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Alimentarsi durante le terapie oncologiche. Mille dubbi e la paura di non stare bene
Le collane
• Da quando sono in cura ho perso l’appetito, mangio poco e ho paura di dimagrire troppo. Forse è meglio che favorisca cibi come carni e formaggi…
• A causa delle cure oncologiche sono aumentata di molti chili. Che tipo di alimentazione è più opportuno seguire per tornare normo peso e allo stesso tempo non privare il mio corpo di risorse per combattere la malattia?
• Cosa posso mangiare quando ho la nausea? che mi hanno fatto passare persino la voglia di cucinare. Mi spiace per la mia famiglia: cosa posso fare per ritrovare il piacere della tavola?
• Ho difficoltà a masticare e a deglutire, quindi posso preparare solo piatti di consistenza morbida, che non sono molto allettanti e appetitosi.
• Da quando sono in chemioterapia ho la bocca dolorante e soffro di gengiviti. Cosa posso fare per alleviare questi sintomi?
metallico molto fastidioso.
• Devo smettere di fare sport per non affaticarmi e non consumare energia?
• È vero che in terapia è meglio evitare alcuni cibi come le carni rosse e i latticini?
• Mi sento un po’ debole, faccio bene a prendere integratori vitaminici?
• È vero che gli omega-3 aiutano a combattere il tumore? Devo quindi mangiare molto pesce?
• Ogni tanto vorrei concedermi qualche golosità. Posso mangiare i dolci?
• Mi hanno parlato della nutrizione artificiale. Di cosa si tratta?
Oggi, di fronte a un paziente oncologico, medici e nutrizionisti hanno trovato un punto di convergenza: la malattia, grazie ai grandi progressi della ricerca scientifica, si cura con sempre maggior successo. È il momento, quindi, di pensare al benessere generale del malato. Dopo più di 50 anni di chemioterapia, dopo l’avvento di cure sempre più “a misura di paziente”, l’alimentazione ricopre il ruolo vitale e primario, tipico dell’organismo in salute, anche nel caso d’insorgenza di una patologia importante come quella oncologica. Si tratta di un approccio innovativo ma, ormai, consolidato, in cui la terapia “allarga i propri confini” comprendendo anche le indicazioni alimentari, con l’obiettivo di difendere la qualità di vita del malato. Una corretta alimentazione prima e durante le terapie aiuterà il paziente a sopportare gli effetti negativi delle cure farmacologiche e a contrastare eventuali riprese della stessa malattia. Il cibo è l’ultimo dei pensieri di un malato oncologico, ma per i medici che lo hanno in cura è parte integrante della battaglia contro la malattia.
La scienza, quindi, non solo è in grado di rispondere ai tanti dubbi dei malati e dei loro familiari sul tema dell’alimentazione, ma la considera una risorsa fondamentale per superare al meglio la malattia. Da qui la nuova impostazione che prevede che i consigli alimentari siano la prima forma di terapia che il malato riceve, spesso antecedente alla stessa terapia chirurgica, farmacologica e radiologica. La salute in tavola