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I rapporti Formedil sono on line sul sito www.formedil.it
Il FORMEDIL è l’Ente paritetico nazionale per la formazione in edilizia, costituito nel 1980 dalle Associazioni firmatarie del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro edilizia industria, ANCE, Feneal UIL, Filca CISL, Fillea CGIL, a cui partecipano anche i rappresentanti ANAEPA CONFARTIGIANATO, CNA COSTRUZIONI, CLAAI, CASARTIGIANI, ANIEM, AGCI, CONFCOOPERATIVE, LEGACOOP. FORMEDIL, con CNCE Commissione Nazionale Casse Edili e CNCPT Commissione Nazionale CPT costituisce SBC, sistema bilaterale delle costruzioni, con una presenza capillare su tutto il territorio nazionale. A fianco di imprese, artigiani, lavoratori; in prima fila per promuovere l’innovazione, la qualità e la sicurezza nelle costruzioni, a partire dalla formazione. Il FORMEDIL è riconosciuto da Ministero del Lavoro come beneficiario della L. 40/87 destinata agli enti di formazione che svolgono attività di coordinamento a livello nazionale. Su mandato delle parti sociali di settore il FORMEDIL promuove la Borsa Lavoro Edile Nazionale attraverso il portale Blen.it. Il Rapporto Formedil 2017 fotografa lo stato di salute del settore delle costruzioni a partire dai dati dell’osservatorio Casse Edili, ed analizza l’atttività svolta dalla rete nazionale delle Scuole Edili: • 103 centri territoriali di formazione • 12.514 corsi • 298.500 ore di formazione • 149.619 allievi (80,3% operai, 17,2% tecnici), di cui 25.647 stranieri, 9.322 donne. Nel quinquennio 2012/2016 oltre 370 milioni di euro investiti in formazione. Dal 2009 al 2016 il Sistema Formedil ha formato 1 milione 141mila tra operai e tecnici. (Dati Rapporto Formedil 2017) Il contributo fornito dalla rete delle scuole edili aderenti a Formedil durante gli anni della gravissima crisi che ha colpito l’edilizia è stato fondamentale a tenere insieme una community preziosa per il Paese. Soprattutto la formazione sulla sicurezza ha consentito di contenere incidenti e infortuni. Oggi, secondo il Rapporto Formedil 2017, diventa essenziale da un lato non abbassare la guardia sulla formazione in materia di sicurezza e dall’altro incrementare e rilanciare la formazione professionale, resa necessaria sia sul piano della cultura di base che di fronte all’evoluzione tecnologica destinata a caratterizzare l’edilizia del futuro 4.0.
IL RAPPORTO FORMEDIL 2017 È STATO REALIZZATO IN COLLABORAZIONE CON
CRESME RICERCHE S.P.A.
DIREZIONE GENERALE PER LE POLITICHE ATTIVE E PASSIVE DEL LAVORO con il contributo della legge 40/87
Il Rapporto Formedil 2017 è stato presentato nell’ambito delle Giornate Nazionali della Formazione Edile, realizzate con il patrocinio dell’INAIL
RAPPORTO FORMEDIL 2017
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Formiamo il cantiere. Formazione, sicurezza, professionalità e innovazione
copertina doppia.pdf
RAPPORTO
FORMEDIL 2017
formiamo il cantiere formazione, sicurezza, professionalità e innovazione
RAPPORTO
FORMEDIL 2017
formiamo il cantiere formazione, sicurezza, professionalitĂ e innovazione
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE FORMEDIL Presidente Vicepresidente
Invitati:
Massimo Calzoni Francesco Sannino Antonio Di Franco Romano Baldo Franco Gullo Enzo Pelle Giuseppe Moscuzza Beatrice Sassi Antonio Mazza Piero Petrucco Giovanni Brancatisano Maurizio Aluffi Antonio Amato Viviana Stefanini
ANCE FENEAL UIL FILLEA CGIL FILLEA CGIL FENEAL UIL FILCA CISL FILCA CISL ANCE ANCE ANCE CNA COSTRUZIONI ANAEPA CONFARTIGIANATO FEDERLAVORO E SERVIZI CONFCOOPERATIVE ANIEM
COLLEGIO SINDACI REVISORI Presidente Gianluca Puliga
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - Direzione Generale Politiche attive e Passive del Lavoro - Div. VI^ ex DGPOF Adriana Migliorelli ANCE Stefano Puecher Passavalli FENEAL-UIL/FILCA-CISL/FILLEA CGIL
Il Formedil è un Ente riconosciuto dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ai sensi della Legge 14 febbraio 1987 n. 40 Le Giornate Nazionali della Formazione Edile e il Rapporto Formedil sono state realizzate con il patrocinio dell’INAIL Il volume è stato curato da: Giovanni Carapella Lorenzo Bellicini Coordinamento: Antonella Linari – FORMEDIL Claudia Levantesi – CRESME
Ha collaborato: Germana Cristiano – FORMEDIL Diego De Gisi - FORMEDIL Tiziana Gugliandolo – FORMEDIL Rossella Anna Martino - FORMEDIL Antonello Mostacci - CRESME Il capitolo di MICSxCAPO è stato redatto da Claudio Tombari - FORMEDIL Al capitolo della BDFC hanno collaborato Claudio Cigarini – RES Edili Reggio Emilia, Rossella Anna Martino e Antonella Linari - FORMEDIL Al capitolo BLEN.IT hanno collaborato Marco Golato – FORMEDIL e Maurizio Fanzini – FORMEDIL
I dati riportati nella prima e seconda parte del rapporto sono stati forniti direttamente da ciascuna Scuola Edile. I dati riportati nella quarta parte sono stati estrapolati dalla Banca Dati Formazione Costruzioni e forniti direttamente da ciascuna Scuola Edile. La rilevazione delle attività svolta nel 2016 è stata realizzata con un questionario on-line unificato Formedil/CNCPT. FORMEDIL - Roma formedil@formedil.it www.formedil.it www.blen.it www.16oremics.it www.bus-itown.eu www.formazioneilterritorio.it
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INDICE
INTRODUZIONE: Massimo Calzoni, Presidente FORMEDIL Francesco Sannino, Vicepresidente FORMEDIL
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PARTE PRIMA: Formazione, sicurezza, professionalità, innovazione per l’edilizia del futuro: scenari di riferimento 1.
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COSTRUZIONI 2017: PROVE DI RIPARTENZA, SENSO DI INADEGUATEZZA, E NECESSITA’ DI UN RILANCIO CULTURALE Lorenzo Bellicini, CRESME
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2.
FORMAZIONE E POLITICHE PER IL LAVORO IN EDILIZIA: sintesi dei dati e spunti di riflessione Giovanni Carapella, FORMEDIL
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3.
TRA CRISI E INNOVAZIONE: VERSO L’EDILIZIA 4.0 Marco Panara, opinionista ed editoralista de La Repubblica
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PARTE SECONDA: IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 - L’ATTIVITÀ FORMATIVA 1.
2.
3.
Gli enti scuola 1.1. L’articolazione territoriale 1.2. Le fonti di finanziamento delle scuole edili 1.3. Il finanziamento dei corsi 1.4. Le strutture operative L’attività formativa 2.1. I corsi 2.1.1. I corsi per operai 2.1.2. I corsi per tecnici 2.1.3. I corsi del progetto 16ore MICS 2.2. La partecipazione 2.2.1. La presenza femminile 2.2.2. La presenza degli stranieri 2.2.3. Operai e tecnici 2.2.4. Inoccupati, occupati e disoccupati 2.3. La formazione per la sicurezza 2.4. I corsi sull’amianto 2.5. Sintesi dell’attività formativa L’attività del sistema FORMEDIL nel 2016 a livello regionale
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PARTE TERZA: IL PROGETTO MICS X CAPO 4. Progetto MICSxCAPO una sperimentazione nazionale FORMEDIL
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PARTE QUARTA: LA BANCA DATI FORMAZIONE COSTRUZIONI (BDFC) 5. Premessa 5.1. Gestionali utilizzati dalle scuole 5.2. Alcuni spunti 6. Un approfondimento dei dati presenti in BDFC 6.1. Uno spaccato dell’attività delle scuole edili: l’analisi dei dati 2009 - agosto 2017 6.2. Che tipo di impresa si rivolge alle scuole edili?
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PARTE QUINTA: LE POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO - BLEN.IT
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7.
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BLEN.it. Lo stato del servizio Borsa Lavoro Edile Nazionale 7.1. La struttura sul territorio 7.2. Gli Operatori coinvolti 7.3. L’ andamento del servizio 7.4. Iniziative attive del Formedil sui servizi per il lavoro 7.5. L’ occupazione attraverso il monitoraggio qualitativo BLEN.it: osservatorio a campione Emilia Romagna e Veneto
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APPENDICE STATISTICA L’EVOLUZIONE DELL’ATTIVITA’ FORMATIVA 2007-2016
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APPENDICE LA FORMAZIONE PER LE COSTRUZIONI IN EUROPA: IL FORMEDIL NEI PROGETTI EUROPEI
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Introduzione di Massimo Calzoni, Presidente FORMEDIL
La presentazione del Rapporto 2017 avviene in un momento in cui le condizioni del mercato delle costruzioni restano critiche e soprattutto risultano oggetto di analisi e valutazioni contraddittorie. Resta alta l’aspettativa che il lungo ciclo negativo sia giunto al termine ed alcuni segnali connessi all’andamento generale dell’economia italiana sembrano confermarlo. Viceversa, negli ultimi mesi le stime dei maggiori centri di ricerca e dell’Istat cii dicono che il secondo trimestre del 2017 registra andamenti negativi. In modo particolare pesa sullo stato di saluto dell’edilizia il calo degli investimenti pubblici. E tutti noi ci siamo ormai resi conto che senza un’iniezione finanziaria consistente in grado di avviare un processo virtuoso e rilevante di appalti pubblici non si potrà contare su un processo reale di crescita duraturo nel tempo. Continuare ad aggrapparsi agli incentivi fiscali per il recupero edilizio e la riqualificazione a fini di abbattimento dei consumi energetici, anche se rafforzati dai nuovi sisma bonus, non appare la soluzione adeguata a ricostituire un tessuto imprenditoriale strutturato, solido e dotato di competenze tecniche in grado di garantire al Paese quella messa in sicurezza e quella qualità edilizia che dovrebbe essere posta al centro di un grande e reale piano economico. Ragionare sul mercato e sulle sue prospettive costituisce del resto un passaggio propedeutico a qualunque riflessione seria sulla formazione in edilizia. Così come non possiamo esimerci da confrontarci con i processi di profondo cambiamento che stanno caratterizzando le relazioni economiche come quelle personali e che hanno nell’innovazione e in particolare nella digitalizzazione il fattore più rilevante. Consapevoli di questo come Formedil da alcuni anni abbiamo avviato un percorso volto proprio a misurarci singolarmente e come sistema con l’innovazione nella convinzione che stanno cambiando tante cose e che seppur nella validità perdurante degli strumenti che ci siamo dati nel tempo, non possiamo prescindere dalle nuove situazioni del mercato, così come dall’evoluzione dei modelli di business e dai mutamenti rispetto alle strutture e ai sistemi di organizzazione dell’offerta, con le inevitabili conseguenze sulla struttura dei canteri e sulla tenuta del mercato del lavoro. Compito delle costruzioni è di modellare l’ambiente costruito, l’ambiente che madre natura ci ha dato per renderla confacente alle esigenze della popolazione e quindi dobbiamo per forza renderci conto di quali sono i problemi e le opportunità che ci si presentano davanti. E’ su questa capacità di trasformare migliorando la qualità della vita delle popolazione che va valutato il settore. Purtroppo ad incidere sul risultato che noi tutti constatiamo non essere soddisfacente vi è un contesto di politiche, di norme, di criticità e malfunzionamenti che di fatto impediscono anche a un sistema virtuoso di manifestarsi e di affermarsi. Il nostro Paese non riesce a uscire da alcune condizioni macroeconomiche che ne limitano qualunque possibilità di sviluppo, non solo dal debito pubblico che aumenta condizionando le manovre finanziarie pubbliche a scapito degli investimenti e a sostegno della spesa corrente, ma anche una perdurante instabilità istituzionale. A ciò si aggiunge il contesto specifico che attiene agli appalti pubblici dove opera la pesante interferenza da parte dell’ANAC, nella presunzione di una generale situazione di corruzione. E se il problema esiste, la soluzione appare quanto meno discutibile appesantendo un mercato già fragile e disgregato dove il varo del nuovo codice degli appalti contribuisce ad aggravare la distanza tra gli obiettivi
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reali di garantire opere fatte bene selezionando le imprese più capaci a garanzia proprio del risultato e un sistema dove la scelta appare basata sulla casualità. Non può che stupire e lasciare perplessi la scelta di un nuovo codice degli appalti approvato senza una strategia di settore e senza un sistema di relazioni industriali che propende verso un piano, senza una visione e dei principi in grado di garantire la qualità e la tempistica delle opere, che è quello che serve. Si è parlato di soft law e poi si prevedono 53 decreti attuativi di cui dopo 18 mesi ne sono stati diramati 12. E poi è arrivato il correttivo e quindi dobbiamo ricominciare da capo, finendo per destabilizzare quel poco che è rimasto. Per ragionare di tutto questo abbiamo promosso alcuni seminari sulla ricostruzione delle aree colpite dal sisma nel 2016. Ciò nella convinzione che il terremoto non è soltanto emergenza e ricostruzione, ma un evento naturale connaturato con il nostro territorio, un fenomeno ripetitivo, con il quale dobbiamo imparare a convivere con questa situazione. Ebbene anche in questa situazione di emergenza e che necessiterebbe di grande rapidità di intervento, al centro dell’attenzione non c’è l’interesse delle comunità terremotate bensì l’anticorruzione, con il risultato che si affidano i lavori attraverso il discutibile meccanismo dell’estrazione a sorte delle imprese e con la conseguenza che molte delle gare per la ricostruzione delle scuole che dovevano essere aperte il 15 settembre sono andate deserte, perché ad esempio si richiedeva di costruire in 120 giorni una scuola di 6 mila metri quadrati di sana pianta compresi i pali. Lo si è richiesto a imprese che magari stavano a Bolzano o a Reggio Calabria e che ovviamente hanno rinunciato. Siamo di fronte a scelte e procedure incomprensibili. A ciò si aggiunge una spinta e crescente proceduralizzazione, che si concretizza in un generale incremento di burocrazia, dove la scelta del meccanismo di estrazione a sorte risponde all’esigenza tutta autoreferenziale di salvaguardare il funzionario pubblico che qualunque cosa succeda non è perseguibile. Così si deresponsabilizza la pubblica amministrazione, si paralizza il settore e non si garantiscono le opere necessarie alle popolazioni. Questo è un ultimo atto di un processo che in dieci anni ha portato al fallimento di oltre il 50% delle imprese iscritte alle Casse edili. Molte hanno fatto ricorso al concordato, ma ora con le norme recenti questa strada è diventata più difficile. Si assiste a un degrado e a una disgregazione del tessuto imprenditoriale, quando invece il Paese avrebbe bisogno di aziende strutturate, essenziali per esercitare una efficace e qualificata attività formativa. A questo processo ha contribuito il negativo impatto degli incentivi fiscali, che promuovendo e sostenendo lavori al disotto dei 96 mila euro garantendo la recuperabilità quasi integrale della spesa attraverso un credito fiscale, ha favorito la nascita di micro imprese, spesso gestite da gente improvvisata, di partite IVA nate qualche giorno prima destinate a chiudere alla prima difficoltà per poi ripresentarsi sotto nuove ragioni sociali. Il risultato è una progressiva ulteriore frammentazione. Possiamo affermare senza timore di essere smentiti che Il sistema produttivo è imploso. Infatti le 20 principali aziende del ranking nazionale fanno con pochissime eccezioni fino oltre il 90 % del loro fatturato all’estero. Se ne sono andate perché in Italia non c’è più mercato. Tra i meccanismi di selezione oggi prevalenti e la prassi di acquisire appalti con ribassi che ormai si aggirano intorno al 40% il sistema si regge su un processo di dequalificazione e di sfruttamento, tagliando fuori proprio le imprese che avevano competenze, organizzazione e capacità di gestire qualitativamente un lavoro.
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Come è possibile coniugare questo stato di cose con un sistema formativo che ha fatto della sua bandiera la regolarità, la congruità, la sicurezza. Il nostro mondo si è progressivamente imbarbarito e le imprese con 50/100 operai, dove ognuno cercava di insegnare qualcosa e si lavorava con la soddisfazione di fare le cose bene è veramente difficile trovarle. Se c’è la consapevolezza di tutto questo allora dobbiamo lavorare per trovare una piena concordia tra parti datoriali e parti sindacali, sforzandoci di individuare qualche obiettivo conseguibile e batterci affinché chi ha il potere di cambiare le cose si attivi per trovare soluzioni in grado di restituire valore ai principi e agli obiettivi che sono alla base del nostro sistema bilaterale. Dobbiamo batterci affinché si ricostituiscano le condizioni per ricostruire un modello di business compatibile con questi risultati e obiettivi. E per farlo vi è bisogno di investimenti consistenti. Dieci anni fa si spendevano 37 miliardi l’anno, nel 2016 non siamo riusciti a spenderne 10 con 32 mila imprese qualificate. Di cosa stiamo parlando? Di nulla! Come abbiamo affermato con forza in occasione dei nostri incontri nelle regioni del terremoto c’è bisogno di un nuovo modello che non può che essere basato sull’interesse generale del paese. Noi dobbiamo rifondare un sistema produttivo dell’edilizia che faccia realmente gli interessi dei cittadini e del loro territorio che insieme formano quell’unità inscindibile che è l’Italia. E’ un processo anche culturale nel quale tutta la cittadinanza deve essere coinvolta; dobbiamo capire che il territorio è una cosa verso la quale uno ha diritti e doveri. Ha il diritto di utilizzarlo nel modo giusto ed il dovere di proteggerlo. Chi mi conosce sa che sono anni che io vorrei fare un ragionamento sui beni comuni, perché i beni comuni sono una cosa di alto profilo, hanno con il popolo un legame originario ben più importante della carta costituzionale. E’ un rapporto ancestrale. Parlare di beni comuni e di messa in sicurezza del territorio vuol dire investire 40/50 miliardi all’anno. Chi ha parlato di messa in sicurezza con 100 miliardi complessivi non sa cosa dice. Perché stiamo parlando di una ventina di milioni di abitazioni sismicamente inadeguate su un territorio di 300.000 Km2 di cui l’88% è soggetto a rischi più o meno gravi. Parliamo inoltre di città sviluppatesi con pochi mezzi tra gli anni ’50 e ’80 del secolo scorso e quasi per niente ammodernate e adeguate alle crescenti esigenze di competitività globale e benessere abitativo. Se si vuole seriamente raggiungere il risultato è necessario investire un pezzo del PIL senza modifiche per almeno trent’anni. Un Governo di un Paese si deve occupare del benessere dei cittadini e del loro territorio in maniera costante e continua. Secondo il Cresme il Prodotto Interno Lordo delle costruzioni è oggi circa 166 miliardi. Secondo le Casse edili la massa salari prodotta dall’attività delle imprese iscritte ammonta a 4 miliardi che su 166 miliardi è il 2.5%. Non si può credere che si possano fare 166 miliardi con il 2.5% di manodopera. Vuol dire che esiste un’ampia area extra contrattuale. Dobbiamo riflettere e trovare delle soluzioni che non possono essere quelle di chiuderci sempre più e aumentare le aliquote pensando di salvaguardare il sistema e invece condannandolo a morte. Dobbiamo capire come tornare ad essere significativi. Per questo c’è bisogno di un grande piano per il Paese che comprenda anche la rigenerazione delle città. Perché solo con un rilancio del mercato con la sua crescita quantitativa possiamo agganciare e recuperare ruolo e proporre i nostri valori. Ma non è solo una questione che riguarda noi. Rimanere con queste città prive di standard, con periferie senza parcheggi, senza giardini, senza opere di urbanizzazione vere e proprie il nostro futuro è segnato. Il
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Piano che noi proponiamo deve contenere tutto questo: la riqualificazione e la rigenerazione di territori e città. Tornando al nostro sistema se guardiamo ai numeri del Rapporto, ci sentiamo appagati sembra proprio che le cose non vadano male, eppure siamo tutti consapevoli che il rischio di implosione esiste. Pensiamo veramente che la strada che abbiamo intrapreso di spendere il meno possibile tagliando su formazione e servizi per salvare il bilancio ci possa garantire la sopravvivenza? Quanto possiamo durare? Dobbiamo darci un programma, dotarci anche noi di un Piano guardando alla realtà dei fatti senza timore, ad esempio riconoscendo che il forte aumento di competenze che oggi vengono richieste non sono in nostro possesso. Diciamo tutti che il cantiere è cambiato, che si costruisce un palazzo in molte maniere, che ci sono nuovi sistemi costruttivi e una infinità di prodotti innovativi. Come pensiamo di poter fronteggiare tutta questa complessità se non abbiamo più neanche un insegnante di muratura tradizionale nelle nostre scuole più piccole? Dobbiamo renderci conto che rischiamo di diventare inutili oltre che obsoleti. Dobbiamo sforzarci di darci un piano, dobbiamo accelerare il processo di interconnessione dei dati e di integrazione delle organizzazioni. La soluzione a mio parere non può che essere un processo di centralizzazione, un unico sistema con le filiali che gestiscono il proprio capitale ma che seguono le direttive del centro. L’alternativa è aprirci a soluzioni di tipo consortile. Se non vogliamo cambiare lo schema dobbiamo lavorare in sinergia, aumentando la nostra capacità di lavorare in team, mettendo a fattor comune tutte le risorse, in primis quelle umane. Nel merito della nostra attività di formazione dobbiamo perseguire alcune azioni precise. Innanzitutto dobbiamo puntare sul primo ingresso. Così come dobbiamo intercettare l’esigenza formativa espressa a livello di management. Poi ci sono quelle che abbiamo definito ‘le figure snodo’. Nei cantieri è aumentata la complessità e la varietà delle soluzioni, dobbiamo pertanto fare in modo che queste figure di snodo imparino a gestirle riducendo al massimo gli errori. Qui la tecnologia e la digitalizzazione ci possono aiutare: dobbiamo costruire percorsi e modalità nuove e più efficaci, tenendo conto dei tempi di lavoro e delle necessità delle imprese. In questo ambito abbiamo avviato un progetto sperimentale finanziato come Formedil con una quarantina di scuole. Dobbiamo insistere e lavorare meglio. Dobbiamo tornare alla formazione professionale e professionalizzante. Dobbiamo rafforzare le sinergie con il mondo delle specializzazioni, coinvolgendo Federcostruzioni. Ma abbiamo bisogno di competenze e di qualità dei formatori. Per questo abbiamo pensato di costruire un albo nazionale di formatori qualificati nelle diverse specializzazioni disponibili a muoversi a livello nazionale, ma non escluderei anche degli albi regionali soprattutto là come in Lombardia abbiamo un numero elevato di scuole. Poi naturalmente dobbiamo crescer sul fronte delle politiche attive del lavoro. Quando abbiamo presentato la Borsa Lavoro nel 2008 auspicavamo una Borsa lavoro nazionale così che la formazione si sarebbe intelaiata su una rete di accoglienza, orientamento, intercettazione e intermediazione tra domanda e offerta favorendo l’impiegabilità e un più facile rientro delle persone soprattutto ad una certa età. Ora che le Regioni dovrebbero sostenerci maggiormente, dovrà essere nostro impegno mettere la Borsa Lavoro al centro delle nostre attività.
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Introduzione di Francesco Sannino, Vicepresidente FORMEDIL
Sono sempre più convinto che costruire la propria casa in un ambiente adatto, utilizzando un’impresa qualificata con personale specializzato e materiale innovativo, significhi tirarla su bene, lavorare in sicurezza e avere cura del proprio territorio. Tuttavia, troppo spesso la storia ci ha mostrato una realtà del costruire opposta a quella corretta ed operata in altri Paesi Europei. Non è un caso che l’abusivismo, esclusiva del tutto italiana, abbia permesso costruzioni illegali con materiale scadente e manodopera irregolare. Nel clima culturale che consentì la nascita di importanti riforme sociali, urbanisti ed intellettuali, con un alto senso delle Istituzioni, giustificarono i disastri compiuti nel territorio sostenendo che fino al 1967, anno della legge ponte sull’urbanistica, si poteva parlare di aggressione lecita del territorio e del paesaggio, poiché non era stato possibile contenere l’inarrestabile forza del boom economico relativo al secondo dopoguerra, dopo non più. E da allora sono passati cinquant’anni di forte aumento di quell’aggressione. La stessa cosa vale per i terremoti. In tutti questi anni non si è fatta vera prevenzione, i risultati dei progetti e ricerche sono rimasti inascoltati, con la conseguenza di ritrovarci ogni volta che accade un nuovo evento sismico, sorpassati dalla cronaca. Amatrice, Norcia, Accumoli, Camerino, non sono territori oggetto di speculazione edilizia, non subiscono l’inquinamento dovuto alla presenza di siti industriali, sono realtà rappresentate sostanzialmente da persone e territorio che inevitabilmente chiama a responsabilità lo Stato ad intervenire definitivamente nella prevenzione antisismica e, più in generale, nella messa in sicurezza del nostro territorio, tramite un concreto programma d’interventi di lungo periodo. Il piano Casa Italia, se attuato, sarebbe utile anche per misurare sia la capacità dello Stato di intervenire sulle misure fiscali e risorse economiche importanti, che la capacità di coordinare i comportamenti di privati, enti locali, Regioni e pezzi dell’amministrazione statale. La casa costituisce il perno centrale del territorio e il progetto dello Stato dovrebbe servire soprattutto a responsabilizzare i proprietari degli immobili perché, se ciò avvenisse, gli elementi di complessità troverebbero più facile soluzione. Possiamo fare un paragone con le auto, il traffico e le strade. Queste sono più sicure perché per usare un’automobile è necessaria una patente, un’assicurazione e sottoporre a controlli periodici il mezzo a disposizione. Fatta eccezione per i controlli obbligatori sulle caldaie, non accade la stessa cosa per le abitazioni, la cui sicurezza influisce anche su quella delle altre. C’è molto da fare per la messa in sicurezza del territorio, un impegno che, a fronte delle importanti risorse economiche e incentivi pubblici previsti, può essere garantito da imprese qualificate che operano in trasparenza e in sicurezza. I seminari organizzati dal Formedil con gli enti territoriali, a un anno dal sisma del 2016, e che hanno anticipato le Giornate nazionali Formedil, sono stati l’occasione per sviluppare una riflessione sul ruolo della formazione nella riedificazione dell’Appennino e su come far ripartire il territorio attraverso nuovi scenari di rigenerazione, sviluppo economico e sociale in un contesto già fortemente compromesso dalla crisi.
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Dalle prime tre iniziative, rispetto alle quattro programmate (svolte a Rieti, Tolentino e Norcia), sono emersi alcuni interessanti spunti: -
La salvaguardia del patrimonio storico monumentale mediante la rigenerazione dei borghi da ricostruire e ripopolare, base essenziale per la conservazione ; Rivedere la rete delle infrastrutture sociali e di mobilità per garantire livelli di sicurezza sismica elevata, e certezza di accesso e di fuga dalle zone colpite da calamità.
Un progetto pilota del Sistema Bilaterali delle Costruzioni In questa complicata realtà che rischia lo spopolamento si deve intervenire con un piano di riqualificazione integrata con le aree economiche più dinamiche, che sia in grado di assicurare una ripresa delle attività tradizionali, e con nuove prospettive produttive e di lavoro. Il sistema Bilaterale delle Costruzioni è presente con un progetto di formazione per la messa in sicurezza sismica, di assistenza tecnica alla ricostruzione, con programmi d’informazione e formazione alle imprese, e ai lavoratori, su sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, legalità e controllo della regolarità. L’area del cratere è paragonabile a un enorme cantiere, il più grande d’Europa, una realtà nella quale la bilateralità ha la possibilità di misurare la sua capacità di comprendere i percorsi settoriali, per proiettarsi nella realizzazione di un’innovativa rete di servizi e di assistenza alle costruzioni, dove i valori culturali per un’edilizia sicura, trasparente, legale e di qualità rappresentino le fondamenta alla base del processo della riedificazione urbana. Il contributo della bilateralità ad uno schema di questo genere è essenziale e l’uso della digitalizzazione, per una mappatura puntuale dell’esistente e per lo sviluppo di uno schema univoco ed unitario di metodica e di dialogo tra enti per favorire la traduzione delle informazioni in azioni, sono elementi essenziali.
Le risorse per le infrastrutture Un orientamento settoriale del costruito e del costruire è confermato dalla qualità degli investimenti per le infrastrutture, che dopo un lungo periodo negativo sembra destinato a cambiare. La legge di Bilancio 2017 ha previsto per le infrastrutture un fondo destinato a trasporti e viabilità (mobilità sostenibile, sicurezza stradale, riqualificazione, investimenti per la riqualificazione urbana, infrastrutture e edilizia pubblica), mentre per quanto riguarda la ricostruzione post terremoto sono destinati, a partire da quest’anno e fino al 2047, 7,6 miliardi di euro. Tuttavia, come sappiamo bene, il problema spesso è costituito dalla mancata cantierizzazione dei lavori. Le risorse ci sono ma restano ferme per troppo tempo nei cassetti o vengono usate per coprire le spese correnti anziché gli investimenti. Ne è un esempio, la legge di bilancio del 2016; nonostante l’aumento della spesa pubblica per investimenti, gli effetti sono stati inferiori alle attese con lavori pubblici ai minimi storici. Nel 2016, rispetto al 2015, gli investimenti hanno registrato una riduzione del 25%, mentre i Bandi un calo del 18%.
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Un esempio di criticità Un altro esempio di incapacità del Paese, deciso a ripartire con i finanziamenti alle opere pubbliche, ma che rimane fermo al palo, è dato dal Piano Nazionale sulle opere e interventi per la riduzione del rischio idrogeologico. Il rapporto tra risorse disponibili ed il numero dei cantieri attivi, svela una dimensione dell’intervento sul singolo cantiere che lascia supporre a interventi di manutenzione ordinaria anziché alla realizzazione di nuove opere, soprattutto a causa del ritardo con il quale le Regioni e gli enti locali sviluppano la progettazione esecutiva. La produzione è in pratica orientata essenzialmente verso il rinnovo edilizio e urbano, tanto che Il 73% del valore della produzione si riferisce alla riqualificazione. Un trend in continua crescita grazie alle politiche di incentivazione edilizia, seguita all’avanzamento tecnologico. Questo significa che se da una parte il settore impegnato nell’edilizia tradizionale, ha risentito molto gli effetti della crisi, e con esso anche le figure professionali più tradizionali, quella del mercato più innovativo fatica a trovare le competenze tecniche necessarie, non essendoci un modello formativo adeguato di riferimento.
Sicurezza e innovazione C’è molto da fare per il nuovo modello del costruire, anche sul fronte della prevenzione, attraverso l’attività di formazione/ informazione e sorveglianza tecnica in cantiere. Se da una parte l’innovazione contribuisce alla riduzione di alcuni fattori di rischio per effetto: della semplificazione delle fasi lavorative, del ricorso al montaggio di componenti realizzati in azienda, dell’introduzione di nuovi materiali, e della riduzione del lavoro manuale, dall’altra parte tende ad accentuare nuovi problemi su salute e sicurezza, primo fra tutti il rischio chimico legato all’impiego di materiale di sintesi e di origine nano tecnologica nel processo edilizio. L’innovazione è un processo che richiede attenzione costante, aggiornamento e capacità di visione. Ma se è vero che cambia il contesto, non devono cambiare le tutele e le garanzie per i lavoratori, ne lo spazio per le imprese che vogliono investire e operare in trasparenza e nella legalità. L’impegno degli enti sulla formazione alla sicurezza e sulla sorveglianza tecnica in cantiere dal 2009 al 2016 ha consentito di realizzare 34.715 corsi seguiti da 301.377 edili (importante anche l’incremento della formazione sull’amianto indicata nel Rapporto Formedil) e di compiere 361.933 visite tecniche in cantiere; un contributo notevole del sistema bilaterale allo sviluppo della cultura sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Senza questo lavoro, che ha permesso di riportare tra i banchi di scuola una parte importante della categoria, il dato sugli infortuni e gli incidenti mortali in cantiere sarebbe stato peggiore. Certo non possiamo esultare. Sulla sicurezza bisogna invertire la tendenza che si sta registrando in questi ultimi mesi. Stando ai dati Inail la situazione è preoccupante con un dato altalenante delle denunce sugli infortuni sulle malattie professionali e su quelle con esito mortale. La preoccupazione per l’incremento degli infortuni mortali nel periodo gennaio/agosto 2017, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, è dettata soprattutto dal fatto che tale aumento è avvenuto nei comparti industria, costruzioni e servizi, vale a dire le attività più rischiose. Tutto ciò significa che per le parti sociali e per le Istituzioni è tempo di riflessioni e di
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confronti che devono dare seguito a provvedimenti stringenti, mentre per quanto riguarda il nostro sistema è indispensabile che mantenga alto l’impegno su formazione e prevenzione.
La struttura operativa del cantiere Il cantiere è molto cambiato negli ultimi anni e di conseguenza è cambiata l’organizzazione al suo interno. L’irregolarità è aumentata e la forte contrazione del mercato ha portato le imprese ad applicare contratti di lavoro più flessibili ed economici, come dimostra l’analisi svolta da Blen sull’offerta di lavoro nella Regione Emilia Romagna. Su 19.865 assunzioni effettuate nel periodo ottobre 2016/aprile 2017 soltanto il 22% è relativo ad assunzioni a tempo indeterminato. Se poi confrontiamo il numero delle imprese con quello degli addetti emerge una struttura del sistema produttivo caratterizzata da una generalizzata frammentazione, con significative conseguenze negative sulle prestazioni professionali e sulla sicurezza.
Il rinnovo contrattuale e il presidio della formazione professionale Cambiamenti che richiedono decisioni importanti a sostegno dei lavoratori e delle imprese, soluzioni che possono arrivare dal rinnovo del contratto chiamato a definire meglio quelle scelte sulla bilateralità che il protocollo contrattuale del 2014 non è stato in grado di generare. Sul fronte della formazione gli aspetti che il nuovo contratto deve definire sono almeno due: -
Il contributo contrattuale per gli enti unitari da ripartire tra formazione, sicurezza e servizi al lavoro La definizione dello statuto tipo (funzioni distinte e separate)
Mantenere il presidio sulla formazione professionale significa garantire un servizio rivolto alle maestranze, ai tecnici e alle imprese per lavorare bene, con maggiore qualità, sicurezza e innovazione. Significa dare una risposta a un settore composto da maestranze con un’età media molto alta e con la necessità di acquisire le professionalità necessarie al nuovo mercato evitando che l’adeguamento delle competenze possa avvenire solo sul “campo” senza che queste vengano correttamente e contrattualmente riconosciute. Certo, l’attenzione rivolta sul fronte della formazione sulla sicurezza è stata indispensabile per affermare la cultura della prevenzione e come si diceva deve essere confermata. Tuttavia, oggi si pone il problema rispetto a come recuperare gli spazi sulla formazione professionale rimasta al palo causa la riduzione delle risorse economiche di natura contrattuale, quelle derivanti dai finanziamenti, e alla scarsa vocazione dei giovani nei confronti del cantiere. Sappiamo che non è un lavoro facile, soprattutto perché nel frattempo gli enti hanno dovuto fare i conti con le suddette difficoltà e rinunciare persino alle strutture tecniche necessarie per produrre progetti formativi. Non possiamo però pensare di abbandonare il presidio di un’area critica delle costruzioni. Il tema non riguarda soltanto la necessità di erogare formazione a un settore che cambia, ma anche dare risposta al cantiere che si trasforma con la presenza di aziende che producono materiali e componenti predefiniti. Per questa ragione c’è bisogno di focalizzare l’attenzione sul modello della formazione inteso come servizio inclusivo delle costruzioni. La soluzione sta nell’applicazione del contratto unico di cantiere , un contratto che tenga conto delle evoluzioni in atto, ma anche delle sue
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caratteristiche, rendendo omogenei i costi sostenuti dalle imprese e le effettive tutele, soprattutto in tema di formazione tecnica e sicurezza, a favore di tutti i lavoratori e a garanzia delle imprese coinvolte. La discussione sulla formazione professionale non può esaurirsi con un’assemblea nazionale, tuttavia è nostro compito provocare una riflessione che sia di aiuto alle parti sociali deputate alle decisioni politiche conseguenti. Abbiamo chiare le difficoltà del sistema e le perplessità di parte del settore che vorrebbe rinunciare alla formazione soprattutto perché sono poco chiari gli obiettivi. Per questi motivi dobbiamo immaginare un nuovo modello basato su contenuti e metodi diversi da quelli fin qui proposti, ed erogato da strutture territoriali economicamente compatibili sul piano delle risorse economiche disponibili. Possiamo paragonare la formazione tecnica come una barca in un mare agitato. Nostra la responsabilità di indicare quale rotta prendere per portarla in un porto sicuro. Per questo motivo il lavoro che siamo chiamati a svolgere nei prossimi mesi va inquadrato come a un impegno strategico nel quale coinvolgere le parti sociali.
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PARTE PRIMA GLI SCENARI DI RIFERIMENTO
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PARTE PRIMA
GLI SCENARI DI RIFERIMENTO
COSTRUZIONI 2017: PROVE DI RIPARTENZA, SENSO DI INADEGUATEZZA, E NECESSITA’ DI UN RILANCIO CULTURALE Lorenzo Bellicini – Direttore CRESME
Tra dinamiche strutturali della popolazione italiana che disegnano preoccupanti segnali dell’inizio di una fase di riduzione, un’economia in miglioramento ma con molti punti interrogativi sul futuro, un quadro procedurale e decisionale che rende difficile spendere le risorse che sono state messe a disposizione del settore delle opere pubbliche e una rivoluzione tecnologica e un nuovo know-how che avanzano cambiando i comportamenti della domanda e i modelli di offerta, il settore delle costruzioni segna l’uscita dalla fase di caduta, ma si ferma, resta quasi in stand by. Certo i segnali nel complesso degli investimenti tornano in positivo, ma le previsioni molto più positive della fine del 2016 e dei primi mesi del 2017, restano positive, ma sono riviste al ribasso. Certo, muoversi in questo mercato è sempre più difficile. Come si scriveva nel XXIV° Rapporto CRESME, oggi più che mai, “ci sono due cose che in questo momento è importante fare: la prima è capire cosa sta succedendo nel mercato in questi mesi e cosa succederà nel prossimo triennio; la seconda è avere una visione strategica del futuro, una visione di quello che accadrà nei prossimi anni, fra cinque, dieci, quindici anni. E’ come se avessimo bisogno, più che mai, di due tipi di occhiali: il primo per guardare vicino, il secondo per guardare lontano. Non è possibile oggi avere solo una chiave di lettura, servono tutte e due: servono “lenti bifocali” o addirittura “trifocali”. Guardare da vicino vuol dire cercare di non cadere, ma non guardare lontano vuol dire sbagliare strada. Mai come in questo momento il mercato delle costruzioni si scontra con due visioni, quella vicina, ricca di indicatori contrastanti, incerta, volatile per usare un termine della finanza; e quella di grandi onde di cambiamento strutturali, epocali, rivoluzionarie. Non tutte positive. Sui due aspetti la riflessione è complessa, perché incertezza e complessità sono il portato della nostra epoca: congiuntura e cambiamenti strutturali in certi momenti della storia si intersecano più che in altri e rendono ancora più difficile la rappresentazione. Per questo occorre guardare vicino e lontano”. Ci sono tre temi, sui molti che dovrebbero essere toccati, sui quali, in questo momento, non ci può non soffermare sviluppando una riflessione sul settore dell’ambiente costruito; tre temi che influenzano in modo rilevante i comportamenti della domanda e dell’offerta: il primo è lo scenario di rallentamento demografico che la popolazione italiana sta vivendo; il secondo sono i segnali di ripresa che vengono dal contesto economico internazionale e nazionale; anche se non mancano elementi di criticità, di incertezza, e di debolezza della ripresa del settore delle costruzioni italiano. Soprattutto il motore della nuova costruzione non si è acceso completamente e l’occupazione non è ripartita. In sostanza le prospettive sono migliori che in passato, ma faticano a concretizzarsi; il terzo è l’ingresso in una nuova fase, in un nuovo scenario che interessa le città, la loro trasformazione, soprattutto se alziamo lo sguardo e usciamo dalla realtà italiana. E’ dall’insieme di queste letture che emerge un senso di inadeguatezza che caratterizza il nostro paese, il nostro settore, di fronte al cambiamento.
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PARTE PRIMA
GLI SCENARI DI RIFERIMENTO Un difficile scenario demografico: calo demografico, invecchiamento, emigrazione italiana verso l’estero, pesano sempre più sulla domanda Il quadro demografico delle economie avanzate è una delle grandi questioni che abbiamo davanti, e l’Italia è, insieme a Giappone e Germania, il paese che ne soffre maggiormente. Il calo strutturale del tasso di incremento della forza lavoro dovuto all’evoluzione demografica riduce, secondo la Banca Internazionale dei Regolamenti “la crescita del prodotto potenziale in quasi tutti i paesi”, con effetti ben più accentuati in quelli avanzati. In Europa e nelle altre economie avanzate la generazione del baby boom sta raggiungendo l’età pensionabile. Di conseguenza la crescita della popolazione in età lavorativa sta diminuendo nettamente, di circa un punto percentuale in appena un decennio. (In Cina, a causa delle politiche demografiche, si registra una caduta ancora più accentuata e superiore a 2 punti percentuali). Anche nelle altre Economie Emergenti, pur restando positiva, la crescita della popolazione in età lavorativa si è indebolita. Persino tenendo conto dell’effetto di parziale compensazione esercitato dall’aumento della partecipazione alle forze di lavoro – che risulta da misure politiche quali l’innalzamento dell’età pensionabile, da tendenze sociali e dal miglioramento delle condizioni di salute – il contributo del lavoro alla crescita del prodotto potenziale si è ridotto. TABELLA 1- VARIAZIONE MEDIA ANNUA DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE Nord-Ovest
Nord-Est
Centro
Sud
Isole
Italia
1962-1971
178.172
52.208
91.092
28.411
1.415
351.298
1972-1981
35.250
38.437
50.442
83.253
34.654
242.036
1982-1991
-34.007
-3.162
10.866
37.057
11.358
22.112
1992-2001
-1.230
27.384
-2.208
-799
-1.376
21.771
99.347
83.526
98.464
21.080
13.160
315.577
2002-2013
1
2013-2014
1
7.918
6.674
19.795
-18.013
-3.430
12.944
2014-2015
1
-27.666
-17.559
-22.834
-39.035
-22.967
-130.061
2015-2016
1
-7.095
-6.499
-279
-39.610
-22.623
-76.106
Fonte: elaborazione CRESME (Demo/SI) su dati Istat 1 (Dato anagrafico a fine anno riallineato alle risultanze censuarie 2011)
In questo quadro l’Italia è il Paese, dopo il Giappone, che sta peggio di tutti. Il processo di invecchiamento della struttura demografica è un fattore cruciale per il nostro Paese, che già al primo gennaio 2014, con un rapporto di 33,1 anziani (65 anni e più) per 100 residenti in età lavorativa (15-64 anni), evidenzia il più grave squilibrio generazionale tra tutti i paesi europei. Lo scenario definito da DemoSI, il sistema creato dal CRESME in partnership con INU, e in grado di disegnare la dinamica previsionale a vent’anni per gli 8.000 comuni italiani, lascia intravedere un ulteriore netto peggioramento. In un’ipotesi di permanenza delle dinamiche naturali e migratorie sui livelli attuali, il rapporto tra anziani e popolazione potenzialmente attiva (15-64 anni), che alla fine del 2014 risultava pari al 33,7%, nell’arco di un decennio potrebbe giungere al 38,2% ed al 47,5% nell’arco di un ventennio. Il decennio del 2030 sarà la fase più critica nel processo di transizione demografica in atto, il momento in cui i baby-boomers degli anni ’60, transitando dall’età lavorativa a quella della pensione, cedendo il posto alle più sparute generazioni successive, determineranno la fase più acuta di squilibrio tra popolazione inattiva e popolazione potenzialmente attiva.
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PARTE PRIMA
GLI SCENARI DI RIFERIMENTO In breve nella spirale del calo demografico ci siamo appena entrati. Nei prossimi anni le cose andranno peggio. TABELLA 2 - I NUMERI SULLE FAMIGLIE RESIDENTI TRA VECCHIA E NUOVA SERIE STORICA Nord-Ovest Media annua 2001 (21 ott) – 2011 (8 ott)
Nord-Est
Centro
Sud
Isole
Italia
100.448
78.637
101.441
63.128
34.559
378.213
Media annua 2011 (31 dic) – 2013 (31 dic)
7.228
6.850
90.039
25.489
7.276
136.883
2013 (31 dic) – 2014 (31 dic)
-1.987
14.232
3.455
16.283
-7.362
24.621
2014 (31 dic) – 2015 (31 dic)
7.294
9.391
1.430
10.478
8.643
37.236
Variazioni annuali
2015 (31 dic) – 2016 (31 dic)
84.176
Fonte: elaborazione CRESME (Demo/SI) su dati Istat
Ma non è solo un problema di anzianità. Le statistiche demografiche mostrano con grande chiarezza che la fase espansiva della popolazione che ha caratterizzato i primi anni Duemila si può ritenere ormai archiviata. Il dato 2016, confermando quanto già emerso nel 2014 e nel 2015, indica che è iniziata una nuova stagione, caratterizzata da una bassa crescita a livello complessivo, che trova però riscontro in una forte differenziazione territoriale, in cui giocano un ruolo determinante l’attrattività economica dei territori ed i conseguenti flussi migratori dalle aree deboli verso quelle più dinamiche. Emerge con forza la forte contrazione della popolazione del mezzogiorno e delle isole a fronte di una maggiore tenuta del nord e del centro. Il calo della popolazione italiana trae origine dall’invecchiamento della struttura demografica, causa della riduzione delle nascite e aumento delle morti. Il fenomeno è ben visibile nei dati post-censuari, che dal 10 ottobre 2001 al 31 dicembre 2016 hanno fatto registrare un saldo naturale negativo di 938 mila unità. L’invecchiamento della struttura demografica, peraltro, sta registrando una rapida accelerazione anche per il sovrapporsi di un altro fenomeno, strettamente connesso all’acutizzarsi della crisi economica, i consistenti flussi migratori in uscita dall’Italia, che sottraendo in prevalenza giovani in età da lavoro, accentua lo squilibrio generazionale verso le classi di età più anziane. Nel 2016 l’immigrazione italiana verso l’estero è stata di 114.000 persone. La stagnazione demografica trova riscontro nel rallentamento della crescita del numero di famiglie. L’eccezionale incremento che ha investito l’Italia nei primi dieci anni del XXI° secolo, passando dai 21,8 milioni di famiglie del 2001 ai 25,8 milioni del 2013, oltre 4 milioni di famiglie in più in appena 12 anni (+18,3%), alla luce degli ultimi dati dell’ISTAT relativi al 2015 e al 2016, consente di affermare con sufficiente certezza che si tratta di una fase definitivamente conclusa. Al 31 dicembre 2016 le statistiche demografiche ufficiali in Italia rilevano 25.937.723 famiglie residenti, 84.176 in più rispetto al dato di fine 2015, in aumento rispetto alle 37.236 famiglie del 2015 e alle 24.621 famiglie in più fatte registrare nel 2014, ma in fortissima riduzione rispetto ai dati storici. Tenendo conto degli effetti delle verifiche post-censuarie, come termine di paragone si può assumere per il periodo 2012-2013 una variazione media stimabile in circa 193mila famiglie in più l’anno, ed il valore era già in forte riduzione rispetto alle stime relative al periodo 2002-2011 che, a seconda delle ipotesi assunte, oscillavano tra le
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PARTE PRIMA
GLI SCENARI DI RIFERIMENTO 321mila famiglie in più l’anno in base alla popolazione ricostruita, e le 280mila calcolate con il dato censuario. Le previsioni a dieci e venti anni segnano un quadro demografico assai debole che si può risolvere solamente attraverso due modalità: la ripresa della natalità della popolazione (anche se la struttura della piramide d’età della popolazione italiana è spinta verso l’alto, e pochi significativi miglioramenti si possono attendere da questo aspetto); una maggiore accelerazione dei tassi di immigrazione, che contrariamente rispetto a quanto si pensa, con la crisi si sono fortemente ridimensionati. Naturalmente questa seconda possibilità si interseca con i nodi dell’integrazione e della reale offerta di lavoro. Nella sostanza il quadro demografico che caratterizza oggi l’Italia è debole, e questo incide sull’economia, sulla domanda e sulle costruzioni.
Lo scenario degli investimenti in costruzioni: “adagio” L’economia italiana è uscita dalla recessione nel 2015,con tassi di crescita deboli ma in miglioramento; il settore delle costruzioni, invece, ha registrato secondo l’Istat nel 2016 dopo 8 anni di recessione il primo segnale di ripresa, un segnale che dovrebbe continuare ad essere positivo nel 2017 e nel 2018 per i principali osservatori. Ma si registra per il 2017 per molti osservatori un raffreddamento. Va detto, infatti, che i tassi di crescita sono molto contenuti (+1,1% il 2016 secondo ISTAT) tenendo conto del livello di caduta vissuto negli anni della crisi, e che con il passare dei mesi le previsioni sono state riviste al ribasso; soprattutto risultano essere debolissimi i segnali che vengono dall’occupazione. E’ oggettivo, analizzando i dati, che le costruzioni siano il settore più colpito dalla crisi e quello che con più fatica ne sta uscendo. Infatti nonostante i segnali del 2016 e del 2017 e le previsioni del 2018 siano in miglioramento, questi segnali, se confrontati con quelli negativi del periodo 2007-2014 risultano essere ben poca cosa. Insomma le costruzioni mostrano in Italia segnali positivi, ma, per ora molto più modesti di quelli che ci si aspettava. Una parte della frenata nella crescita degli investimenti in costruzioni nel 2016 e nel 2017 è da attribuire alla contrazione della spesa in opere pubbliche degli enti locali, una contrazione che è arrivata come una vera sorpresa anche rispetto alle azioni e alle risorse che sembravano essere disponibili. Soprattutto ha colpito nel 2016 la frenata della spesa dei comuni. Uno dei temi che va evidenziato risulta essere quindi quello della capacità di spesa del settore pubblico, in un quadro tecnico e normativo più complesso. TABELLA 3 – INVESTIMENTI IN COSTRUZIONI IN ITALIA: PREVISIONI 2016-2018 (VARIAZIONI A VALORI DEFLAZIONATI) Data stima 2016 1 Commissione Europea Settembre 2017 0,7 2 Ministero dell’Economia e delle Finanze Settembre 2017 1,1 3 Confindustria Settembre2017 1,1 6 CRESME Giugno 2017 1,9 4 ANCE Luglio 2017 -0,6 5 ISTAT Marzo 2017 1,1 1 European Commission, European economic forecast, Settembre 2017 2 MEF, Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza, Settembre 2017 3 Confindustria, Scenari Economici, Settembre 2017 4 ANCE, Osservatorio congiunturale sull’industria delle costruzioni, Luglio 2017 5 Istat, Conti economici trimestrali, 3 marzo 2017, Conto economico delle risorse e degli impieghi - Valori euro - anno di riferimento 2010), Dati destagionalizzati e corretti per gli effetti di calendario 6 CRESME, Italy, in 83° Euroconstruct Country Report, Amsterdam, Giugno 2017
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2017 1,0 1,4 1,5 2,3 0,2 -
2018 2,4 1,4 2,0 2,2 1,5 -
concatenati (milioni di
PARTE PRIMA
GLI SCENARI DI RIFERIMENTO Certamente segnali più confortanti vengono e sono venuti dal comparto immobiliare, sia residenziale che non residenziale, soprattutto in termini di compravendite ed è inoltre è cresciuto anche il credito alle famiglie per l’acquisto di abitazioni, e il credito per l’acquisto di immobili non residenziali. Resta però molto debole la situazione dei prezzi che solo lentamente sembrano migliorare e solo per le aree più dinamiche del paese, a differenze di quanto accade nelle altre economie europee. In ogni caso, il principale motore della debole crescita degli investimenti in costruzioni continua essere il comparto della riqualificazione del patrimonio esistente; ben pochi sono i segnali che riguardano le nuove costruzioni, anche se qualcosa è sembrato muoversi nelle concessioni ritirate per nuovi edifici residenziali nel 2016; infatti, dopo anni di contrazioni, sono cresciute del 9,6%. Un segnale positivo, ma certo non sufficiente per un comparto che ha visto ridurre dal 2008 di oltre il 65% i volumi prodotti. In questo contesto il comparto della riqualificazione è continuato a crescere: secondo le stime del CRESME su un valore della produzione dell’intero settore delle costruzioni1 pari nel 2016 a 166,2 miliardi di euro (erano 163,9 nel 2014) la spesa in interventi di manutenzione straordinaria e ordinaria è ammontato a 121,6 miliardi di euro, superando così il 73% del totale. Nel 2006, anno di picco del ciclo immobiliare del primo decennio degli anni 2000, era pari a circa il 55%. La crescita dell’attività di rinnovo del patrimonio edilizio è alimentata da due componenti: una prima che deriva dai comportamenti del mercato; una seconda che deriva dalle politiche avviate a livello centrale. La prima può essere considerata una componente strutturale della domanda: il patrimonio edilizio esprime una strutturale domanda di riqualificazione dovuta, da un lato all’obsolescenza di materiali, componenti e sistemi dei prodotti edilizi, che rende necessari interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria; dall’altro all’evolvere dei modi di vivere. Un’altra importante ragione, però, va trovata nel fatto che una parte rilevante della domanda in grado di migliorare le proprie condizioni abitative ha privilegiato, anche per ragioni di convenienza, la ristrutturazione rispetto alla nuova costruzione. Questa crescita dell’attività di manutenzione ordinaria e straordinaria è stata stimolata, oggettivamente, in maniera determinante dalle misure di incentivazione, in particolare negli ultimi cinque anni 2013-2017 quando il quadro degli incentivi, come è noto, si è fatto più importante. TABELLA 4. – % DELL’ATTIVITÀ RINNOVO SUL VALORE DELLA PRODUZIONE DELLE COSTRUZIONI 2006-2016 - VALORI CORRENTI (MILIONI DI EURO)
PRODUZIONE TOTALE RINNOVO Manutenzione ordinaria Manutenzione straordinaria di cui Residenziale NUOVA COSTRUZIONE di cui Residenziale Fonti Energetiche Rinnovabili
2006 Valore assoluto 189.476 104.977 31.223 73.754 38.179 83.838 40.095 661
% 100,0 55,4 16,5 38,9 20,1 44,2 21,2 0,3
2016 Valore assoluto 166.200 121.595 36.177 85.418 49.634 42.981 13.841 1.623
% 100,0 73,2 21,8 51,4 29,9 25,9 8,3 1,0
Var.% 2016/2006 -12,3 15,8 15,9 15,8 30,0 -48,7 -65,5 145,5
Fonte: stime CRESME. 1
Il CRESME, nella sua stima del mercato delle costruzioni, seguendo il Sistema di Contabilità Nazionale, divide il valore della produzione del settore delle costruzioni in investimenti e manutenzione ordinaria. Gli investimenti sono poi ulteriormente divisi in nuove costruzioni e manutenzione straordinaria. Gli investimenti, e quindi anche la manutenzione straordinaria, sono poi articolati, nei comparti dell’edilizia residenziale, dell’edilizia non residenziale e delle opere del genio civile. Nella stima del valore della produzione è considerato, inoltre, anche l’investimento in impianti per le fonti energetiche rinnovabili-FER).
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PARTE PRIMA
GLI SCENARI DI RIFERIMENTO I numeri descrivono bene la situazione. Dei 121,6 miliardi di euro che hanno rappresentato il mercato della manutenzione nel nostro paese nel 2016, 36,2 miliardi di euro sono da attribuire all’attività di manutenzione ordinaria del patrimonio esistente, mentre 85,4 miliardi sono dovuti alla manutenzione straordinaria; di questi, secondo il CRESME, 49,6 miliardi riguardano interventi sul patrimonio residenziale. Nel periodo di crisi tra il 2006 e il 2016, gli interventi in manutenzione straordinaria del patrimonio residenziale sono cresciuti del 30%, passando da 38 a quasi 50 miliardi di euro, mentre gli investimenti in nuova edilizia residenziale sono diminuiti del 65,5% passando da poco più di 40 miliardi di euro a circa 13,8 miliardi. Che gli incentivi abbiano svolto un ruolo rilevante nella dinamica del settore delle costruzioni negli anni della crisi, appare evidente dall’ammontare complessivo degli investimenti attivati con gli incentivi fiscali nel periodo 2008-2017: secondo le stime del CRESME, sono ben 180 i miliardi di euro attivati dal 2008; ma 137 miliardi di euro sono stati attivati negli ultimi cinque anni, 2013-2017. Dal 2013 al 2017 gli incentivi hanno attivato, comprendendo l’IVA, 28 miliardi di euro medi annui di lavori di ristrutturazione edilizia e riqualificazione energetica. Si tratta di valori particolarmente significativi per il settore delle costruzioni e per lo stock immobiliare in Italia: se si osserva l’andamento negli anni del peso degli interventi agevolati sul totale della spesa in rinnovo residenziale si nota come il peso dei lavori incentivati sia passato dal 13% del totale dei primi anni di attivazione, a oltre il 60% nel 2013 e nel 2014. Nei tre anni successivi l’incidenza degli investimenti veicolati dagli incentivi rimane molto elevata, compresa tra il 52,9% del 2015 e il 56,9% del 2016. Mentre nel 2017, sulla base della proiezione della dinamica registrata nei primi sette mesi dell’anno, si attesterebbe al 54,6%. La questione di fondo che ci deve porre è se questa politica è sufficiente a rilanciare il settore delle costruzioni, o come ormai da molte parti si sostiene, non sia il caso di rilanciare una stagione di interventi di riqualificazione più importanti, che guardino alla rigenerazione urbana. Del resto è lì che si gioca una parte importante del nuovo mercato delle costruzioni, cambiare le città.
La quarta rivoluzione industriale e una nuova epoca urbana La quarta rivoluzione industriale trae origine da nuove tecnologie digitali che, secondo molti analisti, con lo sviluppo delle reti e l’interconnessione delle macchine, porteranno a un nuovo livello l’automazione dei processi produttivi. La fabbrica del futuro diventerà più intelligente (smart factory), limitando il lavoro umano alle funzioni di progettazione e controllo, con notevoli vantaggi in termini di efficienza produttiva. Siamo di fronte a una fase in cui, da un lato si agirà con la sostituzione di ampie parti dovute “al lavoro delle menti”, dall’altro che il ”lavoro delle braccia meccanico”, grazie a una nuova catena di montaggio, produrrà in serie prodotti personalizzati (su misura), integrando il lavoro robotico e la creatività umana per ottenere prodotti di elevatissima qualità con la massima efficienza produttiva: qualcuno parla addirittura di “robotica umanistica”. Internet e piattaforme mobili, internet delle cose, tecnologie cloud, automazione del lavoro delle menti, lo sviluppo della robotica avanzata, i veicoli autonomi e semi-autonomi nel mondo dei trasporti, le tecnologie additive e le stampanti 3D, la genomica di nuova generazione, i nuovi prodotti della scienza dei materiali, le nuove tecniche di ricerca di petrolio e gas e le energie rinnovabili e lo sviluppo delle forme di stoccaggio 22
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PARTE PRIMA
GLI SCENARI DI RIFERIMENTO dell’energia ridisegnano materiali, componenti, processi dell’industria, modificano i comportamenti e le organizzazioni, ma allo stesso tempo modificano i luoghi dell’abitare e del lavoro, modificano lo spazio urbano. E modificano le politiche. Le città, le costruzioni e le infrastrutture diventano sempre più sistemi di informazioni, “macchine” e “impianti”. Secondo un recente rapporto di McKinsey , le nuove tecnologie seguiranno quattro principali direttrici di sviluppo: - L’uso e la gestione di una eccezionale quantità di dati – L’implementazione di big-data e open-data per la raccolta delle informazioni, l’interconnessione (Internet of Things, machine-to-machine) degli oggetti, delle persone, delle reti, in ogni tempo e in ogni luogo; il cloud computing per la conservazione e l’analisi delle informazioni e l’accesso diffuso a elevate potenze di calcolo, disegnano i contorni di una nuova epoca, tra le altre cosa, per le relazioni tra domanda e offerta; - Analysis - Si potenzierà la capacità d’analisi, per estrarre valore dai dati raccolti, con lo sviluppo di sistemi di machin-learning (reti neurali), cioè di macchine in grado di apprendere dall’esperienza; - Interazione – L’interazione uomo/macchina, con lo sviluppo di interfacce, non solo touch ma, ad esempio, anche gesture o vocale, e l’applicazione della realtà aumentata per migliorare le prestazioni sul lavoro o per accedere a nuove funzioni/servizi di uso comune (mobilità, apprendimento, comunicazioni, ecc.); - Produzione - Trasformazione del digitale in reale, con lo sviluppo delle tecnologie additive, delle stampanti 3D, della robotica, delle interazioni machine-to-machine e delle tecnologie per un più efficiente utilizzo e immagazzinamento dell’energia. Il miglioramento esponenziale nell’utilizzo dei computer, le enormi quantità di dati digitalizzati, lo sviluppo di “innovazione ricombinante” insieme allo sviluppo dell’intelligenza artificiale, alle nanotecnologie, alla nuova robotica, alle biotecnologie e alla rete digitale comune che consente quella che viene generalmente definita “connessione globale”, determinano uno scenario innovativo rivoluzionario, e modificano radicalmente il quadro evolutivo del mercato. Sono processi che stanno avendo e avranno ancor di più nei prossimi anni un impatto importante anche per le costruzioni, sui quali abbiamo riflettuto lo scorso anno nel Rapporto Formedil 2016, ma che stanno ridefinendo le stesse modalità di funzionamento delle città, delle reti, dei territori: da un lato digitalizzazione e nuove potenzialità di gestione dati determinano innovativi contenuti di funzionalità, efficienza e qualità che hanno già alimentato la teoria della “smart city” ; dall’altro nuove tecnologie consentono importanti forme di risparmio nell’erogazione dei servizi e nella gestione dell’ambiente costruito e ridisegnano gli scenari economici sulla base di nuove opportunità di investimento. Il mondo è entrato in una nuova fase di grande cambiamento, e se è vero che la storia è da sempre un continuo succedersi di innovazioni, è altrettanto vero che esistono fasi cicliche in cui le innovazioni assumono intensità rivoluzionarie: alcune analisi parlano di ingresso nella quarta rivoluzione industriale tout court, dell’ingresso nell’epoca della cyber-fisica, altre ancora pongono l’accento sul tema della “seconda rivoluzione delle macchine” dopo quella avviata nella seconda metà del ‘700, altri ancora disegnano i contorni di una nuova società, un nuovo modello economico, il “capitalismo informazionale”. Seguendo la terminologia storico-economica di uno studioso come Giovanni Arrighi , potremmo dire che ci troviamo all’ingresso di un nuovo “ciclo sistemico di accumulazione”. Nella storia ogni volta che si sono
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PARTE PRIMA
GLI SCENARI DI RIFERIMENTO avviati profondi cambiamenti economico-finanziari e si sono avviate nuove rivoluzionarie fasi di sviluppo, si è entrati in un “caos sistemico” che ha visto violente modificazioni nelle gerarchie economico-territoriali, rapidi cambiamenti nelle leadership dell’innovazione e della produzione di ricchezza su scala internazionale, e l’affermarsi di nuovi “contenitori” politico-territoriali a scapito dei vecchi precedentemente egemoni. Arrighi descrive (riprendendo le intuizioni di Braudel) l’ascesa e la crisi dei sistemi economici occidentali dal 1300 ai giorni nostri individuando i “leader economico-territoriali” dei diversi cicli : il ciclo delle “città stato” Italiane (1340-1560) si afferma e poi decade a vantaggio di quello avviato dalle Provincie Olandesi (15601740), che perdono la loro posizione a vantaggio dell’Inghilterra (1740-1930), che, a sua volta, decade a vantaggio degli Stati Uniti (1930-2000). E’ bene notare che la scala economico-territoriale dei cicli sistemici di accumulazione è andata sempre più crescendo e ancor più si è allargata oggi attraverso i processi di globalizzazione, di digitalizzazione e di finanziarizzazione. Oggi, per molti osservatori, siamo di fronte a una nuova fase di passaggio, ma la cosa interessante sembra essere l’assenza di una leadership territoriale in grado di “contenere” il nuovo modello, sempre più si parla di un mondo multipolare. A ben vedere nella complessa fase di ‘ebollizione’ che il mondo sta vivendo è possibile individuare nelle città, o meglio nelle grandi aree urbane, il vero contenitore territoriale del nuovo ciclo sistemico di accumulazione. E si può sostenere che questa condizione crescerà nei prossimi anni, non fosse solo perché le città concentrano sempre più popolazione, innovazione, lavoro, e pesano sempre più nelle economie nazionali e nell’allocazione degli investimenti internazionali di attori non statali. Le città sono oggi più che mai il luogo del futuro, anche perché il modello del loro sviluppo sta cambiando. E anche nelle città europee, dove lo senario della popolazione è in calo si assiste a un processo di concentrazione urbana. Il punto di svolta del cambiamento che stiamo vivendo, viene per alcuni osservatori, come è già successo per la prima rivoluzione industriale, da una accelerazione della produttività, da un cambiamento tecnologico che incide sui processi produttivi e sui comportamenti delle persone. “La Rivoluzione industriale – si scrive – ha inaugurato la prima età delle macchine dell’umanità, il primo periodo in cui il nostro progresso è stato spinto in primis dall’innovazione tecnologica, il momento della trasformazione più radicale che il nostro mondo abbia mai conosciuto (…) E adesso arriva la seconda rivoluzione delle macchine. I computer e le altre innovazioni digitali stanno facendo per la nostra forza mentale, per la capacità di usare il nostro cervello affinché capisca e influenzi il nostro ambiente, quello che la macchina a vapore e i suoi epigoni fecero per la forza muscolare. Ci permettono di superare i precedenti limiti e ci portano in un territorio inesplorato”. Basterà pensare, per stare al mondo industriale e a quello dei comportamenti delle persone, ad alcune innovazioni tecnologiche con le quali ci troviamo a fare i conti sul piano della digitalizzazione, delle nanotecnologie, dell’energia: internet delle piattaforme mobili, internet delle cose, le tecnologie cloud, l’automazione del lavoro delle menti, lo sviluppo della robotica avanzata, i veicoli autonomi e semi-autonomi nel mondo dei trasporti, le tecnologie additive e le stampanti 3D nei processi produttivi industriali, la genomica di nuova generazione, i nuovi prodotti della scienza dei materiali, le nuove tecniche di ricerca di petrolio e gas, le energie rinnovabili e lo sviluppo delle forme di stoccaggio dell’energia; sono tutte innovazioni che ridisegnano materiali, componenti, processi dell’industria, modificano i comportamenti e le organizzazioni, ma allo stesso tempo modificano i luoghi dell’abitare e del lavoro, modificano lo spazio urbano. Le città, le costruzioni e le infrastrutture diventano sempre più sistemi di informazioni, “macchine” e “impianti”.
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PARTE PRIMA
GLI SCENARI DI RIFERIMENTO Certo mentre avanza la rivoluzione tecnologica, nel pieno di un processo di globalizzazione dell’economia, si moltiplicano le analisi che descrivono anche i profondi limiti dello sviluppo e i fattori critici con cui si devono fare i conti : una forte crescita della popolazione mondiale nelle aree del sud e dell’est del mondo, con esiti migratori dalle dimensioni sconosciute nel passato, che guarda alle città e alle economia avanzate; mentre un rapido processo di invecchiamento della popolazione segna alcune delle principali economie avanzate (Giappone e Europa in particolare); l’inquinamento dell’aria e dell’acqua; il nodo dei rifiuti; l’aumento della concorrenza per le risorse scarse; l’aumento delle temperature e il rischio di innalzamento dei mari; il cambiamento nell’intensità delle piogge; l’estinzione delle specie; l’eccesso di pesca che mina l’economia dei mari; la scarsità di acqua e i rischi di desertificazione per alcune parti del mondo ; i fenomeni di deforestazione; i processi di polarizzazione sociale sempre più forti; crescenti scenari di instabilità politica in vari territori. Le dinamiche in atto disegnano uno scenario crescente di rischi sociali su vari piani, primo tra tutti quello dello squilibrio sociale e territoriale: l’esasperata finanziarizzazione dell’economia, la crescita di global companies dalle dimensioni economiche di stati nazione, lo stesso sviluppo delle innovazioni tecnologiche legate al mondo dell’ICT, di internet e della digitalizzazione determinano una crescente, squilibrata distribuzione della ricchezza; è la crisi del modello sociale delle economie avanzate basato su una crescente classe media i in occidente; la crisi delle ideologie e le crescenti differenze sociali producono reazioni instabili anche all’interno di società stabili; il senso stesso delle vita viene messo in discussione da fasce marginali della popolazione più numerose del passato; nuovi modelli di crisi geopolitiche producono da un lato l’esasperarsi del modello terroristico, dall’altro derive populistiche e l’emergere di forti momenti di indecisione politica. Non è certo un caso che proprio il radicarsi di una profonda e generalizzata instabilità sociale, di fenomeni di disoccupazione e sottoccupazione e il fallimento delle politiche e della governance a livello globale, regionale e nazionale, rispetto all’emergere delle criticità, sono i rischi di maggiore livello che il World Economic Forum ha individuato nel Global Risk Report 2017. Al centro di questo scenario in grande movimento stanno le città: lo dimostra l’eccezionale processo di urbanizzazione che il mondo sta vivendo; lo dimostra il fatto che le città sono destinate a vivere una nuova stagione, che potremmo dire di reinvenzione; lo dimostra il fatto che il World Economic Forum mette tra i principali fattori critici della attuale fase economica anche il fallimento della pianificazione urbana. Ma è proprio sul piano della pianificazione urbana, che sembra emergere nel contesto competitivo internazionale una nuova stagione di pianificazione strategica che si pone come obiettivo disegnare, rispetto alle dinamiche rivoluzionarie in atto, la nuova città, digitale, resiliente, circolare, inclusiva.
Il ritorno della crescita urbana … anche in Europa attraverso la trasformazione Il XXI secolo sarà di nuovo il secolo delle “città capitali”, così come lo è stato il XIX, certo sarà il secolo delle aree urbane. Secondo l’ONU nel 2015 il 54% delle popolazione mondiale vive nelle aree urbane; nel 2030 la popolazione urbanizzata salirà al 60%; nel 2050 al 66%. Nel Nord America la popolazione che vive nei centri urbani è pari all’82% del totale e questa percentuale salirà all’84% nel 2030 e all’87% nel 2050. In Europa la popolazione urbanizzata raggiunge il 74% del totale e salirà al 77% fra tredici anni e all’82% nel 2050. Il XXI
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PARTE PRIMA
GLI SCENARI DI RIFERIMENTO secolo è di nuovo il secolo di intensi processi di urbanizzazione. Questa dinamica della popolazione è nota se si guarda al di fuori dei confini europei e delle economie avanzate, potremmo dire è uno dei leitmotiv di chiunque affronti la fase economica di Cina e altri paesi emergenti : le economie emergenti stanno vivendo una fase di urbanizzazione le cui dimensioni non hanno uguali nella storia.
Il fatto meno noto - un fatto che emerge con chiarezza dall’analisi dei dati Onu o di quelli Eurostat, dati confermati dall’analisi puntuale delle visioni strategiche che sono state esaminate con le ricerche prima citate dal CRESME - è che sono tornate a crescere e hanno avviato ulteriori importanti politiche di crescita, anche le città europee. Secondo l’ONU tra 2000 e 2014 il 77% delle 169 città europee con più di 300.000 abitanti ha visto crescere la popolazione; nella previsione tra 2014 e 2030 la percentuale salirà al 96%. Anche le più recenti analisi e previsioni di Eurostat , mostrano uno scenario che evidenzia il ritorno alla crescita della città in Europa, ma l’analisi di Eurostat è più articolata di quella dell’ONU, evidenzia, infatti, come le città europee si possono dividere in due grandi categorie: città che vincono e crescono e città che stanno ripiegando su loro stesse . A ben vedere, in sintesi, la crescita della popolazione nelle economie urbane europee, ma la riflessione vale in generale per le città vincenti delle economie avanzate, è dovuta prevalentemente alla capacità attrattiva determinata dalla qualità della vita e , soprattutto, dalla capacità di offrire lavoro. Gli ultimi dati Eurostat, relativi alle città spagnole e greche o a città del sud Italia mostrano infatti come la crisi economica colpisca le principali città dei paesi in crisi, innescando dinamiche demografiche recessive: il saldo migratorio rallenta o vira in negativo dove non c’è lavoro; il saldo naturale crolla colpito dalla disoccupazione, le giovani copie che non trovano lavoro non si trasformano in famiglie che fanno figli. La capacità attrattiva
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PARTE PRIMA
GLI SCENARI DI RIFERIMENTO delle città è il nodo oggi sul tappeto e questo dipende dalla capacità di competere con le altre città e con le trasformazione in atto . Dipende dalla capacità di funzionare, dipende dall’efficienza del sistema di norme e regole che regolano l’attività, dipende dall’efficienza del processo amministrativo, dalla qualità della vita, dalla vitalità del tessuto sociale, dalla capacità di innovare, e dipende dalla capacità di pensare e progettare il futuro. “A seguito di un relativo declino vissuto dalla metà alla fine del 20° secolo- si scrive nel nuovo piano strategico di Abu Dhabi al 2030, un esempio tra i molti analizzati nella ricerca che CRESME sta realizzando per conto di ACER - le città di tutto il mondo stanno ora sperimentando una grande rinascita; le Nazioni hanno compreso l’importanza di rivitalizzare e allo stesso tempo sviluppare le città, non solo per la loro economia, ma per l’obiettivo di migliorare il benessere generale dei loro popoli….Con un mondo ormai in maggior parte urbano, con sempre più persone che vivono nelle città, i governi devono sapere che le loro città sono in competizione con una vasta gamma di altre città del mondo, grandi e piccole. C’è un reale bisogno di fondere il dinamismo economico delle città con comunità coese e di alta qualità in grado di affrontare i limiti ambientali, economici, culturali e sociali (dello sviluppo)”. Le città più dinamiche hanno sviluppato negli ultimi anni e stanno continuando a sviluppare, piani strategici di “adattamento al futuro”, visioni di come saranno fra dieci, quindici venti anni. Sono piani che si trasformano in concreti programmi di investimento. A guardare bene le visioni delle città del futuro, al 2030, al 2050, sono azioni di pianificazione e progettazione dello sviluppo urbano che operano su quattro componenti fortemente integrate tra di loro: la prima è che sono tutti demograficamente piani espansivi, pur basati sulla trasformazione; la seconda è che esiste un piano (o un insieme di piani) per affrontare la rivoluzione della digitalizzazione che si concretizza nel disegno della “smart city”; la terza è che esistono, affiancati ai piani strutturali e ai piani della “città intelligente”, i piani della qualità dell’aria, della resilienza al cambiamento climatico, e della difesa rispetto al rischio delle acque: sono i piani della sostenibilità ambientale e della qualità della vita in senso ecologico; la quarta è la definizione di piani infrastrutturali, la parte hard dello sviluppo, che si basano sulla progettazione dell’up-grade di infrastrutture e case. Piani che disegnano una nuova fase con cui fare i conti. Il problema non è più se le città crescono, oggi tutte le città dinamiche vogliono crescere e competere, la vera questione è che vogliono farlo su un piano nuovo, diverso rispetto al passato, le città devono crescere ed essere sostenibili, innovative, solidali. “Una città sostenibile – si scrive in uno dei documenti che disegnano il futuro di Parigi – consuma meno e meglio, è il luogo della sobrietà, della tutela delle aree naturali e del miglioramento dell'ambiente in cui vivere. Il futuro sostenibile, è anche una città densa, che integra l'idea di prossimità e facilità di accesso ai servizi essenziali. In questo contesto, la connessione tra luoghi del lavoro e luoghi della residenza è prioritario rispetto a una regione dove le persone trascorrono una parte importante del loro tempo nei mezzi di trasporto. Allo stesso modo, la costruzione di nuove abitazioni è un imperativo in un territorio dove è così difficile trovare un alloggio a prezzi abbordabili”. Le città sono sempre più il cuore dell’economia; il progetto di una nuova città, efficiente, in crescita e sostenibile, è il portato della consapevolezza che sono in atto grandi cambiamenti e che è in gioco una esasperata competizione: “Le città – si scrive ancora nella Visione al 2030 di Abu Dhabi – stanno diventando sempre più il motore dell'economia mondiale, mentre l’intensità della competizione economica cresce ogni anno. Fattori quali investimenti, prestigio, istruzione e ingegno sono fattori attraverso i quali le città sono sempre più giudicate. I Global City Indexes ( …) giudicano le città per il loro livello di salute, di istruzione, di disponibilità di alloggi, di ambiente politico e sociale, di condizioni economiche e allo stesso tempo culturali,
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PARTE PRIMA
GLI SCENARI DI RIFERIMENTO ricreative e di trasporto. In aggiunta la sostenibilità è ora il principale fattore per attrarre persone, affari, investimenti”. Le città si devono confrontare da un lato con le loro potenzialità, dall’altro con le loro crescenti contraddizioni, alla fine potremmo dire con la loro qualità, all’interno di una quadro competitivo che non è nazionale ma internazionale, in forte movimento e condizionato dai grandi temi del cambiamento: l’impatto della digitalizzazione sul funzionamento della città, sulle sue infrastrutture, sui suoi servizi, sui modi di abitare e lavorare, sul rapporto governo-cittadini; i rischi derivanti dalla condizione climaticaenergetico-ambientale e le risposte per mettere in sicurezza persone e attività; le tensioni sociali derivanti dalle epocali dinamiche migratorie e dalla fortissima polarizzazione sociale attivata dalla crisi. Se ci pensiamo bene quella che stiamo vivendo è una nuova stagione che richiede proprio una grande capacità di progettazione, di risposte concrete, di investimenti. La questione è che stiamo attraversando il ponte che ci porta dalla città post industriale dei servizi alla cyber-città: dall’era della città dei trasporti, dell’inquinamento, stiamo entrando nell’era della città delle bio-tecnologie, della nano-tecnologie, dell’elettromagnetismo, dell’attenzione all’inquinamento e al clima. Potremmo dire che stiamo entrando nell’era della sfida della città che diventa verde, sostenibile, dove l’utopia è l’aria pulita nei luoghi della massima densità di popolazione e funzioni; dove edilizia e ambiente diventano piani di azione con obiettivi simili. E’ una nuova fase urbana che richiede come priorità il disegno del futuro. Negli ultimi anni l’elenco delle città che disegnano il loro futuro a 15, 20, 30 anni si è enormemente allungato. Le visioni sono il frutto della consapevolezza che è in atto una selezione tra città che sono in grado di offrire qualità della vita e lavoro e per questo attirano popolazione e giovani, e città che perdono peso e ruolo. Ma opportunità economiche, qualità del funzionamento urbano, qualità della vita sono gli esiti di un processo di innovazione competitivo fatto di scelte, di nuove politiche, di nuovi modelli organizzativi, di nuovi investimenti che sono più importanti del passato proprio per il cambiamento strutturale che la nostra epoca sta vivendo. E’ in questo contesto che diventa più importante “disegnare il proprio futuro”, pianificare lo sviluppo, avviare politiche di investimento e trasformazione, potremmo dire “progettare la rivoluzione”. L’analisi di quello che sta avvenendo in termini di visions del futuro, fornisce una lettura interpretativa delle dinamiche urbane su scala internazionale che si può definire innovativa, in particolare rispetto alle letture che vengono date oggi in Italia: in primo luogo perché documenta come il processo di urbanizzazione, di crescita della popolazione nelle città, contrariamente a quanto da molti sostenuto, è in forte accelerazione anche in occidente e in Europa, con l’eccezione parziale dell’est Europa e del sud Europa più colpito dalla crisi economica (Spagna, Sud Italia, Grecia). In secondo luogo, perché l’analisi dei piani per il futuro della città mostra che questi sono tutti demograficamente piani espansivi, prevedono trasformazioni, densificazione, riqualificazioni, ma anche nuove urbanizzazioni e nuova edilizia. Allo stesso tempo, però, prevedono investimenti e politiche per accelerare il processo di digitalizzazione della città e per attrarre settori economici innovativi; prevedono importanti interventi di resilienza rispetto ai cambiamenti climatici, disegnano azioni per migliorare la qualità dell’aria, ridurre le emissioni di CO2, ridurre i rischi idrogeologici; progettano importanti up-grade di infrastrutture per la mobilità che favoriscono il trasporto pubblico, la bicicletta, la pedonalità o tendono a sostituire l’automobile con l’ascensore. Disegnano in ogni caso un’importante stagione di investimenti nelle città. Ma soprattutto fanno riferimento a un nuovo modello di sviluppo urbano, un nuovo paradigma che i motti e i titoli delle visioni del futuro sintetizzano: la parole chiave nel piano di Abu Dhabi è “Estidama” che vuol dire in arabo “sostenibilità”, la stessa parola chiave del 28
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PARTE PRIMA
GLI SCENARI DI RIFERIMENTO piano di Sidney “Sostainable 2030”, a Stoccolma si parla di Simbiocity e di “City for everyone”, Parigi deve essere “intelligente e durable”, Londra sarà “bigger and better”…. Potremmo dire che le città stanno provando a “progettare la loro reinvenzione” sulla base di un nuovo paradigma, la nuova epoca di infrastrutturazione urbana integra obbligatoriamente sostenibilità – digitalizzazione – crescita; inoltre la produzione della visione del futuro, il lavoro necessario a produrla, serve non solo per conoscere e per decidere cosa fare, ma soprattutto per condividere le strategie tra i diversi portatori di interesse (da soli non si va da nessuna parte) e comprendere che “bisogna giocare d’attacco” per non perdere la partita. Del resto, ancora una volta, la storia insegna che il fallimento di tante città “non rispecchia alcuna debolezza delle città nel loro complesso, quanto piuttosto la sterilità delle città che hanno perduto il contatto con gli ingredienti essenziali della reinvenzione urbana”. Non possiamo non sottolineare che l’Italia su questo piano è in forte ritardo ed è grave per un paese con dinamiche economiche e demografiche come il nostro. E’ in ritardo in termini di “progetto per il futuro”, è in ritardo in termini di capacità operativa. Certo quello che oggi proviamo è un senso di inadeguatezza, pensando alla distanza che esiste tra il racconto che l’innovazione produce, tra le immagini che vengo dagli altri paesi e la realtà in cui ci si troviamo a operare, pensando ai cambiamenti che sono già avvenuti e quelli che avverranno, basterà pensare a quello che sta succedendo, ad esempio, nell’area del cratere interessata dal terremoto. Un esempio di ritardi e inefficienza. Molto dipende da un processo procedurale tecnico-amministrativo complesso, in movimento, molto dipende dalla preparazione, dalla formazione da chi opera, da una parte e dall’altra, nel campo delle trasformazioni urbane e territoriali. Le cose sono cambiate: sono cambiati i modelli della valorizzazione fondiaria e il modello espansivo; sono cambiati i comportamenti del mercato immobiliare; è cambiato il rapporto con la casa da parte di molte famiglie investitrici; sta cambiando il processo produttivo; sta cambiando la tecnologia. E mentre tutto cambia così velocemente, emergono i problemi legati alla capacità, alla conoscenza. Quello che oggi vediamo sul mercato non è solo una attiva resistenza al cambiamento, inarrestabile, quanto una incapacità del sistema di agire il cambiamento, sapendo cosa fare. Gli strumenti di lettura, gli strumenti operativi, i modi di operare sono da ridefinire, da rifondare. Da questo punto di vista lo scenario per il sistema formativo che FORMEDIL rappresenta può essere il luogo per l’avvio di un profondo processo di nuovo acculturamento, una nuova stagione che superi la fase della formazione minima, per avviare una fase di accompagnamento e crescita del settore delle costruzioni verso la sua evoluzione. Il piano strategico 2025 del settore delle costruzioni Inglese, pone alla sua base la riduzione dei costi di produzione del 33%, la riduzione dei tempi di realizzazione delle opere del 50%, la riduzione della Co2 del 50%, una forte spinta all’implementazione al BIM e alla crescita sui mercati internazionali, ma si rende conto che per fare questo è necessario formare 2,9 milioni di persone con una apposita, strategica, nuova azione formativa. Ed è questo che sarebbe necessario fare anche in Italia, una nuova fase di rilancio per il settore delle costruzioni, che deve essere, in primo luogo culturale.
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PARTE PRIMA
GLI SCENARI DI RIFERIMENTO
FORMAZIONE E POLITICHE PER IL LAVORO IN EDILIZIA Sintesi dei dati e spunti di riflessione Giovanni Carapella, Direttore Formedil
Una premessa Il Rapporto Formedil è uno strumento di lavoro, previsto dai CCNL di settore, realizzato per la prima volta nel 1992 grazie al Progetto Finalizzato Edilizia del CNR. A partire dal 2003 è divenuto un appuntamento a cadenza annuale, realizzato da Formedil con la collaborazione di Cresme. La costanza della rilevazione ha consentito al Formedil di fotografare anno per anno lo stato di salute del sistema delle scuole edili territoriali e nel contempo di attivare un Osservatorio dinamico sulle tendenze della formazione edile in Italia. Nel corso degli ultimi anni il Rapporto Formedil si è arricchito di una sezione sulle politiche attive del lavoro, anche a seguito dell’avvio della sperimentazione della Borsa Lavoro Edile Nazionale Blen.it. Del resto, formazione professionale e politiche del lavoro sono due facce di uno stesso problema: le politiche industriali per un settore che deve ancora uscire da una crisi lunga e difficile. Una crisi che ha rimesso al centro il tema dell’occupazione, cioè, della quantità, qualità e dignità del lavoro in edilizia. Una crisi che fa del “ritorno alla formazione” un aspetto centrale perché :
la competitività di settore è fatta di capacità delle imprese e competenze del capitale umano; la formazione professionale è fattore di spendibilità occupazionale del lavoratore e di qualificazione delle imprese.
Il tutto in un contesto produttivo segnato da problemi antichi, quali la regolarità del lavoro e la sicurezza sui cantieri, e da nuove problematiche legate all’innovazione di processo e di prodotto che, nonostante la crisi e a volte grazie alla crisi, si sta producendo nell’intera filiera delle costruzioni.
Scenari di settore I dati raccolti dalla CNCE, Commissione Nazionale Casse Edili, sulla base delle differenti rilevazioni effettuate presso le Casse edili territoriali, raccontano che i timidi, ma incoraggianti segnali di ripresa registrati nel 2016, lasciano il posto ad una nuova caduta degli indicatori in termini di ore lavorate, lavoratori iscritti in Cassa Edile, massa salari e imprese attive.
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PARTE PRIMA
GLI SCENARI DI RIFERIMENTO
OSSERVATORIO CASSE EDILI - LAVORATORI E IMPRESE - CONFRONTO PRIMO QUADRIMESTRE 2015, 2016, 2017 Tabella 1: Ore lavorate Anno/Mese
gennaio
% su 2015
febbraio
% su 2015
marzo
% su 2015
aprile
% su 2015
2015
27.440.725
100
29.860.765
100
35.795.913
100
36.593.239
100
2016
27.847.939
101
33.510.429
112
35.928.990
100
35.568.713
97
2017
26.957.894
98
31.201.590
104
38.484.157
108
29.703.587
81
Tabella 2: Lavoratori iscritti Anno/Mese
gennaio
% su 2015
febbraio
% su 2015
marzo
% su 2015
aprile
% su 2015
2015
307.281
100
336.448
100
349.059
100
355.793
100
2016
342.006
111
343.991
102
344.217
99
344.922
97
2017
318.276
104
322.642
96
330.763
95
329.749
93
Tabella 3: Massa salari Anno/Mese
gennaio
% su 2015
febbraio
% su 2015
marzo
% su 2015
aprile
% su 2015
2015
316.446.541
100
301.720.125
100
360.766.311
100
409.936.207
100
2016
324.871.681
103
341.430.383
113
387.136.357
107
383.163.387
93
2017
313.010.775
99
318.597.000
106
391.789.185
109
342.497.892
84
Tabella 4: Imprese iscritte Anno/Mese
gennaio
% su 2015
febbraio
% su 2015
marzo
% su 2015
aprile
% su 2015
2015
72.862
100
73.670
100
75.208
100
76.735
100
2016
75.372
103
75.462
102
75.295
100
75.420
98
2017
70.734
97
71.100
97
72.232
96
72.005
94
Dati osservatorio CNCE su campione omogeneo di 88 Casse Edili
L’analisi per quadrante territoriale conferma questo trend negativo, fatta eccezione per l’indicatore lavoratori iscritti nel nord-est. IL MERCATO DELLE COSTRUZIONI: ORE LAVORATE, OCCUPAZIONE E IMPRESE – RIEPILOGO PER ZONA VARIAZIONI % OTTOBRE 2016- GIUGNO 2017/ OTTOBRE 2015- GIUGNO 2016 Nord Ovest (18)
Nord Est (13)
Centro (35)
Sud (14)
Isole (8)
Nazionale
Lavoratori
-0,7
0,1
-3,6
-13,9
-11,2
-4,5
Ore lavorate
-0,5
-1,7
-2,4
-11,7
-11,5
-3,7
Imprese
-3,4
-1,9
-3,4
-8,3
-9,5
-4,6
-12,0
-12,3
-3,7
Masse salari -0,4 -1,7 -2,6 Fonte: elaborazione FORMEDIL su dati CNCE DATI OSSERVATORIO CASSE EDILI (DATI MUT – 87 CASSE EDILI)
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RAPPORTO FORMEDIL 2017
PARTE PRIMA
GLI SCENARI DI RIFERIMENTO La stessa tabella, presentata nel Rapporto Formedil dello scorso anno, presentava un andamento opposto con una tendenza alla crescita degli indicatori quasi generalizzata. IL MERCATO DELLE COSTRUZIONI: ORE LAVORATE, OCCUPAZIONE E IMPRESE – RIEPILOGO PER ZONA VARIAZIONI % OTTOBRE 2015- AGOSTO 2016/ OTTOBRE 2014- AGOSTO 2015 Nord Ovest (18)
Nord Est (13)
Centro (35)
Lavoratori Ore lavorate
3,0 2,4
6,0 0,6
7,2 4,5
Imprese
0,5
0,9
1,5
Sud (14)
Isole (8)
Nazionale
13,3 13,8
5,6 5,7
6,7 3,5
5,5
-1,2
1,6
15,2
7,2
4,4
Masse salari 1,4 0,5 5,4 Fonte: elaborazione FORMEDIL su dati CNCE DATI OSSERVATORIO CASSE EDILI (DATI MUT – 88 CASSE EDILI)
Tutti dati non positivi che segnalano con forza come il settore edile non sia ancora uscito dalla crisi e al tempo stesso suggeriscono una chiave di lettura su come il recinto “imprese iscritte in Cassa edile” non riesca più a contenere l’insieme delle attività delle costruzioni alla luce di pratiche elusive nell’applicazione dei CCNL di settore. Una tendenza al rallentamento rispetto alla “bolla 2016” è confermata dai dati dell’Osservatorio CRESME Ascomac sulla vendita e noleggio delle macchine movimento terra, che dopo la forte crescita del 2015 e 2016 registra un rallentamento nel primo semestre 2017.
IL MERCATO ITALIANO DELLE MACCHINE PER MOVIMENTO TERRA E LAVORI STRADALI 2014 - I SEMESTRE 2017 NUMERO DI MACCHINE VENDUTE O NOLEGGIATE –VALORI ASSOLUTI E VAR.% SU STESSO PERIODO ANNO PRECEDENTE 2014 Anno intero
2015 Anno intero
2016 Anno intero
2017 1° semestre
1.897 2.408 Movimento terra tradizionale 2.909 142 190 Terne 188 4.157 5.773 Mini 7.387 91 209 Rulli 302 25 116 Vibrofinitrici 165 44 44 Dumper articolati 30 422 388 Sollevatori telescopici 122 6.778 9.128 11.103 TOTALE MACCHINE Fonte: Osservatorio Vendite Macchine per le Costruzioni CRESME- promosso da Cantiermacchine Ascomac
1.470 86 3.329 131 68 27 53 5.164
Un quadro sinottico degli andamenti 2008/2017 offre in sintesi grafica l’immagine di una perdurante crisi dell’edilizia; crisi che è e resta un problema per le stesse prospettive di ripresa economica e occupazionale dell’intero Paese.
RAPPORTO FORMEDIL 2017
33
PARTE PRIMA
GLI SCENARI DI RIFERIMENTO ORE LAVORATE, LAVORATORI, IMPRESE E MASSA SALARI – RIEPILOGO NAZIONALE PERIODO GENNAIO 2009-APRILE 2017 100 90 80 70 60 50 40
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
2017*
Ore lavorate
100
89
81
78
66
56
51
52
49
47
Lavoratori**
100
90
83
77
69
60
55
60
58
56
Imprese
100
93
87
82
74
67
62
61
60
57
Massa salari
100
93
97
85
74
64
59
59
57
55
Fonte: elaborazione FORMEDIL su dati CNCE DATI OSSERVATORIO CASSE EDILI (DATI MUT – 57 CASSE EDILI) *Il 2017 è riferito ai primi 4 mesi dell’anno **Dal 1° gennaio 2015 nel totale lavoratori sono inclusi i dipendenti (anche impiegati) che versano il contributo Prevedi
I dati elaborati da Cresme su fonte Istat, relativi agli occupati per settore di attività, confermano questo andamento negativo per le costruzioni, che hanno visto svanire dal 2008 al 2017 oltre 500 mila posti di lavoro regolari. OCCUPATI PER SETTORE DI ATTIVITÀ. DATI ISTAT DESTAGIONALIZZATI (VALORI ESPRESSI IN MIGLIAIA) Agricoltura 2008
854
2009
838
2010
849
2011 2012
Industria (escluse costruzioni) 4.928
Costruzioni
Servizi
TOTALE
1.953
15.355
23.090
4.720
1.917
15.224
22.699
4.556
1.889
15.233
22.527
832
4.602
1.791
15.374
22.598
833
4.524
1.700
15.508
22.566
2013
799
4.449
1.553
15.390
22.191
2014 2015
812 843
4.509 4.507
1.484 1.468
15.474 15.646
22.279 22.465
2016
884
4.541
1.404
15.929
22.758
1° trim 2017
828
4.482
1.411
16.005
22.726
2° trim 2017
887
4.532
1.424
16.246
23.089
Variazioni 1° trim 2017/1° trim 2016
1,3%
0,5%
0,6%
1,8%
1,5%
2° trim 2017/2° trim 2016 2,2% Fonte: elaborazione CRESME su dati ISTAT
-0,3%
-2,1%
1,1%
0,7%
I dati dell’Osservatorio CNCE ci offrono anche una fotografia di dettaglio di questa perdita occupazionale: su di un campione di 89 Casse Edili, i lavoratori iscritti sono scesi da 693.713 nel 2008 a 385.591 nel 2016 , con un saldo negativo di 308.122 unità; nello stesso intervallo temporale i lavoratori stranieri iscritti in Cassa Edile sono passati da 209.391 a 110.427, con un saldo negativo di 98.964 unità. 34
RAPPORTO FORMEDIL 2017
PARTE PRIMA
GLI SCENARI DI RIFERIMENTO I LAVORATORI STRANIERI IN EDILIZIA, DINAMICA ISCRIZIONE IN CASSA EDILE (2000-2016) 800.000 693.713
700.000 565.929
600.000 500.000
616.044
585.740
670.929
564.643
512.874
603.226
558.940
435.718
441.798
518.214
464.663
400.000
398.784
494.737 410.216
385.591
300.000 209.391
200.000 100.000
27.926
2000
2001
2002
176.038
128.512
2003
145.811
2004
2005
2006
2007
2008
2009
Totali lavoratori iscritti in CE
2010
2011
2012
111.309
117.206
88.245
71.931
0
166.093 128.084
90.797
84.946
34.830 59.104
178.801
2013
2014
110.427
2015
2016
Lavoratori Stranieri iscritti in CE
Fonte: elaborazione FORMEDIL su dati CNCE DATI OSSERVATORIO CASSE EDILI (DATI MUT – 89 CASSE EDILI)
Un settore edile sempre meno attrattivo per i giovani, come dimostrano i dati 2016 per qualifica e fascia di età relativi agli operai iscritti in Cassa Edile. I giovani lavoratori di età fino a 25 anni sono poco più del 6% del totale. ANNO 2016- I LAVORATORI ISCRITTI NEL SISTEMA CASSE EDILI – DISTRIBUZIONE PER FASCIA D’ETÀ E PER QUALIFICA Apprendisti
Operai comuni
Operai qualificati
Num.
%
Num.
Fino a 25 anni
5.253
53,8
11.987
8,2
4.057
3,5
690
Da 26 a 50 anni
4.145
42,4 105.926
72,6
78.647
66,9
19,2
34.795
100,0 117.499
Oltre 50 anni Totale
369 9.767
3,8
28.003
100,0 145.916
%
Num.
%
Operai specializzati Num.
%
0,8
Operai 4 livello Num.
Altro
%
TOTALE
Num.
%
Num.
%
149
0,6
1.890
55,2
24.026
6,2
48.782
57,7 12.210
50,0
1.229
35,9 250.939
65,1
29,6
35.069
41,5 12.078
49,4
302
8,8 110.616
28,7
100,0
84.541
100,0 24.437
100,0
3.421
100,0 385.581
100,0
Fonte: elaborazione FORMEDIL su dati CNCE
Un settore in cui le politiche del lavoro fanno fatica a garantire canali di accesso basati su percorsi di inserimento formativo: il numero degli apprendisti, a fronte dei ricorrenti mutamenti normativi e del taglio dei fondi per finanziare la parte formativa dei contratti di apprendistato, è passato dai 40.605 del 2005 ai 36.873 del 2010, per crollare ai 9.767 del 2016, con una riduzione del 75 per cento. Riduzione in parte favorita dalla presenza dei contratti di inserimento a tutela crescente previsti dal cosiddetto “jobs act” che, peraltro, nonostante la proposta formativa presentata da Formedil al MLPS, non prevedevano alcun contenuto formativo obbligatorio, fatta eccezione per le 16 ore prima relative alla sicurezza al primo ingresso in cantiere.
RAPPORTO FORMEDIL 2017
35
PARTE PRIMA
GLI SCENARI DI RIFERIMENTO GLI APPRENDISTI IN EDILIZIA- ANDAMENTO 2000-2016 DELLA PRESENZA IN CASSA EDILE
625.000
435.718
558.940
603.226
40.605
36.873
398.784
385.591
11.658
9.767
2015
2016
125.000 25.000
26.650
5.000 1.000 200 2000
2005
Apprendisti iscritti in CE
2010
Totali lavoratori iscritti in CE
Fonte: elaborazione FORMEDIL su dati CNCE DATI OSSERVATORIO CASSE EDILI (DATI MUT – 89 CASSE EDILI)
Un tema, quello dell’ingresso dei giovani in edilizia, strutturale e non solo italiano, come dimostrano i dati Eurostat 2017 che vedono la percentuale di giovani fino a 24 anni presenti nel settore scendere dall’11,0% del 2008 al 7,8% del 2015. Un dato che ci fa concordare con quanto affermato nel Report di Aprile 2017 dell’ Osservatorio Europeo del Settore delle Costruzioni ESCO : “Indipendentemente dalle analisi socioeconomiche, è evidente che occorre intraprendere azioni per rispondere agli effetti di invecchiamento della popolazione dei lavoratori al fine di garantire la competitività del settore.”
Una riflessione che suggerisce al nostro sistema formativo e alle parti sociali che lo gestiscono di valutare attentamente le politiche di tendenziale “dismissione” della prima formazione venute avanti in quest’ultimo decennio. Solo 36 scuole edili su 103 censite nel Rapporto Formedil 2017 risultano essere accreditate a livello regionale per l’I.eF.P. . Un dato con tutta evidenza insufficiente. 36
RAPPORTO FORMEDIL 2017
PARTE PRIMA
GLI SCENARI DI RIFERIMENTO LA FORMAZIONE DEI GIOVANI NELLE SCUOLE EDILI Formazione professionale (anno 2016) – Totale nazionale Operai* Corsi
Totale Operai+tecnici
Tecnici**
273
73
346
Ore formative
105.966
16.906
122.872
Allievi formati
4.494
1.995
6.489
Formazione professionale (anno 2012- 2016) – Totale nazionale Operai* Corsi
Totale Operai+tecnici
Tecnici**
1.451
777
2.228
Ore formative
550.357
111.804
662.161
Allievi formati
19.013
15.023
34.036
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL *Il dato è relativo alla somma dei corsi, ore, allievi: Corsi di qualifica annuali, Corsi triennali di qualifica – leFP, Corsi integrati, Formazione professionale disoccupati, non comprende le 16ore prima **Il dato è relativo alla somma dei corsi, ore, allievi: Attività integrativa corsi (Geometri), Corsi professionali post diploma, Corsi quadriennali (4° anno leFP), Master primo livello, Formazione professionale disoccupati
L’attività delle scuole edili: fotografie e tendenze a cavallo della crisi Il Rapporto Formedil 2017, come si è detto, fotografa innanzitutto le attività formative realizzate dall’insieme delle scuole edili/enti unificati formazione/sicurezza nell’anno solare 2016 e mette in luce le tendenze in atto. Per il primo anno la rilevazione nazionale, realizzata con la preziosa collaborazione di CRESME, è stata effettuata in modo coordinato con la CNCPT, in modo da favorire gli enti unitari e consentire ai due enti nazionali di ottenere un complessivo osservatorio unitario di settore su formazione e sicurezza. Nella tabella che segue la fotografia dell’attività svolta nel 2016 è rapportata allo stesso dato riferito agli anni precedenti. Il 2016 con i quasi 150.000 allievi formati, conferma il valore e la capacità del sistema delle scuole edili, anche a fronte di una riduzione del numero dei corsi, ma con un aumento delle ore di formazione erogate. L’ATTIVITÀ FORMATIVA 2012-2013-2014-2015-2016 IN SINTESI 2012 104 11.019 370.970 132.126 Circa 81 Risorse impiegate Milioni di euro Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL Scuole Edili/Enti Unificati Numero corsi Ore formazione Allievi formati
2013
2014
2015
2016
103 12.715 343.095 164.32 Circa 79 Milioni di euro
103 12.322 329.977 144.527 Oltre 70 Milioni di euro
102 13.831 294.414 61.827 Oltre 73 Milioni di euro
103 12.514 298.503 149.619 Oltre 74 Milioni di euro
RAPPORTO FORMEDIL 2017
37
PARTE PRIMA
GLI SCENARI DI RIFERIMENTO Le risorse impegnate continuano a risalire dai 70 milioni di euro del 2014, ai 73 del 2015, ai 74 del 2016. Il 66,8% delle risorse del sistema di formazione edile sono risorse proprie di settore di derivazione contrattuale (dato in crescita a partire dal 2014)1, il 22,4 % deriva da finanziamenti pubblici o interprofessionali, il 10,9% da attività di mercato, quali ad esempio il contributo erogato dalle imprese a parziale copertura degli oneri di partecipazione dei propri dipendenti a corsi di formazione sulle differenti tipologie di macchine da cantiere. LE FONTI DI FINANZIAMENTO DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 (IN EURO) Finanziamento
Totale
Valori %
Importi CCNL ricevuti dalle Casse Edili
49.623.628
66,8
Finanziamenti pubblici
14.380.720
19,3
Fondi interprofessionali*
817.050
1,1
INAIL
593.611
0,8
8.134.806
10,9
Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
784.512
1,1
74.334.327
100,0
* Fondimpresa, Foncoop, Fondartigianato, Fondirigenti ** Corsi a pagamento a parziale rimborso dei costi *** Donazioni, liberalità, altro
Se si analizzano i dati relativi all’intera stagione della crisi (2009/2016) risulta evidente che a fronte del calo dei contributi contrattuali di settore e alla contestuale riduzione dei finanziamenti pubblici per la formazione, il sistema abbia ampliato la propria capacità di reperire risorse sul libero mercato, pur senza raggiungere i livelli di risorse impegnate nel passato. E comunque, nel vivo della crisi 2009/2016, sono stati destinati alla formazione edile 390 milioni di euro, di derivazione contrattuale, cioè risorse proprie del settore. Un sistema, quello delle scuole edili, profondamente trasformato in quest’ultimo decennio nella sua organizzazione, nei sistemi di governance e nella tipologia di offerta formativa. Dei 103 enti che partecipano alla rilevazione Formedil ben 81 sono ormai enti unitari formazione/sicurezza, erano solo 23 nel 2008: la decisione assunta dalle parti sociali nel rinnovo contrattuale del luglio 2014 ha dato in tal senso una spinta decisiva. NUMERO SCUOLE PARTECIPANTI 106 104 102 100 98 96 94 92
NUMERO ENTI UNIFICATI 103
81
90 70 50
96
30
23
10 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016
2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL 1
Dato da mettere in relazione con gli ultimi processi di costituzione degli Enti unificati formazione/sicurezza
38
RAPPORTO FORMEDIL 2017
PARTE PRIMA
GLI SCENARI DI RIFERIMENTO NUMERO CORSI
NUMERO ALLIEVI FORMATI
16.000
180.000 12.539
14.000 12.000
140.000
10.000
120.000
8.000 6.000
150.155
160.000
5.079
100.000
4.000
83.225
80.000 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016
2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
Relativamente alla tipologia di offerta formativa si è registrato un incremento del numero di corsi del 147%, passando da 5.079 nel 2008 a 12.539 nel 2016 con una punta di 13.831 nel 2015. Parallelamente il numero di allievi formati è stato costantemente in crescita con una punta nel 2015, fino al + 80% nel 2016, da 83.225 nel 2008 a 150.155 (dato che comprende le azioni nazionali di formazione dei formatori e del personale interno gestite direttamente da Formedil). In realtà si è registrata una riduzione delle ore di formazione complessivamente erogate, dalle 349.678 ore del 2008 alle circa 300.000 ore del 2016. Un dato da mettere in relazione tanto con la riduzione delle risorse finanziarie a disposizione, quanto con il prevalere di un’offerta formativa basata su corsi di tipo leggero, formazioni brevi legate prevalentemente all’assolvimento di obblighi formativi normati contrattualmente o per legge. La durata media dei corsi passa infatti da 68,8 ore a 23,8 ore/corso. LE ORE FORMATIVE
DURATA MEDIA DEI CORSI IN ORE
450.000
90
400.000
70
350.000
298.861
349.678
300.000
68,8
50 23,8
30
250.000
10 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016
2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
IL FINANZIAMENTO 100.000.000 90.000.000 80.000.000 70.000.000 60.000.000 50.000.000 40.000.000 30.000.000 20.000.000 10.000.000 0
92.842.555 74.334.327 57.930.950 49.623.628 29.589.439 14.380.720 5.322.166 2008
10.329.980 2009
2010
Importi ricevuti dalla Cassa Edile
2011
2012
Finanziamenti pubblici
2013
2014
2015
Altre tipologie di finanziamento
2016 TOTALE
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
RAPPORTO FORMEDIL 2017
39
PARTE PRIMA
GLI SCENARI DI RIFERIMENTO Pur tuttavia nel vivo della crisi il sistema delle scuole edili, senza voler ignorare i suoi punti di debolezza e le sue criticità, ha registrato presenze in formazione nel periodo 2009 – 2016 pari a 1.141.486 allievi; l’81,5% operai, il 16,4% impiegati e tecnici, il 2,2% rappresentanti dei lavoratori. Il 19,1% degli allievi pari a 218.327 è costituito da lavoratori stranieri. Il 5,9% degli allievi, pari a 67.445 è rappresentato da donne, dato questo in crescita e da non sottovalutare in un settore che vede la presenza femminile tradizionalmente sottorappresentata. Secondo EUROSTAT la presenza femminile nelle costruzioni in Italia è salita dal 5,7% nel 2008 al 6,4% nel 2015 rispetto ad un media europea che si attesta nel 2015 al 9,5% LA FORMAZIONE EDILE NELL’EPOCA DELLA CRISI 2009-2016 LE ATTIVITÀ DELLE SCUOLE EDILI IN SINTESI PER TIPOLOGIA DI ALLIEVI di cui
Allievi 2009 2010 20 2011
operai
tecnici
di cui rappresentanti
stranieri
donne
126.121 116.734 146.207 132.126 164.325 144.527 161.827 149.619
100.406 94.230 120.389 104.681 131.052 120.809 138.156 120.122
21.117 19.977 23.180 23.967 30.453 21.374 21.299 25.697
4.598 2.527 2.638 3.478 2.820 2.344 2.372 3.800
28.440 26.892 29.886 25.754 30.084 23.895 27.729 25.647
6.150 5.518 15.030 7.317 9.704 7.050 7.354 9.322
TOTALE
1.141.486
929.845
187.064
24.577
218.327
67.445
Valori %
100,0%
81,5%
16,4%
2,2%
19,1%
5,9%
2012 2013 2014 2015 2016
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
Si tratta di dati di tutto rilievo che fanno dell’edilizia uno dei settori maggiormente coinvolti in piani di massa di formazione continua dei lavoratori, specialmente quella formazione “abilitante” in quanto rispondente ad un obbligo di legge o contrattuale. Ad esempio un raffronto interessante è quello tra gli allievi operai 120.122 nel 2016, e l’insieme degli occupati nelle costruzioni (Rilevazione ISTAT forze lavoro 2016), incidenza pari al 14,3% su 840.000 lavoratori . L’INCIDENZA DELLA FORMAZIONE DI SETTORE E IL PESO DELLA FORMAZIONE CONTINUA Rilevazione ISTAT – Forze lavoro Occupati in costruzione 2016 Allievi OPERAI formati:
120.122
8,6% di
1.404.000
14,3% di
840.000
Totale Dipendenti
Allievi formati TOTALE Formazione professionale occupati (tecnici e operai)
31.381
MICS 16ore - occupati
14.864
Aggiornamento obblighi di legge
19.545
TOTALE
65.790
Fonte: elaborazione CRESME/FORMEDIL su dati ISTA
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44,0% di
149.619
PARTE PRIMA
GLI SCENARI DI RIFERIMENTO Le azioni di sistema Un ulteriore indicatore che fornisce una lettura maggiormente approfondita della tipologia di lavoratore formato dalle scuole edili e della tipologia di impresa, industriale e artigiana, che vi si rivolge è data dalla BDFC . La Banca Dati Formazione Costruzioni (BDFC) consente di registrare la formazione erogata ai singoli lavoratori rilasciando agli stessi il Libretto Personale di formazione professionale edile e all'impresa il Registro dell’Impresa Formativa. Ad oggi in BDFC sono registrati oltre 376mila utenti, 652mila esperienze formative, 376.551 lavoratori, 64mila imprese. Sono ben 73.648 i lavoratori a cui è stato rilasciato il Libretto personale di formazione edile, declinazione settoriale del Libretto del cittadino. Si tratta di una banca dati rilevante, gestita dalla bilateralità di settore, una risorsa preziosa per conoscere e valutare non solo le attività del sistema Formedil, ma le esigenze del sistema imprenditoriale e la qualità professionale dei lavoratori. La BDFC Formedil si alimenta grazie al caricamento dei risultati delle singole attività formative effettuate dalle scuole edili, purtroppo non da tutte con regolarità, benché il CCNL ne preveda l’obbligo. E tuttavia è da registrare il progressivo incremento del flusso informativo, tuttora in crescita, che arriva dai territori al sistema centrale di anagrafica. Ulteriori dettagli sono contenuti nella anagrafica BDFC: fasce d’età, genere, provenienza dei lavoratori, tipologia delle imprese che si rivolgono alle scuole edili, tipologia e caratteristiche dettagliate dell’offerta formativa, anche con riferimento ai contenuti e alla articolazione didattica. 2
I progetti strutturali e i progetti europei Le tabelle e i grafici generali, riferiti alla evoluzione del nostro sistema consentono di sintetizzare per macro dati dinamiche e tendenze a cavallo della crisi, allo scopo di aiutare le parti sociali, gli addetti del settore, gli amministratori della rete degli enti territoriali a leggere i punti di forza e i punti di debolezza del sistema, capire meglio cosa è successo, cosa è cambiato, cosa c’è da aggiustare e ripensare, anche attraverso la sperimentazione e la ricerca attorno a format innovativi. I progetti strutturali sono stati, a partire dalla riconversione del sistema formativo edile proposta dal Cda del Formedil nel 2008, uno dei terreni privilegiati di sperimentazione di format nazionali in modo omogeneo sul territorio nazionale. Il più rilevante investimento culturale e di risorse il sistema lo ha fatto con i progetti MICS, Moduli Integrati Costruire in Sicurezza. Come più volte ribadito l’obiettivo del Formedil è stato, a partire dall’emanazione del Dlgs 81/2008, e sulla base delle esperienze pregresse che hanno anticipato per norma contrattuale l’obbligo alla formazione in materia di sicurezza, fare di un adempimento formativo cogente per legge un’occasione di crescita professionale del lavoratore. Una formazione erogata attraverso le scuole edili:
2
Molti di questi approfondimenti sono disponibili nel Capitolo del Rapporto Formedil 2017 dedicato alla BDFC.
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PARTE PRIMA
GLI SCENARI DI RIFERIMENTO
basata sul principio “lavorare bene=lavorare in sicurezza”; offerta in un contesto produttivo simulato in cantiere scuola, laboratorio, campo prova; non esclusivamente “normativistica”; mirata ad educare al comportamento lavorativo sicuro; concepita come un primo credito formativo per un lavoratore che possa veder crescere, attraverso la frequenza di più cicli di formazione, conoscenze, competenze consapevolezza del rischio.
Si è dato così il via alla più grande campagna di alfabetizzazione professionale e alla sicurezza sul lavoro di un settore produttivo, sulla base di una strategia condivisa dalle parti sociali, discussa con MLPS e le strutture tecniche del Coordinamento delle Regioni e delle Province autonome. Le 16 ore prima, per i primi ingressi nel settore, e poi le 16 ore lavoratori occupati per tutti, il progetto MICS abilitazioni attrezzature di lavoro (sollevamento, MMT, pompe per calcestruzzo) condiviso e riconosciuto dal Ministero del Lavoro come equipollente alla formazione normata perché forte di una specificità professionalizzante contestualizzata al settore, la formazione dei preposti e dirigenti. L’insieme delle attività MICS costruire in sicurezza 2009/2016, sintetizzata nella tabella seguente, è dettagliatamente analizzata all’interno del Rapporto Formedil. I numeri, 301.377 lavoratori coinvolti in formazione, 105.898 giovani al primo ingresso in cantiere, 110.993 lavoratori a cui è stato rilasciato un “attestato formativo” abilitativo all’uso di attrezzature di lavoro, sono dati di rilevanza assoluta. Rilevante è stata anche la qualità media della formazione erogata, sostenuta da una progettazione formativa di dettaglio coordinata da Formedil con il supporto di alcune scuole individuate come centri di eccellenza, validata nel confronto con le istituzioni preposte al tema sicurezza sul lavoro, accompagnata dalla costante formazione dei formatori, dalla elaborazione di materiali e software didattici riconosciuti di qualità e premiati in rassegne di livello nazionale. E tuttavia è giusto dire che in alcuni limitati casi e contesti, col passare del tempo si è ridotto l’impegno qualitativo con il rischio che la cattiva abitudine di tutti i sistemi formativi a gestire serialmente come “corsificio” le attività possa prendere il sopravvento.
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PARTE PRIMA
GLI SCENARI DI RIFERIMENTO Con l’obiettivo di offrire ad imprese e lavoratori attività formative rispondenti ad esigenze reali e continuare a fare della cosiddetta formazione alla sicurezza una chance di professionalizzazione per lavoratori e imprese, nel 2015 il cda del Formedil ha dato avvio ad una ulteriore sperimentazione nell’ambito del progetto strutturale MICS.
Con MicsXCapo si è studiato, progettato e proposto all’insieme delle nostre scuole edili un format innovativo rivolto ad una delle figure strategiche coinvolte dall’innovazione: il capocantiere. Con una procedura assolutamente nuova, bandi aperti riservati alle scuole edili aderenti a Formedil e con il sostegno di risorse proprie derivanti dalle riserve accantonate dall’ente negli anni e destinate all’innovazione, si è dato il via a due cicli di sperimentazione che hanno coinvolto in 16 Regioni, 43 scuole edili provinciali, 27 progetti, con 459 capicantieri frequentanti e 247 imprese coinvolte. Una sperimentazione di livello assoluto che costituisce un banco di prova per l’intero sistema Formedil: in termini di innovazione del modello di offerta formativa, dal corso al percorso; in termini di qualità pedagogica dell’intervento mirato a costruire localmente attorno a dei “formatori scelti” delle scuole edili una sorta di “comunità di pratica” fatta di lavoratori in formazione e contestualmente in produzione, supportati a livello nazionale da attività di formazione formatori, esperti di sostegno e un servizio centrale di assistenza e monitoraggio, con materiali e strumenti didattici unificati. Un’esperienza tuttora in corso che è descritta in maniera analitica nel capitolo ad essa dedicato nel Rapporto Formedil 2017.
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PARTE PRIMA
GLI SCENARI DI RIFERIMENTO
Un’esperienza di qualità che il Formedil sta portando come contributo di innovazione alla riflessione comune che a livello europeo sta conducendo la Rete Reforme, nell’ambito del progetto Erasmus + Constructyvet . I progetti europei rappresentano, infatti, una grande opportunità di crescita del nostro sistema attraverso il confronto con altri soggetti di settore a livello internazionale sui temi dell’innovazione e della ricerca.
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PARTE PRIMA
GLI SCENARI DI RIFERIMENTO Una importante sperimentazione è stata realizzata da Formedil, in ambito europeo, con il progetto Build up skills I-town. Efficienza energetica e costruzione sostenibile sono i temi attorno a cui per tre anni, a partire da settembre 2014 fino a settembre 2017, ha lavorato un partenariato composto tra gli altri da ANCE, Assistal, Ecipa CNA. Un progetto che ha coinvolto attivamente più della metà delle scuole edili italiane, che hanno preso parte ai workshop di discussione tematica, alle attività corsuali di formazione formatori gestite dalle due università partner, Politecnico di Torino e Università Federico II di Napoli, sperimentato in corsi e su utenze reali le impostazioni formative del progetto, collaborato in maniera attiva alla costruzione dei risultati e dei prodotti didattici I-town, al pari degli altri progetti nazionali finanziati e coordinati direttamente dall’UE, in questo caso attraverso EASME, ha come target la formazione dei lavoratori, individuata come fattore strategico per la qualificazione delle imprese della filiera delle costruzioni, edilizia e impiantistica, industria e artigianato. La qualificazione delle imprese, a sua volta, rappresenta fattore strategico tanto per la creazione di buona occupazione nella filiera, che per rispondere alla domanda di mercato sostenuta dalle normative europee e nazionali e dalla spinta consapevole dei consumatori. Formare per rafforzare la professionalità delle persone significa • •
restituire alla formazione di settore la capacità di costruire percorsi professionalizzanti per i lavoratori, legati al contesto produttivo e di cantiere attuale e futuro; favorire l’ingresso dei giovani nel nuovo contesto di cantiere attraverso percorsi mirati che offrano mappe di conoscenze scientifiche e tecnologiche e adeguate possibilità di addestramento operativo.
Per rispondere a queste esigenze anche il nostro sistema è chiamato a metter in campo un’offerta formativa di qualità • •
che faccia di efficienza energetica e costruzione sostenibile, insieme alla sicurezza sismica e ambientale, le chiavi dei processi di innovazione del cantiere e del mercato; che intervenga sulle competenze trasversali e di bordo tra differenti professioni, come snodi essenziali per assicurare attraverso la sinergia tra professionalità differenti le prestazioni richieste agli edifici.
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PARTE PRIMA
GLI SCENARI DI RIFERIMENTO La selezione prima e la formazione dei formatori, diventa in questo quadro centrale • •
come elemento chiave per costruire quella offerta formativa diffusa e di massa che possa consentire la crescita culturale della filiera costruzioni; creare “albi di competenti” da utilizzare per la formazione specialistica ai mestieri e alle professioni del presente e del futuro.
Le stesse scuole edili vanno ripensate e attrezzate sui temi dell’innovazione •
•
facendone centri di formazione professionale di settore in grado di utilizzare format didattici, materiali e tecnologie educative unitarie e di qualità, realizzati grazie al raccordo con il sistema delle imprese, i produttori di materiali componenti tecnologie, e con le università; progettare modelli di “laboratorio Formativo” da riprodurre nelle scuole edili come “palestre” addestrative per la Formazione di mestiere.
Attività quest’ultima svolta da Formedil con la collaborazione di tre centri di eccellenza, le scuole edili di Bergamo, Brescia, Reggio Emilia, che hanno concorso a produrre due modelli di Laboratorio formativo che costituiranno altrettante soluzioni da sperimentare nelle nostre scuole edili.
Il già citato Report di Aprile 2017 dell’Osservatorio europeo del settore delle costruzioni ESCO così individua gli asset formativi su cui investire nei prossimi anni in: a. Efficienza energetica e costruzione sostenibile b. Digitalizzazione c. Standardizzazione Tutte le sperimentazioni nazionali ed europee del sistema Formedil si collocano in questo alveo. a. Sull’asse a Efficienza energetica e costruzione sostenibile è collocato il progetto Build up skills I-town ma anche i due nuovi progetti avviati in ambito Erasmus + denominati Bus.trainer e Watter skills, dedicati rispettivamente alla qualificazione dei formatori sui temi della sostenibilità e al risparmio idrico negli edifici. Ma, come è noto, il tema centrale per l’Italia non è solo l’efficienza energetica. Nel nostro Paese serve un nuovo modello di edilizia utile per la complessiva messa in sicurezza sismica ed idrogeologica del territorio e per il recupero e l’efficientamento del patrimonio costruito. Un’edilizia sicura&sostenibile a cui il Formedil sta dedicando tanti sforzi a partire da alcuni piani settoriali Fondimpresa, per finire all’iniziativa lanciata dal 46
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PARTE PRIMA
GLI SCENARI DI RIFERIMENTO cda Formedil denominata Formiamo il territorio, volta a coinvolgere in piani di azione formativa sui temi della sicurezza sismica e della qualità del costruire, innanzitutto, l’insieme delle scuole del cratere del sisma 24 agosto 2016 che ha coinvolto l’Appennino centrale.
La riflessione avviata con i tre seminari svolti nel mese di settembre 2017, resocontati attraverso i video disponibili sul sito dedicato formiamoilterritorio.it, costituisce un contributo culturale di riflessione e di analisi che il Formedil mette con umiltà a disposizione delle istituzioni e delle parti sociali, e può essere una base per la costruzione di piani di azione formativa che vedano protagoniste le scuole edili sull’intero territorio nazionale.
b. Relativamente all’asse b digitalizzazione Il nostro sistema delle scuole edili si sta muovendo, anche se ancora in ordine sparso, attraverso attività seminariali e formative dedicate in particolare alla tematica BIM. Si tratta di un’area strategica da sviluppare anche attraverso un impegno nazionale di Formedil se è vero quanto riportato da ESCO a livello europeo:
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PARTE PRIMA
GLI SCENARI DI RIFERIMENTO “…meno del 6% delle imprese di costruzione usa strumenti di pianificazione digitale… il settore delle costruzioni è il secondo meno digitalizzato, dopo l'agricoltura…l'81% degli operatori del settore dell'edilizia europea ha dichiarato di non essere pronto per l'avvento della digitalizzazione, nonostante l'82% di essi riconosca che avere competenze digitali sarà parzialmente indispensabile per ottenere un lavoro…” Riflessioni condivisibili che evidenziano come, anche per il nostro sistema, sarà necessario nei prossimi anni un impegno strategico sulla formazione alle competenze digitali dell’intera filiera dal progetto, alla costruzione, all’uso del prodotto edilizio. c. Sull’asse c Standardizzazione E’ ormai evidente come l’offerta formativa delle scuole edili vada estesa all’intera filiera delle costruzioni: perché sta cambiando il cantiere, sta cambiando il modo di produrre, stanno cambiando i contenuti professionali dei “mestieri” tradizionali. Per estendere la capacità del nostro sistema di offrire formazione di qualità all’intera filiera delle costruzioni servono condizioni di contesto quali: norme contrattuali, risorse economiche, risorse umane quali i formatori “competenti”, sinergie con i produttori di materiali, componenti e tecnologie. In questo ambito va rilanciato lo stesso accordo quadro di collaborazione con Federcostruzioni, sottoscritto negli scorsi anni e vanno sviluppate quelle collaborazioni con associazioni di produttori che consentano effettivamente di mettere in campo azioni formative mirate, innovative, di qualità, rispondenti ad esigenze generali del settore. Esperienze simili sono state condotte nel corso degli anni con importanti associazioni di categoria su tematiche quali la formazione dei perforatori, i cartongessisti, i posatori di piastrelle di ceramica, gli impermeabilizzatori, gli operatori del calcestruzzo di cemento. L’espandersi delle tecnologie a secco nella produzione edilizia, il ruolo rilevante assunto dalla componente impiantistica, la specializzazione di “mestiere” richiedono attenzione e rapida capacità di innovazione al nostro sistema delle scuole edili.
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PARTE PRIMA
GLI SCENARI DI RIFERIMENTO Vi è poi un ulteriore asse che diventa sempre più centrale nella formazione dei lavoratori edili, come persone: le soft skills, intese come capacità generali e relazionali, compreso il superamento del gap linguistico in un settore a fortissima presenza di immigrati e quindi in un contesto produttivo multilingue. In questo quadro la complessità nuova del processo produttivo di cantiere tende a mettere al centro della formazione edile le conoscenze trasversali e le competenze di bordo, quelle che la UE definisce consapevolezze situazionali, per una “formazione alla carta” misurata e pensata sui bisogni dell’individuo e sulle esigenze delle imprese, rapportata al contesto produttivo specifico. Formare la forza lavoro edile su queste tematiche, aprire le menti al vasto campo dell’innovazione, favorire addestramenti operativi mirati su tecniche e specialismi, insegnare a far dialogare sul cantiere le differenti professionalità che si sovrappongono o si inseguono, rappresenta l’obiettivo strategico su cui convergere nei prossimi anni per riformare la formazione edile, a partire dai contenuti, dalle metodologie di insegnamento, dagli approcci pedagogici. Un’azione di massa di aggiornamento delle conoscenze e delle competenze rivolte all’intera platea di riferimento, che secondo l’UE dovrebbe coinvolgere milioni di lavoratori e per la quale sarebbe certamente utile la capacità di anticipazione manifestata dalle parti sociali allorché introdussero, prima delle norme, con una sponda contrattuale le 16 ore prima sulla sicurezza. Se si vuole affrontare le conseguenze e le ricadute sulla forza lavoro in attività e su quella in ingresso della cosiddetta Edilizia 4.0 serve un qualcosa di simile.
Le politiche del lavoro e la Borsa Lavoro Edile Nazionale blen.it Politiche attive del lavoro e formazione professionale sono e saranno sempre più interconnesse. Una foto del mercato del lavoro edile, attraverso due osservatori di sistema come quello CNCE e quello Blen.it, ci trasmette insieme ai dati numerici alcuni flash su parole chiave che saranno centrali nella riflessione e nell’azione del nostro sistema bilaterale per i prossimi anni: o o o o o o o
invecchiamento della forza lavoro; debolezza di istituti di ingresso dei giovani quali l’apprendistato e l’alternanza scuola lavoro; rischio di dequalificazione di ampia parte della forza lavoro; debolezza della progressione di carriera legata alla formazione, essendo la stessa generalmente legata all’anzianità e alla fidelizzazione con l’impresa; limitata presenza delle donne e forte divario di genere; forte presenza di lavoratori stranieri con gap linguistico; divario digitale in una popolazione lavorativa adulta a basso livello di istruzione formale.
Legare la formazione alle politiche occupazionali, in questo quadro, appare la scelta giusta per ottimizzare l’offerta formativa elevandone la produttività in termini di sviluppo di competenze aggiuntive che rafforzino la spendibilità del lavoratore sul mercato del lavoro, con l’obiettivo di rafforzare il complesso del sistema imprenditoriale delle costruzioni.
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GLI SCENARI DI RIFERIMENTO In questo quadro è da registrare la difficoltà che, nonostante l’impegno del Formedil e il sostegno delle parti sociali, incontra la Borsa lavoro edile nazionale. Una difficoltà fatta di limiti interni al sistema se è vero che su 103 scuole edili, a fronte delle 90 accreditate per i sistemi regionali di FP solo 28 sono contemporaneamente accreditate per i servizi al lavoro. Una difficoltà fatta di limiti esterni, dati dalla situazione di incertezza normativa derivante da un quadro di riferimento incompiuto e in perenne evoluzione, condizionato dal rapporto tra Stato e Regioni. In questo quadro resta, comunque, importante la definizione di protocolli di collaborazione a livello regionale come quelli siglati dal sistema Formedil in Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia. Protocolli che, laddove attivati, consentono a Blen.it di svolgere, attraverso l’interscambio di dati con la funzione di interessante osservatorio qualitativo di settore sull’occupazione in edilizia: numero di assunzioni, tipologia di contratti applicati, qualifiche richieste, tipologie di imprese che assumono. Dati utilissimi per definire piani di azione formativa mirati al settore. Ad esempio da un’analisi delle assunzioni effettuate nelle regioni Veneto ed Emilia Romagna nel primo semestre 2017, registrate dai SIL, emerge la netta prevalenza dell’utilizzo dei contratti a tempo determinato nelle assunzioni nel settore, con l’evidente rischio di ulteriore precarizzazione del lavoro edile, già di per se legato alla temporaneità del cantiere. Ulteriori dati analitici relativi alle due regioni campione sono riportati nel capitolo del Rapporto Formedil 2017 dedicato all’osservatorio Blen.it. Raccordare politiche del lavoro e formazione professionale non è dunque un opzione ma una scelta obbligata, se vogliamo elevare la produttività della nostra azione formativa, tanto più in presenza di una cronica carenza di risorse pubbliche dedicate alla formazione professionale. In questa direzione va il documento approvato dal cda del Formedil 3negli scorsi mesi e indirizzato alle parti sociali in vista dei rinnovi contrattuali: Blen può diventare un servizio di collocamento di settore in grado di prendere in carico un lavoratore in cerca di occupazione o rioccupazione in edilizia, incanalarlo verso uno sbocco occupazionale, sostenendone la professionalità con l’erogazione in tempo reale di formazione breve, utile, spendibile sul mercato del lavoro, rispondendo al tempo stesso alla domanda reale di professionalità espressa dalle imprese che assumono. Si tratta di obiettivi complessi e non facili, su cui riconvertire il nostro sistema, anche attraverso una nuova sinergia tra enti unificati/formazione e sicurezza e casse edili, che possono elevare l’efficacia e l’utilità dell’intero sistema bilaterale di settore. Tutto questo era , in fondo, già contenuto in nuce in quello slogan che il Formedil adottò per le Giornate nazionali 2015 “Ritorno alla Formazione”: una formazione che forte del radicamento e della credibilità acquisita sul tema sicurezza, punti nuovamente a costruire professionalità, facendo i conti con l’innovazione.
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Il Documento è pubblicato per esteso all’interno del Capitolo del Rapporto Formedil 2017 dedicato a Blen.it
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GLI SCENARI DI RIFERIMENTO
TRA CRISI E INNOVAZIONE: VERSO L’EDILIZIA 4.0 Marco Panara, opinionista ed editorialista de La Repubblica Immagino che molti di voi abbiano avuto per le mani la Settimana Enigmistica, io sono un affezionato cliente estivo. Uno dei giochi proposti, tra i più semplici, quasi infantile, è connettere i punti numerati per far emergere una figura. Io vorrei provare a connettere alcuni punti, purtroppo non numerati, il che rende l'esito più precario e soggettivo, per cercare di far emergere una immagine del momento assai confuso in cui viviamo. Insomma cercherò di fare delle connessioni. Il punto di partenza, che a mio parere è una delle chiavi di lettura fondamentali della fase che stiamo faticosamente attraversando, è la crescita delle disuguaglianze. Parto da qui perché oltre ad essere, almeno per alcuni, un problema di equità, ha implicazioni sulla coesione sociale, sulle scelte politiche - ad esempio il risorgere dei populismi, dei nazionalismi e dei radicalismi -, sulla crescita economica e, per esempio secondo Nuriel Rubini, l'economista che previde il crack del 2008, persino sulla crescita della produttività. La distribuzione della ricchezza ha subito una virata iniziale già negli anni '70 con le due crisi petrolifere che hanno determinato uno spostamento di capitali dai paesi consumatori di petrolio ai paesi produttori. Lo spostamento è aumentato negli anni '90, con l'afflusso di investimenti prima e poi di risorse legate al commercio internazionale, questa volta non verso il Medio Oriente ma verso l'Estremo Oriente, Cina in testa. La distribuzione internazionale della ricchezza in questi quarant'anni è quindi cambiata, con molte risorse che si trasferiscono da Ovest verso Sud e soprattutto verso Est. Il risultato è in parte positivo perché ha consentito una riduzione delle disuguaglianze tra paesi. La medaglia ha però un'altra faccia, l'aumento delle disuguaglianze all'interno di quasi tutti i paesi del mondo. Con due flussi particolari, almeno a partire alla metà degli anni '80 del secolo scorso. Il primo è un aumento della quota della ricchezza prodotta che va a remunerare il capitale e una speculare diminuzione della quota che va a remunerare il lavoro. I fattori che hanno determinato questo spostamento sono essenzialmente la globalizzazione e la tecnologia, accompagnati nei singoli paesi da fattori specifici diversi che vanno dalle politiche fiscali alla perdita di peso dei sindacati, dall'opportunismo fiscale delle multinazionali al ruolo della finanza. Il secondo spostamento avviene all'interno del mondo del lavoro, con una quota sempre maggiore della ricchezza che va a remunerare un numero limitato di professionisti, grandi manager, star dello sport e dello spettacolo, e una quota sempre minore che va a remunerare il lavoro delle classi medie e di chi svolge attività meno qualificate. A questo si aggiunge un ulteriore fenomeno, la sostituzione dei lavori che una volta si chiamavano "di concetto" con software, che insieme ai robot ormai sostituiscono anche lavori che fino a un paio di decenni fa consideravamo di pregio, dai bancari a molti quadri, agli operatori aeroportuali, agli addetti alle agenzie di viaggio e via elencando, mentre i robot sostituisco il lavoro operaio, anche specializzato. Ora, la platform econonomy, con l'ecommerce per esempio, sta mangiando il lavoro dei commercianti, con Amazon quello dei librai, con Uber quello dei tassisti e la lista non finisce qui. Da un punto di vista macroeconomico uno degli effetti è la deflazione, perché quello che accade è una disintermediazione nel settore dei servizi con una riduzione dei prezzi finali (su questo torneremo tra poco), un altro è uno spiazzamento del mercato del lavoro che vede una perdita consistente di opportunità nelle attività tipiche della piccola borghesia impiegatizia e nel piccolo commercio, mentre aumentano i lavori più
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GLI SCENARI DI RIFERIMENTO qualificati e i lavori meno qualificati. L'ecommerce per esempio svuota di negozi i centri delle nostre città ma aumenta esponenzialmente l'offerta di lavoro nella logistica. L'Italia si distingue, purtroppo non positivamente rispetto agli altri paesi, perché mentre in buona parte del resto d'Europa i lavori più qualificati crescono di più di quelli meno qualificati, da noi avviene esattamente il contrario. La ragione è la struttura della nostra economia fatta soprattutto da imprese piccole la cui domanda di quadri e manager è molto ridotta e, inaspettatamente rispetto alla percezione che ne abbiamo, per il fatto che la pubblica amministrazione, che nei settori della scuola, della sanità e della stessa amministrazione normalmente assorbe un numero significativo di laureati e diplomati, da almeno dieci anni a questa parte non ne assorbe più, e infatti in rapporto alla popolazione le percentuali degli occupati in queste aree del settore pubblico sono decisamente inferiori rispetto ai paesi confrontabili. Devo aggiungere, tenendo conto del quadro generale di cui sopra, che almeno dall'inizio di questo millennio la percezione della propria situazione economica è cambiata. A pagare di più con l'ingresso dell'euro in Italia è stata inizialmente la categoria degli occupati, perché l'aumento dei prezzi non è stato accompagnato da un pari aumento dei redditi, mentre ne hanno beneficiato la piccola borghesia dei commercianti e degli artigiani. Con l'esplosione della crisi la situazione si è invertita e il disagio è stato maggiore per la piccola borghesia dei commercianti e degli artigiani, decisamente minore per la piccola borghesia impiegatizia, mentre nel mezzo sta la media degli occupati, molti dei quali hanno perso il lavoro mentre coloro che non lo hanno perso hanno avuto una stabilità di reddito. Penalizzata è stata anche la borghesia imprenditoriale e professionale. Dal 2014 la percezione delle proprie condizioni economiche è migliorata per tutte le categorie, ma alcune, e in particolare la piccola borghesia dei commercianti e degli artigiani hanno avuto recuperi inferiori agli altri. Proviamo a questo punto a fare il primo collegamento, quello con l'evoluzione del quadro politico e geopolitico, con un occhio più largo di quello nazionale. Le categorie più penalizzate dall'aumento delle disuguaglianze o le cui prospettive sono diventate più precarie, sentendosi non rappresentate dai partiti politici tradizionali e percependo un distacco crescente dalle classi dirigenti, hanno coltivato un sentimento di frustrazione e a tratti di rabbia che ha trovato nuovi interpreti nei partiti cosiddetti populisti e nazionalisti, in un rifiuto della globalizzazione e in generale con l'idea di un ritorno a un passato felice (nella percezione) fatto di sovranità forte, di autonomia, di localismo. Ha trovato spazio l'idea di chiudersi a un esterno considerato pericoloso per le proprie certezze e la propria stabilità. La Brexit, che ha vinto con i voti delle regioni interne e meno competitive del Regno Unito, l'elezione di Donald Trump con i voti degli stati centrali degli Stati Uniti, fino al referendum della Catalogna, alla crescita dei partiti sovranisti in tutta Europa e all'ingresso nel parlamento tedesco di un partito dell'estrema destra sono l'esito politico di tutto ciò. Il catalizzatore di questi sentimenti sono state le migrazioni massicce di questi anni, e le paure connesse (giustificate da una gestione non adeguata del fenomeno), ma faremmo un errore se non tenessimo conto dell'impoverimento - o della percezione di impoverimento -, dell'incertezza - o della percezione di incertezza - di fasce larghe delle nostre società. Alcuni analisti più avveduti, per esempio, hanno letto il risultato delle elezioni tedesche, con il crollo dei voti del partito di Angela Merkel e del partito socialista, anche come una reazione all'esplosione dei minijobs che hanno creato nella ricca Germania una nuova e ampia classe di lavoratori poveri, e al blocco degli investimenti in infrastrutture (che infatti sono assai deteriorate) dovuto alla politica del pareggio, anzi del surplus del bilancio pubblico voluta dal ministro
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PARTE PRIMA
GLI SCENARI DI RIFERIMENTO dell'economia Wolfgang Schauble. Il deterioramento dei beni comuni ha avuto un peso anche sul voto americano e su quello britannico. Questo spostamento politico ha effetti economici, perché la ricostruzione delle frontiere, quando non di muri, porta a un nuovo nazionalismo, al tramonto del multilateralismo, al moltiplicarsi di forme di protezionismo tariffario e non tariffario che penalizzano gli scambi di merci e, in prospettiva, la crescita. E' stato dimostrato da molti studi che i paesi più aperti hanno maggiore tenuta nei periodi di crisi, produttività più elevata e maggiore capacità di innovazione: in sintesi sono più stabili, hanno redditi più elevati e sono più competitivi. Se un mondo aperto, come quello nel quale abbiamo vissuto sino a un paio di anni fa, ha contribuito ad aumentare disuguaglianze e a creare nuove povertà, un mondo chiuso determina forse una riduzione dell'incertezza ma anche un nuovo impoverimento, soprattutto per le categorie più fragili, quelle stesse che oggi pensano di trarne vantaggi. Il secondo collegamento che vorrei fare è di natura economica e socio economica. Come hanno fatto le classi medie impoverite dell'Occidente a reggere in questi anni? In parte hanno tirato la cinghia; in molti paesi, a cominciare dagli Stati Uniti, si sono indebitate (fino alla bolla e all'esplosione della bolla che ha scatenato la crisi del 2008). In parte però le loro difficoltà sono state attenuate da nuovi meccanismi economici che hanno ridotto i costi di beni e servizi e nei quali alcuni hanno trovato il modo di integrare i redditi tradizionali diventati insufficienti. Parlo dell'economia low cost e della sharing economy (o platform economy). Il mondo low cost e la sharing economy, che in parte si sovrappongono, sono da questo punto di vista ambivalenti, perché da un lato sono tra le cause dell'impoverimento della classe media, perché competono a costi inferiori con molte attività tradizionali (e quindi comprimono i redditi di chi opera in quei settori o addirittura li spingono fuori dal mercato), e perché tendono a pagare meno possibile i lavoratori (che sono anch'essi teoricamente parte della classe media) che impiegano. Nello stesso tempo però da una parte con i loro prezzi più bassi consentono ai membri della classe media impoverita di acquistare e di fare almeno una parte delle cose che facevano in passato, e dall'altra consentono (soprattutto grazie alla sharing economy) di avere redditi integrativi. Chi di noi non ha viaggiato con Ryanair o Easyjet, non conosce qualcuno che affitta la seconda casa o anche stanze nella prima con AirBnb, mentre molti ragazzi incassano qualcosa con Deliveroo oppure coprono i costi dei viaggi in auto con BlablaCar. In queste settimane il caso dei piloti di Rayanair ha mostrato i limiti dei modelli di business low cost, che non possono essere spinti oltre e forse dovranno essere rivisti almeno un po', con un qualche miglioramento per chi lavora in quelle aziende e probabilmente con un qualche aumento dei prezzi per chi usa i loro servizi. Tuttavia quello a cui stiamo assistendo è una ridefinizione dei sistemi economici, con una sfida forte a molte attività tradizionali e una contaminazione di ruolo tra produttori e consumatori, i cui effetti sociali e politici stentiamo ancora a intravedere. Quello che già si vede è una maggiore attitudine alla condivisione (della casa, dell'auto, della bicicletta) che forse, quando questi processi matureranno, potrà avere dei risvolti anche nel modo di essere delle nostre società. Qualche sociologo più sofisticato, come per esempio Mauro Magatti, intravede una erosione del ciclo individualista che ha segnato gli ultimi 25 anni, e la possibilità di riconnettere, anche grazie alla tecnologia, ma non senza l'intervento fondamentale di policy adeguate, le nostre società frammentate, coriandolizzate
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PARTE PRIMA
GLI SCENARI DI RIFERIMENTO dice qualcuno, e alla fine impotenti ad affrontare il futuro se non rifugiandosi nella chiusura e in un idealizzato passato, come sempre avviene quando l'unico collante è la paura. Vorrei concludere con un'ultima connessione, quella tra la globalizzazione messa in crisi dal ritorno dei nazionalismi e dei protezionismi con la Rivoluzione Industriale. Qualcuno ha definito Industria 4.0 (che è un aspetto della 4a Rivoluzione Industriale) come il modo che le imprese hanno trovato per avviare un nuovo ciclo di crescita dopo quello ormai in difficoltà della globalizzazione. In realtà la 4a Rivoluzione Industriale nasce, come ogni balzo tecnologico, dal fatto che le conoscenze e le tecnologie rendono qualcosa possibile. In questo caso dal fatto che l'aumento esponenziale della capacità di calcolo e delle tecnologie digitali consente di far fare dei balzi in avanti a una serie di tecnologie, dall'intelligenza artificiale ai big data, dalle stampanti 3D alla genetica, dalla biologia ai nuovi materiali, e consente - anzi spinge - ad una integrazione tra queste tecnologie. Ed è proprio l'integrazione che ci consente di parlare di rivoluzione industriale, in quanto quello che si determinerà avrà un impatto su quello che sapremo, su quello che faremo e sul modo in cui lo faremo, quindi su conoscenze, processi, prodotti, organizzazione, strutture sociali e modelli di comportamento, forse filosofie, comparabile se non maggiore di quello determinato dal motore a vapore della prima rivoluzione industriale, dall'energia elettrica e dal motore a scoppio della seconda, dai computer della terza. Tuttavia in effetti una connessione c'è tra le frontiere che si chiudono e la 4a Rivoluzione industriale. Nel senso che, limitandoci a Industria 4.0, queste tecnologie consentono di ridurre l'impatto negativo sulla crescita che questa voglia di frontiere rischia di avere. I nuovi protezionismi e in parte anche un cambiamento della struttura dei costi stanno rallentando il commercio internazionale e le filiere produttive cominciano a ridisegnarsi. Dopo l'ubriacatura di off-shoring ora si parla di ri-shoring, dopo il boom dell'outsourcing si comincia a tornare all'in-sourcing. E' meno facile, per i protezionismi e per i costi, fare un pezzo in Cina, rifinirlo in Romania, assemblarlo in Piemonte e poi vendere il prodotto finito negli Stati Uniti. E allora? Allora arriva Industria 4.0 che secondo alcuni studi promette un aumento della produttività fino al 30%, e una riduzione dei costi. Le stampanti 3D, la robotica avanzata, la gestione digitale delle fabbriche ridefiniscono le economie di scala, consentono di personalizzare le produzioni e produrre per i singoli mercati in stabilimenti più piccoli e più flessibili. E' una sorta di modernissimo ritorno al passato quando luoghi di produzione e mercati di sbocco erano contigui. Da queste connessioni emerge che c'è una circolarità nell'evoluzione: le tecnologie rompono equilibri, quasi sempre con effetti traumatici su una parte spesso molto larga della popolazione, poi sono le tecnologie stesse a fornire delle risposte ai problemi di natura sociale, economica e politica che esse stesse avevano creato. C'è un solo modo per non rimanere intrappolati nel momento della frattura tra il passato e il futuro: essere pronti. Interpretando con qualche libertà alcuni pensieri del politologo e scrittore Alan Abramowitz, potremmo sintetizzare questo "essere pronti" in tre concetti a loro volta connessi: "La crescita di lungo periodo dipende dalla congruenza di un sistema economico con i regimi tecnologici"; "Le istituzioni hanno un ruolo cruciale nel sostenere il grado di congruenza, perché da esse dipende la propensione di una società all'innovazione e quindi alla crescita"; "La dotazione di capitale umano determina direttamente la capacità di usare, adattare e sviluppare le nuove tecnologie". Essere pronti vuol dire quindi essere formati, ed essere formati ad accettare il nuovo, a usarlo, a crearlo.
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PARTE SECONDA IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 L’ATTIVITA’ FORMATIVA
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PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA
1. Gli enti scuola 1.1. L’articolazione territoriale Quest’anno il rapporto annuale sull’attività formativa erogata dalle scuole edili, che fanno riferimento al sistema bilaterale delle costruzioni coordinato dal FORMEDIL ha potuto contare sugli archivi della formazione di tutte le 103 sedi operative presenti sul territorio nazionale. Di queste 98 svolgono corsi di formazione a livello provinciale, mentre le restanti 5 erogano corsi a livello regionale. Occorre precisare che l’ente ESIEA/ CPT - Ente formazione e sicurezza per l'industria, l'edilizia ed affini di Agrigento, pur partecipando alla rilevazione, nel corso del 2016 non ha erogato alcun corso. L’articolazione territoriale degli enti partecipanti, grafico sottostante, illustra l’omogenea diffusione su tutto il territorio nazionale, anche se, come da serie storica, rimane il Sud l’area geografica con il più alto numero di enti, pari a 30, rappresentativi del 29,1%, cui fa seguito il Centro con 28 enti, il Nord Ovest con 23 e infine il Nord Est con 22 scuole di formazione. In quest’ultimo biennio si riscontra una notevole accelerazione del processo di unificazione tra Scuole Edili e CPT che era partito nel 20131,: gli Enti unitari di formazione e sicurezza, che ancora nel 2014 erano circa il 38% delle scuole partecipanti, sono diventati 81, rappresentativi, quindi, del 78,6% delle scuole partecipanti l’unificazione ha riguardato maggiormente gli enti del Centro dove questa percentuale sale all’89,3%, mentre nel Nord Ovest è del 87,0%, nel Nord Est del 81,8% e infine nel Sud dove dei 30 enti partecipanti solamente 18 sono enti unificati, pari quindi al 60,0% del totale. LE SCUOLE EDILI NEL 2016 - COMPOSIZIONE % PER AREA TERRITORIALE
Sud 29,1%
Nord ovest 22,3%
Nord Est 21,4% Centro 27,2%
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
Di seguito sono elencati gli enti (scuole edili / enti unificati) per regioni aderenti al sistema FORMEDIL.
1
In conseguenza delle decisioni delle Parti Sociali che in sede di rinnovo contrattuale hanno previsto l’unificazione di Scuole Edili e CPT, processo tuttora in corso
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PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA ELENCO DEGLI ENTI ADERENTI ALLA RETE NAZIONALE FORMEDIL SISTEDIL - SISTEMA EDILE PER LA FORMAZIONE E LA SICUREZZA DELLA PROVINCIA DI ALESSANDRIA
C.F.S. ENTE UNICO PER LA FORMAZIONE E LA SICUREZZA DELLA PROVINCIA DI ASTI
O.P.E.B.- Organismo Paritetico Edile Biellese per la Formazione e la Sicurezza
ENTE SCUOLA PER L'ADDESTRAMENTO PROFESSIONALE EDILE DI CUNEO PIEMONTE S.E.N.For.S. - Sistema Edile Novarese Formazione Sicurezza
F.S.C. (Formazione Sicurezza Costruzioni) Torino
S.E.For.S.VCO – Organismo Paritetico per la Formazione e la Sicurezza della Provincia del Verbano Cusio ed Ossola
ENTE PARITETICO TERRITORIALE UNIFICATO DELLA PROVINCIA DI VERCELLI
VALLE D'AOSTA
ENTE PARITETICO EDILE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA VALLE D’AOSTA
SCUOLA EDILE DI BERGAMO
ESEB - ENTE SISTEMA EDILIZIA BRESCIA
LOMBARDIA
ESPE - ENTE SCUOLA PROFESSIONALE EDILE DELLA PROVINCIA DI COMO
ENTE SCUOLA EDILE CREMONESE - C.P.T.
ESPE - Ente unico paritetico per la Formazione e la Sicurezza, per il settore dell'edilizia ed affini di LECCO
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PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA ELENCO DEGLI ENTI ADERENTI ALLA RETE NAZIONALE FORMEDIL SCUOLA PROVINCIALE APPRENDISTI EDILI di MANTOVA
E.S.E.M. – CPT Ente unitario Formazione e Sicurezza della Provincia di Milano Lodi e della Brianza
LOMBARDIA
ESEDIL – CPT PAVIA, FORMAZIONE E SICUREZZA IN EDILIZIA
ESFE - ENTE PARITETICO PER LA SICUREZZA E LA FORMAZIONE DELL'EDILIZIA DI SONDRIO
SPE – CPT Prevenzione infortuni della provincia di Varese
COMITATO PARITETICO EDILE PER LA FORMAZIONE E LA SICUREZZA PER LA PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO TRENTINO A.A CENTROFOR - CENTRO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE E PREVENZIONE INFORTUNISTICA DELL'EDILIZIA DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO CFS - CENTRO PER LA FORMAZIONE E LA SICUREZZA DI BELLUNO
Scuola Edile CPT - Centro per la formazione e la sicurezza edile di Padova
ASSISTEDIL - Ente Paritetico Territoriale Formazione Maestranze
VENETO
CENTRO EDILIZIA TREVISO C.E.Tre – Formazione – Lavoro – Sicurezza
C.E.Ve. – CENTRO EDILI VENEZIA – FORMAZIONE & SICUREZZA
ESEV-CPT - CENTRO PARITETICO PER LA FORMAZIONE, LA SICUREZZA ED I SERVIZI AL LAVORO DI VERONA
Centro Edile “Andrea Palladio” per la Formazione Professionale delle Maestranze Edili della Provincia di Vicenza
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PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA ELENCO DEGLI ENTI ADERENTI ALLA RETE NAZIONALE FORMEDIL FORMEDIL GORIZIA
EDILMASTER – LA SCUOLA EDILE DI TRIESTE FRIULI V.GIULIA E.S.M.E.P.S. - ENTE SCUOLA MAESTRANZE EDILI PREVENZIONE E SICUREZZA DELLA PROVINCIA DI PORDENONE
C.E.F.S. CENTRO EDILE PER LA FORMAZIONE E LA SICUREZZA DI UDINE
E.S.S.E.G. - Ente Scuola e Sicurezza in Edilizia della città metropolitana di Genova
LIGURIA
S.E.I. – C.P.T. Ente Scuola Edile per l'Industria Edilizia ed affini della Provincia di Imperia - Comitato Paritetico Territoriale per la prevenzione infortuni, l'igiene e l'ambiente di lavoro per le attività edilizia ed affini della Provincia di Imperia SCUOLA EDILE SPEZZINA
ENTE PARITETICO PER LA FORMAZIONE E LA SICUREZZA IN EDILIZIA DELLA PROVINCIA DI SAVONA
I.I.P.L.E. – ISTITUTO ISTRUZIONE PROFESSIONALE LAVORATORI EDILI Edilform Estense - ENTE PARITETICO TERRITORIALE UNIFICATO PER LA FORMAZIONE E LA SICUREZZA EDILFORM ESTENSE
SCUOLA EDILE ARTIGIANI E PMI DI FORLI - CESENA E RIMINI
EMILIA ROMAGNA
ENTE SCUOLA EDILE DELLA PROVINCIA DI MODENA
C.S.E. - CENTRO SERVIZI EDILI / ENTE PARITETICO DI PARMA PER LA FORMAZIONE E LA SICUREZZA
ESE-CPT - ENTE SCUOLA PROFESSIONALE EDILE DI PIACENZA
RES EDILI REGGIO EMILIA - SCUOLA SOC. COOP.
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PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA ELENCO DEGLI ENTI ADERENTI ALLA RETE NAZIONALE FORMEDIL
EMILIA ROMAGNA
I.S.P.E.R. CPT – ISTITUTO SCUOLA PROVINCIALI EDILI CPT RAVENNA SFERA Scuola Sicurezza Formazione Edile della Romagna Accorpata CFSE - CENTRO PER LA FORMAZIONE E SICUREZZA IN EDILIZIA AREZZO
Scuola Professionale Edile e CPT Firenze
SCUOLA EDILE GROSSETANA
ENTE UNITARIO SCUOLA EDILE – CPT DELLA PROVINCIA DI LIVORNO
Ente Scuola Edile - CPT Lucca
TOSCANA
S.F.S. - SCUOLA PER LA FORMAZIONE E SICUREZZA IN EDILIZIA PER LA PROVINCIA DI MASSA CARRARA
ENTE PISANO SCUOLA EDILE
ENTE SCUOLA EDILE CPT DELLA PROVINCIA DI PISTOIA
FSC - Formazione Sicurezza Costruzioni Prato
SBC Senese - Formazione e Sicurezza
COMITATO TECNICO PARITETICO DELLA TOSCANA
C.E.S.F. - CENTRO EDILE PER LA SICUREZZA E LA FORMAZIONE DI PERUGIA UMBRIA T.E.S. e F. – TERNI EDILIZIA SICUREZZA E FORMAZIONE
MARCHE
ASSISTEDIL - ENTE SCUOLA EDILE DI ANCONA
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PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA ELENCO DEGLI ENTI ADERENTI ALLA RETE NAZIONALE FORMEDIL ENTE SCUOLA EDILE PER LE INDUSTRIE EDILIZIA ED AFFINI DELLA PROVINCIA DI ASCOLI PICENO E FERMO
MARCHE
COMITATO PARITETICO TERRITORIALE PER LA SICUREZZA E LA FORMAZIONE IN EDILIZIA ENTE SCUOLA EDILE /CPT DI MACERATA ENTE C.P.T. – SCUOLA EDILE PER LA FORMAZIONE E LA SICUREZZA NELL’INDUSTRIA EDILIZIA ED AFFINI DELLA PROVINCIA DI PESARO URBINO ESEF-CPT – ORGANISMO PARITETITO PER LA FORMAZIONE E LA SICUREZZA DI FROSINONE E PROVINCIA ESEL-CPT ENTE BILATERALE PARITETICO TERRITORIALE PER LA FORMAZIONE E LA SICUREZZA IN EDILIZIA DELLA PROVINCIA DI LATINA
LAZIO
EDILFORMAZIONE RIETI
CEFMECTP – ORGANISMO PARITETICO PER LA FORMAZIONE E LA SICUREZZA IN EDILIZIA DI ROMA E PROVINCIA
ESEV-CTP VITERBO FORMAZIONE E SICUREZZA
ENTE SCUOLA EDILE/CPT CHIETI
ENTE PARITETICO UNIFICATO PER LA FORMAZIONE LA SICUREZZA E LA SALUTE DELLA PROVINCIA DI L’AQUILA
FORMEDIL PESCARA FORMAZIONE E SICUREZZA NELL'EDILIZIA ABRUZZO E.F.S.E. - ENTE PARITETICO UNIFICATO PER LA FORMAZIONE E LA SICUREZZA PER L'INDUSTRIA EDILIZIA ED AFFINI DELLA PROVINCIA DI TERAMO
EDILFORMAS ABRUZZO
MOLISE
S.E.M. - SCUOLA EDILE DEL MOLISE
CAMPANIA
C.F.S. - Centro per la Formazione e Sicurezza in edilizia della Provincia di Avellino
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PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA ELENCO DEGLI ENTI ADERENTI ALLA RETE NAZIONALE FORMEDIL CFS -CENTRO FORMAZIONE E SICUREZZA IN EDILIZIA DELLA PROVINCIA DI BENEVENTO
CFME - FORMEDIL Scuola Edile della Provincia di Caserta CAMPANIA CFS CENTRO FORMAZIONE SICUREZZA NAPOLI
ENTE SCUOLA EDILE DI SALERNO
EDILSCUOLA DI PUGLIA
FORMEDIL BARI - ENTE SCUOLA PER LA FORMAZIONE PROFESSIONALE IN EDILIZIA
SCUOLA EDILE - CPT Brindisi PUGLIA FORMEDIL CPT FOGGIA
SCUOLA EDILE DELLA PROVINCIA DI LECCE
FORMEDIL CPT TARANTO
E.S.E.Ma. - ENTE SCUOLA EDILE DI MATERA
BASILICATA
EFMEA - ENTE PER LA FORMAZIONE PROFESSIONALE DELLE MAESTRANZE EDILI ED AFFINI DELLA PROVINCIA DI POTENZA
ENTE SCUOLA EDILE DELL’EDILCASSA DI BASILICATA
CALABRIA
ENTE SCUOLA PER L’INDUSTRIA EDILIZIA ED AFFINI DELLE PROVINCIE DI CATANZARO - CROTONE - VIBO VALENTIA
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PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA ELENCO DEGLI ENTI ADERENTI ALLA RETE NAZIONALE FORMEDIL CPT/ ENTE SCUOLA EDILE COSENZA CALABRIA ESEFS - ENTE SCUOLA EDILE PER LA FORMAZIONE E LA SICUREZZA DELLA PROVINCIA DI REGGIO CALABRIA
ESIEA/ CPT - ENTE FORMAZIONE E SICUREZZA PER L'INDUSTRIA, L'EDILIZIA ED AFFINI - AGRIGENTO
E.N.S.E – C.P.T. ENTE NISSENO SCUOLA EDILE - COMITATO PARITETICO TERRITORIALE
E.S.E.C. - Cpt Ente Scuola Edile Catania - CPT
M.A.F.S.EN. - ENTE CASSA SCUOLA EDILE C.P.T. DI ENNA
E.S.E.Me.P. - ENTE SCUOLA EDILE DI MESSINA E PROVINCIA SICILIA PANORMEDIL - CPT - ORGANISMO PARITETICO PER LA FORMAZIONE E LA SICUREZZA IN EDILIZIA DI PALERMO E PROVINCIA Ente SFERA - Ente Sicurezza e Formazione Edile della provincia di Ragusa - Scuola edile -CPT
Ente Scuola Edile Siracusa
EPATU – CPT – Ente Paritetico Territoriale unificato per la Formazione e la Sicurezza
EDILCASSA SICILIA
ENTE SCUOLA PER LE INDUSTRIE EDILIZIE ED AFFINI PER LA PROVINCIA DI CAGLIARI SARDEGNA
E.S.E.N. - ENTE SCUOLA EDILE NUORESE
ESEP - ENTE SCUOLA EDILE PROVINCE NORD SARDEGNA Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
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PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA 1.2. Le fonti di finanziamento delle scuole edili Anche nel 2016 l’importo dei finanziamenti erogati alle Scuole Edili per lo svolgimento delle diverse attività formative è in crescita. Dopo che già nel 2015 si era registrato un incremento delle risorse erogate del +4,1% rispetto al 2014, nel 2016 l’ammontare dei finanziamenti supera il dato del 2015 del +1,5%. Ma se l’incremento registrato nel 2015 era imputabile essenzialmente all’aumento dell’ attività formativa, +12,2% il numero dei corsi e +12,0% gli allievi formati rispetto al 2014, quello registrato nel 2016 è attribuibile in larga misura all’accelerazione del processo di unificazione delle scuole edili e dei CPT che, come detto precedentemente, ha coinvolto nel 2016 numerosi enti. Cresce quindi del +2,4% il personale operante nelle scuole che si arricchisce di nuove figure, ma soprattutto cresce la tipologia di servizi che gli enti erogano; dalla formazione fatta direttamente sul cantiere, alle visite nei cantieri, all’assistenza data direttamente alle imprese. Dal 2009 al 2014 l’ammontare dei finanziamenti che erano stati corrisposti alle scuole aveva subito, causa la pesante crisi del settore, drastici ridimensionamenti: nel 2009 l’ammontare complessivo era di 87,3 milioni, nel 2010 di 84,5 milioni (-3%), nel 2011, con un incremento del +6,6%, di 90 milioni e poi nel 2012 era nuovamente calato attestandosi a 81,1 milioni. Nel 2013 era stato di poco più di 79 milioni di euro con un calo del -2,5% rispetto al 2012 e nel 2014 con un ulteriore calo del -11,0% l’importo era stato di 70,4 milioni di euro. Ma, nonostante siano ancora pochi i segnali di una ripresa del mercato, nell’ultimo biennio della rilevazione, come detto, il finanziamento alle scuole è tornato a crescere; nel 2015 l’importo è stato di 73,2 milioni di euro in crescita del +4,1% rispetto al 2014 e nel 2016 con 74,3 milioni di euro l’incremento è stato del +1,5%. Questo a riprova della crescente consapevolezza del ruolo fondamentale della formazione nel settore edile soprattutto, come si vedrà nel pagine successive, nell’ambito della sicurezza sul cantiere; sono stati realizzati nell’ultimo anno di rilevazione 4.644 corsi relativi alla sicurezza- adempimenti agli obblighi formativi che hanno formato 43.565 allievi, registrando quindi un aumento rispetto all’attività erogata nel 2015 del +36,3% sul numero dei corsi e del +35,6% sui formati. LE FONTI DI FINANZIAMENTO DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 PER AREA TERRITORIALE Finanziamento
Nord Ovest
Importi ricevuti dalle casse edili Finanziamenti pubblici Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE Valori % Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
Nord Est
Centro
Sud
Totale
16.075
9.025
11.962
12.561
49.624
6.205
5.452
980
1.744
14.381
60
132
245
380
817
227
48
310
9
594
2.341
3.427
1.607
760
8.135
413
123
190
60
785
25.321
18.206
15.294
15.514
74.334
34,1
24,5
20,6
20,9
100,0
* Fondimpresa, Foncoop, Fondartigianato, Fondirigenti ** Corsi a pagamento a parziale rimborso dei costi *** Donazioni, liberalità, altro
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PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA Analizzando i dati del 2016, il contributo contrattuale proveniente dalle Casse Edili e quindi dal sistema delle imprese aderenti alla rete degli organismi bilaterali è la prima fonte di finanziamento, con 49,6 milioni di euro. Ed è proprio questa tipologia di finanziamento, rappresentativa del 66,8% dell’ammontare complessivo corrisposto alle scuole, l’unica a registrare un incremento: rispetto al 2015 l’importo cresce +15,1%. La seconda fonte di finanziamento delle scuole, Il finanziamento pubblico, totalizza un ammontare di circa 14,4 milioni di euro, pari al 19,3%, in calo rispetto al 2015 del -20,7%. La terza fonte di finanziamento, anche nel 2016, rimane quella proveniente dal “libero mercato”, ovvero corsi a pagamento a parziale rimborso dei costi, che passa da 8,6 milioni di euro nel 2015 a 8,1 milioni di euro in calo, quindi, del -5,0%. Seguono i contributi dati dai fondi interprofessionali (Fondimpresa, Foncoop, Fondartigianato, Fondirigenti) che subiscono un notevole calo, pari al -55,6% rispetto all’anno passato, attestandosi a 817mila euro. I fondi erogati dall’INAIL, dopo che nel 2015 avevano registrato un incremento eccezionale, pari al +126,6% rispetto al 2014, nel 2016 tornano a diminuire: i 594mila euro sono il 14,7% in meno di quelli corrisposti nel 2015. Infine per quanto riguarda il finanziamento erogato da altre tipologie di finanziamento, quali donazioni, liberalità e altro, rappresentativo dell’1,1% del totale dei finanziamenti, pari a 785mila euro, la flessione rispetto al 2015 è del -10,9%. La distribuzione dell’ammontare dei finanziamenti a livello territoriale nel 2016 subisce delle modifiche rispetto al dato del 2015. Se infatti rimane al primo posto, e anzi vede aumentare la sua quota sul totale, il Nord Ovest con 25,3 milioni di euro, pari al 34,1% dei finanziamenti complessivi (era il 30,3% nel 2015) nel Nord Est con 18,2 milioni di euro la quota passa dal 25,3% nel 2015 al 24,5% sempre sul totale annuale di riferimento. Il Centro, che fino al 2015 era al terzo posto in ordine di importo finanziato, con 15,3 milioni di euro nel 2016 (pari al 20,6% del totale complessivo) viene preceduto, seppur di poco, dal Sud; le scuole del Sud, infatti, in quest’ultimo anno assorbono il 20,9% dei finanziamenti, pari ad un importo di 15,5 milioni di euro. LE FONTI DI FINANZIAMENTO DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 PER AREA TERRITORIALE – VALORI % Finanziamento
Nord Ovest
Nord Est
Centro
Sud
ITALIA
Importi ricevuti dalle casse edili
63,5
49,6
78,2
81,0
66,8
Finanziamenti pubblici
24,5
29,9
6,4
11,2
19,3
Fondi interprofessionali*
0,2
0,7
1,6
2,5
1,1
INAIL
0,9
0,3
2,0
0,1
0,8
Libero mercato**
9,2
18,8
10,5
4,9
10,9
Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE
1,6
0,7
1,2
0,4
1,1
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL - Per le note vedi pag.65
Per quanto riguarda l’articolazione delle tipologie di finanziamento nelle diverse realtà territoriali, rimane la netta prevalenza del finanziamento contrattuale nel Sud (81,0%) e nel Centro (78,2%), ma da quest’anno anche nel Nord Ovest (63,5%); solamente nel Nord Est la quota si attesta al di sotto del 50%. Mentre la maggiore erogazione dei finanziamenti pubblici alle scuole, che nel 2015 era stata nel Nord Ovest (33,7%), nel 2016 è avvenuta nel Nord Est dove è stata del 29,9% sul finanziamento totale; percentuale che rimane comunque notevole nel Nord Ovest, poco meno di un quarto del totale complessivo, ma che cala 66
RAPPORTO FORMEDIL 2017
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA notevolmente nelle altre aree geografiche (11,2% nel Sud e 6,4% nel Centro). Nel Nord Est sempre rilevante è l’importo erogato a copertura anche parziale dei costi delle attività formative dal mercato del lavoro pari a 3,4 milioni di euro, il 18,8% dell’importo totale corrisposto. Il processo di unificazione di Scuole Edili e CPT, che ha subito, come detto, una crescita esponenziale negli ultimi anni, non ci consente di fare un’analisi accurata dell’andamento dei finanziamenti per tipologia di Ente. La base dei dati in serie storica non risulta omogenea, ricordiamo che nel 2013 delle 103 scuole partecipanti solamente 36 erano Enti unitari di formazione e sicurezza, mentre nel 2016 a parità di scuole partecipanti sono diventati 81. Ci limitiamo, quindi, a segnalare che dei 74,3 milioni di euro finanziati nel complesso, solamente 11,4 sono stati erogati alle Scuole Edili con una diminuzione del -53,0% rispetto all’importo stanziato nel 2015. Il restante importo di poco meno di 63 milioni di euro è andato agli Enti Unificati Formazione Sicurezza registrando una crescita rispetto al finanziamento dello scorso anno del +28,4%. IL FINANZIAMENTO TOTALE DELLE SCUOLE EDILI E DEGLI ENTI UNIFICATI 80.000 75.000 70.000 65.000
594 817
696 1.839
307 1.888
14.381
55.000 50.000
8.135
8.558
7.115
60.000
785
881
76
20.184
18.131
45.000 40.000 35.000 30.000 49.624
25.000 20.000
40.783
43.119
15.000 10.000 5.000 -
2014 Altre tipologie di finanziamento*** INAIL Finanziamenti pubblici
2015
2016 Libero mercato** Fondi interprofessionali* Importi ricevuti dalla Cassa Edile
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL- Per le note vedi pag.65
RAPPORTO FORMEDIL 2017
67
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA IL FINANZIAMENTO TOTALE DELLE SCUOLE EDILI E DEGLI ENTI UNIFICATI PER AREA TERRITORIALE - VALORI PERCENTUALI 2016 100,0% 80,0% 60,0% 40,0% 20,0% 0,0% Nord ovest
Nord est
Altre tipologie di finanziamento*** Fondi interprofessionali*
Centro
Libero mercato** Finanziamenti pubblici
Sud
ITALIA
INAIL Importi ricevuti dalla Cassa Edile
2015 100,0% 80,0% 60,0% 40,0% 20,0% 0,0% Nord ovest
Nord est
Altre tipologie di finanziamento*** Fondi interprofessionali*
Centro
Libero mercato** Finanziamenti pubblici
Sud
ITALIA
INAIL Importi ricevuti dalla Cassa Edile
2014 100,0% 80,0% 60,0% 40,0% 20,0% 0,0% Nord ovest
Nord est
Altre tipologie di finanziamento*** Fondi interprofessionali* Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
Libero mercato** Finanziamenti pubblici
* Fondimpresa, Foncoop, Fondartigianato, Fondirigenti ** Corsi a pagamento a parziale rimborso dei costi *** Donazioni, liberalità, altro
68
Centro
RAPPORTO FORMEDIL 2017
Sud
ITALIA
INAIL Importi ricevuti dalla Cassa Edile
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA CONTRIBUTI CONTRATTUALI DALLA CASSA EDILE PER AREA TERRITORIALE - MIGLIAIA DI EURO
16.075
2016
2015
11.859
2014
10.915
0%
10%
9.025
11.962
9.072
11.848
8.308
20%
30%
40%
Nord ovest
12.561
10.341
11.470
50%
60%
Nord est
10.090
70%
Centro
80%
90%
100%
Sud
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
FINANZIAMENTI PUBBLICI PER AREA TERRITORIALE - MIGLIAIA DI EURO
6.205
2016
5.452
980
2015
7.458
5.042
2.439
2014
8.261
5.925
1.997
0%
10%
20%
30%
40%
Nord ovest
50%
60%
Nord est
70%
Centro
80%
1.744
3.191
4.002
90%
100%
90%
100%
Sud
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
FONDI INTERPROFESSIONALI PER AREA TERRITORIALE - MIGLIAIA DI EURO
60
2016
132
2015
212
2014
231
0%
245
290
10%
300
337
20%
380
1.037
85
30% Nord ovest
1.236
40%
50% Nord est
60% Centro
70%
80% Sud
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
RAPPORTO FORMEDIL 2017
69
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA INAIL PER AREA TERRITORIALE - MIGLIAIA DI EURO MIGLIAIA DI EURO
227
2016
105
2015
18
2014
0%
48
310
57
9
514
39
20
186
10%
20%
30%
40%
Nord ovest
64
50%
60%
Nord est
70%
Centro
80%
90%
100%
Sud
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
LIBERO MERCATO* PER AREA TERRITORIALE - MIGLIAIA DI EURO
2016
2.341
2015
2.478
3.427
3.814
2.432
2014
0%
10%
1.607
20%
1.652
2.893
30%
40%
Nord ovest
50%
615
1.073
60%
Nord est
760
70%
Centro
80%
716
90%
100%
Sud
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL * Corsi a pagamento a parziale rimborso dei costi
ALTRE TIPOLOGIE DI FINANZIAMENTO* PER AREA TERRITORIALE - MIGLIAIA DI EURO
413
2016
2015
39
123
287
188
26
2014
0%
10%
20%
30%
40%
Nord ovest * Donazioni, liberalità, altro
RAPPORTO FORMEDIL 2017
50% Nord est
60
367
30
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
70
190
20
60% Centro
70%
80% Sud
90%
-
100%
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA IL FINANZIAMENTO DELLE SCUOLE PER AREA TERRITORIALE 2014-2016 – VALORI ASSOLUTI
2014
Nord Ovest
Nord Est
Centro
Sud
TOTALI
10.914.555 8.260.526 230.572 18.020 2.431.816 26.310
8.308.402 5.924.577 336.700 39.399 2.893.294 30.000
11.469.628 1.996.587 85.334 185.874 1.073.188 20.037
10.090.465 4.001.845 1.235.665 64.004 716.272 0
40.783.050 20.183.535 1.888.271 307.297 7.114.570 76.347
21.881.799
17.532.372
14.830.648
16.108.251
70.353.070
11.858.684 7.458.394 212.479 104.742 2.477.734 39.139
9.072.002 5.042.152 289.866 57.111 3.813.605 286.604
11.847.598 2.438.809 299.556 514.464 1.652.014 188.269
10.340.809 3.191.371 1.036.777 20.001 615.120 366.945
43.119.093 18.130.726 1.838.678 696.318 8.558.473 880.957
22.151.172
18.561.340
16.940.710
15.571.023
73.224.245
Importi ricevuti dalla Cassa Edile Finanziamenti pubblici Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento***
16.075.153 6.205.197 59.940 226.741 2.340.920 412.675 25.320.626 9.950.519 6.041.874 230.572 18.020 2.182.329 26.310
9.024.769 5.451.792 131.599 48.316 3.426.775 122.523 18.205.775 3.167.252 3.281.176 128.132 935 985.087 30.000
11.962.367 980.124 245.090 309.554 1.606.702 189.754 15.293.591 3.193.456 957.004 21.347 91.783 606.450 0
12.561.339 1.743.607 380.420 9.000 760.409 59.560 15.514.336 7.682.662 2.808.146 949.632 39.004 402.064 0
49.623.628 14.380.720 817.050 593.611 8.134.806 784.512 74.334.327 23.993.889 13.088.200 1.329.683 149.742 4.175.930 56.310
TOTALE
18.449.624
7.592.582
4.870.040
11.881.508
42.793.754
6.969.138 3.224.677 188.328 86.233 1.574.301 8.580
540.928 869.612 68.072 0 524.832 56.254
1.719.474 706.899 79.221 256.646 637.723 71.815
4.884.267 1.278.318 262.294 20.001 156.847 5.906
14.113.807 6.079.506 597.915 362.880 2.893.703 142.555
12.051.257
2.059.698
3.471.778
6.607.633
24.190.366
Importi ricevuti dalla Cassa Edile Finanziamenti pubblici Fondi interprofessionali* INIAL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento***
1.172.633 291.879 3.928 10.434 109.631 0 1.588.504 964.036 2.218.652 0 0 249.487 0
1.544.243 924.716 37.322 0 827.093 0 3.333.375 5.141.150 2.643.401 208.568 38.464 1.908.207 0
459.626 285.324 0 8.361 138.990 0 892.301 8.276.172 1.039.583 63.987 94.091 466.738 20.037
4.754.435 456.702 121.940 0 184.448 48.555 5.566.081 2.407.803 1.193.699 286.033 25.000 314.208 0
7.930.937 1.958.621 163.190 18.795 1.260.162 48.555 11.380.261 16.789.161 7.095.335 558.588 157.555 2.938.640 20.037
TOTALE
3.432.175
9.939.790
9.960.608
4.226.743
27.559.316
4.889.546 4.233.717 24.151 18.509 903.433 30.559
8.531.074 4.172.540 221.794 57.111 3.288.773 230.350
10.128.124 1.731.910 220.335 257.818 1.014.291 116.454
5.456.542 1.913.053 774.483 0 458.273 361.039
29.005.286 12.051.220 1.240.763 333.438 5.664.770 738.402
10.099.915
16.501.642
13.468.932
8.963.390
49.033.879
14.902.520 5.913.318 56.012 216.307 2.231.289 412.675 23.732.122
7.480.526 4.527.076 94.277 48.316 2.599.681 122.523 14.872.400
11.502.741 694.800 245.090 301.193 1.467.712 189.754 14.401.290
7.806.904 1.286.905 258.480 9.000 575.961 11.005 9.948.254
41.692.691 12.422.099 653.859 574.816 6.874.644 735.957 62.954.066
Importi ricevuti dalla Cassa Edile Finanziamenti pubblici Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento***
TOTALE
TOTALE ENTI
2015
Importi ricevuti dalla Cassa Edile Finanziamenti pubblici Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento***
TOTALE
2016
Importi ricevuti dalla Cassa Edile Finanziamenti pubblici Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento***
TOTALE
2014
SCUOLE EDILI
2015
Importi ricevuti dalla Cassa Edile Finanziamenti pubblici Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento***
TOTALE
2016
Importi ricevuti dalla Cassa Edile Finanziamenti pubblici Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento***
TOTALE
2014
ENTI UNIFICATI FORMAZIONE SICUREZZA
2015
Importi ricevuti dalla Cassa Edile Finanziamenti pubblici Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento***
TOTALE
2016
Importi ricevuti dalla Cassa Edile Finanziamenti pubblici Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento***
TOTALE
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL - Per le note vedi pag.68
RAPPORTO FORMEDIL 2017
71
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA IL FINANZIAMENTO DELLE SCUOLE PER AREA TERRITORIALE 2014-2016 – VARIAZIONI % PER AREA GEOGRAFICA Nord Ovest
2014
Importi ricevuti dalla Cassa Edile Finanziamenti pubblici Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento***
2015
2016
SCUOLE EDILI
2015
2016
ENTI UNIFICATI FORMAZIONE SICUREZZA
2015
2016
58,0 28,7 2,7 0,4 10,1 0,1
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
53,5 33,7 1,0 0,5 11,2 0,2
48,9 27,2 1,6 0,3 20,5 1,5
69,9 14,4 1,8 3,0 9,8 1,1
66,4 20,5 6,7 0,1 4,0 2,4
58,9 24,8 2,5 1,0 11,7 1,2
TOTALE
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
Importi ricevuti dalla Cassa Edile Finanziamenti pubblici Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento*** Importi ricevuti dalla Cassa Edile Finanziamenti pubblici Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento***
63,5 24,5 0,2 0,9 9,2 1,6 100,0 53,9 32,7 1,2 0,1 11,8 0,1
49,6 29,9 0,7 0,3 18,8 0,7 100,0 41,7 43,2 1,7 0,0 13,0 0,4
78,2 6,4 1,6 2,0 10,5 1,2 100,0 65,6 19,7 0,4 1,9 12,5 0,0
81,0 11,2 2,5 0,1 4,9 0,4 100,0 64,7 23,6 8,0 0,3 3,4 0,0
66,8 19,3 1,1 0,8 10,9 1,1 100,0 56,1 30,6 3,1 0,3 9,8 0,1
TOTALE
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
57,8 26,8 1,6 0,7 13,1 0,1
26,3 42,2 3,3 0,0 25,5 2,7
49,5 20,4 2,3 7,4 18,4 2,1
73,9 19,3 4,0 0,3 2,4 0,1
58,3 25,1 2,5 1,5 12,0 0,6
TOTALE
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
Importi ricevuti dalla Cassa Edile Finanziamenti pubblici Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento*** Importi ricevuti dalla Cassa Edile Finanziamenti pubblici Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento***
73,8 18,4 0,2 0,7 6,9 0,0 100,0 28,1 64,6 0,0 0,0 7,3 0,0
46,3 27,7 1,1 0,0 24,8 0,0 100,0 51,7 26,6 2,1 0,4 19,2 0,0
51,5 32,0 0,0 0,9 15,6 0,0 100,0 83,1 10,4 0,6 0,9 4,7 0,2
85,4 8,2 2,2 0,0 3,3 0,9 100,0 57,0 28,2 6,8 0,6 7,4 0,0
69,7 17,2 1,4 0,2 11,1 0,4 100,0 60,9 25,7 2,0 0,6 10,7 0,1
TOTALE
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
48,4 41,9 0,2 0,2 8,9 0,3
51,7 25,3 1,3 0,3 19,9 1,4
75,2 12,9 1,6 1,9 7,5 0,9
60,9 21,3 8,6 0,0 5,1 4,0
59,2 24,6 2,5 0,7 11,6 1,5
TOTALE
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
Importi ricevuti dalla Cassa Edile Finanziamenti pubblici Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento***
62,8 24,9 0,2 0,9 9,4 1,7 100,0
50,3 30,4 0,6 0,3 17,5 0,8 100,0
79,9 4,8 1,7 2,1 10,2 1,3 100,0
78,5 12,9 2,6 0,1 5,8 0,1 100,0
66,2 19,7 1,0 0,9 10,9 1,2 100,0
Importi ricevuti dalla Cassa Edile Finanziamenti pubblici Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento***
Importi ricevuti dalla Cassa Edile Finanziamenti pubblici Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento***
Importi ricevuti dalla Cassa Edile Finanziamenti pubblici Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento***
TOTALE
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL - Per le note vedi pag.68
72
TOTALI
62,6 24,8 7,7 0,4 4,4 0,0
TOTALE
2014
Sud
77,3 13,5 0,6 1,3 7,2 0,1
TOTALE
2014
Centro
47,4 33,8 1,9 0,2 16,5 0,2
TOTALE
TOTALE ENTI
Nord Est
49,9 37,8 1,1 0,1 11,1 0,1
RAPPORTO FORMEDIL 2017
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA IL FINANZIAMENTO DELLE SCUOLE PER AREA TERRITORIALE 2014-2016 – VARIAZIONI % PER TIPOLOGIA DI FINANZIAMENTO Nord Ovest
2014
TOTALE ENTI
2015
2016
SCUOLE EDILI
2015
20165
2014
ENTI UNIFICATI FORMAZIONE SICUREZZA
2015
20165
Centro
Sud
TOTALI
26,8 40,9 12,2 5,9 34,2 34,5
20,4 29,4 17,8 12,8 40,7 39,3
28,1 9,9 4,5 60,5 15,1 26,2
24,7 19,8 65,4 20,8 10,1 0,0
100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
TOTALE
31,1
24,9
21,1
22,9
100,0
Importi ricevuti dalla Cassa Edile Finanziamenti pubblici Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento***
27,5 41,1 11,6 15,0 29,0 4,4
21,0 27,8 15,8 8,2 44,6 32,5
27,5 13,5 16,3 73,9 19,3 21,4
24,0 17,6 56,4 2,9 7,2 41,7
100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
TOTALE
30,3
25,3
23,1
21,3
100,0
Importi ricevuti dalla Cassa Edile Finanziamenti pubblici Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento***
32,4 43,1 7,3 38,2 28,8 52,6 34,1 41,5 46,2 17,3 12,0 52,3 46,7 43,1 49,4 53,0 31,5 23,8 54,4 6,0 49,8 14,8 14,9 2,4 55,5 8,7 0,0 14,0 5,7 31,3 0,0 0,0 8,5 0,0 12,5 16,9 35,1 1,9 5,6 15,9 4,1 20,6 35,7 47,6 8,6 37,6 32,5 56,1 37,7
18,2 37,9 16,1 8,1 42,1 15,6 24,5 13,2 25,1 9,6 0,6 23,6 53,3 17,7 3,8 14,3 11,4 0,0 18,1 39,5 8,5 19,5 47,2 22,9 0,0 65,6 0,0 29,3 30,6 37,3 37,3 24,4 64,9 0,0 36,1 29,4 34,6 17,9 17,1 58,1 31,2 33,7 17,9 36,4 14,4 8,4 37,8 16,6 23,6
24,1 6,8 30,0 52,1 19,8 24,2 20,6 13,3 7,3 1,6 61,3 14,5 0,0 11,4 12,2 11,6 13,2 70,7 22,0 50,4 14,4 5,8 14,6 0,0 44,5 11,0 0,0 7,8 49,3 14,7 11,5 59,7 15,9 100,0 36,1 34,9 14,4 17,8 77,3 17,9 15,8 27,5 27,6 5,6 37,5 52,4 21,3 25,8 22,9
25,3 12,1 46,6 1,5 9,3 7,6 20,9 32,0 21,5 71,4 26,0 9,6 0,0 27,8 34,6 21,0 43,9 5,5 5,4 4,1 27,3 59,9 23,3 74,7 0,0 14,6 100,0 48,9 14,3 16,8 51,2 15,9 10,7 0,0 15,3 18,8 15,9 62,4 0,0 8,1 48,9 18,3 18,7 10,4 39,5 1,6 8,4 1,5 15,8
100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
TOTALE
2014
Nord Est
Importi ricevuti dalla Cassa Edile Finanziamenti pubblici Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento***
Importi ricevuti dalla Cassa Edile Finanziamenti pubblici Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE Importi ricevuti dalla Cassa Edile Finanziamenti pubblici Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE Importi ricevuti dalla Cassa Edile Finanziamenti pubblici Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE Importi ricevuti dalla Cassa Edile Finanziamenti pubblici Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE Importi ricevuti dalla Cassa Edile Finanziamenti pubblici Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE Importi ricevuti dalla Cassa Edile Finanziamenti pubblici Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL - Per le note vedi pag.68
RAPPORTO FORMEDIL 2017
73
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA IL FINANZIAMENTO DELLE SCUOLE PER AREA TERRITORIALE 2014-2016– VARIAZIONI % SU ANNO PRECEDENTE
TOTALE ENTI
SCUOLE EDILI
ENTI UNIFICATI FORMAZIONE SICUREZZA
Anno 2015/2014 Importi ricevuti dalla Cassa Edile Finanziamenti pubblici Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE Anno 2016/2015 Importi ricevuti dalla Cassa Edile Finanziamenti pubblici Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE Anno 2015/2014 Importi ricevuti dalla Cassa Edile Finanziamenti pubblici Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE Anno 2016/2015 Importi ricevuti dalla Cassa Edile Finanziamenti pubblici Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE Anno 2015/2014 Importi ricevuti dalla Cassa Edile Finanziamenti pubblici Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE Anno 2016/2015 Importi ricevuti dalla Cassa Edile Finanziamenti pubblici Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL Per le note vedi pag.68
74
RAPPORTO FORMEDIL 2017
Nord Ovest
Nord Est
Centro
8,7 -9,7 -7,8 481,3 1,9 48,8 1,2
9,2 -14,9 -13,9 45,0 31,8 855,3 5,9
35,6 -16,8 -71,8 116,5 -5,5 954,4 14,3
Sud
TOTALI
3,3 22,1 251,0 176,8 53,9 839,6 14,2
2,5 -20,3 -16,1 -68,8 -14,1 -3,3
5,7 -10,2 -2,6 126,6 20,3 1.053,9 4,1
-0,5 8,1 -54,6 -15,4 -10,1 -57,2 -1,9
1,0 -59,8 -18,2 -39,8 -2,7 0,8 -9,7
21,5 -45,4 -63,3 -55,0 23,6 -83,8 -0,4
15,1 -20,7 -55,6 -14,7 -5,0 -10,9 1,5
-30,0 -46,6 -18,3 378,5 -27,9 -67,4 -34,7
-82,9 -73,5 -46,9 -100,0 -46,7 87,5 -72,9
-46,2 -26,1 271,1 179,6 5,2 -28,7
-36,4 -54,5 -72,4 -48,7 -61,0 -44,4
-41,2 -53,5 -55,0 142,3 -30,7 153,2 -43,5
-83,2 -90,9 -97,9 -87,9 -93,0 -100,0 -86,8
185,5 6,3 -45,2 57,6 -100,0 61,8
-73,3 -59,6 -100,0 -96,7 -78,2 -100,0 -74,3
-2,7 -64,3 -53,5 -100,0 17,6 722,1 -15,8
-43,8 -67,8 -72,7 -94,8 -56,5 -65,9 -53,0
407,2 90,8 262,1 194,3
65,9 57,8 6,3 48,5 72,3 66,0
22,4 66,6 244,3 174,0 117,3 481,2 35,2
126,6 60,3 170,8 -100,0 45,9 112,1
72,8 69,8 122,1 111,6 92,8 3.585,2 77,9
204,8 39,7 131,9 1.068,7 147,0 1.250,4 135,0
-12,3 8,5 -57,5 -15,4 -21,0 -46,8 -9,9
13,6 -59,9 11,2 16,8 44,7 62,9 6,9
43,1 -32,7 -66,6 25,7 -97,0 11,0
43,7 3,1 -47,3 72,4 21,4 -0,3 28,4
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA 1.3. Il finanziamento dei corsi L’importo finanziato per i corsi ha subito un drastico ridimensionamento nel 2016; si passa da 39,7 milioni finanziati nel 2015 a 31,5 milioni di euro con un calo, quindi, del -20,6%. E tutte in calo risultano essere le diverse tipologie di finanziamento. Il finanziamento pubblico con 14,4 milioni di euro, nonostante il decremento del -20,7% rispetto al 2015, rimane la prima tipologia di finanziamento che per il 43,1% viene assorbita dalle scuole del Nord Ovest, per il 37,9% da quelle del Nord Est, per il 12,1% da quelle del Sud ed il restante 6,8% da quelle del Centro. La seconda forma di finanziamento, che negli ultimi anni era stata l’autofinanziamento, nel 2016 è quella proveniente dal “libero mercato”, ovvero corsi a pagamento a parziale rimborso dei costi, che totalizza poco più di 8,1 milioni di euro. L’autofinanziamento, che passa da 9,6 milioni di euro nel 2015 a 6,8 milioni euro, scende quindi al terzo posto. Occorre puntualizzare, però, che la rilevazione di questo dato risulta, da sempre, particolarmente complessa a causa della diversa interpretazione e/o diversa notazione in bilancio che ne danno le scuole; questo comporta una non omogeneità dei dati raccolti in serie storica. L’analisi territoriale del finanziamento complessivo mette in evidenza che a fronte di un decremento a livello nazionale del -20,6%, la diminuzione dei finanziamenti non è stata omogenea su tutto il territorio nazione; nel Centro si registra un calo del -33,8%, nel Nord Ovest del -27,5%, nel Nord Est del -9,3% e nel Sud “solamente” del -8,5%. Anche in questo caso l’analisi per tipologia di scuole risente dello “spostamento” d’indirizzo di alcuni Enti, tanto che l’ammontare del finanziamento dei corsi delle Scuole Edili pari a 5,2 milioni di euro cala del -64,4% rispetto al 2015, mentre quello degli Enti Unificati Formazione Sicurezza cresce nel 2016 del +5,0%. IL FINANZIAMENTO TOTALE DEI CORSI DELLE SCUOLE EDILI E DEGLI ENTI UNIFICATI 45.000 40.000 35.000
7.115 307 1.888
30.000 25.000
881
76
9.080
8.558
785 696 1.839
8.135 594 817
9.625
20.000
6.819
15.000 10.000
20.184
18.131
14.381
5.000 -
2014
2015
2016
Altre tipologie di finanziamento***
Libero mercato**
INAIL
Fondi interprofessionali*
Autofinanziamento
Finanziamenti pubblici
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL * Fondimpresa, Foncoop, Fondartigianato, Fondirigenti ** Corsi a pagamento a parziale rimborso dei costi *** Donazioni, liberalità, altro
RAPPORTO FORMEDIL 2017
75
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA IL FINANZIAMENTO DEI CORSI DELLE SCUOLE EDILI E DEGLI ENTI UNIFICATI PER AREA TERRITORIALE - VALORI PERCENTUALI 2016 100,0% 80,0% 60,0% 40,0% 20,0% 0,0% Nord ovest
Nord est
Altre tipologie di finanziamento*** Fondi interprofessionali*
Centro
Libero mercato** Autofinanziamento
Sud
ITALIA
INAIL Finanziamenti pubblici
2015 100,0% 80,0% 60,0% 40,0% 20,0% 0,0% Nord ovest
Nord est
Altre tipologie di finanziamento*** Fondi interprofessionali*
Centro
Libero mercato** Autofinanziamento
Sud
ITALIA
INAIL Finanziamenti pubblici
2014 100,0% 80,0% 60,0% 40,0% 20,0% 0,0% Nord ovest
Nord est
Altre tipologie di finanziamento*** Fondi interprofessionali*
Libero mercato** Autofinanziamento
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL Per le note vedi pag.75
76
Centro
RAPPORTO FORMEDIL 2017
Sud
ITALIA
INAIL Finanziamenti pubblici
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA IL FINANZIAMENTO DEI CORSI PER AREA TERRITORIALE 2014-2016– VALORI ASSOLUTI Nord Ovest
2014
TOTALE ENTI
2015
2016
2014
SCUOLE EDILI
2015
2016
2014
ENTI UNIFICATI FORMAZIONE SICUREZZA
2015
2016
Finanziamenti pubblici Autofinanziamento Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE Finanziamenti pubblici Autofinanziamento Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE Finanziamenti pubblici Autofinanziamento Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE Finanziamenti pubblici Autofinanziamento Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE Finanziamenti pubblici Autofinanziamento Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE Finanziamenti pubblici Autofinanziamento Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE Finanziamenti pubblici Autofinanziamento Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE Finanziamenti pubblici Autofinanziamento Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE Finanziamenti pubblici Autofinanziamento Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE
8.260.526 4.686.989 230.572 18.020 2.431.816 26.310 15.654.233 7.458.394 4.408.211 212.479 104.742 2.477.734 39.139 14.700.699 6.205.197 1.419.118 59.940 226.741 2.340.920 412.675 10.664.591 6.041.874 4.592.421 230.572 18.020 2.182.329 26.310 13.091.526 3.224.677 4.005.557 188.328 86.233 1.574.301 8.580 9.087.676 291.879 47.968 3.928 10.434 109.631 0 463.840 2.218.652 94.568 0 0 249.487 0 2.562.707 4.233.717 402.654 24.151 18.509 903.433 30.559 5.613.023 5.913.318 1.371.150 56.012 216.307 2.231.289 412.675 10.200.751
Nord Est
Centro
5.924.577 683.147 336.700 39.399 2.893.294 30.000 9.907.117 5.042.152 2.083.595 289.866 57.111 3.813.605 286.604 11.572.933 5.451.792 1.313.229 131.599 48.316 3.426.775 122.523 10.494.234 3.281.176 77.876 128.132 935 985.087 30.000 4.503.206 869.612 63.852 68.072 0 524.832 56.254 1.582.622 924.716 611.604 37.322 0 827.093 0 2.400.735 2.643.401 605.271 208.568 38.464 1.908.207 0 5.403.911 4.172.540 2.019.743 221.794 57.111 3.288.773 230.350 9.990.311 4.527.076 701.625 94.277 48.316 2.599.681 122.523 8.093.499
1.996.587 2.577.457 85.334 185.874 1.073.188 20.037 5.938.477 2.438.809 2.574.977 299.556 514.464 1.652.014 188.269 7.668.089 980.124 1.744.063 245.090 309.554 1.606.702 189.754 5.075.288 957.004 801.551 21.347 91.783 606.450 0 2.478.135 706.899 94.098 79.221 256.646 637.723 71.815 1.846.402 285.324 81.321 0 8.361 138.990 0 513.996 1.039.583 1.775.906 63.987 94.091 466.738 20.037 3.460.342 1.731.910 2.480.879 220.335 257.818 1.014.291 116.454 5.821.687 694.800 1.662.742 245.090 301.193 1.467.712 189.754 4.561.292
Sud 4.001.845 1.131.978 1.235.665 64.004 716.272 0 7.149.764 3.191.371 558.382 1.036.777 20.001 615.120 366.945 5.788.596 1.743.607 2.343.037 380.420 9.000 760.409 59.560 5.296.033 2.808.146 1.045.377 949.632 39.004 402.064 0 5.244.223 1.278.318 425.370 262.294 20.001 156.847 5.906 2.148.736 456.702 1.027.827 121.940 0 184.448 48.555 1.839.473 1.193.699 86.601 286.033 25.000 314.208 0 1.905.541 1.913.053 133.012 774.483 0 458.273 361.039 3.639.860 1.286.905 1.315.210 258.480 9.000 575.961 11.005 3.456.561
TOTALI 20.183.535 9.079.571 1.888.271 307.297 7.114.570 76.347 38.649.591 18.130.726 9.625.165 1.838.678 696.318 8.558.473 880.957 39.730.317 14.380.720 6.819.447 817.050 593.611 8.134.806 784.512 31.530.146 13.088.200 6.517.225 1.329.683 149.742 4.175.930 56.310 25.317.090 6.079.506 4.588.877 597.915 362.880 2.893.703 142.555 14.665.436 1.958.621 1.768.720 163.190 18.795 1.260.162 48.555 5.218.044 7.095.335 2.562.346 558.588 157.555 2.938.640 20.037 13.332.501 12.051.220 5.036.288 1.240.763 333.438 5.664.770 738.402 25.064.881 12.422.099 5.050.728 653.859 574.816 6.874.644 735.957 26.312.103
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL Per le note vedi pag.75
RAPPORTO FORMEDIL 2017
77
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA IL FINANZIAMENTO DEI CORSI PER AREA TERRITORIALE 2014-2016 – VARIAZIONI % PER AREA GEOGRAFICA
2014
TOTALE ENTI
2015
2016
2014
SCUOLE EDILI
2015
2016
2014
ENTI UNIFICATI FORMAZIONE SICUREZZA
2015
2016
Finanziamenti pubblici Autofinanziamento Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE Finanziamenti pubblici Autofinanziamento Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE Finanziamenti pubblici Autofinanziamento Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE Finanziamenti pubblici Autofinanziamento Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE Finanziamenti pubblici Autofinanziamento Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE Finanziamenti pubblici Autofinanziamento Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE Finanziamenti pubblici Autofinanziamento Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE Finanziamenti pubblici Autofinanziamento Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE Finanziamenti pubblici Autofinanziamento Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL Per le note vedi pag.75
78
RAPPORTO FORMEDIL 2017
Nord Ovest
Nord Est
Centro
Sud
TOTALI
52,8 29,9 1,5 0,1 15,5 0,2 100,0 50,7 30,0 1,4 0,7 16,9 0,3 100,0 58,2 13,3 0,6 2,1 22,0 3,9 100,0 46,2 35,1 1,8 0,1 16,7 0,2 100,0 35,5 44,1 2,1 0,9 17,3 0,1 100,0 62,9 10,3 0,8 2,2 23,6 0,0 100,0 86,6 3,7 0,0 0,0 9,7 0,0 100,0 75,4 7,2 0,4 0,3 16,1 0,5 100,0 58,0 13,4 0,5 2,1 21,9 4,0 100,0
59,8 6,9 3,4 0,4 29,2 0,3 100,0 43,6 18,0 2,5 0,5 33,0 2,5 100,0 52,0 12,5 1,3 0,5 32,7 1,2 100,0 72,9 1,7 2,8 0,0 21,9 0,7 100,0 54,9 4,0 4,3 0,0 33,2 3,6 100,0 38,5 25,5 1,6 0,0 34,5 0,0 100,0 48,9 11,2 3,9 0,7 35,3 0,0 100,0 41,8 20,2 2,2 0,6 32,9 2,3 100,0 55,9 8,7 1,2 0,6 32,1 1,5 100,0
33,6 43,4 1,4 3,1 18,1 0,3 100,0 31,8 33,6 3,9 6,7 21,5 2,5 100,0 19,3 34,4 4,8 6,1 31,7 3,7 100,0 38,6 32,3 0,9 3,7 24,5 0,0 100,0 38,3 5,1 4,3 13,9 34,5 3,9 100,0 55,5 15,8 0,0 1,6 27,0 0,0 100,0 30,0 51,3 1,8 2,7 13,5 0,6 100,0 29,7 42,6 3,8 4,4 17,4 2,0 100,0 15,2 36,5 5,4 6,6 32,2 4,2 100,0
56,0 15,8 17,3 0,9 10,0 0,0 100,0 55,1 9,6 17,9 0,3 10,6 6,3 100,0 32,9 44,2 7,2 0,2 14,4 1,1 100,0 53,5 19,9 18,1 0,7 7,7 0,0 100,0 59,5 19,8 12,2 0,9 7,3 0,3 100,0 24,8 55,9 6,6 0,0 10,0 2,6 100,0 62,6 4,5 15,0 1,3 16,5 0,0 100,0 52,6 3,7 21,3 0,0 12,6 9,9 100,0 37,2 38,0 7,5 0,3 16,7 0,3 100,0
52,2 23,5 4,9 0,8 18,4 0,2 100,0 45,6 24,2 4,6 1,8 21,5 2,2 100,0 45,6 21,6 2,6 1,9 25,8 2,5 100,0 51,7 25,7 5,3 0,6 16,5 0,2 100,0 41,5 31,3 4,1 2,5 19,7 1,0 100,0 37,5 33,9 3,1 0,4 24,2 0,9 100,0 53,2 19,2 4,2 1,2 22,0 0,2 100,0 48,1 20,1 5,0 1,3 22,6 2,9 100,0 47,2 19,2 2,5 2,2 26,1 2,8 100,0
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA IL FINANZIAMENTO DEI CORSI PER AREA TERRITORIALE 2014-2016 – VARIAZIONI % PER TIPOLOGIA DI FINANZIAMENTO Nord Ovest
2014
TOTALE ENTI
2015
2016
2014
SCUOLE EDILI
2015
2016
2014
ENTI UNIFICATI FORMAZIONE SICUREZZA
2015
2016
Finanziamenti pubblici Autofinanziamento Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE Finanziamenti pubblici Autofinanziamento Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE Finanziamenti pubblici Autofinanziamento Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE Finanziamenti pubblici Autofinanziamento Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE Finanziamenti pubblici Autofinanziamento Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE Finanziamenti pubblici Autofinanziamento Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE Finanziamenti pubblici Autofinanziamento Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE Finanziamenti pubblici Autofinanziamento Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE Finanziamenti pubblici Autofinanziamento Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE
40,9 51,6 12,2 5,9 34,2 34,5 40,5 41,1 45,8 11,6 15,0 29,0 4,4 37,0 43,1 20,8 7,3 38,2 28,8 52,6 33,8 46,2 70,5 17,3 12,0 52,3 46,7 51,7 53,0 87,3 31,5 23,8 54,4 6,0 62,0 14,9 2,7 2,4 55,5 8,7 0,0 8,9 31,3 3,7 0,0 0,0 8,5 0,0 19,2 35,1 8,0 1,9 5,6 15,9 4,1 22,4 47,6 27,1 8,6 37,6 32,5 56,1 38,8
Nord Est 29,4 7,5 17,8 12,8 40,7 39,3 25,6 27,8 21,6 15,8 8,2 44,6 32,5 29,1 37,9 19,3 16,1 8,1 42,1 15,6 33,3 25,1 1,2 9,6 0,6 23,6 53,3 17,8 14,3 1,4 11,4 0,0 18,1 39,5 10,8 47,2 34,6 22,9 0,0 65,6 0,0 46,0 37,3 23,6 37,3 24,4 64,9 0,0 40,5 34,6 40,1 17,9 17,1 58,1 31,2 39,9 36,4 13,9 14,4 8,4 37,8 16,6 30,8
Centro
Sud
TOTALI
9,9 28,4 4,5 60,5 15,1 26,2 15,4 13,5 26,8 16,3 73,9 19,3 21,4 19,3 6,8 25,6 30,0 52,1 19,8 24,2 16,1 7,3 12,3 1,6 61,3 14,5 0,0 9,8 11,6 2,1 13,2 70,7 22,0 50,4 12,6 14,6 4,6 0,0 44,5 11,0 0,0 9,9 14,7 69,3 11,5 59,7 15,9 100,0 26,0 14,4 49,3 17,8 77,3 17,9 15,8 23,2 5,6 32,9 37,5 52,4 21,3 25,8 17,3
19,8 12,5 65,4 20,8 10,1 0,0 18,5 17,6 5,8 56,4 2,9 7,2 41,7 14,6 12,1 34,4 46,6 1,5 9,3 7,6 16,8 21,5 16,0 71,4 26,0 9,6 0,0 20,7 21,0 9,3 43,9 5,5 5,4 4,1 14,7 23,3 58,1 74,7 0,0 14,6 100,0 35,3 16,8 3,4 51,2 15,9 10,7 0,0 14,3 15,9 2,6 62,4 0,0 8,1 48,9 14,5 10,4 26,0 39,5 1,6 8,4 1,5 13,1
100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL - Per le note vedi pag.75
RAPPORTO FORMEDIL 2017
79
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA IL FINANZIAMENTO DEI CORSI PER AREA TERRITORIALE 2014-2016 – VARIAZIONI % ANNO PRECEDENTE Nord Ovest
Nord Est
Centro
Sud
TOTALI -10,2
Anno 2015/2014 Finanziamenti pubblici
-9,7
-14,9
22,1
-20,3
Autofinanziamento
-5,9
205,0
-0,1
-50,7
6,0
Fondi interprofessionali* INAIL
-7,8
-13,9
251,0
-16,1
-2,6
481,3
45,0
176,8
-68,8
126,6
1,9
31,8
53,9
-14,1
20,3
Altre tipologie di finanziamento***
48,8
855,3
839,6
-
1.053,9
TOTALE
-6,1
16,8
29,1
-19,0
2,8
Libero mercato**
TOTALE ENTI
Anno 2016/2015 Finanziamenti pubblici
-16,8
8,1
-59,8
-45,4
-20,7
Autofinanziamento
-67,8
-37,0
-32,3
319,6
-29,1
Fondi interprofessionali* INAIL
-71,8
-54,6
-18,2
-63,3
-55,6
116,5
-15,4
-39,8
-55,0
-14,7
-5,5
-10,1
-2,7
23,6
-5,0
Altre tipologie di finanziamento***
954,4
-57,2
0,8
-83,8
-10,9
TOTALE
-27,5
-9,3
-33,8
-8,5
-20,6
Finanziamenti pubblici
-46,6
-73,5
-26,1
-54,5
-53,5
Autofinanziamento
-12,8
-18,0
-88,3
-59,3
-29,6
Fondi interprofessionali* INAIL
-18,3
-46,9
271,1
-72,4
-55,0
378,5
-100,0
179,6
-48,7
142,3
Libero mercato**
-27,9
-46,7
5,2
-61,0
-30,7
Altre tipologie di finanziamento***
-67,4
87,5
-
-
153,2
TOTALE
-30,6
-64,9
-25,5
-59,0
-42,1
Libero mercato**
Anno 2015/2014
SCUOLE EDILI
Anno 2016/2015 Finanziamenti pubblici
-90,9
6,3
-59,6
-64,3
-67,8
Autofinanziamento
-98,8
857,8
-13,6
141,6
-61,5
Fondi interprofessionali* INAIL
-97,9
-45,2
-100,0
-53,5
-72,7
-87,9
-
-96,7
-100,0
-94,8
Libero mercato**
-93,0
57,6
-78,2
17,6
-56,5
-100,0
-100,0
-100,0
722,1
-65,9
-94,9
51,7
-72,2
-14,4
-64,4 69,8
Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE Anno 2015/2014 Finanziamenti pubblici Autofinanziamento Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato**
ENTI UNIFICATI FORMAZIONE SICUREZZA
Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE
57,8
66,6
60,3
233,7
39,7
53,6
96,5
-
6,3
244,3
170,8
122,1 111,6
-
48,5
174,0
-100,0
262,1
72,3
117,3
45,9
92,8
-
-
481,2
-
3.585,2
119,0
84,9
68,2
91,0
88,0 3,1
Anno 2016/2015 39,7
8,5
-59,9
-32,7
Autofinanziamento
240,5
-65,3
-33,0
888,8
0,3
Fondi interprofessionali* INAIL
131,9
-57,5
11,2
-66,6
-47,3
1.068,7
-15,4
16,8
-
72,4
147,0
-21,0
44,7
25,7
21,4
1.250,4
-46,8
62,9
-97,0
-0,3
81,7
-19,0
-21,7
-5,0
5,0
Finanziamenti pubblici
Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL Per le note vedi pag.75
80
90,8 325,8
RAPPORTO FORMEDIL 2017
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA 1.4. Le strutture operative Alla data della rilevazione, ovvero a giugno 2017, il sistema formativo delle scuole edili registra la presenza di 726 dipendenti e 1.599 collaboratori per un totale di 2.325 operatori. Rispetto a giugno 2016, periodo in cui il personale operante risultava pari a 2.271 unità, si registra una crescita del +2,4%. Ma l’aumento non è omogeneo tra le due diverse tipologie di addetti e anzi si interrompe la dinamica di crescita costante del numero dei dipendenti, che perdurava dal 2013. Il personale dipendente passa da 729 unità a giugno 2016 a 726, registrando quindi una diminuzione del -0,4%. Con la sola eccezione del numero dei tecnici che registra un aumento del +13,0% (si passa da 231 unità a giugno 2016 a 261), per tutti gli altri inquadramenti contrattuali il personale dipendente risulta in calo; i dirigenti passano da 39 a 33 registrando, quindi, una diminuzione del -15,4%, i quadri del -5,8% (si passa da 52 a 49) e gli amministrativi, pari a 383 unità, del 5,9% sempre rispetto a giugno 2016. Tra le novità introdotte nel nuovo questionario sottoposto alle scuole, c’è stata la richiesta di indicare quanti dei tecnici svolgono docenza e per quanto riguarda i tecnici dipendenti sono stati registrati 148 docenti pari, quindi, al 57% del totale. Rimane stabile, rispetto all’anno scorso, il numero medio di dipendenti per scuola pari a 7,1, mentre la composizione percentuale per tipologia di contratto applicato, visto l’aumento dei dipendenti tecnici, subisce delle modifiche rispetto ad una serie storica che nel corso degli ultimi anni era stata più o meno stabile. Per quanto riguarda il personale dirigenziale, che passa da 91 unità a giugno 2016, tra dirigenti e quadri, a 82 unità, il peso percentuale sul totale dei dipendenti è pari al 11,3% con un calo quindi rispetto allo scorso anno di poco più di un punto percentuale. I dipendenti amministrativi che avevano raggiunto lo scorso anno un peso pari al 55,8% sul totale dipendenti, si attestano ora al 52,8%. E infine i tecnici dipendenti che raggiungono una quota pari al 36,0% sul totale, era il 31,7% a giugno 2016, di cui il 20,4% sono tecnici docenti. A livello territoriale il numero medio di dipendenti per scuola rimane, invece, in linea con lo scorso anno ed è pari a 11,5 dipendenti nelle scuole del Nord Ovest, 8,0 in quelle del Nord Est, 5,1 in quelle del Centro e a 4,9 dipendenti in quelle del Sud. I DIPENDENTI DELLE SCUOLE EDILI A GIUGNO 2017 - COMPOSIZIONE % Tecnici - Docenti 20,4%
Dirigenti Quadri 4,5% 6,7%
Tecnici 15,6% Amministrativi 52,8%
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
A fronte di una diminuzione del numero dei dipendenti, per il secondo anno di seguito , si registra un aumento del numero dei collaboratori che passano da 1.542 unità nel giugno 2016 a 1.599 con un incremento del +3,7%. La loro presenza all’interno delle scuole sale ad una media di 15,7 unità; la media lo scorso anno era 15,1.
RAPPORTO FORMEDIL 2017
81
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA L’incremento del numero dei collaboratori è dato solamente dalla crescita, pari al +7,8%, dei tecnici rappresentativi del 95,7% del totale dei collaboratori, che passano da 1.420 unità nel giugno 2016 a 1.531. Di questi ben 1.453 risultano essere docenti, pari circa al 95% dei tecnici che collaborano con le scuole. Mentre prosegue la diminuzione del numero dei collaboratori per servizi amministrativi e gestionali che passano da 122 a 68 unità (-44,3%). I COLLABORATORI DELLE SCUOLE EDILI A GIUGNO 2017 - COMPOSIZIONE % Amministrativi 4,3%
Tecnici 4,9% Tecnici - Docenti 90,9%
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
Come da serie storica, è nelle 23 scuole del Nord Ovest che si registra il maggior numero degli addetti pari a 815, articolati in 265 dipendenti e 550 collaboratori, rappresentativi del 35,1% del totale nazionale degli addetti. Dopo l’incremento del personale operante che si era registrato l’anno scorso pari al +8,4% rispetto al 2014, il loro numero a giugno 2017 risulta in flessione del -0,9%; ma se da un lato i dipendenti, che passano da 252 a 265 aumentano del +5,2% sono i collaboratori che diminuiscono del -3,5% rispetto a giugno 2016. Nelle scuole del Nord Est gli addetti aumentano, si passa da 682 unità a 723 con in incremento del +6,0%. Di conseguenza anche il loro peso percentuale sul totale nazionale cresce dal 30,0% registrato lo scorso anno al 31,1%. L’articolazione per tipologia contrattuale registra un incremento sia del numero dei dipendenti che passano da 169 nel 2016 a 176 (+4,1%), sia del numero dei collaboratori che da 513 diventano 547 (+6,6). IL PERSONALE DELLE SCUOLE A GIUGNO 2017 DIPENDENTI E COLLABORATORI PER AREA TERRITORIALE 600
550
547
500 400 300
294
265 176
200
208 143
142
100 -
Nord ovest
Nord Est Dipendenti
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
82
RAPPORTO FORMEDIL 2017
Centro Collaboratori
Sud
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA Nelle 28 scuole del Centro, che nel rapporto precedente avevano registrato il più alto incremento percentuale del numero di addetti pari al +13,9% (si era passati da 345 addetti nel 2014 a 393), a giugno 2017, invece, si registra il più alto decremento. Gli addetti rilevati in totale sono 351, in diminuzione, quindi, del -10,7%, articolati in 143 dipendenti (-7,1% rispetto al 2016) e 208 collaboratori (-13,0%). E infine le scuole del Sud, dove invece, si registra quest’anno il più alto incremento del personale in forza: gli addetti in totale passano da 374 a giugno 2016 a 436 con un incremento del +16,6%. Incremento generato dall’aumento notevole del personale che collabora, che passa da 220 unità a 294 (+33,6%), mentre il personale dipendente diminuisce del -7,8%. Il peso percentuale del personale operante in queste scuole sul totale nazionale passa dal 16,5% di giugno 2016 al 18,8%. IL PERSONALE DELLE SCUOLE A GIUGNO 2017 PER REGIONE E AREA TERRITORIALE Dipendenti Enti
Direzione Dirigenti
Collaboratori Tecnici
Tecnici
Quadri
Amministrativi
di cui: Docenti
TOTALE
Amministrativi
TOTALE
di cui: Docenti
Piemonte
8
2
1
35
20
10
58
9
180
179
189
Valle d'Aosta
1
1
0
1
2
2
4
0
0
0
0
10
6
2
70
63
40
141
4
129
118
133
4
1
6
15
40
28
62
14
214
198
228
23
10
9
121
125
80
265
27
523
495
550
Trentino A.A.
2
0
1
9
0
0
10
0
30
30
30
Veneto
7
2
3
37
33
22
75
2
113
104
115
Friuli V.G.
4
0
4
28
0
0
32
0
124
116
124
Emilia Romagna
9
2
6
30
21
7
59
6
272
270
278
Nord Est
22
4
14
104
54
29
176
8
539
520
547
Toscana
11
0
8
27
20
8
55
5
38
35
43
Umbria
2
1
0
8
5
5
14
0
1
1
1
Marche
4
1
0
7
7
3
15
0
32
32
32
Lazio
5
4
4
18
6
5
32
8
53
50
61
Abruzzo
5
2
2
11
9
3
24
2
61
55
63
Molise
1
0
1
2
0
0
3
0
8
8
8
Centro
28
8
15
73
47
24
143
15
193
181
208
Campania
5
2
2
15
13
10
32
4
14
14
18
Puglia
6
3
2
18
15
1
38
2
153
142
155
Basilicata
3
2
1
3
0
0
6
3
15
15
18
Calabria
3
0
0
17
0
0
17
0
15
15
15
10
2
6
27
6
4
41
7
42
39
49
3
2
0
5
1
0
8
2
37
32
39
30
11
11
85
35
15
142
18
276
257
294
103
33
49
383
261
148
726
68
1.531
1.453
1.599
Lombardia Liguria Nord Ovest
Sicilia Sardegna Sud TOTALE
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
RAPPORTO FORMEDIL 2017
83
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA
2.
L’attività formativa
Nel 2016 l’attività formativa erogata dalle scuole edili registra una contrazione rispetto al 2015, sia per quanto riguarda il numero dei corsi sia per il numero di allievi formati. I corsi passano da 13.831 nel 2015 a 12.514 nel 2016 con una diminuzione del -9,5%, mentre gli allievi formati passano da 161.827 a 149.619 registrando quindi il -7,5% su base annua. Analizzando i dati in serie storica, però, occorre sottolineare che la formazione svolta dalle scuole nel corso del 2015 era stata davvero notevole tanto che sia i corsi sia gli allievi formati erano aumentati del +12% rispetto al 2014. Raffrontando, di fatto, il numero dei corsi erogati nel 2016 con quelli effettuati nel 2014, il dato risulta in aumento del +1,6%, e la variazione percentuale su base annua risulta ancora più consistente, pari al +3,5%, raffrontando il numero degli allievi. Inoltre, per avere un quadro più completo della formazione messa in atto nel corso del 2016, occorre conteggiare anche l‘attività formativa erogata dal FORMEDIL; si tratta di 25 corsi nazionali erogati ai formatori, composti di 358 ore e cui hanno preso parte 536 allievi. Quindi totalizzando i dati provenienti dalle scuole con quelli del FORMEDIL i corsi nel 2016, sono stati 12.539, le ore di formazione 298.861 e gli allievi formati 150.155. Ci limitiamo per ora a dar conto solamente di questi dati, mentre dal prossimo anno l’attività formativa del FORMEDIL, sempre più rilevante, verrà messa a sistema in modo da avere un quadro ancora più esaustivo della formazione complessiva in edilizia. L’ATTIVITÀ FORMATIVA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 PER REGIONE E AREA TERRITORIALE – TABELLA DI SINTESI Scuole partecipanti all'indagine 2014
2015
2016
Piemonte 8 8 8 Valle d'Aosta 1 1 1 Lombardia 10 10 10 Liguria 4 4 4 Nord ovest 23 23 23 Trentino A.A. 2 2 2 Veneto 7 7 7 Friuli V.G. 4 4 4 Emilia Romagna 10 10 9 Nord est 23 23 22 Toscana 11 11 11 Umbria 2 2 2 Marche 4 4 4 Lazio 5 5 5 Abruzzo 5 5 5 Molise 1 1 1 Centro 28 28 28 Campania 5 5 5 Puglia 6 6 6 Basilicata 3 3 3 Calabria 3 3 3 Sicilia 9 8 10 Sardegna 3 3 3 Sud 29 28 30 TOTALE 103 102 103 Attività formativa erogata dal FORMEDIL TOTALE COMPLESSIVO 103 102 103 Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
84
RAPPORTO FORMEDIL 2017
Corsi
Ore formative
2014
2015
2016
2014
2015
2016
949 63 2.457 539 4.008 279 1.034 368 1.621 3.302 1.018 429 251 364 641 17 2.720 614 482 112 149 849 86 2.292 12.322
1.182 61 2.490 690 4.423 321 1.875 391 1.424 4.011 1.270 376 409 594 588 13 3.250 540 645 141 150 572 99 2.147 13.831
26.942 802 54.957 35.106 117.807 4.112 32.437 17.884 34.919 89.352 25.580 5.927 6.988 8.480 8.635 832 56.442 10.775 25.484 2.021 2.712 18.484 6.900 66.376 329.977
28.937 575 52.349 33.424 115.285 3.933 39.308 11.475 25.240 79.956 19.832 5.470 7.918 10.376 8.325 1.454 53.375 9.072 17.900 2.470 2.518 9.496 4.342 45.798 294.414
12.322
13.831
995 94 2.427 488 4.004 353 1.133 464 1.276 3.226 1.239 291 273 509 700 12 3.024 611 715 112 80 672 70 2.260 12.514 25 12.539
329.977
294.414
24.928 1.055 46.151 27.702 99.836 3.704 44.827 30.289 28.754 107.574 23.864 4.945 5.874 8.769 9.478 173 53.103 11.379 13.211 1.583 1.268 9.256 1.293 37.990 298.503 358 298.861
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA
L’ATTIVITÀ FORMATIVA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 PER REGIONE E AREA TERRITORIALE – TABELLA DI SINTESI Media presenze in aula a ogni corso
Allievi formati 2014
2015
2016
Piemonte 11.036 14.468 12.638 Valle d'Aosta 979 1.163 894 Lombardia 27.762 26.939 30.043 Liguria 5.983 7.110 5.220 Nord ovest 45.760 49.680 48.795 Trentino A.A. 4.092 4.261 4.344 Veneto 11.589 18.201 13.492 Friuli V.G. 4.262 4.416 5.130 Emilia Romagna 19.551 19.810 18.254 Nord est 39.494 46.688 41.220 Toscana 10.489 12.782 11.951 Umbria 4.632 4.664 3.226 Marche 3.621 5.807 3.409 Lazio 5.455 8.486 6.703 Abruzzo 7.866 8.560 9.580 Molise 213 213 143 Centro 32.276 40.512 35.012 Campania 7.036 5.202 6.061 Puglia 7.251 7.942 7.391 Basilicata 1.583 1.633 949 Calabria 1.286 1.453 688 Sicilia 8.515 7.382 8.587 Sardegna 1.326 1.335 916 Sud 26.997 24.947 24.592 TOTALE 144.527 161.827 149.619 Attività formativa erogata dal FORMEDIL 536 TOTALE COMPLESSIVO 144.527 161.827 150.155 Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
Durata media di un corso (in ore)
2014
2015
2016
2014
2015
2016
11,63 15,54 11,30 11,10 11,42 14,67 11,21 11,58 12,06 11,96 10,30 10,80 14,43 14,99 12,27 12,53 11,87 11,46 15,04 14,13 8,63 10,03 15,42 11,78 11,73
12,24 19,07 10,82 10,30 11,23 13,27 9,71 11,29 13,91 11,64 10,06 12,40 14,20 14,29 14,56 16,38 12,47 9,63 12,31 11,58 9,69 12,91 13,48 11,62 11,70
28,39 12,73 22,37 65,13 29,39 14,74 31,37 48,60 21,54 27,06 25,13 13,82 27,84 23,30 13,47 48,94 20,75 17,55 52,87 18,04 18,20 21,77 80,23 28,96 26,78
24,48 9,43 21,02 48,44 26,06 12,25 20,96 29,35 17,72 19,93 15,62 14,55 19,36 17,47 14,16 111,85 16,42 16,80 27,75 17,52 16,79 16,60 43,86 21,33 21,29
11,73
11,70
12,70 9,51 12,38 10,70 12,19 12,31 11,91 11,06 14,31 12,78 9,65 11,09 12,49 13,17 13,69 11,92 11,58 9,92 10,34 8,47 8,60 12,78 13,09 10,88 11,96 21,44 11,98
26,78
21,29
25,05 11,22 19,02 56,77 24,93 10,49 39,56 65,28 22,53 33,35 19,26 16,99 21,52 17,23 13,54 14,42 17,56 18,62 18,48 14,13 15,85 13,77 18,47 16,81 23,85 14,32 23,83
Per quanto riguarda il monte ore formative, la tendenza di diminuzione del numero delle ore cominciata nel 2012, a seguito delle mutate esigenze formative e la richiesta di erogazione di corsi sempre più specifici, si interrompe nel 2016; ricordiamo, infatti, che ancora nel 2012 le scuole edili erogavano 370.970 ore di formazione, nel 2013 343.095 ore, nel 2014 le ore erano 329.977, nel 2015 con un decremento del -10,8% si era scesi a 294.414 ore e in questo 2016 con un aumento del +1,4% si attestano a 298.503. Diminuiscono, rispetto al 2015, del -32,7%, come si vedrà nei capitoli successivi, i corsi relativi al progetto 16ore MICS, mentre aumentano i corsi di qualifica professionale che comportano una maggiore presenza in aula. Di conseguenza aumenta la durata media dei corsi che è pari a 23,85 ore in crescita del +12,1% rispetto alle 21,29 ore per corso che si registrava nel 2015. Mentre la media delle presenze a ogni corso rimane più o meno in linea con la serie storica e si attesta a 11,96 allievi per corso, erano 11,70 nel 2015 e 11,73 nel 2014.
RAPPORTO FORMEDIL 2017
85
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA TOTALE CORSI 2016(*)
TOTALE ALLIEVI 2016(*)
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL (*) il dato delle scuole regionali è stato ridistribuito sulle provincie della regione
Analizzando i corsi per tipologia di allievi, le elaborazioni ci restituiscono un quadro diametralmente opposto a quello registrato nel precedente rapporto. Il 2015, infatti, era stato definito come l’anno del boom della formazione per gli allievi operai: il numero dei corsi, ma anche il numero degli allievi che vi avevano partecipato erano stati i più alti dall’inizio della rilevazione con un incremento del +12,0% rispetto al 2014, sia per numero dei corsi sia per numero di allievi formati. Mentre i corsi destinati ai tecnici erano risultati in diminuzione sia nel numero sia, seppur leggermente, nel numero degli allievi formati e rispettivamente del -4,5% e del -0,4% sempre rispetto al 2014. Nel 2016, invece, sono proprio i corsi destinati ai tecnici a crescere in modo significativo; si passa da 1.242 corsi svolti nel 2015 a 1.494 con un incremento del +20,3%. E ancora più alto è l’incremento che si registra nel numero degli allievi che vi hanno preso parte che è pari al +20,6%. Di contro i corsi destinati agli operai diminuiscono e diminuisce, quindi, anche il numero degli operai formati. Entrando proprio nel merito di quest’ultima tipologia di corsi, nel 2016 sono stati erogati 10.576 corsi per operai con una flessione del -14,4% rispetto ai 12.348 corsi del 2015. Gli allievi formati sono stati 120.122, contro i 138.156 del 2015 e i 120.809 del 2014 con una diminuzione del -13,1% rispetto al 2015 e del -0,6% rispetto al 2014 mentre le ore formative, sono state 239.258, in diminuzione rispetto al 2015 del -0,7% e del -9,2 rispetto al 2014. Tra le tipologie di corsi destinati agli operai, quelli sulla sicurezza/adempimenti tornano a detenere il primo posto sia per numero di corsi sia per numero di allievi. Già nel 2015, dopo la pesante flessione del numero dei corsi e degli allievi formati registrata nel 2014, pari al -4,8% e al -22,9% rispetto al 2013, i corsi realizzati erano tornati a crescere del +14,2% e il numero dei formati, pari a 31.877, del +7,3%. Nel 2016 l’incremento è davvero notevole; si passa da 2.544 corsi nel 2015 a 3.259, in aumento quindi del +28,1%, mentre gli allievi formati, che passano da 31.877 a 40.769, registrano una crescita del +27,9%. E, come si vedrà in seguito, crescita ancora più rilevante si riscontra nei corsi sulla sicurezza/adempimenti destinati a tecnici, 86
RAPPORTO FORMEDIL 2017
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA segno di una maggiore consapevolezza del settore, che dopo la massiccia fase della formazione che ha coinvolto le maestranze negli ultimi anni, investe, ora, nella sicurezza sul cantiere. L’ATTIVITÀ FORMATIVA DELLE SCUOLE EDILI DESTINATA AGLI OPERAI NEL 2016 - TABELLA DI SINTESI Corsi
Ore formative
Allievi formati
2014
2015
2016
2014
2015
2016
2014
2015
2016
2.549
2.095
2.006
40.784
33.520
32.096
23.111
20.845
19.916
di cui: MICS 16ore – prima
1.402
1.024
816
22.432
16.384
13.056
8.003
5.671
5.052
di cui: MICS 16ore - occupati
Formazione base lavoratori
1.147
1.071
1.190
18.352
17.136
19.040
15.108
15.174
14.864
Orientamento
61
28
51
1.073
778
795
812
421
208
Apprendistato diritto e dovere
22
30
7
900
1.590
653
59
376
68
Corsi di qualifica
25
11
54
17.790
5.160
10.052
361
149
842
Corsi triennali di qualifica
68
66
69
59.672
59.903
66.648
1.158
1.076
1.093
11
78
232
6.783
152
1.575
17
39
32
7.975
2.868
8.054
377
200
443
Apprendistato professionalizzante
273
225
145
12.722
9.998
5.612
2.944
2.473
1.297
Formazione professionale disoccupati
147
135
118
29.072
18.991
21.212
1.463
2.585
2.116
Formazione professionale occupati (continua)
3.778
4.263
2.720
54.615
65.661
43.781
39.133
42.546
28.267
Sicurezza/adempimenti
2.228
2.544
3.259
22.576
24.135
28.982
29.709
31.877
40.769
4
9
3
201
480
110
46
111
35
1.265
2.142
1.640
6.301
9.880
8.168
15.916
26.219
19.545
Alternanza scuola/lavoro Corsi integrati
Formazione linguistica Aggiornamento obbligo di legge Altro TOTALE
337
750
394
9.829
7.739
6.312
5.720
9.126
3.948
10.774
12.348
10.576
263.510
240.935
239.258
120.809
138.156
120.122
Variazioni % su anno precedente Formazione base lavoratori di cui: MICS 16ore – prima di cui: MICS 16ore - occupati Orientamento
-17,8
-4,2
-17,8
-4,2
-9,8
-4,5
-27,0
-20,3
-27,0
-20,3
-29,1
-10,9
-6,6
11,1
-6,6
11,1
0,4
-2,0
-54,1
82,1
-27,5
2,2
-48,2
-50,6
Apprendistato diritto e dovere
36,4
-76,7
76,7
-58,9
537,3
-81,9
Corsi di qualifica
-56,0
390,9
-71,0
94,8
-58,7
465,1
-2,9
4,5
0,4
11,3
-7,1
1,6
Corsi triennali di qualifica Alternanza scuola/lavoro
609,1
2.823,7
936,2
Corsi integrati
129,4
-17,9
-64,0
180,8
-46,9
121,5
Apprendistato professionalizzante
-17,6
-35,6
-21,4
-43,9
-16,0
-47,6
Formazione professionale disoccupati
-8,2
-12,6
-34,7
11,7
76,7
-18,1
Formazione professionale occupati (continua)
12,8
-36,2
20,2
-33,3
8,7
-33,6
Sicurezza/adempimenti
14,2
28,1
6,9
20,1
7,3
27,9
Formazione linguistica
125,0
-66,7
138,8
-77,1
141,3
-68,5
69,3
-23,4
56,8
-17,3
64,7
-25,5
122,6
-47,5
-21,3
-18,4
59,5
-56,7
14,6
-14,4
-8,6
-0,7
14,4
-13,1
Aggiornamento obbligo di legge Altro TOTALE
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
Di fatto con 2.720 corsi e 28.267 allievi formati la formazione professionale occupati scende nel 2016 al secondo posto. Il numero dei corsi rispetto al 2015 diminuisce del -36,2%, ma anche del -28,0% rispetto al 2014 mentre il numero degli allievi formati del -33,6% sul 2015 e del-27,8% sul 2014. Ulteriore riprova di questo cambio di rotta sono i dati dei corsi di formazione base lavoratori, che già nel 2015, rispetto al 2014, erano diminuiti sia nel numero sia nella quantità di allievi che ne aveva preso parte, rispettivamente del -17,8% e del -9,8% e che nel 2016 sono stati 2.006 (-4,2% rispetto al 2015) con 19.916
RAPPORTO FORMEDIL 2017
87
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA allievi (-4,5% rispetto al 2015). Di questi corsi 816 sono corsi MICS 16ore – prima (-20,3% sul 2015), ai quali hanno partecipato 5.052 allievi (-10,9% rispetto al 2015), e i restanti 1.190 sono MICS 16 ore – occupati (+11,1% sul 2015) con 14.864 allievi formati (-2,0% sul 2015). Anche i corsi relativi all’aggiornamento obbligo di legge, nel 2016, subiscono una frenata, ma rimangono comunque nei primi posti per numerosità. Questi corsi, che comprendono aggiornamenti relativi alla formazione base lavoratori, attrezzature di lavoro, ponteggiatori, più altri tipi di aggiornamento non specificati, sono stati 1.640 e vi hanno partecipato 19.545 allievi con un decremento rispetto ai dati del 2015 del -23,4% sul numero dei corsi e del -25,5% sul numero dei formati. Prosegue, anche nel 2016, la diminuzione dei corsi relativi all’apprendistato professionalizzante: dopo la drastica diminuzione che si era registrata nel 2014, anno in cui il loro numero era calato quasi della metà, anche nel 2015, i 225 corsi svolti, erano calati su base annua del -17,6% e gli allievi formati -16,0%. Nell’ultimo anno, con 145 corsi e 1.297 allievi formati, la diminuzione su base annua è stata rispettivamente del -35,6% e del -47,6%. I corsi per l’apprendistato diritto e dovere che nel 2015 erano tornati leggermente ad aumentare diminuiscono nuovamente; si passa da 30 corsi nel 2015 a solamente 7 (-76,7%) e gli allievi da 376 nel 2015 a 68 (-81,9%). Passando ai corsi di professionalizzazione, per i corsi integrati, contrariamente a quanto accaduto nel 2015, il numero di corsi diminuisce, si passa da 39 nel 2015 a 32, pari a un decremento del -17,9%, mentre più che raddoppia il numero degli allievi formati, si passa da 200 allievi nel 2015 a 443 (+121,5%). I corsi di qualifica, invece, aumentano notevolmente registrando tra le più alte variazioni su base annua sia per quanto riguarda il numero dei corsi, che passano da 11 nel 2015 a 54 (+390,0%), sia per il numero degli allievi formati che passano da 149 nel 2015 a 842 registrando il +465,1%. E in crescita anche il dato dei corsi triennali di qualifica che registrano un incremento del +4,5% sul numero dei corsi erogati nel 2015 e del +1,6% sul numero degli allievi formati. I corsi per la formazione professionale disoccupati, seppur in calo per numero dei corsi, passano da 135 nel 2015 a 118, pari al -12,6%, e in calo anche per numero di allievi formati (-18,1%), riescono comunque a coinvolgere ben 2.116 operai disoccupati, erano solamente 884 nel 2013 e 1.463 nel 2014. Dal 2015, anno della riforma della Buona Scuola, le scuole edili hanno recepito la nuova legge di riforma n.107/15 e sono stati, quindi, inseriti nell’attività formativa i corsi per l’alternanza scuola/lavoro. In questi primi due anni i numeri sono davvero interessanti: nel 2016 sono stato erogati 78 corsi con un aumento rispetto al primo anno del +609,1%, e gli allievi formati, che passano da 152 nel 2015 a 1.575, hanno registrato una crescita del +936,2%. I corsi per l’orientamento, con un andamento piuttosto disomogeneo, aumentano del +82,1% rispetto al 2015, si passa infatti da 28 a 51 corsi, mentre diminuiscono di oltre la metà per numero di allievi formati passando da 421 allievi nel 2015 a 208. I corsi relativi alla formazione linguistica, di norma svolta come parte della formazione rivolta ai lavoratori stranieri non italofoni, sono stati solamente 3 (-66,7% rispetto al 2015) e hanno formato 35 allievi in calo rispetto al 2015 del -68,5%. I corsi relativi alla voce “altro” sono stati 394 e hanno formato 3.948 allievi; in diminuzione rispetto al 2015 del -47,5% sul numero dei corsi e del -56,7% sul numero di allievi.
88
RAPPORTO FORMEDIL 2017
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA Come già accennato, contrariamente ai corsi erogati agli operai, i corsi per i tecnici, che nel biennio 20142015 risultavano in calo costante , -15,2% nel 2014 e -4,5% nel 2015, tornano ad aumentare sia in termini di numero, si passa da 1.242 nel 2015 a 1.494 (+20,3%), sia in termini di allievi formati, si passa da 21.299 allievi nel 2015 a 25.697 nel 2016 (+20,6%). L’ATTIVITÀ FORMATIVA DELLE SCUOLE EDILI DESTINATA AI TECNICI NEL 2016 - TABELLA DI SINTESI Corsi 2014 Orientamento Apprendistato diritto e dovere Apprendistato professionalizzante Apprendistato alta formazione
Ore formative
2015
2016
2014
2015
Allievi formati 2016
2014
2015
2016
15
0
0
141
0
0
278
0
0
0
0
21
0
0
840
0
0
293
21
14
21
1.330
612
920
296
109
389
0
3
3
0
96
96
0
22
10
Alternanza scuola/lavoro
26
46
946
1.581
531
908
Attività integrativa corsi (Geometri)
61
44
25
2.774
2.978
1.868
1.094
1.133
862
Corsi professionali post diploma
14
7
10
10.104
5.580
6.342
210
116
161
Corsi quadriennali
1
1
3
990
990
1.022
21
7
44
Master primo livello
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Corsi professionali post laurea
8
5
1
1.730
352
108
143
92
5
Master secondo livello
0
1
0
0
1.500
0
0
21
0
28
20
35
6.579
6.028
7.674
366
237
928
Formazione professionale occupati (continua)
248
296
177
7.092
6.846
3.916
4.053
5.381
3.114
Sicurezza/adempimenti
731
622
941
18.133
14.684
18.923
10.779
9.316
14.496
Formazione professionale disoccupati
Formazione linguistica Altro TOTALE
1
23
12
40
970
420
5
246
101
173
180
199
13.053
7.356
10.316
4.129
4.088
4.386
1.301
1.242
1.494
61.966
48.938
54.026
21.374
21.299
25.697
Variazioni % su anno precedente Orientamento
-100,0
-
-100,0
-
-100,0
-
-
-
-
-
-
-
50,0
-54,0
50,3
-63,2
256,9
0,0
-
0,0
-
-54,5
Apprendistato diritto e dovere Apprendistato professionalizzante
-33,3
Apprendistato alta formazione
-
Alternanza scuola/lavoro
76,9
Attività integrativa corsi (Geometri)
-27,9
Corsi professionali post diploma
71,0
-43,2
7,4
-37,3
3,6
-50,0
42,9
-44,8
13,7
-44,8
38,8
0,0
200,0
0,0
3,2
-66,7
528,6
Corsi quadriennali Master primo livello Corsi professionali post laurea
67,1
-23,9
-
-
-
-
-
-
-37,5
-80,0
-79,7
-69,3
-35,7
-94,6
-
-100,0
-
-100,0
-
-100,0
Master secondo livello Formazione professionale disoccupati
-28,6
75,0
-8,4
27,3
-35,2
291,6
Formazione professionale occupati (continua)
19,4
-40,2
-3,5
-42,8
32,8
-42,1
Sicurezza/adempimenti Formazione linguistica
-14,9
51,3
-19,0
28,9
-13,6
55,6
2.200,0
-47,8
2.325,0
-56,7
4.820,0
-58,9
4,0
10,6
-43,6
40,2
-1,0
7,3
-4,5
20,3
-21,0
10,4
-0,4
20,6
Altro TOTALE
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
RAPPORTO FORMEDIL 2017
89
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA I corsi sulla formazione per la sicurezza, da anni la prima tipologia nella classifica per numero di corsi e per numero di allievi formati, anche se dal 2014 risultavano in flessione, registrano nel 2016 un notevole aumento; si passa da 622 corsi nel 2015 a 941 (+51,3%) e ancora più significativo l’incremento del numero degli allievi formati che passano da 9.316 nel 2015 a 14.496 (+55,6%). Più della metà dei tecnici formati dalle scuole edili in Italia ha partecipato a un corso di formazione sulla sicurezza. Al secondo posto nella classifica, sia in termini di corsi sia di allievi formati, rimangono i corsi per la formazione professionale occupati che, così come per quelli erogati agli operai, sono in diminuzione del -40,2%% sul numero dei corsi, si passa da 296 corsi nel 2015 a 177, e del -42,1% sul numero degli allievi formati che da 5.381 nel 2015 scendono a 3.114. Mentre i corsi relativi alla formazione professionale disoccupati tornano a crescere sia per numero di corsi, si passa da 20 corsi svolti nel 2015 a 35, con un incremento del +75,0%, ma ancor più significativamente per numero di allievi formati che passano da 237 nel 2015 a 928 (+291,6%), superando di fatto anche il numero dei formati nel 2014 del +153,6%. Al terzo posto nella classifica per numero di corsi salgono nel 2016 i nuovi corsi alternanza scuola/lavoro, che come detto sono partiti nel 2015 e, come successo anche per gli operai, hanno riscosso successo; i corsi, infatti passano da 26 nel 2015 a 46, registrando un incremento del +76,9%, mentre gli allievi che sono stati 908 aumentano del +71,0% rispetto a quelli del primo anno. I corsi realizzati in collaborazione con l’istruzione pubblica come l’attività integrativa per geometri, in calo costante nel periodo in analisi, calano ulteriormente nel 2016 sia per numero dei corsi, si passa da 44 nel 2015 a 25 (-43,2%), ma anche per numero dei formati: gli 862 geometri formati nel 2016 sono il -23,9% di quelli formati nel 2015. Del tutto positivi i numeri registrati dai corsi di apprendistato. I corsi relativi all’apprendistato professionalizzante nel 2016 sono stati 21 cui hanno partecipato 389 allievi tecnici; l’incremento è stato notevole rispetto al dato del 2015 e rispettivamente del +50,0% e del +256,9%. I corsi relativi all’apprendistato diritto e dovere, che nel triennio 2013-2015 non era proprio partiti, tornano ad interessare gli allievi tecnici e nel 2016 ne sono stati erogati 21 cui hanno partecipato 293 allievi. Da ultimi i corsi per l’apprendistato alta formazione, che invece erano già ri-partiti nel 2015 e che sono stati , anche nel 2016, pari a 3 ed hanno formato 10 allievi, erano 22 l’anno precedente. Tra i corsi professionali, i master di primo livello, ma anche quelli di secondo livello nel 2016 non sono partiti. Cresce, invece, il numero dei corsi professionali post diploma che passano da 7 a 10, ma anche il numero degli allievi formati da 116 nel 2015 a 161 con un incremento del +38,8%. I corsi quadriennali che sono stati solamente 3 con 44 partecipanti, risultano comunque in aumento rispetto al 2015, anno in cui ne era stato svolto 1. Mentre i corsi professionali post laurea risultano costantemente in calo nel corso degli anni, tanto che nel 2016 ne è partito 1 solamente che ha formato 5 allievi. I corsi per la formazione linguistica, partiti nel 2013 e che nel 2015 avevano registrato un notevole incremento, nel 2016 diminuiscono sia nel numero, si passa da 23 a 12 (-47,8%), sia per numero di allievi formati , da 246 a 101 registrando, quindi, una diminuzione del -58,9%. I corsi per l’orientamento, così come successo già nel 2015, non sono proprio partiti. Ed infine la tipologia altro che ha totalizzato 199 corsi, in aumento rispetto al 2015 del +10,6%, cui hanno partecipato 4.386 allievi tecnici (+7,3% rispetto ai formati nel 2015).
90
RAPPORTO FORMEDIL 2017
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA 2.1. I corsi Nel 2016 il numero dei corsi diminuisce del -9,5% rispetto al 2015, si passa da 13.831 a 12.514, ma risulta comunque in aumento del +1,6% sul numero dei corsi del 2014, anno in cui ne erano stati erogati 12.322. In tutte le area geografiche si registra un calo dell’attività formativa, con la sola eccezione del Sud, dove si passa da 2.147 corsi nel 2015 a 2.260, in aumento del +5,3%. La situazione è diametralmente opposta a quella che si era registrata nel precedente rapporto; nel 2015, infatti a fronte di un incremento nazionale dei corsi del +12,2% rispetto al 2014, solamente nel Sud si era registrata una flessione del -6,3%. Tornando ai dati del 2016, è il Nord Est, che l’anno scorso aveva registrato l’incremento percentuale su base annua più significativo, pari al +21,5%, l’area geografica dove il numero dei corsi cala maggiormente rispetto al 2015; si passa da 4.011 corsi a 3.226 con una diminuzione, quindi, del -19,6%. Nel Nord Ovest, che comunque continua a detenere il primato del numero dei corsi, pari a 4.004, la flessione rispetto al 2015 è notevole e si attesta al -9,5%, ma raffrontando i dati con il 2014 il numero dei corsi svolti è stato inferiore solamente alle 4 unità. Nelle scuole del Centro si passa da 3.250 corsi nel 2015 a 3.024, in flessione del -7,0%, ma in aumento del +11,2% rispetto ai 2.720 corsi erogati nel 2014. I CORSI NEL TRIENNIO 2014-2016 PER AREE TERRITORIALI
2.260
2.147
3.024
2.292
1.000
3.250
2.720
3.226
4.011
3.302
2.000
4.004
3.000
4.008
4.000
4.423
5.000
0 Nord ovest
Nord est 2014 Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
2015
Centro
2016
Sud
Il peso percentuale delle diverse aree territoriali subisce, quindi, delle modifiche rispetto al dato del 2015: il Nord Est che nella precedente rilevazione pesava sul totale nazionale il 29,0%, si attesta ora al 25,8% e il Sud, invece, che nel 2015 era sceso al 15,5, torna più o meno ai livelli del 2014 raggiungendo il 18,1%. Il Centro, invece, rimane in linea con la serie storica al 24,2%, così come il Nord Ovest che registra lo stesso peso percentuale sul totale nazionale del 2015 pari al 32,0%. I CORSI NEL 2016 – COMPOSIZIONE % PER AREE TERRITORIALI Sud 18,1%
Centro 24,2%
Nord ovest 32,0%
Nord est 25,8%
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
RAPPORTO FORMEDIL 2017
91
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA Il numero delle ore di formazione, dal 2010 al 2015 è costantemente in calo. Ricordiamo che nel 2009, il monte ore era pari a circa 414mila ore erogate che sono scese nel 2015, nonostante l’aumento del numero dei corsi, a 294.414. Chiaramente il numero delle ore risente della tipologia dei corsi erogati dalle scuole e proprio l’introduzione dei corsi del progetto MICS 16 ore e poi, specialmente nel biennio 2014-2015, la maggior richiesta di corsi specialistici, per loro natura più brevi, aveva generato questa progressiva diminuzione. Nel 2016 il monte ore realizzato è di 298.503 in aumento, nonostante la flessione dei corsi, del +1,4% rispetto a quello del 2015. Questo cambio di rotta è stato generato essenzialmente dal fatto che il progetto MICS 16 ore, giunto dopo 7 anni dall’avvio nella sua fase di stabilizzazione, ha registrato il -32,7% sul numero dei corsi e il -31,6% sul numero degli allievi formati (maggiori dettagli nel capitolo “2.1.3. I corsi del progetto 16ore MICS”). Inoltre c’è stata, in particolare in alcune aree territoriali, richiesta di corsi di formazione professionale, i corsi di qualifica, ma anche quelli relativi all’alternanza scuola/lavoro che, a differenza di quelli più specialistici, richiedono più ore di lezione.
Nord ovest
Nord est 2014 Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
2015
Centro
2016
37.990
45.798
66.376
53.103
53.375
56.442
107.574
79.956
89.352
99.836
115.285
140.000 120.000 100.000 80.000 60.000 40.000 20.000 0
117.807
LE ORE DI FORMAZIONE NEL TRIENNIO 2014-2016 PER AREE TERRITORIALI
Sud
Spicca in questa analisi il dato del Nord Est dove, a fronte di un calo del numero dei corsi pari al -19,6%, il monte ore, che passa da 79.956 nel 2015 a 107.574, registra un incremento del +34,5%. Nelle scuole del Centro si passa da 53.375 ore di lezione nel 2015 a 53.103 nel 2016 con un calo del monte ore del -0,5% ben meno significativo del decremento del numero dei corsi. Per quanto riguarda, invece, il Nord Ovest e il Sud prosegue la tendenza, in linea con la serie storica, di diminuzione del numero di ore; le scuole del Nord Ovest hanno registrato 99.836 ore di lezione, il -13,4% rispetto al 2015, mentre quelle del Sud, con 37.990 ore il -17,0%. LE ORE DI FORMAZIONE NEL 2016 – COMPOSIZIONE % PER AREE TERRITORIALI Sud 12,7%
Nord ovest 33,4%
Centro 17,8%
Nord est 36,0%
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
92
RAPPORTO FORMEDIL 2017
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA La sostanziale modifica della tipologia formativa appare ancora più evidente se si analizza il numero medio di ore per corso. La durata media dei corsi, pressoché stabile nel biennio 2011-2012, poco più di 33 ore per corso, nel 2013 si era abbassata notevolmente, infatti, in media ogni corso era durato 26,98 ore. Nel 2014 era, seppur di poco, scesa a 26,78 e nel 2015, con un decremento notevole, si era attestata a 21,29 ore per corso. Nel 2016 torna a salire a 23,85 ore per corso, con un incremento del +12,1% rispetto al 2015. E grandi differenze si registrano nelle diverse aree territoriali; nel Nord Ovest il numero medio di ore per corso è di 24,9 ore, nel Nord Est risale ai livelli del 2012 e si attesta a 33,3 ore per corso, nel Centro è pari a 17,6 ore e nel Sud a 16,8 ore. NUMERO MEDIO DI ORE PER CORSO NEL TRIENNIO 2014-2016 PER AREA TERRITORIALE 40,0 35,0 33,3
30,0 25,0 20,0
29,4
26,1
24,9
29,0
27,1
21,3
20,8
19,9
15,0
16,4
10,0
17,6
16,8
5,0 0,0 Nord ovest
Nord est 2014
Centro 2015
Sud 2016
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
Analizzando i dati a livello regionale si evidenziano notevoli differenze anche all’interno delle stesse area geografiche, frutto della diversa erogazione dell’attività formativa data in risposta alle esigenze del territorio. Tra le regioni del Nord Ovest, solamente nella Lombardia il numero medio di ore per corso diminuisce di 2 ore per corso e si attesta a 19,02 ore mentre in Liguria, che da anni totalizza un numero medio ben al di sopra della media nazionale, cresce di oltre 8 ore arrivando a una media di 56,8 ore per corso. In Valle d’Aosta, si registra un incremento del numero di ore pari a 1,8 mentre in Piemonte la durata dei corsi è più o meno in linea con quella registrata nel 2015 e pari a 25,05 ore per corso. Nelle regioni del Nord Est, con la sola eccezione del Trentino Alto Adige che passa da una media di durata per corso di 12,25 ore nel 2015 a 10,49 ore nel 2016, per le altre regioni la media di ore per corso aumenta; ma se per le scuole dell’Emilia Romagna si attesta a 22,53 ore, per il Veneto, con un incremento rispetto al 2015 di 18,6 ore, si attesta a 39,56 ore per corso, in Friuli Venezia Giulia arriva a superare le 65 ore. Nelle regioni del Centro, invece, nel 2016, la situazione è più omogenea e con la sola eccezione delle Marche, dove le scuole in media hanno erogato corsi di 21,52 ore, per le altre regioni la durata media dei corsi è al disotto delle 20 ore. Occorre segnalare che nel Molise, che da sempre si contraddistingueva per corsi molto più lunghi della media, nel 2016 i corsi hanno avuto una durata di 14,42 ore. Nelle regioni del Sud il calo della durata dei corsi è generale e maggiore in quelle regioni che storicamente erogavano corsi più lunghi della media; in Sardegna, dove nel 2015 il numero medio di ore era di 43,86 si scende nel 2016 a 18,47, così come in Campania dove si passa da una media di 27,75 ore per corso nel 2015 a 18,48 nel 2016. Nel 2016, quindi, in tutte le regioni del Sud la durata media di un corso è inferiore alle 17 ore.
RAPPORTO FORMEDIL 2017
93
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA NUMERO MEDIO DI ORE PER CORSO NEL TRIENNIO 2014-2016 PER REGIONE E AREA TERRITORIALE 2014
2015
2016
Piemonte
28,39
24,48
25,05
Valle d'Aosta
12,73
9,43
11,22
Lombardia
22,37
21,02
19,02
Liguria Nord ovest
65,13 29,39
48,44 26,06
56,77 24,93
Trentino Alto Adige
14,74
12,25
10,49
Veneto
31,37
20,96
39,56
Friuli Venezia Giulia
48,60
29,35
65,28
Emilia Romagna
21,54
17,72
22,53
Nord est
27,06
19,93
33,35
Toscana
25,13
15,62
19,26
Umbria
13,82
14,55
16,99
Marche
27,84
19,36
21,52
Lazio
23,30
17,47
17,23
Abruzzo
13,47
14,16
13,54
Molise Centro
48,94 20,75
111,85 16,42
14,42 17,56
Campania
17,55
16,80
18,62
Puglia
52,87
27,75
18,48
Basilicata
18,04
17,52
14,13
Calabria
18,20
16,79
15,85
Sicilia
21,77
16,60
13,77
Sardegna
80,23
43,86
18,47
Sud
28,96
21,33
16,81
26,78
21,29
23,85
TOTALE Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
L’ATTIVITÀ FORMAZIONE PER LA SICUREZZA NEL TRIENNIO 2014-2016 15.000
13.831
12.322
12.514
12.000 9.000 6.000 3.000
3.206
2014
4.644
3.407
0 Corsi sicurezza
2015
Altri corsi
2016
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
L’incidenza dei corsi di formazione per la sicurezza, inclusi quelli relativi alla rappresentanza, torna ad aumentare nel 2016; nel 2011 e nel 2012 la loro quota era pari al 28,7% dei corsi realizzati, scende al 28,1% sul totale dei corsi erogati dalle Scuole Edili nel 2013 per poi passare al 26,0% sul totale dei corsi nel 2014 e al 24,6% nel 2015. Nel 2016, con 4.644 corsi erogati, l’incidenza sale al 37,1%.
94
RAPPORTO FORMEDIL 2017
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA 2.1.1. I corsi per operai Nel corso del 2016, l’attività formativa promossa e gestita dalle Scuole Edili rivolta agli operai, seppur in flessione rispetto a quella erogata nel 2015, rimane quella preponderante; sono stati realizzati 10.576 corsi pari all’84,5% sul totale dell’attività formativa. Rispetto al 2015, anno in cui i corsi per operai erano stati 12.348, il calo è pari al -14,4%, ma anche rispetto ai 10.744 corsi svolti nel 2014, il dato attuale risulta in flessione del -1,8%. Le ore di formazione, per questa tipologia di corsi, in progressiva diminuzione, sono state 239.258 contro le 240.935 del 2015 (-0,7%) e le 263.510 del 2014 (-9,2%). NUMERO DEI CORSI DESTINATI AGLI OPERAI PER TIPOLOGIA FORMATIVA NEL 2016 2.006
Formazione base lavoratori 51
Orientamento
7
Apprendistato diritto e dovere Corsi di qualifica
54
Corsi triennali di qualifica
69
Alternanza scuola/lavoro
78 32
Corsi integrati Apprendistato professionalizzante
145
Formazione professionale disoccupati
118 2.720
Formazione professionale occupati (continua)
3.259
Sicurezza/adempimenti 3
Formazione linguistica
1.640
Aggiornamento obbligo di legge 394
Altro 0
500
1.000
1.500
2.000
2.500
3.000
3.500
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
Con un incremento del +28,1% sul numero dei corsi e del +27,9% sul numero dei formati rispetto al 2015, i corsi sulla sicurezza balzano al primo posto nella classifica per tipologia di corsi per operai sia per numerosità, sia per numero di allievi formati; i corsi sono stati 3.259 frequentati da 40.769 allievi. Il peso percentuale rispetto al totale dei corsi rivolti agli operai è pari al 30,8%, in aumento di più di 10 punti percentuali di quanto registrato nel 2015, anno in cui la percentuale sul totale era pari al 20,6%. Di fatto, come si vedrà in seguito, la formazione in sicurezza rappresenta nel 2016 la principale attività formativa delle Scuole Edili (maggiori dettagli al capitolo “2.3. La formazione per la sicurezza”). La formazione professionale occupati, che negli ultimi anni aveva detenuto il primo posto della classifica, scende, nel 2016, al secondo posto. La tendenza di incremento costante che si era registrata per questa tipologia di corsi e che aveva portato alla realizzazione nel 2015 di 4.263 corsi frequentati da 42.546 operai si interrompe: i 2.720 corsi risultano in calo, rispetto al 2015, del -36,2%, mentre gli allievi formati, pari a 28.267, diminuiscono del -33,6%. Anche rispetto al 2014 il decremento è significativo e pari al –28,0% sul numero dei corsi e al -27,8% sugli operai formati.
RAPPORTO FORMEDIL 2017
95
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA FORMAZIONE PROFESSIONALE OCCUPATI 2016- TABELLA DI DETTAGLIO Corsi Numero
2014
2015
2016
Variazioni % 2015 su 2014
%
Allievi formati Numero
%
1.451 693 344 18 34 3 4 8 9 1.214
38,4 18,3 9,1 0,5 0,9 0,1 0,1 0,2 0,2 32,1
18.374 9.245 9.818 676 1.276 80 95 139 72 14.840
33,6 16,9 18,0 1,2 2,3 0,1 0,2 0,3 0,1 27,2
14.330 6.946 4.667 94 374 22 40 94 110 12.456
36,6 17,7 11,9 0,2 1,0 0,1 0,1 0,2 0,3 31,8
Totale formazione professionale occupati
3.778
100,0
54.615
100,0
39.133
100,0
MICS macchine sollevamento MICS macchine movimento terra Ponteggiatori Posatori Perforatori piccolo e grande diametro Perforazioni orizzontali guidate da microtunneling Posa membrana bituminosa Cartongessisti Capicantiere/capisquadra Altri non specificati
2.180 1.014 289 19 81 2 2 11 6 659
51,1 23,8 6,8 0,4 1,9 0,0 0,0 0,3 0,1 15,5
27.440 11.445 8.237 791 3.324 80 36 78 267 13.963
41,8 17,4 12,5 1,2 5,1 0,1 0,1 0,1 0,4 21,3
20.045 9.210 4.006 375 897 21 38 125 94 7.735
47,1 21,6 9,4 0,9 2,1 0,0 0,1 0,3 0,2 18,2
Totale formazione professionale occupati
4.263
100,0
65.661
100,0
42.546
100,0
MICS macchine sollevamento MICS macchine movimento terra Ponteggiatori Posatori Perforatori piccolo e grande diametro Perforazioni orizzontali guidate da microtunneling Posa membrana bituminosa Cartongessisti Capicantiere/capisquadra Altri non specificati
1.179 355 298 9 86 1 0 12 8 772
43,3 13,1 11,0 0,3 3,2 0,0 0,0 0,4 0,3 28,4
14.638 4.851 8.715 464 3.470 40 0 344 265 10.994
33,4 11,1 19,9 1,1 7,9 0,1 0,0 0,8 0,6 25,1
10.531 3.462 3.546 54 773 10 0 106 93 9.692
37,3 12,2 12,5 0,2 2,7 0,0 0,0 0,4 0,3 34,3
Totale formazione professionale occupati
2.720
100,0
43.781
100,0
28.267
MICS macchine sollevamento MICS macchine movimento terra Ponteggiatori Posatori Perforatori piccolo e grande diametro Perforazioni orizzontali guidate da microtunneling Posa membrana bituminosa Cartongessisti Capicantiere/capisquadra Altri non specificati MICS macchine sollevamento MICS macchine movimento terra Ponteggiatori Posatori Perforatori piccolo e grande diametro Perforazioni orizzontali guidate da microtunneling Posa membrana bituminosa Cartongessisti Capicantiere/capisquadra Altri non specificati
Totale formazione professionale occupati Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
96
Numero
MICS macchine sollevamento MICS macchine movimento terra Ponteggiatori Posatori Perforatori piccolo e grande diametro Perforazioni orizzontali guidate da microtunneling Posa membrana bituminosa Cartongessisti Capicantiere/capisquadra Altri non specificati
Totale formazione professionale occupati
Variazioni % 2016 su 2015
Ore formative %
RAPPORTO FORMEDIL 2017
50,2 46,3 -16,0 5,6 138,2 -33,3 -50,0 37,5 -33,3 -45,7
49,3 23,8 -16,1 17,0 160,5 0,0 -62,1 -43,9 270,8 -5,9
100,0 39,9 32,6 -14,2 298,9 139,8 -4,5 -5,0 33,0 -14,5 -37,9
12,8
20,2
8,7
-45,9 -65,0 3,1 -52,6 6,2 -50,0 -100,0 9,1 33,3 17,1
-46,7 -57,6 5,8 -41,3 4,4 -50,0 -100,0 341,0 -0,7 -21,3
-47,5 -62,4 -11,5 -85,6 -13,8 -52,4 -100,0 -15,2 -1,1 25,3
-36,2
-33,3
-33,6
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA Entrando nel dettaglio della formazione professionale occupati erogata dalle Scuole Edili, poco più della metà dei corsi ha riguardato l’utilizzo delle macchine da costruzione e lavori stradali; infatti il 56,4% dei corsi e il 49,5% degli allievi formati ha riguardato il progetto MICS: attrezzature di lavoro, ossia i corsi MICS macchine sollevamento e quelli MICS macchine movimento terra. MICS MACCHINE SOLLEVAMENTO 2016 - TABELLA DI DETTAGLIO Corsi Numero 2014 MICS macchine sollevamento di cui:
100,0
18.374
100,0
14.330
100,0
401 304 376 271 77 22
27,6 21,0 25,9 18,7 5,3 1,5
5.141 3.813 4.403 3.738 977 302
28,0 20,8 24,0 20,3 5,3 1,6
4.139 2.798 3.785 2.933 541 134
28,9 19,5 26,4 20,5 3,8 0,9
2.180
100,0
27.440
100,0
20.045
100,0
571 419 417 660 80 33
26,2 19,2 19,1 30,3 3,7 1,5
7.114 5.195 5.338 8.331 1.038 424
25,9 18,9 19,5 30,4 3,8 1,5
5.803 3.961 4.224 5.309 505 243
28,9 19,8 21,1 26,5 2,5 1,2
1.179
100,0
14.638
100,0
10.531
100,0
345 174 261 341 49 9
29,3 14,8 22,1 28,9 4,2 0,8
4.343 2.390 3.373 3.818 588 126
29,7 16,3 23,0 26,1 4,0 0,9
3.277 1.624 2.488 2.687 403 52
31,1 15,4 23,6 25,5 3,8 0,5
- piattaforma elevabile - gru su autocarro - gru a torre - carrelli elevatori con conducente a bordo - gru mobili autocarrate e semoventi su ruote - pompe di calcestruzzo
2016 MICS macchine sollevamento di cui:
Allievi formati Numero %
1.451
- piattaforma elevabile - gru su autocarro - gru a torre - carrelli elevatori con conducente a bordo - gru mobili autocarrate e semoventi su ruote - pompe di calcestruzzo
2015 MICS macchine sollevamento di cui:
%
Ore formative Numero %
- piattaforma elevabile - gru su autocarro - gru a torre - carrelli elevatori con conducente a bordo - gru mobili autocarrate e semoventi su ruote - pompe di calcestruzzo
Variazioni % 2015 su 2014 MICS macchine sollevamento di cui: - piattaforma elevabile - gru su autocarro - gru a torre - carrelli elevatori con conducente a bordo - gru mobili autocarrate e semoventi su ruote - pompe di calcestruzzo
Variazioni % 2016 su 2015 MICS macchine sollevamento di cui: - piattaforma elevabile - gru su autocarro - gru a torre - carrelli elevatori con conducente a bordo - gru mobili autocarrate e semoventi su ruote - pompe di calcestruzzo
50,2
49,3
39,9
42,4 37,8 10,9 143,5 3,9 50,0
38,4 36,2 21,2 122,9 6,2 40,4
40,2 41,6 11,6 81,0 -6,7 81,3
-45,9
-46,7
-47,5
-39,6 -58,5 -37,4 -48,3 -38,8 -72,7
-39,0 -54,0 -36,8 -54,2 -43,4 -70,3
-43,5 -59,0 -41,1 -49,4 -20,2 -78,6
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
RAPPORTO FORMEDIL 2017
97
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA I primi sono stati 1.179, in calo rispetto al 2015 del -45,9%, ed hanno formato 10.531 allievi, il -47,5% rispetto a quelli del 2015, mentre i corsi MICS macchine movimento terra sono stati 335 ed hanno formato 3.462 operai, in calo rispetto al 2015 del -65,0% sul numero dei corsi e del -62,4% sul numero degli allievi. Il 29,3% dei corsi MICS macchine sollevamento ha riguardato i corsi per piattaforma elevabile, il 28,9% i carrelli elevatori con conducente a bordo, il 22,1% le gru a torre, il 14,8% le gru su autocarro, il 4,2% le gru mobili autocarrate e semoventi su ruote e il restante 0,8% le pompe di calcestruzzo. Per tutte le tipologie di macchine il numero dei corsi e quello degli allievi formati è in diminuzione rispetto al 2015, ma a fronte di un calo complessivo del -45,9% sul numero dei corsi e del -47,5% sul numero degli operai formati, ben al disotto del dato complessivo risulta quello dei corsi per le pompe di calcestruzzo pari al -72,7% sul numero dei corsi e al -78,6% sul numero degli allievi, ma anche, e soprattutto, vista la loro rappresentatività quello dei corsi di gru su autocarro che rispetto al 2015 diminuiscono all’incirca del -59% sia per numero che per allievi. Scorporando dalla voce “altra tipologia di corsi”, attraverso parole chiave, le informazioni relative all’attività di formazione per cantiere stradale, così come fatto nel precedente rapporto, appare evidente la flessione dell’interesse verso questa tipologia formativa. I corsi che nel 2015 risultavano essere 246 scendono a 60, mentre gli operai formati passano da 3.480 a 453. ALTRO : FORMAZIONE PER CANTIERE STRADALE - TABELLA DI DETTAGLIO Corsi
Ore
Allievi
Var% 16/15
2015
2016
Var% 16/15
2015
2016
Var% 16/15
14
-79,7
520
147
-71,7
991
121
-87,8
85
21
-75,3
445
224
-49,7
1.154
117
-89,9
57
18
-68,4
261
173
-33,7
933
139
-85,1
35
7
-80,0
194
76
-60,8
402
76
-81,1
1.420
620
-56,3
3.480
453
-87,0
2015
2016
Nord Ovest
69
Nord Est Centro Sud
TOTALE 246 60 -75,6 Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
Tendenza che, però, appare contraddetta dai dati dell’ Osservatorio vendite macchine e impianti per le costruzioni del CRESME, promosso da Cantiermacchine-Ascomac in collaborazione con i principali produttori e importatori di macchine per le costruzioni. I dati relativi al numero di macchine vendute o destinate alle flotte noleggio, ci restituiscono un mercato interno delle macchine movimento terra in forte espansione, che quindi presuppone una maggiore richiesta di personale qualificato. La dinamica di crescita del mercato italiano dell’intero comparto macchine, iniziata nel 1° trimestre 2014, è proseguita in crescendo per tutto il 2015, anno che si era chiuso con un totale di 9.128 macchine vendute o noleggiate in crescita rispetto al 2014 del +34,7%. Nel 2016, con 11.103 macchine vendute/destinate alle flotte noleggio, al terzo anno di crescita consecutiva, si era tornati ai livelli delle vendite del 2011 anno in cui erano state vendute/noleggiate 10.741 macchine. La totalizzazione dei dati trimestrali, di questi primi 6 mesi del 2017, pari a 5.164 macchine, conferma un mercato in netta ripresa e che ha recuperato, ormai, 98
RAPPORTO FORMEDIL 2017
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA gran parte del mercato perso in questi anni di pesante crisi; la variazione rispetto al 1° semestre 2016 è pari al +6,6%. IL MERCATO ITALIANO DELLE MACCHINE PER MOVIMENTO TERRA E LAVORI STRADALI 2014 - I SEMESTRE 2017 NUMERO DI MACCHINE VENDUTE O NOLEGGIATE –VALORI ASSOLUTI E VAR.% SU STESSO PERIODO ANNO PRECEDENTE 2014 Movimento terra tradizionale Terne Mini Rulli Vibrofinitrici Dumper articolati Sollevatori telescopici TOTALE MACCHINE
2015
2016
2017
Anno intero
Anno intero
Anno intero
1° semestre
1.897 142 4.157 91 25 44 422 6.778
2.408 190 5.773 209 116 44 388 9.128
2.909 188 7.387 302 165 30 122 11.103
1.470 86 3.329 131 68 27 53 5.164
Variazioni % sullo stesso periodo anno precedente Movimento terra tradizionale 26,9 20,8 14,0 Terne 33,8 -1,1 -3,4 Mini 38,9 28,0 2,9 Rulli 129,7 44,5 13,9 Vibrofinitrici 364,0 42,2 1,5 Dumper articolati 0,0 -31,8 107,7 Sollevatori telescopici -8,1 -68,6 43,2 TOTALE MACCHINE 34,7 21,6 6,6 Fonte: Osservatorio Vendite Macchine per le Costruzioni CRESME - promosso da Cantiermacchine Ascomac
Tornando ai dati della formazione delle Scuole Edili, tra le altre tipologie di corso che afferiscono alla formazione professionale occupati, seppur tutte in flessione per quanto riguarda il numero degli allievi formati rispetto al 2015, cresce il numero dei corsi per ponteggiatori, che passano da 289 nel 2015 a 298, ma anche del +6,2% quelli per perforatori piccolo e grande diametro, che ricordiamo già nel 2015 avevano registrato il +138,2% per numero di corsi e +139,8% per numero di formati rispetto al 2014. E in aumento, anche, quelli per cartongessisti, che passano da 11 a 12, e quelli per capicantiere/capisquadra che salgono a 8. Al terzo posto nella classifica per numero dei corsi per operai, si posiziona la formazione base lavoratori con 2.006 corsi e 19.916 allievi formati in calo rispetto al 2015 del -4,2% per numero dei corsi e del -4,5% per numero di allievi formati; anche in questo caso si tratta di una macro-tipologia composta dai corsi MICS 16ore – prima e dai corsi MICS 16ore – occupati. Per tutti i corsi MICS 16ore, maggiori dettagli possono essere consultati nel capitolo “2.1.3. I corsi del progetto 16ore MICS”. Di seguito, nella classifica per numero dei corsi, scendono i corsi relativi agli aggiornamenti obbligo di legge che passano da 2.142 nel 2015 a 1.640, registrando una flessione del -23,4%, e che hanno formato 19.545 allievi, il -25,5% rispetto al 2015. Analizzando i diversi obblighi formativi di legge, mentre nel 2015 i corsi più numerosi erano stati i 944 corsi inerenti alle attrezzature di lavoro, il 44,1% del totale, nel 2016 il primato
RAPPORTO FORMEDIL 2017
99
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA spetta a quelli per ponteggiatori, che sono stati 863, in aumento rispetto all’anno precedente del +22,8%, e che hanno formato 11.099 allievi (+23,1% rispetto al 2015). Significativo, anche, l’incremento del numero dei corsi relativi alla formazione base lavoratori, che passano da 344 corsi nel 2015 a 474 (+37,8%), cui hanno partecipato 5.810 allievi (+38,6% sul 2015). Brusca flessione del numero e degli allievi formati dei corsi di aggiornamento per attrezzature di lavoro che diminuiscono di oltre il -70% rispetto al 2015, rispettivamente del -71,9% e -78,7%. AGGIORNAMENTO OBBLIGO DI LEGGE 2014-2016 - TABELLA DI DETTAGLIO Corsi
Ore formative
Allievi formati
Numero
%
Numero
%
Numero
%
1.265
100,0
6.301
100,0
15.916
100,0
- formazione base lavoratori
249
19,7
1.740
27,6
3.397
21,3
- attrezzature di lavoro
312
24,7
1.322
21,0
3.873
24,3
- ponteggiatori
583
46,1
2.386
37,9
7.237
45,5
121
9,6
853
13,5
1.409
8,9
2.142
100,0
9.880
100,0
26.219
100,0
- formazione base lavoratori
344
16,1
2.227
22,5
4.193
16,0
- attrezzature di lavoro
944
44,1
4.097
41,5
10.552
40,2
- ponteggiatori
703
32,8
2.915
29,5
9.018
34,4
151
7,0
641
6,5
2.456
9,4
1.640
100,0
8.168
100,0
19.545
100,0
- formazione base lavoratori
474
28,9
3.080
37,7
5.810
29,7
- attrezzature di lavoro
265
16,2
1.305
16,0
2.247
11,5
- ponteggiatori
863
52,6
3.521
43,1
11.099
56,8
38
2,3
262
3,2
389
2,0
2014 Aggiornamento obbligo di legge di cui:
- altro tipo di aggiornamento 2015 Aggiornamento obbligo di legge di cui:
- altro tipo di aggiornamento 2016 Aggiornamento obbligo di legge di cui:
- altro tipo di aggiornamento Variazioni % 2015 su 2014 Aggiornamento obbligo di legge
69,3
56,8
64,7
38,2
28,0
23,4
202,6
209,9
172,5
20,6
22,2
24,6
24,8
-24,9
74,3
-23,4
-17,3
-25,5
di cui:
- formazione base lavoratori - attrezzature di lavoro - ponteggiatori - altro tipo di aggiornamento Variazioni % 2016 su 2015 Aggiornamento obbligo di legge di cui:
- formazione base lavoratori - attrezzature di lavoro - ponteggiatori - altro tipo di aggiornamento Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
100
RAPPORTO FORMEDIL 2017
37,8
38,3
38,6
-71,9
-68,1
-78,7
22,8
20,8
23,1
-74,8
-59,1
-84,2
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA Per quanto riguarda l’apprendistato entrambe le tipologie di corso risultano in flessione sia per quanto riguarda il numero dei corsi che per il numero di allievi formati; l’apprendistato professionalizzante passa da 225 corsi nel 2015 a 145 registrando un calo del -35,6%, variazione che risulta ancora più significativa per quanto riguarda gli operai formati che si attesta al -47,5% rispetto al 2015. Per quanto riguarda l’apprendistato diritto e dovere sono stato svolti solamente 7 corsi, erano 30 nel 2015, con un flessione quindi del -76,7%. I corsi per la formazione professionale disoccupati, pari a 118, subiscono una flessione del -12,6% rispetto al numero del 2015, mentre gli allievi che vi hanno preso parte passano da 2.585 nel 2015 a 2.116, registrando quindi un calo del -18,1%. Notevole, invece, l’incremento dei corsi relativi all’alternanza scuola/lavoro. Inseriti l’anno scorso nella rilevazione, questi corsi, sono erogati agli alunni nell'ultimo triennio delle scuole secondarie di secondo grado in base alla legge di riforma n° 107/15 che all'art. 1 dal comma 33 al comma 44 ha introdotto e regolamentato l'obbligo di alternanza scuola-lavoro. Nel 2015 erano stati svolti 11 corsi che avevano formato 152 allievi operai, mentre nel 2016 i corsi sono stati 78, con un incremento su base annua pari al +609,1%, e gli allievi formati sono stati 1.575, il +936,2% rispetto al 2015. I CORSI TRIENNALI DI QUALIFICA 2016 – DETTAGLIO PER SCUOLA Corsi
NORD OVEST
F.S.C. (Formazione Sicurezza Costruzioni) Torino ENTE SCUOLA PER L'ADDESTRAMENTO PROFESSIONALE EDILE DI CUNEO ESPE - ENTE SCUOLA PROFESSIONALE EDILE DELLA PROVINCIA DI COMO SCUOLA EDILE DI BERGAMO ESEB - ENTE SISTEMA EDILIZIA BRESCIA ENTE SCUOLA EDILE CREMONESE - C.P.T. ESPE - Ente unico paritetico per la Formazione e la Sicurezza, per il settore dell'edilizia ed affini S.E.I. – C.P.T. Ente Scuola Edile per l'Industria Edilizia ed affini della Provincia di Imperia - Comitato Paritetico Territoriale per la prevenzione infortuni, l'igiene e l'ambiente di lavoro per le attività edilizia ed affini della Provincia di Im ENTE PARITETICO PER LA FORMAZIONE E LA SICUREZZA IN EDILIZIA DELLA PROVINCIA DI SAVONA E.S.S.E.G. - Ente Scuola e Sicurezza in Edilizia della città metropolitana di Genova
TOTALE
NORD EST
ESEV-CPT - CENTRO PARITETICO PER LA FORMAZIONE, LA SICUREZZA ED I SERVIZI AL LAVORO DI VERONA Centro Edile “Andrea Palladio” per la Formazione Professionale delle Maestranze Edili della Provincia di Vicenza CFS - CENTRO PER LA FORMAZIONE E LA SICUREZZA DI BELLUNO CENTRO EDILIZIA TREVISO C.E.Tre – Formazione – Lavoro – Sicurezza Scuola Edile CPT - Centro per la formazione e la sicurezza edile di Padova ASSISTEDIL - Ente Paritetico Territoriale Formazione Maestranze C.E.F.S. CENTRO EDILE PER LA FORMAZIONE E LA SICUREZZA EDILMASTER – LA SCUOLA EDILE DI TRIESTE C.S.E. - CENTRO SERVIZI EDILI / ENTE PARITETICO DI PARMA PER LA FORMAZIONE E LA SICUREZZA I.I.P.L.E. – ISTITUTO ISTRUZIONE PROFESSIONALE LAVORATORI EDILI
TOTALE
SUD
Ore
Allievi
3 1 1 4 8 3 3
1.748 1.200 990 2.976 7.920 2.970 2.970
44 8 12 64 124 35 67
6
5.940
93
3 3
2.970 1.980
59 33
35
31.664
539
3
2.970
36
3 6 3 6 1 3 3 2 3
2.970 5.940 2.970 5.940 2.970 3.168 3.168 2.000 1.888
28 112 56 113 41 34 43 30 56
33
33.984
549
FORMEDIL BARI - ENTE SCUOLA PER LA FORMAZIONE PROFESSIONALE IN EDILIZIA
1
1.000
5
TOTALE
1
1.000
5
69
66.648
1.093
TOTALE Fonte: elaborazione CRESME su dati FOR MEDIL
RAPPORTO FORMEDIL 2017
101
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA Passando ai dati dei corsi di specializzazione, si interrompe la tendenza di calo registrata nel biennio 20142015. I corsi triennali di qualifica sono stati 69 nel 2016 (+4,5% rispetto al 2015) e hanno formato 1.093 allievi (+1,6%), i corsi di qualifica, in crescita rispetto al 2015 del +390,9%, sono stati 54 e hanno formato 842 allievi con un incremento del +465,1%. Diversa la dinamica dei corsi integrati che pur registrando un decremento del numero di corsi, si passa da 39 corsi nel 2015 a 32, registrano più del doppio degli allievi formati nel 2015: si passa da 200 a 443 (+121,5%). I corsi per l’orientamento, dopo che nel 2015 avevano registrato una flessione del -54,1% rispetto al 2014, tornano a crescere, si passa da 28 corsi nel 2015 a 51 (+82,1%), mentre gli allievi formati, pari a 208, diminuiscono di oltre la metà. Per la formazione linguistica, tipologia di corso introdotta nel 2013, sono stati erogati 3 corsi ai quali hanno partecipato solamente 35 allievi, il -68,5% di presenze rispetto al 2015. Ed infine gli altri corsi per operai che sono stati 394 e hanno formato 3.948 allievi. Progressivamente in calo, rispetto alla serie storica, grazie alle successive codifiche di corsi che vengono fatte, previa accurate analisi, dei corsi più rilevanti.
2.1.2. I corsi per tecnici I corsi per i tecnici, che nel biennio 2014-2015 erano risultati costantemente in flessione, tornano ad aumentare. Proprio nel 2014 si era registrata una flessione del -15,2% sul numero dei corsi, si era passati da 1.534 corsi nel 2013 a 1.301 e ancor maggiore era stata la flessione della presenza ai corsi pari al -29,8%, da 30.453 allievi nel 2013 a 21.374. Nel 2015, con una variazione su base annua del -4,5%, i corsi erano stati 1.242, cui avevano preso parte 21.299 allievi, in diminuzione del -0,4% rispetto al 2014. Notevole, quindi, l’incremento che si registra nel 2016: i corsi finanziati sono stati 1.494, il +20,3% rispetto al 2015, e gli allievi tecnici formati ben 25.967, il 20,3% in più. NUMERO DEI CORSI DESTINATI AI TECNICI PER TIPOLOGIA FORMATIVA NEL 2016 0
Orientamento Apprendistato diritto e dovere Apprendistato professionalizzante Apprendistato alta formazione Alternanza scuola/lavoro Attività integrativa corsi (Geometri) Corsi professionali post diploma Corsi quadriennali Master primo livello Corsi professionali post laurea Master secondo livello Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua) Sicurezza Formazione linguistica Altro
21 21 3 46 25 10 3 0 1 0 35 12
0 Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
102
RAPPORTO FORMEDIL 2017
177
941
199
200
400
600
800
1.000
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA La tipologia di corsi che, come da serie storica, anche quest’anno detiene il primato per numerosità sia in termini di numero corsi sia in termini di allievi formati è quella dei corsi per la sicurezza che passano da 622 nel 2015 a 941, registrando quindi un incremento del +51,3%. Incremento che è ancora più alto, e pari al +55,6%, se si raffronta il dato degli allievi formati che salgono a 14.496. Il peso percentuale di questa tipologia sul totale dei corsi per i tecnici, pari al 63,0% sul totale dei corsi e al 56,4% sul numero totale dei tecnici formati, torna ai livelli del 2013, anno in cui era del 61,0% sui corsi e del 61,5% sui formati. I corsi per la formazione professionale occupati anche quest’anno la seconda tipologia per numero di corsi, così come per gli operai, diminuiscono sia in termini di numero, sia per quanto riguarda gli allievi formati: si passa da 296 corsi nel 2015 a 177 (-40,2%) e da 5.381 allievi nel 2015 a 3.114 (-42,1%). Mentre i corsi relativi alla formazione professionale disoccupati aumentano sia nel numero, da 20 nel 2015 a 35 con un incremento del +75,0%, e ancora più nel numero dei partecipanti; si passa, infatti, da 237 allievi nel 2015 a 928 pari al +291,6%. Anche per quanto riguarda la formazione dei tecnici, i corsi relativi all’alternanza scuola/lavoro crescono notevolmente e balzano al 3° posto per numero di corsi; sono stati finanziati 46 corsi, il 76,9% in più rispetto al 2015, cui hanno preso parte 908 allievi, in crescita rispetto ai 531 del 2015 del +71,0%. L’attività integrativa per geometri scende, quindi, al quarto posto per numerosità dei corsi, anche, per via della flessione, che se ne registra rispetto al 2015; si passa da 44 corsi nel 2015 a 25 nel 2016 (-43,2%). E diminuisce, anche, la presenza ai corsi: si passa da 1.133 allievi formati nel 2015 a 862 (-23,9%). Significativo l‘aumento di tutte le tipologie di corsi che afferiscono all’apprendistato. Nel 2016 tornano ad essere finanziati i corsi di apprendistato diritto e dovere, l’ultimo corso di questa tipologia, era stato erogato nel 2012; sono stati realizzati 21 corsi cui hanno preso parte 293 tecnici. Anche i corsi per l’apprendistato professionalizzante sono stati 21, il 50,0% in più di quelli del 2015, e vi hanno partecipato 389 allievi, in aumento, quindi, del +256,9% rispetto ai 109 del 2015. Stabile il numero dei corsi relativi all’apprendistato alta formazione, che sono stati 3, ma a cui hanno preso parte un numero minore di allievi: da 22 allievi nel 2015 a 10 nel 2016 (-54,5%). Passando ai corsi per i diplomati, i corsi professionali post diploma sono saliti a 10, erano 7 nel 2015, con un incremento del +42,9%sul numero dei corsi e del +38,8% sul numero dei formati rispetto al 2015. E in aumento anche i corsi quadriennali: si passa da 1 corso nel 2015 a 3 e gli allievi formati da solamente 7 nel 2015 a 44 (+528,6%). I master primo livello, anche nel 2016, non sono partiti così come per i tecnici laureati, i master di secondo livello. Mentre è partito un solo corso professionale post laurea che ha formato 5 allievi. I corsi per la formazione linguistica, che passano da 23 nel 2015 a 12 nel 2016, diminuiscono del -47,8% e gli allievi formati del -58,9%, da 246 nel 2015 a 101. E infine, se i corsi per l’orientamento, così come nel 2015 non sono proprio partiti, i corsi accorpati nella tipologia altro sono stati 199, in aumento del +10,6% rispetto al 2015, e hanno formato 4.386 allievi (+7,3%).
RAPPORTO FORMEDIL 2017
103
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA 2.1.3. I corsi del progetto 16ore MICS Prima di procedere all’analisi dei corsi riguardanti il progetto 16ore MICS, occorre necessariamente, per avere un quadro più chiaro, procedere con la storia di questa tipologia di corsi. MICS è l’acronimo di “Moduli integrati per costruire in sicurezza” e i corsi che fanno capo al progetto sono: MICS per la formazione base dei lavoratori (16 ore prima e formazione lavoratori occupati) MICS per le attrezzature di lavoro (macchine movimento terra, sollevamento e stradali) MICS per la formazione dei preposti e dei dirigenti La sperimentazione del primo di questi corsi, MICS 16ore - prima, è cominciata nel 2009, con l’obiettivo di migliorare la qualità professionale e la produttività del personale visto quanto disposto dal Decreto legislativo 9 aprile 2008 n. 81, ed è stata fatta propria dalle istituzioni nell’accordo Stato Regioni del 21 dicembre 2011 e indicata come esperienza di riferimento per il settore delle costruzioni. E’ proprio nel 2011, attraverso accordi siglati da tutte le parti sociali del settore delle costruzioni (ANCE, FENEAL UIL, FILCA CISL, FILLEA CGIL, ANAEPA COSTRUZIONI, FIAE CASARTIGIANI, CLAAI, ANIEM CONFAPI, FEDERLAVORO E SERVIZI CONFCOOPERATIVE, PSL-AGCI, ANCPL LEGA COOPERATIVE), che hanno riconosciuto al FORMEDIL il compito di portare a sistema e rendere qualitativamente omogenee e standardizzate le attività di formazione professionale, il progetto, con la piena attivazione di altre due tipologie di corso, MICS attrezzature di lavoro e MICS dirigenti e preposti, ha avuto un vero e proprio boom. A partire dal 2012, a seguito dell’Accordo Stato Regioni del 21 dicembre 2011, è stata attivata la linea di formazione per gli operai già occupati: MICS 16ore – formazione di base occupati. Nei precedenti rapporti avevamo definito il 2012 come l’anno di “stabilizzazione” del progetto 16ore MICS, mentre il 2013 come l’anno della formazione e della specializzazione degli occupati. Il 2014, con i numeri del progetto in calo rispetto al 2013 (-15,4% il numero dei corsi e -22,5% il numero degli allievi formati), ma non rispetto a quelli del 2012 (+22,0% il numero dei corsi, +13,5% il numero delle ore e +36,8% il numero degli allievi formati) è stato l’anno della “maturazione e consolidamento” rispetto all’attività formativa erogata dalle Scuole Edili del progetto 16ore MICS. Il 2015, invece, sarà annoverato come l’anno della formazione e specializzazione nell’utilizzo di macchine e attrezzature da lavoro. Infatti, mentre per tutte le tipologie di corso che afferiscono al progetto 16ore MICS i numeri sono in calo rispetto al 2014, i corsi relativi al progetto 16 ORE MICS: attrezzature di lavoro crescono talmente tanto (+49,0% il numero dei corsi e +37,5% il numero dei formati) da recuperare il calo delle altre tipologie. Di fatto nel 2015 sia il totale dei corsi che gli allievi formati dal progetto 16 ORE MICS cresce del +12% rispetto al 2014. Nel 2016, invece, i numeri del progetto sono tutti in calo, del -32,7% il numero dei corsi e del -31,6% il numero degli allievi rispetto all’anno precedente. La pesante crisi del settore che ha comportato un crollo occupazionale, la media annuale degli occupati in costruzioni nella rilevazione ISTAT sulle forze lavoro passa da 1.952,2migliaia di addetti nel 2009 a 1.403,7migliaia nel 2016, ma anche, logicamente, gli 8 anni di formazione sempre più considerevole erogata dalla Scuole Edili, hanno penalizzato i numeri del progetto anche se, comunque, i 34.531 allievi formati dal progetto 16 ORE MICS sono poco meno di un quarto del totale degli allievi formati. Potremmo, quindi, definire il 2016 come l’anno della continuità di un progetto ormai consolidato nella prassi e a regime.
104
RAPPORTO FORMEDIL 2017
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA I corsi MICS 16ore - prima, che si rivolgono maggiormente ad allievi “giovani” poiché erogano la formazione obbligatoria che presume l’ingresso regolare e per la prima volta nei cantieri edili, dal 2012 sono andati progressivamente diminuendo. Proprio questa tipologia di corso ha risentito maggiormente della crisi del settore poiché subisce più degli altri la conseguente crisi occupazionale della fascia d’età tra i 15 e ai 34 anni; il dato della rilevazione ISTAT sull’occupazione giovanile indica che nel 2009 erano occupati nelle costruzioni 661mila addetti che nel 2015 diventano 354mila e scendono ulteriormente a 328mila nel 2016. La flessione dell’ultimo anno è pari al –7,3%, ma se si prende in considerazione il dato del 2009, la diminuzione è del -50,4%, quindi in 8 anni i giovani occupati in edilizia sono diventati meno della metà. E la situazione attuale non appare confortante: sempre la rilevazione ISTAT sulle forze lavoro indica nel 2° trimestre 2017 solamente 319mila occupati nelle costruzioni nella fascia di età tra i 15 e i 34 anni. I CORSI DEL PROGETTO 16 ORE MICS: 16 ORE PRIMA NEL PERIODO 2009-2016 PER AREA TERRITORIALE 5.403
6.000 5.000 4.000 3.000
4.645 272 357 447 543 630
2.000
819
1.000
795
0
782
Nord ovest
4.353 274 351 428 595 734
3.075 352
203167 215 381 482 611 664
Nord est
2016 2015 2014 Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
190 389
261
622
847
882
863
999
2012
359
1.846
Centro 2013
116
Sud 2011
2010
2009
Passando quindi all’attività erogata dalle Scuole Edili, dopo la flessione che hanno avuto del -42,6% sul numero dei corsi e del -63,7% nel 2012 rispetto al 2011 e l’ulteriore calo nel 2013 del -24,5% sul numero dei corsi e del -32,4% sul numero degli allievi, nel 2014 i corsi erogati erano ulteriormente in calo del -16,6% rispetto al 2013, mentre gli allievi erano cresciuti, ma leggermente, del +1,4%. Nel 2015 la flessione era proseguita e, rispetto al 2014, il numero dei corsi era sceso del -27,0%, mentre gli allievi formati del -29,1%. Nel 2016 i corsi passano da 1.024 nel 2015 a 816, con un calo del -20,3% e gli allievi formati che da 5.671 scendono a 5.052 del -10,9%. GLI ALLIEVI FORMATI COL PROGETTO 16 ORE MICS: 16 ORE PRIMA NEL PERIODO 2009-2016 PER AREA TERRITORIALE 42.500 37.500 32.500 27.500 22.500 17.500 12.500 7.500 2.500
39.349 575 963 2.319 1.644 2.577
25.409 2.408 1.865 2.486 2.474 3.222 3.697 4.125 5.132
16.139
925 1.0351.068 2.047 2.051 2.389 3.113 3.511
Nord ovest Nord est 2016 2015 2014 2013 Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
25.001 1.2321.687 2.163 1.731 3.830 3.985 4.907 5.466
22.108
4.095 5.068
Centro 2012
Sud 2011
2010
RAPPORTO FORMEDIL 2017
2009
105
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA Nonostante la decrescita costante, i corsi MICS 16ore – prima, dal 2009 al 2016, registrano numeri davvero notevoli; negli otto anni sono stati erogati 17.476 corsi, per un monte ore di 279.616 e ben 105.898 allievi formati. Attività formativa importante che, come si vede nella cartina, ha coinvolto tutto il territorio nazionale. GLI ALLIEVI DEL PROGETTO 16 ORE MICS NEL QUINQUENNIO 2009-2016
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
Ma prima di passare all’analisi dei corsi MICS 16ore - prima erogati a livello territoriale, come precisato già nei rapporti precedenti, occorre puntualizzare che, visto il calo delle richieste di partecipazione a questi corsi nel periodo 2013-2016, molte scuole piuttosto che non svolgere attività formativa per i nuovi ingressi in cantiere hanno accorpato i corsi a quelli MICS 16ore – occupati, quindi il calo del numero dei corsi per questa tipologia potrebbe essere meno significativo di quello che si registra nel riepilogo delle attività delle scuole. Nel Sud, come già successo anche nel 2015, si riscontra la più alta variazione negativa pari al -38,9% sul numero dei corsi e al -40,3% sul numero degli allievi. Ricordiamo che il dato del Sud spicca, ancora, rispetto alle altre aree geografiche in relazione alla convenzione siglata i primi di marzo del 2010 tra La Regione Sicilia, Assessorato Regionale della famiglia, delle politiche sociali e del lavoro-Dipartimento Regionale Lavoro e il FORMEDIL Sicilia in nome e per conto delle nove Scuole Edili Territoriali per la realizzazione di corsi formazione 16 ore cantieri-lavoro; nel solo 2011 sono stati formati nelle scuole siciliane 20.203 allievi (poco meno del 75% del totale degli allievi del periodo 2009-2014 di questa regione).
106
RAPPORTO FORMEDIL 2017
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA Con la fine di tale convenzione il numero delle presenze ai corsi cala nel 2012 del -88,3% e cala ulteriormente nel 2013: si passa da 2.577 allievi formati nel 2012 a 1.644 (-36,2%). Ma, mentre nel 2014, era tornato ad aumentare sia il numero dei corsi, da 359 a 389 (+8,4%), ma ancor di più il numero degli allievi formati, da 1.644 a 2.319 (+41,1%), nel 2015 i corsi scendono a 190 e gli allievi a 963 e nel 2016, con un ulteriore calo, a 116 corsi e 575 allievi. Tra le regioni dell’area, anche nel 2016, è in Sicilia che si registra la flessione più marcata sia in termini di corsi sia in termini di allievi formati. Il decremento dei corsi è pari al -75,9% mentre quello degli allievi è -78,4% rispetto al 2015. Ma a differenza di quanto successo nel 2015, anche per tutte le altre regioni dell’area i numeri sono in calo. In Campania, la regione più rappresentativa per questa tipologia di corsi, si passa da 48 corsi con 309 allievi nel 2015 a 40 corsi e 269 allievi, in calo, quindi, rispettivamente del -16,7% del -12,9%. In Puglia ad una flessione del numero dei corsi del -31,0% corrisponde un calo del numero degli allievi ancora più significativo; si passa da 204 formati nel 2015 a 87, il 57,4% in meno. In Calabria sono stati svolti solamente 15 corsi a cui hanno partecipato 70 allievi, ma ancor meno ne sono stati svolti in Sardegna, dove il numero dei corsi è pari a 6 e gli allievi formati 22. Totalizzando i dati dal 2009 al 2016 nelle Scuole Edili del Sud sono stati erogati 5.403 corsi, rappresentativi del 30,9% del totale nazionale e formati 39.349 allievi, pari al 37,2%.
Nel Nord Ovest i corsi in questi 8 anni sono stati 4.645 e gli allievi formati 25.409; la loro quota sul totale nazionale è pari al 26,6% sul numero dei corsi e del 24,0% sul numero delle presenze ai corsi. Nel 2016 i corsi sono stati 272, in calo rispetto al 2015 del -23,8%, mentre gli allievi, che sono passati da 2.408 a 1.865, registrano una flessione del -22,5%. La Lombardia, nonostante il calo dei corsi del -8,5% e degli allievi del -5,2%, con 130 corsi che hanno formato 1.199 giovani, mantiene il primato nazionale sia per numero di corsi che per numero di allievi formati; la sua quota sul totale nazionale è del 15,9% del numero dei corsi e del 23,7% del numero di allievi. Superiore al -30% la flessione dei corsi, ma anche degli allievi sia nel Piemonte che nella Liguria e rispettivamente del -36,2% per la prima e del -32,2%; ma se nel Piemonte il calo dei formati è più o meno in linea con il calo dei corsi, in Liguria gli allievi diminuiscono del -44,1%.
Nel Nord Est dove ancora nel 2015 si registrava, nonostante un calo dei corsi del -5,6% rispetto all’anno precedente, un aumento del numero degli allievi del +3,2%, nel 2016 tutti in flessioni i numeri dei corsi MICS 16ore – prima; si passa da 203 a 167 (-17,7%) e gli allievi da 1.068 a 925 pari al -13,4%. A livello regionale, se il numero dei corsi è in calo per tutte le regioni, con la variazioni percentuale negativa più alta nel Friuli Venezia Giulia, pari al -23,5%, il numero dei formati risulta in calo rispetto al 2015 solamente in Emilia Romagna, dove si passa da 605 presenze ai corsi a 357 (-44,1%). In Trentino Alto Adige se ne registra l’incremento più alto pari al +47,2%, che scende al +17,0% in Friuli Venezia Giulia e al +13,5% in Veneto. Totalizzando i dati, nel periodo 2009-2016, nel Nord Est sono stati erogati 3.075 corsi composti di 49.200 ore cui hanno partecipato 16.139 allievi e la loro quota rispetto al totale nazionale continua a essere la più bassa: i corsi sono pari al 17,6% mentre gli allievi formati pari al 15,2%.
RAPPORTO FORMEDIL 2017
107
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA I CORSI 16 ORE MICS: 16 ORE PRIMA NEL PERIODO 2009-2016 PER REGIONE E AREA TERRITORIALE 2009-2010 Corsi
Allievi
2011-2012 Corsi
Allievi
2013-2014 Corsi
2015
Allievi
Corsi
2016
TOTALE PERIODO
Allievi
Corsi
Allievi
Corsi
Ore
Allievi
Piemonte
538
2.987
458
2.193
329
1.090
94
522
60
319
1.479
23.664
7.111
V. d'Aosta
45
392
19
161
0
0
0
0
0
0
64
1.024
553
Lombardia
660
4.333
585
3.369
394
2.969
142
1.265
130
1.199
1.911
30.576
13.135
Liguria
334
1.545
387
1.196
267
901
121
621
82
347
1.191
19.056
4.610
1.577
9.257
1.449
6.919
990
4.960
357
2.408
272
1.865
4.645
74.320
25.409
65
688
42
418
29
290
11
106
10
156
157
2.512
1.658
Veneto
443
1.989
268
1.127
111
350
41
163
37
185
900
14.400
3.814
Friuli V. G.
241
907
141
710
121
678
34
194
26
227
563
9.008
2.716
E. Romagna
526
3.040
412
2.185
306
1.764
117
605
94
357
1.455
23.280
7.951
Nord est
1.275
6.624
863
4.440
567
3.082
203
1.068
167
925
3.075
49.200
16.139
Toscana
697
2.977
566
2.408
314
1.321
138
540
123
627
1.838
29.408
7.873
Umbria
174
2.569
137
2.087
64
934
7
32
30
527
412
6.592
6.149
Marche
176
652
138
421
96
261
22
83
17
28
449
7.184
1.445
Lazio
397
2.926
286
1.645
131
821
44
362
49
354
907
14.512
6.108
Abruzzo
208
1.041
179
1.128
136
499
61
203
39
132
623
9.968
3.003
Molise
58
208
23
126
38
58
2
12
3
19
124
1.984
423
Centro
1.710
10.373
1.329
7.815
779
3.894
274
1.232
261
1.687
4.353
69.648
25.001
Campania
329
1.748
197
974
119
577
48
309
40
269
733
11.728
3.877
Puglia
383
1.792
225
1.206
104
454
29
204
20
87
761
12.176
3.743
Basilicata
110
278
90
296
48
179
31
129
22
82
301
4.816
964
Calabria
226
1.097
152
668
79
313
19
86
15
70
491
7.856
2.234
Sicilia
676
3.505
1.756
21.271
372
2.219
54
208
13
45
2.871
45.936
27.248
Sardegna
157
743
48
270
26
221
9
27
6
22
246
3.936
1.283
Sud
1.881
9.163
2.468
24.685
748
3.963
190
963
116
575
5.403
86.448
39.349
TOTALE
6.443
35.417
6.109
43.859
3.084
15.899
1.024
5.671
816
5.052
17.476
Nord ovest Trentino A. A.
279.616 105.898
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
Infine il Centro unica area territoriale dove nel 2016, nonostante un calo del numero dei corsi del -4,7%, si passa da 274 corsi nel 2015 a 261, cresce il numero degli allievi formati che da 1.232 passano a 1.687 il +36,9%. Le uniche regioni dell’area dove il numero degli allievi rimane in flessione sono le Marche, dove si registra un calo del -66,3%, l’Abruzzo con il -35,0% e il Lazio con il -2,2%. In Toscana il numero degli allievi passa da 540 a 627, il 16,1% in più, in Basilicata l’aumento è pari al +58,3% sul numero degli allievi e del +50,0% sul numero dei corsi. Decisamente significativo il dato dell’Umbria che con un andamento altalenante, alterna ad anni dove il numero dei corsi cala notevolmente a anni in cui, invece cresce esponenzialmente. Il 2016 è proprio uno di questi ultimi; dopo la flessione del -86,5% sul numero dei corsi e del -96,4% sul numero degli allievi registrata nel 2015, con 30 corsi erogati nel 2016 a cui hanno preso parte 108
RAPPORTO FORMEDIL 2017
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA 527 allievi, la variazione su base annua è pari al +1.546,9% sui formati. Negli otto anni in analisi nel Centro sono stati svolti 4.353 corsi, rappresentativi del 24,9% del totale nazionale e formati 25.001 allievi, pari al 23,6%. VARIAZIONI % 16 ORE MICS: 16 ORE PRIMA NEL PERIODO 2009-2016 PER REGIONE E AREA TERRITORIALE Corsi
Allievi
2010/ 2009
2011/ 2010
2012/ 2011
2013/ 2012
2014/ 2013
2015/ 2014
2016/ 2015
2010/ 2009
2011/ 2010
2012/ 2011
2013/ 2012
2014/ 2013
2015/ 2014
2016/ 2015
6,9
-14,4
-7,6
-20,0
-13,1
-38,6
-36,2
-13,1
-14,0
-16,3
-41,9
-12,1
2,4
-38,9
14,3
-50,0
-41,7
-100,0
-
-
-
40,5
-58,1
-32,3
-100,0
-
-
-
4,3
-7,1
-13,1
-10,7
-37,9
-6,0
-8,5
-26,5
-5,6
-5,6
-11,2
4,3
-16,6
-5,2
-12,4
64,1
-48,8
-5,3
15,3
-15,4
-32,2
-23,2
0,4
-22,6
-15,5
4,3
35,0
-44,1
Nord ovest
1,7
3,0
-23,1
-13,8
-17,7
-20,1
-23,8
-19,6
-10,4
-12,8
-23,2
0,5
-3,1
-22,5
Trentino A. A.
3,1
-30,3
-17,4
-21,1
-6,7
-21,4
-9,1
14,3
-30,8
-35,4
-2,4
-18,8
-18,5
47,2
Veneto
-11,5
-13,5
-51,1
-10,2
-59,5
28,1
-9,8
-27,3
-7,2
-55,0
-50,3
1,1
-7,4
13,5
Friuli V. G.
-10,2
-38,6
1,4
-11,3
-7,9
-41,4
-23,5
-4,9
-28,3
24,0
-12,7
-2,3
-42,1
17,0
E. Romagna
-5,2
-18,4
-2,9
-3,9
-43,1
5,4
-19,7
-6,7
-29,0
9,9
19,8
-71,2
53,6
-41,0
Nord est
-8,0
-21,1
-21,0
-7,6
-38,9
-5,6
-17,7
-11,3
-23,3
-14,1
-0,2
-49,4
3,2
-13,4
Toscana
-4,8
-5,9
-23,1
-28,0
-22,6
0,7
-10,9
-14,5
7,4
-36,5
-15,9
-31,9
0,9
16,1
Umbria
-6,7
-26,2
21,0
-84,0
333,3
-86,5
328,6
11,6
-48,6
99,9
-97,2
2.194,9
-96,4
1.546,9
Marche
51,4
-27,4
-20,8
-9,8
-25,5
-46,3
-22,7
13,8
-24,2
-39,9
-2,5
-30,5
-22,4
-66,3
Lazio
-9,1
-12,2
-27,7
-30,8
-42,2
-8,3
11,4
-32,4
-21,2
-23,1
-35,5
-21,9
0,6
-2,2
1,9
-9,5
-11,6
-21,4
6,1
-12,9
-36,1
16,4
-2,0
5,5
-55,8
-5,1
-16,5
-35,0
Molise
-34,3
-39,1
-35,7
288,9
-91,4
-33,3
50,0
-19,1
-20,4
-29,7
-32,7
-34,3
-47,8
58,3
Centro
-1,9
-13,3
-18,9
-28,1
-18,0
-21,9
-4,7
-10,2
-18,8
-3,9
-54,8
25,0
-43,0
36,9
-18,2
-25,7
-20,9
-26,4
-14,1
-12,7
-16,7
-26,6
-27,2
-19,3
-28,5
-14,5
16,2
-12,9
-0,5
-35,1
-18,5
-39,6
-29,5
-32,6
-31,0
-12,6
-23,3
-11,9
-48,3
-44,5
25,9
-57,4
Basilicata
-16,7
-10,0
0,0
-46,7
0,0
29,2
-29,0
43,9
-7,3
-5,3
-41,0
10,6
37,2
-36,4
Calabria
15,2
-25,6
-31,1
-32,3
-11,9
-48,6
-21,1
-19,6
-20,0
-29,2
-41,2
-8,0
-42,7
-18,6
Sicilia
-11,7
355,8
-78,5
-51,4
46,4
-75,6
-75,9
-18,0
1.179,5
-94,7
-41,4
154,5
-86,9
-78,4
Sardegna
-46,1
-41,8
-50,0
6,3
-47,1
0,0
-33,3
-37,1
-36,6
-51,6
89,8
-67,7
-50,0
-18,5
Sud
-11,7
109,3
-66,3
-42,3
8,4
-51,2
-38,9
-19,2
439,9
-88,3
-36,2
41,1
-58,5
-40,3
-5,2
23,8
-42,6
-24,5
-16,6
-27,0
-20,3
-15,3
98,1
-63,7
-32,4
1,4
-29,1
-10,9
Piemonte Valle d'Aosta Lombardia Liguria
Abruzzo
Campania Puglia
Totali
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
Ai corsi MICS 16ore – prima si sono aggiunti nel 2012, come detto, un’altra tipologia di corso destinata alla formazione di base, cioè i MICS 16ore – occupati che nel 2013 hanno fatto da traino all’attività delle Scuole Edili; le aziende, infatti, avevano preferito, con i cantieri fermi, investire nella formazione dei propri occupati e l’incremento di questa tipologia di corsi era stato del +183,7% sul numero dei corsi e del +178,5% sul numero di formati. Nel 2014, con il perdurare della crisi, il numero era in calo -17,8% (si passa da 1.396 nel 2013 a 1.147 nel 2014) ed era in calo anche il numero dei formati del -34,9% (si passa da 23.219 nel 2013 a 15.108). Nel 2015 a fronte di un calo del numero dei corsi pari al -6,6%, i 15.174 allievi formati avevano superato il dato del 2014 del +0,4%. Situazione inversa a quella che si registra nel 2016: i
RAPPORTO FORMEDIL 2017
109
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA corsi, pari a 1.190, aumentano su base annua del +11,1%, mentre gli allievi, che sono stati 14.864, diminuiscono del -2,0% rispetto al 2015. Anche in questo caso si precisa che i dati del periodo 2013-2016, potrebbero essere, seppur in minima parte, falsati dall’accorpamento dei corsi MICS 16ore – prima. I CORSI DEL PROGETTO 16 ORE MICS: FORMAZIONE BASE LAVORATORI PER REGIONE E AREA TERRITORIALE MICS 16ore - occupati 2012-2013
Piemonte Valle d'Aosta
2014-2015
2016
Totale 2012-2016
Variazione % 2013 su 2012
Variazione % 2014 su 2013
Corsi
Corsi
Corsi
Allievi
Corsi
Allievi
Corsi
Allievi
Corsi
Allievi
169
3.069
187
2.606
103
1.444
459
7.119
Allievi
345,2
Variazione % 2016 su 2015
Variazione % 2015 su 2014
Allievi
Corsi
Corsi
Allievi
645,5
-32,6
-51,6
1,1
-1,1
Allievi
9,6
11,4 -21,7
3
84
7
132
47
47
57
263
-
-
33,3
-14,3
-25,0
-16,7 1466,7
142
3.031
377
5.524
196
2.488
715
11.043
814,3
1.112
67,2
18,2
-23,8
-33,1
20,2
12,3
59
1.427
70
1.337
51
594
180
3.358
193,3
139,0
-25,0
-32,2
12,1
-4,0
37,8
-9,3
373
7.611
641
9.599
397
4.573
1.411
21.783
421,7
549,9
9,9
-18,5
-13,7
-21,3
33,7
8,2
0
0
9
111
0
0
9
111
-
-
-
-
-50,0
-50,0 -100,0
-100,0
Veneto
176
2.440
95
1.122
68
992
339
4.554
263,2
414,6
-78,3
-77,7
116,7
46,6
4,6
48,7
Friuli V.G.
101
2.291
69
930
35
438
205
3.659
24,4
-44,4
-30,4
-31,6
-23,1
-33,9
16,7
18,4
Emilia Romagna
243
2.555
172
1.991
85
939
500
5.485
35,9
9,1
-32,9
-28,0
-17,0
7,4
9,0
-8,9
Nord est
520
7.286
345
4.154
188
2.369
1.053
13.809
79,6
35,7
-49,4
-51,2
4,1
2,7
6,8
12,5
Toscana
238
3.643
206
2.487
116
1.252
560
7.382
55,9
87,3
-31,0
-43,8
6,0
-13,6
9,4
8,6
Umbria
66
1.337
45
901
6
93
117
2.331
2.000
2.066
-85,7
-89,3
300,0
457,7
-83,3
-87,8
Lombardia Liguria Nord ovest Trentino A.A.
Marche
29
651
21
436
15
270
65
1.357
41,7
85,5
-52,9
-51,1
62,5
10,6
15,4
17,9
Lazio
141
3.521
105
2.472
44
717
290
6.710
161,5
201,0
-53,9
-51,3
23,4
-8,1
-24,1
-39,4
Abruzzo
144
2.766
135
2.678
69
1.144
348
6.588
189,2
81,4
-32,7
-17,4
-12,5
-18,1
9,5
-5,1
Molise
0
0
0
0
0
0
0
0
-
-
-
-
-
-
-
-
Centro
618
11.918
512
8.974
250
3.476
1.380
24.368
135,9
148,9
-45,6
-47,8
16,9
2,2
-9,4
-23,4
Campania
53
591
195
2.280
124
1.383
372
4.254
207,7
121,2
100,0
151,4
43,8
22,9
7,8
10,0
Puglia
72
1.318
49
687
62
724
183
2.729
57,1
110,8
-29,5
-44,3
-41,9
-62,0
244,4
283,1
Basilicata
13
362
16
151
8
58
37
571
1.100
11.866
-25,0
-69,9
-22,2
-60,2
14,3
34,9
Calabria
29
374
58
644
9
35
96
1.053
1.250
900,0
-3,7
-26,5
23,1
57,6
-71,9
-91,1
203
1.946
398
3.754
151
2.233
752
7.933
927
951
35,1
-24,3
-40,8
78,9
2,0
-7,3
7
149
4
39
1
13
12
201
-
-
-71,4
-84,6
0,0
-30,4
-50,0
-18,8
377
4.740
720
7.555
355
4.446
1.452
16.741
408,1
382,3
26,3
-17,3
-19,1
32,6
10,2
3,2
1.888
31.555
2.218
30.282
1.190
14.864
5.296
76.701
183,7
178,5
-17,8
-34,9
-6,6
0,4
11,1
-2,0
Sicilia Sardegna Sud Totali
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
Analizzando le diverse aree territoriali il calo degli allievi nel 2016 è generato solamente dal decremento dei corsi e quindi degli allievi formati nelle scuole del Centro. In quest’area i corsi passano da 276 corsi nel 2015 a 250, il 9,4% in meno, ma ancor di più calano gli allievi formati; da 4.536 nel 2015, il dato annuale più alto dall’avvio di questi corsi, a 3.476 con una flessione, quindi, del -23,4%. Situazione abbastanza disomogenea se si analizza il dato regionale; in Umbria e nel Lazio diminuiscono sia i corsi, rispettivamente del -83,3% e del -24,1%, sia il numero degli allievi formati, rispettivamente del -87,8% e del -39,4%. In Abruzzo, a fronte 110
RAPPORTO FORMEDIL 2017
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA di un incremento del numero dei corsi del +9,5%, il numero degli allievi risulta in calo del -5,1%. Mentre in Toscana e nelle Marche aumentano, invece, sia i corsi, del +9,4% per la prima e del +15,4% per la seconda, che gli allievi, rispettivamente del +8,6% e del +17,9%. In crescita l’attività formativa dei corsi MICS 16ore – occupati nelle altre aree geografiche. Nelle scuole del Nord Ovest si registra l’incremento più alto dei corsi che passano da 297 nel 2015 a 397, pari al +33,7%, mentre gli allievi formati, seppur in crescita, registrano una variazione su base annua inferiore e pari al +8,2%. Infatti, rispetto ai corsi, in tutte le regioni dell’area se ne registra un incremento e la Lombardia con 196 corsi diventa la regione dove se ne erogano di più, mentre rispetto al numero di presenze ai corsi in Valle d’Aosta e in Liguria diminuisce rispettivamente del -21,7% e del -9,3% sempre rispetto al 2015. L’incremento del totale degli allievi nel Nord Ovest è frutto quindi dell’aumento dei formati in Lombardia del +12,3% e in Piemonte del +11,4%. Nel Nord Est, l’area geografica dove il numero di allievi per questi corsi è il più basso, i 2.369 allievi, in aumento rispetto al 2015 del +12,5%, sono rappresentativi di una quota pari 15,9% del totale nazionale, in crescita quindi di due punti percentuali rispetto al dato del 2015. Il numero dei corsi, che passa da 176 nel 2015 a 188 aumenta del +6,8%. Con la sola eccezione del Trentino Alto Adige, dove questa tipologia di corsi non è proprio partita nel 2016, per tutte le regioni dell’area il numero dei corsi è in aumento rispetto al 2015. Ma mentre nel Veneto e nel Friuli Venezia Giulia il maggior numero di corsi svolti, rispettivamente del +4,6% e del +16,7%, ha comportato una crescita anche degli allievi formati, del +48,7% e del +18,4%, in Emilia Romagna a fronte di un incremento dei corsi del +9,0% gli allievi sono calati del -8,9%. Nel Sud, invece, i corsi svolti nel 2015 sono cresciuti a livello percentuale in misura maggiore degli allievi; si passa da 322 corsi nel 2015 a 355, pari al +10,2%, mentre i 4.446 allievi formati sono solamente il 3,2% in più di quelli registrati nel 2015. L’incremento percentuale più alto sia dei corsi che dei formati si registra nelle scuole della Puglia: i corsi da 18 passano a 62, il +244,4%, mentre gli allievi da 189 a 724, il +283,1%. Anche in Campania e in Basilicata aumentano, ma con variazioni percentuali ben più basse, sia i corsi, del +7,8% e del +14,3%, che gli allievi formati del +10,0% e del +34,9%. In Sicilia, che nel 2015 aveva visto aumentare gli allievi formati del +78,9% rispetto al 2014, nel 2016, nonostante un incremento del numero dei corsi del +2,0%, gli allievi tornano a diminuire e si passa da 2.408 nel 2015 a 2.233 (-7,3%). In Calabria e in Sardegna risultano in calo sia i corsi, del -71,9% e del -50,0%, che gli allievi, del -91,1% e del -18,8%. I CORSI MICS FORMAZIONE BASE DEI LAVORATORI NEL PERIODO 2012-2016 PER AREA TERRITORIALE 3.900 3.600 3.300 3.000 2.700 2.400 2.100 1.800 1.500 1.200 900 600 300 0
3.660
3.289
669 654
2.371
791
355 379 384
856
Nord ovest 2016
512
587
787
862
674
779
567
Nord est 2015
471
550
686
690
3.128
511
684
Centro 2014
2013
Sud 2012
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
RAPPORTO FORMEDIL 2017
111
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA In totale quindi, nel periodo 2012-2016, per la formazione base dei lavoratori del settore sono stati erogati 19.916 corsi che hanno formato 115.003 lavoratori, che per il 30,4% sono stati formati nelle scuole del Centro, per il 29,8% dalle scuole del Nord Ovest, per il 21,6% da quelle del Sud e per il restante 18,2% da quelle del Nord Est. GLI ALLIEVI DEI CORSI MICS FORMAZIONE BASE DEI LAVORATORI NEL PERIODO 2012-2016 PER AREA TERRITORIALE 40.000 35.000
35.001
34.238
5.163
30.000
6.438
25.000
6.634
20.935
7.859
3.294 3.173 3.084
9.070
6.242
4.237
5.142
7.246
Nord ovest
Nord est
Centro
20.000 15.000 10.000 5.000 0
2016
2015
24.819
5.768
5.021
6.601
5.270 10.233
2014
5.567 5.570 3.391
Sud 2013
2012
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
Ma il progetto 16ore MICS, come già detto, riguarda anche la formazione di altre figure professionali, gli addetti alle attrezzature di lavoro (macchine edili e stradali). Il progetto MICS attrezzature di lavoro è stato riconosciuto, con nota del 14/12/12 dal Ministero del Lavoro come equipollente alla formazione prevista dall’Accordo Stato Regioni del febbraio 2012. Un successo del FORMEDIL e della sua strategia impegnata in un progetto unitario, modulare, nazionale per il settore delle costruzioni anche sulle attrezzature di lavoro per il cantiere edile e stradale. Nel 2015 i numeri del progetto 16ore MICS- attrezzature di lavoro erano stati davvero notevoli: 3.194 corsi, 38.885 ore formative e 29.255 allievi formati. Rispetto al 2014 i corsi erano aumentati del +49,0% e gli allievi del +37,5%; tanto che, visto il significativo ruolo che questo progetto aveva ricoperto nell’attività delle Scuole Edili, il 2015 era stato definito l’anno della “formazione e specializzazione nell’utilizzo di macchine e attrezzature di lavoro”. Nel 2016, invece, i numeri del progetto tornano a diminuire: i 1.534 corsi nel 2016 sono il 52,0% in meno di quelli del 2015 e i 13.993 allievi il 52,2% in meno. I corsi per attrezzature di sollevamento con 1.179 corsi (-45,9% rispetto a 2015) e 10.531 allievi (-47,5% rispetto al 2015) che hanno ottenuto l’abilitazione, nel 2016 continuano, comunque a detenere una quota notevole sul totale degli allievi formati dal progetto 16ore MICS che è pari al 30,5%. Le scuole del Nord Ovest mantengono il primato sia per numero dei corsi che per numero di allievi, anche se i dati sono fortemente in calo. I corsi che passano da 883 nel 2015 a 494, diminuiscono del -44,1%, mentre gli allievi formati, da 6.956 a 3.330, calano del -52,1%. La diminuzione sia dei corsi sia degli allievi è generalizzata e investe tutte le regioni dell’area. Notevole la flessione del dato della Liguria dove i corsi passano da 118 a 11, pari al -90,7%, e gli allievi formati da 1.064 a 61 pari al -94,3% rispetto al 2015. In Lombardia, che continua ad essere la regione più rappresentativa per numerosità di allievi a livello nazionale, i corsi diminuiscono del -30,9%% e i formati del -32,8%. In Piemonte si passa da 192 corsi che hanno formato 2.202 allievi nel 2015 a 92 corsi frequentati da 849 allievi, registrando quindi un calo del -52,1% sul numero dei corsi e del -61,4% sul 112
RAPPORTO FORMEDIL 2017
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA numero degli allievi. Infine il dato della Valle d’Aosta, dove a fronte di un calo dei corsi pari al -58,8%, quello dei formati è stato del -55,4%. Nel Nord Est, dove si passa da 607 corsi nel 2015 a 177 nel 2016 (-70,8%) e da 5.031 allievi a 2.231 (-55,7%) e si registrano quindi le flessioni più significative, per tutte le regioni il dato sia dei corsi sia degli allievi è in diminuzione. In Trentino Alto Adige i corsi non sono partiti, in Veneto la flessione è pari al -88,0% sul numero dei corsi e del -82,1% sul numero degli allievi formati. Più contenute le flessioni dei corsi e degli allievi che si registrano nel Friuli Venezia Giulia, pari rispettivamente al -41,3% e al 39,8%, e in Emilia Romagna, del -27,5% e del -10,3%, sempre rispetto ai dati del 2015. Nel Centro i 280 realizzati nel 2016 sono il 38,7 in meno di quelli del 2015, mentre gli allievi che si attestano a 2.813 sono poco più della metà di quelli del 2015. Con la sola eccezione dell’Abruzzo, dove il numero dei corsi cresce del +22,9% e gli allievi formati del +8,2% per le altre regioni i dati risultano in flessione e maggiormente quello degli allievi formati. Nel Molise è stato attivato un solo corso con 2 allievi formati, nelle Marche si registra una notevole flessione degli allievi, pari al -65,0% rispetto al 2015, cui fa seguito il -56,0% della Toscana, il -53,3% dell’Umbria e il –35,7% del Lazio. I CORSI DEL PROGETTO 16 ORE MICS : ATTREZZATURE DI LAVORO PER REGIONE E AREA TERRITORIALE
2011-2012 Corsi
2013-2014
Allievi Corsi Allievi
Attrezzature sollevamento Totale Variazione % Variazione % Variazione % 2016 2011-2016 2014 su 2013 2015su 2014 2016 su 2015
2015 Corsi
Allievi
Corsi
Allievi
Corsi
Allievi
Corsi
Corsi
Allievi
Allievi
Corsi
Allievi
Piemonte
99
1.037
269
3.364
192
2.202
92
849
652
7.452
26,1
14,5
28,0
22,6
-52,1
-61,4
Valle d'Aosta
29
493
26
442
17
269
7
120
79
1.324
60,0
21,0
6,3
11,2
-58,8
-55,4
5.189 1.107
8.453
556
3.421
384
2.300
2.608
19.363
-37,4
-49,8
30,5
21,1
-30,9
-32,8
73
726
118
1.064
11
61
226
2.115
-44,7
-39,7
353,8
289,7
-90,7
-94,3
6.983 1.475
12.985
883
6.956
494
3.330
3.565
30.254
-27,9
-34,6
42,9
35,4
-44,1
-52,1
Lombardia Liguria Nord ovest
561 24 713
264
Trentino A.A.
1
15
11
167
24
251
0
0
36
433
166,7
277,1
200,0
90,2
-100,0
-100,0
Veneto
81
910
304
2.992
391
2.637
47
471
823
7.010
-45,7
-41,7
265,4
139,3
-88,0
-82,1
Friuli V.G.
9
87
40
403
63
550
37
331
149
1.371
66,7
48,8
152,0
128,2
-41,3
-39,8
E. Romagna
138
1.893
219
3.276
129
1.593
93
1.429
579
8.191
-22,0
-43,3
34,4
34,3
-27,9
-10,3
Nord est
229
2.905
574
6.838
607
5.031
177
2.231
1.587
17.005
-30,2
-36,3
157,2
89,1
-70,8
-55,7
Toscana
81
833
179
2.133
162
1.825
80
803
502
5.594
18,3
3,3
67,0
68,4
-50,6
-56,0
Umbria
26
235
152
1.433
113
1.282
74
599
365
3.549
81,5
62,9
15,3
44,4
-34,5
-53,3
Marche
6
96
48
852
73
1.282
42
449
169
2.679
120,0
53,6
121,2
148,4
-42,5
-65,0
Lazio
44
494
108
1.341
73
776
40
499
265
3.110
-41,2
-39,4
82,5
53,4
-45,2
-35,7
Abruzzo
49
608
101
1.236
35
426
43
461
228
2.731
281,0
224,7
-56,3
-54,9
22,9
8,2
Molise
0
0
9
59
1
13
1
2
11
74
25,0
36,0
-80,0
-61,8
0,0
-84,6
Centro
206
2.266
597
7.054
457
5.604
280
2.813
1.540
17.737
44,7
29,0
29,5
41,1
-38,7
-49,8
Campania
110
790
197
1.815
69
567
102
807
478
3.979
-6,9
44,9
-27,4
-47,2
47,8
42,3
Puglia
28
446
135
1.648
94
1.168
86
953
343
4.215
-22,4
-22,0
59,3
61,8
-8,5
-18,4
Basilicata
14
113
37
340
12
191
6
30
69
674
-45,8
-39,6
-7,7
49,2
-50,0
-84,3
Calabria
16
94
19
112
12
112
5
43
52
361
11,1
60,5
20,0
62,3
-58,3
-61,6
3
23
74
629
46
416
29
324
152
1.392
857,1
814,5
-31,3
-26,6
-37,0
-22,1
Sicilia Sardegna Sud Totali
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
-
-
-
-
-
-
171
1.466
462
4.544
233
2.454
228
2.157
1.094
10.621
11,9
29,0
-4,5
-4,1
-2,1
-12,1
13.620 3.108
31.421
2.180
20.045
1.179
10.531
7.786
75.617
-12,4
-16,2
50,2
39,9
-45,9
-47,5
1.319
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
RAPPORTO FORMEDIL 2017
113
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA Nel Sud, l’unica area territoriale che nel 2015 non aveva beneficiato dell’aumento dei corsi che, invece, erano diminuiti del -4,5% rispetto al 2014 comportando un decremento degli allievi formati del -4,1%, anche nel 2016 risulta in flessione, ma in maniera più contenuta rispetto alle altre aree geografiche. Il numero dei corsi passa da 233 nel 2015 a 228, il -2,1%, mentre gli allievi, che passano da 2.454 a 2.157 diminuiscono del -12,1%. Ad attutire il decremento è stata l’attività corsuale delle scuole in Campania; in questa regione, unica dell’area, i corsi crescono del +47,8% e gli allievi che ne hanno preso parte del +42,3%. La Campania torna, quindi, ad essere la regione più rappresentativa dell’area per numerosità dei corsi. Per le altre regioni, come detto, sia il numero dei corsi che quello degli allievi è in flessione; il decremento percentuale su base annua più alto dei corsi si registra in Calabria dove è pari al –58,3%, e a seguire in Basilicata con il -50,0%, anche se in questa regione si registra la flessione più alta degli allievi pari al -84,3%. In Sicilia i corsi diminuiscono del -37,0% e gli allievi del -22,1%, mentre in Puglia la flessione è più contenuta e pari al -8,5% sul numero dei corsi e del -18,4% sul numero degli allievi formati. I CORSI DEL PROGETTO 16 ORE MICS : ATTREZZATURE DI LAVORO PER REGIONE E AREA TERRITORIALE 2011-2012 Corsi
2013-2014
Macchine movimento terra Totale Variazione % Variazione % Variazione % 2016 2011-2016 2014 su 2013 2015 su 2014 2015 su 2014
2015
Allievi Corsi Allievi
Corsi
Allievi
Corsi
Allievi
Corsi
Allievi Corsi Allievi
Corsi
Allievi
Corsi
Allievi
Piemonte
19
191
705
725
73
861
23
251
239
2.825
38,5
33,1
1,4
-0,9
-68,5
-70,8
V. d'Aosta
4
76
121
127
8
168
0
0
28
589
120,0
97,4
-27,3
-26,6
-100,0
-100,0
Lombardia
313
3.226
2.873
2.799
411
2.222
90
662
1.318
10.176
-25,6
-42,6
91,2
49,9
-78,1
-70,2
3
35
80
79
37
300
5
43
64
557
-10,0
55,7
311,1
175,2
-86,5
-85,7
Liguria Nord ovest
339
3.528
3.779
3.730
529
3.551
118
956
1.649
14.147
-13,8
-21,4
72,3
32,1
-77,7
-73,1
Trentino A.A.
2
28
75
70
10
124
5
45
26
302
-71,4
-45,6
400,0
235,1
-50,0
-63,7
Veneto
47
585
1033
995
122
966
29
252
326
3.268
-45,8
-45,8
171,1
87,6
-76,2
-73,9
4
57
268
263
20
203
15
168
68
816
-29,4
-45,4
66,7
48,2
-25,0
-17,2
Friuli V.G. E. Romagna
62
721
1.067
1.048
36
515
19
439
212
3.069
-33,3
-62,0
-5,3
34,1
-47,2
-14,8
Nord est
115
1.391
2.443
2.376
188
1.808
68
904
632
7.455
-40,9
-52,9
93,8
68,5
-63,8
-50,0
Toscana
36
441
403
412
39
430
23
269
169
1.984
29,0
26,9
-2,5
-8,9
-41,0
-37,4
Umbria
20
199
441
481
66
898
38
351
244
2.453
100,0
50,6
-17,5
48,7
-42,4
-60,9
Marche
0
0
182
180
29
506
20
155
61
971
-28,6
-22,9
480,0
274,8
-31,0
-69,4
Lazio
24
221
646
623
28
403
22
239
131
1.695
-57,5
-62,7
64,7
78,3
-21,4
-40,7
Abruzzo
31
423
257
266
15
185
19
223
112
1.449
47,4
59,7
-46,4
-51,3
26,7
20,5
Molise
1
22
9
9
1
10
0
0
4
54
0,0
75,0
0,0
-28,6
-100,0
-100,0
Centro
112
1.306
1.938
1.971
178
2.432
122
1.237
721
8.606
23,9
1,7
4,1
32,8
-31,5
-49,1
Campania
59
500
498
485
26
207
28
208
214
2.013
-22,8
49,0
-40,9
-68,5
7,7
0,5
Puglia
17
156
258
267
21
302
6
71
93
1.025
45,0
8,4
-27,6
17,1
-71,4
-76,5
Basilicata
2
21
153
146
6
103
1
2
22
312
-70,0
-69,9
100,0
139,5
-83,3
-98,1
Calabria
26
133
156
148
11
129
2
12
65
465
-47,1
-62,6
22,2
148,1
-81,8
-90,7
Sicilia
1
28
253
265
55
678
10
72
120
1.353
57,1
47,8
66,7
97,7
-81,8
-89,4
Sardegna
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
-
-
-
-
-
-
Sud
105
838
1.318
1.311
119
1.419
47
365
514
5.168
-5,6
13,4
0,8
4,9
-60,5
-74,3
Totali
671
7.063
9.478
9.388
1.014
9.210
355
3.462
3.516
35.376
-11,5
-20,1
46,3
32,6
-65,0
-62,4
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
114
RAPPORTO FORMEDIL 2017
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA Anche per i corsi macchine movimento terra sia il numero dei corsi che la presenza ai corsi diminuisce rispetto al 2015. I corsi passano da 1.014 nel 2015 a 355, registrando quindi una flessione del -65,0% e gli allievi formati, da 9.210 a 3.462, del -62,4%. Il Nord Ovest che nel 2016 registra la più alta diminuzione percentuale su base annua rispetto alle altre aree territoriali, i corsi pari a 118 sono il 77,7% in meno di quelli del 2015 e i 956 allievi sono in calo del 73,1%, perde il primato per numerosità. In Valle d’Aosta questi corsi non sono proprio partiti, mentre in Liguria, che nel 2015 aveva registrato l’incremento percentuale dei corsi e dei formati più alti, rispettivamente il +311,1% e il +175,2% rispetto al 2014, nel 2016 ne registra il decremento più alto; i corsi calano del -86,5% e gli allievi del -85,7% su base annua. La Lombardia, nonostante la flessione del -78,1% del numero dei corsi e del -70,2% del numero degli allievi, con 90 corsi nel 2016 e 662 formati si conferma la regione dove la presenza ai corsi è più numerosa. In Piemonte i corsi diminuiscono del -68,5% e gli allievi, che già nel 2015 erano risultati inflessione del -0,9% rispetto al 2014, registrano un ulteriore diminuzione del -70,8%. Nel Nord Est, dove i corsi passano da 188 nel 2015 a 68 nel 2016, il calo è del -63,8%, mentre gli allievi diminuiscono esattamente della metà e si attestano a 904. Il decremento più alto sia dei corsi che degli allievi si registra nelle scuole del Veneto con una flessione del -76,2% sul numero dei corsi del 2015 e del -73,9% sul numero dei formati. Un calo di più della metà degli allievi formati si registra anche nel Trentino Alto Adige (-63,7%) mentre sia in Friuli Venezia Giulia che in Emila Romagna, a fronte di un calo del numero dei corsi rispettivamente del -25,0% e del -47,2%, gli allievi diminuiscono solamente del -17,2% e del -14,8%, sempre rispetto al 2015. Le scuole del Centro, dove si passa da 178 corsi nel 2015 a 122 nel 2016 (-31,5%) e da 2.432 allievi formati a 1.237 (-49,1%) registrando quindi le variazioni su base annua meno negative, detengono il primato sia per numerosità dei corsi e sia per numero di allievi. Così come registrato nei corsi per attrezzature di sollevamento, anche in questo caso, il numero dei corsi e degli allievi formati risulta in aumento solamente in Abruzzo e rispettivamente del +26,7% e del +20,5% mentre in Molise non sono partiti. Con la sola eccezione della Toscana, dove i corsi diminuiscono del -41,7% e gli allievi del -37,4%, per le restanti regioni il numero degli allievi diminuisce in maniera più significativa del numero dei corsi: in Umbria il calo degli allievi è pari al -60,9%, nelle Marche del -69,4% e nel Lazio del -40,7%. E infine al Sud dove, nel 2016, sono stati erogati 479 corsi, il 60,5% in meno del 2015, cui hanno partecipato 365 allievi, il 74,3% in meno. Anche in questo caso, come registrato nei corsi per attrezzature di sollevamento il numero dei corsi e degli allievi formati risulta in aumento solamente in Campania, e rispettivamente del +7,7% e del +0,5%, mentre in Sardegna non sono partiti. Notevole la flessione degli allievi formati, invece, che si registra nelle alte regioni dell’area: in Basilicata dove i formati sono solamente 2, la diminuzione è pari al -98,1%, in Calabria del -90,7%, in Sicilia del -89,4% e in Puglia del -76,5%.
RAPPORTO FORMEDIL 2017
115
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA I CORSI MICS PER LE ATTREZZATURE DI LAVORO NEL PERIODO 2011-2016 PER AREA TERRITORIALE 6.000
5.214
5.000
612
4.000
1.412
3.000 2.000 1.000 0
925 1.213 398 654
Nord ovest
2016 2015 2014 2013 2012
2.219
2.261
245
402
1.608
795
635
333 502 216 128
524 382 238 80
275 352 362 343 161 115
Nord est
Centro
Sud
2011
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
In totale, quindi, nei sei anni di entrata in vigore dei corsi MICS per le attrezzature di lavoro, sono stati realizzati 11.302 corsi che hanno formato 109.646 allievi, distribuiti per il 39,3% nel Nord Ovest, per il 22,3% nel Nord Est, per il 24,0% nel Centro e per il restante 14,4% nel Sud. GLI ALLIEVI DEI CORSI MICS PER LE ATTREZZATURE DI LAVORO NEL PERIODO 2011-2016 PER AREA TERRITORIALE 50.000 45.000 40.000 35.000
43.054 4.286
10.000 5.000
2014 24.460
7.825
20.000 15.000
2015
10.507
30.000 25.000
2016
11.272
3.135 6.839 3.734
2.734
6.456
6.430
2.625 1.671
Nord ovest
Nord est
0
26.343
2013
4.050
2012
8.036
15.789
5.804
2.522 3.873
2.588 984
3.913 3.177 1.450 854
Centro
Sud
4.881
2011
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
Infine, i corsi relativi alla formazione per la gestione della prevenzione e della sicurezza in cantiere e che, ricordiamo, si rivolgono alle figure dei preposti (caposquadra, capocantiere) e dei dirigenti (in base alla dimensione dell’azienda: direttore di cantiere, titolare d’impresa, tecnico d’impresa). Vista la specificità delle figure professionali ai quali sono rivolti i numeri di questa tipologia di corsi sono notevolmente più bassi: nel 2016 i corsi sono stati 49 corsi, 2 in più rispetto al 2015, e sono stati seguiti da 622 allievi, il 53,6% in più rispetto a quelli del 2015 e, a differenza del numero dei corsi, gli allievi risultano in aumento sia per i preposti che per i dirigenti. Il 71,2% di questi sono allievi formati nei corsi per preposti, e proprio per questa tipologia 116
RAPPORTO FORMEDIL 2017
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA di corso l’incremento sia del numero dei corsi, che passano da 25 nel 2015 a 30, che del numero degli allievi formati, da 248 a 443, è quello più alto e rispettivamente il +20,0% e il +78,6%. Anche nel 2016 la più alta quota di iscritti la totalizzano le Scuole Edili del Sud che formano 215 allievi, il +83,7% rispetto al 2015 e rappresentativi del 48,5% degli allievi totali. In Basilicata e in Sardegna questi corsi nel 2016 non sono partiti, mentre in Sicilia se ne registra il calo della metà sul numero dei corsi e del 56,5% sui formati. In Campani si registra il più alto incremento percentuale degli allievi pari al +740,0% mentre in Puglia è del +150,0%. La seconda area territoriale per numero di formati è il Nord Ovest, dove ai 13 corsi in crescita del +116,7 rispetto al 2015, hanno preso parte 159 allievi (+140,9% sul 2015); al dato della Lombardia, dove sono stati erogati 10 corsi con 126 allievi, si aggiungono quest’anno i 3 corsi con 33 allievi del Piemonte. Nel Nord Est, invece, l’unica regione che ha svolto questi corsi nel 2016 è l’Emilia Romagna dove sono partiti 2 corsi a cui hanno partecipato 21 allievi. E infine nel Centro dove nel 2015 nessuna regione aveva svolto corsi per preposti, mentre nel 2016 sono partiti 2 corsi in Toscana e nelle Marche, ma anche uno nel Lazio I CORSI DEL PROGETTO 16 ORE MICS: DIRIGENTI E PREPOSTI PER REGIONE E AREA TERRITORIALE
2011-2012 Corsi Piemonte Valle d'Aosta Lombardia Liguria Nord ovest
2013-2014
Allievi Corsi Allievi
10
178
6
2015
2016
Corsi Allievi Corsi
136
0
0
3
Preposti Totale 2011-2016
Allievi 33
Corsi
Allievi
19
347
Variazione % Variazione % Variazione % 2014 su 2013 2015su 2014 2016 su 2015 Corsi
Corsi
Allievi
-100,0
-100,0
Allievi -
Corsi
-
Allievi -
-
9
162
0
0
0
0
0
0
9
162
-
-
-
-
-
-
58
679
13
122
6
66
10
126
87
993
-55,6
-62,9
50,0
100,0
66,7
90,9
8
102
4
38
0
0
0
0
12
140
-66,7
-73,3 -100,0
-100,0
-
-
85
1.121
23
296
6
66
13
159
127
1.642
-72,2
-83,9
20,0
61,0
116,7
140,9
Trentino A.A.
1
15
0
0
0
0
0
0
1
15
-
-
-
-
-
-
Veneto
42
473
10
129
7
65
0
0
59
667
-33,3
-46,4
75,0
44,4
-100,0
-100,0
Friuli V.G.
18
218
0
0
0
0
0
0
18
218
-
-
-
-
-
-
E. Romagna
41
633
21
258
0
0
2
21
64
912
62,5
148,6 -100,0
-100,0
-
-
Nord est
102
1.339
31
387
7
65
2
21
142
1.812
21,4
-58,8
-71,6
-71,4
-67,7
Toscana
19
246
2
8
0
0
2
11
23
265
-
- -100,0
-100,0
-
-
Umbria
3
32
0
0
0
0
0
0
3
32
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-31,0 -100,0
-100,0
-
-
Marche
44,9
6
90
0
0
0
0
2
28
8
118
-
Lazio
18
239
24
191
0
0
1
9
43
439
0,0
Abruzzo
10
172
0
0
0
0
0
0
10
172
-
-
-
-
-
-
Molise
2
33
0
0
0
0
0
0
2
33
-
-
-
-
-
-
Centro
58
812
26
199
0
0
5
48
89
1.059
16,7
-23,9 -100,0
-100,0
-
-
7
84
19
223
1
15
1
126
28
448
-81,3
-86,8
-66,7
-42,3
0,0
740,0
0,0
-80,0
-88,2
100,0
150,0
-75,7 -100,0
-100,0
-
-
Campania Puglia
29
307
9
170
1
10
2
25
41
512
25,0
Basilicata
0
0
4
87
0
0
0
0
4
87
-66,7
Calabria
14
168
1
18
0
0
2
24
17
210
-100,0
-100,0
-
-
-
-
Sicilia
14
163
13
166
10
92
5
40
42
461
233,3
225,6
0,0
-27,6
-50,0
-56,5
1
22
1
7
0
0
0
0
2
29
-100,0
-100,0
-
-
-
-
Sardegna Sud Totali
65
744
47
671
12
117
10
215
134
1.747
-32,1
-38,7
-36,8
-54,1
-16,7
83,8
310
4.016
127
1.553
25
248
30
443
492
6.260
-23,6
-35,1
-54,5
-59,4
20,0
78,6
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
RAPPORTO FORMEDIL 2017
117
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA Per quanto riguarda i corsi per i dirigenti , che totalizzano numeri ancora più bassi, il numero delle presenze ai corsi è in aumento del +14,0%, si passa da 157 nel 2015 a 179 nel 2016, mentre il numero dei corsi subisce una flessione del 13,6%. Nel Nord Ovest, o meglio in Lombardia visto che è l’unica regione dell’area dove questi corsi sono stati erogati, il numero dei corsi, pari a 3, è lo stesso del 2015 mentre gli allievi aumentano notevolmente: si passa da 11 allievi nel 2015 a 26 (+16,4%). Anche nel Nord Est il numero dei corsi è lo stesso del 2015, pari a 8, ma gli allievi diminuiscono del -25,3%. Nel Centro in flessione sia i corsi che gli allievi, rispettivamente del -50,0% e del -56,7%, mentre nel Sud, a fronte di un decremento dei corsi del -143,3% rispetto al 2015 gli allievi aumentano del +118,9%.
I CORSI DEL PROGETTO 16 ORE MICS: DIRIGENTI E PREPOSTI PER REGIONE E AREA TERRITORIALE
2011-2012 Corsi
2013-2014
Allievi Corsi Allievi
2015
2016
Corsi Allievi Corsi
Dirigenti Totale 2011-2016
Allievi
Corsi
Variazione % Variazione % Variazione % 2014 su 2013 2015su 2014 2016 su 2015
Allievi
Corsi
Allievi
Corsi
Allievi
Corsi
Allievi
Piemonte
2
44
0
0
1
4
0
0
3
48
-
-
-
-
-100,0
-100,0
Valle d'Aosta
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
-
-
-
-
-
-
10
56
7
66
1
1
3
26
21
149
-83,3
-77,8
0,0
-91,7
200,0
2500,0
Lombardia Liguria
0
0
5
92
1
6
0
0
6
98
-100,0
-100,0
-
-
-100,0
-100,0
12
100
12
158
3
11
3
26
30
295
-90,9
-91,8
200,0
-8,3
0,0
136,4
Trentino A.A.
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
-
-
-
-
-
-
Veneto
8
71
12
118
2
17
3
26
25
232
-50,0
-50,6
-50,0
-56,4
50,0
52,9
Nord ovest
Friuli V.G.
2
39
1
7
1
10
2
20
6
76
-
-
0,0
42,9
100,0
100,0
E. Romagna
10
140
13
128
5
52
3
13
31
333
-70,0
-56,2
66,7
33,3
-40,0
-75,0
Nord est
20
250
26
253
8
79
8
59
62
641
-55,6
-49,4
0,0
-7,1
0,0
-25,3
Toscana
2
31
2
5
1
3
0
0
5
39
-100,0
-100,0
-
-
-100,0
-100,0
Umbria
0
0
0
0
0
0
1
2
1
2
-
-
-
-
-
-
Marche
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
-
-
-
-
-
-
Lazio
0
0
1
2
2
21
1
11
4
34
-100,0
-100,0
-
-
-50,0
-47,6
Abruzzo
0
0
1
8
1
6
0
0
2
14
-100,0
-100,0
-
-
-100,0
-100,0
Molise
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
-
-
-
-
Centro
2
31
4
15
4
30
2
13
12
89
-100,0
-100,0
Campania
7
48
4
46
2
4
5
80
18
178
0,0
87,5
0,0
Puglia
7
79
1
17
1
11
0
0
9
107
-100,0
-100,0
Basilicata
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
-
-
Calabria
1
55
2
22
0
0
0
0
3
77
-
Sicilia
2
17
8
98
4
22
1
1
15
138
-40,0
Sardegna
-
-
-50,0
-56,7
-86,7
150,0
1900,0
-
-
-100,0
-100,0
-
-
-
-
-
-100,0
-100,0
-
-
-65,8
33,3
-12,0
-75,0
-95,5
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
-
-
-
-
-
-
Sud
17
199
15
183
7
37
6
81
45
500
-12,5
-27,4
0,0
-51,9
-14,3
118,9
Totali
51
580
57
609
22
157
19
179
149
1.525
-61,0
-60,0
37,5
-9,8
-13,6
14,0
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
Quindi, tirando le somme, il progetto strutturale 16ore MICS nel 2016 ha totalizzato 3.589 corsi pari a 52.341 ore cui hanno partecipato 34.531 allievi formati. La flessione rispetto al 2015 è stata pari al -32,7% sul numero dei corsi, del -28,5% sul numero di ore e del
118
RAPPORTO FORMEDIL 2017
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA -31,6% sul numero degli allievi. Cali che sono diffusi su tutte le aree geografiche, ma mentre nel Sud la flessione degli allievi è del -15,7%, nel Nord Ovest del -36,6%, nel Nord Est del -35,9% e nel Centro del -33,0%. La rappresentatività del numero degli allievi formati nei corsi rispetto al totale degli allievi di tutta l’attività formativa è in calo rispetto al 2015; si passa dal 31,2% al 23,1%. PERCENTUALE DEL PROGETTO 16 ORE MICS SUL TOTALE DELL'ATTIVITÀ FORMATIVA 2016 PER AREA TERRITORIALE 40% 30% 20% 10% 0% Nord ovest
Nord est
Centro
Corsi
Sud
Ore
ITALIA Allievi
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
I CORSI DEL PROGETTO 16 ORE MICS 2016 PER AREA TERRITORIALE 700 600 500 400 300 200 100 0
612 402
397 272
245
167 188
16 ore prima
MICS 16 ore occupati
275
116
16
Nord ovest
355
261 250
10
7
Nord est
Centro
Preposti e dirigenti
16
Sud
Macchine sollevamento/movimento terra
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
GLI ALLIEVI FORMATI COL PROGETTO 16 ORE MICS 2016 PER AREA TERRITORIALE 4.573
5.000
4.286
4.000 3.000 2.000
3.476
3.135
2.522
2.369
1.865
1.000
4.446
4.050
1.687 925 185
80
Nord ovest
Nord est
61
575
296
0 16 ore prima
MICS 16 ore occupati
Centro
Preposti e dirigenti
Sud
Macchine sollevamento/movimento terra
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
RAPPORTO FORMEDIL 2017
119
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA I CORSI DEL PROGETTO 16 ORE MICS NEL PERIODO 2009-2016* PER REGIONE E AREA TERRITORIALE TOTALE MICS 2009-2010
TOTALE MICS 2011-2012
TOTALE MICS 2016
Ore
Allievi formati
538
2.987
619
4.006
959
12.243
454
4.885
281
2.896
2.851
44.794
24.902
Valle d'Aosta
45
392
61
892
49
831
28
497
54
167
237
3.656
2.891
Lombardia
660
4.333
1.541
12.750
2.367
25.222
1.279
9.190
813
6.801
6.660
87.361
54.859
Liguria
334
1.545
437
2.018
445
5.234
314
2.646
149
1.045
1.679
26.529
10.878
Nordovest
1.577
9.257
2.658
19.666
3.820
43.530
Trentino A.A.
65
688
46
476
55
841
2.075
17.218
1.297
10.909
11.427 162.340
93.530
48
518
15
201
229
3.777
2.519
Veneto
443
1.989
484
3.563
733
8.844
628
4.515
184
1.926
2.472
35.381
19.545
Friuli V.G.
241
907
219
2.583
286
3.668
148
1.327
115
1.184
1.009
15.811
8.856
E. Romagna
526
3.040
766
6.794
888
11.327
365
3.796
296
3.198
2.841
43.357
25.941
Nordest
1.275
6.624
1.515
13.416
1962
24.680
1.189
10.156
610
6.509
6.551
98.326
56.861
Toscana
697
2.977
797
5.227
813
10.362
446
3.951
344
2.962
3.097
48.509
23.137
Umbria
174
2.569
189
2.612
408
4.472
222
2.976
149
1.572
1.142
12.784
14.516
Marche
176
652
162
835
181
2447
137
2.100
96
930
752
11.620
6.570
Lazio
397
2.926
411
3.477
470
7.476
205
2.746
157
1.829
1.640
26.196
18.096
Abruzzo
208
1.041
306
3.314
464
6.414
175
2.026
170
1.960
1.323
20.334
13.957
Molise
58
208
26
181
49
697
4
35
4
21
141
2.246
584
Centro
1.710
10.373
1.891
15.646
2.385
31.868
1.189
13.834
920
9.274
8.095 121.689
76.860
Campania
329
1.748
393
2.580
560
7.540
261
2.359
300
2.873
1.843
28.697
14.749
Puglia
383
1.792
334
2.618
373
4.995
164
1.884
176
1.860
1.430
22.825
12.331
Basilicata
110
278
107
433
123
1663
56
466
37
172
433
7.040
2.608
Calabria
226
1.097
211
1.152
180
2023
74
721
33
184
724
11.442
4.400
Sicilia
676
3.505
1.794
21.671
956
9.953
317
3.824
209
2.715
3.952
63.352
38.525
260
4.160
1.513
8.642 137.516
74.126
Piemonte
Sardegna
Allievi formati
TOTALE PROGETTO MICS 2009-2016
Allievi formati
Corsi
Allievi formati
TOTALE MICS 2015
Corsi
Corsi
Allievi formati
TOTALE MICS 2013-2014
Corsi
Allievi formati
Corsi
157
743
49
292
36
477
11
43
7
35
Sud
1.881
9.163
2.888
28.746
2.228
26.651
883
9.297
762
7.839
Totali
6.443
35.417
8.952
77.474
10.395 126.729
5.336
50.505
3.589
34.531
Corsi
34.715 519.871 301.377
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL * Nei totali per anno sono conteggiati i seguenti corsi: per il 2009: “MICS – 16 ore prima” per il 2010: “MICS – 16 ore prima” per il 2011: “MICS – 16 ore prima”, “MICS Attrezzature sollevamento”, “MICS Macchine movimento terra”, “MICS – Preposti”, “MICS – Dirigenti” per il 2012 ,il 2013, il 2014 e per il 2015: “MICS – 16 ore prima”, “MICS – 16 ore occupati”, “MICS Attrezzature sollevamento”, “MICS macchine movimento terra”, “MICS – Preposti”, “MICS – Dirigenti”
In sintesi i numeri del progetto 16ore MICS, dal 2009, anno d’inizio della sperimentazione, al 2016, continuano ad essere ragguardevoli: 34.715 corsi svolti e 301.377 allievi formati. Si passa dai 19.177 allievi nel 2009 ai 34.531 nel 2016 con un incremento del +80,1%, che nel Nord Ovest è del +112,6%, nel Nord Est del +85,4%, nel Centro del +69,7% e infine nel Sud del +54,7%. Anche nel 2016, nonostante il progetto strutturale 16ore MICS sia risultato in flessione rispetto al 2015, visti i numeri appena ricordati, si conferma, la più grande campagna di formazione di massa al comportamento lavorativo sicuro di un settore industriale nel nostro Paese. 120
RAPPORTO FORMEDIL 2017
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA IL TOTALE DEI CORSI DEL PROGETTO 16 ORE MICS NEL PERIODO 2009-2016PER AREA TERRITORIALE 11.427
12.000
1.297
10.000 8.000
6.551
1.722
795 782
610 1.189 742 1.220 840 675 611 664
Nord ovest
Nord est
6.000
2.098
4.000
1.140
2.000
1.518
0 2016
8.642
8.095
2.075
2015
2014
762 883 1.175 1.053 879
920 1.189 1.125 1.260
2013
1.047 844 847 863
2.009
Centro
Sud
2012
882 999
2011
2010
2009
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
IL TOTALE DEGLI ALLIEVI FORMATI COL PROGETTO 16 ORE MICS NEL PERIODO 2009-2016 PER AREA TERRITORIALE 100.000 90.000 80.000 70.000 60.000 50.000 40.000 30.000 20.000 10.000 0
93.530 10.909 17.218 58.861
15.737
76.860
74.126
9.274
7.839 9.297 9.812 9.269 5.292
13.834
20.743
6.509 10.156 7.132
8.964
13.024
10.702 4.125 5.132
8.553 4.863 3.113 3.511
10.219 5.427 4.907 5.466
23.454
Nord ovest
Nord est
Centro
Sud
2016
2015
2014
12.491 15.242
2013
2012
4.095 5.068
2011
2010
2009
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
2.2. La partecipazione Nel 2016 hanno frequentato i corsi 149.619 allievi; la presenza ai corsi è diminuita rispetto al 2015 del -7,5%, ma rispetto al 2014 è aumentata del +3,5%. In tutte le aree geografiche la partecipazione ai corsi è stata inferiore rispetto a quella registrata nel 2015. Nelle scuole del Nord Ovest gli allievi formati sono stati 48.795 in diminuzione del -1,8% rispetto al 2015, anno in cui erano stati 49.680, registrando, di fatto, la variazione su base annua meno negativa. In quelle del Nord Est, infatti, dove si passa da 46.688 allievi nel 2015 a 41.220, la diminuzione percentuale è pari al -11,7%. Ma ancora più negativo è il dato delle scuole del Centro che formano nell’ultimo anno 35.012 allievi, in flessione rispetto al 2015 del -13,6%. Nel Sud dove gli allievi formati sono stati 24.592, la diminuzione delle presenze, rispetto ai corsi del 2015, è stata meno significativa e pari al -7,5%, ma è l’unica area territoriale dove il numero degli allievi formati risulta in calo anche rispetto al 2014, anno in cui erano stati formati 26.997 allievi.
RAPPORTO FORMEDIL 2017
121
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA La distribuzione percentuale degli allievi formati subisce, quindi, delle modifiche rispetto al 2015: il peso percentuale del Nord Ovest sale dal 30,7% nel 2015 al 32,6%; nel Nord Est, invece, scende dal 28,9% al 27,5%. Nel Centro si passa dal 25,0% registrato nel 2015 al 23,4%, mentre nel Sud, sale di un punto percentuale attestandosi al 16,4%. ALLIEVI FORMATI NEL 2016 – COMPOSIZIONE % PER AREA TERRITORIALE Sud 16,4%
Nord ovest 32,6%
Centro 23,4% Nord est 27,5%
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
ALLIEVI FORMATI NEL TRIENNIO 2014-2016 PER AREA TERRITORIALE 60.000
24.592
24.947
35.012
26.997
10.000
40.512
32.276
46.688
41.220
20.000
39.494
48.795
30.000
49.680
40.000
45.760
50.000
0 Nord ovest
Nord est 2014
Centro
Sud
2015
2016
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
NUMERO MEDIO DI ALLIEVI FORMATI NEL TRIENNIO 2014-2016 PER AREA TERRITORIALE 13,0 12,5
12,8
12,0
12,2
11,5 11,0
11,4
12,0
12,5 11,9
11,6
11,6
11,2
11,8
11,6 10,9
10,5 10,0 9,5 Nord ovest
Nord est 2014
Centro 2015
Sud 2016
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
Il numero medio di partecipanti, a livello nazionale, è più o meno in linea con la serie storica, ed è pari a 12 allievi per corso; media nazionale che però si differenzia molto nelle aree geografiche. Nelle scuole del Nord 122
RAPPORTO FORMEDIL 2017
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA Ovest è pari a 12,2, in aumento di 1 allievo per corso rispetto al 2015; nel Nord Est, dove la crescita è ancora più significativa è pari a 12,8 allievi per corso, mentre nel Centro, dove risulta in calo rispetto al 2015, è di 11,6 allievi per corso. Nelle scuole del Sud la presenza media per corso è la più bassa e pari a 10,9 allievi per corso.
2.2.1. La presenza femminile Nel 2016 si registra un notevole aumento della presenza femminile ai corsi; si passa da 7.354 allievi femmine nel 2015 a 9.322, con un incremento, quindi, del +26,8%. Sul totale degli allievi la loro rappresentatività, in calo costante dal 2012 in poi, aumenta in modo significativo; si passa dal 4,9% registrato nel 2014, al 4,5% nel 2015, al 6,2% di quest’ultimo anno di rilevazione. E in tutte le aree geografiche, con la sola eccezione del Sud, il loro numero è in aumento rispetto al 2015. Nelle scuole del Nord Ovest, come registrato nell’ultimo biennio 2014-2015, la presenza femminile ai corsi è la più alta e la loro rappresentatività rispetto al totale nazionale passa dal 31,0% nel 2015 al 34,0% del totale nazionale. Aumenta il peso percentuale dovuto al notevole incremento della presenza femminile ai corsi: si passa da 2.278 allievi femmine nel 2015 a 3.172 nel 2016 (+39,2%). Tra le regioni dell’area, con la sola eccezione del Piemonte, dove la presenza femminile è in calo rispetto al 2015, la presenza degli allievi femmine è in aumento: in Lombardia, che a livello nazionale, sale al 1° posto per numerosità, le 1.726 allieve sono il 55,2% in più di quelle che partecipavano ai corsi nel 2015. In Liguria, dove si passa da 406 allievi femmine a 692 l’incremento percentuale è ancora più alto e pari al +70,4% rispetto al 2015. Nelle scuole del Nord Est l’incremento percentuale della presenza femminile rispetto al 2015 è il più alto e pari al +39,9%; si passa da 2.167 allieve a 3.032 la cui rappresentatività, sul totale nazionale, è pari al 32,5%. E in tutte le regioni del Nord Est la presenza femminile ai corsi aumenta; in Emilia Romagna, dove si registra il più alto numero di allievi femmine, pari a 1.602, la loro presenza, rispetto al 2015 aumenta “solamente” del +10,5%, mentre ben più significativi gli incrementi che si registrano nel Friuli Venezia Giulia, pari al +174,4%, nel Trentino Alto Adige +92,6%, e in Veneto + 81,5%. ALLIEVI FEMMINE NEL TRIENNIO 2014-2016 PER AREA TERRITORIALE 3.172
3.500
3.032
3.000 2.500
2.313
2.278
2.181
2.167
2.000 1.254
1.500
1.379
1.637 1.302
1.530
1.481
1.000 500 0 Nord ovest
Nord est 2014
Centro 2015
Sud 2016
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
RAPPORTO FORMEDIL 2017
123
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA Nelle scuole del Centro si passa da 1.379 allieve nel 2015 a 1.637 con un incremento del +18,7%; incremento , però, che non è diffuso su tutte le regioni. Nelle regioni del Centro nord la presenza femminile cala: in Toscana del -24,3%, nelle Marche del -26,0% e in Umbra del –1,4%. Mentre nel Lazio, dove si passa da 520 allievi femmine nel 2015 a 714, l’aumento è pari al +37,3% e in Abruzzo del + 74,1%. Nel Molise si registra un aumento, ma le donne che partecipano ai corsi sono comunque poche e pari a 21. E infine le Scuole Edili del Sud che, dopo aver registrato nel 2015 il più alto incremento percentuale del numero di allievi femmine pari al +17,5, tornano nel 2016 a diminuire e il loro numero si attesta a 1.481 allieve, il -3,2% rispetto al 2015. Analizzando i dati per regione, si evince che la diminuzione della presenza femminile ai corsi si registra, solamente in Puglia e in Calabria e rispettivamente del -17,0% e del -64,0% rispetto al 2015. L’aumento percentuale più alto si registra, come successo già nel 2015, in Basilicata dove le 60 allieve sono il 22,4% in più di quelle del 2015. Anche in Sicilia, dove sono state formate 274 allieve l’incremento è superiore al +20%. E infine la Campania e la Sardegna dove la presenza femminile cresce rispettivamente del +13,0% e del +15,7%. ALLIEVI FEMMINE NEL TRIENNIO 2014-2016 OPERAI E TECNICI PER AREA TERRITORIALE Operai
Tecnici
Totale
2014
2015
2016
2014
2015
2016
2014
2015
2016
526 1.003 479 734
552 814 762 826
1.018 1.396 608 967
1.763 1.138 745 538
1.672 1.300 587 673
2.089 1.579 966 490
2.289 2.141 1.224 1.272
2.224 2.114 1.349 1.499
3.107 2.975 1.574 1.457
TOTALE 2.742 2.954 3.989 4.184 Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
4.232
5.124
6.926
7.186
9.113
Nord Ovest Nord Est Centro Sud
L’articolazione della presenza femminile nei corsi per operai e in quelli per tecnici, un campione di dati più limitato di quello generale, non sono infatti conteggiate le presenze ai corsi di rappresentanza sindacale, vede ancora la netta prevalenza delle allieve tra i tecnici: le allieve formate sono per il 56,2% tecnici. Per entrambe le tipologie di allieve la numerosità è in crescita rispetto al 2015: Il numero delle allieve operai passa da 3.989 nel 2015 a 4.184 con un incremento del +35,0%, mentre le allieve tecnici che passano da 4.232 a 5.124 del +21,1%. Analizzando i dati per tipologia di corso, quella più seguita rimane, per le donne, la formazione per la sicurezza sia per gli operai sia per i tecnici e, in entrambi i casi, il dato risulta notevolmente in aumento e rispettivamente del +122,1% per le prime e del +30,2% per le seconde. Al secondo posto della classifica per frequentazione femminile dei corsi per operai salgono, nel 2016, i corsi di alternanza scuola/lavoro che da 40 allieve nel 2015, ne totalizzano, nel 2016, ben 395, con un incremento, quindi, del +887,5%. I corsi per la formazione base lavoratori con 376 presenze femminili, in calo rispetto al 2015 del -23,0%, scendono al 3° posto. Ma se da un lato le allieve ai corsi MICS 16ore – prima aumentano del +33,0% (si passa da 33 allieve nel 2015 a 44 nel 2016), diminuiscono del -27,0% nei corsi MICS 16ore – occupati (da 455 nel 2015 a 332 nel 2016). Al quarto posto per frequentazione femminile i corsi per la formazione professionale occupati cui hanno partecipato 355 allieve, in calo rispetto al 2015 del -10,4%.
124
RAPPORTO FORMEDIL 2017
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA ALLIEVI FEMMINE NEL 2016 PER TIPOLOGIA CORSUALE NAZIONALE OPERAI Formazione base lavoratori
Classifica
TECNICI
Classifica
376
3
Orientamento
Orientamento
83
8
Apprendistato diritto e dovere
104
8
Apprendistato diritto e dovere
25
11
Apprendistato professionalizzante
129
7
Corsi di qualifica
42
10
Apprendistato alta formazione
Corsi triennali di qualifica
24
12
Alternanza scuola/lavoro
289
4
Alternanza scuola/lavoro
395
2
Attività integrativa corsi (Geometri)
285
5
Corsi integrati
138
7
Corsi professionali post diploma
41
9
Apprendistato professionalizzante
193
5
Corsi quadriennali
0
Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua) Sicurezza Formazione linguistica Aggiornamento obbligo di legge Altro
0
50
9
Master primo livello
0
355
4
Corsi professionali post laurea
1
2.061
1
Master secondo livello
0
11
3
13
Formazione professionale disoccupati
193
6
161
6
Formazione professionale occupati (continua)
775
3
83
8
Sicurezza
2.341
1
22
10
944
2
Formazione linguistica Altro TOTALE
0
3.989
TOTALE
5.124
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
I corsi per l’apprendistato professionalizzante, che negli ultimi anni avevano totalizzato più di 300 allieve partecipanti, con un calo del -41,7% ne totalizzano solamente 193 e scivolano al quinto posto nella classifica. A seguire i corsi per l’aggiornamento obbligo di legge; a questi corsi hanno partecipato 161 allieve in crescita rispetto al 2015 del +35,3%. I corsi integrati, con un incremento notevole delle presenze, pari al +500,0% rispetto al 2015, salgono, con 138 allieve operai formate, al 7° posto. Al disotto delle 100 presenze femminili le altre tipologie di corso. I corsi per l’orientamento con 83 allieve formate nel 2016 calano -9,8%. I corsi per la formazione professionale disoccupati, che negli ultimi anni avevano formato un numero sempre maggiore di allieve, si era passati da 24 presenze nel 2013 a 150 nel 2015, nel 2016 ne registrano solamente 50, un terzo di quelle del 2015. Ai corsi di qualifica, che nel 2015 non erano stati frequentati da allieve, partecipano, nel 2016, 42 allieve operai. Mentre è in calo il numero delle partecipanti a quelli triennali di qualifica: le allieve passano da 43 nel 2015 a 24 nel 2016 (-44,2%). I corsi per l’apprendistato diritto e dovere, dopo che nel 2015 avevano registrato 150 allieve partecipanti, con un incremento davvero notevole (nel 2014 solamente un’allieva aveva partecipato a questa tipologia di corsi) nel 2016 ne registrano 25 (-83,3% rispetto al 2015). Infine i corsi di formazione linguistica dove le allieve passano da 59 nel 2015 a solamente 3 nel 2016, con un calo del -94,9%. Per quanto riguarda i corsi per tecnici, dopo i corsi per la sicurezza e quelli inseriti nella tipologia “altro”, rimane, anche nel 2016, la formazione professionale occupati la tipologia corsuale più seguita dalle allieve nonostante un calo delle presenze pari al -12,0% (si passa da 881 allieve nel 2015 a 775 nel 2016). Al quarto posto salgono i corsi alternanza scuola/lavoro, che rispetto al 2015 registrano un incremento della presenza femminile pari al +54,5%, si passa infatti da 187 allieve nel 2015 a 289. E al quinto posto, scendono i corsi per l’attività integrativa corsi per geometri: il numero di allieve formate, che già nel 2015 era tornato nuovamente a salire (+24,5% rispetto al 2014), continua a crescere e le 285 allieve formate sono il 12,2% in più di quelle del 2015. Nei corsi per la formazione professionale disoccupati, che salgono al sesto posto, contrariamente a quanto successo nei corsi per operai, la presenza femminile aumenta: si passa da 90
RAPPORTO FORMEDIL 2017
125
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA allieve nel 2015 a 193 (+114,4%). Per quanto riguarda i corsi per l’apprendistato, notevole incremento delle allieve formate nel 2016: ai corsi per l’apprendistato professionalizzante hanno partecipato 129 allieve, il 706,3% in più di quelle che vi avevano preso parte nel 2015, e a quelli relativi all’apprendistato diritto e dovere 104 allieve, era dal 2009 che a questi corsi la presenza femminile era pari a 0. Tra i corsi professionali, mentre corsi professionali post diploma registrano un numero di allieve, pari a 41, in crescita +78,3% rispetto al 2015, per quelli post laurea il numero cala vistosamente: si passa da 10 allieve nel 2015 ad una solamente. Da ultimi i corsi per la formazione linguistica, ai quali hanno partecipato 22 allieve, il -76,1% rispetto a quelle del 2015. ALLIEVI FEMMINE NEL TRIENNIO 2014-2016 PER TIPOLOGIA CORSUALE NAZIONALE OPERAI
2014
2015
2016
TECNICI
Formazione base lavoratori
348
488
376
di cui MICS 16ore prima
113
33
44
di cui MICS 16ore occupati
235
455
332
144
92
83
Apprendistato alta formazione
1
150
25
Alternanza scuola/lavoro
Orientamento Apprendistato diritto e dovere
Orientamento Apprendistato diritto e dovere Apprendistato professionalizzante
2014
2015
2016
140
0
0
0
0
104
84
16
129
0
0
0
187
289
204
254
285
67
23
41
Corsi di qualifica
39
0
42
Attività integrativa corsi (Geometri)
Corsi triennali di qualifica
45
43
24
Corsi professionali post diploma
40
395
Corsi quadriennali
0
0
0
49
23
138
Master primo livello
0
0
0
Apprendistato professionalizzante
352
331
193
Corsi professionali post laurea
46
10
1
Formazione professionale disoccupati
132
150
50
0
9
0
Formazione professionale occupati (continua)
147
396
355
90
90
193
Sicurezza
880
928
2.061
Alternanza scuola/lavoro Corsi integrati
Formazione linguistica
5
59
3
Aggiornamento obbligo di legge
324
119
161
Altro
276
135
83
2.742
2.954
3.989
TOTALE
Master secondo livello Formazione professionale disoccupati Sicurezza
1.730 1.798 2.341
Formazione linguistica Altro TOTALE
2
92
22
949
872
944
4.184 4.232 5.124
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
2.2.2. La presenza degli stranieri Nel 2016 gli allievi stranieri formati, che passano da 27.729 nel 2015 a 25.647, diminuiscono del -7,5%; stessa diminuzione percentuale che si riscontra sul totale degli allievi formati. Il loro peso percentuale sul totale degli allievi è, quindi, lo stesso del 2015 e pari al 17,1%. ALLIEVI STRANIERI NEL TRIENNIO 2014-2016 33.000 30.000 27.000 24.000 21.000 2014 Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
126
RAPPORTO FORMEDIL 2017
2015
2016
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA ALLIEVI STRANIERI NEL TRIENNIO 2014-2016 PER AREA TERRITORIALE 12.000 10.000
10.453 9.094
9.000
8.877
8.584 7.239
8.000
6.838
7.545
7.341
6.000 4.000 2.000
724
731
845
0 Nord ovest
Nord est 2014
Centro 2015
Sud 2016
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
L’unica area territoriale che ne vede aumentare il numero è il Sud: da 731 allievi stranieri nel 2015 si passa a 845, con un incremento del +15,6%. Incremento generato principalmente dall’aumento della presenza degli stranieri nelle scuole della Sicilia, dove gli stranieri passano da 323 nel 2015 a 437 (+35,3%), ma anche dal dato delle scuole della Basilicata dove il loro numero si attesta a 74, registrando quindi il +76,2% rispetto al 2015. Nel Nord Est, invece, si registra la variazione percentuale su base annua più bassa pari al -15,1%: da 10.453 stranieri nel 2015 a 8.877. E per tutte le regioni dell’area, con la sola esclusione del Friuli Venezia Giulia, il numero degli stranieri è in diminuzione; notevole il calo della loro presenza nelle Scuole Edili del Veneto, che nel 2015 avevano formato 4.616 e che nel 2016, con una flessione del -36,9%, ne hanno formati 2.911. Nelle scuole del Nord Ovest, gli stranieri formati, da 9.000 nel 2015 passano a 8.584 registrando un calo del -4,6%. Il notevole incremento della presenza degli stranieri che si registra nelle scuole del Piemonte, dove i 2.817 allievi stranieri sono il 52,0% in più di quelli del 2015, non riesce a compensare il calo che si registra in Lombardia, dove si passa da 5.606 stranieri nel 2015 a 4.690 (-16,3%) e in Liguria, pari al -29,1. Nel Centro la flessione è più contenuta e si attesta al -2,7%. Gli stranieri che hanno frequentato i corsi delle scuole della Toscana sono stati 3.108, in crescita rispetto al 2015 del +8,3%; ed in crescita del +3,7% anche nelle scuole dell’ Abruzzo. Mentre in forte calo gli allievi stranieri nel Lazio, dove si passa da 1.461 presenze nel 2015 a 1.061 (-27,4%). ALLIEVI STRANIERI NEL 2016 – COMPOSIZIONE % PER AREA TERRITORIALE Sud 3,3% Centro 28,6%
Nord ovest 33,5%
Nord est 34,6%
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
RAPPORTO FORMEDIL 2017
127
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA La distribuzione a livello territoriale cambia sostanzialmente; il 34,6% degli allievi stranieri ha frequentato le Scuole Edili del Nord Est, era il 37,7% nel 2015, mentre nelle scuole del Nord Ovest il 33,5% ed era il 32,5%. Nel Centro e nel Sud, il peso percentuale sale rispetto al 2015 e raggiunge rispettivamente il 28,6% e il 3,3%. Anche nel 2016, analizzando i dati per tipologia corsuale, si nota come la quasi totalità degli allievi stranieri sono operai e la loro quota sul totale è più o meno la stessa del 2015 e pari al 95,4%. ALLIEVI STRANIERI NEL 2016 – COMPOSIZIONE % PER TIPOLOGIA Operai 95,4%
Tecnici 4,6%
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
Passando all’analisi per tipologia corsuale, anche per gli stranieri nel 2016, i corsi più frequentati sono stati quelli per la sicurezza, sia per gli stranieri operai che per i tecnici; l’incremento per i primi è stato del +25,3% e per i secondi del +53,4% rispetto al 2015. ALLIEVI STRANIERI IN FORMAZIONE PROFESSIONALE NEL 2016 PER TIPOLOGIA CORSUALE NAZIONALE OPERAI
Classifica
Formazione base lavoratori
TECNICI
5.545
2
Orientamento
41
10
Apprendistato diritto e dovere
48
6
Apprendistato diritto e dovere
23
13
Apprendistato professionalizzante
23
8
Corsi di qualifica
151
9
Apprendistato alta formazione
Corsi triennali di qualifica
207
8
Alternanza scuola/lavoro
58
5
Corsi integrati
12
14
Attività integrativa corsi (Geometri)
33
7
Alternanza scuola/lavoro
38
11
Corsi professionali post diploma
12
9
Apprendistato professionalizzante
Orientamento
Classifica 0
0
329
7
Corsi quadriennali
2
Formazione professionale disoccupati
1.069
5
Master primo livello
0
Formazione professionale occupati (continua)
5.506
3
Corsi professionali post laurea
0
Sicurezza
6.016
1
Master secondo livello
0
29
12
4.385 810
Formazione linguistica Aggiornamento obbligo di legge Altro
Formazione professionale disoccupati
195
2
4
Formazione professionale occupati (continua)
143
4
6
Sicurezza
480
1
Formazione linguistica Altro TOTALE
24.161
TOTALE
0 172
3
1.166
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
I corsi per la formazione base lavoratori che hanno formato 5.545 stranieri operai, nonostante il calo del 128
RAPPORTO FORMEDIL 2017
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA -7,5%, che segue il -8,2% registrato nel 2015, salgono al 2° posto e continuano a essere rappresentativi del 23,0% degli stranieri operai. Decremento percentuale del tutto simile sia per la presenza degli stranieri ai corsi MICS 16ore – prima, pari al -7,4%, sia ai corsi MICS 16ore – occupati, dove la loro presenza passa da 3.859 allievi nel 2015 a 3.568., registrando, quindi, il -7,5%. Come già puntualizzato nel rapporto precedente, la crisi perdurante del settore riduce nuovi ingressi in edilizia, e quindi, in particolare, il numero di lavoratori stranieri regolari che entrano nel settore. Di conseguenza, anche il numero degli stranieri ai corsi di formazione professionale occupati cala in maniera significativa: si passa da 7.128 operai stranieri formati nel 2015 a 5.506 nel 2016, il 22,8% in meno. Raffrontando il dato con quello del 2013, anno in cui per questa tipologia gli stranieri erano 9.156 il decremento è pari al -39,9%. Salgono, di contro, i corsi di formazione professionale disoccupati che già nel 2015 avevano registrato un incremento del numero degli stranieri pari al +88,1% rispetto al 2014 e che nel 2016, con 1.069 formati, segnano un ulteriore +54,0%. Al quarto posto nella classifica per presenza di operai stranieri, nonostante il decremento rispetto al 2015, salgono i corsi per l’aggiornamento obbligo di legge, che hanno formato 4.385 allievi stranieri, in diminuzione rispetto al 2015 del -23,7%. ALLIEVI STRANIERI NEL TRIENNIO 2014-2016 PER TIPOLOGIA CORSUALE NAZIONALE OPERAI
2014
2015
Totale
TECNICI
Formazione base lavoratori
6.528
5.995
2016 5.545
18.068
Orientamento
2014 0
2015 0
2016 0
Totale 0
di cui MICS 16ore prima
2.409
2.136
1.977
6.522
Apprendistato diritto e dovere
0
0
48
48
di cui MICS 16ore occupati
4.119
3.859
3.568
11.546
Apprendistato professionalizzante
24
16
23
63
Orientamento
88
61
41
190
Apprendistato alta formazione
0
2
0
2
Apprendistato diritto e dovere
20
23
23
66
Corsi di qualifica
66
66
151
283
Attività integrativa corsi (Geometri)
257
233
207
697
Corsi professionali post diploma
4
12
16
Corsi triennali di qualifica Alternanza scuola/lavoro Corsi integrati Apprendistato professionalizzante
Alternanza scuola/lavoro
Corsi quadriennali
52
58
110
66
75
33
174
7
7
12
26
13
0
2
15
41
54
38
133
Master primo livello
0
0
0
0
772
605
329
1.706
Corsi professionali post laurea
2
0
0
2
Master secondo livello
Form. professionale disoccupati
369
694
1.069
2.132
0
0
0
0
Form. Prof. occupati (continua)
7.459
7.128
5.506
20.093
Form. professionale disoccupati
22
13
195
230
Sicurezza
4.306
4.801
6.016
15.123
Form. Prof. occupati (continua)
182
425
143
750
36
32
29
97
Sicurezza
215
313
480
1.008
2.796
5.745
4.385
12.926
0
0
0
0
322
1.142
810
2.274
23.060 26.583
24.161
73.804
Formazione linguistica Aggiornamento obbligo di legge Altro TOTALE
Formazione linguistica Altro TOTALE
85
40
172
297
616
943
1.166
2.725
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
Passando ai corsi dove la presenza straniera è più bassa, per quanto riguarda l’apprendistato, ai corsi per l’apprendistato professionalizzante hanno partecipato 329 stranieri, il 45,6% in meno di quelli del 2015 e a quelli relativi all’ apprendistato diritto e dovere hanno partecipato 23 stranieri, lo stessa presenza registrata nel 2015. Tra i corsi di specializzazione, se nei corsi di qualifica la presenza straniera, pari a 151 allievi, è cresciuta del +128,8% rispetto al 2015, nei corsi triennali di qualifica, invece, la loro quota è scesa del -11,2%, si passa da 233 stranieri nel 2015 a 207 nel 2016.
RAPPORTO FORMEDIL 2017
129
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA Il numero degli allievi stranieri continua diminuire ai corsi per l’orientamento, e, dopo il -30,7% registrato nel 2015, si registra un ulteriore -32,8%; si passa da 61 allievi nel 2015 a 41 nel 2016. Ma anche nei corsi integrati, dopo l’incremento del numero degli stranieri registrato nel 2015 pari al +31,7% il numero torna in flessione e si attesta a 38 stranieri operai (-29,6% rispetto al 2015). AI corsi per la formazione linguistica hanno preso parte 29 stranieri in calo del -9,4% rispetto al 2015, mentre solamente in 12 hanno frequentato i corsi alternanza scuola/lavoro, erano 4 nel 2015. E per quanto riguarda i corsi per tecnici, vista comunque la presenza notevolmente inferiore pari al 4,6% degli stranieri, ci limitiamo a segnalare, oltre al già citato incremento delle presenze ai corsi per la sicurezza, l’aumento importante delle presenze nei corsi di formazione professionale disoccupati pari al +1.400,0%; si passa da 13 stranieri tecnici nel 2015 a 195 nel 2016, ulteriore segnale degli effetti della crisi del settore. Diminuisce in maniera significativa la presenza degli stranieri ai corsi di formazione professionale occupati, che ancora nel 2015 detenevano il 1° posto nella classifica; si passa da 425 stranieri nel 2015 a 143, con un decremento del -66,4%. Da segnalare, infine, che a differenza di quanto registrato dal 2009 al 2015, nel 2016 anche ai corsi per l’apprendistato diritto e dovere si registra la presenza di 48 stranieri. Al terzo anno di rilevazione della quota di allieve femmine straniere che hanno partecipato ai corsi di formazione, il dato del 2016 non appare incoraggiante; la loro quota, che nel 2015 era risultata in aumento rispetto al 2014, si riduce e risulta pari allo 0,64% sul totale degli stranieri. % ALLIEVI STRANIERE FEMMINE NEL PERIODO 2014-2016 PER AREA TERRITORIALE Nord Ovest
Nord Est
Centro
Sud
TOTALE
2014 Maschi Femmine TOTALE STRANIERI % femmine sul totale
9.055
7.200
6.801
722
23.778
39
39
37
2
117
9.094
7.239
6.838
724
23.895
0,43
0,54
0,54
0,28
0,49
8.932
10.217
7.520
728
27.397
68
236
25
3
332
9.000
10.453
7.545
731
27.729
0,76
2,26
0,33
0,41
1,20
8.541
8.857
7.242
843
25.483
43
20
99
2
164
8.584
8.877
7.341
845
25.647
0,23
1,35
0,24
0,64
2015 Maschi Femmine TOTALE STRANIERI % femmine sul totale 2016 Maschi Femmine TOTALE STRANIERI
% femmine sul totale 0,50 Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
130
RAPPORTO FORMEDIL 2017
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA 2.2.3. Operai e tecnici Nel 2016 gli allievi formati operai risultano in calo del -13,1% rispetto al 2015, si passa da 138.586 operai a 120.122, Rispetto ai dati della rilevazione delle Forze Lavoro dell’ISTAT, che indica nel 2016 una media annuale degli occupati di 1.403.727 unità di cui 840.474 dipendenti, la quota degli allievi operai sul totale degli occupati del settore, pari all’8,6%, pur rimanendo superiore rispetto all’8,1% che si era registrato nel biennio 2013-2014, risulta in calo rispetto al 9,4% nel 2015. E scende al 14,3% la loro quota rispetto alla forza lavoro dipendente; era il 16,0% nel 2015 e il 14,0% nel 2014. Rimane, quindi, nonostante la lieve flessione dei dati, rispetto al 2015, anno di notevole espansione dell’attività formativa, la conferma dell’importante ruolo formativo svolto dalla Scuole Edili. ALLIEVI OPERAI E TECNICI NEL PERIODO 2011-2016 140.000 120.000 100.000 80.000 60.000 40.000 20.000 0 2011
2012
2013
Tecnici di cui stranieri Tecnici Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
2014 Operai
2015
2016
di cui stranieri Operai
La diminuzione degli allievi operai si riscontra su tutto il territorio nazionale, ma con delle notevoli differenze tra le diverse aree territoriali. rispetto al 2015. ALLIEVI OPERAI NEL 2016 – COMPOSIZIONE % PER AREA TERRITORIALE Sud 17,0%
Nord ovest 31,4%
Centro 23,8% Nord est 27,8%
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
Il Nord Ovest si conferma, anche quest’anno, l’area geografica con il più alto numero di operai formati, i 37.716 allievi sono rappresentativi del 31,4% rispetto al totale nazionale, era il 29,7% nel 2015. Nel Nord Est, invece, il peso percentuale degli allievi operai sul totale scende al 27,8%, era il 29,3% nel 2015. Anche per il Centro il peso percentuale diminuisce passando dal 26,9% del 2015 al 23,8%. Mentre per il Sud, l’unica area
RAPPORTO FORMEDIL 2017
131
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA territoriale dove il numero degli allievi formati operai è in calo anche nel 2015, si passa dal 15,0% nel 2015 al 17,0% nel 2016. Passando all’analisi dei dati a livello regionale, nel Nord Ovest, dove il decremento delle presenze degli operai è stato del -8,2%, con la sola eccezione della Lombardia che ne vede aumentare il numero del +2,7%, in tutte le altre regioni il numero degli operai diminuisce: in Valle d’Aosta del -36,3%, in Liguria del -34,0% e in Piemonte, dove gli allievi operai passano da 12.122 nel 2015 a 10.620, del -12,4% rispetto al 2015. Nelle Scuole Edili del Nord Est si registra un decremento percentuale ancora più alto e pari al -17,6%: nel 2016 sono stati formati 33.345 allievi operai, erano 40.482 nel 2015. Anche In quest’area solamente per una regione, il Friuli Venezia Giulia, il numero degli operai aumenta rispetto al 2015 del +14,2%. Il Veneto, che, nel 2015, era diventato per numero di operai la regione più significativa dell’area, con una flessione del numero degli operai del -35,3%, ritorna al secondo posto. L’Emilia Romagna, con una variazione su base annua ben meno significativa, pari al -9,4% rispetto al 2015, con 13.629 allievi operai formati, ritorna, invece, a detenere il primato nell’area. In Trentino Alto Adige, dove si passa da 4.111 operai formati nel 2015 a 3.990 nel 2016, il calo, su base annua, è del -2,9%. Nel Centro, dove nel 2015 si registrava il più alto incremento percentuale degli operai, pari al +29,4% rispetto al 2014, di contro, nel 2016, si registra la flessione più significativa; si passa da 35.859 allievi operai nel 2015 a 28.616 pari al -20,2%. Solamente nelle scuole dell’Abruzzo il numero degli operai aumenta del +2,8%. Il decremento più alto, invece, si registra in Molise, dove i formati operai sono solamente 46 e la variazione su base annua è pari al -78,4%. Nelle scuole delle Marche si passa da 5.483 allievi operai nel 2015 a 3.045 con una flessione del -44,5%. A seguire troviamo il -35,4% dell’Umbria, il -30,0% del Lazio e il -11,0% della Toscana. E infine il Sud dove il numero degli operai passa da 20.730 operai nel 2015 a 20.445, solamente il -1,4%. E’ nelle regioni che da sempre formano le quote più numerose di allievi operai, che il loro numero rispetto al 2015 è in crescita o in lieve diminuzione; in Campania i 5.280 operai formati nel 2016 sono il 14,0% in più di quelli formati nel 2015. In Sicilia, dove si passa da 6.785 operai nel 2015 a 6.963, l’incremento è pari al +2,6%. Mentre in Puglia dove i formati operai sono stati 6.008, il dato è di poco al disotto di quello registrato nel 2015, e pari a 6.053 operai. Nelle altre regioni dell’area il loro numero è in calo: del -45,7% in Calabria, del -36,0 in Basilicata e del -14,6% in Sardegna.
Nord ovest
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
RAPPORTO FORMEDIL 2017
Centro 2015
Sud 2016
20.445
20.730
22.540
28.616
35.859
27.709
Nord est 2014
132
33.345
40.482
32.236
37.716
41.085
45.000 40.000 35.000 30.000 25.000 20.000 15.000 10.000 5.000 0
38.324
ALLIEVI OPERAI NEL TRIENNIO 2014-2016 PER AREA TERRITORIALE
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA Nel 2016 la presenza dei tecnici, come già segnalato, aumenta notevolmente rispetto al numero rilevato nel 2015; si passa da 21.299 allievi tecnici nel 2015 a 25.697 con un incremento del +20,6% Ma i dati, a livello territoriale, sono piuttosto disomogenei e l’articolazione ne risente: il peso percentuale del Nord Ovest, dove nel 2015 erano formati il 37,1% dei tecnici, nel 2016 sale al 38,6%, quello del Nord Est passa dal 26,4% al 27,2%, quello del Centro dal 18,9% al 20,5% e quello del Sud dal 17,6% al 13,7%. ALLIEVI TECNICI NEL 2016 – COMPOSIZIONE % PER AREA TERRITORIALE Sud 13,7% Nord ovest 38,6%
Centro 20,5%
Nord est 27,2%
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL Il Nord Ovest si conferma, quindi, l’area geografica dove il numero di allievi tecnici è più alto; sono stati formati 9.912 allievi tecnici pari al +25,5% rispetto al 2015. A livello regionale è la Lombardia a detenere il primato per numero di allievi tecnici formati, pari a 6.927, ma anche quello dell’incremento su base annua più alto e pari al +41,8%. A seguire si registra il +17,5%, sempre rispetto al 2015, del numero dei tecnici formati nelle scuole della Liguria. Tornano a frequentare i corsi di formazione 115 tecnici in Valle d’Aosta, non succedeva dal 2005. In Piemonte, unica regione dell’area, gli allievi tecnici sono in calo del -16,1%. Nel Nord Est si passa da 5.619 tecnici nel 2015 a 6.987, con un aumento quindi del +24,3%. La crescita è generata dal notevole incremento degli allievi tecnici in Trentino Alto Adige e nel Veneto e rispettivamente del +303,8% e del 293,0% rispetto al 2015. Ma gli allievi tecnici aumentano anche nelle scuole del Friuli Venezia Giulia; si passa da 440 tecnici nel 2015 a 487 (+10,7%). Mentre in Emilia Romagna non si interrompe la tendenza annuale di calo di questa tipologia di allievi che perdura dal 2014; i 4.431 allievi tecnici che si sono formati nel 2016 sono il 4,8% in meno di quelli dell’anno precedente. Nelle Scuole Edili del Centro si registra l’incremento annuo percentuale più alto: il numero dei formati tecnici è in crescita, rispetto al 2015, del +31,1%: si passa da 4.023 tecnici nel 2015 a 5.275 nel 2016. L’Abruzzo con 1.822 allievi tecnici, in crescita rispetto al 2015 del +63,8%, diventa la regione più rappresentativa dell’area. Il Lazio, infatti, nonostante anche in questa regione il numero dei tecnici formati sia in aumento del +4,4% rispetto al 2015, con 1.770 allievi ne perde il primato. In Toscana i tecnici passano da 743 nel 2015 a 1.138 con un variazione su base annua pari al +53,2%. In calo per numero di tecnici formati rimangono l’Umbria e le Marche e rispettivamente del -5,2% e del -5,0% rispetto al 2015. E infine il Sud, unica area territoriale dove la presenza dei tecnici cala del -6,3% rispetto al 2015. Il numero dei tecnici è in diminuzione in Puglia, in Basilicata, in Calabria e in Sardegna e rispettivamente del -29,4%, del -67,1%, del -80,8% e del -84,5%. A fronte di questi cali così marcati, in Sicilia, si registra una crescita molto significativa pari al +236,5%, e con 1.400 tecnici formati diventa la regione più rappresentativa del Sud. Anche in Campania si registra un aumento dei tecnici, che passano da 499 nel 2015 a 642 (+28,7%).
RAPPORTO FORMEDIL 2017
133
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA ALLIEVI TECNICI NEL TRIENNIO 2014-2016 PER AREA TERRITORIALE 12.000
3.523
3.758
4.083
5.275
2.000
4.023
3.757
6.987
5.619
6.583
4.000
7.899
6.000
6.951
8.000
9.912
10.000
0 Nord ovest
Nord est 2014
Centro 2015
Sud 2016
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
2.2.4. Inoccupati, occupati e disoccupati Dal 2012 la tendenza di calo degli allievi in formazione iniziale si è protratta fino al 2014. Dopo il 2011, anno del boom di presenze degli allievi in formazione iniziale (+61,7% rispetto al 2010) frutto del progetto 16Ore MICS, dal 2012 in poi le variazioni percentuali sono state tutte negative: nel 2012, dagli oltre 45 mila allievi del 2011 si era passati a 24.169, pari al -46,4%, nel 2013 il calo su base annua era stato del -20,2% e del -25,4% nel 2014. Nel 2015 la tendenza si era arresta e il numero degli allievi in formazione iniziale era cresciuto del +10,8% passando a 15.935. Nel 2016 la presenza di allievi in formazione iniziale torna a diminuire; gli allievi sono 14.465, il 9,2% in meno di quelli nel 2015, anche se a livello delle aree territoriali il calo non è diffuso. ALLIEVI IN FORMAZIONE INIZIALE NEL TRIENNIO 2014-2016 17.500 15.000 12.500 10.000 2014 Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
2015
2016
Nel Nord Est si registra nel 2016 un vero boom delle presenze di allievi in formazione iniziale. Con 5.513 allievi, in crescita del +30,2% rispetto al 2015, il Nord Est diventa l’area geografica più rappresentativa e in tutte le scuole regionali se ne registra l’incremento. Per il Friuli Venezia Giulia la variazione percentuale su base annua, rispetto al 2015, è pari al +49,7%, per il Trentino Alto Adige del +42,4%, per il Veneto del +34,2% e per l’Emilia Romagna del +13,2%.
134
RAPPORTO FORMEDIL 2017
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA ALLIEVI IN FORMAZIONE INIZIALE NEL TRIENNIO 2014-2016 PER AREA TERRITORIALE
2.317
2.145
1.661
2.237
3.405
2.749
5.513
4.233
2.000
4.408
4.398
4.000
5.567
6.000
6.152
8.000
0 Nord ovest
Nord est 2014
Centro 2015
Sud 2016
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
Anche nel Sud, che passa da 2.145 allievi in formazione iniziale nel 2015 a 2.317 nel 2016, si registra un incremento percentuale pari al +8,0%, ma la crescita non è diffusa su tutte le regione dell’area, solamente per le isole il numero è in crescita rispetto al 2015; ed esattamente per la Sicilia del +383,2% e per la Sardegna del +359,3%. Calo notevole delle presenze nelle scuole della Calabria dove il numero di allievi in formazione iniziale passa da 423 a solamente 85 (-79,9%). In Puglia la flessione del numero rispetto al 2015 è del -59,8%, in Campania del -40,0% e in Basilicata del -27,1%. Nel Centro si passa da 3.405 allievi in formazione iniziale nel 2015 a 2.237 nel 2016, pari a una diminuzione del -34,3% registrando, quindi, il calo più significativo. Solo nel Molise il numero degli allievi cresce del +58,3%, ma registrando solamente 19 allievi in formazione iniziale, il suo peso sul totale di area è davvero scarso. Il Lazio e la Toscana, le due regioni più rappresentative dell’area, ne registrano, invece, cali notevoli e rispettivamente del -50,5% e del -25,0%. Ma il decremento percentuale più alto lo registrano le Marche, dove gli allievi passano da 96 nel 2015 a 40 (-58,3%). E infine il Nord Ovest, dove il numero delle presenze di allievi in formazione iniziale diminuisce del -28,5% rispetto al 2015; si passa da 6.152 a 4.398 nel 2016. E la diminuzione coinvolge tutte le regioni, ma mentre nelle scuole del Piemonte gli allievi in formazione iniziale diminuiscono del -60,7% e in quelle della Liguria del -40,1%, in Lombardia la flessione è lieve e pari al -0,8%.
ALLIEVI IN FORMAZIONE INIZIALE NEL 2016 – COMPOSIZIONE % PER AREA TERRITORIALI Sud 16,0%
Nord ovest 30,4%
Centro 15,5%
Nord est 38,1%
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
RAPPORTO FORMEDIL 2017
135
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA La presenza degli allievi disoccupati , invece, in calo costante nel biennio 2012-2013 (si era passati da 6.996 allievi disoccupati nel 2011 a 5.614 nel 2012 a 4.071 nel 2013), era tornata a crescere nel 2014 tanto che i 6.132 allievi formati erano il 50,6% in più di quelli formati nel 2013. Nel 2015 il numero era tornato nuovamente in flessione: i 5.247 allievi disoccupati erano il 14,0% in meno di quelli del 2014 Nel 2016 la presenza torna nuovamente a salire: con un incremento del +31,2% rispetto al 2015 il loro numero è di 6.920 allievi disoccupati. ALLIEVI DISOCCUPATI NEL TRIENNIO 2014-2016 8.000 7.000 6.000 5.000 4.000 3.000 2014
2015
2016
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
Solamente il Sud registra una flessione della presenza dei disoccupati ai corsi del -71,8%, si passa da 1.410 allievi nel 2015 a solamente 398 nel 2016. L’unica regione dell’area dove il numero dei disoccupati formati è in crescita è la Campania: il loro numero, pari a 159, si triplica in un anno. In Puglia, la regione dell’area storicamente più rappresentativa, il calo invece è notevole e si attesta al –84,3%. In Calabria sono stati formati 42 allievi disoccupati, il 19,2% in meno di quelli del 2015, mentre in Sicilia solamente 10. In Basilicata e in Calabria nessun allievi disoccupato ha preso parte ai corsi. Nel Nord Ovest il loro numero, pari a 2.856 allievi, aumenta del +7,2% rispetto al 2015. L’incremento dell’area è dovuto alla notevole crescita della presenza dei disoccupati nelle scuole del Piemonte; si passa, infatti, da 314 nel 2015 a 579 (+84,4%). In flessione, invece, il dato della Lombardia e della Liguria, rispettivamente del -5,7% e del -0,6%.
ALLIEVI DISOCCUPATI NEL TRIENNIO 2014-2016 PER AREA TERRITORIALE 3.000 2.500
2.665
2.856
2.000 1.500
2.052 1.702
1.704
1.614
1.899 1.410
1.000 827
733
500 0 Nord ovest
Nord est 2014
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
136
RAPPORTO FORMEDIL 2017
466
398
Centro 2015
Sud 2016
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA Nel Nord Est, che registra un aumento della presenza dei disoccupati del +120,2% rispetto al 2015, la crescita è diffusa su tutte le regioni dell’area. Il Friuli Venezia Giulia con 738 allievi disoccupati, il 316,9% in più del 2015, diventa la regione più rappresentativa. Segue l’Emila Romagna con 568 allievi disoccupati, il +110,4% sul 2015, e il Veneto con 308 (+7,7%). Nel Centro, dove si passa da 466 allievi disoccupati nel 2015 a 2.052, si registra l’incremento percentuale su base annua più consistente pari al +340,3%. Il comportamento delle regioni dell’area è molto disomogeneo; a fronte di decrementi rilevati in Toscana e in Umbria, il 37,5% e il -59,7%, nelle restanti regioni il numero dei disoccupati è in forte aumento rispetto al 2015 e precisamente del +1.409,3% nel Lazio, del +580,4% in Abruzzo e del +150,0% in Molise. ALLIEVI DISOCCUPATI NEL 2016 – COMPOSIZIONE % PER AREA TERRITORIALE Sud 5,8% Nord ovest 41,3%
Centro 29,7%
Nord est 23,3%
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
Passando all’analisi degli allievi occupati, si riscontra un calo delle loro presenze ai corsi del -8,8% rispetto al 2015; si passa da 140.618 allievi nel 2015 a 128.234 nel 2016. Nei precedenti rapporti, avevamo definito il periodo 2012-2013 il biennio della formazione professionale occupati. Gli allievi occupati iscritti ai corsi nel 2012 erano aumentati del +8,7% rispetto al 2011 e nel 2013 del +37,7% rispetto al 2012 e avevano raggiunto, proprio nel 2013, una quota pari all’85,8% sui formati in totale (era il 77,5% nel 2012). Nel 2015 la quota degli occupati rispetto al totale degli allievi formati era salita all’86,9%, rendendo di fatto il 2015 l’anno della formazione professionale degli occupati. Nel 2016 la loro quota sul totale degli allievi torna ai livelli del biennio 2013-2014 e si attesta all’85,7%. ALLIEVI OCCUPATI NEL TRIENNIO 2014-2016 155.000 135.000 115.000 95.000 75.000 2014 Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
2015
2016
Nel Nord Est, dove si passa da 41.722 allievi occupati nel 2015 a 34.093 nel 2016, si registra il calo più significativo pari al -18,3%. Calo diffuso su tutte le regioni dell’area con il record negativo del Veneto, dove
RAPPORTO FORMEDIL 2017
137
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA la diminuzione è del -31,9% rispetto al 2015, ma anche dell’Emila Romagna, dove i 15.975 allievi occupati sono l’11,4% in meno. Al disotto del -5% la flessione delle presenze in Trentino Alto Adige e in Friuli Venezia Giulia. Anche nelle scuole del Centro si registra un calo significativo degli allievi occupati; si passa da 36.641 allievi occupati nel 2015 a 30.723 (-16,2%). Solamente in Abruzzo, il dato è in aumento del +5,7%. E’ nel Molise che si registra il decremento del numero di allievi più alto pari al -79,4% e poi a seguire quello delle scuole delle Marche pari al -41,4%, del Lazio pari al -31,0%, dell’Umbria al -30,7% e della Toscana al -4,3%. ALLIEVI OCCUPATI NEL TRIENNIO 2014-2016 PER AREA TERRITORIALE
21.877
21.392
10.000
23.437
30.723
36.641
28.700
41.722
34.093
20.000
33.384
41.541
30.000
38.489
40.000
40.863
50.000
0 Nord ovest
Nord est 2014
Centro 2015
Sud 2016
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
Passando, invece, alle aree territoriali dove il numero di allievi occupati è in aumento rispetto al 2015, è nelle scuole del Sud che cresce maggiormente a livello percentuale. Il numero degli occupati, che passa da 21.392 nel 2015 a 21.877, è in aumento del +2,3%,. L’incremento degli occupati nell’area non si registra, però, ne in Basilicata, dove il numero degli occupati è in flessione del -42,8%, ne in Calabria (-42,6%) e nemmeno in Sardegna (-35,0). In Campania e in Puglia, le regioni più rappresentative dell’area, gli occupati aumentano rispetto al 2015, rispettivamente del +20,4% e del +15,5% e in Sicilia del +1,3%. Nel Nord Ovest, dove si passa da 40.863 allievi occupati nel 2015 a 41.541 nel 2016, con un incremento del +1,7%, spicca il dato della Lombardia, l’unica regione dove la presenza ai corsi degli occupati aumenta del +14,0%, passando da 22.829 nel 2015 a 26.022. Per le restanti regioni dell’area, il dato è in diminuzione rispetto al 2015; in Piemonte del -6,7%, in Valle d’Aosta del -23,1% e in Liguria del -29,8%. ALLIEVI OCCUPATI NEL 2016 – COMPOSIZIONE % PER AREA TERRITORIALE Sud 17,1%
Nord ovest 32,4%
Centro 24,0% Nord est 26,6%
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
138
RAPPORTO FORMEDIL 2017
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA
ALLIEVI OCCUPATI, INOCCUPATI E DISOCCUPATI Nord Ovest 2014
2015
In formazione iniziale 12,2%
In formazione iniziale 12,4%
Disoccupati 3,7%
2016
Disoccupati 5,4%
Occupati 82,3%
Occupati 84,1%
In formazione iniziale 9,0%
Disoccupati 5,9%
Occupati 85,1%
Nord Est 2014 In formazione iniziale 11,2%
2015 In formazione iniziale 9,1%
Disoccupati 4,3%
Occupati 84,5%
2016 In formazione iniziale 13,4%
Disoccupati 1,6%
Disoccupati 3,9%
Occupati 82,7%
Occupati 89,4%
Centro 2014 In formazione iniziale 8,5%
2015 In formazione iniziale Disoccupati 8,4% 1,2%
Disoccupati 2,6%
Occupati 88,9%
2016 In formazione iniziale 6,4%
Disoccupati 5,9%
Occupati 87,7%
Occupati 90,4%
Sud 2014 In formazione iniziale 6,2%
Occupati 86,8%
Disoccupati 7,0%
Occupati 85,7%
2015
2016
In formazione iniziale 8,6%
In formazione iniziale 9,4%
Disoccupati 5,7%
Disoccupati 1,6%
Occupati 89,0%
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
RAPPORTO FORMEDIL 2017
139
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA 2.3. La formazione per la sicurezza Il 2016, verrà ricordato come l’anno della formazione per la sicurezza- adempimenti agli obblighi formativi; sono stati realizzati dal sistema delle scuole edili 4.644 corsi in aumento rispetto al 2015 del +36,3%. Prima di procedere all’analisi della formazione per la sicurezza ricordiamo alcune note sull’articolazione dei corsi dal 2009 al 2014. Dal 2009, i corsi per ponteggiatori sono stati inseriti nella formazione professionale, mentre negli anni passati erano conteggiati tra la formazione per la sicurezza. Nel dato del 2012, i 3.163 corsi, ai quali facciamo qui riferimento, sono afferenti all’insieme dei corsi per la sicurezza per operai, per tecnici e per la rappresentanza sindacale e dai quali, nel 2013, sono stati tolti i corsi MICS 16ore – occupati, spostati sotto la tipologia della formazione. Si è provveduto quest’anno, visto il crescente interesse, a una ricodifica dei corsi inseriti nella voce altro, relativi alla formazione per addetti alla rimozione e alla bonifica dell’amianto, dall’anno 2012 al 2014, sia per quanto riguarda i corsi per gli operai, sia per quelli dei tecnici. Si precisa, inoltre che nelle tabelle di dettaglio per tipologia di corso, abbiamo eliminato i corsi relativi al progetto 16 ore MICS trattati ampiamente nei precedenti capitoli. CORSI SULLA SICUREZZA (ADEMPIMENTI NORMATIVI) E VALORI
% SUL TOTALE DEI CORSI PER REGIONE E AREA
TERRITORIALE 2009-2010 Corsi sicurezza
Piemonte
2011-2012
% sul totale corsi
Corsi sicurezza
2013-2014
% sul totale corsi
Corsi sicurezza
2015
% sul totale corsi
Corsi sicurezza
2016
% sul totale corsi
Corsi sicurezza
% sul totale corsi
530
33,0
368
23,1
503
25,6
298
25,2
376
37,8
58
47,5
68
38,4
18
18,0
10
16,4
18
19,1
Lombardia
889
22,7
859
20,0
683
13,4
456
18,3
873
36,0
Liguria
303
26,7
386
25,8
204
16,8
107
15,5
147
30,1
1.780
26,3
1.681
22,2
1.408
16,8
871
19,7
1.414
35,3
Trentino A.A.
199
36,3
308
53,2
306
56,8
126
39,3
193
54,7
Veneto
774
44,1
737
40,8
772
33,2
508
27,1
488
43,1
Friuli V.G.
301
29,7
361
33,0
295
32,9
72
18,4
175
37,7
Valle d'Aosta
Nord ovest
E. Romagna
1.196
44,3
1.142
40,1
1.272
40,2
460
32,3
472
37,0
Nord est
2.470
41,1
2.548
40,3
2.645
38,2
1.166
29,1
1.328
41,2
Toscana
677
37,8
643
34,7
496
24,7
299
23,5
419
33,8
Umbria
44
11,7
114
26,8
154
20,9
48
12,8
77
26,5
Marche
188
41,0
129
30,4
150
28,1
41
10,0
77
28,2
Lazio
319
35,4
110
13,7
243
26,1
170
28,6
187
36,7
Abruzzo
301
51,8
306
37,0
386
34,6
139
23,6
260
37,1
Molise
169
69,8
49
64,5
4
6,2
3
23,1
2
16,7
Centro
1.698
39,0
1.351
30,6
1.433
26,6
700
21,5
1.022
33,8
Campania
144
20,3
249
31,7
353
30,5
174
32,2
207
33,9
Puglia
470
42,6
321
32,4
291
31,1
160
24,8
320
44,8
Basilicata
66
31,4
68
31,8
74
30,6
44
31,2
39
34,8
Calabria
96
20,2
118
34,2
100
32,4
43
28,7
30
37,5
Sicilia
155
15,8
254
10,8
370
24,7
194
33,9
237
35,3
Sardegna
103
30,1
49
36,3
106
55,5
55
55,6
47
67,1
Sud
1.034
27,0
1.059
22,0
1.294
29,8
670
31,2
880
38,9
TOTALE
6.982
33,3
6.639
28,7
6.780
27,1
3.407
24,6
4.644
37,1
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
140
RAPPORTO FORMEDIL 2017
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA Tornando ai dati del 2016, il numero dei corsi è il più alto tra quelli registrati negli ultimi 8 anni e notevole è il peso dei 4.644 corsi su totale dei corsi erogati: si passa dal 24,6% del 2015 al 37,1%. L’incremento del dato nazionale si riscontra, con percentuali diverse, in tutte le aree geografiche: nel Nord Ovest, dove sono stati erogati 1.414 corsi, si registra la più alta variazione positiva, pari al +62,3% rispetto al 2015. Nel Nord Est, invece, l’incremento rispetto al 2015 è pari al +13,9%, e con 1.328 corsi perde il primato per numerosità che aveva sempre detenuto. Nel Centro il numero dei corsi passa da 700 nel 2015 a 1.022, registrando quindi il +46,0%. Mentre nel Sud la variazione su base annua è più omogenea rispetto al dato nazionale e con 880 corsi si attesta al +31,3%. CORSO CON SPECIFICA SULLA SICUREZZA (ADEMPIMENTI NORMATIVI): VARIAZIONE % NUMERO CORSI PER REGIONE E AREA TERRITORIALE 2010/2009
2011/2010
2012/2011
2013/2012
2014/2013
2015/2014
2016/2015
6,2
-26,0
-17,8
77,7
-29,5
43,3
26,2
Valle d'Aosta
14,8
-16,1
61,5
-76,2
-20,0
25,0
80,0
Lombardia
12,2
-21,1
31,5
-29,3
-2,0
34,9
91,4
Liguria
-5,8
79,6
-53,8
9,0
-46,6
50,7
37,4
7,2
-6,3
-5,2
-4,3
-20,2
39,4
62,3
262,8
-10,9
21,6
4,7
-27,1
-2,3
53,2
Veneto
-7,5
1,3
-4,5
13,1
-10,3
39,2
-3,9
Friuli V.G.
35,2
3,5
1,7
0,0
-37,9
-36,3
143,1
Emilia Romagna
-9,6
15,5
-25,9
27,2
5,8
-29,7
2,6
Nord est
5,7
6,5
-11,4
15,6
-8,9
-7,5
13,9
Toscana
17,7
-0,5
-23,4
-7,2
-8,5
26,2
40,1
Umbria
533,3
42,1
11,1
21,7
11,0
-40,7
60,4
Marche
-58,6
32,7
-23,3
73,2
-45,4
-22,6
87,8
Lazio
-12,4
-67,1
24,5
149,2
-40,1
86,8
10,0
Abruzzo
15,0
-3,1
-3,8
-2,7
64,4
-42,1
87,1
Molise
-29,3
-38,6
-86,0
-33,3
-100,0
-
-33,3
Centro
-2,3
-11,9
-17,2
19,4
-4,0
-0,3
46,0
Campania
-10,5
70,6
14,7
31,6
1,7
-2,2
19,0
Puglia
-32,7
-21,7
16,9
-1,2
-29,8
33,3
100,0
Basilicata
-21,6
27,6
-16,2
32,3
-19,5
33,3
-11,4
Calabria
-66,7
212,5
-42,7
20,9
-7,7
-10,4
-30,2
Sicilia
-35,1
93,4
15,3
33,1
4,4
2,6
22,2
Sardegna
-56,9
-6,5
-31,0
180,0
-10,7
10,0
-14,5
Sud
-36,4
30,1
2,5
26,1
-8,6
8,4
31,3
-3,4
1,3
-9,0
13,0
-10,3
6,3
36,3
Piemonte
Nord ovest Trentino A.A.
TOTALE
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
RAPPORTO FORMEDIL 2017
141
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA La distribuzione percentuale dei corsi per la sicurezza subisce quindi delle sostanziali modifiche; per il Nord Ovest il peso è pari al 30,4%, era il 25,6% nel 2015, nel Nord Est dal 34,2% si passa al 28,6%, nel Centro si attesta al 22,0%, un punto percentuale in più rispetto al 2015, e nel Sud al 18,9%. LA FORMAZIONE PER LA SICUREZZA (ADEMPIMENTI NORMATIVI) NEL 2016- COMPOSIZIONE % PER AREA TERRITORIALE Sud 18,9%
Nord ovest 30,4%
Centro 22,0% Nord est 28,6%
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
LA FORMAZIONE PER LA SICUREZZA (ADEMPIMENTI NORMATIVI) NEL PERIODO 2009-2016 PER AREA TERRITORIALE 1.600
880 670
676
618
536
200
523
402
632
1.022 700
731
702
739
612
859
839
1.328
1.261
1.166
1.384
1.351
1.197
871 625
818
400
783
921
600
863
800
859
1.000
1.269
1.200
1.201
1.414
1.400
0 Nord ovest 2009
Nord est
2010
2011
Centro
2012
Sud
2013
2014
2015
2016
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
LA FORMAZIONE PER LA SICUREZZA (ADEMPIMENTI NORMATIVI) NEL PERIODO 2009-2016
6.000
12.514
12.322
12.715
11.019
12.106
8.000
10.335
10.000
10.633
12.000
13.831
14.000
4.000 2.000
3.551
3.476
3.431
3.163
3.574
4.644 3.206
3.407
0 2009
2010
2011 Corsi
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
142
RAPPORTO FORMEDIL 2017
2012
2013
2014 di cui sicurezza
2015
2016
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA Nel 2015 il monte ore erogato dalle Scuole Edili per i corsi sulla sicurezza aumenta del +22,5%, si passa da 43.360 del 2015 alle 53.124 del 2016; essendo però l’incremento inferiore a quello registrato sul numero dei corsi, la durata media di un corso in ore continua a diminuire e dalle 12,7 ore del 2015 si passa alle 11,4 ore per corso. Anche il numero degli allievi cresce notevolmente, anche se, in termini percentuali leggermente meno che il numero dei corsi; si passa da 43.565 formati nel 2015 a 59.065 nel 2016 (+35,6%). Tale incremento ha di fatto interrotto la tendenza di diminuzione del loro peso sul totale degli allievi formati: nel 2009 gli allievi che partecipavano ai corsi sulla sicurezza erano il 43,9% del totale allievi, nel 2010 erano il 43,3%, nel 2011 il 38,4%, nel 2012 il 37,2%, nel 2013 il 36,6%, nel 2014 il 29,6%, nel 2015 il 26,9% e nel 2016 il 39,5%. LA FORMAZIONE PER LA SICUREZZA (ADEMPIMENTI NORMATIVI) NEL PERIODO 2009-2015 PER REGIONE E AREA TERRITORIALE – ALLIEVI FORMATI 2009-2010 Totale allievi
2011-2012
di cui sicurezza
Totale allievi
2013-2014
di cui sicurezza
Totale allievi
2015
di cui sicurezza
Totale allievi
2016
di cui sicurezza
Totale allievi
Totale 2009-2015
di cui sicurezza
Totale allievi
di cui sicurezza
Piemonte
21.833
9.954
20.886
6.059
24.800
7.139
14.468
3.924
12.638
4.745
94.625
31.821
V. d'Aosta
1.848
965
2.382
1.163
1752
277
1.163
161
894
352
8.039
2.918
Lombardia
45.766
13.254
46.144
11.423
54.833
9.327
26.939
5.805
30.043
11.645 203.725
51.454
Liguria
13.229
5.545
13.910
7.722
14.899
3.766
7.110
1.292
5.220
Nord ovest
82.676
29.718
83.322
26.367
96.284
20.509
49.680
11.182
48.795
Trentino A.A.
7.772
2.804
7.944
4.230
7.715
4.154
4.261
1.447
4.344
2.010
32.036
14.645
Veneto
18.400
10.131
18.512
9.342
28.504
11.040
18.201
5.781
13.492
5.889
97.109
42.183
Friuli V.G.
10.582
4.279
14.868
4.874
10.888
3.644
4.416
827
5.130
1.965
45.884
15.589
E.Romagna
35.694
18.462
43.808
19.339
45.210
22.056
19.810
6.909
18.254
7.097 162.776
73.863
Nord est
72.448
35.676
85.132
37.785
92.317
40.894
46.688
14.964
41.220
Toscana
18.421
9.876
20.960
8.946
23.306
7.896
12.782
3.318
11.951
4.675
87.420
34.711
Umbria
4.996
628
5.788
1.610
8.762
2.364
4.664
496
3.226
754
27.436
5.852
Marche
4.850
2.717
5.122
2.536
7.907
2.375
5.807
613
3.409
1.151
27.095
9.392
Lazio
8.431
3.149
9.954
1.298
14.346
4.000
8.486
2.415
6.703
2.243
47.920
13.105
Abruzzo
8.370
6.255
13.000
5.441
14.393
5.544
8.560
2.136
9.580
3.734
53.903
23.110
Molise
3.289
2.751
318
499
391
61
213
48
143
14
4.354
3.373
Centro
48.357
25.376
55.142
20.330
69.105
22.240
40.512
9.026
35.012
12.571 248.128
89.543
8.393
3.172
8.632
3.783
12.758
4.646
5.202
1.905
6.061
2.324
41.046
15.830
12.320
6.045
12.500
4.125
13.365
4.345
7.942
1.687
7.391
3.641
53.518
19.843
Basilicata
1.783
689
2.398
936
3.439
1063
1.633
720
949
486
10.202
3.894
Calabria
5.370
1.398
2.286
1.109
2.611
1021
1.453
437
688
280
12.408
4.245
Sicilia
8.266
2.363
13.454
4.662
16.036
6.279
7.382
2.701
8.587
3.174
53.725
19.179
Sardegna
3.242
1.562
1.386
901
2.937
1908
1.335
943
916
724
9.816
6.038
39.374
15.229
40.656
15.516
51.146
19.262
24.947
8.393
24.592
10.629 180.715
69.029
Campania Puglia
Sud TOTALE
242.855 105.999 264.252
99.998 308.852 102.905 161.827
43.565 149.619
2.162
54.368
20.487
18.904 360.757 106.680
16.961 337.805 146.280
59.065 1.127.405 411.532
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
RAPPORTO FORMEDIL 2017
143
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA L’articolazione per aree territoriali degli allievi mantiene più o meno la stessa tendenza della distribuzione del numero dei corsi; nel Nord Ovest è pari al 32,0%, nel Nord Est del 28,7%, nel Centro del 21,3% e il restante 18,0% nel Sud. Il numero degli allievi formati nei corsi per la sicurezza nel Nord Ovest cresce in termini percentuali ancor più del numero dei corsi; si passa da 11.182 allievi nel 2015 a 18.904 nel 2016, il +69,1%. In tutte le regioni dell’area, il numero degli allievi è in crescita rispetto al 2015: la Lombardia, che registra il doppio delle presenze ai corsi del 2015, con 11.645 diventa la regione con più formati, rappresentativi del 19,7% sul totale nazionale. Anche in Valle d’Aosta l’incremento è esponenziale e si passa da 161 allievi nel 2015 a 352, mentre in Piemonte e in Liguria le presenze ai corsi per la sicurezza aumentano su base annua del +20,9% e del +67,3% Nelle scuole del Nord Est l’incremento delle presenze ai corsi e pari al +13,3%; si passa da 14.964 allievi nel 2015 a 16.961. Nel Friuli Venezia Giulia si registra la crescita maggiore dei formati pari al +137,6%, cui segue il dato del Trentino Alto Adige, che con 2.010 totalizza il +38,9% rispetto al 2015. Pur sempre in crescita, ma con percentuali molto più contenute le regioni più rappresentative dell’area: in Emilia Romagna, si passa da 6.909 allievi nel 2015 a 7.097 nel 2016 pari al +2,7% e in Veneto, dove si registrano 5.889 allievi nel 2016, l’incremento è pari al +1,9%. Nel Centro i 12.571 allievi formati sono il 39,3% in più del 2015 e con l’eccezione del Lazio e del Molise, dove il numero degli allievi è in calo rispettivamente del -7,1% e del -70,8%, nelle altre regioni il dato è n notevole aumento. Nelle Marche si registra l’incremento su base annua più alto e pari al +87,8%. E poi in ordine di incremento percentuale, il dato dell’ Abruzzo che cresce rispetto al 2015 del +74,8%, dell’Umbria con il +52,0% e della Toscana con il +40,9%. Nel Sud l’aumento delle presenze è del +26,6%, si passa da 8.393 allievi nel 2015 a 10.629 nel 2016; solamente nelle regioni dove si formano alla sicurezza il maggior numero di allievi il dato è in crescita: in Sicilia del +17,5%, in Campania del +22,0% e in Puglia del +115,8%. Mentre in Calabria si registra la variazione negativa più alta pari al -35,9% e a seguire il -32,5% in Basilicata e il -23,2% in Sardegna. CORSI, ORE E ALLIEVI CON SPECIFICA SULLA SICUREZZA (ADEMPIMENTI NORMATIVI) ARTICOLATI TRA OPERAI E TECNICI E RAPPRESENTANZA SINDACALE 2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
20092016
3.322
3.247
3.263
2.882
3.277
2.959
3.166
4.200
26.316
CORSI Operai e tecnici Rappresentanza TOTALE
229
184
213
281
297
247
241
444
2.136
3.551
3.431
3.476
3.163
3.574
3.206
3.407
4.644
28.452
1.193
1.424
1.277
1.059
1.017
1.025
936
2.061
9.992
di cui con CPT Operai e tecnici Rappresentanza
93
103
100
119
127
124
93
255
1.014
TOTALE ORE Operai e tecnici
1.286
1.527
1.377
1.178
1.144
1.149
1.029
2.316
11.006
43.959
47.057
43.332
41.001
46.418
40.709
38.819
47.905
349.200
Rappresentanza
6.739
4.804
5.138
4.900
4.616
4.501
4.541
5.219
40.458
TOTALE ALLIEVI
50.698
51.861
48.470
45.901
51.034
45.210
43.360
53.124
389.658
Operai e tecnici
50.822
48.052
48.161
45.721
57.253
40.488
41.193
55.265
386.955
Rappresentanza
4.598
2.527
2.638
3.478
2.820
2.344
2.372
3.800
24.577
49.199
60.073
42.832
43.565
59.065
411.532
TOTALE 55.420 50.579 50.799 Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
144
RAPPORTO FORMEDIL 2017
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA Nel 2016 il numero dei corsi realizzati in collaborazione con i CPT aumenta rispetto al 2015. Dal 2011 in poi, con la sola eccezione del piccolo incremento registrato nel 2014, il loro numero era risultato in calo costante: nel 2009 erano il 36,2% del totale dei corsi, nel 2010 sono saliti al 44,5%, nel 2011 ridiscendo al 39,6%, nel 2012 al 37,2%, nel 2013, con un -2,9% rispetto al 2012, erano il 32,0% sul totale dei corsi. Nel 2014, con un incremento seppur minimo, il +0,4%, erano risaliti al 35,8% e nel 2015, dopo una flessione del -10,4% erano scesi al 30,2%. Nel 2016, in virtù dell’unificazione tra Scuole Edili e i CPT territoriali, i 2.316 corsi svolti con i CPT, con un incremento del +125,1% rispetto al 2015, son rappresentativi del 49,9% sul totale corsi sicurezza. CORSI, ORE E ALLIEVI CON SPECIFICA SULLA SICUREZZA (ADEMPIMENTI NORMATIVI) ARTICOLATI TRA OPERAI E TECNICI E RAPPRESENTANZA SINDACALE – VARIAZIONI % 2010/2009
2011/2010
2012/2011
2013/2012
2014/2013
2015/2014
2016/2015
CORSI Operai e tecnici
-2,3
0,5
-11,7
13,7
-9,7
7,0
32,7
Rappresentanza
-19,7
15,8
31,9
5,7
-16,8
-2,4
84,2
-3,4
1,3
-9,0
13,0
-10,3
6,3
36,3
Operai e tecnici
19,4
-10,3
-17,1
-4,0
0,8
-8,7
120,2
Rappresentanza
10,8
-2,9
19,0
6,7
-2,4
-25,0
174,2
TOTALE
18,7
-9,8
-14,5
-2,9
0,4
-10,4
125,1
Operai e tecnici
7,0
-7,9
-5,4
13,2
-12,3
-4,6
23,4
Rappresentanza
-28,7
7,0
-4,6
-5,8
-2,5
0,9
14,9
2,3
-6,5
-5,3
11,2
-11,4
-4,1
22,5
Operai e tecnici
-5,5
0,2
-5,1
25,2
-29,3
1,7
34,2
Rappresentanza
-45,0
4,4
31,8
-18,9
-16,9
1,2
60,2
-8,7
0,4
-3,1
22,1
-28,7
1,7
35,6
TOTALE di cui con CPT
ORE
TOTALE ALLIEVI
TOTALE
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
I corsi sulla sicurezza per operai sono stati 3.259, con un incremento del +28,1% rispetto al 2015, di cui 1.567 svolti insieme al CPT, per un totale di 28.982 ore, il 20,1% di ore in più rispetto al 2015. Ricordiamo alcune note sulle elaborazioni dei dati che aiutano alla comprensione delle tabelle sottostanti: dal 2013 i corsi di ingresso (8ore) sono terminati, i corsi MICS 16ore – occupati sono stati spostati nei corsi di formazione, e di conseguenza è stato rielaborato il dato del 2012 tenendo conto dello spostamento, e che sono entrati nell’elenco delle tipologie i corsi preposti (8ore), i corsi di utilizzo linee vita e i corsi sul lavoro in ambienti confinanti. Da quest’anno inoltre sono stati inseriti all’interno del questionario di rilevazione vari tipologie di corso attinenti all’aggiornamento che riguardano i preposti, l’antincendio, il primo soccorso, l’amianto e anche l’aggiornamento MICS 16ore – preposti che però, di fatto, non è partito. Ricordiamo inoltre che nelle tabelle sottostanti non compaiono i corsi MICS 16ore – preposti di cui si è trattato nei capitoli precedenti.
RAPPORTO FORMEDIL 2017
145
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA I CORSI PER LA SICUREZZA (ADEMPIMENTI NORMATIVI) DEGLI OPERAI – NUMERO CORSI E VARIAZIONE % SULL’ANNO PRECEDENTE 2009 Ingresso (8 ore)
777
2010
2011
663
588
2012
2013
2014
2015
353
Preposti (8 ore)
232
223
222
266 417
Aggiornamento preposti Antincendio
99 460
360
385
434
509
413
437
535
477
529
567
602
488
505
Aggiornamento antincendio Primo soccorso
294
Aggiornamento primo soccorso Emergenza
382 540
81
112
43
45
Utilizzo linee vita Lavoro in ambienti confinanti Amianto
37
42
19
20
8
39
65
141
286
112
157
148
141
17
50
76
62
Aggiornamento amianto Altro
2016
71 819
1.060
936
703
716
758
970
663
TOTALE parziale*
2.672
2.672
2.481
2.139
2.269
2.173
2.519
3.229
TOTALE
2.672
2.672
2.644
2.286
2.341
2.228
2.544
3.259
-0,4
19,8
Variazioni % sullo stesso periodo anno precedente Ingresso (8 ore)
-14,7
-11,3
-40,0
Preposti (8 ore)
-3,9
Aggiornamento preposti Antincendio
-21,7
6,9
12,7
17,3
-18,9
5,8
Aggiornamento antincendio Primo soccorso
-10,8
10,9
7,2
6,2
-18,9
3,5
-24,4
38,3
-61,6
4,7
-6,7
-54,8
5,3
-60,0
66,7
116,9
102,8
Aggiornamento primo soccorso Emergenza
-
Utilizzo linee vita Lavoro in ambienti confinanti Amianto
40,2
-5,7
-4,7
-54,1
194,1
52,0
-18,4
Aggiornamento amianto Altro TOTALE parziale*
-4,6
29,4
-11,7
-24,9
1,8
5,9
28,0
-31,6
0,0
-7,1
-13,8
6,1
-4,2
15,9
28,2
-1,0
-13,5
2,4
-4,8
14,2
28,1
TOTALE 0,0 Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL *al netto dei corsi relativi al progetto 16 ore MICS
Prendendo in analisi i corsi di formazione sulla sicurezza erogati agli operai, i corsi sommati nella voce altro da sempre i più numerosi, che avevano raggiunto la loro quota massima nel 2010, anno i cui erano 1.060, pari al 39,7% sul totale dei corsi e ben il 41,8% sul monte ore erogato agli operai, dopo che erano stati tendenzialmente in calo nei 4 anni successivi, nel 2015 con 970 corsi composti di 7.723 ore formative, la loro quota percentuale sul totale parziale era tornata a salire e si era attesta al 38,1% sul numero corsi e al 32,0% sul numero ore. Nel 2016, grazie alla codifica di numerosi corsi per l’aggiornamento, i 633 corsi nella voce altro, composti di 5.987 ore, diminuiscono del -31,6% sul numero dei corsi e del -22,5% sul monte ore del 2015. I nuovi corsi aggiornamento primo soccorso raggiungono il 2° posto nella classifica per numero dei corsi: sono stati svolti 540 corsi, di cui circa la metà in collaborazione con i CPT, composti di 3.309 ore. Mentre per i 146
RAPPORTO FORMEDIL 2017
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA corsi di primo soccorso, pari a 382, il numero risulta in flessione del -24,4% rispetto al 2015. Anche i corsi antincendio subiscono una flessione rispetto al 2015: si passa da 437 corsi nel 2015 a 417 , il 4,6% in meno. Ma la flessione ha riguardato solamente il numero dei corsi , il numero delle ore di lezione è stato più alto del +7,6%, così come è aumentata la quota dei corsi svolti con i CPT del +18,3%. Per quanto riguarda i corsi aggiornamento antincendio, sono stati 294 composti di 1.326 ore. Significativo l’aumento del numero dei corsi per l’utilizzo linee vita pari al +102,8%: si passa da 141 corsi nel 2015 a 286 nel 2016. Aumento ancora più alto se si analizza il numero dei corsi con il CPT, che cresce del +519,0%. I corsi preposti (8ore), partiti nel 2013, passano da 222 nel 2015 a 266 (+19,8%) e quelli relativi all’aggiornamento preposti sono stati 99. Mentre l’altro corso partito nel 2013, quello per il lavoro in ambienti confinanti, subisce una flessione del numero dei corsi pari al -4,7%, anche se il numero delle ore erogate è leggermente superiore a quello del 2015, pari a 1.570 ore, e anche la collaborazione con i CPT è in aumento del +11,4%. I CORSI PER LA SICUREZZA (ADEMPIMENTI NORMATIVI) DEGLI OPERAI – NUMERO ORE E VARIAZIONE % SULL’ANNO PRECEDENTE Ingresso (8 ore) Preposti (8 ore) Aggiornamento preposti Antincendio Aggiornamento antincendio Primo soccorso Aggiornamento primo soccorso Emergenza Utilizzo linee vita Lavoro in ambienti confinanti Amianto Aggiornamento amianto Altro
2009 5.584
2010 5.542
2011 4.588
2012 2.960
2013
2014
2015
1.926
1.802
1.874
2016
8.251
12.573
8.275
6.194
6.379
7.218
7.723
2.200 624 3.159 1.326 5.870 3.309 148 1.820 1.570 1.994 519 5.987
TOTALE parziale*
25.914
30.058
23.814
21.507
22.595
21.720
23.719
28.526
TOTALE
25.914
30.058 26.438 23.539 23.803 22.576 Variazioni % sullo stesso periodo anno precedente -0,8 -17,2 -35,5 -6,4
24.135
28.982
4,0
3.485
2.830
2.929
3.091
3.557
2.947
2.937
7.050
6.636
6.578
7.108
7.239
6.264
6.656
1.544
2.477
1.444
1.332
1.324 320 1.554 296
268 597 1.471 1.153
322 797 1.560 1.850
822
Ingresso (8 ore) Preposti (8 ore) Aggiornamento preposti Antincendio Aggiornamento antincendio Primo soccorso Aggiornamento primo soccorso Emergenza Utilizzo linee vita Lavoro in ambienti confinanti Amianto Aggiornamento amianto Altro TOTALE parziale*
-18,8
3,5
5,5
15,1
-17,1
-0,3
-5,9
-0,9
8,1
1,8
-13,5
6,3
60,4
-41,7
-7,8
-0,6
-64,0
-79,8 86,6 -5,3 289,5
20,1 33,5 6,1 60,5
-25,1
3,0
13,2
7,0
17,4 7,6 -11,8 -54,0 128,4 0,6 7,8 -22,5
52,4
-34,2
16,0
-20,8
-9,7
5,1
-3,9
9,2
20,3
-12,0
-11,0
1,1
-5,2
6,9
20,1
TOTALE 16,0 Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL *al netto dei corsi relativi al progetto 16 ore MICS
RAPPORTO FORMEDIL 2017
147
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA Il numero dei corsi di emergenza, che era passato da 81 corsi nel 2009 a 20 nel 2015, continua a diminuire e gli 8 corsi svolti nel 2016 sono in calo del -60,0%. Per i corsi relativi all’amianto, si rimanda l’analisi al capitolo “2.4. I corsi sull’amianto”. LA FORMAZIONE PER LA SICUREZZA (ADEMPIMENTI NORMATIVI) NEL 2015 – NUMERO DI CORSI PER OPERAI PER TIPOLOGIA DI CORSO 800 Corsi
di cui con CPT
600 400 200 0
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
Passando all’analisi dell’attività formativa rivolta ai tecnici i corsi nel 2016 sono in totale 941 contro i 622 del 2015, con un incremento del +51,3%, e si passa da 14.684 ore nel 2015 a 18.923 pari al +28,9%. Anche in questo caso occorre ricordare alcune modifiche alle tipologie dei corsi che sono intervenute nel corso della serie storica in analisi. Nel 2011 era stata aggiunta alle 8 macro tipologie di corsi per i tecnici, quella dei corsi MICS – dirigenti, di cui si è già trattato nei precedenti capitoli, nel 2012 è stata tolta quella dei corsi d’ingresso e nel 2013 sono stati inseriti corsi di formazione base impiegati. Sono stati ricodificati i corsi relativi all’amianto del periodo 2012-2014 che erano inseriti nella voce altro. Anche per i corsi destinati ai tecnici, le voci nel questionario sono aumentate con i corsi di aggiornamento formazione base impiegati non tecnici, aggiornamento RSPP/ASPP, aggiornamento coordinatori della sicurezza e l’aggiornamento amianto. I corsi sommati nella voce altro, grazie a quest’ultima ulteriore codifica, registrano un decremento del -15,4%, passando da 246 corsi nel 2015 a 208 nel 2016. del numero delle ore del -6,2%, ma una crescita del +75,0% dei corsi svolti in collaborazione con i CPT. I corsi per l’aggiornamento coordinatori, sono la prima tipologia di corsi più erogata, con 224 corsi di 3.256 ore. Mentre per i corsi per coordinatori prosegue la tendenza di calo cominciata nel 2014; nel 2013 i corsi erano 248, nel 2014 erano scesi a 137, nel 2015 a 112 e nel 2016 a 33 (-70,5% rispetto al 2015). Nonostante ciò nel 2016 aumentano i corsi con i CPT del +14,3%. Quindi i corsi di formazione base impiegati, partiti nel 2013 con 100 corsi svolti di 780 ore, sono via via diminuiti arrivando a 76 nel 2015, ma nel 2016 la variazione torna positiva e i 105 corsi erogati sono il 38,2% in più di quelli del 2015. Cresce anche il numero delle ore del +44,3% e del +178,3% i corsi svolti con il CPT. La nuova tipologia aggiornamento formazione base impiegati totalizza solamente 8 corsi di 49 ore. Anche i corsi antincendio, che erano in calo nell’ultimo biennio, tornano ad aumentare: si passa da 23 corsi nel 2015 a 51 (+121,7%) e quelli svolti in collaborazione con i CPT da 3 a 6. I corsi per i responsabili e gli addetti ai servizi di prevenzione e protezione interni e esterni (RSPP/ASPP) passano da 96 a 74, registrando quindi un decremento del -22,9%, mentre molto più alta la numerosità dei corsi di aggiornamento 148
RAPPORTO FORMEDIL 2017
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA RSPP/ASPP che sono stati 150 di 2.220 ore formative. I corsi di primo soccorso, dopo che nel 2015 avevano totalizzato il dato più basso degli ultimi anni pari a 8 corsi, nel 2016 tornano a crescere: i 27 corsi svolti sono il 237,5% in più di quelli erogati nel 2015. Mentre scende il numero di quelli in collaborazione con i CPT che da 6 nel 2015 passa a 4. Per i corsi FAD RLSPP, nel 2016 è stato svolto un solo corso di 48 ore. I CORSI PER LA SICUREZZA (ADEMPIMENTI NORMATIVI) DEI TECNICI – NUMERO CORSI E VARIAZIONE % SULL’ANNO PRECEDENTE 2009 Ingresso Form. base impiegati non tecnici Aggiornamento form. base impiegati non tecnici Antincendio Primo soccorso RSPP/ASPP
2010
17
2011 8
2012
2013
2014
2015
2016
48 100
97
76
105 8
8
19
39
31
45
31
23
51
14
29
62
30
44
19
8
27
210
187
152
134
169
129
96
74
Aggiornamento RSPP/ASPP
150
FAD RLSPP
37
11
12
9
15
21
10
1
Coordinatori della sicurezza Aggiornamento coordinatori della sicurezza Emergenza
75
95
118
176
248
137
112
33 224
2
25
21
Amianto
19
19
1
0
0
12
14
26
29
29
Aggiornamento amianto
12
Altro
287
201
142
159
241
254
246
208
TOTALE parziale*
650
575
594
570
895
715
600
922
TOTALE
650
575
619
596
936
731
622
941
-21,6
38,2
Variazioni % sullo stesso periodo anno precedente Ingresso
-52,9
500,0
Form. base impiegati non tecnici Aggiornamento form. base impiegati non tecnici Antincendio
-3,0
137,5
105,3
-20,5
45,2
-31,1
-25,8
121,7
Primo soccorso
107,1
113,8
-51,6
46,7
-56,8
-57,9
237,5
RSPP/ASPP
-11,0
-18,7
-11,8
26,1
-23,7
-25,6
-22,9
-
Aggiornamento RSPP/ASPP FAD RLSPP Coordinatori della sicurezza Aggiornamento coordinatori della sicurezza Emergenza
-70,3
9,1
-25,0
66,7
40,0
-52,4
-90,0
26,7
24,2
49,2
40,9
-44,8
-18,2
-70,5 -
1.150,0
-16,0
-9,5
Amianto
0,0
-94,7
-100,0
16,7
85,7
11,5
Aggiornamento amianto
0,0 -
Altro
-30,0
-29,4
20,4
51,6
5,4
-3,1
-15,4
TOTALE parziale*
-11,5
3,3
-4,0
57,0
-20,1
-16,1
53,7
7,7
-3,7
57,0
-21,9
-14,9
51,3
TOTALE -11,5 Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL *al netto dei corsi relativi al progetto 16 ore MICS
RAPPORTO FORMEDIL 2017
149
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA E infine i corsi per la gestione delle emergenze che, dopo aver registrato nel 2014 il decremento più alto tra i corsi per i tecnici pari al -94,7%, nel 2015 e anche nel 2016 non sono proprio partiti. Per i corsi per l’amianto, che rimangono stazionari a 29, verrà dato maggiore rilievo nel capitolo 2.4. I CORSI PER LA SICUREZZA (ADEMPIMENTI NORMATIVI) DEI TECNICI – NUMERO ORE E VARIAZIONE % SULL’ANNO PRECEDENTE 2009 Ingresso
124
Form. base impiegati non tecnici Aggiornamento form. base impiegati non tecnici Antincendio Primo soccorso RSPP/ASPP
2010
2011
64
2012
2013
2014
2015
2016
260 780
978
596
49 56
216
332
401
513
238
150
402
204
444
762
412
600
264
128
380
7.577
6.008
4.504
4.253
5.298
5.196
3.711
3.276
Aggiornamento RSPP/ASPP FAD RLSPP Coordinatori della sicurezza Aggiornamento coordinatori della sicurezza Emergenza
2.220 429
132
96
166
530
733
476
48
4.931
5.461
6.404
7.395
8.120
5.264
4.883
3.754 3.256
100
1.234
1.024
Amianto
1.064
1.096
24
0
0
498
420
748
1.240
1.340
Aggiornamento amianto Altro
863
64 4.624
3.440
3.098
2.819
4.635
4.432
3.166
2.971
TOTALE parziale*
18.045
16.999
16.480
17.008
21.992
17.877
14.350
18.623
TOTALE
18.045
16.999
16.894
17.462
22.615
18.133
14.684
18.923
25,4
-39,1
44,8
Variazioni % sullo stesso periodo anno precedente Ingresso
-48,4
306,3
-100,0
Form. base impiegati non tecnici Aggiornamento form. base impiegati non tecnici Antincendio
285,7
53,7
20,8
27,9
-53,6
-37,0
168,0
Primo soccorso
117,6
71,6
-45,9
45,6
-56,0
-51,5
196,9
RSPP/ASPP
-20,7
-25
-5,6
24,6
-1,9
-28,6
-11,7
-69,2
-27,3
72,9
219,3
38,3
-35,1
-89,9
10,7
17,3
15,5
9,8
-35,2
-7,2
-23,1
1.134,00
-17
3,9
3,0
-97,8
-100,0
-15,7
78,1
65,8
Aggiornamento RSPP/ASPP FAD RLSPP Coordinatori della sicurezza Aggiornamento coordinatori della sicurezza Emergenza Amianto
8,1
Aggiornamento amianto Altro TOTALE parziale*
-25,6
-9,9
-9,0
64,4
-4,4
-28,6
-6,2
-5,8
-3,1
3,2
29,3
-18,7
-19,7
29,8
-0,6
3,4
29,5
-19,8
-19,0
28,9
TOTALE -5,8 Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL *al netto dei corsi relativi al progetto 16 ore MICS
150
RAPPORTO FORMEDIL 2017
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA LA FORMAZIONE PER LA SICUREZZA (ADEMPIMENTI NORMATIVI) NEL 2015 – NUMERO DI CORSI PER TECNICI PER TIPOLOGIA DI CORSO 250 200
Corsi
di cui con CPT
150 100 50 0
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
La durata media dei corsi per la sicurezza degli operai, piuttosto stabile nel periodo 2011-2014, nel 2015 si era leggermente abbassata a 9,45 ore per corso e nel 2016 con un ulteriore flessione si attesta a 8,89 ore per corso. La dinamica della media ore dei corsi per i tecnici è invece piuttosto altalenante 27,8 ore nel 2009; 29,6 nel 2010; 27,3 nel 2011; 29,3 nel 2012; 24,2 nel 2013 e 24,81 nel 2014, scende nel 2015 a 23,61 e ulteriormente a 20,11 ore per corso nel 2016. LA FORMAZIONE PER LA SICUREZZA (ADEMPIMENTI NORMATIVI) NEL PERIODO 2009-2016– MEDIA PRESENZE IN AULA 2009
2010
2011
2012
16,13
17,14
15,58
14,16
2013
2014
2015
2016
13,31
14,27
11,03
12,42
OPERAI Ingresso (8 ore) Preposti (8 ore) Agg. Preposti
8,25
MICS 16ore - preposti
12,75
13,18
13,08
11,11
9,92
14,77 12,44
Agg. MICS 16ore - preposti Antincendio
16,45
15,62
14,91
14,79
14,13
13,94
12,84
16,11
14,98
14,58
14,96
15,75
13,01
12,99
15,07
14,59
15,05
23,73
14,88
17,37
24,20
14,75
20,85
15,22
9,07
13,31
Agg. antincendio Primo soccorso
13,11
Agg. primo soccorso Emergenza
14,83
Utilizzo linee vita Lavoro in ambienti confinanti
12,94
9,52
11,12
11,12
16,38
17,47
13,84
13,43
13,42
12,85
14,05
20,46
13,59
12,96
11,02
14,13
14,61
16,46
13,33
12,53
12,51
Amianto Agg. amianto Altro
12,63
9,85 11,72
12,06
TOTALE 14,80 14,43 Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
La media delle presenze in aula dei corsi per operai è piuttosto in linea con il dato registrato nel 2015 e si attesta a 12,51 allievi in aula.
RAPPORTO FORMEDIL 2017
151
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA Di contro la media delle presenze ai corsi per i tecnici, subisce un incremento, si passa da una media di 14,98 nel 2015 a 15,40 nel 2016.
LA FORMAZIONE PER LA SICUREZZA (ADEMPIMENTI NORMATIVI) NEL PERIODO 2009-2016– MEDIA PRESENZE IN AULA 2009
2010
2011
18,53
13,13
21,69
2012
2013
2014
2015
2016
11,67
14,39
12,64
11,68
TECNICI Ingresso Formazione base impiegati Agg. form. base impiegati
8,88
MICS 16ore - dirigenti
9,96
12,73
10,61
10,88
7,14
9,42
Antincendio
16,88
13,89
11,92
12,90
17,24
16,68
6,52
12,43
Primo soccorso
17,79
14,14
11,10
12,73
13,91
17,26
18,50
7,44
RSPP/ASPP
16,03
15,44
13,72
11,84
11,82
10,22
10,04
Agg. RSPP/ASPP
7,95 13,75
FAD RLSPP Coordinatori
1,11
1,00
1,00
1,33
1,67
1,62
1,90
10,00
37,05
25,95
23,27
29,28
38,33
14,28
20,37
17,82
Agg. coordinatori
22,83
Emergenza
29,00
9,44
10,05
Amianto
9,37
13,32
12,00
-
-
14,00
9,79
12,88
11,41
11,93
Agg. amianto
16,08
Altro
15,14
15,54
TOTALE 17,36 16,52 Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
23,23
25,92
15,80
18,54
17,50
15,78
17,44
20,69
20,00
14,75
14,98
15,40
In sintesi a fronte dei 4.200 corsi per la sicurezza erogati a operai e tecnici, in aumento del +32,7% rispetto ai 3.166 del 2015, poco meno della metà, ben 2.061, sono stati svolti in collaborazione con i CPT (+120,2%). La collaborazione, dovuta all’unificazione con i CPT territoriali, è stata leggermente maggiore, è pari al 52,5% sul totale corsi, per quanto riguarda i corsi per la sicurezza destinati ai tecnici, mentre per quanto riguarda i corsi per operai la quota scende al 48,1%. LA FORMAZIONE PER LA SICUREZZA (ADEMPIMENTI NORMATIVI) NEL 2016 – CONFRONTO TRA TIPOLOGIE CORSUALI 3.500 3.000 2.500 2.000 1.500 1.000 500 0
3.259
1.567 941
Operai Corsi Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
152
RAPPORTO FORMEDIL 2017
494
Tecnici di cui con CPT
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA Passando all’analisi della presenza femminile ai corsi per la sicurezza, dopo che nel 2013 si era raggiunta la quota più alta nei corsi per la sicurezza dall’inizio della rilevazione e le allieve femmine operai e tecnici erano 4.864 (+8.5% rispetto al 2012), nel 2014 la quota rosa, 2.610 tra operai e tecnici, subisce un brusco ridimensionamento pari al -55,0% sul numero delle allieve operai e del -40,5% sul numero delle allieve tecnici, tornando a livelli più omogenei rispetto al biennio 2009-2010. Nel 2015 la presenza ai corsi delle femmine era tornata a salire, tra operai e tecnici, le allieve erano state 2.726, pari al +4,4% rispetto al 2014. E nel 2016 la crescita è ancora più consistente: le allieve operai sono state 2.061, il numero più alto dall’inizio della rilevazione, in crescita del +122,1% rispetto al 2015, ma anche del +5,4% rispetto al dato del 2013. Le allieve tecnici, che passano da 1.798 nel 2015 a 2.341 nel 2016, crescono rispetto al 2015 del +30,2%, ma risultano, ancora, in calo del -19,5% rispetto alle 2.909 allieve tecnici del 2013.
LA FORMAZIONE PER LA SICUREZZA (ADEMPIMENTI NORMATIVI) NEL PERIODO 2009-2016– GLI ALLIEVI FORMATI 2009-2016 2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016 Maschi
Femmine
TOTALE
di cui: Stranieri
OPERAI Ingresso (8 ore)
12.532
11.361
9.159
4.999
Preposti (8 ore)
3.087
3.183
2.448
942
611
248
Agg. Preposti MICS 16ore - preposti
2.079
1.937
Agg. MICS 16ore preposti Antincendio
7.565
5.623
5.740
6.419
7.190
5.758
5.613
8.619
7.147
7.711
8.481
9.482
6.348
6.562
1.221
1.634
647
1.068
625
330
484
813
989
1.449 297
Agg. antincendio Primo soccorso
Utilizzo linee vita Lavoro in ambienti confinanti Amianto
606
TOTALE
38.051
11.710
175
12.021
1.607
817
803
14
817
104
443
6.192
68
6.260
576
0
0
0
0
0
5.189
46.963
2.134
49.097
8.350
3.631
224
3.855
492
4.825
56.282
2.893
59.175
9.985
8.008
7.621
387
8.008
1.121
118
5.764
363
6.127
647
1.279
3.808
6.817
72
6.889
1.097
1.495
1.646
1.568
6.128
30
6.158
876
692
1021
832
3.387
61
3.448
948
699
689
10
699
242
3.841
89.127
14.190
10.655 289.732
51.945
Agg. amianto Altro
383
11.846
3.855
Agg. primo soccorso Emergenza
37.668 3.303
9.598
12.786
12.030
9.878
14.652
10.303
12.576
7.304
85.286
39.535
38.551
37.366
33.388
38.537
29.709
31.877
40.769
279.077
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
Per quanto riguarda gli stranieri che hanno partecipato ai corsi per la sicurezza in totale, sono stati tra operai e tecnici, 6.496, con un incremento del +27,0% rispetto al 2015 mentre la loro quota percentuale sul totale degli allievi scende dal 12,4% nel 2015 all’11,8%. Contrariamente a quanto succede per le allieve femmine, in termini assoluti la maggior presenza degli stranieri si registra tra gli operai che passano da 4.801 nel 2015 a 6.016 (+25,3%), mentre la presenza degli stranieri ai corsi per tecnici cresce del +53,4% rispetto al 2015, si passa da 313 allievi stranieri a 480.
RAPPORTO FORMEDIL 2017
153
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA LA FORMAZIONE PER LA SICUREZZA (ADEMPIMENTI NORMATIVI) NEL PERIODO 2009-2016– GLI ALLIEVI FORMATI 2009-2016 2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016 Maschi
Femmine
TOTALE
di cui: Stranieri
TECNICI Ingresso
315
Formazione impiegati Agg. form. impiegati
105
1.041
base
1.167
1.396
961
base
MICS 16ore - dirigenti
1.158
303
1.461
184
1.226
2.707
2.043
4.750
150
71
49
22
71
13
249
331
435
174
157
179
1.465
60
1.525
26
Antincendio
135
264
465
400
776
517
150
634
2.749
592
3.341
103
Primo soccorso
249
410
688
382
612
328
148
201
2.369
649
3.018
137
3.366
2.887
2.085
1.586
1.998
1.318
964
588
13.419
1.373
14.792
759
2.062
1.906
156
2.062
63
FAD RLSPP
41
11
12
12
25
34
19
10
154
10
164
6
Coordinatori
2.779
2.465
2.746
5.154
9.505
1.957
2.281
RSPP/ASPP Agg. RSPP/ASPP
Agg. coordinatori Emergenza
58
236
211
Amianto
TOTALE
22.391
5.084
27.475
122
4.174
941
5.115
29
178
253
12
0
0
842
106
948
16
168
137
335
331
346
1.208
109
1.317
165
193
192
1
193
26
Agg. amianto Altro
588 5.115
4.344
3.123
3.298
4.122
3.808
4.708
4.305
3.283
27.365
3.626
30.991
1.006
11.287
9.501
10.795
12.333
18.716
10.779
9.316
14.496
82.148
15.075
97.223
2.805
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
LA FORMAZIONE PER LA SICUREZZA (ADEMPIMENTI NORMATIVI) NEL 2015 – OPERAI PER TIPOLOGIA CORSUALE 10.000 8.000 6.000 4.000 2.000 0
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
LA FORMAZIONE PER LA SICUREZZA (ADEMPIMENTI NORMATIVI) NEL 2016 – TECNICI PER TIPOLOGIA CORSUALE 6.000 4.000 2.000 0
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
154
RAPPORTO FORMEDIL 2017
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA LA FORMAZIONE PER LA SICUREZZA (ADEMPIMENTI NORMATIVI) NEL 2016 – CONFRONTO OPERAI E TECNICI PER GENERE 45.000 40.000
38.708
35.000 30.000 25.000 20.000 12.155
15.000 10.000
6.016
5.000
2.061
2.341
Operai
Tecnici
480
0 Maschi
Femmine
di cui stranieri
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
Passando ai corsi per la sicurezza dedicati alla rappresentanza sindacale anche in questo caso sono aumentati i corsi codificati nel questionario di rilevazione; sono stati aggiunti i corsi di aggiornamento RLS per le aziende con meno di 50 dipendenti, di aggiornamento RLS per le aziende con più di 50 dipendenti e i corsi di aggiornamento RLST. I corsi realizzati nel 2016 sono stati in totale 444, il numero più alto in serie storica, contro i 247 del 2015 con un aumento, quindi, del +84,2%. Anche per quanto riguarda la collaborazione con i CPT il numero dei corsi cresce notevolmente, si passa da 93 corsi nel 2015 a 255 nel 2016. La loro quota sul totale dei corsi sale al 57,4%, era il 38,6% nel 2015, solamente nel 2010 la loro quota sul totale aveva superato il 50%. Gli allievi formati sono stati 3.800 contro i 2.372 del 2015 registrando un incremento del +60,2%. L’aumento del numero dei corsi ha riguardato tutte le aree geografiche. Nelle scuole del Nord Ovest i corsi raddoppiano; si passa da 51 corsi nel 2015 a 103 con un incremento del +102,0%, la variazioni su base annua più alta. Mentre il totale degli allievi che passa da 696 nel 2015 a 1.167 (+67,7%) continua ad essere il numero di formati più alto. Anche la quota dei corsi svolta in collaborazione con i CPT subisce un aumento notevole: era il 35,3% nel 2015 e nel 2016 si attesta al 63,1%. Nelle scuole del Nord Est sono stati svolti il 68,8% in più di corsi del 2015 e il numero degli allievi formati che passa da 587 nel 2015 a 888 cresce del +51,3%. Anche in questa area geografica i corsi in collaborazione con i CPT crescono decisamente; si passa da 27 corsi nel 2015 a 68 (+151,9%) e la loro quota sul totale dal 42,2% al 63,0%. Nelle scuole del Centro, che già dal 2014 detenevano il primato per numerosità dei corsi, nel 2016, con 135 corsi svolti, la crescita è pari al +90,1% rispetto al 2015. Mentre il numero degli allievi formati registra un aumento del +77,9%. I corsi svolti insieme a CPT passano da 26 nel 2015 a 92 nel 2016 e quindi aumenta la loro rappresentatività sul totale che da 36,6% registra nel 2015 diventa il 68,1%, la quota percentuale più alta tra le aree geografiche. Nelle scuole del Sud: si passa da 55 corsi nel 2015 a 98, pari al +78,2% mentre gli allievi che passano da 459 a 624 aumentano del +35,9%. A differenza delle altre geografiche, nel Sud i corsi svolti in collaborazione
RAPPORTO FORMEDIL 2017
155
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA con i CPT, pur aumentando nel numero del +36,4%, diminuiscono in termini di rappresentatività e la loro quota sul totale dei corsi passa dal 40,0% del 2015 al 30,6 nel 2016. Analizzando i dati della presenza femminile ai corsi si passa da 168 allieve nel 2015 a 209 allieve nel 2016, con un incremento su base annua del +24,4%. Ma se nel Nord Ovest la quota rosa è in crescita del +20,4, nel Nord Est è del 7,5% e nel Centro del +110,0%, nelle scuole del Sud il dato è in controtendenza: si passa da 31 allieve nel 2015 a solamente 24 nel 2016 (-22,6%). Stessa dinamica che si registra nel numero di stranieri che hanno preso parte ai corsi; a fronte di un incremento, a livello nazionale, del +57,6% rispetto al 2015 (da 203 presenze a 320) nel Nord Ovest la crescita è pari al +155,2%,nel Nord Est del +67,2%, nel Centro del +60,4% ed in flessione al Sud del -88,0% Analizzando le due tipologie di corso, il peso dei corsi destinati ai Rappresentati dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS), che passano da 222 nel 2015 a 418 nel 2016 (+88,3%), si attesta al 94,1% sul totale corsi dedicati alla rappresentanza sindacale tornando ai livelli del 2013. L’articolazione delle due tipologie di corso in analisi, vede il predominio dei corsi RLS su tutte le aree geografiche con percentuali più o meno omogenee: nel Nord Ovest la loro quota è del 93,2%, nel Nord Est del 95,4%, nel Centro del 93,3% e nel Sud del 94,9%. In tutte le aree geografiche l’incremento notevole di questi corsi che si registra nel 2016 è frutto principalmente dei numeri dei diversi corsi di aggiornamento inseriti quest’anno nella rilevazione. A fronte di un totale dei corsi per RLS pari a 418, ben 250 sono stati i corsi per aggiornamento RLS per aziende con meno di 50 dipendenti, il 59,8% e 71 hanno riguardato aggiornamento RLS per aziende con più di 50 dipendenti, il 17,0%. Quindi il 71,6% dei corsi RLS ha riguardato l’aggiornamento; percentuale che sale nel Nord Ovest, dove è pari all’81,3% di corsi e all’82,1% sugli allievi formati, ma sale ancor di più nel Nord Est con l’81,6% dei corsi e l’86,9% degli allievi. Nel Centro, pur mantenendo la loro centralità, i corsi di aggiornamento RLS sono rappresentativi del 71,4% dei corsi e del 77,1% degli allievi, mentre nel Sud la quota sul totale dei corsi è pari al 74,2% e del 56,8% sugli allievi. Anche per quanto riguarda l’altra tipologia di corso, quella per gli RLST, l’80,0% dei corsi sono stati quelli di aggiornamento a cui hanno preso parte il 79,1% degli allievi. LA FORMAZIONE PER LA SICUREZZA NEL 2015 PER AREA TERRITORIALE – RAPPRESENTANZA: CONFRONTO PER TIPOLOGIA DI CORSO 7
Nord ovest
96 5
Nord est
103 9
Centro
126 5
Sud
93
0
30 40 50 Totale RLST Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
156
10
20
RAPPORTO FORMEDIL 2017
60
70
80
90 100 Totale RLS
110
120
130
140
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA LA FORMAZIONE PER LA SICUREZZA (ADEMPIMENTI NORMATIVI) PER AREA TERRITORIALE– CORSI PER LA RAPPRESENTANZA Tipologia Totale RLS
Attività corsuali Corsi
di cui con CPT
Allievi Ore
Maschi
Femmine
Totale
Stranieri
96
61
975
1.086
64
1.150
74
18
11
578
195
11
206
15
60
39
253
799
45
844
58
18
11
144
92
8
100
1
7
4
112
16
1
17
0
1 6 103 103
1 3 65 64
64 48 1.087 1.187
1 15 1.102 822
0 1 65 54
1 16 1.167 876
0 0 74 96
19
12
712
101
14
115
18
62
39
299
590
36
626
66
22
13
176
131
4
135
12
5
4
145
9
3
12
1
1 4 108 126
0 4 68 86
120 25 1.332 1.304
4 5 831 1.037
2 1 57 61
6 6 888 1.098
1 0 97 146
36
27
904
235
16
251
53
70
45
268
686
41
727
82
20
14
132
116
4
120
11
9
6
208
21
2
23
0
1 8 135 93
1 5 92 27
120 88 1.512 1.112
1 20 1.058 586
0 2 63 23
1 22 1.121 609
0 0 146 3
24
7
736
253
10
263
0
58
16
288
305
12
317
3
11
4
88
28
1
29
0
5
3
176
14
1
15
0
2 3 98 418
1 2 30 238
152 24 1.288 4.578
5 9 600 3.531
1 0 24 202
6 9 624 3.733
0 0 3 319
di cui:
RLS Aggiornamento RLS (aziende con <=50 dip.)
Nord ovest
Aggiornamento RLS (aziende con >50 dip.)
Totale RLST di cui:
RLST Aggiornamento RLST Totale Totale RLS di cui:
RLS Aggiornamento RLS (aziende con <=50 dip.)
Nord est
Aggiornamento RLS (aziende con >50 dip.)
Totale RLST di cui:
RLST Aggiornamento RLST Totale Totale RLS di cui:
RLS Aggiornamento RLS (aziende con <=50 dip.)
2016 Centro
Aggiornamento RLS (aziende con >50 dip.)
Totale RLST di cui:
RLST Aggiornamento RLST Totale Totale RLS di cui:
RLS Aggiornamento RLS (aziende con <=50 dip.)
Sud
Aggiornamento RLS (aziende con >50 dip.)
Totale RLST di cui:
RLST Aggiornamento RLST Totale TOTALE RLS di cui:
RLS Aggiornamento RLS (aziende con <=50 dip.)
ITALIA
Aggiornamento RLS (aziende con >50 dip.)
TOTALE RLST
97
57
2.930
784
51
835
86
250
139
1.108
2.380
134
2.514
209
71
42
540
367
17
384
24
26
17
641
60
7
67
1
5 21 444
3 14 255
456 185 5.219
11 49 3.591
3 4 209
14 53 3.800
1 0 320
di cui:
RLST Aggiornamento RLST TOTALE
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL Segue
RAPPORTO FORMEDIL 2017
157
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA LA FORMAZIONE PER LA SICUREZZA (ADEMPIMENTI NORMATIVI) PER AREA TERRITORIALE – CORSI PER LA RAPPRESENTANZA Tipologia Nord ovest
Nord est
2015 Centro
Sud
ITALIA
Nord ovest
Nord est
2014 Centro
Sud
ITALIA
Nord ovest
Nord est 2013 Centro
Sud
ITALIA
Nord ovest
Nord est 2012 Centro
Sud
ITALIA
RLS RLST Totale RLS RLST Totale RLS RLST Totale RLS RLST Totale RLS RLST TOTALE RLS RLST Totale RLS RLST Totale RLS RLST Totale RLS RLST Totale RLS RLST TOTALE RLS RLST Totale RLS RLST Totale RLS RLST Totale RLS RLST Totale RLS RLST TOTALE RLS RLST Totale RLS RLST Totale RLS RLST Totale RLS RLST Totale RLS RLST TOTALE
Attività corsuali Corsi
46 5 51 59 5 64 64 7 71 53 2 55 222 19 241 44 3 47 66 2 68 82 6 88 44 0 44 236 11 247 85 5 90 72 4 76 66 6 72 55 4 59 278 19 297 52 1 53 77 6 83 80 3 83 60 2 62 269 12 281
di cui con CPT
16 2 18 23 4 27 23 3 26 20 2 22 82 11 93 21 3 24 28 2 30 48 3 51 19 0 19 116 8 124 26 3 29 42 3 45 28 5 33 18 2 20 114 13 127 22 1 23 35 4 39 32 1 33 22 2 24 111 8 119
Allievi Ore
578 98 676 760 433 1.193 1.308 364 1.672 988 12 1.000 3.634 907 4.541 711 80 791 952 96 1.048 1.203 336 1.539 1.123 0 1.123 3.989 512 4.501 832 193 1.025 760 98 858 1.097 185 1.282 1.140 311 1.451 3.829 787 4.616 752 8 760 1.076 188 1.264 1.499 44 1.543 1.317 16 1.333 4.644 256 4.900
Maschi
621 21 642 516 18 534 586 14 600 424 4 428 2.147 57 2.204 441 20 461 632 3 635 766 14 780 344 0 344 2.183 37 2.220 622 22 644 769 16 785 625 15 640 579 12 591 2.595 65 2.660 790 2 792 739 67 806 954 10 964 744 6 750 3.227 85 3.312
Femmine
52 2 54 53 0 53 28 2 30 30 1 31 163 5 168 24 0 24 40 0 40 28 2 30 30 0 30 122 2 124 33 3 36 41 0 41 37 1 38 44 1 45 155 5 160 47 1 48 45 6 51 36 0 36 31 0 31 159 7 166
Totale
673 23 696 569 18 587 614 16 630 454 5 459 2.310 62 2.372 465 20 485 672 3 675 794 16 810 374 0 374 2.305 39 2.344 655 25 680 810 16 826 662 16 678 623 13 636 2.750 70 2.820 837 3 840 784 73 857 990 10 1.000 775 6 781 3.386 92 3.478
Stranieri
27 2 29 58 0 58 91 0 91 25 0 25 201 2 203 45 2 47 53 1 54 117 0 117 1 0 1 216 3 219 68 2 70 42 0 42 57 0 57 3 2 5 170 4 174 91 0 91 96 4 100 96 0 96 4 0 4 287 4 291
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL Segue
158
RAPPORTO FORMEDIL 2017
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA LA FORMAZIONE PER LA SICUREZZA (ADEMPIMENTI NORMATIVI) PER AREA TERRITORIALE – CORSI PER LA RAPPRESENTANZA Tipologia Nord ovest
Nord est
2011 Centro
Sud
ITALIA
Nord ovest
Nord est 2010 Centro
Sud
ITALIA
Nord ovest
Nord est 2009 Centro
Sud
ITALIA
Nord ovest
Nord est 2009 Centro 2016 Sud
ITALIA
RLS RLST Totale RLS RLST Totale RLS RLST Totale RLS RLST Totale RLS RLST TOTALE RLS RLST Totale RLS RLST Totale RLS RLST Totale RLS RLST Totale RLS RLST TOTALE RLS RLST Totale RLS RLST Totale RLS RLST Totale RLS RLST Totale RLS RLST TOTALE RLS RLST Totale RLS RLST Totale RLS RLST Totale RLS RLST Totale RLS RLST TOTALE
Attività corsuali Corsi
43 2 45 55 5 60 42 5 47 57 4 61 197 16 213 43 1 44 39 10 49 54 1 55 33 3 36 169 15 184 46 4 50 55 1 56 70 2 72 48 3 51 219 10 229 359 21 380 423 33 456 458 30 488 350 18 368 1.590 102 1.692
di cui con CPT
20 2 22 32 3 35 14 3 17 23 3 26 89 11 100 26 0 26 25 9 34 25 0 25 15 3 18 91 12 103 23 1 24 31 1 32 24 0 24 12 1 13 90 3 93 154 12 166 216 26 242 194 15 209 129 13 142 693 66 759
Allievi Ore
725 128 853 1.066 109 1.175 932 410 1.342 1.500 268 1.768 4.223 915 5.138 1.007 16 1.023 836 212 1.048 1.507 4 1.511 1.030 192 1.222 4.380 424 4.804 1.436 328 1.764 1.448 9 1.457 1.878 132 2.010 1.404 104 1.508 6.166 573 6.739 6.041 851 6.892 6.898 1.145 8.043 9.424 1.475 10.899 8.502 903 9.405 30.865 4.374 35.239
Maschi
Femmine
Totale
Stranieri
630 5 635 683 48 731 482 13 495 554 18 572 2.349 84 2.433 734 5 739 457 75 532 711 2 713 401 11 412 2.303 93 2.396 900 16 916 883 5 888 1.546 7 1.553 1.001 7 1.008 4.330 35 4.365 4.738 91 4.829 4.679 232 4.911 5.670 75 5.745 4.047 58 4.105 19.134 456 19.590
39 1 40 74 21 95 22 4 26 43 1 44 178 27 205 20 0 20 26 8 34 32 0 32 45 0 45 123 8 131 53 2 55 48 0 48 86 1 87 43 0 43 230 3 233 268 9 277 327 35 362 269 10 279 266 3 269 1.130 57 1.187
669 6 675 757 69 826 504 17 521 597 19 616 2.527 111 2.638 754 5 759 483 83 566 743 2 745 446 11 457 2.426 101 2.527 953 18 971 931 5 936 1.632 8 1.640 1.044 7 1.051 4.560 38 4.598 5.006 100 5.106 5.006 267 5.273 5.939 85 6.024 4.313 61 4.374 20.264 513 20.777
57 0 57 73 2 75 83 0 83 6 0 6 219 2 221 101 0 101 46 4 50 69 0 69 4 0 4 220 4 224 109 1 110 83 0 83 180 0 180 4 0 4 376 1 377 498 7 505 451 11 462 693 0 693 47 2 49 1.689 20 1.709
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
RAPPORTO FORMEDIL 2017
159
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA 2.4. I corsi sull’amianto Già nella precedente rilevazione, visto l’ interesse per il tema Amianto la formazione per addetti alla rimozione e alla bonifica, era stata inserita, nel questionario somministrato alle Scuole Edili, all’interno della formazione per la sicurezza, sia per gli operai sia per i tecnici; ed inoltre si era provveduto a una ricodifica dei dati che dell’attività formativa dal 2012 al 2014, isolando tutti quei corsi che inseriti nella voce altro riguardavano, appunto, l’amianto. Nel questionario attuale è stata, inoltre, inserita un’altra codifica per le attività formative riguardanti l’aggiornamento. Nel 2016 sono stati realizzati 175 corsi, composti di 3.949 ore, cui hanno partecipato 2.085 allievi con un incremento rispetto ai dati del 2015 del +1,2% dei corsi, del +6,4% delle ore e del +9,4% degli allievi. In quest’ultimo anno il 76,4% dei corsi e il 73,4% degli allievi sono stati rivolti ad addetti operativi, il restante 24,0% dei corsi e il 26,6% degli allievi a tecnici e responsabili dei processi. Notevole, anche in questo caso, la quota dei corsi incentrati sull’aggiornamento che tra i corsi degli operai sono rappresentativi del 53,4% dei corsi e del 45,7% degli allievi; quote che, invece, scendono se analizziamo i corsi per tecnici e che sono pari al 29,3% dei corsi e del 35,8% degli allievi. Ricordiamo, come detto, che i dati 2012-2014 sono frutto di una ricodifica e potrebbero, quindi, essere sottostimati, nonostante ciò si evince comunque una tendenza di aumento di questa tipologia di corso: rispetto al 2012, infatti, i corsi aumentano del +143,1%, le ore del +62,7% e gli allievi formati del +83,4%. Totalizzando i dati dei cinque anni in analisi, sono stati svolti 607 corsi, per un monte ore di 14.834 e con 7.623 allievi formati. Gran parte dell’attività è stata rivolta agli allievi operai; per questa tipologia di allievi i corsi sono stati 443, pari al 73,0% del totale corsi, ed hanno formato 5.674 allievi, rappresentativi del 74,4% del totale. FORMAZIONE AMIANTO 2012-2016 OPERAI Corsi
Ore
TECNICI Allievi
Corsi
Ore
TOTALE Allievi
Corsi
Ore
Allievi
FORMAZIONE (estratto dalla voce “altro”) 2012 2013 2014 2015 2016
16 25 23 66 0
699 733 334 514 0
296 392 301 538 0
7 20 12 2 1
408 646 416 108 32
67 259 82 16 15
23 45 35 68 1
1.107 1.379 750 622 32
363 651 383 554 15
37 17 50 76 133
822 296 1.153 1.850 2.513
606 297 692 1.021 1.531
12 14 26 29 41
498 420 748 1.240 1.404
168 137 335 331 539
49 31 76 105 174
1.320 716 1.901 3.090 3.917
774 434 1.027 1.352 2.070
71
519
699
12
64
193
83
583
892
53 42 73 142 133
1.521 1.029 1.487 2.364 2.513
902 689 993 1.559 1.531
19 34 38 31 42
906 1.066 1.164 1.348 1.436
235 396 417 347 554
72 76 111 173 175
2.427 2.095 2.651 3.712 3.949
1.137 1.085 1.410 1.906 2.085
443
8.914
5.674
164
5.920
1.949
607
14.834
7.623
SICUREZZA 2012 2013 2014 2015 2016 di cui: Aggiornamento TOTALE 2012 2013 2014 2015 2016 TOTALE 2012-2016
Fonte: Rapporto FORMEDIL 2016 e Banca Dati Formazione Costruzioni
160
RAPPORTO FORMEDIL 2017
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA 2.5. Sintesi dell’attività formativa L’analisi complessiva dell’attività formativa erogata dalle Scuole Edili dislocate sul territorio nazionale consente alcune considerazioni più generali: 1. nel 2016 l’attività formativa erogata dalle scuole è stata inferiore a quella del 2015, sia per quanto riguarda il numero dei corsi che per numero di allievi e rispettivamente del -9,5% e del -7,5%. Calo che, però, non si riscontra nell’attività erogata ai tecnici: per queste figure professionali i corsi aumentano del +20,3% e i formati del +20,6% rispetto al 2015. L’offerta formativa si è rivolta però, come da tradizione, principalmente agli operai che sono stati 120.122 e, anche se in calo del -13,1% rispetto al 2015, detengono comunque una quota consistente rispetto agli occupati in costruzioni che è pari all’ 8,6% e al 14,3% rispetto alla forza lavoro dipendente. Rilevazione ISTAT – Forze lavoro Occupati in costruzione 2016 Allievi OPERAI formati:
120.122
8,6% di
1.404.000
14,3% di
840.000
Totale Dipendenti
2. ma il 2016 verrà ricordato come l’anno della formazione in sicurezza: sono stato realizzati 4.644 corsi, il numero più alto dall’inizio della rilevazione, che hanno formato 59.065 allievi, in crescita rispetto al 2015 del +35,6%. E in crescita notevole anche la collaborazione con i CPT che intervengono nell’erogazione del 49,9% dei corsi. Grande il ruolo che hanno avuto i corsi di aggiornamento che per tutte le tipologie di allievi, operai, tecnici e rappresentanti sindacali, sono stati tra quelli più finanziati. Corsi
di cui in collaborazione con i CPT
Allievi formati TOTALE
Sicurezza - adempimenti agli obblighi formativi di cui:
4.644
2.316
59.065
Aggiornamento
1.740
869
23.771
% aggiornamento sul totale
37,5%
37,5%
40,2%
3. e se il 2012 era stato l’anno della “stabilizzazione” del progetto 16 ore MICS, il 2013 l’anno della “formazione e della specializzazione degli occupati”, il 2014 l’anno della “maturazione e consolidamento” e il 2015 l’anno della “formazione e specializzazione nell’utilizzo di macchine e attrezzature di lavoro” con i corsi relativi al progetto 16 ore MICS: attrezzature di lavoro che erano cresciuti del +49,0% e gli allievi formati del +37,5% per il 2016 possiamo parlare dell’anno della “continuità e della messa a regime” con i formati che rappresentano il 23,1% degli allievi totali Progetto 16 ore MICS La stabilizzazione
33.028
Allievi formati
Anno 2012
La formazione e specializzazione occupati
81.557
Allievi formati
Anno 2013
La maturazione e il consolidamento
45.172
Allievi formati
Anno 2014
La formazione e specializzazione nell’utilizzo di macchine e attrezzature
50.505
Allievi formati
Anno 2015
La continuità e la messa a regime
34.531
Allievi formati
Anno 2016
RAPPORTO FORMEDIL 2017
161
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA
3.
L’attività del sistema FORMEDIL nel 2016 a livello regionale
In sintesi, quindi, le 103 scuole edili nel 2016 hanno ricevuto finanziamenti per un importo pari a 74.334.327 euro di cui il 66,8% proveniente dalle Casse Edili. Il 31,2% del personale che si è occupato della gestione delle scuole è dipendente, mentre il restante 68,8%, pari a 1.599 unità, è composto da collaboratori. LE FONTI DI FINANZIAMENTO Importi da cassa edile
Pubblici
Fondi interprofessionali
INAIL
Libero mercato
Altro
TOTALE
49.623.628
14.380.720
817.050
593.611
8.134.806
784.512
74.334.327
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
IL PERSONALE DELLE SCUOLE DIPENDENTI
COLLABORATORI
Direzione
Tecnici
Dirigenti
Quadri
33
49
Amministrativi
di cui:
383
Docenti 148
261
Tecnici TOTALE
Amministrativi
di cui:
TOTALE
68
Docenti 1.453
1.599
726
1.531
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
In totale sono stati svolti 12.514 corsi, di cui 4.644 relativi alla sicurezza/adempimenti agli obblighi formativi, composti complessivamente da 298.503 ore di formazione. Gli allievi che hanno partecipato ai corsi sono stati 149.619 e di questi 59.065 sono stati formati alla sicurezza/adempimenti. ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE – ITALIA ENTI Enti 103
di cui Unificati 81
FORMAZIONE Corsi 12.514
di cui sicurezza 4.644
Ore 298.503
ALLIEVI di cui sicurezza 53.124
Allievi 149.619
di cui sicurezza 59.065
Maschi
Femmine
140.297
9.322
di cui stranieri 25.647
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
I corsi per la sicurezza per la rappresentanza sindacale sono stati 444, di cui 255 erogati in collaborazione con i CPT, cui hanno preso parte 3.800 allievi. Di questi corsi la maggior parte (418), ha riguardato i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) che per il 59,9% sono stati svolti in collaborazione con i CPT; a essi hanno partecipato 3.733 allievi. ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE IN AMBITO SICUREZZA A LIVELLO REGIONALE – CORSI PER LA RAPPRESENTANZA FORMAZIONE Corsi RLS Totale (formazione e aggiornamento)
RLST Totale (formazione e aggiornamento)
TOTALE
di cui in collaborazione con CPT
ALLIEVI Ore di formazione
Femmine
Totale
di cui stranieri
418
238
4.578
3.531
202
3.733
319
26
17
641
60
7
67
1
444
255
5.219
3.591
209
3.800
320
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
Di seguito si riportano i dati di sintesi a livello regionale. 162
Maschi
RAPPORTO FORMEDIL 2017
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA
NORD OVEST: PIEMONTE
LE FONTI DI FINANZIAMENTO Importi da cassa edile
Pubblici
Fondi interprofessionali
INAIL
Libero mercato
Altro
TOTALE
3.189.201
1.333.446
16.800
0
583.643
9.800
5.132.890
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
IL PERSONALE DELLE SCUOLE DIPENDENTI
COLLABORATORI
Direzione
Tecnici
Dirigenti
Quadri
2
1
Tecnici
Amministrativi
di cui:
35
Docenti 10
20
TOTALE
Amministrativi
di cui:
TOTALE
9
Docenti 179
189
58
180
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE A LIVELLO REGIONALE ENTI
FORMAZIONE
ALLIEVI
Enti
di cui Unificati
Corsi
di cui sicurezza
Ore
di cui sicurezza
Allievi
di cui sicurezza
Maschi
Femmine
di cui stranieri
8
8
995
376
24.928
3.935
12.638
4.745
11.900
738
2.817
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL Dati comprendenti: operai, tecnici e rappresentanze
ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE IN AMBITO SICUREZZA A LIVELLO REGIONALE – CORSI PER LA RAPPRESENTANZA FORMAZIONE Corsi RLS Totale (formazione e aggiornamento)
RLST Totale (formazione e aggiornamento)
TOTALE
di cui in collaborazione con CPT
ALLIEVI Ore di formazione
Maschi
Femmine
Totale
di cui stranieri
27
13
274
291
30
321
30
4
1
32
14
1
15
0
31
14
306
305
31
336
30
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
RAPPORTO FORMEDIL 2017
163
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA
NORD OVEST: VALLE D’AOSTA
LE FONTI DI FINANZIAMENTO Importi da cassa edile
Pubblici
Fondi interprofessionali
INAIL
Libero mercato
Altro
TOTALE
471.311
0
0
0
0
0
471.311
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
IL PERSONALE DELLE SCUOLE DIPENDENTI
COLLABORATORI
Direzione
Tecnici
Dirigenti
Quadri
1
0
Tecnici
Amministrativi
di cui:
1
Docenti 2
2
TOTALE
Amministrativi
di cui:
TOTALE
0
Docenti 0
0
4
0
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE A LIVELLO REGIONALE ENTI
FORMAZIONE
ALLIEVI
Enti
di cui Unificati
Corsi
di cui sicurezza
Ore
di cui sicurezza
Allievi
di cui sicurezza
Maschi
Femmine
di cui stranieri
1
1
94
18
1.055
170
894
352
878
16
218
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL Dati comprendenti: operai, tecnici e rappresentanze
ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE IN AMBITO SICUREZZA A LIVELLO REGIONALE – CORSI PER LA RAPPRESENTANZA FORMAZIONE Corsi RLS Totale (formazione e aggiornamento)
RLST Totale (formazione e aggiornamento)
TOTALE
di cui in collaborazione con CPT
Ore di formazione
Maschi
Femmine
Totale
di cui stranieri
3
3
16
34
4
38
5
0
0
0
0
0
0
0
3
3
16
34
4
38
5
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
164
ALLIEVI
RAPPORTO FORMEDIL 2017
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA
NORD OVEST: LOMBARDIA
LE FONTI DI FINANZIAMENTO Importi da cassa edile
Pubblici
Fondi interprofessionali
INAIL
Libero mercato
Altro
TOTALE
10.854.801
1.830.283
43.140
226.741
1.103.433
140.624
14.199.022
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
IL PERSONALE DELLE SCUOLE DIPENDENTI
COLLABORATORI
Direzione
Tecnici
Dirigenti
Quadri
6
2
Tecnici
Amministrativi
di cui:
70
Docenti 40
63
TOTALE
Amministrativi
di cui:
TOTALE
4
Docenti 118
133
141
129
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE A LIVELLO REGIONALE ENTI
FORMAZIONE
ALLIEVI
Enti
di cui Unificati
Corsi
di cui sicurezza
Ore
di cui sicurezza
Allievi
di cui sicurezza
Maschi
Femmine
di cui stranieri
10
8
2.427
873
46.151
8.377
30.043
11.645
28.317
1.726
4.690
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL Dati comprendenti: operai, tecnici e rappresentanze
ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE IN AMBITO SICUREZZA A LIVELLO REGIONALE – CORSI PER LA RAPPRESENTANZA FORMAZIONE Corsi RLS Totale (formazione e aggiornamento)
RLST Totale (formazione e aggiornamento)
TOTALE
di cui in collaborazione con CPT
ALLIEVI Ore di formazione
Maschi
Femmine
Totale
di cui stranieri
55
38
573
674
20
694
38
3
3
80
2
0
2
0
58
41
653
676
20
696
38
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
RAPPORTO FORMEDIL 2017
165
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA
NORD OVEST: LIGURIA
LE FONTI DI FINANZIAMENTO Importi da cassa edile
Pubblici
Fondi interprofessionali
INAIL
Libero mercato
Altro
TOTALE
1.559.841
3.041.468
0
0
653.844
262.251
5.517.404
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
IL PERSONALE DELLE SCUOLE DIPENDENTI
COLLABORATORI
Direzione
Tecnici
Dirigenti
Quadri
1
6
Tecnici
Amministrativi
di cui:
15
Docenti 28
40
TOTALE
Amministrativi
di cui:
TOTALE
14
Docenti 198
228
62
214
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE A LIVELLO REGIONALE ENTI
FORMAZIONE
ALLIEVI
Enti
di cui Unificati
Corsi
di cui sicurezza
Ore
di cui sicurezza
Allievi
di cui sicurezza
Maschi
Femmine
di cui stranieri
4
3
488
147
27.702
2.021
5.220
2.162
4.528
692
859
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL Dati comprendenti: operai, tecnici e rappresentanze
ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE IN AMBITO SICUREZZA A LIVELLO REGIONALE – CORSI PER LA RAPPRESENTANZA FORMAZIONE Corsi RLS Totale (formazione e aggiornamento)
RLST Totale (formazione e aggiornamento)
TOTALE
di cui in collaborazione con CPT
Ore di formazione
Maschi
Femmine
Totale
di cui stranieri
11
7
112
87
10
97
1
0
0
0
0
0
0
0
11
7
112
87
10
97
1
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
166
ALLIEVI
RAPPORTO FORMEDIL 2017
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA
NORD EST: TRENTINO ALTO ADIGE
LE FONTI DI FINANZIAMENTO Importi da cassa edile
Pubblici
Fondi interprofessionali
INAIL
Libero mercato
Altro
TOTALE
1.180.371
23.062
4.660
0
350.943
0
1.559.036
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
IL PERSONALE DELLE SCUOLE DIPENDENTI
COLLABORATORI
Direzione
Tecnici
Dirigenti
Quadri
0
1
Tecnici
Amministrativi
di cui:
9
Docenti 0
0
TOTALE
Amministrativi
di cui:
TOTALE
0
Docenti 30
30
10
30
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE A LIVELLO REGIONALE ENTI
FORMAZIONE
ALLIEVI
Enti
di cui Unificati
Corsi
di cui sicurezza
Ore
di cui sicurezza
Allievi
di cui sicurezza
Maschi
Femmine
di cui stranieri
2
1
353
193
3.704
2.183
4.344
2.010
4.188
156
499
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL Dati comprendenti: operai, tecnici e rappresentanze
ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE IN AMBITO SICUREZZA A LIVELLO REGIONALE – CORSI PER LA RAPPRESENTANZA FORMAZIONE Corsi RLS Totale (formazione e aggiornamento)
RLST Totale (formazione e aggiornamento)
TOTALE
di cui in collaborazione con CPT
ALLIEVI Ore di formazione
Maschi
Femmine
Totale
di cui stranieri
15
15
216
134
6
140
23
0
0
0
0
0
0
0
15
15
216
134
6
140
23
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
RAPPORTO FORMEDIL 2017
167
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA
NORD EST: VENETO
LE FONTI DI FINANZIAMENTO Importi da cassa edile
Pubblici
Fondi interprofessionali
INAIL
Libero mercato
Altro
TOTALE
3.208.824
2.285.884
1.600
33.036
1.118.144
83.707
6.731.195
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
IL PERSONALE DELLE SCUOLE DIPENDENTI
COLLABORATORI
Direzione
Tecnici
Dirigenti
Quadri
2
3
Tecnici
Amministrativi
di cui:
37
Docenti 22
33
TOTALE
Amministrativi
di cui:
TOTALE
2
Docenti 104
115
75
113
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE A LIVELLO REGIONALE ENTI
FORMAZIONE
ALLIEVI
Enti
di cui Unificati
Corsi
di cui sicurezza
Ore
di cui sicurezza
Allievi
di cui sicurezza
Maschi
Femmine
di cui stranieri
7
7
1.133
488
44.827
4.484
13.492
5.889
12.572
920
2.911
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL Dati comprendenti: operai, tecnici e rappresentanze
ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE IN AMBITO SICUREZZA A LIVELLO REGIONALE – CORSI PER LA RAPPRESENTANZA FORMAZIONE Corsi RLS Totale (formazione e aggiornamento)
RLST Totale (formazione e aggiornamento)
TOTALE
di cui in collaborazione con CPT
Ore di formazione
Maschi
Femmine
Totale
di cui stranieri
39
8
500
368
11
379
36
0
0
0
0
0
0
0
39
8
500
368
11
379
36
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
168
ALLIEVI
RAPPORTO FORMEDIL 2017
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA
NORD EST: FRIULI VENEZIA GIULIA
LE FONTI DI FINANZIAMENTO Importi da cassa edile
Pubblici
Fondi interprofessionali
INAIL
Libero mercato
Altro
TOTALE
719.128
1.291.740
0
6.480
255.394
0
2.272.742
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
IL PERSONALE DELLE SCUOLE DIPENDENTI
COLLABORATORI
Direzione
Tecnici
Dirigenti
Quadri
0
4
Tecnici
Amministrativi
di cui:
28
Docenti 0
0
TOTALE
Amministrativi
di cui:
TOTALE
0
Docenti 116
124
32
124
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE A LIVELLO REGIONALE ENTI
FORMAZIONE
ALLIEVI
Enti
di cui Unificati
Corsi
di cui sicurezza
Ore
di cui sicurezza
Allievi
di cui sicurezza
Maschi
Femmine
di cui stranieri
4
3
464
175
30.289
1.866
5.130
1.965
4.776
354
1.335
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL Dati comprendenti: operai, tecnici e rappresentanze
ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE IN AMBITO SICUREZZA A LIVELLO REGIONALE – CORSI PER LA RAPPRESENTANZA FORMAZIONE Corsi RLS Totale (formazione e aggiornamento)
RLST Totale (formazione e aggiornamento)
TOTALE
di cui in collaborazione con CPT
ALLIEVI Ore di formazione
Maschi
Femmine
Totale
di cui stranieri
19
16
135
155
17
172
17
3
3
16
2
1
3
0
22
19
151
157
18
175
17
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
RAPPORTO FORMEDIL 2017
169
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA
NORD EST: EMILIA ROMAGNA
LE FONTI DI FINANZIAMENTO Importi da cassa edile
Pubblici
Fondi interprofessionali
INAIL
Libero mercato
Altro
TOTALE
3.916.447
1.851.106
125.339
8.800
1.702.293
38.816
7.642.801
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
IL PERSONALE DELLE SCUOLE DIPENDENTI
COLLABORATORI
Direzione
Tecnici
Dirigenti
Quadri
2
6
Tecnici
Amministrativi
di cui:
30
Docenti 7
21
TOTALE
Amministrativi
di cui:
TOTALE
6
Docenti 270
278
59
272
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE A LIVELLO REGIONALE ENTI
FORMAZIONE
ALLIEVI
Enti
di cui Unificati
Corsi
di cui sicurezza
Ore
di cui sicurezza
Allievi
di cui sicurezza
Maschi
Femmine
di cui stranieri
9
7
1.276
472
28.754
6.570
18.254
7.097
16.652
1.602
4.132
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL Dati comprendenti: operai, tecnici e rappresentanze
ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE IN AMBITO SICUREZZA A LIVELLO REGIONALE – CORSI PER LA RAPPRESENTANZA FORMAZIONE Corsi RLS Totale (formazione e aggiornamento)
RLST Totale (formazione e aggiornamento)
TOTALE
di cui in collaborazione con CPT
Ore di formazione
Maschi
Femmine
Totale
di cui stranieri
30
25
336
165
20
185
20
2
1
129
7
2
9
1
32
26
465
172
22
194
21
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
170
ALLIEVI
RAPPORTO FORMEDIL 2017
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA
CENTRO: TOSCANA
LE FONTI DI FINANZIAMENTO Importi da cassa edile
Pubblici
Fondi interprofessionali
INAIL
Libero mercato
Altro
TOTALE
3.123.428
433.250
74.235
45.994
967.338
994
4.645.239
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
IL PERSONALE DELLE SCUOLE DIPENDENTI
COLLABORATORI
Direzione
Tecnici
Dirigenti
Quadri
0
8
Tecnici
Amministrativi
di cui:
27
Docenti 8
20
TOTALE
Amministrativi
di cui:
TOTALE
5
Docenti 35
43
55
38
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE A LIVELLO REGIONALE ENTI
FORMAZIONE
ALLIEVI
Enti
di cui Unificati
Corsi
di cui sicurezza
Ore
di cui sicurezza
Allievi
di cui sicurezza
Maschi
Femmine
di cui stranieri
11
8
1.239
419
23.864
4.838
11.951
4.675
11.646
305
3.108
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL Dati comprendenti: operai, tecnici e rappresentanze
ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE IN AMBITO SICUREZZA A LIVELLO REGIONALE – CORSI PER LA RAPPRESENTANZA FORMAZIONE Corsi RLS Totale (formazione e aggiornamento)
RLST Totale (formazione e aggiornamento)
TOTALE
di cui in collaborazione con CPT
ALLIEVI Ore di formazione
Maschi
Femmine
Totale
di cui stranieri
45
26
556
348
12
360
52
2
1
12
6
1
7
0
47
27
568
354
13
367
52
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
RAPPORTO FORMEDIL 2017
171
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA
CENTRO: UMBRIA
LE FONTI DI FINANZIAMENTO Importi da cassa edile
Pubblici
Fondi interprofessionali
INAIL
Libero mercato
Altro
TOTALE
1.224.420
97.402
7.200
56.542
194.806
19.500
1.599.870
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
IL PERSONALE DELLE SCUOLE DIPENDENTI
COLLABORATORI
Direzione
Tecnici
Dirigenti
Quadri
1
0
Tecnici
Amministrativi
di cui:
8
Docenti 5
5
TOTALE
Amministrativi
di cui:
TOTALE
0
Docenti 1
1
14
1
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE A LIVELLO REGIONALE ENTI
FORMAZIONE
ALLIEVI
Enti
di cui Unificati
Corsi
di cui sicurezza
Ore
di cui sicurezza
Allievi
di cui sicurezza
Maschi
Femmine
di cui stranieri
2
2
291
77
4.945
882
3.226
754
3.129
97
882
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL Dati comprendenti: operai, tecnici e rappresentanze
ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE IN AMBITO SICUREZZA A LIVELLO REGIONALE – CORSI PER LA RAPPRESENTANZA FORMAZIONE Corsi RLS Totale (formazione e aggiornamento)
RLST Totale (formazione e aggiornamento)
TOTALE
di cui in collaborazione con CPT
Ore di formazione
Maschi
Femmine
Totale
di cui stranieri
17
4
112
158
15
173
24
2
1
16
4
0
4
0
19
5
128
162
15
177
24
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
172
ALLIEVI
RAPPORTO FORMEDIL 2017
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA
CENTRO: MARCHE
LE FONTI DI FINANZIAMENTO Importi da cassa edile
Pubblici
Fondi interprofessionali
INAIL
Libero mercato
Altro
TOTALE
834.065
64.872
1.713
73.396
58.475
27.545
1.060.067
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
IL PERSONALE DELLE SCUOLE DIPENDENTI
COLLABORATORI
Direzione
Tecnici
Dirigenti
Quadri
1
0
Tecnici
Amministrativi
di cui:
7
Docenti 3
7
TOTALE
Amministrativi
di cui:
TOTALE
0
Docenti 32
32
15
32
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE A LIVELLO REGIONALE ENTI
FORMAZIONE
ALLIEVI
Enti
di cui Unificati
Corsi
di cui sicurezza
Ore
di cui sicurezza
Allievi
di cui sicurezza
Maschi
Femmine
di cui stranieri
4
4
273
77
5.874
763
3.409
1.151
3.339
70
647
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL Dati comprendenti: operai, tecnici e rappresentanze
ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE IN AMBITO SICUREZZA A LIVELLO REGIONALE – CORSI PER LA RAPPRESENTANZA FORMAZIONE Corsi RLS Totale (formazione e aggiornamento)
RLST Totale (formazione e aggiornamento)
TOTALE
di cui in collaborazione con CPT
ALLIEVI Ore di formazione
Maschi
Femmine
Totale
di cui stranieri
10
4
128
102
15
117
12
0
0
0
0
0
0
0
10
4
128
102
15
117
12
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
RAPPORTO FORMEDIL 2017
173
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA
CENTRO: LAZIO
LE FONTI DI FINANZIAMENTO Importi da cassa edile
Pubblici
Fondi interprofessionali
INAIL
Libero mercato
Altro
TOTALE
4.454.048
309.002
146.758
0
263.991
49.215
5.223.014
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
IL PERSONALE DELLE SCUOLE DIPENDENTI
COLLABORATORI
Direzione
Tecnici
Dirigenti
Quadri
4
4
Tecnici
Amministrativi
di cui:
18
Docenti 5
6
TOTALE
Amministrativi
di cui:
TOTALE
8
Docenti 50
61
32
53
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE A LIVELLO REGIONALE ENTI
FORMAZIONE
ALLIEVI
Enti
di cui Unificati
Corsi
di cui sicurezza
Ore
di cui sicurezza
Allievi
di cui sicurezza
Maschi
Femmine
di cui stranieri
5
5
509
187
8.769
2.065
6.703
2.243
5.989
714
1.061
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL Dati comprendenti: operai, tecnici e rappresentanze
ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE IN AMBITO SICUREZZA A LIVELLO REGIONALE – CORSI PER LA RAPPRESENTANZA FORMAZIONE Corsi RLS Totale (formazione e aggiornamento)
RLST Totale (formazione e aggiornamento)
TOTALE
di cui in collaborazione con CPT
Ore di formazione
Maschi
Femmine
Totale
di cui stranieri
32
30
256
262
15
277
39
1
0
4
3
0
3
0
33
30
260
265
15
280
39
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
174
ALLIEVI
RAPPORTO FORMEDIL 2017
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA
CENTRO: ABRUZZO
LE FONTI DI FINANZIAMENTO Importi da cassa edile
Pubblici
Fondi interprofessionali
INAIL
Libero mercato
Altro
TOTALE
2.027.906
75.597
15.184
133.623
122.092
92.500
2.466.901
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
IL PERSONALE DELLE SCUOLE DIPENDENTI
COLLABORATORI
Direzione
Tecnici
Dirigenti
Quadri
2
2
Tecnici
Amministrativi
di cui:
11
Docenti 3
9
TOTALE
Amministrativi
di cui:
TOTALE
2
Docenti 55
63
24
61
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE A LIVELLO REGIONALE ENTI
FORMAZIONE
ALLIEVI
Enti
di cui Unificati
Corsi
di cui sicurezza
Ore
di cui sicurezza
Allievi
di cui sicurezza
Maschi
Femmine
di cui stranieri
5
5
700
260
9.478
3.218
9.580
3.734
9.150
430
1.643
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL Dati comprendenti: operai, tecnici e rappresentanze
ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE IN AMBITO SICUREZZA A LIVELLO REGIONALE – CORSI PER LA RAPPRESENTANZA FORMAZIONE Corsi RLS Totale (formazione e aggiornamento)
RLST Totale (formazione e aggiornamento)
TOTALE
di cui in collaborazione con CPT
ALLIEVI Ore di formazione
Maschi
Femmine
Totale
di cui stranieri
22
22
252
167
4
171
19
4
4
176
8
1
9
0
26
26
428
175
5
180
19
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
RAPPORTO FORMEDIL 2017
175
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA
CENTRO: MOLISE
LE FONTI DI FINANZIAMENTO Importi da cassa edile
Pubblici
Fondi interprofessionali
INAIL
Libero mercato
Altro
TOTALE
298.500
0
0
0
0
0
298.500
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
IL PERSONALE DELLE SCUOLE DIPENDENTI
COLLABORATORI
Direzione
Tecnici
Dirigenti
Quadri
0
1
Tecnici
Amministrativi
di cui:
2
Docenti 0
0
TOTALE
Amministrativi
di cui:
TOTALE
0
Docenti 8
8
3
8
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE A LIVELLO REGIONALE ENTI
FORMAZIONE
ALLIEVI
Enti
di cui Unificati
Corsi
di cui sicurezza
Ore
di cui sicurezza
Allievi
di cui sicurezza
Maschi
Femmine
di cui stranieri
1
1
12
2
173
13
143
14
122
21
0
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL Dati comprendenti: operai, tecnici e rappresentanze
ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE IN AMBITO SICUREZZA A LIVELLO REGIONALE – CORSI PER LA RAPPRESENTANZA FORMAZIONE Corsi RLS Totale (formazione e aggiornamento)
RLST Totale (formazione e aggiornamento)
TOTALE
di cui in collaborazione con CPT
Ore di formazione
Maschi
Femmine
Totale
di cui stranieri
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
176
ALLIEVI
RAPPORTO FORMEDIL 2017
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA
SUD: CAMPANIA
LE FONTI DI FINANZIAMENTO Importi da cassa edile
Pubblici
Fondi interprofessionali
INAIL
Libero mercato
Altro
TOTALE
3.952.611
503.673
21.685
9.000
152.560
12.635
4.652.164
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
IL PERSONALE DELLE SCUOLE DIPENDENTI
COLLABORATORI
Direzione
Tecnici
Dirigenti
Quadri
2
2
Tecnici
Amministrativi
di cui:
15
Docenti 10
13
TOTALE
Amministrativi
di cui:
TOTALE
4
Docenti 14
18
32
14
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE A LIVELLO REGIONALE ENTI
FORMAZIONE
ALLIEVI
Enti
di cui Unificati
Corsi
di cui sicurezza
Ore
di cui sicurezza
Allievi
di cui sicurezza
Maschi
Femmine
di cui stranieri
5
3
611
207
11.379
2.766
6.061
2.324
5.704
357
134
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL Dati comprendenti: operai, tecnici e rappresentanze
ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE IN AMBITO SICUREZZA A LIVELLO REGIONALE – CORSI PER LA RAPPRESENTANZA FORMAZIONE Corsi RLS Totale (formazione e aggiornamento)
RLST Totale (formazione e aggiornamento)
TOTALE
di cui in collaborazione con CPT
ALLIEVI Ore di formazione
Maschi
Femmine
Totale
di cui stranieri
36
9
368
131
5
136
2
1
0
8
3
0
3
0
37
9
376
134
5
139
2
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
RAPPORTO FORMEDIL 2017
177
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA
SUD: PUGLIA
LE FONTI DI FINANZIAMENTO Importi da cassa edile
Pubblici
Fondi interprofessionali
INAIL
Libero mercato
Altro
TOTALE
3.075.862
1.054.369
358.247
0
365.490
46.925
4.900.894
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
IL PERSONALE DELLE SCUOLE DIPENDENTI
COLLABORATORI
Direzione
Tecnici
Dirigenti
Quadri
3
2
Tecnici
Amministrativi
di cui:
18
Docenti 1
15
TOTALE
Amministrativi
di cui:
TOTALE
2
Docenti 142
155
38
153
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE A LIVELLO REGIONALE ENTI
FORMAZIONE
ALLIEVI
Enti
di cui Unificati
Corsi
di cui sicurezza
Ore
di cui sicurezza
Allievi
di cui sicurezza
Maschi
Femmine
di cui stranieri
6
4
715
320
13.211
3.888
7.391
3.641
6.691
700
184
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL Dati comprendenti: operai, tecnici e rappresentanze
ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE IN AMBITO SICUREZZA A LIVELLO REGIONALE – CORSI PER LA RAPPRESENTANZA FORMAZIONE Corsi RLS Totale (formazione e aggiornamento)
RLST Totale (formazione e aggiornamento)
TOTALE
di cui in collaborazione con CPT
Ore di formazione
Maschi
Femmine
Totale
di cui stranieri
18
4
196
148
4
152
0
2
1
128
5
1
6
0
20
5
324
153
5
158
0
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
178
ALLIEVI
RAPPORTO FORMEDIL 2017
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA
SUD: BASILICATA
LE FONTI DI FINANZIAMENTO Importi da cassa edile
Pubblici
Fondi interprofessionali
INAIL
Libero mercato
Altro
TOTALE
537.673
0
0
0
31.149
0
568.822
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
IL PERSONALE DELLE SCUOLE DIPENDENTI
COLLABORATORI
Direzione
Tecnici
Dirigenti
Quadri
2
1
Tecnici
Amministrativi
di cui:
3
Docenti 0
0
TOTALE
Amministrativi
di cui:
TOTALE
3
Docenti 15
18
6
15
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE A LIVELLO REGIONALE ENTI
FORMAZIONE
ALLIEVI
Enti
di cui Unificati
Corsi
di cui sicurezza
Ore
di cui sicurezza
Allievi
di cui sicurezza
Maschi
Femmine
di cui stranieri
3
1
112
39
1.583
654
949
486
889
60
74
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL Dati comprendenti: operai, tecnici e rappresentanze
ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE IN AMBITO SICUREZZA A LIVELLO REGIONALE – CORSI PER LA RAPPRESENTANZA FORMAZIONE Corsi RLS Totale (formazione e aggiornamento)
RLST Totale (formazione e aggiornamento)
TOTALE
di cui in collaborazione con CPT
ALLIEVI Ore di formazione
Maschi
Femmine
Totale
di cui stranieri
7
4
28
45
5
50
1
0
0
0
0
0
0
0
7
4
28
45
5
50
1
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
RAPPORTO FORMEDIL 2017
179
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA
SUD: CALABRIA
LE FONTI DI FINANZIAMENTO Importi da cassa edile
Pubblici
Fondi interprofessionali
INAIL
Libero mercato
Altro
TOTALE
1.086.031
17.280
0
0
29.428
0
1.132.739
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
IL PERSONALE DELLE SCUOLE DIPENDENTI
COLLABORATORI
Direzione
Tecnici
Dirigenti
Quadri
0
0
Tecnici
Amministrativi
di cui:
17
Docenti 0
0
TOTALE
Amministrativi
di cui:
TOTALE
0
Docenti 15
15
17
15
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE A LIVELLO REGIONALE ENTI
FORMAZIONE
ALLIEVI
Enti
di cui Unificati
Corsi
di cui sicurezza
Ore
di cui sicurezza
Allievi
di cui sicurezza
Maschi
Femmine
di cui stranieri
3
2
80
30
1.268
386
688
280
679
9
16
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL Dati comprendenti: operai, tecnici e rappresentanze
ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE IN AMBITO SICUREZZA A LIVELLO REGIONALE – CORSI PER LA RAPPRESENTANZA FORMAZIONE Corsi RLS Totale (formazione e aggiornamento)
RLST Totale (formazione e aggiornamento)
TOTALE
di cui in collaborazione con CPT
Ore di formazione
Maschi
Femmine
Totale
di cui stranieri
5
2
80
37
0
37
0
0
0
0
0
0
0
0
5
2
80
37
0
37
0
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
180
ALLIEVI
RAPPORTO FORMEDIL 2017
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA
SUD: SICILIA
LE FONTI DI FINANZIAMENTO Importi da cassa edile
Pubblici
Fondi interprofessionali
INAIL
Libero mercato
Altro
TOTALE
3.491.110
57.368
0
0
181.782
0
3.730.260
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
IL PERSONALE DELLE SCUOLE DIPENDENTI
COLLABORATORI
Direzione
Tecnici
Dirigenti
Quadri
2
6
Tecnici
Amministrativi
di cui:
27
Docenti 4
6
TOTALE
Amministrativi
di cui:
TOTALE
7
Docenti 39
49
41
42
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE A LIVELLO REGIONALE ENTI
FORMAZIONE
ALLIEVI
Enti
di cui Unificati
Corsi
di cui sicurezza
Ore
di cui sicurezza
Allievi
di cui sicurezza
Maschi
Femmine
di cui stranieri
10
8
672
237
9.256
3.420
8.587
3.174
8.313
274
437
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL Dati comprendenti: operai, tecnici e rappresentanze
ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE IN AMBITO SICUREZZA A LIVELLO REGIONALE – CORSI PER LA RAPPRESENTANZA FORMAZIONE Corsi RLS Totale (formazione e aggiornamento)
RLST Totale (formazione e aggiornamento)
TOTALE
di cui in collaborazione con CPT
ALLIEVI Ore di formazione
Maschi
Femmine
Totale
di cui stranieri
25
8
404
211
7
218
0
2
2
40
6
0
6
0
27
10
444
217
7
224
0
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
RAPPORTO FORMEDIL 2017
181
PARTE SECONDA
IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA
SUD: SARDEGNA
LE FONTI DI FINANZIAMENTO Importi da cassa edile
Pubblici
Fondi interprofessionali
INAIL
Libero mercato
Altro
TOTALE
418.053
110.916
488
0
0
0
529.457
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
IL PERSONALE DELLE SCUOLE DIPENDENTI
COLLABORATORI
Direzione
Tecnici
Dirigenti
Quadri
2
0
Tecnici
Amministrativi
di cui:
5
Docenti 0
1
TOTALE
Amministrativi
di cui:
TOTALE
2
Docenti 32
39
8
37
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE A LIVELLO REGIONALE ENTI
FORMAZIONE
ALLIEVI
Enti
di cui Unificati
Corsi
di cui sicurezza
Ore
di cui sicurezza
Allievi
di cui sicurezza
Maschi
Femmine
di cui stranieri
3
0
70
47
1.293
625
916
724
835
81
0
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL Dati comprendenti: operai, tecnici e rappresentanze
ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE IN AMBITO SICUREZZA A LIVELLO REGIONALE – CORSI PER LA RAPPRESENTANZA FORMAZIONE Corsi RLS Totale (formazione e aggiornamento)
RLST Totale (formazione e aggiornamento)
TOTALE
di cui in collaborazione con CPT
Ore di formazione
Maschi
Femmine
Totale
di cui stranieri
2
0
36
14
2
16
0
0
0
0
0
0
0
0
2
0
36
14
2
16
0
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
182
ALLIEVI
RAPPORTO FORMEDIL 2017
PARTE TERZA IL PROGETTO MICSxCAPO
RAPPORTO FORMEDIL 2017
183
PARTE TERZA
IL PROGETTO MICSxCAPO
4. Progetto MICSxCAPO una sperimentazione nazionale FORMEDIL
…Ciò detto, vanno però individuate alcune criticità e alcuni seri rischi per il futuro: - le posizioni professionali che rientrano nell’ambito dei “preposti di cantiere, capocantiere, tecnici operativi di cantiere” presentano seri problemi. I fenomeni di “rottura delle carriere professionali operaie in impresa” a seguito dei processi di parcellizzazione specializzata e di esternalizzazione delle fasi operative hanno reso critiche le progressioni professionali polivalenti e di qualità, base necessaria per l’assunzione di ruoli di coordinamento operativo di cantiere. A livello di queste figure l’impresa lamenta da tempo una crisi sia quantitativa, sia (i due aspetti sono collegati) qualitativa. Le richieste qualitative dell’impresa sono tendenzialmente rivolte verso figure che sappiano innestare su una buona conoscenza dei mestieri del costruire derivata da significative esperienze di lavoro, il padroneggiamento di linguaggi formali (disegno, computi, tecnologie) e le competenze di coordinamento gestionale e controllo delle lavorazioni. Pino Virgilio, La Buona Occupazione (25 agosto 2008)
Un po’ di storia: MICSxCAPO (nella versione di novembre 2015) è l’ultima evoluzione del primitivo “MICS Preposti” (2010), terzo sotto progetto (dopo la formazione iniziale di 16 ore ex art. 37 D.lgs 81/08 c.1 e la formazione Abilitazione Attrezzature ex art. 73, c. 5 del medesimo D.lgs) del progetto MICS (Moduli Integrati per Costruire in Sicurezza) promosso da Formedil e approvato dalle parti sociali nel 2008. In quasi sei anni ha subito molte e svariate modifiche lungo una linea che ha teso a trasformarlo da un ‘corso di formazione alla sicurezza’ (formazione aggiuntiva per preposti) a un ‘percorso di formazione professionale’ (per/verso figure di caposquadra- capocantiere). Determinati a utilizzare l’occasione per ‘tornare a fare formazione professionale’, ma nel contempo ben consapevoli delle resistenze inerziali dovute alle difficoltà diffuse nel concepire la possibilità di proporre attività di formazione che prescindessero da un adempimento obbligatorio (D.lgs 81/08), abbiamo ritenuto che una proposta di formazione professionale che contenesse al suo interno, seppur in posizione un po’ defilata, anche la possibilità di adempiere un obbligo di legge, avrebbe potuto più agevolmente trovare cittadinanza e risposta.
RAPPORTO FORMEDIL 2017
185
PARTE TERZA
IL PROGETTO MICSxCAPO In realtà fin dall’inizio MICSxCAPO si propone quale leva di cambiamento e innovazione nel modo stesso di fare formazione. Lo testimoniano questo brano del Bando di partecipazione che Formedil pubblicò a dicembre 2015: - sperimentare il PSP (Piano di Sviluppo Professionale) quale forma avanzata di formazione continua dei lavoratori. Da un lato attuando una sensibile riduzione della formazione frontale in centro con distacco dal lavoro e dall’altro praticando forme di assistenza in cantiere, connessa allo svolgimento di carriera e ai relativi bisogni formativi. Con una forte individualizzazione della didattica e con l’avvio di processi condivisi di progettazione della propria evoluzione professionale in un quadro di dialogo a tre – impresa, lavoratore, organismo di formazione - e con un forte coinvolgimento dell’impresa), - introdurre elementi utili a trasmettere gli assi culturali e professionali dell’innovazione nel costruire, - formare un’élite di formatori capaci non solo di esprimere un eccellente livello qualitativo in aula, ma soprattutto di gestire il ruolo anche fuori dall’aula (in cantiere, nel rapporto con l’impresa), di mettere in moto gli specialismi necessari, di saper costruire e animare il gruppo. “ MICSxCAPO si qualifica pertanto sin dall’inizio quale un progetto ambizioso, teso a innovare i modi della formazione continua, assumendo due punti di riferimento: il progetto PSP elaborato nel 2007 nei punti qualificanti: la nozione di percorso formativo, l’individualizzazione dell’intervento formativo, il focus sul ’cliente’ (il partecipante e il suo personale progetto di miglioramento) e non sul ‘prodotto’ (il corso); la formazione situata quale risorsa utile a integrare e indirizzare la formazione formale, con l’individuazione del cantiere e del luogo di lavoro quale ambiente di apprendimento, quale ambito di collaborazione tra partecipante, scuola e impresa che viene stimolata e supportata nel divenire ‘formativa’ (Registro dell’Impresa Formativa). Questo approccio formativo, auspicabile nella generalità degli interventi di formazione continua, in MICSxCAPO si applica alla formazione di una figura, o - forse più correttamente – di un’area professionale che va dall’operaio con significativa esperienza di lavoro, al caposquadra, al capocantiere che opera quale interfaccia tra le figure tecniche e gli operai esecutivi, al titolare di piccola impresa artigiana di provenienza operaia. Il progetto fa propria l’idea che una tale figura non può essere formata ‘con un corso’, ma con un percorso formativo che per sedici mesi possa costruire, con riferimento alla specifica persona e alla specifica esperienza professionale, un sapiente mix di interventi di formazione formale e di formazione situata riferita all’esperienza di lavoro. E, ultimo, ma non meno importante, sappia coinvolgere l’impresa quale terzo soggetto di un Patto Formativo promosso e gestito dai tre soggetti. Con quali obiettivi? Qualificare ed accelerare il processo di crescita professionale degli operai di mestiere che tendono in prospettiva – o già esercitano – funzioni di guida e coordinamento (capo) delle fasi esecutive in cantiere con riguardo particolare a due versanti: competenze organizzativo-gestionali (Controllare, Assicurare, Pianificare, Organizzare, acronimo di capo che ne definisce circolarmente le attività), il pensarci prima, il valutare le situazioni e strategizzare le attività, il saper gestire i collaboratori,
186
RAPPORTO FORMEDIL 2017
PARTE TERZA
IL PROGETTO MICSxCAPO ottimizzare l’uso delle risorse, dialogare con gli interlocutori… e competenze tecniche e comprensione dell’innovazione nei materiali, tecniche, componenti e processi.
Su questa ‘area professionale’ e con queste finalità formative le scuole vincitrici del Bando (primo turno con inizio a gennaio-febbraio e secondo turno con inizio a ottobre-dicembre 2016) hanno attività di informazione e promozione nei rispettivi territori, utilizzando un pieghevole nazionale. Il percorso formativo MICSxCAPO si compone di un mix articolato di attività da effettuare in un arco temporale di almeno 16 mesi: • un’attività di progressiva condivisione tra imprese, lavoratori e scuole edili, dei punti essenziali della proposta, da attuare mediante uno o più incontri di chiarimento, riflessione e dibattito; • la diffusione e l’illustrazione della Carta dei Valori al fine di chiarire e condividere le finalità principali del percorso; • la proposta di avviare un PSP (Piano di Sviluppo Professionale) con conseguente sottoscrizione formale di un Patto Formativo; • un corso iniziale di 16 ore da svolgere in forme da stabilire (due giornate non consecutive o quattro mezze giornate non consecutive) seguendo le indicazioni dell’Agenda Formativa; • un numero non inferiore a quattro di interventi formativi (distribuiti nei sedici mesi) presso il cantiere del singolo partecipante da effettuare a cura del Formatore Referente del percorso e da registrare nel Report dell’intervento formativo in Cantiere; • un corrispondente numero di rientri formativi in orario tardopomeridiano/serale, presso la sede della scuola edile finalizzati a prendere in esame, chiarire e approfondire le tematiche più ricorrenti rilevate durante i precedenti interventi in cantiere e registrate nel Report dell’intervento formativo in Cantiere: RIENTRI DI TIPO A. • un numero variabile (tendenzialmente non inferiore a sei) di interventi formativi di approfondimento tematico (distribuiti nei sedici mesi) da effettuare in orario serale (o comunque fuori dall’orario di lavoro) su alcuni temi RIENTRI DI TIPO B.
RAPPORTO FORMEDIL 2017
187
PARTE TERZA
IL PROGETTO MICSxCAPO Indicativamente: gestione 1. capire il contratto, il capitolato, le specifiche di progetto, 2. registrare e controllare risorse, forniture e produzione: tenuta del cantiere e rapportini, 3. impianto, logistica e gestione del cantiere (rifiuti, viabilità, allacciamenti, stoccaggi…), 4. comunicazione, negoziazione, leadership, gestione dei collaboratori e degli stakeholders (interlocutori del suo lavoro quotidiano, portatori di interessi), tecnologie e innovazione 5. l’involucro edilizio, 6. gli impianti tecnologici.
• durante l’intero percorso i partecipanti comunicheranno tra loro tramite un gruppo segreto (chiuso a chiunque altro) in social network (facebook). Potranno scambiarsi foto, video, scritti, file, esperienze, domande ecc. Verranno moderati da un amministratore del gruppo nella figura del Formatore Referente del percorso. • l’obiettivo è promuovere la formazione, sviluppare e gestire una vera e propria ‘comunità di pratiche’ che gradualmente assumerà vita propria e autonoma e verso la quale il nostro Formatore Referente e il team formativo coinvolto svolgeranno il ruolo di risorse strumentali per lo sviluppo professionale; • centrale strumento di monitoraggio dell’avanzamento del percorso è il SAP (Stato di Avanzamento Professionale) assieme alle verifiche programmate offre riscontri dell’efficacia formativa del percorso; • il percorso formativo si conclude con la Valutazione degli Esiti del percorso con riferimento al Patto Formativo iniziale
188
RAPPORTO FORMEDIL 2017
PARTE TERZA
IL PROGETTO MICSxCAPO I compiti di propulsione e regia del percorso formativo affidati alla figura del Formatore Referente (FR) che, su una base di conoscenze tecnico-pratiche derivate da una significativa esperienza di lavoro innesta capacità di gestione delle attività formative, sensibilità didattica, capacità di interloquire con il partecipante e con l’impresa e, assai importante, capacità di avviare e gestire la comunità di pratiche che si aggrega nel gruppo locale (segreto) in Facebook. Risulta del tutto evidente la centralità della figura del FR quale fattore decisivo per il successo del percorso. La sperimentazione effettuata in questi venti mesi lo ha messo in assoluta evidenza. La figura di un formatore-regista, assistente allo sviluppo professionale dei singoli, capace di interloquire con imprese e di attivare le competenze specialistiche necessarie, riteniamo sia in prospettiva la risorsa indispensabile e caratterizzante la nostra formazione edile. Va detto che tale figura era nel contempo sia un obiettivo finale, sia un prerequisito necessario della sperimentazione. Nei fatti, in alcune realtà abbiamo visto all’opera FR che con grande disponibilità e impegno hanno provato a svolgere i non facili compiti di cui sopra. Il ruolo essenziale del FR appare quello di un promotore e animatore di una ‘comunità di pratiche’: durante il percorso tra i partecipanti si tende a creare un preciso senso di appartenenza a partire dall’idea che tutti fanno lo stesso mestiere e hanno le medesime problematiche. L’apprendimento professionale non si limita pertanto a ciò che si riceve dal formatore, ma si situa in una complessa ragnatela di esperienze professionali e rapporti interpersonali (cooperative learning). Se ciò è vero, stimolare e sviluppare una comunità di pratiche tra i partecipanti al percorso può produrre un serio effetto moltiplicatore sull’apprendimento, incrementando sensibilmente la produttività del tempo formativo. Tutt’altro che facile però è stato introdurre nel nostro lavoro formativo lo strumento della comunità di pratiche. L’invito ad utilizzare il social network per fare formazione, aprendo localmente, in ogni percorso, un gruppo segreto in facebook è stato seguito da buona parte dei percorsi. Il gruppo avrebbe dovuto ospitare scambi di esperienze, domande, problemi da parte dei singoli partecipanti, affidando al FR il ruolo di moderatoreconduttore. Auspicando che nel corso del tempo la comunità così creatasi potesse avere vita autonoma. Ad onor del vero l’utilizzo del gruppo chiuso in facebook è stato assai problematico e di fatto marginale in quasi tutti i percorsi. Per molti e svariati motivi, collegati sia alla oggettiva novità dell’idea (difficile da ‘digerire’), sia a nostre carenze di strumentazione e gestione (sottovalutazione delle difficoltà nell’avvio e nella gestione). Resta a nostro parere una direzione da perseguire in un quadro di innovazione radicale dei modi dell’apprendimento professionale e nelle strategie di coinvolgimento attivo. Fin dall’inizio si è cercato di strumentare il progetto MICSxCAPO in maniera adeguata al fine di ottenere comunicazione delle attività, omogeneità d’intenti, confrontabilità degli esiti lungo il procedere della sperimentazione. Non sempre è stato facile far comprendere che l’omogeneità riguardava i principi formativi (il telaio della sperimentazione) e le scelte progettuali di fondo, senza voler reprimere le creatività territoriali. Si è insistito in modo particolare sul rispetto dell’Agenda Formativa e sulla distanza siderale da mantenere tra MICSxCAPO e i cosiddetti “corsi per la sicurezza” e si è cercato di produrre alcuni materiali didattici che guidassero lo svolgimento dei contenuti previsti per i cosiddetti “rientri di tipo B”. La struttura iniziale di Supporto e Monitoraggio prevedeva un RP (Responsabile del Percorso nome poi mutato in FR Formatore Referente) per ogni percorso, un CT (consulente Tecnico) nominato da Formedil per ciascun gruppo di progetti (da due a sei). Riunioni periodiche tra i CT (cinque) con il responsabile
RAPPORTO FORMEDIL 2017
189
PARTE TERZA
IL PROGETTO MICSxCAPO Formedil del progetto MICSxCAPO, sempre assistiti e seguiti dall’ufficio progetti strutturali del Formedil. Con il secondo turno è stata aggiunta una figura interna alla scuola con compiti di TRAsferimento e Monitoraggio dell’attività nel rapporto tra il singolo percorso e il Formedil nazionale (TRAM). Il materiale per il monitoraggio in itinere del progetto ha assunto fin dall’inizio una mole considerevole. Formedil ha pertanto preparato e messo a disposizione gratuita delle scuole partecipanti alla sperimentazione un applicativo software dedicato: Performed Blink al fine di permettere a ciascun percorso (FR e TRAM) di imputare velocemente i dati e i moduli di monitoraggio dei percorsi individuali: (Schede partecipanti, Schede imprese, Patto formativo, CIAP, CIVV, SAP Rientri di tipo A e di tipo B, Interventi di Cantiere (IFC) e scheda di Esito finale)
Alcuni materiali del percorso
Prototipi di SAP completati ( i dati dei n. 3 SAP si riferiscono allo stato di avanzamento professionale di un partecipante al percorso MICSxCAPO)
190
RAPPORTO FORMEDIL 2017
PARTE TERZA
IL PROGETTO MICSxCAPO Prototipi di report percorso formativo organizzazione di cantiere
RIENTRO IN FORMAZIONE (tipo A): PROBLEMATICHE RILEVATE DAGLI INTERVENTI IN CANTIERE
1A
svolto in data
………………………………………….. EDIZIONE/ANNO PROVINCIA
alle ore alle ore
1. Verbale sintetico
Tema:
2. Verbale sintetico
Tema:
3. Verbale sintetico
Tema:
4. Verbale sintetico
Tema:
5. Verbale sintetico
Tema:
Formatore ……………………………………….………………………………………………………… (nome e cognome)
firma ……………………………………………………………………………………………
Con Performed Blink non solo si facilita l’imputazione dei dati, ma si riesce a vedere l’evoluzione di ogni singolo percorso formativo (funzione necessaria nella formazione personalizzata) e si permette a CT e Formedil nazionale di monitorare (cruscotto) in itinere lo stato del progetto. La sperimentazione di MICSxCAPO è stato per il nostro sistema un impegnativo laboratorio collettivo di innovazione e riflessione. E anche di crescita collettiva. I cinque incontri di formazione dei formatori sinora effettuati hanno presentato sia il carattere tradizionale di ‘formazione e aggiornamento’ (seminari con l’esperta di social e con l’esperta di comunicazione didattica), sia il carattere di ‘riflessione, condivisione e bilancio condiviso’ sulle scelte progettuali e organizzative. Tali incontri hanno favorito un salto di qualità nel livello di elaborazione collettiva del nostro sistema che va molto oltre lo specifico percorso formativo del progetto MICSxCAPO, mettendo all’ordine del giorno la necessità di ripensare radicalmente i nostri modi di fare formazione, mandando definitivamente in soffitta l’equazione ‘formazione = corso’ e mettendo al centro la nozione di apprendimento (non di insegnamento) quale processo e risultato di una serie sapiente, intelligente e coordinata di azioni, a partire dalla presa in considerazione del vissuto e delle aspettative professioni del singolo (meglio, ogni volta che si può, del cliente duplice impresa/lavoratore) e da un approccio counseling & coaching. E con l’utilizzo di strumenti e modalità quali la costituzione di comunità di pratiche e l’uso intelligente dei social le cui notevoli potenzialità formative sono ancora da esplorare. La nostra ambizione e il nostro auspicio è di aver contribuito a costruire (più modestamente ad aver iniziato a costruire) un ‘format’ di intervento formativo che potrà avere una validità e un’applicabilità anche al di fuori dallo specifico ambito cui si è applicato con MICSxCAPO (formazione di capi operai): si potrebbe usare lo stesso format (con altri contenuti) per figure tecnico-gestionali d’impresa (il capocantiere diplomato, il
RAPPORTO FORMEDIL 2017
191
PARTE TERZA
IL PROGETTO MICSxCAPO tecnico) o più in generale per altre aree professionali. Il ‘format’ sperimentato con MICSxCAPO ha alcuni indubbi vantaggi che potrebbero favorire la sua applicazione: prevede un impegno formativo con ridotto distacco dal lavoro (16 ore), un ridotto impegno al di fuori dell’orario di lavoro, un percorso formativo fatto di interventi in cantiere e relazioni sul social, l’idea vincente del percorso professionale personale. La sperimentazione di MICSxCAPO, pur con i limiti connessi a più di una sottovalutazione delle difficoltà derivate dalla assoluta novità del progetto, è stato un salutare banco di prova. Per ‘tornare a fare formazione professionale’ e poter continuare a svolgere, pur in uno scenario molto diverso dal recente passato e con interlocutori del tutto differenti (es. l’impresa ‘terziaria’ ed è strutturata che non ha più i dipendenti suoi in cantiere, la polverizzazioni e le specializzazioni spinte, la scomparsa delle figure e delle carriere professionali che conoscevamo, l’innovazione nel processo e nel prodotto e i cambiamenti che impone, e altro che sappiamo) in modo innovativo ed efficiente, la mission per la quale siamo stati creati.
Distribuzione sul territorio
FORMEDIL SPERIMENTAZIONE NAZIONALE MICSXCAPO
192
RAPPORTO FORMEDIL 2017
PARTE TERZA
IL PROGETTO MICSxCAPO
RAPPORTO FORMEDIL 2017
193
PARTE QUARTA LA BANCA DATI FORMAZIONE COSTRUZIONI (BDFC)
RAPPORTO FORMEDIL 2017
195
PARTE QUARTA
BANCA DATI FORMAZIONE COSTRUZIONI
5.
Premessa
Come è noto FORMEDIL, sulla base del mandato delle parti sociali, sancito e ribadito in sede contrattuale, ha messo in campo strumenti nazionali che hanno consentito di fare dell’insieme delle scuole edili territoriali un sistema formativo nazionale di settore. Il Repertorio delle Competenze dell’edilizia è stato uno dei riferimenti per la struttura del Repertorio Nazionale delle qualificazioni e delle competenze e nell’Atlante del Lavoro, compiuto da INAPP per conto del Ministero e delle Regioni ai sensi del D.Lgs 13/2013; il Libretto formativo del lavoratore che il nostro sistema eroga costituisce ad oggi la più significativa esperienza di anticipazione e attuazione, in forma originale in un settore economico specifico, del Libretto del cittadino. Il Repertorio delle Competenze, che si è arricchito di ulteriori sviluppi e aggiornamenti, può essere considerato un punto di riferimento per discutere sulle competenze nei tavoli istituzionali a livello nazionale e regionale. La Banca Dati della Formazione delle Costruzioni BDFC, il Repertorio delle Competenze e il Libretto personale di formazione edile, il Registro dell’Impresa Formativa, rappresentano azioni di sistema e, in quanto pilastri della bilateralità di settore, lo saranno sempre di più nel prossimo futuro per accompagnare il processo di inserimento al lavoro. Si tratta di un complesso di strumenti importanti perché la formazione, registrata valutata ed attestata, entri in gioco nei sistemi di qualificazione delle imprese. Questa azione di sistema ha comportato in capo alle scuole edili un adempimento specifico in merito alla registrazione sul portale nazionale BDFC (banca dati formazione costruzioni) dei singoli percorsi formativi degli allievi che hanno partecipato ad azioni formative nonché delle imprese di provenienza. Ad oggi hanno aderito a questo mandato contrattuale n. 93 di scuole edili/Enti unificati che caricano più o meno regolarmente su BDFC, su un totale di 103 Enti oggetto della rilevazione e non 102 come lo scorso anno Per dare un’idea quantitativa della BDFC FORMEDIL questi i dati presenti al 31 agosto 2017: La BDFC in sintesi Numero totale corsi caricati in BDFC:
Agosto 2017 59.663
-
corsi aperti
3.960
-
corsi chiusi
501
-
corsi validati
55.202
Utenti registrati
376.551
Totale Allievi
652.345
Utenti a cui è stato generato nel libretto formativo edile
73.648
Imprese registrate
64.567
Fonte: elaborazione FORMEDIL su dati BDFC
La BDFC del FORMEDIL è, pertanto, ad oggi la più consistente Banca dati qualitativa riferita ad imprese e lavoratori del settore.
RAPPORTO FORMEDIL 2017
197
PARTE QUARTA
BANCA DATI FORMAZIONE COSTRUZIONI Va sottolineato, in proposito, che un incremento decisivo delle azioni registrate in BDFC è venuto dallo sforzo messo in campo da FORMEDIL di dotare gli enti scuola ed enti unitari sprovvisti, di un sistema software gestionale semplice e di utilizzo efficace, denominato “PERFORMED” che consenta l’interscambio dei dati relativi alle attività formative erogate in sede locale per alimentare in tempo reale la BDFC e che va ad aggiungersi agli altri software specialistici gestionali utilizzati dalle scuole edili. Il lavoro è stato coordinato dall’Ufficio assistenza progetti strutturali, capace di intervenire anche localmente, con risorse umane FORMEDIL per aiutare l’azione di sistema BDFC. Obiettivo unitario di sistema, ancora tutto da costruire, è l’interazione operativa e l’interscambio effettivo e in tempo reale dei dati tra sistema delle scuole edili/enti unificati e sistema delle Casse edili. Attivare sinergie operative, va ribadito, non è solo una convenienza contingente ma una generale filosofia di sistema, e questo tanto a livello nazionale che a livello locale. Un’innovazione organizzativa basata sull’apertura alla collaborazione, sapendo che imprese e lavoratori misurano la bilateralità di settore, in termini di utilità, negli strumenti messi a disposizione e nei servizi effettivamente resi.
5.1. Gestionali utilizzati dalle scuole Cresce sempre di più il numero delle scuole edili/ Enti unificati che si sono dotate di un gestionale interno per la gestione della propria attività formativa. L’ufficio progetti strutturali del FORMEDIL ha seguito, da un punto di vista tecnico, le scuole edili/Enti unificati al fine di riuscire a far dialogare i diversi gestionali presenti sul territorio con la BDFC. LE SCUOLE EDILI/ ENTI UNIFICATI IN POSSESSO DI UN GESTIONALE
No 22,5%
Si 77,5% Fonte: Elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
LA CARATTERISTICA DEL GESTIONALE
Interfaccia con Cassa Edile di appartenenza
40,5%
77,2%
Interfaccia con BDFC 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80%
Fonte: Elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
198
RAPPORTO FORMEDIL 2017
PARTE QUARTA
BANCA DATI FORMAZIONE COSTRUZIONI LE SCUOLE IN POSSESSO DI UN GESTIONALE Scuole in possesso di gestionale Numero scuole
di cui: Interfaccia BDFC numero
%
numero
%
Interfaccia con Cassa Edile di appartenenza numero
%
Nord ovest
23
20
87,0
13
65,0
14
70,0
Nord est
22
21
95,5
16
76,2
6
28,6
Centro
28
22
78,6
20
90,9
7
31,8
Sud
29
16
55,2
12
75,0
5
31,3
Italia
102
79
77,5
61
77,2
32
40,5
Fonte: Elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
5.2 Alcuni spunti L’interfaccia con i sistemi dati delle casse edili Lo sforzo che le scuole edili/enti unificati hanno rivolto in questi anni all’implementazione di sistemi organici di gestione dei dati – i cosiddetti gestionali – ha favorito l’incremento sostanziale della gestione dei dati da formazione, che si manifesta nei dati presenti in BDFC. Quindi la presa di coscienza del potenziale rappresentato da questo patrimonio nello sviluppo di azioni anche di servizio verso la propria utenza. Non altrettanto esplicita la relazione con i sistemi degli altri bilaterali, in particolari dei dati delle casse edili; rimane ancora troppo alto il numero di scuole che non si relaziona in modo sistematico con il bacino dei dati in possesso della casse edili del proprio territorio; che sia voluto o che sia indotto, di fatto questo rallenta in modo sostanziale la collaborazione fra pezzi del sistema bilaterale, limita la possibilità di sviluppo di approcci organici verso il sistema edile. Come cambiano i dati registrati anno per anno in BDFC BDFC cresce, e ci sembrava interessante focalizzare l’attenzione sullo sviluppo dei dati degli ultimi cinque anni (2013-2017); i dati registrati sono aumentati in modo relativamente costante ma significativo; quasi raddoppiate le imprese registrate, che sono passate da 38 a oltre 64mila complessive. Ma anche gli utenti registrati, cioè le persone singole, indipendentemente dai corsi effettuati, che sono passate da 216 a oltre 376 mila con un incremento del 75%; allo stesso modo gli allievi, cioè i partecipanti ai singoli corsi, che da 293 mila hanno raggiunto le 652 mila esperienze formative registrate: ben più che raddoppiate nell’arco del periodo di analisi. Diventa interessante anche l’indicatore di ricorrenza, cioè la media delle esperienze formative per persona che è passato da 1,35 corsi per persona del 2013 al 1,73 del 2017, dato che indica un significativo incremento della fidelizzazione dell’utenza al sistema di formazione delle scuole edili/enti unificati. Ai fini del rapporto abbiamo considerato i dati raccolti fino al 30 agosto di ogni anno; semplificando possiamo riferirci al cosiddetto anno edile:
RAPPORTO FORMEDIL 2017
199
PARTE QUARTA
BANCA DATI FORMAZIONE COSTRUZIONI
Utenti (teste) Allievi (esperienze formative) Imprese
Anno edile 2013
Anno edile 2014
Anno edile 2015
Anno edile 2016
Anno edile 2017
216.000
257.284
306.069
343.567
376.551
293.000
371.930
477.175
578.206
652.345
38.000
45.707
55.116
59.375
64.567
Flussi informativi in BDFC (2013 - 2017) Utenti, Allievi, Imprese 700.000 600.000 500.000 400.000 300.000 200.000 100.000 0
2012 fino agosto 2013
2013 fino agosto 2014 Utenti
2014 fino agosto 2015 Totale allievi
2015 fino agosto 2016
2016 fino agosto 2017
Imprese
Analisi dei dati fra Rapporto Formedil e BDFC Perché due strumenti? Ha ancora senso ogni anno raccogliere i dati della formazione realizzata dal sistema edile attraverso il Rapporto Formedil ed in parallelo caricare i dati sulla BDFC nazionale. È evidente la forzatura, ma dobbiamo considerare alcuni fattori: si tratta di due strumenti diversi per finalità e natura. Il Rapporto ci permette di restituire dinamiche del sistema nel suo complesso, l’orientamento delle politiche formative, l’analisi dell’utenza, l’articolazione dell’offerta sull’intero territorio nazionale, tanto più a fronte dello sforzo comune realizzato da FORMEDIL e CNCPT, in collaborazione con il CRESME, che hanno adottato un sistema unificato ed omogeneo di rilevazione dei dati, rivolto in particolare agli enti unificati formazione e sicurezza. Una scelta innovativa che consentirà tanto a FORMEDIL quanto a CNCPT che alle Parti Sociali Nazionali di avere annualmente una fotografia delle attività svolte nei singoli territori in materia di formazione, sicurezza e politiche del lavoro. BDFC consente di usare questi dati, di disporre dei dati delle singole persone in termini di esperienze formative, adempimenti, competenze e quant’altro. Non si tratta solo di dati che dalla periferia vanno verso il centro e ritornano sotto forma di statistiche aggregate; si tratta di dati personali che ritornano ‘arricchiti’ sui libretti formativi, sui quali rileviamo sempre più spesso il passaggio dei nostri utenti da altri territori. Di dati che le scuole edili/enti unificati ritrovano nei servizi di BLEN, o che possono scaricare ad implementazione delle anagrafiche locali nelle modalità previste dal protocollo di collaborazione tra gestionali locali e BDFC.
200
RAPPORTO FORMEDIL 2017
PARTE QUARTA
BANCA DATI FORMAZIONE COSTRUZIONI Insomma dati che viaggiano in modo bidirezionale, rendendo sostenibili i servizi alle persone ed alle imprese che via via sul territorio si stanno sviluppando: a partire dalla gestione della formazione alla sicurezza e servizi collegati alla borsa lavoro. CORSI
ALLIEVI
16.000 14.000 12.000 10.000 8.000 6.000 4.000 2.000 0
200.000 150.000 100.000 50.000 0
2013
2014 RF Corsi
2015
2013
2016
2014 RF Allievi
BDFC Corsi
2015
2016
BDFC Allievi
Non così lineare l’impiego dei due strumenti da parte delle scuole, che evidentemente si confrontano più con la fatica della gestione quotidiana del trasferimento delle informazioni che con le opportunità che ne derivano nello sviluppo della propria offerta di servizi sul territorio. Alti e bassi nella copertura anno per anno, ma rimangono ancora quote troppo elevate di scopertura dei dati fra l’attività comunicata e quella effettivamente caricata; quote che è interesse di tutto il sistema rimuovere favorendo il massimo utilizzo della BDFC come archivio comune di sistema.
6. Un approfondimento dei dati presenti in BDFC 6.1. Uno spaccato dell’attività delle scuole edili: l’analisi dei dati 2009 - agosto 2017
Dall’analisi dei dati in BDFC è possibile ottenere una serie di informazioni di dettaglio sulle caratteristiche dei destinatari della formazione. Da tener presente che i dati si riferiscono al numero dei partecipanti in formazione. Nel periodo censito 2009/agosto 2017 le scuole hanno provveduto alla registrazione di 584.086 allievi (il dato si riferisce ai partecipanti ai corsi), di cui maschi 557.630 e femmine 26.456. I lavoratori di origine straniera presenti in BDFC, sono 107.898 pari al 18,5 % dell’utenza; percentuale rilevante anche se in leggero calo rispetto a quella registrata lo scorso anno.
RAPPORTO FORMEDIL 2017
201
PARTE QUARTA
BANCA DATI FORMAZIONE COSTRUZIONI TOTALE PRESENZE IN BDFC DI FORMATI NEL PERIODO 2009 - AGOSTO 2017 Classe di età
Totale allievi
Maschi
584.086(*)
557.630
Italiani
476.188
Stranieri
Femmine 16-24
25-29
30-39
40-49
50-59
oltre
Non def.
26.456
71.542
55.187
148.455
172.874
114.187
19.791
2.050
450.585
25.603
53.689
38.836
111.214
146.043
105.497
19.113
1.796
107.898
107.045
853
17.853
16.351
37.241
26.831
8.690
678
254
Italiani
81,5
80,8
96,8
75,0
70,4
74,9
84,5
92,4
96,6
87,6
Stranieri
18,5
19,2
3,2
25,0
29,6
25,1
15,5
7,6
3,4
12,4
TOTALE Di cui
Percentuali
Fonte: Elaborazione CRESME su dati FORMEDIL e BDFC
(*) Il Totale allievi inserito in tabella di cui sopra si discosta da quello presente nella tabella precedente pag. 165. Il differenziale è dovuto alla presenza ( e quindi al computo) in queste ultime anche dei corsi ancora aperti e delle esperienze formative inserite manualmente e non direttamente agganciate a corsi caricati in BDFC. L’analisi per fasce di età presenta il 56 % degli utenti della formazione nella fascia mediana fra i 30 e i 49 anni su chi è più stabile nel settore. In riduzione i giovani dai 16 ai 29 anni, che calano ulteriormente al 21% rispetto al 23% del 2016. Le figure giovani (16-24 anni) al primo ingresso si assottigliano al 12%. I FORMATI PER CLASSE DI ETÀ – 2009 - AGOSTO 2017
50-59 20%
oltre 59 anni 3%
40-49 30%
16-24 12% 25-29 9%
30-39 26%
Fonte: Elaborazione CRESME su dati FORMEDIL e BDFC
Gli stranieri in formazione presenti in BDFC per il periodo considerato sono 107.898 e costituiscono il 18,5% degli utenti registrati. Di questi circa il 78,5% sono europei di cui il 33,7% comunitari e il 44,7% extracomunitari, il 14,1% Africani. Il resto è distribuito tra le Americhe e Asia. Una presenza prevalentemente maschile, risultando le donne di origine straniera presenti nella formazione edile solo con il 3,2% del totale delle femmine. Relativamente alle nazioni di provenienza 30.136 sono i lavoratori, formati nelle scuole, di origine Romena, 27.348 quali di origine Albanese, 7.969 quali di origine Marocchina. Seguono con numeri minori i lavoratori provenienti da Macedonia, Moldavia, Kossovo, Tunisia Bosnia ed Erzegovina, Ucraina e Svizzera.
202
RAPPORTO FORMEDIL 2017
PARTE QUARTA
BANCA DATI FORMAZIONE COSTRUZIONI PERCENTUALE FORMATI ITALIANI E STRANIERI – 2009 - AGOSTO 2017 Stranieri 18,5%
Italiani 81,5%
Fonte: Elaborazione CRESME su dati FORMEDIL e BDFC
DETTAGLIO SUGLI STRANIERI - FORMATI PRESENTI IN BDFC – 2009 - AGOSTO 2017 Totale allievi Europa
Maschi
Femmine
Classe di età 16-24
25-29
30-39
40-49
50-59
oltre
Non def.
84.708
84.139
569
14.320
13.139
29.499
20.780
6.327
468
175
EU 27
36.394
36.062
332
7.006
6.059
12.356
8.311
2.382
194
86
Resto Europa
48.314
48.077
237
7.314
7.080
17.143
12.469
3.945
274
89
15.229
15.138
91
1.945
2.071
5.288
4.191
1.559
139
36
12.087
12.025
62
1.292
1.597
4.404
3.472
1.181
116
25
Africa Africa - fascia mediterranea
3.142
3.113
29
653
474
884
719
378
23
11
Americhe
Resto Africa
3.835
3.746
89
611
513
1.137
1.025
490
44
15
Asia
2.979
2.900
79
638
464
1.034
606
198
17
22
Oceania
85
82
3
1
7
13
37
26
1
0
Apolide
1.062
1.040
22
338
157
270
192
90
9
6
TOTALE
107.898
107.045
853
17.853
16.351
37.241
26.831
8.690
678
254
Fonte: Elaborazione CRESME su dati FORMEDIL e BDFC
DETTAGLIO SUGLI STRANIERI - FORMATI PRESENTI IN BDFC – 2009 - AGOSTO 2017 PERCENTUALI SUL TOTALE
Europa
Totale allievi
Maschi
Femmine
Classe di età 16-24
25-29
30-39
40-49
50-59
oltre
Non def.
100,0
99,3
0,7
16,9
15,5
34,8
24,5
7,5
0,6
0,2
EU 27
100,0
99,1
0,9
19,3
16,6
34,0
22,8
6,5
0,5
0,2
Resto Europa
100,0
99,5
0,5
15,1
14,7
35,5
25,8
8,2
0,6
0,2
100,0
99,4
0,6
12,8
13,6
34,7
27,5
10,2
0,9
0,2
Africa - fascia mediterranea
100,0
99,5
0,5
10,7
13,2
36,4
28,7
9,8
1,0
0,2
Resto Africa
Africa
100,0
99,1
0,9
20,8
15,1
28,1
22,9
12,0
0,7
0,4
Americhe
100,0
97,7
2,3
15,9
13,4
29,6
26,7
12,8
1,1
0,4
Asia
100,0
97,3
2,7
21,4
15,6
34,7
20,3
6,6
0,6
0,7
Oceania
100,0
96,5
3,5
1,2
8,2
15,3
43,5
30,6
1,2
0,0
Apolide
100,0
97,9
2,1
31,8
14,8
25,4
18,1
8,5
0,8
0,6
TOTALE
100,0
99,2
0,8
16,5
15,2
34,5
24,9
8,1
0,6
0,2
Fonte: Elaborazione CRESME su dati FORMEDIL e BDFC
RAPPORTO FORMEDIL 2017
203
PARTE QUARTA
BANCA DATI FORMAZIONE COSTRUZIONI NUMERO E PERCENTUALE DI FORMATI STRANIERI PER AREA DI PROVENIENZA– 2009 - AGOSTO 2017 EU 27 36.394
Europa Fascia mediterranea
Africa
15.229 14,1%
12.087 3.835 3,6%
Americhe
TOTALE STRANIERI 107.898
2.979 2,8%
Asia
84.708 78,5%
Altri paesi 48.314
85 0,1% 1.062 1,0%
Oceania Apolide 0
10.000
20.000
30.000
40.000
50.000
60.000
70.000
80.000
90.000
Fonte: Elaborazione CRESME su dati FORMEDIL e BDFC
LA CLASSIFICA DELLE PRIME 10 NAZIONI PER I PROVENIENZA – 2009 - AGOSTO 2017 35.000 30.136 30.000
27.348
25.000 20.000 15.000 7.969
10.000
5.557
4.070
5.000
2.576
2.505
2.054
1.903
1.698
Kosovo
Tunisia
Bosnia ed Erzegovina
Ucraina
Svizzera
0 Romania
Albania
Marocco
Macedonia
Moldavia
Fonte: Elaborazione CRESME su dati FORMEDIL e BDFC
LE 10 PRIME NAZIONI PER PROVENIENZA - FORMATI PRESENTI IN BDFC – 2009 - AGOSTO 2017 Classe di età
Totale allievi
Maschi
Femmine
Romania
30.136
29.992
144
6.270
5.520
10.647
6.155
1.380
94
70
Albania
27.348
27.249
99
4.668
4.344
9.933
6.331
1.887
135
50
Marocco
7.969
7.926
43
911
1.021
2.983
2.171
785
81
17
Macedonia
5.557
5.550
7
689
735
1.962
1.603
529
29
10
Moldavia
4.070
4.055
15
571
720
1.590
926
244
10
9
Kosovo
2.576
2.575
1
540
420
994
515
98
7
2
Tunisia
2.505
2.496
9
182
300
797
914
294
14
4
Bosnia ed Erzegovina
2.054
2.045
9
145
194
666
753
273
21
2
Ucraina
1.903
1.884
19
276
294
703
460
148
13
9
Svizzera
1.698
1.628
70
34
58
317
918
369
1
1
TOTALE
85.816
85.400
416
14.286
13.606
30.592
20.746
6.007
405
174
% sul totale allievi stranieri
79,5%
79,8%
48,8%
80,0%
83,2%
82,1%
77,3%
69,1%
59,7%
68,5%
16-24
Fonte: Elaborazione CRESME su dati FORMEDIL e BDFC
204
RAPPORTO FORMEDIL 2017
25-29
30-39
40-49
50-59
oltre
Non def.
PARTE QUARTA
BANCA DATI FORMAZIONE COSTRUZIONI
LE 10 PRIME NAZIONI PER PROVENIENZA –PERCENTUALI DI FORMATI PER CLASSI DI ETÀ – 2009 - AGOSTO 2017 Romania
20,9%
Albania
18,4%
17,1%
Marocco
11,5%
Macedonia
12,4%
Moldavia
15,9%
Tunisia
7,3%
Bosnia ed Erzegovina
7,1%
Ucraina Svizzera 0%
9,9%
28,9%
9,5%
39,2%
32,5%
13,3% 24,3%
54,1% 20%
30%
3,8% 11,8%
36,7% 37,1%
18,7% 16-24
6,0%
20,0% 36,5%
15,5%
10%
22,8%
38,6% 31,9%
9,5%
6,9%
27,3%
16,3%
14,6% 3,4%
23,2%
35,4%
17,7%
12,0%
4,6%
37,5%
13,3%
21,0%
20,5%
36,4%
12,8%
14,1%
Kosovo
35,4%
40%
25-29
50%
30-39
7,8% 21,7%
60%
70%
40-49
80%
50-59
90%
100%
oltre
Fonte: Elaborazione CRESME su dati FORMEDIL e BDFC
Da un punto di vista dello stato occupazionale, i lavoratori occupati coinvolti in iniziative di formazione continua sono leggermente aumentati e risultano essere il 62,9 % del totale. I disoccupati e gli inoccupati si attestano al 13,4% (dato in diminuzione rispetto allo scorso anno). LO STATO OCCUPAZIONALE DEI FORMATI – 2009 - AGOSTO 2017 Totale allievi TOTALE
Occupato
Autonomo Professionista Disoccupato
Inoccupato
Studente
Imprenditore Non definito
584.086
367.408
13.686
10.887
22.062
55.591
7.152
27.309
79.991
Italiani
476.188
297.961
11.480
10.750
15.333
40.689
6.145
25.295
68.535
Stranieri
107.898
69.447
2.206
137
6.729
14.902
1.007
2.014
11.456
Italiani
81,5
81,1
83,9
98,7
69,5
73,2
85,9
92,6
85,7
Stranieri
18,5
18,9
16,1
1,3
30,5
26,8
14,1
7,4
14,3
Di cui
Percentuali
Fonte: Elaborazione CRESME su dati FORMEDIL e BDFC
PERCENTUALE DELLO STATO OCCUPAZIONALE SUL TOTALE FORMATI – 2009 - AGOSTO 2017 imprenditore 4,7% studente 1,2%
Non definito 13,7%
inoccupato 9,5%
occupato 62,9%
disoccupato 3,8% professionistaautonomo 1,9% 2,3%
Fonte: Elaborazione CRESME su dati FORMEDIL e BDFC
RAPPORTO FORMEDIL 2017
205
PARTE QUARTA
BANCA DATI FORMAZIONE COSTRUZIONI DETTAGLIO SUGLI STRANIERI - LO STATO OCCUPAZIONALE DEI FORMATI – 2009 - AGOSTO 2017 Totale allievi Europa
Occupato Autonomo Professionista Disoccupato Inoccupato Studente Imprenditore
Non definito
84.708
55.398
1.834
98
4.911
11.053
630
1.700
9.084
EU 27
36.394
22.171
622
48
2.760
6.141
244
521
3.887
Resto Europa
48.314
33.227
1.212
50
2.151
4.912
386
1.179
5.197
15.229
9.716
274
14
1.375
2.278
231
119
1.222
12.087
8.089
251
5
827
1.723
149
112
931
Africa Africa - fascia mediterranea
3.142
1.627
23
9
548
555
82
7
291
Americhe
Resto Africa
3.835
2.155
61
19
250
539
74
119
618
Asia
229
2.979
1.654
33
6
151
797
70
39
Oceania
85
40
1
0
4
8
0
21
11
Apolide
1.062
484
3
0
38
227
2
16
292
TOTALE
107.898
69.447
2.206
137
6.729
14.902
1.007
2.014
11.456
Fonte: Elaborazione CRESME su dati FORMEDIL e BDFC
DETTAGLIO SUGLI STRANIERI - LO STATO OCCUPAZIONALE DEI FORMATI – 2009 - AGOSTO 2017 PERCENTUALI SUL TOTALE Totale allievi Europa
Occupato
Autonomo Professionista Disoccupato Inoccupato Studente Imprenditore
Non definito
100,0
65,4
2,2
0,1
5,8
13,0
0,7
2,0
10,7
EU 27
100,0
60,9
1,7
0,1
7,6
16,9
0,7
1,4
10,7
Resto Europa
100,0
68,8
2,5
0,1
4,5
10,2
0,8
2,4
10,8
Africa
100,0
63,8
1,8
0,1
9,0
15,0
1,5
0,8
8,0
Africa - fascia mediterranea
100,0
66,9
2,1
0,0
6,8
14,3
1,2
0,9
7,7
Resto Africa
100,0
51,8
0,7
0,3
17,4
17,7
2,6
0,2
9,3
Americhe
100,0
56,2
1,6
0,5
6,5
14,1
1,9
3,1
16,1
Asia
100,0
55,5
1,1
0,2
5,1
26,8
2,3
1,3
7,7
Oceania
100,0
47,1
1,2
0,0
4,7
9,4
0,0
24,7
12,9
Apolide
100,0
45,6
0,3
0,0
3,6
21,4
0,2
1,5
27,5
TOTALE
100,0
64,4
2,0
0,1
6,2
13,8
0,9
1,9
10,6
Fonte: Elaborazione CRESME su dati FORMEDIL e BDFC
LE 10 PRIME NAZIONI PER PROVENIENZA - LO STATO OCCUPAZIONALE DEI FORMATI – 2009 - AGOSTO 2017
Romania
Totale allievi 30.136
18.410
471
2
2.321
5.431
132
369
Non definito 3.000
Albania
27.348
18.900
695
7
1.109
2.861
188
794
2.794
Marocco
7.969
5.395
84
1
603
988
131
80
687
Macedonia
5.557
3.957
120
2
208
397
16
69
788
Moldavia
4.070
2.542
69
2
267
732
11
42
405
Kosovo
2.576
1.760
75
1
107
257
32
47
297
Tunisia
2.505
1.634
79
2
143
449
3
17
178
Bosnia ed Erzegovina
2.054
1.456
79
0
66
101
32
46
274
Ucraina
1.903
1.280
21
0
106
293
29
19
155
Svizzera
1.698
1.151
82
31
67
103
20
99
145
TOTALE
85.816
56.485
1.775
48
4.997
11.612
594
1.582
8.723
% sul totale allievi stranieri
79,5%
81,3%
80,5%
35,0%
74,3%
77,9%
59,0%
78,6%
76,1%
Occupato
Autonomo Professionista Disoccupato Inoccupato Studente Imprenditore
Fonte: Elaborazione CRESME su dati FORMEDIL e BDFC
206
RAPPORTO FORMEDIL 2017
PARTE QUARTA
BANCA DATI FORMAZIONE COSTRUZIONI LE 10 PRIME NAZIONI PER PROVENIENZA - PERCENTUALE DEI FORMATI PER STATO OCCUPAZIONALE – 2009 - AGOSTO 2017 Romania
67,8%
Albania
8,6%
77,0%
Marocco
8,3%
83,0%
Moldavia
69,4%
Kosovo
7,3%
77,2%
Tunisia
6,1%
81,8% 73,2%
6,1%
Svizzera
74,1%
5,3%
10%
20%
30%
4,4% 8,3%
professionista
20,0%
disoccupato
40%
inoccupato
19,3%
studente
3,7% 5,7%
Ucraina 0%
autonomo
13,6%
4,7% 11,3%
70,2%
Bosnia ed Erzegovina
occupato
4,5% 11,7%
74,1%
Macedonia
20,0%
50%
60%
70%
80%
imprenditore
16,8% 6,6% 6,4% 90%
100%
Fonte: Elaborazione CRESME su dati FORMEDIL e BDFC
6.2. Che tipo di impresa si rivolge alle scuole edili? Le imprese registrate in BDFC e correttamente agganciate ad azioni formative nel periodo considerato sono salite da 24.000 nel 2012 a 59.707. Si tratta di una tendenza importante che premia lo sforzo del FORMEDIL e delle parti sociali nella sensibilizzazione delle scuole edili/enti unificati a favorire l’inserimento dell’impresa per garantire una prospettiva di utilizzo di questi dati nelle certificazioni del RIF e della Borsa Lavoro. Le tipologie di utenza fra le imprese vedono la predominanza assoluta fra le imprese edili iscritte alle Casse edili 80,2% che costituiscono il centro dell’azione del sistema bilaterale di settore, come adempimento contrattuale. Relativamente ai contratti di lavoro applicati il 33,3% è inerente all’industria, dato in diminuzione, a cui va sommato l’1,1% delle cooperative. Il 41% all’artigianato. Le ditte individuali non iscritte alle Casse Edili sono rappresentate per una quota pari al 10,2%. NUMERO DI IMPRESE PRESENTI IN BDFC PER TIPOLOGIA – 2009 - AGOSTO 2017 Totale imprese TIPOLOGIA Edile Progettazione PP.AA. Altro Non dichiarato TIPOLOGIA DI CCNL APPLICATO Industria Artigianato Cooperative PMI Non dichiarato TIPOLOGIA DI ISCRIZIONE Casse Edili Aderenti a CNCE Non iscritte Non dichiarato
Numero imprese 59.707(**)
Percentuali
47.895 1.716 445 9.175 476
80,2 2,9 0,7 15,4 0,8
19.894 24.473 648 2.252 12.440
33,3 41,0 1,1 3,8 20,8
41.805 6.082 11.820
10,2 19,8
Fonte: Elaborazione CRESME su dati FORMEDIL e BDFC (**) il totale delle imprese si riferisce al numero imprese agganciate ai relativi partecipanti ai corsi
RAPPORTO FORMEDIL 2017
207
PARTE QUARTA
BANCA DATI FORMAZIONE COSTRUZIONI Uno sguardo sulla formazione edile Scorrendo i dati presenti per il 2016 in BDFC possiamo individuare con maggiore dettaglio alcune tendenze formative, spunti di riflessione sulle tematiche con le quali, attraverso la formazione, le scuole edili dialogano con le imprese e più in generale con la propria utenza, e non solo in tema di sicurezza. Abbiamo selezionato un campione di corsi registrati, quindi certamente indicativo ma non esaustivo della formazione erogata, che superasse le 40 ore di durata; di questi attraverso l’analisi dei titoli abbiamo ricostruito una mappatura di maggiore dettaglio rispetto alle mappature standard utilizzate dal rapporto Formedil. Perché 40 ore: perché rappresenta la formazione ‘lunga’, che impegna l’utenza per le specializzazioni, per il raggiungimento di ruoli professionali o certificazioni, per il conseguimento di qualifiche; in altri termini la formazione dedicata alla crescita professionale delle persone, che travalica gli aspetti dell’applicazione normativa della sicurezza, ad esempio, e che non coinvolge le formazioni ormai tipiche del mestiere come attrezzature e ponteggiatori, contabilizzate in altra forma. AREE
CORSI
Amianto
ORE
8
414
Apprendistato
34
1.820
Figure della sicurezza
99
6.242
5
360
Figure operaie edili
50
26.207
Figure tecniche
23
4.667
Perforatori
65
2.736
Scuola Lavoro
10
1.439
294
43.885
Figure energetica
Totale complessivo
NUMERO CORSI
ORE CORSI Amianto
10
8
Apprendistato
34
Figure della sicurezza Figure energetica
65
23
99
50
208
1.439 2.736
414
Amianto 1.820
Apprendistato
6.242 4.667 360
Figure della sicurezza Figure energetica
Figure operaie edili Figure tecniche
Figure operaie edili Figure tecniche
Perforatori
Perforatori
Scuola Lavoro 5
RAPPORTO FORMEDIL 2017
Scuola Lavoro 26.207
PARTE QUARTA
BANCA DATI FORMAZIONE COSTRUZIONI Stiamo parlando di un campione sufficientemente rappresentativo di quasi 300 corsi per 44mila ore di formazione erogate. Pur nella consapevolezza di una certa arbitrarietà nei raggruppamenti, è interessante notare che la sicurezza in questo caso rappresenti la formazione al ruolo delle figure (Coordinatore, RSPP, Datore..), e comunque in termini di ore erogate rappresenti una quota limitata. Ben più ampia la formazione di figure operaie e altrettanto quella delle figure tecniche dell’impresa e delle professioni, che analizzeremo oltre. Cominciano ad affiorare i principali temi, dalla certificazione energetica a diverse professioni operative quali amianto e perforatori. Compare anche la formazione affiancata all’istruzione dei percorsi ITG. Possiamo ritrovare altre considerazioni nel concentrare l’attenzione sulle figure operaie, con qualche spunto di ulteriore interesse. La parte del leone è rappresentata dalla formazione delle figure edili tradizionali di muratura e polivalenti, anche per la presenza di alcuni corsi triennali di qualifica, ma è interessante rilevare una quota significativa dedicata genericamente all’innovazione e sostenibilità, rappresentata da formazione qualificata orientata al tema, ma anche alla realizzazioni di sistemi tecnologici, ad esempio il cartongesso. Uno spunto interessante la formazione operativa non tipicamente edile degli impianti, che comprende installatori fotovoltaico, ma anche impiantisti elettrici e saldatura. Ancora troppo limitata la formazione alla gestione del lavoro. AREE
CORSI
Gestione squadre
ORE
2
100
Edilizia
24
21.411
Finiture
3
748
Impianti
9
1.858
11
2.030
1
60
50
26.207
Innovazione / sostenibilità Lingua Totale complessivo
NUMERO CORSI
ORE CORSI Gestione squadre
1
Gestione squadre
2
2.030
Edilizia
11
60 100
Edilizia
1.858
24 Finiture
748
Finiture
Impianti
Impianti
Innovazione / sostenibilità
9 3
Innovazione / sostenibilità
Lingua 21.411
Lingua
RAPPORTO FORMEDIL 2017
209
PARTE QUARTA
BANCA DATI FORMAZIONE COSTRUZIONI Infine la formazione delle figure tecniche che, seppure con numeri più circoscritti, è concentrata sulle tematiche dell’innovazione e delle tecnologie informatiche applicate, prevalentemente in chiave BIM. Le figure sono prevalentemente di tecnico di cantiere, ma anche figure più progettuali, legate ai temi dell’innovazione organizzativa e dell’applicazione delle tecnologie dell’ICT. In particolare le azioni formative riservate all’informatica sono quasi integralmente orientate all’applicazione diretta di software BIM, prevalentemente di area progettuale. AREE
CORSI
ORE
Amministrativa
1
70
Cantiere
3
2.100
Innovazione sostenibilità
4
1.640
12
669
Lingua
1
60
Sostenibilità
2
128
23
4.667
Informatica/BIM
Totale complessivo
NUMERO CORSI
ORE CORSI Amministrativa
2 1
Amministrativa 60 128 70
1 Cantiere
3
4
669
Cantiere 2.100
Innovazione / sostenibilità
Innovazione / sostenibilità
Informatica/BIM
Informatica/BIM
Lingua
Lingua 1.640
12
210
Sostenibilità
RAPPORTO FORMEDIL 2017
Sostenibilità
PARTE QUINTA POLITICHE ATTIVE PER IL LAVORO. BLEN.it, LA BORSA LAVORO EDILE NAZIONALE
RAPPORTO FORMEDIL 2017
211
PARTE QUINTA
LE POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO - BLEN.it
Premessa
Sono passati 5 anni dall’avvio della sperimentazione di BLEN.it la Borsa lavoro edile nazionale voluta dalle parti sociali del settore ed affidata da esse contrattualmente al sistema FORMEDIL.
Un periodo ampio che ha comportato un impegno importante di risorse umane e finanziarie per provare ad attivare il sistema “Borsa lavoro” di categoria attraverso la bilateralità di settore, in raccordo con i servizi pubblici per l’impiego e in collegamento con il portale nazionale del MLPS ClicLavoro, affidato ad ANPAL.
In questo periodo le parti sociali hanno accompagnato la sperimentazione intervenendo nella fase di progettazione e impostazione del servizio e del portale, attraverso un comitato bilaterale delle parti che ha affiancato le scelte del Formedil, attraverso alcuni accordi e modifiche delle norme contrattuali che hanno puntato a favorire l’utilizzo della Blen, e infine offrendo la disponibilità dei cosiddetti “Facilitatori” (per lo più di parte sindacale) che il Formedil ha provveduto a formare e assistere.
In questi 5 anni un intenso e a volte estenuante lavoro è stato svolto per stabilire rapporti di collaborazione, attivare protocolli operativi e collaborativi, siglare convenzioni con il sistema pubblico (originariamente le Provincie e successivamente le Regioni). Inoltre, un importante lavoro con la collaborazione con le Parti Sociali Sindacali è stato messo in campo per la formazione dei “Facilitatori” e con le Scuole Edili per la formazione degli Operatori a Sportello.
Di seguito è riportato il documento sullo stato di BLEN.it approvato dal CDA del Formedil il 22 novembre 2016 e sono illustrati per grandi maglie i risultati raggiunti e le azioni portate a termine dal servizio Borsa Lavoro Edile.
RAPPORTO FORMEDIL 2017
213
PARTE QUINTA
LE POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO - BLEN.it
La Borsa Lavoro Edile Nazionale BLEN.it. di fronte ad un cambio di fase
Sintesi del documento approvato dal CDA del Formedil il 22 Novembre 2016
Il CDA del Formedil, su input della Presidenza ha ritenuto opportuno approvare una nota di riflessione al fine di fornire ai tavoli per i rinnovi contrattuali un contributo di merito. Una riflessione che si rende necessaria e urgente anche alla luce del compimento del processo di emanazione da parte del Governo dei decreti attuativi del “Jobs act” con il conseguente avvio operativo dell’ANPAL. Ad incidere sul settore politiche attive del lavoro e riforma del sistema dei servizi per il lavoro è anche il nuovo assetto dei rapporti e delle competenze in materia tra Stato e Regioni previsto dalla Riforma Costituzionale oggetto del Referendum del 4 dicembre 2016, al centro di specifici accordi in itinere Stato Regioni. Pur in questo quadro in evoluzione e che sta vedendo un riassetto di poteri e funzioni, con evidente ricaduta anche sulle procedure di intermediazione del lavoro, appare opportuna una riflessione del sistema bilaterale di settore incaricato dalle parti sociali di attivare e gestire il servizio Borsa lavoro edile nazionale. La mission del sistema Formedil è la formazione professionale dei lavoratori e la qualificazione di tutte le risorse umane coinvolte nel settore. La scelta delle parti sociali di affidare la Borsa Lavoro al sistema delle scuole edili ha voluto, sin dall’origine, valorizzare la formazione come parte essenziale del servizio di intermediazione e inserire la funzione borsa lavoro all’interno della logica di crescita professionale del lavoratore. Con il jobs act, oltre all’ intermediazione, il Ministero del Lavoro aggiunge a beneficio degli enti bilaterali già autorizzati all’ intermediazione la possibilità di attivare anche azioni di ricollocazione professionale. Ne è derivata l’esigenza di attrezzare le nostre scuole edili e il Formedil nazionale su un terreno nuovo quale quello delle politiche attive del lavoro ma tenendo strettamente unita la mission formativa. La capacità di intercettare risorse pubbliche attraverso servizi di intermediazione nell’ambito delle politiche attive del lavoro va coniugato alla capacità di offrire opportunità di professionalizzazione delle risorse umane. Politiche attive del lavoro e formazione tendono a diventare due asset strettamente interconnessi nell’azione dei nostri enti bilaterali di settore. La Borsa Lavoro è stata concepita e voluta come un servizio e non solo un portale. Un servizio dotato di un portale dedicato e accreditato, di una carta dei servizi di operatori formati ma appoggiato su sportelli operativi presenti presso le scuole edili e le sedi sindacali/datoriali per il tramite dei Facilitatori Parti Sociali, presenti su tutto il territorio nazionale. La difficoltà di passare dalla fase sperimentale del biennio 2012 – 2013 alla messa a regime su tutto il territorio nazionale è evidente. E’ questo l’obiettivo imprescindibile del mandato contrattuale e dell’ambizione di creare un servizio nazionale gestito dalla bilateralità di settore.
214
RAPPORTO FORMEDIL 2017
PARTE QUINTA
LE POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO - BLEN.it Il servizio Borsa Lavoro Edile Nazionale ha senso se è universalistico ed erogato con standard minimi e procedure attuative e di sviluppo omogenee in tutto il territorio nazionale. Sulle difficoltà incontrate è utile una riflessione, come è importante valorizzare i risultati positivi ottenuti in un contesto socio economico reso arduo dalla crisi e, quindi, dalla riduzione drastica delle possibilità di buona occupazione e minato da un quadro istituzionale in forte cambiamento e ricomposizione. Entrano qui in gioco certamente resistenze culturali in sede locale, inerzie e pigrizie ma anche una situazione oggettiva di difficoltà del sistema anche in relazione all’effetto della crisi sulle politiche pubbliche e sulle risorse di derivazione contrattuali ridottesi. E’ tuttavia evidente la mancata comprensione, in ampia parte del nostro sistema, che il filone politiche attive del lavoro, se integrato con la formazione, può costituire un modo per ampliare il campo di intervento e accedere a nuove risorse, peraltro abbondantemente previste dalla programmazione dei fondi europei 2014 – 2020. Una grande difficoltà deriva dal mutevole quadro di riferimento legislativo e dal mutamento in corsa dei livelli istituzionali competenti. L’aver dovuto inseguire prima le Provincie poi, dopo la parziale riforma con l’abolizione della loro eleggibilità diretta, le Regioni per attivare protocolli collaborativi che consentissero a BLEN.it di interfacciarsi in tempo reale con i Sistemi Informativi del Lavoro (SIL) ha comportato un dispendio di energie e una perdita di tempo che ci si augura di recuperare con l’attivazione di ANPAL mediante la definizione di standard unitari ai tavoli di raccordo Stato-Regioni. Resta inteso che, per gestire servizi adeguati alle esigenze del settore, è necessario superare le difficoltà che impediscono la realizzazione di un vero sistema attraverso la messa in rete delle banche dati. Si tratta di un limite che occorre superare come SBC se si vuole intercettare le politiche attive del lavoro riformate e intervenire con efficacia con un servizio nazionale di intermediazione di settore gestito dalla bilateralità. Occorre creare le condizioni per dialogare nazionalmente con ANPAL interfacciando le nostre banche dati e i nostri portali con quelli pubblici. Operazione già riuscita con il DURC, quindi assolutamente possibile. Altro punto debole è la scarsa adesione delle imprese al servizio. Le parti sociali, in occasione del rinnovo del CCNL del 2014, hanno introdotto norme premiali per le imprese che assumono attraverso BLEN.it relativamente al solo lavoro a tempo determinato. Questa innovazione ha prodotto una certa attivazione nell’uso della Blen ed è una strada da perseguire. Le imprese vanno, però, convinte a servirsi del sistema bilaterale di settore e in particolare del servizio di intermediazione Borsa Lavoro Edile Nazionale come canale per il reclutamento. A questo scopo vanno valutate, oltre alle campagne informative già svolte, azioni di sensibilizzazione specifiche come va sottoposta alle parti sociali l’introduzione di azioni positive e norme premiali che incentivino la predisposizione delle imprese ad affidarsi alla bilateralità di settore anche sul terreno delle politiche del lavoro. La liberalizzazione dei servizi per il lavoro introdotta con le riforme “Jobs act” e legata alla messa a disposizione di risorse, come ad esempio quelle relative agli “assegni di ricollocazione”, comporta l’esigenza di attrezzarsi per competere.
RAPPORTO FORMEDIL 2017
215
PARTE QUINTA
LE POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO - BLEN.it
Attrezzarsi significa organizzare il servizio su base nazionale e territoriale in modo unitario, efficiente, competitivo. Bisogna avere coscienza che cambia la necessità e che la Borsa Lavoro sperimentale e di nicchia, da noi concepita nel 2012 non è sufficiente per rispondere a questa nuova fase. Questo comporta investimenti per aggiornare il portale e adeguarlo alle nuove regole e procedure della intermediazione e ricollocazione lavorativa e del matching diretto sia pure in collegamento con il sistema pubblico come previsto anche dagli accordi delle parti sociali di luglio 2016. Serve definire una strategia unitaria che veda accanto all’autorizzazione fin ora in essere per il Formedil nazionale, il possibile accreditamento nazionale del sistema secondo i criteri definiti da ANPAL e il perseguimento di accreditamenti regionali come integrativi in materia di politiche attive del lavoro da parte dei singoli enti scuola, sulla base di una filosofia unitaria di sistema e con l’utilizzo univoco del portale BLEN.it e delle regole di servizio definite dalla carta dei servizi e dagli altri documenti integrativi approvati in data 19/7/2012 dal Comitato Paritetico di Pilotaggio BLEN.it. Il Formedil ha, infatti, supportato in questi anni le Scuole territoriali attraverso la propria autorizzazione nazionale intervenendo direttamente su azioni sperimentali quali l’Avviso 5 della Regione Puglia, i Bandi di ItaliaLavoro Fixo sull’ alternanza scuola lavoro e INSIDE sull’ inclusione sociale, al fine di consentire a un certo numero di scuole edili di accedere a risorse pubbliche e farlo utilizzando il servizio BLEN.it. Tali iniziative, tuttavia, a fronte di una dinamica che vede le Regioni dotarsi di propri criteri e regole per l’accreditamento ai servizi regionali vanno valutate caso per caso. Ne deriva l’esigenza di concertare un’azione dall’alto e dal basso che veda il rafforzamento del ruolo del Formedil come Ente autorizzato nazionalmente titolare del portale BLEN.it e, nel contempo, l’accreditamento delle Scuole territoriali (attraverso un ruolo attivo dei Formedil regionali laddove presenti) sulla base dei requisiti già previsti dalla normativa regionale per i servizi al lavoro. Il tutto da valutare in modo più approfondito alla luce dei provvedimenti emanati in relazione alla costituzione di ANPAL e al riordino dei poteri ai sensi dell’articolo 117 della Costituzione, concordati tra Stato e Regioni. Per concludere, senza un cambio di fase, la Borsa Lavoro, così come è oggi, rischia di essere troppo debole per infrastruttura organizzativa, frammentaria per presenza sul territorio nazionale, incapace di resistere all’”aggressione” sul mercato liberalizzato da parte di operatori privati, ivi compresi i consulenti del lavoro. La riorganizzazione del sistema bilaterale sotto egida SBC può costituire, viceversa, una opportunità per mettere insieme utility, strumenti e risorse, un front office unitario con l’obiettivo di creare le condizioni per un’azione di sistema. La Borsa Lavoro già gode, ad esempio, di una collaborazione della CNCE nella fase di verifica della regolarità delle imprese. In pratica, farsi carico dei compiti che la riforma del mercato del lavoro affida alla bilateralità, vuol dire essere in grado di offrire a imprese e lavoratori un servizio a sportello, con presa in carico del lavoratore, sua profilazione, sua formazione finalizzata all’upgrading di competenze, all’ implementazione delle conoscenze in materia di sicurezza e salute sul lavoro, all’intermediazione e al matching. Un terreno concreto di interazione tra Casse edili e Enti unitari formazione sicurezza nell’ambito di un’azione condotta da Formedil in collaborazione con CNCE e CNCPT.
216
RAPPORTO FORMEDIL 2017
PARTE QUINTA
LE POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO - BLEN.it
7. BLEN.it. Lo stato del servizio Borsa Lavoro Edile Nazionale 7.1. La struttura sul territorio A settembre 2017 le Scuole Edili aderenti a BLEN.it sono 82 (su 103). Il servizio a sportello viene garantito in maniera capillare su tutto il territorio nazionale. Dove non presente uno sportello, lavoratori e imprese vengono supportati dal Formedil con azioni di assistenza a distanza. Questo non risolve, tuttavia, il problema della necessità di estendere gli sportelli all’ intera rete delle Scuole Edili. Di seguito la cartina dell’ Italia con i territori coperti ed evidenza dei luoghi dove è stato raggiunto un accordo politico regionale per l’ attivazione di BLEN.it.
In molte realtà le Scuole operano tramite convenzioni dirette con l’ amministrazione pubblica che permettono l’ attivazione di specifici collegamenti informatici tra BLEN.it e le banche dati dei servizi per l’ impiego. I collegamenti permettono la verifica degli stati occupazionali, il monitoraggio del mercato del lavoro e l’ invio degli incroci possibili tra domanda e offerta di lavoro ai centri per l’ impiego. A settembre 2017 le convenzioni firmate sono 17, 3 a nord, 6 in centro e 8 a sud e isole. 3 sono le convenzioni firmate con le Regioni, 14 con le Provincie. Quelle regionali sono state siglate tutte a nord, in Emilia Romagna, Veneto e Friuli Venezia Giulia. La prima dal Consorzio Formedil Emilia Romagna in
RAPPORTO FORMEDIL 2017
217
PARTE QUINTA
LE POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO - BLEN.it rappresentanza di tutte le Scuole, la seconda e la terza dal Formedil nazionale. La convenzione del Friuli Venezia Giulia, ultima in termini temporali, è stata siglata il 22 settembre 2016 in occasione delle Giornate Nazionali della Formazione Edile svolte a Udine. Sulla base delle normative nazionali e regionali e della conseguente strutturazione delle banche dati sui servizi per il lavoro dell’ amministrazione pubblica, la convenzione tra Scuola Edile e Regione rimane fondamentale. E’ solo tramite essa che il sistema Formedil/Scuole Edili accede ai dati riguardanti le assunzioni e le cessazioni dei rapporti di lavoro che di fatto sono di competenza regionale. I dati nazionali sono quindi la sommatoria dei singoli dati regionali, ottenibili con la firma delle convenzioni in questione. I dati sono molto utili considerando che, come descritto nel paragrafo successivo sul campione Emilia Romagna e Veneto, forniscono un quadro costantemente aggiornato sull’ andamento occupazionale e sul relativo bacino di operatività dello sportello BLEN.it della Scuola Edile. Le convenzioni sono molto importanti anche per sancire specifiche collaborazioni con l’ amministrazione pubblica che solitamente prevedono la possibilità, per le nostre Scuole Edili, di accedere a sovvenzioni economiche che integrano quelle previste per gli Enti accreditati ai servizi per il lavoro. Delle 103 Scuole Edili del sistema 26, ad oggi, sono quelle accreditate ai servizi per il lavoro sulla base delle normative Regionali vigenti (17 a nord, 3 in centro e 6 tra sud e isole) a fronte delle 90 Scuole Edili accreditate per la formazione professionali. Questo dato conferma l’ orientamento espresso dal CDA del Formedil di promuovere un’ azione più ampia che porti all’ accreditamento ai servizi per il lavoro delle nostre strutture territoriali.
ENTI ACCREDITATI AI SERVIZI PER IL LAVORO. CONFRONTO PER AREA GEOGRAFICA Area Geografica
Regioni Lombardia Liguria Piemonte Emilia Romagna Veneto Toscana Umbria Lazio Basilicata Puglia Sardegna Sicilia
Nord
Centro
Sud e Isole TOTALE
Enti accreditati 4 1 2 6* 4 1 1 1 1 2 1 2 26
Fonte: elaborazione Formedil su dati BLEN.it *In Emilia Romagna l’accreditamento è stato realizzato tramite il Formedil regionale
La Regione con più Enti accreditati è l’ Emilia Romagna. Seguono Lombardia e Veneto. In 7 Regioni non ci sono Enti del sistema accreditati: Valle D’ Aosta, Trentino Alto Adige, Marche, Abruzzo, Molise, Campania, Calabria. In Friuli Venezia Giulia si sta procedendo alla fase attuatoria della convenzione Formedil già siglata in occasione delle Giornate Nazionali della Formazione Edile del 2016.
218
RAPPORTO FORMEDIL 2017
PARTE QUINTA
LE POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO - BLEN.it ENTI ACCREDITATI AI SERVIZI PER IL LAVORO. CONFRONTO PER AREA GEOGRAFICA 7 6 5 4 3 2 1 0
Enti accreditati ai servizi per il lavoro Fonte: elaborazione Formedil su dati BLEN.it
I primi Enti ad ottenere l’ accreditamento sono stati la Scuola Edile di Modena e gli Enti lombardi Ente Sistema Edilizia Brescia, Scuola Edile di Bergamo, ESEM/CPT di Milano e l’ Ente Scuola Edile della Provincia di Pavia. Tutti nel periodo 1999-2013, prima dell’ avvio di BLEN.it. Al periodo 2011/2012 risalgono anche gli accreditamenti dell’ Ente Unico Scuola Edile-CPT di Livorno e del Centro Paritetico per la Formazione, la Sicurezza e i Servizi per al Lavoro di Verona. Un numero di Enti accreditati non elevato ma che deve necessariamente tener conto degli adeguamenti a volte radicali richiesti dalle Regioni per il rilascio delle autorizzazioni. Basti pensare alla modifica dello Statuto con lo specifico riferimento ai servizi per il lavoro richiesto da molte Regioni tra cui Veneto, Abruzzo, Calabria, Campania, al numero minimo di sedi richiesto dal Piemonte, al numero minimo di dipendenti richiesto dalla Sicilia, alla necessità di avere locali distinti e univoci richiesto dalla Puglia o alla necessità di accreditare strutture intermedie richiesto ad esempio da Emilia Romagna e Umbria. Il risultato va quindi considerato in divenire e conferma l’ esigenza di estendere l’ azione di accreditamento delle sedi territoriali anche ai servizi per il lavoro, al fine di coniugare politiche attive e formazione*. Le modalità di iscrizione all’ ANPAL e le relative evoluzioni normative sono riportate sul portale web www.anpal.gov.it/ sezione Operatori. Per accreditarsi a livello regionale ai servizi per il lavoro rimane necessario il passaggio propedeutico di iscrizione nazionale da parte della singola Scuola Edile all’ albo nazionale delle agenzie per il lavoro di ANPAL. L’ iscrizione integra quella nazionale ottenuta dal Formedil nel 2012 contestualmente all’ avvio del servizio BLEN.it. Di seguito, invece, si riepilogano gli indirizzi web dove ogni singolo Ente può trovare i riferimenti utili sulle modalità previste dalla propria Regione per l’ accreditamento ai servizi per il lavoro.
RAPPORTO FORMEDIL 2017
219
PARTE QUINTA
LE POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO - BLEN.it QUADRO DI SINTESI SULLE NORMATIVE REGIONALI IN MATERIA DI ACCREDITAMENTO DEI SERVIZI PER IL LAVORO Regione/ Prov autonoma
Info utili
dGR n.157 24/2/06; dGR n.1057 29/12/10; dGR n.155 www.abruzzolavoro.eu percorso: servizi per il lavoro; accreditamento APL in Abruzzo 12/3/12
Abruzzo Basilicata
dGR n.1332 8/5/08 con esclusivo riferimento a Garanzia Giovani dGR n.315 28/7/14; dGR n. 11612 1/10/14; dGR n. 15653 15/12/14; dGR. n.155 2/5/14; dGR. n.21 5/2/15; dGR n. 41 27/2/15; dDR n. 2395 23/3/15; dDG. n. 1739 del 9/3/15; dGR n. 4871 21/5/15 lr n.14 24/11/9; reg. reg. n. 8/10; reg. reg. n. 9/10; dGR n. 315 21/6/11; dGR. n. 195 23/4/12; dGR. n. 242 22/7/13
Calabria
Campania Emilia Romagna Friuli V.G.
lr n. 17 1/8/5 lr n. 18 9/8/5; dPReg. n. 072/Pres 20/3/9
www.lavoro.basilicata.it www.regione.calabria.it percorso: portali tematici/portali dipartimentali/Sviluppo Economico, Lavoro, Formazione e Politiche Sociali www.accreditamento.regione.campania.it percorso: download; modello operativo di accreditamento www.regione.emilia-romagna.it percorso: portali; formazione e lavoro www.regione.fvg.it percorso: lavoro formazione; lavoro; servizi per l’impiego; accreditamento per la fornitura di servizi al lavoro
dGR. 17/4/14 n. 198; det. 17/4/14 n. G05903; det. 31/7/14 n. G11139; det. 23/12/14 n.G18860; dir. Accr. http://sac.jobslazio.it (all. A det. 17/4/14 n. 148)
Lazio Liguria
lr n. 30 del 1/8/8 l.r. n. 22 28/9/06; dGR. n. 6273 21/12/07;dGR n. 10882 23/12/09; decr. n. 5808 8/6/10; dGR n. 2412 26/10/11; decr. n.9749 31/10/12 lr n.2 25/1/05; dGR n. 1583 12/11/13, così come modificata dalla d.G.R. n. 546 12/5/14; decr. dir.p.f. n.191 21/5/14 dGR n. 649/2012; reg. reg. n.1/2013 decr. Dir. n. 63/2014; dDG n. 529/2014; det. Dir n. 29/15; dDG. n.86/15
Lombardia
Marche
www.iolavoroliguria.it www.regione.lombardia.it percorso: istruzione formazione e lavoro; accreditamento; accreditamento servizi al lavoro www.regione.marche.it percorso: Lavoro e Formazione Professionale/Servizi per l’impiego pubblici e privati
www.regione.molise.it percorso:http://www3.regione.molise.it/flex/cm/pages/ServeBL OB.php/L/IT/IDPagina/7280 www.regione.piemonte.it lr n.34 22/12/08; dGR n. 66-3576 19/3/12; dGR. n. 30percorso: aree tematiche; lavoro; autorizzazione e 4008 11/6/12; det. n. 383 5/7/12; det. N. 619 4/2/14 accreditamento operatori www.sistema.puglia.it r. n. 25 29/9/11; reg. reg. n. 34 27/12/12 percorso: lavoro; accreditamento Servizi per il Lavoro lr n.20 del 5/12/05;.dGR n. 48/15 11/12/12; det. n. www.sardegnalavoro.it percorso: servizi per il lavoro; Servizi Lavoro Accreditati 60212-8595 17/1212 www.regione.sicilia.it dGR. n. 80 20/3/15; decr. n. 1251 24/3/15; decr. n. percorso: assessorato regionale della famiglia, delle politiche sociali e del lavoro; Dipartimento del lavoro, dell'impiego, 1279 27/3/15; decr n. 1477 27/4/15 dell'orientamento, dei servizi e delle attività formative; accreditamento servizi per il lavoro
Molise
Piemonte Puglia Sardegna
Sicilia
lr n. 32 26/7/02; dPGR. n.47/R 8/8/03; lr n.20 1/2/05; www.regione.toscana.it dPGR n. 22/R 2/2/5; d. dir. n. 1703 24/3/5; dGR n.968 percorso: enti e associazioni; 17/12/7; decr. n. 2791 20/6/8; d. dir. n. 5272 accreditamento 24/11/11
Toscana Provincia autonoma di Trento Provincia autonoma di Bolzano Umbria Valle D’Aosta Veneto
Operatività del sistema di accreditamento
lavoro
e
formazione;
TR: delib. n. 968 24/5/13; del. n. 607 17/4/14
www.agenzialavoro.tn.it percorso: documento degli interventi di politica attiva del lavoro www.provincia.bz.it In via di attuazione percorso: lavoro ed economia in via di attuazione www.regione.umbria.it percorso: lavoro e formazione; imprese e soggetti assimilati ddl adottato con dGR. n. 477 16/5/11 lr n.7 31/3/3; dGR n. 965 11/7/14; del. n. 2493/XIII del www.regione.vda.it percorso: canali tematici; lavoro; operatori 21/6/12 www.regione.veneto.it lr n. 3 13/3/9; dGR n. 2238 20/12/11; dGR n. 2238 percorso: percorsi; lavoro; rete degli enti accreditati ai servizi per 20/12/11 il lavoro
*La necessità che le Scuole Edili raggiungano l’ accreditamento ai servizi per il lavoro è stata ribadita in più occasioni dalle Parti Sociali Nazionali, ultima delle quali la circolare Formedil di gennaio 2017 inviata a tutte le Presidenze degli Enti Scuola.
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RAPPORTO FORMEDIL 2017
PARTE QUINTA
LE POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO - BLEN.it 7.2. Gli Operatori coinvolti Anche nel 2017 cresce il numero di Operatori abilitati allo svolgimento del servizio a sportello. Gli Operatori Scuole Edili sono 183, di cui 79 a nord, 56 in centro, 48 a sud e isole. Le Regioni con il maggior numero di Operatori sono la Sicilia e la Toscana. I Facilitatori delle Parti Sociali sono 248, di cui 137 a nord, 58 in centro, 53 a sud e isole. Il maggior numero di Facilitatori si trovano in Veneto, Lombardia e Lazio. OPERATORI ABILITATI AL SERVIZIO A SPORTELLO. CONFRONTO PER AREA GEOGRAFICA Area Geografica
Operatori Scuole Edili
Operatori Parti Sociali
Nord
79
137
Centro
56
58
Sud e Isole Totali Fonte: elaborazione Formedil su dati BLEN.it
48
53
183
248
I Facilitatori sono più degli Operatori Scuola dappertutto, la differenza maggiore si rileva a nord dove i Facilitatori sono quasi il doppio degli Operatori Scuola. OPERATORI ABILITATI AL SERVIZIO A SPORTELLO. CONFRONTO PER AREA GEOGRAFICA 160 140 120 100 80 60 40 20 0 Nord
Centro Operatori SE
Sud e Isole
Facilitatori
Fonte: elaborazione Formedil su dati BLEN.it
Tutto il personale impiegato ha partecipato a seminari specifici di abilitazione al servizio. Da gennaio 2017 il Formedil, su mandato del CDA, ha avviato una fase formativa particolarmente rivolta agli Operatori Scuola Edile. Il percorso, svolto in collaborazione con una struttura specializzata (ISMO srl), è attivabile a livello regionale o interregionale dietro richiesta delle singole Scuole Edili e si compone di due moduli distinti. Il primo riguarda gli aspetti normativi e le azioni utili attivabili dalle Scuole, il secondo le tecniche di gestione dell’ utente e le fasi di orientamento al lavoro di primo e secondo livello. Sono 40 i partecipanti già coinvolti, distribuiti in due edizioni svolte in Emilia Romagna e Sicilia.
RAPPORTO FORMEDIL 2017
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PARTE QUINTA
LE POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO - BLEN.it 7.3. L’ andamento del servizio Da gennaio 2012 al 31 agosto 2017 gli accessi al portale web sono stati 14.602. Le statistiche evidenziano un maggiore utilizzo del portale web rispetto al Rapporto Formedil 2016. L’ incremento è da un lato dovuto all’ aumento del numero di Scuole attive, dall’ altro al meccanismo di fidelizzazione che comincia a instaurarsi con i lavoratori. Lo stesso non si può dire per le imprese che utilizzano BLEN.it in maniera ancora ridotta, come confermato dai riscontri pervenuti dalle comunicazioni obbligatorie dei Centri per l’ Impiego. I lavoratori iscritti in BLEN.it, anche solo in anagrafica, al 31 agosto 2017, sono 6.443, 5.360 italiani, 1.102 stranieri. Le nazionalità estere maggiormente rappresentate sono Romania, Albania, Marocco I CV pubblicati dalle Scuole Edili con il supporto dei Facilitatori e dai lavoratori in autonomia, nell’ ultimo triennio, sono 3.391. LAVORATORI STRANIERI ISCRITTI AL PORTALE BLEN.IT AL 31/08/2017 Nazionalità
Iscritti
Romania
301
Albania
228
Marocco
98
Macedonia
53
Egitto
50
Kosovo
39
Moldavia
38
Ucraina
27
Senegal
25
Perù
19
Altro
224
Totale Fonte: elaborazione Formedil su dati BLEN.it
1.102
I CV pubblicati dalle Scuole Edili nel 2016 sono stati 961, poco meno del 2015. Nel 2017 si rileva una tendenza all’ aumento, al 30 giugno i CV caricati sono stati già 600. CV PUBBLICATI SU BLEN.IT (SCUOLA EDILE CON SUPPORTO FACILITATORI + LAVORATORI IN AUTONOMIA). CONFRONTO 2014-2017 (PRIMO SEMESTRE) PER ANNO DI RIFERIMENTO Anno di riferimento
CV pubblicati
2014
850
2015
980
2016
961
2017(primo semestre)
600
Totale Fonte: elaborazione Formedil su dati BLEN.it
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RAPPORTO FORMEDIL 2017
3.391
PARTE QUINTA
LE POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO - BLEN.it Le imprese iscritte al portale si occupano di lavorazioni in cantiere e ricercano operai. Ditte individuali e studi professionali sono appena l’ 8% delle domande presenti. Le prime ancora orientate al passaparola e alla rete informale di collaboratori, le seconde alla ricerca di figure impiegatizie, meno abbinabili alle attività per le quali viene solitamente riconosciuta la Scuola come soggetto formativo di riferimento. LE CARATTERISTICHE DELLA DOMANDA DI LAVORO. LE TIPOLOGIE DI IMPRESE BLEN.IT Imprese che si rivolgono al servizio BLEN.it
Percentuale
Aziende
85%
Ditta individuale
7%
Studio professionale
4%
Professionista
4%
Totale Fonte: elaborazione Formedil su dati BLEN.it
100%
Le Imprese iscritte a BLEN.it sono principalmente di piccole e medie dimensioni, in linea con la struttura imprenditoriale del settore. LE CARATTERISTICHE DELLA DOMANDA DI LAVORO. LE DIMENSIONI DELL’ UTENZA BLEN.IT Dimensione delle imprese che si rivolgono al servizio BLEN.it
Percentuale
Non specificato
25%
Da 0 a 5 lavoratori
25%
Da 6 a 10 lavoratori
17%
Da 11 a 15 lavoratori
9%
Da 16 a 49 lavoratori
18%
Da 50 e oltre lavoratori
6%
Totale lavoratori Fonte: elaborazione Formedil su dati BLEN.it
100%
Molti dei lavoratori che ricercano impiego in edilizia sono edili e continuano la ricerca rimanendo nel settore. Rispetto al primo semestre 2016 raddoppiano i disoccupati senza esperienza e diminuiscono i disoccupati provenienti da altri settori. Il cantiere, evidentemente, viene percepito luogo di lavoro appetibile ma che in questo momento non offre prospettive professionali più di altri settori. LE CARATTERISTICHE DELL’ OFFERTA DI LAVORO BLEN.IT. CONFRONTO PRIMO SEMESTRE 2017/2016 Condizione lavorativa
2017
2016
Operaio e tecnico disoccupato con esperienza nel settore edile
74%
76%
Disoccupato senza esperienza
17 %
8%
Operaio e tecnico disoccupato con esperienza nel settore NON edile
5%
9%
Occupato in altri settori
3%
3%
Lavoratore in mobilità
1%
4%
100%
100%
Totali Fonte: elaborazione Formedil su dati BLEN.it
RAPPORTO FORMEDIL 2017
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PARTE QUINTA
LE POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO - BLEN.it LE CARATTERISTICHE DELL’ OFFERTA DI LAVORO BLEN.IT. CONFRONTO 2017-2016 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0%
2017 2016
Operaio e tecnico disoccupato con esperienza nel settore edile
Disoccupato senza esperienza
Operaio e tecnico disoccupato con esperienza nel settore NON edile
Occupato in altri settori
Lavoratore in mobilità
Fonte: elaborazione Formedil su dati BLEN.it
Alcune considerazioni, infine, sull’ incrocio tra domanda e offerta di lavoro. Le assunzioni tramite BLEN.it aumentano anche se lievemente. Il primo semestre 2017 registra un 5% in più di assunzioni rispetto allo stesso periodo 2016. Le assunzioni che transitano dalle Scuole Edili restano però poche rispetto a quelle che registrano i Centri per l’ Impiego (aspetto che verrà approfondito nel paragrafo successivo riferito alle Regioni a campione Emilia Romagna e Veneto). Con le assunzioni aumentano in particolare i contratti a tempo determinato. Probabilmente per il mercato del lavoro che cambia a favore dei contratti brevi e per l’ innovazione contrattuale 2014 che agevola i tempi determinati se attivati tramite BLEN.it. Le assunzioni a tempo determinato transitate da BLEN.it sono il 65% circa del totale. Dal 2012 al primo settembre 2017 i lavoratori inviati a colloquio per il tramite dell’ intermediazione BLEN.it sono circa 600. Oltre alle assunzioni si registra una maggiore fidelizzazione di imprese, particolarmente di imprese di medie e gradi dimensioni, probabilmente perché più strutturate e con una maggiore dislocazione sul territorio. Esempi di questo tipo si registrano particolarmente in Emilia Romagna, Lombardia e Piemonte.
7.4. Iniziative del Formedil sui servizi per il lavoro Continuano le iniziative che il Formedil attiva in aggiunta a quelle ordinarie di assistenza alle Scuole e di gestione, monitoraggio e implementazione del servizio BLEN.it sul territorio. Sono in fase di rendicontazione, ad esempio, le attività dell’ Avviso FiXo di ANPAL Servizi sull’ alternanza scuola/lavoro. Formedil con il ruolo di raccordo delle Scuole e di interfaccia con ANPAL Servizi, le Scuole con il ruolo operativo di assistenza a lavoratori e imprese tramite lo sportello BLEN.it. Le attività e l’ impegno delle Scuole hanno permesso di rodare il servizio a sportello BLEN.it anche sulle iniziative di alternanza, ponendo le basi per una partecipazione efficace anche alle prossime iniziative di Ministero e Regioni.
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RAPPORTO FORMEDIL 2017
PARTE QUINTA
LE POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO - BLEN.it Tramite l’ Avviso FiXo sono stati attivati 20 contratti e 1.200 ore di orientamento, di cui 400 di primo e 800 di secondo livello. Ancora in svolgimento sulla base della recente riapertura dei termini di finanziamento è invece l’ Avviso INSIDE, sempre di ANPAL Servizi. Iniziativa finalizzata all’ inclusione sociale con specifico riferimento alle attività di supporto alla collocazione di giovani immigrati residenti presso i Centri SPRAR (Servizi di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati). A marzo 2017 il Formedil ha anche attivato un’ intesa sull’ impiego di personale all’ estero con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Nello specifico l’ intesa ha riguardato il collocamento di lavoratori italiani in Germania in risposta a richieste lavorative pervenute da imprese edili tedesche per il tramite del Governo Federale tedesco. In molti casi è stata espressamente richiesta la conoscenza della lingua tedesca e la possibilità di effettuare un colloquio iniziale tramite internet. Sono state richieste figure di varie tipologie tra cui capisquadra, elettricisti, operatori macchine, saldatori, ingegneri, responsabili della sicurezza. Ci sono poi le iniziative varie di comunicazione attivate tramite i portali web Formedil, BLEN.it e la rivista on line Edilinews, nonchè tramite il nuovo gruppo facebook BLEN.it, attivato cogliendo l’ occasione dell’ avvio dell’ Avviso Fixo. Diverse sono poi le partecipazioni Formedil a convegni settoriali e riunioni finalizzate ad avere un aggiornamento costante sull’ evoluzione normativa e del mercato del lavoro. Ci sono inoltre le iniziative di formazione interna dedicata al personale delle Scuole Edili, centrate sul miglioramento delle competenze e finalizzate al salto qualitativo del servizio offerto presso lo sportello BLEN.it. Moduli di più giornate in cui i partecipanti possono apprendere i nuovi scenari di riferimento, confrontarsi sulle reciproche esperienze e simulare azioni concrete di lavoro a sportello mediante la supervisione di un esperto in gestione delle relazioni. Evoluzioni varie che vengono affiancate anche dalla dotazione di nuovi strumenti informatici. In cantiere l’ aggiornamento del portale web BLEN.it che già dai prossimi mesi sarà rinnovato in varie funzionalità sulla base delle ultime evoluzioni contrattuali e dei suggerimenti forniti dai partecipanti nel corso dei vari seminari per Operatori Scuole Edili e Facilitatori Parti Sociali.
7.5. L’ occupazione attraverso il monitoraggio qualitativo BLEN.it: osservatorio a campione Emilia Romagna e Veneto Il portale www.blen.it è strutturato in modo da consentire sul pannello di controllo centrale, gestito da Formedil, di monitorare l’andamento delle assunzioni relative al settore che transitano attraverso i servizi pubblici per l’impiego collegati informaticamente a BLEN.it. Purtroppo, a causa della complessità e della frammentazione del sistema istituzionale che governa il mercato del lavoro, BLEN.it, pur essendo organicamente collegata al portale anpal.gov.it, attinge ai soli dati
RAPPORTO FORMEDIL 2017
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PARTE QUINTA
LE POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO - BLEN.it di quelle realtà territoriali, dove, sulla base di convenzioni e accordi siglati è stato possibile realizzare, attraverso l’ impegno di Formedil, il collegamento informatico e il relativo interscambio dei dati. Ad oggi la banca dati consultabile è, pertanto, riferita alle sole Regioni Emilia Romagna e Veneto. È in corso di attivazione il collegamento con sistema informativo della Regione Friuli Venezia Giulia. Nonostante la limitata ampiezza del campione, l’osservatorio è in grado di offrire alcune chiavi di lettura interessanti su cosa è oggi il lavoro edile e su chi entra nel settore, attraverso i dati ufficiali delle assunzioni effettuate. Nelle tabelle che seguono sono riportati i dati riferiti al primo semestre 2017 e specificatamente riguardanti le costruzioni, campione territoriale e temporale interessante per fotografare l’ andamento del mercato del lavoro in edilizia. Le assunzioni in edilizia crescono sebbene rimangano elevati anche i numeri delle cessazioni dei rapporti di lavoro. Considerando la proiezione di Emilia Romagna e Veneto su scala nazionale, si rileva un conseguente ampiamento del bacino di operatività degli sportelli BLEN.it delle Scuole Edili. Numeri che rafforzano le potenzialità del ruolo delle Scuole nelle azioni di supporto alle Regioni per la ricollocazione dei lavoratori e che, in caso di accreditamento ai servizi per il lavoro, permetterebbe anche di accedere, con una certa rilevanza rispetto agli anni precedenti, ai finanziamenti pubblici previsti, solitamente rapportati al numero di assunzioni gestite. Le imprese che assumono, assumono particolarmente a tempo determinato. Dato rilevante che favorisce una specifica riflessione sull’ andamento del mercato del lavoro e sulle relative particolarità che ne conseguono. I contratti sono spesso brevi, molti hanno una durata addirittura inferiore ad un mese. Vengono assunti sia uomini che donne, sebbene i primi siano molti di più. Le lavoratrici vengono assunte principalmente a tempo determinato, sebbene succede maggiormente che le assunzioni a tempo indeterminato presentino un maggior livello di presenza femminile. Questo dato potrebbe essere incrociabile con le professioni maggiormente ricercate. Oltre al consueto manovale edile sempre il più ricercato, crescono gli impiegati amministrativi e tecnici. Probabilmente per gli sgravi fiscali previsti a seguito del jobs act sono aumentati i contratti per i lavori in ufficio, ambito nel quale l’ assunzione femminile è maggiore bilanciando parzialmente la disparità di genere nel settore. Le misure incentivanti supportano l’ inserimento lavorativo dei giovani. Rispetto allo stesso periodo 2016 cresce il numero di persone assunte con età tra i 18 e i 29 anni. Gli assunti sono sempre più italiani che stranieri. Tra gli stranieri ci sono più uomini che donne. Riguardo ai dati riportati nelle tabelle che seguono si specifica che per motivi vari legati alla strutturazione delle banche dati territoriali, in alcuni casi i totali tra tabelle non coincidono sebbene logicamente collegabili. Si invita ad interpretarli a titolo di proiezione di andamento e a considerarne il confronto effettivo solo all’ interno della tabella a cui riferiscono.
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RAPPORTO FORMEDIL 2017
PARTE QUINTA
LE POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO - BLEN.it A. ASSUNZIONI IN EDILIZIA – CONFRONTO TIPOLOGIA CONTRATTO PER SESSO-Primo semestre 2017. Campionatura Emilia Romagna e Veneto. LE CARATTERISTICHE DELL’ OFFERTA DI LAVORO. CONFRONTO TIPOLOGIA CONTRATTO PER SESSO CAMPIONATURA EMILIA ROMAGNA E VENETO Tipologia contratto F M Tempo Indeterminato 900 4.529 Tempo Determinato 2.863 17.783 Totali 3.763 22.312 Fonte: elaborazione Formedil su dati Comunicazioni Obbligatorie SIL
Totale 5.429 20.646 26.075
% 20,82% 79,18% 100,00%
B. ASSUNZIONI IN EDILIZIA - CONFRONTO NAZIONALITA’ PER SESSO-Primo semestre 2017. Campionatura Emilia Romagna e Veneto. LE CARATTERISTICHE DELL’ OFFERTA DI LAVORO. CONFRONTO NAZIONALITÀ PER SESSO CAMPIONATURA EMILIA ROMAGNA E VENETO
Provenienza F M Italiani 4.084 14.992 Extra Comunitari 260 4.930 Comunitari 148 2.351 Totali 4.492 22.273 Fonte: elaborazione Formedil su dati Comunicazioni Obbligatorie SIL
Totale 19.076 5.190 2.499 26.765
% 71,27% 19,39% 9,34% 100,00%
C. ASSUNZIONI IN EDILIZIA - CONFRONTO FASCIA DI ETA’ PER SESSO-Primo semestre 2017. Campionatura Emilia Romagna e Veneto. LE CARATTERISTICHE DELL’ OFFERTA DI LAVORO. CONFRONTO FASCIA DI ETÀ PER SESSO CAMPIONATURA EMILIA ROMAGNA E VENETO
Fascia età lavoratore F M da 15 a 17 9 78 da 18 a 29 1.705 5.424 da 30 a 40 1.353 6.620 da 41 a 50 1.074 5.966 da 51 a 60 544 3.949 da 61 a 65 66 630 Oltre 65 22 255 Totali 4.773 22.922 Fonte: elaborazione Formedil su dati Comunicazioni Obbligatorie SIL
Totale 87 7.129 7.973 7.040 4.493 696 277 27.695
% 0,31% 25,74% 28,79% 25,42% 16,22% 2,51% 1,00% 100,00%
D. ASSUNZIONI IN EDILIZIA- CONFRONTO PRINCIPALI QUALIFICHE PROFESSIONALI PER SESSO. Primo semestre 2017. Campionatura Emilia Romagna e Veneto. LE CARATTERISTICHE DELL’ OFFERTA DI LAVORO. PRINCIPALI QUALIFICHE PROFESSIONALI PER SESSO CAMPIONATURA EMILIA ROMAGNA E VENETO Qualifiche Operai comuni Operai qualificati e specializzati-area muratura Operai qualificati e specializzati-area carpenteria e legno Operai qualificati e specializzati-aree specialistiche Operai qualificati e specializzati-area impiantistica Altre qualifiche Impiegati amministrativi e tecnici Totali Fonte: elaborazione Formedil su dati Comunicazioni Obbligatorie SIL
F 250 72 17 200 286 224 1.410 2.459
M 6.277 1.950 1.116 887 2.543 798 1.908 15.479
Totale 6.527 2.022 1.133 1.087 2.829 1.022 3.318 17.938
RAPPORTO FORMEDIL 2017
% 36,39% 11,27% 6,32% 6,06% 15,77% 5,70% 18,50% 100,00%
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PARTE QUINTA
LE POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO - BLEN.it LE CARATTERISTICHE DELL’ OFFERTA DI LAVORO. CONFRONTO QUALIFICHE PROFESSIONALI CAMPIONATURA EMILIA ROMAGNA E VENETO Operai comuni
7.000 6.000
Operai qualificati e specializzati-area muratura
5.000
Operai qualificati e specializzati-area carpenteria e legno Operai qualificati e specializzati-aree specialistiche
4.000 3.000
Operai qualificati e specializzati-area impiantistica
2.000 Altre qualifiche
1.000
Impiegati amministrativi e tecnici
0 Fonte: elaborazione Formedil su dati Comunicazioni Obbligatorie SIL
E. ASSUNZIONI IN EDILIZIA- CONFRONTO DURATA DEI CONTRATTI PER PERIODO DI RIFERIMENTO. Secondo semestre 2016/Primo semestre 2017. Campionatura solo Emilia Romagna. LE CARATTERISTICHE DELL’ OFFERTA DI LAVORO. CONFRONTO DURATA DEI CONTRATTI CAMPIONATURA SOLO EMILIA ROMAGNA Durata contratti dal 1 luglio 2016 al 31 dicembre 2016 durata da 1 a 29 gg 5.258 durata da 30 gg a 59 gg 3.310 durata da 60 a 90 gg 2.539 Totali 11.107 Fonte: elaborazione Formedil su dati Comunicazioni Obbligatorie SIL
dal 1 gennaio 2017 al 30 giugno 2017 5.207 3.870 2911 11.988
F. ASSUNZIONI IN EDILIZIA- CONFRONTO SETTORE PER SESSO. Primo semestre 2017. Campionatura Emilia Romagna e Veneto. LE CARATTERISTICHE DELL’ OFFERTA DI LAVORO. PER SETTORE E SESSO CAMPIONATURA EMILIA ROMAGNA E VENETO Settore F Attività edilizie generali 517 Finiture specialistiche edili 272 Impiantistica 558 Altro (non strettamente legato all' edilizia) 2.465 Infrastrutture e opere generali 113 Studi, ingegneria, progettazione 567 Totali 4.492 Fonte: elaborazione Formedil su dati Comunicazioni Obbligatorie SIL
M 7.415 5.719 5.101 1.214 1.701 1.162 22.312
Totale 7.932 5.991 5.659 3.679 1.814 1.729 26.804
% 29,59% 22,36% 21,12% 13,73% 6,76% 6,46% 100,00%
LE CARATTERISTICHE DELL’ OFFERTA DI LAVORO. PER SETTORE E SESSO. CAMPIONATURA EMILIA ROMAGNA E VENETO 10.000
Attività edilizie generali
8.000
Infrastrutture e opere generalizzate
6.000
Finiture specialistiche edili
4.000
Studi, ingegneria, progettazione
2.000
Impiantistica Altro (non strettamente legato all' edilizia)
0 Fonte: elaborazione Formedil su dati Comunicazioni Obbligatorie SIL
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RAPPORTO FORMEDIL 2017
PARTE QUINTA
LE POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO - BLEN.it TABELLA 1: ASSUNZIONI IN EDILIZIA. CONFRONTO ELENCO COMPLETO DELLE QUALIFICHE PROFESSIONALI PER SESSO PRIMO SEMESTRE 2017. CAMPIONATURA EMILIA ROMAGNA E VENETO F
M
Totale
%
manovale edile personale non qualificato delle att. industr. e professioni assimilate manovali e personale non qualificato dell’edilizia civile e professioni assimilate manovale all'assemblaggio elettrico manovale all'assemblaggio meccanico operaio di manovra manovale stradale OPERAI COMUNI muratore in mattoni muratori in pietra e mattoni muratore in mattoni lavori di manutenzione mastro muratore in pietra o mattoni muratore in calcestruzzo OPERAI QUALIFICATI E SPECIALIZZATI - AREA MURATURA carpentiere edile addetto al montaggio e smontaggio di arredi in legno installatori di infissi e serramenti OPERAI QUALIFICATI E SPECIALIZZATI - AREA CARPENTERIA E LEGNO montatore ponteggi saldatori e tagliatori a fiamma gruista escavatorista addetto all'applicazione di pannelli in cartongesso saldatore tubista verniciatore a mano sommozzatori e lavoratori subacquei lattoniere OPERAI QUALIFICATI E SPECIALIZZATI - AREE SPECIALISTICHE elettricista manutentore di impianti elettricista impiantista di cantiere elettricisti ed installatori di impianti elettrici nelle costruz. civili elettricista per impianti esterni ed interni nelle costruzioni idraulico termoidraulico installatore di impianti termici installatori e montatori di macchinari e impianti industriali riparatori e manutentori di macchinari e impianti industriali OPERAI QUALIFICATI E SPECIALIZZATI - AREA IMPIANTISTICA steward assistente sanitario e igienista dentale operai addetti ai servizi di igiene e pulizia autisti di taxi, conduttori di automobili, furgoni e altri veicoli ALTRE QUALIFICHE impiegato amministrativo tecnico di cantiere edile addetto alla segreteria tecnico statistico di controllo di qualità addetto a mansioni d'ordine di segreteria segretaria/o disegnatore tecnico addetti a funzioni di segreteria geometra addetti alla contabilità addetto stipendi e paghe addetto al controllo e alla verifica delle merci operatore amministrativo IMPIEGATI AMMINISTRATIVI E TECNICI
Qualifica Professionale
5 73 63 72 27 4 6 250 30 4 4 17 17 72 3 2 12 17 34 33 18 28 32 45 2 8 200 9 55 101 46 30 6 6 18 15 286 45 114 23 42 224 935 9 55 45 113 53 28 45 6 46 29 19 27 1.410
5.506 197 172 53 160 98 91 6.277 965 414 291 120 160 1950 517 489 110 1116 123 122 147 114 101 74 114 92 887 543 313 229 134 726 220 109 176 93 2543 408 228 109 53 798 384 382 158 157 57 98 120 100 122 80 83 93 74 1908
5.511 270 235 125 187 102 97 6.527 995 418 295 137 177 2.022 520 491 122 1.133 157 155 165 142 133 119 116 100 1.087 552 368 330 180 756 226 115 194 108 2.829 453 342 132 95 1.022 1.319 391 213 202 170 151 148 145 128 126 112 112 101 3.318
30,72% 1,51% 1,31% 0,70% 1,04% 0,57% 0,54% 36,39% 5,55% 2,33% 1,64% 0,76% 0,99% 11,27% 2,90% 2,74% 0,68% 6,32% 0,88% 0,86% 0,92% 0,79% 0,74% 0,66% 0,65% 0,56% 6,06% 3,08% 2,05% 1,84% 1,00% 4,21% 1,26% 0,64% 1,08% 0,60% 15,77% 2,53% 1,91% 0,74% 0,53% 5,70% 7,35% 2,18% 1,19% 1,13% 0,95% 0,84% 0,83% 0,81% 0,71% 0,70% 0,62% 0,62% 0,56% 18,5
TOTALI
2.459
15.479
17.938
100,00%
Fonte: elaborazione Formedil su dati Comunicazioni Obbligatorie SIL
RAPPORTO FORMEDIL 2017
229
PARTE QUINTA
LE POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO - BLEN.it TABELLA 2: ASSUNZIONI IN EDILIZIA. CONFRONTO ELENCO COMPLETO DEI SETTORI PER NUMERO DI ASSUNTI PRIMO SEMESTRE 2017. CAMPIONATURA EMILIA ROMAGNA E VENETO Settore costruzione di edifici residenziali e non residenziali attività non specializzate di lavori edili (muratori) lottizzazione dei terreni connessa con l'urbanizzazione ATTIVITÀ EDILIZIE GENERALI costruzione di strade, autostrade e piste aeroportuali preparazione del cantiere edile e sistemazione del terreno costruzione di opere di pubblica utilità per il trasporto di fluidi demolizione costruzione di opere di pubblica utilità per l'energia elettrica e le telecomunicazioni trivellazioni e perforazioni costruzione di opere idrauliche attività di studio geologico e di prospezione geognostica e mineraria costruzione di ponti e gallerie costruzione di linee ferroviarie e metropolitane noleggio di gru ed altre attrezzature con operatore per la costruzione o la demolizione INFRASTRUTTURE E OPERE GENERALIZZATE altre attività di lavori specializzati di costruzione nca altri lavori di costruzione e installazione nca posa in opera di infissi, arredi, controsoffitti, pareti mobili e simili altri lavori di completamento e di finitura degli edifici nca tinteggiatura e posa in opera di vetri rivestimento di pavimenti e di muri realizzazione di coperture altre attività di costruzione di altre opere di ingegneria civile nca lavori di isolamento termico, acustico o antivibrazioni intonacatura e stuccatura pulizia a vapore, sabbiatura e attività simili per pareti esterne di edifici FINITURE SPECIALISTICHE EDILI controllo di qualità e certificazione di prodotti, processi e sistemi servizi di progettazione di ingegneria integrata collaudi e analisi tecniche di prodotti attività degli studi di ingegneria attività degli studi di architettura sviluppo di progetti immobiliari senza costruzione attività tecniche svolte da geometri attività di cartografia e aerofotogrammetria attività per la tutela di beni di produzione controllata STUDI, INGEGNERIA, PROGETTAZIONE installazione di impianti elettrici in edifici o in altre opere di costruzione (inclusa manutenzione e riparazione) installazione di impianti idraulici, di riscaldamento e di condizionamento dell'aria (inclusa manutenzione e riparazione) in edifici o in altre opere di costruzione installazione di impianti elettronici (inclusa manutenzione e riparazione) installazione impianti di illuminazione stradale e dispositivi elettrici di segnalazione, illuminazione delle piste degli aeroporti (inclusa manutenzione e riparazione) installazione, riparazione e manutenzione di ascensori e scale mobili installazione di impianti di spegnimento antincendio (inclusi quelli integrati e la manutenzione e riparazione) installazione di impianti di depurazione per piscine (inclusa manutenzione e riparazione) installazione di impianti per la distribuzione del gas (inclusa manutenzione e riparazione) installazione di impianti di irrigazione per giardini (inclusa manutenzione e riparazione) posa in opera di casseforti, forzieri, porte blindate IMPIANTISTICA altro (non strettamente edilizia) TOTALI
Fonte: elaborazione Formedil su dati Comunicazioni Obbligatorie SIL
230
RAPPORTO FORMEDIL 2017
Totale
%
5.835 2.085 12 7.932 467 439 373 119 116 89 55 28 21 57 50 1.814 1.273 1.110 867 715 508 502 334 299 245 112 26 5.991 409 345 329 243 135 126 67 42 33 1.729 3.062
21,77% 7,78% 0,04% 29,59% 1,74% 1,64% 1,39% 0,44% 0,43% 0,33% 0,21% 0,10% 0,08% 0,21% 0,19% 6,76% 4,75% 4,14% 3,23% 2,67% 1,90% 1,87% 1,25% 1,12% 0,91% 0,42% 0,10% 22,36% 1,53% 1,29% 1,23% 0,91% 0,50% 0,47% 0,25% 0,16% 0,12% 6,46% 11,42%
1.814
6,77%
363
1,35%
122
0,46%
104 64 47 47 20 16 5.659 3.679
0,39% 0,24% 0,18% 0,18% 0,07% 0,06% 21,12% 13,73%
26.804
100,00%
APPENDICE STATISTICA L’EVOLUZIONE DELL’ATTIVITA’ FORMATIVA 2007-2016
1.
La partecipazione delle scuole al monitoraggio
233
2.
L’attività formativa 2.1. I corsi 2.2. I corsi sulla sicurezza 2.3. Il numero medio dei corsi 2.4. Le ore di formazione e durata media dei corsi
234 234 236 237 238
3.
La partecipazione 3.1. Il numero degli allievi e la partecipazione per scuola e per corso 3.2. Maschi e femmine 3.3. Italiani e stranieri 3.4. Operai e Tecnici
241 241 245 249 251
4.
I corsi 4.1. Le diverse tipologie di corso e la partecipazione per tipologia formativa
254 254
5.
La tipologia di allievi 5.1. Occupati, inoccupati e disoccupati
255 255
6.
L’attività di formazione di Operai e Tecnici 2010-2015
258
RAPPORTO FORMEDIL 2017
231
APPENDICE STATISTICA
1.
La partecipazione delle scuole al monitoraggio
LA PARTECIPAZIONE DELLE SCUOLE EDILI AL MONITORAGGIO SULL’ATTIVITÀ FORMATIVA 2007-2016
Piemonte Valle d'Aosta Lombardia Liguria
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
7
8
8
8
8
8
8
8
8
8
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
10
10
10
10
10
10
10
10
10
10
4
4
4
4
4
4
4
4
4
4
22
23
23
23
23
23
23
23
23
23
Trentino Alto Adige
2
2
1
2
2
2
2
2
2
2
Veneto
7
7
7
7
7
7
7
7
7
7
Friuli Venezia Giulia
4
4
4
4
4
4
4
4
4
4
Emilia Romagna
9
9
9
9
9
10
10
10
10
9
Nord est
22
22
21
22
22
23
23
23
23
22
Toscana
9
9
10
10
11
11
11
11
11
11
Umbria
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
Marche
4
4
4
4
4
4
4
4
4
4
Lazio
5
5
5
5
5
5
5
5
5
5
Abruzzo
4
4
4
4
5
5
5
5
5
5
Molise
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
Centro
Nord ovest
25
25
26
26
28
28
28
28
28
28
Campania
5
5
5
5
5
5
5
5
5
5
Puglia
5
5
5
5
6
6
6
6
6
6
Basilicata
2
2
2
2
2
3
3
3
3
3
Calabria
3
3
3
4
4
4
3
3
3
3
Sicilia
9
9
9
9
9
9
9
9
8
10
Sardegna
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
Sud
27
27
27
28
29
30
29
29
28
30
Italia
96
97
97
99
102
104
103
103
102
103
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
LA PARTECIPAZIONE DELLE SCUOLE EDILI AL MONITORAGGIO SULL’ATTIVITÀ FORMATIVA 2007-2016
Numero scuole FORMEDIL
105
100
95
90 2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
RAPPORTO FORMEDIL 2017
233
APPENDICE STATISTICA
NUMERO DELLE SCUOLE PARTECIPANTI AL MONITORAGGIO 2007-2016 PER AREA TERRITORIALE 32 30 28 26 24 22 20 2007
2008
2009
2010
2011
Nord ovest
2012
Nord est
2013 Centro
2014
2015
2016
Sud
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
2. L’attività formativa 2.1. I corsi NUMERO CORSI 2007-2016 PER REGIONE E AREA TERRITORIALE 2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
435
734
840
768
796
798
1.016
949
1.182
995
8.513
22
48
58
64
102
75
37
63
61
94
624
1.028
1.519
1.898
2.016
2.138
2.165
2.658
2.457
2.490
2.427
20.796
319
326
562
572
822
672
673
539
690
488
5.663
1.804
2.627
3.358
3.420
3.858
3.710
4.384
4.008
4.423
4.004
35.596
Trentino A.A.
274
378
242
306
299
280
260
279
321
353
2.992
Veneto
597
501
926
829
973
832
1.288
1.034
1.875
1.133
9.988
Friuli V.G.
160
247
463
551
552
542
529
368
391
464
4.267
Emilia Romagna
867
892
1.402
1.297
1.367
1.482
1.543
1.621
1.424
1.276
13.171
Nord est
1.898
2.018
3.033
2.983
3.191
3.136
3.620
3.302
4.011
3.226
30.418
Toscana
295
408
908
883
913
942
988
1.018
1.270
1.239
8.864
Umbria
69
59
131
245
211
215
307
429
376
291
2.333
Marche
113
102
248
211
223
201
283
251
409
273
2.314
93
164
433
467
341
464
566
364
594
509
3.995
Abruzzo
125
164
274
307
363
464
475
641
588
700
4.101
Molise
62
84
143
99
60
16
48
17
13
12
554
Centro
757
981
2.137
2.212
2.111
2.302
2.667
2.720
3.250
3.024
22.161
Campania
111
199
394
317
383
403
544
614
540
611
4.116
Puglia
Piemonte Valle d'Aosta Lombardia Liguria Nord ovest
Lazio
2016
TOTALE
135
293
603
499
442
548
454
482
645
715
4.816
Basilicata
30
57
111
99
113
101
130
112
141
112
1.006
Calabria
99
60
212
264
206
139
160
149
150
80
1.519
202
203
547
437
1.722
625
651
849
572
672
6.480
Sicilia Sardegna Sud Italia
43
108
238
104
80
55
105
86
99
70
988
620
920
2.105
1.720
2.946
1.871
2.044
2.292
2.147
2.260
18.925
5.079
6.546
10.633
10.335
12.106
11.019
12.715
12.322
13.831
12.514
107.100
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
234
RAPPORTO FORMEDIL 2017
APPENDICE STATISTICA
NUMERO CORSI 2007-2016 16.000
14.000
12.000
10.000
8.000
6.000
4.000 2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
2011
2012
2013
2014
2015
2016
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
NUMERO CORSI 2007-2016 PER AREE TERRITORIALI 5.000 4.500 4.000 3.500 3.000 2.500 2.000 1.500 1.000 500 0 2007
2008
2009
2010
Nord ovest
Nord est
Centro
Sud
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
RAPPORTO FORMEDIL 2017
235
APPENDICE STATISTICA
2.2. I corsi sulla sicurezza NUMERO CORSI SULLA SICUREZZA 2007-2016 PER REGIONE E AREA TERRITORIALE
Piemonte Valle d'Aosta
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
278
558
257
273
202
166
295
208
298
376
22
48
27
31
26
42
10
8
10
18
Lombardia
521
887
419
470
371
488
345
338
456
873
Liguria
127
177
156
147
264
122
133
71
107
147
Nord ovest
948
1.670
859
921
863
818
783
625
871
1.414
Trentino Alto Adige
211
195
43
156
139
169
177
129
126
193
Veneto
392
386
402
372
377
360
407
365
508
488
Friuli Venezia Giulia
108
141
128
173
179
182
182
113
72
175
Emilia Romagna
504
608
628
568
656
486
618
654
460
472
Nord est
1.215
1.330
1.201
1.269
1.351
1.197
1.384
1.261
1.166
1.328
Toscana
245
358
311
366
364
279
259
237
299
419
Umbria
24
17
6
38
54
60
73
81
48
77
Marche
108
87
133
55
73
56
97
53
41
77
56
97
170
149
49
61
152
91
170
187
Abruzzo
111
132
140
161
156
150
146
240
139
260
Molise
59
84
99
70
43
6
4
0
3
2
Centro
Lazio
603
775
859
839
739
612
731
702
700
1.022
Campania
91
173
76
68
116
133
175
178
174
207
Puglia
96
172
281
189
148
173
171
120
160
320
Basilicata
20
45
37
29
37
31
41
33
44
39
Calabria
65
51
72
24
75
43
52
48
43
30
135
161
94
61
118
136
181
189
194
237
12
71
72
31
29
20
56
50
55
47
419
673
632
402
523
536
676
618
670
880
3.185
4.448
3.551
3.431
3.476
3.163
3.574
3.206
3.407
4.644
Sicilia Sardegna Sud Italia
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
NUMERO CORSI SULLA SICUREZZA 2007-2016 PER AREA TERRITORIALE 1.800 1.500 1.200 900 600 300 0 2007
2008
2009
2010
Nord ovest
2011 Nord est
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
236
RAPPORTO FORMEDIL 2017
2012
2013 Centro
2014
2015 Sud
2016
APPENDICE STATISTICA
2.3. Il numero medio dei corsi NUMERO MEDIO DEI CORSI PER SCUOLA 2007-2016 PER REGIONE E AREA TERRITORIALE
Piemonte Valle d'Aosta Lombardia Liguria Nord ovest
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
62,1
91,8
105,0
96,0
99,5
99,8
127,0
118,6
147,8
124,4
22,0
48,0
58,0
64,0
102,0
75,0
37,0
63,0
61,0
94,0
102,8
151,9
189,8
201,6
213,8
216,5
265,8
245,7
249,0
242,7
79,8
81,5
140,5
143,0
205,5
168,0
168,3
134,8
172,5
122,0
82,0
114,2
146,0
148,7
167,7
161,3
190,6
174,3
192,3
174,1
137,0
189,0
242,0
153,0
149,5
140,0
130,0
139,5
160,5
176,5
Veneto
85,3
71,6
132,3
118,4
139,0
118,9
184,0
147,7
267,9
161,9
Friuli Venezia Giulia
40,0
61,8
115,8
137,8
138,0
135,5
132,3
92,0
97,8
116,0
Emilia Romagna
96,3
99,1
155,8
144,1
151,9
148,2
154,3
162,1
142,4
141,8
Nord est
86,3
91,7
144,4
135,6
145,0
136,3
157,4
143,6
174,4
146,6
Toscana
32,8
45,3
90,8
88,3
83,0
85,6
89,8
92,5
115,5
112,6
Umbria
34,5
29,5
65,5
122,5
105,5
107,5
153,5
214,5
188,0
145,5
Marche
28,3
25,5
62,0
52,8
55,8
50,3
70,8
62,8
102,3
68,3
Lazio
18,6
32,8
86,6
93,4
68,2
92,8
113,2
72,8
118,8
101,8
Abruzzo
31,3
41,0
68,5
76,8
72,6
92,8
95,0
128,2
117,6
140,0
Molise
62,0
84,0
143,0
99,0
60,0
16,0
48,0
17,0
13,0
12,0
Centro
30,3
39,2
82,2
85,1
75,4
82,2
95,3
97,1
116,1
108,0
Campania
22,2
39,8
78,8
63,4
76,6
80,6
108,8
122,8
108,0
122,2
Puglia
27,0
58,6
120,6
99,8
73,7
91,3
75,7
80,3
107,5
119,2
Basilicata
15,0
28,5
55,5
49,5
56,5
33,7
43,3
37,3
47,0
37,3
Calabria
33,0
20,0
70,7
66,0
51,5
34,8
53,3
49,7
50,0
26,7
Sicilia
22,4
22,6
60,8
48,6
191,3
69,4
72,3
94,3
71,5
67,2
Sardegna
14,3
36,0
79,3
34,7
26,7
18,3
35,0
28,7
33,0
23,3
Sud
23,0
34,1
78,0
61,4
101,6
62,4
70,5
79,0
76,7
75,3
Italia
52,9
67,5
109,6
104,4
118,7
106,0
123,4
119,6
135,6
121,5
Trentino Alto Adige
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
NUMERO MEDIO DEI CORSI PER SCUOLA EDILE 2007-2016 121,5
2016 2015 2014 2013 2012 2011 2010 2009 2008 2007
135,6 119,6 123,4 106,0 118,7 104,4 109,6 67,5 52,9
0
20
40
60
80
100
120
140
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
RAPPORTO FORMEDIL 2017
237
APPENDICE STATISTICA
NUMERO MEDIO DEI CORSI PER SCUOLA EDILE 2007-2016 PER AREE TERRITORIALI 220 200 180 160 140 120 100 80 60 40 20 0 2007
2008
2009
2010
Nord ovest
2011
2012
2013
Nord est
2014
2015
Centro
2016
Sud
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
2.4. Le ore di formazione e durata media dei corsi MEDIA ORE FORMATIVE PER SCUOLA 2007-2016 PER REGIONE E AREA TERRITORIALE
Piemonte Valle d'Aosta Lombardia Liguria
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
5.516,0
5.692,5
5.139,9
4.683,1
4.082,8
3.993,5
3.994,5
3.367,8
3.617,1
3.116,0
365,0
836,0
998,0
916,0
964,0
831,0
472,0
802,0
575,0
1.055,0
7.239,7
8.478,4
7.714,1
7.465,0
7.376,0
6.473,1
5.724,1
5.495,7
5.234,9
4.615,1
10.432,0
7.339,5
11.960,3
9.231,3
12.247,5
9.432,8
10.354,8
8.776,5
8.356,0
6.925,5
Nord ovest
6.959,2
6.979,0
7.265,2
6.519,8
6.799,0
5.880,0
5.699,5
5.122,0
5.012,4
4.340,7
Trentino Alto Adige
3.510,5
3.309,5
4.304,0
2.640,5
2.039,5
2.413,0
1.838,0
2.056,0
1.966,5
1.852,0
Veneto
5.846,0
5.322,1
7.457,4
5.879,0
6.358,3
5.629,4
5.815,4
4.633,9
5.615,4
6.403,9
Friuli Venezia Giulia
2.500,0
3.519,3
6.143,3
6.493,5
5.258,8
5.379,8
4.886,0
4.471,0
2.868,8
7.572,3
Emilia Romagna
3.508,0
3.476,0
4.545,4
4.110,1
4.395,6
3.567,7
3.313,2
3.491,9
2.524,0
3.194,9
Nord est
4.068,9
4.056,1
5.809,0
4.972,7
4.962,8
4.409,9
4.220,0
3.884,9
3.476,3
4.889,7
Toscana
3.278,7
3.198,3
2.909,0
2.940,9
2.133,0
2.182,1
2.408,5
2.325,5
1.802,9
2.169,5
Umbria
3.510,0
2.739,0
2.658,0
3.750,0
2.578,5
2.319,0
2.143,0
2.963,5
2.735,0
2.472,5
Marche
1.240,5
1.288,8
1.887,8
2.115,0
1.770,0
1.842,8
1.680,3
1.747,0
1.979,5
1.468,5
Lazio
1.344,4
4.398,0
2.398,2
3.771,6
2.563,6
4.351,4
3.293,8
1.696,0
2.075,2
1.753,8
Abruzzo
1.434,0
1.752,8
1.296,5
1.332,5
1.518,2
1.645,8
1.465,6
1.727,0
1.665,0
1.895,6
Molise
496,0
1.144,0
1.040,0
1.208,0
696,0
296,0
1.374,0
832,0
1.454,0
173,0
Centro
2.177,8
2.782,5
2.314,4
2.721,7
2.028,8
2.367,6
2.238,3
2.015,8
1.906,3
1.896,5
Campania
1.145,4
1.255,8
1.423,2
1.397,0
1.710,4
1.667,8
2.172,8
2.155,0
1.814,4
2.275,8
Puglia
2.673,0
5.032,0
3.822,2
4.645,0
4.559,0
4.887,0
2.919,5
4.247,3
2.983,3
2.201,8
546,0
804,0
1.184,0
939,0
1.250,5
817,0
954,3
673,7
823,3
527,7
941,7
718,0
1.918,7
1.554,8
926,0
724,0
974,7
904,0
839,3
422,7
1.706,4
1.828,0
1.881,3
1.656,7
3.785,4
2.125,1
1.489,2
2.053,8
1.187,0
925,6
Basilicata Calabria Sicilia Sardegna
4.750,0
4.779,3
4.405,0
983,3
1.749,7
1.957,7
1.568,3
2.300,0
1.447,3
431,0
Sud
1.948,8
2.444,1
2.388,8
2.006,0
2.807,9
2.266,9
1.802,6
2.288,8
1.635,6
1.266,3
Italia
3.642,5
3.972,2
4.265,6
3.901,9
3.958,7
3.567,0
3.331,0
3.203,7
2.886,4
2.898,1
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
238
RAPPORTO FORMEDIL 2017
APPENDICE STATISTICA
NUMERO MEDIO DI ORE FORMATIVE PER SCUOLA EDILE 2007-2016 4.500 4.000 3.500 3.000 2.500 2.000 2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
2013
2014
2015
2016
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
MEDIA ORE FORMATIVE PER SCUOLA 2007-2016 PER AREA TERRITORIALE 8.000 7.000 6.000 5.000 4.000 3.000 2.000 1.000 0 2007
2008
2009
2010
Nord ovest
2011
2012
Nord est
Centro
Sud
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
DURATA MEDIA DI UN CORSO PER NUMERO DI ORE 2007-2016 23,9
2016
21,3
2015 2014
26,8
2013
27,0
2012
33,7
2011
33,4 37,4
2010
38,9
2009
58,9
2008 2007
68,8
0
10
20
30
40
50
60
70
80
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
RAPPORTO FORMEDIL 2017
239
APPENDICE STATISTICA
DURATA MEDIA DI UN CORSO IN ORE 2007-2016 PER REGIONE E AREA TERRITORIALE 2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
Piemonte
88,8
62,0
49,0
48,8
41,0
40,0
31,5
28,4
24,5
25,1
Valle d'Aosta
16,6
17,4
17,2
14,3
9,5
11,1
12,8
12,7
9,4
11,2
Lombardia
70,4
55,8
40,6
37,0
34,5
29,9
21,5
22,4
21,0
19,0
130,8
90,1
85,1
64,6
59,6
56,1
61,5
65,1
48,4
56,8
Nord ovest
84,9
61,1
49,8
43,8
40,5
36,5
29,9
29,4
26,1
24,9
Trentino Alto Adige
25,6
17,5
17,8
17,3
13,6
17,2
14,1
14,7
12,3
10,5
Veneto
68,5
74,4
56,4
49,6
45,7
47,4
31,6
31,4
21,0
39,6
Friuli Venezia Giulia
62,5
57,0
53,1
47,1
38,1
39,7
36,9
48,6
29,3
65,3
Emilia Romagna
36,4
35,1
29,2
28,5
28,9
24,1
21,5
21,5
17,7
22,5
Nord est
47,2
44,2
40,2
36,7
34,2
32,3
26,8
27,1
19,9
33,3
Toscana
100,0
70,6
32,0
33,3
25,7
25,5
26,8
25,1
15,6
19,3
Umbria
101,7
92,8
40,6
30,6
24,4
21,6
14,0
13,8
14,5
17,0
Marche
43,9
50,5
30,4
40,1
31,7
36,7
23,7
27,8
19,4
21,5
Lazio
72,3
134,1
27,7
40,4
37,6
46,9
29,1
23,3
17,5
17,2
Abruzzo
45,9
42,8
18,9
17,4
20,9
17,7
15,4
13,5
14,2
13,5
Liguria
Molise
8,0
13,6
7,3
12,2
11,6
18,5
28,6
48,9
111,8
14,4
Centro
71,9
70,9
28,2
32,0
26,9
28,8
23,5
20,8
16,4
17,6
Campania
51,6
31,6
18,1
22,0
22,3
20,7
20,0
17,5
16,8
18,6
Puglia
99,0
85,9
31,7
46,5
61,9
53,5
38,6
52,9
27,8
18,5
Basilicata
36,4
28,2
21,3
19,0
22,1
24,3
22,0
18,0
17,5
14,1
Calabria
28,5
35,9
27,2
23,6
18,0
20,8
18,3
18,2
16,8
15,9
Sicilia
76,0
81,0
31,0
34,1
19,8
30,6
20,6
21,8
16,6
13,8
331,4
132,8
55,5
28,4
65,6
106,8
44,8
80,2
43,9
18,5
Sud
84,9
71,7
30,6
32,7
27,6
36,3
25,6
29,0
21,3
16,8
Italia
68,8
58,9
38,9
37,4
33,4
33,7
27,0
26,8
21,3
23,9
Sardegna
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
DURATA MEDIA DI UN CORSO IN ORE 2007-2016 PER AREA TERRITORIALE 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 2007
2008
2009
2010
Nord ovest
2011 Nord est
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
240
RAPPORTO FORMEDIL 2017
2012
2013 Centro
2014
2015 Sud
2016
APPENDICE STATISTICA
3.
La partecipazione
3.1. Il numero degli allievi e la partecipazione per scuola e per corso ALLIEVI FORMATI 2007-2016 PER REGIONE E AREA TERRITORIALE 2007 Piemonte Valle d'Aosta Lombardia Liguria
2008
2009
2010
7.888
12.703
12.320
9.513
521
1.101
918
930
13.942
17.888
23.344
22.422
2011
2012
2013
2014
2015
2016
TOTALE
9.794
10.443
13.764
11.036
14.468
12.638
1.140
1.191
773
979
1.163
894
9.610
24.808
23.072
27.071
27.762
26.939
30.043
237.291
114.567
4.273
5.271
6.846
6.383
8.983
6.955
8.916
5.983
7.110
5.220
65.940
26.624
36.963
43.428
39.248
44.725
41.661
50.524
45.760
49.680
48.795
427.408
Trentino A. A.
4.810
4.347
3.157
4.615
4.334
3.972
3.623
4.092
4.261
4.344
41.555
Veneto
8.594
7.464
10.567
7.833
11.871
9.256
16.915
11.589
18.201
13.492
115.782
Friuli V. Giulia
2.314
3.799
4.876
5.706
6.249
7.434
6.626
4.262
4.416
5.130
50.812
E.Romagna
13.805
16.063
18.048
17.646
18.223
21.904
25.659
19.551
19.810
18.254
188.963
Nord est
29.523
31.673
36.648
35.800
40.677
42.566
52.823
39.494
46.688
41.220
397.112
Toscana
5.151
6.778
9.374
9.047
9.272
10.480
12.817
10.489
12.782
11.951
98.141
Umbria
1.264
801
1.838
3.158
2.658
2.894
4.130
4.632
4.664
3.226
29.265
Marche
2.921
2.408
2.595
2.255
3.326
2.561
4.286
3.621
5.807
3.409
33.189
Lazio
1.726
2.441
4.383
4.048
3.633
4.977
8.891
5.455
8.486
6.703
50.743
Abruzzo
2.988
2.922
3.958
4.412
4.837
6.500
6.527
7.866
8.560
9.580
58.150
Molise
1.007
1.779
1.986
1.303
544
159
178
213
213
143
7.525
Centro
Nord ovest
15.057
17.129
24.134
24.223
24.270
27.571
36.829
32.276
40.512
35.012
277.013
Campania
1.835
3.574
4.777
3.616
4.023
4.316
5.722
7.036
5.202
6.061
46.162
Puglia
2.777
5.130
7.057
5.263
4.668
6.250
6.114
7.251
7.942
7.391
59.843
Basilicata
653
699
818
965
984
1.199
1.856
1.583
1.633
949
11.339
Calabria
1.827
1.294
2.436
2.934
1.458
1.143
1.325
1.286
1.453
688
15.844
Sicilia
4.373
3.567
4.698
3.568
24.437
6.727
7.521
8.515
7.382
8.587
79.375
Sardegna
556
1.475
2.125
1.117
965
693
1.611
1.326
1.335
916
12.119
Sud
12.021
15.739
21.911
17.463
36.535
20.328
24.149
26.997
24.947
24.592
224.682
Italia
83.225
101.504
126.121
116.734
146.207
132.126
164.325
144.527
161.827
149.619
1.326.215
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
NUMERO DI ALLIEVI FORMATI 2007-2016 170.000 160.000 150.000 140.000 130.000 120.000 110.000 100.000 90.000 80.000 2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
RAPPORTO FORMEDIL 2017
241
APPENDICE STATISTICA
ALLIEVI FORMATI 2007-2016 PER AREA TERRITORIALE 60.000 50.000 40.000 30.000 20.000 10.000 0 2007
2008
2009
2010
Nord ovest
2011
2012
Nord est
2013
2014
2015
Centro
2016
Sud
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
NUMERO MEDIO ALLIEVI PER SCUOLA 2007-2016 PER REGIONE E AREA TERRITORIALE
Piemonte Valle d'Aosta Lombardia
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
1.126,9
1.587,9
1.540,0
1.189,1
1.224,3
1.305,4
1.720,5
1.379,5
1.808,5
1.579,8
521,0
1.101,0
918,0
930,0
1.140,0
1.191,0
773,0
979,0
1.163,0
894,0
1.394,2
1.788,8
2.334,4
2.242,2
2.480,8
2.307,2
2.707,1
2.776,2
2.693,9
3.004,3
Liguria
1.068,3
1.317,8
1.711,5
1.595,8
2.245,8
1.738,8
2.229,0
1.495,8
1.777,5
1.305,0
Nord ovest
1.210,2
1.607,1
1.888,2
1.706,4
1.944,6
1.811,3
2.196,7
1.989,6
2.160,0
2.121,5
Trentino Alto Adige
2.405,0
2.173,5
3.157,0
2.307,5
2.167,0
1.986,0
1.811,5
2.046,0
2.130,5
2.172,0
Veneto
1.227,7
1.066,3
1.509,6
1.119,0
1.695,9
1.322,3
2.416,4
1.655,6
2.600,1
1.927,4
Friuli Venezia Giulia
578,5
949,8
1.219,0
1.426,5
1.562,3
1.858,5
1.656,5
1.065,5
1.104,0
1.282,5
Emilia Romagna
1.533,9
1.784,8
2.005,3
1.960,7
2.024,8
2.190,4
2.565,9
1.955,1
1.981,0
2.028,2
Nord est
1.342,0
1.439,7
1.745,1
1.627,3
1.849,0
1.850,7
2.296,7
1.717,1
2.029,9
1.873,6
Toscana
572,3
753,1
937,4
904,7
842,9
952,7
1.165,2
953,5
1.162,0
1.086,5
Umbria
632,0
400,5
919,0
1.579,0
1.329,0
1.447,0
2.065,0
2.316,0
2.332,0
1.613,0
Marche
730,3
602,0
648,8
563,8
831,5
640,3
1.071,5
905,3
1.451,8
852,3
Lazio
345,2
488,2
876,6
809,6
726,6
995,4
1.778,2
1.091,0
1.697,2
1.340,6
Abruzzo
747,0
730,5
989,5
1.103,0
967,4
1.300,0
1.305,4
1.573,2
1.712,0
1.916,0
Molise
1.007,0
1.779,0
1.986,0
1.303,0
544,0
159,0
178,0
213,0
213,0
143,0
Centro
602,3
685,2
928,2
931,7
866,8
984,7
1.315,3
1.152,7
1.446,9
1.250,4
Campania
367,0
714,8
955,4
723,2
804,6
863,2
1.144,4
1.407,2
1.040,4
1.212,2
Puglia
555,4
1.026,0
1.411,4
1.052,6
778,0
1.041,7
1.019,0
1.208,5
1.323,7
1.231,8
Basilicata
326,5
349,5
409,0
482,5
492,0
399,7
618,7
527,7
544,3
316,3
Calabria
609,0
431,3
812,0
733,5
364,5
285,8
441,7
428,7
484,3
229,3
Sicilia
485,9
396,3
522,0
396,4
2.715,2
747,4
835,7
946,1
922,8
858,7
Sardegna
185,3
491,7
708,3
372,3
321,7
231,0
537,0
442,0
445,0
305,3
Sud
445,2
582,9
811,5
623,7
1.259,8
677,6
832,7
930,9
891,0
819,7
Italia
866,9
1.046,4
1.300,2
1.179,1
1.433,4
1.270,4
1.595,4
1.403,2
1.586,5
1.452,6
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
242
RAPPORTO FORMEDIL 2017
APPENDICE STATISTICA
NUMERO MEDIO DELLE PRESENZE DEGLI ALLIEVI PER SCUOLA 2007-2016
1.452,6
2016
1.586,5
2015 1.403,2
2014
1.595,4
2013 1.270,4
2012
1.433,4
2011 1.179,1
2010
1.300,2
2009 1.046,4
2008 2007
866,9
0
200
400
600
800
1.000
1.200
1.400
1.600
1.800
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
NUMERO MEDIO ALLIEVI PER SCUOLA 2007-2016 PER AREA TERRITORIALE 2.700 2.400 2.100 1.800 1.500 1.200 900 600 300 0 2007
2008
2009
2010
Nord ovest
2011
Nord est
2012
2013
Centro
2014
2015
2016
Sud
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
RAPPORTO FORMEDIL 2017
243
APPENDICE STATISTICA
NUMERO MEDIO ALLIEVI PER CORSO 2007-2016 PER REGIONE E AREA TERRITORIALE 2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
Piemonte
18,1
17,3
14,7
12,4
12,3
13,1
13,5
11,6
12,2
Valle d'Aosta
23,7
22,9
15,8
14,5
11,2
15,9
20,9
15,5
19,1
9,5
Lombardia
13,6
11,8
12,3
11,1
11,6
10,7
10,2
11,3
10,8
12,4
Liguria
13,4
16,2
12,2
11,2
10,9
10,3
13,2
11,1
10,3
10,7
Nord ovest
14,8
14,1
12,9
11,5
11,6
11,2
11,5
11,4
11,2
12,2
Trentino Alto Adige
17,6
11,5
13,0
15,1
14,5
14,2
13,9
14,7
13,3
12,3
Veneto
14,4
14,9
11,4
9,4
12,2
11,1
13,1
11,2
9,7
11,9
Friuli Venezia Giulia
14,5
15,4
10,5
10,4
11,3
13,7
12,5
11,6
11,3
11,1
Emilia Romagna
15,9
18,0
12,9
13,6
13,3
14,8
16,6
12,1
13,9
14,3
Nord est
15,6
15,7
12,1
12,0
12,7
13,6
14,6
12,0
11,6
12,8
Toscana
17,5
16,6
10,3
10,2
10,2
11,1
13,0
10,3
10,1
9,6
Umbria
18,3
13,6
14,0
12,9
12,6
13,5
13,5
10,8
12,4
11,1
Marche
25,8
23,6
10,5
10,7
14,9
12,7
15,1
14,4
14,2
12,5
Lazio
18,6
14,9
10,1
8,7
10,7
10,7
15,7
15,0
14,3
13,2
Abruzzo
23,9
17,8
14,4
14,4
13,3
14,0
13,7
12,3
14,6
13,7
Molise
16,2
21,2
13,9
13,2
9,1
9,9
3,7
12,5
16,4
11,9
Centro
19,9
17,5
11,3
11,0
11,5
12,0
13,8
11,9
12,5
11,6
Campania
16,5
18,0
12,1
11,4
10,5
10,7
10,5
11,5
9,6
9,9
Puglia
20,6
17,5
11,7
10,5
10,6
11,4
13,5
15,0
12,3
10,3
Basilicata
21,8
12,3
7,4
9,7
8,7
11,9
14,3
14,1
11,6
8,5
Calabria
18,5
21,6
11,5
11,1
7,1
8,2
8,3
8,6
9,7
8,6
Sicilia
21,6
17,6
8,6
8,2
14,2
10,8
11,6
10,0
12,9
12,8
Sardegna
12,9
13,7
8,9
10,7
12,1
12,6
15,3
15,4
13,5
13,1
Sud
19,4
17,1
10,4
10,2
12,4
10,9
11,8
11,8
11,6
10,9
Italia
16,4
15,5
11,9
11,3
12,1
12,0
12,9
11,7
11,7
12,0
12,7
Fonte: elab orazione CRESME su dati FORMEDIL
NUMERO MEDIO DELLE PRESENZE DEGLI ALLIEVI PER CORSO 2007-2016 12,0
2016 2015
11,7
2014
11,7 12,9
2013 2012
12,0
2011
12,1 11,3
2010
11,9
2009
15,5
2008 2007
16,4
0
2
4
6
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
244
RAPPORTO FORMEDIL 2017
8
10
12
14
16
18
APPENDICE STATISTICA
NUMERO MEDIO ALLIEVI PER CORSO 2007-2016 PER AREA TERRITORIALE 25 20 15 10 5 2007
2008
2009
2010
2011
Nord ovest
2012
2013
Nord est
2014
2015
Centro
2016
Sud
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
3.2. Maschi e femmine NUMERO ALLIEVI FEMMINE 2007-2016 PER REGIONE E AREA TERRITORIALE 2007 Piemonte Valle d'Aosta
404
2008 359
2009
2010
581
2011
419
2012
377
2013
745
2014
650
2015
529
Totale 07-16
2016
747
738
5.549
6
14
5
10
8
7
3
13
13
16
79
Lombardia
617
494
931
661
626
454
611
1.170
1.112
1.726
6.850
Liguria
447
702
830
680
1.699
986
908
601
406
692
7.925
1.474
1.569
2.347
1.770
2.710
2.192
2.172
2.313
2.278
3.172
19.875
34
78
162
89
94
99
85
113
81
156
848
145
88
414
417
1.048
255
1.082
394
507
920
4.409
107
191
289
322
351
324
353
181
129
354
2.313
Nord ovest Trentino Alto Adige Veneto Friuli Venezia Giulia Emilia Romagna
841
828
922
919
1.399
1.903
2.875
1.493
1.450
1.602
13.157
Nord est
1.127
1.185
1.787
1.747
2.892
2.581
4.395
2.181
2.167
3.032
20.727
Toscana
78
72
162
216
232
372
475
248
403
305
2.325
Umbria
15
21
50
60
58
74
99
169
131
97
678
Marche
7
26
45
33
35
49
67
148
71
70
484
Lazio
127
406
142
341
462
554
722
360
520
714
3.778
Abruzzo
1.661
131
225
63
62
132
171
229
328
247
430
Molise
7
12
19
6
3
0
0
1
7
21
58
Centro
365
762
481
718
922
1.220
1.592
1.254
1.379
1.637
8.984
Campania
100
202
331
351
259
312
266
288
316
357
2.491
Puglia
325
409
762
464
363
532
309
465
843
700
4.623
16
44
61
75
65
66
63
19
49
60
469
Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Sud Italia
73
120
162
79
178
119
70
22
25
9
936
246
170
172
234
7.583
269
666
397
227
274
10.031
39
42
47
80
58
26
171
111
70
81
734
799
987
1.535
1.283
8.506
1.324
1.545
1.302
1.530
1.481
19.284
3.765
4.503
6.150
5.518
15.030
7.317
9.704
7.050
7.354
9.322
68.870
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
RAPPORTO FORMEDIL 2017
245
APPENDICE STATISTICA
NUMERO DI ALLIEVI FEMMINE 2007-2016 16.000 14.000 12.000 10.000 8.000 6.000 4.000 2.000 0 2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
INCIDENZA % NUMERO ALLIEVI FEMMINE SU TOTALE ALLIEVI 2007-2016 PER REGIONE E AREA TERRITORIALE 2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
Piemonte
5,1
2,8
4,7
4,4
3,8
7,1
4,7
4,8
5,2
5,8
Valle d'Aosta
1,2
1,3
0,5
1,1
0,7
0,6
0,4
1,3
1,1
1,8
Lombardia
4,4
2,8
4,0
2,9
2,5
2,0
2,3
4,2
4,1
5,7
10,5
13,3
12,1
10,7
18,9
14,2
10,2
10,0
5,7
13,3
Nord ovest
5,5
4,2
5,4
4,5
6,1
5,3
4,3
5,1
4,6
6,5
Trentino Alto Adige
0,7
1,8
5,1
1,9
2,2
2,5
2,3
2,8
1,9
3,6
Veneto
1,7
1,2
3,9
5,3
8,8
2,8
6,4
3,4
2,8
6,8
Friuli Venezia Giulia
4,6
5,0
5,9
5,6
5,6
4,4
5,3
4,2
2,9
6,9
Liguria
Emilia Romagna
6,1
5,2
5,1
5,2
7,7
8,7
11,2
7,6
7,3
8,8
Nord est
3,8
3,7
4,9
4,9
7,1
6,1
8,3
5,5
4,6
7,4
Toscana
1,5
1,1
1,7
2,4
2,5
3,5
3,7
2,4
3,2
2,6
Umbria
1,2
2,6
2,7
1,9
2,2
2,6
2,4
3,6
2,8
3,0
Marche
0,2
1,1
1,7
1,5
1,1
1,9
1,6
4,1
1,2
2,1
Lazio
7,4
16,6
3,2
8,4
12,7
11,1
8,1
6,6
6,1
10,7
Abruzzo
4,4
7,7
1,6
1,4
2,7
2,6
3,5
4,2
2,9
4,5
Molise
0,7
0,7
1,0
0,5
0,6
0,0
0,0
0,5
3,3
14,7
Centro
2,4
4,4
2,0
3,0
3,8
4,4
4,3
3,9
3,4
4,7
Campania
5,4
5,7
6,9
9,7
6,4
7,2
4,6
4,1
6,1
5,9
11,7
8,0
10,8
8,8
7,8
8,5
5,1
6,4
10,6
9,5
Basilicata
2,5
6,3
7,5
7,8
6,6
5,5
3,4
1,2
3,0
6,3
Calabria
4,0
9,3
6,7
2,7
12,2
10,4
5,3
1,7
1,7
1,3
Sicilia
5,6
4,8
3,7
6,6
31,0
4,0
8,9
4,7
3,1
3,2
Sardegna
7,0
2,8
2,2
7,2
6,0
3,8
10,6
8,4
5,2
8,8
Sud
6,6
6,3
7,0
7,3
23,3
6,5
6,4
4,8
6,1
6,0
Italia
4,5
4,4
4,9
4,7
10,3
5,5
5,9
4,9
4,5
6,2
Puglia
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
246
RAPPORTO FORMEDIL 2017
APPENDICE STATISTICA
ALLIEVI MASCHI % SUL TOTALE PER AREA TERRITORIALE 100%
95,5%
95,6%
95,1%
95,3% 89,7%
94,5%
94,1%
95,1%
95,5%
93,8%
2012
2013
2014
2015
2016
90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 2007
2008
2009
Nord ovest
2010
2011
Nord est
Centro
Sud
Italia
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
ALLIEVI FEMMINE % SUL TOTALE PER AREA TERRITORIALE 25%
20%
15% 10,3%
10%
5%
4,5%
4,4%
4,9%
2007
2008
2009
4,7%
2010
5,5%
5,9%
2012
2013
6,2% 4,9%
4,5%
2014
2015
0% Nord ovest
Nord est
2011
Centro
Sud
2016 Italia
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
RAPPORTO FORMEDIL 2017
247
APPENDICE STATISTICA
ALLIEVI MASCHI E FEMMINE - COMPOSIZIONE PERCENTUALE PER AREA TERRITORIALE 2007 E 2016 2007
2016
Femmine 5,5%
Femmine 6,5%
Nord Ovest Maschi 93,5%
Maschi 94,5%
Femmine 3,8%
Femmine 7,4%
Nord Est Maschi 92,6%
Maschi 96,2%
Femmine 2,4%
Femmine 4,7%
Centro Maschi 95,3%
Maschi 97,6%
Femmine 6,0%
Femmine 6,6%
Sud Maschi 93,4%
Fonte: elaborazioni CRESME su dati FORM EDIL
248
RAPPORTO FORMEDIL 2017
Maschi 94,0%
APPENDICE STATISTICA
3.3. Italiani e stranieri NUMERO ALLIEVI STRANIERI 2007-2016 PER REGIONE E AREA TERRITORIALE
Piemonte Valle d'Aosta
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
1.827
3.817
3.261
2.779
2.719
2.550
3.155
2.477
1.853
2.817
Totale 07-16 27.255
112
187
237
199
195
212
85
88
330
218
1.863
3.549
4.433
5.645
5.978
6.635
5.489
6.312
5.687
5.606
4.690
54.024
768
828
1.573
1.269
1.409
1.392
1.713
842
1.211
859
11.864
Nord ovest Trentino Alto Adige Veneto Friuli Venezia Giulia Emilia Romagna
6.256
9.265
10.716
10.225
10.958
9.643
11.265
9.094
9.000
8.584
95.006
750
724
718
929
822
732
610
595
555
499
6.934
2.423
2.261
2.974
1.995
2.872
2.317
3.312
2.027
4.616
2.911
27.708
663
1.303
1.518
1.600
1.541
1.821
1.689
791
1.070
1.335
13.331
3.233
4.108
4.599
3.825
5.455
3.981
5.085
3.826
4.212
4.132
42.456
Nord est
7.069
8.396
9.809
8.349
10.690
8.851
10.696
7.239
10.453
8.877
90.429
Toscana
1.432
1.704
2.581
2.670
2.868
2.657
2.736
2.151
2.870
3.108
24.777
Umbria
457
279
1.074
1.484
1.090
1.095
1.026
1.049
942
882
9.378
Marche
750
794
766
359
765
552
661
568
669
647
6.531
Lazio
233
134
1.614
1.163
962
1.086
1.592
1.233
1.461
1.061
10.539
Abruzzo
591
579
572
1.534
1.516
1.268
1.249
1.836
1.585
1.643
12.373
Molise
78
109
134
170
63
10
9
1
18
0
592
Centro
Lombardia Liguria
3.541
3.599
6.741
7.380
7.264
6.668
7.273
6.838
7.545
7.341
64.190
Campania
38
110
300
239
220
217
286
165
141
134
1.850
Puglia
18
35
234
253
256
149
157
147
186
184
1.619
Basilicata
46
29
45
31
43
16
44
26
42
74
396
Calabria
5
0
225
169
120
67
98
122
39
16
861
16
25
305
206
274
134
222
249
323
437
2.191
0
90
65
40
61
9
43
15
0
0
323
123
289
1.174
938
974
592
850
724
731
845
7.240
16.989
21.549
28.440
26.892
29.886
25.754
30.084
23.895
27.729
25.647
256.865
Sicilia Sardegna Sud Italia
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
NUMERO DI ALLIEVI STRANIERI 2007-2016 Stranieri V.A.
Totale %
V.A.
%
2007
16.989
20,4
83.225
100,0
2008
21.549
21,2
101.504
100,0
2009 2010
28.440 26.892
22,5 23,0
126.121 116.734
100,0 100,0
2011
29.886
20,4
146.207
100,0
2012
25.754
19,5
132.126
100,0
2013
30.084
18,3
164.325
100,0
2014
23.895
16,5
144.527
100,0
2015
27.729
17,1
161.827
100,0
2016
25.647
17,1
149.619
100,0
19,4
1.326.215
100,0
Totale periodo 256.865 Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
RAPPORTO FORMEDIL 2017
249
APPENDICE STATISTICA
ALLIEVI STRANIERI % SUL TOTALE PER AREA TERRITORIALE 30% 25%
21,2%
22,5%
23,0%
20,4%
20,4%
19,5%
18,3%
16,5%
17,1%
17,1%
20% 15% 10% 5% 0% 2007
2008
2009
Nord ovest
2010
2011
2012
Nord est
2013
2014
Centro
2015
Sud
2016 Italia
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
INCIDENZA % NUMERO ALLIEVI STRANIERI SU TOTALE ALLIEVI 2007-2016 PER REGIONE E AREA TERRITORIALE 2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
Piemonte
23,2
30,0
26,5
29,2
27,8
24,4
22,9
22,4
12,8
22,3
Valle d'Aosta
21,5
17,0
25,8
21,4
17,1
17,8
11,0
9,0
28,4
24,4
Lombardia
25,5
24,8
24,2
26,7
26,7
23,8
23,3
20,5
20,8
15,6
Liguria
18,0
15,7
23,0
19,9
15,7
20,0
19,2
14,1
17,0
16,5
Nord ovest
23,5
25,1
24,7
26,1
24,5
23,1
22,3
19,9
18,1
17,6
Trentino Alto Adige
15,6
16,7
22,7
20,1
19,0
18,4
16,8
14,5
13,0
11,5
Veneto
28,2
30,3
28,1
25,5
24,2
25,0
19,6
17,5
25,4
21,6
Friuli Venezia Giulia
28,7
34,3
31,1
28,0
24,7
24,5
25,5
18,6
24,2
26,0
Emilia Romagna
23,4
25,6
25,5
21,7
29,9
18,2
19,8
19,6
21,3
22,6
Nord est
23,9
26,5
26,8
23,3
26,3
20,8
20,2
18,3
22,4
21,5
Toscana
27,8
25,1
27,5
29,5
30,9
25,4
21,3
20,5
22,5
26,0
Umbria
36,2
34,8
58,4
47,0
41,0
37,8
24,8
22,6
20,2
27,3
Marche
25,7
33,0
29,5
15,9
23,0
21,6
15,4
15,7
11,5
19,0
Lazio
13,5
5,5
36,8
28,7
26,5
21,8
17,9
22,6
17,2
15,8
Abruzzo
19,8
19,8
14,5
34,8
31,3
19,5
19,1
23,3
18,5
17,2
Molise
7,7
6,1
6,7
13,0
11,6
6,3
5,1
0,5
8,5
0,0
Centro
23,5
21,0
27,9
30,5
29,9
24,2
19,7
21,2
18,6
21,0
Campania
2,1
3,1
6,3
6,6
5,5
5,0
5,0
2,3
2,7
2,2
Puglia
0,6
0,7
3,3
4,8
5,5
2,4
2,6
2,0
2,3
2,5
Basilicata
7,0
4,1
5,5
3,2
4,4
1,3
2,4
1,6
2,6
7,8
Calabria
0,3
0,0
9,2
5,8
8,2
5,9
7,4
9,5
2,7
2,3
Sicilia
0,4
0,7
6,5
5,8
1,1
2,0
3,0
2,9
4,4
5,1
Sardegna
0,0
6,1
3,1
3,6
6,3
1,3
2,7
1,1
0,0
0,0
Sud
1,0
1,8
5,4
5,4
2,7
2,9
3,5
2,7
2,9
3,4
Italia
20,4
21,2
22,5
23,0
20,4
19,5
18,3
16,5
17,1
17,1
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
250
RAPPORTO FORMEDIL 2017
APPENDICE STATISTICA
3.4. Operai e tecnici
NUMERO DEGLI ALLIEVI FORMATI OPERAI E TECNICI 2007-2016* 180.000 159.455
161.505
160.000 140.000
145.819
142.183
143.569 128.648 121.523
120.000
114.207
100.067
100.000 82.249
80.000 60.000 40.000 20.000 0 2007
2008
2009
2010
2011
2012
Operai
2013
2014
2015
2016
Tecnici
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL *Sono esclusi i corsi di Rappresentanza RLS e RLST
ALLIEVI OPERAI E TECNICI 2007-2016* 180.000 160.000 140.000 120.000 100.000 80.000 60.000 40.000 20.000 0 2007
2008
2009
2010
Operai
2011
2012
Tecnici
2013
2014
2015
2016
TOTALE
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL *Sono esclusi i corsi di Rappresentanza RLS e RLST
RAPPORTO FORMEDIL 2017
251
APPENDICE STATISTICA
ALLIEVI OPERAI E TECNICI 2007-2016 PER AREA TERRITORIALE*
50.000
40.000
30.000
OPERAI
20.000
10.000
0 2007
2008
2009
2010
Nord ovest
2011
2012
Nord est
2013
2014
Centro
2015
2016
Sud
16.000
12.000
8.000 TECNICI
4.000
0 2007
2008
2009
Nord ovest
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL * Dal 2007 al 2010 sono esclusi i corsi di Rappresentanza RLS e RLST
252
RAPPORTO FORMEDIL 2017
2010
2011
Nord est
2012
2013
Centro
2014
2015
Sud
2016
APPENDICE STATISTICA
NUMERO DEGLI ALLIEVI OPERAI E TECNICI 2007-2016 PER REGIONE E AREA TERRITORIALE 2007
2008*
2009*
2010*
2011*
2012*
2013*
2014*
2015*
2016*
Operai Tecnici Operai Tecnici Operai Tecnici Operai Tecnici Operai Tecnici Operai Tecnici Operai Tecnici Operai Tecnici Operai Tecnici Operai Tecnici Piemonte Valle d'Aosta Lombardia Liguria
6.540 521 11.186 3.203
1.265 10.617
1.826
10.709
1.189
7.968
1.230
8.081
1.486
7.714
1.101
0
891
0
930
0
1.140
0
1.191
2.646 15.268
2.409
18.405
1.043
3.764
1.437
4.325
4.954 30.750
5.672
34.330
0
2.427 11.674 0
773
1.766
9.885
945
0
979
0
10.620
1.682
0
741
115
21.838 4.884
22.420
6.927
4.236 1.691
5.962 1.011
3.935
1.188
7.399 38.324 6.951
41.085 7.899
37.716
9.912
4.574 18.818
3.250 20.872
3.577 19.847
2.812 24.087
2.741 23.224 4.315
2.364
2.749
3.031
2.591
2.892
3.544
8.127 31.260
5.863
7.229 35.956
4.239
Nord ovest
21.450
8.094 32.991
Trentino A.A
4.711
65
4.279
24
2.962
153
4.394
142
4.082
169
3.865
Veneto
8.108
415
6.898
506
9.640
513
7.285
369
9.269
2.272
8.610
Friuli V.G.
1.931
348
3.201
494
4.160
530
4.549
1.080
4.723
1.447
5.854
5.911
7.830 42.445 57
3.497
372 12.333 1.444
4.953
0
12.122 2.004 1.163
3.875
118
4.111
53
3.990
214
4.339 10.795
493
17.411
472
11.258
1.855
1.568
688
3.914
440
4.468
487
3.473
E. Romagna
10.675
2.996 12.640
3.269
13.741
4.013 12.750
4.665 12.612
5.277 14.118
7.389 17.529
7.778 14.093 5.284
15.046 4.654
13.629
4.431
Nord est
25.425
3.824 27.018
4.293
30.503
5.209 28.978
6.256 30.686
9.165 32.447
9.262 38.312 13.685 32.236 6.583
40.482 5.619
33.345
6.987
Toscana
4.615
494
6.301
389
7.242
1.617
7.285
1.482
8.015
1.000
8.802
1.320 10.884
11.734
743
10.446
1.138
Umbria
1.060
185
687
99
1.675
116
2.904
184
2.273
317
2.581
73
3.473
510
4.095
475
4.409
212
2.848
201
Marche
2.808
107
2.396
12
2.279
120
2.000
138
3.009
252
2.399
102
3.791
474
3.187
363
5.483
260
3.045
247
Lazio
1.312
409
1.727
664
3.829
236
3.379
520
3.126
433
4.144
706
7.154
1.583
4.502
786
6.648 1.696
4.653
1.770
Abruzzo
2.460
478
2.492
355
2.875
687
3.761
565
4.009
771
5.489
830
5.601
796
6.721
930
7.372 1.112
7.578
1.822
Molise
959
48
1.779
0
1.635
183
1.217
43
544
0
110
15
168
10
213
0
0
46
97
Centro
13.214
1.721 15.382
1.519
19.535
35.859 4.023
28.616
5.275
2.959 20.546
2.932 20.976
2.773 23.525
3.046 31.071
1.707
5.080 27.709 3.757
Campania
1.302
533
2.860
687
3.591
985
2.690
879
2.989
876
3.209
961
4.523
1.054
Puglia
1.837
815
3.297
1.687
4.414
2.378
3.641
1.452
3.459
998
4.963
1.011
5.136
544
109
509
190
554
189
769
155
684
270
702
471
Calabria
1.409
340
857
379
1.749
530
2.592
302
1.384
31
808
Sicilia
3.714
502
3.048
446
3.945
508
2.752
691 23.570
738
440
116
1.266
207
1.785
232
1.002
235
2.415 11.837
3.596
16.038
Basilicata
Sardegna Sud Italia
9.246
4.822 13.446
81
685
3.560 32.771
8.991 1.203
213
5.819 1.156
4.633
499
5.280
642
751
6.531
587
6.053 1.736
6.008
1.225
1.294
514
1.045
493
1.193
410
764
135
271
1.120
169
1.036
214
1.074
354
583
68
5.459
999
5.739
1.640
7.114 1.302
6.785
416
6.963
1.400
577
116
1.412
161
992
343
847
53
20.730 3.758
20.445
3.523
3.148 15.718
3.829 19.224
995
331
4.289 22.540 4.083
69.335 12.914 84.987 15.080 100.406 21.117 94.230 19.977 120.389 23.180 104.681 23.967 131.052 30.453 120.809 21.374 138.156 21.299 120.122 25.697
Fonte: elaborazioni CRESME su dati FORMEDIL *Sono esclusi i corsi di Rappresentanza RLS e RLST
RAPPORTO FORMEDIL 2017
253
APPENDICE STATISTICA
4. I corsi 4.1. Le diverse tipologie di corso e la partecipazione per tipologia formativa CORSI DI FORMAZIONE PER TIPOLOGIA FORMATIVA 2007-2016 VARIAZIONI PERCENTUALI SU ANNO PRECEDENTE 2007
2008
2009
Orientamento
-27,4
-13,1
+50,9
2010 +3,8
2011 +10,8
2012 +9,8
2013
Formazione d'ingresso
+23,9
-28,9
+23,7
+43,2
+45,0
Apprendisti
+73,8
+60,2
-24,9
+0,8
-3,0
Qualificazione disoccupati Riqualificazione, aggiornamento, specializzazione Formazione per la sicurezza(1)
+27,2
-22,2
+140,7
+168,5
+1,7
-3,5
+209,6
+108,2
+39,7
Subtotale
+67,7
Totale complessivo
+70,8
2014
2015
2016
-63,2
+82,1
-48,4
-7,0
+41,1
-48,1
-17,7
-30,2
-63,8
+40,0
-11,4
-1,3
+14,6
+31,8
-0,9
+13,2
-36,5
+1,3
-9,0
+13,0
-10,3
+6,3
+36,3
-6,4
+17,4
-0,6
+16,7
-8,5
+7,7
-5,1
-2,1
+17,1
-9,0
+15,4
-3,1
+12,2
-9,5
2011
2012
-24,8
+0,0
-30,4
+5,7
-21,8
+16,0
-57,1
+36,9
-35,3
+94,9
-20,2
-3,4
+30,9
+8,3
+28,9
+61,2
Fonte: elaborazioni CRESME su dati FORMEDIL
ALLIEVI PER TIPOLOGIA FORMATIVA 2007-2016 2007
2008
2009
2010
2013
2014
2015
2016
TOTALE
Orientamento
1.560
1.057
1.955
1.093
881
724
1.581
1.090
421
208
10.570
Formazione d'ingresso
2.179
1.666
1.843
2.866
3.818
2.907
2.883
1.578
1.601
2.296
23.637
Apprendisti
5.030
8.133
8.044
6.527
7.206
5.150
4.561
3.240
2.604
1.696
52.191
Qualificazione disoccupati
1.352
1.098
2.069
5.721
2.269
2.392
1.082
1.829
2.822
3.044
23.678
683
2.483
3.166
Alternanza scuola/lavoro Riqual., aggiornamento, specializz. Formazione per la sicurezza(1) Dialogo sociale di settore Corsi integrati (recupero. dispersone. scolastica) MICS - 16 ORE prima Corsi post diploma Corsi post laurea Altro TOTALE
8.166
8.973
30.426
20.928
33.562
38.119
47.307
43.186
47.927
31.381
309.975
60.125
75.704
55.420
50.579
50.799
49.199
60.073
42.832
43.565
59.065
547.361
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
417
237
228
240
152
284
232
377
200
443
2.810
0
0
19.177
16.240
32.179
20.016
31.115
23.111
20.845
19.916
182.599
2.235
2.025
1.963
2.145
5.215
4.583
4.606
1.304
1.249
1.023
26.348
282
419
208
303
78
81
58
286
113
5
1.690
1.879
2.192
4.788
10.092
10.048
8.671
10.827
25.694
39.797
28.059
142.190
83.225 101.504 126.121 116.734 146.207 132.126 164.325 144.527 161.827 149.619 1.326.215
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
VARIAZIONI % SULL'ANNO PRECEDENTE DEGLI ALLIEVI DEI CORSI DI FORMAZIONE IN EDILIZIA PER TIPOLOGIA FORMATIVA 2007 Orientamento
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
+22,4
-32,2
+85,0
-44,1
-19,4
-17,8
+118,4
-31,1
-61,4
-50,6
+6,6
-23,5
+10,6
+55,5
+33,2
-23,9
-0,8
-45,3
+1,5
+43,4
Apprendisti
+32,4
+61,7
-1,1
-18,9
+10,4
-28,5
-11,4
-29,0
-19,6
-34,9
Qualificazione disoccupati Riqualificazione, aggiornamento, specializzazione Formazione per la sicurezza(1)
+21,0
-18,8
+88,4
+176,5
-60,3
+5,4
-54,8
+69,0
+54,3
+7,9
+23,3
+9,9
+239,1
-31,2
+60,4
+13,6
+24,1
-8,7
+11,0
-34,5
Formazione d'ingresso
+117,1
+25,9
-26,8
-8,7
+0,4
-3,1
+22,1
-28,7
+1,7
+35,6
Subtotale
+84,2
+23,2
+3,2
-12,1
+12,3
-0,0
+19,3
-20,2
+5,5
-1,3
Totale complessivo
+86,4
+22,0
+24,3
-7,4
+25,2
-9,6
+24,4
-12,0
+12,0
-7,5
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL (1)
Il corso relativo ai ponteggiatori fino al dato del 2008 è inserito nei corsi per la sicurezza. Dal 2009 in poi il dato è stato inserito nella voce riqualificazione, aggiornamento, specializzazione
254
RAPPORTO FORMEDIL 2017
APPENDICE STATISTICA
5. La tipologia di allievi 5.1. Occupati, inoccupati e disoccupati ALLIEVI OCCUPATI, INOCCUPATI E DISOCCUPATI 2007-2016 200.000 146.207
150.000 100.000
126.121 83.225
101.504
116.734
164.325
161.827
144.527
132.126
149.619
50.000 0 2007
2008
2009
2010
2011
Occupati
2012
2013
2014
Inoccupati
2015
2016
Disoccupati
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
2007
2008
2009
2010
Disoccupati
Inoccupati
Occupati
Disoccupati
Inoccupati
Occupati
Disoccupati
Inoccupati
Occupati
Disoccupati
Inoccupati
Occupati
Disoccupati
Inoccupati
Occupati
NUMERO DEGLI ALLIEVI OCCUPATI, INOCCUPATI E DISOCCUPATI DAL 2007-2011 PER REGIONE E AREA TERRITORIALE
2011
Piemonte
5.534
2.034
320
10.009
2.347
347
7.909
3.517
894
5.644
3.028
841
6.424
2.353
1.017
V. D'Aosta
169
352
0
1.101
0
0
755
163
0
701
229
0
838
302
0
Lombardia
11.733
1.458
751
15.140
2.450
298 19.198
4.117
29
18.796
3.358
268 19.959
4.741
108
2.687
1.341
245
3.618
1.552
101
4.481
1.645
720
4.820
1.212
351
3.081
962
20.123
5.185
1.316 29.868
6.349
746 32.343
9.442
1.643 29.961
7.827
1.460 32.161 10.477
2.087
Trentino A.A.
4.810
0
0
4.347
Veneto
7.902
664
28
Friuli V.G.
1.754
548
12
E. Romagna
11.436
1.702
667
Nord est
25.902
2.914
Toscana
4.915
96
140
6.226
467
85
5.721
3.564
89
7.129
1.796
122
Umbria
1.031
216
17
686
85
30
418
1.306
114
1.654
1.376
128
Marche
2.702
206
13
2.340
68
0
2.160
396
39
1.735
480
Lazio
1.521
80
125
1.619
246
576
2.743
412
1.228
2.018
Abruzzo
2.857
64
67
2.246
105
571
3.255
658
45
Molise
1.007
0
0
1.779
0
0
1.871
115
0
Centro
14.033
662
362 14.896
971
1.262 16.168
6.451
Campania
1.641
119
75
3.441
103
30
2.685
1.429
663
2.697
714
205
Puglia
2.375
174
228
4.826
0
304
5.093
1.378
586
3.474
881
633
0
20
669
0
30
588
187
43
599
112
Calabria
1.712
85
30
840
188
266
1.448
914
74
610
Sicilia
3.994
90
289
2.929
133
505
2.300
2.212
186
1.272
22
1.293
95
87
1.440
530
155
801
305
235
0
664 13.998
519
1.222 13.554
6.650
1.707
9.453
6.325
1.685 11.523 22.619
2.393
5.731 83.509 27.858
5.367 94.160 45.051
6.996
Liguria Nord ovest
Basilicata
Sardegna
395
139
Sud
10.750
607
ITALIA
70.808
9.368
4.940
0
0
2.836
321
0
4.248
367
0
4.080
254
0
6.934
399
131
8.318
2.050
199
6.293
1.348
192
9.723
1.213
935
2.730
1.069
0
2.699
2.080
97
2.138
3.299
269
4.161
1.737
351
14.417
1.395
251 15.077
2.401
570
14.572
1.798
1.276 15.589
2.193
441
707 28.428
2.863
382 28.930
6.852
866 27.251
6.812
1.737 33.553
5.397
1.727
6.930
2.175
167
1.859
696
103
40
2.938
359
29
1.835
195
1.167
2.060
406
3.098
1.314
0
3.855
898
84
1.210
93
0
174
370
0
1.515 16.844
6.894
485 16.923
6.558
789
3.197
758
68
908
3.434
689
545
254
732
143
109
2.307
17
1.060
391
7
2.006
290
2.370 20.403
1.664
3.049 87.190 10.702
3.612 90.995 29.395
11
730
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
RAPPORTO FORMEDIL 2017
255
APPENDICE STATISTICA
2012 Piemonte
6.727
2.280
V. D'Aosta
1.022
169
Lombardia
19.134
3.354
Liguria
4.820
1.207
31.703
7.010
Trentino A.A.
3.779
164
Veneto
8.089
939
Friuli V.G.
4.126
3.078
Nord ovest
2013 1.436 12.054 0
773
0 3.073
928
6.946
1.633
2.948 43.618
5.553
29
863
9.069
0
979
0
153 23.784
3.343
337
1.393
4.657
831
1.353 38.489
5.567
3.463
160
228 13.375
3.443
230
1.197
265
5.164
0
3.943
130
97 10.008 2.072
2015 574 12.030 0
2.124
1.163
0
635 22.829
2.925
495
Disoccupati
Inoccupati
Occupati
Disoccupati
Inoccupati
Occupati
Disoccupati
2014
847
584 23.845
Inoccupati
Occupati
Disoccupati
Inoccupati
Occupati
Disoccupati
Inoccupati
Occupati
NUMERO DEGLI ALLIEVI OCCUPATI, INOCCUPATI E DISOCCUPATI DAL 2012-2016 PER REGIONE E AREA TERRITORIALE
2016 314 11.225 0
834
579
894
0
0
1.185 26.022
2.903
1.118
4.841
1.103
1.166
3.400
661
1.159
1.704 40.863
6.152
2.665 41.541
4.398
2.856
3.538
806
0
286 11.176
2.008
308
988
738
19
3.695
566
1.437
144 16.419
1.496
1.400
790
3.579
660
0
177
3.404
Emilia Romagna
17.557
4.047
300 22.845
2.338
476 17.361
1.441
749 18.029
1.511
270 15.975
1.711
568
Nord est
33.551
8.228
787 44.847
7.138
838 33.384
4.408
1.702 41.722
4.233
733 34.093
5.513
1.614
Toscana
9.030
1.148
302 11.467
1.193
157
9.402
785
302 11.493
1.153
136 11.001
865
85
Umbria
1.285
1.563
46
2.732
1.398
0
3.705
905
22
3.857
745
62
2.674
527
25
Marche
1.648
850
63
4.047
154
85
3.199
370
52
5.651
96
60
3.309
40
60
Lazio
3.487
1.289
201
7.325
1.028
538
4.736
400
319
7.222
1.189
75
4.982
589
1.132
Abruzzo
5.743
625
132
6.217
280
30
7.491
243
132
8.253
210
97
8.723
197
660
Molise
107
52
0
129
35
14
167
46
0
165
12
36
34
19
90
Centro
744 31.917
4.088
824 28.700
2.749
827 36.641
3.405
466 30.723
21.300
5.527
2.237
2.052
Campania
3.723
331
262
5.161
473
88
6.741
263
32
4.663
482
57
5.613
289
159
Puglia
4.784
855
611
5.458
269
387
5.785
250
1.216
5.960
793
1.189
6.885
319
187
Basilicata
997
164
38
1.719
85
52
1.489
94
0
1.496
129
8
855
94
0
Calabria
519
579
45
1.099
163
63
741
397
148
978
423
52
561
85
42
5.377
1.268
82
6.097
1.193
231
7.746
319
450
7.077
291
14
7.171
1.406
10
389
207
97
1.053
323
235
935
338
53
1.218
27
90
792
124
0
Sud
15.789
3.404
1.135 20.587
2.506
1.056 23.437
1.661
1.899 21.392
2.145
1.410 21.877
2.317
398
ITALIA
102.343 24.169
5.274 128.234 14.465
6.920
Sicilia Sardegna
5.614 140.969 19.285
4.071 124.010 14.385
6.132 140.618 15.935
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
ALLIEVI OCCUPATI 2007-2016 PER AREA TERRITORIALE â&#x20AC;&#x201C; Numero indice 2007=100 400 300 200 100 0 2007
2008 Nord ovest
2009
2010 Nord est
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
256
RAPPORTO FORMEDIL 2017
2011
2012 Centro
2013
2014 Sud
2015
2016 Italia
APPENDICE STATISTICA
ALLIEVI INOCCUPATI 2007-2016 PER AREA TERRITORIALE – Numero indice 2007=100 4.000 3.000 2.000 1.000 0 2007
2008 2009 Nord ovest
2010 2011 Nord est
2012 2013 Centro
2014 Sud
2015
2016 Italia
2014 Sud
2015
2016 Italia
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
ALLIEVI DISOCCUPATI 2007-2016 PER AREA TERRITORIALE – Numero indice 2007=100 600 400 200 0 2007
2008 2009 Nord ovest
2010 2011 Nord est
2012 2013 Centro
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
PERCENTUALE OCCUPATI 2007-2016 PER AREA TERRITORIALE 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 2007
2008 2009 2010 2011 Nord ovest Nord est Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
2012
2013 2014 Centro
2015 Sud
2016
2015 Sud
2016
PERCENTUALE INOCCUPATI E DISOCCUPATI 2007-2016 PER AREA TERRITORIALE 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 2007
2008 2009 2010 2011 Nord ovest Nord est Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
2012
2013 2014 Centro
RAPPORTO FORMEDIL 2017
257
APPENDICE STATISTICA
6.
L’attività di formazione di Operai e Tecnici 2010-2016 Corsi
Ore formative
Maschi
Femmine
Allievi formati
di cui stranieri
ITALIA 2010 OPERAI MICS - 16 ore prima Orientamento Apprendistato diritto e dovere Corsi di qualifica Corsi triennali di qualifica Corsi integrati Apprendistato professionalizzante Ponteggiatori Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua) Altro TOTALE
3.135 66 84 39 86 17 574 680 576 523 503 6.283
50.160 9.537 3.530 14.059 76.450 2.596 32.665 17.589 32.675 17.589 15.544 272.394
16.078 673 1.030 447 1.328 178 5.750 10.408 5.392 7.043 6.212 54.539
162 114 0 28 33 62 202 19 148 116 256 1.140
16.240 787 1.030 475 1.361 240 5.952 10.427 5.540 7.159 6.468 55.679
6.774 131 491 125 308 4 2.281 2.948 2.003 1.393 1.165 17.623
TECNICI Orientamento Apprendistato diritto e dovere Apprendistato professionalizzante Attività integrativa corsi (Geometri) Corsi professionali post diploma Master primo livello Corsi professionali post laurea Master secondo livello Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua) Altro TOTALE
17 0 69 69 40 0 12 0 12 178 224 621
1.107 0 4.060 3.710 30.301 0 4.692 0 5.128 6.487 6.547 62.032
261 0 387 1.141 513 0 163 0 112 2.820 3.025 8.422
45 0 188 333 158 0 140 0 69 522 599 2.054
306 0 575 1.474 671 0 303 0 181 3.342 3.624 10.476
21 0 20 31 26 0 1 0 14 38 83 234
OPERAI MICS - 16 ore prima Orientamento Apprendistato diritto e dovere Corsi di qualifica Corsi triennali di qualifica Corsi integrati Apprendistato professionalizzante Ponteggiatori Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua) di cui MICS macchine sollevamento di cui MICS macchine movimento terra Altro TOTALE
3.881 80 148 63 92 15 559 978 214 1.512 639 338 497 8.039
62.096 1.587 5.123 25.270 77.578 2.190 35.174 17.580 29.898 31.256 9.120 4.692 13.207 300.959
25.524 320 1.418 781 1.420 127 6.165 14.481 1.845 16.123 6.440 3.492 6.081 74.285
6.655 69 66 63 70 25 296 29 117 101 7 0 1.247 8.738
32.179 389 1.484 844 1.490 152 6.461 14.510 1.962 16.224 6.447 3.492 7.328 83.023
5.733 92 743 202 299 18 2.283 4.313 962 4.413 1.374 636 1.182 20.240
TECNICI Orientamento Apprendistato diritto e dovere Apprendistato professionalizzante Attività integrativa corsi (Geometri) Corsi professionali post diploma Master primo livello Corsi professionali post laurea Master secondo livello Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua) Altro TOTALE
12 0 65 142 47 1 6 0 38 201 79 591
330 0 4.205 4.313 26.848 250 2.040 0 6.790 6.422 3.165 54.363
261 0 609 3.365 580 8 42 0 175 2.331 2.362 9.733
231 0 136 1.122 148 6 22 0 132 497 358 2.652
492 0 745 4.487 728 14 64 0 307 2.828 2.720 12.385
43 0 34 116 16 1 4 0 9 69 82 374
ITALIA 2011
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
258
RAPPORTO FORMEDIL 2017
APPENDICE STATISTICA
Ore formative
Corsi
Maschi
Femmine
Allievi formati
di cui stranieri
ITALIA 2012 OPERAI Formazione base lavoratori
2.720
43.439
19.680
336
20.016
6.891
2.228
35.648
11.571
109
11.680
4.338
492
7.791
8.109
227
8.336
2.553
Orientamento
57
1.086
262
94
356
56
Apprendistato diritto e dovere
84
3.208
1.015
0
1.015
610
Corsi di qualifica
39
20.994
461
39
500
142
Corsi triennali di qualifica
87
74.304
1.337
46
1.383
308
Corsi integrati
15
3.069
219
65
284
17
Apprendistato professionalizzante
448
29.334
4.695
211
4.906
1.754
Formazione professionale disoccupati
274
30.724
1.713
288
2.001
560
2.860
57.764
34.102
171
34.273
7.440
di cui MICS macchine sollevamento
680
10.121
7.168
5
7.173
1.186
di cui MICS macchine movimento terra
333
5.223
3.558
13
3.571
482
1.072
14.902
15.700
10
15.710
3.613
35
816
663
1
664
208
157
7.126
1.890
0
1.890
181
2
78
19
0
19
3
587
12.779
6.283
276
6.559
1.365
7.171
276.701
69.767
1.526
71.293
19.143
44
260
188
180
368
9
1
70
9
0
9
0
Apprendistato professionalizzante
40
2.746
193
51
244
24
AttivitĂ integrativa corsi (Geometri)
183
5.385
3.088
981
4.069
200
36
19.471
413
101
514
12
Master primo livello
0
0
0
0
0
0
Corsi professionali post laurea
5
1.040
62
11
73
0
Master secondo livello
2
300
4
4
8
0
71
8.584
260
131
391
23
224
7.030
3.008
838
3.846
133
79
3.482
1.790
322
2.112
51
685
48.368
9.015
2.619
11.634
452
di cui MICS 16ore prima di cui MICS 16ore occupati
Formazione professionale occupati (continua)
di cui Ponteggiatori di cui Posatori di cui Perforatori piccolo e grande diametro di cui Posa membrana bituminosa Altro TOTALE TECNICI Orientamento Apprendistato diritto e dovere
Corsi professionali post diploma
Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua) Altro TOTALE
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
RAPPORTO FORMEDIL 2017
259
APPENDICE STATISTICA
Ore formative
Maschi
Femmine
Allievi formati
di cui stranieri
3.078
49.248
30.414
701
31.115
9.516
di cui MICS 16ore prima
1.682
26.912
7.750
146
7.896
2.919
di cui MICS 16ore occupati
1.396
22.336
22.664
555
23.219
6.597
Orientamento
52
2.133
494
256
750
87
Apprendistato diritto e dovere
85
2.732
1.017
0
1.017
571
Corsi di qualifica
36
16.540
402
5
407
120
102
75.156
1.412
47
1.459
333
17
6.284
207
25
232
60
Apprendistato professionalizzante
546
20.805
4.076
329
4.405
1.247
Formazione professionale disoccupati
100
15.889
860
24
884
430
3.872
54.126
43.606
154
43.760
9.156
1.657
19.845
17.063
28
17.091
3.255
di cui MICS macchine movimento terra
783
10.633
8.689
6
8.695
1.291
di cui ponteggiatori
841
11.980
11.658
23
11.681
3.017
8
208
75
1
76
48
45
1.752
359
0
359
34
1
40
18
0
18
0
5
205
137
0
137
130
650
11.338
8.042
307
8.349
1.569
8.543
254.456
90.667
1.848
92.515
23.219
24
461
545
286
831
18
0
0
0
0
0
0
20
1.496
105
51
156
7
0
0
0
0
0
0
177
2.402
3.062
1.087
4.149
405
32
17.188
329
128
457
17
Corsi quadriennali
2
2.200
35
0
35
11
Master primo livello
2
850
14
17
31
0
Corsi professionali post laurea
2
160
14
13
27
0
Master secondo livello
0
0
0
0
0
0
25
2.795
124
74
198
6
192
5.555
2.695
852
3.547
22
6
220
46
32
78
0
Altro
116
4.278
1.936
292
2.228
46
TOTALE
598
37.605
8.905
2.832
11.737
532
Corsi
ITALIA 2013 OPERAI Formazione base lavoratori
Corsi triennali di qualifica Corsi integrati
Formazione professionale occupati (continua) di cui MICS macchine sollevamento
di cui posatori di cui perforatori piccolo e grande diametro di cui perforazioni orizzontali guidate da microtunneling Formazione linguistica Altro TOTALE TECNICI Orientamento Apprendistato diritto e dovere Apprendistato professionalizzante Apprendistato alta formazione AttivitĂ integrativa corsi (Geometri) Corsi professionali post diploma
Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua) Formazione linguistica
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
260
RAPPORTO FORMEDIL 2017
APPENDICE STATISTICA
Ore formative
Maschi
Femmine
Allievi formati
di cui stranieri
2.549
40.784
22.763
348
23.111
6.528
1.402 1.147
22.432 18.352
7.890 14.873
113 235
8.003 15.108
2.409 4.119
Orientamento
61
1.073
668
144
812
88
Apprendistato diritto e dovere
22
900
58
1
59
20
Corsi di qualifica
25
17.790
322
39
361
66
Corsi triennali di qualifica
68
59.672
1.113
45
1.158
257
Corsi
ITALIA 2014 OPERAI Formazione base lavoratori di cui MICS 16ore prima di cui MICS 16ore occupati
Corsi integrati Apprendistato professionalizzante Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua) di cui MICS macchine sollevamento di cui MICS macchine movimento terra di cui ponteggiatori di cui posatori di cui perforatori piccolo e grande diametro di cui perforazioni orizzontali guidate da microtunneling di cui posa membrana bituminosa di cui cartongessisti di cui capicantiere/capisquadra Formazione linguistica Aggiornamento obbligo di legge di cui formazione base lavoratori di cui attrezzature di lavoro di cui ponteggiatori di cui altro tipo di aggiornamento Altro TOTALE
17
7.975
328
49
377
41
273
12.722
2.592
352
2.944
772
147
29.072
1.331
132
1.463
369
3.778
54.615
38.986
147
39.133
7.459
1.451 693 344 18 34 3 4 8 9
18.374 9.245 9.818 676 1.276 80 95 139 72
14.317 6.943 4.663 92 374 22 40 94 110
13 3 4 2 0 0 0 0 0
14.330 6.946 4.667 94 374 22 40 94 110
2.429 1.050 1.178 40 21 3 11 22 31
4
201
41
5
46
36
1.265
6.301
15.592
324
15.916
2.796
249 312 583 121
1.740 1.322 2.386 853
3.365 3.863 7.130 1.234
32 10 107 175
3.397 3.873 7.237 1.409
793 429 1.425 149
337
9.829
5.444
276
5.720
322
8.546
240.934
89.238
1.862
91.100
18.754
15
141
138
140
278
0
0
0
0
0
0
0
21
1.330
212
84
296
24
0
0
0
0
0
0
TECNICI Orientamento Apprendistato diritto e dovere Apprendistato professionalizzante Apprendistato alta formazione AttivitĂ integrativa corsi (Geometri)
61
2.774
890
204
1.094
66
Corsi professionali post diploma
14
10.104
143
67
210
7
Corsi quadriennali
1
990
21
0
21
13
Master primo livello
0
0
0
0
0
0
Corsi professionali post laurea
8
1.730
97
46
143
2
Master secondo livello
0
0
0
0
0
0
28
6.579
276
90
366
22
248
7.092
3.181
872
4.053
182
Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua) Formazione linguistica
1
40
3
2
5
0
Altro
173
13.053
3.180
949
4.129
85
TOTALE
570
43.833
8.141
2.454
10.595
401
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
RAPPORTO FORMEDIL 2017
261
APPENDICE STATISTICA
Ore formative
Maschi
Femmine
Allievi formati
di cui stranieri
2.095
33.520
20.357
488
20.845
5.995
1.024 1.071
16.384 17.136
5.638 14.719
33 455
5.671 15.174
2.136 3.859
Corsi
ITALIA 2015 OPERAI Formazione base lavoratori di cui MICS 16ore prima di cui MICS 16ore occupati Orientamento
28
778
329
92
421
61
Apprendistato diritto e dovere
30
1.590
226
150
376
23
Corsi di qualifica
11
5.160
149
0
149
66
Corsi triennali di qualifica
66
59.903
1.033
43
1.076
233
Alternanza scuola/lavoro
11
232
112
40
152
4
Corsi integrati
39
2.868
177
23
200
54 605
Apprendistato professionalizzante
225
9.998
2.142
331
2.473
Formazione professionale disoccupati
135
18.991
2.435
150
2.585
694
4.263
65.661
42.150
396
42.546
7.128
2.180 1.014 289 19 81 2 2 11 6
27.440 11.445 8.237 791 3.324 80 36 78 267
20.018 9.208 3.999 374 897 21 38 125 94
27 2 7 1 0 0 0 0 0
20.045 9.210 4.006 375 897 21 38 125 94
3.155 1.254 1.000 101 86 3 4 35 8
9
480
52
59
111
32
2.142
9.880
26.100
119
26.219
5.745
344 944 703 151
2.227 4.097 2.915 641
4.150 10.512 9.004 2.434
43 40 14 22
4.193 10.552 9.018 2.456
1.260 2.271 1.971 243
Formazione professionale occupati (continua) di cui MICS macchine sollevamento di cui MICS macchine movimento terra di cui ponteggiatori di cui posatori di cui perforatori piccolo e grande diametro di cui perforazioni orizzontali guidate da microtunneling di cui posa membrana bituminosa di cui cartongessisti di cui capicantiere/capisquadra Formazione linguistica Aggiornamento obbligo di legge di cui formazione base lavoratori di cui attrezzature di lavoro di cui ponteggiatori di cui altro tipo di aggiornamento Altro
750
7.739
8.991
135
9.126
1.142
9.804
216.800
104.253
2.026
106.279
21.782
Orientamento
0
0
0
0
0
0
Apprendistato diritto e dovere
0
0
0
0
0
0
14
612
93
16
109
16
3
96
22
0
22
2
Alternanza scuola/lavoro
26
946
344
187
531
52
AttivitĂ integrativa corsi (Geometri)
44
2.978
879
254
1.133
75
Corsi professionali post diploma
7
5.580
93
23
116
7
Corsi quadriennali
1
990
7
0
7
0
Master primo livello
0
0
0
0
0
0
Corsi professionali post laurea
5
352
82
10
92
0
TOTALE TECNICI
Apprendistato professionalizzante Apprendistato alta formazione
Master secondo livello Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua) Formazione linguistica
1
1.500
12
9
21
0
20
6.028
147
90
237
13
296
6.846
4.500
881
5.381
425
23
970
154
92
246
0
Altro
180
7.356
3.216
872
4.088
40
TOTALE
620
34.254
9.549
2.434
11.983
630
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
262
RAPPORTO FORMEDIL 2017
APPENDICE STATISTICA
Ore formative
Maschi
Femmine
Allievi formati
di cui stranieri
2.006
32.096
19.540
376
19.916
5.545
816 1.190
13.056 19.040
5.008 14.532
44 332
5.052 14.864
1.977 3.568
51
795
125
83
208
41
7
653
43
25
68
23
Corsi di qualifica
54
10.052
800
42
842
151
Corsi triennali di qualifica
69
66.648
1.069
24
1.093
207
Alternanza scuola/lavoro
78
6.783
1.180
395
1.575
12
Corsi integrati
32
8.054
305
138
443
38
Corsi
ITALIA 2016 OPERAI Formazione base lavoratori di cui MICS 16ore prima di cui MICS 16ore occupati Orientamento Apprendistato diritto e dovere
Apprendistato professionalizzante
145
5.612
1.104
193
1.297
329
Formazione professionale disoccupati
118
21.212
2.066
50
2.116
1.069
2.720
43.781
27.912
355
28.267
5.506
1.179 355 298 9 86 1 0 12 8
14.638 4.851 8.715 464 3.470 40 0 344 265
10.510 3.456 3.534 54 773 10 0 102 92
21 6 12 0 0 0 0 4 1
10.531 3.462 3.546 54 773 10 0 106 93
2.015 603 969 6 107 0 0 26 21
3
110
32
3
35
29
1.640
8.168
19.384
161
19.545
4.385
474 265 863 38
3.080 1.305 3.521 262
5.702 2.247 11.072 363
108 0 27 26
5.810 2.247 11.099 389
1.413 510 2.430 32
Formazione professionale occupati (continua) di cui MICS macchine sollevamento di cui MICS macchine movimento terra di cui ponteggiatori di cui posatori di cui perforatori piccolo e grande diametro di cui perforazioni orizzontali guidate da microtunneling di cui posa membrana bituminosa di cui cartongessisti di cui capicantiere/capisquadra Formazione linguistica Aggiornamento obbligo di legge di cui formazione base lavoratori di cui attrezzature di lavoro di cui ponteggiatori di cui altro tipo di aggiornamento Altro TOTALE
394
6.312
3.865
83
3.948
810
7.317
210.276
77.425
1.928
79.353
18.145
TECNICI Orientamento
0
0
0
0
0
0
Apprendistato diritto e dovere
21
840
189
104
293
48
Apprendistato professionalizzante
21
920
260
129
389
23
3
96
10
0
10
0
Alternanza scuola/lavoro
46
1.581
619
289
908
58
AttivitĂ integrativa corsi (Geometri)
25
1.868
577
285
862
33
Corsi professionali post diploma
Apprendistato alta formazione
10
6.342
120
41
161
12
Corsi quadriennali
3
1.022
44
0
44
2
Master primo livello
0
0
0
0
0
0
Corsi professionali post laurea
1
108
4
1
5
0
Master secondo livello Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua) Formazione linguistica
0
0
0
0
0
0
35
7.674
735
193
928
195
177
3.916
2.339
775
3.114
143
12
420
79
22
101
0
Altro
199
10.316
3.442
944
4.386
172
TOTALE
553
35.103
8.418
2.783
11.201
686
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
RAPPORTO FORMEDIL 2017
263
APPENDICE STATISTICA
Corsi
Ore formative
Maschi
Femmine
Allievi formati
di cui stranieri
NORD OVEST 2010 OPERAI MICS - 16 ore prima Orientamento Apprendistato diritto e dovere Corsi di qualifica Corsi triennali di qualifica Corsi integrati Apprendistato professionalizzante Ponteggiatori Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua) Altro TOTALE
795 37 4 7 48 7 226 359 480 194 65 2.222
12.720 957 456 3.332 46.430 1.240 15.206 8.344 18.855 5.364 4.175 117.079
4.108 208 54 82 811 100 2.053 4.893 4.376 2.357 945 19.987
17 64 0 0 30 34 13 5 51 27 14 255
4.125 272 54 82 841 134 2.066 4.898 4.427 2.384 959 20.242
2.053 36 24 26 166 0 1.033 1.537 1.539 551 208 7.173
1 0 52 23 16 0 2 0 3 50 130 277
32 0 2.556 1.536 11.332 0 448 0 116 1.298 1.949 19.267
10 0 311 293 246 0 46 0 35 1.112 1.586 3.639
0 0 141 84 33 0 93 0 0 253 367 971
10 0 452 377 279 0 139 0 35 1.365 1.953 4.610
0 0 17 20 13 0 0 0 9 11 58 128
819 70 4 19 46 11 283 405 94 928 443 211 92 2.771
13.104 748 504 5.546 46.740 1.480 19.166 6.757 12.463 17.775 6.164 2.600 3.314 127.597
3.662 160 48 267 832 101 2.903 5.158 396 10.447 4.248 2.181 1.227 25.201
35 21 0 3 50 25 6 7 17 36 1 0 62 262
3.697 181 48 270 882 126 2.909 5.165 413 10.483 4.249 2.181 1.289 25.463
1.935 59 4 81 158 12 1.339 1.666 209 2.929 956 431 235 8.627
1 0 48 51 17 1 0 0 15 71 20 224
24 0 2.793 2.775 8.933 250 0 0 849 2.125 452 18.201
6 0 539 1.116 177 8 0 0 21 928 1.481 4.276
21 0 106 310 43 6 0 0 21 152 244 903
27 0 645 1.426 220 14 0 0 42 1.080 1.725 5.179
3 0 31 98 5 1 0 0 1 36 12 187
TECNICI Orientamento Apprendistato diritto e dovere Apprendistato professionalizzante AttivitĂ integrativa corsi (Geometri) Corsi professionali post diploma Master primo livello Corsi professionali post laurea Master secondo livello Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua) Altro TOTALE
NORD OVEST 2011 OPERAI MICS - 16 ore prima Orientamento Apprendistato diritto e dovere Corsi di qualifica Corsi triennali di qualifica Corsi integrati Apprendistato professionalizzante Ponteggiatori Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua) di cui MICS macchine sollevamento di cui MICS macchine movimento terra Altro TOTALE TECNICI Orientamento Apprendistato diritto e dovere Apprendistato professionalizzante AttivitĂ integrativa corsi (Geometri) Corsi professionali post diploma Master primo livello Corsi professionali post laurea Master secondo livello Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua) Altro TOTALE
Fonte: elabor azione CRESME su dati FORMEDIL
264
RAPPORTO FORMEDIL 2017
APPENDICE STATISTICA
Ore formative
Corsi
Maschi
Femmine
Allievi formati
di cui stranieri
NORD OVEST 2012 OPERAI Formazione base lavoratori
690
11.040
4.221
16
4.237
1.987
630
10.080
3.213
9
3.222
1.582
60
960
1.008
7
1.015
405
40
478
40
18
58
28
7
520
109
0
109
45
Corsi di qualifica
14
5.856
169
10
179
44
Corsi triennali di qualifica
42
41.906
747
38
785
140
Corsi integrati
12
1.435
187
51
238
16
Apprendistato professionalizzante
187
13.575
1.890
4
1.894
691
Formazione professionale disoccupati
190
7.773
758
171
929
219
1.336
24.262
13.967
92
14.059
3.734
di cui MICS macchine sollevamento
270
3.400
2.731
3
2.734
489
di cui MICS macchine movimento terra
128
1.727
1.336
11
1.347
162
di cui Ponteggiatori
497
5.347
6.227
6
6.233
1.736
5
220
38
0
38
15
38
1.448
464
0
464
80
0
0
0
0
0
0
143
4.527
1.440
71
1.511
408
2.661
111.372
23.528
471
23.999
7.312
Orientamento
0
0
0
0
0
0
Apprendistato diritto e dovere
0
0
0
0
0
0
Apprendistato professionalizzante
16
1.280
113
18
131
8
AttivitĂ integrativa corsi (Geometri)
104
1.580
1.795
614
2.409
169
10
7.515
121
32
153
9
Master primo livello
0
0
0
0
0
0
Corsi professionali post laurea
0
0
0
0
0
0
Master secondo livello
0
0
0
0
0
0
Formazione professionale disoccupati
0
0
0
0
0
0
Formazione professionale occupati (continua)
78
2.178
1.279
386
1.665
87
Altro
23
447
862
158
1.020
11
231
13.000
4.170
1.208
5.378
284
di cui MICS 16ore prima di cui MICS 16ore occupati Orientamento Apprendistato diritto e dovere
Formazione professionale occupati (continua)
di cui Posatori di cui Perforatori piccolo e grande diametro di cui Posa membrana bituminosa Altro TOTALE TECNICI
Corsi professionali post diploma
TOTALE
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
RAPPORTO FORMEDIL 2017
265
APPENDICE STATISTICA
Ore formative
Maschi
Femmine
Allievi formati
di cui stranieri
856
13.696
8.927
143
9.070
3.410
di cui MICS 16ore prima
543
8.688
2.467
7
2.474
1.219
di cui MICS 16ore occupati
313
5.008
6.460
136
6.596
2.191
26
1.291
238
83
321
58
0
0
0
0
0
0
Corsi di qualifica
13
5.816
193
0
193
69
Corsi triennali di qualifica
41
40.294
708
46
754
133
8
2.242
118
25
143
13
357
11.399
2.213
40
2.253
710
56
5.678
413
0
413
230
1.826
22.557
18.213
26
18.239
4.174
di cui MICS macchine sollevamento
857
9.325
7.837
12
7.849
1.608
di cui MICS macchine movimento terra
356
4.276
3.422
1
3.423
575
di cui ponteggiatori
388
4.616
4.781
1
4.782
1.361
5
64
47
0
47
41
13
488
113
0
113
10
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
215
3.774
2.702
34
2.736
603
3.398
106.747
33.725
397
34.122
9.400
Orientamento
2
60
300
91
391
10
Apprendistato diritto e dovere
0
0
0
0
0
0
11
704
66
32
98
5
0
0
0
0
0
0
AttivitĂ integrativa corsi (Geometri)
35
764
518
145
663
100
Corsi professionali post diploma
10
6.626
113
27
140
9
Corsi quadriennali
2
2.200
35
0
35
11
Master primo livello
1
350
4
10
14
0
Corsi professionali post laurea
1
80
8
6
14
0
Master secondo livello
0
0
0
0
0
0
Formazione professionale disoccupati
2
150
6
20
26
0
101
2.244
1.304
436
1.740
17
2
80
14
12
26
0
36
1.139
1.037
197
1.234
33
203
14.397
3.405
976
4.381
185
Corsi
NORD OVEST 2013 OPERAI Formazione base lavoratori
Orientamento Apprendistato diritto e dovere
Corsi integrati Apprendistato professionalizzante Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua)
di cui posatori di cui perforatori piccolo e grande diametro di cui perforazioni orizzontali guidate da microtunneling Formazione linguistica Altro TOTALE TECNICI
Apprendistato professionalizzante Apprendistato alta formazione
Formazione professionale occupati (continua) Formazione linguistica Altro TOTALE
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
266
RAPPORTO FORMEDIL 2017
APPENDICE STATISTICA
Ore formative
Maschi
Femmine
Allievi formati
di cui stranieri
791
12.656
7.761
98
7.859
2.774
447 344
7.152 5.504
2.469 5.292
17 81
2.486 5.373
1.002 1.772
Orientamento
27
301
206
22
228
24
Apprendistato diritto e dovere
20
660
55
1
56
20
5
3.600
71
4
75
31
38
36.994
636
41
677
108
10
2.300
251
49
300
24
104
5.571
970
7
977
306
Corsi
NORD OVEST 2014 OPERAI Formazione base lavoratori di cui MICS 16ore prima di cui MICS 16ore occupati
Corsi di qualifica Corsi triennali di qualifica Corsi integrati Apprendistato professionalizzante Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua) di cui MICS macchine sollevamento di cui MICS macchine movimento terra di cui ponteggiatori di cui posatori di cui perforatori piccolo e grande diametro di cui perforazioni orizzontali guidate da microtunneling di cui posa membrana bituminosa di cui cartongessisti di cui capicantiere/capisquadra Formazione linguistica Aggiornamento obbligo di legge di cui formazione base lavoratori di cui attrezzature di lavoro di cui ponteggiatori di cui altro tipo di aggiornamento Altro
28
6.535
249
6
255
78
1.588
21.656
15.309
6
15.315
3.487
618 307 107 15 2 0 3 1 0
7.644 4.239 2.988 496 80 0 72 20 0
5.133 2.688 1.290 52 19 0 29 9 0
3 1 1 1 0 0 0 0 0
5.136 2.689 1.291 53 19 0 29 9 0
895 528 400 21 11 0 5 2 0
0
0
0
0
0
0
438
2.363
4.776
166
4.942
850
98 48 233 59
766 222 956 419
1.325 592 2.341 518
5 0 3 158
1.330 592 2.344 676
362 27 423 38
144
3.553
1.494
27
1.521
156
3.193
96.189
31.778
427
32.205
7.858
Orientamento
0
0
2
0
2
0
Apprendistato diritto e dovere
0
0
0
0
0
0
10
568
125
20
145
14
0
0
0
0
0
0
TOTALE TECNICI
Apprendistato professionalizzante Apprendistato alta formazione AttivitĂ integrativa corsi (Geometri)
39
687
575
142
717
57
Corsi professionali post diploma
4
2.840
40
17
57
2
Corsi quadriennali
1
990
21
0
21
13
Master primo livello
0
0
0
0
0
0
Corsi professionali post laurea
2
610
10
22
32
0
Master secondo livello
0
0
0
0
0
0
5
3.105
67
11
78
11
74
2.007
1.294
390
1.684
139
Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua) Formazione linguistica Altro TOTALE
0
0
0
0
0
0
55
2.128
1.648
683
2.331
20
190
12.935
3.782
1.285
5.067
256
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
RAPPORTO FORMEDIL 2017
267
APPENDICE STATISTICA
Ore formative
Maschi
Femmine
Allievi formati
di cui stranieri
654
10.464
6.547
87
6.634
2.477
357 297
5.712 4.752
2.397 4.150
11 76
2.408 4.226
1.075 1.402
Corsi
NORD OVEST 2015 OPERAI Formazione base lavoratori di cui MICS 16ore prima di cui MICS 16ore occupati Orientamento
9
72
53
2
55
17
Apprendistato diritto e dovere
4
870
17
0
17
11
Corsi di qualifica
6
3.560
74
0
74
34
Corsi triennali di qualifica
38
35.476
564
41
605
110
Alternanza scuola/lavoro
8
184
83
27
110
0
Corsi integrati
8
1.264
84
23
107
10
103
4.635
778
24
802
293
61
6.501
1.618
6
1.624
468
1.642
24.882
13.929
89
14.018
2.431
883 529 83 17 11 0 2 3 0
11.417 4.777 2.402 651 392 0 36 62 0
6.941 3.550 1.185 346 110 0 38 45 0
15 1 2 0 0 0 0 0 0
6.956 3.551 1.187 346 110 0 38 45 0
849 463 315 94 9 0 4 12 0
0
0
0
0
0
0
570
2.634
6.702
48
6.750
1.067
92 135 274 69
642 586 1.072 334
1.073 1.633 2.963 1.033
5 20 11 12
1.078 1.653 2.974 1.045
371 138 506 52
Apprendistato professionalizzante Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua) di cui MICS macchine sollevamento di cui MICS macchine movimento terra di cui ponteggiatori di cui posatori di cui perforatori piccolo e grande diametro di cui perforazioni orizzontali guidate da microtunneling di cui posa membrana bituminosa di cui cartongessisti di cui capicantiere/capisquadra Formazione linguistica Aggiornamento obbligo di legge di cui formazione base lavoratori di cui attrezzature di lavoro di cui ponteggiatori di cui altro tipo di aggiornamento Altro
257
3.556
2.522
50
2.572
341
3.360
94.098
32.971
397
33.368
7.259
Orientamento
0
0
0
0
0
0
Apprendistato diritto e dovere
0
0
0
0
0
0
TOTALE TECNICI
Apprendistato professionalizzante
12
532
78
9
87
16
Apprendistato alta formazione
0
0
0
0
0
0
Alternanza scuola/lavoro
3
152
39
12
51
7
28
1.434
586
166
752
64
Corsi professionali post diploma
1
1.200
11
0
11
2
Corsi quadriennali
0
0
0
0
0
0
Master primo livello
0
0
0
0
0
0
Corsi professionali post laurea
0
0
0
0
0
0
Master secondo livello
1
1.500
12
9
21
0
Formazione professionale disoccupati
7
3.890
64
18
82
7
96
1.924
2.107
288
2.395
394
0
0
0
0
0
0
AttivitĂ integrativa corsi (Geometri)
Formazione professionale occupati (continua) Formazione linguistica Altro TOTALE
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
268
RAPPORTO FORMEDIL 2017
44
924
1.237
494
1.731
22
192
11.556
4.134
996
5.130
512
APPENDICE STATISTICA
Ore formative
Maschi
Femmine
Allievi formati
di cui stranieri
669
10.704
6.340
98
6.438
2.217
272 397
4.352 6.352
1.848 4.492
17 81
1.865 4.573
781 1.436
Corsi
NORD OVEST 2016 OPERAI Formazione base lavoratori di cui MICS 16ore prima di cui MICS 16ore occupati Orientamento
6
46
57
63
120
17
Apprendistato diritto e dovere
3
520
11
0
11
7
Corsi di qualifica
7
5.790
96
7
103
36
Corsi triennali di qualifica
35
31.664
519
20
539
94
Alternanza scuola/lavoro
3
164
39
9
48
2
Corsi integrati
10
1.660
111
44
155
21
Apprendistato professionalizzante
55
2.360
414
15
429
122
Formazione professionale disoccupati
53
4.224
1.184
34
1.218
446
867
13.236
8.638
193
8.831
1.732
494 118 95 3 13 0 0 7 4
5.531 1.762 2.634 264 496 0 0 284 164
3.326 956 985 11 101 0 0 54 50
4 0 3 0 0 0 0 4 1
3.330 956 988 11 101 0 0 58 51
578 158 284 5 17 0 0 13 3
0
0
0
0
0
0
632
2.959
6.728
39
6.767
1.455
178 87 349 18
1.030 424 1.396 109
2.015 609 3.940 164
11 0 17 11
2.026 609 3.957 175
477 115 850 13
Formazione professionale occupati (continua) di cui MICS macchine sollevamento di cui MICS macchine movimento terra di cui ponteggiatori di cui posatori di cui perforatori piccolo e grande diametro di cui perforazioni orizzontali guidate da microtunneling di cui posa membrana bituminosa di cui cartongessisti di cui capicantiere/capisquadra Formazione linguistica Aggiornamento obbligo di legge di cui formazione base lavoratori di cui attrezzature di lavoro di cui ponteggiatori di cui altro tipo di aggiornamento Altro
102
3.362
738
14
752
91
2.442
76.689
24.875
536
25.411
6.240
Orientamento
0
0
0
0
0
0
Apprendistato diritto e dovere
0
0
0
0
0
0
Apprendistato professionalizzante
0
0
13
0
13
2
Apprendistato alta formazione
0
0
0
0
0
0
Alternanza scuola/lavoro
1
32
43
6
49
3
AttivitĂ integrativa corsi (Geometri)
6
124
79
38
117
8
Corsi professionali post diploma
2
1.352
32
0
32
3
Corsi quadriennali
0
0
0
0
0
0
Master primo livello
0
0
0
0
0
0
Corsi professionali post laurea
0
0
0
0
0
0
TOTALE TECNICI
Master secondo livello
0
0
0
0
0
0
Formazione professionale disoccupati
14
5.346
380
68
448
179
Formazione professionale occupati (continua)
51
862
1.232
314
1.546
98
0
0
0
0
0
0
Formazione linguistica Altro TOTALE
74
928
1.636
639
2.275
32
148
8.644
3.415
1.065
4.480
325
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
RAPPORTO FORMEDIL 2017
269
APPENDICE STATISTICA
Corsi
Ore formative
Maschi
Femmine
Allievi formati
di cui stranieri
NORD EST 2010 OPERAI MICS - 16 ore prima Orientamento Apprendistato diritto e dovere Corsi di qualifica Corsi triennali di qualifica Corsi integrati Apprendistato professionalizzante Ponteggiatori Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua) Altro TOTALE
611 22 75 6 38 9 253 113 40 172 227 1.566
9.776 7.428 2.354 2.107 30.020 992 9.333 3.008 2.548 7.335 5.081 79.982
3.089 145 895 74 517 72 2.643 1.907 410 2.474 2.447 14.673
24 39 0 0 3 23 115 9 14 12 102 341
3.113 184 895 74 520 95 2.758 1.916 424 2.486 2.549 15.014
1.512 19 434 36 142 4 825 576 252 619 637 5.056
13 0 6 21 4 0 1 0 3 74 26 148
1.011 0 532 1.510 3.500 0 160 0 912 2.736 705 11.066
239 0 16 388 62 0 9 0 21 1.055 664 2.454
32 0 10 143 17 0 3 0 16 168 113 502
271 0 26 531 79 0 12 0 37 1.223 777 2.956
20 0 0 11 3 0 0 0 2 22 17 75
482 9 133 12 46 3 184 253 66 296 90 38 152 1.636
7.712 739 4.001 4.633 30.838 210 9.004 3.775 5.356 7.397 1.284 732 3.819 77.484
2.359 113 1.264 163 588 8 2.029 4.008 917 2.952 1.185 480 1.858 16.259
30 40 1 6 20 0 74 5 27 39 6 0 3 245
2.389 153 1.265 169 608 8 2.103 4.013 944 2.991 1.191 480 1.861 16.504
1.121 26 705 67 141 1 601 1.497 590 1.176 294 146 335 6.260
10 0 14 61 8 0 1 0 8 82 20 204
206 0 1.160 686 4.837 0 1.000 0 2.560 2.255 572 13.276
211 0 59 1.726 102 0 21 0 35 1.028 373 3.555
199 0 25 761 23 0 2 0 40 199 42 1.291
410 0 84 2.487 125 0 23 0 75 1.227 415 4.846
36 0 1 18 6 0 3 0 1 32 44 141
TECNICI Orientamento Apprendistato diritto e dovere Apprendistato professionalizzante AttivitĂ integrativa corsi (Geometri) Corsi professionali post diploma Master primo livello Corsi professionali post laurea Master secondo livello Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua) Altro TOTALE
NORD EST 2011 OPERAI MICS - 16 ore prima Orientamento Apprendistato diritto e dovere Corsi di qualifica Corsi triennali di qualifica Corsi integrati Apprendistato professionalizzante Ponteggiatori Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua) di cui MICS macchine sollevamento di cui MICS macchine movimento terra Altro TOTALE TECNICI Orientamento Apprendistato diritto e dovere Apprendistato professionalizzante AttivitĂ integrativa corsi (Geometri) Corsi professionali post diploma Master primo livello Corsi professionali post laurea Master secondo livello Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua) Altro TOTALE
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
270
RAPPORTO FORMEDIL 2017
APPENDICE STATISTICA
Ore formative
Corsi
Maschi
Femmine
Allievi formati
di cui stranieri
NORD EST 2012 OPERAI Formazione base lavoratori
567
9.072
5.011
131
5.142
1.719
di cui MICS 16ore prima
381
6.096
2.020
31
2.051
712
di cui MICS 16ore occupati
186
2.976
2.991
100
3.091
1.007
Orientamento
14
168
190
64
254
12
Apprendistato diritto e dovere
74
2.328
876
0
876
545
7
3.570
100
0
100
50
45
32.398
590
8
598
168
2
130
20
12
32
1
143
5.348
1.634
66
1.700
629
23
3.463
238
12
250
180
713
16.338
9.897
54
9.951
2.257
139
2.571
1.712
2
1.714
359
77
1.762
909
2
911
150
257
3.248
4.298
1
4.299
1.034
di cui Posatori
26
416
569
1
570
182
di cui Perforatori piccolo e grande diametro
50
3.056
587
0
587
61
1
24
11
0
11
3
141
1.959
1.935
18
1.953
432
1.729
74.774
20.491
365
20.856
5.993
Orientamento
9
152
93
85
178
9
Apprendistato diritto e dovere
1
70
9
0
9
0
Apprendistato professionalizzante
15
944
50
3
53
16
AttivitĂ integrativa corsi (Geometri)
26
1.836
444
186
630
29
Corsi professionali post diploma
13
3.843
168
30
198
2
Master primo livello
0
0
0
0
0
0
Corsi professionali post laurea
0
0
0
0
0
0
Master secondo livello
0
0
0
0
0
0
Formazione professionale disoccupati
29
1.454
59
19
78
13
Formazione professionale occupati (continua)
98
2.043
1.262
350
1.612
46
Altro
19
772
425
69
494
29
210
11.114
2.510
742
3.252
144
Corsi di qualifica Corsi triennali di qualifica Corsi integrati Apprendistato professionalizzante Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua) di cui MICS macchine sollevamento di cui MICS macchine movimento terra di cui Ponteggiatori
di cui Posa membrana bituminosa Altro TOTALE TECNICI
TOTALE
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
RAPPORTO FORMEDIL 2017
271
APPENDICE STATISTICA
Ore formative
Maschi
Femmine
Allievi formati
di cui stranieri
686
10.976
6.087
155
6.242
2.160
di cui MICS 16ore prima
352
5.632
1.983
64
2.047
777
di cui MICS 16ore occupati
334
5.344
4.104
91
4.195
1.383
Orientamento
14
200
181
61
242
29
Apprendistato diritto e dovere
78
2.522
901
0
901
541
4
1.732
63
0
63
35
60
33.762
683
1
684
200
5
476
33
0
33
33
116
4.814
1.210
107
1.317
341
13
2.115
146
1
147
118
864
12.381
11.189
45
11.234
2.856
di cui MICS macchine sollevamento
338
3.750
4.162
15
4.177
983
di cui MICS macchine movimento terra
164
2.335
2.277
2
2.279
421
di cui ponteggiatori
150
2.024
2.481
15
2.496
718
di cui posatori
1
100
10
1
11
2
di cui perforatori piccolo e grande diametro
7
248
61
0
61
7
di cui perforazioni orizzontali guidate da microtunneling
1
40
18
0
18
0
4
145
121
0
121
114
135
2.596
2.412
84
2.496
673
1.979
71.719
23.026
454
23.480
7.100
18
249
183
142
325
8
Apprendistato diritto e dovere
0
0
0
0
0
0
Apprendistato professionalizzante
1
70
9
0
9
0
Apprendistato alta formazione
0
0
0
0
0
0
125
1.150
1.966
671
2.637
301
Corsi professionali post diploma
6
2.377
93
33
126
4
Corsi quadriennali
0
0
0
0
0
0
Master primo livello
0
0
0
0
0
0
Corsi professionali post laurea
1
80
6
7
13
0
Master secondo livello
0
0
0
0
0
0
Formazione professionale disoccupati
19
1.861
68
33
101
3
Formazione professionale occupati (continua)
60
1.777
893
182
1.075
4
0
0
0
0
0
0
27
683
187
13
200
0
257
8.247
3.405
1.081
4.486
320
Corsi
NORD EST 2013 OPERAI Formazione base lavoratori
Corsi di qualifica Corsi triennali di qualifica Corsi integrati Apprendistato professionalizzante Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua)
Formazione linguistica Altro TOTALE TECNICI Orientamento
AttivitĂ integrativa corsi (Geometri)
Formazione linguistica Altro TOTALE
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
272
RAPPORTO FORMEDIL 2017
APPENDICE STATISTICA
Ore formative
Maschi
Femmine
Allievi formati
di cui stranieri
384
6.144
3.010
74
3.084
1.050
215 169
3.440 2.704
1.000 2.010
35 39
1.035 2.049
360 690
26
701
406
83
489
64
Corsi
NORD EST 2014 OPERAI Formazione base lavoratori di cui MICS 16ore prima di cui MICS 16ore occupati Orientamento Apprendistato diritto e dovere
0
0
0
0
0
0
Corsi di qualifica
7
6.960
95
1
96
25
28
20.578
457
4
461
149
Corsi triennali di qualifica Corsi integrati Apprendistato professionalizzante Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua) di cui MICS macchine sollevamento di cui MICS macchine movimento terra di cui ponteggiatori di cui posatori di cui perforatori piccolo e grande diametro di cui perforazioni orizzontali guidate da microtunneling di cui posa membrana bituminosa di cui cartongessisti di cui capicantiere/capisquadra Formazione linguistica Aggiornamento obbligo di legge di cui formazione base lavoratori di cui attrezzature di lavoro di cui ponteggiatori di cui altro tipo di aggiornamento Altro
2
176
16
0
16
10
90
3.276
1.135
229
1.364
329
82
11.308
620
65
685
263
774
11.100
7.790
100
7.890
1.914
236 97 54 3 6 1 1 5 0
2.899 1.258 1.668 180 240 40 23 87 0
2.651 1.072 778 40 69 11 11 49 0
10 1 0 1 0 0 0 0 0
2.661 1.073 778 41 69 11 11 49 0
605 175 313 19 7 3 6 18 0
1
1
10
0
10
0
425
1.997
5.986
52
6.038
1.074
90 169 148 18
542 710 630 115
1.233 2.132 2.244 377
26 9 11 6
1.259 2.141 2.255 383
200 313 488 73
44
299
660
16
676
60
1.863
62.540
20.185
624
20.809
4.938
15
141
136
140
276
0
Apprendistato diritto e dovere
0
0
0
0
0
0
Apprendistato professionalizzante
0
0
0
0
0
0
Apprendistato alta formazione
0
0
0
0
0
0
AttivitĂ integrativa corsi (Geometri)
6
434
89
31
120
5
Corsi professionali post diploma
6
3.984
62
36
98
3
Corsi quadriennali
0
0
0
0
0
0
Master primo livello
0
0
0
0
0
0
Corsi professionali post laurea
6
1.120
87
24
111
2
Master secondo livello
0
0
0
0
0
0
Formazione professionale disoccupati
21
2.074
184
70
254
10
Formazione professionale occupati (continua)
87
2.765
967
245
1.212
39
TOTALE TECNICI Orientamento
Formazione linguistica Altro TOTALE
1
40
3
2
5
0
36
1.007
502
70
572
51
178
11.565
2.030
618
2.648
110
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
RAPPORTO FORMEDIL 2017
273
APPENDICE STATISTICA
Ore formative
Maschi
Femmine
Allievi formati
di cui stranieri
379
6.064
3.092
81
3.173
1.216
203 176
3.248 2.816
1.059 2.033
9 72
1.068 2.105
450 766
Orientamento
19
706
276
90
366
44
Apprendistato diritto e dovere
15
600
162
20
182
12
Corsi
NORD EST 2015 OPERAI Formazione base lavoratori di cui MICS 16ore prima di cui MICS 16ore occupati
Corsi di qualifica Corsi triennali di qualifica Alternanza scuola/lavoro
3
1.000
50
0
50
20
24
21.164
421
2
423
115
0
0
0
0
0
0
Corsi integrati
30
800
82
0
82
40
Apprendistato professionalizzante
71
2.551
930
149
1.079
260
Formazione professionale disoccupati
20
3.498
344
0
344
166
1.025
13.897
9.474
30
9.504
2.247
607 188 68 1 12 2 0 8 4
6.679 2.372 1.740 100 462 80 0 16 247
5.021 1.808 867 19 122 21 0 80 62
10 0 3 1 0 0 0 0 0
5.031 1.808 870 20 122 21 0 80 62
1.213 372 285 7 20 3 0 23 8
0
0
0
0
0
0
953
4.211
11.530
31
11.561
3.356
138 607 181 27
793 2.573 738 107
1.529 6.569 2.913 519
10 20 1 0
1.539 6.589 2.914 519
560 1.844 817 135
Formazione professionale occupati (continua) di cui MICS macchine sollevamento di cui MICS macchine movimento terra di cui ponteggiatori di cui posatori di cui perforatori piccolo e grande diametro di cui perforazioni orizzontali guidate da microtunneling di cui posa membrana bituminosa di cui cartongessisti di cui capicantiere/capisquadra Formazione linguistica Aggiornamento obbligo di legge di cui formazione base lavoratori di cui attrezzature di lavoro di cui ponteggiatori di cui altro tipo di aggiornamento Altro
167
1.278
2.233
21
2.254
278
2.706
55.769
28.594
424
29.018
7.754
Orientamento
0
0
0
0
0
0
Apprendistato diritto e dovere
0
0
0
0
0
0
Apprendistato professionalizzante
0
0
0
0
0
0
Apprendistato alta formazione
3
96
22
0
22
2
23
794
305
175
480
45
AttivitĂ integrativa corsi (Geometri)
5
328
34
15
49
3
Corsi professionali post diploma
6
4.380
82
23
105
5
Corsi quadriennali
1
990
7
0
7
0
Master primo livello
0
0
0
0
0
0
Corsi professionali post laurea
4
240
78
9
87
0
Master secondo livello
0
0
0
0
0
0
Formazione professionale disoccupati
9
674
56
44
100
6
70
1.351
1.106
351
1.457
24
0
0
0
0
0
0
TOTALE TECNICI
Alternanza scuola/lavoro
Formazione professionale occupati (continua) Formazione linguistica Altro TOTALE
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
274
RAPPORTO FORMEDIL 2017
18
2.129
362
37
399
7
139
10.982
2.052
654
2.706
92
APPENDICE STATISTICA
Ore formative
Maschi
Femmine
Allievi formati
di cui stranieri
355
5.680
3.223
71
3.294
1.180
167 188
2.672 3.008
917 2.306
8 63
925 2.369
356 824
14
625
55
0
55
24
1
1
9
7
16
3
Corsi
NORD EST 2016 OPERAI Formazione base lavoratori di cui MICS 16ore prima di cui MICS 16ore occupati Orientamento Apprendistato diritto e dovere Corsi di qualifica
44
2.862
676
35
711
106
Corsi triennali di qualifica
33
33.984
545
4
549
112
Alternanza scuola/lavoro
58
6.058
736
266
1.002
5
Corsi integrati
20
4.094
182
94
276
15
Apprendistato professionalizzante
49
1.312
388
92
480
159
Formazione professionale disoccupati
43
9.949
666
7
673
552
566
10.333
6.382
43
6.425
1.737
177 68 65 0 14 0 0 5 2
2.616 1.067 1.979 0 542 0 0 60 69
2.220 902 753 0 136 0 0 48 23
11 2 8 0 0 0 0 0 0
2.231 904 761 0 136 0 0 48 23
764 220 262 0 37 0 0 13 18
1
40
8
0
8
2
449
2.266
6.640
53
6.693
1.729
135 102 203 9
868 497 861 40
1.814 1.217 3.490 119
44 0 7 2
1.858 1.217 3.497 121
547 316 849 17
Formazione professionale occupati (continua) di cui MICS macchine sollevamento di cui MICS macchine movimento terra di cui ponteggiatori di cui posatori di cui perforatori piccolo e grande diametro di cui perforazioni orizzontali guidate da microtunneling di cui posa membrana bituminosa di cui cartongessisti di cui capicantiere/capisquadra Formazione linguistica Aggiornamento obbligo di legge di cui formazione base lavoratori di cui attrezzature di lavoro di cui ponteggiatori di cui altro tipo di aggiornamento Altro TOTALE
84
948
902
39
941
345
1.717
78.152
20.412
711
21.123
5.969
TECNICI Orientamento
0
0
0
0
0
0
Apprendistato diritto e dovere
21
840
189
104
293
48
Apprendistato professionalizzante
18
720
228
119
347
17
3
96
10
0
10
0
32
1.313
392
239
631
41
AttivitĂ integrativa corsi (Geometri)
8
504
120
32
152
21
Corsi professionali post diploma
8
4.990
88
41
129
9
Corsi quadriennali
1
990
16
0
16
2
Master primo livello
0
0
0
0
0
0
Corsi professionali post laurea
0
0
0
0
0
0
Apprendistato alta formazione Alternanza scuola/lavoro
Master secondo livello
0
0
0
0
0
0
Formazione professionale disoccupati
15
2.168
160
7
167
16
Formazione professionale occupati (continua)
58
1.562
595
331
926
22
0
0
0
0
0
0
Formazione linguistica Altro TOTALE
17
1.136
370
95
465
38
181
14.319
2.168
968
3.136
214
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
RAPPORTO FORMEDIL 2017
275
APPENDICE STATISTICA
Corsi
Ore formative
Maschi
Femmine
Allievi formati
di cui stranieri
CENTRO 2010 OPERAI MICS - 16 ore prima Orientamento Apprendistato diritto e dovere Corsi di qualifica Corsi triennali di qualifica Corsi integrati Apprendistato professionalizzante Ponteggiatori Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua) Altro TOTALE
847 2 4 15 0 0 85 120 27 67 123 1.290
13.552 800 480 7.108 0 0 6.926 3.621 5.170 2.364 3.732 43.753
4.886 26 74 156 0 0 919 2.107 238 782 1.232 10.420
21 0 0 16 0 0 73 2 20 7 93 232
4.907 26 74 172 0 0 992 2.109 258 789 1.325 10.652
2.579 24 32 60 0 0 410 760 207 214 307 4.593
2 0 9 2 11 0 3 0 0 25 31 83
48 0 732 16 10.633 0 1.360 0 0 719 2.555 16.063
6 0 51 124 105 0 23 0 0 246 408 963
11 0 35 63 46 0 26 0 0 23 57 261
17 0 86 187 151 0 49 0 0 269 465 1.224
1 0 3 0 10 0 1 0 0 4 8 27
734 1 11 13 0 1 75 189 24 134 45 35 132 1.314
11.744 100 618 7.559 0 500 5.072 3.603 5.177 2.326 552 524 3.582 40.281
3.947 47 106 154 0 18 1.083 3.176 208 1.374 508 476 2.094 12.207
38 8 65 19 0 0 212 10 6 1 0 0 70 429
3.985 55 171 173 0 18 1.295 3.186 214 1.375 508 476 2.164 12.636
2.113 7 34 47 0 5 329 1.031 112 272 116 56 559 4.509
1 0 2 6 9 0 0 0 12 5 23 58
100 0 132 88 4.228 0 0 0 2.133 280 1.518 8.479
44 0 10 150 144 0 0 0 98 100 312 858
11 0 5 8 43 0 0 0 51 47 44 209
55 0 15 158 187 0 0 0 149 147 356 1.067
4 0 2 0 3 0 0 0 7 0 26 42
TECNICI Orientamento Apprendistato diritto e dovere Apprendistato professionalizzante AttivitĂ integrativa corsi (Geometri) Corsi professionali post diploma Master primo livello Corsi professionali post laurea Master secondo livello Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua) Altro TOTALE
CENTRO 2011 OPERAI MICS - 16 ore prima Orientamento Apprendistato diritto e dovere Corsi di qualifica Corsi triennali di qualifica Corsi integrati Apprendistato professionalizzante Ponteggiatori Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua) di cui MICS macchine sollevamento di cui MICS macchine movimento terra Altro TOTALE TECNICI Orientamento Apprendistato diritto e dovere Apprendistato professionalizzante AttivitĂ integrativa corsi (Geometri) Corsi professionali post diploma Master primo livello Corsi professionali post laurea Master secondo livello Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua) Altro TOTALE
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
276
RAPPORTO FORMEDIL 2017
APPENDICE STATISTICA
Ore formative
Corsi
Maschi
Femmine
Allievi formati
di cui stranieri
CENTRO 2012 OPERAI Formazione base lavoratori
779
12.404
7.169
77
7.246
2.909
di cui MICS 16ore prima
595
9.520
3.809
21
3.830
1.793
di cui MICS 16ore occupati
184
2.884
3.360
56
3.416
1.116
Orientamento
1
400
12
0
12
8
Apprendistato diritto e dovere
3
360
30
0
30
20
13
8.088
138
3
141
41
Corsi triennali di qualifica
0
0
0
0
0
0
Corsi integrati
0
0
0
0
0
0
101
8.284
1.030
128
1.158
416
25
7.046
261
35
296
147
450
8.433
5.642
0
5.642
1.304
161
2.394
1.758
0
1.758
309
77
1.008
830
0
830
152
204
3.683
3.035
1
3.036
766
1
40
10
0
10
9
26
1.070
322
0
322
31
1
54
8
0
8
0
198
4.211
2.050
86
2.136
490
1.570
49.226
16.332
329
16.661
5.335
34
100
25
75
100
0
Apprendistato diritto e dovere
0
0
0
0
0
0
Apprendistato professionalizzante
7
282
28
28
56
0
AttivitĂ integrativa corsi (Geometri)
12
637
213
106
319
1
Corsi professionali post diploma
3
2.513
12
13
25
0
Master primo livello
0
0
0
0
0
0
Corsi professionali post laurea
0
0
0
0
0
0
Master secondo livello
0
0
0
0
0
0
Formazione professionale disoccupati
32
2.300
127
68
195
10
Formazione professionale occupati (continua)
16
871
223
41
264
0
Altro
16
1.752
114
74
188
10
120
8.455
742
405
1.147
21
Corsi di qualifica
Apprendistato professionalizzante Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua) di cui MICS macchine sollevamento di cui MICS macchine movimento terra di cui Ponteggiatori di cui Posatori di cui Perforatori piccolo e grande diametro di cui Posa membrana bituminosa Altro TOTALE TECNICI Orientamento
TOTALE
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
RAPPORTO FORMEDIL 2017
277
APPENDICE STATISTICA
Ore formative
Maschi
Femmine
Allievi formati
di cui stranieri
862
13.792
10.175
58
10.233
3.614
di cui MICS 16ore prima
428
6.848
1.725
6
1.731
764
di cui MICS 16ore occupati
434
6.944
8.450
52
8.502
2.850
10
42
75
112
187
0
7
210
116
0
116
30
13
3.892
68
0
68
16
Corsi triennali di qualifica
0
0
0
0
0
0
Corsi integrati
3
2.846
44
0
44
13
Apprendistato professionalizzante
65
3.836
595
182
777
186
Formazione professionale disoccupati
17
5.248
181
18
199
49
686
10.519
8.566
26
8.592
1.812
di cui MICS macchine sollevamento
244
3.351
3.080
1
3.081
639
di cui MICS macchine movimento terra
138
1.970
1.798
2
1.800
274
di cui ponteggiatori
210
3.436
2.865
4
2.869
820
2
44
18
0
18
5
13
568
86
0
86
7
0
0
0
0
0
0
1
60
16
0
16
16
206
3.776
1.943
46
1.989
289
1.870
44.221
21.779
442
22.221
6.025
Orientamento
4
152
62
53
115
0
Apprendistato diritto e dovere
0
0
0
0
0
0
Apprendistato professionalizzante
3
122
22
17
39
2
Apprendistato alta formazione
0
0
0
0
0
0
12
414
461
265
726
2
Corsi professionali post diploma
9
4.155
70
41
111
4
Corsi quadriennali
0
0
0
0
0
0
Master primo livello
0
0
0
0
0
0
Corsi professionali post laurea
0
0
0
0
0
0
Master secondo livello
0
0
0
0
0
0
Formazione professionale disoccupati
1
160
6
14
20
0
10
658
127
38
165
1
2
60
16
14
30
0
Altro
25
984
490
35
525
11
TOTALE
66
6.705
1.254
477
1.731
20
Corsi
CENTRO 2013 OPERAI Formazione base lavoratori
Orientamento Apprendistato diritto e dovere Corsi di qualifica
Formazione professionale occupati (continua)
di cui posatori di cui perforatori piccolo e grande diametro di cui perforazioni orizzontali guidate da microtunneling Formazione linguistica Altro TOTALE TECNICI
AttivitĂ integrativa corsi (Geometri)
Formazione professionale occupati (continua) Formazione linguistica
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
278
RAPPORTO FORMEDIL 2017
APPENDICE STATISTICA
Ore formative
Maschi
Femmine
Allievi formati
di cui stranieri
587
9.392
6.520
81
6.601
2.329
351 236
5.616 3.776
2.131 4.389
32 49
2.163 4.438
813 1.516
Orientamento
8
71
56
39
95
0
Apprendistato diritto e dovere
0
0
0
0
0
0
Corsi di qualifica
4
1.512
45
5
50
6
Corsi triennali di qualifica
0
0
0
0
0
0
3
3.099
38
0
38
7
68
2.524
364
105
469
125
Corsi
CENTRO 2014 OPERAI Formazione base lavoratori di cui MICS 16ore prima di cui MICS 16ore occupati
Corsi integrati Apprendistato professionalizzante Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua) di cui MICS macchine sollevamento di cui MICS macchine movimento terra di cui ponteggiatori di cui posatori di cui perforatori piccolo e grande diametro di cui perforazioni orizzontali guidate da microtunneling di cui posa membrana bituminosa di cui cartongessisti di cui capicantiere/capisquadra Formazione linguistica Aggiornamento obbligo di legge di cui formazione base lavoratori di cui attrezzature di lavoro di cui ponteggiatori di cui altro tipo di aggiornamento Altro
8
3.471
83
11
94
26
864
11.821
9.741
1
9.742
1.907
353 171 101 0 7 0 0 1 9
4.166 1.852 2.918 0 296 0 0 24 72
3.973 1.831 1.418 0 86 0 0 6 110
0 0 3 0 0 0 0 0 0
3.973 1.831 1.421 0 86 0 0 6 110
867 324 420 0 1 0 0 2 31
3
200
31
5
36
36
311
1.436
3.530
104
3.634
849
57 77 141 36
408 309 528 191
755 836 1.660 279
1 1 93 9
756 837 1.753 288
229 88 497 35
52
1.595
584
5
589
89
1.908
35.121
20.992
356
21.348
5.374
Orientamento
0
0
0
0
0
0
Apprendistato diritto e dovere
0
0
0
0
0
0
Apprendistato professionalizzante
8
402
79
61
140
10
Apprendistato alta formazione
0
0
0
0
0
0
AttivitĂ integrativa corsi (Geometri)
3
834
39
9
48
0
Corsi professionali post diploma
0
0
0
0
0
0
Corsi quadriennali
0
0
0
0
0
0
Master primo livello
0
0
0
0
0
0
Corsi professionali post laurea
0
0
0
0
0
0
Master secondo livello
0
0
0
0
0
0
TOTALE TECNICI
Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua) Formazione linguistica Altro TOTALE
0
0
0
0
0
0
53
1.241
682
187
869
4
0
0
0
0
0
0
46
9.146
373
135
508
14
110
11.623
1.173
392
1.565
28
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
RAPPORTO FORMEDIL 2017
279
APPENDICE STATISTICA
Ore formative
Maschi
Femmine
Allievi formati
di cui stranieri
550
8.800
5.645
123
5.768
1.934
274 276
4.384 4.416
1.222 4.423
10 113
1.232 4.536
508 1.426
Corsi
CENTRO 2015 OPERAI Formazione base lavoratori di cui MICS 16ore prima di cui MICS 16ore occupati Orientamento Apprendistato diritto e dovere
0
0
0
0
0
0
11
120
47
130
177
0
Corsi di qualifica
2
600
25
0
25
12
Corsi triennali di qualifica
2
1.163
28
0
28
8
Alternanza scuola/lavoro
2
32
25
10
35
4
Corsi integrati
1
804
11
0
11
4
Apprendistato professionalizzante
45
2.400
372
158
530
45
Formazione professionale disoccupati
19
5.328
166
32
198
49
1.077
15.641
12.685
43
12.728
2.297
457 178 92 1 35 0 0 0 0
5.639 2.158 2.741 40 1.470 0 0 0 0
5.602 2.431 1.258 9 419 0 0 0 0
2 1 2 0 0 0 0 0 0
5.604 2.432 1.260 9 419 0 0 0 0
1.037 362 381 0 50 0 0 0 0
2
180
26
6
32
32
529
2.555
6.891
27
6.918
1.301
101 182 192 54
656 846 861 192
1.441 2.171 2.397 882
26 0 1 0
1.467 2.171 2.398 882
322 288 635 56
Formazione professionale occupati (continua) di cui MICS macchine sollevamento di cui MICS macchine movimento terra di cui ponteggiatori di cui posatori di cui perforatori piccolo e grande diametro di cui perforazioni orizzontali guidate da microtunneling di cui posa membrana bituminosa di cui cartongessisti di cui capicantiere/capisquadra Formazione linguistica Aggiornamento obbligo di legge di cui formazione base lavoratori di cui attrezzature di lavoro di cui ponteggiatori di cui altro tipo di aggiornamento Altro
209
1.534
2.998
55
3.053
503
2.449
39.157
28.919
584
29.503
6.189
Orientamento
0
0
0
0
0
0
Apprendistato diritto e dovere
0
0
0
0
0
0
Apprendistato professionalizzante
2
80
15
7
22
0
Apprendistato alta formazione
0
0
0
0
0
0
Alternanza scuola/lavoro
0
0
0
0
0
0
11
1.216
259
73
332
8
Corsi professionali post diploma
0
0
0
0
0
0
Corsi quadriennali
0
0
0
0
0
0
Master primo livello
0
0
0
0
0
0
Corsi professionali post laurea
1
112
4
1
5
0
Master secondo livello
0
0
0
0
0
0
Formazione professionale disoccupati
2
264
12
12
24
0
31
998
418
53
471
0
2
160
14
13
27
0
TOTALE TECNICI
AttivitĂ integrativa corsi (Geometri)
Formazione professionale occupati (continua) Formazione linguistica Altro TOTALE
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDI
280
RAPPORTO FORMEDIL 2017
52
1.645
897
205
1.102
10
101
4.475
1.619
364
1.983
18
APPENDICE STATISTICA
Ore formative
Maschi
Femmine
Allievi formati
di cui stranieri
511
8.176
5.026
137
5.163
1.872
261 250
4.176 4.000
1.671 3.355
16 121
1.687 3.476
762 1.110
Corsi
CENTRO 2016 OPERAI Formazione base lavoratori di cui MICS 16ore prima di cui MICS 16ore occupati Orientamento
0
0
0
0
0
0
Apprendistato diritto e dovere
3
132
23
18
41
13
Corsi di qualifica
3
1.400
28
0
28
9
Corsi triennali di qualifica
0
0
0
0
0
0
Alternanza scuola/lavoro
12
184
371
95
466
5
1
1.300
2
0
2
2
34
1.680
248
83
331
48
7
3.771
63
0
63
54
767
11.741
7.900
14
7.914
1.821
280 122 83 4 37 0 0 0 1
3.499 1.342 2.526 144 1.532 0 0 0 16
2.807 1.236 970 23 340 0 0 0 9
6 1 1 0 0 0 0 0 0
2.813 1.237 971 23 340 0 0 0 9
563 217 354 1 49 0 0 0 0
1
60
19
3
22
22
400
1.945
4.364
39
4.403
1.147
108 58 227 7
748 260 858 79
1.432 374 2.521 37
26 0 0 13
1.458 374 2.521 50
379 79 687 2
Corsi integrati Apprendistato professionalizzante Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua) di cui MICS macchine sollevamento di cui MICS macchine movimento terra di cui ponteggiatori di cui posatori di cui perforatori piccolo e grande diametro di cui perforazioni orizzontali guidate da microtunneling di cui posa membrana bituminosa di cui cartongessisti di cui capicantiere/capisquadra Formazione linguistica Aggiornamento obbligo di legge di cui formazione base lavoratori di cui attrezzature di lavoro di cui ponteggiatori di cui altro tipo di aggiornamento Altro
143
1.393
1.637
6
1.643
362
1.882
31.782
19.681
395
20.076
5.355
Orientamento
0
0
0
0
0
0
Apprendistato diritto e dovere
0
0
0
0
0
0
Apprendistato professionalizzante
1
40
4
9
13
2
Apprendistato alta formazione
0
0
0
0
0
0
12
188
161
39
200
14
AttivitĂ integrativa corsi (Geometri)
9
1.160
331
209
540
2
Corsi professionali post diploma
0
0
0
0
0
0
Corsi quadriennali
0
0
0
0
0
0
Master primo livello
0
0
0
0
0
0
Corsi professionali post laurea
1
108
4
1
5
0
Master secondo livello
0
0
0
0
0
0
Formazione professionale disoccupati
5
144
187
118
305
0
35
749
315
73
388
23
0
0
0
0
0
0
TOTALE TECNICI
Alternanza scuola/lavoro
Formazione professionale occupati (continua) Formazione linguistica Altro TOTALE
57
7.153
735
179
914
22
120
9.542
1.737
628
2.365
63
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDI
RAPPORTO FORMEDIL 2017
281
APPENDICE STATISTICA
Corsi
Ore formative
Maschi
Femmine
Allievi formati
di cui stranieri
SUD 2010 OPERAI MICS - 16 ore prima Orientamento Apprendistato diritto e dovere Corsi di qualifica Corsi triennali di qualifica Corsi integrati Apprendistato professionalizzante Ponteggiatori Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua) Altro TOTALE
882 5 1 11 0 1 10 88 29 90 88 1.205
14.112 352 240 1.512 0 364 1.200 2.616 6.102 2.526 2.556 31.580
3.995 294 7 135 0 6 135 1.501 368 1.430 1.588 9.459
100 11 0 12 0 5 1 3 63 70 47 312
4.095 305 7 147 0 11 136 1.504 431 1.500 1.635 9.771
630 52 1 3 0 0 13 75 5 9 13 801
1 0 2 23 9 0 6 0 6 29 37 113
16 0 240 648 4.836 0 2.724 0 4.100 1.734 1.338 15.636
6 0 9 336 100 0 85 0 56 407 367 1.366
2 0 2 43 62 0 18 0 53 78 62 320
8 0 11 379 162 0 103 0 109 485 429 1.686
0 0 0 0 0 0 0 0 3 1 0 4
1.846 0 0 19 0 0 17 131 30 154 61 54 121 2.318
29.536 0 0 7.532 0 0 1.932 3.445 6.902 3.758 1.120 836 2.492 55.597
15.556 0 0 197 0 0 150 2.139 324 1.350 499 355 902 20.618
6.552 0 0 35 0 0 4 7 67 25 0 0 1.112 7.802
22.108 0 0 232 0 0 154 2.146 391 1.375 499 355 2.014 28.420
564 0 0 7 0 0 14 119 51 36 8 3 53 844
0 0 1 24 13 0 5 0 3 43 16 105
0 0 120 764 8.850 0 1.040 0 1.248 1.762 623 14.407
0 0 1 373 157 0 21 0 21 275 196 1.044
0 0 0 43 39 0 20 0 20 99 28 249
0 0 1 416 196 0 41 0 41 374 224 1.293
0 0 0 0 2 0 1 0 0 1 0 4
TECNICI Orientamento Apprendistato diritto e dovere Apprendistato professionalizzante AttivitĂ integrativa corsi (Geometri) Corsi professionali post diploma Master primo livello Corsi professionali post laurea Master secondo livello Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua) Altro TOTALE
SUD 2011 OPERAI MICS - 16 ore prima Orientamento Apprendistato diritto e dovere Corsi di qualifica Corsi triennali di qualifica Corsi integrati Apprendistato professionalizzante Ponteggiatori Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua) di cui MICS macchine sollevamento di cui MICS macchine movimento terra Altro TOTALE TECNICI Orientamento Apprendistato diritto e dovere Apprendistato professionalizzante AttivitĂ integrativa corsi (Geometri) Corsi professionali post diploma Master primo livello Corsi professionali post laurea Master secondo livello Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua) Altro TOTALE
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
282
RAPPORTO FORMEDIL 2017
APPENDICE STATISTICA
Ore formative
Corsi
Maschi
Femmine
Allievi formati
di cui stranieri
SUD 2012 OPERAI Formazione base lavoratori
684
10.923
3.279
112
3.391
276
622
9.952
2.529
48
2.577
251
62
971
750
64
814
25
Orientamento
2
40
20
12
32
8
Apprendistato diritto e dovere
0
0
0
0
0
0
Corsi di qualifica
5
3.480
54
26
80
7
Corsi triennali di qualifica
0
0
0
0
0
0
Corsi integrati
1
1.504
12
2
14
0
Apprendistato professionalizzante
17
2.127
141
13
154
18
Formazione professionale disoccupati
36
12.442
456
70
526
14
361
8.731
4.596
25
4.621
145
110
1.756
967
0
967
29
51
726
483
0
483
18
114
2.624
2.140
2
2.142
77
3
140
46
0
46
2
43
1.552
517
0
517
9
0
0
0
0
0
0
105
2.082
858
101
959
35
1.211
41.329
9.416
361
9.777
503
Orientamento
1
8
70
20
90
0
Apprendistato diritto e dovere
0
0
0
0
0
0
Apprendistato professionalizzante
2
240
2
2
4
0
AttivitĂ integrativa corsi (Geometri)
41
1.332
636
75
711
1
Corsi professionali post diploma
10
5.600
112
26
138
1
Master primo livello
0
0
0
0
0
0
Corsi professionali post laurea
5
1.040
62
11
73
0
Master secondo livello
2
300
4
4
8
0
Formazione professionale disoccupati
10
4.830
74
44
118
0
Formazione professionale occupati (continua)
32
1.938
244
61
305
0
Altro
21
511
389
21
410
1
124
15.799
1.593
264
1.857
3
di cui MICS 16ore prima di cui MICS 16ore occupati
Formazione professionale occupati (continua) di cui MICS macchine sollevamento di cui MICS macchine movimento terra di cui Ponteggiatori di cui Posatori di cui Perforatori piccolo e grande diametro di cui Posa membrana bituminosa Altro TOTALE TECNICI
TOTALE
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
RAPPORTO FORMEDIL 2017
283
APPENDICE STATISTICA
Ore formative
Maschi
Femmine
Allievi formati
di cui stranieri
674
10.784
5.225
345
5.570
332
di cui MICS 16ore prima
359
5.744
1.575
69
1.644
159
di cui MICS 16ore occupati
315
5.040
3.650
276
3.926
173
Orientamento
2
600
0
0
0
0
Apprendistato diritto e dovere
0
0
0
0
0
0
Corsi di qualifica
6
5.100
78
5
83
0
Corsi triennali di qualifica
1
1.100
21
0
21
0
Corsi integrati
1
720
12
0
12
1
Apprendistato professionalizzante
8
756
58
0
58
10
14
2.848
120
5
125
33
496
8.669
5.638
57
5.695
314
di cui MICS macchine sollevamento
218
3.419
1.984
0
1.984
25
di cui MICS macchine movimento terra
125
2.052
1.192
1
1.193
21
93
1.904
1.531
3
1.534
118
0
0
0
0
0
0
12
448
99
0
99
10
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
94
1.192
985
143
1.128
4
1.296
31.769
12.137
555
12.692
694
Orientamento
0
0
0
0
0
0
Apprendistato diritto e dovere
0
0
0
0
0
0
Apprendistato professionalizzante
5
600
8
2
10
0
Apprendistato alta formazione
0
0
0
0
0
0
AttivitĂ integrativa corsi (Geometri)
5
74
117
6
123
2
Corsi professionali post diploma
7
4.030
53
27
80
0
Corsi quadriennali
0
0
0
0
0
0
Master primo livello
1
500
10
7
17
0
Corsi professionali post laurea
0
0
0
0
0
0
Master secondo livello
0
0
0
0
0
0
Formazione professionale disoccupati
3
624
44
7
51
3
21
876
371
196
567
0
2
80
16
6
22
0
Altro
28
1.472
222
47
269
2
TOTALE
72
8.256
841
298
1.139
7
Corsi
SUD 2013 OPERAI Formazione base lavoratori
Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua)
di cui ponteggiatori di cui posatori di cui perforatori piccolo e grande diametro di cui perforazioni orizzontali guidate da microtunneling Formazione linguistica Altro TOTALE TECNICI
Formazione professionale occupati (continua) Formazione linguistica
Fonte: elaborazione CRESME su dat i FORMEDIL
284
RAPPORTO FORMEDIL 2017
APPENDICE STATISTICA
Ore formative
Maschi
Femmine
Allievi formati
di cui stranieri
787
12.592
5.472
95
5.567
375
389 398
6.224 6.368
2.290 3.182
29 66
2.319 3.248
234 141
Orientamento
0
0
0
0
0
0
Apprendistato diritto e dovere
2
240
3
0
3
0
Corsi di qualifica
9
5.718
111
29
140
4
Corsi triennali di qualifica
2
2.100
20
0
20
0
2
2.400
23
0
23
0
11
1.351
123
11
134
12
Corsi
SUD 2014 OPERAI Formazione base lavoratori di cui MICS 16ore prima di cui MICS 16ore occupati
Corsi integrati Apprendistato professionalizzante Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua) di cui MICS macchine sollevamento di cui MICS macchine movimento terra di cui ponteggiatori di cui posatori di cui perforatori piccolo e grande diametro di cui perforazioni orizzontali guidate da microtunneling di cui posa membrana bituminosa di cui cartongessisti di cui capicantiere/capisquadra Formazione linguistica Aggiornamento obbligo di legge di cui formazione base lavoratori di cui attrezzature di lavoro di cui ponteggiatori di cui altro tipo di aggiornamento Altro
29
7.758
379
50
429
2
552
10.038
6.146
40
6.186
151
244 118 82 0 19 2 0 1 0
3.665 1.896 2.244 0 660 40 0 8 0
2.560 1.352 1.177 0 200 11 0 30 0
0 1 0 0 0 0 0 0 0
2.560 1.353 1.177 0 200 11 0 30 0
62 23 45 0 2 0 0 0 0
0
0
0
0
0
0
91
505
1.300
2
1.302
23
4 18 61 8
24 81 272 128
52 303 885 60
0 0 0 2
52 303 885 62
2 1 17 3
97
4.382
2.706
228
2.934
17
1.582
47.084
16.283
455
16.738
584
Orientamento
0
0
0
0
0
0
Apprendistato diritto e dovere
0
0
0
0
0
0
Apprendistato professionalizzante
3
360
8
3
11
0
Apprendistato alta formazione
0
0
0
0
0
0
TOTALE TECNICI
AttivitĂ integrativa corsi (Geometri)
13
819
187
22
209
4
Corsi professionali post diploma
4
3.280
41
14
55
2
Corsi quadriennali
0
0
0
0
0
0
Master primo livello
0
0
0
0
0
0
Corsi professionali post laurea
0
0
0
0
0
0
Master secondo livello
0
0
0
0
0
0
2
1.400
25
9
34
1
34
1.079
238
50
288
0
Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua) Formazione linguistica
0
0
0
0
0
0
Altro
36
772
657
61
718
0
TOTALE
92
7.710
1.156
159
1.315
7
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
RAPPORTO FORMEDIL 2017
285
APPENDICE STATISTICA
Ore formative
Maschi
Femmine
Allievi formati
di cui stranieri
512
8.192
5.073
197
5.270
368
190 322
3.040 5.152
960 4.113
3 194
963 4.307
103 265
Orientamento
0
0
0
0
0
0
Apprendistato diritto e dovere
0
0
0
0
0
0
Corsi di qualifica
0
0
0
0
0
0
Corsi triennali di qualifica
2
2.100
20
0
20
0
Alternanza scuola/lavoro
1
16
4
3
7
0
Corsi integrati
0
0
0
0
0
0
Corsi
SUD 2015 OPERAI Formazione base lavoratori di cui MICS 16ore prima di cui MICS 16ore occupati
Apprendistato professionalizzante Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua) di cui MICS macchine sollevamento di cui MICS macchine movimento terra di cui ponteggiatori di cui posatori di cui perforatori piccolo e grande diametro di cui perforazioni orizzontali guidate da microtunneling di cui posa membrana bituminosa di cui cartongessisti di cui capicantiere/capisquadra Formazione linguistica Aggiornamento obbligo di legge di cui formazione base lavoratori di cui attrezzature di lavoro di cui ponteggiatori di cui altro tipo di aggiornamento Altro
6
412
62
0
62
7
35
3.664
307
112
419
11
519
11.241
6.062
234
6.296
153
233 119 46 0 23 0 0 0 2
3.705 2.138 1.354 0 1.000 0 0 0 20
2.454 1.419 689 0 246 0 0 0 32
0 0 0 0 0 0 0 0 0
2.454 1.419 689 0 246 0 0 0 32
56 57 19 0 7 0 0 0 0
7
300
26
53
79
0
90
480
977
13
990
21
13 20 56 1
136 92 244 8
107 139 731 0
2 0 1 10
109 139 732 10
7 1 13 0
117
1.371
1.238
9
1.247
20
1.289
27.776
13.769
621
14.390
580
Orientamento
0
0
0
0
0
0
Apprendistato diritto e dovere
0
0
0
0
0
0
Apprendistato professionalizzante
0
0
0
0
0
0
Apprendistato alta formazione
0
0
0
0
0
0
Alternanza scuola/lavoro
0
0
0
0
0
0
AttivitĂ integrativa corsi (Geometri)
0
0
0
0
0
0
Corsi professionali post diploma
0
0
0
0
0
0
Corsi quadriennali
0
0
0
0
0
0
Master primo livello
0
0
0
0
0
0
Corsi professionali post laurea
0
0
0
0
0
0
Master secondo livello
0
0
0
0
0
0
Formazione professionale disoccupati
2
1.200
15
16
31
0
Formazione professionale occupati (continua)
99
2.573
869
189
1.058
7
Formazione linguistica
21
810
140
79
219
0
TOTALE TECNICI
Altro TOTALE
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
286
RAPPORTO FORMEDIL 2017
66
2.658
720
136
856
1
188
7.241
1.744
420
2.164
8
APPENDICE STATISTICA
Ore formative
Maschi
Femmine
Allievi formati
di cui stranieri
471
7.536
4.951
70
5.021
276
116 355
1.856 5.680
572 4.379
3 67
575 4.446
78 198
Corsi
SUD 2016 OPERAI Formazione base lavoratori di cui MICS 16ore prima di cui MICS 16ore occupati Orientamento
31
124
13
20
33
0
Apprendistato diritto e dovere
0
0
0
0
0
0
Corsi di qualifica
0
0
0
0
0
0
Corsi triennali di qualifica
1
1.000
5
0
5
1
Alternanza scuola/lavoro
5
377
34
25
59
0
Corsi integrati
1
1.000
10
0
10
0
Apprendistato professionalizzante Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua) di cui MICS macchine sollevamento di cui MICS macchine movimento terra di cui ponteggiatori di cui posatori di cui perforatori piccolo e grande diametro di cui perforazioni orizzontali guidate da microtunneling di cui posa membrana bituminosa di cui cartongessisti di cui capicantiere/capisquadra Formazione linguistica Aggiornamento obbligo di legge di cui formazione base lavoratori di cui attrezzature di lavoro di cui ponteggiatori di cui altro tipo di aggiornamento Altro
7
260
54
3
57
0
15
3.268
153
9
162
17
520
8.471
4.992
105
5.097
216
228 47 55 2 22 1 0 0 1
2.992 680 1.576 56 900 40 0 0 16
2.157 362 826 20 196 10 0 0 10
0 3 0 0 0 0 0 0 0
2.157 365 826 20 196 10 0 0 10
110 8 69 0 4 0 0 0 0
1
10
5
0
5
5
159
998
1.652
30
1.682
54
53 18 84 4
434 124 406 34
441 47 1.121 43
27 0 3 0
468 47 1.124 43
10 0 44 0
65
609
588
24
612
12
1.276
23.653
12.457
286
12.743
581
Orientamento
0
0
0
0
0
0
Apprendistato diritto e dovere
0
0
0
0
0
0
Apprendistato professionalizzante
2
160
15
1
16
2
Apprendistato alta formazione
0
0
0
0
0
0
Alternanza scuola/lavoro
1
48
23
5
28
0
AttivitĂ integrativa corsi (Geometri)
2
80
47
6
53
2
Corsi professionali post diploma
0
0
0
0
0
0
Corsi quadriennali
2
32
28
0
28
0
Master primo livello
0
0
0
0
0
0
Corsi professionali post laurea
0
0
0
0
0
0
Master secondo livello
0
0
0
0
0
0
Formazione professionale disoccupati
1
16
8
0
8
0
Formazione professionale occupati (continua)
33
743
197
57
254
0
Formazione linguistica
12
420
79
22
101
0
TOTALE TECNICI
Altro TOTALE
51
1.099
701
31
732
80
104
2.598
1.098
122
1.220
84
Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL
RAPPORTO FORMEDIL 2017
287
LA FORMAZIONE PER LE COSTRUZIONI IN EUROPA: IL FORMEDIL NEI PROGETTI EUROPEI
RAPPORTO FORMEDIL 2017
289
APPENDICE
I PROGETTI EUROPEI
Il FORMEDIL partecipa a numerosi progetti di ricerca, sperimentazione e mobilità cofinanziati a livello europeo, in particolare, dal programma Erasmus plus. Promossi dal Formedil e da altri Partners Europei particolarmente della Rete Reforme, facilitano l’incontro tra giovani e formatori valorizzando l’edilizia e la formazione italiana all’estero, promuovendo il mutuo riconoscimento della formazione e il trasferimento reciproco di buone pratiche. Formedil ha, inoltre, coordinato nel periodo 2014 - 2017 il progetto Build up skills I-Town dedicato ai temi della efficienza energetica e della costruzione sostenibile. Nelle schede che seguono vengono presentati temi, obiettivi e partenariati dei progetti europei attualmente in itinere. I risultati dei progetti europei a cui prende parte il Formedil vengono trasferiti all'insieme delle parti sociali costituenti e alla rete delle scuole edili aderenti al sistema Formedil.
RAPPORTO FORMEDIL 2017
291
APPENDICE
I PROGETTI EUROPEI
WATER EFFICIENCY AND WATER-ENERGY NEXUS IN BUILDING CONSTRUCTION AND RETROFIT ERASMUS + Strategic Partnership 2017-2020 Agreement Number – 2017-I-PT01-KA202-036002 Partners • ADENE – Agência para a Energia, Portogallo • FLC – Fundación Laboral de la Construcción, Spagna • CRES – Centre for Renewable Energy Sources and Saving, Grecia • FORMEDIL – Ente Nazionale per la Formazione e l’Addestramento Professionale nell Edilizia, Italia
Obiettivo Sviluppare, implementare e promuovere uno schema di qualificazione e accreditamento a livello Europeo per la formazione e l’aggiornamento delle competenze e abilità dei tecnici e dei professionisti sul tema dell’efficienza energetica e del risparmio idrico nel settore delle costruzioni. Impatto e risultati attesi • Definizione a livello europeo di una mappa di abilità. • Sviluppo e definizione dei risultati di apprendimento secondo un quadro europeo di qualificazione. • Sviluppo di un percorso di formazione e dei relativi contenuti con l’utilizzo di e-learning. • Scambio di buone pratiche.
292
RAPPORTO FORMEDIL 2017
APPENDICE
I PROGETTI EUROPEI
WOMen can Build Re-envisioning Vocational Training towards an equal construction industry Cooperation for Innovation and the Exchange of Good Practices Strategic Partnerships for Vocational Education and Training Project number: 2017-1-ES01-KA202-038658 Partners • CCCA-BTP – Francia • IFAPME – Belgio • BZB – Germania • CENFIC – Portogallo • FLC – Spagna • FORMEDIL – Italia • AEM – Spagna • ECIPA – Italia Obiettivo Sviluppare azioni volte a migliorare il tasso di occupazione femminile nel settore delle costruzioni attraverso specifici corsi di formazione. Revisione del sistema di formazione nel settore delle costruzioni con lo sviluppo di competenze volte alla parità di genere. Competenze di genere, metodologia. • Coinvolgimento del personale. • Moduli on line. • Seminari . • Kit materiale pedagogico. • Network di esperti. • Centri di formazione e aziende. • MOOC per formatori. • Formazione esperienziale. • Formatori di imprese e centri di formazione. • Piattaforma. Target • • • •
Donne. Formatori dei centri di formazione. Centri di formazione. Aziende.
RAPPORTO FORMEDIL 2017
293
APPENDICE
I PROGETTI EUROPEI
SOMEXNET Network to enhancing the SoMEX application – 2017/2019 Project number 2017-1-PT01-KA202-036002 Partner • IFAPME – Belgio • CENFIC – Portogallo • FORMEDIL – Italia • FLC – Spagna • IRTIC – Spagna • BZB – Germania • CCCA-BTP – Francia
Obiettivo Ampliare la diffusione e l’utilizzo dell’app (android – ios) creata con il progetto SoMEx a beneficio della mobilità dei giovani-K1 Erasmus. Come? Con un approccio innovativo proponendo l’app per la mobilità nel settore delle costruzioni in Europa. Risultati attesi • Trasferimento dell’app android a nuovi partner. • Rendere utilizzabile l’app anche con IOS. • Assicurare un ampia diffusione dell’app. • Sviluppare piattaforme di collaborazione, kit pedagogico e guida al processo pedagogico. • Migliorare la qualità dell’app. Utilizzatori • I partner associati al progetto. • I formatori, gli studenti, i tutor.
294
RAPPORTO FORMEDIL 2017
APPENDICE
I PROGETTI EUROPEI
Co. Tutor Systematic approach to enhance the participation of construction industry SMEs in apprenticeship programs. Key action 3 – support for policy reform. Project number 572751-EPP-1-2016-1-ES-EPPKA3-SUP-APPREN. 2015-2018. Il progetto È un progetto volto a migliorare la partecipazione delle piccole e medie aziende del settore delle costruzioni ai programmi di formazione professionale che comprendono la formazione pratica in azienda. (sistema duale – apprendistato – etc) I partner • FLC – Fundación Laboral de la Construcción • CNC – Confederación Nacional de la Construcción • FORMEDIL – Ente Nazionale per la Formazione e l’Addestramento Professionale nell Edilizia • ANCE – Associazione nazionale Costruttori Edili
Azioni Creare sinergie con e tra i rappresentanti imprenditoriali del settore edilizio come attori chiave per la promozione della cultura della formazione nelle aziende. Sostenere e incoraggiare le PMI e gli istituti di istruzione e formazione professionale a nominare un formatore qualificato, attraverso meccanismi che attuano il riconoscimento dei tutor aziendali come attori chiave per i programmi di apprendistato, e aumentando la fiducia del datore di lavoro in questo tipo di apprendimento nel luogo di lavoro. Prodotti • Report sulle buone pratiche in Europa dell’apprendistato nelle piccole e medie aziende. • Costruzione di una roadmap sullo stato attuale del tutor aziendale. • Una nuova qualificazione settoriale denominata tutor aziendale del settore delle costruzioni. • Un accordo a livello europeo settoriale sulla descrizione e sul riconoscimento di un sistema di accreditamento per la nuova qualificazione.
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I PROGETTI EUROPEI
BuS.Trainers BUILDING UP GREEN SKILLS FOR TRAINERS FROM THE CONSTRUCTION INDUSTRY Cooperation for Innovation and the Exchange of Good Practices | Sector Skills Alliances (SSA) Sector Skills Alliances for Design and Delivery of VET KEY ACTION 2(KA2) Project number: 575829-EPP-1-2016-1-ES-EPPKA2-SSA Partner • Fundación Laboral de la Construcción (FLC). Spagna • Confederación Nacional de la Construcción (CNC). Spagna • Institut de Robòtica i de Tecnologies de la Informació i de les Comunicacions (IRTIC). Spagna. • Associazione Nazionale de Costruttori Edili (ANCE). Italia • Ente per la Formazione e l'addestramento professionale nell'edilizia (FORMEDIL). Italia • Centro de Formação Profissional da Indústria da Construção Civil e Obras Públicas do Sul (CENFIC). Portogallo • National Laboratory of Energy and Geology (LNEG). Portogallo • Centre for Renewable Energy Sources and Saving (CRES). Grecia • The Small Enterprises’ Institute of the Hellenic Confederation of Professionals, Craftsmen and Merchants (IME GSEVEE). Grecia • The Gozo Business Chamber (GBC). Malta • Malta Intelligent Energy Management Agency (MIEMA). Malta
Lo scenario Bisogni – Il settore delle costruzioni nel 2020 deve conseguire obiettivi energetici promuovendosi forte, competitivo e sostenibile. Evidenze – Attraverso misure trasversali sulla base dei risultati dei progetti precedenti. Azioni – Si adatta a intraprendere azioni volte a superare la mancata corrispondenza delle competenze verdi.
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I PROGETTI EUROPEI
Gli obiettivi Sviluppare un sistema di educazione e formazione per I formatori per una loro migliore qualificazione/prestazione nellâ&#x20AC;&#x2122;insegnamento della costruzione sostenibile. Implementare una community permanente per lo sviluppo professionale degli insegnanti. Creare una nuova qualificazione europea di settore (Green VET Trainer at construction) secondo la metodologia di EQF ECVET e i principi di qualitĂ di EQUAVET. Struttura
Risultati principali Certificazione delle competenze tramite l'accreditamento "Green Tag", rilasciato per esperienza specifica in BuS.Trainers o da accordo MoU per promuovere il riconoscimento reciproco in diversi Stati membri dell'UE.
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I PROGETTI EUROPEI
ConstructyVeT Abilità gestionali nel settore delle costruzioni del caposquadra e del capocantiere: adeguamento dell’offerta scolastica formativa all’evoluzione delle esigenze aziendali – 2015/2018 Contract: 2015- 1-FR01-KA202-015054 Partner CCCA BTP – Francia CENFIC – Portogallo BZB – Germania IFAPME – Belgio IBE – Polonia FORMEDIL – Italia WARRINGTON college – Uk FLC Madrid – Spagna FLC Asturie – Spagna Obiettivi • Identificazione dei fabbisogni aziendali in termini di conoscenze, abilità e competenze del caposquadra, capocantiere tra i paesi partecipanti al progetto. • Rinnovare, arricchire e sperimentare percorsi VET (istruzione iniziale o formazione continua) da adeguare alle esigenze delle abilità aziendali. • Contribuire ad una maggiore adeguamento tra il mercato del lavoro e inclusione sociale ed economica. Risultati principali
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UN PROGETTO EUROPEO COORDINATO DA FORMEDIL NELL’AMBITO DI BUILD UP SKILLS PILLAR II. La sostenibilità e il futuro delle costruzioni. Quale formazione Il cantiere del futuro sarà sostenibile e punterà sull’efficienza energetica, la bioedilizia, l’innovazione organizzativa. Tutta la filiera delle costruzioni avrà bisogno di accrescere le competenze professionali degli operatori. L’obiettivo del progetto è creare e aggiornare programmi di formazione per la qualificazione di lavoratori e artigiani nei settori dell’efficienza energetica e dell’energia rinnovabile in ambito edile, secondo il piano di azione proposto nella roadmap italiana realizzata nell’ambito del Pillar I dell’iniziativa “Build Up Skills Italy”. La formazione può essere un investimento per la sostenibilità da attuare attraverso processi evolutivi che generano competenze di alta qualità.
A EUROPEAN PROJECT COORDINATED BY FORMEDIL AS PART OF BUILD UP SKILLS PILLAR II. Sustainability and building future. What kind of training The goal of the project is to create and update training programs for the qualification of workers and craftsman in the fields of energy efficiency and renewable energy in building, according to the action plan proposed in the Italian roadmap within Pillar I of “Build Up Skills Italy”. Training can be an investment for sustainability to be implemented through evolutionary processes that generate high-quality skills. The construction site of the future will be sustainable and will focus on energy efficiency. The entire building industry will need to increase the professional skills of operators. Co-funded by the Intelligent Energy Europe Programme of The European Union
Contract number: EE/13/BWI/721/S12.680178 Project duration from 01/09/2014 to 31/08/2017 Elaboration date: 29/07/2014
www.bus-itown.eu
La sostenibilità è il futuro delle costruzioni: un progetto europeo per qualificare le risorse umane in edilizia
I-TOWN | ITALIAN TRAINING QUALIFICATION WORKFORCE IN BUILDING La sostenibilità è il futuro delle costruzioni: un progetto europeo per qualificare le risorse umane in edilizia Il progetto I-TOWN (Italian Training qualificatiOn Workforce In BuildiNg) è finanziato dall’Unione Europea nell’ambito dell’iniziativa comunitaria Intelligent Energy Europe - Build up skills Pillar II.
Il contesto Le strategie nazionali del settore edile e il raggiungimento degli obiettivi energetici dell’UE 2020 • Il settore degli edifici non industriali è considerato il principale elemento nel consumo di energia e di emissioni di gas serra (GHG) sia a livello nazionale che europeo. Per contrastare tale problema, le Direttive Europee individuano strategie per la promozione dell’efficienza energetica negli edifici in accordo con gli obiettivi energetici di EU 2020. • La nuova Politica energetica Nazionale, è stata messa in atto per conseguire gli obiettivi a breve e a lungo termine (2020), al fine di promuovere l’efficienza energetica, lo sviluppo (sostenibile) delle energie rinnovabili. Sistemi scolastici e di formazione rilevanti per il settore edile in Italia • Per quanto attiene la formazione professionale le regioni e le province autonome hanno facoltà di creare un proprio sistema. Tale caratteristica ha impedito, ad oggi, il processo di definizione di un quadro nazionale comune. Alle Regioni compete la responsabilità di sviluppare e impostare i programmi di formazione professionale anche se esistono disposizioni nazionali finalizzate a garantire un minimo di standardizzazione e qualità dei programmi formativi realizzati in tutto il paese. Tutti gli accordi stipulati recentemente hanno dichiarato la necessità di giungere ad un sistema nazionale di riferimento. Le risorse umane al centro del cambiamento • Le risorse umane sono il vero valore aggiunto, lo sviluppo di nuove abilità e competenze specializzate, insieme alla formazione dei formatori e alla certificazione dei tecnici nel campo dell’efficienza energetica nel settore edile, è la principale leva del cambiamento e della crescita professionale. • L’elenco nazionale delle qualifiche rappresenta la base per la definizione di nuove competenze e abilità che gli operatori dovrebbero avere secondo le line guida della strategia 2020. Tutti gli operatori identificati con una roadmap nazionale devono migliorare la competenze tecniche e quelle trasversali per promuove l’integrazione nell’intera filiera edile. Gli standard nazionali identificati con la roadmap nazionale, di di cui si occupa I-town, sono relativi a: Operatore edile, Operatore termo-idraulico, Operatore di impianti elettrici, Operatore elettronico, Operatore carpentiere per il legno. LE FIGURE TARGET DI I-TOWN •
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Operatore edile, con competenze sulla coibentazione termica ed acustica di parete opache e pavimenti, preparazione di forniture energetiche da fonti rinnovabili e sistemi tradizionali integrati, installazione di elementi radianti nei pavimenti e nei soffitti, eliminazione dei ponti termici. Operatore termo-idraulico, con competenze su impianti termici, sistemi termo-solari, pompe di calore, biomasse, energia geotermica, sistemi di ventilazione,cogenerazione e trigenerazione. Operatore di impianti elettrici, con competenze nei sistemi elettrici ottimizzati, fotovoltaici, sistemi di illuminazione, piccolo impianti eolici. Operatore elettronico, con competenze relative a sistemi di monitoraggio smart e sistemi di controllo di impianti termo-idraulici ed elettrici e sistemi di automazione domestica. Operatore carpentiere per il legno, con competenze su coibentazione termica ed acustica, sigillatura di finestre, edilizia verde.
E-learning platform
UN PROGETTO EUROPEO COORDINATO DA FORMEDIL NELL’AMBITO DI BUILD UP SKILLS PILLAR II.
Co-funded by the Intelligent Energy Europe Programme of The European Union Contract number: EE/13/BWI/721/S12.680178 Project duration from 01/09/2014 to 31/08/2017 Elaboration date: 29/07/2014
PIATTAFORMA E-LEARNING Il progetto I-TOWN - Italian Training qualificatiOn Workforce in buildiNg promosso nell’ambito del programma comunitario BUILD UP SKILLS Pillar II, ha l’obiettivo di sviluppare programmi di formazione per la qualificazione di operatori edili, impiantisti termoidraulici, impiantisti elettrici e elettronici, carpentieri nei settori dell’efficienza energetica e della sostenibilità in edilizia. Il progetto ha sviluppato un programma di formazione modulare sull’efficienza energetica e sulla costruzione sostenibile, a partire dalla messa a disposizione di materiali didattici utilizzabili dai formatori e dagli operatori del settore. I materiali didattici sono stati resi disponibili in Fad nel centro risorse didattiche e-learning: un catalogo modulare di formazione articolato in tre distinte aree. FORMAZIONE DI BASE • Contenuti culturali: i principali concetti e aspetti innovativi che stanno permeando il settore delle costruzioni in tema di efficienza energetica e sostenibilità, al fine di delineare il quadro culturale e normativo di riferimento. -- Il concetto di nearly Zero Energy Building (nZEB), passivhaus e costruzione sostenibile, dalla definizione all’individuazione dei principali caratteri. -- Il quadro legislativo a livello europeo, nazionale e locale in materia di efficienza energetica e sostenibilità nel settore delle costruzioni. -- I sistemi di certificazione volontari della sostenibilità ambientale, quali LEED, BREEAM, ITACA, etc. e le figure professionali emergenti nel settore del green building. -- I trend di mercato dell’edilizia sostenibile ed efficienza energetica.
Piattaforma e-learning/E-learnin
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Piattaforma e-learning
AD FAD SO S E C AC RO LIBE
FORMAZIONE DI PROCESSO • Contenuti tecnici: approfondimenti specifici su procedure, tecnologie e prodotti emergenti sul mercato, al fine di delineare le potenzialità di innovazione rispetto alla prassi costruttiva corrente. -- L’innovazione nel processo edilizio, quale l’implementazione di procedure volte alla verifica della qualità dell’organismo edilizio dal progetto alla costruzione, effettuate da parti terze rispetto al processo di progettazione e costruzione. -- Le tecnologie edilizie innovative, intese quali tecnologie non convenzionali, per l’involucro edilizio opaco e per l’involucro trasparente. -- La valutazione della sostenibilità dei materiali da costruzione e dei componenti per l’edilizia. -- Le tecnologie impiantistiche innovative (non convenzionali), quali caldaie a condensazione, pompe di calore, macchine polivalenti, macchine frigorifere a recupero termodinamico, pompe di calore ad assorbimento, nonché sistemi di climatizzazione, di produzione di acqua calda sanitaria e di illuminazione ad alta efficienza e sistemi energetici che impiegano fonti energetiche rinnovabili. -- Gli strumenti e i metodi per la gestione efficiente degli edifici, ossia i Building Management Systems (BMS), gli Energy Management Systems (EMS), i Building Automation and Control Systems (BACS), sistemi di domotica, sistemi per la contabilizzazione dei consumi, etc., quali strumenti per la regolazione, la gestione ed il controllo sistematico delle prestazioni dell’edificio lungo la fase di esercizio. -- La gestione sostenibile del cantiere. -- Gli strumenti e i metodi per la verifica delle prestazioni in opera dei componenti edili, dell’involucro edilizio, dei componenti e dei sistemi impiantistici. FORMAZIONE DI PRODOTTO • Contenuti professionali: competenze connesse all’utilizzo di materiali innovativi, tecnologie, sistemi costruttivi specifici in determinate operazioni costruttive ritenute strategiche per l’efficienza energetica e la costruzione sostenibile. Oltre l’e-learning, dove sono riposti materiali per la gestione delle azioni formative, il progetto I-Town suggerisce una metodologia di apprendimento attiva pensata per coinvolgere i partecipanti in esercitazioni di gruppo su casi di studio, in workshop con aziende del settore, in test di autoapprendimento al termine di ciascun modulo (fruibili direttamente on line) ed in simulazioni di prove sul campo, in cantiere e in laboratorio formativo presso le scuole edili. A tale scopo il progetto I-Town ritiene centrale la FORMAZIONE FORMATORI attraverso lo sviluppo di • Contenuti trasversali: competenze connesse con le abilità formative e comunicative, la gestione e organizzazione delle azioni formative, la gestione delle risorse, il problem solving, la preparazione dei materiali di supporto all’apprendimento, le tecniche di comunicazione e valutazione dell’apprendimento. MATERIALI DIDATTICI DISPONIBILI SULLA PIATTAFORMA E-LEARNING CIASCUN MODULO PREVEDE Agenda Slides delle lezioni Video lezioni Materiali di supporto: • Schede didattiche sui casi studio • Materiale per esercitazioni in aula o workshop di cantiere • Schede didattiche con sequenze applicative • Glossario • Test di autovalutazione
i-town.labelacademy.com
Via Guattani,24 - 00161 Roma - www.formedil.it - formedil@formedil.it
FORMEDIL – Via G.A. Guattani, 24 – 00161 Roma e-mail formedil@formedil.it – web www.formedil.it Novembre 2017
20/11/17
09:48
I rapporti Formedil sono on line sul sito www.formedil.it
Il FORMEDIL è l’Ente paritetico nazionale per la formazione in edilizia, costituito nel 1980 dalle Associazioni firmatarie del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro edilizia industria, ANCE, Feneal UIL, Filca CISL, Fillea CGIL, a cui partecipano anche i rappresentanti ANAEPA CONFARTIGIANATO, CNA COSTRUZIONI, CLAAI, CASARTIGIANI, ANIEM, AGCI, CONFCOOPERATIVE, LEGACOOP. FORMEDIL, con CNCE Commissione Nazionale Casse Edili e CNCPT Commissione Nazionale CPT costituisce SBC, sistema bilaterale delle costruzioni, con una presenza capillare su tutto il territorio nazionale. A fianco di imprese, artigiani, lavoratori; in prima fila per promuovere l’innovazione, la qualità e la sicurezza nelle costruzioni, a partire dalla formazione. Il FORMEDIL è riconosciuto da Ministero del Lavoro come beneficiario della L. 40/87 destinata agli enti di formazione che svolgono attività di coordinamento a livello nazionale. Su mandato delle parti sociali di settore il FORMEDIL promuove la Borsa Lavoro Edile Nazionale attraverso il portale Blen.it. Il Rapporto Formedil 2017 fotografa lo stato di salute del settore delle costruzioni a partire dai dati dell’osservatorio Casse Edili, ed analizza l’atttività svolta dalla rete nazionale delle Scuole Edili: • 103 centri territoriali di formazione • 12.514 corsi • 298.500 ore di formazione • 149.619 allievi (80,3% operai, 17,2% tecnici), di cui 25.647 stranieri, 9.322 donne. Nel quinquennio 2012/2016 oltre 370 milioni di euro investiti in formazione. Dal 2009 al 2016 il Sistema Formedil ha formato 1 milione 141mila tra operai e tecnici. (Dati Rapporto Formedil 2017) Il contributo fornito dalla rete delle scuole edili aderenti a Formedil durante gli anni della gravissima crisi che ha colpito l’edilizia è stato fondamentale a tenere insieme una community preziosa per il Paese. Soprattutto la formazione sulla sicurezza ha consentito di contenere incidenti e infortuni. Oggi, secondo il Rapporto Formedil 2017, diventa essenziale da un lato non abbassare la guardia sulla formazione in materia di sicurezza e dall’altro incrementare e rilanciare la formazione professionale, resa necessaria sia sul piano della cultura di base che di fronte all’evoluzione tecnologica destinata a caratterizzare l’edilizia del futuro 4.0.
IL RAPPORTO FORMEDIL 2017 È STATO REALIZZATO IN COLLABORAZIONE CON
CRESME RICERCHE S.P.A.
DIREZIONE GENERALE PER LE POLITICHE ATTIVE E PASSIVE DEL LAVORO con il contributo della legge 40/87
Il Rapporto Formedil 2017 è stato presentato nell’ambito delle Giornate Nazionali della Formazione Edile, realizzate con il patrocinio dell’INAIL
RAPPORTO FORMEDIL 2017
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Formiamo il cantiere. Formazione, sicurezza, professionalità e innovazione
copertina doppia.pdf
RAPPORTO
FORMEDIL 2017
formiamo il cantiere formazione, sicurezza, professionalità e innovazione