Gennaio 2016
Attualità Sanità in Italia liste di attesa troppo lunghe
Salute I sintomi per riconoscere un tumore
Viaggio La città di Cancún
Moda Tendenze
Life Invasione dei tecno maleducati
Musica David Bowie ...e molto altro ancora all’interno
Editoriale di RAFFAELLAPATRICELLI
Anno 7 - Numero 1 Gennaio 2016
For You Magazine Vicolo Brenta, 1 - Aprilia Tel. 333.6024565
Editore e Direttore Creativo Alessandro Immordino a.immordino@foryoumagazine.it
Direttore Responsabile Raffaella Patricelli
direttore@foryoumagazine.it
Collaboratori Tiziana Sacchetti, Pamela Polizzi Silvestro Bellobono, Giovanna Testa Gianluca Rini, Lorena Cacace Laura De Rosa Stampa Arti Grafiche Europa Via Vaccareccia, 57 - Pomezia Per la tua pubblicità su FOR YOU MAGAZINE redazione@foryoumagazine.it www.foryoumagazine.it E’ vietata la riproduzione anche parziale di testi, grafica, immagini e spazi pubblicitari realizzati da For You Magazine Salvo accordi scritti le collaborazioni a For You Magazine sono da ritenersi gratuite e non retribuite
Registrazione al Tribunale di Latina Nr. 927 del 23/07/2010
Distribuzione gratuita
MENS SANA IN CORPORE SANO. Cari lettori, il 2016 deve iniziare con un motto semplice, ma fondamentale: mens sana in corpore sano. Lo dicevano i latini per sottolineare l’importanza dell’attività fisica nel mantenimento di buone funzioni cerebrali. Quindi è bene coltivare le attività che arricchiscono la nostra interiorità, ma è altrettanto ottimo lo spazio che nei prossimi mesi concederete alla cura del vostro corpo. Intendiamo con questo di porre maggiore attenzione allo sport: il corpo non va stressato di certo, ma va allenato con costanza e, soprattutto, ascoltato. Se percepire i movimenti interiori a volte è difficile, altrettanto difficile oggi sembra poter capire quanto il nostro corpo ci lanci dei segnali che possano dirci molto sullo stato della nostra salute. Uno studio pubblicato su Pnas suggerisce una spiegazione al legame tra cuore e cervello: la stessa proteina che regola il sistema nervoso interviene anche nel garantire il corretto funzionamento del muscolo cardiaco. Un gruppo di ricercatori della Scuola di Medicina della Johns Hopkins University di Baltimora ha scoperto infatti che il noto fattore neurotrofico cerebrale svolge un ruolo fondamentale anche nel mantenere il cuore sano e vitale. Dunque c’è poco da girarci intorno, prestate attenzione a quanto vi muovete durante la settimana, a cosa mangiate e a quello che bevete. L’acqua è fondamentale, le fibre altrettanto necessarie. Insomma volersi bene significa anche questo: prendersi cura di anima e corpo e alimentare nel miglior modo possibile cervello e cuore. Che il 2016 sia per voi un anno di salute ed equilibrio interiore. Buon anno.
Raffaella Patricelli
direttore@foryoumagazine.it
38
inquestonumero
36
6
8 Attualità:
Pagamento canone Rai nella bolletta della luce.
10 Attualità:
Prestazioni sanitarie e liste di attesa troppo lunghe.
12 Economia:
Pagamenti con il bancomat. Si alla soglia sotto i 5 euro.
16 Life:
Smartphone. Ecco l’invasione dei tecno maleducati.
18 Life:
Lavorare in orto o in giardino migliora il nostro stato di salute.
24 Salute:
Collegamenti tra stato emotivo attuale e dolori al corpo.
28 Salute:
Come riconoscere un tumore: I sintomi da non trascurare.
32 Estetica:
Le spazzole tecnologiche utili per la pulizia del viso.
36 Alimentazione:
Come l’aspetto del cibo può influenzare il nostro cervello.
42
48
S
ommario Gennaio
duemila16
38 Viaggio: Un sogno chiamato Cancùn. 42 Moda donna: Total white e total black a confronto. 44 Shopping donna: Accessori moda. I colori dell’inverno.
44
46 Shopping donna: Speciale abbigliamento da neve. 48 Shopping uomo: Le nuove tendenze di moda. 52 Design: Living Room. Consigli per l’arredo. 56 Cinema: Leonardo DiCaprio in Revenant. 58 Musica: Il nuovo album di David Bowie.
18
16
Attualità > di Silvestro Bellobono
RIVOLUZIONE RAI: IL CANONE
legge
È stato approvato in via definitiva l’inserimento della tassa per la Tv pubblica nella fattura dell’energia elettrica. Prevista una maxi multa di 500 euro per chi evade.
C
on l’approvazione finale in Parlamento, durante lo scorso mese di dicembre, della Legge di Stabilità è entrato definitivamente in vigore il pagamento del Canone Rai nella bolletta elettrica. L’argomento è molto delicato e non ha mancato di suscitare aspre polemiche, poiché si tratta della tassa più odiata dagli italiani (molto più di Ici-Imu-Tasi) e di conseguenza più evasa, spesso discussa dai diversi governi che se ne sono occupati, a partire dal lontanissimo 1938, anno in cui risale il regio decretolegge n. 246 emanato da Vittorio Emanuele III dove si specificava che: “Chiunque detenga uno o più apparecchi atti od adattabili alla ricezione delle radioaudizioni è obbligato al pagamento del canone di abbonamento”. In pratica l’imposta sulla Rai è nata molti anni prima che nascesse la Rai! Vediamo nel dettaglio quali sono le nuove modalità di retribuzione. La Manovra 2015 ha sancito che il Canone per la Tv pubblica sarà addebitato su tutte le bollette energetiche relative agli immobili residenziali adibiti a casa principale del contribuente, per un importo fisso di 100 euro all’anno, pagabili in 10 rate mensili tra gennaio e ottobre (nei casi in cui la bolletta è bimestrale allora l’addebito in fattura sarà di 20 euro, in pratica cinque rate). Pertanto a fronte di una riduzione del tributo dalle precedenti 113,50 euro annuali alle 100 euro odierne c’è la certezza che ora lo pa8
gheranno tutti. Con un’eccezione: l’esenzione totale per chi dichiara di non avere televisori in casa attraverso un’autocertificazione consegnata a mano o a mezzo di raccomandata a.r. all’Agenzia delle Entrate. Fermo restando che una falsa dichiarazione potrà essere penalmente perseguibile. Come pure è prevista una super multa di 500 euro (oltre ai versamenti mancanti) per chi verrà sorpreso ad eludere il contributo. Tuttavia, l’elemento più controverso è un altro: la legge stabilisce l’automatica presunzione di detenzione del televisore a carico di chiunque abbia stipulato un contratto di utenza elettrica per la prima abitazione; infatti, già all’atto della sottoscrizione dell’accordo di fornitura dell’energia, la compagnia elettrica titolare provvederà direttamente a decretare il vincolo stringente tra Canone e prestazione energetica fornita, senza bisogno di alcuna comunicazione da parte dei cittadini. Tale automatismo sarà valido sia per gli utenti del maggiore gestore nazionale, ossia Enel Servizio Elettrico, sia per i clienti di altri liberi fornitori come Enel Energia, Sorgenia, Acea, ecc. Gli esperti calcolano già in circa 420 milioni di euro la cifra che la Rai sarà in grado di recuperare con questo meccanismo rivoluzionario pensato appositamente per combattere quel 30,5% degli italiani che ad oggi evade la tassa.
Attualità > di Gianluca Rini
Liste d’attesa LUNGHISSIME
SANITarie
Le liste d’attesa nella sanità in Italia sono davvero lunghe. Per questo il 41% delle famiglie rinuncia alle cure. Sono questi i dati per molti versi sconvolgenti che emergono dal Bilancio di sostenibilità del Welfare italiano del Censis e dalle indagini condotte per conto delle associazioni dei consumatori per il forum Ania-consumatori.
I
l fenomeno nel nostro Paese sembra non incontrare nessun argine, facendo aumentare le spese per la sanità privata, in seguito alla diminuzione della copertura dello stato sociale. Sono insorti anche i sindacati dei medici italiani, che temono un vero e proprio smantellamento del Servizio Sanitario Nazionale. I dati Secondo il rapporto Censis, i dati sono molto evidenti: il 41% delle famiglie rinuncia alle cure a causa di liste d’attesa molto lunghe nella sanità pubblica. Chi si trova a non potersi rivolgere al Servizio Sanitario Nazionale cerca di affrontare i costi proibitivi di quella privata. Ma non tutti ce la fanno, proprio per questo un’alta percentuale dei nuclei familiari italiani è costretta a non curarsi. Un dato non da poco, se consideriamo che nel 41,7% delle famiglie dei nostri connazionali almeno una persona in un anno ha dovuto fare a meno di una prestazione sanitaria. Crescono le spese per la sanità pubblica: gli italiani spendono in questo settore ogni anno circa 500 euro a testa. Inoltre un altro dato fa
10
riflettere: nell’ultimo anno il 32,6% degli italiani ha fatto ricorso a delle prestazioni sanitarie “in nero”. Secondo il 53,6% degli intervistati, la copertura dello stato sociale si è ridotta di molto e i cittadini sono costretti a pagare di tasca loro il 18% della spesa sanitaria totale. Le prestazioni non registrate Gli esperti annunciano una situazione preoccupante, soprattutto perché le liste molto lunghe nella sanità pubblica, per riuscire a ricevere una prestazione sanitaria, non fanno altro che aumentare il fenomeno dell’illegalità. Il 21% dei pazienti ha ammesso di aver pagato senza fatture o ricevute delle visite mediche specialistiche. Lo stesso sistema in nero è stato adottato dal 14,4% dei pazienti per le visite odontoiatriche e dall’1,9% per le prestazioni infermieristiche. Il problema non può essere trascurato, perché la popolazione italiana è sempre più soggetta ad un invecchiamento, con il rischio dell’affermazione di un bisogno maggiore di visite e assistenza. 3 milioni di italiani non sono autosuffi-
I DATI CHE EMERGONO SONO SCONVOLGENTI. IN ITALIA LE LISTE D’ATTESA NELLA SANITÀ SONO DAVVERO LUNGHE. PER QUESTO MOTIVO IL 41% DELLE FAMIGLIE RINUNCIA ALLE CURE. cienti e le famiglie sono costrette ad affrontare una spesa di circa 10 miliardi all’anno. I cittadini italiani (78%) sarebbero favorevoli anche a stipulare un’assicurazione, per affrontare in modo concreto un problema che diventa sempre più grande. I dati dell’Istat Anche i dati dell’Istat sono in perfetto accordo con ciò che emerge dal rapporto Censis. Secondo l’Istat, ci sarebbe una tendenza generale nel tagliare le spese sanitarie anche a causa della crisi economica che l’Italia sta attraversando. In base ai dati forniti dal noto istituto di statistica, in 4 province su 9 più di 13 persone su 100 rinunciano a curarsi. Secondo gli esperti, il fenomeno sarebbe dovuto soprattutto all’introduzione dei ticket e delle quote di spesa a carico dei cittadini. La reazione dei sindacati I sindacati dei medici non ci stanno e pensano che si dovrebbe intervenire in maniera più concreta, per arginare il problema delle liste d’attesa troppo lunghe. Pina Onotri, segretario generale Smi-Sindacato medici italiani, parla di vero e proprio “smantellamento della sanità pubblica”, facendo notare come il sistema non abbia più finanziamenti pubblici e non sia più capace di autofinanziarsi. Secondo il segretario, anche chi è disposto a pagare per una visita, considerando i tempi di attesa eccessivi, alla fine si rivolge alle strutture private. di Gianluca Rini
Economia > di Lorena Cacace (www.nanopress.it)
NUOVO emendamento sui
BANCOMAT sì alla soglia sotto i 5 euro Pagare il caffè al bar con il bancomat o il giornale in edicola con la carta di credito potrebbe essere possibile.
L
’emendamento del PD alla Legge di Stabilità fatto in Commissione Bilancio della Camera a firma di Sergio Boccadutri vuole abbassare la soglia dei pagamenti elettronici, portandola sotto i 5 euro. La norma, se accettata, porterebbe alla cancellazione del tetto dei 30 euro sotto il quale i commercianti possono rifiutarsi di accettare bancomat e carte di credito, andando ad abbassare le commissioni interbancarie dello 0,25% del valore dell’operazione con carta di credito e dello 0,15% con bancomat. Lo scopo è duplice: favorire i pagamenti elettronici e superare le difficoltà dei piccoli commercianti. Si continua a lavorare in questo senso all’interno della Commissione Bilancio. Il 30 giugno era stato fissato il tetto di 30 euro per i pagamenti digitali. Anche se lo scorso anno ha visto un aumento del 20% per i Pos in circolazione, con costi che variano da 25 a 180 euro annuali per chi lo installa, non tutti si erano adeguati. Le associazioni di categoria lamentavano le difficoltà per alcuni commercianti come edicolanti, tabaccai, ambulanti e benzinai e l’uso di bancomat e carta di credito non ha avuto l’impennata che si aspettava il governo: l’uso degli strumenti digitali permette infatti non 12
solo di aumentare i consumi, ma soprattutto di tracciare i pagamenti in modo più sicuro, rapido ed efficiente. Da qui la proposta di Boccadutri: abbassare la soglia sotto i 5 euro e diminuire le commissioni interbancarie per gli esercenti. “Per i pagamenti d’importo contenuto” relativi a operazioni “il cui importo è inferiore a cinque euro” il costo di servizio “non può essere superiore ai costi che lo stesso beneficiario avrebbe sostenuto per l’accettazione di analoghi pagamenti in contanti”, si legge nella proposta. Altro capitolo delicato è quello delle sanzioni che, secondo l’emendamento, sarebbero a carico della Banca d’Italia che vigilerebbe sulle commissioni e dovrebbe contrastare tentativi di eludere la norma; viene previsto anche un tavolo di concertazione tra le parti, per “assicurare trasparenza, chiarezza e riduzione dei costi”. Se dunque, da una parte il PD ha alzato il tetto dei contanti a 3mila euro per incentivare i consumi (scatenando non poche proteste), dall’altra mira a favorire gli strumenti elettronici di pagamento. “Vogliamo che i cittadini siano liberi di scegliere come pagare, in qualunque situazione”, ha spiegato Boccadutri. “Oggi la spinta all’utilizzo della carta di credito è visto solo in un’ottica di lotta all’evasione fiscale, in realtà sarebbe in grado di attivare tante economie di scale facendo risparmiare tutti”.
Economia > di Giorgio Rini
Pensioni, i nuovi pensionati
POVERI
La spesa pensionistica è in calo, i pensionati sono meno ma i nuovi sono più poveri, con 3mila euro in meno rispetto a chi è andato in pensione da tempo.
È
questa in sintesi la fotografia dello stato pensionistico scattata dal rapporto Istat in merito al 2014. Il quadro si fa sempre più complesso: non bastassero le preoccupazioni del presidente dell’Inps Tito Boeri sul futuro pensionistico degli under 35, arrivano dati non positivi anche per il presente. Vediamoli nel dettaglio. Nel 2014 la spesa totale per le prestazioni pensionistiche, che sono state 23,2 milioni, ha superato i 277 miliardi di euro, con un +1,6% rispetto al 2013; questo ha portato a un aumento dell’incidenza sul Pil di 0,2 punti (dal 16,97% al 17,7%). Se la spesa previdenziale è aumentata, i pensionati sono invece diminuiti di oltre 400mila unità in tre anni, dal 2011 al 2014 (134mila nell’ultimo anno), effetto probabilmente della stretta sulle pensioni voluta dalla riforma Fornero. La distribuzione delle risorse vede il 40,3% dei pensionati con un reddito inferiore ai mille euro al mese (4 pensionati su 10). Il 39,1% prende tra i mille e i 2mila euro al mese, il 14,4% tra i 2mila e 3mila euro; sopra i 3mila la quota è di 6,1%. Rimane uno 0,1%, che in numeri assoluti vale oltre 13mila pensionati, con un
reddito da pensione superiore ai 10mila euro mensili. In totale, il numero di persone che riceve oltre 5mila euro al mese sono 230mila. Altro dato sull’accumulo delle voci pensionistiche: il 66,7% prende una pensione, il 25,4% due e il 7,8% almeno tre pensioni. A essere più colpiti sono i nuovi pensionati, coloro che hanno lasciato il lavoro nel 2014: chi ha iniziato a percepire la pensione lo scorso anno ha avuto in media 13.965 euro, cifra inferiore a quello dei cessati (15.356) e a quello dei sopravviventi (17.146). La differenza è di oltre 3mila euro annui. Tasto dolente è, ancora una volta, il valore delle pensioni delle donne, che rappresentano il 52,9% delle erogazioni, con una media di 14.283 euro contro i 20.135 euro degli uomini: quasi la metà delle pensionate non arriva a mille euro al mese. Infine, la suddivisione delle categorie pensionistiche: le pensioni di vecchiaia sono oltre i due terzi (70,0%) della spesa totale; seguono quelle ai superstiti (14,9%), le pensioni assistenziali (8,0%), le pensioni di invalidità (5,6%) e le indennitarie (1,6%). L’importo medio annuo delle pensioni è di 11.943 euro, 245 euro in più rispetto al 2013 (+2,1%). Fonte: www.nanopress.it
14
Life > di Pamela Polizzi
L’INVASIONE DEI
Mobile Incivility: uno studio italiano ha tracciato l’identikit degli incivili digitali. Ecco chi sono, come vivono e quali sono le loro peggiori abitudini.
P
16
urtroppo per noi la maleducazione tecnologica, figlia dell’uso spasmodico di ogni sorta di dispositivo tecnologico e dell’ansia generalizzata di essere sempre connessi con il mondo, si sta diffondendo a macchia d’olio. Protagonisti di questa rivoluzione delle buone maniere sono i cosiddetti tecno-maleducati; facilmente riconoscibili per via della testa costantemente prona sugli schermi, delle mani sempre occupate a digitare e dell’andamento zigzagante, non rinunciano a trafficare con i loro cellulari, tablet e simili nemmeno durante le riunioni di lavoro, in auto e nei momenti di scambio e condivisione.
55% con l’abitudine di tenere troppo alto il volume della suoneria. Stando alle percezioni degli utenti, inoltre, sembra che la gran parte dei mobile addicted, il 71%, siano adulti appartenenti alla fascia 35-50 anni; seguono i giovani dai 18 ai 25 e le persone di età compresa tra i 55 e i 65 anni. Le donne sembrano essere più “tecno-educate” degli uomini e i due sessi si differenziano anche per i comportamenti che non tollerano nell’altro: le azioni più detestate dagli uomini, infatti, sono l’utilizzo dello smartphone durante l’orario di lavoro e durante le riunioni, lo stare appiccicati al cellulare e l’invio a ripetizione di messaggi da parte della propria compagna.
A tracciare il profilo dettagliato dei nuovi incivili digitali, fanatici della tecnologia in ogni sua forma e in ogni suo impiego, è stato il sociologo Saro Trovato, fondatore dell’agenzia di comunicazione Found!. Dall’indagine, che ha coinvolto circa 1500 persone di età compresa dai 16 ai 65 anni e avvezzi all’uso dei principali Social Network, blog, forum e community, è emerso che il comportamento più difficile da digerire coincide, per il 66% degli intervistati, con l’utilizzo di smartphone e simili durante l’orario di lavoro, per il 58% con l’uso compulsivo del cellulare, per il
Le donne, al contrario, non sopportano la suoneria ad alto volume in spiaggia o sui mezzi pubblici, coloro che utilizzano il telefono durante i pasti e gli uomini che controllano costantemente le notizie sportive. Relativamente ai luoghi dove più frequentemente vengono commessi “reati” di inciviltà mobile, al primo posto, per il 56% degli intervistati, c’è l’ufficio, per il 44% i mezzi pubblici, per il 39% la camera da letto e per il 36% la cucina. La ricerca di Found! ha, inoltre, raggruppato i moderni incivili digitali in cinque grandi famiglie: c’è quella dei Social-Addicted, intossicati da Facebook e simili che pas-
SONO RICONOSCIBILI PER VIA DELLA TESTA COSTANTEMENTE PRONA SUGLI SCHERMI, DELLE MANI SEMPRE OCCUPATE A DIGITARE E DELL’ANDAMENTO ZIGZAGANTE, NON RINUNCIANO A TRAFFICARE CON I LORO CELLULARI, TABLET E SIMILI NEMMENO DURANTE LE RIUNIONI DI LAVORO, IN AUTO E NEI MOMENTI DI SCAMBIO E CONDIVISIONE... sano più della metà della loro giornata a postare e a twittare, dei Disturbatori seriali, che smanettano con il proprio smartphone dappertutto, in strada, in ufficio, nel traffico, degli Audiolesi immaginari che tengono il volume del proprio device a livelli altissimi e che urlano a tal punto da rendere partecipi delle proprie conversazioni telefoniche tutti coloro li circondano, dei Cyber-Marpioni, uomini e donne di tutte le età che tartassano di messaggi ed email le proprie prede online, e infine quella dei Self-MadePr, che invitano tutti i propri contatti ad eventi assurdi taggandoli su foto e messaggi promozionali. Come è facile immaginare, una continua e incondizionata dipendenza dai dispositivi mobili e in generale dalla tecnologia non può non avere dei rischi: i maggiori hanno a che fare con la possibilità di perdere di vista il valore fondamentale delle relazioni interpersonali, degli scambi di opinione e del confronto faccia a faccia. Tuttavia, ci si può ancora salvare dalla deriva pericolosa e cafona della mobile incivility: ciò che serve è un briciolo di volontà per mettere in pratica quelle piccole regole di buon comportamento che salvaguardano noi e gli altri, come il non utilizzare il telefono quando si è in compagnia di altre persone o quando non sono perdonabili distrazioni di alcun genere (come in auto!), il diminuire drasticamente il volume dei propri device e lo stabilire limiti di tempo alle connessioni sociali. Insomma di maleducati digitali se ne incontrano a bizzeffe ma dato che “chi è senza peccato scagli la prima pietra”, prima di puntare il dito contro le abitudini sbagliate degli altri, sempre più riconoscibili ed evidenti delle proprie, proviamo a valutare, ed eventualmente correggere, anche i nostri tecnocomportamenti.
Life > di Eleonora Casula
Lavorare mezz’ora a settimana
migliora
lO STATO DI SALUTE DELLA NOSTRA VITA
Lavorare mezz’ora a settimana nell’orto o in giardino migliora l’umore, combatte l’ansia e favorisce il controllo del peso.
Z
appare, seminare e piantare sono semplici operazioni che incidono positivamente sui livelli di stress e, più in generale, sull’equilibrio psicofisico che se ne avvantaggia. Lavorare mezz’ora a settimana nell’orto o nel giardino migliora lo stato di salute fisica e mentale. La dimostrazione arriva da uno studio condotto presso le università di Westminster ed Essex che ha coinvolto circa 270 persone, alcune delle quali si occupavano già di un orto. I volontari hanno risposto ad alcuni quesiti sia prima che dopo essersi dedicati alla cura del verde ed è risultato chiaro che con mezz’ora alla settimana si può debellare lo stress, ritrovare la serenità e combattere il sovrappeso. I ricercatori britannici hanno anche sottolineato che circa il 70% del campione che non si è mai dedicato al giardinaggio soffre di obesità o di sovrappeso; invece, questo problema riguarda meno della metà degli amanti dei campi. I risultati, pubblicati sulla rivista scientifica Journal of public health, hanno svelato che dedicarsi al giardinaggio, o alla cura dell’orto, è un vero toccasana per il corpo e la mente. Stare a contatto con il verde, fare movimento, prendersi cura delle piante ed attendere la
18
loro crescita favorisce il benessere psicofisico, permettendo di controllare la rabbia e l’ansia. Inoltre, con soli trenta minuti alla settimana si può ridurre il rischio di cadere in depressione o di mettere su pericolosi chili di troppo. In seguito alle importanti scoperte evidenziate dallo studio, gli esperti hanno chiesto che venga data a tutti la possibilità di coltivare un orto o un giardino per almeno mezz’ora a settimana così da favorire la salute di tutti i cittadini. Infatti, se ognuno avesse la possibilità di curare un orto o un giardino si avrebbe un numero inferiore di malattie legate al sovrappeso, alla sedentarietà e allo stress. L’importanza del curare il verde è stata sottolineata anche da una ricerca condotta nei Paesi Bassi che ha riguardato circa 170 persone con un’età superiore ai 60 anni, alcune delle quali praticano giardinaggio. L’indagine ha svelato che lavorare in un giardino aiuta ad invecchiare meglio, ad incrementare l’autostima e a limitare lo stress. Inoltre, il movimento fisico mantiene più giovani a lungo e contrasta l’insorgenza di molteplici patologie. di Eleonora Casula
Life> di Gianluca Rini
I 7 luoghi pubblici più
sporchi Alcuni luoghi pubblici sono davvero sporchi, infettati di virus e batteri. Se andiamo in giro, a contatto con i posti frequentati da molta gente, possiamo correre il rischio di essere esposti a numerosi contagi.
I
l rimedio è quello di badare all’igiene, usando detergenti antibatterici per lavarsi le mani, in modo da evitare continue contaminazioni. Il problema è che spesso siamo inconsapevoli di ciò a cui andiamo incontro, perché i luoghi critici sono tanti, dall’ascensore al bancomat, dal carrello della spesa ai ristoranti, dagli attrezzi in palestra alle fontanelle. Vediamo in maniera più precisa quali sono i luoghi pubblici a cui dovremmo prestare maggiore attenzione. L’ascensore. In ascensore il luogo più pericoloso dal punto di vista igienico è rappresentato dalla pulsantiera. Ogni volta che tocchiamo uno di quei pulsanti dovremmo ricordarci almeno di tenere le mani lontane dal viso, per impedire che nel nostro organismo entrino microrganismi patogeni attraverso il naso, le labbra o le orecchie. Il bancomat. Il bancomat, con le sue banconote, costituisce uno dei vettori preferiti da germi e batteri, proprio perché passano regolarmente di mano in mano nei momenti più diversi della giornata. Siamo spesso a contatto con i soldi, anche per l’acquisto del giornale o per pagare il caffè. Il supermercato. Anche il supermercato può rappresentare un rischio per la contaminazione di germi. Soprattutto è il carrello della spesa ad essere imputato, perché viene toccato quotidianamente da moltissime persone. Non è detto che tutti rispettino le norme igieniche fondamentali. 20
Il ristorante. In un ristorante l’igiene è fondamentale. Eppure i menu e i banconi dei buffet e degli aperitivi possono essere considerati degli elementi critici. Anche essi possono, infatti, essere contaminati da tanti batteri. Lo stesso discorso vale per i contenitori di sale e pepe, che vengono posti sul tavolo e passati di mano in mano. Il bar. Il bancone del bar non è affatto così pulito come potrebbe sembrare. Anche in questo caso dovremmo badare ad una fondamentale igiene delle mani, seguendo tutte le strategie per prevenire le infezioni. Avete presenti quelle ciotole di caramelle disposte sopra il bancone? Secondo le statistiche, soltanto il 67% delle persone che dicono di lavarsi le mani lo fanno davvero. La palestra. Anche gli attrezzi in palestra possono rappresentare un pericolo. Dovremmo sempre avere a portata di mano gel e prodotti per pulire le mani, anche quando non abbiamo l’acqua a disposizione. Le fontanelle. Le fontanelle pubbliche possono essere una fonte di contaminazione. Anche in questo caso valgono le regole pratiche e i consigli di buon senso, specialmente quando si cerca di bere, avvicinando direttamente il viso al rubinetto.
Life > di Kati Irrente
Superstizioni e strane
MONDO
Vi sembrerà strano, ma in giro c’è ancora tanta gente che crede alle superstizioni. Strane credenze continuano a circolare nel mondo, nonostante l’essere superstiziosi non sia più di moda.
C
’è ancora qualcuno che si ostina a credere a leggende inverosimili e strane storie che nulla hanno a che vedere con l’essere razionale. Dai gatti neri che portano jella, agli ombrelli da aprire solo fuori dalle mura domestiche, ecco una carrellata di credenze popolari che hanno a che fare con la sfortuna e i gesti scaramantici più comuni. Vedere un gatto nero Un gatto nero che attraversa la strada è un evento sfortunatissimo che impone di stare immobili e non incrociare il percorso del felino per non incorrere in qualche maleficio orribile. Inutile dire che è una credenza senza fondamento, e in nome di tale pretesto ci sono molti sadici in giro che uccidono incolpevoli gatti neri randagi. Passare sotto una scala Se non volete attirarvi addosso la sfortuna, non passate sotto a una scala. Quante volte avete sentito dire qualcosa del genere? Tale credenza giunge a noi dall’antico Egitto, dove la figura del triangolo era sacra. Proprio oltrepassare questa figura (formata dalla scala) significa mettersi contro gli dei. Colore viola Il colore viola è considerato tabù per molti artisti, perché, nel medioevo, nel periodo della Quaresima, erano vietati gli spettacoli teatrali. Questo significava una forzata inattività che gravava le condizioni di attori e saltimbanchi. Ancora oggi, nel mondo dello spettacolo, il viola viene volutamente evitato. 22
Il venerdì, il 13 e il 17 In vari paesi, soprattutto di tradizione anglosassone, si dice che porti sfortuna il giorno 13 del mese, in relazione al fatto che all’ultima cena sedevano 12 apostoli e un tredicesimo invitato che finì poi crocefisso. Il venerdì presso alcune popolazioni porta sfortuna proprio perché il giorno della crocefissione fu un venerdì. Il 17 porta tradizionalmente sfortuna perché in numeri romani veniva scritto VIXI, cioè “ho vissuto e ora sono morto”. Anno bisestile Anno bisesto, anno funesto, recita il noto proverbio. Gli anni bisestili sono infatti considerati come periodi molto sfortunati. Mettere il cappello sul letto Poggiare sul letto il proprio cappello porta male perchè questo gesto veniva fatto dal medico che visitata il paziente gravemente malato, o dal prete che ne officiava l’estrema unzione. Quindi un cappello sul letto è presagio di lutto in famiglia. Augurare buona fortuna Augurare ‘buona fortuna’ o addirittura ‘auguri’ a qualcuno, prima di un evento importante, porta sicuramente male, per via della credenza scaramantica per cui se si parla di un evento questo non accadrà. Similmente è considerato di brutto augurio dire ‘buona caccia’ a un cacciatore o ‘buona pesca’ a un pescatore. In genere, in questi casi, molti esprimono l’augurio dicendo semplicemente ‘in bocca al lupo’.
NELLA TRADIZIONE POPOLARE UNO JETTATORE (O IETTATORE) È UNA PERSONA ALLA QUALE SI ATTRIBUISCE IL POTERE NEFASTO DI ARRECARE PIÙ O MENO VOLONTARIAMENTE SVENTURA AL PROSSIMO. Festeggiare il compleanno in anticipo Festeggiare il proprio compleanno prima del giorno effettivo in cui si compiono gli anni, secondo la superstizione, porta molto male, perchè non è detto che si arrivi a vivere tale ricorrenza. Fare cadere il sale Far cadere il sale o il recipiente che lo contiene, porta male pure se non si sparge sul tavolo o per terra. Questo perché in antichità il sale era una merce rara e preziosa e sprecarlo gettandolo per terra era considerato di cattivo auspicio. Niente pericolo, è previsto un antidoto, infatti la sfortuna si combatte prontamente gettando un pizzico di sale dietro le spalle. Vedere una suora alla guida Incrociare una suora alla guida di un automobile, per molti, è una situazione che porta sfortuna. Questo deriva dal fatto che, pare che le suore siano un po’ negligenti e non si comportino da buone automobiliste. Insomma, il rischio di incidente potrebbe aumentare. Uccidere una coccinella Se vedere una coccinella porta fortuna, uccidere una coccinella, più o meno accidentalmente, è considerato di malaugurio. Infatti questi insetti sono molto apprezzati dagli agricoltori, visto che svolgono azione di controllo per i parassiti delle piante. Incrociare la stretta di mano Incrociare la stretta di mano quando quattro persone si salutano si ritiene di cattivo auspicio, perché facendo così si verrà a creare la forma di una croce con le braccia. Rompere uno specchio Si dice che rompere uno specchio porti sette anni di disgrazie. Oltre all’elemento magico simboleggiato dalla superficie riflettente, essendo lo specchio un oggetto molto prezioso, in passato, la sua rottura avrebbe comportato una grande spesa per poterlo sostituire. Ecco la necessità di fare attenzione nel maneggiarlo. 23
Salute > di Eleonora Casula
STATO EMOTIVO attuale
CORPO
Secondo l’antica medicina tradizionale cinese, i dolori del corpo sono collegati allo stato emotivo che si vive al momento.
I
l mal di testa, la stanchezza e tanti altri fastidi possono essere determinati da uno stato di stress o da emozioni negative, come per esempio la paura o la difficoltà nell’accettare la vita. I Dolori del corpo sono collegati allo stato emotivo che si vive. Quando si è particolarmente stressati, impauriti o si hanno gravose responsabilità è possibile che si accusino fastidi e problemi a carico di varie parti del corpo, come per esempio la schiena, il collo o le braccia. Altre volte, il malessere riguarda il sonno, la respirazione o la digestione che diventa lenta e dolorosa. I dolori del corpo che sono collegati all’emozione della rabbia si ripercuotono sullo stomaco, così come accade se si deve accettare una situazione particolarmente sgradita. Se lo stato emotivo del momento è l’ansia il fastidio può riguardare la capacità di respirare in maniera soddisfacente. Le tensioni e lo stress inducono a compiere respiri brevi e frequenti che, spesso, sono associati ad un senso di mancanza d’aria. Un dolore del corpo che può indicare lo stato emotivo del momento è il mal di testa. Si tratta di una manifestazione associata ad un momento di fatica, di stress o di grande tensione. Per risolverlo
24
è importante imparare a mantenere la calma, anche con l’ausilio delle tecniche di respirazione. Invece, l’astenia cronica ed il senso di debolezza può essere interpretato come un messaggio emotivo per intraprendere uno stile di vita nuovo e differente. Il dolore alle spalle, che spesso si manifesta al termine di una giornata faticosa, indica che si sono accumulate troppe emozioni forti e gravose. Inoltre, potrebbe essere collegata ad uno stato prolungato di tensione e di allarme. Se lo stato emotivo è provocato da situazioni complesse o da una sensazione di disagio davanti a momenti particolarmente impegnativi si può manifestare un dolore che interessa tutto il collo. I problemi dei polmoni, secondo la medicina cinese, possono essere determinati dall’incapacità di affrontare e risolvere un dolore mentre lo stress prolungato può compromettere l’attività del fegato riducendo l’appetito e l’energia vitale. Quando la situazione di malessere si prolunga nel tempo è sempre necessario rivolgersi al proprio medico di famiglia che potrà suggerire eventuali accertamenti.
Salute> di Gianluca Rini
LA SINDROME DELL’OCCHIO
La sindrome dell’occhio secco consiste in un problema di lubrificazione insufficiente. Tutto ciò può provocare dei problemi, che sono rappresentati soprattutto da irritazioni e infiammazioni.
I
sintomi consistono proprio in questi disturbi, ben individuabili all’interno della sfera oculistica, insieme ad una sensazione di bruciore e di avere un corpo estraneo all’interno dell’occhio.
I sintomi I sintomi della sindrome dell’occhio secco consistono in una secchezza persistente, in una sensazione di bruciore e di ruvidezza all’interno dell’occhio stesso. Molte volte i soggetti riferiscono di avere la sensazione che un corpo estraneo sia entrato all’interno del bulbo oculare. Inoltre un’altra caratteristica tipica è la forte lacrimazione. Apparentemente sembrerebbe strano, ma la secchezza dell’occhio tende a stimolare in maniera eccessiva la produzione di liquidi, per cercare di difendersi. A volte compaiono anche disturbi alla gola, al naso, congestione nasale o sinusite, tosse cronica e mal di testa. Le cure Parlando di cure per la sindrome dell’occhio secco, non si deve trascurare la possibilità di ricorrere alla soluzione chirurgica. In ogni caso ci sono dei farmaci, su cui si può fare affidamento. Per esempio, si possono utilizzare dei colliri a base di ciclosporina. Agirebbero come antinfiammatori, che determinerebbero un aumento della secrezione lacrimale. A questo scopo sembra essere utile anche la pilocarpina, assunta per via orale. Lo stesso discorso vale possibilmente per l’assunzione di preparati con amminoa26
cidi o acidi grassi polinsaturi, che potrebbero migliorare la sintomatologia e i disturbi connessi al problema. Molto utili possono essere anche unguenti specifici, con i quali si possono effettuare degli impacchi e dei massaggi alle ciglia. Eventualmente l’oculista può prescrivere anche dei detergenti per per diminuire l’irritazione intorno alla superficie degli occhi. Ci sono anche dei tasselli, che si mettono e poi possono essere rimossi, per evitare che i liquidi possano fuoriuscire, lasciando l’occhio secco. I rimedi I rimedi per la sindrome dell’occhio secco possono consistere nell’opportunità di sopperire all’insufficiente lacrimazione naturale con l’uso di lacrime artificiali in gocce. Soprattutto sono consigliate quelle soluzioni che non presentano conservanti, perché in questo modo si evitano eventuali e fastidiose irritazioni. Se il problema è costituito dagli agenti atmosferici, possiamo indossare degli occhiali, anche da sole, quando usciamo all’aria aperta. In questo modo evitiamo che ci diano fastidio anche il vento e la polvere. Gli occhiali protettivi sono importanti anche quando ci ritroviamo a vivere in ambienti con temperature molto fredde. All’interno delle abitazioni è sempre meglio usare un umidificatore, per combattere la secchezza dell’aria causata dai sistemi di riscaldamento o dai condizionatori.
Salute > di Gianluca Rini (www.nanopress.it)
I SINTOMI DA NON TRASCURARE
TUMORE
Esistono dei sintomi da non trascurare, dei veri e propri campanelli d’allarme che dovrebbero far aumentare la nostra attenzione verso il nostro stato di salute in generale.
Q
uesto non significa che, in presenza di questi segnali, dobbiamo immediatamente andare nel panico. Parlare con il nostro medico di come ci sentiamo è sempre importante, per avere un parere di un esperto. Ignorare i problemi di salute non fa certo bene: ecco quali non dovrebbero mai essere sottovalutati, per una prevenzione efficace. Noduli al seno. Se si nota un nodulo nell’area del seno, è necessario farlo controllare subito da uno specialista, perché potrebbe essere il segnale della presenza di un tumore. Ricordiamo che anche se non è una malattia comune negli uomini, non è del tutto assente in questi ultimi. Febbre persistente. Questo è certamente un sintomo comune a molte infezioni, specialmente nel periodo invernale. Quando, però, la febbre è persistente e tende a non scomparire facilmente, bisognerebbe sentire il parere di un esperto. Alcuni tumori, come le leucemie, sono spesso associati alla presenza della febbre. Perdita di peso. Perdere peso senza una ragione spiegabile è uno dei campanelli d’allarme da non sottovalutare, specialmente se si tratta di una perdita di più del 10% del peso nel giro di pochi mesi. Il discorso non vale naturalmente se si è aumentata l’attività fisica svolta o se si è iniziata una dieta ipocalorica. Forte stanchezza fisica. La fatica e la stanchezza rappresentano due segnali da non 28
ignorare mai. Se in molti casi possono essere semplicemente il sintomo di un periodo di forte stress, in altre situazioni potrebbero anche indicare la fase iniziale di una leucemia o di un tumore del colon o dello stomaco. Tosse persistente. Anche la tosse rappresenta un sintomo rilevante. Se ha una durata lunga e tende a non scomparire, per tre o più settimane, si dovrebbe sentire il consiglio di un medico. In alcuni casi potrebbe essere il segnale di una bronchite cronica o si potrebbe trattare di un tumore al polmone. Difficoltà nella deglutizione. E’ necessario fare attenzione anche in caso di senso di soffocamento o, in generale, difficoltà e dolore alla bocca durante la deglutizione. Il medico potrà consigliare di effettuare dei test per escludere la presenza di un tumore all’esofago o alla gola. Un neo che cambia colore. Modifiche nella pigmentazione della cute o cambiamenti di dimensioni, forma e colore di un neo dovrebbero mettere in allerta, perché si potrebbe trattare di un cancro alla pelle. Anche in questo caso è necessario sentire il parere di un esperto. Difficoltà nella minzione. Se si presentano spesso difficoltà nella minzione, dolore o il bisogno di urinare di frequente, è utile parlarne con il medico. A volte sono segnali che indicano un ingrossamento della prostata, una condizione che potrebbe essere causata da un tumore.
29
&
clima violenza Scienza > di Sara Latorre
L’aumento della temperatura ci dara’ alla testa?
Uno studio realizzato da un team di ricercatori delle università americane di Princetonc e di Berkeley, ha scoperto una relazione tra l’innalzamento delle temperature e la violenza nel mondo...
L
a notizia, pubblicata su Science, avrebbe scoperto una relazione diretta tra il cambiamento climatico e l’aumento di violenza. La ricerca americana guidata dallo studioso Solomon Hsiang è partita dall’analisi di 60 studi quantitativi sul cambiamento ambientale e aggressività umana in tutti i continenti, in un arco temporale di oltre 12mila anni attraverso un tipo di indagine polidisciplinare che ha preso in considerazione lavori relativi all’archeologia, criminologia, economia, geografia, storia, scienze politiche e psicologia. L’aumento della temperatura di una deviazione standard, che si verifica quando la temperatura supera di 3° la media mensile determinerebbe un aumento della violenza del 4% e della violenza tra gruppi di ben il 14%. Il team di studiosi ritiene, infatti, che il caldo e l’umidità siano fattori che incidono sul livello di violenza acuendo tensioni sociali interpersonali in ogni momento storico, luogo del pianeta, a prescindere dallo stato di benessere o dalla stabilità politica. Con questo gli studiosi non vogliono affermare però che il clima sia la causa primaria di guerre e conflitti nel mondo ma sicuramente far presente che questo deve essere preso in esame come uno 30
dei fattori causa e per questo porvi particolare attenzione in modo da monitorare e contenere il fenomeno. L’aumento della temperatura previsto nei prossimi decenni, stimato tra i 2° e i 4° scatena evidenti preoccupazioni che da qui al 2050 i conflitti sociali potrebbero subire un incremento del 50%. Un esempio chiaro che gli studiosi fanno notare tra i diversi della storia è il collasso della civiltà Maya riconducibile a detta di storici e scienziati ad una gravissima e persistente siccità che provocò carestie ed epidemie scatenando la violenza tra le tribù in un conflitto generalizzato che ne portò l’estinzione. Secondo Edward Miguel, coautore dello studio, in ogni società, al di là del progresso tecnologico raggiunto il clima è un fattore sostanziale nel mantenimento delle condizioni di pace e di benessere. “Esistono prove concrete del fatto che le condizioni ambientali cambiano la percezione singola delle proprie condizioni” afferma Hsiang, concludendo che ora ciò che è più importante è comprendere le cause precise, il perché di tutto ciò in modo da attuare poi azioni mirate di intervento.
Estetica> di Maria Teresa Moschillo
SPAZZOLE TECNOLOGICHE
DEL VISO
E’ difficile scegliere tra le tante spazzole per la pulizia del viso disponibili sul mercato. Noi abbiamo selezionato per voi i migliori dispositivi tecnologici, appartenenti a diverse fasce di prezzo e perfetti per soddisfare le esigenze di ciascun tipo di pelle.
M
olto spesso la pulizia classica e manuale non basta per eliminare completamente residui di trucco ed impurità che si vanno ad accumulare nei pori: è a questo punto che entrano in gioco le spazzole per la pulizia del viso, beauty tools di ultima generazione che sfruttano tecnologie sofisticate di cui servirsi per migliorare la propria skin care routine. Di seguito alcune indicazioni per riuscire ad individuare i prodotti top. La bellezza della pelle passa innanzitutto dalla sua pulizia. Per quanto ci si adoperi per struccarsi al meglio, avvalendosi dell’aiuto di prodotti specifici quali acqua micellare, struccante e latte detergente, la pelle non risulterà mai completamente pulita, quindi libera dai residui di trucco e dalle impurità che si accumulano nei pori durante il giorno finendo per ostruirli. Per una pulizia del viso completa e professionale, anche a casa propria, è possibile servirsi delle spazzole per la pulizia del viso, appositi beauty tools che sfruttano tecnologie di ultima generazione e che grazie ad esse sono in grado di rendere la pelle luminosa, perfettamente detersa e con minor rischio di insorgenza di imperfezioni.
32
Sono tante le proposte disponibili sul mercato tra cui poter scegliere, naturalmente adattabili a ciascun tipo di pelle e per tutte le tasche. Una vera e propria autorità del settore è rappresentata dall’ormai famosissimo Clarisonic, il dispositivo dalla tecnologia sonica brevettata che funziona con oltre 300 micro-oscillazioni al secondo e che presenta numerose testine intercambiabili, da quella per la pulizia profonda a quella creata ad hoc per le pelli più delicate; molto conosciuto ed apprezzato è poi il Foreo, interamente realizzato in silicone e quindi particolarmente delicato, perfetto anche per le pelli più mature e funzionale come trattamento anti età nella sua variante Foreo Luna. Epilazione e pulizia del viso, quindi doppia funzione, per il Braun Face, con tre diverse testine tra cui poter scegliere, mentre è studiato appositamente per le pelli acneiche che si trovano costantemente a dover fronteggiare, camuffare e far sparire i brufoli, la spazzola Philips Visapure Anti-Impurità, dotata di movimenti oscillatori e rotatori grazie alla tecnologia Dual Motion.
Estetica > di Elisabetta Parise
IL rossore sulle mani
FREDDO
Mani rosse: quali sono le cause e i rimedi di questo disturbo? Il problema delle mani arrossate è tipico del periodo invernale e si manifesta in diverse forme più o meno gravi.
N
ella maggior parte dei casi si tratta di un disturbo transitorio causato dal freddo. Con l’abbassarsi della temperatura, infatti, le mani possono presentarsi rosse, calde (o in certi casi molto fredde), secche, screpolate tanto da generare una fastidiosa sensazione di prurito. La popolazione femminile è più soggetta ad avere mani arrossate, a volte addirittura cianotiche, con palme e dita che prudono e sono gonfie. Quando il fenomeno, però, non è transitorio nè legato ad un abbassamento delle temperature, questo disturbo può essere indice di qualche patologia specifica. Cause e tipologie Se il disturbo delle mani rosse non è transitorio, può essere causato da una qualche patologia raccolta sotto la definizione di acro-sindrome, ovvero appartenente ai disturbi della vaso motricità cutanea delle estremità. L’eritromelalgia, ad esempio, è un disturbo che interessa i piccoli vasi sanguigni. Il meccanismo che ne regola la motilità, infatti, non funziona in modo ottimale e si verifica una vasodilatazione che fa sì che il sangue affluisca alle mani con dolore. Questa sintomatologia si aggrava a causa del freddo, di un improvviso aumento della temperatura o in caso di un’assunzione esagerata di alcolici. L’eritromelalgia viene diagnosticata da uno specialista attraverso delle analisi specifiche che permettono al medico di prescrivere la cura adeguata. L’acrocianosi, invece, è un disturbo che colpisce le estremità degli arti determinato da un mancato afflusso di sangue arterioso verso la cute. Questa patologia comporta dita di 34
colorito rosso scuro o cianotico e ipotermia. La malattia di Reynaud, infine, è anch’essa una patologia legata al cattivo funzionamento dei vasi sanguigni periferici laddove un’ischemia impedisce una corretta irrorazione sanguigna verso le dita. In presenza di questo disturbo, in un primo momento le dita diventano bianche e fredde, successivamente assumono una colorazione bluastra e, infine, diventano rosse, calde e doloranti. Rimedi Il freddo favorisce il disturbo delle mani rosse poiché con esso si attiva naturalmente la vasocostrizione e, di conseguenza, la microcircolazione sanguigna diventa più difficile. Pertanto, durante la stagione invernale, per evitare di avere mani ruvide ed irritate è sempre consigliato utilizzare i guanti e proteggere la cute con creme schermanti e protettive. Uscire all’esterno con le mani bagnate o umide, infatti, abbassa ulteriormente la temperatura delle estremità aggravando il disturbo. In caso di mani rosse, inoltre, possono venire in aiuto anche i rimedi naturali. Ad esempio, fare degli impacchi di camomilla garantisce un effetto lenitivo immediato. Facendo bollire 350 ml di acqua con 4 bustine di camomilla e lasciando emulsionare per circa 4 minuti, infatti, si ottiene un infuso delicato dalle innumerevoli proprietà benefiche e curative. Un altro valido consiglio è quello di lavare le mani solamente con saponi delicati e acqua tiepida. Applicare, quindi, una crema specifica a base di olio di mandorle dolci, all’essenza di rose o a base di verbena dopo l’asciugatura aiuta a ridurre gli effetti indesiderati legati a questo disturbo.
Alimentazione> A cura della dott.ssa Tiziana Sacchetti
L’ASPETTO DEL CIBO
cervello La nostra alimentazione coinvolge tutti i 5 sensi di cui disponiamo e, tra questi, la vista ha un ruolo importante nell’identificazione di un alimento come appetibile o non appetibile.
I
l colore del cibo è il primo elemento che ci colpisce ed influenza fortemente la percezione del gusto dello stesso alimento, nel caso in cui rappresenti il suo colore naturale, ma anche quando è aggiunto all’alimento sotto forma di additivo alimentare o dipende da processi di cottura e conservazione. Dunque i colori di ciò che mangiamo possono influenzare le opposte sensazioni di fame e sazietà e anche l’umore. Il rosso per esempio è il colore più largamente utilizzato nella ristorazione (arredi di ristoranti, fast food, divise degli addetti alla ristorazione…), e rappresenta il colore che stimola l’appetito; sembra che apparecchiare la tavola di rosso consenta di digerire e assimilare meglio il cibo, ma attenzione, perché se troppo intenso può evocare sensazioni di ansia e agitazione. Il colore giallo invece è il colore preferito dai golosi: è il colore del sole e dell’oro e da energia, si pensi ad esempio ad alimenti come il miele e al tuorlo d’uovo. Il blu assieme al viola, rappresentano i colori dell’equilibrio e della calma e il consumo di alimenti naturali di questo colore è consigliato a chi segue una dieta a scopo dimagrante: more, mirtilli, uva… Il bianco è il colore della purezza e del candore, favorisce la concentrazioL a Do
tt.ssa T izi
ne e aiuta a disintossicarsi. Si pensi ad esempio al latte, naturalmente bianco, e alla torta nuziale. Il colore verde evoca serenità e rappresenta la natura, aiuta a consumare il pasto con calma e tranquillità. A chi tende a mangiare troppo in fretta si consiglia il consumo di alimenti naturalmente verdi, come gli ortaggi e l’olio d’oliva. Per questi motivi nell’industria alimentare sono spesso utilizzati additivi alimentari che conferiscono agli alimenti colori diversi dal colore naturale che li caratterizza, al solo scopo di rendere più appetibili gli alimenti agli occhi del consumatore che “compra con gli occhi”, spesso influenzando negativamente la qualità nutrizionale del prodotto. Per esempio il colore del burro può andare dal bianco al giallo, e dipende principalmente dall’alimentazione delle vacche. Più caroteni le vacche assumono con l’alimentazione, più il burro risulterà colorato. Quindi il burro prodotto d’inverno avrà un colore diverso dal burro prodotto d’estate, ma il burro può anche essere colorato artificialmente con degli additivi alimentari per renderlo più appetibile al nostro cervello. L’antropologo americano Marvin Harris, studioso delle culture alimentari, scrive: “E’ buono da mangiare quello che è buono da pensare”.
a
na h cc
Sa
ti et
Per le domande alla Dott.ssa Tiziana Sacchetti o per una consulenza invia una mail a: info@benessereadieta.it
BENESSERE A
DIETA
La sana alimentazione ha un ruolo di grande importanza nel miglioramento della qualità della nostra vita, nell’accrescimento del nostro benessere psico-fisico, nella prevenzione e miglioramento del nostro stato di salute. Tutti possiamo godere di tali benefici usufruendo della consulenza professionale personalizzata. Attività svolte: • Redazione di piani alimentari personalizzati, calcolati in base alle specifiche esigenze del paziente/utente, nel rispetto dei fabbi-
sogni nutrizionali, dello stile di vita, dei gusti personali in termini di cibo, e dell’attività sportiva svolta; • Applicazione della dietoterapia per la prevenzione e la cura delle patologie, come ad esempio il diabete mellito, le dislipidemie
e i problemi cardiocircolatori, la sindrome metabolica, l’iperinsulinemia, sovrappeso e obesità, problemi dell’apparato digerente (gastrite, reflusso gastro-esofageo, sindrome dell’intestino irritabile, malattie infiammatorie croniche intestinali)…; • Redazione di piani alimentari per le intolleranze e/o le allergie alimentari (celiachia, allergia al nichel, intolleranza al lattosio…); • Attività di educazione alimentare volta al singolo e/o a gruppi di pazienti/utenti nelle diverse fasce d’età (in età evolutiva, in gravidanza e in allattamento, nell’anziano, nello sportivo…), allo scopo di migliorare le nostre scelte a tavola e prevenire le patologie influenzate dalle cattive abitudini alimentari; • Consulenze dietistiche per le scuole, gli asili, le RSA, le comunità, le cliniche, nonché le mense aziendali.
CONTATTAMI E INIZIA IL TUO STILE DI VITA SANO DA OGGI. www.benessereadieta.it
info@benessereadieta.it
Viaggio >
IL MEGLIO DEI CARAIBI E IL MEGLIO DEL MESSICO, DELLA MODERNITÀ E DELL’ANTICHITÀ, DELL’AVVENTURA E DEL RELAX: CANCÚN SAPRÀ OFFRIRE AI SUOI VISITATORI IL MASSIMO DI TUTTI QUESTI ASPETTI. LA LOCALITÀ NON HA ASSOLUTAMENTE RIVALI PER QUANTO RIGUARDA I TESORI CULTURALI, LE BELLEZZE NATURALI, LE ATTIVITÀ DA SVOLGERE E I PIÙ ALTI LIVELLI DI COMFORT, PERFETTI PER GLI STILI DI VITA PIÙ ESIGENTI. di RAFFAELLA PATRICELLI
38
CANCÚN S
piagge bianche, surf sotto al braccio e crema abbronzante. Basta questo per mettere piede a Cancún. E’ questa la meta del viaggio scelta per questo mese di gennaio. Il 2016 inizia alla grande. Cancún è una città di 628.306 abitanti, si trova nello stato di Quintana Roo nel Messico meridionale, affacciata sul Mar dei Caraibi. Rinomata località turistica, sorge nella penisola dello Yucatán e si affaccia sul golfo del Messico. La città si divide in due aree: una situata nella parte continentale, dove c’è la vera e propria città, e l’altra in un’isola lunga 22 km, su cui si estende la zona degli alberghi (zona hotelera). Delimitata a nord dalla Bahia de Mujeres, a est dal Mar dei Caraibi ed a ovest dalla Laguna Nichupte, l’isola di Cancún, a forma di 7, è unita alla terraferma da due ponti: quello sul canale Nichupte, a 4 km dal centro della città, e quello sul canale Nizuc, all’estremo opposto, che unisce la Punta Nizuc alla parte continentale, vicino all’aeroporto ed alla Riviera Maya. Nella città sorgono parecchie sedi decentrate dei principali uffici governativi del Quintana Roo, di cui la capitale è Chetumal, della sede vescovile di Cancún-Chetumal e di 12 consolati. Detto questo passiamo a conoscere il clima: nella zona il caldo è violento ed è molto umido nel periodo estivo, che coincide con il periodo delle piogge, mentre durante l’inverno si ha un clima caldo con poca umidità, con una quasi mancanza di pioggia ed una temperatura media di 25 gradi. Passiamo a qualche cenno storico: fino al 1970 Cancún era un’isola deserta e poche persone ne conoscevano l’esistenza. Situata nella regione più dimenticata dei Caraibi messicani, era formata da una duna a forma di sette, con alcuni tratti larghi solo 20 metri, separata dalla terraferma da due stretti canali che collegavano il mare con un ampio sistema di lagune. Le rive erano coperte da pantani ed in generale circondate da mangrovie, selva vergine e spiagge inesplorate. Nata come progetto turistico interamente pianificato, col passare di pochissimi decenni si è trasformata in una vera e propria città.
Viaggio > di Raffaella Patricelli
La città al suo interno conserva testimonianze del passato Maya, sia nella zona hotelera con le rovine di El Rey, sia nella terraferma con le rovine di El Meco. La maggior parte delle strutture alberghiere sono concentrate nel quartiere chiamato zona hotelera, questo in realtà è una stretta lingua di sabbia, oggi completamente edificata, collegata da due ponti alla terra ferma. Qui sorge il resto della città, con i quartieri residenziali per la media borghesia ed una immensa periferia che man mano che ci si allontana dal centro presenta caratteristiche sempre più degradate, fino a presentare tipologie di case che si possono tranquillamente definire come capanne. Da ciò si evidenziano le profonde contraddizioni di questa grande città: da una parte la zona hotelera con monumentali alberghi fino a 20 piani, discoteche all’avanguardia e opulente residenze per la classe alta della città, dall’altra la zona centrale della città (in cui i quartieri sono definiti con numeri che vanno dall’uno al cinquantuno) dove vive la classe medio alta (direttori di alberghi, di banche ecc.) e poi la enorme periferia destinata alla classe più umile (composta per lo più dai lavoratori degli alberghi: camerieri, cuochi,domestiche, ecc.). Grazie alla forte immigrazione, sono presenti tutte le minoranze linguistiche del Messico (dalle lingue indigene fino al tedesco antico dei Mennoniti) inoltre sono residenti anche numerose comunità straniere (specialmente americane e canadesi). È presente anche una piccola comunità italiana ma questa è solo un avamposto di quella ben più numerosa presente nel vicino comune di Playa del Carmen. I cancunensi, nome ufficiale degli abitanti di Cancún, hanno adottato molte abitudini degli Stati Uniti e fra queste anche il culto per il mantenimento del corpo. Esistono infatti migliaia di centri di benessere e palestre. L’economia si basa quasi totalmente sul turismo e sulle attività connesse. La maggior parte dei turisti provengono dagli Stati Uniti e dal Canada e per tale ragione il prodotto offerto è essenzialmente diretto ad una clientela di lingua inglese. La popolazione locale, soprattutto i fine settimana, si riversa nelle poche spiagge pubbliche (infatti la maggioranza delle spiagge sono di fatto esclusivamente per uso degli ospiti degli alberghi) mancando nei dintorni alternative quali fiumi o montagne o campagne. Infatti la città è completamente circondata (con l’eccezione ovviamente del lato sul mare) da una spessa giungla che si estende senza soluzione di continuità per centinaia di chilometri. Ed ora apprese le notizie fondamentali non vi resta che partire. Fate i bagagli, raccogliete il minimo indispensabile e dite addio alla routine quotidiana.
40
N U C AN
42
ELIE SAAB
DIESEL
VICTORIA BECKAM
GIO
RGIO
ANI
ARM
Moda > di Giovanna Testa
VICTORIA BECKAM
FENDI
ERMANNO SCERVINO
TOTAL Moda >
WHITE PIERRE CA RDIN
43
44
Louis Vuitton
SHOPPING
akoon
mpleto Th
Outfit co
Ermanno Scervino
Chanel
J’adore di Christian Dior
Michael Kors
FA SHI ON Fendi
Shopping > di Giovanna Testa
ACCESSORIMODA
I COLORI DELL’INVERNO
FA SHI ON
Louis Vuitton
Donna Shopping > di Giovanna Testa
Superdry
accessori
Celtek
Ciesse Piumini
specialeneve
Co lm
ar
Carrera
NORDICA NXT N4 W è facile da calzare, completamente regolabile e permette il controllo sulla neve che le sciatrici sognano di avere.
46
SHOPPING
Volcom
Colmar
Moo
n Bo
ot
o
Indig
Briko
Vans
47
Shopping > di Giovanna Testa
uomo LE TENDENZE DELLA MODA
Invernoduemilasedici Karl Lagerfeld
Etro
Invicta
48
tore Taglia
FA SHI ON
Outfit completo Dolce & Gabbana
SHOPPING
Bulgari
FA SHI ON
K-Way Modello reversibile
SHOPPING
Michael Kors
Sevenfriday
Etro
FA SHI ON DSquared2
Outfit completo Burberry
Louis Vuitton
49
Arte > di Alessandro Immordino
TRAVIS
DURDEN SE I PERSONAGGI DI “STAR WARS” FOSSERO ESISTITI AI TEMPI DELL’ANTICA GRECIA COME SAREBBERO STATI RITRATTI? PROBABILMENTE COME STATUE DI MARMO SCOLPITE IN STILE CLASSICO. L’originalità di Travis Durden, pseudonimo dell’artista parigino, consiste nel mescolare oggetti di culto di epoche diverse ripensandoli in chiave classica. La sua passione per i miti dell’Antica Grecia gli ha fornito l’idea di reinventare la raffigurazione dei celebri personaggi cinematografici di Star Wars, creati da George Lucas.
Darth Resurrection
Storm Reader
Tutte le immagini sono di proprieta di Travis Durden Opere visibili sul sito: www.travisdurden.com Pagina
50
Travis Durden
Nasce così la mostra “Contre Attaque” (“contrattacco”), ospitata fino al 15 gennaio alla Galerie Sakura di Parigi. Dopo aver fotografato famose statue greco-romane del Louvre, Durden ha sovrapposto ad esse i volti in 3D di Darth Vader, Yoda, C-3PO e altre figure starwarsiane, utilizzando la tecnologia digitale per farle sembrare autentiche statue di marmo.
Amiral de Ren
Love Droid
N
G en io era bi de l s
Marble Saber
The nymph, bounty hunter
Design> di Alessandro Immordino
LIVING
room
1. Binome. La poltrona Acari, disponibile in vari colori è una vera scultura. Si tratta di una poltrona che può essere usata sia per interno che per esterno grazie anche al cuscino removibile in base all’utilizzo. La struttura è realizzata in resina, fibra di vetro e legno di quercia. www. binomedesign.com
2
2. Pedrali. L002 è una lampada da terra a stelo e ad arco. Ha una personalità che si distingue dal resto della famiglia: uno stelo sottile regge un calice importante che diffonde la luce verso l’alto. Questa lampada ha tutti i colori a disposizione per sembrare, con le sue linee morbide, una lampada sempre diversa. Elegantissime le versioni in bianco o in nero. www.pedrali.it
1
3
3. Sancal. Float è un divano disegnato da Karim Rashid che rispetta il nostro universo quando ci troviamo in spazi pubblici. Come direbbe Virginia Woolf, una stanza che dia intimità e libertà. Float è un divano dal design contemporaneo per molteplici scopi. Questa seduta sottile e fluttuante con parete posteriore incorporata fornisce completa privacy in spazi aperti, per riposare. Una delle caratteristiche principali del design di Karim è la combinazione dei colori. Float offre il perfetto equilibrio per dare maggiore rilevanza alle texture e ai tocchi di colore per i più piccoli dettagli come il poggiatesta o i cuscini. Ogni componente Float (braccioli, seduta, 52
schienale e poggiatesta) può essere scelto in un tessuto diverso. Float è disponibile in 3 misure: due divani con schienale basso e un divano con schienale alto. Quest’ultimo offre diverse combinazioni: a parte i braccioli dritti, è possibile scegliere un braccio inclinato per sdraiarsi. Inoltre, due ganci appendiabiti possono essere fissati allo schienale alto. Per quanto riguarda cuscini e poggiatesta, Karim ha anche progettato una serie di modelli denominati Cairo. La collezione si ispira all’Egitto, dove è nato. Con un forte approccio contemporaneo, Karim unisce tradizione e ricordi personali, colori brillanti a geometrie organiche. www.sancal.com
HOME AFFITTARE, ACQUISTARE O VENDERE UN IMMOBILE, NON E’ MAI STATO COSÌ FACILE...
Per informazioni: redazione@foryoumagazine.it
53
Teatro >
MARCHESE
GRILLO
Arriva per la prima volta a Teatro la Commedia Musicale tratta dalla sceneggiatura del film di Mario Monicelli, diventato ormai un vero e proprio “cult”. Al teatro Sistina di Roma fino al 17 gennaio. Regia di Massimo Romeo Piparo.
A
gli inizi del XIX secolo, vive a Roma il Marchese Onofrio del Grillo, Guardia nobile di Papa Pio VII, trascorrendo le sue giornate nell’ozio più completo, frequentando bettole e osterie, coltivando relazioni amorose clandestine con popolane e tenendo un atteggiamento ribelle agli occhi della sua famiglia, bigotta e autoritaria. Le sue giornate trascorrono nell’organizzazione di innumerevoli scherzi e beffe dei quali risultano spesso vittime i popolani, altri nobili e la sua famiglia oltre allo stesso Papa. Il suo edonismo senza remore e le sue provocazioni ingiuriose nei confronti di mendicanti, Papi e consanguinei, proseguono liberamente fino al giorno in cui Napoleone invade lo Stato Pontificio e i francesi entrano a Roma. L’incontro con una giovane e bellissima attrice, e l’amicizia con un giovane ufficiale francese, gli fanno per la prima volta pensare di poter abbandonare Roma per Parigi. La disfatta di Napoleone a Waterloo ristabilirà però le cose e il Marchese del Grillo fa il suo ritorno a Roma dove ad accoglierlo trova un clima ostile e una minaccia di condanna a morte per il suo alto tradimento nei confronti del Papa. Per la prima volta però uno dei suoi terribili scherzi, la sostituzione di persona operata ai danni di un povero carbonaro ubriacone, consentirà al Marchese un onore54
vole riscatto con un finale a sorpresa. Questa amatissima pellicola del 1981, prendendo ispirazione da una figura storica realmente esistita, racconta la Roma papalina di inizio ‘800 attraverso la sottile ironia, il sarcasmo e il divertimento del Marchese Onofrio del Grillo, e consegna un grande Alberto Sordi e il film stesso alla Storia della comicità di tutti i tempi. In questa “prima” versione teatrale musicale, un altro grande protagonista della Scena italiana è chiamato a prestare tutta la propria verve e il proprio carisma al personaggio del Marchese Onofrio del Grillo, segnando un’altra importante pagina della Storia della Commedia Musicale italiana: il mattatore Enrico Montesano. Lo spettacolo, che vanta la firma registica di Massimo Romeo Piparo, vedrà il suo prestigioso debutto assoluto proprio al Sistina, palcoscenico “naturale” per ospitare Commedie così marcatamente popolari e amate dal pubblico romano, ma anche migliore trampolino per proiettare come merita l’evento nel panorama nazionale. Poltronissima E. 57,50 Poltrona e I galleria E. 51,75 Seconda galleria E. 46,00 Terza galleria E. 35,65
Cinema > di Silvestro Bellobono
Leonardo DiCaprio
REVENANT REDIVIVO
Diretto dal regista di “Birdman” torna Leonardo DiCaprio con l’ennesima intensa interpretazione di un uomo in cerca di vendetta. Riuscirà stavolta a vincere l’Oscar?
A
merica, Nord Dakota, 1823: l’esploratore e cacciatore di pellicce Hugh Glass viene gravemente ferito da un orso grizzly; i suoi compagni di caccia, tra i quali l’inaffidabile John Fitzgerald, lo abbandonano al suo destino dandolo per morto, non prima di aver ucciso sotto i suoi occhi il figlio avuto da una donna nativo-americana. Il desiderio di vendetta strappa Glass alla morte e lo spinge a un implacabile viaggio di oltre 300 chilometri attraverso la natura selvaggia e il glaciale inverno in cerca del suo carnefice e di un riscatto liberatorio. Ispirato a una storia vera, raccontata nell’omonimo romanzo di Michael Punke, Revenant – Redivivo è un western avventuroso e atipico costruito intorno al protagonista, un Leonardo DiCaprio in forma smagliante che non ha esitato un secondo a prestare anima e corpo al suo epico personaggio. E soprattutto non ha saputo dire di no al regista Alejandro González Iñárritu, lo scorso anno vincitore dell’Oscar per Birdman e autore di piccoli cult fra dramma e speranza come 21 grammi, Babel e Biutiful. «Ero stufo della città – ha rivelato il cineasta messicano – e volevo fare un film nella natura, nel silenzio, che avesse a che fare con l’arte, il sogno. Non mi ero reso conto di quanto sarebbe stata dura. Ne sono fiero. Soprattutto di essere sopravvissuto». Il riferimento è alle particolari condizioni ambientali dei set, i cui esterni sono stati girati nei territori gelidi del Canada e sulle cime inne56
vate dell’Argentina, con temperature abbondantemente sotto lo zero, che hanno creato problemi sia alle attrezzature tecniche sia ad alcuni membri della troupe obbligandoli a lasciare la produzione. Lo stesso DiCaprio ha raccontato che «la difficoltà vera è stato il freddo, abbiamo girato a meno 15°, ci scaldavamo con una macchina per l’aria calda che chiamavamo polipo». Una performance notevole e iperrealista per l’attore di Titanic che, dopo quattro candidature agli Academy Award, con questa pellicola punta decisamente alla vittoria, come fanno supporre le sue dichiarazioni: «Ho pensato al Robert Redford di Corvo Rosso non avrai il mio scalpo, al Dustin Hoffman nel Piccolo grande uomo e al Richard Harris di Un uomo chiamato cavallo, che hanno affrontato produzioni difficilissime, in mezzo alla natura, senza artifici né effetti speciali. Questa mia interpretazione è un omaggio non solo alla storia, ma anche al cinema e a questi grandi attori». Impressionante anche il lavoro del direttore della fotografia Emmanuel Lubezki, che per volere del regista ha dovuto filmare tutto con luce naturale. Nel resto del cast, oltre a Domhnall Gleeson e Will Poulter, spicca la prova di Tom Hardy (Mad Max: Fury Road) nel ruolo dell’ipocrita antagonista.
LEONARDO DICAPRIO AVEVA GIÀ RECITATO ACCANTO A TOM HARDY IN “INCEPTION” (2010) DI CHRISTOPHER NOLAN.
STEVE JOBS Il film racconta la vita di Steve Jobs scortato dal suo braccio destro, la fedelissima Joanna Hoffman, nel backstage che muta col mutare dei decenni e dei costumi, Steve Jobs affronta gli imprevisti dell’ultimo minuto, immancabili contrattempi che si presentano sotto forma di esseri umani e rispondono al nome di Lisa, sua figlia, di Chrisann Brennan, la madre di Lisa, Steve Wozniak, il partner dei leggendari inizi nel garge di Los Altos, John Sculley, CEO Apple, Andy Hertzfeld, ingegnere del software. Regia di Danny Boyle Con Michael Fassbender, Jeff Daniels Genere: Biografico Da giovedì 21 gennaio al cinema
MACBETH Macbeth, valoroso condottiero, cede alla propria sete di potere per seguire la profezia che lo ha indicato come il futuro re di Scozia, fomentato dalla moglie la cui ambizione è assai più intensa e frustrata della propria. L’ascesa al trono di Macbeth prevede l’eliminazione fisica del reggente in carica, e sarà seguita da una serie di delitti sempre più efferati, poichè l’uomo, divorato da dubbi e paure, vede ostacoli in chiunque. E Lady Macbeth si renderà conto di aver creato un mostro che non può più controllare. Regia di Justin Kurzel Con Michael Fassbender, M. Cotillard Genere: Drammatico Da martedì 5 gennaio al cinema
POINT BREAK Johnny Utah, giovane agente dell’FBI, si infiltra in un gruppo itinerante di atleti amanti del brivido, capeggiati dal carismatico Bodhi. Gli atleti sono sospettati di crimini perpetrati in maniera estremamente inusuale. Sotto copertura, con la moglie costantemente esposta a imminenti pericoli, Utah dovrà trovare chi è la mente che si nasconde dietro crimini apparentemente inconcepibili. Regia di Ericson Core Con Luke Bracey, Ray Winstone, Edgar Ramirez, Clemens Schick Genere: Azione Dal 27 gennaio al cinema
CREED - NATO PER COMBATTERE Regia di Ryan Coogler Genere: Drammatico Con Sylvester Stallone, Michael B. Jordan Da giovedì 14 gennaio al cinema Creed è lo spin-off di Rocky con Sylvester Stallone. Adonis Johnson (Jordan) non ha mai conosciuto il suo celebre padre, il campione del mondo dei pesi massimi Apollo Creed, morto prima della sua nascita. Recatosi a Philadelphia, luogo del leggendario incontro tra Apollo Creed e Rocky Balboa, Adonis rintraccia Rocky e gli chiede di essere il suo allenatore. Rocky vede in Adonis la stessa forza e determinazione di Apollo il fiero rivale che diventò anche il suo amico più stretto. 57
Musica > di Silvestro Bellobono
BOWIE Si intitola “Blackstar” l’attesissimo nuovo album del “Duca Bianco” caratterizzato da un approccio sperimentale con notevoli influenze jazz. Brani intensi, riflessivi e versatili, due dei quali fanno da colonna sonora ad opere televisive e teatrali.
C
’è un modo migliore per festeggiare il proprio compleanno pubblicando un nuovo disco? Probabilmente no. Almeno secondo David Bowie che ha segnato in rosso sul calendario la data dell’8 gennaio 2016, giorno del 69esimo anniversario della sua nascita e dell’uscita sul mercato discografico del suo 28esimo album intitolato Blackstar. Si tratta di un lavoro più innovativo e sperimentale rispetto al precedente The next day, che nel 2013 sancì il ritorno alla musica del poliedrico artista britannico dopo un silenzio durato dieci anni: in circa 50 anni di sfavillante carriera il “Duca Bianco” si è trovato spesso ad anticipare sonorità, gusti e tendenze attraversando praticamente tutti i generi musicali, dal folk acustico al glam rock, dal soul all’elettronica fino al pop e alla new wave. Quest’ultima fatica rappresenta uno step successivo nella discografia bowiana, distinguendosi per la presenza di forti elementi jazz miscelati con l’asprezza del rock che sottolineano la ricerca di un sound diverso, quasi empirico. Emblematici in tal senso sono i brani Girl loves me ma soprattutto Tis a 58
pity she was a whore e Sue (or in a season of crime), entrambi registrati e arrangiati di nuovo rispetto alle prime versioni pubblicate in un singolo nel 2014. Più intimiste e malinconiche appaiono le tracce I can’t give everything away e Dollar days. Invece una menzione particolare la meritano i due singoli già estratti dall’album per promuoverne il lancio e in vendita sulle piattaforme digitali. L’omonimo brano Blackstar è stato composto per la nuova serie-tv The last panther diretta dal regista Johan Renck, che per “sdebitarsi” si è occupato anche del videoclip della canzone, una sorta di cortometraggio cupo e simbolico in cui Bowie incarna l’uomo contemporaneo apparentemente accecato da un’eclissi di Sole. Invece il pezzo Lazarus dà il titolo anche al musical che il “Duca Bianco” ha scritto insieme con Enda Walsh per la regia di Ivo Van Hove, e che ha riscosso un grandissimo successo tra spettatori e critici durante il suo debutto a New York lo scorso 7 dicembre, dove è stato presentato come il sequel teatrale del film L’uomo che cadde sulla terra (di cui Bowie fu protagonista nel 1976).
Motori >
LEXUS RX
QUARTA GENERAZIONE DEL SUV RX L
a quarta generazione del Suv RX aumenta ancora le dimensioni già generose e s’imbottisce dei più recenti sistemi di assistenza alla guida. Importanti anche gli interventi al telaio. In Italia arriverà solo la versione ibrida, chiamata RX 450h. Il motore termico è un V6 3.5 a benzina, aspirato e con iniezione diretta. Questo propulsore è stato completamente rivisto e ora eroga 263 cavalli a 6.000 giri, oltre ad una coppia massima di 335 Nm s 4.600 giri. Sommata a quella del motore elettrico, la potenza complessiva della vettura arriva a 313 cavalli. Elemento di pregio è il pacchetto di tecnologie per la sicurezza Lexus Safey System + nel quale troviamo dispositivi come il DRCC, controllo radar dinamico della marcia, in grado di monitorare e adeguare la distanza di sicurezza; il Pre-Crash Brake Assist, assistenza alla frenata in caso di possibile collisione, compresa quella con i pedoni; inoltre troviamo le sospensioni adattive a controllo variabile, in cui la rigidità degli ammortizzatori viene modificata in caso
60
di possibile collisione. La lussuosa e prestazionale berlina giapponese è a trazione posteriore; tutta questa potenza è gestita da un cambio automatico ad 8 rapporti d’impronta ovviamente sportiva. Il Drive Mode Select consente di scegliere quattro programmi di guida. Le prestazioni sono decisamente interessanti: 0-100 in 4”6 e velocità massima di 270 Km/h. Lexus RX 2016 monta numerosi componenti in alluminio, che contribuiscono alla riduzione del peso, in aggiunta, il cambio automatico 8 marce ha una spaziatura dei rapporti accorciata e il motore termico benzina aspirato, con iniezione diretta, ha subìto la riprogettazione dei condotti di aspirazione e della camera di combustione. La scocca della nuova Lexus RX 2016 è stata irrigidita e, al posto delle sospensioni tradizionali, è possibile avere quelle a controllo elettronico. Le dotazioni di serie sono ricche e in linea con il prestigio del marchio. La Lexus RX sarà in vendita da questo mese ed avrà un prezzo di circa 60.000 euro.
Fonte: www.allaguida.it
Agenda eventi
Fino al 18 Gennaio
Fino al 10/01/16
Roma
Roma
SISTER ACT
Teatro Brancaccio Prezzi biglietti da euro 29,50 Info: Ticket One
Teatro Sistina Prezzi da euro: 34,00 a 55,00 Info: 06.4200711
IL MARCHESE DEL GRILLO CON E. MONTESANO
Dal 13/01 al 24/01
Dal 19/01 al 24/01
Roma
Roma
Teatro Olimpico Prezzi da euro: 15,50 a 33,00 Info: 06.3265991
Granteatro Prezzi biglietti da euro 35,00 Info: Ticket One
I PROMESSI SPOSI Opera Moderna
MAX GIUSTI in Pezzi da 90
Dal 14/01 al 24/01
Dal 19/01 al 08/02
Roma
Roma
Sala Umberto Prezzi da euro: 23,00 a 32,00 Info: 06.6794753
Teatro A. Jovinelli Prezzi da euro: 18,50 a 34,50 Info: Ticket One
TANTI LATI - LATITANTI
GIORGIO TIRABASSI in Coatto Unico
16/01/16
20/01/16
Roma
Roma
Palalottomatica ore 21.00 Prezzi da euro: 25,00 a 55,00 Info: Ticket One
IL VOLO 62
Auditorium Conciliazione Prezzi da euro: 25,00 a 57,50 Info: Ticket One
CARMEN CONSOLI
La redazione non risponde di eventuali cambiamenti a date e prezzi pubblicati
Dal 20/01 al 31/01
Dal 09/02 al 12/02
Roma
Roma
Teatro Sistina Prezzi da euro: 28,75 a 46,00 Info: Ticket One
JESUS CHRIST SUPERSTAR XX Anniversario
ENRICO BRIGNANO
GRILLO VS GRILLO
Dal 27/01 al 21/02
Dal 09/02 al 14/02
Roma
Roma
Auditorium Conciliazione Prezzi da euro: 34,50 a 63,25 Info: Ticket One
Teatro A. Jovinelli Prezzi da euro: 18,70 a 36,30 Info: 892.234 TERESA MANNINO in Sono nata il ventitrè
Dal 28/01 al 07/02
19 e 20 Febbraio
Roma
Roma
Teatro A. Jovinelli Prezzi da euro: 18,50 a 34,50 Info: Ticket One
NUDI E CRUDI con M. A. Monti e P. Calabresi
MAX GAZZE’
05/02/16
Atlantico Live ore 21.00 Prezzo biglietto euro 25,30 Info: Ticket One
Dal 01 al 20 Marzo
Roma
Spazio Novecento ore 21.00 Prezzo biglietto euro 28,75 Info: Ticket One
SUBSONICA
Granteatro ore 21.00 Prezzi da euro: 22,00 a 50,00 Info: Ticket One
Roma
IL PRINCIPE ABUSIVO
Teatro Sistina dalle ore 21.00 Prezzi da euro: 35,65 a 57,50 Info: Ticket One 63
Claudio Scaringella
Kitchen > a cura de: Il Pacchero Solitario
Ingredienti per 4 persone
500 grammi di totanelli, 200 grammi di cicerchia 2 mestoli di salsa di pomodoro, mezzo bicchiere di vino bianco, aglio, scalogno, peperoncino, olio extravergine e sale q.b.
Preparazione (Livello di difficoltà di preparazione: media)
P
ropongo questo mese un primo piatto in cui si sposano due ingredienti relativamente poveri della tradizione culinaria: la cicerchia, legume tipico e dimenticato dell’Italia centro-meridionale ma dalle grandi proprietà nutritive, ed i totani del nostro mare, molluschi dalla consistenza callosa ma piuttosto intensi di sapore. Lessate per una quarantina di minuti la cicerchia con i classici odori (sedano, carota e cipolla), avendo cura di salarla solo a fine cottura. Nel frattempo pulite i totani ed una volta tagliati ad anelli, poneteli in una casseruola a fuoco medio con il tris: aglio in camicia, extravergine e peperoncino. Sfumateli quindi con il vino bianco e, una volta consumato, aggiungete dell’acqua poco alla volta, finchè non saranno cotti: il che richiede circa una ventina di minuti. Tritate finemente lo scalogno e soffriggetelo con l’olio, aggiungete quindi la cicerchia lessa-
ta con un po’ della sua acqua e la salsa di pomodoro, aggiustate quindi di sale e, se volete, del pepe. Cuocete quindi i tagliolini in abbondante acqua e scolateli molto al dente, uniteli ai totani e saltateli insieme; prima di servirli unite la cicerchia e cospargeteli di prezzemolo tritato. Amalgamate quindi il tutto ed impiattate avendo cura di non farli asciugare troppo. Un Verdicchio dei castelli di Jesi, abbinamento di terroir, accompagnerà questo piatto. Buon appetito e Buon Anno a tutti.
Tempo di preparazione:
60
minuti
IL PACCHERO SOLITARIO Aprilia, Via Verdi, 29 (Ang. via M.Aurelio) T. 06.92062042
Uno strano senso di affaticamento proviene dal
scuotono la fantasia e vecchi ricordi... intanto
periodo vacanziero. Siete in attesa di una bella
un pò di malessere passeggero per la Luna er-
notizia sul profilo sentimentale, ma continuerete
rante potrà scatenarvi stress di ansia e attacchi di panico, un eccesso di energia mal gestita. Si consiglia di fare una due giorni in sauna da soli. I vostri numeri fortunati: 4 - 84 - 90
rio acquisirete informazioni preziose che userete in futuro in vostra difesa. Studiate con attenzione. I vostri numeri fortunati: 5 - 29 - 36
ni presupposti, soprattutto a livello fisico, visto
il passaggio ad un nuovo ciclo, in cui la continui-
che avete esagerato tra panettoni e carne! Siete
tà con il passato è garantita, anche se andranno
la buona forchetta dello zodiaco ma problemi di linea già ne avete avuti! E’ il tempo di andare a fare attività sportiva, e bando alla pigrizia!
Scorpione
Un periodo di stress e di fatica lavorativa lascia
fatti ulteriori sfori per raggiungere il traguardo finale. Una situazione di immobilità affettiva vi consentirà di agire sul fronte professionale. I vostri numeri fortunati: 38 - 67- 72
L’usura di una situazione affettiva sta appesan-
un po’ di tregua, sicuramente dovrete sfrutta-
tendo il rapporto. Mercurio dissonante con Gio-
re questo periodo per accumular energie che
ve vi pone in stato d’allerta e alzerete sospetti su
dovrete impiegare nei mesi futuri. La pausa di Marte vi invita a fare chiarezza nei vostri piani futuri e a riflettere prima di agire. I vostri numeri fortunati: 18 - 22 - 58
Sagittario
Un Marte rilassante e lento vi sta concedendo
qualsiasi persona non vi dimostri “sicilianamente” la sua devozione. Un atteggiamento che potrebbe allontanare veri amici dal vostro cuore. I vostri numeri fortunati: 10 - 70 - 77
Auguri! Un atteggiamento vigliacco e snob vi sta
partner ha deteriorato il vostro innato buo-
governando soprattutto nel settore affettivo. Un
numore. Sicuramente l’appoggio che cercate
pò di sprint va dimostrato anche a chi sembra
non lo troverete nè nel partner, nè nei figli, ma semplicemente in una serata passata tra amici in spensieratezza assoluta. I vostri numeri fortunati: 47 - 49 - 60
Capricorno
Un momento di tensione passato con il vostro
non averne bisogno, cosi come va chiesto aiuto nel momento del bisogno. Il vostro viso indifferente non risolverà un bel niente. Schiettezza! I vostri numeri fortunati: 6 - 65 - 82
Un Mercurio febbrile nel mese passato vi ha tol-
Una buona fase di isolamento è quella ch ci vuo-
to tutte le energie mentali e fisiche di cui avete
le. Per voi che amate stare sempre al centro di
fatto scorta durante l’autunno. Probabilmente,
mille persone diverse, forse è arrivato il momen-
una Venere taciturna e silenziosa, non vi sta lasciando tregua sul profilo amoroso, continue tensioni per “minestre riscaldate” ne sono la causa... I vostri numeri fortunati: 11 - 19 - 32
Acquario
Gemelli Cancro Leone Vergine
a vedere che non ci sono cambiamenti... al contra-
Il mese del nuovo anno inizia all’insegna dei buo-
I vostri numeri fortunati: 8 - 13 - 41
66
Bilancia
Una carrellata di telefonate inaspettate vi
to di partire per qualche giorno in capitali europee (urano vi stimola i viaggi) e magari anche qualche conoscenza potrà uscirne fuori...chissà! I vostri numeri fortunati: 11 - 74 - 42
Una nuova tappa legale segnerà l’inizio del nuo-
Un periodo di malessere fisico si scatenerà per
vo anno. Mercurio legifererà insieme a Giove
l’eccesso di risorse e stress che gli impegni vi
(prosperità economica) un nuovo cammino dove
hanno fatto accumulare nel 2012. Purtroppo non
la vostra professionalità si potrà identificare
saprete preservarvi dallo stress, ma per fortuna
nella sua interezza e massima soddisfazione. Attenzione agli eccessi di sicurezza, volate basso. I vostri numeri fortunati: 25 - 50 - 78
Pesci
Toro
Ariete
Oroscopo del mese >
un amante da lontano verrà a consolare le vostre paturnie. Ma non date troppo come al solito! I vostri numeri fortunati: 2 - 35 - 64