FOR YOU MAGAZINE_FEBBRAIO_2017

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Febbraio 2017

Attualità

Moda

Capire se tuo figlio è vittima di bullismo

Balmain

Salute Piangere fa bene al corpo

Viaggio St. Lucia Caraibi

Life Relazioni e fenomeno ghosting

Musica De Gregori ...e molto altro ancora all’interno


By Annamaria Campo

HAIR SPA WELL BEING SPACE MAKE UP SPACE NAIL ART SPACE COFFEE SPACE

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Editoriale di RAFFAELLAPATRICELLI

Anno 8 - Numero 2 Febbraio 2017

FOR YOU MAGAZINE Vicolo Brenta, 1 - Aprilia Tel. 333.6024565 Editore e Direttore Creativo Alessandro Immordino a.immordino@foryoumagazine.it

Direttore Responsabile Raffaella Patricelli

direttore@foryoumagazine.it

Collaboratori Tiziana Sacchetti, Pamela Polizzi Silvestro Bellobono, Giovanna Testa Ilaria De Donatis, Laura de Rosa Stampa 4Graph S.r.l. Via Ugo la Malfa, 19 Spigno Saturnia (LT) Per la tua pubblicità su FOR YOU MAGAZINE redazione@foryoumagazine.it www.foryoumagazine.it E’ vietata la riproduzione anche parziale di testi, grafica, immagini e spazi pubblicitari realizzati da For You Magazine Salvo accordi scritti le collaborazioni a For You Magazine sono da ritenersi gratuite e non retribuite

UN PAESE IN BALIA DELLA SUPERFICIALITÀ... Cari lettori, la tragedia dell’Hotel Rigopiano porta di nuovo nell’abisso l’Italia. Forse è vero che – come più volte è stato detto dalla Procura – alla fine non sarebbe cambiato molto. Che anche senza tutti gli errori tecnici, burocratici e umani che si sono accavallati nelle ore del dramma alle pendici del Gran Sasso, ma anche nei giorni precedenti e in quelli successivi, le cose sarebbero ugualmente andate così. O forse no. Forse qualcosa si sarebbe potuta fare, quantomeno per limitare i danni. Qualunque cosa emergerà ora dalle indagini, di certo c’è che il centro dell’inchiesta sui fatti di Rigopiano è la Prefettura di Pescara. Il suo essere poco efficiente, proprio nel momento del bisogno. Sul destino di quaranta persone, tra ospiti e lavoranti dell’hotel, si è abbattuta purtroppo una combinazione imponderabile di fenomeni naturali straordinari e avversi, ma è anche vero che se tutte le procedure previste dalla legge e dalla buona amministrazione fossero state attuate con rigore e precisione, quella massa di 50 mila tonnellate di neve, ghiaccio, fango, rocce, tronchi e detriti forse si sarebbe abbattuta a cento chilometri all’ora su un albergo ormai vuoto. Dunque l’Italia sembra essere sempre più stretta nella morsa della burocrazia, un Paese in balia della superficialità e di una macchina amministrativa che va in tilt troppo spesso. Intanto le persone muoiono, la natura si ribella e guardare al futuro con serenità sembra quasi un’utopia.

Registrazione al Tribunale di Latina Nr. 927 del 23/07/2010

Raffaella Patricelli

DISTRIBUZIONE GRATUITA

direttore@foryoumagazine.it



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inquestonumero

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8 Attualità:

Come capire se tuo figlio è una vittima di bullismo.

10 Attualità:

Il dramma silenzioso che vivono oggi i padri separati.

14 Gossip:

Fidanzamenti da sogno: attrici famose e i loro anelli.

18 Life:

San Valentino al tempo della crisi... anche nei rapporti.

20 Life:

Fantasmi in amore: si diffonde il fenomeno ghosting.

24 Salute:

Prevenire e combattere l’influenza con la giusta dieta.

30 Estetica:

Sette consigli “Manicure” per avere mani più giovani.

32 Alimentazione:

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Guida pratica alla spesa: consigli per riconoscere la carne fresca.


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ommario 40

Febbraio duemila17 34 Viaggio: Caraibi. L’isola di Santa Lucia.

38 Moda donna: Balmain Collezione Autunno/Inverno. 40 Shopping donna: Speciale San Valentino: i regali per lei. 45 Shopping donna: Speciale gioielli Autunno/Inverno. 46 Shopping uomo: Le nuove tendenze di moda. 50 Design: Living Room. Consigli per l’arredo. 54 Cinema: Denzel Washinton in “Barriere”. 56 Musica: Il ritorno di Francesco De Gregori.

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Attualità> di Rossella Giglio

COME CAPIRE SE tuo figlio

BULLISMO

I genitori devono sempre prestare attenzione al vissuto dei propri bambini quando sono a scuola: per evitare violenze e soprusi è bene conoscere cause, disagi e possibili soluzioni al problema.

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i può capire se tuo figlio è vittima di bullismo? Sì, facendo attenzione anche ai dettagli. Sono molti i genitori che si preoccupano del vissuto dei propri bambini quando sono a scuola. Gli episodi di bullismo raccontati dai mezzi di comunicazione, infatti, sono sempre più numerosi. Ad esserne coinvolti non sono soltanto gli adolescenti, ma anche i bambini più piccoli che frequentano le scuole elementari o le medie. I segnali espressi da questi ragazzi, però, sono quasi sempre gli stessi. Per questo, qualora i genitori sospettino che il loro bambino sia vittima di bullismo, devono prestarvi la massima attenzione. La violenza perpetrata sui più piccoli, infatti, può tradursi in disagi e malesseri che possono condizionarli anche in età adulta. Ecco come cogliere alcuni segnali. Il disagio. Anzitutto, va chiarito che con il termine bullismo non ci si riferisce solo agli episodi di violenza fisica, ma anche a quelli di tipo psicologico. Le vessazioni commesse attraverso offese e parole cattive possono urtare sensibilmente l’autostima del bambino, fino a comprometterla anche in età adulta. Inoltre, spesso i bambini e i ragazzi che soffrono per

episodi di bullismo si chiudono in se stessi e tendono a isolarsi notevolmente. Questo atteggiamento può rendere ancora più difficile al genitore capire ciò che sta accadendo nella vita del piccolo. Va anche detto che gli adolescenti che sono più a rischio bullismo sono quelli tendenti alla depressione, all’ansia o comunque quelli più inclini ad isolarsi e a chiudersi in se stessi. Da ultimo va ricordato che i nostri figli possono essere sì vittime di bullismo, ma possono anche essere loro stessi a usare violenza nei confronti di altri bambini. Entrambi gli atteggiamenti sono sbagliati. Chiediamoci, dunque, non solo se nostro figlio è vittima di bullismo, ma anche se è lui ad avere atteggiamenti scorretti verso gli altri. Campanelli d’allarme. Per capire se tuo figlio è vittima di bullismo devi prestare attenzione ad alcuni comportamenti e ad alcune circostanze particolari. Anzitutto, è possibile che, in questi casi, il bambino torni da scuola con lo zaino rotto oppure con gli indumenti strappati e sgualciti. Non solo: il bambino potrebbe riportare delle lesioni fisiche più o meno importanti (contusioni, tagli, ematomi, graffi). Fate attenzione anche ai bambini che tornano a casa senza il diario, un giocattolo o un quaderno: i bulli, infatti, tendono a prendere le cose e spesso anche a distruggerle. Il bambino vittima di bullismo, poi, potrebbe manifestare: insonnia,


NON BISOGNA MAI SOTTOVALUTARE QUEI PICCOLI SEGNALI CHE POTREBBERO INDICARE VIOLENZE FISICHE O PSICOLOGICHE PERPETRATE DA UN BAMBINO AGGRESSIVO VERSO UNO PIÙ DEBOLE. È OPPORTUNO EDUCARE I FIGLI A RIFERIRE ALL’INSEGNANTE CIÒ CHE ACCADE. mal di testa, crampi addominali, nervosismo, sbalzi d’umore, eccessiva timidezza, tendenza all’isolamento e paura ingiustificata. Inoltre, potrebbe peggiorare nel rendimento scolastico e mostrare rifiuto quando deve recarsi a scuola. Il bullo. Anche i bambini che mettono in atto atteggiamenti di bullismo a scuola hanno dei comportamenti e delle caratteristiche particolari. I genitori devono farvi ugualmente attenzione. I bulli, ad esempio, sono spesso soggetti particolarmente aggressivi, anche nei confronti degli adulti. Altri indicatori importanti possono essere il possesso di oggetti (giocattoli, cellulare, soldi, abiti ecc.) di cui il genitore non riesce a comprendere la provenienza e lo scarso rendimento scolastico. Dunque, è bene prendere in considerazione anche queste circostanze per capire se vostro figlio manifesta violenza ingiustificata e pericolosa nei confronti dei compagni. Parlatene, eventualmente, anche con gli insegnanti. Possibili rimedi. Per porre fine alle prepotenze di un bullo è opportuno che i genitori educhino i figli a riferire sempre all’insegnante quello che accade, oppure a incoraggiare chi subisce a parlarne con gli adulti. Infatti, è importante non accettare passivamente i soprusi. Inoltre, un ragazzo vittima di bullismo può provare a reagire da solo nei modi più pacifici, ad esempio: ignorando completamente il bullo; dicendogli “basta!” chiaramente e allontanandosi da lui; non facendosi vedere infastidito o arrabbiato: il bullo non si diverte se non provoca alcuna reazione; evitando di stare da soli nei posti dove il bullo attacca indisturbato: a volte è sufficiente cambiare strada o camminare vicino ad altri ragazzi. 9


Attualità > di Pamela Polizzi

IL DRAMMA SILENZIOSO

SEPARATI Cresce l’indigenza economica di questa nuova categoria sociale: nel nostro Paese 800 mila uomini vivono sotto la soglia di povertà a causa degli oneri della separazione.

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ono stati definiti i “nuovi poveri”: si tratta dei padri costretti a separarsi dai figli e a vivere in condizioni di estrema indigenza, a combattere battaglie legali per rivendicare e difendere il proprio ruolo e il diritto di essere presenti nella vita dei bambini; padri con redditi bassi che non riescono a sostenere le spese necessarie all’acquisto dei beni di prima necessità, padri che pur di far fronte agli oneri della separazione dormono in macchina e mangiano alle mense della Caritas, padri che avrebbero bisogno di un aiuto materiale da parte delle istituzioni. Insomma, i padri separati – in Italia oggi se ne contano ben 4 milioni secondo le ultime stime Eurispes – sono chiamati ad affrontare, almeno nella maggior parte dei casi, enormi difficoltà: innanzitutto affettive e psicologiche, scaturite dallo sfaldamento del nucleo familiare e dall’incognita del “nuovo inizio”, e poi economiche, giacché in sede di giudizio sono generalmente le donne le più tutelate, mentre sugli ex mariti gravano obblighi finanziari molto dispendiosi. Quest’ultimi, infatti, nel lasciare la famiglia, non solo devono provvedere alla ricerca di un’altra abitazione, ma anche al versamento di un assegno periodico ai figli e all’ex moglie, oltre al costo degli spostamenti che la qualità di genitore non convivente inevitabilmente comporta. Tuttavia, poiché sostenere impegni simili non è affatto facile, l’80% di essi si ritrova a non avere di che 10

vivere. Relativamente a ciò, per fornire qualche altro dato utile, sono circa 800 mila i padri italiani separati che attualmente vivono sotto la soglia di povertà; per sopravvivere e fronteggiare le esigenze di ogni giorno, pur in mancanza di adeguate risorse economiche, essi non possono far altro che rivolgersi agli enti di assistenza e carità presenti, fortunatamente, su buona parte del territorio nazionale. E, poiché in tempi di crisi globale la tragicità della situazione si è acuita, sono progressivamente raddoppiati gli appelli lanciati dalle associazioni a sostegno di questa sfortunata categoria sociale per accendere i riflettori sulla condizione dell’uomo reduce da una rottura familiare. È bene sottolineare, comunque, che il disagio economico è solo uno dei vari risvolti della medaglia: la separazione, infatti, oltre ad avere retaggi negativi sul portafogli, può averne (e purtroppo ne ha) anche a livello emotivo, tanto da arrivare a inficiare o compromettere del tutto il rapporto con il figlio (o i figli). In merito a questo tema, mentre il 72% delle donne separate vive con i bambini e può quindi vederli ogni giorno, soltanto il 9,2% degli uomini ha la possibilità di vederli quotidianamente, mentre il 13,9% li frequenta addirittura poche volte l’anno. Pertanto, oltre ad evidenziare a livello mediatico questa realtà problematica, sarebbe opportuno che Stato e società iniziassero a intervenire in modo concreto.



Attualità > di Pamela Polizzi

NELLA SOCIETÀ DI OGGI

Secondo un rapporto Istat si diventa genitori più tardi e al di fuori del matrimonio: in un mondo in continua evoluzione cambiano anche i tempi e le scelte soggettive per i futuri papà e mamme.

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uello alla famiglia e alla maternità è un diritto che attualmente sempre più donne scelgono di non esercitare, o di esercitare in età avanzata: non per forza per propria volontà, ma anche a causa delle difficoltà e della precarietà lavorative, che incidono fortemente, e in maniera molto sfavorevole, sui progetti di vita familiare degli italiani. A confermare l’accentuarsi di tale trend negativo è il report annuale “Natalità e fecondità della popolazione residente”, realizzato dall’Istat e pubblicato lo scorso novembre. In particolare, dai dati raccolti emerge che, nei primi sei mesi del 2016, i nuovi nati sono diminuiti del 6%, mentre nel 2015 sono stati iscritti all’anagrafe 485.780 bambini, circa 17 mila in meno rispetto al 2014. La maternità, invece, sembrerebbe essere sempre più posticipata: il 9,3% delle mamme italiane, infatti, ha più di 40 anni e solo l’8,2% meno di 25 anni. Diversamente, ad avere una madre quarantenne, o anche più grande, è stato nel 2015 l’8,3% dei nati, contro il 10,3% delle under 25. È palese, insomma, che siano in atto vistosi cambiamenti nei tempi e nei modi del “metter su famiglia”: esigenze nuove, imposte da una società in continua evoluzione, oltre naturalmente alle difficoltà economiche in cui si trovano a vivere le nuove generazioni di mamme e papà. Inoltre, rispetto alla genitorialità, un ulteriore elemento indicativo di tali mutazioni è quello 12

relativo alla diminuzione dei bambini nati entro il matrimonio. Questi ultimi, posta la generale flessione della nuzialità, sono sempre meno: 346.169 nel 2015 (quasi -120 mila in soli 7 anni); di contro, sono sempre più i figli nati da genitori non coniugati, quasi 140 mila nel 2015, il 28,7% del totale delle nascite, il 31% al Centro-Nord. Matrimonio e procreazione non coincidono più evidentemente, e non per ragioni di semplice slittamento temporale: dal momento che la figliazione avviene indipendentemente dal matrimonio, l’essere genitori non include necessariamente l’essere anche coniugi. Ciò d’altronde testimonia la diffusione di nuovi modelli di convivenza, declinati nelle forme di famiglia mono-genitoriale e di “stepfamily”, ovvero di famiglia allargata. Pertanto, ci si sposa di meno, ci si sposa più tardi, ci si risposa di più, si divorzia di più, si procrea di meno. Nel progettare il proprio futuro familiare si è influenzati da una serie di fattori sociali che procedono nella direzione di una totale relativizzazione delle “tappe di vita” convenzionali, o considerate tali fino a un paio di generazioni fa. Dunque, dal punto di vista della “realizzazione affettiva”, se da un lato si è vincolati alla propria condizione economico/lavorativa, dall’altro si hanno maggiori possibilità di scelta, in termini di svolte e ripartenze esistenziali.



FIDANZAMENTI DA SOGNO:

Elizabeth Taylor

Gossip > di Silvestro Bellobono

Come cantava Marilyn Monroe “i diamanti sono i migliori amici di una ragazza”: ecco una carrellata dei gioielli più eleganti e costosi del mondo regalati alle celebrità come pegno d’amore.

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ebbraio è il mese degli innamorati e se qualche uomo fosse a corto di idee per San Valentino, in vista di una “promessa importante”, potrebbe prendere spunto dai regali che ricevono le dive di Hollywood. Unico requisito: il denaro, tanto, tanto denaro! Almeno a giudicare dagli anelli di fidanzamento extra-lusso e supereleganti donati nel corso degli anni ad alcune delle attrici più belle e famose del panorama cinematografico mondiale. Peccato che poi i loro matrimoni non vadano a buon fine, anzi. Ma si tratta di un “misero dettaglio” di fronte alla magniloquenza (e al prezzo esagerato) dei loro brillantissimi anulari! L’ultima celebrity in ordine di tempo a ricevere uno scintillante anello di diamanti, orgogliosamente mostrato su Instagram, è stata la sensuale Margot Robbie (già apprezzata in “The Wolf of Wall Street” e “Suicide Squad”): per ora poco si sa sulle nozze con Tom Ackerlay e sul prezzo del prezioso regalo. Si conoscono invece benissimo le cifre dei due anelli di fidanzamento con cui, anni fa, Jennifer Lopez fu omaggiata prima da Ben Affleck, che le donò un gioiello di Harry Winston con diamante rosa di 6,1 carati pari a 1.2 milioni di dollari, e poi da Marc Anthony, che spese ben 4 milioni di dollari per un rarissimo diamante azzurro da 8,5 carati. Invece, il parsimonioso Tom Cruise sborsò “solo” 1.5 mln di dollari quando

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nel 2006 chiese la mano di Katie Holmes porgendole una doppia fede in oro bianco, sormontata da un diamante di taglio ovale, circondato da punti luce incastonati su oro giallo. Praticamente nulla di fronte alla fede con diamante da 18 carati, disegnata dal gioielliere Lorraine Schwartz, che Jay-Z offrì a Beyoncé prima delle nozze: 5 milioni di dollari per questa pietra purissima; oppure in confronto all’enorme diamante da 24 carati, del valore di 4,7 milioni di dollari, con cui il ricchissimo armatore greco Latsis si dichiarò a Paris Hilton. Quasi più “economico” l’assegno da 2,5 mln di dollari firmato da Michael Douglas per convincere Catherine Zeta-Jones a sposarlo, grazie a un anello vintage del 1920 tempestato da uno sfarzoso diamante bianco centrale e da una lunga serie di diamantini orizzontali. Identico valore commerciale per l’anulare di Mariah Carey: diamante rosa da 17 carati donatole da Nick Cannon. Tuttavia, la pietra più preziosa del mondo rimane l’anello di fidanzamento da 300.000 dollari che, nel lontano 1968, Richard Burton donò ad Elizabeth Taylor: il magnifico “The Elizabeth Taylor Diamond”, un diamante Krupp taglio smeraldo di 33 carati, è stato acquistato all’asta da Christie’s nel 2011 da un anonimo collezionista asiatico per l’incredibile cifra di 8,8 milioni di dollari. Complimenti vivissimi alla fortunata che lo ha ricevuto!



Ambiente > di Silvestro Bellobono

TRE GIORNI DI WEEKEND

PIANETA

Secondo alcune ricerche, citate dal quotidiano “Independent”, lavorare dal lunedì al giovedì (lasciando libero il venerdì) consentirebbe di ridurre il consumo di energia e salvaguardare l’ambiente.

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n un primo momento potrebbe sembrare un’idea paradossale, quasi una burla di quelle che spesso si leggono online sulle bacheche dei social network, eppure nel corso degli ultimi anni diversi studiosi hanno cercato di elaborare un modello credibile, evidenziandone soprattutto i vantaggi: diminuire le ore lavorative settimanali, allungando il weekend festivo a 3 giorni, permetterebbe di ridurre il consumo di energia con indubbi benefici per l’economia mondiale e per la tutela dell’ambiente. A rilanciare il dibattito è stato un recente articolo, intitolato “Inventing the Future”, pubblicato sul quotidiano britannico “Independent” firmato da Alex Williams, docente di Sociologia alla City University di Londra, che così ha esplicitato la sua teoria: «Un weekend di tre giorni ogni settimana può salvare il mondo. Come si è visto, ci sono una miriade di benefici per il fine settimana di tre giorni, il vantaggio più evidente di una settimana di lavoro ridotto è l’impatto ambientale positivo. In poche parole: meno lavoriamo in una data settimana meno energia utilizziamo». Il riferimento al risparmio energetico è abbastanza intuitivo: sia nelle fabbriche sia negli uffici si avrebbero meno illuminazione, meno aria condizionata, meno elettricità per strumenti, apparecchiature e computer; inoltre si ridurrebbe notevolmente l’inquinamento da pendolarismo, dovuto all’esigenza di spo16

starsi dalla propria casa al luogo di lavoro usando mezzi di trasporto, pubblici e privati, che sono la fonte primaria dello smog urbano. L’articolo di Williams cita anche un confronto di opinioni tra due economisti, David Rosnick e Mark Weisbrot, secondo i quali «se gli americani seguissero tale modello di ore lavorative vedrebbero i loro consumi d’energia ridotti del 20%, con ovvie conseguenze sull’emissione di carbonio; del resto, in una situazione climatica in cui tagliare le emissioni di carbonio è un’urgenza percepita a livello mondiale, istituire il weekend lungo potrebbe essere uno dei passi più semplici per rendere l’economia più pulita e green». A tutto ciò si aggiungono anche dei risvolti piacevoli a livello sociale: avere il venerdì libero migliorerebbe l’equilibrio tra il lavoro e la vita privata, con effetti positivi sul benessere mentale, fisico e familiare dei lavoratori, che prima di ogni altra cosa sono esseri umani. Nel mondo esistono già esempi che, andando in questa direzione, hanno mostrato i loro frutti: dal 2007 lo stato dello Utah, introducendo più ore lavorative dal lunedì al giovedì e lasciando libero il venerdì, ha risparmiato 1.8 milioni di dollari di energia elettrica e ben 12.000 tonnellate di CO2 all’anno; dal 2015 in Svezia la riduzione delle ore occupazionali, spalmate su 4 giorni settimanali, ha portato all’aumento della produttività industriale e all’abbattimento delle malattie in ufficio.



Life > di Pamela Polizzi

AL TEMPO DELLA CRISI... DEI RAPPORTI Festeggiamenti a comando e mercificazione dei sentimenti: nel giorno degli innamorati il cuore può passare in secondo piano di fronte ai problemi della vita.

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an Valentino è una festa assai discussa, quella forse che più di ogni altra divide l’opinione pubblica: è bene festeggiare oppure no? Festeggiano solo gli innamorati? Chi è innamorato perché mai dovrebbe dimostrarlo con una festa? Questi i quesiti che, di anno in anno, rinnovano il dibattito. Al contrario di quanto si potrebbe immaginare, non sono solamente i cuori solitari ad ingrossare le fila dei contrari; tra questi si ritrovano anche molti “piccioncini” convinti che San Valentino non sia nulla più di una ricorrenza fasulla e di un giorno eccessivamente zuccherino. Se si ama, infatti, si ama ogni giorno, dicono. Il dilagante scetticismo, tuttavia, non sembra minare le intenzioni delle migliaia e migliaia di coppie italiane decise a rinnovare, anche quest’anno, la propria promessa d’amore con scambi di doni e festeggiamenti di ogni tipo. Che la ricorrenza di San Valentino sia mutata nel tempo, divenendo sempre più “festa del portafogli” e sempre meno festa dell’amore è indubbio; questo l’ha resa agli occhi di molti insulsa e priva di spessore e ha addirittura spinto qualcuno a parlare di “mercificazione dei sentimenti” relativamente al giro d’affari milionario che essa produce. Il carattere fortemente commerciale e consumistico non è tuttavia il solo punto a sfavore; ciò che porta ad esprimere 18

disappunto rispetto ai festeggiamenti del 14 febbraio è soprattutto la sensazione di generale adeguamento ad un rito, ad una mera convenzione. Sembra che San Valentino non venga più vissuto con entusiasmo e trasporto; sembra, anzi, che debba essere necessariamente celebrato perché questo è quello che impone il calendario e che tutti si aspettano. Pertanto, se ci sono coppie che scelgono di festeggiare animate da un sentimento sincero e profondo, ce ne sono tante altre che lo fanno solo perché si sentono in dovere di farlo; chiudono gli occhi di fronte alle incomprensioni il giorno di San Valentino per poi tornare, nella quotidianità, a scambiarsi ingiurie e offese. Colpevole di ciò è anche la crisi economica, la cui influenza negativa va ben oltre il conto in banca: il precariato, la perdita del lavoro, l’inevitabile ridimensionamento delle proprie abitudini, inutile negarlo, modificano anche il modo di percepire le emozioni e di vivere le relazioni umane. È la frenetica società di oggi, in cui ci si lascia e ci si prende con estrema facilità, probabilmente, a spingerci a guardare con disincanto ai rapporti tra uomo e donna; basterebbe, allora, ricordare a noi stessi che San Valentino non è solo il 14 febbraio, bensì tutto l’anno.



Life > di Ilaria De Donatis

FANTASMI IN AMORE,

GHOSTING

Non si tratta di magia né di un film horror, ma di un fenomeno socio-comportamentale che si sta diffondendo, in base al quale una persona chiude una relazione “sparendo” da ogni mezzo di comunicazione.

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e prima la parola “fantasma” era soltanto uno tra gli svariati connotati dei racconti macabri di paura, della notte di Halloween e, per estensione, di un mondo fantastico al di là della percezione umana, attualmente potrebbe essere considerata, quasi in modo paradossale, una nuova e singolare connotazione con cui etichettare una persona. Ebbene sì: con il termine “ghosting”, infatti, si definisce quel fenomeno socio-comportamentale per il quale diventa “fantasma” (in inglese “ghost”) colui che decide di chiudere una relazione con una persona, rendendosi irreperibile e non fornendo alcuna spiegazione riguardo tale decisione. Il soggetto in questione, quindi, sparisce da ogni sistema di comunicazione, data la sua mancata presenza fisica e umana. Molti studiosi di sociologia e psicologia hanno formulato diverse teorie per giustificare una simile tramutazione: una prima analisi sostiene che sia causata da una mancanza di coraggio e di volontà nell’affrontare l’altro; una seconda stabilisce, invece, che si tratti di una fragilità interiore, che non permette di ferire e di essere feriti. Tutti i teorici, però, concordano sul fatto che il “ghosting” non si sarebbe potuto generare in un secolo diverso dal XXI, quello attuale, ovvero il secolo della tecnologia. Oggi esistono numerosi mezzi di comunicazione che permettono agli esseri umani di tutto il mondo di essere interconnessi tra loro costantemente e dovunque, fatto che ha risvolti sia positivi sia negativi. Stare in 20

contatto con gli altri può giovare in ambito culturale, professionale, politico e governativo, ma d’altra parte l’istantaneità della comunicazione fa perdere, in assenza del giusto controllo, la virtù della pazienza e il valore dell’attesa. Inquadrato sotto tale luce, il “ghosting” è la legge del contrappasso contemporanea: essere tanto reperibili da sparire. Certo, se ci si riflette accuratamente, si potrebbe affermare che da sempre i bambini nel momento di paura hanno l’abitudine di nascondersi sotto le coperte del proprio letto, per scomparire e stare al riparo. Probabilmente gli adulti hanno ancora bisogno delle stesse “coperte” per salvarsi dall’altro con cui si ha una relazione? Forse non si riesce più a comunicare? Un articolo del “New York Times” ha riportato i dati del sondaggio YouGov/HuffingtonPost: su 1000 americani circa l’11% ha messo in pratica il “ghosting”; inoltre, sembra che ad esercitarlo siano di più le donne con una percentuale del 24% contro il 16% degli uomini. A dare un esempio concreto di tale fenomeno è stata, ad esempio, l’attrice Charlize Theron che ha scaricato il partner Sean Penn senza lasciare alcuna traccia su social network, telefono, sms. La domanda sorge spontanea: se è di amore che si tratta, come può esistere il “ghosting”? L’amore, infatti, ha la virtù di essere costante, come insegna un famoso mito della tradizione cinese per cui le anime destinate a stare insieme sono legate da un immaginario filo rosso che le terrà unite per sempre.



Life > di Silvestro Bellobono

FREGARSENE DELLE COSE

Vivere nella spasmodica ricerca della felicità paradossalmente ci rende più infelici. Ecco perché è bene imparare a ignorare il resto del mondo e le opinioni altrui, concentrandoci solo su noi stessi.

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avoro, soldi, successo, amore, donne o uomini (a seconda del proprio orientamento sessuale), casa, amicizie, ristoranti, automobili, viaggi, abiti, scarpe, status symbol ecc. ecc. ecc.: tutto questo regala davvero la felicità? Sì, forse sì, anzi, senza forse: dopo la salute (che merita sempre il primo posto assoluto) ogni essere umano cerca gratificazione, piacere e benessere in tutti quei bisogni primari, secondari e superflui che, molto egoisticamente, contribuiscono a migliorare sensibilmente le nostre esistenze. Di sicuro, specialmente in quest’epoca cupa, avere un’occupazione soddisfacente e degnamente retribuita è al secondo posto nella scala delle priorità che ogni persona desidera: «Il lavoro non mi piace, non piace a nessuno, ma a me piace quello che c’è nel lavoro: la possibilità di trovare sé stessi», diceva lo scrittore Joseph Conrad. Se poi ci permette di pagare le bollette e toglierci qualche sfizio è anche meglio… Al terzo posto di questa classifica ideale c’è senza dubbio l’amore, se non altro perché, come canta Ligabue in una celebre canzone, «l’amore conta, conosci un altro modo per fregar la morte?». E si può continuare a scorrere l’elenco dei desideri, scegliendo arbitrariamente se un’abitazione di lusso o una vettura full-optional o l’ultimo smartphone siano più o meno fonti indispensabili di piacere. Tuttavia, resta una domanda a cui rispondere: come riuscire a realizzare questi sogni? Infatti, sempre più spesso, è esattamente l’affannosa ricerca di felicità 22

che, paradossalmente, ci rende infelici! Inoltre, desiderare fortemente qualcosa senza poi riuscire a possederla aumenta a dismisura il nostro senso di insoddisfazione, che talvolta si trasforma in frustrazione, angoscia, impotenza, depressione. E, purtroppo, lo stato d’animo peggiore in cui un individuo può cadere è quello di “sentirsi fallito”, che non significa necessariamente esserlo, come ad esempio ci ricorda questo aforisma di Thomas Edison: «Molti fallimenti nella vita si segnalano da parte di quegli uomini che non realizzano quanto siano vicini al successo nel momento in cui decidono di arrendersi». Tuttavia, oltre a non arrendersi mai inseguendo le proprie ambizioni, c’è una seconda chiave di lettura, altrettanto significativa, ben esplicitata da questo proverbio tibetano: «Cercare la felicità fuori di noi è come aspettare il sorgere del sole in una grotta rivolta a nord». Che vuol dire? Semplice: non c’è bisogno di andare troppo lontano perché quello di cui abbiamo davvero bisogno va trovato soltanto dentro di noi. Dobbiamo quindi fregarcene altamente di tutto ciò che il mondo, le tradizioni, i costumi sociali, i mass media, la gente ci impone di cercare e possedere per raggiungere la vera felicità. Ignorare l’influenza negativa delle opinioni altrui è il modo migliore per conoscere, accettare ed essere sé stessi. Perché magari la felicità nemmeno esiste, ma un giorno ci svegliamo e scopriamo che è andata via.



Salute > di Eleonora Casula

PREVENIRE E COMBATTERE

la DIETA

Una opportuna nutrizione è fondamentale per evitare o debellare i mali di stagione. L’alimentazione svolge un ruolo di primo piano: ecco i cibi più indicati per aiutare le nostre difese immunitarie.

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’ importante riuscire a scegliere gli alimenti giusti per affrontare in maniera corretta l’arrivo dei primi sintomi influenzali. Ma possiamo fare anche di più: è possibile rafforzare attraverso determinati cibi il nostro sistema immunitario, affinché riesca a difenderci meglio dai virus influenzali. Ci sono delle regole ben precise da rispettare per quanto riguarda il regime alimentare. Vediamole insieme. Prevenire l’influenza È necessario che la nostra alimentazione sia varia ed equilibrata, rispettando la stagionalità. Per questo, ad esempio, non dovremmo trascurare di mangiare cavolfiori, cavoli e broccoli. Si possono consumare crudi, sbollentati in acqua o passati in padella con aglio e peperoncino. Evitare, invece, di farli cuocere a lungo perché perderebbero le loro sostanze nutritive. Altre verdure da tenere presenti nella stagione invernale sono: ravanelli, radicchio, sedano, porri, zucche e carote. La frutta che più ci può aiutare per un’azione preventiva è l’arancia, la quale, insieme agli altri agrumi, abbonda di vitamina C. Naturalmente non bisogna mai rinunciare alle mele e alle pere. La mela si può mangiare anche cotta, condita con cannella o scorza di limone, la quale possiede proprietà antisettiche. Ci sono anche alcune spezie che svolgono un’azione antimicrobica e aiutano il nostro corpo a produrre calore. Fondamentali le tisane, soprattutto quelle a base di 24

echinacea, che sono immunostimolanti, e quelle a base di anice e cumino, che sono carminative. Combattere l’influenza Se il virus influenzale ci ha colpiti, possiamo guarire più velocemente con una opportuna dieta. Vediamo quali sono i cibi che è bene mangiare. Molto utile è l’insalata di frutta, anche contro l’influenza intestinale. Si possono mettere insieme agrumi, papaya e kiwi. La vitamina D svolge un ruolo essenziale nel rendere più brevi i tempi di guarigione, ecco perché non dovremmo far mancare sulle nostre tavole un uovo al tegamino. I peperoni contengono molta vitamina C e, inoltre, sono ricchi di vitamina A, che serve a rinforzare le cellule delle mucose, le quali rappresentano delle vere e proprie barriere contro i batteri. Indispensabile in questo periodo il consumo di zinco: questo minerale lo possiamo trovare nei semi di girasole e nel germe di grano. Quest’ultimo può essere gustato anche con lo yogurt. Il tè verde, poi, è ricco di antiossidanti e riesce a riscaldare, per cui va benissimo berlo proprio nelle giornate fredde, quando ci sentiamo particolarmente stanchi. Da non dimenticare, infine, anche un ottimo toast con il salmone per ricaricare il nostro organismo di vitamina D. Se utilizziamo del pane scuro e del formaggio ci assicuriamo anche una carica di proteine, che aiutano le difese immunitarie.


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Salute > di Daniele Lisi

PIANGERE aiuta e FA BENE

SALUTE

Trattenere le lacrime può essere dannoso poiché non si riescono ad eliminare, o almeno a mitigare, le ansie, la tristezza, il dolore e le emozioni negative.

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orse non tutti sanno che piangere fa bene alla salute, perché il pianto aiuta a liberarsi delle angosce, della tristezza, delle cause che creano dolore intenso. Del resto, lo conferma anche il modo di dire “pianto liberatorio” in quanto aiuta a stare meglio. Un tempo si riteneva che il pianto fosse un segno di debolezza, e alcuni lo pensano anche adesso, un modo per suscitare compassione e per riuscire ad ottenere qualcosa. Non è affatto così. Il pianto è una reazione naturale alle emozioni, quelle forti, è un meccanismo di difesa messo in atto dall’organismo per preservare il suo buon funzionamento. Infatti, quando si piange si liberano due tipi di ormoni, chiamati oppiacei e ossitocina, che svolgono un’azione calmante e hanno la capacità di attenuare il dolore in maniera significativa. Lo dimostra il fatto che dopo un pianto ci si dente meglio, più rilassati, almeno fin quando i due ormoni svolgono il loro compito. Pertanto, se si trattengono le lacrime per vergogna o per timore di fare una brutta figura, si provoca un danno a se stessi, limitando la possibilità di sentirsi meglio e di allentare la tensione. Non bisogna preoccuparsi di mostrare il proprio dolore, poiché questo fa parte dell’umanità di ciascuno di noi, a qualsiasi età, senza alcuna distinzione di sesso. Con il trascorrere degli anni, poi, ciò può accadere anche con maggiore fre26

quenza, ci si commuove più facilmente, si è più inclini a mostrare i propri sentimenti. Infatti, non si piange solo quando si è angosciati o addolorati, a volte lo si fa anche per gioia, in particolar modo se si tratta di un’emozione intensa. Ma le lacrime fanno bene anche agli occhi, li lubrificano, tengono più umide le mucose oculari, che altrimenti si seccherebbero più facilmente danneggiando la vista, come spiegano anche gli esperti. Così, oltre ai vantaggi emotivi e al sollievo per ritrovare un po’ di quella serenità perduta per colpa delle avversità, il pianto aiuta anche il benessere degli occhi. Inoltre, le lacrime sono nemiche dei batteri, che vengono uccisi in pochi minuti grazie ad un potente fluido chiamato lisozima, capace in un certo senso di fare pulizia nella zona oculare. Un bel pianto liberatorio, infine, consente di eliminare le tossine che si sono accumulate nell’organismo per colpa dello stress e della tensione quotidiana. Per di più con le lacrime si elimina una gran quantità di magnesio in eccesso che si forma proprio in presenza di profonda fatica, irritabilità, depressione, ansia e altri disturbi. In fondo, la depressione è anche la conseguenza di una serie di stati d’animo negativi e prolungati nel tempo di cui non ci si riesce a sbarazzare. Perciò, nessuna vergogna: piangere fa bene alla nostra salute.



Salute > di Palma Salvemini

Tosse secca e grassa:

naturali Dalle tisane di tiglio e malva agli impasti casalinghi con olio di eucalipto e timo, passando ovviamente per l’assunzione di agrumi ricchi di vitamina C: tutte le soluzioni per smettere di tossire.

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osse secca e grassa? Vediamo quali sono i rimedi naturali per placarla e risolvere in tempi brevi il disturbo. Attraverso il colpo di tosse, l’organismo cerca di rispondere alle sostanze che irritano la gola e le vie respiratorie. Queste stimolano i nervi che si trovano nel tratto respiratorio, i quali inviano al cervello l’impulso che provoca la contrazione dei muscoli di addome e diaframma: spingono l’aria dei polmoni e causano l’espulsione degli agenti irritanti. Molto frequente dopo raffreddore e influenza, il disturbo causa disagio soprattutto quando si è vicino ad altre persone. Esistono diversi rimedi naturali per la tosse grassa e per quella secca. Vediamoli nel dettaglio. Tosse secca. La tosse è un disturbo molto comune che generalmente si esaurisce nell’arco di due settimane. Quando persiste per un periodo di tempo maggiore, oppure provoca l’espulsione di tracce di sangue, può indicare l’esistenza di una condizione di emergenza che richiede l’intervento del medico. Soprattutto quando si verifica con l’influenza, invece di ricorrere immediatamente alla somministrazione di farmaci, si può contare sull’efficacia dei rimedi naturali per combatterla. Tra questi possiamo annoverare le tisane di tiglio e malva. Per sedarla, sono utili anche le caramelle alla propoli che andrebbero, tuttavia, evitate come cura per la tosse secca dei bambini. Il pericolo, infatti, nei più piccoli, consiste nella

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possibilità di soffocamento. Altra soluzione naturale per questo tipo di tosse è il miele: si consiglia di assumerne un cucchiaino al mattino e alla sera; tuttavia questa soluzione è da evitare per non causare complicanze nei soggetti che presentano il diabete mellito. Lycopodium clavatum, Hepar sulfuris, Phosphorus, Aconitum napellus sono valide alternative omeopatiche per la tosse secca: il primo in particolare è molto utile per solleciti a carico della laringe. Tosse grassa. Questa tipologia di tosse, detta anche produttiva, è quella che si verifica con presenza di catarro. In questi casi è consigliabile bere molti liquidi perché aiutano a sciogliere il muco e ad agevolarne l’espulsione. Tra i rimedi della nonna per la tosse grassa segnaliamo il consumo di abbondanti porzioni di frutta, soprattutto agrumi che contengono vitamina C. Alcuni cataplasmi si possono rivelare molto efficaci, come quelli di cipolle e farina d’avena: si tratta di impasti casalinghi da applicare direttamente sul torace. Basta far bollire gli ingredienti fino ad ottenere un composto molle, tale da poter essere spalmato. Aggiungere poche gocce di olio essenziale di eucalipto e timo al bagno caldo può essere un valido punto di riferimento, da preferire soprattutto di notte per riuscire a dormire senza tossire.



Estetica> di Maria Teresa Moschillo

SETTE consigli VALIDI

GIOVANI

Per ottenere una manicure perfetta, indispensabile a mantenere belle e lucide le vostre unghie, è bene prestare attenzione ad alcuni trattamenti specifici. Ecco quali sono.

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e mani sono il nostro miglior biglietto da visita e sono in grado di rivelare tanto sulla nostra età. Per questo è fondamentale prendersene cura con costanza e attenzione, non perdendo di vista alcuni piccoli ma preziosi accorgimenti capaci di farle apparire giovani e belle in qualunque occasione. Scopriamoli insieme.

non vanno mai tagliate, a meno che non siano davvero troppo lunghe. Per mani sempre impeccabili e curate limitati a spingerle all’indietro, adoperando l’apposito strumento da manicure o un bastoncino e ammorbidendole con dell’olio. Un ottimo prodotto naturale, dai mille usi cosmetici, è l’olio di ricino.

Idratazione pre-manicure. L’idratazione è fondamentale per sfoggiare mani morbide e curate, permette di prevenire la formazione di rughe e di contrastare problemi di secchezza fastidiosi, oltre che antiestetici. Applica costantemente una buona crema mani, specialmente in inverno e prima di passare alla realizzazione della tua manicure. In alternativa, prova uno dei più validi consigli beauty delle nonne e adopera la vaselina, con cui fare degli impacchi notturni.

Niente macchie. L’aspetto dell’unghia al naturale rivela molto delle nostre abitudini e anche della nostra età. Applica costantemente una base rinforzante e lucidante che contrasta il problema dell’ingiallimento delle unghie, facendo una volta a settimana degli impacchi con succo di limone, dai tanti utilizzi cosmetici, e bicarbonato.

No alle unghie troppo lunghe. Se noti che le tue unghie sono cresciute troppo non esitare a tagliarle. Infatti, le unghie troppo lunghe conferiscono alle mani un aspetto agè: prediligi, invece, una media lunghezza, ben curata, scegliendo la forma che più rispecchia il tuo gusto. Attenzione al taglio. Per tagliare le unghie con la forbicina è necessaria molta concentrazione: l’area laterale delle unghie, infatti, serve per proteggerle e farle crescere più sane e belle. È preferibile, in ogni caso, adoperare la lima, da utilizzare sempre e solo in un unico verso. Attenzione alle cuticole. Comunemente note come “pellicine”, le cuticole 30

La scelta dello smalto. Non esistono regole ferree per quel che riguarda il colore dello smalto da utilizzare. Suggeriamo, in linea di massima, di evitare i colori perlescenti, che fanno subito “vecchia scuola”, in favore invece di smalti opachi. Se si predilige l’effetto unghia naturale, per una manicure sobria e discreta adatta a tutte le occasioni, l’ideale è scegliere uno smalto nude, privilegiando tonalità rosate o più calde a seconda della propria carnagione. Non dimenticare il top coat. Per unghie sempre in forma è bene applicare spesso un top coat al di sopra dello smalto. Sceglilo dal finish glossy, per unghie effetto gel, oppure opaco per unghie effetto mat, di grande tendenza in questa stagione invernale. Questa tipologia di prodotto è l’ideale per far durare lo smalto più a lungo.



Alimentazione> A cura della Dott.ssa Tiziana Sacchetti

GUIDA PRATICA ALLA SPESA:

A prescindere dal fatto che l’acquistiate al supermercato o in macelleria, con questo articolo vi fornirò dei consigli utili per riconoscere le principali caratteristiche della carne fresca.

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olore. Il colore della carne deve essere uniforme e luminoso. La carne di vitello fresca, per esempio, si presenta di colore rosa chiaro, mentre quella di maiale è di colore rosa perlato. La carne fresca di bovino ha invece un colore rosso vivo. Evitiamo di acquistare carni di colore spento, tendente al giallo, al grigio o al verdastro, perché potrebbero non essere fresche. Odore. La carne fresca, all’olfatto, ha un odore delicato e vivo. Quando invece l’odore è acre e forte non si tratta sicuramente di un prodotto fresco ma, molto probabilmente, già in stato di deterioramento. Quindi prima di consumare la carne facciamo attenzione anche a questa caratteristica Consistenza. Facciamo un test: premendo sulla superficie della carne fresca cruda con il polpastrello, ne noteremo sicuramente la consistenza compatta e soda, mentre la carne non più fresca ha una consistenza molle ed è piuttosto viscida al tatto. Colore del grasso. L’aspetto cromatico del grasso è un ottimo indicatore di freschezza quando si presenta bianco oppure giallo. Non acquistiamo invece la carne il cui grasso appare di colore scuro, tendente al marrone, perché, anche in questo caso, potrebbe trattarsi di carne “vecchia” oppure mal conservata. Etichetta. Infine leggiamo attentamente le informazioni riportate in etichetta, in particolare: la provenienza, la data di macellazione e il confezionamento, la data

Dott.ssa Tiziana Sacchetti Consulente Dietista ed Educatore alimentare

entro cui consumare la carne, l’eventuale presenza di conservanti, il tipo di confezionamento (per esempio, se la carne è confezionata sotto vuoto, metodo che consente una conservazione del prodotto per un periodo di tempo più lungo, avrà un bell’aspetto ma probabilmente non sarà fresca). Un punto importante circa la conservazione e il consumo della carne è che essa va conservata sul ripiano più basso del frigorifero, sopra il cassetto delle verdure, dove la temperatura è più bassa (2°C), separata in contenitori per alimenti. Inoltre, in questo modo evitiamo che la carne cruda sgoccioli sugli altri alimenti. I tempi entro cui devono essere consumati i vari tipi di carne conservata in frigorifero sono i seguenti: se macinata, deve essere consumata entro le 24 ore; la carne di pollo o tacchino deve essere consumata entro le 48 ore; gli affettati non sigillati e le restanti qualità e tagli di carne fresca devono essere consumati entro le 72 ore. Ricordiamo, infine, una tecnica molto utile, per il consumo della carne conservata in frigorifero, e di tutti gli alimenti in generale: l’applicazione del Fifo (First In, First Out), ovvero, il primo alimento che entra in frigorifero, verrà consumato per primo. Quindi riponiamo gli alimenti acquistati più di recente dietro quelli acquistati prima (già presenti in frigorifero), in modo da rispettare la data di scadenza e ridurre gli sprechi.

Per le vostre domande o per una consulenza inviate una mail a: Info@benessereadieta.it www.benessereadieta.it


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La sana alimentazione ha un ruolo di grande importanza nel miglioramento della qualità della nostra vita, nell’accrescimento del nostro benessere psico-fisico, nella prevenzione e miglioramento del nostro stato di salute. Tutti possiamo godere di tali benefici usufruendo della consulenza professionale personalizzata.

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Viaggio > di Raffaella Patricelli

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UNA DELLE METE PIÙ AMBITE DEL MONDO: SITUATA NEI CARAIBI ORIENTALI, LA COSTA OCCIDENTALE VANTA LE PIÙ BELLE SPIAGGE DEL MONDO, CON LA SUA LINGUA DI SABBIA DI ANSE CHASTANET.

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aesaggisticamente parlando ricorda il set della serie Tv “Bloodline”, chi l’ha vista sa a cosa mi riferisco: palme, mare turchese, spiagge meravigliose e un’ambientazione da sogno. Così si presenta l’isola di Saint Lucia, lo Stato insulare del Commonwealth in America Centrale, situato tra il Mar dei Caraibi orientale e l’Oceano Atlantico, che si trova nelle Piccole Antille, a nord di Saint Vincent e Grenadine e a sud della Martinica. Di origine vulcanica, come tutte le isole dell’arco delle Piccole Antille, Saint Lucia ha spiagge di sabbia nera e chiara. La maggior parte delle spiagge chiare si concentra sulla costa caraibica dell’isola a nord di Castries, tra Vigie e Gros Islet, ma non bisogna perdere più a sud, nella regione di Soufrière, le più spettacolari baie contornate dalle palme e da una natura rigogliosa. A lungo protettorato del Regno Unito, ottenne da questo l’indipendenza il 22 febbraio 1979 e contestualmente entrò a far parte del Commonwealth; in ragione di ciò il suo Capo di Stato è il sovrano britannico (ad oggi quindi la regina Elisabetta II). Saint Lucia affascina per le sue vallate di foresta tropicale incontaminata e per le sue cascate e corsi d’acqua. La foresta pluviale ricopre il 10% della superficie dell’isola e molte zone sono nominate “riserva naturale protetta”. Saint Lucia ospita una varietà di piante e fauna tropicale. Tante le specie di animali presenti sul territorio che risultano protetti ricordiamo: il pappagallo di Saint Lucia, il boa conscriptor, la vipera Fer de Lance, diversi tipi di rane, iguana e lucertole, ma anche manguste e agouti. Il Fregate Island Natural Reserve, sulla costa atlantica nella regione di Dennery, ospita diverse delle specie elencate, comprese alcune varietà di uccelli endemici e differenti tipologie di aironi. 35


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Viaggio > di Raffaella Patricelli

SAINT LUCIA, AFFASCINANTE

ISOLA TROPICALE, FA PARTE DELL’ARCIPELAGO DELLE PICCOLE ANTILLE ED É UNA DESTINAZIONE DA NON PERDERE PER LE VOSTRE VACANZE AI CARAIBI...

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l Maria Island Natural Reserve, davanti a Sandy Beach a Vieux Fort, è l’unico habitat di una delle specie più rare di colubro dal collare e delle lucertole “zandoli te” delle Isole Maria. I primi a popolare l’isola furono gli Aruachi intorno al III secolo d.C. Ad essi si aggiunsero poi i Caribi. Si ritiene invece che il primo europeo a raggiungere il posto sia stato l’esploratore spagnolo Juan de la Cosa intorno al 1500.

trovano tra Soufrière e Choiseul, sul lato occidentale del Paese. La capitale è Castries, dove vive circa un terzo della popolazione complessiva dello Stato. Le città principali comprendono Gros Islet e Soufrière Vieux Fort. Il clima è moderato dagli alisei provenienti da nord-est, con una stagione secca che va da gennaio ad aprile (quindi il periodo ideale per poterla visitare) e una stagione piovosa da maggio a dicembre.

Saint Lucia fu battezzata col nome della santa originaria di Siracusa, da parte dei francesi, primi colonizzatori europei. L’isola è di origine vulcanica ed è più montuosa rispetto alle altre isole dei Caraibi dopo Dominica. Il punto più elevato è il Monte Gimie, che ha un’altezza di 950 metri sul livello del mare. Due altre montagne sono i Pitons, che rappresentano il simbolo stesso dell’isola e che compaiono anche sulla bandiera. Questi si

Da ricordare che da giugno a novembre è possibile imbattersi in sporadiche tempeste tropicali. La lingua ufficiale è l’inglese. Viene inoltre parlato un creolo francese, sviluppatosi in seguito alla colonizzazione transalpina. Tra le curiosità bisogna sapere che l’isola vanta il più alto tasso di vincitori di Premi Nobel in rapporto alla popolazione nazionale. Ben due isolani, infatti, hanno ottenuto tale riconoscimento: Arthur


Lewis vinse il Nobel per l’economia nel 1979, mentre Derek Walcott ricevette quello per la letteratura nel 1992. L’aumento della concorrenza latino-americana nell’esportazione delle banane e i recenti cambiamenti nella politica di importazione dell’Unione europea hanno fatto della diversificazione dell’economia una necessità sempre più impellente per Saint Lucia. Il Paese è perciò stato in grado di attrarre investimenti dall’estero, specialmente nel campo dell’offshore banking e del turismo (con quest’ultima attività che rappresenta la principale fonte di guadagno nazionale). Come sempre una nota importante è quella che si riferisce alla gastronomia, che è quella tipica di tutta la zona caraibica, con alla base pesce fresco cucinato con diverse spezie, carne di pollo, riso, fagioli, verdura e frutta tropicale.


Moda > di Giovanna Testa

BALMAIN L’originalità dei colori rappresenta il tratto distintivo della sensuale e raffinata collezione firmata Balmain e concepita dal suo direttore creativo Olivier Rousteing: abiti eleganti con sfumature in rosa quarzo e azzurro serenity, long dress con decorazioni gold, pantaloni in velluto nero, completi giacca e pantalone a righe verticali bianche e nere, mini dress in pizzo nero con decori floreali. Caratteristica peculiare sono i tagli sartoriali, perfettamente conformi a donne longilinee, e un trionfo di frange, balze, ricami, volant, piume, trasparenze e perle incastonate. 38


BALMAIN

COLLEZIONE/INVERNO/DUEMILADICIASSETTE

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Shopping > di Giovanna Testa

SHOPPING

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SAN VALENTINO

PENSIERI ESCLUSIVI DEDICATI ALLA PERSONA CHE AMATE.

1. Blancpain. Orologio Ladybird in edizione limitata a carica automatica. Cassa in oro bianco evidenziata da una lunetta di diamanti incastonati; 2.Pandora. Bracciale in argento con chiusura a forma di cuore in pavé; 3. Armani

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Dolci. 6 praline, due classiche con l’iconica “A” a rilievo, quattro dell’edizione limitata a forma di cuore con il guscio di cioccolato fondente al 75%; 4. Jimmy Choo. Tronchetti “Maurice 100” rosso fuoco. Punta affusolata e chiusura con cerniera sul retro; 5. Pandora. La nuova collezione per San Valentino è un vero inno alla festa degli innamorati; 6. Perugina. Speciale “Baci” San Valentino; 7. Christian Louboutin. Collezione speciale dedicata a San Valentino; 8. Swarovski. Bracciale che disegna due cuori con una sola linea, ricoperta dei mitici cristalli; 9. Laura Biagiotti. Nuova fragranza dedicata alla passione. Note di Testa: pompelmo rosa, mandarino italiano, ribes nero. Note di Cuore: rosa, petali di gelsomino, peonia bianca. Note di Coda: vaniglia, ambra, fava tonka, muschio; 10. Givenchy. Shopper squadrata in pelle nera di vitello con stampa maxi “LOVE” in nuance rossa metallizzata sul fronte; 11. Pasquale Bruni. Anelli in oro rosa e oro bianco, diamanti e smalto rosso.

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NUOVE TENDENZE PER L’INVERNO

LINDA FARROW Occhiali da sole Cat Eye con aste placcate in oro bianco.

CHLOÉ Borsa a tracolla “Faye Flower Patchwork” colorata da eleganti intarsi in suede dal fascino vintage.

RAG & BONE Cappello Wide Brim in morbido feltro di lana di colore blu Navy con banda sur ton in pelle per dare un tocco chic ai vostri look.

ALEXANDER MCQUEEN Spirito vintage e incredibilmente moderno allo stesso tempo. Gli ingredienti principali di questo profumo sono gelsomino Sambac, tuberosa e ylang ylang. La tradizione viene reinterpretata in chiave moderna e fresca combinandola con pepe rosa e vetiver.

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TOM FORD Bracciale cuff in pelle metallizzata con cristalli.

C. HERRERA Spilla con cristalli. LIU JO Orologio ‘Moonlight’ con quadrante a rifinitura sunray, indicatori in rilievo, bracciale in acciaio lucido e chiusura con logo.

GIANVITO ROSSI Tronchetti “Moritz” in suede rivestita di pelliccia e stretta da un gioco sur ton di laccetti incrociati con punta tonda. 42


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NUOVE TENDENZE DEL MAKE UP

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1. Dior. Matita per le labbra incredibilmente facile da applicare, che scivola con una linea precisa, ultra coprente e che sublima il volume delle labbra; 2. Chanel. Un set completo di 5 pennelli ed uno specchio removibile, racchiusi in una trousse; 3. Kiko Milano. Un prodotto unico e sensazionale che si può utilizzare sia come correttore, per mimetizzare ogni imperfezione, sia come fondotinta su tutto il viso per rendere l’incarnato perfettamente uniforme con un effetto naturale; 4. Dolce & Gabbana. Smalto “827 Ebano”, marrone scurissimo per una manicure autunnale dal sapore lussureggiante; 5. Chanel. Smalto “532 Canotier” protettivo ultra-resistente; 6. Tom Ford. Nuovi rossetti “Lip Contour Duo” per vestire le labbra di pura eleganza e colore; 7. Diego Dalla Palma. Cipria correttiva effetto tensore che uniforma ed esalta l’incarnato, attenuando la visibilità di eventuali rossori e discromie; 8. Clinique. “Pretty Easy Liquid Eyelining Pen” è il nuovo eyeliner a prova di errore che resiste fino a 24 ore senza sbavature. 44


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DONNE & GIOIELLI

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UN CONNUBIO INDIVISIBILE... 1. Tiffany & Co. Anello in oro 18k con ceramica bianca; 2. Pomellato. Anello in oro rosa con tormalina rossa tonda e diamanti brown ; 3. Chopard. Pendente a cuore in oro

rosa 18 carati tempestato di diamanti, con ulteriori diamanti che si muovono tra due vetri zaffiri; 4. Chaumet. Orecchini in oro giallo e bianco, con diamanti, granati tsavorite, granati mandarino, un peridoto a forma di pera di 3,76 carati e uno a forma di pera zaffiro giallo Ceylon di 4.11 carati; 5. Cartier. Spilla in platino, zaffiri, smeraldi, rubini, diamanti; 6. Bulgari. Orecchini Sapphire Flower in oro giallo 18 carati con zaffiri colorati, peridoti, diamanti e pavé di diamanti; 7. Cartier. Orologio in oro bianco, rubini, zaffiri, smeraldi, diamanti; 8. Tiffany & Co. Bracciale “Infinity” in oro 18k con diamanti taglio brillante incastonati all’interno; 9. Bulgari. Bracciale rigido B.zero1 in oro rosa 18 carati e ceramica bianca; 10. Dior. Manchette My Dior in oro giallo, diamanti e pietre preziose. 45


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uomo LE TENDENZE DELLA MODA

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Consigli per l’Inverno

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CONSIGLI PER L’INVERNO

PER UN UOMO ALLA MODA E DAL LOOK SEMPRE ATTUALE. 1. Piumino uomo ultraleggero, Colmar; 2. Cronografo Automatico mod. “Carrera” Calibre 01 Heuer, Tag Heuer; 3. Braccialetto “Tiger-eye” con sfere in legno su filo di argento, Bottega Veneta; 4. Scarpa alta in pelle liscia nera con suola in gomma color crema, Rick Owens; 5. Abito in velluto nero con ricami, Etro. 46

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LA MODAUOMO

NOVITÀ PER L’INVERNO DUEMILADICIASSETTE 6

6. Cuffie in pelle dotate di cavi di collegamento audio in rame e privo di ossigeno per garantire la chiarezza del suono, Pryma; 7. Occhiali da sole polarizzati “Classic Havana”, Tom Ford; 8. Porta carta di credito in pelle con stampa marchio GG, Gucci; 9. Zaino in pelle e tessuto Canvas, Burberry; 10. Fragranza orientale con note di zenzero, acqua di cocco, anice stellato, cedro, patchouli, cedro marocchino, fava tonka e vaniglia del Madagascar, Calvin Klein; 11. Sneaker stile retrò con declinazione Monogram Eclipse, realizzata in pelle di vitello e tela con chiusura con lacci e cinturino in velcro, Louis Vuitton.

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Consigli per l’Inverno

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Arte > di Alessandro Immordino

ERIK JOHANSSON MAESTRO DEL FOTORITOCCO, L’ARTISTA SVEDESE CREA IMMAGINI SURREALI FONDENDO, IN MODO DIGITALE, FOTOGRAFIE REALI E MATERIALI VIRTUALI CHE APPARTENGONO A “MONDI ALTERNATIVI”.

È riduttivo considerare Erik Johansson un semplice fotografo, soprattutto perché le sue opere non sono ritratti reali bensì “elaborazioni digitali” che fanno di lui un artista surrealista, capace di fondere istantanee classiche con altri materiali inseriti nell’immagine finale, grazie a un processo di “composizione” realizzato tramite Photoshop. Nato in Svezia nel 1985 ma cresciuto a Berlino, Johansson parte da uno schizzo su carta, poi fotografa ogni soggetto scelto come protagonista del suo lavoro, e infine inserisce digitalmente altri mondi possibili: strade che si accartocciano come carta, oceani di legno, paesaggi avvolti in un drappo, orizzonti simili a carta da parati. 48


ERIK JOHANSSON Copyright immagini Erik Johansson Contatto Photographer Erik Johansson www.erikjohanssonphoto.com

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Design>

LIVING

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1. Cosa capita se una maestosa colonna greca cade e si frantuma in diversi pezzi? La risposta è ovvia: si trasforma in un salotto Gufram. I resti, infatti, sono reperti archeologici contemporanei che danno vita ad un sistema di sedute componibili dall’estetica neoclassica e dall’attitudine Pop che possono esistere come elementi singoli o da combinare tra loro. Questo antico archetipo dell’architettura realizzato in poliuretano diventa così una serie di oggetti di design industriale dalla consistenza morbida e dall’ergonomia accogliente. www.gufram.it

L’arredamento della nostra casa diventa il teatro della vita privata, quella scena dove ogni stanza permette il cambiamento, la dinamica degli atteggiamenti e delle situazioni: è la casa palcoscenico. Alessandro Mendini

2. Barbarians. Così si chiama la collezione di Edra firmata dai designer brasiliani Fernando e Humberto Campana. I designer in questo caso hanno voluto imprimere nell’estetica e nella struttura dei materiali, quel fuggevole passaggio dall’età antica all’età moderna. www.edra.com

3. Divano Montevideo. Braccioli e schienale disegnano un’unica forma morbida e accogliente, completata da cuscini in piuma che sostengono la base della schiena. Ergonomico ed elegante, il divano Montevideo è totalmente sfoderabile. La struttura interna è completamente in legno, l’imbottitura è in gomma di poliuretano a quote differenziate. Piedini in metallo verniciato. www.tacchini.it

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DE SI GN

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HOME AFFITTARE, ACQUISTARE O VENDERE UN IMMOBILE, NON E’ MAI STATO COSÌ FACILE...

Per informazioni: redazione@foryoumagazine.it


Teatro > di Ilaria De Donatis

SERENA AUTIERI in

Si viaggia tra le onde del dualismo, tra realtà e apparenza, nello spettacolo ispirato alla vita della “principessa triste”, in scena dall’8 al 19 febbraio al Teatro Sistina di Roma, con protagonista l’eclettica Serena Autieri.

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i apre il sipario, sul palcoscenico le luci illuminano una donna seduta davanti a uno dei molteplici e grandi specchi presenti, intenta, con qualche colpo di cipria sul volto, nella mirabile arte del trucco. È la celebre Lady D, nota nella semplicità della sua vita privata come Diana, che è colta mentre si sta preparando, nella sua ultima notte, per uscire dall’Hotel Ritz e raggiungere Dodi Al-Fayed, cercando di evitare i fotografi. Durante tale preparazione emerge un dialogo ad una voce sola tra sé stessa e la sua immagine riflessa negli specchi dal tono narcisistico: ecco il dualismo. La scenografia della prima scena, che permane per l’intera performance, sembra dare prova di tale dualità, su cui si erge tutto lo spettacolo a partire dall’emblematico titolo, “Diana & Lady D”. Infatti, dietro un allestimento dall’aspetto poco artificioso e piuttosto lineare si cela, in verità, un ente paradigmatico e simbolico. Trascendendo la scenografia, è evidente che anche la stessa sceneggiatura oscilla tra gli opposti, tra il latente e il manifesto, tra l’identità e la convenzione. Lavoro alquanto complesso, ma d’altronde è la vita di un’icona mondiale che il regista Vincenzo Incenzi ha scelto di portare alla luce. Una donna con due vite: una pubblica, in cui veste il ruolo di principessa, di leader, di madre, di personaggio popolare a cui si dedicano onorificenze, applausi, copertine e prime pagine; e una privata, in cui si rivela una donna fragile, desiderosa di amore e il cui carattere si è forgiato negli anni, partendo da un’in-

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fanzia difficile fino ad un matrimonio complesso con Carlo d’Inghilterra. Ma come possono convivere due personalità così opposte nel corpo di una sola donna e come manifestare al pubblico tale dicotomia dell’anima con la sua stessa insostenibilità? La risposta è nella straordinaria bravura di Serena Autieri, che non solo rappresenta i due lati contrapposti della “principessa triste” ma, coadiuvata dalle musiche di Elton John, dei Beatles, da una prosa dinamica, dal corpo di ballo, riesce anche a comunicare al pubblico l’importanza della voce femminile, stanca di essere inascoltata dal sistema e l’importanza della reale identità umana, che deve vincere l’apparenza. La rappresentazione andrà in scena dall’8 al 19 febbraio, presso il Teatro Sistina di Roma. Il pubblico, guardandola, può provare una commozione dalla sfumatura catartica, che conduce ogni individuo a una domanda emblematica: si riesce ad essere ciò che si è o si continua a dare credito a quell’archetipo semantico latino secondo il quale essere una “persona” significa essere una “maschera”? Poltronissima Poltrona Prima Galleria Seconda Galleria Terza Galleria

Euro Euro Euro Euro Euro

46,00 41,40 41,40 35,65 28,75



Cinema > di Silvestro Bellobono

Viola Davis

Denzel Washington Jovan Adepo

Un film di Denzel Washington

Un caparbio Denzel Washington, nella doppia veste di attore e regista, racconta le contraddizioni sociali dell’America negli anni ’50 tra discriminazioni razziali e riscatto personale.

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rovaci ancora Denzel! Dopo i non fortunatissimi film “Antwone Fisher” e “The great debaters - Il potere della parola”, da lui diretti rispettivamente nel 2002 e nel 2007, il due volte premio Oscar Denzel Washington si cimenta con la sua terza regia in “Barriere”, adattamento cinematografico dell’omonima opera teatrale (“Fences” in lingua originale) scritta nel 1983 da August Wilson e vincitrice del Pulitzer per la drammaturgia. Sul talento recitativo e sulle capacità espressive del 62enne attore statunitense nessun critico o spettatore ha alcun dubbio: si tratta di uno dei più grandi performer della sua generazione e non solo, in assoluto tra le prime star afroamericane a rompere quegli ancestrali tabù di Hollywood che non prevedevano ruoli da indiscusso protagonista per un attore di colore. Grazie alle sue qualità e al suo “physique du role”, Washington si è imposto nella “mecca del cinema” mostrando un eclettismo che appartiene solo ai numeri uno, alternando pellicole actionthriller di notevole impatto al box office – basti pensare a “Il collezionista di ossa”, “Training day”, “Man on fire” e il recente “I magnifici 7” – a film di denuncia socio-razziale o sulle battaglie per i diritti civili (per anni è stato l’attore feticcio di Spike Lee, oltre che interprete di personaggi forti in “Philadelphia”, “Hurricane - Il grido dell’innocenza” e “John Q”. Oggi ritorna nuovamente dietro la macchina 54

da presa per dirigere sé stesso e Viola Davis (“The Help”, “Suicide Squad”), tratteggiando uno spaccato dell’America negli anni ’50, ancora attanagliata da feroci discriminazioni razziali che costringono Troy Maxson (Washington appunto) a inventarsi una vita diversa dopo essere stato rifiutato, a causa del colore della sua pelle, dalla lega professionistica di baseball nonostante la sua bravura. Così, per mantenere la famiglia, Troy lavora come netturbino a Pittsburgh, in Pennsylvania, covando dentro di sé il risentimento per ciò che gli è stato negato, trascinando in questo conflitto interiore represso il suo rapporto con gli altri, con la moglie Rose (Davis) e soprattutto con il giovane figlio Cory (Jovan Adepo), lottando tenacemente per superare quelle “barriere” culturali che hanno ostacolato tutti gli eventi della sua esistenza e che sono maledettamente più “sporche” della spazzatura che raccoglie ogni giorno per strada. Va ricordato che il lungometraggio, prodotto da HBO, è interpretato dal medesimo cast che nel 2010 aveva portato in scena a teatro la pièce di Wilson, ricevendo 10 nomination e 3 premi principali ai Tony Award (gli Oscar del teatro).

NONOSTANTE SIA MORTO NEL 2005, IL DRAMMATURGO AUGUST WILSON È L’UNICO ACCREDITATO COME SCENEGGIATORE DEL FILM.


CINQUANTA SFUMATURE DI NERO Christian Grey e Anastasia Steele tornano nel secondo capitolo tratto dalla serie di successo e fenomeno mondiale “Cinquanta sfumature”. Quando un addolorato Christian Grey cerca di persuadere una cauta Ana Steele a tornare nella sua vita, lei esige un nuovo accordo in cambio di un’altra possibilità. I due iniziano così a ricostruire un rapporto basato sulla fiducia e a trovare un equilibrio, ma alcune figure misteriose provenienti dal passato di Christian accerchiano la coppia, decise ad annientare le loro speranze di un futuro insieme. Regia di James Foley Con Dakota Johnson, Jamie Dornan Genere: Drammatico Da giovedì 9 febbraio al cinema

T2 TRAINSPOTTING L’atteso sequel di Trainspotting è diretto nuovamente da Danny Boyle. 20 anni dopo Trainspotting, Renton, Sick Boy, Begbie e Spud tornano sul grande schermo in quello che dovrebbe essere l’adattamento del romanzo di Irvine Welsh “Porno”. Il libro riprende i personaggi del fortunato predecessore Trainspotting nove anni dopo, tracciando le loro vite non più alle prese con i problemi legati all’eroina bensì con l’idea di realizzare un business legato alla pornografia. Regia di Danny Boyle Con Ewan McGregor, Robert Carlyle Genere: Drammatico Da giovedì 23 febbraio al cinema

MAMMA O PAPÀ? Una coppia sembra avere la vita perfetta: hanno una bella casa, un ottimo lavoro e dei bei figli. Ma non vanno più d’accordo e il divorzio sembra essere l’unica soluzione possibile. Inizierà un periodo burrascoso, si scontreranno per l’affidamento perché, a complicare il tutto, entrambi hanno accettato un nuovo incarico l’uno al capo opposto del mondo. E questo è solo l’inizio... Regia di Riccardo Milani Con P. Cortellesi, A. Albanese Genere: Commedia Da martedì 14 febbraio al cinema

THE RING 3 Regia di F. Javier Gutierrez Genere: Horror Con Johnny Galecki, Aimee Teegarden Da giovedì 2 febbraio al cinema Un nuovo capitolo della fortunata serie horror di The Ring. Una giovane donna comincia a preoccuparsi per il suo ragazzo quando lo vede interessarsi ad un’oscura credenza intorno ad una misteriosa videocassetta che si dice uccida dopo sette giorni chi la guarda. Si sacrifica per salvare il suo ragazzo e nel farlo scopre qualcosa di orribile: c’è un “film dentro il film” che nessuno ha mai visto prima... 13 anni dopo “The Ring” la misteriosa Samara torna a diffondere il terrore. 55


Musica > di Ilaria De Donatis

de

GREGORI

È prevista per il 3 febbraio l’uscita di “Sotto il vulcano”, il nuovo album del cantautore romano contenente i classici che hanno reso eterna la sua musica. Inoltre, nel doppio cd è presente un omaggio al grande Lucio Dalla.

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ullo sfondo un cielo azzurro macchiato dal fumo bianco che fuoriesce da un vulcano attivo e in primo piano il ritratto del “Principe” (come lo soprannominò Lucio Dalla durante la tournée “Banana Republic”), con il suo completo nero, il cappello e gli occhiali da sole scuri: è questo l’aspetto della copertina del nuovo album di Francesco De Gregori, intitolato “Sotto il vulcano”, in uscita il 3 febbraio. L’artista romano ha voluto risvegliare la mente dei suoi seguaci e, per estensione, del pubblico italiano, raccogliendo in due dischi i suoi più grandi successi, che possono essere considerati classici, non tanto perché sono stati composti alcuni anni fa, ma perché, come ogni opera “classica” che si rispetti, sono caratterizzati da un fattore portante: l’eternità.

note per accendersi o se si continua in modo naturale e lineare la strofa «E senza fame e senza sete, e senza ali e senza rete» con le parole «voleremo via», allora il cantante può dirsi tale, i suoi pezzi sono divenuti autentici “classici” e le sue emozioni immortali. Il lavoro compiuto per la realizzazione di questo nuovo disco è stato piuttosto complesso: si è deciso di incidere i due cd registrando, in formato live, il concerto che il cantautore ha tenuto al Teatro Antico di Taormina il 27 agosto 2016 nel corso del suo “Amore e Furto tour”. La novità sta, però, nel fatto che egli stesso ha deciso di includere anche il brano “4 marzo 1943” del collega, oltre che caro amico, Lucio Dalla, per rendergli omaggio e far rivivere la sua voce ancora una volta.

Canzoni del calibro di “Generale”, “La donna cannone”, “Fiorellino 12&35” erano, sono e saranno sempre cantate con una tecnica impeccabile da De Gregori, oltre che dagli altri artisti del panorama musicale e, con meno tecnica ma forse con più sentimento, anche dal pubblico italiano. Come spesso accade, si può probabilmente anche non ricordare i testi in modo completo, ma se sono sufficienti poche

Ascoltando i venti brani di “Sotto il vulcano” si passa con disinvoltura da “Pezzi di vetro” ad “Alice”, da “La leva calcistica della classe ‘68” a “Sempre e per sempre”, da “Titanic” a “Rimmel”, percependo quasi l’intenzione da parte di De Gregori di voler, con le svariate note, parole ed emozioni, avvolgere l’ascoltatore come in un caldo e affettuoso abbraccio e condurlo, prendendolo per mano, verso un incantevole viaggio musicale.



Motori >

FERRARI GTC4LUSSO T GRAN TURISMO 4 POSTI CON MOTORE V8 D opo il successo della GTC4Lusso, che ha portato a nuovi vertici prestazionali le GT 12 cilindri a 4 posti tipici della tradizione Ferrari, nasce oggi un nuovo modello, la GTC4Lusso T, la prima vettura a quattro posti con un motore V8 che rappresenta un nuovo concetto di Ferrari GT ed è dedicata a chi cerca sportività, versatilità con un utilizzo frequente. La GTC4Lusso T è equipaggiata con l’ultima evoluzione del motore turbo V8 da 3,9 litri che vanta una potenza massima di 610 cv a 7.500 giri/min. A fronte di queste notevoli prestazioni, la GTC4Lusso T fa registrare valori di consumo che si traducono in un’autonomia estesa, ideale sia per percorsi cittadini che per lunghi viaggi. L’adozione di questo motopropulsore, insieme alla soluzione della trazione solo posteriore, garantisce un minor peso complessivo e una maggiore distribuzione dello stesso all’asse posteriore. In questo modo la vettura, anche grazie all’adozione delle 4 ruote sterzanti, è caratterizzata da un’estrema agilità e reattività. Il sistema delle ruote posteriori sterzanti è integrato con l’ultima evoluzione dei controlli elettronici delle sospensioni SCM-E, l’ESP 9.0 e la terza generazione del Side Slip Control (SSC3). Il design della GTC4Lusso T, sviluppato dal Centro Stile Ferrari, si mantiene fedele a quello della versione con motore V12. Caratterizzato dall’innovativa interpretazione sulla tema di coupé shooting brake, presenta un volume estremamente slanciato e sportivo che lo avvicina di più a una silhouette di tipo fastback. 58

Gli interni sono un perfetto connubio tra l’eleganza sofisticata della selleria di grande pregio artigianale, e la sportività di tutta la componentistica in metallo, o carbonio, correlata principalmente a tutte le funzioni di interfaccia uomo-macchina. Anche la GTC4Lusso T vanta l’architettura della plancia Dual Cockpit, studiata per esaltare l’esperienza al volante e condividere le emozioni di guida tra pilota e passeggero, e adotta l’ultima versione del sistema infotainment caratterizzato dall’adozione di uno schermo da 10,25” ad alta definizione e tecnologia touch capacitiva. Il prezzo? Per ora a Maranello non si sbilanciano su questo aspetto “secondario” per i clienti di macchine del genere. Ma di certo siamo nell’ordine di 230 mila euro circa.



Nautica > di Silvestro Bellobono

M/Y ELEONORA III IL NUOVO 40M DI COLUMBUS YACHT

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on un layout elegante e uno stile raffinato, sviluppati in collaborazione con la società “Hot Lab Yacht and Design”, ha debuttato recentemente sul mercato americano il nuovo M/Y Eleonora III, l’ultimo gioiello creato da Columbus Yacht, brand di Palumbo Group. In particolare, gli interni sono il non plus ultra del lusso, realizzati combinando materiali caldi e toni neutri per offrire agli ospiti un’atmosfera ineguagliabile: marmi preziosi si abbinano a legni Tay per gli arredi e a quercia scura per i pavimenti; tappeti in lana, pelli dai colori accesi e morbidi tessuti pregiati completano l’allestimento interno. Per quanto riguarda gli esterni, invece, la parola d’ordine è “luce naturale”: due grandi vetrate, che regalano viste mozzafiato sul mare illuminando il salone, incorniciano l’area lounge; sul ponte superiore troneggiano due enormi divani di oltre 140 cm; i legni e i pellami delle strutture esterne, in linea con l’approccio “green” dello yacht, sono interamente ecosostenibili. In tal senso, anche il sistema a propulsione ibrida permette una navigazione elettrica che coniuga ecologia e sportività: le performance raggiungono la velocità massima di 20,5 nodi.

CARATTERISTICHE Lunghezza: f.t.: 40 m Larghezza: 8,20 m Motorizzazione: 2xMTU 12V2000M94 Velocità max: 20,5 nodi 60



Agenda eventi

SISTER ACT

LIGABUE

Dal 01/02 al 12/02

Dal 08/02 al 19/02

Roma

Roma

Teatro Brancaccio Ore 21.00 Prezzi da euro: 29,00 a 55,00 Info: Ticket One

DIANA & LADY D

6, 7 e 10 Febbraio

Dal 08/02 al 26/02

Roma

Roma

Palalottomatica Ore 21.00 Prezzi da euro: 36,00 a 87,00 Info: Ticket One

OBLADÌ OBLADADO

Dal 07/02 al 19/02

Roma

Teatro Olimpico Prezzi da euro: 28,50 a 46,00 Info: Ticket One

LA FEBBRE DEL SABATO SERA

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Tirso De Molina Ore 21.00 Prezzi da euro: 25,00 a 27,00 Info: 06.8411827

Dal 14/02 al 05/03

Roma

DISORIENT EXPRESS

Teatro Sistina Ore 21.00 Prezzi da euro: 28,75 a 46,00 Info: Ticket One

ROMEO E GIULIETTA

Teatro Eliseo Ore 21.00 Prezzi da euro: 20,00 a 40,00 Info: 06.83510216

Dal 08/02 al 19/02

18/02/17

Roma

Atlantico Costo del biglietto: euro 35,00 Info: Ticket One

Salone Margherita Ore 21.00 Prezzi da euro: 25,00 a 65,00 Info: Ticket One

Roma

MARRACASH / GUÉ PEQUENO


La redazione non risponde di eventuali cambiamenti a date e prezzi pubblicati

SAMUELE BERSANI

21/02/17

24 Febbraio

Roma

Roma

Auditorium Sala SantaCecilia Ore 21.00 Prezzi da euro: 34,50 a 57,50 Info: Ticket One

Spazio Novecento Piazza G. Marconi Costo del biglietto: euro 28,75 Info: Ticket One

ALVARO SOLER

Dal 28/02 al 05/03

Dal 21/02 al 05/03

Roma

Roma

ANTONIO GIULIANI

LILLO & GREG

ANGELO PINTUS

Teatro Greco Ore 21.00 Prezzi da euro: 27,50 a 31,00 Info: Ticket One

Teatro Olimpico Prezzi da euro: 23,00 a 39,00 Info: Ticket One

FRANCESCA REGGIANI in SPAESATI

Dal 22/02 al 12/03

Dal 02 al 04 Marzo

Roma

Roma

Teatro Sistina Ore 21.00 Prezzi da euro: 28,75 a 46,00 Info: Ticket One

CARMEN CONSOLI

Auditorium Parco della Musica Prezzi da euro: 35,00 a 45,00 Info: Ticket One

Dal 23/02 al 26/02

22 Marzo

Roma

Atlantico Via O. Atlantico Ore 21.00 Costo del biglietto: euro 28,75 Info: Ticket One

Teatro Brancaccio Ore 21.00 Prezzi da euro: 28,50 a 40,00 Info: Ticket One

Roma

AFTERHOURS

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Claudio Scaringella

Kitchen > a cura de: Il Pacchero Solitario

Ingredienti per 4 persone

1,5 kg di polpo verace, 1 broccolo romanesco, una scatoletta di alici del Cantabrico, peperone “Crusco”, il succo di un limone, sale, olio evo, aceto.

Preparazione (Livello di difficoltà di preparazione: facilissimo)

Q

uesto mese propongo una facilissima rivisitazione di un piatto tipicamente natalizio e tipicamente partenopeo, arricchendolo con delle vere chicche di gastronomia mediterranea, come le Anchoas del mare Cantabrico e il peperone Crusco, entrambe a breve disponibili nel piccolo shop del mio ristorante. Quest’ultimo prodotto, caratteristico della Basilicata, è una varietà di peperone dolce a basso contenuto di acqua che viene conservato essiccato, e può essere consumato tale e quale oppure soffritto lievemente in padella per esaltarne la caratteristica aromaticità. A questo punto, dopo aver propedeuticamente congelato il polpo verace per un paio di giorni, allo scopo di renderlo più tenero, lessatelo in acqua finché non avrete raggiunto tale risultato. Lasciatelo quindi riposare nel proprio brodo di cottura mentre pulite e tagliate grossolanamente il cavolfiore roma-

nesco e lo lessate in acqua salata, alla quale potete aggiungere a piacere un mezzo bicchiere di aceto. Freddate il cavolfiore in acqua ghiacciata per mantenerne brillante il colore e, dopo averlo scolato per bene, conditelo con dell’olio extravergine. Pulite ora il polpo ancora tiepido, conditelo con olio, sale, limone e assemblatelo al cavolfiore. Nei piatti di portata incoronate con le Anchoas e cospargete il tutto di abbondante peperone Crusco sbriciolato, magari dopo averlo fritto. Per vino un bel Tramonti bianco Costa d’Amalfi, in ossequio al terroir di questo piccolo antipasto.

Tempo di preparazione della ricetta:

120

minuti

IL PACCHERO SOLITARIO Aprilia, Via Verdi, 29 (Ang. (Ang. via via M.Aurelio) M.Aurelio) T. 06.92062042



L’opposizione di Venere può destabilizzarvi. Gli

concederà un po’ di meritato riposo psicologico:

effetti potrebbero essere stanchezza, spossatez-

concedetevi l’abbandono alla passione e all’eros!

za, mal di testa e affaticamento. Si consiglia una

Vi sentite sicuri di voi stessi e il periodo è perfetto per i single per ottenere nuove conoscenze, ma non bruciatevi le tappe come al solito! I vostri numeri fortunati: 44 - 79 - 39

ne sedute relax in sauna e dei bei massaggi. E’ un mese difficile, saturo di impegni e frenetico. I vostri numeri fortunati: 9 - 31 - 54

Luna nel vostro segno per la prima parte del

mente vi danneggia, consiste nella mancanza

mese, ma con la fine del mese risentirete dello

di rinnovamento che voi plutoniani richiedete.

stress da lavoro e avrete bisogno di prendervi un week end per partire e meditare sui vostri progetti di vita. Consiglio: lungimiranza.

Scorpione

La situazione pratica, quella che apparente-

Ma ricordate che i cambiamenti non avvengono solo a fatti compiuti ma cominciano anche se i vostri occhi non li vedono. I vostri numeri fortunati: 50 - 62 - 80

Il cammino del Sole in sestile vi rende le cose più

dei miglioramenti nel lavoro, purtroppo Mercu-

chiare, state aprendovi nuove porte professiona-

rio continua ad esservi ostile togliendovi energie

li, ma con la sicurezza di chi sa cosa deve atten-

e lucidità. La Luna nel vostro segno nella seconda metà del mese vi darà la giusta concentrazione per ripensare ai problemi familiari irrisolti. I vostri numeri fortunati: 4 - 20 - 76

Sagittario

Ancora non è il momento giusto per aspettarvi

dersi e da chi. La vostra razionalità brilla e diventate un punto di riferimento per i vostri amici. Attenzione all’amore, e a sorprese inaspettate. I vostri numeri fortunati: 17 - 43 - 47

La quotidianità è il vostro forte, proseguite con i

che neanche voi avete il coraggio di ammette-

vostri piani annuali e rimettete in gioco alcune

re: tutto sembra come dovrebbe essere eppure

scelte che avete preso in considerazione nell’an-

nessuna cosa sembra che stia al punto giusto. La sincerità con sé stessi è una dote rara: riscoprirla per voi sarà il prossimo obiettivo. I vostri numeri fortunati: 8 - 43 - 68

Capricorno

Un apparente apatia in verità cela un disagio

no passato. Il piano annuale si conclude in questi giorni e la vostra previsione va rivisitata in alcuni punti. La chiave: cautela e emotività. I vostri numeri fortunati: 2 - 26 - 78

La sfera lavorativa è in completo rinnovamen-

Auguri a voi, portatori della luce cosmica!

to, eppure avrete la sensazione di pentirvi sulle

Questo mese oltre al Sole, beneficerete degli

scelte appena fatte. Si raccomanda calma e giu-

influssi di Mercurio, che vi renderà meno affa-

dizio per i liberi professionisti, mentre per i dipendenti attenzione ai colleghi falsi. Nettuno in opposizione vi rende vittime di colpi alle spalle. I vostri numeri fortunati: 33 - 63 - 71

Acquario

Gemelli Cancro Leone Vergine

dieta leggera e ipoproteica, possibilmente alcu-

Ancora potrete risentire del benessere della

I vostri numeri fortunati: 12 - 35 - 80

66

Bilancia

Il benefico influsso del pianeta della bellezza vi

ticati nel lavoro e ricchi di nuove iniziative, e di Nettuno, che vi svelerà misteri nascosti nell’animo umano di coloro che vi ruotano intorno. I vostri numeri fortunati: 66 - 68 - 84

Sfruttate ancora l’onda positiva degli influssi

Gli sforzi richiesti nel lavoro si accumuleranno

astrali dell’anno passato, eppure dovete preparar-

tutti nella seconda parte del mese, attenzione a

vi ad un periodo di cambiamento che potrà dan-

non cadere nelle vostre depressioni stagionali.

neggiarvi a livello lavorativo: attenzione a non

I mesi invernali non vi giovano e la mancanza

sprecare energie in futili litigi e in serate alcoliche senza senso. Dovete ricalibrare le vostre armi. I vostri numeri fortunati: 26 - 29 - 81

Pesci

Toro

Ariete

Oroscopo del mese >

di luce vi rende insofferenti. Si raccomanda tisane calde e buona compagnia in serata. I vostri numeri fortunati: 11 - 21 - 75




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