Ottobre 2015
Attualità Le città più sicure del Mondo
Salute La sindrome del Colon irritabile
Moda Balmain
Life Amore ed egoismo di coppia
Musica
Viaggio
Luca Carboni
La romantica città di Parigi
...e molto altro ancora all’interno
Editoriale di RAFFAELLAPATRICELLI
Anno 6 - Numero 9 Ottobre 2015
For You Magazine Vicolo Brenta, 1 - Aprilia Tel. 333.6024565
Editore e Direttore Creativo Alessandro Immordino a.immordino@foryoumagazine.it
Direttore Responsabile Raffaella Patricelli
direttore@foryoumagazine.it
Collaboratori Tiziana Sacchetti, Pamela Polizzi Silvestro Bellobono, Giovanna Testa Gianluca Rini, Alessandra Cafaro Laura De Rosa, Rossella Giglio Stampa Arti Grafiche Europa Via Vaccareccia, 57 - Pomezia Per la tua pubblicità su FOR YOU MAGAZINE redazione@foryoumagazine.it www.foryoumagazine.it E’ vietata la riproduzione anche parziale di testi, grafica, immagini e spazi pubblicitari realizzati da For You Magazine Salvo accordi scritti le collaborazioni a For You Magazine sono da ritenersi gratuite e non retribuite
Registrazione al Tribunale di Latina Nr. 927 del 23/07/2010
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LASCIAMOCI ISPIRARE DALL’AUTUNNO... Cari lettori, l’Autunno è ormai il periodo dell’anno che preferisco. Basta con l’Estate, con la Primavera con il freddo dell’Inverno. In Autunno c’è una nuova magia. Non fa troppo caldo, ma il clima è fresco tanto da permetterci di indossare una giacca elegante e dormire sonni asciutti. E poi i colori: nuove tonalità, calde, mille sfumature prima che gli alberi si spoglino definitivamente. A me insomma l’Autunno piace. Preparate i palati per nuove e ricche pietanze e poi il vino. Tanto vino di tutti i tipi, gustato insieme a castagne, dolci, risotti e paste al forno. In questo periodo dell’anno deve aumentare la creatività perché di materiale a disposizione ce n’è in abbondanza. Lasciatevi ispirare da ciò che guardate attorno a voi. Per chi ama lo sport sarà felice perché è iniziato il campionato, per chi vuole prendere le distanze dal calcio – la domenica – potrà cimentarsi in nuove esperienze. Tra i Castelli e i Monti Lepini il nostro territorio è ricco di cose da vedere. Ogni domenica sarebbe bello poter organizzare gite fuori porta. Al mare ci si può andare lo stesso, magari non in costume. Ma lo spettacolo del litorale privo della calca agostana non ha eguali. Con voi, però, ovunque andiate – mi raccomando – portate dietro una copia di For You. La nostra compagnia è assicurata, le nostre informazioni sempre puntuali e affidabili. Provare per credere. Ci risentiamo il prossimo mese!
Raffaella Patricelli
direttore@foryoumagazine.it
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10 Attualità:
Le città più sicure del mondo. Roma al 27° posto.
12 Attualità:
Annullamento matrimonio religioso e divorzio breve.
14 Attualità:
Social cooking, se l’hobby della cucina diventa un lavoro.
18 Life:
L’amore e l’egoismo sono un binomio vincente?
22 Life:
Cose che le donne indipendenti temono dell’amore.
26 Salute:
La sindrome del Colon irritabile. Sintomi e cura.
28 Salute:
I vampiri energetici che disturbano la nostra felicità.
32 Estetica:
Pelle più giovane con l’efficace trattamento Dermapen.
36 Alimentazione:
La zuppa detox. Utile per purificare l’organismo in autunno.
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ommario
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40 Viaggio: L’affascinante e romantica Parigi. 44 Moda donna: Lanvin. Collezione Autunno/Inverno. 47 Shopping donna: Gli accessori dedicati a “Lei”. 48 Shopping donna: Le nuove collezioni Swarovski. 50 Shopping uomo: Le nuove tendenze di moda. 52 Design: Moa casa. La Mostra dell’arredo. 56 Cinema: Black Mass. L’ultimo gangster. 58 Musica: Il nuovo album di Luca Carboni.
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Attualità > a cura del Dott. Fabio Ricci
Ottobre è il mese del “Nastro Rosa”, la Campagna mondiale di sensibilizzazione contro il tumore al seno che intende coinvolgere istituzioni e cittadini sui temi della prevenzione e della diagnosi precoce dei tumori della mammella.
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a Campagna “Nastro Rosa” è organizzata dalla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT) e da Esteé Lauder Companies, società leader per i prodotti di bellezza. Ideata nel 1989 negli Stati Uniti da Evelyn Lauder, Presidente della omonima compagnia, colpita dal tumore al seno, la Campagna “Nastro Rosa”, arrivata quest’anno alla XXIII edizione, rappresenta una battaglia anche e soprattutto di carattere culturale tesa a diffondere la prevenzione e l’educazione in campo oncologico che, unita ai programmi di screening, al miglioramento delle tecniche diagnostiche, delle terapie chirurgiche e mediche, è riuscita negli anni a far registrare una lenta ma costante diminuzione della mortalità. Oggi la guaribilità per il tumore al seno è del 90% circa, ma si potrebbe già raggiungere la quota del 98%, con la finalità di raggiungere la mortalità zero. Tale obiettivo può essere alla nostra portata se istituzioni, associazioni, pazienti, cittadini lungimiranti e di buona volontà, riuscissero a unire le diverse forze in modo sinergico per promuovere la cultura della prevenzione e dell’educazione in campo oncologico sull’importanza vitale della prevenzione e della diagnosi precoce dei tumori della mammella. La LILT di Latina è inserita autorevolmente a pieno titolo nella Campagna 8
Mondiale “Nastro Rosa”. E’ doveroso comunque sottolineare che la Senologia della AUSL di Latina, anche grazie al programma di Screening della Regione Lazio, ha da anni istituito, con la LILT, un programma chiamato “Progetto Mammella”. Grazie a questa importante intesa sono stati raggiunti risultati che collocano le due Istituzioni tra le migliori realtà nazionali e internazionali. Nell’ambito della campagna “Nastro Rosa” la LILT ha pensato di coinvolgere i Sindaci pontini chiedendo loro di illuminare di rosa, durante il mese di ottobre, una location rappresentativa del proprio Comune. In questo modo le città pontine potranno sentirsi vicine alle numerosissime città di tutto il mondo che da anni aderiscono all’iniziativa come ad esempio New York, la quale da tempo illumina l’Empire State Building, Roma che per l’occasione illuminerà il Colosseo e moltissime altre. Il tumore al seno è il “big killer” numero uno per il genere femminile. Si stimano in Italia circa 50.000 nuovi casi ogni anno. Questa incidenza è in costante crescita ed è aumentata del 14% negli ultimi sei anni. In particolare il tumore al seno registra un aumento del 29% tra le giovani donne in età compresa tra i 25 e i 44 anni. Numeri impressionanti che fanno del tumore al seno una vera emergenza sociale.
Attualità> di Silvestro Bellobono
CITTÀ PIÙ SICURE, AL 27° POSTO
ROMA
Secondo la classifica 2015 di “Economist” la metropoli più sicura del mondo è Tokyo. Milano è 26esima e precede la Capitale, mentre la più vivibile è Melbourne.
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a crisi economica globale ha acuito uno dei problemi cruciali della modernità: la sicurezza degli individui. I “nuovi poveri”, prodotti dalle difficoltà finanziarie che dal 2007 affliggono l’Occidentale, molto spesso trovano l’unica via di sopravvivenza fra le braccia della criminalità organizzata: le mafie mondiali sono ben felici di ricevere nuova manovalanza per i loro traffici illeciti e delinquenziali. Altro dato inconfutabile è l’accresciuto stato di guerra nei Paesi del Medio Oriente, in parte conseguenza della politica post 11 settembre, che ha disgregato i vecchi regimi totalitari portando maggiore conflittualità e scatenando migrazioni incontrollate di esseri umani, suddivisi in rifugiati politici e migranti economici, ma entrambi accomunati dal desiderio di trovare una vita migliore; desiderio che comunque non può essere soddisfatto per tutti i profughi, una parte dei quali viene attratta dalle maglie soffocanti della malavita. A ciò si aggiunge il tasso sempre costante della microcriminalità che dimora nel ventre caldo di ogni grande metropoli del mondo. A misurare il livello di sicurezza delle maggiori città del pianeta ci ha pensato recentemente un’indagine del settimanale britannico “The Economist”, che ha redatto il “Safe Cities Index 2015”, ossia un report analitico basato su una serie di dati aggregati (circa 40 parametri) come tutela personale, protezione digitale, sanità, istruzio-
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ne, infrastrutture, costo della vita. Ne è risultato che ai primi posti della classifica ci sono tre città orientali, nell’ordine Tokyo, Singapore e Osaka; la prima europea è Stoccolma, mentre nella top ten non figura nessuna italiana. Infatti, è necessario scorrere la graduatoria fino alla 26esima posizione per trovare Milano e immediatamente dopo, al 27esimo posto, c’è Roma, in coda alle principali città d’Europa. L’ultima piazza di questo elenco, composto da 50 città, è occupata da Giacarta, anche se “Economist” puntualizza che «le città sono scelte in base alla loro rilevanza e alla quantità di dati disponibili, pertanto la lista non è esaustiva e l’ultima in classifica non è necessariamente la più pericolosa del mondo». Sorprende un po’ che nella catalogazione dei singoli parametri Roma sia 18esima nella sicurezza delle infrastrutture, meglio di Los Angeles, Francoforte e della stessa Milano (23esima); mentre il capoluogo meneghino precede la Capitale sia negli stipendi più alti sia nella sicurezza digitale (26° posto contro 35°). Indice preoccupante per l’incolumità personale: se Milano è in 27esima postazione, anche prima di New York, al contrario la Città Eterna crolla al 40esimo posto per via della sua considerevole microcriminalità, addirittura peggio di Buenos Aires e Rio de Janeiro. Per quanto riguarda le metropoli più vivibili, Melbourne per il quinto anno consecutivo si conferma regina, seguita da Vienna e Vancouver.
Attualità > di Kati Irrente e Lorena Cacace (www.nanopress.it)
Annullamento matrimonio
RELIGIOSO Le nuove norme decise da Bergoglio cambiano il processo canonico per le cause di dichiarazione di nullità matrimoniale che in verità era rimasto identico dai tempi di Papa Lambertini e per tre secoli, fino ai giorni del Santo Padre gesuita.
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opo la riforma del diritto di famiglia voluta da Matteo Renzi che prevede la separazione in comune e il divorzio breve, anche Papa Francesco ha deciso di portare una ventata di novità in materia. Il Pontefice ha redatto di libera iniziativa due documenti (Motu Proprio) in cui viene disciplinato l’annullamento del matrimonio. Anche se il Papa non ha eliminato l’esistenza dei processi ordinari, le nuove procedure date al Tribunale della Sacra Rota saranno più rapide e costeranno di meno ai fedeli. Ed è una piccola rivoluzione. Ecco cosa cambia. Accordo fra i coniugi Per chiedere l’annullamento del matrimonio i coniugi devono essere in accordo e i motivi di nullità presentati davanti alla Sacra Rota devono risultare evidenti. Potere ai vescovi Sarà il vescovo locale che deciderà sulla nullità, o annullamento, dei matrimoni. Il vescovo diocesano farà da giudice competente quando le ragioni della nullità sono evidenti o riguardano la mancanza di fede di uno o entrambi i coniugi. Durata del processo Se il vescovo stabilisce che si faccia un processo ordinario, dovrà celebrarsi entro un anno al massimo, e
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la sentenza sarà esecutiva da subito, anche in presenza di appello. Gradi di giudizio Non ci sarà più bisogno di due sentenze conformi, ma basterà poi un solo grado di giudizio per arrivare all’annullamento. Matrimonio non consumato In caso di matrimonio non consumato, la dispensa può essere ottenuta senza processo. Cause che mettono fine al matrimonio Fra le cause che determinano la nullità dell’unione: la mancanza di fede, la brevità della convivenza coniugale, l’aborto, una relazione extraconiugale, l’occultamento doloso della sterilità o di una grave malattia contagiosa o di figli nati da una precedente relazione o di una carcerazione, la violenza fisica inferta per estorcere il consenso, la mancanza di uso della ragione comprovata da documenti medici.
Legge sul “divorzio breve” in Italia. Ecco come funziona la separazione. Il divorzio breve è legge dallo scorso aprile. Il provvedimento fu approvato alla Camera con 398 sì, 28 no e sei astenuti. Il testo della legge ha ridotto così i tempi della separazione da 3 anni a 12
mesi e si può arrivare anche a 6 mesi in caso di separazione consensuale. I costi La legge ha portato molte novità anche per icosti. In particolare è stato definito il decreto sulla semplificazione della giustizia civile che introduce delle modifiche, presentando un metodo più veloce ed economico. Il tutto consiste nel fare ricorso alla negoziazione assistita di un avvocato. Proprio quest’ultimo avrà il compito di depositare l’atto privato al Comune. Una coppia che intende separarsi può rivolgersi anche all’ufficiale di stato civile, anche senza la mediazione di un avvocato. Il divorzio alla francese L’annuncio del ministro della Giustizia Andrea Orlando sull’istituzione del divorzio breve in Italia è quanto meno una piccola grande rivoluzione. L’idea del titolare del dicastero nasce dalle emergenze della giustizia italiana, a iniziare dai processi civili che ingolfano la macchina dello Stato con lunghezze e procedure fino alla sfinimento. In Commissione Giustizia è così arrivato il progetto di separazioni e divorzi “alla francese”, cioè senza la presenza di un giudice ma solo con l’accordo consensuale assistiti dai rispettivi avvocati. Il tutto dovrebbe smaltire le pratiche di divorzio in tempi molto brevi. Il non intervento del giudice Il problema è stato affrontato per la prima volta con un metodo rivoluzionario per il nostro Paese. Si potranno avviare le pratiche di separazione consensuale senza doversi recare in tribunale davanti a un giudice. Il Guardasigilli ha annoverato il capitolo divorzio breve nella fase progettuale della riforma della Giustizia, prevista per giugno ma che passa prima dalla risoluzione delle emergenze: per questo si sta lavorando per “la riduzione del contenzioso civile attraverso la possibilità del trasferimento in sede arbitrale di procedimenti pendenti dinanzi all’autorità giudiziaria” e “la promozione, in sede stragiudiziale, di procedure alternative”. La negoziazione assistita da un avvocato La procedura di negoziazione assistita da un avvocato arriva dall’esperienza francese. Il ministro Orlando ha aggiunto: raggiungendo l’accordo alla presenza e con l’ausilio degli avvocati si arriva “al raggiungimento di un accordo conciliativo che, da un lato, eviti il giudizio e, dall’altro, consenta la rapida formazione di un titolo esecutivo”.
Attualità > di Pamela Polizzi
CUCINAre diventa un lavoro
cooking Dopo le auto (BlaBlaCar) e gli alloggi (Airbnb), la nuova frontiera della condivisione è la cucina: la propria, da aprire agli estranei come in un ristorante.
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e attività della sharing economy, improntate allo scambio e alla condivisione di beni materiali, servizi o conoscenze, sebbene ancora di nicchia in Italia, stanno crescendo progressivamente. L’ultima ad imporsi sul mercato è stata quella del social cooking, o come è stato ribattezzato dalla Bbc, di peer-to-peer dining. Vale a dire, guadagnare qualche soldo extra preparando cene ad invitati sconosciuti, sfruttando la propria casa – meglio se grande e pulita - e la propria passione e bravura in cucina. Coloro che si improvvisano ristoratori non sono ovviamente chef stellati o cuochi professionisti ma semplici appassionati che in questo modo hanno la possibilità di accrescere le proprie entrate mensili. Tante e diverse le tipologie di utenti che passano per le tavole dei social cooker: ragazzi single che non amano cenare da soli, giovani universitari, coppie sposate in cerca di nuove conoscenze, turisti. Relativamente alla elevatissima presenza di quest’ultimi, le attività di condivisione economica, e il social cooking in particolare, sembrano aver dato un nuovo impulso al turismo: chi viaggia, infatti, è sempre più interessato alla conoscenza delle realtà quotidiane del paese che visita e cosa c’è di meglio che vivere la cultura del posto entrando nelle cucine di chi in quel posto ci vive? Comunque, a convincere gli utenti tutti, turisti e autoctoni, è soprattutto l’informalità del servizio, la possibilità di godere della conversazione a tavola in un clima assolutamente familiare, di condi14
videre le proprie esperienze e di arricchirsi di quelle raccontante dagli altri commensali. Quella del social cooking è una attività che, pur nascendo come hobby, si rivela per molti una importante fonte di guadagno ed un impegno a tempo pieno, con tutti gli oneri del caso. Relativamente a ciò, ad intuire che tale “sharing” business sarebbe stato munifico sono state tre startup: Bookalokal, EatWith e VizEat. Ognuna di esse ha costruito attorno a sé una community, uno spazio virtuale, dove i membri acquistano e vendono vere e proprie esperienze culinarie. Dagli Stati Uniti poi, questa moda del condividere la propria cena e la propria passione nel prepararla si è rapidamente diffusa a livello globale e ha finito per coinvolgere anche il Vecchio Continente. In Italia, in particolare, una delle piattaforme di social eating più utilizzate è Peoplecooks. I prezzi dei menù inseriti dai social cooker iscritti sono generalmente inferiori rispetto ai prezzi di un ristorante convenzionale; tuttavia, se non si ha a disposizione un’ampia sala da pranzo e se non si ospitano commensali tutti i giorni, vivere esclusivamente dei ricavi di tale attività diventa davvero difficile. I menù degli chef di Peoplecooks partono da una base di 6-7 euro mentre su Gnammo, altra importante piattaforma italiana di social eating, il costo sale, anche se non troppo, in proporzione al numero delle portate e alla quantità di ingredienti necessari a cucinarle.
SATRICVM, la domenica al brunch si trasforma in uno spazio dove vivere un momento di assoluta libertà come in una casa di campagna... L’esterno si fonde con l’interno... si viene accolti dagli antipasti serviti su stoviglie casalinghe, come nelle domeniche di festa quando il tempo scorreva con pazienza e lentezza, con zuppe, pesce, carni, pasta e dolci fatti in casa. Il menù cambia ogni domenica. Questa magica e incantevole atmosfera si vive tutte le domeniche dalle ore 13.00 in poi (escluse festività con menù speciali). Il costo del menù brunch (buffet antipasti, 2 primi, 2 secondi, buffet dolci) è di soli 25,00 euro incluso acqua e vino del giorno. Un piacevole sottofondo musicale e un menù che propone cibi semplici e di stagione, secondo ciò che di più fresco offre il mercato locale, cucinati con cura, in un’atmosfera assolutamente familiare come vuole la nostra tradizione...
Ass. Cult. Fenalc per i soci
“Il pranzo della domenica più cool della Pianura Pontina”
Attualità > di Silvestro Bellobono
LA “DOGGY BAG” contro lo
spreco Secondo una recente indagine della Coldiretti il 25% degli italiani si vergogna di chiedere la borsa da asporto per il cibo non consumato al ristorante. In Usa invece è un must.
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vete mai sentito parlare della “doggy bag”? Chi è attratto dalle tendenze culturali Made in Usa forse sì. Per tutti gli altri è bene precisare che la “doggy bag” (letteralmente “borsa del cane”) è un contenitore per alimenti che viene riempito con gli avanzi del pasto consumato in un ristorante da portare ai propri animali domestici, in particolare cani e gatti. Tuttavia, in un secondo momento, questo recipiente – che può essere un sacchetto di carta o di plastica – ha assunto una funzione più “umana”: per gli americani è diventato un porta-pranzo utilissimo a conservare e trasportare le vivande rimaste nel piatto del ristorante, della mensa o della casa di amici, per poterle gustare successivamente nella propria abitazione, così da evitare un inutile spreco. Anche i vip a stelle e strisce si sono adeguati a questa attitudine che restituisce un valore etico al cibo, in un pianeta dove ci sono circa 795 milioni di persone che ogni anno soffrono la fame. Basti ricordare l’esempio di Michelle Obama: nel 2009, quando la First Lady americana venne a Roma per la prima volta, dopo aver cenato nella trattoria “Maccheroni”, in zona Pantheon, chiese al cameriere la “doggy bag” per farsi impacchettare i resti di pasta alla carbonara, lasagne e amatriciana. E gli italiani che rapporto hanno con il cibo avanzato? Purtroppo negativo, contrariamente a quello
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che si potrebbe pensare di un Paese che nell’ultimo secolo ha patito fame e indigenze dopo due guerre mondiali devastanti. A rivelarlo è un’indagine della Coldiretti sui comportamenti alimentari degli italiani nell’estate 2015: a fronte del 28% di connazionali che dichiara di terminare sempre le portate ordinate, soltanto il 20% decide di trasportare a casa i resti della cena fuori, mentre il 25% lo considera un gesto inopportuno da villani o da miserabili, e pertanto si vergogna di chiedere al ristoratore la borsa da asporto. Insomma, un eccessivo senso del pudore, retaggio del più classico “cosa penserà la gente”, avrebbe surclassato l’altrettanto arcaico, ma decisamente più saggio, insegnamento dei nostri nonni di pulire sempre il piatto prima di alzarsi da tavola. Non sorprende che l’analisi della Coldiretti abbia anche evidenziato che in media ogni italiano getta nella spazzatura 76 kg di cibo all’anno. Maggiore attenzione si registra invece in casa propria, dove 6 italiani su 10 fanno la spesa in modo ponderato, verificando le date di scadenza, conservando gli avanzi del giorno precedente, perseguendo una cultura “anti-spreco”, come richiesto dalla Carta di Milano, un documento firmato in occasione dell’Expo 2015 da cittadini, associazioni, imprese e istituzioni per combattere gli sperperi alimentari.
HOME AFFITTARE, ACQUISTARE O VENDERE UN IMMOBILE, NON E’ MAI STATO COSÌ FACILE...
Per informazioni: redazione@foryoumagazine.it
Life > di Laura De Rosa (www.nanopress.it)
l’Amore e l’egoismo sono
VINCENTE? In apparenza i due concetti sono agli antipodi ma di fatto l’egoismo, quello sano, ci preserva da alcune trappole in cui, soprattutto noi donne, tendiamo a cadere facilmente.
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erché se è vero che in amore bisogna darsi senza pretendere, è altrettanto vero che ognuno di noi ha il diritto di stare bene e di godere dei frutti della relazione. In tal senso sacrificarsi troppo diventa controproducente in quanto atteggiamento non sano, motivato spesso da una sorta di auto-masochismo inconsapevole. Una relazione d’amore per essere appagante deve dare serenità e piacere a entrambi i partner. Quando la felicità è a senso unico qualcosa non funziona e spesso, siamo proprio noi donne a sacrificarci in nome dei sentimenti. Ci dimentichiamo del nostro benessere nel tentativo di appagare l’altro, talvolta anche sul piano erotico. Come se fare felice lui fosse l’unico scopo del rapporto amoroso, quando invece una qualunque relazione è un viaggio alla scoperta di se stessi, che deve portare frutti a entrambi. In tal senso l’amore egoistico è un bene perché ci aiuta ad evitare le insidiose trappole dell’auto-masochisimo. Gli uomini, in generale, sono più abituati a preservare se stessi e a proteggersi da eventuali vampiri emo-
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tivi poiché difficilmente disposti a sacrificare la loro identità. Certo, non funziona nemmeno l’atteggiamento opposto, ovvero l’egoismo esasperato, ne basta un pizzico per tenersi alla larga dalle cosiddette sindromi della crocerossina. Perché amare con un po’ di sano egoismo non significa affatto provare indifferenza nei confronti dell’altro ma implica la capacità di dare e desiderare, al tempo stesso, piacere. L’amore non è sacrificio, non è un sentimento che possiamo imporci per una forma distorta di altruismo, è qualcosa che deve fluire liberamente per far star bene entrambi. Ma è anche un sentimento che può aiutarci a scavare in noi stesse, l’altro in effetti è uno specchio della nostra interiorità, nel bene e nel male. In definitiva, l’appagamento personale in amore non è una colpa ma un diritto che abbiamo tutti e che possiamo ricevere solo se impariamo ad amare in primis noi stessi.
Life > di Lorena Cacace (www.nanopress.it)
sette lavori considerati i
MONDO
Fortunato oggi chi un lavoro ce l’ha; ancora più fortunato se è uno dei 7 lavori più belli del mondo. Creare un impiego dalle proprie fantasie e sogni, ma anche valutare pregi e difetti di ogni lavoro e scegliere quello giusto per se stessi, senza lasciarsi imbrigliare dagli stereotipi.
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n ogni caso, qualsiasi impiego può essere il più bello se è quello che davvero desiderate fare. Alcune ricerche hanno però provato a stabilire quali sono i lavori più belli del mondo: vediamoli insieme. Custode isola tropicale Essere pagati (e bene) per trascorrere sei mesi su un’isola tropicale, tra nuotate in acque cristalline ed escursioni immersi nella vegetazione: se non è questo il lavoro più bello del mondo, poco ci manca. Qualche anno fa, il dipartimento del turismo dello stato del Queensland (Australia), ha deciso di mettere un annuncio online per cercare un custode per l’Hamilton Island, nella Grande Barriera Corallina. Su 35mila candidati da tutto il mondo, era stato l’inglese Ben Southall a spuntarla. Il suo impiego, durato sei mesi, consisteva nel vigilare sull’isola, esplorarla e farle anche pubblicità, vero intento del lavoro: il tutto per uno stipendio di circa 75mila euro, con alloggio in villa di tre camere e piscina tutto pagato. Degustatrice di uova di Pasqua Chi non ha mai sognato, almeno una volta nella vita, di essere Willy Wonka? L’inglese Alex Emerson-White, 27 anni, ci è andata vicina, come ha raccontato il quotidiano inglese The Mirror. Il suo lavoro è infatti quello di degustatrice di cioccolato per uova di Pasqua nella catena di negozi Marks & Spencer.
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La giovane deve assaggiare non solo il prodotto finale, ma anche scovare i migliori cioccolati e cacao in giro per il mondo con cui produrre le uova. Unico difetto? Sotto Pasqua, quando il lavoro aumenta, deve andare in palestra 4 volte alla settimana per smaltire i 5-6 chili in più messi su. Collaudatrice hotel 5 stelle Essere pagati per dormire nei migliori hotel a 5 stelle nel mondo. Rhiannon Taylor, 29 anni, è riuscita a fare della passione per i viaggi il suo lavoro, aprendo il sito di recensioni In Bed With, dove vengono pubblicate le valutazioni degli alberghi di lusso da lei visitati. Grazie a un mix di ironia, consigli utili e recensioni veritiere, in poco tempo il sito è cresciuto sia tra gli utenti che tra gli sponsor e gli stessi hotel che ora la pagano per trascorrere qualche giorno immersa nel lusso e recensire i loro servizi.
ESSERE PAGATI (E BENE) PER TRASCORRERE SEI MESI SU UN’ISOLA TROPICALE, TRA NUOTATE IN ACQUE CRISTALLINE ED ESCURSIONI IMMERSI NELLA VEGETAZIONE: SE NON È QUESTO IL LAVORO PIÙ BELLO DEL MONDO, POCO CI MANCA.
Collaudatore acquascivoli In giro per il mondo a testare gli acquascivoli in parchi o resort di lusso. Il lavoro di Tommy Lynch, inglese di 32 anni, è tra i più divertenti e belli al mondo. L’uomo lavora per la First Choice Holidays, girando in lungo e in largo per collaudare gli scivoli, valutandone sicurezza, altezza, velocità, quantità d’acqua e tutto ciò che serve per garantire il divertimento in tutta sicurezza dei turisti. Per farlo, viaggia nelle migliori località di mare e nei resort più esclusivi. Tester per profilattici Non si riceverà molto in denaro, ma fare il tester per profilattici può essere uno dei lavori più belli al mondo. Spesso, nei paesi anglosassoni, una nota casa produttrice mette annunci di lavoro in cui cerca volontari per collaudare il prodotto finale, dopo i test effettuati con le macchine. In alcuni casi, non si riceve un compenso in denaro, ma una fornitura di profilattici.
Giardiniere La passione degli inglesi per il verde è cosa nota, ma che il giardiniere sia il lavoro più bello del mondo potrebbe far sorridere. Invece, per i sudditi di Sua Maestà, lo è davvero, almeno stando ai risultati di uno studio pubblicato dal Guardian. Il guadagno di circa 25mila euro l’anno non è la cosa che conta di più: il valore di stare all’aperto, lavorare a stretto contatto con la natura, essere creativi, dimenticandosi di stress, mezzi pubblici, uffici e scrivanie è molto più alto. Matematico Prospettive di carriera, guadagni in crescita e assenza di crisi nel settore: l’autorevole rivista Time non ha avuto dubbi nell’eleggere il matematico a lavoro più bello del mondo. I motivi? Uno stipendio medio di 100mila dollari all’anno, una crescita del 23% prevista per il 2022 e possibilità infinite in settori diversi, dalla Borsa alla medicina, fino alla politica e alle aziende di vario genere.
Life > di Laura De Rosa (www.nanopress.it)
cose che le donne indipendenti
amore
Quando una donna punta molto su se stessa e sulla propria autonomia può darsi che il rapporto di coppia le procuri più di qualche noia.
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bituarsi a cavarsela da sole e a pianificare la vita secondo le proprie, personalissime, regole, è vantaggioso finché sussiste la singletudine, ma cosa accade quando si incontra l’uomo della vita? Ci si trova a dover fare i conti con le esigenze di un’altra persona che, per quanto carina e rispettabile e fantastica, rimane fondamentalmente diversa da noi. Restare fedeli a se stesse in coppia non è così semplice, ma l’amore aiuta! Detto questo, quali sono le cose che le donne indipendenti temono dei rapporti di coppia? Dover rinunciare a se stesse E’ ovviamente il timore più diffuso fra chi si è faticosamente guadagnata un posto nel mondo, ma in fondo basta dire no. Un partner che valga la pena frequentare non ci chiederebbe mai di rinunciare alla carriera piuttosto che alle nostre ambizioni e il fatto di dover arrivare a dei compromessi non è di per sé una rinuncia, ma una scelta. Il timore di perdere tempo prezioso Le donne indipendenti conoscono bene il valore del tempo, che è sempre poco. Per questo tendono a selezionare con cura gli uomini che frequentano, onde evitare perdite in tal senso. Ma anche i rapporti sbagliati insegnano qualcosa, pianificare tutto è impossibile persino per la single più autonoma del mondo.
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La paura del rapporto tradizionale Il rapporto uomo-donna tradizionale prevedeva che quest’ultima si dedicasse anima e cuore al compagno. Ma questo è un punto di vista evidentemente obsoleto, un rapporto di coppia maturo necessita di due persone che vivono le proprie esistenze a 360 gradi, non focalizzate su un singolo obiettivo. Chi meglio della donna indipendente riesce a farlo? Temono che non esistano uomini alla loro altezza Le donne indipendenti tendono ad essere perfezioniste, specialmente sul lavoro. Spesso, fra le altre cose, sono vittime del clichè che le vuole perfette sotto tutti i fronti, e ovviamente ciò crea competizione anche nella coppia, aumentando a dismisura le loro aspettative nei confronti del compagno. La paura del cambiamento La singletudine ci concede l’opportunità di essere esattamente come vogliamo, senza costringerci a cambiare abitudini, ritmi di vita e via dicendo. Ma questo stato di cose, alla lunga, tende a fossilizzarci, cosa che non capita quando si condivide la vita con un’altra persona, per non parlare poi dei figli. La paura del cambiamento attanaglia molte donne indipendenti.
Salute > di Gianluca Rini (www.tantasalute.it)
trucchi casalinghi per
DENTI
Se vuoi sapere alcuni trucchi casalinghi per sbiancare i denti e mantenerli brillanti, prova a seguire i consigli di questa piccola guida.
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i sono molte strategie, per non provare l’imbarazzo di avere i denti ingialliti a causa delle troppe bibite a base di caffeina ingerite, a causa del fumo o per via dell’invecchiamento. Esistono sicuramente dei rimedi a cui non hai pensato. Non occorre che tu nasconda il tuo sorriso, prova a seguire alcuni piccoli trucchi e in poco tempo renderai lo smalto dei tuoi denti lucido come non mai. Ti diamo alcune dritte. Bicarbonato e sale. Fra le regole per avere denti sani e belli, possiamo provare l’uso del bicarbonato insieme al sale. Basta mezzo cucchiaino di ciascun ingrediente, per creare un detergente molto efficace. Si dovrebbe utilizzare come un dentifricio, senza esagerare, perché un uso frequente potrebbe danneggiare lo smalto. Meglio se soltanto una volta alla settimana. Salvia. Fra i rimedi naturali da utilizzare per avere i denti bianchi, c’è anche la salvia. Non si deve fare altro che prendere una foglia di salvia fresca e strofinarla sui denti. Sedano. Una parte fondamentale è svolta dall’alimentazione. Ad esempio la masticazione del sedano aiuta a produrre delle sostanze naturali capaci di neutralizzare i batteri che causano la carie. Il sedano si può consumare anche come snack nel corso della giornata. Tè verde. Il tè verde è con24
siderato benefico per proteggere i denti. Infatti contiene catechina, una sostanza che aiuta ad annientare i batteri che trasformano gli zuccheri in placca. Kiwi. Se non abbiamo abbastanza vitamina C, possiamo avere delle gengive più fragili. Meglio, quindi, rimediare con i kiwi, frutta ad alto contenuto di questa vitamina. Rosmarino. Si può preparare uno sbiancante a base di rosmarino. Ne servono due rametti, che vanno frullati per bene e poi con la polvere ottenuta si spazzolano i denti, come se fosse un dentifricio. Bicarbonato, acqua e olio di cocco. Mettendo insieme bicarbonato, acqua e olio di cocco, si può ottenere un composto omogeneo ed efficace per lo sbiancamento dei denti. Gli effetti si vedono in poco tempo! Carote. Anche le carote, al pari del sedano, sono utili, perché masticandole si riescono a tenere puliti gli spazi interdentali. Le carote crude vanno bene anche come snack. Broccoli. I broccoli da consumare crudi sono davvero ideali per massaggiare le gengive e per spazzolare i denti in modo naturale. Dovremmo imparare a fare sempre questo, che non rientra affatto fra le abitudini sbagliate che fanno male ai denti.
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Salute > di Silvestro Bellobono
la sindrome del
COLON Si tratta di una patologia piuttosto diffusa che crea diversi stati di malessere, ma si può controllare con uno stile di vita più sano. Scopriamo sintomi, cause e possibili rimedi che tuttavia variano da caso a caso e necessitano di prescrizione medica.
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olte persone ne soffrono e altrettante ne sono ignare oppure lasciano trascorrere troppo tempo prima di recarsi dal medico: la sindrome del colon irritabile (in inglese IBS, Irritable bowel syndrome) è un disturbo frequente che colpisce, in generale, più le donne che gli uomini e per circa la metà dei pazienti comincia attorno ai 35 anni. Il colon è il tratto terminale dell’apparato digerente, è lungo circa un metro e mezzo, collega l’intestino tenue al retto e all’ano: la sua funzione principale è quella di assorbire acqua e sali minerali, e di sintetizzare alcune vitamine liposolubili prima che siano eliminate dall’organismo. La motilità del colon (cioè la contrazione dei muscoli e il movimento dei liquidi) è controllata dai nervi e dagli impulsi nervosi: queste contrazioni permettono il passaggio dei liquidi contenuti nel colon verso il retto per l’assorbimento delle sostanze nutritive, mentre tutti gli scarti formano le feci che vengono espulse defecando. Tuttavia, se i muscoli del colon non si contraggono regolarmente in modo corretto ecco che si ha la sindrome del colon irritabile. I principali sintomi, che possono variare da persona a persona, sono: dolore addominale, gonfiore, crampi, nausea, meteorismo, dissenteria o alternanza di stitichezza e diarrea, oltre a una diffusa sensazione di disagio che può influire sulla vita sociale e professionale degli individui, ma per fortuna non genera né danni persi26
stenti all’intestino né patologie gravi come i tumori. Le cause più comuni rimandano a una predisposizione genetica che rende il colon particolarmente sensibile e reattivo a determinati alimenti e allo stress che, pur non essendo una causa, può stimolare gli spasmi del colon, le cui terminazioni nervose sono collegate direttamente al cervello. Anche il sistema immunitario, che combatte le infezioni nell’organismo, potrebbe essere un fattore scatenante: alcune ricerche su pazienti affetti da gastroenterite dimostrano anche la presenza dell’IBS. La diagnosi di questo disturbo viene eseguita dal medico dopo che il paziente gli ha descritto accuratamente tutti i sintomi; in seguito si procede con diversi esami di laboratorio come analisi delle feci, del sangue, radiografie e infine una colonscopia che permette di esaminare l’interno dell’organo. La terapia più opportuna consiste nel seguire una dieta corretta, poiché molti alimenti sono potenzialmente origine di reazioni, benché differenti da caso a caso: sono cibi “a rischio” latte, dolcificanti, the, caffé, bibite gasate, verdure, spezie; sono invece consigliati frutta sbucciata, carne, pesce, in alcuni casi fibre alimentari (senza eccedere, massimo 25 grammi giornalieri) e integratori che possono mitigare la costipazione ma risultano inefficaci contro dolori e diarrea. Pertanto, solo dietro prescrizione medica, è possibile assumere dei farmaci specifici per avere sollievo dai singoli disturbi.
Salute > di Eleonora Casula
I Vampiri Energetici che Disturbano
FELICITA’
Sono persone che sottraggono l’energia vitale ad altri soggetti che, per causa loro, si sentono svuotati e indeboliti. Si possono nascondere sotto molte vesti e possono assumere i connotati di amici e parenti.
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i possono riconoscere perché dopo averli incontrati ci si sente indeboliti, senza energie e completamente svuotati. Ecco 17 tipologie di vampiri energetici che distruggono la felicità. L’Adulatore. E’ abituato a riempire gli altri di complimenti falsi e di lodi non sincere. L’invidioso. Si sente inferiore ed è costantemente invidioso delle doti o dei successi ottenuti da amici e parenti. Il pettegolo. Attacca sempre bottone ed ama parlare dei fatti degli altri. Non gli sfugge nessun dettaglio che poi prontamente riporta a chiunque gli capiti a tiro. L’autoritario. Impone la sua presenza facendo leva sulla sua presunta superiorità; non ammette che venga offuscata la sua autorità e si sente soddisfatto quando riesce a controllare qualcuno. L’appiccicoso. Stabilisce dei legami stretti ed indissolubili con le persone che sceglie. E’ il suo modo per approfittare della loro linfa ed energia vitale. Il controllore. Con l’astuzia si intromette nella vita altrui riuscendo a controllarla e ad imporre la sua volontà. Per mantenere il controllo fa ricorso al senso di colpa. Il pessimista. Ha una visione pessimistica e negativa della vita e non perde occasione per piangersi addosso. L’approfittatore. E’ astuto e particolarmente abile nell’ottenere dagli altri ciò che desidera. Chi rinfaccia. E’ una persona che ha il vizio di rinfacciare tutto, comprese
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le azioni mai compiute. L’altruista. Sembra ben disposto verso gli altri invece si nutre della loro energia lasciandoli stanchi ed indeboliti. L’ipocondriaco. Sempre malato, le patologie sono il suo unico argomento. Affossa chi lo ascolta con il racconto dettagliato dei sintomi che lo affliggono. Il contestatore. E’ un vampiro energetico sempre pronto alla protesta e alla contestazione. Il suo atteggiamento è di prevaricazione e violenza. L’irascibile. Perennemente corrucciato ed arrabbiato con il mondo intero si sfoga con gli altri, subissandoli con il suo cattivo umore. Il negativo. Basa il suo potere su assurde profezie catastrofiche con le quali mira a terrorizzare le persone con le quali vive. Utilizza la paura ed il timore per indebolire e poter rovinare la felicità altrui. Il derelitto. Per far presa mette in evidenza la terribile condizione nella quale vive. Cerca di mettersi al centro dell’attenzione puntando sui problemi che gli rendono la vita impossibile. L’illuminato. E’ un vampiro energetico che si spaccia per una grande personalità mentre non riesce a far altro che assorbire la linfa vitale di chi gli sta accanto. Il moralista. Si tratta di una persona che si erge a giudice degli altri e non esita ad imporre schemi e regole.
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Estetica> di Maria Teresa Moschillo
sopracciglia, gli errori da
EVITARE
Belle e curate sono l’essenziale per essere sempre perfette e per dare profondità allo sguardo di ogni donna.
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e sopracciglia sono fondamentali per sfoggiare un aspetto curato ed impeccabile, oltre che armonioso ma, molto spesso si tende ad esagerare con l’applicazione di prodotti, oppure a non disciplinarle a sufficienza, finendo per sembrare sciatte e trascurate. Scoprite con noi gli errori da non commettere. Dare una forma troppo squadrata. Specialmente quando vengono delineate con la matita c’è il rischio che la forma delle sopracciglia risulti essere troppo squadrata. Adoperate una matita dalla mina non troppo dura e disegnate piccoli tratti che vadano a riprodurre i peletti naturali delle sopracciglia, anche qualora usiate un mascara gel o un ombretto in polvere, prodotto dai tanti usi alternativi. Delineare una “coda” troppo lunga. Quando si disegnano sopracciglia dalle estremità troppo lunghe si rischia che queste vadano ad invecchiare lo sguardo, “portandolo” verso il basso. Servitevi di una matita da porre in diagonale partendo dalla narice, facendola incontrare con l’angolo esterno dell’occhio: il punto che verrà indicato sull’osso della fronte sarà quello in cui le sopracciglia devono terminare. Creare un arco troppo accentuato. Sfoggiare sopracciglia perfette e della giusta forma non è affatto semplice: specialmente chi predilige la forma ad ala di gabbiano tende spesso a delinare un arco troppo accentuato che conferisce al volto e allo sguardo un aspetto arrabbiato ed imbronciato.
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Per capire dove posizionare l’arco prendete una matita da porre lungo il naso e da ruotare in diagonale passando dal centro dell’occhio. Le sopracciglia informi. Delle sopracciglia senza forma non valorizzano lo sguardo e rendono sciatto e privo di personalità il viso. Se non sapete come delinearle rivolgetevi ad un’estetista esperta per le prime volte oppure semplicemente limitatevi a pulire la peluria in eccesso. Usare troppo illuminante. Una buona tecnica per mettere in evidenza le sopracciglia è quella di applicare dell’illuminante al di sopra e al di sotto dell’arcata: fate attenzione a non eccedere con il prodotto e, per un effetto più naturale, preferite l’applicazione di un correttore di un tono leggermente più chiaro della vostra pelle. Sbagliare colore della matita. Non c’è niente di peggio che delineare le sopracciglia con una matita del colore sbagliato: un colore troppo chiaro, infatti, rende lo sguardo spento e scialbo, mentre uno troppo scuro lo incupisce. La tonalità perfetta deve essere leggermente più chiara dei vostri capelli. Usare troppo prodotto. Che stiate applicando una matita, un gel o dell’ombretto in polvere opaco prestate attenzione a non eccedere con le quantità di prodotto: aggiungere è semplice, togliere richiede indubbiamente maggiori sforzi e difficoltà!
Estetica > di Gimmi Longo
PELLE PIU’ GIOVANE CON IL
DERMAPEN Il trattamento Dermapen con la sua vibrazione crea una biostimolazione che permette una naturale produzione di nuovo Collageno ed Elastina senza danneggiare la pelle.
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l Dermapen effettua un’azione modestamente abrasiva e di rimozione di barriere cutanee di opposizione, cosicchè, i prodotti che vengono poi posti sul tessuto possano essere rapidamente assorbiti e svolgere l’azione desiderata. Il campo di applicazione è veramente molto vasto e può essere effettuato con ottimi risultati sia sul viso che sul corpo. Per il viso si può intervenire per un semplice ma deciso peeling cutaneo di rinnovamento del tessuto pelle, per passare al trattamento di problematiche più importanti, quali, ad esempio, macchie cutanee, acne volgare, cicatrici, pori dilatati, rughe e invecchiamento, sottomento e rilassamento del volto, occhiaie e borse sotto gli occhi. Sul corpo invece lavoriamo su perdita di tono cutaneo, cellulite, smagliature e, finalmente, su una fantastica biostimolazione del seno. I risultati sono più che evidenti già subito dopo la prima seduta, ammesso che il problema ne richieda poi altre successive. Il sistema di lavoro consiste nel produrre una “battitura” costante con le giuste intensità sulla pelle con una piastra, che nel passaggio sulla zona che si
desidera trattare, rimuove tutte quelle formazioni e/o depositi di sudore, creme e saponi della parte più esterna del tessuto, generando di fatto una eccitazione con effetto indotto di profondità che vanno a stimolare una produzione spontanea delle sostanze che servono al sostegno ed al tono. La rimozione inoltre permette alla pelle di ossigenarsi in maniera più diretta cosicché il tessuto non diventi grigio e asfittico. Successivamente al trattamento Dermapen la pelle risulterà di fatto liscia e la trama avrà un aspetto più compatto ed omogeneo, il suo colorito sarà più naturale e luminoso. Le rughe di espressione, naso labiali, codice a barre, contorno occhi e glabella (fronte) si distendono e si riempono già dalla prima seduta senza alterare nella maniera più assoluta forma ed espressione caratteristiche della propria personalità. Come sempre all’avanguardia Merlino e Morgana propone in prima assoluta questo trattamento innovativo, e, come sempre, con promozioni vantaggiose. Benessere, linea e perché no... bellezza.
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Ostetricia> a cura della Dott.ssa Alessandra Cafaro
MASSAGGIO NEONATALE:
BIMBI
Imparare a massaggiare il tuo bambino significa metterti in ascolto dei suoi bisogni e delle sue esigenze. Un vero messaggio d’amore.
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l massaggio al neonato è un’antica arte presente in molti paesi e culture: esso lega in modo profondo le mamme ai propri figli, le aiuta a capire il particolare linguaggio dei bambini, le porta a reagire con amore e ad ascoltarli con rispetto. La sensibilità tattile è uno dei primi mezzi che il bambino ha a disposizione per conoscere il mondo: il tatto è infatti il primo senso a svilupparsi, già a partire dall’ottava settimana di gestazione. Per i piccoli la stimolazione della pelle è fondamentale: essere coccolati, accarezzati e massaggiati è nutrimento a tutti gli effetti, alla pari del cibo. Ma il massaggio non è solo tatto, bensì pieno contatto. E’ ascolto, rispetto dei ritmi, comunicazione; è uno scambio d’amore intimo che rafforza il legame genitore-bambino. Il massaggio offre benefici sia al bambino che ai genitori, alla famiglia e alla società. Quali sono questi benefici? Per prima cosa crea continuità con la vita intrauterina: il movimento ritmato del massaggio ricorda il dolce cullare della gravidanza. Il massaggio, inoltre, rafforza il legame di attaccamento, o bonding: si pone come momento di nutrimento affettivo e di sostegno nell’arte di essere genitori, gettando le basi per una relazione solida in grado di offrire al bambino sicurezza e autostima. La stimolazione tattile favorisce lo sviluppo neurologico nel neonato e facilita la conoscenza delle varie parti del corpo, sviluppando l’immagine di sé,
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così da far sentire il bambino sostenuto ed amato. Stimola, tonifica e regolarizza il sistema circolatorio, respiratorio, muscolare, immunitario, linfatico, gastro-intestinale e neuro-ormonale; sviluppa il linguaggio, l’interazione sensoriale e la consapevolezza mentale e fisica. Il massaggio rappresenta un’esperienza di contatto esclusivo tra genitore e bambino e favorisce il rilassamento di entrambi; aiuta il bambino a scaricare tensioni e a migliorare la qualità del suo sonno. In particolare, massaggiare l’addome allevia il dolore delle coliche gassose, tonificando il tratto digestivo, aiutando ad eliminare aria e feci e favorendo la digestione. Il massaggio del viso allevia la tensione durante il periodo della dentizione e aiuta a scaricare il nasino durante il raffreddore. Come ricorda un noto ostetrico francese, Frédérick Leboyer “essere toccato e accarezzato, essere massaggiato è nutrimento per il bambino. Cibo necessario come i minerali, le vitamine e le proteine”. Care mamme e cari papà, imparare a massaggiare il vostro piccolo sarà un vero messaggio d’amore!
Ostetrica Dott.ssa Alessandra Cafaro Per maggiori informazioni o consulenze: e-mail: alessandra.cafaro@hotmail.it recapito telefonico: 340.5963210
Alimentazione> A cura della dott.ssa Tiziana Sacchetti
LA ZUPPA
detox
PER Purificare l’organismo nella stagione autunnale Impariamo a usare gli alimenti per recuperare le energie nella stagione autunnale e migliorare la protezione del nostro organismo dalle malattie da raffreddamento: gli alimenti utilizzati per preparare la zuppa detox sono l’ideale.
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isintossicare significa pulire il nostro organismo dalle tossine esogene che si sono accumulate a causa di uno stile di vita poco sano. Il fine è quello di migliorare il nostro stato di salute generale. Come si accumulano esattamente le tossine? Attraverso il consumo di cibo spazzatura, bevande nervine, assunzione di farmaci, stress psicofisico, tabagismo, inquinamento ambientale. La zuppa detox ha la funzione di favorire la depurazione dell’organismo dalle sostanze nocive e migliorare le difese immunitarie, perché ricca di diversi tipi di antiossidanti e fibre. Risulta un valido aiuto in caso di raffreddore e influenza, specie quando consumata calda e in modo particolare la sera. La ricetta che vi propongo di seguito è adatta ai vegani, può essere consumata in caso di allergia/intolleranza al glutine, rispetta la stagionalità dei prodotti ortofrutticoli ed è una deliziosa zuppa autunnale. Cosa occorre per la preparazione: 3 carote, 3 coste di sedano, 10 pomodorini tipo ciliegino, ½ cipolla ros-
Dott.ssa Tiziana Sacchetti Consulente Dietista ed Educatore alimentare
sa, un testa di broccolo, ¼ di cavolo cappuccio viola, ½ cavolo verza, 2 spicchi d’aglio, 1 cm di radice di zenzero fresca tagliata finemente, 1 cm di radice di curcuma fresca tagliata finemente, il succo di ½ limone appena spremuto, 1 peperoncino piccolo, un pizzico di sale integrale fino, acqua quanto basta. Pulire e tagliare tutti gli ingredienti in parti di dimensioni medie e far cuocere in acqua bollente, rispettando i diversi tempi di cottura degli ingredienti. Quando la zuppa sarà pronta, aggiungere un cucchiaino di semi di zucca essiccati da agricoltura biologica e servire in tavola.
Il mio consiglio è di consumare questa pietanza almeno una volta alla settimana, preferibilmente al pasto serale. L’effetto benefico ci aiuterà a combattere la stanchezza tipica di questa stagione; inoltre mantenere il nostro organismo il più possibile libero dalle tossine ci aiuterà a migliorare il riposo notturno e accrescere il nostro benessere psico-fisico. Per le vostre domande o per una consulenza inviate una mail a: info@benessereadieta.it www.benessereadieta.it
BENESSERE A
DIETA
La sana alimentazione ha un ruolo di grande importanza nel miglioramento della qualità della nostra vita, nell’accrescimento del nostro benessere psico-fisico, nella prevenzione e miglioramento del nostro stato di salute. Tutti possiamo godere di tali benefici usufruendo della consulenza professionale personalizzata. Attività svolte: • Redazione di piani alimentari personalizzati, calcolati in base alle specifiche esigenze del paziente/utente, nel rispetto dei fabbi-
sogni nutrizionali, dello stile di vita, dei gusti personali in termini di cibo, e dell’attività sportiva svolta; • Applicazione della dietoterapia per la prevenzione e la cura delle patologie, come ad esempio il diabete mellito, le dislipidemie
e i problemi cardiocircolatori, la sindrome metabolica, l’iperinsulinemia, sovrappeso e obesità, problemi dell’apparato digerente (gastrite, reflusso gastro-esofageo, sindrome dell’intestino irritabile, malattie infiammatorie croniche intestinali)…; • Redazione di piani alimentari per le intolleranze e/o le allergie alimentari (celiachia, allergia al nichel, intolleranza al lattosio…); • Attività di educazione alimentare volta al singolo e/o a gruppi di pazienti/utenti nelle diverse fasce d’età (in età evolutiva, in gravidanza e in allattamento, nell’anziano, nello sportivo…), allo scopo di migliorare le nostre scelte a tavola e prevenire le patologie influenzate dalle cattive abitudini alimentari; • Consulenze dietistiche per le scuole, gli asili, le RSA, le comunità, le cliniche, nonché le mense aziendali.
CONTATTAMI E INIZIA IL TUO STILE DI VITA SANO DA OGGI. www.benessereadieta.it
info@benessereadieta.it
Personaggio> di Silvestro Bellobono
SONO IO LA PIÙ BELLA DI
TUTTE
Alice Sabatini, 18enne di Montalto di Castro (Viterbo), è la nuova Miss Italia. Si definisce «equilibrata, disinvolta, senza pregiudizi» e soprattutto sportivissima, come dimostra la sua passione per... Michael Jordan!
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nche quest’anno abbiamo la nostra reginetta di bellezza. Il 20 settembre scorso, dal Pala Arrex di Jesolo, è andata in scena la finale di Miss Italia 2015, la storica kermesse organizzata da Patrizia Mirigliani, giunta alla 76esima edizione e condotta in diretta Tv da Simona Ventura. Dal gruppo delle 33 finaliste è emersa la dolcezza di Alice Sabatini, 18 anni, nata a Montalto di Castro, in provincia di Viterbo, che tra tutte le miss in gara spiccava, oltre che per i suoi luminosissimi occhi marroni, soprattutto per essere l’unica ad aver scelto un taglio molto corto per i suoi capelli castani. Così come è apparso decisamente in controtendenza il singolare tatuaggio con l’immagine stilizzata di Michael Jordan sull’anca destra, visibile a tutti nel momento in cui le ragazze sfilavano in costume. Infatti Alice, dall’alto dei suoi 178 cm, ha una grande passione per il basket dall’età di 10 anni, ha giocato come ala nella squadra femminile del Santa Marinella, in A-2, tifa per la Virtus Roma anche se i suoi idoli sono le star dell’NBA. Tuttavia la neomiss non è solo passerelle e sport: diplomata in Biotecnologie Sanitarie, ora vorrebbe laurearsi in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche e produrre cosmetici, ma molto probabilmente l’Università dovrà pazientare almeno un anno, considerato
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che inclusi nella sua vittoria ci sono i contratti con gli sponsor, una borsa di studio di 10.000 euro da destinare a un corso di recitazione e anche un ruolo nel prossimo film del noto produttore Massimo Ferrero, che era presente al momento dell’incoronazione. Un momento che inusualmente, rispetto alle altre edizioni, non ha visto piangere di commozione la vincitrice. Anche in questo Alice ha saputo distinguersi dal solito clichè delle lacrime del trionfo, dichiarando molto serenamente le sue sensazioni nelle interviste post-cerimonia: «Sono felicissima, ancora non realizzo molto bene la vittoria. Non ci credo ancora. Grazie a tutti, a chiunque mi abbia seguita e chiunque mi abbia votato». Emozioni contenute, nonostante il record di 4 fasce vinte: Miss Italia, Miss Cinema, Miss Diva e Donna, Miss Compagnia della Bellezza (premio successivamente ceduto ad un’altra concorrente, come da regolamento), oltre alla soddisfazione di aver riportato lo scettro nel Lazio (la regione di cui detiene il titolo) dopo ben 15 anni dalla vittoria di Tania Zamparo. Ad applaudire in sala la giovane viterbese c’erano anche la mamma, la nonna e la bisnonna materna Augusta: un quadretto felice che ci ricorda come, al di là delle corone, della Tv e dei fotografi, i valori più autentici del nostro Paese risiedano sempre nell’unità familiare, che è la vera bellezza.
Viaggio >
UNA TRA LE CITTA’ PIU’ BELLE D’EUROPA
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arigi stimola i sensi, chiede di essere vista, ascoltata, toccata e assaggiata. Dall’incanto del Lungo Senna agli scorci della città catturati dal finestrino degli autobus, dai discorsi meticolosi degli avventori dei caffè sul buon uso dell’aglio, alle continue testimonianze di arte e cultura, Parigi è la quintessenza dell’essere francesi. Lasciatevi rapire dai suoi ariosi boulevard, dai suggestivi monumenti, dalle grandi opere d’arte e dai giochi di luce. Assaggiate la straordinaria scelta di formaggi, cioccolato, vino e pesce. Sentite il vento
in faccia mentre andate sui rollerblade verso la zona di Bastille, o provate l’ebbrezza del brivido e del piacere in cima alla Tour Eiffel. Sembra un paradosso: ma raccontare Parigi è quasi impossibile, si deve soltanto vivere. Una delle città più belle d’Europa. Spesso paragonata a Roma. Racchiude in sé un caleidoscopio di emozioni e di eventi, ma anche tanta storia, arte e magia. Andiamo per ordine, iniziamo quindi dalle informazioni pratiche. Come dice la vecchia canzone, “Parigi è bellissima in primavera”, anche se a volte un po’ umida.
UNA CITTÀ INDIMENTICABILE, CHE LASCIA UN SEGNO INDELEBILE IN CHI LA VISITA, ED IL DESIDERIO DI RITORNARE A VEDERLA PIÙ VOLTE NELLA VITA E IN PERIODI DIVERSI DELL’ANNO, PER APPREZZARNE I SUOI MILLE VOLTI... di RAFFAELLA PATRICELLI
Viaggio > di Raffaella Patricelli
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n inverno la città offre ai visitatori ogni sorta di manifestazione culturale, mentre in estate fa molto caldo e i ritmi rallentano - a volte l’afa è opprimente. In agosto, quando i parigini corrono verso le spiagge del sud o dell’ovest, molti ristoranti abbassano la serranda, anche se negli ultimi anni le cose sono piuttosto cambiate: troverete molti più esercizi aperti rispetto a qualche decennio fa. La città è molto affollata a ridosso della festa nazionale (14 luglio; Presa della Bastiglia) e nell’ultima settimana dell’anno: prenotare con molto anticipo è sempre un’ottima idea. Il bacino di Parigi si trova a metà tra la Bretagna e l’Alsazia, e il suo clima è influenzato da entrambe. La regione dell’Île de France è la meno piovosa di Francia, ma le precipitazioni possono variare di anno in anno. Potrebbe capitarvi
di trovarvi nel mezzo di intense piogge primaverili, di un acquazzone autunnale o di un nubifragio estivo. La temperatura media di Parigi è di 12°C (3°C in gennaio, 19°C in luglio), ma la colonnina di mercurio spesso precipita sotto lo zero in inverno e supera i 35°C in estate. Detto questo tutti sanno che la capitale francese è organizzatissima. Girare a piedi è il modo migliore per scoprirla - attenti, però, alle strisce pedonali, non sempre rispettate. Il trasporto pubblico è efficiente. Comprende Métro, RER (Réseau express régional), tram e autobus diurni e notturni. La bicicletta è in grande ripresa, grazie a iniziative di noleggio automatico. Ad ogni modo perdersi per Parigi è la cosa migliore che vi potrà capitare: potrete scoprire angoli meravigliosi che nessuno conosce.
PARIGI E’ UNA CITTA’ SEDUCENTE, AMMALIANTE, UN LUOGO DOVE VIVERE MOMENTI MAGICI ED EMOZIONANTI. E’ LA CITTA’ DEI SOGNI
Obbligatorio lo shopping, chiaro. Il centro è ricco di boutique e di negozi di ogni sorta. Ma l’aspetto culturale è quanto di più bello questa città può offrire: la Tour Eiffel ne è naturalmente il simbolo. Provate a salire in cima (lunghe le code da sopportare per prendere l’ascensore) e ammirate l’immensità del panorama. Ma doveroso è anche il giro per i musei: Le Louvre (dove potrete ammirare la Gioconda di Da Vinci, ma anche Amore e Psiche di Antonio Canova, Il giuramento degli Orazi di Jacques-Louis David, La zattera della Medusa di Théodore Géricault, La Libertà che guida il popolo di Eugène Delacroix, la Venere di Miloe la Nike di Samotracia), Le Centre Pompidou, il Museè d’Orsay con le sue
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fantastiche opere e molto molto altro. Turistico, ma sicuramente affascinante il giro sulla Senna a bordo dei famigerati “Bateaux Mouches” che vi faranno percorrere il fiume attraversando la parte migliore della città. Di sera è ancora più bello. E poi c’è Notre Dame, il Sacro Cuore e Montmartre con scorci e viuzze. Gli artisti sono di casa in questo quartiere. Non sarà difficile incontrarne alcuni che vorranno farvi qualche ritratto. Doveroso a mio avviso il passaggio al cimitero storico di Parigi, Pere-Lachaise. Primo dei cimiteri civili della città, ed anche il più grande, è uno dei più celebri del mondo. È situato nel XX arrondissement ed è raggiungibile con le stazioni della metropolitana Père-Lachaise (linee 2 e 3) e Gambetta (linee 3 e 3bis). È tra i luoghi più visitati della capitale francese insieme all’Arco di Trionfo, gli Champs-Élysées, la Conciergerie, i Giardini del Lussemburgo, l’Hôtel des Invalides, e l’Opéra Garnier. A sud del cimitero è situato il Muro dei Federati, contro il quale alla caduta del governo insurrezionale furono fucilati 147 comunardi, dirigenti della Comune di Parigi, il 28 maggio 1871. Un particolare divertente concerne il Père-Lachaise, spesso citato nei libri di Daniel Pennac dedicati alla figura di Benjamin Malaussène: il punto di ristoro, posto all’uscita che porge su rue de Charente, ha il nome di “La Renaissance”. Tra gli altri sono sepolti lì: Jim Morrison, Chopin, Edith Piaf, Maria Callas, Giocahino Rossini e Oscar Wilde. Insomma, Parigi è immensa. Ognuno di voi si costruisca il percorso che più ama. Buon viaggio!
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Moda > di Giovanna Testa
BALMAIN
AUTUNNO/INVERNO
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LA COLLEZIONE BALMAIN PER LA STAGIONE FREDDA È ESTREMAMENTE FEMMINILE E SENSUALE. L’ELEGANZA SINUOSA DELLA SFILATA, RICHIAMA LA CULTURA PARIGINA DEL PASSATO, CARATTERIZZATA DA UNO SPICCATO GUSTO PER IL “DIVERSO” E L’ESOTICO. TRA GLI ELEMENTI CARATTERIZZANTI TROVIAMO IL GIOCO DI VOLUMI E IL COLOR-BLOCK, LE FRANGE LUCIDE E FLUTTUANTI, I PANTALONI PALAZZO IN TUTTE LE SALSE, LE SPALLINE VOLUMINOSE, IL PIZZO TRASPARENTE ED IL SATIN PLISSETTATO. I COLORI SONO TRA GLI ASPETTI CHE RENDONO LA COLLEZIONE PIÙ BELLA E RAFFINATA: GIALLO SENAPE, VIOLA AMETISTA, VERDE SMERALDO, ROSSO, BLU ELETTRICO… TUTTI ALL’INTERNO DI UNA CORNICE DI NERO INTENSO, CHE ESALTA ED ELEVA GLI ABBINAMENTI CROMATICI. Fonte: fashionblog.it
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Shopping > di Giovanna Testa
ACCESSORIMODA
FA SHI ON
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autunno inverno
SHOPPING
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LOUIS VUITTON COLLECTION
1. Legend. Stivaletto in pelle di vitello naturale decorato con un esclusivo cinturino incrociato; 2. Ultimate. Stivaletto dalle linee pulite e moderne in pelle di vitello grana morbida impreziosito con dettaglio color oro; 3. Vinyl. Stivaletto in pelle di vitello ver6
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niciata con punta quadrata, che rimanda agli anni Sessanta, caratterizzato da un comodo tacco squadrato e da un originale dettaglio rotondo; 4. Belted. Stivaletto elegante in pelle finissima di vitello impreziosito da un nodo caratteristico che ricorda le cinture indossate nella prima sfilata di Nicolas Ghesquière per Louis Vuitton; 5. Masterpiece. Stivaletto in tela monogram e pelle di vitello smaltato con chiusura con cerniera sul lato; 6. Studio. Stivaletto che abbina a contrasto la pelle di vitello verniciata con la vellutata pelle di capretto scamosciata. Iniziali Louis Vuitton sul tacco dove la pelle più scura è stata integrata in una base più chiara utilizzando la tecnica dell’intarsio.
Shopping >
Ray Ban
FA SHI ON
Versace
Christian Louboutin
Christian Louboutin
Christian Louboutin
Bulgari
SHOPPING autunno inverno
Balenciaga
Tod’s
Pomellato
Shopping > di Giovanna Testa
autunno inverno
SHOPPING
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SWAROVSKI
NUOVE COLLEZIONI AUTUNNO/INVERNO
1. Trend. Braccialetto “Slake” 69,00 euro; 2. Modern. Orecchini “Circlet” 69,00 euro; 3. Trend. Pendente “Impulse” 69,00 euro; 4. Modern. Bracciale rigido “Circlet” 119,00 euro; 5. Modern. Bracciale rigido “Distinct” 149,00 euro; 6. Modern. Collana “Circlet” 249,00 euro; 7. Trend. Anello “Dot” 89,00 euro; 8. Trend. Braccialetto “Stardust” 79,00 euro; 9. Trend. Orecchini “Impulse” 99,00 euro; 10. Modern. Orologio “Crystalline Oval” con forma ovale e colorazione oro rosa, impreziosito nel profilo interno da 1700 cristalli Swarovski 279,00 euro. 48
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Shopping > di Giovanna Testa
uomo
DIE S
LE TENDENZE DELLA MODA
JUST CAVALLI
VERSACE
FA SHI ON
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EM POR IO ARMANI BR E IL
FA SHI ON DIESEL
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LOUIS VUITTON
G UCC
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SWAROVSKI
FA SHI ON
DSQUARED2
PEPE JEANS
PHILIPPE
PLEIN
FA SHI ON
DSQUARED2 autunno/inverno I vent’ anni dei gemelli Dsquared nel mondo della moda celebrano per la stagione autunno/inverno un uomo che ha nel sangue il mito tutto americano di David Crockett. Uomini di frontiera temerari e avventurosi come eroi cinematografici. Proliferano così i grandi cappelli di pelo, i giacconi monumentali e foderati di pelliccia e, naturalmente, tanti jeans dall’aria sdrucita e vissuta.
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COLLISTAR
TOM FORD
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Design> di Alessandro Immordino
Moa Casa
In mostra dal 24 ottobre al 1 novembre, alla Nuova Fiera di Roma, tutto il meglio del settore arredo: accanto a novità e tendenze, i mobili protagonisti della storia del design.
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ornano i colori della natura, caldi e avvolgenti per un arredo sempre più personalizzato che strizza l’occhio al passato senza rinunciare a innovazione e creatività. Dal 24 ottobre al 1 novembre l’appuntamento con l’arredo e il design è alla Nuova Fiera di Roma con MoaCasa, la mostra organizzata da MOA Società Cooperativa giunta quest’anno alla sua 41a edizione. Tre padiglioni per scoprire le proposte e soluzioni delle migliori aziende del settore altamente qualificate e specializzate, espositori e mobilieri delle diverse regioni d’Italia che offrono una serie di servizi a valore aggiunto, dalla progettazione all’assistenza tecnica, dal montaggio alla garanzia. Dal bagno alla cucina, dalla zona giorno alla zona notte, MoaCasa propone prodotti di qualità per tutti i gusti, dal classico al moderno, proposti nelle più variegate soluzioni in termini di stile, sempre alla ricerca delle novità. Colore di tendenza è il rosso marsala, ideale per dare all’ambiente una sensazione calda e avvolgente. Le pareti vedono prevalere colori neutri nelle nuance del grigio e il bianco regna sovrano ma una parete per stanza può essere colorata, per dare così contrasto e valorizzare l’illuminazione naturale. Il legno è sempre protagonista della casa ma per un arredo che diventa sempre più personalizzato - in cui la scelta del dettaglio, delle linee e degli oggetti diventa fondamentale - la soluzione di tendenza è quella di mixare materiali ed elementi per dare carattere agli ambienti.
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Legni pregiati e intarsi fatti a mano sono espressione della tradizione dell’industria e dell’artigianato made in Italy, rappresentati a MoaCasa da espositori della CNA e dalle Camere di Commercio della regione Lazio. “Una mostra di rilevanza nazionale che propone diverse soluzioni d’arredo, sempre all’insegna di alta qualità – sottolinea Massimo Prete, presidente di MOA Società Cooperativa. Decine di migliaia di visitatori a ogni edizione hanno eletto MoaCasa come guida del comparto per idee proposte, progetti realizzati e, naturalmente, per la varietà di prodotti presentati. Sempre in linea con le ultime tendenze in fatto di arredamento e design”. Fiumicino Ingresso Est www.moacasa.com
Kitchen Design>
DE SI GN
IITTALA Bicchiere in cristallo senza piombo. Design Aino Aalto. La collezione Aino Aalto rappresenta un pezzo di storia del design finlandese. L’amata collezione è in produzione fin dall’anno del suo lancio, il 1932, ed è ancora oggi una delle collezioni principali di Iittala.
KOZIOL The Erby Brothers di Koziol è un originale tritatutto. L’impugnatura è realizzata in plastica mentre la lama, in acciaio inox, permette di mantenere inalterati gli aromi. Ideale per verdure, cioccolato, noci e anche per tagliare la pizza.
PROPAGANDA Cestino Mr P. grande. La filosofia di Mr P. e’ essere felice, nonostante il suo sporco lavoro! Ogni giorno Mr P. si sente un paladino del rispetto dell’ambiente e ci insegna che rispettarlo puo’ essere anche divertente.
DE SI GN
EVA SOLO Set composto da un pestello in porcellana, ideale per macinare spezie ed erbe fresche, un mortaio con sfondo a strisce, dotato di un piede in silicone antiscivolo.
DE SI GN
QUALY SPARROW Contenitore in ceramica dalla forma morbida, che ospita al bordo due utili mestoli di un colore sgargiante dalla forma di colomba. Insomma, due simpatici uccellini colorati che, al posto della coda, terminano con un cucchiaio ed un mestolo. Anche in questo caso il colore gioca un ruolo fondamentale, perchè consente di creare un contrasto forte tra gli oggetti, rendendoli facilmente riconoscibili. Divertente, funzionale… d’arredo! 53
Teatro > di Silvestro Bellobono
Serena Autieri e Paolo Conticini in
Al Teatro Sistina rivive la storia d’amore trasformata in favola immortale dall’omonimo film con Audrey Hepburn. A incarnare la Principessa Anna ci sarà di nuovo Serena Autieri che svela le sue emozioni prima del debutto.
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orna al Teatro Sistina di Roma, dal 20 ottobre in un nuovo allestimento, la commedia musicale Vacanze romane, tratta dall’omonimo film del 1953 di William Wyler. L’opera è diretta da Luigi Russo, che può beneficiare del lavoro già portato in scena in precedenti stagioni teatrali dal sodalizio artistico tra lo storico regista Pietro Garinei e il compositore Armando Trovajoli, quest’ultimo autore delle canzoni originali che fanno da completamento alla versione italiana adattata dal musical di Cole Porter e Paul Blake. Il protagonista maschile è Paolo Conticini che impersona il giornalista americano perennemente a caccia di scoop Joe Bradley, reso celebre dalla performance cinematografica di Gregory Peck. Invece nei panni della dolce Principessa Anna, che al cinema furono indossati dalla leggendaria Audrey Hepburn, troviamo Serena Autieri. Per l’attrice e cantante napoletana si tratta di un ritorno in un ruolo che l’aveva già vista splendida interprete nella prima edizione del 2003/2005 accanto a Massimo Ghini. Proprio la Autieri, in una recente intervista, ha sottolineato le sue emozioni nel riprendere un personaggio già rappresentato dodici anni fa: «È uno spettacolo che mi sono portata nel cuore. Da allora sono cambiate molte cose: sono diventata mamma, una moglie felice e sono cresciuta artisticamente». Grazie a un team di 6 attori e 20 ballerini, lo show, prodotto da Engange, si rivolge agli spetta-
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tori di tutte le età, sovrapponendo la connessione cinema-teatro a quella generazionale: dai più maturi, che ricordano con nostalgia il film, ai più giovani, che forse non l’hanno mai visto ma conoscono per fama le mitiche sequenze ambientate nella Città Eterna. Come dimenticare, infatti, l’amore impossibile che nasce fra i due protagonisti catapultati a bordo della famosissima Vespa da un luogo all’altro della città, nello scenario suggestivo della Fontana di Trevi, di Piazza di Spagna, del Colosseo, tra i colorati mercatini pittoreschi e l’allegria contagiosa dei romani. «Quando penso a “Vacanze romane” mi viene in mente la Bocca della Verità, la Fontana di Trevi, la Vespa e le passeggiate meravigliose in giro per Roma – confessa Serena Autieri –, un titolo amato in tutto il mondo. Addirittura ancora oggi molti stranieri vengono nella Capitale per ripercorrere le orme del film, per perdere la verginità. Ma non ditelo troppo in giro. Sono felice di ritornare in questo progetto nuovo di zecca, al passo coi tempi e che con le musiche del maestro Trovajoli ci farà ancora sognare, gioire ed emozionare».
Poltronissime Poltrona e I Galleria Seconda Galleria Terza Galleria
E. E. E. E.
55,00 49,50 44.00 34.00
Cinema > di Silvestro Bellobono
JOHNNY DEPP
BLACK
MASS L’ULTIMO GANGSTER
Ascesa e declino di James Bulger, boss della malavita nella Boston degli anni Settanta, interpretato da Johnny Depp e diretto dal regista Scott Cooper.
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iondo, stempiato, ingrassato, viso gonfio e segnato dalle rughe: appare così Johnny Depp (comunque ormai 52enne) nel suo nuovo film, Black Mass – L’ultimo gangster, presentato fuori concorso alla 72esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. La pellicola, adattamento filmico dell’omonimo libro scritto nel 2001 da Dick Lehr e Gerard O’Neill, è incentrata sulla figura realmente esistita di James “Whitey” Bulger (impersonato appunto da Depp), spietato criminale nella Boston degli anni Settanta, che prima scala la vetta della malavita arricchendo il suo efferato curriculum di omicidi, traffici di stupefacenti e furti vari, finendo sulla lista dei più ricercati dall’Fbi, poi collabora come informatore dell’amico e agente federale John Connolly (Joel Edgerton) al solo scopo di eliminare la concorrenza mentre lui continua indisturbato a portare avanti i suoi loschi e cruenti affari, controllando la città con la sua Winter Hill Gang, anche grazie all’appoggio compiaciuto del fratello Bill Bulger (Benedict Cumberbatch), importante politico del Massachusetts. Finché, nei primi anni Novanta, le forze di polizia smantellano l’impero criminale di “Whitey” che, per evitare la prigione, si dà alla latitanza per un lungo periodo nonostante sulla sua testa penda una taglia di due milioni di dollari. Nell’arco temporale di circa 20 anni, lungo il quale si sviluppano gli eventi narrati di ascesa, dominio e caduta del fuorilegge, diviene centrale il fitto intreccio di connivenze illecite tra 56
malavita, politica e giustizia da un lato e di legami personali e sanguigni tra amici e fratelli dall’altro. Proprio su queste dinamiche di relazione si concentra lo sguardo del regista Scott Cooper (Il fuoco della vendetta) che, traendo spunto dai capisaldi del gangster-movie, su tutti Quei bravi ragazzi e The Departed firmati da Martin Scorsese, costruisce i caratteri del suo protagonista, magistralmente reso nella sua epica parabola da Johnny Depp che già in passato si era cimentato con successo nei biopic di noti malviventi americani come George Jung in Blow e John Dillinger in Nemico pubblico. Attorno a Depp ruota un cast all star che annovera, oltre a quelli già citati, anche Kevin Bacon, Peter Sarsgaard, Juno Temple. Ma soprattutto Dakota Johnson, reduce dal successo commerciale planetario di Cinquanta sfumature di grigio nei “succinti panni” di Anastasia Steele: qui è chiamata a dare vita al personaggio più maturo di Lindsey Cyr, compagna di Bulger e madre di suo figlio Douglas. È stata invece tagliata in fase di montaggio la parte di Sienna Miller nel ruolo di Catherine Greig, fidanzata storica di Bulger fino al suo arresto, avvenuto nel 2011 quando era ormai ottantenne.
JOHNNY DEPP AVEVA GIÀ INTERPRETATO NOTI MALVIVENTI AMERICANI IN “BLOW” (2001) E “NEMICO PUBBLICO” (2009).
SUBURRA Nell’antica Roma, la Suburra era il quartiere dove il potere e la criminalità segretamente si incontravano. Dopo oltre duemila anni, quel luogo esiste ancora. Perché oggi, forse più di allora, Roma e’ la città del potere: quello dei grandi palazzi della politica, delle stanze affrescate e cariche di spiritualità del Vaticano e quello, infine, della strada, dove la criminalità continua da sempre a cercare la via più diretta per imporre a tutti la propria legge. Regia di Stefano Sollima Con Pierfrancesco Favino, Elio Germano, Claudio Amendola e Greta Scarano Genere: Drammatico Da mercoledì 14 ottobre al cinema
THE WALK Il regista Premio Oscar Robert Zemeckis (Forrest Gump) dirige il film che racconta la storia vera di un giovane sognatore, il funambolo Philippe Petit, che ha compiuto un’impresa passata alla storia: passeggiare fra le Torri Gemelle del World Trade Center in equilibrio su un filo d’acciaio. Con tanto coraggio, Petit riesce a superare i limiti fisici, la paura e i divieti delle forze dell’ordine e vincere così la sua sfida contro tutto e tutti. Regia di Robert Zemeckis Con Joseph Gordon-Levitt, Ben Kingsley Genere: Drammatico Da giovedì 22 ottobre al cinema
THE VISIT L’acclamato regista de “Il sesto Senso” e “Signs” ritorna alle sue origini con la terrificante storia di un fratello e una sorella che partono per raggiungere la fattoria dei loro nonni in Pennsylvenya per una settimana. Presto i bambini scroprono che la coppia di anziani è coinvolta in qualcosa di profondamente inquietante e che le speranze di tornare a casa sono ogni giorno più remote. Regia di M. Night Shyamalan Con Kathryn Hahn, Ed Oxenbould, Peter McRobbie Genere: Horror Dall’ 8 ottobre al cinema
WOMAN IN GOLD Regia di Simon Curtis Genere: Drammatico Con Ryan Reynolds, Helen Mirren e Katie Holmes Da giovedì 15 ottobre al cinema L’incredibile storia di Maria Altmann (Helen Mirren), una rifugiata ebrea che è stata costretta a fuggire da Vienna durante la seconda guerra mondiale. Decenni più tardi, determinata a salvare un po’ di dignità dal suo passato, Maria intraprende una missione per recuperare un dipinto che i nazisti rubarono alla sua famiglia: la famosa Lady in Gold, un ritratto della sua amata zia Adele. Assieme a un inesperto ma determinato giovane avvocato (Ryan Reynolds), Maria si imbarca in un epico viaggio in cerca di giustizia. 57
Musica >
il ritorno di
LUCA carboni Il ritorno in grande stile di Luca Carboni con un nuovo, straordinario album di inediti. Pop-Up esce su etichetta Sony Music, a due anni di distanza dal successo di pubblico e critica del precedente “Fisico & Politico”.
D
opo il successo del singolo Luca lo stesso, tra i brani più trasmessi dalle radio, era cresciuta di giorno in giorno l’attesa per l’uscita del nuovo album d’inediti di Luca Carboni. Come aveva annunciato il cantante sui social, Pop-Up è il titolo del nuovo disco uscito su etichetta Sony Music il 2 ottobre scorso. Uno straordinario progetto discografico che arriva a due anni dal successo di pubblico e di critica del precedente disco “Fisico & Politico”. Per la grandezza e il carisma dell’artista questo nuovo album era sicuramente tra le release più attese della stagione. Pop-up è stato presentato da Luca Carboni con queste parole: “Si tratta di un nuovo viaggio con solide radici nel pop degli anni ‘80 e lo sguardo verso il futuro”. Ad anticipare il progetto il singolo Luca lo stesso, brano dal suono sorprendente con arrangiamenti internazionali che ci portano nel futuro della canzone d’autore italiana. Racconta i nostri giorni, un mondo dove la realtà è sempre più frammentata. Un testo a tratti ironico che attraverso immagini 58
semplici e dirette fotografa le contraddizioni della nostra società, dal rapporto con gli altri (C’è chi ama la sua terra e i suoi confini / ed è così patriottico che sogna una patria senza vicini) al valore dei sentimenti, l’amore su tutto (Se i figli possono nascere lo stesso anche da due che si odiano / dimmi allora cosa serve l’amore). Se l’amore resta l’unica mappa possibile per orientarci “Luca lo stesso” è una canzone che mette l’accento sull’idea che l’amore possa farci essere per sempre, i ragazzi che si amano, meravigliosamente descritti da Jacques Prevert. Il videoclip di “Luca lo stesso”, diretto da Cosimo Alemà, è una citazione di un famoso clip degli anni ’80 di Robert Palmer, Addicted to love. Oltre a “Luca lo stesso”, la tracklist del CD è composta da altri 9 brani: “Milano”, “Bologna è una regola”, “La nostra strada”, “Chiedo scusa”, “Dio in cosa crede”, “Tanto tantissimo”, “10 minuti”, “Happy”, “Epico” e “Invincibili”. Un ritorno in grande stile per Luca Carboni e per chi ancora crede che un disco possa emozionare, leggere il presente e dare la felicità.
Motori >
VOLKSWAGEN PASSAT ALLTRACK DEDICATA A CHI AMA L’AVVENTURA B
asata sulla versione station wagon della Passat, la “Alltrack” si distingue per un completo kit estetico, studiato per affrontare sterrati e percorsi in fuoristrada non troppo impegnativi. Il corpo vettura sfoggia nuove protezioni in plastica non verniciata, dedicate ai passaruota e minigonne, mentre i paraurti dall’inedito disegno sfoggiano finiture in metallo dedicate alla protezione del sottoscocca. Il kit estetico viene completato dai nuovi cerchi in lega da 17 pollici, abbinati ad un baricentro rialzato di ben 27,5 cm, in modo da migliorare gli angoli d’attacco della vettura. L’abitacolo della vettura teutonica è stato personalizzato con i loghi Alltrack impressi sui battitacco e sui tappetini, non mancano inoltre raffinate finiture in alcantara e la pedaliera sportiva realizzata in alluminio. Dal punto di vista tecnologico, la Alltrack eredita dalle altre Passat l’ultima generazione del sistema di infotainment firmato Volkswagen, disponibile con schermo da 5, 6,5 o 8 pollici e dotato della fun-
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zione MirrorLink che consente di utilizzare le funzioni del proprio smartphone e le App sviluppate appositamente per la vettura. La vettura sfrutta anche una speciale modalità “Off-Road” in grado di modificare nei percorsi più difficili la taratura di ABS ed ESC, la risposta dell’acceleratore e quella del cambio automatico, senza dimenticare l’attivazione dei dispositivi Hill Descent Control e Hill Start Assist. Per quanto riguarda le motorizzazioni, la Passat AllTrack viene proposta con i benzina 1.4 litri TSI da 150 CV e 2.0 litri TSI da 220 CV, mentre sul fronte dei diesel troveremo il 2.0 litri TDI, declinato nei livelli di potenza da 150, 190 e 240 CV, tutti omologati Euro 6. I modelli diesel e benzina da 150 CV vengono abbinati al cambio manuale a sei marce, mentre le altre motorizzazioni sfruttano il tecnologico automatico a doppia frizione DSG a sei rapporti. Le versioni benzina e diesel top di gamma vengono proposti con il differenziale XDS+ offerto di serie. Prezzi di listino della Passat Alltrack a partire da euro 28.200.
Fonte: www.motori.it
Agenda eventi
Fino al 18/10
8 Ottobre Roma
Roma
Palalottomatica ore 21.00 Prezzi da euro: 36,80 a 41,40 Info: Ticket One
MAX PEZZALI
BILLY ELLIOT
Dal 08/10 al 22/11
Dal 21/10 al 25/10
Roma
Roma
Fronte C.C. porta di Roma Prezzi biglietti da euro 22,00 PSYCHIATRIC CIRCUS Info: Ticket One
EROS RAMAZZOTTI
PRISCILLA
Teatro Brancaccio ore 21.00 Prezzi da euro: 29,00 a 59,00 Info: Ticket One
14 e 16 Ottobre
Dal 22/10 al 1/11
Roma
Roma
Palalottomatica ore 21.00 Prezzi da euro: 46,00 a 51,75 Info: Ticket One
RICCARDO III
Teatro A. Jovinelli ore 21.00 Prezzi da euro: 18,70 a 36,30 Info: vivaticket.it
Dal 16/10 al 25/10
Dal 24/10 al 1/11
Roma
Roma
Nuova Fiera di Roma Fiumicino Prezzo 8,00 euro
Auditorium Parco della Musica Prezzi da euro: 5,00 a 20,00
FESTA DEL CINEMA DI ROMA 62
Teatro Sistina ore 21.00 Prezzi da euro: 27,50 a 44,00 Info: Ticket One
MOA CASA
La redazione non risponde di eventuali cambiamenti a date e prezzi pubblicati
FABRI FIBRA
24 Ottobre
6 Novembre
Roma
Roma
Atlantico Live Ex Palacisalfa ore 21.00 Prezzo biglietto 30,00 euro Info: Ticket One
Palalottomatica ore 21.00 Prezzi da euro: 34,50 a 69,00 Info: Ticket One
DEEP PURPLE
27 Ottobre
21 e 22 Novembre
Roma
Roma
Palalottomatica ore 21.00 Prezzi da euro: 36,80 a 46,00 Info: Ticket One
TIZIANO FERRO
CESARE CREMONINI
MALIKA AYANE
RODOLFO LAGANA’
Palalottomatica ore 21.00 Prezzi da euro: 41,40 a 210,00 Info: Ticket One
03/11/15
25 Novembre
Roma
Roma
Auditorium Conciliazione ore 21.00 Prezzi da euro: 28,75 a 51,75 Info: Ticket One
NEK
Auditorium Parco della Musica ore 21.00 Prezzi da euro: 34,50 a 51,50 Info: Ticket One
Dal 05/11 al 29/11
26 e 27/11
Roma
Palalottomatica ore 21.00 Prezzi da euro: 39,10 a 48,30 Info: Ticket One
Teatro Tirso de Molina Prezzi da euro: 20,90 a 23,10 Info: Ticket One
Roma
NEGRAMARO
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Claudio Scaringella
Kitchen > a cura de: Il Pacchero Solitario
Ingredienti per 4 persone
4 filetti di baccalà dissalato da 150 gr. l’uno, 800 gr. di patate viola, 1 dl. di latte, una noce di burro, 100 gr. di olive taggiasche, una cipolla rossa, aceto, zucchero, aglio, rosmarino, olio extravergine, sale, pepe e 100 grammi di pangrattato.
Preparazione della ricetta
Livello difficoltà: media
L
te e burro. Ben caldo ponetelo al centro del piatto ed adagiatevi sopra il baccalà. Guarnite con un rametto di rosmarino, magari in fiore, e le cipolle caramellate.
essate le patate viola e lasciatele freddare, nel frattempo sminuzzate finemente le olive taggiasche ed unitele al pangrattato, all’aglio tritato finemente ed all’olio extravergine. Create così un composto compatto da “spalmare” sopra la superficie dei filetti di baccalà; poneteli sulla carta da forno e cuoceteli in forno a 180° per circa 20 minuti. Potrebbe essere necessario cuocere prima a vapore qualche minuto il baccalà a seconda della tipologia. Tagliate ora dalla cipolla dei “petali”, lessateli in acqua, aceto, sale e zucchero ed utilizzateli alla fine per guarnire. Passate le patate ed ottenetene un purè leggero, con l’aggiunta di poco lat-
Un’ulteriore complessità al piatto verrà data da una salsa ottenuta da olio extravergine e le fantastiche Anchoas del Cantabrico, posta a fianco del purè. Buon appetito!
Tempo di preparazione della ricetta:
90
minuti
IL PACCHERO SOLITARIO Aprilia, Via Verdi, 29 (Ang. via M.Aurelio) T. 06.92062042
Auguri Bilancine! Questo mese riscoprirete
meglio per aiutare il prossimo: è un compito
la quiete che la fiamma estiva aveva estinto
arduo e del tutto nuovo per il vostro cielo, ma
in voi… il relax e la meditazione sono ottime
potrete scoprire nuove potenzialità nel vostro ego smisurato per diffondere prosperità e benessere. Attenzione al cibo. I vostri numeri fortunati: 9 - 17 - 61
chiedete… il segreto? Autostima, indipendenza, e stima del proprio lavoro, ricetta perfetta. I vostri numeri fortunati: 32 - 35 - 44
Bilancia, vi produrrano dei benesseri sociali, e
compensate, ma un breve momento di stacco
scoprirete dei dettagli del vostro carattere che
dall’ambiente sociale che vi prevale sembra
avevate sopiti. Il rischio è il perdere interesse per i vostri affetti, ma si consigliano cene a lume di candela e un po’ di sano romanticismo.
Scorpione
Molte carte si scoprono, le attese verrano ri-
necessario. Chiudersi in questo caso non significa eliminare le proprie visioni oniriche, ma studiarle e contabilizzarle in ottica futura. I vostri numeri fortunati: 19 - 29 - 41
L’inconcludenza è il senso emotivo che vi scuo-
nere in Vergine vi incita a meditare sul vostro
te e vi rende infervorati. Sicuramente un po di
futuro e sulle potenzialità che il mondo lavora-
autocritica non può che farvi del bene, eppure
tivo ancora vi cela come ambiente inesplorato. A volte un po’ di sana vita mondana con buoni amici può darvi la giusta carica di cui necessitate. I vostri numeri fortunati 22 - 49 - 88
Sagittario
Un momento di silenzio cala sul vostro cielo. Ve-
manca un elemento: ricordate che non va fatto agli altri quello che vorreste ricevere voi stessi. Generosità? No, rispetto per chi è diverso. I vostri numeri fortunati 51 - 67 - 69
Siete scomparsi nel nulla e ora vi lamentate?
in Toro ispira confidenzialità e riservatezza.
in amicizia non basta una telefonata, mentre
Difficilmente aprirete il vostro cuore agli al-
lamentarsi in amore ormai è diventata una con-
tri, ma semplicemente studierete i vostri moti interiori per concentrarli ai fini procreativi. E’ il momento della fertilità annuale. I vostri numeri fortunati: 16 - 50 - 66
Capricorno
E’ il momento di godere dell’amore. La luna
suetudine… se non vi sta bene quello che siete, cambiate!!! Lamentarsi e piangere di ciò che non esiste è patetico e voi odiate il pathos, ricordatelo. I vostri numeri fortunati: 1 - 54 - 82
Un fuoco inaspettato regola le carte in gio-
Una sensazione di friccicorio lungo le gambe, le
co, probabilmente un risveglio di fiamme
farfalle nello stomaco, ginocchia che tremano…
antiche, o semplicemente la riscoperta di un
Venere vi ha distrutto il mese scorso, ma il rinno-
amore che si credeva quasi estinto; cercherete cambiamenti positivi in voi stessi… è il momento di osare e ostentare, ma senza eccesso. I vostri numeri fortunati: 11 - 89 - 90
Acquario
Gemelli Cancro Leone Vergine
armi per raggiungere la pace interiore che ri-
Nuove entrate lavorative dovute a mercurio in
I vostri numeri fortunati: 38 - 40 - 44
66
Bilancia
Il karma questo mese vi incita a lavorare al
vamento afrodisiaco può depistare… le fiamme finte sono solo fuochi di paglia, a volte un buon piatto di pasta è più sincero di 1000 illusioni. I vostri numeri fortunati: 19 - 21 - 43
Un terremoto scuote la sicurezza lavorativa e
Un tram tram giornaliero vi sta togliendo ener-
un sibilo incessante dilania il vostro cuore…
gia nettuniana, si segnalano problemi fisici
forse qualcosa non sta andando secondo i vostri
e stress cutaneo. Si consiglia un week end al
piani: investite su risorse giovani e diffidate da
mare, i colori dell’autunno possono ritemprare le
falsi amici, poiché il vero fine a volte è solo il denaro… o la vostra lungimiranza, dote rara. I vostri numeri fortunati: 23 - 76 - 81
Pesci
Toro
Ariete
Oroscopo del mese >
vostre stanche membra. Il lato artistico non va dimenticato: se dipingete, partite da un ritratto. I vostri numeri fortunati 37 - 61 - 78