POSTE ITALIANE SPA Sped.in Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) Art. 1, comma 1/CN/BO.
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dicembre / 2023 - gennaio - febbraio / 2024
Due storie milanesi Nel 2026 il FAI aprirà la porta di due nuove Case Museo che raccontano Milano
Venezia non ha più tempo da perdere
La rinascita di dodici Luoghi del Cuore
Vivi il Natale nei Beni del FAI
Intervista ad Andrea Rinaldo
Interventi di restauro e valorizzazione sostenuti nel 2023
Mercatini, presepi e attività per tutta la famiglia
Eccitati dalla cultura! Fin dal lontano 1643…! «Eccitare» dal latino excitare: cioè far uscire, trarre fuori. Come dice lo Zingarelli: risvegliare, stimolare, suscitare interesse e curiosità (guai a chi non è curioso; vive una vita triste…); eccitare vuol dire anche porre qualcuno in uno stato di agitazione… nel senso buono naturalmente; eccitare la curiosità, eccitare la fantasia, stimolare il desiderio di conoscere, di toccare, di imitare, di sapere. Insieme ai colleghi, collaboratori, volontari e amici del FAI, siamo – tutti! – in uno stato di eccitazione in questo, per tanti versi drammatico se non tragico, scorcio del 2023! Non solo le Giornate FAI d’Autunno sono state, come dire, memorabili (l’edizione più partecipata di sempre!), ma… Il 10 novembre, alla presenza del Sindaco di Milano Giuseppe Sala, abbiamo presentato la donazione di due nuove Case Museo e due Collezioni donate alla nostra Fondazione: Casa Crespi, eredità di Alberto Crespi, con la colossale Collezione Bagutta, donata dai coniugi Rocca, e Casa Livio e Collezione Grandi, una delle più importanti collezioni private di disegni e incisioni dal XV al XIX secolo, entrambe donate dai fratelli Grandi. Nel 2026 quando verranno aperte dopo i restauri le Case Museo milanesi diventeranno dunque sei e il FAI ha l’onore di restaurarne, valorizzarne e gestirne ben tre! Sei Case Museo aperte al pubblico diventano per Milano una caratteristica cittadina di grande peso culturale e sociale; sono la più concreta, nobile e militante testimonianza dello spirito dell’articolo 118 della Costituzione ove si incoraggia quel principio di sussidiarietà che deve animare i cittadini «per lo svolgimento di attività di interesse generale». Gesti che portano con sé un esempio alto, nobile e coraggioso che è nostro dovere additare a tutti perché ognuno, nell’ambito delle proprie possibilità e capacità, possa prenderlo in considerazione. Ma non è finita! Dieci giorni dopo, il 19 novembre, abbiamo aperto definitivamente, per sempre e per tutti, il primo importante palazzo della Fondazione: Palazzo Moroni, nel cuore di Bergamo Alta. Un tipico, fastoso palazzo italiano con il suo scalone monumentale, la fuga di sale, i soffitti affrescati, le grandi opere d’arte, il giardino, le statue, le siepi, insomma tutto ciò che serve per tornare a essere un vero imponente, nobile palazzo italiano. Dopo otto ville, quattro castelli, tre monasteri, cinque case, nove tra alpeggi e boschi, un orto, una salina, due negozi, una tomba monumentale, una batteria militare… finalmente un Palazzo! Come diavolo faceva il FAI a raccontare la storia italiana senza nemmeno un vero palazzo? Mancanza sanata! Appassionare alla cultura è la missione nostra, vostra, di queste Case Museo e di tutti i Beni del FAI che voi sostenete con la vostra iscrizione! Monumenti d’arte e di natura ai quali auguriamo una lunga vita per eccitare alla voglia di sapere generazioni di italiani che su queste stupefacenti, ricche e variopinte pietre angolari costruiscono e costruiranno il loro futuro. Esattamente come facevano gli iscritti all’Accademia degli eccitati fondata a Bergamo l’8 febbraio 1643 allo scopo di «risvegliare i cittadini dall’ozio torpido, appassionandoli alla cultura». La loro sede era a pochi passi da Palazzo Moroni che proprio in quegli anni fu edificato e decorato! Quale unità di intenti con quegli eccitati che ci hanno preceduto di tre secoli e mezzo! Periodico del FAI - ETS Sede legale: La Cavallerizza via Carlo Foldi, 2 - 20135 Milano Direzione e uffici La Cavallerizza, via Carlo Foldi, 2 20135 Milano tel. 02467615.1 Registrazione del Tribunale di Milano del 9.8.1980 n. 314 editoriale
Marco Magnifico PRESIDENTE FAI
INDICE
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Un anno insieme
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Due Case Museo per Milano
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Gli Amici del FAI
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340.000 volte «Grazie»!
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Le scenografie di Donati per il Casanova di Fellini
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Wolfgang Laib a Villa Panza
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Venezia non ha più tempo da perdere
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La rinascita di 12 Luoghi del Cuore
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Ultime notizie dal mondo del FAI
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A Natale regala una storia... la nostra!
Direttore responsabile Maurizio Vento Coordinamento editoriale Isabella Dôthel, Beatrice Cazzola Progetto grafico Studio Pitis Lavorazione grafica Carlo Dante
In copertina L'organo di Casa Crespi, Milano – Foto di Luca Chiaudanoi © FAI Hanno collaborato Federica Armiraglio, Lucia Borromeo, Benedetta Colombo, Arianna Mascetti, Costanza Pratesi, Claudia Rolleri, Marta Spanevello, Aurora Totaro
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Un anno insieme
Una violenta tempesta a Milano non risparmia Villa Necchi Campiglio causando danni ingenti: il grande platano secolare cade sul tetto della casa del custode.
19 Novembre Dopo tre anni di restauri Palazzo Moroni a Bergamo nel cuore della Città Alta apre finalmente al pubblico: un palazzo storico urbano eccezionalmente conservato.
Foto Barbara Verduci © FAI
L’edizione primaverile della Tre giorni per il giardino al Castello di Masino (TO) chiude con oltre 14.000 visitatori provenienti da tutta Italia.
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Agosto
Foto Alessio Mesiano © FAI
25 Luglio
28 Aprile
Per la prima volta nella sua storia il FAI decide di contingentare gli ingressi di Villa del Balbianello, sul lago di Como, per tutelare il Bene da un eccesso di turismo.
15 Dicembre
Foto © FAI
15 Ottobre La XII edizione delle Giornate FAI d’Autunno è la più partecipata di sempre: oltre 340.000 cittadini visitano 700 luoghi eccezionalmente aperti in 350 città.
Foto Barbara Verduci © FAI
Foto Massimo Siragusa © FAI
A Villa dei Vescovi (PD) l’inaugurazione di Un ambiente per l’Ambiente: il racconto del valore del paesaggio nel passato, nel presente e per il futuro.
Foto Matteo Cupella © FAI
Giugno
Foto arenaimmagini.it © FAI
22 Settembre Il FAI e il Comune di Quero Vas (BL) illustrano gli avanzamenti del progetto di recupero della malga di Fontana Secca sul Massiccio del Monte Grappa.
F. Armando Pezzarossa © FAI
Nell'ambito della campagna di sensibilizzazione #FAIBiodiversità, «camminate speciali» nei Beni con guide d’eccezione come biologi, agronomi, botanici.
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26 Marzo
Più di 550.000 visitatori partecipano in oltre 750 luoghi alla XXXI edizione delle Giornate FAI di Primavera (+43% rispetto all’edizione del 2022).
Foto © FAI
20 Maggio
Curiamo il paesaggio, coltivandolo, è il titolo del XXVII Convegno Nazionale FAI in cui è stata presentata Villa Caviciana, tenuta agricola sul Lago di Bolsena.
Foto © FAI
Nell’anno di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura riprende il cantiere di restauro di Palazzo Moroni (BG) in vista dell’apertura al pubblico a fine anno.
24 Febbraio
Foto Musacchio & Fucilla © FAI
10 Gennaio
Foto © Barbara Verduci
Dodici mesi intensi, nuovi Beni e nuovi progetti, tanti eventi e grandi manifestazioni
Sono 23 i progetti di restauro e valorizzazione che il FAI sosterrà, selezionati a seguito del bando dedicato a I Luoghi del Cuore con oltre 2.500 voti raggiunti all'XI Censimento.
In un’epoca in cui le giornate scorrono rapide e le ore sembrano non bastare mai, riuscire a dedicarsi a una causa in cui si crede non è scontato. I dati dicono che il numero dei volontari in Italia nelle organizzazioni non profit è in calo… ma non al FAI, che si pone in controtendenza! Non posso che ringraziare e celebrare i volontari, perché la passione, il tempo e le competenze che offrono rappresentano un valore aggiunto. La Rete è in crescita e conta oggi 367 punti di attivazione, che diffondono la missione della Fondazione in tutta Italia. Un caloroso grazie dunque ai volontari per questo 2023, in attesa di un 2024 ricco di nuove esperienze e amicizie! Irene Mearelli RESPONSABILE RETE TERRITORIALE FAI
un anno insieme
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Foto Musacchio & Fucilla © FAI
IL VALORE AGGIUNTO: I VOLONTARI DEL FAI
Foto Barbara Verduci © FAI
Casa Crespi — Uno scorcio del salotto
di Casa Crespi visto da uno degli studi della casa
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Uno spaccato inedito della società e della cultura milanese tra
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Casa Crespi e Casa Livio
— Casa Crespi e Casa Livio sono situate nel
centro di Milano in un contesto urbano ancora poco conosciuto dal punto di vista turistico, che potrà beneficiare di queste nuove attrazioni culturali
i beni del fai
Venerdì 10 novembre il FAI ha annunciato pubblicamente la donazione di due nuove case museo e due nuove collezioni, Casa Crespi e Collezione Bagutta e Casa Livio e Collezione Grandi, che la Fondazione aprirà al pubblico nel 2026 e che, aggiungendosi a Villa Necchi Campiglio in via Mozart, raccontano un altro spaccato di società e di cultura tipicamente milanesi: parlano della storia privata, dei talenti e della generosità delle famiglie che le hanno donate, e della cultura che rappresentano. L’apertura di queste due case, a Milano e per Milano, rappresenta un passo avanti nella missione educativa del FAI e della sua politica culturale, che grazie a esse si apre a un ventaglio sempre più ampio di contenuti culturali, affrontando ambiti come la musica e il disegno, la cui conoscenza e pratica di base, oggi trascurate, dovrebbero tornare a contribuire, invece, alla cultura generale delle persone e della società. 4
Foto Barbara Verduci © FAI
Casa Livio — Il salotto di Casa Livio e,
sotto, il cortile interno del complesso
Casa Crespi e Casa Livio collezioni d’arte e storie di famiglia
Dimora borghese degli anni Trenta, situata tra via Verga e via Giovio, Casa Crespi fu progettata per l’imprenditore Fausto Crespi, proprietario di un’impresa d’eccellenza nella produzione di arredi in ferro per uffici, navi e ospedali, che vi venne ad abitare nel 1931 con la moglie e i cinque figli. La casa ne racconta la storia e la quotidianità, la vita di una borghesia imprenditoriale di grande successo, ma dal carattere austero, tipicamente milanese: schiva e colta, dedita al lavoro e allo studio. In circa novant’anni quasi nulla è cambiato in casa: oggetti, pavimenti, arredi e decorazioni sono rimasti inalterati, un insieme perfettamente conservato, sino a farne un raro contesto borghese originale in ogni suo dettaglio. L’unica modifica è dovuta alla grande passione di Alberto Crespi (1923-2022), uno dei figli, nonché il responsabile della donazione al FAI assieme al fratello Giampaolo. Alberto Crespi fu tra i più grandi giuristi itai beni del fai
Foto Roberto Morelli © FAI
CASA CRESPI
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Foto Barbara Verduci © FAI
— Lo scalone anni Trenta
di Casa Crespi
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L’importanza delle Case Museo si rivela sempre più significativa per le città: ne svelano l’anima più profonda. Oltre ai grandi edifici storici rappresentano una meta sempre più rilevante per comprenderle. In questo senso le nuove donazioni di Casa Crespi e Casa Livio, assieme a Villa Necchi Campiglio, raccontano un tempo, una società e una cultura che parlano di Milano. Le loro storie private raccontano l’identità della città e le sue radici. Svelano contesti urbani ancora poco conosciuti e che grazie alla loro presenza entrano nella sua valorizzazione turistica.
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i beni del fai
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Marco Magnifico
Foto Matteo Cupella © FAI
PRESIDENTE FAI
— Rembrandt (Leida, 1606 – Amsterdam, 1669), Gesù
che predica, stampa dei “cento fiorini”, Collezione Grandi
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Acquisita da Riccardo Livio, industriale tessile, poco prima degli anni Venti, dal 2011 è passata in eredità alla famiglia Grandi, che oggi, grazie ai tre fratelli Grandi – Filippo, Laura ed Edoardo –, la dona al FAI insieme alla Collezione. La casa, in via degli Olivetani, è parte di un complesso costituito da quattro originali edifici progettati e accostati con gusto eclettico: fine Ottocento - Tudor e due di sapore neo-quattrocentesco, immersi in un unico giardino romantico. Un angolo di Milano che dischiude al visitatore un contesto del tutto inedito, e un altro spaccato di storia, società e cultura milanese, di una tipica famiglia borghese qui vissuta a partire dalla fine dell’Ottocento. La famiglia Grandi si distinse per l’attività di antiquari e collezionisti: un negozio di opere d’arte, specialmente di grafica, e di antiquariato, che imponendosi sulla scena milanese grazie a celebri clienti e a una rete di relazioni con personaggi e istituzioni culturali, anche all’estero, ha influenzato il gusto della borghesia milanese tra la fine dell’Ottocento fino al primo Dopoguerra. Il piano terra di Casa Livio sarà dedicato alla storia della famiglia Grandi, ripercorsa anche in un esclusivo video-racconto. Un secondo video-racconto sarà dedicato, invece, alla storia e alla consistenza della Collezione, che sarà conservata al primo piano, disponibile anche a essere consultata e studiata in loco. La Collezione, raccolta dalla famiglia grazie alla Ditta Grandi e alla sua attività nel campo dell’antiquariato, spazia dal Cinquecento all’Ottocento e compren-
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CASA LIVIO
SVELARE L'ANIMA DELLA CITTÀ
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liani, accademico e avvocato di personaggi che hanno segnato la storia del Paese, e sorprendentemente anche musicista e musicologo, diplomato al Conservatorio di Milano, esecutore appassionato all’organo di musica barocca tedesca: il professore fece demolire un bagno di servizio al primo piano per far posto a un imponente organo a 1500 canne, ancora oggi funzionante. In onore dei suoi interessi culturali, il FAI ha pensato di dedicare Casa Crespi al tema della comprensione e ascolto della musica, farne un luogo per offrire gli strumenti per apprezzare e comprendere la musica classica, con spazi dedicati a corsi, workshop, incontri ed eventi.
LE CASE MUSEO DI MILANO COLLEZIONE BAGUTTA Dal 2008 il circuito delle quattro case museo di Milano – Casa Boschi Di Stefano, Museo Bagatti Valsecchi, Museo Poldi Pezzoli e Villa Necchi Campiglio – offre una lettura inedita e corale della trasformazione di Milano tra Otto e Novecento e il sito Di casa in casa permette di scoprire luoghi e storie che si articolano tra i percorsi urbani delle quattro dimore. Altrettanto innovativo è il recente progetto ListenToMI, che mette a disposizione ventun interviste in versione podcast a protagonisti delle industrie creative della città, tra cui musicisti, designer, stilisti e critici. Guidati dai loro ricordi, commenti e suggerimenti, i visitatori – inclusi i “nuovi cittadini” stranieri – potranno strutturare in autonomia nuove visite alla scoperta di Milano. Nel 2026, con l’apertura al pubblico di Casa Crespi e Casa Livio, sei case museo faranno parte del circuito milanese, di cui tre di proprietà della Fondazione. Inquadra il QRcode ed entra nelle Case Museo di Milano!
— Sotto: Mario Vellani Marchi, Il Premio Bagutta,
1928, in Elena Pontiggia, Bagutta 1927-1967. Le Liste di Vellani Marchi e dei pittori baguttiani, Allemandi, Torino 2019
Foto © courtesy Allemandi
de incisioni di Andrea Mantegna, disegni di Paolo Veronese, rami di Gianbattista Tiepolo, disegni del grande architetto e decoratore Giocondo Albertolli, stampe, disegni e miniature di Richard Cosway, e libri antichi. Il primo piano della casa ospiterà un vero e proprio museo, in cui saranno esposte a rotazione le opere della Collezione, secondo percorsi tematici e mostre temporanee, e sarà anche sede di laboratori per educare alla pratica del disegno come disciplina e attività da recuperare e diffondere, perché in grado di favorire l’osservazione attenta delle opere, ovvero educare allo spirito di osservazione che permette di conoscere e apprezzare l’arte.
La collezione, recentemente donata al FAI da Gianfelice Rocca e Martina Fiocchi Rocca, riunisce le opere che decoravano lo storico ristorante Bagutta, nell’omonima via di Milano, che dal 1926 è stata sede del più antico premio letterario italiano, il Premio Bagutta, istituito per iniziativa di Riccardo Bacchelli e di un circolo di amici intellettuali. Il corpo più cospicuo di opere consta delle cosiddette Liste: fogli, quasi sempre a firma dell’artista Mario Vellani Marchi, disegnati per le serate d'onore che si tenevano nella trattoria, con la caricatura del festeggiato e le firme degli intervenuti, tra cui figurano personaggi di spicco della cultura e del costume dell’Italia intorno alla metà del Novecento, quali Filippo de Pisis, Giorgio de Chirico, Eugenio Montale, Indro Montanelli, Fausto Coppi. Un altro importante nucleo è costituito dalle opere che ornavano le pareti e le sale del ristorante, di artisti legati ai cenacoli letterari e ai frequentatori del Premio: pannelli e dipinti di grandi dimensioni che si adattavano agli ambienti del locale ricoprendone quasi interamente le pareti. Il FAI restaurerà e valorizzerà la collezione, ospitata in modo permanente al primo piano di Casa Crespi, con una proposta di attività e iniziative legate alla conoscenza della Milano letteraria e agli artisti che la animarono.
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Gli Amici del FAI
Inclusione, formazione, innovazione e cittadinanza attiva: i valori alla base dei nuovi progetti dell’Associazione Amici del FAI
— Giornate FAI di Primavera 2023 a Villa Necchi Campiglio
L'Associazione Amici del FAI Restauro Monumenti e Paesaggio ODV – ETS opera a fianco del FAI dal associazione amici 2007 grazie alla pasdel FAI sione di alcuni volontari che condividono Codice Fiscale 97453580157 l’impegno per la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico, artistico, ambientale e culturale italiano. A testimonianza della concreta vicinanza alla Fondazione e alla città di Bergamo, quest’anno Capitale Italiana della Cultura insieme a Brescia, l’Associazione ha generosamente contribuito ai restauri durati tre anni di Palazzo Moroni, Bene FAI nel cuore di Città Alta, che a novembre ha finalmente aperto al pubblico tutte le sue stanze.
to rifugiati politici, minori stranieri non accompagnati o semplici persone interessate alla storia e alla scoperta della propria città di adozione. Alcuni sono tutt’oggi volontari durante le Giornate FAI o in occasione di eventi tra cui la Giornata Internazionale della Lingua Madre o la Civil Week diventando veri e propri ambasciatori di cultura presso le rispettive comunità di origine. A gennaio 2024 partirà un nuovo corso sulle bellezze di Milano, aperto prevalentemente a persone con un background migratorio. Negli anni l’Associazione ha attivato numerose collaborazioni con molti enti culturali. Tra questi, Fondazione Brescia Musei, di cui è stata recentemente partner nel progetto di rete È tempo di Uguaglianza e Inclusione con il contributo di Fondazione della Comunità Bresciana, e Fondazione Tassara, per un dialogo interculturale tra tradizione e contemporaneità attorno al nuovo centro MITA – Museo Internazionale del Tappeto Antico.
LA CULTURA PER TUTTI
(MI), con la Presidente dell'Associazione Alice Forni e la partecipazione di Georgina Rosaura Marina Robles per il Consolato Generale del Messico a Milano
LA FORMAZIONE
Amici del FAI persegue anche finalità di solidarietà sociale, offrendosi di sostenere progetti innovativi in modo da rendere la cultura sempre più accessibile a tutti, con particolare attenzione alle categorie fragili. Nel 2010 l’Associazione ha ideato il progetto Arte, un ponte tra culture, dal 2018 in gestione al FAI come FAI ponte tra culture, volto a favorire la partecipazione culturale delle persone di origine straniera. Credendo fortemente nel progetto, dal 2019 al 2023 Amici del FAI ha promosso un bando a sostegno della Rete Territoriale destinando contributi alle Delegazioni FAI per l’avvio di nuovi corsi per mediatori artistico-culturali. Le proposte selezionate per l’anno in corso sono cinque e riguardano le città di Bari, Latina, Lecce, Modena e Roma. AMBASCIATORI DI CULTURA
I corsi per mediatori artistico-culturali organizzati a Milano e a Brescia hanno coinvolamici del fai
Amici del FAI è impegnata nel finanziare progetti formativi ed educativi, investendo in nuove metodologie di apprendimento e creando sinergie sul territorio. Grazie ai contributi del 2x1000 alla cultura sta sostenendo un programma biennale di formazione dedicato al personale che opera all’interno e a supporto dei Beni FAI, per rafforzare la sensibilità verso i temi dell’inclusione sociale e dell’accessibilità culturale, in particolare le persone con disabilità. Inoltre, Amici del FAI è sensibile a programmi d’istruzione dei giovani con minori opportunità socio-economiche e a tal fine ha indetto la prima edizione della Borsa di studio in memoria di Angelo Maramai, ex Consigliere dell’Associazione e già Direttore Generale del FAI. La vincitrice è Valentina Salib, studentessa di origine egiziana, che grazie alla borsa di studio potrà — Percentuale di utilizzo dei avviare i suoi studi universitari presso la Fafondi ricevuti coltà di Scienze Sociali della Globalizzazione dall'Associazione di Milano. Amici del FAI 8
340.000 volte «Grazie»! La XII edizione delle Giornate FAI d’Autunno è stata la più partecipata della storia della Fondazione. Merito della passione dei volontari, riconosciuta da tutti: pubblico e isitituzioni Alcuni dei commenti che le Delegazioni hanno ricevuto al termine della manifestazione, per la prima volta anche da parte di un sindaco e di una studentessa che ha deciso di diventare volontaria dopo l'esperienza positiva vissuta. Gentilissimi Katia, Fabio e Maurizio, a nome dell'Amministrazione Comunale vi ringrazio per averci coinvolti nelle Giornate FAI d'Autunno 2023 che per noi rappresentano una grande opportunità per far conoscere Binasco. Ci complimentiamo con voi per l'organizzazione e per la gentilezza e disponibilità dei vostri volontari che, insieme ai volontari della nostra Pro Loco, hanno ottenuto il successo delle due giornate e l'apprezzamento da parte delle tante persone intervenute. Vi diamo fin d'ora la nostra disponibilità per occasioni future.
Liana Castaldo SINDACO DEL COMUNE DI BINASCO (MI)
Caro Francesco e care Roberta, Flavia e Anna, grazie per la vostra accoglienza, per la vostra pazienza e per la vostra passione che sono un esempio eccezionale e la più importante lezione per i nostri alunni. Vi ringrazio a nome mio, delle colleghe e dei colleghi che hanno supportato me e i ragazzi e della Dirigente che condivide il nostro e il vostro stesso entusiasmo nei confronti della bellezza e dell'impegno civico. A primavera contate su di noi!
Sonia Cappellini INSEGNANTE DELL’ISTITUTO PROFESSIONALE
PER I SERVIZI COMMERCIALI "GIULIO VERNE" DI ROMA
L’esperienza delle Giornate FAI d’Autunno mi ha portata a prendere la decisione di diventare volontaria narratrice al di fuori dei crediti richiesti per il tirocinio universitario.
Claudia Corbo STUDENTESSA UNIVERSITARIA E
Foto Barbara Verduci © FAI
ASPIRANTE VOLONTARIA NARRATRICE
— La squadra di volontari presso la Banca d'Italia di Milano aperta
FARE, INSIEME, LA NOSTRA PARTE Le Giornate FAI d’Autunno sono l’evento principale della grande campagna nazionale di sensibilizzazione e raccolta fondi Ottobre del FAI, promossa dalla Fondazione a sostegno del patrimonio culturale e ambientale del nostro Paese, resa possibile anche grazie alla preziosa collaborazione con Gruppo Finiper Canova, da 14 anni principale partner del progetto, e a Marriott Hotel, che ha rinnovato la sua vicinanza in quest’occasione per il terzo anno consecutivo. Le Giornate FAI d’Autunno 2023 si sono svolte con il Patrocinio della Commissione europea, della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Protezione Civile, del Ministero della cultura e di tutte le Regioni e le Province Autonome italiane. Si ringrazia per il contributo Regione Campania. Si ringrazia per la collaborazione il Ministero della Difesa, lo Stato Maggiore della Difesa e le Forze armate, l’Arma dei Carabinieri e un grazie particolare alla Croce Rossa Italiana per la partnership consolidata. Grazie al Fondo Edifici di Culto che in questa occasione ha permesso l’apertura di tre suoi beni in Umbria. Le Giornate FAI d’Autunno hanno chiuso la Settimana di sensibilizzazione Rai dedicata ai beni culturali in collaborazione con il FAI dal 9 al 15 ottobre. Rai è Main Media Partner del FAI e supporta in particolare le Giornate FAI d’Autunno 2023 anche attraverso la collaborazione di Rai per la Sostenibilità ESG. Le Giornate FAI d’Autunno 2023 sono state rese possibili grazie al fondamentale sostegno di importanti aziende illuminate: ITA Airways, Main Sponsor, ha scelto di affiancare il FAI per contribuire alla tutela del patrimonio italiano di arte e natura. Groupama Assicurazioni, per il primo anno accanto alla Fondazione anche in qualità di Sponsor dell’evento. Despar Italia, dal 2022 amica del FAI e per il primo anno Sponsor dell’evento. Si ringrazia Ferrero, azienda storicamente vicina al FAI, e Ferrarelle, acqua ufficiale del FAI e Partner degli eventi istituzionali.
eccezionalmente durante le ultime Giornate FAI d'Autunno
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Foto Barbara Verduci © FAI
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Il FAI, in collaborazione con la Fondazione Massimo e Sonia Cirulli, ha inaugurato il 17 ottobre una nuova mostra presso il Negozio Olivetti: in esposizione fino al 7 gennaio una selezione di cartoni originali realizzati dalla mano di Danilo Donati ma concepiti in stretta collaborazione con lo stesso Federico Fellini, che costituiscono i bozzetti preparatori che furono modello e ispirazione per alcune delle scene del celebre film Casanova (1976). La scelta di esporre i cartoni felliniani ribadisce in forme ancora nuove la politica culturale del FAI — I cartoni di Danilo Donati esposti al primo piano del Negozio Olivetti per il Negozio Olivetti: uno spazio espositivo dedicato al racconto e alla promozione di Venezia attraverso multiformi espressioni artistiche e materiali, eccellenti e significative, che segnano la sua storia e la sua IL TRIONFO DA TAVOLA DI GIO PONTI cultura nel passato come anche oggi. «Le scenografie di Donati – come racconta il curatore Fino al 28 gennaio 2024, Villa Necchi Campiglio ospiterà Pierpaolo Antonello – ci riportano dentro la Venezia imnella sua Sala da pranzo il Centrotavola per il Ministero maginata da Fellini e Donati, fatta di suggestioni, fandegli Esteri ideato da Gio Ponti e Tomaso Buzzi e realizzato da Italo Griselli nel 1927-29. tasie, onirismi in un corpo a corpo con uno dei simboli Il grande trionfo da tavola, che sarà collocato sul della cultura italiana moderna e contemporanea: Giacomo tavolo della stanza richiamando così la sua funzione Casanova. Nati dalla stretta collaborazione tra Donati e originaria di scenografico decoro, proviene dal Museo Fellini, questi bozzetti, parte di una raccolta più ampia, Richard Ginori della manifattura di Doccia a Sesto ci ripropongono emblematicamente il lungo viaggio fatto Fiorentino. Con questa esposizione il FAI intende dall’avventuriero veneziano attraverso la sua vita e attraportare all’attenzione del pubblico il patrimonio verso l’Europa del Settecento, lungo la sequenza di episodi custodito in questo importante museo, oggi ancora accuratamente scelti da Fellini nella sua tormentata riletchiuso al pubblico: una collezione unica al mondo di tura della biografia casanoviana. Nel lungo esilio racconceramiche, porcellane e calchi in cera, tra cui spicca un fondo di opere disegnate da Gio Ponti. Nel 2023, inoltre, tato nella Storia della mia vita, Venezia rimane immagine ricorre il centenario della prima Biennale Internazionale emblematica della memoria e della psicologia di Casanodelle arti decorative, svoltasi a Monza, dove Gio Ponti va: Venezia è l’origine da dove tutto parte, e a cui tutto espose le ceramiche d’arte realizzate come direttore vorrebbe restituirsi: l’isoletta di San Bartolo in una delle artistico della fabbrica. L’esposizione di Villa Necchi scene iniziali ha come riferimento la pittura simbolista di dialoga con altre iniziative, come la mostra Oro bianco. Arnold Böcklin; l’interno del Casino di Maddalena si ispiTre secoli di porcellane Ginori in corso al Museo Poldi ra esplicitamente all’interno di specchi del caffè Florian; Pezzoli, confermando ancora una volta la sinergia e la elementi architettonici suggeriti dalle carceri di Piranesi collaborazione con le case-museo milanesi. sono visibili per le scene dei Piombi veneziani, dove Donati riprende anche i pozzi di alcune ville venete. Il Casanova di Fellini abita una Venezia scura, acquatica, archetipica, simbolo del ventre di una grande madre da cui non è mai uscito, e da cui sembra avere sognato tutta la propria vita, da cui i toni cupi e i grigi dei bozzetti di Donati che dominano emblematicamente le scene veneziane, anche quelle non realizzate».
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I bozzetti in mostra al Negozio Olivetti in piazza San Marco
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Le scenografie di Donati per il Casanova di Fellini
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Foto © Michele Alberto Sereni, Courtesy Magonza
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Ci vogliono cinque mesi perché dal seme del riso nascano un germoglio, e così una pianta, e perché questa fiorisca e fruttifichi in un ciclo continuo, che si autoalimenta, poiché il frutto sarà anche il nuovo seme. E un processo assai più complesso, che è una storia sorprendente, si cela dietro la cera d’api: una materia composta da oltre trecento sostanze organiche, secreta in forma di piccole scaglie da ghiandole speciali nell’addome delle api, di un colore giallo più o meno intenso a seconda del polline, ovvero della pianta su cui le api si sono posate, e da esse masticata, modellata con le zampette e assemblata in collaborazione, per costruire architetture vitali, ovvero le celle esagonali dei favi, dove si schiuderanno le uova e saranno immagazzinati polline e miele. Wolfgang Laib, protagonista di un progetto espositivo a Villa e Collezione Panza, inaugurato lo scorso 27 ottobre e visitabile fino al 25 febbraio 2024, confrontandosi con materiali organici e inorganici presenta, in questa occasione, quattro installazioni che esplorano molti ambiti del suo universo creativo. Sin dagli anni Settanta l’artista sceglie infatti come medium ed essenza del suo vocabolario i materiali naturali: riso, cera d'api, latte, lacca birmana, pietra e metallo. Trattati con religiosa cura e con la consapevolezza del valore prezioso che hanno in quanto «prodotto» della natura, si offrono, nell’opera dell’artista, quasi come un dono, un oggetto sacro. La materia è «molto al di là di noi», dichiara Laib,
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Wolfgang Laib a Villa Panza
trascende il dominio dell'uomo, poiché l’artista non crea dal nulla, ma raccoglie e organizza gli elementi naturali sotto altra forma. Il suo linguaggio primigenio, ancestrale ed evocativo di miti e tradizioni antiche, capace di oltrepassare tempi, luoghi e culture, coincide e convive con la recente tradizione della scultura moderna e del minimalismo e si traduce in composizioni, quasi immateriali, che rispondono alla costante ricerca di Laib di trascendere l’esperienza visiva e artistica per raggiungere una dimensione interiore. La semplicità delle forme, dei colori e dei materiali utilizzati cela dunque significati molto più profondi e complessi. L’opera di Wolfgang Laib che inevitabilmente tocca la sensibilità del FAI, offre l’occasione di un passaggio verso altri mondi, come questo, e verso altri modi di sentire il mondo, spirituali oltre che razionali, allo scopo di celebrare, in fondo, proprio la forza generatrice della natura, riequilibrando per un istante, in astratto, il ruolo dell’uomo nell’ambiente: parte integrante, non unica, ma troppo spesso predominante, tanto quanto un germoglio o un’ape, da riconsiderare, invece, nella loro fondamentale efficacia e nella loro straordinaria sommessa potenza. Diffondere questi concetti, anche grazie all’arte contemporanea, è la missione del FAI, perché un’etica responsabile e proattiva nei confronti della tutela dell’ambiente che ci circonda, che è quanto auspichiamo tutti per le generazioni presenti e future, si fonda sulla conoscenza, sulla consapevolezza, cioè sulla cultura. — L'artista
Wolfgang Laib mentre realizza l'opera Passagway Inside-Downside a Villa e Collezione Panza a Varese
in mostra
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— Piazza San Marco
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con l'acqua alta vista dall'interno del Negozio Olivetti, affidato in concessione al FAI da Generali Italia, nel 2011
Di fronte all’attuale crisi climatica, abbiamo la responsabilità corale di conoscere quel che sta accadendo per capire come meglio agire: quali le soluzioni per mitigare, quali le strategie per adattarci, affinché gli effetti sempre più drammatici del riscaldamento globale non mettano a repentaglio la nostra vita e quella delle altre specie, né precludano alle generazioni future di vivere su un Pianeta prospero e sano. Per il terzo anno consecutivo, il FAI ha ripreso la campagna di sensibilizzazione #FAIperilClima attraverso speciali visite guidate nei Beni – dove la crisi climatica si tocca con mano – e seguendo da vicino i lavori dell’annuale conferenza ONU sul cambiamento climatico. Il 21 novembre, inoltre, il FAI ha trasmesso un webinar aperto a tutti in diretta da Casa Bortoli, Bene FAI di Venezia, città simbolo della crisi climatica. Per l'occasione il prof. Andrea Rinaldo ha scambiato alcune riflessioni con noi, in particolare sul futuro di Venezia. QUANTO «TEMPO» HA VENEZIA? Venezia non ha più tempo da perdere, non si può più permettere di aspettare oltre, perché il cambiamento climatico ormai è qui. Solitamente il linguaggio della scienza è un linguaggio prudente, basato sulle probabilità che un dato fenomeno accada, ma noi oggi abbiamo la certezza che in cento anni a Venezia avremo un metro di mare in ambiente
Foto by Wikipedia
Intervista ad Andrea Rinaldo
Foto Mariangela Peci © FAI
Venezia non ha più tempo da perdere
più. Non possiamo più perdere tempo a dubitare di questo. Un metro di mare in più significa che non avremo più una laguna, né una città, la prima sarà sommersa e la seconda marcirà. Oggi il MOSE, il sistema di paratoie che protegge Venezia, diventa importante solo perché ci consente di guadagnare il tempo necessario per capire cosa fare di fronte all’altro problema, il cambiamento climatico, che è diventato cronico. COSA FARE ALLORA? Il problema è che abbiamo impiegato 60 anni per costruire il MOSE – in mezzo a polemiche che si riverberano ancora oggi – per un’opera che nei suoi fondamenti scienti12
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— Grazie a Edison per il rinnovato sostegno: l'azienda energetica affianca il FAI nel suo percorso di sostenibilità, anche attraverso i progetti di tutela della biodiversità
fici era banale. Ma se aspettiamo altri 60 anni per nuove misure di adattamento, per Venezia non ci sarà più niente da fare. Venezia ha bisogno di un piano di ripensamento completo per poter sopravvivere e farlo non solo come quinta teatrale: dobbiamo parlare di città metropolitana, di nuovi sistemi di trasporto, dobbiamo parlare del porto e se deve esistere, di sopravvivenza dell’ambiente costruito, di sopravvivenza dei servizi culturali, della conservazione degli ecosistemi lagunari, ambienti di straordinaria bellezza. Quindi cosa fare io non lo so. So però che il momento per agire è adesso: i 300 anni impiegati per la diversione dei fiumi che hanno creato Venezia e la sua laguna nella storia e i 60 anni del MOSE ci insegnano che non possiamo più aspettare, ma dobbiamo pensare adesso cosa fare. Quindi Venezia è il simbolo della nostra responsabilità. CHE RUOLO PUÒ AVERE IL FAI? Dobbiamo scuotere le coscienze, il riscaldamento globale è un tema di cui tutti devono essere a conoscenza: il clima sta cambiando molto rapidamente e dobbiamo cambiare anche noi, tutti. Non dobbiamo credere ai mercanti del dubbio che affermano che i cambiamenti climatici ci sono sempre stati, perché no, non si sono mai verificati con questa rapidità. Su questo punto dobbiamo riflettere e il FAI può essere il megafono. Nel nostro piccolo possiamo lavorare sull’adattamento, cercare di proteggere il patrimonio costruito, il paesaggio culturale, quello che è ordito dall’opera dell’uo-
VISITE SPECIALI NEI BENI FAI Cuore della campagna #FAIperilClima sono state a novembre le «visite speciali» nate per sensibilizzare e diffondere conoscenza a partire dal racconto del lavoro svolto dal FAI nei suoi Beni. Guide d’eccezione hanno parlato della relazione tra clima, acqua e suolo, come Francesco Vallerani al Negozio Olivetti, Silvia Pruna alle Saline Conti Vecchi, Luca Montanarella a Villa Della Porta a Bozzolo, Giuseppe Milano a Villa Gregoriana e Michele Freppaz al Castello di Masino. Esempi di adattamento grazie a pratiche e tecniche tradizionali sono stati illustrati da Donatella Murtas al Castello della Manta e da Giorgia Soia al Giardino della Kolymbethra; mentre a Villa Necchi si è enfatizzata la mitigazione, in particolare l’inserimento delle energie rinnovabili nell’edilizia storica, con Elena Lucchi.
mo, ma per individuare le azioni concrete serve prima di tutto civismo. Per diffondere civismo bisogna credere alla scienza e non negarla per principio. Su questo sono molto schierato, c’è molto che possiamo fare. Andrea Rinaldo è Professore e Direttore del Laboratorio di Eco-idrologia (Ecohydrology) dell’École Polytechnique Fédérale di Losanna (CH) e Professore Ordinario di Costruzioni idrauliche all’Università di Padova. È stato recentemente insignito da parte dello Stockholm International Water Institute del prestigioso Nobel dell’Acqua. È membro del CDA del FAI.
WEBINAR «IL TEMPO DEL CLIMA» Martedì 21 novembre in diretta da Casa Bortoli, Bene FAI a Venezia, si è svolto il webinar dedicato alla campagna di sensibilizzazione #FAIperilClima, dal titolo Il tempo del clima. Moderati da Emanuele Bompan, giornalista ed editorialista, gli ospiti sono stati invitati a confrontarsi sull’urgenza delle azioni e delle misure da mettere in atto per contrastate la crisi climatica, esplorando gli ambiti sociali, economici e politici. Per uscire dalla crisi climatica è necessaria la cooperazione di tutti a tutti i livelli.
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La rinascita di 12 Luoghi del Cuore Ecco i luoghi che sono tornati a nuova vita grazie a interventi di restauro e valorizzazione sostenuti dal FAI, in collaborazione con Intesa Sanpaolo 01 Gennaio
Foto Franco Dei Tos © FAI
Foto © FAI
Chiesa rupestre di San Nicolò Inferiore – Modica (RG)
Restauro degli affreschi della chiesa che rappresenta una delle tracce più evidenti e meglio conservate di architettura rupestre bizantina della Sicilia sud-orientale.
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Grotte del Caglieron – Fregona (TV)
Fescina – Quarto (NA)
Azioni di recupero e valorizzazione di un monumento funerario di epoca romana che rappresenta una rara tipologia nell’area occidentale del Mediterraneo.
Valorizzazione del percorso di visita delle grotte scavate dal torrente Caglieron, dove natura e artificio si fondono a originare un suggestivo connubio. Inoltre, è stata allestita una piccola area museale all’interno del centro visite. x
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Foto Katia Camplone © FAI
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Cortile in Mica Aurea – Roma Foto © FAI
Riqualificazione e valorizzazione del Cortile in Mica Aurea all’interno del complesso di San Cosimato, nel quartiere Trastevere. Un’oasi di pace e cultura nel cuore della capitale.
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Il nuovo allestimento multimediale del museo che conserva il gruppo ligneo di San Martino a cavallo, attribuito allo scultore quattrocentesco Jacopo della Quercia.
Avvio del restauro degli affreschi di epoca medievale dell’eremo che si affaccia sulla Valle Peligra, scelto come luogo di ritiro di Papa Celestino V sul monte Morrone nel cuore dell'Abruzzo.
i luoghi del cuore
Eremo di San’Onofrio al Morrone – Sulmona (AQ)
Foto © FAI
Museo di San Cassiano di Controne – Bagni di Lucca (LU)
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San Miserino – San Donaci (BR)
Tempio Internazionale del Donatore – Valdobbiadene (TV)
Restauro del Crocifisso ligneo del XV secolo di scuola veneziana: l’intervento ha permesso il recupero di un manufatto antico, facendone scoprire il valore inaspettato.
Foto Francesco Panna © FAI
Valorizzazione dell’area archeologica intorno al Tempietto di San Miserino, un luogo di culto paleocristiano tra i più antichi di tutto il Salento.
Foto Alessandro Carlozzo © FAI
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CRISTO HA GLI OCCHI APERTI! Dopo oltre un anno di studio e restauro, curato dalla restauratrice e storica dell’arte padovana Valentina Piovan, il crocifisso ligneo del XV secolo è tornato a casa, nel Tempio Internazionale del Donatore di Pianezze di Valdobbiadene (TV). Il Crocifisso è in legno di tiglio e si può assegnare a un maestro veneziano, indubbiamente un abile intagliatore. La mano accurata dell’autore emerge nella particolare attenzione che ha rivolto alla rappresentazione della sofferenza attraverso l’espressione del volto, i dettagli anatomici e la postura del corpo dolente in croce. Il volto è smagrito con la bocca aperta da cui si intravvedono lingua e denti, nella rappresentazione evidente del dolore. Proprio il volto ha restituito un
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Chiesa di San Nicola – Almenno San Salvatore (BG)
Foto Roberto Morelli © FAI
Restauro degli arconi e delle formelle in cotto intonacato e dipinto che ornano il soffitto della maestosa chiesa rinascimentale immersa nei vigneti della collina di Umbriana.
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Organo Antegnati – Duomo Vecchio di Brescia
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Foto Sergio Chiappafreddo© FAI
Restauro del Muro del Groviglio, dell’artista Maria Lai, che necessitava di urgente restauro e che parla di valore dell’arte e dissesto idrogeologico.
Restauro conservativo dell’antico strumento, raffinato gioiello frutto dell’eccezionale abilità della più grande famiglia italiana di organari.
Foto © FAI
Muro del Groviglio – Ulassai (OR)
Foto © FAI
elemento di sorpresa che ha completamente cambiato la visione dell’opera: rimuovendo tutti gli strati, comprese le stuccature, il Cristo è apparso con gli occhi aperti nel momento in cui sta spirando e non con gli occhi chiusi come risultava prima del restauro. Il restauro del crocifisso, oltre a un'indiscutibile valenza artistica e culturale, trasmette anche un notevole significato storico e simbolico: per tutta la durata della Prima guerra mondiale, infatti, il Crocifisso fu conservato in una piccola cappella costruita sul Monte Cesen, in cui venivano ammassati i corpi dei soldati uccisi al fronte. Nel 1962 fu collocato all’interno del tempio realizzato per volontà di un gruppo di donatori di sangue che volevano cancellare lo sdegno delle tante vite spezzate nel territorio.
Bacino del Rio Grande – Amelia (TR)
Valorizzazione del percorso storiconaturalistico del parco fluviale, con pannelli didattici e creazione di aree di sosta. i luoghi del cuore
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Ultime notizie dal mondo del FAI
Restauri, educazione e viaggi: dal cantiere per il restauro dell'Oratorio della Madonna del Sole (AP) alle Giornate FAI per le Scuole e il nuovo calendario per viaggiare con il FAI
news
— Sopra, la messa in sicurezza dell'Oratorio della Madonna del Sole; sotto, a sinistra la riconfigurazione del paramento murario e a destra l'analisi dei frammenti degli affreschi
la realizzazione di tutte le finiture. Due cantieri impegnativi, entrambi eseguiti dall’impresa Piacenti S.p.A. di Prato, con la Direzione Lavori dell’arch. Rosella Bellesi della Soprintendenza Speciale per le aree colpite del 24 agosto 2016 e dell’arch. Roberto Segattini e la supervisione dell'Ufficio Restauri e conservazione del FAI, che proseguiranno fino al prossimo autunno. Si ringrazia, Inner Wheel Italia, una delle maggiori organizzazioni femminili di servizio al mondo, che ha avviato una campagna di raccolta fondi a favore del recupero del Bene; Il Ponte Case d’Aste che ha confermato il suo prezioso sostegno anche in questa importante occasione e SAME Deutz-Fahr per il generoso contributo. Grazie ad Andrea Fustinoni con Fabio D’Amato e Edoardo Subert per la concreta partecipazione.
Foto Matteo Piacenti - Piacenti, 2023 © FAI
Foto Matteo Piacenti - Piacenti, 2023 © FAI
Il 24 agosto 2016 una violenta scossa di terremoto ha devastato il centro Italia. Come già fatto in occasione del sisma dell’Aquila, con il restauro della Fontana delle 99 cannelle, e di quello di Finale Emilia, il FAI ha partecipato subito all’emergenza con l’«adozione» dell’Oratorio della Madonna del Sole, sito a Capodacqua, frazione di Arquata del Tronto, uno dei centri urbani più colpiti dal terremoto: un monumento identitario del paese, molto amato dai cittadini, unico rimasto in piedi. Su spinta del FAI, l’oratorio è stato messo in sicurezza dai Vigili del Fuoco e dalla Protezione Civile. Il 30 ottobre 2016 una nuova fortissima scossa colpisce ancora Capodacqua: nell’Oratorio crolla il secolare campanile che era rimasto intatto dopo la prima scossa, ma grazie all’opera di messa in sicurezza dell’edificio l’architettura dell’Oratorio regge. È da allora che, nonostante le difficoltà amministrative e di gestione degli interventi nelle aree terremotate, il FAI lavora tenacemente affinché il progetto di restauro – redatto dall’Ufficio Restauri e conservazione e dall’ingegnere Giuseppe Carluccio – si realizzi, ed è oggi che finalmente può davvero raccontare i lavori, iniziati lo scorso aprile. Il cantiere è suddiviso in due lotti che si stanno svolgendo in contemporanea: il primo, finanziato dal Ministero della Cultura e dai fondi ArtBonus, prevede la graduale liberazione del fabbricato dalle pannellature e dalle opere provvisionali per restaurare i paramenti esterni ed interni e la ricostruzione della sagrestia e del campanile, con la realizzazione di una struttura metallica sagomata come l’originale ma con un peso otto volte inferiore, in modo da reggere alle potenziali sollecitazioni. Il secondo, finanziato grazie alle donazioni raccolte dal FAI, riguarda il progetto degli apparati decorativi, in particolare degli affreschi, e
Foto Maria Galli © FAI
Arquata del Tronto: cantiere aperto
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Foto Giovannina Annarumma © FAI
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Un'esperienza di cittadinanza attiva per le nuove generazioni Nella settimana dal 20 al 25 novembre si sono svolte le Giornate FAI per le Scuole, manifestazione dedicata alle scuole che da dodici anni il FAI organizza su modello delle Giornate FAI di Primavera e d’Autunno. Protagonisti dell’evento sono stati gli Apprendisti Ciceroni, studenti appositamente formati dai volontari FAI in collaborazione con i loro docenti, che hanno accompagnato altri studenti in visita nei Beni e nei luoghi da loro selezionati e aperti grazie al FAI, sentendosi direttamente coinvolti nella valorizzazione del loro territorio e parte attiva della loro comunità. I volontari delle Delegazioni hanno aperto oltre duecento luoghi speciali: chiese, palazzi, parchi e giardini storici, monumenti e istituzioni del loro territorio. Gli Apprendisti Ciceroni ne hanno raccontato la storia, i capolavori e i particolari curiosi, proponendo ai loro pari un’esperienza che li ha resi cittadini più consapevoli e attivi, primi difensori e promotori del patrimonio culturale dell’Italia. Quest’anno, in linea con il programma nazionale FAI per la Scuola Agri-cultura: impariamo dalla terra a curare il paesaggio, alcune aperture sono state dedicate all’attività che più ha inciso sulla forma del paesaggio italiano: l’agricoltura. Sono stati aperti, l’Istituto dei Sistemi Agricoli e Forestali del Mediterraneo di Portici (NA) che afferisce al Dipartimento di Scienze Bio-Agroalimentari del CNR, la Noria di Minissale, esempio di archeologia agricola, e Villa Magnani a Pescia (PT), sede dell’Istituto Tecnico Agrario D. Anzilotti. Per l’ottavo anno consecutivo AGN ENERGIA è sponsor principale dell’evento, per l’occasione è stata lanciata una nuova edizione del contest online #LATUAIDEAGREEN: gli studenti fino al 31 gennaio 2024 possono scegliere l’opera di street art che ritengono più significativa sul tema del paesaggio e la sua salvaguardia.
— Un Apprendista Cicerone racconta agli studenti
di un'altra classe i capolavori del patrimonio italiano durante le Giornate FAI per le Scuole
VIAGGIA CON NOI! Stiamo preparando per voi, viaggiatori curiosi, un ricco calendario di viaggi e itinerari che vi porteranno a conoscere paesaggi inediti e monumenti nascosti. Per rimanere aggiornati sulle mete del 2024 clicca qui www.faiviaggiare.it. Se vi piace viaggiare anche dalla poltrona di casa, accompagnati dai nostri docenti, potrete acquistare e riguardare tutti i webinar firmati Grand Tour in Poltrona realizzati nel 2021, 2022 e 2023. Potrete così raggiungere una vasta gamma di destinazioni! Per saperne di più fondoambiente.it/il-fai/ viaggi/scopri-il-mondo-con-i-webinar-delfai/
Foto Silvia Camagni © FAI
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Le Giornate FAI per le Scuole si sono svolte con il Patrocinio della Commissione europea, del Ministero della cultura, di tutte le Regioni e le Province Autonome italiane. Si ringraziano Regione Campania e Fondazione CARICAL per i contributi concessi. RAI è Main Media Partner dell’iniziativa. news
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A Natale regala una storia… la nostra! che potrà così portare avanti nuovi progetti di restauro e conservazione di paesaggi, edifici e opere ed è un gran regalo per chi lo riceverà: un anno di ingressi gratuiti nei Beni, ma anche l’occasione di partecipare a mostre, concerti, itinerari ed eventi culturali in tutta Italia. Tante storie da scoprire, condividere e proteggere insieme. Chi regala la tessera condivide i valori della nostra missione e dona la possibilità di vivere esperienze uniche a contatto con la storia, l’arte e la natura.
Foto Luca Chiaudano © FAI
LE ECCELLENZE DEL TERRITORIO
La missione che ci unisce richiede l’impegno di tanti, perché tanti, tantissimi, sono i luoghi speciali che meritano di essere salvati, conservati, restaurati, valorizzati e gestiti per essere aperti al pubblico, vissuti e goduti per sempre e per tutti. Non tutti sono luoghi famosi o monumentali, ma sono speciali perché tutti testimoniano l’identità così ricca e varia del nostro Paese. La missione del FAI è prendersi cura, oltre che di edifici, giardini e opere d’arte, di questo patrimonio immateriale di racconti, che ogni luogo custodisce e che lo rendono unico e originale, affascinante e memorabile. Questo Natale puoi anche tu tramandare un pezzo della storia del Paese, che è la nostra storia. UNA MISSIONE, MIGLIAIA DI OPPORTUNITÀ
REGALI SOLIDALI
Natale è un’occasione per regalare emozioni, bellezza, natura, cultura e, con i regali solidali che il FAI ha pensato, anche per testimoniare l’impegno della propria azienda. Per dire un grazie, davvero speciale, a dipendenti, collaboratori e clienti ci sono molti modi, dalla donazione libera alle «FAI Card», che permettono la visita ai Beni aperti al pubblico, alla tessera di iscrizione annuale, al sostegno di un restauro. Per informazioni sui regali solidali del FAI per le aziende: www.fairegalisolidaliaziende.it
Foto Stefano Casiraghi © FAI
Regalare l’iscrizione al FAI è un gran regalo per il FAI,
Entrando nei negozi all’interno dei Beni si scoprono accurate selezioni di libri, un coloratissimo assortimento di oggettistica FAI e i prodotti alimentari realizzati con le materie prime dei Beni: marmellate di agrumi, olio extravergine di oliva molito a freddo, sale marino lavorato con erbe e spezie, miele e l’ultima novità: il vino di Villa Caviciana, la prima tenuta agricola del FAI sulla sponda settentrionale del Lago di Bolsena. Potrai scegliere tra il rosso Montesenano e il rosé Tojena che nascono da uve Aleatico e il bianco Valloresia da uve Procanico. Per gli iscritti sconto del 10% su tutti i prodotti in vendita.
manifestazioni
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— Sopra, la nuova tessera FAI. A sinistra, esposizione dei prodotti FAI con i nuovi vini provenienti dalla prima tenuta agricola della Fondazione: Villa Caviciana a Gradoli (VT)
Vivi l’attesa del Natale nei Beni del FAI A
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GIARDINO DELLA KOLYMBETHRA (AG)
Il Bosco di San Francesco ospita nella chiesetta romanica di Santa Croce uno speciale concerto dei giovanissimi Tuning Voices, che si esibiranno con un repertorio speciale di brani natalizi.
Storie, giochi e laboratori creativi per vivere l’atmosfera natalizia a contatto con la natura. I bambini andranno alla ricerca di fiori ed erbe aromatiche per confezionare sacchettini profumati da conservare in segno di buon auspicio per il Nuovo Anno.
Oltre 25 espositori animeranno il Palazzo Baronale e il suo cortile con un suggestivo mercato, concerti corali, spettacoli itineranti e attività per bambini. 8, 9 e 10 dicembre
Natale in Villa
Fino al 7 gennaio
Aspettando il Natale VILLA FOGAZZARO ROI (CO)
Speciali viste guidate all’interno della dimora addobbata in veste natalizia; laboratori pomeridiani di show cooking dedicati alla realizzazione di biscotti e dolcetti; per i bambini lettura di favole dai libri di Gianni Rodari.
VILLA DEI VESCOVI (PD)
— Villa Della Porto Bozzolo a Casalzuigno (VA), dimora del FAI a due passi dal Lago Maggiore
9 e 10 dicembre
Gli auguri a mano libera ABBAZIA DI CERRATE (LE)
Un laboratorio dedicato alla conoscenza delle tecniche calligrafiche antiche con possibilità di realizzare un biglietto di auguri in corsivo italico da portare a casa o per fare un regalo a una persona importante.
Foto Luca Chiaudano © FAI
Un mercatino natalizio allestito negli spazi della Villa con la presenza di quindici espositori provenienti dai Colli Euganei.
Il calendario “Eventi nei Beni del FAI 2023” è reso possibile grazie al fondamentale sostegno di Ferrarelle, partner degli eventi istituzionali e acqua ufficiale del FAI; al significativo contributo dei main sponsor BNP Paribas Cardif e Citroën per il primo anno sostenitori del progetto, di Pirelli, accanto al FAI dal 2006, che rinnova per l’undicesimo anno la sua storica vicinanza all’iniziativa e di Delicius che conferma per il terzo anno il suo sostegno al progetto.
manifestazioni
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Gli eventi possono subire variazioni: si consiglia di verificare sempre su www.fondoambiente.it
Il Natale dei bambini
8, 9, 10, 11, 16 e 17 dicembre CASTELLO DI AVIO (TN)
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BOSCO DI SAN FRANCESCO (PG)
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27 dicembre e 6 gennaio
Natale al Castello
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8 dicembre
Concerto
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Mercatini, presepi, laboratori, visite speciali per tutta la famiglia
C’era una volta... Facciamo che ci sia per sempre.
Una storia da non perdere. La nostra. REGALA L’ISCRIZIONE AL FAI: una missione, migliaia di opportunità Ingresso gratuito nei 55 Beni FAI aperti tutto l’anno e ingresso ridotto agli eventi Ingressi riservati e prioritari durante le Giornate FAI e visite per scoprire luoghi di solito chiusi al pubblico
Riduzioni in oltre 1.800 realtà culturali in tutta Italia: luoghi d’arte, aree naturalistiche, spettacoli, itinerari, editoria ed esperienze culturali Accesso a eventi, visite guidate e appuntamenti organizzati dai volontari FAI su tutto il territorio
Ingresso gratuito in più di 1.100 luoghi del patrimonio mondiale gestiti da enti associati al FAI La newsletter dedicata agli iscritti, per scoprire le ultime notizie e gli eventi che abbiamo in programma Abbonamento al Notiziario trimestrale
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