Settembre 2013
Attualità Service Tax nuova tassa
Attualità Sesso tra giovani poche precauzioni
Estetica I nei pericolosi
Salute Sintomi e cause della celiachia
Moda Roberto Cavalli
Salute Vaccino per smettere di fumare
Viaggio Le isole Baleari ...e molto altro ancora all’interno
Editoriale di RAFFAELLAPATRICELLI
Anno 4 - Numero 8 Settembre 2013
For You Magazine Vicolo Brenta, 1 - Aprilia Tel. 333.6024565 Editore e Direttore Creativo Alessandro Immordino
a.immordino@foryoumagazine.it
Direttore Responsabile Raffaella Patricelli
direttore@foryoumagazine.it
Collaboratori Eugenio Giannetta, Sara Latorre Tiziana Sacchetti, Daniela Saurini Pamela Polizzi, Alessandro Galante Alessandra Durastanti, Simona Eramo Stampa CSC Grafica S.r.l Via A. Meucci (Guidonia) Per la tua pubblicità su FOR YOU MAGAZINE redazione@foryoumagazine.it www.foryoumagazine.it E’ vietata la riproduzione anche parziale di testi, grafica, immagini e spazi pubblicitari realizzati da For You Magazine Salvo accordi scritti le collaborazioni a For You Magazine sono da ritenersi gratuite e non retribuite
Registrazione al Tribunale di Latina Nr. 927 del 23/07/2010
Zone di distribuzione: Aprilia - Albano Genzano - Velletri
PRONTI A RIPARTIRE... Cari lettori, ben trovati! Dopo le ferie si ritorna più carichi che mai, perché è così che dobbiamo riprendere l’anno. Nuovi obiettivi per i prossimi mesi, nuove speranze e nuove certezze. Quello che ci lasciamo alle spalle è un mese di agosto piuttosto tranquillo, ma sempre complesso sia dal punto di vista economico che politico, soprattutto per il nostro amato Paese. E così apriremo questo numero con un servizio dedicato al “caso Berslusconi” e alla crisi di Governo in atto. Affronteremo, come spesso facciamo, di nuovo il problema tasse: questa volta arriva la Service Tax, che probabilmente sostituirà l’Imu. Torneremo a parlare (come avevamo fatto a gennaio) del redditometro, ma anche di sesso e giovani: poche precauzioni e tanti partner. Vi daremo dei preziosi consigli sulla celiachia e vi parleremo di un nuovo vaccino, in arrivo dall’America, per smettere di fumare. Sapevate che dagli occhi si può capire anche lo stato di salute di una persona? Noi no e per questo vi abbiamo dedicato un’ampia pagina di approfondimento. E ancora, affronteremo il delicato problema legato ai nei pericolosi e vi daremo dei consigli su come mantenere a lungo un’abbronzatura perfetta. Non mancherà lo spazio dedicato ai viaggi: questo mese di settembre l’attenzione è tutta per le isole Baleari (Formentera, Ibiza, Maiorca e Minorca). Ci sarà naturalmente la moda, ma anche il design e la cultura con il nuovo spettacolo che vede protagonista Marco Travaglio e il cinema con l’ultimo film di Ron Howard dedicato al pilota Niki Lauda. Non mancheranno come al solito le nostre consuete rubriche. E dunque come sempre non mi resta che augurarvi buona lettura!!!
Raffaella Patricelli direttore@foryoumagazine.it
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28 08 Frullatore:
Notizie e curiosità dal mondo
12 Attualità:
PD e PDL Prove di una crisi di Governo
14 Attualità:
Novità fiscale: Il nuovo redditometro
16 Attualità:
La Service Tax che sostituirà l’IMU
20 Salute:
Celiachia: I sintomi e la cura
22 Salute:
Un vaccino per smettere di fumare
24 Salute:
Capire dagli occhi lo stato di salute
28 Estetica:
Come riconoscere i nei pericolosi
34 Viaggio:
Le affascinanti isole Baleari
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ommario Settembre
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duemilatredici
38 Moda donna:
Roberto Cavalli: Collezione 2013
42 Shopping:
Accessori Donna duemilatredici
46 Moda uomo:
Accessori Uomo duemilatredici
48 Design:
Speciale Kitchen style
50 Teatro:
Marco Travaglio: “E’ Stato la mafia”
52 Cinema:
Rush, il nuovo film di Ron Howard
54 Musica:
L’atteso ritorno dei Placebo
60 Rubriche:
I consigli dei nostri specialisti
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News >
FRULLATORE notizie dall’Italia e dal mondo scelte per voi...
Grecia, la crisi arriva anche nei supermercati: cibo venduto a meta’ prezzo ma gia’ scaduto.
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al primo settembre sono presenti sui banconi dei supermercati prodotti che hanno già superato la data di scadenza. Messi in uno scaffale separato hanno impressa la scritta “cibo di passata conservazione”. Intanto all’orizzonte per i cittadini ellenici si profila l’arrivo di nuove, pesanti tasse. Cibo a metà prezzo dunque, ma già scaduto. E’ questo quello che è accaduto dal primo settembre sui banconi dei supermarket greci. Nella settimana in cui si ritorna a parlare di un nuovo intervento miliardario per salvare il Paese, ecco una notizia che racconta la quotidianità di famiglie in difficoltà e disoccupati che non hanno di che sostenersi. La vendita dei prodotti low cost ma che hanno già superato la data di scadenza avrà luogo a determinate condizioni: in presenza di un documento informativo dell’Associazione professionale di Atene, il cibo scaduto dovrà essere situato in uno scaffale separato con un cartello in evidenza. E sarà in vigore il divieto di consumo in luoghi di ristorazione. Come riportato da un documento ufficiale della Camera di commercio di Atene questi nuovi prodotti “da crisi” avranno impressa una scritta in stampatello, una sorta di marchio di riconoscimento con la parola “Cibo di passata conservazione”. La data del
singolo prodotto non potrà superare una settimana in caso di prodotti con una durata minima indicata in giorno e mese; un mese in caso di prodotti con una durata minima indicata in mese e anno; tre mesi nel caso di prodotti con una durata minima indicata solo con l’anno. La responsabilità di tutti gli alimenti e delle modalità di vendita, ricadrà interamente sul titolare di ogni singolo supermercato che aderirà all’iniziativa, per cui sono previste ammende da mille a cinquemila euro. Una situazione che, nonostante gli annunci di nuovi interventi da parte dell’establishment europeo, non mostra miglioramenti, con altri balzelli per i cittadini che si profilano all’orizzonte, segno che i conti non tornano neanche quest’anno. E mentre i cittadini si chiedono quando arriverà la fine di questo tunnel che il premier Antonis Samaras dice da tempo di vedere, il colpo di grazia per il Paese è dato anche dal rialzo delle imposte indirette, che il Fondo calcola di 23,7 miliardi euro (ora ammontano a 23,3). Da dove attingerà lo Stato questi denari? In primis dall’aumento delle tasse a liberi professionisti e dall’aumento di quelle per gli affitti. Intanto il ministro per la Riforma amministrativa, Kiriakos Mitsotakis, ha presentato in Consiglio dei ministri il piano di tagli al pubblico impiego: scatta il conto alla rovescia che vedrà entro il 30 settembre licenziati o diversamente impiegati 12.500 dipendenti pubblici. La prima tranche da 1.800 impiegati è stata già completata, altri 4.599 dipendenti pubblici saranno sospesi entro il 16 settembre di cui 3.200 agenti della polizia municipale. www.ilfattoquotidiano.it
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L’attrice Monica Bellucci si separa dal marito Vincent Cassel. Si erano sposati nel 1999, si lasciano dopo 14 anni d ’amore...
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rano una delle coppie più belle, invidiate e fotografate del cinema europeo, insieme da 15 anni, due figlie e due carriere decisamente internazionali. L’attrice umbra Monica Bellucci e l’attore francese Vincent Cassel, si separano. La notizia è arrivata all’ANSA dall’ufficio stampa dell’attrice. Lei ambasciatrice della bellezza mediterranea in tutto il mondo, lui enfant terrible del cinema francese, sguardo ceruleo che uccide (tra le ultime pellicole, “Il cigno nero” di Aronofsky e “A dangerous method” di David Cronenberg). Diciamolo, in molti brinderanno ma la notizia della separazione è stata una vera sorpresa. La coppia italo francese sembrava aver trovato la ricetta della felicità e aver creato una famiglia perfetta: si erano sposati nel 1999, vivevano in Brasile, dove si erano trasferiti un anno fa insieme alle figlie, Deva e Léonie. Nessun sentore della crisi tra i due. Insieme sono stati protagonisti di diverse pellicole: le cronache raccontano che la Bellucci, quando vide per la prima volta l’affascinante giovanotto di Montmartre sul set dello scabroso film L’appartamento, nel 1996, lo giudicò piuttosto presuntuoso. Poi, però, si accorse che Vincent apparteneva al suo genere preferito, “sveglio e un po’ selvaggio”. Lo stesso anno hanno girato “Come mi vuoi’’, nel 1997 il pulp movie francese “Dobermann”, fino al patinato Kolossal fantasy “Il patto dei lupi”. Ma a far più discutere è stato il controverso “Irreversible” (una scena destò scandalo al festival di Cannes, quella dove l’attrice italiana subiva uno stupro della durata di circa 12 minuti).
Vincent e Monica avevano continuato a dar l’impressione di essere ancora uniti. “Ci scegliamo tutti i giorni”, aveva commentato lei in una intervista al settimanale ‘A’. Poche settimane fa Cassel aveva assicurato al settimanale francese, Gala, che la vita di coppia andava benissimo. Pochi giorni fa il settimanale francese Closer aveva scritto, e oggi si può dire a ragione: “Monica e Vincent si evitano come la peste”. Ma quella tra Cassel e Bellucci, e’ solo una delle coppie italo francesi ad aver acceso i riflettori della stampa: epigoni quella formata dall’ex presidente francese Nicolas Sarkozy e dalla top model Carla Bruni, ancora insieme al di la’ di chi scommetteva sull’imminente fine della loro unione dopo l’uscita dall’Eliseo. Tra Parigi e Roma e tra alti e bassi anche l’amore tra Stefano Accorsi, che dal 2002 fa coppia fissa con Laetitia Casta, (si e’ parlato anche per loro di separazione ma recentemente alcune foto li hanno ritratti insieme). Grazie all’incontro con Claude Lelouche, aveva trovato Oltralpe la sua realizzazione umana e professionale anche Alessandra Martines: l’ex etoile dell’Opera di Roma, ma la coppia ha divorziato e lei ha ritrovato l’amore in un compagno piu’ giovane. Guardando al passato, fu amore per più di vent’anni fra Renato Salvatori e Annie Girardot: si conobbero sul set di Rocco e i suoi fratelli, si sposarono nel 1962 e rimasero insieme fino al 1988, anno della scomparsa dell’attore. Galeotto fu il set di La cagna di Marco Ferreri: Catherine Deneuve, icona della bellezza e del glamour francese, incontrò Marcello Mastroianni e se ne innamorò. Ansa.it 9
FOCUSnews Pillole di conoscenza >
Fonte: www.focus.it
Perché a volte, mentre dormiamo, o in fase di sogno,ci sembra di cadere?
La sensazione di cadere può essere interpretata in maniera differente a seconda che si verifichi durante l’addormentamento oppure in una fase di sonno REM, nell’ambito di un sogno vero e proprio. Nel primo caso è un’esperienza causata da un sussulto nella fase di transizione dalla veglia al sonno (in inglese “sleep starts”), quando l’organismo subisce un processo di graduale interruzione dei segnali sensoriali e di riduzione del tono muscolare. Nel momento di percepire il vuoto, la persona rivive nel sonno un’esperienza già vissuta durante la veglia, come per esempio la perdita di un sostegno oppure di una caduta da un
gradino o da un’altezza maggiore, come una sedia. Oltre alla sensazione di caduta, questi brevi sussulti possono accompagnarsi ad allucinazioni e visioni di immagini. Stanchezza eccessiva o ansia possono favorire questi sussulti. Le sensazioni di caduta si possono verificare anche nella fase di sonno REM, quando il corpo è completamente immobile e paralizzato e i sogni sono più “vivi” e coinvolgenti. In questo caso il significato non è fisiologico e per interpretare l’eventuale significato bisognerebbe prendere in esame tutta la trama onirica e il profilo psicologico di chi sta sognando.
Si potrebbere spegnere la rete Internet? Sì, e la storia recente ce lo ha dimostrato. Durante le proteste egiziane del gennaio 2011 il governo del Cairo ha bloccato le connessioni per evitare ai dissidenti di riuscire a scambiare informazioni con il resto del mondo. Per 5 giorni l’Egitto è stato di fatto completamente isolato. Dal punto di vista pratico vengono fisicamente spente le infrastrutture informatiche degli internet provider che gestiscono il traffico internet. Più il numero dei provider è elevato più è difficile far osservare il provvedimento. Solitamente, soprattutto nei paesi autoritari, viene semplicemente bloccato l’accesso ai siti ritenuti pericolosi dal governo: i primi a farne 10
le spese sono di solito i social netowork. Non tutti lo sanno, ma anche il Governo Italiano può decidere di bloccare l’accesso ad alcune parti della Rete. Nel nostro paese, ad oggi, è inibita la navigazione verso i siti che contengono materiale pedo-pornografico e verso quelli per il gioco d’azzardo non approvati dall’Amministrazione dei Monopoli di Stato. Il blocco viene effettuato mediante filtri software che bloccano la navigazione verso i siti proibiti: una versione più potente e sofisticata dei programmi di filtraggio domestico per la protezione dei bambini.
È vero che chi soffre di reumatismi “sente” il cambiamento del tempo? Chi soffre di reumatismi prova dolori a ossa e muscoli. La sensibilità può aumentare in corrispondenza di alcuni fenomeni atmosferici, di solito pioggia e vento e, più in generale, dei cambiamenti di tempo. Più che il bello e il brutto tempo però, i responsabili dell’aggravamento di alcuni dolori sono l’alta e la bassa pressione atmosferica a essi legate.
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condizioni normali il loro compito di controllo è del tutto indolore.
Ciò che viene percepito sono infatti le variazioni di pressione atmosferica segnalate dai barocettori, un particolare tipo di recettori presenti nel nostro corpo.
Se però si trovano in tessuti sensibili, come per esempio le articolazioni colpite da una malattia reumatica, allora anche la reattività alle variazioni della pressione atmosferica esterna si somma agli effetti dell’infiammazione e provoca dolore.
Si trovano nella parete dei grossi vasi sanguigni e sono sensibili alle variazioni della pressione arteriosa: quando rilevano un cambiamento, inviano segnali al sistema nervoso centrale, sulla base dei quali avviene la regolazione del valore della pressione sanguigna. In
Chi soffre di reumatismi sente anche il tasso di umidità nell’aria e la presenza di vento. Entrambi infatti raffreddano le zone infiammate, che hanno invece bisogno di calore.
Unghie e capelli crescono di più in alcuni periodi? ti da molti fattori: ormoni, età, stato di salute dell’organismo. In condizioni normali, i 120 mila capelli presenti in media su ogni testa crescono di circa 1,2 cm al mese. La crescita delle unghie, invece, dipende per lo più dall’alimentazione e in nessun modo dalle stagioni: il loro allungamento, praticamente costante per tutta la vita, è più o meno di 3 millimetri al mese.
Fonte: www.focus.it
I ritmi di crescita di unghie e capelli sono estremamente soggettivi. Tuttavia, contrariamente a quanto accade negli animali (che perdono il pelo in estate, non dovendosi proteggere dal freddo), negli uomini è stata notata una crescita lievemente più rapida dei capelli durante la stagione calda, e in particolare - come dimostrano certe statistiche - nel mese di luglio. Il fenomeno, in genere più evidente nelle donne e meno negli uomini, non ha ancora una spiegazione certa (anche se un ruolo chiave, probabilmente, lo gioca la temperatura) e soprattutto non avviene con regolarità. I ritmi di crescita dei capelli, d’altronde, sono influenza-
Che cosa è lo “Spread” e come si misura? Uno degli indicatori più usati per valutare la crisi italiana è lo “spread con i bund tedeschi”. Lo spread è considerato infatti un indicatore della capacità di un paese di restituire i prestiti. Lo stato italiano, per esempio, ha moltissimi debiti, costituiti sostanzialmente da tutti i titoli di stato (bot, btp, ecc.) emessi in cambio di soldi presi in prestito da cittadini, banche, altri paesi. Ma oggi l’Italia è da questo punto di vista meno credibile (è stata recentemente degradata da due agenzie che valutano le capacità dei
debitori di rendere i soldi) e per far acquistare i suoi bot deve offrire interessi sempre più alti. E siccome lo spread è la differenza o “allargamento” (spread in inglese) di rendimento tra i titoli di Stato (come i btp) italiani e quelli tedeschi (“bund”), meno l’Italia è credibile, più alti sono gli interessi che deve pagare per avere prestiti e più aumenta lo spread con i titoli tedeschi, giudicati molto affidabili. Pagare alti interessi può infine avere come conseguenza l’impossibilità di ridurre i debiti, il che farebbe di nuovo crollare l’affidabilità del paese, in una spirale sempre più inarrestabile. 11
Attualità> di Eugenio Giannetta
Prove di una crisi di
governo
Il Governo italiano è più che mai appeso al filo del destino di Silvio Berlusconi dopo la sua condanna per frode fiscale. Il PDL minaccia un’apertura di una crisi di governo se il loro leader dovesse perdere il seggio.
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l momento di andare in stampa con il nostro magazine, riscontriamo giornate di lunghe riunioni, sentenze, decisioni da prendere, scontri e confronti. Questo è l’effetto della condanna per frode fiscale nel processo Mediaset, perché è una regola (se)vera quella che recita ‘ad ogni azione corrisponde una reazione uguale o contraria’. In questo momento il Governo vive l’effetto domino, che significa esattamente verificare la tenuta della maggioranza. La sentenza di condanna pronunciata dalla Cassazione a Silvio Berlusconi coincide con con un segno più di Mediaset dopo la prima chiusura in perdita della storia subita nel 2012. Il sostegno del Pdl all’esecutivo sulle questioni economiche non manca, ma la battaglia prosegue su almeno due fronti: affari e politica; difficile dividere questi due argomenti. Il presidente del Consiglio Enrico Letta, però, è fiducioso quando ammette che per Silvio Berlusconi l’interesse del Paese è in Il Pres. del Consiglio Enrico Letta 12
primo piano. Da parte sua Berlusconi ammette che nessuno gli vuole andare incontro: né il Pd, né Letta, né tantomeno Giorgio Napolitano. Oltretutto potrebbe arrivare una porta in faccia anche dal Partito popolare europeo alla domanda di ammissione per Forza Italia 2, terreno preparato per il ritorno di Belusconi che in questo momento vive più che mai nell’incertezza. Il futuro personale e politico del Cavaliere è in lotta con la decadenza da leader di partito; per questo motivo è nata la mossa Forza Italia? Perché sfruttare il brand, ora come ora, sembra essere la strada più percorribile verso una sorta di campagna elettorale che possa trasformarsi in grossa mobilitazione sociale. Resta un problema: «La legge Severino - ammette il magistrato Nitto Palma - prevede le categorie di incandidabilità che riguardano quei soggetti incorsi in una condanna e, nell’eventualità si verifichi nel corso del mandato parlamentare, la decadenza». Inoltre pare che chi subisca la sentenza, nei sei anni successivi alla condanna sia incandidabile. L’analisi del decreto legge numero 235 del 2012, articolo 1, stabilisce che: «non possono essere candidati e non possono comunque ricoprire la carica di deputato e di senatore: coloro che hanno riportato condanne definitive a pene superiori a due anni di reclusione». A Berlusconi sono toccati quattro anni di carcere, di cui tre condonati da indulto. Poi non Il Pres. della Repubblica Giorgio Napolitano
bisogna dimenticare la nota di Napolitano dal Quirinale, avvenuta in data 13 agosto: governo blindato e sulla grazia: «Nessuna domanda mi è stata indirizzata cui dovessi dare risposta» con ovvio riferimento alla possibile domanda di clemenza di Silvio Berlusconi; anche quella è stata una mossa politica? Deluso da questa nota il leader del Pdl ha deciso di non chiedere grazia, né servizi sociali o domiciliari. Ovvio che in questa situazione tutti provino a dettare le proprie condizioni all’interno del dibattito, ma questo fa sì che passi in secondo piano la stabilità del Governo e la possibilità di prendere decisioni sulle questioni più importanti (Iva, Service tax, riforma del lavoro) ‘vittime’ di continui rinvii. Si parla spesso di trovare un accordo tra Pd e Pdl, ma questo continua a essere inspiegabilmente in secondo piano nella gestione delle cose. Dichiarazioni di unità che arrivano, non a tutto tondo, ma almeno per quanto riguarda il Pdl, che nelle ultime settimane è apparso come un partito diviso; per questo motivo Berlusconi interviene invitando
al silenzio stampa: «Invito a non fornire con dichiarazioni e interviste altre occasioni a questa manipolazione continua che alimenta le polemiche e nuoce a quella coesione interna, attorno ai nostri ideali e ai nostri valori, tratto distintivo del nostro movimento». Il Governo Letta è sotto attacco nonostante la divisione interna del Pdl, perché a questa si aggiunge anche una divisione interna al Pd e un’incapacità - più volte riportata dal dibattito - di saper individuare e colmare i vuoti di leadership lasciati nel tempo. Porre i partiti di fronte alle loro responsabilità non sembra essere la via più percorribile, perché la vittoria del partito è troppo spesso messa davanti agli interessi dello Stato. La linea da seguire non è ancora chiara a nessuno, per questo la parola rinvio è quella in cui tutti cominciano a riconoscersi. Daniela Santanchè (foto a sinistra) è quasi sicura che il Governo cadrà, ma in queste faccende la cautela non è mai abbastanza, quindi non resta che rinviare e aspettare di vedere le evoluzioni di questo domino politico di portata sempre maggiore.
Attualità> di Pamela Polizzi
tometro Il software che stanerà gli evasori fiscali diviene operativo: controlli a tappeto da parte dell’Agenzia delle Entrate sui redditi dichiarati negli ultimi anni e soglia di tolleranza assicurata al 20% .
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o scorso 19 Agosto, l’Agenzia delle Entrate ha dato avvio al redditometro, un complesso sistema di controllo incrociato dei conti che avrà il compito di scandagliare i redditi degli italiani a partire dal 2009. Terminata la fase di rodaggio e scongiurato il rischio di eventuali intoppi, il nuovo braccio destro del Fisco è pronto a far luce sugli scostamenti significativi tra redditi dichiarati e spese effettivamente sostenute, di cui l’amministrazione finanziaria ha certezza. Si servirà di informazioni provenienti dal ministero, dalle 128 banche dati collegate e da tutti gli istituti bancari del territorio, con l’obiettivo dichiarato di sconfiggere la piaga radicata dell’evasione fiscale. I primi redditi ad essere accertati saranno quelli del 2009 (dichiarati nel 2010), mentre per i precedenti continueranno a vigere le regole tradizionali: nel selezionare i contribuenti a maggior rischio di evasione, l’Agenzia prenderà in considerazione solo le “spese per elementi certi”, ovvero quelle necessarie al mantenimento di beni quali abitazioni e mezzi di trasporto, e le “spese certe’’, ovvero quelle indicate dal contribuente stesso nella dichiarazione dei redditi e testimoniate dall’Anagrafe tributaria. Non passeranno, quindi, al vaglio del Fisco le “spese medie’’ quotidiane che, al contrario, saranno tirate in ballo solo se il contribuente si dimostrerà restio a giustificare la disparità reddito-spese certe. Il redditometro avrà, inoltre, un ampio margine di tolleranza: ciò significa che gli accertamenti esecutivi non scatteranno per tutti quei contribuenti per i quali 14
risulterà un divario fiscale pari o inferiore al 20%. Se tale gap dovesse essere superato, allora sarà impossibile sottrarsi alle verifiche degli ispettori del Fisco. E’ bene sottolineare che il nuovo metodo di indagine fiscale garantirà, comunque, al cittadino più di un momento di confronto con l’amministrazione. Qualora il redditometro dovesse evidenziare delle anomalie, il contribuente sarebbe chiamato, fin da subito, a risponderne e a fornire chiarimenti sulle divergenze spesa-reddito. Potrebbe dimostrare con atti e bonifici, ad esempio, che la casa o la macchina sono state acquistate con risparmi accumulati negli anni, oppure che sono eredità familiari e così via. Se il Fisco ritenesse valide ed esaustive le giustificazioni fornite dal contribuente i controlli terminerebbero qui; in caso contrario si aprirebbe un ulteriore fase di controllo, quindi di contraddittorio, in cui sarebbero verificate e confrontate con indici Istat anche le spese correnti più piccole come quelle per vitto, vestiti, trasporti e tempo libero. Se al termine di questa seconda fase il Fisco non avesse ancora fugato i suoi dubbi, si passerebbe dell’accertamento formale. L’Agenzia delle entrate provvederà , allora, a quantificare il maggior reddito e la maggiore imposta da pagare, dunque, chiederà al contribuente di acconsentire al pagamento delle somme richieste per regolarizzare la sua posizione. A questo punto, due sole strade si profilerebbero per l’evasore stanato: o pagare entro quindici giorni, oppure avviare un contenzioso mediante ricorso alla giustizia tributaria.
Attualità> di Eugenio Giannetta
E’ in arrivo la
servicetax La nuova imposta che sostituirà l’imu, non sarà una semplice tassa sulla proprietà, ma coprirà anche l’illuminazione pubblica, la manutenzione dei marciapiedi, l’anagrafe, la polizia municipale e, forse, la raccolta rifiuti.
A
rriva dunque la service tax e va a gravare su redditi più bassi e famiglie più numerose. Ma facciamo un passo indietro, che cos’è questa nuova imposta? E’ un tributo alternativo in un momento in cui risulta sempre più difficile imporre soluzioni politiche, sociali ed economiche rigorose su questioni come Iva e soprattutto Imu. La Service Tax si basa sul principio di utilizzo dell’immobile, facendo sua anche la nuova Tares sui rifiuti in un cocktail non facilmente digeribile per le famiglie. La proposta di questa nuova tassa arriva direttamente dal Ministro dell’economia e delle finanze Fabrizio Saccomanni e gli effetti sul bilancio dello Stato si calcolano in circa quattro miliardi di euro. Il passaggio fondamentale è che la responsabilità delle aliquote spetterebbe ai Comuni - con buona grazia dei difensori del federalismo - e la decisione 16
su questa nuova imposta, secondo le parole del Ministro degli affari regionali Graziano Delrio: «Sarà molto equa, con due componenti: una di proprietà e una per gli affittuari che usufruiscono di servizi. Io sono per una service tax che esenti il 70% degli italiani e che venga pagata dai più abbienti. Il Paese non può permettersi in questo momento di buttare 1,5 miliardi di euro». In termini di spesa la previsione media è di circa un centinaio di euro a immobile più i contributi sulla Tares. D’altra parte lo spread è in calo e le borse in rialzo come non accadeva da almeno due anni, e questa soluzione accontenterebbe (quasi) tutti da un punto di vista ‘diplomatico-politico’: una sorta di fine dell’Imu senza perdere entrate nelle casse pubbliche. Una tassa di servizi pubblici, insomma, che dopo Ici e Imu andrebbe a inserirsi in una dimensione municipale di bisogni, con una soluzione che non dovrebbe far risentire l’Erario. La nuova tassa sarà effettiva a partire dal 2014, anche perché i criteri di esenzione o riduzione del pagamento non sono stati ancora definiti con precisione. Ancora tanto da decidere sia in termini di gestione che di fiscali-
tà, con una calibrazione strutturata soprattutto sulla base del reddito famigliare (fondamentale in questo momento anche la ‘questione’ della riforma ISEE). A voler fare qualche conto spartano, gli italiani probabilmente pagheranno meno che nel 2012, ma i più abbienti potrebbero arrivare a spendere anche fino a quattrocento euro ad appartamento. Rimane il fatto che il governo necessita di trovare due miliardi di euro come copertura per l’eliminazione dell’Imu ed è necessario staccarsi da una visione propagandistica per assumere una visuale più razionale, basata sui fatti e sui decreti reali. La tariffa sui rifiuti - così com’è strutturata - spaventa ovviamente le famiglie più numerose, ma all’interno della Service Tax dovrebbe andare ad assumere nuovi contorni, tenendo in particolare considerazione il quartiere in sui è situato l’immobile. Da un punto di vista esclusivamente sociale il problema è che si sostituisce una tassa con un’altra tassa, ma le necessità del momento storico sono determinate dai primi segni di ripresa e dai primi segnali di uscita da una lunga e sfiancante recessione;
è fondamentale, quindi, non fare passi falsi in questo momento, per riuscire a mantenere il trend di stabilità avviato e cercare di evolvere ulteriormente verso una crescita che possa tornare a far muovere anche il mercato del lavoro, per il quale si segnala una significativa percentuale di decrescita nella richiesta di cassa integrazione rispetto allo scorso luglio (2012). Ammortizzare e tagliare il cuneo fiscale sono le parole d’ordine, ma prima va necessariamente trovato un ulteriore accordo concreto tra Pd e Pdl sulla questione legata all’eventuale aumento dell’Iva. Sono tante le questioni in ballo e le decisioni da prendere. Inutile creare allarmismi, ma è importante trovare soluzioni rapide e definitive per salvaguardare la tutela delle famiglie e non solo gli interessi governativi. Per un’economia mondiale dominata ancora da profondi elementi di incertezza, è corretto cercare di portare avanti soluzioni e interventi redistributivi delle spese, sperando e tenendo conto che il cambiamento possa avvenire presto, con passi avanti negli obiettivi e nelle cordate di intesa sugli scontri/ confronti più immediati.
Attualità > di Daniele Lisi (www.tuttasalute.net)
Sesso e giovani poche precauzioni e tanti partner
Nel mondo di oggi, i rapporti tra teenager sembrano essere sempre più dettati dalla fretta. Il periodo estivo poi è quello nel quale le occasioni si moltiplicano, così come i rapporti.
G
iovani e rapporti “fisici”, un quadro preoccupante che emerge da uno sondaggio condotto dalla Società italiana di ginecologia e ostetricia sui ragazzi di 14-18 anni. Questo sondaggio ha evidenziato che il 37% dei giovanissimi ha il primo rapporto senza alcuna protezione e che, inoltre, la soglia d’età si è sensibilmente abbassata, visto che il 50% degli intervistati lo ha fatto sotto i 16 anni. E non solo: il 37% dei ragazzi oggetto del sondaggio ha avuto il rapporto già la prima sera – ossia appena conosciuti, si potrebbe dire – il 42% ha già avuto da 2 a 5 partner e il 9% più di 10 partner. I tempi evidentemente sono profondamente cambiati, si ha la sensazione che i ragazzi non vogliano perdere tempo e che ritengano che il rapporto sessuale sia molto più importante del rapporto di coppia, del corteggiamento, della seduzione, della conquista, dell’emozione che si ha quando si fa breccia nelle attenzioni e nel cuore della persona desiderata un po’ alla volta. In sostanza, si ha troppa impazienza. Non ci si rende conto che il diffondersi di questa tendenza è anche una delle cause del calo del desiderio negli anni a venire. Il rapporto rischia di diventare una routine, una cosa abituale, un film visto e rivisto infinite volte che alla fine non si vuole più vedere. Per di più non bisogna dimenticare i rischi di un rapporto non protetto, in particolar modo se ciò 18
accade al primo incontro, come ha infatti riferito più di un terzo dei ragazzi intervistati. Anche questo è uno dei motivi del recente aumento delle malattie sessualmente trasmissibili, dalle più banali – che si possono risolvere facilmente – alle più serie e pericolose, che ti possono segnare per tutta la vita. Eppure queste problematiche legate alle malattie a trasmissione sessuale sono ormai a conoscenza di tutti, anche dei più giovani, solo che lo spirito dell’adolescenza a volte fa dei brutti scherzi. E’ evidente che a quella età ci si sente in diritto di essere incoscienti, ma ciò è giustificabile fino ad un certo punto, perché poi si corre il rischio di condizionare in maniera seria il proprio futuro, oltre a quello dei propri genitori. A parte i problemi legati alla salute, si corre anche il rischio di ritrovarsi a dover fare i conti con una gravidanza indesiderata, tanto è vero che su 1.000 aborti, 6.9 interessano i giovani sotto i 20 anni. Nel periodo estivo poi, questi comportamenti a dir poco frettolosi raggiungono il livello massimo, è più facile perdere ulteriormente i freni inibitori, con tutte le conseguenze che un simile comportamento porta con sé. Avere più partner in questo periodo è una condizione abbastanza frequente tra i teenager, ma la cosa preoccupante è che la maggior parte di questi rapporti non è protetta, mentre invece proprio per la possibilità che si possa passare da un partner all’altro con facilità sarebbe necessaria la massima prudenza. Quindi, tanto per intenderci, la doppia protezione sarebbe d’obbligo e per doppia protezione s’intende il profilattico e la pillola.
Salute> di Daniele Lisi (www.tuttasalute.net)
Celiachia, L’intolleranza sembra essere di origine genetica e non è detto che debba fare la sua comparsa sin dalla tenera età.
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a celiachia si presenta con una serie di sintomi che possono essere di varia natura a seconda della sua forma, ne esistono quattro. La celiachia è un’intolleranza di tipo permanente al glutine, una sostanza che è composta da due tipi di proteine, gluteline e prolammine, presente in una gran quantità di alimenti a partire dal grano, farro, orzo, segale e altri cereali, fatta eccezione per il riso e il mais che non la contengono. E’ quindi chiaro che molti alimenti complessi quali la pasta, la pizza, i biscotti, il pane e tanti altri ancora che sono di uso praticamente quotidiano sono alimenti a rischio per i soggetti che soffrono di tale patologia o intolleranza che dir si voglia. Ad oggi, la sola cura possibile è una dieta a base di alimenti privi di glutine, cosa che se vogliamo è favorita da una gran quantità di prodotti specifici disponibili e reperibili nei negozi specializzati. La dieta è una strada obbligata, perché nei soggetti intolleranti al glutine, l’ingestione di questa sostanza provoca seri danni alla mucosa intesti20
nale per colpa degli anticorpi che la attaccano per contrastare l’effetto dell’intolleranza stessa. L’intolleranza sembra essere di origine genetica e non è detto che debba fare la sua comparsa sin dalla tenera età. Essa può presentarsi in un momento qualsiasi della vita visto che può essere latente per alcuni anni e fare la sua comparsa a seguito di un evento scatenante come una gravidanza, un intervento chirurgico, un evento insomma che sia decisamente stressante per l’organismo. Come detto all’inizio esistono 4 diversi tipi di intolleranza al glutine: tipica, atipica, silente e potenziale e questo determina anche una certa varietà dei sintomi. I più frequenti sono dolori addominali, diarrea, perdita di peso, anemia, flatulenza, astenia, crampi muscolari, ulcere al cavo orale, ritardo nella crescita, dermatiti, irregolarità del ciclo mestruale e altro ancora. Come si vede, buona parte di questi sintomi possono essere anche associati ad altre patologie o disturbi, per cui la diagnosi di celiachia solitamente non arriva tempestivamente, e questo può anche rappresentare un pericolo per il paziente che ne soffre.
Le complicanze legate ad una diagnosi tardiva possono anche essere molto serie. Infatti, si va dall’adenocarcinoma intestinale all’artrite reumatoide, passando per il linfoma non Hodgkin, neoplasia intestinale o esofagea, osteoporosi, patologie autoimmuni, renali e vascolari, insomma vi è di che preoccuparsi seriamente. Quindi è bene non prendere mai sotto gamba i sintomi citati in precedenza, soprattutto poi se in famiglia esistono già episodi di celiachia. La comparsa dei sintomi poi varia anche a seconda del tipo di patologia. Nel caso di celiachia tipica, l’esordio avviene nei primi mesi di vita; nella forma atipica è assente per esempio la diarrea mentre sono più frequenti i sintomi di tipo extraintestinale; nella forma silente la sintomatologia è pressoché assente, anche se i danni a livello intestinale sono quelli tipici della celiachia; nella forma latente, infine, la malat-
tia è presente anche se in assenza di sintomi e di danni di qualsiasi natura. Ciò non toglie, che come detto in precedenza, un evento traumatico severo potrebbe farla di colpo diventare evidente. La diagnosi non è semplice se basata solo sulla sintomatologia o sull’anamnesi del paziente. E’ necessario ricorrere a dei test per la determinazione degli anticorpi e, precisamente, EMA, AGA, TGA, e, in ultima analisi, biopsia della mucosa digiunale. La sola cura certa per risolvere i problemi di celiachia è una ferrea dieta priva di glutine, gluten-free, regime dietetico che consente una ripresa completa dei tessuti intestinali in tempi accettabili, anche se questo è legato alla tempestività della diagnosi. Se questa è stata rapida, la ripresa avviene anche in poche settimane, altrimenti potrebbero essere necessari anche diversi mesi. di Daniele Lisi
Salute > di Gianluca Rini (www.tantasalute.it)
Dall’America un nuovo vaccino per smettere di
fumare
Dall’America è in arrivo un nuovo vaccino come soluzione per smettere di fumare. Questo vizio, comune a tantissime persone, potrà essere eliminato grazie ad un vaccino di “geni” che ricercatori americani stanno sperimentando, per ora, sugli animali.
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e i risultati futuri saranno positivi come quelli ottenuti sino ad ora allora i fumatori accaniti potranno sicuramente dire addio alla dipendenza da fumo ed alla gratificazione data da quest’ultimo.
fa Pacman, nel videogioco, nei confronti di puntini disseminati nel labirinto) le molecole di nicotina prima che raggiungano il cervello e provochino il senso di gratificazione e di dipendenza accennato prima. La riduzione della nicotina circolante registrata dalle analisi è stata pari all’85%, inoltre l’effetto è risultato duraturo, senza effetti collaterali. Questi ultimi potevano affiorare a livello comportamentale, ma anche della pressione sanguigna e della frequenza cardiaca.
Nel corso degli anni gli studiosi hanno studiato e creato moltissimi trattamenti finalizzati a contrastare ed a minimizzare la tossicità della nicotina contenuta nel tabacco. Ricordiamo che gli effetti negativi del fumo non dipendono solo dalla nicotina ma anche da tutte altre sostanze catramose. Sino a questo punto dello studio i pareri sono positivi anche da parte di esperti italiani, come ad esempio il dottor Roberto Boffi, pneumologo e responsabile del Centro Antifumo dell’Istituto Tumori di Milano, che comunque sottolinea l’importanza di attendere i risultati a lungo termine.
Lo studio, pubblicato sul Science Translational Medicine, per ora è stato condotto su cavie da laboratorio, precisamente topi, ottenendo dei risultati più che positivi. Secondo gli scienziati tra qualche anno si potrà sperimentare il vaccino anche sugli uomini, e addirittura il prodotto potrà essere messo in commercio, se tutto dovesse andare per il meglio, tra cinque anni. Come sempre accade in queste ricerche occorre valutare tutti i rischi ed analizzare bene tutti i punti: quando si sperimenterà sull’uomo se vi saranno effetti collaterali e se l’effetto del vaccino potrà essere a lungo termine.
In America si è svolto recentemente un importante studio ad opera di un gruppo di ricercatori del Weill Cornell Medical College di New York guidati dal dottor Ronald Crystal, genetista. In cosa consiste questa ricerca così importante? Gli studiosi hanno somministrato un vaccino costituito da una sequenza di geni, chiamati anche “anticorpi-Pacman”, creati dalle cellule del fegato. Questi ultimi riescono a neutralizzare, o “mangiare” (come appunto 22
Secondo gli scienziati il vaccino potrebbe essere utilizzato anche in età scolare per prevenire dal vizio del fumo. Se l’innocuità, l’efficacia a lungo termine, la mancanza di effetti collaterali saranno assicurati dai prossimi studi allora a quel punto si potrà credere in una soluzione per milioni di persone che sperano di potersi liberare dalla dipendenza del fumo. di Gianluca Rini
Occhi Salute > di Daniele Lisi (www.tuttasalute.net)
riconoscere dagli
lo stato di salute
Gli occhi non sono solo il romantico specchio dell’anima, ma anche un indicatore della salute del nostro organismo.
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ome stai? È possibile capirlo dagli occhi perché questi non sono solo lo specchio dell’anima, ma anche quello della salute, non solo degli occhi, ma anche di buona parte dell’organismo. Si, perché attraverso l’occhio, con una semplice visita oltre tutto nemmeno invasiva, è possibile dare una occhiata all’interno del corpo e osservare vene, arterie, nervo ottico, in pratica quel fondo oculare che è spesso indicativo sullo stato di salute generale dell’organismo. Ovviamente, questo è possibile essere visto solo grazie ad una visita oculistica, per cui non basta una semplice osservazione superficiale, mentre invece vi sono anche altri segnali facilmente rilevabili, che possono già dare un’idea della salute degli occhi. Un orzaiolo che non guarisce mai del tutto o che si ripresenta, puntuale, con una certa frequenza. In situazioni normali si tratta di disturbi del tutto trascurabili, che non lasciano traccia e che nemmeno destano preoccupazioni di sorta. Se invece si verifica quanto detto in precedenza, soprattutto se accompagnato dalla perdita di ciglia nella localizzazione dell’orzaiolo stesso, allora è necessario rivolgersi ad un oculista per una visita, in quanto 24
potrebbe trattarsi del sintomo di un rarissimo tumore della ghiandola sebacea, per cui non è proprio il caso di rischiare. Va detto, in tutti i casi, che si tratta di un evento raro, per cui, anche in presenza di una condizione del genere, non è detto che ci si debba preoccupare prima del dovuto. Se invece sono presenti chiazze giallastre sulla palpebra che appaiono anche leggermente gonfie, potrebbe trattarsi di un indicatore di livelli di colesterolo oltre la norma, per cui anche i questo caso un controllo ematico per la determinazione del colesterolo totale è un esame che andrebbe fatto. Se quando si è per lungo tempo davanti al PC, quale che sia la grandezza del suo schermo, si avverte un bruciore agli occhi accompagnato da un certo offuscamento della vista e anche da una lacrimazione insufficiente, è necessario fare una pausa per dar modo agli occhi di riprendersi dall’eccessivo lavoro. Se quasi di punto in bianco ci si accorge di un punto cieco nella visione, accompagnato da piccoli lampi e da linee ondulate, si potrebbe essere in presenza di una emicrania oculare, le cui manifestazioni spesso non sono legate nemmeno al classico mal di testa. Questo problema è causato da una variazione dell’afflusso di sangue al cervello, per cui è necessario rivolgersi al proprio medico perché, anche in questo caso, potrebbe essere la spia di qualcosa di più serio. Se la parte bianca dell’occhio ingiallisce
è quasi sempre il segnale di un problema epatico, alla cistifellea o alle vie biliari, in quanto si determina un accumulo di bilirubina che il fegato non è in grado di smaltire proprio a causa di una sua funzionalità non al top. Un altro segnale da non prendere mai sotto gamba è la presenza di un rigonfiamento o un punto marrone sulla palpebra, sintomo che molto spesso è associato alla presenza di un melanoma maligno. Questo tumore della pelle, che come tutti ben sanno, se non preso in tempo è estremamente pericoloso, può localizzarsi anche nell’occhio o sulla palpebra, per cui è necessario non sottovalutare mai una manifestazione del genere. Gli occhi sporgenti, poi, sono quasi sempre un sintomo di ipertiroidismo, ovvero la tiroide che lavora troppo, per
cui non si tratta semplicemente di un problema legato ai tratti della fisionomia, ma potrebbe essere un segnale di qualcosa che non va nell’organismo. Anche in questo caso, un consulto con il proprio medico è necessario. Infine, e questa è la manifestazione peggiore, quella che deve destare la massima attenzione, un improvviso appannamento, sdoppiamento o addirittura perdita della vista. Potrebbe trattarsi dell’avvisaglia di un ictus, per cui è necessario recarsi prontamente in ospedale per cercare di limitare al massimo i danni.
Salute > di Gianluca Rini (www.tantasalute.it)
dito a scatto I sintomi, i rimedi, l’operazione e la riabilitazione necessaria...
Il dito a scatto è una malattia determinata dalla compressione dei tendini. A volte può capitare che le guaine sinoviali diventino più spesse, ostacolando i movimenti dei tendini.
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’ostacolo può essere evitato soltanto con uno scatto, che fa sbloccare la mano rimasta in posizione piegata. Se la tenosinovite è particolarmente grave, il dito può rimanere bloccato. A volte può essere necessario anche ricorrere all’operazione, per poi procedere ad un’adeguata riabilitazione. Per questa patologia che interessa l’ortopedia ci sono vari rimedi e non va trascurata la fisioterapia. I sintomi I sintomi del dito a scatto, che colpisce soprattutto la mano dominante e in particolare il pollice, il medio o l’anulare, consistono nel fatto che il dito si presenta rigido soprattutto al mattino. Quando si muove, si prova una sensazione di schiocco. Alla base del dito colpito si manifesta un dolore. Altri sintomi possono essere costituiti dal dito bloccato in posizione piegata che si raddrizza all’improvviso o che il paziente non riesce a raddrizzare. Lo scatto diventa più pronunciato quando si afferra con forza qualcosa e quando si prova ad estendere il dito. I rimedi I rimedi per il dito a scatto sono vari. Nei casi più lievi, il dito può essere steccato, in maniera che resti in posizione estesa per circa sei settimane. In alternativa si possono svolgere esercizi per conservare la mobilità articolare, evitando i movimenti di presa ripetuti. Nei casi più gravi si può ricorrere ai farmaci 26
antinfiammatori non steroidei, che possono alleviare il dolore. Inoltre l’iniezione di cortisone nella membrana del tendine può essere utile per diminuire l’infiammazione. Queste iniezioni di steroidi potrebbero rivelarsi meno efficaci nei pazienti che soffrono di artrite reumatoide. E’ essenziale, comunque, mantenere il dito a riposo, anche per i bambini, massaggiarlo ed effettuare dei maniluvi in acqua tiepida soprattutto al mattino. L’operazione e la riabilitazione L’operazione per il dito a scatto può essere di due tipi. C’è un intervento di release percutaneo, che si esegue in anestesia locale. I medici utilizzano una siringa per riportare il dito nella sua posizione normale. L’intervento chirurgico vero e proprio consiste nella tenolisi, che si dimostra necessaria nelle situazioni più problematiche, quando le altre terapie non si rivelano utili. L’intervento può avere delle complicanze, che comunque non sono frequenti. Sono rappresentate soprattutto dalla lesione dei nervi e da delle aderenze che si possono verificare in seguito alla formazione della cicatrice, limitando lo scorrimento del tendine. Per la riabilitazione del dito a scatto il paziente deve eseguire, a poco a poco, degli esercizi volti a flettere e a stendere le dita e dei movimenti per rendere più elastici i tessuti, anche la cicatrice. Dopo dieci o dodici giorni si può ricominciare a svolgere un’attività lavorativa leggera e vengono tolti i punti di sutura. Dopo un mese viene eseguita una visita di controllo.
Estetica > di Eleonora Casula (www.tuttasalute.net)
Riconoscere
i nei pericolosi...
I nei sono piccole macchie della pelle dovute ad un accumulo locale di malanociti. Essi sono chiamati anche nevi, possono essere di colori e dimensioni differenti e, purtroppo, non sempre si tratta di formazioni benigne.
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el nostro Paese, il numero di persone che sviluppano un melanoma è in costante aumento. Sin dal periodo dell’adolescenza, bisogna imparare ad osservare la propria pelle, segnalando al dermatologo eventuali problemi, come per esempio nei che modificano il loro aspetto o colore. Intervenire nelle fasi iniziali dell’eventuale degenerazioni in melanoma, significa salvarsi e avere conseguenze post operatorie meno pesanti. E’ bene sapere che asportare un neo è una pratica che può essere svolta anche in day hospital con anestesia locale; il passo successivo è la biopsia attraverso la quale si verifica la natura benigna, o meno, del neo rimosso. Eliminare i nei sospetti è la maniera più sicura per evitare un eventuale sviluppo maligno dello stesso. I melanomi, ossia i tumori della cute, sono forme che possono anche condurre alla morte; ecco perchè risulta fondamentale sottoporsi, periodicamente, ad uno studio approfondito della pelle che viene effettuato dal dermatologo con il dermatosco28
pio, grazie al quale si visualizzano le caratteristiche dei singoli nei. Durante le successive visite, il medico farà un confronto con la situazione precedente, onde poter individuare tutti gli eventuali cambiamenti. Per riconoscere i nei pericolosi, si può seguire la regola ABCDE che ripropone un breve elenco delle caratteristiche da tenere sotto controllo. La lettera A indica l’asimmetria. Bisogna prestare attenzione se il neo presenta una parte differente dall’altra. In questi casi, è bene recarsi da un dermatologo per un ulteriore controllo. La lettera B si riferisce ai bordi. Quando questi appaiono frastagliati e non definiti, potrebbe trattarsi di una formazione maligna. La lettera C indica il colore. In linea di massima, un neo si presenta con un colore omogeneo. Bisogna insospettirsi se questo cambia oppure se si caratterizza per delle discromie. La lettera D si riferisce alla dimensioni. E’ fondamentale controllare eventuali crescite improvvise. Inoltre, quando sono presenti dei nei particolarmente estesi, è sempre consigliabile un controllo dermatologico. La lettera E indica la parola evoluzione. Durante il corso della vita, bisogna verificare che i nei non subiscano importanti modifiche. Inoltre, se si dovesse creare una lesione è necessario contattare subito un dermatologo. Qualsiasi cambia-
mento di colore, forma e dimensione deve indurre ad una visita di controllo. Come per altre forme tumorali, il melanoma può essere prevenuto seguendo stili di vita corretti, come per esempio esponendosi al sole soltanto se si è protetti in maniera adeguata. E’ fondamentale utilizzare una crema protettiva adatta al proprio fototipo, indossare occhiali da sole, abbronzandosi gradualmente. Questa regola è valida anche per i bambini. Il sole, da amico benefico, si può anche trasformare in un nemico, favorendo lo sviluppo di lesioni precancerose e di gravi danni cutanei come per esempio un invecchiamento precoce. Il melanoma può anche svilupparsi ex novo, cioè senza essere determinato da un neo presente da tempo sulla cute. E’ bene ricordare che il melanoma è un tumore che se affrontato durante le fasi iniziali può essere sconfitto e si può guarire in maniera definitiva.
EFFETTUARE LA MAPPA DEI NEI CON EPILUMINESCENZA. A Roma, presso il San Raffaele Termini Poliambulatorio Specialistico situato in Via Giolitti 16, è possibile effettuare la Mappa dei nei con epiluminescenza. La mappa dei
nei o epiluminescenza in videodermatoscopia digitale è un esame strumentale non invasivo della superficie cutanea in grado di evidenziare strutture epidermiche e dermiche non apprezzabili ad occhio nudo. Si basa sull’uso del dermatoscopio che viene messo a contatto diretto con il nevo ed è in grado di svelarne dettagli invisibili a occhio nudo. Le immagini sono ingrandite da un minimo di 30 ad un massimo di 200 volte, al fine di poter visualizzare al meglio non solo la struttura del neo, ma anche quella di altre componenti cutanee e vascolari capillari. Questa tecnica, non invasiva ne’ dolorosa, consente di valutare non solo i nevi nel loro aspetto esteriore, consentendone un precisissimo mappaggio e quindi il controllo dell’evoluzione nel tempo, sia per quanto riguarda le dimensioni che le caratteristiche cromatiche, ma anche di poter valutare, quasi come un’ecografia, le strutture più profonde del nevo stesso, quelle che ad occhio nudo o con l’utilizzo di una semplice lente non sarebbero visibili, e che nascondono quegli elementi fondamentali, i cosiddetti “pattern”, per discernere tra un comune nevo o un melanoma.
Estetica > di Eleonora Casula (www.tuttasalute.net)
Come mantenere a lungo una
abbronzatura
perfetta...
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erie finite? ecco dei consigli utili e qualche trucco per conservare la nostra abbronzatura il più a lungo possibile! Agosto, in genere è l’ultimo mese di ferie; le vacanze sono agli sgoccioli e il rientro in città è imminente. Come fare per mantenere a lungo l’abbronzatura? Quando siamo abbronzati ci sentiamo meglio, abbiamo un colorito sano che migliora la nostra autostima, perciò sentiamo il desiderio di mantenere la nostra abbronzatura anche in città. E’ importante ricordare che l’acqua non lava via l’abbronzatura; quindi non è necessario limitare le docce per paura di vedersi nuovamente “pallidi”. Invece, è fondamentale scegliere dei detergenti che non siano aggressivi; meglio puntare su bagni doccia idratanti e che non lascino la pelle secca. Per asciugarci, preferiamo sempre teli morbidi e non strofiniamoci con troppa foga. Dopo la doccia, applichiamo ogni giorno una buona crema nutritiva; così come il doposole aiuta a mantenere la pelle sana e morbida un prodotto idratante favorisce il mantenimento dell’abbronzatura. Ideali le creme a base di burro di karitè, aloe o olio di mandorle dolci. Per il viso e il collo è bene utiliz30
zare un prodotto specifico che sia leggero e adatto alla nostra pelle. Approfittiamo delle belle giornate per delle passeggiate all’aria aperta o delle gite in campagna; stare al sole, proteggendosi in maniera adeguata è un ottimo modo per conservare l’abbronzatura e fare il pieno di preziosa vitamina D. Ricordiamoci che la pelle ha bisogno di essere idratata, quindi seguiamo una dieta equilibrata e beviamo tanta acqua naturale. Introduciamo verdura fresca e frutta di stagione colorata, variando spesso i cibi. Mangiamo pesce ricco di omega 3 e condiamo le nostre pietanze con olio extra vergine d’oliva crudo. In farmacia, si trovano degli integratori appositamente pensati per prolungare l’abbronzatura; si tratta di integratori alimentari che potenziano l’effetto dei cibi che influiscono sulla produzione di melanina. Meglio evitare l’utilizzo dell’aria condizionata che potrebbe provocare la secchezza della pelle con conseguente perdita dell’abbronzatura. Quando il colorito dorato sarà proprio labile, si potrà aiutare con un sapiente make up; in commercio esistono svariati prodotti come fondotinta, terre solari dai colori caldi in grado di donarci un poco di tintarella artificiale.
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clima violenza Scienza > di Sara Latorre
L’aumento della temperatura ci dara’ alla testa? Uno studio realizzato da un team di ricercatori delle università americane di Princetonc e di Berkeley, ha scoperto una relazione tra l’innalzamento delle temperature e la violenza nel mondo...
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a notizia, pubblicata recentemente su Science, avrebbe scoperto una relazione diretta tra il cambiamento climatico e l’aumento di violenza. La ricerca americana guidata dallo studioso Solomon Hsiang è partita dall’analisi di 60 studi quantitativi sul cambiamento ambientale e aggressività umana in tutti i continenti, in un arco temporale di oltre 12mila anni attraverso un tipo di indagine polidisciplinare che ha preso in considerazione lavori relativi all’archeologia, criminologia, economia, geografia, storia, scienze politiche e psicologia. L’aumento della temperatura di una deviazione standard, che si verifica quando la temperatura supera di 3° la media mensile determinerebbe un aumento della violenza del 4% e della violenza tra gruppi di ben il 14%. Il team di studiosi ritiene, infatti, che il caldo e l’umidità siano fattori che incidono sul livello di violenza acuendo tensioni sociali interpersonali in ogni momento storico, luogo del pianeta, a prescindere dallo stato di benessere o dalla stabilità politica. Con questo gli studiosi non vogliono affermare però che il clima sia la causa pri32
maria di guerre e conflitti nel mondo ma sicuramente far presente che questo deve essere preso in esame come uno dei fattori causa e per questo porvi particolare attenzione in modo da monitorare e contenere il fenomeno. L’aumento della temperatura previsto nei prossimi decenni, stimato tra i 2° e i 4° scatena evidenti preoccupazioni che da qui al 2050 i conflitti sociali potrebbero subire un incremento del 50%. Un esempio chiaro che gli studiosi fanno notare tra i diversi della storia è il collasso della civiltà Maya riconducibile a detta di storici e scienziati ad una gravissima e persistente siccità che provocò carestie ed epidemie scatenando la violenza tra le tribù in un conflitto generalizzato che ne portò l’estinzione. Secondo Edward Miguel, coautore dello studio, in ogni società, al di là del progresso tecnologico raggiunto il clima è un fattore sostanziale nel mantenimento delle condizioni di pace e di benessere. “Esistono prove concrete del fatto che le condizioni ambientali cambiano la percezione singola delle proprie condizioni” afferma Hsiang, concludendo che ora ciò che è più importante è comprendere le cause precise, il perché di tutto ciò in modo da attuare poi azioni mirate di intervento.
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le
Viaggio> di Raffaella Patricelli
MAIORCA MINORCA IBIZA FORMENTERA
Vicine, vicinissime. Eppure un angolo di paradiso che quasi fa pensare di stare oltre oceano. Le isole Baleari sono un arcipelago del mar Mediterraneo incantevole e adatto a tutti, per soddisfare ogni necessitĂ . 34
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na meta perfetta per chi vuole godersi dell’ottimo mare, spendendo cifre contenute. L’arcipelago forma una comunità autonoma della Spagna. Il capoluogo è Palma di Maiorca. La comunità autonoma è composta da una sola provincia. Le lingue ufficiali sono il catalano e lo spagnolo. Il nome catalano, illes Balears, è quello convenzionalmente usato dal governo spagnolo. Come tutti sanno, le isole principali sono: Maiorca, Minorca, Ibiza e Formentera, tutte
popolari destinazioni turistiche ricche di alberghi e villaggi turistici con animazione internazionale. Ci sono però anche delle isole minori come Cabrera, che ospita il Parco Nazionale dell’Arcipelago di Cabrera. In senso stretto, Maiorca e Minorca sono le Isole Baleari vere e proprie, mentre Ibiza e Formentera appartengono alle isole Pitiuse, ma entrambi i gruppi vengono di solito indicati come Baleari. Storicamente, le isole sono state invase dai Romani, divennero una
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Viaggio> di Raffaella Patricelli
Ibiza
provincia romana con il nome latino di Baleares, dai Vandali, dai Bizantini, dagli Arabi, e dagli Aragonesi. Le due isole più occidentali (Ibiza e Formentera) erano chiamate dai greci Pitiusse, cioè isole dei pini. Partiamo però da Palma, in spagnolo Palma de Mallorca, un comune di oltre 400 mila abitanti, principale città dell’isola e capoluogo della comunità autonoma delle isole Baleari. Rappresenta uno dei principali centri turistici dell’arcipelago, apprezzato per le spiagge, i divertimenti e la vita notturna; ricco di alberghi e villaggi turistici spesso con animazione internazionale. Palma gode di un clima mediterraneo con una temperatura media annuale di 17 °C. Il mese più freddo è febbraio, il più caldo agosto. Le precipitazioni piovose in un anno raggiungono mediamente i 430 millimetri. E’ stata invece dichiarata riserva della biosfera dall’Unesco, la vicina isola di Minorca, la seconda per estensione di tutto l’arcipelago. La principale risorsa è il turismo, che si è sviluppato grazie alla presenza di bellissime spiagge tra le quali Mitjana, Macarella, Macarelleta, Es Grau, Son Bou e tante altre. Molto conosciuto è anche l’artigianato, soprattutto per la bigiotteria e la costruzione di scarpe, molto conosciute sono le avarcas dette anche menorchine. Fantastica e meta di molti vip anche Formentera, vicinissima alla più dinamica Ibiza. Caratterizzata da vegetazione tipicamente mediterranea, fu sfruttata dai Romani come granaio e 36
deposito di frumento, da cui deriva il nome di Formentera, poiché estremamente fertile grazie all’acqua proveniente da falde acquifere ormai prosciugate da tempo. Quasi completamente pianeggiante, ha un solo rilievo degno di nota, l’altopiano dalla Mola, che raggiunge la modesta altezza di 192 metri. La popolazione residente è di circa diecimila abitanti, sparsa tra i sei centri dell’isola come il capoluogo comunale Sant Francesc Xavier, La Savina, sede del porto, Es Pujols, principale centro turistico e Sant Ferran de ses Roques, centro abitato e meta hippy a partire dagli anni sessanta, ma ci sono anche Es Calò de Sant Augustì e El Pilar de La Mola. Formentera è una destinazione turistica molto popolare: grazie alla bellezza delle spiagge e alla sua vicinanza con Ibiza con cui è collegata da frequentissimi traghetti, offre, a differenza della sua dirimpettaia, una vita e un turismo meno formale e meno legato al variopinto mondo delle discoteche. Negli ultimi anni è diventata meta di moltissimi turisti italiani che hanno instaurato la moda dell’aperitivo in riva al mare accompagnato da musica fino a tarda ora. Sono diversi i chioschi, inoltre, che con il calar del sole si trasformano in discoteche. Formentera rimane uno dei luoghi del Mar Mediterraneo preferiti dai
naturisti che continuano a frequentare la maggior parte delle spiagge dell’isola. Le spiagge più frequentate e note sono quelle di Ses Illetes. Diamo uno sguardo anche ad Ibiza. Le sue città principali sono: Ibiza, Santa Eulària des Riu e San Antonio. Eivissa è il suo nome in catalano ed è quello che utilizzano i suoi abitanti mentre per gli spagnoli e il resto del mondo essa è meglio conosciuta come Ibiza. In italiano era conosciuta anche come Eviza e, almeno fino alla metà del XX secolo, come Iviza, nome con cui è conosciuta anche in inglese. Il punto più alto dell’isola è la cima di Sa Talaiassa, a 475 m sul livello del mare. Il clima di Ibiza è tipicamente mediterraneo, con temperature minime che in inverno non scendono sotto gli 8 °C, le estati sono secche, con temperature medie da 20 °C a 25 °C nel periodo compreso da giugno a settembre. Tantissime le spiagge, tutte degne di note come contrariamente si crede. Di certo l’isola è ben nota per i suo strepitosi locali meta ogni anno di performance da capo giro e di grandi artisti dediti alla musica da discoteca. Se si trascorre del tempo ad Ibizia impossibile non andare al Pacha, all’Amnesia o allo Space. Serate indimenticabili anche se nella vita quotidiana si preferisce altro alla discoteca.
Formentera
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Collezione duemilatredici
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na collezione iper femminile che celebra i colori, la vita e la ricchezza del mare. Tutto il sapore del Mediterraneo con il caldo sole che filtra nelle onde del mare e dove il corpo delle modelle è esaltato da abiti da sera e completi da giorno davvero fantastici. Una serie di abiti e completi bianchi impreziositi da dettagli sparkling che creano motivi unici nel loro genere. Il colore comincia pian piano a farsi strada in stampe che completano vestiti, pantaloni, giacche e camicie con delicatezza. Gli abiti si fanno leggeri e non possono mancare le stampe animalier tanto amate da Roberto Cavalli. Lunghe bluse che sembrano abiti senza maniche vengono abbinate a pantaloni larghi, per quello stile orientale che ritroviamo piacevolmente anche in questa collezione. Le gonne leggere si aprono in spacchi che mettono in mostra le gambe, mentre cinture leggermente appoggiate dividono il top dal pezzo di sotto, donando uno stile ancora piÚ morbido agli abiti. Eleganza allo stato puro per gli abiti da sera lunghi senza maniche e per i completi chic con pantaloni trasparenti nei toni del nero. Anche i tailleur si vestono di nuova sensualità , con spacchi vertiginosi nelle gonne e giacche volutamente lasciate aperte senza top sotto. La donna sexy del brand si rispecchia anche negli abiti che lasciano scoperti i fianchi e le gambe, mostrando teli di tessuto che ondeggiano ad ogni passo.
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oberto Cavalli (foto in basso), propone nella sua nuova collezione, anche bellissimi abiti da sera bianchi con intarsi, che sembrano delle vere e proprie opere d’arte che si muovono. Occhiali da sole preziosi rendono la linea di accessori davvero glamour e da diva, con forme oversize che non passano inosservate. Bellissime anche le scarpe con tacchi a spillo vertiginosi, che sembrano aver messo in difficoltà anche le modelle che le indossavano durante la sfilata di presentazone di questa nuova bellissima collezione. I colori da prediligere sono come sempre il bianco, per il giorno, e il nero, per la sera, il tutto impreziosito da dettagli sparkling che formano motivi glamour e di tendenza. Non mancano stampe dalle nuance un po’ piÚ accese, che vanno ad impreziosire look orientali che si fanno leggeri. Fonte: www.stylosophy.it
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I modelli più vistosi sono quelli con tacco effetto mosaico in color block, conclusi da cinturino alla caviglia e gli ironici modelli con tomaia che abbraccia il collo del piede interamente rivestita di perline colorate.
Il pitone torna per le forme cage sempre in toni accesi di rosso, giallo o blu elettrico, mentre la collezione di pumps si distingue per una fusione tra la forma della mary jane e quella delle dècolletès davvero unica. Si tratta di pumps a punta stretta con tacco alto e tomaia cut-out che avvolge il piede nelle varianti laserate o in suede. Concludono la collezione zeppe espadrillas e sandaletti flat nelle stesse fantasie di quelli con tacco sempre in tinte molto vivaci.
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Aquazzurra ha realizzato una collezione di calzature decisamente iperfemminile e glamour. La linea di sandali spazia tra modelli con tacco stiletto rivestito in pelle nelle versioni laminate dorate o argentate, modelli open-toe con listini intrecciati sul collo del piede e varianti con tacco e plateau in pitone colorato dai listini a contrasto.
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Anello fashion unisex in ceramica, titanio e acciaio. Disponibili sul sito aliexpress.com
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NAUTICA Chrono Flag Ceramic. Orologio in edizione limitata, per il modello più conosciuto e apprezzato di Nautica Whatches. Cassa e ghiera in ceramica bianca. Questo nuovo modello non passa inosservato al polso di chi lo indossa, un po’ per la lucentezza del materiale, un po’ per le dimensioni che - proprio per la natura dell’orologio - sono generose: il diametro di ghiera è pari a 47 millimetri. L’orologio si presenta con un ampio quadrante, fondo bianco con bandierine nautiche applicate che si innestano nel rehaut, cassa in resistentissima ceramica bianca e cinturino in tessuto tecnico gommato ble. Versione supplementare con cinturino bianco.
HENRI LLOYD Sacca in nylon con bandiera inglese stampata e logo ricamato in contrasto di colore.
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Il classico Profumo “Le Male” da 125ML nella nuova versione Summer 2013
NERO GIARDINI Camicia slim collezione 2013 LE CROWN Desert boot che hanno plantari mutuati dal mondo delle sneakers ed altre speciali lavorazioni che favoriscono una corretta postura e li rendono perfetti all’uso quotidiano.
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BUGATTI Allegra e colorata, la nuova caraffa termica glamour di Bugatti è disponibile in diversi colori che ben si adattano a tutti gli interni. E’ in grado di mantenere le bevande calde per più di 12 ore e quelle fredde per oltre 24 ore. € 89,00
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NORMANN COPENHAGEN Chop, è un coltello per tritare diverso dagli altri, che rende il cucinare un po’ più divertente. Il coltello si adatta bene alla mano e la sua forma rotonda, poco convenzionale, lo rende facilmente utilizzabile con una sola mano. Taglia dalle erbe aromatiche, al cioccolato. Disponibile in vari colori. € 34,00
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travaglio
MArco
Teatro >
al Teatro Sala Umberto di Roma con lo spettacolo:
Lo spettacolo racconta la storia delle trattative fra stato e la maggiore organizzazione criminale, avviata nel 1992 e proseguita fino ad oggi; una vicenda di patti inconfessabili, di segreti e ricatti che hanno dato vita alla seconda Repubblica.
C
’è molto di nuovo per i teatranti del Sala Umberto, e se il sistema Italia boccheggia e la politica non riesce a dare risposte a una popolazione che fatica a sperare nel cambiamento, la soluzione la dà il teatro. Ed è proprio il racconto di un enigma tutto italiano che la politica vorrebbe mantenere oscuro, quello che metterà in scena dal 24 settembre al 7 ottobre Marco Travaglio con “E’ stato la mafia” per la regia di Stefania de Santis. Lo spettacolo racconta la storia delle trattative fra stato e la maggiore organizzazione criminale, avviata nel 1992 e proseguita fino ad oggi; una vicenda di patti inconfessabili, di segreti e ricatti che hanno dato vita alla seconda Repubblica. Com’è suo costume, il giornalista narra fatti drammatici in forma tragicomica, sottolineando gli aspetti grotteschi e ridicoli delle campagne di stampa negazioniste e giustificazioniste scatenate da giornali e tv; soprattutto dopo l’intercettazione di telefonate fra l’ex ministro Mancino, il presidente
50
Napolitano e il suo consigliere giuridico, che subito si attivò per devitalizzare e/o aggiustare le indagini della Procura di Palermo. Le telefonate depositate dai magistrati e dunque pubbliche, anche se subito censurate dai grandi media, verranno lette e spiegate sul palco. La trattativa tra Governo italiano e Cosa nostra è ancora oggetto di indagini giudiziarie ed è stata dichiarata reale nella motivazione della sentenza del processo a Francesco Tagliavia per le bombe del ‘92 e ‘93. Secondo tale sentenza l’iniziativa per la trattativa “fu assunta da rappresentanti dello Stato e non dagli uomini di mafia”. La trattativa quindi è certa, è avvenuta e non l’ha voluta la mafia ma lo Stato condizionando la politica negli ultimi vent’anni. Come già accennato in apertura, lo spettacolo “E’ Stato la mafia” andrà in scena dal 24 settembre al 7 ottobre prossimo presso il Teatro Sala Umberto di Roma in Via della Mercede, 50. Fonte: meridiananotizie.it e oggiroma.it
Cinema >
Il film è incentrato sulla rivalità tra il pilota Niki Lauda e James Hunt, due uomini determinati e vincenti in quell’epoca al punto massimo delle loro capacità.
P
iù vicino sei alla morte, più ti senti vivo”. In queste parole recitate da Chris Hemsworth (James Hunt) si riassume tutto lo spirito dell’adrenalinico trailer di Rush, dramma d’azione diretto dal premio Oscar Ron Howard che racconta la storia vera di due rivali sportivi negli anni ‘70. La storia del film come già anticipato, è incentrata sulla rivalità tra il pilota austriaco Niki Lauda interpretato dall’attore tedesco Daniel Brühl (tra i suoi film ricordiamo Bastardi senza gloria di Quentin Tarantino) e James Hunt interpretato dall’australiano Chris Hemsworth (Thor e The Avengers). Ritornando al film, un capitolo è riservato al grave incidente occorso a Lauda sul circuito di Nürburgring nell’agosto del 1976, che quasi lo uccide. Solo sei settimane dopo, l’austriaco torna a guidare la sua Ferrari per competere ancora una volta contro Hunt, che, a bordo della McLaren, avrebbe vinto la finale del campionato di Formula 1 per un punto di vantaggio. Si tratta del secondo film del regista premio Oscar Ron Howard basato su una storia vera, dopo A Beautiful Mind dedicato alla vita del mate52
matico e premio Nobel John Forbes Nash jr., interpretato da Russell Crowe. Il regista Ron Howard ha dichiarato, ad un’emittente tedesca, di non aver utilizzato le scene del vero incidente di Niki Lauda nel film, ma di aver rifatto la scena nel vecchio circuito del Nürburgring. Le riprese del film sono state effettuate principalmente tra Germania e Regno Unito; più esattamente nelle città di Nürburg (dove si trova il circuito del Nürburgring) e Colonia nella nazione tedesca mentre le scene delle corse sono state effettuate al Circuito di Donington Park ed al Circuito di Cadwell Park. Il tre volte campione del mondo (1975, 1977 e 1984) Niki Lauda, che ormai ha 62 anni è il propietario della compagnia di voli low cost Nik. Fonte: www.mymovies.it e wikipedia.it Daniel Brühl (Niki Lauda nel film) Chris Hemsworth (James Hunt nel film) I veri piloti di F1 Niki Lauda e James Hunt
Musica > di Eugenio Giannetta
PLA CE BO
L’attesissimo nuovo album dei Placebo, Loud Like Love, anticipato dal singolo Too Many Friends sarà in vendita dal 17 settembre.
M
eds e Battle for the Sun non erano usciti con i migliori auspici, ma ne è passata di acqua sotto ai ponti dal lontano 2009 e da quella produzione ripetitiva fino alla nausea dello stesso verso del testo. Lo spirito giovanile del leader Brian Molko è sempre lo stesso di un tempo, sicuramente lontano da quel punk-rock dell’omonimo debut album (Placebo), ma pur sempre affine a sonorità graffianti derivate dalla scena british più underground. Loud like love - uscita prevista per metà settembre - sarà il settimo album in studio della rock band britannica nota per il suo stile musicale camaleontico, con qualche strizzata d’occhio lungo il percorso artistico - a uno spirito più commerciale che rock nel vero e proprio senso letterale del termine. Numerosi i generi toccati, compreso il grunge e l’elettronica, passando per sventagliate glam, ma in questa occasione il fuggifuggi di voci da corridoio lascia presagire che il lavoro, registrato presso i RAK Studios di Londra e prodotto da Adam Noble, sia strutturato sulla stessa scia del 54
precedente Battle for the Sun, con chitarre energiche e piene di enfasi nella pennata distorta. Loro che sanno come ‘far sentire meglio’ nacquero nell’ormai lontano 1994 e subirono inevitabilmente influenze da Cure, Pixies e David Bowie, collaborarono con U2 e REM, fino a diventare una band affermata a livello internazionale. L’uscita di questo nuovo lavoro è stata annunciata il 21 maggio tramite il sito ufficiale. Dieci brani inediti: Too Many Friends primo singolo. Secondo singolo la titletrack Loud Like Love. Il tour europeo li vedrà esibirsi in un’unica data italiana il 23 novembre all’Arena di Bologna. Essenziali, potenti e romantici, questi gli ingredienti della loro fruttuosa produzione fino a questo momento. La critica concorda sul fatto che il miglior lavoro della band inglese sia Without You I’m Nothing e certo questo 2013 rock ha visto succedersi uscite eccellenti, ma i fan di Molko e compagni potranno certamente accontentarsi di un album con un po’ meno di spirito garage a vantaggio di un canticchiabile ritorno sulla scena (power pop) musicale. Poco carattere, nessuna rottura, musicalmente basilari, ma fruibili nella loro semplicità; di tanto in tanto fa bene rendere le cose più accessibili ed evitare orpelli intellettuali.
Motori >
ALFA ROMEO COUPÈ 4C
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LA SPORTIVA PIÙ ATTESA DELL’ANNO
’Alfa Romeo ritorna, stavolta senza se e senza ma. Una vera Alfa con la trazione posteriore, l’anima sportiva e nessun compromesso. È la scommessa sul quale Sergio Marchionne si gioca il futuro del marchio, in cerca di un rilancio dopo anni difficili e tanti errori. L’emozione prima di tutto. Quella che smuove migliaia di appassionati in tutto il mondo al solo sentire il rumore di un vecchio bialbero Alfa. Basta ricordi, però. Il futuro passa proprio per la 4C, il primo modello della nuova era che riporterà il marchio in America. È una coupé di nicchia -ne saranno prodotte al massimo 4 mila- costruita con tecniche semi-artigianali nello stabilimento Maserati di Modena. Dal prototipo che l’ha anticipata due anni fa è cambiata pochissimo. Per fortuna. Le promesse sono state tutte mantenute:
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telaio monoscocca di fibra di carbonio e alluminio, due posti secchi, motore centrale. Insomma, roba da veri intenditori. I numeri non mentono: con un rapporto peso/potenza di 4kg per cavallo - valore simile a quello della Porsche Cayman che però monta un sei cilindri boxer- l’Alfa Romeo 4C è una sportiva purosangue che pesa appena 895 kg. Merito pure del nuovo motore, un quattro cilindri 1.750 turbo a iniezione diretta di benzina (interamente in alluminio a differenza di quello della Giulietta Quadrifoglio Verde) abbinato a un cambio a doppia frizione a secco di tipo TCT. Se su MiTo e Giulietta avevamo già visto il manettino Dna, qui si presenta in versione evoluta, con l’inedito tasto race pronto a scatenare la massima potenza - 240 Cv-sulle ruote posteriori. Velocità massima: 250 km/h. Il prezzo? Sessantamila euro nell’edizione di lancio, 400 esemplari per l’Europa. Le prime consegne inizieranno alla fine dell’anno.
Fonte: motori.corriere.it
Agenda eventi
11/09/13
24/09/13
Roma
Roma
Centrale live Foro Italico Prezzi da euro: 13,00 a 30,50 Info: Ticket One
ALE & FRANZ con ENRICO RUGGERI
Teatro Sala Umberto spettacolo: E’ Stato la Mafia Info. 06.6794753
MARCO TRAVAGLIO
11/09/13
28/09/13
Roma
Roma
Auditorium Parco della Musica Prezzi da euro: 35,00 a 60,00 prontoticket.it
DAVID BYRNE E ST. VINCENT
Auditorium Parco della Musica Ore 21.00 Prezzi da E 28,00 Info: Ticket One
MARCO MENGONI
13/09/13
5/10/13
Roma
Roma
Centrale live Foro Italico Prezzi da euro: 13,00 a 30,50 Info: Ticket One
I SOLITI IDIOTI
Atlantico Ore 21.00 Prezzi da E 20,00 Info: Ticket One
MORENO
23/09/13
dal 08/10
Roma
Roma
Teatro Sistina Ore 21.00 Prezzi da euro: 25,00 a 40,00 Info: Ticket One
PAOLO MIGONE 58
Teatro Vittoria Spettacolo: Discorsi alla nazione Prezzi da E 18,00 Info: Ticket One
ASCANIO CELESTINI
La redazione non risponde di eventuali cambiamenti a date e prezzi pubblicati
dal 15/10
06 e 07 Novembre
Roma
Teatro Quirino Ore 21.45 Prezzi da euro: 12,00 a 32,00 T. 06/85.30.17.58
L’AVARO con Lello Arena
Roma
BOB DYLAN
dal 15/10
22/11/13
Roma
Roma
Teatro Ghione Ore 21.00 Prezzi da euro: 22,00 a 28,00 T. 06/85.30.17.58
LADRO DI RAZZA con M. Dapporto
Atlantico Ore 21.00 Prezzi da E 28,75 Info: Ticket One
BLUE
dal 29/10
23/11/13
Roma
Roma
Teatro S. Umberto Con: Nicolas Vaporidis Primo Reggiani T. 06/85.30.17.58
LO SFASCIO
Atlantico Ore 21.00 Prezzi da E 20,70 Info: Ticket One
GEMELLI DIVERSI
4/11/13
26 e 27 Novembre
Roma
Roma
Teatro Sistina Ore 21.00 Prezzi da E 25,00 Info: Ticket One
NEGRITA
Atlantico Ore 21.00 Prezzi da E 69,00 Info: Ticket One
Palalottomatica Ore 21.00 Prezzi da E 34,50 Info: Ticket One
MAX PEZZALI 59
Medicina > di Liliana Ranieri D’ovidio
La Salute...
Approfondimenti sulla Medicina Generale
A cura della Dott.ssa Liliana Ranieri D’Ovidio Direttore Tecnico presso lo studio Elkalab s.r.l. di Aprilia
MALATTIE CARDIOVASCOLARI Conoscere bene i fattori di rischio...
O
gni anno le malattie cardiovascolari sono causa del 50% circa di tutti i decessi.
Non esiste una causa specifica e unica, ma sono stati individuati i cosiddetti fattori di rischio, rappresentati dal fumo di tabacco, dall’ipertensione arteriosa, dal diabete, da valori elevati di colesterolo e trigliceridi, da una vita stressante... essi aumentano il rischio cardiovascolare e si potenziano a vicenda; dunque, se nello stesso individuo sono presenti più fattori, è importante agire su tutti, e non sempre è sufficiente la volontà del paziente per riportare il proprio organismo ad una situazione di equilibrio! Per esempio, se consideriamo un fattore di rischio tristemente noto a molti, il colesterolo, sentiamo spesso parlare di colesterolo buono e cattivo. In realtà, il colesterolo è unico, ma si comporta in modo diverso a seconda di chi lo accompagna nel suo viaggio nel sangue. Essendo esso, infatti, un grasso, non è capace di circolare nel sangue se non viene associato a proteine che lo rendano idrosolubile: queste proteine, sono principalmente due, le LDL e le HDL. Le prime, hanno un’azione negativa, perché nel trasporto dal fegato ai tessuti, dove poi viene utilizzato, facilitano la permanenza del colesterolo all’interno delle arterie favorendo la formazione di placche aterosclerotiche; invece le seconde, le HDL, hanno la funzione opposta, cioè prelevano il colesterolo dai tessuti e lo riportano al fegato dove viene metabolizzato, senza “circolare” nelle arterie. 60
E’ chiaro che il colesterolo totale non è un dato che determina in modo assoluto il rischio cardiovascolare; ciò che conta è piuttosto il rapporto tra questo e l’HDL. Inoltre, esso è presente nel sangue per un 20% in quanto prodotto dall’alimentazione, mentre per il rimanente 80% è autoprodotto dall’organismo: dunque non è necessario eliminare completamente gli alimenti contenenti colesterolo ma basta invece evitare gli eccessi e cercare di mantenere un peso corporeo costante (il famoso peso forma). Un’altra considerazione importante è che il colesterolo endogeno, quello autoprodotto dall’organismo, aumenta se la dieta è ricca di carboidrati, specie se ad alto indice glicemico (pane, pasta, riso): per questo è inutile limitare i grassi se poi ci si butta su questi altri alimenti! Necessario è invece ridurre le calorie totali, evitare il sovrappeso anche con l’ausilio di una sana attività fisica che risulta essere in grado di aumentare la frazione HDL e quindi il colesterolo buono, portando allo stesso tempo alla diminuzione del rapporto LDL/ HDL e conseguentemente del rischio cardiovascolare. E… ogni tanto fare qualche controllo…
Per informazioni rivolgersi al Dott. Enrico Maria Zardi, Cardiologo presso lo Studio Medico.
Per le domande alla Dott.ssa Liliana Ranieri potete inviare una mail a redazione@foryoumagazine.it
Psicologia > di Daniela Saurini e Simona Eramo
Il mondo di oggi Cerchiamo di capirne i problemi... Sostegno psicologico di gruppo e individuale, Psicodiagnosi Terapia Corporea, Consulenza Familiare e Giuridica, Psicoterapia
QUELLA “STRANA” ETA’… Io e te possiamo incontrarci su quella strada sulla quale io sono già passato.
T
ra le varie fasi che ogni essere umano attraversa nel corso del ciclo della propria vita certamente l’adolescenza risulta essere una tra le più misteriose e complesse. Vittorio Andreoli, psichiatra e scrittore italiano la definisce la fase dell’incertezza e della paura, e se si sposa questa definizione, si possono comprendere tutte quelle contraddizioni e quelle fasi di up e down che spesso spiazzano chi osserva i ragazzi che vivono nel pieno questa loro età. Essere adolescenti significa non essere più piccoli, non essere più dei bambini ma allo stesso tempo non essere ancora degli adulti e quindi significa oscillare tra il bisogno di dipendenza e tra il desiderio di libertà, di indipendenza e di svincolo. Molti genitori attraversano, insieme ai loro figli, una fase di crisi molto profonda quando si trovano a gestire un figlio che li mette a confronto con queste due forze così potenti ed opposte; accade allora che vicino all’insicurezza del figlio si accosti anche quella del genitore con la conseguenza che la famiglia si trova a vivere una condizione di grande sconvolgimento. I genitori non riconoscono più i loro figli, li vedono diversi, li sentono aggressivi e sfuggenti, vivono nella paura di perderli e nei sensi di colpa associati al pensiero di non aver educato adeguatamente il 62
proprio figlio. In realtà, per primi, sono i ragazzi stessi a non riconoscersi, a non sapere chi sono e soprattutto a non sapere chi vogliono e potrebbero essere. Essi si trovano alle prese col misurarsi con i loro limiti e con le loro potenzialità non conoscendone ancora appieno i confini e per questo spesso eccedono per toccare il rischio o di contro si ritirano da tutto e tutti per la paura di confrontarsi coi limiti personali. Parliamo di una fase di scoperta e di conoscenza di se stessi! I genitori, se superano quelle sensazioni di smarrimento e se consapevoli della naturalezza della fase di crescita dei loro figli, possono essere una guida fondamentale per i loro ragazzi in questo viaggio di conoscenza. È importante tornare a se stessi, a come ci si sentiva in quella fase, a quali erano le proprie paure e a quali espedienti si è fatto ricorso per superarle. Questo può diventare uno scambio prezioso che permette di avvicinare genitori e figli in questa “strana” fase piuttosto che continuare a far sentire tutti impauriti da quel senso di estraneità che tale periodo veicola.
Per le vostre domande alla Dott.ssa Daniela Saurini e Dott.ssa Simona Eramo Contattare i numeri: 393.3737972 - 333.6707632 Facebook Spaziomente Studiopsicologia
Alimentazione > di Tiziana Sacchetti
In buona salute con una corretta educazione alimentare Dott.ssa Tiziana Sacchetti, Laurea in Dietistica, Educazione Alimentare, Intolleranze ed allergie alimentari, Consulente dietista per scuole, RSA
L’ACQUA NELLA DIETA Una risorsa fondamentale per la nostra vita.
P
er comprendere l’importanza di questo elemento, è bene ricordare che il corpo umano è costituito per la gran parte da acqua. Nel bambino, alla nascita, l’acqua rappresenta cica il 77% del peso corporeo. Con l’avanzare dell’età tale percentuale diminuisce, infatti, nell’adulto, la percentuale di acqua presente è pari a circa il 60% del peso corporeo. L’acqua ha un ruolo fondamentale nel consentire all’organismo diverse funzioni: - la corretta eliminazione delle scorie metaboliche; - è indispensabile per la regolazione della temperatura corporea e del volume cellulare; - agisce come “lubrificante” e ha funzioni di ammortizzatore nelle articolazioni e nei tessuti; - è il solvente delle reazioni metaboliche; - mantiene elastiche e compatte la pelle e le mucose; - favorisce il transito intestinale e la digestione; - apporta sali minerali all’organismo. L’acqua è un nutriente essenziale e il suo fabbisogno richiede nell’adulto l’assunzione di circa 1 ml di acqua per ogni chilocaloria assunta con la dieta; nel bambino il fabbisogno è più alto a causa delle più elevate perdite giornaliere di questo nutriente, e, corrisponde a circa 1,5 ml di acqua per chilocaloria assunta ogni giorno.
Inoltre l’acqua non ha apporto calorico, quindi non fornisce energia all’organismo e non interviene nelle variazioni della massa corporea. E’ bene prevenire lo stimolo della sete perché accade spesso che si manifesta quando le perdite di acqua sono già eccessive, in modo particolare negli anziani; è consigliabile quindi bere un bicchiere di acqua prima dei pasti, della colazione e degli spuntini, e aumentare l’assunzione di acqua lontano dai pasti bevendo per esempio un bicchiere d’acqua ogni ora. Di seguito alcuni consigli pratici: Bevi circa 1,5/2 litri di acqua al giorno, preferibilmente oligominerale; previeni lo stimolo della sete; bevi maggiormente lontano dai pasti, durante il pasto non sforzarti a bere di più, onde evitare l’eccessiva diluizione dei succhi digestivi; evita di consumare bevande troppo calde o troppo fredde e bevi lentamente; bevi acqua anche quando non avverti lo stimolo della sete; evita di consumare bevande gassate e/o zuccherine; ricorda che l’acqua non apporta calorie, quindi non fa ingrassare; bevi molta acqua durante e dopo l’attività sportiva. Infine ricordiamo che l’acqua è una risorsa insostituibile, fondamentale per la vita, rinnovabile, ma non infinita. Per le vostre domande alla Dott.ssa Tiziana Sacchetti o per una consulenza diretta, inviate una mail a: alimentazione@foryoumagazine.it
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Claudio Scaringella
Kitchen > a cura de: Il Pacchero Solitario
Ingredienti per 4 persone
Sfoglia di pasta all’uovo, 500 gr. di stracciatella di bufala, 500 gr. di gamberi rossi, una fetta di zucca gialla, uno scalogno, prezzemolo ed erbette aromatiche (timo e maggiorana), olio, sale, pepe, aceto e due cucchiai di zucchero di canna.
Preparazione (Livello di difficoltà di preparazione: media)
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agliate a listarelle la zucca, cospargetela di sale, pepe, zucchero di canna, olio ed aceto ed infornatela ben stesa per un’ora sulla carta da forno a 160°; il sapore dovrà rimanere agrodolce e la consistenza comunque morbida. Nel frattempo sbucciate i gamberi e privateli del budello, tritateli grossolanamente ed uniteli crudi alla stracciatella di bufala che avrete scolato dalla parte liquida (ovviamente conservatela). Aggiungete a tale composto le erbette aromatiche ed a piacere del pepe (non dovrebbe esserci necessità di sale).
ruola con lo scalogno le teste ed il guscio dei gamberi e, dopo averli sfumati, aggiungete dell’acqua per ottenerne un brodo. Lessate quindi i ravioli e passateli in padella aggiungendo un po’ di brodo dei gamberi e la panna scolata dalla stracciatella; anche in questo caso non dovrebbe essere necessario aggiungere sale. Ponete sul fondo del piatto la zucca ben calda, adagiatevi sopra i ravioli ed irrorate di sughetto e prezzemolo trito. Un bianco complesso accompagnerà degnamente questo piatto piuttosto complicato. Buon appetito
Realizzate con il coppapasta dei dischi da circa 8-10 cm di diametro e dopo averli riempiti con il composto, sigillatene i bordi con dell’uovo sbattuto e la punta di una forchetta. Soffriggete in una casse-
Tempo di preparazione:
90
minuti
IL PACCHERO SOLITARIO Aprilia, Via Verdi, 29 (Ang. via M.Aurelio) T. 06.92062042
L’incrocio tra Sole e Mercurio nel vostro rag-
destabilizza, regalandovi quella sensibilità ac-
gio celeste vi regalerà il lavoro che tanto avete
cesa che non è tipica del vostro segno, piuttosto
atteso in questi mesi, una soddisfazione pro-
acutizzata da piccoli dolori di cuore. Avete paura di perdere qualcuno a voi caro e non riuscite ad accettarne la mancanza. Ciò vi rende irosi. I vostri numeri fortunati: 75 - 89 - 11
detevi il lusso dei festeggiamenti e non badate ai cali umorali imprevisti. I vostri numeri fortunati: 78 - 33 - 5
lita routine, eppure vi sentite bersaglio da
nica del vostro segno. Marte, vostro protettore vi
parte di qualcuno che percepite come egoista
regala la potenza dell’azione improvvisa, tattica,
e completamente folle. L’amore in quadratura, con Venere traballante in Leone, renderà il vostro giaciglio d’amore un campo di guerra.
Scorpione
Siete nel pieno della sensibilità esplosiva e vulca-
sconcertante, a volte crudele, ma giusta. L’amore leonino sembra a rischio, ma Luna in Ariete vi rende giustizieri di voi stessi. E’ il momento di agire. I vostri numeri fortunati: 10 - 26 - 81
Che il concedersi una pura e rilassante serata tra
rire nel nulla e di dissimulare anche la vostra
alcool, amici finti e un po’ di amore rubato non vi re-
presenza fisica. E’ una tattica per la paura di es-
leghi ad autoflagellazioni psicologiche. State sem-
sere risucchiati da un Marte scorpionico fin troppo potente. Attenderete il momento giusto per recitare la parte migliore con il miglior pubblico. I vostri numeri fortunati 34 - 55 - 77
Sagittario
In questo mese di fuoco, avete deciso di scompa-
plicemente rendendovi conto che la vita è fatta di brevi istanti e che a volte cogliere l’attimo è più liberatorio di una litigata per problemi da perdenti. I vostri numeri fortunati 63 - 83 - 62
Non si sente il battito del vostro cuore, né il vo-
alla malinconia del vostro cuore di riflettere sui
stro respiro e non vi si sente camminare. Ma che
ricordi passati e sulle paure del futuro. Rimar-
fine avete fatto? Avete deciso di abbandonare
rete immobili, in stato catatonico probabilmente. Una buona lettura filosofica può favi dimenticare certi dubbi esistenziali irrimediabili. I vostri numeri fortunati: 3 - 60 - 62
Capricorno
Le ultime luci di un’estate di passione lascia
l’unico vero potere lasciato all’essere umano, cioè il potere di scegliere e quindi di vivere? Partite da questo, se volete, bum bum, bum bum… I vostri numeri fortunati: 66 - 31 - 39
Il calore dell’estate passante prenderà corpo nel-
Non è il momento giusto per cercare l’amore, ma è
le vostre criniere tuonanti, riacquisterete vigore
un ottimo periodo per dedicarvi alle passioni ine-
fisico e anche le forze perse in inutili discussioni
splorate e alle nuove amicizie che l’estate vi ha do-
in amore e a lavoro. Il Sole in Vergine richiama all’equilibrio e alla ponderatezza calcolata, traetene i giusti meriti da questo cielo di ragione. I vostri numeri fortunati: 13 - 29 - 58
Acquario
Gemelli Cancro Leone Vergine
fessionale inaspettata ma meritatissima. Go-
L’anno lavorativo ricomincia seguendo la so-
I vostri numeri fortunati: 12 - 22 - 49
66
Bilancia
Il trigono Luna-Venere-Marte vi potenzia ma vi
nato. Una buona selezione di un marasma di carne potrebbe risparmiarvi delle delusioni sicure. Ops, ma sicuri che il vostro cuore è davvero cosi solitario? I vostri numeri fortunati: 7 - 45 - 85
Auguri Verginelli! Il vostro cielo risplende della
Nettuno, ormai imperante nel vostro cielo, vi ha
potenza del Sole e della razionalità aggiunta che
completamente rilassato e tranquillizzato sui
Mercurio, il vostro pianeta protettore vi infonde-
vostri continui sensi di colpa, eppure la Luna ar-
rà, concedendovi intuizioni sensazionali e gran-
riva per illuminarvi e raccontarvi di voi stessi, di
di doti pragmatiche. Attenzione però a non esagerare con l’autostima, la superbia può tradirvi! I vostri numeri fortunati: 14 - 31 - 67
Pesci
Toro
Ariete
Oroscopo del mese >
ciò che farete in questo mese, poco ma buono. Meglio volare basso che guardare il panorama, no? I vostri numeri fortunati 24 - 51 - 8