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NOTIZIE DAL SOCCORSO ALPINO
tutti i lavori di ripristino dei sentieri danneggiati dal Vaia. Rimangono ancora i sentieri n° 477 e n° 487, nel gruppo del Bosconero, ad avere bisogno di cure. Richiedono un intervento di sistemazione, particolarmente impegnativo sia per l'entità del danno e sia per la scomodità della zona. Sarebbe auspicabile riuscire a realizzare anche questo intervento quanto prima, perché si tratta di sentieri spesso percorsi dagli escursionisti dell'Alta via n. 3 come variante all'ultimo tappa con arrivo a Longarone». RIFUGI«Per i rifugi», puntualizza De Rocco, «abbiamo in programma alcuni interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. Stiamo valutando, proprio in questi giorni, la sostituzione dell'impianto fotovoltaico del rifugio Sora'l Sass. È doveroso sottolineare che per questo intervento abbiamo ricevuto un consistente aiuto dalla famiglia di Roberto Bucci, ragazzo di Faenza travolto in località Pila in Valle d'Aosta tre anni fa. La famiglia ha pubblicato il suo diario con il titolo "La neve scricchiola sotto i miei passi" ed ha deciso di donare il ricavato dalla vendita al nostro rifugio per il quale legame affettivo particolare».GITE ESTIVE«Otto», conclude De Rocco, «sono le gite estive in programma per questo 2021, e tutte di domenica a partire dall'11 luglio fino al 24 ottobre. Le mete: Sas Ciampac, Cima Coldai, Parco Nazionale Dolomiti Friulane, Labirinti della Moiazza, Col Dur da Zoppè, Belvedere per la Porta e Forcella Col Pelos, Bivacco Bedin, Traversata alla Cima del Sasso di Bosconero. Poi c'è in via di organizzazione la gita fuori porta in programma dall'11 al 18 settembre. Sono aperte ancora le iscrizioni. Da mettere in evidenza che le gite estive riscuotono sempre un ottimo riscontro». --Mario Agostini© RIPRODUZIONE RISERVATA
Corriere delle Alpi | 12 Maggio 2021
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Il Cnsas agli escursionisti «Troppa neve in alto la stagione è in ritardo»
l'allerta Il soccorso alpino mette in guardia gli escursionisti: «Rispetto al recente passato la stagione estiva quest'anno inizierà con qualche settimana di ritardo».Motivo? L'abbondante presenza di neve in quota, eredità di un inverno particolarmente complicato.«Allo stato attuale, dalla quota 1800 a salire la neve è ancora tanta», fa sapere Giuseppe Zandegiacomo Sampogna, ex capo stazione del soccorso alpino di Auronzo per la quale oggi ricopre comunque il ruolo di portavoce dopo aver ceduto il passo a Franco Zandegiacomo, «chi pensa di andare a fare un'escursione, soprattutto nei prossimi fine settimana, dovrà studiare attentamente il percorso ed attrezzarsi a dovere perché le insidie sono dietro l'angolo. Il consiglio è quello di mantenersi a quote relativamente basse, dove il verde dei prati è ben visibile. Salendo la neve appare in alcune circostanze anche a sorpresa. Ci è già capitato, proprio in queste settimane, di ricevere telefonate di aiuto da parte di escursionisti sorpresi dalla neve. Siamo dovuti anche intervenire per recuperare escursionisti che, proprio a causa della neve, avevano perso la traccia del sentiero e di fatto si erano persi. La cosa più importante è essere attrezzati, pensare di uscire con le scarpette ed una tenuta estiva può risultare pericoloso. È vero che siamo a maggio ma la situazione meteo si presenta in continua evoluzione. Continuiamo anche a registrare distacchi spontanei».Neve pericolo principale del periodo, dunque: «Sui Cadini si scia ancora, basta questo per rendere l'idea della situazione» conclude Zandegiacomo Sampogna, «su tutto il versante nord del territorio auronzano la neve è tanta ed i rischi alti. È probabile imbattersi in impedimenti che, se registrati nel pomeriggio dopo aver già camminato abbastanza, potrebbero mettere in seria difficoltà». -- Dierre© RIPRODUZIONE RISERVATA
Corriere delle Alpi | 23 maggio 2021
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Campagna di informazione del Soccorso alpino: «Troppi incidenti causati da scarsa preparazione o superficialità» Montagna, depliant e video per la sicurezza Il Cnsas: «Sarà un'estate da bollino rosso»
Di Francesco Dal Mas L'anno scorso, nonostante i ripetuti lockdown, gli incidenti in montagna sono aumentati del 16 per cento. Più di un migliaio le persone soccorse. «I primi mesi di quest'anno certificano un analogo trend di crescita», fa sapere il presidente del Soccorso alpino e speleologico del Veneto Rodolfo Selenati, «per cui temiamo un'estate davvero bollente». Da qui un'immediata raccomandazione, soprattutto agli escursionisti improvvisati: «Non affrontate sentieri impegnativi, se non siete adeguatamente allenati. Assolutamente non salite in quota dove c'è ancora la neve. E, in ogni caso, prima di incamminarvi consultate i bollettini meteo e chiedete informazioni». Il Cnsas ha presentato ieri l'iniziativa "Una montagna di sicurezza", progetto realizzato grazie ai contributi del 5×1000 e al sostegno di Karpos. Erano presenti il presidente Selenati, i delegati Giovanni Ferrarese e Alex Barattin, i vicedelegati Luca Cortese, Cristiano Zoppello, Marco Vignola, l'autore dei corti di animazione Andrea Codoro e Giuseppe Lira, brand manager di Karpos, che hanno