Gennaio 2017
AttualitĂ La violenza delle donne sugli uomini
Salute La patologia del disturbo bipolare
Viaggio Zermatt Svizzera
Moda Gucci
Life Attenzione alle truffe in auto
Musica J-Ax + Fedez ...e molto altro ancora all’interno
SALDI
Editoriale di RAFFAELLAPATRICELLI
Anno 8 - Numero 1 Gennaio 2017
FOR YOU MAGAZINE Vicolo Brenta, 1 - Aprilia Tel. 333.6024565 Editore e Direttore Creativo Alessandro Immordino a.immordino@foryoumagazine.it
Direttore Responsabile Raffaella Patricelli
direttore@foryoumagazine.it
Collaboratori Tiziana Sacchetti, Pamela Polizzi Silvestro Bellobono, Giovanna Testa Ilaria De Donatis, Laura de Rosa Stampa 4Graph S.r.l. Via Ugo la Malfa, 19 Spigno Saturnia (LT) Per la tua pubblicità su FOR YOU MAGAZINE redazione@foryoumagazine.it www.foryoumagazine.it E’ vietata la riproduzione anche parziale di testi, grafica, immagini e spazi pubblicitari realizzati da For You Magazine Salvo accordi scritti le collaborazioni a For You Magazine sono da ritenersi gratuite e non retribuite
ANNO NUOVO... BUONI PROPOSITI. Cari lettori, ho iniziato a scrivere questo editoriale con l’intenzione di dissuadervi dallo stilare la solita lista di buoni propositi, evitando inoltre di mettere giù bilanci inutili e probabilmente mortificanti per l’anno che si è appena chiuso. Mi sono resa conto che, nonostante la mia lunga campagna contro di loro, fare buoni propositi per il nuovo anno non è poi così sbagliato. Anche se i grandi progetti possono rivelarsi disastrosi, anche se siamo una frana nel prevedere quello che ci renderà più felici, ogni anno abbiamo comunque voglia di ricominciare da capo. Ammetto dunque la mia sconfitta. Ma reagisco ugualmente e vi dico che la lista degli obiettivi per il 2017 dovrà essere breve. La mia, che offro a voi, è composta da soli 3 buoni propositi e forse sono anche un po’ bizzarri. Il primo: iniziare a meditare. Forse sembra un consiglio new age, da prendere alla leggera, e invece vi dico che dopo aver conosciuto questo aspetto della vita, credo che a tutti serva potersi fermare ogni giorno dedicando a sé dei minuti preziosi per trovare equilibrio tra mente e corpo. Il secondo proposito che ho messo nella lista è: scegliere qualcosa a cui rinunciare. Esatto. Semplicemente perché non è vero che possiamo fare ogni cosa, non è vero che abbiamo il tempo per fare tutto e farlo bene. È meglio focalizzare l’attenzione sulle cose più importanti e quindi, seguendo un percorso inverso, vi chiedo di provare a scegliere un’impresa da mettere da parte. Terzo proposito, e scusate se sembra una frase tratta da un libro di Osho, provate ad essere meno severi con gli altri e soprattutto con voi stessi. Puntate all’armonia, sempre. Siamo tutti imperfetti ed è forse la nostra più bella risorsa. Quindi potenziamola e coccoliamola. Buon anno! For You – naturalmente – sarà sempre accanto a voi.
Registrazione al Tribunale di Latina Nr. 927 del 23/07/2010
Raffaella Patricelli
DISTRIBUZIONE GRATUITA
direttore@foryoumagazine.it
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8 Attualità:
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Gravidanza in Italia. Quanto costa diventare mamma?
10 Attualità:
Violenza domestica. Anche gli uomini subiscono abusi.
12 Attualità:
Sono un uomo o una donna? Quando il corpo diventa una prigione.
14 Gossip:
Belle imperfette, anche le dive hanno i difetti.
18 Life:
Come riconoscere le più comuni truffe messe in atto per strada.
22 Life:
Il mondo dell’occulto e il pericolo delle sedute spiritiche.
26 Salute:
Come comportarsi con chi soffre di disturbo bipolare.
28 Estetica:
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Essere bella a cinquant’anni. Cinque consigli utili da seguire.
30 Alimentazione:
Guida pratica alla spesa: Consigli per riconoscere la freschezza delle uova.
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ommario 45
Gennaio duemila17
32 Viaggio: Zermatt. Neve, montagne e aria pulita. 38 Moda donna: Gucci Collezione Autunno/Inverno. 40 Shopping donna: Le nuove tendenze del momento. 45 Shopping donna: Speciale gioielli Autunno/Inverno. 46 Shopping uomo: Le tendenze di moda. Speciale neve. 50 Design: Living Room. Consigli per l’arredo. 54 Cinema: Will Smith in Collateral Beauty. 56 Musica: J-Ax e Fedex con “Comunisti col Rolex”.
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Attualità > di Pamela Polizzi
GRAVIDANZA IN ITALIA:
MAMMA?
Partorire interamente a carico del Servizio Sanitario Nazionale è un’impresa quasi impossibile: le visite e gli esami di routine, infatti, costringono a spese per oltre mille euro.
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n Italia difficilmente si partorisce gratis. Almeno secondo una recente inchiesta di “Repubblica.it”. Coloro che riescono a farlo o vivono nelle solite Regioni virtuose o non sentono l’esigenza di fare controlli extra rispetto a quelli di routine. I costi della maternità, nella maggior parte dei casi, lievitano rapidamente sino a giungere a un conto finale che può superare i mille euro: un’uscita onerosa per molte famiglie, soprattutto in un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo. Relativamente a questo, non è un caso se il motivo principale per cui molte coppie scelgono di non avere figli è proprio di natura economica: se è vero infatti che crescere un figlio comporta un costo importante per molti anni, è vero anche che la consistenza delle spese iniziali, quali quelle per gravidanza e parto, può spaventare e indurre a desistere. E poiché culle care significa inevitabilmente culle vuote, il preoccupante declino nel tasso di natalità registrato nel nostro Paese, su cui tanto si è dibattuto negli ultimi mesi a seguito della discussa campagna sulla fertilità promossa dal Ministero della Salute, non può non essere letto anche alla luce del “caro gravidanza”. La scelta di pagare di tasca propria gli esami e le visite di controllo, e talvolta di non fruire dei servizi offerti dalla propria Asl, può essere consapevole o indotta dalle circostanze: il primo è il caso di quelle coppie che si rivolgono al privato per ragioni di esigenza,
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maggior sicurezza, ansia o sfiducia nel Servizio Sanitario Nazionale; il secondo di quelle coppie che, loro malgrado, vivono in Regioni che non riescono ad assicurare gratuitamente, e soprattutto nei tempi richiesti, tutte le prestazioni previste. In tal senso, sono soprattutto le liste d’attesa infinite a costringere le donne ad affidarsi agli specialisti a pagamento. Dunque, tra enti inefficienti, linee guida inadeguate, medici promotori della sanità privata a scapito di quella pubblica, mamme super ansiose, a chi attribuire le responsabilità del “caro gravidanza”? E in che misura? Al di là delle varie e possibili congetture, è indubbio che alla base ci sia una questione politico-territoriale, di eterogeneità in termini di offerta sanitaria: le Regioni infatti, essendo dotate di autonomia, scelgono individualmente quali e quanti esami fornire in totale esenzione alla gestante, e questo è il motivo per cui, ad esempio, in Calabria e in Umbria le donne pagano per un tampone, in Toscana no. Da questo punto di vista, riequilibrare a livello nazionale il Sistema, in termini di prestazioni erogate con e senza ticket, costituirebbe un buon punto di partenza; il ripristino della centralità dei consultori e l’implementazione dei servizi pubblici, al fine di arginare l’ostacolo delle lunghe liste d’attesa, potrebbero essere invece i passi successivi.
Attualità > di Silvestro Bellobono
VIOLENZA DOMESTICA
UOMINI Secondo un’indagine dell’Università di Siena oltre 5 milioni di maschi ogni anno sono vittime di percosse, vessazioni e minacce da parte delle loro donne. Ma i mass media tacciono.
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l femminicidio è una piaga sociale che sconvolge la nostra realtà e, allo stato attuale, non si riesce né a debellarla né a ridurla, nonostante le misure legislative e le iniziative culturali volte a sensibilizzare l’opinione pubblica. A livello istituzionale e mediatico si sta agendo con decisione, ma purtroppo non è ancora sufficiente, visto l’incremento dei fenomeni omicidiari che in Italia colpiscono quotidianamente le donne. Esiste tuttavia un rovescio della medaglia di cui, invece, si parla poco, talvolta viene totalmente ignorato, forse perché riguarda una percentuale inferiore di casi, forse perché non fa abbastanza notizia. Eppure c’è: si tratta della violenza che le donne perpetrano ai danni dei loro compagni uomini. Anche se raramente si arriva a commettere “maschicidio”, sono diverse le forme di violenza e le tipologie di abusi praticati da lei. Alcuni quotidiani nazionali hanno recentemente provato a dare risalto a questo reato, citando uno studio condotto nel 2012 dall’Università di Siena che, grazie ad un’accurata indagine durata tre anni e relativa a un campione di uomini sottoposti a un questionario, ha analizzato gli atti di aggressività che essi subiscono da parte delle donne. Il primo dato che balza all’occhio è allarmante: ogni anno circa 5 milioni di maschi sono vittime di abusi femminili che si manifestano sotto forma di minacce di esercitare violenza (63,1%), graffi, morsi, tirate di capelli (60,05%), liti accompagnate 10
da pugni e calci (58,1%), lancio di oggetti contundenti (51,02%). Non mancano poi esempi di violenza psicologica ed economica che vanno dall’intimidazione di chiedere il divorzio e togliere la casa (68,4%) fino alla più grave minaccia di portare via i figli (58,2%), passando per il rifiuto di contribuire finanziariamente alle spese (48,2%) e per la minaccia di suicidio o di atti autolesionistici (32,4%). Se, infine, si considera anche la percentuale di accuse denigranti, ingiurie verbali e umiliazioni psicofisiche si arriva addirittura al 75,4% del campione intervistato. È pertanto evidente che si palesa un genere di violenza domestica alternativo a quello di cui si discute più frequentemente, e tuttavia altrettanto drammatico, soprattutto quando ai maltrattamenti, allo stalking e alle vessazioni varie si aggiunge il ricatto affettivo che tocca un bene prezioso come i figli, valore inestimabile sia per le mamme sia per i papà. Alla luce di questa inquietante verità, anche l’approccio a combattere la violenza di genere va affrontato con maggiori cautele e pari diritti: spesso, infatti, le strutture sociali e gli istituti legali si rivolgono esclusivamente alle donne vittime di abusi, trascurando gli uomini, che già di loro, a causa di un retaggio culturale che li vuole sempre autorevoli, emancipati e virili, faticano a denunciare alcuni soprusi, scambiando una legittima richiesta d’aiuto per debolezza personale.
Attualità> di Pamela Polizzi
SONO UN UOMO?
DONNA?
Quando il corpo diventa una prigione… Le problematiche relative alla sessualità non sono più un tabù: è maturata la sensibilità della società rispetto ad esse ed è aumentato il numero delle persone disposte a chiedere aiuto per risolverle. Parallelamente sono cresciute le strutture e i “Gender Team” specializzati nella riattribuzione del sesso.
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l sesso biologico di un individuo, al contrario di quanto si potrebbe credere, non rappresenta un fattore determinante nel processo di formazione dell’identità sessuale; quest’ultima, lungi dall’essere già definita alla nascita, è una questione ben più lunga e complessa che si apre, talvolta, a scontri insostenibili tra ciò che si è e ciò che si vorrebbe essere. In Italia si contano, oggi, più di 50.000 transessuali, ovvero uomini e donne infelici di appartenere al sesso che gli è stato donato geneticamente; circa un uomo su 30.000 e una donna su 100.000.
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psichiatrico, derivante, come è stato per esempio indicato in passato, dall’educazione sbagliata ricevuta dai genitori. Si tratta piuttosto di una condizione in cui concorrono, oltre ai fattori psicologici, familiari, ambientali, anche fattori biologici: a tal proposito, recenti ricerche hanno messo in evidenza nei transessuali un sistema cerebrale caratterizzato da strutture molto più simili al genere opposto che non a quello fisico di appartenenza.
Si tratta di persone del tutto normali sotto il profilo biologico e anatomico che vivono, tuttavia, con la convinzione di appartenere al sesso sbagliato. L’origine di tale disturbo, definito scientificamente “disturbo dell’identità di genere” o “disforia di genere”, non è stato ancora definito con chiarezza; sebbene siano stati condotti molteplici studi scientifici nel corso degli ultimi decenni, si è ancora lontani dal fornirne una panoramica dettagliata e precisa.
Gli studi, dunque, proseguono con lo scopo di sviscerare in disturbo cui troppo spesso ci si è avvicinati con un atteggiamento profondamente anti-scientifico, ricco di pregiudizi e preconcetti. In attesa che la scienza individui le cause remote della “disforia di genere”, tutti coloro che percepiscono il proprio corpo come una prigione, quindi tutti coloro che vorrebbero avere un fisico diverso da quello che hanno, possono risolvere i conflitti interiori che li attanagliano intraprendendo l’iter medico/chirurgico del cambio di sesso.
Quel che è certo è che il transessualismo non può essere considerato un disturbo esclusivamente
Si tratta, ovviamente, di un percorso estremamente complesso, sia dal punto di vista fisico sia
dal punto di vista psicologico, che richiede una consapevolezza e una determinazione non indifferenti; questo è il motivo per cui il numero di coloro che decidono di sottoporsi agli interventi è estremamente inferiore rispetto al numero di coloro che soffrono del disturbo di genere. Non si tratta, ad ogni modo, di casi isolati, dal momento che negli ospedali italiani stanno progressivamente aumentando le richieste per le operazioni di riassegnazione del sesso.
Al nosocomio Sant’Orsola Malpighi di Bologna, per esempio, le domande sono cresciute del 20%, mentre al San Camillo di Roma esse hanno subito un’impennata del 15-20% con una media di 15 casi trattati al mese. Proprio quest’ultimo ha reso pubblici i risultati degli studi condotti dall’equipe di chirurghi, psicologi, pediatri, endocrinologi, genetisti e urologi che dal 1992 tratta con persone che vogliono cambiare il proprio sesso o che, semplicemente, si rivolgono alla struttura per intraprendere percorsi psicologici finalizzati a comprendere e ad accettare le proprie inclinazioni naturali. Le persone seguite sono state oltre 1050: a 596 di queste è stata diagnosticata la “disforia di genere”, 333 hanno concluso il loro iter con l’adeguamento chirurgico del sesso, mentre le restanti sono in attesa di farlo. La situazione dell’intera Italia è stata, invece, fotografata dall’Onig, l’Osservatorio nazionale dell’identità di genere, che ha rilevato una media di circa 100 operazioni l’anno fra gli adulti; esso ha evidenziato, inoltre, un notevole abbassamento dell’età media di coloro che si rivolgono ai centri specializzati per chiedere aiuto. In particolar modo, sembra che i giovani ragazzi in cura per disturbi di genere costituiscano il 10-20% dei minori nella fase puberale.
Ma chi sono le persone che vogliono modificare il proprio corpo? Uno stereotipo purtroppo radicato nel nostro tessuto culturale, vedrebbe il cambio sesso prerogativa di chi fa parte del mondo della prostituzione, ma la realtà è ben diversa. A voler cambiare, infatti, sono individui che svolgono lavori più che normali: si tratta spesso di professionisti che lavorano nelle università, in note aziende private, negli ospedali, che hanno una famiglia e dei figli. Di questi solo il 9% ha origini non italiane. Per quanto riguarda le operazioni, il boom delle richieste è arrivato solo nel 2000 in concomitanza con l’apertura di veri e propri reparti specializzati. Molti di questi, attivi già negli anni ’90 ma confinati a strutture di nicchia, sono divenuti oggetto di un crescente interesse per due motivi, per altro strettamente legati tra loro: da un lato lo sviluppo, nell’ultimo ventennio, di una maggior apertura culturale e sociale, dall’altro la scelta delle persone interessate di non rivolgersi più alle strutture all’estero, ma di intraprendere in Italia il loro cammino di cambiamento. Va detto, comunque, che in alcuni casi la scelta di spostarsi in altri Stati o addirittura in altri continenti è più che obbligata. Il nostro sistema sanitario, infatti, pur prevedendo la diagnosi del disturbo di genere, non considera urgenti gli interventi per il cambio sesso; le sale operatorie non vengono concesse, gli interventi vengono rimandati di anni e alle liste di attesa, già particolarmente lunghe, si aggiungono sempre più pazienti desiderosi di vivere in un corpo più adatto a loro.
IN ITALIA SI CONTANO OGGI PIÙ DI 50.000 TRANSESSUALI, OVVERO UOMINI E DONNE INFELICI DI APPARTENERE AL SESSO CHE GLI È STATO DONATO GENETICAMENTE; CIRCA UN UOMO SU 30.000 E UNA DONNA SU 100.000. 13
Gossip > di Silvestro Bellobono
BELLEZZE IMPERFETTE,
Nasi grandi, nei, denti storti o silhouette burrose non rappresentano affatto un ostacolo per il sex appeal delle star: da Julia Robert a Scarlett Johansson scopriamo perché sono belle nonostante…
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uante volte, guardando i loro film, le loro apparizioni in Tv, le loro foto pubblicate sulle riviste o sui social network, ci viene subito da esclamare: «Mammamia quanto sono belle!». Ed è così: le star di Hollywood appaiono ai nostri occhi di comuni mortali come divinità scese in terra. Eppure, a osservarle con più attenzione, anche le dee dello showbiz hanno qualche piccolo difetto o lieve imperfezione che talvolta le rende più… umane. Senza tuttavia compromettere il loro sex appeal, anzi, qualcuna è stata abilissima nello sfruttare a proprio vantaggio un leggero inestetismo fisico, facendone addirittura un punto di forza per il successo planetario. Dai nasi grandi alle orecchie a sventola, dalle lentiggini ai denti storti, ecco una carrellata di “bellezze imperfette”. Il mento pronunciato si addice all’uomo, un po’ meno alla donna: eppure per Jennifer Aniston, Reese Witherspoon e Jessica Chastain, che lo hanno piuttosto squadrato, non è affatto un problema, anzi i lineamenti volitivi di queste tre splendide attrici piacciono, eccome! Avere un naso grande spesso può essere causa di disagio: Sarah Jessica Parker (foto in basso) non la pensa così, e senza ricorrere alla chirurgia estetica è riuscita ugualmente a diventare “sexy in città”. E che dire di Gisele Bundchen? Un naso “importante” le ha permesso comunque di diventare una magnifica top model. 14
Anche una bocca grande può risultare poco femminile: però Julia Roberts (foto in alto), Anne Hathaway e Cameron Diaz fanno eccezione in qualità di sex symbol dal sorriso smisurato. Peggio ancora si potrebbe pensare delle orecchie a sventola: Kristen Stewart ed Emma Watson non se ne preoccupano affatto, Kate Hudson e Jennifer Garner le mostrano con orgoglio, sfidando il mondo a sostenere che tale “dettaglio” le imbruttisce. E vogliamo parlare dei denti irregolari? Il diastema (ossia lo spazio tra gli incisivi superiori) è un tratto peculiare di Madonna e Vanessa Paradis: nessun uomo, a cominciare da Sean Penn per l’una e Johnny Depp per l’altra, le ha mai rifiutate. La dentatura sporgente non ha impedito a Hilary Swank (foto a lato) di vincere due premi Oscar, gli incisivi aguzzi non hanno tolto fascino a Kirsten Dunst e Keira Knightley. Il proverbio che recita “altezza mezza bellezza” non vale certo per Kylie Minogue, Salma Hayek, Eva Longoria, Natalie Portman, Christina Aguilera, tutte (a fatica) intorno al metro e 60 cm. Qualcuno, poi, ha da ridire sulle forme abbondanti di Kate Winslet e Scarlett Johansson? Sui nei di Cindy Crawford e Rachel McAdams? Sulle lentiggini di Emma Stone e Bryce Dallas Howard? O ancora sul leggero strabismo di Emily Blunt e Katy Perry? No, perché come diceva Oscar Wilde «la bellezza non può essere interrogata: regna per diritto divino».
Ambiente > di Silvestro Bellobono
CALCIO GREEN, PER IL 2020
IN SERIE B
Promosso dalle massime istituzioni del campionato cadetto, arriva il progetto “B-Green Stadium” finalizzato alla riduzione dei consumi energetici sui campi di calcio.
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inalmente anche il mondo del calcio diventa “verde”, e non si tratta naturalmente del colore del rettangolo di gioco, ma di un autentico piano di sostenibilità ambientale riguardante stadi, campi di allenamento e strutture sportive. Si chiama “B-Green Stadium” il progetto promosso dalla Lega Nazionale Professionisti di Serie B, realizzato dal punto di vista tecnico e finanziario in collaborazione con “B Futura” e “Officinae Verdi Group”, finalizzato a garantire entro il 2020 la riqualificazione ecosostenibile di tutti gli impianti del torneo cadetto. «Puntare sulla sostenibilità ad ampio spettro – ha dichiarato Andrea Abodi, presidente della Lega Serie B – rappresenta per noi un doveroso impegno nell’ambito delle politiche di responsabilità sociale che ci caratterizzano da anni, ma è anche la chiave per contribuire in modo significativo a recuperare il gap di competitività nazionale e internazionale che penalizza, attraverso stadi e impianti di allenamento quasi mai adeguati, i nostri tifosi e l’intero sistema calcistico italiano». Si parla di una svolta green di notevole portata per un’industria produttiva come quella del calcio professionistico nazionale, troppo spesso impantanata in mille cavilli burocratici e in egoistici interessi di parte privi di progettualità a lunga scadenza. Grazie allo strumento di un Fondo Immobiliare, secondo il presidente Abodi «verrà offerta ai Comuni la possibilità di conferire l’infrastruttura sportiva e le aree circostanti a una Società di Gestione del Risparmio per una razionale valorizzazione 16
in un ambito di riqualificazione e rigenerazione urbana». In pratica le società di calcio, che hanno la facoltà di aderire in maniera volontaria, potranno avviare immediatamente uno studio di fattibilità sulle loro strutture potendo contare sui massimi esperti del settore in tecnologie green innovative e soluzioni finanziarie convenienti. A livello puramente ecologico, “B-Green Stadium” si pone tre obiettivi: 1) ammodernamento energetico degli impianti con una diminuzione dei consumi del 30% e l’ausilio di fonti rinnovabili; 2) riduzione del consumo di acqua, con annesso abbattimento delle emissioni e l’utilizzo di materiali ecosostenibili; 3) miglioramento dell’accessibilità e della sicurezza negli stadi, attraverso la creazione di aree verdi pubbliche, che assicurino tutela del decoro ambientale e fruibilità cittadina non solo durante le partite ma per tutta la settimana. Inoltre, servendosi di un sistema di telecomunicazione online, sarà possibile monitorare costantemente il fabbisogno energetico degli stadi, identificando eventuali dispersioni o sprechi. Tra i progetti avviati da “B Futura”, la piattaforma dedicata allo sviluppo infrastrutturale, a cui “B-Green Stadium” darà il suo contributo ci sono già gli impianti di alcuni club, tre dei quali sono stati promossi in Serie A (Cagliari, Pescara, Crotone): un primo passo concreto affinché le porte del grande calcio si aprano alla green economy. Andrea Abodi
Life > di Silvestro Bellobono
COME RICONOSCERE LE
sTRADA Sono sempre più elaborate le frodi ai danni del malcapitato automobilista italiano: ecco un elenco di quelle più diffuse e gli elementi comuni per imparare a evitarle.
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ome cantava Antonello Venditti tanti anni fa “in questo mondo di ladri” non bisogna distrarsi un attimo, perché c’è sempre il delinquente pronto a fregare il prossimo. Soprattutto oggi che i raggiri sono diventati più sofisticati, sia perché gli spunti fraudolenti provengono da più fonti globali, sia perché i criminali hanno affinato le loro “arti disoneste”. Emblematico in Italia è il caso delle truffe per strada congeniate ai danni del malcapitato automobilista di turno. Ne esistono varie tipologie, accomunate da alcuni elementi analoghi: 1) l’effetto sorpresa a scapito dell’ingenua vittima; 2) la richiesta di denaro in contanti per “non aumentare la polizza dell’assicurazione”; 3) il rifiuto di chiamare vigili urbani, carabinieri o poliziotti “perché tanto impiegherebbero 30-40 minuti prima di arrivare sul posto”. Al fine di imparare a riconoscerle, e quindi a evitarle, è opportuno passare in rassegna alcune delle più diffuse truffe che colpiscono l’ignaro cittadino al volante. La strisciata. L’automobilista sorpassa un veicolo lento, sente un colpo sulla fiancata, l’auto del truffatore richiama l’attenzione col clacson o lampeggiando coi fari, costringendo la vittima a fermarsi: in realtà il rumore è stato appositamente provocato, così come un bel graffio da oggetto contundente e carta vetrata sulle portiere di entrambe le auto. Il delinquente comincia a trattare sui soldi che vuole in contanti sfuggendo sia alla compilazione del modulo Cid, sia all’intervento delle forze dell’ordine. Lo sventurato automo18
bilista “abbocca” e cede ad offrire un risarcimento immediato che va dai 50 ai 300 euro (a volte dipende da quanti contanti si hanno nel portafoglio, altre volte l’estorsore convince l’estorto a recarsi al Bancomat più vicino per un prelievo). Lo specchietto. Una variante della strisciata è lo specchietto laterale rotto durante l’identica dinamica di sorpasso (ovviamente tale specchietto era già danneggiato): il modus operandi del furfante è lo stesso al fine di sottrarre più denaro possibile, inscenando la medesima commedia ingannevole. L’orologio. Altra versione del finto danneggiamento è quella del pedone imbroglione che colpisce con il braccio l’auto del guidatore inconsapevole, accusandolo poi di avergli distrutto l’orologio da polso: la richiesta di risarcimento può arrivare fino a 100 euro da farsi consegnare all’istante per riparare il “prezioso” oggetto. La gomma bucata. Molto più elaborata è la truffa della gomma bucata o sgonfiata di proposito dal farabutto mentre il veicolo della vittima è parcheggiato: quando al suo ritorno l’automobilista inizia a cambiare la ruota, i criminali (spesso in coppia) lo distraggono e nel frattempo lo derubano di portafoglio, telefonino, borse rimasti nella macchina. Talvolta il pretesto è un mazzo di chiavi lasciato artatamente a terra vicino all’auto: chinarsi a raccoglierlo può essere fatale per il furto.
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Life > di Laura de Rosa
PASSIONE E AMORE:
Potrà sembrare strano ma è necessario distinguere tra questi due stati d’animo affini perché, purtroppo, non sempre coincidono nel rapporto di coppia. Ecco un’interessante guida.
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on è che passione e amore siano necessariamente cose diverse, ma a volte non coincidono. Nella maggioranza dei casi, sebbene l’amore rimanga un’esperienza unica per ognuna di noi, la passione dopo un po’ di tempo diminuisce mentre l’amore, se c’è, persiste purché si sia disposti a concedergli spazio. Vediamo quali sono le 7 principali differenze. Tempi. La passione è quella sensazione travolgente che di solito accompagna le relazioni nei primi mesi di frequentazione o poco più. Indescrivibile, intensa, è come un fuoco che arde ma ha i tempi contati, perché è destinato a spegnersi; ovviamente ci sono anche coppie che riescono a mantenerlo acceso più a lungo, alcune persino per tutta la vita, ma in questi casi c’è del lavoro a monte. L’amore è molto diverso perché è più duraturo e, anziché spegnersi, aumenta nel tempo. Egoismo. Purtroppo confondiamo spesso l’amore con sentimenti meno nobili intrisi di egoismo che con esso non hanno nulla a che vedere. La passione, invece, va spesso a braccetto con la gelosia e la possessività, qualora persista nel corso del tempo. Inoltre, dopo un periodo iniziale in cui è più o meno fisiologica, tende a diminuire quando ci sono poca chiarezza e relazioni contorte. Non sempre, naturalmente. Felicità. Una relazione molto passionale, a meno che non venga vissuta nella totale assenza di 20
aspettative, di solito comporta sofferenza perché, una volta consumata, tende a perdere gusto e ha quindi bisogno di emozioni forti, spesso estreme per continuare ad esistere. L’amore autentico, invece, non si nutre solo di emozioni ma di rispetto, altruismo, generosità e molte altre cose che rendono felice la coppia. Libertà. C’è un’altra sostanziale differenza tra passione e amore: la prima può diventare fagocitante, risucchiandoci tutte le energie; mentre il secondo rende liberi, non è pericoloso se si è disposti a lasciarsi andare e ad accettarlo con generosità. Contrasti “termici”. La passione tende a bruciare perché, come detto, dura per un tempo piuttosto limitato, è una sorta di pulsione che una volta consumata si spegne. L’amore al contrario scalda i cuori, crea un’atmosfera di accoglienza e di pace in cui ci si sente a proprio agio. Generosità. Se la passione si lega all’amore può anche essere altruistica, ma se è esclusiva il suo scopo è raggiungere il piacere individuale, non quello della coppia. L’amore, viceversa, tiene conto del bene di entrambi, non pensa solo a sé. Corpo-Anima. La passione riguarda il corpo ed è molto “fisica”, specialmente all’inizio di una relazione; l’amore invece prende il cuore ed è impossibile che si esaurisca nel tempo a dispetto di quanto si vada o meno d’accordo con il partner.
Life > di Kati Irrente
IL MONDO DELL’OCCULTO
SPIRITICHE In Italia c’è una certa tendenza all’occultismo, e sono molti ad ammettere di avere partecipato a una seduta spiritica almeno una volta nella vita, ma con quali conseguenze?
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’ vero che le sedute spiritiche sono pericolose ed è meglio non farle nemmeno per scherzo? Cosa fondamentale da ricordare è che per svolgere una seduta con gli spiriti occorre la presenza di un tramite sensibile, il cosiddetto Medium. Storicamente, lo spiritismo apparve in Francia nella seconda metà del 1800, ma ai nostri giorni ha decine di milioni di seguaci in molti paesi dell’Europa e del mondo. In Italia, secondo alcuni dati riferiti da Codacons, sarebbero almeno 13 milioni i cittadini che ogni anno si rivolgono al mondo dell’occulto, ma in questa statistica rientrano anche coloro che chiedono consiglio a cartomanti, maghi e fattucchieri. Il pericolo della seduta spiritica Vediamo di capire qualcosa di più delle sedute spiritiche: qualcuno pensa che siano solo scherzi orditi da burloni che si divertono a vedere le reazioni dei più suggestionabili. E’ davvero così? Occorre fare una premessa, perchè qui c’è una mezza verità: infatti assistere a una seduta spiritica può avere effetti pericolosi se si è psicologicamente deboli. Di fatto, se si è facilmente suggestionabili, si sarà portati a credere a qualsiasi cosa! Coloro che credono fermamente nella possibilità di parlare coi morti, invece, ritengono che sia necessario approcciare a tale pratica con serietà. In genere alle sedute presenzia anche una persona che non partecipa attivamente alla seduta ma che assiste, osserva e annota gli avvenimenti. Le comunicazioni spiritiche avverrebbero solo grazie all’intervento di un 22
“medium“, un tramite dotato di particolari sensibilità. A questa persona si riconoscono specifiche doti che permettono proprio la comunicazione fra spiriti e viventi, durante la cosiddetta seduta spiritica. Lo spiritismo insegna che possiamo comunicare con gli spiriti dipartiti e con altre entità spirituali. Altri insegnano che possiamo cercare uno spirito guida a cui affidare la nostra vita. Coloro che credono si affrettano a dire che Dio nella Bibbia proibisce espressamente di consultare gli spiriti, con e senza l’aiuto degli spiritisti, perchè vi è del male e del pericolo in questa pratica. La Rete è piena di testimonianze, e in molti dicono di aver praticato una sessione, anche per gioco, sulla tavola ouija (la tipica tavola su cui sono impresse le lettere dell’alfabeto e i numeri). In genere c’è chi riporta che durante una sessione si possono sentire voci, si possono avere visioni, anche di ectoplasmi (forme in cui si materializzerebbero gli spiriti), si possono sperimentare casi di intuizione di eventi futuri e di scrittura automatica. In conclusione… Quello che sembra certo, alla fine di ogni racconto, è che l’essere umano ha capacità nascoste e poteri potenziali che nemmeno lui conosce. Se poi anche gli spiriti esistono davvero, questa è un’altra storia. Per essere sicuri di non sbagliare, riteniamo che sia meglio non rischiare di importunarli, quindi vi sconsigliamo di impiegare il vostro tempo in una seduta spiritica. In tal modo eviterete anche il rischio di destare i vostri demoni interiori.
Salute > di Valentina Mendola
ASSUMERE LE TISANE
Si tratta di soluzioni efficaci per combattere i disturbi che porta l’arrivo dell’inverno. Pertanto è bene farsi trovare preparati in caso di raffreddore, influenza e tosse.
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er chi non ama imbottirsi di farmaci, ecco 5 soluzioni tutte naturali per prevenire i malanni di stagione.
Tisana allo zenzero Lo zenzero è la spezia anti-raffreddore per eccellenza. Grazie alle sue proprietà antisettiche e antinfiammatorie, aiuta a combattere mal di gola e faringiti di lieve o grave identità. Inoltre, decongestiona le vie respiratorie liberandoci dal fastidioso senso di naso chiuso. Ingredienti: 2 o 3 fette di zenzero fresco, miele per dolcificare. Preparazione: portare ad ebollizione l’acqua e far bollire lo zenzero 5 minuti. Lasciare riposare altri 5 minuti e servire con miele. Tisana alla melissa La melissa vanta ottime proprietà sedative e lenitive. In caso di febbre stimola la sudorazione favorendo l’abbassamento della temperatura corporea. Inoltre, libera l’organismo da tossine e batteri accelerando la guarigione da raffreddore e influenza. Ingredienti: 2 cucchiaini di melissa secca (facilmente reperibile in erboristeria), miele per dolcificare. Preparazione: far bollire la melissa in un colino da tè per 5 minuti. Lasciare riposare e servire con il miele. Tisana alla salvia La salvia è un ottimo rimedio naturale contro tosse e febbre, grazie alle sue proprietà antinfiammatorie, balsa24
miche ed espettoranti. Inoltre, calma la tosse e allevia i mal di gola. Ingredienti: 10 foglie di salvia, 1 scorza di limone, miele per dolcificare. Preparazione: far bollire la salvia con la scorza di limone per circa 5 minuti. Far riposare e servire con il miele. Tisana alla cannella La cannella è il rimedio perfetto per chi è soggetto a disturbi legati alla gola e all’apparato respiratorio. Grazie alle sue proprietà antisettiche e disinfettanti aiuta il sistema immunitario a combattere le infezioni virali. Ingredienti: 1 bastoncino di cannella, 1 scorza di arancia, 2 chiodi di garofano. Preparazione: portare tutto ad ebollizione per 5 minuti. Lasciare riposare e filtrare la tisana in una tazza dolcificando con il miele. Tisana alla rosa canina La rosa canina è ricca di vitamina C: le sue proprietà stimolano il sistema immunitario, leniscono i mal di gola e i dolori alle ossa tipici dell’influenza. Inoltre, essa favorisce la scomparsa di tosse, muco e catarro. Ingredienti: 6 bacche di rosa canina (reperibile in erboristeria). Preparazione: portare ad ebollizione l’acqua in un pentolino e solo dopo mettere le bacche nel pentolino. Lasciare riposare 10 minuti e servire con il miele. Ricordiamo che è bene consultare il proprio medico curante prima di assumere le erbe officinali.
Salute > di Daniele Lisi
COME COMPORTARSI
BIPOLARE
Si tratta di una vera e propria patologia psichiatrica che, contrariamente a quanto si possa immaginare, è molto frequente e scatena nelle persone che ne sono affette delle crisi di depressione, angoscia e autolesionismo.
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ome comportarsi se si ha il partner, un familiare o amico che soffre di disturbo bipolare? Non è facile convivere con questa malattia, però è possibile riuscire a condurre una vita pressoché normale, anche se intervallata da momenti complicati. Non esiste una cura definitiva, in realtà non si guarisce, il problema sussisterà per tutta la vita e sarà necessario imparare a conviverci, ma questo non significa che non vi saranno lunghi periodi di quiete e vita normale. Il disturbo bipolare è una vera e propria patologia psichiatrica che, contrariamente a quanto si possa immaginare, è assai frequente e scatena nelle persone che ne soffrono delle crisi di depressione, angoscia, autolesionismo, atteggiamenti violenti che si alternano a periodi di euforia e serenità. Ovviamente vi sono vari livelli di bipolarità e di gestione del problema. È necessario che il paziente segua con costanza la cura farmacologica prescrittagli dallo specialista e non deve fare l’errore, una volta che gli episodi negativi sono quasi scomparsi, di sospendere il trattamento, perché il quel caso le manifestazioni della malattia si ripresenteranno nuovamente. La prima cosa che quindi dovrà fare il partner è quella di assicurarsi che la cura non venga mai sospesa dal paziente. Il disturbo bipolare coinvolge le emozioni ed è per questo che ha un impatto significativo sulla vita di coppia e sui rapporti con
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il partner. I comportamenti bipolari non sono volontari, per cui vanno presi per quello che sono, bisogna imparare a gestirli con pazienza e amore, perché solo così è possibile aiutare chi soffre. Va anche detto che, quando si convive con un soggetto bipolare, i periodi “normali” saranno certamente molto più lunghi dei momenti in cui la malattia si manifesta. Quando si presentano queste fasi di depressione o di mania, è necessario non lasciare solo il partner, ma seguirlo sempre perché quest’ultimo potrebbe anche rappresentare un pericolo per se stesso e per gli altri. Ciò però non vuol dire che bisogna trascurare se stessi: infatti, proprio perché la malattia vive di lunghi periodi di quiescenza e di brevi periodi di recrudescenza, nei momenti buoni è necessario ritagliarsi dello spazio per se stessi, avere il tempo e il modo per ricaricare le batterie, così da essere sempre in grado sia di aiutare la persona che ne ha bisogno sia di provvedere al proprio benessere. Nei lassi di tempo più difficili potrebbe essere anche necessario ricorrere all’aiuto di un familiare o di un buon amico. È bene comunque assicurarsi di poter contattare in qualsiasi momento lo specialista che segue il malato bipolare, perché in alcuni casi il suo contributo potrebbe essere determinante.
Estetica> di Maria Teresa Moschillo
ESSERE BELLA A 50 ANNI:
SEGUIRE
Creme protettive per pelle, décolleté e corpo, trucco idoneo, taglio di capelli giusto: sono pochi ma indispensabili i suggerimenti opportuni per invecchiare con stile e buon gusto.
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ssere bella a 50 anni? Si può! Infatti è possibile preservare il proprio fascino anche quando si supera il mezzo secolo di vita, complice la maturità e la consapevolezza che solo l’età e l’esperienza sanno regalare. Dai consigli immancabili per la cura della pelle a qualche dritta per trucco e capelli, scopriamo insieme come essere belle dopo i 50 anni (e oltre). Usare sempre una crema protettiva. Il sole è uno dei più grandi nemici della nostra pelle. A tutte le età, ma specialmente superati i 50 anni, è bene utilizzare ogni giorno una crema con schermo totale, per riparare la pelle dai raggi UV, tra i primi responsabili delle rughe. Esporsi al sole in modo sconsiderato – ignorando, ad esempio, che i raggi UV sono dannosi in qualunque periodo dell’anno – è una delle più frequenti abitudini che rovinano la pelle. Curare contorno occhi, collo e décolleté. Applicare una buona crema viso anti-age, a base di collagene o acido ialuronico, è fondamentale per la quotidiana cura di una pelle matura. Non dimenticate mai di prestare attenzione al contorno occhi (esistono creme bio molto valide, se amate la cosmesi naturale) e di applicare la crema anche lungo il collo. Adoperate poi un trattamento seno specifico per mantenere elastico il décolleté. 28
Mai trascurare il corpo. È importante che il corpo venga coccolato e curato come il viso. Utilizzate una crema rassodante e rimodellante durante tutto l’anno, per restituire alla pelle il tono perduto con l’età. Ritagliatevi dei momenti di relax, per concedervi dei leggeri massaggi durante l’applicazione. Scegliere il make-up giusto. Superati gli “anta” è opportuno saper scegliere il trucco più adatto a sé. Consigliamo, prima di tutto, di impiegare un fondotinta idratante, in grado di non sottolineare le rughette, e un mascara allungante dall’effetto non troppo artificioso; prediligete i toni neutri per gli occhi, senza esagerare con i luccichii, e scegliete un rossetto dalla texture cremosa per le labbra, nude o in un punto di rosso che dona vigore alla vostra carnagione. Attenzione al taglio di capelli. Scegliere il taglio di capelli giusto dopo i 50 anni non è semplice, ma non è nemmeno impossibile. Evitate di portare capelli troppo lunghi, ma non sentitevi costrette ad optare per tagli eccessivamente corti. La lunghezza ideale è alle spalle, femminile, sensuale e rassicurante. Non esistono, però, regole fisse da seguire, l’importante è che si segua il buon gusto.
Alimentazione> A cura della Dott.ssa Tiziana Sacchetti
GUIDA PRATICA ALLA spesa:
delle UOVA
Le uova fresche sono un ottimo alimento, sia dal punto di vista nutrizionale che per una migliore riuscita delle preparazioni culinarie.
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l fine di saper scegliere correttamente le uova fresche, vediamo quali aspetti considerare. La dimensione della camera d’aria (che si forma in corrispondenza del polo più grande del guscio) è un indice importante della freschezza delle uova. La camera d’aria si forma nel momento in cui l’uovo passa, dai 40°C del corpo della gallina, alla temperatura esterna, più bassa. Man mano che passano i giorni, la camera d’aria aumenta di volume e l’uovo perde di freschezza. E’ possibile valutare il volume della camera d’aria effettuando alcuni test, rapidi e semplici, da effettuarsi anche in ambito domestico. Il primo test consiste nell’immergere l’uovo in acqua: se l’uovo è fresco, rimane sul fondo; se l’uovo rimane in piedi, con la punta rivolta verso l’alto, ha circa 7 giorni; se infine l’uovo galleggia ha oltre 21 giorni. Il secondo test, il test della luce, consiste nell’osservare l’uovo attraverso una luce molto intensa: se l’uovo è fresco il tuorlo rimane perfettamente al centro, anche se l’uovo viene girato sottosopra. Il terzo test, il test della consistenza, si effettua rompendo l’uovo su di un piatto: se il tuorlo rimane integro e compatto e non si rompe quando viene premuto con un dito, è fresco. Inoltre anche l’albume deve presentarsi compatto ed elastico. Se l’albume si presenta acquoso e si sparge all’interno del piatto vuol dire che l’uovo ha perso la sua freschezza. Dott.ssa Tiziana Sacchetti Consulente Dietista ed Educatore alimentare
Un punto importante sulla conservazione delle uova. Perché le uova al supermercato non sono conservate in frigorifero, mentre sulla confezione c’è scritto di “conservare in frigorifero dopo l’acquisto”? Per evitare gli sbalzi termici. Perché, se le uova fossero acquistate a temperatura refrigerata, si riscalderebbero durante il percorso dal supermercato a casa, per poi essere nuovamente refrigerate. Ciò potrebbe causare la rottura della cuticola esterna del guscio (la pellicola che separa l’albume dal guscio) e aumentare il rischio di passaggio di batteri all’interno dell’uovo. Quindi, le uova acquistate, dovranno essere conservate in frigorifero (entro due ore dall’acquisto), onde evitarne la degradazione e la crescita dei microorganismi. Inoltre è consigliabile buttare via le uova con il guscio rotto. Non lavare il guscio delle uova, perché anche in questo caso si potrebbe danneggiare la cuticola, che protegge le uova da salmonelle, muffe, funghi… E’ consigliabile scegliere le uova confezionate in cartone, perché il cartone evita la formazione di condense, consentendo una conservazione più sicura del prodotto. Inoltre il cartone è un materiale riciclabile. Le uova extra fresche sono tali per 9 giorni dalla deposizione e 7 giorni dall’imballaggio. Nei mesi estivi è consigliabile utilizzare le borse termiche per il trasporto delle uova dal supermercato a casa, evitando gli sbalzi termici. Per le vostre domande o per una consulenza inviate una mail a: Info@benessereadieta.it www.benessereadieta.it
BENESSERE A
DIETA
La sana alimentazione ha un ruolo di grande importanza nel miglioramento della qualità della nostra vita, nell’accrescimento del nostro benessere psico-fisico, nella prevenzione e miglioramento del nostro stato di salute. Tutti possiamo godere di tali benefici usufruendo della consulenza professionale personalizzata.
Attività svolte: • Redazione di piani alimentari personalizzati, calcolati in base alle specifiche esigenze del paziente/utente, nel rispetto dei fabbi-
sogni nutrizionali, dello stile di vita, dei gusti personali in termini di cibo, e dell’attività sportiva svolta; • Applicazione della dietoterapia per la prevenzione e la cura delle patologie, come ad esempio il diabete mellito, le dislipidemie e i problemi cardiocircolatori, la sindrome metabolica, l’iperinsulinemia, sovrappeso e obesità, problemi dell’apparato digerente (gastrite, reflusso gastro-esofageo, sindrome dell’intestino irritabile, malattie infiammatorie croniche intestinali)…; • Redazione di piani alimentari per le intolleranze e/o le allergie alimentari (celiachia, allergia al nichel, intolleranza al lattosio…); • Attività di educazione alimentare volta al singolo e/o a gruppi di pazienti/utenti nelle diverse fasce d’età (in età evolutiva, in gravidanza e in allattamento, nell’anziano, nello sportivo…), allo scopo di migliorare le nostre scelte a tavola e prevenire le patologie influenzate dalle cattive abitudini alimentari; • Consulenze dietistiche per le scuole, gli asili, le RSA, le comunità, le cliniche, nonché le mense aziendali.
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Viaggio > di Raffaella Patricelli
ZERMATT D
ove trascorrere le vacanze invernali? A Zermatt, la perla delle Alpi svizzere. Perché? Semplice, gode della vista più bella del Cervino, offre tanto per gli appassionati di sci ed è un vero paradiso. Zermatt è un comune svizzero del Canton Vallese di appena 5.746 abitanti, e si trova a 1.616 metri d’altezza. È situato in fondo alla Mattertal, nella sezione est del Canton Vallese. La fama di Zermatt è data dalla celebre montagna che sovrasta il piccolo paese vallesano, che è appunto il Monte Cervino (in tedesco Matterhorn). Nel suo territorio ricade anche parte del massiccio del Monte Rosa. Zermatt è una rinomata stazione di turismo invernale ed estivo delle Alpi, patria dello sci alpino, con numerosi impianti di risalita e ben 183 chilometri di piste, che ricadono nell’immensa zona sciistica del Matterhorn Ski Paradise.
Comune: Zermatt Stato: Svizzera Cantone: Vallese Lingua: Tedesco Abitanti: 5.746
Viaggio > di Raffaella Patricelli
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a storia di Zermatt risale ai tempi antichi: le prime testimonianze affondano le loro radici addirittura nel 1280. Per la storia del luogo un anno fondamentale fu il 1618, durante il quale il paese riuscì a comperare la sua libertà dalla famiglia nobile a cui apparteneva. Il leone sullo stemma ricorda la conquista dell’indipendenza e il desiderio di libertà dei suoi abitanti. Col passare del tempo, all’inizio dell’Ottocento, Zermatt si trasformò in un modesto villaggio di montagna, costituito da numerose abitazioni e rimesse di legno. Dopo la metà dell’Ottocento, Zermatt, assieme a Chamonix in Francia e a Courmayeur e Macugnaga in Italia, divenne la capitale dell’alpinismo, essenzialmente praticato dagli inglesi. In zona ci si sposta senza auto a motore: infatti il collegamento principale con le altre
regioni è assicurato dalla ferrovia della MatterhornGotthard-Bahn (MGB). La linea di 35 km, aperta nel 1891, collega Zermatt a Visp, dove ci sono allacciamenti con tutte le direzioni. Su questa linea, in direzione di Visp, Brig, Andermatt e Disentis, circola anche il famoso Glacier-Express. Le automobili private devono essere parcheggiate a Täsch, 6 km prima di Zermatt. Da qui un treno pendolare porta al paese con una frequenza di 20 minuti. In alternativa, alcune società di taxi offrono il trasporto. L’emblema di questo territorio è naturalmente il Cervino, montagna che conferisce un cachet unico al mondo in qualsiasi stagione. È una piramide formata da quattro pareti, tre in Svizzera e una in Italia: la parete sud domina Cervinia; quella ovest è la più selvaggia e appartata; quella nord, severa e glaciale, costituì, insieme alle cime
settentrionali delle Grandes Jorasses e dell’Eiger, il sogno di conquista degli alpinisti degli anni Trenta; la parete est, snella e regolare, è quella che appare più frequentemente nelle immagini della montagna. Sono questi due ultimi versanti che si mostrano in tutta la loro bellezza ed eleganza da Zermatt. Il Cervino venne scalato p er la prima volta il 14 luglio 1865 da Edward Whymper, in una spedizione in cui quattro delle sette persone partecipanti persero la vita. Circa 3000 alpinisti, oggi, cercano ogni anno di raggiungere la vetta. Il Cervino è capace di offrire una natura incontaminata e selvaggia, oltre a una flora e una fau-
na uniche nel loro genere. Al monte in questione è legata anche la storia degli sport invernali. A Zermatt è presente, infine, l’apprezzatissimo Museo del Cervino, che racconta, tramite foto, testimonianze e oggetti, la leggenda dell’omonima montagna. Il museo è una ricostruzione del paese risalente al XIX secolo. Il Canton Vallese offre tanto anche d’estate: è possibile sciare nella zona del Matterhorn Glacier Paradise grazie al ghiacciaio del Plateau Rosa. Insomma, una meta di viaggio eccezionale adatta agli amanti della natura e della montagna. Per chi ha voglia di riempirsi gli occhi con il suggestivo panorama delle Alpi. 35
Viaggio > di Raffaella Patricelli
ZERMATT
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Moda > di Giovanna Testa
GUCCI Un ritorno al passato con sguardo sul futuro: si può sintetizzare così la nuova collezione Gucci per l’Inverno 2017, concepita da Alessandro Michele, l’estroso designer della maison fiorentina. Abiti retrò, ricomparsa di colletti vittoriani e collant colorati (rosso, rosa, celeste) in stile anni ’80, richiami al mood punk anni ’90, classicismo orientale incarnato dai kimono nelle nuance più accese e brillanti; ma non mancano anche stravaganti “fughe in avanti” rappresentate da paillettes multicolor, cristalli e fantasie floreali applicati su tulle per donare un sorprendente effetto 3D. 38
GUCCI
COLLEZIONE/INVERNO/DUEMILADICIASSETTE
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Shopping > di Giovanna Testa
ACCESSORIMODA
NUOVE TENDENZE PER L’INVERNO
JUST CAVALLI Occhiali da sole in acetato con montatura in plastica, lenti sfumate e logo laterale.
FENDI Borsa DotCom in pelle di vitello con un ipnotico motivo a righe multicolor. Fascinosa sia se indossata a mano che in versione crossbody, saprà assecondare il vostro lato glamour con il valore aggiunto dei suoi volumi compatti. Made in Italy.
LIU JO Cintura bassa in cuoio e cavallino con fibbia silver.
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RAG & BONE Fedora Floppy Brim in feltro di lana
CALVIN KLEIN La nuova fragranza CK One Gold, con protagonista il fico, anticipa il cuore di neroli e il fondo di vetiver e legno di guaiaco che apportano profondità lasciando una sensazione di calore ardente e sensuale sulla pelle.
JUST CAVALLI Orologio con cassa in acciaio e cinturino in pelle. Movimento al quarzo. SAINT LAURENT Tronchetti “Babies 90” in suede color cuoio.
Outfit completo BANANA REPUBLIC 40
BURBERRY Pelliccia con cappuccio. L’originale accostamento della nuance marrone al grigio del cappuccio in shearling e delle tasche applicate crea un inedito effetto a contrasto che regala al modello un sapore assolutamente contemporaneo. Made in Italy.
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APRILIA, Via delle Margherite 59 - Tel. 06.92702943
Shopping > di Giovanna Testa
ACCESSORIMODA
NUOVE TENDENZE PER L’INVERNO
DOLCE & GABBANA Borsa Miss Sicily Mini in pelle di vitello con tracolla regolabile e removibile.
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CARTIER Ballon Bleu de Cartier. Orologio automatico in acciaio inox con quadrante di colore rosa.
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VICTORIA’S SECRET Intense Eau de Parfum, la miscela inebriante Autunno/Inverno di Victoria’s Secret. GUCCI Spilla floreale con delicati petali di seta e cotone.
CHLOÉ Tronchetti stringati in pelle con scollo generoso impreziosito da un gioco di lacci inseriti negli occhielli dorati. 42
BALENCIAGA Camicia in pelle di agnello con colletto Swing che può essere calato sia sul davanti che sul retro.
PRADA Pullover rosa luxury basic realizzato in cashmere e seta per una sensazione di massima morbidezza al tatto.
BALENCIAGA Bracciale in pelle con borchie.
GUCCIA Occhiali da sole oversize quadrati con lenti marrone su montatura rosa per un’atmosfera anni ’70.
Shopping > di Giovanna Testa
ACCESSORIMODA
NUOVE TENDENZE DEL MAKE UP
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1. Dior. Smalto Diorific Vernis. Prodotto couture disponibile in quattro tonalità decise dal cuore madreperlato; 2. Yves Saint Laurent. Matita disciplinante con due lati, una mina precisa per disegnare l’arco delle sopracciglia e uno spazzolino a forma di spirale per pettinarle; 3. Clarins. Palette di 4 ombretti per creare una varietà di sguardi diversi. Satinati, mat o iridescenti, gli ombretti si modulano secondo l’estro del momento; 4. Giorgio Armani. Lip Magnet, il nuovo rivoluzionario rossetto liquido di Giorgio Armani Beauty disponibile in 18 tonalità magnetiche: 3 coralli moderni, 4 rossi eleganti, 3 rosa vibranti, 5 nudes sofisticati e 3 prugna opulenti; 5. Tony Moly. Balsamo-primer levigante e opacizzante minimizza i pori dilatati e rinforza la tenuta del make-up. Il suo finish mat prolunga la durata del trucco e facilita l’applicazione del fondotinta o della BB Cream; 6. Make Up For Ever. Rossetto “Rouge Artist” con formula ultra pigmentata per una tenuta di oltre 8 ore. 44
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DONNE & GIOIELLI UN CONNUBIO INDIVISIBILE...
1. Tiffany & Co. Ciondolo “Farfalla” in oro giallo, granati tsavorite rotondi, oro bianco e diamanti; 2. Degrisogono. Anello “Cuore” in oro bianco e rosa con diamanti e smeraldo; 3. Cartier. Bracciale Juste un Clou in oro bianco 18 carati, ornato di 624 diamanti taglio brillante; 4. Bulgari. Collana Parentesi “Hamata” in oro bianco con pavé di diamanti; 5. Salvini. Anello in oro bianco con diamanti e rubino; 6. Comete Gioielli. Orecchini in oro bianco con diamanti e smeraldi a goccia; 7. Chopard. Bracciale “Happy Hearts” in oro bianco 18 carati e diamanti; 8. Cartier. Orologio Ballon Blanc de Cartier con movimento al quarzo. Cassa in oro bianco 18 carati rodiato, diamante taglio brillante a ore 4. Quadrante flinqué in madreperla con lancette a forma di gladio d’acciaio azzurrato. Vetro zaffiro, bracciale in oro bianco 18 carati rodiato. Impermeabile fino a 30 metri. 45
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SU PE RD RY
LE TENDENZE DELLA MODA
Speciale Neve
Studiata per assicurare il massimo del comfort e ottimizzare le performance sulla neve.
NORDICA. ALL MOUNTAIN / HIGH PERFORMANCE 1. Speedmachine 110. Lo scarpone che domina totalmente la categoria All Mountain, indipendentemente da ciò che Madre Natura ha in serbo per voi. Con il suo scafo Tri-Force Infrared totalmente personalizzabile e la scarpetta 3d Performance Fit, Speedmachine è incredibilmente performante e preciso, senza compromettere la comodità. Uno scarpone costruito per accettare ogni sfida che voi stessi vi poniate, o che la montagna vi metta di fronte. Potente, comodo e divertente, Nordica. 46
ATOMIC. Pantaloni isolanti
ATOMIC Redster Edge GS è uno sci fluido, preciso e reattivo per curve larghe e veloci in pista.
COLMAR Giacca da sci Chamonix, della linea Freeride, è imbottita in piuma naturale.
ROSSIGNOL Giacca tecnica idrorepellente.
BRIKOA
“Stroboli Visor 2V”. Casco con due estrattori che ristabiliscono l’equilibrio termodinamico nell’area sottostante la visiera, eliminando il rischio di appannamento.
ZIENER. Ideato per lo sciatore che cerca un guanto dal look sportivo e tecnico.
ROSSIGNOL Tavola Snow freestyle. VOLCOM Cappello a strisce multicolor con pom pom.
BRIKO
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Arte > di Alessandro Immordino
FLÓRABORSI SCOPRIAMO COME NASCONO LE IDENTITÀ IBRIDE DELLA GIOVANE FOTOGRAFA UNGHERESE, CHE FONDE IL SUO VISO CON QUELLO DI ALCUNI ANIMALI GRAZIE AL RITOCCO DIGITALE.
Si chiama “Animeyed” la serie di auto-ritratti digitalmente manipolati in cui il volto dell’artista, in posa frontale davanti all’obiettivo, si fonde con animali di razze diverse (fenicottero rosa, scoiattolo, camaleonte ecc.) che si sovrappongono alla sua figura, creando nuove identità ibride. L’artista in questione è Flóra Borsi, giovanissima fotografa di Budapest che incentra la propria opera sulla capacità creativa di alterare a suo piacimento le istantanee digitali attraverso l’uso di Photoshop. Tutto iniziò per gioco, quando da bambina la Borsi si divertiva a ritoccare ogni foto sul pc grazie al noto software di elaborazione d’immagini: oggi è la sua professione. 48
ANIMEYED Copyright immagini Flรณra Borsi Contatto
Flรณra Borsi
www.floraborsi.com
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Design>
LIVING
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room 2
2. UpJ, la poltrona icona disegnata da Gaeteno Pesce per B&B Italia in una inedita taglia per bambini. La UpJ, dove J sta per junior, è perfettamente fedele all’originale ma ridotta nelle dimensioni...
1. Ouo. Confortevole e avvolgente, Ouo di Adrenalina è una comodissima ed elegante poltroncina girevole a forma di uovo che sembra chiudersi intorno alla persona. Una seduta dal carattere decisamente spiritoso e versatile in molteplici contesti. www.adrenalina.it
3 Una mini-icona. Una seduta di design confortevole e ludica al tempo stesso, dalle forme accattivanti per arredare gli spazi dedicati ai più piccoli. www.bebitalia.com 4. Leolux. Un vero e proprio trono questa poltrona “Darius”. I braccioli confluiscono direttamente nella seduta e nello schienale: il tocco finale per la perfetta forma organica. Il poggiapiedi coordinato si inserisce perfettamente nella forma concava del frontale in modo da poter estendere comodamente il sedile. Con Darius, il designer Jan Armgardt ha ancora una volta creato un design di grande successo per Leolux. www. leolux.com
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3. Modà. Le tonalità cromatiche della poltrona ‘PRINCE HILLS’, riprendono le tinte del verde lime mescolandole con quelle del marrone e del giallo per un gusto vintage di alta moda. Scocca intagliata nella nuova finitura natural vintage in legno naturale con trattamento ‘smoke’. www.mohd.it
HOME AFFITTARE, ACQUISTARE O VENDERE UN IMMOBILE, NON E’ MAI STATO COSÌ FACILE...
Per informazioni: redazione@foryoumagazine.it
Teatro > di Ilaria De Donatis
VALERIO MASTANDREA Nello Spettacolo teatrale
MIGLIORE Per la regia di Mattia Torre
Il Teatro Ambra Jovinelli apre il nuovo anno proponendo al pubblico, dal 5 al 22 gennaio, la storia comica e terribile di Alfredo Beaumont. Un intenso dramma umano che vede protagonista Valerio Mastandrea.
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ensare alla vita, al significato di alcuni avvenimenti che possono accadere, alle loro conseguenze e al modo in cui ci si riesce ad incastrare nel sistema sociale, con tutte le interazioni personali e psicologiche che da esso derivano, non può essere considerato un lavoro semplice: è infatti tanto complesso quanto il risultato che se ne può ottenere. In modo piuttosto ingegnoso, però, il regista e scrittore Mattia Torre ha impiegato tali ragionamenti per dare vita ad un personaggio, Alfredo Beaumont, protagonista dello spettacolo teatrale che ha deciso di chiamare, probabilmente con un tono aspro e satirico, “Migliore”. La sceneggiatura è piuttosto semplice: Alfredo è un uomo che collabora all’interno di un’associazione interessata alla realizzazione di laboratori dolciari e, peraltro, benefica dato che si occupa della raccolta di fondi per salvare i peri del Piemonte. A modificare l’andatura così moderata della storia è un incidente, che non solo il protagonista subisce, ma di cui è responsabile: proprio per questo evento così inaspettato, anche a causa dei suoi sensi di colpa, l’uomo diventa una persona cattiva e paradossalmente riesce, con le sue parole taglienti e il suo atteggiamento ostile, ad ottenere successo sia in ambito professionale sia sul versante sentimentale. Ad interpretare questo insolito personaggio è Valerio Mastandrea, che con la sua mirabile capacità attoriale riesce a far
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emergere le varie sfaccettature del protagonista e a mostrare la sua poca malleabilità: Alfredo è statico nell’affrontare le fasi della sua vita, sia essa modesta ed emotiva, sia essa fredda e insensibile. Perché allora definirlo “migliore”? Ponendo il personaggio sotto una luce analitica, si intuisce facilmente che la forma di durezza mostrata a seguito dell’incidente è un rifiuto della vulnerabilità, tipica dell’essere umano, debole se non impotente rispetto al destino, ma rifiutarla non lo rende comunque “migliore” per sé stesso e per la sua vita, ma unicamente per la società, in cui risulta un vincente. Forse il regista vuole portare sul palcoscenico una sceneggiatura tragi-comica, tramite cui poter schernire l’assurdità del sistema economico e sociale che accetta l’uomo nel momento in cui non è sé stesso e perde la sua umanità? Al pubblico l’ardua sentenza. Lo spettacolo è in scena al Teatro Ambra Jovinelli di Roma dal 5 al 22 gennaio. Oltre al divertimento assicurato dalla presenza di alcune battute efficaci, si possono apprezzare la maestria degli attori e la curata scenografia che accoglie questo leggero ma intenso dramma umano.
Poltronissima Poltrona Prima Galleria Prima Galleria B Seconda Galleria
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Cinema > di Silvestro Bellobono
David Frankel, regista di “Il Diavolo veste Prada”, guida Will Smith in un viaggio interiore fatto di dolore e speranza, accompagnato da un cast stellare e commovente.
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ra commedia brillante e dramma umano, tra fantasia sfuggente e dura realtà, tra speranza salvifica e dolore opprimente: “Collateral beauty” si colloca nel punto d’intersezione esatto fra questi estremi per offrire al pubblico una prospettiva alternativa nel doppio passaggio dal paradiso all’inferno e ritorno. Howard Inlet è un affermato agente pubblicitario di New York colpito improvvisamente da un tragico lutto che gli sconvolge l’esistenza: la morte della sua bambina lo spinge in un vortice di depressione e autodistruzione dal quale gli amici più intimi provano invano a risollevare. L’unica via di conforto che l’uomo intraprende, in una sorta di terapia per evadere dalla penosa quotidianità, è la scrittura di lettere cariche di domande, pensieri, accuse e aspettative indirizzate a tre entità astratte: l’Amore, il Tempo e la Morte. Che, come per “magia”, si materializzano in carne e ossa davanti ai sui occhi assumendo le sembianze di tre persone reali che lo incoraggiano ad andare avanti… Sebbene il delicato ruolo del protagonista fosse stato inizialmente offerto a Hugh Jackman, alla fine anche la critica ha elogiato la scelta definitiva ricaduta su Will Smith, ormai attore talmente poliedrico da spaziare da un genere cinematografico all’altro senza accusare il minimo contraccolpo. Come dimenticare, del resto, le sue notevoli performance drammatiche in “La ricerca della felicità” di Gabriele Muccino e nel recente “Zona d’ombra” di Peter Lande54
sman; ma stavolta la sfida per l’ex “man in black” è stata ancora più ardua, considerato il livello qualitativo decisamente elevato dei suoi colleghi di set. Infatti, nel super-cast di “Collateral beauty” figurano autentici mostri sacri della Settima Arte come i due premi Oscar Helen Mirren e Kate Winslet, come i sempre ottimi Edward Norton e Michael Pena, come le talentuose Keira Knightley e Naomie Harris. I personaggi più surreali e forieri delle riflessioni più interessanti e dei dialoghi più commoventi sono impersonati proprio dalla Mirren (la Morte) e dalla Knightley (l’Amore), alle quali si aggiunge il giovanissimo Jacob Latimore (il Tempo): come dice infatti il protagonista «desideriamo l’amore, vorremmo avere più tempo e temiamo la morte», ed è proprio la ricerca di un contatto con questi tre aspetti dell’universo che può portare alla scoperta della “bellezza collaterale”. Naturalmente, per confezionare un prodotto così particolare era indispensabile la mano ferma di un bravo direttore di attori come David Frankel, molto apprezzato per le sue regie in “Il Diavolo veste Prada”, “Io & Marley” e “Il matrimonio che vorrei”.
ALCUNE SEQUENZE DEL FILM SONO STATE GIRATE A MANHATTAN, NEL QUEENS E AL WHITNEY MUSEUM OF AMERICAN ART.
SPLIT Anche se Kevin (James McAvoy) ha mostrato ben 23 personalità alla sua psichiatra di fiducia, la dottoressa Fletcher, ne rimane ancora una nascosta, in attesa di materializzarsi e dominare tutte le altre. Dopo aver rapito tre ragazze adolescenti guidate da Casey, ragazza molto attenta ed ostinata, nasce una guerra per la sopravvivenza, sia nella mente di Kevin - tra tutte le personalità che convivono in lui - che intorno a lui, mentre le barriere delle sue varie personalità cominciano ad andare in frantumi. Regia di M. Night Shyamalan Con James McAvoy, Anya Taylor-Joy Genere: Thriller Da giovedì 26 gennaio al cinema
THE FOUNDER Il film è l’assurda storia vera di Ray Kroc, un rappresentante di frullatori americano con poche prospettive che, negli anni ‘50, imbattutosi in un chiosco di hamburger nel bel mezzo del deserto sud-californiano, ha creato l’impero mondiale della ristorazione “fast food” che noi tutti conosciamo come McDonald’s. Un film sull’ambizione, sulla tenacia e sul prezzo da pagare per ottenere il successo, magistralmente interpretato dal candidato all’Oscar® Michael Keaton e diretto da John Lee Hancock. Regia di John Lee Hancock Con Michael Keaton, N. Offerman, L. Dern Genere: Drammatico Da giovedì 12 gennaio al cinema
ASSASSIN’S CREED Grazie ad una tecnologia rivoluzionaria in grado di sbloccare i ricordi genetici, Callum Lynch sperimenta le avventure di Aguilar, suo antenato della Spagna del XV secolo, scoprendo così di discendere da una misteriosa società segreta, gli Assassini. Raccogliendo conoscenze e abilità straordinarie, Callum sarà in grado di sfidare una potente e crudele organizzazione Templare dei giorni nostri. Regia di Justin Kurzel Con M. Fassbender, M. Cotillard Genere: Azione Da mercoledì 4 gennaio al cinema
ALLIED UN’OMBRA NASCOSTA Regia di Robert Zemeckis Genere: Azione Con Brad Pitt, Marion Cotillard, Peter Meyer Da giovedì 12 gennaio al cinema Ambientato nel 1942. Una spia franco-canadese si innamora e sposa un agente francese durante una missione pericolosa a Casablanca. Un giorno gli viene notificato che la moglie e` probabilmente una spia nazista, inizia cosi` ad indagare su di lei. Una storia d’amore nata durante la seconda guerra mondiale nasconde dei segreti che piano piano verranno a galla. 55
Musica > di Ilaria De Donatis
J-Ax FEDEZ &
comunisti col ROLEX I DUE CELEBRI RAPPER ITALIANI PER LA PRIMA VOLTA NEL PANORAMA MUSICALE PUBBLICANO INSIEME L’ALBUM “COMUNISTI COL ROLEX”, IL LORO NUOVO PROGETTO DISCOGRAFICO IN USCITA IL 20 GENNAIO.
U
n pugno chiuso e teso verso l’alto, un orologio Rolex dorato con il simbolo del comunismo nel quadrante al polso di un uomo vestito con una camicia rossa: è questa la singolare copertina del nuovo album di Fedez e J-Ax in uscita il 20 gennaio, intitolato appunto “Comunisti col Rolex”. Già nel titolo è racchiuso l’animo intriso di ribellione contro il sistema e di una velata satira sociale, che i due artisti hanno abilmente modulato nelle sedici canzoni della tracklist, due delle quali già note al pubblico, “Vorrei ma non posto” e “Assenzio”. I famosi rapper, infatti, hanno voluto soddisfare tutti i seguaci e gli ammiratori, che da mesi erano a conoscenza della loro collaborazione per un nuovo disco, con questi due singoli: il primo è stato cantato sia da un pubblico adulto che dai più giovani, e apprezzato per il tema così odierno di preferire fotografare con il proprio smartphone qualunque cosa piuttosto che viverla, per la sua musicalità frizzante e spensierata, in perfetto accordo con la stagione estiva; il secondo è stato ideato invece su note diverse, più basse, dai toni spenti ma toccanti, in linea con il periodo delle festività natalizie, che comporta la giusta valutazione di ciò che 56
è veramente importante e di ciò che è superfluo nella vita. «E in un attimo capire veramente solo quello che conta», canta J-Ax. Se già i due singoli sono di tale calibro, cosa aspettarsi dall’intero album? In effetti, ascoltandolo, si potrebbe paragonarlo ad un fuoco artificiale, poiché da un suono semplice delle loro voci, quelle dello “zio” e del “nipote”, esplodono improvvisamente note musicali che brillano nella loro diversità, incentrate sulla critica alla politica (sono sarcasticamente citati Matteo Salvini e Maria Elena Boschi), alla Chiesa, alla stessa società che è preda del tempo, della tecnologia e delle paure, perdendo così sé stessa per trasformarsi in ciò che il sistema vuole. Ad accompagnare le voci dei due artisti ci sono molti nomi degni di fama sul fronte musicale italiano, come Alessandra Amoroso nella canzone “Piccole cose”, Sergio Sylvestre in “L’Italia è per me”, Arisa in “Meglio tardi che noi”, Stash e Levante in “Assenzio”. Un vero e proprio mix di tonalità e di idee, che si uniscono elicoidalmente tra di loro, tanto da chiedersi: si mira al successo musicale o al successo sociale, cercando con la musica di generare il Dna di una piccola ma potente rivoluzione del pensiero?
Motori >
MASERATI LEVANTE ELEGANZA, FORZA, ORIGINALITÀ.
N
uova Maserati Levante è il primo SUV nella storia del Tridente ed ha debuttato ufficialmente al Salone di Ginevra 2016. L’aspetto in generale appare quasi come una coupé rialzata, quindi ben si presta ad indossare questo prestigioso marchio simbolo della sportività italiana. Davanti troviamo il gruppo proiettori scomposto in due elementi, in cui la parte superiore è collegata alla calandra; nel complesso, una sezione anteriore ben inserita nel family feeling delle Maserati attuali. Al profilo spicca la tradizionale e immancabile tripla feritoia che contraddistingue le auto tridentate. Al posteriore il lunotto è molto inclinato e ben asseconda le caratteristiche di un’auto sportiva di alto livello. Gli interni sono pienamente inseriti all’interno degli standard Maserati. La plancia è molto elegante e classica, ma non rinuncia ad essere moderna, come dimostra l’ampio schermo del sistema multimediale nella consolle centrale. La Maserati Levante usa una trazione integrale intelligente, nome consueto Q4, abbinata ad un cambio automatico ad otto rapporti appositamente tarato per questo modello. La tenuta di strada e il comfort sono affidati alle sospensioni elettroniche a smorzamento controllato, dotate di molle d’aria regolabili su più livelli. Per quanto riguarda i motori, troviamo in listino propulsori a benzina e diesel, tutti 3.0 di cilindrata V6. I primi sono proposti attualmente solo nello 58
step da 430 cavalli (316 kW) e propongono una punta massima di 264 chilometri orari con scatto da 0 a 100 km/h effettuato in 5,2 secondi. I consumi medi stanno invece attorno ai 9,2 chilometri con un litro. I 3.0 diesel, invece, sempre V6, sono presenti con potenze di 250 e 275 cavalli. Se i primi raggiungono una velocità massima di 225 chilometri orari con scatto da 0 a 100 realizzato in 7,3 secondi, gli altri rispondono in 230 chilometri all’ora di punta massima e scatto 0-100 “bruciato” in 6,9 secondi. I consumi stanno per tutti e due attorno ai 13,9 chilometri con un litro nel misto. Prezzi di listino: Benzina: Maserati Levante 3.0 V6 430 cavalli S 91.358 cavalli Diesel: Maserati Levante 3.0 V6 250 cavalli 73.417 Euro Maserati Levante 3.0 V6 275 cavalli 73.417 Euro Fonte: allaguida.it
Nautica > di Silvestro Bellobono
M/Y GIPSY IL NUOVO OTAM CUSTOM RANGE N
ato dalla matita dello yacht-designer Tommaso Spadolini, su esplicita richiesta del committente sia per il layout esterno sia per lo sviluppo degli interni, il M/Y Gipsy è il primo natante Otam Custom Range a tre ponti realizzato in alluminio su 35 metri di lunghezza e 7,80 di larghezza. L’idea-guida è stata una sola: regalare al cliente uno scafo su misura per soddisfare le sue esigenze di navigazione e rispecchiare il suo stile di vita. Il main-deck, costituito da un salone di 40 mq, una cucina di 25 mq e una dining area, è dedicato esclusivamente al relax degli ospiti. L’owner-deck sul ponte superiore garantisce la massima privacy agli spazi dell’armatore. L’enorme sun-deck di circa 60 mq include vasca idromassaggio e bagno giorno per gli ospiti, senza costringerli a scendere nelle cabine private, divise in 4 vani Vip (con letti matrimoniali e singoli) confortevoli, riservati, dotati di massimi standard di servizio, e 4 cabine per l’equipaggio. Nonostante la stazza di 295 Grt, il M/Y Gipsy raggiunge la velocità massima di 20 nodi con un’autonomia di 2.000 miglia a 11 nodi.
CARATTERISTICHE Lunghezza: f.t.: 35,30 m Larghezza: 7,80 m Motorizzazione: 2 CAT Acer 32 – 1.415 Kw Velocità max: 20 nodi 60
Agenda eventi
MAGNAMOSE TUTTO
Dal 1/1/17 al 5/2/17
Fino al 15 Gennaio
Roma
Roma
Salone Margherita Ore 21.00 Prezzi da euro: 25,00 a 65,00 Info: Ticket One
MAURIZIO BATTISTA
8 Gennaio
Dal 17 al 29 Gennaio
Auditorium Sala Santa Cecilia Ore 18.00 Prezzi da euro: 25,00 a 49,00 Info: Ticket One
GIOVANNI ALLEVI
Roma
VIRGINIA RAFFAELE
Dal 10 al 22 Gennaio
MACBETH
EVITA 62
Teatro Brancaccio Ore 21.00 Prezzi da euro: 23,00 a 40,00 Info: Ticket One
Dal 17 al 29 Gennaio
Roma
Teatro Argentina Prezzi da euro: 12,00 a 32,00 Info: Ticket One
Teatro Olimpico Ore 21.00 Prezzi da euro: 25,00 a 39,00 Info: Ticket One
Roma
Teatro Sistina Ore 21.00 Prezzi da euro: 28,75 a 46,00 VINCENZO SALEMME Info: Ticket One
Fino al 15 Gennaio
Dal 26/01 al 05/02
Roma
Roma
Teatro Sistina Ore 21.00 Prezzi da euro: 35,65 a 63,14 Info: Ticket One
VENERE IN PELLICCIA
Teatro A. Jovinelli Prezzi da euro: 18,50 a 34,50 Info: Ticket One
La redazione non risponde di eventuali cambiamenti a date e prezzi pubblicati
28 Gennaio
04 Febbraio
Roma
Roma
Atlantico Ore 21.00 Prezzi da euro: 20,70 a 29,90 Info: Ticket One
SEMPLICEMENTE CRISTINA
ARISA
18 Febbraio
Fino al 29 Gennaio
Roma
Atlantico Costo del biglietto: euro 35,00 Info: Ticket One
Roma
ENRICO BRIGNANO
DREAM THEATER
LIGABUE
Auditorium Sala Santa Cecilia Prezzi da euro: 34,50 a 63,25 Info: Ticket One
Auditorium Sala Sinopoli Ore 21.00 Prezzi da euro: 40,00 a 46,00 Info: Ticket One
MARRACASH / GUÉ PEQUENO
30 e 31/01
21 Febbraio
Roma
Roma
Auditorium Sala S. Cecilia Ore 21.00 Prezzi da euro: 51,75 a 86,25 Info: Ticket One
SAMUELE BERSANI
Auditorium Sala Santa Cecilia Ore 21.00 Prezzi da euro: 34,50 a 57,50 Info: Ticket One
3/4/6/7/10 Febbraio
24 Febbraio
Roma
Spazio Novecento Costo del biglietto: euro 28,75 Info: Ticket One
Palalottomatica Ore 21.00 Prezzi da euro: 36,00 a 87,00 Info: Ticket One
Roma
ALVARO SOLER 63
Claudio Scaringella
Kitchen > a cura de: Il Pacchero Solitario
Ingredienti per 4 persone
250 grammi di Roveja, 400 grammi di calamaretti, 800 grammi di cozze, una costa di sedano, una cipolla, una carota, sale, pepe, olio extravergine, scalogno, aglio, prezzemolo e peperoncino.
Preparazione (Livello di difficoltà di preparazione: media)
U
n piatto decisamente invernale a base di un legume che profuma di antico: la Roveja di Civita di Cascia. Specie selvatica del pisum sativum, ovvero del pisello, questo legume, ben noto alle genti dell’Umbria, è stato riscoperto e valorizzato ultimamente dall’opera di Slow Food Italia e di tutti i produttori che si adoperano per non farlo scomparire per sempre dalle nostre terre e dalle nostre tavole. Ammollate i legumi in acqua, come si fa di solito, per una intera nottata e il giorno seguente lessateli con il classico trio: sedano, carota e cipolla, avendo cura di schiumarli, e salateli solo ad avvenuta cottura. Preparate un soffritto di scalogno e olio evo, aggiungetelo alla Roveja già cotta e fate cuocere insieme per qualche minuto, schiacciandone, se volete, una parte per dare una maggiore cremosità. Saltate velocemente in olio, aglio e peperoncino, senza farle seccare troppo, le cozze che avrete precedentemente pulito e
privato del guscio, aggiungetele alla zuppa con un po’ del loro condimento. Terminate dunque il piatto saltando a fuoco vivo i calamaretti, dopo averli pazientemente privati del loro ossicino con delle pinzette, e poneteli sopra la zuppa che li sosterrà poiché essa è piuttosto densa. Potrete accompagnare il tutto con dei crostini di pane ben dorati e annaffiate con vino Grechetto... ovviamente umbro. Buon Appetito
Tempo di preparazione della ricetta:
120
minuti
IL PACCHERO SOLITARIO Aprilia, Via Verdi, 29 (Ang. (Ang. via via M.Aurelio) M.Aurelio) T. 06.92062042
Uno strano senso di affaticamento proviene dal
scuotono la fantasia e vecchi ricordi... intanto
periodo vacanziero. Siete in attesa di una bella
un pò di malessere passeggero per la Luna er-
notizia sul profilo sentimentale, ma continuerete
rante potrà scatenarvi stress di ansia e attacchi di panico, un eccesso di energia mal gestita. Si consiglia di fare una due giorni in sauna da soli. I vostri numeri fortunati: 4 - 84 - 90
rio acquisirete informazioni preziose che userete in futuro in vostra difesa. Studiate con attenzione. I vostri numeri fortunati: 5 - 29 - 36
ni presupposti, soprattutto a livello fisico, visto
il passaggio ad un nuovo ciclo, in cui la continui-
che avete esagerato tra panettoni e carne! Siete
tà con il passato è garantita, anche se andranno
la buona forchetta dello zodiaco ma problemi di linea già ne avete avuti! E’ il tempo di andare a fare attività sportiva, e bando alla pigrizia!
Scorpione
Un periodo di stress e di fatica lavorativa lascia
fatti ulteriori sfori per raggiungere il traguardo finale. Una situazione di immobilità affettiva vi consentirà di agire sul fronte professionale. I vostri numeri fortunati: 38 - 67- 72
L’usura di una situazione affettiva sta appesan-
un po’ di tregua, sicuramente dovrete sfrutta-
tendo il rapporto. Mercurio dissonante con Gio-
re questo periodo per accumular energie che
ve vi pone in stato d’allerta e alzerete sospetti su
dovrete impiegare nei mesi futuri. La pausa di Marte vi invita a fare chiarezza nei vostri piani futuri e a riflettere prima di agire. I vostri numeri fortunati: 18 - 22 - 58
Sagittario
Un Marte rilassante e lento vi sta concedendo
qualsiasi persona non vi dimostri “sicilianamente” la sua devozione. Un atteggiamento che potrebbe allontanare veri amici dal vostro cuore. I vostri numeri fortunati: 10 - 70 - 77
Auguri! Un atteggiamento vigliacco e snob vi sta
partner ha deteriorato il vostro innato buo-
governando soprattutto nel settore affettivo. Un
numore. Sicuramente l’appoggio che cercate
pò di sprint va dimostrato anche a chi sembra
non lo troverete nè nel partner, nè nei figli, ma semplicemente in una serata passata tra amici in spensieratezza assoluta. I vostri numeri fortunati: 47 - 49 - 60
Capricorno
Un momento di tensione passato con il vostro
non averne bisogno, cosi come va chiesto aiuto nel momento del bisogno. Il vostro viso indifferente non risolverà un bel niente. Schiettezza! I vostri numeri fortunati: 6 - 65 - 82
Un Mercurio febbrile nel mese passato vi ha tol-
Una buona fase di isolamento è quella ch ci vuo-
to tutte le energie mentali e fisiche di cui avete
le. Per voi che amate stare sempre al centro di
fatto scorta durante l’autunno. Probabilmente,
mille persone diverse, forse è arrivato il momen-
una Venere taciturna e silenziosa, non vi sta lasciando tregua sul profilo amoroso, continue tensioni per “minestre riscaldate” ne sono la causa... I vostri numeri fortunati: 11 - 19 - 32
Acquario
Gemelli Cancro Leone Vergine
a vedere che non ci sono cambiamenti... al contra-
Il mese del nuovo anno inizia all’insegna dei buo-
I vostri numeri fortunati: 8 - 13 - 41
66
Bilancia
Una carrellata di telefonate inaspettate vi
to di partire per qualche giorno in capitali europee (urano vi stimola i viaggi) e magari anche qualche conoscenza potrà uscirne fuori...chissà! I vostri numeri fortunati: 11 - 74 - 42
Una nuova tappa legale segnerà l’inizio del nuo-
Un periodo di malessere fisico si scatenerà per
vo anno. Mercurio legifererà insieme a Giove
l’eccesso di risorse e stress che gli impegni vi
(prosperità economica) un nuovo cammino dove
hanno fatto accumulare nel 2012. Purtroppo non
la vostra professionalità si potrà identificare
saprete preservarvi dallo stress, ma per fortuna
nella sua interezza e massima soddisfazione. Attenzione agli eccessi di sicurezza, volate basso. I vostri numeri fortunati: 25 - 50 - 78
Pesci
Toro
Ariete
Oroscopo del mese >
un amante da lontano verrà a consolare le vostre paturnie. Ma non date troppo come al solito! I vostri numeri fortunati: 2 - 35 - 64