Un mondo...di carte

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2. UN MONDO… DI CARTE carte geografiche e immaginario

Oggi la geografia, se correttamente insegnata, è una disciplina in grado di promuovere un approccio interdiscipinare ai problemi di maggior interesse per l’umanità, nella direzione dell’educazione alla comprensione internazionale e alla cooperazione tra i popoli. Obiettivi • approfondire le capacità di osservazione e di analisi; • acquisire un linguaggio geografico appropriato; • leggere e interpretare criticamente carte geografiche a scala diversa; • confrontare l’assetto territoriale di spazi diversi, applicare le abilità strumentali e metodologiche acquisite all’analisi di territori e culture ancora non conosciuti; • leggere attraverso categorie geografiche eventi storici, fatti e problemi del mondo contemporaneo. Attività • selezionare 6 carte geografiche (insegnante o piccolo gruppo); • osservare le carte (a coppie); • classificare le carte (a coppie); • esprimere criteri di giudizio (gruppo classe); • confrontare le scelte e valutazione finale (gruppo classe). Destinatari Fine scuola media, scuola superiore e oltre; può essere adattato ad alunni di classi inferiori con opportuni accorgimenti. Materiali utili • Atlanti geografici e storici, testi di geografia e di cartografia; • Schede con la riproduzione di carte geografiche (alcune sono allegate); • Peters A., La nuova cartografia, Asal, 1995; • AAVV, Mondovisioni percorsi didattici fra geografia e intercultura, Asal, 2005; • www.capurromrc.it/mappe/mappemap.html. 12

Descrizione Selezionate sei carte, sei mappe del mondo. Fate sì che siano riproducibili su fogli A4 in modo da poterle facilmente fotocopiare, consigliamo di utilizzare 3 carte convenzionali (le proiezioni di Mercatore, di Peters e Goode o Bonne) e 3 carte antiche o di culture diverse (per esempio una mappa su pelle del tempo delle crociate, un disegno tratto dal diario di bordo del primo viaggio di Colombo verso le Indie e una rappresentazione dello spazio di popolazioni indigene del NordAmerica). Invitate i partecipanti a dividersi a coppie e distribuite ad ognuna le sei mappe. Invitate quindi ogni coppia a lavorare per conto proprio per cercare un criterio con cui ordinare le sei mappe e quindi a numerarle da 1 a 6. È valido qualsiasi criterio: estetico, cronologico, scientifico, ricchezza di particolari, elementi utili all’immaginario, etc. Lasciate almeno una decina di minuti perché ciascuna coppia abbia la possibilità di esplorare le mappe, di formarsi e discutere un’opinione sul modo migliore per classificarle. In genere, in un gruppo di 20/30 persone vi è un’ampia varietà di scelta e di giudizi differenti a partire da uno stesso criterio. Invitate quindi tutto il gruppo a disporre le sedie in circolo e ciascuna coppia a presentare le due mappe prima e ultima classificata. Rapidamente si possono confrontare i diversi criteri di scelta e verificare come in realtà molti interagiscono fra loro (una proiezione scientifica tiene conto di elementi estetici, risponde a volte a esigenze storiche, etc.).


Non vi sono classificazioni giuste o sbagliate, ognuno è partito da giudizi personali. È però anche il momento di sottolineare elementi presenti nelle mappe, di ricostruire insieme il contesto storico e culturale in cui sono state disegnate. Inserire una carta del compromesso (es. Goode) permette di uscire dalla dicotomia Peters/Mercatore. Non si tratta qui di stabilire quale immagine del mondo sia il più valida, ma di cominciare ad esplorare le potenzialità di ognuno, imparando a vedere quanto ogni mappa sia in realtà anche il frutto della nostra fantasia e del nostro immaginario collettivo. Il percorso può dare l’avvio ad approfondimenti sulla lettura delle carte, a ricerche storicogeografiche, a ricerche specifiche sul contesto di una singola carta, alla ricerca dei diversi modi di rappresentare il mondo nelle diverse culture. Il materiale analizzato e prodotto può essere presentato ai colleghi delle classi parallele, o costituire argomento d’esame.


Allegati:

Carta Mercatore


Carta Peters 15


Carta del compromesso: da Bonne prese il nome la proiezione pseudoconica, adottata anche per la carta generale della Francia (a. 1752)

Carta del compromesso: conosciuta come ‘Interrotta di Goode’ utile per la rappresentazione degli oceani (a. 1923)


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