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L’apprendimento non passa solo dai banchi...ma anche dai corridoi

STEFANO ECCEL Insegnate tecnico pratico di Gestione ambiente e territorio e Produzioni vegetali

Istituto Tecnico Agrario: allestimento Espositivo dell’articolazione GAT Quando l’articolazione, dopo la prima riunione, mi ha incaricato di pensare all’allestimento e alla realizzazione di uno spazio dedicato all’indirizzo Gestione Ambiente e Territorio il mio primo pensiero ha riguardato la modalità di presentazione, a centinaia di persone, dell’oferta formativa di questo indirizzo scolastico che ero chiamato a rappresentare. Dopo attente e opportune rifessioni, ho valutato che questo non doveva essere un semplice incarico di allestimento, la scuola non doveva trasformarsi in una galleria d’arte. L’idea era invece quella di realizzare una lezione interattiva che avrebbe coinvolto gli studenti e i docenti. Volevo ottenere una presentazione che superando i classici canoni di apprendimento basati sulle lezioni frontali, sfociasse in un metodo alternativo che appassionasse i ragazzi che vengono a visitare l’Istituto per scegliere il loro percorso di studi futuro. Ovviamente per predisporre e allestire il tutto è stato necessario esporre agli studenti quale fosse il progetto e in un primo momento defnire quali fossero i contenuti di ogni singola presentazione fornendo loro materiali e documenti utili. Il progetto ha preso in esame le discipline principali che coinvolgono il Corso Gestione Ambiente e Territorio e per ognuna di esse ho individuato l’organizzazione di un’aula e il tema da trattare.

Per l’aula di Biologia, Ecologia e Biotecnologie i ragazzi hanno realizzato degli spazi dedicati all’istologia dei tessuti vegetali, organizzando dei laboratori per i più piccoli, per la visione dei principali parassiti di carattere forestale come Thaumetopoea pityocampa e Ips typographus e un’area dedicata alla morfologia vegetale e alla botanica. Proprio grazie alle porte aperte è nata l’idea, insieme agli allievi, di organizzare alla fne di ogni anno scolastico una mostra di botanica, suddividendo le specie per famiglie botaniche. Per presentare la disciplina Gestione Ecosistemi Montani i corridoi sono stati trasformati in ambienti agro-forestali e sono stati ricostruiti quattro territori, uno legato ad un prato da sfalcio, uno ad una zona castanicola, uno un bosco meso-termoflo e l’ultimo una zona di brughiera di alta quota. Il lavoro non si è fermato al mero montaggio di questi ambienti, ma sono stati analizzati l’aspetto biologico, ecologico, di biodiversità e conservazione di questi ecosistemi. Questo è il caso della zona del prato sfalciato: da prima può sembrare un’area senza grande valore, ma dopo un’attenta osservazione si scopre che può ospitare un animale in forte regressione nel nostro territorio come il Crex crex. Lo stesso concetto vale per la prateria alpina, che oltre che essere area mutevole per i cambiamenti climatici in corso, risulta di difcile gestione e conservazione per la Lagopus muta. Lo studio non si è sofermato solo sulla componente animale ma anche sui cambiamenti vegetali in atto dopo la recente tempesta Vaia che si è abbattuta sulla nostra Regione. Questo è stato un momento per analizzare e comprendere i concetti di stress e disturbo e cosa si intende con futtuazioni all’interno di un sistema forestale. La predisposizione di una successione ecologica è servita per valutare tutte le ipotesi di gestione delle zone colpite dopo tale catastrofe e quali sono le modifcazioni e le opportunità che si innescano all’interno dell’ecosistema naturale. La disciplina cardine dell’indirizzo denominata Gestione Ambiente e Territorio, insieme a quella di Genio Rurale hanno realizzato un’aula dedicata alla misurazione dei volumi legnosi attraverso l’impiego delle strumentazioni più comuni. Durante l’attività sono state descritte le attrezzature utilizzate per il taglio e l’allestimento dei cantieri forestali. Nell’ultima aula, dedicata alla disciplina di Produzioni Animali ci si è occupati di gestione degli ambienti pascolivi e della fauna selvatica. Gli studenti, hanno sviluppato il tema delle problematiche relative ai grandi carnivori analizzando la possibile convivenza col l’uomo e con gli altri animali. Il tutto è risultato più accattivante e suggestivo dalla presenza di diversi esemplari di animali imbalsamati. L’esperienza delle porte aperte ha permesso di a tutti noi comprendere cosa vuol dire lavorare in squadra. Cosa non sempre facile ma che alla fne garantisce risultati strepitosi. Gli alunni hanno appreso non solo concetti o nuove informazioni, ma che la scuola è un luogo dove si crea e si mettono a punto progetti.

Stand di “riconoscimento di specie vegetali”

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