Le collane
Un approfondimento sulle malattie oggetto di vaccinazione in Italia Difterite Tetano Poliomielite Epatite B Pertosse Haemophilus Influenzae B
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I vaccini contro queste malattie vengono somministrati in un’unica formulazione, il vaccino esavalente. La difterite è una malattia infettiva causata da un batterio che colpisce prevalentemente le vie aeree e talora la cute. La tossina difterica prodotta dal batterio è la principale responsabile dei danni causati all’organismo e delle complicanze della malattia. Gli individui colpiti possono sviluppare paralisi muscolari, alterazioni a carico del cuore, con conseguente insufficienza cardiaca, oltre a lesioni nervose e renali, spesso irreversibili. ll tetano è una grave malattia infettiva non contagiosa provocata dalla tossina tetanica prodotta dal batterio Clostridium tetani. L’infezione s'innesca dalla contaminazione di tagli o ferite da parte delle spore di Clostridium tetani che, nella profondità dei tessuti, trovano le condizioni adatte per crescere e produrre la tossina. Questa tossina è in grado di provocare una paralisi muscolare spastica che inizia dal collo per diffondersi in tutto il corpo, fino a interessare anche i muscoli respiratori, causando gravi problemi alla respirazione. La malattia può essere mortale nel 2030% dei casi.
La poliomielite è una malattia virale molto contagiosa causata dal Poliovirus. Si trasmette per via orofecale e con le secrezioni respiratorie. Esistono diverse forme di poliomielite, tra cui la più grave è la forma paralitica, caratterizzata da paralisi degli arti superiori e inferiori e dei nervi cranici che rendono impossibile il funzionamento dei muscoli e la respirazione. L’epatite virale di tipo B è un’infezione causata da un virus che colpisce le cellule del fegato e che si trasmette tramite il sangue e i fluidi corporei. Può essere acuta o diventare un’infezione cronica, quando il virus non riesce ad essere debellato dall’organismo. L’infezione cronica si associa ad un maggior rischio di sviluppare tumore al fegato: proprio la forma cronica è più frequente nei bambini che nascono da una mamma con epatite B, se non adeguatamente e tempestivamente sottoposti alla nascita a vaccinazione anti-epatite B e anticorpi specifici. Inoltre, a differenza di altre malattie veneree come l’HIV, l’epatite B è facilmente trasmissibile anche attraverso fluidi diversi da quelli sessuali, come ad esempio la saliva, ed è molto stabile anche al di fuori del corpo per diverse ore, se non giorni. Ecco perché il vaccino contro il virus dell’epatite B viene somministrato nella primissima infanzia: per evitare che vengano infettati bambini molto piccoli (e quindi a maggior rischio di sviluppare un’infezione cronica).