Ottobre
Attualità Donne e Violenza ostetrica
Salute Consigli per prevenire la tiroide
Viaggio L’arcipelago di Zanzibar
Moda Elie Saab
Life Sabotaggio nei rapporti di coppia
Musica TheGiornalisti ...e molto altro ancora all’interno
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Editoriale di RAFFAELLAPATRICELLI
I NOSTRI AMICI A QUATTRO ZAMPE... Anno 9 - Numero 9 Ottobre 2018
FOR YOU MAGAZINE Vicolo Brenta, 1 - Aprilia Tel. 333.6024565 Editore e Direttore Creativo Alessandro Immordino a.immordino@foryoumagazine.it
Direttore Responsabile Raffaella Patricelli
direttore@foryoumagazine.it
Collaboratori Tiziana Sacchetti, Pamela Polizzi Silvestro Bellobono, Giovanna Testa Ilaria De Donatis Stampa 4Graph S.r.l. Via Ugo la Malfa, 19 Spigno Saturnia (LT) Per la tua pubblicità su FOR YOU MAGAZINE redazione@foryoumagazine.it www.foryoumagazine.it E’ vietata la riproduzione anche parziale di testi, grafica, immagini e spazi pubblicitari realizzati da For You Magazine Salvo accordi scritti le collaborazioni a For You Magazine sono da ritenersi gratuite e non retribuite
Registrazione al Tribunale di Latina Nr. 927 del 23/07/2010
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Cari lettori, in questo editoriale voglio parlarvi dei nostri amici a quattro zampe. Un insieme di calore, amicizia, gioia e amore. I cani sono spesso oggetto di studi specifici, l’ultimo pubblicato in ordine di tempo arriva dall’Università Federico II di Napoli e dal team del professor Biagio D’Aniello. Fino a qualche mese fa a guidarci erano le credenze popolari per le quali i nostri amici a quattro zampe percepivano solo la nostra adrenalina. Oggi si è scoperto che Fido è in grado di sentire l’odore sia della felicità, che quello più intenso della paura, fondamentale per la loro sopravvivenza. Il docente ha potuto scoprire che quando un cane sente l’odore della felicità tende ad aprirsi al mondo circostante, quando, invece, sente quello della paura cerca rifugio nel suo padrone. E lo ha fatto utilizzando tamponi ascellari, creati in laboratorio da Gun Semin, psicologo dell’Ispa – Istituto Universitario di Lisbona - dopo aver sottoposto alcuni volontari alla visione di film horror o video che evocavano la felicità. Seguendo l’esperimento in alcune scatolette sono stati racchiusi chemiosegnali della paura o della felicità. In presenza dei primi l’attività cardiaca dei cani e lo stress aumentavano. La conclusione è stata immediata: non solo i cani sono in grado di percepire le nostre emozioni in assenza di indicazioni visive o acustiche, ma anche che i loro comportamenti, così come i loro stati fisiologici, sono condizionati dai nostri stati emotivi. Un tempo, senza il supporto di basi scientifiche, si diceva che i cani sentono la nostra adrenalina. Questo non è corretto. L’adrenalina si produce non solo quando siamo stressati, ma anche quando facciamo attività fisica. I cani vanno oltre e sentono la nostra paura, come il nostro benessere. Ecco perché sanno come stare accanto ai loro padroni in ogni occasione. Questo studio, che sarà riprodotto anche sui cavalli, potrà avere applicazioni concrete. Si pensi a quei cani addestrati per assistere i disabili. Indubbiamente conoscere i fattori che regolano la comunicazione emotiva tra i due soggetti potrà aiutare ad ottimizzare la relazione tra il cane e l’uomo.
Raffaella Patricelli direttore@foryoumagazine.it
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10 Attualità: Violenza ostetrica, quando il parto può diventare un trauma.
12 Attualità: LumiDolls di Torino, già chiusa la casa di piacere con le bambole.
14 Life: I comportamenti che fanno presagire un sabotaggio in amore.
16 Life: La sindrome premestruale colpisce anche gli uomini.
20 Salute: Consigli utili su come prevenire al meglio i disturbi della tiroide.
22 Salute: Correlazione tra stato emotivo attuale e dolori al corpo.
26 Estetica: Trucco permanente. L’ideale per la donna che vuole essere perfetta.
28 Alimentazione: Le spezie: quali benefici apportano e consigli su come utilizzarle.
32 Gossip: Che cosa fanno oggi le Top Model più amate dagli stilisti degli anni 90?
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ommario 50
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34 Viaggio: Zanzibar. Un arcipelago incantevole.
38 Moda donna: Eliee Saab Haute Couture A/I.
40 Shopping donna: Le nuove tendenze Autunno/Inverno.
44 Shopping donna: Le nuove collezioni Make Up.
46 Shopping uomo: Le nuove collezioni di moda.
50 Design: Living Room. Consigli per l’arredo.
54 Cinema: Halloween con Jamie Lee Curtis.
62 Agenda Eventi:
I concerti e gli spettacoli del mese.
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Attualità > di Pamela Polizzi
VIOLENZA OSTETRICA,
un trauma Abusi, mancanza di sensibilità e maleducazione: due donne su dieci hanno vissuto il parto come un’esperienza traumatica, da dimenticare, tanto da segnare profondamente la propria vita.
U
n fenomeno invisibile ma non così desueto quello della violenza ostetrica: trattamenti irrispettosi, procedure mediche imposte senza il consenso delle partorienti, mancanza di sensibilità, trasformano il parto in un’esperienza da dimenticare o, peggio, in un trauma fisico ed emotivo. E se tale problema, riconosciuto anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, è sempre stato associato ai paesi in via di sviluppo, un recentissimo studio - pubblicato sull’European Journal of Obstetrics & Gynecology and Reproductive Biology – lo rivaluta come pratica diffusa anche nei paesi ad alto reddito. Tale indagine, nata dall’impegno delle associazioni CiaoLapo Onlus e La Goccia Magica, fa parte della campagna di informazione “#Bastatacere: le madri hanno voce”, che nel 2016 ha acceso i riflettori sul problema della violenza ostetrica. Al fine di indagare il modus operandi del personale sanitario nelle sale parto italiane, sono state intervistate oltre 420 donne con figli di età compresa tra zero e 14 anni: del campione intervistato, il 21,2% ha ammesso di considerarsi vittima di violenze ostetriche, il 33% ha ritenuto inadeguata l’assistenza ricevuta durante il parto, mentre oltre il 34% ha rilevato seri problemi di privacy o fiducia nel personale ospedaliero. Circa le conseguenze di tali problemi, 10
il 14,5% delle intervistate non è più tornata nella struttura dove ha effettuato il primo parto e il 5,9% ha addirittura accantonato l’idea di un secondo figlio a causa dell’esperienza vissuta. Per quanto riguarda le aree di disservizio, Sud e Centro Italia sono quelle in cui si registrano le maggiori criticità; relativamente, invece, ai fattori che più contribuiscono alla percezione del parto come “violenza ostetrica”, figurano il partorire sdraiate sulla schiena con le gambe sulle staffe, l’imposizione di pratiche mediche come l’episiotomia e la mancanza di un’efficace anestesia durante il cesareo. In seguito alla pubblicazione dell’indagine, non si è fatta attendere la risposta della Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia, dell’Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani, dell’Associazione Ginecologi Universitari Italiani e della Federazione Nazionale degli Ordini della Professione di Ostetrica, che in una lettera indirizzata agli editor dell’European Journal of Obstetrics & Ginecology hanno dichiarato i propri dubbi sulle modalità di svolgimento dell’indagine e ribadito l’assoluta serietà dei professionisti italiani, dunque la necessità di avviare un’ulteriore studio per verificare con obiettività l’effettivo stato dell’ostetricia e ginecologia italiane.
Attualità > di Pamela Polizzi
LUMIDOLLS, GIà CHIUSA
BAMBOLE
Abuso dell’attività di affittacamere e gravi carenze igieniche: malgrado il successo di pubblico, chiude a Torino la prima casa di appuntamenti con bambole sexy.
È
durato solo nove giorni il viavai della casa di appuntamenti di Torino LumiDolls, la prima, in Italia, “abitata” da bambole di silicone. Un insolito esperimento al quale la polizia municipale ha posto fine causa irregolarità burocratiche, nonostante il tutto esaurito e l’enorme successo di pubblico. Nello specifico LumiDolls, inaugurata il 3 settembre scorso, è stata oggetto di una ispezione di quattro ore da parte degli agenti della polizia municipale e della Asl, che ne ha controllato lo stato igienico-sanitario. Sebbene siano state rilevate carenze notevoli in tal senso, i guai maggiori deriverebbero dall’esercizio abusivo dell’attività di affittacamere, per la quale i proprietari non erano in regola: i clienti, infatti, oltre all’affitto delle sexy dolls pagavano anche quello delle stanze, 80 euro per ogni mezz’ora di utilizzo. Pensata per offrire intrattenimento ludicosessuale, nella singolare casa a luci rosse tutto era stato studiato nei minimi dettagli, dagli arredi, al tariffario, alle bambole, protagoniste indiscusse. Non le classiche gonfiabili, bensì modelle estremamente realistiche, snodabili, resistenti all’acqua, dotate di caratteristiche proprie elencate in un catalogo sul sito web della struttura. Benché abbiano avuto vita
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breve, ad allietare le notti dei tanti ospiti c’erano la bionda e riccia Kate, l’angelica Naomi, la mediterranea Eva, e poi ancora Arisa, Bianca, Molly, Ilary e Alessandro, dai capelli neri e gli occhi blu: insomma, una compagine variegata pensata per incontrare i gusti dei vari frequentatori. Al di là della recente cronaca – la chiusura lampo dello pseudo “bordello” - è doveroso riflettere su un fatto, ovvero che a pochi giorni dall’inaugurazione LumiDolls fosse già in overbooking: tutti i posti di lì a un mese erano esauriti, grazie alle prenotazioni di donne e uomini, di ogni età, provenienza ed estrazione sociale. Possiamo solo immaginare i motivi che si celano dietro tanto fervore ed entusiasmo, ma una cosa pare certa: al di là della curiosità e del desiderio di provare qualcosa di nuovo e insolito, l’enorme (seppure brevissimo) successo della casa delle bambole è spia del disagio profondo dell’uomo moderno, vittima della solitudine, del senso di inadeguatezza e dell’incapacità di relazionarsi con persone in carne ed ossa. Sullo sfondo si intravvede la paura dell’altro, di incontrarlo, di stabilire una comunicazione, nonché l’egocentrismo di cercare il piacere fisico soltanto ed esclusivamente per se stessi.
Life > di Laura de Rosa
SABOTAGGIO IN AMORE:
ANCHE TU?
Tra i tanti modi in cui una donna porta avanti una relazione, forse insoddisfacente, con il proprio partner c’è anche quello, all’apparenza incomprensibile, di danneggiarla dall’interno. Vediamo come.
S
abotare la propria storia d’amore è un qualcosa che succede spesso. Soprattutto a noi donne. E capita di farlo sia in modo del tutto inconsapevole sia provando deliberatamente a farsi mollare. Ma se in questo secondo caso non c’è nulla da ridire, nel primo non accorgersene può essere davvero pericoloso. Perché si rischia di portare avanti una relazione che in realtà non ci soddisfa più. E tu lo stai facendo? Per capirlo verifica se ti comporti nei seguenti modi. Sei troppo gelosa. Siamo abituati a credere che la gelosia sia sinonimo di amore e che, quindi, chi la prova sia più innamorato di chi la subisce. In realtà, un atteggiamento possessivo potrebbe denotare esattamente il contrario perché si sa che prima o poi provoca danni. In primis tradimenti, perché a forza di tirare la corda il partner non ti sopporterà più. Vuoi stare solo con lui. Anche questa è un’arma a doppio taglio. Da un lato, ai primi tempi, è normale isolarsi dal mondo per passare il proprio tempo con lui, ma se va avanti troppo a lungo allora gatta ci cova. Una coppia in isolamento non può sopravvivere. E se il tuo inconscio lo sapesse, adottando questa misura per incoraggiarlo a separarsi? Non tolleri le sue compagnie. È normale che gli amici del partner possano suscitare simpatie o antipatie. Ma è altrettanto normale scendere a com-
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promessi cercando di andargli incontro. Se invece il tuo atteggiamento è intransigente, a tal punto che preferiresti allontanarlo da esse piuttosto che fare una piccola rinuncia, chiediti se ci tieni davvero. Perché un comportamento simile sembra più egoismo che amore. Lo tempesti di chiamate. Non c’è modo migliore per allontanare il partner. Se a questo si aggiungono mezzi pedinamenti e messaggini a gogo peggio ancora. Sei proprio sicura che le tue chiamate non siano uno stratagemma inconscio per farlo staccare da te? Non scendi a compromessi. Qualunque sia l’argomento e in qualunque discussione o scelta non scendi mai a compromessi, comportandoti più da single che da accoppiata. Magari ti convinci di farlo per il bene della relazione, ma sei sicura che sia proprio così? Parli male di sua madre. Un tempo forse ti trattenevi, ora non se ne parla. Non la sopporti proprio tua suocera, e non ti importa di farglielo capire, anche se sai che ci starà male. Sei proprio convinta di avere tutte le ragioni? Una suocera, come un partner, è potenzialmente “per sempre”. Se non la vuoi significa forse che non vuoi nemmeno lui.
Life > di Ilaria De Donatis
LA SINDROME PREMESTRUALE
UOMINI
Anche se l’argomento non è molto diffuso, si può scientificamente affermare che anche i maschi soffrono degli stessi sintomi che le donne accusano nei giorni prima del ciclo. Almeno secondo alcuni studiosi.
È
stata definita “Irritable Male Syndrome”, l’aggregato di sintomi, quali mal di testa, irritabilità, stanchezza, aumento dell’appetito e rapidi sbalzi di umore, che gli uomini manifestano, ad intervalli di tempo diversi l’uno dall’altro, e che palesemente richiamano proprio i malesseri che le donne avvertono durante la sindrome premestruale. Ad asserire questo disturbo maschile è il terapista Jed Diamond, che oltre ad essere autore del libro “The Irritable Male Syndrome”, è stato più volte disponibile nel rilascio di interviste concernenti questo argomento, tra cui quella per “Yahoo Health”, nella quale dichiara: «La parola “ormonale” è sempre stata associata alle donne. Il concetto che possa essere associata agli uomini sembra subito uno scherzo. Ma è questa la verità, lo dice la scienza: gli uomini hanno dei cicli ormonali così come le donne». La domanda sorge dunque spontanea: se le donne avvertono questi mutamenti psicofisici a causa di una preparazione anatomica alle mestruazioni, nella fattispecie circolatoria/ linfatica, che cosa potrebbe condurre gli uomini ad essere così irritabili? La risposta sembra essere già stata data dal dottor Peter Schlegel, presidente del dipartimento di Urologia al New York Presbyterian and Weill Cornell Medicine Center, il quale collega tale sindrome maschile ad alcuni cambiamenti ormonali, che non seguono una tempi16
stica precisa, ma possono variare e manifestarsi giornalmente, settimanalmente o mensilmente. Vari sono i fattori che determinano la maggiore o minore intensità di tale sintomatologia, come l’età, il proprio stato di salute, l’ambiente che si frequenta solitamente. Per accreditare ulteriormente questa teoria è stato condotto un sondaggio, di stampo inglese, dal sito Vouchrcloud.com, secondo cui su 2412 persone, almeno il 26% degli uomini intervistati sarebbe convinto di soffrire dei sintomi della IMS ogni mese, e anche se il 33% delle donne intervistate non pensa che ciò possa essere vero, il 43% di esse ha, invece, sostenuto di essere al fianco del partner durante questo suo periodo non proprio semplice. Nonostante tutte le teorie, i sondaggi e i dati raccolti così minuziosamente, sembra che non tutti gli uomini accettino una loro fase più irritabile, probabilmente perché ammetterla potrebbe rappresentare per loro sentirsi più deboli, meno virili, ma bisogna sempre tenere a mente che la sensibilità e la fragilità sono fattori che accomunano l’intero genere umano e lo contraddistinguono positivamente. Dichiarare di percepire questi cambiamenti periodici ormonali potrebbe essere un modo per gestire diversamente la IMS, per dare anche al partner la possibilità di prestare maggiori cure e attenzioni, di essere più dolci e comprensivi. In fondo, chi meglio di una donna, che soffre mensilmente degli stessi problemi, può comprendere un uomo?
Salute > di Veronica Caudullo
ALIMENTI E BEVANDE
il GLUTINE
Nonostante la ricerca scientifica faccia numerosi passi avanti nel campo della celiachia, al momento l’unica terapia davvero efficace rimane l’evitare gli alimenti e le bevande senza glutine.
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urtroppo, seguire una dieta esclusivamente gluten free non è così facile come sembra e per questo è necessario capire dove potrebbe effettivamente nascondersi. Il glutine è una componente proteica del frumento presente in alcune varietà di cereali quali farro, spelta, triticale, orzo e segale. Di conseguenza, si trova in tutti gli alimenti prodotti con questi tipi di cereali, come pane, pasta, farina, pizza e biscotti ed in genere tutti i prodotti da forno. Chi è intollerante al glutine ha imparato ad evitarlo, a scegliere i cibi giusti e quali ingredienti selezionare con maggiore attenzione. Eppure, è possibile che piccole quantità di glutine non vengano palesemente dichiarate o che ci siano state delle contaminazione alimentari. Il glutine, infatti, si nasconde anche in quei prodotti che, in teoria, non dovrebbero contenerlo, perché è presente in addensanti, conservanti e tra gli aromatizzanti. Vediamo insieme quali sono. Ketchup. Le salse da condimento, come il ketchup (ma anche maionese, senape e altri) sono considerati alimenti a rischio per i celiaci, infatti, il glutine potrebbe essere nascosto sotto forma di ingrediente stabilizzante o addensante. Soia. La soia, essendo un legume, non contiene glutine e quindi può essere immessa nella dieta dei celiaci. Ma i numerosi prodotti derivati dalla soia spesso contengono il glutine perchè presente in altri ingredienti, nonché addensanti e aromi vari, generalmente vietati per i celiaci. In particolare, nella ricetta della salsa di soia, si prevede la farina (spesso di grano) come addensante, un prodotto sempre vietato tranne quando esplicitamente senza glutine. 18
Lievito per dolci. Il lievito per dolci può nascondere il glutine, ma può anche esserne sprovvisto. Se è lievito secco, o in bustina, è necessario accertarsi che sia riportata la dicitura senza glutine sulla confezione. Invece, per quanto riguarda il lievito di birra fresco, in panetto, va sempre bene nella dieta celiaca. Cioccolato. In tempi recenti, molte aziende produttrici hanno cominciato a commercializzare cioccolato palesemente indicato come senza glutine. Tuttavia, è importante porre particolare attenzione ai cioccolatini sfusi, in particolare le praline, che possono contenere o comunque essere contaminati con la farina di grano. Affettati. Gli affettati, soprattutto quelli preconfezionati, possono nascondere il glutine sotto forma dell’amido di mais modificato. Tuttavia, non ne sono esenti anche gli affettati freschi acquistati in negozio, specie se non dichiarati gluten free, i quali durante la giornata possono venir contaminati da altri affettati con il glutine, come la mortadella con il pistacchio. Alcolici. Non tutto l’alcol contiene glutine, però molte birre e alcune bevande alcoliche presentano tra i loro ingredienti l’orzo, il malto, le proteine del grano idrolizzate e gli aromatizzanti. Questo mix di ingredienti è ovviamente da evitare per chi non vuole assumere del glutine. È inoltre stato dimostrato che il processo di fermentazione e distillazione dell’alcol non elimina il glutine perchè non ha effetto sulla proteina di grano e orzo. Per questo alcuni celiaci non tollerano alcol ricavato dall’orzo come la vodka.
Salute > di Daniele Lisi
CONSIGLI PER PREVENIRE
TIROIDE
Molte persone soffrono di problemi causati dal malfunzionamento di questa ghiandola endocrina. In particolare le donne oltre i 35 anni non devono sottovalutare i sintomi di ipertiroidismo e ipotiroidismo.
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a tiroide è una ghiandola endocrina a forma di H o farfalla, costituita da due lobi, destro e sinistro, collegati tra loro da un sottile ponte detto istmo. La sua funzione è quella di produrre alcuni ormoni, gli ormoni tiroidei, che regolano il sistema endocrino, tra cui la tiroxina e la calcitonina. Un malfunzionamento della tiroide comporta, di conseguenza, un’eccessiva produzione di questi ormoni, ipertiroidismo, o al contrario una loro insufficiente produzione, ipotiroidismo. In entrambi i casi, una tiroide che non funziona correttamente è causa di una serie di disturbi, anche severi, che condizionano la vita di chi ne soffre, in particolare delle donne oltre i 35 anni d’età, che spesso non ne sono a conoscenza, poiché i sintomi sono diversi e associabili ad altre patologie. Tra i segnali più comuni si ricordano dolori muscolari e articolari, tendiniti, sindrome del tunnel carpale, crampi, difficoltà a salire le scale, a sollevare le braccia sopra la testa, addirittura a deglutire in quanto possono essere interessati i muscoli della deglutizione. Si possono avere problemi alla pelle che diventa secca, fragile, sottile, si screpola facilmente; caduta dei capelli, problema che si presenta sia in caso di ipertiroidismo che di ipotiroidismo, quando i capelli diventano secchi, fragili, ruvidi, tendono a spezzarsi e poi a cadere. Anche i disordini intestinali, quali la sindrome del colon irritabile, la stipsi o la diar20
rea possono essere associati alla tiroide. Stesso discorso per disturbi mestruali o di fertilità, per cui ciclo doloroso e abbondante o invece leggero e meno frequente può essere un sintomo di alterazione tiroidea. Tra le indicazioni più evidenti vi è comunque il cambiamento di peso inatteso e ingiustificato, perché non collegato ad una dieta alimentare o ad una attività fisica. Infatti, un aumento di peso può indicare ipotiroidismo, mentre un dimagrimento improvviso può essere legato all’ipertiroidismo. Altre avvisaglie sono aumento del colesterolo, affaticamento e spossatezza inspiegabili, sensazioni di caldo o freddo eccessivi, ansia e depressione. Se non si vogliono usare i farmaci è possibile ricorrere a un rimedio naturale che sembra avere un notevole effetto sulla salute della tiroide basato su due ingredienti: 1 kg di miele biologico e 40 noci verdi. Lavare accuratamente le noci e, con un piccolo coltello appuntito, praticare dei fori nel mallo, quindi metterle in un barattolo dotato di coperchio e ricoprirle completamente con il miele. Lasciare riposare il tutto per 40 giorni, meglio se al sole. Trascorso questo lasso ti tempo, filtrare con un colino il miele che nel frattempo sarà divenuto scuro e metterlo in un altro barattolo che andrà conservato al fresco e al buio. Assumere un cucchiaino di questo miele tutti i giorni, preferibilmente a stomaco vuoto.
Salute > di Eleonora Casula
STATO EMOTIVO attuale
CORPO
Secondo l’antica medicina tradizionale cinese i dolori del corpo sono collegati allo stato emotivo che si vive al momento.
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l mal di testa, la stanchezza e tanti altri fastidi possono essere determinati da uno stato di stress o da emozioni negative, come per esempio la paura o la difficoltà nell’accettare la vita. I dolori del corpo sono collegati allo stato emotivo che si vive. Quando si è particolarmente stressati, impauriti o si hanno gravose responsabilità è possibile che si accusino fastidi e problemi a carico di varie parti del corpo, come per esempio la schiena, il collo o le braccia. Altre volte, il malessere riguarda il sonno, la respirazione o la digestione che diventa lenta e dolorosa. I dolori del corpo che sono collegati all’emozione della rabbia si ripercuotono sullo stomaco, così come accade se si deve accettare una situazione particolarmente sgradita. Se lo stato emotivo del momento è l’ansia il fastidio può riguardare la capacità di respirare in maniera soddisfacente. Le tensioni e lo stress inducono a compiere respiri brevi e frequenti che, spesso, sono associati ad un senso di mancanza d’aria. Un dolore del corpo che può indicare lo stato emotivo del momento è il mal di testa. Si tratta di una manifestazione associata ad un momento di fatica, di stress o di grande tensione. Per risolverlo
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è importante imparare a mantenere la calma, anche con l’ausilio delle tecniche di respirazione. Invece, l’astenia cronica ed il senso di debolezza può essere interpretato come un messaggio emotivo per intraprendere uno stile di vita nuovo e differente. Il dolore alle spalle, che spesso si manifesta al termine di una giornata faticosa, indica che si sono accumulate troppe emozioni forti e gravose. Inoltre, potrebbe essere collegata ad uno stato prolungato di tensione e di allarme. Se lo stato emotivo è provocato da situazioni complesse o da una sensazione di disagio davanti a momenti particolarmente impegnativi si può manifestare un dolore che interessa tutto il collo. I problemi dei polmoni, secondo la medicina cinese, possono essere determinati dall’incapacità di affrontare e risolvere un dolore mentre lo stress prolungato può compromettere l’attività del fegato riducendo l’appetito e l’energia vitale. Quando la situazione di malessere si prolunga nel tempo è sempre necessario rivolgersi al proprio medico di famiglia che potrà suggerire eventuali accertamenti.
Estetica > di Silvia Andreoli e Giada Ticconi
INIZIA DA questo mese,
Per tutto il mese di ottobre, ci prendiamo cura della tua pancia e ti offriamo una prima visita gratuita a scopo preventivo e informativo.
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a questo mese, all’interno della struttura farmaceutica della dottoressa Alessandra Mingarelli, sita in via Toscanini, sarà possibile trovare uno spazio benessere all’interno del quale, Silvia Andreoli, consulente estetica, sarà lieta di accoglierti e informarti sulle novità e gli eventi in programma nella struttura stessa, primo tra tutti, un interessante evento dedicato alla cura dell’addome, grazie al quale, durante tutto il mese di ottobre, sarà possibile prenotare una consulenza completa di anamnesi e test massoterapico Rubbing. La consulenza a scopo preventivo e informativo, sarà completamente gratuita. È particolarmente dedicata a tutti coloro che soffrono di peristalsi intestinale lenta e stipsi, gas intestinali ma anche a chi convive con un fastidioso senso di pienezza o pesantezza allo stomaco, a chi ha evidentemente preso volume sul girovita e anche a chi porta su fianchi e pancia, un peso che non gli appartiene. Cosa occorre sapere... …tra i fattori a rischio per il nostro cuore, ci sono soprattutto sovrappeso e obesità. Infatti, tra i grassi in eccesso più pericolosi, ci sono quelli che avvolgono come una membrana gli organi interni. Il grasso viscerale infatti, esercita un effetto negativo sul metabolismo, determinando un incremento dei rischi per l’apparato cardiovascolare. Anche su persone normopeso, con valori re24
golari, è opportuno tenere sotto controllo la misura del girovita, poiché indipendentemente dall’indice di massa grassa corporea, ci aiuta a non superare le soglie limite. Per tali ragioni, l’organizzazione mondiale della sanità, ha fissato i limiti oltre i quali è possibile definire l’obesità addominale. Se supera gli 88cm, il girovita femminile è oltre la soglia, allo stesso modo la circonferenza addominale maschile non deve superare i 102cm. Durante la nostra visita, non ci limiteremo solamente alla valutazione dei dati personali del nostro paziente-cliente, ma sarà certamente interessante comprendere quanto la nostra pancia, attraverso gonfiore, dolore, stipsi (che sono solo alcuni dei messaggi che il nostro intestino ci invia) racconta il suo stato di salute e saper cogliere questi messaggi, diviene utile per prevenire il proprio stato di salute. Inoltre potrai ritirare un invito ai prossimi incontri informativi, durante i quali avrai modo di conoscere meglio la tecnica di massaggio Rubbing, eccellenza italiana delle tecniche manuali dell’estetica applicata. Prenota anche tu una consulenza gratuita.
SILVIA ANDREOLI ESTETISTA UNEP Info e appuntamenti al nr. 348.8763203 via mail: romanstudio69@gmail.com Pagina
Silvia Andreoli
Estetica > di Daniela Maccioni
TRUCCO PERMANENTE
PERFETTA
Questo innovativo trattamento di bellezza è ormai una tra le pratiche più frequenti perché consente di essere sempre belle e seducenti. È richiesto anche dagli uomini.
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a vita di tutti i giorni non ci permette di essere sempre perfette e truccate. E così molte donne sono costrette a rinunciare, per mancanza di tempo, a ritoccare quotidianamente qualche piccolo difetto estetico. È per questo che, già da alcuni anni, ci viene incontro un trattamento molto richiesto dalle donne ma anche dagli uomini: il trucco permanente, dalla funzione estetica e non solo. Si tratta di un modo di lavorare su quelli che per tante persone sono veri e propri disagi psicologici, riacquistando fiducia e sicurezza, senza più preoccupazioni. Ma vediamo cos’è e in cosa consiste il trucco permanente, comunemente chiamato anche trucco semipermanente. Questo nuovo trattamento, simile al tatuaggio ma molto meno invasivo per diversa composizione dei pigmenti, profondità e durata, consiste nell’introduzione di pigmenti colorati nel primo strato del derma ed è utilizzato per scopo estetico, quindi di abbellimento, ma anche per modificare alcune imperfezioni del viso, come labbra, occhi e sopracciglia. In campo estetico vede il suo utilizzo anche nell’ambito para-medicale, ovvero come aiuto all’intervento chirurgico, nel camouflage di cicatrici, definizione dell’areola mammaria o infoltimento del cuoio capelluto (anche posttrapianto). Il trucco permanente deve la sua affermazione alle molteplici applicazioni e alla possibilità di essere effettuato anche su persone che indossano occhiali da vista e lenti a contatto, che praticano sport o che soffrono di allergie da trucco. 26
È un trattamento generalmente poco doloroso, ma in ogni caso si ricorre all’uso di creme desensibilizzanti che aumentano la soglia del dolore. Il trucco permanente non è una pratica richiesta solo dalle donne. Infatti, a questo trattamento si rivolge anche la clientela maschile che vi ricorre sia attraverso la tricopigmentazione, un lavoro eseguito sul cuoio capelluto, sia, come spesso avviene, con interventi di correzione per molti disagi psicofisici. Nello specifico, mediante tricopigmentazione, l’uomo può mascherare cute diradate o stempiature, inestetismi che possono procurare imbarazzi psicologici e sociali. Tale tecnica consente di nascondere la calvizie attraverso un effetto “rasato” che, per mezzo di un deposito microscopico, puntiforme e controllato di un pigmento color cenere, punta a riprodurre la naturale ricrescita del capello. Si tratta di un trattamento con una durata limitata nel tempo (circa 6 mesi) in quanto i pigmenti sono riassorbibili e, per questo, verranno svolte delle sedute di mantenimento, una o due volte l’anno, per garantire un effetto sempre migliore. Che sia effettuato al solo scopo estetico o per intervenire a livello psicologico, rimediando così ad un malessere interiore, è comunque importante rispettare i giusti canoni di proporzione e di armonia con il proprio volto, affinché il risultato sia sinonimo di “naturale bellezza”.
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Alimentazione> A cura della Dott.ssa Tiziana Sacchetti
utilizzo e benefici
SPEZIE
Continua il nostro approfondimento sugli aromi che contribuiscono a dare un sapore speciale ai nostri alimenti aiutando a prevenire le malattie e donando benessere al nostro corpo.
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e spezie sono grandi alleati della nostra dieta, vi propongo di seguito una pratica tabella per elencarne gli effetti benefici sulla nostra salute e i consigli su come utilizzarle. La curcuma. Benefici: Antiossidante, antitumorale, antinfiammatoria e analgesica. Ha azione detossinante sul fegato. Stimola le vie biliari. Applicata sulla cute, accelera i processi di cicatrizzazione delle ferite, inoltre si utilizza in caso di scottature e punture di insetti. Mitiga il mal di testa. Decongestiona. Contribuisce a rallentare la progressione dell’Alzheimer. Utilizzo: Aggiungila ai piatti cotti in padella o alla piastra / griglia. Lega molto bene con le zuppe e i minestroni. Aggiungila ai piatti a base di uova. Usala per preparare salse da condimento per le insalate e le carni. Utilizzala per preparare i risotti, per insaporire le patate cotte al forno, per insaporire la polenta. La menta. Benefici: Ha proprietà disinfettanti. Contrasta la nausea e l’indigestione. Contrasta la spossatezza e la stanchezza fisica e mentale. Ha proprietà sedative e spasmodiche. Da sollievo dal mal di testa. Cura la pelle grassa. Utilizzo: Utilizza le foglie di menta nel te, nelle bevande fresche, nell’acqua, e aggiungile agli smoothies di frutta. Utilizzala per preparare un infuso di menta. Utilizzala nella salsa per la marinatura delle carni bianche. Dott.ssa Tiziana Sacchetti Consulente Dietista ed Educatore alimentare
La vaniglia. Benefici: Antiossidante. Antitumorale. Migliora la libido. È utilizzata nei cosmetici come antinvecchiamento e per la cura della pelle in generale. Utilizzo: Aggiungila ai piatti a base di frutta e a dolci e desserts. Aggiungila alle bevande quali gli smoothies e i frullati. Aggiungila al te e al caffè. Il timo. Benefici: Diuretico, antispasmodico, vermifugo. Facilita la digestione. Utile contro il gonfiore intestinale. Efficace contro le infezioni delle vie urinarie. Ha proprietà balsamiche, fluidificanti e antisettiche. È ottimo contro la tosse, l’asma, la bronchite e il raffreddore. Ottimo disinfettante se usato direttamente sulla pelle. Ha azione defatigante sul viso. Utile contro acne e capelli grassi. Utilizzo: Aggiungilo alla carne arrosto o in umido. Utilizzalo per condire i piatti a base di pesce. Lega molto bene con le verdure (zucca, peperoni, patate, carote, cipolle, melanzane) e i funghi. Ottimo condimento per i legumi, inoltre contribuisce a migliorare la digestione degli stessi. Utilizzalo per aromatizzare l’olio o l’aceto. Puoi preparare un decotto o infuso di timo, utile a disinfettare le piccole ferite e il cavo orale, a contrastare il gonfiore addominale. La tisana a base di timo, invece, presa durante il pasto favorisce la digestione, presa lontano dal pasto aiuta a curare la tosse. Buona sana alimentazione! Per le vostre domande o per una consulenza inviate una mail a: Info@benessereadieta.it www.benessereadieta.it
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DIMAGRIRE
Ambiente > di Silvestro Bellobono
ACQUA POTABILE,
ICEBERG
Due progetti distinti, ma dalle finalità simili, puntano a risolvere il problema della siccità in Australia e Sudafrica trasportando a terra gli enormi blocchi di ghiaccio antartico.
S
i potrebbe citare un vecchio detto popolare: “Se la montagna non viene al profeta allora il profeta va alla montagna”. A ben pensarci è possibile sintetizzare così un’idea rivoluzionaria che sta prendendo piede nella comunità scientifica e, in particolar modo, nel settore commerciale tra chi ha già fiutato l’affare del secolo. Infatti, da mesi due grandi aziende internazionali hanno iniziato seriamente a valutare il progetto di trasportare gli iceberg antartici sulla terra ferma per trarne una riserva di acqua potabile, finalizzata a combattere il problema della siccità e, in prospettiva, a fronteggiare la carenza idrica mondiale prevista a partire dal 2050. Follia? Sembrerebbe di no, almeno secondo gli esperti. Il primo studio è opera della National Advisor Bureau, una società di ingegneria degli Emirati Arabi Uniti, che, dopo aver individuato gli iceberg più adatti attraverso i satelliti in orbita, ha in mente di “ingabbiarli” con reti metalliche e rimorchiarli grazie a piccole flotte di navi per oltre 6 mila chilometri fino alle coste dell’Australia, dove poi trattarli con avanzate metodologie tecnologiche capaci di convertire il ghiaccio in acqua potabile. Gli scorsi mesi estivi sono stati i più aridi per lo stato australiano del New South Wales (7,8 milioni di abitanti), che ha raggiunto anche picchi di siccità pari al 99% del territorio. «Se questo progetto avrà successo potrebbe risolvere uno dei più grandi problemi del mondo», ha dichiarato entusiasta 30
Abdulla Alshehi, fondatore della National Advisor Bureau, che sarebbe pronto a investire 60 milioni di dollari (finanziati anche da altri player privati), ovviamente con l’intento di trarre profitto dalla vendita ai governi dell’acqua così ricavata. La seconda proposta arriva dal “Southern Ice Team” di cui fanno parte il glaciologo norvegese Olav Orheim, l’ingegnere francese Georges Mougin e, soprattutto, Nick Sloane, diventato una celebrità per aver coordinato tempo fa le operazioni di recupero della nave Costa Concordia arenata all’Isola del Giglio. L’obiettivo in questo caso è “catturare” gli enormi blocchi di ghiaccio antartico già trascinati dalle correnti oceaniche e trainarli fin dentro una baia nei pressi di Città del Capo, in Sudafrica, altra nazione che soffre di gravi emergenze idriche (mancano almeno 100 milioni di litri al giorno per coprire il fabbisogno dei residenti). «Sto guidando questa campagna. A questo punto alcuni iceberg sono già stati individuati e si trovano solo a circa 1200 miglia marine», ha spiegato Sloane, le cui difficoltà maggiori riguardano i costi dell’operazione per il trasporto e la lavorazione degli iceberg, che tuttavia secondo il visionario ingegnere sarebbero comunque inferiori alla desalinizzazione dell’acqua di mare e garantirebbero un risultato più sicuro perché non si causerebbe alcun danno all’ambiente.
Gossip > di Silvestro Bellobono
CHE COSA FANNO OGGI
ANNI ‘90?
Scopriamo che fine hanno fatto alcune mitiche icone di bellezza del passato, tanto amate dagli stilisti: da Naomi Campbell a Cindy Crawford, da Claudia Schiffer a Carla Bruni.
E
rano i primi anni ’90 quando il grande stilista Gianni Versace creò il mito delle “supermodelle”, ovvero una cerchia ristretta di top model dallo status nettamente superiore a quello di tutte le altre: Naomi Campbell, Cindy Crawford, Claudia Schiffer, Linda Evangelista, Christy Turlington, Kate Moss, Helena Christensen e Carla Bruni non erano più semplici indossatrici, bensì diventavano l’incarnazione del non plus ultra della bellezza femminile, assurgendo a icone indiscusse non solo sulle passerelle di tutto il mondo ma anche nel dorato habitat dello star system. Nella storia della moda è rimasta indelebile per definire il loro glamour elitario la frase pronunciata da Linda Evangelista: «Noi non ci svegliamo per meno di 10.000 dollari al giorno». A oltre vent’anni di distanza, il 22 settembre 2017, in occasione della ricorrenza per la morte di Versace, la maison italiana organizzò un’emozionante reunion che vide protagoniste alcune di queste meravigliose dive durante la fashion week di Milano: gli occhi del jet-set modaiolo erano tutti per Naomi, Cindy, Claudia e Carla. E oggi che cosa fanno? Come sono andate avanti le loro carriere dopo la fine dell’era delle supermodelle? Scopriamolo nel dettaglio. Naomi Campbell. La “Venere Nera”, 48 anni e un patrimonio di circa 60 milioni di dollari, francamente fa un po’ ciò che vuole. Tra una campagna pubblicitaria per Dolce & Gabbana e una controversa love story 32
con il rapper Skepta, la diva continua ad apparire come attrice guest-star in serie tv e film, tra cui il recente “Come ti divento bella” accanto ad Amy Schumer e Michelle Williams. Ma in fondo “essere Naomi Campbell” è già un’occupazione a tempo pieno! Cindy Crawford: 52 primavere splendidamente mostrate da poco per uno shooting fotografico sulle spiagge di Malibu, eppure oggi è molto impegnata a fare la mamma con… interessi! Sua figlia Kaia Gerber è infatti una delle top model più apprezzate del momento, anche in virtù dei consigli e della notevole somiglianza con la madre. Claudia Schiffer. Oltre a dirigere una linea di capi e altri accessori col suo nome, l’ex modella tedesca – dopo aver sposato il regista Matthew Vaughn, dal quale ha avuto tre figli – collabora da produttrice esecutiva alla realizzazione dei film del marito (in “Kingsman - Secret Service” è accreditata come Claudia Vaughn). Carla Bruni. La mannequin italiana naturalizzata francese, che nel frattempo è stata Première Dame di Francia dopo le nozze con l’ex presidente Nicolas Sarkozy, oggi è impegnata nel sociale con la sua Fondazione che promuove l’accesso alla cultura nelle aree disagiate. Senza dimenticare la sua passione per la musica… Foto in alto da sinistra: Claudia Schiffer, Carla Bruni e Cindy Crawford. Nella foto a lato: Naomi Campbell.
Viaggio > di Raffaella Patricelli
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L’arcipelago di
ZANZIBAR S
e ne dicono tante di Zanzibar. Ma solo quando vedi un posto con i tuoi occhi puoi dire la tua. Zanzibar è un arcipelago incantevole, dove poter trascorrere giorni indimenticabili. Un viaggio all’insegna del relax, ma non solo. Un posto dove scoprire culture diverse e vivere momenti unici. Zanzibar è parte della Repubblica Unita della Tanzania, geograficamente corrispondente all’arcipelago omonimo, composto da due isole principali, Unguja e Pemba, e numerose isole minori. Storicamente Zanzibar e la parte continentale della Tanzania si unirono solo nel 1964, poco tempo dopo la rivoluzione di Zanzibar; in precedenza l’arcipelago era un soggetto politico distinto, prima un sultanato, poi un protettorato britannico e infine, brevemente, una monarchia costituzionale. Le isole che lo compongono sono note per le coltivazioni di zenzero, ma anche per altri motivi: a causa dell’influenza congiunta delle culture arabe, persiane e bantu, e della frenetica attività commerciale che ha legato Zanzibar al Medio Oriente e persino all’India e alla Cina, l’arcipelago è uno dei luoghi più rappresentativi della cultura swahili,
la cui lingua fu a lungo quella predominante negli scambi commerciali fra Asia e Africa, e tuttora svolge il ruolo di lingua franca in gran parte dell’Africa orientale. Il centro storico della capitale di Zanzibar, Stone Town, ricco di testimonianze architettoniche e storiche della cultura swahili, è stato dichiarato patrimonio dell’umanità dall’Unesco. Zanzibar fu anche un luogo centrale del commercio di schiavi a est dell’Africa, nonché della via delle spezie, e ancora oggi una parte significativa della sua economia si basa sulla produzione di chiodi di garofano, noce moscata, cannella, pepe e zenzero. Negli ultimi decenni ha conosciuto un continuo e rapido sviluppo il settore turistico, che sfrutta il patrimonio naturale, paesaggistico e culturale dell’isola. Il territorio di Zanzibar è un arcipelago situato nell’Oceano Indiano, di fronte alla costa orientale della Tanzania, pochi gradi a sud dell’equatore. È costituito, come detto, da due isole principali, Unguja (o semplicemente “Isola di Zanzibar”) a sud, e Pemba a nord, e da oltre quaranta isole minori, tutte considerevolmente più piccole, alcune delle quali disabitate.
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Viaggio > di Raffaella Patricelli
Le isole dell’arcipelago sono generalmente collinose, senza grandi rilievi; un tempo coperte da foresta pluviale, nel corso dei secoli sono state quasi completamente deforestate per creare terreno agricolo. Tratti di foresta originaria di dimensioni significative si trovano solo nelle tre aree naturali protette: la foresta di Jozani a Unguja e le foreste di Ngezi e Msitu Mkuu a Pemba. Data la posizione quasi equatoriale, il clima dell’arcipelago è nettamente tropicale, con temperature elevate tutto l’anno e due stagioni delle piogge, rispettivamente fra marzo e giugno (la maggiore) e fra ottobre e dicembregennaio (la minore). La popolazione parla prevalentemente swahili, ma anche l’inglese è molto diffuso. Gran parte del patrimonio architettonico, artistico e culturale è concentrato nella città principale di Stone Town, dove si trovano gli antichi palazzi dei sultani (tra cui Beit el-Sahel e il Palazzo delle Meraviglie), le fortificazioni del periodo omanita, numerose moschee e altri luoghi di culto. Altra nota da segnare è che la cucina zanzibari è rinomata per le sue insolite combinazioni di sapori, che riflettono il passato movimentato dell’isola e dell’arcipelago, affiancando e combinando ricette arabe, indiane ed europee. Il governo di Zanzibar ha dichiarato esplicitamente di voler rendere Zanzibar “una delle principali
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L’arcipelago di
ZANZIBAR destinazioni turistiche dell’Oceano Indiano” ed effettivamente con il tempo sta accadendo proprio questo. Ma negli anni si sta aprendo una finestra anche sulla cultura: sull’isola, infatti, si tiene annualmente lo Zanzibar International Film Festival (ZIFF), un festival cinematografico comunemente considerato uno dei più importanti eventi culturali dell’Africa orientale. Il principale centro del festival è Stone Town, ma per l’occasione vengono anche organizzate proiezioni di film in centri urbani più piccoli, inclusi centri rurali. Una nota, infine, per gli appassionati di musica: Freddie Mercury, leader e cantante dei Queen, nacque a Stone Town il 5 settembre 1946. Sul lungomare di Stone Town si trova anche un ristorante battezzato in suo onore, il Mercury’s, e nel centro di Stone Town c’è un edificio che viene presentato dalle guide turistiche come la casa in cui Mercury sarebbe nato. Chissà se è vero. In onore di Freddie Mercury è stato persino battezzato un crostaceo isopode endemico dei coralli attorno all’isola zanzibariana di Bawe, la Cirolana mercuryi.
ACQUE TRASPARENTI, LUNGHE SPIAGGE BIANCHE, PROFUMI DI SPEZIE, CROCEVIA DI CULTURE E UNA STORIA ANTICA FANNO DI ZANZIBAR UN PARADISO PER LE VACANZE.
L’arcipelago di
ZANZIBAR 37
Moda > di Giovanna Testa
L
’armonia dei colori è il fil rouge che unisce l’eleganza e la sensualità della nuova collezione Haute Couture Autunno/Inverno di Elie Saab: oro, avorio, nero, viola, lilla, rosa si fondono in passerella ricreando le atmosfere magiche di un bosco autunnale. La femminilità leggiadra, quasi fatata, della donna contemporanea è esaltata da lunghi abiti con spacchi seducenti e scollature ammalianti, mantelle avvolgenti e cappe sinuose, impreziosite da ricami e stampe floreali, vestiti da sera fascianti e ricchi di dettagli in seta, pizzo, raso, pelle, organza. 38
ELIE SAAB
HAUTE COUTURE AUTUNNO/INVERNO
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Shopping > di Giovanna Testa
ACCESSORIMODA
TENDENZE AUTUNNO/INVERNO
LE SPECS Occhiali da sole modello “Boom!”.
VALENTINO Decolleté Rockstud in pelle metallizzata.
FA SHI
CHLOÉ Borsa Marcie Large in pelle di vitello color cuoio. Interno rivestito in tessuto con tasca con zip e scomparto porta cellulare.
ON
GUCCI Cintura in pelle decorata con fibbia logo GG color oro antico.
GIANVITO ROSSI Stivaletti in suede martis in pelle scamosciata color cammello.
MIU MIU Giacca in tweed di lana con colletto in pelle marrone.
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SHOPPING
Outfit completo. FENDI
FENDI Maxi shopper in tessuto jacquard vetrificato a motivo FF marrone, personalizzata dal logo applicato in pelle.
Shopping > di Giovanna Testa
ACCESSORIMODA
TENDENZE AUTUNNO/INVERNO
PROENZA SCHOULER Iconica borsa PS1+ Medium con la silhouette a postina in pelle color terra di Siena. GUCCI Occhiali da sole con montatura tartarugata.
GUERLAIN Profumo intenso e sensuale Mon Guerlain.
VALENTINO Portamonete Rockstud in pelle nera con le iconiche borchiette piramidali dorate.
DOLCE & GABBANA Pullover in cashmere con intarsio nero e rosso su bianco. La vestibilitĂ regular e la soffice texture in cashmere lo eleggono partner di look quotidiani da sfoggiare con denim e stivaletti.
BALMAIN Giacca di tweed misto cotone colore verde con bordi grezzi, bottoni doppiopetto color oro e un’ampia cintura con chiusura a D-ring.
STUART WEITZMAN Stivaletti Coban in pelle color caramello con tacco basso ad effetto legno.
Outfit completo. FENDI 42
La casa di moda romana ha celebrato l’amore e la felicità con una bella collezione che combina artigianalità artigianale e creatività eclettica.
Shopping > di Giovanna Testa
ACCESSORIMODA
NUOVE TENDENZE DEL MAKE UP
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1. Collistar. Smalto con applicatore liner sottile pensato per personalizzare a piacere la propria manicure ed impreziosirla con un tocco glitterato di grande effetto; 2. Wycon. Accessorio la cui parte curva protegge la palpebra durante l’applicazione del mascara senza rischio di sbavature, mentre la parte a pettine separa le ciglia dopo aver applicato il mascara; 3. Shiseido. Eyeliner, ombretto e matita per sopracciglia in un unico prodotto con una formula waterproof, anti-macchia; 4. Wycon. Spugna per applicare fondotinta e prodotti make up liquidi; 5. Marc Jacobs. Smalto con due tonalità super-limitate come il vibrante viola e il prugna: 6. Pupa. Due illuminanti perfettamente abbinati per creare preziosi punti luce. La texture leggera e setosa si fonde facilmente con la pelle impreziosendola con micro perle dorate. 44
uomo Shopping > di Giovanna Testa
LE TENDENZE DELLA MODA
VERSACE
GIUSEPPE ZANOTTI Cintura in pelle nera con signature.
BALMAIN
Outfit completo.
GOTHICANA Gilet decorato con cordini intrecciati e chiusura con bottoni.
GIUSEPPE ZANOTTI Sneakers in pelle stampa rettile. 46
SHOPPING
DOLCE & GABBANA Profumo “The One Grey” che include note di cardamomo, pompelmo veviter, tabacco.
www.dsquared2.com/it
Evoluzione rock n roll in versione glam per la collezione AI 2018/19 di Dsquared2: i gemelli stilisti Dean e Dan Caten riprendono elementi del mondo country, per mescolarli con accessori ispirati agli anni ’80.
Arte > di Alessandro Immordino
Habemus Hominem
JACOPO CARDILLO È UNO SCULTORE ITALIANO MOLTO APPREZZATO PER LE SUE OPERE INNOVATIVE, TRA CUI UN BUSTO DI PAPA BENEDETTO.
Nato a Frosinone nel 1987, Jacopo Cardillo è uno scultore contemporaneo noto come Jago Artist o semplicemente Jago. Grazie a un’intuizione innovativa, che affonda la sue radici nella cultura pop, l’artista ha imparato a modellare il marmo e la pietra, usandoli come se fossero morbida plastilina da cui trarre vita, carne e muscoli, liberandone l’anima celata dietro materiali freddi. Dopo aver esposto le sue opere in diverse gallerie, a gennaio 2018 ha inaugurato una mostra a Roma presso il Museo Carlo Bilotti, Aranciera di Villa Borghese. Tra le sue sculture più rappresentative figurava il busto marmoreo dell’allora Papa Benedetto XVI. 48
Copyright immagini Jago
www.jagosound.com
Contatto
Jago
Jago
La pelle dentro
Carne
Habemus Hominem
Attraverso
Habemus Hominem
Muscolo Minerale
Excalibur
Design> di Alessandro Immordino
LIVING
room
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1. CLIZIA MINI. La serie Clizia, costituita da quadrati colorati di Opalflex® assemblati manualmente a incastro, è una gamma frutto di mani operose che modellano il tecnopolimero quasi fosse una fluida seta, si estende con un’inedita e suggestiva versione da tavolo (composta da 230 quadrati di Lentiflex® e sostenuta da una base colorata) e con le versioni MINI e LARGE della plafoniera/applique e della sospensione. Con i diversi colori e le molteplici tipologie disponibili, si adattano a qualsiasi ambiente della casa, introducendovi la sorpresa di una forma geometrica morbida che pare creata in una maison d’haute couture. www.slamp.it
2. CORAIL. Lampada a sospensione in vetro di Murano. Ispirati alla fauna sottomarina, i lampadari rivelano la poesia e la ricchezza di questi organismi fragili. I tentacoli dell’anemone di mare, un animale affascinante, (a lungo considerato come una pianta e chiamato erroneamente “fiore del mare”), metabolizza l’energia luminosa in energia utilizzabile dall’organismo. Una serie di doppi anelli in metallo dorato articolano elementi in vetro fatti a mano. Come le correnti oceaniche cullano questi animali, così la mano accarezza la lampada per cambiare il flusso e variare gli effetti di luce. www.verone.se
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3. AMPHORA. Lampada con struttura di supporto di treppiede. Il paralume è costituito da fibre sintetiche da polietilene ed è disponibile in diversi colori. La sorgente luminosa ed il cavo sono protetti da un rivestimento in neoprente impermeabile e resistente all’acqua. La connessione è diretta, senza interruttore. Disponibile in tre dimensioni. www.bover.es 50
speciale
4. DIAMOND. Lampada da terra scultorea, dinamica, irregolare e contemporanea. Basta che la luce incontri le superfici di Opalflex® per accentuarne le forme sfaccettate, delinearne l’identità e accenderne la struttura decisa. Nelle tre diverse dimensioni rimane perfettamente adeguata a ogni arredo. www.slamp.it
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Teatro > di Ilaria De Donatis
Beppe Fiorello torna in scena a grande richiesta sul palcoscenico del Teatro Ambra Jovinelli in Roma con lo spettacolo ‘Penso che un sogno così’. Dedicato al Maestro Domenico modugno.
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a canzone italiana si fa strada nei maggiori teatri italiani e a darle voce è l’attore-cantante Giuseppe Fiorello, che ha deciso di encomiare il noto Domenico Modugno con l’allestimento di uno spettacolo teatrale fondato sulla sua musica, su quei brani che possono dirsi senza tempo. Dopo quasi 400 serate in tutta Italia, “Penso che un sogno così” ritorna in scena facendo una prima tappa nel noto Teatro Ambra Jovinelli, in Roma, dal 26 al 28 di questo mese, per poi continuare con un tour in molte altre città italiane. Giuseppe Fiorello interpreta con maestria ed umiltà Domenico Modugno, il Maestro a cui sente di essere legato dall’ammirazione verso il tempo da lui vissuto e con la cui interpretazione riesce a mettere in mostra quella Sicilia passata e lontana, in cui Fiorello ha vissuto la sua infanzia, i cui lati più sconosciuti sono svelati al pubblico con semplicità e velata pragmaticitá. L’attore sale sul palco e inizia a catturare l’attenzione del pubblico e alle prime battute dello spettacolo, inizia un viaggio nella sua memoria con attori che entrano in scena richiamando vicende ironiche, dolorose, quotidiane appartenute alla sua vita e con l’interpretazione delle canzoni di Modugno crea atmosfere uniche. «Modugno per me non è stato solo una grande storia da raccontare o un personaggio da interpretare, è stata anche la possibilità di ritrovare un tempo lontano rimasto sempre dentro di me» afferma Giuseppe Fio52 52
rello. Il pubblico si lascia trasportare dal canovaccio di battute, regolate da tempi, pause, parti più enfatiche e dalle mirabili parole di canzoni come ‘Nel blu dipinto di blu’, ‘Volare’, dal cui testo è stato scelto il titolo dello spettacolo «penso che un sogno così» e puó soltanto ammirare la maestria canora dell’attore siciliano, che appare in sintonia con la spontaneità con cui interpreta il ruolo di Modugno, un personaggio che sente molto vicino a sè. Lo spettacolo è allestito con scenografie che ricordano un tempo lontano, non conosciuto dal pubblico, seguendo la linea di semplicità, su cui si basa l’intero dramma. Le luci si concentrano sul protagonista, accendendo il valore delle battute e delle parole delle canzoni, che portano il pubblico ad emozionarsi e a vivere un viaggio canoro e teatrale degno di applauso.
TEATRO AMBRA JOVINELLI
Poltronissima Euro Poltrona Euro Galleria I Euro Galleria IB Euro Galleria II Euro
38,50 30,80 26,40 22,00 20,90
Teatro A. Jovinelli, Roma Via Gugliemo Pepe, 43 Tel. 06.83082884
Cinema > di Silvestro Bellobono
JOHN CARPENTER PRESENT’S
HALLOWEEN
HALLOWEEN
HALLOWEEN EVIL AS A NEW NAME
A 40 anni di distanza dal primo film di John Carpenter ritorna la saga horror che ha spaventato intere generazioni. Jamie Lee Curtis e Nick Castle riprendono i loro ruoli “terrificanti”.
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ichael Myers è tornato. Ancora! Ma questa volta non si tratta dell’ennesimo sequel (sarebbe l’undicesimo dell’omonimo franchise) né di un remake né tantomeno di un reboot. Allora che cos’è questo “Halloween” del 2018 diretto da David Gordon Green? A spiegarlo bene ci ha pensato proprio il regista: «In un certo senso abbiamo ignorato tutti i film tranne il primo. È ambientato dopo il primo, ma in una specie di realtà alternativa. Come se il primo film fosse finito in modo leggermente diverso». Insomma, un espediente narrativo (che potrebbe far storcere il naso ai tanti fan della serie) capace di connettere questa pellicola direttamente con “Halloween - La notte delle streghe”, il capitolo originale scritto e diretto da John Carpenter nel 1978, esattamente 40 anni fa. Green, che l’ha anche sceneggiato assieme a Danny McBride (attore comico molto apprezzato in Usa), si è soffermato a illustrare i presupposti alla base del progetto. «Erano passati probabilmente 8 mesi e 80 bozze di sceneggiatura, in cui si esploravano diverse possibili strade da percorrere. Abbiamo iniziato a incorporare tutti i sequel e poi è stato travolgente cercare di progettare qualcosa che avesse un senso logico. Alcuni punti della trama sono diventati un po’ stiracchiati con l’avanzare della saga. E alla fine, trovandoli frustranti, McBride è venuto da me e mi ha semplicemente detto: “Qual è il film di Michael Myers che vuoi davvero vedere?” Per me il 54
primo Halloween era il più puro e semplice. Poi, un giorno, abbiamo pensato all’idea di eliminare Halloween 2 e i seguiti. Quando siamo andati a casa di John Carpenter gli abbiamo presentato nervosamente le nostre idee. Nel corso di quella conversazione molto sospettosa lo vedemmo passare dallo strabuzzare gli occhi a dei grandi sorrisi e questo ci diede la fiducia necessaria per andare avanti. Alla fine lui ci ha dato la sua benedizione». Ovviamente, questa ambizione di riprendere da dove aveva lasciato il Maestro non poteva assolutamente fare a meno di Jamie Lee Curtis, che da subito si è mostrata interessata al copione, come ha confermato lei stessa: «Non appena l’ho letto… il modo in cui hanno collegato i punti della storia ha completamente senso per me e ho sentito che fosse appropriato che tornassi ad Haddonfield. Se avessi potuto l’avrei probabilmente chiamato “Halloween Retold” perché è come se lo ri-raccontassimo. È la storia originale in molti, molti, molti modi, solo raccontata 40 anni dopo». Non resta che guardarlo senza anticipare nulla.
OLTRE A PRODURRE IL FILM, GIRATO NEL SUD CAROLINA, JOHN CARPENTER HA CURATO LA COLONNA SONORA.
SOLDADO Nella guerra di droga non ci sono regole e quando i cartelli iniziano a far passare dei terroristi attraverso il confine americano, l’agente federale Matt Graver chiama il misterioso Alejandro, la cui famiglia è stata uccisa da un boss della droga, per aumentare l’efferatezza della guerra. Alejandro rapisce la figlia del boss per scatenare il conflitto, ma quando la ragazza viene considerata un danno collaterale, il suo destino si metterà tra i due uomini che si interrogano su tutto quello per cui combattono. Il film è diretto da Stefano Sollima, regista di Suburra e Gomorra la Serie! Regia Stefano Sollima Con Benicio Del Toro, Josh Brolin Genere: Azione Da giovedì 18 ottobre al cinema
A STAR IS BORN Jackson Maine (Bradley Cooper), un famoso musicista nel momento più basso della sua carriera, si innamora di una talentuosa attrice di nome Ally (interpretata da Lady Gaga) e si offre di farle da pigmalione nel mondo dello spettacolo. La relazione passionale tra Jackson e Ally si incrina quando la carriera in ascesa della donna oscura definitivamente quella già in declino del compagno, al quale non resta che rinunciare alla ragazza e avviarsi lungo il viale del tramonto. Regia Bradley Cooper Con Bradley Cooper, Lady Gaga Genere: Drammatico, Sentimentale Da giovedì 11 ottobre al cinema
IL PRIMO UOMO Firts Man - Il Primo Uomo, che narra l’avvincente storia della missione della NASA per portare un uomo sul luna. Il film si concentra sulla figura di Neil Armstrong e sugli anni tra il 1961 e il 1969. Resoconto viscerale in prima persona, basato sul libro di James R. Hansen, il film esplorerà i sacrifici e il costo che avrà per Armstrong e per l’intera nazione, una delle missioni più pericolose della storia. Regia Damien Chazelle Con Ryan Gosling, Claire Foy Genere: Drammatico Dal 31 ottobre al cinema
7 SCONOSCIUTI A EL ROYALE Regia Drew Goddard Genere: Thriller Con Jeff Bridges, Chris Hemsworth, Dakota Johnson Da giovedì 18 ottobre al cinema Il nuovo thriller di Drew Goddard . Sette estranei, ognuno con un passato da seppellire, si incontrano nel fatiscente El Royale, un hotel a Lake Tahoe sul confine tra California e Nevada. Nel corso di una notte, ognuno di loro avrà un’ultima possibilità per redimersi, prima che vada tutto in malora. 55
Musica > di Ilaria De Donatis
È uscito il 21 settembre scorso il nuovo lavoro discorgrafico della band pop romana Thegiornalisti e del frontman Tommaso Paradiso, impegnati attualmente nelle tappe del loro nuovo tour.
L
a cover appare poco costruita con lo sfondo nero dall’effetto stranamente risaltante, su cui si colloca al centro la scritta ‘Love’ in caratteri maiuscoli con toni sfumati dai colori caldi a quelli freddi e poco sotto la firma della band, formata da Tommaso Paradiso, Marco Primavera e Marco Antonio Musella, nota come Thegiornalisti, ideatrice di questo nuovo album. Il frontman Tommaso Paradiso ha deciso di svelare la copertina del loro quinto album in studio, postando una foto sul suo profilo Instagram, in cui si riesce a leggere l’intera tracklist, contenente ben undici tracce, tra cui il singolo “Questa nostra stupida canzone d’amore”, considerato uno dei brani tra i più ascoltati nel panorama musicale estivo italiano. L’album, uscito il 21 settembre scorso è stato anticipato di recente dal singolo “New York”, annunciato sui social dalla stessa band con le immagini del video, e dal frontman con il commento «È semplicemente tutto qui». I Thegiornalisti mettono in mostra ancora una volta il loro sound seguendo la loro linea creativa fondata sul mettere al centro in modo pragmatico la musica, ciò che rappresenta e il messaggio che ogni can56
zone contiene, attenendosi fortemente alla realtà. Il videoclip di ‘New York’ sembra per così dire una ripresa della riproduzione della canzone, senza alcuna artificialità, in cui si vede un’orchestra entrare e accomodarsi, poi pronti per suonare appaiono i musicisti della band e all’attacco della canzone scende da una scala con la sua carica e potenza musicale Tommaso Paradiso, che canta la distanza che sente verso una persona lontana da lui, che si trova da solo nella grande New York. Il sound creato per questo singolo si mostra in modalità diverse nelle altre canzoni dell’album ‘Love’, da “Una casa al mare” a “Controllo”, “Love”, “Milano Roma”, “L’ultimo giorno della terra”, ma esprime con le note che passano da ritmi più forti e pop ad altri più tenui, il significato che assume per la band la parola “Love”. Il frontman afferma: «Questa parola, Love, per me rappresenta la risposta a tutto: all’odio, ai tempi in cui viviamo, la risposta al veleno, a quello che passa sui social network». I
Thegionalisti hanno quindi dato al pubblico e ai suoi fan la risposta a ciò che è la realtà, per riuscire a migliorarla e a risollevarne gli aspetti meno positivi.
Motori >
NUOVA FIAT 500X PIÙ POTENTE, SILENZIOSA, SOSTENIBILE D opo quattro anni, la Fiat 500X si concede una rinfrescata: fuori cambiano i paraurti (più eleganti per le versioni Urban e di taglio “fuoristradistico” per le City Cross e Cross) e le luci. I fanali sono ora costituiti da sottili profili rettangolari, con la parte centrale verniciata in tinta con la carrozzeria, mentre i fari full led (optional a 600 euro, nel pacchetto Full Lights) e luci diurne presentano elementi luminosi ad “anello tagliato”. Sono i motori la principale novità della Fiat 500X, ora disponibile con motori nuovi o aggiornati per rispondere alla normativa antinquinamento Euro 6d-Temp (in vigore dal 1 settembre 2019). A debuttare sono i benzina turbo 1.0 a tre cilindri e 1.3 a quattro, già visti sulla Jeep Renegade: il primo eroga 120 CV mentre il secondo 150 CV. Su entrambi è di serie il cambio manuale a 6 marce, ma al 1.3 si può abbinare l’automatico a doppia frizione DCT a sei marce. Oltre a questi c’è il benzina aspirato 1.6 E-Torq da 110 CV, modificato in alcuni dettagli per rispondere alla nuova normativa anti-inquinamento. I motori diesel sono gli stessi 1.3, 1.6 e 2.0 MultiJet II già disponibili sul vecchio modello, aggiornati sulla Fiat 500X grazie all’adozione del cata-
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lizzatore SCR e del filtro anti-NOx per i gas di scarico, che funziona tramite l’iniezione del liquido AdBlue (a base di urea). Le novità servono per far diminuire le emissioni di polveri sottili e altre sostanze inquinanti nocive per l’uomo. All’interno la nuova Fiat 500X è dotata di un quadro strumenti ridisegnato e di un volante sagomato per migliorare la presa. Lo schermo a sfioramento nella consolle rimane di 7”. Fra le novità ci sono anche diversi colori inediti per la carrozzeria ed i sistemi di assistenza alla guida, molti compresi nel prezzo fin dalle versioni meno costose: questi sono il mantenimento attivo della corsia, la riproduzione dei limiti di velocità nel cruscotto e lo Speed Advisor, un sistema che alla pressione di un tasto adatta automaticamente la velocità della Fiat 500X al limite presente sulla strada. A richiesta si possono avere il monitoraggio degli angoli ciechi, la frenata automatica d’emergenza e il regolatore di velocità adattivo, che a partire da 30 km/h mantiene la distanza preimpostata dall’auto che precede. Prezzo in promozione a partire da 15.500 euro.
Nautica > di Silvestro Bellobono
JOHNSON 93
LA PERLA DI JOHNSON YACHTS I
l nuovo Johnson 93 progettato da Johnson Yachts si avvale della più sofisticata ingegneria nautica combinata con le migliori possibilità di personalizzazione dello scafo, il cui design esterno è firmato da Bill Dixon, che ha fatto delle finestre verticali a doppio livello il tratto distintivo. Si tratta di un superyacht di 93 piedi (28,34 metri) dotato di due propulsori Caterpillar C32 da 1.925 cavalli che consentono agevolmente di raggiungere i 24 nodi di velocità massima. Il comfort negli spazi abitabili è garantito dalla disposizione a tutto baglio che presenta sul ponte inferiore, proprio a centro barca, una cabina vip, considerabile a tutti gli effetti una seconda suite armatoriale; quest’ultima, situata a poppa, è lussuosa, luminosa, con vista sul mare, rivestita in marmo, munita di entrate da entrambi i lati; due cabine doppie con letti a castello completano gli alloggi degli ospiti al piano inferiore. L’ampio flybridge dà accesso alla postazione di guida, mentre la sua lunga sporgenza permette di ombreggiare l’area di poppa, corredata di un grande divano a U con tavolo da pranzo e prendisole con sedie a sdraio. CARATTERISTICHE Lunghezza: f.t.: 28,34 m Larghezza: 7,08 m Motorizzazione: due Caterpillar C32 da 1.925 CV Velocità max: 24 nodi
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Agenda eventi
ANDY WARHOL
VITTORIO SGARBI
MAMMA MIA
Dal 03 Ottobre
Dal 18 al 21 Ottobre
Roma
Roma
Complesso del Vittoriano Prezzo biglietto: Euro 14,50 Info: Ticket One
Dal 10 al 14 Ottobre
19/20/21 Ottobre
Roma
Roma
Teatro Olimpico Ore 21.00 Prezzi da euro: 23,00 a 39,00 Info: Ticket One
24 Ottobre
Roma
Atlantico Ore 21.00 Prezzo biglietto: Euro 34,50 Info: Ticket One
Teatro Sistina Ore 21.00 e 17.00 Prezzi da euro: 36,23 a 57,50 Info: Ticket One
Roma
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CLAUDIO BAGLIONI
Palalottomatica Ore 21.00 Prezzi da euro: 35,00 a 85,00 Info: Ticket One
Dall’ 11/10 al 11/11
13 Ottobre
AMERICA
ROMA SPOSA
Palazzo dei Congressi Prezzi da euro: 4,00 a 8,00 Info: Ticket One
Auditorium Parco della Musica Ore 21.00 Prezzi da euro: 35,00 a 69,00 Info: Ticket One
Roma
SPANDAU BALLET
26/27/28 Ottobre
Roma
Teatro A. Jovinelli Prezzi da euro: 20,50 a 36,50 Info: Ticket One
PENSO CHE UN SOGNO COSÌ
La redazione non risponde di eventuali cambiamenti a date e prezzi pubblicati
BEN HARPER
MOACASA 2018
THEGIORNALISTI
27 Ottobre
30 Ottobre
Roma
Roma
Auditorium Parco della Musica Ore 21.00 Prezzi da euro: 57,50 a 74,75 Info: Ticket One
Palalottomatica Ore 21.00 Prezzi da euro: 35,00 a 87,00 Info: Ticket One
LAURA PAUSINI
Dal 27/10 al 04/11
2 Novembre
Roma
Atlantico Ore 21.00 Prezzi da euro: 28,75 a 34,50 Info: Ticket One
Fiera di Roma Giorni feriali: Prezzo gratuito Sabato e festivi: Prezzo 10,00 euro
Albano Laziale
ULTIMO
27 e 28 Ottobre
29 Novembre
Roma
Palalottomatica Ore 21.00 Prezzi da euro: 41,40 a 57,50 Info: Ticket One
Palalottomatica Ore 21.00 Prezzi da euro: 34,50 a 46,00 Info: Ticket One
Roma
NEGRAMARO
28 Ottobre
11 e 12 Dicembre
Roma
Atlantico Ore 21.00 Prezzo biglietto: Euro 38,00 Info: Ticket One
LUCA CARBONI
Roma
CESARE CREMONINI
Palalottomatica Ore 21.00 Prezzi da euro: 41,40 a 63,25 Info: Ticket One 63
Claudio Scaringella
Kitchen > a cura de: Il Pacchero Solitario
Ingredienti per 4 persone
800 gr. di frutti di mare misti (telline, cozze vongole e lupini), ½ kg di cicorietta di campo, 1 patata lessa, olio extravergine, aglio, peperoncino, fumetto di pesce, olio per friggere, bottarga di muggine.
Preparazione della ricetta
M
ondate e lessate la cicorietta selvatica che le piogge autunnali ci hanno donato, avendo cura di preservarne il verde brillante, freddandola in acqua e ghiaccio non appena cotta, quindi scolatela per bene. Mentre la pentola per gli spaghetti sbuffa ansiosa, voi (noncuranti) soffriggete uno spicchio di aglio in camicia, aggiungete del peperoncino e tuffate i frutti di mare spurgati dentro una casseruola non troppo grande, incoperchiate e fateli aprire velocemente. A questo punto aggiungete un paio di mestoli di fumetto di pesce e spegnete; l’eventuale sabbia delle telline si depositerà sul fondo. Poi private del guscio i frutti più grandi, come le cozze, e mettete il tutto in una grande padella non antiaderente, se possibile, aggiungendo tutto il brodo di cottura filtrato e decantato dalla sabbia.
Livello difficoltà: media se necessario con un po’ di fumetto di pesce: se dovesse risultare troppo amara aggiungete la patata lessa per smorzare tale componente. A questo punto, in abbondante olio di semi ben caldo, friggete la rimanente cicoria aiutandovi con un passino molto fine, asciugatela per bene e aggiustatela di sale. Scolate gli spaghetti molto al dente, fateli mantecare per bene nella padella con i frutti di mare, create uno specchio con la crema di cicoria e, aiutandovi con un coppapasta, porzionate gli spaghetti, cospargeteli di petali di bottarga e incoronate con la cicoria fritta. Vino? Be’, venite da me che l’abbinamento lo cerchiamo insieme. Tempo di preparazione della ricetta:
Soddisfate l’impazienza della pentola e calate gli spaghettoni; nel frattempo frullate una parte della cicoria aggiungendo un goccio di extravergine, sale, e aiutandovi
IL PACCHERO SOLITARIO Aprilia, Via Verdi, 29 (Ang. (Ang. via via M.Aurelio) M.Aurelio) T. 06.92062042
Auguri Bilancine! Questo mese riscoprirete
meglio per aiutare il prossimo: è un compito
la quiete che la fiamma estiva aveva estinto
arduo e del tutto nuovo per il vostro cielo, ma
in voi… il relax e la meditazione sono ottime
potrete scoprire nuove potenzialità nel vostro ego smisurato per diffondere prosperità e benessere. Attenzione al cibo. I vostri numeri fortunati: 9 - 17 - 61
chiedete… il segreto? Autostima, indipendenza, e stima del proprio lavoro, ricetta perfetta. I vostri numeri fortunati: 32 - 35 - 44
Bilancia, vi produrrano dei benesseri sociali, e
compensate, ma un breve momento di stacco
scoprirete dei dettagli del vostro carattere che
dall’ambiente sociale che vi prevale sembra
avevate sopiti. Il rischio è il perdere interesse per i vostri affetti, ma si consigliano cene a lume di candela e un po’ di sano romanticismo.
Scorpione
Molte carte si scoprono, le attese verrano ri-
necessario. Chiudersi in questo caso non significa eliminare le proprie visioni oniriche, ma studiarle e contabilizzarle in ottica futura. I vostri numeri fortunati: 19 - 29 - 41
L’inconcludenza è il senso emotivo che vi scuo-
nere in Vergine vi incita a meditare sul vostro
te e vi rende infervorati. Sicuramente un po di
futuro e sulle potenzialità che il mondo lavora-
autocritica non può che farvi del bene, eppure
tivo ancora vi cela come ambiente inesplorato. A volte un po’ di sana vita mondana con buoni amici può darvi la giusta carica di cui necessitate. I vostri numeri fortunati 22 - 49 - 88
Sagittario
Un momento di silenzio cala sul vostro cielo. Ve-
manca un elemento: ricordate che non va fatto agli altri quello che vorreste ricevere voi stessi. Generosità? No, rispetto per chi è diverso. I vostri numeri fortunati 51 - 67 - 69
Siete scomparsi nel nulla e ora vi lamentate?
in Toro ispira confidenzialità e riservatezza.
in amicizia non basta una telefonata, mentre
Difficilmente aprirete il vostro cuore agli al-
lamentarsi in amore ormai è diventata una con-
tri, ma semplicemente studierete i vostri moti interiori per concentrarli ai fini procreativi. E’ il momento della fertilità annuale. I vostri numeri fortunati: 16 - 50 - 66
Capricorno
E’ il momento di godere dell’amore. La luna
suetudine… se non vi sta bene quello che siete, cambiate!!! Lamentarsi e piangere di ciò che non esiste è patetico e voi odiate il pathos, ricordatelo. I vostri numeri fortunati: 1 - 54 - 82
Un fuoco inaspettato regola le carte in gio-
Una sensazione di friccicorio lungo le gambe, le
co, probabilmente un risveglio di fiamme
farfalle nello stomaco, ginocchia che tremano…
antiche, o semplicemente la riscoperta di un
Venere vi ha distrutto il mese scorso, ma il rinno-
amore che si credeva quasi estinto; cercherete cambiamenti positivi in voi stessi… è il momento di osare e ostentare, ma senza eccesso. I vostri numeri fortunati: 11 - 89 - 90
Acquario
Gemelli Cancro Leone Vergine
armi per raggiungere la pace interiore che ri-
Nuove entrate lavorative dovute a mercurio in
I vostri numeri fortunati: 38 - 40 - 44
66
Bilancia
Il karma questo mese vi incita a lavorare al
vamento afrodisiaco può depistare… le fiamme finte sono solo fuochi di paglia, a volte un buon piatto di pasta è più sincero di 1000 illusioni. I vostri numeri fortunati: 19 - 21 - 43
Un terremoto scuote la sicurezza lavorativa e
Un tram tram giornaliero vi sta togliendo ener-
un sibilo incessante dilania il vostro cuore…
gia nettuniana, si segnalano problemi fisici
forse qualcosa non sta andando secondo i vostri
e stress cutaneo. Si consiglia un week end al
piani: investite su risorse giovani e diffidate da
mare, i colori dell’autunno possono ritemprare le
falsi amici, poiché il vero fine a volte è solo il denaro… o la vostra lungimiranza, dote rara. I vostri numeri fortunati: 23 - 76 - 81
Pesci
Toro
Ariete
Oroscopo del mese >
vostre stanche membra. Il lato artistico non va dimenticato: se dipingete, partite da un ritratto. I vostri numeri fortunati 37 - 61 - 78