Giugno 2012
Moda Emporio Armani
Attualità Crisi, suicidi in aumento
Attualità Senologia chirurgica
Salute Pancia piatta per l’estate
Viaggio Maldive, le isole del paradiso
Attualità Fine di un rapporto e sensi di colpa
Musica Cesare Cremonini ...e molto altro ancora all’interno
Editoriale di RaffaellaPatricelli
VOGLIA D’ESTATE Anno 3 - Numero 6 Giugno 2012
For You Magazine Vicolo Brenta, 1 - Aprilia Tel. 333.6024565 Direttore Responsabile Raffaella Patricelli
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Direttore Creativo Alessandro Immordino
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Registrazione al Tribunale di Latina Nr. 927 del 23/07/2010
Zone di distribuzione: Aprilia - Pomezia - Albano Genzano - Velletri
Cari lettori, guardo dalla finestra mentre vi scrivo e noto, con tristezza, che ancora piove. Maggio era il mese delle grandi aspettative. Non so voi, ma ho sperato seriamente che arrivasse l’estate. Dobbiamo pazientare ancora, quindi, nel frattempo vi consiglio di sfogliare “For You”, è scientificamente testato: fa bene al cuore e all’umore. Sono tanti e nuovi gli articoli di approfondimento che vi proporremo questo mese. Voglio iniziare a parlarvi di Cannes e delle sorprese che ha regalato. Abbiamo, infatti, estratto un film in particolare che si annuncia già come la novità cinematografica più attesa dell’autunno. “Ruggine e ossa”, del regista francese Jacques Audiard, racconta la storia di un amore forte che supera le vere e più crude avversità della vita. Forse ci lancia anche un messaggio: mai mollare davanti ad una difficoltà, grande o piccola che sia, c’è sempre una soluzione dietro l’angolo. Vi daremo consigli anche sulla vostra forma fisica, in vista della prova costume. Apriremo, però, questo numero con un focus dedicato ancora alla crisi. Soprattutto alle conseguenze, quelle più devastanti che sta provocando. Rifletteremo insieme sul perché è aumentato il numero dei suicidi tra gli imprenditori e chi perde il lavoro. Affronteremo anche la questione Equitalia, ma anche di relazioni che finiscono e sensi di colpa e di fonti energetiche alternative. La sezione dedicata ai viaggi sarà tutta per le Maldive, un arcipelago da favola che offre relax e un mare cristallino. Simbolo, però, di un turismo che punta alla tutela dell’ambiente. Se avete voglia di ridere: parte a giugno con la grande comicità la stagione estiva al Centrale. Tante novità anche dal mondo della musica, abbiamo scelto per voi il nuovo album di Cesare Cremonini. Non mancheranno la moda, i motori, il benessere e le nostre tradizionalissime ed interessantissime rubriche. Buona lettura!
Raffaella Patricelli direttore@foryoumagazine.it
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38
6
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inquestonumero
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08 Frullatore:
Notizie e curiosità dal mondo
12 Focus:
Pillole di conoscenza
14 Attualità:
Aumentano i suicidi causati dalla crisi
16 Attualità:
Equitalia, un’attività molto criticata
20 Attualità:
Dopo la fine di un rapporto, perchè c’è il senso di colpa?
26 Salute:
Sole: Istruzioni per l’uso in vista della prima tintarella
28 Salute:
Pancia piatta per l’estate
36 Ambiente:
Fonti energetiche alternative: A chi convengono?
38 Viaggio:
Maldive, le isole del paradiso
SOMMARIO Giugno 2miladodici 42 Shopping:
Accessori P/E duemiladodici
44 Moda donna:
Emporio Armani P/E 2012
46 Moda uomo:
Accessori P/E duemiladodici
48 Arte:
Andy Wharol alla GNAM di Roma
50 Cinema:
Ruggine e Ossa il nuovo film di Jacques Audiard
52 Musica:
Cesare Cremonini
20
44 54
54 Motori:
Nuova Audi A3
58 Rubriche:
I consigli dei nostri specialisti
48 36
News dal mondo >
FRULLATORE , Notizie e curiosita dal mondo scelte per voi...
Per gli studenti in arrivo nelle scuole la riforma del merito Elezione di studente dell’anno, borse di studio per i più meritevoli, stage nelle aziende. Sono solo tre delle innovazioni previste nel “pacchetto merito”, la riforma della scuola pensata dal governo Monti che ha un unico obiettivo: premiare gli studenti più bravi. Ogni scuola superiore sceglierà il proprio studente dell’anno tra quelli che hanno superato la maturità con il massimo dei voti, 100 e lode. Lo studente modello avrà diritto alla Carta del Merito che prevederà sconti nei mezzi pubblici, musei e mostre, avrà diritto a una borsa di studio aggiuntiva e “alla riduzione di almeno il 30% delle tasse universitarie” per il primo anno accademico. Non è ancora chiaro chi e in base a quali criteri sceglierà il migliore allievo. Bisognerà aspettare un ulteriore decreto che definirà anche l’ammontare della borsa di studio.
Il Presidente francese Hollande ed il suo governo si tagliano lo stipendio...
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l presidente François Hollande (nella foto), il primo ministro Jean-Marc Ayrault e i 34 ministri che compongono il nuovo governo francese si sono ridotti lo stipendio del 30 per cento. “E’ un gesto esemplare”, ha detto Ayrault, spiegando che l’esecutivo ritiene che la crisi richieda uno sforzo da parte di tutti i francesi, e in primo luogo da parte dei ministri. La retribuzione del presidente e del primo ministro passerà, quindi, da 19.331 a 13.532 euro netti al mese; quella dei ministri da 14.200 a 9.940 euro. La decisione, adottata durante la prima riunione di gabinetto presieduta da Hollande, era stata promessa dal neo-presidente durante la campagna elettorale. Il primo atto del quinquennio socialista vuole essere “un esempio” e segna una svolta dalla gestione di Nicolas Sarkozy, che nel 2008 aveva aumentato la propria retribuzione del 170 per cento, portandola da 7.084 a 19 mila euro al mese.
Fonte articoli: tgcom24.it 8
A Roma impiantato un cuore artificiale ad un bambino di appena sedici mesi.
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er la prima volta al mondo è stato impiantato il più piccolo cuore artificiale (del peso di soli 11 grammi) in un bimbo di 16 mesi.
Il rivoluzionario intervento è stato effettuato presso l’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. Il piccolo, si è appreso, è successivamente stato sottoposto a un trapianto cardiaco ed è ora in buone condizioni di salute. Il più piccolo cuore artificiale esistente ha il peso di 5 monete da un centesimo ed è composto da una pompa al titanio di 11 grammi capace di sostenere una portata fino ad 1,5 litri di sangue al minuto. Il dispositivo è stato applicato in urgenza sul piccolo, affetto da miocardiopatia dilatativa con una grave infezione del sistema di assistenza ventricolare precedentemente impiantato. Attualmente, a oltre un mese dall’intervento, il bambino, rende noto l’ospedale, “gode di buona salute”.
E’ scomparsa in Florida, Donna Summer, la regina della disco music anni 70/80.
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i è spenta all’età di 63 anni Donna Summer, la regina della disco music degli anni 70 e 80. Lo ha riferito il sito di gossip TMZ, poi la famiglia ha confermato. La cantante americana, vincitrice di 5 Grammy e famosa per successi come “Hot Stuff” e “Bad Girls” realizzati con il suo produttore Giorgio Moroder, era malata di tumore ma nelle ultime settimane stava ancora lavorando a un album. Donna Summer è morta la mattina di giovedì 17 maggio in Florida. La conferma del decesso è arrivata dalla famiglia della star in una nota: “Questa mattina abbiamo perso Donna Summer Sudano, una donna di grande talento”. Alcune persone che hanno avuto contatti con la star nelle ultime settimane avrebbero riferito che non sembrava stesse molto male. Tanto che la cantante contava di concretizzare un progetto discografico, di cui aveva iniziato la lavorazione. Il successo di Donna Summer è scoppiato negli anni 70 e proseguito negli anni 80 con “She Works Hard for the Money” e “This Time I Know It’s for Real”. La cantante e il suo produttore Giorgio Moroder hanno segnato un’epoca e un genere, quello della dance appunto, influenzando anche artisti del calibro dei Duran Duran e di David Bowie. La cantante aveva sposato nel 1980 il cantante dei Brooklyn Dreams, Bruce Sudano, da cui ha avuto due figlie.
Potrebbe spuntare la tassa comunale su possesso di cani e gatti...
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l momento di andare in stampa con il magazine, una proposta in commissione Affari sociali della Camera prevede che i Comuni possano istituire una tariffa per i proprietari di cani e gatti. Lo scopo della tassa dovrebbe essere quello di finanziare iniziative contro il randagismo. “I comuni - si legge nel testo della proposta di legge - possono deliberare, con proprio regolamento, l’istituzione di una tariffa comunale al cui pagamento sono tenuti i proprietari di cani e gatti e destinata al finanziamento di iniziative di prevenzione e contrasto del randagismo”. La commissione ha completato l’esame del provvedimento e ora il testo è alle altre commissioni competenti per i pareri e dunque potrebbe approdare in Aula. Gli animalisti appresa la notizia hanno manifestato il loro disappunto affermando che la nuova tariffa potrebbe incentivare l’abbandono degli animali.
Addio a Robin Gibb, il fondatore e anima dei Bee Gees... E’ morto a 62 anni Robin Gibb, uno dei cantanti e fondatori del gruppo dei Bee Gees. Da tempo stava combattendo contro il cancro. I Bee Gees Barry, Robin e Maurice Gibb, sono stati icone della musica pop negli anni ‘70 con pezzi quali “How Deep Is Your Love”, “Stayin Alive” e “Night Fever”, le note che hanno fatto da colonna sonora al famoso film “La febbre del sabato sera” con John Travolta. Il gruppo ha raggiunto record di oltre 200 milioni di dischi fin dalla loro fondazione negli anni ‘60. Gibb era stato operato per un tumore al colon un anno e mezzo fa quando i medici gli avevano diagnosticato un cancro all’intestino ed al fegato. Tornato in pubblico a febbraio scorso, Robin Gibb aveva detto di essere in “miglioramento”, lasciando intendere che le terapie stavano avendo successo. Ma da allora il suo stato di salute è andato via via peggiorando fino a poche settimane prima del decesso quando era entrato in coma per una polmonite da cui però, sembrava essersi ripreso.
Gossip >
Federica Pellegrini a pranzo con Filippo Magnini e l’ex Luca Marin
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ace fatta con Luca Marin, ora va in scena il trio. Ecco Federica Pellegrini a pranzo con alcuni amici, tra cui il suo ex. I due rimangono soli solo per poco, perché a controllare la nuotatrice arriva il fidanzato Filippo Magnini. Il Magno le si siede accanto e poi, a fine pranzo, la porta via tenendola per mano.
Belen Rodriguez fischiata anche sul palco per la festa di Radio Italia
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l pubblico italiano continua a non perdonare Belen Rodriguez, colpevole di avere “rubato” il fidanzato alla cantante Emma Marrone. E dopo i fischi del pubblico di Amici 11, sono arrivati anche quelli di coloro che avevano gremito Piazza del Duomo, a Milano, per assistere alla festa dei 30 anni di Radio Italia. La Showgirl comunque non si è scomposta di una virgola.
Maria De Filippi racconta a Vanity Fair di quando da giovane beveva troppo...
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matissima dal pubblico, la presentatrice si è raccontata sulle pagine del settimanale Vanity Fair svelando particolari della sua vita ai quali molti, sicuramente, faranno fatica a credere. La presentatrice dice che spesso, quando usciva con gli amici, aveva questa abitudine sbagliata: “I miei weekend a Cervinia erano pieni di negroni, vodka lemon e tequila boom boom - ricorda Maria De Filippi - ma oggi sono astemia”. Ricorda il giorno in cui decise di smettere: “Smisi quando un giorno, al bar delle guide dove andavo ogni sera, ordinai un caffè. Il barista mi chiese se volevo la correzione: erano le 11 di mattina. Lì capii che dovevo farla finita”.
Johnny Depp smentisce la rottura con la compagna Vanessa Paradis
L
’attore statunitense ha parlato per la prima volta della presunta crisi con la compagna Vanessa Paradis (foto). Piuttosto innervosito dalla domanda, Johnny Depp ha smentito senza ogni ombra di dubbio le voci sulla rottura. L’attore ha dichiarato che non si è separato dalla compagna e che le voci che circolano da mesi sono del tutto false. Dark Shadows (il suo ultimo film) tra l’altro sembrava essere un po’ stato il film dello scandalo proprio perché si vociferava che sul set fosse scoppiata la scintilla con la coprotagonista, la conturbante Eva Green che avrebbe messo a rischio la relazione di Johnny Depp con Vanessa Paradis.
Pillole di conoscenza >
FOCUS
Quanti muscoli si contraggono sul viso quando sorridiamo?
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ella risata sono coinvolti 12 muscoli, divisi in sei coppie: i due levator anguli oris (sollevano i lati della bocca), i levator labii superioris (sollevano il labbro superiore), gli orbicularis oculi (agiscono sull’orbita oculare), i risorius (che portano indietro le labbra), gli zygomaticus major e gli zygomaticus minor, che sollevano gli zigomi. Il numero dei muscoli utilizzati nel riso, però, può variare. Persone che provengono da aree diverse del mondo, per esempio, ridono in modo molto diverso. C’è dunque una differenza culturale: ogni popolo può avere un codice basato su diverse espressioni per sorridere e comunicare al proprio gruppo le emozioni positive. C’è poi un’elevata variabilità individuale, dovuta a
differenze della struttura ossea alla base del viso che permettono di usare muscoli diversi. Nella faccia sono presenti 36 muscoli che vengono utilizzati selettivamente per esprimersi: anche se non sono direttamente coinvolti nella risata, alcuni di essi possono comunque contrarsi mentre si ride. Osservando le espressioni facciali utilizzate durante la risata, alcuni ricercatori hanno notato variazioni tali da consentire il riconoscimento di un individuo anche nel caso abbia cercato di modificare i propri tratti somatici.
Perché in America nello Stato della California alcune città hanno nomi di santi?
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on tutte, certo, ma molte sì. San Francisco, San Jose, San Diego, San Bernardino, Santa Barbara, San Juan Capistrano, San Luis Obispo, Santa Maria, Santa Rosa, Santa Cruz, Santa Monica, Santa Ana, San Mateo... Tutte città californiane e quasi tutte sulla costa (o nei pressi) dell’oceano Pacifico. L’origine dei nomi di molte città della California si deve all’arrivo su queste terre degli spagnoli, che diedero inizio alla colonizzazione vera e propria nel Settecento. Tra il 1769 e il 1823, in California i francescani fon12
darono 21 missioni: alla prima, San Diego, seguirono le altre lungo tutta la costa andando in direzione nord, fino a San Francisco. Alle missioni religiose furono attribuiti nomi di santi, e questa abitudine si mantenne anche nel battezzare le numerose cittadine e avamposti militari che sorsero parallelamente. Missioni, città e avamposti servivano a prendere il controllo del territorio per difendere gli interessi del regno di Spagna, ma anche per convertire al cattolicesimo i nativi americani.
FO
Da cosa deriva il termine ‘malinconia’?
I
l termine “malinconia” letteralmente significa “bile nera”. È composto dalle due parole greche mélaina (scuro, nero) e cholé (bile), usate dagli antichi greci per indicare una sostanza, la bile nera appunto, che essi consideravano causa dell’umore triste e malinconico. Secondo quest’ipotesi, sviluppata nel V secolo a.C. da Ippocrate, la bile nera sarebbe stata secreta dal fegato. Una super produzione della sostanza avrebbe provocato però sentimenti tristi e apatici. A ciascuno il suo carattere. Ippocrate sosteneva che il carattere di ciascuno di noi è determinato dalla prevalenza di uno dei quattro “umori” presenti nell’organismo: sangue, flegma, bile nera e bile gialla.
CU
S
A essi corrispondono, rispettivamente, un temperamento sanguigno, flemmatico, malinconico o collerico. Quando a prevalere sarebbe il più scuro degli umori, la bile nera, la persona tenderebbe a essere costantemente triste e apatica. Anche per questo si dice “essere di umore nero”. In realtà, nel nostro corpo non c’è niente di paragonabile alla bile nera: probabilmente fu “inventata” dai greci per fornire una spiegazione di tipo biologico a certi disturbi dell’umore, ma gli studi di fisiologia hanno dimostrato che essa è solo frutto di immaginazione.
V
uoi mollare tutto e non tornare mai più? Ma è legale partire e non dare più notizie di sé? Dipende.
Bisogna infatti distinguere due situazioni: un caso riguarda chi si allontana da casa volontariamente senza dare notizie di sé ed è maggiorenne, non ha parenti bisognosi, né coniuge, né figli che necessitano di mantenimento e tutela.
Nella prima eventualità, si può “scomparire” senza alcuna responsabilità penale (ovviamente se i genitori ritengono che la scomparsa lasci presumere altro, possono farne denuncia alla polizia). Se invece si è sposati con figli e li si abbandona senza dare notizie di sé e senza rispettare l’obbligo alimentare, oltre che civilmente si può essere responsabili anche penalmente.
Fonte: www.focus.it
La legge in Italia, permette di scomparire?
Altro caso è quello di chi invece deve sostenere questi obblighi familiari.
Perché si dice “il gioco non vale la candela”?
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’espressione risale a quando non esisteva la luce elettrica e ci si sedeva attorno al tavolo, la sera, per giocare al lume di una candela. Talvolta la posta in gioco era così bassa o la vittoria così poco remunerativa che veniva paragonata al costo della candela che si consumava. E, per iperbole, si faceva notare che non valeva la pena sprecarla per proseguire il gioco...
Santo da niente Tuttavia la frase è presa in prestito dal mondo religioso, dove la candela ha molteplici significati. L’espressione originale è infatti “il santo non vale la candela”. Ossia: quel santo non è in grado di fare miracoli e non merita neppure l’accensione di un cero votivo. Entrambe le espressioni sono entrate nell’italiano dal francese: “le saint (le jeu) ne vaut pas la chandelle”. 13
Attualità > di Raffaella Patricelli
SUICIDI causati dalla
CRISI...
Non diminuisce la drammatica ondata di suicidi da parte dei cittadini per colpa della crisi.
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na delle più tragiche conseguenze di questo periodo così complesso a livello economico.
Si tratta di un autolesionismo difficile da arginare e che quasi mai viene sventato. Non manca mai, inoltre, in ogni caso verificatosi in questi mesi, il riferimento, funesto e nefasto, alle cartelle esattoriali di Equitalia, la goccia che spesso fa traboccare un vaso già colmo. E se i numeri in questione possono sembrare sterili e inutili, c’è da dire però che dall’inizio dell’anno sono state almeno 40 le persone (imprenditori, anziani o chi semplicemente ha perso un impiego) a togliersi la vita. I casi sono stati tanti e tutti toccanti allo stesso modo. Una donna di 36 anni si è tolta la vita accoltellandosi sulla spiaggia di Ostia. Nel suo ultimo bigliettino lasciato alla madre: “Non riesco più a pagare l’affitto, mi tolgo la vita davanti al mio amato mare”. Suicidi in serie anche in Veneto. Un piccolo imprenditore di 54 anni schiacciato dalla crisi, titolare di un’azienda di autotrasporti, si è impiccato nella sua abitazione. “Ho grosse difficoltà economiche, e la ditta mi ha rovinato” ha lasciato scritto su un foglio, che i familiari hanno trovato dopo aver scoperto il corpo. Era all’interno di un ripostiglio della casa, in un centro a pochi chilometri da Vicenza, che fungeva da abitazione per lui ed i suoi familiari e da sede dell’azienda. L’uomo non era sposato.
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L’episodio richiama un altro suicidio avvenuto solo pochi giorni prima sempre nel vicentino, a Marostica. Anche in questo caso un imprenditore del settore del trasporto, 77enne, che non sopportando l’idea di vendere il suo ultimo camion si era impiccato, legando la corda al cassone del mezzo pesante. A Frosinone, un 63enne si è sparato con un fucile. A Bologna, un commerciante ha scelto di impiccarsi nel suo negozio che rischiava la chiusura (anche in questo caso l’uomo aveva pendenze con Equitalia), mentre a Napoli, un ispettore sanitario di 50 anni si è sparato in una delle stanze riservate alle guardie giurate. A Lecco, solo l’intervento della figlia ha salvato la vita al padre (un 40enne che aveva appena ricevuto una cartella esattoriale di Equitalia) che si stava per impiccare nel giardino di casa. I casi sono numerosi, come detto. Non accennano a diminuire e assomigliano sempre di più ad un bollettino di guerra. Un fenomeno che diventa lo specchio della società di oggi che costringe l’italiano medio a doversela vedere con debiti che risucchiano il suo reddito almeno del 50%. L’affitto di casa, il mutuo, le utenze domestiche, come addirittura la spesa alimentare, sono diventate voci difficili da gestire, considerato che gli stipendi sono al di sotto del carico fiscale. Il periodo di austerity che si sta affrontando, e che entrerà nel vivo nei prossimi anni, sta distruggendo le speranze di molti. Speranze che si infrangono in un istante, un evento che spesso costringe un uomo a preferire una scelta estrema.
Attualità > di Eugenio Giannetta
Equitalia
Un’attivita molto criticata, burocraticamente intricata e che pesa come un macigno sui tassi di interesse... Ma esiste un decreto legge che prevede siano i Comuni unici gestori della riscossione tasse a partire dall’1 gennaio 2013.
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a lunga mano del Fisco sugli italiani ricorda la riscossione tasse fatta dallo Sceriffo di Nottingham nella pellicola Disney di Robin Hood.
Ma questo non è un cartone animato e non sembra mai esserci una fine, tanto meno un lieto fine. Anzi, il clima di tensione è altissimo, i suicidi in aumento e gli episodi infelici quasi routine. Bombe a Brindisi (davanti alla scuola Falcone-Morvillo), Rapallo (davanti a un seggio elettorale) e per non farci mancare niente ci si mette anche la natura, con il terremoto in Emilia Romagna. Fatti scollegati tra loro, senza apparente appartenenza a frange politiche o terroristiche, ma fatti sconcertanti che stanno a indicare uno stress emotivo ed economico invadente, senza alcuna intenzione di rallentamento. Lo spread sta sotterrando l’Italia e gli italiani, le banche stanno smettendo di sostenere la penisola e la politica non si smuove in nessuna direzione nuova o significativa (se escludiamo la vittoria del Movimento a 5 stelle a Parma con il neo Sindaco Federico Pizzarotti). In questi mesi, con il Governo Monti, si è sentito molto parlare di Equitalia. Che cos’è? Perché è demonizzata dai giornali e dall’opinione pubblica? Equitalia è una società pubblica (51% Agenzia delle Entrate e 49% Inps) italiana incaricata della riscossione nazionale dei tributi sull’intero territorio nazionale, esclusa la Sicilia. Un’attività molto criticata, strategica, burocraticamente intricata e che pesa come un macigno sui tassi di interesse, ma esiste un
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decreto legge (n. 201/2011) che prevede siano i Comuni unici gestori della riscossione tasse a partire dall’1 gennaio 2013. Un decreto legge che reca disposizioni per la crescita, l’equità e il consolidamento dei conti pubblici. L’incontro tra il Presidente del Consiglio Mario Monti e il direttore dell’Agenzia delle Entrate Attilio Befera avvenuto nelle passate settimane pone le basi per l’ennesimo sforzo collettivo: “Se tutti pagassimo il dovuto — spiega Monti — tutti pagheremmo meno e avremmo servizi pubblici migliori. Nel clima difficile che sta attraversando il nostro paese, dovuto ad una grave crisi economica, troppo facilmente l’Agenzia delle Entrate è diventata oggetto di polemiche. Pagare le tasse è un dovere. Poi possiamo e dobbiamo discutere su come ridurre la pressione fiscale, cercando di colpire le categorie meno facilmente rintracciabili». L’impegno del Governo è la chiarezza, la tracciabilità dei flussi finanziari e il rispetto della legge. A tal proposito è stato introdotto il decreto legge n. 16/2012 denominato gergalmente decreto “semplificazioni fiscali”; un decreto in materia di semplificazioni tributarie, ma soprattutto in materia di potenziamento delle procedure di accertamento da parte dell’Agenzia delle Entrate. In realtà questa rivisitazione apportata dal Governo Monti non è altro che una modifica dell’Articolo 19 (29 settembre 1973, n. 602). L’obiettivo dovrebbe essere quello di riuscire a favorire chi è in difficoltà, ma questo obiettivo assomiglia sempre più a un’utopia.
Attualità > di Eugenio Giannetta
La pillola
per dimenticare Se ne parla da tempo, tra scenari fantascientifici, cinematografici e letterari, ma ora sembra essere diventata realtà: la pillola per dimenticare.
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lcuni ricercatori americani hanno studiato il metodo di memorizzazione dei ricordi e l’enzima che fissa un preciso ricordo al tessuto cerebrale; una sorta di razionalizzazione scientifica di ciò che ricordiamo o dimentichiamo quotidianamente, rappresentata a livello cellulare.
todologia con cui il ricordo viene eliminato non è altro che una sollecitazione del ricordo doloroso attraverso la scrittura dell’evento, per poi ingerire la pillola che impedirà la produzione delle proteine adibite a far riemergere il ricordo che si vuole eliminare.
Todd Sacktor, il neurologo americano che ha avuto l’intuizione, ha dimostrato che la molecola della memoria è il PKMZeta, ma sono ancora molti i passi in una direzione legata alla possibile somministrazione della pillola.
Così dopo la svolta della U0126 propranolol (farmaco impiegato anche nel trattamento dell’ipertensione) studiata da alcuni ricercatori di Harvard e della McGill University di Montreal già una decina d’anni fa, il nuovo passo nella selezione dell’oblio dei ricordi affascina, ma al tempo stesso spaventa. Restano dubbi, infatti, sulle possibili conseguenze di ciò che siamo come persone, costruite anche sugli errori, sul dolore e sui brutti ricordi.
In questo momento la sperimentazione prosegue sugli animali e si pone l’obiettivo di rimuovere traumi o migliorare la memoria nei malati di Alzheimer. Lo scenario prospettato dal film “Se mi lasci ti cancello”, forse, non è poi così tanto lontano; citando Nietzsche: «Beati gli smemorati, perché avranno la meglio anche sui loro errori». Intorno a questa scoperta però, non manca una discussione etica sulla moralità della procedura e sui già esistenti meccanismi del concetto di Rimozione in psicologia. La me18
Il cono d’ombra rimane sul vuoto lasciato da quel ricordo, sull’oblio che spezza la catena dei ricordi e sulla possibilità che la pillola colpisca altre parti del pensiero e della memoria esposte o sollecitate involontariamente.
La ricerca prosegue, con la speranza che i passi avanti possano portare benefici reali e non palliativi semplificati di un’incapacità di crescere di fronte agli ostacoli ai quali quotidianamente la vita ci espone. Per il momento lo scrigno della memoria è ancora intatto, ma la medicina e l’avanguardia sono dietro l’angolo.
di Eugenio Giannetta
Attualità > di Daniele Lisi (www.tuttasalute.net)
Dopo la fine di un
rapporto,
perchè c’è il senso di colpa?
La fine di un rapporto, di un amore, è sempre un momento assai triste, difficile da superare, che solo il tempo saprà lenire.
L
a fine di un rapporto, ancor più se intenso e di lunga durata, è sempre un momento doloroso della propria esistenza, che può durare giorni, settimane e anche mesi, periodo durante il quale l’angoscia e il dolore che si vive è di una intensità tale da far scivolare in secondo piano tutto il resto. La fine di un rapporto – ma sarebbe più corretto dire: la fine di un amore – è, in fondo, una parte di sé che muore, una parte della propria esistenza che viene cancellata di colpo, non nella mente e nel cuore, ma semplicemente perché il vuoto lasciato è veramente difficile da colmare. Il vecchio detto “chiodo scaccia chiodo” ha spesso un fondo di verità, ma non va inteso con la semplice sostituzione dell’oggetto del proprio amore, con la ricerca di un nuovo rapporto (perché è assai difficile che si possa essere pronti ad una nuova simile avventura in poco tempo) bensì semplicemente come la ricerca di un nuovo interesse, di una passione per una qualunque attività, in grado di attirare su di sé una parte delle attenzioni ormai orfane per la mancanza della persona cui erano riservate. E spesso fa la comparsa anche un’altra sensazione, il senso di colpa, perché ci si interroga in continuazione sulle cause della fine del rapporto, individuando nei propri comportamenti le cause di tale fine, mentre spesso questi comportamenti sono stati ininfluenti sull’evoluzione negativa della relazione, sulla fine dell’amore. L’amore, così come arriva, può anche finire, e ce se ne rende conto all’improvviso, quando la fine ormai era avvenuta da tempo, solo che si continuava ad andare avanti 20
per abitudine, si potrebbe dire per forza d’inerzia, ma in fondo non era più amore. Difficilmente questa fine investe contemporaneamente i due partner, per cui è sempre uno a soffrire molto più dell’altro, anche se in effetti il senso di vuoto sarà un sentimento comune ad entrambi. E allora si cercherà di colmarlo, anche mantenendo in piedi un rapporto di amicizia, una sorta di surrogato del rapporto precedente, con la speranza che possa riaccendersi il fuoco ormai spento. Ma questo sentimento ancora in essere interessa per lo più solo uno dei due ex, e la sofferenza continuerà ad essere presente fin quando non ci si deciderà a troncare definitivamente, a voltare pagina, a lasciare che il tempo faccia il suo lavoro di guaritore, lavoro che prima o poi andrà a buon fine. E’ solo questione di tempo, perché alla fine la vita rientrerà in possesso del cuore e della mente di colui che ha perso il suo compagno/compagna, e allora sarà veramente una nuova vita. Ma ad ogni buon conto, nella mente e nel cuore resteranno sempre i ricordi, le sensazioni di quando ci si è conosciuti, del primo appuntamento, del corteggiamento e del tempo trascorso insieme, ma saranno ricordi meno tristi, venati di una punta di nostalgia e di malinconia, ma li si cominceranno a vivere con maggior serenità e senza più la sofferenza del primo periodo. E’ quello il momento in cui ci si rende conto di essere pronti per una nuova avventura, anche se all’inizio non la si cercherà, ma se dovesse capitare, la si asseconderà e, così il passato sfumerà ancor più nei ricordi, fino a diventare una presenza avvertibile solo sporadicamente, quando si è soli e in qualche occasione particolare, come, ad esempio, se si dovessero ripresentare delle situazioni già accadute nel precedente rapporto. La fine di un amore è sempre un momento difficile da superare. La sola vera medicina è il tempo, il solo in grado di lenire il dolore e di far riprendere interesse per ciò che ci circonda. In fondo, come diceva la bella Rossella O’Hara, “domani è un altro giorno”.
Attualità > a cura del Medico Chirurgo Fabio Ricci
Senologia
chirurgica La tecnologia coniugata a migliore qualità della vita.
E’ importante ricordare che il tumore al seno è il tumore più frequente nella popolazione femminile.
I
n Italia si registrano oltre 40.000 nuovi casi in un anno. In sintesi una donna su otto sviluppa un tumore mammario nel corso della vita. Si prevedono prossimamente nel mondo circa un milione di nuovi casi ogni anno. Contemporaneamente si inizia a registrare una diminuzione della mortalità, dovuta al miglioramento dei percorsi di diagnosi precoce, alle campagne di screening e all’efficacia delle terapie adottate. Controlli seriati, autopalpazione, visita senologica rappresentano le prime fasi per una efficace diagnosi precoce. L’autopalpazione permette alla donna di conoscere il proprio seno, andrebbe effettuata periodicamente una volta al mese. La visita senologica eseguita da un medico esperto, andrebbe effettuata una volta l’anno a partire dai 25/30 anni di età, ha lo scopo di inquadrare la paziente e stabilire il corretto iter diagnostico-terapeutico. Va ricordato che negli ultimi anni la chirurgia del carcinoma mammario ha subito profonde innovazioni. Si è passati da 22
interventi altamente demolitivi con gravi ripercussioni sia fisiche che psicologiche sulle pazienti, a trattamenti nella maggiore percentuale dei casi di tipo conservativo. La strategia chirurgica conservativa in senologia si fonda su due pilastri, da una parte la conservazione della mammella e dall’altra dei linfonodi. Da queste premesse sono nati studi che hanno dimostrato che l’asportazione di un solo linfonodo chiamato sentinella, è attendibile nella determinazione dello stato della malattia. Il linfonodo sentinella rappresenta il primo linfonodo che riceve il drenaggio linfatico, il quale una volta identificato, asportato ed analizzato, se negativo cioè non interessato dalle cellule tumorali, garantisce con elevata probabilità che anche gli altri linfonodi non siano interessati dal tumore, evitando ai pazienti un utile e potenzialmente più invalidante intervento di dissezione ascellare. Dagli anni ottanta agli anni duemila, si sono concretizzati nuovi standard nel trattamento chirurgico del tumore al seno. Si è passati dal “Trattamento massimo tollerabile” al “Trattamento minimo efficace” con l’affermarsi della cosiddetta “Chirurgia Oncoplastica” e la tecnica del “Linfonodo Sentinella”. La chirurgia oncoplastica ed il linfonodo sentinella rappresentano allo stato attuale, quel tipo di chirurgia
che tende a coniugare la radicalità oncologica con il massimo risultato estetico e funzionale possibile. Questi nuovi standard di trattamento chirurgico “Trattamento minimo efficace”, “Chirurgia Oncoplastica” e “Linfonodo Sentinella”, hanno determinato nelle pazienti una spinta a maggiori controlli, un aumeto delle diagnosi precoci, permettendo quindi la conservazione della propria immagine corporea con conseguenti minori squilibri psicologici, realizzando in tal modo un decisivo miglioramento della “Qualità della Vita”. Il gruppo coadiuvato dal chirurgo senologo Fabio Ricci, ha iniziato ad applicare la metodica della biopsia del linfonodo sentinella nei pazienti affetti da melanoma nel gennaio del 1998 e per il carcinoma della mammella nel gennaio 2011, secondo i protocolli indicati dall’Istituto Europeo di oncologia (IEO) di Milano. Ciò fu possibile grazie alla felice intuizione e alla determinazione del gruppo dirigente della Lega Italiana per la lotta contro i tumori, sezione provinciale di Latina (LILT). La LILT insieme all’azienda Uniroyal, con la collaborazione del Sig. Mario Porcelli, si accollò l’onere economico dell’acquisto del linfoscintigrafo, tempestivamente donato al servizio di Medicina Nucleare del Centro Oncologico “Giorgio Porfiri” dell’ospedale di Latina. Grazie a ciò la LILT, forte anche delle risultanze
epidemilogiche del Registro Tumori di Latina, fondato sempre dalla LILT nel 1981, è riuscita a coinvolgere L’ASL in quello che è stato chiamato “Progetto Melanoma” e “Progetto Mammella”. Questo modello di collaborazione tra una associazione no-profit e una ASL, ha permesso di praticare tra i primi in Italia la tecnica del linfonodo sentinella. I punti di forza della LILT sono rappresentati oltre che da una equipe multidisciplinare fortemente coesa e motivata e dal personale infermieristico addestrato e qualificato, dalla parte operativa della metodica eseguita in anestesia locale e in regime di day-surgery con la presenza dell’anestesista e dal medico nucleare in sala operatoria a garantire un elevato standard di sicurezza e qualità. La sezione di Latina della Lega Italiana Lotta contro i Tumori si trova nell’Ospedale “S. Maria Goretti” - Polo oncologico “Giorgio Porfiri” in via Scaravelli. Le visite senologiche si eseguono su appuntamento telefonando al numero 0773-6553622 nei giorni di lunedì, martedì e giovedì dalle ore 9,00 alle ore 12,00. Hanno collaborato: Tommaso Scala (Chirurgo Senologo) e Rita Salvatori (Medico Nucleare)
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Pressione Salute > di Daniele Lisi
BASSA sintomi, cause e rimedi
La pressione bassa o ipotensione è quella condizione che fa registrare una pressione al di sotto della norma, nello specifico quando i valori pressori a riposo scendono al di sotto dei 90/60 mm Hg.
D
i per sé la pressione bassa non è un sintomo significativo o un problema, perché in fondo mette al riparo da eventi cardiaci che sono più frequenti nei soggetti che soffrono di ipertensione e non certo in coloro che si trovano nella condizione opposta. Si tratta, in sostanza, di un disturbo abbastanza diffuso, che raggiunge la sua massima incidenza soprattutto nel periodo estivo, complice il gran caldo che funge da vasodilatatore, influenzando ancor di più la pressione sanguigna. L’ipotensione, si registra maggiormente nelle donne rispetto all’uomo. Nelle donne durante la gravidanza è frequente che la pressione sanguigna sia a livelli più bassi rispetto al normale e questo grazie al progesterone che è in grado di indurre una vasodilatazione significativa. L’ipotensione assume altro significato quando è accompagnata da alcune manifestazioni cliniche, seppur poco rilevanti, quali capogiro, senso di nausea, offuscamento della vista, perdita di equilibrio dovuta a vertigini o senso di mancamento se si cambia rapidamente la propria posizione da seduto a in piedi; condizione che, in casi estremi, potrebbe portare anche a svenimento o sincope. Si tratta, comunque, di una forma di autodifesa che mette in atto l’organismo, in quanto una posizione supina favorisce il ritorno sanguigno dagli arti inferiori al cuore e quindi consente una maggior ossigenazione del cervello che, come si sa, è il primo distretto dell’organismo a soffrire per mancanza di ossigeno, mancanza che se perdura anche solo per un breve lasso di tempo, può avere conseguenze neurologiche se24
vere, anche irreversibili, se non addirittura letali. Vi è poi l’ipotensione patologica e questa è generalmente la causa di altre patologie concomitanti quali, ad esempio, un infarto miocardico (e questa sarebbe la causa peggiore) aritmie, tachicardia severa, diminuzione della gittata cardiaca per altro motivo, disidratazione o abbondante emorragia, diabete, diarrea e vomito protratti nel tempo, ustioni estese e anche una eccessiva sudorazione. Tranne che per cause ascrivibili a problemi cardiaci, le altre sono abbastanza controllabili e, solitamente, del tutto occasionali e transitorie, ma comunque vanno prese le opportune precauzioni per evitare che una situazione del genere possa diventare una condizione pressoché permanente o ricorrente. Il tutto anche in considerazione dell’attività che svolge il soggetto sofferente di ipotensione severa. E’ di tutta evidenza che un individuo (un conducente di un mezzo pubblico ad esempio) in queste condizioni non può assolutamente svolgere il proprio lavoro come, del resto, qualunque altra attività che richieda la massima attenzione e lucidità. Quando la pressione bassa non è riconducibile ad altra patologia e non è tale da creare situazioni di pericolo per il soggetto, non richiede trattamenti particolari, tuttavia, nei mesi più caldi dell’anno, è opportuno evitare di esporsi al sole per lunghi periodi, è consigliato assumere bevande in grado di ripristinare il giusto valore di liquidi e di sali minerali che si perdono con la sudorazione. Un caffè in più del solito, un po’ di cioccolato e il the, possono favorire il rialzo pressorio, mentre l’alcol avrebbe l’effetto diametralmente opposto. di Daniele Lisi (ww.tuttasalute.net)
Sole, Salute > di Eleonora Casula
istruzioni per l’uso in vista della prima tintarella
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l sole è un grande alleato della nostra salute, ma, se l’esposizione avviene senza tenere in considerazione alcuni principi, andiamo incontro a gravi problemi di salute. L’esposizione ai raggi solari ci aiuta ad incrementare la produzione di vitamina D ed è coadiuvante nel trattamento di alcune malattie della pelle.
Per iniziare, chiariamo che il sole favorisce la sintesi della vitamina D, combatte il rachitismo ed i batteri, fissa il calcio nelle ossa, oltre a far bene anche a livello psicologico, stimolando la produzione di endorfine e combattendo la depressione. Ma un’esposizione solare massiccia e senza un’adeguata protezione può provocare danni irreversibili alla nostra pelle. Il sole di oggi non è sano. L’esposizione è concessa solo con le dovute precauzioni. L’esposizione eccessiva provoca non solo scottature (le zone del corpo più a rischio sono le cosce, il viso, il naso, le labbra e la parte superiore delle spalle), ma anche un invecchiamento precoce della pelle, macchie, fino al rischio di sviluppare dei melanomi. Evitare quindi le ore più calde e non rimanere al sole più di 40 minuti. Il consiglio migliore da dare è quello di abituare la pelle gradualmente all’esposizione in modo che il nostro organismo riesca a produrre la melanina. Iniziamo con brevi esposizioni e poi allunghiamo il tempo via via che iniziamo a vedere la pelle più ambrata.
E’ possibile però riuscire a sfruttare i benefici del sole in tutta tranquillità applicando prodotti specifici e non prolungando troppo il tempo in cui ci esponiamo. La crema solare è il primo elemento utile per tutelare la nostra salute, ma dobbiamo acquistarla secondo il nostro fototipo. Ne esistono 4: 26
il primo è relativo a persone con pelli molto chiare, il secondo è relativo a pelli che si abbronzano con difficoltà, il terzo è relativo a pelli che si scottano di rado e il quarto a pelli che si abbronzano velocemente e senza problemi. Le creme devono essere spalmate un po’ prima di iniziare a prendere il sole, importante è applicarle con molta cura su tutte le parti esposte. Per le zone del nostro corpo più delicate come il contorno occhi e le labbra esistono dei prodotti specifici che servono a proteggere e a ridurre gli effetti del foto invecchiamento. I prodotti presenti sul mercato che ci difendono dal sole sono molti e adatti alle diverse esigenze: si va dalle protezioni alte e molto alte adatte ai bambini e alle pelli chiare a quelle basse, resistenti all’acqua o no. I prodotti che facilitano l’abbronzatura sono creme che al loro interno hanno una proteina che aiuta a velocizzare la colorazione della pelle; è importante notare che questi prodotti non proteggono da scottature o altri problemi cutanei. Molto diversi gli auto-abbronzanti che, grazie ad un composto chimico, riescono a far diventare la nostra pelle abbronzata in mancanza di sole.
Anche in gravidanza bisogna usare una crema solare apposita, evitando di stare per troppo tempo al sole e proteggendosi con cappelli ed occhiali. Spesso, quando la giornata è ventosa o il sole è nascosto dalle nuvole, pensiamo che non sia necessario applicare la crema. Invece le radiazioni colpiscono ugualmente la nostra pelle e siamo a rischio scottature, macchie solari e altri danni permanenti. Dopo il mare e il sole, la nostra pelle ha bisogno di essere idratata con creme lenitive e nutrienti oppure con i prodotti dopo sole che ci aiutano a reintegrare i liquidi persi. I capelli – anche loro – hanno bisogno di protezione: via libera a foulard, bandane e cappelli larghi. Acquistiamo oli e prodotti simili ed evitiamo i trattamenti più stressanti come permanenti e tinture. Meglio lasciare che i capelli si riprendano dagli effetti di mare e sole e, al rientro dalle vacanze, fare un bel taglio e poi riprendere i soliti trattamenti. di Eleonora Casula (www.tuttasalute.net)
Salute > di Eleonora Casula
Pancia piatta per ecco come fare...
Con l’avvicinarsi della bella stagione e del periodo di ferie iniziamo a fare i conti con la nostra forma fisica, che spesso non è al top.
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no dei desideri che più si rincorrono è quello della pancia piatta in vista dell’estate; non è un desiderio irraggiungibile, bisogna però armarsi di pazienza e costanza. Spesso il gonfiore addominale è causato da un’intolleranza alimentare o da un’allergia; verificate di non avere problemi di questo tipo e poi iniziate a seguire i nostri consigli, il vostro ventre sarà come desiderate. Per ottenere addome speciale iniziamo a curare l’alimentazione, cercando di variare spesso i cibi, evitiamo quelli più grassi ed elaborati e beviamo molta acqua. Meglio lasciar perdere, per un po’, le bibite gassate e zuccherate e favorire invece il tè o le spremute fresche. Scegliamo cereali integrali e distribuiamo il cibo in piccoli pasti frequenti; via libera allo yogurt bianco che favorisce il benessere intestinale e ci aiuta ad avere un intestino regolare. Non beviamo super alcolici e diminuiamo drasticamente il quantitativo di vino consumato a pasto.
Attenzione, non saltiamo mai i pasti; se non facciamo la cena o la colazione poi ci sentiremmo più affamati e avremmo la tendenza a consumare una quantità maggiore di cibo e grassi. Mastichiamo con calma ogni boccone più volte, evitando di ingurgitare in fretta il cibo intero, diminuiamo il consumo di caffè e chewingum che ci fanno inghiottire aria che gonfia il nostro addome. Muoviamoci ogni giorno, preferibilmente più volte al giorno: possiamo frequentare una palestra, un corso specifico per potenziare gli addominali e per allenare le gambe oppure scegliamo di camminare, correre, fare le scale e di usare di meno la macchina. Esistono poi degli esercizi specifici per rinforzare i muscoli addominali e quelli della schiena. Teniamo una postura corretta, stare con la schiena dritta aiuta a mantenere tonica la muscolatura e a tenere la pancia piatta. Possiamo anche provare gli elettrostimolatori che sono dei coadiuvanti nel farci ritrovare un addome sgonfio e una pelle tonica. Per l’acquisto rivolgiamoci ad un esperto e seguiamo sempre le indicazioni d’uso. di Eleonora Casula (www.tuttasalute.net)
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Estetica > di Daniele Lisi
Barbie
in carne ed ossa, perché si arriva a questo? Alla base vi è una insoddisfazione verso se stesse, una mancata accettazione del proprio corpo e quindi del proprio aspetto.
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erché si arriva a questo? Dare una risposta univoca è quasi impossibile, perché le motivazioni possono essere molteplici e al tempo stesso diverse da caso a caso. Un fatto è certo, che alcune ragazze sparse in giro per il mondo hanno fatto e fanno di tutto per essere come Barbie, la bambolina con la quale sono cresciute e, come loro, la quasi totalità delle ragazze di oggi. Capire quale possa essere stata la motivazione per ciascuna di loro è difficile, certamente alla base vi è una insoddisfazione verso se stesse, una mancata accettazione del proprio corpo e quindi del proprio aspetto, insoddisfazione che ha fatto si che si prendesse a modello, non tanto una persona o una star dello spettacolo, ma la bambolina che è stata la propria compagna di tutti i giorni durante l’infanzia. La bambolina in questione forse è apparsa come un modello da imitare, perché in fondo aveva l’aspetto perfetto, anche se adatto ad una bambola, ma in più aveva una bella casa, una bella macchina, una bella cucina il più delle volte funzionante, un bel fidanzato, insomma un bello di tutto, e forse proprio questa abbondanza di accessori belli ha determinato lo spirito di emulazione. Ci sarebbe anche da comprendere il contesto nel quale è cresciuta la rediviva Barbie. 30
Infatti se la sua vita da bambina non è stata soddisfacente, senza soddisfazioni affettive e semmai caratterizzata da stenti e sacrifici, la Barbie con la sua opulenza rappresentata da una infinità di accessori, potrebbe essere diventata il modello da imitare in tutti i sensi, anche e soprattutto dal punto di vista fisico. Si potrebbe essere creata la convinzione che solo avendo le sembianze di Barbie si poteva puntare al successo, successo in tutti i sensi e in tutti gli aspetti della vita, per cui diventare una Barbie in carne ed ossa era l’obiettivo primario da raggiungere. Tutto il resto sarebbe stato una logica conseguenza del nuovo aspetto fisico, ma si tratta ovviamente solo di supposizioni e di teorie, perché è certamente difficile da comprendere cosa possa scattare nella mente di una bambina alle prese con la sua bambola. Si potrebbe essere venuto a determinare anche un desiderio di emulazione, nei confronti delle amiche con la Barbie, amichette di successo sia a scuola che nella vita, mentre lei che non aveva la Barbie perché i suoi genitori non avevano potuto comprargliela, non solo era diversa dalle altre perché aveva qualcosa in meno, ma in più si sentiva come il brutto anatroccolo, piccolo e nero, diverso e perciò trascurato dagli altri. Tuttavia questa considerazione non spiega come sarebbe stato possibile in seguito, viste le ristrettezze economiche, avere la possibilità di sottoporsi a diversi interventi ancorché costosi, per raggiungere il proprio scopo, essere una Barbie in carne ed ossa.
Un esempio lampante è Valeria Lukyanova (nelle foto), Ucraina, 21 anni, le sue foto stanno spopolando sul web anche perché sono incredibili. La chiamano la ragazza Barbie e in effetti a guardare queste immagini vengono i brividi: Valeria sfodera forme perfette, una pelle candida, due occhi azzurro cielo e sembra davvero una bambola. Non una qualsiasi, ma la bambola per eccellenza: la Barbie. E a guardarla bene, Valeria mostra un corpo simile a quel giocattolo che ha pervaso l’immaginario di milioni di bambine di tutto il mondo. Sono foto incredibili quelle di Valeria Lukyanova tanto che qualcuno ha gridato al falso, tirando in ballo Photoshop. Un vitino da vespa, due fianchi ben torniti, un seno prorompente, lunghi capelli biondi e un ovale che la rende sin troppo simile a Barbie fanno di questa 21enne ucraina un fenomeno del web. Secondo i ben informati la ragazza Barbie avrebbe speso ben 800.000 dollari per diventare così come si mostra adesso dalle pagine del suo blog. La ragazza Barbie ha incantato tutti con forme quasi inverosimili. Le sue foto stanno facendo il giro del mondo. I commenti sul blog sono moltissimi, qualcuno chiede alla ragazza perché preferire un’immagine perfetta ma senz’anima alla propria identità. Certo avere
come aspirazione nella vita quella di somigliare a Barbie non è proprio il massimo, ma contenta lei! Valeria Lukyanova sorprende per la quantità di interventi estetici a cui ha dovuto sottoporsi per assomigliare a Barbie e sfoggiare forme tanto perfette da sembrare assolutamente finte. Di professione fa la modella e in Ucraina è molto conosciuta per la sua somiglianza con la bambola più famosa del mondo. Foto che meravigliano, stupiscono per tanta bellezza ma un po’ inquietano. Come si può deliberatamente decidere di trasformarsi in una bambola vivente? Come si può pensare di spendere 800.000 dollari per assomigliare ad un giocattolo senza anima? Certo la ragazza Barbie uno scopo lo ha sicuramente raggiunto: la popolarità. di Daniele Lisi (www.tuttasalute.net)
Alimentazione > di Daniele Lisi
Con la dieta del
pesce,
perdi 5kg in un mese
Dal punto di vista alimentare, il pesce è un alimento eccellente. La dieta del pesce, oltre a consentire di perdere dei chili, è consigliabile per i tanti vantaggi che porta con sé.
I
l grasso del pesce induce una diminuzione dei livelli di colesterolo LDL grazie ai suoi acidi grassi polinsaturi, gli Omega 3 e gli Omega 6. E’ decisamente diverso da quello contenuto nella carne, in particolare le carni bovine e suine, che sono essenzialmente ricche di colesterolo.
tarsi di 50 g di pane a pasto – meglio se integrale – e, infine, per il condimento bastano 4 cucchiaini di olio d’oliva e due cucchiaini di parmigiano grattugiato al giorno. Poi, naturalmente, la pasta, in quantità moderata, e pesce a volontà, scelto tra quelli con il più basso contenuto di grassi che, anche se polinsaturi e quindi buoni per la salute delle coronarie, influiscono sul valore nutrizionale.
Inoltre il pesce, essendo ricco di iodio, è un alimento molto importante per la salute della tiroide che, se non funziona adeguatamente, determina stanchezza, perdita dei capelli, bassi livelli di umore, e altro ancora.
E’ preferibile indirizzarsi verso branzino, orata, sogliola, trota o, in alternativa, carpa, dentice, pesce spada, anche se con una percentuale di grassi maggiore, ma comunque accettabile. Va posta molta attenzione anche alla provenienza del pesce, che deve essere preferibilmente del Mediterraneo. In ogni caso mangiare pesce, il classico pesce azzurro, è sicuramente una buona occasione per fare qualche cosa di buono per il proprio organismo.
Per perdere peso con la dieta del pesce è necessario che ci si orienti sulle 1300 calorie, cosa che non è difficile da ottenere, se si riducono le quantità di alcuni alimenti che sono poco sazianti, ma molto calorici. Cominciando dalla mattina: a colazione caffè e biscotti integrali. Per lo spuntino di metà mattina niente cappuccino e cornetto, ovviamente, ma solo uno yogurt magro alla frutta, semmai accompagnato da un frutto non troppo zuccherino. Anche lo spuntino del pomeriggio deve essere fatto senza ricorrere a snack di varia o dubbia provenienza, ma mangiando frutta fresca di stagione. Il pane deve essere consumato in quantità ridotta, per cui sarà necessario acconten-
I dati di alcune ricerche epidemiologiche evidenziano che mangiare pesce riduce notevolmente il rischio di contrarre alcune malattie, innanzitutto cardiovascolari e anche alcune specie di tumore. Le donne asiatiche, per esempio, sono molto meno a rischio di contrarre il cancro al seno proprio perché la loro dieta è, di norma, a base di pesce e riso, ma non di carne. Tuttavia, questa condizione viene a mutarsi radicalmente quando si trasferiscono in un’altra nazione e si adeguano al regime alimentare tipico della nuova residenza. Questo, se mai ce ne fosse ancora bisogno, è l’ennesimo dato che conferma la pericolosità di un regime alimentare basato su di un elevato consumo di carne, un vero attentato per la salute, ignorato dai più. Il modo di dire “si è ciò che si mangia” è assolutamente vero, per cui sarebbe buona norma usare il buon senso prima di mettere in tavola qualcosa che potrebbe rappresentare un rischio per la salute. di Daniele Lisi (www.tuttasalute.net)
Scienza > di Sara Latorre
ILCERVELLO umano SESSO non ha
Il cervello di una donna e di un uomo non sono diversi più di quanto lo siano quello di un matematico e di un musicista.
S
fatiamo quel luogo comune che siamo abituati a sentire e a cui da anni decise femministe contrappongono con forza le proprie convinzioni, secondo il quale i cervelli maschili e femminili sono ritenuti strutturalmente differenti ed esprimono diverse abilità mentali. Questo argomento fortemente dibattuto anche da psicologi e da neurolinguisti con la nascita di non poche polemiche è diventato oggetto di accurati e raffinati studi scientifici. Si è spesso creduto che la scioltezza del parlare della donna fosse una caratteristica della capacità del cervello femminile, dando adito a coloriti pregiudizi popolari, secondo i quali il sesso debole ha una grande predisposizione alla chiacchera. Purtroppo non si è trattato solo fino ad ora di un pensiero di massa ma in base a studi del passato si è dato a certe azzardate conclusioni anche una connotazione scientifica. Nello scandagliare il cervello umano all’individuazione delle diversità tra i due sessi, veniva evidenziata la tendenza della donna al parlare molto, a una certa riflessione emotiva e al compiere più cose contemporaneamente. 34
Si pensava che lei nel suo linguaggio adoperasse più vocaboli, 20.000 al giorno, il doppio rispetto all’uomo e con maggiore velocità e che ciò avveniva per certi fattori ambientali e genetici e per cause biologiche, consistenti nel rapporto tra la sensibilità dei neuroni (cellule cerebrali) con gli ormoni maschili del testosterone da una parte e quelli femminili degli estrogeni e del progesterone dall’altra. Niente di tutto questo, le ultime ricerche portate avanti dalla dottoressa Valentina Bambini, della scuola superiore dell’università Iuss di Pavia, in ambito neurolinguistico e neurobiologico, basate sullo studio rigoroso della comunicazione verbale in entrambe i sessi selezionando campioni omogenei di persone divise per età e grado di istruzione, hanno evidenziato che vengono usate in egual misura da ciasciun sesso mediamente 16.000 parole al giorno. Si tratta di indagini attente che sconfessano buona parte dei risultati raggiunti nel passato mettendo in risalto la neutralità del cervello umano rispetto ai sessi e l’assenza quindi di marcate divergenze nelle loro attitudini mentali. Si può così dire che la mente di una donna e quella di un uomo non si diversificano tra di loro più di quanto quella di un matematico da quella di un musicista.
Ambiente > di Alessandro Galante
Fonti energetiche a chi convengono?
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’era una volta il monopolio dei gestori come Enel, Eni & Co, poi è apparsa la “generazione distribuita”, ossia la produzione di energia elettrica da parte dei singoli cittadini o di gruppi privati. Ci guadagna il sistema – niente più blackout, costi di gestione e distribuzione ridotti all’osso – e ci guadagniamo noi, rivendendo il surplus alla rete. Come siamo arrivati a questo? La situazione descritta è un’utopia? Per ora sì, è ancora utopia... Facciamo qualche passo indietro. Il dato certo è che a maggio 2012 è arrivata una nuova stangata sulla bolletta: +4,3% sul costo dell’energia elettrica, il che si traduce in circa 21 euro in più all’anno per una famiglia media. E chi è il capro espiatorio? Le fantomatiche fonti rinnovabili: fotovoltaico, eolico, biomasse... Secondo l’AEEG (Autorità per l’energia elettrica e il gas) ad esse, a fronte di una spesa annua di circa 515 euro, sarebbero destinati 67.3 euro. Si tratta soltanto del 13% del totale e a poco sono valse le pa36
role del Ministro dell’Ambiente Corrado Clini (foto in basso a sinistra), che ha sottolineato i benefici delle rinnovabili in termini di risparmio energetico ed economico, considerando la forte espansione attuale e le potenzialità per il futuro. Nei mesi scorsi si erano levate proteste contro l’intento del governo Monti di ridimensionare, attraverso il Quinto Conto Energia, gli incentivi che fin qui avevano permesso la straordinaria crescita del settore, mentre notizie dell’ultima ora farebbero ben sperare su uno slittamento dell’entrata in vigore del provvedimento, per cui si preannuncia una nuova corsa agli impianti, sfruttando i 6 miliardi di euro che ancora coprirebbe il Quarto Conto Energia. Interviene ancora il ministro Clini: «La tenuta del settore industriale è una delle preoccupazioni più importanti dello schema di incentivi che abbiamo messo a punto. La preoccupazione principale che abbiamo è quella di sostenere, attraverso gli
incentivi e le fonti rinnovabili, una filiera produttiva che nel nostro Paese è molto importante. Voglio ricordare a chi ha tentato di bloccare i meccanismi incentivanti che l’occupazione che si è creata in questo settore è più importante di quella in settori industriali tradizionali, che sono anche quelli che hanno rappresentato, in parte, un ostacolo allo sviluppo delle rinnovabili nel nostro Paese». All’estero nel frattempo non stanno di certo a guardare; soprattutto in Asia e negli altri mercati emergenti infatti, si prevede una crescita, secondo Reinhold Buttgereit, Segretario Generale dell’EPIA, (European Photovoltaic Industry Association) del 400% nei prossimi 5 anni! La domanda allora è d’obbligo: perché investire nelle energie rin-
novabili? E’ vero, per ora costano di più in bolletta, ma attraverso i CIP6 (altra voce nella fattura) finora abbiamo anche finanziato fonti “assimilate” dannose come i termovalorizzatori (ossia gli inceneritori)... I vantaggi del fotovoltaico iniziano a farsi sentire nella riduzione delle importazioni di energia dall’estero e ben presto potrebbero portare ad una diminuzione del costo di produzione, senza contare che ne guadagneremmo soprattutto in salute, dato che le alternative, considerando l’esaurirsi dei combustibili fossili (petrolio e gas), sarebbero l’idrogeno o il nucleare. Per sfruttare appieno le potenzialità dell’idrogeno ci sarebbero le tecnologie (Economia all’idrogeno di Jeremy Rifkin è illuminante!), ma manca la consapevolezza, per passare al nucleare ci vorrebbe proprio una bella dose d’incoscienza...
Viaggio > di Raffaella Patricelli
MALDIVE
ovvero le isole del paradiso... Palme, spiagge bianche e lagune turchesi. Un posto che fa sognare, degno delle migliori “isole” felici che ci creiamo nella nostra mente per evadere. Sono questo e tanto altro le Maldive, l’arcipelago tropicale di 26 atolli corallini che si trova a sud-ovest 38
dello Sri Lanka, nell’Oceano Indiano. Sono ben 1192 le isole paradisiache dell’area che costituiscono solo il 4% del territorio nazionale; alcune isole sono piuttosto estese e coperte di vegetazione, mentre altre sono in realtà strisce di sabbia disabitate...
I
è stato tenuto sotto controllo grazie ad una politica governativa molto restrittiva. Nell’arcipelago, infatti, ogni aspetto della vita turistica è organizzato e controllato. I funzionari governativi identificano i tratti di costa più belli, ma poi non li consegnano al turismo di massa.
Sulle isole più umide ci sono piccole foreste pluviali. I prodotti principali dell’agricoltura sono patate dolci, yam, taro, miglio, cocomeri; nelle isole più fertili si raccolgono anche agrumi e ananas. Ma le Maldive sono diventate col tempo il modello per uno sviluppo turistico non distruttivo. Il fenomeno di massa, infatti,
La totale mancanza di risorse locali impone l’importazione di qualunque bene necessario per il soggiorno dei turisti, per questo si è proceduto allo sviluppo di villaggi di alto livello, pochi per ciascuna isola, in modo da limitare il traffico, la folla, la criminalità e l’iniziativa commerciale. Questa politica mira anche a non stravolgere la vita tradizionale delle comunità musulmane. Ai turisti viene concesso, solitamente, di partecipare a brevi visite guidate in villaggi di pescatori, al termine delle quali
l mare lagunare è solitamente azzurro acceso e nasconde distese di corallo e abbondante vita sottomarina. L’aspetto paradisiaco delle isole maggiori, coperte di palme e di piante tropicali, non è comune a tutte le isole: alcune hanno terreno sabbioso che limita la crescita della vegetazione (bambù, banani, mangrovie, alberi del pane e palme da cocco).
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Viaggio > di Raffaella Patricelli
devono tornare al loro albergo. Dunque per partire non servono solo giorni di ferie e voglia di viaggiare per molte ore, ma anche una discreta disponibilità economica. La capitale delle Maldive, è Malè. Piccola, pittoresca e densamente popolata, Malé non è spettacolare, ma è comunque una capitale unica nel suo genere: pulita, ordinata, con moschee e mercati, labirinti di stradine. Tra le cose da vedere ci sono i tesori del sultano e i reperti archeologici raccolti da Thor Heyerdahl. Vicino al museo ci sono il piacevole Parco del sultano, il Centro islamico e la Grande moschea del venerdì, che si riconosce in tutta la città. In tutta Malé ci sono una ventina di moschee, alcune delle quali sono poco più che una stanza con tetto di ferro. La più antica è la Hukuru Miskiiy, famosa per le belle decorazioni in pietra finemente scolpita. Da Malé, solitamente, si parte per arrivare all’atollo scelto durante la pianificazione del
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viaggio. Ce ne sono svariati e tutti molto belli, classificati forse anche a seconda dell’importanza e del livello della struttura ricettiva (spesso unico edificio dell’itera isola meta del viaggio). Tra i principali atolli ci sono quelli vicini alla capitale: Atollo di North Malé, Atollo di South Malé e Atollo di Ari. Sono anche quelli con le strutture ricettive più potenziate. E gli altri: Seenu, Baa, Raa, Faafu o Thaa. Tutti conservano un doppio nome, uno amministrativo e uno locale. La domanda più ricorrente, resta quella legata al periodo migliore da scegliere per partire. L’anno è diviso in due stagioni monsoniche: la stagione secca dell’iruvai, monsone nord orientale, che dura da dicembre a marzo, e quella del monsone sud occidentale, ‘hulhangu’, che va da aprile a novembre ed è più umida e molto
ventosa. Le temperature diurne si aggirano intorno ai 28°C tutto l’anno. Il periodo perfetto per visitare le Maldive è compreso tra dicembre e aprile. Un lasso di tempo che coincide anche con l’alta stagione. L’attività più praticata nell’arcipelago è l’immersione e sembra che il 60% dei turisti la provi almeno una volta. I fondali, in effetti, sono un patrimonio da scoprire e ogni volta nascondono sorprese uniche. Nel febbraio del 2012 è stato portato a termine un golpe che ha costretto alle dimissioni il presidente in carica, l’ex prigioniero politico, ambientalista ed “eroe dell’impatto zero”: Mohamed Nasheed.
DATI AMMINISTRATIVI Nome ufficiale: Repubblica delle Maldive Indipendenza: 26 luglio 1965 dal Regno Unito Lingua: maldiviano, inglese Presidente: Mohammed Waheed Hassan Capitale: Malé Continente: Asia Superficie: 300 km² Popolazione: 349.106 abitanti Fuso Orario: +4 ore rispetto all’Italia, in estate, con l’ora legale, +3 ore Valuta: Rufiyaa delle Maldive
Una situazione ancora non del tutto risolta che sta portando a continui disordini sull’arcipelago. Per questo, prima di mettervi in viaggio, seguite con attenzione gli sviluppi in merito.
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Shopping > di Giovanna Testa
Jean Paul Gaultier
Jean Paul Gaultier lancia un’edizione limitata di Classique X Collection. Questo profumo rivela un animo delicatamente sexy, come una dolce carezza. Freschezza e luminosità esplodono in un mix di scorza di bergamotto e neroli. Il bouquet floreale di peonia e fiore d’arancio addolcisce il cuore e si schiude in un fondo di iris e vaniglia che lascia sulla pelle una piacevole scia vaporosa.
Christian Louboutin
Twin Set Simona Barbieri, abito caftano in sangallo, maniche 3/4
Lo status di Christian Louboutin come nome tra i più chic del mondo degli accessori è aumentato notevolmente negli ultimi anni. Louboutin firma scarpe dalla inconfondibile suola rosso lucido pericolosamente seducenti e dai tacchi vertiginosamente alti. Dalla classica pump alle creazioni più sorprendenti, chi indossa Christian Louboutin è chiaramente un passo avanti.
Coach Il fiore e la coccinella proposte da Coach su questa borsa, hanno un tocco di romanticismo. La griffe americana ci presenta una borsa a spalla, in paglia naturale intrecciata, con manici rivestiti in pelle. La borsa è impreziosita da inserti in pelle bianca sulla superfice superiore, in contrasto con gli anelli dorati che collegano i manici bianchi in corda, rivestiti in pelle bianca. 42
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Versace Orologio con movimento svizzero al quarzo cassa oro giallo e diamanti ghiera in ceramica bianca quadrante in madre perla bianca con medusa cinturino bianco in gomma.
Chie Mihara, una scarpa “al gusto di fragola” Chie Mihara, eclettica designer di calzature spagnole, presenta una linea divertente e originale. Re-interpretando in chiave moderna ed ironica le forme in voga negli anni ’70, giocando con il dettaglio frutta trasforma la scarpa da semplice accessorio a elemento distintivo che valorizza il proprio look.
Yves Saint Laurent, capsule collection Occhiale da sole con forma cateye “occhio di gatto” tanto di moda in questa stagione calda: tonalità chiare e neutre come il beige, l’avana opaco e il grigio rendono il sunglasses perfetto per affrontare con stile ogni momento della giornata.
Stella McCartney Uno degli accessori per eccellenza, la borsa, secondo Stella McCartney. Falabella in eco pelle. Impugnatura rigida con anelli in metallo finitura argento. Pendente con logo inciso in metallo finitura argento. Bordatura in catena argento ed eco pelle. Fodera in nylon con logo jacquard. Taschino interno con profilo in pelle e logo. Chiusura taschino con lampo e pendente tira lampo in metallo finitura argento con logo inciso. Chiusura con bottone a pressione.
Collistar presenta Topgloss Stick. La scelta del make up artist Collistar punta sulla brillantezza e sulla luminosità. Il colore abbandona la pienezza e diventa un abbraccio avvolgente. Nei colori amarena, nudo, mandarino e granatina.
Tod’s Accessorio cult per eccellenza della famosa maison, la D Bag è una diva che si evolve e diventa ancor più raffinata nelle esclusive versioni estive, realizzate con nuovi colori e materiali preziosi di estrema qualità e di tendenza, come il pitone e il coccodrillo. Creata con le pelli più pregiate e lavorata con tecniche artigianali, la D Bag è una borsa morbida, con finiture naturali, una silhouette contemporanea e una nuova pallette di colori: verde, blue, giallo, arancio e rosa. L’espressione più raffinata del lusso Made in Italy.
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Moda >
Collezione NEODESIGN P/E
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ontrasti tra nero e bianco, linee verticali, bluse trasparenti, tagli maschili, caschetti biondi e cappellini. Molti pantaloni a vita alta e camicie accollate; fiocchi e fiori in evidenza; accessori ridotti all’essenziale ma importanti nelle dimensioni. Dettagli in prima linea e mini dress al ginocchio per un’allure d’altri tempi. Re Giorgio si concentra questa volta sul bianco e nero nella sua nuova collezione dal titolo “Neodesign”. Sia nelle fresche occasioni giorno, che nei sofisticati abiti per la sera, il bianco e nero si combina e ricombina in modo sempre diverso. Emporio Armani si ispira agli anni ’20 nelle lunghezze delle gonne e dei pantaloni, nelle pettinature a caschetto e nei cappellini, in una sorta di omaggio a Coco Chanel. Le linee tuttavia sono contemporanee ed essenziali, dalle giacche di taglio maschile, ai pantaloni slim. FORMA. Le giacche di forma maschile scivolano lungo il corpo, con spalle leggermente segnate per addolcirne la linea. Abiti e gonne si allungano: da metà ginocchio possono scendere a metà polpaccio, più corti dietro, più lunghi davanti, con un effetto di noncuranza. Anche i pantaloni, comodi sui fianchi, diventano più sottili e asciutti sul fondo, dando slancio alle gambe. ACCESSORI. Il gioco del profilo ricorre anche nelle maxibag di PVC trasparente, con rifiniture nere e naturali, o bicolori, o con applicazioni di rettile. Tocco neodesign, la collana a forma di colletto in plexi rigido con profilo nero o bianco. Fonte: fashionblog.it
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Moda > 1
ACCESSORI
UOMO 2
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Serapian presenta l’esclusiva capsule collection per la stagione primavera/estate dedicata al Golf. Un’elegante sacca porta mazze e un set di valigie da viaggio, per la prima volta nella storia della maison, Serapian dedica una linea di accessori di lusso ad una disciplina sportiva. 46
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BURBERRY 1 Cintura Roller 35 Haymarket.
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LOUIS VUITTON 2
Scarpa in pelle nera con richiamo rosso. MARC JACOBS 3 Occhiali da sole 3 colori: bianchi, rossi e blu. LANVIN 4 Foulard in twill di seta. DOLCE & GABBANA 5 Cappello in principe di galles a quadri. PIANEGONDA 6 Anello in argento, linea “Bond”. MONCLER 7 Sneakers in simil pelle gesso; inserti in scamosciato beige, strisce laterali blu e rosse, suola in gomma. LOUIS VUITTON 8 Stringata nera interamente in pelle. DIOR HOMME 9 Cravatta in seta con punta di pelle. TOMMY HILFIGER 10 Orologio cronografo collezione “Runway”.
Ferrari Luxe Edition. Il profumo si presenta in un packaging dal formato elegante e raffinato, luxe edition, con un cofanetto rivestito in pelle marrone e pomello con il Cavallino Rampante, rifinito con cuciture in chiaro.
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Borsa La Martina in tessuto cerato. Rifiniture in pelle e metallo, portabilità a tracolla logo anteriore e posteriore incisi. Tracolla regolabile in tessuto e pelle. All’interno, due taschine multiuso.
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Arte >
ANDY WARHOL Alla GNAM (Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea) di Roma, dal 12 giugno al 9 settembre una mostra per ricordare il maestro della Pop Art americana a 25 anni dalla sua scomparsa.
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ndy Warhol è rappresentato alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna da una delle sue “nature morte politiche”: Hammer and Sickle (1972), una delle opere della serie dedicata a falce e martello, la cui fonte d’ispirazione è stata proprio l’Italia. La mostra “Warhol: Headlines” è costituita da un importante numero di opere riunite insieme per la prima volta, in cui le numerose notizie vengono elevate al livello artistico. Warhol vuol ricordare che un fatto, anche se in se stesso scioccante, non diventa notizia fintantoché non è tradotto in un titolo, finché non gli viene data una forma grafica. In questa esposizione, per la prima volta, la relazione tra Warhol e i media non è analizzata attraverso icone (ritratti di celebrità o immagini pubblicitarie), ma attraverso importanti simboli linguistici. Meno conosciuta delle sue Marilyn o del Ketchup Heinz, questa fase della sua produzione presenta maggiori ed importanti legami con altri fenomeni artistici come la poesia concettuale e quella visiva, o l’attuazione di fondamentali cooperazioni con altri artisti (Keith Haring).
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Andy Warhol, nato a Pittsburgh (Pennsylvania) il 6 agosto 1928, è stato un artista a 360° e tuttora è considerato a pieno titolo uno dei più grandi geni artistici del suo secolo.
Cinema > di Raffaella Patricelli
de Rouille et d?os RUGGINE E OSSA il nuovo film di Jacques audiard I film francesi ormai sono diventati una garanzia. Dopo il grande successo di Quasi Amici, occhi puntati ora su Ruggine e Ossa (De rouille et d’os) che ha avuto la sua premier al Festival di Cannes...
L
a regia è di Jacques Audiard (di ritorno sulla Croisette dopo la presentazione de “Il Profeta” che nel 2009 conquistò il Grand Prix, sfiorando la Palma d’Oro). Protagonista la bellissima e affascinante, Marion Cotillard, Premio Oscar nel 2008 per l’interpretazione di Edith Piaf nel film “La vie en rose”. Film difficile quello appena presentato. Il tema principe è l’amore, ma un amore crudo, violento che si intreccia con il dolore della perdita. La Cotillard veste i panni di Stephanie, una presuntuosa addestratrice di orche marine che a causa di un brutto incidente perde le gambe. La ragazza nel corso di questa terribile esperienza rincontra Ali (Matthias Schoenaerts) uno spiantato che per guadagnarsi da vivere, e mantenere il figlio con cui però ha un pessimo rapporto, è costretto a battersi sul ring. Le loro vite si intrecciano, poi percorrono strade parallele, infine tornano a ricontrarsi per non separarsi mai più. Il lieto fine è stato svelato, anche se la pellicola resta piena di colpi di scena.
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La svolta che porta all’unione definitiva della coppia arriva dopo la perdita devastante del figlio del boxer. Un fatto che sciocca l’uomo a tal punto da farlo redimere: impara così ad amare. Il film è l’adattamento di un romanzo di Craig Davidson, da cui però il regista francese ha detto di aver voluto prendere le distanze. Audiard ha infatti aggiunto dei personaggi alla storia originale, inserendo l’elemento amoroso e rendendolo protagonista a tutti gli effetti. E’ proprio l’amore, che alla fine di tutto, diventa l’unica via d’uscita. L’unica ancora di salvezza per i due protagonisti stremati dalla vita. Gli effetti speciali sono di un realismo incredibile (almeno questo dicono i critici), quasi fastidioso. La “Bim” distribuirà il film in Italia tra settembre e gennaio prossimi. Marion Cotillard, dopo la presentazione a Cannes, è partita per un altro set: sarà diretta a Parigi da Asghar Farhadi, il regista iraniano di “Una separazione”.
De rouille et d’os (Ruggine e Ossa) Regia: Jacques Audiard Con: Marion Cotillard, Matthias Schoenaerts Genere: Drammatico Durata: 120 Min.
live
nasce il
Centrale
Teatro >
Musica, teatro, comicità: estate di grandi eventi nella nuova location di Roma al Foro Italico.
I
più grandi artisti del panorama nazionale e internazionale si danno appuntamento nella Capitale per un cartellone unico nel suo genere, proprio come la location scelta per ospitare la nuova rassegna estiva romana. Da una idea Ventidieci nasce il Centrale Live. Per la prima volta, dalla fine di giugno alla fine di luglio, la splendida cornice del Foro Italico di Roma si trasformerà in palcoscenico di prestigio per artisti di fama, inseriti in un cartellone capace di spaziare a 360 gradi nell’ambito della musica e dell’intrattenimento, intercettando i gusti del pubblico e le tendenze artistiche del momento. Una serie di appuntamenti di qualità, all’altezza dell’impianto che li ospiterà. Con la sua armoniosa struttura total white realizzata in cemento, acciaio e cristallo e con una capienza di oltre seimila spettatori, il Centrale Live si presenta come l’arena estiva più grande di Roma. Ufficializzati i primi nomi. L’apertura che si terrà il 26 giugno alle ore 21:15 è affidata ad Alessandro Siani, vero e proprio recordman e maestro della risata che, attraverso monologhi conditi da sketch irresistibili, proverà ancora una volta a sfatare e dissacrare i luoghi comuni che, proprio perché “comuni”, riguardano un po’ tutti gli italiani. Alessandro Siani è il personaggio del momento, amato dal pubblico di tutte le età che lo segue ovunque. Reduce dallo strepitoso successo registrato in tutti i teatri d’Italia – al teatro Sistina dallo
scorso 13 marzo al 1 aprile ha ottenuto un sold out dietro l’altro tanto da andare in scena con una replica speciale persino a mezzanotte. Il 4 luglio arriva Alessandro Mannarino che, dopo il grande successo di pubblico de L’ultimo giorno dell’umanità, il tour teatrale che ha registrato il tutto esaurito a Roma, Milano e Firenze, torna in tour con “Supersantos – The Resurrection”. Il 9 luglio sarà la volta di Enrico Montesano e il 12 luglio i riflettori saranno puntati su Giovanni Allevi mentre il 16 luglio c’è Vincenzo Salemme con la prima nazionale del nuovo spettacolo «Il diavolo custode». Il 18 luglio il tour dei Duran Duran farà tappa al Centrale-Foro Italico per un evento imperdibile. Il tour estivo in Europa è attesissimo dai fan della band icona del pop. Si tratta della prima occasione per vedere la band dal vivo dall’ultimo tour europeo del 2008. E ovviamente un’occasione imperdibile per sentire dal vivo i brani del loro ultimo album, “All You need is now” (pubblicato a marzo 2011), oltre ai grandi classici del loro immenso repertorio, che li ha consacrati come la band icona del pop made in UK. Il 22 luglio Franco Battiato sarà impegnato in un concerto-evento con la Filarmonica Arturo Toscanini Uno show diverso, unico e irripetibile che proporrà una scaletta eterogenea; un’occasione per ascoltare alcuni grandi brani di Franco Battiato in una veste inedita e dalle atmosfere coinvolgenti. 51
esare C remonini Musica > di Eugenio Giannetta
«C’è sempre un momento per la verità e alla verità basta un momento». Recita così una delle numerose citazioni estrapolabili dal libro: “Comici spaventati guerrieri” di Stefano Benni.
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ra è il momento della verità: è uscito il quarto album in studio di Cesare Cremonini. Sono passati quattro anni da “Il primo bacio sulla luna” e questo nuovo disco è stato anticipato da un singolo intitolato “Il comico” (sai che risate), un pezzo che richiama alla mente La comica finale (Angelo Branduardi, Il dito e la luna, 1998 – testi di Giorgio Faletti) e che ben delinea la totalità della nuova opera di Cremonini intitolata La teoria dei colori (Universal). Undici tracce veloci, leggere, che rappresentano una personalità ricca di sfumature e cercano di raccontare “un’ermeneutica dei sentimenti”; che Goethe non ce ne voglia. Cremonini in un’intervista spiega di essere molto legato alla figura del comico: «La figura del comico mi affascina e mi intenerisce. All’interno di qualsiasi gruppo di persone c’è sempre colui che si occupa di far sorridere gli altri». In questo mostrarsi in tutta la sua semplicità si avverte la policromia di sentimenti che Cremonini rimanda attraverso melodie e parole, con uno stile tutto suo e che costituisce una sorta di sfida alla realtà, proprio come quella del “suo” comico: «il mondo ride, se mi piange il cuore». Si parla molto di un album che dovrebbe essere una sorta di manuale d’amore, o manuale delle emozioni; come se esistesse un bugiardino in grado di spiegare queste cose. Questo album parla d’amore in quattro canzoni, ma parla di un amore visto come «uno specchio con cui confrontarsi continuamente». Impossibile citare tutte le fonti di ispirazione, ma un omaggio a Luscher sembra doveroso: Max Luscher, colui che inventò il test psicologico per analizzare lo stato d’animo di una persona in base alla sua preferenza dei colori. Cremonini in questo momento credo prediliga tonalità chiare. Non resta che attendere il tour che partirà il prossimo 26 ottobre da Torino (Cesare Cremonini Tour 2012, prodotto da Live Nation. Le prevendite sono aperte già da mercoledì 23 maggio) per verificare che sul palco ci sia lo stesso approccio “colorato” che Cremonini mette nel disco e nella vita.
di Eugenio Giannetta 52
Motori >
NUOVA AUDI A3
Nuovo design ancora più sportivo
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steticamente la nuova Audi A3 non ha tagliato radicalmente col passato, ma è andata a migliorare il design del modello precedente con linee tese e sportive, un passo più lungo, gruppi ottici più sottili con fari diurni a LED e una nuova griglia single-frame. E’ possibile scegliere tra 13 colori per la carrozzeria e, in opzione, dotare l’auto del pacchetto S, che dona sportività sia all’esterno sia nell’abitacolo. Gli interni risultano sempre di grande qualità, l’abitacolo ospita 5 persone e il bagagliaio ha una capacità di 365 litri che diventano 1.100 con l’abbattimento dei sedili posteriori. Tra la dotazione disponibile è pre-
sente il sistema MIB di infotainment che consente di controllare la navigazione e l’innovativo sistema telefonico mobile che consente ai passeggeri di connettersi alla rete internet e di navigare online attraverso il sottile monitor 3D a comparsa automatica dal cruscotto. Grande attenzione per la sicurezza con il sistema Audi “adaptive cruise control” che mantiene la distanza di sicurezza dal veicolo anteriore; il sistema telefonico che tramite il Bluetooth avvia una chiamata d’emergenza in caso di collisione; il “lane assist”, che aiuta a mantenere la corsia attraverso vibrazioni al volante a velocità superiori ai 60 km/h e quello “side assist”, che
aiuta il conducente a cambiare corsia tramite dei radar collocati nel paraurti posteriore che avvisano l’arrivo di un altro veicolo. La carrozzeria della nuova Audi A3 è stata progettata utilizzando l’alluminio per alcune componenti per ridurre al massimo il peso. Due le motorizzazioni a benzina, il 1.4 TFSI da 122 cv e il 1.8 TFSI da 180 cv. A gasolio si può scegliere tra il 2.0 TDI da 150 cv e il 1.6 TDI da 122 cv. In un periodo successivo al debutto sono in programma il modello sportivo S3 e una versione alimentata a metano. Il prezzo della nuova Audi A3 in Germania è di 21.600 euro nella versione 1.4 TFSI, gli allestimenti disponibili sono Attraction, Ambition e Ambiente.
Fonte: www.patentati.it
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Agenda eventi
12 Giugno
28 Giugno Roma Stadio Olimpico
Roma
MADONNA
GIORGIA
ALESSANDRO SIANI
Stadio Olimpico Prezzi da Euro: 74,75 a 172,50 Info: Ticket One Tel. 892.1011
Prezzi a partire da: 58,00 Euro Dalle ore 22.00
PLANET FUNK
25 e 26 Giugno
30 Giugno
Roma
Ippodromo Capannelle Ore 21.30 Info: Rock in Roma T. 06.54220870
Auditorium Parco della Musica Prezzi da Euro: da 35,00 a 60,00 Info: 892.982
Rock in Roma
RADIOHEAD
26 Giugno
03 Luglio
Roma Centrale Live
Rock in Roma
Foro Italico Ore 21.15 Prezzi da Euro: 25,00 a 69,00 Info: 0773 414521
Ippodromo Capannelle Ore 21.45 Prezzo: 40,25 T. 06.54220870
SNOOP DOGG
28 Giugno
05 Luglio
Roma Stadio Olimpico
Rock in Roma
Prezzi a partire da: 58,00 Euro Dalle ore 22.00
DJ TIESTO 56
NEGRITA
Ippodromo Capannelle Ore 21.45 Prezzo da: 32,00 Info: Ticket One Tel. 892.1011
La redazione non risponde di eventuali cambiamenti a date e prezzi pubblicati
09 Luglio
16 Luglio
Roma Centrale Live
Roma Centrale Live
Foro Italico Ore 21.00 Prezzi da Euro: 25,00 A 30,00 ENRICO MONTESANO Info: 0773 414521
THE CURE
GIOVANNI ALLEVI
TIZIANO FERRO
VINCENZO SALEMME
Foro Italico Ore 21.15 Prezzi da Euro: da 20,00 a 46,00 Info: 0773 414521
09 Luglio
17 Luglio
Rock in Roma
Rock in Roma
Ippodromo Capannelle Ore 21.45 Prezzo da: 63,25 Info: Ticket One Tel. 892.1011
LENNY KRAVITZ
Ippodromo Capannelle Ore 21.45 Prezzo da: 46,00 Info: Ticket One Tel. 892.1011
12 Luglio
18 Luglio
Roma Centrale Live
Roma Centrale Live
Foro Italico Ore 21.15 Prezzi da Euro: 20,00 a 50,00 Info: 06.85301758
DURAN DURAN
Foro Italico Ore 21.15 Prezzi da 30 a 80 E Info: Ventidieci T. 0773 414521
14 Luglio
22 Luglio
Roma Stadio Olimpico
Roma Centrale Live
Ore 21.30 Prezzi da Euro: 36,80 a 41,40 Info: Ticket One
FRANCO BATTIATO
Foro Italico Ore 21.15 Prezzi da Euro: da 30,00 a 80,00 Info: 0773 414521 57
Medicina > di Liliana Ranieri D’ovidio
La Salute...
Approfondimenti sulla Medicina Generale
A cura della Dott.ssa Lilliana Ranieri D’Ovidio Direttore Tecnico presso lo studio Elkalab s.r.l. di Aprilia
Lo stress lavoro correlato
Prevenzione, diagnosi e cura delle malattie da lavoro
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ello scorso numero, ci siamo occupati in modo molto generico e semplice, di una figura ormai importantissima in ogni azienda, piccola o grande che sia: il medico competente, colui che deve “vegliare”, sulla buona salute dei dipendenti nel posto di lavoro. Abbiamo anche accennato, con la promessa di occuparcene in modo più esaustivo in altra occasione, della valutazione del rischio da stress-lavoro correlato, un nuovo obbligo entrato in vigore da fine 2010, che è parte integrante della valutazione dei rischi e deve essere effettuato dai datori di lavoro. La valutazione dei rischi da stresslavoro correlato è definita come “condizione che può essere accompagnata da disturbi o disfunzioni di natura fisica, psicologica o sociale ed è conseguenza del fatto che taluni individui non si sentano in grado di corrispondere alle richieste o aspettative riposte in loro” (Dlgs 81/2008). Nell’ambito del lavoro, tale squilibrio può verificarsi quando il lavoratore non si sente in grado di soddisfare le richieste, ma questo non significa che tutte le manifestazioni di stress sul lavoro debbano essere considerate come stress-lavoro correlato; quest’ultimo è causato da vari fattori propri del contesto e del contenuto del lavoro. Occorre, dunque, individuare i fattori di rischio per poter, poi, pianificare le misure concrete più idonee per la eliminazione o riduzione
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del rischio stesso; e questo deve avvenire, prendendo in considerazione non i lavoratori singolarmente, bensì gruppi di lavoratori che, nell’azienda, sono esposti a rischi dello stesso tipo. Tale valutazione si articola in due fasi distinte di cui, una è necessaria ed è la valutazione preliminare, e l’atra è eventuale ed è la valutazione approfondita. Nella prima fase, il datore di lavoro deve valutare tutti gli indicatori oggettivi e verificabili di stress-lavoro correlato che possono essere le assenze per malattia, le segnalazioni del medico competente, gli orari e i ritmi di lavoro, i ruoli… Se, da questa prima valutazione, non emergono elementi di rischio tali da richiedere un’azione correttiva, il datore di lavoro dovrà solo relazionarne gli esiti nel Documento di Valutazione dei Rischi; qualora, invece, si riscontrino elementi di rischio che necessitino l’adozione di provvedimenti, allora si passa alla seconda fase, quella della valutazione approfondita, nella quale a seconda delle dimensione dell’azienda, verranno coinvolti i lavoratori o con semplici riunioni, oppure con questionari o interviste, tutte volte a trovare delle soluzioni efficaci per rimuovere o ridurre i rischi presenti. Per informazioni più approfondite, rivolgersi al Dott. Franco Infussi presso lo studio medico.
Per le domande alla Dott.ssa Liliana Ranieri potete inviare una mail a redazione@foryoumagazine.it
Psicologia > di Daniela Saurini e Simona Eramo
Il mondo di oggi Cerchiamo di capirne i problemi... Sostegno psicologico di gruppo e individuale, Psicodiagnosi Terapia Corporea, Consulenza Familiare e Giuridica, Psicoterapia
SCRIVERE L’EMOZIONE PER STARE BENE
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a sempre la scrittura rappresenta uno dei mezzi più efficaci di comunicazione emotiva.
Attraverso le parole scritte, dolore, rabbia, frustrazione e paura hanno modo di esprimersi e di dar sfogo a quei vissuti che inevitabilmente si riflettono in uno stato di generale malessere che nuoce noi e il mondo intorno. Anche oggi, in molte terapie la scrittura viene utilizzata come mezzo di “cura” laddove si crea uno spazio di racconto per quei vissuti che più fanno male affinché vengano poi rielaborati e consapevolizzati. Ma scrivere fa bene anche perché ci aiuta a guadagnare uno spazio per noi senza il timore di essere giudicati o criticati per ciò che esprimiamo, liberi di riconoscere quelle emozioni che con difficoltà avremmo espresso. Chi soffre, infatti, tende a chiudersi sforzandosi a non pensare nella speranza che ciò alimenti la dimenticanza. Ma non è mai così, perché quel dolore perdura e prima o poi si farà comunque sentire. Lo stesso vale per la rabbia. Scriverla, raccontarla aiuta l’espressione della stessa riducendola e facendo sì che la persona ristabilisca il proprio equilibrio psicofisico in maniera adeguata. E’ risaputo, inoltre, che per elaborare
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un lutto, una perdita o una separazione, è necessario imparare ad esternalizzare i propri vissuti, che altrimenti rischierebbero di rimanere lì incidendo negativamente sia a livello mentale che fisico. Attraverso la scrittura è possibile quindi “passare in mezzo” al dolore connesso alle proprie esperienze traumatiche, azione indispensabile per venirne fuori. Oltre alle funzioni sopra descritte, la scrittura viene usata per organizzare i ricordi o le idee e per scopi terapeutici al fine di “bloccare” i pensieri negativi e placare l’ansia. Diverse ricerche condotte dal Dott. Pennebaker mettono in luce come esteriorizzare il proprio vissuto permetta una rielaborazione efficace dello stesso, mentre altri studi dimostrano che ciò avviene in quanto scrivere “abitua” la nostra mente a quel tipo di emozione, facendo si che questa venga riconosciuta e accettata.
Per le vostre domande alla Dott.ssa Daniela Saurini e Dott.ssa Simona Eramo contattare i seguenti nr. 393.3737972 - 333.6707632 Oppure tramite Facebook: Spaziomente Studiopsicologia
Didattica e Pedagogia > di Barbara Spolitu
Registro di classe Un viaggio nel mondo della scuola... A cura della Dott.ssa Barbara Spolitu, insegnante, laureata in Lingue e in Scienze della Formazione Primaria
INSIEME SI PUÒ (E SI DEVE): L’integrazione come crescita e trasformazione positiva per tutta la classe.
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avorare in classe con tutti gli alunni, anche quelli cui è assegnato il sostegno, è ad oggi un valido elemento atto a favorire l’integrazione, ma anche una vera e propria prescrizione ministeriale. Ogni anno, infatti, ogni Istituzione scolastica valuta la gravità ed i bisogni di ogni singolo caso e chiede all’Ufficio Scolastico regionale l’assegnazione di un numero di insegnanti di sostegno. L’Insegnante di sostegno è un docente, fornito di formazione specifica, assegnato alla classe in cui è presente l’alunno con disabilità. Tale docente però, non deve essere considerato l’unico docente cui è affidata l’integrazione (Circolare Ministeriale numero 250 del 1985) in quanto viene assegnato, in piena contitolarità con gli altri docenti, alla classe, proprio per attuare forme di integrazione e realizzare interventi individualizzati in relazione alle esigenze dei singoli alunni. Il luogo fisico in cui è chiamato a svolgere il proprio lavoro è dunque l’aula o lo spazio scolastico in cui lavora l’intero gruppo classe. Purtroppo, nell’era dell’integrazione, questa legge non si trova ancora applicata a tutti gli effetti in tutte le scuole e sono
ancora molte le insegnanti che portano l’allievo in situazione di disabilità fuori dalla classe, in un aula adibita al sostegno o addirittura per i corridoi dell’Istituto. La giustificazione a questo atteggiamento è - nella maggior parte dei casi- il riferirsi all’allievo in questione come elemento di disturbo/ostacolo allo svolgimento della didattica comune programmata. È dunque necessario cambiare la visione dell’intera situazione: considerare ogni alunno come un diversabile, ossia come portatore di diverse abilità, viste non come limiti ma come risorse. Ad esempio la difficoltà di concentrazione specifica di un alunno certificato come ADHD, può essere utilizzata a vantaggio di tutti gli allievi, programmando un percorso didattico di diversificazione delle modalità esplicative (spiegazione orale, schemi, slides, video ecc…), proprio per tenere sempre viva l’attenzione. Insieme si può, si cresce, tutti e tutti insieme!
Per le vostre domande a Barbara Spolitu inviate una mail a: redazione@foryoumagazine.it
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Personaggi > di Sara Latorre
I miti della storia... In un viaggio tra cultura e leggenda Per le vostre domande a Sara Latorre inviate una mail a: redazione@foryoumagazine.it
ANTONI GAUDÍ
L’Architetto spagnolo nato a Reus il 25 giugno 1852, fu il massimo esponente del modernismo catalano
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ntoni Gaudì, fu un personaggio straordinario, definito “l’Architetto di Dio”, viene ricordato per la grandiosa opera che purtroppo ci ha lasciato incompiuta: il tempio della “Sagrada Familia”. Quest’anno ricorre il 160° anniversario dalla sua nascita, che avvenne il 25 giugno 1852 in Spagna, nella Catalogna meridionale. E’ ritenuto uno tra i più grandi e famosi architetti degli ultimi due secoli, “il primo tra i geni”, lo contraddistingue la sua arte originale e innovativa, che fa di lui il massimo rappresentante del modernismo novecentesco. Diede vita a un nuovo movimento artistico “art nouveau” con un’impronta creativa tutta personale fondata particolarmente su forme naturali anticipando i temi chiave delle future scuole di pensiero, quali l’espressionismo e il surrealismo. Di umili origini, discendente da una famiglia di semplici artigiani, ultimo di 5 figli, persona dotata di una brillante intelligenza e passione, manifesta presto grande interesse per gli studi, che porta avanti dapprima presso la scuola degli Scolopi del suo paese e in seguito nell’Istituto Superiore di Architettura di Barcellona, dove raggiunge un’ottima e vasta preparazione. Si specializza soprattutto nelle tecniche di materiali da costruzione moderni ed innovativi come il cemento.
Assiste anche condividendone i principi ideologici di aspirazioni indipendentistiche ai cambiamenti sociali e culturali di Barcellona, una città in evoluzione dove si affermerà presto il modernismo catalano. Uomo profondamente religioso, quasi mistico dal carattere riservato, non si sposa, conduce una vita di povertà sobria e solitaria che dedica in gran parte alla realizzazione di progetti con finalità più elevate. Vuole edificare la città di Dio nella città degli uomini. Tenacemente per oltre 40 anni, fino al giorno della sua morte improvvisa, avvenuta nella stessa Barcellona nell’anno 1926, si impegna alla costruzione della già citata “Sagrada Familia”, la cattedrale dei poveri, oggi diventata una grande attrazione turistica. Per la sua profonda spiritualità è in corso la causa di beatificazione. Ci lascia molti capolavori attuati maggiormente a Barcellona, sette di questi sono valutati dall’Unesco dal 1984 patrimoni dell’umanità. Nel 1887 nella costruzione del palazzo Guell commissionato dal conte da cui prende il nome, Gaudì adotta per la prima volta il metodo degli “Archi di catenaria”, una particolarità, questa, che diventerà una caratteristica del suo stile architettonico.
L’architetto Le Corbuseier lo definisce “il plasmatore della pietra, del laterizio e del ferro”.
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Sagrada Família
Successivamente edifica in pietra la Casa Calvet. La conoscenza dell’esistenza umana e professionale di questo straordinario personaggio non può non far riflettere su quanto una persona da sola abbia contribuito al bene e alla crescita dell’intera società.
Letteratura >
Il libro del mese Recensioni ed attualità letterarie
SPUDORATI La grande beffa dei costi della politica: false promesse e verità nascoste.
Un’inchiesta del giornalista Mario Giordano Gli stipendi dei parlamentari non sono stati tagliati. I vitalizi non sono stati aboliti. Le province restano al loro posto. E il Parlamento italiano continua a essere il più costoso del mondo. Se si dovesse fare un bilancio di questi mesi di lotta alla casta, verrebbe voglia di portare i libri in tribunale e dichiarare fallimento: la riduzione dei costi della politica è uno scherzo, una burla, al massimo un annuncio per l’ora dei tg.
SPUDORATI Autore: Mario Giordano Genere: Attualità Editore: Mondadori Pagine: 152 Prezzo: € 18.00 ISBN: 9788804620815
Roba buona per continuare a riempirsi la bocca, e magari il portafoglio. Il risultato infatti è sotto gli occhi di tutti: loro continuano ad avere le tasche piene. E gli italiani invece ne hanno piene le tasche. In effetti: quando viene annunciato un aumento delle tasse, non fai in tempo a leggerlo che già lo stai pagando. Quando invece si tratta di tagliare le spese del Palazzo, si scrivono mille articoli, si leggono mille proposte, si sentono mille promesse. Poi non succede mai nulla. Anche il premier Mario Monti appena salito a Palazzo Chigi aveva promesso: «Taglieremo i privilegi». Ma, al di là di tante chiacchiere, che cosa è stato tagliato davvero?
La legge sui «rimborsi elettorali» non si cambia. Nel 2010 il Pd ha speso 14 milioni e ne ha incassati 51, il Pdl ne ha spesi 20 e ne ha incassati 53. La Lega ne ha spesi 8 e ne ha incassati 22. Alla faccia dei «rimborsi»: grazie a quel meccanismo perverso (e intoccabile) i partiti sono fra i pochi in Italia a non avere problemi di soldi. Ne hanno così tanti che a volte finiscono nelle ville dei tesorieri o magari in Tanzania.
Gli scandali raccolti nel nuovo libro di Mario Giordano hanno un elemento in comune: sono tutti nati, trovati e scoperti negli ultimi mesi. Proprio così: mentre i cittadini chiedevano di cancellare i vitalizi della casta, quei vitalizi aumentavano. Mentre supplicavano di ridurre gli sprechi, quegli sprechi raddoppiavano. Mentre urlavano di ridurre le spese del Palazzo, le spese del Palazzo si moltiplicavano. Mai visto niente di così spudorato.
So che a questo punto molti si chiederanno: perché scrivere (e leggere) un altro libro che fa venire il mal di fegato? Ma la risposta è semplice. Mal di fegato dopo mal di fegato, qualche piccolo risultato lo abbiamo ottenuto. Nel libro si racconta quale. Ma è ancora troppo poco. Ancora troppe persone sguazzano nei privilegi. Ancora troppe persone fingono di fare riforme solo per riderci in faccia e prendersi gioco di noi.
Gli stipendi dei parlamentari non si toccano. Hanno creato una commissione (la commissione Giovannini) che ha studiato 4 mesi, poi ha elaborato alcune astruse formule algebriche e ha gettato la spugna.
Dobbiamo smascherarli, questi spudorati. Perché se noi smettiamo di batterci vincono loro. E non possiamo permettercelo. 63
Claudio Scaringella
Kitchen > a cura de: Il Pacchero Solitario
di pescato agli scampetti e peperoni...
Ingredienti per 4 persone: 1 kg di pesce, 300 gr. di scampetti, 2 peperoni, 2 cucchiai di parmigiano, 6 uova, farina 00 1 scalogno, aglio, maggiorana, prezzemolo tritato, odori misti per il brodo.
Preparazione (Livello di difficoltà media) Propongo stavolta uno dei miei cavalli di battaglia: dei ravioli di pesce conditi con scampi e peperoni arrosto. Iniziate con l’arrostire i peperoni che saranno successivamente spellati e tagliati a tocchettini, nel frattempo sfilettate i pesci e privateli completamente della pelle e di tutte le spine aiutandovi con delle apposite pinzette (in commercio nelle coltellerie). Soffriggetene la polpa in padella con lo scalogno finemente tritato. Sfumatela quindi con il vino bianco ed aggiungete sale, pepe e maggiorana. Potete utilizzare molti tipi di pesce ed ognuno darà un carattere diverso al piatto. Io ho utilizzato un misto di fraolini, scorfanetti e cocci. Appena raffreddato tale composto aggiungete un uovo, un paio di cucchiai di parmigiano, il prezzemolo tritato ed amalgamate. Fate la pasta all’uovo (oppure acquistatela fresca già fatta) e riempite i ravioli a vostro piacimento e forma spennellando i lembi della pasta con dell’uovo. Io utilizzo uno stampino quadrato per poterli sigillare meglio. Con dell’extravergine ed aglio soffriggete gli scampi ed aggiungete i peperoni, allungate tale intingolo con del brodo ricavato dalle carcasse dei pesci e fatevi saltare i ravioli, scolati al dente, per far si che ne assorbano il sapore. Una spolverata di immancabile prezzemolo fresco completerà il piatto. Un bel bianco decisamente profumato come un Sauvignon per accompagnarli. E ricordate che, qualora non abbiate molto tempo a vostra disposizione, potrete sempre gustarli al Pacchero Solitario…
Tempo di preparazione:
120
minuti
IL PACCHERO SOLITARIO
IL GAZEBO
Locale raffinato dove si respira un’atmosfera rilassante e discreta, con un servizio accogliente ideale per trascorrere un momento fra amici o in famiglia, il tutto per riscoprire l’antico rito di stare a tavola con piacere.
Il Gazebo home restaurant, è una nuova pizzeria con forno a legna nata per ricreare a tutti i clienti quell’atmosfera intima e rilassante come a casa propria. Televisione, rete Wi-Fi ed una piccola ludoteca interna a disposizione dei vostri bambini, seguiti da una baby animatrice, il tutto chiaramente compreso nel prezzo...
Specialità: Pesce e Carne Aperto: Pranzo e Cena Riposo: Domenica sera Prezzo Medio: 30/40 euro Info e prenotazioni: 06.92062042 info@ilpaccherosolitario.it
Aprilia: Via Verdi, 29
(Ang. via M.Aurelio)
Specialità: Pizza Aperto: A Cena - Riposo: Lunedì Info e prenotazioni: 06.92703726
Aprilia: Via delle Valli, 37
VILLA FRANCESCA
LE SCALETTE
Situata nel comune di Pomezia, a pochi passi dal mare, Villa Francesca è immersa nel verde di un incantevole parco, definito da piante ad alto stelo che sono palcoscenico della mirabile piscina. Inoltre Villa
Locale molto confortevole e ben strutturato. Il menù di qualità, prevede antipasti
Francesca offre l’esclusivo servizio 3C, mettendo a disposizione degli ospiti camere con servizi privati.
vari, ben assortiti e non scontati, primi di ottimo livello per non parlare della carme di primissima scelta, cotta sulla brace secondo il proprio gradimento.
Specialità: Carne e Pesce Per tutte le informazioni o per prenotare: 06.91492016 - 06.91499047 - 3928921267
Specialità: Cucina Mediterranea e Carne alla brace Aperto: A Cena e Domenica Pranzo e Cena Prezzo Medio: 25/40 euro Info e prenotazioni: 06.93955095
Pomezia: Via Campo Jemini, 19/A
Genzano: P.zza D. Nazario Galieti, 10
Ecco che finalmente avete saputo trovare un
allungheranno i tempi per i piani economici pre-
senso anche dove il senso non c’è! Venere vi
posti. L’influenza del Sole è ormai lontana e an-
rende capaci di svolgere molte attività anche
che Mercurio genera tensione con i collaboratori. Attenzione a non chiedere troppo a voi stessi, e soprattutto al partner, potrebbe reagire male. I vostri numeri fortunati: 49 - 69 - 11
solo voi possedete! Attenzione però all’amore… state rischiando davvero molto… I vostri numeri fortunati: 13 - 42 - 79
vati impetuosi in questo ultimo mese di influsso
lavorativo e ora dovete solo aspettare che i frut-
gioviano. Adesso è arrivato il momento di go-
ti maturino… li raccoglierete in autunno, ma
dere di certi lussi che vi siete guadagnati e di allentare un po’ i ritmi troppo pesanti che avete sostenuto in questo periodo. Godetete in coppia!
Scorpione
Finalmente avete trovato un nuovo orizzonte
adesso è il tempo della semina. Abbiate fiducia nel destino, ormai Giove in opposizione vi rende liberi economicamente e sentimentalmente! I vostri numeri fortunati: 22 - 30 - 60
I programmi a volte quando finiscono nel sac-
veranno a pioggia! Non fatevi abbattere da alcu-
co insegnano solamente che puntare troppo su
ne premure ed ansie legate al periodo nero della
questioni uniche, come il lavoro, o la casa, o
crisi economica, non vi rendete conto che il mondo cade sotto i vostri piedi? Dovete solo guardarvi allo specchio e vedere ciò che tutti vedono! I vostri numeri fortunati: 9 - 67 - 89
Sagittario
Auguri cari gemelli! Questo mese le novità arri-
altre cose noiose, inaridiscono l’animo umano. Quanto state dando agli altri? Quanto state dando a voi stessi? Attenzione all’egoismo. I vostri numeri fortunati: 50 - 54 - 89
Il vostro nuovo indirizzo professionale sta pren-
questi giorni, ancor di più lo farà nella fine del
dendo la piega giusta, dovete solamente aspettare
mese, quando scadenze lavorative vi metteran-
i tempi biblici di un periodo storico avverso, ma
no sotto pressione… ma indipendentemente da ciò, voi cosa volete fare della vostra vita? Ancora non sapete rispondere a questa domanda… I vostri numeri fortunati: 29 - 59 - 77
Capricorno
La nostalgia vi sta tenendo il cuore in pungo
Giove e Mercurio vi sostengono e vi incitano a proseguire. Unico dettaglio di follia nel vostro cielo: Venere vi sta devastando. Chi volete con voi? I vostri numeri fortunati: 14 - 70 - 77
Cari Leoni, l’ansia da lavoro sta prendendo il
E’ il momento di mettere mano al vostro portafo-
sopravvento e non riuscite a dare al partner
glio e gettarvi in investimenti fruttuosi. Mercurio
le giuste attenzioni… i vostri pensieri sono
e Plutone vi concedono un intuito formidabile e vi
sempre legati all’investimento per il futuro e chiedete troppo dai vostri colleghi… in questi casi un po di relax è la cosa più giusta. I vostri numeri fortunati: 10 - 33 - 37
Acquario
Gemelli Cancro Leone Vergine
sincronicamente e questa è una qualità che
Finalmente i tanti agognati guadagni sono arri-
I vostri numeri fortunati: 22 - 44 - 90
66
Bilancia
Le sorprese questo mese vi renderanno inquieti e
stanno incitando ad osare! Sia nei beni immobili che in attività redditizie che possono aiutarvi ad attuare i vostri sogni nel cassetto o di chi amate. I vostri numeri fortunati: 19 - 43 - 71
Avete finalmente intrapreso un nuovo cammi-
I vostri desideri sembrano sempre più lontani
no nella vostra evoluzione personale, eppure
ed inoltre la Luna vi sta dando alcuni proble-
sembra che mentre dipingete i vostri sogni con i
mi di salute, intolleranze e cali di pressione.
colori più belli, nel vostro intorno sta prendendo
Avete bisogno di riposo totale. Si consiglia una
piede una coltre di grigio e tensione. Ricollocate i sentimenti al punto giusto. Siete troppo tesi. I vostri numeri fortunati: 48 - 58 - 18
Pesci
Toro
Ariete
Oroscopo del mese > a cura di CygnusCera
beauty farm oppure tanto tanto shopping per chi può! La tristezza va combattuta! I vostri numeri fortunati: 3 - 66 - 68