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OLIMPIADI: AGGIORNAMENTI
Alto Adige | 2 luglio 2022
p. 32
Olimpiadi, gli ambientalisti chiedono precise garanzie al Cio
massimiliano bona PUSTERIA Le associazioni ambientaliste non mollano la presa sulle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026, che come noto interesseranno in parte anche l'Alto Adige e la Val Pusteria in particolare. Questa volta Cai, Italia Nostra, Lipu, Pro Natura, Mountain Wilderness e Touring Club - ma anche diversi Comitati locali - si sono rivolti direttamente a Thomas Bach, presidente del Comitato Olimpico Internazionale (Cio). In assoluto le associazioni di protezione ambientale chiedono maggiore attenzione in merito agli impatti delle opere previste. Nel mirino ci sono, tra le altre cose, «l'ambiente a rischio in diverse località, i ritardi accumulati, le gare di bob da spostare e l'illuminazione della pista Stelvio» .Grande preoccupazione sulle opere e sui tempi.«Con questa lettera intendiamo manifestare la nostra fortissima preoccupazione in quanto ci siamo resi conto di come l'ambiente di alcune località sia a rischio a causa degli interventi che sono in corso o che si stanno progettando in preparazione delle Olimpiadi». Uno dei temi centrali è la necessità, per diverse amministrazioni, di accelerare per farsi trovare pronti. «I gravissimi ritardi finora accumulati vengono presi a pretesto per ricorrere a procedure speciali allo scopo sia di annullare ogni confronto con la società civile, e in particolare con gli stakeholders, sia di evitare le valutazioni ambientali previste dalla legge, o quanto meno di parcellizzarle depotenziandone l'efficacia». Patrimonio Unesco da tutelare e Vas. «Da tempo abbiamo chiesto ai competenti Ministeri italiani la redazione di un Piano unitario riguardante le opere e gli interventi essenziali, connessi e di contesto funzionali alla realizzazione dei Giochi da sottoporre a procedura di Valutazione Ambientale Strategica (Vas) nazionale - oltre che a Valutazione di Impatto Ambientale e a Valutazione di Incidenza Ambientale nei casi in cui quest'ultima sia prevista dalla normativa Ue - sottolineando che la maggior parte degli eventi si svolgerà all'interno del perimetro tutelato dalla Convenzione delle Alpi e una parte rilevante anche all'interno del territorio Dolomiti "Patrimonio dell'Umanità" dell'Unesco. Oggi noi chiediamo al Cio di intervenire al più presto per controllare che gli interventi in corso o progettati, strettamente funzionali allo svolgimento dei Giochi, non costituiscano violazione del principio di sostenibilità di cui all'Agenda 2020: lo chiediamo anche per evitare che - nell'immaginario collettivo di tutto il pianeta - le Olimpiadi invernali vengano collegate all'idea di aggressione alla montagna, di consumo di suolo e di spreco delle risorse finanziarie».Le tre richieste principali al Cio. «I tempi sono molto stretti e pertanto ci permettiamo di chiederLe di intervenire al più presto per affrontare seriamente, con Italia e Austria, la possibilità di spostare le gare di bob presso la vicina e funzionante pista di Innsbruck; scegliere l'opzione meno invasiva per quanto riguarda la sistemazione della famiglia olimpica nella costruzione di nuove infrastrutture rispettando gli standard ambientali anche promuovendo l'uso delle strutture ricettive esistenti; impedire la realizzazione dell'illuminazione della pista Stelvio e di tutti gli impianti di risalita non strettamente funzionali alle gare dei giochi olimpici». E poi un impegno: «Non mancheremo di segnalare al Cio, come all'opinione pubblica, ogni tentativo di sottrarsi alle valutazioni ambientali, ogni spreco di risorse finanziarie».«Guarderemo con particolare attenzione agli impianti di innevamento artificiale e soprattutto ai bacini per il prelievo idrico, che, a causa del cambiamento climatico, rischiano di diventare un modello devastante per le montagne di tutto il mondo».©RIPRODUZIONE RISERVATA
Corriere delle Alpi | 2 luglio 2022
p. 37
Pista da bob: nuovo affondo della Guarda (Europa Verde)
CORTINA Per progettare e quindi realizzare la pista di bob ci sono tutta una serie di vere e proprie prescrizioni da rispettare. Sull'argomento ritorna la consigliera regionale Cristina Guarda (Europa verde). «Quanto sta emergendo è non solo allarmante per l'impatto che tutto questo potrà avere sull'ambiente e sulle tasche dei contribuenti, ma dimostra ancora una volta come la nostra opposizione non sia mai stata ideologica, ma frutto di osservazioni e timori che purtroppo stanno trovando conferma. Nonostante i diversi atti ispettivi presentati», spiega l'esponente di Europa verde, «apprendiamo che sul tavolo della Conferenza dei servizi sarebbe giunto un progetto che metterebbe il territorio in ginocchio. Da quanto emerge, l'infrastruttura non sarà la riqualificazione della storica pista Eugenio Monti, ma un'opera nuova, dalla lunghezza che supera i 2000 metri, con un eccesso di 11. 160 metri cubi di terra e la realizzazione di sei edifici per un totale di 18 mila metri cubi e quasi 5. 000 metri quadrati». --f.d.m.
Corriere delle Alpi | 3 luglio 2022
p. 27
Olimpiadi 2026, obiettivo sostenibilità Lorenzi: guadagniamo in infrastrutture
cortina «Piaccia o non piaccia, la pista da bob sarà per Cortina l'occasione per bonificare un'area oggi degradata. La struttura riempirà gli alberghi quando sarà in funzione e ci darà l'occasione di visibilità all'esterno: nei paesi nordici questo sport è importante e potremmo beneficiarne». Il sindaco di Cortina Gianluca Lorenzi liquida con poche parole la questione della pista da bob, da molti osteggiata a Cortina per l'eccessiva spesa in rapporto ai pochi praticanti in tutta Italia, ma soprattutto per il grande impatto sul territorio. La questione è tornata al centro del dibattito in questi giorni, in seguito alla pubblicazione venerdì su Ilfattoquotidiano.it dei contenuti dello studio di fattibilità tecnico economico e i relativi rendering di come sarà il nuovo impianto. Lorenzi è intervenuto all'ultimo incontro della settimana di Cortina Tra le righe, dedicata ai corsi di formazione professionale per giornalisti, che si è conclusa ieri, sul "Comunicare la sostenibilità, quando si parla di turismo e Olimpiadi invernali Milano Cortina 2026". Al tavolo con Lorenzi, Silvia Cavazzi, sindaca di Bormio, Remo Galli sindaco di Livigno, Erwin Hinteregger, ceo Idm Alto Adige, e la partecipazione della grande campionessa di sci alpino Federica Brignone. Ogni rappresentante dei quattro Comuni ha illustrato i propri progetti e le iniziative per la sostenibilità ambientale e la tutela del territorio, che sono indicazioni dal Cio. Lorenzi ha spiegato che la sua giunta punta a «fare sistema con i privati per porsi come acceleratore per l'offerta turistica». Altre nuove strutture per le Olimpiadi saranno il nuovo impianto di collegamento dal centro a Socrepes con relativo parcheggio da 700 posti auto e il villaggio olimpico. «L'impianto e il parcheggio ridurranno il traffico di auto sulle strade; il villaggio olimpico potrà essere un'opportunità se sarà una risorsa, potremo riutilizzare gli alloggi per i dipendenti delle aziende di Cortina». «Il punto decisivo per me - ha detto il nuovo sindaco - è che i progetti olimpico dovranno lasciare un'eredità alla comunità e al territorio».Vale per ciascun territorio. «Sulla sostenibilità abbiamo ricevuto degli input precisi» ha iniziato Silvia Cavazzi. «Attraverso un accordo con i privati siamo riusciti ad acquisire delle strutture dismesse che si trovano in centro nei pressi della finish area. Un primo traguardo, che ci porterà in seguito non a fare nuove costruzioni, ma a recuperare quelle vecchie e puntare su strutture mobili. In progettazione anche un parcheggio in centro da collegare con la rete ciclo pedonale, oltre ad una bretella di collegamento: strutture che rimarranno» ha spiegato.Livigno dice "No" al villaggio olimpico e punta a riqualificare i grandi alberghi della zona per ospitare gli atleti. «Non faremo nuove costruzioni» ha affermato il sindaco Galli. Dall'altra parte, tuttavia, ammette che «un po' di paesaggio si dovrà sacrificare per una migliore vivibilità sotto il profilo turistico». Si riferisce al collegamento già finanziato dalla Regione tra i due versanti sciistici «che ridurrebbe il traffico del 23%», dice, e della realizzazione di due laghetti alpini «In un periodo di siccità come quello che stiamo vivendo sono importanti». Erwin Hinterreger racconta che in Anterselva, dove si svolgeranno le gare di biathlon, «lo stadio c'è già, si faranno solo interventi di sistemazione. La vera sfida per noi è la mobilità - ha aggiunto - intervenendo sulla linea ferroviaria della Val Pusteria e sul collegamento bus». --Marina Menardi © RIPRODUZIONE RISERVATA
Corriere delle Alpi | 7 luglio 2022
p. 28
Pista da bob, i dubbi stavolta sono della Corte dei Conti
CORTINA Torna a far parlare di sé il progetto di riqualificazione della pista di bob di Cortina. Martedì, nell'aula udienze della sede della Corte dei Conti, a Venezia, ha avuto luogo il giudizio di parificazione del rendiconto generale della Regione Veneto riferito all'esercizio 2021. Durante la seduta, come rendono noto la consigliera regionale Cristina Guarda di Europa Verde e il capogruppo di "Cortina Bene Comune" Roberta de Zanna, si è discusso anche delle Olimpiadi di Cortina del 2026 e degli impianti previsti.«La Corte», rivela in una nota de Zanna, «al di là del tono misurato usato dai giudici, ha avuto parole assai dure nei confronti dell'organizzazione delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026. In particolare ha osservato che desta perplessità la complessa e stratificata architettura di sistema venutasi a creare con l'istituzione di più enti tra i quali sono state ripartite le competenze, senza che vi sia un netto e chiaro riparto tra esse, ed ha manifestato preoccupazione per la realizzazione di tutte le opere correlate e/o connesse con la gestione dell'evento, in considerazione dei tempi stretti che rimangono e dei ritardi già rilevati. Allo stato, non risulta nemmeno adottato un cronoprogramma degli adempimenti e dei costi generale».Il proliferare di soggetti che intervengono all'interno dello stesso ambito di azione, con contorni che rimangono ancora vaghi, imporrà, volta per volta, il capire chi deve fare cosa, con un aggravio di tempi, procedure e costi. Il sistema appare complicato, contrario all'ottica di semplificazione e di velocizzazione che si intende perseguire - ha osservato la Corte - e inoltre appare prevedibile un aumento dei costi che andrà accuratamente monitorato.De Zanna e i suoi durante tutta la campagna elettorale, ma anche prima, avevano manifestato contrarietà al progetto inerente la pista di bob "Eugenio Monti".«La Corte», sottolinea de Zanna, «ha chiaramente esplicitato quello che "Cortina Bene Comune" ha sempre sostenuto durante la campagna elettorale.