L'albero incantato

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’ e l l e rn e v a T / e i z a r G ’ o v i s n e r p C ° m ’ 5 o r e C e e s o s B t / o i Cla v a Istitu .S D ‘ a i r a y l m a i t r I p – a l a o n u o c c S An

Anno scolastico 2010/ 2011 Insegna

nti: Mar inella Gi ampieri, Dirigent e scolast Liliana T angherli ica: Elisa ni betta M icciarell i


Tradotto Tradottoininpersiano persianoda da Mansurè MansurèHH


Finalmente era arrivata la festa della primavera, che coincideva anche con l’inizio del nuovo anno. Come ogni 21 di marzo , il villaggio era in fermento. I parenti si scambiavano visite e complimenti, tutti si facevano gli auguri, in ogni casa si preparavano banchetti e leccornie … Nella piazza del paese, sotto l’ombra dei platani maestosi e vicino alla moschea dalla cupola dorata, si teneva come sempre il grande mercato di capodanno.

Vi erano bancarelle coloratissime, traboccanti di meloni succosi e di stoffe sgargianti. Più in là sostavano i venditori di argenti e gioielli,quelli di dolciumi e delle carni che arrostivano sulla brace …


… Non c’erano mai soldi a sufficienza per comprare il cibo, per i vestiti di Ziaullah e per i suoi libri di scuola ( … ) Ma quel giorno madre e figlio decisero di godersi lo spettacolo del mercato ( … ) Faceva un gran caldo, come succede spesso di giorno in Afghanistan e Ziaullah, con l’acquolina in bocca chiese alla madre di comprargli una pera.

Non potevano permettersi questi lussi, ma Sadia decise di accontentare il figlio e scelse per il suo bambino il frutto più bello e maturo.


Mentre il bambino addentava il frutto con gusto, si fermò vicino a loro un vecchio mendicante. Era magro e vestito di stracci, pregò il venditore di regalargli una piccola pera. Il venditore lo guardò infastidito e lo cacciò in malo modo.

Sadia provò una gran pena per il mendicante … benché fosse povera quasi come lui prese un soldo e comprò una pera per il vecchio. Questi la ringraziò e mangiò il frutto, avendo cura di conservare i semi uno ad uno.


Chiamò Sadia e Ziaullah vicino a sé, scavò un buco nella terra, vi pose i semi e li ricoprì delicatamente, poi si mise ad aspettare (…) Improvvisamente dalla terra spuntò un piccolo germoglio che divenne in pochissimo tempo un alberello con fusto e foglie. L’alberello crebbe e in un attimo mise i fiori, che poi appassirono e divennero frutti, prima piccoli e verdi poi sempre più grandi e dorati.

Il mendicante colse dall’albero le pere e ne regalò una a tutti i presenti. Poi il vecchio diede un seme a ciascuno e raccomandò loro: “ Quando vorrete dei frutti buoni come queste pere, piantate questi semi, ma dovrete dividere i frutti con tutti i vicini, gli amici, gli sconosciuti, i viandanti”


Dalla testimonianza di Marzia, la nostra compagna afgana, che quattro anni fa lasciò la sua città natale, distrutta dalla guerra: “Vivere in un paese di guerra, in cui tutto in ogni minuto della vita può sparire per una bomba,

non è mai stato facile, nemmeno per un bambino appena nato. C’erano momenti in cui il sole e la luna avevano paura di uscire ed entrare nel cielo per far vedere che il giorno era iniziato o finito; le bombe volavano nell’aria della nostra città. I bambini senza sorriso, i genitori senza speranza, le scuole chiuse, gli ospedali pieni di feriti e tante altre cose: avevo più paura che mai. A mio padre venivano delle idee strane nella mente. Per fortuna una di queste idee era meravigliosa: andarsene via dal Paese. A pensarlo era facile, ma a farlo, non lo era affatto. Per venire in un Paese dove si poteva stare meglio c’è voluto tantissimo, ma ne valeva la pena.”


: o n a e g r f a a g o e i d b r , t e s v e Pro idi do ” t e i d . s r z e e a o t t d r i a a r r r g t t b a n n i o o c c “ Y z did n n i i i i v v o r e e h h c c o o n n r r o o i i g g o o d m i n r o p c l e “I i, il s li.” l c i e t a am r f e t e si


L’animazione e le illustrazioni sono state curate dagli alunni della classe 5° C della scuola primaria “D. Savio” Ancona – Italy a.s. 2010/2011 ISTITUTO COMPRENSIVO “GRAZIE -TAVERNELLE” ANCONA ITALIA


Gli autori siamo noi ‌


EMERGENCY “L’albero incantato “ è stata raccontata dai bambini dell’ospedale di Emergency a Kabul. Emergency è una associazione umanitaria che in Afganistan ha costruito vari ospedali per soccorrere le vittime della guerra; nei suoi ospedali sono allestite piccole scuole dove i bambini possono giocare, conoscersi ed imparare a leggere e scrivere.

FINE


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