FOR YOU MAGAZINE_NOVEMBRE_2017

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Novembre

AttualitĂ Il gioco crudele che umilia le donne

Salute Fenomeno dei puntini rossi sulla pelle

Viaggio Colmar Alsazia

Moda Ralph Lauren

Life Viaggiatori solitari in aumento

Musica Negramaro ...e molto altro ancora all’interno


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Editoriale di RAFFAELLAPATRICELLI

STEREOTIPO DI GENERE... Anno 8 - Numero 10 Novembre 2017

FOR YOU MAGAZINE Vicolo Brenta, 1 - Aprilia Tel. 333.6024565 Editore e Direttore Creativo Alessandro Immordino a.immordino@foryoumagazine.it

Direttore Responsabile Raffaella Patricelli

direttore@foryoumagazine.it

Collaboratori Tiziana Sacchetti, Pamela Polizzi Silvestro Bellobono, Giovanna Testa Ilaria De Donatis, Gianluca Rini Stampa 4Graph S.r.l. Via Ugo la Malfa, 19 Spigno Saturnia (LT) Per la tua pubblicità su FOR YOU MAGAZINE redazione@foryoumagazine.it www.foryoumagazine.it E’ vietata la riproduzione anche parziale di testi, grafica, immagini e spazi pubblicitari realizzati da For You Magazine Salvo accordi scritti le collaborazioni a For You Magazine sono da ritenersi gratuite e non retribuite

Registrazione al Tribunale di Latina Nr. 927 del 23/07/2010

DISTRIBUZIONE GRATUITA

Cari lettori, credo sia utile in questo periodo riflettere sul concetto di “stereotipo di genere”. Una definizione che molte volte ci costringe a stili di vita predefiniti che non ci accorgiamo neanche di seguire. Lo stereotipo di genere in realtà - se ci pensate un attimo - ha bisogno di te per sopravvivere, ma tu non hai bisogno di lui per vivere, solo che non lo sai e gli permetti di condizionarti impunemente nella vita di tutti i giorni. “Nella quotidianità delle relazioni intime tra uomini e donne, - spiega l’esperto - tante sono le cose che ci si sente obbligati a dimostrare, in primis l’essere abbastanza uomo e l’essere donna”. È come se dovessimo necessariamente far vedere agli altri che rispettiamo dei canoni ben precisi, senza i quali ci resta impossibile vivere. Non è così invece, la libertà a mio parere resta sempre e comunque il valore più importante per la vita di un essere umano. Ciò significa che dovremmo abituarci alle differenze, a rispettare chi ci è di fronte accogliendo cos’è senza rinchiuderlo in uno schema. Senza volerlo definire in base a ciò che noi crediamo sia giusto. Tutto questo riguarda gli uomini che per essere tali spesso dimenticano di dare spazio alle loro fragilità e riguarda tanto anche le donne che invece sono costrette spesso ad aderire ad una cultura patriarcale che arriva da lontano e che oggi forse non ha più motivo di esistere. Sarebbe bello non dover dimostrare niente che non sia già nella dinamica di un incontro tra un uomo e una donna, ma raramente ci si riesce. Gli stereotipi creano delle aspettative, uomini e donne sono fatti in un certo modo e le loro interazioni devono confermarlo, altrimenti ci si sente spaesati, frustrati, arrabbiati. Le differenze invece sono importanti, ci insegnano che c’è sempre un margine di confronto. Educare alle differenze significa prendere atto che esistono modi di pensare e vivere l’amore e ogni altro sentimento in un modo che noi non conosciamo. Ed è qui che arriva la vera ricchezza dell’incontro.

Raffaella Patricelli direttore@foryoumagazine.it



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10 Attualità:

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Pull a Pig, il gioco crudele che umilia l’autostima delle donne.

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Attualità:

Tassa sulla spesa. Le buste per frutta e verdura saranno a pagamento.

16 Life:

Sono un uomo o una donna? Quando il corpo diventa una prigione.

18 Life:

Viaggiare da soli. In aumento le persone che scelgono di farlo.

20 Consigli:

I dieci rimedi che al mattino possono svegliarti più del caffè.

22 Salute:

Perchè siamo sempre stanchi anche se la notte dormiamo?

24 Salute:

Cheratosi pilare. Puntini rossi che si manifestano sulla pelle.

26 Estetica:

Alla scoperta dei rimedi naturali utili per rassodare il seno.

28 Alimentazione:

Guida pratica alla spesa per riconoscere gli ortaggi freschi.

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ommario Novembre

duemila17

34 Viaggio: Colmar, la piccola Venezia francese. 38 Moda donna: Ralph Lauren. Autunno/Inverno. 40 Shopping donna: Le nuove tendenze Autunno/Inverno. 44 Shopping donna: Le nuove collezioni Make Up. 46 Shopping uomo: Le nuove tendenze di moda.

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50 Design: Living Room. Consigli per l’arredo. 56 Musica: Il nuovo album dei Negramaro. 62 Agenda Eventi: I concerti e gli spettacoli del mese.

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Attualità > di Pamela Polizzi

IL GIOCO CRUDELE

Si chiama “Pull a pig” ed è l’ultima disumana pratica misogina che colpisce l’autostima femminile: i giornali inglesi denunciano fatti gravi e parlano di “psicologia del sessismo”.

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na pratica insensata e crudele, ultima frontiera del bullismo 2.0: si chiama “Pull a pig”, letteralmente “inganna il maiale”, e consiste nel “conquistare”, su internet o dal vivo, ragazze considerate poco attraenti per invitarle a incontrarsi; le malcapitate, pensando che sia reale l’interesse di chi le ha contattate o avvicinate, intraprendono lunghi viaggi per essere poi rifiutate e umiliate. A fare luce su questo nuovo sadico gioco è stato il giornale “Daily Mail”, che qualche settimana fa ha reso noto quanto successo a una ragazza inglese di 24 anni, Sophie Stevenson. Quest’ultima, durante una vacanza a Barcellona, aveva stretto amicizia con un tale Jesse Mateman, olandese di 21 anni; i due si sono parlati e scambiati messaggini affettuosi e telefonate, fin quando il ragazzo le ha proposto l’incontro ad Amsterdam. Sophie, preso un biglietto da 350 sterline, è giunta nell’hotel in cui si erano dati appuntamento e non ha trovato nessuno; poco dopo le è arrivato un sms che ha rivelato il pessimo scherzo di cui era stata vittima. In casi del genere, al di là dell’inganno e della feroce offesa, un ulteriore serio aggravio potrebbe essere costituito dalla “dimensione virtuale” e potenzialmente illimitata dell’umiliazione; alla distruzione dell’autostima della ragazza, o donna, coinvolta si può infatti aggiungere la vergogna e la mortificazione per una foto o un video pubblicati in rete, esposti alla mercé e al giudizio

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del mondo intero. La dimensione organizzata e sconfinata del fenomeno, l’esistenza di una strategia studiata in partenza e di gruppi su Facebook creati con l’apposito intento di bullizzare le ignare vittime, contribuiscono quindi a rendere lo scenario raccapricciante e allarmante. Nonostante l’interesse collettivo verso tale pratica sia sorto solo di recente, il quotidiano “The Independent” parlava di “Pull a pig” già quattro anni fa, confrontandolo con un passatempo simile e altrettanto folle, il “Fat girl rodeo”, che consisteva nell’adescare una ragazza sovrappeso in un locale, nel ballarle accanto e nel sussurrarle poi all’orecchio «sei la più brutta e la più grassa del locale». Si leggeva allora sul tabloid inglese: «Molestare le donne grasse è comune. Il peggior tipo di bullismo è spesso diretto verso corpi sovrappeso. E più si disumanizza un gruppo di persone, più la società sviluppa un atteggiamento di derisione “legittimo” verso quel gruppo. E questo si manifesta come un diritto a giudicare le persone e il loro stile di vita». Per quanto ci si convinca del fatto che questi bulli siano solo degli idioti da ignorare, essi in realtà sono istruiti, rispettati, adulti professionisti, alcuni hanno carriere e posizioni di autorità, hanno mogli e molti sono padri. «Questi “giochi” – concludeva l’articolo del giornale – sono una buona misura della psicologia del sessismo: bisogna farli tacere o continueranno a scherzare su queste cose».



Attualità > di Ilaria De Donatis

TASSA SULLA SPESA:

Entra in vigore dal 1° gennaio 2018 la nuova legge che obbliga i cittadini a pagare ogni sacchetto utilizzato per la frutta e la verdura nei supermercati, con una cifra che oscilla tra i 2 e i 10 centesimi di euro.

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are acquisti in un supermercato ormai è diventato quasi un lusso, per cui si affronta, senza trascendere il significato del termine, una reale spesa, se si considera che a partire dal 1° gennaio 2018 sarà applicato il decreto legge 91/2017, che è stato approvato nell’agosto scorso dalla Camera dei Deputati: in esso è presente l’obbligo di una tassa sui sacchetti adoperati per comperare frutta e verdura all’interno di ogni supermarket italiano. Quelli in plastica, in uso attualmente, saranno quindi sostituiti da altri biodegradabili, compostabili e prodotti con un contenuto minimo di materia prima rinnovabile di almeno il 40%. Attenendosi alle prime voci su tale questione, inoltre, sembra che ogni busta potrebbe avere un prezzo che oscilla tra i 2 e i 10 centesimi: si tratta di una cifra che potrebbe apparire minimale, ma considerando che è impensabile accumulare vari tipi di frutta, di verdure e di ortaggi all’interno di un solo sacchetto, per cui ne occorreranno più di uno, il conto alla cassa potrebbe salire e il cliente ne risentirebbe notevolmente. Per questo motivo è stata messa in atto un’indagine quantitativa e qualitativa, realizzata da “Ipsos Public Affairs” tramite 1000 interviste con metodo Cawi (Computer-Assisted Web Interview) su un campione rappresentativo della popolazione italiana, con un’età compresa tra i 18 e i 65 anni. Il risultato dimostra che 12

il 59% degli intervistati accetta il pagamento di 2 centesimi per ogni sacchetto, mentre il 13% è contrario e valuta tale obbligo come una forte discrepanza all’interno di un sistema commerciale di vendita e di acquisto, in cui il cliente dovrebbe essere favorito nel comprare prodotti e non tassato. Viene imposta una condizione a cui bisogna obbligatoriamente aderire, generando malcontento nel popolo, che qualora, per ipotesi, fosse stato dotato della possibilità di scegliere se adoperare un sacchetto in plastica gratuito o uno nuovo biodegradabile a pagamento, avrebbe probabilmente scelto quello ecologico, mosso dal senso di moralità e di tutela dell’ambiente. Questa legge, che inaugura il nuovo anno, dedica, tenendo conto delle contrarietà, un comma anche per coloro che pensano di ignorarla, enunciando che se si utilizzano buste non ammesse per un valore pari o superiore al 10% del fatturato e se ci si serve di alti quantitativi di sacchetti di plastica, verranno emesse sanzioni con una cifra compresa tra i 2.500 e i 100.000 euro. Aderire a nuove iniziative per salvaguardare l’ambiente è certamente un atteggiamento benevolo, ma sarebbe necessario considerare l’idea di gratuità per evitare che le persone già in difficoltà nel fare la spesa siano ancora di più vittime dello stesso ecosistema a cui appartengono.



Attualità > di Pamela Polizzi

RAPPORTO OCSE:

LAUREATI

I nostri “dottori” sono sempre meno e con un basso tasso di competenze rispetto alla media internazionale. Necessari servizi di orientamento per aiutare i giovani a scegliere formazione e carriera più adatti a loro.

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l quadro che emerge dall’ultimo rapporto Ocse relativo al livello di istruzione dei giovani italiani è piuttosto preoccupante: nello studio, intitolato “Strategia per le competenze” e presentato lo scorso mese di ottobre al Ministero del Tesoro, si legge che «solo il 20% degli italiani tra i 25 e i 34 anni è laureato, rispetto alla media Ocse del 30%». Come chiarito da Angel Gurria, segretario generale dell’Ocse, mentre tredici milioni di adulti hanno competenze “di basso livello”, «gli italiani laureati hanno, in media, un più basso tasso di competenze in lettura e matematica (26esimo posto su 29 Paesi)». E non è tutto: i pochi “dottori” che ci sono non vengono adeguatamente valorizzati, e anzi risultano essere eccessivamente sfruttati e «bistrattati». È anche per questo, afferma l’Ocse, che la produttività «che per un ventennio ha avuto in Italia un andamento stagnante, permane a livelli non soddisfacenti». Relativamente ai dati raccolti, uno dei fenomeni più diffusi pare essere il cosiddetto “skills mismatch”, ovvero il disallineamento tra competenze e mansione: i lavoratori detenenti competenze in eccesso (11,7%) o sovra-qualificati (18%) rispetto al ruolo ricoperto rappresentano, infatti, una parte sostanziale della forza lavoro italiana, maggiore di quella costituita dai lavoratori con competenze più basse rispetto a quelle richieste. Inoltre, come se non bastasse, «circa il 35% dei lavoratori è occupato in un settore non correlato ai propri studi»: in più di un caso 14

su tre, dunque, percorso formativo e percorso professionale non coincidono. Pessimi anche i numeri relativi alla condizione femminile: le donne scelgono spesso specializzazioni universitarie che «non sono molto richieste dal mercato del lavoro e che rendono loro difficile trovare un’occupazione dopo la laurea». Per quanto riguarda il tasso di occupazione, l’Italia è al quartultimo posto nella classifica dei 35 Paesi industrializzati. «Il dato preoccupante è che molte donne non sono neanche alla ricerca di un posto di lavoro», sostiene Gurria, anche perché spesso sono percepite «come le principali assistenti familiari». Sarebbe auspicabile, invece, pensare ad «un’organizzazione flessibile del lavoro, con l’accesso ai servizi dell’infanzia a costi più contenuti, in modo da conciliare vita e lavoro», a vantaggio non solo delle donne ma dell’intera comunità. Bloccata in un «equilibrio di basse competenze», è stato evidenziato ancora nel rapporto, l’Italia è costretta a barcamenarsi tra «un’offerta insufficiente» di lavoro e una «fiacca domanda» che viene dal mercato e dalle imprese; uno stallo da cui il governo sta cercando di uscire attraverso piani e riforme quali «Industria 4.0», che l’Europa ha particolarmente apprezzato, il Jobs Act (2014), la “Buona Scuola” (2015), interventi che pur andando nella direzione giusta non si sono evidentemente rivelati sufficienti.



Life > di Pamela Polizzi

SONO UN UOMO?

DONNA?

Quando il corpo diventa una prigione… Le problematiche relative alla sessualità non sono più un tabù: è maturata la sensibilità della società rispetto ad esse ed è aumentato il numero delle persone disposte a chiedere aiuto per risolverle. Parallelamente sono cresciute le strutture e i “Gender Team” specializzati nella riattribuzione del sesso.

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l sesso biologico di un individuo, al contrario di quanto si potrebbe credere, non rappresenta un fattore determinante nel processo di formazione dell’identità sessuale; quest’ultima, lungi dall’essere già definita alla nascita, è una questione ben più lunga e complessa che si apre, talvolta, a scontri insostenibili tra ciò che si è e ciò che si vorrebbe essere. In Italia si contano, oggi, più di 50.000 transessuali, ovvero uomini e donne infelici di appartenere al sesso che gli è stato donato geneticamente; circa un uomo su 30.000 e una donna su 100.000.

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psichiatrico, derivante, come è stato per esempio indicato in passato, dall’educazione sbagliata ricevuta dai genitori. Si tratta piuttosto di una condizione in cui concorrono, oltre ai fattori psicologici, familiari, ambientali, anche fattori biologici: a tal proposito, recenti ricerche hanno messo in evidenza nei transessuali un sistema cerebrale caratterizzato da strutture molto più simili al genere opposto che non a quello fisico di appartenenza.

Si tratta di persone del tutto normali sotto il profilo biologico e anatomico che vivono, tuttavia, con la convinzione di appartenere al sesso sbagliato. L’origine di tale disturbo, definito scientificamente “disturbo dell’identità di genere” o “disforia di genere”, non è stato ancora definito con chiarezza; sebbene siano stati condotti molteplici studi scientifici nel corso degli ultimi decenni, si è ancora lontani dal fornirne una panoramica dettagliata e precisa.

Gli studi, dunque, proseguono con lo scopo di sviscerare in disturbo cui troppo spesso ci si è avvicinati con un atteggiamento profondamente anti-scientifico, ricco di pregiudizi e preconcetti. In attesa che la scienza individui le cause remote della “disforia di genere”, tutti coloro che percepiscono il proprio corpo come una prigione, quindi tutti coloro che vorrebbero avere un fisico diverso da quello che hanno, possono risolvere i conflitti interiori che li attanagliano intraprendendo l’iter medico/chirurgico del cambio di sesso.

Quel che è certo è che il transessualismo non può essere considerato un disturbo esclusivamente

Si tratta, ovviamente, di un percorso estremamente complesso, sia dal punto di vista fisico sia


dal punto di vista psicologico, che richiede una consapevolezza e una determinazione non indifferenti; questo è il motivo per cui il numero di coloro che decidono di sottoporsi agli interventi è estremamente inferiore rispetto al numero di coloro che soffrono del disturbo di genere. Non si tratta, ad ogni modo, di casi isolati, dal momento che negli ospedali italiani stanno progressivamente aumentando le richieste per le operazioni di riassegnazione del sesso.

Al nosocomio Sant’Orsola Malpighi di Bologna, per esempio, le domande sono cresciute del 20%, mentre al San Camillo di Roma esse hanno subito un’impennata del 15-20% con una media di 15 casi trattati al mese. Proprio quest’ultimo ha reso pubblici i risultati degli studi condotti dall’equipe di chirurghi, psicologi, pediatri, endocrinologi, genetisti e urologi che dal 1992 tratta con persone che vogliono cambiare il proprio sesso o che, semplicemente, si rivolgono alla struttura per intraprendere percorsi psicologici finalizzati a comprendere e ad accettare le proprie inclinazioni naturali. Le persone seguite sono state oltre 1050: a 596 di queste è stata diagnosticata la “disforia di genere”, 333 hanno concluso il loro iter con l’adeguamento chirurgico del sesso, mentre le restanti sono in attesa di farlo. La situazione dell’intera Italia è stata, invece, fotografata dall’Onig, l’Osservatorio nazionale dell’identità di genere, che ha rilevato una media di circa 100 operazioni l’anno fra gli adulti; esso ha evidenziato, inoltre, un notevole abbassamento dell’età media di coloro che si rivolgono ai centri specializzati per chiedere aiuto. In particolar modo, sembra che i giovani ragazzi in cura per disturbi di genere costituiscano il 10-20% dei minori nella fase puberale.

Ma chi sono le persone che vogliono modificare il proprio corpo? Uno stereotipo purtroppo radicato nel nostro tessuto culturale, vedrebbe il cambio sesso prerogativa di chi fa parte del mondo della prostituzione, ma la realtà è ben diversa. A voler cambiare, infatti, sono individui che svolgono lavori più che normali: si tratta spesso di professionisti che lavorano nelle università, in note aziende private, negli ospedali, che hanno una famiglia e dei figli. Di questi solo il 9% ha origini non italiane. Per quanto riguarda le operazioni, il boom delle richieste è arrivato solo nel 2000 in concomitanza con l’apertura di veri e propri reparti specializzati. Molti di questi, attivi già negli anni ’90 ma confinati a strutture di nicchia, sono divenuti oggetto di un crescente interesse per due motivi, per altro strettamente legati tra loro: da un lato lo sviluppo, nell’ultimo ventennio, di una maggior apertura culturale e sociale, dall’altro la scelta delle persone interessate di non rivolgersi più alle strutture all’estero, ma di intraprendere in Italia il loro cammino di cambiamento. Va detto, comunque, che in alcuni casi la scelta di spostarsi in altri Stati o addirittura in altri continenti è più che obbligata. Il nostro sistema sanitario, infatti, pur prevedendo la diagnosi del disturbo di genere, non considera urgenti gli interventi per il cambio sesso; le sale operatorie non vengono concesse, gli interventi vengono rimandati di anni e alle liste di attesa, già particolarmente lunghe, si aggiungono sempre più pazienti desiderosi di vivere in un corpo più adatto a loro.

IN ITALIA SI CONTANO OGGI PIÙ DI 50.000 TRANSESSUALI, OVVERO UOMINI E DONNE INFELICI DI APPARTENERE AL SESSO CHE GLI È STATO DONATO GENETICAMENTE; CIRCA UN UOMO SU 30.000 E UNA DONNA SU 100.000. 17


Life > di Ilaria De Donatis

TURISTA SOLITARIO:

viaggiare Secondo un’indagine Istat sono in aumento le persone che scelgono di intraprendere viaggi e vacanze da sole e che, per tale ragione, vengono definite “solo traveller”. Vediamo di cosa si tratta.

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i potrebbe parlare di una nuova moda o tendenza sociale, definita tramite l’inglesismo “solo traveller”, tradotto nella nostra lingua in “viaggiatore solitario”, secondo cui una persona compie un viaggio da sola, in modo autonomo e indipendente. Osservando il fenomeno ad ampio spettro, spicca da una parte il lato alquanto malinconico, che richiama l’idea di una solitudine non voluta, come accade per gli individui divorziati, separati o single, definiti dallo stesso Istituto di Statistica come “famiglie unipersonali”, la cui percentuale è aumentata dal 1994 di circa il 10%, giungendo al 31,1% nel 2014: essi decidono di viaggiare per ritrovare la propria identità e riaprirsi al mondo; dall’altra parte risalta il lato più temerario di tale tendenza, che riguarda chi, non riuscendo a far coincidere le proprie ferie con quelle del partner, preferisce partire in solitaria: sono per lo più giovanissimi desiderosi di scoprire il mondo e di allontanarsi dal rassicurante tetto domestico, oppure anziani over 65 che decidono di godersi così l’età della pensione. La traveller-coach e fondatrice del sito Viaggiaredasoli.net Francesca Di Pietro ha spiegato: «Un conto è andare in vacanza, un altro invece è andare in viaggio. Le vacanze durano pochi giorni o settimane, mentre i viaggi possono durare anche mesi o anni perché implicano una ricerca». Se si riflette, infatti, sull’idea del viaggiatore solitario che parte alla ricerca di sé stesso, si nota 18

la sua classicità, più che il suo modernismo, dato che nella letteratura nazionale emergono gli esempi di Dante con il suo viaggio allegorico, di Petrarca che documenta nelle “Epistole Familiari” i suoi spostamenti in Europa e la sua celebre ascesa al Monte Ventoso, di Marco Polo con il suo viaggio in Asia raccontato nel “Milione” e di molti altri autori contemporanei pronti a partire ed esplorare. Il viaggio è visto come un percorso, una ricerca di ciò che si è perduto e che è ritrovabile mediante il confronto con nuovi luoghi e culture, una sorta di sfida con sé stessi per scoprire i propri limiti. Prendendo spunto da questi fondamenti così remoti e collegando gli archetipi classici con l’avanguardia tecnologica moderna, il sito web Vagabondo.net, con una comunità di oltre 50.000 iscritti, ha stabilito una efficace organizzazione di viaggi e vacanze di gruppo per persone sole che, accomunate da interessi simili e con la possibilità di dialogare nel forum del sito, vengono inserite nel medesimo gruppo di viaggio e coinvolte in avventure e svariate attività. Seguendo il risultato del reportage “Visa Global Travel Intentions Study 2015”, questi viaggiatori solitari, o appunto “solo traveller”, preferiscono svolgere attività inusuali come trekking, diving, surf e altri sport, per trascendere la routine in cui sono solitamente coinvolti. Perciò resta solo una cosa da chiedersi: siete pronti a partire?



Consigli > di Gianluca Rini

I 10 RIMEDI CHE AL MATTINO

del caffè

Ci sono diversi metodi per facilitare il risveglio: di solito si inizia la giornata con una buona dose di caffeina, capace di dare quella carica per affrontare meglio gli impegni. Ma esistono anche delle valide alternative.

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ei una di quelle persone per le quali il caffè rappresenta un passo fondamentale all’inizio della mattinata? Dovresti tenere a mente che altre abitudini possono rivelarsi efficaci. Si tratta di consumare alcuni cibi specifici, ma anche praticare determinate strategie. Ti sveliamo dieci trucchi essenziali. L’acqua. È molto importante per il nostro organismo e le sue funzioni non possono essere sottovalutate: il nostro corpo è costituito in gran parte di acqua. Perciò, inizia la tua giornata bevendone un bicchiere perché riesce davvero a svegliarti. Il cibo. Può essere considerato una sveglia naturale: consumare una buona colazione è l’ideale per mettere da parte il sonno. Non importa che cosa si mangia in particolare, però è stato provato a livello scientifico che introducendo carboidrati e proteine nell’organismo ti puoi svegliare abbastanza bene. La mela. Contiene il fruttosio, che è uno zucchero naturale in grado di darti la carica giusta. Grazie a questa sostanza ci si può tenere svegli, disponendo delle giuste riserve energetiche. Inoltre la mela è una grande fonte di fibre. Il cioccolato. Una barretta di cioccolato ti può dare l’energia necessaria. Anche la cioccolata calda può essere una buona alternativa al caffè. Assumendola otteniamo subito un grado di comfort senza pari. La luce. L’esposizione alla luce del sole, all’i20

nizio, può essere fastidiosa, ma le fonti luminose sono essenziali per destarsi e restare energici durante la giornata. I sali. Sono utili soprattutto per aiutare a riprendersi da uno svenimento, ma si rivelano importanti anche per svegliarsi. Annusandoli un po’ riesci ad ottenere un effetto migliore di quello dato dalla caffeina. Gli energy drink. Per mantenerti attivo durante la giornata le bevande energetiche sono un toccasana, purché non se ne faccia un uso eccessivo. Le attività della sera prima. Influiscono sul sonno e quindi sul modo in cui ti svegli. Dovresti evitare di mangiare cibi pesanti e di andare a letto tardi, mentre è fondamentale avere delle buone abitudini per rilassarsi come gli esercizi di respirazione o la lettura che conciliano il riposo. L’esercizio fisico. Al mattino può esserti di grande aiuto. Non occorre fare chissà che sforzo, basta un po’ di stretching per risvegliare i muscoli e allo stesso tempo per mantenere in salute il tuo corpo. L’attività fisica migliora la circolazione e consente di svegliarsi naturalmente. La musica. La sveglia a base di note musicali può essere molto importante. Inoltre aiuta anche dopo il risveglio, ascoltandola in sottofondo mentre ti lavi o fai colazione.



Salute > di Gianluca Rini

ESSERE SEMPRE STANCHI

Capita che, anche dopo 8 ore di sonno, ci sentiamo particolarmente affaticati. Non abbiamo bisogno di dormire ma avvertiamo la mancanza di forze fisiche e mentali, di cui non capiamo la ragione.

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er rimediare alla stanchezza anche dopo una dormita di alcune ore possono essere utili delle regole da seguire nella nostra vita quotidiana. È importante, ad esempio, svegliarsi abbastanza presto, fare il pieno di energia con un’alimentazione corretta, praticare con costanza l’attività fisica. Ma andiamo più in fondo e scopriamo quali possono essere le ragioni della stanchezza. Carenza di luce solare. La luce è alla base della regolazione dei ritmi biologici del nostro organismo. È il principale stimolo che ci porta a stare svegli. Per questo è molto utile esporsi alla luce solare fin dal mattino. In questo modo il nostro ciclo circadiano (cioè il ritmo di circa 24 ore) rispetterà il suo percorso, rilasciando la melatonina di notte e consentendoci di addormentarci più facilmente. Non fare attività fisica. Sembrerebbe paradossale, ma per vincere la stanchezza dobbiamo muoverci e praticare attività fisica con regolarità. Le ultime ricerche scientifiche hanno dimostrato che allenarsi ogni giorno aiuta a dormire meglio. Il momento più adatto per l’allenamento è il tardo pomeriggio. Basta anche un’attività fisica moderata. Soffrire di carenza di magnesio. Il magnesio è quel minerale che induce il nostro corpo a rilassarsi. Inoltre migliora la qualità del sonno e rende più semplice addormentarsi. Se a volte ci sentiamo stanchi, pur avendo dormito abba22

stanza, forse è perché soffriamo della mancanza di questo minerale. Procuriamocene una buona scorta attraverso una dieta corretta, preferendo alcuni cibi come frutta secca, verdure a foglia verde, semi di zucca, germogli di soia, cereali integrali e legumi. Dormire fino a tardi. Se dormiamo fino a tardi crediamo di essere più riposati: questa convinzione è sbagliata perché, se ci svegliamo all’ultimo secondo, non abbiamo la possibilità di prendere il tempo che ci serve per noi stessi e per organizzarci al meglio, in modo da affrontare tutti gli impegni della giornata. Soffrire di disturbi del sonno. La stanchezza può derivare anche da una cattiva qualità del sonno, problema che interessa chi soffre di alcune patologie legate al riposo notturno: apnee notturne, sindrome delle gambe senza riposo e altri disturbi che provocano insonnia e impossibilità di riposare bene. Anche il sovrappeso è un fattore determinante che influisce sulla qualità di una buona dormita. Pertanto, è sempre opportuno non sottovalutare i piccoli segnali che ci avvertono della presenza di un malessere reale, da affrontare con le giuste precauzioni e i necessari rimedi, come appunto quelli appena elencati. Solo così sarà possibile mettere fine a quel senso di stanchezza diffusa e spossatezza cronica che ci accompagna durante le attività quotidiane.



Salute > di Anna Pannico

cheratosi pilare:

Si tratta di vere malattie o di alterazioni epidermiche che non sono dannose ma possono creare disagio. Fortunatamente esistono dei validi rimedi da seguire dietro prescrizione medica.

I

l fenomeno dei puntini rossi sulla pelle può essere indice di diverse infiammazioni o stati alterati dell’epidermide, che necessitano di essere trattati o addirittura curati medicalmente. Uno di questi è la cheratosi pilare, una condizione della pelle, anche fastidiosa, molto diffusa che però può essere curata in modo semplice ricorrendo a un giusto trattamento. Si tratta di un disturbo cutaneo che provoca la formazione di tanti puntini rossi attorno ai follicoli dei peli. Più volgarmente viene definita anche “pelle di gallina” proprio perché la zona cheratosica è ruvida e puntiforme al tatto. Il problema può presentarsi in diverse parti del corpo, sulle cosce, sui glutei, sulle guance e sulla parte superiore delle braccia. La cheratosi pilare è una patologia indolore e non provoca bruciore, non ha effetti collaterali e, soprattutto, non è contagiosa perché non ha origine da batteri o funghi. Esteticamente crea disagio, specie nei mesi estivi quando l’abbigliamento è meno coperto e la presenza di questi puntini rossi imbarazza. Le ragioni della cheratosi pilare non sono ancora molto chiare, è probabile che si trasmetta ereditariamente dato che, quasi sempre, in una stessa famiglia si possono contare più casi. Un’altra causa va ricercata nell’eccessiva produzione di cheratina (cheratinizzazione) a livello dei follicoli piliferi: più dettagliatamente si vengono a formare dei tappi cheratinici che occludono gli orifizi dei bulbi piliferi. Questo altera la pel24

le e conferisce l’aspetto rugoso che tipicamente la caratterizza. Inoltre, il disturbo può colpire sia adulti che bambini, molto spesso gli adolescenti. Generalmente “il difetto della pelle” tende a peggiorare nei mesi invernali, quando l’epidermide è maggiormente disidratata a causa dalle temperature fredde, mentre un netto miglioramento è riscontrabile in estate, periodo in cui i puntini rossi si attenuano. Fatta eccezione per i casi rari in cui il disturbo è particolarmente grave, la cheratosi non è pericolosa. Una cura corretta della pelle e l’utilizzo di detergenti specifici migliora la situazione, nonostante il fatto che non si possa debellare totalmente: talvolta, infatti, può accompagnare una persona per tutta la vita. Per trattarla è bene rivolgersi ad uno specialista dermatologo che, nella fattispecie, indicherà la terapia più adeguata da seguire e offrirà una diagnosi certa sulla natura del fenomeno, dato che questa sintomatologia è comune a diverse malattie. Nel frattempo, il consiglio è di utilizzare creme e detergenti delicati e idratanti, reperibili in farmacia, che contribuiranno a restituire alla pelle ruvida la sua morbidezza. Inoltre, potrebbe essere utile eseguire una volta a settimana un trattamento esfoliante atto a liberare la pelle dalle cellule morte e dalle impurità. Per l’impiego di pomate specifiche e per l’assunzione di farmaci è importante che ciò avvenga dietro consulto e prescrizione medica.



Estetica > di Gianluca Rini

RIMEDI NATURALI

IL SENO

Esistono dei rimedi fai da te molto utili, soprattutto dopo l’allattamento o dopo una dieta, per massaggiare e tonificare il seno, rendendolo meno cadente e più sodo in modo genuino.

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ggi è possibile rassodare il seno con metodi naturali fai da te. Ad esempio, dopo una dieta o dopo l’allattamento, il seno può apparire cadente e per questo dovremmo escogitare tutte quelle strategie che ci permetteranno di averne uno più sodo. Se vogliamo procedere naturalmente, bisogna ricordarsi che ci sono appositi esercizi molto validi. Non per forza, infatti, si deve ricorrere alla chirurgia estetica. Alcuni trattamenti possono essere un vero toccasana per migliorare l’aspetto fisico di questa parte del corpo a cui le donne tengono molto. Gli esercizi per rassodare il seno devono puntare soprattutto sull’allenamento dei pettorali. Non va dimenticato che, essendo il seno costituito principalmente di massa grassa, esso rappresenta una delle parti del corpo più difficili da allenare. Pertanto è opportuna la pratica di alcuni sport, come la corsa e il nuoto, che rafforzano i muscoli pettorali e offrono un sostegno maggiore per il seno. Se poi vogliamo dedicarci ad esercizi specifici, possiamo fare così: uniamo i palmi delle mai e portiamo i gomiti all’altezza del petto, spingiamo le mani fra di loro, facendo restare i muscoli in tensione, per poi rilassare il tutto. Oppure: stendiamo le braccia in avanti ed effettuiamo un movimento a forbice con le mani, facendo restare la schiena dritta. Di questi esercizi possiamo farne 10 serie. Inoltre è bene svolgerli con regolarità, così da evitare il ricorso al lifting, autentica moda americana, che ha con26

quistato l’Italia. Non è detto, infatti, che gli interventi chirurgici siano sempre la soluzione giusta: proviamo piuttosto con dei metodi naturali. I consigli: ricordiamoci che per avere un seno alto e sodo è importante mettere in pratica alcune regole. Per esempio, da questo punto di vista, è essenziale anche la posizione che adottiamo durante il sonno. La postura migliore è quella su un fianco, mentre bisognerebbe evitare di restare sdraiati a pancia in giù, per non comprimere il seno e determinare un rallentamento della circolazione sanguigna. Cerchiamo poi di mettere in atto dei massaggi, facendo in modo che la mano superiore schiacci e tiri lentamente il seno verso l’interno, mentre l’altra vada in direzione esterna. Questi massaggi possono essere eseguiti nella misura di 10 esercizi giornalieri. Si può pure applicare, specialmente dopo la doccia, una crema idratante e nutriente, anche a base di olio di mandorle, per far restare la pelle elastica. Una crema che possiamo fare in casa prevede l’uso dei seguenti ingredienti: 4 cucchiai di farina d’avena, 1 cucchiaino di acqua calda e 3 di olio. Tutto l’amalgama va applicato sul seno e poi massaggiato. Basilare, infine, è la scelta del reggiseno, che dovrebbe essere in grado di sorreggere senza comprimere. Se svolgiamo attività fisica è importante che il reggiseno sia comodo, leggero ed elasticizzato.



Alimentazione> A cura della Dott.ssa Tiziana Sacchetti

GUIDA PRATICA ALLA spesa

FRESChi

La nostra dieta mediterranea è ricca di ortaggi e verdure di varie specie e colori, che abbiamo la fortuna di reperire facilmente grazie alle caratteristiche del nostro territorio e del nostro clima.

C

ome accade per la frutta, anche nel caso degli ortaggi abbiamo la fortuna di acquistare prodotti a km 0, così da poterli servire in tavola freschissimi e nutrienti. Con questa guida pratica e utile vi fornisco un supporto che vi consentirà di scegliere prodotti appena colti e ricchi di salute. I primi aspetti da verificare durante l’acquisto degli ortaggi al mercato oppure al supermercato sono: il colore, che deve essere caratterizzato da diverse gradazioni di verde/rosso/giallo ma intense, la compattezza delle foglie, l’assenza di macchie scure o giallastre. Vediamo nel dettaglio gli altri aspetti da osservare. Le foglie, in caso di ortaggi a foglia, devono apparire paffute, compatte, sode, lisce e di un colore ricco (non spento). Uguali caratteristiche devono presentare i gambi degli ortaggi (come ad esempio nel caso dei carciofi e degli asparagi): devono apparire lisci, compatti e di un verde vivo. Attenzione al peso e alla grandezza degli alimenti: non significa necessariamente che i prodotti di peso maggiore e taglia più grande siano di migliore qualità. In caso di ortaggi freschi protetti da un baccello esterno, questo deve essere croccante e presentare uguali caratteristiche di colore delle foglie: tinta viva, superficie liscia e compatta. Gli ortaggi a grappolo, come ad esempio Dott.ssa Tiziana Sacchetti Consulente Dietista ed Educatore alimentare

il cavolo e i broccoli, devono essere sodi e compatti, ma soprattutto mai ingialliti né di un colore sbiadito. In generale, le caratteristiche da evitare nell’acquisto degli ortaggi sono: presenza di macchie gialle, marroni o grigiastre-nere, colore spento, presenza di muffa alla vista oppure all’olfatto, foglie/gambi dall’aspetto flaccido o avvizzito, prodotti con foglie e/o gambi e/o baccelli dalla consistenza dura e/o fibrosa, ortaggi di taglia grande, ortaggi a grappolo che mostrano grappoli aperti e appaiono imbevuti di macchie d’acqua, prodotti con parti appassite o afflosciate, gambi o radici spesse e robuste. Infine, ricordiamo che gli ortaggi, come la frutta, vanno conservati nel cassetto inferiore del frigorifero e consumati preferibilmente entro 5 giorni dall’acquisto; privilegiamo ortaggi freschi di stagione e da agricoltura biologica (verificare sempre la certificazione bio), perché trattati in modo naturale; preferiamo il consumo di prodotti a km 0 coltivati nella nostra regione: meno strada percorrono dai campi alla tavola meno saranno sottoposti a trattamenti dopo il raccolto, ad esempio con sostanze antimuffa e antifungine, oppure con prodotti specifici allo scopo di lucidare e imbellire l’alimento per farlo apparire più appetibile alla vista. Buona spesa!

Per le vostre domande o per una consulenza inviate una mail a: Info@benessereadieta.it www.benessereadieta.it


BENESSERE A

DIETA

La sana alimentazione ha un ruolo di grande importanza nel miglioramento della qualità della nostra vita, nell’accrescimento del nostro benessere psico-fisico, nella prevenzione e miglioramento del nostro stato di salute. Tutti possiamo godere di tali benefici usufruendo della consulenza professionale personalizzata.

Attività svolte: • Redazione di piani alimentari personalizzati, calcolati in base alle specifiche esigenze del paziente/utente, nel rispetto dei fabbi-

sogni nutrizionali, dello stile di vita, dei gusti personali in termini di cibo, e dell’attività sportiva svolta; • Applicazione della dietoterapia per la prevenzione e la cura delle patologie, come ad esempio il diabete mellito, le dislipidemie e i problemi cardiocircolatori, la sindrome metabolica, l’iperinsulinemia, sovrappeso e obesità, problemi dell’apparato digerente (gastrite, reflusso gastro-esofageo, sindrome dell’intestino irritabile, malattie infiammatorie croniche intestinali)…; • Redazione di piani alimentari per le intolleranze e/o le allergie alimentari (celiachia, allergia al nichel, intolleranza al lattosio…); • Attività di educazione alimentare volta al singolo e/o a gruppi di pazienti/utenti nelle diverse fasce d’età (in età evolutiva, in gravidanza e in allattamento, nell’anziano, nello sportivo…), allo scopo di migliorare le nostre scelte a tavola e prevenire le patologie influenzate dalle cattive abitudini alimentari; • Consulenze dietistiche per le scuole, gli asili, le RSA, le comunità, le cliniche, nonché le mense aziendali.

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Ambiente > di Silvestro Bellobono

RIVOLUZIONE VERDE:

ECOLOGICO Un’azienda di Bergamo ha brevettato un metodo non inquinante e a basso costo per realizzare “strade 100% green” riciclando e “ripulendo” la vecchia pavimentazione.

I

l riciclo è il futuro. E lo sanno bene anche alcune aziende italiane che in questo settore della green economy sono all’avanguardia. È il caso della Iterchimica, società lombarda leader nella produzione di additivi per asfalto, che da tempo investe oltre il 5% del proprio fatturato in ricerca e innovazione: dopo circa 15 anni di esperimenti, oggi l’azienda è in grado di realizzare una strada ecosostenibile al 100% usando asfalto totalmente riciclato e senza emissioni inquinanti. «Il segreto sono gli additivi che aggiungiamo a inerti e bitume per migliorarne l’ecosostenibilità, mantenendo intatte e, anzi, aumentando le prestazioni delle strade», ha spiegato Federica Giannattasio, amministratore delegato della società fondata negli anni ’60 dal padre Gabriele in provincia di Bergamo. Tutto il processo ruota intorno al concetto di “economia circolare”, ovvero un sistema produttivo che si autoalimenta perché i rifiuti di qualcuno diventano una risorsa fondamentale per qualcun altro, limitando al minimo sprechi e inquinamento. Esempio lampante è il “conglomerato bituminoso da recupero” (detto anche “fresato”), utilizzabile al posto di aggregati e bitume vergini: si tratta di materiale derivante dalla fresatura o dalla demolizione di vecchie strade realizzate con il classico conglomerato bituminoso; per ottenere nuove pavimentazioni d’asfalto è necessario che il “fresato” sia trattato e gestito secondo i criteri delle leggi sull’ambiente, affinché non conten30

ga sostanze nocive; è pertanto indispensabile un processo industriale che prevede anche l’integrazione con nuove miscele e additivi per generare un prodotto finale adeguato e affidabile. I primi utilizzi di queste nuove tecnologie si sono avuti in Lombardia, come ha ricordato la stessa Giannattasio, la quale ha sottolineato gli indubbi vantaggi: «Il Comune di Milano ha fatto un importante passo avanti verso strade più sicure e durevoli. In particolare, introducendo requisiti prestazionali e controlli sull’operato, si potrà ottenere un certo risultato tecnico-prestazionale che si traduce in un risparmio economico per la collettività e in un minor impatto per l’ambiente. Il nuovo strumento tecnico ha dimostrato come evidentemente ci sono ormai le adeguate conoscenze e le competenze tecnologiche per realizzare “strade green” e a lunga durata. Speriamo che Milano diventi un modello anche per gli altri che, introducendo queste tecnologie negli appalti, possano rendere la filiera dell’asfalto più ecocompatibile, più durevole e meno soggetta alle buche». Altri esempi di “lavori verdi” riguardano il raccordo autostradale tra Pavia e Bereguardo, rinnovato con alte percentuali del vecchio asfalto; oppure a Lainate, dove la pavimentazione del parcheggio di un fastfood cattura le particelle inquinanti emesse dalle marmitte delle auto; infine, a Novara si è realizzato un manto stradale morbido e antirumore mescolando il conglomerato di inerti e bitume con polverino di pneumatici esausti.



STAR MUSICALI:

Katy Perry

Gossip > di Silvestro Bellobono

AMORE

Le relazioni sentimentali tra le popstar mondiali sfuggono alle definizioni classiche: è normale restare in buoni rapporti pur avendo avuto un partner in comune? Scopriamo regole ed eccezioni.

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ra il 1978 quando il grande Renato Zero cantava “il triangolo no, non l’avevo considerato”. Ma i tempi cambiano per tutti, anche per le star della musica internazionale che, complici orizzonti mentali molto aperti, non hanno alcun problema a infilarsi in relazioni d’amore… allargate. Naturalmente tutto ciò avviene sotto le luci della ribalta, davanti alle telecamere e sugli immancabili social network, ad uso e consumo del pubblico mondiale, sia esso composto da fan o hater. A stupire, tuttavia, è la notevole capacità che questi personaggi hanno di restare realmente amici di chi ha soffiato loro il partner, magari in virtù di un legame fraterno che prescinde da tutto. È il caso di Katy Perry e Taylor Swift, due tra le popstar più amate, che sono tuttora ottime amiche nonostante in passato abbiano avuto un fidanzato in comune: il chitarrista John Mayer prima ha portato avanti un breve flirt con la Swift e poi ha iniziato una storia di circa 3 anni con la Perry. Ma Taylor Swift è “recidiva”: infatti, nel 2009 ha frequentato per un po’ il popolare attore di “Twilight” Taylor Lautner, ex ragazzo della collega e, ovviamente amica, Selena Gomez. E, per completare la geometria variabile di questi “poliamori”, nel maggio 2016 la Gomez è stata paparazzata in atteggiamenti confidenziali col divo del cinema Orlando Bloom, che di lì a poco si sarebbe fidanzato ufficialmente con… Katy Perry, così

da chiudere un perfetto triangolo d’amore! Inoltre, come se ciò non bastasse a destare clamore, le relazioni intrecciate finiscono ovviamente per ispirare l’arte, diventando struggenti canzoni romantiche e alimentando la fama (e il business) di queste star che, mentre scacciano il dolore dal loro cuore infranto, ne approfittano per vendere milioni di album. Regina indiscussa di tale meccanismo è Rihanna: la sua violenta liaison con il collega Chris Brown ha riempito per mesi sia le cronache mediatiche sia la produzione discografica della popstar di Barbados, soprattutto dopo le attenzioni del rapper Drake, da cui è nata una stretta collaborazione sfociata nella canzone “What’s my name” e in un nuovo legame sentimentale. Chi l’ha presa male è stata l’esplosiva Jennifer Lopez, fino a quel momento compagna ufficiale di Drake. Se poi alla complessità dell’amore e dei suoi misteriosi ingranaggi si aggiunge Hollywood (e la sua assoluta mancanza di regole) allora il “ménage à trois” è assicurato. Lo ricorda bene una giovane Hilary Duff che, ai tempi del suo legame con Aaron Carter (fratello del più famoso Nick dei Backstreet Boys), fu da lui tradita con Lindsay Lohan, attrice tra le più sfrenate del jet-set: in questo caso niente amicizia, ma una “guerra fredda” perenne tra le due stelline che a distanza di anni ancora si detestano. Nella foto a sinistra Taylor Swift

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Viaggio >


UNO DEI LUOGHI PIÙ BELLI D’EUROPA. IL SUO CENTRO STORICO, UNO DEI MEGLIO CONSERVATI DELLA FRANCIA, AFFASCINA IL VISITATORE CON LE STRETTE E PITTORESCHE VIUZZE, LE CASE IN LEGNO IN STILE MEDIEVALE E I CANALI. UN LUOGO DA FIABA, CONOSCIUTO ANCHE COME “LA PETITE VENISE”.

Colmar


S

ituata nella regione dell’Alsazia, a confine con la Germania, Colmar è anche prediletta dagli amanti della montagna, è infatti situata ai piedi del massiccio dei Vosgi. Definita tra le città più secche dell’intero territorio francese, ha un clima più che favorevole in tutte le stagioni dell’anno. Il suo punto di forza è l’architettura: è questa una località antica, francese dal 1648, tedesca per circa mezzo secolo. Le fortificazioni medievali hanno saputo preservare questo gioiello urbano nel tempo. Le attrazioni turistiche si concentrano nel cuore della città, in Place de l’Ancienne Douane, sede dell’antica dogana (il Koïfhus); vi troviamo anche le tipiche case à colombages, proprie dell’architettura alsaziana. Il quartiere di Krutenau ci regala uno dei 36

luoghi più caratteristici della regione, tra canali e antiche case in legno, che un tempo servivano da dimora ai pescatori del villaggio. Le tinte color pastello si perfezionano nei colori e nella forma dei tetti in graticcio, nelle piccole finestre a logge sporgenti dai balconi fioriti e nella lussureggiante vegetazione lungo i canali. Le acque servivano un tempo al commercio della città, collegando la città con il fiume Ill, che a sua volta sfociava nel più grande Reno. Tra case dai cortili in fiore e caffè all’aperto, si trova il tempo per visitare i monumenti storici della città: la Maison Adolph, costruita intorno al 1350, con all’interno interessanti affreschi, è l’edificio più antico della città; l’Ancienne Douane, del 1480, con tipica architettura in stile; la Maison Pfister, una residenza borghese del XVI secolo; la Maison


des Têtes, con una delle facciate a balconata più interessanti della città. Del periodo tedesco, troviamo l’Ancien Corps de Garde del 1575 e la Maison des Chevaliers de Saint Jean del 1608, in stile rinascimentale. Colpisce anche il Mercato cittadino (Marché couvert) del 1865 in stile neo-barocco. Alla vostra visita vanno aggiunti i musei di Colmar, per un’esperienza culturale ancora più ricca. Il Museo delle Belle Arti trova posto presso il Musée d’Unterlinden, situato in un suggestivo convento domenicano del 1200: il pezzo d’arte più significativo è il celebre ‘polittico di Isenheim’ di Grünewald, una splendida pala d’altare del 1512, dipinto per la cappella del convento delle Antoniane. Il museo Bartholdi ricompone la vita della città, secondo le opere dell’artista scultore nato a Colmar.Infine, vogliamo ricordare che Colmar è situata lungo la Strada del vino alsaziana, essendo considerata la capitale del vino della regione. Consigliamo inoltre di fare esperienza del Natale a Colmar, dove tra fine novembre e durante tutto il mese di dicembre, la città si illumina a festa in splendide decorazioni natalizie.

Colmar 37


Moda > di Giovanna Testa

RALPH LAUREN I completi in tessuti particolari sono il pezzo forte della nuovissima collezione Autunno/Inverno 2017/18 di Ralph Lauren: vestiti lunghi da sera con abbinati ampi piumini, abiti in tre pezzi a stampa Principe di Galles, outfit sportivi e iper-colorati in stile “Monte Carlo”. E, ancora, capi ispirati alle auto da corsa con giacche di pelle da pilota e sottovesti dagli inserti metallici o cromati. Eleganza assoluta nei materiali con prevalenza di satin, pelle, organza. Completano il look sandali con cinturino alla caviglia e décolleté a punta. 38


RALPH LAUREN

COLLEZIONE/AUTUNNO/INVERNO


Shopping > di Giovanna Testa

ACCESSORIMODA

TENDENZE AUTUNNO/INVERNO

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JACQUEMUS Pullover nero “Bolèro” in lana lavorato a costine e punteggiato da due bottoni ornamentali di colore bianco.

BOYY Sofisticata e compatta, la mini bag “Fred” si adatta a ogni dress code grazie alla silhouette squadrata in pelle marrone con pattina avvolta da cinturino sur ton. I bagliori bronzei della maxi fibbia fanno pendant con il manico a catena e completano il modello con un tocco chic. MOSCHINO Stivaletti in pelle nera con logo stampato. Tacco da 90mm e suola in pelle. Made in italy.

BROSWAY

FA SHI ON DRIES VAN NOTEN Stivaletti arancioni caratterizzati da un manto di glitter brillanti.

MORELLATO

BOTTEGA VENETA Cappotto in lana stile anni ‘40 color cammello. La linea rigorosa a doppiopetto è fermata dalla cintura in pelle nera per enfatizzare il punto vita e resa femminile dai polsini e dal collo asimmetrico in shearling sur ton. 40

MAISON MICHEL Tinta nera e design a tesa larga delineano il cappello “Pina” in feltro di lapin. Il nastro in grosgrain sur ton completa il modello con un tocco elegante. 1 ALEXANDER MCQUEEN Esordio nei profumi di Alexander McQueen con la fragranza McQueen dalle note floreali Gelsomino Sambac, Tuberosa e Ylang Ylang. Un profumo dolce, caldo ed esotico che colpisce anche per il design affascinante della bottiglia nera.



Shopping > di Giovanna Testa

ACCESSORIMODA

Autunn o/Inve rno

JENNIFER BEHR Fermaglio per capelli con cristalli Swarovski.

SHOP PING

TENDENZE AUTUNNO/INVERNO

POLO RALPH LAUREN La classica borsa equestre di Polo Ralph Lauren in chiave boho-chic: sarà difficile dire di no alla nuova bisaccia Lennox in pelle martellata bordeaux. Segnata sulla pattina da una maxi fibbia dorata, accoglie comodamente il vostro nécessaire quotidiano.

EMPOR IO ARMANI

JEAN PAUL GAULTIER Il mix di arancia rossa, miele, patchouli e gardenia, sprigiona un’allure gourmet cremosa, balsamica e terrosa dalle sfumature profonde e legnose.

Outfit completo. CHANEL

VICTORIA BECKHAM Stivali in pelle bordeaux.

MONCLER GRENOBLE Caldo corpino imbottito, rivestimento in elegante jacquard bianco e nero e lussuosa pelliccia di volpe nera.

CÉLINE EYEWEAR Frame rettangolare ultra-contemporaneo per gli occhiali da sole “Kate” con lenti protettive contro i raggi UVA e UVB: realizzati in acetato total black con lenti fumé en pendant. 42



Shopping > di Giovanna Testa

ACCESSORIMODA

NUOVE TENDENZE DEL MAKE UP 1

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1. Dolce & Gabbana. Palette di quattro ombretti con colori vellutati e modulabili dalla tenuta prolungata di otto ore; 2. L’Oreal Paris & Balmain. Un’esclusiva capsule collection formata da 12 inediti rossetti Color Riche limited edition realizzati da Olivier Rousteing, direttore creativo di fama internazionale più irriverente e innovativo dell’alta moda e L’Oréal Paris, uniti per mostrare il potere delle donne di tutto il mondo al grido di “United, we are invincibile”; 3. Estee Lauder. L’esclusivo scovolino che sostituisce due mascara, con lo spazzolino con setole e lo spazzolino modellato, trasforma le tue ciglia come preferisci. 3 Look. 1 Mascara; 4. Estee Lauder. Formula ultra-nutriente e fortificante per gli occhi. Ideale per rughe e linee del viso, secchezza, disidratazione e perdita di luminosità, occhiaie e gonfiore; 5. Lancome. Un doppio concentrato lenitivo fresco attivatore di giovinezza. Con un solo click un concentrato blu con antiossidanti puri al 98% (acido ferulico & vitamina E) viene rilasciato in un potente siero base in grado di ridurre i segni visibili dell’invecchiamento. 44



Shopping > di Giovanna Testa

uomo LE TENDENZE DELLA MODA

FA SHI ON 2

1

Monks con doppio cinturino in pelle marrone.

GAS BIJOUX

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Bracciale “Massai”

SANTONI

MORELLATO Bracciale della collezione “Nobile” in acciao e cristalli colore marrone vintage.

CONSIGLI PER L’INVERNO

PER UN UOMO ALLA MODA E DAL LOOK SEMPRE ATTUALE.

1. Giacca imbottita in denim, cotone e piuma d’oca blu con colletto classico, manica lunga, polsini con bottone e chiusura frontale con bottoni, Dsquared2; 2. Smartwatch Tambour Horizon con cassa in acciaio inossidabile lucido, finitura PVD nero. Compatibilità con Android 4.3/iOS 9 o superiori, Louis Vuitton; 3. La nuova Eau de Parfum magnetica e boisé rivela una nota sensuale e rassicurante unita al debutto fresco e tonificante del bergamotto, bilanciato dall’eleganza calorosa del vetiver e dalla profondità della vaniglia nera, Montblanc Legend Night; 4. Maglione Ave Maria in lana vergine, alpaca e misto cashmere multicolore, Dolce & Gabbana. 46

MY T-SHIRT

T-Shirt “Newman Legend

BALMAIN Borsa ‘Nomade’ in pelle color nero con battente effetto trapuntato e tracolla removibile.

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1

1. Sneakers in pelle e cotone nero di Prada con punta tonda, chiusura frontale con lacci, soletta con logo e suola piatta, Prada.

3. Sneakers in cotone nero, Dior Homme.

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2. Sneakers in pelle blu e viola con punta tonda, effetto coccodrillo, suola in gomma bianca e soletta con logo, Last Sole.

S R E K A

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4. Sneakers in mesh decorate da inserti in suede e logo a contrasto. Modello iconico con punta rinforzata e suola in gomma, Armani Jeans.

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5. Sneakers Chuck Taylor All Star WP Boot Leather pensata per offrire calore, pelle asciutta e comfort nei mesi invernali, anche in caso di maltempo, Converse.

6. Sneakers Internationalist Premium per un look iconico ispirato ai modelli da running vintage e caratterizzato da profilo basso, tomaia mista e suola in gomma con struttura Waffle, Nike. 47


Arte > di Alessandro Immordino

TULLIUSHEUER

IL TALENTUOSO ARTISTA DIGITALE, NATO IN BRASILE, CREA LA SUA PITTURA VIRTUALE COMBINANDO FOTORITOCCO GRAFICO E TECNICHE DI DISEGNO TRADIZIONALE.

C’erano una volta il pittore, lo scultore, il fotografo che, con pochi strumenti artigianali, le loro mani e i loro sensi, catturavano e riproducevano la realtà in modo creativo. Oggi, accanto a loro, c’è anche l’artista digitale, ovvero colui che dà forma al suo estro utilizzando i moderni strumenti tecnologici. Come fa Tullius Heuer, visionario 25 enne brasiliano che attraverso le tecniche di matitaart e la manipolazione di fotografie plasma opere uniche nel suo genere: si tratta di foto surrealiste frutto di una combinazione tra disegno e fotomontaggi grazie all’uso di Photoshop. Alterando le immagini digitali con il suo talento, Tullius Heuer realizza straordinari quadri raffiguranti eroi ed eroine colti nei loro momenti quotidiani, ma capaci di andare oltre, in una sorta di fotoromanzo onirico che sembra uscire dalla dimensione artistica e fondersi nuovamente con la realtà che l’ha ispirato. 48


Ulteriori lavori sono visibili sulla pagina Tullius Heuer o sul sito internet iskander1989.deviantart.com

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Design> di Alessandro Immordino

LIVING

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room 2

DE SI GN

1. EVA SOLO. Forma smussata immaginata per far risaltare gli aromi del whisky e gustarlo in modo diverso, a seconda che si utilizzi la parte alta o quella bassa del bicchiere. Noterete anche le curve discrete del bicchiere, sostenuto da uno spessore del fondo che esalterà il colore ambrato o dorato della bevanda. www.evasolo.com 2. SLICE & SERVE. Coltello ideato appositamente per tagliare e servire un trancio di pizza in un solo gesto! Molto elegante, si tratta di una lamiera d’acciaio inox piegata, con un bordo tagliente pensato per tagliare facilmente la pasta. La sua forma ergonomica permette una presa ottimale. Ci piace questo design semplice, bello e funzionale! www.stelton.com 3

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3. TANK. Come un totem domestico, questo decanter presenta una pila di forme geometriche semplici. Realizzato in vetro soffiato a bocca, è decorato da dettagli ramati dipinti a mano. Il carattere fastuoso e raffinato del decanter Tank deriva da tecniche artigianali e propone una finitura metallizzata. www.tomdixon.net

speciale

kitchen

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4. FIOR D’OLIO. Tester per degustare, a regola d’arte, i migliori oli di oliva. La sua forma e le sue dimensioni sono state perfettamente studiate per rivelare gli aromi e i profumi dell’olio di olira. E’ più ampio verso il basso e ristretto verso la parte alta, per far confluire verso il naso l’aroma dell’olio da degustare. www.alessi.com

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5. PULCINA. Caffettiera nata dall’incontro di tre titani italiani: il caffé Illy, il maestro del design Michele De Lucchi e l’azienda Alessi. Grazie alla forma interna della sua speciale caldaia, Pulcina interrompe automaticamente e nel giusto momento, l’erogazione del caffè, eliminando la fase stromboliana dell’estrazione, che genera un retrogusto bruciato e amaro. www.alessi.com


HOME AFFITTARE, ACQUISTARE O VENDERE UN IMMOBILE, NON E’ MAI STATO COSÌ FACILE...

Per informazioni: redazione@foryoumagazine.it


Teatro > di Ilaria De Donatis

BIAGIO IZZO in

DI’ CHE TI

MANDA

PICONE

Dal 23 novembre al 3 dicembre l’attore napoletano porta in scena, al teatro Ambra Jovinelli di Roma, la commedia spin-off tratta dal celebre film “Mi manda Picone” (1983), diretto da Nanni Loy.

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iuscire a far rivivere un cult del cinema italiano, datato 1983, come “Mi manda Picone”, diretto da Nanni Loy e con protagonista un grande Giancarlo Giannini, tramite l’idea di costruire e inscenare uno spin-off, è un lavoro non solo complesso ma anche originale e certamente encomiastico nei confronti dell’archetipo da cui prende spunto. Ad affrontare questa lodevole impresa è stato lo sceneggiatore Elvio Porta, che dopo aver ideato la trama del film si è cimentato nel progetto di scrivere “Di’ che ti manda Picone”, commedia teatrale che il regista Enrico Maria Lamanna, assieme allo scenografo Luigi Ferrigno, ha deciso di allestire sui più famosi palcoscenici italiani, fissando una tappa anche a Roma, nel teatro Ambra Jovinelli, dal 23 novembre al 3 dicembre. Il ruolo principale è andato a colui che ha voluto fortemente mettere in scena questa storia, rimasta troppo a lungo solo sulla carta: ovvero Biagio Izzo, noto per sue doti attoriali e comiche, colorate dal gioioso accento napoletano. Ad affiancarlo nelle vesti di co-protagonista c’è la bellissima Rocìo Munoz Morales. In questo show si riesce a rispondere ad una domanda fondamentale, presente in modo sotteso nella pellicola originaria: cosa accade al figlio di Picone, il piccolo Antonio, che assiste alla pira del padre? Antonio è presentato 33 anni dopo quello sconvolgente episodio familiare ed è descritto come un uomo adulto, con una moglie al suo fianco, ma

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disoccupato e assillato da personaggi mentali oscuri che lo rendono instabile. L’attore napoletano cammina sul palco recitando battute con la giusta cadenza comica, e al tempo stesso drammatica, incarnando senza alcuna difficoltà la figura del protagonista. Tuttavia, è nel momento del colpo di scena, in cui lo spirito di papà Picone entra nel corpo del figlio, che Izzo dà prova della sua istrionica bravura. In questo snodo, che interrompe la linearità dell’intreccio narrativo, il pubblico non può che rimanere con lo sguardo fisso su di lui, tentando di comprendere il destino che lo aspetta: Antonio, infatti, viene colpito da un disturbo bipolare, dato che alterna sé stesso allo spirito del padre defunto, con una sorta di richiamo al mito di Dr. Jekyll e Mr. Hyde. Una commedia di tale calibro, con uno stampo che oscilla tra il macabro e il comico, non può che chiudersi con la canzone “Assaje” di Pino Daniele, cantata da Lina Sastri, che incornicia dapprima la storia, poi la casa in cui essa è ambientata e, per estensione, la stessa Napoli, città madre dell’intera vicenda.

TEATRO AMBRA JOVINELLI Poltronissima Euro 33,00 Poltrona Euro 26,00 Galleria I Euro 22,00 Galleria I B Euro 18,00 Galleria II Euro 17,00



Cinema > di Silvestro Bellobono

Batman, Wonder Woman, Flash, Aquaman, Cyborg e il “rinato” Superman: tutti insieme per combattere il Male che minaccia la Terra. La risposta agli “Avengers” della Marvel è servita.

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’Universo esteso DC Comics prende forma: dopo “L’uomo d’acciaio” (2013), “Batman v Superman: Dawn of Justice” e “Suicide Squad” (2016), “Wonder Woman” (2017), questo mese arriva finalmente al cinema “Justice League”, la pellicola che riunisce tutti i principali supereroi dei fumetti DC. Ma prima di accomodarsi in sala ci sono 10 curiosità sul film che è bene conoscere. 1) Il regista Zack Snyder ha dovuto abbandonare il lavoro a metà a causa di un lutto familiare: la postproduzione è stata curata da Joss Whedon (già autore di “The Avengers”), che insieme a Chris Terrio ha scritto anche la sceneggiatura. 2) Nei panni/costume di Bruce Wayne/Batman torna Ben Affleck (foto a destra): malgrado la sua performance convincente in “Batman v Superman”, persistono dubbi se l’attore sarà l’Uomo Pipistrello anche nei prossimi capitoli, già annunciati, della saga. 3) Per la terza volta in questa serie a dare il volto a Diana Prince/Wonder Woman è Gal Gadot: la bellissima star israeliana in passato ha preso parte anche a tre episodi cinematografici di “Fast & Furious” nel ruolo di Gisele Harabo. 4) Non è più un mistero che, dopo la sua morte apparente nel precedente atto, vedremo ancora in scena il redivivo Superman (impersonato sem54

pre da Henry Cavill): un eroe molto più cupo di quello conosciuto ai tempi di Christopher Reeve. 5) A completare la squadra/cast ci sono poi Barry Allen/Flash (Ezra Miller), Arthur Curry/Aquaman (Jason Momoa) e Victor Stone/Cyborg (Ray Fisher). 6) La trama del film ruota intorno ai piani diabolici di Steppenwolf (interpretato da Ciarán Hinds), un Nuovo Dio alla guida di un esercito di Parademoni, intenzionato a recuperare tre potentissimi artefatti nascosti sulla Terra, scatenando un conflitto epico a cui solo la “Justice League of America” può opporsi. 7) La colonna sonora è di Danny Elfman (storico compositore dei film di Tim Burton) che ha rivelato: «Ho creato motivi musicali molto semplici per ciascun eroe. Ci sono così tanti temi, non puoi creare una sinfonia complicata per ognuno. Questo è l’inizio di una mitologia e ogni ingrediente ha valore». 8) La pellicola è stata girata negli Warner Bros Studios di Leavesden (Londra), mentre alcune sequenze esterne sono state filmate in Scozia e in Islanda. 9) Gli effetti speciali sono opera di tre aziende specializzate: Double Negative, Sony Pictures Imageworks e Weta Digital. 10) Tra i sequel già programmati ci sono “Aquaman”, “Wonder Woman 2”, “Cyborg”, “Suicide Squad 2”, “The Batman” e, ovviamente, “Justice League 2”.


THE PLACE Un uomo seduto in un bar, al tavolo in fondo. Sta sempre lì, giorno e notte, riceve visite di continuo. Ognuno dei suoi clienti vuole qualcosa, è spinto da un desiderio profondo, un desiderio difficile da realizzare, se non impossibile. Eppure... tutto per quell’uomo sembra possibile. “Si può fare”, ripete a ciascuno. C’è un prezzo da pagare, però. Chi è quell’uomo e chi stabilisce le regole? Non è importante. Perché le scelte e le conseguenze riguardano solo gli uomini che si siedono davanti a lui in quel caffè, sta a loro definire cosa è il bene e cosa è il male, completamente liberi di scegliere la loro strada... Regia di Paolo Genovese Con V. Mastandrea, M. Giallini, A. Borghi Genere: Drammatico Da giovedì 9 novembre3 al cinema

IL DOMANI TRA DI NOI Rimasti isolati a seguito di un tragico incidente aereo, due estranei sono costretti ad avvicinarsi per sopravvivere in condizioni estreme tra le nevi di un massiccio montuoso lontano da ogni forma di civiltà. Quando si rendono conto che non arriveranno aiuti, intraprenderanno un difficile viaggio attraverso migliaia di chilometri nella natura selvaggia, stimolandosi l’un l’altro a resistere e accendendo così un’attrazione inaspettata. Il film è tratto dall’omonimo romanzo di Charles Martin. Regia di Hany Abu-Assad Con Idris Elba, Kate Winslet Genere: Azione Da giovedì 23 novembre al cinema

GEOSTORM In seguito a una terribile serie di disastri naturali che hanno messo in serio pericolo il pianeta, i capi di stato dei vari Paesi del mondo si sono uniti per creare una rete di satelliti per controllare il clima globale e garantire la sicurezza di tutti. Ma qualcosa non ha funzionato, il sistema costruito per proteggere la Terra ora la sta attaccando ed è una corsa contro il tempo per scoprire da dove proviene la minaccia, prima che una tempesta universale spazzi via tutto… e tutti. Regia di Dean Devlin Con Gerard Butler, Andy Garcia Genere: Azione Da mercoledì 1 novembre al cinema

BORG MCENROE Regia di Janus Metz Pedersen Genere: Drammatico Con Shia LaBeouf, Sverrir Gudnason Da giovedì 9 novembre al cinema Per la prima volta al cinema una delle più straordinarie rivalità sportive di tutti i tempi. Da una parte l’algido e composto Bjorn Borg, dall’altra l’irascibile e sanguigno John McEnroe. Il primo desideroso di confermarsi re incontrastato del tennis, il secondo determinato a spodestarlo. Svelando la loro vita fuori e dento il campo, “Borg McEnroe” è il ritratto avvincente, intimo ed emozionante di due indiscussi protagonisti della storia del tennis e il racconto, epico, di una finale diventata leggenda: quella di Wilmbledon 1980. 55


Musica > di Ilaria De Donatis

N E G R A M A R O Torna la band salentina con un nuovo album che si preannuncia di grande successo, almeno stando all’inedito “Fino all’imbrunire”: l’uscita è stata fissata per il 17 di questo mese.

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ulla scia musicale del singolo “Fino all’imbrunire”, uscito il 6 ottobre scorso, i Negramaro regalano al loro pubblico con un nuovo album dal sound incomparabile e sul cui titolo c’è ancora mistero. Il beat della batteria, la musicalità delle tastiere e il missaggio, reso ottimale tramite sintetizzatori elettronici, costituiscono alcune delle caratteristiche dei dodici brani della tracklist di questa ultima fatica discografica. Il gruppo, in pieno accordo con casa discografica, la Sugar Music di Caterina Caselli, ha deciso di far uscire il disco il 17 di questo mese, ma per enfatizzare tale progetto, Giuliano Sangiorgi, il vocalist del gruppo, l’ha pubblicizzato in modo originale: infatti, cogliendo la contemporanea uscita della nuova stagione televisiva di “Gomorra”, ha contattato Salvatore Esposito, attore della serie nel ruolo di Genny Savastano, per registrare un video in cui quest’ultimo, durante una telefonata a Sangiorgi, esclama in modo minaccioso: «Il 17 novembre esce Gomorra 3, non il nuovo album dei Negramaro», e dopo un’iniziale approvazione, il frontman della band rassicura i fan con la frase: «Noi usciamo il 17 novembre, state senza pensieri», citando un tormentone della fiction. I fan del gruppo da sempre apprezzano la voce così dolcemente cadenzata di San56

giorgi, che si innalza a picchi musicali improvvisi per poi riabbassarsi di tono, in un movimento ritmico simile ad un’onda musicale. Non a caso il primo inedito “Fino all’imbrunire” ha ottenuto 700.000 visualizzazioni alla sua uscita e continua ad ottenerne migliaia. Soffermandosi su questa canzone è evidente come il videoclip che la descrive, in cui è presente anche la piccola Maria Sole, nipote di Sangiorgi, ed è curato dal regista Tiziano Russo, sia fortemente emblematico, assumendo quasi le sembianze di stemma dell’intero album, per i suoi caratteri così tenui espressi mediante la figura di un bambino a cui spuntano le ali e che decide di volare lontano dalla sua famiglia e dal mondo che conosce. Il messaggio simbolico lanciato in modo trasversale al pubblico appare un invito a pensare ad una realtà diversa da quella conosciuta, raggiungibile forse trascendendo i limiti presenti nella mente umana. È impossibile, di conseguenza, non emozionarsi ascoltando la strofa «Torneranno anche gli uccelli, ci diranno come volare, per raggiungere orizzonti più lontani, al di là del mare». Questo nuovo progetto arriva a due anni esatti dal tour “La rivoluzione sta arrivando”, che riempì stadi e arene italiane, a partire dai 300.000 fan del Circo Massimo a Roma.


Musica > di Ilaria De Donatis

CREMONINI È in uscita il prossimo 24 novembre il nuovo progetto del cantautore bolognese che, dopo mesi di registrazione presso gli studi londinesi, colpisce i suoi fan con un “Benedict Album”.

L

’attesa è finita: a circa tre anni di distanza dal tanto ascoltato “Logico”, Cesare Cremonini si ripropone al pubblico italiano con un nuovo album, il cui nome è rimasto nell’ombra per molti mesi, al fine di far crescere in modo esponenziale il desiderio dei fan e infatti, come per antonomasia, l’artista lo ha annunciato utilizzando l’aggettivo “benedict”, non solo per celebrare la solennità di tale produzione, ma anche per sottolineare l’immensa soddisfazione per il traguardo raggiunto: la sua ultima fatica discografica si intitola appunto “Benedict Album”. Il cantautore bolognese ha scelto di incidere questo cd nei maestosi Air Studios di Londra dove, già dallo scorso maggio, ha iniziato a pubblicare post su diversi social network per condividere con i suoi ammiratori alcuni momenti e qualche curiosità, come queste: «L’ultima volta che ho visto la partitura originale per quartetto d’archi di Yesterday scritta da George Martin non erano tempi così social. Così ho pensato di condividerla», e ancora «Sono a Londra per tre giorni di registrazioni del nuovo album insieme a Nick Ingman». Attenendosi alle parole dell’artista, le tracce del disco contengono, quindi, gli arrangiamenti creati da uno dei più grandi compositori

dell’attuale panorama musicale: Nick Ingman, infatti, ha lavorato al fianco di artisti come Oasis, Eric Clapton, Elton John, Tina Turner, David Bowie, inoltre sono famose le sue collaborazioni con la London Sinfony Orchestra, la Royal Philharmonic Orchestra e la Royal Liverpool Philharmonic. Ascoltando le diverse canzoni contenute nel disco di Cremonini si avverte un timbro musicale molto più potente, in cui la voce fluente e melodiosa dell’ex leader dei Lunapop acquisisce una nuova profondità, dovuta sia agli ottimi arrangiamenti, messi in musica da un’intera orchestra, sia al mixaggio finale realizzato nell’agosto scorso, durante i giorni in cui il cantante ha dichiarato: «L’inizio dei missaggi finali qui a Londra è stato molto promettente. Sono felice. Ma il lavoro non è ancora concluso. Mancano i 100 metri finali». Nonostante abbia già pubblicato ben quattro lavori da solista, quest’ultimo appare diverso, distaccandosi molto dai precedenti. Negli spartiti musicali e nei testi da lui scritti, Cremonini racconta un nuovo sé stesso, riuscendo a farsi seguire e apprezzare dal pubblico in questa nuova e più matura fase della sua vita personale e artistica, coronata da un autentico album “benedetto”. 57


Motori > di Silvestro Bellobono

LEXUS NX RESTYLING IL SUV MEDIO SI RIFÀ IL LOOK L

o si può definire una sorta di upgrade, ossia un aggiornamento a distanza di tre anni dall’ultimo modello della gamma, per presentarsi sul mercato come un Suv più sportivo e dinamico: da questi presupposti nasce la nuova Lexus NX restyling caratterizzata da una versione esclusivamente ibrida. Infatti il motore, pur essendo lo stesso dell’esemplare oggi in commercio, ovvero il quattro cilindri da 2,5 litri combinato a due unità elettriche che raggiunge i 197 CV, offre performance migliorate grazie al sistema “Active Sound Control” che ne riproduce il suono tramite gli speaker dell’impianto audio. A contraddistinguere la neonata del brand di lusso del gruppo Toyota è soprattutto il layout esterno: sull’anteriore spicca un’originale mascherina “a clessidra” più grande e accompagnata da prese d’aria accresciute e collocate lateralmente sotto i proiettori; l’aspetto longitudinale appare maggiormente muscoloso, teso e ricco di angoli vivi che accentuano l’indole aggressiva della vettura; più grintoso è anche il paraurti posteriore, sul quale sono montati moderni proiettori allungati e perfezionati; infine, i nuovi cerchi in lega da 18 pollici dona-

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no al design complessivo un tocco ulteriormente sportivo. Ovviamente sono stati rinnovati anche gli interni: nell’abitacolo trova sede ideale un innovativo display da 10,3 pollici per l’infotainment di bordo, supportato da un software aggiornato che gestisce il sistema multimediale e va a sostituire i vecchi tasti fisici dei precedenti modelli; inoltre, è stato aggiunto un vano più ampio per la ricarica wireless dei device elettronici; gli arredi, invece, sono impreziositi da inserti in alluminio satinato e, come optional, da rivestimenti Takumi che si richiamano agli origami giapponesi. Un’altra novità è rappresentata dalle modifiche apportate alle sospensioni, grazie all’introduzione di ammortizzatori e barre stabilizzatrici di ultima generazione, abbinate alle sospensioni adattive AVS (Adaptive Variable Suspension). Infine, per chi ama le personalizzazioni, è possibile scegliere l’allestimento F Sport con griglia anteriore in nero lucido e cerchi in lega realizzati su richiesta.



Nautica > di Silvestro Bellobono

M/Y MYSTERE

IL NUOVO OTAM MILLENNIUM 80 C

ome il suo diretto predecessore Mr Brown, anche l’innovativo M/Y Mystere fa parte della gamma “Millennium 80” di Otam, il cantiere ligure che esporta nel mondo l’eleganza del Made in Italy. Per l’esattezza questo yacht rappresenta la quarta unità del modello di punta, in grado di combinare pienamente l’estetica del layout con alti livelli di prestazioni e di abitabilità a bordo. Spinto da una doppia motorizzazione MTU M94 2600 Hp e da trasmissioni Arneson drive15 A1L, il natante raggiunge i 48 nodi di velocità massima. La pregevole artigianalità italiana emerge sia osservando l’armonia degli esterni spaziosi e dello scafo a “V” profonda, che ammortizza il flusso delle onde, sia ammirando il design degli interni: gli arredi mescolano l’uso dell’ebano laccato con gli inserti in teak, acciaio cromato e moquette in seta. Il comfort degli ambienti è esaltato dalla doppia suite armatoriale, dalla comoda cabina vip, dalla cucina full-optional e della cabina equipaggio situata a prua con accesso separato. Un ulteriore motivo di agio e sicurezza è offerto dall’insonorizzazione interna, garantita dalla duplice coibentazione nella sala macchine e nelle aree armatoriali. CARATTERISTICHE Lunghezza: f.t.: 25,50 m Larghezza: 6,05 m Motorizzazione: MTU M94 2600 Hp Velocità max: 48 nodi 60



Agenda eventi

IL PADRE

EDOARDO BENNATO

Dal 02/11 al 19/11

13/11/17

Roma

Teatro Sistina Ore 21.00 Prezzi da euro: 25,00 a 48,00 Info: Ticket One

Teatro A. Jovinelli Ore 21.00 Prezzi da euro: 18,50 a 34,50 Info: Ticket One

Roma

AMEDEO MINGHI

11/11/17

14/11/17

Roma

Roma

Auditorium Conciliazione Ore 21.00 Prezzi da euro: 25,00 a 53,00 Info: Ticket One

Palalottomatica Ore 21.00 Prezzi da euro: 49,45 a 80,50 Info: Ticket One

BRYAN ADAMS

12/11/17

Dal 17/11 al 03/12

Roma

Palalottomatica Ore 21.00 Prezzi da euro: 36,80 a 34,50 Info: Ticket One

JAMES BLUNT

Roma

THE BODYGUARD

Fino al 12 Novembre

24/11/17 Ciampino

Orion Costo del biglietto euro 28,75 Info: Ticket One

Roma

LA STRANA COPPIA 62

Teatro Sistina Ore 21.00 Prezzi da euro: 28,75 a 46,00 Info: Ticket One

Teatro Sistina Ore 21.00 Prezzi da euro: 36,23 a 57,50 Info: Ticket One

NESLI


La redazione non risponde di eventuali cambiamenti a date e prezzi pubblicati

25/11/17

29/11/17

Roma

Roma

Auditorium Conciliazione Ore 21.00 Prezzi da euro: 29,00 a 60,00 PINK FLOYD LEGEND DAY Info: Ticket One

Palalottomatica Ore 21.00 Costo del biglietto: euro 28,75 Info: Ticket One

CAPAREZZA

26/11/17

Dal 01/12 al 03/12

Roma

Palalottomatica Ore 21.00 Prezzi da euro: 28,00 a 34,00 Info: Ticket One

HARRY POTTER

NICCOLO’ FABI

PAOLA TURCI

Roma

Auditorium Conciliazione Prezzi da euro: 33,00 a 95,00 Info: Ticket One

27/11/17

02/12/17

Roma

Roma

Auditorium Sala Santa Cecilia Ore 21.00 Prezzi da euro: 29,00 a 46,00 Info: Ticket One

Palalottomatica Ore 21.00 Prezzi da euro: 29,00 a 75,00 Info: Ticket One

GIANNA NANNINI

Dal 28/11 al 03/12

03/12/17 Roma

Roma

Teatro Brancaccio Prezzi da euro: 34,50 a 40,00 Info: Ticket One

VIRGINIA RAFFAELE in PERFORMANCE

FIORELLA MANNOIA

Auditorium Sala Santa Cecilia Ore 21.00 Prezzi da euro: 40,00 a 69,00 Info: Ticket One 63


Claudio Scaringella

Kitchen > a cura de: Il Pacchero Solitario

Ingredienti per 4 persone

800 grammi di castagne, 2 patate viola, 16 gamberi rossi, 10 cc di whisky Caol Ila o altro whisky molto torbato, olio per friggere, olio extravergine, sale, pepe, timo, una noce di burro.

Preparazione della ricetta

I

niziate lessando le castagne con sale e alloro, armatevi della pazienza necessaria per sbucciarle privandole di ogni residuo di pellicina. A questo punto spezzettate grossolanamente le castagne e rosolatele con la noce di burro; sfumate con il whisky che, come di consueto, si incendierà, e fatelo consumare. Aggiungete dell’acqua, sale, pepe a piacere e cucinatele per qualche minuto in un tegamino piuttosto profondo. Nel frattempo, private i gamberi del loro carapace e disponeteli per essere rispettosamente cotti al vapore, ponendo fra di essi dei rametti di timo fresco. Tagliate le patate viola a stick molto sottili e tuffatele in generoso olio di semi ben caldo, finché non saranno fritte e croccanti.

Livello difficoltà: media gne fino ad ottenerne una crema densa a tal punto da poterla lavorare con il sac à poche, e con questo strumento divertitevi a creare giochi di onde sui piatti da portata ben caldi. Adagiate sulla crema i gamberi cotti al vapore, decorate con gli stick di patate e con qualche rametto di timo. Irrorate il tutto con dell’ottimo olio extravergine del mio amico Alfredo Cetrone e accompagnate con un goccio del whisky torbato che avete usato in cottura. Grazie dell’attenzione. Tempo di preparazione della ricetta:

Con il minipimer nel pentolino, rigorosamente stretto e profondo, frullate le casta-

IL PACCHERO SOLITARIO Aprilia, Via Verdi, 29 (Ang. (Ang. via via M.Aurelio) M.Aurelio) T. 06.92062042



Avete finalmente eliminato gli ultimi influssi

spersore di energia: il destino suggerisce il

di un Saturno ormai già lontano e i primi ef-

vostro cammino e vi rende concentratori di

fetti benefici di questo transito passato già si

energia, catalizzatori di idee, eppure Mercurio vi impedisce di realizzare tutti i vostri piani perchè la coerenza per voi dura un istante. I vostri numeri fortunati: 24 - 34 - 79

che? Si, è tutto vero, ma non montatevi la testa, siete appena all’inizio e peccate di ottimismo. I vostri numeri fortunati: 21 - 66 - 67

minciando a intravedere alcuni segnali ultra-

uniti nelle acque profonde del vostro oceano, l’in-

terreni e capite cosi che le soddisfazioni della

tuizione unita alla forza del pianeta del dovere

vita non sono solo cibo, sesso e tranquillità. La Luna vi scuote dall’interno e vi rende più sensibili.

Scorpione

Auguri scorpioncini! Mercurio e Saturno sono

vi infonderà una caparbietà nel lavoro che neanche voi vi aspettate. Sfruttate l’onda, è il mese in cui bisogna raccogliere ciò che avete seminato! I vostri numeri fortunati: 10 - 49 - 84

Vi state concentrando troppo su obiettivi troppo

sagittario vi rendono ostili e intrattabili. Atten-

superficiali, avete paura di guardarvi allo spec-

zione a non cadere in punte di acidità, non ri-

chio e scoprire che dietro i vostri tram tram la-

sulterete più simpatici. Cercherete di rispolverare qualche vecchia fiamma perchè vi sentite vuoti: rimedio inutile se vi riempite solo di aria. I vostri numeri fortunati: 36 - 38 - 72

Sagittario

Un tormento siete questo mese, molti pianti in

vorativi alla fine non avete altre motivazioni per vedervi degni di vivere. Trovate la vostra essenza, il motore dei vostri pensieri, ma non in coppia. I vostri numeri fortunati: 57 - 73 - 12

Finalmente avete capito che tardare le reazioni

senso materno delle donne cancerine si risveglia

del destino non serve a nulla... perchè alla fine

e probabilmente per molte di voi è periodo di con-

la marea arriva ugualmente e i danni non sono

cepire una nuova vita. Saturno in Scorpione vi rende perspicaci e vi ricollega alle forze misteriose dell’acqua che vi governa, donandovi saggezza. I vostri numeri fortunati: 8 - 47 - 81

Capricorno

Il legame con la vostra famiglia si fa molto forte: il

minori. State incominciando ad avere coraggio di rischiare, è soltanto il primo passo, ma mettetevi in gioco, alla fine il rischio è divertente! I vostri numeri fortunati: 3 - 17 - 58

Un dissesto familiare ed emotivo vi scuote,

Una calma serafica vi domina, state vagliando

probabilmente state realizzando che ancora

nuovi orizzonti lavorativi ma al contempo non

non sapete distinguere bene tra un’amicizia,

vi fidate totalmente delle persone che vi cir-

una relazione già terminata e una nuova strada che non avete il coraggio di prendere perchè perdereste qualche aggancio prezioso. I vostri numeri fortunati: 22 - 53 - 69

Acquario

Gemelli Cancro Leone Vergine

scoprono: lavoro? casa nuova? entrate economi-

Una nuova fiamma di vita vi scuote, state co-

I vostri numeri fortunati: 9 - 23 - 55

66

Bilancia

La distrazione è un grande attrattore e di-

condano, avete bisogno di un lampo di genio. Si consigliano alleanze con Scorpioni e Bilance. La scelta del luogo? passeggiare e sentire... I vostri numeri fortunati: 44 - 71 - 80

Un disturbo fisico vi sta mettendo l’ansia e

Scontri in famiglia vi rendono tristi e demoti-

state pensando che avete sbagliato ad imposta-

vati, ma non sapete percepire che gli attacchi

re la vostra vita lavorativa su troppo stress...

nei vostri confronti non possono che stimolare

avrete delle ottime occasioni per riprendere

una crescita, chi vi ama non giudica ma vi pro-

coscienza e percezione di voi stessi. Si consiglia una camminata in montagna... I vostri numeri fortunati: 38 - 75 - 88

Pesci

Toro

Ariete

Oroscopo del mese >

tegge. Ascoltate e recepite... La passività non premia nessuno. I vostri numeri fortunati: 14 - 28 - 46




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