Lezione A - Studio dei paesi degli studenti non italiani presenti in classe A1 - Atlante on line - Presentazione del portale - Istruzioni per l’uso del portale - Selezione dei paesi degli studenti non italiani presenti in classe con gli studenti A2 - Analisi delle carte fisiche e politiche per la raccolta dei dati sui territori presi in esame - confini - rilievo : presenza catene montuose, colline, rilievi isolati, apparati vulcanici, pianure, tavolati, … - idrografia: presenza mare, bacini lacustri, fiumi - esportazione dal portale delle carte più significative Risultato finale : 1) conoscere le caratteristiche geografiche dei diversi paesi 2) aprire una discussione tra gli studenti per le previsioni su clima ed economia dei paesi esaminati A3 - Analisi delle carte climatiche e vegetazionali (attualmente mancanti sul portale) per la raccolta dei dati sul clima e sulla vegetazione dei paesi presi in esame - analisi della carta delle isoterme di gennaio e di luglio; ricerca di temperature medie, massime e minime - analisi della carta delle isoalloterme; ricerca di escursione termica diurna, annuale - ricerca di dati sull’umidità caratterizzanti la regione - analisi della carta delle isoiete; ricerca di valori massimi e minimi delle precipitazioni, piovosità media annua, regime pluviometrico, altri tipi di precipitazioni - analisi della carta delle isobare; ricerca di area di alta e bassa pressione, perturbazioni - ricerca di dati sui principali venti caratterizzanti la regione Risultato finale : classificazione del clima secondo Köppen in gruppi e tipi A4 - Analisi dei dati economici dei paesi presi in esame Nella sezione “conosci” del portale selezionare la voce “dati economici” e scegliere i valori più significativi A5 - Prodotto finale per la lezione A Rielaborazione dei dati raccolti e stesura di una scheda generale per ogni paese esaminato Esempio 1: 1^ A ST (Kenya)
Lezione B – Confronto tra i paesi selezionati e i dati italiani B1 - Confronto tra i territori dei paesi esaminati con costruzione di tabelle sinottiche B2 - Confronto tra clima e vegetazione dei paesi esaminati con costruzione di tabelle sinottiche B3 - Confronto tra i dati economici dei paesi esaminati con costruzione di tabelle sinottiche B4 - Prodotto finale per la lezione B Presentazione del lavoro agli studenti della scuola Esempio 2 : 1^ B ST (Kenya)
Lezione C - Approfondimento C1 - Analisi delle carte tematiche presenti sul portale [esempio 3: 1^A ST (Kenya)] C2 - Confronto dei dati tra i paesi esaminati in relazione alle carte tematiche disponibili (indice di sviluppo umano, condizioni sanitarie, mortalità infantile, diffusione AIDS, accesso all’acqua) [esempio 4: 1^A ST (Kenya)]
Esempio 1 (lezione A)
Capitale: Nairobi Superficie: 580367 Km2 Densità: 61 ab. / Km2 Ordinamento politico: Repubblica Moneta: Scellino del Kenia Confini: a Nord con l’Etiopia e il Sudan; a Sud con la Tanzania e l’oceano Indiano; a Est con la Somalia; a Ovest con l’Uganda
Aspetto fisico Il
Paese
ha
un
territorio
prevalentemente
montuoso; l’altitudine media delle alte montagne, gli Highlands, è di 2000 metri. La presenza di montagne è dovuta alla formazione della Rift Valley. Il monte più alto è il Monte Kenia. I grandi laghi Vittoria e Tanganica sono laghi tettonici perché si sono formati a causa di abbassamenti della crosta terrestre; in questo caso non si parla di scontro fra due zolle. Il clima del Kenia dipende dalla posizione del Paese che è attraversato dall’Equatore, dalla sua esposizione all’ Oceano Indiano e dall’altitudine. C’è una bassa escursione termica (differenza algebrica tra temperature massima e temperatura minima). Le variazioni annue di temperature dipendono molto dagli alisei. Si hanno due periodi di piogge: una da marzo a giugno e l’altro dura tutto l’autunno.
La quantità annua di precipitazioni varia a seconda dell’altitudine; infatti a Nairobi cadono circa 600 mm l’anno; se si sale fino a 2000 metri precipitano 1800 mm l’anno. La parte settentrionale del Paese è molto arida. Sulle coste c’è la presenza degli alisei e l’umidità relativa è molto elevata; infatti oscilla tra 85 e 95%. Il manto vegetale è molto vario; la foresta equatoriale è quasi scomparsa negli altopiani, la poca rimasta si trova lungo i fiumi (foresta a galleria). Nella savana crescono seneci e lobelie molto grandi; nel resto del paese c’è scarsa vegetazione se non lungo i fiumi e i laghi.
Alcuni importanti indicatori Gruppi etnici: Kikuyu: 22%, Luhya: 14%, Luo: 13%, Altri … Religioni: Protestanti: 45% Cattolici: 33% Musulmani: 10% Animisti: 10% altri… Tasso di crescita: 2,65; tasso di natalità: 39,20; tasso di mortalità: 11,80 Età mediana: 18 anni Aspettativa di vita maschile: 53 anni; aspettativa di vita femminile: 55,20 anni Indice di sviluppo umano: 144/179 (molto basso) Pil procapite a parità di potere d’acquisto: 1672,63 $ USA Saldo migratorio: 25 000 Vaccinazioni offerte dal Governo: 80% Accesso acqua potabile in: città: 83% , rurale: 46%; impianti igienici adeguati: 61% Libertà di stampa: 21,25 Numero linee telefoniche ogni 100 abitanti: 19,30 Numero reti televisive: 8 Utenti Internet ogni 100 abitanti: 7,90 Aeroporti: 15 ; porti: 1; densità stradale: 11,1 Km/100 Km2
Economia L’agricoltura di sussistenza in Kenia è la più diffusa, anche se è poco redditizia; l’agricoltura di piantagione è ben più produttiva. I principali prodotti coltivati sono: cereali, miglio, sorgo, riso, caffè, cotone, canna da zucchero , … Sugli altopiani è molto diffuso l’allevamento ed è un importante settore per il Paese; sono molto diffusi i bovini, gli ovini e i caprini. Le risorse del sottosuolo sono molto povere o molto poco redditizie. Per quanto riguarda l’industria si trovano molte compagnie estere che hanno favorito lo
sviluppo
petrolchimico, …
nei
settori
siderurgico,
Esempio 2 (lezione B - Analisi clima e confronto tra dati economici Kenya - Italia)
KENYA CLIMA Il clima è condizionato dalla vicinanza all’equatore, dalla esposizione all’Oceano Indiano, dalla presenza degli alisei e dall’altitudine; è un clima equatoriale umido con una bassa escursione termica annuale. Le piogge sono più consistenti da marzo a giugno e le temperature segnano i valori più bassi. In autunno c’è il secondo periodo delle piogge anche se meno consistenti. La quantità annua di precipitazioni varia secondo l’altitudine: a Nairobi 600 mm di pioggia; a 2000 m di altitudine 1800 mm; sulla fascia costiera 1500 mm. Negli ultimi anni la temperatura è aumentata di 1,3°C, si prevede anche un aumento delle precipitazioni del 20%. Il periodo delle piogge si è spostato da metà aprile a giugno e l’escursione termica giornaliera è aumentata. La parte nord del paese è piuttosto arida mentre sulla costa piove maggiormente. La parte settentrionale non supera in media i 400 mm annui. L’umidità relativa si aggira intorno a 85-95 %.
A Nairobi, situata a 1662 m, la temperatura oscilla tra minime di 12-13 °C a massime nelle stagioni estive di 25°C. A Mombasa, sulla costa, le medie minime e massime passano da 22°C a 30 °C.
Economia L’economia del paese si basa su finanziamenti da parte di paesi stranieri. L’ambizioso progetto di rendere l’economia keniota indipendente e sviluppata è fallito. Il PIL viene distribuito tra i creditori esteri e le fasce più ricche della popolazione. Il deficit del paese aumenta anche per le grosse importazioni di petrolio che servono per soddisfare il fabbisogno energetico nazionale. La situazione sociale è peggiorata con l’aumento della popolazione che causa un aumento della disoccupazione; inoltre, se a Nairobi la percentuale di bambini che possono andare a scuola è molto alta, nel resto del paese si aggira intorno al 4%. La struttura economica del Kenya si fonda tuttora sull’agricoltura. Le coltivazioni destinate all’esportazione occupano le terre migliori dell’altopiano e della costa e sono praticate con mezzi moderni. Buona parte delle terre fertili appartiene a multinazionali o a grandi proprietari (soprattutto europei, Giapponesi e Canadesi). In assenza di una riforma agraria, il 95% dei contadini lavora su proprietà molto piccole e con mezzi arretrati; questo porta a una scarsa produttività. Un’altra risorsa economica del paese è l'allevamento del bestiame che viene praticato sugli altopiani dai contadini; l’allevamento bovino è quello più praticato. Il Kenya è piuttosto povero dal punto di vista minerario.
Osservando le carte tematiche riguardanti il Kenya possiamo notare che :
Consumo di cereali : compreso tra 120 e 140 kg/persona all’anno Mortalità infantile : maggiore del 100 per mille Istruzione primaria maschile: compreso tra il 60% e il 75% Immigrati in Italia: da 750 a 10.000
In kenya l’ industria è in via di sviluppo e rappresenta una minima parte dell’economia. Il settore primario ha una produzione solo di sussistenza che sfavorisce gli scambi commerciali a differenza dell’Italia. In Italia il settore primario procura solo il 2% del PIL nazionale. In entrambi gli stati il settore con maggior occupazione è quello terziario.
Tasso di alfabetizzazione(15-24):80,5%
Tasso di alfabetizzazione(15-24):100%
Il kenya pur essendo meno sviluppato dell’Italia investe maggiormente sulla sanità (7%), sull’istruzione (26%) e per il mantenimento dell’esercito. In Italia le spese per l’istruzione sono molto ridotte mentre in Kenya arrivano addirittura al 26% delle spese totali, nonostante il tasso di analfabetizzazione sia più alto. KENYA
ITALIA
PIL- Prezzi Correnti (miliardi % USA):27,03
PIL- Prezzi Correnti (miliardi % USA): 2.104,67
PIL- Parità di potere d’acquisto(miliardi % USA): 57,96
PIL- Parità di potere d’acquisto (miliardi % USA): 1.787,90
Tasso di crescita annua (%): 4,40
Tasso di crescita annua (%): 0,80
PIL Pro capite Prezzi correnti ($) 779,91
PIL Pro capite Prezzi correnti ($): 35.745,20
PIL pro capite Parità di potere d’acquisto ($): 1.672,63
PIL pro capite Parità di potere d’acquisto ($): 30.365,20
Settore primario sul PIL (%): 23
Settore primario sul PIL (%): 2
Settore secondario sul PIL (%): 19
Settore secondario sul PIL (%): 27
Settore terziario sul PIL (%): 58
Settore terziario sul PIL (%): 71
KENYA Crescita % PIL (reale)
7
3,2
6,4
PIPIL procapite nominale (US $)
780
891
991,6
Inflazione
9,7%
25%
6,5%
Disoccupazione
40% (2001)
Debito estero (Miliardi di US $)
6,7
ISU (Indice di Sviluppo Umano)
0,532 (2006)
tasso di alfabetizzazione
73,6% (2006)
HIV/AIDS (% popolazione adulta infetta)
6,1 (2005)
tasso di Povertà (% popolazione < 1 US $)
31,4 (2006)
KENYA
ITALIA
Tasso di crescita(%): 2,65
Tasso di crescita(%): 0.49
Tasso di natalità: 39,20%
Tasso di natalità: 9,30%
Tasso di mortalità: 11.80%
Tasso di mortalità: 9,90%
Tasso di mortalità infantile femminile: 58,20%
Tasso di mortalità infantile femminile: 3,50%
Tasso di mortalità infantile maschile: 70,50%
Tasso di mortalità infantile maschile: 4,20%
Età media: 18,10
Età media: 41,70
Aspettativa di vita maschile: 53,00
Aspettativa di vita maschile: 78,10
Aspettativa di vita femminile: 55,20
Aspettativa di vita femminile: 84,10
Il Kenya ha un maggiore sviluppo demografico, però tale sviluppo non è supportato da condizioni sanitarie adatte dovute all’estrema povertà della maggioranza della popolazione (che vive in condizioni di povertà assoluta): infatti i tassi di mortalità sono altissimi.
Esempio 3 (lezione C) – Le principali problematiche del KENYA Esempio 4 (lezione C) - Analisi e sviluppo di alcuni aspetti delle condizioni socio-sanitarie dei
seguenti paesi: Italia, Romania, Perù, Kenya