FOR YOU MAGAZINE_DICEMBRE_2016

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Dicembre 2016

AttualitĂ

Moda

Nuovo bonus in arrivo per i neonati

J. P. Gaultier

Salute

Sintomi della depressione pre natalizia

Sintomi e cura della cataratta

Viaggio Il villaggio di Babbo Natale

Life

Musica Tiziano Ferro ...e molto altro ancora all’interno




Editoriale di RAFFAELLAPATRICELLI

Anno 7 - Numero 11 Dicembre 2016

For You Magazine Vicolo Brenta, 1 - Aprilia Tel. 333.6024565

Editore e Direttore Creativo Alessandro Immordino a.immordino@foryoumagazine.it

Direttore Responsabile Raffaella Patricelli

direttore@foryoumagazine.it

Collaboratori Tiziana Sacchetti, Pamela Polizzi Silvestro Bellobono, Giovanna Testa Ilaria De Donatis, Gianluca Rini, Laura de Rosa Stampa Pignani Printing Via Monte Pogliano - Nepi (VT) Per la tua pubblicità su FOR YOU MAGAZINE redazione@foryoumagazine.it www.foryoumagazine.it E’ vietata la riproduzione anche parziale di testi, grafica, immagini e spazi pubblicitari realizzati da For You Magazine Salvo accordi scritti le collaborazioni a For You Magazine sono da ritenersi gratuite e non retribuite

UN AUGURIO SPECIALE FOR YOU... Cari lettori, il Natale è finalmente alle porte. Torna l’occasione di stringersi attorno ai nostri cari. Torna l’occasione di abbracciare coloro a cui vogliamo bene ancora più intensamente. Il messaggio che questo mese “For You” vi vuole lanciare è quello di nuova speranza. Sì, perché è ora di poter tornare a guardare al futuro con uno sguardo diverso, con la voglia di amare, con la voglia di lavorare tutti uniti per il bene della nostra comunità. Lasciate perdere i regali materiali, regalate il vostro tempo. Passate le giornate insieme a chi stimate e amate. Pensate a come far divertire i vostri figli o i vostri nipoti, state accanto ai vostri genitori o ai vostri partner, e perché no anche ai vostri animali domestici. L’unione fa la forza, è sempre stato così. In una società liquida dove tutto rischia di essere senza contorni, trovate una cornice al vostro cuore e dentro metteteci chi conta davvero. Progettate con fantasia, create qualcosa di nuovo per voi e per il vostro futuro. Qualsiasi cosa, anche la più piccola. Ma fatela con chi avete al vostro fianco. Fatela con amore, sincerità ed entusiasmo, perché è questo che può rendervi migliori e speciali, sempre. Non solo a Natale. “For You” sarà con voi in questo nuovo cammino, ci teniamo davvero a farlo con leggerezza e magia. Buone Feste!

Registrazione al Tribunale di Latina Nr. 927 del 23/07/2010

Raffaella Patricelli

Distribuzione gratuita

direttore@foryoumagazine.it



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inquestonumero

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8 Attualità:

Festeggiamo il Natale con l’augurio di un futuro migliore.

10 Attualità:

Dalla legge di stabilità, in arrivo un nuovo bonus dedicato ai bebè.

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12 Gossip:

Vip che non si lavano. I nomi delle Star allergiche al sapone.

16 Life:

Depressione Pre-natalizia. I sintomi a cui bisogna fare attenzione.

22 Consigli:

Consigli utili su come risparmiare denaro sulla bolletta della luce.

24 Salute:

Segnali inequivocabili di intossicazione emotiva.

28 Salute:

L’omeopatia usata per curare sia il raffreddore che l’influenza.

30 Estetica:

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Come avere un seno tonico senza ricorrere alla chirurgia estetica.

32 Alimentazione:

Guida pratica alla spesa: come riconoscere il pesce fresco.


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ommario Dicembre duemila16

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34 Viaggio: Rovaniemi. Santa Claus village. 38 Moda donna: Jean Paul Gaultier Autunno/Inverno. 40 Shopping donna: Le idee regalo di Natale per “Lei”. 45 Shopping donna: Speciale gioielli Autunno/Inverno. 46 Shopping uomo: Le idee regalo di Natale per “Lui”.

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50 Design: Living Room. Consigli per l’arredo. 54 Cinema: Tom Hanks in “Sully” di Clint Eastwood. 56 Musica: Il grande ritorno di Tiziano Ferro.

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Attualità > di Pamela Polizzi

FESTEGGIAMO IL NATALE

MIGLIORE Nonostante il 2016 sia stato uno degli anni più duri della storia recente, lasciamo che la “magia natalizia” rinnovi in tutti noi l’invito a guardare al domani con fiducia e ottimismo.

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possati dalle fatiche di ogni giorno, dalla precarietà del lavoro, da situazioni familiari in cui sono venuti meno l’affetto, la dedizione e la fiducia; inquieti per ciò che accade nel mondo, per le stragi, per le catastrofi sociali, per le guerre senza fine. Lo stato d’animo con il quale accogliamo i prossimi giorni di festa non è esattamente leggero, lo spirito non è propriamente luminoso. Torna la celebrazione del Santo Natale e con essa la sensazione che per le strade affollate, tra le vetrine costellate di luci colorate e le insegne addobbate dei negozi, in realtà le nostre corse affannate e la frenesia che abbiamo per gli ultimi acquisti siano soltanto un diversivo per mascherare le ansie ordinarie. Nonostante tutto, però, almeno per un breve periodo è bene accantonare preoccupazioni e scetticismo, provando ad aprire il cuore a quel barlume di speranza che le festività magicamente riaccendono. L’umanità l’ha sempre conservato questo desiderio di armonia e ha sempre continuato, anche nei momenti più tetri e duri, a farne tesoro; lo sconforto, infatti, non può e non deve sopraffare l’esistenza di quanti vivono momenti bui e difficoltosi. Senz’altro i periodi natalizi segnati da guerre, miserie e povertà che, oggi come ieri, si susseguono più o meno vicini alle nostre case, fanno vacillare la fiducia nell’uomo, riducendo drastica8

mente ogni aspettativa di un futuro migliore. Il timore, l’incertezza e la rassegnazione, poi, inducono atteggiamenti di indisponibilità e di chiusura verso le altre persone. Ma è proprio per questi motivi che non possiamo cedere al pessimismo. Infatti, al di là di ogni problema e apprensione, guardare avanti a sé con positività resta l’unica scelta possibile per non lasciarsi vincere dagli inconvenienti della vita. E poiché la forza di cambiare la realtà, di raddrizzare questo mondo troppo spesso distratto e sempre più ingiusto, deriva dal trasformarsi, in tempi di forte individualismo, in uomini e donne migliori, per coloro che celebrano le festività tra volti amici e al caldo delle proprie case, l’impegno è di non dimenticare quelle persone per le quali il Natale è un tempo di sofferenza, indigenza e solitudine. Riporre la speranza in un’umanità più fraterna, solidale, meno egoista, auspicare una vita più dignitosa e meno sacrificata, guardare con fiducia ad un futuro più roseo e sereno, è la cosa di cui maggiormente avvertiamo il bisogno oggi, in questo mese di dicembre che chiude un anno particolarmente faticoso. Non lasciamo che questa luce, riaccesasi in concomitanza con il Natale, si spenga: anzi impegniamoci a fondo per coltivarla tutto l’anno.



Attualità > di Pamela Polizzi

DALLA LEGGE DI STABILITà

Annunciate alcune interessanti novità finalizzate a dare un contributo importante alle famiglie con figli in arrivo: ecco a chi spettano le agevolazioni e quali sono i requisiti e le modalità per richiederle.

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ono in arrivo nuove iniziative a sostegno della natalità riguardanti le future mamme italiane. In merito agli incentivi per il supporto alle famiglie, il cosiddetto “bonus bebè” verrà erogato anche il prossimo anno, a partire da gennaio, come confermato nella Legge di Bilancio 2017: il governo ha stanziato 392 milioni per sostenere le circa 490.000 future mamme candidate a usufruirne. L’assegno, pari a 80 euro mensili a figlio, avrà validità di tre anni e riguarderà solo i nati o gli adottati nel periodo compreso dal 1 gennaio 2015 al 31 dicembre 2017. Potranno richiederlo tutte le famiglie aventi un reddito Isee non superiore ai 25.000 euro; se quest’ultimo non dovesse superare i 7.000 euro annui, l’importo sarà raddoppiato e salirà a 160 euro al mese. Ferma restando, quindi, la soglia reddituale, potranno beneficiarne tutti i genitori o genitori adottivi italiani, cittadini di uno stato membro dell’Unione Europea o extracomunitari con regolare permesso di soggiorno. Per richiedere il “bonus bebè” si dovrà fare domanda entro i primi 3 mesi di vita del bambino; nel caso in cui si facesse richiesta a scadenza dei termini sarà comunque possibile ottenere l’incentivo, ma questo verrà erogato a partire dal giorno di presentazione della richiesta senza possibilità di riscatto dei mesi arretrati. La domanda, inoltre, potrà essere trasmessa una sola volta per figlio e dovrà essere formalizzata telematicamente

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sul sito ufficiale dell’Inps, nella sezione Servizi online, previa presentazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica necessaria al calcolo del reddito familiare. Tale dichiarazione Dsu dovrà essere poi confermata o aggiornata annualmente per non perdere il diritto ad usufruire di questa agevolazione. Inoltre, nella legge di Bilancio 2017 sono previsti anche altri tre nuovi provvedimenti a sostegno delle famiglie con figli: il “bonus mamma domani”, il “bonus nido” e il “bonus babysitter”. Il primo, del valore di 800 euro, è un contributo pensato per coprire le spese sanitarie in gravidanza, dunque richiedibile da tutte le donne che abbiano superato il settimo mese, indipendentemente dal reddito del nucleo familiare di appartenenza. Il secondo è un assegno annuale da 1.000 euro, erogato per tre anni e finalizzato alla copertura della retta dell’asilo nido, pubblico o privato; anche in questo caso non sono previsti tetti limite in fatto di Isee. Il terzo, definito anche “voucher babysitter e asilo nido”, è un’agevolazione che prevede l’erogazione di buoni del valore di 600 euro al mese per sei mesi, che la neo-mamma richiedente può utilizzare per l’acquisto di servizi di babysitting o per l’infanzia, pubblici e privati, nel caso rinunci al congedo parentale una volta terminato il congedo maternità.



Gossip > di Raffaele Dambra

VIP CHE NON SI LAVANO:

SAPONE

Da Brad Pitt, che a detta di Angelina Jolie «puzza come un cane pastore», a Matthew McConaughey, che odia i deodoranti, la lista delle celebrità nemiche dell’igiene è molto lunga e comprende anche diverse insospettabili donzelle.

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ellissimi, ricchissimi e… puzzolenti: sono i vip che non si lavano, una categoria di divi e star di cui probabilmente ignoravate l’esistenza ma che invece è molto numerosa. Del resto le “persone che contano” sono spesso note per la loro eccentricità, quindi non è il caso di sorprendersi più di tanto se qualche grosso nome dello star system ha sviluppato negli anni una certa “allergia” al sapone. Vediamo allora una breve ma esauriente carrellata di celebrity “sporche”. Che Brad Pitt si lavi poco lo confermano sia molti attori che hanno lavorato con lui sia la stessa ex moglie Angelina Jolie: «Brad puzza come un cane pastore, tanto che i nostri figli lo chiamano ormai “stinky daddy” (papà puzzone)». Pare però che la scarsa igiene di Pitt derivi da motivi ecologici: rinunciare a saponi e bagnoschiuma per salvaguardare il pianeta. «Mai usato acqua di colonia né deodoranti in vita mia», ha recentemente ammesso il premio Oscar Matthew McConaughey. Parole confermate da Kate Hudson, sua partner nel film “Tutti pazzi per l’oro”, che si è lamentata del cattivo odore sul set. Donne, vi sentite terribilmente attratte dall’affascinante Orlando Bloom? Be’, forse non sapete che secondo una sua ex fidanzata l’attore usa la stessa maglietta, gli stessi pantaloni e gli stessi calzini per un’intera settimana prima di metterli in lavatrice… 12

Ebbene sì, la “pretty woman” Julia Roberts si lava poco: «È una vera hippie e spesso ne porta l’odore inconfondibile, non si fa una doccia per giorni perché vuole risparmiare l’acqua», ha infatti confidato un suo bodyguard. Brava Julia, va bene l’etica ed è giusto fare attenzione agli sprechi, ma non esagerare. Si mormora che le abitudini poco igieniche della leggiadra Megan Fox vadano ben al di là dell’immaginazione: sembra infatti che la coprotagonista di “Transformers” non tiri mai lo sciacquone del gabinetto, in qualsiasi caso! Chissà come saranno contenti quelli che vanno al bagno dopo di lei… Ecco un altro che con la scusa della natura ne approfitta per non lavarsi: Leonardo DiCaprio fa la doccia solo due volte a settimana e, poiché detesta i deodoranti ritenendoli innaturali, preferisce puntare sul genuino sudore maschile. Chissà cosa ne pensano le sue partner. Per rispettare le virili abitudini dei suoi colleghi gladiatori, il neozelandese Russell Crowe non sembra troppo interessato all’igiene del corpo, come ha confermato una nota anchorwoman americana: «Lo incontro spesso in alcuni ristoranti e faccio sempre in modo di non dovermi sedere vicino a lui, ha un odore vomitevole».





Life > di Eleonora Casula

Depressione Pre-Natalizia

sintomi L’atmosfera allegra delle feste di Natale non sempre è sinonimo di serenità. In questi giorni molte persone accusano tristezza, malinconia e ansia. Ma basta poco per affrontare al meglio la situazione.

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e festività natalizie sono alle porte. Cene, riunioni di famiglia e pomeriggi trascorsi a giocare insieme sono quasi in agguato, con il loro carico di ansia e desiderio di far bella figura, tanto da sfociare poi in quella che comunemente si definisce “depressione pre-natalizia”. Si può parlare di una vera e propria sindrome, sempre più diffusa, che si manifesta con stati d’animo paragonabili a tristezza, senso di inadeguatezza, malinconia e inquietudine. I sintomi di questa forma di disturbo, che non devono assolutamente essere taciuti o sottovaluti, comprendono l’insonnia, il nervosismo e la stanchezza. Per molte persone le feste rappresentano un impegno sociale, ma anche economico ed emotivo di grande portata e per questo difficile da affrontare nel modo più idoneo. Alla base della “depressione pre-natalizia”, tra le varie cause, non ultima è il pensiero di dover dare il meglio di sé davanti a parenti e amici; a peggiorare la situazione contribuisce anche il dover trascorrere intere giornate con persone che, durante il resto dell’anno, si frequentano piuttosto di rado, perché magari i rapporti interpersonali non sono ottimali. A Natale capita che possano acuirsi nevrosi e problemi presenti in forma latente e determinati dall’insoddisfazione o da uno stile di vita eccessivamente stressante; in al-

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cuni casi, il malessere è generato proprio dall’obbligo di dover trascorrere le feste con persone poco gradite, o con le quali ci si sente addirittura a disagio. Però lo si fa forzatamente perché è la tradizione buonista del Natale ad imporlo. Per affrontare al meglio la situazione è importante vivere i giorni festivi con serenità e spensieratezza, programmando dei momenti in cui godere appieno di alcune attività piacevoli, come per esempio andare al cinema con un amico, oppure leggere un buon libro in solitudine. È opportuno, poi, stilare una lista di persone alle quali si desidera fare un dono, segnando anche la tipologia di oggetto scelto, così da evitare situazioni spiacevoli, stressanti e faticose. Pensare a sé stessi e al proprio benessere è fondamentale, quindi, anche durante le festività, trovando il tempo per regalarsi un bagno rilassante, per andare a correre, per curare l’alimentazione senza ritrovarsi poi con troppi chili in più dovuti ai tanti pranzi e cenoni. Infine, può giovare un piccolo sforzo interiore per trovare la giusta armonia con quei familiari e parenti vari con i quali si va meno d’accoro; del resto Natale viene una volta l’anno e, per fortuna, passa abbastanza velocemente.



Life > di Daniele Lisi

L’IMPORTANZA EDUCATIVA

Lo zio e la zia sono coloro sempre pronti ad ascoltare, a offrire il giusto consiglio, a mediare tra figlio e genitore in caso di bisogno, provando spesso a dare il buon esempio.

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l ruolo degli zii in famiglia è fondamentale e, purtroppo, sottovalutato, perché sono proprio loro che instaurano con i piccoli nipoti un rapporto unico ed entusiasmante, sia per il bambino che per se stessi. Nelle vecchie comunità rurali, dove la famiglia viveva tutta sotto lo stesso tetto, l’intero nucleo cresceva insieme, esaltando soprattutto il ruolo dei nonni e, appunto, degli zii. Era una vita decisamente più a misura d’uomo, con la famiglia che rappresentava il bene supremo cui era impossibile rinunciare. Poi, con la rivoluzione industriale del dopoguerra, l’unità familiare ha cominciato a disgregarsi, con i vari componenti che partivano in cerca di una vita migliore sotto l’aspetto economico, ma probabilmente più povera per quanto concerne gli affetti. E la lontananza alla lunga rappresenta la fine dei rapporti, perché ciascuno è impegnato a risolvere i propri problemi quotidiani e un parente lontano viene ricordato solo in occasione di compleanni o ricorrenze particolari. Pertanto, il piacere di essere zio o zia non è più come quello di una volta, poiché in molti casi viene a mancare il fatto di vivere vicini, e non a chilometri di distanza, che oggi possono essere coperti virtualmente in un attimo grazie al telefono e ai social network. Ma si tratta di una vicinanza effimera, priva del 18

contatto fisico, del potersi abbracciare, stringere la mano, parlare guardandosi negli occhi, consolare con la mano sulla spalla. Questo vale per tutti i parenti, inclusi gli zii. Invece, per coloro che hanno la fortuna di vivere a poca distanza gli uni dagli altri, il rapporto zio-nipote può essere qualcosa di speciale. Uno zio, o una zia, può essere di aiuto per un papà e una mamma in particolari occasioni, quando per esempio c’è un impegno di lavoro: ecco allora che il nipotino può rimanere con lo zio, nel quale vede una figura familiare, ma anche un compagno di giochi. Lo zio è colui che è sempre pronto ad ascoltare, a dare il giusto consiglio, a ricoprire il ruolo di mediatore tra figlio e genitore, insomma a fare tutto ciò che di solito fanno papà o mamma. Ma in più lo zio è un amico a cui potersi rivolgere in caso di necessità, perché non si ha la riluttanza che invece si manifesta con i genitori, rendendolo partecipe dei propri segreti, delle proprie ansie, delle prime pene d’amore. Il rapporto tra zio e nipote può quindi diventare nel tempo un legame eccezionale che arricchisce entrambi. Certo, oggi è difficile mantenere le relazioni familiari a causa del ritmo frenetico della vita, però se c’è disponibilità e volontà da parte degli adulti ecco che questo rapporto affettivo può diventare una risorsa importante nel processo educativo di crescita e formazione dei nostri figli.



Life > di Silvestro Bellobono

LE DIECI REGOLE D’ORO

Vivere sotto lo stesso tetto può diventare un problema insuperabile anche in presenza del grande amore: ecco il decalogo da seguire per essere compatibili con il partner.

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urtroppo per costruire un bel rapporto di coppia il sentimento da solo non basta, soprattutto quando due innamorati decidono di andare a vivere insieme, inaugurando una convivenza che per molte persone è l’anticamera del matrimonio. A tal proposito, per mettere alla prova il feeling, si possono osservare alcune regole auree. Venirsi incontro è il primo requisito per poter vivere insieme in armonia. Senza rinunciare ad essere sé stessi è bene, tuttavia, imparare a scendere a compromessi, ascoltando le esigenze dell’altro ma evitando di assecondarle a tutti i costi. Restare indipendenti continuando a coltivare le proprie passioni, diverse da quelle del partner: è importante rispettare le abitudini altrui anche senza condividerle. Contribuire alle spese in modo proporzionale alle rispettive possibilità finanziarie: i soldi sono un potenziale motivo di litigi, pertanto conviene fare subito chiarezza su questo punto, stabilendo come si intende partecipare alla gestione economica. Dividersi compiti e responsabilità, sia per quanto riguarda le faccende domestiche (le pulizie o il bucato, cucinare o fare la spesa, ecc.) sia relativamente alle questioni burocratico-amministrative (andare all’ufficio postale o in banca, ecc.). Mantenere i propri spazi all’interno della casa per salvaguardare i propri interessi o piaceri (leggere, dipingere, telefonare a un amico, ecc.), ritagliandosi poi periodi in 20

comune durante i quali parlare e scherzare, regalandosi momenti romantici come preparare una cena speciale per due o guardare un film d’amore sul divano. Evitare i rancori: un conto è far notare un errore al compagno/a, un altro è rinfacciarsi reciprocamente comportamenti o frasi sbagliate, specie quando l’incomprensione in questione era già stata chiarita. Scusarsi e perdonare a vicenda non è mai sintomo di debolezza, semmai di buon senso. Essere ordinati perché quando si divide una stanza (camera da letto, bagno, cucina) con un’altra persona è sempre opportuno non confondere i rispettivi oggetti, abiti, alimenti specifici: per quanto sembri paradossale perfino usare lo stesso tubetto di dentifricio può provocare forti attriti. Rompere la monotonia: per evitare che il rapporto subisca gli effetti della routine quotidiana è indispensabile impegnarsi ogni tanto nel diversificare gli appuntamenti più standardizzati, ad esempio la domenica si può organizzare un pic-nic all’aperto invece che il solito pranzo domestico. Rispettare la privacy evitando di curiosare tra pc e smartphone dell’altro per leggere e-mail, sms o chat private: un po’ di mistero aiuta a tenere viva l’attenzione. Relazionarsi con le famiglie d’origine: i rispettivi parenti non vanno esclusi dalla vita di coppia, ma gestiti con equilibrio sottraendosi alla loro influenza o invadenza.



Consigli> di Beatrice Elerdini

BOLLETTA DELLA LUCE

denaro

Esistono alcuni piccoli accorgimenti che, se applicati con attenzione e buona costanza, permettono di ridurre i consumi elettrici e, quindi, ottenere un significativo risparmio economico.

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’inverno è ormai alle porte, con esso è in arrivo il freddo: è dunque il momento di accendere i caloriferi, preparandosi anche ai rincari che graveranno sulle nostre bollette elettriche. Ma niente paura, non è il caso di disperarsi perché esistono alcuni metodi, come segnala il sito Sos Tariffe, che vi consentiranno di ottenere un discreto risparmio energetico, e quindi economico. Scopriamo nel dettaglio come deve comportarsi il consumatore parsimonioso. Forse pochi sanno che usare la lavatrice comporta un sovrapprezzo sulla bolletta pari al 10%. Questo è dovuto al fatto che l’acqua che viene utilizzata per lavare i panni deve essere preventivamente riscaldata. Pertanto, potete risparmiare lavando a 40 gradi, metodo più che sufficiente, se si tratta di bucati ordinari e non particolarmente sporchi. Lo stesso sovrapprezzo si ha usufruendo della lavastoviglie: anche in questo caso l’acqua per il lavaggio deve essere prima riscaldata. L’ideale è poter acquistare un modello che sia in grado di caricare l’acqua calda dalla rete, risparmiando così 26 euro l’anno, ovvero il 35% dei consumi della lavastoviglie. Se invece ne possedete già una allora optate, quando possibile, per un lavaggio a bassa temperatura. Per quanto riguarda il frigorifero, il dispendio energetico registrato è pari al 9%

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dei consumi complessivi. In tal senso è possibile ridurre le spese elettriche scegliendo di acquistare un frigorifero di classe A+++. Il risparmio sarà pari a circa 40 euro annue. Anche l’illuminazione della casa è un costo non indifferente. La prima cosa in assoluto da fare, se non le avete già cambiate, è sostituire tutte le lampadine con quelle di nuova generazione a led. Solo in questo modo potrete contenere i costi addirittura del 73%! Infine il ferro da stiro, fedele compagno della quotidianità casalinga: al di là delle apparenze è un elettrodomestico che ha un alto consumo energetico. Si prende infatti un buon 6% dei consumi. Per economizzare si può ricorrere a qualche semplice rimedio: innanzitutto bisogna stendere bene gli indumenti e tentare con le mani di eliminare il più possibile le pieghe; utilizzare il ferro quando si ha un discreto numero di capi da stirare; non lasciare mai il ferro acceso a vuoto; si può iniziare a stirare i capi più semplici quando il ferro non è ancora caldissimo, sfruttando invece le alte temperature per gli indumenti più difficili e poi, quando lo spegnete, potete continuare a stirare finché è caldo. Ovviamente, quando possibile, utilizzate le basse temperature. Così facendo avrete un risparmio di 23 euro l’anno.



Salute > di Eleonora Casula

segnali inequivocabili

EMOTIVA

È uno stato psicologico che si ripercuote, in maniera anche piuttosto evidente, sul corpo perché si perde la forza e si accusano spossatezza e debolezza fisica.

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’intossicazione emotiva è una condizione molto frequente che si manifesta con sintomi di ansia, nervosismo e poca energia. Si contraddistingue anche per alcuni atteggiamenti particolari, come per esempio essere costantemente diffidenti. Si tratta di uno stato psicologico che purtroppo si ripercuote, in maniera anche piuttosto evidente, su tutto il corpo, in quanto si perde energia e si accusano astenia e debolezza fisica. L’intossicazione emotiva si rivela con alcuni segnali inequivocabili come sentirsi insicuri, essere stabilmente nervosi, avvertire l’assenza di qualsiasi tipo di energia. Questa condizione è un problema piuttosto diffuso che compare quando si sta attraversando un momento di grande importanza o molto impegnativo dal punto di vista psicologico. Un altro segnale evidente che si palesa quando si soffre di tale disturbo è un perenne stato di svuotamento delle forze, alquanto simile ad un sintomo psicofisico che influisce in maniera negativa sulla propria esistenza quotidiana. Quando non si hanno energie a sufficienza, si è stanchi oppure si è depressi sembra piuttosto difficile adempiere ai propri compiti, prendere iniziative e cercare di liberarsi dalle emozioni dannose. Se si è vittima di un’intossicazione emotiva non si è in grado di valutare le proprie potenzialità, si trascura una parte importante di

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sé nel tentativo di controllare il proprio modo di essere. A causa di queste “emozioni disturbate” è molto probabile che si assumano comportamenti e decisioni sbagliate, o che possono contribuire a sentirsi ancora più insoddisfatti e frustrati. Un altro indubbio avvertimento che si è intossicati emotivamente consiste nel sentirsi sempre attaccati dalle parole e dai gesti degli altri, una sorta di mania di persecuzione verbale e non solo. Apparire eccessivamente diffidenti, senza reali motivi, è un atteggiamento causato dalla paura di non essere compresi, ma anche dall’incapacità di interpretare correttamente gli atteggiamenti altrui. Inoltre, è possibile che ci si senta del tutto incapaci di affrontare le sfide della vita e che si abbia il bisogno continuo di avere il supporto morale e l’appoggio affettivo di un’altra persona. Le intossicazioni emotive si possono vincere cercando di accettare tutte le emozioni, anche quelle ritenute sbagliate. Infatti, è scorretto reprimerle o cercare di annullarle perché, così facendo, non si riesce veramente a conoscere sé stessi in maniera profonda. Per trovare la serenità, migliorare il rapporto con il proprio io e con gli altri è possibile imparare la meditazione e la respirazione: un aiuto pratico ed efficace può arrivare direttamente dal praticare lo yoga e il pilates.



Salute > di Elisabetta Parise

LE CAUSE, I SINTOMI

CATARATTA Si tratta di una malattia oculare per cui il cristallino va incontro ad una progressiva opacizzazione. È fondamentale intervenire subito dopo i primi disturbi della vista.

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a cataratta è una malattia che colpisce gli occhi quando il cristallino si opacizza progressivamente. Il paziente, quindi, subisce l’annebbiamento della vista e ha difficoltà a mettere a fuoco gli oggetti, peggiorando gradualmente la visione. La cataratta può essere distinta in nucleare (colpisce il centro del cristallino), corticale (coinvolge i bordi del cristallino), sub-capsulare posteriore o congenita. Non esistono cause del tutto note che determinano la patologia, si sa però che alcuni fattori come l’invecchiamento, il fumo, una dieta squilibrata, il diabete e alcuni farmaci possono causarla. La cataratta tende a svilupparsi in modo graduale: mentre nei primi stadi la malattia non disturba particolarmente la vista, col trascorrere del tempo, invece, inizia ad interferire con la visione e in assenza di cure specifiche può causare cecità. In genere, comunque, questa patologia non induce drastici cambiamenti nell’aspetto esterno dell’occhio: solo quando la cataratta diviene ipermatura, ovvero l’occhio diventa del tutto bianco, il paziente può accusare infiammazione, mal di testa e dolore. I sintomi più comuni comprendono l’annebbiamento della vista, la difficoltà ad identificare i colori e a leggere, l’ingiallimento e il peggioramento della visione in presenza di luce debole o molto forte, la visione a macchie. L’evoluzione di questa disfunzione è tendenzialmente lenta e, di 26

conseguenza, intervenire tempestivamente può garantire la risoluzione del disturbo. Se non curata adeguatamente, però, la cataratta può creare serie complicazioni, tali da offuscare in modo considerevole la visione complessiva. Il fenomeno detto “occhio bianco”, ad esempio, aumenta il rischio d’insuccesso se si sceglie di intervenire chirurgicamente, ed è spesso responsabile dell’insorgere di altre patologie più serie come il glaucoma. Il parere dello specialista è indispensabile quando si notano variazioni (anche lievi) del campo visivo, oppure improvvisi cambiamenti (ad esempio lo sdoppiamento della vista o la difficoltà a mettere a fuoco). Una diagnosi precoce e un eventuale intervento chirurgico specifico costituiscono le due principali soluzioni per salvare la vista dalla cataratta. Infatti, quando non è più possibile correggere il difetto visivo utilizzando speciali lenti, si ricorrere abitualmente ad un’operazione, durante la quale viene distrutto il vecchio cristallino mediante l’utilizzo di strumenti ad ultrasuoni e viene introdotta una nuova lente intraoculare, generalmente in plastica. Questa tipologia di intervento è perlopiù risolutiva, tuttavia in alcuni casi si può verificare un annebbiamento della vista che viene definito “cataratta secondaria”. Questo ulteriore problema, dovuto all’ispessimento e all’opacizzazione della capsula del cristallino, può presentarsi a tre mesi dal primo intervento o, con minore probabilità, dopo dodici mesi.



Salute > di Camilla Buffoli

L’omeopatia usata per curare

Il quadro sintomatologico tipico della stagione invernale si presenta con disturbi molto fastidiosi: starnuti, congestione delle vie aeree superiori, brividi di freddo, febbre. Oltre alla medicina tradizionale esistono delle cure alternative.

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i solito non vediamo l’ora di rimediare ai disturbi di stagione come influenza e raffreddore per riuscire a trovare un po’ di sollievo. Le cure messe a disposizione dalla medicina tradizionale rappresentano la soluzione principale, ma possiamo provare anche con l’omeopatia. Sono tanti i rimedi omeopatici di riferimento: scopriamo quali possono fare al caso nostro. Curare l’influenza con l’omeopatia significa ricorrere, ad esempio, all’Arsenicum album. Va preso soprattutto in presenza di una forte congestione nasale, quando comunque l’esordio della febbre si dimostra più graduale. È molto utile qualora la sindrome influenzale si riveli debilitante, provocando anche sintomi ben specifici come bruciore alla gola, mal di stomaco, nausea, vomito e diarrea. Possiamo ricorrere anche all’Oscillococcinum, un vero vaccino antinfluenzale omeopatico. Questa sostanza è utile soprattutto per la prevenzione dell’influenza, infatti riduce la possibilità di ammalarsi anche nei soggetti particolarmente sensibili, come i bambini e gli anziani. Nell’eventualità che si sia già ammalati, l’Oscillococcinum può ridurre l’intensità dei sintomi influenzali e la durata della malattia. In questi casi se ne può assumere una dose, da ripetere ogni 6 ore fino a 3 volte al giorno. All’Oscillococcinum può essere abbinata l’Echinacea angustifolia in tintura madre: ne bastano 30 gocce ogni volta per 20 giorni. Da non dimenticare anche la 28

Belladonna: si tratta di una soluzione indicata soprattutto quando la febbre compare all’improvviso e si attesta su valori elevati. In questi casi il paziente può presentare cefalea e non sopporta né la luce né i rumori. Ma può essere usata anche se si ha un forte mal di gola, senza che ci sia la presenza di pus. Infine va ricordata la Nux vomica, da assumere quando il paziente sente molto freddo, ha brividi determinati dalla febbre, mal di testa e fotofobia. Secondo la concezione della medicina omeopatica anche il raffreddore rappresenterebbe un tentativo da parte dell’organismo di ripristinare il suo equilibrio generale, che è andato perso. Curare il raffreddore con l’omeopatia significa prendere in considerazione i sintomi presentati dal paziente e in particolare la rinorrea. Per rimediare occorrono delle sostanze la cui azione si faccia sentire soprattutto per il rafforzamento delle difese immunitarie. Anche in questo caso possono andare bene l’Oscillococcinum o il Ribes nigrum. Se il soggetto starnutisce in continuazione e ha un’intensa lacrimazione può essere utile l’Allium cepa. Se la rinorrea è liquida e il soggetto presenta, oltre al mal di testa, anche un malessere diffuso, va utilizzato il Gelsemium. Per contrastare la sensazione di ostruzione alla radice del naso è ottimo il Kallum iodatum; invece se c’è un coinvolgimento dell’orecchio è meglio ricorrere al Kallum muriaticum.



Estetica> di Daniele Lisi

AVERE UN SENO TONICO

CHIRURGIA

Esistono dei piccoli rimedi per avere un décolleté bello, sodo e proporzionato al proprio corpo senza sottoporsi all’operazione. Ecco alcuni consigli per ottenerlo.

A

vere un seno tonico è il desiderio di tante donne, sia per migliorare il proprio aspetto esteriore sia per appagare il senso di benessere interiore. Il seno è una parte del corpo femminile molto delicata, perché soggetta a modificarsi in seguito a dimagrimenti, gravidanze, allattamenti e problemi ormonali. Tuttavia, anche senza ricorrere alla chirurgia estetica è possibile avere un décolleté florido. La prima regola è mantenere una postura dritta sia con le spalle sia con la schiena: perciò è necessario camminare a testa alta con le spalle ben dritte e aperte, invece è sbagliato ingobbirsi mentre si sta seduti alla scrivania. Per migliorare la tonicità è consigliato svolgere alcuni allenamenti mirati da eseguire in palestra o a casa: è sufficiente indossare un abbigliamento comodo e ripetere gli esercizi almeno tre volte a settimana. Un esercizio molto semplice è il seguente: stando in piedi mettiamo entrambe le mani sul muro, con le braccia all’altezza delle spalle e ben distese, poi pieghiamo le braccia verso l’esterno e avviciniamo la faccia alla parete; ripetiamo per cinque volte. Molto indicate anche le flessioni da eseguire partendo da sdraiati a pancia in giù; lentamente bisogna alzare il busto; ripetere cinque volte. Per eliminare cellule morte e donare un aspetto meno opaco al seno, inoltre, si possono applicare scrub delicati e 30

specifici. In commercio se ne trova una vasta scelta: ad esempio sono ottimi quelli da utilizzare sotto la doccia, perché ricchi di principi attivi vegetali. Dopo questo trattamento è bene stendere una buona crema nutritiva da applicare con movimenti rotatori e lenti; si può optare anche per una crema al karité oppure all’aloe vera. È possibile usare anche una crema contro le smagliature, se già si notano, oppure una che le prevenga; purtroppo la pelle del décolleté è piuttosto delicata e soggetta a questo antipatico inestetismo. Prima di terminare la doccia, dirigiamo un getto di acqua fredda verso il seno, disegnando dei movimenti circolari: quest’azione è un modo per tonificare la zona e facilitare la circolazione. Inoltre, è bene non seguire diete troppo drastiche che privano l’organismo di importanti nutrienti: infatti, i dimagrimenti eccessivi danneggiano il seno, rendendolo antiestetico. Il suggerimento più idoneo è quello di prediligere cibi ricchi di fitoestrogeni e di ormoni vegetali in grado di migliorare la silhouette del petto; tra gli alimenti nutrienti più validi figurano i cereali (avena, soia, orzo, germe di grano), i legumi (ceci e fagioli), l’uva rossa, il luppolo e in generale tutti gli ortaggi a foglia verde. Combinando queste sostanze con l’assunzione di tanta acqua, si potrà rendere il seno più turgido senza alcun bisogno di sottoporsi a costosi interventi chirurgici.



Alimentazione> A cura della Dott.ssa Tiziana Sacchetti

GUIDA PRATICA ALLA spesa:

FRESCo

Continuando il nostro percorso di “guida alla spesa”, questo mese di dicembre parliamo degli aspetti che caratterizzano il pesce fresco.

B

asta seguire 8 semplici consigli che vi indico di seguito per acquistare del pesce genuino e sano e proteggerci dalle frodi commerciali.

piegarsi. In caso contrario le squame tendono a staccarsi facilmente e il corpo appare molle e flaccido.

• La caratteristica principale da osservare è l’aspetto dell’occhio che, quando il pesce è fresco, appare brillante e convesso (sporgente). La pupilla si mostra di un colore nero brillante, mentre la cornea è trasparente. Quando il pesce non è fresco, invece, l’occhio appare incavo, la cornea lattiginosa e la pupilla grigia.

• La carne del pesce fresco è elastica, compatta e di colore brillante. Se facciamo pressione con un dito sulla carne del pesce questa deve ritornare subito in sede. Nel pesce vecchio la carne appare opaca, è facilmente sfaldabile, flaccida e con contorni giallognoli.

• Il secondo indizio da osservare è il colore delle branchie, che devono essere rosse o rosate (perché ancora irrorate di sangue) e non gialle o marroni, colori che indicano invece che il pesce non è più fresco. Inoltre le branchie devono essere ben chiuse e ricoperte di muco trasparente. • Il terzo aspetto da valutare è la pelle: deve essere umida, lucida e di un colore vivo, perché quando il pesce è fresco questa è ancora ricoperta di abbondante muco trasparente. Quando il pesce ha perso la sua freschezza il colore della pelle è spento e il muco non si presenta più trasparente ma lattiginoso e opaco. • Le squame devono essere ben aderenti alla pelle. Il corpo del pesce deve essere piuttosto rigido, in modo da rimanere solido e non Dott.ssa Tiziana Sacchetti Consulente Dietista ed Educatore alimentare

• Il peritoneo, cioè la membrana che contiene le viscere del pesce all’interno della cavità addominale, deve aderire bene alla carne. In caso contrario significa che la merce è vecchia. • La colonna vertebrale nel pesce fresco non ha alcuna colorazione, mentre nel pesce che ha perso freschezza presenta tracce di colore rosso. Inoltre la colonna vertebrale nel pesce fresco è ben aderente alla carne. • L’odore del pesce deve essere invitante e lieve: se è di mare l’odore deve essere di alghe marine e salmastro. Di contro, se il pesce non è fresco l’odore è acre, acido e puzza di ammoniaca. Seguendo questi pratici consigli ci garantiamo l’acquisto di un prodotto genuino. Buona spesa!

Per le vostre domande o per una consulenza inviate una mail a: Info@benessereadieta.it www.benessereadieta.it


BENESSERE A

DIETA

La sana alimentazione ha un ruolo di grande importanza nel miglioramento della qualità della nostra vita, nell’accrescimento del nostro benessere psico-fisico, nella prevenzione e miglioramento del nostro stato di salute. Tutti possiamo godere di tali benefici usufruendo della consulenza professionale personalizzata.

Attività svolte: • Redazione di piani alimentari personalizzati, calcolati in base alle specifiche esigenze del paziente/utente, nel rispetto dei fabbi-

sogni nutrizionali, dello stile di vita, dei gusti personali in termini di cibo, e dell’attività sportiva svolta; • Applicazione della dietoterapia per la prevenzione e la cura delle patologie, come ad esempio il diabete mellito, le dislipidemie e i problemi cardiocircolatori, la sindrome metabolica, l’iperinsulinemia, sovrappeso e obesità, problemi dell’apparato digerente (gastrite, reflusso gastro-esofageo, sindrome dell’intestino irritabile, malattie infiammatorie croniche intestinali)…; • Redazione di piani alimentari per le intolleranze e/o le allergie alimentari (celiachia, allergia al nichel, intolleranza al lattosio…); • Attività di educazione alimentare volta al singolo e/o a gruppi di pazienti/utenti nelle diverse fasce d’età (in età evolutiva, in gravidanza e in allattamento, nell’anziano, nello sportivo…), allo scopo di migliorare le nostre scelte a tavola e prevenire le patologie influenzate dalle cattive abitudini alimentari; • Consulenze dietistiche per le scuole, gli asili, le RSA, le comunità, le cliniche, nonché le mense aziendali.

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Viaggio>

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UN LUOGO INCANTEVOLE DOVE SI PUÃ’ INCONTRARE BABBO NATALE E I SUOI AMICI ELFI PER VIVERE LA VERA MAGIA DEL NATALE...


a cura di RAFFAELLA PATRICELLI

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arebbe bello trascorrere il Natale nella vera casa di Babbo Natale. Un regalo per tutti i bambini che sognano di incontrarlo. Nel Nord Europa è possibile. A circa 8 chilometri di distanza da Rovaniemi, in Finlandia, si trova infatti il Santa Claus Village, un parco tematico considerato la residenza ufficiale di Babbo Natale. Nel parco è infatti possibile incontrarlo personalmente, visitare il suo studio e l’ufficio postale dove ogni anno arrivano le lettere dai bambini di tutto il mondo. Nel parco sono presenti numerose attrazioni, tutte riguardanti Santa Claus e la regione della Lapponia, ed è simbolicamente contraddistinto sul pavimento il punto preciso in cui secondo le coordinate di latitudine è situato il Circolo Polare Artico.


Viaggio> di Raffaella Patricelli

A

ll’interno di una caverna non distante dal Santa Claus Village è presente il Santa Park, un altro parco di divertimenti. Nel dopoguerra, Rovaniemi e la Lapponia sono state le prime a ricevere gli aiuti dell’UNRRA, l’organizzazione umanitaria precorritrice dell’Unicef. La nascita della capanna nel Circolo Polare Artico e dei servizi turistici è legata proprio agli aiuti dell’Unicef. Quando Eleanor Roosevelt, la moglie del presidente degli Stati Uniti d’America, famosa per il suo impegno umanitario e conosciuta come l’anima dell’UNRRA, si recò a sorpresa a Rovaniemi nel 1950 per constatare la ricostruzione postbellica della città e dell’intera Lapponia, Uuno Hannula, il prefetto di allora, si pose il problema di quale programma organizzare per l’evento. Hannula fu aiutato dal sindaco Lauri Kaijalainen che, con la collaborazione del suo personale, ottenne in regalo dal professore Eemeli Karinen un pezzo di terreno sulla strada statale numero 4 in direzione nord, al fine di costruirci un ritrovo per gli ospiti. Fu deciso quindi di allestire qui, al nord del Circolo Polare Artico, la cerimonia di ricevimento. Proprio in questa occasione venne costruita in un paio di settimane la capanna di Babbo Natale, che poi fu inaugurata l’11 maggio del 1950. Oggi Rovaniemi è diventato un centro turistico internazionale di primo piano. Attira ogni anno nu-

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NELLA VITA A VOLTE È BELLO TORNARE BAMBINI, SOPRATTUTTO QUANDO A FARLO SI È IN LAPPONIA, ALCUNI GIORNI PRIMA DI NATALE...

merosi ospiti a cui si cerca di offrire servizi sempre migliori. Nel corso degli anni, nella zona della capanna sono sorti ulteriori punti di interesse per i turisti. Tornando a Babbo Natale la sua residenza ufficiale racchiude in sé tante attrazioni per i più piccini: è magico l’incontro diretto con Santa Claus, tantissimi bambini si avvicinano a lui per abbracciarlo e scattare foto nella speranza che possa esaudire i loro desideri. Nel parco ci sono tantissimi negozi dove comprare souvenir, si può girare l’area circostante per molti mesi ricoperta di neve e vedere da vicino renne ed elfi. Se si fa tappa al Villaggio di Babbo Natale non si può non inviare una cartolina speciale con il timbro ufficiale del Polo Nord. E, come già detto, si


possono ammirare lo studio di Babbo Natale, il suo ufficio postale e una mostra a tema natalizio nel palazzo principale. L’esposizione è unica nel suo genere, consente anche la possibilità di un servizio di fotografia con Babbo Natale (Christmas House Santa). Inoltre, la mostra comprende alcuni percorsi tematici che si snodano per 400 mq: il Natale finlandese, le tradizioni di Natale, il Babbo Natale della Lapponia, detto “Joulupukki”. Si trovano esposte anche le più famose abitudini natalizie dei nostri giorni, così come quelle ultra-centenarie di diversi Paesi del mondo. L’esposizione permanente include anche degli affascinanti video natalizi. Ovviamente la cosa che rende così affascinante la casa di Babbo Natale, oltre alla sua storia, è il luogo dove è stata realizzata: il Circolo Polare Artico è una linea sulla carta dal cui lato settentrionale d’estate si vede il sole sopra l’orizzonte anche a mezzanotte; mentre d’inverno il sole non si fa vedere per lungo tempo. Nel cuore dell’inverno, ossia durante il periodo della notte polare, oltre che dalla luna e dalle stelle, il paesaggio è illuminato dalle magiche aurore boreali e da un bianco manto di neve pura. Il Circolo Polare Artico è conosciuto anche come il confine con la frenetica vita quotidiana: un posto in cui il tempo tradizionale si trasforma nel tempo magico degli elfi e delle renne. Giocare sulla neve è davvero uno spasso. Scendere con lo slittino tra lo scintillio degli abeti è motivo di allegre risate, senza dimenticare l’accogliente centro sciistico Lumimaailma che sa affascinare con la sua bellezza. Tornerete a casa soddisfatti, anzi nostalgici. Perché probabilmente le atmosfere del Nord Europa, le aurore boreali e la neve soffice vi mancheranno più di qualsiasi altra cosa al mondo.

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Moda > di Giovanna Testa

JEAN PAUL GAULTIER Torna lo stile inimitabile di Jean Paul Gaultier con la sua nuova collezione haute couture per l’Autunno/Inverno 2016/17. Lana, pelle, pelliccia, seta, pizzo, lamÊ e organza sono soltanto alcuni dei tessuti che impreziosiscono abiti lunghi per la sera e completi eleganti per il giorno, tutti outfit dai colori piÚ suggestivi che evocano le sfumature dei boschi autunnali (verde, beige, smeraldo, bronzo, vermiglio, castagna, ruggine, cioccolato, nero, oliva). Anche gli accessori sono venati di un total look campestre ispirato alla natura: sandali, copricapo, guanti e pochette. 38


JEAN PAUL GAULTIER

HAUTE COUTURE/COLLEZIONE/AUTUNNO/INVERNO

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Apple iPhone 7.

Shopping > di Giovanna Testa

IDEE REGALO PER LEI IL NATALE E’ ALLE PORTE E NON SAPETE ANCORA QUALE REGALO ACQUISTARE? Tranquilli, proveremo noi a stuzzicare la vostra fantasia con queste novità di fine anno, per un pensiero unico e fuori dal comune da regalare alla persona a cui tenete particolarmente... Swarovski Pomellato

Dolce & Gabbana

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Jo Malone

Christian Dior

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Christian Louboutin

Warby Parker

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Guc

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Chopard

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Shopping > di Giovanna Testa

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DOLCE & GABBANA Cappotto in cashmere color cammello dalla doppia abbottonatura con taglio rigoroso dal sapore rétro.

TENDENZE AUTUNNO/INVERNO

CHRISTOPHER KANE Occhiali da sole in acetato con montatura tonda a effetto tartarugato incorniciata da due piccole boule dorate.

BURBERRY Sciarpa in cashmere modello “Check” con motivo a cuori per regalare un tocco romantic-chic ad ogni look!

ALEXANDER MCQUEEN Scialle in lana e cashmere in tinta nera e avorio, da indossare da mattino a sera per scaldare con stile le vostre mise invernali.

GIVENCHY

GUCCI Cappello in feltro di lapin grigio piombo arricchito da un nastro sur ton in grosgrain con inserto dorato a testa di tigre.

FA SHI ON

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Outfit

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GUCCI Pumps in pelle metallizzata motivo zebrato ottenuto dal contrasto di nuance oro e nero. Tacco a cubo.

FENDI. Borsa a tracolla DotCom in pelle di vitello color miele con decorazione intrecciata sul davanti. Doppio scomparto con zip e astuccio rimovibile blu petrolio per passare dall’ufficio al date serale con la massima nonchalance. 42



Shopping > di Giovanna Testa

ACCESSORIMODA

NUOVE TENDENZE DEL MAKE UP

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1. Marc Jacobs. Lussuosa palette contenente 20 nuove tonalità in edizione limitata; 2. Dior. Smalto “Diorific Vernis” disponibile in 4 tonalità, è il prodotto couture per eccellenza della collezione Natale 2016; 3. Guerlain. Perle illuminanti “Météorites Perles De Légende”. Le perle rosa ravvivano il colorito naturale delle guance e la freschezza dell’incarnato, le perle blu correggono le discromie della pelle e sfumano le occhiaie, mentre le perle d’oro riscaldano e illuminano gli zigomi; 4. Elizabeth Arden. Cremoso e ad alto impatto, Beautiful Color Bold Liquid Lipstick combina la coprenza e l’intensità di un rossetto e la brillantezza di un gloss. Emollienti preziosi lasciano le labbra idratate e morbide. Lunga tenuta. Senza sbavature. 5. Kiko Milano. Smalto colorato ad altissima concentrazione di glitter; 6. Dior. Rossetto colore vellutato “Diorific Mat Natale 2016” in edizione limitata; 7. Kiko Milano. Pennello professionale per applicare e sfumare polveri sul viso; 8. Armani Beauty. “Mascara eccentrico”. Volume estremo e definizione istantanea. 44


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Shopping > di Giovanna Testa

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Arte > di Alessandro Immordino

OLEGDOU LA FOTOGRAFIA ABBINATA AL DESIGN

CRESCIUTO TRA I PITTORI, IL FOTOGRAFO RUSSO MIRA A COLPIRE IL PUBBLICO CON IMMAGINI TRA BELLEZZA E ALIENAZIONE.

Nato artisticamente come designer prima di scoprire nella fotografia il suo campo espressivo preferito, Oleg Dou ama sconvolgere lo spettatore creando un mix esplosivo tra bellezza e inquietudine. «Ho sentito il bisogno di impegnarmi nella creazione di queste immagini qualche tempo fa, quando lavoravo come web designer, così ho studiato seriamente il progetto e sono arrivato ad “urtare” la fotografia combinandola con il design», ha spiegato il giovane artista russo. Accostando realtà analogica e finzione digitale, Dou ritocca artificialmente il viso delle persone fotografate, donando ai soggetti umani sembianze simili agli androidi, con espressioni di plastica che sconfinano nel surreale. 48


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Copyright immagini Oleg Dou

Ulteriori lavori sono visibili sul sito internet www.olegdou.com

Contatto

Oleg Dou


Design> di Alessandro Immordino

LIVING

room

Cappa di ultima generazione. Una nuova concezione che si integra completamente nel soffitto e scende sul piano cottura solo quando serve, con tutta la forza filtrante, l’efficacia dell’aspirazione perimetrale e dei Led a basso consumo. È unica. www. rappresentanzealt.com

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Miscelatore. Un nuovo linguaggio espressivo che unisce tradizione a raffinata contemporaneità, proponendo insieme elementi di design e dettagli di gusto neoclassico. La sapiente manualità, quasi artigianale, con cui ogni pezzo è realizzato garantisce unicità, qualità, comfort e durevolezza ed è questo che determina la singolarità della Collezione. www.rappresentanzealt.com



Teatro > di Ilaria De Donatis

MALIKA AYANE

EVITA

Prosegue con successo la tournée del celebre musical di Andrew Lloyd Webber, che fa tappa a Roma, presso il Teatro Sistina dal 14 dicembre al 15 gennaio, e che vede come protagonista la cantautrice italiana Malika Ayane.

S

i aprono le porte. Il pubblico si accomoda e pensa che sta semplicemente per assistere ad un musical tra i tanti, ma in realtà viene inaspettatamente catapultato nella Buenos Aires del 1952. La storia? Due celebri scrittori e sceneggiatori, quali Tim Rice e Andrew Lloyd Webber, l’hanno intitolata “Evita”, encomiando così la protagonista Maria Eva Duarte, moglie del presidente dell’Argentina Juan Domingo Perón. Il regista italiano Massimo Romeo Piparo decide di riprendere questa storia e di affidare le vesti di Eva ad una cantante del calibro di Malika Ayane, vedendo in lei sia la forte intensità vocalica, grazie alla quale poter interpretare canzoni come “Don’t cry for me Argentina”, sia un’inaspettata capacità attoriale, che Malika riesce a sviluppare e a manifestare proprio accettando questo ruolo, andando oltre i labili confini che delineano solitamente la figura della cantante. Interpretare Evita è un processo molto complesso, perché è necessario entrare nella mente di una giovane donna dal temperamento reso abbastanza forte, a causa della sua giovinezza trascorsa nei quartieri poveri, e dall’animo talmente sognatore da condurla all’età di quindici anni a Buenos Aires, città in cui spera vanamente di divenire un famosa cantante, come intona nella canzone “Buenos Aires”, e in cui rimane per il resto della sua breve vita. Nonostante si mette alla prova con vari lavori, da attrice a conduttrice radiofonica, solo

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l’incontro e il matrimonio con il generale Juan Perón la porta ad avvicinarsi alla vita politica e a difendere la parte più debole e povera dell’Argentina. Un ruolo quindi molto complesso, capace di ritrarre una donna che sale al potere e diventa un’icona del cambiamento, nonostante la sua emarginazione dovuta all’epoca in cui vive. La particolarità di questo musical sta nel fatto che la trama non si dispiega autonomamente, seguendo il binomio temporale di un prima e un dopo, ma è necessario un narratore esterno, che si ponga come mediatore tra gli attori e il pubblico. Lo show inizia, paradossalmente, dalla fine, ovvero con l’annuncio della morte della protagonista, che rappresenta la parte incipitaria dell’intera storia. Il pubblico può osservare, dal 14 dicembre al 15 gennaio al Teatro Sistina di Roma, tale azione scenica e, ascoltando instancabile la voce di Malika Ayane, può decidere di lasciarsi travolgere da essa, a tal punto da sentirsi parte del musical stesso e da dimenticare di trovarsi in teatro. Poltronissima Poltrona Prima Galleria Seconda Galleria Terza Galleria Poltronissima Casa R.

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Cinema > di Silvestro Bellobono

Tom Hanks

In un film di

Aaron Eckhart

Laura Linney

Clint Eastwood

SULLY

La vita di 154 persone nelle mani del comandante di un aereo: Clint Eastwood racconta il “Miracolo sull’Hudson” del 2009 puntando tutto sull’eroismo di Tom Hanks.

L

a vicenda è drammaticamente vera. 15 gennaio 2009: l’aeroplano Airbus A320 era appena partito dall’aeroporto La Guardia di New York quando, a causa dell’impatto con uno stormo di uccelli che danneggiò entrambi i motori, fu costretto ad un pericoloso ammaraggio di emergenza sulle acque del fiume Hudson. Solo la brillante abilità del pilota evitò la tragedia ai 150 passeggeri e i 5 membri dell’equipaggio, che furono tutti tratti in salvo, una volta usciti sugli scivoli galleggianti, dai battelli delle unità di soccorso. Alla guida del velivolo c’era il comandante Chesley “Sully” Sullenberger, all’epoca dei fatti 57enne, con tanti anni d’esperienza alle spalle, anche come pilota della United States Air Force. Da subito osannato come l’eroe nazionale del “Miracolo sull’Hudson” e divenuto protagonista delle cronache di giornali e programmi televisivi, Sullenberger fu tuttavia messo sotto accusa dalle autorità dell’aviazione che aprirono nei suoi confronti un’indagine dai risvolti infamanti per la sua reputazione. “Sully”, il film di Clint Eastwood basato sull’autobiografia “Highest duty: My search for what really matters”, scritta dallo stesso pilota insieme al giornalista Jeffrey Zaslow, mira proprio a fare luce su questa storia contorta, ma indubitabilmente salvifica per numerose vite umane. Ad interpretare l’esperto comandante c’è Tom Hanks, ormai perennemente a suo agio nei ruoli di personaggi complessi 54

dalla psicologia duramente provata dalle tragedie, vissute o solamente rischiate di vivere come in questo caso. Per l’eterno Forrest Gump si tratta di un periodo d’oro dal punto di vista artistico: negli ultimi 12 mesi lo abbiamo visto prima invischiato negli intrighi della guerra fredda in “Il ponte delle spie” di Steven Spielberg, poi impegnato a salvare sé stesso e il mondo da una minaccia “dantesca” in “Inferno” di Ron Howard, e ora al lavoro con il maestro Clint, che alla veneranda età di 86 anni non vuole proprio saperne di appendere la cinepresa al chiodo. Infatti, è innegabile il tocco classico del regista californiano, sempre al confine tra azione e poesia, anche in quest’ultima pellicola, che non è affatto un disaster-movie dalla suspense tipica dei tanti film girati a bordo di un aereo, ma ha l’ambizione di scavare a fondo nell’animo umano del suo protagonista, in bilico tra l’etica nobile di ciò che è corretto fare e il pragmatismo spicciolo di ciò che invece va fatto, e subito. Ad affiancare Hanks ci sono Aaron Eckhart nella divisa del copilota Jeffrey Skiles e Laura Linney nei panni della moglie Lorraine Sullenberger.

IL FILM È CO-PRODOTTO DA CLINT EASTWOOD, SCENEGGIATO DA TODD KOMARNICKI E DISTRIBUITO DALLA WARNER BROS.


NATALE A LONDRA Il duo comico Lillo&Greg, dopo essere stati protagonisti lo scorso anno di Natale col boss, tornano al cinema a Natale con una nuova commedia. Londra. Due fratelli pasticcioni alle prese con una bella chef stellata ed il suo toscanissimo sous chef.... un piatto sopraffino, un mare di risate e nientedimeno che... la Regina d’Inghilterra!! Gli ingredienti ci sono tutti per mettere a segno un colpo sensazionale: rapire i preziosissimi cani della Regina e travolgere Buckingham Palace... Mission Impossible? Of course, God Save the Queen! Regia di Volfango De Biasi Con Lillo&Greg, P. Ruffini, Nino Frassica Genere: Commedia Da giovedì 15 dicembre al cinema

FUGA DA REUMA PARK Non ci troviamo sulla Terra, ma sul pianeta Aldo Giovanni e Giacomo tra 25 anni: qui tutto può succedere. Giacomo è in sedia a rotelle, attaccato alla flebo di Barbera e gira con una pistola giocattolo, Giovanni ha la memoria che fa cilecca e parla con i piccioni, Aldo viene abbandonato dai figli (Ficarra e Picone) proprio la mattina di Natale. Si ritrovano tutti lì, al Reuma Park, una casa di ricovero improvvisata all’interno di un Luna Park dismesso, dove imperversa l’energica Ludmilla, un’infermiera russa taglia XXL. Regia di Aldo, Giovanni e Giacomo Con Aldo, Giovanni , Giacomo, Ficarra e Picone Genere: Commedia Da giovedì 15 dicembre al cinema

UN NATALE AL SUD Peppino, un carabiniere milanese, e Ambrogio, un fioraio napoletano, insieme alle amate mogli Bianca e Celeste, festeggiano il Natale nella stessa località turistica. È durante queste feste che le coppie di genitori scoprono che i rispettivi figli, Riccardo e Simone, sono fidanzati con due coetanee: Giulia e Ludovica. Tutto molto bello se non fosse che i quattro innamorati... non si sono mai incontrati dal vivo... Regia di Federico Marsicano Con M. Boldi, B. Izzo, A. Tatangelo Genere: Commedia Da giovedì 1 dicembre al cinema

MISS PEREGRINE LA CASA DEI RAGAZZI SPECIALI Regia di Tim Burton Genere: Avventura Con Eva Green, Asa Butterfield, Samuel L. Jackson Da giovedì 15 dicembre al cinema La storia del sedicenne Jacob, a cui il nonno raccontava le storie avvenute in un orfanotrofio che ospitava ragazzi molto particolari e dotati di strani poteri. Alla morte del nonno, il ragazzo si reca nella dimora che l’anziano aveva in Galles, per scoprire i resti della tanto chiacchierata casa per bambini speciali della signora Peregrine. Jacob capisce così che dietro l’istituto si nascondono misteri inquietanti e ha la sensazione che i suoi ospiti ormai defunti siano ancora nei dintorni. 55


Musica > di Ilaria De Donatis

DOPO UNA LUNGA ATTESA, E’ FINALMENTE USCITO IL NUOVO ALBUM “IL MESTIERE DELLA VITA”, DI CUI IL PUBBLICO SI È GIÀ GUSTATO UN ASSAGGIO CON IL SINGOLO “POTREMMO RITORNARE”.

U

n animo che canta la sua intrinseca complessità, che grida in modo quasi straziante la sua sofferenza, provocata da mancanze del passato persistenti nel presente, ma che, al tempo stesso, si lascia stringere dalla speranza di riuscire a vivere di nuovo dopo vari anni la sua storia d’amore. È questo l’animo con cui si presenta Tiziano Ferro nel suo nuovo singolo “Potremmo ritornare”. Si può affermare con assoluta certezza che è riuscito a dare adito non solo ad un senso di contentezza nei suoi ascoltatori e nei suoi fan, ma anche ad una forte impazienza per l’intero album dal titolo “Il mestiere della vita”, che viene messo in vendita il 2 dicembre. Il cantante ha dato la notizia di questo progetto tramite un tweet lo scorso 6 giugno, in cui si leggeva che si trovava a Los Angeles per lavorare proprio al nuovo disco. Ogni canzone è effettivamente «musica più forte», come egli stesso canta nel primo singolo, e l’amore ricopre un ruolo decisivo, talvolta è il tema portante, come confermano i tredici titoli dei brani contenuti nell’album, da “Solo è solo una parola” a “Ora perdona” fino a “La tua vita intera”. L’artista è in grado di rendere quasi tangibile il sentimento che prova, a tal punto che il suo cantare appare come la scrittura di parole e frasi all’interno di un diario personale, in cui si può essere liberi di esprimere il tutto e il niente, le paure, le aspettative e i ricordi più profondi e in cui anche il modo di 56

farlo spazia senza limiti di forma o di testo, dove il «mi manchi», può essere seguito dalle parole anaforicamente calcate «tanto, tanto, tanto». Potrebbe essere considerato particolare il titolo: perché scegliere la locuzione “il mestiere della vita”? Cosa si vuole preannunciare? Probabilmente, il cantautore di Latina, a due anni dall’uscita dell’album “TZN-The best of Tiziano Ferro”, vuole mostrare al pubblico il suo nuovo grado di consapevolezza, raggiunto tramite le esperienze avute e dalle quali ha tratto insegnamenti per vivere. Nella tracklist si registrano le collaborazioni con Tormento per la canzone “My Steelo” e con Carmen Consoli per il brano “Il conforto”. Le note di merito non sono dirette soltanto al contenuto del cd, ma anche alla sua forma, precisamente alla cover che conferma l’eleganza di Tiziano Ferro, nel suo completo scuro e con un sorriso ammaliante, inserito in un paesaggio urbano ricco di simboli, ricostruito sul modello della città di Los Angeles. Non resta che dire «si ascolti la sua musica, si accenda il cuore».



Motori > di Silvestro Bellobono

ALFA ROMEO GIULIA VELOCE LA PRIMA DOTATA DEL NUOVO Q4

C

ominciamo dal nome: “Veloce” è il suggestivo appellativo riferito all’allestimento dai contenuti sportivi della nuova Alfa Romeo Giulia perché richiama il glorioso modello nato nel 1956. Oggi, quella versione leggendaria ritorna contraddistinta da uno stile innovativo e da performance straordinarie, sia con il motore 2.0 benzina che eroga 280 Cv a 5.250 giri e sviluppa 400 Nm a 2.250 giri, sia con il propulsore 2.2 a gasolio che produce 210 Cv a 3.500 giri e una coppia di 470 Nm a 1.750 giri.

Entrambi i modelli presentano il cambio automatico a 8 rapporti e soprattutto il moderno Q4, un sistema di trazione integrale che, pur generando un aggravio di 60 chili, non compromette il comportamento su strada della vettura: infatti il 100% della coppia è inviato di norma alle ruote posteriori, ma in situazioni d’emergenza (per esempio quando le ruote posteriori iniziano a slittare) una scatola di rinvio indirizza fino al 60% della coppia alle ruote anteriori, migliorando così la presa 58

sul terreno. In tal modo viene garantito il massimo in termini di sicurezza, prestazioni e consumi, oltre ad una maggiore efficacia di guida. Alla sicurezza provvede anche l’Integrated Braking System (IBS) che permette la distanza di frenata da 100km/h a 0 in soli 38 m. Esteriormente la Giulia Veloce presenta un paraurti anteriore con prese d’aria maggiorate, cornici a giorno nero lucido, fari bi-Xenon da 25W e un paraurti posteriore più aerodinamico. Invece, gli interni sono stati pensati per porre il pilota al centro dell’esperienza di guida; tra i materiali esclusivi una menzione particolare spetta ai sedili sportivi foderati in pelle traforata, al volante riscaldato, al dispositivo di infotainment con schermo da 6,5 pollici, agli inserti in alluminio sul cruscotto e sul pannello della portiera. Dopo aver debuttato all’ultimo Salone di Parigi, la berlina Alfa Romeo Giulia Veloce arriva in questi giorni sul mercato nei suoi modelli che sono ordinabili a partire da 50.500 euro (cifra riferita al 2.2).



Nautica > di Silvestro Bellobono

OCEANIC 76 LO YACHT ITALIANO DI CANADOS R

ealizzato in soli cinque mesi, il nuovo Oceanic Yacht 76 rappresenta il fiore all’occhiello di Canados, il cantiere simbolo di Roma fondato nel 1946. Dotato di una carena a step “displaning”, che consente movimenti a basso regime con consumi ridotti, l’Oceanic 76 è in grado di navigare a una velocità massima di 26 nodi, con una velocità di crociera tra i 16 e i 20 nodi, grazie ai due motori Caterpillar C18 da 1.150 Cv. La caratteristica principale dello scafo è la grande disponibilità di spazi, sia sull’ampio fly-bridge sia sottocoperta. In virtù delle larghe finestrature laterali in vetro, il ponte principale e le cabine del ponte inferiore beneficiano di molta luce naturale, con una suggestiva vista sul mare. Anche il ponte di prua dona comfort con la sua elegante zona pranzo e l’accesso alla cabina equipaggio per due persone. Gli interni artigianali, a 3 o a 4 cabine a seconda del modello, sono concepiti per offrire la vivibilità tipica di un superyacht in termini di qualità, materiali e tessuti.

CARATTERISTICHE Lunghezza: f.t.: 23,70 m Larghezza: 5,80 m Motorizzazione: 2 Caterpillar C18 da 1.150 Cv Velocità max: 26 nodi 60



Agenda eventi

RENATO ZERO

7/9/10/13/14

Dicembre

Dal 13/12 al 15/01/17

Roma

Roma

Palalottomatica Ore 21.00 Prezzi da euro: 35,00 a 60,00 Info: Ticket One

MAURIZIO BATTISTA

Dal 07/12 al 11/12

17/12/2016

Roma

Auditorium Sala Sinopoli Ore 21.00 Prezzi da euro: 40,25 a 69,00 Info: Ticket One

Teatro Brancaccio Ore 21.00 Prezzi da euro: 29,00 a 55,00 PETER PAN il MUSICAL Info: Ticket One

Roma

TONY HADLEY

Dal 08/12 al 11/12

20/12/2016 Roma

Roma

Teatro Il Sistina Prezzi da euro: 28,75 a 51,75 Info: Ticket One

VITTORIO SGARBI in CARAVAGGIO

POOH

12/12/16

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Auditorium Sala Santa Cecilia Ore 21.00 Prezzi da euro: 31,00 a 46,00 Info: Ticket One

Palalottomatica (Zona Eur) Ore 21.00 Prezzi da euro: 35,00 a 80,00 Info: Ticket One

Dal 21/12 al 29/01/17

Roma

LUCA CARBONI

Teatro Olimpico Ore 21.00 Prezzi da euro: 25,00 a 39,00 Info: Ticket One

Roma

ENRICO BRIGNANO

Auditorium Sala Santa Cecilia Prezzi da euro: 34,50 a 63,25 Info: Ticket One


La redazione non risponde di eventuali cambiamenti a date e prezzi pubblicati

FIORELLA MANNOIA

22 e 23/12

29 e 30/12

Roma

Roma

Auditorium Sala Santa Cecilia Ore 21.00 Prezzi da euro: 35,00 a 69,00 Info: Ticket One

FROZEN

31 Dicembre

Dal 26/12 al 30/12

Roma

Auditorium Sala Santa Cecilia Prezzi da euro: 92,00 a 126,50 Info: Ticket One

Roma

MIA AND ME

DANIELE SILVESTRI

Auditorium Sala Petrassi Prezzi da euro: 14,00 a 28,00 Info: Ticket One

Auditorium Sala Santa Cecilia Ore 17.00 e 21.00 Prezzi da euro: 34,50 a 55,20 Info: Ticket One

ENRICO BRIGNANO Capodanno 2016

27 e 28/12

31 Dicembre

Roma

Roma

Auditorium Sala S. Cecilia Ore 21.00 Prezzi da euro: 28,00 a 46,00 Info: Ticket One

Atlantico Ore 21.00 Prezzi da euro: 85,00 a 138,00 Info: Ticket One

MAURIZIO BATTISTA Capodanno 2016

Dal 28/12 al 06/12

31 Dicembre

Roma

Salone delle Fontane Spazio 900 - Room 26 Ore 21.00 Prezzi da euro: 39,00 a 44,00 Info: Ticket One

Palalottomatica Ore 21.00 Prezzi da euro: 24,00 a 90,00 NOTRE DAME DE PARIS Info: Ticket One

Roma

COSMO NYE ROME

63


Claudio Scaringella

Kitchen > a cura de: Il Pacchero Solitario

Ingredienti per 4 persone

4 calamari (8 se piccoli), pistacchi, mandorle, pinoli, 200 grammi di lenticchie, 4 cucchiai di grana, 4 di pecorino romano e 4 di pangrattato, 2 uova, sedano, cipolle, carote, aglio, prezzemolo, pepe, olio extravergine e sale.

Preparazione (Livello di difficoltà di preparazione: media)

Q

uesto mese propongo un modo diverso, più natalizio, di preparare il calamaro ripieno, abbinato alle beneauguranti lenticchie e alla frutta secca, sulla tipologia della quale si lascia ampio spazio di scelta. Mentre le lenticchie lessano, mondate i calamari; nel frattempo, in una casseruola con dell’olio extravergine e uno spicchio di aglio in camicia, stufate a fuoco dolce le teste e le ali dei calamari che avrete tritato a coltello o con la mezzaluna; poi sfumateli con del vino bianco, terminate di cuocerli e fateli raffreddare un po’. Preparate quindi con essi un composto cremoso, aggiungendo la frutta secca tritata grossolanamente e tostata, i formaggi, le uova, il prezzemolo e il pangrattato; aggiustate il tutto di sale, pepe e olio. Riempite i calamari a metà, poiché cuocendo si restringono e potrebbero esplodere, avendo cura di non lasciare bolle d’aria, e chiudeteli come è consuetudine usando degli stuzzicadenti. Preparate un trito di sedano, cipolle e carote e, dopo aver rosolato per bene

da tutti i lati i calamari in una casseruola, aggiungetene la metà; l’altra metà invece riservatela alle lenticchie, che nel frattempo saranno cotte; quindi aggiustatele di sale e preparatele come se dovessero condire un cotechino natalizio. Per la cottura dei calamari (se di buona qualità) dovrebbe essere sufficiente un quarto d’ora a fuoco dolce, aggiungendo se necessario dell’acqua. Lasciateli freddare e tagliateli a fette, scaldateli quindi in forno in una placca e impiattateli su una base di lenticchie stufate, avendo cura di irrorarli con il loro sughetto di cottura. Auguri di buone feste a tutti.

Tempo di preparazione della ricetta:

90

minuti

IL PACCHERO SOLITARIO Aprilia, Via Verdi, 29 (Ang. (Ang. via via M.Aurelio) M.Aurelio) T. 06.92062042



Un affaticamento da lavoro vi innervosisce, proba-

anche indispensabili per capire gli errori com-

bilmente avete dei segni di fuoco con cui state com-

messi: concentratevi sul vostro passato: ricor-

battendo senza ottenere risultati promettenti ed

dare può aiutarvi a capire come non ripetere gli stessi errori. La Luna vi agevola in questa attività, ma avete bisogno di concentrazione e relax. I vostri numeri fortunati: 58 - 59 - 84

ma il vostro senso di giustizia scalpita. E l’amore? Ve ne siete dimenticati, eh? Eppure qualcuno bussa… I vostri numeri fortunati: 25 - 55 - 86

la concentrazione necessaria per portare a

Sole, state raccogliendo le vostre energie e le

termine i vostri piani: in ogni caso si consiglia

state concentrando su attività che si sviluppe-

un viaggio rilassante con il partner o con amici nel weekend. Purtroppo queste festività non vi porteranno molte soddisfazioni.

Scorpione

Il rinnovamento arriva dopo il passaggio del

ranno a breve, anche se ancora non avete elementi concreti. Agite secondo razionalità, calcolo e precisione, il buon lavoro sarà ricompensato. I vostri numeri fortunati: 47 - 68 - 70

Auguri frecce infuocate! Desiderate vedere i

trete sopportare grandi livelli di stress, dovete

frutti delle vostre passioni e l’amore sembra

solo avere pazienza con superiori e persone che

traballare, ma forse non sapete bene ancora

amano dettare legge; non perdete d’occhio l’amore, si avvicinano storie intraprendenti e geniali, guardatevi però dal Capricorno e dal Leone. I vostri numeri fortunati: 23 - 41 - 69

Sagittario

Marte vi infiamma e vi rende pieni di vita, po-

come scegliere; in verità avete degli occhi puntati addosso ma non ve ne accorgete, concentratevi sul lavoro: dovete concretizzare. I vostri numeri fortunati: 13 - 17 - 75

L’amore vi allontana dai vostri sogni, ma ave-

riorità: l’afflizione del senso di lontananza dai

te la compostezza razionale per capire come

vostri cari (per coloro che sono all’estero) o per le

muovervi, avete già reimpostato la vostra

amicizie perse vi rende nostalgici e dubbiosi sul futuro. Contate le persone care sulla punta delle vostre dita, di colonne ne avete e anche buone. I vostri numeri fortunati: 7 - 42 - 87

Capricorno

Siete troppo connessi alla vostra grande inte-

scala valori, ma vi state troppo chiudendo sul lavoro, dovete accumulare del tempo per fare ciò che vi piace e aprire il vostro cuore... I vostri numeri fortunati: 5 - 20 - 83

Un grande ottimismo vi potenzia e vi rende

Il coraggio vi manca, ma in verità le situazioni

feroci anche in ambito lavorativo, ma dovete

del cuore che avete vissuto sono già concluse, solo

ricordare che le gerarchie vanno rispettate e

che continuate a non voler rendervene conto. Un

che un vostro eccessivo senso di sicurezza può infastidire colleghi e capi (mercurio nervoso). Attenzione soprattutto ai segni d’Aria. I vostri numeri fortunati: 18 - 31 - 74

Acquario

Gemelli Cancro Leone Vergine

immediati: la pratica zen consiglia l’immobilismo,

Saturno in opposizione sembra farvi perdere

I vostri numeri fortunati: 13 - 14 - 44

66

Bilancia

Gli scontri nella vita sono necessari, ma sono

cambiamento è richiesto, è necessario, Giove vi consiglia un cambio di stato (anche abitativo)… muovetevi, è arrivato il momento favorevole. I vostri numeri fortunati: 66 - 71 - 79

State raccogliendo i frutti di quanto avete

Avete sbrigliato un nodo pesante il mese scorso

seminato questi mesi, avete la possibilità di

e ora vi sembra che la strada sia più spianata,

concentrarvi su voi stessi e di reiniziare a la-

dovete assolutamente portare avanti i vostri

vorare sui vostri hobby e i vostri piaceri. Fo-

progetti e avere chiaro in mente un piano del

tografia, escursioni, lettura? Avete tempo… godetevelo tutto, ve lo siete meritato. I vostri numeri fortunati: 9 - 12 - 90

Pesci

Toro

Ariete

Oroscopo del mese >

vostro futuro, in maniera concreta e stabile. Bando all’indecisione, tirate fuori la grinta! I vostri numeri fortunati: 28 - 56 - 59




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