FOR YOU MAGAZINE_APRILE 2016

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Aprile 2016

Attualità Cos’è la maternità surrogata

Salute Prevenire le lesioni alle cartilagini

Viaggio La città di Miami

Moda Balmain

Life Facebook attenzione agli insulti

Musica Renato Zero ...e molto altro ancora all’interno




Editoriale di RAFFAELLAPATRICELLI

Anno 7 - Numero 4 Aprile 2016

For You Magazine Vicolo Brenta, 1 - Aprilia Tel. 333.6024565

Editore e Direttore Creativo Alessandro Immordino a.immordino@foryoumagazine.it

Direttore Responsabile Raffaella Patricelli

direttore@foryoumagazine.it

Collaboratori Tiziana Sacchetti, Pamela Polizzi Silvestro Bellobono, Giovanna Testa Gianluca Rini, Laura de Rosa Daniele Lisi Stampa Pignani Printing Via Monte Pogliano - Nepi (VT) Per la tua pubblicità su FOR YOU MAGAZINE redazione@foryoumagazine.it www.foryoumagazine.it E’ vietata la riproduzione anche parziale di testi, grafica, immagini e spazi pubblicitari realizzati da For You Magazine Salvo accordi scritti le collaborazioni a For You Magazine sono da ritenersi gratuite e non retribuite

Registrazione al Tribunale di Latina Nr. 927 del 23/07/2010

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LA RISPOSTA VOLA VIA NEL VENTO... Cari lettori, mentre vi scrivo si susseguono gli aggiornamenti sugli attentati di Bruxelles. Ancora una volta l’Europa è stata attaccata. Ancora una volta molte persone hanno perso la vita. Questa guerra contemporanea e surreale induce a numerose e rapidissime considerazioni. Mentre scrivo ho messo un po’ di musica, è Bob Dylan. Scorrono le tracce, poi il mio orecchio si sofferma su un brano in particolare, una canzone famosissima: Blowin’ in the Wind. L’ho sempre amata, ma è tanto tempo che non l’ascoltavo. Oggi mi sembra più attuale che mai. Parla ai miei pensieri e mi piacerebbe che parlasse a quelli di tutti. Bob Dylan ha scritto diverse canzoni contro la guerra, alcune anche dai toni molto forti, come “Masters of War” che fu utilizzata dai pacifisti come inno contro il conflitto in Vietnam. Quella che sto ascoltando io invece è ricca di simbolismi, di metafore. L’adoro, è affine al mio modo di sentire la vita. Vi cito alcuni passaggi in italiano, leggete se vi va: Quante strade deve percorrere un uomo. Prima di poterlo chiamare “uomo”? Sì, e su quanti mari deve volare una colomba bianca. Prima che possa riposare nella sabbia? Sì, e quante volte le palle di cannone dovranno volare. Prima che siano bandite per sempre? La risposta, amico, vola via nel vento… Sì, e quante orecchie deve avere un uomo. Prima che possa ascoltare la gente piangere? Sì, e quante morti ci vorranno perché egli sappia. Che troppe persone sono morte? La risposta, amico, vola via nel vento. La risposta vola via nel vento.

Raffaella Patricelli

direttore@foryoumagazine.it



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8 Attualità:

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Maternità surrogata. Un tema che sta facendo molto discutere.

12 Attualità:

L’Italia, la Nazione numero uno al mondo per patrimonio artistico.

14 Attualità:

Baratto amministrativo, che cos’è e come funziona.

18 Life:

Stop inquinamento. Scoperto il batterio che mangia la plastica.

20 Life:

Perdita di un coniuge. Quando in un attimo la vita cambia e si resta soli.

24 Salute:

Prevenire dolori, lesioni e deterioramento alle cartilagini.

26 Salute:

I fastidiosi sintomi che si manifestano ad aprile, il mese delle allergie.

30 Estetica:

Argilla bianca, i benefici per la nostra pelle ed i nostri capelli.

34 Alimentazione:

Olio extravergine di oliva. Condimento ideale per la nostra dieta quotidiana.


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ommario Aprile

duemila16

36 Viaggio: La favolosa città di Miami in Florida. 40 Moda donna: Balmain collezione Primavera/Estate. 42 Shopping donna: I colori della primavera. 47 Shopping donna: Speciale Gioielli Primavera/Estate. 48 Shopping uomo: Le nuove tendenze di moda.

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50 Arte: I lavori del fotografo Lee Jeffries. 54 Teatro: Lorella Cuccarini nel musical Rapunzel. 58 Musica: “Alt” il nuovo album di Renato Zero.

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Attualità > di Pamela Polizzi

MATERNITA’ SURROGATA

DISCUTERE Pratica emancipativa o mercificazione dell’umano? Ecco in cosa consiste uno dei più controversi metodi di fecondazione assistita.

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l tema è scottante, di quelli che infiammano e dividono: l’“utero in affitto” (o più tecnicamente maternità surrogata) del quale si è discusso ampiamente nelle settimane che hanno preceduto l’approvazione in Senato della legge sulle unioni civili, continua a tenere banco nel dibattito pubblico. Non solo per ragioni legislative, ma anche -e soprattutto- per ragioni etiche e morali. Ad essere definite madri surrogate sono quelle donne che accettano di portare avanti una gravidanza per conto di coppie e persone (omosessuali o eterosessuali) che non possono avere figli. Se la madre surrogata è anche madre biologica del bambino, perché mette a disposizione dei committenti il proprio utero e i propri ovuli, si parla di surrogazione tradizionale; se la madre surrogata mette a disposizione il solo utero, accettando che in esso venga impiantato un embrione realizzato in vitro, geneticamente imparentato con i genitori committenti o proveniente da donatrici, si parla di surrogazione gestazionale. Solo in alcuni paesi -quali Francia, Germania e Italiala pratica dell’“utero in affitto” è totalmente interdetta: per quanto frutto di una scelta consapevole, infatti, l’offrire a terzi il proprio corpo in cambio di soldi, rischia di avallare e incentivare lo sfruttamento femminile. Detto questo, per salvaguardare il diritto alla libertà personale, posto che il confine tra il “non lo farei mai” e il “non deve farlo nessuno” è difficile da tracciare, i governi di molti paesi hanno provveduto a regolarizzarla. Nello specifico,

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come scelta volontaria, ovvero nella forma “altruistica”, essa è concessa in Argentina, Australia (nel Nord), Belgio, Canada, Repubblica Ceca, Irlanda, Giappone, Paesi Bassi, Venezuela; come prestazione commerciale, dunque previo pagamento, nelle più permissive India, Russia, Tailandia, Uganda, Ucraina e in alcuni stati degli Stati Uniti. Laddove c’è scambio di denaro, è intuibile, la maternità surrogata diviene un vero e proprio business, nonché fonte di guadagno per tutte quelle donne che versano in condizioni di indigenza. Nel nostro paese la surrogazione, alla quale ricorrono nell’80-90% dei casi coppie eterosessuali, è vietata e giudicata reato dalla legge 40; nessuna legge tuttavia, ad oggi, ne impedisce il ricorso all’estero. In tali casi allora, al rientro in Italia, da un punto di vista legale, come verrà gestita la faccenda? Se uno dei membri della coppia ha un legame biologico col bimbo, esso sarà riconosciuto genitore e al suo partner, solo quando dell’altro sesso, sarà data facoltà di adozione. Se, invece, nessuno dei due genitori ha un legame biologico con il bambino, la magistratura potrebbe aprire delle indagini e contestare il reato di alterazione di stato; ciò nonostante nel 2015 una sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha giudicato del tutto legittimo, anche in mancanza di legami genetici, il figlio che una coppia aveva ottenuto in Russia con la surrogata. Un precedente, questo, di non poco conto.



Attualità > di Lorena Cacace (www.nanopress.it)

Politici ‘scrocconi’

CAMERA I politici, che strane persone. Tutti bravi a dichiarare guerra all’evasione fiscale, puntando il dito contro chi non fa lo scontrino e poi, quando si tratta del loro bar alla buvette di Montecitorio, sono i primi a non pagare.

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ome ha raccontato Repubblica, Compass spa, società che ora gestisce il bar della Camera, ha dovuto mandare una direttiva ai dipendenti per obbligare i deputati a mostrare lo scontrino prima di essere serviti, scatenando reazioni indignate da parte degli onorevoli. Così, accade che l’ex ministro Maurizio Lupi si offenda perché gli viene chiesto lo scontrino prima di essere servito. “Ma siete impazziti? Io consumo e poi pago, come in tutti i bar del mondo!”, la sua reazione raccolta dal quotidiano. Chi lo dice ai politici della “casta”, chiusi nel loro mondo dorato, che nella vita reale succede già? La decisione di Compass Group è arrivata per una causa ben precisa: alla Camera c’è un esercito di scrocconi, deputati da 15mila euro al mese, che non pagano neanche il caffè. Quando la società ha rilevato il bar di Montecitorio, in un’ottica di tagli alle spese, aveva fatto due calcoli: secondo quanto speso negli anni prima, la previsione d’incasso era di 500mila euro l’anno. I conti reale invece sono più bassi del 30%, con un calo di circa 100mila euro. Repubblica svela che i vertici della società sono andati di persona a controllare cosa succedesse e hanno visto con i loro occhi l’esercito dei “furbetti”, che si dimenticano di pagare e continuano a consumare come se nulla fosse. Con stipendi così alti, è pazzesco che non si paghino neppure il caffè, eppure è proprio quello che è successo, e non è neanche la prima volta. Ad agosto 2015, la Presidenza della Camera decide di tagliare le spese e dà in gestione 10

il bar di Montecitorio. Prima però deve chiudere i conti e cosa si scopre? Mancano 20mila euro di caffè non pagati: 34 deputati non hanno saldato i conti aperti. Sì, perché tra i tanti privilegi, i deputati possono ricorrere al “pagherò” quando non hanno contanti o hanno fretta, tra una votazione e l’altra. Fosse solo questo. Invece, nel corso degli anni politici di ogni schieramento hanno usufruito di “benefit aziendali” pagati dai cittadini, con costi irrisori per mangiare nel cuore di Roma. Il ristorante del Senato ha adeguato i prezzi nel 2011, sotto la presidenza di Renato Schifani, con un solo risultato: il ristorante ha chiuso perché i senatori non volevano pagare 10 euro per una bistecca. Nel 2014 quel ristorante è diventato una tavola calda, con piatti freddi, panini e qualche specialità calda. Risultato? Per un pranzo completo si spende intorno ai 10 euro. Eppure, c’è stato chi si è lamentato della “qualità della vita” a Montecitorio e Palazzo Madama. Nel 2007 Rocco Buttiglione firmò con altri parlamentari, una lettera per chiedere di inserire il gelato al bar del Senato. “Ci rivolgiamo a voi con una richiesta di miglioramento della qualità della vita in Senato. La buvette non è provvista di gelati. Noi pensiamo che sarebbe utile che lo fosse e siamo certi di interpretare in questo il desiderio di molti. È possibile provvedere? Si tratterebbe di adeguare i servizi del Senato alle esigenze della normale vita quotidiana delle persone”, così recitava il testo, riportato dai media di allora.



Attualità > di Silvestro Bellobono

SIAMO I PRIMI AL MONDO

ARTISTICO Secondo l’indagine “2016 Best Countries”, l’Italia domina in assoluto per le bellezze storiche, architettoniche e culturali. Purtroppo però siamo tra gli ultimi per burocrazia, tasse e opportunità imprenditoriali.

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na volta tanto nella vita è bello arrivare primi. Potrebbe essere questo il commento orgoglioso da ostentare per la nostra bistrattata Italia che, in virtù della sua storia e delle sue eccellenze, ha ancora la forza di posizionarsi davanti a tutti. Almeno secondo i dati del sondaggio “2016 Best Countries”, realizzato dalla prestigiosa testata statunitense U.S.News, organo di comunicazione opinion leader da 80 anni, in collaborazione con BAV Consulting e con la Wharton School of the University of Pennsylvania. Dall’indagine, condotta su un campione di 16.000 persone di quattro continenti, alle quali è stato chiesto di valutare 60 Paesi mondiali attraverso 7 categorie (turismo, diritti, moda, patrimonio culturale, imprenditoria, opportunità di business, dinamicità), è emerso che l’Italia si erge sul gradino più alto del podio nella classifica “Heritage”, ossia per il patrimonio culturale, storico e architettonico che la contraddistingue. Un riconoscimento di cui andare fieri, considerato non solo il punteggio a pieni voti (10/10) ma anche il fatto di essersi lasciati alle spalle due Stati altrettanto blasonati e culturalmente ricchi come Spagna e Grecia. Oltremodo onorevoli sono i “piazzamenti” italiani in altre nobili tipologie dell’inchiesta: la nostra Penisola è seconda (dietro alla Francia, prima degli Usa) nella sezione “Cultural Influencer”, riservata alle nazioni leader per le capacità di fare tendenza nei campi del sapere e del-

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la moda, a conferma che siamo ancora la patria di una cultura molto influente a livello internazionale. Altrettanto importante è il secondo posto nella graduatoria “Adventure” che racchiude in sé turismo, accoglienza, bellezza paesaggistica, appena dietro al Brasile ma davanti alla Spagna. E qui, purtroppo, finiscono le note liete. Infatti, nella classifica generale di questo accurato report, il migliore Paese al mondo risulta essere la Germania, seguita da Canada, Regno Unito e Stati Uniti. Mestamente l’Italia si deve accontentare del 12° posto con un punteggio complessivo di 6,7/10 che non è male su 60 nazioni in lizza, eppure ci colloca dietro, per esempio, a Norvegia (9°) e Danimarca (10°) che non hanno il nostro potenziale o le nostre ricchezze naturali. A danneggiare il risultato globale dello Stivale incidono sciaguratamente i punteggi bassissimi in fatto di “Entrepreneurship”, ovvero le condizioni per lo sviluppo imprenditoriale (4,5/10) che ci vedono al 18° posto nel ranking, e di “Movers” (dinamicità) dove siamo 29esimi con un 4 in pagella. Ma il giudizio davvero umiliante è il 36esimo posto nella classe “Open for Business”, cioè opportunità e facilità del business dove, nel dettaglio, abbiamo uno score di 1,8 su 10 per la burocrazia, di 0,8/10 per l’alto livello di corruzione e addirittura di 0,3 su 10 per le tasse! Un gran peccato, per questa classifica ma soprattutto per il popolo italiano.



Attualità > di Cecilia Casadei (www.nanopress.it)

Baratto amministrativo

FUNZIONA

Introdotto dal decreto sblocca Italia varato dal governo Renzi, il baratto amministrativo consiste nella possibilità di non pagare le tasse comunali arretrate come IMU e TARI, ad esempio, offrendo in cambio il proprio lavoro.

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vete capito bene: manodopera come moneta per estinguere i debiti! Riguardo a quali tipi di lavoro siano ammessi come “moneta” per il baratto amministrativo, sappiamo che la scelta va al Comune, il quale ne privilegia alcuni in base alle necessità del momento: pulizia strade, manutenzione verde pubblico, assistenza scolaresche sono solo alcuni dei lavori utili a pagare le tasse. Per ottenere la possibilità di usufruire del baratto amministrativo, il richiedente deve: - risiedere nel Comune presso il quale inoltra la domanda; - essere maggiorenne; - avere un ISEE non superiore all’importo ritenuto congruo dal Comune e un debito fiscale inferiore a questo; - avere un debito fiscale comunale da estinguere. Ogni Comune italiano è libero di aderire o meno all’iniziativa, che rappresenta in fin dei conti un ottimo strumento per andare incontro alle esigenze di disoccupati e lavoratori in mobilità, al fine di impiegare produttivamente il tempo libero per saldare i propri debiti. I primi sostenitori Il baratto amministrativo è già operativo e il primo Comune italiano che l’ha adottato è stato quello di 14

Invorio, in provincia di Novara, nel luglio scorso, seguito dai Comuni sardi di Guspini, Sardara, Isili e Quartu Sant’Elena e da quello di Marcellinara, provincia di Catanzaro, Cameri (Novara), Pescara, Lanciano (Chieti) e Vasto, in Abruzzo. L’esempio di Milano Milano ha aderito all’iniziativa del governo Renzi come prima fra le grandi città. Basta essere residenti o con permesso di soggiorno valido, avere un Isee non superiore ai 21mila euro, e avere dei debiti con l’amministrazione. Chi presenta domanda dovrà dimostrare che non è in grado di far fronte al pagamento perché il reddito familiare è diminuito a causa di licenziamento, cassa integrazione o problemi di salute. Il baratto si può utilizzare per estinguere debiti maturati fino al 2013 e per un valore minimo di 1.500 euro, ossia Ici, Imu, Tarsu, Tares, Tari, violazioni del codice stradale, mancato pagamento per la fornitura di beni e la prestazione di servizi, canoni e proventi per l’uso di beni comunali. A chi accetta il baratto è riconosciuto un ‘bonus’ di 10 euro per ogni ora di lavoro svolta. Tutti i dettagli e il bando per partecipare sono sul sito del Comune.



Life > di Pamela Polizzi

casalinga Mandare avanti la casa e la famiglia è un impegno a tempo pieno: il sito americano Salary.com ha calcolato il valore economico del lavoro domestico.

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na professione a tutti gli effetti quella della casalinga, che ne ingloba in sé almeno altre otto: manager, contabile, psicologa, cuoca, autista, addetta alle pulizie, babysitter, insegnante; nessuno stipendio e, spesse volte, nessun riconoscimento sociale. Una ricerca, condotta dal sito americano Salary.com su un campione di 6000 donne, ha evidenziato il potere economico effettivo di queste attività domestiche. Lo stipendio ideale ammonterebbe a 6.971 euro, per un totale annuo di oltre 83 mila euro; si tratta di cifre non casuali, risultato di un algoritmo matematico che monetizza i lavori svolti dalle donne di casa sulla base dei prezzi effettivi di mercato. Per raggiungere tale cifra, si è moltiplicata la media delle ore settimanali dedicate alle attività domestiche con le tariffe che i vari professionisti esterni richiederebbero per compiere lo stesso lavoro: in particolare, si è ipotizzato che una casalinga, nell’arco della settimana e per 10 euro l’ora, cucini per 14 ore, diventi autista per 8 ore e impartisca lezioni per 13 ore. È stato supposto, inoltre, che per limitare le crisi dei vari componenti del nucleo familiare e per pianificare le loro giornate, si finga psicologa e manager per 7 ore alla settimana, rispettivamente per 28 e 40 euro l’ora. Se si considerano tutti i molteplici impegni si giunge al com-

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plessivo medio di oltre 94 ore settimanali di lavoro, affatto considerate se non nella gratitudine di chi ne giova. Un impegno a tempo pieno, quindi, che viene considerato alla stregua di un non lavoro, poiché improduttivo a livello economico: è per questo che negli ultimi anni sono cresciuti i movimenti e i siti Internet a difesa del ruolo della casalinga e, soprattutto, a sostegno del diritto alla retribuzione. Tra i tanti Federcasalinghe, il portale web la Casalinga Ideale.it e il Movimento Italiano Casalinghe, associazione veterana e ricca di aderenti che è stata fondata nel 1981 da Tina Leonzi; quest’ultima, nell’apprendere i risultati delle ricerche americane, ha espresso grande approvazione «Se non ci fossero le mamme come farebbero molte famiglie a conciliare i vari impegni? Chi andrebbe a prendere i bimbi a scuola visto che gli orari non si conciliano mai con quelli degli uffici? La realtà è che fanno risparmiare parecchi soldi allo Stato». Come tutelare, allora, il lavoro concretamente svolto dalle donne di casa? Come gratificare economicamente le attività domestiche, troppo spesso date per scontate? L’ipotesi pensionistica, per quanto difficilmente realizzabile, costituisce la soluzione più adatta; con essa, sarebbe auspicabile anche il riconoscimento di un reddito minimo per le casalinghe che non hanno altre occupazioni.



Life > di Silvestro Bellobono

STOP ALL’INQUINAMENTO

PLASTICA

Arriva dal Giappone un metodo sensazionale per combattere l’inquinamento: l’Ideonella sakaiensis 201-F6 è un microrganismo capace di degradare il polietilene tereftalato, materiale usato per produrre le bottiglie d’acqua.

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otenzialmente potrebbe trattarsi della scoperta scientifica più rivoluzionaria degli ultimi anni, soprattutto perché riguarda un problema mondiale come l’inquinamento umano. Nel lessico del laboratorio di ricerche dove è stato identificato da un team di studiosi giapponesi, il soggetto di tale scoperta è stato battezzato Ideonella sakaiensis 201-F6: volgarmente non è altro che un batterio in grado di “mangiare” la plastica, sfruttandola come fonte per il suo nutrimento. I termini scientifici di questo processo sono stati spiegati dal professor Shosuke Yoshida del Kyoto Institute of Technology, che ha guidato il gruppo di chimici in questa sensazionale ricerca, pubblicata recentemente sulla rivista “Science”. Si è partiti analizzando le proprietà del PET, cioè il polietilene tereftalato, uno dei tipi di plastica più comuni, usato soprattutto per produrre bottiglie, contenitori per alimenti, recipienti per detersivi, etichette, tubi, pellicole e involucri vari. È stato calcolato che ogni anno vengono generati circa 50 milioni di tonnellate di PET, che avrà sicuramente tanti vantaggi per l’industria e il commercio, ma ha un limite enorme: si tratta di un materiale altamente resistente alla sua naturale biodegradazione, poiché solamente poche specie di funghi possono consumarlo e smaltirlo definitivamente. Ma ora le cose potrebbero cambiare radicalmente grazie, appunto, al batterio “mangia-plastica” che il professor Yoshida e la sua équipe hanno prima individuato 18

tra diverse specie di microrganismi di rifiuti PET e poi hanno isolato una volta resisi conto che, alla temperatura di 30°C e dopo sei settimane, l’Ideonella sakaiensis è riuscito a degradare completamente un piccolo campione di plastica. Ciò è stato chimicamente possibile attraverso il lavoro in successione di due soli enzimi che rompono i legami molecolari del polietilene tereftalato e lo convertono nei suoi monomeri eco-compatibili (l’acido tereftalico e il glicole etilenico), i quali sono poi utilizzati dal batterio per la sua crescita. Al di là delle spiegazioni tecniche il principio alla base dell’intero meccanismo è molto semplice: mettendo un batterio nella condizione di nutrirsi di un’unica fonte di cibo nel tempo si adatterà a consumarla. Naturalmente adesso si aprono scenari infiniti per le applicazioni di questa scoperta, a partire dalla sua funzione di agente biologico in natura: tali batteri potrebbero essere rilasciati sulle masse di rifiuti plastici che inquinano l’ambiente e sui cumuli di PET che galleggiano in mare, come il cosiddetto “Pacific Trash Vortex”, ossia la grande isola di spazzatura che si è formata nell’Oceano Pacifico. Ovviamente gli studi sull’Ideonella sakaiensis sono solo all’inizio e occorre prudenza per non rischiare di liberare nell’ecosistema altri additivi dannosi o addirittura tossici. Tuttavia, ora, l’ecologia mondiale ha una nuova speranza su cui puntare per salvaguardare il bel “pianeta blu”.



Life > di Daniele Lisi

QUANDO IN UN ATTIMO LA VITA

cambia Quando la propria vita viene sconvolta all’improvviso dalla perdita del coniuge si resta soli. Sono situazioni drammatiche nei quali la sofferenza ha il sopravvento e spesso apre le porte alla depressione.

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on è insolito che accada: chi ha vissuto un’esistenza felice, o perlomeno serena, si vede all’improvviso stravolta la realtà dalla morte del proprio compagno o compagna di vita. Purtroppo, a volte, è così che va. Finché questo accade quando ci sono i figli, o in età ancora relativamente giovane, la situazione è ancora gestibile; ma quando succede ad una coppia anziana, diciamo dopo i 65 anni e senza figli, il superstite si trova a dover affrontare da solo quello che resta dei suoi giorni, pochi o tanti che siano, dovendosi reinventare praticamente una nuova vita.
 Nonostante tutto le donne, si sa, sono più forti caratterialmente e sanno affrontare il dolore e la solitudine con maggiore forza e decisione dell’uomo e, nella maggior parte dei casi, sono autosufficienti. Per l’uomo è diverso. Dopo i primi giorni nei quali la sofferenza ha il sopravvento, pian piano si comincia a fare strada la consapevolezza di essere rimasti soli, irrimediabilmente soli, perché per un over 60 è molto più difficile rifarsi una vita sociale con nuovi affetti e amicizie vere.
 Per gli uomini anziani rimasti vedovi il dramma è maggiore e spesso apre le porte alla depressione, con tutte le conseguenze che essa comporta. Sapersi tirare su è sempre più complicato e si prende coscien-

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za, a volte in modo eccessivo, che ormai non vi sia più nulla da fare. Così ci si lascia andare, il dispiacere e la commozione hanno prepotentemente la meglio. Come fare a superare questo stato di cose che potrebbe portare a serie conseguenze sia psichiche che fisiche? Una strada c’è ed è anche alla portata di quasi tutte le persone sole.
Farsi un amico, ma di quelli a 4 zampe, che sono gli unici e autentici amici capaci di restare fedeli per tutta la vita, dando tanto senza chiedere nulla in cambio, se non un po’ di affetto e una carezza. Non è assolutamente una banalità ed è molto più vero di quanto si possa immaginare. Basta provare del resto. Un amico, o amica, del genere sarà certamente in grado di colmare il vuoto che è rimasto nel cuore e intorno a sé. Un compagno animale può essere partecipe dei momenti sereni e consolare nei momenti tristi, sempre pronto dietro la porta di casa ad aspettare il ritorno del suo padrone, dimostrandogli così tutto il suo affetto. Un fedele alleato, anche se non umano, può riempire nuovamente la vita poiché, comunque, avrà bisogno di essere accudito e curato, e di certo non farà mancare il suo affetto e la sua compagnia. In tal modo diventerà un amico per la vita, senza alcun dubbio.



Life > di Gianmaria Della Paolera

diffamazione aggravata

FACEBOOK Molte volte abbiamo assistito a liti sulle bacheche di Facebook, spesso, con insulti molto pesanti. La Cassazione ha, però, decretato che “Insultare in bacheca è diffamazione aggravata”, perciò si prevedono pesanti sanzioni a chi, grazie al potere di Internet, utilizza toni e modi poco civili nel rivolgersi agli altri utenti.

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a bacheca di Facebook è paragonabile ad una prima pagina di un giornale secondo la Cassazione che prende in esempio i fatti avvenuti del 2010 a danno di Francesco Rocca, attuale presidente della Croce Rossa Italiana. In quel periodo, Rocca occupava la carica di commissario straordinario della Croce Rosa Italiana e fu preso di mira da un’iniziativa nata sul social network da parte di un componente in congedo del corpo militare della Croce Rossa. La Quinta sezione della Penale evidenzia: “la diffusione di un messaggio diffamatorio attraverso l’uso della bacheca Facebook integra un’ipotesi di diffamazione aggravata poiché ha potenzialmente la capacità di raggiungere un numero indeterminato di persone”. Cosa significa ciò? Insultando e calunniando persone di un certo rilievo mediatico, culturale o politico, sarebbe possibile influenzare, con notizie false, l’opinione di un numero incalcolabile di cittadini poiché Facebook mette in collegamento un enorme numero di utenti e, perciò, dare vita ad un atti di diffamazione aggravata. La Suprema Corte ha condannato il colpevole ad un pagamento di una

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multa da 1.500 euro per insulti offensivi quali “verme” e “parassita”. Come denunciato da Rocca, il quale alla querela aveva allegato le stampe delle pagine di Facebook, la discussione, che poi è sfociata in insulti al decoro personale, riguardava scelte e iniziative da lui adottate alla guida dell’ente e che, a quanto pare, non sono state ben accette. La Cassazione ha riconosciuto come le frasi utilizzate (“parassita del sistema clientelare” o “quando i cialtroni diventano parassiti”) siano lesive alla reputazione, trasmodando in una gratuita e immotivata aggressione delle qualità personali di Rocca. Pubblicare contenuti di questo tipo ha come scopo potenziale quello di “raggiungere un numero indeterminato di persone”, cosa che giustifica la condanna per diffamazione aggravata. Pena dura o troppo lieve per una persona che, come tantissime altre al giorno d’oggi, si fa beffe del concetto di “politically correct” e, senza alcuna argomentazione inerente alla discussione, comincia una serie di insulti rivolti ad un individuo?



Salute > A cura del Dott. Marcello Pisano

Prevenire Dolore, lesioni

Cartilagini La salute del tessuto cartilagineo dipende dalla sua capacità di potersi rinnovare continuamente e dal buon nutrimento dei capillari della membrana sinoviale.

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er capire bene cos’è questo tessuto e come funziona iniziamo col dire che all’inizio della vita fetale lo scheletro umano è per lo più cartilagineo e che poi in gran parte viene sostituito da osso. Facile intuire quindi come sia importante per lo sviluppo muscolo scheletrico, è prioritaria la sua funzione di supporto, sviluppo e ammortizzamento osseo. Distinguiamo 3 tipi di cartilagine: la cartilagine ialina presente nelle articolazioni condrocostali, nasali, alcune laringee, tracheobronchiali; la fibrocartilagine presente nei dischi intervertebrali, clavicola, mandibola e menischi del ginocchio; la cartilagine elastica presente nell’orecchio esterno, nell’epiglottide e nell’apice delle aritenoidi.

quindi un processo artrosico dove la cartilagine non è più funzionale, con conseguenti assottigliamento, fissurazione e formazione di osteofiti marginali che possono produrre osteosclerosi subcondrale nelle aree di carico; inoltre la capsula articolare diventa edematosa e fibrosclerotica, e tutto ciò può creare dolore e infiammazione fino ad arrivare ad un vero e proprio blocco articolare. Le cause del processo osteoartrosico, ad oggi, secondo l’opinione scientifica, sono multifattoriali, possono essere primarie come l’ereditarietà ma anche generate da squilibri che agiscono sul carico articolare come obesità, sollecitazioni meccaniche e traumi pregressi.

Facendo un discorso più generale prendiamo in considerazione la cartilagine ialina articolare (presente nelle grandi articolazioni come ginocchio e spalla): essa fornisce una superficie estremamente levigata, resistente all’usura, bagnata da liquido sinoviale. La sua elasticità, insieme a quella delle altre strutture articolari, ammortizza gli urti e dà all’intera articolazione un certo grado di flessibilità. La salute della cartilagine dipende quindi dalla capacità del tessuto di potersi rinnovare continuamente e da un buon nutrimento da parte dei capillari della membrana sinoviale. È intuibile come un’ipersollecitazione nella stessa zona articolare possa stressare il tessuto e farlo andare incontro a degenerazione, formando

Il trattamento terapeutico nelle fasi acute può avere diversi approcci: ortopedico (farmaci antinfiammatori, infiltrazioni di acido ialuronico), fisioterapico (terapia fisica, miglioramento del range articolare), osteopatico, in cui diventa prioritario il mantenimento della giusta mobilità articolare e l’indagine biomeccanica posturale, con una valutazione degli assi di carico e di tutti i fulcri di ipomobilità (cioè zone della colonna o articolari che hanno perso mobilità). Il trattamento sarà improntato sul ripristino del giusto carico dell’articolazione per farla lavorare il meglio possibile nel contesto biomeccanico corporeo del paziente. Infine è auspicabile una dieta bilanciata e un’attività sportiva a basso impatto per prevenire l’usura e il deterioramento cartilagineo.



Salute > A cura della Dott.ssa Paola Marazziti

FASTIDIOSI SINTOMI AD APRILE,

ALLERGIE

Un mese ad alto rischio. Sono molte le piante e i pollini in circolazione ad inizio primavera, graminacee in testa.

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pesso è proprio ad aprile che i soggetti allergici riscoprono i sintomi tipici da allergia: lacrimazione agli occhi, prurito, tosse e starnuti a raffica, naso gonfio, sfoghi cutanei, congiuntivite, rinite allergica e asma bronchiale. Ma quali sono le principali allergie stagionali che interessano il mese di aprile? E’ troppo tardi per il vaccino? Sono 6 milioni gli italiani (il 10% della popolazione) che soffrono di allergia stagionale, donne e giovani in primis e moltissimi bambini (1 su 3 è sensibile ai pollini). E se ad aprile a impensierire gli allergici scatenando infauste reazioni sono principalmente le graminacee, è anche vero che non sono le uniche responsabili delle allergie primaverili: è in fioritura l’ulivo, fortemente allergizzante, ma anche assenzio e ambrosia. La colpa, in ogni caso, non è solo delle piante: certo, i pollini sono un forte elemento scatenante, eppure l’impatto stesso dei pollini peggiora a causa dello smog, delle polveri sottili, dell’inquinamento che va a legarsi alle micro particelle in giro nell’aria. I soggetti allergici si preparano a combattere la solita guerra armati di spray nasali, fazzoletti, antistaminici e colliri. E il vaccino? Il vaccino anti allergie stagionali è utilissimo, ma deve essere fatto preventivamente: in primavera è tardi; per avere un buon effetto dal vaccino, sia esso sub-linguale o la classica iniezione, questo andrebbe fatto almeno a distanza di una stagione e protratto - come prassi - per alcuni anni. Consiste nell’assumere l’allergene scatenante in dosi crescenti, così da

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abituare il corpo poco alla volta a contenere le sue reazioni. La primavera risveglia la natura assopita, fioriscono le piante e con la fioritura è anche un fiorire di allergie, in continuo aumento negli ultimi anni. Gli allergeni si fanno più aggressivi o siamo noi ad essere più deboli? Il sistema immunitario fa le bizze con una produzione eccessiva di istamina; ma perché questo accade solo in alcune persone e perché aprile è un mese no per le allergie da polline? Alcuni fattori possono predisporre alle allergie: infezioni virali frequenti da bambini, vivere in zone profondamente inquinate, l’aver assunto molto spesso antibiotici (indebolendo le difese naturali). Aprile, grazie alle infiorescenze tipiche, è un mese particolarmente ricco di pollini - e quindi scatenante allergie. Sono allergico al polline? Per scoprire un’allergia al polline ed individuare l’allergene responsabile dei fastidiosissimi sintomi, è possibile effettuare semplici esami: il Prick test (che consiste nel vedere l’effetto che scatena sulla pelle il contatto con piccolissime dosi dei più comuni allergeni), e il Rast (che scova eventuali anticorpi contro i pollini tramite un prelievo di sangue). Individuato il polline e l’allergene che ci provoca tale spropositata reazione sarà utile conoscerne i periodi di maggiore diffusione.



Salute > di Elena Arrisico

10 trucchi per migliorare la

SALUTE Avere cura di se stessi, a volte, può essere più semplice del previsto: può capitare, infatti, di avere qualche piccolo problema di varia natura e di non essere a conoscenza di piccoli stratagemmi che possono rivelarsi, sorprendentemente, di aiuto ed efficienti nel momento del bisogno.

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iete curiosi di saperne di più in merito e conoscere qualche piccolo trucco per migliorare la vostra vita? Ecco alcuni piccoli ed impensabili stratagemmi che vi aiuteranno a migliorare la salute, quando ne avrete bisogno. Come calmare il mal di denti Come calmare il dolore per un brutto mal di denti? Strofinate del ghiaccio sulla parte della vostra mano situata tra il pollice e l’indice: sarete, infatti, sorpresi di vedere come l’intensità del vostro dolore si ridurrà improvvisamente. Esistono anche altri efficaci rimedi contro il mal di denti. Come ridurre il dolore da iniezione Se avete paura delle iniezioni e del dolore da esse causato, c’è un trucco da poter mettere in pratica con successo: cercate di tossire durante l’iniezione, perché pare che ciò riduca drasticamente il dolore provato nel momento clou. Come eliminare lo stress Avete accumulato troppo stress prima di un test o un esame? Cercate del tempo per prendere carta e penna e scrivere il vostro stato d’animo ed i vostri pensieri in quel momento. Alcuni studi scientifici suggeriscono che scrivere delle pro-

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prie emozioni prima di un esame aiuti ad ottenere punteggi migliori. Come eliminare il singhiozzo A chi non è mai capitato di avere singhiozzo? Sappiate che alcuni studi suggeriscono che aumentare il livello di CO2 nel sangue sia la chiave per risolvere il problema: provate, quindi, a respirare in un sacchetto di plastica per circa 30 secondi e vedrete sparire con successo il fastidioso singhiozzo. Come calmare il nervosismo Se vi capita di essere particolarmente nervosi per via di una particolare situazione, provate a mantenere una posizione vittoriosa – con il braccio rivolto verso l’alto come si fa dopo una vittoria, per intenderci – per qualche minuto: ciò, infatti, pare che incrementi il livello di testosterone per un po’, restituendoci una sensazione di fiducia in noi stessi. Come sconfiggere la nausea soffrite improvvisamente di nausea? C’è un trucco che potete provare: pressate con le dita, per qualche secondo, il punto che si trova tra i due tendini nella parte interna del vostro polso. Questo piccolo stratagemma dovrebbe aiutare a diminuire il forte senso di nausea.


ECCO PER VOI, SVELATI DIECI TRUCCHI PER MIGLIORARE LA NOSTRA SALUTE. PERCHE’ IN FONDO AVERE CURA DI SE STESSI, A VOLTE, PUÒ ESSERE PIÙ SEMPLICE DEL PREVISTO. Come ridurre il dolore A chi non è mai capitato di cadere o di sbattere il dito del piede e farsi male? Bene… non abbiate paura di imprecare al nulla: secondo alcuni studi, infatti, urlare aiuterebbe a ridurre il dolore. Come aiutare le funzioni del proprio organismo Volete attivare il vostro organismo appena svegli? Volete aiutare la digestione durante i pasti? Volete ridurre il rischio di infarto? La risposta a tutte queste domande è solo una: bere acqua! Abbiate l’abitudine di bere un bicchiere di acqua appena svegli, prima di ogni pasto e prima di andare a dormire. Come impedire il reflusso gastroesofageo Soffrite di reflusso gastroesofageo ed avete mangiato abbondantemente prima di andare a dormire? Allora, ricordate di dormire sul vostro lato sinistro e non su quello destro in quanto, dormendo su quest’ultimo, lo stomaco verrebbe posizionato in una più alta posizione rispetto all’esofago e ciò permetterebbe ai succhi gastrici di risalire in gola. Esistono, poi, anche altri rimedi e cure contro il reflusso gastroesofageo. Come sentire meglio in un contesto rumoroso Vi trovate in un luogo molto rumoroso, in cui non riuscite a comunicare con chi vi sta accanto per via della confusione? Porgete il vostro orecchio destro, invece del sinistro, a chi vi parla: pare, infatti, che l’orecchio destro riesca a catturare meglio le parole; mentre, l’orecchio sinistro riesca a sentire meglio musica e suoni.

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Estetica > di Gianluca Rini

ARGILLA BIANCA, BENEFICI

CAPELLi

L’argilla bianca, dalle tante proprietà e dai numerosi benefici per la pelle e i capelli, è formata da un mix di minerali, soprattutto selenio e alluminio e può essere utilizzata sia via esterna che interna.

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’ antisettica, detossificante e svolge un’azione antinfiammatoria e cicatrizzante. Soprattutto per uso esterno può essere utilizzata per mettere a punto maschere per il viso e per i capelli. Esiste anche un uso interno di questa sostanza. Bevuta insieme all’acqua, infatti, viene spesso impiegata per combattere disturbi che interessano l’apparato gastrointestinale. Se vogliamo rivolgerci ad un uso interno dell’argilla bianca, dobbiamo sempre chiedere il parere del nostro medico di fiducia. Maschera per il viso Vediamo come preparare una maschera per il viso a base di argilla bianca. Utilizziamo due parti di acqua e una di argilla bianca e realizziamo un amalgama da applicare sulla pelle del volto. Manteniamolo fino a quando l’argilla non si è essiccata e poi procediamo a risciacquare con acqua tiepida. Applichiamo la maschera sulla pelle una volta alla settimana. Alla ricetta si possono aggiungere anche altri ingredienti, come, per esempio, un cucchiaio di yogurt bianco o due cucchiaini di miele. Questa maschera è molto utile per trattare le pelli con brufoli e punti neri, per ravvivare la cute disidratata e opaca e per combattere le rughe. Impacco contro le smagliature L’argilla bianca può essere utilizzata anche per trattare le smagliature o la cellulite. Possiamo preparare un impacco a base di questa 30

sostanza e di oli essenziali a nostro piacimento. Impastiamo con un po’ di acqua, fino ad ottenere una crema spalmabile. Applichiamola sulla zona da trattare e lasciamola riposare, coprendola con la pellicola trasparente, per un periodo che va dai 30 ai 60 minuti. Poi andiamo a risciacquare con acqua tiepida e olio d’oliva. Maschera per i capelli La maschera per capelli a base di argilla bianca si utilizza per ridare un certo tono alla chioma secca, sfibrata e grassa. Prepararla non è affatto difficile: dobbiamo mettere insieme due cucchiai di argilla, un cucchiaio di olio di cocco e uno di olio di jojoba. Poi applichiamo il composto sui capelli bagnati per 20 minuti. Infine si risciacqua con acqua fredda. Le proprietà esfolianti L’argilla bianca ha anche delle ottime proprietà esfolianti. Per renderle efficaci, possiamo utilizzarla sul viso, preparando una maschera. Lasciamola essiccare: i principi attivi presenti agiscono, effettuando una sorta di scrub, eliminando le impurità e le cellule morte. Gli effetti anti-invecchiamento L’argilla bianca è capace di mettere in atto anche un effetto anti-invecchiamento, grazie a tutti i sali minerali di cui è ricca e che riescono a combattere i segni del tempo, facendo in modo che il viso mantenga un aspetto giovane.



Nutrizionista > A cura della Dott.ssa Valentina Fiumara

VUOI SAPERE COME STAI?

INTESTINO! Negli ultimi anni si è arrivati a capire che il ruolo dell’intestino è molto più importante di quanto inizialmente si pensasse: viene infatti definito come il nostro secondo cervello.

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uali sono i suoi compiti? La funzione più importante è sicuramente la digestione e l’assorbimento del cibo, un intestino in disordine e infiammato lavora male, ed è per questo che risultiamo essere intolleranti verso gli alimenti. Un secondo ruolo è la difesa dagli agenti patogeni, la mucosa intestinale è infatti dotata di un sistema immunitario che ci difende da agenti infettivi esterni e avvisa il resto del corpo che esiste un pericolo da fronteggiare. Particolarmente utile a questo scopo è anche la flora batterica: si tratta di microrganismi di diverse specie che devono essere in giusto equilibrio e proporzioni fra di loro, per garantire benessere al nostro corpo. L’intestino umano, sterile alla nascita, viene colonizzato da migliaia di batteri che vanno a costituire un complesso sistema batterico, il cosiddetto “microbiota intestinale”. Esso subisce varie modifiche nell’arco dell’esistenza di un essere umano, direttamente correlate a cambiamenti del nostro stile di vita: variazioni della dieta, mutamenti ambientali ed età sono alcuni dei fattori che causano cambiamenti della flora batterica intestinale. Recenti studi hanno dimostrato come la disbiosi intestinale (cioè un’alterazione degli enzimi e della flora batterica autoctona) sia correlata all’aumento di peso e quindi all’obesità. Una cattiva alimentazione, basata soprattutto su cibi ricchi di grassi e poveri di fibre, determina la presenza di batteri e

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lieviti che normalmente non “abitano” nel nostro intestino, e che sono la causa di infiammazione cronica e di tutta una serie di patologie o disturbi al tratto gastrointestinale Cosa si può fare per aiutare il nostro intestino? Esistono cinque regole fondamentali che favoriscono il giusto equilibrio: 1) bere tanta acqua per migliorare la funzionalità intestinale; 2) far prevalere sulla nostra tavola alimenti ricchi di fibre e di prebiotici, che aiutano la flora intestinale, come frutta, verdura, legumi e cereali integrali, da limitare invece gli zuccheri raffinati e il sale; 3) utilizzare probiotici che agevolano la crescita dei batteri utili al nostro intestino; 4) praticare una regolare attività fisica; 5) adottare tecniche di rilassamento come yoga o pilates per scaricare lo stress. Per avere un’alimentazione corretta e recuperare il benessere fisico è possibile prenotare una consulenza nutrizionale presso il Centro medico Nerva. Il mio compito sarà quello di rieducare il paziente da un punto di vista nutrizionale, ottenendo nel più breve tempo possibile l’obiettivo prefissato.

Dott.ssa Valentina Fiumara Biologa Nutrizionista presso il Centro medico Nerva



Alimentazione> A cura della Dott.ssa Tiziana Sacchetti

OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA

quotidiana

Una dieta bilanciata e completa prevede il consumo di grassi, in quantità adeguate, la cui scelta deve essere effettuata in base alle caratteristiche nutrizionali e ai benefici che questi nutrienti possono apportare alla salute.

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e proprietà chimico-fisiche e nutrizionali dell’olio extravergine d’oliva fanno si che questo sia il condimento preferito nella nostra dieta quotidiana. L’olio extravergine di oliva è costituito, come tutti gli olii, al 99% da lipidi. Quest’olio apporta al nostro organismo acidi grassi saturi e insaturi quali: l’acido oleico (monoinsaturo – in misura maggiore rispetto agli altri acidi grassi), l’acido palmitico (saturo), l’acido linoleico (polinsaturo famiglia degli omega 6) l’acido alfa-linolenico (polinsaturo - famiglia degli omega 3). La prevalenza di acido oleico monoinsaturo conferisce all’olio extravergine di oliva delle proprietà uniche; • il punto di fumo più elevato rispetto agli altri olii, ovvero una maggiore resistenza alle alte temperature, che permette l’utilizzo dell’olio extravergine d’oliva per la cottura dei cibi e per la frittura; • la stabilità ossidativa, che permette l’utilizzo di questo prodotto per la conservazione sott’olio degli alimenti. L’olio extravergine d’oliva è ottenuto da prima spremitura meccanica a freddo delle olive, quindi senza l’ausilio di sostanze chimiche, ed è caratterizzato dal gusto particolarmente gradevole e dall’acidità espressa in acido oleico che non può eccedere dello 0,8%. Il consumo di olio extravergine d’oliva Dott.ssa Tiziana Sacchetti Consulente Dietista ed Educatore alimentare

apporta numerosi benefici alla salute, poiché ricco di composti antiossidanti che ci proteggono dall’azione nociva dei radicali liberi e dall’invecchiamento cellulare. Inoltre secondo studi scientifici i polifenoli contenuti nell’olio d’oliva, contribuiscono alla protezione dalle patologie tumorali. L’olio extra vergine ha ancora proprietà salutari: • ha proprietà antinfiammatorie, emollienti e protettive, e aiuta le normali funzioni del tratto gastrointestinale; • è particolarmente indicato nell’alimentazione dell’infanzia per la sua composizione acidica; • facilità l’assorbimento delle vitamine liposolubili; • protegge la mucosa dello stomaco; • ha un effetto rigenerante sulla pelle; • rappresenta una ricca fonte di energia; • apporta acidi grassi essenziali; • protegge dalle patologie cronico degenerative e dalle dislipidemie. Per concludere con un rimedio naturale e utilizzato in alcune regioni d’Italia: le foglie dell’olivo possono essere utilizzate bollite in acqua e filtrate, per ottenere una bevanda dalle proprietà ipotensive e rilassanti. In erboristeria gli integratori a base di estratti di foglie di olivo sono consigliati per favorire la regolarità della pressione arteriosa e per favorire la diuresi. Per le vostre domande o per una consulenza inviate una mail a: Info@benessereadieta.it www.benessereadieta.it


BENESSERE A

DIETA

La sana alimentazione ha un ruolo di grande importanza nel miglioramento della qualità della nostra vita, nell’accrescimento del nostro benessere psico-fisico, nella prevenzione e miglioramento del nostro stato di salute. Tutti possiamo godere di tali benefici usufruendo della consulenza professionale personalizzata. Attività svolte: • Redazione di piani alimentari personalizzati, calcolati in base alle specifiche esigenze del paziente/utente, nel rispetto dei fabbi-

sogni nutrizionali, dello stile di vita, dei gusti personali in termini di cibo, e dell’attività sportiva svolta; • Applicazione della dietoterapia per la prevenzione e la cura delle patologie, come ad esempio il diabete mellito, le dislipidemie

e i problemi cardiocircolatori, la sindrome metabolica, l’iperinsulinemia, sovrappeso e obesità, problemi dell’apparato digerente (gastrite, reflusso gastro-esofageo, sindrome dell’intestino irritabile, malattie infiammatorie croniche intestinali)…; • Redazione di piani alimentari per le intolleranze e/o le allergie alimentari (celiachia, allergia al nichel, intolleranza al lattosio…); • Attività di educazione alimentare volta al singolo e/o a gruppi di pazienti/utenti nelle diverse fasce d’età (in età evolutiva, in gravidanza e in allattamento, nell’anziano, nello sportivo…), allo scopo di migliorare le nostre scelte a tavola e prevenire le patologie influenzate dalle cattive abitudini alimentari; • Consulenze dietistiche per le scuole, gli asili, le RSA, le comunità, le cliniche, nonché le mense aziendali.

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MIAMI Viaggio >


LA VITA SI CONCENTRA TUTTA A MIAMI BEACH, VERA E PROPRIA ESTENSIONE DELLA CITTÀ SUL MARE. SPIAGGE BIANCHISSIME E MARE CARAIBICO RAPPRESENTANO LE ALTRE ATTRATTIVE DI CHI VUOLE TRASCORRERE QUALCHE GIORNO DI RELAX BALNEARE. di RAFFAELLA PATRICELLI

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eta ambita, fashion e sicuramente vip. Questo mese vi parleremo di Miami: una città di 430.332 abitanti capoluogo della Contea di Miami-Dade negli USA. Considerando unicamente il numero di abitanti che si trovano all’interno dei suoi confini amministrativi, è la seconda città della Florida, ma l’area urbana nel suo complesso è di gran lunga la più popolata dello Stato. A Miami si può fare tutto: ci sono le spiagge, belle e affollate, c’è la vita mondana, ci sono i locali e soprattutto lo shopping. Da Miami si può partire per i Caraibi, è spesso infatti tappa per coloro che scelgono di fare una crociera nei mari cristallini americani. Non inconsueto vedere in giro per il litorale della città auto di lusso, vetture scappottate con musica a tutto volume, belle donne e rapper. Miami fu fondata ufficialmente come città il 27 luglio 1896, con una popolazione di circa 400 abitanti.


Viaggio > di Raffaella Patricelli

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el 1940 vi risiedevano già 172.172 persone. L’esplosione demografica di Miami negli ultimi anni è stata determinata dall’immigrazione, sia dall’estero sia da altre città degli Stati Uniti. A Miami sono presenti molte etnie ed è forte l’influenza delle grandi comunità latino-americane e caraibiche di lingua spagnola e creola. Per quanto riguarda la geografia, la città è situata sulla costa sud-orientale dello Stato della Florida. La sua area urbana si trova approssimativamente tra il fiume Little River a nord, si estende oltre il Miami River a sud, si affaccia sulla baia di Biscayne ad est e sconfina nelle Everglades ad ovest. Caratterizzata da un clima quasi tropicale con estate particolarmente piovosa per temporali termoconvettivi pomeridiani abbastanza frequenti ed intensi, Miami è esposta, tra il primo giugno e il 30 novembre, al rischio di uragani. I mesi invernali, soprattutto gennaio, sono invece caratterizzati da una minore piovosità e da temperature fino ai 25 gradi. Durante questa stagione talvolta si verificano brusche irruzioni di aria fredda subartica. In casi eccezionali, a cielo limpido notturno, si riscontrano minime pari allo 0. La neve, nei record ufficiali della città, non è mai comparsa ma il 19 gennaio 1977 cadde a poche decine di km da Miami. Nei giorni immediatamente prima del Natale del 2009 cadde nevischio e pioggia mista a neve. A seguito della rivoluzione cubana del 1959

che destituì la dittatura di Fulgencio Batista, e portò Fidel Castro al potere, gli esuli cubani cominciarono ad arrivare in Florida in massa. In realtà si trattava di coloro che con la dittatura di Batista e con gli americani avevano intrattenuto stretti rapporti. Inoltre, approdarono in Florida numerosi galeotti, incoraggiati da Castro a lasciare Cuba. Nel solo 1965, più di 100.000 cubani arrivarono con i “voli della libertà”, effettuati due volte al giorno, fra L’Avana e Miami. Molti dei fuggitivi erano membri delle classi medie, che al loro arrivo negli Stati Uniti avevano perso quasi tutti i loro averi. La città accolse gli esuli, molti dei quali si stabilirono nel quartiere di Riverside, che da allora prese il nome di Little Havana. La comunità ispanica cominciò a diventare predominante e lo spagnolo a essere la lingua più comune. Nella città di Miami l’unica spiaggia accessibile è quella di Virgina Beach. Sono numerosi, invece, i parchi come il Bayfront Park o il Bicentennial Park. Nell’Area metropolitana di Miami sono molto frequentate le spiagge della vicina South Beach (nella municipalità di Miami Beach). A ridosso della spiaggia di Miami Beach vi è anche l’Art Déco Historic Districts, quartiere di Miami riconosciuto dal National Register Art Deco District per essere la città americana con la più alta quantità di palazzi (se ne contano più di 800) in stile Art déco d’America. Altre località balneari si trovano a sud di Miami lungo le Florida Keys, da Tequesta a Key West.


I M A I M FLORIDA

Meta all’ultima moda, Miami è ricca di attrattive per chi desidera trascorrere una vacanza all’insegna del mare e dei divertimenti. Eventi, feste mondane e serate nei locali più trendy del momento attirano migliaia di visitatori da tutto il mondo.


Moda > di Giovanna Testa

BALMAIN CAMOSCIO, PELLE LUCIDA, PERLINE: QUESTI I TRE INGREDIENTI CON CUI GIOCA BALMAIN PER LA SUA NUOVA COLLEZIONE PRIMAVERA/ESTATE. LA PALETTE DI COLORI OCRA, BLU, VERDE ACQUA E MARRONE SI MESCOLA ALLE TINTE DI BIANCO E NERO CREANDO ABITI SARTORIALI BELLISSIMI, IDEALI PER LA SERA.CON SANDALI IN CAMOSCIO E IN PELLE CHE SALGONO INCROCIANDOSI VERSO IL POLPACCIO, PER UNA DONNA ELEGANTE E SEXY. 40


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Shopping > di Giovanna Testa

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I COLORI DELLA PRIMAVERA

LONGCHAMP Borsa in pelle modello Pénélope, disponibile anche nel colore sabbia.

DE G RI Colle SOGONO zione Allegr a.

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LINO MUZI Tronchetto in tessuto floreale bianco con riporti in pelle e tacco in legno 100 mm. Zip interna con tiralampo medaglione oro rosa. Fondo in vero cuoio con accessorio in oro rosa.

ERDEM

POLO RALPH LAUREN Giacca in lino a spina di pesce a effetto texture, rivisitazione degli intramontabili modelli da equitazione; Polo stretch Skinny-Fit colore rosa pallido; Short in camoscio con frange, colore pietra beige; Borsa in pelle dai vivaci motivi floreali; Sandalo in pelle colore arancio. JIMMY CHOO Sandali in raso con stampa palma.

MANIE BAG Portachiavi cuore “Love”. Stampato su PVC morbido

DOLCE & GABBANA Borsa a mano della linea Sicily, realizzata in pelle Dauphine stampata a motivo cartolina “Venezia” con tracolla regolabile e removibile. 42



Shopping > di Giovanna Testa

ACCESSORIMODA

I COLORI DELLA PRIMAVERA

Salvatore Ferragamo

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Bailey mod. Paprika

Valentino

Marble

FA SHI ON Paule Ka

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FA SHI ON

Pretty Ballerinas

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Salvatore Ferragamo



Shopping > di Giovanna Testa

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SPECIALE MAKE UP

1. Guerlain. Smalto tinta rosa pesca, caratterizzato dalla splendida boccetta che richiama il profumo Guerlain a cui si ispira la collezione; 2. Lancome. Una smart-palette illuminante da utilizzare sia per gli occhi che per il viso. Nove cubi dai colori audaci, nove tonalità pastello iridescenti che offrono infinite combinazioni, con l’obiettivo di dar luce al volto; 3. Diego Dalla Palma. Una vera lacca per le labbra! La particolare e innovativa formula unisce leggerezza, colore e freschezza per un effetto coprente e luminoso; 4. Jill Stuart. Cipria cristalli lucenti in 5 differenti tonalità. Edizione limitata; 5. Shiseido. Siero anti-età. Garantisce un aspetto giovane e vitale, interrompendo i processi di formazione delle rughe; 6. Guerlain. Rossetto tinta rosso arancio profumato alla frutta, arricchito con oli e pigmenti per donare brillantezza alle labbra, nutrendole e lasciandole morbide allo stesso tempo; 7. Pupa. La texture leggera e setosa, arricchita con preziose perle ultra fini, esalta le zone di rilievo del viso con un effetto luce diffusa. 46


Shopping >

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DONNE & GIOIELLI

UN CONNUBIO INDIVISIBILE... 1. Tiffany & Co. Anello in oro rosa 18k con ametista taglio cuscino e diamanti taglio brillante; 2. Pomellato. Orecchini “Luna” in oro rosa con ametista cabochon e ametiste rose cut; 3. Cartier. Collier in oro rosa 18 carati, ornato di zaffiri rosa; 4. Bulgari. Bracciale in oro rosa 18 carati con ametista e pavé di diamanti; 5. Chopard. Raffinato anello “bizantino” con rubellite e diamanti; 6. Tiffany & Co. Bracciale rigido “Olive leaf” in oro rosa 18k; 7. Pasquale

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Bruni. Anello in oro rosé con quarzo milky, ametista, topazi bianchi e diamanti; 8. Chopard. Seducente collana con rubellite e diamanti; 9. De Grisogono. Orologio New Retro Lady disponibile in quattro diverse versioni impreziosite rispettivamente da diamanti, rubini, zaffiri e smeraldi, la cassa è disponibile in oro bianco o in alternativa in oro rosa. 47


Shopping > di Giovanna Testa

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LE TENDENZE DELLA MODA

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PER UN UOMO ALLA MODA E DAL LOOK SEMPRE ATTUALE.

1. Nuova fragranza Armani Code, Giorgio Armani; 2. Tote in vitello sfoderato con stampa Gancio. Zip superiore e taschina interna ed esterna con tracolla e manici in pelle, Salvatore Ferragamo; 3. Bracciale in tela Damier con logo Louis Vuitton inciso nella fibbia in metallo, Louis Vuitton; 4. Sneaker Trident Track unisce un’anima “formale” per uso di colori e di orlature tipiche della “brown shoe”, ad un’ispirazione fresca e contemporanea grazie alla suola dentata e agli innesti da running, Diadora; 5. Outfit completo, Brunello Cucinelli. 48

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Primavera/Estate

GLI ACCESSORI DI PRIMAVERA.

SHOPPING

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6. Orologio da tasca modello “Patrimony”, Vacheron Constantin; 7. Blazer con polsini abbottonati e revers a lancia. Impreziosito da incredibili inserti in pura pelle di coccodrillo, Philipp Plein; 8. Bracciale in pelle Taiga, Louis Vuitton; 9. Scarpa in canvas lavato, Timberland; 10. Occhiali in acetato effetto tartaruga, finitura platino e oro lucido, lenti polarizzate verdi, Cartier; 11. Cappello di paglia in cotone multicolore con design intrecciato, Dsquared2; 12. Cinta in cuoio con inserti stelle, Jimmy Choo; 13. T-shirt ‘Cristo Cruz’, Givenchy; 14. S-Tunnyngs in twill a contrasto e morbida pelle liscia, Diesel.

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Arte > di Alessandro Immordino

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Copyright immagini Lee Jeffries Contatto

Lee Jeffries

FOTOGRAFARE PERSONE SENZA FISSA DIMORA PER IMMORTALARE LA LORO SPIRITUALITÀ: L’ARTISTA INGLESE REGALA EMOZIONI FIGLIE DEL DISAGIO E DELLA SOFFERENZA.

Qualcuno li ha definiti “gli squarci dell’anima”: si tratta di fotografie senza tempo che ritraggono uomini e donne emarginati dalla società, i cosiddetti homeless, i senzatetto che popolano gli angoli delle nostre metropoli. Lee Jeffries, fotografo di Manchester ma cittadino del mondo, li ha immortalati nelle strade di New York, Los Angeles, Miami, Londra, Roma e Parigi, catturando quella atmosfera unica di sofferenza e solitudine. «Sono stato guidato dall’emozione: senza, nessuna delle immagini avrebbe funzionato», ha dichiarato l’artista che punta l’obiettivo direttamente sui volti dei suoi soggetti, lasciati spesso in bianco e nero per enfatizzare la raffinatezza trascendente della sua opera. 50


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Design> di Alessandro Immordino

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room 2. HANDY. Seduta ricavata da una sezione di tronco di cedro lavorato con macchine ad alta tecnologia a 5 e 6 assi. Chiaro rimando alla Pop Art americana, sia nella forma che nel nome, è in grado di mettere in risalto la materia prima attraverso un design espressivo ed artistico. Connubio di tecnologia ed arte, Handy reinterpreta la classica poltrona di legno dalla forma avvolgente e dallo schienale alto grazie alla sua natura scultorea e ad una forte “personalità” in grado di caratterizzare l’ambiente in cui è inserita. Si tratta di prodotti in legno completamente naturali e rifiniti a mano senza l’aggiunta di alcun trattamento, eventuali movimenti, crepe e mutamenti nelle condizioni del legno sono caratteristica imprescindibile di questi arredi e sono da imputare al naturale assestamento e alle diverse condizioni ambientali. www.riva1920.it

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1. GLOBE. Comoda e singolare poltrona realizzata in cedro profumato del Libano e nata dall’estro e dalla creatività di Paolo e Jonathan Nava. Globe presenta una seduta ergonomica e una base girevole in ferro naturale. Su richiesta può essere accompagnata dai rispettivi Globe Pouff, anch’essi in cedro massello. Si tratta di prodotti in legno completamente naturali e rifiniti a mano senza l’aggiunta di alcun trattamento, eventuali movimenti, crepe e mutamenti nelle condizioni del legno sono caratteristica imprescindibile di questi arredi e sono da imputare al naturale assestamento e alle diverse condizioni ambientali. www.riva1920.it

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3. TAFFEE. Poltrona ottenuta dalla lavorazione di un unico tronco di cedro. Caratterizzata da una stravagante forma a “tazza” diventa una comoda seduta grazie al cuscino in pelle e allo schienale avvolgente in legno massello. Si tratta di prodotti in legno completamente naturali e rifiniti a mano senza l’aggiunta di alcun trattamento, eventuali movimenti, crepe e mutamenti nelle condizioni del legno sono caratteristica imprescindibile di questi arredi e sono da imputare al naturale assestamento e alle diverse condizioni ambientali. www.riva1920.it

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HOME AFFITTARE, ACQUISTARE O VENDERE UN IMMOBILE, NON E’ MAI STATO COSÌ FACILE...

Per informazioni: redazione@foryoumagazine.it

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Teatro > di Silvestro Bellobono

Dal 6 aprile va in scena al Teatro Brancaccio di Roma la versione musicale della celebre favola dei fratelli Grimm, con una carismatica Lorella Cuccarini nei panni della strega cattiva e con sensazionali scenografie ed effetti speciali.

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opo il grande successo di pubblico nella tournée iniziata nel 2015, proseguono le tappe sempre sold-out di Rapunzel – Il Musical, che dal 6 al 24 aprile arriva sul palco del Teatro Brancaccio di Roma. Lo spettacolo, nato da un’idea tutta italiana di rileggere la popolare fiaba dei fratelli Grimm, ha un’assoluta protagonista in Lorella Cuccarini che interpreta la malvagia Madre Gothel. «Un ruolo che rappresenta per me l’ennesima sfida – ha dichiarato la showgirl romana –, un personaggio carismatico, cattivo, ma anche sensuale, ironico e alla fine grottesco. Tornare a teatro mi emoziona; farlo in un ruolo tanto atipico e impegnativo mi stimola ad andare ancora una volta oltre me stessa. Ho avuto bisogno di tempo per decidermi, nella scelta è stato determinante il fatto di poter lavorare con Maurizio Colombi». Attore e regista teatrale di comprovata esperienza, Colombi è riuscito ad allestire uno show straordinariamente coinvolgente, a partire dalle musiche inedite di Davide Magnabosco, Alex Procacci (anche vocal coach) e Paolo Barillari, tra le quali spiccano le canzoni “Rapunzel Dance”, “Dove sarai” e “Una suite a 5 stelle”. E così, in maniera originale, viene data nuova linfa alla favola classica, resa celebre da svariate versioni animate sul grande schermo, tra le quali quella della Disney: il conflitto tra le due sorelle regine, la bella Gretel mamma di Rapunzel e la cagionevole Gothel dedita alla stregoneria, diventa ben presto 54

uno scontro tra la giovane eroina confinata in una torre inaccessibile e la collerica Madre Gothel (letteralmente “Go-toHell”), desiderosa di raggiungere ad ogni costo l’eterna giovinezza; fino a quando, il giorno del suo diciottesimo compleanno, Rapunzel viene liberata dal ladruncolo Phil e finalmente può scappare e conoscere il mondo. Nel cast, accanto alla Cuccarini, ci sono i giovani Alessandra Ferrari nel ruolo di Rapunzel e Giulio Corso in quello di Phil, abili interpreti sia nelle parti recitate sia nei momenti canori, coadiuvati da un team di 18 performer tra ballerini, attori, cantanti e acrobati. Inoltre la grande innovazione, insolita per una rappresentazione teatrale italiana, è costituita dall’espediente tecnico che miscela sapientemente realtà e cartoons, mostrando al pubblico in sala una trasformazione continua degli attori in carne ed ossa nei disegni animati dei loro personaggi che compaiono in video sul palcoscenico, anche grazie alle grandiose scenografie di Alessandro Chiti e agli effetti visivi speciali di Erix Logan. Gli eleganti e coloratissimi costumi sono invece opera di Francesca Grossi.

LO SPETTACOLO ANDRÀ IN SCENA A ROMA AL TEATRO BRANCACCIO DAL 6 AL 24 APRILE. PREZZO DEL BIGLIETTO A PARTIRE DA EURO 29,50.



Cinema > di Silvestro Bellobono

WILL SMITH ZONA D’OMBRA Nuova convincente interpretazione di Will Smith nei panni del medico che denunciò le cause della malattia cerebrale da cui sono affetti i giocatori di football americano.

E

’ noto che la bravura di un attore si misuri dall’eclettismo con cui riesce ad interpretare ruoli diversi, dal comico al drammatico, senza mai perdere di credibilità. Nel caso di Will Smith questo concetto assume un significato maggiore, perché se è palese che i tempi della sitcom Willy, il principe di Bel-Air siano lontanissimi e che nel corso degli anni, crescendo artisticamente, abbia saputo sbalordire con performance notevoli come in Alì, La ricerca della felicità, Sette anime, è altrettanto evidente che l’intensità dolorosa e talvolta commovente che sa infondere ai suoi personaggi abbia fatto sorgere un dubbio negli appassionati della sua filmografia: forse il vero Smith non è quello scanzonato e frivolo di MIB - Men in Black o di Hitch - Lui sì che capisce le donne, bensì quello più riflessivo e impegnato di Zona d’ombra, la sua ultima coinvolgente pellicola che tanto ha fatto discutere. Scritto e diretto da Peter Landesman e prodotto da Ridley Scott, il film lascia presagire molto già dal suo titolo originale: “Concussion” in italiano significa “commozione cerebrale”. La storia vera, basata sull’articolo “Game Brain” redatto nel 2009 da Jeanne Marie Laskas per la rivista “GQ”, narra la sensazionale scoperta del dottor Bennet Omalu (interpretato da Smith), neuropatologo nigeriano che sollevò il grave problema della stretta relazione fra i traumi cerebrali e il football professionistico, rendendo pubblica la sua

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deduzione e creando parecchio scandalo nella NFL, l’associazione di football americano da lui accusata di anteporre i propri interessi economici alla salute dei giocatori. In particolar modo il dottor Omalu nel 2008 fu il primo a parlare di encefalopatia traumatica cronica (CTE) dovuta alle numerose lesioni alla testa subite dagli atleti: la CTE è una malattia degenerativa del cervello che si riscontra in persone colpite da commozioni cerebrali sintomatiche e asintomatiche; Omalu si accorse che questa patologia era comune a tanti giocatori di football, persone relativamente giovani affette da perdita di memoria, confusione, aggressività e depressione. La sua conclusione scientifica fu inquietante: la causa erano i continui colpi al cranio presi durante le partite. Ovviamente la NFL cercò prima di negare e poi di insabbiare la realtà dei fatti, ancora oggi ci sono diversi processi in corso di sportivi malati o di parenti di alcuni atleti morti (come Mike Webster) che pretendono giustizia e risarcimenti. L’intenzione del film è esattamente quella di fare luce sui lati oscuri di questa vicenda portando a galla la verità, servendosi dell’ottima prova di Will Smith, invecchiato e disilluso, e del valido cast che include Alec Baldwin, Luke Wilson, David Morse e Albert Brooks.

PETER LANDESMAN HA GIÀ TRATTATO TEMI DI DENUNCIA DIRIGENDO “PARKLAND” E SCENEGGIANDO “LA REGOLA DEL GIOCO”.


LA FORESTA DEI SOGNI Esplorando la misteriosa Sea of Trees, meravigliosa foresta che cresce alla base del Monte Fuji meglio nota come “foresta dei suicidi”, un uomo (Matthew McConaughey) ritrova se stesso attraverso l’incontro con un giapponese (Ken Watanabe). Insieme inizieranno uno straordinario viaggio, che porterà il protagonista ad affrontare le sue paure, ritrovare l’amore per la vita e per sua moglie (Naomi Watts). Gus Van sant dirige per la prima volta il premio Oscar Matthew McConaughey. Regia di Gus Van Sant Con M. McConaughey, Naomi Watts Genere: Drammatico Da giovedì 28 aprile al cinema

10 CLOVERFIELD LANE Il film ruota intorno a una giovane donna che, dopo aver subito un grave incidente stradale, si sveglia in una cantina e teme di essere stata rapita. L’uomo che è con lei le dice che le ha salvato la vita e che c’è stato un terribile attacco chimico che ha reso l’esterno invivibile. Lei non sa a cosa credere ma decide che deve fuggire, indipendentemente dai ciò che la attende fuori. Il film prodotto da J.J. Abrams è il seguito del monster movie Cloverfield (2008) di Matt Reeves. Regia di Dan Trachtenberg Con Mary E. Winstead, John Goodman Genere: Azione Da giovedì 21 aprile al cinema

CRIMINAL L’agente della CIA Bill Pope viene ucciso e porta con sé nella tomba dei segreti fondamentali per salvare il mondo da un potenziale attacco terroristico. Per risvegliare la coscienza di Bill e quindi i suoi ricordi, la CIA chiede l’aiuto del Dottor Franks, il quale ha sviluppato una nuovissima tecnica scientifica per trasferire il pattern cerebrale di una persona nella mente di un’altra. Regia di Ariel Vromen Con Ryan Reynolds, Alice Eve Kevin Costner, Gary Oldman Genere: Azione Da giovedì 14 aprile al cinema

MISTER CHOCOLAT Regia di Roschdy Zem Genere: Drammatico Con Omar Sy, James Thierree, Clotilde Hesme Da giovedì 7 aprile al cinema Dal circo ai palcoscenici teatrali, dall’anonimato alla fama, ecco a voi l’incredibile storia del clown Chocolat, il primo artista nero della scena francese. Il duo unico che egli forma con il collega, nonchè grande amico, Footit incontra un grande successo popolare nella Parigi della Belle époque. Ma poi la fama, i soldi facili, il gioco d’azzardo e la discriminazione usurano definitivamente la loro amicizia e rischiano di stroncare la carriera di Chocolat. 57


Musica >

RENATO Accompagnato da messaggi di solidarietà e speranza, che lui definisce “scorci di vita”, esce “Alt”, il nuovo disco dell’istrionico cantautore romano. Particolarmente carico di significati è il primo singolo “Chiedi” già in rotazione nelle radio.

O

ltre 40 anni di carriera, 28 album pubblicati, circa 45 milioni di dischi venduti, più di 500 canzoni scritte per sé e per altri: numeri impressionanti capaci da soli di fotografare il valore artistico, non solo da grande musicista ma anche da straordinario performer, di Renato Zero. Che per la gioia di tutti i “sorcini” che lo seguono da anni è in uscita l’8 aprile con un nuovo cd di inediti intitolato “Alt”, a tre anni di distanza dal doppio progetto “Amo” edito in due capitoli. Un ritorno molto atteso, soprattutto per le indiscrezioni che per mesi si sono rincorse sul web relativamente agli argomenti delicati e socialmente importanti toccati dal cantautore romano, dall’ecologia alla disoccupazione, dalla politica alla fede e naturalmente all’amore. Tutto ciò è ben sintetizzato già nel primo singolo, evocativamente intitolato “Chiedi”, che ha fatto da apripista all’album. Molto significativa la prima strofa di questo brano: “Chiedi di nascere tu chiedi. Un’istruzione chiedi. Lavoro e dignità. Chiedi di avere degli eredi. Un Dio nel quale credi. Rispettabilità”. Insomma, già in pochi versi c’è tutta 58

la poetica di un’artista istrionico e trasgressivo ma mai banale, anzi molto spesso impegnato, che ha attraversato cinque decenni di storia, italiana e personale, sapendo sempre reinventarsi in modo intelligente e creativo, consegnando all’antologia della musica leggera nazionale pezzi indimenticabili e sempre attuali come Mi vendo, Il triangolo, Il cielo, Più su, Il carrozzone, I migliori anni della nostra vita, Ave Maria e Spalle al muro, solo per citare i più celebri. Con “Alt” Renato Zero compie un altro passo avanti, denso di passione e spirito battagliero, come egli stesso ha voluto precisare presentando la sua ultima opera: «Ritorno con altri scorci di vita. Le mie speranze consolidate. Dubbi ostinati, con i quali ormai convivo allegramente. Storie di gente con cui condivido il marciapiede, che con me si sbottona sempre molto volentieri». E, in riferimento a “Chiedi”, il cantante ha aggiunto: «Questo brano è una sorta di carta dei diritti. Gli uomini, quando si parlano, diventano più forti e temibili». di Silvestro Bellobono



Motori >

RANGE ROVER EVOQUE CABRIOLET L’UNICO SUV CABRIO DI SERIE ESISTENTE L a cabrio, si distingue per la carrozzeria inconsueta, con la capote in tessuto (esclusivamente in nero) al posto del tetto rigido. Una soluzione studiata per creare un prodotto a suo modo unico sul mercato, capace di garantire elevati livelli di isolamento dall’esterno, grazie al rivestimento fonoisolante. Una struttura a Z, realizzata dalla Webasto, provvede all’articolazione del tetto, con apertura in 18 secondi e chiusura in 21, ripiegando la capote a filo dietro i sedili posteriori e con uno spoiler creato ad hoc, al pari del portellone. Abitacolo elegante, cura nei materiali alta. La Range Rover Evoque Cabriolet a bordo consente di viaggiare in quattro, con due poltrone posteriori separate con un bracciolo centrale in comune, protetti in caso di ribaltamento dall’attivazione di due rollbar, che fuoriescono in appena 90 millesimi di secondo. Dal punto di vista della strumentazione, l’abitacolo accoglie anche il sistema multimediale InControl Touch Pro, telecamere a 360 gradi per l’assistenza al par-

cheggio, Wifi a bordo e replicazione smartphone con Apple Carplay e Android Auto e navigatore satellitare avanzato InControl Touch Pro Navigation.

Veniamo alle motorizzazioni, che sono tre. Motore a benzina 2.0 turbo da 240 cavalli e 2.0 turbodiesel da 150 e 180 cavalli. Di quest’ultimo, i consumi sono di appena 17,5 chilometri con un litro con scatto da 0 a 100 effettuato in 10,3 secondi e velocità massima di 195 chilometri orari. La trazione è chiaramente sempre integrale, abbinata ad un cambio automatico a 9 rapporti. Nulla cambia rispetto al resto della gamma. Sono 13 le tinte disponibili per la carrozzeria proposte, due gli allestimenti e uno il particolare più chic, la luce che proietta sull’asfalto, di sera, la silhouette di Evoque cabrio da sotto lo specchietto retrovisore esterno. Prezzi di listino a partire da 53.400 euro per un’auto attualmente unica nel suo genere.

Fonte: allaguida.it

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Agenda eventi

RAPUNZEL

DANIELE SILVESTRI

Dal 6 al 24 Aprile

13 e 14 Aprile

Roma

Roma

Teatro Brancaccio Ore 21.00 Prezzi da euro: 29,50 a 50,50 Info: Ticket One

07/08/09 e 11 Aprile

Dal 13 al 24 Aprile

Roma

Roma

Auditorium Conciliazione Prezzi da euro: 23,00 a 40,00 Info: Ticket One

9 Aprile Roma

Palalottomatica Ore 21.00 Prezzi da euro: 27,60 a 39,10 Info: Ticket One

GIGI D’ALESSIO

STADIO 62

GIANNA NANNINI

Auditorium Parco della Musica Prezzi da euro: 28,00 a 53,00 Info: Ticket One

MASSIMO RANIERI

Teatro Sistina Ore 21.00 Prezzi da euro: 35,65 a 57,50 Info: Ticket One

Dal 14 al 24 Aprile Roma

Teatro A. Jovinelli Prezzi da euro: 25,00 a 65,00 Info: 06.83082884

BUENA ONDA con Rocco Papaleo

12 Aprile

20 Aprile

Roma

Roma

Auditorium Conciliazione Ore 21.00 Prezzi da euro: 28,00 a 53,00 Info: Ticket One

Auditorium Ore 21.00 Prezzi da euro: 46,00 a 97,00 Info: Ticket One

GIGI PROIETTI in Cavalli di battaglia


La redazione non risponde di eventuali cambiamenti a date e prezzi pubblicati

21 Aprile

7 Maggio

Roma

Roma

Palalottomatica Ore 21.00 Prezzi da euro: 23,00 a 77,00 Info: Ticket One

ALDO, GIOVANNI e GIACOMO

Dal 28 al 30 Aprile

7 Maggio

Roma

Palalottomatica Ore 21.00 Prezzi da euro: 28,00 a 55,00 Info: Ticket One

Teatro A. Jovinelli Prezzi da euro: 11,50 a 23,00 Info: Ticket One

GREG in agGREGazioni (Monologo da solista)

RENZO ARBORE

LILLO&GREG BEST OF

EZIO BOSSO

Auditorium Parco della Musica Ore 21.00 Prezzi da euro: 25,00 a 40,00 Info: Ticket One

Roma

ELIO E LE STORIE TESE

Dal 28 al 30 Aprile

12 e 13 Maggio

Roma

Roma

Teatro Sistina Ore 21.00 Prezzi da euro: 40,25 a 69,00 Info: Ticket One

MARCO MENGONI

Palalottomatica Ore 21.00 Prezzi da euro: 36,80 a 48,30 Info: Ticket One

Dal 03 al 08 Maggio

11 Giugno

Roma

Stadio Olimpico Ore 21.00 Prezzi da euro: 17,25 a 80,50 Info: Ticket One

Teatro A. Jovinelli Ore 21.00 Prezzi da euro: 17,00 a 33,00 Info: 06.83082884

Roma

LAURA PAUSINI 63


Claudio Scaringella

Kitchen > a cura de: Il Pacchero Solitario

Ingredienti per 4 persone

1 kg di piselli freschi da sgranare, 1 scalogno, 2 spicchi di aglio, 200 gr. di farina bramata di polenta (meglio se bianca e precotta), 800 gr. di seppioline, sale, pepe, olio extravergine e prezzemolo fresco.

Preparazione della ricetta

P

ulite le seppie avendo cura di salvare la sacca del nero e cercando di lasciare loro le teste attaccate al corpo. Preparate ora la polenta ed aggiungetevi il nero ricavato dalle seppie (un paio di sacchette saranno sufficienti a tingerla), colatela piuttosto densa in uno stampo e freddatela bene in frigorifero per un paio di ore. Nel frattempo sgranate i piselli, cuoceteli in una casseruola con il soffritto di scalogno ed olio extravergine. Appena pronti salateli ed aggiungete del prezzemolo fresco; frullateli con il minipimer e per eliminare completamente i residui di buccia passateli al setaccio fine. Stampate la polenta e tagliatela a forme regolari, formando magari dei triangoli e soffriggeteli in una padella antiaderente con olio d’oliva ed uno spicchio di aglio per profumare.

Livello difficoltĂ : facile Saltate ora le seppioline in padella con aglio schiacciato ed olio e sfumatele con mezzo bicchiere di vino bianco. Aggiustate di sale e pepe e ponetele sullo specchio di vellutata di piselli ben calda. Rifinite con la polenta nera e, se avete la fortuna di avere delle cime della pianta di piselli esse saranno un bellissimo decoro, altrimenti tagliate a strisce sottili le bucce dei piselli, peraltro commestibili e sfiziose, e friggetele in abbondante olio. Un bel Soave doc potrebbe essere il giusto abbinamento a questo piatto. Buon appetito

Tempo di preparazione della ricetta:

120

minuti

IL PACCHERO SOLITARIO Aprilia, Via Verdi, 29 (Ang. via M.Aurelio) T. 06.92062042



E’ l’esplosione emotiva dei vostri sensi. L’oppo-

curio che, terminata la fase di moto retrogrado,

sizione del sole, Urano e Mercurio vi toglierà le

ricomincierà la sua marcia nel vostro segno, con-

ultime vestigia del vecchio Io, ormai al collasso.

cedendo intuizione lavorativa, positività psicologica e tanti buoni propositi. E’ un momento favorevole per intraprendere nuove strade di vita. I vostri numeri fortunati: 33 - 41 - 65

risalire, è arrivato il momento della vera ricostruzione. Abbiatene il coraggio e sorridete alla vita. I vostri numeri fortunati: 26 - 39 - 71

avrete concretizzato il vostro piano economico

spirituale è la marcia vincente che vi permette

annuale e potrete cosi pianificare le scelte future

di stravolgere le carte in tavola al destino. Sie-

dei prossimi mesi. Il calcolo per voi è alla base della vostra tranquillità, ed è per questo che vi concederete anche bei momenti di relax e svago.

Scorpione

Avere fiducia negli altri è nel senso di rinascita

te l’unico segno capace di prevedere il futuro degli eventi, e voi già sapete dove state andando. Apparecchiate la tavola, il vino arriverà. I vostri numeri fortunati: 10 - 44 - 58

Non vi piacete affatto e state lasciando anche

dita delle certezze, eppure giunge la bella Venere

un po’ la cura della vostra persona. In verità

in sestile al Sole, che torna per rendervi irresisti-

il fisico non c’entra, state perdendo la fiducia

bili in quanto a charme e conquiste amorose, soprattutto nella prima metà del mese. Attenzione però alle spese affrettate, Mercurio è pericoloso. I vostri numeri fortunati 24 - 63 - 83

Sagittario

Cari gemelli, avete retto anche la scossa della per-

e la stima in voi stessi. Il rimedio? Regalatevi un po’ di tempo per voi e chiedetevi oggi: “cosa voglio fare per rendermi felice?”. I vostri numeri fortunati: 3 - 60 - 62

Siete tendenti alla depressione in questo pe-

momento decisivo nel vostro cielo, per ricordarvi

riodo, solo che non ve ne siete neanche accorti.

ad amare i vostri sogni, ricordarvi chi siete e cosa

Problemi finanziari sono risolvibili tramite

amate della vita. Avrete il coraggio giusto per affrontare scelte difficili, eppure osare ora significherà aver fatto la scelta giusta per il vostro futuro. I vostri numeri fortunati: 17 - 19 - 51

Capricorno

Il vostro pianeta d’argento, la Luna, arriva in un

dei piccoli prestiti. Inoltre il sestile di Nettuno e Plutone vi rende immuni da cali energetici per captare vibrazioni nascoste pericolose. I vostri numeri fortunati: 34 - 38 - 87

La Luna vi rende pensierosi, la luce argentea

Un momento di calma piatta lo vivete non come

di questo pianeta vi rende ansiosi e vi costrin-

un momento di riposo, ma di noia e abbandono.

ge a pensare in termini di solidarietà collettiva

Godere di periodi apparentemente vuoti non vi

e bene comune, un concetto che molto spesso dimenticate. E’ questo il leit motiv del mese, mettere da parte l’egoismo del vostro ruggito. I vostri numeri fortunati: 2 - 70 - 81

Acquario

Gemelli Cancro Leone Vergine

Dal punto di basso totale non si può far altro che

In questo mese vi sentirete più tranquilli, perché

I vostri numeri fortunati: 3 - 11 - 90

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Bilancia

Auguri Ariete! il favorevole passaggio di Mer-

giustifica nel perdere il vostro tempo in elucubrazioni mentali sterili e improduttive. Il tempo passato nessuno ve lo riconcederà. I vostri numeri fortunati: 2 - 28 - 47

Un po’ di sano egoismo è quel che ci vuole, so-

Marte in opposizione in moto retrogrado è una

prattutto in questo momento di stress e forti

sfida dura da affrontare, ma dovete combatte-

cambiamenti. Accuserete un senso di disorien-

re questa lotta massacrante per la fiducia che

tamento e di solitudine, dovuto al forte cam-

avete in voi stessi e che gli altri nutrono nel

biamento che state vivendo. Arriveranno notizie non liete sul fronte familiare. Tenete duro. I vostri numeri fortunati: 9 - 16 - 67

Pesci

Toro

Ariete

Oroscopo del mese >

vostro cuore. Il coraggio lo troverete e i problemi si risolveranno con un po’di ottimismo. I vostri numeri fortunati 13 - 63 - 85




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