Rapporto Formedil 2017

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I rapporti Formedil sono on line sul sito www.formedil.it

Il FORMEDIL è l’Ente paritetico nazionale per la formazione in edilizia, costituito nel 1980 dalle Associazioni firmatarie del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro edilizia industria, ANCE, Feneal UIL, Filca CISL, Fillea CGIL, a cui partecipano anche i rappresentanti ANAEPA CONFARTIGIANATO, CNA COSTRUZIONI, CLAAI, CASARTIGIANI, ANIEM, AGCI, CONFCOOPERATIVE, LEGACOOP. FORMEDIL, con CNCE Commissione Nazionale Casse Edili e CNCPT Commissione Nazionale CPT costituisce SBC, sistema bilaterale delle costruzioni, con una presenza capillare su tutto il territorio nazionale. A fianco di imprese, artigiani, lavoratori; in prima fila per promuovere l’innovazione, la qualità e la sicurezza nelle costruzioni, a partire dalla formazione. Il FORMEDIL è riconosciuto da Ministero del Lavoro come beneficiario della L. 40/87 destinata agli enti di formazione che svolgono attività di coordinamento a livello nazionale. Su mandato delle parti sociali di settore il FORMEDIL promuove la Borsa Lavoro Edile Nazionale attraverso il portale Blen.it. Il Rapporto Formedil 2017 fotografa lo stato di salute del settore delle costruzioni a partire dai dati dell’osservatorio Casse Edili, ed analizza l’atttività svolta dalla rete nazionale delle Scuole Edili: • 103 centri territoriali di formazione • 12.514 corsi • 298.500 ore di formazione • 149.619 allievi (80,3% operai, 17,2% tecnici), di cui 25.647 stranieri, 9.322 donne. Nel quinquennio 2012/2016 oltre 370 milioni di euro investiti in formazione. Dal 2009 al 2016 il Sistema Formedil ha formato 1 milione 141mila tra operai e tecnici. (Dati Rapporto Formedil 2017) Il contributo fornito dalla rete delle scuole edili aderenti a Formedil durante gli anni della gravissima crisi che ha colpito l’edilizia è stato fondamentale a tenere insieme una community preziosa per il Paese. Soprattutto la formazione sulla sicurezza ha consentito di contenere incidenti e infortuni. Oggi, secondo il Rapporto Formedil 2017, diventa essenziale da un lato non abbassare la guardia sulla formazione in materia di sicurezza e dall’altro incrementare e rilanciare la formazione professionale, resa necessaria sia sul piano della cultura di base che di fronte all’evoluzione tecnologica destinata a caratterizzare l’edilizia del futuro 4.0.

IL RAPPORTO FORMEDIL 2017 È STATO REALIZZATO IN COLLABORAZIONE CON

CRESME RICERCHE S.P.A.

DIREZIONE GENERALE PER LE POLITICHE ATTIVE E PASSIVE DEL LAVORO con il contributo della legge 40/87

Il Rapporto Formedil 2017 è stato presentato nell’ambito delle Giornate Nazionali della Formazione Edile, realizzate con il patrocinio dell’INAIL

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Formiamo il cantiere. Formazione, sicurezza, professionalità e innovazione

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RAPPORTO

FORMEDIL 2017

formiamo il cantiere formazione, sicurezza, professionalità e innovazione



RAPPORTO

FORMEDIL 2017

formiamo il cantiere formazione, sicurezza, professionalitĂ e innovazione


CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE FORMEDIL Presidente Vicepresidente

Invitati:

Massimo Calzoni Francesco Sannino Antonio Di Franco Romano Baldo Franco Gullo Enzo Pelle Giuseppe Moscuzza Beatrice Sassi Antonio Mazza Piero Petrucco Giovanni Brancatisano Maurizio Aluffi Antonio Amato Viviana Stefanini

ANCE FENEAL UIL FILLEA CGIL FILLEA CGIL FENEAL UIL FILCA CISL FILCA CISL ANCE ANCE ANCE CNA COSTRUZIONI ANAEPA CONFARTIGIANATO FEDERLAVORO E SERVIZI CONFCOOPERATIVE ANIEM

COLLEGIO SINDACI REVISORI Presidente Gianluca Puliga

Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - Direzione Generale Politiche attive e Passive del Lavoro - Div. VI^ ex DGPOF Adriana Migliorelli ANCE Stefano Puecher Passavalli FENEAL-UIL/FILCA-CISL/FILLEA CGIL

Il Formedil è un Ente riconosciuto dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ai sensi della Legge 14 febbraio 1987 n. 40 Le Giornate Nazionali della Formazione Edile e il Rapporto Formedil sono state realizzate con il patrocinio dell’INAIL Il volume è stato curato da: Giovanni Carapella Lorenzo Bellicini Coordinamento: Antonella Linari – FORMEDIL Claudia Levantesi – CRESME

Ha collaborato: Germana Cristiano – FORMEDIL Diego De Gisi - FORMEDIL Tiziana Gugliandolo – FORMEDIL Rossella Anna Martino - FORMEDIL Antonello Mostacci - CRESME Il capitolo di MICSxCAPO è stato redatto da Claudio Tombari - FORMEDIL Al capitolo della BDFC hanno collaborato Claudio Cigarini – RES Edili Reggio Emilia, Rossella Anna Martino e Antonella Linari - FORMEDIL Al capitolo BLEN.IT hanno collaborato Marco Golato – FORMEDIL e Maurizio Fanzini – FORMEDIL

I dati riportati nella prima e seconda parte del rapporto sono stati forniti direttamente da ciascuna Scuola Edile. I dati riportati nella quarta parte sono stati estrapolati dalla Banca Dati Formazione Costruzioni e forniti direttamente da ciascuna Scuola Edile. La rilevazione delle attività svolta nel 2016 è stata realizzata con un questionario on-line unificato Formedil/CNCPT. FORMEDIL - Roma formedil@formedil.it www.formedil.it www.blen.it www.16oremics.it www.bus-itown.eu www.formazioneilterritorio.it

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INDICE

INTRODUZIONE: Massimo Calzoni, Presidente FORMEDIL Francesco Sannino, Vicepresidente FORMEDIL

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PARTE PRIMA: Formazione, sicurezza, professionalità, innovazione per l’edilizia del futuro: scenari di riferimento 1.

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COSTRUZIONI 2017: PROVE DI RIPARTENZA, SENSO DI INADEGUATEZZA, E NECESSITA’ DI UN RILANCIO CULTURALE Lorenzo Bellicini, CRESME

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2.

FORMAZIONE E POLITICHE PER IL LAVORO IN EDILIZIA: sintesi dei dati e spunti di riflessione Giovanni Carapella, FORMEDIL

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3.

TRA CRISI E INNOVAZIONE: VERSO L’EDILIZIA 4.0 Marco Panara, opinionista ed editoralista de La Repubblica

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PARTE SECONDA: IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 - L’ATTIVITÀ FORMATIVA 1.

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3.

Gli enti scuola 1.1. L’articolazione territoriale 1.2. Le fonti di finanziamento delle scuole edili 1.3. Il finanziamento dei corsi 1.4. Le strutture operative L’attività formativa 2.1. I corsi 2.1.1. I corsi per operai 2.1.2. I corsi per tecnici 2.1.3. I corsi del progetto 16ore MICS 2.2. La partecipazione 2.2.1. La presenza femminile 2.2.2. La presenza degli stranieri 2.2.3. Operai e tecnici 2.2.4. Inoccupati, occupati e disoccupati 2.3. La formazione per la sicurezza 2.4. I corsi sull’amianto 2.5. Sintesi dell’attività formativa L’attività del sistema FORMEDIL nel 2016 a livello regionale

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PARTE TERZA: IL PROGETTO MICS X CAPO 4. Progetto MICSxCAPO una sperimentazione nazionale FORMEDIL

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PARTE QUARTA: LA BANCA DATI FORMAZIONE COSTRUZIONI (BDFC) 5. Premessa 5.1. Gestionali utilizzati dalle scuole 5.2. Alcuni spunti 6. Un approfondimento dei dati presenti in BDFC 6.1. Uno spaccato dell’attività delle scuole edili: l’analisi dei dati 2009 - agosto 2017 6.2. Che tipo di impresa si rivolge alle scuole edili?

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PARTE QUINTA: LE POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO - BLEN.IT

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7.

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BLEN.it. Lo stato del servizio Borsa Lavoro Edile Nazionale 7.1. La struttura sul territorio 7.2. Gli Operatori coinvolti 7.3. L’ andamento del servizio 7.4. Iniziative attive del Formedil sui servizi per il lavoro 7.5. L’ occupazione attraverso il monitoraggio qualitativo BLEN.it: osservatorio a campione Emilia Romagna e Veneto

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APPENDICE STATISTICA L’EVOLUZIONE DELL’ATTIVITA’ FORMATIVA 2007-2016

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APPENDICE LA FORMAZIONE PER LE COSTRUZIONI IN EUROPA: IL FORMEDIL NEI PROGETTI EUROPEI

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Introduzione di Massimo Calzoni, Presidente FORMEDIL

La presentazione del Rapporto 2017 avviene in un momento in cui le condizioni del mercato delle costruzioni restano critiche e soprattutto risultano oggetto di analisi e valutazioni contraddittorie. Resta alta l’aspettativa che il lungo ciclo negativo sia giunto al termine ed alcuni segnali connessi all’andamento generale dell’economia italiana sembrano confermarlo. Viceversa, negli ultimi mesi le stime dei maggiori centri di ricerca e dell’Istat cii dicono che il secondo trimestre del 2017 registra andamenti negativi. In modo particolare pesa sullo stato di saluto dell’edilizia il calo degli investimenti pubblici. E tutti noi ci siamo ormai resi conto che senza un’iniezione finanziaria consistente in grado di avviare un processo virtuoso e rilevante di appalti pubblici non si potrà contare su un processo reale di crescita duraturo nel tempo. Continuare ad aggrapparsi agli incentivi fiscali per il recupero edilizio e la riqualificazione a fini di abbattimento dei consumi energetici, anche se rafforzati dai nuovi sisma bonus, non appare la soluzione adeguata a ricostituire un tessuto imprenditoriale strutturato, solido e dotato di competenze tecniche in grado di garantire al Paese quella messa in sicurezza e quella qualità edilizia che dovrebbe essere posta al centro di un grande e reale piano economico. Ragionare sul mercato e sulle sue prospettive costituisce del resto un passaggio propedeutico a qualunque riflessione seria sulla formazione in edilizia. Così come non possiamo esimerci da confrontarci con i processi di profondo cambiamento che stanno caratterizzando le relazioni economiche come quelle personali e che hanno nell’innovazione e in particolare nella digitalizzazione il fattore più rilevante. Consapevoli di questo come Formedil da alcuni anni abbiamo avviato un percorso volto proprio a misurarci singolarmente e come sistema con l’innovazione nella convinzione che stanno cambiando tante cose e che seppur nella validità perdurante degli strumenti che ci siamo dati nel tempo, non possiamo prescindere dalle nuove situazioni del mercato, così come dall’evoluzione dei modelli di business e dai mutamenti rispetto alle strutture e ai sistemi di organizzazione dell’offerta, con le inevitabili conseguenze sulla struttura dei canteri e sulla tenuta del mercato del lavoro. Compito delle costruzioni è di modellare l’ambiente costruito, l’ambiente che madre natura ci ha dato per renderla confacente alle esigenze della popolazione e quindi dobbiamo per forza renderci conto di quali sono i problemi e le opportunità che ci si presentano davanti. E’ su questa capacità di trasformare migliorando la qualità della vita delle popolazione che va valutato il settore. Purtroppo ad incidere sul risultato che noi tutti constatiamo non essere soddisfacente vi è un contesto di politiche, di norme, di criticità e malfunzionamenti che di fatto impediscono anche a un sistema virtuoso di manifestarsi e di affermarsi. Il nostro Paese non riesce a uscire da alcune condizioni macroeconomiche che ne limitano qualunque possibilità di sviluppo, non solo dal debito pubblico che aumenta condizionando le manovre finanziarie pubbliche a scapito degli investimenti e a sostegno della spesa corrente, ma anche una perdurante instabilità istituzionale. A ciò si aggiunge il contesto specifico che attiene agli appalti pubblici dove opera la pesante interferenza da parte dell’ANAC, nella presunzione di una generale situazione di corruzione. E se il problema esiste, la soluzione appare quanto meno discutibile appesantendo un mercato già fragile e disgregato dove il varo del nuovo codice degli appalti contribuisce ad aggravare la distanza tra gli obiettivi

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reali di garantire opere fatte bene selezionando le imprese più capaci a garanzia proprio del risultato e un sistema dove la scelta appare basata sulla casualità. Non può che stupire e lasciare perplessi la scelta di un nuovo codice degli appalti approvato senza una strategia di settore e senza un sistema di relazioni industriali che propende verso un piano, senza una visione e dei principi in grado di garantire la qualità e la tempistica delle opere, che è quello che serve. Si è parlato di soft law e poi si prevedono 53 decreti attuativi di cui dopo 18 mesi ne sono stati diramati 12. E poi è arrivato il correttivo e quindi dobbiamo ricominciare da capo, finendo per destabilizzare quel poco che è rimasto. Per ragionare di tutto questo abbiamo promosso alcuni seminari sulla ricostruzione delle aree colpite dal sisma nel 2016. Ciò nella convinzione che il terremoto non è soltanto emergenza e ricostruzione, ma un evento naturale connaturato con il nostro territorio, un fenomeno ripetitivo, con il quale dobbiamo imparare a convivere con questa situazione. Ebbene anche in questa situazione di emergenza e che necessiterebbe di grande rapidità di intervento, al centro dell’attenzione non c’è l’interesse delle comunità terremotate bensì l’anticorruzione, con il risultato che si affidano i lavori attraverso il discutibile meccanismo dell’estrazione a sorte delle imprese e con la conseguenza che molte delle gare per la ricostruzione delle scuole che dovevano essere aperte il 15 settembre sono andate deserte, perché ad esempio si richiedeva di costruire in 120 giorni una scuola di 6 mila metri quadrati di sana pianta compresi i pali. Lo si è richiesto a imprese che magari stavano a Bolzano o a Reggio Calabria e che ovviamente hanno rinunciato. Siamo di fronte a scelte e procedure incomprensibili. A ciò si aggiunge una spinta e crescente proceduralizzazione, che si concretizza in un generale incremento di burocrazia, dove la scelta del meccanismo di estrazione a sorte risponde all’esigenza tutta autoreferenziale di salvaguardare il funzionario pubblico che qualunque cosa succeda non è perseguibile. Così si deresponsabilizza la pubblica amministrazione, si paralizza il settore e non si garantiscono le opere necessarie alle popolazioni. Questo è un ultimo atto di un processo che in dieci anni ha portato al fallimento di oltre il 50% delle imprese iscritte alle Casse edili. Molte hanno fatto ricorso al concordato, ma ora con le norme recenti questa strada è diventata più difficile. Si assiste a un degrado e a una disgregazione del tessuto imprenditoriale, quando invece il Paese avrebbe bisogno di aziende strutturate, essenziali per esercitare una efficace e qualificata attività formativa. A questo processo ha contribuito il negativo impatto degli incentivi fiscali, che promuovendo e sostenendo lavori al disotto dei 96 mila euro garantendo la recuperabilità quasi integrale della spesa attraverso un credito fiscale, ha favorito la nascita di micro imprese, spesso gestite da gente improvvisata, di partite IVA nate qualche giorno prima destinate a chiudere alla prima difficoltà per poi ripresentarsi sotto nuove ragioni sociali. Il risultato è una progressiva ulteriore frammentazione. Possiamo affermare senza timore di essere smentiti che Il sistema produttivo è imploso. Infatti le 20 principali aziende del ranking nazionale fanno con pochissime eccezioni fino oltre il 90 % del loro fatturato all’estero. Se ne sono andate perché in Italia non c’è più mercato. Tra i meccanismi di selezione oggi prevalenti e la prassi di acquisire appalti con ribassi che ormai si aggirano intorno al 40% il sistema si regge su un processo di dequalificazione e di sfruttamento, tagliando fuori proprio le imprese che avevano competenze, organizzazione e capacità di gestire qualitativamente un lavoro.

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Come è possibile coniugare questo stato di cose con un sistema formativo che ha fatto della sua bandiera la regolarità, la congruità, la sicurezza. Il nostro mondo si è progressivamente imbarbarito e le imprese con 50/100 operai, dove ognuno cercava di insegnare qualcosa e si lavorava con la soddisfazione di fare le cose bene è veramente difficile trovarle. Se c’è la consapevolezza di tutto questo allora dobbiamo lavorare per trovare una piena concordia tra parti datoriali e parti sindacali, sforzandoci di individuare qualche obiettivo conseguibile e batterci affinché chi ha il potere di cambiare le cose si attivi per trovare soluzioni in grado di restituire valore ai principi e agli obiettivi che sono alla base del nostro sistema bilaterale. Dobbiamo batterci affinché si ricostituiscano le condizioni per ricostruire un modello di business compatibile con questi risultati e obiettivi. E per farlo vi è bisogno di investimenti consistenti. Dieci anni fa si spendevano 37 miliardi l’anno, nel 2016 non siamo riusciti a spenderne 10 con 32 mila imprese qualificate. Di cosa stiamo parlando? Di nulla! Come abbiamo affermato con forza in occasione dei nostri incontri nelle regioni del terremoto c’è bisogno di un nuovo modello che non può che essere basato sull’interesse generale del paese. Noi dobbiamo rifondare un sistema produttivo dell’edilizia che faccia realmente gli interessi dei cittadini e del loro territorio che insieme formano quell’unità inscindibile che è l’Italia. E’ un processo anche culturale nel quale tutta la cittadinanza deve essere coinvolta; dobbiamo capire che il territorio è una cosa verso la quale uno ha diritti e doveri. Ha il diritto di utilizzarlo nel modo giusto ed il dovere di proteggerlo. Chi mi conosce sa che sono anni che io vorrei fare un ragionamento sui beni comuni, perché i beni comuni sono una cosa di alto profilo, hanno con il popolo un legame originario ben più importante della carta costituzionale. E’ un rapporto ancestrale. Parlare di beni comuni e di messa in sicurezza del territorio vuol dire investire 40/50 miliardi all’anno. Chi ha parlato di messa in sicurezza con 100 miliardi complessivi non sa cosa dice. Perché stiamo parlando di una ventina di milioni di abitazioni sismicamente inadeguate su un territorio di 300.000 Km2 di cui l’88% è soggetto a rischi più o meno gravi. Parliamo inoltre di città sviluppatesi con pochi mezzi tra gli anni ’50 e ’80 del secolo scorso e quasi per niente ammodernate e adeguate alle crescenti esigenze di competitività globale e benessere abitativo. Se si vuole seriamente raggiungere il risultato è necessario investire un pezzo del PIL senza modifiche per almeno trent’anni. Un Governo di un Paese si deve occupare del benessere dei cittadini e del loro territorio in maniera costante e continua. Secondo il Cresme il Prodotto Interno Lordo delle costruzioni è oggi circa 166 miliardi. Secondo le Casse edili la massa salari prodotta dall’attività delle imprese iscritte ammonta a 4 miliardi che su 166 miliardi è il 2.5%. Non si può credere che si possano fare 166 miliardi con il 2.5% di manodopera. Vuol dire che esiste un’ampia area extra contrattuale. Dobbiamo riflettere e trovare delle soluzioni che non possono essere quelle di chiuderci sempre più e aumentare le aliquote pensando di salvaguardare il sistema e invece condannandolo a morte. Dobbiamo capire come tornare ad essere significativi. Per questo c’è bisogno di un grande piano per il Paese che comprenda anche la rigenerazione delle città. Perché solo con un rilancio del mercato con la sua crescita quantitativa possiamo agganciare e recuperare ruolo e proporre i nostri valori. Ma non è solo una questione che riguarda noi. Rimanere con queste città prive di standard, con periferie senza parcheggi, senza giardini, senza opere di urbanizzazione vere e proprie il nostro futuro è segnato. Il

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Piano che noi proponiamo deve contenere tutto questo: la riqualificazione e la rigenerazione di territori e città. Tornando al nostro sistema se guardiamo ai numeri del Rapporto, ci sentiamo appagati sembra proprio che le cose non vadano male, eppure siamo tutti consapevoli che il rischio di implosione esiste. Pensiamo veramente che la strada che abbiamo intrapreso di spendere il meno possibile tagliando su formazione e servizi per salvare il bilancio ci possa garantire la sopravvivenza? Quanto possiamo durare? Dobbiamo darci un programma, dotarci anche noi di un Piano guardando alla realtà dei fatti senza timore, ad esempio riconoscendo che il forte aumento di competenze che oggi vengono richieste non sono in nostro possesso. Diciamo tutti che il cantiere è cambiato, che si costruisce un palazzo in molte maniere, che ci sono nuovi sistemi costruttivi e una infinità di prodotti innovativi. Come pensiamo di poter fronteggiare tutta questa complessità se non abbiamo più neanche un insegnante di muratura tradizionale nelle nostre scuole più piccole? Dobbiamo renderci conto che rischiamo di diventare inutili oltre che obsoleti. Dobbiamo sforzarci di darci un piano, dobbiamo accelerare il processo di interconnessione dei dati e di integrazione delle organizzazioni. La soluzione a mio parere non può che essere un processo di centralizzazione, un unico sistema con le filiali che gestiscono il proprio capitale ma che seguono le direttive del centro. L’alternativa è aprirci a soluzioni di tipo consortile. Se non vogliamo cambiare lo schema dobbiamo lavorare in sinergia, aumentando la nostra capacità di lavorare in team, mettendo a fattor comune tutte le risorse, in primis quelle umane. Nel merito della nostra attività di formazione dobbiamo perseguire alcune azioni precise. Innanzitutto dobbiamo puntare sul primo ingresso. Così come dobbiamo intercettare l’esigenza formativa espressa a livello di management. Poi ci sono quelle che abbiamo definito ‘le figure snodo’. Nei cantieri è aumentata la complessità e la varietà delle soluzioni, dobbiamo pertanto fare in modo che queste figure di snodo imparino a gestirle riducendo al massimo gli errori. Qui la tecnologia e la digitalizzazione ci possono aiutare: dobbiamo costruire percorsi e modalità nuove e più efficaci, tenendo conto dei tempi di lavoro e delle necessità delle imprese. In questo ambito abbiamo avviato un progetto sperimentale finanziato come Formedil con una quarantina di scuole. Dobbiamo insistere e lavorare meglio. Dobbiamo tornare alla formazione professionale e professionalizzante. Dobbiamo rafforzare le sinergie con il mondo delle specializzazioni, coinvolgendo Federcostruzioni. Ma abbiamo bisogno di competenze e di qualità dei formatori. Per questo abbiamo pensato di costruire un albo nazionale di formatori qualificati nelle diverse specializzazioni disponibili a muoversi a livello nazionale, ma non escluderei anche degli albi regionali soprattutto là come in Lombardia abbiamo un numero elevato di scuole. Poi naturalmente dobbiamo crescer sul fronte delle politiche attive del lavoro. Quando abbiamo presentato la Borsa Lavoro nel 2008 auspicavamo una Borsa lavoro nazionale così che la formazione si sarebbe intelaiata su una rete di accoglienza, orientamento, intercettazione e intermediazione tra domanda e offerta favorendo l’impiegabilità e un più facile rientro delle persone soprattutto ad una certa età. Ora che le Regioni dovrebbero sostenerci maggiormente, dovrà essere nostro impegno mettere la Borsa Lavoro al centro delle nostre attività.

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Introduzione di Francesco Sannino, Vicepresidente FORMEDIL

Sono sempre più convinto che costruire la propria casa in un ambiente adatto, utilizzando un’impresa qualificata con personale specializzato e materiale innovativo, significhi tirarla su bene, lavorare in sicurezza e avere cura del proprio territorio. Tuttavia, troppo spesso la storia ci ha mostrato una realtà del costruire opposta a quella corretta ed operata in altri Paesi Europei. Non è un caso che l’abusivismo, esclusiva del tutto italiana, abbia permesso costruzioni illegali con materiale scadente e manodopera irregolare. Nel clima culturale che consentì la nascita di importanti riforme sociali, urbanisti ed intellettuali, con un alto senso delle Istituzioni, giustificarono i disastri compiuti nel territorio sostenendo che fino al 1967, anno della legge ponte sull’urbanistica, si poteva parlare di aggressione lecita del territorio e del paesaggio, poiché non era stato possibile contenere l’inarrestabile forza del boom economico relativo al secondo dopoguerra, dopo non più. E da allora sono passati cinquant’anni di forte aumento di quell’aggressione. La stessa cosa vale per i terremoti. In tutti questi anni non si è fatta vera prevenzione, i risultati dei progetti e ricerche sono rimasti inascoltati, con la conseguenza di ritrovarci ogni volta che accade un nuovo evento sismico, sorpassati dalla cronaca. Amatrice, Norcia, Accumoli, Camerino, non sono territori oggetto di speculazione edilizia, non subiscono l’inquinamento dovuto alla presenza di siti industriali, sono realtà rappresentate sostanzialmente da persone e territorio che inevitabilmente chiama a responsabilità lo Stato ad intervenire definitivamente nella prevenzione antisismica e, più in generale, nella messa in sicurezza del nostro territorio, tramite un concreto programma d’interventi di lungo periodo. Il piano Casa Italia, se attuato, sarebbe utile anche per misurare sia la capacità dello Stato di intervenire sulle misure fiscali e risorse economiche importanti, che la capacità di coordinare i comportamenti di privati, enti locali, Regioni e pezzi dell’amministrazione statale. La casa costituisce il perno centrale del territorio e il progetto dello Stato dovrebbe servire soprattutto a responsabilizzare i proprietari degli immobili perché, se ciò avvenisse, gli elementi di complessità troverebbero più facile soluzione. Possiamo fare un paragone con le auto, il traffico e le strade. Queste sono più sicure perché per usare un’automobile è necessaria una patente, un’assicurazione e sottoporre a controlli periodici il mezzo a disposizione. Fatta eccezione per i controlli obbligatori sulle caldaie, non accade la stessa cosa per le abitazioni, la cui sicurezza influisce anche su quella delle altre. C’è molto da fare per la messa in sicurezza del territorio, un impegno che, a fronte delle importanti risorse economiche e incentivi pubblici previsti, può essere garantito da imprese qualificate che operano in trasparenza e in sicurezza. I seminari organizzati dal Formedil con gli enti territoriali, a un anno dal sisma del 2016, e che hanno anticipato le Giornate nazionali Formedil, sono stati l’occasione per sviluppare una riflessione sul ruolo della formazione nella riedificazione dell’Appennino e su come far ripartire il territorio attraverso nuovi scenari di rigenerazione, sviluppo economico e sociale in un contesto già fortemente compromesso dalla crisi.

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Dalle prime tre iniziative, rispetto alle quattro programmate (svolte a Rieti, Tolentino e Norcia), sono emersi alcuni interessanti spunti: -

La salvaguardia del patrimonio storico monumentale mediante la rigenerazione dei borghi da ricostruire e ripopolare, base essenziale per la conservazione ; Rivedere la rete delle infrastrutture sociali e di mobilità per garantire livelli di sicurezza sismica elevata, e certezza di accesso e di fuga dalle zone colpite da calamità.

Un progetto pilota del Sistema Bilaterali delle Costruzioni In questa complicata realtà che rischia lo spopolamento si deve intervenire con un piano di riqualificazione integrata con le aree economiche più dinamiche, che sia in grado di assicurare una ripresa delle attività tradizionali, e con nuove prospettive produttive e di lavoro. Il sistema Bilaterale delle Costruzioni è presente con un progetto di formazione per la messa in sicurezza sismica, di assistenza tecnica alla ricostruzione, con programmi d’informazione e formazione alle imprese, e ai lavoratori, su sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, legalità e controllo della regolarità. L’area del cratere è paragonabile a un enorme cantiere, il più grande d’Europa, una realtà nella quale la bilateralità ha la possibilità di misurare la sua capacità di comprendere i percorsi settoriali, per proiettarsi nella realizzazione di un’innovativa rete di servizi e di assistenza alle costruzioni, dove i valori culturali per un’edilizia sicura, trasparente, legale e di qualità rappresentino le fondamenta alla base del processo della riedificazione urbana. Il contributo della bilateralità ad uno schema di questo genere è essenziale e l’uso della digitalizzazione, per una mappatura puntuale dell’esistente e per lo sviluppo di uno schema univoco ed unitario di metodica e di dialogo tra enti per favorire la traduzione delle informazioni in azioni, sono elementi essenziali.

Le risorse per le infrastrutture Un orientamento settoriale del costruito e del costruire è confermato dalla qualità degli investimenti per le infrastrutture, che dopo un lungo periodo negativo sembra destinato a cambiare. La legge di Bilancio 2017 ha previsto per le infrastrutture un fondo destinato a trasporti e viabilità (mobilità sostenibile, sicurezza stradale, riqualificazione, investimenti per la riqualificazione urbana, infrastrutture e edilizia pubblica), mentre per quanto riguarda la ricostruzione post terremoto sono destinati, a partire da quest’anno e fino al 2047, 7,6 miliardi di euro. Tuttavia, come sappiamo bene, il problema spesso è costituito dalla mancata cantierizzazione dei lavori. Le risorse ci sono ma restano ferme per troppo tempo nei cassetti o vengono usate per coprire le spese correnti anziché gli investimenti. Ne è un esempio, la legge di bilancio del 2016; nonostante l’aumento della spesa pubblica per investimenti, gli effetti sono stati inferiori alle attese con lavori pubblici ai minimi storici. Nel 2016, rispetto al 2015, gli investimenti hanno registrato una riduzione del 25%, mentre i Bandi un calo del 18%.

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Un esempio di criticità Un altro esempio di incapacità del Paese, deciso a ripartire con i finanziamenti alle opere pubbliche, ma che rimane fermo al palo, è dato dal Piano Nazionale sulle opere e interventi per la riduzione del rischio idrogeologico. Il rapporto tra risorse disponibili ed il numero dei cantieri attivi, svela una dimensione dell’intervento sul singolo cantiere che lascia supporre a interventi di manutenzione ordinaria anziché alla realizzazione di nuove opere, soprattutto a causa del ritardo con il quale le Regioni e gli enti locali sviluppano la progettazione esecutiva. La produzione è in pratica orientata essenzialmente verso il rinnovo edilizio e urbano, tanto che Il 73% del valore della produzione si riferisce alla riqualificazione. Un trend in continua crescita grazie alle politiche di incentivazione edilizia, seguita all’avanzamento tecnologico. Questo significa che se da una parte il settore impegnato nell’edilizia tradizionale, ha risentito molto gli effetti della crisi, e con esso anche le figure professionali più tradizionali, quella del mercato più innovativo fatica a trovare le competenze tecniche necessarie, non essendoci un modello formativo adeguato di riferimento.

Sicurezza e innovazione C’è molto da fare per il nuovo modello del costruire, anche sul fronte della prevenzione, attraverso l’attività di formazione/ informazione e sorveglianza tecnica in cantiere. Se da una parte l’innovazione contribuisce alla riduzione di alcuni fattori di rischio per effetto: della semplificazione delle fasi lavorative, del ricorso al montaggio di componenti realizzati in azienda, dell’introduzione di nuovi materiali, e della riduzione del lavoro manuale, dall’altra parte tende ad accentuare nuovi problemi su salute e sicurezza, primo fra tutti il rischio chimico legato all’impiego di materiale di sintesi e di origine nano tecnologica nel processo edilizio. L’innovazione è un processo che richiede attenzione costante, aggiornamento e capacità di visione. Ma se è vero che cambia il contesto, non devono cambiare le tutele e le garanzie per i lavoratori, ne lo spazio per le imprese che vogliono investire e operare in trasparenza e nella legalità. L’impegno degli enti sulla formazione alla sicurezza e sulla sorveglianza tecnica in cantiere dal 2009 al 2016 ha consentito di realizzare 34.715 corsi seguiti da 301.377 edili (importante anche l’incremento della formazione sull’amianto indicata nel Rapporto Formedil) e di compiere 361.933 visite tecniche in cantiere; un contributo notevole del sistema bilaterale allo sviluppo della cultura sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Senza questo lavoro, che ha permesso di riportare tra i banchi di scuola una parte importante della categoria, il dato sugli infortuni e gli incidenti mortali in cantiere sarebbe stato peggiore. Certo non possiamo esultare. Sulla sicurezza bisogna invertire la tendenza che si sta registrando in questi ultimi mesi. Stando ai dati Inail la situazione è preoccupante con un dato altalenante delle denunce sugli infortuni sulle malattie professionali e su quelle con esito mortale. La preoccupazione per l’incremento degli infortuni mortali nel periodo gennaio/agosto 2017, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, è dettata soprattutto dal fatto che tale aumento è avvenuto nei comparti industria, costruzioni e servizi, vale a dire le attività più rischiose. Tutto ciò significa che per le parti sociali e per le Istituzioni è tempo di riflessioni e di

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confronti che devono dare seguito a provvedimenti stringenti, mentre per quanto riguarda il nostro sistema è indispensabile che mantenga alto l’impegno su formazione e prevenzione.

La struttura operativa del cantiere Il cantiere è molto cambiato negli ultimi anni e di conseguenza è cambiata l’organizzazione al suo interno. L’irregolarità è aumentata e la forte contrazione del mercato ha portato le imprese ad applicare contratti di lavoro più flessibili ed economici, come dimostra l’analisi svolta da Blen sull’offerta di lavoro nella Regione Emilia Romagna. Su 19.865 assunzioni effettuate nel periodo ottobre 2016/aprile 2017 soltanto il 22% è relativo ad assunzioni a tempo indeterminato. Se poi confrontiamo il numero delle imprese con quello degli addetti emerge una struttura del sistema produttivo caratterizzata da una generalizzata frammentazione, con significative conseguenze negative sulle prestazioni professionali e sulla sicurezza.

Il rinnovo contrattuale e il presidio della formazione professionale Cambiamenti che richiedono decisioni importanti a sostegno dei lavoratori e delle imprese, soluzioni che possono arrivare dal rinnovo del contratto chiamato a definire meglio quelle scelte sulla bilateralità che il protocollo contrattuale del 2014 non è stato in grado di generare. Sul fronte della formazione gli aspetti che il nuovo contratto deve definire sono almeno due: -

Il contributo contrattuale per gli enti unitari da ripartire tra formazione, sicurezza e servizi al lavoro La definizione dello statuto tipo (funzioni distinte e separate)

Mantenere il presidio sulla formazione professionale significa garantire un servizio rivolto alle maestranze, ai tecnici e alle imprese per lavorare bene, con maggiore qualità, sicurezza e innovazione. Significa dare una risposta a un settore composto da maestranze con un’età media molto alta e con la necessità di acquisire le professionalità necessarie al nuovo mercato evitando che l’adeguamento delle competenze possa avvenire solo sul “campo” senza che queste vengano correttamente e contrattualmente riconosciute. Certo, l’attenzione rivolta sul fronte della formazione sulla sicurezza è stata indispensabile per affermare la cultura della prevenzione e come si diceva deve essere confermata. Tuttavia, oggi si pone il problema rispetto a come recuperare gli spazi sulla formazione professionale rimasta al palo causa la riduzione delle risorse economiche di natura contrattuale, quelle derivanti dai finanziamenti, e alla scarsa vocazione dei giovani nei confronti del cantiere. Sappiamo che non è un lavoro facile, soprattutto perché nel frattempo gli enti hanno dovuto fare i conti con le suddette difficoltà e rinunciare persino alle strutture tecniche necessarie per produrre progetti formativi. Non possiamo però pensare di abbandonare il presidio di un’area critica delle costruzioni. Il tema non riguarda soltanto la necessità di erogare formazione a un settore che cambia, ma anche dare risposta al cantiere che si trasforma con la presenza di aziende che producono materiali e componenti predefiniti. Per questa ragione c’è bisogno di focalizzare l’attenzione sul modello della formazione inteso come servizio inclusivo delle costruzioni. La soluzione sta nell’applicazione del contratto unico di cantiere , un contratto che tenga conto delle evoluzioni in atto, ma anche delle sue

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caratteristiche, rendendo omogenei i costi sostenuti dalle imprese e le effettive tutele, soprattutto in tema di formazione tecnica e sicurezza, a favore di tutti i lavoratori e a garanzia delle imprese coinvolte. La discussione sulla formazione professionale non può esaurirsi con un’assemblea nazionale, tuttavia è nostro compito provocare una riflessione che sia di aiuto alle parti sociali deputate alle decisioni politiche conseguenti. Abbiamo chiare le difficoltà del sistema e le perplessità di parte del settore che vorrebbe rinunciare alla formazione soprattutto perché sono poco chiari gli obiettivi. Per questi motivi dobbiamo immaginare un nuovo modello basato su contenuti e metodi diversi da quelli fin qui proposti, ed erogato da strutture territoriali economicamente compatibili sul piano delle risorse economiche disponibili. Possiamo paragonare la formazione tecnica come una barca in un mare agitato. Nostra la responsabilità di indicare quale rotta prendere per portarla in un porto sicuro. Per questo motivo il lavoro che siamo chiamati a svolgere nei prossimi mesi va inquadrato come a un impegno strategico nel quale coinvolgere le parti sociali.

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PARTE PRIMA GLI SCENARI DI RIFERIMENTO

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PARTE PRIMA

GLI SCENARI DI RIFERIMENTO

COSTRUZIONI 2017: PROVE DI RIPARTENZA, SENSO DI INADEGUATEZZA, E NECESSITA’ DI UN RILANCIO CULTURALE Lorenzo Bellicini – Direttore CRESME

Tra dinamiche strutturali della popolazione italiana che disegnano preoccupanti segnali dell’inizio di una fase di riduzione, un’economia in miglioramento ma con molti punti interrogativi sul futuro, un quadro procedurale e decisionale che rende difficile spendere le risorse che sono state messe a disposizione del settore delle opere pubbliche e una rivoluzione tecnologica e un nuovo know-how che avanzano cambiando i comportamenti della domanda e i modelli di offerta, il settore delle costruzioni segna l’uscita dalla fase di caduta, ma si ferma, resta quasi in stand by. Certo i segnali nel complesso degli investimenti tornano in positivo, ma le previsioni molto più positive della fine del 2016 e dei primi mesi del 2017, restano positive, ma sono riviste al ribasso. Certo, muoversi in questo mercato è sempre più difficile. Come si scriveva nel XXIV° Rapporto CRESME, oggi più che mai, “ci sono due cose che in questo momento è importante fare: la prima è capire cosa sta succedendo nel mercato in questi mesi e cosa succederà nel prossimo triennio; la seconda è avere una visione strategica del futuro, una visione di quello che accadrà nei prossimi anni, fra cinque, dieci, quindici anni. E’ come se avessimo bisogno, più che mai, di due tipi di occhiali: il primo per guardare vicino, il secondo per guardare lontano. Non è possibile oggi avere solo una chiave di lettura, servono tutte e due: servono “lenti bifocali” o addirittura “trifocali”. Guardare da vicino vuol dire cercare di non cadere, ma non guardare lontano vuol dire sbagliare strada. Mai come in questo momento il mercato delle costruzioni si scontra con due visioni, quella vicina, ricca di indicatori contrastanti, incerta, volatile per usare un termine della finanza; e quella di grandi onde di cambiamento strutturali, epocali, rivoluzionarie. Non tutte positive. Sui due aspetti la riflessione è complessa, perché incertezza e complessità sono il portato della nostra epoca: congiuntura e cambiamenti strutturali in certi momenti della storia si intersecano più che in altri e rendono ancora più difficile la rappresentazione. Per questo occorre guardare vicino e lontano”. Ci sono tre temi, sui molti che dovrebbero essere toccati, sui quali, in questo momento, non ci può non soffermare sviluppando una riflessione sul settore dell’ambiente costruito; tre temi che influenzano in modo rilevante i comportamenti della domanda e dell’offerta: il primo è lo scenario di rallentamento demografico che la popolazione italiana sta vivendo; il secondo sono i segnali di ripresa che vengono dal contesto economico internazionale e nazionale; anche se non mancano elementi di criticità, di incertezza, e di debolezza della ripresa del settore delle costruzioni italiano. Soprattutto il motore della nuova costruzione non si è acceso completamente e l’occupazione non è ripartita. In sostanza le prospettive sono migliori che in passato, ma faticano a concretizzarsi; il terzo è l’ingresso in una nuova fase, in un nuovo scenario che interessa le città, la loro trasformazione, soprattutto se alziamo lo sguardo e usciamo dalla realtà italiana. E’ dall’insieme di queste letture che emerge un senso di inadeguatezza che caratterizza il nostro paese, il nostro settore, di fronte al cambiamento.

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PARTE PRIMA

GLI SCENARI DI RIFERIMENTO Un difficile scenario demografico: calo demografico, invecchiamento, emigrazione italiana verso l’estero, pesano sempre più sulla domanda Il quadro demografico delle economie avanzate è una delle grandi questioni che abbiamo davanti, e l’Italia è, insieme a Giappone e Germania, il paese che ne soffre maggiormente. Il calo strutturale del tasso di incremento della forza lavoro dovuto all’evoluzione demografica riduce, secondo la Banca Internazionale dei Regolamenti “la crescita del prodotto potenziale in quasi tutti i paesi”, con effetti ben più accentuati in quelli avanzati. In Europa e nelle altre economie avanzate la generazione del baby boom sta raggiungendo l’età pensionabile. Di conseguenza la crescita della popolazione in età lavorativa sta diminuendo nettamente, di circa un punto percentuale in appena un decennio. (In Cina, a causa delle politiche demografiche, si registra una caduta ancora più accentuata e superiore a 2 punti percentuali). Anche nelle altre Economie Emergenti, pur restando positiva, la crescita della popolazione in età lavorativa si è indebolita. Persino tenendo conto dell’effetto di parziale compensazione esercitato dall’aumento della partecipazione alle forze di lavoro – che risulta da misure politiche quali l’innalzamento dell’età pensionabile, da tendenze sociali e dal miglioramento delle condizioni di salute – il contributo del lavoro alla crescita del prodotto potenziale si è ridotto. TABELLA 1- VARIAZIONE MEDIA ANNUA DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE Nord-Ovest

Nord-Est

Centro

Sud

Isole

Italia

1962-1971

178.172

52.208

91.092

28.411

1.415

351.298

1972-1981

35.250

38.437

50.442

83.253

34.654

242.036

1982-1991

-34.007

-3.162

10.866

37.057

11.358

22.112

1992-2001

-1.230

27.384

-2.208

-799

-1.376

21.771

99.347

83.526

98.464

21.080

13.160

315.577

2002-2013

1

2013-2014

1

7.918

6.674

19.795

-18.013

-3.430

12.944

2014-2015

1

-27.666

-17.559

-22.834

-39.035

-22.967

-130.061

2015-2016

1

-7.095

-6.499

-279

-39.610

-22.623

-76.106

Fonte: elaborazione CRESME (Demo/SI) su dati Istat 1 (Dato anagrafico a fine anno riallineato alle risultanze censuarie 2011)

In questo quadro l’Italia è il Paese, dopo il Giappone, che sta peggio di tutti. Il processo di invecchiamento della struttura demografica è un fattore cruciale per il nostro Paese, che già al primo gennaio 2014, con un rapporto di 33,1 anziani (65 anni e più) per 100 residenti in età lavorativa (15-64 anni), evidenzia il più grave squilibrio generazionale tra tutti i paesi europei. Lo scenario definito da DemoSI, il sistema creato dal CRESME in partnership con INU, e in grado di disegnare la dinamica previsionale a vent’anni per gli 8.000 comuni italiani, lascia intravedere un ulteriore netto peggioramento. In un’ipotesi di permanenza delle dinamiche naturali e migratorie sui livelli attuali, il rapporto tra anziani e popolazione potenzialmente attiva (15-64 anni), che alla fine del 2014 risultava pari al 33,7%, nell’arco di un decennio potrebbe giungere al 38,2% ed al 47,5% nell’arco di un ventennio. Il decennio del 2030 sarà la fase più critica nel processo di transizione demografica in atto, il momento in cui i baby-boomers degli anni ’60, transitando dall’età lavorativa a quella della pensione, cedendo il posto alle più sparute generazioni successive, determineranno la fase più acuta di squilibrio tra popolazione inattiva e popolazione potenzialmente attiva.

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PARTE PRIMA

GLI SCENARI DI RIFERIMENTO In breve nella spirale del calo demografico ci siamo appena entrati. Nei prossimi anni le cose andranno peggio. TABELLA 2 - I NUMERI SULLE FAMIGLIE RESIDENTI TRA VECCHIA E NUOVA SERIE STORICA Nord-Ovest Media annua 2001 (21 ott) – 2011 (8 ott)

Nord-Est

Centro

Sud

Isole

Italia

100.448

78.637

101.441

63.128

34.559

378.213

Media annua 2011 (31 dic) – 2013 (31 dic)

7.228

6.850

90.039

25.489

7.276

136.883

2013 (31 dic) – 2014 (31 dic)

-1.987

14.232

3.455

16.283

-7.362

24.621

2014 (31 dic) – 2015 (31 dic)

7.294

9.391

1.430

10.478

8.643

37.236

Variazioni annuali

2015 (31 dic) – 2016 (31 dic)

84.176

Fonte: elaborazione CRESME (Demo/SI) su dati Istat

Ma non è solo un problema di anzianità. Le statistiche demografiche mostrano con grande chiarezza che la fase espansiva della popolazione che ha caratterizzato i primi anni Duemila si può ritenere ormai archiviata. Il dato 2016, confermando quanto già emerso nel 2014 e nel 2015, indica che è iniziata una nuova stagione, caratterizzata da una bassa crescita a livello complessivo, che trova però riscontro in una forte differenziazione territoriale, in cui giocano un ruolo determinante l’attrattività economica dei territori ed i conseguenti flussi migratori dalle aree deboli verso quelle più dinamiche. Emerge con forza la forte contrazione della popolazione del mezzogiorno e delle isole a fronte di una maggiore tenuta del nord e del centro. Il calo della popolazione italiana trae origine dall’invecchiamento della struttura demografica, causa della riduzione delle nascite e aumento delle morti. Il fenomeno è ben visibile nei dati post-censuari, che dal 10 ottobre 2001 al 31 dicembre 2016 hanno fatto registrare un saldo naturale negativo di 938 mila unità. L’invecchiamento della struttura demografica, peraltro, sta registrando una rapida accelerazione anche per il sovrapporsi di un altro fenomeno, strettamente connesso all’acutizzarsi della crisi economica, i consistenti flussi migratori in uscita dall’Italia, che sottraendo in prevalenza giovani in età da lavoro, accentua lo squilibrio generazionale verso le classi di età più anziane. Nel 2016 l’immigrazione italiana verso l’estero è stata di 114.000 persone. La stagnazione demografica trova riscontro nel rallentamento della crescita del numero di famiglie. L’eccezionale incremento che ha investito l’Italia nei primi dieci anni del XXI° secolo, passando dai 21,8 milioni di famiglie del 2001 ai 25,8 milioni del 2013, oltre 4 milioni di famiglie in più in appena 12 anni (+18,3%), alla luce degli ultimi dati dell’ISTAT relativi al 2015 e al 2016, consente di affermare con sufficiente certezza che si tratta di una fase definitivamente conclusa. Al 31 dicembre 2016 le statistiche demografiche ufficiali in Italia rilevano 25.937.723 famiglie residenti, 84.176 in più rispetto al dato di fine 2015, in aumento rispetto alle 37.236 famiglie del 2015 e alle 24.621 famiglie in più fatte registrare nel 2014, ma in fortissima riduzione rispetto ai dati storici. Tenendo conto degli effetti delle verifiche post-censuarie, come termine di paragone si può assumere per il periodo 2012-2013 una variazione media stimabile in circa 193mila famiglie in più l’anno, ed il valore era già in forte riduzione rispetto alle stime relative al periodo 2002-2011 che, a seconda delle ipotesi assunte, oscillavano tra le

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PARTE PRIMA

GLI SCENARI DI RIFERIMENTO 321mila famiglie in più l’anno in base alla popolazione ricostruita, e le 280mila calcolate con il dato censuario. Le previsioni a dieci e venti anni segnano un quadro demografico assai debole che si può risolvere solamente attraverso due modalità: la ripresa della natalità della popolazione (anche se la struttura della piramide d’età della popolazione italiana è spinta verso l’alto, e pochi significativi miglioramenti si possono attendere da questo aspetto); una maggiore accelerazione dei tassi di immigrazione, che contrariamente rispetto a quanto si pensa, con la crisi si sono fortemente ridimensionati. Naturalmente questa seconda possibilità si interseca con i nodi dell’integrazione e della reale offerta di lavoro. Nella sostanza il quadro demografico che caratterizza oggi l’Italia è debole, e questo incide sull’economia, sulla domanda e sulle costruzioni.

Lo scenario degli investimenti in costruzioni: “adagio” L’economia italiana è uscita dalla recessione nel 2015,con tassi di crescita deboli ma in miglioramento; il settore delle costruzioni, invece, ha registrato secondo l’Istat nel 2016 dopo 8 anni di recessione il primo segnale di ripresa, un segnale che dovrebbe continuare ad essere positivo nel 2017 e nel 2018 per i principali osservatori. Ma si registra per il 2017 per molti osservatori un raffreddamento. Va detto, infatti, che i tassi di crescita sono molto contenuti (+1,1% il 2016 secondo ISTAT) tenendo conto del livello di caduta vissuto negli anni della crisi, e che con il passare dei mesi le previsioni sono state riviste al ribasso; soprattutto risultano essere debolissimi i segnali che vengono dall’occupazione. E’ oggettivo, analizzando i dati, che le costruzioni siano il settore più colpito dalla crisi e quello che con più fatica ne sta uscendo. Infatti nonostante i segnali del 2016 e del 2017 e le previsioni del 2018 siano in miglioramento, questi segnali, se confrontati con quelli negativi del periodo 2007-2014 risultano essere ben poca cosa. Insomma le costruzioni mostrano in Italia segnali positivi, ma, per ora molto più modesti di quelli che ci si aspettava. Una parte della frenata nella crescita degli investimenti in costruzioni nel 2016 e nel 2017 è da attribuire alla contrazione della spesa in opere pubbliche degli enti locali, una contrazione che è arrivata come una vera sorpresa anche rispetto alle azioni e alle risorse che sembravano essere disponibili. Soprattutto ha colpito nel 2016 la frenata della spesa dei comuni. Uno dei temi che va evidenziato risulta essere quindi quello della capacità di spesa del settore pubblico, in un quadro tecnico e normativo più complesso. TABELLA 3 – INVESTIMENTI IN COSTRUZIONI IN ITALIA: PREVISIONI 2016-2018 (VARIAZIONI A VALORI DEFLAZIONATI) Data stima 2016 1 Commissione Europea Settembre 2017 0,7 2 Ministero dell’Economia e delle Finanze Settembre 2017 1,1 3 Confindustria Settembre2017 1,1 6 CRESME Giugno 2017 1,9 4 ANCE Luglio 2017 -0,6 5 ISTAT Marzo 2017 1,1 1 European Commission, European economic forecast, Settembre 2017 2 MEF, Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza, Settembre 2017 3 Confindustria, Scenari Economici, Settembre 2017 4 ANCE, Osservatorio congiunturale sull’industria delle costruzioni, Luglio 2017 5 Istat, Conti economici trimestrali, 3 marzo 2017, Conto economico delle risorse e degli impieghi - Valori euro - anno di riferimento 2010), Dati destagionalizzati e corretti per gli effetti di calendario 6 CRESME, Italy, in 83° Euroconstruct Country Report, Amsterdam, Giugno 2017

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2017 1,0 1,4 1,5 2,3 0,2 -

2018 2,4 1,4 2,0 2,2 1,5 -

concatenati (milioni di


PARTE PRIMA

GLI SCENARI DI RIFERIMENTO Certamente segnali più confortanti vengono e sono venuti dal comparto immobiliare, sia residenziale che non residenziale, soprattutto in termini di compravendite ed è inoltre è cresciuto anche il credito alle famiglie per l’acquisto di abitazioni, e il credito per l’acquisto di immobili non residenziali. Resta però molto debole la situazione dei prezzi che solo lentamente sembrano migliorare e solo per le aree più dinamiche del paese, a differenze di quanto accade nelle altre economie europee. In ogni caso, il principale motore della debole crescita degli investimenti in costruzioni continua essere il comparto della riqualificazione del patrimonio esistente; ben pochi sono i segnali che riguardano le nuove costruzioni, anche se qualcosa è sembrato muoversi nelle concessioni ritirate per nuovi edifici residenziali nel 2016; infatti, dopo anni di contrazioni, sono cresciute del 9,6%. Un segnale positivo, ma certo non sufficiente per un comparto che ha visto ridurre dal 2008 di oltre il 65% i volumi prodotti. In questo contesto il comparto della riqualificazione è continuato a crescere: secondo le stime del CRESME su un valore della produzione dell’intero settore delle costruzioni1 pari nel 2016 a 166,2 miliardi di euro (erano 163,9 nel 2014) la spesa in interventi di manutenzione straordinaria e ordinaria è ammontato a 121,6 miliardi di euro, superando così il 73% del totale. Nel 2006, anno di picco del ciclo immobiliare del primo decennio degli anni 2000, era pari a circa il 55%. La crescita dell’attività di rinnovo del patrimonio edilizio è alimentata da due componenti: una prima che deriva dai comportamenti del mercato; una seconda che deriva dalle politiche avviate a livello centrale. La prima può essere considerata una componente strutturale della domanda: il patrimonio edilizio esprime una strutturale domanda di riqualificazione dovuta, da un lato all’obsolescenza di materiali, componenti e sistemi dei prodotti edilizi, che rende necessari interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria; dall’altro all’evolvere dei modi di vivere. Un’altra importante ragione, però, va trovata nel fatto che una parte rilevante della domanda in grado di migliorare le proprie condizioni abitative ha privilegiato, anche per ragioni di convenienza, la ristrutturazione rispetto alla nuova costruzione. Questa crescita dell’attività di manutenzione ordinaria e straordinaria è stata stimolata, oggettivamente, in maniera determinante dalle misure di incentivazione, in particolare negli ultimi cinque anni 2013-2017 quando il quadro degli incentivi, come è noto, si è fatto più importante. TABELLA 4. – % DELL’ATTIVITÀ RINNOVO SUL VALORE DELLA PRODUZIONE DELLE COSTRUZIONI 2006-2016 - VALORI CORRENTI (MILIONI DI EURO)

PRODUZIONE TOTALE RINNOVO Manutenzione ordinaria Manutenzione straordinaria di cui Residenziale NUOVA COSTRUZIONE di cui Residenziale Fonti Energetiche Rinnovabili

2006 Valore assoluto 189.476 104.977 31.223 73.754 38.179 83.838 40.095 661

% 100,0 55,4 16,5 38,9 20,1 44,2 21,2 0,3

2016 Valore assoluto 166.200 121.595 36.177 85.418 49.634 42.981 13.841 1.623

% 100,0 73,2 21,8 51,4 29,9 25,9 8,3 1,0

Var.% 2016/2006 -12,3 15,8 15,9 15,8 30,0 -48,7 -65,5 145,5

Fonte: stime CRESME. 1

Il CRESME, nella sua stima del mercato delle costruzioni, seguendo il Sistema di Contabilità Nazionale, divide il valore della produzione del settore delle costruzioni in investimenti e manutenzione ordinaria. Gli investimenti sono poi ulteriormente divisi in nuove costruzioni e manutenzione straordinaria. Gli investimenti, e quindi anche la manutenzione straordinaria, sono poi articolati, nei comparti dell’edilizia residenziale, dell’edilizia non residenziale e delle opere del genio civile. Nella stima del valore della produzione è considerato, inoltre, anche l’investimento in impianti per le fonti energetiche rinnovabili-FER).

RAPPORTO FORMEDIL 2017

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PARTE PRIMA

GLI SCENARI DI RIFERIMENTO I numeri descrivono bene la situazione. Dei 121,6 miliardi di euro che hanno rappresentato il mercato della manutenzione nel nostro paese nel 2016, 36,2 miliardi di euro sono da attribuire all’attività di manutenzione ordinaria del patrimonio esistente, mentre 85,4 miliardi sono dovuti alla manutenzione straordinaria; di questi, secondo il CRESME, 49,6 miliardi riguardano interventi sul patrimonio residenziale. Nel periodo di crisi tra il 2006 e il 2016, gli interventi in manutenzione straordinaria del patrimonio residenziale sono cresciuti del 30%, passando da 38 a quasi 50 miliardi di euro, mentre gli investimenti in nuova edilizia residenziale sono diminuiti del 65,5% passando da poco più di 40 miliardi di euro a circa 13,8 miliardi. Che gli incentivi abbiano svolto un ruolo rilevante nella dinamica del settore delle costruzioni negli anni della crisi, appare evidente dall’ammontare complessivo degli investimenti attivati con gli incentivi fiscali nel periodo 2008-2017: secondo le stime del CRESME, sono ben 180 i miliardi di euro attivati dal 2008; ma 137 miliardi di euro sono stati attivati negli ultimi cinque anni, 2013-2017. Dal 2013 al 2017 gli incentivi hanno attivato, comprendendo l’IVA, 28 miliardi di euro medi annui di lavori di ristrutturazione edilizia e riqualificazione energetica. Si tratta di valori particolarmente significativi per il settore delle costruzioni e per lo stock immobiliare in Italia: se si osserva l’andamento negli anni del peso degli interventi agevolati sul totale della spesa in rinnovo residenziale si nota come il peso dei lavori incentivati sia passato dal 13% del totale dei primi anni di attivazione, a oltre il 60% nel 2013 e nel 2014. Nei tre anni successivi l’incidenza degli investimenti veicolati dagli incentivi rimane molto elevata, compresa tra il 52,9% del 2015 e il 56,9% del 2016. Mentre nel 2017, sulla base della proiezione della dinamica registrata nei primi sette mesi dell’anno, si attesterebbe al 54,6%. La questione di fondo che ci deve porre è se questa politica è sufficiente a rilanciare il settore delle costruzioni, o come ormai da molte parti si sostiene, non sia il caso di rilanciare una stagione di interventi di riqualificazione più importanti, che guardino alla rigenerazione urbana. Del resto è lì che si gioca una parte importante del nuovo mercato delle costruzioni, cambiare le città.

La quarta rivoluzione industriale e una nuova epoca urbana La quarta rivoluzione industriale trae origine da nuove tecnologie digitali che, secondo molti analisti, con lo sviluppo delle reti e l’interconnessione delle macchine, porteranno a un nuovo livello l’automazione dei processi produttivi. La fabbrica del futuro diventerà più intelligente (smart factory), limitando il lavoro umano alle funzioni di progettazione e controllo, con notevoli vantaggi in termini di efficienza produttiva. Siamo di fronte a una fase in cui, da un lato si agirà con la sostituzione di ampie parti dovute “al lavoro delle menti”, dall’altro che il ”lavoro delle braccia meccanico”, grazie a una nuova catena di montaggio, produrrà in serie prodotti personalizzati (su misura), integrando il lavoro robotico e la creatività umana per ottenere prodotti di elevatissima qualità con la massima efficienza produttiva: qualcuno parla addirittura di “robotica umanistica”. Internet e piattaforme mobili, internet delle cose, tecnologie cloud, automazione del lavoro delle menti, lo sviluppo della robotica avanzata, i veicoli autonomi e semi-autonomi nel mondo dei trasporti, le tecnologie additive e le stampanti 3D, la genomica di nuova generazione, i nuovi prodotti della scienza dei materiali, le nuove tecniche di ricerca di petrolio e gas e le energie rinnovabili e lo sviluppo delle forme di stoccaggio 22

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PARTE PRIMA

GLI SCENARI DI RIFERIMENTO dell’energia ridisegnano materiali, componenti, processi dell’industria, modificano i comportamenti e le organizzazioni, ma allo stesso tempo modificano i luoghi dell’abitare e del lavoro, modificano lo spazio urbano. E modificano le politiche. Le città, le costruzioni e le infrastrutture diventano sempre più sistemi di informazioni, “macchine” e “impianti”. Secondo un recente rapporto di McKinsey , le nuove tecnologie seguiranno quattro principali direttrici di sviluppo: - L’uso e la gestione di una eccezionale quantità di dati – L’implementazione di big-data e open-data per la raccolta delle informazioni, l’interconnessione (Internet of Things, machine-to-machine) degli oggetti, delle persone, delle reti, in ogni tempo e in ogni luogo; il cloud computing per la conservazione e l’analisi delle informazioni e l’accesso diffuso a elevate potenze di calcolo, disegnano i contorni di una nuova epoca, tra le altre cosa, per le relazioni tra domanda e offerta; - Analysis - Si potenzierà la capacità d’analisi, per estrarre valore dai dati raccolti, con lo sviluppo di sistemi di machin-learning (reti neurali), cioè di macchine in grado di apprendere dall’esperienza; - Interazione – L’interazione uomo/macchina, con lo sviluppo di interfacce, non solo touch ma, ad esempio, anche gesture o vocale, e l’applicazione della realtà aumentata per migliorare le prestazioni sul lavoro o per accedere a nuove funzioni/servizi di uso comune (mobilità, apprendimento, comunicazioni, ecc.); - Produzione - Trasformazione del digitale in reale, con lo sviluppo delle tecnologie additive, delle stampanti 3D, della robotica, delle interazioni machine-to-machine e delle tecnologie per un più efficiente utilizzo e immagazzinamento dell’energia. Il miglioramento esponenziale nell’utilizzo dei computer, le enormi quantità di dati digitalizzati, lo sviluppo di “innovazione ricombinante” insieme allo sviluppo dell’intelligenza artificiale, alle nanotecnologie, alla nuova robotica, alle biotecnologie e alla rete digitale comune che consente quella che viene generalmente definita “connessione globale”, determinano uno scenario innovativo rivoluzionario, e modificano radicalmente il quadro evolutivo del mercato. Sono processi che stanno avendo e avranno ancor di più nei prossimi anni un impatto importante anche per le costruzioni, sui quali abbiamo riflettuto lo scorso anno nel Rapporto Formedil 2016, ma che stanno ridefinendo le stesse modalità di funzionamento delle città, delle reti, dei territori: da un lato digitalizzazione e nuove potenzialità di gestione dati determinano innovativi contenuti di funzionalità, efficienza e qualità che hanno già alimentato la teoria della “smart city” ; dall’altro nuove tecnologie consentono importanti forme di risparmio nell’erogazione dei servizi e nella gestione dell’ambiente costruito e ridisegnano gli scenari economici sulla base di nuove opportunità di investimento. Il mondo è entrato in una nuova fase di grande cambiamento, e se è vero che la storia è da sempre un continuo succedersi di innovazioni, è altrettanto vero che esistono fasi cicliche in cui le innovazioni assumono intensità rivoluzionarie: alcune analisi parlano di ingresso nella quarta rivoluzione industriale tout court, dell’ingresso nell’epoca della cyber-fisica, altre ancora pongono l’accento sul tema della “seconda rivoluzione delle macchine” dopo quella avviata nella seconda metà del ‘700, altri ancora disegnano i contorni di una nuova società, un nuovo modello economico, il “capitalismo informazionale”. Seguendo la terminologia storico-economica di uno studioso come Giovanni Arrighi , potremmo dire che ci troviamo all’ingresso di un nuovo “ciclo sistemico di accumulazione”. Nella storia ogni volta che si sono

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PARTE PRIMA

GLI SCENARI DI RIFERIMENTO avviati profondi cambiamenti economico-finanziari e si sono avviate nuove rivoluzionarie fasi di sviluppo, si è entrati in un “caos sistemico” che ha visto violente modificazioni nelle gerarchie economico-territoriali, rapidi cambiamenti nelle leadership dell’innovazione e della produzione di ricchezza su scala internazionale, e l’affermarsi di nuovi “contenitori” politico-territoriali a scapito dei vecchi precedentemente egemoni. Arrighi descrive (riprendendo le intuizioni di Braudel) l’ascesa e la crisi dei sistemi economici occidentali dal 1300 ai giorni nostri individuando i “leader economico-territoriali” dei diversi cicli : il ciclo delle “città stato” Italiane (1340-1560) si afferma e poi decade a vantaggio di quello avviato dalle Provincie Olandesi (15601740), che perdono la loro posizione a vantaggio dell’Inghilterra (1740-1930), che, a sua volta, decade a vantaggio degli Stati Uniti (1930-2000). E’ bene notare che la scala economico-territoriale dei cicli sistemici di accumulazione è andata sempre più crescendo e ancor più si è allargata oggi attraverso i processi di globalizzazione, di digitalizzazione e di finanziarizzazione. Oggi, per molti osservatori, siamo di fronte a una nuova fase di passaggio, ma la cosa interessante sembra essere l’assenza di una leadership territoriale in grado di “contenere” il nuovo modello, sempre più si parla di un mondo multipolare. A ben vedere nella complessa fase di ‘ebollizione’ che il mondo sta vivendo è possibile individuare nelle città, o meglio nelle grandi aree urbane, il vero contenitore territoriale del nuovo ciclo sistemico di accumulazione. E si può sostenere che questa condizione crescerà nei prossimi anni, non fosse solo perché le città concentrano sempre più popolazione, innovazione, lavoro, e pesano sempre più nelle economie nazionali e nell’allocazione degli investimenti internazionali di attori non statali. Le città sono oggi più che mai il luogo del futuro, anche perché il modello del loro sviluppo sta cambiando. E anche nelle città europee, dove lo senario della popolazione è in calo si assiste a un processo di concentrazione urbana. Il punto di svolta del cambiamento che stiamo vivendo, viene per alcuni osservatori, come è già successo per la prima rivoluzione industriale, da una accelerazione della produttività, da un cambiamento tecnologico che incide sui processi produttivi e sui comportamenti delle persone. “La Rivoluzione industriale – si scrive – ha inaugurato la prima età delle macchine dell’umanità, il primo periodo in cui il nostro progresso è stato spinto in primis dall’innovazione tecnologica, il momento della trasformazione più radicale che il nostro mondo abbia mai conosciuto (…) E adesso arriva la seconda rivoluzione delle macchine. I computer e le altre innovazioni digitali stanno facendo per la nostra forza mentale, per la capacità di usare il nostro cervello affinché capisca e influenzi il nostro ambiente, quello che la macchina a vapore e i suoi epigoni fecero per la forza muscolare. Ci permettono di superare i precedenti limiti e ci portano in un territorio inesplorato”. Basterà pensare, per stare al mondo industriale e a quello dei comportamenti delle persone, ad alcune innovazioni tecnologiche con le quali ci troviamo a fare i conti sul piano della digitalizzazione, delle nanotecnologie, dell’energia: internet delle piattaforme mobili, internet delle cose, le tecnologie cloud, l’automazione del lavoro delle menti, lo sviluppo della robotica avanzata, i veicoli autonomi e semi-autonomi nel mondo dei trasporti, le tecnologie additive e le stampanti 3D nei processi produttivi industriali, la genomica di nuova generazione, i nuovi prodotti della scienza dei materiali, le nuove tecniche di ricerca di petrolio e gas, le energie rinnovabili e lo sviluppo delle forme di stoccaggio dell’energia; sono tutte innovazioni che ridisegnano materiali, componenti, processi dell’industria, modificano i comportamenti e le organizzazioni, ma allo stesso tempo modificano i luoghi dell’abitare e del lavoro, modificano lo spazio urbano. Le città, le costruzioni e le infrastrutture diventano sempre più sistemi di informazioni, “macchine” e “impianti”.

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PARTE PRIMA

GLI SCENARI DI RIFERIMENTO Certo mentre avanza la rivoluzione tecnologica, nel pieno di un processo di globalizzazione dell’economia, si moltiplicano le analisi che descrivono anche i profondi limiti dello sviluppo e i fattori critici con cui si devono fare i conti : una forte crescita della popolazione mondiale nelle aree del sud e dell’est del mondo, con esiti migratori dalle dimensioni sconosciute nel passato, che guarda alle città e alle economia avanzate; mentre un rapido processo di invecchiamento della popolazione segna alcune delle principali economie avanzate (Giappone e Europa in particolare); l’inquinamento dell’aria e dell’acqua; il nodo dei rifiuti; l’aumento della concorrenza per le risorse scarse; l’aumento delle temperature e il rischio di innalzamento dei mari; il cambiamento nell’intensità delle piogge; l’estinzione delle specie; l’eccesso di pesca che mina l’economia dei mari; la scarsità di acqua e i rischi di desertificazione per alcune parti del mondo ; i fenomeni di deforestazione; i processi di polarizzazione sociale sempre più forti; crescenti scenari di instabilità politica in vari territori. Le dinamiche in atto disegnano uno scenario crescente di rischi sociali su vari piani, primo tra tutti quello dello squilibrio sociale e territoriale: l’esasperata finanziarizzazione dell’economia, la crescita di global companies dalle dimensioni economiche di stati nazione, lo stesso sviluppo delle innovazioni tecnologiche legate al mondo dell’ICT, di internet e della digitalizzazione determinano una crescente, squilibrata distribuzione della ricchezza; è la crisi del modello sociale delle economie avanzate basato su una crescente classe media i in occidente; la crisi delle ideologie e le crescenti differenze sociali producono reazioni instabili anche all’interno di società stabili; il senso stesso delle vita viene messo in discussione da fasce marginali della popolazione più numerose del passato; nuovi modelli di crisi geopolitiche producono da un lato l’esasperarsi del modello terroristico, dall’altro derive populistiche e l’emergere di forti momenti di indecisione politica. Non è certo un caso che proprio il radicarsi di una profonda e generalizzata instabilità sociale, di fenomeni di disoccupazione e sottoccupazione e il fallimento delle politiche e della governance a livello globale, regionale e nazionale, rispetto all’emergere delle criticità, sono i rischi di maggiore livello che il World Economic Forum ha individuato nel Global Risk Report 2017. Al centro di questo scenario in grande movimento stanno le città: lo dimostra l’eccezionale processo di urbanizzazione che il mondo sta vivendo; lo dimostra il fatto che le città sono destinate a vivere una nuova stagione, che potremmo dire di reinvenzione; lo dimostra il fatto che il World Economic Forum mette tra i principali fattori critici della attuale fase economica anche il fallimento della pianificazione urbana. Ma è proprio sul piano della pianificazione urbana, che sembra emergere nel contesto competitivo internazionale una nuova stagione di pianificazione strategica che si pone come obiettivo disegnare, rispetto alle dinamiche rivoluzionarie in atto, la nuova città, digitale, resiliente, circolare, inclusiva.

Il ritorno della crescita urbana … anche in Europa attraverso la trasformazione Il XXI secolo sarà di nuovo il secolo delle “città capitali”, così come lo è stato il XIX, certo sarà il secolo delle aree urbane. Secondo l’ONU nel 2015 il 54% delle popolazione mondiale vive nelle aree urbane; nel 2030 la popolazione urbanizzata salirà al 60%; nel 2050 al 66%. Nel Nord America la popolazione che vive nei centri urbani è pari all’82% del totale e questa percentuale salirà all’84% nel 2030 e all’87% nel 2050. In Europa la popolazione urbanizzata raggiunge il 74% del totale e salirà al 77% fra tredici anni e all’82% nel 2050. Il XXI

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PARTE PRIMA

GLI SCENARI DI RIFERIMENTO secolo è di nuovo il secolo di intensi processi di urbanizzazione. Questa dinamica della popolazione è nota se si guarda al di fuori dei confini europei e delle economie avanzate, potremmo dire è uno dei leitmotiv di chiunque affronti la fase economica di Cina e altri paesi emergenti : le economie emergenti stanno vivendo una fase di urbanizzazione le cui dimensioni non hanno uguali nella storia.

Il fatto meno noto - un fatto che emerge con chiarezza dall’analisi dei dati Onu o di quelli Eurostat, dati confermati dall’analisi puntuale delle visioni strategiche che sono state esaminate con le ricerche prima citate dal CRESME - è che sono tornate a crescere e hanno avviato ulteriori importanti politiche di crescita, anche le città europee. Secondo l’ONU tra 2000 e 2014 il 77% delle 169 città europee con più di 300.000 abitanti ha visto crescere la popolazione; nella previsione tra 2014 e 2030 la percentuale salirà al 96%. Anche le più recenti analisi e previsioni di Eurostat , mostrano uno scenario che evidenzia il ritorno alla crescita della città in Europa, ma l’analisi di Eurostat è più articolata di quella dell’ONU, evidenzia, infatti, come le città europee si possono dividere in due grandi categorie: città che vincono e crescono e città che stanno ripiegando su loro stesse . A ben vedere, in sintesi, la crescita della popolazione nelle economie urbane europee, ma la riflessione vale in generale per le città vincenti delle economie avanzate, è dovuta prevalentemente alla capacità attrattiva determinata dalla qualità della vita e , soprattutto, dalla capacità di offrire lavoro. Gli ultimi dati Eurostat, relativi alle città spagnole e greche o a città del sud Italia mostrano infatti come la crisi economica colpisca le principali città dei paesi in crisi, innescando dinamiche demografiche recessive: il saldo migratorio rallenta o vira in negativo dove non c’è lavoro; il saldo naturale crolla colpito dalla disoccupazione, le giovani copie che non trovano lavoro non si trasformano in famiglie che fanno figli. La capacità attrattiva

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PARTE PRIMA

GLI SCENARI DI RIFERIMENTO delle città è il nodo oggi sul tappeto e questo dipende dalla capacità di competere con le altre città e con le trasformazione in atto . Dipende dalla capacità di funzionare, dipende dall’efficienza del sistema di norme e regole che regolano l’attività, dipende dall’efficienza del processo amministrativo, dalla qualità della vita, dalla vitalità del tessuto sociale, dalla capacità di innovare, e dipende dalla capacità di pensare e progettare il futuro. “A seguito di un relativo declino vissuto dalla metà alla fine del 20° secolo- si scrive nel nuovo piano strategico di Abu Dhabi al 2030, un esempio tra i molti analizzati nella ricerca che CRESME sta realizzando per conto di ACER - le città di tutto il mondo stanno ora sperimentando una grande rinascita; le Nazioni hanno compreso l’importanza di rivitalizzare e allo stesso tempo sviluppare le città, non solo per la loro economia, ma per l’obiettivo di migliorare il benessere generale dei loro popoli….Con un mondo ormai in maggior parte urbano, con sempre più persone che vivono nelle città, i governi devono sapere che le loro città sono in competizione con una vasta gamma di altre città del mondo, grandi e piccole. C’è un reale bisogno di fondere il dinamismo economico delle città con comunità coese e di alta qualità in grado di affrontare i limiti ambientali, economici, culturali e sociali (dello sviluppo)”. Le città più dinamiche hanno sviluppato negli ultimi anni e stanno continuando a sviluppare, piani strategici di “adattamento al futuro”, visioni di come saranno fra dieci, quindici venti anni. Sono piani che si trasformano in concreti programmi di investimento. A guardare bene le visioni delle città del futuro, al 2030, al 2050, sono azioni di pianificazione e progettazione dello sviluppo urbano che operano su quattro componenti fortemente integrate tra di loro: la prima è che sono tutti demograficamente piani espansivi, pur basati sulla trasformazione; la seconda è che esiste un piano (o un insieme di piani) per affrontare la rivoluzione della digitalizzazione che si concretizza nel disegno della “smart city”; la terza è che esistono, affiancati ai piani strutturali e ai piani della “città intelligente”, i piani della qualità dell’aria, della resilienza al cambiamento climatico, e della difesa rispetto al rischio delle acque: sono i piani della sostenibilità ambientale e della qualità della vita in senso ecologico; la quarta è la definizione di piani infrastrutturali, la parte hard dello sviluppo, che si basano sulla progettazione dell’up-grade di infrastrutture e case. Piani che disegnano una nuova fase con cui fare i conti. Il problema non è più se le città crescono, oggi tutte le città dinamiche vogliono crescere e competere, la vera questione è che vogliono farlo su un piano nuovo, diverso rispetto al passato, le città devono crescere ed essere sostenibili, innovative, solidali. “Una città sostenibile – si scrive in uno dei documenti che disegnano il futuro di Parigi – consuma meno e meglio, è il luogo della sobrietà, della tutela delle aree naturali e del miglioramento dell'ambiente in cui vivere. Il futuro sostenibile, è anche una città densa, che integra l'idea di prossimità e facilità di accesso ai servizi essenziali. In questo contesto, la connessione tra luoghi del lavoro e luoghi della residenza è prioritario rispetto a una regione dove le persone trascorrono una parte importante del loro tempo nei mezzi di trasporto. Allo stesso modo, la costruzione di nuove abitazioni è un imperativo in un territorio dove è così difficile trovare un alloggio a prezzi abbordabili”. Le città sono sempre più il cuore dell’economia; il progetto di una nuova città, efficiente, in crescita e sostenibile, è il portato della consapevolezza che sono in atto grandi cambiamenti e che è in gioco una esasperata competizione: “Le città – si scrive ancora nella Visione al 2030 di Abu Dhabi – stanno diventando sempre più il motore dell'economia mondiale, mentre l’intensità della competizione economica cresce ogni anno. Fattori quali investimenti, prestigio, istruzione e ingegno sono fattori attraverso i quali le città sono sempre più giudicate. I Global City Indexes ( …) giudicano le città per il loro livello di salute, di istruzione, di disponibilità di alloggi, di ambiente politico e sociale, di condizioni economiche e allo stesso tempo culturali,

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PARTE PRIMA

GLI SCENARI DI RIFERIMENTO ricreative e di trasporto. In aggiunta la sostenibilità è ora il principale fattore per attrarre persone, affari, investimenti”. Le città si devono confrontare da un lato con le loro potenzialità, dall’altro con le loro crescenti contraddizioni, alla fine potremmo dire con la loro qualità, all’interno di una quadro competitivo che non è nazionale ma internazionale, in forte movimento e condizionato dai grandi temi del cambiamento: l’impatto della digitalizzazione sul funzionamento della città, sulle sue infrastrutture, sui suoi servizi, sui modi di abitare e lavorare, sul rapporto governo-cittadini; i rischi derivanti dalla condizione climaticaenergetico-ambientale e le risposte per mettere in sicurezza persone e attività; le tensioni sociali derivanti dalle epocali dinamiche migratorie e dalla fortissima polarizzazione sociale attivata dalla crisi. Se ci pensiamo bene quella che stiamo vivendo è una nuova stagione che richiede proprio una grande capacità di progettazione, di risposte concrete, di investimenti. La questione è che stiamo attraversando il ponte che ci porta dalla città post industriale dei servizi alla cyber-città: dall’era della città dei trasporti, dell’inquinamento, stiamo entrando nell’era della città delle bio-tecnologie, della nano-tecnologie, dell’elettromagnetismo, dell’attenzione all’inquinamento e al clima. Potremmo dire che stiamo entrando nell’era della sfida della città che diventa verde, sostenibile, dove l’utopia è l’aria pulita nei luoghi della massima densità di popolazione e funzioni; dove edilizia e ambiente diventano piani di azione con obiettivi simili. E’ una nuova fase urbana che richiede come priorità il disegno del futuro. Negli ultimi anni l’elenco delle città che disegnano il loro futuro a 15, 20, 30 anni si è enormemente allungato. Le visioni sono il frutto della consapevolezza che è in atto una selezione tra città che sono in grado di offrire qualità della vita e lavoro e per questo attirano popolazione e giovani, e città che perdono peso e ruolo. Ma opportunità economiche, qualità del funzionamento urbano, qualità della vita sono gli esiti di un processo di innovazione competitivo fatto di scelte, di nuove politiche, di nuovi modelli organizzativi, di nuovi investimenti che sono più importanti del passato proprio per il cambiamento strutturale che la nostra epoca sta vivendo. E’ in questo contesto che diventa più importante “disegnare il proprio futuro”, pianificare lo sviluppo, avviare politiche di investimento e trasformazione, potremmo dire “progettare la rivoluzione”. L’analisi di quello che sta avvenendo in termini di visions del futuro, fornisce una lettura interpretativa delle dinamiche urbane su scala internazionale che si può definire innovativa, in particolare rispetto alle letture che vengono date oggi in Italia: in primo luogo perché documenta come il processo di urbanizzazione, di crescita della popolazione nelle città, contrariamente a quanto da molti sostenuto, è in forte accelerazione anche in occidente e in Europa, con l’eccezione parziale dell’est Europa e del sud Europa più colpito dalla crisi economica (Spagna, Sud Italia, Grecia). In secondo luogo, perché l’analisi dei piani per il futuro della città mostra che questi sono tutti demograficamente piani espansivi, prevedono trasformazioni, densificazione, riqualificazioni, ma anche nuove urbanizzazioni e nuova edilizia. Allo stesso tempo, però, prevedono investimenti e politiche per accelerare il processo di digitalizzazione della città e per attrarre settori economici innovativi; prevedono importanti interventi di resilienza rispetto ai cambiamenti climatici, disegnano azioni per migliorare la qualità dell’aria, ridurre le emissioni di CO2, ridurre i rischi idrogeologici; progettano importanti up-grade di infrastrutture per la mobilità che favoriscono il trasporto pubblico, la bicicletta, la pedonalità o tendono a sostituire l’automobile con l’ascensore. Disegnano in ogni caso un’importante stagione di investimenti nelle città. Ma soprattutto fanno riferimento a un nuovo modello di sviluppo urbano, un nuovo paradigma che i motti e i titoli delle visioni del futuro sintetizzano: la parole chiave nel piano di Abu Dhabi è “Estidama” che vuol dire in arabo “sostenibilità”, la stessa parola chiave del 28

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PARTE PRIMA

GLI SCENARI DI RIFERIMENTO piano di Sidney “Sostainable 2030”, a Stoccolma si parla di Simbiocity e di “City for everyone”, Parigi deve essere “intelligente e durable”, Londra sarà “bigger and better”…. Potremmo dire che le città stanno provando a “progettare la loro reinvenzione” sulla base di un nuovo paradigma, la nuova epoca di infrastrutturazione urbana integra obbligatoriamente sostenibilità – digitalizzazione – crescita; inoltre la produzione della visione del futuro, il lavoro necessario a produrla, serve non solo per conoscere e per decidere cosa fare, ma soprattutto per condividere le strategie tra i diversi portatori di interesse (da soli non si va da nessuna parte) e comprendere che “bisogna giocare d’attacco” per non perdere la partita. Del resto, ancora una volta, la storia insegna che il fallimento di tante città “non rispecchia alcuna debolezza delle città nel loro complesso, quanto piuttosto la sterilità delle città che hanno perduto il contatto con gli ingredienti essenziali della reinvenzione urbana”. Non possiamo non sottolineare che l’Italia su questo piano è in forte ritardo ed è grave per un paese con dinamiche economiche e demografiche come il nostro. E’ in ritardo in termini di “progetto per il futuro”, è in ritardo in termini di capacità operativa. Certo quello che oggi proviamo è un senso di inadeguatezza, pensando alla distanza che esiste tra il racconto che l’innovazione produce, tra le immagini che vengo dagli altri paesi e la realtà in cui ci si troviamo a operare, pensando ai cambiamenti che sono già avvenuti e quelli che avverranno, basterà pensare a quello che sta succedendo, ad esempio, nell’area del cratere interessata dal terremoto. Un esempio di ritardi e inefficienza. Molto dipende da un processo procedurale tecnico-amministrativo complesso, in movimento, molto dipende dalla preparazione, dalla formazione da chi opera, da una parte e dall’altra, nel campo delle trasformazioni urbane e territoriali. Le cose sono cambiate: sono cambiati i modelli della valorizzazione fondiaria e il modello espansivo; sono cambiati i comportamenti del mercato immobiliare; è cambiato il rapporto con la casa da parte di molte famiglie investitrici; sta cambiando il processo produttivo; sta cambiando la tecnologia. E mentre tutto cambia così velocemente, emergono i problemi legati alla capacità, alla conoscenza. Quello che oggi vediamo sul mercato non è solo una attiva resistenza al cambiamento, inarrestabile, quanto una incapacità del sistema di agire il cambiamento, sapendo cosa fare. Gli strumenti di lettura, gli strumenti operativi, i modi di operare sono da ridefinire, da rifondare. Da questo punto di vista lo scenario per il sistema formativo che FORMEDIL rappresenta può essere il luogo per l’avvio di un profondo processo di nuovo acculturamento, una nuova stagione che superi la fase della formazione minima, per avviare una fase di accompagnamento e crescita del settore delle costruzioni verso la sua evoluzione. Il piano strategico 2025 del settore delle costruzioni Inglese, pone alla sua base la riduzione dei costi di produzione del 33%, la riduzione dei tempi di realizzazione delle opere del 50%, la riduzione della Co2 del 50%, una forte spinta all’implementazione al BIM e alla crescita sui mercati internazionali, ma si rende conto che per fare questo è necessario formare 2,9 milioni di persone con una apposita, strategica, nuova azione formativa. Ed è questo che sarebbe necessario fare anche in Italia, una nuova fase di rilancio per il settore delle costruzioni, che deve essere, in primo luogo culturale.

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PARTE PRIMA

GLI SCENARI DI RIFERIMENTO

FORMAZIONE E POLITICHE PER IL LAVORO IN EDILIZIA Sintesi dei dati e spunti di riflessione Giovanni Carapella, Direttore Formedil

Una premessa Il Rapporto Formedil è uno strumento di lavoro, previsto dai CCNL di settore, realizzato per la prima volta nel 1992 grazie al Progetto Finalizzato Edilizia del CNR. A partire dal 2003 è divenuto un appuntamento a cadenza annuale, realizzato da Formedil con la collaborazione di Cresme. La costanza della rilevazione ha consentito al Formedil di fotografare anno per anno lo stato di salute del sistema delle scuole edili territoriali e nel contempo di attivare un Osservatorio dinamico sulle tendenze della formazione edile in Italia. Nel corso degli ultimi anni il Rapporto Formedil si è arricchito di una sezione sulle politiche attive del lavoro, anche a seguito dell’avvio della sperimentazione della Borsa Lavoro Edile Nazionale Blen.it. Del resto, formazione professionale e politiche del lavoro sono due facce di uno stesso problema: le politiche industriali per un settore che deve ancora uscire da una crisi lunga e difficile. Una crisi che ha rimesso al centro il tema dell’occupazione, cioè, della quantità, qualità e dignità del lavoro in edilizia. Una crisi che fa del “ritorno alla formazione” un aspetto centrale perché :  

la competitività di settore è fatta di capacità delle imprese e competenze del capitale umano; la formazione professionale è fattore di spendibilità occupazionale del lavoratore e di qualificazione delle imprese.

Il tutto in un contesto produttivo segnato da problemi antichi, quali la regolarità del lavoro e la sicurezza sui cantieri, e da nuove problematiche legate all’innovazione di processo e di prodotto che, nonostante la crisi e a volte grazie alla crisi, si sta producendo nell’intera filiera delle costruzioni.

Scenari di settore I dati raccolti dalla CNCE, Commissione Nazionale Casse Edili, sulla base delle differenti rilevazioni effettuate presso le Casse edili territoriali, raccontano che i timidi, ma incoraggianti segnali di ripresa registrati nel 2016, lasciano il posto ad una nuova caduta degli indicatori in termini di ore lavorate, lavoratori iscritti in Cassa Edile, massa salari e imprese attive.

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PARTE PRIMA

GLI SCENARI DI RIFERIMENTO

OSSERVATORIO CASSE EDILI - LAVORATORI E IMPRESE - CONFRONTO PRIMO QUADRIMESTRE 2015, 2016, 2017 Tabella 1: Ore lavorate Anno/Mese

gennaio

% su 2015

febbraio

% su 2015

marzo

% su 2015

aprile

% su 2015

2015

27.440.725

100

29.860.765

100

35.795.913

100

36.593.239

100

2016

27.847.939

101

33.510.429

112

35.928.990

100

35.568.713

97

2017

26.957.894

98

31.201.590

104

38.484.157

108

29.703.587

81

Tabella 2: Lavoratori iscritti Anno/Mese

gennaio

% su 2015

febbraio

% su 2015

marzo

% su 2015

aprile

% su 2015

2015

307.281

100

336.448

100

349.059

100

355.793

100

2016

342.006

111

343.991

102

344.217

99

344.922

97

2017

318.276

104

322.642

96

330.763

95

329.749

93

Tabella 3: Massa salari Anno/Mese

gennaio

% su 2015

febbraio

% su 2015

marzo

% su 2015

aprile

% su 2015

2015

316.446.541

100

301.720.125

100

360.766.311

100

409.936.207

100

2016

324.871.681

103

341.430.383

113

387.136.357

107

383.163.387

93

2017

313.010.775

99

318.597.000

106

391.789.185

109

342.497.892

84

Tabella 4: Imprese iscritte Anno/Mese

gennaio

% su 2015

febbraio

% su 2015

marzo

% su 2015

aprile

% su 2015

2015

72.862

100

73.670

100

75.208

100

76.735

100

2016

75.372

103

75.462

102

75.295

100

75.420

98

2017

70.734

97

71.100

97

72.232

96

72.005

94

Dati osservatorio CNCE su campione omogeneo di 88 Casse Edili

L’analisi per quadrante territoriale conferma questo trend negativo, fatta eccezione per l’indicatore lavoratori iscritti nel nord-est. IL MERCATO DELLE COSTRUZIONI: ORE LAVORATE, OCCUPAZIONE E IMPRESE – RIEPILOGO PER ZONA VARIAZIONI % OTTOBRE 2016- GIUGNO 2017/ OTTOBRE 2015- GIUGNO 2016 Nord Ovest (18)

Nord Est (13)

Centro (35)

Sud (14)

Isole (8)

Nazionale

Lavoratori

-0,7

0,1

-3,6

-13,9

-11,2

-4,5

Ore lavorate

-0,5

-1,7

-2,4

-11,7

-11,5

-3,7

Imprese

-3,4

-1,9

-3,4

-8,3

-9,5

-4,6

-12,0

-12,3

-3,7

Masse salari -0,4 -1,7 -2,6 Fonte: elaborazione FORMEDIL su dati CNCE DATI OSSERVATORIO CASSE EDILI (DATI MUT – 87 CASSE EDILI)

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RAPPORTO FORMEDIL 2017


PARTE PRIMA

GLI SCENARI DI RIFERIMENTO La stessa tabella, presentata nel Rapporto Formedil dello scorso anno, presentava un andamento opposto con una tendenza alla crescita degli indicatori quasi generalizzata. IL MERCATO DELLE COSTRUZIONI: ORE LAVORATE, OCCUPAZIONE E IMPRESE – RIEPILOGO PER ZONA VARIAZIONI % OTTOBRE 2015- AGOSTO 2016/ OTTOBRE 2014- AGOSTO 2015 Nord Ovest (18)

Nord Est (13)

Centro (35)

Lavoratori Ore lavorate

3,0 2,4

6,0 0,6

7,2 4,5

Imprese

0,5

0,9

1,5

Sud (14)

Isole (8)

Nazionale

13,3 13,8

5,6 5,7

6,7 3,5

5,5

-1,2

1,6

15,2

7,2

4,4

Masse salari 1,4 0,5 5,4 Fonte: elaborazione FORMEDIL su dati CNCE DATI OSSERVATORIO CASSE EDILI (DATI MUT – 88 CASSE EDILI)

Tutti dati non positivi che segnalano con forza come il settore edile non sia ancora uscito dalla crisi e al tempo stesso suggeriscono una chiave di lettura su come il recinto “imprese iscritte in Cassa edile” non riesca più a contenere l’insieme delle attività delle costruzioni alla luce di pratiche elusive nell’applicazione dei CCNL di settore. Una tendenza al rallentamento rispetto alla “bolla 2016” è confermata dai dati dell’Osservatorio CRESME Ascomac sulla vendita e noleggio delle macchine movimento terra, che dopo la forte crescita del 2015 e 2016 registra un rallentamento nel primo semestre 2017.

IL MERCATO ITALIANO DELLE MACCHINE PER MOVIMENTO TERRA E LAVORI STRADALI 2014 - I SEMESTRE 2017 NUMERO DI MACCHINE VENDUTE O NOLEGGIATE –VALORI ASSOLUTI E VAR.% SU STESSO PERIODO ANNO PRECEDENTE 2014 Anno intero

2015 Anno intero

2016 Anno intero

2017 1° semestre

1.897 2.408 Movimento terra tradizionale 2.909 142 190 Terne 188 4.157 5.773 Mini 7.387 91 209 Rulli 302 25 116 Vibrofinitrici 165 44 44 Dumper articolati 30 422 388 Sollevatori telescopici 122 6.778 9.128 11.103 TOTALE MACCHINE Fonte: Osservatorio Vendite Macchine per le Costruzioni CRESME- promosso da Cantiermacchine Ascomac

1.470 86 3.329 131 68 27 53 5.164

Un quadro sinottico degli andamenti 2008/2017 offre in sintesi grafica l’immagine di una perdurante crisi dell’edilizia; crisi che è e resta un problema per le stesse prospettive di ripresa economica e occupazionale dell’intero Paese.

RAPPORTO FORMEDIL 2017

33


PARTE PRIMA

GLI SCENARI DI RIFERIMENTO ORE LAVORATE, LAVORATORI, IMPRESE E MASSA SALARI – RIEPILOGO NAZIONALE PERIODO GENNAIO 2009-APRILE 2017 100 90 80 70 60 50 40

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2017*

Ore lavorate

100

89

81

78

66

56

51

52

49

47

Lavoratori**

100

90

83

77

69

60

55

60

58

56

Imprese

100

93

87

82

74

67

62

61

60

57

Massa salari

100

93

97

85

74

64

59

59

57

55

Fonte: elaborazione FORMEDIL su dati CNCE DATI OSSERVATORIO CASSE EDILI (DATI MUT – 57 CASSE EDILI) *Il 2017 è riferito ai primi 4 mesi dell’anno **Dal 1° gennaio 2015 nel totale lavoratori sono inclusi i dipendenti (anche impiegati) che versano il contributo Prevedi

I dati elaborati da Cresme su fonte Istat, relativi agli occupati per settore di attività, confermano questo andamento negativo per le costruzioni, che hanno visto svanire dal 2008 al 2017 oltre 500 mila posti di lavoro regolari. OCCUPATI PER SETTORE DI ATTIVITÀ. DATI ISTAT DESTAGIONALIZZATI (VALORI ESPRESSI IN MIGLIAIA) Agricoltura 2008

854

2009

838

2010

849

2011 2012

Industria (escluse costruzioni) 4.928

Costruzioni

Servizi

TOTALE

1.953

15.355

23.090

4.720

1.917

15.224

22.699

4.556

1.889

15.233

22.527

832

4.602

1.791

15.374

22.598

833

4.524

1.700

15.508

22.566

2013

799

4.449

1.553

15.390

22.191

2014 2015

812 843

4.509 4.507

1.484 1.468

15.474 15.646

22.279 22.465

2016

884

4.541

1.404

15.929

22.758

1° trim 2017

828

4.482

1.411

16.005

22.726

2° trim 2017

887

4.532

1.424

16.246

23.089

Variazioni 1° trim 2017/1° trim 2016

1,3%

0,5%

0,6%

1,8%

1,5%

2° trim 2017/2° trim 2016 2,2% Fonte: elaborazione CRESME su dati ISTAT

-0,3%

-2,1%

1,1%

0,7%

I dati dell’Osservatorio CNCE ci offrono anche una fotografia di dettaglio di questa perdita occupazionale: su di un campione di 89 Casse Edili, i lavoratori iscritti sono scesi da 693.713 nel 2008 a 385.591 nel 2016 , con un saldo negativo di 308.122 unità; nello stesso intervallo temporale i lavoratori stranieri iscritti in Cassa Edile sono passati da 209.391 a 110.427, con un saldo negativo di 98.964 unità. 34

RAPPORTO FORMEDIL 2017


PARTE PRIMA

GLI SCENARI DI RIFERIMENTO I LAVORATORI STRANIERI IN EDILIZIA, DINAMICA ISCRIZIONE IN CASSA EDILE (2000-2016) 800.000 693.713

700.000 565.929

600.000 500.000

616.044

585.740

670.929

564.643

512.874

603.226

558.940

435.718

441.798

518.214

464.663

400.000

398.784

494.737 410.216

385.591

300.000 209.391

200.000 100.000

27.926

2000

2001

2002

176.038

128.512

2003

145.811

2004

2005

2006

2007

2008

2009

Totali lavoratori iscritti in CE

2010

2011

2012

111.309

117.206

88.245

71.931

0

166.093 128.084

90.797

84.946

34.830 59.104

178.801

2013

2014

110.427

2015

2016

Lavoratori Stranieri iscritti in CE

Fonte: elaborazione FORMEDIL su dati CNCE DATI OSSERVATORIO CASSE EDILI (DATI MUT – 89 CASSE EDILI)

Un settore edile sempre meno attrattivo per i giovani, come dimostrano i dati 2016 per qualifica e fascia di età relativi agli operai iscritti in Cassa Edile. I giovani lavoratori di età fino a 25 anni sono poco più del 6% del totale. ANNO 2016- I LAVORATORI ISCRITTI NEL SISTEMA CASSE EDILI – DISTRIBUZIONE PER FASCIA D’ETÀ E PER QUALIFICA Apprendisti

Operai comuni

Operai qualificati

Num.

%

Num.

Fino a 25 anni

5.253

53,8

11.987

8,2

4.057

3,5

690

Da 26 a 50 anni

4.145

42,4 105.926

72,6

78.647

66,9

19,2

34.795

100,0 117.499

Oltre 50 anni Totale

369 9.767

3,8

28.003

100,0 145.916

%

Num.

%

Operai specializzati Num.

%

0,8

Operai 4 livello Num.

Altro

%

TOTALE

Num.

%

Num.

%

149

0,6

1.890

55,2

24.026

6,2

48.782

57,7 12.210

50,0

1.229

35,9 250.939

65,1

29,6

35.069

41,5 12.078

49,4

302

8,8 110.616

28,7

100,0

84.541

100,0 24.437

100,0

3.421

100,0 385.581

100,0

Fonte: elaborazione FORMEDIL su dati CNCE

Un settore in cui le politiche del lavoro fanno fatica a garantire canali di accesso basati su percorsi di inserimento formativo: il numero degli apprendisti, a fronte dei ricorrenti mutamenti normativi e del taglio dei fondi per finanziare la parte formativa dei contratti di apprendistato, è passato dai 40.605 del 2005 ai 36.873 del 2010, per crollare ai 9.767 del 2016, con una riduzione del 75 per cento. Riduzione in parte favorita dalla presenza dei contratti di inserimento a tutela crescente previsti dal cosiddetto “jobs act” che, peraltro, nonostante la proposta formativa presentata da Formedil al MLPS, non prevedevano alcun contenuto formativo obbligatorio, fatta eccezione per le 16 ore prima relative alla sicurezza al primo ingresso in cantiere.

RAPPORTO FORMEDIL 2017

35


PARTE PRIMA

GLI SCENARI DI RIFERIMENTO GLI APPRENDISTI IN EDILIZIA- ANDAMENTO 2000-2016 DELLA PRESENZA IN CASSA EDILE

625.000

435.718

558.940

603.226

40.605

36.873

398.784

385.591

11.658

9.767

2015

2016

125.000 25.000

26.650

5.000 1.000 200 2000

2005

Apprendisti iscritti in CE

2010

Totali lavoratori iscritti in CE

Fonte: elaborazione FORMEDIL su dati CNCE DATI OSSERVATORIO CASSE EDILI (DATI MUT – 89 CASSE EDILI)

Un tema, quello dell’ingresso dei giovani in edilizia, strutturale e non solo italiano, come dimostrano i dati Eurostat 2017 che vedono la percentuale di giovani fino a 24 anni presenti nel settore scendere dall’11,0% del 2008 al 7,8% del 2015. Un dato che ci fa concordare con quanto affermato nel Report di Aprile 2017 dell’ Osservatorio Europeo del Settore delle Costruzioni ESCO : “Indipendentemente dalle analisi socioeconomiche, è evidente che occorre intraprendere azioni per rispondere agli effetti di invecchiamento della popolazione dei lavoratori al fine di garantire la competitività del settore.”

Una riflessione che suggerisce al nostro sistema formativo e alle parti sociali che lo gestiscono di valutare attentamente le politiche di tendenziale “dismissione” della prima formazione venute avanti in quest’ultimo decennio. Solo 36 scuole edili su 103 censite nel Rapporto Formedil 2017 risultano essere accreditate a livello regionale per l’I.eF.P. . Un dato con tutta evidenza insufficiente. 36

RAPPORTO FORMEDIL 2017


PARTE PRIMA

GLI SCENARI DI RIFERIMENTO LA FORMAZIONE DEI GIOVANI NELLE SCUOLE EDILI Formazione professionale (anno 2016) – Totale nazionale Operai* Corsi

Totale Operai+tecnici

Tecnici**

273

73

346

Ore formative

105.966

16.906

122.872

Allievi formati

4.494

1.995

6.489

Formazione professionale (anno 2012- 2016) – Totale nazionale Operai* Corsi

Totale Operai+tecnici

Tecnici**

1.451

777

2.228

Ore formative

550.357

111.804

662.161

Allievi formati

19.013

15.023

34.036

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL *Il dato è relativo alla somma dei corsi, ore, allievi: Corsi di qualifica annuali, Corsi triennali di qualifica – leFP, Corsi integrati, Formazione professionale disoccupati, non comprende le 16ore prima **Il dato è relativo alla somma dei corsi, ore, allievi: Attività integrativa corsi (Geometri), Corsi professionali post diploma, Corsi quadriennali (4° anno leFP), Master primo livello, Formazione professionale disoccupati

L’attività delle scuole edili: fotografie e tendenze a cavallo della crisi Il Rapporto Formedil 2017, come si è detto, fotografa innanzitutto le attività formative realizzate dall’insieme delle scuole edili/enti unificati formazione/sicurezza nell’anno solare 2016 e mette in luce le tendenze in atto. Per il primo anno la rilevazione nazionale, realizzata con la preziosa collaborazione di CRESME, è stata effettuata in modo coordinato con la CNCPT, in modo da favorire gli enti unitari e consentire ai due enti nazionali di ottenere un complessivo osservatorio unitario di settore su formazione e sicurezza. Nella tabella che segue la fotografia dell’attività svolta nel 2016 è rapportata allo stesso dato riferito agli anni precedenti. Il 2016 con i quasi 150.000 allievi formati, conferma il valore e la capacità del sistema delle scuole edili, anche a fronte di una riduzione del numero dei corsi, ma con un aumento delle ore di formazione erogate. L’ATTIVITÀ FORMATIVA 2012-2013-2014-2015-2016 IN SINTESI 2012 104 11.019 370.970 132.126 Circa 81 Risorse impiegate Milioni di euro Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL Scuole Edili/Enti Unificati Numero corsi Ore formazione Allievi formati

2013

2014

2015

2016

103 12.715 343.095 164.32 Circa 79 Milioni di euro

103 12.322 329.977 144.527 Oltre 70 Milioni di euro

102 13.831 294.414 61.827 Oltre 73 Milioni di euro

103 12.514 298.503 149.619 Oltre 74 Milioni di euro

RAPPORTO FORMEDIL 2017

37


PARTE PRIMA

GLI SCENARI DI RIFERIMENTO Le risorse impegnate continuano a risalire dai 70 milioni di euro del 2014, ai 73 del 2015, ai 74 del 2016. Il 66,8% delle risorse del sistema di formazione edile sono risorse proprie di settore di derivazione contrattuale (dato in crescita a partire dal 2014)1, il 22,4 % deriva da finanziamenti pubblici o interprofessionali, il 10,9% da attività di mercato, quali ad esempio il contributo erogato dalle imprese a parziale copertura degli oneri di partecipazione dei propri dipendenti a corsi di formazione sulle differenti tipologie di macchine da cantiere. LE FONTI DI FINANZIAMENTO DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 (IN EURO) Finanziamento

Totale

Valori %

Importi CCNL ricevuti dalle Casse Edili

49.623.628

66,8

Finanziamenti pubblici

14.380.720

19,3

Fondi interprofessionali*

817.050

1,1

INAIL

593.611

0,8

8.134.806

10,9

Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

784.512

1,1

74.334.327

100,0

* Fondimpresa, Foncoop, Fondartigianato, Fondirigenti ** Corsi a pagamento a parziale rimborso dei costi *** Donazioni, liberalità, altro

Se si analizzano i dati relativi all’intera stagione della crisi (2009/2016) risulta evidente che a fronte del calo dei contributi contrattuali di settore e alla contestuale riduzione dei finanziamenti pubblici per la formazione, il sistema abbia ampliato la propria capacità di reperire risorse sul libero mercato, pur senza raggiungere i livelli di risorse impegnate nel passato. E comunque, nel vivo della crisi 2009/2016, sono stati destinati alla formazione edile 390 milioni di euro, di derivazione contrattuale, cioè risorse proprie del settore. Un sistema, quello delle scuole edili, profondamente trasformato in quest’ultimo decennio nella sua organizzazione, nei sistemi di governance e nella tipologia di offerta formativa. Dei 103 enti che partecipano alla rilevazione Formedil ben 81 sono ormai enti unitari formazione/sicurezza, erano solo 23 nel 2008: la decisione assunta dalle parti sociali nel rinnovo contrattuale del luglio 2014 ha dato in tal senso una spinta decisiva. NUMERO SCUOLE PARTECIPANTI 106 104 102 100 98 96 94 92

NUMERO ENTI UNIFICATI 103

81

90 70 50

96

30

23

10 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL 1

Dato da mettere in relazione con gli ultimi processi di costituzione degli Enti unificati formazione/sicurezza

38

RAPPORTO FORMEDIL 2017


PARTE PRIMA

GLI SCENARI DI RIFERIMENTO NUMERO CORSI

NUMERO ALLIEVI FORMATI

16.000

180.000 12.539

14.000 12.000

140.000

10.000

120.000

8.000 6.000

150.155

160.000

5.079

100.000

4.000

83.225

80.000 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

Relativamente alla tipologia di offerta formativa si è registrato un incremento del numero di corsi del 147%, passando da 5.079 nel 2008 a 12.539 nel 2016 con una punta di 13.831 nel 2015. Parallelamente il numero di allievi formati è stato costantemente in crescita con una punta nel 2015, fino al + 80% nel 2016, da 83.225 nel 2008 a 150.155 (dato che comprende le azioni nazionali di formazione dei formatori e del personale interno gestite direttamente da Formedil). In realtà si è registrata una riduzione delle ore di formazione complessivamente erogate, dalle 349.678 ore del 2008 alle circa 300.000 ore del 2016. Un dato da mettere in relazione tanto con la riduzione delle risorse finanziarie a disposizione, quanto con il prevalere di un’offerta formativa basata su corsi di tipo leggero, formazioni brevi legate prevalentemente all’assolvimento di obblighi formativi normati contrattualmente o per legge. La durata media dei corsi passa infatti da 68,8 ore a 23,8 ore/corso. LE ORE FORMATIVE

DURATA MEDIA DEI CORSI IN ORE

450.000

90

400.000

70

350.000

298.861

349.678

300.000

68,8

50 23,8

30

250.000

10 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

IL FINANZIAMENTO 100.000.000 90.000.000 80.000.000 70.000.000 60.000.000 50.000.000 40.000.000 30.000.000 20.000.000 10.000.000 0

92.842.555 74.334.327 57.930.950 49.623.628 29.589.439 14.380.720 5.322.166 2008

10.329.980 2009

2010

Importi ricevuti dalla Cassa Edile

2011

2012

Finanziamenti pubblici

2013

2014

2015

Altre tipologie di finanziamento

2016 TOTALE

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

RAPPORTO FORMEDIL 2017

39


PARTE PRIMA

GLI SCENARI DI RIFERIMENTO Pur tuttavia nel vivo della crisi il sistema delle scuole edili, senza voler ignorare i suoi punti di debolezza e le sue criticità, ha registrato presenze in formazione nel periodo 2009 – 2016 pari a 1.141.486 allievi; l’81,5% operai, il 16,4% impiegati e tecnici, il 2,2% rappresentanti dei lavoratori. Il 19,1% degli allievi pari a 218.327 è costituito da lavoratori stranieri. Il 5,9% degli allievi, pari a 67.445 è rappresentato da donne, dato questo in crescita e da non sottovalutare in un settore che vede la presenza femminile tradizionalmente sottorappresentata. Secondo EUROSTAT la presenza femminile nelle costruzioni in Italia è salita dal 5,7% nel 2008 al 6,4% nel 2015 rispetto ad un media europea che si attesta nel 2015 al 9,5% LA FORMAZIONE EDILE NELL’EPOCA DELLA CRISI 2009-2016 LE ATTIVITÀ DELLE SCUOLE EDILI IN SINTESI PER TIPOLOGIA DI ALLIEVI di cui

Allievi 2009 2010 20 2011

operai

tecnici

di cui rappresentanti

stranieri

donne

126.121 116.734 146.207 132.126 164.325 144.527 161.827 149.619

100.406 94.230 120.389 104.681 131.052 120.809 138.156 120.122

21.117 19.977 23.180 23.967 30.453 21.374 21.299 25.697

4.598 2.527 2.638 3.478 2.820 2.344 2.372 3.800

28.440 26.892 29.886 25.754 30.084 23.895 27.729 25.647

6.150 5.518 15.030 7.317 9.704 7.050 7.354 9.322

TOTALE

1.141.486

929.845

187.064

24.577

218.327

67.445

Valori %

100,0%

81,5%

16,4%

2,2%

19,1%

5,9%

2012 2013 2014 2015 2016

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

Si tratta di dati di tutto rilievo che fanno dell’edilizia uno dei settori maggiormente coinvolti in piani di massa di formazione continua dei lavoratori, specialmente quella formazione “abilitante” in quanto rispondente ad un obbligo di legge o contrattuale. Ad esempio un raffronto interessante è quello tra gli allievi operai 120.122 nel 2016, e l’insieme degli occupati nelle costruzioni (Rilevazione ISTAT forze lavoro 2016), incidenza pari al 14,3% su 840.000 lavoratori . L’INCIDENZA DELLA FORMAZIONE DI SETTORE E IL PESO DELLA FORMAZIONE CONTINUA Rilevazione ISTAT – Forze lavoro Occupati in costruzione 2016 Allievi OPERAI formati:

120.122

8,6% di

1.404.000

14,3% di

840.000

Totale Dipendenti

Allievi formati TOTALE Formazione professionale occupati (tecnici e operai)

31.381

MICS 16ore - occupati

14.864

Aggiornamento obblighi di legge

19.545

TOTALE

65.790

Fonte: elaborazione CRESME/FORMEDIL su dati ISTA

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44,0% di

149.619


PARTE PRIMA

GLI SCENARI DI RIFERIMENTO Le azioni di sistema Un ulteriore indicatore che fornisce una lettura maggiormente approfondita della tipologia di lavoratore formato dalle scuole edili e della tipologia di impresa, industriale e artigiana, che vi si rivolge è data dalla BDFC . La Banca Dati Formazione Costruzioni (BDFC) consente di registrare la formazione erogata ai singoli lavoratori rilasciando agli stessi il Libretto Personale di formazione professionale edile e all'impresa il Registro dell’Impresa Formativa. Ad oggi in BDFC sono registrati oltre 376mila utenti, 652mila esperienze formative, 376.551 lavoratori, 64mila imprese. Sono ben 73.648 i lavoratori a cui è stato rilasciato il Libretto personale di formazione edile, declinazione settoriale del Libretto del cittadino. Si tratta di una banca dati rilevante, gestita dalla bilateralità di settore, una risorsa preziosa per conoscere e valutare non solo le attività del sistema Formedil, ma le esigenze del sistema imprenditoriale e la qualità professionale dei lavoratori. La BDFC Formedil si alimenta grazie al caricamento dei risultati delle singole attività formative effettuate dalle scuole edili, purtroppo non da tutte con regolarità, benché il CCNL ne preveda l’obbligo. E tuttavia è da registrare il progressivo incremento del flusso informativo, tuttora in crescita, che arriva dai territori al sistema centrale di anagrafica. Ulteriori dettagli sono contenuti nella anagrafica BDFC: fasce d’età, genere, provenienza dei lavoratori, tipologia delle imprese che si rivolgono alle scuole edili, tipologia e caratteristiche dettagliate dell’offerta formativa, anche con riferimento ai contenuti e alla articolazione didattica. 2

I progetti strutturali e i progetti europei Le tabelle e i grafici generali, riferiti alla evoluzione del nostro sistema consentono di sintetizzare per macro dati dinamiche e tendenze a cavallo della crisi, allo scopo di aiutare le parti sociali, gli addetti del settore, gli amministratori della rete degli enti territoriali a leggere i punti di forza e i punti di debolezza del sistema, capire meglio cosa è successo, cosa è cambiato, cosa c’è da aggiustare e ripensare, anche attraverso la sperimentazione e la ricerca attorno a format innovativi. I progetti strutturali sono stati, a partire dalla riconversione del sistema formativo edile proposta dal Cda del Formedil nel 2008, uno dei terreni privilegiati di sperimentazione di format nazionali in modo omogeneo sul territorio nazionale. Il più rilevante investimento culturale e di risorse il sistema lo ha fatto con i progetti MICS, Moduli Integrati Costruire in Sicurezza. Come più volte ribadito l’obiettivo del Formedil è stato, a partire dall’emanazione del Dlgs 81/2008, e sulla base delle esperienze pregresse che hanno anticipato per norma contrattuale l’obbligo alla formazione in materia di sicurezza, fare di un adempimento formativo cogente per legge un’occasione di crescita professionale del lavoratore. Una formazione erogata attraverso le scuole edili:

2

Molti di questi approfondimenti sono disponibili nel Capitolo del Rapporto Formedil 2017 dedicato alla BDFC.

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PARTE PRIMA

GLI SCENARI DI RIFERIMENTO     

basata sul principio “lavorare bene=lavorare in sicurezza”; offerta in un contesto produttivo simulato in cantiere scuola, laboratorio, campo prova; non esclusivamente “normativistica”; mirata ad educare al comportamento lavorativo sicuro; concepita come un primo credito formativo per un lavoratore che possa veder crescere, attraverso la frequenza di più cicli di formazione, conoscenze, competenze consapevolezza del rischio.

Si è dato così il via alla più grande campagna di alfabetizzazione professionale e alla sicurezza sul lavoro di un settore produttivo, sulla base di una strategia condivisa dalle parti sociali, discussa con MLPS e le strutture tecniche del Coordinamento delle Regioni e delle Province autonome. Le 16 ore prima, per i primi ingressi nel settore, e poi le 16 ore lavoratori occupati per tutti, il progetto MICS abilitazioni attrezzature di lavoro (sollevamento, MMT, pompe per calcestruzzo) condiviso e riconosciuto dal Ministero del Lavoro come equipollente alla formazione normata perché forte di una specificità professionalizzante contestualizzata al settore, la formazione dei preposti e dirigenti. L’insieme delle attività MICS costruire in sicurezza 2009/2016, sintetizzata nella tabella seguente, è dettagliatamente analizzata all’interno del Rapporto Formedil. I numeri, 301.377 lavoratori coinvolti in formazione, 105.898 giovani al primo ingresso in cantiere, 110.993 lavoratori a cui è stato rilasciato un “attestato formativo” abilitativo all’uso di attrezzature di lavoro, sono dati di rilevanza assoluta. Rilevante è stata anche la qualità media della formazione erogata, sostenuta da una progettazione formativa di dettaglio coordinata da Formedil con il supporto di alcune scuole individuate come centri di eccellenza, validata nel confronto con le istituzioni preposte al tema sicurezza sul lavoro, accompagnata dalla costante formazione dei formatori, dalla elaborazione di materiali e software didattici riconosciuti di qualità e premiati in rassegne di livello nazionale. E tuttavia è giusto dire che in alcuni limitati casi e contesti, col passare del tempo si è ridotto l’impegno qualitativo con il rischio che la cattiva abitudine di tutti i sistemi formativi a gestire serialmente come “corsificio” le attività possa prendere il sopravvento.

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PARTE PRIMA

GLI SCENARI DI RIFERIMENTO Con l’obiettivo di offrire ad imprese e lavoratori attività formative rispondenti ad esigenze reali e continuare a fare della cosiddetta formazione alla sicurezza una chance di professionalizzazione per lavoratori e imprese, nel 2015 il cda del Formedil ha dato avvio ad una ulteriore sperimentazione nell’ambito del progetto strutturale MICS.

Con MicsXCapo si è studiato, progettato e proposto all’insieme delle nostre scuole edili un format innovativo rivolto ad una delle figure strategiche coinvolte dall’innovazione: il capocantiere. Con una procedura assolutamente nuova, bandi aperti riservati alle scuole edili aderenti a Formedil e con il sostegno di risorse proprie derivanti dalle riserve accantonate dall’ente negli anni e destinate all’innovazione, si è dato il via a due cicli di sperimentazione che hanno coinvolto in 16 Regioni, 43 scuole edili provinciali, 27 progetti, con 459 capicantieri frequentanti e 247 imprese coinvolte. Una sperimentazione di livello assoluto che costituisce un banco di prova per l’intero sistema Formedil: in termini di innovazione del modello di offerta formativa, dal corso al percorso; in termini di qualità pedagogica dell’intervento mirato a costruire localmente attorno a dei “formatori scelti” delle scuole edili una sorta di “comunità di pratica” fatta di lavoratori in formazione e contestualmente in produzione, supportati a livello nazionale da attività di formazione formatori, esperti di sostegno e un servizio centrale di assistenza e monitoraggio, con materiali e strumenti didattici unificati. Un’esperienza tuttora in corso che è descritta in maniera analitica nel capitolo ad essa dedicato nel Rapporto Formedil 2017.

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PARTE PRIMA

GLI SCENARI DI RIFERIMENTO

Un’esperienza di qualità che il Formedil sta portando come contributo di innovazione alla riflessione comune che a livello europeo sta conducendo la Rete Reforme, nell’ambito del progetto Erasmus + Constructyvet . I progetti europei rappresentano, infatti, una grande opportunità di crescita del nostro sistema attraverso il confronto con altri soggetti di settore a livello internazionale sui temi dell’innovazione e della ricerca.

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PARTE PRIMA

GLI SCENARI DI RIFERIMENTO Una importante sperimentazione è stata realizzata da Formedil, in ambito europeo, con il progetto Build up skills I-town. Efficienza energetica e costruzione sostenibile sono i temi attorno a cui per tre anni, a partire da settembre 2014 fino a settembre 2017, ha lavorato un partenariato composto tra gli altri da ANCE, Assistal, Ecipa CNA. Un progetto che ha coinvolto attivamente più della metà delle scuole edili italiane, che hanno preso parte ai workshop di discussione tematica, alle attività corsuali di formazione formatori gestite dalle due università partner, Politecnico di Torino e Università Federico II di Napoli, sperimentato in corsi e su utenze reali le impostazioni formative del progetto, collaborato in maniera attiva alla costruzione dei risultati e dei prodotti didattici I-town, al pari degli altri progetti nazionali finanziati e coordinati direttamente dall’UE, in questo caso attraverso EASME, ha come target la formazione dei lavoratori, individuata come fattore strategico per la qualificazione delle imprese della filiera delle costruzioni, edilizia e impiantistica, industria e artigianato. La qualificazione delle imprese, a sua volta, rappresenta fattore strategico tanto per la creazione di buona occupazione nella filiera, che per rispondere alla domanda di mercato sostenuta dalle normative europee e nazionali e dalla spinta consapevole dei consumatori. Formare per rafforzare la professionalità delle persone significa • •

restituire alla formazione di settore la capacità di costruire percorsi professionalizzanti per i lavoratori, legati al contesto produttivo e di cantiere attuale e futuro; favorire l’ingresso dei giovani nel nuovo contesto di cantiere attraverso percorsi mirati che offrano mappe di conoscenze scientifiche e tecnologiche e adeguate possibilità di addestramento operativo.

Per rispondere a queste esigenze anche il nostro sistema è chiamato a metter in campo un’offerta formativa di qualità • •

che faccia di efficienza energetica e costruzione sostenibile, insieme alla sicurezza sismica e ambientale, le chiavi dei processi di innovazione del cantiere e del mercato; che intervenga sulle competenze trasversali e di bordo tra differenti professioni, come snodi essenziali per assicurare attraverso la sinergia tra professionalità differenti le prestazioni richieste agli edifici.

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PARTE PRIMA

GLI SCENARI DI RIFERIMENTO La selezione prima e la formazione dei formatori, diventa in questo quadro centrale • •

come elemento chiave per costruire quella offerta formativa diffusa e di massa che possa consentire la crescita culturale della filiera costruzioni; creare “albi di competenti” da utilizzare per la formazione specialistica ai mestieri e alle professioni del presente e del futuro.

Le stesse scuole edili vanno ripensate e attrezzate sui temi dell’innovazione •

facendone centri di formazione professionale di settore in grado di utilizzare format didattici, materiali e tecnologie educative unitarie e di qualità, realizzati grazie al raccordo con il sistema delle imprese, i produttori di materiali componenti tecnologie, e con le università; progettare modelli di “laboratorio Formativo” da riprodurre nelle scuole edili come “palestre” addestrative per la Formazione di mestiere.

Attività quest’ultima svolta da Formedil con la collaborazione di tre centri di eccellenza, le scuole edili di Bergamo, Brescia, Reggio Emilia, che hanno concorso a produrre due modelli di Laboratorio formativo che costituiranno altrettante soluzioni da sperimentare nelle nostre scuole edili.

Il già citato Report di Aprile 2017 dell’Osservatorio europeo del settore delle costruzioni ESCO così individua gli asset formativi su cui investire nei prossimi anni in: a. Efficienza energetica e costruzione sostenibile b. Digitalizzazione c. Standardizzazione Tutte le sperimentazioni nazionali ed europee del sistema Formedil si collocano in questo alveo. a. Sull’asse a Efficienza energetica e costruzione sostenibile è collocato il progetto Build up skills I-town ma anche i due nuovi progetti avviati in ambito Erasmus + denominati Bus.trainer e Watter skills, dedicati rispettivamente alla qualificazione dei formatori sui temi della sostenibilità e al risparmio idrico negli edifici. Ma, come è noto, il tema centrale per l’Italia non è solo l’efficienza energetica. Nel nostro Paese serve un nuovo modello di edilizia utile per la complessiva messa in sicurezza sismica ed idrogeologica del territorio e per il recupero e l’efficientamento del patrimonio costruito. Un’edilizia sicura&sostenibile a cui il Formedil sta dedicando tanti sforzi a partire da alcuni piani settoriali Fondimpresa, per finire all’iniziativa lanciata dal 46

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PARTE PRIMA

GLI SCENARI DI RIFERIMENTO cda Formedil denominata Formiamo il territorio, volta a coinvolgere in piani di azione formativa sui temi della sicurezza sismica e della qualità del costruire, innanzitutto, l’insieme delle scuole del cratere del sisma 24 agosto 2016 che ha coinvolto l’Appennino centrale.

La riflessione avviata con i tre seminari svolti nel mese di settembre 2017, resocontati attraverso i video disponibili sul sito dedicato formiamoilterritorio.it, costituisce un contributo culturale di riflessione e di analisi che il Formedil mette con umiltà a disposizione delle istituzioni e delle parti sociali, e può essere una base per la costruzione di piani di azione formativa che vedano protagoniste le scuole edili sull’intero territorio nazionale.

b. Relativamente all’asse b digitalizzazione Il nostro sistema delle scuole edili si sta muovendo, anche se ancora in ordine sparso, attraverso attività seminariali e formative dedicate in particolare alla tematica BIM. Si tratta di un’area strategica da sviluppare anche attraverso un impegno nazionale di Formedil se è vero quanto riportato da ESCO a livello europeo:

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PARTE PRIMA

GLI SCENARI DI RIFERIMENTO “…meno del 6% delle imprese di costruzione usa strumenti di pianificazione digitale… il settore delle costruzioni è il secondo meno digitalizzato, dopo l'agricoltura…l'81% degli operatori del settore dell'edilizia europea ha dichiarato di non essere pronto per l'avvento della digitalizzazione, nonostante l'82% di essi riconosca che avere competenze digitali sarà parzialmente indispensabile per ottenere un lavoro…” Riflessioni condivisibili che evidenziano come, anche per il nostro sistema, sarà necessario nei prossimi anni un impegno strategico sulla formazione alle competenze digitali dell’intera filiera dal progetto, alla costruzione, all’uso del prodotto edilizio. c. Sull’asse c Standardizzazione E’ ormai evidente come l’offerta formativa delle scuole edili vada estesa all’intera filiera delle costruzioni: perché sta cambiando il cantiere, sta cambiando il modo di produrre, stanno cambiando i contenuti professionali dei “mestieri” tradizionali. Per estendere la capacità del nostro sistema di offrire formazione di qualità all’intera filiera delle costruzioni servono condizioni di contesto quali: norme contrattuali, risorse economiche, risorse umane quali i formatori “competenti”, sinergie con i produttori di materiali, componenti e tecnologie. In questo ambito va rilanciato lo stesso accordo quadro di collaborazione con Federcostruzioni, sottoscritto negli scorsi anni e vanno sviluppate quelle collaborazioni con associazioni di produttori che consentano effettivamente di mettere in campo azioni formative mirate, innovative, di qualità, rispondenti ad esigenze generali del settore. Esperienze simili sono state condotte nel corso degli anni con importanti associazioni di categoria su tematiche quali la formazione dei perforatori, i cartongessisti, i posatori di piastrelle di ceramica, gli impermeabilizzatori, gli operatori del calcestruzzo di cemento. L’espandersi delle tecnologie a secco nella produzione edilizia, il ruolo rilevante assunto dalla componente impiantistica, la specializzazione di “mestiere” richiedono attenzione e rapida capacità di innovazione al nostro sistema delle scuole edili.

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PARTE PRIMA

GLI SCENARI DI RIFERIMENTO Vi è poi un ulteriore asse che diventa sempre più centrale nella formazione dei lavoratori edili, come persone: le soft skills, intese come capacità generali e relazionali, compreso il superamento del gap linguistico in un settore a fortissima presenza di immigrati e quindi in un contesto produttivo multilingue. In questo quadro la complessità nuova del processo produttivo di cantiere tende a mettere al centro della formazione edile le conoscenze trasversali e le competenze di bordo, quelle che la UE definisce consapevolezze situazionali, per una “formazione alla carta” misurata e pensata sui bisogni dell’individuo e sulle esigenze delle imprese, rapportata al contesto produttivo specifico. Formare la forza lavoro edile su queste tematiche, aprire le menti al vasto campo dell’innovazione, favorire addestramenti operativi mirati su tecniche e specialismi, insegnare a far dialogare sul cantiere le differenti professionalità che si sovrappongono o si inseguono, rappresenta l’obiettivo strategico su cui convergere nei prossimi anni per riformare la formazione edile, a partire dai contenuti, dalle metodologie di insegnamento, dagli approcci pedagogici. Un’azione di massa di aggiornamento delle conoscenze e delle competenze rivolte all’intera platea di riferimento, che secondo l’UE dovrebbe coinvolgere milioni di lavoratori e per la quale sarebbe certamente utile la capacità di anticipazione manifestata dalle parti sociali allorché introdussero, prima delle norme, con una sponda contrattuale le 16 ore prima sulla sicurezza. Se si vuole affrontare le conseguenze e le ricadute sulla forza lavoro in attività e su quella in ingresso della cosiddetta Edilizia 4.0 serve un qualcosa di simile.

Le politiche del lavoro e la Borsa Lavoro Edile Nazionale blen.it Politiche attive del lavoro e formazione professionale sono e saranno sempre più interconnesse. Una foto del mercato del lavoro edile, attraverso due osservatori di sistema come quello CNCE e quello Blen.it, ci trasmette insieme ai dati numerici alcuni flash su parole chiave che saranno centrali nella riflessione e nell’azione del nostro sistema bilaterale per i prossimi anni: o o o o o o o

invecchiamento della forza lavoro; debolezza di istituti di ingresso dei giovani quali l’apprendistato e l’alternanza scuola lavoro; rischio di dequalificazione di ampia parte della forza lavoro; debolezza della progressione di carriera legata alla formazione, essendo la stessa generalmente legata all’anzianità e alla fidelizzazione con l’impresa; limitata presenza delle donne e forte divario di genere; forte presenza di lavoratori stranieri con gap linguistico; divario digitale in una popolazione lavorativa adulta a basso livello di istruzione formale.

Legare la formazione alle politiche occupazionali, in questo quadro, appare la scelta giusta per ottimizzare l’offerta formativa elevandone la produttività in termini di sviluppo di competenze aggiuntive che rafforzino la spendibilità del lavoratore sul mercato del lavoro, con l’obiettivo di rafforzare il complesso del sistema imprenditoriale delle costruzioni.

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PARTE PRIMA

GLI SCENARI DI RIFERIMENTO In questo quadro è da registrare la difficoltà che, nonostante l’impegno del Formedil e il sostegno delle parti sociali, incontra la Borsa lavoro edile nazionale. Una difficoltà fatta di limiti interni al sistema se è vero che su 103 scuole edili, a fronte delle 90 accreditate per i sistemi regionali di FP solo 28 sono contemporaneamente accreditate per i servizi al lavoro. Una difficoltà fatta di limiti esterni, dati dalla situazione di incertezza normativa derivante da un quadro di riferimento incompiuto e in perenne evoluzione, condizionato dal rapporto tra Stato e Regioni. In questo quadro resta, comunque, importante la definizione di protocolli di collaborazione a livello regionale come quelli siglati dal sistema Formedil in Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia. Protocolli che, laddove attivati, consentono a Blen.it di svolgere, attraverso l’interscambio di dati con la funzione di interessante osservatorio qualitativo di settore sull’occupazione in edilizia: numero di assunzioni, tipologia di contratti applicati, qualifiche richieste, tipologie di imprese che assumono. Dati utilissimi per definire piani di azione formativa mirati al settore. Ad esempio da un’analisi delle assunzioni effettuate nelle regioni Veneto ed Emilia Romagna nel primo semestre 2017, registrate dai SIL, emerge la netta prevalenza dell’utilizzo dei contratti a tempo determinato nelle assunzioni nel settore, con l’evidente rischio di ulteriore precarizzazione del lavoro edile, già di per se legato alla temporaneità del cantiere. Ulteriori dati analitici relativi alle due regioni campione sono riportati nel capitolo del Rapporto Formedil 2017 dedicato all’osservatorio Blen.it. Raccordare politiche del lavoro e formazione professionale non è dunque un opzione ma una scelta obbligata, se vogliamo elevare la produttività della nostra azione formativa, tanto più in presenza di una cronica carenza di risorse pubbliche dedicate alla formazione professionale. In questa direzione va il documento approvato dal cda del Formedil 3negli scorsi mesi e indirizzato alle parti sociali in vista dei rinnovi contrattuali: Blen può diventare un servizio di collocamento di settore in grado di prendere in carico un lavoratore in cerca di occupazione o rioccupazione in edilizia, incanalarlo verso uno sbocco occupazionale, sostenendone la professionalità con l’erogazione in tempo reale di formazione breve, utile, spendibile sul mercato del lavoro, rispondendo al tempo stesso alla domanda reale di professionalità espressa dalle imprese che assumono. Si tratta di obiettivi complessi e non facili, su cui riconvertire il nostro sistema, anche attraverso una nuova sinergia tra enti unificati/formazione e sicurezza e casse edili, che possono elevare l’efficacia e l’utilità dell’intero sistema bilaterale di settore. Tutto questo era , in fondo, già contenuto in nuce in quello slogan che il Formedil adottò per le Giornate nazionali 2015 “Ritorno alla Formazione”: una formazione che forte del radicamento e della credibilità acquisita sul tema sicurezza, punti nuovamente a costruire professionalità, facendo i conti con l’innovazione.

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Il Documento è pubblicato per esteso all’interno del Capitolo del Rapporto Formedil 2017 dedicato a Blen.it

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PARTE PRIMA

GLI SCENARI DI RIFERIMENTO

TRA CRISI E INNOVAZIONE: VERSO L’EDILIZIA 4.0 Marco Panara, opinionista ed editorialista de La Repubblica Immagino che molti di voi abbiano avuto per le mani la Settimana Enigmistica, io sono un affezionato cliente estivo. Uno dei giochi proposti, tra i più semplici, quasi infantile, è connettere i punti numerati per far emergere una figura. Io vorrei provare a connettere alcuni punti, purtroppo non numerati, il che rende l'esito più precario e soggettivo, per cercare di far emergere una immagine del momento assai confuso in cui viviamo. Insomma cercherò di fare delle connessioni. Il punto di partenza, che a mio parere è una delle chiavi di lettura fondamentali della fase che stiamo faticosamente attraversando, è la crescita delle disuguaglianze. Parto da qui perché oltre ad essere, almeno per alcuni, un problema di equità, ha implicazioni sulla coesione sociale, sulle scelte politiche - ad esempio il risorgere dei populismi, dei nazionalismi e dei radicalismi -, sulla crescita economica e, per esempio secondo Nuriel Rubini, l'economista che previde il crack del 2008, persino sulla crescita della produttività. La distribuzione della ricchezza ha subito una virata iniziale già negli anni '70 con le due crisi petrolifere che hanno determinato uno spostamento di capitali dai paesi consumatori di petrolio ai paesi produttori. Lo spostamento è aumentato negli anni '90, con l'afflusso di investimenti prima e poi di risorse legate al commercio internazionale, questa volta non verso il Medio Oriente ma verso l'Estremo Oriente, Cina in testa. La distribuzione internazionale della ricchezza in questi quarant'anni è quindi cambiata, con molte risorse che si trasferiscono da Ovest verso Sud e soprattutto verso Est. Il risultato è in parte positivo perché ha consentito una riduzione delle disuguaglianze tra paesi. La medaglia ha però un'altra faccia, l'aumento delle disuguaglianze all'interno di quasi tutti i paesi del mondo. Con due flussi particolari, almeno a partire alla metà degli anni '80 del secolo scorso. Il primo è un aumento della quota della ricchezza prodotta che va a remunerare il capitale e una speculare diminuzione della quota che va a remunerare il lavoro. I fattori che hanno determinato questo spostamento sono essenzialmente la globalizzazione e la tecnologia, accompagnati nei singoli paesi da fattori specifici diversi che vanno dalle politiche fiscali alla perdita di peso dei sindacati, dall'opportunismo fiscale delle multinazionali al ruolo della finanza. Il secondo spostamento avviene all'interno del mondo del lavoro, con una quota sempre maggiore della ricchezza che va a remunerare un numero limitato di professionisti, grandi manager, star dello sport e dello spettacolo, e una quota sempre minore che va a remunerare il lavoro delle classi medie e di chi svolge attività meno qualificate. A questo si aggiunge un ulteriore fenomeno, la sostituzione dei lavori che una volta si chiamavano "di concetto" con software, che insieme ai robot ormai sostituiscono anche lavori che fino a un paio di decenni fa consideravamo di pregio, dai bancari a molti quadri, agli operatori aeroportuali, agli addetti alle agenzie di viaggio e via elencando, mentre i robot sostituisco il lavoro operaio, anche specializzato. Ora, la platform econonomy, con l'ecommerce per esempio, sta mangiando il lavoro dei commercianti, con Amazon quello dei librai, con Uber quello dei tassisti e la lista non finisce qui. Da un punto di vista macroeconomico uno degli effetti è la deflazione, perché quello che accade è una disintermediazione nel settore dei servizi con una riduzione dei prezzi finali (su questo torneremo tra poco), un altro è uno spiazzamento del mercato del lavoro che vede una perdita consistente di opportunità nelle attività tipiche della piccola borghesia impiegatizia e nel piccolo commercio, mentre aumentano i lavori più

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GLI SCENARI DI RIFERIMENTO qualificati e i lavori meno qualificati. L'ecommerce per esempio svuota di negozi i centri delle nostre città ma aumenta esponenzialmente l'offerta di lavoro nella logistica. L'Italia si distingue, purtroppo non positivamente rispetto agli altri paesi, perché mentre in buona parte del resto d'Europa i lavori più qualificati crescono di più di quelli meno qualificati, da noi avviene esattamente il contrario. La ragione è la struttura della nostra economia fatta soprattutto da imprese piccole la cui domanda di quadri e manager è molto ridotta e, inaspettatamente rispetto alla percezione che ne abbiamo, per il fatto che la pubblica amministrazione, che nei settori della scuola, della sanità e della stessa amministrazione normalmente assorbe un numero significativo di laureati e diplomati, da almeno dieci anni a questa parte non ne assorbe più, e infatti in rapporto alla popolazione le percentuali degli occupati in queste aree del settore pubblico sono decisamente inferiori rispetto ai paesi confrontabili. Devo aggiungere, tenendo conto del quadro generale di cui sopra, che almeno dall'inizio di questo millennio la percezione della propria situazione economica è cambiata. A pagare di più con l'ingresso dell'euro in Italia è stata inizialmente la categoria degli occupati, perché l'aumento dei prezzi non è stato accompagnato da un pari aumento dei redditi, mentre ne hanno beneficiato la piccola borghesia dei commercianti e degli artigiani. Con l'esplosione della crisi la situazione si è invertita e il disagio è stato maggiore per la piccola borghesia dei commercianti e degli artigiani, decisamente minore per la piccola borghesia impiegatizia, mentre nel mezzo sta la media degli occupati, molti dei quali hanno perso il lavoro mentre coloro che non lo hanno perso hanno avuto una stabilità di reddito. Penalizzata è stata anche la borghesia imprenditoriale e professionale. Dal 2014 la percezione delle proprie condizioni economiche è migliorata per tutte le categorie, ma alcune, e in particolare la piccola borghesia dei commercianti e degli artigiani hanno avuto recuperi inferiori agli altri. Proviamo a questo punto a fare il primo collegamento, quello con l'evoluzione del quadro politico e geopolitico, con un occhio più largo di quello nazionale. Le categorie più penalizzate dall'aumento delle disuguaglianze o le cui prospettive sono diventate più precarie, sentendosi non rappresentate dai partiti politici tradizionali e percependo un distacco crescente dalle classi dirigenti, hanno coltivato un sentimento di frustrazione e a tratti di rabbia che ha trovato nuovi interpreti nei partiti cosiddetti populisti e nazionalisti, in un rifiuto della globalizzazione e in generale con l'idea di un ritorno a un passato felice (nella percezione) fatto di sovranità forte, di autonomia, di localismo. Ha trovato spazio l'idea di chiudersi a un esterno considerato pericoloso per le proprie certezze e la propria stabilità. La Brexit, che ha vinto con i voti delle regioni interne e meno competitive del Regno Unito, l'elezione di Donald Trump con i voti degli stati centrali degli Stati Uniti, fino al referendum della Catalogna, alla crescita dei partiti sovranisti in tutta Europa e all'ingresso nel parlamento tedesco di un partito dell'estrema destra sono l'esito politico di tutto ciò. Il catalizzatore di questi sentimenti sono state le migrazioni massicce di questi anni, e le paure connesse (giustificate da una gestione non adeguata del fenomeno), ma faremmo un errore se non tenessimo conto dell'impoverimento - o della percezione di impoverimento -, dell'incertezza - o della percezione di incertezza - di fasce larghe delle nostre società. Alcuni analisti più avveduti, per esempio, hanno letto il risultato delle elezioni tedesche, con il crollo dei voti del partito di Angela Merkel e del partito socialista, anche come una reazione all'esplosione dei minijobs che hanno creato nella ricca Germania una nuova e ampia classe di lavoratori poveri, e al blocco degli investimenti in infrastrutture (che infatti sono assai deteriorate) dovuto alla politica del pareggio, anzi del surplus del bilancio pubblico voluta dal ministro

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PARTE PRIMA

GLI SCENARI DI RIFERIMENTO dell'economia Wolfgang Schauble. Il deterioramento dei beni comuni ha avuto un peso anche sul voto americano e su quello britannico. Questo spostamento politico ha effetti economici, perché la ricostruzione delle frontiere, quando non di muri, porta a un nuovo nazionalismo, al tramonto del multilateralismo, al moltiplicarsi di forme di protezionismo tariffario e non tariffario che penalizzano gli scambi di merci e, in prospettiva, la crescita. E' stato dimostrato da molti studi che i paesi più aperti hanno maggiore tenuta nei periodi di crisi, produttività più elevata e maggiore capacità di innovazione: in sintesi sono più stabili, hanno redditi più elevati e sono più competitivi. Se un mondo aperto, come quello nel quale abbiamo vissuto sino a un paio di anni fa, ha contribuito ad aumentare disuguaglianze e a creare nuove povertà, un mondo chiuso determina forse una riduzione dell'incertezza ma anche un nuovo impoverimento, soprattutto per le categorie più fragili, quelle stesse che oggi pensano di trarne vantaggi. Il secondo collegamento che vorrei fare è di natura economica e socio economica. Come hanno fatto le classi medie impoverite dell'Occidente a reggere in questi anni? In parte hanno tirato la cinghia; in molti paesi, a cominciare dagli Stati Uniti, si sono indebitate (fino alla bolla e all'esplosione della bolla che ha scatenato la crisi del 2008). In parte però le loro difficoltà sono state attenuate da nuovi meccanismi economici che hanno ridotto i costi di beni e servizi e nei quali alcuni hanno trovato il modo di integrare i redditi tradizionali diventati insufficienti. Parlo dell'economia low cost e della sharing economy (o platform economy). Il mondo low cost e la sharing economy, che in parte si sovrappongono, sono da questo punto di vista ambivalenti, perché da un lato sono tra le cause dell'impoverimento della classe media, perché competono a costi inferiori con molte attività tradizionali (e quindi comprimono i redditi di chi opera in quei settori o addirittura li spingono fuori dal mercato), e perché tendono a pagare meno possibile i lavoratori (che sono anch'essi teoricamente parte della classe media) che impiegano. Nello stesso tempo però da una parte con i loro prezzi più bassi consentono ai membri della classe media impoverita di acquistare e di fare almeno una parte delle cose che facevano in passato, e dall'altra consentono (soprattutto grazie alla sharing economy) di avere redditi integrativi. Chi di noi non ha viaggiato con Ryanair o Easyjet, non conosce qualcuno che affitta la seconda casa o anche stanze nella prima con AirBnb, mentre molti ragazzi incassano qualcosa con Deliveroo oppure coprono i costi dei viaggi in auto con BlablaCar. In queste settimane il caso dei piloti di Rayanair ha mostrato i limiti dei modelli di business low cost, che non possono essere spinti oltre e forse dovranno essere rivisti almeno un po', con un qualche miglioramento per chi lavora in quelle aziende e probabilmente con un qualche aumento dei prezzi per chi usa i loro servizi. Tuttavia quello a cui stiamo assistendo è una ridefinizione dei sistemi economici, con una sfida forte a molte attività tradizionali e una contaminazione di ruolo tra produttori e consumatori, i cui effetti sociali e politici stentiamo ancora a intravedere. Quello che già si vede è una maggiore attitudine alla condivisione (della casa, dell'auto, della bicicletta) che forse, quando questi processi matureranno, potrà avere dei risvolti anche nel modo di essere delle nostre società. Qualche sociologo più sofisticato, come per esempio Mauro Magatti, intravede una erosione del ciclo individualista che ha segnato gli ultimi 25 anni, e la possibilità di riconnettere, anche grazie alla tecnologia, ma non senza l'intervento fondamentale di policy adeguate, le nostre società frammentate, coriandolizzate

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PARTE PRIMA

GLI SCENARI DI RIFERIMENTO dice qualcuno, e alla fine impotenti ad affrontare il futuro se non rifugiandosi nella chiusura e in un idealizzato passato, come sempre avviene quando l'unico collante è la paura. Vorrei concludere con un'ultima connessione, quella tra la globalizzazione messa in crisi dal ritorno dei nazionalismi e dei protezionismi con la Rivoluzione Industriale. Qualcuno ha definito Industria 4.0 (che è un aspetto della 4a Rivoluzione Industriale) come il modo che le imprese hanno trovato per avviare un nuovo ciclo di crescita dopo quello ormai in difficoltà della globalizzazione. In realtà la 4a Rivoluzione Industriale nasce, come ogni balzo tecnologico, dal fatto che le conoscenze e le tecnologie rendono qualcosa possibile. In questo caso dal fatto che l'aumento esponenziale della capacità di calcolo e delle tecnologie digitali consente di far fare dei balzi in avanti a una serie di tecnologie, dall'intelligenza artificiale ai big data, dalle stampanti 3D alla genetica, dalla biologia ai nuovi materiali, e consente - anzi spinge - ad una integrazione tra queste tecnologie. Ed è proprio l'integrazione che ci consente di parlare di rivoluzione industriale, in quanto quello che si determinerà avrà un impatto su quello che sapremo, su quello che faremo e sul modo in cui lo faremo, quindi su conoscenze, processi, prodotti, organizzazione, strutture sociali e modelli di comportamento, forse filosofie, comparabile se non maggiore di quello determinato dal motore a vapore della prima rivoluzione industriale, dall'energia elettrica e dal motore a scoppio della seconda, dai computer della terza. Tuttavia in effetti una connessione c'è tra le frontiere che si chiudono e la 4a Rivoluzione industriale. Nel senso che, limitandoci a Industria 4.0, queste tecnologie consentono di ridurre l'impatto negativo sulla crescita che questa voglia di frontiere rischia di avere. I nuovi protezionismi e in parte anche un cambiamento della struttura dei costi stanno rallentando il commercio internazionale e le filiere produttive cominciano a ridisegnarsi. Dopo l'ubriacatura di off-shoring ora si parla di ri-shoring, dopo il boom dell'outsourcing si comincia a tornare all'in-sourcing. E' meno facile, per i protezionismi e per i costi, fare un pezzo in Cina, rifinirlo in Romania, assemblarlo in Piemonte e poi vendere il prodotto finito negli Stati Uniti. E allora? Allora arriva Industria 4.0 che secondo alcuni studi promette un aumento della produttività fino al 30%, e una riduzione dei costi. Le stampanti 3D, la robotica avanzata, la gestione digitale delle fabbriche ridefiniscono le economie di scala, consentono di personalizzare le produzioni e produrre per i singoli mercati in stabilimenti più piccoli e più flessibili. E' una sorta di modernissimo ritorno al passato quando luoghi di produzione e mercati di sbocco erano contigui. Da queste connessioni emerge che c'è una circolarità nell'evoluzione: le tecnologie rompono equilibri, quasi sempre con effetti traumatici su una parte spesso molto larga della popolazione, poi sono le tecnologie stesse a fornire delle risposte ai problemi di natura sociale, economica e politica che esse stesse avevano creato. C'è un solo modo per non rimanere intrappolati nel momento della frattura tra il passato e il futuro: essere pronti. Interpretando con qualche libertà alcuni pensieri del politologo e scrittore Alan Abramowitz, potremmo sintetizzare questo "essere pronti" in tre concetti a loro volta connessi: "La crescita di lungo periodo dipende dalla congruenza di un sistema economico con i regimi tecnologici"; "Le istituzioni hanno un ruolo cruciale nel sostenere il grado di congruenza, perché da esse dipende la propensione di una società all'innovazione e quindi alla crescita"; "La dotazione di capitale umano determina direttamente la capacità di usare, adattare e sviluppare le nuove tecnologie". Essere pronti vuol dire quindi essere formati, ed essere formati ad accettare il nuovo, a usarlo, a crearlo.

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PARTE SECONDA IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 L’ATTIVITA’ FORMATIVA

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PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA

1. Gli enti scuola 1.1. L’articolazione territoriale Quest’anno il rapporto annuale sull’attività formativa erogata dalle scuole edili, che fanno riferimento al sistema bilaterale delle costruzioni coordinato dal FORMEDIL ha potuto contare sugli archivi della formazione di tutte le 103 sedi operative presenti sul territorio nazionale. Di queste 98 svolgono corsi di formazione a livello provinciale, mentre le restanti 5 erogano corsi a livello regionale. Occorre precisare che l’ente ESIEA/ CPT - Ente formazione e sicurezza per l'industria, l'edilizia ed affini di Agrigento, pur partecipando alla rilevazione, nel corso del 2016 non ha erogato alcun corso. L’articolazione territoriale degli enti partecipanti, grafico sottostante, illustra l’omogenea diffusione su tutto il territorio nazionale, anche se, come da serie storica, rimane il Sud l’area geografica con il più alto numero di enti, pari a 30, rappresentativi del 29,1%, cui fa seguito il Centro con 28 enti, il Nord Ovest con 23 e infine il Nord Est con 22 scuole di formazione. In quest’ultimo biennio si riscontra una notevole accelerazione del processo di unificazione tra Scuole Edili e CPT che era partito nel 20131,: gli Enti unitari di formazione e sicurezza, che ancora nel 2014 erano circa il 38% delle scuole partecipanti, sono diventati 81, rappresentativi, quindi, del 78,6% delle scuole partecipanti l’unificazione ha riguardato maggiormente gli enti del Centro dove questa percentuale sale all’89,3%, mentre nel Nord Ovest è del 87,0%, nel Nord Est del 81,8% e infine nel Sud dove dei 30 enti partecipanti solamente 18 sono enti unificati, pari quindi al 60,0% del totale. LE SCUOLE EDILI NEL 2016 - COMPOSIZIONE % PER AREA TERRITORIALE

Sud 29,1%

Nord ovest 22,3%

Nord Est 21,4% Centro 27,2%

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

Di seguito sono elencati gli enti (scuole edili / enti unificati) per regioni aderenti al sistema FORMEDIL.

1

In conseguenza delle decisioni delle Parti Sociali che in sede di rinnovo contrattuale hanno previsto l’unificazione di Scuole Edili e CPT, processo tuttora in corso

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PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA ELENCO DEGLI ENTI ADERENTI ALLA RETE NAZIONALE FORMEDIL SISTEDIL - SISTEMA EDILE PER LA FORMAZIONE E LA SICUREZZA DELLA PROVINCIA DI ALESSANDRIA

C.F.S. ENTE UNICO PER LA FORMAZIONE E LA SICUREZZA DELLA PROVINCIA DI ASTI

O.P.E.B.- Organismo Paritetico Edile Biellese per la Formazione e la Sicurezza

ENTE SCUOLA PER L'ADDESTRAMENTO PROFESSIONALE EDILE DI CUNEO PIEMONTE S.E.N.For.S. - Sistema Edile Novarese Formazione Sicurezza

F.S.C. (Formazione Sicurezza Costruzioni) Torino

S.E.For.S.VCO – Organismo Paritetico per la Formazione e la Sicurezza della Provincia del Verbano Cusio ed Ossola

ENTE PARITETICO TERRITORIALE UNIFICATO DELLA PROVINCIA DI VERCELLI

VALLE D'AOSTA

ENTE PARITETICO EDILE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA VALLE D’AOSTA

SCUOLA EDILE DI BERGAMO

ESEB - ENTE SISTEMA EDILIZIA BRESCIA

LOMBARDIA

ESPE - ENTE SCUOLA PROFESSIONALE EDILE DELLA PROVINCIA DI COMO

ENTE SCUOLA EDILE CREMONESE - C.P.T.

ESPE - Ente unico paritetico per la Formazione e la Sicurezza, per il settore dell'edilizia ed affini di LECCO

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PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA ELENCO DEGLI ENTI ADERENTI ALLA RETE NAZIONALE FORMEDIL SCUOLA PROVINCIALE APPRENDISTI EDILI di MANTOVA

E.S.E.M. – CPT Ente unitario Formazione e Sicurezza della Provincia di Milano Lodi e della Brianza

LOMBARDIA

ESEDIL – CPT PAVIA, FORMAZIONE E SICUREZZA IN EDILIZIA

ESFE - ENTE PARITETICO PER LA SICUREZZA E LA FORMAZIONE DELL'EDILIZIA DI SONDRIO

SPE – CPT Prevenzione infortuni della provincia di Varese

COMITATO PARITETICO EDILE PER LA FORMAZIONE E LA SICUREZZA PER LA PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO TRENTINO A.A CENTROFOR - CENTRO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE E PREVENZIONE INFORTUNISTICA DELL'EDILIZIA DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO CFS - CENTRO PER LA FORMAZIONE E LA SICUREZZA DI BELLUNO

Scuola Edile CPT - Centro per la formazione e la sicurezza edile di Padova

ASSISTEDIL - Ente Paritetico Territoriale Formazione Maestranze

VENETO

CENTRO EDILIZIA TREVISO C.E.Tre – Formazione – Lavoro – Sicurezza

C.E.Ve. – CENTRO EDILI VENEZIA – FORMAZIONE & SICUREZZA

ESEV-CPT - CENTRO PARITETICO PER LA FORMAZIONE, LA SICUREZZA ED I SERVIZI AL LAVORO DI VERONA

Centro Edile “Andrea Palladio” per la Formazione Professionale delle Maestranze Edili della Provincia di Vicenza

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PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA ELENCO DEGLI ENTI ADERENTI ALLA RETE NAZIONALE FORMEDIL FORMEDIL GORIZIA

EDILMASTER – LA SCUOLA EDILE DI TRIESTE FRIULI V.GIULIA E.S.M.E.P.S. - ENTE SCUOLA MAESTRANZE EDILI PREVENZIONE E SICUREZZA DELLA PROVINCIA DI PORDENONE

C.E.F.S. CENTRO EDILE PER LA FORMAZIONE E LA SICUREZZA DI UDINE

E.S.S.E.G. - Ente Scuola e Sicurezza in Edilizia della città metropolitana di Genova

LIGURIA

S.E.I. – C.P.T. Ente Scuola Edile per l'Industria Edilizia ed affini della Provincia di Imperia - Comitato Paritetico Territoriale per la prevenzione infortuni, l'igiene e l'ambiente di lavoro per le attività edilizia ed affini della Provincia di Imperia SCUOLA EDILE SPEZZINA

ENTE PARITETICO PER LA FORMAZIONE E LA SICUREZZA IN EDILIZIA DELLA PROVINCIA DI SAVONA

I.I.P.L.E. – ISTITUTO ISTRUZIONE PROFESSIONALE LAVORATORI EDILI Edilform Estense - ENTE PARITETICO TERRITORIALE UNIFICATO PER LA FORMAZIONE E LA SICUREZZA EDILFORM ESTENSE

SCUOLA EDILE ARTIGIANI E PMI DI FORLI - CESENA E RIMINI

EMILIA ROMAGNA

ENTE SCUOLA EDILE DELLA PROVINCIA DI MODENA

C.S.E. - CENTRO SERVIZI EDILI / ENTE PARITETICO DI PARMA PER LA FORMAZIONE E LA SICUREZZA

ESE-CPT - ENTE SCUOLA PROFESSIONALE EDILE DI PIACENZA

RES EDILI REGGIO EMILIA - SCUOLA SOC. COOP.

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PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA ELENCO DEGLI ENTI ADERENTI ALLA RETE NAZIONALE FORMEDIL

EMILIA ROMAGNA

I.S.P.E.R. CPT – ISTITUTO SCUOLA PROVINCIALI EDILI CPT RAVENNA SFERA Scuola Sicurezza Formazione Edile della Romagna Accorpata CFSE - CENTRO PER LA FORMAZIONE E SICUREZZA IN EDILIZIA AREZZO

Scuola Professionale Edile e CPT Firenze

SCUOLA EDILE GROSSETANA

ENTE UNITARIO SCUOLA EDILE – CPT DELLA PROVINCIA DI LIVORNO

Ente Scuola Edile - CPT Lucca

TOSCANA

S.F.S. - SCUOLA PER LA FORMAZIONE E SICUREZZA IN EDILIZIA PER LA PROVINCIA DI MASSA CARRARA

ENTE PISANO SCUOLA EDILE

ENTE SCUOLA EDILE CPT DELLA PROVINCIA DI PISTOIA

FSC - Formazione Sicurezza Costruzioni Prato

SBC Senese - Formazione e Sicurezza

COMITATO TECNICO PARITETICO DELLA TOSCANA

C.E.S.F. - CENTRO EDILE PER LA SICUREZZA E LA FORMAZIONE DI PERUGIA UMBRIA T.E.S. e F. – TERNI EDILIZIA SICUREZZA E FORMAZIONE

MARCHE

ASSISTEDIL - ENTE SCUOLA EDILE DI ANCONA

RAPPORTO FORMEDIL 2017

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PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA ELENCO DEGLI ENTI ADERENTI ALLA RETE NAZIONALE FORMEDIL ENTE SCUOLA EDILE PER LE INDUSTRIE EDILIZIA ED AFFINI DELLA PROVINCIA DI ASCOLI PICENO E FERMO

MARCHE

COMITATO PARITETICO TERRITORIALE PER LA SICUREZZA E LA FORMAZIONE IN EDILIZIA ENTE SCUOLA EDILE /CPT DI MACERATA ENTE C.P.T. – SCUOLA EDILE PER LA FORMAZIONE E LA SICUREZZA NELL’INDUSTRIA EDILIZIA ED AFFINI DELLA PROVINCIA DI PESARO URBINO ESEF-CPT – ORGANISMO PARITETITO PER LA FORMAZIONE E LA SICUREZZA DI FROSINONE E PROVINCIA ESEL-CPT ENTE BILATERALE PARITETICO TERRITORIALE PER LA FORMAZIONE E LA SICUREZZA IN EDILIZIA DELLA PROVINCIA DI LATINA

LAZIO

EDILFORMAZIONE RIETI

CEFMECTP – ORGANISMO PARITETICO PER LA FORMAZIONE E LA SICUREZZA IN EDILIZIA DI ROMA E PROVINCIA

ESEV-CTP VITERBO FORMAZIONE E SICUREZZA

ENTE SCUOLA EDILE/CPT CHIETI

ENTE PARITETICO UNIFICATO PER LA FORMAZIONE LA SICUREZZA E LA SALUTE DELLA PROVINCIA DI L’AQUILA

FORMEDIL PESCARA FORMAZIONE E SICUREZZA NELL'EDILIZIA ABRUZZO E.F.S.E. - ENTE PARITETICO UNIFICATO PER LA FORMAZIONE E LA SICUREZZA PER L'INDUSTRIA EDILIZIA ED AFFINI DELLA PROVINCIA DI TERAMO

EDILFORMAS ABRUZZO

MOLISE

S.E.M. - SCUOLA EDILE DEL MOLISE

CAMPANIA

C.F.S. - Centro per la Formazione e Sicurezza in edilizia della Provincia di Avellino

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RAPPORTO FORMEDIL 2017


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA ELENCO DEGLI ENTI ADERENTI ALLA RETE NAZIONALE FORMEDIL CFS -CENTRO FORMAZIONE E SICUREZZA IN EDILIZIA DELLA PROVINCIA DI BENEVENTO

CFME - FORMEDIL Scuola Edile della Provincia di Caserta CAMPANIA CFS CENTRO FORMAZIONE SICUREZZA NAPOLI

ENTE SCUOLA EDILE DI SALERNO

EDILSCUOLA DI PUGLIA

FORMEDIL BARI - ENTE SCUOLA PER LA FORMAZIONE PROFESSIONALE IN EDILIZIA

SCUOLA EDILE - CPT Brindisi PUGLIA FORMEDIL CPT FOGGIA

SCUOLA EDILE DELLA PROVINCIA DI LECCE

FORMEDIL CPT TARANTO

E.S.E.Ma. - ENTE SCUOLA EDILE DI MATERA

BASILICATA

EFMEA - ENTE PER LA FORMAZIONE PROFESSIONALE DELLE MAESTRANZE EDILI ED AFFINI DELLA PROVINCIA DI POTENZA

ENTE SCUOLA EDILE DELL’EDILCASSA DI BASILICATA

CALABRIA

ENTE SCUOLA PER L’INDUSTRIA EDILIZIA ED AFFINI DELLE PROVINCIE DI CATANZARO - CROTONE - VIBO VALENTIA

RAPPORTO FORMEDIL 2017

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PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA ELENCO DEGLI ENTI ADERENTI ALLA RETE NAZIONALE FORMEDIL CPT/ ENTE SCUOLA EDILE COSENZA CALABRIA ESEFS - ENTE SCUOLA EDILE PER LA FORMAZIONE E LA SICUREZZA DELLA PROVINCIA DI REGGIO CALABRIA

ESIEA/ CPT - ENTE FORMAZIONE E SICUREZZA PER L'INDUSTRIA, L'EDILIZIA ED AFFINI - AGRIGENTO

E.N.S.E – C.P.T. ENTE NISSENO SCUOLA EDILE - COMITATO PARITETICO TERRITORIALE

E.S.E.C. - Cpt Ente Scuola Edile Catania - CPT

M.A.F.S.EN. - ENTE CASSA SCUOLA EDILE C.P.T. DI ENNA

E.S.E.Me.P. - ENTE SCUOLA EDILE DI MESSINA E PROVINCIA SICILIA PANORMEDIL - CPT - ORGANISMO PARITETICO PER LA FORMAZIONE E LA SICUREZZA IN EDILIZIA DI PALERMO E PROVINCIA Ente SFERA - Ente Sicurezza e Formazione Edile della provincia di Ragusa - Scuola edile -CPT

Ente Scuola Edile Siracusa

EPATU – CPT – Ente Paritetico Territoriale unificato per la Formazione e la Sicurezza

EDILCASSA SICILIA

ENTE SCUOLA PER LE INDUSTRIE EDILIZIE ED AFFINI PER LA PROVINCIA DI CAGLIARI SARDEGNA

E.S.E.N. - ENTE SCUOLA EDILE NUORESE

ESEP - ENTE SCUOLA EDILE PROVINCE NORD SARDEGNA Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

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RAPPORTO FORMEDIL 2017


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA 1.2. Le fonti di finanziamento delle scuole edili Anche nel 2016 l’importo dei finanziamenti erogati alle Scuole Edili per lo svolgimento delle diverse attività formative è in crescita. Dopo che già nel 2015 si era registrato un incremento delle risorse erogate del +4,1% rispetto al 2014, nel 2016 l’ammontare dei finanziamenti supera il dato del 2015 del +1,5%. Ma se l’incremento registrato nel 2015 era imputabile essenzialmente all’aumento dell’ attività formativa, +12,2% il numero dei corsi e +12,0% gli allievi formati rispetto al 2014, quello registrato nel 2016 è attribuibile in larga misura all’accelerazione del processo di unificazione delle scuole edili e dei CPT che, come detto precedentemente, ha coinvolto nel 2016 numerosi enti. Cresce quindi del +2,4% il personale operante nelle scuole che si arricchisce di nuove figure, ma soprattutto cresce la tipologia di servizi che gli enti erogano; dalla formazione fatta direttamente sul cantiere, alle visite nei cantieri, all’assistenza data direttamente alle imprese. Dal 2009 al 2014 l’ammontare dei finanziamenti che erano stati corrisposti alle scuole aveva subito, causa la pesante crisi del settore, drastici ridimensionamenti: nel 2009 l’ammontare complessivo era di 87,3 milioni, nel 2010 di 84,5 milioni (-3%), nel 2011, con un incremento del +6,6%, di 90 milioni e poi nel 2012 era nuovamente calato attestandosi a 81,1 milioni. Nel 2013 era stato di poco più di 79 milioni di euro con un calo del -2,5% rispetto al 2012 e nel 2014 con un ulteriore calo del -11,0% l’importo era stato di 70,4 milioni di euro. Ma, nonostante siano ancora pochi i segnali di una ripresa del mercato, nell’ultimo biennio della rilevazione, come detto, il finanziamento alle scuole è tornato a crescere; nel 2015 l’importo è stato di 73,2 milioni di euro in crescita del +4,1% rispetto al 2014 e nel 2016 con 74,3 milioni di euro l’incremento è stato del +1,5%. Questo a riprova della crescente consapevolezza del ruolo fondamentale della formazione nel settore edile soprattutto, come si vedrà nel pagine successive, nell’ambito della sicurezza sul cantiere; sono stati realizzati nell’ultimo anno di rilevazione 4.644 corsi relativi alla sicurezza- adempimenti agli obblighi formativi che hanno formato 43.565 allievi, registrando quindi un aumento rispetto all’attività erogata nel 2015 del +36,3% sul numero dei corsi e del +35,6% sui formati. LE FONTI DI FINANZIAMENTO DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 PER AREA TERRITORIALE Finanziamento

Nord Ovest

Importi ricevuti dalle casse edili Finanziamenti pubblici Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE Valori % Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

Nord Est

Centro

Sud

Totale

16.075

9.025

11.962

12.561

49.624

6.205

5.452

980

1.744

14.381

60

132

245

380

817

227

48

310

9

594

2.341

3.427

1.607

760

8.135

413

123

190

60

785

25.321

18.206

15.294

15.514

74.334

34,1

24,5

20,6

20,9

100,0

* Fondimpresa, Foncoop, Fondartigianato, Fondirigenti ** Corsi a pagamento a parziale rimborso dei costi *** Donazioni, liberalità, altro

RAPPORTO FORMEDIL 2017

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PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA Analizzando i dati del 2016, il contributo contrattuale proveniente dalle Casse Edili e quindi dal sistema delle imprese aderenti alla rete degli organismi bilaterali è la prima fonte di finanziamento, con 49,6 milioni di euro. Ed è proprio questa tipologia di finanziamento, rappresentativa del 66,8% dell’ammontare complessivo corrisposto alle scuole, l’unica a registrare un incremento: rispetto al 2015 l’importo cresce +15,1%. La seconda fonte di finanziamento delle scuole, Il finanziamento pubblico, totalizza un ammontare di circa 14,4 milioni di euro, pari al 19,3%, in calo rispetto al 2015 del -20,7%. La terza fonte di finanziamento, anche nel 2016, rimane quella proveniente dal “libero mercato”, ovvero corsi a pagamento a parziale rimborso dei costi, che passa da 8,6 milioni di euro nel 2015 a 8,1 milioni di euro in calo, quindi, del -5,0%. Seguono i contributi dati dai fondi interprofessionali (Fondimpresa, Foncoop, Fondartigianato, Fondirigenti) che subiscono un notevole calo, pari al -55,6% rispetto all’anno passato, attestandosi a 817mila euro. I fondi erogati dall’INAIL, dopo che nel 2015 avevano registrato un incremento eccezionale, pari al +126,6% rispetto al 2014, nel 2016 tornano a diminuire: i 594mila euro sono il 14,7% in meno di quelli corrisposti nel 2015. Infine per quanto riguarda il finanziamento erogato da altre tipologie di finanziamento, quali donazioni, liberalità e altro, rappresentativo dell’1,1% del totale dei finanziamenti, pari a 785mila euro, la flessione rispetto al 2015 è del -10,9%. La distribuzione dell’ammontare dei finanziamenti a livello territoriale nel 2016 subisce delle modifiche rispetto al dato del 2015. Se infatti rimane al primo posto, e anzi vede aumentare la sua quota sul totale, il Nord Ovest con 25,3 milioni di euro, pari al 34,1% dei finanziamenti complessivi (era il 30,3% nel 2015) nel Nord Est con 18,2 milioni di euro la quota passa dal 25,3% nel 2015 al 24,5% sempre sul totale annuale di riferimento. Il Centro, che fino al 2015 era al terzo posto in ordine di importo finanziato, con 15,3 milioni di euro nel 2016 (pari al 20,6% del totale complessivo) viene preceduto, seppur di poco, dal Sud; le scuole del Sud, infatti, in quest’ultimo anno assorbono il 20,9% dei finanziamenti, pari ad un importo di 15,5 milioni di euro. LE FONTI DI FINANZIAMENTO DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 PER AREA TERRITORIALE – VALORI % Finanziamento

Nord Ovest

Nord Est

Centro

Sud

ITALIA

Importi ricevuti dalle casse edili

63,5

49,6

78,2

81,0

66,8

Finanziamenti pubblici

24,5

29,9

6,4

11,2

19,3

Fondi interprofessionali*

0,2

0,7

1,6

2,5

1,1

INAIL

0,9

0,3

2,0

0,1

0,8

Libero mercato**

9,2

18,8

10,5

4,9

10,9

Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE

1,6

0,7

1,2

0,4

1,1

100,0

100,0

100,0

100,0

100,0

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL - Per le note vedi pag.65

Per quanto riguarda l’articolazione delle tipologie di finanziamento nelle diverse realtà territoriali, rimane la netta prevalenza del finanziamento contrattuale nel Sud (81,0%) e nel Centro (78,2%), ma da quest’anno anche nel Nord Ovest (63,5%); solamente nel Nord Est la quota si attesta al di sotto del 50%. Mentre la maggiore erogazione dei finanziamenti pubblici alle scuole, che nel 2015 era stata nel Nord Ovest (33,7%), nel 2016 è avvenuta nel Nord Est dove è stata del 29,9% sul finanziamento totale; percentuale che rimane comunque notevole nel Nord Ovest, poco meno di un quarto del totale complessivo, ma che cala 66

RAPPORTO FORMEDIL 2017


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA notevolmente nelle altre aree geografiche (11,2% nel Sud e 6,4% nel Centro). Nel Nord Est sempre rilevante è l’importo erogato a copertura anche parziale dei costi delle attività formative dal mercato del lavoro pari a 3,4 milioni di euro, il 18,8% dell’importo totale corrisposto. Il processo di unificazione di Scuole Edili e CPT, che ha subito, come detto, una crescita esponenziale negli ultimi anni, non ci consente di fare un’analisi accurata dell’andamento dei finanziamenti per tipologia di Ente. La base dei dati in serie storica non risulta omogenea, ricordiamo che nel 2013 delle 103 scuole partecipanti solamente 36 erano Enti unitari di formazione e sicurezza, mentre nel 2016 a parità di scuole partecipanti sono diventati 81. Ci limitiamo, quindi, a segnalare che dei 74,3 milioni di euro finanziati nel complesso, solamente 11,4 sono stati erogati alle Scuole Edili con una diminuzione del -53,0% rispetto all’importo stanziato nel 2015. Il restante importo di poco meno di 63 milioni di euro è andato agli Enti Unificati Formazione Sicurezza registrando una crescita rispetto al finanziamento dello scorso anno del +28,4%. IL FINANZIAMENTO TOTALE DELLE SCUOLE EDILI E DEGLI ENTI UNIFICATI 80.000 75.000 70.000 65.000

594 817

696 1.839

307 1.888

14.381

55.000 50.000

8.135

8.558

7.115

60.000

785

881

76

20.184

18.131

45.000 40.000 35.000 30.000 49.624

25.000 20.000

40.783

43.119

15.000 10.000 5.000 -

2014 Altre tipologie di finanziamento*** INAIL Finanziamenti pubblici

2015

2016 Libero mercato** Fondi interprofessionali* Importi ricevuti dalla Cassa Edile

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL- Per le note vedi pag.65

RAPPORTO FORMEDIL 2017

67


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA IL FINANZIAMENTO TOTALE DELLE SCUOLE EDILI E DEGLI ENTI UNIFICATI PER AREA TERRITORIALE - VALORI PERCENTUALI 2016 100,0% 80,0% 60,0% 40,0% 20,0% 0,0% Nord ovest

Nord est

Altre tipologie di finanziamento*** Fondi interprofessionali*

Centro

Libero mercato** Finanziamenti pubblici

Sud

ITALIA

INAIL Importi ricevuti dalla Cassa Edile

2015 100,0% 80,0% 60,0% 40,0% 20,0% 0,0% Nord ovest

Nord est

Altre tipologie di finanziamento*** Fondi interprofessionali*

Centro

Libero mercato** Finanziamenti pubblici

Sud

ITALIA

INAIL Importi ricevuti dalla Cassa Edile

2014 100,0% 80,0% 60,0% 40,0% 20,0% 0,0% Nord ovest

Nord est

Altre tipologie di finanziamento*** Fondi interprofessionali* Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

Libero mercato** Finanziamenti pubblici

* Fondimpresa, Foncoop, Fondartigianato, Fondirigenti ** Corsi a pagamento a parziale rimborso dei costi *** Donazioni, liberalità, altro

68

Centro

RAPPORTO FORMEDIL 2017

Sud

ITALIA

INAIL Importi ricevuti dalla Cassa Edile


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA CONTRIBUTI CONTRATTUALI DALLA CASSA EDILE PER AREA TERRITORIALE - MIGLIAIA DI EURO

16.075

2016

2015

11.859

2014

10.915

0%

10%

9.025

11.962

9.072

11.848

8.308

20%

30%

40%

Nord ovest

12.561

10.341

11.470

50%

60%

Nord est

10.090

70%

Centro

80%

90%

100%

Sud

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

FINANZIAMENTI PUBBLICI PER AREA TERRITORIALE - MIGLIAIA DI EURO

6.205

2016

5.452

980

2015

7.458

5.042

2.439

2014

8.261

5.925

1.997

0%

10%

20%

30%

40%

Nord ovest

50%

60%

Nord est

70%

Centro

80%

1.744

3.191

4.002

90%

100%

90%

100%

Sud

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

FONDI INTERPROFESSIONALI PER AREA TERRITORIALE - MIGLIAIA DI EURO

60

2016

132

2015

212

2014

231

0%

245

290

10%

300

337

20%

380

1.037

85

30% Nord ovest

1.236

40%

50% Nord est

60% Centro

70%

80% Sud

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

RAPPORTO FORMEDIL 2017

69


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA INAIL PER AREA TERRITORIALE - MIGLIAIA DI EURO MIGLIAIA DI EURO

227

2016

105

2015

18

2014

0%

48

310

57

9

514

39

20

186

10%

20%

30%

40%

Nord ovest

64

50%

60%

Nord est

70%

Centro

80%

90%

100%

Sud

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

LIBERO MERCATO* PER AREA TERRITORIALE - MIGLIAIA DI EURO

2016

2.341

2015

2.478

3.427

3.814

2.432

2014

0%

10%

1.607

20%

1.652

2.893

30%

40%

Nord ovest

50%

615

1.073

60%

Nord est

760

70%

Centro

80%

716

90%

100%

Sud

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL * Corsi a pagamento a parziale rimborso dei costi

ALTRE TIPOLOGIE DI FINANZIAMENTO* PER AREA TERRITORIALE - MIGLIAIA DI EURO

413

2016

2015

39

123

287

188

26

2014

0%

10%

20%

30%

40%

Nord ovest * Donazioni, liberalità, altro

RAPPORTO FORMEDIL 2017

50% Nord est

60

367

30

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

70

190

20

60% Centro

70%

80% Sud

90%

-

100%


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA IL FINANZIAMENTO DELLE SCUOLE PER AREA TERRITORIALE 2014-2016 – VALORI ASSOLUTI

2014

Nord Ovest

Nord Est

Centro

Sud

TOTALI

10.914.555 8.260.526 230.572 18.020 2.431.816 26.310

8.308.402 5.924.577 336.700 39.399 2.893.294 30.000

11.469.628 1.996.587 85.334 185.874 1.073.188 20.037

10.090.465 4.001.845 1.235.665 64.004 716.272 0

40.783.050 20.183.535 1.888.271 307.297 7.114.570 76.347

21.881.799

17.532.372

14.830.648

16.108.251

70.353.070

11.858.684 7.458.394 212.479 104.742 2.477.734 39.139

9.072.002 5.042.152 289.866 57.111 3.813.605 286.604

11.847.598 2.438.809 299.556 514.464 1.652.014 188.269

10.340.809 3.191.371 1.036.777 20.001 615.120 366.945

43.119.093 18.130.726 1.838.678 696.318 8.558.473 880.957

22.151.172

18.561.340

16.940.710

15.571.023

73.224.245

Importi ricevuti dalla Cassa Edile Finanziamenti pubblici Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento***

16.075.153 6.205.197 59.940 226.741 2.340.920 412.675 25.320.626 9.950.519 6.041.874 230.572 18.020 2.182.329 26.310

9.024.769 5.451.792 131.599 48.316 3.426.775 122.523 18.205.775 3.167.252 3.281.176 128.132 935 985.087 30.000

11.962.367 980.124 245.090 309.554 1.606.702 189.754 15.293.591 3.193.456 957.004 21.347 91.783 606.450 0

12.561.339 1.743.607 380.420 9.000 760.409 59.560 15.514.336 7.682.662 2.808.146 949.632 39.004 402.064 0

49.623.628 14.380.720 817.050 593.611 8.134.806 784.512 74.334.327 23.993.889 13.088.200 1.329.683 149.742 4.175.930 56.310

TOTALE

18.449.624

7.592.582

4.870.040

11.881.508

42.793.754

6.969.138 3.224.677 188.328 86.233 1.574.301 8.580

540.928 869.612 68.072 0 524.832 56.254

1.719.474 706.899 79.221 256.646 637.723 71.815

4.884.267 1.278.318 262.294 20.001 156.847 5.906

14.113.807 6.079.506 597.915 362.880 2.893.703 142.555

12.051.257

2.059.698

3.471.778

6.607.633

24.190.366

Importi ricevuti dalla Cassa Edile Finanziamenti pubblici Fondi interprofessionali* INIAL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento***

1.172.633 291.879 3.928 10.434 109.631 0 1.588.504 964.036 2.218.652 0 0 249.487 0

1.544.243 924.716 37.322 0 827.093 0 3.333.375 5.141.150 2.643.401 208.568 38.464 1.908.207 0

459.626 285.324 0 8.361 138.990 0 892.301 8.276.172 1.039.583 63.987 94.091 466.738 20.037

4.754.435 456.702 121.940 0 184.448 48.555 5.566.081 2.407.803 1.193.699 286.033 25.000 314.208 0

7.930.937 1.958.621 163.190 18.795 1.260.162 48.555 11.380.261 16.789.161 7.095.335 558.588 157.555 2.938.640 20.037

TOTALE

3.432.175

9.939.790

9.960.608

4.226.743

27.559.316

4.889.546 4.233.717 24.151 18.509 903.433 30.559

8.531.074 4.172.540 221.794 57.111 3.288.773 230.350

10.128.124 1.731.910 220.335 257.818 1.014.291 116.454

5.456.542 1.913.053 774.483 0 458.273 361.039

29.005.286 12.051.220 1.240.763 333.438 5.664.770 738.402

10.099.915

16.501.642

13.468.932

8.963.390

49.033.879

14.902.520 5.913.318 56.012 216.307 2.231.289 412.675 23.732.122

7.480.526 4.527.076 94.277 48.316 2.599.681 122.523 14.872.400

11.502.741 694.800 245.090 301.193 1.467.712 189.754 14.401.290

7.806.904 1.286.905 258.480 9.000 575.961 11.005 9.948.254

41.692.691 12.422.099 653.859 574.816 6.874.644 735.957 62.954.066

Importi ricevuti dalla Cassa Edile Finanziamenti pubblici Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento***

TOTALE

TOTALE ENTI

2015

Importi ricevuti dalla Cassa Edile Finanziamenti pubblici Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento***

TOTALE

2016

Importi ricevuti dalla Cassa Edile Finanziamenti pubblici Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento***

TOTALE

2014

SCUOLE EDILI

2015

Importi ricevuti dalla Cassa Edile Finanziamenti pubblici Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento***

TOTALE

2016

Importi ricevuti dalla Cassa Edile Finanziamenti pubblici Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento***

TOTALE

2014

ENTI UNIFICATI FORMAZIONE SICUREZZA

2015

Importi ricevuti dalla Cassa Edile Finanziamenti pubblici Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento***

TOTALE

2016

Importi ricevuti dalla Cassa Edile Finanziamenti pubblici Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento***

TOTALE

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL - Per le note vedi pag.68

RAPPORTO FORMEDIL 2017

71


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA IL FINANZIAMENTO DELLE SCUOLE PER AREA TERRITORIALE 2014-2016 – VARIAZIONI % PER AREA GEOGRAFICA Nord Ovest

2014

Importi ricevuti dalla Cassa Edile Finanziamenti pubblici Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento***

2015

2016

SCUOLE EDILI

2015

2016

ENTI UNIFICATI FORMAZIONE SICUREZZA

2015

2016

58,0 28,7 2,7 0,4 10,1 0,1

100,0

100,0

100,0

100,0

100,0

53,5 33,7 1,0 0,5 11,2 0,2

48,9 27,2 1,6 0,3 20,5 1,5

69,9 14,4 1,8 3,0 9,8 1,1

66,4 20,5 6,7 0,1 4,0 2,4

58,9 24,8 2,5 1,0 11,7 1,2

TOTALE

100,0

100,0

100,0

100,0

100,0

Importi ricevuti dalla Cassa Edile Finanziamenti pubblici Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento*** Importi ricevuti dalla Cassa Edile Finanziamenti pubblici Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento***

63,5 24,5 0,2 0,9 9,2 1,6 100,0 53,9 32,7 1,2 0,1 11,8 0,1

49,6 29,9 0,7 0,3 18,8 0,7 100,0 41,7 43,2 1,7 0,0 13,0 0,4

78,2 6,4 1,6 2,0 10,5 1,2 100,0 65,6 19,7 0,4 1,9 12,5 0,0

81,0 11,2 2,5 0,1 4,9 0,4 100,0 64,7 23,6 8,0 0,3 3,4 0,0

66,8 19,3 1,1 0,8 10,9 1,1 100,0 56,1 30,6 3,1 0,3 9,8 0,1

TOTALE

100,0

100,0

100,0

100,0

100,0

57,8 26,8 1,6 0,7 13,1 0,1

26,3 42,2 3,3 0,0 25,5 2,7

49,5 20,4 2,3 7,4 18,4 2,1

73,9 19,3 4,0 0,3 2,4 0,1

58,3 25,1 2,5 1,5 12,0 0,6

TOTALE

100,0

100,0

100,0

100,0

100,0

Importi ricevuti dalla Cassa Edile Finanziamenti pubblici Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento*** Importi ricevuti dalla Cassa Edile Finanziamenti pubblici Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento***

73,8 18,4 0,2 0,7 6,9 0,0 100,0 28,1 64,6 0,0 0,0 7,3 0,0

46,3 27,7 1,1 0,0 24,8 0,0 100,0 51,7 26,6 2,1 0,4 19,2 0,0

51,5 32,0 0,0 0,9 15,6 0,0 100,0 83,1 10,4 0,6 0,9 4,7 0,2

85,4 8,2 2,2 0,0 3,3 0,9 100,0 57,0 28,2 6,8 0,6 7,4 0,0

69,7 17,2 1,4 0,2 11,1 0,4 100,0 60,9 25,7 2,0 0,6 10,7 0,1

TOTALE

100,0

100,0

100,0

100,0

100,0

48,4 41,9 0,2 0,2 8,9 0,3

51,7 25,3 1,3 0,3 19,9 1,4

75,2 12,9 1,6 1,9 7,5 0,9

60,9 21,3 8,6 0,0 5,1 4,0

59,2 24,6 2,5 0,7 11,6 1,5

TOTALE

100,0

100,0

100,0

100,0

100,0

Importi ricevuti dalla Cassa Edile Finanziamenti pubblici Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento***

62,8 24,9 0,2 0,9 9,4 1,7 100,0

50,3 30,4 0,6 0,3 17,5 0,8 100,0

79,9 4,8 1,7 2,1 10,2 1,3 100,0

78,5 12,9 2,6 0,1 5,8 0,1 100,0

66,2 19,7 1,0 0,9 10,9 1,2 100,0

Importi ricevuti dalla Cassa Edile Finanziamenti pubblici Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento***

Importi ricevuti dalla Cassa Edile Finanziamenti pubblici Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento***

Importi ricevuti dalla Cassa Edile Finanziamenti pubblici Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento***

TOTALE

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL - Per le note vedi pag.68

72

TOTALI

62,6 24,8 7,7 0,4 4,4 0,0

TOTALE

2014

Sud

77,3 13,5 0,6 1,3 7,2 0,1

TOTALE

2014

Centro

47,4 33,8 1,9 0,2 16,5 0,2

TOTALE

TOTALE ENTI

Nord Est

49,9 37,8 1,1 0,1 11,1 0,1

RAPPORTO FORMEDIL 2017


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA IL FINANZIAMENTO DELLE SCUOLE PER AREA TERRITORIALE 2014-2016 – VARIAZIONI % PER TIPOLOGIA DI FINANZIAMENTO Nord Ovest

2014

TOTALE ENTI

2015

2016

SCUOLE EDILI

2015

20165

2014

ENTI UNIFICATI FORMAZIONE SICUREZZA

2015

20165

Centro

Sud

TOTALI

26,8 40,9 12,2 5,9 34,2 34,5

20,4 29,4 17,8 12,8 40,7 39,3

28,1 9,9 4,5 60,5 15,1 26,2

24,7 19,8 65,4 20,8 10,1 0,0

100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

TOTALE

31,1

24,9

21,1

22,9

100,0

Importi ricevuti dalla Cassa Edile Finanziamenti pubblici Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento***

27,5 41,1 11,6 15,0 29,0 4,4

21,0 27,8 15,8 8,2 44,6 32,5

27,5 13,5 16,3 73,9 19,3 21,4

24,0 17,6 56,4 2,9 7,2 41,7

100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

TOTALE

30,3

25,3

23,1

21,3

100,0

Importi ricevuti dalla Cassa Edile Finanziamenti pubblici Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento***

32,4 43,1 7,3 38,2 28,8 52,6 34,1 41,5 46,2 17,3 12,0 52,3 46,7 43,1 49,4 53,0 31,5 23,8 54,4 6,0 49,8 14,8 14,9 2,4 55,5 8,7 0,0 14,0 5,7 31,3 0,0 0,0 8,5 0,0 12,5 16,9 35,1 1,9 5,6 15,9 4,1 20,6 35,7 47,6 8,6 37,6 32,5 56,1 37,7

18,2 37,9 16,1 8,1 42,1 15,6 24,5 13,2 25,1 9,6 0,6 23,6 53,3 17,7 3,8 14,3 11,4 0,0 18,1 39,5 8,5 19,5 47,2 22,9 0,0 65,6 0,0 29,3 30,6 37,3 37,3 24,4 64,9 0,0 36,1 29,4 34,6 17,9 17,1 58,1 31,2 33,7 17,9 36,4 14,4 8,4 37,8 16,6 23,6

24,1 6,8 30,0 52,1 19,8 24,2 20,6 13,3 7,3 1,6 61,3 14,5 0,0 11,4 12,2 11,6 13,2 70,7 22,0 50,4 14,4 5,8 14,6 0,0 44,5 11,0 0,0 7,8 49,3 14,7 11,5 59,7 15,9 100,0 36,1 34,9 14,4 17,8 77,3 17,9 15,8 27,5 27,6 5,6 37,5 52,4 21,3 25,8 22,9

25,3 12,1 46,6 1,5 9,3 7,6 20,9 32,0 21,5 71,4 26,0 9,6 0,0 27,8 34,6 21,0 43,9 5,5 5,4 4,1 27,3 59,9 23,3 74,7 0,0 14,6 100,0 48,9 14,3 16,8 51,2 15,9 10,7 0,0 15,3 18,8 15,9 62,4 0,0 8,1 48,9 18,3 18,7 10,4 39,5 1,6 8,4 1,5 15,8

100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

TOTALE

2014

Nord Est

Importi ricevuti dalla Cassa Edile Finanziamenti pubblici Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento***

Importi ricevuti dalla Cassa Edile Finanziamenti pubblici Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE Importi ricevuti dalla Cassa Edile Finanziamenti pubblici Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE Importi ricevuti dalla Cassa Edile Finanziamenti pubblici Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE Importi ricevuti dalla Cassa Edile Finanziamenti pubblici Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE Importi ricevuti dalla Cassa Edile Finanziamenti pubblici Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE Importi ricevuti dalla Cassa Edile Finanziamenti pubblici Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL - Per le note vedi pag.68

RAPPORTO FORMEDIL 2017

73


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA IL FINANZIAMENTO DELLE SCUOLE PER AREA TERRITORIALE 2014-2016– VARIAZIONI % SU ANNO PRECEDENTE

TOTALE ENTI

SCUOLE EDILI

ENTI UNIFICATI FORMAZIONE SICUREZZA

Anno 2015/2014 Importi ricevuti dalla Cassa Edile Finanziamenti pubblici Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE Anno 2016/2015 Importi ricevuti dalla Cassa Edile Finanziamenti pubblici Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE Anno 2015/2014 Importi ricevuti dalla Cassa Edile Finanziamenti pubblici Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE Anno 2016/2015 Importi ricevuti dalla Cassa Edile Finanziamenti pubblici Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE Anno 2015/2014 Importi ricevuti dalla Cassa Edile Finanziamenti pubblici Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE Anno 2016/2015 Importi ricevuti dalla Cassa Edile Finanziamenti pubblici Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL Per le note vedi pag.68

74

RAPPORTO FORMEDIL 2017

Nord Ovest

Nord Est

Centro

8,7 -9,7 -7,8 481,3 1,9 48,8 1,2

9,2 -14,9 -13,9 45,0 31,8 855,3 5,9

35,6 -16,8 -71,8 116,5 -5,5 954,4 14,3

Sud

TOTALI

3,3 22,1 251,0 176,8 53,9 839,6 14,2

2,5 -20,3 -16,1 -68,8 -14,1 -3,3

5,7 -10,2 -2,6 126,6 20,3 1.053,9 4,1

-0,5 8,1 -54,6 -15,4 -10,1 -57,2 -1,9

1,0 -59,8 -18,2 -39,8 -2,7 0,8 -9,7

21,5 -45,4 -63,3 -55,0 23,6 -83,8 -0,4

15,1 -20,7 -55,6 -14,7 -5,0 -10,9 1,5

-30,0 -46,6 -18,3 378,5 -27,9 -67,4 -34,7

-82,9 -73,5 -46,9 -100,0 -46,7 87,5 -72,9

-46,2 -26,1 271,1 179,6 5,2 -28,7

-36,4 -54,5 -72,4 -48,7 -61,0 -44,4

-41,2 -53,5 -55,0 142,3 -30,7 153,2 -43,5

-83,2 -90,9 -97,9 -87,9 -93,0 -100,0 -86,8

185,5 6,3 -45,2 57,6 -100,0 61,8

-73,3 -59,6 -100,0 -96,7 -78,2 -100,0 -74,3

-2,7 -64,3 -53,5 -100,0 17,6 722,1 -15,8

-43,8 -67,8 -72,7 -94,8 -56,5 -65,9 -53,0

407,2 90,8 262,1 194,3

65,9 57,8 6,3 48,5 72,3 66,0

22,4 66,6 244,3 174,0 117,3 481,2 35,2

126,6 60,3 170,8 -100,0 45,9 112,1

72,8 69,8 122,1 111,6 92,8 3.585,2 77,9

204,8 39,7 131,9 1.068,7 147,0 1.250,4 135,0

-12,3 8,5 -57,5 -15,4 -21,0 -46,8 -9,9

13,6 -59,9 11,2 16,8 44,7 62,9 6,9

43,1 -32,7 -66,6 25,7 -97,0 11,0

43,7 3,1 -47,3 72,4 21,4 -0,3 28,4


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA 1.3. Il finanziamento dei corsi L’importo finanziato per i corsi ha subito un drastico ridimensionamento nel 2016; si passa da 39,7 milioni finanziati nel 2015 a 31,5 milioni di euro con un calo, quindi, del -20,6%. E tutte in calo risultano essere le diverse tipologie di finanziamento. Il finanziamento pubblico con 14,4 milioni di euro, nonostante il decremento del -20,7% rispetto al 2015, rimane la prima tipologia di finanziamento che per il 43,1% viene assorbita dalle scuole del Nord Ovest, per il 37,9% da quelle del Nord Est, per il 12,1% da quelle del Sud ed il restante 6,8% da quelle del Centro. La seconda forma di finanziamento, che negli ultimi anni era stata l’autofinanziamento, nel 2016 è quella proveniente dal “libero mercato”, ovvero corsi a pagamento a parziale rimborso dei costi, che totalizza poco più di 8,1 milioni di euro. L’autofinanziamento, che passa da 9,6 milioni di euro nel 2015 a 6,8 milioni euro, scende quindi al terzo posto. Occorre puntualizzare, però, che la rilevazione di questo dato risulta, da sempre, particolarmente complessa a causa della diversa interpretazione e/o diversa notazione in bilancio che ne danno le scuole; questo comporta una non omogeneità dei dati raccolti in serie storica. L’analisi territoriale del finanziamento complessivo mette in evidenza che a fronte di un decremento a livello nazionale del -20,6%, la diminuzione dei finanziamenti non è stata omogenea su tutto il territorio nazione; nel Centro si registra un calo del -33,8%, nel Nord Ovest del -27,5%, nel Nord Est del -9,3% e nel Sud “solamente” del -8,5%. Anche in questo caso l’analisi per tipologia di scuole risente dello “spostamento” d’indirizzo di alcuni Enti, tanto che l’ammontare del finanziamento dei corsi delle Scuole Edili pari a 5,2 milioni di euro cala del -64,4% rispetto al 2015, mentre quello degli Enti Unificati Formazione Sicurezza cresce nel 2016 del +5,0%. IL FINANZIAMENTO TOTALE DEI CORSI DELLE SCUOLE EDILI E DEGLI ENTI UNIFICATI 45.000 40.000 35.000

7.115 307 1.888

30.000 25.000

881

76

9.080

8.558

785 696 1.839

8.135 594 817

9.625

20.000

6.819

15.000 10.000

20.184

18.131

14.381

5.000 -

2014

2015

2016

Altre tipologie di finanziamento***

Libero mercato**

INAIL

Fondi interprofessionali*

Autofinanziamento

Finanziamenti pubblici

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL * Fondimpresa, Foncoop, Fondartigianato, Fondirigenti ** Corsi a pagamento a parziale rimborso dei costi *** Donazioni, liberalità, altro

RAPPORTO FORMEDIL 2017

75


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA IL FINANZIAMENTO DEI CORSI DELLE SCUOLE EDILI E DEGLI ENTI UNIFICATI PER AREA TERRITORIALE - VALORI PERCENTUALI 2016 100,0% 80,0% 60,0% 40,0% 20,0% 0,0% Nord ovest

Nord est

Altre tipologie di finanziamento*** Fondi interprofessionali*

Centro

Libero mercato** Autofinanziamento

Sud

ITALIA

INAIL Finanziamenti pubblici

2015 100,0% 80,0% 60,0% 40,0% 20,0% 0,0% Nord ovest

Nord est

Altre tipologie di finanziamento*** Fondi interprofessionali*

Centro

Libero mercato** Autofinanziamento

Sud

ITALIA

INAIL Finanziamenti pubblici

2014 100,0% 80,0% 60,0% 40,0% 20,0% 0,0% Nord ovest

Nord est

Altre tipologie di finanziamento*** Fondi interprofessionali*

Libero mercato** Autofinanziamento

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL Per le note vedi pag.75

76

Centro

RAPPORTO FORMEDIL 2017

Sud

ITALIA

INAIL Finanziamenti pubblici


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA IL FINANZIAMENTO DEI CORSI PER AREA TERRITORIALE 2014-2016– VALORI ASSOLUTI Nord Ovest

2014

TOTALE ENTI

2015

2016

2014

SCUOLE EDILI

2015

2016

2014

ENTI UNIFICATI FORMAZIONE SICUREZZA

2015

2016

Finanziamenti pubblici Autofinanziamento Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE Finanziamenti pubblici Autofinanziamento Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE Finanziamenti pubblici Autofinanziamento Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE Finanziamenti pubblici Autofinanziamento Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE Finanziamenti pubblici Autofinanziamento Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE Finanziamenti pubblici Autofinanziamento Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE Finanziamenti pubblici Autofinanziamento Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE Finanziamenti pubblici Autofinanziamento Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE Finanziamenti pubblici Autofinanziamento Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE

8.260.526 4.686.989 230.572 18.020 2.431.816 26.310 15.654.233 7.458.394 4.408.211 212.479 104.742 2.477.734 39.139 14.700.699 6.205.197 1.419.118 59.940 226.741 2.340.920 412.675 10.664.591 6.041.874 4.592.421 230.572 18.020 2.182.329 26.310 13.091.526 3.224.677 4.005.557 188.328 86.233 1.574.301 8.580 9.087.676 291.879 47.968 3.928 10.434 109.631 0 463.840 2.218.652 94.568 0 0 249.487 0 2.562.707 4.233.717 402.654 24.151 18.509 903.433 30.559 5.613.023 5.913.318 1.371.150 56.012 216.307 2.231.289 412.675 10.200.751

Nord Est

Centro

5.924.577 683.147 336.700 39.399 2.893.294 30.000 9.907.117 5.042.152 2.083.595 289.866 57.111 3.813.605 286.604 11.572.933 5.451.792 1.313.229 131.599 48.316 3.426.775 122.523 10.494.234 3.281.176 77.876 128.132 935 985.087 30.000 4.503.206 869.612 63.852 68.072 0 524.832 56.254 1.582.622 924.716 611.604 37.322 0 827.093 0 2.400.735 2.643.401 605.271 208.568 38.464 1.908.207 0 5.403.911 4.172.540 2.019.743 221.794 57.111 3.288.773 230.350 9.990.311 4.527.076 701.625 94.277 48.316 2.599.681 122.523 8.093.499

1.996.587 2.577.457 85.334 185.874 1.073.188 20.037 5.938.477 2.438.809 2.574.977 299.556 514.464 1.652.014 188.269 7.668.089 980.124 1.744.063 245.090 309.554 1.606.702 189.754 5.075.288 957.004 801.551 21.347 91.783 606.450 0 2.478.135 706.899 94.098 79.221 256.646 637.723 71.815 1.846.402 285.324 81.321 0 8.361 138.990 0 513.996 1.039.583 1.775.906 63.987 94.091 466.738 20.037 3.460.342 1.731.910 2.480.879 220.335 257.818 1.014.291 116.454 5.821.687 694.800 1.662.742 245.090 301.193 1.467.712 189.754 4.561.292

Sud 4.001.845 1.131.978 1.235.665 64.004 716.272 0 7.149.764 3.191.371 558.382 1.036.777 20.001 615.120 366.945 5.788.596 1.743.607 2.343.037 380.420 9.000 760.409 59.560 5.296.033 2.808.146 1.045.377 949.632 39.004 402.064 0 5.244.223 1.278.318 425.370 262.294 20.001 156.847 5.906 2.148.736 456.702 1.027.827 121.940 0 184.448 48.555 1.839.473 1.193.699 86.601 286.033 25.000 314.208 0 1.905.541 1.913.053 133.012 774.483 0 458.273 361.039 3.639.860 1.286.905 1.315.210 258.480 9.000 575.961 11.005 3.456.561

TOTALI 20.183.535 9.079.571 1.888.271 307.297 7.114.570 76.347 38.649.591 18.130.726 9.625.165 1.838.678 696.318 8.558.473 880.957 39.730.317 14.380.720 6.819.447 817.050 593.611 8.134.806 784.512 31.530.146 13.088.200 6.517.225 1.329.683 149.742 4.175.930 56.310 25.317.090 6.079.506 4.588.877 597.915 362.880 2.893.703 142.555 14.665.436 1.958.621 1.768.720 163.190 18.795 1.260.162 48.555 5.218.044 7.095.335 2.562.346 558.588 157.555 2.938.640 20.037 13.332.501 12.051.220 5.036.288 1.240.763 333.438 5.664.770 738.402 25.064.881 12.422.099 5.050.728 653.859 574.816 6.874.644 735.957 26.312.103

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL Per le note vedi pag.75

RAPPORTO FORMEDIL 2017

77


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA IL FINANZIAMENTO DEI CORSI PER AREA TERRITORIALE 2014-2016 – VARIAZIONI % PER AREA GEOGRAFICA

2014

TOTALE ENTI

2015

2016

2014

SCUOLE EDILI

2015

2016

2014

ENTI UNIFICATI FORMAZIONE SICUREZZA

2015

2016

Finanziamenti pubblici Autofinanziamento Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE Finanziamenti pubblici Autofinanziamento Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE Finanziamenti pubblici Autofinanziamento Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE Finanziamenti pubblici Autofinanziamento Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE Finanziamenti pubblici Autofinanziamento Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE Finanziamenti pubblici Autofinanziamento Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE Finanziamenti pubblici Autofinanziamento Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE Finanziamenti pubblici Autofinanziamento Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE Finanziamenti pubblici Autofinanziamento Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL Per le note vedi pag.75

78

RAPPORTO FORMEDIL 2017

Nord Ovest

Nord Est

Centro

Sud

TOTALI

52,8 29,9 1,5 0,1 15,5 0,2 100,0 50,7 30,0 1,4 0,7 16,9 0,3 100,0 58,2 13,3 0,6 2,1 22,0 3,9 100,0 46,2 35,1 1,8 0,1 16,7 0,2 100,0 35,5 44,1 2,1 0,9 17,3 0,1 100,0 62,9 10,3 0,8 2,2 23,6 0,0 100,0 86,6 3,7 0,0 0,0 9,7 0,0 100,0 75,4 7,2 0,4 0,3 16,1 0,5 100,0 58,0 13,4 0,5 2,1 21,9 4,0 100,0

59,8 6,9 3,4 0,4 29,2 0,3 100,0 43,6 18,0 2,5 0,5 33,0 2,5 100,0 52,0 12,5 1,3 0,5 32,7 1,2 100,0 72,9 1,7 2,8 0,0 21,9 0,7 100,0 54,9 4,0 4,3 0,0 33,2 3,6 100,0 38,5 25,5 1,6 0,0 34,5 0,0 100,0 48,9 11,2 3,9 0,7 35,3 0,0 100,0 41,8 20,2 2,2 0,6 32,9 2,3 100,0 55,9 8,7 1,2 0,6 32,1 1,5 100,0

33,6 43,4 1,4 3,1 18,1 0,3 100,0 31,8 33,6 3,9 6,7 21,5 2,5 100,0 19,3 34,4 4,8 6,1 31,7 3,7 100,0 38,6 32,3 0,9 3,7 24,5 0,0 100,0 38,3 5,1 4,3 13,9 34,5 3,9 100,0 55,5 15,8 0,0 1,6 27,0 0,0 100,0 30,0 51,3 1,8 2,7 13,5 0,6 100,0 29,7 42,6 3,8 4,4 17,4 2,0 100,0 15,2 36,5 5,4 6,6 32,2 4,2 100,0

56,0 15,8 17,3 0,9 10,0 0,0 100,0 55,1 9,6 17,9 0,3 10,6 6,3 100,0 32,9 44,2 7,2 0,2 14,4 1,1 100,0 53,5 19,9 18,1 0,7 7,7 0,0 100,0 59,5 19,8 12,2 0,9 7,3 0,3 100,0 24,8 55,9 6,6 0,0 10,0 2,6 100,0 62,6 4,5 15,0 1,3 16,5 0,0 100,0 52,6 3,7 21,3 0,0 12,6 9,9 100,0 37,2 38,0 7,5 0,3 16,7 0,3 100,0

52,2 23,5 4,9 0,8 18,4 0,2 100,0 45,6 24,2 4,6 1,8 21,5 2,2 100,0 45,6 21,6 2,6 1,9 25,8 2,5 100,0 51,7 25,7 5,3 0,6 16,5 0,2 100,0 41,5 31,3 4,1 2,5 19,7 1,0 100,0 37,5 33,9 3,1 0,4 24,2 0,9 100,0 53,2 19,2 4,2 1,2 22,0 0,2 100,0 48,1 20,1 5,0 1,3 22,6 2,9 100,0 47,2 19,2 2,5 2,2 26,1 2,8 100,0


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA IL FINANZIAMENTO DEI CORSI PER AREA TERRITORIALE 2014-2016 – VARIAZIONI % PER TIPOLOGIA DI FINANZIAMENTO Nord Ovest

2014

TOTALE ENTI

2015

2016

2014

SCUOLE EDILI

2015

2016

2014

ENTI UNIFICATI FORMAZIONE SICUREZZA

2015

2016

Finanziamenti pubblici Autofinanziamento Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE Finanziamenti pubblici Autofinanziamento Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE Finanziamenti pubblici Autofinanziamento Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE Finanziamenti pubblici Autofinanziamento Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE Finanziamenti pubblici Autofinanziamento Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE Finanziamenti pubblici Autofinanziamento Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE Finanziamenti pubblici Autofinanziamento Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE Finanziamenti pubblici Autofinanziamento Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE Finanziamenti pubblici Autofinanziamento Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE

40,9 51,6 12,2 5,9 34,2 34,5 40,5 41,1 45,8 11,6 15,0 29,0 4,4 37,0 43,1 20,8 7,3 38,2 28,8 52,6 33,8 46,2 70,5 17,3 12,0 52,3 46,7 51,7 53,0 87,3 31,5 23,8 54,4 6,0 62,0 14,9 2,7 2,4 55,5 8,7 0,0 8,9 31,3 3,7 0,0 0,0 8,5 0,0 19,2 35,1 8,0 1,9 5,6 15,9 4,1 22,4 47,6 27,1 8,6 37,6 32,5 56,1 38,8

Nord Est 29,4 7,5 17,8 12,8 40,7 39,3 25,6 27,8 21,6 15,8 8,2 44,6 32,5 29,1 37,9 19,3 16,1 8,1 42,1 15,6 33,3 25,1 1,2 9,6 0,6 23,6 53,3 17,8 14,3 1,4 11,4 0,0 18,1 39,5 10,8 47,2 34,6 22,9 0,0 65,6 0,0 46,0 37,3 23,6 37,3 24,4 64,9 0,0 40,5 34,6 40,1 17,9 17,1 58,1 31,2 39,9 36,4 13,9 14,4 8,4 37,8 16,6 30,8

Centro

Sud

TOTALI

9,9 28,4 4,5 60,5 15,1 26,2 15,4 13,5 26,8 16,3 73,9 19,3 21,4 19,3 6,8 25,6 30,0 52,1 19,8 24,2 16,1 7,3 12,3 1,6 61,3 14,5 0,0 9,8 11,6 2,1 13,2 70,7 22,0 50,4 12,6 14,6 4,6 0,0 44,5 11,0 0,0 9,9 14,7 69,3 11,5 59,7 15,9 100,0 26,0 14,4 49,3 17,8 77,3 17,9 15,8 23,2 5,6 32,9 37,5 52,4 21,3 25,8 17,3

19,8 12,5 65,4 20,8 10,1 0,0 18,5 17,6 5,8 56,4 2,9 7,2 41,7 14,6 12,1 34,4 46,6 1,5 9,3 7,6 16,8 21,5 16,0 71,4 26,0 9,6 0,0 20,7 21,0 9,3 43,9 5,5 5,4 4,1 14,7 23,3 58,1 74,7 0,0 14,6 100,0 35,3 16,8 3,4 51,2 15,9 10,7 0,0 14,3 15,9 2,6 62,4 0,0 8,1 48,9 14,5 10,4 26,0 39,5 1,6 8,4 1,5 13,1

100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL - Per le note vedi pag.75

RAPPORTO FORMEDIL 2017

79


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA IL FINANZIAMENTO DEI CORSI PER AREA TERRITORIALE 2014-2016 – VARIAZIONI % ANNO PRECEDENTE Nord Ovest

Nord Est

Centro

Sud

TOTALI -10,2

Anno 2015/2014 Finanziamenti pubblici

-9,7

-14,9

22,1

-20,3

Autofinanziamento

-5,9

205,0

-0,1

-50,7

6,0

Fondi interprofessionali* INAIL

-7,8

-13,9

251,0

-16,1

-2,6

481,3

45,0

176,8

-68,8

126,6

1,9

31,8

53,9

-14,1

20,3

Altre tipologie di finanziamento***

48,8

855,3

839,6

-

1.053,9

TOTALE

-6,1

16,8

29,1

-19,0

2,8

Libero mercato**

TOTALE ENTI

Anno 2016/2015 Finanziamenti pubblici

-16,8

8,1

-59,8

-45,4

-20,7

Autofinanziamento

-67,8

-37,0

-32,3

319,6

-29,1

Fondi interprofessionali* INAIL

-71,8

-54,6

-18,2

-63,3

-55,6

116,5

-15,4

-39,8

-55,0

-14,7

-5,5

-10,1

-2,7

23,6

-5,0

Altre tipologie di finanziamento***

954,4

-57,2

0,8

-83,8

-10,9

TOTALE

-27,5

-9,3

-33,8

-8,5

-20,6

Finanziamenti pubblici

-46,6

-73,5

-26,1

-54,5

-53,5

Autofinanziamento

-12,8

-18,0

-88,3

-59,3

-29,6

Fondi interprofessionali* INAIL

-18,3

-46,9

271,1

-72,4

-55,0

378,5

-100,0

179,6

-48,7

142,3

Libero mercato**

-27,9

-46,7

5,2

-61,0

-30,7

Altre tipologie di finanziamento***

-67,4

87,5

-

-

153,2

TOTALE

-30,6

-64,9

-25,5

-59,0

-42,1

Libero mercato**

Anno 2015/2014

SCUOLE EDILI

Anno 2016/2015 Finanziamenti pubblici

-90,9

6,3

-59,6

-64,3

-67,8

Autofinanziamento

-98,8

857,8

-13,6

141,6

-61,5

Fondi interprofessionali* INAIL

-97,9

-45,2

-100,0

-53,5

-72,7

-87,9

-

-96,7

-100,0

-94,8

Libero mercato**

-93,0

57,6

-78,2

17,6

-56,5

-100,0

-100,0

-100,0

722,1

-65,9

-94,9

51,7

-72,2

-14,4

-64,4 69,8

Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE Anno 2015/2014 Finanziamenti pubblici Autofinanziamento Fondi interprofessionali* INAIL Libero mercato**

ENTI UNIFICATI FORMAZIONE SICUREZZA

Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE

57,8

66,6

60,3

233,7

39,7

53,6

96,5

-

6,3

244,3

170,8

122,1 111,6

-

48,5

174,0

-100,0

262,1

72,3

117,3

45,9

92,8

-

-

481,2

-

3.585,2

119,0

84,9

68,2

91,0

88,0 3,1

Anno 2016/2015 39,7

8,5

-59,9

-32,7

Autofinanziamento

240,5

-65,3

-33,0

888,8

0,3

Fondi interprofessionali* INAIL

131,9

-57,5

11,2

-66,6

-47,3

1.068,7

-15,4

16,8

-

72,4

147,0

-21,0

44,7

25,7

21,4

1.250,4

-46,8

62,9

-97,0

-0,3

81,7

-19,0

-21,7

-5,0

5,0

Finanziamenti pubblici

Libero mercato** Altre tipologie di finanziamento*** TOTALE

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL Per le note vedi pag.75

80

90,8 325,8

RAPPORTO FORMEDIL 2017


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA 1.4. Le strutture operative Alla data della rilevazione, ovvero a giugno 2017, il sistema formativo delle scuole edili registra la presenza di 726 dipendenti e 1.599 collaboratori per un totale di 2.325 operatori. Rispetto a giugno 2016, periodo in cui il personale operante risultava pari a 2.271 unità, si registra una crescita del +2,4%. Ma l’aumento non è omogeneo tra le due diverse tipologie di addetti e anzi si interrompe la dinamica di crescita costante del numero dei dipendenti, che perdurava dal 2013. Il personale dipendente passa da 729 unità a giugno 2016 a 726, registrando quindi una diminuzione del -0,4%. Con la sola eccezione del numero dei tecnici che registra un aumento del +13,0% (si passa da 231 unità a giugno 2016 a 261), per tutti gli altri inquadramenti contrattuali il personale dipendente risulta in calo; i dirigenti passano da 39 a 33 registrando, quindi, una diminuzione del -15,4%, i quadri del -5,8% (si passa da 52 a 49) e gli amministrativi, pari a 383 unità, del 5,9% sempre rispetto a giugno 2016. Tra le novità introdotte nel nuovo questionario sottoposto alle scuole, c’è stata la richiesta di indicare quanti dei tecnici svolgono docenza e per quanto riguarda i tecnici dipendenti sono stati registrati 148 docenti pari, quindi, al 57% del totale. Rimane stabile, rispetto all’anno scorso, il numero medio di dipendenti per scuola pari a 7,1, mentre la composizione percentuale per tipologia di contratto applicato, visto l’aumento dei dipendenti tecnici, subisce delle modifiche rispetto ad una serie storica che nel corso degli ultimi anni era stata più o meno stabile. Per quanto riguarda il personale dirigenziale, che passa da 91 unità a giugno 2016, tra dirigenti e quadri, a 82 unità, il peso percentuale sul totale dei dipendenti è pari al 11,3% con un calo quindi rispetto allo scorso anno di poco più di un punto percentuale. I dipendenti amministrativi che avevano raggiunto lo scorso anno un peso pari al 55,8% sul totale dipendenti, si attestano ora al 52,8%. E infine i tecnici dipendenti che raggiungono una quota pari al 36,0% sul totale, era il 31,7% a giugno 2016, di cui il 20,4% sono tecnici docenti. A livello territoriale il numero medio di dipendenti per scuola rimane, invece, in linea con lo scorso anno ed è pari a 11,5 dipendenti nelle scuole del Nord Ovest, 8,0 in quelle del Nord Est, 5,1 in quelle del Centro e a 4,9 dipendenti in quelle del Sud. I DIPENDENTI DELLE SCUOLE EDILI A GIUGNO 2017 - COMPOSIZIONE % Tecnici - Docenti 20,4%

Dirigenti Quadri 4,5% 6,7%

Tecnici 15,6% Amministrativi 52,8%

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

A fronte di una diminuzione del numero dei dipendenti, per il secondo anno di seguito , si registra un aumento del numero dei collaboratori che passano da 1.542 unità nel giugno 2016 a 1.599 con un incremento del +3,7%. La loro presenza all’interno delle scuole sale ad una media di 15,7 unità; la media lo scorso anno era 15,1.

RAPPORTO FORMEDIL 2017

81


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA L’incremento del numero dei collaboratori è dato solamente dalla crescita, pari al +7,8%, dei tecnici rappresentativi del 95,7% del totale dei collaboratori, che passano da 1.420 unità nel giugno 2016 a 1.531. Di questi ben 1.453 risultano essere docenti, pari circa al 95% dei tecnici che collaborano con le scuole. Mentre prosegue la diminuzione del numero dei collaboratori per servizi amministrativi e gestionali che passano da 122 a 68 unità (-44,3%). I COLLABORATORI DELLE SCUOLE EDILI A GIUGNO 2017 - COMPOSIZIONE % Amministrativi 4,3%

Tecnici 4,9% Tecnici - Docenti 90,9%

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

Come da serie storica, è nelle 23 scuole del Nord Ovest che si registra il maggior numero degli addetti pari a 815, articolati in 265 dipendenti e 550 collaboratori, rappresentativi del 35,1% del totale nazionale degli addetti. Dopo l’incremento del personale operante che si era registrato l’anno scorso pari al +8,4% rispetto al 2014, il loro numero a giugno 2017 risulta in flessione del -0,9%; ma se da un lato i dipendenti, che passano da 252 a 265 aumentano del +5,2% sono i collaboratori che diminuiscono del -3,5% rispetto a giugno 2016. Nelle scuole del Nord Est gli addetti aumentano, si passa da 682 unità a 723 con in incremento del +6,0%. Di conseguenza anche il loro peso percentuale sul totale nazionale cresce dal 30,0% registrato lo scorso anno al 31,1%. L’articolazione per tipologia contrattuale registra un incremento sia del numero dei dipendenti che passano da 169 nel 2016 a 176 (+4,1%), sia del numero dei collaboratori che da 513 diventano 547 (+6,6). IL PERSONALE DELLE SCUOLE A GIUGNO 2017 DIPENDENTI E COLLABORATORI PER AREA TERRITORIALE 600

550

547

500 400 300

294

265 176

200

208 143

142

100 -

Nord ovest

Nord Est Dipendenti

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

82

RAPPORTO FORMEDIL 2017

Centro Collaboratori

Sud


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA Nelle 28 scuole del Centro, che nel rapporto precedente avevano registrato il più alto incremento percentuale del numero di addetti pari al +13,9% (si era passati da 345 addetti nel 2014 a 393), a giugno 2017, invece, si registra il più alto decremento. Gli addetti rilevati in totale sono 351, in diminuzione, quindi, del -10,7%, articolati in 143 dipendenti (-7,1% rispetto al 2016) e 208 collaboratori (-13,0%). E infine le scuole del Sud, dove invece, si registra quest’anno il più alto incremento del personale in forza: gli addetti in totale passano da 374 a giugno 2016 a 436 con un incremento del +16,6%. Incremento generato dall’aumento notevole del personale che collabora, che passa da 220 unità a 294 (+33,6%), mentre il personale dipendente diminuisce del -7,8%. Il peso percentuale del personale operante in queste scuole sul totale nazionale passa dal 16,5% di giugno 2016 al 18,8%. IL PERSONALE DELLE SCUOLE A GIUGNO 2017 PER REGIONE E AREA TERRITORIALE Dipendenti Enti

Direzione Dirigenti

Collaboratori Tecnici

Tecnici

Quadri

Amministrativi

di cui: Docenti

TOTALE

Amministrativi

TOTALE

di cui: Docenti

Piemonte

8

2

1

35

20

10

58

9

180

179

189

Valle d'Aosta

1

1

0

1

2

2

4

0

0

0

0

10

6

2

70

63

40

141

4

129

118

133

4

1

6

15

40

28

62

14

214

198

228

23

10

9

121

125

80

265

27

523

495

550

Trentino A.A.

2

0

1

9

0

0

10

0

30

30

30

Veneto

7

2

3

37

33

22

75

2

113

104

115

Friuli V.G.

4

0

4

28

0

0

32

0

124

116

124

Emilia Romagna

9

2

6

30

21

7

59

6

272

270

278

Nord Est

22

4

14

104

54

29

176

8

539

520

547

Toscana

11

0

8

27

20

8

55

5

38

35

43

Umbria

2

1

0

8

5

5

14

0

1

1

1

Marche

4

1

0

7

7

3

15

0

32

32

32

Lazio

5

4

4

18

6

5

32

8

53

50

61

Abruzzo

5

2

2

11

9

3

24

2

61

55

63

Molise

1

0

1

2

0

0

3

0

8

8

8

Centro

28

8

15

73

47

24

143

15

193

181

208

Campania

5

2

2

15

13

10

32

4

14

14

18

Puglia

6

3

2

18

15

1

38

2

153

142

155

Basilicata

3

2

1

3

0

0

6

3

15

15

18

Calabria

3

0

0

17

0

0

17

0

15

15

15

10

2

6

27

6

4

41

7

42

39

49

3

2

0

5

1

0

8

2

37

32

39

30

11

11

85

35

15

142

18

276

257

294

103

33

49

383

261

148

726

68

1.531

1.453

1.599

Lombardia Liguria Nord Ovest

Sicilia Sardegna Sud TOTALE

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

RAPPORTO FORMEDIL 2017

83


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA

2.

L’attività formativa

Nel 2016 l’attività formativa erogata dalle scuole edili registra una contrazione rispetto al 2015, sia per quanto riguarda il numero dei corsi sia per il numero di allievi formati. I corsi passano da 13.831 nel 2015 a 12.514 nel 2016 con una diminuzione del -9,5%, mentre gli allievi formati passano da 161.827 a 149.619 registrando quindi il -7,5% su base annua. Analizzando i dati in serie storica, però, occorre sottolineare che la formazione svolta dalle scuole nel corso del 2015 era stata davvero notevole tanto che sia i corsi sia gli allievi formati erano aumentati del +12% rispetto al 2014. Raffrontando, di fatto, il numero dei corsi erogati nel 2016 con quelli effettuati nel 2014, il dato risulta in aumento del +1,6%, e la variazione percentuale su base annua risulta ancora più consistente, pari al +3,5%, raffrontando il numero degli allievi. Inoltre, per avere un quadro più completo della formazione messa in atto nel corso del 2016, occorre conteggiare anche l‘attività formativa erogata dal FORMEDIL; si tratta di 25 corsi nazionali erogati ai formatori, composti di 358 ore e cui hanno preso parte 536 allievi. Quindi totalizzando i dati provenienti dalle scuole con quelli del FORMEDIL i corsi nel 2016, sono stati 12.539, le ore di formazione 298.861 e gli allievi formati 150.155. Ci limitiamo per ora a dar conto solamente di questi dati, mentre dal prossimo anno l’attività formativa del FORMEDIL, sempre più rilevante, verrà messa a sistema in modo da avere un quadro ancora più esaustivo della formazione complessiva in edilizia. L’ATTIVITÀ FORMATIVA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 PER REGIONE E AREA TERRITORIALE – TABELLA DI SINTESI Scuole partecipanti all'indagine 2014

2015

2016

Piemonte 8 8 8 Valle d'Aosta 1 1 1 Lombardia 10 10 10 Liguria 4 4 4 Nord ovest 23 23 23 Trentino A.A. 2 2 2 Veneto 7 7 7 Friuli V.G. 4 4 4 Emilia Romagna 10 10 9 Nord est 23 23 22 Toscana 11 11 11 Umbria 2 2 2 Marche 4 4 4 Lazio 5 5 5 Abruzzo 5 5 5 Molise 1 1 1 Centro 28 28 28 Campania 5 5 5 Puglia 6 6 6 Basilicata 3 3 3 Calabria 3 3 3 Sicilia 9 8 10 Sardegna 3 3 3 Sud 29 28 30 TOTALE 103 102 103 Attività formativa erogata dal FORMEDIL TOTALE COMPLESSIVO 103 102 103 Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

84

RAPPORTO FORMEDIL 2017

Corsi

Ore formative

2014

2015

2016

2014

2015

2016

949 63 2.457 539 4.008 279 1.034 368 1.621 3.302 1.018 429 251 364 641 17 2.720 614 482 112 149 849 86 2.292 12.322

1.182 61 2.490 690 4.423 321 1.875 391 1.424 4.011 1.270 376 409 594 588 13 3.250 540 645 141 150 572 99 2.147 13.831

26.942 802 54.957 35.106 117.807 4.112 32.437 17.884 34.919 89.352 25.580 5.927 6.988 8.480 8.635 832 56.442 10.775 25.484 2.021 2.712 18.484 6.900 66.376 329.977

28.937 575 52.349 33.424 115.285 3.933 39.308 11.475 25.240 79.956 19.832 5.470 7.918 10.376 8.325 1.454 53.375 9.072 17.900 2.470 2.518 9.496 4.342 45.798 294.414

12.322

13.831

995 94 2.427 488 4.004 353 1.133 464 1.276 3.226 1.239 291 273 509 700 12 3.024 611 715 112 80 672 70 2.260 12.514 25 12.539

329.977

294.414

24.928 1.055 46.151 27.702 99.836 3.704 44.827 30.289 28.754 107.574 23.864 4.945 5.874 8.769 9.478 173 53.103 11.379 13.211 1.583 1.268 9.256 1.293 37.990 298.503 358 298.861


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA

L’ATTIVITÀ FORMATIVA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 PER REGIONE E AREA TERRITORIALE – TABELLA DI SINTESI Media presenze in aula a ogni corso

Allievi formati 2014

2015

2016

Piemonte 11.036 14.468 12.638 Valle d'Aosta 979 1.163 894 Lombardia 27.762 26.939 30.043 Liguria 5.983 7.110 5.220 Nord ovest 45.760 49.680 48.795 Trentino A.A. 4.092 4.261 4.344 Veneto 11.589 18.201 13.492 Friuli V.G. 4.262 4.416 5.130 Emilia Romagna 19.551 19.810 18.254 Nord est 39.494 46.688 41.220 Toscana 10.489 12.782 11.951 Umbria 4.632 4.664 3.226 Marche 3.621 5.807 3.409 Lazio 5.455 8.486 6.703 Abruzzo 7.866 8.560 9.580 Molise 213 213 143 Centro 32.276 40.512 35.012 Campania 7.036 5.202 6.061 Puglia 7.251 7.942 7.391 Basilicata 1.583 1.633 949 Calabria 1.286 1.453 688 Sicilia 8.515 7.382 8.587 Sardegna 1.326 1.335 916 Sud 26.997 24.947 24.592 TOTALE 144.527 161.827 149.619 Attività formativa erogata dal FORMEDIL 536 TOTALE COMPLESSIVO 144.527 161.827 150.155 Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

Durata media di un corso (in ore)

2014

2015

2016

2014

2015

2016

11,63 15,54 11,30 11,10 11,42 14,67 11,21 11,58 12,06 11,96 10,30 10,80 14,43 14,99 12,27 12,53 11,87 11,46 15,04 14,13 8,63 10,03 15,42 11,78 11,73

12,24 19,07 10,82 10,30 11,23 13,27 9,71 11,29 13,91 11,64 10,06 12,40 14,20 14,29 14,56 16,38 12,47 9,63 12,31 11,58 9,69 12,91 13,48 11,62 11,70

28,39 12,73 22,37 65,13 29,39 14,74 31,37 48,60 21,54 27,06 25,13 13,82 27,84 23,30 13,47 48,94 20,75 17,55 52,87 18,04 18,20 21,77 80,23 28,96 26,78

24,48 9,43 21,02 48,44 26,06 12,25 20,96 29,35 17,72 19,93 15,62 14,55 19,36 17,47 14,16 111,85 16,42 16,80 27,75 17,52 16,79 16,60 43,86 21,33 21,29

11,73

11,70

12,70 9,51 12,38 10,70 12,19 12,31 11,91 11,06 14,31 12,78 9,65 11,09 12,49 13,17 13,69 11,92 11,58 9,92 10,34 8,47 8,60 12,78 13,09 10,88 11,96 21,44 11,98

26,78

21,29

25,05 11,22 19,02 56,77 24,93 10,49 39,56 65,28 22,53 33,35 19,26 16,99 21,52 17,23 13,54 14,42 17,56 18,62 18,48 14,13 15,85 13,77 18,47 16,81 23,85 14,32 23,83

Per quanto riguarda il monte ore formative, la tendenza di diminuzione del numero delle ore cominciata nel 2012, a seguito delle mutate esigenze formative e la richiesta di erogazione di corsi sempre più specifici, si interrompe nel 2016; ricordiamo, infatti, che ancora nel 2012 le scuole edili erogavano 370.970 ore di formazione, nel 2013 343.095 ore, nel 2014 le ore erano 329.977, nel 2015 con un decremento del -10,8% si era scesi a 294.414 ore e in questo 2016 con un aumento del +1,4% si attestano a 298.503. Diminuiscono, rispetto al 2015, del -32,7%, come si vedrà nei capitoli successivi, i corsi relativi al progetto 16ore MICS, mentre aumentano i corsi di qualifica professionale che comportano una maggiore presenza in aula. Di conseguenza aumenta la durata media dei corsi che è pari a 23,85 ore in crescita del +12,1% rispetto alle 21,29 ore per corso che si registrava nel 2015. Mentre la media delle presenze a ogni corso rimane più o meno in linea con la serie storica e si attesta a 11,96 allievi per corso, erano 11,70 nel 2015 e 11,73 nel 2014.

RAPPORTO FORMEDIL 2017

85


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA TOTALE CORSI 2016(*)

TOTALE ALLIEVI 2016(*)

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL (*) il dato delle scuole regionali è stato ridistribuito sulle provincie della regione

Analizzando i corsi per tipologia di allievi, le elaborazioni ci restituiscono un quadro diametralmente opposto a quello registrato nel precedente rapporto. Il 2015, infatti, era stato definito come l’anno del boom della formazione per gli allievi operai: il numero dei corsi, ma anche il numero degli allievi che vi avevano partecipato erano stati i più alti dall’inizio della rilevazione con un incremento del +12,0% rispetto al 2014, sia per numero dei corsi sia per numero di allievi formati. Mentre i corsi destinati ai tecnici erano risultati in diminuzione sia nel numero sia, seppur leggermente, nel numero degli allievi formati e rispettivamente del -4,5% e del -0,4% sempre rispetto al 2014. Nel 2016, invece, sono proprio i corsi destinati ai tecnici a crescere in modo significativo; si passa da 1.242 corsi svolti nel 2015 a 1.494 con un incremento del +20,3%. E ancora più alto è l’incremento che si registra nel numero degli allievi che vi hanno preso parte che è pari al +20,6%. Di contro i corsi destinati agli operai diminuiscono e diminuisce, quindi, anche il numero degli operai formati. Entrando proprio nel merito di quest’ultima tipologia di corsi, nel 2016 sono stati erogati 10.576 corsi per operai con una flessione del -14,4% rispetto ai 12.348 corsi del 2015. Gli allievi formati sono stati 120.122, contro i 138.156 del 2015 e i 120.809 del 2014 con una diminuzione del -13,1% rispetto al 2015 e del -0,6% rispetto al 2014 mentre le ore formative, sono state 239.258, in diminuzione rispetto al 2015 del -0,7% e del -9,2 rispetto al 2014. Tra le tipologie di corsi destinati agli operai, quelli sulla sicurezza/adempimenti tornano a detenere il primo posto sia per numero di corsi sia per numero di allievi. Già nel 2015, dopo la pesante flessione del numero dei corsi e degli allievi formati registrata nel 2014, pari al -4,8% e al -22,9% rispetto al 2013, i corsi realizzati erano tornati a crescere del +14,2% e il numero dei formati, pari a 31.877, del +7,3%. Nel 2016 l’incremento è davvero notevole; si passa da 2.544 corsi nel 2015 a 3.259, in aumento quindi del +28,1%, mentre gli allievi formati, che passano da 31.877 a 40.769, registrano una crescita del +27,9%. E, come si vedrà in seguito, crescita ancora più rilevante si riscontra nei corsi sulla sicurezza/adempimenti destinati a tecnici, 86

RAPPORTO FORMEDIL 2017


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA segno di una maggiore consapevolezza del settore, che dopo la massiccia fase della formazione che ha coinvolto le maestranze negli ultimi anni, investe, ora, nella sicurezza sul cantiere. L’ATTIVITÀ FORMATIVA DELLE SCUOLE EDILI DESTINATA AGLI OPERAI NEL 2016 - TABELLA DI SINTESI Corsi

Ore formative

Allievi formati

2014

2015

2016

2014

2015

2016

2014

2015

2016

2.549

2.095

2.006

40.784

33.520

32.096

23.111

20.845

19.916

di cui: MICS 16ore – prima

1.402

1.024

816

22.432

16.384

13.056

8.003

5.671

5.052

di cui: MICS 16ore - occupati

Formazione base lavoratori

1.147

1.071

1.190

18.352

17.136

19.040

15.108

15.174

14.864

Orientamento

61

28

51

1.073

778

795

812

421

208

Apprendistato diritto e dovere

22

30

7

900

1.590

653

59

376

68

Corsi di qualifica

25

11

54

17.790

5.160

10.052

361

149

842

Corsi triennali di qualifica

68

66

69

59.672

59.903

66.648

1.158

1.076

1.093

11

78

232

6.783

152

1.575

17

39

32

7.975

2.868

8.054

377

200

443

Apprendistato professionalizzante

273

225

145

12.722

9.998

5.612

2.944

2.473

1.297

Formazione professionale disoccupati

147

135

118

29.072

18.991

21.212

1.463

2.585

2.116

Formazione professionale occupati (continua)

3.778

4.263

2.720

54.615

65.661

43.781

39.133

42.546

28.267

Sicurezza/adempimenti

2.228

2.544

3.259

22.576

24.135

28.982

29.709

31.877

40.769

4

9

3

201

480

110

46

111

35

1.265

2.142

1.640

6.301

9.880

8.168

15.916

26.219

19.545

Alternanza scuola/lavoro Corsi integrati

Formazione linguistica Aggiornamento obbligo di legge Altro TOTALE

337

750

394

9.829

7.739

6.312

5.720

9.126

3.948

10.774

12.348

10.576

263.510

240.935

239.258

120.809

138.156

120.122

Variazioni % su anno precedente Formazione base lavoratori di cui: MICS 16ore – prima di cui: MICS 16ore - occupati Orientamento

-17,8

-4,2

-17,8

-4,2

-9,8

-4,5

-27,0

-20,3

-27,0

-20,3

-29,1

-10,9

-6,6

11,1

-6,6

11,1

0,4

-2,0

-54,1

82,1

-27,5

2,2

-48,2

-50,6

Apprendistato diritto e dovere

36,4

-76,7

76,7

-58,9

537,3

-81,9

Corsi di qualifica

-56,0

390,9

-71,0

94,8

-58,7

465,1

-2,9

4,5

0,4

11,3

-7,1

1,6

Corsi triennali di qualifica Alternanza scuola/lavoro

609,1

2.823,7

936,2

Corsi integrati

129,4

-17,9

-64,0

180,8

-46,9

121,5

Apprendistato professionalizzante

-17,6

-35,6

-21,4

-43,9

-16,0

-47,6

Formazione professionale disoccupati

-8,2

-12,6

-34,7

11,7

76,7

-18,1

Formazione professionale occupati (continua)

12,8

-36,2

20,2

-33,3

8,7

-33,6

Sicurezza/adempimenti

14,2

28,1

6,9

20,1

7,3

27,9

Formazione linguistica

125,0

-66,7

138,8

-77,1

141,3

-68,5

69,3

-23,4

56,8

-17,3

64,7

-25,5

122,6

-47,5

-21,3

-18,4

59,5

-56,7

14,6

-14,4

-8,6

-0,7

14,4

-13,1

Aggiornamento obbligo di legge Altro TOTALE

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

Di fatto con 2.720 corsi e 28.267 allievi formati la formazione professionale occupati scende nel 2016 al secondo posto. Il numero dei corsi rispetto al 2015 diminuisce del -36,2%, ma anche del -28,0% rispetto al 2014 mentre il numero degli allievi formati del -33,6% sul 2015 e del-27,8% sul 2014. Ulteriore riprova di questo cambio di rotta sono i dati dei corsi di formazione base lavoratori, che già nel 2015, rispetto al 2014, erano diminuiti sia nel numero sia nella quantità di allievi che ne aveva preso parte, rispettivamente del -17,8% e del -9,8% e che nel 2016 sono stati 2.006 (-4,2% rispetto al 2015) con 19.916

RAPPORTO FORMEDIL 2017

87


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA allievi (-4,5% rispetto al 2015). Di questi corsi 816 sono corsi MICS 16ore – prima (-20,3% sul 2015), ai quali hanno partecipato 5.052 allievi (-10,9% rispetto al 2015), e i restanti 1.190 sono MICS 16 ore – occupati (+11,1% sul 2015) con 14.864 allievi formati (-2,0% sul 2015). Anche i corsi relativi all’aggiornamento obbligo di legge, nel 2016, subiscono una frenata, ma rimangono comunque nei primi posti per numerosità. Questi corsi, che comprendono aggiornamenti relativi alla formazione base lavoratori, attrezzature di lavoro, ponteggiatori, più altri tipi di aggiornamento non specificati, sono stati 1.640 e vi hanno partecipato 19.545 allievi con un decremento rispetto ai dati del 2015 del -23,4% sul numero dei corsi e del -25,5% sul numero dei formati. Prosegue, anche nel 2016, la diminuzione dei corsi relativi all’apprendistato professionalizzante: dopo la drastica diminuzione che si era registrata nel 2014, anno in cui il loro numero era calato quasi della metà, anche nel 2015, i 225 corsi svolti, erano calati su base annua del -17,6% e gli allievi formati -16,0%. Nell’ultimo anno, con 145 corsi e 1.297 allievi formati, la diminuzione su base annua è stata rispettivamente del -35,6% e del -47,6%. I corsi per l’apprendistato diritto e dovere che nel 2015 erano tornati leggermente ad aumentare diminuiscono nuovamente; si passa da 30 corsi nel 2015 a solamente 7 (-76,7%) e gli allievi da 376 nel 2015 a 68 (-81,9%). Passando ai corsi di professionalizzazione, per i corsi integrati, contrariamente a quanto accaduto nel 2015, il numero di corsi diminuisce, si passa da 39 nel 2015 a 32, pari a un decremento del -17,9%, mentre più che raddoppia il numero degli allievi formati, si passa da 200 allievi nel 2015 a 443 (+121,5%). I corsi di qualifica, invece, aumentano notevolmente registrando tra le più alte variazioni su base annua sia per quanto riguarda il numero dei corsi, che passano da 11 nel 2015 a 54 (+390,0%), sia per il numero degli allievi formati che passano da 149 nel 2015 a 842 registrando il +465,1%. E in crescita anche il dato dei corsi triennali di qualifica che registrano un incremento del +4,5% sul numero dei corsi erogati nel 2015 e del +1,6% sul numero degli allievi formati. I corsi per la formazione professionale disoccupati, seppur in calo per numero dei corsi, passano da 135 nel 2015 a 118, pari al -12,6%, e in calo anche per numero di allievi formati (-18,1%), riescono comunque a coinvolgere ben 2.116 operai disoccupati, erano solamente 884 nel 2013 e 1.463 nel 2014. Dal 2015, anno della riforma della Buona Scuola, le scuole edili hanno recepito la nuova legge di riforma n.107/15 e sono stati, quindi, inseriti nell’attività formativa i corsi per l’alternanza scuola/lavoro. In questi primi due anni i numeri sono davvero interessanti: nel 2016 sono stato erogati 78 corsi con un aumento rispetto al primo anno del +609,1%, e gli allievi formati, che passano da 152 nel 2015 a 1.575, hanno registrato una crescita del +936,2%. I corsi per l’orientamento, con un andamento piuttosto disomogeneo, aumentano del +82,1% rispetto al 2015, si passa infatti da 28 a 51 corsi, mentre diminuiscono di oltre la metà per numero di allievi formati passando da 421 allievi nel 2015 a 208. I corsi relativi alla formazione linguistica, di norma svolta come parte della formazione rivolta ai lavoratori stranieri non italofoni, sono stati solamente 3 (-66,7% rispetto al 2015) e hanno formato 35 allievi in calo rispetto al 2015 del -68,5%. I corsi relativi alla voce “altro” sono stati 394 e hanno formato 3.948 allievi; in diminuzione rispetto al 2015 del -47,5% sul numero dei corsi e del -56,7% sul numero di allievi.

88

RAPPORTO FORMEDIL 2017


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA Come già accennato, contrariamente ai corsi erogati agli operai, i corsi per i tecnici, che nel biennio 20142015 risultavano in calo costante , -15,2% nel 2014 e -4,5% nel 2015, tornano ad aumentare sia in termini di numero, si passa da 1.242 nel 2015 a 1.494 (+20,3%), sia in termini di allievi formati, si passa da 21.299 allievi nel 2015 a 25.697 nel 2016 (+20,6%). L’ATTIVITÀ FORMATIVA DELLE SCUOLE EDILI DESTINATA AI TECNICI NEL 2016 - TABELLA DI SINTESI Corsi 2014 Orientamento Apprendistato diritto e dovere Apprendistato professionalizzante Apprendistato alta formazione

Ore formative

2015

2016

2014

2015

Allievi formati 2016

2014

2015

2016

15

0

0

141

0

0

278

0

0

0

0

21

0

0

840

0

0

293

21

14

21

1.330

612

920

296

109

389

0

3

3

0

96

96

0

22

10

Alternanza scuola/lavoro

26

46

946

1.581

531

908

Attività integrativa corsi (Geometri)

61

44

25

2.774

2.978

1.868

1.094

1.133

862

Corsi professionali post diploma

14

7

10

10.104

5.580

6.342

210

116

161

Corsi quadriennali

1

1

3

990

990

1.022

21

7

44

Master primo livello

0

0

0

0

0

0

0

0

0

Corsi professionali post laurea

8

5

1

1.730

352

108

143

92

5

Master secondo livello

0

1

0

0

1.500

0

0

21

0

28

20

35

6.579

6.028

7.674

366

237

928

Formazione professionale occupati (continua)

248

296

177

7.092

6.846

3.916

4.053

5.381

3.114

Sicurezza/adempimenti

731

622

941

18.133

14.684

18.923

10.779

9.316

14.496

Formazione professionale disoccupati

Formazione linguistica Altro TOTALE

1

23

12

40

970

420

5

246

101

173

180

199

13.053

7.356

10.316

4.129

4.088

4.386

1.301

1.242

1.494

61.966

48.938

54.026

21.374

21.299

25.697

Variazioni % su anno precedente Orientamento

-100,0

-

-100,0

-

-100,0

-

-

-

-

-

-

-

50,0

-54,0

50,3

-63,2

256,9

0,0

-

0,0

-

-54,5

Apprendistato diritto e dovere Apprendistato professionalizzante

-33,3

Apprendistato alta formazione

-

Alternanza scuola/lavoro

76,9

Attività integrativa corsi (Geometri)

-27,9

Corsi professionali post diploma

71,0

-43,2

7,4

-37,3

3,6

-50,0

42,9

-44,8

13,7

-44,8

38,8

0,0

200,0

0,0

3,2

-66,7

528,6

Corsi quadriennali Master primo livello Corsi professionali post laurea

67,1

-23,9

-

-

-

-

-

-

-37,5

-80,0

-79,7

-69,3

-35,7

-94,6

-

-100,0

-

-100,0

-

-100,0

Master secondo livello Formazione professionale disoccupati

-28,6

75,0

-8,4

27,3

-35,2

291,6

Formazione professionale occupati (continua)

19,4

-40,2

-3,5

-42,8

32,8

-42,1

Sicurezza/adempimenti Formazione linguistica

-14,9

51,3

-19,0

28,9

-13,6

55,6

2.200,0

-47,8

2.325,0

-56,7

4.820,0

-58,9

4,0

10,6

-43,6

40,2

-1,0

7,3

-4,5

20,3

-21,0

10,4

-0,4

20,6

Altro TOTALE

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

RAPPORTO FORMEDIL 2017

89


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA I corsi sulla formazione per la sicurezza, da anni la prima tipologia nella classifica per numero di corsi e per numero di allievi formati, anche se dal 2014 risultavano in flessione, registrano nel 2016 un notevole aumento; si passa da 622 corsi nel 2015 a 941 (+51,3%) e ancora più significativo l’incremento del numero degli allievi formati che passano da 9.316 nel 2015 a 14.496 (+55,6%). Più della metà dei tecnici formati dalle scuole edili in Italia ha partecipato a un corso di formazione sulla sicurezza. Al secondo posto nella classifica, sia in termini di corsi sia di allievi formati, rimangono i corsi per la formazione professionale occupati che, così come per quelli erogati agli operai, sono in diminuzione del -40,2%% sul numero dei corsi, si passa da 296 corsi nel 2015 a 177, e del -42,1% sul numero degli allievi formati che da 5.381 nel 2015 scendono a 3.114. Mentre i corsi relativi alla formazione professionale disoccupati tornano a crescere sia per numero di corsi, si passa da 20 corsi svolti nel 2015 a 35, con un incremento del +75,0%, ma ancor più significativamente per numero di allievi formati che passano da 237 nel 2015 a 928 (+291,6%), superando di fatto anche il numero dei formati nel 2014 del +153,6%. Al terzo posto nella classifica per numero di corsi salgono nel 2016 i nuovi corsi alternanza scuola/lavoro, che come detto sono partiti nel 2015 e, come successo anche per gli operai, hanno riscosso successo; i corsi, infatti passano da 26 nel 2015 a 46, registrando un incremento del +76,9%, mentre gli allievi che sono stati 908 aumentano del +71,0% rispetto a quelli del primo anno. I corsi realizzati in collaborazione con l’istruzione pubblica come l’attività integrativa per geometri, in calo costante nel periodo in analisi, calano ulteriormente nel 2016 sia per numero dei corsi, si passa da 44 nel 2015 a 25 (-43,2%), ma anche per numero dei formati: gli 862 geometri formati nel 2016 sono il -23,9% di quelli formati nel 2015. Del tutto positivi i numeri registrati dai corsi di apprendistato. I corsi relativi all’apprendistato professionalizzante nel 2016 sono stati 21 cui hanno partecipato 389 allievi tecnici; l’incremento è stato notevole rispetto al dato del 2015 e rispettivamente del +50,0% e del +256,9%. I corsi relativi all’apprendistato diritto e dovere, che nel triennio 2013-2015 non era proprio partiti, tornano ad interessare gli allievi tecnici e nel 2016 ne sono stati erogati 21 cui hanno partecipato 293 allievi. Da ultimi i corsi per l’apprendistato alta formazione, che invece erano già ri-partiti nel 2015 e che sono stati , anche nel 2016, pari a 3 ed hanno formato 10 allievi, erano 22 l’anno precedente. Tra i corsi professionali, i master di primo livello, ma anche quelli di secondo livello nel 2016 non sono partiti. Cresce, invece, il numero dei corsi professionali post diploma che passano da 7 a 10, ma anche il numero degli allievi formati da 116 nel 2015 a 161 con un incremento del +38,8%. I corsi quadriennali che sono stati solamente 3 con 44 partecipanti, risultano comunque in aumento rispetto al 2015, anno in cui ne era stato svolto 1. Mentre i corsi professionali post laurea risultano costantemente in calo nel corso degli anni, tanto che nel 2016 ne è partito 1 solamente che ha formato 5 allievi. I corsi per la formazione linguistica, partiti nel 2013 e che nel 2015 avevano registrato un notevole incremento, nel 2016 diminuiscono sia nel numero, si passa da 23 a 12 (-47,8%), sia per numero di allievi formati , da 246 a 101 registrando, quindi, una diminuzione del -58,9%. I corsi per l’orientamento, così come successo già nel 2015, non sono proprio partiti. Ed infine la tipologia altro che ha totalizzato 199 corsi, in aumento rispetto al 2015 del +10,6%, cui hanno partecipato 4.386 allievi tecnici (+7,3% rispetto ai formati nel 2015).

90

RAPPORTO FORMEDIL 2017


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA 2.1. I corsi Nel 2016 il numero dei corsi diminuisce del -9,5% rispetto al 2015, si passa da 13.831 a 12.514, ma risulta comunque in aumento del +1,6% sul numero dei corsi del 2014, anno in cui ne erano stati erogati 12.322. In tutte le area geografiche si registra un calo dell’attività formativa, con la sola eccezione del Sud, dove si passa da 2.147 corsi nel 2015 a 2.260, in aumento del +5,3%. La situazione è diametralmente opposta a quella che si era registrata nel precedente rapporto; nel 2015, infatti a fronte di un incremento nazionale dei corsi del +12,2% rispetto al 2014, solamente nel Sud si era registrata una flessione del -6,3%. Tornando ai dati del 2016, è il Nord Est, che l’anno scorso aveva registrato l’incremento percentuale su base annua più significativo, pari al +21,5%, l’area geografica dove il numero dei corsi cala maggiormente rispetto al 2015; si passa da 4.011 corsi a 3.226 con una diminuzione, quindi, del -19,6%. Nel Nord Ovest, che comunque continua a detenere il primato del numero dei corsi, pari a 4.004, la flessione rispetto al 2015 è notevole e si attesta al -9,5%, ma raffrontando i dati con il 2014 il numero dei corsi svolti è stato inferiore solamente alle 4 unità. Nelle scuole del Centro si passa da 3.250 corsi nel 2015 a 3.024, in flessione del -7,0%, ma in aumento del +11,2% rispetto ai 2.720 corsi erogati nel 2014. I CORSI NEL TRIENNIO 2014-2016 PER AREE TERRITORIALI

2.260

2.147

3.024

2.292

1.000

3.250

2.720

3.226

4.011

3.302

2.000

4.004

3.000

4.008

4.000

4.423

5.000

0 Nord ovest

Nord est 2014 Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

2015

Centro

2016

Sud

Il peso percentuale delle diverse aree territoriali subisce, quindi, delle modifiche rispetto al dato del 2015: il Nord Est che nella precedente rilevazione pesava sul totale nazionale il 29,0%, si attesta ora al 25,8% e il Sud, invece, che nel 2015 era sceso al 15,5, torna più o meno ai livelli del 2014 raggiungendo il 18,1%. Il Centro, invece, rimane in linea con la serie storica al 24,2%, così come il Nord Ovest che registra lo stesso peso percentuale sul totale nazionale del 2015 pari al 32,0%. I CORSI NEL 2016 – COMPOSIZIONE % PER AREE TERRITORIALI Sud 18,1%

Centro 24,2%

Nord ovest 32,0%

Nord est 25,8%

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

RAPPORTO FORMEDIL 2017

91


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA Il numero delle ore di formazione, dal 2010 al 2015 è costantemente in calo. Ricordiamo che nel 2009, il monte ore era pari a circa 414mila ore erogate che sono scese nel 2015, nonostante l’aumento del numero dei corsi, a 294.414. Chiaramente il numero delle ore risente della tipologia dei corsi erogati dalle scuole e proprio l’introduzione dei corsi del progetto MICS 16 ore e poi, specialmente nel biennio 2014-2015, la maggior richiesta di corsi specialistici, per loro natura più brevi, aveva generato questa progressiva diminuzione. Nel 2016 il monte ore realizzato è di 298.503 in aumento, nonostante la flessione dei corsi, del +1,4% rispetto a quello del 2015. Questo cambio di rotta è stato generato essenzialmente dal fatto che il progetto MICS 16 ore, giunto dopo 7 anni dall’avvio nella sua fase di stabilizzazione, ha registrato il -32,7% sul numero dei corsi e il -31,6% sul numero degli allievi formati (maggiori dettagli nel capitolo “2.1.3. I corsi del progetto 16ore MICS”). Inoltre c’è stata, in particolare in alcune aree territoriali, richiesta di corsi di formazione professionale, i corsi di qualifica, ma anche quelli relativi all’alternanza scuola/lavoro che, a differenza di quelli più specialistici, richiedono più ore di lezione.

Nord ovest

Nord est 2014 Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

2015

Centro

2016

37.990

45.798

66.376

53.103

53.375

56.442

107.574

79.956

89.352

99.836

115.285

140.000 120.000 100.000 80.000 60.000 40.000 20.000 0

117.807

LE ORE DI FORMAZIONE NEL TRIENNIO 2014-2016 PER AREE TERRITORIALI

Sud

Spicca in questa analisi il dato del Nord Est dove, a fronte di un calo del numero dei corsi pari al -19,6%, il monte ore, che passa da 79.956 nel 2015 a 107.574, registra un incremento del +34,5%. Nelle scuole del Centro si passa da 53.375 ore di lezione nel 2015 a 53.103 nel 2016 con un calo del monte ore del -0,5% ben meno significativo del decremento del numero dei corsi. Per quanto riguarda, invece, il Nord Ovest e il Sud prosegue la tendenza, in linea con la serie storica, di diminuzione del numero di ore; le scuole del Nord Ovest hanno registrato 99.836 ore di lezione, il -13,4% rispetto al 2015, mentre quelle del Sud, con 37.990 ore il -17,0%. LE ORE DI FORMAZIONE NEL 2016 – COMPOSIZIONE % PER AREE TERRITORIALI Sud 12,7%

Nord ovest 33,4%

Centro 17,8%

Nord est 36,0%

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

92

RAPPORTO FORMEDIL 2017


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA La sostanziale modifica della tipologia formativa appare ancora più evidente se si analizza il numero medio di ore per corso. La durata media dei corsi, pressoché stabile nel biennio 2011-2012, poco più di 33 ore per corso, nel 2013 si era abbassata notevolmente, infatti, in media ogni corso era durato 26,98 ore. Nel 2014 era, seppur di poco, scesa a 26,78 e nel 2015, con un decremento notevole, si era attestata a 21,29 ore per corso. Nel 2016 torna a salire a 23,85 ore per corso, con un incremento del +12,1% rispetto al 2015. E grandi differenze si registrano nelle diverse aree territoriali; nel Nord Ovest il numero medio di ore per corso è di 24,9 ore, nel Nord Est risale ai livelli del 2012 e si attesta a 33,3 ore per corso, nel Centro è pari a 17,6 ore e nel Sud a 16,8 ore. NUMERO MEDIO DI ORE PER CORSO NEL TRIENNIO 2014-2016 PER AREA TERRITORIALE 40,0 35,0 33,3

30,0 25,0 20,0

29,4

26,1

24,9

29,0

27,1

21,3

20,8

19,9

15,0

16,4

10,0

17,6

16,8

5,0 0,0 Nord ovest

Nord est 2014

Centro 2015

Sud 2016

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

Analizzando i dati a livello regionale si evidenziano notevoli differenze anche all’interno delle stesse area geografiche, frutto della diversa erogazione dell’attività formativa data in risposta alle esigenze del territorio. Tra le regioni del Nord Ovest, solamente nella Lombardia il numero medio di ore per corso diminuisce di 2 ore per corso e si attesta a 19,02 ore mentre in Liguria, che da anni totalizza un numero medio ben al di sopra della media nazionale, cresce di oltre 8 ore arrivando a una media di 56,8 ore per corso. In Valle d’Aosta, si registra un incremento del numero di ore pari a 1,8 mentre in Piemonte la durata dei corsi è più o meno in linea con quella registrata nel 2015 e pari a 25,05 ore per corso. Nelle regioni del Nord Est, con la sola eccezione del Trentino Alto Adige che passa da una media di durata per corso di 12,25 ore nel 2015 a 10,49 ore nel 2016, per le altre regioni la media di ore per corso aumenta; ma se per le scuole dell’Emilia Romagna si attesta a 22,53 ore, per il Veneto, con un incremento rispetto al 2015 di 18,6 ore, si attesta a 39,56 ore per corso, in Friuli Venezia Giulia arriva a superare le 65 ore. Nelle regioni del Centro, invece, nel 2016, la situazione è più omogenea e con la sola eccezione delle Marche, dove le scuole in media hanno erogato corsi di 21,52 ore, per le altre regioni la durata media dei corsi è al disotto delle 20 ore. Occorre segnalare che nel Molise, che da sempre si contraddistingueva per corsi molto più lunghi della media, nel 2016 i corsi hanno avuto una durata di 14,42 ore. Nelle regioni del Sud il calo della durata dei corsi è generale e maggiore in quelle regioni che storicamente erogavano corsi più lunghi della media; in Sardegna, dove nel 2015 il numero medio di ore era di 43,86 si scende nel 2016 a 18,47, così come in Campania dove si passa da una media di 27,75 ore per corso nel 2015 a 18,48 nel 2016. Nel 2016, quindi, in tutte le regioni del Sud la durata media di un corso è inferiore alle 17 ore.

RAPPORTO FORMEDIL 2017

93


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA NUMERO MEDIO DI ORE PER CORSO NEL TRIENNIO 2014-2016 PER REGIONE E AREA TERRITORIALE 2014

2015

2016

Piemonte

28,39

24,48

25,05

Valle d'Aosta

12,73

9,43

11,22

Lombardia

22,37

21,02

19,02

Liguria Nord ovest

65,13 29,39

48,44 26,06

56,77 24,93

Trentino Alto Adige

14,74

12,25

10,49

Veneto

31,37

20,96

39,56

Friuli Venezia Giulia

48,60

29,35

65,28

Emilia Romagna

21,54

17,72

22,53

Nord est

27,06

19,93

33,35

Toscana

25,13

15,62

19,26

Umbria

13,82

14,55

16,99

Marche

27,84

19,36

21,52

Lazio

23,30

17,47

17,23

Abruzzo

13,47

14,16

13,54

Molise Centro

48,94 20,75

111,85 16,42

14,42 17,56

Campania

17,55

16,80

18,62

Puglia

52,87

27,75

18,48

Basilicata

18,04

17,52

14,13

Calabria

18,20

16,79

15,85

Sicilia

21,77

16,60

13,77

Sardegna

80,23

43,86

18,47

Sud

28,96

21,33

16,81

26,78

21,29

23,85

TOTALE Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

L’ATTIVITÀ FORMAZIONE PER LA SICUREZZA NEL TRIENNIO 2014-2016 15.000

13.831

12.322

12.514

12.000 9.000 6.000 3.000

3.206

2014

4.644

3.407

0 Corsi sicurezza

2015

Altri corsi

2016

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

L’incidenza dei corsi di formazione per la sicurezza, inclusi quelli relativi alla rappresentanza, torna ad aumentare nel 2016; nel 2011 e nel 2012 la loro quota era pari al 28,7% dei corsi realizzati, scende al 28,1% sul totale dei corsi erogati dalle Scuole Edili nel 2013 per poi passare al 26,0% sul totale dei corsi nel 2014 e al 24,6% nel 2015. Nel 2016, con 4.644 corsi erogati, l’incidenza sale al 37,1%.

94

RAPPORTO FORMEDIL 2017


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA 2.1.1. I corsi per operai Nel corso del 2016, l’attività formativa promossa e gestita dalle Scuole Edili rivolta agli operai, seppur in flessione rispetto a quella erogata nel 2015, rimane quella preponderante; sono stati realizzati 10.576 corsi pari all’84,5% sul totale dell’attività formativa. Rispetto al 2015, anno in cui i corsi per operai erano stati 12.348, il calo è pari al -14,4%, ma anche rispetto ai 10.744 corsi svolti nel 2014, il dato attuale risulta in flessione del -1,8%. Le ore di formazione, per questa tipologia di corsi, in progressiva diminuzione, sono state 239.258 contro le 240.935 del 2015 (-0,7%) e le 263.510 del 2014 (-9,2%). NUMERO DEI CORSI DESTINATI AGLI OPERAI PER TIPOLOGIA FORMATIVA NEL 2016 2.006

Formazione base lavoratori 51

Orientamento

7

Apprendistato diritto e dovere Corsi di qualifica

54

Corsi triennali di qualifica

69

Alternanza scuola/lavoro

78 32

Corsi integrati Apprendistato professionalizzante

145

Formazione professionale disoccupati

118 2.720

Formazione professionale occupati (continua)

3.259

Sicurezza/adempimenti 3

Formazione linguistica

1.640

Aggiornamento obbligo di legge 394

Altro 0

500

1.000

1.500

2.000

2.500

3.000

3.500

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

Con un incremento del +28,1% sul numero dei corsi e del +27,9% sul numero dei formati rispetto al 2015, i corsi sulla sicurezza balzano al primo posto nella classifica per tipologia di corsi per operai sia per numerosità, sia per numero di allievi formati; i corsi sono stati 3.259 frequentati da 40.769 allievi. Il peso percentuale rispetto al totale dei corsi rivolti agli operai è pari al 30,8%, in aumento di più di 10 punti percentuali di quanto registrato nel 2015, anno in cui la percentuale sul totale era pari al 20,6%. Di fatto, come si vedrà in seguito, la formazione in sicurezza rappresenta nel 2016 la principale attività formativa delle Scuole Edili (maggiori dettagli al capitolo “2.3. La formazione per la sicurezza”). La formazione professionale occupati, che negli ultimi anni aveva detenuto il primo posto della classifica, scende, nel 2016, al secondo posto. La tendenza di incremento costante che si era registrata per questa tipologia di corsi e che aveva portato alla realizzazione nel 2015 di 4.263 corsi frequentati da 42.546 operai si interrompe: i 2.720 corsi risultano in calo, rispetto al 2015, del -36,2%, mentre gli allievi formati, pari a 28.267, diminuiscono del -33,6%. Anche rispetto al 2014 il decremento è significativo e pari al –28,0% sul numero dei corsi e al -27,8% sugli operai formati.

RAPPORTO FORMEDIL 2017

95


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA FORMAZIONE PROFESSIONALE OCCUPATI 2016- TABELLA DI DETTAGLIO Corsi Numero

2014

2015

2016

Variazioni % 2015 su 2014

%

Allievi formati Numero

%

1.451 693 344 18 34 3 4 8 9 1.214

38,4 18,3 9,1 0,5 0,9 0,1 0,1 0,2 0,2 32,1

18.374 9.245 9.818 676 1.276 80 95 139 72 14.840

33,6 16,9 18,0 1,2 2,3 0,1 0,2 0,3 0,1 27,2

14.330 6.946 4.667 94 374 22 40 94 110 12.456

36,6 17,7 11,9 0,2 1,0 0,1 0,1 0,2 0,3 31,8

Totale formazione professionale occupati

3.778

100,0

54.615

100,0

39.133

100,0

MICS macchine sollevamento MICS macchine movimento terra Ponteggiatori Posatori Perforatori piccolo e grande diametro Perforazioni orizzontali guidate da microtunneling Posa membrana bituminosa Cartongessisti Capicantiere/capisquadra Altri non specificati

2.180 1.014 289 19 81 2 2 11 6 659

51,1 23,8 6,8 0,4 1,9 0,0 0,0 0,3 0,1 15,5

27.440 11.445 8.237 791 3.324 80 36 78 267 13.963

41,8 17,4 12,5 1,2 5,1 0,1 0,1 0,1 0,4 21,3

20.045 9.210 4.006 375 897 21 38 125 94 7.735

47,1 21,6 9,4 0,9 2,1 0,0 0,1 0,3 0,2 18,2

Totale formazione professionale occupati

4.263

100,0

65.661

100,0

42.546

100,0

MICS macchine sollevamento MICS macchine movimento terra Ponteggiatori Posatori Perforatori piccolo e grande diametro Perforazioni orizzontali guidate da microtunneling Posa membrana bituminosa Cartongessisti Capicantiere/capisquadra Altri non specificati

1.179 355 298 9 86 1 0 12 8 772

43,3 13,1 11,0 0,3 3,2 0,0 0,0 0,4 0,3 28,4

14.638 4.851 8.715 464 3.470 40 0 344 265 10.994

33,4 11,1 19,9 1,1 7,9 0,1 0,0 0,8 0,6 25,1

10.531 3.462 3.546 54 773 10 0 106 93 9.692

37,3 12,2 12,5 0,2 2,7 0,0 0,0 0,4 0,3 34,3

Totale formazione professionale occupati

2.720

100,0

43.781

100,0

28.267

MICS macchine sollevamento MICS macchine movimento terra Ponteggiatori Posatori Perforatori piccolo e grande diametro Perforazioni orizzontali guidate da microtunneling Posa membrana bituminosa Cartongessisti Capicantiere/capisquadra Altri non specificati MICS macchine sollevamento MICS macchine movimento terra Ponteggiatori Posatori Perforatori piccolo e grande diametro Perforazioni orizzontali guidate da microtunneling Posa membrana bituminosa Cartongessisti Capicantiere/capisquadra Altri non specificati

Totale formazione professionale occupati Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

96

Numero

MICS macchine sollevamento MICS macchine movimento terra Ponteggiatori Posatori Perforatori piccolo e grande diametro Perforazioni orizzontali guidate da microtunneling Posa membrana bituminosa Cartongessisti Capicantiere/capisquadra Altri non specificati

Totale formazione professionale occupati

Variazioni % 2016 su 2015

Ore formative %

RAPPORTO FORMEDIL 2017

50,2 46,3 -16,0 5,6 138,2 -33,3 -50,0 37,5 -33,3 -45,7

49,3 23,8 -16,1 17,0 160,5 0,0 -62,1 -43,9 270,8 -5,9

100,0 39,9 32,6 -14,2 298,9 139,8 -4,5 -5,0 33,0 -14,5 -37,9

12,8

20,2

8,7

-45,9 -65,0 3,1 -52,6 6,2 -50,0 -100,0 9,1 33,3 17,1

-46,7 -57,6 5,8 -41,3 4,4 -50,0 -100,0 341,0 -0,7 -21,3

-47,5 -62,4 -11,5 -85,6 -13,8 -52,4 -100,0 -15,2 -1,1 25,3

-36,2

-33,3

-33,6


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA Entrando nel dettaglio della formazione professionale occupati erogata dalle Scuole Edili, poco più della metà dei corsi ha riguardato l’utilizzo delle macchine da costruzione e lavori stradali; infatti il 56,4% dei corsi e il 49,5% degli allievi formati ha riguardato il progetto MICS: attrezzature di lavoro, ossia i corsi MICS macchine sollevamento e quelli MICS macchine movimento terra. MICS MACCHINE SOLLEVAMENTO 2016 - TABELLA DI DETTAGLIO Corsi Numero 2014 MICS macchine sollevamento di cui:

100,0

18.374

100,0

14.330

100,0

401 304 376 271 77 22

27,6 21,0 25,9 18,7 5,3 1,5

5.141 3.813 4.403 3.738 977 302

28,0 20,8 24,0 20,3 5,3 1,6

4.139 2.798 3.785 2.933 541 134

28,9 19,5 26,4 20,5 3,8 0,9

2.180

100,0

27.440

100,0

20.045

100,0

571 419 417 660 80 33

26,2 19,2 19,1 30,3 3,7 1,5

7.114 5.195 5.338 8.331 1.038 424

25,9 18,9 19,5 30,4 3,8 1,5

5.803 3.961 4.224 5.309 505 243

28,9 19,8 21,1 26,5 2,5 1,2

1.179

100,0

14.638

100,0

10.531

100,0

345 174 261 341 49 9

29,3 14,8 22,1 28,9 4,2 0,8

4.343 2.390 3.373 3.818 588 126

29,7 16,3 23,0 26,1 4,0 0,9

3.277 1.624 2.488 2.687 403 52

31,1 15,4 23,6 25,5 3,8 0,5

- piattaforma elevabile - gru su autocarro - gru a torre - carrelli elevatori con conducente a bordo - gru mobili autocarrate e semoventi su ruote - pompe di calcestruzzo

2016 MICS macchine sollevamento di cui:

Allievi formati Numero %

1.451

- piattaforma elevabile - gru su autocarro - gru a torre - carrelli elevatori con conducente a bordo - gru mobili autocarrate e semoventi su ruote - pompe di calcestruzzo

2015 MICS macchine sollevamento di cui:

%

Ore formative Numero %

- piattaforma elevabile - gru su autocarro - gru a torre - carrelli elevatori con conducente a bordo - gru mobili autocarrate e semoventi su ruote - pompe di calcestruzzo

Variazioni % 2015 su 2014 MICS macchine sollevamento di cui: - piattaforma elevabile - gru su autocarro - gru a torre - carrelli elevatori con conducente a bordo - gru mobili autocarrate e semoventi su ruote - pompe di calcestruzzo

Variazioni % 2016 su 2015 MICS macchine sollevamento di cui: - piattaforma elevabile - gru su autocarro - gru a torre - carrelli elevatori con conducente a bordo - gru mobili autocarrate e semoventi su ruote - pompe di calcestruzzo

50,2

49,3

39,9

42,4 37,8 10,9 143,5 3,9 50,0

38,4 36,2 21,2 122,9 6,2 40,4

40,2 41,6 11,6 81,0 -6,7 81,3

-45,9

-46,7

-47,5

-39,6 -58,5 -37,4 -48,3 -38,8 -72,7

-39,0 -54,0 -36,8 -54,2 -43,4 -70,3

-43,5 -59,0 -41,1 -49,4 -20,2 -78,6

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

RAPPORTO FORMEDIL 2017

97


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA I primi sono stati 1.179, in calo rispetto al 2015 del -45,9%, ed hanno formato 10.531 allievi, il -47,5% rispetto a quelli del 2015, mentre i corsi MICS macchine movimento terra sono stati 335 ed hanno formato 3.462 operai, in calo rispetto al 2015 del -65,0% sul numero dei corsi e del -62,4% sul numero degli allievi. Il 29,3% dei corsi MICS macchine sollevamento ha riguardato i corsi per piattaforma elevabile, il 28,9% i carrelli elevatori con conducente a bordo, il 22,1% le gru a torre, il 14,8% le gru su autocarro, il 4,2% le gru mobili autocarrate e semoventi su ruote e il restante 0,8% le pompe di calcestruzzo. Per tutte le tipologie di macchine il numero dei corsi e quello degli allievi formati è in diminuzione rispetto al 2015, ma a fronte di un calo complessivo del -45,9% sul numero dei corsi e del -47,5% sul numero degli operai formati, ben al disotto del dato complessivo risulta quello dei corsi per le pompe di calcestruzzo pari al -72,7% sul numero dei corsi e al -78,6% sul numero degli allievi, ma anche, e soprattutto, vista la loro rappresentatività quello dei corsi di gru su autocarro che rispetto al 2015 diminuiscono all’incirca del -59% sia per numero che per allievi. Scorporando dalla voce “altra tipologia di corsi”, attraverso parole chiave, le informazioni relative all’attività di formazione per cantiere stradale, così come fatto nel precedente rapporto, appare evidente la flessione dell’interesse verso questa tipologia formativa. I corsi che nel 2015 risultavano essere 246 scendono a 60, mentre gli operai formati passano da 3.480 a 453. ALTRO : FORMAZIONE PER CANTIERE STRADALE - TABELLA DI DETTAGLIO Corsi

Ore

Allievi

Var% 16/15

2015

2016

Var% 16/15

2015

2016

Var% 16/15

14

-79,7

520

147

-71,7

991

121

-87,8

85

21

-75,3

445

224

-49,7

1.154

117

-89,9

57

18

-68,4

261

173

-33,7

933

139

-85,1

35

7

-80,0

194

76

-60,8

402

76

-81,1

1.420

620

-56,3

3.480

453

-87,0

2015

2016

Nord Ovest

69

Nord Est Centro Sud

TOTALE 246 60 -75,6 Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

Tendenza che, però, appare contraddetta dai dati dell’ Osservatorio vendite macchine e impianti per le costruzioni del CRESME, promosso da Cantiermacchine-Ascomac in collaborazione con i principali produttori e importatori di macchine per le costruzioni. I dati relativi al numero di macchine vendute o destinate alle flotte noleggio, ci restituiscono un mercato interno delle macchine movimento terra in forte espansione, che quindi presuppone una maggiore richiesta di personale qualificato. La dinamica di crescita del mercato italiano dell’intero comparto macchine, iniziata nel 1° trimestre 2014, è proseguita in crescendo per tutto il 2015, anno che si era chiuso con un totale di 9.128 macchine vendute o noleggiate in crescita rispetto al 2014 del +34,7%. Nel 2016, con 11.103 macchine vendute/destinate alle flotte noleggio, al terzo anno di crescita consecutiva, si era tornati ai livelli delle vendite del 2011 anno in cui erano state vendute/noleggiate 10.741 macchine. La totalizzazione dei dati trimestrali, di questi primi 6 mesi del 2017, pari a 5.164 macchine, conferma un mercato in netta ripresa e che ha recuperato, ormai, 98

RAPPORTO FORMEDIL 2017


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA gran parte del mercato perso in questi anni di pesante crisi; la variazione rispetto al 1° semestre 2016 è pari al +6,6%. IL MERCATO ITALIANO DELLE MACCHINE PER MOVIMENTO TERRA E LAVORI STRADALI 2014 - I SEMESTRE 2017 NUMERO DI MACCHINE VENDUTE O NOLEGGIATE –VALORI ASSOLUTI E VAR.% SU STESSO PERIODO ANNO PRECEDENTE 2014 Movimento terra tradizionale Terne Mini Rulli Vibrofinitrici Dumper articolati Sollevatori telescopici TOTALE MACCHINE

2015

2016

2017

Anno intero

Anno intero

Anno intero

1° semestre

1.897 142 4.157 91 25 44 422 6.778

2.408 190 5.773 209 116 44 388 9.128

2.909 188 7.387 302 165 30 122 11.103

1.470 86 3.329 131 68 27 53 5.164

Variazioni % sullo stesso periodo anno precedente Movimento terra tradizionale 26,9 20,8 14,0 Terne 33,8 -1,1 -3,4 Mini 38,9 28,0 2,9 Rulli 129,7 44,5 13,9 Vibrofinitrici 364,0 42,2 1,5 Dumper articolati 0,0 -31,8 107,7 Sollevatori telescopici -8,1 -68,6 43,2 TOTALE MACCHINE 34,7 21,6 6,6 Fonte: Osservatorio Vendite Macchine per le Costruzioni CRESME - promosso da Cantiermacchine Ascomac

Tornando ai dati della formazione delle Scuole Edili, tra le altre tipologie di corso che afferiscono alla formazione professionale occupati, seppur tutte in flessione per quanto riguarda il numero degli allievi formati rispetto al 2015, cresce il numero dei corsi per ponteggiatori, che passano da 289 nel 2015 a 298, ma anche del +6,2% quelli per perforatori piccolo e grande diametro, che ricordiamo già nel 2015 avevano registrato il +138,2% per numero di corsi e +139,8% per numero di formati rispetto al 2014. E in aumento, anche, quelli per cartongessisti, che passano da 11 a 12, e quelli per capicantiere/capisquadra che salgono a 8. Al terzo posto nella classifica per numero dei corsi per operai, si posiziona la formazione base lavoratori con 2.006 corsi e 19.916 allievi formati in calo rispetto al 2015 del -4,2% per numero dei corsi e del -4,5% per numero di allievi formati; anche in questo caso si tratta di una macro-tipologia composta dai corsi MICS 16ore – prima e dai corsi MICS 16ore – occupati. Per tutti i corsi MICS 16ore, maggiori dettagli possono essere consultati nel capitolo “2.1.3. I corsi del progetto 16ore MICS”. Di seguito, nella classifica per numero dei corsi, scendono i corsi relativi agli aggiornamenti obbligo di legge che passano da 2.142 nel 2015 a 1.640, registrando una flessione del -23,4%, e che hanno formato 19.545 allievi, il -25,5% rispetto al 2015. Analizzando i diversi obblighi formativi di legge, mentre nel 2015 i corsi più numerosi erano stati i 944 corsi inerenti alle attrezzature di lavoro, il 44,1% del totale, nel 2016 il primato

RAPPORTO FORMEDIL 2017

99


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA spetta a quelli per ponteggiatori, che sono stati 863, in aumento rispetto all’anno precedente del +22,8%, e che hanno formato 11.099 allievi (+23,1% rispetto al 2015). Significativo, anche, l’incremento del numero dei corsi relativi alla formazione base lavoratori, che passano da 344 corsi nel 2015 a 474 (+37,8%), cui hanno partecipato 5.810 allievi (+38,6% sul 2015). Brusca flessione del numero e degli allievi formati dei corsi di aggiornamento per attrezzature di lavoro che diminuiscono di oltre il -70% rispetto al 2015, rispettivamente del -71,9% e -78,7%. AGGIORNAMENTO OBBLIGO DI LEGGE 2014-2016 - TABELLA DI DETTAGLIO Corsi

Ore formative

Allievi formati

Numero

%

Numero

%

Numero

%

1.265

100,0

6.301

100,0

15.916

100,0

- formazione base lavoratori

249

19,7

1.740

27,6

3.397

21,3

- attrezzature di lavoro

312

24,7

1.322

21,0

3.873

24,3

- ponteggiatori

583

46,1

2.386

37,9

7.237

45,5

121

9,6

853

13,5

1.409

8,9

2.142

100,0

9.880

100,0

26.219

100,0

- formazione base lavoratori

344

16,1

2.227

22,5

4.193

16,0

- attrezzature di lavoro

944

44,1

4.097

41,5

10.552

40,2

- ponteggiatori

703

32,8

2.915

29,5

9.018

34,4

151

7,0

641

6,5

2.456

9,4

1.640

100,0

8.168

100,0

19.545

100,0

- formazione base lavoratori

474

28,9

3.080

37,7

5.810

29,7

- attrezzature di lavoro

265

16,2

1.305

16,0

2.247

11,5

- ponteggiatori

863

52,6

3.521

43,1

11.099

56,8

38

2,3

262

3,2

389

2,0

2014 Aggiornamento obbligo di legge di cui:

- altro tipo di aggiornamento 2015 Aggiornamento obbligo di legge di cui:

- altro tipo di aggiornamento 2016 Aggiornamento obbligo di legge di cui:

- altro tipo di aggiornamento Variazioni % 2015 su 2014 Aggiornamento obbligo di legge

69,3

56,8

64,7

38,2

28,0

23,4

202,6

209,9

172,5

20,6

22,2

24,6

24,8

-24,9

74,3

-23,4

-17,3

-25,5

di cui:

- formazione base lavoratori - attrezzature di lavoro - ponteggiatori - altro tipo di aggiornamento Variazioni % 2016 su 2015 Aggiornamento obbligo di legge di cui:

- formazione base lavoratori - attrezzature di lavoro - ponteggiatori - altro tipo di aggiornamento Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

100

RAPPORTO FORMEDIL 2017

37,8

38,3

38,6

-71,9

-68,1

-78,7

22,8

20,8

23,1

-74,8

-59,1

-84,2


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA Per quanto riguarda l’apprendistato entrambe le tipologie di corso risultano in flessione sia per quanto riguarda il numero dei corsi che per il numero di allievi formati; l’apprendistato professionalizzante passa da 225 corsi nel 2015 a 145 registrando un calo del -35,6%, variazione che risulta ancora più significativa per quanto riguarda gli operai formati che si attesta al -47,5% rispetto al 2015. Per quanto riguarda l’apprendistato diritto e dovere sono stato svolti solamente 7 corsi, erano 30 nel 2015, con un flessione quindi del -76,7%. I corsi per la formazione professionale disoccupati, pari a 118, subiscono una flessione del -12,6% rispetto al numero del 2015, mentre gli allievi che vi hanno preso parte passano da 2.585 nel 2015 a 2.116, registrando quindi un calo del -18,1%. Notevole, invece, l’incremento dei corsi relativi all’alternanza scuola/lavoro. Inseriti l’anno scorso nella rilevazione, questi corsi, sono erogati agli alunni nell'ultimo triennio delle scuole secondarie di secondo grado in base alla legge di riforma n° 107/15 che all'art. 1 dal comma 33 al comma 44 ha introdotto e regolamentato l'obbligo di alternanza scuola-lavoro. Nel 2015 erano stati svolti 11 corsi che avevano formato 152 allievi operai, mentre nel 2016 i corsi sono stati 78, con un incremento su base annua pari al +609,1%, e gli allievi formati sono stati 1.575, il +936,2% rispetto al 2015. I CORSI TRIENNALI DI QUALIFICA 2016 – DETTAGLIO PER SCUOLA Corsi

NORD OVEST

F.S.C. (Formazione Sicurezza Costruzioni) Torino ENTE SCUOLA PER L'ADDESTRAMENTO PROFESSIONALE EDILE DI CUNEO ESPE - ENTE SCUOLA PROFESSIONALE EDILE DELLA PROVINCIA DI COMO SCUOLA EDILE DI BERGAMO ESEB - ENTE SISTEMA EDILIZIA BRESCIA ENTE SCUOLA EDILE CREMONESE - C.P.T. ESPE - Ente unico paritetico per la Formazione e la Sicurezza, per il settore dell'edilizia ed affini S.E.I. – C.P.T. Ente Scuola Edile per l'Industria Edilizia ed affini della Provincia di Imperia - Comitato Paritetico Territoriale per la prevenzione infortuni, l'igiene e l'ambiente di lavoro per le attività edilizia ed affini della Provincia di Im ENTE PARITETICO PER LA FORMAZIONE E LA SICUREZZA IN EDILIZIA DELLA PROVINCIA DI SAVONA E.S.S.E.G. - Ente Scuola e Sicurezza in Edilizia della città metropolitana di Genova

TOTALE

NORD EST

ESEV-CPT - CENTRO PARITETICO PER LA FORMAZIONE, LA SICUREZZA ED I SERVIZI AL LAVORO DI VERONA Centro Edile “Andrea Palladio” per la Formazione Professionale delle Maestranze Edili della Provincia di Vicenza CFS - CENTRO PER LA FORMAZIONE E LA SICUREZZA DI BELLUNO CENTRO EDILIZIA TREVISO C.E.Tre – Formazione – Lavoro – Sicurezza Scuola Edile CPT - Centro per la formazione e la sicurezza edile di Padova ASSISTEDIL - Ente Paritetico Territoriale Formazione Maestranze C.E.F.S. CENTRO EDILE PER LA FORMAZIONE E LA SICUREZZA EDILMASTER – LA SCUOLA EDILE DI TRIESTE C.S.E. - CENTRO SERVIZI EDILI / ENTE PARITETICO DI PARMA PER LA FORMAZIONE E LA SICUREZZA I.I.P.L.E. – ISTITUTO ISTRUZIONE PROFESSIONALE LAVORATORI EDILI

TOTALE

SUD

Ore

Allievi

3 1 1 4 8 3 3

1.748 1.200 990 2.976 7.920 2.970 2.970

44 8 12 64 124 35 67

6

5.940

93

3 3

2.970 1.980

59 33

35

31.664

539

3

2.970

36

3 6 3 6 1 3 3 2 3

2.970 5.940 2.970 5.940 2.970 3.168 3.168 2.000 1.888

28 112 56 113 41 34 43 30 56

33

33.984

549

FORMEDIL BARI - ENTE SCUOLA PER LA FORMAZIONE PROFESSIONALE IN EDILIZIA

1

1.000

5

TOTALE

1

1.000

5

69

66.648

1.093

TOTALE Fonte: elaborazione CRESME su dati FOR MEDIL

RAPPORTO FORMEDIL 2017

101


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA Passando ai dati dei corsi di specializzazione, si interrompe la tendenza di calo registrata nel biennio 20142015. I corsi triennali di qualifica sono stati 69 nel 2016 (+4,5% rispetto al 2015) e hanno formato 1.093 allievi (+1,6%), i corsi di qualifica, in crescita rispetto al 2015 del +390,9%, sono stati 54 e hanno formato 842 allievi con un incremento del +465,1%. Diversa la dinamica dei corsi integrati che pur registrando un decremento del numero di corsi, si passa da 39 corsi nel 2015 a 32, registrano più del doppio degli allievi formati nel 2015: si passa da 200 a 443 (+121,5%). I corsi per l’orientamento, dopo che nel 2015 avevano registrato una flessione del -54,1% rispetto al 2014, tornano a crescere, si passa da 28 corsi nel 2015 a 51 (+82,1%), mentre gli allievi formati, pari a 208, diminuiscono di oltre la metà. Per la formazione linguistica, tipologia di corso introdotta nel 2013, sono stati erogati 3 corsi ai quali hanno partecipato solamente 35 allievi, il -68,5% di presenze rispetto al 2015. Ed infine gli altri corsi per operai che sono stati 394 e hanno formato 3.948 allievi. Progressivamente in calo, rispetto alla serie storica, grazie alle successive codifiche di corsi che vengono fatte, previa accurate analisi, dei corsi più rilevanti.

2.1.2. I corsi per tecnici I corsi per i tecnici, che nel biennio 2014-2015 erano risultati costantemente in flessione, tornano ad aumentare. Proprio nel 2014 si era registrata una flessione del -15,2% sul numero dei corsi, si era passati da 1.534 corsi nel 2013 a 1.301 e ancor maggiore era stata la flessione della presenza ai corsi pari al -29,8%, da 30.453 allievi nel 2013 a 21.374. Nel 2015, con una variazione su base annua del -4,5%, i corsi erano stati 1.242, cui avevano preso parte 21.299 allievi, in diminuzione del -0,4% rispetto al 2014. Notevole, quindi, l’incremento che si registra nel 2016: i corsi finanziati sono stati 1.494, il +20,3% rispetto al 2015, e gli allievi tecnici formati ben 25.967, il 20,3% in più. NUMERO DEI CORSI DESTINATI AI TECNICI PER TIPOLOGIA FORMATIVA NEL 2016 0

Orientamento Apprendistato diritto e dovere Apprendistato professionalizzante Apprendistato alta formazione Alternanza scuola/lavoro Attività integrativa corsi (Geometri) Corsi professionali post diploma Corsi quadriennali Master primo livello Corsi professionali post laurea Master secondo livello Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua) Sicurezza Formazione linguistica Altro

21 21 3 46 25 10 3 0 1 0 35 12

0 Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

102

RAPPORTO FORMEDIL 2017

177

941

199

200

400

600

800

1.000


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA La tipologia di corsi che, come da serie storica, anche quest’anno detiene il primato per numerosità sia in termini di numero corsi sia in termini di allievi formati è quella dei corsi per la sicurezza che passano da 622 nel 2015 a 941, registrando quindi un incremento del +51,3%. Incremento che è ancora più alto, e pari al +55,6%, se si raffronta il dato degli allievi formati che salgono a 14.496. Il peso percentuale di questa tipologia sul totale dei corsi per i tecnici, pari al 63,0% sul totale dei corsi e al 56,4% sul numero totale dei tecnici formati, torna ai livelli del 2013, anno in cui era del 61,0% sui corsi e del 61,5% sui formati. I corsi per la formazione professionale occupati anche quest’anno la seconda tipologia per numero di corsi, così come per gli operai, diminuiscono sia in termini di numero, sia per quanto riguarda gli allievi formati: si passa da 296 corsi nel 2015 a 177 (-40,2%) e da 5.381 allievi nel 2015 a 3.114 (-42,1%). Mentre i corsi relativi alla formazione professionale disoccupati aumentano sia nel numero, da 20 nel 2015 a 35 con un incremento del +75,0%, e ancora più nel numero dei partecipanti; si passa, infatti, da 237 allievi nel 2015 a 928 pari al +291,6%. Anche per quanto riguarda la formazione dei tecnici, i corsi relativi all’alternanza scuola/lavoro crescono notevolmente e balzano al 3° posto per numero di corsi; sono stati finanziati 46 corsi, il 76,9% in più rispetto al 2015, cui hanno preso parte 908 allievi, in crescita rispetto ai 531 del 2015 del +71,0%. L’attività integrativa per geometri scende, quindi, al quarto posto per numerosità dei corsi, anche, per via della flessione, che se ne registra rispetto al 2015; si passa da 44 corsi nel 2015 a 25 nel 2016 (-43,2%). E diminuisce, anche, la presenza ai corsi: si passa da 1.133 allievi formati nel 2015 a 862 (-23,9%). Significativo l‘aumento di tutte le tipologie di corsi che afferiscono all’apprendistato. Nel 2016 tornano ad essere finanziati i corsi di apprendistato diritto e dovere, l’ultimo corso di questa tipologia, era stato erogato nel 2012; sono stati realizzati 21 corsi cui hanno preso parte 293 tecnici. Anche i corsi per l’apprendistato professionalizzante sono stati 21, il 50,0% in più di quelli del 2015, e vi hanno partecipato 389 allievi, in aumento, quindi, del +256,9% rispetto ai 109 del 2015. Stabile il numero dei corsi relativi all’apprendistato alta formazione, che sono stati 3, ma a cui hanno preso parte un numero minore di allievi: da 22 allievi nel 2015 a 10 nel 2016 (-54,5%). Passando ai corsi per i diplomati, i corsi professionali post diploma sono saliti a 10, erano 7 nel 2015, con un incremento del +42,9%sul numero dei corsi e del +38,8% sul numero dei formati rispetto al 2015. E in aumento anche i corsi quadriennali: si passa da 1 corso nel 2015 a 3 e gli allievi formati da solamente 7 nel 2015 a 44 (+528,6%). I master primo livello, anche nel 2016, non sono partiti così come per i tecnici laureati, i master di secondo livello. Mentre è partito un solo corso professionale post laurea che ha formato 5 allievi. I corsi per la formazione linguistica, che passano da 23 nel 2015 a 12 nel 2016, diminuiscono del -47,8% e gli allievi formati del -58,9%, da 246 nel 2015 a 101. E infine, se i corsi per l’orientamento, così come nel 2015 non sono proprio partiti, i corsi accorpati nella tipologia altro sono stati 199, in aumento del +10,6% rispetto al 2015, e hanno formato 4.386 allievi (+7,3%).

RAPPORTO FORMEDIL 2017

103


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA 2.1.3. I corsi del progetto 16ore MICS Prima di procedere all’analisi dei corsi riguardanti il progetto 16ore MICS, occorre necessariamente, per avere un quadro più chiaro, procedere con la storia di questa tipologia di corsi. MICS è l’acronimo di “Moduli integrati per costruire in sicurezza” e i corsi che fanno capo al progetto sono:  MICS per la formazione base dei lavoratori (16 ore prima e formazione lavoratori occupati)  MICS per le attrezzature di lavoro (macchine movimento terra, sollevamento e stradali)  MICS per la formazione dei preposti e dei dirigenti La sperimentazione del primo di questi corsi, MICS 16ore - prima, è cominciata nel 2009, con l’obiettivo di migliorare la qualità professionale e la produttività del personale visto quanto disposto dal Decreto legislativo 9 aprile 2008 n. 81, ed è stata fatta propria dalle istituzioni nell’accordo Stato Regioni del 21 dicembre 2011 e indicata come esperienza di riferimento per il settore delle costruzioni. E’ proprio nel 2011, attraverso accordi siglati da tutte le parti sociali del settore delle costruzioni (ANCE, FENEAL UIL, FILCA CISL, FILLEA CGIL, ANAEPA COSTRUZIONI, FIAE CASARTIGIANI, CLAAI, ANIEM CONFAPI, FEDERLAVORO E SERVIZI CONFCOOPERATIVE, PSL-AGCI, ANCPL LEGA COOPERATIVE), che hanno riconosciuto al FORMEDIL il compito di portare a sistema e rendere qualitativamente omogenee e standardizzate le attività di formazione professionale, il progetto, con la piena attivazione di altre due tipologie di corso, MICS attrezzature di lavoro e MICS dirigenti e preposti, ha avuto un vero e proprio boom. A partire dal 2012, a seguito dell’Accordo Stato Regioni del 21 dicembre 2011, è stata attivata la linea di formazione per gli operai già occupati: MICS 16ore – formazione di base occupati. Nei precedenti rapporti avevamo definito il 2012 come l’anno di “stabilizzazione” del progetto 16ore MICS, mentre il 2013 come l’anno della formazione e della specializzazione degli occupati. Il 2014, con i numeri del progetto in calo rispetto al 2013 (-15,4% il numero dei corsi e -22,5% il numero degli allievi formati), ma non rispetto a quelli del 2012 (+22,0% il numero dei corsi, +13,5% il numero delle ore e +36,8% il numero degli allievi formati) è stato l’anno della “maturazione e consolidamento” rispetto all’attività formativa erogata dalle Scuole Edili del progetto 16ore MICS. Il 2015, invece, sarà annoverato come l’anno della formazione e specializzazione nell’utilizzo di macchine e attrezzature da lavoro. Infatti, mentre per tutte le tipologie di corso che afferiscono al progetto 16ore MICS i numeri sono in calo rispetto al 2014, i corsi relativi al progetto 16 ORE MICS: attrezzature di lavoro crescono talmente tanto (+49,0% il numero dei corsi e +37,5% il numero dei formati) da recuperare il calo delle altre tipologie. Di fatto nel 2015 sia il totale dei corsi che gli allievi formati dal progetto 16 ORE MICS cresce del +12% rispetto al 2014. Nel 2016, invece, i numeri del progetto sono tutti in calo, del -32,7% il numero dei corsi e del -31,6% il numero degli allievi rispetto all’anno precedente. La pesante crisi del settore che ha comportato un crollo occupazionale, la media annuale degli occupati in costruzioni nella rilevazione ISTAT sulle forze lavoro passa da 1.952,2migliaia di addetti nel 2009 a 1.403,7migliaia nel 2016, ma anche, logicamente, gli 8 anni di formazione sempre più considerevole erogata dalla Scuole Edili, hanno penalizzato i numeri del progetto anche se, comunque, i 34.531 allievi formati dal progetto 16 ORE MICS sono poco meno di un quarto del totale degli allievi formati. Potremmo, quindi, definire il 2016 come l’anno della continuità di un progetto ormai consolidato nella prassi e a regime.

104

RAPPORTO FORMEDIL 2017


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA I corsi MICS 16ore - prima, che si rivolgono maggiormente ad allievi “giovani” poiché erogano la formazione obbligatoria che presume l’ingresso regolare e per la prima volta nei cantieri edili, dal 2012 sono andati progressivamente diminuendo. Proprio questa tipologia di corso ha risentito maggiormente della crisi del settore poiché subisce più degli altri la conseguente crisi occupazionale della fascia d’età tra i 15 e ai 34 anni; il dato della rilevazione ISTAT sull’occupazione giovanile indica che nel 2009 erano occupati nelle costruzioni 661mila addetti che nel 2015 diventano 354mila e scendono ulteriormente a 328mila nel 2016. La flessione dell’ultimo anno è pari al –7,3%, ma se si prende in considerazione il dato del 2009, la diminuzione è del -50,4%, quindi in 8 anni i giovani occupati in edilizia sono diventati meno della metà. E la situazione attuale non appare confortante: sempre la rilevazione ISTAT sulle forze lavoro indica nel 2° trimestre 2017 solamente 319mila occupati nelle costruzioni nella fascia di età tra i 15 e i 34 anni. I CORSI DEL PROGETTO 16 ORE MICS: 16 ORE PRIMA NEL PERIODO 2009-2016 PER AREA TERRITORIALE 5.403

6.000 5.000 4.000 3.000

4.645 272 357 447 543 630

2.000

819

1.000

795

0

782

Nord ovest

4.353 274 351 428 595 734

3.075 352

203167 215 381 482 611 664

Nord est

2016 2015 2014 Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

190 389

261

622

847

882

863

999

2012

359

1.846

Centro 2013

116

Sud 2011

2010

2009

Passando quindi all’attività erogata dalle Scuole Edili, dopo la flessione che hanno avuto del -42,6% sul numero dei corsi e del -63,7% nel 2012 rispetto al 2011 e l’ulteriore calo nel 2013 del -24,5% sul numero dei corsi e del -32,4% sul numero degli allievi, nel 2014 i corsi erogati erano ulteriormente in calo del -16,6% rispetto al 2013, mentre gli allievi erano cresciuti, ma leggermente, del +1,4%. Nel 2015 la flessione era proseguita e, rispetto al 2014, il numero dei corsi era sceso del -27,0%, mentre gli allievi formati del -29,1%. Nel 2016 i corsi passano da 1.024 nel 2015 a 816, con un calo del -20,3% e gli allievi formati che da 5.671 scendono a 5.052 del -10,9%. GLI ALLIEVI FORMATI COL PROGETTO 16 ORE MICS: 16 ORE PRIMA NEL PERIODO 2009-2016 PER AREA TERRITORIALE 42.500 37.500 32.500 27.500 22.500 17.500 12.500 7.500 2.500

39.349 575 963 2.319 1.644 2.577

25.409 2.408 1.865 2.486 2.474 3.222 3.697 4.125 5.132

16.139

925 1.0351.068 2.047 2.051 2.389 3.113 3.511

Nord ovest Nord est 2016 2015 2014 2013 Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

25.001 1.2321.687 2.163 1.731 3.830 3.985 4.907 5.466

22.108

4.095 5.068

Centro 2012

Sud 2011

2010

RAPPORTO FORMEDIL 2017

2009

105


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA Nonostante la decrescita costante, i corsi MICS 16ore – prima, dal 2009 al 2016, registrano numeri davvero notevoli; negli otto anni sono stati erogati 17.476 corsi, per un monte ore di 279.616 e ben 105.898 allievi formati. Attività formativa importante che, come si vede nella cartina, ha coinvolto tutto il territorio nazionale. GLI ALLIEVI DEL PROGETTO 16 ORE MICS NEL QUINQUENNIO 2009-2016

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

Ma prima di passare all’analisi dei corsi MICS 16ore - prima erogati a livello territoriale, come precisato già nei rapporti precedenti, occorre puntualizzare che, visto il calo delle richieste di partecipazione a questi corsi nel periodo 2013-2016, molte scuole piuttosto che non svolgere attività formativa per i nuovi ingressi in cantiere hanno accorpato i corsi a quelli MICS 16ore – occupati, quindi il calo del numero dei corsi per questa tipologia potrebbe essere meno significativo di quello che si registra nel riepilogo delle attività delle scuole. Nel Sud, come già successo anche nel 2015, si riscontra la più alta variazione negativa pari al -38,9% sul numero dei corsi e al -40,3% sul numero degli allievi. Ricordiamo che il dato del Sud spicca, ancora, rispetto alle altre aree geografiche in relazione alla convenzione siglata i primi di marzo del 2010 tra La Regione Sicilia, Assessorato Regionale della famiglia, delle politiche sociali e del lavoro-Dipartimento Regionale Lavoro e il FORMEDIL Sicilia in nome e per conto delle nove Scuole Edili Territoriali per la realizzazione di corsi formazione 16 ore cantieri-lavoro; nel solo 2011 sono stati formati nelle scuole siciliane 20.203 allievi (poco meno del 75% del totale degli allievi del periodo 2009-2014 di questa regione).

106

RAPPORTO FORMEDIL 2017


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA Con la fine di tale convenzione il numero delle presenze ai corsi cala nel 2012 del -88,3% e cala ulteriormente nel 2013: si passa da 2.577 allievi formati nel 2012 a 1.644 (-36,2%). Ma, mentre nel 2014, era tornato ad aumentare sia il numero dei corsi, da 359 a 389 (+8,4%), ma ancor di più il numero degli allievi formati, da 1.644 a 2.319 (+41,1%), nel 2015 i corsi scendono a 190 e gli allievi a 963 e nel 2016, con un ulteriore calo, a 116 corsi e 575 allievi. Tra le regioni dell’area, anche nel 2016, è in Sicilia che si registra la flessione più marcata sia in termini di corsi sia in termini di allievi formati. Il decremento dei corsi è pari al -75,9% mentre quello degli allievi è -78,4% rispetto al 2015. Ma a differenza di quanto successo nel 2015, anche per tutte le altre regioni dell’area i numeri sono in calo. In Campania, la regione più rappresentativa per questa tipologia di corsi, si passa da 48 corsi con 309 allievi nel 2015 a 40 corsi e 269 allievi, in calo, quindi, rispettivamente del -16,7% del -12,9%. In Puglia ad una flessione del numero dei corsi del -31,0% corrisponde un calo del numero degli allievi ancora più significativo; si passa da 204 formati nel 2015 a 87, il 57,4% in meno. In Calabria sono stati svolti solamente 15 corsi a cui hanno partecipato 70 allievi, ma ancor meno ne sono stati svolti in Sardegna, dove il numero dei corsi è pari a 6 e gli allievi formati 22. Totalizzando i dati dal 2009 al 2016 nelle Scuole Edili del Sud sono stati erogati 5.403 corsi, rappresentativi del 30,9% del totale nazionale e formati 39.349 allievi, pari al 37,2%.

Nel Nord Ovest i corsi in questi 8 anni sono stati 4.645 e gli allievi formati 25.409; la loro quota sul totale nazionale è pari al 26,6% sul numero dei corsi e del 24,0% sul numero delle presenze ai corsi. Nel 2016 i corsi sono stati 272, in calo rispetto al 2015 del -23,8%, mentre gli allievi, che sono passati da 2.408 a 1.865, registrano una flessione del -22,5%. La Lombardia, nonostante il calo dei corsi del -8,5% e degli allievi del -5,2%, con 130 corsi che hanno formato 1.199 giovani, mantiene il primato nazionale sia per numero di corsi che per numero di allievi formati; la sua quota sul totale nazionale è del 15,9% del numero dei corsi e del 23,7% del numero di allievi. Superiore al -30% la flessione dei corsi, ma anche degli allievi sia nel Piemonte che nella Liguria e rispettivamente del -36,2% per la prima e del -32,2%; ma se nel Piemonte il calo dei formati è più o meno in linea con il calo dei corsi, in Liguria gli allievi diminuiscono del -44,1%.

Nel Nord Est dove ancora nel 2015 si registrava, nonostante un calo dei corsi del -5,6% rispetto all’anno precedente, un aumento del numero degli allievi del +3,2%, nel 2016 tutti in flessioni i numeri dei corsi MICS 16ore – prima; si passa da 203 a 167 (-17,7%) e gli allievi da 1.068 a 925 pari al -13,4%. A livello regionale, se il numero dei corsi è in calo per tutte le regioni, con la variazioni percentuale negativa più alta nel Friuli Venezia Giulia, pari al -23,5%, il numero dei formati risulta in calo rispetto al 2015 solamente in Emilia Romagna, dove si passa da 605 presenze ai corsi a 357 (-44,1%). In Trentino Alto Adige se ne registra l’incremento più alto pari al +47,2%, che scende al +17,0% in Friuli Venezia Giulia e al +13,5% in Veneto. Totalizzando i dati, nel periodo 2009-2016, nel Nord Est sono stati erogati 3.075 corsi composti di 49.200 ore cui hanno partecipato 16.139 allievi e la loro quota rispetto al totale nazionale continua a essere la più bassa: i corsi sono pari al 17,6% mentre gli allievi formati pari al 15,2%.

RAPPORTO FORMEDIL 2017

107


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA I CORSI 16 ORE MICS: 16 ORE PRIMA NEL PERIODO 2009-2016 PER REGIONE E AREA TERRITORIALE 2009-2010 Corsi

Allievi

2011-2012 Corsi

Allievi

2013-2014 Corsi

2015

Allievi

Corsi

2016

TOTALE PERIODO

Allievi

Corsi

Allievi

Corsi

Ore

Allievi

Piemonte

538

2.987

458

2.193

329

1.090

94

522

60

319

1.479

23.664

7.111

V. d'Aosta

45

392

19

161

0

0

0

0

0

0

64

1.024

553

Lombardia

660

4.333

585

3.369

394

2.969

142

1.265

130

1.199

1.911

30.576

13.135

Liguria

334

1.545

387

1.196

267

901

121

621

82

347

1.191

19.056

4.610

1.577

9.257

1.449

6.919

990

4.960

357

2.408

272

1.865

4.645

74.320

25.409

65

688

42

418

29

290

11

106

10

156

157

2.512

1.658

Veneto

443

1.989

268

1.127

111

350

41

163

37

185

900

14.400

3.814

Friuli V. G.

241

907

141

710

121

678

34

194

26

227

563

9.008

2.716

E. Romagna

526

3.040

412

2.185

306

1.764

117

605

94

357

1.455

23.280

7.951

Nord est

1.275

6.624

863

4.440

567

3.082

203

1.068

167

925

3.075

49.200

16.139

Toscana

697

2.977

566

2.408

314

1.321

138

540

123

627

1.838

29.408

7.873

Umbria

174

2.569

137

2.087

64

934

7

32

30

527

412

6.592

6.149

Marche

176

652

138

421

96

261

22

83

17

28

449

7.184

1.445

Lazio

397

2.926

286

1.645

131

821

44

362

49

354

907

14.512

6.108

Abruzzo

208

1.041

179

1.128

136

499

61

203

39

132

623

9.968

3.003

Molise

58

208

23

126

38

58

2

12

3

19

124

1.984

423

Centro

1.710

10.373

1.329

7.815

779

3.894

274

1.232

261

1.687

4.353

69.648

25.001

Campania

329

1.748

197

974

119

577

48

309

40

269

733

11.728

3.877

Puglia

383

1.792

225

1.206

104

454

29

204

20

87

761

12.176

3.743

Basilicata

110

278

90

296

48

179

31

129

22

82

301

4.816

964

Calabria

226

1.097

152

668

79

313

19

86

15

70

491

7.856

2.234

Sicilia

676

3.505

1.756

21.271

372

2.219

54

208

13

45

2.871

45.936

27.248

Sardegna

157

743

48

270

26

221

9

27

6

22

246

3.936

1.283

Sud

1.881

9.163

2.468

24.685

748

3.963

190

963

116

575

5.403

86.448

39.349

TOTALE

6.443

35.417

6.109

43.859

3.084

15.899

1.024

5.671

816

5.052

17.476

Nord ovest Trentino A. A.

279.616 105.898

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

Infine il Centro unica area territoriale dove nel 2016, nonostante un calo del numero dei corsi del -4,7%, si passa da 274 corsi nel 2015 a 261, cresce il numero degli allievi formati che da 1.232 passano a 1.687 il +36,9%. Le uniche regioni dell’area dove il numero degli allievi rimane in flessione sono le Marche, dove si registra un calo del -66,3%, l’Abruzzo con il -35,0% e il Lazio con il -2,2%. In Toscana il numero degli allievi passa da 540 a 627, il 16,1% in più, in Basilicata l’aumento è pari al +58,3% sul numero degli allievi e del +50,0% sul numero dei corsi. Decisamente significativo il dato dell’Umbria che con un andamento altalenante, alterna ad anni dove il numero dei corsi cala notevolmente a anni in cui, invece cresce esponenzialmente. Il 2016 è proprio uno di questi ultimi; dopo la flessione del -86,5% sul numero dei corsi e del -96,4% sul numero degli allievi registrata nel 2015, con 30 corsi erogati nel 2016 a cui hanno preso parte 108

RAPPORTO FORMEDIL 2017


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA 527 allievi, la variazione su base annua è pari al +1.546,9% sui formati. Negli otto anni in analisi nel Centro sono stati svolti 4.353 corsi, rappresentativi del 24,9% del totale nazionale e formati 25.001 allievi, pari al 23,6%. VARIAZIONI % 16 ORE MICS: 16 ORE PRIMA NEL PERIODO 2009-2016 PER REGIONE E AREA TERRITORIALE Corsi

Allievi

2010/ 2009

2011/ 2010

2012/ 2011

2013/ 2012

2014/ 2013

2015/ 2014

2016/ 2015

2010/ 2009

2011/ 2010

2012/ 2011

2013/ 2012

2014/ 2013

2015/ 2014

2016/ 2015

6,9

-14,4

-7,6

-20,0

-13,1

-38,6

-36,2

-13,1

-14,0

-16,3

-41,9

-12,1

2,4

-38,9

14,3

-50,0

-41,7

-100,0

-

-

-

40,5

-58,1

-32,3

-100,0

-

-

-

4,3

-7,1

-13,1

-10,7

-37,9

-6,0

-8,5

-26,5

-5,6

-5,6

-11,2

4,3

-16,6

-5,2

-12,4

64,1

-48,8

-5,3

15,3

-15,4

-32,2

-23,2

0,4

-22,6

-15,5

4,3

35,0

-44,1

Nord ovest

1,7

3,0

-23,1

-13,8

-17,7

-20,1

-23,8

-19,6

-10,4

-12,8

-23,2

0,5

-3,1

-22,5

Trentino A. A.

3,1

-30,3

-17,4

-21,1

-6,7

-21,4

-9,1

14,3

-30,8

-35,4

-2,4

-18,8

-18,5

47,2

Veneto

-11,5

-13,5

-51,1

-10,2

-59,5

28,1

-9,8

-27,3

-7,2

-55,0

-50,3

1,1

-7,4

13,5

Friuli V. G.

-10,2

-38,6

1,4

-11,3

-7,9

-41,4

-23,5

-4,9

-28,3

24,0

-12,7

-2,3

-42,1

17,0

E. Romagna

-5,2

-18,4

-2,9

-3,9

-43,1

5,4

-19,7

-6,7

-29,0

9,9

19,8

-71,2

53,6

-41,0

Nord est

-8,0

-21,1

-21,0

-7,6

-38,9

-5,6

-17,7

-11,3

-23,3

-14,1

-0,2

-49,4

3,2

-13,4

Toscana

-4,8

-5,9

-23,1

-28,0

-22,6

0,7

-10,9

-14,5

7,4

-36,5

-15,9

-31,9

0,9

16,1

Umbria

-6,7

-26,2

21,0

-84,0

333,3

-86,5

328,6

11,6

-48,6

99,9

-97,2

2.194,9

-96,4

1.546,9

Marche

51,4

-27,4

-20,8

-9,8

-25,5

-46,3

-22,7

13,8

-24,2

-39,9

-2,5

-30,5

-22,4

-66,3

Lazio

-9,1

-12,2

-27,7

-30,8

-42,2

-8,3

11,4

-32,4

-21,2

-23,1

-35,5

-21,9

0,6

-2,2

1,9

-9,5

-11,6

-21,4

6,1

-12,9

-36,1

16,4

-2,0

5,5

-55,8

-5,1

-16,5

-35,0

Molise

-34,3

-39,1

-35,7

288,9

-91,4

-33,3

50,0

-19,1

-20,4

-29,7

-32,7

-34,3

-47,8

58,3

Centro

-1,9

-13,3

-18,9

-28,1

-18,0

-21,9

-4,7

-10,2

-18,8

-3,9

-54,8

25,0

-43,0

36,9

-18,2

-25,7

-20,9

-26,4

-14,1

-12,7

-16,7

-26,6

-27,2

-19,3

-28,5

-14,5

16,2

-12,9

-0,5

-35,1

-18,5

-39,6

-29,5

-32,6

-31,0

-12,6

-23,3

-11,9

-48,3

-44,5

25,9

-57,4

Basilicata

-16,7

-10,0

0,0

-46,7

0,0

29,2

-29,0

43,9

-7,3

-5,3

-41,0

10,6

37,2

-36,4

Calabria

15,2

-25,6

-31,1

-32,3

-11,9

-48,6

-21,1

-19,6

-20,0

-29,2

-41,2

-8,0

-42,7

-18,6

Sicilia

-11,7

355,8

-78,5

-51,4

46,4

-75,6

-75,9

-18,0

1.179,5

-94,7

-41,4

154,5

-86,9

-78,4

Sardegna

-46,1

-41,8

-50,0

6,3

-47,1

0,0

-33,3

-37,1

-36,6

-51,6

89,8

-67,7

-50,0

-18,5

Sud

-11,7

109,3

-66,3

-42,3

8,4

-51,2

-38,9

-19,2

439,9

-88,3

-36,2

41,1

-58,5

-40,3

-5,2

23,8

-42,6

-24,5

-16,6

-27,0

-20,3

-15,3

98,1

-63,7

-32,4

1,4

-29,1

-10,9

Piemonte Valle d'Aosta Lombardia Liguria

Abruzzo

Campania Puglia

Totali

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

Ai corsi MICS 16ore – prima si sono aggiunti nel 2012, come detto, un’altra tipologia di corso destinata alla formazione di base, cioè i MICS 16ore – occupati che nel 2013 hanno fatto da traino all’attività delle Scuole Edili; le aziende, infatti, avevano preferito, con i cantieri fermi, investire nella formazione dei propri occupati e l’incremento di questa tipologia di corsi era stato del +183,7% sul numero dei corsi e del +178,5% sul numero di formati. Nel 2014, con il perdurare della crisi, il numero era in calo -17,8% (si passa da 1.396 nel 2013 a 1.147 nel 2014) ed era in calo anche il numero dei formati del -34,9% (si passa da 23.219 nel 2013 a 15.108). Nel 2015 a fronte di un calo del numero dei corsi pari al -6,6%, i 15.174 allievi formati avevano superato il dato del 2014 del +0,4%. Situazione inversa a quella che si registra nel 2016: i

RAPPORTO FORMEDIL 2017

109


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA corsi, pari a 1.190, aumentano su base annua del +11,1%, mentre gli allievi, che sono stati 14.864, diminuiscono del -2,0% rispetto al 2015. Anche in questo caso si precisa che i dati del periodo 2013-2016, potrebbero essere, seppur in minima parte, falsati dall’accorpamento dei corsi MICS 16ore – prima. I CORSI DEL PROGETTO 16 ORE MICS: FORMAZIONE BASE LAVORATORI PER REGIONE E AREA TERRITORIALE MICS 16ore - occupati 2012-2013

Piemonte Valle d'Aosta

2014-2015

2016

Totale 2012-2016

Variazione % 2013 su 2012

Variazione % 2014 su 2013

Corsi

Corsi

Corsi

Allievi

Corsi

Allievi

Corsi

Allievi

Corsi

Allievi

169

3.069

187

2.606

103

1.444

459

7.119

Allievi

345,2

Variazione % 2016 su 2015

Variazione % 2015 su 2014

Allievi

Corsi

Corsi

Allievi

645,5

-32,6

-51,6

1,1

-1,1

Allievi

9,6

11,4 -21,7

3

84

7

132

47

47

57

263

-

-

33,3

-14,3

-25,0

-16,7 1466,7

142

3.031

377

5.524

196

2.488

715

11.043

814,3

1.112

67,2

18,2

-23,8

-33,1

20,2

12,3

59

1.427

70

1.337

51

594

180

3.358

193,3

139,0

-25,0

-32,2

12,1

-4,0

37,8

-9,3

373

7.611

641

9.599

397

4.573

1.411

21.783

421,7

549,9

9,9

-18,5

-13,7

-21,3

33,7

8,2

0

0

9

111

0

0

9

111

-

-

-

-

-50,0

-50,0 -100,0

-100,0

Veneto

176

2.440

95

1.122

68

992

339

4.554

263,2

414,6

-78,3

-77,7

116,7

46,6

4,6

48,7

Friuli V.G.

101

2.291

69

930

35

438

205

3.659

24,4

-44,4

-30,4

-31,6

-23,1

-33,9

16,7

18,4

Emilia Romagna

243

2.555

172

1.991

85

939

500

5.485

35,9

9,1

-32,9

-28,0

-17,0

7,4

9,0

-8,9

Nord est

520

7.286

345

4.154

188

2.369

1.053

13.809

79,6

35,7

-49,4

-51,2

4,1

2,7

6,8

12,5

Toscana

238

3.643

206

2.487

116

1.252

560

7.382

55,9

87,3

-31,0

-43,8

6,0

-13,6

9,4

8,6

Umbria

66

1.337

45

901

6

93

117

2.331

2.000

2.066

-85,7

-89,3

300,0

457,7

-83,3

-87,8

Lombardia Liguria Nord ovest Trentino A.A.

Marche

29

651

21

436

15

270

65

1.357

41,7

85,5

-52,9

-51,1

62,5

10,6

15,4

17,9

Lazio

141

3.521

105

2.472

44

717

290

6.710

161,5

201,0

-53,9

-51,3

23,4

-8,1

-24,1

-39,4

Abruzzo

144

2.766

135

2.678

69

1.144

348

6.588

189,2

81,4

-32,7

-17,4

-12,5

-18,1

9,5

-5,1

Molise

0

0

0

0

0

0

0

0

-

-

-

-

-

-

-

-

Centro

618

11.918

512

8.974

250

3.476

1.380

24.368

135,9

148,9

-45,6

-47,8

16,9

2,2

-9,4

-23,4

Campania

53

591

195

2.280

124

1.383

372

4.254

207,7

121,2

100,0

151,4

43,8

22,9

7,8

10,0

Puglia

72

1.318

49

687

62

724

183

2.729

57,1

110,8

-29,5

-44,3

-41,9

-62,0

244,4

283,1

Basilicata

13

362

16

151

8

58

37

571

1.100

11.866

-25,0

-69,9

-22,2

-60,2

14,3

34,9

Calabria

29

374

58

644

9

35

96

1.053

1.250

900,0

-3,7

-26,5

23,1

57,6

-71,9

-91,1

203

1.946

398

3.754

151

2.233

752

7.933

927

951

35,1

-24,3

-40,8

78,9

2,0

-7,3

7

149

4

39

1

13

12

201

-

-

-71,4

-84,6

0,0

-30,4

-50,0

-18,8

377

4.740

720

7.555

355

4.446

1.452

16.741

408,1

382,3

26,3

-17,3

-19,1

32,6

10,2

3,2

1.888

31.555

2.218

30.282

1.190

14.864

5.296

76.701

183,7

178,5

-17,8

-34,9

-6,6

0,4

11,1

-2,0

Sicilia Sardegna Sud Totali

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

Analizzando le diverse aree territoriali il calo degli allievi nel 2016 è generato solamente dal decremento dei corsi e quindi degli allievi formati nelle scuole del Centro. In quest’area i corsi passano da 276 corsi nel 2015 a 250, il 9,4% in meno, ma ancor di più calano gli allievi formati; da 4.536 nel 2015, il dato annuale più alto dall’avvio di questi corsi, a 3.476 con una flessione, quindi, del -23,4%. Situazione abbastanza disomogenea se si analizza il dato regionale; in Umbria e nel Lazio diminuiscono sia i corsi, rispettivamente del -83,3% e del -24,1%, sia il numero degli allievi formati, rispettivamente del -87,8% e del -39,4%. In Abruzzo, a fronte 110

RAPPORTO FORMEDIL 2017


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA di un incremento del numero dei corsi del +9,5%, il numero degli allievi risulta in calo del -5,1%. Mentre in Toscana e nelle Marche aumentano, invece, sia i corsi, del +9,4% per la prima e del +15,4% per la seconda, che gli allievi, rispettivamente del +8,6% e del +17,9%. In crescita l’attività formativa dei corsi MICS 16ore – occupati nelle altre aree geografiche. Nelle scuole del Nord Ovest si registra l’incremento più alto dei corsi che passano da 297 nel 2015 a 397, pari al +33,7%, mentre gli allievi formati, seppur in crescita, registrano una variazione su base annua inferiore e pari al +8,2%. Infatti, rispetto ai corsi, in tutte le regioni dell’area se ne registra un incremento e la Lombardia con 196 corsi diventa la regione dove se ne erogano di più, mentre rispetto al numero di presenze ai corsi in Valle d’Aosta e in Liguria diminuisce rispettivamente del -21,7% e del -9,3% sempre rispetto al 2015. L’incremento del totale degli allievi nel Nord Ovest è frutto quindi dell’aumento dei formati in Lombardia del +12,3% e in Piemonte del +11,4%. Nel Nord Est, l’area geografica dove il numero di allievi per questi corsi è il più basso, i 2.369 allievi, in aumento rispetto al 2015 del +12,5%, sono rappresentativi di una quota pari 15,9% del totale nazionale, in crescita quindi di due punti percentuali rispetto al dato del 2015. Il numero dei corsi, che passa da 176 nel 2015 a 188 aumenta del +6,8%. Con la sola eccezione del Trentino Alto Adige, dove questa tipologia di corsi non è proprio partita nel 2016, per tutte le regioni dell’area il numero dei corsi è in aumento rispetto al 2015. Ma mentre nel Veneto e nel Friuli Venezia Giulia il maggior numero di corsi svolti, rispettivamente del +4,6% e del +16,7%, ha comportato una crescita anche degli allievi formati, del +48,7% e del +18,4%, in Emilia Romagna a fronte di un incremento dei corsi del +9,0% gli allievi sono calati del -8,9%. Nel Sud, invece, i corsi svolti nel 2015 sono cresciuti a livello percentuale in misura maggiore degli allievi; si passa da 322 corsi nel 2015 a 355, pari al +10,2%, mentre i 4.446 allievi formati sono solamente il 3,2% in più di quelli registrati nel 2015. L’incremento percentuale più alto sia dei corsi che dei formati si registra nelle scuole della Puglia: i corsi da 18 passano a 62, il +244,4%, mentre gli allievi da 189 a 724, il +283,1%. Anche in Campania e in Basilicata aumentano, ma con variazioni percentuali ben più basse, sia i corsi, del +7,8% e del +14,3%, che gli allievi formati del +10,0% e del +34,9%. In Sicilia, che nel 2015 aveva visto aumentare gli allievi formati del +78,9% rispetto al 2014, nel 2016, nonostante un incremento del numero dei corsi del +2,0%, gli allievi tornano a diminuire e si passa da 2.408 nel 2015 a 2.233 (-7,3%). In Calabria e in Sardegna risultano in calo sia i corsi, del -71,9% e del -50,0%, che gli allievi, del -91,1% e del -18,8%. I CORSI MICS FORMAZIONE BASE DEI LAVORATORI NEL PERIODO 2012-2016 PER AREA TERRITORIALE 3.900 3.600 3.300 3.000 2.700 2.400 2.100 1.800 1.500 1.200 900 600 300 0

3.660

3.289

669 654

2.371

791

355 379 384

856

Nord ovest 2016

512

587

787

862

674

779

567

Nord est 2015

471

550

686

690

3.128

511

684

Centro 2014

2013

Sud 2012

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

RAPPORTO FORMEDIL 2017

111


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA In totale quindi, nel periodo 2012-2016, per la formazione base dei lavoratori del settore sono stati erogati 19.916 corsi che hanno formato 115.003 lavoratori, che per il 30,4% sono stati formati nelle scuole del Centro, per il 29,8% dalle scuole del Nord Ovest, per il 21,6% da quelle del Sud e per il restante 18,2% da quelle del Nord Est. GLI ALLIEVI DEI CORSI MICS FORMAZIONE BASE DEI LAVORATORI NEL PERIODO 2012-2016 PER AREA TERRITORIALE 40.000 35.000

35.001

34.238

5.163

30.000

6.438

25.000

6.634

20.935

7.859

3.294 3.173 3.084

9.070

6.242

4.237

5.142

7.246

Nord ovest

Nord est

Centro

20.000 15.000 10.000 5.000 0

2016

2015

24.819

5.768

5.021

6.601

5.270 10.233

2014

5.567 5.570 3.391

Sud 2013

2012

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

Ma il progetto 16ore MICS, come già detto, riguarda anche la formazione di altre figure professionali, gli addetti alle attrezzature di lavoro (macchine edili e stradali). Il progetto MICS attrezzature di lavoro è stato riconosciuto, con nota del 14/12/12 dal Ministero del Lavoro come equipollente alla formazione prevista dall’Accordo Stato Regioni del febbraio 2012. Un successo del FORMEDIL e della sua strategia impegnata in un progetto unitario, modulare, nazionale per il settore delle costruzioni anche sulle attrezzature di lavoro per il cantiere edile e stradale. Nel 2015 i numeri del progetto 16ore MICS- attrezzature di lavoro erano stati davvero notevoli: 3.194 corsi, 38.885 ore formative e 29.255 allievi formati. Rispetto al 2014 i corsi erano aumentati del +49,0% e gli allievi del +37,5%; tanto che, visto il significativo ruolo che questo progetto aveva ricoperto nell’attività delle Scuole Edili, il 2015 era stato definito l’anno della “formazione e specializzazione nell’utilizzo di macchine e attrezzature di lavoro”. Nel 2016, invece, i numeri del progetto tornano a diminuire: i 1.534 corsi nel 2016 sono il 52,0% in meno di quelli del 2015 e i 13.993 allievi il 52,2% in meno. I corsi per attrezzature di sollevamento con 1.179 corsi (-45,9% rispetto a 2015) e 10.531 allievi (-47,5% rispetto al 2015) che hanno ottenuto l’abilitazione, nel 2016 continuano, comunque a detenere una quota notevole sul totale degli allievi formati dal progetto 16ore MICS che è pari al 30,5%. Le scuole del Nord Ovest mantengono il primato sia per numero dei corsi che per numero di allievi, anche se i dati sono fortemente in calo. I corsi che passano da 883 nel 2015 a 494, diminuiscono del -44,1%, mentre gli allievi formati, da 6.956 a 3.330, calano del -52,1%. La diminuzione sia dei corsi sia degli allievi è generalizzata e investe tutte le regioni dell’area. Notevole la flessione del dato della Liguria dove i corsi passano da 118 a 11, pari al -90,7%, e gli allievi formati da 1.064 a 61 pari al -94,3% rispetto al 2015. In Lombardia, che continua ad essere la regione più rappresentativa per numerosità di allievi a livello nazionale, i corsi diminuiscono del -30,9%% e i formati del -32,8%. In Piemonte si passa da 192 corsi che hanno formato 2.202 allievi nel 2015 a 92 corsi frequentati da 849 allievi, registrando quindi un calo del -52,1% sul numero dei corsi e del -61,4% sul 112

RAPPORTO FORMEDIL 2017


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA numero degli allievi. Infine il dato della Valle d’Aosta, dove a fronte di un calo dei corsi pari al -58,8%, quello dei formati è stato del -55,4%. Nel Nord Est, dove si passa da 607 corsi nel 2015 a 177 nel 2016 (-70,8%) e da 5.031 allievi a 2.231 (-55,7%) e si registrano quindi le flessioni più significative, per tutte le regioni il dato sia dei corsi sia degli allievi è in diminuzione. In Trentino Alto Adige i corsi non sono partiti, in Veneto la flessione è pari al -88,0% sul numero dei corsi e del -82,1% sul numero degli allievi formati. Più contenute le flessioni dei corsi e degli allievi che si registrano nel Friuli Venezia Giulia, pari rispettivamente al -41,3% e al 39,8%, e in Emilia Romagna, del -27,5% e del -10,3%, sempre rispetto ai dati del 2015. Nel Centro i 280 realizzati nel 2016 sono il 38,7 in meno di quelli del 2015, mentre gli allievi che si attestano a 2.813 sono poco più della metà di quelli del 2015. Con la sola eccezione dell’Abruzzo, dove il numero dei corsi cresce del +22,9% e gli allievi formati del +8,2% per le altre regioni i dati risultano in flessione e maggiormente quello degli allievi formati. Nel Molise è stato attivato un solo corso con 2 allievi formati, nelle Marche si registra una notevole flessione degli allievi, pari al -65,0% rispetto al 2015, cui fa seguito il -56,0% della Toscana, il -53,3% dell’Umbria e il –35,7% del Lazio. I CORSI DEL PROGETTO 16 ORE MICS : ATTREZZATURE DI LAVORO PER REGIONE E AREA TERRITORIALE

2011-2012 Corsi

2013-2014

Allievi Corsi Allievi

Attrezzature sollevamento Totale Variazione % Variazione % Variazione % 2016 2011-2016 2014 su 2013 2015su 2014 2016 su 2015

2015 Corsi

Allievi

Corsi

Allievi

Corsi

Allievi

Corsi

Corsi

Allievi

Allievi

Corsi

Allievi

Piemonte

99

1.037

269

3.364

192

2.202

92

849

652

7.452

26,1

14,5

28,0

22,6

-52,1

-61,4

Valle d'Aosta

29

493

26

442

17

269

7

120

79

1.324

60,0

21,0

6,3

11,2

-58,8

-55,4

5.189 1.107

8.453

556

3.421

384

2.300

2.608

19.363

-37,4

-49,8

30,5

21,1

-30,9

-32,8

73

726

118

1.064

11

61

226

2.115

-44,7

-39,7

353,8

289,7

-90,7

-94,3

6.983 1.475

12.985

883

6.956

494

3.330

3.565

30.254

-27,9

-34,6

42,9

35,4

-44,1

-52,1

Lombardia Liguria Nord ovest

561 24 713

264

Trentino A.A.

1

15

11

167

24

251

0

0

36

433

166,7

277,1

200,0

90,2

-100,0

-100,0

Veneto

81

910

304

2.992

391

2.637

47

471

823

7.010

-45,7

-41,7

265,4

139,3

-88,0

-82,1

Friuli V.G.

9

87

40

403

63

550

37

331

149

1.371

66,7

48,8

152,0

128,2

-41,3

-39,8

E. Romagna

138

1.893

219

3.276

129

1.593

93

1.429

579

8.191

-22,0

-43,3

34,4

34,3

-27,9

-10,3

Nord est

229

2.905

574

6.838

607

5.031

177

2.231

1.587

17.005

-30,2

-36,3

157,2

89,1

-70,8

-55,7

Toscana

81

833

179

2.133

162

1.825

80

803

502

5.594

18,3

3,3

67,0

68,4

-50,6

-56,0

Umbria

26

235

152

1.433

113

1.282

74

599

365

3.549

81,5

62,9

15,3

44,4

-34,5

-53,3

Marche

6

96

48

852

73

1.282

42

449

169

2.679

120,0

53,6

121,2

148,4

-42,5

-65,0

Lazio

44

494

108

1.341

73

776

40

499

265

3.110

-41,2

-39,4

82,5

53,4

-45,2

-35,7

Abruzzo

49

608

101

1.236

35

426

43

461

228

2.731

281,0

224,7

-56,3

-54,9

22,9

8,2

Molise

0

0

9

59

1

13

1

2

11

74

25,0

36,0

-80,0

-61,8

0,0

-84,6

Centro

206

2.266

597

7.054

457

5.604

280

2.813

1.540

17.737

44,7

29,0

29,5

41,1

-38,7

-49,8

Campania

110

790

197

1.815

69

567

102

807

478

3.979

-6,9

44,9

-27,4

-47,2

47,8

42,3

Puglia

28

446

135

1.648

94

1.168

86

953

343

4.215

-22,4

-22,0

59,3

61,8

-8,5

-18,4

Basilicata

14

113

37

340

12

191

6

30

69

674

-45,8

-39,6

-7,7

49,2

-50,0

-84,3

Calabria

16

94

19

112

12

112

5

43

52

361

11,1

60,5

20,0

62,3

-58,3

-61,6

3

23

74

629

46

416

29

324

152

1.392

857,1

814,5

-31,3

-26,6

-37,0

-22,1

Sicilia Sardegna Sud Totali

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

-

-

-

-

-

-

171

1.466

462

4.544

233

2.454

228

2.157

1.094

10.621

11,9

29,0

-4,5

-4,1

-2,1

-12,1

13.620 3.108

31.421

2.180

20.045

1.179

10.531

7.786

75.617

-12,4

-16,2

50,2

39,9

-45,9

-47,5

1.319

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

RAPPORTO FORMEDIL 2017

113


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA Nel Sud, l’unica area territoriale che nel 2015 non aveva beneficiato dell’aumento dei corsi che, invece, erano diminuiti del -4,5% rispetto al 2014 comportando un decremento degli allievi formati del -4,1%, anche nel 2016 risulta in flessione, ma in maniera più contenuta rispetto alle altre aree geografiche. Il numero dei corsi passa da 233 nel 2015 a 228, il -2,1%, mentre gli allievi, che passano da 2.454 a 2.157 diminuiscono del -12,1%. Ad attutire il decremento è stata l’attività corsuale delle scuole in Campania; in questa regione, unica dell’area, i corsi crescono del +47,8% e gli allievi che ne hanno preso parte del +42,3%. La Campania torna, quindi, ad essere la regione più rappresentativa dell’area per numerosità dei corsi. Per le altre regioni, come detto, sia il numero dei corsi che quello degli allievi è in flessione; il decremento percentuale su base annua più alto dei corsi si registra in Calabria dove è pari al –58,3%, e a seguire in Basilicata con il -50,0%, anche se in questa regione si registra la flessione più alta degli allievi pari al -84,3%. In Sicilia i corsi diminuiscono del -37,0% e gli allievi del -22,1%, mentre in Puglia la flessione è più contenuta e pari al -8,5% sul numero dei corsi e del -18,4% sul numero degli allievi formati. I CORSI DEL PROGETTO 16 ORE MICS : ATTREZZATURE DI LAVORO PER REGIONE E AREA TERRITORIALE 2011-2012 Corsi

2013-2014

Macchine movimento terra Totale Variazione % Variazione % Variazione % 2016 2011-2016 2014 su 2013 2015 su 2014 2015 su 2014

2015

Allievi Corsi Allievi

Corsi

Allievi

Corsi

Allievi

Corsi

Allievi Corsi Allievi

Corsi

Allievi

Corsi

Allievi

Piemonte

19

191

705

725

73

861

23

251

239

2.825

38,5

33,1

1,4

-0,9

-68,5

-70,8

V. d'Aosta

4

76

121

127

8

168

0

0

28

589

120,0

97,4

-27,3

-26,6

-100,0

-100,0

Lombardia

313

3.226

2.873

2.799

411

2.222

90

662

1.318

10.176

-25,6

-42,6

91,2

49,9

-78,1

-70,2

3

35

80

79

37

300

5

43

64

557

-10,0

55,7

311,1

175,2

-86,5

-85,7

Liguria Nord ovest

339

3.528

3.779

3.730

529

3.551

118

956

1.649

14.147

-13,8

-21,4

72,3

32,1

-77,7

-73,1

Trentino A.A.

2

28

75

70

10

124

5

45

26

302

-71,4

-45,6

400,0

235,1

-50,0

-63,7

Veneto

47

585

1033

995

122

966

29

252

326

3.268

-45,8

-45,8

171,1

87,6

-76,2

-73,9

4

57

268

263

20

203

15

168

68

816

-29,4

-45,4

66,7

48,2

-25,0

-17,2

Friuli V.G. E. Romagna

62

721

1.067

1.048

36

515

19

439

212

3.069

-33,3

-62,0

-5,3

34,1

-47,2

-14,8

Nord est

115

1.391

2.443

2.376

188

1.808

68

904

632

7.455

-40,9

-52,9

93,8

68,5

-63,8

-50,0

Toscana

36

441

403

412

39

430

23

269

169

1.984

29,0

26,9

-2,5

-8,9

-41,0

-37,4

Umbria

20

199

441

481

66

898

38

351

244

2.453

100,0

50,6

-17,5

48,7

-42,4

-60,9

Marche

0

0

182

180

29

506

20

155

61

971

-28,6

-22,9

480,0

274,8

-31,0

-69,4

Lazio

24

221

646

623

28

403

22

239

131

1.695

-57,5

-62,7

64,7

78,3

-21,4

-40,7

Abruzzo

31

423

257

266

15

185

19

223

112

1.449

47,4

59,7

-46,4

-51,3

26,7

20,5

Molise

1

22

9

9

1

10

0

0

4

54

0,0

75,0

0,0

-28,6

-100,0

-100,0

Centro

112

1.306

1.938

1.971

178

2.432

122

1.237

721

8.606

23,9

1,7

4,1

32,8

-31,5

-49,1

Campania

59

500

498

485

26

207

28

208

214

2.013

-22,8

49,0

-40,9

-68,5

7,7

0,5

Puglia

17

156

258

267

21

302

6

71

93

1.025

45,0

8,4

-27,6

17,1

-71,4

-76,5

Basilicata

2

21

153

146

6

103

1

2

22

312

-70,0

-69,9

100,0

139,5

-83,3

-98,1

Calabria

26

133

156

148

11

129

2

12

65

465

-47,1

-62,6

22,2

148,1

-81,8

-90,7

Sicilia

1

28

253

265

55

678

10

72

120

1.353

57,1

47,8

66,7

97,7

-81,8

-89,4

Sardegna

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

-

-

-

-

-

-

Sud

105

838

1.318

1.311

119

1.419

47

365

514

5.168

-5,6

13,4

0,8

4,9

-60,5

-74,3

Totali

671

7.063

9.478

9.388

1.014

9.210

355

3.462

3.516

35.376

-11,5

-20,1

46,3

32,6

-65,0

-62,4

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

114

RAPPORTO FORMEDIL 2017


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA Anche per i corsi macchine movimento terra sia il numero dei corsi che la presenza ai corsi diminuisce rispetto al 2015. I corsi passano da 1.014 nel 2015 a 355, registrando quindi una flessione del -65,0% e gli allievi formati, da 9.210 a 3.462, del -62,4%. Il Nord Ovest che nel 2016 registra la più alta diminuzione percentuale su base annua rispetto alle altre aree territoriali, i corsi pari a 118 sono il 77,7% in meno di quelli del 2015 e i 956 allievi sono in calo del 73,1%, perde il primato per numerosità. In Valle d’Aosta questi corsi non sono proprio partiti, mentre in Liguria, che nel 2015 aveva registrato l’incremento percentuale dei corsi e dei formati più alti, rispettivamente il +311,1% e il +175,2% rispetto al 2014, nel 2016 ne registra il decremento più alto; i corsi calano del -86,5% e gli allievi del -85,7% su base annua. La Lombardia, nonostante la flessione del -78,1% del numero dei corsi e del -70,2% del numero degli allievi, con 90 corsi nel 2016 e 662 formati si conferma la regione dove la presenza ai corsi è più numerosa. In Piemonte i corsi diminuiscono del -68,5% e gli allievi, che già nel 2015 erano risultati inflessione del -0,9% rispetto al 2014, registrano un ulteriore diminuzione del -70,8%. Nel Nord Est, dove i corsi passano da 188 nel 2015 a 68 nel 2016, il calo è del -63,8%, mentre gli allievi diminuiscono esattamente della metà e si attestano a 904. Il decremento più alto sia dei corsi che degli allievi si registra nelle scuole del Veneto con una flessione del -76,2% sul numero dei corsi del 2015 e del -73,9% sul numero dei formati. Un calo di più della metà degli allievi formati si registra anche nel Trentino Alto Adige (-63,7%) mentre sia in Friuli Venezia Giulia che in Emila Romagna, a fronte di un calo del numero dei corsi rispettivamente del -25,0% e del -47,2%, gli allievi diminuiscono solamente del -17,2% e del -14,8%, sempre rispetto al 2015. Le scuole del Centro, dove si passa da 178 corsi nel 2015 a 122 nel 2016 (-31,5%) e da 2.432 allievi formati a 1.237 (-49,1%) registrando quindi le variazioni su base annua meno negative, detengono il primato sia per numerosità dei corsi e sia per numero di allievi. Così come registrato nei corsi per attrezzature di sollevamento, anche in questo caso, il numero dei corsi e degli allievi formati risulta in aumento solamente in Abruzzo e rispettivamente del +26,7% e del +20,5% mentre in Molise non sono partiti. Con la sola eccezione della Toscana, dove i corsi diminuiscono del -41,7% e gli allievi del -37,4%, per le restanti regioni il numero degli allievi diminuisce in maniera più significativa del numero dei corsi: in Umbria il calo degli allievi è pari al -60,9%, nelle Marche del -69,4% e nel Lazio del -40,7%. E infine al Sud dove, nel 2016, sono stati erogati 479 corsi, il 60,5% in meno del 2015, cui hanno partecipato 365 allievi, il 74,3% in meno. Anche in questo caso, come registrato nei corsi per attrezzature di sollevamento il numero dei corsi e degli allievi formati risulta in aumento solamente in Campania, e rispettivamente del +7,7% e del +0,5%, mentre in Sardegna non sono partiti. Notevole la flessione degli allievi formati, invece, che si registra nelle alte regioni dell’area: in Basilicata dove i formati sono solamente 2, la diminuzione è pari al -98,1%, in Calabria del -90,7%, in Sicilia del -89,4% e in Puglia del -76,5%.

RAPPORTO FORMEDIL 2017

115


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA I CORSI MICS PER LE ATTREZZATURE DI LAVORO NEL PERIODO 2011-2016 PER AREA TERRITORIALE 6.000

5.214

5.000

612

4.000

1.412

3.000 2.000 1.000 0

925 1.213 398 654

Nord ovest

2016 2015 2014 2013 2012

2.219

2.261

245

402

1.608

795

635

333 502 216 128

524 382 238 80

275 352 362 343 161 115

Nord est

Centro

Sud

2011

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

In totale, quindi, nei sei anni di entrata in vigore dei corsi MICS per le attrezzature di lavoro, sono stati realizzati 11.302 corsi che hanno formato 109.646 allievi, distribuiti per il 39,3% nel Nord Ovest, per il 22,3% nel Nord Est, per il 24,0% nel Centro e per il restante 14,4% nel Sud. GLI ALLIEVI DEI CORSI MICS PER LE ATTREZZATURE DI LAVORO NEL PERIODO 2011-2016 PER AREA TERRITORIALE 50.000 45.000 40.000 35.000

43.054 4.286

10.000 5.000

2014 24.460

7.825

20.000 15.000

2015

10.507

30.000 25.000

2016

11.272

3.135 6.839 3.734

2.734

6.456

6.430

2.625 1.671

Nord ovest

Nord est

0

26.343

2013

4.050

2012

8.036

15.789

5.804

2.522 3.873

2.588 984

3.913 3.177 1.450 854

Centro

Sud

4.881

2011

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

Infine, i corsi relativi alla formazione per la gestione della prevenzione e della sicurezza in cantiere e che, ricordiamo, si rivolgono alle figure dei preposti (caposquadra, capocantiere) e dei dirigenti (in base alla dimensione dell’azienda: direttore di cantiere, titolare d’impresa, tecnico d’impresa). Vista la specificità delle figure professionali ai quali sono rivolti i numeri di questa tipologia di corsi sono notevolmente più bassi: nel 2016 i corsi sono stati 49 corsi, 2 in più rispetto al 2015, e sono stati seguiti da 622 allievi, il 53,6% in più rispetto a quelli del 2015 e, a differenza del numero dei corsi, gli allievi risultano in aumento sia per i preposti che per i dirigenti. Il 71,2% di questi sono allievi formati nei corsi per preposti, e proprio per questa tipologia 116

RAPPORTO FORMEDIL 2017


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA di corso l’incremento sia del numero dei corsi, che passano da 25 nel 2015 a 30, che del numero degli allievi formati, da 248 a 443, è quello più alto e rispettivamente il +20,0% e il +78,6%. Anche nel 2016 la più alta quota di iscritti la totalizzano le Scuole Edili del Sud che formano 215 allievi, il +83,7% rispetto al 2015 e rappresentativi del 48,5% degli allievi totali. In Basilicata e in Sardegna questi corsi nel 2016 non sono partiti, mentre in Sicilia se ne registra il calo della metà sul numero dei corsi e del 56,5% sui formati. In Campani si registra il più alto incremento percentuale degli allievi pari al +740,0% mentre in Puglia è del +150,0%. La seconda area territoriale per numero di formati è il Nord Ovest, dove ai 13 corsi in crescita del +116,7 rispetto al 2015, hanno preso parte 159 allievi (+140,9% sul 2015); al dato della Lombardia, dove sono stati erogati 10 corsi con 126 allievi, si aggiungono quest’anno i 3 corsi con 33 allievi del Piemonte. Nel Nord Est, invece, l’unica regione che ha svolto questi corsi nel 2016 è l’Emilia Romagna dove sono partiti 2 corsi a cui hanno partecipato 21 allievi. E infine nel Centro dove nel 2015 nessuna regione aveva svolto corsi per preposti, mentre nel 2016 sono partiti 2 corsi in Toscana e nelle Marche, ma anche uno nel Lazio I CORSI DEL PROGETTO 16 ORE MICS: DIRIGENTI E PREPOSTI PER REGIONE E AREA TERRITORIALE

2011-2012 Corsi Piemonte Valle d'Aosta Lombardia Liguria Nord ovest

2013-2014

Allievi Corsi Allievi

10

178

6

2015

2016

Corsi Allievi Corsi

136

0

0

3

Preposti Totale 2011-2016

Allievi 33

Corsi

Allievi

19

347

Variazione % Variazione % Variazione % 2014 su 2013 2015su 2014 2016 su 2015 Corsi

Corsi

Allievi

-100,0

-100,0

Allievi -

Corsi

-

Allievi -

-

9

162

0

0

0

0

0

0

9

162

-

-

-

-

-

-

58

679

13

122

6

66

10

126

87

993

-55,6

-62,9

50,0

100,0

66,7

90,9

8

102

4

38

0

0

0

0

12

140

-66,7

-73,3 -100,0

-100,0

-

-

85

1.121

23

296

6

66

13

159

127

1.642

-72,2

-83,9

20,0

61,0

116,7

140,9

Trentino A.A.

1

15

0

0

0

0

0

0

1

15

-

-

-

-

-

-

Veneto

42

473

10

129

7

65

0

0

59

667

-33,3

-46,4

75,0

44,4

-100,0

-100,0

Friuli V.G.

18

218

0

0

0

0

0

0

18

218

-

-

-

-

-

-

E. Romagna

41

633

21

258

0

0

2

21

64

912

62,5

148,6 -100,0

-100,0

-

-

Nord est

102

1.339

31

387

7

65

2

21

142

1.812

21,4

-58,8

-71,6

-71,4

-67,7

Toscana

19

246

2

8

0

0

2

11

23

265

-

- -100,0

-100,0

-

-

Umbria

3

32

0

0

0

0

0

0

3

32

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-31,0 -100,0

-100,0

-

-

Marche

44,9

6

90

0

0

0

0

2

28

8

118

-

Lazio

18

239

24

191

0

0

1

9

43

439

0,0

Abruzzo

10

172

0

0

0

0

0

0

10

172

-

-

-

-

-

-

Molise

2

33

0

0

0

0

0

0

2

33

-

-

-

-

-

-

Centro

58

812

26

199

0

0

5

48

89

1.059

16,7

-23,9 -100,0

-100,0

-

-

7

84

19

223

1

15

1

126

28

448

-81,3

-86,8

-66,7

-42,3

0,0

740,0

0,0

-80,0

-88,2

100,0

150,0

-75,7 -100,0

-100,0

-

-

Campania Puglia

29

307

9

170

1

10

2

25

41

512

25,0

Basilicata

0

0

4

87

0

0

0

0

4

87

-66,7

Calabria

14

168

1

18

0

0

2

24

17

210

-100,0

-100,0

-

-

-

-

Sicilia

14

163

13

166

10

92

5

40

42

461

233,3

225,6

0,0

-27,6

-50,0

-56,5

1

22

1

7

0

0

0

0

2

29

-100,0

-100,0

-

-

-

-

Sardegna Sud Totali

65

744

47

671

12

117

10

215

134

1.747

-32,1

-38,7

-36,8

-54,1

-16,7

83,8

310

4.016

127

1.553

25

248

30

443

492

6.260

-23,6

-35,1

-54,5

-59,4

20,0

78,6

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

RAPPORTO FORMEDIL 2017

117


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA Per quanto riguarda i corsi per i dirigenti , che totalizzano numeri ancora più bassi, il numero delle presenze ai corsi è in aumento del +14,0%, si passa da 157 nel 2015 a 179 nel 2016, mentre il numero dei corsi subisce una flessione del 13,6%. Nel Nord Ovest, o meglio in Lombardia visto che è l’unica regione dell’area dove questi corsi sono stati erogati, il numero dei corsi, pari a 3, è lo stesso del 2015 mentre gli allievi aumentano notevolmente: si passa da 11 allievi nel 2015 a 26 (+16,4%). Anche nel Nord Est il numero dei corsi è lo stesso del 2015, pari a 8, ma gli allievi diminuiscono del -25,3%. Nel Centro in flessione sia i corsi che gli allievi, rispettivamente del -50,0% e del -56,7%, mentre nel Sud, a fronte di un decremento dei corsi del -143,3% rispetto al 2015 gli allievi aumentano del +118,9%.

I CORSI DEL PROGETTO 16 ORE MICS: DIRIGENTI E PREPOSTI PER REGIONE E AREA TERRITORIALE

2011-2012 Corsi

2013-2014

Allievi Corsi Allievi

2015

2016

Corsi Allievi Corsi

Dirigenti Totale 2011-2016

Allievi

Corsi

Variazione % Variazione % Variazione % 2014 su 2013 2015su 2014 2016 su 2015

Allievi

Corsi

Allievi

Corsi

Allievi

Corsi

Allievi

Piemonte

2

44

0

0

1

4

0

0

3

48

-

-

-

-

-100,0

-100,0

Valle d'Aosta

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

-

-

-

-

-

-

10

56

7

66

1

1

3

26

21

149

-83,3

-77,8

0,0

-91,7

200,0

2500,0

Lombardia Liguria

0

0

5

92

1

6

0

0

6

98

-100,0

-100,0

-

-

-100,0

-100,0

12

100

12

158

3

11

3

26

30

295

-90,9

-91,8

200,0

-8,3

0,0

136,4

Trentino A.A.

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

-

-

-

-

-

-

Veneto

8

71

12

118

2

17

3

26

25

232

-50,0

-50,6

-50,0

-56,4

50,0

52,9

Nord ovest

Friuli V.G.

2

39

1

7

1

10

2

20

6

76

-

-

0,0

42,9

100,0

100,0

E. Romagna

10

140

13

128

5

52

3

13

31

333

-70,0

-56,2

66,7

33,3

-40,0

-75,0

Nord est

20

250

26

253

8

79

8

59

62

641

-55,6

-49,4

0,0

-7,1

0,0

-25,3

Toscana

2

31

2

5

1

3

0

0

5

39

-100,0

-100,0

-

-

-100,0

-100,0

Umbria

0

0

0

0

0

0

1

2

1

2

-

-

-

-

-

-

Marche

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

-

-

-

-

-

-

Lazio

0

0

1

2

2

21

1

11

4

34

-100,0

-100,0

-

-

-50,0

-47,6

Abruzzo

0

0

1

8

1

6

0

0

2

14

-100,0

-100,0

-

-

-100,0

-100,0

Molise

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

-

-

-

-

Centro

2

31

4

15

4

30

2

13

12

89

-100,0

-100,0

Campania

7

48

4

46

2

4

5

80

18

178

0,0

87,5

0,0

Puglia

7

79

1

17

1

11

0

0

9

107

-100,0

-100,0

Basilicata

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

-

-

Calabria

1

55

2

22

0

0

0

0

3

77

-

Sicilia

2

17

8

98

4

22

1

1

15

138

-40,0

Sardegna

-

-

-50,0

-56,7

-86,7

150,0

1900,0

-

-

-100,0

-100,0

-

-

-

-

-

-100,0

-100,0

-

-

-65,8

33,3

-12,0

-75,0

-95,5

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

-

-

-

-

-

-

Sud

17

199

15

183

7

37

6

81

45

500

-12,5

-27,4

0,0

-51,9

-14,3

118,9

Totali

51

580

57

609

22

157

19

179

149

1.525

-61,0

-60,0

37,5

-9,8

-13,6

14,0

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

Quindi, tirando le somme, il progetto strutturale 16ore MICS nel 2016 ha totalizzato 3.589 corsi pari a 52.341 ore cui hanno partecipato 34.531 allievi formati. La flessione rispetto al 2015 è stata pari al -32,7% sul numero dei corsi, del -28,5% sul numero di ore e del

118

RAPPORTO FORMEDIL 2017


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA -31,6% sul numero degli allievi. Cali che sono diffusi su tutte le aree geografiche, ma mentre nel Sud la flessione degli allievi è del -15,7%, nel Nord Ovest del -36,6%, nel Nord Est del -35,9% e nel Centro del -33,0%. La rappresentatività del numero degli allievi formati nei corsi rispetto al totale degli allievi di tutta l’attività formativa è in calo rispetto al 2015; si passa dal 31,2% al 23,1%. PERCENTUALE DEL PROGETTO 16 ORE MICS SUL TOTALE DELL'ATTIVITÀ FORMATIVA 2016 PER AREA TERRITORIALE 40% 30% 20% 10% 0% Nord ovest

Nord est

Centro

Corsi

Sud

Ore

ITALIA Allievi

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

I CORSI DEL PROGETTO 16 ORE MICS 2016 PER AREA TERRITORIALE 700 600 500 400 300 200 100 0

612 402

397 272

245

167 188

16 ore prima

MICS 16 ore occupati

275

116

16

Nord ovest

355

261 250

10

7

Nord est

Centro

Preposti e dirigenti

16

Sud

Macchine sollevamento/movimento terra

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

GLI ALLIEVI FORMATI COL PROGETTO 16 ORE MICS 2016 PER AREA TERRITORIALE 4.573

5.000

4.286

4.000 3.000 2.000

3.476

3.135

2.522

2.369

1.865

1.000

4.446

4.050

1.687 925 185

80

Nord ovest

Nord est

61

575

296

0 16 ore prima

MICS 16 ore occupati

Centro

Preposti e dirigenti

Sud

Macchine sollevamento/movimento terra

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

RAPPORTO FORMEDIL 2017

119


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA I CORSI DEL PROGETTO 16 ORE MICS NEL PERIODO 2009-2016* PER REGIONE E AREA TERRITORIALE TOTALE MICS 2009-2010

TOTALE MICS 2011-2012

TOTALE MICS 2016

Ore

Allievi formati

538

2.987

619

4.006

959

12.243

454

4.885

281

2.896

2.851

44.794

24.902

Valle d'Aosta

45

392

61

892

49

831

28

497

54

167

237

3.656

2.891

Lombardia

660

4.333

1.541

12.750

2.367

25.222

1.279

9.190

813

6.801

6.660

87.361

54.859

Liguria

334

1.545

437

2.018

445

5.234

314

2.646

149

1.045

1.679

26.529

10.878

Nordovest

1.577

9.257

2.658

19.666

3.820

43.530

Trentino A.A.

65

688

46

476

55

841

2.075

17.218

1.297

10.909

11.427 162.340

93.530

48

518

15

201

229

3.777

2.519

Veneto

443

1.989

484

3.563

733

8.844

628

4.515

184

1.926

2.472

35.381

19.545

Friuli V.G.

241

907

219

2.583

286

3.668

148

1.327

115

1.184

1.009

15.811

8.856

E. Romagna

526

3.040

766

6.794

888

11.327

365

3.796

296

3.198

2.841

43.357

25.941

Nordest

1.275

6.624

1.515

13.416

1962

24.680

1.189

10.156

610

6.509

6.551

98.326

56.861

Toscana

697

2.977

797

5.227

813

10.362

446

3.951

344

2.962

3.097

48.509

23.137

Umbria

174

2.569

189

2.612

408

4.472

222

2.976

149

1.572

1.142

12.784

14.516

Marche

176

652

162

835

181

2447

137

2.100

96

930

752

11.620

6.570

Lazio

397

2.926

411

3.477

470

7.476

205

2.746

157

1.829

1.640

26.196

18.096

Abruzzo

208

1.041

306

3.314

464

6.414

175

2.026

170

1.960

1.323

20.334

13.957

Molise

58

208

26

181

49

697

4

35

4

21

141

2.246

584

Centro

1.710

10.373

1.891

15.646

2.385

31.868

1.189

13.834

920

9.274

8.095 121.689

76.860

Campania

329

1.748

393

2.580

560

7.540

261

2.359

300

2.873

1.843

28.697

14.749

Puglia

383

1.792

334

2.618

373

4.995

164

1.884

176

1.860

1.430

22.825

12.331

Basilicata

110

278

107

433

123

1663

56

466

37

172

433

7.040

2.608

Calabria

226

1.097

211

1.152

180

2023

74

721

33

184

724

11.442

4.400

Sicilia

676

3.505

1.794

21.671

956

9.953

317

3.824

209

2.715

3.952

63.352

38.525

260

4.160

1.513

8.642 137.516

74.126

Piemonte

Sardegna

Allievi formati

TOTALE PROGETTO MICS 2009-2016

Allievi formati

Corsi

Allievi formati

TOTALE MICS 2015

Corsi

Corsi

Allievi formati

TOTALE MICS 2013-2014

Corsi

Allievi formati

Corsi

157

743

49

292

36

477

11

43

7

35

Sud

1.881

9.163

2.888

28.746

2.228

26.651

883

9.297

762

7.839

Totali

6.443

35.417

8.952

77.474

10.395 126.729

5.336

50.505

3.589

34.531

Corsi

34.715 519.871 301.377

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL * Nei totali per anno sono conteggiati i seguenti corsi:  per il 2009: “MICS – 16 ore prima”  per il 2010: “MICS – 16 ore prima”  per il 2011: “MICS – 16 ore prima”, “MICS Attrezzature sollevamento”, “MICS Macchine movimento terra”, “MICS – Preposti”, “MICS – Dirigenti”  per il 2012 ,il 2013, il 2014 e per il 2015: “MICS – 16 ore prima”, “MICS – 16 ore occupati”, “MICS Attrezzature sollevamento”, “MICS macchine movimento terra”, “MICS – Preposti”, “MICS – Dirigenti”

In sintesi i numeri del progetto 16ore MICS, dal 2009, anno d’inizio della sperimentazione, al 2016, continuano ad essere ragguardevoli: 34.715 corsi svolti e 301.377 allievi formati. Si passa dai 19.177 allievi nel 2009 ai 34.531 nel 2016 con un incremento del +80,1%, che nel Nord Ovest è del +112,6%, nel Nord Est del +85,4%, nel Centro del +69,7% e infine nel Sud del +54,7%. Anche nel 2016, nonostante il progetto strutturale 16ore MICS sia risultato in flessione rispetto al 2015, visti i numeri appena ricordati, si conferma, la più grande campagna di formazione di massa al comportamento lavorativo sicuro di un settore industriale nel nostro Paese. 120

RAPPORTO FORMEDIL 2017


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA IL TOTALE DEI CORSI DEL PROGETTO 16 ORE MICS NEL PERIODO 2009-2016PER AREA TERRITORIALE 11.427

12.000

1.297

10.000 8.000

6.551

1.722

795 782

610 1.189 742 1.220 840 675 611 664

Nord ovest

Nord est

6.000

2.098

4.000

1.140

2.000

1.518

0 2016

8.642

8.095

2.075

2015

2014

762 883 1.175 1.053 879

920 1.189 1.125 1.260

2013

1.047 844 847 863

2.009

Centro

Sud

2012

882 999

2011

2010

2009

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

IL TOTALE DEGLI ALLIEVI FORMATI COL PROGETTO 16 ORE MICS NEL PERIODO 2009-2016 PER AREA TERRITORIALE 100.000 90.000 80.000 70.000 60.000 50.000 40.000 30.000 20.000 10.000 0

93.530 10.909 17.218 58.861

15.737

76.860

74.126

9.274

7.839 9.297 9.812 9.269 5.292

13.834

20.743

6.509 10.156 7.132

8.964

13.024

10.702 4.125 5.132

8.553 4.863 3.113 3.511

10.219 5.427 4.907 5.466

23.454

Nord ovest

Nord est

Centro

Sud

2016

2015

2014

12.491 15.242

2013

2012

4.095 5.068

2011

2010

2009

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

2.2. La partecipazione Nel 2016 hanno frequentato i corsi 149.619 allievi; la presenza ai corsi è diminuita rispetto al 2015 del -7,5%, ma rispetto al 2014 è aumentata del +3,5%. In tutte le aree geografiche la partecipazione ai corsi è stata inferiore rispetto a quella registrata nel 2015. Nelle scuole del Nord Ovest gli allievi formati sono stati 48.795 in diminuzione del -1,8% rispetto al 2015, anno in cui erano stati 49.680, registrando, di fatto, la variazione su base annua meno negativa. In quelle del Nord Est, infatti, dove si passa da 46.688 allievi nel 2015 a 41.220, la diminuzione percentuale è pari al -11,7%. Ma ancora più negativo è il dato delle scuole del Centro che formano nell’ultimo anno 35.012 allievi, in flessione rispetto al 2015 del -13,6%. Nel Sud dove gli allievi formati sono stati 24.592, la diminuzione delle presenze, rispetto ai corsi del 2015, è stata meno significativa e pari al -7,5%, ma è l’unica area territoriale dove il numero degli allievi formati risulta in calo anche rispetto al 2014, anno in cui erano stati formati 26.997 allievi.

RAPPORTO FORMEDIL 2017

121


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA La distribuzione percentuale degli allievi formati subisce, quindi, delle modifiche rispetto al 2015: il peso percentuale del Nord Ovest sale dal 30,7% nel 2015 al 32,6%; nel Nord Est, invece, scende dal 28,9% al 27,5%. Nel Centro si passa dal 25,0% registrato nel 2015 al 23,4%, mentre nel Sud, sale di un punto percentuale attestandosi al 16,4%. ALLIEVI FORMATI NEL 2016 – COMPOSIZIONE % PER AREA TERRITORIALE Sud 16,4%

Nord ovest 32,6%

Centro 23,4% Nord est 27,5%

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

ALLIEVI FORMATI NEL TRIENNIO 2014-2016 PER AREA TERRITORIALE 60.000

24.592

24.947

35.012

26.997

10.000

40.512

32.276

46.688

41.220

20.000

39.494

48.795

30.000

49.680

40.000

45.760

50.000

0 Nord ovest

Nord est 2014

Centro

Sud

2015

2016

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

NUMERO MEDIO DI ALLIEVI FORMATI NEL TRIENNIO 2014-2016 PER AREA TERRITORIALE 13,0 12,5

12,8

12,0

12,2

11,5 11,0

11,4

12,0

12,5 11,9

11,6

11,6

11,2

11,8

11,6 10,9

10,5 10,0 9,5 Nord ovest

Nord est 2014

Centro 2015

Sud 2016

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

Il numero medio di partecipanti, a livello nazionale, è più o meno in linea con la serie storica, ed è pari a 12 allievi per corso; media nazionale che però si differenzia molto nelle aree geografiche. Nelle scuole del Nord 122

RAPPORTO FORMEDIL 2017


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA Ovest è pari a 12,2, in aumento di 1 allievo per corso rispetto al 2015; nel Nord Est, dove la crescita è ancora più significativa è pari a 12,8 allievi per corso, mentre nel Centro, dove risulta in calo rispetto al 2015, è di 11,6 allievi per corso. Nelle scuole del Sud la presenza media per corso è la più bassa e pari a 10,9 allievi per corso.

2.2.1. La presenza femminile Nel 2016 si registra un notevole aumento della presenza femminile ai corsi; si passa da 7.354 allievi femmine nel 2015 a 9.322, con un incremento, quindi, del +26,8%. Sul totale degli allievi la loro rappresentatività, in calo costante dal 2012 in poi, aumenta in modo significativo; si passa dal 4,9% registrato nel 2014, al 4,5% nel 2015, al 6,2% di quest’ultimo anno di rilevazione. E in tutte le aree geografiche, con la sola eccezione del Sud, il loro numero è in aumento rispetto al 2015. Nelle scuole del Nord Ovest, come registrato nell’ultimo biennio 2014-2015, la presenza femminile ai corsi è la più alta e la loro rappresentatività rispetto al totale nazionale passa dal 31,0% nel 2015 al 34,0% del totale nazionale. Aumenta il peso percentuale dovuto al notevole incremento della presenza femminile ai corsi: si passa da 2.278 allievi femmine nel 2015 a 3.172 nel 2016 (+39,2%). Tra le regioni dell’area, con la sola eccezione del Piemonte, dove la presenza femminile è in calo rispetto al 2015, la presenza degli allievi femmine è in aumento: in Lombardia, che a livello nazionale, sale al 1° posto per numerosità, le 1.726 allieve sono il 55,2% in più di quelle che partecipavano ai corsi nel 2015. In Liguria, dove si passa da 406 allievi femmine a 692 l’incremento percentuale è ancora più alto e pari al +70,4% rispetto al 2015. Nelle scuole del Nord Est l’incremento percentuale della presenza femminile rispetto al 2015 è il più alto e pari al +39,9%; si passa da 2.167 allieve a 3.032 la cui rappresentatività, sul totale nazionale, è pari al 32,5%. E in tutte le regioni del Nord Est la presenza femminile ai corsi aumenta; in Emilia Romagna, dove si registra il più alto numero di allievi femmine, pari a 1.602, la loro presenza, rispetto al 2015 aumenta “solamente” del +10,5%, mentre ben più significativi gli incrementi che si registrano nel Friuli Venezia Giulia, pari al +174,4%, nel Trentino Alto Adige +92,6%, e in Veneto + 81,5%. ALLIEVI FEMMINE NEL TRIENNIO 2014-2016 PER AREA TERRITORIALE 3.172

3.500

3.032

3.000 2.500

2.313

2.278

2.181

2.167

2.000 1.254

1.500

1.379

1.637 1.302

1.530

1.481

1.000 500 0 Nord ovest

Nord est 2014

Centro 2015

Sud 2016

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

RAPPORTO FORMEDIL 2017

123


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA Nelle scuole del Centro si passa da 1.379 allieve nel 2015 a 1.637 con un incremento del +18,7%; incremento , però, che non è diffuso su tutte le regioni. Nelle regioni del Centro nord la presenza femminile cala: in Toscana del -24,3%, nelle Marche del -26,0% e in Umbra del –1,4%. Mentre nel Lazio, dove si passa da 520 allievi femmine nel 2015 a 714, l’aumento è pari al +37,3% e in Abruzzo del + 74,1%. Nel Molise si registra un aumento, ma le donne che partecipano ai corsi sono comunque poche e pari a 21. E infine le Scuole Edili del Sud che, dopo aver registrato nel 2015 il più alto incremento percentuale del numero di allievi femmine pari al +17,5, tornano nel 2016 a diminuire e il loro numero si attesta a 1.481 allieve, il -3,2% rispetto al 2015. Analizzando i dati per regione, si evince che la diminuzione della presenza femminile ai corsi si registra, solamente in Puglia e in Calabria e rispettivamente del -17,0% e del -64,0% rispetto al 2015. L’aumento percentuale più alto si registra, come successo già nel 2015, in Basilicata dove le 60 allieve sono il 22,4% in più di quelle del 2015. Anche in Sicilia, dove sono state formate 274 allieve l’incremento è superiore al +20%. E infine la Campania e la Sardegna dove la presenza femminile cresce rispettivamente del +13,0% e del +15,7%. ALLIEVI FEMMINE NEL TRIENNIO 2014-2016 OPERAI E TECNICI PER AREA TERRITORIALE Operai

Tecnici

Totale

2014

2015

2016

2014

2015

2016

2014

2015

2016

526 1.003 479 734

552 814 762 826

1.018 1.396 608 967

1.763 1.138 745 538

1.672 1.300 587 673

2.089 1.579 966 490

2.289 2.141 1.224 1.272

2.224 2.114 1.349 1.499

3.107 2.975 1.574 1.457

TOTALE 2.742 2.954 3.989 4.184 Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

4.232

5.124

6.926

7.186

9.113

Nord Ovest Nord Est Centro Sud

L’articolazione della presenza femminile nei corsi per operai e in quelli per tecnici, un campione di dati più limitato di quello generale, non sono infatti conteggiate le presenze ai corsi di rappresentanza sindacale, vede ancora la netta prevalenza delle allieve tra i tecnici: le allieve formate sono per il 56,2% tecnici. Per entrambe le tipologie di allieve la numerosità è in crescita rispetto al 2015: Il numero delle allieve operai passa da 3.989 nel 2015 a 4.184 con un incremento del +35,0%, mentre le allieve tecnici che passano da 4.232 a 5.124 del +21,1%. Analizzando i dati per tipologia di corso, quella più seguita rimane, per le donne, la formazione per la sicurezza sia per gli operai sia per i tecnici e, in entrambi i casi, il dato risulta notevolmente in aumento e rispettivamente del +122,1% per le prime e del +30,2% per le seconde. Al secondo posto della classifica per frequentazione femminile dei corsi per operai salgono, nel 2016, i corsi di alternanza scuola/lavoro che da 40 allieve nel 2015, ne totalizzano, nel 2016, ben 395, con un incremento, quindi, del +887,5%. I corsi per la formazione base lavoratori con 376 presenze femminili, in calo rispetto al 2015 del -23,0%, scendono al 3° posto. Ma se da un lato le allieve ai corsi MICS 16ore – prima aumentano del +33,0% (si passa da 33 allieve nel 2015 a 44 nel 2016), diminuiscono del -27,0% nei corsi MICS 16ore – occupati (da 455 nel 2015 a 332 nel 2016). Al quarto posto per frequentazione femminile i corsi per la formazione professionale occupati cui hanno partecipato 355 allieve, in calo rispetto al 2015 del -10,4%.

124

RAPPORTO FORMEDIL 2017


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA ALLIEVI FEMMINE NEL 2016 PER TIPOLOGIA CORSUALE NAZIONALE OPERAI Formazione base lavoratori

Classifica

TECNICI

Classifica

376

3

Orientamento

Orientamento

83

8

Apprendistato diritto e dovere

104

8

Apprendistato diritto e dovere

25

11

Apprendistato professionalizzante

129

7

Corsi di qualifica

42

10

Apprendistato alta formazione

Corsi triennali di qualifica

24

12

Alternanza scuola/lavoro

289

4

Alternanza scuola/lavoro

395

2

Attività integrativa corsi (Geometri)

285

5

Corsi integrati

138

7

Corsi professionali post diploma

41

9

Apprendistato professionalizzante

193

5

Corsi quadriennali

0

Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua) Sicurezza Formazione linguistica Aggiornamento obbligo di legge Altro

0

50

9

Master primo livello

0

355

4

Corsi professionali post laurea

1

2.061

1

Master secondo livello

0

11

3

13

Formazione professionale disoccupati

193

6

161

6

Formazione professionale occupati (continua)

775

3

83

8

Sicurezza

2.341

1

22

10

944

2

Formazione linguistica Altro TOTALE

0

3.989

TOTALE

5.124

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

I corsi per l’apprendistato professionalizzante, che negli ultimi anni avevano totalizzato più di 300 allieve partecipanti, con un calo del -41,7% ne totalizzano solamente 193 e scivolano al quinto posto nella classifica. A seguire i corsi per l’aggiornamento obbligo di legge; a questi corsi hanno partecipato 161 allieve in crescita rispetto al 2015 del +35,3%. I corsi integrati, con un incremento notevole delle presenze, pari al +500,0% rispetto al 2015, salgono, con 138 allieve operai formate, al 7° posto. Al disotto delle 100 presenze femminili le altre tipologie di corso. I corsi per l’orientamento con 83 allieve formate nel 2016 calano -9,8%. I corsi per la formazione professionale disoccupati, che negli ultimi anni avevano formato un numero sempre maggiore di allieve, si era passati da 24 presenze nel 2013 a 150 nel 2015, nel 2016 ne registrano solamente 50, un terzo di quelle del 2015. Ai corsi di qualifica, che nel 2015 non erano stati frequentati da allieve, partecipano, nel 2016, 42 allieve operai. Mentre è in calo il numero delle partecipanti a quelli triennali di qualifica: le allieve passano da 43 nel 2015 a 24 nel 2016 (-44,2%). I corsi per l’apprendistato diritto e dovere, dopo che nel 2015 avevano registrato 150 allieve partecipanti, con un incremento davvero notevole (nel 2014 solamente un’allieva aveva partecipato a questa tipologia di corsi) nel 2016 ne registrano 25 (-83,3% rispetto al 2015). Infine i corsi di formazione linguistica dove le allieve passano da 59 nel 2015 a solamente 3 nel 2016, con un calo del -94,9%. Per quanto riguarda i corsi per tecnici, dopo i corsi per la sicurezza e quelli inseriti nella tipologia “altro”, rimane, anche nel 2016, la formazione professionale occupati la tipologia corsuale più seguita dalle allieve nonostante un calo delle presenze pari al -12,0% (si passa da 881 allieve nel 2015 a 775 nel 2016). Al quarto posto salgono i corsi alternanza scuola/lavoro, che rispetto al 2015 registrano un incremento della presenza femminile pari al +54,5%, si passa infatti da 187 allieve nel 2015 a 289. E al quinto posto, scendono i corsi per l’attività integrativa corsi per geometri: il numero di allieve formate, che già nel 2015 era tornato nuovamente a salire (+24,5% rispetto al 2014), continua a crescere e le 285 allieve formate sono il 12,2% in più di quelle del 2015. Nei corsi per la formazione professionale disoccupati, che salgono al sesto posto, contrariamente a quanto successo nei corsi per operai, la presenza femminile aumenta: si passa da 90

RAPPORTO FORMEDIL 2017

125


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA allieve nel 2015 a 193 (+114,4%). Per quanto riguarda i corsi per l’apprendistato, notevole incremento delle allieve formate nel 2016: ai corsi per l’apprendistato professionalizzante hanno partecipato 129 allieve, il 706,3% in più di quelle che vi avevano preso parte nel 2015, e a quelli relativi all’apprendistato diritto e dovere 104 allieve, era dal 2009 che a questi corsi la presenza femminile era pari a 0. Tra i corsi professionali, mentre corsi professionali post diploma registrano un numero di allieve, pari a 41, in crescita +78,3% rispetto al 2015, per quelli post laurea il numero cala vistosamente: si passa da 10 allieve nel 2015 ad una solamente. Da ultimi i corsi per la formazione linguistica, ai quali hanno partecipato 22 allieve, il -76,1% rispetto a quelle del 2015. ALLIEVI FEMMINE NEL TRIENNIO 2014-2016 PER TIPOLOGIA CORSUALE NAZIONALE OPERAI

2014

2015

2016

TECNICI

Formazione base lavoratori

348

488

376

di cui MICS 16ore prima

113

33

44

di cui MICS 16ore occupati

235

455

332

144

92

83

Apprendistato alta formazione

1

150

25

Alternanza scuola/lavoro

Orientamento Apprendistato diritto e dovere

Orientamento Apprendistato diritto e dovere Apprendistato professionalizzante

2014

2015

2016

140

0

0

0

0

104

84

16

129

0

0

0

187

289

204

254

285

67

23

41

Corsi di qualifica

39

0

42

Attività integrativa corsi (Geometri)

Corsi triennali di qualifica

45

43

24

Corsi professionali post diploma

40

395

Corsi quadriennali

0

0

0

49

23

138

Master primo livello

0

0

0

Apprendistato professionalizzante

352

331

193

Corsi professionali post laurea

46

10

1

Formazione professionale disoccupati

132

150

50

0

9

0

Formazione professionale occupati (continua)

147

396

355

90

90

193

Sicurezza

880

928

2.061

Alternanza scuola/lavoro Corsi integrati

Formazione linguistica

5

59

3

Aggiornamento obbligo di legge

324

119

161

Altro

276

135

83

2.742

2.954

3.989

TOTALE

Master secondo livello Formazione professionale disoccupati Sicurezza

1.730 1.798 2.341

Formazione linguistica Altro TOTALE

2

92

22

949

872

944

4.184 4.232 5.124

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

2.2.2. La presenza degli stranieri Nel 2016 gli allievi stranieri formati, che passano da 27.729 nel 2015 a 25.647, diminuiscono del -7,5%; stessa diminuzione percentuale che si riscontra sul totale degli allievi formati. Il loro peso percentuale sul totale degli allievi è, quindi, lo stesso del 2015 e pari al 17,1%. ALLIEVI STRANIERI NEL TRIENNIO 2014-2016 33.000 30.000 27.000 24.000 21.000 2014 Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

126

RAPPORTO FORMEDIL 2017

2015

2016


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA ALLIEVI STRANIERI NEL TRIENNIO 2014-2016 PER AREA TERRITORIALE 12.000 10.000

10.453 9.094

9.000

8.877

8.584 7.239

8.000

6.838

7.545

7.341

6.000 4.000 2.000

724

731

845

0 Nord ovest

Nord est 2014

Centro 2015

Sud 2016

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

L’unica area territoriale che ne vede aumentare il numero è il Sud: da 731 allievi stranieri nel 2015 si passa a 845, con un incremento del +15,6%. Incremento generato principalmente dall’aumento della presenza degli stranieri nelle scuole della Sicilia, dove gli stranieri passano da 323 nel 2015 a 437 (+35,3%), ma anche dal dato delle scuole della Basilicata dove il loro numero si attesta a 74, registrando quindi il +76,2% rispetto al 2015. Nel Nord Est, invece, si registra la variazione percentuale su base annua più bassa pari al -15,1%: da 10.453 stranieri nel 2015 a 8.877. E per tutte le regioni dell’area, con la sola esclusione del Friuli Venezia Giulia, il numero degli stranieri è in diminuzione; notevole il calo della loro presenza nelle Scuole Edili del Veneto, che nel 2015 avevano formato 4.616 e che nel 2016, con una flessione del -36,9%, ne hanno formati 2.911. Nelle scuole del Nord Ovest, gli stranieri formati, da 9.000 nel 2015 passano a 8.584 registrando un calo del -4,6%. Il notevole incremento della presenza degli stranieri che si registra nelle scuole del Piemonte, dove i 2.817 allievi stranieri sono il 52,0% in più di quelli del 2015, non riesce a compensare il calo che si registra in Lombardia, dove si passa da 5.606 stranieri nel 2015 a 4.690 (-16,3%) e in Liguria, pari al -29,1. Nel Centro la flessione è più contenuta e si attesta al -2,7%. Gli stranieri che hanno frequentato i corsi delle scuole della Toscana sono stati 3.108, in crescita rispetto al 2015 del +8,3%; ed in crescita del +3,7% anche nelle scuole dell’ Abruzzo. Mentre in forte calo gli allievi stranieri nel Lazio, dove si passa da 1.461 presenze nel 2015 a 1.061 (-27,4%). ALLIEVI STRANIERI NEL 2016 – COMPOSIZIONE % PER AREA TERRITORIALE Sud 3,3% Centro 28,6%

Nord ovest 33,5%

Nord est 34,6%

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

RAPPORTO FORMEDIL 2017

127


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA La distribuzione a livello territoriale cambia sostanzialmente; il 34,6% degli allievi stranieri ha frequentato le Scuole Edili del Nord Est, era il 37,7% nel 2015, mentre nelle scuole del Nord Ovest il 33,5% ed era il 32,5%. Nel Centro e nel Sud, il peso percentuale sale rispetto al 2015 e raggiunge rispettivamente il 28,6% e il 3,3%. Anche nel 2016, analizzando i dati per tipologia corsuale, si nota come la quasi totalità degli allievi stranieri sono operai e la loro quota sul totale è più o meno la stessa del 2015 e pari al 95,4%. ALLIEVI STRANIERI NEL 2016 – COMPOSIZIONE % PER TIPOLOGIA Operai 95,4%

Tecnici 4,6%

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

Passando all’analisi per tipologia corsuale, anche per gli stranieri nel 2016, i corsi più frequentati sono stati quelli per la sicurezza, sia per gli stranieri operai che per i tecnici; l’incremento per i primi è stato del +25,3% e per i secondi del +53,4% rispetto al 2015. ALLIEVI STRANIERI IN FORMAZIONE PROFESSIONALE NEL 2016 PER TIPOLOGIA CORSUALE NAZIONALE OPERAI

Classifica

Formazione base lavoratori

TECNICI

5.545

2

Orientamento

41

10

Apprendistato diritto e dovere

48

6

Apprendistato diritto e dovere

23

13

Apprendistato professionalizzante

23

8

Corsi di qualifica

151

9

Apprendistato alta formazione

Corsi triennali di qualifica

207

8

Alternanza scuola/lavoro

58

5

Corsi integrati

12

14

Attività integrativa corsi (Geometri)

33

7

Alternanza scuola/lavoro

38

11

Corsi professionali post diploma

12

9

Apprendistato professionalizzante

Orientamento

Classifica 0

0

329

7

Corsi quadriennali

2

Formazione professionale disoccupati

1.069

5

Master primo livello

0

Formazione professionale occupati (continua)

5.506

3

Corsi professionali post laurea

0

Sicurezza

6.016

1

Master secondo livello

0

29

12

4.385 810

Formazione linguistica Aggiornamento obbligo di legge Altro

Formazione professionale disoccupati

195

2

4

Formazione professionale occupati (continua)

143

4

6

Sicurezza

480

1

Formazione linguistica Altro TOTALE

24.161

TOTALE

0 172

3

1.166

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

I corsi per la formazione base lavoratori che hanno formato 5.545 stranieri operai, nonostante il calo del 128

RAPPORTO FORMEDIL 2017


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA -7,5%, che segue il -8,2% registrato nel 2015, salgono al 2° posto e continuano a essere rappresentativi del 23,0% degli stranieri operai. Decremento percentuale del tutto simile sia per la presenza degli stranieri ai corsi MICS 16ore – prima, pari al -7,4%, sia ai corsi MICS 16ore – occupati, dove la loro presenza passa da 3.859 allievi nel 2015 a 3.568., registrando, quindi, il -7,5%. Come già puntualizzato nel rapporto precedente, la crisi perdurante del settore riduce nuovi ingressi in edilizia, e quindi, in particolare, il numero di lavoratori stranieri regolari che entrano nel settore. Di conseguenza, anche il numero degli stranieri ai corsi di formazione professionale occupati cala in maniera significativa: si passa da 7.128 operai stranieri formati nel 2015 a 5.506 nel 2016, il 22,8% in meno. Raffrontando il dato con quello del 2013, anno in cui per questa tipologia gli stranieri erano 9.156 il decremento è pari al -39,9%. Salgono, di contro, i corsi di formazione professionale disoccupati che già nel 2015 avevano registrato un incremento del numero degli stranieri pari al +88,1% rispetto al 2014 e che nel 2016, con 1.069 formati, segnano un ulteriore +54,0%. Al quarto posto nella classifica per presenza di operai stranieri, nonostante il decremento rispetto al 2015, salgono i corsi per l’aggiornamento obbligo di legge, che hanno formato 4.385 allievi stranieri, in diminuzione rispetto al 2015 del -23,7%. ALLIEVI STRANIERI NEL TRIENNIO 2014-2016 PER TIPOLOGIA CORSUALE NAZIONALE OPERAI

2014

2015

Totale

TECNICI

Formazione base lavoratori

6.528

5.995

2016 5.545

18.068

Orientamento

2014 0

2015 0

2016 0

Totale 0

di cui MICS 16ore prima

2.409

2.136

1.977

6.522

Apprendistato diritto e dovere

0

0

48

48

di cui MICS 16ore occupati

4.119

3.859

3.568

11.546

Apprendistato professionalizzante

24

16

23

63

Orientamento

88

61

41

190

Apprendistato alta formazione

0

2

0

2

Apprendistato diritto e dovere

20

23

23

66

Corsi di qualifica

66

66

151

283

Attività integrativa corsi (Geometri)

257

233

207

697

Corsi professionali post diploma

4

12

16

Corsi triennali di qualifica Alternanza scuola/lavoro Corsi integrati Apprendistato professionalizzante

Alternanza scuola/lavoro

Corsi quadriennali

52

58

110

66

75

33

174

7

7

12

26

13

0

2

15

41

54

38

133

Master primo livello

0

0

0

0

772

605

329

1.706

Corsi professionali post laurea

2

0

0

2

Master secondo livello

Form. professionale disoccupati

369

694

1.069

2.132

0

0

0

0

Form. Prof. occupati (continua)

7.459

7.128

5.506

20.093

Form. professionale disoccupati

22

13

195

230

Sicurezza

4.306

4.801

6.016

15.123

Form. Prof. occupati (continua)

182

425

143

750

36

32

29

97

Sicurezza

215

313

480

1.008

2.796

5.745

4.385

12.926

0

0

0

0

322

1.142

810

2.274

23.060 26.583

24.161

73.804

Formazione linguistica Aggiornamento obbligo di legge Altro TOTALE

Formazione linguistica Altro TOTALE

85

40

172

297

616

943

1.166

2.725

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

Passando ai corsi dove la presenza straniera è più bassa, per quanto riguarda l’apprendistato, ai corsi per l’apprendistato professionalizzante hanno partecipato 329 stranieri, il 45,6% in meno di quelli del 2015 e a quelli relativi all’ apprendistato diritto e dovere hanno partecipato 23 stranieri, lo stessa presenza registrata nel 2015. Tra i corsi di specializzazione, se nei corsi di qualifica la presenza straniera, pari a 151 allievi, è cresciuta del +128,8% rispetto al 2015, nei corsi triennali di qualifica, invece, la loro quota è scesa del -11,2%, si passa da 233 stranieri nel 2015 a 207 nel 2016.

RAPPORTO FORMEDIL 2017

129


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA Il numero degli allievi stranieri continua diminuire ai corsi per l’orientamento, e, dopo il -30,7% registrato nel 2015, si registra un ulteriore -32,8%; si passa da 61 allievi nel 2015 a 41 nel 2016. Ma anche nei corsi integrati, dopo l’incremento del numero degli stranieri registrato nel 2015 pari al +31,7% il numero torna in flessione e si attesta a 38 stranieri operai (-29,6% rispetto al 2015). AI corsi per la formazione linguistica hanno preso parte 29 stranieri in calo del -9,4% rispetto al 2015, mentre solamente in 12 hanno frequentato i corsi alternanza scuola/lavoro, erano 4 nel 2015. E per quanto riguarda i corsi per tecnici, vista comunque la presenza notevolmente inferiore pari al 4,6% degli stranieri, ci limitiamo a segnalare, oltre al già citato incremento delle presenze ai corsi per la sicurezza, l’aumento importante delle presenze nei corsi di formazione professionale disoccupati pari al +1.400,0%; si passa da 13 stranieri tecnici nel 2015 a 195 nel 2016, ulteriore segnale degli effetti della crisi del settore. Diminuisce in maniera significativa la presenza degli stranieri ai corsi di formazione professionale occupati, che ancora nel 2015 detenevano il 1° posto nella classifica; si passa da 425 stranieri nel 2015 a 143, con un decremento del -66,4%. Da segnalare, infine, che a differenza di quanto registrato dal 2009 al 2015, nel 2016 anche ai corsi per l’apprendistato diritto e dovere si registra la presenza di 48 stranieri. Al terzo anno di rilevazione della quota di allieve femmine straniere che hanno partecipato ai corsi di formazione, il dato del 2016 non appare incoraggiante; la loro quota, che nel 2015 era risultata in aumento rispetto al 2014, si riduce e risulta pari allo 0,64% sul totale degli stranieri. % ALLIEVI STRANIERE FEMMINE NEL PERIODO 2014-2016 PER AREA TERRITORIALE Nord Ovest

Nord Est

Centro

Sud

TOTALE

2014 Maschi Femmine TOTALE STRANIERI % femmine sul totale

9.055

7.200

6.801

722

23.778

39

39

37

2

117

9.094

7.239

6.838

724

23.895

0,43

0,54

0,54

0,28

0,49

8.932

10.217

7.520

728

27.397

68

236

25

3

332

9.000

10.453

7.545

731

27.729

0,76

2,26

0,33

0,41

1,20

8.541

8.857

7.242

843

25.483

43

20

99

2

164

8.584

8.877

7.341

845

25.647

0,23

1,35

0,24

0,64

2015 Maschi Femmine TOTALE STRANIERI % femmine sul totale 2016 Maschi Femmine TOTALE STRANIERI

% femmine sul totale 0,50 Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

130

RAPPORTO FORMEDIL 2017


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA 2.2.3. Operai e tecnici Nel 2016 gli allievi formati operai risultano in calo del -13,1% rispetto al 2015, si passa da 138.586 operai a 120.122, Rispetto ai dati della rilevazione delle Forze Lavoro dell’ISTAT, che indica nel 2016 una media annuale degli occupati di 1.403.727 unità di cui 840.474 dipendenti, la quota degli allievi operai sul totale degli occupati del settore, pari all’8,6%, pur rimanendo superiore rispetto all’8,1% che si era registrato nel biennio 2013-2014, risulta in calo rispetto al 9,4% nel 2015. E scende al 14,3% la loro quota rispetto alla forza lavoro dipendente; era il 16,0% nel 2015 e il 14,0% nel 2014. Rimane, quindi, nonostante la lieve flessione dei dati, rispetto al 2015, anno di notevole espansione dell’attività formativa, la conferma dell’importante ruolo formativo svolto dalla Scuole Edili. ALLIEVI OPERAI E TECNICI NEL PERIODO 2011-2016 140.000 120.000 100.000 80.000 60.000 40.000 20.000 0 2011

2012

2013

Tecnici di cui stranieri Tecnici Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

2014 Operai

2015

2016

di cui stranieri Operai

La diminuzione degli allievi operai si riscontra su tutto il territorio nazionale, ma con delle notevoli differenze tra le diverse aree territoriali. rispetto al 2015. ALLIEVI OPERAI NEL 2016 – COMPOSIZIONE % PER AREA TERRITORIALE Sud 17,0%

Nord ovest 31,4%

Centro 23,8% Nord est 27,8%

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

Il Nord Ovest si conferma, anche quest’anno, l’area geografica con il più alto numero di operai formati, i 37.716 allievi sono rappresentativi del 31,4% rispetto al totale nazionale, era il 29,7% nel 2015. Nel Nord Est, invece, il peso percentuale degli allievi operai sul totale scende al 27,8%, era il 29,3% nel 2015. Anche per il Centro il peso percentuale diminuisce passando dal 26,9% del 2015 al 23,8%. Mentre per il Sud, l’unica area

RAPPORTO FORMEDIL 2017

131


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA territoriale dove il numero degli allievi formati operai è in calo anche nel 2015, si passa dal 15,0% nel 2015 al 17,0% nel 2016. Passando all’analisi dei dati a livello regionale, nel Nord Ovest, dove il decremento delle presenze degli operai è stato del -8,2%, con la sola eccezione della Lombardia che ne vede aumentare il numero del +2,7%, in tutte le altre regioni il numero degli operai diminuisce: in Valle d’Aosta del -36,3%, in Liguria del -34,0% e in Piemonte, dove gli allievi operai passano da 12.122 nel 2015 a 10.620, del -12,4% rispetto al 2015. Nelle Scuole Edili del Nord Est si registra un decremento percentuale ancora più alto e pari al -17,6%: nel 2016 sono stati formati 33.345 allievi operai, erano 40.482 nel 2015. Anche In quest’area solamente per una regione, il Friuli Venezia Giulia, il numero degli operai aumenta rispetto al 2015 del +14,2%. Il Veneto, che, nel 2015, era diventato per numero di operai la regione più significativa dell’area, con una flessione del numero degli operai del -35,3%, ritorna al secondo posto. L’Emilia Romagna, con una variazione su base annua ben meno significativa, pari al -9,4% rispetto al 2015, con 13.629 allievi operai formati, ritorna, invece, a detenere il primato nell’area. In Trentino Alto Adige, dove si passa da 4.111 operai formati nel 2015 a 3.990 nel 2016, il calo, su base annua, è del -2,9%. Nel Centro, dove nel 2015 si registrava il più alto incremento percentuale degli operai, pari al +29,4% rispetto al 2014, di contro, nel 2016, si registra la flessione più significativa; si passa da 35.859 allievi operai nel 2015 a 28.616 pari al -20,2%. Solamente nelle scuole dell’Abruzzo il numero degli operai aumenta del +2,8%. Il decremento più alto, invece, si registra in Molise, dove i formati operai sono solamente 46 e la variazione su base annua è pari al -78,4%. Nelle scuole delle Marche si passa da 5.483 allievi operai nel 2015 a 3.045 con una flessione del -44,5%. A seguire troviamo il -35,4% dell’Umbria, il -30,0% del Lazio e il -11,0% della Toscana. E infine il Sud dove il numero degli operai passa da 20.730 operai nel 2015 a 20.445, solamente il -1,4%. E’ nelle regioni che da sempre formano le quote più numerose di allievi operai, che il loro numero rispetto al 2015 è in crescita o in lieve diminuzione; in Campania i 5.280 operai formati nel 2016 sono il 14,0% in più di quelli formati nel 2015. In Sicilia, dove si passa da 6.785 operai nel 2015 a 6.963, l’incremento è pari al +2,6%. Mentre in Puglia dove i formati operai sono stati 6.008, il dato è di poco al disotto di quello registrato nel 2015, e pari a 6.053 operai. Nelle altre regioni dell’area il loro numero è in calo: del -45,7% in Calabria, del -36,0 in Basilicata e del -14,6% in Sardegna.

Nord ovest

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

RAPPORTO FORMEDIL 2017

Centro 2015

Sud 2016

20.445

20.730

22.540

28.616

35.859

27.709

Nord est 2014

132

33.345

40.482

32.236

37.716

41.085

45.000 40.000 35.000 30.000 25.000 20.000 15.000 10.000 5.000 0

38.324

ALLIEVI OPERAI NEL TRIENNIO 2014-2016 PER AREA TERRITORIALE


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA Nel 2016 la presenza dei tecnici, come già segnalato, aumenta notevolmente rispetto al numero rilevato nel 2015; si passa da 21.299 allievi tecnici nel 2015 a 25.697 con un incremento del +20,6% Ma i dati, a livello territoriale, sono piuttosto disomogenei e l’articolazione ne risente: il peso percentuale del Nord Ovest, dove nel 2015 erano formati il 37,1% dei tecnici, nel 2016 sale al 38,6%, quello del Nord Est passa dal 26,4% al 27,2%, quello del Centro dal 18,9% al 20,5% e quello del Sud dal 17,6% al 13,7%. ALLIEVI TECNICI NEL 2016 – COMPOSIZIONE % PER AREA TERRITORIALE Sud 13,7% Nord ovest 38,6%

Centro 20,5%

Nord est 27,2%

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL Il Nord Ovest si conferma, quindi, l’area geografica dove il numero di allievi tecnici è più alto; sono stati formati 9.912 allievi tecnici pari al +25,5% rispetto al 2015. A livello regionale è la Lombardia a detenere il primato per numero di allievi tecnici formati, pari a 6.927, ma anche quello dell’incremento su base annua più alto e pari al +41,8%. A seguire si registra il +17,5%, sempre rispetto al 2015, del numero dei tecnici formati nelle scuole della Liguria. Tornano a frequentare i corsi di formazione 115 tecnici in Valle d’Aosta, non succedeva dal 2005. In Piemonte, unica regione dell’area, gli allievi tecnici sono in calo del -16,1%. Nel Nord Est si passa da 5.619 tecnici nel 2015 a 6.987, con un aumento quindi del +24,3%. La crescita è generata dal notevole incremento degli allievi tecnici in Trentino Alto Adige e nel Veneto e rispettivamente del +303,8% e del 293,0% rispetto al 2015. Ma gli allievi tecnici aumentano anche nelle scuole del Friuli Venezia Giulia; si passa da 440 tecnici nel 2015 a 487 (+10,7%). Mentre in Emilia Romagna non si interrompe la tendenza annuale di calo di questa tipologia di allievi che perdura dal 2014; i 4.431 allievi tecnici che si sono formati nel 2016 sono il 4,8% in meno di quelli dell’anno precedente. Nelle Scuole Edili del Centro si registra l’incremento annuo percentuale più alto: il numero dei formati tecnici è in crescita, rispetto al 2015, del +31,1%: si passa da 4.023 tecnici nel 2015 a 5.275 nel 2016. L’Abruzzo con 1.822 allievi tecnici, in crescita rispetto al 2015 del +63,8%, diventa la regione più rappresentativa dell’area. Il Lazio, infatti, nonostante anche in questa regione il numero dei tecnici formati sia in aumento del +4,4% rispetto al 2015, con 1.770 allievi ne perde il primato. In Toscana i tecnici passano da 743 nel 2015 a 1.138 con un variazione su base annua pari al +53,2%. In calo per numero di tecnici formati rimangono l’Umbria e le Marche e rispettivamente del -5,2% e del -5,0% rispetto al 2015. E infine il Sud, unica area territoriale dove la presenza dei tecnici cala del -6,3% rispetto al 2015. Il numero dei tecnici è in diminuzione in Puglia, in Basilicata, in Calabria e in Sardegna e rispettivamente del -29,4%, del -67,1%, del -80,8% e del -84,5%. A fronte di questi cali così marcati, in Sicilia, si registra una crescita molto significativa pari al +236,5%, e con 1.400 tecnici formati diventa la regione più rappresentativa del Sud. Anche in Campania si registra un aumento dei tecnici, che passano da 499 nel 2015 a 642 (+28,7%).

RAPPORTO FORMEDIL 2017

133


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA ALLIEVI TECNICI NEL TRIENNIO 2014-2016 PER AREA TERRITORIALE 12.000

3.523

3.758

4.083

5.275

2.000

4.023

3.757

6.987

5.619

6.583

4.000

7.899

6.000

6.951

8.000

9.912

10.000

0 Nord ovest

Nord est 2014

Centro 2015

Sud 2016

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

2.2.4. Inoccupati, occupati e disoccupati Dal 2012 la tendenza di calo degli allievi in formazione iniziale si è protratta fino al 2014. Dopo il 2011, anno del boom di presenze degli allievi in formazione iniziale (+61,7% rispetto al 2010) frutto del progetto 16Ore MICS, dal 2012 in poi le variazioni percentuali sono state tutte negative: nel 2012, dagli oltre 45 mila allievi del 2011 si era passati a 24.169, pari al -46,4%, nel 2013 il calo su base annua era stato del -20,2% e del -25,4% nel 2014. Nel 2015 la tendenza si era arresta e il numero degli allievi in formazione iniziale era cresciuto del +10,8% passando a 15.935. Nel 2016 la presenza di allievi in formazione iniziale torna a diminuire; gli allievi sono 14.465, il 9,2% in meno di quelli nel 2015, anche se a livello delle aree territoriali il calo non è diffuso. ALLIEVI IN FORMAZIONE INIZIALE NEL TRIENNIO 2014-2016 17.500 15.000 12.500 10.000 2014 Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

2015

2016

Nel Nord Est si registra nel 2016 un vero boom delle presenze di allievi in formazione iniziale. Con 5.513 allievi, in crescita del +30,2% rispetto al 2015, il Nord Est diventa l’area geografica più rappresentativa e in tutte le scuole regionali se ne registra l’incremento. Per il Friuli Venezia Giulia la variazione percentuale su base annua, rispetto al 2015, è pari al +49,7%, per il Trentino Alto Adige del +42,4%, per il Veneto del +34,2% e per l’Emilia Romagna del +13,2%.

134

RAPPORTO FORMEDIL 2017


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA ALLIEVI IN FORMAZIONE INIZIALE NEL TRIENNIO 2014-2016 PER AREA TERRITORIALE

2.317

2.145

1.661

2.237

3.405

2.749

5.513

4.233

2.000

4.408

4.398

4.000

5.567

6.000

6.152

8.000

0 Nord ovest

Nord est 2014

Centro 2015

Sud 2016

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

Anche nel Sud, che passa da 2.145 allievi in formazione iniziale nel 2015 a 2.317 nel 2016, si registra un incremento percentuale pari al +8,0%, ma la crescita non è diffusa su tutte le regione dell’area, solamente per le isole il numero è in crescita rispetto al 2015; ed esattamente per la Sicilia del +383,2% e per la Sardegna del +359,3%. Calo notevole delle presenze nelle scuole della Calabria dove il numero di allievi in formazione iniziale passa da 423 a solamente 85 (-79,9%). In Puglia la flessione del numero rispetto al 2015 è del -59,8%, in Campania del -40,0% e in Basilicata del -27,1%. Nel Centro si passa da 3.405 allievi in formazione iniziale nel 2015 a 2.237 nel 2016, pari a una diminuzione del -34,3% registrando, quindi, il calo più significativo. Solo nel Molise il numero degli allievi cresce del +58,3%, ma registrando solamente 19 allievi in formazione iniziale, il suo peso sul totale di area è davvero scarso. Il Lazio e la Toscana, le due regioni più rappresentative dell’area, ne registrano, invece, cali notevoli e rispettivamente del -50,5% e del -25,0%. Ma il decremento percentuale più alto lo registrano le Marche, dove gli allievi passano da 96 nel 2015 a 40 (-58,3%). E infine il Nord Ovest, dove il numero delle presenze di allievi in formazione iniziale diminuisce del -28,5% rispetto al 2015; si passa da 6.152 a 4.398 nel 2016. E la diminuzione coinvolge tutte le regioni, ma mentre nelle scuole del Piemonte gli allievi in formazione iniziale diminuiscono del -60,7% e in quelle della Liguria del -40,1%, in Lombardia la flessione è lieve e pari al -0,8%.

ALLIEVI IN FORMAZIONE INIZIALE NEL 2016 – COMPOSIZIONE % PER AREA TERRITORIALI Sud 16,0%

Nord ovest 30,4%

Centro 15,5%

Nord est 38,1%

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

RAPPORTO FORMEDIL 2017

135


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA La presenza degli allievi disoccupati , invece, in calo costante nel biennio 2012-2013 (si era passati da 6.996 allievi disoccupati nel 2011 a 5.614 nel 2012 a 4.071 nel 2013), era tornata a crescere nel 2014 tanto che i 6.132 allievi formati erano il 50,6% in più di quelli formati nel 2013. Nel 2015 il numero era tornato nuovamente in flessione: i 5.247 allievi disoccupati erano il 14,0% in meno di quelli del 2014 Nel 2016 la presenza torna nuovamente a salire: con un incremento del +31,2% rispetto al 2015 il loro numero è di 6.920 allievi disoccupati. ALLIEVI DISOCCUPATI NEL TRIENNIO 2014-2016 8.000 7.000 6.000 5.000 4.000 3.000 2014

2015

2016

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

Solamente il Sud registra una flessione della presenza dei disoccupati ai corsi del -71,8%, si passa da 1.410 allievi nel 2015 a solamente 398 nel 2016. L’unica regione dell’area dove il numero dei disoccupati formati è in crescita è la Campania: il loro numero, pari a 159, si triplica in un anno. In Puglia, la regione dell’area storicamente più rappresentativa, il calo invece è notevole e si attesta al –84,3%. In Calabria sono stati formati 42 allievi disoccupati, il 19,2% in meno di quelli del 2015, mentre in Sicilia solamente 10. In Basilicata e in Calabria nessun allievi disoccupato ha preso parte ai corsi. Nel Nord Ovest il loro numero, pari a 2.856 allievi, aumenta del +7,2% rispetto al 2015. L’incremento dell’area è dovuto alla notevole crescita della presenza dei disoccupati nelle scuole del Piemonte; si passa, infatti, da 314 nel 2015 a 579 (+84,4%). In flessione, invece, il dato della Lombardia e della Liguria, rispettivamente del -5,7% e del -0,6%.

ALLIEVI DISOCCUPATI NEL TRIENNIO 2014-2016 PER AREA TERRITORIALE 3.000 2.500

2.665

2.856

2.000 1.500

2.052 1.702

1.704

1.614

1.899 1.410

1.000 827

733

500 0 Nord ovest

Nord est 2014

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

136

RAPPORTO FORMEDIL 2017

466

398

Centro 2015

Sud 2016


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA Nel Nord Est, che registra un aumento della presenza dei disoccupati del +120,2% rispetto al 2015, la crescita è diffusa su tutte le regioni dell’area. Il Friuli Venezia Giulia con 738 allievi disoccupati, il 316,9% in più del 2015, diventa la regione più rappresentativa. Segue l’Emila Romagna con 568 allievi disoccupati, il +110,4% sul 2015, e il Veneto con 308 (+7,7%). Nel Centro, dove si passa da 466 allievi disoccupati nel 2015 a 2.052, si registra l’incremento percentuale su base annua più consistente pari al +340,3%. Il comportamento delle regioni dell’area è molto disomogeneo; a fronte di decrementi rilevati in Toscana e in Umbria, il 37,5% e il -59,7%, nelle restanti regioni il numero dei disoccupati è in forte aumento rispetto al 2015 e precisamente del +1.409,3% nel Lazio, del +580,4% in Abruzzo e del +150,0% in Molise. ALLIEVI DISOCCUPATI NEL 2016 – COMPOSIZIONE % PER AREA TERRITORIALE Sud 5,8% Nord ovest 41,3%

Centro 29,7%

Nord est 23,3%

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

Passando all’analisi degli allievi occupati, si riscontra un calo delle loro presenze ai corsi del -8,8% rispetto al 2015; si passa da 140.618 allievi nel 2015 a 128.234 nel 2016. Nei precedenti rapporti, avevamo definito il periodo 2012-2013 il biennio della formazione professionale occupati. Gli allievi occupati iscritti ai corsi nel 2012 erano aumentati del +8,7% rispetto al 2011 e nel 2013 del +37,7% rispetto al 2012 e avevano raggiunto, proprio nel 2013, una quota pari all’85,8% sui formati in totale (era il 77,5% nel 2012). Nel 2015 la quota degli occupati rispetto al totale degli allievi formati era salita all’86,9%, rendendo di fatto il 2015 l’anno della formazione professionale degli occupati. Nel 2016 la loro quota sul totale degli allievi torna ai livelli del biennio 2013-2014 e si attesta all’85,7%. ALLIEVI OCCUPATI NEL TRIENNIO 2014-2016 155.000 135.000 115.000 95.000 75.000 2014 Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

2015

2016

Nel Nord Est, dove si passa da 41.722 allievi occupati nel 2015 a 34.093 nel 2016, si registra il calo più significativo pari al -18,3%. Calo diffuso su tutte le regioni dell’area con il record negativo del Veneto, dove

RAPPORTO FORMEDIL 2017

137


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA la diminuzione è del -31,9% rispetto al 2015, ma anche dell’Emila Romagna, dove i 15.975 allievi occupati sono l’11,4% in meno. Al disotto del -5% la flessione delle presenze in Trentino Alto Adige e in Friuli Venezia Giulia. Anche nelle scuole del Centro si registra un calo significativo degli allievi occupati; si passa da 36.641 allievi occupati nel 2015 a 30.723 (-16,2%). Solamente in Abruzzo, il dato è in aumento del +5,7%. E’ nel Molise che si registra il decremento del numero di allievi più alto pari al -79,4% e poi a seguire quello delle scuole delle Marche pari al -41,4%, del Lazio pari al -31,0%, dell’Umbria al -30,7% e della Toscana al -4,3%. ALLIEVI OCCUPATI NEL TRIENNIO 2014-2016 PER AREA TERRITORIALE

21.877

21.392

10.000

23.437

30.723

36.641

28.700

41.722

34.093

20.000

33.384

41.541

30.000

38.489

40.000

40.863

50.000

0 Nord ovest

Nord est 2014

Centro 2015

Sud 2016

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

Passando, invece, alle aree territoriali dove il numero di allievi occupati è in aumento rispetto al 2015, è nelle scuole del Sud che cresce maggiormente a livello percentuale. Il numero degli occupati, che passa da 21.392 nel 2015 a 21.877, è in aumento del +2,3%,. L’incremento degli occupati nell’area non si registra, però, ne in Basilicata, dove il numero degli occupati è in flessione del -42,8%, ne in Calabria (-42,6%) e nemmeno in Sardegna (-35,0). In Campania e in Puglia, le regioni più rappresentative dell’area, gli occupati aumentano rispetto al 2015, rispettivamente del +20,4% e del +15,5% e in Sicilia del +1,3%. Nel Nord Ovest, dove si passa da 40.863 allievi occupati nel 2015 a 41.541 nel 2016, con un incremento del +1,7%, spicca il dato della Lombardia, l’unica regione dove la presenza ai corsi degli occupati aumenta del +14,0%, passando da 22.829 nel 2015 a 26.022. Per le restanti regioni dell’area, il dato è in diminuzione rispetto al 2015; in Piemonte del -6,7%, in Valle d’Aosta del -23,1% e in Liguria del -29,8%. ALLIEVI OCCUPATI NEL 2016 – COMPOSIZIONE % PER AREA TERRITORIALE Sud 17,1%

Nord ovest 32,4%

Centro 24,0% Nord est 26,6%

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

138

RAPPORTO FORMEDIL 2017


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA

ALLIEVI OCCUPATI, INOCCUPATI E DISOCCUPATI Nord Ovest 2014

2015

In formazione iniziale 12,2%

In formazione iniziale 12,4%

Disoccupati 3,7%

2016

Disoccupati 5,4%

Occupati 82,3%

Occupati 84,1%

In formazione iniziale 9,0%

Disoccupati 5,9%

Occupati 85,1%

Nord Est 2014 In formazione iniziale 11,2%

2015 In formazione iniziale 9,1%

Disoccupati 4,3%

Occupati 84,5%

2016 In formazione iniziale 13,4%

Disoccupati 1,6%

Disoccupati 3,9%

Occupati 82,7%

Occupati 89,4%

Centro 2014 In formazione iniziale 8,5%

2015 In formazione iniziale Disoccupati 8,4% 1,2%

Disoccupati 2,6%

Occupati 88,9%

2016 In formazione iniziale 6,4%

Disoccupati 5,9%

Occupati 87,7%

Occupati 90,4%

Sud 2014 In formazione iniziale 6,2%

Occupati 86,8%

Disoccupati 7,0%

Occupati 85,7%

2015

2016

In formazione iniziale 8,6%

In formazione iniziale 9,4%

Disoccupati 5,7%

Disoccupati 1,6%

Occupati 89,0%

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

RAPPORTO FORMEDIL 2017

139


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA 2.3. La formazione per la sicurezza Il 2016, verrà ricordato come l’anno della formazione per la sicurezza- adempimenti agli obblighi formativi; sono stati realizzati dal sistema delle scuole edili 4.644 corsi in aumento rispetto al 2015 del +36,3%. Prima di procedere all’analisi della formazione per la sicurezza ricordiamo alcune note sull’articolazione dei corsi dal 2009 al 2014. Dal 2009, i corsi per ponteggiatori sono stati inseriti nella formazione professionale, mentre negli anni passati erano conteggiati tra la formazione per la sicurezza. Nel dato del 2012, i 3.163 corsi, ai quali facciamo qui riferimento, sono afferenti all’insieme dei corsi per la sicurezza per operai, per tecnici e per la rappresentanza sindacale e dai quali, nel 2013, sono stati tolti i corsi MICS 16ore – occupati, spostati sotto la tipologia della formazione. Si è provveduto quest’anno, visto il crescente interesse, a una ricodifica dei corsi inseriti nella voce altro, relativi alla formazione per addetti alla rimozione e alla bonifica dell’amianto, dall’anno 2012 al 2014, sia per quanto riguarda i corsi per gli operai, sia per quelli dei tecnici. Si precisa, inoltre che nelle tabelle di dettaglio per tipologia di corso, abbiamo eliminato i corsi relativi al progetto 16 ore MICS trattati ampiamente nei precedenti capitoli. CORSI SULLA SICUREZZA (ADEMPIMENTI NORMATIVI) E VALORI

% SUL TOTALE DEI CORSI PER REGIONE E AREA

TERRITORIALE 2009-2010 Corsi sicurezza

Piemonte

2011-2012

% sul totale corsi

Corsi sicurezza

2013-2014

% sul totale corsi

Corsi sicurezza

2015

% sul totale corsi

Corsi sicurezza

2016

% sul totale corsi

Corsi sicurezza

% sul totale corsi

530

33,0

368

23,1

503

25,6

298

25,2

376

37,8

58

47,5

68

38,4

18

18,0

10

16,4

18

19,1

Lombardia

889

22,7

859

20,0

683

13,4

456

18,3

873

36,0

Liguria

303

26,7

386

25,8

204

16,8

107

15,5

147

30,1

1.780

26,3

1.681

22,2

1.408

16,8

871

19,7

1.414

35,3

Trentino A.A.

199

36,3

308

53,2

306

56,8

126

39,3

193

54,7

Veneto

774

44,1

737

40,8

772

33,2

508

27,1

488

43,1

Friuli V.G.

301

29,7

361

33,0

295

32,9

72

18,4

175

37,7

Valle d'Aosta

Nord ovest

E. Romagna

1.196

44,3

1.142

40,1

1.272

40,2

460

32,3

472

37,0

Nord est

2.470

41,1

2.548

40,3

2.645

38,2

1.166

29,1

1.328

41,2

Toscana

677

37,8

643

34,7

496

24,7

299

23,5

419

33,8

Umbria

44

11,7

114

26,8

154

20,9

48

12,8

77

26,5

Marche

188

41,0

129

30,4

150

28,1

41

10,0

77

28,2

Lazio

319

35,4

110

13,7

243

26,1

170

28,6

187

36,7

Abruzzo

301

51,8

306

37,0

386

34,6

139

23,6

260

37,1

Molise

169

69,8

49

64,5

4

6,2

3

23,1

2

16,7

Centro

1.698

39,0

1.351

30,6

1.433

26,6

700

21,5

1.022

33,8

Campania

144

20,3

249

31,7

353

30,5

174

32,2

207

33,9

Puglia

470

42,6

321

32,4

291

31,1

160

24,8

320

44,8

Basilicata

66

31,4

68

31,8

74

30,6

44

31,2

39

34,8

Calabria

96

20,2

118

34,2

100

32,4

43

28,7

30

37,5

Sicilia

155

15,8

254

10,8

370

24,7

194

33,9

237

35,3

Sardegna

103

30,1

49

36,3

106

55,5

55

55,6

47

67,1

Sud

1.034

27,0

1.059

22,0

1.294

29,8

670

31,2

880

38,9

TOTALE

6.982

33,3

6.639

28,7

6.780

27,1

3.407

24,6

4.644

37,1

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

140

RAPPORTO FORMEDIL 2017


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA Tornando ai dati del 2016, il numero dei corsi è il più alto tra quelli registrati negli ultimi 8 anni e notevole è il peso dei 4.644 corsi su totale dei corsi erogati: si passa dal 24,6% del 2015 al 37,1%. L’incremento del dato nazionale si riscontra, con percentuali diverse, in tutte le aree geografiche: nel Nord Ovest, dove sono stati erogati 1.414 corsi, si registra la più alta variazione positiva, pari al +62,3% rispetto al 2015. Nel Nord Est, invece, l’incremento rispetto al 2015 è pari al +13,9%, e con 1.328 corsi perde il primato per numerosità che aveva sempre detenuto. Nel Centro il numero dei corsi passa da 700 nel 2015 a 1.022, registrando quindi il +46,0%. Mentre nel Sud la variazione su base annua è più omogenea rispetto al dato nazionale e con 880 corsi si attesta al +31,3%. CORSO CON SPECIFICA SULLA SICUREZZA (ADEMPIMENTI NORMATIVI): VARIAZIONE % NUMERO CORSI PER REGIONE E AREA TERRITORIALE 2010/2009

2011/2010

2012/2011

2013/2012

2014/2013

2015/2014

2016/2015

6,2

-26,0

-17,8

77,7

-29,5

43,3

26,2

Valle d'Aosta

14,8

-16,1

61,5

-76,2

-20,0

25,0

80,0

Lombardia

12,2

-21,1

31,5

-29,3

-2,0

34,9

91,4

Liguria

-5,8

79,6

-53,8

9,0

-46,6

50,7

37,4

7,2

-6,3

-5,2

-4,3

-20,2

39,4

62,3

262,8

-10,9

21,6

4,7

-27,1

-2,3

53,2

Veneto

-7,5

1,3

-4,5

13,1

-10,3

39,2

-3,9

Friuli V.G.

35,2

3,5

1,7

0,0

-37,9

-36,3

143,1

Emilia Romagna

-9,6

15,5

-25,9

27,2

5,8

-29,7

2,6

Nord est

5,7

6,5

-11,4

15,6

-8,9

-7,5

13,9

Toscana

17,7

-0,5

-23,4

-7,2

-8,5

26,2

40,1

Umbria

533,3

42,1

11,1

21,7

11,0

-40,7

60,4

Marche

-58,6

32,7

-23,3

73,2

-45,4

-22,6

87,8

Lazio

-12,4

-67,1

24,5

149,2

-40,1

86,8

10,0

Abruzzo

15,0

-3,1

-3,8

-2,7

64,4

-42,1

87,1

Molise

-29,3

-38,6

-86,0

-33,3

-100,0

-

-33,3

Centro

-2,3

-11,9

-17,2

19,4

-4,0

-0,3

46,0

Campania

-10,5

70,6

14,7

31,6

1,7

-2,2

19,0

Puglia

-32,7

-21,7

16,9

-1,2

-29,8

33,3

100,0

Basilicata

-21,6

27,6

-16,2

32,3

-19,5

33,3

-11,4

Calabria

-66,7

212,5

-42,7

20,9

-7,7

-10,4

-30,2

Sicilia

-35,1

93,4

15,3

33,1

4,4

2,6

22,2

Sardegna

-56,9

-6,5

-31,0

180,0

-10,7

10,0

-14,5

Sud

-36,4

30,1

2,5

26,1

-8,6

8,4

31,3

-3,4

1,3

-9,0

13,0

-10,3

6,3

36,3

Piemonte

Nord ovest Trentino A.A.

TOTALE

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

RAPPORTO FORMEDIL 2017

141


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA La distribuzione percentuale dei corsi per la sicurezza subisce quindi delle sostanziali modifiche; per il Nord Ovest il peso è pari al 30,4%, era il 25,6% nel 2015, nel Nord Est dal 34,2% si passa al 28,6%, nel Centro si attesta al 22,0%, un punto percentuale in più rispetto al 2015, e nel Sud al 18,9%. LA FORMAZIONE PER LA SICUREZZA (ADEMPIMENTI NORMATIVI) NEL 2016- COMPOSIZIONE % PER AREA TERRITORIALE Sud 18,9%

Nord ovest 30,4%

Centro 22,0% Nord est 28,6%

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

LA FORMAZIONE PER LA SICUREZZA (ADEMPIMENTI NORMATIVI) NEL PERIODO 2009-2016 PER AREA TERRITORIALE 1.600

880 670

676

618

536

200

523

402

632

1.022 700

731

702

739

612

859

839

1.328

1.261

1.166

1.384

1.351

1.197

871 625

818

400

783

921

600

863

800

859

1.000

1.269

1.200

1.201

1.414

1.400

0 Nord ovest 2009

Nord est

2010

2011

Centro

2012

Sud

2013

2014

2015

2016

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

LA FORMAZIONE PER LA SICUREZZA (ADEMPIMENTI NORMATIVI) NEL PERIODO 2009-2016

6.000

12.514

12.322

12.715

11.019

12.106

8.000

10.335

10.000

10.633

12.000

13.831

14.000

4.000 2.000

3.551

3.476

3.431

3.163

3.574

4.644 3.206

3.407

0 2009

2010

2011 Corsi

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

142

RAPPORTO FORMEDIL 2017

2012

2013

2014 di cui sicurezza

2015

2016


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA Nel 2015 il monte ore erogato dalle Scuole Edili per i corsi sulla sicurezza aumenta del +22,5%, si passa da 43.360 del 2015 alle 53.124 del 2016; essendo però l’incremento inferiore a quello registrato sul numero dei corsi, la durata media di un corso in ore continua a diminuire e dalle 12,7 ore del 2015 si passa alle 11,4 ore per corso. Anche il numero degli allievi cresce notevolmente, anche se, in termini percentuali leggermente meno che il numero dei corsi; si passa da 43.565 formati nel 2015 a 59.065 nel 2016 (+35,6%). Tale incremento ha di fatto interrotto la tendenza di diminuzione del loro peso sul totale degli allievi formati: nel 2009 gli allievi che partecipavano ai corsi sulla sicurezza erano il 43,9% del totale allievi, nel 2010 erano il 43,3%, nel 2011 il 38,4%, nel 2012 il 37,2%, nel 2013 il 36,6%, nel 2014 il 29,6%, nel 2015 il 26,9% e nel 2016 il 39,5%. LA FORMAZIONE PER LA SICUREZZA (ADEMPIMENTI NORMATIVI) NEL PERIODO 2009-2015 PER REGIONE E AREA TERRITORIALE – ALLIEVI FORMATI 2009-2010 Totale allievi

2011-2012

di cui sicurezza

Totale allievi

2013-2014

di cui sicurezza

Totale allievi

2015

di cui sicurezza

Totale allievi

2016

di cui sicurezza

Totale allievi

Totale 2009-2015

di cui sicurezza

Totale allievi

di cui sicurezza

Piemonte

21.833

9.954

20.886

6.059

24.800

7.139

14.468

3.924

12.638

4.745

94.625

31.821

V. d'Aosta

1.848

965

2.382

1.163

1752

277

1.163

161

894

352

8.039

2.918

Lombardia

45.766

13.254

46.144

11.423

54.833

9.327

26.939

5.805

30.043

11.645 203.725

51.454

Liguria

13.229

5.545

13.910

7.722

14.899

3.766

7.110

1.292

5.220

Nord ovest

82.676

29.718

83.322

26.367

96.284

20.509

49.680

11.182

48.795

Trentino A.A.

7.772

2.804

7.944

4.230

7.715

4.154

4.261

1.447

4.344

2.010

32.036

14.645

Veneto

18.400

10.131

18.512

9.342

28.504

11.040

18.201

5.781

13.492

5.889

97.109

42.183

Friuli V.G.

10.582

4.279

14.868

4.874

10.888

3.644

4.416

827

5.130

1.965

45.884

15.589

E.Romagna

35.694

18.462

43.808

19.339

45.210

22.056

19.810

6.909

18.254

7.097 162.776

73.863

Nord est

72.448

35.676

85.132

37.785

92.317

40.894

46.688

14.964

41.220

Toscana

18.421

9.876

20.960

8.946

23.306

7.896

12.782

3.318

11.951

4.675

87.420

34.711

Umbria

4.996

628

5.788

1.610

8.762

2.364

4.664

496

3.226

754

27.436

5.852

Marche

4.850

2.717

5.122

2.536

7.907

2.375

5.807

613

3.409

1.151

27.095

9.392

Lazio

8.431

3.149

9.954

1.298

14.346

4.000

8.486

2.415

6.703

2.243

47.920

13.105

Abruzzo

8.370

6.255

13.000

5.441

14.393

5.544

8.560

2.136

9.580

3.734

53.903

23.110

Molise

3.289

2.751

318

499

391

61

213

48

143

14

4.354

3.373

Centro

48.357

25.376

55.142

20.330

69.105

22.240

40.512

9.026

35.012

12.571 248.128

89.543

8.393

3.172

8.632

3.783

12.758

4.646

5.202

1.905

6.061

2.324

41.046

15.830

12.320

6.045

12.500

4.125

13.365

4.345

7.942

1.687

7.391

3.641

53.518

19.843

Basilicata

1.783

689

2.398

936

3.439

1063

1.633

720

949

486

10.202

3.894

Calabria

5.370

1.398

2.286

1.109

2.611

1021

1.453

437

688

280

12.408

4.245

Sicilia

8.266

2.363

13.454

4.662

16.036

6.279

7.382

2.701

8.587

3.174

53.725

19.179

Sardegna

3.242

1.562

1.386

901

2.937

1908

1.335

943

916

724

9.816

6.038

39.374

15.229

40.656

15.516

51.146

19.262

24.947

8.393

24.592

10.629 180.715

69.029

Campania Puglia

Sud TOTALE

242.855 105.999 264.252

99.998 308.852 102.905 161.827

43.565 149.619

2.162

54.368

20.487

18.904 360.757 106.680

16.961 337.805 146.280

59.065 1.127.405 411.532

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

RAPPORTO FORMEDIL 2017

143


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA L’articolazione per aree territoriali degli allievi mantiene più o meno la stessa tendenza della distribuzione del numero dei corsi; nel Nord Ovest è pari al 32,0%, nel Nord Est del 28,7%, nel Centro del 21,3% e il restante 18,0% nel Sud. Il numero degli allievi formati nei corsi per la sicurezza nel Nord Ovest cresce in termini percentuali ancor più del numero dei corsi; si passa da 11.182 allievi nel 2015 a 18.904 nel 2016, il +69,1%. In tutte le regioni dell’area, il numero degli allievi è in crescita rispetto al 2015: la Lombardia, che registra il doppio delle presenze ai corsi del 2015, con 11.645 diventa la regione con più formati, rappresentativi del 19,7% sul totale nazionale. Anche in Valle d’Aosta l’incremento è esponenziale e si passa da 161 allievi nel 2015 a 352, mentre in Piemonte e in Liguria le presenze ai corsi per la sicurezza aumentano su base annua del +20,9% e del +67,3% Nelle scuole del Nord Est l’incremento delle presenze ai corsi e pari al +13,3%; si passa da 14.964 allievi nel 2015 a 16.961. Nel Friuli Venezia Giulia si registra la crescita maggiore dei formati pari al +137,6%, cui segue il dato del Trentino Alto Adige, che con 2.010 totalizza il +38,9% rispetto al 2015. Pur sempre in crescita, ma con percentuali molto più contenute le regioni più rappresentative dell’area: in Emilia Romagna, si passa da 6.909 allievi nel 2015 a 7.097 nel 2016 pari al +2,7% e in Veneto, dove si registrano 5.889 allievi nel 2016, l’incremento è pari al +1,9%. Nel Centro i 12.571 allievi formati sono il 39,3% in più del 2015 e con l’eccezione del Lazio e del Molise, dove il numero degli allievi è in calo rispettivamente del -7,1% e del -70,8%, nelle altre regioni il dato è n notevole aumento. Nelle Marche si registra l’incremento su base annua più alto e pari al +87,8%. E poi in ordine di incremento percentuale, il dato dell’ Abruzzo che cresce rispetto al 2015 del +74,8%, dell’Umbria con il +52,0% e della Toscana con il +40,9%. Nel Sud l’aumento delle presenze è del +26,6%, si passa da 8.393 allievi nel 2015 a 10.629 nel 2016; solamente nelle regioni dove si formano alla sicurezza il maggior numero di allievi il dato è in crescita: in Sicilia del +17,5%, in Campania del +22,0% e in Puglia del +115,8%. Mentre in Calabria si registra la variazione negativa più alta pari al -35,9% e a seguire il -32,5% in Basilicata e il -23,2% in Sardegna. CORSI, ORE E ALLIEVI CON SPECIFICA SULLA SICUREZZA (ADEMPIMENTI NORMATIVI) ARTICOLATI TRA OPERAI E TECNICI E RAPPRESENTANZA SINDACALE 2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

20092016

3.322

3.247

3.263

2.882

3.277

2.959

3.166

4.200

26.316

CORSI Operai e tecnici Rappresentanza TOTALE

229

184

213

281

297

247

241

444

2.136

3.551

3.431

3.476

3.163

3.574

3.206

3.407

4.644

28.452

1.193

1.424

1.277

1.059

1.017

1.025

936

2.061

9.992

di cui con CPT Operai e tecnici Rappresentanza

93

103

100

119

127

124

93

255

1.014

TOTALE ORE Operai e tecnici

1.286

1.527

1.377

1.178

1.144

1.149

1.029

2.316

11.006

43.959

47.057

43.332

41.001

46.418

40.709

38.819

47.905

349.200

Rappresentanza

6.739

4.804

5.138

4.900

4.616

4.501

4.541

5.219

40.458

TOTALE ALLIEVI

50.698

51.861

48.470

45.901

51.034

45.210

43.360

53.124

389.658

Operai e tecnici

50.822

48.052

48.161

45.721

57.253

40.488

41.193

55.265

386.955

Rappresentanza

4.598

2.527

2.638

3.478

2.820

2.344

2.372

3.800

24.577

49.199

60.073

42.832

43.565

59.065

411.532

TOTALE 55.420 50.579 50.799 Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

144

RAPPORTO FORMEDIL 2017


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA Nel 2016 il numero dei corsi realizzati in collaborazione con i CPT aumenta rispetto al 2015. Dal 2011 in poi, con la sola eccezione del piccolo incremento registrato nel 2014, il loro numero era risultato in calo costante: nel 2009 erano il 36,2% del totale dei corsi, nel 2010 sono saliti al 44,5%, nel 2011 ridiscendo al 39,6%, nel 2012 al 37,2%, nel 2013, con un -2,9% rispetto al 2012, erano il 32,0% sul totale dei corsi. Nel 2014, con un incremento seppur minimo, il +0,4%, erano risaliti al 35,8% e nel 2015, dopo una flessione del -10,4% erano scesi al 30,2%. Nel 2016, in virtù dell’unificazione tra Scuole Edili e i CPT territoriali, i 2.316 corsi svolti con i CPT, con un incremento del +125,1% rispetto al 2015, son rappresentativi del 49,9% sul totale corsi sicurezza. CORSI, ORE E ALLIEVI CON SPECIFICA SULLA SICUREZZA (ADEMPIMENTI NORMATIVI) ARTICOLATI TRA OPERAI E TECNICI E RAPPRESENTANZA SINDACALE – VARIAZIONI % 2010/2009

2011/2010

2012/2011

2013/2012

2014/2013

2015/2014

2016/2015

CORSI Operai e tecnici

-2,3

0,5

-11,7

13,7

-9,7

7,0

32,7

Rappresentanza

-19,7

15,8

31,9

5,7

-16,8

-2,4

84,2

-3,4

1,3

-9,0

13,0

-10,3

6,3

36,3

Operai e tecnici

19,4

-10,3

-17,1

-4,0

0,8

-8,7

120,2

Rappresentanza

10,8

-2,9

19,0

6,7

-2,4

-25,0

174,2

TOTALE

18,7

-9,8

-14,5

-2,9

0,4

-10,4

125,1

Operai e tecnici

7,0

-7,9

-5,4

13,2

-12,3

-4,6

23,4

Rappresentanza

-28,7

7,0

-4,6

-5,8

-2,5

0,9

14,9

2,3

-6,5

-5,3

11,2

-11,4

-4,1

22,5

Operai e tecnici

-5,5

0,2

-5,1

25,2

-29,3

1,7

34,2

Rappresentanza

-45,0

4,4

31,8

-18,9

-16,9

1,2

60,2

-8,7

0,4

-3,1

22,1

-28,7

1,7

35,6

TOTALE di cui con CPT

ORE

TOTALE ALLIEVI

TOTALE

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

I corsi sulla sicurezza per operai sono stati 3.259, con un incremento del +28,1% rispetto al 2015, di cui 1.567 svolti insieme al CPT, per un totale di 28.982 ore, il 20,1% di ore in più rispetto al 2015. Ricordiamo alcune note sulle elaborazioni dei dati che aiutano alla comprensione delle tabelle sottostanti: dal 2013 i corsi di ingresso (8ore) sono terminati, i corsi MICS 16ore – occupati sono stati spostati nei corsi di formazione, e di conseguenza è stato rielaborato il dato del 2012 tenendo conto dello spostamento, e che sono entrati nell’elenco delle tipologie i corsi preposti (8ore), i corsi di utilizzo linee vita e i corsi sul lavoro in ambienti confinanti. Da quest’anno inoltre sono stati inseriti all’interno del questionario di rilevazione vari tipologie di corso attinenti all’aggiornamento che riguardano i preposti, l’antincendio, il primo soccorso, l’amianto e anche l’aggiornamento MICS 16ore – preposti che però, di fatto, non è partito. Ricordiamo inoltre che nelle tabelle sottostanti non compaiono i corsi MICS 16ore – preposti di cui si è trattato nei capitoli precedenti.

RAPPORTO FORMEDIL 2017

145


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA I CORSI PER LA SICUREZZA (ADEMPIMENTI NORMATIVI) DEGLI OPERAI – NUMERO CORSI E VARIAZIONE % SULL’ANNO PRECEDENTE 2009 Ingresso (8 ore)

777

2010

2011

663

588

2012

2013

2014

2015

353

Preposti (8 ore)

232

223

222

266 417

Aggiornamento preposti Antincendio

99 460

360

385

434

509

413

437

535

477

529

567

602

488

505

Aggiornamento antincendio Primo soccorso

294

Aggiornamento primo soccorso Emergenza

382 540

81

112

43

45

Utilizzo linee vita Lavoro in ambienti confinanti Amianto

37

42

19

20

8

39

65

141

286

112

157

148

141

17

50

76

62

Aggiornamento amianto Altro

2016

71 819

1.060

936

703

716

758

970

663

TOTALE parziale*

2.672

2.672

2.481

2.139

2.269

2.173

2.519

3.229

TOTALE

2.672

2.672

2.644

2.286

2.341

2.228

2.544

3.259

-0,4

19,8

Variazioni % sullo stesso periodo anno precedente Ingresso (8 ore)

-14,7

-11,3

-40,0

Preposti (8 ore)

-3,9

Aggiornamento preposti Antincendio

-21,7

6,9

12,7

17,3

-18,9

5,8

Aggiornamento antincendio Primo soccorso

-10,8

10,9

7,2

6,2

-18,9

3,5

-24,4

38,3

-61,6

4,7

-6,7

-54,8

5,3

-60,0

66,7

116,9

102,8

Aggiornamento primo soccorso Emergenza

-

Utilizzo linee vita Lavoro in ambienti confinanti Amianto

40,2

-5,7

-4,7

-54,1

194,1

52,0

-18,4

Aggiornamento amianto Altro TOTALE parziale*

-4,6

29,4

-11,7

-24,9

1,8

5,9

28,0

-31,6

0,0

-7,1

-13,8

6,1

-4,2

15,9

28,2

-1,0

-13,5

2,4

-4,8

14,2

28,1

TOTALE 0,0 Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL *al netto dei corsi relativi al progetto 16 ore MICS

Prendendo in analisi i corsi di formazione sulla sicurezza erogati agli operai, i corsi sommati nella voce altro da sempre i più numerosi, che avevano raggiunto la loro quota massima nel 2010, anno i cui erano 1.060, pari al 39,7% sul totale dei corsi e ben il 41,8% sul monte ore erogato agli operai, dopo che erano stati tendenzialmente in calo nei 4 anni successivi, nel 2015 con 970 corsi composti di 7.723 ore formative, la loro quota percentuale sul totale parziale era tornata a salire e si era attesta al 38,1% sul numero corsi e al 32,0% sul numero ore. Nel 2016, grazie alla codifica di numerosi corsi per l’aggiornamento, i 633 corsi nella voce altro, composti di 5.987 ore, diminuiscono del -31,6% sul numero dei corsi e del -22,5% sul monte ore del 2015. I nuovi corsi aggiornamento primo soccorso raggiungono il 2° posto nella classifica per numero dei corsi: sono stati svolti 540 corsi, di cui circa la metà in collaborazione con i CPT, composti di 3.309 ore. Mentre per i 146

RAPPORTO FORMEDIL 2017


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA corsi di primo soccorso, pari a 382, il numero risulta in flessione del -24,4% rispetto al 2015. Anche i corsi antincendio subiscono una flessione rispetto al 2015: si passa da 437 corsi nel 2015 a 417 , il 4,6% in meno. Ma la flessione ha riguardato solamente il numero dei corsi , il numero delle ore di lezione è stato più alto del +7,6%, così come è aumentata la quota dei corsi svolti con i CPT del +18,3%. Per quanto riguarda i corsi aggiornamento antincendio, sono stati 294 composti di 1.326 ore. Significativo l’aumento del numero dei corsi per l’utilizzo linee vita pari al +102,8%: si passa da 141 corsi nel 2015 a 286 nel 2016. Aumento ancora più alto se si analizza il numero dei corsi con il CPT, che cresce del +519,0%. I corsi preposti (8ore), partiti nel 2013, passano da 222 nel 2015 a 266 (+19,8%) e quelli relativi all’aggiornamento preposti sono stati 99. Mentre l’altro corso partito nel 2013, quello per il lavoro in ambienti confinanti, subisce una flessione del numero dei corsi pari al -4,7%, anche se il numero delle ore erogate è leggermente superiore a quello del 2015, pari a 1.570 ore, e anche la collaborazione con i CPT è in aumento del +11,4%. I CORSI PER LA SICUREZZA (ADEMPIMENTI NORMATIVI) DEGLI OPERAI – NUMERO ORE E VARIAZIONE % SULL’ANNO PRECEDENTE Ingresso (8 ore) Preposti (8 ore) Aggiornamento preposti Antincendio Aggiornamento antincendio Primo soccorso Aggiornamento primo soccorso Emergenza Utilizzo linee vita Lavoro in ambienti confinanti Amianto Aggiornamento amianto Altro

2009 5.584

2010 5.542

2011 4.588

2012 2.960

2013

2014

2015

1.926

1.802

1.874

2016

8.251

12.573

8.275

6.194

6.379

7.218

7.723

2.200 624 3.159 1.326 5.870 3.309 148 1.820 1.570 1.994 519 5.987

TOTALE parziale*

25.914

30.058

23.814

21.507

22.595

21.720

23.719

28.526

TOTALE

25.914

30.058 26.438 23.539 23.803 22.576 Variazioni % sullo stesso periodo anno precedente -0,8 -17,2 -35,5 -6,4

24.135

28.982

4,0

3.485

2.830

2.929

3.091

3.557

2.947

2.937

7.050

6.636

6.578

7.108

7.239

6.264

6.656

1.544

2.477

1.444

1.332

1.324 320 1.554 296

268 597 1.471 1.153

322 797 1.560 1.850

822

Ingresso (8 ore) Preposti (8 ore) Aggiornamento preposti Antincendio Aggiornamento antincendio Primo soccorso Aggiornamento primo soccorso Emergenza Utilizzo linee vita Lavoro in ambienti confinanti Amianto Aggiornamento amianto Altro TOTALE parziale*

-18,8

3,5

5,5

15,1

-17,1

-0,3

-5,9

-0,9

8,1

1,8

-13,5

6,3

60,4

-41,7

-7,8

-0,6

-64,0

-79,8 86,6 -5,3 289,5

20,1 33,5 6,1 60,5

-25,1

3,0

13,2

7,0

17,4 7,6 -11,8 -54,0 128,4 0,6 7,8 -22,5

52,4

-34,2

16,0

-20,8

-9,7

5,1

-3,9

9,2

20,3

-12,0

-11,0

1,1

-5,2

6,9

20,1

TOTALE 16,0 Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL *al netto dei corsi relativi al progetto 16 ore MICS

RAPPORTO FORMEDIL 2017

147


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA Il numero dei corsi di emergenza, che era passato da 81 corsi nel 2009 a 20 nel 2015, continua a diminuire e gli 8 corsi svolti nel 2016 sono in calo del -60,0%. Per i corsi relativi all’amianto, si rimanda l’analisi al capitolo “2.4. I corsi sull’amianto”. LA FORMAZIONE PER LA SICUREZZA (ADEMPIMENTI NORMATIVI) NEL 2015 – NUMERO DI CORSI PER OPERAI PER TIPOLOGIA DI CORSO 800 Corsi

di cui con CPT

600 400 200 0

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

Passando all’analisi dell’attività formativa rivolta ai tecnici i corsi nel 2016 sono in totale 941 contro i 622 del 2015, con un incremento del +51,3%, e si passa da 14.684 ore nel 2015 a 18.923 pari al +28,9%. Anche in questo caso occorre ricordare alcune modifiche alle tipologie dei corsi che sono intervenute nel corso della serie storica in analisi. Nel 2011 era stata aggiunta alle 8 macro tipologie di corsi per i tecnici, quella dei corsi MICS – dirigenti, di cui si è già trattato nei precedenti capitoli, nel 2012 è stata tolta quella dei corsi d’ingresso e nel 2013 sono stati inseriti corsi di formazione base impiegati. Sono stati ricodificati i corsi relativi all’amianto del periodo 2012-2014 che erano inseriti nella voce altro. Anche per i corsi destinati ai tecnici, le voci nel questionario sono aumentate con i corsi di aggiornamento formazione base impiegati non tecnici, aggiornamento RSPP/ASPP, aggiornamento coordinatori della sicurezza e l’aggiornamento amianto. I corsi sommati nella voce altro, grazie a quest’ultima ulteriore codifica, registrano un decremento del -15,4%, passando da 246 corsi nel 2015 a 208 nel 2016. del numero delle ore del -6,2%, ma una crescita del +75,0% dei corsi svolti in collaborazione con i CPT. I corsi per l’aggiornamento coordinatori, sono la prima tipologia di corsi più erogata, con 224 corsi di 3.256 ore. Mentre per i corsi per coordinatori prosegue la tendenza di calo cominciata nel 2014; nel 2013 i corsi erano 248, nel 2014 erano scesi a 137, nel 2015 a 112 e nel 2016 a 33 (-70,5% rispetto al 2015). Nonostante ciò nel 2016 aumentano i corsi con i CPT del +14,3%. Quindi i corsi di formazione base impiegati, partiti nel 2013 con 100 corsi svolti di 780 ore, sono via via diminuiti arrivando a 76 nel 2015, ma nel 2016 la variazione torna positiva e i 105 corsi erogati sono il 38,2% in più di quelli del 2015. Cresce anche il numero delle ore del +44,3% e del +178,3% i corsi svolti con il CPT. La nuova tipologia aggiornamento formazione base impiegati totalizza solamente 8 corsi di 49 ore. Anche i corsi antincendio, che erano in calo nell’ultimo biennio, tornano ad aumentare: si passa da 23 corsi nel 2015 a 51 (+121,7%) e quelli svolti in collaborazione con i CPT da 3 a 6. I corsi per i responsabili e gli addetti ai servizi di prevenzione e protezione interni e esterni (RSPP/ASPP) passano da 96 a 74, registrando quindi un decremento del -22,9%, mentre molto più alta la numerosità dei corsi di aggiornamento 148

RAPPORTO FORMEDIL 2017


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA RSPP/ASPP che sono stati 150 di 2.220 ore formative. I corsi di primo soccorso, dopo che nel 2015 avevano totalizzato il dato più basso degli ultimi anni pari a 8 corsi, nel 2016 tornano a crescere: i 27 corsi svolti sono il 237,5% in più di quelli erogati nel 2015. Mentre scende il numero di quelli in collaborazione con i CPT che da 6 nel 2015 passa a 4. Per i corsi FAD RLSPP, nel 2016 è stato svolto un solo corso di 48 ore. I CORSI PER LA SICUREZZA (ADEMPIMENTI NORMATIVI) DEI TECNICI – NUMERO CORSI E VARIAZIONE % SULL’ANNO PRECEDENTE 2009 Ingresso Form. base impiegati non tecnici Aggiornamento form. base impiegati non tecnici Antincendio Primo soccorso RSPP/ASPP

2010

17

2011 8

2012

2013

2014

2015

2016

48 100

97

76

105 8

8

19

39

31

45

31

23

51

14

29

62

30

44

19

8

27

210

187

152

134

169

129

96

74

Aggiornamento RSPP/ASPP

150

FAD RLSPP

37

11

12

9

15

21

10

1

Coordinatori della sicurezza Aggiornamento coordinatori della sicurezza Emergenza

75

95

118

176

248

137

112

33 224

2

25

21

Amianto

19

19

1

0

0

12

14

26

29

29

Aggiornamento amianto

12

Altro

287

201

142

159

241

254

246

208

TOTALE parziale*

650

575

594

570

895

715

600

922

TOTALE

650

575

619

596

936

731

622

941

-21,6

38,2

Variazioni % sullo stesso periodo anno precedente Ingresso

-52,9

500,0

Form. base impiegati non tecnici Aggiornamento form. base impiegati non tecnici Antincendio

-3,0

137,5

105,3

-20,5

45,2

-31,1

-25,8

121,7

Primo soccorso

107,1

113,8

-51,6

46,7

-56,8

-57,9

237,5

RSPP/ASPP

-11,0

-18,7

-11,8

26,1

-23,7

-25,6

-22,9

-

Aggiornamento RSPP/ASPP FAD RLSPP Coordinatori della sicurezza Aggiornamento coordinatori della sicurezza Emergenza

-70,3

9,1

-25,0

66,7

40,0

-52,4

-90,0

26,7

24,2

49,2

40,9

-44,8

-18,2

-70,5 -

1.150,0

-16,0

-9,5

Amianto

0,0

-94,7

-100,0

16,7

85,7

11,5

Aggiornamento amianto

0,0 -

Altro

-30,0

-29,4

20,4

51,6

5,4

-3,1

-15,4

TOTALE parziale*

-11,5

3,3

-4,0

57,0

-20,1

-16,1

53,7

7,7

-3,7

57,0

-21,9

-14,9

51,3

TOTALE -11,5 Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL *al netto dei corsi relativi al progetto 16 ore MICS

RAPPORTO FORMEDIL 2017

149


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA E infine i corsi per la gestione delle emergenze che, dopo aver registrato nel 2014 il decremento più alto tra i corsi per i tecnici pari al -94,7%, nel 2015 e anche nel 2016 non sono proprio partiti. Per i corsi per l’amianto, che rimangono stazionari a 29, verrà dato maggiore rilievo nel capitolo 2.4. I CORSI PER LA SICUREZZA (ADEMPIMENTI NORMATIVI) DEI TECNICI – NUMERO ORE E VARIAZIONE % SULL’ANNO PRECEDENTE 2009 Ingresso

124

Form. base impiegati non tecnici Aggiornamento form. base impiegati non tecnici Antincendio Primo soccorso RSPP/ASPP

2010

2011

64

2012

2013

2014

2015

2016

260 780

978

596

49 56

216

332

401

513

238

150

402

204

444

762

412

600

264

128

380

7.577

6.008

4.504

4.253

5.298

5.196

3.711

3.276

Aggiornamento RSPP/ASPP FAD RLSPP Coordinatori della sicurezza Aggiornamento coordinatori della sicurezza Emergenza

2.220 429

132

96

166

530

733

476

48

4.931

5.461

6.404

7.395

8.120

5.264

4.883

3.754 3.256

100

1.234

1.024

Amianto

1.064

1.096

24

0

0

498

420

748

1.240

1.340

Aggiornamento amianto Altro

863

64 4.624

3.440

3.098

2.819

4.635

4.432

3.166

2.971

TOTALE parziale*

18.045

16.999

16.480

17.008

21.992

17.877

14.350

18.623

TOTALE

18.045

16.999

16.894

17.462

22.615

18.133

14.684

18.923

25,4

-39,1

44,8

Variazioni % sullo stesso periodo anno precedente Ingresso

-48,4

306,3

-100,0

Form. base impiegati non tecnici Aggiornamento form. base impiegati non tecnici Antincendio

285,7

53,7

20,8

27,9

-53,6

-37,0

168,0

Primo soccorso

117,6

71,6

-45,9

45,6

-56,0

-51,5

196,9

RSPP/ASPP

-20,7

-25

-5,6

24,6

-1,9

-28,6

-11,7

-69,2

-27,3

72,9

219,3

38,3

-35,1

-89,9

10,7

17,3

15,5

9,8

-35,2

-7,2

-23,1

1.134,00

-17

3,9

3,0

-97,8

-100,0

-15,7

78,1

65,8

Aggiornamento RSPP/ASPP FAD RLSPP Coordinatori della sicurezza Aggiornamento coordinatori della sicurezza Emergenza Amianto

8,1

Aggiornamento amianto Altro TOTALE parziale*

-25,6

-9,9

-9,0

64,4

-4,4

-28,6

-6,2

-5,8

-3,1

3,2

29,3

-18,7

-19,7

29,8

-0,6

3,4

29,5

-19,8

-19,0

28,9

TOTALE -5,8 Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL *al netto dei corsi relativi al progetto 16 ore MICS

150

RAPPORTO FORMEDIL 2017


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA LA FORMAZIONE PER LA SICUREZZA (ADEMPIMENTI NORMATIVI) NEL 2015 – NUMERO DI CORSI PER TECNICI PER TIPOLOGIA DI CORSO 250 200

Corsi

di cui con CPT

150 100 50 0

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

La durata media dei corsi per la sicurezza degli operai, piuttosto stabile nel periodo 2011-2014, nel 2015 si era leggermente abbassata a 9,45 ore per corso e nel 2016 con un ulteriore flessione si attesta a 8,89 ore per corso. La dinamica della media ore dei corsi per i tecnici è invece piuttosto altalenante 27,8 ore nel 2009; 29,6 nel 2010; 27,3 nel 2011; 29,3 nel 2012; 24,2 nel 2013 e 24,81 nel 2014, scende nel 2015 a 23,61 e ulteriormente a 20,11 ore per corso nel 2016. LA FORMAZIONE PER LA SICUREZZA (ADEMPIMENTI NORMATIVI) NEL PERIODO 2009-2016– MEDIA PRESENZE IN AULA 2009

2010

2011

2012

16,13

17,14

15,58

14,16

2013

2014

2015

2016

13,31

14,27

11,03

12,42

OPERAI Ingresso (8 ore) Preposti (8 ore) Agg. Preposti

8,25

MICS 16ore - preposti

12,75

13,18

13,08

11,11

9,92

14,77 12,44

Agg. MICS 16ore - preposti Antincendio

16,45

15,62

14,91

14,79

14,13

13,94

12,84

16,11

14,98

14,58

14,96

15,75

13,01

12,99

15,07

14,59

15,05

23,73

14,88

17,37

24,20

14,75

20,85

15,22

9,07

13,31

Agg. antincendio Primo soccorso

13,11

Agg. primo soccorso Emergenza

14,83

Utilizzo linee vita Lavoro in ambienti confinanti

12,94

9,52

11,12

11,12

16,38

17,47

13,84

13,43

13,42

12,85

14,05

20,46

13,59

12,96

11,02

14,13

14,61

16,46

13,33

12,53

12,51

Amianto Agg. amianto Altro

12,63

9,85 11,72

12,06

TOTALE 14,80 14,43 Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

La media delle presenze in aula dei corsi per operai è piuttosto in linea con il dato registrato nel 2015 e si attesta a 12,51 allievi in aula.

RAPPORTO FORMEDIL 2017

151


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA Di contro la media delle presenze ai corsi per i tecnici, subisce un incremento, si passa da una media di 14,98 nel 2015 a 15,40 nel 2016.

LA FORMAZIONE PER LA SICUREZZA (ADEMPIMENTI NORMATIVI) NEL PERIODO 2009-2016– MEDIA PRESENZE IN AULA 2009

2010

2011

18,53

13,13

21,69

2012

2013

2014

2015

2016

11,67

14,39

12,64

11,68

TECNICI Ingresso Formazione base impiegati Agg. form. base impiegati

8,88

MICS 16ore - dirigenti

9,96

12,73

10,61

10,88

7,14

9,42

Antincendio

16,88

13,89

11,92

12,90

17,24

16,68

6,52

12,43

Primo soccorso

17,79

14,14

11,10

12,73

13,91

17,26

18,50

7,44

RSPP/ASPP

16,03

15,44

13,72

11,84

11,82

10,22

10,04

Agg. RSPP/ASPP

7,95 13,75

FAD RLSPP Coordinatori

1,11

1,00

1,00

1,33

1,67

1,62

1,90

10,00

37,05

25,95

23,27

29,28

38,33

14,28

20,37

17,82

Agg. coordinatori

22,83

Emergenza

29,00

9,44

10,05

Amianto

9,37

13,32

12,00

-

-

14,00

9,79

12,88

11,41

11,93

Agg. amianto

16,08

Altro

15,14

15,54

TOTALE 17,36 16,52 Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

23,23

25,92

15,80

18,54

17,50

15,78

17,44

20,69

20,00

14,75

14,98

15,40

In sintesi a fronte dei 4.200 corsi per la sicurezza erogati a operai e tecnici, in aumento del +32,7% rispetto ai 3.166 del 2015, poco meno della metà, ben 2.061, sono stati svolti in collaborazione con i CPT (+120,2%). La collaborazione, dovuta all’unificazione con i CPT territoriali, è stata leggermente maggiore, è pari al 52,5% sul totale corsi, per quanto riguarda i corsi per la sicurezza destinati ai tecnici, mentre per quanto riguarda i corsi per operai la quota scende al 48,1%. LA FORMAZIONE PER LA SICUREZZA (ADEMPIMENTI NORMATIVI) NEL 2016 – CONFRONTO TRA TIPOLOGIE CORSUALI 3.500 3.000 2.500 2.000 1.500 1.000 500 0

3.259

1.567 941

Operai Corsi Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

152

RAPPORTO FORMEDIL 2017

494

Tecnici di cui con CPT


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA Passando all’analisi della presenza femminile ai corsi per la sicurezza, dopo che nel 2013 si era raggiunta la quota più alta nei corsi per la sicurezza dall’inizio della rilevazione e le allieve femmine operai e tecnici erano 4.864 (+8.5% rispetto al 2012), nel 2014 la quota rosa, 2.610 tra operai e tecnici, subisce un brusco ridimensionamento pari al -55,0% sul numero delle allieve operai e del -40,5% sul numero delle allieve tecnici, tornando a livelli più omogenei rispetto al biennio 2009-2010. Nel 2015 la presenza ai corsi delle femmine era tornata a salire, tra operai e tecnici, le allieve erano state 2.726, pari al +4,4% rispetto al 2014. E nel 2016 la crescita è ancora più consistente: le allieve operai sono state 2.061, il numero più alto dall’inizio della rilevazione, in crescita del +122,1% rispetto al 2015, ma anche del +5,4% rispetto al dato del 2013. Le allieve tecnici, che passano da 1.798 nel 2015 a 2.341 nel 2016, crescono rispetto al 2015 del +30,2%, ma risultano, ancora, in calo del -19,5% rispetto alle 2.909 allieve tecnici del 2013.

LA FORMAZIONE PER LA SICUREZZA (ADEMPIMENTI NORMATIVI) NEL PERIODO 2009-2016– GLI ALLIEVI FORMATI 2009-2016 2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016 Maschi

Femmine

TOTALE

di cui: Stranieri

OPERAI Ingresso (8 ore)

12.532

11.361

9.159

4.999

Preposti (8 ore)

3.087

3.183

2.448

942

611

248

Agg. Preposti MICS 16ore - preposti

2.079

1.937

Agg. MICS 16ore preposti Antincendio

7.565

5.623

5.740

6.419

7.190

5.758

5.613

8.619

7.147

7.711

8.481

9.482

6.348

6.562

1.221

1.634

647

1.068

625

330

484

813

989

1.449 297

Agg. antincendio Primo soccorso

Utilizzo linee vita Lavoro in ambienti confinanti Amianto

606

TOTALE

38.051

11.710

175

12.021

1.607

817

803

14

817

104

443

6.192

68

6.260

576

0

0

0

0

0

5.189

46.963

2.134

49.097

8.350

3.631

224

3.855

492

4.825

56.282

2.893

59.175

9.985

8.008

7.621

387

8.008

1.121

118

5.764

363

6.127

647

1.279

3.808

6.817

72

6.889

1.097

1.495

1.646

1.568

6.128

30

6.158

876

692

1021

832

3.387

61

3.448

948

699

689

10

699

242

3.841

89.127

14.190

10.655 289.732

51.945

Agg. amianto Altro

383

11.846

3.855

Agg. primo soccorso Emergenza

37.668 3.303

9.598

12.786

12.030

9.878

14.652

10.303

12.576

7.304

85.286

39.535

38.551

37.366

33.388

38.537

29.709

31.877

40.769

279.077

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

Per quanto riguarda gli stranieri che hanno partecipato ai corsi per la sicurezza in totale, sono stati tra operai e tecnici, 6.496, con un incremento del +27,0% rispetto al 2015 mentre la loro quota percentuale sul totale degli allievi scende dal 12,4% nel 2015 all’11,8%. Contrariamente a quanto succede per le allieve femmine, in termini assoluti la maggior presenza degli stranieri si registra tra gli operai che passano da 4.801 nel 2015 a 6.016 (+25,3%), mentre la presenza degli stranieri ai corsi per tecnici cresce del +53,4% rispetto al 2015, si passa da 313 allievi stranieri a 480.

RAPPORTO FORMEDIL 2017

153


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA LA FORMAZIONE PER LA SICUREZZA (ADEMPIMENTI NORMATIVI) NEL PERIODO 2009-2016– GLI ALLIEVI FORMATI 2009-2016 2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016 Maschi

Femmine

TOTALE

di cui: Stranieri

TECNICI Ingresso

315

Formazione impiegati Agg. form. impiegati

105

1.041

base

1.167

1.396

961

base

MICS 16ore - dirigenti

1.158

303

1.461

184

1.226

2.707

2.043

4.750

150

71

49

22

71

13

249

331

435

174

157

179

1.465

60

1.525

26

Antincendio

135

264

465

400

776

517

150

634

2.749

592

3.341

103

Primo soccorso

249

410

688

382

612

328

148

201

2.369

649

3.018

137

3.366

2.887

2.085

1.586

1.998

1.318

964

588

13.419

1.373

14.792

759

2.062

1.906

156

2.062

63

FAD RLSPP

41

11

12

12

25

34

19

10

154

10

164

6

Coordinatori

2.779

2.465

2.746

5.154

9.505

1.957

2.281

RSPP/ASPP Agg. RSPP/ASPP

Agg. coordinatori Emergenza

58

236

211

Amianto

TOTALE

22.391

5.084

27.475

122

4.174

941

5.115

29

178

253

12

0

0

842

106

948

16

168

137

335

331

346

1.208

109

1.317

165

193

192

1

193

26

Agg. amianto Altro

588 5.115

4.344

3.123

3.298

4.122

3.808

4.708

4.305

3.283

27.365

3.626

30.991

1.006

11.287

9.501

10.795

12.333

18.716

10.779

9.316

14.496

82.148

15.075

97.223

2.805

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

LA FORMAZIONE PER LA SICUREZZA (ADEMPIMENTI NORMATIVI) NEL 2015 – OPERAI PER TIPOLOGIA CORSUALE 10.000 8.000 6.000 4.000 2.000 0

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

LA FORMAZIONE PER LA SICUREZZA (ADEMPIMENTI NORMATIVI) NEL 2016 – TECNICI PER TIPOLOGIA CORSUALE 6.000 4.000 2.000 0

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

154

RAPPORTO FORMEDIL 2017


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA LA FORMAZIONE PER LA SICUREZZA (ADEMPIMENTI NORMATIVI) NEL 2016 – CONFRONTO OPERAI E TECNICI PER GENERE 45.000 40.000

38.708

35.000 30.000 25.000 20.000 12.155

15.000 10.000

6.016

5.000

2.061

2.341

Operai

Tecnici

480

0 Maschi

Femmine

di cui stranieri

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

Passando ai corsi per la sicurezza dedicati alla rappresentanza sindacale anche in questo caso sono aumentati i corsi codificati nel questionario di rilevazione; sono stati aggiunti i corsi di aggiornamento RLS per le aziende con meno di 50 dipendenti, di aggiornamento RLS per le aziende con più di 50 dipendenti e i corsi di aggiornamento RLST. I corsi realizzati nel 2016 sono stati in totale 444, il numero più alto in serie storica, contro i 247 del 2015 con un aumento, quindi, del +84,2%. Anche per quanto riguarda la collaborazione con i CPT il numero dei corsi cresce notevolmente, si passa da 93 corsi nel 2015 a 255 nel 2016. La loro quota sul totale dei corsi sale al 57,4%, era il 38,6% nel 2015, solamente nel 2010 la loro quota sul totale aveva superato il 50%. Gli allievi formati sono stati 3.800 contro i 2.372 del 2015 registrando un incremento del +60,2%. L’aumento del numero dei corsi ha riguardato tutte le aree geografiche. Nelle scuole del Nord Ovest i corsi raddoppiano; si passa da 51 corsi nel 2015 a 103 con un incremento del +102,0%, la variazioni su base annua più alta. Mentre il totale degli allievi che passa da 696 nel 2015 a 1.167 (+67,7%) continua ad essere il numero di formati più alto. Anche la quota dei corsi svolta in collaborazione con i CPT subisce un aumento notevole: era il 35,3% nel 2015 e nel 2016 si attesta al 63,1%. Nelle scuole del Nord Est sono stati svolti il 68,8% in più di corsi del 2015 e il numero degli allievi formati che passa da 587 nel 2015 a 888 cresce del +51,3%. Anche in questa area geografica i corsi in collaborazione con i CPT crescono decisamente; si passa da 27 corsi nel 2015 a 68 (+151,9%) e la loro quota sul totale dal 42,2% al 63,0%. Nelle scuole del Centro, che già dal 2014 detenevano il primato per numerosità dei corsi, nel 2016, con 135 corsi svolti, la crescita è pari al +90,1% rispetto al 2015. Mentre il numero degli allievi formati registra un aumento del +77,9%. I corsi svolti insieme a CPT passano da 26 nel 2015 a 92 nel 2016 e quindi aumenta la loro rappresentatività sul totale che da 36,6% registra nel 2015 diventa il 68,1%, la quota percentuale più alta tra le aree geografiche. Nelle scuole del Sud: si passa da 55 corsi nel 2015 a 98, pari al +78,2% mentre gli allievi che passano da 459 a 624 aumentano del +35,9%. A differenza delle altre geografiche, nel Sud i corsi svolti in collaborazione

RAPPORTO FORMEDIL 2017

155


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA con i CPT, pur aumentando nel numero del +36,4%, diminuiscono in termini di rappresentatività e la loro quota sul totale dei corsi passa dal 40,0% del 2015 al 30,6 nel 2016. Analizzando i dati della presenza femminile ai corsi si passa da 168 allieve nel 2015 a 209 allieve nel 2016, con un incremento su base annua del +24,4%. Ma se nel Nord Ovest la quota rosa è in crescita del +20,4, nel Nord Est è del 7,5% e nel Centro del +110,0%, nelle scuole del Sud il dato è in controtendenza: si passa da 31 allieve nel 2015 a solamente 24 nel 2016 (-22,6%). Stessa dinamica che si registra nel numero di stranieri che hanno preso parte ai corsi; a fronte di un incremento, a livello nazionale, del +57,6% rispetto al 2015 (da 203 presenze a 320) nel Nord Ovest la crescita è pari al +155,2%,nel Nord Est del +67,2%, nel Centro del +60,4% ed in flessione al Sud del -88,0% Analizzando le due tipologie di corso, il peso dei corsi destinati ai Rappresentati dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS), che passano da 222 nel 2015 a 418 nel 2016 (+88,3%), si attesta al 94,1% sul totale corsi dedicati alla rappresentanza sindacale tornando ai livelli del 2013. L’articolazione delle due tipologie di corso in analisi, vede il predominio dei corsi RLS su tutte le aree geografiche con percentuali più o meno omogenee: nel Nord Ovest la loro quota è del 93,2%, nel Nord Est del 95,4%, nel Centro del 93,3% e nel Sud del 94,9%. In tutte le aree geografiche l’incremento notevole di questi corsi che si registra nel 2016 è frutto principalmente dei numeri dei diversi corsi di aggiornamento inseriti quest’anno nella rilevazione. A fronte di un totale dei corsi per RLS pari a 418, ben 250 sono stati i corsi per aggiornamento RLS per aziende con meno di 50 dipendenti, il 59,8% e 71 hanno riguardato aggiornamento RLS per aziende con più di 50 dipendenti, il 17,0%. Quindi il 71,6% dei corsi RLS ha riguardato l’aggiornamento; percentuale che sale nel Nord Ovest, dove è pari all’81,3% di corsi e all’82,1% sugli allievi formati, ma sale ancor di più nel Nord Est con l’81,6% dei corsi e l’86,9% degli allievi. Nel Centro, pur mantenendo la loro centralità, i corsi di aggiornamento RLS sono rappresentativi del 71,4% dei corsi e del 77,1% degli allievi, mentre nel Sud la quota sul totale dei corsi è pari al 74,2% e del 56,8% sugli allievi. Anche per quanto riguarda l’altra tipologia di corso, quella per gli RLST, l’80,0% dei corsi sono stati quelli di aggiornamento a cui hanno preso parte il 79,1% degli allievi. LA FORMAZIONE PER LA SICUREZZA NEL 2015 PER AREA TERRITORIALE – RAPPRESENTANZA: CONFRONTO PER TIPOLOGIA DI CORSO 7

Nord ovest

96 5

Nord est

103 9

Centro

126 5

Sud

93

0

30 40 50 Totale RLST Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

156

10

20

RAPPORTO FORMEDIL 2017

60

70

80

90 100 Totale RLS

110

120

130

140


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA LA FORMAZIONE PER LA SICUREZZA (ADEMPIMENTI NORMATIVI) PER AREA TERRITORIALE– CORSI PER LA RAPPRESENTANZA Tipologia Totale RLS

Attività corsuali Corsi

di cui con CPT

Allievi Ore

Maschi

Femmine

Totale

Stranieri

96

61

975

1.086

64

1.150

74

18

11

578

195

11

206

15

60

39

253

799

45

844

58

18

11

144

92

8

100

1

7

4

112

16

1

17

0

1 6 103 103

1 3 65 64

64 48 1.087 1.187

1 15 1.102 822

0 1 65 54

1 16 1.167 876

0 0 74 96

19

12

712

101

14

115

18

62

39

299

590

36

626

66

22

13

176

131

4

135

12

5

4

145

9

3

12

1

1 4 108 126

0 4 68 86

120 25 1.332 1.304

4 5 831 1.037

2 1 57 61

6 6 888 1.098

1 0 97 146

36

27

904

235

16

251

53

70

45

268

686

41

727

82

20

14

132

116

4

120

11

9

6

208

21

2

23

0

1 8 135 93

1 5 92 27

120 88 1.512 1.112

1 20 1.058 586

0 2 63 23

1 22 1.121 609

0 0 146 3

24

7

736

253

10

263

0

58

16

288

305

12

317

3

11

4

88

28

1

29

0

5

3

176

14

1

15

0

2 3 98 418

1 2 30 238

152 24 1.288 4.578

5 9 600 3.531

1 0 24 202

6 9 624 3.733

0 0 3 319

di cui:

RLS Aggiornamento RLS (aziende con <=50 dip.)

Nord ovest

Aggiornamento RLS (aziende con >50 dip.)

Totale RLST di cui:

RLST Aggiornamento RLST Totale Totale RLS di cui:

RLS Aggiornamento RLS (aziende con <=50 dip.)

Nord est

Aggiornamento RLS (aziende con >50 dip.)

Totale RLST di cui:

RLST Aggiornamento RLST Totale Totale RLS di cui:

RLS Aggiornamento RLS (aziende con <=50 dip.)

2016 Centro

Aggiornamento RLS (aziende con >50 dip.)

Totale RLST di cui:

RLST Aggiornamento RLST Totale Totale RLS di cui:

RLS Aggiornamento RLS (aziende con <=50 dip.)

Sud

Aggiornamento RLS (aziende con >50 dip.)

Totale RLST di cui:

RLST Aggiornamento RLST Totale TOTALE RLS di cui:

RLS Aggiornamento RLS (aziende con <=50 dip.)

ITALIA

Aggiornamento RLS (aziende con >50 dip.)

TOTALE RLST

97

57

2.930

784

51

835

86

250

139

1.108

2.380

134

2.514

209

71

42

540

367

17

384

24

26

17

641

60

7

67

1

5 21 444

3 14 255

456 185 5.219

11 49 3.591

3 4 209

14 53 3.800

1 0 320

di cui:

RLST Aggiornamento RLST TOTALE

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL Segue

RAPPORTO FORMEDIL 2017

157


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA LA FORMAZIONE PER LA SICUREZZA (ADEMPIMENTI NORMATIVI) PER AREA TERRITORIALE – CORSI PER LA RAPPRESENTANZA Tipologia Nord ovest

Nord est

2015 Centro

Sud

ITALIA

Nord ovest

Nord est

2014 Centro

Sud

ITALIA

Nord ovest

Nord est 2013 Centro

Sud

ITALIA

Nord ovest

Nord est 2012 Centro

Sud

ITALIA

RLS RLST Totale RLS RLST Totale RLS RLST Totale RLS RLST Totale RLS RLST TOTALE RLS RLST Totale RLS RLST Totale RLS RLST Totale RLS RLST Totale RLS RLST TOTALE RLS RLST Totale RLS RLST Totale RLS RLST Totale RLS RLST Totale RLS RLST TOTALE RLS RLST Totale RLS RLST Totale RLS RLST Totale RLS RLST Totale RLS RLST TOTALE

Attività corsuali Corsi

46 5 51 59 5 64 64 7 71 53 2 55 222 19 241 44 3 47 66 2 68 82 6 88 44 0 44 236 11 247 85 5 90 72 4 76 66 6 72 55 4 59 278 19 297 52 1 53 77 6 83 80 3 83 60 2 62 269 12 281

di cui con CPT

16 2 18 23 4 27 23 3 26 20 2 22 82 11 93 21 3 24 28 2 30 48 3 51 19 0 19 116 8 124 26 3 29 42 3 45 28 5 33 18 2 20 114 13 127 22 1 23 35 4 39 32 1 33 22 2 24 111 8 119

Allievi Ore

578 98 676 760 433 1.193 1.308 364 1.672 988 12 1.000 3.634 907 4.541 711 80 791 952 96 1.048 1.203 336 1.539 1.123 0 1.123 3.989 512 4.501 832 193 1.025 760 98 858 1.097 185 1.282 1.140 311 1.451 3.829 787 4.616 752 8 760 1.076 188 1.264 1.499 44 1.543 1.317 16 1.333 4.644 256 4.900

Maschi

621 21 642 516 18 534 586 14 600 424 4 428 2.147 57 2.204 441 20 461 632 3 635 766 14 780 344 0 344 2.183 37 2.220 622 22 644 769 16 785 625 15 640 579 12 591 2.595 65 2.660 790 2 792 739 67 806 954 10 964 744 6 750 3.227 85 3.312

Femmine

52 2 54 53 0 53 28 2 30 30 1 31 163 5 168 24 0 24 40 0 40 28 2 30 30 0 30 122 2 124 33 3 36 41 0 41 37 1 38 44 1 45 155 5 160 47 1 48 45 6 51 36 0 36 31 0 31 159 7 166

Totale

673 23 696 569 18 587 614 16 630 454 5 459 2.310 62 2.372 465 20 485 672 3 675 794 16 810 374 0 374 2.305 39 2.344 655 25 680 810 16 826 662 16 678 623 13 636 2.750 70 2.820 837 3 840 784 73 857 990 10 1.000 775 6 781 3.386 92 3.478

Stranieri

27 2 29 58 0 58 91 0 91 25 0 25 201 2 203 45 2 47 53 1 54 117 0 117 1 0 1 216 3 219 68 2 70 42 0 42 57 0 57 3 2 5 170 4 174 91 0 91 96 4 100 96 0 96 4 0 4 287 4 291

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL Segue

158

RAPPORTO FORMEDIL 2017


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA LA FORMAZIONE PER LA SICUREZZA (ADEMPIMENTI NORMATIVI) PER AREA TERRITORIALE – CORSI PER LA RAPPRESENTANZA Tipologia Nord ovest

Nord est

2011 Centro

Sud

ITALIA

Nord ovest

Nord est 2010 Centro

Sud

ITALIA

Nord ovest

Nord est 2009 Centro

Sud

ITALIA

Nord ovest

Nord est 2009 Centro 2016 Sud

ITALIA

RLS RLST Totale RLS RLST Totale RLS RLST Totale RLS RLST Totale RLS RLST TOTALE RLS RLST Totale RLS RLST Totale RLS RLST Totale RLS RLST Totale RLS RLST TOTALE RLS RLST Totale RLS RLST Totale RLS RLST Totale RLS RLST Totale RLS RLST TOTALE RLS RLST Totale RLS RLST Totale RLS RLST Totale RLS RLST Totale RLS RLST TOTALE

Attività corsuali Corsi

43 2 45 55 5 60 42 5 47 57 4 61 197 16 213 43 1 44 39 10 49 54 1 55 33 3 36 169 15 184 46 4 50 55 1 56 70 2 72 48 3 51 219 10 229 359 21 380 423 33 456 458 30 488 350 18 368 1.590 102 1.692

di cui con CPT

20 2 22 32 3 35 14 3 17 23 3 26 89 11 100 26 0 26 25 9 34 25 0 25 15 3 18 91 12 103 23 1 24 31 1 32 24 0 24 12 1 13 90 3 93 154 12 166 216 26 242 194 15 209 129 13 142 693 66 759

Allievi Ore

725 128 853 1.066 109 1.175 932 410 1.342 1.500 268 1.768 4.223 915 5.138 1.007 16 1.023 836 212 1.048 1.507 4 1.511 1.030 192 1.222 4.380 424 4.804 1.436 328 1.764 1.448 9 1.457 1.878 132 2.010 1.404 104 1.508 6.166 573 6.739 6.041 851 6.892 6.898 1.145 8.043 9.424 1.475 10.899 8.502 903 9.405 30.865 4.374 35.239

Maschi

Femmine

Totale

Stranieri

630 5 635 683 48 731 482 13 495 554 18 572 2.349 84 2.433 734 5 739 457 75 532 711 2 713 401 11 412 2.303 93 2.396 900 16 916 883 5 888 1.546 7 1.553 1.001 7 1.008 4.330 35 4.365 4.738 91 4.829 4.679 232 4.911 5.670 75 5.745 4.047 58 4.105 19.134 456 19.590

39 1 40 74 21 95 22 4 26 43 1 44 178 27 205 20 0 20 26 8 34 32 0 32 45 0 45 123 8 131 53 2 55 48 0 48 86 1 87 43 0 43 230 3 233 268 9 277 327 35 362 269 10 279 266 3 269 1.130 57 1.187

669 6 675 757 69 826 504 17 521 597 19 616 2.527 111 2.638 754 5 759 483 83 566 743 2 745 446 11 457 2.426 101 2.527 953 18 971 931 5 936 1.632 8 1.640 1.044 7 1.051 4.560 38 4.598 5.006 100 5.106 5.006 267 5.273 5.939 85 6.024 4.313 61 4.374 20.264 513 20.777

57 0 57 73 2 75 83 0 83 6 0 6 219 2 221 101 0 101 46 4 50 69 0 69 4 0 4 220 4 224 109 1 110 83 0 83 180 0 180 4 0 4 376 1 377 498 7 505 451 11 462 693 0 693 47 2 49 1.689 20 1.709

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

RAPPORTO FORMEDIL 2017

159


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA 2.4. I corsi sull’amianto Già nella precedente rilevazione, visto l’ interesse per il tema Amianto la formazione per addetti alla rimozione e alla bonifica, era stata inserita, nel questionario somministrato alle Scuole Edili, all’interno della formazione per la sicurezza, sia per gli operai sia per i tecnici; ed inoltre si era provveduto a una ricodifica dei dati che dell’attività formativa dal 2012 al 2014, isolando tutti quei corsi che inseriti nella voce altro riguardavano, appunto, l’amianto. Nel questionario attuale è stata, inoltre, inserita un’altra codifica per le attività formative riguardanti l’aggiornamento. Nel 2016 sono stati realizzati 175 corsi, composti di 3.949 ore, cui hanno partecipato 2.085 allievi con un incremento rispetto ai dati del 2015 del +1,2% dei corsi, del +6,4% delle ore e del +9,4% degli allievi. In quest’ultimo anno il 76,4% dei corsi e il 73,4% degli allievi sono stati rivolti ad addetti operativi, il restante 24,0% dei corsi e il 26,6% degli allievi a tecnici e responsabili dei processi. Notevole, anche in questo caso, la quota dei corsi incentrati sull’aggiornamento che tra i corsi degli operai sono rappresentativi del 53,4% dei corsi e del 45,7% degli allievi; quote che, invece, scendono se analizziamo i corsi per tecnici e che sono pari al 29,3% dei corsi e del 35,8% degli allievi. Ricordiamo, come detto, che i dati 2012-2014 sono frutto di una ricodifica e potrebbero, quindi, essere sottostimati, nonostante ciò si evince comunque una tendenza di aumento di questa tipologia di corso: rispetto al 2012, infatti, i corsi aumentano del +143,1%, le ore del +62,7% e gli allievi formati del +83,4%. Totalizzando i dati dei cinque anni in analisi, sono stati svolti 607 corsi, per un monte ore di 14.834 e con 7.623 allievi formati. Gran parte dell’attività è stata rivolta agli allievi operai; per questa tipologia di allievi i corsi sono stati 443, pari al 73,0% del totale corsi, ed hanno formato 5.674 allievi, rappresentativi del 74,4% del totale. FORMAZIONE AMIANTO 2012-2016 OPERAI Corsi

Ore

TECNICI Allievi

Corsi

Ore

TOTALE Allievi

Corsi

Ore

Allievi

FORMAZIONE (estratto dalla voce “altro”) 2012 2013 2014 2015 2016

16 25 23 66 0

699 733 334 514 0

296 392 301 538 0

7 20 12 2 1

408 646 416 108 32

67 259 82 16 15

23 45 35 68 1

1.107 1.379 750 622 32

363 651 383 554 15

37 17 50 76 133

822 296 1.153 1.850 2.513

606 297 692 1.021 1.531

12 14 26 29 41

498 420 748 1.240 1.404

168 137 335 331 539

49 31 76 105 174

1.320 716 1.901 3.090 3.917

774 434 1.027 1.352 2.070

71

519

699

12

64

193

83

583

892

53 42 73 142 133

1.521 1.029 1.487 2.364 2.513

902 689 993 1.559 1.531

19 34 38 31 42

906 1.066 1.164 1.348 1.436

235 396 417 347 554

72 76 111 173 175

2.427 2.095 2.651 3.712 3.949

1.137 1.085 1.410 1.906 2.085

443

8.914

5.674

164

5.920

1.949

607

14.834

7.623

SICUREZZA 2012 2013 2014 2015 2016 di cui: Aggiornamento TOTALE 2012 2013 2014 2015 2016 TOTALE 2012-2016

Fonte: Rapporto FORMEDIL 2016 e Banca Dati Formazione Costruzioni

160

RAPPORTO FORMEDIL 2017


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA 2.5. Sintesi dell’attività formativa L’analisi complessiva dell’attività formativa erogata dalle Scuole Edili dislocate sul territorio nazionale consente alcune considerazioni più generali: 1. nel 2016 l’attività formativa erogata dalle scuole è stata inferiore a quella del 2015, sia per quanto riguarda il numero dei corsi che per numero di allievi e rispettivamente del -9,5% e del -7,5%. Calo che, però, non si riscontra nell’attività erogata ai tecnici: per queste figure professionali i corsi aumentano del +20,3% e i formati del +20,6% rispetto al 2015. L’offerta formativa si è rivolta però, come da tradizione, principalmente agli operai che sono stati 120.122 e, anche se in calo del -13,1% rispetto al 2015, detengono comunque una quota consistente rispetto agli occupati in costruzioni che è pari all’ 8,6% e al 14,3% rispetto alla forza lavoro dipendente. Rilevazione ISTAT – Forze lavoro Occupati in costruzione 2016 Allievi OPERAI formati:

120.122

8,6% di

1.404.000

14,3% di

840.000

Totale Dipendenti

2. ma il 2016 verrà ricordato come l’anno della formazione in sicurezza: sono stato realizzati 4.644 corsi, il numero più alto dall’inizio della rilevazione, che hanno formato 59.065 allievi, in crescita rispetto al 2015 del +35,6%. E in crescita notevole anche la collaborazione con i CPT che intervengono nell’erogazione del 49,9% dei corsi. Grande il ruolo che hanno avuto i corsi di aggiornamento che per tutte le tipologie di allievi, operai, tecnici e rappresentanti sindacali, sono stati tra quelli più finanziati. Corsi

di cui in collaborazione con i CPT

Allievi formati TOTALE

Sicurezza - adempimenti agli obblighi formativi di cui:

4.644

2.316

59.065

Aggiornamento

1.740

869

23.771

% aggiornamento sul totale

37,5%

37,5%

40,2%

3. e se il 2012 era stato l’anno della “stabilizzazione” del progetto 16 ore MICS, il 2013 l’anno della “formazione e della specializzazione degli occupati”, il 2014 l’anno della “maturazione e consolidamento” e il 2015 l’anno della “formazione e specializzazione nell’utilizzo di macchine e attrezzature di lavoro” con i corsi relativi al progetto 16 ore MICS: attrezzature di lavoro che erano cresciuti del +49,0% e gli allievi formati del +37,5% per il 2016 possiamo parlare dell’anno della “continuità e della messa a regime” con i formati che rappresentano il 23,1% degli allievi totali Progetto 16 ore MICS La stabilizzazione

33.028

Allievi formati

Anno 2012

La formazione e specializzazione occupati

81.557

Allievi formati

Anno 2013

La maturazione e il consolidamento

45.172

Allievi formati

Anno 2014

La formazione e specializzazione nell’utilizzo di macchine e attrezzature

50.505

Allievi formati

Anno 2015

La continuità e la messa a regime

34.531

Allievi formati

Anno 2016

RAPPORTO FORMEDIL 2017

161


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA

3.

L’attività del sistema FORMEDIL nel 2016 a livello regionale

In sintesi, quindi, le 103 scuole edili nel 2016 hanno ricevuto finanziamenti per un importo pari a 74.334.327 euro di cui il 66,8% proveniente dalle Casse Edili. Il 31,2% del personale che si è occupato della gestione delle scuole è dipendente, mentre il restante 68,8%, pari a 1.599 unità, è composto da collaboratori. LE FONTI DI FINANZIAMENTO Importi da cassa edile

Pubblici

Fondi interprofessionali

INAIL

Libero mercato

Altro

TOTALE

49.623.628

14.380.720

817.050

593.611

8.134.806

784.512

74.334.327

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

IL PERSONALE DELLE SCUOLE DIPENDENTI

COLLABORATORI

Direzione

Tecnici

Dirigenti

Quadri

33

49

Amministrativi

di cui:

383

Docenti 148

261

Tecnici TOTALE

Amministrativi

di cui:

TOTALE

68

Docenti 1.453

1.599

726

1.531

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

In totale sono stati svolti 12.514 corsi, di cui 4.644 relativi alla sicurezza/adempimenti agli obblighi formativi, composti complessivamente da 298.503 ore di formazione. Gli allievi che hanno partecipato ai corsi sono stati 149.619 e di questi 59.065 sono stati formati alla sicurezza/adempimenti. ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE – ITALIA ENTI Enti 103

di cui Unificati 81

FORMAZIONE Corsi 12.514

di cui sicurezza 4.644

Ore 298.503

ALLIEVI di cui sicurezza 53.124

Allievi 149.619

di cui sicurezza 59.065

Maschi

Femmine

140.297

9.322

di cui stranieri 25.647

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

I corsi per la sicurezza per la rappresentanza sindacale sono stati 444, di cui 255 erogati in collaborazione con i CPT, cui hanno preso parte 3.800 allievi. Di questi corsi la maggior parte (418), ha riguardato i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) che per il 59,9% sono stati svolti in collaborazione con i CPT; a essi hanno partecipato 3.733 allievi. ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE IN AMBITO SICUREZZA A LIVELLO REGIONALE – CORSI PER LA RAPPRESENTANZA FORMAZIONE Corsi RLS Totale (formazione e aggiornamento)

RLST Totale (formazione e aggiornamento)

TOTALE

di cui in collaborazione con CPT

ALLIEVI Ore di formazione

Femmine

Totale

di cui stranieri

418

238

4.578

3.531

202

3.733

319

26

17

641

60

7

67

1

444

255

5.219

3.591

209

3.800

320

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

Di seguito si riportano i dati di sintesi a livello regionale. 162

Maschi

RAPPORTO FORMEDIL 2017


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA

NORD OVEST: PIEMONTE

LE FONTI DI FINANZIAMENTO Importi da cassa edile

Pubblici

Fondi interprofessionali

INAIL

Libero mercato

Altro

TOTALE

3.189.201

1.333.446

16.800

0

583.643

9.800

5.132.890

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

IL PERSONALE DELLE SCUOLE DIPENDENTI

COLLABORATORI

Direzione

Tecnici

Dirigenti

Quadri

2

1

Tecnici

Amministrativi

di cui:

35

Docenti 10

20

TOTALE

Amministrativi

di cui:

TOTALE

9

Docenti 179

189

58

180

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE A LIVELLO REGIONALE ENTI

FORMAZIONE

ALLIEVI

Enti

di cui Unificati

Corsi

di cui sicurezza

Ore

di cui sicurezza

Allievi

di cui sicurezza

Maschi

Femmine

di cui stranieri

8

8

995

376

24.928

3.935

12.638

4.745

11.900

738

2.817

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL Dati comprendenti: operai, tecnici e rappresentanze

ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE IN AMBITO SICUREZZA A LIVELLO REGIONALE – CORSI PER LA RAPPRESENTANZA FORMAZIONE Corsi RLS Totale (formazione e aggiornamento)

RLST Totale (formazione e aggiornamento)

TOTALE

di cui in collaborazione con CPT

ALLIEVI Ore di formazione

Maschi

Femmine

Totale

di cui stranieri

27

13

274

291

30

321

30

4

1

32

14

1

15

0

31

14

306

305

31

336

30

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

RAPPORTO FORMEDIL 2017

163


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA

NORD OVEST: VALLE D’AOSTA

LE FONTI DI FINANZIAMENTO Importi da cassa edile

Pubblici

Fondi interprofessionali

INAIL

Libero mercato

Altro

TOTALE

471.311

0

0

0

0

0

471.311

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

IL PERSONALE DELLE SCUOLE DIPENDENTI

COLLABORATORI

Direzione

Tecnici

Dirigenti

Quadri

1

0

Tecnici

Amministrativi

di cui:

1

Docenti 2

2

TOTALE

Amministrativi

di cui:

TOTALE

0

Docenti 0

0

4

0

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE A LIVELLO REGIONALE ENTI

FORMAZIONE

ALLIEVI

Enti

di cui Unificati

Corsi

di cui sicurezza

Ore

di cui sicurezza

Allievi

di cui sicurezza

Maschi

Femmine

di cui stranieri

1

1

94

18

1.055

170

894

352

878

16

218

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL Dati comprendenti: operai, tecnici e rappresentanze

ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE IN AMBITO SICUREZZA A LIVELLO REGIONALE – CORSI PER LA RAPPRESENTANZA FORMAZIONE Corsi RLS Totale (formazione e aggiornamento)

RLST Totale (formazione e aggiornamento)

TOTALE

di cui in collaborazione con CPT

Ore di formazione

Maschi

Femmine

Totale

di cui stranieri

3

3

16

34

4

38

5

0

0

0

0

0

0

0

3

3

16

34

4

38

5

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

164

ALLIEVI

RAPPORTO FORMEDIL 2017


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA

NORD OVEST: LOMBARDIA

LE FONTI DI FINANZIAMENTO Importi da cassa edile

Pubblici

Fondi interprofessionali

INAIL

Libero mercato

Altro

TOTALE

10.854.801

1.830.283

43.140

226.741

1.103.433

140.624

14.199.022

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

IL PERSONALE DELLE SCUOLE DIPENDENTI

COLLABORATORI

Direzione

Tecnici

Dirigenti

Quadri

6

2

Tecnici

Amministrativi

di cui:

70

Docenti 40

63

TOTALE

Amministrativi

di cui:

TOTALE

4

Docenti 118

133

141

129

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE A LIVELLO REGIONALE ENTI

FORMAZIONE

ALLIEVI

Enti

di cui Unificati

Corsi

di cui sicurezza

Ore

di cui sicurezza

Allievi

di cui sicurezza

Maschi

Femmine

di cui stranieri

10

8

2.427

873

46.151

8.377

30.043

11.645

28.317

1.726

4.690

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL Dati comprendenti: operai, tecnici e rappresentanze

ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE IN AMBITO SICUREZZA A LIVELLO REGIONALE – CORSI PER LA RAPPRESENTANZA FORMAZIONE Corsi RLS Totale (formazione e aggiornamento)

RLST Totale (formazione e aggiornamento)

TOTALE

di cui in collaborazione con CPT

ALLIEVI Ore di formazione

Maschi

Femmine

Totale

di cui stranieri

55

38

573

674

20

694

38

3

3

80

2

0

2

0

58

41

653

676

20

696

38

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

RAPPORTO FORMEDIL 2017

165


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA

NORD OVEST: LIGURIA

LE FONTI DI FINANZIAMENTO Importi da cassa edile

Pubblici

Fondi interprofessionali

INAIL

Libero mercato

Altro

TOTALE

1.559.841

3.041.468

0

0

653.844

262.251

5.517.404

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

IL PERSONALE DELLE SCUOLE DIPENDENTI

COLLABORATORI

Direzione

Tecnici

Dirigenti

Quadri

1

6

Tecnici

Amministrativi

di cui:

15

Docenti 28

40

TOTALE

Amministrativi

di cui:

TOTALE

14

Docenti 198

228

62

214

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE A LIVELLO REGIONALE ENTI

FORMAZIONE

ALLIEVI

Enti

di cui Unificati

Corsi

di cui sicurezza

Ore

di cui sicurezza

Allievi

di cui sicurezza

Maschi

Femmine

di cui stranieri

4

3

488

147

27.702

2.021

5.220

2.162

4.528

692

859

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL Dati comprendenti: operai, tecnici e rappresentanze

ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE IN AMBITO SICUREZZA A LIVELLO REGIONALE – CORSI PER LA RAPPRESENTANZA FORMAZIONE Corsi RLS Totale (formazione e aggiornamento)

RLST Totale (formazione e aggiornamento)

TOTALE

di cui in collaborazione con CPT

Ore di formazione

Maschi

Femmine

Totale

di cui stranieri

11

7

112

87

10

97

1

0

0

0

0

0

0

0

11

7

112

87

10

97

1

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

166

ALLIEVI

RAPPORTO FORMEDIL 2017


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA

NORD EST: TRENTINO ALTO ADIGE

LE FONTI DI FINANZIAMENTO Importi da cassa edile

Pubblici

Fondi interprofessionali

INAIL

Libero mercato

Altro

TOTALE

1.180.371

23.062

4.660

0

350.943

0

1.559.036

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

IL PERSONALE DELLE SCUOLE DIPENDENTI

COLLABORATORI

Direzione

Tecnici

Dirigenti

Quadri

0

1

Tecnici

Amministrativi

di cui:

9

Docenti 0

0

TOTALE

Amministrativi

di cui:

TOTALE

0

Docenti 30

30

10

30

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE A LIVELLO REGIONALE ENTI

FORMAZIONE

ALLIEVI

Enti

di cui Unificati

Corsi

di cui sicurezza

Ore

di cui sicurezza

Allievi

di cui sicurezza

Maschi

Femmine

di cui stranieri

2

1

353

193

3.704

2.183

4.344

2.010

4.188

156

499

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL Dati comprendenti: operai, tecnici e rappresentanze

ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE IN AMBITO SICUREZZA A LIVELLO REGIONALE – CORSI PER LA RAPPRESENTANZA FORMAZIONE Corsi RLS Totale (formazione e aggiornamento)

RLST Totale (formazione e aggiornamento)

TOTALE

di cui in collaborazione con CPT

ALLIEVI Ore di formazione

Maschi

Femmine

Totale

di cui stranieri

15

15

216

134

6

140

23

0

0

0

0

0

0

0

15

15

216

134

6

140

23

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

RAPPORTO FORMEDIL 2017

167


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA

NORD EST: VENETO

LE FONTI DI FINANZIAMENTO Importi da cassa edile

Pubblici

Fondi interprofessionali

INAIL

Libero mercato

Altro

TOTALE

3.208.824

2.285.884

1.600

33.036

1.118.144

83.707

6.731.195

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

IL PERSONALE DELLE SCUOLE DIPENDENTI

COLLABORATORI

Direzione

Tecnici

Dirigenti

Quadri

2

3

Tecnici

Amministrativi

di cui:

37

Docenti 22

33

TOTALE

Amministrativi

di cui:

TOTALE

2

Docenti 104

115

75

113

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE A LIVELLO REGIONALE ENTI

FORMAZIONE

ALLIEVI

Enti

di cui Unificati

Corsi

di cui sicurezza

Ore

di cui sicurezza

Allievi

di cui sicurezza

Maschi

Femmine

di cui stranieri

7

7

1.133

488

44.827

4.484

13.492

5.889

12.572

920

2.911

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL Dati comprendenti: operai, tecnici e rappresentanze

ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE IN AMBITO SICUREZZA A LIVELLO REGIONALE – CORSI PER LA RAPPRESENTANZA FORMAZIONE Corsi RLS Totale (formazione e aggiornamento)

RLST Totale (formazione e aggiornamento)

TOTALE

di cui in collaborazione con CPT

Ore di formazione

Maschi

Femmine

Totale

di cui stranieri

39

8

500

368

11

379

36

0

0

0

0

0

0

0

39

8

500

368

11

379

36

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

168

ALLIEVI

RAPPORTO FORMEDIL 2017


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA

NORD EST: FRIULI VENEZIA GIULIA

LE FONTI DI FINANZIAMENTO Importi da cassa edile

Pubblici

Fondi interprofessionali

INAIL

Libero mercato

Altro

TOTALE

719.128

1.291.740

0

6.480

255.394

0

2.272.742

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

IL PERSONALE DELLE SCUOLE DIPENDENTI

COLLABORATORI

Direzione

Tecnici

Dirigenti

Quadri

0

4

Tecnici

Amministrativi

di cui:

28

Docenti 0

0

TOTALE

Amministrativi

di cui:

TOTALE

0

Docenti 116

124

32

124

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE A LIVELLO REGIONALE ENTI

FORMAZIONE

ALLIEVI

Enti

di cui Unificati

Corsi

di cui sicurezza

Ore

di cui sicurezza

Allievi

di cui sicurezza

Maschi

Femmine

di cui stranieri

4

3

464

175

30.289

1.866

5.130

1.965

4.776

354

1.335

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL Dati comprendenti: operai, tecnici e rappresentanze

ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE IN AMBITO SICUREZZA A LIVELLO REGIONALE – CORSI PER LA RAPPRESENTANZA FORMAZIONE Corsi RLS Totale (formazione e aggiornamento)

RLST Totale (formazione e aggiornamento)

TOTALE

di cui in collaborazione con CPT

ALLIEVI Ore di formazione

Maschi

Femmine

Totale

di cui stranieri

19

16

135

155

17

172

17

3

3

16

2

1

3

0

22

19

151

157

18

175

17

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

RAPPORTO FORMEDIL 2017

169


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA

NORD EST: EMILIA ROMAGNA

LE FONTI DI FINANZIAMENTO Importi da cassa edile

Pubblici

Fondi interprofessionali

INAIL

Libero mercato

Altro

TOTALE

3.916.447

1.851.106

125.339

8.800

1.702.293

38.816

7.642.801

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

IL PERSONALE DELLE SCUOLE DIPENDENTI

COLLABORATORI

Direzione

Tecnici

Dirigenti

Quadri

2

6

Tecnici

Amministrativi

di cui:

30

Docenti 7

21

TOTALE

Amministrativi

di cui:

TOTALE

6

Docenti 270

278

59

272

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE A LIVELLO REGIONALE ENTI

FORMAZIONE

ALLIEVI

Enti

di cui Unificati

Corsi

di cui sicurezza

Ore

di cui sicurezza

Allievi

di cui sicurezza

Maschi

Femmine

di cui stranieri

9

7

1.276

472

28.754

6.570

18.254

7.097

16.652

1.602

4.132

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL Dati comprendenti: operai, tecnici e rappresentanze

ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE IN AMBITO SICUREZZA A LIVELLO REGIONALE – CORSI PER LA RAPPRESENTANZA FORMAZIONE Corsi RLS Totale (formazione e aggiornamento)

RLST Totale (formazione e aggiornamento)

TOTALE

di cui in collaborazione con CPT

Ore di formazione

Maschi

Femmine

Totale

di cui stranieri

30

25

336

165

20

185

20

2

1

129

7

2

9

1

32

26

465

172

22

194

21

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

170

ALLIEVI

RAPPORTO FORMEDIL 2017


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA

CENTRO: TOSCANA

LE FONTI DI FINANZIAMENTO Importi da cassa edile

Pubblici

Fondi interprofessionali

INAIL

Libero mercato

Altro

TOTALE

3.123.428

433.250

74.235

45.994

967.338

994

4.645.239

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

IL PERSONALE DELLE SCUOLE DIPENDENTI

COLLABORATORI

Direzione

Tecnici

Dirigenti

Quadri

0

8

Tecnici

Amministrativi

di cui:

27

Docenti 8

20

TOTALE

Amministrativi

di cui:

TOTALE

5

Docenti 35

43

55

38

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE A LIVELLO REGIONALE ENTI

FORMAZIONE

ALLIEVI

Enti

di cui Unificati

Corsi

di cui sicurezza

Ore

di cui sicurezza

Allievi

di cui sicurezza

Maschi

Femmine

di cui stranieri

11

8

1.239

419

23.864

4.838

11.951

4.675

11.646

305

3.108

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL Dati comprendenti: operai, tecnici e rappresentanze

ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE IN AMBITO SICUREZZA A LIVELLO REGIONALE – CORSI PER LA RAPPRESENTANZA FORMAZIONE Corsi RLS Totale (formazione e aggiornamento)

RLST Totale (formazione e aggiornamento)

TOTALE

di cui in collaborazione con CPT

ALLIEVI Ore di formazione

Maschi

Femmine

Totale

di cui stranieri

45

26

556

348

12

360

52

2

1

12

6

1

7

0

47

27

568

354

13

367

52

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

RAPPORTO FORMEDIL 2017

171


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA

CENTRO: UMBRIA

LE FONTI DI FINANZIAMENTO Importi da cassa edile

Pubblici

Fondi interprofessionali

INAIL

Libero mercato

Altro

TOTALE

1.224.420

97.402

7.200

56.542

194.806

19.500

1.599.870

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

IL PERSONALE DELLE SCUOLE DIPENDENTI

COLLABORATORI

Direzione

Tecnici

Dirigenti

Quadri

1

0

Tecnici

Amministrativi

di cui:

8

Docenti 5

5

TOTALE

Amministrativi

di cui:

TOTALE

0

Docenti 1

1

14

1

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE A LIVELLO REGIONALE ENTI

FORMAZIONE

ALLIEVI

Enti

di cui Unificati

Corsi

di cui sicurezza

Ore

di cui sicurezza

Allievi

di cui sicurezza

Maschi

Femmine

di cui stranieri

2

2

291

77

4.945

882

3.226

754

3.129

97

882

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL Dati comprendenti: operai, tecnici e rappresentanze

ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE IN AMBITO SICUREZZA A LIVELLO REGIONALE – CORSI PER LA RAPPRESENTANZA FORMAZIONE Corsi RLS Totale (formazione e aggiornamento)

RLST Totale (formazione e aggiornamento)

TOTALE

di cui in collaborazione con CPT

Ore di formazione

Maschi

Femmine

Totale

di cui stranieri

17

4

112

158

15

173

24

2

1

16

4

0

4

0

19

5

128

162

15

177

24

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

172

ALLIEVI

RAPPORTO FORMEDIL 2017


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA

CENTRO: MARCHE

LE FONTI DI FINANZIAMENTO Importi da cassa edile

Pubblici

Fondi interprofessionali

INAIL

Libero mercato

Altro

TOTALE

834.065

64.872

1.713

73.396

58.475

27.545

1.060.067

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

IL PERSONALE DELLE SCUOLE DIPENDENTI

COLLABORATORI

Direzione

Tecnici

Dirigenti

Quadri

1

0

Tecnici

Amministrativi

di cui:

7

Docenti 3

7

TOTALE

Amministrativi

di cui:

TOTALE

0

Docenti 32

32

15

32

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE A LIVELLO REGIONALE ENTI

FORMAZIONE

ALLIEVI

Enti

di cui Unificati

Corsi

di cui sicurezza

Ore

di cui sicurezza

Allievi

di cui sicurezza

Maschi

Femmine

di cui stranieri

4

4

273

77

5.874

763

3.409

1.151

3.339

70

647

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL Dati comprendenti: operai, tecnici e rappresentanze

ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE IN AMBITO SICUREZZA A LIVELLO REGIONALE – CORSI PER LA RAPPRESENTANZA FORMAZIONE Corsi RLS Totale (formazione e aggiornamento)

RLST Totale (formazione e aggiornamento)

TOTALE

di cui in collaborazione con CPT

ALLIEVI Ore di formazione

Maschi

Femmine

Totale

di cui stranieri

10

4

128

102

15

117

12

0

0

0

0

0

0

0

10

4

128

102

15

117

12

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

RAPPORTO FORMEDIL 2017

173


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA

CENTRO: LAZIO

LE FONTI DI FINANZIAMENTO Importi da cassa edile

Pubblici

Fondi interprofessionali

INAIL

Libero mercato

Altro

TOTALE

4.454.048

309.002

146.758

0

263.991

49.215

5.223.014

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

IL PERSONALE DELLE SCUOLE DIPENDENTI

COLLABORATORI

Direzione

Tecnici

Dirigenti

Quadri

4

4

Tecnici

Amministrativi

di cui:

18

Docenti 5

6

TOTALE

Amministrativi

di cui:

TOTALE

8

Docenti 50

61

32

53

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE A LIVELLO REGIONALE ENTI

FORMAZIONE

ALLIEVI

Enti

di cui Unificati

Corsi

di cui sicurezza

Ore

di cui sicurezza

Allievi

di cui sicurezza

Maschi

Femmine

di cui stranieri

5

5

509

187

8.769

2.065

6.703

2.243

5.989

714

1.061

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL Dati comprendenti: operai, tecnici e rappresentanze

ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE IN AMBITO SICUREZZA A LIVELLO REGIONALE – CORSI PER LA RAPPRESENTANZA FORMAZIONE Corsi RLS Totale (formazione e aggiornamento)

RLST Totale (formazione e aggiornamento)

TOTALE

di cui in collaborazione con CPT

Ore di formazione

Maschi

Femmine

Totale

di cui stranieri

32

30

256

262

15

277

39

1

0

4

3

0

3

0

33

30

260

265

15

280

39

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

174

ALLIEVI

RAPPORTO FORMEDIL 2017


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA

CENTRO: ABRUZZO

LE FONTI DI FINANZIAMENTO Importi da cassa edile

Pubblici

Fondi interprofessionali

INAIL

Libero mercato

Altro

TOTALE

2.027.906

75.597

15.184

133.623

122.092

92.500

2.466.901

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

IL PERSONALE DELLE SCUOLE DIPENDENTI

COLLABORATORI

Direzione

Tecnici

Dirigenti

Quadri

2

2

Tecnici

Amministrativi

di cui:

11

Docenti 3

9

TOTALE

Amministrativi

di cui:

TOTALE

2

Docenti 55

63

24

61

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE A LIVELLO REGIONALE ENTI

FORMAZIONE

ALLIEVI

Enti

di cui Unificati

Corsi

di cui sicurezza

Ore

di cui sicurezza

Allievi

di cui sicurezza

Maschi

Femmine

di cui stranieri

5

5

700

260

9.478

3.218

9.580

3.734

9.150

430

1.643

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL Dati comprendenti: operai, tecnici e rappresentanze

ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE IN AMBITO SICUREZZA A LIVELLO REGIONALE – CORSI PER LA RAPPRESENTANZA FORMAZIONE Corsi RLS Totale (formazione e aggiornamento)

RLST Totale (formazione e aggiornamento)

TOTALE

di cui in collaborazione con CPT

ALLIEVI Ore di formazione

Maschi

Femmine

Totale

di cui stranieri

22

22

252

167

4

171

19

4

4

176

8

1

9

0

26

26

428

175

5

180

19

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

RAPPORTO FORMEDIL 2017

175


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA

CENTRO: MOLISE

LE FONTI DI FINANZIAMENTO Importi da cassa edile

Pubblici

Fondi interprofessionali

INAIL

Libero mercato

Altro

TOTALE

298.500

0

0

0

0

0

298.500

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

IL PERSONALE DELLE SCUOLE DIPENDENTI

COLLABORATORI

Direzione

Tecnici

Dirigenti

Quadri

0

1

Tecnici

Amministrativi

di cui:

2

Docenti 0

0

TOTALE

Amministrativi

di cui:

TOTALE

0

Docenti 8

8

3

8

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE A LIVELLO REGIONALE ENTI

FORMAZIONE

ALLIEVI

Enti

di cui Unificati

Corsi

di cui sicurezza

Ore

di cui sicurezza

Allievi

di cui sicurezza

Maschi

Femmine

di cui stranieri

1

1

12

2

173

13

143

14

122

21

0

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL Dati comprendenti: operai, tecnici e rappresentanze

ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE IN AMBITO SICUREZZA A LIVELLO REGIONALE – CORSI PER LA RAPPRESENTANZA FORMAZIONE Corsi RLS Totale (formazione e aggiornamento)

RLST Totale (formazione e aggiornamento)

TOTALE

di cui in collaborazione con CPT

Ore di formazione

Maschi

Femmine

Totale

di cui stranieri

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

176

ALLIEVI

RAPPORTO FORMEDIL 2017


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA

SUD: CAMPANIA

LE FONTI DI FINANZIAMENTO Importi da cassa edile

Pubblici

Fondi interprofessionali

INAIL

Libero mercato

Altro

TOTALE

3.952.611

503.673

21.685

9.000

152.560

12.635

4.652.164

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

IL PERSONALE DELLE SCUOLE DIPENDENTI

COLLABORATORI

Direzione

Tecnici

Dirigenti

Quadri

2

2

Tecnici

Amministrativi

di cui:

15

Docenti 10

13

TOTALE

Amministrativi

di cui:

TOTALE

4

Docenti 14

18

32

14

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE A LIVELLO REGIONALE ENTI

FORMAZIONE

ALLIEVI

Enti

di cui Unificati

Corsi

di cui sicurezza

Ore

di cui sicurezza

Allievi

di cui sicurezza

Maschi

Femmine

di cui stranieri

5

3

611

207

11.379

2.766

6.061

2.324

5.704

357

134

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL Dati comprendenti: operai, tecnici e rappresentanze

ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE IN AMBITO SICUREZZA A LIVELLO REGIONALE – CORSI PER LA RAPPRESENTANZA FORMAZIONE Corsi RLS Totale (formazione e aggiornamento)

RLST Totale (formazione e aggiornamento)

TOTALE

di cui in collaborazione con CPT

ALLIEVI Ore di formazione

Maschi

Femmine

Totale

di cui stranieri

36

9

368

131

5

136

2

1

0

8

3

0

3

0

37

9

376

134

5

139

2

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

RAPPORTO FORMEDIL 2017

177


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA

SUD: PUGLIA

LE FONTI DI FINANZIAMENTO Importi da cassa edile

Pubblici

Fondi interprofessionali

INAIL

Libero mercato

Altro

TOTALE

3.075.862

1.054.369

358.247

0

365.490

46.925

4.900.894

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

IL PERSONALE DELLE SCUOLE DIPENDENTI

COLLABORATORI

Direzione

Tecnici

Dirigenti

Quadri

3

2

Tecnici

Amministrativi

di cui:

18

Docenti 1

15

TOTALE

Amministrativi

di cui:

TOTALE

2

Docenti 142

155

38

153

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE A LIVELLO REGIONALE ENTI

FORMAZIONE

ALLIEVI

Enti

di cui Unificati

Corsi

di cui sicurezza

Ore

di cui sicurezza

Allievi

di cui sicurezza

Maschi

Femmine

di cui stranieri

6

4

715

320

13.211

3.888

7.391

3.641

6.691

700

184

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL Dati comprendenti: operai, tecnici e rappresentanze

ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE IN AMBITO SICUREZZA A LIVELLO REGIONALE – CORSI PER LA RAPPRESENTANZA FORMAZIONE Corsi RLS Totale (formazione e aggiornamento)

RLST Totale (formazione e aggiornamento)

TOTALE

di cui in collaborazione con CPT

Ore di formazione

Maschi

Femmine

Totale

di cui stranieri

18

4

196

148

4

152

0

2

1

128

5

1

6

0

20

5

324

153

5

158

0

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

178

ALLIEVI

RAPPORTO FORMEDIL 2017


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA

SUD: BASILICATA

LE FONTI DI FINANZIAMENTO Importi da cassa edile

Pubblici

Fondi interprofessionali

INAIL

Libero mercato

Altro

TOTALE

537.673

0

0

0

31.149

0

568.822

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

IL PERSONALE DELLE SCUOLE DIPENDENTI

COLLABORATORI

Direzione

Tecnici

Dirigenti

Quadri

2

1

Tecnici

Amministrativi

di cui:

3

Docenti 0

0

TOTALE

Amministrativi

di cui:

TOTALE

3

Docenti 15

18

6

15

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE A LIVELLO REGIONALE ENTI

FORMAZIONE

ALLIEVI

Enti

di cui Unificati

Corsi

di cui sicurezza

Ore

di cui sicurezza

Allievi

di cui sicurezza

Maschi

Femmine

di cui stranieri

3

1

112

39

1.583

654

949

486

889

60

74

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL Dati comprendenti: operai, tecnici e rappresentanze

ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE IN AMBITO SICUREZZA A LIVELLO REGIONALE – CORSI PER LA RAPPRESENTANZA FORMAZIONE Corsi RLS Totale (formazione e aggiornamento)

RLST Totale (formazione e aggiornamento)

TOTALE

di cui in collaborazione con CPT

ALLIEVI Ore di formazione

Maschi

Femmine

Totale

di cui stranieri

7

4

28

45

5

50

1

0

0

0

0

0

0

0

7

4

28

45

5

50

1

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

RAPPORTO FORMEDIL 2017

179


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA

SUD: CALABRIA

LE FONTI DI FINANZIAMENTO Importi da cassa edile

Pubblici

Fondi interprofessionali

INAIL

Libero mercato

Altro

TOTALE

1.086.031

17.280

0

0

29.428

0

1.132.739

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

IL PERSONALE DELLE SCUOLE DIPENDENTI

COLLABORATORI

Direzione

Tecnici

Dirigenti

Quadri

0

0

Tecnici

Amministrativi

di cui:

17

Docenti 0

0

TOTALE

Amministrativi

di cui:

TOTALE

0

Docenti 15

15

17

15

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE A LIVELLO REGIONALE ENTI

FORMAZIONE

ALLIEVI

Enti

di cui Unificati

Corsi

di cui sicurezza

Ore

di cui sicurezza

Allievi

di cui sicurezza

Maschi

Femmine

di cui stranieri

3

2

80

30

1.268

386

688

280

679

9

16

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL Dati comprendenti: operai, tecnici e rappresentanze

ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE IN AMBITO SICUREZZA A LIVELLO REGIONALE – CORSI PER LA RAPPRESENTANZA FORMAZIONE Corsi RLS Totale (formazione e aggiornamento)

RLST Totale (formazione e aggiornamento)

TOTALE

di cui in collaborazione con CPT

Ore di formazione

Maschi

Femmine

Totale

di cui stranieri

5

2

80

37

0

37

0

0

0

0

0

0

0

0

5

2

80

37

0

37

0

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

180

ALLIEVI

RAPPORTO FORMEDIL 2017


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA

SUD: SICILIA

LE FONTI DI FINANZIAMENTO Importi da cassa edile

Pubblici

Fondi interprofessionali

INAIL

Libero mercato

Altro

TOTALE

3.491.110

57.368

0

0

181.782

0

3.730.260

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

IL PERSONALE DELLE SCUOLE DIPENDENTI

COLLABORATORI

Direzione

Tecnici

Dirigenti

Quadri

2

6

Tecnici

Amministrativi

di cui:

27

Docenti 4

6

TOTALE

Amministrativi

di cui:

TOTALE

7

Docenti 39

49

41

42

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE A LIVELLO REGIONALE ENTI

FORMAZIONE

ALLIEVI

Enti

di cui Unificati

Corsi

di cui sicurezza

Ore

di cui sicurezza

Allievi

di cui sicurezza

Maschi

Femmine

di cui stranieri

10

8

672

237

9.256

3.420

8.587

3.174

8.313

274

437

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL Dati comprendenti: operai, tecnici e rappresentanze

ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE IN AMBITO SICUREZZA A LIVELLO REGIONALE – CORSI PER LA RAPPRESENTANZA FORMAZIONE Corsi RLS Totale (formazione e aggiornamento)

RLST Totale (formazione e aggiornamento)

TOTALE

di cui in collaborazione con CPT

ALLIEVI Ore di formazione

Maschi

Femmine

Totale

di cui stranieri

25

8

404

211

7

218

0

2

2

40

6

0

6

0

27

10

444

217

7

224

0

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

RAPPORTO FORMEDIL 2017

181


PARTE SECONDA

IL SISTEMA DELLE SCUOLE EDILI NEL 2016 – L’ATTIVITA’ FORMATIVA

SUD: SARDEGNA

LE FONTI DI FINANZIAMENTO Importi da cassa edile

Pubblici

Fondi interprofessionali

INAIL

Libero mercato

Altro

TOTALE

418.053

110.916

488

0

0

0

529.457

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

IL PERSONALE DELLE SCUOLE DIPENDENTI

COLLABORATORI

Direzione

Tecnici

Dirigenti

Quadri

2

0

Tecnici

Amministrativi

di cui:

5

Docenti 0

1

TOTALE

Amministrativi

di cui:

TOTALE

2

Docenti 32

39

8

37

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE A LIVELLO REGIONALE ENTI

FORMAZIONE

ALLIEVI

Enti

di cui Unificati

Corsi

di cui sicurezza

Ore

di cui sicurezza

Allievi

di cui sicurezza

Maschi

Femmine

di cui stranieri

3

0

70

47

1.293

625

916

724

835

81

0

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL Dati comprendenti: operai, tecnici e rappresentanze

ATTIVITÀ FORMATIVE REALIZZATE IN AMBITO SICUREZZA A LIVELLO REGIONALE – CORSI PER LA RAPPRESENTANZA FORMAZIONE Corsi RLS Totale (formazione e aggiornamento)

RLST Totale (formazione e aggiornamento)

TOTALE

di cui in collaborazione con CPT

Ore di formazione

Maschi

Femmine

Totale

di cui stranieri

2

0

36

14

2

16

0

0

0

0

0

0

0

0

2

0

36

14

2

16

0

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

182

ALLIEVI

RAPPORTO FORMEDIL 2017


PARTE TERZA IL PROGETTO MICSxCAPO

RAPPORTO FORMEDIL 2017

183



PARTE TERZA

IL PROGETTO MICSxCAPO

4. Progetto MICSxCAPO una sperimentazione nazionale FORMEDIL

…Ciò detto, vanno però individuate alcune criticità e alcuni seri rischi per il futuro: - le posizioni professionali che rientrano nell’ambito dei “preposti di cantiere, capocantiere, tecnici operativi di cantiere” presentano seri problemi. I fenomeni di “rottura delle carriere professionali operaie in impresa” a seguito dei processi di parcellizzazione specializzata e di esternalizzazione delle fasi operative hanno reso critiche le progressioni professionali polivalenti e di qualità, base necessaria per l’assunzione di ruoli di coordinamento operativo di cantiere. A livello di queste figure l’impresa lamenta da tempo una crisi sia quantitativa, sia (i due aspetti sono collegati) qualitativa. Le richieste qualitative dell’impresa sono tendenzialmente rivolte verso figure che sappiano innestare su una buona conoscenza dei mestieri del costruire derivata da significative esperienze di lavoro, il padroneggiamento di linguaggi formali (disegno, computi, tecnologie) e le competenze di coordinamento gestionale e controllo delle lavorazioni. Pino Virgilio, La Buona Occupazione (25 agosto 2008)

Un po’ di storia: MICSxCAPO (nella versione di novembre 2015) è l’ultima evoluzione del primitivo “MICS Preposti” (2010), terzo sotto progetto (dopo la formazione iniziale di 16 ore ex art. 37 D.lgs 81/08 c.1 e la formazione Abilitazione Attrezzature ex art. 73, c. 5 del medesimo D.lgs) del progetto MICS (Moduli Integrati per Costruire in Sicurezza) promosso da Formedil e approvato dalle parti sociali nel 2008. In quasi sei anni ha subito molte e svariate modifiche lungo una linea che ha teso a trasformarlo da un ‘corso di formazione alla sicurezza’ (formazione aggiuntiva per preposti) a un ‘percorso di formazione professionale’ (per/verso figure di caposquadra- capocantiere). Determinati a utilizzare l’occasione per ‘tornare a fare formazione professionale’, ma nel contempo ben consapevoli delle resistenze inerziali dovute alle difficoltà diffuse nel concepire la possibilità di proporre attività di formazione che prescindessero da un adempimento obbligatorio (D.lgs 81/08), abbiamo ritenuto che una proposta di formazione professionale che contenesse al suo interno, seppur in posizione un po’ defilata, anche la possibilità di adempiere un obbligo di legge, avrebbe potuto più agevolmente trovare cittadinanza e risposta.

RAPPORTO FORMEDIL 2017

185


PARTE TERZA

IL PROGETTO MICSxCAPO In realtà fin dall’inizio MICSxCAPO si propone quale leva di cambiamento e innovazione nel modo stesso di fare formazione. Lo testimoniano questo brano del Bando di partecipazione che Formedil pubblicò a dicembre 2015: - sperimentare il PSP (Piano di Sviluppo Professionale) quale forma avanzata di formazione continua dei lavoratori. Da un lato attuando una sensibile riduzione della formazione frontale in centro con distacco dal lavoro e dall’altro praticando forme di assistenza in cantiere, connessa allo svolgimento di carriera e ai relativi bisogni formativi. Con una forte individualizzazione della didattica e con l’avvio di processi condivisi di progettazione della propria evoluzione professionale in un quadro di dialogo a tre – impresa, lavoratore, organismo di formazione - e con un forte coinvolgimento dell’impresa), - introdurre elementi utili a trasmettere gli assi culturali e professionali dell’innovazione nel costruire, - formare un’élite di formatori capaci non solo di esprimere un eccellente livello qualitativo in aula, ma soprattutto di gestire il ruolo anche fuori dall’aula (in cantiere, nel rapporto con l’impresa), di mettere in moto gli specialismi necessari, di saper costruire e animare il gruppo. “ MICSxCAPO si qualifica pertanto sin dall’inizio quale un progetto ambizioso, teso a innovare i modi della formazione continua, assumendo due punti di riferimento: il progetto PSP elaborato nel 2007 nei punti qualificanti: la nozione di percorso formativo, l’individualizzazione dell’intervento formativo, il focus sul ’cliente’ (il partecipante e il suo personale progetto di miglioramento) e non sul ‘prodotto’ (il corso); la formazione situata quale risorsa utile a integrare e indirizzare la formazione formale, con l’individuazione del cantiere e del luogo di lavoro quale ambiente di apprendimento, quale ambito di collaborazione tra partecipante, scuola e impresa che viene stimolata e supportata nel divenire ‘formativa’ (Registro dell’Impresa Formativa). Questo approccio formativo, auspicabile nella generalità degli interventi di formazione continua, in MICSxCAPO si applica alla formazione di una figura, o - forse più correttamente – di un’area professionale che va dall’operaio con significativa esperienza di lavoro, al caposquadra, al capocantiere che opera quale interfaccia tra le figure tecniche e gli operai esecutivi, al titolare di piccola impresa artigiana di provenienza operaia. Il progetto fa propria l’idea che una tale figura non può essere formata ‘con un corso’, ma con un percorso formativo che per sedici mesi possa costruire, con riferimento alla specifica persona e alla specifica esperienza professionale, un sapiente mix di interventi di formazione formale e di formazione situata riferita all’esperienza di lavoro. E, ultimo, ma non meno importante, sappia coinvolgere l’impresa quale terzo soggetto di un Patto Formativo promosso e gestito dai tre soggetti. Con quali obiettivi? Qualificare ed accelerare il processo di crescita professionale degli operai di mestiere che tendono in prospettiva – o già esercitano – funzioni di guida e coordinamento (capo) delle fasi esecutive in cantiere con riguardo particolare a due versanti: competenze organizzativo-gestionali (Controllare, Assicurare, Pianificare, Organizzare, acronimo di capo che ne definisce circolarmente le attività), il pensarci prima, il valutare le situazioni e strategizzare le attività, il saper gestire i collaboratori,

186

RAPPORTO FORMEDIL 2017


PARTE TERZA

IL PROGETTO MICSxCAPO ottimizzare l’uso delle risorse, dialogare con gli interlocutori… e competenze tecniche e comprensione dell’innovazione nei materiali, tecniche, componenti e processi.

Su questa ‘area professionale’ e con queste finalità formative le scuole vincitrici del Bando (primo turno con inizio a gennaio-febbraio e secondo turno con inizio a ottobre-dicembre 2016) hanno attività di informazione e promozione nei rispettivi territori, utilizzando un pieghevole nazionale. Il percorso formativo MICSxCAPO si compone di un mix articolato di attività da effettuare in un arco temporale di almeno 16 mesi: • un’attività di progressiva condivisione tra imprese, lavoratori e scuole edili, dei punti essenziali della proposta, da attuare mediante uno o più incontri di chiarimento, riflessione e dibattito; • la diffusione e l’illustrazione della Carta dei Valori al fine di chiarire e condividere le finalità principali del percorso; • la proposta di avviare un PSP (Piano di Sviluppo Professionale) con conseguente sottoscrizione formale di un Patto Formativo; • un corso iniziale di 16 ore da svolgere in forme da stabilire (due giornate non consecutive o quattro mezze giornate non consecutive) seguendo le indicazioni dell’Agenda Formativa; • un numero non inferiore a quattro di interventi formativi (distribuiti nei sedici mesi) presso il cantiere del singolo partecipante da effettuare a cura del Formatore Referente del percorso e da registrare nel Report dell’intervento formativo in Cantiere; • un corrispondente numero di rientri formativi in orario tardopomeridiano/serale, presso la sede della scuola edile finalizzati a prendere in esame, chiarire e approfondire le tematiche più ricorrenti rilevate durante i precedenti interventi in cantiere e registrate nel Report dell’intervento formativo in Cantiere: RIENTRI DI TIPO A. • un numero variabile (tendenzialmente non inferiore a sei) di interventi formativi di approfondimento tematico (distribuiti nei sedici mesi) da effettuare in orario serale (o comunque fuori dall’orario di lavoro) su alcuni temi RIENTRI DI TIPO B.

RAPPORTO FORMEDIL 2017

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PARTE TERZA

IL PROGETTO MICSxCAPO Indicativamente: gestione 1. capire il contratto, il capitolato, le specifiche di progetto, 2. registrare e controllare risorse, forniture e produzione: tenuta del cantiere e rapportini, 3. impianto, logistica e gestione del cantiere (rifiuti, viabilità, allacciamenti, stoccaggi…), 4. comunicazione, negoziazione, leadership, gestione dei collaboratori e degli stakeholders (interlocutori del suo lavoro quotidiano, portatori di interessi), tecnologie e innovazione 5. l’involucro edilizio, 6. gli impianti tecnologici.

• durante l’intero percorso i partecipanti comunicheranno tra loro tramite un gruppo segreto (chiuso a chiunque altro) in social network (facebook). Potranno scambiarsi foto, video, scritti, file, esperienze, domande ecc. Verranno moderati da un amministratore del gruppo nella figura del Formatore Referente del percorso. • l’obiettivo è promuovere la formazione, sviluppare e gestire una vera e propria ‘comunità di pratiche’ che gradualmente assumerà vita propria e autonoma e verso la quale il nostro Formatore Referente e il team formativo coinvolto svolgeranno il ruolo di risorse strumentali per lo sviluppo professionale; • centrale strumento di monitoraggio dell’avanzamento del percorso è il SAP (Stato di Avanzamento Professionale) assieme alle verifiche programmate offre riscontri dell’efficacia formativa del percorso; • il percorso formativo si conclude con la Valutazione degli Esiti del percorso con riferimento al Patto Formativo iniziale

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RAPPORTO FORMEDIL 2017


PARTE TERZA

IL PROGETTO MICSxCAPO I compiti di propulsione e regia del percorso formativo affidati alla figura del Formatore Referente (FR) che, su una base di conoscenze tecnico-pratiche derivate da una significativa esperienza di lavoro innesta capacità di gestione delle attività formative, sensibilità didattica, capacità di interloquire con il partecipante e con l’impresa e, assai importante, capacità di avviare e gestire la comunità di pratiche che si aggrega nel gruppo locale (segreto) in Facebook. Risulta del tutto evidente la centralità della figura del FR quale fattore decisivo per il successo del percorso. La sperimentazione effettuata in questi venti mesi lo ha messo in assoluta evidenza. La figura di un formatore-regista, assistente allo sviluppo professionale dei singoli, capace di interloquire con imprese e di attivare le competenze specialistiche necessarie, riteniamo sia in prospettiva la risorsa indispensabile e caratterizzante la nostra formazione edile. Va detto che tale figura era nel contempo sia un obiettivo finale, sia un prerequisito necessario della sperimentazione. Nei fatti, in alcune realtà abbiamo visto all’opera FR che con grande disponibilità e impegno hanno provato a svolgere i non facili compiti di cui sopra. Il ruolo essenziale del FR appare quello di un promotore e animatore di una ‘comunità di pratiche’: durante il percorso tra i partecipanti si tende a creare un preciso senso di appartenenza a partire dall’idea che tutti fanno lo stesso mestiere e hanno le medesime problematiche. L’apprendimento professionale non si limita pertanto a ciò che si riceve dal formatore, ma si situa in una complessa ragnatela di esperienze professionali e rapporti interpersonali (cooperative learning). Se ciò è vero, stimolare e sviluppare una comunità di pratiche tra i partecipanti al percorso può produrre un serio effetto moltiplicatore sull’apprendimento, incrementando sensibilmente la produttività del tempo formativo. Tutt’altro che facile però è stato introdurre nel nostro lavoro formativo lo strumento della comunità di pratiche. L’invito ad utilizzare il social network per fare formazione, aprendo localmente, in ogni percorso, un gruppo segreto in facebook è stato seguito da buona parte dei percorsi. Il gruppo avrebbe dovuto ospitare scambi di esperienze, domande, problemi da parte dei singoli partecipanti, affidando al FR il ruolo di moderatoreconduttore. Auspicando che nel corso del tempo la comunità così creatasi potesse avere vita autonoma. Ad onor del vero l’utilizzo del gruppo chiuso in facebook è stato assai problematico e di fatto marginale in quasi tutti i percorsi. Per molti e svariati motivi, collegati sia alla oggettiva novità dell’idea (difficile da ‘digerire’), sia a nostre carenze di strumentazione e gestione (sottovalutazione delle difficoltà nell’avvio e nella gestione). Resta a nostro parere una direzione da perseguire in un quadro di innovazione radicale dei modi dell’apprendimento professionale e nelle strategie di coinvolgimento attivo. Fin dall’inizio si è cercato di strumentare il progetto MICSxCAPO in maniera adeguata al fine di ottenere comunicazione delle attività, omogeneità d’intenti, confrontabilità degli esiti lungo il procedere della sperimentazione. Non sempre è stato facile far comprendere che l’omogeneità riguardava i principi formativi (il telaio della sperimentazione) e le scelte progettuali di fondo, senza voler reprimere le creatività territoriali. Si è insistito in modo particolare sul rispetto dell’Agenda Formativa e sulla distanza siderale da mantenere tra MICSxCAPO e i cosiddetti “corsi per la sicurezza” e si è cercato di produrre alcuni materiali didattici che guidassero lo svolgimento dei contenuti previsti per i cosiddetti “rientri di tipo B”. La struttura iniziale di Supporto e Monitoraggio prevedeva un RP (Responsabile del Percorso nome poi mutato in FR Formatore Referente) per ogni percorso, un CT (consulente Tecnico) nominato da Formedil per ciascun gruppo di progetti (da due a sei). Riunioni periodiche tra i CT (cinque) con il responsabile

RAPPORTO FORMEDIL 2017

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PARTE TERZA

IL PROGETTO MICSxCAPO Formedil del progetto MICSxCAPO, sempre assistiti e seguiti dall’ufficio progetti strutturali del Formedil. Con il secondo turno è stata aggiunta una figura interna alla scuola con compiti di TRAsferimento e Monitoraggio dell’attività nel rapporto tra il singolo percorso e il Formedil nazionale (TRAM). Il materiale per il monitoraggio in itinere del progetto ha assunto fin dall’inizio una mole considerevole. Formedil ha pertanto preparato e messo a disposizione gratuita delle scuole partecipanti alla sperimentazione un applicativo software dedicato: Performed Blink al fine di permettere a ciascun percorso (FR e TRAM) di imputare velocemente i dati e i moduli di monitoraggio dei percorsi individuali: (Schede partecipanti, Schede imprese, Patto formativo, CIAP, CIVV, SAP Rientri di tipo A e di tipo B, Interventi di Cantiere (IFC) e scheda di Esito finale)

Alcuni materiali del percorso

Prototipi di SAP completati ( i dati dei n. 3 SAP si riferiscono allo stato di avanzamento professionale di un partecipante al percorso MICSxCAPO)

190

RAPPORTO FORMEDIL 2017


PARTE TERZA

IL PROGETTO MICSxCAPO Prototipi di report percorso formativo organizzazione di cantiere

RIENTRO IN FORMAZIONE (tipo A): PROBLEMATICHE RILEVATE DAGLI INTERVENTI IN CANTIERE

1A

svolto in data

………………………………………….. EDIZIONE/ANNO PROVINCIA

alle ore alle ore

1. Verbale sintetico

Tema:

2. Verbale sintetico

Tema:

3. Verbale sintetico

Tema:

4. Verbale sintetico

Tema:

5. Verbale sintetico

Tema:

Formatore ……………………………………….………………………………………………………… (nome e cognome)

firma ……………………………………………………………………………………………

Con Performed Blink non solo si facilita l’imputazione dei dati, ma si riesce a vedere l’evoluzione di ogni singolo percorso formativo (funzione necessaria nella formazione personalizzata) e si permette a CT e Formedil nazionale di monitorare (cruscotto) in itinere lo stato del progetto. La sperimentazione di MICSxCAPO è stato per il nostro sistema un impegnativo laboratorio collettivo di innovazione e riflessione. E anche di crescita collettiva. I cinque incontri di formazione dei formatori sinora effettuati hanno presentato sia il carattere tradizionale di ‘formazione e aggiornamento’ (seminari con l’esperta di social e con l’esperta di comunicazione didattica), sia il carattere di ‘riflessione, condivisione e bilancio condiviso’ sulle scelte progettuali e organizzative. Tali incontri hanno favorito un salto di qualità nel livello di elaborazione collettiva del nostro sistema che va molto oltre lo specifico percorso formativo del progetto MICSxCAPO, mettendo all’ordine del giorno la necessità di ripensare radicalmente i nostri modi di fare formazione, mandando definitivamente in soffitta l’equazione ‘formazione = corso’ e mettendo al centro la nozione di apprendimento (non di insegnamento) quale processo e risultato di una serie sapiente, intelligente e coordinata di azioni, a partire dalla presa in considerazione del vissuto e delle aspettative professioni del singolo (meglio, ogni volta che si può, del cliente duplice impresa/lavoratore) e da un approccio counseling & coaching. E con l’utilizzo di strumenti e modalità quali la costituzione di comunità di pratiche e l’uso intelligente dei social le cui notevoli potenzialità formative sono ancora da esplorare. La nostra ambizione e il nostro auspicio è di aver contribuito a costruire (più modestamente ad aver iniziato a costruire) un ‘format’ di intervento formativo che potrà avere una validità e un’applicabilità anche al di fuori dallo specifico ambito cui si è applicato con MICSxCAPO (formazione di capi operai): si potrebbe usare lo stesso format (con altri contenuti) per figure tecnico-gestionali d’impresa (il capocantiere diplomato, il

RAPPORTO FORMEDIL 2017

191


PARTE TERZA

IL PROGETTO MICSxCAPO tecnico) o più in generale per altre aree professionali. Il ‘format’ sperimentato con MICSxCAPO ha alcuni indubbi vantaggi che potrebbero favorire la sua applicazione: prevede un impegno formativo con ridotto distacco dal lavoro (16 ore), un ridotto impegno al di fuori dell’orario di lavoro, un percorso formativo fatto di interventi in cantiere e relazioni sul social, l’idea vincente del percorso professionale personale. La sperimentazione di MICSxCAPO, pur con i limiti connessi a più di una sottovalutazione delle difficoltà derivate dalla assoluta novità del progetto, è stato un salutare banco di prova. Per ‘tornare a fare formazione professionale’ e poter continuare a svolgere, pur in uno scenario molto diverso dal recente passato e con interlocutori del tutto differenti (es. l’impresa ‘terziaria’ ed è strutturata che non ha più i dipendenti suoi in cantiere, la polverizzazioni e le specializzazioni spinte, la scomparsa delle figure e delle carriere professionali che conoscevamo, l’innovazione nel processo e nel prodotto e i cambiamenti che impone, e altro che sappiamo) in modo innovativo ed efficiente, la mission per la quale siamo stati creati.

Distribuzione sul territorio

FORMEDIL SPERIMENTAZIONE NAZIONALE MICSXCAPO

192

RAPPORTO FORMEDIL 2017


PARTE TERZA

IL PROGETTO MICSxCAPO

RAPPORTO FORMEDIL 2017

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PARTE QUARTA LA BANCA DATI FORMAZIONE COSTRUZIONI (BDFC)

RAPPORTO FORMEDIL 2017

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PARTE QUARTA

BANCA DATI FORMAZIONE COSTRUZIONI

5.

Premessa

Come è noto FORMEDIL, sulla base del mandato delle parti sociali, sancito e ribadito in sede contrattuale, ha messo in campo strumenti nazionali che hanno consentito di fare dell’insieme delle scuole edili territoriali un sistema formativo nazionale di settore. Il Repertorio delle Competenze dell’edilizia è stato uno dei riferimenti per la struttura del Repertorio Nazionale delle qualificazioni e delle competenze e nell’Atlante del Lavoro, compiuto da INAPP per conto del Ministero e delle Regioni ai sensi del D.Lgs 13/2013; il Libretto formativo del lavoratore che il nostro sistema eroga costituisce ad oggi la più significativa esperienza di anticipazione e attuazione, in forma originale in un settore economico specifico, del Libretto del cittadino. Il Repertorio delle Competenze, che si è arricchito di ulteriori sviluppi e aggiornamenti, può essere considerato un punto di riferimento per discutere sulle competenze nei tavoli istituzionali a livello nazionale e regionale. La Banca Dati della Formazione delle Costruzioni BDFC, il Repertorio delle Competenze e il Libretto personale di formazione edile, il Registro dell’Impresa Formativa, rappresentano azioni di sistema e, in quanto pilastri della bilateralità di settore, lo saranno sempre di più nel prossimo futuro per accompagnare il processo di inserimento al lavoro. Si tratta di un complesso di strumenti importanti perché la formazione, registrata valutata ed attestata, entri in gioco nei sistemi di qualificazione delle imprese. Questa azione di sistema ha comportato in capo alle scuole edili un adempimento specifico in merito alla registrazione sul portale nazionale BDFC (banca dati formazione costruzioni) dei singoli percorsi formativi degli allievi che hanno partecipato ad azioni formative nonché delle imprese di provenienza. Ad oggi hanno aderito a questo mandato contrattuale n. 93 di scuole edili/Enti unificati che caricano più o meno regolarmente su BDFC, su un totale di 103 Enti oggetto della rilevazione e non 102 come lo scorso anno Per dare un’idea quantitativa della BDFC FORMEDIL questi i dati presenti al 31 agosto 2017: La BDFC in sintesi Numero totale corsi caricati in BDFC:

Agosto 2017 59.663

-

corsi aperti

3.960

-

corsi chiusi

501

-

corsi validati

55.202

Utenti registrati

376.551

Totale Allievi

652.345

Utenti a cui è stato generato nel libretto formativo edile

73.648

Imprese registrate

64.567

Fonte: elaborazione FORMEDIL su dati BDFC

La BDFC del FORMEDIL è, pertanto, ad oggi la più consistente Banca dati qualitativa riferita ad imprese e lavoratori del settore.

RAPPORTO FORMEDIL 2017

197


PARTE QUARTA

BANCA DATI FORMAZIONE COSTRUZIONI Va sottolineato, in proposito, che un incremento decisivo delle azioni registrate in BDFC è venuto dallo sforzo messo in campo da FORMEDIL di dotare gli enti scuola ed enti unitari sprovvisti, di un sistema software gestionale semplice e di utilizzo efficace, denominato “PERFORMED” che consenta l’interscambio dei dati relativi alle attività formative erogate in sede locale per alimentare in tempo reale la BDFC e che va ad aggiungersi agli altri software specialistici gestionali utilizzati dalle scuole edili. Il lavoro è stato coordinato dall’Ufficio assistenza progetti strutturali, capace di intervenire anche localmente, con risorse umane FORMEDIL per aiutare l’azione di sistema BDFC. Obiettivo unitario di sistema, ancora tutto da costruire, è l’interazione operativa e l’interscambio effettivo e in tempo reale dei dati tra sistema delle scuole edili/enti unificati e sistema delle Casse edili. Attivare sinergie operative, va ribadito, non è solo una convenienza contingente ma una generale filosofia di sistema, e questo tanto a livello nazionale che a livello locale. Un’innovazione organizzativa basata sull’apertura alla collaborazione, sapendo che imprese e lavoratori misurano la bilateralità di settore, in termini di utilità, negli strumenti messi a disposizione e nei servizi effettivamente resi.

5.1. Gestionali utilizzati dalle scuole Cresce sempre di più il numero delle scuole edili/ Enti unificati che si sono dotate di un gestionale interno per la gestione della propria attività formativa. L’ufficio progetti strutturali del FORMEDIL ha seguito, da un punto di vista tecnico, le scuole edili/Enti unificati al fine di riuscire a far dialogare i diversi gestionali presenti sul territorio con la BDFC. LE SCUOLE EDILI/ ENTI UNIFICATI IN POSSESSO DI UN GESTIONALE

No 22,5%

Si 77,5% Fonte: Elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

LA CARATTERISTICA DEL GESTIONALE

Interfaccia con Cassa Edile di appartenenza

40,5%

77,2%

Interfaccia con BDFC 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80%

Fonte: Elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

198

RAPPORTO FORMEDIL 2017


PARTE QUARTA

BANCA DATI FORMAZIONE COSTRUZIONI LE SCUOLE IN POSSESSO DI UN GESTIONALE Scuole in possesso di gestionale Numero scuole

di cui: Interfaccia BDFC numero

%

numero

%

Interfaccia con Cassa Edile di appartenenza numero

%

Nord ovest

23

20

87,0

13

65,0

14

70,0

Nord est

22

21

95,5

16

76,2

6

28,6

Centro

28

22

78,6

20

90,9

7

31,8

Sud

29

16

55,2

12

75,0

5

31,3

Italia

102

79

77,5

61

77,2

32

40,5

Fonte: Elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

5.2 Alcuni spunti L’interfaccia con i sistemi dati delle casse edili Lo sforzo che le scuole edili/enti unificati hanno rivolto in questi anni all’implementazione di sistemi organici di gestione dei dati – i cosiddetti gestionali – ha favorito l’incremento sostanziale della gestione dei dati da formazione, che si manifesta nei dati presenti in BDFC. Quindi la presa di coscienza del potenziale rappresentato da questo patrimonio nello sviluppo di azioni anche di servizio verso la propria utenza. Non altrettanto esplicita la relazione con i sistemi degli altri bilaterali, in particolari dei dati delle casse edili; rimane ancora troppo alto il numero di scuole che non si relaziona in modo sistematico con il bacino dei dati in possesso della casse edili del proprio territorio; che sia voluto o che sia indotto, di fatto questo rallenta in modo sostanziale la collaborazione fra pezzi del sistema bilaterale, limita la possibilità di sviluppo di approcci organici verso il sistema edile. Come cambiano i dati registrati anno per anno in BDFC BDFC cresce, e ci sembrava interessante focalizzare l’attenzione sullo sviluppo dei dati degli ultimi cinque anni (2013-2017); i dati registrati sono aumentati in modo relativamente costante ma significativo; quasi raddoppiate le imprese registrate, che sono passate da 38 a oltre 64mila complessive. Ma anche gli utenti registrati, cioè le persone singole, indipendentemente dai corsi effettuati, che sono passate da 216 a oltre 376 mila con un incremento del 75%; allo stesso modo gli allievi, cioè i partecipanti ai singoli corsi, che da 293 mila hanno raggiunto le 652 mila esperienze formative registrate: ben più che raddoppiate nell’arco del periodo di analisi. Diventa interessante anche l’indicatore di ricorrenza, cioè la media delle esperienze formative per persona che è passato da 1,35 corsi per persona del 2013 al 1,73 del 2017, dato che indica un significativo incremento della fidelizzazione dell’utenza al sistema di formazione delle scuole edili/enti unificati. Ai fini del rapporto abbiamo considerato i dati raccolti fino al 30 agosto di ogni anno; semplificando possiamo riferirci al cosiddetto anno edile:

RAPPORTO FORMEDIL 2017

199


PARTE QUARTA

BANCA DATI FORMAZIONE COSTRUZIONI

Utenti (teste) Allievi (esperienze formative) Imprese

Anno edile 2013

Anno edile 2014

Anno edile 2015

Anno edile 2016

Anno edile 2017

216.000

257.284

306.069

343.567

376.551

293.000

371.930

477.175

578.206

652.345

38.000

45.707

55.116

59.375

64.567

Flussi informativi in BDFC (2013 - 2017) Utenti, Allievi, Imprese 700.000 600.000 500.000 400.000 300.000 200.000 100.000 0

2012 fino agosto 2013

2013 fino agosto 2014 Utenti

2014 fino agosto 2015 Totale allievi

2015 fino agosto 2016

2016 fino agosto 2017

Imprese

Analisi dei dati fra Rapporto Formedil e BDFC Perché due strumenti? Ha ancora senso ogni anno raccogliere i dati della formazione realizzata dal sistema edile attraverso il Rapporto Formedil ed in parallelo caricare i dati sulla BDFC nazionale. È evidente la forzatura, ma dobbiamo considerare alcuni fattori: si tratta di due strumenti diversi per finalità e natura. Il Rapporto ci permette di restituire dinamiche del sistema nel suo complesso, l’orientamento delle politiche formative, l’analisi dell’utenza, l’articolazione dell’offerta sull’intero territorio nazionale, tanto più a fronte dello sforzo comune realizzato da FORMEDIL e CNCPT, in collaborazione con il CRESME, che hanno adottato un sistema unificato ed omogeneo di rilevazione dei dati, rivolto in particolare agli enti unificati formazione e sicurezza. Una scelta innovativa che consentirà tanto a FORMEDIL quanto a CNCPT che alle Parti Sociali Nazionali di avere annualmente una fotografia delle attività svolte nei singoli territori in materia di formazione, sicurezza e politiche del lavoro. BDFC consente di usare questi dati, di disporre dei dati delle singole persone in termini di esperienze formative, adempimenti, competenze e quant’altro. Non si tratta solo di dati che dalla periferia vanno verso il centro e ritornano sotto forma di statistiche aggregate; si tratta di dati personali che ritornano ‘arricchiti’ sui libretti formativi, sui quali rileviamo sempre più spesso il passaggio dei nostri utenti da altri territori. Di dati che le scuole edili/enti unificati ritrovano nei servizi di BLEN, o che possono scaricare ad implementazione delle anagrafiche locali nelle modalità previste dal protocollo di collaborazione tra gestionali locali e BDFC.

200

RAPPORTO FORMEDIL 2017


PARTE QUARTA

BANCA DATI FORMAZIONE COSTRUZIONI Insomma dati che viaggiano in modo bidirezionale, rendendo sostenibili i servizi alle persone ed alle imprese che via via sul territorio si stanno sviluppando: a partire dalla gestione della formazione alla sicurezza e servizi collegati alla borsa lavoro. CORSI

ALLIEVI

16.000 14.000 12.000 10.000 8.000 6.000 4.000 2.000 0

200.000 150.000 100.000 50.000 0

2013

2014 RF Corsi

2015

2013

2016

2014 RF Allievi

BDFC Corsi

2015

2016

BDFC Allievi

Non così lineare l’impiego dei due strumenti da parte delle scuole, che evidentemente si confrontano più con la fatica della gestione quotidiana del trasferimento delle informazioni che con le opportunità che ne derivano nello sviluppo della propria offerta di servizi sul territorio. Alti e bassi nella copertura anno per anno, ma rimangono ancora quote troppo elevate di scopertura dei dati fra l’attività comunicata e quella effettivamente caricata; quote che è interesse di tutto il sistema rimuovere favorendo il massimo utilizzo della BDFC come archivio comune di sistema.

6. Un approfondimento dei dati presenti in BDFC 6.1. Uno spaccato dell’attività delle scuole edili: l’analisi dei dati 2009 - agosto 2017

Dall’analisi dei dati in BDFC è possibile ottenere una serie di informazioni di dettaglio sulle caratteristiche dei destinatari della formazione. Da tener presente che i dati si riferiscono al numero dei partecipanti in formazione. Nel periodo censito 2009/agosto 2017 le scuole hanno provveduto alla registrazione di 584.086 allievi (il dato si riferisce ai partecipanti ai corsi), di cui maschi 557.630 e femmine 26.456. I lavoratori di origine straniera presenti in BDFC, sono 107.898 pari al 18,5 % dell’utenza; percentuale rilevante anche se in leggero calo rispetto a quella registrata lo scorso anno.

RAPPORTO FORMEDIL 2017

201


PARTE QUARTA

BANCA DATI FORMAZIONE COSTRUZIONI TOTALE PRESENZE IN BDFC DI FORMATI NEL PERIODO 2009 - AGOSTO 2017 Classe di età

Totale allievi

Maschi

584.086(*)

557.630

Italiani

476.188

Stranieri

Femmine 16-24

25-29

30-39

40-49

50-59

oltre

Non def.

26.456

71.542

55.187

148.455

172.874

114.187

19.791

2.050

450.585

25.603

53.689

38.836

111.214

146.043

105.497

19.113

1.796

107.898

107.045

853

17.853

16.351

37.241

26.831

8.690

678

254

Italiani

81,5

80,8

96,8

75,0

70,4

74,9

84,5

92,4

96,6

87,6

Stranieri

18,5

19,2

3,2

25,0

29,6

25,1

15,5

7,6

3,4

12,4

TOTALE Di cui

Percentuali

Fonte: Elaborazione CRESME su dati FORMEDIL e BDFC

(*) Il Totale allievi inserito in tabella di cui sopra si discosta da quello presente nella tabella precedente pag. 165. Il differenziale è dovuto alla presenza ( e quindi al computo) in queste ultime anche dei corsi ancora aperti e delle esperienze formative inserite manualmente e non direttamente agganciate a corsi caricati in BDFC. L’analisi per fasce di età presenta il 56 % degli utenti della formazione nella fascia mediana fra i 30 e i 49 anni su chi è più stabile nel settore. In riduzione i giovani dai 16 ai 29 anni, che calano ulteriormente al 21% rispetto al 23% del 2016. Le figure giovani (16-24 anni) al primo ingresso si assottigliano al 12%. I FORMATI PER CLASSE DI ETÀ – 2009 - AGOSTO 2017

50-59 20%

oltre 59 anni 3%

40-49 30%

16-24 12% 25-29 9%

30-39 26%

Fonte: Elaborazione CRESME su dati FORMEDIL e BDFC

Gli stranieri in formazione presenti in BDFC per il periodo considerato sono 107.898 e costituiscono il 18,5% degli utenti registrati. Di questi circa il 78,5% sono europei di cui il 33,7% comunitari e il 44,7% extracomunitari, il 14,1% Africani. Il resto è distribuito tra le Americhe e Asia. Una presenza prevalentemente maschile, risultando le donne di origine straniera presenti nella formazione edile solo con il 3,2% del totale delle femmine. Relativamente alle nazioni di provenienza 30.136 sono i lavoratori, formati nelle scuole, di origine Romena, 27.348 quali di origine Albanese, 7.969 quali di origine Marocchina. Seguono con numeri minori i lavoratori provenienti da Macedonia, Moldavia, Kossovo, Tunisia Bosnia ed Erzegovina, Ucraina e Svizzera.

202

RAPPORTO FORMEDIL 2017


PARTE QUARTA

BANCA DATI FORMAZIONE COSTRUZIONI PERCENTUALE FORMATI ITALIANI E STRANIERI – 2009 - AGOSTO 2017 Stranieri 18,5%

Italiani 81,5%

Fonte: Elaborazione CRESME su dati FORMEDIL e BDFC

DETTAGLIO SUGLI STRANIERI - FORMATI PRESENTI IN BDFC – 2009 - AGOSTO 2017 Totale allievi Europa

Maschi

Femmine

Classe di età 16-24

25-29

30-39

40-49

50-59

oltre

Non def.

84.708

84.139

569

14.320

13.139

29.499

20.780

6.327

468

175

EU 27

36.394

36.062

332

7.006

6.059

12.356

8.311

2.382

194

86

Resto Europa

48.314

48.077

237

7.314

7.080

17.143

12.469

3.945

274

89

15.229

15.138

91

1.945

2.071

5.288

4.191

1.559

139

36

12.087

12.025

62

1.292

1.597

4.404

3.472

1.181

116

25

Africa Africa - fascia mediterranea

3.142

3.113

29

653

474

884

719

378

23

11

Americhe

Resto Africa

3.835

3.746

89

611

513

1.137

1.025

490

44

15

Asia

2.979

2.900

79

638

464

1.034

606

198

17

22

Oceania

85

82

3

1

7

13

37

26

1

0

Apolide

1.062

1.040

22

338

157

270

192

90

9

6

TOTALE

107.898

107.045

853

17.853

16.351

37.241

26.831

8.690

678

254

Fonte: Elaborazione CRESME su dati FORMEDIL e BDFC

DETTAGLIO SUGLI STRANIERI - FORMATI PRESENTI IN BDFC – 2009 - AGOSTO 2017 PERCENTUALI SUL TOTALE

Europa

Totale allievi

Maschi

Femmine

Classe di età 16-24

25-29

30-39

40-49

50-59

oltre

Non def.

100,0

99,3

0,7

16,9

15,5

34,8

24,5

7,5

0,6

0,2

EU 27

100,0

99,1

0,9

19,3

16,6

34,0

22,8

6,5

0,5

0,2

Resto Europa

100,0

99,5

0,5

15,1

14,7

35,5

25,8

8,2

0,6

0,2

100,0

99,4

0,6

12,8

13,6

34,7

27,5

10,2

0,9

0,2

Africa - fascia mediterranea

100,0

99,5

0,5

10,7

13,2

36,4

28,7

9,8

1,0

0,2

Resto Africa

Africa

100,0

99,1

0,9

20,8

15,1

28,1

22,9

12,0

0,7

0,4

Americhe

100,0

97,7

2,3

15,9

13,4

29,6

26,7

12,8

1,1

0,4

Asia

100,0

97,3

2,7

21,4

15,6

34,7

20,3

6,6

0,6

0,7

Oceania

100,0

96,5

3,5

1,2

8,2

15,3

43,5

30,6

1,2

0,0

Apolide

100,0

97,9

2,1

31,8

14,8

25,4

18,1

8,5

0,8

0,6

TOTALE

100,0

99,2

0,8

16,5

15,2

34,5

24,9

8,1

0,6

0,2

Fonte: Elaborazione CRESME su dati FORMEDIL e BDFC

RAPPORTO FORMEDIL 2017

203


PARTE QUARTA

BANCA DATI FORMAZIONE COSTRUZIONI NUMERO E PERCENTUALE DI FORMATI STRANIERI PER AREA DI PROVENIENZA– 2009 - AGOSTO 2017 EU 27 36.394

Europa Fascia mediterranea

Africa

15.229 14,1%

12.087 3.835 3,6%

Americhe

TOTALE STRANIERI 107.898

2.979 2,8%

Asia

84.708 78,5%

Altri paesi 48.314

85 0,1% 1.062 1,0%

Oceania Apolide 0

10.000

20.000

30.000

40.000

50.000

60.000

70.000

80.000

90.000

Fonte: Elaborazione CRESME su dati FORMEDIL e BDFC

LA CLASSIFICA DELLE PRIME 10 NAZIONI PER I PROVENIENZA – 2009 - AGOSTO 2017 35.000 30.136 30.000

27.348

25.000 20.000 15.000 7.969

10.000

5.557

4.070

5.000

2.576

2.505

2.054

1.903

1.698

Kosovo

Tunisia

Bosnia ed Erzegovina

Ucraina

Svizzera

0 Romania

Albania

Marocco

Macedonia

Moldavia

Fonte: Elaborazione CRESME su dati FORMEDIL e BDFC

LE 10 PRIME NAZIONI PER PROVENIENZA - FORMATI PRESENTI IN BDFC – 2009 - AGOSTO 2017 Classe di età

Totale allievi

Maschi

Femmine

Romania

30.136

29.992

144

6.270

5.520

10.647

6.155

1.380

94

70

Albania

27.348

27.249

99

4.668

4.344

9.933

6.331

1.887

135

50

Marocco

7.969

7.926

43

911

1.021

2.983

2.171

785

81

17

Macedonia

5.557

5.550

7

689

735

1.962

1.603

529

29

10

Moldavia

4.070

4.055

15

571

720

1.590

926

244

10

9

Kosovo

2.576

2.575

1

540

420

994

515

98

7

2

Tunisia

2.505

2.496

9

182

300

797

914

294

14

4

Bosnia ed Erzegovina

2.054

2.045

9

145

194

666

753

273

21

2

Ucraina

1.903

1.884

19

276

294

703

460

148

13

9

Svizzera

1.698

1.628

70

34

58

317

918

369

1

1

TOTALE

85.816

85.400

416

14.286

13.606

30.592

20.746

6.007

405

174

% sul totale allievi stranieri

79,5%

79,8%

48,8%

80,0%

83,2%

82,1%

77,3%

69,1%

59,7%

68,5%

16-24

Fonte: Elaborazione CRESME su dati FORMEDIL e BDFC

204

RAPPORTO FORMEDIL 2017

25-29

30-39

40-49

50-59

oltre

Non def.


PARTE QUARTA

BANCA DATI FORMAZIONE COSTRUZIONI

LE 10 PRIME NAZIONI PER PROVENIENZA –PERCENTUALI DI FORMATI PER CLASSI DI ETÀ – 2009 - AGOSTO 2017 Romania

20,9%

Albania

18,4%

17,1%

Marocco

11,5%

Macedonia

12,4%

Moldavia

15,9%

Tunisia

7,3%

Bosnia ed Erzegovina

7,1%

Ucraina Svizzera 0%

9,9%

28,9%

9,5%

39,2%

32,5%

13,3% 24,3%

54,1% 20%

30%

3,8% 11,8%

36,7% 37,1%

18,7% 16-24

6,0%

20,0% 36,5%

15,5%

10%

22,8%

38,6% 31,9%

9,5%

6,9%

27,3%

16,3%

14,6% 3,4%

23,2%

35,4%

17,7%

12,0%

4,6%

37,5%

13,3%

21,0%

20,5%

36,4%

12,8%

14,1%

Kosovo

35,4%

40%

25-29

50%

30-39

7,8% 21,7%

60%

70%

40-49

80%

50-59

90%

100%

oltre

Fonte: Elaborazione CRESME su dati FORMEDIL e BDFC

Da un punto di vista dello stato occupazionale, i lavoratori occupati coinvolti in iniziative di formazione continua sono leggermente aumentati e risultano essere il 62,9 % del totale. I disoccupati e gli inoccupati si attestano al 13,4% (dato in diminuzione rispetto allo scorso anno). LO STATO OCCUPAZIONALE DEI FORMATI – 2009 - AGOSTO 2017 Totale allievi TOTALE

Occupato

Autonomo Professionista Disoccupato

Inoccupato

Studente

Imprenditore Non definito

584.086

367.408

13.686

10.887

22.062

55.591

7.152

27.309

79.991

Italiani

476.188

297.961

11.480

10.750

15.333

40.689

6.145

25.295

68.535

Stranieri

107.898

69.447

2.206

137

6.729

14.902

1.007

2.014

11.456

Italiani

81,5

81,1

83,9

98,7

69,5

73,2

85,9

92,6

85,7

Stranieri

18,5

18,9

16,1

1,3

30,5

26,8

14,1

7,4

14,3

Di cui

Percentuali

Fonte: Elaborazione CRESME su dati FORMEDIL e BDFC

PERCENTUALE DELLO STATO OCCUPAZIONALE SUL TOTALE FORMATI – 2009 - AGOSTO 2017 imprenditore 4,7% studente 1,2%

Non definito 13,7%

inoccupato 9,5%

occupato 62,9%

disoccupato 3,8% professionistaautonomo 1,9% 2,3%

Fonte: Elaborazione CRESME su dati FORMEDIL e BDFC

RAPPORTO FORMEDIL 2017

205


PARTE QUARTA

BANCA DATI FORMAZIONE COSTRUZIONI DETTAGLIO SUGLI STRANIERI - LO STATO OCCUPAZIONALE DEI FORMATI – 2009 - AGOSTO 2017 Totale allievi Europa

Occupato Autonomo Professionista Disoccupato Inoccupato Studente Imprenditore

Non definito

84.708

55.398

1.834

98

4.911

11.053

630

1.700

9.084

EU 27

36.394

22.171

622

48

2.760

6.141

244

521

3.887

Resto Europa

48.314

33.227

1.212

50

2.151

4.912

386

1.179

5.197

15.229

9.716

274

14

1.375

2.278

231

119

1.222

12.087

8.089

251

5

827

1.723

149

112

931

Africa Africa - fascia mediterranea

3.142

1.627

23

9

548

555

82

7

291

Americhe

Resto Africa

3.835

2.155

61

19

250

539

74

119

618

Asia

229

2.979

1.654

33

6

151

797

70

39

Oceania

85

40

1

0

4

8

0

21

11

Apolide

1.062

484

3

0

38

227

2

16

292

TOTALE

107.898

69.447

2.206

137

6.729

14.902

1.007

2.014

11.456

Fonte: Elaborazione CRESME su dati FORMEDIL e BDFC

DETTAGLIO SUGLI STRANIERI - LO STATO OCCUPAZIONALE DEI FORMATI – 2009 - AGOSTO 2017 PERCENTUALI SUL TOTALE Totale allievi Europa

Occupato

Autonomo Professionista Disoccupato Inoccupato Studente Imprenditore

Non definito

100,0

65,4

2,2

0,1

5,8

13,0

0,7

2,0

10,7

EU 27

100,0

60,9

1,7

0,1

7,6

16,9

0,7

1,4

10,7

Resto Europa

100,0

68,8

2,5

0,1

4,5

10,2

0,8

2,4

10,8

Africa

100,0

63,8

1,8

0,1

9,0

15,0

1,5

0,8

8,0

Africa - fascia mediterranea

100,0

66,9

2,1

0,0

6,8

14,3

1,2

0,9

7,7

Resto Africa

100,0

51,8

0,7

0,3

17,4

17,7

2,6

0,2

9,3

Americhe

100,0

56,2

1,6

0,5

6,5

14,1

1,9

3,1

16,1

Asia

100,0

55,5

1,1

0,2

5,1

26,8

2,3

1,3

7,7

Oceania

100,0

47,1

1,2

0,0

4,7

9,4

0,0

24,7

12,9

Apolide

100,0

45,6

0,3

0,0

3,6

21,4

0,2

1,5

27,5

TOTALE

100,0

64,4

2,0

0,1

6,2

13,8

0,9

1,9

10,6

Fonte: Elaborazione CRESME su dati FORMEDIL e BDFC

LE 10 PRIME NAZIONI PER PROVENIENZA - LO STATO OCCUPAZIONALE DEI FORMATI – 2009 - AGOSTO 2017

Romania

Totale allievi 30.136

18.410

471

2

2.321

5.431

132

369

Non definito 3.000

Albania

27.348

18.900

695

7

1.109

2.861

188

794

2.794

Marocco

7.969

5.395

84

1

603

988

131

80

687

Macedonia

5.557

3.957

120

2

208

397

16

69

788

Moldavia

4.070

2.542

69

2

267

732

11

42

405

Kosovo

2.576

1.760

75

1

107

257

32

47

297

Tunisia

2.505

1.634

79

2

143

449

3

17

178

Bosnia ed Erzegovina

2.054

1.456

79

0

66

101

32

46

274

Ucraina

1.903

1.280

21

0

106

293

29

19

155

Svizzera

1.698

1.151

82

31

67

103

20

99

145

TOTALE

85.816

56.485

1.775

48

4.997

11.612

594

1.582

8.723

% sul totale allievi stranieri

79,5%

81,3%

80,5%

35,0%

74,3%

77,9%

59,0%

78,6%

76,1%

Occupato

Autonomo Professionista Disoccupato Inoccupato Studente Imprenditore

Fonte: Elaborazione CRESME su dati FORMEDIL e BDFC

206

RAPPORTO FORMEDIL 2017


PARTE QUARTA

BANCA DATI FORMAZIONE COSTRUZIONI LE 10 PRIME NAZIONI PER PROVENIENZA - PERCENTUALE DEI FORMATI PER STATO OCCUPAZIONALE – 2009 - AGOSTO 2017 Romania

67,8%

Albania

8,6%

77,0%

Marocco

8,3%

83,0%

Moldavia

69,4%

Kosovo

7,3%

77,2%

Tunisia

6,1%

81,8% 73,2%

6,1%

Svizzera

74,1%

5,3%

10%

20%

30%

4,4% 8,3%

professionista

20,0%

disoccupato

40%

inoccupato

19,3%

studente

3,7% 5,7%

Ucraina 0%

autonomo

13,6%

4,7% 11,3%

70,2%

Bosnia ed Erzegovina

occupato

4,5% 11,7%

74,1%

Macedonia

20,0%

50%

60%

70%

80%

imprenditore

16,8% 6,6% 6,4% 90%

100%

Fonte: Elaborazione CRESME su dati FORMEDIL e BDFC

6.2. Che tipo di impresa si rivolge alle scuole edili? Le imprese registrate in BDFC e correttamente agganciate ad azioni formative nel periodo considerato sono salite da 24.000 nel 2012 a 59.707. Si tratta di una tendenza importante che premia lo sforzo del FORMEDIL e delle parti sociali nella sensibilizzazione delle scuole edili/enti unificati a favorire l’inserimento dell’impresa per garantire una prospettiva di utilizzo di questi dati nelle certificazioni del RIF e della Borsa Lavoro. Le tipologie di utenza fra le imprese vedono la predominanza assoluta fra le imprese edili iscritte alle Casse edili 80,2% che costituiscono il centro dell’azione del sistema bilaterale di settore, come adempimento contrattuale. Relativamente ai contratti di lavoro applicati il 33,3% è inerente all’industria, dato in diminuzione, a cui va sommato l’1,1% delle cooperative. Il 41% all’artigianato. Le ditte individuali non iscritte alle Casse Edili sono rappresentate per una quota pari al 10,2%. NUMERO DI IMPRESE PRESENTI IN BDFC PER TIPOLOGIA – 2009 - AGOSTO 2017 Totale imprese TIPOLOGIA Edile Progettazione PP.AA. Altro Non dichiarato TIPOLOGIA DI CCNL APPLICATO Industria Artigianato Cooperative PMI Non dichiarato TIPOLOGIA DI ISCRIZIONE Casse Edili Aderenti a CNCE Non iscritte Non dichiarato

Numero imprese 59.707(**)

Percentuali

47.895 1.716 445 9.175 476

80,2 2,9 0,7 15,4 0,8

19.894 24.473 648 2.252 12.440

33,3 41,0 1,1 3,8 20,8

41.805 6.082 11.820

10,2 19,8

Fonte: Elaborazione CRESME su dati FORMEDIL e BDFC (**) il totale delle imprese si riferisce al numero imprese agganciate ai relativi partecipanti ai corsi

RAPPORTO FORMEDIL 2017

207


PARTE QUARTA

BANCA DATI FORMAZIONE COSTRUZIONI Uno sguardo sulla formazione edile Scorrendo i dati presenti per il 2016 in BDFC possiamo individuare con maggiore dettaglio alcune tendenze formative, spunti di riflessione sulle tematiche con le quali, attraverso la formazione, le scuole edili dialogano con le imprese e più in generale con la propria utenza, e non solo in tema di sicurezza. Abbiamo selezionato un campione di corsi registrati, quindi certamente indicativo ma non esaustivo della formazione erogata, che superasse le 40 ore di durata; di questi attraverso l’analisi dei titoli abbiamo ricostruito una mappatura di maggiore dettaglio rispetto alle mappature standard utilizzate dal rapporto Formedil. Perché 40 ore: perché rappresenta la formazione ‘lunga’, che impegna l’utenza per le specializzazioni, per il raggiungimento di ruoli professionali o certificazioni, per il conseguimento di qualifiche; in altri termini la formazione dedicata alla crescita professionale delle persone, che travalica gli aspetti dell’applicazione normativa della sicurezza, ad esempio, e che non coinvolge le formazioni ormai tipiche del mestiere come attrezzature e ponteggiatori, contabilizzate in altra forma. AREE

CORSI

Amianto

ORE

8

414

Apprendistato

34

1.820

Figure della sicurezza

99

6.242

5

360

Figure operaie edili

50

26.207

Figure tecniche

23

4.667

Perforatori

65

2.736

Scuola Lavoro

10

1.439

294

43.885

Figure energetica

Totale complessivo

NUMERO CORSI

ORE CORSI Amianto

10

8

Apprendistato

34

Figure della sicurezza Figure energetica

65

23

99

50

208

1.439 2.736

414

Amianto 1.820

Apprendistato

6.242 4.667 360

Figure della sicurezza Figure energetica

Figure operaie edili Figure tecniche

Figure operaie edili Figure tecniche

Perforatori

Perforatori

Scuola Lavoro 5

RAPPORTO FORMEDIL 2017

Scuola Lavoro 26.207


PARTE QUARTA

BANCA DATI FORMAZIONE COSTRUZIONI Stiamo parlando di un campione sufficientemente rappresentativo di quasi 300 corsi per 44mila ore di formazione erogate. Pur nella consapevolezza di una certa arbitrarietà nei raggruppamenti, è interessante notare che la sicurezza in questo caso rappresenti la formazione al ruolo delle figure (Coordinatore, RSPP, Datore..), e comunque in termini di ore erogate rappresenti una quota limitata. Ben più ampia la formazione di figure operaie e altrettanto quella delle figure tecniche dell’impresa e delle professioni, che analizzeremo oltre. Cominciano ad affiorare i principali temi, dalla certificazione energetica a diverse professioni operative quali amianto e perforatori. Compare anche la formazione affiancata all’istruzione dei percorsi ITG. Possiamo ritrovare altre considerazioni nel concentrare l’attenzione sulle figure operaie, con qualche spunto di ulteriore interesse. La parte del leone è rappresentata dalla formazione delle figure edili tradizionali di muratura e polivalenti, anche per la presenza di alcuni corsi triennali di qualifica, ma è interessante rilevare una quota significativa dedicata genericamente all’innovazione e sostenibilità, rappresentata da formazione qualificata orientata al tema, ma anche alla realizzazioni di sistemi tecnologici, ad esempio il cartongesso. Uno spunto interessante la formazione operativa non tipicamente edile degli impianti, che comprende installatori fotovoltaico, ma anche impiantisti elettrici e saldatura. Ancora troppo limitata la formazione alla gestione del lavoro. AREE

CORSI

Gestione squadre

ORE

2

100

Edilizia

24

21.411

Finiture

3

748

Impianti

9

1.858

11

2.030

1

60

50

26.207

Innovazione / sostenibilità Lingua Totale complessivo

NUMERO CORSI

ORE CORSI Gestione squadre

1

Gestione squadre

2

2.030

Edilizia

11

60 100

Edilizia

1.858

24 Finiture

748

Finiture

Impianti

Impianti

Innovazione / sostenibilità

9 3

Innovazione / sostenibilità

Lingua 21.411

Lingua

RAPPORTO FORMEDIL 2017

209


PARTE QUARTA

BANCA DATI FORMAZIONE COSTRUZIONI Infine la formazione delle figure tecniche che, seppure con numeri più circoscritti, è concentrata sulle tematiche dell’innovazione e delle tecnologie informatiche applicate, prevalentemente in chiave BIM. Le figure sono prevalentemente di tecnico di cantiere, ma anche figure più progettuali, legate ai temi dell’innovazione organizzativa e dell’applicazione delle tecnologie dell’ICT. In particolare le azioni formative riservate all’informatica sono quasi integralmente orientate all’applicazione diretta di software BIM, prevalentemente di area progettuale. AREE

CORSI

ORE

Amministrativa

1

70

Cantiere

3

2.100

Innovazione sostenibilità

4

1.640

12

669

Lingua

1

60

Sostenibilità

2

128

23

4.667

Informatica/BIM

Totale complessivo

NUMERO CORSI

ORE CORSI Amministrativa

2 1

Amministrativa 60 128 70

1 Cantiere

3

4

669

Cantiere 2.100

Innovazione / sostenibilità

Innovazione / sostenibilità

Informatica/BIM

Informatica/BIM

Lingua

Lingua 1.640

12

210

Sostenibilità

RAPPORTO FORMEDIL 2017

Sostenibilità


PARTE QUINTA POLITICHE ATTIVE PER IL LAVORO. BLEN.it, LA BORSA LAVORO EDILE NAZIONALE

RAPPORTO FORMEDIL 2017

211



PARTE QUINTA

LE POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO - BLEN.it

Premessa

Sono passati 5 anni dall’avvio della sperimentazione di BLEN.it la Borsa lavoro edile nazionale voluta dalle parti sociali del settore ed affidata da esse contrattualmente al sistema FORMEDIL.

Un periodo ampio che ha comportato un impegno importante di risorse umane e finanziarie per provare ad attivare il sistema “Borsa lavoro” di categoria attraverso la bilateralità di settore, in raccordo con i servizi pubblici per l’impiego e in collegamento con il portale nazionale del MLPS ClicLavoro, affidato ad ANPAL.

In questo periodo le parti sociali hanno accompagnato la sperimentazione intervenendo nella fase di progettazione e impostazione del servizio e del portale, attraverso un comitato bilaterale delle parti che ha affiancato le scelte del Formedil, attraverso alcuni accordi e modifiche delle norme contrattuali che hanno puntato a favorire l’utilizzo della Blen, e infine offrendo la disponibilità dei cosiddetti “Facilitatori” (per lo più di parte sindacale) che il Formedil ha provveduto a formare e assistere.

In questi 5 anni un intenso e a volte estenuante lavoro è stato svolto per stabilire rapporti di collaborazione, attivare protocolli operativi e collaborativi, siglare convenzioni con il sistema pubblico (originariamente le Provincie e successivamente le Regioni). Inoltre, un importante lavoro con la collaborazione con le Parti Sociali Sindacali è stato messo in campo per la formazione dei “Facilitatori” e con le Scuole Edili per la formazione degli Operatori a Sportello.

Di seguito è riportato il documento sullo stato di BLEN.it approvato dal CDA del Formedil il 22 novembre 2016 e sono illustrati per grandi maglie i risultati raggiunti e le azioni portate a termine dal servizio Borsa Lavoro Edile.

RAPPORTO FORMEDIL 2017

213


PARTE QUINTA

LE POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO - BLEN.it

La Borsa Lavoro Edile Nazionale BLEN.it. di fronte ad un cambio di fase

Sintesi del documento approvato dal CDA del Formedil il 22 Novembre 2016

Il CDA del Formedil, su input della Presidenza ha ritenuto opportuno approvare una nota di riflessione al fine di fornire ai tavoli per i rinnovi contrattuali un contributo di merito. Una riflessione che si rende necessaria e urgente anche alla luce del compimento del processo di emanazione da parte del Governo dei decreti attuativi del “Jobs act” con il conseguente avvio operativo dell’ANPAL. Ad incidere sul settore politiche attive del lavoro e riforma del sistema dei servizi per il lavoro è anche il nuovo assetto dei rapporti e delle competenze in materia tra Stato e Regioni previsto dalla Riforma Costituzionale oggetto del Referendum del 4 dicembre 2016, al centro di specifici accordi in itinere Stato Regioni. Pur in questo quadro in evoluzione e che sta vedendo un riassetto di poteri e funzioni, con evidente ricaduta anche sulle procedure di intermediazione del lavoro, appare opportuna una riflessione del sistema bilaterale di settore incaricato dalle parti sociali di attivare e gestire il servizio Borsa lavoro edile nazionale. La mission del sistema Formedil è la formazione professionale dei lavoratori e la qualificazione di tutte le risorse umane coinvolte nel settore. La scelta delle parti sociali di affidare la Borsa Lavoro al sistema delle scuole edili ha voluto, sin dall’origine, valorizzare la formazione come parte essenziale del servizio di intermediazione e inserire la funzione borsa lavoro all’interno della logica di crescita professionale del lavoratore. Con il jobs act, oltre all’ intermediazione, il Ministero del Lavoro aggiunge a beneficio degli enti bilaterali già autorizzati all’ intermediazione la possibilità di attivare anche azioni di ricollocazione professionale. Ne è derivata l’esigenza di attrezzare le nostre scuole edili e il Formedil nazionale su un terreno nuovo quale quello delle politiche attive del lavoro ma tenendo strettamente unita la mission formativa. La capacità di intercettare risorse pubbliche attraverso servizi di intermediazione nell’ambito delle politiche attive del lavoro va coniugato alla capacità di offrire opportunità di professionalizzazione delle risorse umane. Politiche attive del lavoro e formazione tendono a diventare due asset strettamente interconnessi nell’azione dei nostri enti bilaterali di settore. La Borsa Lavoro è stata concepita e voluta come un servizio e non solo un portale. Un servizio dotato di un portale dedicato e accreditato, di una carta dei servizi di operatori formati ma appoggiato su sportelli operativi presenti presso le scuole edili e le sedi sindacali/datoriali per il tramite dei Facilitatori Parti Sociali, presenti su tutto il territorio nazionale. La difficoltà di passare dalla fase sperimentale del biennio 2012 – 2013 alla messa a regime su tutto il territorio nazionale è evidente. E’ questo l’obiettivo imprescindibile del mandato contrattuale e dell’ambizione di creare un servizio nazionale gestito dalla bilateralità di settore.

214

RAPPORTO FORMEDIL 2017


PARTE QUINTA

LE POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO - BLEN.it Il servizio Borsa Lavoro Edile Nazionale ha senso se è universalistico ed erogato con standard minimi e procedure attuative e di sviluppo omogenee in tutto il territorio nazionale. Sulle difficoltà incontrate è utile una riflessione, come è importante valorizzare i risultati positivi ottenuti in un contesto socio economico reso arduo dalla crisi e, quindi, dalla riduzione drastica delle possibilità di buona occupazione e minato da un quadro istituzionale in forte cambiamento e ricomposizione. Entrano qui in gioco certamente resistenze culturali in sede locale, inerzie e pigrizie ma anche una situazione oggettiva di difficoltà del sistema anche in relazione all’effetto della crisi sulle politiche pubbliche e sulle risorse di derivazione contrattuali ridottesi. E’ tuttavia evidente la mancata comprensione, in ampia parte del nostro sistema, che il filone politiche attive del lavoro, se integrato con la formazione, può costituire un modo per ampliare il campo di intervento e accedere a nuove risorse, peraltro abbondantemente previste dalla programmazione dei fondi europei 2014 – 2020. Una grande difficoltà deriva dal mutevole quadro di riferimento legislativo e dal mutamento in corsa dei livelli istituzionali competenti. L’aver dovuto inseguire prima le Provincie poi, dopo la parziale riforma con l’abolizione della loro eleggibilità diretta, le Regioni per attivare protocolli collaborativi che consentissero a BLEN.it di interfacciarsi in tempo reale con i Sistemi Informativi del Lavoro (SIL) ha comportato un dispendio di energie e una perdita di tempo che ci si augura di recuperare con l’attivazione di ANPAL mediante la definizione di standard unitari ai tavoli di raccordo Stato-Regioni. Resta inteso che, per gestire servizi adeguati alle esigenze del settore, è necessario superare le difficoltà che impediscono la realizzazione di un vero sistema attraverso la messa in rete delle banche dati. Si tratta di un limite che occorre superare come SBC se si vuole intercettare le politiche attive del lavoro riformate e intervenire con efficacia con un servizio nazionale di intermediazione di settore gestito dalla bilateralità. Occorre creare le condizioni per dialogare nazionalmente con ANPAL interfacciando le nostre banche dati e i nostri portali con quelli pubblici. Operazione già riuscita con il DURC, quindi assolutamente possibile. Altro punto debole è la scarsa adesione delle imprese al servizio. Le parti sociali, in occasione del rinnovo del CCNL del 2014, hanno introdotto norme premiali per le imprese che assumono attraverso BLEN.it relativamente al solo lavoro a tempo determinato. Questa innovazione ha prodotto una certa attivazione nell’uso della Blen ed è una strada da perseguire. Le imprese vanno, però, convinte a servirsi del sistema bilaterale di settore e in particolare del servizio di intermediazione Borsa Lavoro Edile Nazionale come canale per il reclutamento. A questo scopo vanno valutate, oltre alle campagne informative già svolte, azioni di sensibilizzazione specifiche come va sottoposta alle parti sociali l’introduzione di azioni positive e norme premiali che incentivino la predisposizione delle imprese ad affidarsi alla bilateralità di settore anche sul terreno delle politiche del lavoro. La liberalizzazione dei servizi per il lavoro introdotta con le riforme “Jobs act” e legata alla messa a disposizione di risorse, come ad esempio quelle relative agli “assegni di ricollocazione”, comporta l’esigenza di attrezzarsi per competere.

RAPPORTO FORMEDIL 2017

215


PARTE QUINTA

LE POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO - BLEN.it

Attrezzarsi significa organizzare il servizio su base nazionale e territoriale in modo unitario, efficiente, competitivo. Bisogna avere coscienza che cambia la necessità e che la Borsa Lavoro sperimentale e di nicchia, da noi concepita nel 2012 non è sufficiente per rispondere a questa nuova fase. Questo comporta investimenti per aggiornare il portale e adeguarlo alle nuove regole e procedure della intermediazione e ricollocazione lavorativa e del matching diretto sia pure in collegamento con il sistema pubblico come previsto anche dagli accordi delle parti sociali di luglio 2016. Serve definire una strategia unitaria che veda accanto all’autorizzazione fin ora in essere per il Formedil nazionale, il possibile accreditamento nazionale del sistema secondo i criteri definiti da ANPAL e il perseguimento di accreditamenti regionali come integrativi in materia di politiche attive del lavoro da parte dei singoli enti scuola, sulla base di una filosofia unitaria di sistema e con l’utilizzo univoco del portale BLEN.it e delle regole di servizio definite dalla carta dei servizi e dagli altri documenti integrativi approvati in data 19/7/2012 dal Comitato Paritetico di Pilotaggio BLEN.it. Il Formedil ha, infatti, supportato in questi anni le Scuole territoriali attraverso la propria autorizzazione nazionale intervenendo direttamente su azioni sperimentali quali l’Avviso 5 della Regione Puglia, i Bandi di ItaliaLavoro Fixo sull’ alternanza scuola lavoro e INSIDE sull’ inclusione sociale, al fine di consentire a un certo numero di scuole edili di accedere a risorse pubbliche e farlo utilizzando il servizio BLEN.it. Tali iniziative, tuttavia, a fronte di una dinamica che vede le Regioni dotarsi di propri criteri e regole per l’accreditamento ai servizi regionali vanno valutate caso per caso. Ne deriva l’esigenza di concertare un’azione dall’alto e dal basso che veda il rafforzamento del ruolo del Formedil come Ente autorizzato nazionalmente titolare del portale BLEN.it e, nel contempo, l’accreditamento delle Scuole territoriali (attraverso un ruolo attivo dei Formedil regionali laddove presenti) sulla base dei requisiti già previsti dalla normativa regionale per i servizi al lavoro. Il tutto da valutare in modo più approfondito alla luce dei provvedimenti emanati in relazione alla costituzione di ANPAL e al riordino dei poteri ai sensi dell’articolo 117 della Costituzione, concordati tra Stato e Regioni. Per concludere, senza un cambio di fase, la Borsa Lavoro, così come è oggi, rischia di essere troppo debole per infrastruttura organizzativa, frammentaria per presenza sul territorio nazionale, incapace di resistere all’”aggressione” sul mercato liberalizzato da parte di operatori privati, ivi compresi i consulenti del lavoro. La riorganizzazione del sistema bilaterale sotto egida SBC può costituire, viceversa, una opportunità per mettere insieme utility, strumenti e risorse, un front office unitario con l’obiettivo di creare le condizioni per un’azione di sistema. La Borsa Lavoro già gode, ad esempio, di una collaborazione della CNCE nella fase di verifica della regolarità delle imprese. In pratica, farsi carico dei compiti che la riforma del mercato del lavoro affida alla bilateralità, vuol dire essere in grado di offrire a imprese e lavoratori un servizio a sportello, con presa in carico del lavoratore, sua profilazione, sua formazione finalizzata all’upgrading di competenze, all’ implementazione delle conoscenze in materia di sicurezza e salute sul lavoro, all’intermediazione e al matching. Un terreno concreto di interazione tra Casse edili e Enti unitari formazione sicurezza nell’ambito di un’azione condotta da Formedil in collaborazione con CNCE e CNCPT.

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RAPPORTO FORMEDIL 2017


PARTE QUINTA

LE POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO - BLEN.it

7. BLEN.it. Lo stato del servizio Borsa Lavoro Edile Nazionale 7.1. La struttura sul territorio A settembre 2017 le Scuole Edili aderenti a BLEN.it sono 82 (su 103). Il servizio a sportello viene garantito in maniera capillare su tutto il territorio nazionale. Dove non presente uno sportello, lavoratori e imprese vengono supportati dal Formedil con azioni di assistenza a distanza. Questo non risolve, tuttavia, il problema della necessità di estendere gli sportelli all’ intera rete delle Scuole Edili. Di seguito la cartina dell’ Italia con i territori coperti ed evidenza dei luoghi dove è stato raggiunto un accordo politico regionale per l’ attivazione di BLEN.it.

In molte realtà le Scuole operano tramite convenzioni dirette con l’ amministrazione pubblica che permettono l’ attivazione di specifici collegamenti informatici tra BLEN.it e le banche dati dei servizi per l’ impiego. I collegamenti permettono la verifica degli stati occupazionali, il monitoraggio del mercato del lavoro e l’ invio degli incroci possibili tra domanda e offerta di lavoro ai centri per l’ impiego. A settembre 2017 le convenzioni firmate sono 17, 3 a nord, 6 in centro e 8 a sud e isole. 3 sono le convenzioni firmate con le Regioni, 14 con le Provincie. Quelle regionali sono state siglate tutte a nord, in Emilia Romagna, Veneto e Friuli Venezia Giulia. La prima dal Consorzio Formedil Emilia Romagna in

RAPPORTO FORMEDIL 2017

217


PARTE QUINTA

LE POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO - BLEN.it rappresentanza di tutte le Scuole, la seconda e la terza dal Formedil nazionale. La convenzione del Friuli Venezia Giulia, ultima in termini temporali, è stata siglata il 22 settembre 2016 in occasione delle Giornate Nazionali della Formazione Edile svolte a Udine. Sulla base delle normative nazionali e regionali e della conseguente strutturazione delle banche dati sui servizi per il lavoro dell’ amministrazione pubblica, la convenzione tra Scuola Edile e Regione rimane fondamentale. E’ solo tramite essa che il sistema Formedil/Scuole Edili accede ai dati riguardanti le assunzioni e le cessazioni dei rapporti di lavoro che di fatto sono di competenza regionale. I dati nazionali sono quindi la sommatoria dei singoli dati regionali, ottenibili con la firma delle convenzioni in questione. I dati sono molto utili considerando che, come descritto nel paragrafo successivo sul campione Emilia Romagna e Veneto, forniscono un quadro costantemente aggiornato sull’ andamento occupazionale e sul relativo bacino di operatività dello sportello BLEN.it della Scuola Edile. Le convenzioni sono molto importanti anche per sancire specifiche collaborazioni con l’ amministrazione pubblica che solitamente prevedono la possibilità, per le nostre Scuole Edili, di accedere a sovvenzioni economiche che integrano quelle previste per gli Enti accreditati ai servizi per il lavoro. Delle 103 Scuole Edili del sistema 26, ad oggi, sono quelle accreditate ai servizi per il lavoro sulla base delle normative Regionali vigenti (17 a nord, 3 in centro e 6 tra sud e isole) a fronte delle 90 Scuole Edili accreditate per la formazione professionali. Questo dato conferma l’ orientamento espresso dal CDA del Formedil di promuovere un’ azione più ampia che porti all’ accreditamento ai servizi per il lavoro delle nostre strutture territoriali.

ENTI ACCREDITATI AI SERVIZI PER IL LAVORO. CONFRONTO PER AREA GEOGRAFICA Area Geografica

Regioni Lombardia Liguria Piemonte Emilia Romagna Veneto Toscana Umbria Lazio Basilicata Puglia Sardegna Sicilia

Nord

Centro

Sud e Isole TOTALE

Enti accreditati 4 1 2 6* 4 1 1 1 1 2 1 2 26

Fonte: elaborazione Formedil su dati BLEN.it *In Emilia Romagna l’accreditamento è stato realizzato tramite il Formedil regionale

La Regione con più Enti accreditati è l’ Emilia Romagna. Seguono Lombardia e Veneto. In 7 Regioni non ci sono Enti del sistema accreditati: Valle D’ Aosta, Trentino Alto Adige, Marche, Abruzzo, Molise, Campania, Calabria. In Friuli Venezia Giulia si sta procedendo alla fase attuatoria della convenzione Formedil già siglata in occasione delle Giornate Nazionali della Formazione Edile del 2016.

218

RAPPORTO FORMEDIL 2017


PARTE QUINTA

LE POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO - BLEN.it ENTI ACCREDITATI AI SERVIZI PER IL LAVORO. CONFRONTO PER AREA GEOGRAFICA 7 6 5 4 3 2 1 0

Enti accreditati ai servizi per il lavoro Fonte: elaborazione Formedil su dati BLEN.it

I primi Enti ad ottenere l’ accreditamento sono stati la Scuola Edile di Modena e gli Enti lombardi Ente Sistema Edilizia Brescia, Scuola Edile di Bergamo, ESEM/CPT di Milano e l’ Ente Scuola Edile della Provincia di Pavia. Tutti nel periodo 1999-2013, prima dell’ avvio di BLEN.it. Al periodo 2011/2012 risalgono anche gli accreditamenti dell’ Ente Unico Scuola Edile-CPT di Livorno e del Centro Paritetico per la Formazione, la Sicurezza e i Servizi per al Lavoro di Verona. Un numero di Enti accreditati non elevato ma che deve necessariamente tener conto degli adeguamenti a volte radicali richiesti dalle Regioni per il rilascio delle autorizzazioni. Basti pensare alla modifica dello Statuto con lo specifico riferimento ai servizi per il lavoro richiesto da molte Regioni tra cui Veneto, Abruzzo, Calabria, Campania, al numero minimo di sedi richiesto dal Piemonte, al numero minimo di dipendenti richiesto dalla Sicilia, alla necessità di avere locali distinti e univoci richiesto dalla Puglia o alla necessità di accreditare strutture intermedie richiesto ad esempio da Emilia Romagna e Umbria. Il risultato va quindi considerato in divenire e conferma l’ esigenza di estendere l’ azione di accreditamento delle sedi territoriali anche ai servizi per il lavoro, al fine di coniugare politiche attive e formazione*. Le modalità di iscrizione all’ ANPAL e le relative evoluzioni normative sono riportate sul portale web www.anpal.gov.it/ sezione Operatori. Per accreditarsi a livello regionale ai servizi per il lavoro rimane necessario il passaggio propedeutico di iscrizione nazionale da parte della singola Scuola Edile all’ albo nazionale delle agenzie per il lavoro di ANPAL. L’ iscrizione integra quella nazionale ottenuta dal Formedil nel 2012 contestualmente all’ avvio del servizio BLEN.it. Di seguito, invece, si riepilogano gli indirizzi web dove ogni singolo Ente può trovare i riferimenti utili sulle modalità previste dalla propria Regione per l’ accreditamento ai servizi per il lavoro.

RAPPORTO FORMEDIL 2017

219


PARTE QUINTA

LE POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO - BLEN.it QUADRO DI SINTESI SULLE NORMATIVE REGIONALI IN MATERIA DI ACCREDITAMENTO DEI SERVIZI PER IL LAVORO Regione/ Prov autonoma

Info utili

dGR n.157 24/2/06; dGR n.1057 29/12/10; dGR n.155 www.abruzzolavoro.eu percorso: servizi per il lavoro; accreditamento APL in Abruzzo 12/3/12

Abruzzo Basilicata

dGR n.1332 8/5/08 con esclusivo riferimento a Garanzia Giovani dGR n.315 28/7/14; dGR n. 11612 1/10/14; dGR n. 15653 15/12/14; dGR. n.155 2/5/14; dGR. n.21 5/2/15; dGR n. 41 27/2/15; dDR n. 2395 23/3/15; dDG. n. 1739 del 9/3/15; dGR n. 4871 21/5/15 lr n.14 24/11/9; reg. reg. n. 8/10; reg. reg. n. 9/10; dGR n. 315 21/6/11; dGR. n. 195 23/4/12; dGR. n. 242 22/7/13

Calabria

Campania Emilia Romagna Friuli V.G.

lr n. 17 1/8/5 lr n. 18 9/8/5; dPReg. n. 072/Pres 20/3/9

www.lavoro.basilicata.it www.regione.calabria.it percorso: portali tematici/portali dipartimentali/Sviluppo Economico, Lavoro, Formazione e Politiche Sociali www.accreditamento.regione.campania.it percorso: download; modello operativo di accreditamento www.regione.emilia-romagna.it percorso: portali; formazione e lavoro www.regione.fvg.it percorso: lavoro formazione; lavoro; servizi per l’impiego; accreditamento per la fornitura di servizi al lavoro

dGR. 17/4/14 n. 198; det. 17/4/14 n. G05903; det. 31/7/14 n. G11139; det. 23/12/14 n.G18860; dir. Accr. http://sac.jobslazio.it (all. A det. 17/4/14 n. 148)

Lazio Liguria

lr n. 30 del 1/8/8 l.r. n. 22 28/9/06; dGR. n. 6273 21/12/07;dGR n. 10882 23/12/09; decr. n. 5808 8/6/10; dGR n. 2412 26/10/11; decr. n.9749 31/10/12 lr n.2 25/1/05; dGR n. 1583 12/11/13, così come modificata dalla d.G.R. n. 546 12/5/14; decr. dir.p.f. n.191 21/5/14 dGR n. 649/2012; reg. reg. n.1/2013 decr. Dir. n. 63/2014; dDG n. 529/2014; det. Dir n. 29/15; dDG. n.86/15

Lombardia

Marche

www.iolavoroliguria.it www.regione.lombardia.it percorso: istruzione formazione e lavoro; accreditamento; accreditamento servizi al lavoro www.regione.marche.it percorso: Lavoro e Formazione Professionale/Servizi per l’impiego pubblici e privati

www.regione.molise.it percorso:http://www3.regione.molise.it/flex/cm/pages/ServeBL OB.php/L/IT/IDPagina/7280 www.regione.piemonte.it lr n.34 22/12/08; dGR n. 66-3576 19/3/12; dGR. n. 30percorso: aree tematiche; lavoro; autorizzazione e 4008 11/6/12; det. n. 383 5/7/12; det. N. 619 4/2/14 accreditamento operatori www.sistema.puglia.it r. n. 25 29/9/11; reg. reg. n. 34 27/12/12 percorso: lavoro; accreditamento Servizi per il Lavoro lr n.20 del 5/12/05;.dGR n. 48/15 11/12/12; det. n. www.sardegnalavoro.it percorso: servizi per il lavoro; Servizi Lavoro Accreditati 60212-8595 17/1212 www.regione.sicilia.it dGR. n. 80 20/3/15; decr. n. 1251 24/3/15; decr. n. percorso: assessorato regionale della famiglia, delle politiche sociali e del lavoro; Dipartimento del lavoro, dell'impiego, 1279 27/3/15; decr n. 1477 27/4/15 dell'orientamento, dei servizi e delle attività formative; accreditamento servizi per il lavoro

Molise

Piemonte Puglia Sardegna

Sicilia

lr n. 32 26/7/02; dPGR. n.47/R 8/8/03; lr n.20 1/2/05; www.regione.toscana.it dPGR n. 22/R 2/2/5; d. dir. n. 1703 24/3/5; dGR n.968 percorso: enti e associazioni; 17/12/7; decr. n. 2791 20/6/8; d. dir. n. 5272 accreditamento 24/11/11

Toscana Provincia autonoma di Trento Provincia autonoma di Bolzano Umbria Valle D’Aosta Veneto

Operatività del sistema di accreditamento

lavoro

e

formazione;

TR: delib. n. 968 24/5/13; del. n. 607 17/4/14

www.agenzialavoro.tn.it percorso: documento degli interventi di politica attiva del lavoro www.provincia.bz.it In via di attuazione percorso: lavoro ed economia in via di attuazione www.regione.umbria.it percorso: lavoro e formazione; imprese e soggetti assimilati ddl adottato con dGR. n. 477 16/5/11 lr n.7 31/3/3; dGR n. 965 11/7/14; del. n. 2493/XIII del www.regione.vda.it percorso: canali tematici; lavoro; operatori 21/6/12 www.regione.veneto.it lr n. 3 13/3/9; dGR n. 2238 20/12/11; dGR n. 2238 percorso: percorsi; lavoro; rete degli enti accreditati ai servizi per 20/12/11 il lavoro

*La necessità che le Scuole Edili raggiungano l’ accreditamento ai servizi per il lavoro è stata ribadita in più occasioni dalle Parti Sociali Nazionali, ultima delle quali la circolare Formedil di gennaio 2017 inviata a tutte le Presidenze degli Enti Scuola.

220

RAPPORTO FORMEDIL 2017


PARTE QUINTA

LE POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO - BLEN.it 7.2. Gli Operatori coinvolti Anche nel 2017 cresce il numero di Operatori abilitati allo svolgimento del servizio a sportello. Gli Operatori Scuole Edili sono 183, di cui 79 a nord, 56 in centro, 48 a sud e isole. Le Regioni con il maggior numero di Operatori sono la Sicilia e la Toscana. I Facilitatori delle Parti Sociali sono 248, di cui 137 a nord, 58 in centro, 53 a sud e isole. Il maggior numero di Facilitatori si trovano in Veneto, Lombardia e Lazio. OPERATORI ABILITATI AL SERVIZIO A SPORTELLO. CONFRONTO PER AREA GEOGRAFICA Area Geografica

Operatori Scuole Edili

Operatori Parti Sociali

Nord

79

137

Centro

56

58

Sud e Isole Totali Fonte: elaborazione Formedil su dati BLEN.it

48

53

183

248

I Facilitatori sono più degli Operatori Scuola dappertutto, la differenza maggiore si rileva a nord dove i Facilitatori sono quasi il doppio degli Operatori Scuola. OPERATORI ABILITATI AL SERVIZIO A SPORTELLO. CONFRONTO PER AREA GEOGRAFICA 160 140 120 100 80 60 40 20 0 Nord

Centro Operatori SE

Sud e Isole

Facilitatori

Fonte: elaborazione Formedil su dati BLEN.it

Tutto il personale impiegato ha partecipato a seminari specifici di abilitazione al servizio. Da gennaio 2017 il Formedil, su mandato del CDA, ha avviato una fase formativa particolarmente rivolta agli Operatori Scuola Edile. Il percorso, svolto in collaborazione con una struttura specializzata (ISMO srl), è attivabile a livello regionale o interregionale dietro richiesta delle singole Scuole Edili e si compone di due moduli distinti. Il primo riguarda gli aspetti normativi e le azioni utili attivabili dalle Scuole, il secondo le tecniche di gestione dell’ utente e le fasi di orientamento al lavoro di primo e secondo livello. Sono 40 i partecipanti già coinvolti, distribuiti in due edizioni svolte in Emilia Romagna e Sicilia.

RAPPORTO FORMEDIL 2017

221


PARTE QUINTA

LE POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO - BLEN.it 7.3. L’ andamento del servizio Da gennaio 2012 al 31 agosto 2017 gli accessi al portale web sono stati 14.602. Le statistiche evidenziano un maggiore utilizzo del portale web rispetto al Rapporto Formedil 2016. L’ incremento è da un lato dovuto all’ aumento del numero di Scuole attive, dall’ altro al meccanismo di fidelizzazione che comincia a instaurarsi con i lavoratori. Lo stesso non si può dire per le imprese che utilizzano BLEN.it in maniera ancora ridotta, come confermato dai riscontri pervenuti dalle comunicazioni obbligatorie dei Centri per l’ Impiego. I lavoratori iscritti in BLEN.it, anche solo in anagrafica, al 31 agosto 2017, sono 6.443, 5.360 italiani, 1.102 stranieri. Le nazionalità estere maggiormente rappresentate sono Romania, Albania, Marocco I CV pubblicati dalle Scuole Edili con il supporto dei Facilitatori e dai lavoratori in autonomia, nell’ ultimo triennio, sono 3.391. LAVORATORI STRANIERI ISCRITTI AL PORTALE BLEN.IT AL 31/08/2017 Nazionalità

Iscritti

Romania

301

Albania

228

Marocco

98

Macedonia

53

Egitto

50

Kosovo

39

Moldavia

38

Ucraina

27

Senegal

25

Perù

19

Altro

224

Totale Fonte: elaborazione Formedil su dati BLEN.it

1.102

I CV pubblicati dalle Scuole Edili nel 2016 sono stati 961, poco meno del 2015. Nel 2017 si rileva una tendenza all’ aumento, al 30 giugno i CV caricati sono stati già 600. CV PUBBLICATI SU BLEN.IT (SCUOLA EDILE CON SUPPORTO FACILITATORI + LAVORATORI IN AUTONOMIA). CONFRONTO 2014-2017 (PRIMO SEMESTRE) PER ANNO DI RIFERIMENTO Anno di riferimento

CV pubblicati

2014

850

2015

980

2016

961

2017(primo semestre)

600

Totale Fonte: elaborazione Formedil su dati BLEN.it

222

RAPPORTO FORMEDIL 2017

3.391


PARTE QUINTA

LE POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO - BLEN.it Le imprese iscritte al portale si occupano di lavorazioni in cantiere e ricercano operai. Ditte individuali e studi professionali sono appena l’ 8% delle domande presenti. Le prime ancora orientate al passaparola e alla rete informale di collaboratori, le seconde alla ricerca di figure impiegatizie, meno abbinabili alle attività per le quali viene solitamente riconosciuta la Scuola come soggetto formativo di riferimento. LE CARATTERISTICHE DELLA DOMANDA DI LAVORO. LE TIPOLOGIE DI IMPRESE BLEN.IT Imprese che si rivolgono al servizio BLEN.it

Percentuale

Aziende

85%

Ditta individuale

7%

Studio professionale

4%

Professionista

4%

Totale Fonte: elaborazione Formedil su dati BLEN.it

100%

Le Imprese iscritte a BLEN.it sono principalmente di piccole e medie dimensioni, in linea con la struttura imprenditoriale del settore. LE CARATTERISTICHE DELLA DOMANDA DI LAVORO. LE DIMENSIONI DELL’ UTENZA BLEN.IT Dimensione delle imprese che si rivolgono al servizio BLEN.it

Percentuale

Non specificato

25%

Da 0 a 5 lavoratori

25%

Da 6 a 10 lavoratori

17%

Da 11 a 15 lavoratori

9%

Da 16 a 49 lavoratori

18%

Da 50 e oltre lavoratori

6%

Totale lavoratori Fonte: elaborazione Formedil su dati BLEN.it

100%

Molti dei lavoratori che ricercano impiego in edilizia sono edili e continuano la ricerca rimanendo nel settore. Rispetto al primo semestre 2016 raddoppiano i disoccupati senza esperienza e diminuiscono i disoccupati provenienti da altri settori. Il cantiere, evidentemente, viene percepito luogo di lavoro appetibile ma che in questo momento non offre prospettive professionali più di altri settori. LE CARATTERISTICHE DELL’ OFFERTA DI LAVORO BLEN.IT. CONFRONTO PRIMO SEMESTRE 2017/2016 Condizione lavorativa

2017

2016

Operaio e tecnico disoccupato con esperienza nel settore edile

74%

76%

Disoccupato senza esperienza

17 %

8%

Operaio e tecnico disoccupato con esperienza nel settore NON edile

5%

9%

Occupato in altri settori

3%

3%

Lavoratore in mobilità

1%

4%

100%

100%

Totali Fonte: elaborazione Formedil su dati BLEN.it

RAPPORTO FORMEDIL 2017

223


PARTE QUINTA

LE POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO - BLEN.it LE CARATTERISTICHE DELL’ OFFERTA DI LAVORO BLEN.IT. CONFRONTO 2017-2016 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0%

2017 2016

Operaio e tecnico disoccupato con esperienza nel settore edile

Disoccupato senza esperienza

Operaio e tecnico disoccupato con esperienza nel settore NON edile

Occupato in altri settori

Lavoratore in mobilità

Fonte: elaborazione Formedil su dati BLEN.it

Alcune considerazioni, infine, sull’ incrocio tra domanda e offerta di lavoro. Le assunzioni tramite BLEN.it aumentano anche se lievemente. Il primo semestre 2017 registra un 5% in più di assunzioni rispetto allo stesso periodo 2016. Le assunzioni che transitano dalle Scuole Edili restano però poche rispetto a quelle che registrano i Centri per l’ Impiego (aspetto che verrà approfondito nel paragrafo successivo riferito alle Regioni a campione Emilia Romagna e Veneto). Con le assunzioni aumentano in particolare i contratti a tempo determinato. Probabilmente per il mercato del lavoro che cambia a favore dei contratti brevi e per l’ innovazione contrattuale 2014 che agevola i tempi determinati se attivati tramite BLEN.it. Le assunzioni a tempo determinato transitate da BLEN.it sono il 65% circa del totale. Dal 2012 al primo settembre 2017 i lavoratori inviati a colloquio per il tramite dell’ intermediazione BLEN.it sono circa 600. Oltre alle assunzioni si registra una maggiore fidelizzazione di imprese, particolarmente di imprese di medie e gradi dimensioni, probabilmente perché più strutturate e con una maggiore dislocazione sul territorio. Esempi di questo tipo si registrano particolarmente in Emilia Romagna, Lombardia e Piemonte.

7.4. Iniziative del Formedil sui servizi per il lavoro Continuano le iniziative che il Formedil attiva in aggiunta a quelle ordinarie di assistenza alle Scuole e di gestione, monitoraggio e implementazione del servizio BLEN.it sul territorio. Sono in fase di rendicontazione, ad esempio, le attività dell’ Avviso FiXo di ANPAL Servizi sull’ alternanza scuola/lavoro. Formedil con il ruolo di raccordo delle Scuole e di interfaccia con ANPAL Servizi, le Scuole con il ruolo operativo di assistenza a lavoratori e imprese tramite lo sportello BLEN.it. Le attività e l’ impegno delle Scuole hanno permesso di rodare il servizio a sportello BLEN.it anche sulle iniziative di alternanza, ponendo le basi per una partecipazione efficace anche alle prossime iniziative di Ministero e Regioni.

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RAPPORTO FORMEDIL 2017


PARTE QUINTA

LE POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO - BLEN.it Tramite l’ Avviso FiXo sono stati attivati 20 contratti e 1.200 ore di orientamento, di cui 400 di primo e 800 di secondo livello. Ancora in svolgimento sulla base della recente riapertura dei termini di finanziamento è invece l’ Avviso INSIDE, sempre di ANPAL Servizi. Iniziativa finalizzata all’ inclusione sociale con specifico riferimento alle attività di supporto alla collocazione di giovani immigrati residenti presso i Centri SPRAR (Servizi di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati). A marzo 2017 il Formedil ha anche attivato un’ intesa sull’ impiego di personale all’ estero con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Nello specifico l’ intesa ha riguardato il collocamento di lavoratori italiani in Germania in risposta a richieste lavorative pervenute da imprese edili tedesche per il tramite del Governo Federale tedesco. In molti casi è stata espressamente richiesta la conoscenza della lingua tedesca e la possibilità di effettuare un colloquio iniziale tramite internet. Sono state richieste figure di varie tipologie tra cui capisquadra, elettricisti, operatori macchine, saldatori, ingegneri, responsabili della sicurezza. Ci sono poi le iniziative varie di comunicazione attivate tramite i portali web Formedil, BLEN.it e la rivista on line Edilinews, nonchè tramite il nuovo gruppo facebook BLEN.it, attivato cogliendo l’ occasione dell’ avvio dell’ Avviso Fixo. Diverse sono poi le partecipazioni Formedil a convegni settoriali e riunioni finalizzate ad avere un aggiornamento costante sull’ evoluzione normativa e del mercato del lavoro. Ci sono inoltre le iniziative di formazione interna dedicata al personale delle Scuole Edili, centrate sul miglioramento delle competenze e finalizzate al salto qualitativo del servizio offerto presso lo sportello BLEN.it. Moduli di più giornate in cui i partecipanti possono apprendere i nuovi scenari di riferimento, confrontarsi sulle reciproche esperienze e simulare azioni concrete di lavoro a sportello mediante la supervisione di un esperto in gestione delle relazioni. Evoluzioni varie che vengono affiancate anche dalla dotazione di nuovi strumenti informatici. In cantiere l’ aggiornamento del portale web BLEN.it che già dai prossimi mesi sarà rinnovato in varie funzionalità sulla base delle ultime evoluzioni contrattuali e dei suggerimenti forniti dai partecipanti nel corso dei vari seminari per Operatori Scuole Edili e Facilitatori Parti Sociali.

7.5. L’ occupazione attraverso il monitoraggio qualitativo BLEN.it: osservatorio a campione Emilia Romagna e Veneto Il portale www.blen.it è strutturato in modo da consentire sul pannello di controllo centrale, gestito da Formedil, di monitorare l’andamento delle assunzioni relative al settore che transitano attraverso i servizi pubblici per l’impiego collegati informaticamente a BLEN.it. Purtroppo, a causa della complessità e della frammentazione del sistema istituzionale che governa il mercato del lavoro, BLEN.it, pur essendo organicamente collegata al portale anpal.gov.it, attinge ai soli dati

RAPPORTO FORMEDIL 2017

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PARTE QUINTA

LE POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO - BLEN.it di quelle realtà territoriali, dove, sulla base di convenzioni e accordi siglati è stato possibile realizzare, attraverso l’ impegno di Formedil, il collegamento informatico e il relativo interscambio dei dati. Ad oggi la banca dati consultabile è, pertanto, riferita alle sole Regioni Emilia Romagna e Veneto. È in corso di attivazione il collegamento con sistema informativo della Regione Friuli Venezia Giulia. Nonostante la limitata ampiezza del campione, l’osservatorio è in grado di offrire alcune chiavi di lettura interessanti su cosa è oggi il lavoro edile e su chi entra nel settore, attraverso i dati ufficiali delle assunzioni effettuate. Nelle tabelle che seguono sono riportati i dati riferiti al primo semestre 2017 e specificatamente riguardanti le costruzioni, campione territoriale e temporale interessante per fotografare l’ andamento del mercato del lavoro in edilizia. Le assunzioni in edilizia crescono sebbene rimangano elevati anche i numeri delle cessazioni dei rapporti di lavoro. Considerando la proiezione di Emilia Romagna e Veneto su scala nazionale, si rileva un conseguente ampiamento del bacino di operatività degli sportelli BLEN.it delle Scuole Edili. Numeri che rafforzano le potenzialità del ruolo delle Scuole nelle azioni di supporto alle Regioni per la ricollocazione dei lavoratori e che, in caso di accreditamento ai servizi per il lavoro, permetterebbe anche di accedere, con una certa rilevanza rispetto agli anni precedenti, ai finanziamenti pubblici previsti, solitamente rapportati al numero di assunzioni gestite. Le imprese che assumono, assumono particolarmente a tempo determinato. Dato rilevante che favorisce una specifica riflessione sull’ andamento del mercato del lavoro e sulle relative particolarità che ne conseguono. I contratti sono spesso brevi, molti hanno una durata addirittura inferiore ad un mese. Vengono assunti sia uomini che donne, sebbene i primi siano molti di più. Le lavoratrici vengono assunte principalmente a tempo determinato, sebbene succede maggiormente che le assunzioni a tempo indeterminato presentino un maggior livello di presenza femminile. Questo dato potrebbe essere incrociabile con le professioni maggiormente ricercate. Oltre al consueto manovale edile sempre il più ricercato, crescono gli impiegati amministrativi e tecnici. Probabilmente per gli sgravi fiscali previsti a seguito del jobs act sono aumentati i contratti per i lavori in ufficio, ambito nel quale l’ assunzione femminile è maggiore bilanciando parzialmente la disparità di genere nel settore. Le misure incentivanti supportano l’ inserimento lavorativo dei giovani. Rispetto allo stesso periodo 2016 cresce il numero di persone assunte con età tra i 18 e i 29 anni. Gli assunti sono sempre più italiani che stranieri. Tra gli stranieri ci sono più uomini che donne. Riguardo ai dati riportati nelle tabelle che seguono si specifica che per motivi vari legati alla strutturazione delle banche dati territoriali, in alcuni casi i totali tra tabelle non coincidono sebbene logicamente collegabili. Si invita ad interpretarli a titolo di proiezione di andamento e a considerarne il confronto effettivo solo all’ interno della tabella a cui riferiscono.

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RAPPORTO FORMEDIL 2017


PARTE QUINTA

LE POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO - BLEN.it A. ASSUNZIONI IN EDILIZIA – CONFRONTO TIPOLOGIA CONTRATTO PER SESSO-Primo semestre 2017. Campionatura Emilia Romagna e Veneto. LE CARATTERISTICHE DELL’ OFFERTA DI LAVORO. CONFRONTO TIPOLOGIA CONTRATTO PER SESSO CAMPIONATURA EMILIA ROMAGNA E VENETO Tipologia contratto F M Tempo Indeterminato 900 4.529 Tempo Determinato 2.863 17.783 Totali 3.763 22.312 Fonte: elaborazione Formedil su dati Comunicazioni Obbligatorie SIL

Totale 5.429 20.646 26.075

% 20,82% 79,18% 100,00%

B. ASSUNZIONI IN EDILIZIA - CONFRONTO NAZIONALITA’ PER SESSO-Primo semestre 2017. Campionatura Emilia Romagna e Veneto. LE CARATTERISTICHE DELL’ OFFERTA DI LAVORO. CONFRONTO NAZIONALITÀ PER SESSO CAMPIONATURA EMILIA ROMAGNA E VENETO

Provenienza F M Italiani 4.084 14.992 Extra Comunitari 260 4.930 Comunitari 148 2.351 Totali 4.492 22.273 Fonte: elaborazione Formedil su dati Comunicazioni Obbligatorie SIL

Totale 19.076 5.190 2.499 26.765

% 71,27% 19,39% 9,34% 100,00%

C. ASSUNZIONI IN EDILIZIA - CONFRONTO FASCIA DI ETA’ PER SESSO-Primo semestre 2017. Campionatura Emilia Romagna e Veneto. LE CARATTERISTICHE DELL’ OFFERTA DI LAVORO. CONFRONTO FASCIA DI ETÀ PER SESSO CAMPIONATURA EMILIA ROMAGNA E VENETO

Fascia età lavoratore F M da 15 a 17 9 78 da 18 a 29 1.705 5.424 da 30 a 40 1.353 6.620 da 41 a 50 1.074 5.966 da 51 a 60 544 3.949 da 61 a 65 66 630 Oltre 65 22 255 Totali 4.773 22.922 Fonte: elaborazione Formedil su dati Comunicazioni Obbligatorie SIL

Totale 87 7.129 7.973 7.040 4.493 696 277 27.695

% 0,31% 25,74% 28,79% 25,42% 16,22% 2,51% 1,00% 100,00%

D. ASSUNZIONI IN EDILIZIA- CONFRONTO PRINCIPALI QUALIFICHE PROFESSIONALI PER SESSO. Primo semestre 2017. Campionatura Emilia Romagna e Veneto. LE CARATTERISTICHE DELL’ OFFERTA DI LAVORO. PRINCIPALI QUALIFICHE PROFESSIONALI PER SESSO CAMPIONATURA EMILIA ROMAGNA E VENETO Qualifiche Operai comuni Operai qualificati e specializzati-area muratura Operai qualificati e specializzati-area carpenteria e legno Operai qualificati e specializzati-aree specialistiche Operai qualificati e specializzati-area impiantistica Altre qualifiche Impiegati amministrativi e tecnici Totali Fonte: elaborazione Formedil su dati Comunicazioni Obbligatorie SIL

F 250 72 17 200 286 224 1.410 2.459

M 6.277 1.950 1.116 887 2.543 798 1.908 15.479

Totale 6.527 2.022 1.133 1.087 2.829 1.022 3.318 17.938

RAPPORTO FORMEDIL 2017

% 36,39% 11,27% 6,32% 6,06% 15,77% 5,70% 18,50% 100,00%

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PARTE QUINTA

LE POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO - BLEN.it LE CARATTERISTICHE DELL’ OFFERTA DI LAVORO. CONFRONTO QUALIFICHE PROFESSIONALI CAMPIONATURA EMILIA ROMAGNA E VENETO Operai comuni

7.000 6.000

Operai qualificati e specializzati-area muratura

5.000

Operai qualificati e specializzati-area carpenteria e legno Operai qualificati e specializzati-aree specialistiche

4.000 3.000

Operai qualificati e specializzati-area impiantistica

2.000 Altre qualifiche

1.000

Impiegati amministrativi e tecnici

0 Fonte: elaborazione Formedil su dati Comunicazioni Obbligatorie SIL

E. ASSUNZIONI IN EDILIZIA- CONFRONTO DURATA DEI CONTRATTI PER PERIODO DI RIFERIMENTO. Secondo semestre 2016/Primo semestre 2017. Campionatura solo Emilia Romagna. LE CARATTERISTICHE DELL’ OFFERTA DI LAVORO. CONFRONTO DURATA DEI CONTRATTI CAMPIONATURA SOLO EMILIA ROMAGNA Durata contratti dal 1 luglio 2016 al 31 dicembre 2016 durata da 1 a 29 gg 5.258 durata da 30 gg a 59 gg 3.310 durata da 60 a 90 gg 2.539 Totali 11.107 Fonte: elaborazione Formedil su dati Comunicazioni Obbligatorie SIL

dal 1 gennaio 2017 al 30 giugno 2017 5.207 3.870 2911 11.988

F. ASSUNZIONI IN EDILIZIA- CONFRONTO SETTORE PER SESSO. Primo semestre 2017. Campionatura Emilia Romagna e Veneto. LE CARATTERISTICHE DELL’ OFFERTA DI LAVORO. PER SETTORE E SESSO CAMPIONATURA EMILIA ROMAGNA E VENETO Settore F Attività edilizie generali 517 Finiture specialistiche edili 272 Impiantistica 558 Altro (non strettamente legato all' edilizia) 2.465 Infrastrutture e opere generali 113 Studi, ingegneria, progettazione 567 Totali 4.492 Fonte: elaborazione Formedil su dati Comunicazioni Obbligatorie SIL

M 7.415 5.719 5.101 1.214 1.701 1.162 22.312

Totale 7.932 5.991 5.659 3.679 1.814 1.729 26.804

% 29,59% 22,36% 21,12% 13,73% 6,76% 6,46% 100,00%

LE CARATTERISTICHE DELL’ OFFERTA DI LAVORO. PER SETTORE E SESSO. CAMPIONATURA EMILIA ROMAGNA E VENETO 10.000

Attività edilizie generali

8.000

Infrastrutture e opere generalizzate

6.000

Finiture specialistiche edili

4.000

Studi, ingegneria, progettazione

2.000

Impiantistica Altro (non strettamente legato all' edilizia)

0 Fonte: elaborazione Formedil su dati Comunicazioni Obbligatorie SIL

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RAPPORTO FORMEDIL 2017


PARTE QUINTA

LE POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO - BLEN.it TABELLA 1: ASSUNZIONI IN EDILIZIA. CONFRONTO ELENCO COMPLETO DELLE QUALIFICHE PROFESSIONALI PER SESSO PRIMO SEMESTRE 2017. CAMPIONATURA EMILIA ROMAGNA E VENETO F

M

Totale

%

manovale edile personale non qualificato delle att. industr. e professioni assimilate manovali e personale non qualificato dell’edilizia civile e professioni assimilate manovale all'assemblaggio elettrico manovale all'assemblaggio meccanico operaio di manovra manovale stradale OPERAI COMUNI muratore in mattoni muratori in pietra e mattoni muratore in mattoni lavori di manutenzione mastro muratore in pietra o mattoni muratore in calcestruzzo OPERAI QUALIFICATI E SPECIALIZZATI - AREA MURATURA carpentiere edile addetto al montaggio e smontaggio di arredi in legno installatori di infissi e serramenti OPERAI QUALIFICATI E SPECIALIZZATI - AREA CARPENTERIA E LEGNO montatore ponteggi saldatori e tagliatori a fiamma gruista escavatorista addetto all'applicazione di pannelli in cartongesso saldatore tubista verniciatore a mano sommozzatori e lavoratori subacquei lattoniere OPERAI QUALIFICATI E SPECIALIZZATI - AREE SPECIALISTICHE elettricista manutentore di impianti elettricista impiantista di cantiere elettricisti ed installatori di impianti elettrici nelle costruz. civili elettricista per impianti esterni ed interni nelle costruzioni idraulico termoidraulico installatore di impianti termici installatori e montatori di macchinari e impianti industriali riparatori e manutentori di macchinari e impianti industriali OPERAI QUALIFICATI E SPECIALIZZATI - AREA IMPIANTISTICA steward assistente sanitario e igienista dentale operai addetti ai servizi di igiene e pulizia autisti di taxi, conduttori di automobili, furgoni e altri veicoli ALTRE QUALIFICHE impiegato amministrativo tecnico di cantiere edile addetto alla segreteria tecnico statistico di controllo di qualità addetto a mansioni d'ordine di segreteria segretaria/o disegnatore tecnico addetti a funzioni di segreteria geometra addetti alla contabilità addetto stipendi e paghe addetto al controllo e alla verifica delle merci operatore amministrativo IMPIEGATI AMMINISTRATIVI E TECNICI

Qualifica Professionale

5 73 63 72 27 4 6 250 30 4 4 17 17 72 3 2 12 17 34 33 18 28 32 45 2 8 200 9 55 101 46 30 6 6 18 15 286 45 114 23 42 224 935 9 55 45 113 53 28 45 6 46 29 19 27 1.410

5.506 197 172 53 160 98 91 6.277 965 414 291 120 160 1950 517 489 110 1116 123 122 147 114 101 74 114 92 887 543 313 229 134 726 220 109 176 93 2543 408 228 109 53 798 384 382 158 157 57 98 120 100 122 80 83 93 74 1908

5.511 270 235 125 187 102 97 6.527 995 418 295 137 177 2.022 520 491 122 1.133 157 155 165 142 133 119 116 100 1.087 552 368 330 180 756 226 115 194 108 2.829 453 342 132 95 1.022 1.319 391 213 202 170 151 148 145 128 126 112 112 101 3.318

30,72% 1,51% 1,31% 0,70% 1,04% 0,57% 0,54% 36,39% 5,55% 2,33% 1,64% 0,76% 0,99% 11,27% 2,90% 2,74% 0,68% 6,32% 0,88% 0,86% 0,92% 0,79% 0,74% 0,66% 0,65% 0,56% 6,06% 3,08% 2,05% 1,84% 1,00% 4,21% 1,26% 0,64% 1,08% 0,60% 15,77% 2,53% 1,91% 0,74% 0,53% 5,70% 7,35% 2,18% 1,19% 1,13% 0,95% 0,84% 0,83% 0,81% 0,71% 0,70% 0,62% 0,62% 0,56% 18,5

TOTALI

2.459

15.479

17.938

100,00%

Fonte: elaborazione Formedil su dati Comunicazioni Obbligatorie SIL

RAPPORTO FORMEDIL 2017

229


PARTE QUINTA

LE POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO - BLEN.it TABELLA 2: ASSUNZIONI IN EDILIZIA. CONFRONTO ELENCO COMPLETO DEI SETTORI PER NUMERO DI ASSUNTI PRIMO SEMESTRE 2017. CAMPIONATURA EMILIA ROMAGNA E VENETO Settore costruzione di edifici residenziali e non residenziali attività non specializzate di lavori edili (muratori) lottizzazione dei terreni connessa con l'urbanizzazione ATTIVITÀ EDILIZIE GENERALI costruzione di strade, autostrade e piste aeroportuali preparazione del cantiere edile e sistemazione del terreno costruzione di opere di pubblica utilità per il trasporto di fluidi demolizione costruzione di opere di pubblica utilità per l'energia elettrica e le telecomunicazioni trivellazioni e perforazioni costruzione di opere idrauliche attività di studio geologico e di prospezione geognostica e mineraria costruzione di ponti e gallerie costruzione di linee ferroviarie e metropolitane noleggio di gru ed altre attrezzature con operatore per la costruzione o la demolizione INFRASTRUTTURE E OPERE GENERALIZZATE altre attività di lavori specializzati di costruzione nca altri lavori di costruzione e installazione nca posa in opera di infissi, arredi, controsoffitti, pareti mobili e simili altri lavori di completamento e di finitura degli edifici nca tinteggiatura e posa in opera di vetri rivestimento di pavimenti e di muri realizzazione di coperture altre attività di costruzione di altre opere di ingegneria civile nca lavori di isolamento termico, acustico o antivibrazioni intonacatura e stuccatura pulizia a vapore, sabbiatura e attività simili per pareti esterne di edifici FINITURE SPECIALISTICHE EDILI controllo di qualità e certificazione di prodotti, processi e sistemi servizi di progettazione di ingegneria integrata collaudi e analisi tecniche di prodotti attività degli studi di ingegneria attività degli studi di architettura sviluppo di progetti immobiliari senza costruzione attività tecniche svolte da geometri attività di cartografia e aerofotogrammetria attività per la tutela di beni di produzione controllata STUDI, INGEGNERIA, PROGETTAZIONE installazione di impianti elettrici in edifici o in altre opere di costruzione (inclusa manutenzione e riparazione) installazione di impianti idraulici, di riscaldamento e di condizionamento dell'aria (inclusa manutenzione e riparazione) in edifici o in altre opere di costruzione installazione di impianti elettronici (inclusa manutenzione e riparazione) installazione impianti di illuminazione stradale e dispositivi elettrici di segnalazione, illuminazione delle piste degli aeroporti (inclusa manutenzione e riparazione) installazione, riparazione e manutenzione di ascensori e scale mobili installazione di impianti di spegnimento antincendio (inclusi quelli integrati e la manutenzione e riparazione) installazione di impianti di depurazione per piscine (inclusa manutenzione e riparazione) installazione di impianti per la distribuzione del gas (inclusa manutenzione e riparazione) installazione di impianti di irrigazione per giardini (inclusa manutenzione e riparazione) posa in opera di casseforti, forzieri, porte blindate IMPIANTISTICA altro (non strettamente edilizia) TOTALI

Fonte: elaborazione Formedil su dati Comunicazioni Obbligatorie SIL

230

RAPPORTO FORMEDIL 2017

Totale

%

5.835 2.085 12 7.932 467 439 373 119 116 89 55 28 21 57 50 1.814 1.273 1.110 867 715 508 502 334 299 245 112 26 5.991 409 345 329 243 135 126 67 42 33 1.729 3.062

21,77% 7,78% 0,04% 29,59% 1,74% 1,64% 1,39% 0,44% 0,43% 0,33% 0,21% 0,10% 0,08% 0,21% 0,19% 6,76% 4,75% 4,14% 3,23% 2,67% 1,90% 1,87% 1,25% 1,12% 0,91% 0,42% 0,10% 22,36% 1,53% 1,29% 1,23% 0,91% 0,50% 0,47% 0,25% 0,16% 0,12% 6,46% 11,42%

1.814

6,77%

363

1,35%

122

0,46%

104 64 47 47 20 16 5.659 3.679

0,39% 0,24% 0,18% 0,18% 0,07% 0,06% 21,12% 13,73%

26.804

100,00%


APPENDICE STATISTICA L’EVOLUZIONE DELL’ATTIVITA’ FORMATIVA 2007-2016

1.

La partecipazione delle scuole al monitoraggio

233

2.

L’attività formativa 2.1. I corsi 2.2. I corsi sulla sicurezza 2.3. Il numero medio dei corsi 2.4. Le ore di formazione e durata media dei corsi

234 234 236 237 238

3.

La partecipazione 3.1. Il numero degli allievi e la partecipazione per scuola e per corso 3.2. Maschi e femmine 3.3. Italiani e stranieri 3.4. Operai e Tecnici

241 241 245 249 251

4.

I corsi 4.1. Le diverse tipologie di corso e la partecipazione per tipologia formativa

254 254

5.

La tipologia di allievi 5.1. Occupati, inoccupati e disoccupati

255 255

6.

L’attività di formazione di Operai e Tecnici 2010-2015

258

RAPPORTO FORMEDIL 2017

231



APPENDICE STATISTICA

1.

La partecipazione delle scuole al monitoraggio

LA PARTECIPAZIONE DELLE SCUOLE EDILI AL MONITORAGGIO SULL’ATTIVITÀ FORMATIVA 2007-2016

Piemonte Valle d'Aosta Lombardia Liguria

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

7

8

8

8

8

8

8

8

8

8

1

1

1

1

1

1

1

1

1

1

10

10

10

10

10

10

10

10

10

10

4

4

4

4

4

4

4

4

4

4

22

23

23

23

23

23

23

23

23

23

Trentino Alto Adige

2

2

1

2

2

2

2

2

2

2

Veneto

7

7

7

7

7

7

7

7

7

7

Friuli Venezia Giulia

4

4

4

4

4

4

4

4

4

4

Emilia Romagna

9

9

9

9

9

10

10

10

10

9

Nord est

22

22

21

22

22

23

23

23

23

22

Toscana

9

9

10

10

11

11

11

11

11

11

Umbria

2

2

2

2

2

2

2

2

2

2

Marche

4

4

4

4

4

4

4

4

4

4

Lazio

5

5

5

5

5

5

5

5

5

5

Abruzzo

4

4

4

4

5

5

5

5

5

5

Molise

1

1

1

1

1

1

1

1

1

1

Centro

Nord ovest

25

25

26

26

28

28

28

28

28

28

Campania

5

5

5

5

5

5

5

5

5

5

Puglia

5

5

5

5

6

6

6

6

6

6

Basilicata

2

2

2

2

2

3

3

3

3

3

Calabria

3

3

3

4

4

4

3

3

3

3

Sicilia

9

9

9

9

9

9

9

9

8

10

Sardegna

3

3

3

3

3

3

3

3

3

3

Sud

27

27

27

28

29

30

29

29

28

30

Italia

96

97

97

99

102

104

103

103

102

103

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

LA PARTECIPAZIONE DELLE SCUOLE EDILI AL MONITORAGGIO SULL’ATTIVITÀ FORMATIVA 2007-2016

Numero scuole FORMEDIL

105

100

95

90 2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

RAPPORTO FORMEDIL 2017

233


APPENDICE STATISTICA

NUMERO DELLE SCUOLE PARTECIPANTI AL MONITORAGGIO 2007-2016 PER AREA TERRITORIALE 32 30 28 26 24 22 20 2007

2008

2009

2010

2011

Nord ovest

2012

Nord est

2013 Centro

2014

2015

2016

Sud

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

2. L’attività formativa 2.1. I corsi NUMERO CORSI 2007-2016 PER REGIONE E AREA TERRITORIALE 2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

435

734

840

768

796

798

1.016

949

1.182

995

8.513

22

48

58

64

102

75

37

63

61

94

624

1.028

1.519

1.898

2.016

2.138

2.165

2.658

2.457

2.490

2.427

20.796

319

326

562

572

822

672

673

539

690

488

5.663

1.804

2.627

3.358

3.420

3.858

3.710

4.384

4.008

4.423

4.004

35.596

Trentino A.A.

274

378

242

306

299

280

260

279

321

353

2.992

Veneto

597

501

926

829

973

832

1.288

1.034

1.875

1.133

9.988

Friuli V.G.

160

247

463

551

552

542

529

368

391

464

4.267

Emilia Romagna

867

892

1.402

1.297

1.367

1.482

1.543

1.621

1.424

1.276

13.171

Nord est

1.898

2.018

3.033

2.983

3.191

3.136

3.620

3.302

4.011

3.226

30.418

Toscana

295

408

908

883

913

942

988

1.018

1.270

1.239

8.864

Umbria

69

59

131

245

211

215

307

429

376

291

2.333

Marche

113

102

248

211

223

201

283

251

409

273

2.314

93

164

433

467

341

464

566

364

594

509

3.995

Abruzzo

125

164

274

307

363

464

475

641

588

700

4.101

Molise

62

84

143

99

60

16

48

17

13

12

554

Centro

757

981

2.137

2.212

2.111

2.302

2.667

2.720

3.250

3.024

22.161

Campania

111

199

394

317

383

403

544

614

540

611

4.116

Puglia

Piemonte Valle d'Aosta Lombardia Liguria Nord ovest

Lazio

2016

TOTALE

135

293

603

499

442

548

454

482

645

715

4.816

Basilicata

30

57

111

99

113

101

130

112

141

112

1.006

Calabria

99

60

212

264

206

139

160

149

150

80

1.519

202

203

547

437

1.722

625

651

849

572

672

6.480

Sicilia Sardegna Sud Italia

43

108

238

104

80

55

105

86

99

70

988

620

920

2.105

1.720

2.946

1.871

2.044

2.292

2.147

2.260

18.925

5.079

6.546

10.633

10.335

12.106

11.019

12.715

12.322

13.831

12.514

107.100

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

234

RAPPORTO FORMEDIL 2017


APPENDICE STATISTICA

NUMERO CORSI 2007-2016 16.000

14.000

12.000

10.000

8.000

6.000

4.000 2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2011

2012

2013

2014

2015

2016

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

NUMERO CORSI 2007-2016 PER AREE TERRITORIALI 5.000 4.500 4.000 3.500 3.000 2.500 2.000 1.500 1.000 500 0 2007

2008

2009

2010

Nord ovest

Nord est

Centro

Sud

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

RAPPORTO FORMEDIL 2017

235


APPENDICE STATISTICA

2.2. I corsi sulla sicurezza NUMERO CORSI SULLA SICUREZZA 2007-2016 PER REGIONE E AREA TERRITORIALE

Piemonte Valle d'Aosta

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

278

558

257

273

202

166

295

208

298

376

22

48

27

31

26

42

10

8

10

18

Lombardia

521

887

419

470

371

488

345

338

456

873

Liguria

127

177

156

147

264

122

133

71

107

147

Nord ovest

948

1.670

859

921

863

818

783

625

871

1.414

Trentino Alto Adige

211

195

43

156

139

169

177

129

126

193

Veneto

392

386

402

372

377

360

407

365

508

488

Friuli Venezia Giulia

108

141

128

173

179

182

182

113

72

175

Emilia Romagna

504

608

628

568

656

486

618

654

460

472

Nord est

1.215

1.330

1.201

1.269

1.351

1.197

1.384

1.261

1.166

1.328

Toscana

245

358

311

366

364

279

259

237

299

419

Umbria

24

17

6

38

54

60

73

81

48

77

Marche

108

87

133

55

73

56

97

53

41

77

56

97

170

149

49

61

152

91

170

187

Abruzzo

111

132

140

161

156

150

146

240

139

260

Molise

59

84

99

70

43

6

4

0

3

2

Centro

Lazio

603

775

859

839

739

612

731

702

700

1.022

Campania

91

173

76

68

116

133

175

178

174

207

Puglia

96

172

281

189

148

173

171

120

160

320

Basilicata

20

45

37

29

37

31

41

33

44

39

Calabria

65

51

72

24

75

43

52

48

43

30

135

161

94

61

118

136

181

189

194

237

12

71

72

31

29

20

56

50

55

47

419

673

632

402

523

536

676

618

670

880

3.185

4.448

3.551

3.431

3.476

3.163

3.574

3.206

3.407

4.644

Sicilia Sardegna Sud Italia

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

NUMERO CORSI SULLA SICUREZZA 2007-2016 PER AREA TERRITORIALE 1.800 1.500 1.200 900 600 300 0 2007

2008

2009

2010

Nord ovest

2011 Nord est

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

236

RAPPORTO FORMEDIL 2017

2012

2013 Centro

2014

2015 Sud

2016


APPENDICE STATISTICA

2.3. Il numero medio dei corsi NUMERO MEDIO DEI CORSI PER SCUOLA 2007-2016 PER REGIONE E AREA TERRITORIALE

Piemonte Valle d'Aosta Lombardia Liguria Nord ovest

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

62,1

91,8

105,0

96,0

99,5

99,8

127,0

118,6

147,8

124,4

22,0

48,0

58,0

64,0

102,0

75,0

37,0

63,0

61,0

94,0

102,8

151,9

189,8

201,6

213,8

216,5

265,8

245,7

249,0

242,7

79,8

81,5

140,5

143,0

205,5

168,0

168,3

134,8

172,5

122,0

82,0

114,2

146,0

148,7

167,7

161,3

190,6

174,3

192,3

174,1

137,0

189,0

242,0

153,0

149,5

140,0

130,0

139,5

160,5

176,5

Veneto

85,3

71,6

132,3

118,4

139,0

118,9

184,0

147,7

267,9

161,9

Friuli Venezia Giulia

40,0

61,8

115,8

137,8

138,0

135,5

132,3

92,0

97,8

116,0

Emilia Romagna

96,3

99,1

155,8

144,1

151,9

148,2

154,3

162,1

142,4

141,8

Nord est

86,3

91,7

144,4

135,6

145,0

136,3

157,4

143,6

174,4

146,6

Toscana

32,8

45,3

90,8

88,3

83,0

85,6

89,8

92,5

115,5

112,6

Umbria

34,5

29,5

65,5

122,5

105,5

107,5

153,5

214,5

188,0

145,5

Marche

28,3

25,5

62,0

52,8

55,8

50,3

70,8

62,8

102,3

68,3

Lazio

18,6

32,8

86,6

93,4

68,2

92,8

113,2

72,8

118,8

101,8

Abruzzo

31,3

41,0

68,5

76,8

72,6

92,8

95,0

128,2

117,6

140,0

Molise

62,0

84,0

143,0

99,0

60,0

16,0

48,0

17,0

13,0

12,0

Centro

30,3

39,2

82,2

85,1

75,4

82,2

95,3

97,1

116,1

108,0

Campania

22,2

39,8

78,8

63,4

76,6

80,6

108,8

122,8

108,0

122,2

Puglia

27,0

58,6

120,6

99,8

73,7

91,3

75,7

80,3

107,5

119,2

Basilicata

15,0

28,5

55,5

49,5

56,5

33,7

43,3

37,3

47,0

37,3

Calabria

33,0

20,0

70,7

66,0

51,5

34,8

53,3

49,7

50,0

26,7

Sicilia

22,4

22,6

60,8

48,6

191,3

69,4

72,3

94,3

71,5

67,2

Sardegna

14,3

36,0

79,3

34,7

26,7

18,3

35,0

28,7

33,0

23,3

Sud

23,0

34,1

78,0

61,4

101,6

62,4

70,5

79,0

76,7

75,3

Italia

52,9

67,5

109,6

104,4

118,7

106,0

123,4

119,6

135,6

121,5

Trentino Alto Adige

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

NUMERO MEDIO DEI CORSI PER SCUOLA EDILE 2007-2016 121,5

2016 2015 2014 2013 2012 2011 2010 2009 2008 2007

135,6 119,6 123,4 106,0 118,7 104,4 109,6 67,5 52,9

0

20

40

60

80

100

120

140

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

RAPPORTO FORMEDIL 2017

237


APPENDICE STATISTICA

NUMERO MEDIO DEI CORSI PER SCUOLA EDILE 2007-2016 PER AREE TERRITORIALI 220 200 180 160 140 120 100 80 60 40 20 0 2007

2008

2009

2010

Nord ovest

2011

2012

2013

Nord est

2014

2015

Centro

2016

Sud

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

2.4. Le ore di formazione e durata media dei corsi MEDIA ORE FORMATIVE PER SCUOLA 2007-2016 PER REGIONE E AREA TERRITORIALE

Piemonte Valle d'Aosta Lombardia Liguria

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

5.516,0

5.692,5

5.139,9

4.683,1

4.082,8

3.993,5

3.994,5

3.367,8

3.617,1

3.116,0

365,0

836,0

998,0

916,0

964,0

831,0

472,0

802,0

575,0

1.055,0

7.239,7

8.478,4

7.714,1

7.465,0

7.376,0

6.473,1

5.724,1

5.495,7

5.234,9

4.615,1

10.432,0

7.339,5

11.960,3

9.231,3

12.247,5

9.432,8

10.354,8

8.776,5

8.356,0

6.925,5

Nord ovest

6.959,2

6.979,0

7.265,2

6.519,8

6.799,0

5.880,0

5.699,5

5.122,0

5.012,4

4.340,7

Trentino Alto Adige

3.510,5

3.309,5

4.304,0

2.640,5

2.039,5

2.413,0

1.838,0

2.056,0

1.966,5

1.852,0

Veneto

5.846,0

5.322,1

7.457,4

5.879,0

6.358,3

5.629,4

5.815,4

4.633,9

5.615,4

6.403,9

Friuli Venezia Giulia

2.500,0

3.519,3

6.143,3

6.493,5

5.258,8

5.379,8

4.886,0

4.471,0

2.868,8

7.572,3

Emilia Romagna

3.508,0

3.476,0

4.545,4

4.110,1

4.395,6

3.567,7

3.313,2

3.491,9

2.524,0

3.194,9

Nord est

4.068,9

4.056,1

5.809,0

4.972,7

4.962,8

4.409,9

4.220,0

3.884,9

3.476,3

4.889,7

Toscana

3.278,7

3.198,3

2.909,0

2.940,9

2.133,0

2.182,1

2.408,5

2.325,5

1.802,9

2.169,5

Umbria

3.510,0

2.739,0

2.658,0

3.750,0

2.578,5

2.319,0

2.143,0

2.963,5

2.735,0

2.472,5

Marche

1.240,5

1.288,8

1.887,8

2.115,0

1.770,0

1.842,8

1.680,3

1.747,0

1.979,5

1.468,5

Lazio

1.344,4

4.398,0

2.398,2

3.771,6

2.563,6

4.351,4

3.293,8

1.696,0

2.075,2

1.753,8

Abruzzo

1.434,0

1.752,8

1.296,5

1.332,5

1.518,2

1.645,8

1.465,6

1.727,0

1.665,0

1.895,6

Molise

496,0

1.144,0

1.040,0

1.208,0

696,0

296,0

1.374,0

832,0

1.454,0

173,0

Centro

2.177,8

2.782,5

2.314,4

2.721,7

2.028,8

2.367,6

2.238,3

2.015,8

1.906,3

1.896,5

Campania

1.145,4

1.255,8

1.423,2

1.397,0

1.710,4

1.667,8

2.172,8

2.155,0

1.814,4

2.275,8

Puglia

2.673,0

5.032,0

3.822,2

4.645,0

4.559,0

4.887,0

2.919,5

4.247,3

2.983,3

2.201,8

546,0

804,0

1.184,0

939,0

1.250,5

817,0

954,3

673,7

823,3

527,7

941,7

718,0

1.918,7

1.554,8

926,0

724,0

974,7

904,0

839,3

422,7

1.706,4

1.828,0

1.881,3

1.656,7

3.785,4

2.125,1

1.489,2

2.053,8

1.187,0

925,6

Basilicata Calabria Sicilia Sardegna

4.750,0

4.779,3

4.405,0

983,3

1.749,7

1.957,7

1.568,3

2.300,0

1.447,3

431,0

Sud

1.948,8

2.444,1

2.388,8

2.006,0

2.807,9

2.266,9

1.802,6

2.288,8

1.635,6

1.266,3

Italia

3.642,5

3.972,2

4.265,6

3.901,9

3.958,7

3.567,0

3.331,0

3.203,7

2.886,4

2.898,1

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

238

RAPPORTO FORMEDIL 2017


APPENDICE STATISTICA

NUMERO MEDIO DI ORE FORMATIVE PER SCUOLA EDILE 2007-2016 4.500 4.000 3.500 3.000 2.500 2.000 2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2013

2014

2015

2016

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

MEDIA ORE FORMATIVE PER SCUOLA 2007-2016 PER AREA TERRITORIALE 8.000 7.000 6.000 5.000 4.000 3.000 2.000 1.000 0 2007

2008

2009

2010

Nord ovest

2011

2012

Nord est

Centro

Sud

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

DURATA MEDIA DI UN CORSO PER NUMERO DI ORE 2007-2016 23,9

2016

21,3

2015 2014

26,8

2013

27,0

2012

33,7

2011

33,4 37,4

2010

38,9

2009

58,9

2008 2007

68,8

0

10

20

30

40

50

60

70

80

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

RAPPORTO FORMEDIL 2017

239


APPENDICE STATISTICA

DURATA MEDIA DI UN CORSO IN ORE 2007-2016 PER REGIONE E AREA TERRITORIALE 2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

Piemonte

88,8

62,0

49,0

48,8

41,0

40,0

31,5

28,4

24,5

25,1

Valle d'Aosta

16,6

17,4

17,2

14,3

9,5

11,1

12,8

12,7

9,4

11,2

Lombardia

70,4

55,8

40,6

37,0

34,5

29,9

21,5

22,4

21,0

19,0

130,8

90,1

85,1

64,6

59,6

56,1

61,5

65,1

48,4

56,8

Nord ovest

84,9

61,1

49,8

43,8

40,5

36,5

29,9

29,4

26,1

24,9

Trentino Alto Adige

25,6

17,5

17,8

17,3

13,6

17,2

14,1

14,7

12,3

10,5

Veneto

68,5

74,4

56,4

49,6

45,7

47,4

31,6

31,4

21,0

39,6

Friuli Venezia Giulia

62,5

57,0

53,1

47,1

38,1

39,7

36,9

48,6

29,3

65,3

Emilia Romagna

36,4

35,1

29,2

28,5

28,9

24,1

21,5

21,5

17,7

22,5

Nord est

47,2

44,2

40,2

36,7

34,2

32,3

26,8

27,1

19,9

33,3

Toscana

100,0

70,6

32,0

33,3

25,7

25,5

26,8

25,1

15,6

19,3

Umbria

101,7

92,8

40,6

30,6

24,4

21,6

14,0

13,8

14,5

17,0

Marche

43,9

50,5

30,4

40,1

31,7

36,7

23,7

27,8

19,4

21,5

Lazio

72,3

134,1

27,7

40,4

37,6

46,9

29,1

23,3

17,5

17,2

Abruzzo

45,9

42,8

18,9

17,4

20,9

17,7

15,4

13,5

14,2

13,5

Liguria

Molise

8,0

13,6

7,3

12,2

11,6

18,5

28,6

48,9

111,8

14,4

Centro

71,9

70,9

28,2

32,0

26,9

28,8

23,5

20,8

16,4

17,6

Campania

51,6

31,6

18,1

22,0

22,3

20,7

20,0

17,5

16,8

18,6

Puglia

99,0

85,9

31,7

46,5

61,9

53,5

38,6

52,9

27,8

18,5

Basilicata

36,4

28,2

21,3

19,0

22,1

24,3

22,0

18,0

17,5

14,1

Calabria

28,5

35,9

27,2

23,6

18,0

20,8

18,3

18,2

16,8

15,9

Sicilia

76,0

81,0

31,0

34,1

19,8

30,6

20,6

21,8

16,6

13,8

331,4

132,8

55,5

28,4

65,6

106,8

44,8

80,2

43,9

18,5

Sud

84,9

71,7

30,6

32,7

27,6

36,3

25,6

29,0

21,3

16,8

Italia

68,8

58,9

38,9

37,4

33,4

33,7

27,0

26,8

21,3

23,9

Sardegna

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

DURATA MEDIA DI UN CORSO IN ORE 2007-2016 PER AREA TERRITORIALE 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 2007

2008

2009

2010

Nord ovest

2011 Nord est

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

240

RAPPORTO FORMEDIL 2017

2012

2013 Centro

2014

2015 Sud

2016


APPENDICE STATISTICA

3.

La partecipazione

3.1. Il numero degli allievi e la partecipazione per scuola e per corso ALLIEVI FORMATI 2007-2016 PER REGIONE E AREA TERRITORIALE 2007 Piemonte Valle d'Aosta Lombardia Liguria

2008

2009

2010

7.888

12.703

12.320

9.513

521

1.101

918

930

13.942

17.888

23.344

22.422

2011

2012

2013

2014

2015

2016

TOTALE

9.794

10.443

13.764

11.036

14.468

12.638

1.140

1.191

773

979

1.163

894

9.610

24.808

23.072

27.071

27.762

26.939

30.043

237.291

114.567

4.273

5.271

6.846

6.383

8.983

6.955

8.916

5.983

7.110

5.220

65.940

26.624

36.963

43.428

39.248

44.725

41.661

50.524

45.760

49.680

48.795

427.408

Trentino A. A.

4.810

4.347

3.157

4.615

4.334

3.972

3.623

4.092

4.261

4.344

41.555

Veneto

8.594

7.464

10.567

7.833

11.871

9.256

16.915

11.589

18.201

13.492

115.782

Friuli V. Giulia

2.314

3.799

4.876

5.706

6.249

7.434

6.626

4.262

4.416

5.130

50.812

E.Romagna

13.805

16.063

18.048

17.646

18.223

21.904

25.659

19.551

19.810

18.254

188.963

Nord est

29.523

31.673

36.648

35.800

40.677

42.566

52.823

39.494

46.688

41.220

397.112

Toscana

5.151

6.778

9.374

9.047

9.272

10.480

12.817

10.489

12.782

11.951

98.141

Umbria

1.264

801

1.838

3.158

2.658

2.894

4.130

4.632

4.664

3.226

29.265

Marche

2.921

2.408

2.595

2.255

3.326

2.561

4.286

3.621

5.807

3.409

33.189

Lazio

1.726

2.441

4.383

4.048

3.633

4.977

8.891

5.455

8.486

6.703

50.743

Abruzzo

2.988

2.922

3.958

4.412

4.837

6.500

6.527

7.866

8.560

9.580

58.150

Molise

1.007

1.779

1.986

1.303

544

159

178

213

213

143

7.525

Centro

Nord ovest

15.057

17.129

24.134

24.223

24.270

27.571

36.829

32.276

40.512

35.012

277.013

Campania

1.835

3.574

4.777

3.616

4.023

4.316

5.722

7.036

5.202

6.061

46.162

Puglia

2.777

5.130

7.057

5.263

4.668

6.250

6.114

7.251

7.942

7.391

59.843

Basilicata

653

699

818

965

984

1.199

1.856

1.583

1.633

949

11.339

Calabria

1.827

1.294

2.436

2.934

1.458

1.143

1.325

1.286

1.453

688

15.844

Sicilia

4.373

3.567

4.698

3.568

24.437

6.727

7.521

8.515

7.382

8.587

79.375

Sardegna

556

1.475

2.125

1.117

965

693

1.611

1.326

1.335

916

12.119

Sud

12.021

15.739

21.911

17.463

36.535

20.328

24.149

26.997

24.947

24.592

224.682

Italia

83.225

101.504

126.121

116.734

146.207

132.126

164.325

144.527

161.827

149.619

1.326.215

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

NUMERO DI ALLIEVI FORMATI 2007-2016 170.000 160.000 150.000 140.000 130.000 120.000 110.000 100.000 90.000 80.000 2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

RAPPORTO FORMEDIL 2017

241


APPENDICE STATISTICA

ALLIEVI FORMATI 2007-2016 PER AREA TERRITORIALE 60.000 50.000 40.000 30.000 20.000 10.000 0 2007

2008

2009

2010

Nord ovest

2011

2012

Nord est

2013

2014

2015

Centro

2016

Sud

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

NUMERO MEDIO ALLIEVI PER SCUOLA 2007-2016 PER REGIONE E AREA TERRITORIALE

Piemonte Valle d'Aosta Lombardia

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

1.126,9

1.587,9

1.540,0

1.189,1

1.224,3

1.305,4

1.720,5

1.379,5

1.808,5

1.579,8

521,0

1.101,0

918,0

930,0

1.140,0

1.191,0

773,0

979,0

1.163,0

894,0

1.394,2

1.788,8

2.334,4

2.242,2

2.480,8

2.307,2

2.707,1

2.776,2

2.693,9

3.004,3

Liguria

1.068,3

1.317,8

1.711,5

1.595,8

2.245,8

1.738,8

2.229,0

1.495,8

1.777,5

1.305,0

Nord ovest

1.210,2

1.607,1

1.888,2

1.706,4

1.944,6

1.811,3

2.196,7

1.989,6

2.160,0

2.121,5

Trentino Alto Adige

2.405,0

2.173,5

3.157,0

2.307,5

2.167,0

1.986,0

1.811,5

2.046,0

2.130,5

2.172,0

Veneto

1.227,7

1.066,3

1.509,6

1.119,0

1.695,9

1.322,3

2.416,4

1.655,6

2.600,1

1.927,4

Friuli Venezia Giulia

578,5

949,8

1.219,0

1.426,5

1.562,3

1.858,5

1.656,5

1.065,5

1.104,0

1.282,5

Emilia Romagna

1.533,9

1.784,8

2.005,3

1.960,7

2.024,8

2.190,4

2.565,9

1.955,1

1.981,0

2.028,2

Nord est

1.342,0

1.439,7

1.745,1

1.627,3

1.849,0

1.850,7

2.296,7

1.717,1

2.029,9

1.873,6

Toscana

572,3

753,1

937,4

904,7

842,9

952,7

1.165,2

953,5

1.162,0

1.086,5

Umbria

632,0

400,5

919,0

1.579,0

1.329,0

1.447,0

2.065,0

2.316,0

2.332,0

1.613,0

Marche

730,3

602,0

648,8

563,8

831,5

640,3

1.071,5

905,3

1.451,8

852,3

Lazio

345,2

488,2

876,6

809,6

726,6

995,4

1.778,2

1.091,0

1.697,2

1.340,6

Abruzzo

747,0

730,5

989,5

1.103,0

967,4

1.300,0

1.305,4

1.573,2

1.712,0

1.916,0

Molise

1.007,0

1.779,0

1.986,0

1.303,0

544,0

159,0

178,0

213,0

213,0

143,0

Centro

602,3

685,2

928,2

931,7

866,8

984,7

1.315,3

1.152,7

1.446,9

1.250,4

Campania

367,0

714,8

955,4

723,2

804,6

863,2

1.144,4

1.407,2

1.040,4

1.212,2

Puglia

555,4

1.026,0

1.411,4

1.052,6

778,0

1.041,7

1.019,0

1.208,5

1.323,7

1.231,8

Basilicata

326,5

349,5

409,0

482,5

492,0

399,7

618,7

527,7

544,3

316,3

Calabria

609,0

431,3

812,0

733,5

364,5

285,8

441,7

428,7

484,3

229,3

Sicilia

485,9

396,3

522,0

396,4

2.715,2

747,4

835,7

946,1

922,8

858,7

Sardegna

185,3

491,7

708,3

372,3

321,7

231,0

537,0

442,0

445,0

305,3

Sud

445,2

582,9

811,5

623,7

1.259,8

677,6

832,7

930,9

891,0

819,7

Italia

866,9

1.046,4

1.300,2

1.179,1

1.433,4

1.270,4

1.595,4

1.403,2

1.586,5

1.452,6

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

242

RAPPORTO FORMEDIL 2017


APPENDICE STATISTICA

NUMERO MEDIO DELLE PRESENZE DEGLI ALLIEVI PER SCUOLA 2007-2016

1.452,6

2016

1.586,5

2015 1.403,2

2014

1.595,4

2013 1.270,4

2012

1.433,4

2011 1.179,1

2010

1.300,2

2009 1.046,4

2008 2007

866,9

0

200

400

600

800

1.000

1.200

1.400

1.600

1.800

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

NUMERO MEDIO ALLIEVI PER SCUOLA 2007-2016 PER AREA TERRITORIALE 2.700 2.400 2.100 1.800 1.500 1.200 900 600 300 0 2007

2008

2009

2010

Nord ovest

2011

Nord est

2012

2013

Centro

2014

2015

2016

Sud

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

RAPPORTO FORMEDIL 2017

243


APPENDICE STATISTICA

NUMERO MEDIO ALLIEVI PER CORSO 2007-2016 PER REGIONE E AREA TERRITORIALE 2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

Piemonte

18,1

17,3

14,7

12,4

12,3

13,1

13,5

11,6

12,2

Valle d'Aosta

23,7

22,9

15,8

14,5

11,2

15,9

20,9

15,5

19,1

9,5

Lombardia

13,6

11,8

12,3

11,1

11,6

10,7

10,2

11,3

10,8

12,4

Liguria

13,4

16,2

12,2

11,2

10,9

10,3

13,2

11,1

10,3

10,7

Nord ovest

14,8

14,1

12,9

11,5

11,6

11,2

11,5

11,4

11,2

12,2

Trentino Alto Adige

17,6

11,5

13,0

15,1

14,5

14,2

13,9

14,7

13,3

12,3

Veneto

14,4

14,9

11,4

9,4

12,2

11,1

13,1

11,2

9,7

11,9

Friuli Venezia Giulia

14,5

15,4

10,5

10,4

11,3

13,7

12,5

11,6

11,3

11,1

Emilia Romagna

15,9

18,0

12,9

13,6

13,3

14,8

16,6

12,1

13,9

14,3

Nord est

15,6

15,7

12,1

12,0

12,7

13,6

14,6

12,0

11,6

12,8

Toscana

17,5

16,6

10,3

10,2

10,2

11,1

13,0

10,3

10,1

9,6

Umbria

18,3

13,6

14,0

12,9

12,6

13,5

13,5

10,8

12,4

11,1

Marche

25,8

23,6

10,5

10,7

14,9

12,7

15,1

14,4

14,2

12,5

Lazio

18,6

14,9

10,1

8,7

10,7

10,7

15,7

15,0

14,3

13,2

Abruzzo

23,9

17,8

14,4

14,4

13,3

14,0

13,7

12,3

14,6

13,7

Molise

16,2

21,2

13,9

13,2

9,1

9,9

3,7

12,5

16,4

11,9

Centro

19,9

17,5

11,3

11,0

11,5

12,0

13,8

11,9

12,5

11,6

Campania

16,5

18,0

12,1

11,4

10,5

10,7

10,5

11,5

9,6

9,9

Puglia

20,6

17,5

11,7

10,5

10,6

11,4

13,5

15,0

12,3

10,3

Basilicata

21,8

12,3

7,4

9,7

8,7

11,9

14,3

14,1

11,6

8,5

Calabria

18,5

21,6

11,5

11,1

7,1

8,2

8,3

8,6

9,7

8,6

Sicilia

21,6

17,6

8,6

8,2

14,2

10,8

11,6

10,0

12,9

12,8

Sardegna

12,9

13,7

8,9

10,7

12,1

12,6

15,3

15,4

13,5

13,1

Sud

19,4

17,1

10,4

10,2

12,4

10,9

11,8

11,8

11,6

10,9

Italia

16,4

15,5

11,9

11,3

12,1

12,0

12,9

11,7

11,7

12,0

12,7

Fonte: elab orazione CRESME su dati FORMEDIL

NUMERO MEDIO DELLE PRESENZE DEGLI ALLIEVI PER CORSO 2007-2016 12,0

2016 2015

11,7

2014

11,7 12,9

2013 2012

12,0

2011

12,1 11,3

2010

11,9

2009

15,5

2008 2007

16,4

0

2

4

6

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

244

RAPPORTO FORMEDIL 2017

8

10

12

14

16

18


APPENDICE STATISTICA

NUMERO MEDIO ALLIEVI PER CORSO 2007-2016 PER AREA TERRITORIALE 25 20 15 10 5 2007

2008

2009

2010

2011

Nord ovest

2012

2013

Nord est

2014

2015

Centro

2016

Sud

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

3.2. Maschi e femmine NUMERO ALLIEVI FEMMINE 2007-2016 PER REGIONE E AREA TERRITORIALE 2007 Piemonte Valle d'Aosta

404

2008 359

2009

2010

581

2011

419

2012

377

2013

745

2014

650

2015

529

Totale 07-16

2016

747

738

5.549

6

14

5

10

8

7

3

13

13

16

79

Lombardia

617

494

931

661

626

454

611

1.170

1.112

1.726

6.850

Liguria

447

702

830

680

1.699

986

908

601

406

692

7.925

1.474

1.569

2.347

1.770

2.710

2.192

2.172

2.313

2.278

3.172

19.875

34

78

162

89

94

99

85

113

81

156

848

145

88

414

417

1.048

255

1.082

394

507

920

4.409

107

191

289

322

351

324

353

181

129

354

2.313

Nord ovest Trentino Alto Adige Veneto Friuli Venezia Giulia Emilia Romagna

841

828

922

919

1.399

1.903

2.875

1.493

1.450

1.602

13.157

Nord est

1.127

1.185

1.787

1.747

2.892

2.581

4.395

2.181

2.167

3.032

20.727

Toscana

78

72

162

216

232

372

475

248

403

305

2.325

Umbria

15

21

50

60

58

74

99

169

131

97

678

Marche

7

26

45

33

35

49

67

148

71

70

484

Lazio

127

406

142

341

462

554

722

360

520

714

3.778

Abruzzo

1.661

131

225

63

62

132

171

229

328

247

430

Molise

7

12

19

6

3

0

0

1

7

21

58

Centro

365

762

481

718

922

1.220

1.592

1.254

1.379

1.637

8.984

Campania

100

202

331

351

259

312

266

288

316

357

2.491

Puglia

325

409

762

464

363

532

309

465

843

700

4.623

16

44

61

75

65

66

63

19

49

60

469

Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Sud Italia

73

120

162

79

178

119

70

22

25

9

936

246

170

172

234

7.583

269

666

397

227

274

10.031

39

42

47

80

58

26

171

111

70

81

734

799

987

1.535

1.283

8.506

1.324

1.545

1.302

1.530

1.481

19.284

3.765

4.503

6.150

5.518

15.030

7.317

9.704

7.050

7.354

9.322

68.870

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

RAPPORTO FORMEDIL 2017

245


APPENDICE STATISTICA

NUMERO DI ALLIEVI FEMMINE 2007-2016 16.000 14.000 12.000 10.000 8.000 6.000 4.000 2.000 0 2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

INCIDENZA % NUMERO ALLIEVI FEMMINE SU TOTALE ALLIEVI 2007-2016 PER REGIONE E AREA TERRITORIALE 2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

Piemonte

5,1

2,8

4,7

4,4

3,8

7,1

4,7

4,8

5,2

5,8

Valle d'Aosta

1,2

1,3

0,5

1,1

0,7

0,6

0,4

1,3

1,1

1,8

Lombardia

4,4

2,8

4,0

2,9

2,5

2,0

2,3

4,2

4,1

5,7

10,5

13,3

12,1

10,7

18,9

14,2

10,2

10,0

5,7

13,3

Nord ovest

5,5

4,2

5,4

4,5

6,1

5,3

4,3

5,1

4,6

6,5

Trentino Alto Adige

0,7

1,8

5,1

1,9

2,2

2,5

2,3

2,8

1,9

3,6

Veneto

1,7

1,2

3,9

5,3

8,8

2,8

6,4

3,4

2,8

6,8

Friuli Venezia Giulia

4,6

5,0

5,9

5,6

5,6

4,4

5,3

4,2

2,9

6,9

Liguria

Emilia Romagna

6,1

5,2

5,1

5,2

7,7

8,7

11,2

7,6

7,3

8,8

Nord est

3,8

3,7

4,9

4,9

7,1

6,1

8,3

5,5

4,6

7,4

Toscana

1,5

1,1

1,7

2,4

2,5

3,5

3,7

2,4

3,2

2,6

Umbria

1,2

2,6

2,7

1,9

2,2

2,6

2,4

3,6

2,8

3,0

Marche

0,2

1,1

1,7

1,5

1,1

1,9

1,6

4,1

1,2

2,1

Lazio

7,4

16,6

3,2

8,4

12,7

11,1

8,1

6,6

6,1

10,7

Abruzzo

4,4

7,7

1,6

1,4

2,7

2,6

3,5

4,2

2,9

4,5

Molise

0,7

0,7

1,0

0,5

0,6

0,0

0,0

0,5

3,3

14,7

Centro

2,4

4,4

2,0

3,0

3,8

4,4

4,3

3,9

3,4

4,7

Campania

5,4

5,7

6,9

9,7

6,4

7,2

4,6

4,1

6,1

5,9

11,7

8,0

10,8

8,8

7,8

8,5

5,1

6,4

10,6

9,5

Basilicata

2,5

6,3

7,5

7,8

6,6

5,5

3,4

1,2

3,0

6,3

Calabria

4,0

9,3

6,7

2,7

12,2

10,4

5,3

1,7

1,7

1,3

Sicilia

5,6

4,8

3,7

6,6

31,0

4,0

8,9

4,7

3,1

3,2

Sardegna

7,0

2,8

2,2

7,2

6,0

3,8

10,6

8,4

5,2

8,8

Sud

6,6

6,3

7,0

7,3

23,3

6,5

6,4

4,8

6,1

6,0

Italia

4,5

4,4

4,9

4,7

10,3

5,5

5,9

4,9

4,5

6,2

Puglia

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

246

RAPPORTO FORMEDIL 2017


APPENDICE STATISTICA

ALLIEVI MASCHI % SUL TOTALE PER AREA TERRITORIALE 100%

95,5%

95,6%

95,1%

95,3% 89,7%

94,5%

94,1%

95,1%

95,5%

93,8%

2012

2013

2014

2015

2016

90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 2007

2008

2009

Nord ovest

2010

2011

Nord est

Centro

Sud

Italia

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

ALLIEVI FEMMINE % SUL TOTALE PER AREA TERRITORIALE 25%

20%

15% 10,3%

10%

5%

4,5%

4,4%

4,9%

2007

2008

2009

4,7%

2010

5,5%

5,9%

2012

2013

6,2% 4,9%

4,5%

2014

2015

0% Nord ovest

Nord est

2011

Centro

Sud

2016 Italia

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

RAPPORTO FORMEDIL 2017

247


APPENDICE STATISTICA

ALLIEVI MASCHI E FEMMINE - COMPOSIZIONE PERCENTUALE PER AREA TERRITORIALE 2007 E 2016 2007

2016

Femmine 5,5%

Femmine 6,5%

Nord Ovest Maschi 93,5%

Maschi 94,5%

Femmine 3,8%

Femmine 7,4%

Nord Est Maschi 92,6%

Maschi 96,2%

Femmine 2,4%

Femmine 4,7%

Centro Maschi 95,3%

Maschi 97,6%

Femmine 6,0%

Femmine 6,6%

Sud Maschi 93,4%

Fonte: elaborazioni CRESME su dati FORM EDIL

248

RAPPORTO FORMEDIL 2017

Maschi 94,0%


APPENDICE STATISTICA

3.3. Italiani e stranieri NUMERO ALLIEVI STRANIERI 2007-2016 PER REGIONE E AREA TERRITORIALE

Piemonte Valle d'Aosta

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

1.827

3.817

3.261

2.779

2.719

2.550

3.155

2.477

1.853

2.817

Totale 07-16 27.255

112

187

237

199

195

212

85

88

330

218

1.863

3.549

4.433

5.645

5.978

6.635

5.489

6.312

5.687

5.606

4.690

54.024

768

828

1.573

1.269

1.409

1.392

1.713

842

1.211

859

11.864

Nord ovest Trentino Alto Adige Veneto Friuli Venezia Giulia Emilia Romagna

6.256

9.265

10.716

10.225

10.958

9.643

11.265

9.094

9.000

8.584

95.006

750

724

718

929

822

732

610

595

555

499

6.934

2.423

2.261

2.974

1.995

2.872

2.317

3.312

2.027

4.616

2.911

27.708

663

1.303

1.518

1.600

1.541

1.821

1.689

791

1.070

1.335

13.331

3.233

4.108

4.599

3.825

5.455

3.981

5.085

3.826

4.212

4.132

42.456

Nord est

7.069

8.396

9.809

8.349

10.690

8.851

10.696

7.239

10.453

8.877

90.429

Toscana

1.432

1.704

2.581

2.670

2.868

2.657

2.736

2.151

2.870

3.108

24.777

Umbria

457

279

1.074

1.484

1.090

1.095

1.026

1.049

942

882

9.378

Marche

750

794

766

359

765

552

661

568

669

647

6.531

Lazio

233

134

1.614

1.163

962

1.086

1.592

1.233

1.461

1.061

10.539

Abruzzo

591

579

572

1.534

1.516

1.268

1.249

1.836

1.585

1.643

12.373

Molise

78

109

134

170

63

10

9

1

18

0

592

Centro

Lombardia Liguria

3.541

3.599

6.741

7.380

7.264

6.668

7.273

6.838

7.545

7.341

64.190

Campania

38

110

300

239

220

217

286

165

141

134

1.850

Puglia

18

35

234

253

256

149

157

147

186

184

1.619

Basilicata

46

29

45

31

43

16

44

26

42

74

396

Calabria

5

0

225

169

120

67

98

122

39

16

861

16

25

305

206

274

134

222

249

323

437

2.191

0

90

65

40

61

9

43

15

0

0

323

123

289

1.174

938

974

592

850

724

731

845

7.240

16.989

21.549

28.440

26.892

29.886

25.754

30.084

23.895

27.729

25.647

256.865

Sicilia Sardegna Sud Italia

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

NUMERO DI ALLIEVI STRANIERI 2007-2016 Stranieri V.A.

Totale %

V.A.

%

2007

16.989

20,4

83.225

100,0

2008

21.549

21,2

101.504

100,0

2009 2010

28.440 26.892

22,5 23,0

126.121 116.734

100,0 100,0

2011

29.886

20,4

146.207

100,0

2012

25.754

19,5

132.126

100,0

2013

30.084

18,3

164.325

100,0

2014

23.895

16,5

144.527

100,0

2015

27.729

17,1

161.827

100,0

2016

25.647

17,1

149.619

100,0

19,4

1.326.215

100,0

Totale periodo 256.865 Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

RAPPORTO FORMEDIL 2017

249


APPENDICE STATISTICA

ALLIEVI STRANIERI % SUL TOTALE PER AREA TERRITORIALE 30% 25%

21,2%

22,5%

23,0%

20,4%

20,4%

19,5%

18,3%

16,5%

17,1%

17,1%

20% 15% 10% 5% 0% 2007

2008

2009

Nord ovest

2010

2011

2012

Nord est

2013

2014

Centro

2015

Sud

2016 Italia

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

INCIDENZA % NUMERO ALLIEVI STRANIERI SU TOTALE ALLIEVI 2007-2016 PER REGIONE E AREA TERRITORIALE 2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

Piemonte

23,2

30,0

26,5

29,2

27,8

24,4

22,9

22,4

12,8

22,3

Valle d'Aosta

21,5

17,0

25,8

21,4

17,1

17,8

11,0

9,0

28,4

24,4

Lombardia

25,5

24,8

24,2

26,7

26,7

23,8

23,3

20,5

20,8

15,6

Liguria

18,0

15,7

23,0

19,9

15,7

20,0

19,2

14,1

17,0

16,5

Nord ovest

23,5

25,1

24,7

26,1

24,5

23,1

22,3

19,9

18,1

17,6

Trentino Alto Adige

15,6

16,7

22,7

20,1

19,0

18,4

16,8

14,5

13,0

11,5

Veneto

28,2

30,3

28,1

25,5

24,2

25,0

19,6

17,5

25,4

21,6

Friuli Venezia Giulia

28,7

34,3

31,1

28,0

24,7

24,5

25,5

18,6

24,2

26,0

Emilia Romagna

23,4

25,6

25,5

21,7

29,9

18,2

19,8

19,6

21,3

22,6

Nord est

23,9

26,5

26,8

23,3

26,3

20,8

20,2

18,3

22,4

21,5

Toscana

27,8

25,1

27,5

29,5

30,9

25,4

21,3

20,5

22,5

26,0

Umbria

36,2

34,8

58,4

47,0

41,0

37,8

24,8

22,6

20,2

27,3

Marche

25,7

33,0

29,5

15,9

23,0

21,6

15,4

15,7

11,5

19,0

Lazio

13,5

5,5

36,8

28,7

26,5

21,8

17,9

22,6

17,2

15,8

Abruzzo

19,8

19,8

14,5

34,8

31,3

19,5

19,1

23,3

18,5

17,2

Molise

7,7

6,1

6,7

13,0

11,6

6,3

5,1

0,5

8,5

0,0

Centro

23,5

21,0

27,9

30,5

29,9

24,2

19,7

21,2

18,6

21,0

Campania

2,1

3,1

6,3

6,6

5,5

5,0

5,0

2,3

2,7

2,2

Puglia

0,6

0,7

3,3

4,8

5,5

2,4

2,6

2,0

2,3

2,5

Basilicata

7,0

4,1

5,5

3,2

4,4

1,3

2,4

1,6

2,6

7,8

Calabria

0,3

0,0

9,2

5,8

8,2

5,9

7,4

9,5

2,7

2,3

Sicilia

0,4

0,7

6,5

5,8

1,1

2,0

3,0

2,9

4,4

5,1

Sardegna

0,0

6,1

3,1

3,6

6,3

1,3

2,7

1,1

0,0

0,0

Sud

1,0

1,8

5,4

5,4

2,7

2,9

3,5

2,7

2,9

3,4

Italia

20,4

21,2

22,5

23,0

20,4

19,5

18,3

16,5

17,1

17,1

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

250

RAPPORTO FORMEDIL 2017


APPENDICE STATISTICA

3.4. Operai e tecnici

NUMERO DEGLI ALLIEVI FORMATI OPERAI E TECNICI 2007-2016* 180.000 159.455

161.505

160.000 140.000

145.819

142.183

143.569 128.648 121.523

120.000

114.207

100.067

100.000 82.249

80.000 60.000 40.000 20.000 0 2007

2008

2009

2010

2011

2012

Operai

2013

2014

2015

2016

Tecnici

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL *Sono esclusi i corsi di Rappresentanza RLS e RLST

ALLIEVI OPERAI E TECNICI 2007-2016* 180.000 160.000 140.000 120.000 100.000 80.000 60.000 40.000 20.000 0 2007

2008

2009

2010

Operai

2011

2012

Tecnici

2013

2014

2015

2016

TOTALE

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL *Sono esclusi i corsi di Rappresentanza RLS e RLST

RAPPORTO FORMEDIL 2017

251


APPENDICE STATISTICA

ALLIEVI OPERAI E TECNICI 2007-2016 PER AREA TERRITORIALE*

50.000

40.000

30.000

OPERAI

20.000

10.000

0 2007

2008

2009

2010

Nord ovest

2011

2012

Nord est

2013

2014

Centro

2015

2016

Sud

16.000

12.000

8.000 TECNICI

4.000

0 2007

2008

2009

Nord ovest

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL * Dal 2007 al 2010 sono esclusi i corsi di Rappresentanza RLS e RLST

252

RAPPORTO FORMEDIL 2017

2010

2011

Nord est

2012

2013

Centro

2014

2015

Sud

2016


APPENDICE STATISTICA

NUMERO DEGLI ALLIEVI OPERAI E TECNICI 2007-2016 PER REGIONE E AREA TERRITORIALE 2007

2008*

2009*

2010*

2011*

2012*

2013*

2014*

2015*

2016*

Operai Tecnici Operai Tecnici Operai Tecnici Operai Tecnici Operai Tecnici Operai Tecnici Operai Tecnici Operai Tecnici Operai Tecnici Operai Tecnici Piemonte Valle d'Aosta Lombardia Liguria

6.540 521 11.186 3.203

1.265 10.617

1.826

10.709

1.189

7.968

1.230

8.081

1.486

7.714

1.101

0

891

0

930

0

1.140

0

1.191

2.646 15.268

2.409

18.405

1.043

3.764

1.437

4.325

4.954 30.750

5.672

34.330

0

2.427 11.674 0

773

1.766

9.885

945

0

979

0

10.620

1.682

0

741

115

21.838 4.884

22.420

6.927

4.236 1.691

5.962 1.011

3.935

1.188

7.399 38.324 6.951

41.085 7.899

37.716

9.912

4.574 18.818

3.250 20.872

3.577 19.847

2.812 24.087

2.741 23.224 4.315

2.364

2.749

3.031

2.591

2.892

3.544

8.127 31.260

5.863

7.229 35.956

4.239

Nord ovest

21.450

8.094 32.991

Trentino A.A

4.711

65

4.279

24

2.962

153

4.394

142

4.082

169

3.865

Veneto

8.108

415

6.898

506

9.640

513

7.285

369

9.269

2.272

8.610

Friuli V.G.

1.931

348

3.201

494

4.160

530

4.549

1.080

4.723

1.447

5.854

5.911

7.830 42.445 57

3.497

372 12.333 1.444

4.953

0

12.122 2.004 1.163

3.875

118

4.111

53

3.990

214

4.339 10.795

493

17.411

472

11.258

1.855

1.568

688

3.914

440

4.468

487

3.473

E. Romagna

10.675

2.996 12.640

3.269

13.741

4.013 12.750

4.665 12.612

5.277 14.118

7.389 17.529

7.778 14.093 5.284

15.046 4.654

13.629

4.431

Nord est

25.425

3.824 27.018

4.293

30.503

5.209 28.978

6.256 30.686

9.165 32.447

9.262 38.312 13.685 32.236 6.583

40.482 5.619

33.345

6.987

Toscana

4.615

494

6.301

389

7.242

1.617

7.285

1.482

8.015

1.000

8.802

1.320 10.884

11.734

743

10.446

1.138

Umbria

1.060

185

687

99

1.675

116

2.904

184

2.273

317

2.581

73

3.473

510

4.095

475

4.409

212

2.848

201

Marche

2.808

107

2.396

12

2.279

120

2.000

138

3.009

252

2.399

102

3.791

474

3.187

363

5.483

260

3.045

247

Lazio

1.312

409

1.727

664

3.829

236

3.379

520

3.126

433

4.144

706

7.154

1.583

4.502

786

6.648 1.696

4.653

1.770

Abruzzo

2.460

478

2.492

355

2.875

687

3.761

565

4.009

771

5.489

830

5.601

796

6.721

930

7.372 1.112

7.578

1.822

Molise

959

48

1.779

0

1.635

183

1.217

43

544

0

110

15

168

10

213

0

0

46

97

Centro

13.214

1.721 15.382

1.519

19.535

35.859 4.023

28.616

5.275

2.959 20.546

2.932 20.976

2.773 23.525

3.046 31.071

1.707

5.080 27.709 3.757

Campania

1.302

533

2.860

687

3.591

985

2.690

879

2.989

876

3.209

961

4.523

1.054

Puglia

1.837

815

3.297

1.687

4.414

2.378

3.641

1.452

3.459

998

4.963

1.011

5.136

544

109

509

190

554

189

769

155

684

270

702

471

Calabria

1.409

340

857

379

1.749

530

2.592

302

1.384

31

808

Sicilia

3.714

502

3.048

446

3.945

508

2.752

691 23.570

738

440

116

1.266

207

1.785

232

1.002

235

2.415 11.837

3.596

16.038

Basilicata

Sardegna Sud Italia

9.246

4.822 13.446

81

685

3.560 32.771

8.991 1.203

213

5.819 1.156

4.633

499

5.280

642

751

6.531

587

6.053 1.736

6.008

1.225

1.294

514

1.045

493

1.193

410

764

135

271

1.120

169

1.036

214

1.074

354

583

68

5.459

999

5.739

1.640

7.114 1.302

6.785

416

6.963

1.400

577

116

1.412

161

992

343

847

53

20.730 3.758

20.445

3.523

3.148 15.718

3.829 19.224

995

331

4.289 22.540 4.083

69.335 12.914 84.987 15.080 100.406 21.117 94.230 19.977 120.389 23.180 104.681 23.967 131.052 30.453 120.809 21.374 138.156 21.299 120.122 25.697

Fonte: elaborazioni CRESME su dati FORMEDIL *Sono esclusi i corsi di Rappresentanza RLS e RLST

RAPPORTO FORMEDIL 2017

253


APPENDICE STATISTICA

4. I corsi 4.1. Le diverse tipologie di corso e la partecipazione per tipologia formativa CORSI DI FORMAZIONE PER TIPOLOGIA FORMATIVA 2007-2016 VARIAZIONI PERCENTUALI SU ANNO PRECEDENTE 2007

2008

2009

Orientamento

-27,4

-13,1

+50,9

2010 +3,8

2011 +10,8

2012 +9,8

2013

Formazione d'ingresso

+23,9

-28,9

+23,7

+43,2

+45,0

Apprendisti

+73,8

+60,2

-24,9

+0,8

-3,0

Qualificazione disoccupati Riqualificazione, aggiornamento, specializzazione Formazione per la sicurezza(1)

+27,2

-22,2

+140,7

+168,5

+1,7

-3,5

+209,6

+108,2

+39,7

Subtotale

+67,7

Totale complessivo

+70,8

2014

2015

2016

-63,2

+82,1

-48,4

-7,0

+41,1

-48,1

-17,7

-30,2

-63,8

+40,0

-11,4

-1,3

+14,6

+31,8

-0,9

+13,2

-36,5

+1,3

-9,0

+13,0

-10,3

+6,3

+36,3

-6,4

+17,4

-0,6

+16,7

-8,5

+7,7

-5,1

-2,1

+17,1

-9,0

+15,4

-3,1

+12,2

-9,5

2011

2012

-24,8

+0,0

-30,4

+5,7

-21,8

+16,0

-57,1

+36,9

-35,3

+94,9

-20,2

-3,4

+30,9

+8,3

+28,9

+61,2

Fonte: elaborazioni CRESME su dati FORMEDIL

ALLIEVI PER TIPOLOGIA FORMATIVA 2007-2016 2007

2008

2009

2010

2013

2014

2015

2016

TOTALE

Orientamento

1.560

1.057

1.955

1.093

881

724

1.581

1.090

421

208

10.570

Formazione d'ingresso

2.179

1.666

1.843

2.866

3.818

2.907

2.883

1.578

1.601

2.296

23.637

Apprendisti

5.030

8.133

8.044

6.527

7.206

5.150

4.561

3.240

2.604

1.696

52.191

Qualificazione disoccupati

1.352

1.098

2.069

5.721

2.269

2.392

1.082

1.829

2.822

3.044

23.678

683

2.483

3.166

Alternanza scuola/lavoro Riqual., aggiornamento, specializz. Formazione per la sicurezza(1) Dialogo sociale di settore Corsi integrati (recupero. dispersone. scolastica) MICS - 16 ORE prima Corsi post diploma Corsi post laurea Altro TOTALE

8.166

8.973

30.426

20.928

33.562

38.119

47.307

43.186

47.927

31.381

309.975

60.125

75.704

55.420

50.579

50.799

49.199

60.073

42.832

43.565

59.065

547.361

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

417

237

228

240

152

284

232

377

200

443

2.810

0

0

19.177

16.240

32.179

20.016

31.115

23.111

20.845

19.916

182.599

2.235

2.025

1.963

2.145

5.215

4.583

4.606

1.304

1.249

1.023

26.348

282

419

208

303

78

81

58

286

113

5

1.690

1.879

2.192

4.788

10.092

10.048

8.671

10.827

25.694

39.797

28.059

142.190

83.225 101.504 126.121 116.734 146.207 132.126 164.325 144.527 161.827 149.619 1.326.215

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

VARIAZIONI % SULL'ANNO PRECEDENTE DEGLI ALLIEVI DEI CORSI DI FORMAZIONE IN EDILIZIA PER TIPOLOGIA FORMATIVA 2007 Orientamento

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

+22,4

-32,2

+85,0

-44,1

-19,4

-17,8

+118,4

-31,1

-61,4

-50,6

+6,6

-23,5

+10,6

+55,5

+33,2

-23,9

-0,8

-45,3

+1,5

+43,4

Apprendisti

+32,4

+61,7

-1,1

-18,9

+10,4

-28,5

-11,4

-29,0

-19,6

-34,9

Qualificazione disoccupati Riqualificazione, aggiornamento, specializzazione Formazione per la sicurezza(1)

+21,0

-18,8

+88,4

+176,5

-60,3

+5,4

-54,8

+69,0

+54,3

+7,9

+23,3

+9,9

+239,1

-31,2

+60,4

+13,6

+24,1

-8,7

+11,0

-34,5

Formazione d'ingresso

+117,1

+25,9

-26,8

-8,7

+0,4

-3,1

+22,1

-28,7

+1,7

+35,6

Subtotale

+84,2

+23,2

+3,2

-12,1

+12,3

-0,0

+19,3

-20,2

+5,5

-1,3

Totale complessivo

+86,4

+22,0

+24,3

-7,4

+25,2

-9,6

+24,4

-12,0

+12,0

-7,5

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL (1)

Il corso relativo ai ponteggiatori fino al dato del 2008 è inserito nei corsi per la sicurezza. Dal 2009 in poi il dato è stato inserito nella voce riqualificazione, aggiornamento, specializzazione

254

RAPPORTO FORMEDIL 2017


APPENDICE STATISTICA

5. La tipologia di allievi 5.1. Occupati, inoccupati e disoccupati ALLIEVI OCCUPATI, INOCCUPATI E DISOCCUPATI 2007-2016 200.000 146.207

150.000 100.000

126.121 83.225

101.504

116.734

164.325

161.827

144.527

132.126

149.619

50.000 0 2007

2008

2009

2010

2011

Occupati

2012

2013

2014

Inoccupati

2015

2016

Disoccupati

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

2007

2008

2009

2010

Disoccupati

Inoccupati

Occupati

Disoccupati

Inoccupati

Occupati

Disoccupati

Inoccupati

Occupati

Disoccupati

Inoccupati

Occupati

Disoccupati

Inoccupati

Occupati

NUMERO DEGLI ALLIEVI OCCUPATI, INOCCUPATI E DISOCCUPATI DAL 2007-2011 PER REGIONE E AREA TERRITORIALE

2011

Piemonte

5.534

2.034

320

10.009

2.347

347

7.909

3.517

894

5.644

3.028

841

6.424

2.353

1.017

V. D'Aosta

169

352

0

1.101

0

0

755

163

0

701

229

0

838

302

0

Lombardia

11.733

1.458

751

15.140

2.450

298 19.198

4.117

29

18.796

3.358

268 19.959

4.741

108

2.687

1.341

245

3.618

1.552

101

4.481

1.645

720

4.820

1.212

351

3.081

962

20.123

5.185

1.316 29.868

6.349

746 32.343

9.442

1.643 29.961

7.827

1.460 32.161 10.477

2.087

Trentino A.A.

4.810

0

0

4.347

Veneto

7.902

664

28

Friuli V.G.

1.754

548

12

E. Romagna

11.436

1.702

667

Nord est

25.902

2.914

Toscana

4.915

96

140

6.226

467

85

5.721

3.564

89

7.129

1.796

122

Umbria

1.031

216

17

686

85

30

418

1.306

114

1.654

1.376

128

Marche

2.702

206

13

2.340

68

0

2.160

396

39

1.735

480

Lazio

1.521

80

125

1.619

246

576

2.743

412

1.228

2.018

Abruzzo

2.857

64

67

2.246

105

571

3.255

658

45

Molise

1.007

0

0

1.779

0

0

1.871

115

0

Centro

14.033

662

362 14.896

971

1.262 16.168

6.451

Campania

1.641

119

75

3.441

103

30

2.685

1.429

663

2.697

714

205

Puglia

2.375

174

228

4.826

0

304

5.093

1.378

586

3.474

881

633

0

20

669

0

30

588

187

43

599

112

Calabria

1.712

85

30

840

188

266

1.448

914

74

610

Sicilia

3.994

90

289

2.929

133

505

2.300

2.212

186

1.272

22

1.293

95

87

1.440

530

155

801

305

235

0

664 13.998

519

1.222 13.554

6.650

1.707

9.453

6.325

1.685 11.523 22.619

2.393

5.731 83.509 27.858

5.367 94.160 45.051

6.996

Liguria Nord ovest

Basilicata

Sardegna

395

139

Sud

10.750

607

ITALIA

70.808

9.368

4.940

0

0

2.836

321

0

4.248

367

0

4.080

254

0

6.934

399

131

8.318

2.050

199

6.293

1.348

192

9.723

1.213

935

2.730

1.069

0

2.699

2.080

97

2.138

3.299

269

4.161

1.737

351

14.417

1.395

251 15.077

2.401

570

14.572

1.798

1.276 15.589

2.193

441

707 28.428

2.863

382 28.930

6.852

866 27.251

6.812

1.737 33.553

5.397

1.727

6.930

2.175

167

1.859

696

103

40

2.938

359

29

1.835

195

1.167

2.060

406

3.098

1.314

0

3.855

898

84

1.210

93

0

174

370

0

1.515 16.844

6.894

485 16.923

6.558

789

3.197

758

68

908

3.434

689

545

254

732

143

109

2.307

17

1.060

391

7

2.006

290

2.370 20.403

1.664

3.049 87.190 10.702

3.612 90.995 29.395

11

730

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

RAPPORTO FORMEDIL 2017

255


APPENDICE STATISTICA

2012 Piemonte

6.727

2.280

V. D'Aosta

1.022

169

Lombardia

19.134

3.354

Liguria

4.820

1.207

31.703

7.010

Trentino A.A.

3.779

164

Veneto

8.089

939

Friuli V.G.

4.126

3.078

Nord ovest

2013 1.436 12.054 0

773

0 3.073

928

6.946

1.633

2.948 43.618

5.553

29

863

9.069

0

979

0

153 23.784

3.343

337

1.393

4.657

831

1.353 38.489

5.567

3.463

160

228 13.375

3.443

230

1.197

265

5.164

0

3.943

130

97 10.008 2.072

2015 574 12.030 0

2.124

1.163

0

635 22.829

2.925

495

Disoccupati

Inoccupati

Occupati

Disoccupati

Inoccupati

Occupati

Disoccupati

2014

847

584 23.845

Inoccupati

Occupati

Disoccupati

Inoccupati

Occupati

Disoccupati

Inoccupati

Occupati

NUMERO DEGLI ALLIEVI OCCUPATI, INOCCUPATI E DISOCCUPATI DAL 2012-2016 PER REGIONE E AREA TERRITORIALE

2016 314 11.225 0

834

579

894

0

0

1.185 26.022

2.903

1.118

4.841

1.103

1.166

3.400

661

1.159

1.704 40.863

6.152

2.665 41.541

4.398

2.856

3.538

806

0

286 11.176

2.008

308

988

738

19

3.695

566

1.437

144 16.419

1.496

1.400

790

3.579

660

0

177

3.404

Emilia Romagna

17.557

4.047

300 22.845

2.338

476 17.361

1.441

749 18.029

1.511

270 15.975

1.711

568

Nord est

33.551

8.228

787 44.847

7.138

838 33.384

4.408

1.702 41.722

4.233

733 34.093

5.513

1.614

Toscana

9.030

1.148

302 11.467

1.193

157

9.402

785

302 11.493

1.153

136 11.001

865

85

Umbria

1.285

1.563

46

2.732

1.398

0

3.705

905

22

3.857

745

62

2.674

527

25

Marche

1.648

850

63

4.047

154

85

3.199

370

52

5.651

96

60

3.309

40

60

Lazio

3.487

1.289

201

7.325

1.028

538

4.736

400

319

7.222

1.189

75

4.982

589

1.132

Abruzzo

5.743

625

132

6.217

280

30

7.491

243

132

8.253

210

97

8.723

197

660

Molise

107

52

0

129

35

14

167

46

0

165

12

36

34

19

90

Centro

744 31.917

4.088

824 28.700

2.749

827 36.641

3.405

466 30.723

21.300

5.527

2.237

2.052

Campania

3.723

331

262

5.161

473

88

6.741

263

32

4.663

482

57

5.613

289

159

Puglia

4.784

855

611

5.458

269

387

5.785

250

1.216

5.960

793

1.189

6.885

319

187

Basilicata

997

164

38

1.719

85

52

1.489

94

0

1.496

129

8

855

94

0

Calabria

519

579

45

1.099

163

63

741

397

148

978

423

52

561

85

42

5.377

1.268

82

6.097

1.193

231

7.746

319

450

7.077

291

14

7.171

1.406

10

389

207

97

1.053

323

235

935

338

53

1.218

27

90

792

124

0

Sud

15.789

3.404

1.135 20.587

2.506

1.056 23.437

1.661

1.899 21.392

2.145

1.410 21.877

2.317

398

ITALIA

102.343 24.169

5.274 128.234 14.465

6.920

Sicilia Sardegna

5.614 140.969 19.285

4.071 124.010 14.385

6.132 140.618 15.935

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

ALLIEVI OCCUPATI 2007-2016 PER AREA TERRITORIALE – Numero indice 2007=100 400 300 200 100 0 2007

2008 Nord ovest

2009

2010 Nord est

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

256

RAPPORTO FORMEDIL 2017

2011

2012 Centro

2013

2014 Sud

2015

2016 Italia


APPENDICE STATISTICA

ALLIEVI INOCCUPATI 2007-2016 PER AREA TERRITORIALE – Numero indice 2007=100 4.000 3.000 2.000 1.000 0 2007

2008 2009 Nord ovest

2010 2011 Nord est

2012 2013 Centro

2014 Sud

2015

2016 Italia

2014 Sud

2015

2016 Italia

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

ALLIEVI DISOCCUPATI 2007-2016 PER AREA TERRITORIALE – Numero indice 2007=100 600 400 200 0 2007

2008 2009 Nord ovest

2010 2011 Nord est

2012 2013 Centro

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

PERCENTUALE OCCUPATI 2007-2016 PER AREA TERRITORIALE 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 2007

2008 2009 2010 2011 Nord ovest Nord est Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

2012

2013 2014 Centro

2015 Sud

2016

2015 Sud

2016

PERCENTUALE INOCCUPATI E DISOCCUPATI 2007-2016 PER AREA TERRITORIALE 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 2007

2008 2009 2010 2011 Nord ovest Nord est Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

2012

2013 2014 Centro

RAPPORTO FORMEDIL 2017

257


APPENDICE STATISTICA

6.

L’attività di formazione di Operai e Tecnici 2010-2016 Corsi

Ore formative

Maschi

Femmine

Allievi formati

di cui stranieri

ITALIA 2010 OPERAI MICS - 16 ore prima Orientamento Apprendistato diritto e dovere Corsi di qualifica Corsi triennali di qualifica Corsi integrati Apprendistato professionalizzante Ponteggiatori Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua) Altro TOTALE

3.135 66 84 39 86 17 574 680 576 523 503 6.283

50.160 9.537 3.530 14.059 76.450 2.596 32.665 17.589 32.675 17.589 15.544 272.394

16.078 673 1.030 447 1.328 178 5.750 10.408 5.392 7.043 6.212 54.539

162 114 0 28 33 62 202 19 148 116 256 1.140

16.240 787 1.030 475 1.361 240 5.952 10.427 5.540 7.159 6.468 55.679

6.774 131 491 125 308 4 2.281 2.948 2.003 1.393 1.165 17.623

TECNICI Orientamento Apprendistato diritto e dovere Apprendistato professionalizzante Attività integrativa corsi (Geometri) Corsi professionali post diploma Master primo livello Corsi professionali post laurea Master secondo livello Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua) Altro TOTALE

17 0 69 69 40 0 12 0 12 178 224 621

1.107 0 4.060 3.710 30.301 0 4.692 0 5.128 6.487 6.547 62.032

261 0 387 1.141 513 0 163 0 112 2.820 3.025 8.422

45 0 188 333 158 0 140 0 69 522 599 2.054

306 0 575 1.474 671 0 303 0 181 3.342 3.624 10.476

21 0 20 31 26 0 1 0 14 38 83 234

OPERAI MICS - 16 ore prima Orientamento Apprendistato diritto e dovere Corsi di qualifica Corsi triennali di qualifica Corsi integrati Apprendistato professionalizzante Ponteggiatori Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua) di cui MICS macchine sollevamento di cui MICS macchine movimento terra Altro TOTALE

3.881 80 148 63 92 15 559 978 214 1.512 639 338 497 8.039

62.096 1.587 5.123 25.270 77.578 2.190 35.174 17.580 29.898 31.256 9.120 4.692 13.207 300.959

25.524 320 1.418 781 1.420 127 6.165 14.481 1.845 16.123 6.440 3.492 6.081 74.285

6.655 69 66 63 70 25 296 29 117 101 7 0 1.247 8.738

32.179 389 1.484 844 1.490 152 6.461 14.510 1.962 16.224 6.447 3.492 7.328 83.023

5.733 92 743 202 299 18 2.283 4.313 962 4.413 1.374 636 1.182 20.240

TECNICI Orientamento Apprendistato diritto e dovere Apprendistato professionalizzante Attività integrativa corsi (Geometri) Corsi professionali post diploma Master primo livello Corsi professionali post laurea Master secondo livello Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua) Altro TOTALE

12 0 65 142 47 1 6 0 38 201 79 591

330 0 4.205 4.313 26.848 250 2.040 0 6.790 6.422 3.165 54.363

261 0 609 3.365 580 8 42 0 175 2.331 2.362 9.733

231 0 136 1.122 148 6 22 0 132 497 358 2.652

492 0 745 4.487 728 14 64 0 307 2.828 2.720 12.385

43 0 34 116 16 1 4 0 9 69 82 374

ITALIA 2011

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

258

RAPPORTO FORMEDIL 2017


APPENDICE STATISTICA

Ore formative

Corsi

Maschi

Femmine

Allievi formati

di cui stranieri

ITALIA 2012 OPERAI Formazione base lavoratori

2.720

43.439

19.680

336

20.016

6.891

2.228

35.648

11.571

109

11.680

4.338

492

7.791

8.109

227

8.336

2.553

Orientamento

57

1.086

262

94

356

56

Apprendistato diritto e dovere

84

3.208

1.015

0

1.015

610

Corsi di qualifica

39

20.994

461

39

500

142

Corsi triennali di qualifica

87

74.304

1.337

46

1.383

308

Corsi integrati

15

3.069

219

65

284

17

Apprendistato professionalizzante

448

29.334

4.695

211

4.906

1.754

Formazione professionale disoccupati

274

30.724

1.713

288

2.001

560

2.860

57.764

34.102

171

34.273

7.440

di cui MICS macchine sollevamento

680

10.121

7.168

5

7.173

1.186

di cui MICS macchine movimento terra

333

5.223

3.558

13

3.571

482

1.072

14.902

15.700

10

15.710

3.613

35

816

663

1

664

208

157

7.126

1.890

0

1.890

181

2

78

19

0

19

3

587

12.779

6.283

276

6.559

1.365

7.171

276.701

69.767

1.526

71.293

19.143

44

260

188

180

368

9

1

70

9

0

9

0

Apprendistato professionalizzante

40

2.746

193

51

244

24

AttivitĂ integrativa corsi (Geometri)

183

5.385

3.088

981

4.069

200

36

19.471

413

101

514

12

Master primo livello

0

0

0

0

0

0

Corsi professionali post laurea

5

1.040

62

11

73

0

Master secondo livello

2

300

4

4

8

0

71

8.584

260

131

391

23

224

7.030

3.008

838

3.846

133

79

3.482

1.790

322

2.112

51

685

48.368

9.015

2.619

11.634

452

di cui MICS 16ore prima di cui MICS 16ore occupati

Formazione professionale occupati (continua)

di cui Ponteggiatori di cui Posatori di cui Perforatori piccolo e grande diametro di cui Posa membrana bituminosa Altro TOTALE TECNICI Orientamento Apprendistato diritto e dovere

Corsi professionali post diploma

Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua) Altro TOTALE

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

RAPPORTO FORMEDIL 2017

259


APPENDICE STATISTICA

Ore formative

Maschi

Femmine

Allievi formati

di cui stranieri

3.078

49.248

30.414

701

31.115

9.516

di cui MICS 16ore prima

1.682

26.912

7.750

146

7.896

2.919

di cui MICS 16ore occupati

1.396

22.336

22.664

555

23.219

6.597

Orientamento

52

2.133

494

256

750

87

Apprendistato diritto e dovere

85

2.732

1.017

0

1.017

571

Corsi di qualifica

36

16.540

402

5

407

120

102

75.156

1.412

47

1.459

333

17

6.284

207

25

232

60

Apprendistato professionalizzante

546

20.805

4.076

329

4.405

1.247

Formazione professionale disoccupati

100

15.889

860

24

884

430

3.872

54.126

43.606

154

43.760

9.156

1.657

19.845

17.063

28

17.091

3.255

di cui MICS macchine movimento terra

783

10.633

8.689

6

8.695

1.291

di cui ponteggiatori

841

11.980

11.658

23

11.681

3.017

8

208

75

1

76

48

45

1.752

359

0

359

34

1

40

18

0

18

0

5

205

137

0

137

130

650

11.338

8.042

307

8.349

1.569

8.543

254.456

90.667

1.848

92.515

23.219

24

461

545

286

831

18

0

0

0

0

0

0

20

1.496

105

51

156

7

0

0

0

0

0

0

177

2.402

3.062

1.087

4.149

405

32

17.188

329

128

457

17

Corsi quadriennali

2

2.200

35

0

35

11

Master primo livello

2

850

14

17

31

0

Corsi professionali post laurea

2

160

14

13

27

0

Master secondo livello

0

0

0

0

0

0

25

2.795

124

74

198

6

192

5.555

2.695

852

3.547

22

6

220

46

32

78

0

Altro

116

4.278

1.936

292

2.228

46

TOTALE

598

37.605

8.905

2.832

11.737

532

Corsi

ITALIA 2013 OPERAI Formazione base lavoratori

Corsi triennali di qualifica Corsi integrati

Formazione professionale occupati (continua) di cui MICS macchine sollevamento

di cui posatori di cui perforatori piccolo e grande diametro di cui perforazioni orizzontali guidate da microtunneling Formazione linguistica Altro TOTALE TECNICI Orientamento Apprendistato diritto e dovere Apprendistato professionalizzante Apprendistato alta formazione AttivitĂ integrativa corsi (Geometri) Corsi professionali post diploma

Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua) Formazione linguistica

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

260

RAPPORTO FORMEDIL 2017


APPENDICE STATISTICA

Ore formative

Maschi

Femmine

Allievi formati

di cui stranieri

2.549

40.784

22.763

348

23.111

6.528

1.402 1.147

22.432 18.352

7.890 14.873

113 235

8.003 15.108

2.409 4.119

Orientamento

61

1.073

668

144

812

88

Apprendistato diritto e dovere

22

900

58

1

59

20

Corsi di qualifica

25

17.790

322

39

361

66

Corsi triennali di qualifica

68

59.672

1.113

45

1.158

257

Corsi

ITALIA 2014 OPERAI Formazione base lavoratori di cui MICS 16ore prima di cui MICS 16ore occupati

Corsi integrati Apprendistato professionalizzante Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua) di cui MICS macchine sollevamento di cui MICS macchine movimento terra di cui ponteggiatori di cui posatori di cui perforatori piccolo e grande diametro di cui perforazioni orizzontali guidate da microtunneling di cui posa membrana bituminosa di cui cartongessisti di cui capicantiere/capisquadra Formazione linguistica Aggiornamento obbligo di legge di cui formazione base lavoratori di cui attrezzature di lavoro di cui ponteggiatori di cui altro tipo di aggiornamento Altro TOTALE

17

7.975

328

49

377

41

273

12.722

2.592

352

2.944

772

147

29.072

1.331

132

1.463

369

3.778

54.615

38.986

147

39.133

7.459

1.451 693 344 18 34 3 4 8 9

18.374 9.245 9.818 676 1.276 80 95 139 72

14.317 6.943 4.663 92 374 22 40 94 110

13 3 4 2 0 0 0 0 0

14.330 6.946 4.667 94 374 22 40 94 110

2.429 1.050 1.178 40 21 3 11 22 31

4

201

41

5

46

36

1.265

6.301

15.592

324

15.916

2.796

249 312 583 121

1.740 1.322 2.386 853

3.365 3.863 7.130 1.234

32 10 107 175

3.397 3.873 7.237 1.409

793 429 1.425 149

337

9.829

5.444

276

5.720

322

8.546

240.934

89.238

1.862

91.100

18.754

15

141

138

140

278

0

0

0

0

0

0

0

21

1.330

212

84

296

24

0

0

0

0

0

0

TECNICI Orientamento Apprendistato diritto e dovere Apprendistato professionalizzante Apprendistato alta formazione AttivitĂ integrativa corsi (Geometri)

61

2.774

890

204

1.094

66

Corsi professionali post diploma

14

10.104

143

67

210

7

Corsi quadriennali

1

990

21

0

21

13

Master primo livello

0

0

0

0

0

0

Corsi professionali post laurea

8

1.730

97

46

143

2

Master secondo livello

0

0

0

0

0

0

28

6.579

276

90

366

22

248

7.092

3.181

872

4.053

182

Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua) Formazione linguistica

1

40

3

2

5

0

Altro

173

13.053

3.180

949

4.129

85

TOTALE

570

43.833

8.141

2.454

10.595

401

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

RAPPORTO FORMEDIL 2017

261


APPENDICE STATISTICA

Ore formative

Maschi

Femmine

Allievi formati

di cui stranieri

2.095

33.520

20.357

488

20.845

5.995

1.024 1.071

16.384 17.136

5.638 14.719

33 455

5.671 15.174

2.136 3.859

Corsi

ITALIA 2015 OPERAI Formazione base lavoratori di cui MICS 16ore prima di cui MICS 16ore occupati Orientamento

28

778

329

92

421

61

Apprendistato diritto e dovere

30

1.590

226

150

376

23

Corsi di qualifica

11

5.160

149

0

149

66

Corsi triennali di qualifica

66

59.903

1.033

43

1.076

233

Alternanza scuola/lavoro

11

232

112

40

152

4

Corsi integrati

39

2.868

177

23

200

54 605

Apprendistato professionalizzante

225

9.998

2.142

331

2.473

Formazione professionale disoccupati

135

18.991

2.435

150

2.585

694

4.263

65.661

42.150

396

42.546

7.128

2.180 1.014 289 19 81 2 2 11 6

27.440 11.445 8.237 791 3.324 80 36 78 267

20.018 9.208 3.999 374 897 21 38 125 94

27 2 7 1 0 0 0 0 0

20.045 9.210 4.006 375 897 21 38 125 94

3.155 1.254 1.000 101 86 3 4 35 8

9

480

52

59

111

32

2.142

9.880

26.100

119

26.219

5.745

344 944 703 151

2.227 4.097 2.915 641

4.150 10.512 9.004 2.434

43 40 14 22

4.193 10.552 9.018 2.456

1.260 2.271 1.971 243

Formazione professionale occupati (continua) di cui MICS macchine sollevamento di cui MICS macchine movimento terra di cui ponteggiatori di cui posatori di cui perforatori piccolo e grande diametro di cui perforazioni orizzontali guidate da microtunneling di cui posa membrana bituminosa di cui cartongessisti di cui capicantiere/capisquadra Formazione linguistica Aggiornamento obbligo di legge di cui formazione base lavoratori di cui attrezzature di lavoro di cui ponteggiatori di cui altro tipo di aggiornamento Altro

750

7.739

8.991

135

9.126

1.142

9.804

216.800

104.253

2.026

106.279

21.782

Orientamento

0

0

0

0

0

0

Apprendistato diritto e dovere

0

0

0

0

0

0

14

612

93

16

109

16

3

96

22

0

22

2

Alternanza scuola/lavoro

26

946

344

187

531

52

AttivitĂ integrativa corsi (Geometri)

44

2.978

879

254

1.133

75

Corsi professionali post diploma

7

5.580

93

23

116

7

Corsi quadriennali

1

990

7

0

7

0

Master primo livello

0

0

0

0

0

0

Corsi professionali post laurea

5

352

82

10

92

0

TOTALE TECNICI

Apprendistato professionalizzante Apprendistato alta formazione

Master secondo livello Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua) Formazione linguistica

1

1.500

12

9

21

0

20

6.028

147

90

237

13

296

6.846

4.500

881

5.381

425

23

970

154

92

246

0

Altro

180

7.356

3.216

872

4.088

40

TOTALE

620

34.254

9.549

2.434

11.983

630

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

262

RAPPORTO FORMEDIL 2017


APPENDICE STATISTICA

Ore formative

Maschi

Femmine

Allievi formati

di cui stranieri

2.006

32.096

19.540

376

19.916

5.545

816 1.190

13.056 19.040

5.008 14.532

44 332

5.052 14.864

1.977 3.568

51

795

125

83

208

41

7

653

43

25

68

23

Corsi di qualifica

54

10.052

800

42

842

151

Corsi triennali di qualifica

69

66.648

1.069

24

1.093

207

Alternanza scuola/lavoro

78

6.783

1.180

395

1.575

12

Corsi integrati

32

8.054

305

138

443

38

Corsi

ITALIA 2016 OPERAI Formazione base lavoratori di cui MICS 16ore prima di cui MICS 16ore occupati Orientamento Apprendistato diritto e dovere

Apprendistato professionalizzante

145

5.612

1.104

193

1.297

329

Formazione professionale disoccupati

118

21.212

2.066

50

2.116

1.069

2.720

43.781

27.912

355

28.267

5.506

1.179 355 298 9 86 1 0 12 8

14.638 4.851 8.715 464 3.470 40 0 344 265

10.510 3.456 3.534 54 773 10 0 102 92

21 6 12 0 0 0 0 4 1

10.531 3.462 3.546 54 773 10 0 106 93

2.015 603 969 6 107 0 0 26 21

3

110

32

3

35

29

1.640

8.168

19.384

161

19.545

4.385

474 265 863 38

3.080 1.305 3.521 262

5.702 2.247 11.072 363

108 0 27 26

5.810 2.247 11.099 389

1.413 510 2.430 32

Formazione professionale occupati (continua) di cui MICS macchine sollevamento di cui MICS macchine movimento terra di cui ponteggiatori di cui posatori di cui perforatori piccolo e grande diametro di cui perforazioni orizzontali guidate da microtunneling di cui posa membrana bituminosa di cui cartongessisti di cui capicantiere/capisquadra Formazione linguistica Aggiornamento obbligo di legge di cui formazione base lavoratori di cui attrezzature di lavoro di cui ponteggiatori di cui altro tipo di aggiornamento Altro TOTALE

394

6.312

3.865

83

3.948

810

7.317

210.276

77.425

1.928

79.353

18.145

TECNICI Orientamento

0

0

0

0

0

0

Apprendistato diritto e dovere

21

840

189

104

293

48

Apprendistato professionalizzante

21

920

260

129

389

23

3

96

10

0

10

0

Alternanza scuola/lavoro

46

1.581

619

289

908

58

AttivitĂ integrativa corsi (Geometri)

25

1.868

577

285

862

33

Corsi professionali post diploma

Apprendistato alta formazione

10

6.342

120

41

161

12

Corsi quadriennali

3

1.022

44

0

44

2

Master primo livello

0

0

0

0

0

0

Corsi professionali post laurea

1

108

4

1

5

0

Master secondo livello Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua) Formazione linguistica

0

0

0

0

0

0

35

7.674

735

193

928

195

177

3.916

2.339

775

3.114

143

12

420

79

22

101

0

Altro

199

10.316

3.442

944

4.386

172

TOTALE

553

35.103

8.418

2.783

11.201

686

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

RAPPORTO FORMEDIL 2017

263


APPENDICE STATISTICA

Corsi

Ore formative

Maschi

Femmine

Allievi formati

di cui stranieri

NORD OVEST 2010 OPERAI MICS - 16 ore prima Orientamento Apprendistato diritto e dovere Corsi di qualifica Corsi triennali di qualifica Corsi integrati Apprendistato professionalizzante Ponteggiatori Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua) Altro TOTALE

795 37 4 7 48 7 226 359 480 194 65 2.222

12.720 957 456 3.332 46.430 1.240 15.206 8.344 18.855 5.364 4.175 117.079

4.108 208 54 82 811 100 2.053 4.893 4.376 2.357 945 19.987

17 64 0 0 30 34 13 5 51 27 14 255

4.125 272 54 82 841 134 2.066 4.898 4.427 2.384 959 20.242

2.053 36 24 26 166 0 1.033 1.537 1.539 551 208 7.173

1 0 52 23 16 0 2 0 3 50 130 277

32 0 2.556 1.536 11.332 0 448 0 116 1.298 1.949 19.267

10 0 311 293 246 0 46 0 35 1.112 1.586 3.639

0 0 141 84 33 0 93 0 0 253 367 971

10 0 452 377 279 0 139 0 35 1.365 1.953 4.610

0 0 17 20 13 0 0 0 9 11 58 128

819 70 4 19 46 11 283 405 94 928 443 211 92 2.771

13.104 748 504 5.546 46.740 1.480 19.166 6.757 12.463 17.775 6.164 2.600 3.314 127.597

3.662 160 48 267 832 101 2.903 5.158 396 10.447 4.248 2.181 1.227 25.201

35 21 0 3 50 25 6 7 17 36 1 0 62 262

3.697 181 48 270 882 126 2.909 5.165 413 10.483 4.249 2.181 1.289 25.463

1.935 59 4 81 158 12 1.339 1.666 209 2.929 956 431 235 8.627

1 0 48 51 17 1 0 0 15 71 20 224

24 0 2.793 2.775 8.933 250 0 0 849 2.125 452 18.201

6 0 539 1.116 177 8 0 0 21 928 1.481 4.276

21 0 106 310 43 6 0 0 21 152 244 903

27 0 645 1.426 220 14 0 0 42 1.080 1.725 5.179

3 0 31 98 5 1 0 0 1 36 12 187

TECNICI Orientamento Apprendistato diritto e dovere Apprendistato professionalizzante AttivitĂ integrativa corsi (Geometri) Corsi professionali post diploma Master primo livello Corsi professionali post laurea Master secondo livello Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua) Altro TOTALE

NORD OVEST 2011 OPERAI MICS - 16 ore prima Orientamento Apprendistato diritto e dovere Corsi di qualifica Corsi triennali di qualifica Corsi integrati Apprendistato professionalizzante Ponteggiatori Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua) di cui MICS macchine sollevamento di cui MICS macchine movimento terra Altro TOTALE TECNICI Orientamento Apprendistato diritto e dovere Apprendistato professionalizzante AttivitĂ integrativa corsi (Geometri) Corsi professionali post diploma Master primo livello Corsi professionali post laurea Master secondo livello Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua) Altro TOTALE

Fonte: elabor azione CRESME su dati FORMEDIL

264

RAPPORTO FORMEDIL 2017


APPENDICE STATISTICA

Ore formative

Corsi

Maschi

Femmine

Allievi formati

di cui stranieri

NORD OVEST 2012 OPERAI Formazione base lavoratori

690

11.040

4.221

16

4.237

1.987

630

10.080

3.213

9

3.222

1.582

60

960

1.008

7

1.015

405

40

478

40

18

58

28

7

520

109

0

109

45

Corsi di qualifica

14

5.856

169

10

179

44

Corsi triennali di qualifica

42

41.906

747

38

785

140

Corsi integrati

12

1.435

187

51

238

16

Apprendistato professionalizzante

187

13.575

1.890

4

1.894

691

Formazione professionale disoccupati

190

7.773

758

171

929

219

1.336

24.262

13.967

92

14.059

3.734

di cui MICS macchine sollevamento

270

3.400

2.731

3

2.734

489

di cui MICS macchine movimento terra

128

1.727

1.336

11

1.347

162

di cui Ponteggiatori

497

5.347

6.227

6

6.233

1.736

5

220

38

0

38

15

38

1.448

464

0

464

80

0

0

0

0

0

0

143

4.527

1.440

71

1.511

408

2.661

111.372

23.528

471

23.999

7.312

Orientamento

0

0

0

0

0

0

Apprendistato diritto e dovere

0

0

0

0

0

0

Apprendistato professionalizzante

16

1.280

113

18

131

8

AttivitĂ integrativa corsi (Geometri)

104

1.580

1.795

614

2.409

169

10

7.515

121

32

153

9

Master primo livello

0

0

0

0

0

0

Corsi professionali post laurea

0

0

0

0

0

0

Master secondo livello

0

0

0

0

0

0

Formazione professionale disoccupati

0

0

0

0

0

0

Formazione professionale occupati (continua)

78

2.178

1.279

386

1.665

87

Altro

23

447

862

158

1.020

11

231

13.000

4.170

1.208

5.378

284

di cui MICS 16ore prima di cui MICS 16ore occupati Orientamento Apprendistato diritto e dovere

Formazione professionale occupati (continua)

di cui Posatori di cui Perforatori piccolo e grande diametro di cui Posa membrana bituminosa Altro TOTALE TECNICI

Corsi professionali post diploma

TOTALE

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

RAPPORTO FORMEDIL 2017

265


APPENDICE STATISTICA

Ore formative

Maschi

Femmine

Allievi formati

di cui stranieri

856

13.696

8.927

143

9.070

3.410

di cui MICS 16ore prima

543

8.688

2.467

7

2.474

1.219

di cui MICS 16ore occupati

313

5.008

6.460

136

6.596

2.191

26

1.291

238

83

321

58

0

0

0

0

0

0

Corsi di qualifica

13

5.816

193

0

193

69

Corsi triennali di qualifica

41

40.294

708

46

754

133

8

2.242

118

25

143

13

357

11.399

2.213

40

2.253

710

56

5.678

413

0

413

230

1.826

22.557

18.213

26

18.239

4.174

di cui MICS macchine sollevamento

857

9.325

7.837

12

7.849

1.608

di cui MICS macchine movimento terra

356

4.276

3.422

1

3.423

575

di cui ponteggiatori

388

4.616

4.781

1

4.782

1.361

5

64

47

0

47

41

13

488

113

0

113

10

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

215

3.774

2.702

34

2.736

603

3.398

106.747

33.725

397

34.122

9.400

Orientamento

2

60

300

91

391

10

Apprendistato diritto e dovere

0

0

0

0

0

0

11

704

66

32

98

5

0

0

0

0

0

0

AttivitĂ integrativa corsi (Geometri)

35

764

518

145

663

100

Corsi professionali post diploma

10

6.626

113

27

140

9

Corsi quadriennali

2

2.200

35

0

35

11

Master primo livello

1

350

4

10

14

0

Corsi professionali post laurea

1

80

8

6

14

0

Master secondo livello

0

0

0

0

0

0

Formazione professionale disoccupati

2

150

6

20

26

0

101

2.244

1.304

436

1.740

17

2

80

14

12

26

0

36

1.139

1.037

197

1.234

33

203

14.397

3.405

976

4.381

185

Corsi

NORD OVEST 2013 OPERAI Formazione base lavoratori

Orientamento Apprendistato diritto e dovere

Corsi integrati Apprendistato professionalizzante Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua)

di cui posatori di cui perforatori piccolo e grande diametro di cui perforazioni orizzontali guidate da microtunneling Formazione linguistica Altro TOTALE TECNICI

Apprendistato professionalizzante Apprendistato alta formazione

Formazione professionale occupati (continua) Formazione linguistica Altro TOTALE

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

266

RAPPORTO FORMEDIL 2017


APPENDICE STATISTICA

Ore formative

Maschi

Femmine

Allievi formati

di cui stranieri

791

12.656

7.761

98

7.859

2.774

447 344

7.152 5.504

2.469 5.292

17 81

2.486 5.373

1.002 1.772

Orientamento

27

301

206

22

228

24

Apprendistato diritto e dovere

20

660

55

1

56

20

5

3.600

71

4

75

31

38

36.994

636

41

677

108

10

2.300

251

49

300

24

104

5.571

970

7

977

306

Corsi

NORD OVEST 2014 OPERAI Formazione base lavoratori di cui MICS 16ore prima di cui MICS 16ore occupati

Corsi di qualifica Corsi triennali di qualifica Corsi integrati Apprendistato professionalizzante Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua) di cui MICS macchine sollevamento di cui MICS macchine movimento terra di cui ponteggiatori di cui posatori di cui perforatori piccolo e grande diametro di cui perforazioni orizzontali guidate da microtunneling di cui posa membrana bituminosa di cui cartongessisti di cui capicantiere/capisquadra Formazione linguistica Aggiornamento obbligo di legge di cui formazione base lavoratori di cui attrezzature di lavoro di cui ponteggiatori di cui altro tipo di aggiornamento Altro

28

6.535

249

6

255

78

1.588

21.656

15.309

6

15.315

3.487

618 307 107 15 2 0 3 1 0

7.644 4.239 2.988 496 80 0 72 20 0

5.133 2.688 1.290 52 19 0 29 9 0

3 1 1 1 0 0 0 0 0

5.136 2.689 1.291 53 19 0 29 9 0

895 528 400 21 11 0 5 2 0

0

0

0

0

0

0

438

2.363

4.776

166

4.942

850

98 48 233 59

766 222 956 419

1.325 592 2.341 518

5 0 3 158

1.330 592 2.344 676

362 27 423 38

144

3.553

1.494

27

1.521

156

3.193

96.189

31.778

427

32.205

7.858

Orientamento

0

0

2

0

2

0

Apprendistato diritto e dovere

0

0

0

0

0

0

10

568

125

20

145

14

0

0

0

0

0

0

TOTALE TECNICI

Apprendistato professionalizzante Apprendistato alta formazione AttivitĂ integrativa corsi (Geometri)

39

687

575

142

717

57

Corsi professionali post diploma

4

2.840

40

17

57

2

Corsi quadriennali

1

990

21

0

21

13

Master primo livello

0

0

0

0

0

0

Corsi professionali post laurea

2

610

10

22

32

0

Master secondo livello

0

0

0

0

0

0

5

3.105

67

11

78

11

74

2.007

1.294

390

1.684

139

Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua) Formazione linguistica Altro TOTALE

0

0

0

0

0

0

55

2.128

1.648

683

2.331

20

190

12.935

3.782

1.285

5.067

256

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

RAPPORTO FORMEDIL 2017

267


APPENDICE STATISTICA

Ore formative

Maschi

Femmine

Allievi formati

di cui stranieri

654

10.464

6.547

87

6.634

2.477

357 297

5.712 4.752

2.397 4.150

11 76

2.408 4.226

1.075 1.402

Corsi

NORD OVEST 2015 OPERAI Formazione base lavoratori di cui MICS 16ore prima di cui MICS 16ore occupati Orientamento

9

72

53

2

55

17

Apprendistato diritto e dovere

4

870

17

0

17

11

Corsi di qualifica

6

3.560

74

0

74

34

Corsi triennali di qualifica

38

35.476

564

41

605

110

Alternanza scuola/lavoro

8

184

83

27

110

0

Corsi integrati

8

1.264

84

23

107

10

103

4.635

778

24

802

293

61

6.501

1.618

6

1.624

468

1.642

24.882

13.929

89

14.018

2.431

883 529 83 17 11 0 2 3 0

11.417 4.777 2.402 651 392 0 36 62 0

6.941 3.550 1.185 346 110 0 38 45 0

15 1 2 0 0 0 0 0 0

6.956 3.551 1.187 346 110 0 38 45 0

849 463 315 94 9 0 4 12 0

0

0

0

0

0

0

570

2.634

6.702

48

6.750

1.067

92 135 274 69

642 586 1.072 334

1.073 1.633 2.963 1.033

5 20 11 12

1.078 1.653 2.974 1.045

371 138 506 52

Apprendistato professionalizzante Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua) di cui MICS macchine sollevamento di cui MICS macchine movimento terra di cui ponteggiatori di cui posatori di cui perforatori piccolo e grande diametro di cui perforazioni orizzontali guidate da microtunneling di cui posa membrana bituminosa di cui cartongessisti di cui capicantiere/capisquadra Formazione linguistica Aggiornamento obbligo di legge di cui formazione base lavoratori di cui attrezzature di lavoro di cui ponteggiatori di cui altro tipo di aggiornamento Altro

257

3.556

2.522

50

2.572

341

3.360

94.098

32.971

397

33.368

7.259

Orientamento

0

0

0

0

0

0

Apprendistato diritto e dovere

0

0

0

0

0

0

TOTALE TECNICI

Apprendistato professionalizzante

12

532

78

9

87

16

Apprendistato alta formazione

0

0

0

0

0

0

Alternanza scuola/lavoro

3

152

39

12

51

7

28

1.434

586

166

752

64

Corsi professionali post diploma

1

1.200

11

0

11

2

Corsi quadriennali

0

0

0

0

0

0

Master primo livello

0

0

0

0

0

0

Corsi professionali post laurea

0

0

0

0

0

0

Master secondo livello

1

1.500

12

9

21

0

Formazione professionale disoccupati

7

3.890

64

18

82

7

96

1.924

2.107

288

2.395

394

0

0

0

0

0

0

AttivitĂ integrativa corsi (Geometri)

Formazione professionale occupati (continua) Formazione linguistica Altro TOTALE

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

268

RAPPORTO FORMEDIL 2017

44

924

1.237

494

1.731

22

192

11.556

4.134

996

5.130

512


APPENDICE STATISTICA

Ore formative

Maschi

Femmine

Allievi formati

di cui stranieri

669

10.704

6.340

98

6.438

2.217

272 397

4.352 6.352

1.848 4.492

17 81

1.865 4.573

781 1.436

Corsi

NORD OVEST 2016 OPERAI Formazione base lavoratori di cui MICS 16ore prima di cui MICS 16ore occupati Orientamento

6

46

57

63

120

17

Apprendistato diritto e dovere

3

520

11

0

11

7

Corsi di qualifica

7

5.790

96

7

103

36

Corsi triennali di qualifica

35

31.664

519

20

539

94

Alternanza scuola/lavoro

3

164

39

9

48

2

Corsi integrati

10

1.660

111

44

155

21

Apprendistato professionalizzante

55

2.360

414

15

429

122

Formazione professionale disoccupati

53

4.224

1.184

34

1.218

446

867

13.236

8.638

193

8.831

1.732

494 118 95 3 13 0 0 7 4

5.531 1.762 2.634 264 496 0 0 284 164

3.326 956 985 11 101 0 0 54 50

4 0 3 0 0 0 0 4 1

3.330 956 988 11 101 0 0 58 51

578 158 284 5 17 0 0 13 3

0

0

0

0

0

0

632

2.959

6.728

39

6.767

1.455

178 87 349 18

1.030 424 1.396 109

2.015 609 3.940 164

11 0 17 11

2.026 609 3.957 175

477 115 850 13

Formazione professionale occupati (continua) di cui MICS macchine sollevamento di cui MICS macchine movimento terra di cui ponteggiatori di cui posatori di cui perforatori piccolo e grande diametro di cui perforazioni orizzontali guidate da microtunneling di cui posa membrana bituminosa di cui cartongessisti di cui capicantiere/capisquadra Formazione linguistica Aggiornamento obbligo di legge di cui formazione base lavoratori di cui attrezzature di lavoro di cui ponteggiatori di cui altro tipo di aggiornamento Altro

102

3.362

738

14

752

91

2.442

76.689

24.875

536

25.411

6.240

Orientamento

0

0

0

0

0

0

Apprendistato diritto e dovere

0

0

0

0

0

0

Apprendistato professionalizzante

0

0

13

0

13

2

Apprendistato alta formazione

0

0

0

0

0

0

Alternanza scuola/lavoro

1

32

43

6

49

3

AttivitĂ integrativa corsi (Geometri)

6

124

79

38

117

8

Corsi professionali post diploma

2

1.352

32

0

32

3

Corsi quadriennali

0

0

0

0

0

0

Master primo livello

0

0

0

0

0

0

Corsi professionali post laurea

0

0

0

0

0

0

TOTALE TECNICI

Master secondo livello

0

0

0

0

0

0

Formazione professionale disoccupati

14

5.346

380

68

448

179

Formazione professionale occupati (continua)

51

862

1.232

314

1.546

98

0

0

0

0

0

0

Formazione linguistica Altro TOTALE

74

928

1.636

639

2.275

32

148

8.644

3.415

1.065

4.480

325

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

RAPPORTO FORMEDIL 2017

269


APPENDICE STATISTICA

Corsi

Ore formative

Maschi

Femmine

Allievi formati

di cui stranieri

NORD EST 2010 OPERAI MICS - 16 ore prima Orientamento Apprendistato diritto e dovere Corsi di qualifica Corsi triennali di qualifica Corsi integrati Apprendistato professionalizzante Ponteggiatori Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua) Altro TOTALE

611 22 75 6 38 9 253 113 40 172 227 1.566

9.776 7.428 2.354 2.107 30.020 992 9.333 3.008 2.548 7.335 5.081 79.982

3.089 145 895 74 517 72 2.643 1.907 410 2.474 2.447 14.673

24 39 0 0 3 23 115 9 14 12 102 341

3.113 184 895 74 520 95 2.758 1.916 424 2.486 2.549 15.014

1.512 19 434 36 142 4 825 576 252 619 637 5.056

13 0 6 21 4 0 1 0 3 74 26 148

1.011 0 532 1.510 3.500 0 160 0 912 2.736 705 11.066

239 0 16 388 62 0 9 0 21 1.055 664 2.454

32 0 10 143 17 0 3 0 16 168 113 502

271 0 26 531 79 0 12 0 37 1.223 777 2.956

20 0 0 11 3 0 0 0 2 22 17 75

482 9 133 12 46 3 184 253 66 296 90 38 152 1.636

7.712 739 4.001 4.633 30.838 210 9.004 3.775 5.356 7.397 1.284 732 3.819 77.484

2.359 113 1.264 163 588 8 2.029 4.008 917 2.952 1.185 480 1.858 16.259

30 40 1 6 20 0 74 5 27 39 6 0 3 245

2.389 153 1.265 169 608 8 2.103 4.013 944 2.991 1.191 480 1.861 16.504

1.121 26 705 67 141 1 601 1.497 590 1.176 294 146 335 6.260

10 0 14 61 8 0 1 0 8 82 20 204

206 0 1.160 686 4.837 0 1.000 0 2.560 2.255 572 13.276

211 0 59 1.726 102 0 21 0 35 1.028 373 3.555

199 0 25 761 23 0 2 0 40 199 42 1.291

410 0 84 2.487 125 0 23 0 75 1.227 415 4.846

36 0 1 18 6 0 3 0 1 32 44 141

TECNICI Orientamento Apprendistato diritto e dovere Apprendistato professionalizzante AttivitĂ integrativa corsi (Geometri) Corsi professionali post diploma Master primo livello Corsi professionali post laurea Master secondo livello Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua) Altro TOTALE

NORD EST 2011 OPERAI MICS - 16 ore prima Orientamento Apprendistato diritto e dovere Corsi di qualifica Corsi triennali di qualifica Corsi integrati Apprendistato professionalizzante Ponteggiatori Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua) di cui MICS macchine sollevamento di cui MICS macchine movimento terra Altro TOTALE TECNICI Orientamento Apprendistato diritto e dovere Apprendistato professionalizzante AttivitĂ integrativa corsi (Geometri) Corsi professionali post diploma Master primo livello Corsi professionali post laurea Master secondo livello Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua) Altro TOTALE

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

270

RAPPORTO FORMEDIL 2017


APPENDICE STATISTICA

Ore formative

Corsi

Maschi

Femmine

Allievi formati

di cui stranieri

NORD EST 2012 OPERAI Formazione base lavoratori

567

9.072

5.011

131

5.142

1.719

di cui MICS 16ore prima

381

6.096

2.020

31

2.051

712

di cui MICS 16ore occupati

186

2.976

2.991

100

3.091

1.007

Orientamento

14

168

190

64

254

12

Apprendistato diritto e dovere

74

2.328

876

0

876

545

7

3.570

100

0

100

50

45

32.398

590

8

598

168

2

130

20

12

32

1

143

5.348

1.634

66

1.700

629

23

3.463

238

12

250

180

713

16.338

9.897

54

9.951

2.257

139

2.571

1.712

2

1.714

359

77

1.762

909

2

911

150

257

3.248

4.298

1

4.299

1.034

di cui Posatori

26

416

569

1

570

182

di cui Perforatori piccolo e grande diametro

50

3.056

587

0

587

61

1

24

11

0

11

3

141

1.959

1.935

18

1.953

432

1.729

74.774

20.491

365

20.856

5.993

Orientamento

9

152

93

85

178

9

Apprendistato diritto e dovere

1

70

9

0

9

0

Apprendistato professionalizzante

15

944

50

3

53

16

AttivitĂ integrativa corsi (Geometri)

26

1.836

444

186

630

29

Corsi professionali post diploma

13

3.843

168

30

198

2

Master primo livello

0

0

0

0

0

0

Corsi professionali post laurea

0

0

0

0

0

0

Master secondo livello

0

0

0

0

0

0

Formazione professionale disoccupati

29

1.454

59

19

78

13

Formazione professionale occupati (continua)

98

2.043

1.262

350

1.612

46

Altro

19

772

425

69

494

29

210

11.114

2.510

742

3.252

144

Corsi di qualifica Corsi triennali di qualifica Corsi integrati Apprendistato professionalizzante Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua) di cui MICS macchine sollevamento di cui MICS macchine movimento terra di cui Ponteggiatori

di cui Posa membrana bituminosa Altro TOTALE TECNICI

TOTALE

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

RAPPORTO FORMEDIL 2017

271


APPENDICE STATISTICA

Ore formative

Maschi

Femmine

Allievi formati

di cui stranieri

686

10.976

6.087

155

6.242

2.160

di cui MICS 16ore prima

352

5.632

1.983

64

2.047

777

di cui MICS 16ore occupati

334

5.344

4.104

91

4.195

1.383

Orientamento

14

200

181

61

242

29

Apprendistato diritto e dovere

78

2.522

901

0

901

541

4

1.732

63

0

63

35

60

33.762

683

1

684

200

5

476

33

0

33

33

116

4.814

1.210

107

1.317

341

13

2.115

146

1

147

118

864

12.381

11.189

45

11.234

2.856

di cui MICS macchine sollevamento

338

3.750

4.162

15

4.177

983

di cui MICS macchine movimento terra

164

2.335

2.277

2

2.279

421

di cui ponteggiatori

150

2.024

2.481

15

2.496

718

di cui posatori

1

100

10

1

11

2

di cui perforatori piccolo e grande diametro

7

248

61

0

61

7

di cui perforazioni orizzontali guidate da microtunneling

1

40

18

0

18

0

4

145

121

0

121

114

135

2.596

2.412

84

2.496

673

1.979

71.719

23.026

454

23.480

7.100

18

249

183

142

325

8

Apprendistato diritto e dovere

0

0

0

0

0

0

Apprendistato professionalizzante

1

70

9

0

9

0

Apprendistato alta formazione

0

0

0

0

0

0

125

1.150

1.966

671

2.637

301

Corsi professionali post diploma

6

2.377

93

33

126

4

Corsi quadriennali

0

0

0

0

0

0

Master primo livello

0

0

0

0

0

0

Corsi professionali post laurea

1

80

6

7

13

0

Master secondo livello

0

0

0

0

0

0

Formazione professionale disoccupati

19

1.861

68

33

101

3

Formazione professionale occupati (continua)

60

1.777

893

182

1.075

4

0

0

0

0

0

0

27

683

187

13

200

0

257

8.247

3.405

1.081

4.486

320

Corsi

NORD EST 2013 OPERAI Formazione base lavoratori

Corsi di qualifica Corsi triennali di qualifica Corsi integrati Apprendistato professionalizzante Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua)

Formazione linguistica Altro TOTALE TECNICI Orientamento

AttivitĂ integrativa corsi (Geometri)

Formazione linguistica Altro TOTALE

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

272

RAPPORTO FORMEDIL 2017


APPENDICE STATISTICA

Ore formative

Maschi

Femmine

Allievi formati

di cui stranieri

384

6.144

3.010

74

3.084

1.050

215 169

3.440 2.704

1.000 2.010

35 39

1.035 2.049

360 690

26

701

406

83

489

64

Corsi

NORD EST 2014 OPERAI Formazione base lavoratori di cui MICS 16ore prima di cui MICS 16ore occupati Orientamento Apprendistato diritto e dovere

0

0

0

0

0

0

Corsi di qualifica

7

6.960

95

1

96

25

28

20.578

457

4

461

149

Corsi triennali di qualifica Corsi integrati Apprendistato professionalizzante Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua) di cui MICS macchine sollevamento di cui MICS macchine movimento terra di cui ponteggiatori di cui posatori di cui perforatori piccolo e grande diametro di cui perforazioni orizzontali guidate da microtunneling di cui posa membrana bituminosa di cui cartongessisti di cui capicantiere/capisquadra Formazione linguistica Aggiornamento obbligo di legge di cui formazione base lavoratori di cui attrezzature di lavoro di cui ponteggiatori di cui altro tipo di aggiornamento Altro

2

176

16

0

16

10

90

3.276

1.135

229

1.364

329

82

11.308

620

65

685

263

774

11.100

7.790

100

7.890

1.914

236 97 54 3 6 1 1 5 0

2.899 1.258 1.668 180 240 40 23 87 0

2.651 1.072 778 40 69 11 11 49 0

10 1 0 1 0 0 0 0 0

2.661 1.073 778 41 69 11 11 49 0

605 175 313 19 7 3 6 18 0

1

1

10

0

10

0

425

1.997

5.986

52

6.038

1.074

90 169 148 18

542 710 630 115

1.233 2.132 2.244 377

26 9 11 6

1.259 2.141 2.255 383

200 313 488 73

44

299

660

16

676

60

1.863

62.540

20.185

624

20.809

4.938

15

141

136

140

276

0

Apprendistato diritto e dovere

0

0

0

0

0

0

Apprendistato professionalizzante

0

0

0

0

0

0

Apprendistato alta formazione

0

0

0

0

0

0

AttivitĂ integrativa corsi (Geometri)

6

434

89

31

120

5

Corsi professionali post diploma

6

3.984

62

36

98

3

Corsi quadriennali

0

0

0

0

0

0

Master primo livello

0

0

0

0

0

0

Corsi professionali post laurea

6

1.120

87

24

111

2

Master secondo livello

0

0

0

0

0

0

Formazione professionale disoccupati

21

2.074

184

70

254

10

Formazione professionale occupati (continua)

87

2.765

967

245

1.212

39

TOTALE TECNICI Orientamento

Formazione linguistica Altro TOTALE

1

40

3

2

5

0

36

1.007

502

70

572

51

178

11.565

2.030

618

2.648

110

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

RAPPORTO FORMEDIL 2017

273


APPENDICE STATISTICA

Ore formative

Maschi

Femmine

Allievi formati

di cui stranieri

379

6.064

3.092

81

3.173

1.216

203 176

3.248 2.816

1.059 2.033

9 72

1.068 2.105

450 766

Orientamento

19

706

276

90

366

44

Apprendistato diritto e dovere

15

600

162

20

182

12

Corsi

NORD EST 2015 OPERAI Formazione base lavoratori di cui MICS 16ore prima di cui MICS 16ore occupati

Corsi di qualifica Corsi triennali di qualifica Alternanza scuola/lavoro

3

1.000

50

0

50

20

24

21.164

421

2

423

115

0

0

0

0

0

0

Corsi integrati

30

800

82

0

82

40

Apprendistato professionalizzante

71

2.551

930

149

1.079

260

Formazione professionale disoccupati

20

3.498

344

0

344

166

1.025

13.897

9.474

30

9.504

2.247

607 188 68 1 12 2 0 8 4

6.679 2.372 1.740 100 462 80 0 16 247

5.021 1.808 867 19 122 21 0 80 62

10 0 3 1 0 0 0 0 0

5.031 1.808 870 20 122 21 0 80 62

1.213 372 285 7 20 3 0 23 8

0

0

0

0

0

0

953

4.211

11.530

31

11.561

3.356

138 607 181 27

793 2.573 738 107

1.529 6.569 2.913 519

10 20 1 0

1.539 6.589 2.914 519

560 1.844 817 135

Formazione professionale occupati (continua) di cui MICS macchine sollevamento di cui MICS macchine movimento terra di cui ponteggiatori di cui posatori di cui perforatori piccolo e grande diametro di cui perforazioni orizzontali guidate da microtunneling di cui posa membrana bituminosa di cui cartongessisti di cui capicantiere/capisquadra Formazione linguistica Aggiornamento obbligo di legge di cui formazione base lavoratori di cui attrezzature di lavoro di cui ponteggiatori di cui altro tipo di aggiornamento Altro

167

1.278

2.233

21

2.254

278

2.706

55.769

28.594

424

29.018

7.754

Orientamento

0

0

0

0

0

0

Apprendistato diritto e dovere

0

0

0

0

0

0

Apprendistato professionalizzante

0

0

0

0

0

0

Apprendistato alta formazione

3

96

22

0

22

2

23

794

305

175

480

45

AttivitĂ integrativa corsi (Geometri)

5

328

34

15

49

3

Corsi professionali post diploma

6

4.380

82

23

105

5

Corsi quadriennali

1

990

7

0

7

0

Master primo livello

0

0

0

0

0

0

Corsi professionali post laurea

4

240

78

9

87

0

Master secondo livello

0

0

0

0

0

0

Formazione professionale disoccupati

9

674

56

44

100

6

70

1.351

1.106

351

1.457

24

0

0

0

0

0

0

TOTALE TECNICI

Alternanza scuola/lavoro

Formazione professionale occupati (continua) Formazione linguistica Altro TOTALE

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

274

RAPPORTO FORMEDIL 2017

18

2.129

362

37

399

7

139

10.982

2.052

654

2.706

92


APPENDICE STATISTICA

Ore formative

Maschi

Femmine

Allievi formati

di cui stranieri

355

5.680

3.223

71

3.294

1.180

167 188

2.672 3.008

917 2.306

8 63

925 2.369

356 824

14

625

55

0

55

24

1

1

9

7

16

3

Corsi

NORD EST 2016 OPERAI Formazione base lavoratori di cui MICS 16ore prima di cui MICS 16ore occupati Orientamento Apprendistato diritto e dovere Corsi di qualifica

44

2.862

676

35

711

106

Corsi triennali di qualifica

33

33.984

545

4

549

112

Alternanza scuola/lavoro

58

6.058

736

266

1.002

5

Corsi integrati

20

4.094

182

94

276

15

Apprendistato professionalizzante

49

1.312

388

92

480

159

Formazione professionale disoccupati

43

9.949

666

7

673

552

566

10.333

6.382

43

6.425

1.737

177 68 65 0 14 0 0 5 2

2.616 1.067 1.979 0 542 0 0 60 69

2.220 902 753 0 136 0 0 48 23

11 2 8 0 0 0 0 0 0

2.231 904 761 0 136 0 0 48 23

764 220 262 0 37 0 0 13 18

1

40

8

0

8

2

449

2.266

6.640

53

6.693

1.729

135 102 203 9

868 497 861 40

1.814 1.217 3.490 119

44 0 7 2

1.858 1.217 3.497 121

547 316 849 17

Formazione professionale occupati (continua) di cui MICS macchine sollevamento di cui MICS macchine movimento terra di cui ponteggiatori di cui posatori di cui perforatori piccolo e grande diametro di cui perforazioni orizzontali guidate da microtunneling di cui posa membrana bituminosa di cui cartongessisti di cui capicantiere/capisquadra Formazione linguistica Aggiornamento obbligo di legge di cui formazione base lavoratori di cui attrezzature di lavoro di cui ponteggiatori di cui altro tipo di aggiornamento Altro TOTALE

84

948

902

39

941

345

1.717

78.152

20.412

711

21.123

5.969

TECNICI Orientamento

0

0

0

0

0

0

Apprendistato diritto e dovere

21

840

189

104

293

48

Apprendistato professionalizzante

18

720

228

119

347

17

3

96

10

0

10

0

32

1.313

392

239

631

41

AttivitĂ integrativa corsi (Geometri)

8

504

120

32

152

21

Corsi professionali post diploma

8

4.990

88

41

129

9

Corsi quadriennali

1

990

16

0

16

2

Master primo livello

0

0

0

0

0

0

Corsi professionali post laurea

0

0

0

0

0

0

Apprendistato alta formazione Alternanza scuola/lavoro

Master secondo livello

0

0

0

0

0

0

Formazione professionale disoccupati

15

2.168

160

7

167

16

Formazione professionale occupati (continua)

58

1.562

595

331

926

22

0

0

0

0

0

0

Formazione linguistica Altro TOTALE

17

1.136

370

95

465

38

181

14.319

2.168

968

3.136

214

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

RAPPORTO FORMEDIL 2017

275


APPENDICE STATISTICA

Corsi

Ore formative

Maschi

Femmine

Allievi formati

di cui stranieri

CENTRO 2010 OPERAI MICS - 16 ore prima Orientamento Apprendistato diritto e dovere Corsi di qualifica Corsi triennali di qualifica Corsi integrati Apprendistato professionalizzante Ponteggiatori Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua) Altro TOTALE

847 2 4 15 0 0 85 120 27 67 123 1.290

13.552 800 480 7.108 0 0 6.926 3.621 5.170 2.364 3.732 43.753

4.886 26 74 156 0 0 919 2.107 238 782 1.232 10.420

21 0 0 16 0 0 73 2 20 7 93 232

4.907 26 74 172 0 0 992 2.109 258 789 1.325 10.652

2.579 24 32 60 0 0 410 760 207 214 307 4.593

2 0 9 2 11 0 3 0 0 25 31 83

48 0 732 16 10.633 0 1.360 0 0 719 2.555 16.063

6 0 51 124 105 0 23 0 0 246 408 963

11 0 35 63 46 0 26 0 0 23 57 261

17 0 86 187 151 0 49 0 0 269 465 1.224

1 0 3 0 10 0 1 0 0 4 8 27

734 1 11 13 0 1 75 189 24 134 45 35 132 1.314

11.744 100 618 7.559 0 500 5.072 3.603 5.177 2.326 552 524 3.582 40.281

3.947 47 106 154 0 18 1.083 3.176 208 1.374 508 476 2.094 12.207

38 8 65 19 0 0 212 10 6 1 0 0 70 429

3.985 55 171 173 0 18 1.295 3.186 214 1.375 508 476 2.164 12.636

2.113 7 34 47 0 5 329 1.031 112 272 116 56 559 4.509

1 0 2 6 9 0 0 0 12 5 23 58

100 0 132 88 4.228 0 0 0 2.133 280 1.518 8.479

44 0 10 150 144 0 0 0 98 100 312 858

11 0 5 8 43 0 0 0 51 47 44 209

55 0 15 158 187 0 0 0 149 147 356 1.067

4 0 2 0 3 0 0 0 7 0 26 42

TECNICI Orientamento Apprendistato diritto e dovere Apprendistato professionalizzante AttivitĂ integrativa corsi (Geometri) Corsi professionali post diploma Master primo livello Corsi professionali post laurea Master secondo livello Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua) Altro TOTALE

CENTRO 2011 OPERAI MICS - 16 ore prima Orientamento Apprendistato diritto e dovere Corsi di qualifica Corsi triennali di qualifica Corsi integrati Apprendistato professionalizzante Ponteggiatori Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua) di cui MICS macchine sollevamento di cui MICS macchine movimento terra Altro TOTALE TECNICI Orientamento Apprendistato diritto e dovere Apprendistato professionalizzante AttivitĂ integrativa corsi (Geometri) Corsi professionali post diploma Master primo livello Corsi professionali post laurea Master secondo livello Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua) Altro TOTALE

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

276

RAPPORTO FORMEDIL 2017


APPENDICE STATISTICA

Ore formative

Corsi

Maschi

Femmine

Allievi formati

di cui stranieri

CENTRO 2012 OPERAI Formazione base lavoratori

779

12.404

7.169

77

7.246

2.909

di cui MICS 16ore prima

595

9.520

3.809

21

3.830

1.793

di cui MICS 16ore occupati

184

2.884

3.360

56

3.416

1.116

Orientamento

1

400

12

0

12

8

Apprendistato diritto e dovere

3

360

30

0

30

20

13

8.088

138

3

141

41

Corsi triennali di qualifica

0

0

0

0

0

0

Corsi integrati

0

0

0

0

0

0

101

8.284

1.030

128

1.158

416

25

7.046

261

35

296

147

450

8.433

5.642

0

5.642

1.304

161

2.394

1.758

0

1.758

309

77

1.008

830

0

830

152

204

3.683

3.035

1

3.036

766

1

40

10

0

10

9

26

1.070

322

0

322

31

1

54

8

0

8

0

198

4.211

2.050

86

2.136

490

1.570

49.226

16.332

329

16.661

5.335

34

100

25

75

100

0

Apprendistato diritto e dovere

0

0

0

0

0

0

Apprendistato professionalizzante

7

282

28

28

56

0

AttivitĂ integrativa corsi (Geometri)

12

637

213

106

319

1

Corsi professionali post diploma

3

2.513

12

13

25

0

Master primo livello

0

0

0

0

0

0

Corsi professionali post laurea

0

0

0

0

0

0

Master secondo livello

0

0

0

0

0

0

Formazione professionale disoccupati

32

2.300

127

68

195

10

Formazione professionale occupati (continua)

16

871

223

41

264

0

Altro

16

1.752

114

74

188

10

120

8.455

742

405

1.147

21

Corsi di qualifica

Apprendistato professionalizzante Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua) di cui MICS macchine sollevamento di cui MICS macchine movimento terra di cui Ponteggiatori di cui Posatori di cui Perforatori piccolo e grande diametro di cui Posa membrana bituminosa Altro TOTALE TECNICI Orientamento

TOTALE

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

RAPPORTO FORMEDIL 2017

277


APPENDICE STATISTICA

Ore formative

Maschi

Femmine

Allievi formati

di cui stranieri

862

13.792

10.175

58

10.233

3.614

di cui MICS 16ore prima

428

6.848

1.725

6

1.731

764

di cui MICS 16ore occupati

434

6.944

8.450

52

8.502

2.850

10

42

75

112

187

0

7

210

116

0

116

30

13

3.892

68

0

68

16

Corsi triennali di qualifica

0

0

0

0

0

0

Corsi integrati

3

2.846

44

0

44

13

Apprendistato professionalizzante

65

3.836

595

182

777

186

Formazione professionale disoccupati

17

5.248

181

18

199

49

686

10.519

8.566

26

8.592

1.812

di cui MICS macchine sollevamento

244

3.351

3.080

1

3.081

639

di cui MICS macchine movimento terra

138

1.970

1.798

2

1.800

274

di cui ponteggiatori

210

3.436

2.865

4

2.869

820

2

44

18

0

18

5

13

568

86

0

86

7

0

0

0

0

0

0

1

60

16

0

16

16

206

3.776

1.943

46

1.989

289

1.870

44.221

21.779

442

22.221

6.025

Orientamento

4

152

62

53

115

0

Apprendistato diritto e dovere

0

0

0

0

0

0

Apprendistato professionalizzante

3

122

22

17

39

2

Apprendistato alta formazione

0

0

0

0

0

0

12

414

461

265

726

2

Corsi professionali post diploma

9

4.155

70

41

111

4

Corsi quadriennali

0

0

0

0

0

0

Master primo livello

0

0

0

0

0

0

Corsi professionali post laurea

0

0

0

0

0

0

Master secondo livello

0

0

0

0

0

0

Formazione professionale disoccupati

1

160

6

14

20

0

10

658

127

38

165

1

2

60

16

14

30

0

Altro

25

984

490

35

525

11

TOTALE

66

6.705

1.254

477

1.731

20

Corsi

CENTRO 2013 OPERAI Formazione base lavoratori

Orientamento Apprendistato diritto e dovere Corsi di qualifica

Formazione professionale occupati (continua)

di cui posatori di cui perforatori piccolo e grande diametro di cui perforazioni orizzontali guidate da microtunneling Formazione linguistica Altro TOTALE TECNICI

AttivitĂ integrativa corsi (Geometri)

Formazione professionale occupati (continua) Formazione linguistica

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

278

RAPPORTO FORMEDIL 2017


APPENDICE STATISTICA

Ore formative

Maschi

Femmine

Allievi formati

di cui stranieri

587

9.392

6.520

81

6.601

2.329

351 236

5.616 3.776

2.131 4.389

32 49

2.163 4.438

813 1.516

Orientamento

8

71

56

39

95

0

Apprendistato diritto e dovere

0

0

0

0

0

0

Corsi di qualifica

4

1.512

45

5

50

6

Corsi triennali di qualifica

0

0

0

0

0

0

3

3.099

38

0

38

7

68

2.524

364

105

469

125

Corsi

CENTRO 2014 OPERAI Formazione base lavoratori di cui MICS 16ore prima di cui MICS 16ore occupati

Corsi integrati Apprendistato professionalizzante Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua) di cui MICS macchine sollevamento di cui MICS macchine movimento terra di cui ponteggiatori di cui posatori di cui perforatori piccolo e grande diametro di cui perforazioni orizzontali guidate da microtunneling di cui posa membrana bituminosa di cui cartongessisti di cui capicantiere/capisquadra Formazione linguistica Aggiornamento obbligo di legge di cui formazione base lavoratori di cui attrezzature di lavoro di cui ponteggiatori di cui altro tipo di aggiornamento Altro

8

3.471

83

11

94

26

864

11.821

9.741

1

9.742

1.907

353 171 101 0 7 0 0 1 9

4.166 1.852 2.918 0 296 0 0 24 72

3.973 1.831 1.418 0 86 0 0 6 110

0 0 3 0 0 0 0 0 0

3.973 1.831 1.421 0 86 0 0 6 110

867 324 420 0 1 0 0 2 31

3

200

31

5

36

36

311

1.436

3.530

104

3.634

849

57 77 141 36

408 309 528 191

755 836 1.660 279

1 1 93 9

756 837 1.753 288

229 88 497 35

52

1.595

584

5

589

89

1.908

35.121

20.992

356

21.348

5.374

Orientamento

0

0

0

0

0

0

Apprendistato diritto e dovere

0

0

0

0

0

0

Apprendistato professionalizzante

8

402

79

61

140

10

Apprendistato alta formazione

0

0

0

0

0

0

AttivitĂ integrativa corsi (Geometri)

3

834

39

9

48

0

Corsi professionali post diploma

0

0

0

0

0

0

Corsi quadriennali

0

0

0

0

0

0

Master primo livello

0

0

0

0

0

0

Corsi professionali post laurea

0

0

0

0

0

0

Master secondo livello

0

0

0

0

0

0

TOTALE TECNICI

Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua) Formazione linguistica Altro TOTALE

0

0

0

0

0

0

53

1.241

682

187

869

4

0

0

0

0

0

0

46

9.146

373

135

508

14

110

11.623

1.173

392

1.565

28

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

RAPPORTO FORMEDIL 2017

279


APPENDICE STATISTICA

Ore formative

Maschi

Femmine

Allievi formati

di cui stranieri

550

8.800

5.645

123

5.768

1.934

274 276

4.384 4.416

1.222 4.423

10 113

1.232 4.536

508 1.426

Corsi

CENTRO 2015 OPERAI Formazione base lavoratori di cui MICS 16ore prima di cui MICS 16ore occupati Orientamento Apprendistato diritto e dovere

0

0

0

0

0

0

11

120

47

130

177

0

Corsi di qualifica

2

600

25

0

25

12

Corsi triennali di qualifica

2

1.163

28

0

28

8

Alternanza scuola/lavoro

2

32

25

10

35

4

Corsi integrati

1

804

11

0

11

4

Apprendistato professionalizzante

45

2.400

372

158

530

45

Formazione professionale disoccupati

19

5.328

166

32

198

49

1.077

15.641

12.685

43

12.728

2.297

457 178 92 1 35 0 0 0 0

5.639 2.158 2.741 40 1.470 0 0 0 0

5.602 2.431 1.258 9 419 0 0 0 0

2 1 2 0 0 0 0 0 0

5.604 2.432 1.260 9 419 0 0 0 0

1.037 362 381 0 50 0 0 0 0

2

180

26

6

32

32

529

2.555

6.891

27

6.918

1.301

101 182 192 54

656 846 861 192

1.441 2.171 2.397 882

26 0 1 0

1.467 2.171 2.398 882

322 288 635 56

Formazione professionale occupati (continua) di cui MICS macchine sollevamento di cui MICS macchine movimento terra di cui ponteggiatori di cui posatori di cui perforatori piccolo e grande diametro di cui perforazioni orizzontali guidate da microtunneling di cui posa membrana bituminosa di cui cartongessisti di cui capicantiere/capisquadra Formazione linguistica Aggiornamento obbligo di legge di cui formazione base lavoratori di cui attrezzature di lavoro di cui ponteggiatori di cui altro tipo di aggiornamento Altro

209

1.534

2.998

55

3.053

503

2.449

39.157

28.919

584

29.503

6.189

Orientamento

0

0

0

0

0

0

Apprendistato diritto e dovere

0

0

0

0

0

0

Apprendistato professionalizzante

2

80

15

7

22

0

Apprendistato alta formazione

0

0

0

0

0

0

Alternanza scuola/lavoro

0

0

0

0

0

0

11

1.216

259

73

332

8

Corsi professionali post diploma

0

0

0

0

0

0

Corsi quadriennali

0

0

0

0

0

0

Master primo livello

0

0

0

0

0

0

Corsi professionali post laurea

1

112

4

1

5

0

Master secondo livello

0

0

0

0

0

0

Formazione professionale disoccupati

2

264

12

12

24

0

31

998

418

53

471

0

2

160

14

13

27

0

TOTALE TECNICI

AttivitĂ integrativa corsi (Geometri)

Formazione professionale occupati (continua) Formazione linguistica Altro TOTALE

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDI

280

RAPPORTO FORMEDIL 2017

52

1.645

897

205

1.102

10

101

4.475

1.619

364

1.983

18


APPENDICE STATISTICA

Ore formative

Maschi

Femmine

Allievi formati

di cui stranieri

511

8.176

5.026

137

5.163

1.872

261 250

4.176 4.000

1.671 3.355

16 121

1.687 3.476

762 1.110

Corsi

CENTRO 2016 OPERAI Formazione base lavoratori di cui MICS 16ore prima di cui MICS 16ore occupati Orientamento

0

0

0

0

0

0

Apprendistato diritto e dovere

3

132

23

18

41

13

Corsi di qualifica

3

1.400

28

0

28

9

Corsi triennali di qualifica

0

0

0

0

0

0

Alternanza scuola/lavoro

12

184

371

95

466

5

1

1.300

2

0

2

2

34

1.680

248

83

331

48

7

3.771

63

0

63

54

767

11.741

7.900

14

7.914

1.821

280 122 83 4 37 0 0 0 1

3.499 1.342 2.526 144 1.532 0 0 0 16

2.807 1.236 970 23 340 0 0 0 9

6 1 1 0 0 0 0 0 0

2.813 1.237 971 23 340 0 0 0 9

563 217 354 1 49 0 0 0 0

1

60

19

3

22

22

400

1.945

4.364

39

4.403

1.147

108 58 227 7

748 260 858 79

1.432 374 2.521 37

26 0 0 13

1.458 374 2.521 50

379 79 687 2

Corsi integrati Apprendistato professionalizzante Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua) di cui MICS macchine sollevamento di cui MICS macchine movimento terra di cui ponteggiatori di cui posatori di cui perforatori piccolo e grande diametro di cui perforazioni orizzontali guidate da microtunneling di cui posa membrana bituminosa di cui cartongessisti di cui capicantiere/capisquadra Formazione linguistica Aggiornamento obbligo di legge di cui formazione base lavoratori di cui attrezzature di lavoro di cui ponteggiatori di cui altro tipo di aggiornamento Altro

143

1.393

1.637

6

1.643

362

1.882

31.782

19.681

395

20.076

5.355

Orientamento

0

0

0

0

0

0

Apprendistato diritto e dovere

0

0

0

0

0

0

Apprendistato professionalizzante

1

40

4

9

13

2

Apprendistato alta formazione

0

0

0

0

0

0

12

188

161

39

200

14

AttivitĂ integrativa corsi (Geometri)

9

1.160

331

209

540

2

Corsi professionali post diploma

0

0

0

0

0

0

Corsi quadriennali

0

0

0

0

0

0

Master primo livello

0

0

0

0

0

0

Corsi professionali post laurea

1

108

4

1

5

0

Master secondo livello

0

0

0

0

0

0

Formazione professionale disoccupati

5

144

187

118

305

0

35

749

315

73

388

23

0

0

0

0

0

0

TOTALE TECNICI

Alternanza scuola/lavoro

Formazione professionale occupati (continua) Formazione linguistica Altro TOTALE

57

7.153

735

179

914

22

120

9.542

1.737

628

2.365

63

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDI

RAPPORTO FORMEDIL 2017

281


APPENDICE STATISTICA

Corsi

Ore formative

Maschi

Femmine

Allievi formati

di cui stranieri

SUD 2010 OPERAI MICS - 16 ore prima Orientamento Apprendistato diritto e dovere Corsi di qualifica Corsi triennali di qualifica Corsi integrati Apprendistato professionalizzante Ponteggiatori Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua) Altro TOTALE

882 5 1 11 0 1 10 88 29 90 88 1.205

14.112 352 240 1.512 0 364 1.200 2.616 6.102 2.526 2.556 31.580

3.995 294 7 135 0 6 135 1.501 368 1.430 1.588 9.459

100 11 0 12 0 5 1 3 63 70 47 312

4.095 305 7 147 0 11 136 1.504 431 1.500 1.635 9.771

630 52 1 3 0 0 13 75 5 9 13 801

1 0 2 23 9 0 6 0 6 29 37 113

16 0 240 648 4.836 0 2.724 0 4.100 1.734 1.338 15.636

6 0 9 336 100 0 85 0 56 407 367 1.366

2 0 2 43 62 0 18 0 53 78 62 320

8 0 11 379 162 0 103 0 109 485 429 1.686

0 0 0 0 0 0 0 0 3 1 0 4

1.846 0 0 19 0 0 17 131 30 154 61 54 121 2.318

29.536 0 0 7.532 0 0 1.932 3.445 6.902 3.758 1.120 836 2.492 55.597

15.556 0 0 197 0 0 150 2.139 324 1.350 499 355 902 20.618

6.552 0 0 35 0 0 4 7 67 25 0 0 1.112 7.802

22.108 0 0 232 0 0 154 2.146 391 1.375 499 355 2.014 28.420

564 0 0 7 0 0 14 119 51 36 8 3 53 844

0 0 1 24 13 0 5 0 3 43 16 105

0 0 120 764 8.850 0 1.040 0 1.248 1.762 623 14.407

0 0 1 373 157 0 21 0 21 275 196 1.044

0 0 0 43 39 0 20 0 20 99 28 249

0 0 1 416 196 0 41 0 41 374 224 1.293

0 0 0 0 2 0 1 0 0 1 0 4

TECNICI Orientamento Apprendistato diritto e dovere Apprendistato professionalizzante AttivitĂ integrativa corsi (Geometri) Corsi professionali post diploma Master primo livello Corsi professionali post laurea Master secondo livello Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua) Altro TOTALE

SUD 2011 OPERAI MICS - 16 ore prima Orientamento Apprendistato diritto e dovere Corsi di qualifica Corsi triennali di qualifica Corsi integrati Apprendistato professionalizzante Ponteggiatori Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua) di cui MICS macchine sollevamento di cui MICS macchine movimento terra Altro TOTALE TECNICI Orientamento Apprendistato diritto e dovere Apprendistato professionalizzante AttivitĂ integrativa corsi (Geometri) Corsi professionali post diploma Master primo livello Corsi professionali post laurea Master secondo livello Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua) Altro TOTALE

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

282

RAPPORTO FORMEDIL 2017


APPENDICE STATISTICA

Ore formative

Corsi

Maschi

Femmine

Allievi formati

di cui stranieri

SUD 2012 OPERAI Formazione base lavoratori

684

10.923

3.279

112

3.391

276

622

9.952

2.529

48

2.577

251

62

971

750

64

814

25

Orientamento

2

40

20

12

32

8

Apprendistato diritto e dovere

0

0

0

0

0

0

Corsi di qualifica

5

3.480

54

26

80

7

Corsi triennali di qualifica

0

0

0

0

0

0

Corsi integrati

1

1.504

12

2

14

0

Apprendistato professionalizzante

17

2.127

141

13

154

18

Formazione professionale disoccupati

36

12.442

456

70

526

14

361

8.731

4.596

25

4.621

145

110

1.756

967

0

967

29

51

726

483

0

483

18

114

2.624

2.140

2

2.142

77

3

140

46

0

46

2

43

1.552

517

0

517

9

0

0

0

0

0

0

105

2.082

858

101

959

35

1.211

41.329

9.416

361

9.777

503

Orientamento

1

8

70

20

90

0

Apprendistato diritto e dovere

0

0

0

0

0

0

Apprendistato professionalizzante

2

240

2

2

4

0

AttivitĂ integrativa corsi (Geometri)

41

1.332

636

75

711

1

Corsi professionali post diploma

10

5.600

112

26

138

1

Master primo livello

0

0

0

0

0

0

Corsi professionali post laurea

5

1.040

62

11

73

0

Master secondo livello

2

300

4

4

8

0

Formazione professionale disoccupati

10

4.830

74

44

118

0

Formazione professionale occupati (continua)

32

1.938

244

61

305

0

Altro

21

511

389

21

410

1

124

15.799

1.593

264

1.857

3

di cui MICS 16ore prima di cui MICS 16ore occupati

Formazione professionale occupati (continua) di cui MICS macchine sollevamento di cui MICS macchine movimento terra di cui Ponteggiatori di cui Posatori di cui Perforatori piccolo e grande diametro di cui Posa membrana bituminosa Altro TOTALE TECNICI

TOTALE

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

RAPPORTO FORMEDIL 2017

283


APPENDICE STATISTICA

Ore formative

Maschi

Femmine

Allievi formati

di cui stranieri

674

10.784

5.225

345

5.570

332

di cui MICS 16ore prima

359

5.744

1.575

69

1.644

159

di cui MICS 16ore occupati

315

5.040

3.650

276

3.926

173

Orientamento

2

600

0

0

0

0

Apprendistato diritto e dovere

0

0

0

0

0

0

Corsi di qualifica

6

5.100

78

5

83

0

Corsi triennali di qualifica

1

1.100

21

0

21

0

Corsi integrati

1

720

12

0

12

1

Apprendistato professionalizzante

8

756

58

0

58

10

14

2.848

120

5

125

33

496

8.669

5.638

57

5.695

314

di cui MICS macchine sollevamento

218

3.419

1.984

0

1.984

25

di cui MICS macchine movimento terra

125

2.052

1.192

1

1.193

21

93

1.904

1.531

3

1.534

118

0

0

0

0

0

0

12

448

99

0

99

10

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

94

1.192

985

143

1.128

4

1.296

31.769

12.137

555

12.692

694

Orientamento

0

0

0

0

0

0

Apprendistato diritto e dovere

0

0

0

0

0

0

Apprendistato professionalizzante

5

600

8

2

10

0

Apprendistato alta formazione

0

0

0

0

0

0

AttivitĂ integrativa corsi (Geometri)

5

74

117

6

123

2

Corsi professionali post diploma

7

4.030

53

27

80

0

Corsi quadriennali

0

0

0

0

0

0

Master primo livello

1

500

10

7

17

0

Corsi professionali post laurea

0

0

0

0

0

0

Master secondo livello

0

0

0

0

0

0

Formazione professionale disoccupati

3

624

44

7

51

3

21

876

371

196

567

0

2

80

16

6

22

0

Altro

28

1.472

222

47

269

2

TOTALE

72

8.256

841

298

1.139

7

Corsi

SUD 2013 OPERAI Formazione base lavoratori

Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua)

di cui ponteggiatori di cui posatori di cui perforatori piccolo e grande diametro di cui perforazioni orizzontali guidate da microtunneling Formazione linguistica Altro TOTALE TECNICI

Formazione professionale occupati (continua) Formazione linguistica

Fonte: elaborazione CRESME su dat i FORMEDIL

284

RAPPORTO FORMEDIL 2017


APPENDICE STATISTICA

Ore formative

Maschi

Femmine

Allievi formati

di cui stranieri

787

12.592

5.472

95

5.567

375

389 398

6.224 6.368

2.290 3.182

29 66

2.319 3.248

234 141

Orientamento

0

0

0

0

0

0

Apprendistato diritto e dovere

2

240

3

0

3

0

Corsi di qualifica

9

5.718

111

29

140

4

Corsi triennali di qualifica

2

2.100

20

0

20

0

2

2.400

23

0

23

0

11

1.351

123

11

134

12

Corsi

SUD 2014 OPERAI Formazione base lavoratori di cui MICS 16ore prima di cui MICS 16ore occupati

Corsi integrati Apprendistato professionalizzante Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua) di cui MICS macchine sollevamento di cui MICS macchine movimento terra di cui ponteggiatori di cui posatori di cui perforatori piccolo e grande diametro di cui perforazioni orizzontali guidate da microtunneling di cui posa membrana bituminosa di cui cartongessisti di cui capicantiere/capisquadra Formazione linguistica Aggiornamento obbligo di legge di cui formazione base lavoratori di cui attrezzature di lavoro di cui ponteggiatori di cui altro tipo di aggiornamento Altro

29

7.758

379

50

429

2

552

10.038

6.146

40

6.186

151

244 118 82 0 19 2 0 1 0

3.665 1.896 2.244 0 660 40 0 8 0

2.560 1.352 1.177 0 200 11 0 30 0

0 1 0 0 0 0 0 0 0

2.560 1.353 1.177 0 200 11 0 30 0

62 23 45 0 2 0 0 0 0

0

0

0

0

0

0

91

505

1.300

2

1.302

23

4 18 61 8

24 81 272 128

52 303 885 60

0 0 0 2

52 303 885 62

2 1 17 3

97

4.382

2.706

228

2.934

17

1.582

47.084

16.283

455

16.738

584

Orientamento

0

0

0

0

0

0

Apprendistato diritto e dovere

0

0

0

0

0

0

Apprendistato professionalizzante

3

360

8

3

11

0

Apprendistato alta formazione

0

0

0

0

0

0

TOTALE TECNICI

AttivitĂ integrativa corsi (Geometri)

13

819

187

22

209

4

Corsi professionali post diploma

4

3.280

41

14

55

2

Corsi quadriennali

0

0

0

0

0

0

Master primo livello

0

0

0

0

0

0

Corsi professionali post laurea

0

0

0

0

0

0

Master secondo livello

0

0

0

0

0

0

2

1.400

25

9

34

1

34

1.079

238

50

288

0

Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua) Formazione linguistica

0

0

0

0

0

0

Altro

36

772

657

61

718

0

TOTALE

92

7.710

1.156

159

1.315

7

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

RAPPORTO FORMEDIL 2017

285


APPENDICE STATISTICA

Ore formative

Maschi

Femmine

Allievi formati

di cui stranieri

512

8.192

5.073

197

5.270

368

190 322

3.040 5.152

960 4.113

3 194

963 4.307

103 265

Orientamento

0

0

0

0

0

0

Apprendistato diritto e dovere

0

0

0

0

0

0

Corsi di qualifica

0

0

0

0

0

0

Corsi triennali di qualifica

2

2.100

20

0

20

0

Alternanza scuola/lavoro

1

16

4

3

7

0

Corsi integrati

0

0

0

0

0

0

Corsi

SUD 2015 OPERAI Formazione base lavoratori di cui MICS 16ore prima di cui MICS 16ore occupati

Apprendistato professionalizzante Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua) di cui MICS macchine sollevamento di cui MICS macchine movimento terra di cui ponteggiatori di cui posatori di cui perforatori piccolo e grande diametro di cui perforazioni orizzontali guidate da microtunneling di cui posa membrana bituminosa di cui cartongessisti di cui capicantiere/capisquadra Formazione linguistica Aggiornamento obbligo di legge di cui formazione base lavoratori di cui attrezzature di lavoro di cui ponteggiatori di cui altro tipo di aggiornamento Altro

6

412

62

0

62

7

35

3.664

307

112

419

11

519

11.241

6.062

234

6.296

153

233 119 46 0 23 0 0 0 2

3.705 2.138 1.354 0 1.000 0 0 0 20

2.454 1.419 689 0 246 0 0 0 32

0 0 0 0 0 0 0 0 0

2.454 1.419 689 0 246 0 0 0 32

56 57 19 0 7 0 0 0 0

7

300

26

53

79

0

90

480

977

13

990

21

13 20 56 1

136 92 244 8

107 139 731 0

2 0 1 10

109 139 732 10

7 1 13 0

117

1.371

1.238

9

1.247

20

1.289

27.776

13.769

621

14.390

580

Orientamento

0

0

0

0

0

0

Apprendistato diritto e dovere

0

0

0

0

0

0

Apprendistato professionalizzante

0

0

0

0

0

0

Apprendistato alta formazione

0

0

0

0

0

0

Alternanza scuola/lavoro

0

0

0

0

0

0

AttivitĂ integrativa corsi (Geometri)

0

0

0

0

0

0

Corsi professionali post diploma

0

0

0

0

0

0

Corsi quadriennali

0

0

0

0

0

0

Master primo livello

0

0

0

0

0

0

Corsi professionali post laurea

0

0

0

0

0

0

Master secondo livello

0

0

0

0

0

0

Formazione professionale disoccupati

2

1.200

15

16

31

0

Formazione professionale occupati (continua)

99

2.573

869

189

1.058

7

Formazione linguistica

21

810

140

79

219

0

TOTALE TECNICI

Altro TOTALE

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

286

RAPPORTO FORMEDIL 2017

66

2.658

720

136

856

1

188

7.241

1.744

420

2.164

8


APPENDICE STATISTICA

Ore formative

Maschi

Femmine

Allievi formati

di cui stranieri

471

7.536

4.951

70

5.021

276

116 355

1.856 5.680

572 4.379

3 67

575 4.446

78 198

Corsi

SUD 2016 OPERAI Formazione base lavoratori di cui MICS 16ore prima di cui MICS 16ore occupati Orientamento

31

124

13

20

33

0

Apprendistato diritto e dovere

0

0

0

0

0

0

Corsi di qualifica

0

0

0

0

0

0

Corsi triennali di qualifica

1

1.000

5

0

5

1

Alternanza scuola/lavoro

5

377

34

25

59

0

Corsi integrati

1

1.000

10

0

10

0

Apprendistato professionalizzante Formazione professionale disoccupati Formazione professionale occupati (continua) di cui MICS macchine sollevamento di cui MICS macchine movimento terra di cui ponteggiatori di cui posatori di cui perforatori piccolo e grande diametro di cui perforazioni orizzontali guidate da microtunneling di cui posa membrana bituminosa di cui cartongessisti di cui capicantiere/capisquadra Formazione linguistica Aggiornamento obbligo di legge di cui formazione base lavoratori di cui attrezzature di lavoro di cui ponteggiatori di cui altro tipo di aggiornamento Altro

7

260

54

3

57

0

15

3.268

153

9

162

17

520

8.471

4.992

105

5.097

216

228 47 55 2 22 1 0 0 1

2.992 680 1.576 56 900 40 0 0 16

2.157 362 826 20 196 10 0 0 10

0 3 0 0 0 0 0 0 0

2.157 365 826 20 196 10 0 0 10

110 8 69 0 4 0 0 0 0

1

10

5

0

5

5

159

998

1.652

30

1.682

54

53 18 84 4

434 124 406 34

441 47 1.121 43

27 0 3 0

468 47 1.124 43

10 0 44 0

65

609

588

24

612

12

1.276

23.653

12.457

286

12.743

581

Orientamento

0

0

0

0

0

0

Apprendistato diritto e dovere

0

0

0

0

0

0

Apprendistato professionalizzante

2

160

15

1

16

2

Apprendistato alta formazione

0

0

0

0

0

0

Alternanza scuola/lavoro

1

48

23

5

28

0

AttivitĂ integrativa corsi (Geometri)

2

80

47

6

53

2

Corsi professionali post diploma

0

0

0

0

0

0

Corsi quadriennali

2

32

28

0

28

0

Master primo livello

0

0

0

0

0

0

Corsi professionali post laurea

0

0

0

0

0

0

Master secondo livello

0

0

0

0

0

0

Formazione professionale disoccupati

1

16

8

0

8

0

Formazione professionale occupati (continua)

33

743

197

57

254

0

Formazione linguistica

12

420

79

22

101

0

TOTALE TECNICI

Altro TOTALE

51

1.099

701

31

732

80

104

2.598

1.098

122

1.220

84

Fonte: elaborazione CRESME su dati FORMEDIL

RAPPORTO FORMEDIL 2017

287



LA FORMAZIONE PER LE COSTRUZIONI IN EUROPA: IL FORMEDIL NEI PROGETTI EUROPEI

RAPPORTO FORMEDIL 2017

289



APPENDICE

I PROGETTI EUROPEI

Il FORMEDIL partecipa a numerosi progetti di ricerca, sperimentazione e mobilità cofinanziati a livello europeo, in particolare, dal programma Erasmus plus. Promossi dal Formedil e da altri Partners Europei particolarmente della Rete Reforme, facilitano l’incontro tra giovani e formatori valorizzando l’edilizia e la formazione italiana all’estero, promuovendo il mutuo riconoscimento della formazione e il trasferimento reciproco di buone pratiche. Formedil ha, inoltre, coordinato nel periodo 2014 - 2017 il progetto Build up skills I-Town dedicato ai temi della efficienza energetica e della costruzione sostenibile. Nelle schede che seguono vengono presentati temi, obiettivi e partenariati dei progetti europei attualmente in itinere. I risultati dei progetti europei a cui prende parte il Formedil vengono trasferiti all'insieme delle parti sociali costituenti e alla rete delle scuole edili aderenti al sistema Formedil.

RAPPORTO FORMEDIL 2017

291


APPENDICE

I PROGETTI EUROPEI

WATER EFFICIENCY AND WATER-ENERGY NEXUS IN BUILDING CONSTRUCTION AND RETROFIT ERASMUS + Strategic Partnership 2017-2020 Agreement Number – 2017-I-PT01-KA202-036002 Partners • ADENE – Agência para a Energia, Portogallo • FLC – Fundación Laboral de la Construcción, Spagna • CRES – Centre for Renewable Energy Sources and Saving, Grecia • FORMEDIL – Ente Nazionale per la Formazione e l’Addestramento Professionale nell Edilizia, Italia

Obiettivo Sviluppare, implementare e promuovere uno schema di qualificazione e accreditamento a livello Europeo per la formazione e l’aggiornamento delle competenze e abilità dei tecnici e dei professionisti sul tema dell’efficienza energetica e del risparmio idrico nel settore delle costruzioni. Impatto e risultati attesi • Definizione a livello europeo di una mappa di abilità. • Sviluppo e definizione dei risultati di apprendimento secondo un quadro europeo di qualificazione. • Sviluppo di un percorso di formazione e dei relativi contenuti con l’utilizzo di e-learning. • Scambio di buone pratiche.

292

RAPPORTO FORMEDIL 2017


APPENDICE

I PROGETTI EUROPEI

WOMen can Build Re-envisioning Vocational Training towards an equal construction industry Cooperation for Innovation and the Exchange of Good Practices Strategic Partnerships for Vocational Education and Training Project number: 2017-1-ES01-KA202-038658 Partners • CCCA-BTP – Francia • IFAPME – Belgio • BZB – Germania • CENFIC – Portogallo • FLC – Spagna • FORMEDIL – Italia • AEM – Spagna • ECIPA – Italia Obiettivo Sviluppare azioni volte a migliorare il tasso di occupazione femminile nel settore delle costruzioni attraverso specifici corsi di formazione. Revisione del sistema di formazione nel settore delle costruzioni con lo sviluppo di competenze volte alla parità di genere. Competenze di genere, metodologia. • Coinvolgimento del personale. • Moduli on line. • Seminari . • Kit materiale pedagogico. • Network di esperti. • Centri di formazione e aziende. • MOOC per formatori. • Formazione esperienziale. • Formatori di imprese e centri di formazione. • Piattaforma. Target • • • •

Donne. Formatori dei centri di formazione. Centri di formazione. Aziende.

RAPPORTO FORMEDIL 2017

293


APPENDICE

I PROGETTI EUROPEI

SOMEXNET Network to enhancing the SoMEX application – 2017/2019 Project number 2017-1-PT01-KA202-036002 Partner • IFAPME – Belgio • CENFIC – Portogallo • FORMEDIL – Italia • FLC – Spagna • IRTIC – Spagna • BZB – Germania • CCCA-BTP – Francia

Obiettivo Ampliare la diffusione e l’utilizzo dell’app (android – ios) creata con il progetto SoMEx a beneficio della mobilità dei giovani-K1 Erasmus. Come? Con un approccio innovativo proponendo l’app per la mobilità nel settore delle costruzioni in Europa. Risultati attesi • Trasferimento dell’app android a nuovi partner. • Rendere utilizzabile l’app anche con IOS. • Assicurare un ampia diffusione dell’app. • Sviluppare piattaforme di collaborazione, kit pedagogico e guida al processo pedagogico. • Migliorare la qualità dell’app. Utilizzatori • I partner associati al progetto. • I formatori, gli studenti, i tutor.

294

RAPPORTO FORMEDIL 2017


APPENDICE

I PROGETTI EUROPEI

Co. Tutor Systematic approach to enhance the participation of construction industry SMEs in apprenticeship programs. Key action 3 – support for policy reform. Project number 572751-EPP-1-2016-1-ES-EPPKA3-SUP-APPREN. 2015-2018. Il progetto È un progetto volto a migliorare la partecipazione delle piccole e medie aziende del settore delle costruzioni ai programmi di formazione professionale che comprendono la formazione pratica in azienda. (sistema duale – apprendistato – etc) I partner • FLC – Fundación Laboral de la Construcción • CNC – Confederación Nacional de la Construcción • FORMEDIL – Ente Nazionale per la Formazione e l’Addestramento Professionale nell Edilizia • ANCE – Associazione nazionale Costruttori Edili

Azioni Creare sinergie con e tra i rappresentanti imprenditoriali del settore edilizio come attori chiave per la promozione della cultura della formazione nelle aziende. Sostenere e incoraggiare le PMI e gli istituti di istruzione e formazione professionale a nominare un formatore qualificato, attraverso meccanismi che attuano il riconoscimento dei tutor aziendali come attori chiave per i programmi di apprendistato, e aumentando la fiducia del datore di lavoro in questo tipo di apprendimento nel luogo di lavoro. Prodotti • Report sulle buone pratiche in Europa dell’apprendistato nelle piccole e medie aziende. • Costruzione di una roadmap sullo stato attuale del tutor aziendale. • Una nuova qualificazione settoriale denominata tutor aziendale del settore delle costruzioni. • Un accordo a livello europeo settoriale sulla descrizione e sul riconoscimento di un sistema di accreditamento per la nuova qualificazione.

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I PROGETTI EUROPEI

BuS.Trainers BUILDING UP GREEN SKILLS FOR TRAINERS FROM THE CONSTRUCTION INDUSTRY Cooperation for Innovation and the Exchange of Good Practices | Sector Skills Alliances (SSA) Sector Skills Alliances for Design and Delivery of VET KEY ACTION 2(KA2) Project number: 575829-EPP-1-2016-1-ES-EPPKA2-SSA Partner • Fundación Laboral de la Construcción (FLC). Spagna • Confederación Nacional de la Construcción (CNC). Spagna • Institut de Robòtica i de Tecnologies de la Informació i de les Comunicacions (IRTIC). Spagna. • Associazione Nazionale de Costruttori Edili (ANCE). Italia • Ente per la Formazione e l'addestramento professionale nell'edilizia (FORMEDIL). Italia • Centro de Formação Profissional da Indústria da Construção Civil e Obras Públicas do Sul (CENFIC). Portogallo • National Laboratory of Energy and Geology (LNEG). Portogallo • Centre for Renewable Energy Sources and Saving (CRES). Grecia • The Small Enterprises’ Institute of the Hellenic Confederation of Professionals, Craftsmen and Merchants (IME GSEVEE). Grecia • The Gozo Business Chamber (GBC). Malta • Malta Intelligent Energy Management Agency (MIEMA). Malta

Lo scenario Bisogni – Il settore delle costruzioni nel 2020 deve conseguire obiettivi energetici promuovendosi forte, competitivo e sostenibile. Evidenze – Attraverso misure trasversali sulla base dei risultati dei progetti precedenti. Azioni – Si adatta a intraprendere azioni volte a superare la mancata corrispondenza delle competenze verdi.

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I PROGETTI EUROPEI

Gli obiettivi Sviluppare un sistema di educazione e formazione per I formatori per una loro migliore qualificazione/prestazione nell’insegnamento della costruzione sostenibile. Implementare una community permanente per lo sviluppo professionale degli insegnanti. Creare una nuova qualificazione europea di settore (Green VET Trainer at construction) secondo la metodologia di EQF ECVET e i principi di qualità di EQUAVET. Struttura

Risultati principali Certificazione delle competenze tramite l'accreditamento "Green Tag", rilasciato per esperienza specifica in BuS.Trainers o da accordo MoU per promuovere il riconoscimento reciproco in diversi Stati membri dell'UE.

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I PROGETTI EUROPEI

ConstructyVeT Abilità gestionali nel settore delle costruzioni del caposquadra e del capocantiere: adeguamento dell’offerta scolastica formativa all’evoluzione delle esigenze aziendali – 2015/2018 Contract: 2015- 1-FR01-KA202-015054 Partner CCCA BTP – Francia CENFIC – Portogallo BZB – Germania IFAPME – Belgio IBE – Polonia FORMEDIL – Italia WARRINGTON college – Uk FLC Madrid – Spagna FLC Asturie – Spagna Obiettivi • Identificazione dei fabbisogni aziendali in termini di conoscenze, abilità e competenze del caposquadra, capocantiere tra i paesi partecipanti al progetto. • Rinnovare, arricchire e sperimentare percorsi VET (istruzione iniziale o formazione continua) da adeguare alle esigenze delle abilità aziendali. • Contribuire ad una maggiore adeguamento tra il mercato del lavoro e inclusione sociale ed economica. Risultati principali

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UN PROGETTO EUROPEO COORDINATO DA FORMEDIL NELL’AMBITO DI BUILD UP SKILLS PILLAR II. La sostenibilità e il futuro delle costruzioni. Quale formazione Il cantiere del futuro sarà sostenibile e punterà sull’efficienza energetica, la bioedilizia, l’innovazione organizzativa. Tutta la filiera delle costruzioni avrà bisogno di accrescere le competenze professionali degli operatori. L’obiettivo del progetto è creare e aggiornare programmi di formazione per la qualificazione di lavoratori e artigiani nei settori dell’efficienza energetica e dell’energia rinnovabile in ambito edile, secondo il piano di azione proposto nella roadmap italiana realizzata nell’ambito del Pillar I dell’iniziativa “Build Up Skills Italy”. La formazione può essere un investimento per la sostenibilità da attuare attraverso processi evolutivi che generano competenze di alta qualità.

A EUROPEAN PROJECT COORDINATED BY FORMEDIL AS PART OF BUILD UP SKILLS PILLAR II. Sustainability and building future. What kind of training The goal of the project is to create and update training programs for the qualification of workers and craftsman in the fields of energy efficiency and renewable energy in building, according to the action plan proposed in the Italian roadmap within Pillar I of “Build Up Skills Italy”. Training can be an investment for sustainability to be implemented through evolutionary processes that generate high-quality skills. The construction site of the future will be sustainable and will focus on energy efficiency. The entire building industry will need to increase the professional skills of operators. Co-funded by the Intelligent Energy Europe Programme of The European Union

Contract number: EE/13/BWI/721/S12.680178 Project duration from 01/09/2014 to 31/08/2017 Elaboration date: 29/07/2014

www.bus-itown.eu


La sostenibilità è il futuro delle costruzioni: un progetto europeo per qualificare le risorse umane in edilizia

I-TOWN | ITALIAN TRAINING QUALIFICATION WORKFORCE IN BUILDING La sostenibilità è il futuro delle costruzioni: un progetto europeo per qualificare le risorse umane in edilizia Il progetto I-TOWN (Italian Training qualificatiOn Workforce In BuildiNg) è finanziato dall’Unione Europea nell’ambito dell’iniziativa comunitaria Intelligent Energy Europe - Build up skills Pillar II.

Il contesto Le strategie nazionali del settore edile e il raggiungimento degli obiettivi energetici dell’UE 2020 • Il settore degli edifici non industriali è considerato il principale elemento nel consumo di energia e di emissioni di gas serra (GHG) sia a livello nazionale che europeo. Per contrastare tale problema, le Direttive Europee individuano strategie per la promozione dell’efficienza energetica negli edifici in accordo con gli obiettivi energetici di EU 2020. • La nuova Politica energetica Nazionale, è stata messa in atto per conseguire gli obiettivi a breve e a lungo termine (2020), al fine di promuovere l’efficienza energetica, lo sviluppo (sostenibile) delle energie rinnovabili. Sistemi scolastici e di formazione rilevanti per il settore edile in Italia • Per quanto attiene la formazione professionale le regioni e le province autonome hanno facoltà di creare un proprio sistema. Tale caratteristica ha impedito, ad oggi, il processo di definizione di un quadro nazionale comune. Alle Regioni compete la responsabilità di sviluppare e impostare i programmi di formazione professionale anche se esistono disposizioni nazionali finalizzate a garantire un minimo di standardizzazione e qualità dei programmi formativi realizzati in tutto il paese. Tutti gli accordi stipulati recentemente hanno dichiarato la necessità di giungere ad un sistema nazionale di riferimento. Le risorse umane al centro del cambiamento • Le risorse umane sono il vero valore aggiunto, lo sviluppo di nuove abilità e competenze specializzate, insieme alla formazione dei formatori e alla certificazione dei tecnici nel campo dell’efficienza energetica nel settore edile, è la principale leva del cambiamento e della crescita professionale. • L’elenco nazionale delle qualifiche rappresenta la base per la definizione di nuove competenze e abilità che gli operatori dovrebbero avere secondo le line guida della strategia 2020. Tutti gli operatori identificati con una roadmap nazionale devono migliorare la competenze tecniche e quelle trasversali per promuove l’integrazione nell’intera filiera edile. Gli standard nazionali identificati con la roadmap nazionale, di di cui si occupa I-town, sono relativi a: Operatore edile, Operatore termo-idraulico, Operatore di impianti elettrici, Operatore elettronico, Operatore carpentiere per il legno. LE FIGURE TARGET DI I-TOWN •

• • • •

Operatore edile, con competenze sulla coibentazione termica ed acustica di parete opache e pavimenti, preparazione di forniture energetiche da fonti rinnovabili e sistemi tradizionali integrati, installazione di elementi radianti nei pavimenti e nei soffitti, eliminazione dei ponti termici. Operatore termo-idraulico, con competenze su impianti termici, sistemi termo-solari, pompe di calore, biomasse, energia geotermica, sistemi di ventilazione,cogenerazione e trigenerazione. Operatore di impianti elettrici, con competenze nei sistemi elettrici ottimizzati, fotovoltaici, sistemi di illuminazione, piccolo impianti eolici. Operatore elettronico, con competenze relative a sistemi di monitoraggio smart e sistemi di controllo di impianti termo-idraulici ed elettrici e sistemi di automazione domestica. Operatore carpentiere per il legno, con competenze su coibentazione termica ed acustica, sigillatura di finestre, edilizia verde.


E-learning platform

UN PROGETTO EUROPEO COORDINATO DA FORMEDIL NELL’AMBITO DI BUILD UP SKILLS PILLAR II.

Co-funded by the Intelligent Energy Europe Programme of The European Union Contract number: EE/13/BWI/721/S12.680178 Project duration from 01/09/2014 to 31/08/2017 Elaboration date: 29/07/2014

PIATTAFORMA E-LEARNING Il progetto I-TOWN - Italian Training qualificatiOn Workforce in buildiNg promosso nell’ambito del programma comunitario BUILD UP SKILLS Pillar II, ha l’obiettivo di sviluppare programmi di formazione per la qualificazione di operatori edili, impiantisti termoidraulici, impiantisti elettrici e elettronici, carpentieri nei settori dell’efficienza energetica e della sostenibilità in edilizia. Il progetto ha sviluppato un programma di formazione modulare sull’efficienza energetica e sulla costruzione sostenibile, a partire dalla messa a disposizione di materiali didattici utilizzabili dai formatori e dagli operatori del settore. I materiali didattici sono stati resi disponibili in Fad nel centro risorse didattiche e-learning: un catalogo modulare di formazione articolato in tre distinte aree. FORMAZIONE DI BASE • Contenuti culturali: i principali concetti e aspetti innovativi che stanno permeando il settore delle costruzioni in tema di efficienza energetica e sostenibilità, al fine di delineare il quadro culturale e normativo di riferimento. -- Il concetto di nearly Zero Energy Building (nZEB), passivhaus e costruzione sostenibile, dalla definizione all’individuazione dei principali caratteri. -- Il quadro legislativo a livello europeo, nazionale e locale in materia di efficienza energetica e sostenibilità nel settore delle costruzioni. -- I sistemi di certificazione volontari della sostenibilità ambientale, quali LEED, BREEAM, ITACA, etc. e le figure professionali emergenti nel settore del green building. -- I trend di mercato dell’edilizia sostenibile ed efficienza energetica.

Piattaforma e-learning/E-learnin

g Platform

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Piattaforma e-learning

AD FAD SO S E C AC RO LIBE

FORMAZIONE DI PROCESSO • Contenuti tecnici: approfondimenti specifici su procedure, tecnologie e prodotti emergenti sul mercato, al fine di delineare le potenzialità di innovazione rispetto alla prassi costruttiva corrente. -- L’innovazione nel processo edilizio, quale l’implementazione di procedure volte alla verifica della qualità dell’organismo edilizio dal progetto alla costruzione, effettuate da parti terze rispetto al processo di progettazione e costruzione. -- Le tecnologie edilizie innovative, intese quali tecnologie non convenzionali, per l’involucro edilizio opaco e per l’involucro trasparente. -- La valutazione della sostenibilità dei materiali da costruzione e dei componenti per l’edilizia. -- Le tecnologie impiantistiche innovative (non convenzionali), quali caldaie a condensazione, pompe di calore, macchine polivalenti, macchine frigorifere a recupero termodinamico, pompe di calore ad assorbimento, nonché sistemi di climatizzazione, di produzione di acqua calda sanitaria e di illuminazione ad alta efficienza e sistemi energetici che impiegano fonti energetiche rinnovabili. -- Gli strumenti e i metodi per la gestione efficiente degli edifici, ossia i Building Management Systems (BMS), gli Energy Management Systems (EMS), i Building Automation and Control Systems (BACS), sistemi di domotica, sistemi per la contabilizzazione dei consumi, etc., quali strumenti per la regolazione, la gestione ed il controllo sistematico delle prestazioni dell’edificio lungo la fase di esercizio. -- La gestione sostenibile del cantiere. -- Gli strumenti e i metodi per la verifica delle prestazioni in opera dei componenti edili, dell’involucro edilizio, dei componenti e dei sistemi impiantistici. FORMAZIONE DI PRODOTTO • Contenuti professionali: competenze connesse all’utilizzo di materiali innovativi, tecnologie, sistemi costruttivi specifici in determinate operazioni costruttive ritenute strategiche per l’efficienza energetica e la costruzione sostenibile. Oltre l’e-learning, dove sono riposti materiali per la gestione delle azioni formative, il progetto I-Town suggerisce una metodologia di apprendimento attiva pensata per coinvolgere i partecipanti in esercitazioni di gruppo su casi di studio, in workshop con aziende del settore, in test di autoapprendimento al termine di ciascun modulo (fruibili direttamente on line) ed in simulazioni di prove sul campo, in cantiere e in laboratorio formativo presso le scuole edili. A tale scopo il progetto I-Town ritiene centrale la FORMAZIONE FORMATORI attraverso lo sviluppo di • Contenuti trasversali: competenze connesse con le abilità formative e comunicative, la gestione e organizzazione delle azioni formative, la gestione delle risorse, il problem solving, la preparazione dei materiali di supporto all’apprendimento, le tecniche di comunicazione e valutazione dell’apprendimento. MATERIALI DIDATTICI DISPONIBILI SULLA PIATTAFORMA E-LEARNING CIASCUN MODULO PREVEDE Agenda Slides delle lezioni Video lezioni Materiali di supporto: • Schede didattiche sui casi studio • Materiale per esercitazioni in aula o workshop di cantiere • Schede didattiche con sequenze applicative • Glossario • Test di autovalutazione

i-town.labelacademy.com

Via Guattani,24 - 00161 Roma - www.formedil.it - formedil@formedil.it



FORMEDIL – Via G.A. Guattani, 24 – 00161 Roma e-mail formedil@formedil.it – web www.formedil.it Novembre 2017



20/11/17

09:48

I rapporti Formedil sono on line sul sito www.formedil.it

Il FORMEDIL è l’Ente paritetico nazionale per la formazione in edilizia, costituito nel 1980 dalle Associazioni firmatarie del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro edilizia industria, ANCE, Feneal UIL, Filca CISL, Fillea CGIL, a cui partecipano anche i rappresentanti ANAEPA CONFARTIGIANATO, CNA COSTRUZIONI, CLAAI, CASARTIGIANI, ANIEM, AGCI, CONFCOOPERATIVE, LEGACOOP. FORMEDIL, con CNCE Commissione Nazionale Casse Edili e CNCPT Commissione Nazionale CPT costituisce SBC, sistema bilaterale delle costruzioni, con una presenza capillare su tutto il territorio nazionale. A fianco di imprese, artigiani, lavoratori; in prima fila per promuovere l’innovazione, la qualità e la sicurezza nelle costruzioni, a partire dalla formazione. Il FORMEDIL è riconosciuto da Ministero del Lavoro come beneficiario della L. 40/87 destinata agli enti di formazione che svolgono attività di coordinamento a livello nazionale. Su mandato delle parti sociali di settore il FORMEDIL promuove la Borsa Lavoro Edile Nazionale attraverso il portale Blen.it. Il Rapporto Formedil 2017 fotografa lo stato di salute del settore delle costruzioni a partire dai dati dell’osservatorio Casse Edili, ed analizza l’atttività svolta dalla rete nazionale delle Scuole Edili: • 103 centri territoriali di formazione • 12.514 corsi • 298.500 ore di formazione • 149.619 allievi (80,3% operai, 17,2% tecnici), di cui 25.647 stranieri, 9.322 donne. Nel quinquennio 2012/2016 oltre 370 milioni di euro investiti in formazione. Dal 2009 al 2016 il Sistema Formedil ha formato 1 milione 141mila tra operai e tecnici. (Dati Rapporto Formedil 2017) Il contributo fornito dalla rete delle scuole edili aderenti a Formedil durante gli anni della gravissima crisi che ha colpito l’edilizia è stato fondamentale a tenere insieme una community preziosa per il Paese. Soprattutto la formazione sulla sicurezza ha consentito di contenere incidenti e infortuni. Oggi, secondo il Rapporto Formedil 2017, diventa essenziale da un lato non abbassare la guardia sulla formazione in materia di sicurezza e dall’altro incrementare e rilanciare la formazione professionale, resa necessaria sia sul piano della cultura di base che di fronte all’evoluzione tecnologica destinata a caratterizzare l’edilizia del futuro 4.0.

IL RAPPORTO FORMEDIL 2017 È STATO REALIZZATO IN COLLABORAZIONE CON

CRESME RICERCHE S.P.A.

DIREZIONE GENERALE PER LE POLITICHE ATTIVE E PASSIVE DEL LAVORO con il contributo della legge 40/87

Il Rapporto Formedil 2017 è stato presentato nell’ambito delle Giornate Nazionali della Formazione Edile, realizzate con il patrocinio dell’INAIL

RAPPORTO FORMEDIL 2017

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Formiamo il cantiere. Formazione, sicurezza, professionalità e innovazione

copertina doppia.pdf

RAPPORTO

FORMEDIL 2017

formiamo il cantiere formazione, sicurezza, professionalità e innovazione


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