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Autonomamente: il laboratorio di autonomia e cooperazione

ROMINA MENAPACE Docente Referente dell’Articolazione Produzioni e Trasformazioni

Momenti di confronto all’interno dei gruppi di lavore del progetto “Autonomamente” promosso dal Museo storico di Trento in collaborazione con Iprase per sensibilizzare le scuole sul tema dell’autonomia Conoscere l’autonomia attraverso la lente della cooperazione in agricoltura: è questa la missione dell’iniziativa lanciata in alcune classi dell’Istituto agrario di San Michele all’Adige e di altre classi in diverse scuole trentine, inserita poi nel solco del progetto “Autonomamente”, promosso da Fondazione Museo storico del Trentino, Iprase, per avvicinare i ragazzi al tema dell’autonomia. Messa da parte, per una volta, la storia istituzionale che ha portato il nostro territorio a godere di questa particolare forma di governo, il

progetto ha voluto declinare l’autonomia in pratiche e forme quo-

tidiane, permettendo agli studenti non tanto di afrontare lo studio dei passaggi storici e istituzionali chiave, quanto di come questa si concreti nella quotidianità. Nella nostra scuola, questa iniziativa non poteva che parlare di agricoltura.

I ragazzi si sono avvicinati al tema dell’autonomia e della cooperazio-

ne agricola attraverso un laboratorio di 4 ore in cui si introducevano con dei fash delle nozioni per far capire ai ragazzi che dietro agli slogan

si nascondono elementi ben più

complessi, anche in agricoltura. Ad esempio, è sempre meglio avere una fliera corta: è vero? E se parliamo di mele, ad esempio? Dagli slogan, dunque, i ragazzi pas-

savano a rifettere sulle soluzioni ai diversi problemi attraverso un

gioco con delle carte si trovavano, divisi in gruppetti da 6 o 7 a seconda della composizione della classe,

di fronte alle diverse soluzioni da adottare per risolvere un deter-

minato quesito. Quattro sono le principali tematiche su cui i gruppi dovevano dare una propria opinione: la gestione dell’agricoltura, coi meccanismi di governance che stanno tra-

sformandosi anche nell’ambito della cooperazione, divenendo più piramidali e determinando un cambio nel ruolo dei soci e nei valori cooperativi. In secondo luogo, l’innovazione in agricoltura: è sempre positiva? Se il consumatore, infatti, predilige la tradizione, forse gli agricoltori dovrebbero puntare a spiegare meglio come l’innovazione possa ad esempio introdurre dei miglioramenti nella lotta all’inquinamento. Il terzo e il quarto tema, infne, sono speculari.

Vogliamo un’agricoltura più specializzata? O forse un’agricoltura più attenta al turismo e al paesaggio? La cooperazione (capacità di lavorare insieme) ha rappresentato

un punto centrale nell’ambito del privato come nel pubblico: questa concordanza tra autonomia e cooperazione si esprime nello spirito di mettersi assieme e nel mettere gli interessi di tutti davanti a quelli dei singoli.

Senza che una risposta venga indicata come giusta, i giovani si trovano così a dover rifettere su tematiche essenziali per il mondo

agricolo. Tematiche che, intrinsecamente, esprimono il senso dell’autonomia, declinata nel modello gestionale e organizzativo dell’agricoltura trentina. I risultati della cooperazione dipen-

dono dalla partecipazione dei soci

e dal loro senso di appartenenza: con il gioco, i ragazzi rifettono su questo, stimolando il loro pensiero autonomo. La risposta degli studenti è stata buona, per questo stiamo pensando di portare questa iniziativa anche al di fuori dell’ambito scolastico, riproponendolo in altri contesti.

Il laboratorio era previsto per tutte le classi terminali dell’Istituto di

San Michele su 9 classi previste, alla fne siamo riusciti a farlo ‘solo’ in 6.

Allo stesso modo saremmo dovuti andare in 17 classi divise tra diversi

istituti, in tutto il territorio trentino, ma il Covid ci ha permesso di farlo solo in 7.

L’attività rientra in “Autonomamente”, un progetto del Museo storico di Trento in collaborazione con Iprase e diversi docenti di 7 istituti della provincia per avvicinare i ragazzi al tema dell’autonomia.

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