Il notiziario del FAI n. 172

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settembre - ottobre - novembre / 2024 n. 172

Da vent’anni nel cuore

Tutti gli appuntamenti fino alla fine dell'anno Vivi l'autunno nei Beni del FAI Riparte il censimento de «I Luoghi del Cuore»

Vent’anni di Luoghi del Cuore: quest’anno il mio batte per Filippa

L’amico e consigliere del FAI Giovanni Agosti ha condotto mia moglie e me quest’estate in una indimenticabile gita in val Mastallone. Ignoravo nome ed esistenza di questa aspra e straordinariamente romantica valle laterale della Valsesia che parte da Varallo e che stregò tra gli altri l’irrequieto ed eccentrico scrittore vittoriano Samuel Butler che la percorse in lungo e in largo a piedi e a cavallo allorquando si interessò ai Sacri Monti italiani (Alps and Sanctuaries, Londra, 1881). La «capitale» di questa lunga, verdissima gola scavata dall’omonimo torrente tra sponde scoscese e dominata da picchi aguzzi e forse inaccessibili si chiama Rimella (poco più di 100 abitanti) che, come una regina la cui corona è la fastosissima parrocchiale settecentesca di San Michele Arcangelo, è contornata da una incredibile quantità di frazioni molte delle quali raggiungibili solo a piedi. Esse punteggiano il verde intenso e ripido dei boschi col chiarore discreto delle loro case Walser di pietra e legno; spesso non più di sei o sette sempre però rassicurate dalla loro piccola chiesa-oratorio dalla facciata intonacata e mai priva di un affresco che narri una storia edificante. Molte frazioni (la maggior parte) sono ormai disabitate e gli oratori, che certamente conservano tracce significative di una storia nobile e antica che va cadendo nell’oblio, ormai chiusi. È quell’«Italia che si svuota» e che negli ultimi dieci anni, tra decessi ed emigrazione, ha perso 700.000 abitanti. Un gesto di fiducia a una delle più belle e alte frazioni di Rimella venne proprio dai nostri Luoghi del Cuore nel 2006. San Gottardo – questo il nome della frazione che si stringe attorno a un bell’oratorio e che ha qualche casa importante – era nei primi anni Duemila ancora abitata anche in inverno da pochi coraggiosi superstiti; il bel viottolo lastricato che conduce a San Gottardo, però, era diventato impraticabile e, grazie a 2.776 voti, venne del tutto rifatto grazie al contributo dei Luoghi del Cuore; proprio grazie a questo intervento San Gottardo – da dove si gode di una vista mozzafiato – non ha perso i pochi abitanti che le danno vita e, anzi, si è recentemente arricchita di un piccolo ristoro e di una casa con qualche camera d’ospiti. Uno dei magnifici miracoli dei Luoghi del Cuore; ma potrebbe essercene un altro… In questo mondo remoto e immoto, secluso e orgoglioso della propria cultura (i vecchi parlano ancora il Titzschu, l’arcaica lingua Walser di origine tedesca) e dove nell’Ottocento la stessa Rimella si raggiungeva con sei ore a piedi da Varallo e le poche notizie del mondo giungevano con i racconti degli emigrati che ogni tanto tornavano a casa, aprì nel 1836 uno dei primi musei piemontesi al di fuori di Torino: il Museo Filippa. Giovanni Battista Filippa era nato nella frazione Sella di Rimella nel 1778 e nel 1807 si era arruolato nell’esercito piemontese; conosce un pezzo di mondo al di fuori della sua valle, combatte in Spagna e gira un poco l’Europa; è curioso e intraprendente e comincia a raccogliere tutto quanto lo interessa; conchiglie, legni rari, biglietti dei primi treni, libri antichi, piccole macchine dagli strani ingranaggi e oggetti curiosi, monete antiche (qualcuna di pregio!), fino a qualche scampolo di stoffa dell’antico Egitto, un polipo in formalina e la sega di un pesce-sega. Filippa torna a Rimella con questo variegato ed enciclopedico campionario «illuminista» e decide di farne dono ai suoi concittadini perché avessero se non altro la percezione che laggiù, a partire da Varallo, dove le acque del torrente Mastallone finiscono nel Sesia e poi nel Po e poi nel mare fino a giungere lontano, esistono le conchiglie, i treni, civiltà antichissime e scomparse, le fabbriche e molte diavolerie figlie del progresso. Compra due locali a Rimella e nel 1836 apre il Museo Filippa. Muore due anni dopo.

(prosegue a pagina 11)

INDICE

3

Una crescita sempre più sostenibile

4

FAI la tua parte

5 Tornano le Giornate FAI d'Autunno

8

Una proposta culturale inedita

9

Nuove narrazioni

10

La cultura del valore

12

Una storia del 1475 oggi ha molto da insegnare

16

Ultime notizie dal mondo del FAI

18

Periodico del FAI - ETS

Sede legale: La Cavallerizza via Carlo Foldi, 2 - 20135 Milano

Direzione e uffici

La Cavallerizza, via Carlo Foldi, 2 20135 Milano tel. 02467615.1

Registrazione del Tribunale di Milano del 9.8.1980 n. 314

Da segnare in agenda editoriale

Direttore responsabile

Maurizio Vento

Coordinamento editoriale

Isabella Dôthel, Beatrice Cazzola

Progetto grafico

Studio Pitis

Lavorazione grafica

Carlo Dante

In copertina Elaborazione grafica dalla nuova campagna di comunicazione de «I Luoghi del Cuore»

Hanno collaborato

Federica Armiraglio, Benedetta Colombo, Arianna Mascetti, Claudia Rolleri

Marco Magnifico PRESIDENTE FAI

Una crescita sempre più sostenibile

Il 2023 conferma i significativi risultati raggiunti dalla Fondazione, oggi di fronte a un'ulteriore

L’esercizio 2023 segna l’anno in cui la Fondazione, in continuità con l’approccio adottato nelle scorse edizioni per la stesura del Rapporto Annuale prima, e del Bilancio sociale poi, ha deciso di intraprendere un percorso di misurazione dei risultati ottenuti attraverso l’utilizzo di indicatori di prestazione che siano il più possibile universali e comparabili. Per questo motivo il Bilancio sociale è redatto facendo riferimento ai  Sustainability Reporting Standards pubblicati nel 2016 (e aggiornati nel 2021) dalla Global Reporting Initiative (GRI), e ha scelto di potenziare la valutazione dell’impatto sociale integrando all’interno del documento il proprio contributo al raggiungimento dei  Sustainable Development Goals (SDG’s) delle Nazioni Unite. Inoltre, seguendo il principio di materialità previsto dai GRI Standards, la Fondazione ha definito la sua prima lista di tematiche materiali, identificando 21 temi di natura ambientale, sociale e di governance emersi come rilevanti e in linea con le sue attività e che potrebbero o sono in grado di influenzare le decisioni dei suoi stakeholder. In termini di performance, il 2023 conferma i significativi risultati raggiunti nel precedente esercizio. La costante rivisitazione dei processi interni, nuovi sistemi gestionali integrati con CRM e sistemi di biglietteria online e onsite, uniti a un ulteriore sviluppo delle professionalità, hanno favorito il miglioramento dell’efficienza nella gestione, garantendo l’ottimizzazione della spesa sostenuta per l’attività di tutela

prospettiva di crescita

del patrimonio storico, artistico e paesaggistico italiano che si fa sempre più rilevante. Nel corso dell’anno si è consolidata la tendenza dei Beni all’autofinanziamento e l’equilibrio economico assicura la possibilità di procedere alla conservazione e ai restauri, assicurandone la copertura finanziaria anche negli anni a venire.

UN PO' DI NUMERI

I Beni aperti al pubblico sono stati visitati da 1.121.620 persone (+8% vs 2022) e il numero degli iscritti attivi ha raggiunto 300.247 unità (+12% vs 2022) con un incremento del valore economico del 10% (7.643.668 euro vs 6.952.349 euro dell’anno scorso). Dati molto positivi, che confermano la crescita della Fondazione. Le persone che credono nella nostra missione hanno donato circa 32.830.464 euro, pari al 69% delle entrate annuali totali mentre le aziende che aiutano la Fondazione hanno contribuito con 7.622.539 euro (+8% vs 2022), pari al 16% dei fondi totali raccolti. Nel 2023 la raccolta da enti pubblici, fondazioni bancarie, fondazioni private e associazioni, pari al 12% dei proventi complessivi, segna un calo rispetto all’anno precedente con 5.642.173 euro (-31% vs 2022) in massima parte determinato dall’eccezionale stanziamento del PNRR avvenuto nel 2022 e non presente nel 2023. A parte questa eccezione, i fondi erogati da enti pubblici e associazioni aumentano registrando un raddoppio rispetto al 2021 e una lieve flessione (-4%) rispetto al 2022 se valutati al netto dei fondi PNRR. L’insieme dei risultati raggiunti nel 2023 conferma che il lavoro svolto fino a oggi è apprezzato da chi crede nella nostra causa e ci mette di fronte a una prospettiva di importante crescita e a una sfida sempre più impegnativa per realizzare la nostra missione.

La raccolta fondi 2023

FAI la tua parte

«Ottobre del FAI» è la campagna nazionale di sensibilizzazione promossa dalla Fondazione a sostegno del patrimonio di storia, arte e natura del nostro Paese

Per tutto il mese di ottobre torna la campagna nazionale di sensibilizzazione e raccolta fondi che la Fondazione promuove ogni anno dal 2009 per coinvolgere quante più persone possibili sull’importanza della tutela e valorizzazione del nostro patrimonio di storia, arte e natura. «FAI la tua parte» è una chiamata all’azione, un invito a essere protagonista del futuro del proprio Paese, perché il futuro dell’Italia è nelle nostre mani e ciascuno di noi può compiere azioni e gesti che fanno la differenza contribuendo, per quanto nelle nostre possibilità, a un cambiamento.

IL FUTURO DELL’ITALIA È NELLE NOSTRE MANI

Si potrà aderire attraverso tre preziose e importanti azioni: partecipando all’evento di piazza delle Giornate FAI d’Autunno che si terrà nel fine settimana del 12 e 13 ottobre; iscrivendosi o rinnovando l’iscrizione annuale alla Fondazione online o in piazza per sostenere la nostra missione ogni giorno; facendo una donazione in cassa di 2 o 5 euro presso gli ipermercati Iper La grande i, i supermercati UNES e il Viaggiator Goloso o di 5 euro in tutti i punti vendita Coop Lombardia della regione: chi sceglie di donare 5 euro riceverà un biglietto omaggio per andare alla scoperta

di uno dei tanti Beni FAI in tutta Italia! Grazie dunque a tutte le aziende che sostengono l’«Ottobre del FAI»: Gruppo Finiper, da 15 anni principale partner del progetto, che coinvolgerà la propria rete proponendo ai clienti quest’importante iniziativa di raccolta fondi; Marriott Hotel, che rinnova la sua vicinanza in quest’occasione per il 4° anno consecutivo e promuoverà in tutti gli alberghi del gruppo Marriott International affiliati al programma Marriott Bonvoy in Italia il messaggio della campagna; Audika, nuovo partner del progetto, che condividerà e diffonderà il messaggio della Campagna omaggiando a chi effettuerà un test dell'udito gratuito un biglietto per visitare i Beni FAI; Coop Lombardia, già vicina alla Fondazione e da sempre legata al territorio in cui è presente, che ha scelto di consolidare la collaborazione aderendo alla campagna per sensibilizzare i propri clienti a sostenere il FAI.

FAI LA TUA PARTE
futuro dell’Italia nelle nostre mani

Tornano le Giornate FAI d'Autunno

Il 12 e il 13 ottobre

700 luoghi aperti in 360 città grazie ai volontari

Durante il fine settimana delle Giornate FAI d'Autunno, organizzato dai volontari e animato in particolar modo dai Gruppi FAI Giovani, apriranno 700 luoghi normalmente chiusi al pubblico o poco valorizzati in 360 città d’Italia.

Novemila Apprendisti Ciceroni, studenti appositamente formati in collaborazione con i loro docenti, avranno l’occasione di accompagnare il pubblico in visita nei luoghi aperti dal FAI nel loro territorio, sentendosi direttamente coinvolti nella vita sociale e culturale della loro comunità.

TRA LE APERTURE PIÙ INTERESSANTI

A Roma, si potrà scoprire l’American Academy in Rome, tra le più prestigiose istituzioni culturali in Italia, fondata nel 1894 da un gruppo di architetti, archeologi e altri intellettuali e tuttora impegnata a sostenere il lavoro di artisti e studiosi. A Milano si potrà visitare Palazzo Cusani, solitamente chiuso in quanto sede del Comando Militare Esercito Lombardia, nonché sede di rappresentanza della NATO a Milano, caratterizzato dalla fastosa facciata tardobarocca e dagli interni che conservano molte decorazioni settecentesche. In città aprirà anche il Campus Bovisa del Politecnico in via La Masa, che ospita la Scuola di Ingegneria industriale e dell’informazione, dotata di un nuovo edificio-laboratorio, l’EN:lab, dedicato alle attività del Dipartimento di Energia e progettato con soluzioni innovative per una gestione energetica efficiente e integrata.

Ancora in Lombardia, notevole sarà la visita al Castello di Valverde, affacciato sulla Città Alta a Bergamo, rimaneggiato nel Cinquecento e restaurato tra il 1926 e il 1930, con affreschi che coprono l’arco temporale di quattro secoli. Sulla collina di Torino si visiterà la maestosa Villa d’Agliè, rimasta pressoché immutata da inizio Seicento, con soffitti a cassettoni, sale con carta da parati cinese e lo splendido parco storico di ippocastani e tigli. A Napoli si potrà conoscere l’ottocentesco Palazzo San Giacomo. Dai balconi della Sala della Giunta si potrà godere di una magnifica vista sulla Piazza del Municipio, sulla monumentale fontana del Nettuno, sulla Stazione marittima e il Vesuvio a dominare il panorama. A Bologna aprirà eccezionalmente Palazzo Grassi, sede del Circolo Ufficiali e di solito inaccessibile al pubblico, tra le poche testimonianze dell’assetto urbano medievale. In Sicilia, si entrerà nel Faro di Capo Peloro a Messina, situato nel punto d’ingresso dello Stretto, già anticamente presi-

RAI E FAI INSIEME

Le Giornate FAI d’Autunno chiudono la Settimana di sensibilizzazione Rai dedicata ai beni culturali in collaborazione con il FAI. Dal 7 al 13 ottobre, come ormai da oltre 10 anni, Rai conferma l’impegno del Servizio Pubblico multimediale alla promozione, cura e tutela del patrimonio culturale, artistico e paesaggistico italiano. Rai sarà infatti in prima linea al fianco del FAI con tutti i canali radiofonici e televisivi e attraverso RaiPlay e RaiPlay Sound per creare un racconto corale che metterà al centro la bellezza e la sostenibilità del nostro patrimonio. Rai è Main Media Partner del FAI e supporta in particolare le Giornate FAI d’Autunno 2024 anche attraverso la collaborazione di Rai per la Sostenibilità ESG.

diato. A Perugia si scoprirà l’Oratorio San Francesco dei Nobili, spesso chiuso al pubblico, uno degli esempi più importanti del primo barocco perugino. Durante la visita si ammireranno, tra i tesori qui custoditi, i dipinti di G.A. Scaramuccia e si approfondiranno le tradizioni della Confraternita dei Disciplinati di San Francesco. A Bari sarà visitabile la Banca d’Italia, uno dei più belli e importanti edifici della città, inaugurato nel 1932 e caratterizzato dalle vetrate artistiche di ispirazione liberty del Salone del Pubblico e dallo scalone eclettico in marmi pregiati che porta alla Sala del Consiglio.

FRA NATURA E CULTURA

In continuità con le campagne di sensibilizzazione del FAI #FAIperilClima e #FAIBiodiversità sui temi del cambiamento climatico e della tutela della biodiversità, saranno organizzate molte aperture dedicate ai progetti di sostenibilità e alla conoscenza della natura e del paesaggio. A Valva (SA) il pubblico potrà ammirare l’intreccio virtuoso tra la natura e la mano dell’uomo in Villa D’Ayala con le Grotte e il Teatrino di Verzura, un bosco produttivo di circa 18 ettari con lecci, castagni e aceri, solcato da viali e impreziosito da due giardini all’italiana, fontane, statue e piccole architetture. A Bassano del Grappa (VI) i visitatori del Complesso di Santa Croce di Campese, monumento nazionale che festeggia quest'anno i 900 anni, avranno la possibilità di visitare il «brolo» o «giardino dei semplici» che offrirà spunti per riflettere sulla biodiversità. Ancora, a Fara San Martino (CH) sarà eccezionalmente aperto l’Acquedotto Del Verde, alle falde del massiccio della Maiella. La scoperta dei suggestivi tunnel dell’acquedotto sarà un’occasione per parlare della siccità come effetto del cambiamento climatico. A Rieti si potrà esplorare la Riserva Laghi Lungo e Ripasottile, luogo ideale per il birdwatching e l’avvistamento di specie come il tuffetto, lo svasso maggiore, la folaga, la

gallinella d’acqua, l’airone e altri uccelli migratori. Il pubblico potrà comprendere il lavoro di cura svolto per la tutela della biodiversità locale al Centro recupero Fauna Selvatica di Fontanafredda (PN), esempio di eccellenza nel recupero degli animali feriti o in difficoltà come daini e capre, cigni e pavoni, volpi, conigli, e cerbiatti, mentre a San Nicario Garganico (FG) potrà scoprire l’apiario ottocentesco, la palazzina e le cantine che compongono la storica azienda agricola oggi sede dell’ASP Zaccagnino, che opera per l’assistenza ai ragazzi con problemi di socializzazione e diversamente abili.

LA FORZA DEL LAVORO DI SQUADRA

Le Giornate FAI d’Autunno 2024 si svolgono in collaborazione con la Commissione europea , con il Patrocinio del Ministero della cultura, del Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare, di tutte le Regioni e le Province Autonome italiane. Si ringraziano la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Protezione Civile, il Ministero della Difesa, lo Stato Maggiore della

© Antonio Aloisi © FAI
Fara San Martino (CH), Acquedotto del Verde
Messina, Faro di Capo Peloro

APERTURE ESCLUSIVE PER GLI ISCRITTI FAI

• A Roma si potrà visitare la settecentesca Villa Bonaparte, sede dell’Ambasciata di Francia presso la Santa Sede, che nel 1816 fu acquistata da Paolina, sorella di Napoleone e sposa del principe Camillo Borghese, la quale commissionò il rinnovamento della decorazione interna secondo lo stile Impero, che ancora oggi si può ammirare.

• A Catania aprirà Palazzo Paternò del Grado, storica residenza nobiliare fatta edificare all'inizio dell'Ottocento dal Casato dei Paternò, arricchita da decorazioni liberty e pitture murali nel Novecento.

• A Uzzano (PT), sulle colline della Valdinievole, aprirà Villa del Castellaccio, nella quale il maestro Giacomo Puccini – nel 2024 ricorre il centenario della sua scomparsa – scrisse il secondo e il terzo atto della Boheme

• a Biandrate (NO) il Giardino segreto di Sebastiano Vassalli, con la biblioteca esterna del noto scrittore e le opere d’arte che circondano la casa dove egli trovò ispirazione per La chimera e molti altri libri.

Difesa e le Forze armate che hanno concesso l’apertura di alcuni loro luoghi simbolo; il Fondo Edifici di Culto per averci concesso l’apertura di alcune chiese di sua proprietà nell’ambito dell’accordo di collaborazione siglato con il Ministero dell’Interno. Un ringraziamento per il generoso sostegno alla buona riuscita della manifestazione all’Arma dei Carabinieri e alla Croce Rossa Italiana. La manifestazione è resa possibile grazie al fondamentale sostegno di importanti aziende illuminate: Dolce&Gabbana, la casa di moda che fin dalla sua fondazione riconosce e promuove le eccellenze artigiane italiane e le bellezze artistiche e architettoniche del territorio, di nuovo vicina al FAI in qualità di Partner. Una speciale collaborazione basata sui valori comuni di italianità, cultura, tradizione, educazione e bellezza. ITA Airways, Main Sponsor per il secondo anno consecutivo, ha scelto di affiancare il FAI per contribuire alla tutela del patrimonio italiano di arte e natura. La sostenibilità, in termini sociali, ambientali e culturali, è parte integrante della strategia della Compagnia aerea nazionale di riferimento.  Groupama Assicurazioni, tra i principali player del settore assicurativo in Italia, da sempre impegnata nella salvaguardia del nostro patrimonio e già Corporate Golden Donor del FAI, rinnova il suo sostegno all’evento in qualità di Sponsor per il secondo anno.  Despar, presente in 17 regioni Italiane da oltre sessant’anni con 1.424 punti vendita a insegna Despar, Eurospar e Interspar e attenta alle

MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE

Le Giornate FAI d’Autunno si inquadrano nell’ambito delle iniziative di raccolta pubblica di fondi occasionale (Art 143, c 3, lett a), DPR 917/86 e art 2, c 2, D Lgs 460/97). Partecipare alla visita con una donazione significa sostenere la missione di cura e tutela del patrimonio culturale italiano della Fondazione. Ogni Iscritto al FAI e chi si iscriverà per la prima volta durante l’evento potrà beneficiare dell’accesso prioritario in tutti i luoghi e di aperture dedicate. Sottoscrivere la tessera FAI significa diventare parte di un grande progetto e rappresenta un atto d’amore per l’Italia.

esigenze dei territori in cui è presente, dal 2022 è vicina al FAI e per il secondo anno Sponsor dell’evento. Si ringrazia Ferrero, azienda storicamente amica del FAI da sempre impegnata nello sviluppo delle comunità e al rispetto dell’ambiente, per il prezioso sostegno all’evento. Grazie inoltre a Ferrarelle, acqua ufficiale del FAI e Partner degli eventi istituzionali, che ha donato il proprio prodotto per l’iniziativa e presente tra i luoghi visitabili con il suo Parco Sorgenti di Riardo (CE), patrocinato FAI ed esempio virtuoso di gestione responsabile delle risorse qui custodite e di valorizzazione del patrimonio agricolo-paesaggistico.

Incastonata fra Porta Salaria e Porta Pia e addossata alle Mura Aureliane, Villa Bonaparte possiede ancora la stessa struttura architettonica di quando nacque a metà '700
Roma, Villa Bonaparte

Una proposta culturale inedita

A fine maggio il FAI e il FEC – Fondo Edifici di Culto hanno siglato un accordo di collaborazione per promuovere e valorizzare il patrimonio del FEC nell’ambito delle Giornate FAI e di altre manifestazioni nazionali

Gli oltre 850 beni del Fondo Edifici di Culto sono un importante tassello del patrimonio culturale italiano. La collaborazione tra FAI e FEC permette di arricchire ulteriormente la varietà dei luoghi aperti durante le manifestazioni nazionali offrendo ai cittadini una proposta culturale inedita e di valore. In occasione delle prossime Giornate FAI d’Autunno abbiamo intervistato il Capo Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del Ministero dell’Interno, Prefetto Laura Lega.

Gentile Prefetto Lega, può raccontarci cosa è il FEC?

Il nostro Paese gioca un ruolo fondamentale a livello globale per il patrimonio culturale e artistico che possiede. Una parte di questo straordinario patrimonio è attribuito alla cura del Ministero dell’Interno e costituisce il Fondo Edifici di Culto – FEC. Il Viminale è infatti il proprietario di uno straordinario patrimonio di chiese, conventi, luoghi d’arte e immobili in tutta Italia, confluito dagli ordini religiosi alla disponibilità dello Stato italiano per effetto delle cosiddette «leggi eversive» della fine dell’800. Il FEC, nato ufficialmente con la legge n. 222 del 1985 in attuazione al Nuovo Concordato tra lo Stato italiano e la Chiesa cattolica, è l’ente che oggi è chiamato a gestire questo scrigno di fede, arte e cultura, che rappresenta in qualche modo il tesoro dei gioielli di famiglia, il fiore all’occhiello che forse non ci si aspetterebbe di trovare nell’ambito delle competenze

del Ministero dell’Interno e del Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione, presso cui la struttura è incardinato.

Come tutela e valorizza il proprio patrimonio?

Il Fondo possiede circa 850 chiese, su tutto il territorio italiano, alcune delle quali costituiscono veramente dei monumenti di valore eccezionale, visitate ogni anno da migliaia di turisti da tutto il mondo: a Roma le Basiliche dei Santi Giovanni e Paolo, di Santa Maria sopra Minerva, del Gesù e di Sant’Ignazio in Campo Marzio, dell’Ara Coeli, di Santa Maria del Popolo; a Napoli, Santa Chiara, San Domenico Maggiore e San Gregorio Armeno; a Firenze Santa Croce e Santa Maria Novella; a Bologna, San Domenico; a Palermo, la Martorana. Ma accanto a questi grandi luoghi sacri non mancano anche piccole chiese di paese o eremi di campagna, luoghi preziosi per le comunità che in essi ravvisano un importante riferimento identitario e che siamo chiamati quindi a tutelare, conservare e valorizzare.

La prima missione del Fondo è quella di assicurare la destinazione «naturale» al culto delle chiese di proprietà, mantenendo l’officiatura e garantendo la manutenzione degli edifici sacri: da questo punto di vista abbiamo costanti rapporti con le Diocesi sul territorio e con la Conferenza episcopale italiana, con una fruttuosa e proficua collaborazione.

Ancora, il Fondo è proprietario anche di due importanti compendi forestali a Tarvisio, in Friuli, con una tenuta di circa 24.000 ettari, e a Quarto Santa Chiara, in Abruzzo, gestiti in convenzione dal Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari dell’Arma dei Carabinieri.

Cosa prevede l’accordo siglato con il FAI?

L’incontro con il FAI è un elemento di grandissima rilevanza, in quanto la Fondazione, con le sue professionalità, le sue esperienze, la sua storia, le sue reti con i territori potrà rappresentare certamente un partner serio e affidabile in una serie di progetti comuni. Le iniziative concrete da svolgere in partnership potranno essere molte, anche alla luce delle strette correlazioni tra la missione del FAI e le attribuzioni del FEC, tenendo conto in particolare che nel prossimo anno il Fondo celebra una ricorrenza particolare, i quarant’anni dalla sua istituzione con la legge del 1985. Nel 2025 vi sarà anche la concomitanza con il Giubileo e non potremo che godere delle meravigliose bellezze e ricchezze in un momento straordinario di connubio di arte e fede.

Una delle chiese patrimonio del FEC è la Chiesa della Martorana a Palermo: esempio di architettura bizantina e normanna, dal 2015 è patrimonio mondiale UNESCO

Nuove narrazioni

«Chi vuol conoscere e descrivere qualcosa di vivo, deve innanzi tutto farne uscire lo spirito», Johann Wolfgang von Goethe

Il racconto dello «spirito» del nostro patrimonio di storia e arte e natura sarà centrale nel programma che il FAI dedica al mondo della scuola per l’anno scolastico 2024-25. Gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado – nuovi «Goethe» in scarpe da ginnastica – percorreranno il loro personale Viaggio in Italia e saranno invitati a cogliere il valore peculiare e identitario dei beni che popolano i loro luoghi di vita, in modo da poterne diventare non solo fruitori, ma anche narratori e cittadini attenti e responsabili della loro tutela e conservazione.

RACCONTIAMO IL PATRIMONIO

Le proposte educative rivolte al mondo della scuola si inseriscono nell’ambito delle azioni che la Fondazione propone per rendere accessibili a ogni tipo di pubblico i Beni che quotidianamente gestisce attraverso la loro valorizzazione, intesa come un’attività culturale con una forte missione sociale. Obiettivo delle attività proposte è quello di fornire ai docenti un’attività didattica strutturata de-

MARIO

clinabile nell’ambito dell’insegnamento dell’Educazione Civica e coinvolgere le nuove generazioni nel racconto del patrimonio culturale attraverso linguaggi e strumenti contemporanei, incrementandone i processi di partecipazione, sviluppando competenze trasversali, sociali e civiche, nello spirito dell’Articolo 9 della Costituzione Italiana.

Il programma prevede un ciclo di webinar rivolto a docenti e studenti che coinvolgerà esperti «narratori del patrimonio» affinché siano di modello e ispirazione per le classi e un concorso per mettersi in gioco nell’esperienza del racconto dei beni culturali e paesaggistici italiani.

Non mancheranno, inoltre, occasioni di esperienze sul campo: dalle Giornate FAI per le Scuole – progetto di educazione tra pari che vede protagonisti gli Apprendisti Ciceroni – che si terranno dal 18 al 23 novembre 2024 anche quest’anno sostenute da AGN ENERGIA, alle attività di scoperta dei Beni FAI, luoghi speciali ricchi di spunti interdisciplinari per affrontare la didattica ordinaria «fuori dalla scuola».

BOTTA AL MONASTERO DI TORBA

Lo scorso giugno l’architetto Mario Botta ha visitato il Monastero di Torba a Gornate Olona (VA) insieme al Presidente del FAI Marco Magnifico per discutere di un nuovo progetto all’interno della chiesa che sarà inaugurato in occasione di una speciale giornata di celebrazione del cinquantesimo anniversario della Fondazione Il Monastero è infatti il primo Bene FAI donato da Giulia Maria Mozzoni Crespi nel 1977, oggi parte di un sito divenuto Patrimonio Mondiale dell’Unesco.

La cultura del valore

Una ricerca commissionata per i vent'anni de «I Luoghi del Cuore» dimostra l'impatto di questo programma: sociale, culturale, ambientale ed economico

Undici milioni di voti raccolti, più di 39.000 luoghi votati, 163 progetti di tutela, restauro e valorizzazione in tutte le regioni italiane: a venti anni di storia in collaborazione con Intesa Sanpaolo, «I Luoghi del Cuore» si configura come il più importante strumento di sensibilizzazione sul valore della cultura a livello nazionale – senza eguali in Europa – tanto da non essere più solo un censimento, né un progetto o una campagna, ma un vero e proprio programma. Un’evidenza confermata anche da Fondazione Santagata per l'Economia della Cultura, l’importante istituto di ricerca di Torino, a cui il FAI ha commissionato proprio in occasione dei vent'anni dei Luoghi del Cuore una ricerca di impatto. La ricerca ha svolto un’analisi delle ricadute a livello locale, nei luoghi che hanno ricevuto il sostegno del programma, prendendo in esame anche le risorse umane ed economiche e i molti progetti collaterali promossi dal FAI in collegamento con «I Luoghi del Cuore». I dati a disposizione – reti di partenariato, quadri economici, cofinanziamenti attratti, rassegne stampa, bilanci comunali – sono stati arricchiti dalla distribuzione di un articolato questionario ai principali attori che hanno contribuito localmente alla realizzazione dei progetti finanziati: amministratori, parroci, responsabili di associazioni e comitati che hanno esposto la propria visione del risultato, tangibile e non, della partecipazione a «I Luoghi del Cuore».

L’ATTIVAZIONE DELLE COMUNITÀ

La costante emersa pur nella diversità delle situazioni locali, dei progetti realizzati e degli effetti suscitati, è la funzione motrice che il programma del FAI – unico nel suo genere – è in grado di suscitare sui territori, diventando, scrive Fondazione Santagata «uno degli attivatori del nuovo modello di interpretazione e gestione del patrimonio culturale, che vede nella comunità uno degli attori centrali: fra le comunità coinvolte più direttamente si è registrata una crescita di consapevolezza del volontariato e nuove cono -

Effetti sociali

Progetti che hanno generato effetti nelle comunità, classificati in tre ambiti

(prosegue da pagina 2)

Vent’anni di Luoghi del Cuore: quest’anno il mio batte per Filippa

Il Museo, straordinaria e civile testimonianza del ruolo sussidiario che ognuno di noi può avere «nello svolgimento di attività di interesse generale» (articolo 118 della Costituzione), esiste ancora: piccolo, lindo, commovente, quasi sempre chiuso se non fosse per qualche volontario che ogni tanto in estate lo apre anche se il Comune lo tiene davvero bene. Se va bene un centinaio di visitatori l’anno. Ha bisogno di un catalogo ragionato, di promozione, di qualche accorgimento espositivo che non ne turbi l’innocenza, ha bisogno di un segnale che gli dia una iniezione di fiducia e di un poco di propellente per affrontare il futuro. Il Museo Filippa di Rimella è il mio Luogo del Cuore di questa edizione.

COME PARTECIPARE

• Il censimento è aperto dal 17 settembre al 10 aprile 2025;

• Si vota sul sito www.iluoghidelcuore.it o attraverso i moduli cartacei scaricabili da ogni scheda luogo;

• Si possono votare tutti i luoghi del cuore che si desiderano, senza limite numerico;

• Se il luogo del cuore non è già presente sul sito, si può inserirlo in qualsiasi momento;

• Chiunque può votare: maggiorenni e minorenni, italiani e stranieri;

• Si può costituire un gruppo – e registrarlo attraverso la sezione “promuovi” del sito – a favore di un luogo del cuore, su cui concentrare una raccolta voti, utilizzando i materiali disponibili in ogni scheda luogo;

• Dopo l’annuncio dei risultati, FAI e Intesa Sanpaolo sosterranno i luoghi vincitori con un premio economico da destinare a un progetto concreto. Altri contributi saranno messi a disposizione per sostenere progetti a favore dei luoghi che supereranno la soglia minima di 2.500 voti.

L’Italia dei Luoghi del Cuore

«I Luoghi del Cuore» totali e sostenuti e la sovrapposizione con i comuni delle aree interne, (SNAI – Strategia Nazionale per le Areee Interne 2020) Le aree interne comprendono le categorie di Comuni Intermedio, Periferico e Ultraperiferico, ovvero quasi il 50% del territorio italiano che ha difficoltà ad accedere a servizi e infrastrutture

scenze diffuse . Si tratta di un ruolo educativo fondamentale, realizzato a livello nazionale».

LE AREE INTERNE

Gli effetti maggiori del programma si incontrano nelle aree interne, territori più fragili, dove «I Luoghi del Cuore» agisce contribuendo a riequilibrare una carenza di risorse e attenzione, e dove si dimostra più spiccato l’aumento della coesione sociale delle comunità coinvolte nel processo di partecipazione. «I Luoghi del Cuore» genera, insomma, impatti di tipo trasversale, che riguardano tanto la cura dei luoghi quanto la crescita dell’impegno civile e l’attrazione di risorse economiche e professionalità; contribuisce, dunque, alla diffusione della cosiddetta cultura del valore, elemento decisivo per innescare processi di innovazione.

LE NOVITÀ DEL CENSIMENTO

• Un nuovo logo e una campagna di comunicazione d'impatto e volta a coinvolgere sempre più persone, ideati dall’agenzia milanese GB22; • un rinnovato sistema di partecipazione online, semplice e rapido, • nuovi premi economici per i vincitori: 1° 70.000 € – 2° 60.000 € – 3° 50.000 € e contributi fino a 50.000 € per i progetti vincitori del bando post censimento. Candida e vota i luoghi che vuoi proteggere e valorizzare sul sito www.iluoghidelcuore.it !

— L'Aula del Simonino, situata nel centro storico di Trento, è stata donata al FAI nel 2018 da Marina Larcher Fogazzaro

Una storia del 1475 oggi ha molto da insegnare

La storica cappella diventa un’aula didattica per educare

i cittadini di oggi e di domani

Aula del Simonino, Trento

UNA STORIA ESEMPLARE

In un anno pesantemente segnato dalle tragedie prodotte dalla drammatica e dilagante rinascita dell’antisemitismo, il FAI interviene narrando per sempre e per tutti una storia esemplare che ribadisce come solo la cultura e la conoscenza possano contrastare odio ed ignoranza, che di quelle tragedie sono il nutrimento.

Un’Aula – e non più una cappella –concretamente dedicata all’educazione delle giovani generazioni nell’auspicio di tempi meno foschi.

Marco Magnifico

— A sinistra l’affresco settecentesco con il presunto martirio di Simone nella volta della cappella. Sopra, lo spazio della cappella riallestito come un'aula per ospitare il nuovo progetto di valorizzazione

Il 12 luglio il FAI ha inaugurato l’Aula del Simonino, già Cappella del Simonino, situata all’interno di Palazzo Bortolazzi Larcher Fogazzaro, nel centro storico di Trento, aprendo al pubblico in maniera regolare un nuovo Bene, che si aggiunge ai 55 già visitabili tra i 72 posseduti e gestiti in tutta Italia, tra cui il Castello di Avio nella stessa regione.

LA STORIA DEL SIMONINO

Come chiarisce l’iscrizione in facciata – comparsa dopo l’intervento di pulitura – nel Settecento, e probabilmente ancor prima, la cappella era dedicata al Simonino, cioè Simone Lomferdorm, un bambino di poco più di due anni, trovato morto il 24 marzo del 1475 nel fossato di una casa lungo l’Adige di proprietà di un ebreo, e protagonista suo malgrado di una incredibile storia di antisemitismo, intolleranza religiosa e ingiustizia. Le autorità cittadine di allora, infatti, in nome di uno storico odioso pregiudizio antiebraico, alimentarono la falsa credenza dell’omicidio rituale, ovvero accusarono gli ebrei di aver ucciso il bambino per ricavarne il sangue da usare nel rito della Pasqua. Il piccolo Simone divenne così, fin da subito, un martire cristiano, e poi ufficialmente un beato, popolarissimo destinatario di un culto vero e proprio, con luoghi deputati, come questa ex cappella, processioni annuali e un campionario di immagini sacre diffuse in tutta Italia. La piccola comunità ebraica trentina, invece, fu ingiustamente accusata, processata, sommariamente giustiziata dopo atroci torture e condannata a morte, drammaticamente perseguita e infine espulsa da Trento, dove non ha fatto ritorno per cinquecento anni. Solo nel 1965, a seguito di una revisione scientifica del processo, che ha ribaltato la sentenza di colpevolezza degli ebrei, con un decreto papale il culto del Simonino è stato soppresso e sono state ordinate la cessazione di ogni celebrazione e la chiusura delle cappelle, compresa questa donata al FAI.

DA CAPPELLA AD «AULA»

Dal 1965, pertanto, questo non è più un luogo di culto, ma è comunque un luogo di grande valore culturale: non solo per l’architettura e la decorazione, ma soprattutto perché è la testimonianza

Luca Chiaudano © FAI
Luca Chiaudano © FAI

PRIMA

imperdibile di una storia che rappresenta una pagina buia del nostro passato, e che proprio per questo, a maggior ragione, deve essere conservata e raccontata, per tramandare la memoria di ciò che è stato, e non deve più essere.

Perciò il FAI ha deciso di riaprire questo luogo con una nuova funzione: educare i cittadini di oggi e soprattutto di domani, cioè i giovani delle scuole, cui è primariamente destinato. Ecco perché si chiama «Aula» del Simonino: perché vuole essere come un’aula scolastica, ma fuori dalla scuola; uno spazio aperto e disponibile agli insegnanti delle scuole di tutto il Trentino e non solo, perché trovino, a partire dall’ascolto di questo racconto, che testimonia una tragica vicenda di antisemitismo storico, l’occasione di far riflettere, confrontare e discutere i ragazzi su temi ancora, e in particolare di questi tempi, di assoluta attualità: dall’intolleranza religiosa, che ancora causa guerre, vicine e lontane, al potere micidiale e distruttivo che hanno pregiudizi e falsità nel seminare odio, che si esprime ancora sul campo di battaglia, ma anche più semplicemente sul web, nella violenza contro l’altro, solo perché sconosciuto o diverso. La cultura è l’antidoto, ovvero la conoscenza della verità, della storia e dell’altro, e la missione del FAI è proprio educare alla conoscenza attraverso i luoghi del patrimonio culturale dell’Italia che custodiscono storie suggestive e significative: istruttive come questa.

IL PROGETTO DI VALORIZZAZIONE

Grazie al lascito della donatrice, e grazie a ulteriori fondamentali contributi, il FAI ha eseguito lavori di restauro sulla facciata del Palazzo – scoprendone le finestre quattrocentesche e restituendo colore e leggibilità alle figure e alle iscrizioni dipinte nel Settecento – e sui coevi affreschi della volta della cappella. L’interno è stato riallestito per ospitare un progetto di valorizzazione culturale inedito e originale, che consiste in un «racconto sonoro» dedicato alla vicenda del piccolo Simone, fruibile in maniera permanente. Il pubblico, seduto su panche lignee come quelle di un coro, ascolterà al buio, in

I LAVORI DI RESTAURO

Nel 2019 il FAI ha avviato la prima campagna di analisi e studi sulla facciata esterna affrescata del Palazzo Larcher Fogazzaro. Le indagini effettuate hanno consentito di rilevare la presenza di un prodotto, applicato nel corso di un precedente restauro, che aveva alterato il colore della superficie e reso illeggibile la decorazione. Grazie alle campionature eseguite, è stata definita la metodologia più efficace per ridare leggibilità all’affresco senza compromettere la stabilità degli intonaci: la pulitura laser, una tecnologia sofisticata e di alta precisione. Dopo la fase di pulitura, i frammenti di affresco sollevati sono stati consolidati e fatti aderire al rivestimento murario e la superficie pittorica è stata ritoccata con un accurato lavoro di integrazione cromatica ad acquarello sottotono. A seguito di questo primo intervento la composizione dell’intera facciata e le iscrizioni ai lati della statua, che prima del cantiere era possibile solo intravedere, hanno riacquistato leggibilità. Contemporaneamente al restauro dell’affresco esterno, all’interno dell’aula sono stati eseguiti degli interventi mirati di messa in sicurezza degli intonaci, fortemente degradati, e di deumidificazione della muratura in alcune aree particolarmente soggette a fenomeni di umidità. Nel 2024, per consentire l’apertura al pubblico, è stato necessario eseguire una serie di interventi puntuali di conservazione e manutenzione degli elementi architettonici e degli arredi esistenti, realizzare dei nuovi allestimenti e inserire gli impianti elettrici, di trasmissione dati e di sicurezza.

DOPO
Luca
Chiaudano © FAI
Martina Vanzo © FAI
— La facciata di Palazzo Bortolazzi Larcher Fogazzaro prima e dopo l’intervento del FAI C

— Il racconto sonoro si ascolta al buio, in speciali cuffie, osservando i dettagli decorativi della cappella, all'accendersi e spegnersi delle luci

cuffie wireless, concepite per offrire un audio di elevata qualità, una narrazione di circa 20 minuti, informativa, didattica, ma anche di grande suggestione e con particolare effetto immersivo, ideata e curata dal FAI, affidata alla voce dell’attrice trentina Daria Deflorian e prodotta da Chora Media.

Gli interventi di restauro e valorizzazione sono stati realizzati dal FAI grazie alla proficua collaborazione con enti pubblici e al contributo di privati, aziende e cittadini: l’Associazione Amici del FAI (quota 2x1000), Giovanna degli Avancini in ricordo del Prof. Carlo Alberto Mastrelli, Richard A. Smith, Round Table 10 Trento. Si ringrazia inoltre la Provincia Autonoma di Trento per il contributo al restauro delle facciate.

LASCIA IL SEGNO ANCHE TU

Nel 2018 Marina Larcher Fogazzaro legò la storica Cappella del Simonino al FAI affinché la vicenda che qui si narra insegni come l’ignoranza generi odio, razzismo e antisemitismo e a essa opponga quella conoscenza che favorisce verità, giustizia e pace. Marina Larcher Fogazzaro è una delle numerose persone che negli anni hanno deciso di ricordare il FAI nel proprio testamento, attraverso un’eredità, un piccolo o grande lascito, oppure sottoscrivendo una polizza vita: gesti semplici ma di grande generosità che consentono di dare un futuro a tanti luoghi speciali dell’Italia.

Ricordando la Giornata Internazionale del Lascito Solidale, che ogni anno cade il 13 settembre, desideriamo ringraziare tutti coloro che negli anni ci hanno sostenuto e che continuano a farlo pensando al futuro e che ci spronano nel proseguire con ancora maggiore senso di responsabilità il nostro lavoro quotidiano di tutela e salvaguardia. Lascia il segno anche tu per il futuro dell’Italia più bella: www.faiunlascito.it.

Il Sindaco di Trento Franco Ianeselli svela la targa dedicata a Marina Larcher Fogazzaro e al suo lascito
Luca Chiaudano © FAI

Ultime notizie dal mondo del FAI

Un grande progetto collettivo

Nel contesto italiano, dove la ricchezza culturale e storica è tessuta nelle trame dei paesaggi urbani e rurali, la conservazione del patrimonio assume un significato profondo, non solo come mera preservazione del passato, ma come catalizzatore della coesione sociale e dell'identità comunitaria.

Ogni Comune rappresenta la propria collettività e il proprio territorio, ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo. Per questo diventare un Comune Sostenitore del FAI rappresenta un’azione concreta per la diffusione di una cultura del rispetto verso la storia, l’arte e la natura italiane che ha il suo fondamento nelle comunità locali: significa, infatti, supportare i valori e la missione della Fondazione attraverso iniziative territoriali in grado di avvicinare cittadini, associazioni locali e scuole al patrimonio locale.

Attraverso il lavoro di squadra e la collaborazione tra enti locali, associazioni, volontari e cittadini, il Comune – insieme al FAI e alle sue Delegazioni in tutto il territorio nazionale – diventa un motore di cambiamento sociale, capace di trasformare le sfide in opportunità e di costruire un futuro migliore per tutti.

La collaborazione con il FAI non è solo una scelta di valore, ma crea anche legami tra le generazioni, favorisce lo scambio interculturale e promuove un senso di appartenenza e orgoglio per il proprio territorio. Le bellezze del territorio diventano luoghi di memoria collettiva, dove le

— Il Comune di Rodengo Saiano (BS) ha deciso di diventare sostenitore del FAI per il triennio 2024-2026

storie del passato si intrecciano con le vite dei cittadini del presente, alimentando un sentimento di continuità e di identità.

Diventare Comune Sostenitore del FAI vuol dire essere parte di un grande progetto collettivo.

Per maggiori informazioni comuni@fondoambiente.it 02.467615212-241

I COMUNI SOSTENITORI FAI

Il Comune che diventa Sostenitore del FAI riceve un attestato e 4 tessere FAI in formato digitale. Se si sceglie la formula Premium il Comune riceverà la cessione d’uso di un contrassegno dedicato esclusivamente ai Comuni italiani Sostenitori della Fondazione e la visibilità sulla nuova pagina web dedicata.

©Davide

Intervenire in un contesto fragile

Gli eventi climatici intensi e improvvisi degli ultimi anni rendono sempre più complesso mantenere intatto il fragile contesto di Villa Gregoriana a Tivoli. La Fondazione da più di vent’anni si impegna a conservare e rendere fruibile a tutti il Parco con l’impegnativa cura quotidiana e con interventi straordinari mirati.

Come quelli che si stanno svolgendo dalla scorsa primavera con il contributo di Regione Lazio nell’ambito dell’Avviso pubblico DTC2 Ricerca e sviluppo di tecnologie per la valorizzazione del patrimonio culturale: grazie all’introduzione di nuovi strumenti tecnologici si migliorerà la conservazione, la gestione e fruizione del Bene.

Il cantiere, che si concluderà a dicembre, ha come primo obiettivo quello di contenere i fenomeni franosi e mantenere in sicurezza le alberature e le pareti della forra, la profonda gola in cui scorre l'Aniene. Sui versanti maggiormente a rischio e sui Templi saranno installati dei sensori di monitoraggio gestiti da remoto, che permetteranno di intervenire tempestivamente per prevenire eventuali dissesti e cedimenti.

Un nuovo sistema di illuminazione dei percorsi e dei resti archeologici, dal basso fabbisogno energetico e attento all’inquinamento luminoso, e accompagnerà i visitatori lun-

CUSTODIRE LA BELLEZZA

go i percorsi, permettendo di godere di una visita suggestiva e sicura anche dopo il tramonto. Infine, all’ingresso delle Cascate sarà installato un elevatore, per rendere accessibile a tutti una parte della Villa e facilitare l’ingresso a piccoli mezzi meccanici per le attività di manutenzione.

Il cantiere è lungo e complesso – richiede addirittura l’intervento di rocciatori specializzati a lavorare su fune – ed è programmato in modo da non compromettere l’apertura del Bene, ma riserva anche sorprese come nuove scoperte archeologiche, sepolte sotto la vegetazione che copriva le pareti, che permetteranno di approfondire ulteriormente la storia di Villa Gregoriana.

Si ringrazia per il generoso contributo Regione Lazio e inoltre, per il sostegno alle manutenzioni straordinarie del parco, si ringrazia Mario Spada, Giovanni Milani e Francesca Gostinelli, Alessandro Gamboz, Andrea Canepari, Anna Polloni, Massimo Saraz, Andrea Zegna, Lorenzo Enriques.

Questo cantiere è uno dei 160 aperti in tutta Italia che impegnano il FAI con un investimento di oltre 10 milioni di euro. Per raggiungere questa cifra importante servono ancora 3,2 milioni. Puoi contribuire anche tu su www.faiperlitalia.it

I Beni FAI aumentano ogni anno, così come gli investimenti per salvarli e aprirli al pubblico: la Fondazione dedica 1,5 milioni di euro al mese ad attività di restauro, conservazione e gestione, dovendo affrontare costi sempre più alti per intervenire sui danni causati da eventi climatici estremi.

Diventare Custode della Bellezza permette di adottare un Bene del FAI , seguendone gli interventi di tutela e condividendone il valore con tutti.

Con 15 € mensili aiuti a proteggere i tesori che ami, ricevi un resoconto annuale degli interventi e i Free Pass per vivere il luogo con altre due persone. In più, ricevi la tessera Iscritto Speciale, 4 biglietti per l’ingresso in altri Beni FAI e un ciclo di incontri culturali online. La tua donazione sarà interamente deducibile in dichiarazione dei redditi.

Scopri di più su www.adottaunbenefai.it

— Un rocciatore specializzato scende nella forra per installare i nuovi sensori di monitoraggio del dissesto idrogeologico
Lucio Lazzara © FAI

Da segnare in agenda

Non perdere tutti gli appuntamenti organizzati nei Beni del FAI da ottobre a dicembre

OTTOBRE

12-13 ottobre

Giornate FAI d’Autunno

WWW.GIORNATEFAI.IT

25-27 ottobre

Mostra del libro antico e raro

VILLA NECCHI CAMPIGLIO, MILANO

Dal 24 ottobre

Arcangelo Sassolino a Villa Panza

VILLA E COLLEZIONE PANZA, VARESE

31 ottobre – 3 novembre Halloween

APPUNTAMENTO IN PIÙ BENI

Visite speciali per tutta la famiglia

NOVEMBRE

2-3 novembre e 9-10 novembre

Visite speciali

#FAIperilClima

APPUNTAMENTO IN PIÙ BENI

3 novembre

Mercato in corte

VILLA DEI VESCOVI, LUVIGLIANO DI TORREGLIA (PD)

18-20 ottobre

Tre Giorni per il Giardino ed. Autunno

CASTELLO E PARCO DI MASINO, CARAVINO (TO)

lirepi onidraiG

In questa edizione, a cura di Emanuela Orsi Borio, con oltre cento vivaisti provenienti da tutta Italia e da Oltralpe e un ricco programma di attività e incontri tenuti da esperti del settore, si approfondirà un tema trasversale, intitolato Il giardino possibile: semi per il giardino e per il mondo di domani. Come sarà la Natura di domani? Quali sono le piante «giuste» da seminare e coltivare, in un bosco o in un campo, sul balcone o in un giardino storico come quelli gestiti dal FAI? Nella scelta dei semi e nelle pratiche di rinaturalizzazione o rewilding c’è oggi l’opportunità concreta di favorire il recupero o la riconversione di spazi non curati, abbandonati o degradati, ma che possono invece esprimere una ricca biodiversità con significativo beneficio per l’ambiente e per tutti noi che lo abitiamo.

Dal 6 novembre

Nelle case. Interni a Milano 1928-1978

VILLA NECCHI CAMPIGLIO, MILANO

9-10 novembre

Colori d’autunno

VILLA NECCHI CAMPIGLIO, MILANO

REGALI SOLIDALI

18-23 novembre

Giornate FAI per le Scuole

APPUNTAMENTO IN PIÙ BENI Il grande evento nazionale del FAI dedicato al mondo della scuola. Visite scolastiche esclusive condotte dagli Apprendisti Ciceroni

Da fine novembre

Un ambiente per l’Ambiente

PARCO VILLA GREGORIANA, TIVOLI (RM)

Un nuovo spazio multimediale racconta questo ambiente di cui l'acqua è protagonista

Natale è un’occasione per regalare emozioni, bellezza, natura, cultura e, con i regali solidali che il FAI ha pensato per il Natale 2024, anche per testimoniare l’impegno della propria azienda. Per dire un grazie, davvero speciale, a dipendenti, collaboratori e clienti ci sono molti modi, dalla donazione libera alle «FAI Card», che permettono la visita ai Beni aperti al pubblico, alla tessera di iscrizione annuale, al sostegno di un restauro. Per informazioni sui regali solidali del FAI per le aziende: www.fairegalisolidaliaziende.it

Barbara Verduci © FAI
Luca Chiaudano © FAI
Barbara Verduci © FAI

Mostra Ossi di seppia

— La mostra Ossi di seppia. Ugo Mulas

Fino al 24 novembre

Tony Cragg. Le forme del vetro

NEGOZIO OLIVETTI, VENEZIA

30 novembre – 1° dicembre

Tante care cose

CASA MACCHI, MORAZZONE (VA)

DICEMBRE

Da inizio mese

Vivi il Natale nei Beni del FAI

APPUNTAMENTO IN PIÙ BENI

Fino al 6 gennaio Nel tempo

VILLA E COLLEZIONE PANZA, VARESE

Fino al 16 febbraio Ossi di seppia.

Ugo Mulas – Eugenio Montale

ABBAZIA DI S. FRUTTUOSO, CAMOGLI (GE)

A cura di Guido Risicato e Archivio Ugo Mulas, la mostra presenta 23 fotografie in bianco e nero scattate da Ugo Mulas nel 1962 a Monterosso, nelle Cinque Terre, luogo dove Eugenio Montale ha trascorso la sua infanzia e che ha ispirato il poeta nella composizione della raccolta Ossi di Seppia

Gli eventi possono subire variazioni: si consiglia di verificare sempre su www.fondoambiente.it

Visiteremo Roma e Napoli con uno speciale itinerario archeologico, Venezia per approfondire la figura di Tiepolo, Torino per immergerci nell'eleganza dei suoi palazzi, Palermo e i monumenti arabo-normanni. Scopriremo Valencia, fusione di tradizione e innovazione, Berlino per festeggiare il Capodanno e, oltre i confini europei, scopriremo a Tangeri un incrocio di culture, e ci lasceremo cullare dalle acque del Nilo immersi nell’antica civiltà egizia. Visiteremo a piedi l’Alto Salento e la via Francigena del Sud, Matera e la terra delle Gravine. Assisteremo, inoltre, a importanti eventi musicali a Brescia e in Costa Azzurra

Visita il nostro sito www.faiviaggiare.it per saperne di più.

Il calendario “Eventi nei Beni del FAI 2024” è reso possibile grazie al fondamentale sostegno di Ferrarelle, partner degli eventi istituzionali e acqua ufficiale del FAI, al contributo di Pirelli, accanto al FAI dal 2006, che rinnova per il dodicesimo anno la sua storica vicinanza all’iniziativa e di Delicius che conferma per il quarto anno il suo sostegno al progetto.

– Eugenio Montale all'Abbazia di San Fruttuoso
VIAGGIA CON NOI!
Jacopo
Lorenza Sassoli © FAI

Ti amo, perciò ti lascio.

LA GENEROSITÀ È L’EREDITÀ PIÙ GRANDE.

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