FOR YOU MAGAZINE_LUGLIO/AGOSTO 2014

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Luglio Agosto

Attualità Lavoro precario i più colpiti sono giovani e donne

Salute Disturbi causati dalle ondate di calore

Salute Come riconoscere i nei più pericolosi

Moda Dsquared2

Life Partner e tradimenti

Viaggio Giamaica ...e molto altro ancora all’interno




Editoriale di RAFFAELLAPATRICELLI

Anno 5 - Numero 7 Luglio_Agosto 2014

For You Magazine Vicolo Brenta, 1 - Aprilia Tel. 333.6024565 Editore e Direttore Creativo Alessandro Immordino a.immordino@foryoumagazine.it

Direttore Responsabile Raffaella Patricelli

direttore@foryoumagazine.it

Collaboratori Eugenio Giannetta, Sara Latorre Tiziana Sacchetti, Pamela Polizzi Giovanna Testa, Gianluca Rini

BUONE VACANZE... Cari lettori, ci troviamo nel pieno dell’estate, molti di voi stanno per partire, altri hanno già le ferie alle spalle, altri ancora le attendono con ansia. For You vi terrà compagnia in un unico numero per i mesi di luglio ed agosto. Portateci con voi anche sotto l’ombrellone! Questo mese apriremo il nostro magazine con l’attualità dedicata al mondo del lavoro invaso dalla sempre più crescente precarietà. Parleremo di economica: per abbattere l’evasione fiscale è stato reso obbligatorio per i commercianti e i professionisti il pos per il pagamento con il bancomat. Dedicheremo uno spazio ai problemi di coppia: come si può perdonare, secondo voi, un tradimento? Daremo ampio spazio alla salute con approfondimenti sui disturbi legati alle

Stampa Arti Grafiche Europa Via Vaccareccia, 57 - Pomezia

ondate di calore e alla disidratazione, vi parleremo anche di nei,

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in Giamaica, terra che ha visto nascere il grande Bob Marley.

www.foryoumagazine.it

pressione bassa e gonfiore. Parleremo anche di estetica e scienza. Consueto il nostro spazio dedicato al viaggio: questo mese si va Non mancherà lo shopping per lei e per lui, ma anche l’arte con un approfondimento dedicato ad Eduardo Kobra, e al teatro: cresce l’attesa per lo spettacolo che Roberto Bolle terrà alle Terme di

E’ vietata la riproduzione anche parziale di testi, grafica, immagini e spazi pubblicitari realizzati da For You Magazine

Caracalla di Roma. Ci sarà anche il cinema (con un focus su Apes

Salvo accordi scritti le collaborazioni a For You Magazine sono da ritenersi gratuite e non retribuite

rubrica dedicata ai motori. Restate con mani ed occhi incollati al

Revolution - il pianeta delle scimmie, sequel del più noto “L’alba del pianeta delle scimmie”). Ma avremo anche la musica e la consueta nostro “For You”! Buona lettura!!!

Registrazione al Tribunale di Latina Nr. 927 del 23/07/2010

Raffaella Patricelli

Distribuzione gratuita

direttore@foryoumagazine.it



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22 8 Focus:

Pillole di conoscenza.

10 Attualità:

Precariato e lavoro. I dati del rapporto BES 2014.

12 Attualità:

Evasione fiscale. Bancomat obbligatorio per le spese sopra i 30 euro.

14 Life:

Come si può perdonare un tradimento subito dal proprio partner?

18 Salute:

Disidratazione, le 13 cause che non tutti conoscono.

22 Salute:

Come combattere la pressione bassa con l’alimentazione.

26 Salute:

Rimedi efficaci per il problema delle gambe gonfie causate dal caldo.

28 Salute:

Un elenco utile degli alimenti in grado di allungare la nostra vita.

34 Scienza:

Dalle piastrine del sangue, l’addio al problema della calvizie.

36 Alimentazione:

Come scegliere il giusto condimento. L’olio extravergine di oliva.


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ommario Luglio/Agosto duemilaquattordici 38 Viaggio:

Giamaica. Trasgressiva ed affascinante.

44 Moda donna:

Dsquared2 Primavera/Estate.

48 Shopping:

Speciale costumi da mare donna.

50 Moda uomo:

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Le nuove tendenze scelte per “Lui”.

52 Arte:

L’artista brasiliano Eduardo Kobra.

54 Teatro:

Roberto Bolle and friends.

56 Cinema:

Il pianeta delle scimmie revolution.

60 Motori:

CX-5. Il nuovo Suv targato Mazda.

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Pillole di conoscenza >

FOCUS

Abbronzatura: un’infiammazione delle nostre cellule.

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na ricerca americana fa luce sui meccanismi di degenerazione cellulare scatenati da un’eccessiva esposizione al Sole. Starsene allungati su una spiaggia assola-

L’abbronzatura come risposta immunitaria. Lo studio è stato condotto su topi e su campioni di pelle umana coltivati in vitro e ha permesso di scoprire come i raggi UV siano responsabili della rottura dell’RNA non codificante, o micro RNA, presente nelle cellule dell’epidermide. L’arrossamento e lo scurimento della pelle successivi all’esposizione al Sole sono una risposta immunitaria a questi danni: l’infiammazione è infatti un processo che ha come fine l’eliminazione delle cellule rovinate o morte. «Le cellule della nostra pelle sono in grado di identificare le cellule bruciate dal sole proprio perchè rilasciano RNA danneggiato» spiega Richard Gallo della San Diego School of Medicine, coordinatore dello studio. Ma a volte qualcosa va storto e aumenta la possibilità che le cellule sane si trasformino in cancerose. Solo il buono del Sole. Obiettivo della ricerca è ora quello di capire come bloccare gli effetti dannosi dei raggi solari preservandone la componente “buona”: alcune malattie, per esempio la psoriasi o la lupus, possono infatti essere curate con l’esposizione ai raggi UV, ma ciò implica un aumento delle possibilità di sviluppare il cancro alla pelle. L’infiammazione è comunque è una reazione che non va eliminata, perchè permette al nostro organismo di difendersi dall’eccessiva esposizione al Sole.

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Fonte: www.focus.it

ta è sicuramente piacevole e rilassante, ma è inutile illudersi: fa male, se non allo spirito, per lo meno al corpo. L’ennesimo studio che conferma i danni prodotti dal sole sulla nostra pelle arriva dalla California University ed è stato recentemente pubblicato su Nature Medicine. È noto da tempo che quella che noi chiamiamo “abbronzatura” altro non è che l’effetto più visibile di un processo di deterioramento cellulare. Ciò che fino ad oggi non si conosceva, erano i meccanismi che regolano questo processo.


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Per quale motivo e come si forma la cosiddetta “acquolina in bocca”?

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a cosiddetta “acquolina in bocca” è un aumento della salivazione dovuto alla vista, all’odore o anche solo al pensiero di un alimento o di una bevanda che si desidera gustare. Questo avviene perché, quando si mangia o si beve, le terminazioni nervose della lingua (i calici gustativi, a forma di imbuto) vengono stimolate e inviano una leggera corrente elettrochimica ad altre terminazioni nervose, i centri del gusto situati nel cervello. Gusti “elettrici”. La corrente porta il messaggio “dolce”, “amaro”, “salato”, “acido”; percepito il sapore, le terminazioni nel cervello mettono in azione le ghiandole produttrici di saliva, perché il cibo introdotto possa iniziare a essere digerito.

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Ma questo processo può essere avviato dal cervello anche quando nella bocca non c’è realmente del cibo. In questo caso si parla di “riflesso condizionato”, cioè dell’associazione di un’immagine o di un profumo al ricordo del cibo vero e proprio. Questo meccanismo è stato studiato per la prima volta dal fisiologo russo Ivan P. Pavlov, che condusse degli esperimenti sugli animali. Nel 1910 Pavlov dimostrò che la produzione di saliva nei cani da lui utilizzati aumentava puntualmente a mezzogiorno, quando questi sentivano il suono delle campane di Pietroburgo, che preannunciavano il pasto. L’associazione tra lo scampanio e la presentazione del cibo aveva appunto creato un riflesso condizionato: l’acquolina.

Fa male far scrocchiare le giunture?

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e articolazioni del nostro corpo sono racchiuse da una capsula che contiene il liquido sinoviale, un fluido fisiologico che lubrifica la cavità posta tra le due parti dell’articolazione, composto tra l’altro da diversi gas disciolti, principalmente ossigeno e anidride carbonica. Lo scricchiolio che si può sentire in seguito a determinati movimenti delle articolazioni è dovuto

alla rottura di piccole bolle d’aria che si trovano nel liquido. La rottura delle bolle d’aria non apporta benefici. Provocare forzatamente lo scrocchio può essere addirittura dannoso, perché comporta un movimento anomalo di rotazione dell’articolazione che, se fatto spesso, potrebbe causarne l’infiammazione.

Perché alcune volte fischiano le orecchie?

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l fischio nelle orecchie è una sensazione soggettiva: si percepisce un suono acuto che non è originato dalle vibrazioni di onde sonore esterne, ma che nasce nella parte interna dell’orecchio. Basta un’ostruzione del condotto uditivo, dovuta a cerume o a catarro, per generare il fischio. Muscoli troppo tesi. Se invece il condotto è libero, il fischio è dovuto ai muscoli interni (stapedio e muscolo tensore del timpano) che si contraggono per mantenere tesa la membrana timpanica

e quindi smorzare le vibrazioni prima che raggiungano la parte più delicata dell’orecchio. A volte però i muscoli si contraggono per spasmi involontari, soprattutto per effetto dello stress. Quando è colpa di una malattia. Di natura diversa sono i fruscii e ronzii legati alle malattie e che possono derivare da alterazioni della pressione dei liquidi che si trovano nella parte più interna dell’orecchio, da patologie dell’apparato uditivo o del nervo acustico, oppure da difetti circolatori come nell’ipertensione e nell’arteriosclerosi. 9


Attualità > di Pamela Polizzi

lavoro

i dati del rapporto bes 2014 L’indagine Istat-Cnel fa il punto sullo stato di benessere della nostra società: l’Italia si risolleva in termini di salute e ambiente ma il quadro resta drammatico per i settori lavoro, giovani, ricerca e politica.

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iovani, donne e lavoratori del Sud sono i più insoddisfatti della propria occupazione. Questo è ciò che emerge dall’indagine Bes 2014, il rapporto sul Benessere Equo e Sostenibile realizzato dal Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro e dall’Istat che, attraverso l’analisi di alcuni indicatori, ha fotografato lo stato di benessere e il progresso delle nostra società dal punto di vista delle dimensioni sociali e ambientali, della diseguaglianza e della sostenibilità. L’analisi, che è stata frutto di un laborioso e complesso lavoro svolto tra il 2011 e il 2013 dai rappresentanti delle parti sociali e dalla comunità scientifica coinvolta nella Commissione scientifica, traccia un quadro piuttosto esaustivo del nostro paese in termini di salute, istruzione e formazione, lavoro e tempi di vita, economia, relazioni sociali, politica e istituzioni, sicurezza, benessere soggettivo, paesaggio e cultura, ambiente, ricerca e qualità dei servizi.

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Relativamente alla salute, i dati sembrano essere indice di un miglioramento in atto: la speranza di vita sale ai 79,6 anni per gli uomini e agli 84,4 per le donne. Fra 2009 e il 2012 abbiamo guadagnato oltre due anni di esistenza. Anche il settore dell’istruzione-formazione registra un lieve miglioramento ma il ritmo di sviluppo sembra essere piuttosto lento. Un dato su tutti: nella fascia d’età che vai dai 25 ai 64 anni, gli italiani che posseggono un diploma sono il 58,2%, mentre in Europa sono il 74,9%; la laurea, invece, la possiedono il 22,4% contro il 40% della media Ue. Un’ampia parte del rapporto è dedicata all’aspetto ambientale e culturale; quanto al paesaggio, il Bes 2014 ha registrato un secco rallentamento nella perdita di superficie agricola utilizzata, tuttavia sono tornati a salire i dati relativi all’abusivismo. La tutela dell’ambiente, da un punto di vista generale, sembra aver fatto dei passi avanti ma la situazione appare estremamente diversificata da zona a zona. Relativamente alla ricerca e all’innovazione, la quota del Pil destinata a tali settori continua ad essere molto bassa, tant’è che a livello europeo l’Italia


contribuisce solo al 7,6%. Quanto ai servizi, si procede per avanzamenti e passi indietro, e anche in questo caso le maggiori problematicità derivano dall’influenza, sulla media nazionale, delle disuguaglianze territoriali.

si, nonostante tutto, piuttosto elevato rispetto alla media europea. Altro aspetto importante messo in evidenza dall’indagine è la sfiducia nella politica registrata ad ogni livello e articolazione territoriale e per ogni fascia d’età.

Uno dei punti dolenti dell’indagine Bes 2014 è il lavoro, l’autentico dramma italiano contemporaneo. Il dato in assoluto più preoccupante è quello relativo al tasso di occupazione fermo nel 2013 a 59,8% mentre nell’Unione si attesta al 68,5%; a patire di più, ovviamente, sono i giovani.

Interessanti anche i dati relativi all’aumento della partecipazione cittadina alla vita pubblica, all’aumento della presenza di donne e giovani nelle assemblee parlamentari e nei luoghi decisionali e alla diminuzione dell’età media degli uomini politici (oggi, un senatore su quattro ha meno di 50 anni).

Tutti gli indicatori esibiscono valori peggiori nel Mezzogiorno e in tal senso si assiste, come sottolineato dalla sociologa Chiara Saraceno, ad “una riproduzione intergenerazionale delle condizioni di svantaggio: uno spreco di capitale umano oltre che una grandissima iniquità”. Salgono repentinamente anche i valori degli indicatori di povertà: la quota di persone che vivono in famiglie assolutamente povere, infatti, è passata dal 5,7% del 2011 all’8% 2012. A ruota gli indici di grave deprivazione, che nello stesso biennio sono passati dall’11,1% al 14,5%.

Dal rapporto, come ha sottolineato il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan “emerge un quadro multidimensionale in cui ci sono elementi di miglioramento e peggioramento; la grande crisi ha inciso profondamente nel tessuto e la debolezza. Acuendo punti deboli che già esistevano prima della crisi, cosa che ricordo sempre. La nostra è una doppia sfida: uscire da due anni di recessione profondissima ma anche superare quegli impedimenti alla crescita che sono presenti da almeno due decenni. Strumenti come il Bes ridefiniscono la politica economica”. di Pamela Polizzi

Unica (magra) consolazione la riduzione del divario di genere, che è sceso dall’11% all’8% nel 2013, mantenendo-

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Attualità > di Pamela Polizzi

Per le spese sopra i 30 euro

BANCOMAT Lotta all’evasione fiscale. Per imprese e lavoratori autonomi scatta l’obbligo di fornire ai propri clienti la possibilità di pagare tramite Pos cifre superiori ai 30 euro ma è scontro sui costi dei terminali e sull’assenza di sanzioni per gli inadempienti.

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opo un rinvio di sei mesi, lo scorso 30 Giugno è entrato ufficialmente in vigore il decreto che obbliga imprese, lavoratori autonomi ed esercizi commerciali ad accettare la moneta elettronica per i pagamenti superiori ai 30 euro. La norma, che è stata ideata per esigenze di tracciabilità e di lotta all’evasione, ha suscitato reazioni contrastanti scatenando le proteste di decine di associazioni di categoria motivate, in primo luogo, dai costi e dalle commissioni rilevanti. Una piccola rivoluzione quella che è avvenuta lo scorso Giugno e che ha reso obbligatorio, per coloro che forniscono una merce o un servizio ai consumatori come commercianti e artigiani professionisti, il possesso di un Pos, letteralmente Point of sale, quel dispositivo che permette di effettuare pagamenti con bancomat e carte di credito. Nonostante le imprese avessero chiesto un tavolo di mediazione al fine di stabilire un’introduzione graduale della norma, l’unico limite previsto dal prov12

vedimento, rivolto a tutte le attività economiche indipendentemente dal fatturato, è quello dell’importo superiore ai 30 euro. Dunque, dall’idraulico al dentista, dal falegname all’avvocato, dal venditore ambulante al parrucchiere, nessuno può rifiutarsi di accettare la moneta elettronica per i pagamenti per i quali la somma dovuta sia superiore al limite fissato. Sebbene il decreto sia stato pensato per combattere l’evasione fiscale quotidiana e per portare alla luce il nero che rappresenta oltre il 15% del Pil, esso non prevede alcuna sanzione per i trasgressori; ciò significa che il cliente, presso quegli esercizi commerciali o attività professionali che non offrono la possibilità del pagamento tramite Pos, o dovrà rinunciare all’acquisto del bene/servizio o dovrà rinunciare al suo diritto all’utilizzo della moneta elettronica. A tal riguardo, affermano i consulenti del lavoro, “la mancata installazione del terminale Pos non produce un inadempimento sanzionabile”; di conseguenza, “non c’è nessun obbligo di installazione del Pos a carico dei professionisti”. La mancanza di sanzioni specifiche, allora, ripiega tutto sul rapporto consumatore/impresaprofessionista, rapporto che potrebbe incrinarsi sino a portare alla perdita del cliente se coloro che erogano il servizio


non dovessero offrire la possibilità del pagamento elettronico; ciò, ad oggi, costituisce l’unico fattore di rischio nell’inadempimento del provvedimento. Di contro, i costi che l’istallazione di un Pos richiede, non irrisori e non facilmente ammortizzabili, costituiscono la principale ragione dell’inosservanza della norma; quest’ultimi, come è facile immaginare, hanno un’incidenza maggiore per gli esercizi commerciali nei quali si effettuano pagamenti di piccola entità, come i gestori carburanti, i tabaccai, gli edicolanti, i bar ed altri. Relativamente alle spese che gli artigiani e i professionisti sono chiamati a sostenere per poter attivare un Pos, lo studio realizzato dalla CGIA di Mestre su un campione significativo di istituti di credito italiani ha rilevato che, al netto delle offerte contrattuali che alcune banche stanno proponendo ai propri clienti, un’azienda con 100.000 euro di ricavo annuo, tra canone mensile, canone annuale e la percentuale di commissione sull’incasso, dovrà far fronte ad una spesa annua

che va dai 1.180 ai 2.400 euro. La norma, dunque, se costituisce un ampliamento ed un’agevolazione a favore del cittadino che disporrà di un ulteriore metodo di pagamento, rischia di mettere in seria difficoltà le imprese che versano in condizioni drammatiche e che ancora faticano ad intravedere barlumi di ripresa. Al di là delle difficoltà oggettive, che non sono certo irrilevanti, è bene sottolineare che nelle previsioni la novità determinerebbe, da un lato, il raddoppio del numero delle imprese fornite dei terminali per i pagamenti con moneta elettronica, dall’altro un maggior adeguamento dell’Italia alla realtà europea. “La rete italiana di Pos e Atm – evidenziano fonti di settore – è una realtà con numeri in crescita anche se ancora lontani da paesi come Francia o Gran Bretagna. Attualmente ci sono solo 1,4 milioni di Pos e 34 milioni di carte Bancomat che salgono a 90 se si aggiungono quelle di credito o le prepagate”.


Life> di Daniele Lisi (www.tuttasalute.net)

tradimento Ogni persona gestisce le proprie sensazioni in maniera diversa, ognuno metabolizza il dolore a modo suo e, naturalmente, vi sono persone che non sono in grado di farlo.

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ome si perdona un tradimento? Come si dimentica il dolore che un simile evento ha provocato. Difficile trovare una soluzione che possa andare bene per tutte le occasioni, anche perché ognuno gestisce le proprie sensazioni in maniera diversa, ognuno metabolizza il dolore a modo suo e, naturalmente, vi sono persone che non sono in grado di farlo, che non ci riuscirebbero mai e poi mai. La differenza sta tutta nella volontà o meno di perdonare il partner, o la partner, nell’essere consapevole che ormai il fatto è avvenuto e non è più possibile tornare indietro. Un’altra differenza, e in questo caso non da poco, è se si tratta di un evento del tutto occasionale, favorito da circostante eccezionali, in definitiva una sbandata e nulla più, o se invece il partner, o la partner ovviamente, è un traditore professionista, potremmo dire seriale, per cui non vi sarà mai possibilità di remissione, quindi anche a questo punto il perdono diventa praticamente impossibile. In molte unioni avvengono situazioni del genere, e anche se chi è stato tradito è pienamente consapevole del vizietto del partner, tuttavia per convenienza, interesse, abitudine, convenzione sociale, continua la solita vita come se nulla fosse accaduto, anche se poi in fin dei conti, ben poco rimane dei sentimenti e delle motivazioni che hanno portato all’unione dei 14

due partner. Ecco quindi che ogni tradimento è una storia a sé, e come tale le possibilità di perdono sono ogni volta diverse. C’è chi si sente talmente ferito, o ferita ovviamente, da non poter più pensare di condividere la propria esistenza con il fedifrago di turno, così come di contro c’è chi è disposto a perdonare perché il sentimento e il legame che ha unito la coppia fino a quel momento sono forti e quasi indistruttibili. Alla fine non è poi tanto una decisione personale, ma piuttosto qualcosa che si sente dentro di sé, per cui matura la consapevolezza di voler lasciar perdere, di dare una seconda opportunità a chi ha tradito, di voler metterci una pietra sopra e ricominciare nuovamente. In questo caso è essenziale che il tradimento finisca effettivamente nel dimenticatoio, che si eviti sempre e in tutte le circostanze di rivangarlo o quindi di rinfacciarlo, che lo si consideri in sostanza una sorta di incidente di percorso e nulla più. Facile a dirsi, ovviamente, ma difficile a farsi, tuttavia se si verificano queste condizioni, è possibile cercare di affrontare nuovamente insieme la strada che resta da percorrere, senza rimpianti e senza mai far pesare all’altro quanto accaduto. Si cercherà di smussare gli aspetti del proprio carattere che solitamente danno più fastidio, così da cercare di affrontare veramente una nuova vita, lasciando poi che il tempo, se possibile ovviamente, faccia il suo corso e cancelli definitivamente quel ricordo e soprattutto quella sensazione dolorosa.



Salute > a cura di www.medicina-benessere.com

Disturbi causati dalle ondate di

Calore

prevenirli al meglio con le giuste raccomandazioni del Ministero della Salute Alle soglie di una fase meteorologica caratterizzata da un deciso aumento delle temperature, è opportuno conoscere le misure da seguire per proteggere il nostro organismo dal forte caldo e dalle possibili ondate di calore. A questo proposito, il Ministero della Salute mette a disposizione dei cittadini molti strumenti utili.

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ell’ambito di “Estate sicura Come vincere il caldo”, campagna informativa sugli effetti delle alte temperature sulla salute, è stato istituito dall’estate 2012 un numero verde gratuito: componendo il numero 1500, è possibile ricevere da personale qualificato assistenza e consigli sull’emergenza caldo.

Cosa sono e quali rischi comportano per la salute. Per ondata di calore si intende una fase meteorologica prolungata e persistente, relativa ad una particolare regione, durante la quale le temperature percepite sono più elevate rispetto alla media del periodo e della zona. I disturbi possono essere di natura più o meno lieve: da edemi, crampi muscolari e svenimenti fino a “stress da calore” e “colpi di calore”. In generale, puo’ manifestarsi un peggioramento della sintomatologia associata a patologie preesistenti.

Sul sito ufficiale dell’istituzione sono disponibili i bollettini aggiornati sulle temperature, forniti dal Dipartimento di Epidemiologia del SSR del Lazio, e raccomandazioni per prevenire le ondate di calore e gli altri effetti negativi del caldo eccessivo sulla nostra salute. E’ utile sapere che dal 2004 il Ministero della Salute promuove il “Sistema nazionale di sorveglianza, previsione e allarme per la prevenzione degli effetti delle ondate di calore sulla salute della popolazione”. Vediamo allora quali sono le raccomandazioni e i consigli forniti dall’Istituzione a proposito delle ondate di calore.

Perché si manifestano questi disturbi? In presenza di temperature insolitamente elevate, si “inceppa” il meccanismo di termoregolazione (regolazione della temperatura corporea): l’organismo non riesce a disperdere completamente il calore in eccesso attraverso la sudorazione. I rischi che questa situazione atmosferica comporta per la nostra salute sono in rapporto alla durata ed all’intensità del fenomeno. Una condizione atmosferica caratterizzata da un tasso di umidità particolarmente elevato puo’ ad esempio causare un forte aumento della temperatura corporea, tale da arrecare danni all’organismo.


Prevenire gli effetti negativi sulla salute con l’alimentazione. E’ particolarmente importante assumere molti liquidi (almeno 2 litri di acqua al giorno) ed evitare gli alcolici. I pazienti affetti da epilessia, malattie a carico dell’apparato cardiocircolatorio, del rene o del fegato devono attenersi alle indicazioni del medico per quanto riguarda l’assunzione di liquidi. Il consumo di acqua oligominerale deve essere limitato, mentre l’assunzione di sali minerali deve sempre avvenire in base alle indicazioni del medico. Per quanto riguarda l’alimentazione, è consigliabile mangiare frutta ricca di acqua, come fragole e meloni, verdure colorate, che contengono sostanze ad azione antiossidante e protettiva dai danni dell’ozono.

Alcune indicazioni generali. E’ possibile prevenire o ridurre le conseguenze negative delle ondate di calore sulla salute applicando alcune semplici abitudini quotidiane. Fare docce e bagni tiepidi, bagnarsi il viso e le braccia con acqua fresca riduce la temperatura del corpo. E’ utile sapere che fare bagni o docce tiepidi aiuta a ridurre la temperatura corporea, mentre una doccia fredda al rientro da ambienti con temperature elevate puo’ essere pericolosa per bambini ed anziani. Come sappiamo, è sconsigliato, a meno che non sia strettamente necessario, uscire nelle ore più calde (tra le 11 e le 18). In queste ore l’ozono si concentra in modo particolare nelle zone verdi delle grandi città urbane; l’ozono ha effetti negativi in particolar modo su pazienti affetti da malattie respiratorie o asma. Se si esce in macchina è consigliabile adottare alcune precauzioni: aprire gli sportelli e ventilare l’interno della vettura prima di partire e verificare che i seggiolini di sicurezza riservati ai bambini non si siano surriscaldati. E’ opportuno non lasciare persone o animali in un‘auto parcheggiata sotto il sole, anche se si tratta di un breve periodo di tempo.

A chi rivolgersi in caso di emergenza. La prima persona a cui rivolgersi in caso di bisogno è il medico di famiglia, che conosce sia le condizioni generali di salute che la storia clinica del paziente (patologie preesistenti, terapie farmacologiche seguite). Nelle ore notturne o nelle festività ci si può rivolgere al Servizio di guardia medica o, in caso di situazione particolarmente grave, al servizio di Emergenza sanitaria (118).

Le misure di pronto intervento in attesa del soccorso comprendono: -misurazione della temperatura corporea -trasporto del paziente in un luogo ventilato -raffreddamento del corpo del paziente molto velocemente, con l’aiuto di un lenzuolo bagnato -somministrazione di liquidi -evitare di somministrare farmaci antipiretici (aspirina e tachipirina). Per le raccomandazioni rivolte in particolar modo alle categorie di persone a rischio (bambini, anziani e soggetti affetti da specifiche patologie) si rimanda al paragrafo dell’opuscolo informativo disponibile sul sito del Ministero della Salute. A cura dello staff Medicina-Benessere diretto dalla dott.ssa Paola Marazziti.

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Salute > di Gianluca Rini (www.tantasalute.it)

le 13 cause Ci sono alcune cause di disidratazione che non tutti conoscono. Di solito, quando si pensa alla disidratazione, tutti credono che non si beva abbastanza acqua.

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n realtà non è sempre così: ci sono delle condizioni specifiche del nostro organismo che richiedono un maggiore apporto di liquidi. L’apporto dell’acqua per il corpo umano è fondamentale, in quanto influisce in maniera determinante sulle funzioni vitali e, quindi, sul nostro benessere psicofisico. Vediamo insieme quali sono tutte le situazioni, in cui non dovremmo trascurare di bere abbastanza. La gravidanza Uno dei momenti della vita in cui si deve bere molto è costituito dalla gravidanza. In questa situazione aumenta nel corpo il contenuto di acqua, perché il sangue materno arriva ad un maggior volume e va mantenuto il liquido amniotico. Il diabete Anche chi soffre di diabete corre il rischio di disidratazione. Basti pensare al fatto che, quando nel corpo i valori 18

della glicemia sono troppo alti, bisognerebbe rivolgersi al medico, anche perché l’organismo cerca di eliminare gli zuccheri in eccesso attraverso le urine. Il ciclo mestruale Durante il ciclo mestruale si sente l’azione di estrogeni e progesterone, che possono far variare i livelli di idratazione. In questo periodo si dovrebbe bere di più, anche per contrastare le perdite abbondanti. I farmaci Alcuni farmaci possono causare disidratazione, specialmente se hanno effetti diuretici. Proprio per questo, ogni volta che si assume un medicinale, è necessario leggere bene il foglio illustrativo. Lo stress I cambiamenti ormonali che sono associati allo stress portano più facilmente alla disidratazione. Nei momenti di maggior tensione e stanchezza è dunque importante bere di più. Le diete senza carboidrati A volte si seguono delle diete che non prevedono il consumo di carboidrati. In questi casi non si pensa che vengono meno dal corpo anche molti liquidi. E’ necessario ricompensarli con un maggior apporto di acqua.


La diarrea Quando si soffre di diarrea, bisognerebbe tenere in considerazione l’alto pericolo di disidratazione, perché insieme alle feci si espellono molti liquidi.

ve che esso apporta, c’è anche questa. Ed è qualcosa di allarmante, considerando che spesso i giovani consumano alcool per combattere stress e tensioni. L’alimentazione senza frutta e verdura

Fare attività fisica comporta un gran dispendio di acqua, oltre che di sali minerali, che fuoriescono dal corpo attraverso il sudore. Anche una semplice camminata può comportare questo effetto, proprio per questo è necessario reintegrare subito i liquidi persi, bevendo acqua. Bisogna avere, comunque, l’accortezza che non sia troppo fredda.

La frutta e la verdura sono molto importanti per il nostro organismo, in quanto riescono ad apportare una grande quantità di acqua, oltre che di vitamine e di sali minerali necessari al nostro corpo. Proprio una dieta abbondante di frutta e di verdura è raccomandata a chi soffre di stitichezza. Per questo motivo, se non si mangiano molti ortaggi, bisognerebbe ricompensare il tutto con il consumo di molta acqua.

L’età

Gli integratori dietetici

L’attività fisica

Con l’età e con il subentrare dell’invecchiamento il nostro corpo diventa meno capace di trattenere i liquidi. Allo stesso tempo diminuisce la sensazione di sete e quindi non si avverte lo stimolo a reintegrare l’acqua che si perde. Ad una certa età, quindi, è opportuno bere di tanto in tanto, anche quando non se ne senta la necessità. L’alcool Il bere alcolici è un’altra condizione che ci mette a rischio disidratazione. Non si dovrebbe mai abusare dell’alcool, perché, fra tutte le conseguenze negati-

Gli integratori dietetici hanno un effetto diuretico da non sottovalutare. Si tratta della conseguenza non soltanto degli integratori di vitamine, ma anche di quelli a base di piante. Per questo motivo, quando vengono assunti, si deve bere molta più acqua. L’allattamento Nel periodo dell’allattamento si consumano molti liquidi, per cui è necessario reintegrarli in modo opportuno. Ne va del bene del bambino, oltre che della salute della donna.


Salute> di Eleonora Casula (www.tuttasalute.net)

Riconoscere

i nei pericolosi...

I nei sono piccole macchie della pelle dovute ad un accumulo locale di malanociti. Essi sono chiamati anche nevi, possono essere di colori e dimensioni differenti e, purtroppo, non sempre si tratta di formazioni benigne.

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el nostro Paese, il numero di persone che sviluppano un melanoma è in costante aumento. Sin dal periodo dell’adolescenza, bisogna imparare ad osservare la propria pelle, segnalando al dermatologo eventuali problemi, come per esempio nei che modificano il loro aspetto o colore. Intervenire nelle fasi iniziali dell’eventuale degenerazioni in melanoma, significa salvarsi e avere conseguenze post operatorie meno pesanti. E’ bene sapere che asportare un neo è una pratica che può essere svolta anche in day hospital con anestesia locale; il passo successivo è la biopsia attraverso la quale si verifica la natura benigna, o meno, del neo rimosso. Eliminare i nei sospetti è la maniera più sicura per evitare un eventuale sviluppo maligno dello stesso. I melanomi, ossia i tumori della cute, sono forme che possono anche condurre alla morte; ecco perchè risulta fondamentale sottoporsi, periodicamente, ad uno studio approfondito della pelle che viene effettuato dal dermatologo con il dermatosco20

pio, grazie al quale si visualizzano le caratteristiche dei singoli nei. Durante le successive visite, il medico farà un confronto con la situazione precedente, onde poter individuare tutti gli eventuali cambiamenti. Per riconoscere i nei pericolosi, si può seguire la regola ABCDE che ripropone un breve elenco delle caratteristiche da tenere sotto controllo. La lettera A indica l’asimmetria. Bisogna prestare attenzione se il neo presenta una parte differente dall’altra. In questi casi, è bene recarsi da un dermatologo per un ulteriore controllo.
La lettera B si riferisce ai bordi. Quando questi appaiono frastagliati e non definiti, potrebbe trattarsi di una formazione maligna. La lettera C indica il colore. In linea di massima, un neo si presenta con un colore omogeneo. Bisogna insospettirsi se questo cambia oppure se si caratterizza per delle discromie.
La lettera D si riferisce alla dimensioni. E’ fondamentale controllare eventuali crescite improvvise. Inoltre, quando sono presenti dei nei particolarmente estesi, è sempre consigliabile un controllo dermatologico.
La lettera E indica la parola evoluzione. Durante il corso della vita, bisogna verificare che i nei non subiscano importanti modifiche. Inoltre, se si dovesse creare una lesione è necessario contattare subito un dermatologo. Qualsiasi cambia-


mento di colore, forma e dimensione deve indurre ad una visita di controllo. Come per altre forme tumorali, il melanoma può essere prevenuto seguendo stili di vita corretti, come per esempio esponendosi al sole soltanto se si è protetti in maniera adeguata. E’ fondamentale utilizzare una crema protettiva adatta al proprio fototipo, indossare occhiali da sole, abbronzandosi gradualmente. Questa regola è valida anche per i bambini. Il sole, da amico benefico, si può anche trasformare in un nemico, favorendo lo sviluppo di lesioni precancerose e di gravi danni cutanei come per esempio un invecchiamento precoce. Il melanoma può anche svilupparsi ex novo, cioè senza essere determinato da un neo presente da tempo sulla cute. E’ bene ricordare che il melanoma è un tumore che se affrontato durante le fasi iniziali può essere sconfitto e si può guarire in maniera definitiva.

EFFETTUARE LA MAPPA DEI NEI CON EPILUMINESCENZA. A Roma, presso il San Raffaele Termini Poliambulatorio Specialistico situato in Via Giolitti 16, è possibile effettuare la Mappa dei nei con epiluminescenza. La mappa dei

nei o epiluminescenza in videodermatoscopia digitale è un esame strumentale non invasivo della superficie cutanea in grado di evidenziare strutture epidermiche e dermiche non apprezzabili ad occhio nudo. Si basa sull’uso del dermatoscopio che viene messo a contatto diretto con il nevo ed è in grado di svelarne dettagli invisibili a occhio nudo. Le immagini sono ingrandite da un minimo di 30 ad un massimo di 200 volte, al fine di poter visualizzare al meglio non solo la struttura del neo, ma anche quella di altre componenti cutanee e vascolari capillari. Questa tecnica, non invasiva ne’ dolorosa, consente di valutare non solo i nevi nel loro aspetto esteriore, consentendone un precisissimo mappaggio e quindi il controllo dell’evoluzione nel tempo, sia per quanto riguarda le dimensioni che le caratteristiche cromatiche, ma anche di poter valutare, quasi come un’ecografia, le strutture più profonde del nevo stesso, quelle che ad occhio nudo o con l’utilizzo di una semplice lente non sarebbero visibili, e che nascondono quegli elementi fondamentali, i cosiddetti “pattern”, per discernere tra un comune nevo o un melanoma.


Salute> di Eleonora Casula (www.tuttasalute.net)

come combattere la

pressione bassa

con l’alimentazione Bella stagione, caldo e pressione bassa. L’alimentazione utile per combattere la pressione bassa deve comprendere molta verdura fresca perchè è particolarmente ricca di sali minerali come il benefico potassio, il magnesio ed il ferro.

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valori della pressione sanguigna considerati ottimali sono di 80 mmHg per la diastolica e di 120 mmHg per la sistolica; quando questi si abbassano si parla di ipotensione. L’ipotensione, o pressione bassa, si manifesta con debolezza, astenia, senso di fatica e capogiri. E’ sempre fondamentale stabilire quali siano le cause scatenanti della pressione bassa, essa potrebbe essere determinata anche da seri problemi di salute. Bisogna quindi recarsi dal proprio medico di famiglia che stabilirà se sia necessario, o meno, effettuare ulteriori analisi. La pressione bassa si può contrastare seguendo uno stile di vita sano, ossia che comprenda una dieta variata e ricca di movimento. Il primo consiglio è quello di cercare di evitare il caldo e l’esposizione prolungata al sole e ad altre fonti di calore. E’ molto importante idratarsi correttamente, bevendo acqua naturale 22

alla quale si possono accompagnare succhi di frutta o integratori di sali minerali. L’alimentazione utile per combattere la pressione bassa deve comprendere molta verdura fresca perchè è particolarmente ricca di sali minerali come il benefico potassio, il magnesio ed il ferro. Non devono mai mancare le proteine, derivanti dalla carne e dal pesce, ed i latticini; inoltre, è bene consumare cereali, in particolare quelli integrali e frutta di stagione. Le banane sono ottime perchè presentano alti valori di potassio ma vanno benissimo anche noci, mandorle, pinoli ed uvetta sultanina che contiene buone quantità di ferro e di altri nutrienti. Per innalzare i valori pressori è possibile consumare sostanze come il tè, il cioccolato ed il caffè anche se è bene dosare queste sostanze con attenzione e sempre senza eccessi. Ciò vale anche per il sale del quale non bisogna mai abusarne perchè può dare origine ad altri squilibri. Un aiuto naturale per combattere la pressione bassa viene dalla natura ed in particolare dal ginseng e dalla liquirizia; anche in questo coso non bisogna mai eccedere e se si è in gravidanza prima della loro assunzione è fondamentale rivolgersi al proprio ginecologo.



Salute > di Daniele Lisi (www.tuttasalute.net)

il disturbo della pancia

gonfia

La pancia gonfia, è un disturbo comune che affligge un buon numero di persone che spesso, purtroppo, non sanno come liberarsene.

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e cause della pancia gonfia sono legate per lo più all’alimentazione, ma anche al nostro stile di vita. Le bevande gassate fanno la loro parte e, unite ad una alimentazione poco accorta, rendono il fastidio sempre più evidente. Va detto che durante la digestione si producono regolarmente dei gas intestinali che però, se si mantengono entro certi limiti, vengono in tutti i casi gestiti dall’organismo ed eliminati senza che questi abbiano il tempo di produrre dei fastidi. Infatti, l’aria che si forma, viene assorbita dalla mucosa intestinale ed eliminata attraverso il circolo sanguigno, nel normale scambio gassoso che avviene a livello bronchiale e polmonare. Tutta l’aria in eccesso, invece, resta nell’intestino e da luogo a quell’antiestetico oltre che fastidioso problema, visto che in un modo o nell’altro tale aria dovrà pur essere eliminata. Per evitare di ritrovarsi in queste condizioni, bisogna adeguare la propria dieta alimentare, considerando anche che alcuni alimenti possono irritare il tratto intestinale con conseguente formazione di aria. Le maggiori responsabili sono per lo più le verdure che, si sa, fermentano durante la digestione e quindi producono aria, ma questo non vuol dire che debbano essere eliminate dalla dieta, tutt’altro, solo che vanno assunte nella maniera giusta. La soluzione migliore è quella di consumarle cotte e non crude, preferibilmente al vapore, tranne la lattuga, la romana e il radicchio. Stesso 24

discorso per i legumi, alcuni dei quali, i fagioli in particolare, sono da sempre associati ad una eccessiva produzione di gas intestinali. Anche in questo caso, questo non vuol dire che debbano essere eliminati dalla dieta, perché si tratta di alimenti ricchi di proteine che possono egregiamente sostituire la carne che, si ricorda, va consumata con molta moderazione. Come fare allora per risolvere il problema? La soluzione è rappresentata da alcune verdure, il finocchio in particolare, che sono dei veri e propri antigas naturali, in quanto ne contrastano la formazione, al pari di alcune spezie come il cumino, poco conosciuto e usato nella nostra cucina. Anche la frutta, può, in particolare in alcuni soggetti, essere fonte di problemi intestinali e in particolare alcuni frutti estivi noti per essere causa di irritazioni intestinali, quali le prugne e i fichi in particolare che vanno assunti con moderazione. I più intransigenti, diciamo così, consigliano di evitare tutta la frutta contenente vitamina C, proprio perché facilita la fermentazione, ma sarebbe un errore in quanto si tratta di una vitamina indispensabile all’organismo e perché si tratta di frutta ricca di fibre e di altre sostanze benefiche come i flavonoidi, antiossidanti e antinfiammatori naturali che non dovrebbero mai mancare in tavola. Del resto, anche in questo caso, bisogna utilizzare il buon senso ed adeguare la propria dieta alle necessità contingenti. Nessuno è miglior medico di se stesso, nel senso che basta provare e comportarsi poi di conseguenza riducendo o aumentando, frutta e verdura, in base alle reazioni dell’organismo. Un modo per trovare la soluzione giusta al gonfiore intestinale.



Salute > di Martina Cecco (www.tantasalute.it)

Rimedi efficaci per le

gambe gonfie causate dal caldo

Quando le temperature si alzano sorge l’esigenza di mettere in atto il giusto trattamento e la prevenzione contro le vene delle gambe gonfie e doloranti.

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ossiamo consultare il medico, che certamente sarà in grado di prescriverci i farmaci più adeguati, anche se ci sono dei rimedi naturali da non dimenticare. Una certa attenzione deve essere rivolta anche all’alimentazione, perché essa si dimostra fondamentale. Vediamo subito, quindi, come curare le gambe gonfie. L’alimentazione L’alimentazione svolge sempre un ruolo molto importante nel determinare il benessere del nostro corpo. Ecco perché la scelta dei cibi è importante, soprattutto quando soffriamo di ritenzione idrica. In questi casi si devono ridurre i cibi ricchi di sale, come i prodotti confezionati, eccessivamente conditi, i cibi in scatola, i salumi e i formaggi. Si sa che diminuire le dosi di sale migliora la vita. Ci sono poi degli alimenti che possono darci una mano d’aiuto, soprattutto per riattivare la circolazione sanguigna e per favorire la depurazione dell’organismo. In particolare possiamo consumare le fragole, i mirtilli e il ribes, ma anche i kiwi e gli agrumi, che sono ricchi di flavonoidi dall’azione antinfiammatoria. D’aiuto possono essere anche le tisane a base di fieno greco, timo, menta, centella asiatica. I rimedi naturali Per consentire un giusto trattamento del disturbo ci sono dei 26

rimedi naturali essenziali. Basti pensare in questo senso agli impacchi con l’aceto, che aiutano soprattutto contro le caviglie gonfie. Questi impacchi vanno fatti preferibilmente la sera e devono agire per 15 minuti. Possiamo provare anche con l’infuso di foglie di nocciolo, da consumare tiepido due volte al giorno, soprattutto nel periodo in cui i sintomi sono molto presenti e in cui il gonfiore è accompagnato dal formicolio. Ci sono poi gli impacchi di tè verde, che si ottengono lasciando in infusione le foglie di tè in acqua bollente e poi immergendovi delle garze in cotone da applicare sulle gambe. Il tè verde ha proprietà e benefici salutari. Una bevanda che si può assumere per contrastare il gonfiore alle gambe è quella a base di melassa e di semi d’anice, da consumare due o tre volte al giorno. I farmaci Se la situazione non migliora, possiamo rivolgerci all’uso di particolari medicinali, che vanno usati su indicazione medica. Si tratta dei farmaci flebotronici, che aiutano a migliorare la circolazione venosa del sangue. A disposizione ci sono anche delle creme, che servono soprattutto a ridurre la sensazione di calore che si manifesta specialmente in prossimità dei polpacci. E’ da specificare, comunque, che queste creme non sono efficaci al pari dei farmaci. di Martina Cecco



Salute > di Daniele Lisi (www.tuttasalute.net)

Alimenti che allungano

la vita

Vi sono alcuni alimenti, tutti di tipo o di origine vegetale, che più di altri sono in grado di assicurare una vita lunga e sana.

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l primo, il numero uno in assoluto, è l’aglio, e qui in molti storceranno il naso, perché non tutti gradiscono il suo profumo e soprattutto quanto influisce sull’alito. Tuttavia le sue caratteristiche sono tali che si potrebbe fare anche un piccolo sacrificio. L’aglio, come dimostrato da diversi studi, è in grado di inibire alcune sostanze cancerogene riducendo sensibilmente il rischio di contrarre un cancro, in particolar modo al colon, uno tra i più diffusi. Una caratteristica certamente da non sottovalutare. La verdura rossa in generale, in particolare il pomodoro, la barbabietola, il radicchio, il peperone rosso, che grazie al loro alto contenuto di licopene, un carotenoide vero amico della salute, riescono a prevenire non poche patologie, alcune anche gravi. Il maggior effetto il licopene lo ha se la verdura è cotta, e questo vale in particolar modo per il pomodoro, cosa che invece non vale per il radicchio. Questa sostanza, secondo diversi recenti studi, rallenta l’invecchiamento cellulare, previene la maggior parte delle patologie cardiovascolari e anche alcuni tipi di tumore come quello alla prostata, mammella e polmone. Inoltre, sembra riuscire a ridurre anche il rischio di malattie degenerative quali Parkinson e Alzheimer. Molto funzionale risulta essere anche l’avocado, 28

un frutto che andrebbe associato al pomodoro, perché anch’esso in grado di proteggere la salute, in quanto promuove l’assorbimento dei carotenoidi e del licopene, oltre a ridurre i livelli d colesterolo. I frutti di bosco, invece, sono una vera miniera di antiossidanti (in grado di contrastare i radicali liberi responsabili dell’invecchiamento cellulare), di antinfiammatori e di sostanze che sarebbero in grado di ridurre il rischio di malattie degenerative. Una porzione di mirtilli o due di fragole al giorno, e la buona salute sarebbe assicurata. Le banane, ricche di potassio, conosciute sin dall’antichità come un alimento elisir di lunga vita. Le sue ottime proprietà ne fanno anche un frutto saziante, per cui riducono anche il rischio di far prendere dei chili di troppo. Molto efficace anche l’olio extra vergine di oliva, che andrebbe utilizzato sempre come condimento al posto di altri di origine animale, ma anche nelle poche fritture al posto dell’olio di semi. Costituito da acidi grassi monoinsaturi, secondo molte ricerche aiuta nella prevenzione dei tumori e nelle malattie degenerative cerebrali. Infine il cioccolato, e questa è una splendida notizia per i golosi. Consumare regolarmente una moderata quantità di cioccolato rigorosamente fondente, allunga la vita, perché ricco di flavonoidi, ma anche in grado di promuovere la produzione di endorfine, le molecole del buonumore. A questi alimenti vanno aggiunti legumi e cereali, veri e leali amici della salute.



Salute > di Gianluca Rini (www.tantasalute.it)

I 10 cibi di importazione

contaminati Ci sono dei cibi di importazione che possono essere considerati più contaminati. Spesso, quando mangiamo alcuni alimenti, non pensiamo ai pericoli che possiamo correre.

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on ci passa proprio per il pensiero l’idea che abbiamo a che fare con delle contaminazioni causate da sostanze che possono essere pericolose per il nostro benessere. Eppure è così: ci sono dei cibi, nei confronti dei quali dobbiamo prestare particolare attenzione. Lo ha dimostrato un’indagine condotta dalla Coldiretti, che ha messo in evidenza quali cibi importati possano risultare nocivi. L’indagine della Coldiretti La Coldiretti ha portato avanti un’indagine specifica, prelevando dei campioni da alcuni cibi importati e venduti in Italia. Le conclusioni sono state raccolte nel dossier “La crisi nel piatto degli italiani nel 2014”. L’idea di fondo è stata rappresentata dal fatto che, in tempo di crisi, i consumatori tenderebbero ad acquistare prodotti più a basso costo. Il prezzo è sempre un indicatore fondamentale, perché le aziende potrebbero non farsi scrupoli nell’usa30

re materie prime di scarsa qualità, per contenere le spese. La lista dei cibi contaminati colpirebbe di più coloro che hanno una ridotta capacità di spesa. Potendo spendere di meno, si corre il rischio di rivolgersi ad acquisti di pietanze preparate con ricette modificate, con l’uso di ingredienti di qualità dubbia o ricavati da metodi di produzione alternativi. Non a caso l’indagine ha rivelato che con la crisi sono aumentate del 248% le frodi a tavola, basate su cibi adulterati o contraffatti. La sicurezza alimentare viene prima di ogni altra cosa. Possibili rimedi ci sarebbero. Ad esempio in questo senso arriva una proposta da parte del Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, che potrebbe accogliere la richiesta della Coldiretti di rendere pubblici i flussi commerciali delle materie prime che provengono dall’estero. Soltanto in questo modo i consumatori avrebbero l’opportunità di conoscere le marche delle aziende che usano ingredienti stranieri, anche se nella pubblicità non fanno altro che parlare di made in Italy. I cibi contaminati La Coldiretti ha reso pubblica la lista dei cibi di importazione più contaminati. Al primo posto si è posizionato il peperoncino proveniente dal


Vietnam: si è visto che il 61,5% dei campioni è risultato irregolare per la presenza di residui chimici. Un dato da non sottovalutare, se pensiamo che l’Italia nello scorso anno ha importato 273.800 chili di peperoncino. Al secondo posto il melograno proprio della Turchia e al terzo il frutto della passione, che viene importato dalla Colombia.

Avreste mai pensato che anche la frutta e la verdura abbondano di pesticidi? 1. Peperoncino dal Vietnam (61,5%) 2. Melograno dalla Turchia (40,5%) 3. Frutto della passione dalla Colombia (25,0%) 4. Lenticchie dalla Turchia (24,3%) 5. Arance dall’Uruguay (19,0%) 6. Ananas dal Ghana (15,6%) 7. Foglie di tè dalla Cina (15,1%) 8. Riso dall’India (12,9%) 9. Fagioli dal Kenya (10,8%) 10. Cachi da Israele (10,7%)


Estetica> di Gianluca Rini (www.tantasalute.it)

Metodi naturali per rassodare

il seno

Dopo una dieta o dopo l’allattamento, il seno può apparire cadente e per questo dovremmo escogitare tutte quelle strategie che ci permettano di averne uno più sodo in modo naturale. Ecco alcuni metodi naturali fai da te.

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e vogliamo procedere naturalmente, bisogna ricordarsi che ci sono appositi eserciziche ci possono essere d’aiuto. Non per forza, infatti, si deve ricorrere alla chirurgia estetica. Alcuni trattamenti possono essere veramente un toccasana, tenendo conto anche dei consigli importanti, per migliorare il vostro aspetto fisico proprio in questa parte del corpo, a cui le donne tengono molto. Gli esercizi Gli esercizi per rassodare il seno devono puntare soprattutto sull’allenamento dei pettorali. In realtà non dobbiamo dimenticare che, visto che il seno è costituito principalmente da massa grassa, rappresenta una delle parti del corpo più difficili da allenare. Non per forza ci si deve dedicare a un’intensa attività fisica con esercizi appositi, perché va bene anche la pratica di alcuni sport, come la corsa e il nuoto, che rafforzano i muscoli pettorali e offrono la possibilità di avere un sostegno maggiore per il seno. Se poi vogliamo dedicarci ad esercizi specifici, possiamo fare così: uniamo i palmi delle mai e portiamo i gomiti all’altezza del petto, spingiamo le mani fra di loro, facendo restare i muscoli in tensione, per poi rilassare il tutto. C’è anche un altro esercizio che si può compiere: consiste nello stendere le braccia in avanti e nell’effettuare un movimento a forbice con le mani, facendo restare la schiena dritta. Di questi esercizi possia32

mo farne 10 serie. E’ molto importante svolgerli con regolarità, per evitare di fare ricorso a quel lifting del seno, un vero e proprio boom americano che ha conquistato l’Italia. Non è detto, infatti, che gli interventi chirurgici siano sempre la soluzione giusta: bisogna smontare i falsi miti della chirurgia estetica. Proviamo piuttosto con dei metodi naturali. I consigli Ricordiamoci che per avere un seno alto e sodo è importante mettere in pratica alcune regole. Per esempio, da questo punto di vista, è essenziale anche la posizione che adottiamo durante il sonno. La posizione migliore è quella su un fianco, mentre bisognerebbe evitare di restare sdraiati a pancia in giù, per non comprimere il seno e determinare un rallentamento della circolazione sanguigna. Proviamo poi a fare dei massaggi, facendo in modo che la mano superiore schiacci e tiri lentamente il seno verso l’interno, mentre l’altra vada nella direzione dell’esterno. Questi massaggi possono essere eseguiti nella misura di 10 esercizi giornalieri. Si può anche applicare, specialmente dopo la doccia, una crema idratante e nutriente, anche a base di olio di mandorle, per far restare la pelle elastica. Una crema che possiamo fare in casa prevede l’uso dei seguenti ingredienti: 4 cucchiai di farina d’avena, 1 cucchiaino di acqua calda e 3 di olio. Tutto l’amalgama va applicato sul seno e si massaggia. Non meno importante è la scelta del reggiseno, che dovrebbe essere in grado di sorreggere senza comprimere. Se svolgiamo attività fisica, è importante che il reggiseno sia comodo, leggero ed elasticizzato.



Scienza> di Sara Latorre (www.tuttasalute.net)

dalle piastrine del sangue

l’Addio al problema della

calvizie La soluzione alla perdita dei capelli e il sogno di avere una bella chioma non è più lontano, le ricerche sono andate avanti e hanno portato risultati concreti che fanno ben sperare in un rimedio efficace al problema che da sempre affligge milioni di uomini e donne.

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a scoperta d’avanguardia arriva dagli stati Uniti, precisamente dalla Florida e si chiama PRP HT. Questa sigla sta per “Platelet Rich Plasma Hair Therapy”, una tecnica rigenerativa che sfrutta i fattori di crescita presenti naturalmente nelle piastrine del sangue attraverso la centrifugazione del sangue del paziente stesso ottenuto con un semplice prelievo. La tecnica è attiva e collaudata e viene effettuata anche nei centri di tricologia specializzati del nostro paese. Il principio di base su cui si è sviluppata con successo la sperimentazione tramutandosi così in tecnica medica, curativa è la presenza di cellule staminali nel bulbo del capello, dotate di recettori per i fattori di crescita che vengono stimolate dalla piastrine del sangue ricchissime allora volta di questi fattori. La PRP è una tecnica ambulatoriale 34

che richiede 35/45 min. Il concentrato di piastrine accuratamente e preventivamente lavorato con un macchinario che separa le componenti del sangue, ricavando un plasma ricco di piastrine, viene iniettato nell’area diradata, dopo essere stata anestetizzata, attraverso delle leggere pressioni sotto cutanee con un roller sulla cui sommità sono poste micro-punte sottilissime e miniaturizzate. La crescita dei capelli e il risultato dell’intervento si cominciano a vedere dopo 1-2 mesi dall’intervento per raggiungere il massimo effetto dopo 6 mesi. Nei casi più gravi di alopecia androgenetica e/o di alopecia areata a chiazze l’operazione si può ripetere. “Ottimi risultati si ottengono nell’alopecia androgenetica, che colpisce il 60% degli uomini e delle donne dopo la menopausa: il trattamento blocca la progressione delle calvizie nel’80% dei casi e ne ripristina una ricrescita significativa” afferma il Dott. Rinaldi, presidente del Congresso internazionale di Dermatologia, sull’uso dei fattori di crescita. di Sara Latorre


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Alimentazione> A cura della dott.ssa Tiziana Sacchetti

Come scegliere il giusto

condimento l’olio extravergine d’oliva Una dieta bilanciata e completa prevede il consumo di grassi, in quantità adeguate, la cui scelta deve essere effettuata in base alle caratteristiche nutrizionali e ai benefici che questi nutrienti possono apportare alla salute.

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e proprietà chimico-fisiche e nutrizionali dell’olio extravergine d’oliva fanno si che questo sia il condimento preferito nella nostra dieta quotidiana. L’olio extravergine di oliva è costituito, come tutti gli olii, al 99% da lipidi. Quest’olio apporta al nostro organismo acidi grassi saturi e insaturi quali: l’acido oleico (monoinsaturo – in misura maggiore rispetto agli altri acidi grassi), l’acido palmitico (saturo), l’acido linoleico (polinsaturo - famiglia degli omega 6) l’acido alfa-linolenico (polinsaturo - famiglia degli omega 3). La prevalenza di acido oleico monoinsaturo conferisce all’olio extravergine di oliva delle proprietà uniche; • il punto di fumo più elevato rispetto agli altri olii, ovvero una maggiore resistenza alle alte temperature, che permette l’utilizzo dell’olio extravergine d’oliva per la cottura dei cibi e per la frittura; • la stabilità ossidativa, che permette l’utilizzo di questo prodotto per la conservazione sott’olio degli alimenti. L’olio extravergine d’oliva è ottenuto da prima spremitura meccanica a freddo delle olive, quindi senza l’ausilio di soDott.ssa Tiziana Sacchetti Consulente Dietista ed Educatore alimentare

stanze chimiche, ed è caratterizzato dal gusto particolarmente gradevole e dall’acidità espressa in acido oleico che non può eccedere dello 0,8%. Il consumo di olio extravergine d’oliva apporta numerosi benefici alla salute, poiché ricco di composti antiossidanti che ci proteggono dall’azione nociva dei radicali liberi e dall’invecchiamento cellulare. Inoltre secondo studi scientifici i polifenoli contenuti nell’olio d’oliva, contribuiscono alla protezione dalle patologie tumorali. L’olio extra vergine ha ancora proprietà salutari: • ha proprietà antinfiammatorie, emollienti e protettive, e aiuta le normali funzioni del tratto gastrointestinale; • è particolarmente indicato nell’alimentazione dell’infanzia per la sua composizione acidica; • facilità l’assorbimento delle vitamine liposolubili; • protegge la mucosa dello stomaco; • ha un effetto rigenerante sulla pelle; • rappresenta una ricca fonte di energia; • apporta acidi grassi essenziali; • protegge dalle patologie cronico degenerative e dalle dislipidemie. Per concludere con un rimedio naturale e utilizzato in alcune regioni d’Italia: le foglie dell’olivo possono essere utilizzate bollite in acqua e filtrate, per ottenere una bevanda dalle proprietà ipotensive e rilassanti. In erboristeria gli integratori a base di estratti di foglie di olivo sono consigliati per favorire la regolarità della pressione arteriosa e per favorire la diuresi. Per le domande alla Dott.ssa Tiziana Sacchetti o per una consulenza, inviate una mail a: alimentazione@foryoumagazine.it


IN BUONA SALUTE

CON UNA CORRETTA

EDUCAZIONE ALIMENTARE. L’attività di educazione alimentare è finalizzata al raggiungimento e/o al mantenimento di un buono stato di salute attraverso l’acquisizione di corretti comportamenti alimentari. Durante il primo incontro si elabora il programma di educazione alimentare, in base alla valutazione dello stato di salute del paziente (su indicazione medica attestante diagnosi), e lo stato nutrizionale del paziente attraverso l’anamnesi alimentare, la misurazione antropometrica e la bioimpedenziometria. Si prosegue il percorso con incontri periodici, al fine di monitorare l’andamento del programma di educazione alimentare, attraverso l’anamnesi e le misurazioni ottenute utilizzando degli strumenti sopra elencati.

Bioimpedenziometria

Questa misurazione consiste nel calcolare, mediante uno strumento detto impedenziometro, la resistenza e la reattanza del corpo al passaggio di una corrente alternata a bassissima intensità. Ciò permette la valutazione dello stato di idratazione e della composizione corporea (massa cellulare, massa magra e massa grassa).

Intolleranze alimentari

Intolleranze alimentari ed allergie alimentari sono due argomenti differenti. Le allergie alimentari coinvolgono il sistema immunitario e sono reazioni che compaiono dopo brevissimo tempo dall’assunzione dell’alimento implicato. Le intolleranze alimentari dipendono da un progressivo accumulo di sostanze infiammatorie nel nostro organismo ed hanno tempo di reazione più lungo. Il problema delle intolleranze può essere influenzato da diversi fattori, tra cui una dieta poco varia, stress psico-fisico, disbiosi intestinali. Individuare gli alimenti che danno intolleranza ed eliminarli periodicamente dalla dieta, aiuta a risolvere i disturbi correlati e a migliorare la qualità della vita. Disturbi più comuni: afte, disturbi intestinali, cefalee, dimagrimento o ingrassamento improvvisi, stipsi, cute impura, cellulite, dermatiti, ritenzione di liquidi, disturbi del sonno, sindrome premestruale, stanchezza cronica.

Altri servizi:

Consulenza Dietistica per RSA, Comunità, Cliniche, Mense scolastiche e aziendali: Elaborazione di menù, con relative ricette e grammature; Redazione del Manuale di Consulenza Dietistica; Formazione in sede. Consulenza HACCP: Elaborazione del piano di autocontrollo con il sistema HACCP (Hazard analysis and critical control points) (D.Lgs. 193 del 06/11/2007); Analisi del diagramma di flusso con l’individuazione dei Rischi e dei CCP (Punti critici di controllo); Formazione in sede. Preventivi personalizzati in relazione alle specifiche esigenze e caratteristiche del richiedente (numero di pasti somministrati, dimensioni della struttura). Per informazioni e preventivi inviare una mail a: alimentazione@foryoumagazine.it


Viaggio >

GIAM


AICA TRASGRESSIVA E AFFASCINANTE, LA GIAMAICA È DA SEMPRE CONSIDERATA L’ISOLA PIÙ ATTRAENTE DEI CARAIBI PER LA BELLEZZA DELLE SPIAGGE E DEL MARE, PER LA NATURA RIGOGLIOSA E PER IL RITMO COINVOLGENTE DELLA MUSICA REGGAE DIFFUSA NEL MONDO DAL MITO DI BOB MARLEY. a cura di RAFFAELLA PATRICELLI


Viaggio > di Raffaella Patricelli

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antasie da film per una Giamaica tutta da scoprire. Meta di indimenticabili viaggi, di sogni oltre ogni aspettativa. Le sue spiagge, le montagne e i rossi tramonti appaiono regolarmente nei dépliant turistici di tutto il mondo e, a differenza di altre isole vicine dei Caraibi, è democraticamente adatta a tutti i tipi di turismo: ci si può accampare sulla sommità di una falesia corallina; scegliere una villa con spiaggia privata; divertirsi in una festaiola località turistica; immergersi nella vita dell’isola oppure sperimentare le tre ‘R’: reggae, reefer e rum. Una terra affascinante anche per la sua cultura complessa, che punta ad essere africana a differenza della geografia a cui appartiene e della sua storia coloniale. Il popolo di quest’isola è sempre solare, disponibile, ma il passato che ha alle spalle nasconde tante note amare. E’ legato all’economia delle piantagioni di zucchero e il periodo degli schiavi pesa ancora sulla psicologia nazionale. Per qualcuno il rastafarianismo può significare semplicemente muoversi al ritmo di musica reggae, ma la sua confusa espressione di amore, speranza, rabbia e malcontento sociale è un po’ l’emblema della Giamaica moderna - un paese densamente popolato e povero che cerca di liberarsi dalla sua dipendenza e dai debiti. Non a caso è il luogo che ha dato i natali al celebre Bob Marley e proprio sull’isola, a Nine Mile, c’è il mausoleo a lui dedicato. Detto questo, fondamentale da sapere, possiamo passare alla parte più leggera della questione. In Giamaica ci passò anche il nostro concittadino, Cristoforo Colombo, che descrisse questa terra “come ‘l’isola più leggiadra che occhi abbiano mai visto: montagnosa tutta piena di valli, campi e pianure”. Di forma approssimativamente ovale, situata 144 km a sud di Cuba, è la terza isola per estensione dei Caraibi. Malgrado le sue dimensioni relativamente ridotte, la Giamaica vanta una notevole diversità di territori e vegetazione, sebbene pochi turisti si avventurino nell’interno per apprezzare questa varietà. La Giamaica è una meta turistica in qualsiasi periodo dell’anno, grazie al suo piacevolissimo clima marittimo tropicale. Le stagioni praticamente non esistono e le temperature massime diurne lungo la costa si mantengono costantemente tra i 27 e i 30°C. Anche nelle Blue Mountains le temperature sono solo di poco inferiori ai 20°C per gran parte dell’anno. Se si pensa di trascorrere un periodo di tempo lungo la costa orientale o sulle Blue Mountains, è bene sapere che la cosiddetta stagione delle piogge va da maggio a novembre e ha due picchi: maggio/giugno e ottobre/novembre.

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Viaggio > di Raffaella Patricelli

L’alta stagione turistica va da metà dicembre a metà aprile e le settimane più affollate sono quelle di Natale e Pasqua, i prezzi dunque sono decisamente più elevati. La Giamaica offre una grande quantità di sport e di attività particolari a chi è stanco della vita da spiaggia. Chi ama le escursioni a piedi potrà trascorrere settimane 42

intere a esplorare il paese percorrendo le piste o il sistema ancora embrionale di sentieri, soprattutto nelle Blue Mountains. L’aspra Cockpit Country è poco esplorata, e tuttavia ideale per gli escursionisti. Le escursioni a cavallo sono un ottimo modo per esplorare la Giamaica e molte località turistiche hanno delle scuderie. Molte escursioni sono organizzate attraversano le piantagioni e alcune si spingono nell’entroterra. Le coste giamaicane sono splendide sia sopra sia sotto il livello dell’acqua, soprattutto


lungo la costa settentrionale, dove le condizioni sono ideali per le immersioni subacquee. Si va dalle basse scogliere coralline alle caverne, dalle fosse alle pareti a strapiombo a poche centinaia di metri dalla riva. La frenetica capitale giamaicana, Kingston, risente di una cattiva nomea che, pur parzialmente meritata, oscura le sue numerose attrattive. A prima vista poco accogliente e non bella, può effettivamente intimidire per il suo squallore. Le tensioni fermentano sotto la superficie, eppure, anche se ci sono delle zone dove è meglio non avventurarsi, Kingston è il cuore pulsante dell’isola. Il centro della Giamaica nord-occidentale è la fiorente città portuale di Montego Bay (MoBay). Nel bene e nel male, è la località turistica per eccellenza dell’isola, nella quale il guazzabuglio di strade a senso unico piene di auto strombazzanti e di pedoni relegano in secondo piano le scintillanti spiagge, i campi da golf, le residenze storiche e l’autentica vita quotidiana dei piccoli villaggi di montagna. Il clima favorevole ha permesso lo sviluppo di migliaia di specie animali e vegetali, anche se la presenza dell’uomo negli ultimi 500 anni ha devastato ampie zone dell’isola, facendo estinguere molte specie. Si può ancora vedere qualche maiale selvaggio che vaga in alcune zone remote e ci sono oltre 20 specie di pipistrelli che si nutrono di frutta e insetti. L’unico altro mammifero nativo dell’isola è l’hutia, un grande roditore dal pelo marrone simile al porcellino d’India che rischia l’estinzione.

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Dsquared2

Moda > di Giovanna Testa

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Moda > di Giovanna Testa

Dsquared2 Estate 2014

E

’ satura di colori vibranti e immersa in un’atmosfera leggera e spensierata l’idilliaca isola degli anni ‘50 dove le bellezze in vacanza di Dsquared² sono dirette per l’estate 2014. Baciate dal sole, le sofisticate villeggianti sfoggiano look che ricordano Esther Williams e alla sera si illuminano di glamour tra un cocktail e un cha cha cha. Due le varianti iperfemminili della silhouette ispirata agli anni ‘50: abiti da cocktail dall’orlo cortissimo ispirati ai costumi da bagno dell’epoca, imbottiti all’altezza dei fianchi e del corpetto, quasi a voler esaltare le curve a clessidra. Gonne e abiti lunghi sotto al ginocchio gonfiati grazie a sottogonne di tulle e orli per un effetto a campana che sottolinea la vita sottile. I tessuti goffrati, che ricordano le stoffe da tappezzeria dell’epoca, sono impreziositi da stampe vivaci e dal lamé, per un effetto tridimensionale. Ricami floreali arricchiscono shorts e giacche. Grondanti cristalli e pietre, gli abiti bustier scintillano quando le bellezze al bagno di Dsquared² ondeggiano al ritmo di un mambo. Ai tessuti si affianca la pelle tagliata al laser per creare un pizzo delicato, il cavallino a stampa giungla o il coccodrillo per una minigonna o per le giacchine tagliate a trapezio. Gli accessori completano i look e gli regalano un tocco di bon ton. Restano forti i rimandi ai look vacanzieri e “marini”. La borsa Vancouver, it bag della stagione, è caratterizzata dalle linee sobrie e femminili. Slingback a punta, realizzate con la stessa variante di tessuto o pellame delle borse, arricchiscono ogni look e sono alternate a sensuali sandali dal tacco in legno quasi di design: ispirato alle gambe di un tavolino anni Cinquanta. Scherzosi cappelli a paralume e seducenti occhiali da gatto con montature staccabili in tartaruga, madreperla o corno danno un tocco di mistero. Maxi-gioielli mescolano foglie d’oro, pietre oversize e grappoli di corallo per collane, orecchini e bracciali che non passano inosservati. (www.styleandfashion.it) 46


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Shopping > di Giovanna Testa

Costumi speciale

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Wildfox

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Dolores Cortes

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uomo Shopping > di Giovanna Testa

Desigu

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Harmont & Blaine

LE TENDENZE DELLA MODA

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FA SHI ON

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Tom Ford Primavera/Estate

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Harmont & Blaine

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Arte > di Zelda

eduardo

kobra U

no dei migliori artisti brasiliani in attivo. Un talento fenomenale nato e cresciuto in Brasile, tra San Paolo e Bauru con una passione per l’arte che si porta dietro sin da bambino, quando invece di studiare riempiva le pagine dei libri con disegni che poi in età adolescenziale riportava sui muri della scuola: le sue tags e i suoi graffiti iniziali si sono evoluti con il corso del tempo e oggi Eduardo Kobra è uno street artist.

eduardo

kobra

Un artista che ama colorare le superfici di grandi palazzi e costruzioni servendosi di spray e stencil coloratissimi, un’esplosione di colore che non passa inosservata, nemmeno da lontano. Eduardo Kobra proviene dalla scuola della street artist


made in Brazil, ovvero quella in cui gli artisti imparano a mescolare colori e tonalità fino a creare dei veri e propri capolavori all’aria aperta, applicati su superfici giganti, con una maestria tale che fa spalancare la bocca e gli occhi anche ai più scettici. Eduardo Kobra è un artista girovago, i suoi lavori si possono vedere ovviamente a San Paolo, a Los Angeles, a Miami dove ha lasciato un tributo a due grandi della musica hip-hop scomparsi anni fa, ovviamente The Notorious B.I.G. e 2Pac, a modo suo, due ritratti colorati, tra i tanti realizzati dall’artista brasiliano, davvero molto belli. Il suo sorriso simpatico lo si vede spesso apparire in fotografie scattate alla fine dei suoi lavori, è uno di quelli a cui piace la partecipazione emotiva delle persone, lo dice apertamente sul suo sito, poiché il confronto con le persone che si fermano a guardare i suoi lavori sono parte integrante della sua attività di artista di strada. Non è una cosa scontata in questo ambiente, molti artisti non amano cimentarsi in scambi di opinioni e alcuni non amano essere fotografati o ripresi durante l’esecuzione dei loro lavori, persino quelli il cui volto non è più ormai un’identità nascosta.

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Teatro >

BOLLE Roberto Bolle si è esibito in Italia con artisti provenienti da ogni dove. Questa volta a danzare con lui, la compagnia dell’American Ballet Theatre. Sul Palco delle Terme di Caracalla il 25 luglio.

U

n progetto speciale, che fonde insieme le due anime del danzatore, due mondi e due modi di fare e intendere l’arte. Roberto Bolle and Friends è lo spettacolo che ha rivelato e confermato il successo dell’etoile di Casale di Monferrato. Bolle ètoile della Scala dal 2003 e Principal Dancer dell’ABT di New York dal 2007, interpreterà con la compagnia americana alcuni brani e coreografie dal repertorio dell’ABT. Conteso come guest star nei vari teatri, protagonista e testimonial ai grandi eventi internazionali, fanno di lui un caso unico di ballerino che riesce a portare al balletto, come nessun altro, grandi folle e trepidanti entusiasmi. Se poi intorno al suo nome si raccoglie una splendente pléiade di étoiles dell’American Ballet Theatre- che gira l’Italia e il mondo con il titolo Roberto Bolle and Friends - allora il balletto torna ad essere lo spettacolo più amato dal pubblico. L’ARTISTA ROBERTO BOLLE Roberto Bolle sin da giovanissimo scopre la sua passione per la danza. Inizia gli studi in Piemonte, sua regione di origine, fino a che, all’età di 12 anni, decide di partecipare alle audizioni per entrare nella Scuola di Ballo del Teatro alla Scala. Le supera brillantemente e dopo pochi mesi si trasferisce a Milano, dove inizia a frequentarne i corsi. 54

Nel 1990 l’incontro Rudolf Nureyev. Durante la sua ultima apparizione al Teatro alla Scala, Rudolf Nureyev nota Roberto in sala prove e gli chiede di mostrargli alcuni esercizi alla sbarra. Dopo alcuni giorni comunica al Teatro di volerlo per il ruolo di Tadzio in Morte a Venezia, spettacolo che avrebbe portato all’Arena di Verona. La Scala rifiuta al quindicenne Bolle il permesso di accettare l’offerta del grande danzatore russo proprio a causa dell’età acerba, ma questo incontro segna il destino di Roberto per sempre. A soli vent’anni Roberto debutta come protagonista nel ruolo di Romeo. In questo ruolo, nel luglio dell’anno seguente, verrà promosso sul campo Primo Ballerino da Elisabetta Terabust, iniziando così una strepitosa carriera internazionale. Appena ventiduenne, Roberto si esibisce per la prima volta al cospetto della famiglia reale inglese, raccogliendo gli applausi della Principessa Margaret e della compianta Lady Diana. Danza accanto alla stella internazionale Altinai Asylmuratova, nel più prestigioso palcoscenico concertistico inglese, la Royal Albert Hall, per una nuovissima produzione di Derek Deane che prevedeva 70 cigni, acrobati e giocolieri. Da li poi un’escalation di successi che ha reso Roberto Bolle celebre in tutto il mondo.



Cinema >

IL

PIANETA DELLE SCIMMIE

REVO LUTION

Il film è un sequel del reboot L’alba del pianeta delle scimmie e prosegue la storia dell’evolversi di un virus che ha decimato la razza umana, contrapponendo un manipolo di sopravvissuti ad una crescente comunità di scimmie geneticamente evolute pronte ad affermarsi come specie dominante del pianeta.

Q

uesto atteso sequel si svolge 10 anni dopo gli eventi del primo film e segue Caesar (Andy Serkis) nel suo tentativo di affermare il suo predominio sulla comunità di primati, mentre una piccola colonia umana lotta per sopravvivere in una San Francisco post-apocalittica. Sino ad ora questo sequel dell’ottimo reboot del 2011 “L’alba del pianeta delle scimmie” non solo sembra all’altezza, ma potrebbe rivelarsi superiore al suo predecesssore grazie ad una intrigante ambientazione post-apocalittica. Alla regia c’è il Matt Reeves autore di Cloverfield e del remake Blood Story, con Rupert Wyatt regista dell’originale rimasto a bordo in veste di produttore esecutivo, così da assicurare una continuità “cre-

ativa” al franchise. Il cast include Jason Clarke, Keri Russell, Gary Oldman (foto in basso), Toby Kebbell, Kodi Smit-McPhee, Kirk Acevedo, Enrique Murciano e Judy Greer che faranno parte di un manipolo di sopravvissuti al virus che ha quasi sterminato la razza umana e che ora vive in una San Francisco post-apocalittica. Nel gruppo di “umani” spiccano il Malcolm di Jason Clarke che stabilirà un forte legame con Caesar e la sua comunità perseguendo la pace, e Dreyfus, interpretato dal già citato attore britannico Gary Oldman quì nel ruolo di antagonista, che considera la comunità di scimmie solo degli animali responsabili della propagazione del virus e quindi un pericolo da abbattere onde preservare la sopravvivenza della razza umana. Il nuovo trailer è pazzesco e se il film sarà all’altezza delle premesse il reboot de Il pianeta delle scimmie può senza dubbio candidarsi come il riavvio di franchise più riuscito di sempre. Lo scopriremo al cinema il 30 luglio prossimo. Fonte: www.cineblog.it

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Musica >

Con il loro nuovo album “48:13” il gruppo inglese dei Kasabian colpiscono ancora a suon di electro rock.

I

Kasabian, al quinto disco, ingranano la marcia e non frenano, in 48 minuti e 13 secondi esatti, non solo raggiungono la meta, ma la conquistano portandosi dietro l’ascoltatore che arriverà sano, salvo e un po’ scompigliato. “Shiva” è la intro, la calma del guerriero. Una calma che dura 1 minuto scarso perché subito si parte con “Bumblebee”: un ritornello che risveglierebbe gli animi più assopiti. Un incitamento allo stato puro che si slancia in una cavalcata impetuosa con “Stevie” che però si deve interrompere - come in ogni avventura che si rispetti per fare i conti l’onirismo dietro l’angolo: è “Mortis”. E si rimane sospesi in un magico istante dal quale si esce rigenerati ma un po’ più stralunati: “Doomsday”, ovvero se alla fine di una stramba nottata gli Arctic Monkeys si imbattessero nelle Iene di Tarantino. “Treat” è un lungo allenamento tra pesanti deliri rock e schizzi di leggerezza elettronica e si srotola sulla solennità di “Glass” che è quasi una preghiera: “save me, come on and save me” canta Tom. La captatio benevolentiae per ingraziarsi gli dei della discografia si risolve poi in un rap. La marcia è rallentata, pesante e determinata in “Explodes”. Anche inquietante e claudicante a tratti. “Levitation” è come 58

un sol leone che sorprende i guerrieri nel loro incedere: li costringe alla lentezza e a veder passare un qualche Django, o Sartana non ci si stupirebbe più di tanto. Poi arrivano le nuvole (“Clouds”), ma sono rapide e scortano piacevolmente fino al culmine di questi “48:13”: siamo al minuto 36 e “Eez-eh” è un assedio. Incalzante, potente, divertente, coinvolgente e tutti gli altri “ente” che si vogliono aggiungere. E’ un casino, ma loro sanno come usarlo a proprio vantaggio. La sentiremo a lungo quest’anno. E una volta conquistato tutto e travolta ogni barriera “Bow” e “S.P.S”, le due ultime tracce del disco, sono solo una piacevole coda. La prima è più lenta e in pieno stile Kasabian, decisamente necessaria per riportare il battito cardiaco a una velocità ragionevole, la seconda è la ballata della via del ritorno a casa. Il passo è blando e ci penserà il tramonto a curare le ferite. Di questi tempi, in cui l’EDM la fa da padrona assoluta, non diventare schiavi della musica elettronica è raro e difficile. Utilizzarla nel proprio disco significa assecondare usi e costumi del mercato, saperla manipolare secondo i propri stili e canoni significa fare un bel disco. In fondo i Kasabian lo avevan detto: “E’ rock and roll, è brutale e tagliente”. Vero. “Ma richiama all’elettronica che lasciammo a Letfield”. Senza alcun dubbio. “Abbiamo creato una droga pericolosa.” Amen. di Valeria Mazzucca www.rockol.it



Motori >

MAZDA CX-5

SUV Diesel Euro6 con Skyactiv Technology.

S

uv Euro 6 con Skyactiv Technology di nuova generazione e la filosofia di progettazione “KODO – l’Anima del Movimento”, Mazda CX-5 incarna tutto il piacere della guida. Compatto, potente, agile e allo stesso tempo, attento all’ambiente e ai consumi. Il cuore pulsante del CX-5 è il nuovo motore diesel SKYACTIV-D (2.2 quattro cilindri a gasolio di nuova generazione), che rappresenta, con orgoglio, l’avanguardia tecnologica della casa nipponica: nato da soluzioni che massimizzano l’efficienza delle tecnologie tradizionali, il propulsore è già omologato Euro 6 senza l’utilizzo di costosi sistemi di trattamento degli NOx. Ma non solo. Il rapporto di compressione di 14 a 1, il più basso al mondo per i motori diesel e il più alto al mondo per i motori benzina (un valore non raggiunto neanche in Formula1), gli acciai ultra-resistenti che garantiscono leggerezza e sicurezza, l’alluminio che lo compone interamente e l’innovativo sistema i-ELOOP, l’esclusivo

sistema Mazda di recupero dell’energia in frenata che sfrutta un condensatore al posto della normale batteria dell’auto, sono le peculiarità di una tecnologia che rivoluziona il mondo dei motori. E che dà risultati incredibili anche rispetto ai concorrenti dotati di motori di minore cilindrata: nella versione 2WD con cambio manuale, nonostante i suoi 150 CV e 380 Nm di coppia, il livello del consumo medio di carburante è di appena 4,6 l/ 100 km con emissioni pari ad appena 119 g/km. CX-5 sposa appieno la filosofia di progettazione “Kodo – l’Anima del Movimento”. Il suo design trae ispirazione dai movimenti fluidi dei felini e crea una sensazione dinamica che trasmette energia e agilità. La parte posteriore della carrozzeria, con le sue linee atletiche e scolpite, ricorda i fianchi muscolosi di un agile ghepardo mentre l’antenna a pinna di squalo, che si integra perfettamente con la carrozzeria, è il tratto esclusivo di tutte le versioni. Le linee angolari del frontale, con la dinamica “ala Mazda” e la griglia sportiva esprimono potenza, stabilità e robustezza, caratteristiche distintive del SUV Mazda. Fonte: motorionline.com



Agenda eventi

JAMES BLUNT

ELIO E LE STORIE TESE

21 Luglio

24 Luglio

Roma

Roma

Auditorium Parco della Musica ore 21.00 Prezzi da euro: 50,00 a 90,00 Info: 06.802411

Ippodromo delle Capannelle ore 21.45 Prezzo euro 43,70 Info: Ticket One

PLACEBO

21 Luglio

26 Luglio

Roma

Roma

Centrale Live Foro Italico ore 21.00 Prezzi da euro: 15,00 a 30,00 Info: Ticket One

GIGI D’ALESSIO

22 Luglio

26 Luglio

Roma

Roma

Eutropia Testaccio ore 22.00 Prezzo euro 20,70 Info: Ticket One

Ippodromo delle Capannelle ore 21.45 Prezzo euro 18,00 Info: Ticket One

VINICIO CAPOSSELA

CAPAREZZA

ALEX BRITTI 62

Centrale Live Foro Italico ore 21.00 Prezzi da euro: 23,00 a 60,00 Info: Ticket One

23 Luglio

27 Luglio

Roma

Roma

Centrale Live Foro Italico ore 21.00 Prezzi da euro: 20,00 a 43,00 Info: Ticket One

SIMPLE MINDS

Auditorium Parco della Musica ore 21.00 Prezzi da euro: 25,00 a 40,00 Info: 06.802411


La redazione non risponde di eventuali cambiamenti a date e prezzi pubblicati

LOREDANA BERTE’

28 Luglio

31 Luglio

Roma

Roma

Auditorium Parco della Musica ore 21.00 Prezzi da euro: 22,00 a 42,00 Info: Ticket One

Auditorium Parco della Musica ore 21.00 Prezzi da euro: 30,00 a 40,00 ROBERTO VECCHIONI Info: 06.802411

28 Luglio

2 Agosto

Roma

Roma

Eutropia Testaccio ore 22.00 Prezzo euro 14,95 Info: Ticket One

Ippodromo delle Capannelle ore 21.45 Prezzo euro 36,80 Info: Ticket One

FRANZ FERDINAND

TIROMANCINO

28 Luglio

26 Settembre

Roma

Roma

Ippodromo delle Capannelle ore 21.45 Prezzo euro 23,00 Info: Ticket One

AFTERHOURS

MASSIMO RANIERI

Foro Italico ore 21.00 Prezzi da euro: 35,00 a 138,00 Info: Ticket One

LA DOLCE VITA

30 Luglio

31 Ottobre

Roma

Roma

Auditorium Parco della Musica ore 21.00 Prezzi da euro: 25,00 a 56,00 Info: 06.802411

Palalottomatica ore 21.00 Prezzi da euro: 32,20 a 46,00 Info: Ticket One

KASABIAN 63


Claudio Scaringella

Kitchen > a cura de: Il Pacchero Solitario

con pesto di pinoli, basilico ed olive taggiasche. Ingredienti per 4 persone

4 grossi calamari, 400 gr. di mozzarella di bufala, 100 gr. di olive taggiasche snocciolate, 1 mazzo di basilico, pomodori, sale, olio e pepe.

Preparazione (Livello di difficoltà di preparazione: facile)

Q

uesta volta propongo una cosa semplice e fresca,un piatto unico estivo, nato da una proposta della mia piccola Giulia che io ho cercato di realizzare al meglio. Ci impegnerà poco in cucina, lasciandoci il tempo di goderci appieno le calde serate estive di questa stagione. Pulite i calamari avendo cura di non aprirli e di non staccare le “ali” e quindi, con un coltello ben affilato, create delle incisioni sul dorso tagliando completamente lo strato superiore. Su una bistecchiera (magari di ghisa) molto calda cuocete i calamari ponendoli con la parte incisa a contatto con essa e lasciateli qualche minuto senza girarli per farli colorire bene. Arrostiteli ora su tutti i lati comprese ovviamente le loro teste. Nel frattempo frullate con un mixer le olive, i pinoli ed il basilico con l’extravergine per ottenerne un pesto, e nel frullatore la mozzarella di bufala con un po’ del suo siero. Ponete ora la crema di mozzarella a specchio nel piatto, aggiungete il pesto e quindi il

calamaro ben caldo. Decorate infine con delle fette di pomodoro inserite nelle fessure del calamaro ed una cima di basilico. Irrorate di olio extravergine (che è superfluo rimarcare di ottima qualità) e servite accompagnando con un vino fresco ed estivo come un vermentino, magari ligure per far compagnia al pesto. Nella foto a destra trovate anche una variante destrutturata di questo piatto, in cui, affianco al calamaro potete mettere dei bicchierini con i tre ingredienti frullati: pomodoro, pesto e crema di mozzarella. Buona estate a tutti.

Tempo dipreparazione:

45

minuti

IL PACCHERO SOLITARIO Aprilia, Via Verdi, 29 (Ang. via M.Aurelio) T. 06.92062042



Finalmente il cielo si è liberato dei tormenti che

soprattutto riguardo casa e traslochi vari, che da

vi hanno ostacolato in primavera. Le zavorre le

mesi attendono di essere concluse. L’estate defini-

state buttando a mare, ma un qualcosa di triste

rà i dettagli mancanti ma lo stress e le incomprensioni potranno rovinare i rapporti che state cercando di mantenere amichevoli per convenienza. I vostri numeri fortunati: 12 - 15 - 77

crea instabilità. Ricaricatevi nel sole, in senso letterale e non cercate l’amore. Non è il momento. I vostri numeri fortunati: 2 - 25 - 49

mento di relax che stavate aspettando da un anno.

Vi attende un fulgido autunno e adesso dovete

Si consiglia di coltivare il rapporto di coppia. Per

spianarvi la strada per i prossimi mesi. L’occasio-

le donne arriveranno bambini entro settembre. Giove uscente, vi permetterà di affrontare anche scelte di convivenza, rimandate da troppo tempo.

Scorpione

Finalmente la svolta che aspettavate è arrivata.

ne d’oro è arrivata e ve la meritate tutta. Cercate di essere parsimoniosi. L’unico consiglio: lavorate con passione. Giove opposto è ormai lontano. I vostri numeri fortunati: 70 - 78 - 81

Instabilità in amore con Venere opposta in Gemel-

ha cambiato la strada che avevate previsto per

li vi sta rendendo la vita impossibile. State met-

l’estate, ma attenzione a non rifugiarsi in amo-

tendo troppa carne al fuoco, non è questo il metodo

ri di paglia, non è questa la soluzione. Resistete alla tristezza e immergetevi nelle vostre amicizie più solide. I vostri numeri fortunati 53 - 87 - 89

Sagittario

Dovete concentrarvi solo su voi stessi, l’amore

migliore. L’amore può sciuparsi in breve se non viene tutelato da discussioni che solo voi state portando avanti. Concedetevi una pausa da voi stessi. I vostri numeri fortunati 33 - 50 - 52

Vi state appallottolando sul vostro ramo. Il gomi-

il vostro nuovo cammino lavorativo. La situa-

tolo non è la soluzione migliore in momenti che ri-

zione amorosa si farà complicata per disagi pra-

chiedono polso. L’amore vi rende confusi e gelivi sul

tici, anche se in profondità qualcosa dentro di voi potrebbe già essere cambiato. Tutto sta ad ascoltarsi. Attenzione ai segni di fuoco in amore. I vostri numeri fortunati: 12 - 23 - 25

Capricorno

Bellissimi momenti di relax accompagneranno

piano emotivo, mentre il lavoro ritarda a dare i suoi frutti. Dovrete rimandare certe situazioni a settembre, si consiglia di abbandonarsi alla corrente. I vostri numeri fortunati: 7 - 19 - 29

La stanchezza lavorativa degli ultimi mesi si

E’ un ottimo momento di quiete e soddisfazioni

fa sentire, eppure non sembrate saper coglie-

professionali, avete sostenuto grandi stress in

re occasioni giuste. Problemi nel lavoro dovu-

famiglia e in amore ma ormai avete consolidato

te ad un’alleanza valutata con superficialità può minare le vostre finanze già dissestate. Si consiglia isolamento, benessere e poche spese. I vostri numeri fortunati: 18 - 60 - 65

Acquario

Gemelli Cancro Leone Vergine

rimane nel vostro cuore. La Luna in Gemelli vi

La fine dell’anno lavorativo è per voi il vero mo-

I vostri numeri fortunati: 34 - 35 - 83

66

Bilancia

Si stanno concludendo delle scelte importanti,

la vostra nuova posizione che vi siete ritagliati. Il motto è: affidabilità, stabilità, leggerezza. Sono doti eccezionali che solo il vostro segno sa giostrare. I vostri numeri fortunati: 5 - 50 - 76

La vostra vita è lo specchio dell’esame continuo,

Il vostro cuore è pieno di nostalgia verso il passato.

un’ennesima prova di pazienza e tenacia si con-

Nettuno in opposizione a Marte sta sciogliendo al-

figura nel mese di Luglio, state stringendo i den-

cuni nodi psicologici che la vita vi ha imposto. E’ ar-

ti ma ce la farete. Solo ricordate che non si vive

rivato il momento di elevarvi ad un livello superiore

di impegni, ma anche di affetti e amore, anche se state facendo di tutto per dimenticarvene. I vostri numeri fortunati: 9 - 44 - 67

Pesci

Toro

Ariete

Oroscopo del mese >

di dignità e rispetto. La vostra sensibilità aumenterà e vi renderà più fragili ma anche affascinanti. I vostri numeri fortunati 39 - 66 - 88




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