese, con il contributo della Regione Puglia e della Camera di Commercio e la collaborazione di Slow Food Puglia e Slow Food Condotta di Bari, film da tutto il mondo, cortometraggi e lungometraggi, documentari e film d’animazione legati al tema del gusto, dell’arte culinaria e della produzione di cibo. Ad arricchire il festival labo-

ratori, mercatini, incontri e degustazioni. Il Puglia Food Film 2015 si svolgerà nelle prime due giornate a Bari, in una delle location più suggestive della città, il Fortino di Sant’Antonio. Nelle giornate del 6 e 7 ottobre, scandite dai temi, rispettivamente, della Biodiversità della Puglia e del Buon Pescato Pugliese, il Puglia Food Film 2015 si svolgerà tra l’Auditorium del Gusto (la sala coperta del fortino, dove si terranno proiezioni e dibattiti dalle 18 alle 23) e la Piazza dei Sapori, antistante la terrazza, in cui dalle 19 alle 24 si terranno momenti di degustazione, laboratori e seminari. In entrambe le giornate, prima e dopo il forum/ dibattito, ci sarà spazio per la proiezione delle opere vincitrici del concorso Food Film Fest di Bergamo. L’8 ottobre il Puglia Food Film 2015 continuerà a Masseria Ruotolo con un laboratorio di Slow Food e la degustazione di oli e vini prodotti dai ragazzi dell’IISS Caramia Gigante di Locorotondo e Alberobello in concomitanza con “Viva gli sposi: invito ad un banchetto

nunziale degli anni ‘30”, in cui si parlerà della cultura contadina e verrà inscenato un matrimonio pugliese degli anni Trenta intervallato dalla proiezione di scene tratte da un film muto. Puglia Food Film vuole essere un’esposizione del territorio pugliese, una vetrina che attragga giovani, turisti ed operatori economici italiani e stranieri in ogni stagione dell’anno. L’evento identifica con il cibo in tutte le sue sfumature il suo tema centrale come fulcro di espressione culturale e di sapere. Storia e tradizioni antiche attraverso cine-produzioni provenienti da tutto il mondo per non dimenticare che siamo ciò che mangiamo.

WWW.FOGLIE.TV l’informazione sul mondo agricolo e rurale a portata di click.

Sipcam italia presenta Bismark

Risultati raggiunti e nuove opportunità di crescita

Speciale Fiera del Levante Masserie Didattiche: la difesa deivalori della terra

Agriturismi, masserie didattiche e sociali, attività artigianali, commerciali e sociali, rete degli itinerari turistici e culturali, formazione degli addetti e informazione degli utenti. Sono solo alcuni dei risultati raggiunti con lo scorso Psr (2007-13) dal Gal Terra dei Trulli e di Barsento che ha organizzato un evento conclusivo.

Tavola rotonda dal titolo “La masseria didattica, produrre ricchezza senza distruggere, difendendo i valori della terra” presso il salone dell’agroalimentare. La formazione e la ricerca nel settore dell’agricoltura multifunzionale e lo sviluppo rurale attraverso le masserie didattiche.

A Foggia, presso l’ente di formazione professionale Formedil, Sipcam Italia ha presentato le sue soluzioni nel diserbo dei legumi e degli ortaggi ed, in particolar modo, presentato il suo nuovo prodotto Bismark la giusta soluzione nel diserbo delle colture.

Guarda il video

Guarda il video

Guarda il video

GalTerradeiTrulli e di Barsento

22

La soluzione nel diserbo delle colture

www.foglie.tv


CON L’AGRICINEMA NELLE CAMPAGNE DI VERNOLE (LE

LA PUGLIESE FEDERICA PASCALI VINCE L’OSCAR GREEN 2015

è

la pugliese Federica Pascali la vincitrice di Oscar Green 2015, il premio voluto e promosso da Coldiretti Giovani Impresa che premia le realtà imprenditoriali capaci di accogliere e rilanciare le sfide di un mercato innovativo ed in costante cambiamento. Grandi sorprese dalla Puglia che come ogni anno ha testimoniato la voglia di fare impresa con genio e lungimiranza, affidandosi ai ‘cervelli non in fuga’ dei campi pugliesi. “Gli uliveti aziendali si stagliano nei feudi di Vernole, Melendugno, Castro e nella marina di San Foca – ha raccontato Federica - tutti territori situati in Puglia, in provincia di Lecce, hanno un’estensione di circa 200 ettari di terreno con circa 13 mila alberi, di cui il 70% secolari e il 30% piante giovani. Grazie alle diverse caratteristiche dei terreni, riusciamo a coltivare diverse cultivar, quali Cellina di Nardò e Ogliarola Salentina, tipiche del territorio Salentino e produrre varie tipologie di olio. Quale modo migliore per far assaggiare i prodotti aziendali in totale relax? Mentre si guarda un buon film. Per cui Federica ha sfruttato gli antichi locali aziendali per rispolverare pellicole e poltrone e

ha inaugurato l’AGRICINEMA IRIS, un luogo di ritrovo per gli amanti del cinema che per tutta la durata del film gustano cibo a km0. Ingrediente principale dei nostri snack l’olio extravergine aziendale”. L’Esposizione Universale di Milano è stata invasa da giovani provenienti dalle campagne di tutte le regioni italiane e anche dall’estero per partecipare all’Oscar Green, il premio alle imprese più innovative promosso dai giovani della Coldiretti #scommettosuitalia. “A crescere in futuro - ha spiegato il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti - sarà la domanda di livelli più elevati di professionalità con particolare riguardo a figure specializzate in grado di seguire lo sviluppo di specifiche coltivazioni, la conduzione di macchinari o la gestione di attività che si sono integrate con quella agricola all’interno dell’azienda: dalla vendita diretta dei prodotti tipici e del vino alla trasformazione aziendale del latte in formaggio, dell’uva in vino, delle olive in olio, ma anche pane, birra, salumi, gelati e addirittura cosmetici. La domanda di lavoratori – ha concluso Corsetti - si registra infatti per figure professionali tradizionali che vanno dal trattorista al taglialegna fino al potatore, ma anche per quelle

innovative all’interno dell’impresa agricola come l’addetto alla vendita diretta di prodotti tipici, alla macellazione, alla vinificazione o alla produzione di yogurt e formaggi”. Il premio Oscar Green, che ha ricevuto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, offre l’opportunità di valorizzare la propria idea imprenditoriale e si rivolge a tutti gli imprenditori agricoli e agroalimentari, singoli o associati operanti sul territorio nazionale e di qualsiasi età che, all’interno del proprio percorso imprenditoriale, abbiano sviluppato un’idea innovativa, in grado di testimoniare il contributo offerto dall’agricoltura alla società in termini di valore, sicurezza, fiducia e qualità della vita.

Partita la campagna

“I percorsi dell’acqua” con le scuole di Puglia

è

cominciata la campagna di informazione e formazione progettata e realizzata dall’ARIF, che ha come protagonisti alunni e docenti di tutti gli istituti agrari o tecnici con indirizzo agrario della Puglia. Con la campagna “A scuola nel bosco”, che si è svolta nei mesi di marzo e aprile scorsi si è puntata l’ attenzione sul patrimonio forestale pugliese, portando nei boschi alunni e docenti di più di venti istituti superiori pugliese. Questa volta l’attenzione è rivolta al settore irriguo. L’ARIF gestisce circa 270 impianti sparsi nelle province di Lecce, Brindisi, Taranto, Bari e Bat. Il primo appuntamento è stato con gli alunni e docenti dell’Istituto “Luigi Einaudi” di Manduria. Hanno visitato N° 18 - 15 OTTOBRE 2015

l’impianto irriguo del Tara, dove gli esperti dell’ARIF hanno spiegato le diverse fasi del funzionamento di un impianto, dall’emungimento dell’acqua dalla falda, alle vasche di accumulo, al torrino piezometrico, alla rete di distribuzione dell’acqua che poi giunge sino alle aziende agricole e zootecniche. Infine si sono spostati in un’azienda, sempre accompagnati da esperti dell’Arif , per vedere come viene trattata e utilizzata l’acqua. Dopo questo primo appuntamento ne è seguito un altro a Frassanito, in provincia di Lecce, in uno degli impianti irrigui più moderni gestiti dall’ARIF, quindi è stata la volta del brindisino con l’Istituto Pantanelli-Monet. Prossimi appuntamenti ad Adelfia, Noci, Conversano, Triggiano, Terlizzi, Barletta. La

campagna “I percorsi dell’acqua” proseguirà sino a metà novembre circa. Ai docenti e agli studenti, in occasione delle visite degli impianti, vengono distribuiti depliant esplicativi e un DVD realizzati dall’Ufficio stampa dell’ARIF.

23


Velum Prime, il nuovo prodotto Bayer CropScience

E’ iniziata una nuova era nella difesa dai nematodi

V

elum Prime è il nuovo e rivoluzionario nematocida/ fungicida per le colture orticole frutto della ricerca Bayer CropScience; caratterizzato da proprietà uniche e da un meccanismo di azione originale, Velum Prime offre ad ogni orticoltore efficacia, flessibilità, sostenibilità e praticità. E tutto questo in un unico prodotto! Modalità d’impiego Numerose sono le colture orticole autorizzate sotto serra per il controllo contemporaneo di nematodi galligeni e oidio. Velum Prime si applica via manichetta forata a dosaggi molto limitati (0,375-0,625 L/ha): una prima applicazione poco dopo il trapianto da ripetersi dopo 15-30 giorni, in funzione del grado di infestazione dei nematodi. La forza di un prodotto rivoluzionario L’azione di Velum Prime è diretta in primo luogo nei confronti delle larve mobili dei

24

nematodi presenti nel terreno. Ma non si ferma solo qui! Grazie alle proprietà sistemiche della sua componente attiva, infatti, Velum Prime riesce ad essere assorbito dalle radici e a penetrare nei tessuti radicali raggiungendo anche i nematodi ivi insediati. Il prodotto viene poi ridistribuito anche alla parte verde della pianta raggiungendo i tessuti fogliari e proteggendoli dall’attacco dei funghi appartenenti al gruppo degli oidi. Protezione e sostenibilità Le caratteristiche rivoluzionarie di Velum Prime non sono legate unicamente alla protezione da nematodi e oidio in modo contemporaneo, ma risiedono anche nel suo profilo di sicurezza e di sostenibilità: il prodotto rispetta l’ambiente e gli organismi non bersaglio ed ha una classificazione favorevole che facilita tutte le operazioni per l’operatore. L’impiego di Velum Prime nel controllo

dei nematodi offre vantaggi rivoluzionari: - Elevata efficacia contro i nematodi galligeni - Controllo contemporaneo e duraturo dell’oidio - Facilità di impiego grazie a dosi molto basse - Profilo tossicologico e classificazione ambientale favorevole - Flessibilità di impiego e possibilità di integrazione con altri prodotti e tecniche agronomiche sostenibili.

www.foglie.tv


A

gricoltura

Lanciata appena lo scorso maggio

Fruit Innovation si sposta nel 2017 e si unisce a Tuttofood

F

ruit Innovation, la mostra professionale lanciata lo scorso maggio a Fiera Milano nell’ambito del “sistema” Ipack-Ima, evento leader nelle tecnologie di processo e packaging, cambia cadenza e contesto. La prossima edizione avrà infatti luogo dall’8 all’11 maggio 2017 (e non come inizialmente previsto nel maggio del 2016) e avverrà nell’ambito

di Tuttofood, la grande manifestazione B2B di Fiera Milano dedicata all’alimentare. Gli organizzatori fanno sapere che “lo spostamento al 2017 garantirà a Fruit Innovation, il cui debutto è stato positivo, prospettive di crescita ancor più solide. Con l’inserimento in Tuttofood - un contesto che per caratteristiche merceologiche e pubblico professionale si adatta perfettamente alla manifestazione - Fruit

Innovation godrà di un traino importante, data la posizione leader ormai conquistata dalla mostra del food”. Questa la versione ufficiale ma dubitare è quantomeno lecito considerando che la fiera era stata lanciata in pompa magna neanche un anno fa e che, dopo una sola edizione, è già “costretta” a posticipare date ed unirsi ad altri contesti.

Il M5S denuncia la mancanza di chiarezza da parte della maggioranza PD

Le promesse del Governo su Imu agricola e Irap solo un cavallo di troia?

L

e promesse di eliminare l’Imu agricola e l’Irap rischiano di trasformarsi in un vero e proprio “cavallo di troia” per l’intero settore. È la denuncia dei deputati 5 Stelle della Commissione Agricoltura della Camera che, in occasione dell’esame del Documento di Economia e Finanza (DEF), hanno rivolto sia al Governo sia al relatore del Partito Democratico una serie di domande sulle effettive coperture per la manovra. “Per rispondere nel linguaggio canzonatorio del premier Renzi, non siamo affatto ‘sereni’ sulle ricadute che potrebbero avere sul comparto l’abolizione dell’Imu agricola e dell’Irap – spiega il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate, capogruppo M5S in Commissione Agricoltura a Montecitorio

N° 18 - 15 OTTOBRE 2015

dove i 5 Stelle hanno bocciato il DEF – Un Governo degno di questo nome non può semplicemente affermare che non ci saranno conseguenze per gli agricoltori, senza argomentare la sua dichiarazione con dati e numeri alla mano. Quale atto di sconsiderata fede dovrebbe portarci a credere alle loro chiacchiere?! Il timore – continua L’Abbate (M5S) – è che l’abolizione delle due imposte si traduca, in realtà, in altre misure più impattanti come il taglio agli incentivi per il gasolio o alle misure per favorire l’aggregazione delle aziende agricole. Nel caso il Governo sia a corto di idee e voglia andare oltre i soliti proclami, gli ricordiamo le nostre proposte – conclude il deputato 5 Stelle - individuare le risorse necessarie ad abolire l’Imu sui terreni al di fuori del comparto

agricolo estendendo ogni eventuale agevolazione anche alle imprese della pesca e dell’acquacoltura, sostenere il settore lattiero caseario e riordinare l’assistenza tecnica privilegiando, anche per ottenere maggiori risparmi di spesa, i sistemi di consulenza aziendale, sia nel settore zootecnico che in quello agronomico”.

25


A

groalimentare

In Germania ortofrutta in Gdo all’89%, Italia al 61%

Le OI ortofrutticole europee a confronto per un maggiore coordinamento

I

n un mondo sempre più globale, anche le organizzazioni interprofessionali ortofrutticole di ogni Paese hanno necessità di un maggiore coordinamento tra loro per poter esporre in modo omogeneo le loro richieste in Europa e avere più forza nei confronti della Grande Distribuzione (Gdo), principale canale di vendita. Si è parlato di questo, e della necessità di creare un coordinamento europeo, nel convegno organizzato da Ortofrutta Italia (OI) a Macfrut, “Il ruolo delle organizzazioni interprofessionali ortofrutticole nei rapporti di filiera e un possibile coordinamento europeo. Esperienze a confronto di Spagna, Francia, Italia e Ungheria”. E’ stata la prima occasione in tutta Europa in cui sono state messe a confronto le attività, così diversificate, delle OI ortofrutticole riconosciute nei Paesi Membri dell’UE.

26

Presenti i rappresentanti di Hortyfruta, Interfel, Ortofrutta Italia e FruitVeB; mancava la rumena Prodcom. Secondo Nazario Battelli, presidente di Ortofrutta Italia, è scoraggiante l’assenza e il disinteresse del Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali (Mipaaf) sulla materia; nonché le inspiegabili lungaggini burocratiche riguardanti l’interprofessionale ortofrutticola italiana, “se si tiene conto - spiega sempre Battelli - che in Belgio è già nata una OI che deve chiedere il riconoscimento rispetto al nuovo Regolamento 1308/13 e che, anche nei Paesi Bassi, sembra se ne torni a parlare”. “Con l’inizio di un nuovo mandato si rinnova l’impegno delle rappresentanze associate, si razionalizza la base sociale e si attendono le determinazioni per il riconoscimento e per le procedure di applicazione della nuova Legge. La consolidata tradizione dei rapporti fra i soci prevede di non costituire budget

operativi, né una struttura operativa, affidandosi solo all’attività statutaria dei membri del Consiglio di amministrazione e dei Comitati di prodotto”. “Tra le altre cose, il nostro ruolo nella filiera ortofrutticola - ha spiegato Battelli - prevede l’innovativa Promozione generica collettiva a budget zero, con l’obiettivo di valorizzare il prodotto e stimolarne il consumo nel periodo di maggiore potenziale qualitativo. Importanti diventano quindi il richiamo alla stagionalità, alla territorialità, alla migliore qualità organolettica e l’evidenza istituzionale della provenienza del messaggio: l’Organizzazione Interprofessionale, ovvero tutta la filiera, e il Mipaaf, cioè la Pubblica amministrazione competente”. “Serve - ha concluso Battelli - che i rappresentanti delle attività economiche legate all’ortofrutta decidano per un ruolo più efficace e strutturato dell’OI, come opportunità di miglioramento per il settore; da

www.foglie.tv


canto suo, il Mipaaf dovrebbe favorire una prospettiva organica degli strumenti a disposizione della filiera del composito mondo ortofrutticolo che coniughi le prerogative nazionali del settore - strategia, programmazione, promozione, tra le altre - con le aree distrettuali di alcuni prodotti; infine l’UE non dovrebbe penalizzare la diffusione di strumenti nazionali e sperimentare soluzioni comuni in un mercato comune”. Secondo Juan Colomina di Hortyfruta (Almeria) la Gdo ha una capacità sempre più forte di imporre le proprie condizioni alle imprese agricole e alle organizzazioni interprofessionali; non solo sui prezzi ma anche sugli imballaggi e sulle norme di qualità. Praticamente in Germania la vendita attraverso la Grande distribuzione è all’89%, in Francia poco sotto. Solo in Italia il dato si abbassa un po’ (61%). “Proprio per questo motivo - ha affermato Colomina - è necessario stabilire un contatto tra tutte le organizzazioni interprofessionali per collaborare e acquisire maggiore forza. La normativa europea in vigore garantisce a due importanti figure un grande potere di negoziazione produttori/distributori,tranne per il prezzo: le Associazioni delle organizzazioni di produttori (AOP) e le Organizzazioni interprofessionali (OI). Questi sono definiti in contesti diversi:

N° 18 - 15 OTTOBRE 2015

le AOP possono essere sovranazionali, le OI sono limitate a ciascuno Stato membro. Noi proponiamo di sviluppare AOP e OI plurinazionali e chiediamo una modifica alla normativa affinché sia riconosciuta una OI europea, dal momento che l’area di influenza del mercato è in Europa”. Bruno Dupont, presidente di Interfel (organizzazione interprofessionale francese) ha posto l’attenzione sulla creazione di un’associazione di coordinamento delle interprofessionali ortofrutticole a livello europeo, con una “voce unica”. Pur senza nessuna cessione di sovranità da parte delle organizzazioni socie di Interfel, l’intera filiera ha capito con il tempo che era molto più importante un’azione e un posizionamento del settore a livello nazionale. Tanto da gestire con relativa facilità una contribuzione “volontaria e obbligatoria” che - con prelievi millesimali agli operatori di tutta la filiera nei diversi passaggi - permette di avere un budget annuale di circa 10 milioni di euro con il quale fare tutta la promozione collettiva e investire su di una qualificata struttura. “L’interprofessione cambia con i tempi - ha dichiarato Dupont - Ma dai miei 40 anni di esperienza posso dire che è il consumatore finale colui che decide: le risposte che vengono date alle sue domande sono fondamentali”.

Nella sua relazione, oltre a una presentazione della propria organizzazione, György Csizmadia, vicepresidente di FruitVeB, ha sottolineato: “Attualmente esiste una sola organizzazione di produttori in Ungheria con associati internazionali. La domanda è: a livello europeo possiamo e dobbiamo sostenere il funzionamento dei gruppi e delle associazioni di produttori in diversi Stati membri al fine di creare long seasons e incontrare le richieste del mercato e dei consumatori?”. Secondo FruitVeB sarebbe una buona iniziativa creare e attuare campagne di marketing internazionali (europee). “Un buon esempio di quest’anno è la creazione della Fruit and Veg Newsletterdell’organizzazione 5-a-day. Dovremmo anche pensare alla possibilità di un regolare scambio di esperienze a livello europeo, su base mensile. La comunicazione sul web non è sempre apprezzata, ma vale la pena pensare a un uso congiunto delle possibilità offerte da Internet nei settori del marketing, della gestione della qualità, e anche riguardo alla diffusione di previsioni di mercato e risultati di ricerca”. “Devono essere rafforzate le collaborazioni interorganizzative - ha concluso Csizmadia - Per questo non sono sufficienti partecipazioni occasionali, trattative su prodotti e cultivar, organizzazione di mostre e conferenze. E’ necessario creare anche una realtà ombrello comune a livello europeo, in cui possano essere lanciati progetti congiunti”.

27


A

groalimentare

I contenuti della tavola rotonda tenutasi in Expo, al padiglione “Cibus è Italia – Federalimentare”

I

QUALE E’ IL VERO FOOD MADE IN ITALY?

prodotti alimentari “Made in Italy” devono essere prodotti interamente in Italia, dal campo allo scaffale? O è possibile definire prodotto italiano anche quello che utilizza materie prime estere? Del problema si è parlato in Expo, nel padiglione “Cibus è Italia – Federalimentare” nel corso di una tavola rotonda (“Made in Italy o Italian Made? Idee e Sfide per il futuro Agroalimentare Italiano”), organizzata dal periodico “GdoWeek” in collaborazione con Fiere di Parma. La questione, resa ancor più attuale dal cospicuo aumento dell’export alimentare italiano, è stata dibattuta da produttori agricoli, industriali alimentari e catene distributive. Per Roberto Moncalvo, Presidente della Coldiretti, i consumatori chiedono la massima trasparenza e tracciabilità: “Senza giocare sulle parole, la consultazione pubblica promossa dal Ministero delle Politiche Agricole che ha coinvolto 26.547 partecipanti sul sito del Mipaaf dal novembre 2014 a marzo 2015 ha chiarito inequivocabilmente che il 96,5 per cento dei consumatori ritiene necessario che l’origine dei prodotti agricoli debba essere scritta in modo chiaro e leggibile nell’etichetta, dai formaggi ai salumi, dalle conserve di pomodoro ai succhi di frutta fino al latte a lunga conservazione. In un difficile momento di crisi bisogna portare sul mercato il valore aggiunto della trasparenza e della verità per combattere la concorrenza sleale e rispondere alle reali esigenze dei consumatori”. La domanda crescente nel mondo di cibo Made in Italy indica che quanto già viene fatto da tempo, cioè qualificare con “Made in Italy” il know how trasformativo dell’industria alimentare, debba essere riconosciuto senza ipocrisie. Lo ha sostenuto Roberto Brazzale, Presidente del Gruppo Brazzale (azienda lattiero-casearia che produce oltre al formaggio Gran Moravia, burro, quattro prodotti DOP e sei diversi marchi): “Per riuscire a soddisfare la domanda complessiva di alimenti, composta dalla somma dei consumi interni più la

28

www.foglie.tv


quota destinata all’export, l’Italia deve necessariamente importare materie prime da trasformare, ovvero prodotti finiti già trasformati all’estero. La questione fondamentale, perciò, diventa: vogliamo che questo cibo sia prodotto all’estero e poi venduto in Italia, oppure vogliamo sempre più intercettare questo flusso, diventando sempre più protagonisti nell’imponente fabbisogno di produzione e trasformazione di alimenti per soddisfare la domanda interna e quella di export, potenzialmente illimitata?”. In conclusione per Brazzale non c’è alcuna contraddizione tra i concetti di Made in Italy e Italian Made: “Sono assolutamente complementari e sinergici, e non ha alcun senso considerarli l¹uno alternativo all’altro, anche perché l’unica alternativa all’import è la decrescita. L’alternativa più plausibile all’ Italian Made, non è il Made in Italy ma il ‘foreigners Made’”. Per migliorare la comunicazione ai consumatori sulla produzione dei prodotti alimentari italiani, la catena distributiva “Consorzio Coralis” ha lanciato una

N° 18 - 15 OTTOBRE 2015

“super-etichetta”, “Etichètto” . Ne ha parlato il Presidente, Eleonora Graffione: “Etichètto è prima di tutto un programma etico, uno strumento per ridare trasparenza alle origini e alla lavorazione dei prodotti di cui ci nutriamo. Etichètto non sostituisce la marca del produttore, ma la integra, attestandone le qualità, i tracciati ed i percorsi. Non è una forma di marca privata del distributore, ma casomai si configura come una super label che fa della trasparenza e della garanzia etica i propri principali valori, esaltando, quando reali, le migliori caratteristiche dei produttori. E’ alleanza con tutte le parti: coltivatori, produttori, clienti”. Per il Gruppo Petti, che produce passate di pomodoro, polpe, pelati e via dicendo, il prodotto Made in Italy per potersi definire tale deve essere italiano dal campo allo scaffale, tanto che Petti ha affidato quote del Gruppo ai suoi produttori agricoli, come ha spiegato Pasquale Petti, amministratore delegato: “Per il nostro progetto di marca utilizziamo solo pomodoro toscano lavorato a bassa temperatura; per questo abbiamo deciso di

far entrare al nostro interno, con quote societarie, la parte agricola del processo produttivo, ovvero l’Asport (Associazione produttori ortofrutticoli toscani), per garantire ai consumatori finali oltre a qualità ed innovazione dei processi di trasformazione, anche la tracciabilità e la provenienza della materia prima. Utilizziamo solo pomodoro toscano lavorato a bassa temperatura, secondo la migliore tradizione conserviera italiana”. Made in Italy o Italian Made, comunque sia prodotto il Made in Italy è importante che venga correttamente comunicato ai consumatori, ha sintetizzato alla fine della tavola rotonda il moderatore Cristina Lazzati, direttore del periodico GdoWeek: “L’obiettivo deve essere la massima trasparenza per il consumatore. Che sia Made in Italy o Italian Made il dichiarato deve corrispondere ai fatti è un impegno che le aziende del nostro Paese devono prendere per continuare ad esser credibili e per valorizzare l’Italia che decidono di vendere”.

29





Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.