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I consigli alimentari di Fondazione Umberto Veronesi
Le collane
I nutrizionisti ormai sanno che una modifica della dieta attuata ancor prima dell’inizio delle terapie e durante il trattamento può aiutare ad attenuare o risolvere vari disturbi che accompagnano spesso l’assunzione di farmaci antitumorali.
Prepararsi alla terapia. Anche la nutrizione è importante!
Una corretta alimentazione è utilissima per aiutare l’organismo, in particolare l’intestino, a prepararsi alla chemioterapia. Per garantire il corretto funzionamento dell’intestino è bene: • aumentare il consumo di fibre attraverso i cibi integrali; • bere circa 1,5 litri di acqua al giorno, che possono diventare di più durante la stagione calda; • integrare con fermenti lattici se si presentano gonfiori.
Alimenti consigliati • I cereali integrali vanno masticati molto accuratamente per limitare il gonfiore addominale (contengono nelle fibre molecole ad azione antinfiammatoria).
• I legumi passati o in crema (meglio iniziare con le lenticchie) e, successivamente anche interi, aiutano a tenere libero l’intestino e a nutrire la flora batterica. È bene iniziare con dosi modeste (20g secchi o 50g lessati) e arrivare a un massimo di 40g secchi o 80g lessati.
• Pesce, perché contiene acidi grassi omega-3 ad azione antinfiammatoria e immunostimolante; preferire sgombro, sardine, alici, quindi il pesce azzurro.
• Verdure di stagione.
• Pane di farina integrale o di segale o di grano duro, meglio se a lievitazione naturale.
• Cibi fermentati, per esempio yogurt bianco naturale.
Ecco un esempio di proposte per i pasti principali Colazione: porridge di avena con uvetta sultanina, una bevanda vegetale senza zuccheri aggiunti e, una sola volta a settimana, latte. Muesli integrale senza zucchero, con frutta secca ed essiccata e tè non zuccherato. Oppure pane integrale con marmellate senza zuccheri aggiunti e frutta secca.
Pranzo: Minestra di verdura: riso o pasta integrale o orzo o farro o altro cereale integrale con verdure di stagione e legumi lessati. Contorno di verdure di stagione crude e cotte.
Cena: la verdura deve essere sempre presente anche come contorno e/o passato o vellutata. La porzione di ce-
reali può essere sostituita da una di pane e come scelta di fonte proteica l'ideale è il pesce, alternando con formaggio a minor contenuto di grasso, uova e in ultimo la carne, favorendo quella bianca.
Una nota sulla frutta. Due frutti al giorno. La salute in tavola
Una dieta leggerissima (quasi digiuno) poco prima della chemioterapia, può proteggere le cellule sane?
Uno studioso italiano, Valter Longo, oggi Direttore dell’Istituto di Longevità alla University of Southern California di Los Angeles, ha ipotizzato, in base a studi in vitro e su topi, che un breve digiuno (24-48 ore prima e 24 ore dopo) durante la somministrazione di farmaci chemioterapici aiuterebbe a proteggere le cellule sane riducendo gli effetti della chemioterapia. Inoltre ipotizza anche un miglioramento di alcuni effetti collaterali dovuti alla terapia come la nausea e l'astenia. Tuttavia gli studi sull'uomo sono tutt'oggi ancora scarsi ed è necessario approfondire ulteriormente la teoria. In mancanza di conferme sufficienti di validità di questa pratica dietetica, la sperimentazione sul paziente va attentamente valutata caso per caso e seguita da oncologo e nutrizionista.