L’APP ARLESXPOCO: la registrazione dei mancati infortuni e i connessi interventi di formazione situa

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L’APP ARLESXPOCO: la registrazione dei mancati infortuni e i connessi interventi di formazione situata Claudio Tombari, FORMEDIL


L’esperienza è il nome che diamo ai nostri errori

Oscar Wilde

Un lavoratore esperto, skilled, affidabile, professionalmente consapevole, non è il punto di arrivo di una progressione lineare, di un semplice e progressivo accumulo di input tecnico pratici. I percorsi professionali reali seguono a ben vedere cammini più tortuosi e accidentati: prove, esperienze dirette, esperienze riferite, tentativi, errori, “lezioni apprese”, mancati infortuni, insuccessi professionali, successi casuali. In questo contesto di complessità e criticità, il motore della progressione professionale sembra costituito dalla capacità di apprendere dagli errori, gerarchizzandoli, conferendo a ciascuno un senso e un significato e traendone un insegnamento che spesso conferma nella nuova situazione l’insegnamento appreso in altra e diversa situazione. In breve, dalla capacità di riflettere e trarre dall’esperienza di lavoro consapevolezze (potenzialmente competenze).


“Near miss” = quasi infortunio Si definisce near miss o quasi infortunio qualsiasi evento, correlato allo specifico contesto lavorativo, che avrebbe potuto causare un infortunio o danno alla salute (malattia) ma, solo per puro caso, non lo ha prodotto: un evento che ha in sé la potenzialità di produrre un infortunio. I quasi infortuni sono molto più numerosi degli infortuni e vanno considerati come altrettanti indicatori di rischio. Registrarli ci aiuta ad analizzarne le possibili cause di rischio, come ad esempio: • la messa in atto di comportamenti pericolosi, • il mancato rispetto di prescrizioni e/o procedure di lavoro in sicurezza, • le carenze organizzative e tecniche del contesto di cantiere, • le carenze formative e professionali degli operatori.


Smettiamo di fare i vecchi errori. Jules Verne Facciamone di nuovi Una fondamentale precondizione affinché i near-miss possano essere una risorsa formativa, è rappresentata dalla pratica della registrazione e riflessione tempestive sul singolo mancato infortunio. Praticare modalità di memoria e socializzazione collettiva dei mancati infortuni e delle pratiche di lavoro che li hanno prodotti appare fondamentale in una professionalità che mantiene alcuni forti caratteri tipici del lavoro artigianale e non standardizzato con conseguente forte ruolo della ‘cultura dei casi’. La riflessione sul mancato infortunio funge da base per la costruzione e l’interiorizzazione di buone pratiche di lavoro (professionalmente corrette e sicure).


Provando e riprovando

Dante Paradiso III, 3

Il dantesco ‘provando e riprovando’ venne scelto nel 1657 quale motto dall’Accademia del Cimento fondata a Firenze da allievi di Galilei. E, come peraltro in Dante, non significa ‘provando e provando di nuovo’, ma ‘provando (sperimentando) e condannando (riprovando) l’errore’. Che è poi la differenza tra il procedere alla cieca, a tentoni e la pratica del metodo sperimentale (scientifico). Senza un tale approccio, senza la capacità di individuarlo e conferirgli significanza, l’esperienza dell’errore in sé non è produttiva di miglioramenti professionali e non diviene una risorsa per la formazione.


Non si impara “la sicurezza”, bensì pratiche di lavoro più o meno sicure C. Nardella, A. Pizzuti, P. Deitinger: Non formal learning: approccio culturale per la promozione della sicurezza negli ambienti di lavoro in ISPESL suppl. Prevenzione Oggi nn.3/4 2009

È necessario integrare la cosiddetta ‘formazione alla sicurezza’ con la formazione professionale mirata allo svolgimento professionalmente corretto (e pertanto sicuro) delle varie operazioni di lavoro. La formazione deve avere pertanto un buon spessore tecnico-professionale perché deve mettere in condizione il lavoratore di affrontare un numero alto e non prevedibile di situazioni lavorative. La cosiddetta ‘formazione alla sicurezza’ non ha un autonomo senso * e deve di conseguenza essere strettamente contestualizzata con gli apprendimenti professionali.

*http://www.formedil.it/wp-content/uploads/2011/08/Carta-di-Matera.pdf


I mancati infortuni quali spie di criticità su cui mirare la formazione situata La formazione situata (legata allo specifico rischio e alla specifica situazione di lavoro) non si può fare in altro modo e in altro ambiente, se non in pratica e in cantiere. Richiamando ciò che si è appreso in sede di formazione formale e chiudendo così il cerchio. La formazione situata prevede interventi formativi, brevi e puntuali, svolti dall’impresa (titolare, RSPP, insieme al preposto) che individuando preventivamente i punti critici di una fase o operazione di lavoro, ne evidenziano le corrette procedure operative. Per lavorare ‘bene e in sicurezza’.


Lo strumento ARLESXPOCO L’estrema varietà e veloce mutabilità di ora in ora delle situazioni di lavoro, la debole e a volte inesistente strutturazione organizzativa, la problematicità (grande turnover, precarietà, criticità culturali e linguistiche) delle risorse umane che vi operano, rendono oggettivamente non praticabile l’impiego di procedure formalizzate per la rilevazione dei mancati infortuni. L’app ARLESXPOCO funziona con qualsiasi smartphone e richiede, a colui cui è appena occorso un mancato infortunio, tre risposte rapide a tre domande semplici e brevi: il contesto, la dinamica, le presumibili conseguenze. Ovviamente ciò comporta una limitata analisi di dettaglio della fattispecie del mancato infortunio, ma offre quanto basta a mirare meglio la formazione individuale situata, in un quadro di formazione permanente sul lavoro.


RLS e Azienda partecipanti alla sperimentazione dell'app XPOCO Le attivitĂ di gestione comune delle comunicazioni di mancato infortunio ai fini della registrazione dei mancati infortuni e delle conseguenti azioni positive Il lavoratore comunica tempestivamente in modo anonimo il mancato infortunio aprendo XPOCO e rispondendo alle tre domande I mancati infortuni comunicati si depositano e vengono registrati sul portale dell'azienda

Con cadenza trimestrale RLS e Azienda (titolare, RLS) si incontrano e prendono in esame le comunicazioni di mancato infortunio pervenute. Riscontrano eventuali ricorrenze di criticitĂ e avviano una serie di azioni positive.

Predisposizione e affissione di cartelli con specifiche avvertenze Programmazione di brevi interventi di formazione situata in cantiere su temi specifici legati alle criticitĂ ricorrenti riscontrate Invio di materiale formativo (sequenze fotografiche pillole video MICS su temi connessi al mancato infortunio comunicato) al mittente della comunicazione di mancato infortunio


E nelle microimprese? E nelle imprese individuali? Nelle microimprese e/o imprese individuali la gestione dell’app ARLESXPOCO verrà affidata al RLST che, in base all’esame delle comunicazioni di mancati infortuni pervenute, avvierà azioni formative a distanza (invio di materiali per l’autoformazione).


L’utilizzo dei dati prodotti da ARLESXPOCO: conoscere bene per formare meglio I dati accumulati in seguito alle segnalazioni pervenute dalla app, potranno essere interrogati in base ad alcuni criteri principali, scegliendo le priorità. Un esempio indicativo:

Situazione in cui è avvenuto il m. i.

Rischio corso in caso di infortunio

Solo nel caso coinvolga l’utilizzo di un’attrezzatura, quale?

Attività di cantiere che stava svolgendo

Stava lavorando da solo o con altri?


Le misure di miglioramento …”contribuire al miglioramento delle condizioni di lavoro attraverso l’identificazione delle condizioni che potrebbero portare ad un infortunio e l’attuazione di idonee misure di miglioramento” In sede di RIUNIONE TRIMESTRALE tra Azienda – RLS vengono evidenziate, in base ai dati del mancati infortuni pervenuti, criticità e ricorrenze e vengono programmate le misure di miglioramento per il successivo trimestre: 1.  Comunicazioni al personale e/o specifici cartelli da affiggere in cantiere 2.  Invio automatico e immediato sul telefono del lavoratore di un supporto didattico attinente le corrette procedure, da seguire con riferimento all’operazione di lavoro nella quale è avvenuto il mancato infortunio. 3.  Interventi formativi in cantiere (formazione situata) sulle specifiche criticità evidenziate dall’esame dei mancati infortuni comunicati.


INAIL: OT24 2019


L’app XPOCO quale veicolo di percorsi di formazione continua individualizzata a distanza Il supporto didattico che viene inviato (automaticamente e immediatamente) al lavoratore, riguarderà in positivo le corrette procedure professionali da seguire nelle operazioni attinenti il mancato infortunio. Si comincerà con le attuali Sequenze Fotografiche (corso 16 ore) e si proseguirà con i nuovi materiali che verrrano apprestati. A tal fine verrà usata la funzione NOTIFICA dell’app XPOCO.

Ciò offrirà la possibilità di una comunicazione interattiva con il singolo lavoratore, anche da parte dei formatori dell’organismo bilaterale territoriale per la formazione la sicurezza.

Allo scopo di migliorare le competenze necessarie a LAVORARE BENE – LAVORARE IN SICUREZZA


L’app XPOCO quale strumento di formazione professionale L’app XPOCO può rappresentare un tramite permanente tra il singolo lavoratore e l’organismo bilaterale territoriale di formazione. A tal fine il lavoratore deve poter contare su un formatore in grado di comprendere bene le variabili operative del suo lavoro, saper interagire con cortesia e competenza nei confronti del lavoratore, saperlo indirizzare alle procedure in grado di coniugare correttezza professionale e sicurezza. Avviando così un processo di fidelizzazione del lavoratore che lo incentiverà ad utilizzare l’app per comunicare mancati infortuni e problematiche lavorative.


L’app ARLES: due sezioni ARLESXPOCO è una sezione della app ARLES: ARLES XPOCO ARLES RLS/RLST

riservata ai lavoratori riservata a RLS e RLST

Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) e il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza–Territoriale (RLST) nella sezione arlesRLS/RLST troveranno le check-list da utilizzare nella loro attività. La check list compilata verrà archiviata in ARLES. Apposite query permetteranno di classificare le check list in base a criteri da stabilire (zone geografiche, criticità, rischi, etc.).


Grazie per l’attenzione per approfondire: http://www.formedil.it/wp-content/uploads/2011/08/Trento.r.pdf



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