Il notiziario del FAI n. 158

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POSTE ITALIANE SPA Sped.in Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) Art. 1, comma 1/CN/BO.

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aprile

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Villa Rezzola degli Ulivi Un nuovo Bene entra a far parte della grande famiglia del FAI: la straordinaria villa del Settecento che a Lerici domina il Golfo dei Poeti

Un nuovo record per I Luoghi del Cuore

Tornano le Giornate FAI di Primavera

Le Manifestazioni nei Beni FAI

Una mobilitazione da oltre 2.300.000 voti

Sabato 15 e domenica 16 maggio 600 aperture in 300 città italiane

Dai ghiacci del polo ai fiori di Masino: gli appuntamenti da non perdere


Scienza e Storia tra verità e significato Riprendo il tema del mio intervento all’ultimo Convegno Nazionale del FAI Per quale ambiente, considerandolo alla luce di quello di Salvatore Veca. Se l’ambiente non può essere per l’uomo esclusivamente la prima natura, ma anche le nature che a essa si sono aggiunte nell’evoluzione e nello sviluppo combinato di natura e storia, si pone il problema della divisione delle «due culture» – quella scientifica e quella umanistica –, che sono espressioni delle principali facoltà della mente: quella che conosce le verità di fatto e quella che pensa ai significati (Hannah Arendt). La scienza insegue la verità oggettiva, che si ripete, è verificabile ed è di valore e utilità universali, aumentandone progressivamente l’entità, pur senza mai raggiungerla in pieno. La storia riflette, invece, il fatto che la nostra specie è costituita da individui uno diverso dagli altri – non siamo api –, per cui le società producono coscienze e vicende irripetibili, sorprendenti e imprevedibili, che vanno interpretate raccontando il passato grazie a quelle realtà tipicamente incerte e in buona parte soggettive che danno identità e senso alle vite e alle società umane. Se conoscere è rivolgersi alla verità e pensare è rivolgersi ai significati, la volontà è la sede della libertà a noi solo concessa (di nuovo, Arendt). È dunque con la volontà che possiamo liberamente rivolgerci a questa o quella inclinazione della mente – non ci stupiamo quindi dello sviluppo separato delle due culture – e porci il compito di ricomporle, per ritrovare, nella inevitabile dualità, la fondamentale unità anche nell’uomo. Come ritrovare questa unità? Cercando nella conoscenza della verità anche l’aspetto dell’interpretazione dei significati e in quest’ultima la prima. A esempio, l’archeologo prima scava identificando e rapportando scientificamente gli strati (che rappresentano una verità oggettiva) e poi ricostruisce e narra una storia (che rappresenta una interpretazione del ricercatore). Le due culture sono incommensurabili e a un tempo inestricabilmente avvinte. Qui entra il gioco la sfidante missione del Fondo per l’ambiente italiano, quest’ultimo una espressione strepitosamente geografica, dalle Alpi all’Etna, quanto una stratificazione di civiltà – più che trimillenarie – le quali hanno sottratto l’Occidente agli originari tribalismi che lo facevano sfigurare rispetto all’Oriente e che hanno finito per farlo spiccare, con le liberal-democrazie, nel vasto mondo ancora dominato da arcaici dispotismi. Così il FAI da sempre e oggi più che mai si rifiuta di sposare la sola natura, impropriamente identificata con l’ambiente, oppure la sola storia impropriamente identificata con l’Umanesimo (si pensi a Leonardo) – essendo l’ambiente un miscuglio armonico o perverso delle due culture –, e si propone invece – oh ambiziosa e sacrosanta sfida – di coniugare le sopra no-

Andrea Carandini PRESIDENTE FAI

INDICE

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I vincitori dei Luoghi del Cuore

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Davide Usai, nuovo Direttore Generale

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La generosità è l’eredità più grande

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Villa Rezzola degli Ulivi a Lerici

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Rubrica Ambiente

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Le Giornate FAI per la scuola

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XXV Convegno Nazionale dei Delegati e Volontari del FAI

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I restauri del Salone dei Savoia a Masino

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Tornano le Giornate FAI di Primavera

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Manifestazioni nei Beni FAI

(prosegue a pagina 17)

Periodico del FAI Sede legale: La Cavallerizza via Carlo Foldi, 2 - 20135 Milano Direzione e uffici La Cavallerizza, via Carlo Foldi, 2 20135 Milano tel. 02467615.1 Registrazione del Tribunale di Milano del 9.8.1980 n. 314

editoriale

Direttore responsabile Maurizio Vento Direttore editoriale Marco Magnifico Coordinamento editoriale Isabella Dôthel Progetto grafico Studio Pitis

Lavorazione grafica Carlo Dante Hanno collaborato Federica Armiraglio, Daria Ballarin, Benedetta Colombo, Cristina Marchini, Federica Santulli In copertina Villa Rezzola degli Ulivi Foto: Fabrizio Giordano

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I Luoghi del Cuore 2.353.932 di voti: il miglior risultato di sempre del progetto FAI-Intesa Sanpaolo racconta un’Italia capace di unire cittadini e istituzioni nella cura e tutela del territorio Foto © Federico Santagati

— 1° classificato, La Ferrovia delle Meraviglie Cuneo-Ventimiglia-Nizza

LA CUNEO-VENTIMIGLIA-NIZZA: LA FERROVIA CHE UNISCE Certi slogan nascono solo perché facili da ricordare, altri invece sono la sintesi perfetta della realtà. Questo è il caso della CuneoVentimiglia-Nizza, una ferrovia che da due secoli lega tre territori, così diversi ma altrettanto interdipendenti (cuneese, ponente ligure e nizzardo). Una ferrovia simbolo di quella integrazione europea sancita dai Trattati Europei e vissuta quotidianamente dalla gente delle terre di confine. L’esperienza de «I Luoghi del Cuore» ha permesso di dar risalto al costante lavoro che da circa un decennio unisce i comitati portavoce dei tre territori e del legame dei loro cittadini a questa ardita opera ingegneristica. L’entusiasmo della gente e la voglia di far conoscere la “Ferrovia che Unisce” sono stati percepiti in ogni bancarella di raccolta voti, in ogni telefonata organizzativa coi dirigenti scolastici che hanno collaborato, nella massima disponibilità dei commercianti e delle associazioni. Ognuno di loro ha capito che finalmente il proprio voto poteva fare la differenza.

Un esito inimmaginabile! 2.353.932 di voti rappresentano un coro di voci che non può passare inascoltato, un messaggio che va al di là dei risultati dei singoli luoghi: il patrimonio è un valore di tutti, che parla di identità, di memoria, di storia ma anche di storie, collettive e personali. Il risultato dei Luoghi del Cuore ci dice quanto abitare in centri urbani, piccoli o grandi che siano, con un tessuto tutelato e valorizzato, rappresenti un elemento di benessere, tanto quanto l’essere circondati da un ambiente ben conservato: un tema di grande attualità in quello sconfinato «paesaggio culturale» che è il nostro Paese. I numeri parlano chiaro: i voti inviati al FAI riguardano 39.562 luoghi e coinvolgono 6.504 Comuni, l’82,3% del totale. UNA MOBILITAZIONE SOCIALE E TERRITORIALE

Lo stesso Mario Draghi, nel suo primo discorso da Presidente del Consiglio, ha toccato diversi temi da anni basilari per I Luoghi del Cuore: ha parlato del futuro del turismo che vive della nostra capacità di conservare luoghi e tradizioni preservati per secoli dalle generazioni precedenti. Ha sottolineato il rischio di «perdere il patrimonio che rappresenta la nostra identità», facendo appello al concetto di «coesione sociale e territoriale». E cos’altro è il progetto Luoghi del Cuore, se non una gigantesca operazione di «coesione sociale e territoriale»? In ogni censimento scopriamo luoghi intorno ai quali migliaia di persone hanluoghi del cuore

Giorgia Vallauri PORTAVOCE DEI COMITATI AMICI DEL TRENO DELLE MERAVIGLIE, AMICI DELLA FERROVIA CUNEO-NIZZA-VENTIMIGLIA, AMIS DU TRAIN DES MERVEILLES,

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— 2° classificato,

no deciso di unirsi perché possano essere tutelati e consegnati alle generazioni future. I luoghi infatti sono un valore, anzi un vero e proprio capitale: culturale, ambientale, umano, sociale, economico. Il FAI e Intesa Sanpaolo, attraverso I Luoghi del Cuore aiutano non solo a conoscerli, ma anche a salvarli. Nel corso di quasi vent’anni le azioni svolte e i contributi erogati hanno innescato un’enorme quantità di circoli virtuosi, cambiando le sorti di moltissimi luoghi cari agli italiani, anche quando tutto sembrava perduto. Ma il censimento è solo uno strumento, che nulla potrebbe senza la straordinaria mobilitazione di quei comitati spontanei – ben 302 registrati per il censimento 2020, il 32,5% in più rispetto all’edizione precedente – che hanno lavorato per far sentire le proprie voci.

— 4° classificato,

Via delle Collegiate, Modica (RG)

I VINCITORI E LE CLASSIFICHE SPECIALI

L’azione dei comitati rappresenta il cuore pulsante del censimento. Ne è un esempio l’azione della rete che ha sostenuto la ferrovia Cuneo-Ventimiglia-Nizza – un’opera che fonde la natura aspra delle Alpi Marittime con l’ingegno umano – portandola alla vittoria con oltre 75mila voti. Nata nell’800, danneggiata dai tedeschi in ritirata nel 1943 e ricostruita negli anni Settanta, è una ferrovia non solo necessaria per i residenti, ma con grandi potenzialità turistiche che potrebbe portare un importante impulso economico a territori in difficoltà. Nel 2013 aveva rischiato la dismissione, sventata grazie anche a un intervento del FAII, ed è interrotta dallo scorso ottobre a causa dell’alluvione che ha isolato la Val Roya. Al secondo posto si posiziona il Castello di Sammezzano, capolavoro di arte orientalista, già vincitore del censimento 2016. Incagliato in una complessa situazione proprietaria, che ha visto avvicendarsi in anni recenti aste andate deserte e società in liquidazione, il castello, insieme al parco che lo circonda, è da decenni in stato di grave abbandono. A fine 2019 è tornato proprietà della Sammezzano Castle srl, uscita da una procedura di fallimento, ma i comitati Savesammezzaluoghi del cuore

no e FPXA sono tornati a raccogliere i voti per tenere alta l’attenzione su un bene che merita di essere recuperato e fruito. Al terzo posto il castello di Brescia, possente fortezza che rispecchia nelle sue stratificazioni la storia della città, dalla fondazione in epoca romana al dominio visconteo, dal governo della Serenissima fino all’epoca austriaca, che lo ha visto protagonista del Risorgimento cittadino. Oggi ospita un percorso museale ed è sede di eventi. Tutta la città, tra i simboli della prima fase della pandemia, si è unita intorno a uno dei suoi monumenti principali, trovando l’adesione spontanea di testimonial, associazioni e aziende. La decima edizione del censimento si è contraddistinta anche per l’attenzione registrata dalle due classifiche speciali lanciate all’avvio dell’iniziativa. La prima, dedicata ai «Luoghi storici della salute», un omaggio al personale sanitario impegnato nella lotta al Covid-19, ha visto trionfare la Chiesa e l’Ospedale di Ignazio Gardella ad Alessandria. Da questa clas4

Foto Fabio Fortuna © FAI

«Il Castello di Sammezzano nel 2016 aveva già vinto “I Luoghi del Cuore”. Dopo 4 anni, è risultato secondo con oltre 62.000 voti. Un risultato straordinario! Ma la vera vittoria arriverà solo il giorno in cui sarà recuperato e nuovamente visitabile da tutti. Grazie al FAI speriamo si sia fatto un passo importante in quella direzione»

Foto © Fotolia

COMITATO SAVE SAMMEZZANO E COMITATO FPXA

Castello di Sammezzano, Reggello (FI)


GIOVANNI BRONDI

Foto © Archivio fotografico Comune di Brescia

Presidente Comitato Amici del Cidneo Onlus

Foto Elena Franco © FAI

— 3° classificato, Castello di Brescia

LA CLASSIFICA DEI PIÙ VOTATI

«Il Castello di Brescia è stato il luogo lombardo maggiormente votato. Il Comitato ne ha promosso la candidatura perché crede fermamente che sia il patrimonio più identitario della città e parimenti quello che abbia più bisogno di essere valorizzato lungo le sue molteplici vocazioni»

1 Cuneo-Ventimiglia-Nizza: La Ferrovia delle Meraviglie: 75.586 voti; 2 Castello e parco di Sammezzano, Reggello (FI): 62.690 voti; 3 Castello di Brescia: 43.469 voti; 4 La Via delle Collegiate, Modica (RG): 40.521 voti; 5 L’Ospedale e la Chiesa di Ignazio Gardella, Alessandria: 30.391 voti; 6 Chiesa rupestre di San Nicolò Inferiore, Modica (RG): 30.226 voti; 7 Ponte aquedotto, Gravina in Puglia (BA): 25.726 voti; 8 Chiesa di San Michele Arcangelo di Pegazzano, La Spezia: 25.412 voti; 9 Eremo di Sant’Onofrio al Morrone, Sulmona (AQ): 22.442 voti; 10 Museo dei Misteri, Campobasso: 21.988 voti.

— 5° classificato

Foto Katia Campione © FAI

e vincitore della classifica «Luoghi storici della salute», Ospedale e Chiesa di Ignazio Gardella, Alessandria

— 9° classificato, e vincitore

della classifica «Italia sopra i 600 metri», Eremo di Sant’Onofrio al Morrone a Sulmona (AQ)

sifica si evince quanto la tradizione della cura affondi radici secolari nel nostro Paese, con un patrimonio diffuso di beni che coinvolge ospedali, chiese legate a complessi di cura, farmacie storiche, conventi e ville che hanno mutato destinazione. La seconda classifica speciale, vinta dall’Eremo di Sant’Onofrio al Morrone a Sulmona (AQ), riguarda invece «l’Italia sopra i 600 metri», territori di grande valore ambientale e storico, spesso caratterizzati da problemi di dissesto idrogeologico, dalla mancanza di infrastrutture, servizi e risorse economiche oltre che da una forte tendenza allo spopolamento, a cui da tempo il FAI si impegna a dar voce. I due vincitori delle classifiche speciali otterranno un premio di 20.000 euro, mentre ai tre vincitori assoluti saranno come sempre messi a disposizione, rispettivamente, contributi di 50.000, 40.000 e 30.000 euro – con un premio extra di 5.000 euro per i luoghi che hanno superato i 50.000 voti – erogati in tutti i casi a fronte della presentazione di un proluoghi del cuore

getto e del rispetto delle condizioni previste dal regolamento. Un premio speciale sarà inoltre assegnato al luogo che ha ricevuto più voti via web: escludendo il cumulo con altri premi, il destinatario sarà il Ponte Acquedotto di Gravina in Puglia (BA). I PROSSIMI PASSI!

La soglia di 2.000 voti è quella che permette di partecipare al bando lanciato a fine marzo, candidando richieste di restauro e valorizzazione, legate a progetti concreti, attuabili in tempi certi e dotati di un cofinanziamento che assicuri un sostegno reale dai territori di riferimento. Come nelle edizioni scorse, FAI e Intesa Sanpaolo selezioneranno entro il mese di novembre i luoghi vincitori. Un grazie di cuore a quanti hanno reso possibile tutto questo! 5


Davide Usai, nuovo Direttore Generale Sostenibilità economica, investimenti digitali, cura del patrimonio e impulso al territorio, queste le leve per affrontare un 2021 complesso della parete verticale della forra sul fiume Aniene, complice il susseguirsi di eventi metereologici estremi riconducibili al cambiamento climatico, che ci ha costretti a intervenire immediatamente. Dunque è difficile fare previsioni, ma nell’elaborazione del budget 2021 ci siamo concentrati principalmente su quelle disposizioni volte a finalizzare e assicurare la sostenibilità economica della Fondazione: stiamo lavorando senza sosta e mettendo in atto tutti gli sforzi possibili per proteggere il capitale umano che ci permette di tutelare e curare luoghi straordinari, per sempre, per tutti; puntiamo alla crescita senza perdere di vista il contenimento dei costi e la redditività delle nostre iniziative e continuiamo a investire per il futuro del FAI. Stiamo mettendo in campo tante idee e progetti di medio e lungo termine e il calendario delle nostre proposte è ricchissimo e sempre in aggiornamento. Tutto questo è possibile grazie alle iscrizioni, le donazioni, i lasciti, il 5x1000, la vicinanza delle aziende, delle istituzioni e soprattutto grazie al calore e la passione della nostra rete territoriale e dei volontari, spina dorsale della Fondazione. Continuate a sostenerci, noi ci siamo! Foto Carlo Furgeri Gilbert © FAI

Davide Usai DIRETTORE GENERALE FAI

RISULTATI DELL’ASSEMBLEA DEI SOSTENITORI Il 4 febbraio scorso l’Assemblea dei Sostenitori ha rinnovato il mandato ad Anna Zegna come Consigliere del FAI. «Con grande gioia e senso di responsabilità ho accolto la notizia e ringrazio l’Assemblea dei Sostenitori. Questo sodalizio ha radici lontane: era il 1987 quando mio padre Angelo e mio zio Aldo, chiamati da Giulia Maria Crespi, che ricordo con affetto e riconoscenza, aderirono a “I 200 del FAI”. La condivisione di valori e il rispetto per il bene comune continuano a ispirare il mio impegno e quello della nostra fondazione di famiglia a fianco del FAI. Oggi la tutela del paesaggio e dell’ambiente richiede una maggiore attenzione e impegno di risorse. Il progetto di recupero di Case Lovara a Punta Mesco (Levanto) recentemente menzionato dal Premio Nazionale del Paesaggio e l’Oasi Zegna impegnata in un grande piano di rinnovamento dei boschi ne sono un esempio concreto, che può ispirare e sensibilizzare soprattutto i giovani alla tutela del territorio, rendendoli partecipi e attori del loro futuro».

davide usai

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Foto © Davide Marcesini

Il mio incarico di Direttore Generale è iniziato ufficialmente il 1° gennaio, ma dal settembre scorso ho avuto modo di avvicinarmi alla Fondazione in maniera graduale, affiancando Angelo Maramai che ha deciso per motivi personali di lasciare la guida del FAI a fine 2020 e che ringrazio di cuore. Gli ultimi mesi dell’anno passato mi hanno permesso di osservare, ascoltare e accostarmi ai processi e alla squadra: oggi posso confermare che oltre alla professionalità e alla preparazione dei colleghi, ho trovato un gruppo appassionato, motivato e con un forte senso di appartenenza, tutte qualità che hanno permesso alla Fondazione di rispondere e reagire prontamente alle difficoltà del primo lockdown. Il 2020 è stato un anno complicato e, malgrado il “singhiozzo” di aperture e chiusure dei Beni, abbiamo ottenuto importanti traguardi: dall’edizione record dei Luoghi del Cuore, al successo delle Sere FAI d’Estate, dai due weekend delle Giornate FAI d’Autunno alla raccolta fondi che ha portato risultati inaspettati. Il 2021 ci ha già costretti a rivedere la pianificazione delle attività adattandole all’evoluzione della pandemia. E purtroppo, anche in momenti di emergenza, possono aggiungersi eventi inaspettati, come è successo lo scorso 12 febbraio a Parco Villa Gregoriana, dove una frana ha interessato parte


Foto © Stefano Bonelli

La generosità è l’eredità più grande Il FAI, proprio come il National Trust a cui si ispira, deve la sua esistenza a quanti hanno deciso non solo di regalare alla collettività e tramandare alle generazioni future un patrimonio di arte, storia e natura, ma hanno anche voluto trasmettere e farsi testimoni di quei valori che stanno alla base della nostra missione. Da oltre 45 anni, infatti, ogni donazione o lascito, dal più grande al più piccolo, ci permette di continuare a restaurare opere d’arte di rilevanza mondiale, proteggere habitat naturali fragili e in pericolo, tutelare identità storiche e culturali dei diversi territori italiani, mantenere, curare i nostri Beni e aprirne di nuovi. Ecco perché in questo periodo particolarmente difficile, in cui anche il FAI deve affrontare le pesanti conseguenze economiche della pandemia, il gesto del notaio Roberto Martinelli ci appare così prezioso e importante, un esempio di coscienza civile e fondamentale sostegno per le nostre attività. A FIANCO DEL FAI PER OLTRE TRENT’ANNI

Iscritto dal 1989 alla Delegazione di Lucca, in quegli anni appassionatamente guidata da Loredana Ciabatti, Roberto Martinelli era un amante dell’arte e del bello: frequentatore assiduo di fiere antiquariali europee, era sempre attento a non farsi scappare il prezioso oggetto nelle più prestigiose aste. Una passione, quella per l’antiquariato, che nel corso degli anni lo ha portato a collezionare un ingente patrimonio di grande valore artistico, soprattutto quadri e arredi, destinato all’amata dimora nel cuore di Lucca, all’interno di un palazzo signorile che affaccia sulla piazza di Santa Maria Foris Portam: il suo rifugio, la sua sicurezza, il suo fiore all’occhiello, dove nulla era lasciato al caso o fuori posto. «Unico nella ricchezza di valori e molteplicità di sogni che riempivano la sua esistenza di interessi e amore per il lavoro, l’arte e la natura» – così lo descrive l’amica Carolina Fascetti –, era rimasto affascinato l asciti

Foto © Stefano Bonelli

Un gesto che aiuta a proteggere per sempre i tesori del Paese e in grado di lasciare un segno indelebile nel futuro

— Gli appartamenti del notaio Martinelli si trovano all’interno del Palazzo

Cerù Bocella (foto grande). Nelle cantine sono presenti parte dei resti delle mura romane e della porta orientale della città (foto sopra)

da come il FAI valorizzava e manteneva i propri Beni, aveva riconosciuto quell’amore e quella cura quasi maniacale che lui stesso dedicava alla casa in cui era solito accogliere e trascorrere il tempo con gli amici. Il notaio Roberto Martinelli è mancato nel dicembre 2020, senza eredi, e ha voluto affidare il suo patrimonio, quanto aveva acquistato, raccolto, collezionato e curato nell’arco di una vita al FAI, nominandolo suo erede universale. Quella del notaio è una delle eredità economicamente più importanti ricevute dalla Fondazione, ancora di più oggi visto il periodo storico che stiamo attraversando, a dimostrazione di quanto sia forte la condivisione di valori e obiettivi e la volontà di trasmetterli alle generazioni future. Nella proprietà lucchese manterremo un appartamento dedicato a Martinelli che diventerà anche sede delle attività della Delegazione cittadina dal quale si potranno vedere i resti delle antiche mura romane e della porta orientale della città. A Roberto Martinelli e a tutti coloro che, ogni giorno, decidono di sostenere il FAI, va tutta la nostra gratitudine. Anche un piccolo lascito è un modo per contribuire alla tutela dell’Italia che amiamo di più. Clicca qui per saperne di più! 7


L’Italia delle meraviglie batte un altro colpo! Affacciata sul Golfo dei Poeti a Lerici, Villa Rezzola degli Ulivi è il nuovo gioiello che si aggiunge alla famiglia dei Beni FAI i beni del fai

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— A Pugliola,

Villa Rezzola, Lerici (SP)

i beni del fai

frazione di Lerici, da febbraio sono iniziate le prime attività di studio rilievo e messa in sicurezza di Villa Rezzola degli Ulivi, ricevuta con legato testamentario da Maria Adele Carnevale Miniati

Foto © Fabrizio Giordano

Foto Daniela Bruno © FAI

— Villa Rezzola è inserita in un parco di tre ettari frutto di un’equilibrata fusione tra naturalismo inglese e formalismo italiano. In alto a destra la vista del Golfo dei Poeti da una delle trifore della torretta

Quando andavo a Lerici ospite di Pupa Miniati a Villa Rezzola (ho già ricordato questa amica e donna straordinaria sul numero precedente del Notiziario) ero sempre colpito dalla assoluta meraviglia della vista sul Golfo dei Poeti, dal calore col quale ero ricevuto in questa grande villa abitata fino ai primi anni del ’900 da una famiglia inglese – i Cochrane – e poi acquistata dalla madre di Pupa che la amò intensamente, così come poi sua figlia, arredandola con gusto squisito per il piacere di viverla assieme ad amici con i quali condividere la piacevolezza così speciale del luogo; ero affascinato dal grande e complesso giardino all’inglese per il quale mi conduceva Pupa, appassionata botanica e – come ogni «giardiniere» che si rispetti – inesausta collezionista di nuove specie di piante e arbusti da fiore con i quali rendere sempre più simile all’Eden questo pezzo di mondo che le era capitato in sorte; la mia visita, durante la quale si discuteva di quel futuro lontano (arrivato poi in un baleno…) che avrebbe visto questo ben di Dio entrare come eredità nel patrimonio del FAI perché venisse visitato, goduto e vissuto da quanta più gente possibile, si concludeva poi con un magnifico the servito sulla spettacolare terrazza che si affaccia sul golfo amato da Shelley e Byron: il Golfo dei Poeti, appunto. IL PRIMO INGRESSO DEL FAI

Mancata Pupa all’inizio di quest’anno sono tornato poche settimane fa a Villa Rezzola assieme a qualche collega, in un certo senso per prenderne possesso e decidere i primi interventi utili a una sua prima apertura al pubblico che vorremmo avvenisse entro l’estate. L’assenza di Pupa fu come l’assenza del sole in una bella giornata di primavera, la mancanza della sua inimitabile risata come la mancanza del canto dell’usignolo in una sera di plenilunio…; mi sentii quasi un usurpatore nel camminare senza di lei su quei tappeti, sotto a quelle lunghe pergole di glicini che dopo poco sarebbero come sempre fiorite ma non più per lei, lungo quegli eleganti vialetti nel bosco di lecci e cipressi tra i quali di tanto in tanto fa capolino il blu intenso del mar ligure. Ma non solo: invece di parlare con Pupa del Viburnum fragrans che in primavera regala al giardino il profu9


Foto © Fabrizio Giordano Foto Daniela Bruno © FAI

— L’ingresso principale della villa, rivolto a monte, accoglierà i visitatori una volta finito il percorso di restauro appena avviato

IL 24 GIUGNO APRIAMO LE PORTE! Nel mese di ottobre 2020, alla morte della contessa Maria Adele (Pupa) Carnevale Miniati, il FAI ha ricevuto come legato la sua dimora di Pugliola, frazione di Lerici: Villa Rezzola. Dopo l’apertura dei sigilli avvenuta il 16 febbraio, ci siamo immediatamente attivati per l’inventario degli arredi. Circa 1.500 pezzi tra mobili, dipinti, stampe, tappeti, argenti, servizi di piatti, oggetti d’arte e d’uso quotidiano, alcuni con storie davvero curiose alle spalle (come un arcolaio, montato successivamente a lampada, regalato dal Mahatma Gandhi alla madre di Pupa), sono stati descritti fotografati e stimati. Finiti i lavori di inventario sono iniziate le indagini, gli studi preliminari e i rilievi dello stato di conservazione generale del complesso architettonico (solo nell’abitazione le stanze coinvolte sono circa una trentina, distribuite su tre livelli), delle strutture e degli arredi. Un lavoro fondamentale per approfondire la conoscenza del Bene e acquisire le informazioni necessarie alla programmazione dei primi interventi e alla pianificazione dei restauri futuri. Mentre nel parco stiamo già procedendo con la messa in sicurezza delle componenti architettoniche, le manutenzioni di siepi, alberature, manti erbosi e parterre fioriti, per aprirlo a partire dall’estate ai nostri visitatori. Vi aspettiamo!

i beni del fai

— Luogo di sperimentazioni botaniche tipiche dell’Ottocento, il giardino

offre una vastissima gamma di vegetazione: pini, lecci, cipressi, allori, eucalipti, olivi, palme e maestosi alberi di canfora si alternano a numerose piante esotiche. Sopra, uno scorcio del monumentale pergolato dove il glicine si alterna al ficus repens

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Foto © Fabrizio Giordano

mo che l’Olea dona in autunno («Ma Pupa secondo te profuma di più quella col fiore arancione o quella col fiore avorio?» risata argentina… «Tu che dici Marco? Io dico un giorno l’una e un giorno l’altra…» e di nuovo la sua risata riempiva il silenzio…) invece di parlare di fiori, dicevo, abbiamo dovuto con i colleghi scrutare quel paradiso con gli occhi severi di chi deve da subito fare i conti con l’inevitabile abbandono di una proprietà non più mantenuta con la necessaria attenzione (Pupa stava avvicinandosi ai cent’anni…), con le prosaiche necessità di prevedere una biglietteria, dei servizi igienici per i visitatori, dei parcheggi per (ne siamo certi) decine e decine di automobili, della messa in sicurezza di muri di cinta che crollano, di balaustre di pietra scolpita che scivolano verso il mare, delle inevitabili sanguinose potature di piante ammalorate, dei canali di gronda da sostituire, degli impianti elettrici non a norma, del tetto che resiste ma non per tanto… Pupa provvide il dono al FAI anche di una generosa dote che consentirà, dopo i restauri, la sua perfetta manutenzione «per sempre e per tutti».

Foto Daniela Bruno © FAI

— Dalla terrazza avvolta da un glicine secolare ci si affaccia sulla parte formale del giardino abbracciando con lo sguardo il Golfo dei Poeti

UNA NUOVA SFIDA DA SOSTENERE INSIEME

Ma ora per noi inizia la dura fase dei preventivi, dei progetti di restauro e valorizzazione, dello studio del progetto di gestione; ci spaventeremo (come sempre succede) delle cifre che ci forniranno i vari uffici, lavoreremo con gli uffici Raccolta Fondi, inizieremo i pellegrinaggi alla ricerca di partner da coinvolgere nei finanziamenti, apriremo i cantieri… Anni di lavoro ci aspettano, ma il ricordo incoraggiante di Pupa, la luce del sole ligure e i profumi dei glicini ci daranno il coraggio per affrontare anche questa nuova, impegnativa ed entusiasmante impresa. Ma più di tutto – credetemi! – sarà importante per noi il continuo sostegno di voi, fedeli e partecipi iscritti al FAI! Fate proseliti! L’Italia delle meraviglie ha bisogno di essere sostenuta da un esercito sempre più numeroso ed entusiasta!

— Nel Cucinone, al piano interrato, sono state ritrovate

alcune casse contenenti servizi di piatti, brocche, tazze, dipinti, cornici e foto, danneggiati da un incendio scoppiato qualche anno fa a causa di un corto circuito

Marco Magnifico VICEPRESIDENTE ESECUTIVO FAI

i beni del fai

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Parco Villa Gregoriana

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Foto © FAI

Il Bene FAI di Tivoli è un ecosistema estremamente fragile e delicato, che richiede supervisione costante e tempestività negli interventi. Il susseguirsi di eventi metereologici estremi riconducibili al cambiamento climatico possono accelerare quel processo naturale che può portare al collasso una forra carsica, come quella in cui si sviluppa Parco Villa Gregoriana. In attesa della riapertura, a inizio febbraio abbiamo intrapreso i consueti monitoraggi dei versanti della forra, la profonda gola a pareti verticali e molto ravvicinate sede dell’antico corso del fiume Aniene. Venerdì 12 febbraio intorno alle 11,15 si è sentito un boato e in un attimo la natura ha seguito il suo corso: un pezzo del versante Miollis è franato a valle, sui sentieri e i camminamenti. Fortunatamente nessuno degli operai in loco stava lavorando in quella zona del parco, perché avevamo già notato che c’era qualcosa che non andava nella parete rocciosa e avevamo programmato degli interventi, lasciando prudentemente l’area sgombra da qualsiasi movimentazione del personale. La natura ha i suoi tempi e segue i suoi ritmi, e da secoli in questa villa si cerca il giusto equilibrio tra artificiale e naturale, tra l’uomo che cerca di domarla e la natura che tenta continuamente di prendersi i suoi spazi. Questa è in fondo la storia di Villa Gregoriana, fin da quando nel 1832 l’architetto e ingegnere Clemente Folchi si distinse con una grandiosa opera di ingegneria idraulica per contenere le continue esondazioni dell’Aniene, incanalando le sue acque in un doppio traforo scavato nel monte Catillo e dando vita ai 120 metri di salto della Cascata Grande. A periodi di siccità sempre più prolungati, sono seguite piogge concentrate e molto intense e gelate improvvise che hanno influito su quel processo naturale di sgretolamento tipico dei terreni carsici, specialmente su una parete verticale.

Foto Texnh© FAI

Un contesto fragile e delicato, messo ancora più a rischio dagli effetti del cambiamento climatico

— La frana di febbraio che aveva ostruito il sentiero principale ora liberato grazie al supporto di quanti ci hanno sostenuto

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Foto Ettore Cavalli © FAI

— Parco Villa Gregoriana si sviluppa in una forra carsica soggetta a un naturale deterioramento, acuito e accelerato negli ultimi anni dai fenomeni riconducibili al cambiamento climatico

Foto Texnh © FAI

livellare i piani di calpestio dei sentieri e per ricostruire e integrare porzioni dei muri di contenimento. I sentieri sottostanti all’area di crollo sono stati liberati dalle macerie e resi nuovamente fruibili, dopo gli indispensabili interventi alla pavimentazione e alle staccionate. Si continua a lavorare anche in molte altre zone del Parco in cui sono state individuate diverse situazioni di pericolo, che richiedono urgenti interventi di ripristino per garantire la fruizione del Bene in tutta sicurezza. I rocciatori hanno effettuato il disgaggio di materiale non coerente in un altro versante, lungo il sentiero di risalita ai Templi. Squadre specializzate di operatori tree climbers sono impegnate nella potatura di contenimento degli alberi più ammalorati o più cresciuti. Nel versante opposto al Miollis, proprio sotto le sostruzioni dell’antica Villa di Manlio Vopisco, per mettere in sicurezza i pendii e garantire un rego— Sopra e nella pagina a fianco gli operai specializzati durante la fase lare deflusso delle acque, sono state costruite palizzate in di distacco materiali e messa in sicurezza legno a contenimento del terreno, che sarà poi piantumato Secondo i dati Ispra del 2018, 7.275 comuni italiani – il con essenze coerenti con la vegetazione presente in Villa. 91%! – sono a rischio frane e alluvioni. In particolare, i Beni Culturali esposti a questi pericoli, tra cui Parco Villa Gregoriana a Tivoli, sono il 18,6% del totale nazionale per le frane DESTINA IL TUO 5X1000 AL FAI e il 15,3 è esposto a una pericolosità idraulica media. FINITI I PRIMI INTERVENTI IL LAVORO CONTINUA

GrGrazie al prezioso contributo di Kuwait Petroleum Italia, al sostegno di Sara Assicurazioni e di tutti gli italiani che hanno partecipato all’appello per l’immediata messa in sicurezza del sito, i lavori sul versante del Miollis sono terminati: conclusa la fase di disgaggio – ovvero il distacco a mano del materiale in pericolo di crollo –, terre e rocce di risulta di difficile smaltimento sono stati reimpiegati per ambiente

Un gesto che, soprattutto in un anno di crisi per il mondo culturale, diventa l’occasione per compiere un’azione concreta che non costa nulla, ma che può fare una grossa differenza. Basta mettere una firma e inserire il codice fiscale 80102030154 nella casella dedicata al Finanziamento dei Beni culturali oppure in quella del Sostegno del volontariato. Clicca qui e scopri di più su www.fai5x1000.it

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Le Giornate FAI per le scuole

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93.000 visualizzazioni su Instagram per gli Apprendisti Ciceroni che con

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Si è svolta in modalità completamente digitale la IX edizione delle «Giornate FAI per le scuole» il grande evento nazionale che il FAI ogni anno dedica al mondo della scuola. Più di 4.000 Apprendisti Ciceroni formati dai volontari del FAI in collaborazione con i docenti, si sono messi in gioco in prima persona per scoprire da protagonisti la ricchezza del patrimonio culturale italiano e raccontarla ai loro pari, ma quest’anno lo hanno fatto in centinaia di appuntamenti online, con video in diretta Instagram e in differita sui canali IGTV delle Delegazioni FAI, facilmente visibili da tutti anche sul sito www.giornatefaiperlescuole.it. 214 luoghi tra i quali tanti siti di natura, che confermano l’interesse dei giovani per l’ambiente e la sua tutela, e poi piazze cittadine, tipici luoghi di ritrovo e di socialità, e infine le stesse scuole, spesso edifici artisticamente pregevoli e ricchi di testimonianze storiche originali e significative; 624 tra dirette e video con oltre 93.000 visualizzazioni: questo il bilancio di una settimana che ha visto i giovani mettere in campo competenze tecniche, comunicative e organizzative per vincere la sfida di usare i social per far conoscere quei luoghi del territorio che ritengono identitari e quindi meritevoli di essere tutelati. Il progetto è sostenuto da cinque anni da AGN ENERGIA, il brand di Gruppo Autogas, che promuove il sondaggio #LATUAIDEAGREEN attraverso cui gli studenti possono indicare azioni prioritarie per la salvaguardia dell’ambiente. giornate fai per le scuole

Foto © Giovannina Annarumma

— Roma, 10 marzo 2021, gli alunni della 3aA dell’Istituto Massimo di Roma in diretta dalla Basilica dei Santi Pietro e Paolo all’EUR

— Roma, 10 marzo 2021, le studentesse della classe 3aF del

Liceo Classico Dante Alighieri di Roma raccontano in diretta «i mostri di Piazza Navona»

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vincono la sfida digitale! passione ci hanno portati in oltre 200 luoghi identitari del proprio territorio Il racconto di una settimana entusiasmante dalle parole dei protagonisti L’esito delle Giornate FAI per le scuole è stato straordinario per l’Istituto Vincenzo Corrado di Castel Volturno. Siamo ancora molto emozionati, nessuno escluso, sia noi docenti, sia soprattutto gli allievi protagonisti di questa esperienza. Dopo mesi di didattica a distanza, questo progetto del FAI ci ha aperto il cuore, la mente e le porte della scuola. Infatti gli studenti sono usciti fuori dalle aule e sono tornati a dialogare nel segno della bellezza e del valore del nostro territorio e del suo patrimonio artistico e ambientale, riscoprendone la meraviglia. «In questo periodo storico e sociale, in cui il senso civico e l’attenzione ai temi della cultura e dell’ambiente si sono purtroppo affievoliti, la scuola è chiamata a educare all’attenzione per il bene comune», ha dichiarato la direttrice scolastica Angela Petringa, «facendo dei giovani convinti paladini del loro territorio, sentinelle attente e pronte a far sentire la loro voce». I nostri ragazzi sono scesi in campo e sono cresciuti: «sono diventati sempre più sensibili e accoglienti verso una società che guarda con un occhio a un passato ricco di storia e l’altro a un futuro inclusivo e aperto al confronto tra culture», ha sostenerlo è la Prof.ssa Orsola Petrella, una delle tre tutor scolastiche. Non sono mancate le difficoltà legate all’emergenza sanitaria ma, quello che sembrava un limite, si è trasformato in opportunità: la didattica a distanza ci ha permesso più incontri del previsto con esperti storici e ambientalisti del territorio. Successivamente, nel rispetto della normativa anticovid, abbiamo condotto gli studenti a fare sopralluoghi tecnici per le dirette e nel contempo visite guidate per approfondire le conoscenze della città e delle sue risorse. L’inaspettata ordinanza regionale della Campania ha colto di sorpresa tutti, costringendoci a rinunciare alle dirette e a procedere con i video registrati nel week-end prima del lockdown. La delusione e lo stress dell’ultimo minuto sono stati superati dall’esito dei risultati ottenuti e le reazioni dei ragazzi lo hanno dimostrato. Fernanda Esposito TUTOR DELL’ISIS VINCENZO CORRADO, CASTEL VOLTURNO (CE)

Nonostante l’emergenza sanitaria in cui ci troviamo, il FAI ha dato a noi studenti e studentesse la possibilità di aderire al progetto Apprendisti Ciceroni. L’idea di partecipare ci ha da subito interessati: avremmo avuto la possibilità di conoscere in modo più approfondito un’opera presente nella nostra città e di poter condividere tali conoscenze con altre persone. Tramite le dirette Instagram abbiamo preso parte al lavoro in modo sicuro e, nonostante l’assenza di un pubblico fisicamente presente, l’esperienza è stata comunque piena di emozioni posi-

giornate fai per le scuole

tive. Lo studio effettuato per l’esposizione finale è stato pienamente ricompensato dalle conoscenze acquisite, dall’esperienza di gruppo e dal riscontro positivo di quanti ci hanno ascoltato. È stato per noi un modo di evadere dalla difficile realtà quotidiana, di riavvicinarsi a un mondo, quello della storia e dell’arte, capace di regalare emozioni uniche. Giulia Prian e Carlotta Tozzi LICEO DANTE ALIGHIERI, ROMA

Un raggio di sole dopo tanto buio. Dopo tanti mesi di monotonia fra le mura di casa, infatti, diventare Apprendisti Ciceroni ci ha permesso non solo di riscoprire una parte della nostra città, ma soprattutto di riprovare la gioia dello stare insieme. Nonostante non ci fossero davanti a noi gli occhi curiosi delle persone, abbiamo cercato di vivere a pieno questa possibilità dataci dal FAI, anche se ancora una volta dietro a uno schermo. Attraverso le dirette Instagram noi ragazzi siamo stati chiamati a mostrare le bellezze di Palermo, in particolare di Villa Bonanno, ai nostri “spettatori digitali”. Siamo grati, dunque, al FAI, per averci fatto rivivere questi squarci di quotidianità, permettendoci di imparare, collaborare e sorridere finalmente insieme; ringraziamo inoltre le professoresse Scaglione e Buttari, che ci hanno guidati in questo percorso, e la nostra scuola, che ci ha proposto questo meraviglioso progetto. La 3aB LICEO VITTORIO EMANUELE II, PALERMO

«Raccontate il Parco Sempione ai vostri coetanei. Senza farli addormentare». Facile a dirsi. I miei migliori amici e io abbiamo passato un intero pomeriggio a discutere animatamente sullo sviluppo del progetto, tra mettere una foto dei Power Rangers e scegliere una canzone di Enrique Iglesias. A me piaceva l’idea dei Power Rangers perché mi sembrava divertente e accattivante, quanto i racconti di Bukowski o S’i fosse foco. Risolte queste divergenze, siamo riusciti a raccontare il Parco Sempione e l’Arco della Pace in cinque lingue. Inizialmente avremmo accolto le scolaresche nel Parco e avremmo raccontato loro degli Sforza che passeggiavano per quegli stessi vialetti. E invece ci siamo ritrovati in videochiamata per decidere come montare il video. Eppure è stato bello. Ho scoperto aspetti sconosciuti della città che avevo sempre avuto sotto il naso. Ho imparato ad apprezzare anche Milano, il mio Parco, il mio Arco, senza sognare sempre Parigi e New York. Teresa Fazzo LICEO GIOVANNI BERCHET, MILANO

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Il FAI di domani per l’Ambiente: quale Ambiente?

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Il XXV Convegno Nazionale dei Delegati e Volontari FAI per la prima volta in diretta digitale dalla sede della Cavallerizza Per la prima volta quest’anno nessuna città italiana si è vista invadere dall’esercito dei Volontari del FAI, ci sono mancati gli abbracci, i confronti serrati, le risate e le chiacchere scambiate nel foyer di qualche maestoso teatro storico. Ma non ci siamo fatti abbattere, e, utilizzando quegli strumenti che da oltre un anno abbiamo imparato ad amare e odiare, abbiamo potuto coinvolgere e raggiungere nella giornata di apertura lavori il triplo dei Delegati e Volontari che riuscivamo a ospitare in presenza. Non solo, ci siamo allargati! Si è svolto infatti, dal 20 al 27 marzo, il XXV Convegno Nazionale dei Delegati e Volontari FAI dal titolo «Fondo per l’Ambiente Italiano; per quale Ambiente?», uno degli appuntamenti istituzionali più importanti per la Fondazione e principale momento d’incontro per oltre duemila Delegati e Volontari di tutta Italia. Il Convegno si è inaugurato sabato 20 marzo con la plenaria online aperta al pubblico ed è proseguito per tutta la settimana con incontri di approfondimento legati al tema dell’Amconvegno

biente, una sessione plenaria di confronto con le Delegazioni sabato 27 e si è concluso con speciali appuntamenti dedicati a Delegazioni e Gruppi nelle giornate dal 29 al 31 marzo. Di cosa parliamo quando parliamo di Ambiente? È con questa domanda che il Presidente Andrea Carandini ha aperto il convegno e il dibattito culturale che ha invitato a riflettere sulla definizione di Ambiente e sulla separazione dell’ambiente dall’uomo e della scienza dalla cultura. Il ricco ventaglio di interventi degli ospiti relatori è stato definito dai media nazionali come un «prisma di competenze e di possibilità interpretative». Nell’intera giornata si sono susseguiti rappresentanti delle istituzioni, esponenti del mondo della cultura, dell’economia, scienziati, filosofi tra cui Massimo Recalcati, Salvatore Veca, Guido Tonelli, Telmo Pievani; ha chiuso i lavori della prima giornata il Ministro della Cultura Dario Franceschini. Dalla riflessione lanciata con il titolo stesso del Convegno, il FAI propone allora una nuova visione culturale che ricom16


— Il Direttore Generale Davide Usai con il Vicepresidente Esecutivo

Marco Magnifico

pone questa opposizione nell’unità dell’Ambiente come indissolubile intreccio tra Natura e Storia e nell’unità della cultura come sintesi delle scienze umane e naturali. In questa nuova visione il FAI trova il senso autentico della sua missione, intitolata all’ambiente fin dal suo stesso nome, e la rilancia oggi mettendo la cultura e l’educazione al centro del cambiamento necessario. Ciò si tradurrà concretamente in un rinnovamento e ampliamento dell’offerta culturale dei 68 Beni presenti in tutta Italia e in nuovi progetti educativi e ricreativi, di sensibilizzazione e attivazione, rivolti a promuovere questa visione unificata dell’Ambiente e una cultura pienamente multidisciplinare. Ringraziamo tutti i Delegati, i Volontari e quanti hanno partecipato alle giornate plenarie e agli incontri settimanali sostenendoci anche da lontano con entusiasmo e passione! Il XXV Convegno Nazionale del FAI è stato realizzato con il patrocinio della Camera dei Deputati, del Ministero della Cultura e grazie al fondamentale contributo di Ferrarelle, partner e acqua ufficiale del FAI, dal 2010 sostenitore dell’evento nell’ambito di una consolidata partnership pluriennale e di Finish, brand di Reckitt Benckiser leader mondiale nella produzione di beni di largo consumo nei settori della salute, igiene e pulizia della casa, vicino al FAI dal 2019 e sostenitore dell’importante progetto di efficientamento idrico del Complesso Abbaziale di S. Maria di Cerrate in qualità di Sponsor. Si ringraziano inoltre, per aver deciso di rinnovare il loro sostegno a questo importante evento istituzionale, Chiesi Farmaceutici e Opem, già vicine al FAI da anni in qualità di Corporate Golden Donor. Un ringraziamento anche a MUBI per la collaborazione.

— I relatori della giornata di apertura del convegno

convegno

— La Cavallerizza (MI),

27 marzo. Dietro le quinte del convegno

(prosegue da pagina 2)

Scienza e Storia tra verità e significato minate facoltà mentali perché, solo concertate e bilanciate fra loro, possono smettere di danneggiarsi reciprocamente, come da un secolo succede in modo sempre più accentuato per cui la storia del globo se ne è andata da una parte mandando il pianeta a ramengo dall’altra. Ogni azione unilaterale risulta alla lunga avversa all’ambiente, la cui radice latina amb- rimanda a quanto «sta ai lati o nel circondario di qualcosa», sia esso meramente naturale, o di una natura addomesticata, oppure di una natura artificiale e digitale. Infatti, sia il pianeta sia il cervello umano sono figli dell’unica grande grande madre che è stata prima un perfetto vuoto e poi l’imperfetto universo che ci avvolge (come insegna Guido Tonelli, un fisico riunificatore delle due culture). Insomma, l’ambiente non può essere una parte rappresentando il tutto, il contesto di ogni pluralità, il sistema di ogni fulcro. Dopo l’Illuminismo e il Romanticismo è venuto il tempo dell’ambientalismo, se quest’ultimo movimento saprà essere all’altezza dei primi due, considerando lo stato della materia, della vita e degli artefatti con ampiezza, lungimiranza e profondità. Andrea Carandini PRESIDENTE FAI

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Grazie al contributo di Deutsche Post Foundation, nel 2019 ha avuto inizio uno straordinario cantiere dedicato al restauro e alla valorizzazione degli affreschi, che nei prossimi anni interesserà oltre 2.000 m2 di superfici dipinte. I primi risultati saranno presentati al pubblico il prossimo settembre. Il prestito di uno dei 99 quadri della preziosa collezione ospitata nel Salone dei Savoia è stato l’occasione per approfondire cosa si celasse sotto l’intonaco ottocentesco. La scoperta è stata eccezionale: la campagna di saggi ha svelato una magnifica news

Foto Roberto Morelli © FAI Foto Roberto Morelli © FAI

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Foto Roberto Morelli © FAI

Nel Salone dei Savoia riemerge uno spettacolare ciclo di affreschi seicenteschi

rappresentazione seicentesca a trompe l’oeil di un peristilio che allarga la sala verso una distesa di paesaggi e città del ducato sabaudo, minuziosamente dettagliati. Sulla parete sopra al camino è stato ritrovato l’albero genealogico della casa reale e sulla volta gli stemmi con cartigli delle principali famiglie reali d’Europa. Uno spaccato del territorio sabaudo dell’epoca perfettamente conservato, che è stato integralmente discoperto con un paziente lavoro manuale dei restauratori che in 10.000 ore di lavoro hanno svelato 48.000 cm2 di affreschi. 18

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Il tesoro di Masino

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Foto Aielli © FAI

Tornano le Giornate FAI di Primavera! Il 15-16 maggio 600 aperture in 300 città italiane

Foto © FAI

Spiagge, percorsi botanici, aziende agricole, risorgive, visitatori potranno farlo con una donazione libera – del valore aree archeologiche, borghi con antiche tradizioni, giardini e minimo di 3 € – e potranno anche iscriversi al FAI online opmonumenti che svelano spazi sorprendenti. Le aperture delle pure nelle diverse piazze d’Italia durante l’evento. La donazioGiornate FAI di Primavera, sabato 15 e domenica 16 maggio ne online consentirà, a chi lo volesse, di prenotare la propria 2021, raccontano con la loro straordinaria varietà un’Italia che visita, assicurandosi così l’ingresso nei luoghi aperti poiché, si riconosce sempre di più nella vastità del per rispettare la sicurezza di tutti, i posti — I volontari durante suo patrimonio ambientale, paesaggistisaranno limitati. le Giornate FAI co e culturale. Le Giornate FAI sono un Le Giornate FAI di Primavera chiuall’aperto appuntamento irrinunciabile per tutti, dono la Settimana dedicata dalla Rai ai accolto sempre con gioia e speranza, che beni culturali in collaborazione con il anche nel 2020, nonostante le oggettive FAI. Rai è Main Media Partner del FAI difficoltà, si è svolto in totale sicurezza. e supporta in particolare le Giornate FAI I volontari delle Delegazioni FAI di di Primavera 2021 con il supporto di Rai tutta Italia invitano a scoprire luoghi scoper il Sociale. nosciuti o poco conosciuti, nel pieno riL’edizione 2021 è resa possibile grazie spetto delle norme di sicurezza sanitaria, al fondamentale contributo di importanti disposizioni governative permettendo. aziende illuminate. Ferrarelle, acqua ufVogliamo subito ringraziare la Proteficiale del FAI e partner degli eventi istizione Civile, con la quale collaboriamo da tuzionali, da 10 anni prezioso sostenitore 15 anni, l’Arma dei Carabinieri e i volondell’iniziativa. FinecoBank, realtà leader tari della Croce Rossa Italiana che ci affiancano per la buona nel trading online e nel Private Banking, è il prestigioso Main riuscita dell’evento. Sponsor dell’evento. Le Giornate FAI di Primavera si svolgono La manifestazione, oltre a essere un’occasione per raccon- in collaborazione con la Commissione Europea in Italia e con tare gli obiettivi e la missione della Fondazione, è un impor- il patrocinio del Ministero della Cultura. tante evento di raccolta fondi. Partecipare vuol dire soprattutA presto con un’edizione speciale del Notiziario dedito sostenerci in un momento particolarmente delicato. Tutti i cata alle aperture e alle informazioni su come partecipare! news

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Manifestazioni nei Beni FAI

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Riaperture, anniversari, incontri digitali ed eventi. Siamo pronti ad accogliervi nuovamente con entusiasmo e all’insegna della sicurezza

Foto Giorgio Majno © FAI

— Il Museo

delle Spedizioni a Villa del Balbianello dove sono conservati numerosi oggetti che Guido Monzino aveva utilizzato durante le spedizioni al Polo Nord

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50° anniversario della conquista del Polo Nord VILLA DEL BALBIANELLO, TREMEZZINA (CO)

23 maggio

La vita sobria VILLA DEI VESCOVI, LUVIGLIANO DI TORREGLIA (PD)

Torna l’appuntamento a Villa dei Vescovi! Una giornata ispirata ai principi di sobrietà promossi da Alvise Cornaro, ideatore della dimora immersa nei Colli Euganei. Il tema dell’evento ruoterà attorno alla lotta contro lo spreco alimentare, grazie a una tavola rotonda con importanti ospiti (tra cui rappresentanti della FAO, WFP Italia, Too good to go, Associazione Italiana Giovani per UNESCO), laboratori, visite speciali, un colorato mercatino e molte altre proposte. manifesta zioni

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Foto Martina Vanzo © FAI

Da sempre le regioni polari hanno suscitato sugli esploratori italiani grande fascino. Tra questi merita un posto d’onore Guido Monzino che tra il 1960 e il 1971 comandò undici spedizioni tra Groenlandia ed Ellesmere, che culminarono con la conquista, insieme alle guide della Valtournenche, del Polo Nord il 19 maggio 1971. La sua fu la seconda spedizione a raggiungere, via terra e con l’uso di mezzi tradizionali, slitte e cani, i 90° di latitudine nord, il tetto del mondo. Il FAI desidera celebrare questo anniversario con un’apertura speciale di Villa del Balbianello, donata da Monzino nel 1988. Nel corso della giornata sarà possibile partecipare a visite tematiche, ascoltare aneddoti e episodi della vita del conte dalle parole degli amici a lui più vicini, presenti per l’occasione, e assistere alla proiezione dei documentari delle sue spedizioni.


29-30 maggio

Fino al 24 maggio

FAI Leggere

Grand Tour in Poltrona

ABBAZIA DI SANTA MARIA DI CERRATE (LE);

INCONTRI ONLINE

CASTELLO E PARCO DI MASINO (TO); GIARDINO

Dopo il successo dei precedenti incontri continua la proposta di «viaggiare con la mente» guidati dai docenti che di norma accompagnano i viaggi degli Iscritti FAI. Il percorso dei «Grand Tour in poltrona» continua fino a maggio toccando le «città perdute dell’Islam», i viaggi galanti del pittore Jean-Etienne Liotard, incontri con le grandi personalità dell’architettura del primo Rinascimento come Filippo Brunelleschi e Leon Battista Alberti. A conclusione, un interessante excursus dedicato alla cultura e all’arte hindu curato da Marilia Albanese.

DELLA KOLYMBETHRA (AG); GIGANTI DELLA SILA (CS); ORTO SUL COLLE DELL’INFINITO (MC)

Un nuovo appuntamento per vivere i Beni del FAI! Lo scorso dicembre è stato siglato un accordo con il Centro per il Libro e la Lettura – Istituto autonomo del Ministero della Cultura – per realizzare una due giorni interamente dedicata alla lettura. La manifestazione si svolgerà il 29 e 30 maggio, in vari Beni distribuiti su tutto il territorio nazionale. Sarà una grande festa dedicata ai libri e alla lettura, e concluderà ufficialmente il «Maggio dei libri» organizzato dal CEPELL stesso. Tante le attività in programma: incontri con gli autori, identificazione di spazi dedicati per leggere liberamente, proposte di letture ad alta voce, laboratori per adulti e bambini, visite guidate speciali… L’obiettivo? Vivere i Beni del FAI quali luoghi speciali dove riscoprire il piacere della lettura, recuperare una dimensione del tempo più lenta e riscoprire la tradizione editoriale e autoriale del territorio. Vi aspettiamo!

Foto Dario Fusaro © FAI

Per il calendario completo e le prenotazioni consulta il sito: www.fondoambiente. it/il-fai/viaggi oppure scrivi a viaggi@ fondoambiente.it

Il calendario degli Eventi nei Beni FAI 2021 è reso possibile grazie al fondamentale sostegno di Ferrarelle, partner degli eventi istituzionali e acqua ufficiale del FAI; al significativo contributo di Nespresso, azienda che dal 2020 sostiene la Fondazione, di Delicius, che rinnova il sostegno al FAI affiancandosi per la prima volta al progetto, e di Pirelli che conferma per il nono anno consecutivo la sua storica vicinanza al FAI.

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