Il notiziario del FAI
Periodico: Poste Italiane Spa – Sped. in abb. Post. – D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1 CN/BO.
134 marzo aprile maggio 2015
VILLA DELLA PORTA BOZZOLO UNA VILLA DI DELIZIA IMMERSA IN UN PARCO SCENOGRAFICO A DUE PASSI DAL LAGO MAGGIORE
I Luoghi del Cuore Il grande successo del 7° censimento
Giornate FAI di Primavera 780 luoghi speciali aperti per voi
Riaprono i Beni FAI Le manifestazioni della primavera
02 - EDITORIALE
UNA NUOVA SPERANZA PER IL NOSTRO PAESE
S
i respira un’aria nuova in Italia. Il Papa è attento all’ambiente, il Presidente della Repubblica menziona i musei nel Discorso alla Camera, il Ministro Franceschini si preoccupa di valorizzazione e gestione e il censimento dei Luoghi del Cuore ha raggiunto quest’anno lo stupefacente risultato di oltre 1.600.000 voti. Era come se il grande mollusco degli Italiani si fosse dimenticato della propria conchiglia, come di una realtà che più non lo riguardava. Una sbornia di denaro, piaceri e vacue comunicazioni ci avevano distolto dall’universo delle case, delle cose e delle carte, trasformando l’homo sapiens in homo videns. Ma la crisi ha indotto i cittadini a riflettere su uno sviluppo diverso: sobrio, solidale e compatibile con la natura e la storia. Meno abbacinati dal consumismo e con più sale in zucca vediamo sorgere oggi un bisogno che risale ad Atene alla fine del VI secolo a.C.: partecipare alla cosa pubblica. Un conto è radunare migliaia di persone in una piazza - è la democrazia diretta - e un altro è governarne milioni attraverso eletti – è la democrazia partecipativa. Ma nelle democrazie libere e vive la partecipazione è assicurata dalle libere associazioni, che fanno da ponte tra governi e cittadinanza. Il grande risultato di quest’anno dice che gli Italiani sono tornati alla loro patria: all’ambiente, ai paesaggi e ai monumenti del lavoro e dell’ingegno, cioè alla loro civiltà, nascosta dietro a specchietti per allodole che mai hanno
Andrea Carandini Presidente FAI
restituito stabile serenità. Far pulizia in sé, fare ordine in casa, aiutare il proprio circondario a essere un luogo riconosciuto e civile è il presupposto per la felicità, dopo tanto brancolare dietro a idoli vani. Di qui la speranza grande che si profila. Il Ministro Franceschini, di fronte ai risultati di dieci anni de I Luoghi del Cuore, vi ha riconosciuto una mappa dei luoghi più amati e di quelli più minacciati, dove l’Italia più appartata dei distretti interni è balzata in primo piano, come se oggi si fosse stufi dello stranoto e si volesse riscoprire il tessuto del Paese in tutte le sue pieghe. Ora che conosciamo i desideri degli Italiani, il loro rinato orgoglio civico, il FAI può fare meglio e di più e così anche lo Stato e le Regioni (includendo i luoghi del cuore nella pianificazione paesaggistica). Speriamo che, oltre a votare, gli Italiani ci seguano più da vicino, visitino i nostri Beni, partecipino numerosi alle Giornate di Primavera alla scoperta della patria perduta, diventino amici e soprattutto si iscrivano al FAI. Milioni di individui isolati poco possono fare per chiedere alla politica di rispondere ai loro bisogni, ma se connessi a una libera associazione che vuol salvare, valorizzare, gestire e comunicare il patrimonio dell’Italia, allora questo insieme di conoscenze e volontà diventa la democrazia che invera sé stessa, fino a che la politica non potrà più tralasciare la magnifica conchiglia che tutti ci unisce, protegge e indentifica.
Periodico del FAI Sede legale: La Cavallerizza via Carlo Foldi, 2 - 20135 Milano Direzione e uffici La Cavallerizza via Carlo Foldi, 2 20135 Milano tel. 02467615.1 Registrazione del Tribunale di Milano del 9.8.1980 n. 314 Stampa DATA MEC S.r.l.
CONTENUTI I LUOGHI DEL CUORE ......................................................................................pag 3 GIORNATE FAI DI PRIMAVERA ......................................................................pag 6 I BENI DEL FAI ......................................................................................................pag 8
Direttore responsabile Simonetta Biagioni
L’INTERVISTA ........................................................................................................pag 13
Redattore Claudia Covelli
APPUNTAMENTI..................................................................................................pag 14
Coordinamento editoriale Marco Magnifico
RACCOLTA FONDI ............................................................................................pag 15 DELEGAZIONI......................................................................................................pag 16
Progetto grafico Carlo Dante
I VOLTI DEL FAI ....................................................................................................pag 17
Quota minima di adesione annuale al FAI: 39,00 Euro
MANIFESTAZIONI ...............................................................................................pag 18
LUOGHI DEL CUORE- 03
I Luoghi del Cuore votati da
1.658.700 ITALIANI da S A L V A R E TUTELARE VALORIZZARE e AMARE
U
n successo senza precedenti, reso possibile da una vastissima partecipazione. Un risultato straordinario, che dà la misura di come, nei suoi dieci anni di vita, il censimento I Luoghi del Cuore, promosso dal FAI in collaborazione con Intesa Sanpaolo, si sia diffuso e
radicato nel sentire degli italiani come incisivo strumento di protezione del nostro patrimonio culturale. Non è solo il numero di segnalazioni a indicarlo, ma anche la crescita della partecipazione organizzata da parte di associazioni, gruppi e comitati spontanei, che spesso nascono proprio in
funzione del censimento. Dai 51 di due anni fa si è infatti passati ai 276 del 2014 e, se nel 2003 i luoghi che superavano i 1.000 voti erano soltanto due, ora arrivano a quota 258. Sono chiese, palazzi, parchi, castelli, siti archeologici, mulini, aree agricole, ma anche scuole, fontane, zone indu-
➜
04 - I LUOGHI DEL CUORE
1
Convento dei Frati Cappuccini di Monterosso al Mare (SP)
110.341 VOTI
2
Certosa di Calci (PI)
92.259 VOTI
Foto di BORSALINO G. & F.LLO S.p.A
Fondata nel 1366 in Val Graziosa, è tra i monasteri certosini più importanti d’Italia
Foto di Roberto Barbuti
Foto di Padre Renato Brenz Verca
Eretto a partire dal 1619, conserva l’originaria architettura con gli orti, il vigneto, la limonaia e un terrazzo affacciato sul mare
➜ striali dismesse. Sono lo specchio di un Paese dal patrimonio tanto ricco quanto diversificato e troppo spesso in pericolo. I comitati che si mobilitano per il lavoro di raccolta delle segnalazioni – basti pensare che il primo classificato raddoppia il numero di voti rispetto al suo omologo del 2012 – si battono infatti perché a favore dei Beni che rappresentano vengano attuate operazioni di restauro, di tutela del contesto in cui si trovano, di scoperta e valorizzazione. E spesso il problema specifico riflette tematiche di maggior respiro: dal
dissesto idrogeologico – che ha provocato il crollo del muro di cinta del convento di Monterosso, vincitore del censimento – allo svuotamento e alla conseguente necessità di ripensare la gestione dei grandi complessi monastici, come per le Certose di Calci e Trisulti. Dall’abbandono delle aree agricole – come nel caso di Villa Cernazai in Friuli – alla necessità di tutelare e valorizzare le aree archeologiche – un caso emblematico è la Villa di Cicerone a Formia – oltre ai cronici problemi di mancanza di fondi per restauri, che affliggono la maggior
parte dei luoghi segnalati. Insomma, il pensiero di oltre un milione e mezzo di cittadini va al futuro di luoghi che significano identità per i territori e le loro popolazioni, ma anche opportunità di valorizzazione e dunque di sviluppo turistico ed economico. Se è vero che l’Italia è il paese dei campanili e che ogni comitato si è battuto per un luogo specifico, si sono verificati anche incontri virtuosi, con gruppi di cittadini che si sono sostenuti a vicenda, riconoscendo il valore di un’altra causa. E se i beni architettonici in degrado hanno fatto la
I LUOGHI DEL CUORE - 05
3
Castello di Calatubo (TP)
In testa alla classifica
71.967 VOTI
Foto di Stefano Catalano
Imponente fortezza militare e poi masseria feudale, ora rischia di crollare a causa del degrado e della mancanza di interventi
4
Museo del Cappello Borsalino (AL) Dal 2006 ospita copricapi indossati da uomini illustri come Theodore Roosevelt
37.766 VOTI
5
Chiesa di Sant’Agnello, Maddaloni (CE)
Foto di Alfredo Varra
42.092 VOTI
Uno degli edifici ecclesiastici più antichi del suo territorio con testimonianze di epoche diverse, oggi in gran parte ridotto a rudere
parte del leone, colpisce come anche i luoghi legati al tema della nutrizione, collegati alla sezione “Expo 2015 – Nutrire il pianeta”, abbiano suscitato l’interesse di decine di migliaia di cittadini in tutta Italia, portando alla luce paesaggi rurali storici, coltivazioni particolari, edifici quali mulini e cascine, che rimandano alla vocazione prevalentemente agricola che ha connotato il nostro Paese fino al secondo dopoguerra. Certamente la concretezza del proget¬to attestata dai 45 interventi varati in dieci anni in 15 regioni italia-
ne contribuisce ad attrarre le energie di tanti cittadini. Nei prossimi mesi si aprirà una nuova, importante fase di lavoro, attraverso il bando dedicato ai luoghi che han¬no ottenuto almeno 1.000 voti: i loro referenti potranno infatti candidare al FAI una richiesta di intervento, legata a progetti concreti, attuabili in tempi certi e dotati di un cofinanziamento che garantisca un sostegno reale dai territori di riferimento. Per maggiori informazioni: www.iluoghidelcuore.it
L’Italia è ricca di luoghi del cuore e non c’è regione esclusa da quel movimento di popolo che è diventato il censimento. Ecco i beni più amati: 1 Convento dei Frati Cappuccini, Monterosso al Mare (SP) 2 Certosa di Calci, Calci (PI) 3 Castello di Calatubo, Alcamo (TP) 4 Museo del cappello Borsalino, Alessandria 5 Chiesa di Sant’Agnello, Maddaloni (CE) 6 Convento francescano, San Gennaro Vesuviano (NA) 7 Terme del Corallo, Livorno 8 Castel Fiorentino, Torremaggiore (FG) 9 Villa Alari, Cernusco sul Naviglio (MI) 10 Piandarca della predica agli uccelli, Cannara (PG) 11 Santuario Santa Maria delle Grazie al Calcinaio, Cortona (AR) 12 Abbazia di San Nicola di Casole, Otranto (LE) 13 Duomo Vecchio organo Antegnati, Brescia 14 Museo della Collegiata, Castiglione Olona (VA) 15 Chiesa di San Bernardino, Caravaggio (BG) Tra i beni legati alla tradizione agricola che per secoli ha caratterizzato il nostro Paese, questa la classifica dei più votati nella sezione speciale “EXPO 2015 – Nutrire il pianeta” 1 Saline di Marsala e Laguna Lo Stagnone, Marsala (TP) 2 Villa Cernazai Pontoni e area agricola, Premariacco (UD) 3 Mulino Fanzaga,Treviglio (BG) 4 Borgo e vigneti di Rolle, Cison di Valmarino (TV) 5 “Sistema” degli orti saraceni, Tricarico (MT)
06 - GIORNATE FAI DI PRIMAVERA
GLI ITALIANI INVADONO L’ITALIA Sabato 21 e domenica 22 marzo tornano le Giornate FAI di Primavera Corsie preferenziali e visite esclusive per Iscritti FAI unico al mondo. Con la tua tessera FAI potrai saltare le code e partecipare a tanti eventi riservati, con visite speciali grazie all’impegno degli oltre 25.000 Apprendisti Ciceroni® impegnati in tutta Italia per raccontarne la storia e la bellezza. E se hai un amico straniero non lasciarlo a casa: grazie al progetto Arte. Un ponte tra culture e agli Apprendisti Ciceroni® sono in programma visite guidate in lingua straniera nelle città più importanti. Scegli di festeggiare con noi l’inizio della Primavera e sostienici nella nostra missione: i fondi raccolti durante la manifestazione saranno impiegati per gli scopi statutari della Fondazione e in particolare per la manutenzione dei Beni FAI aperti al pubblico.
➜Fai attenzione: a Napoli le aperture saranno il 28 e il 29 marzo.
IL VOLTO GIOVANE DELLE NOSTRE GUIDE La grande festa del FAI è resa possibile dalla fondamentale collaborazione degli Apprendisti Ciceroni ® che sapranno coinvolgere il pubblico e rendere unica ogni esperienza di visita.Al progetto, nato nel 1997, hanno aderito quest’anno 25mila studenti. I ragazzi delle scuole vi racconteranno la storia e la bellezza nascoste nei beni aperti, e sapranno stupirvi con la loro preparazione, frutto di un lavoro svolto durante tutto l’anno in classe. Per loro – oltre che per voi – una entusiasmante esperienza di cittadinanza attiva nello spirito più autentico delle Giornate FAI di Primavera.
© Metamorphosi
Da metà marzo informazioni ed elenco completo dei beni aperti: www.giornatefai.it o tel. 06.6619.3495
Certosa di Trisulti – Collepardo (FR)
© Foto di Cristina Baratta
A
nche quest’anno, il FAI desidera festeggiare con te il ritorno della bella stagione. Sabato 21 e domenica 22 marzo ti invita alla 23ª edizione delle Giornate FAI di Primavera, la più grande festa di piazza dedicata alla riscoperta dei luoghi che raccontano la storia, la bellezza e l’identità d’Italia. E per te che ami il tuo Paese e che ci sostieni ogni giorno nell’impegno per la tutela del suo patrimonio naturale, storico e artistico abbiamo pensato a un regalo speciale: 780 luoghi straordinari aperti eccezionalmente in tutta Italia, da riscoprire attraverso le nostre visite guidate a contributo libero. Due giornate in cui spalancheremo le porte solitamente chiuse di chiese e palazzi, di archivi e ville private, di fabbriche storiche e di centri di produzione televisiva, di parchi e aree archeologiche per regalarti un tempo libero di qualità, che mescola divertimento e cultura col piacere di conoscere posti nuovi che raccontano come gli italiani abbiano creato nei secoli un paese bellissimo e
Castel Capuano – Napoli
Foto di Musacchio & Ianniello, 2014
Palazzo Chigi – Roma
© Foto di Carlo Casella
© Presidenza del Consiglio dei Ministri Foto di S. Migliore
GIORNATE FAI DI PRIMAVERA - 07
Villa Crotta de’ Manzoni – Agordo (BL)
Attrezzeria Rancati – Cornaredo (MI)
Code per l’apertura straordinaria del Teatro di Marcello a Roma per le Giornate di Primavera 2014.
GRAZIE A… La 23ª edizione delle Giornate FAI di Primavera è resa possibile grazie a due importanti main sponsor: Ferrarelle, che per il quarto anno rinnova il suo prezioso sostegno all’evento, sarà affiancata per il secondo anno consecutivo dalla prestigiosa presenza di Banca Generali. Nuovo sponsor dell’evento è DHL Express Italia che, oltre al sostegno, si occu-
perà della consegna di tutte le spedizioni del FAI in tutti i siti delle Giornate di Primavera, in qualità di Sponsor & Logistic Partner. Si ringrazia inoltre il Gruppo Gabrielli che sosterrà le speciali aperture di Abruzzo e Marche e il Gruppo Editoriale L’Espresso per la consolidata collaborazione. Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, con il
Patrocinio della Commissione europea, con il Patrocinio del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, con la collaborazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Protezione Civile, con il concorso di numerose Regioni Italiane. Con il Patrocinio di RAI − Radiotelevisione italiana.
Foto di Maurizio Maniscalco, 2103 © FAI – Fondo Ambiente Italiano
08 - I BENI DEL FAI
Veduta di Villa Bozzolo dalla sommità di una delle quattro terrazze del giardino
I BENI DEL FAI - 09
VILLA DELLA PORTA BOZZOLO Venite a scoprire un gioiello del Settecento lombardo e a vivere il suo fantastico parco
Donata al FAI nel 1989 dagli Eredi Bozzolo la Villa, dopo ingenti lavori di restauro e manutenzione, è stata aperta al pubblico nel 1991. Vi aspetta tra affreschi, rose, statue e giardini a terrazze
© Michele Russo, 2003
10 - I BENI DEL FAI
L’essenziale e raffinata facciata della Villa, dalle forme lineari e con decorazioni a tinte tenui a imitazione di cornici, davanzali e frontoni
L
a storia di Villa Della Porta Bozzolo comincia nel XVI secolo, quando un ricco notaio, proprietario di terreni vicino alle sponde del Lago Maggiore, scelse di farsi costruire una “casa da nobile” nella tranquilla Valcuvia, ai piedi delle Alpi, per presidiare meglio i suoi possedimenti. Si chiamava Geraldino de Portu ed era il capostipite
della famiglia Della Porta che avrebbe lasciato il suo nome alla villa di Casalzuigno in provincia di Varese. In principio la residenza era piccola e relativamente modesta (con rustici ancora conservati nell’edificio del torchio), ma le attività finanziarie della famiglia si intensificarono, il patrimonio aumentò e la proprietà si rivelò inadeguata al nuovo status economico
dei Della Porta. Cominciarono così i lavori: sorse una nuova ala della casa, con soffitti a cassettoni dipinti, e poi una corte d’onore e un grande giardino attraversato da un viale di querce. Ma la scalata sociale della famiglia non si arrestò. Nei primi decenni del Settecento un discendente di Geraldino, Giovan Angelo III Della Porta, scelse la villa come dimora per sé e la
Un dono inaspettato I primi contatti con il FAI risalgono al 1987 quando scrissi una lettera alla Fondazione per proporre l’acquisto della nostra Villa di famiglia, che versava in condizioni disperate. Per quelle casuali vie del destino nella primavera di due anni dopo vidi scendere dalla scalinata settecentesca un giovane Marco Magnifico con mia madre, Camilla Parish, erede Bozzolo. Mi venne incontro con parole per me indimenticabili: “Sua madre ha appena fatto una donazione al FAI della sua quota di proprietà con la volontà che fosse Lei, Signora Pedeferri, a beneficiare del diritto d’uso, estensibile in linea diretta, di alcuni locali all’interno della Villa.” Per me fu un dono inaspettato di cui godo a tutt’oggi. E’ bella la “mia” casa come lo era ai tempi
del mio bisnonno Camillo Bozzolo: come canta il salmo C’è un tempo per ogni cosa. Non c’è nostalgia per quell’atmosfera da “piccolo mondo antico”: oggi mi scaldano il cuore i bambini che corrono felici sul prato e gli incontri con persone innamorate di questo gioiello del rococò lombardo. Forse solo un ente non politicizzato come il FAI con i suoi grandi progetti di restauro e di tutela può produrre risultati così alti. Oggi posso dire che la mia lunga ricerca di una soluzione onorevole per questo meraviglioso complesso che si stava perdendo è stata premiata e confermata nella sua lungimiranza. Anna Parish Pedeferri Erede Famiglia Bozzolo
Foto di Giorgio Majno, 2006 © FAI - Fondo Ambiente Italiano
Foto di Gabriella De Paoli © FAI – Fondo Ambiente Italiano
Foto di Giorgio Majno, 2005 © FAI - Fondo Ambiente Italiano
COVER STORY - 11
Nella foto a sinistra Galleria del piano nobile, a destra in alto la Cucina settecentesca e in basso la Camera da letto gialla
sua nobile sposa, Isabella Giulini, che ancora oggi ci sorride da un ritratto in un salottino, avvolta in un’elegante mantella di pelliccia. E così ripresero i lavori. LA VILLA SI FA BELLA Un gruppo di pittori locali, guidati dall’artista-ingegnere Antonio Maria Porani di Cabiaglio, si dedicò prima
agli esterni della villa - e la corte interna si riempì di finti portali e finestre dipinte e poi proseguì con gli interni, e sale e corridoi si abbellirono di trionfi floreali e colorate allegorie di famiglia. Ma l’opera più grandiosa, da un disegno dello stesso Porani, fu il giardino. L’asse prospettico che dalla villa dirigeva lungo il giardino di querce fu ribaltato in favore di una
prospettiva ancor più monumentale: un nuovo viale solcava ora il giardino in senso opposto e dava avvio a una scenografica scalinata che tramutava il declivio della collina in un sistema di quattro terrazze digradanti decorate da statue e fontane; in cima era il “teatro”, un prato ellittico chiuso da una peschiera, e ancora oltre lo sguardo correva lungo un sentiero di cipressi ➜
Come una fenice: dalle ceneri rinasce un Bene FAI Nel fregio di una camera al primo piano di Villa Della Porta Bozzolo è raffigurata una fenice, il mitico uccello che risorge dalle proprie ceneri, cancellando con una nuova vita, la precedente distruzione. Mi piace pensare che l’affresco acquisti un significato speciale in questa casa, quasi alludendo a un analogo destino che accomuni l’animale mitologico e l’edificio storico, offrendo a entrambi un’altra occasione, una possibilità di rinascita. Nel far rivivere la Villa di Casalzuigno gli sforzi del FAI sono stati diretti in primo luogo al grosso lavoro di restauro e di risanamento ma, una volta riparati i tetti, puliti gli affreschi e bloccate definitivamente le infiltrazioni, abbiamo voluto colmare il vuoto, sopraffare il silenzio che
regnava nelle sale. Riportare la vita e la freschezza significava da un lato ricostruire gli ambienti interni con arredi e opere d’arte in tono allo stile della casa – opera che ha svolto egregiamente l’architetto Filippo Perego, storico amico del FAI - e dall’altro voleva dire spalancare le porte e i cancelli invitando il pubblico a visitare sì le ricchezze della dimora restaurata, ma anche a ritornare, a portare con sé i bambini, godendo delle bellezze naturali del parco e partecipando in prima persona, con nuove voci, alla felice rinascita di una dimora colma di storia, calore e dignità. Giulia Maria Mozzoni Crespi, Presidente Onorario FAI
Foto di Maurizio Maniscalco, 2103 © FAI – Fondo Ambiente Italiano
12 - I BENI DEL FAI
INFO Villa Della Porta Bozzolo viale Camillo Bozzolo, 5 21030 Casalzuigno (Varese) tel. 0332 624136 • E-mail: faibozzolo@fondoambiente.it • Apertura: dal mercoledì alla domenica dalle 10 alle 17 • Bookshop, visite guidate, ristorante, parcheggio • Come arrivare da Milano: Autostrada dei Laghi A8 direzione Sesto Calende-Gravellona Toce, uscita Vergiate-Sesto, direzione Besozzo-Laveno. Dopo Gemonio per Valcuvia-Luino, fino a Casalzuigno, circa 1h30
La peschiera realizzata nel 1723 da Cesare Pellegatta a chiusura del “teatro”
➜ fin su, sulla cima del Belvedere.
Fu allora che, raggiunto il culmine, le sorti della famiglia Della Porta cominciarono a declinare: difficoltà economiche e poi l’estinzione del casato. La villa passò di mano in mano, fino a quando, nel 1884, ad acquistarla fu il senatore Camillo Bozzolo. Uomo di medicina, stimato per le sue ricerche sulla prevenzione sanitaria presso le classi più umili, e attivo patriota unitosi poco più che ventenne ai garibaldini della Terza Guerra di Indipendenza, Camillo Bozzolo fece della Villa Della Porta il suo luogo del cuore. Qui tra-
LA FELICE RINASCITA DI UNA DIMORA RICCA DI STORIA E DI BELLEZZE NATURALI scorreva la villeggiatura, in compagnia delle adorate figlie, dividendosi tra gite in bicicletta, salutari bagni nella peschiera e ricerche mediche, di cui restano tracce nella Biblioteca della villa. Fu un nuovo periodo di vita felice nella dimora vicina al Lago Maggiore, che preludeva a un nuovo periodo di buio: nonostante le proteste del proprietario una strada provinciale fu costruita a spezzare brutalmente il viale d’accesso alla villa, e poi vennero l’abbandono, le spoliazioni e perfino i saccheggi a segnare gli anni più tristi di Casalzui-
gno. Finché, nel 1989, gli eredi decisero di donare la dimora al FAI tenendo per sé alcuni alloggi, tuttora abitati dalla famiglia. UNA NUOVA VITA Grazie a sponsor e sostenitori privati il FAI realizzò in tre anni gli interventi necessari ad aprire il Bene al pubblico e dotò la villa di spazi espositivi e locali per manifestazioni e ricevimenti, riportandola in vita. La buona riuscita del risultato si dovette in parte al lavoro dell’architetto Gugliemo Mozzoni, che offrì al FAI la propria appassionata collaborazione per i restauri e l’allestimento. Anche gli interni ripresero forma: a partire dai magnifici letti a baldacchino originari gli ambienti furono riallestiti con cura e pazienza dall’architetto Filippo Perego di Cremnago. Le stanze furono restituite alla loro funzione, con mobili provenienti dai depositi del FAI o generosamente donati dalle più svariate persone a cui va la gratitudine del FAI. Tra questi un collezionista di arredi Luigi XV e XVI vi lasciò alcuni pezzi, ma anche un’anziana vicina di casa del conte Bozzolo si presentò sulla soglia con una batteria di recipienti in rame perfetti per la cucina. Ogni manufatto trovò il suo giusto posto su consiglio dell’architetto Perego, che scelse anche i tessuti più adatti per restaurare divani, poltrone e tende riprendendo con gusto
e sapienza le tonalità degli affreschi. Nulla doveva esser fatto più del dovuto, così che l’impressione generale riflettesse non la perfezione del nuovo e del compiuto, bensì quell’affettuoso senso di vissuto che segna le antiche dimore, dove ancora riecheggiano le voci e i passi di chi vi ha abitato per generazioni imprimendovi il segno della storia che tutto ammanta di fascino. Oggi la villa è quasi del tutto restaurata, ed è tornata ad accogliere le persone, i visitatori, negli splendidi saloni e nell’intimità delle camere private, o all’aria aperta, nel giardino, che invita al riposo e alla tranquillità di una domenica in famiglia. Lucia Borromeo
5 MODI PER
VIVERE LA VILLA 1 Divertirsi con i bambini nel parco giochi del giardino all’italiana. 2 Partecipare agli eventi: fiori, visite guidate, laboratori per bambini. 3 Gustare i piatti del ristorante “La cucina di casa”. 4 Partire in bicicletta alla scoperta dei dintorni della Villa. 5 Rilassarsi nel Giardino Segreto, all’ombra dei tigli.
L’INTERVISTA - 13
DELEGAZIONI - 13
FOTOGRAFO LUOGHI CHE RACCONTANO STORIE
Qual è il suo rapporto con l’Italia? Per noi tedeschi l’Italia ha sempre rappresentato un posto mitico e per me è sempre stato un luogo sinonimo di gioia di vivere. Qui ho scoperto un mondo, una luce completamente nuovi, tanto caos ma anche tanta vitalità. L’incontro con la cultura Italiana ha plasmato molto la mia formazione. Dal punto di vista del cinema l’Italia è stata grande fonte di ispirazione, sin dai miei anni da studente con Antonioni, che mi ha davvero aperto gli occhi e mi ha dato una tela bianca su cui scrivere, poi Pasolini e Bertolucci. Anche la musica che amo ha un eroe italiano, Fabrizio De André. Le sue opere ritraggono paesaggi. Quale valore ha per lei il paesaggio? Le fotografie esposte sono tutte di grande formato perché volevo “por-
WIM WENDERS. AMERICA Villa e Collezione Panza Piazza Litta, 1, Varese Fino al 29 marzo 2015 APERTURA: tutti i giorni (tranne i lunedì non festivi) Dalle 10 alle 18 Tel. 0332 283960 www.wimwendersvillapanza.it
tare” il visitatore nei posti che mi hanno impressionato e fargli vivere le sensazioni che ho provato io. Come fotografo lavoro per trasmettere il senso del luogo che è di tutti noi esseri umani, un senso che era molto più spiccato quando la nostra sopravvivenza dipendeva strettamente dal luogo in cui vivevamo… oggi lo stiamo perdendo. Io ce l’ho ancora molto vivo e lo uso per leggere i posti che visito e
© Donata Wenders
V
illa Panza è un angolo di cultura americana in Italia. Ha trovato questa ispirazione nella Villa? Ho scoperto questo luogo l’estate scorsa e non avevo mai visto nulla del genere! A Villa Panza entriamo nel cuore della cultura europea ma allo stesso tempo troviamo l’America, quella fantastica terra promessa che ha attirato gli europei ma li ha anche aiutati a capire il loro legame con il Vecchio Continente. Io ho dovuto vivere vent’anni in America per capire che nel mio cuore ero europeo. Penso che lo stesso sia stato per Giuseppe Panza. L’allestimento di questa mostra è particolarmente affascinante perché qui l’unione tra Europa e America trova piena espressione.
Parla Wim Wenders che espone a Villa Panza a Varese 34 fotografie scattate negli Stati Uniti tra gli anni Settanta e il 2003
scoprire la loro storia. Nelle mie fotografie non ci sono mai persone perché è in assenza delle persone che i luoghi diventano aperti e onesti. Nel visitare questa rassegna prendetevi del tempo per ascoltare le storie che questi luoghi hanno da raccontare. Per farlo serve un pizzico di umiltà: tendiamo spesso a considerarci coloro che controllano la terra, ma sono invece i luoghi, le città, le architetture che ci plasmano.
14 - APPUNTAMENTI
FAI PER CONTINUA…
MICHELANGELO PISTOLETTO
E IL SIMBOLO DEL PARADISO POSSIBILE Una grande opera dell’artista in Piazza Duomo a Milano interpreta l’EXPO, da un’idea del FAI
Dal 3 maggio, per venti giorni, Piazza Duomo cambierà volto: comparirà infatti una mela ricoperta di verde prato alta ben 7 metri e circondata dal segno in paglia del Terzo Paradiso, realizzata da Michelangelo Pistoletto e dalla Città dell’Arte di Biella. Un’opera dal potente impatto visivo ed emotivo inviterà con la forza espressiva dell’arte a riflettere sui valori più alti di EXPO: nutrire il Pianeta, sì, ma in maniera sostenibile, cercando l’armonia tra natura e artificio. Questo è il significato del Terzo Paradiso, segno dell’infinito in cui tra i due cerchi che rappresentano natura e artificio se ne inserisce un terzo, la loro sintesi. Qui si erge la mela reintegrata, simbolo della necessità di porre rimedio al “peccato” dell’uomo che troppo spesso aggredisce e minaccia il Pianeta. L’idea è del FAI, che già ospita una versione del Terzo Paradiso di Pistoletto in uno dei suoi Beni, il Bosco di San Francesco ad Assisi, e ha incontrato subito l’entusiasmo dell’artista che al termine dell’esposizione in Piazza Duomo farà dono dell’opera alla città di Milano. I volontari del FAI presidieranno la piazza, spiegando ai passanti l’alto valore di questa installazione; lo stesso farà Pistoletto, in una serie di incontri organizzati dal FAI per discutere con studenti e cittadini dell’opportunità che offre EXPO: riflettere su un nuovo mondo possibile.
• La performance di Michelangelo Pistoletto inaugurerà la quinta edizione del progetto Via Lattea. L’iniziativa mira a recuperare il legame armonico tra Milano e i suoi dintorni agricoli così come l’opera di Pistoletto si propone di riconnettere in armonia l’opera dell’uomo alla natura. Dopo l’evento del 3 maggio, Via Lattea continua domenica 17 maggio, con l’itinerario ciclopedonale “I Parchi intorno a Expo”, alla scoperta del Parco di Trenno, del Parco delle Cave e del Boscoincittà, e domenica 31 maggio, con “Stelle e stalle lungo la Martesana”, pedalando da Cernusco a Gorgonzola, per proseguire poi con altri appuntamenti fino a ottobre. www.faivialattea.it • Il FAI sarà presente anche nel Padiglione EXPO di Intesa Sanpaolo, partner del progetto “I Luoghi del Cuore”, dove alcuni video mostreranno luoghi speciali che grazie alle segnalazioni del censimento hanno ricevuto attenzione, cura e contributi per il recupero e la valorizzazione.
“PER SEMPRE, PER TUTTI. SPUNTI PER UNA POLITICA PIÙ UMANA DEI BENI CULTURALI”
Il convegno del FAI a Roma I Beni Culturali vanno avvicinati alle esigenze e ai desideri delle persone, perché riallacciare questo legame è un modo concreto per garantire la sostenibilità da cui possono discendere adeguata tutela, valorizzazione e sviluppo. Se ne discuterà nella giornata di apertura del prossimo Convegno dei Delegati e Volontari del FAI, a Roma, il 17 aprile, presso l’Angelicum sul Quirinale, alla presenza del Ministro Franceschini. Per partecipare al convegno, iscriversi al sito www.convegnofai2015.it
RACCOLTA FONDI - 15
RICORDIAMOCI DI SALVARE L’ITALIA DA QUEST’ANNO A MARZO C’È UN MOTIVO IN PIÙ PER SENTIRSI PARTE DEL FAI. Dal 16 al 22 marzo, infatti, per la prima volta la Rai dedicherà un’intera settimana ai beni culturali e alla raccolta fondi televisiva a favore del FAI. Sette giorni durante i quali verranno raccontate storie e luoghi che testimoniano la varietà, la bellezza e l’unicità di quel patrimonio artistico e paesaggistico italiano troppo spesso dimenticato. Attraverso le voci di chi ci è accanto ogni giorno, racconteremo un paese vivo, ricco di storia, tradizioni e passato. Un messaggio di speranza, una grande mobilitazione nazionale, che culminerà nelle Giornate FAI di Primavera: il grandioso evento tutto da vivere, che in 23 anni ha coinvolto oltre 7 milioni di visitatori. Per sostenerci durante la campagna, potete inviare un SMS dal valore di 2 euro o chiamare da rete fissa al 45507. Il numero è attivo dal 16 al 22 marzo.
Punta Mesco a Levanto (SP)
Abbazia di S. Maria Cerrate (LE)
Costruiamo il nostro futuro, ripartendo dal nostro passato. Ricordiamoci di Salvare l’Italia! CHIAMA IL NUMERO
45507
Dal 16 al 22 marzo puoi donare 2 euro inviando un SMS dal tuo cellulare TIM, Vodafone, Wind, 3, PosteMobile e CoopVoce. Puoi anche donare 2 euro con una telefonata da rete fissa Vodafone, TeleTu e TWT e 5/10 euro con una telefonata da rete fissa Telecom Italia, Infostrada e Fastweb
16 - DELEGAZIONI
#OSMOSI: TRA ARTE E MODA
© FAI - Fondo Ambiente Italiano
Al Museo Boncompagni Ludovisi di Roma il Gruppo FAI Giovani mette in scena tutti i volti del contemporaneo
Il Gruppo FAI Giovani di Roma durante l’evento del 13 dicembre al Museo Boncompagni Ludovisi
Lo scorso 13 dicembre il Museo Boncompagni Ludovisi, dimora patrizia di inizio Novecento incastonata nell’elegante cornice del quartiere Ludovisi, si è tinto di verde-arancio per festeggiare il secondo anno di vita del FAI Giovani Roma. Per l’occasione il Gruppo ha organizzato l’evento #Osmosi, dove il contemporaneo ha attraversato la storia e le collezioni del Museo grazie a performance di moda, musica elettronica e sfilate, con capi proposti da giovani designer. Per una sera il Museo è tornato a essere un luogo dove incontrare tendenze, idee e soprattutto giovani che amano la cultura e che vogliono esprimersi e far sentire la loro voce anche in questo contesto. “Tutto nasce dall’idea di valorizzare un Museo poco conosciuto, ma bellissimo e ricco di possibilità di innovazione - spiega Cristiano Grisogoni, coordinatore del FAI Giovani Roma - Come Gruppo abbiamo ‘adottato’ questo bene per tutto il 2015, grazie a una convenzione, e vogliamo esprimere in questo modo la creatività e la passione unita all’impegno e alla professionalità che i Gruppi FAI Giovani possono mettere al servizio della Fondazione e del nostro Paese”. La serata è stata un vero successo di pubblico. 126 nuovi iscritti al FAI e molta soddisfazione dei presenti, con un regalo finale della Direttrice del Museo: la possibilità di tenere per un mese, in esposizione i capi di abbigliamento presentati dai giovani designer e i manichini creati per la performance. “Festeggiare i nostri 2 anni fondendo in un unico evento arte e moda è stato davvero avvincente!” raccontano i volontari del FAI Giovani Roma, che nei giorni di preparazione hanno lavorato dietro le quinte con grande entusiasmo, lanciando un importante messaggio: intrecciare nuovi percorsi artistici e sensoriali nelle collezioni dei musei può essere un ottimo trampolino di lancio per la collaborazione tra fondazioni private come il FAI e istituzioni pubbliche, offrendo stimoli per un dialogo tra mondi in costante evoluzione.
FAI GIOVANI, UN’ESTATE IN CAMPO Nell’estate 2015 saranno cinque i Beni coinvolti nel progetto dei Campi di volontariato FAI Giovani, dedicati a ragazzi tra i 18 e i 25 anni: il Bosco di San Francesco (Assisi – PG), il Castello e Parco di Masino (Caravino - TO), il Parco Villa Gregoriana (Tivoli – RM), la Villa dei Vescovi (Luvigliano di Torreglia – PD) e la Baia di Ieranto (Massa Lubrense – NA). Realizzati grazie al prezioso contributo di Andreas STIHL, azienda leader nella produzione di attrezzature da giardi-
naggio, da molti anni vicina alla Fondazione, i campi saranno occasioni uniche per vivere un’esperienza indimenticabile in un bene culturale, contribuendo alla sua gestione e al suo mantenimento attraverso lo svolgimento di lavori manuali e il supporto allo staff nella gestione delle attività quotidiane e degli eventi. Non mancheranno momenti formativi e occasioni per conoscere il territorio. Per informazioni: campivolontariato@fondoambiente.it tel. 02 467615329
PARTE LA FAI GOLF CUP 2015! Dopo il successo dell’edizione 2014, che ha raccolto 30.000€ devoluti per il restauro dell’Abbazia di Cerrate (LE), prende il via la XII edizione della FAI Golf Cup, un connubio tra sport e solidarietà. E’ un’iniziativa che dal 2003 coinvolge i principali Golf Club e migliaia di appassionati e professionisti di tutta Italia, uniti dalla volontà di dare un contributo alla tutela dell’arte, della natura e del paesaggio. Nel 2015 i contributi raccolti con le gare del circuito andranno a sostegno della riqualificazione e valorizzazione dell’Area di Punta Mesco a Levanto in Liguria.
VOLTI DEL FAI - 17
LA FELICITÀ DI PRENDERSI CURA DI UN BENE FAI
LORETTA, UNA PERSONA SU CUI LA FONDAZIONE HA SCELTO DI PUNTARE
L
imitati sbocchi professionali e poca meritocrazia per i giovani oggi in Italia. Ma ecco una storia diversa, quella di Loretta Martella, classe 1982, che dal 2012 è property manager dell’Abbazia di Santa Maria di Cerrate (LE). Da quanto conosci il FAI? Dai tempi dell’università quando mi sono rivolta alla Delegazione di Lecce per il tirocinio. La mia storia al FAI è iniziata così: come volontaria, divisa tra esami e passione per il patrimonio artistico del territorio. Il passaggio a delegata è stato importante: ho imparato a conoscere la struttura della Fondazione, ho partecipato ai convegni per i giovani Delegati, ho iniziato a vivere “da dentro” come si sviluppa la filosofia del FAI e… mi sono appassionata sempre di più! Rispetto ai tuoi coetanei, ti ritieni una privilegiata? Ho moltissimi privilegi: il primo è
quello di lavorare in un posto che ogni giorno riesce a stupirmi per la sua incredibile bellezza. Poi faccio quello che ho sempre desiderato fare e per il quale ho studiato. E ho il privilegio di seguire passo dopo passo la rinascita dell’Abbazia, dalla sua acquisizione alla prossima apertura al pubblico, con tutti gli interventi previsti, dalle operazioni di pulizia agli scavi archeologici, ai lavori di restauro. Cosa significa seguire in prima persona un “cantiere” FAI? È una grande emozione che fa maturare il senso di appartenenza e di amore per un luogo. Il FAI si occupa dei Beni proprio come si occupasse… della propria casa! Una cura quasi maniacale
che garantisce qualità e ricercatezza in ogni dettaglio e che suscita un legame con il Bene che cresce giorno dopo giorno. Un sentimento che ho vissuto intensamente in questi anni e che abbiamo voluto condividere con i
FACCIO IL LAVORO CHE HO SEMPRE DESIDERATO FARE E PER IL QUALE HO STUDIATO visitatori, scegliendo di tenere l’Abbazia “aperta per restauri”. Ed è stato un successo: non solo chi viene a trovarci può toccare con mano il lavoro che il FAI svolge ogni giorno ma prende parte a questa esperienza di recupero del luogo. Vedere crescere ogni giorno qualcosa di concreto è il modo più efficace per trasmettere il valore di un luogo e il senso della sua tutela.
© FAI - Fondo Ambiente Italiano
Loretta Martella sul sagrato dell’Abbazia in occasione di “Aperti per restauri”.
Foto Valentina Pasolini, 2013 © FAI - Fondo Ambiente Italiano
18 - MANIFESTAZIONI
Foto di Dario Fusaro, 2013 © FAI - Fondo Ambiente Italiano
Elenco Beni e date www.fondoambiente.it
Nel 2015 il FAI apre le porte dei suoi Beni agli appassionati del verde per un nuovo ciclo di eventi speciali. Sa-
rete invitati a essere protagonisti dei rituali che scandiscono il calendario dei lavori di manutenzione dei nostri giardini più suggestivi: la potatura perfettamente riquadrata dei 1000 metri del labirinto del Parco del Castello di Masino e della carpinata settecentesca di Villa Panza, gli scenografici interventi di tree climbing a Parco di Villa Gregoriana, le cure primaverili riservate a rose e ortensie e, sul volgere dell’autunno, la messa a dimora delle piante annuali e la raccolta di foglie secche. I lavori sono soggetti a condizioni meteorologiche: verrà data notizia delle opportunità una settimana prima dell’attuazione dei lavori.
AGRICOLA Villa dei Vescovi, 15 marzo. Quattro domeniche che scandiscono il passaggio delle stagioni per vivere la campagna e il legame uomo-terra. Nel primo appuntamento verrà inaugurato il nuovo orto sociale e i laboratori, con le testimonianze di agricoltori del territorio, guideranno il pubblico alla riscoperta della vita e degli antichi mestieri rurali. Foto di Fabio Santagiuliana, 2013 © FAI - Fondo Ambiente Italiano
APERTI PER GIARDINAGGIO
Il calendario “Eventi nei Beni del FAI 2015”, è reso possibile grazie al prezioso contributo di PIRELLI che rinnova la consolidata amicizia con la Fondazione e Cedral Tassoni, marchio storico italiano che per il quarto anno consecutivo ha deciso di abbinare la tradizione, la storia e la naturalità del suo
MANIFESTAZIONI - 19
LA PRIMAVERA FIORISCE NEI BENI FAI!
Dal Parco e Castello di Masino a Villa dei Vescovi, 5 proposte per una giornata all’aria aperta
Foto di Elisabetta Cozzi, 2014 © FAI - Fondo Ambiente Italiano
Castello e Parco di Masino, 1-3 maggio Grande attesa per la ventiquattresima edizione della mostra-mercato di florovivaismo firmata dall’architetto Paolo Pejrone che ogni anno richiama migliaia di esperti, appassionati di giardinaggio e amanti della natura. Nella suggestiva cornice del Castello e Parco di Masino vi aspettiamo per una full immersion nei colori e nei profumi della primavera. Oltre 160 vivaisti italiani
Lavori di giardinaggio tra le numerose varietà di rose galliche nel parco di Villa Bozzolo
PIC NIC DI PASQUETTA
Foto di Flavio Pagani, 2011 © FAI - Fondo Ambiente Italiano
Parco e Villa Gregoriana, Castello della Manta, Castello di Masino, Villa Della Porta Bozzolo, Monastero di Torba, Castello di Avio, Bosco di San Francesco, Giardino della Kolymbethra, Baia di Ieranto, Villa e Collezione Panza. 6 aprile
Per la gita fuori porta e il tradizionale pic-
nic di Pasquetta scegli una location eccezionale: trascorri una giornata all’aria aperta in un Bene FAI! Stendi una bella tovaglia sul prato, sprofonda nei colori e nei profumi della primavera, partecipa con i più piccoli a un’appassionante caccia all’uovo e immergiti nella bellezza dell’arte e della storia.Ti attendono visite guidate, spettacoli teatrali, animazioni, laboratori creativi, passeggiate nella natura e tante gustose specialità da assaporare. Rigorosamente in compagnia di chi vuoi tu!
ROSE DI MAGGIO Villa Della Porta Bozzolo, 30 e 31 maggio Lo splendido roseto della Villa è di ispirazione per questo evento giunto alla quar-
prodotto al FAI. Grazie anche a Andreas STIHL, sponsor delle manifestazioni “verdi” organizzate nei Beni del FAI.”
e stranieri, selezionati con quella cura che rende la manifestazione una delle più importanti e complete esposizioni “verdi” internazionali, presenteranno il meglio delle loro produzioni. Passeggiando tra gli stand sarà possibile acquistare alberi e arbusti per il giardino e il terrazzo, piante da frutto e da orto, aromi ed erbe medicinali, piante acquatiche, cactacee, arbusti alpini e da roccia, frutti antichi e sementi rare. Dai viburni alle rose, dalle fucsie alle clematidi, dalle orchidee alle ninfee, dagli iris ai gelsomini, dalle azalee alle ortensie lasciatevi avvolgere e conquistare dal fascino dei fiori della bella stagione, che abbelliranno le vostre case e daranno nuova vita ai vostri giardini e terrazzi. Per gli appassionati incontri e conferenze sul giardinaggio e per i bambini divertenti laboratori botanici. ta edizione. Una vasta esposizione di rose antiche e moderne dei migliori vivaisti italiani stupirà i visitatori che non solo potranno acquistare piante di qualità certificata, ma anche conoscere e chiedere consigli sulla cura delle diverse varietà. Dimostrazioni di floral design, laboratori per grandi e bambini. Foto di Maurizio Maniscalco, 2013 © FAI - Fondo Ambiente Italiano
TRE GIORNI PER IL GIARDINO
Gli eventi possono subire variazioni: si consiglia di verificare sempre su www.fondoambiente.it
TESSERA FAI 2015
Monastero di Torba - Frazione di Gornate Olona - VA
Foto Giorgio Majno, 2005 © FAI - Fondo Ambiente Italiano
Rinnovando l’iscrizione al FAI contribuisci a salvare il futuro dell’Italia che ami.
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