4 minute read

RIFUGIO NUVOLAU: NUOVA GESTIONE

delle auto che salendo sul Monte Pizzoc sono rimaste bloccate lungo la strada ghiacciata.Code da rientroIn serata, poi, le consuete code da rientro. Stavolta però ci sono stati disagi limitati sulla statale 51 di Alemagna, dove il traffico era definito intenso ma piuttosto scorrevole, con qualche rallentamento soprattutto da Ospitale a Longarone e poi fra Longarone e l'imbocco dell'autostrada. A tratti si formavano code nell'attraversamento dei paesi dislocati lungo l'Alemagna, ma niente a che vedere con le code della domenica di chiusura dei mondiali di sci di Cortina.Lenta l'immissione allo svincolo di Longarone per i veicoli provenienti dalla Val di Zoldo, come accade ogni domenica: proprio per risolvere il "tappo" che si crea è stata costruita nell'ambito del piano Anas per migliorare la viabilità sull'Alemagna una corsia di immissione apposita, ma non è ancora stata messa a disposizione degli automobilisti. a27 bloccata dai lavoriMa il vero problema, per gli automobilisti che scendevano dalle Dolomiti, ieri si è verificato in autostrada. Chi pensava di aver superato il peggio una volta passato il casello, non immaginava di rimanere incolonnato dal Fadalto a Vittorio Veneto. Tutta colpa dei cantieri lungo l'A27, per i lavori in corso nelle gallerie da mesi. "Delirio fra Fadalto e Vittorio Veneto", si leggeva ieri sera sulle pagine facebook dedicate alla viabilità. Alle 19 sul viadotto che sovrasta Nove si vedeva un lungo serpentone di luci rosse: quelle dei fanalini posteriori delle auto incolonnate in direzione sud. --Francesco Dal MasAlessia Forzin© RIPRODUZIONE RISERVATA

Gazzettino | 11 Marzo 2021

p. 13, edizione Belluno

La gestione del Nuvolau a una giovane di Cortina

L'AGGIUDICAZIONECORTINA (BELLUNO) Sarà Emma Menardi a gestire il rifugio Nuvolau di Cortina, arroccato a 2.575 metri, sulla cima della montagna che domina la conca d'Ampezzo da una parte e l'Agordino dall'altra. La giovane donna ampezzana, 27 anni, è stata scelta dal direttivo della locale sezione del Club alpino italiano, che è proprietaria della struttura. Ha superato una lunga selezione, che ha tenuto conto delle 255 richieste, pervenute da ogni parte d'Italia e dall'estero, dopo la pubblicazione del bando, per la ricerca del nuovo gestore. «Noi ci siamo concentrati su cinque proposte, formulate da gente di Cortina, e su altri profili, giunti da Auronzo di Cadore, dall'Agordino, da Colle Santa Lucia spiega Paola Valle, presidente del Cai di Cortina e infine è stata fatta una votazione, fra noi dodici componenti del consiglio: ha prevalso a maggioranza la candidatura di Emma Menardi, con sette voti. È interessante che sia una giovane donna ad assumere questo impegno. Da parte sua è una scelta coraggiosa, perché il Nuvolau è un rifugio vero, un'attività difficile da portare avanti, dove il lavoro è gravoso, per quanto gratificante. Lassù si arriva soltanto a piedi. Non c'era neppure l'acqua, sino a pochi anni fa, e si provvedeva con le taniche. Anche adesso deve essere pompata da sotto e utilizzata con parsimonia. I rifornimenti arrivano lungo il cavo d'acciaio di una teleferica di servizio». LA STORIA Il rifugio Nuvolau è il più vecchio delle Dolomiti Ampezzane, costruito dalla locale sezione del Club alpino austriaco e germanico nel 1883, grazie alla donazione dell'escursionista tedesco Richard von Meerheimb, un colonnello della Sassonia: per questo motivo il primo nome della struttura fu Sachsendankhutte, il rifugio del ringraziamento del Sassone. Fu inaugurato l'11 agosto 1883; distrutto durante la Prima guerra mondiale, fu ricostruito e riprese l'attività nel 1930, inaugurato il 3 agosto; poi è stato più volte ammodernato e ampliato, ma ha mantenuto l'aspetto originale: «È un piccolo rifugio sulla roccia, con soli 24 posti letto, non è un albergo di montagna», puntualizza la presidente Valle, che amministra anche altri due rifugi, il Giussani in forcella Fontana Negra, sulla Tofana, e il Palmieri, alla Croda da Lago. L'IDEA Emma Menardi in questo periodo è all'estero, in Sudamerica, in uno dei viaggi che l'hanno portata a girare il mondo e a parlare fluentemente cinque lingue. Non ha quindi potuto presenziare al colloquio con il direttivo Cai, ma ha inviato una memoria scritta, nella quale ha elencato le attività che intende svolgere sul Nuvolau e le modalità della gestione del rifugio, nella quale sarà affiancata dai familiari. La giovane ha quattro fratelli, con esperienza in attività ricettive. È singolare che la riunione che l'ha scelta sia avvenuta lunedì scorso, la sera dell'8 marzo, giornata della donna. Emma subentrerà a Mansueto Siorpaes e Jo Anne Jorowski: la coppia termina l'accordo con il Cai a fine mese, dopo 47 anni di attività continua, sulla vetta della montagna. «Da prassi, il contratto con la nuova gestione avrebbe decorrenza dal 1 aprile 2021 precisa la presidente Valle ma quest'anno dobbiamo eseguire alcuni lavori nella struttura, per la messa a norma, con opere di adeguamento della cucina, con la costruzione di un altro bagno. Il progetto è a Venezia per l'approvazione, proprio in questi giorni. Confidiamo di riuscire ad eseguire le opere alla fine della primavera e riuscire ad aprire con la stagione estiva». Il Nuvolau è uno dei rifugi più frequentati dagli escursionisti che raggiungono a Cortina, per la straordinaria posizione, una balconata con vista tutto attorno, fra Tofana e Marmolada, Pelmo e Civetta, con tutta la chiostra di montagna della

This article is from: