FOR YOU MAGAZINE_SETTEMBRE 2011

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2011

Settembre

Moda I nuovi colori del Make up

Viaggio

Attualità

Le bellezze della Turchia

Ex Parlamentari e pensioni d’oro

Attualità Giornali e caffè pagabili con un semplice sms

Movida Gli eventi ed i party più esclusivi

Scienza Benefici dei cibi dal colore viola

Ambiente Progetto Trinum unico obiettivo energia solare ...e molto altro ancora all’interno




Editoriale di RaffaellaPatricelli

Anno 2 - Numero 13 Settembre 2011

For You Magazine Vicolo Brenta, 1 - Aprilia Tel. 333.6024565 Direttore Responsabile Raffaella Patricelli

direttore@foryoumagazine.it

Direttore Creativo Alessandro Immordino

a.immordino@foryoumagazine.it Collaboratori Marzia Pichi, Emanuela Falconi Tiziana De Francesco, Sara Latorre Anna Caruso, Gaia Bottino Paola Pellegrini, Eugenio Giannetta Fashion Editor: Fabiola Lunghi Foto rubrica “LEI” Alex Comaschi www.alexcomaschi.com Art Director P.R. Gianfranco Cera Stampa CSC Grafica S.r.l. - Guidonia Per la tua pubblicità su FOR YOU MAGAZINE redazione@foryoumagazine.it 333.60.24.565 www.foryoumagazine.it E’ vietata la riproduzione anche parziale di testi, grafica, immagini e spazi pubblicitari realizzati da For You Magazine Salvo accordi scritti le collaborazioni a For You Magazine sono da ritenersi gratuite e non retribuite

Registrazione al Tribunale di Latina Nr. 927 del 23/07/2010

Distribuzione Gratuita

ESTATE, ARRIVEDERCI SI RIPARTE... Cari lettori, l’estate ormai volge al termine e quel che resta, come sempre, sono una nuova valigia di ricordi da disfare e i buoni propositi che ognuno di noi traccia sotto l’ombrellone quando la mente è sgombra da inutili stress. Ricaricare le batterie per affrontare un nuovo anno di lavoro e progetti è fondamentale, tanto quanto voler ritrovare il giusto stimolo per rimettersi in gioco. For You Magazine si rinnova ogni mese proprio per tendervi una mano e farvi sembrare le vostre giornate meno rigide e più colorate. Partendo da quest’ultimo spunto abbiamo approfondito un aspetto molto importante legato all’alimentazione, a cui si dà poca importanza, ossia il colore dei cibi che hanno una valenza essenziale per il nostro benessere. Per garantire benessere anche a temperature rigide, spazio al progetto “Skating Shalters” che in Canada permette la realizzazione di rifugi temporanei in gusci di legno ondeggianti. Non mancherà la musica, neanche in questo numero di settembre, si fanno largo tra le novità di questi mesi i Red Hot Chili Peppers che propongono il loro nuovo cd “I’m With You”. Poi come di consueto spazio alla moda, con uno speciale dedicato a noi donne sulle nuove tendenze in fatto di Make Up e per gli uomini la nuova collezione autunno/inverno 2011/2012 proposta da Dsquared². Non mancherà il ricordo. A poco tempo di distanza dalla sua scomparsa, For You Magazine regala uno speciale alla memoria di Amy Winehouse. E poi anche libri, un confronto con la nostra psicologa di fiducia e tanto tanto altro. Non vi resta che allenare le dita ed iniziare a sfogliare!!! Alla prossima…

Raffaella Patricelli direttore@foryoumagazine.it



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08 Frullatore:

Notizie e curiosità dal mondo

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inquestonumero

Luisa Petraroia

10 Focus:

Pillole di conoscenza

12 Attualità:

Crisi economica e pensioni d’oro

20 Scienza:

Bellezza e salute vestono viola

22 Ambiente:

Progetto Trinum: Obiettivo energia solare

24 Viaggio:

34

Turchia: Un paese, due continenti

28 Lei:

Luisa Petraroia, fascino e sensualità

34 Moda Donna: Speciale make Up: I colori dell’anima

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SOMMARIO Settembre 2milaundici

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40 Moda Uomo:

Dsquared² collezione Autunno/Inverno 2011/2012

42 Design:

Kobi Levi: Professione Designer

48 Cinema:

Arrivano i Puffi in versione 3D

50 Teatro:

La nuova stagione del Teatro Stabile di Roma

52 Musica:

L’atteso ritorno dei Red Hot Chili Peppers

54 Agenda Eventi:

Tutti i più importanti appuntamenti del mese

72 Movida:

La serate più glamour dei migliori locali notturni

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54

32 48 52

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News dal mondo >

FRULLATORE Notizie e curiosità dal mondo scelte per voi... Steve Jobs sopravvissuto tempo fà a un tumore al pancreas e a un trapianto di fegato, lascia la guida di Apple. Il papà di tutti i grandi successi di Apple si dimette da amministratore delegato. In un’accorata lettera agli azionisti e ai dipendenti, il manager più amato in tutto il pianeta dalle ultime generazioni, ha motivato le dimissioni con il suo stato di salute. «Ho sempre detto che sarebbe venuto il giorno in cui non avrei più potuto rispettare i miei impegni come amministratore delegato di Apple. Sfortunatamente quel giorno è arrivato» ha scritto il fondatore della società di Cupertino.

dedicato al grande pubblico metteva tra i suoi primari obiettivi l’estetica. Quello che differenziava l’iMac dai precedenti computer Apple infatti non era tanto la tecnologia inclusa nel computer quanto l’esterno dello stesso. Assemblaggio all in one, tutto incorporato nel monitor, senza la necessita di un case esterno.

Sempre più magro e affaticato Steve Jobs, 56 anni, colpito da cancro al pancreas nel 2004 era presente al quartier generale di Cupertino sempre più raramente. Il trapianto al fegato nel 2009 era ben riuscito, ma già poco dopo Jobs aveva dovuto rimanere lontano da Apple, per concentrarsi sulla sua salute. Negli ultimi mesi si era impegnato nella vendita dei nuovi prodotti di Apple, le ultime generazioni di iPad e iPhone, diventando un’icona dell’azienda. Grazie al successo dei suoi prodotti, in termini di capitalizzazione in Borsa la Apple si è piazzata al primo posto fra le aziende informatiche mondiali, superando Microsoft e Google. Privata del suo capo carismatico il mondo intero si chiede quale sarà il futuro di Apple.

L’ iPod. Lanciato il 23 ottobre 2001, presenta al suo interno un hard disk ultrasottile (prodotto da Toshiba) dalla capienza di 5 GB. Grande come un pacchetto di carte e semplice da usare, si comanda attraverso una ghiera meccanica circolare che permette mediante l’uso del solo pollice, di scorrere nella libreria musicale in modo molto veloce. Per la sincronizzazione del lettore, Apple prevede una connessione FireWire, 35 volte più veloce della USB 1.1. La prima generazione di iPod era compatibile esclusivamente con computer Macintosh.

La carriera di Steve Jobs Steve Jobs è stato uno dei migliori imprenditori dell’ultimo quarto di secolo e nel suo lungo cammino ha introdotto prodotti che hanno cambiato le abitudini di intere generazioni. Di seguito alcuni prodotti Apple realizzati nell’era Steve Jobs: Il Macintosh. Il personal computer capostipite dell’omonima famiglia di computer tuttora commercializzata. L’iMac. Quando venne presentato il 7 maggio 1998 stupì gli operatori del settore. Per la prima volta un computer 8

L’ iPhone. Uno smartphone touchscreen rivoluzionario, in grado di utilizzare servizi come email, navigazione web, messaggi di testo, con la possibilità di stabilire una connessione anche via rete Wi-Fi. Senza una tastiera fissa, ma virtuale, visualizzabile a sfioramento, sullo schermo, quando è necessario. Dotato di accelerometri con sensori di movimento, accelerazione e posizione, capaci tra le altre cose di ruotare l’interfaccia dello schermo a seconda dell’orientamento del dispositivo. L’ iPad. Un tablet computer con uno schermo pari a 9,7 pollici ed un display a cristalli liquidi con una risoluzione di 1024 x 768 pixel in grado di riprodurre contenuti multimediali. Lettore ebook, con la possibilità di scaricare e leggere libri e giornali, con una qualità d’immagine e una serie di possibilità mai viste prima. Fonte: Corriere della sera


Foglio di via per Gabriele Paolini: il noto disturbatore televisivo punito per le sue performance, per 3 anni sarà espulso da Milano

La sua performance durante la Giornata della Memoria il 9 maggio scorso, infatti, in occasione della Giornata della Memoria, Paolini si era spogliato presso il Tribunale di Milano e, in costume da bagno, aveva attirato l’attenzione dei passanti con un megafono. Non ancora soddisfatto della sua performance aveva inoltre bruciato una foto del premier Berlusconi. Paolini: “Sono addolorato” Paolini si dice affranto da questo provvedimento, anche perché Milano è la sua città natale. “Provo un dolore immenso”, ha commentato il disturbatore televisivo, “per questo foglio di via. Sono nato a Milano, qui ho un compagno e resto costernato di fronte a questa decisione nei miei confronti che sinceramente non capisco”. Paolini ha detto che la sua performance non voleva “offendere l’istituzione, ma

salvaguardare l’immagine delle donne che non andrebbero a letto con un politico per soldi”. Irruzione alla Lega Calcio insultando il premier La sua ultima apparizione risale a venerdì 19 agosto scorso nella sede milanese della Lega Calcio, in via Rosellini. Paolini ha fatto irruzione durante la diretta di un cronista Mediaset insultando il premier. Poco dopo è uscito in strada munito di megafono ed ha ripetuto il suo, come lo chiama lui stesso, “rituale”: slogan urlati contro Berlusconi e fotografia del premier data alle fiamme. La polizia, arrivata sul posto dopo pochi minuti, l’ha allontanato.

Fonte: Tgcom

Il disturbatore televisivo più famoso dell’etere, Gabriele Paolini, per tre anni non potrà mettere piede nella città di Milano. Il foglio di via dalla città meneghina gli è stato inflitto per vilipendio delle istituzioni, delle forze armate e della Repubblica.

Maria De Filippi delusa dalle definizioni dell’attrice Luciana Littizzettoha La conduttrice di “Amici”, “Uomini e donne” e “C’è posta per te” rimasta seccata dalle critiche ricevute, replica alla comica Luciana Littizzetto che aveva definito “schifosi” i suoi programmi.

pensato al cachet che ha preso per venire nelle mie trasmissioni, forse in quel caso sembravano meno schifosi, magari non oso dirlo, persino intelligenti... Spero che apprezzi la battuta”. (Fonte: Tgcom)

A cominciare era stata Luciana Littizzetto, che di Maria De Filippi aveva detto: “E’ più intelligente dei programmi che fa”. Ma la risposta non si è fatta attendere, perché dalle pagine di “Chi”, la signora della tv, ha replicato senza peli sulla lingua: “Penso al cachet che ha preso per venire nei miei programmi, forse in quel caso non erano così schifosi...”. “Luciana ha detto che io sono intelligente - spiega Maria - ma faccio programmi schifosi. Non ci sono rimasta male. Di Più! Se dici che i miei programmi fanno schifo allora dici che faccio schifo anch’io, perché mi identifico in ciò che faccio”. Per la De Filippi il problema non sono le critiche, ma l’uso del vocabolo “poco elegante”. “Se non mi fosse piaciuto un libro di Luciana - continua Maria - per l’amicizia che ci lega avrei risposto che non l’ho letto...”. Poi la conduttrice Mediaset fa una riflessione: “Ho 9


FOCUS news

Pillole di conoscenza >

Perché al telefono si dice “pronto”? Su questo argomento non è possibile dare una risposta certa, ma si sono formulate varie ipotesi.

contatto con le centraliniste, che tentavano di prendere la linea e poi avvertivano l’abbonato quando il collegamento era pronto. Da qui forse l’uso di precedere la conversazione con un “pronto”.

La più accreditata fa risalire l’usanza ai primissimi tempi della telefonia, quando tutti i collegamenti venivano effettuati tramite l’operatore, un po’ come accadeva per le interurbane ancora fino al 1970. L’abbonato si metteva in

Il tono brusco con cui “pronto” è pronunciato potrebbe invece essere in relazione col fatto che i primi utenti del telefono furono militari, poliziotti e pompieri: il primo collegamento telefonico a Milano avvenne proprio fra il Municipio e la caserma dei pompieri.

Nel 1927 gli esponenti dell’industria cinematografica Usa fondarono l’Accademia delle arti e della scienza del cinema. All’inaugurazione fu proposto un premio annuale per il miglior film, regista e attore, che non fosse però costituito dalla solita coppa. Un dirigente dell’Accademia, Cecil Gibbons, disegnò sulla tovaglia una statuetta che stringeva al petto una spada e la

realizzazione fu affidata allo scultore George Stanley. La leggenda vuole che, alla prima premiazione, nel 1931, vedendo la statuina una segretaria dell’Accademia, Margaret Herrik, abbia esclamato: «Ma somiglia allo zio Oscar!». La statua che viene data a chi vince l’Oscar: non è d’oro ed è stata scolpita da uno scultore di modeste capacità.

Perché quando un aereo precipita il pilota urla ‘’May Day’’? Il termine “May Day” che in inglese significa Primo Maggio è il richiamo d’aiuto riconosciuto internazionalmente, utilizzato dai piloti di aereo e da chi ha problemi in mare. Ufficializzato nel 1948, chiunque ascolti il messaggio è in grado di riconoscere, indipendentemente dalla nazionalità, l’immediata necessità di aiuto e soccorso richiesta dal pilota o dal marinaio. L’origine risale alla prima guerra mondiale quando i piloti inglesi che sorvolavano la Francia per 10

bombardare le linee tedesche o ingaggiare duelli aerei con gli squadroni guidati dal Barone Rosso, venivano colpiti. Via radio chiedevano aiuto e May Day è la pronuncia inglese della parola francese “m’aidez” (aiutatemi). Da quel momento è entrato nell’uso comune, ma perché sia stata adottata internazionalmente e chi sia stato il primo inglese a utilizzare questa richiesta d’aiuto non è mai stato spiegato.

Fonte: www.focus.it

Come e in che anno è nato il premio Oscar?


Che cosa accade ai neuroni quando si ha mal di testa? grado di trasmettere questa sensazione. Il malessere proviene invece dai nervi che percorrono la testa, in particolare dal trigemino. Il mal di testa è causato dalla sensibilizzazione dei neuroni nocicettivi (quelli che trasmettono il dolore) che si trovano proprio a livello del nervo trigemino.

Anche se il dolore sembra provenire del cervello, in questo organo non ci sono terminazioni nervose in

Rumori molesti. Per via di questa sensibilizzazione, i neuroni nocicettivi si attivano anche in risposta a stimoli lievi (per esempio un rumore), che in condizioni normali li lascerebbero inattivi. A questo fenomeno se ne aggiunge un altro: le pareti dei vasi sanguigni che si trovano nel cranio liberano sostanze che inducono dolore, amplificando il malessere.

Quando è nata l’usanza delle candeline ai compleanni? L’abitudine di soffiare sulle candeline il giorno del compleanno, come pure altri simboli legati a quella ricorrenza (la torta, i regali, la festa), ha avuto inizio molti secoli fa ed è difficile oggi identificarne con precisione le origini. Siamo quindi nel campo delle ipotesi. Doni alla dea della luna. Secondo alcuni, i Greci avevano l’usanza di offrire dolci ad Artemide, dea, fra l’altro, della luna.

Essi portavano al tempio dolci rotondi che rappresentavano appunto la luna piena. Su questi ponevano delle candele, in modo che le torte brillassero proprio come la luna.

Fonte: www.focus.it

Il mal di testa è causato dalla sensibilizzazione dei neuroni nocicettivi (quelli che trasmettono il dolore) che si trovano proprio a livello del nervo trigemino.

Alcuni ritenevano inoltre che il fumo sprigionato dalla fiamma potesse trasportare i desideri fino al cielo: tanto che ancora oggi molte persone esprimono tacitamente un desiderio prima di soffiare sulle candeline.

Perché in sala operatoria i camici sono verdi? I camici di chirurghi e infermieri sono verdi perché il sangue è rosso. Infatti, il rosso è un colore che balza all’occhio; questo significa che il cristallino deve compiere una manovra di messa a fuoco per vederlo. Tale operazione, del tutto involontaria, fa sì che il colore permanga sulla retina per molto tempo. E in effetti l’attenzione del cervello è magnetizzata da questo colore che, proprio per questo motivo, è stato considerato importante e “autoritario” da molte culture. Non a caso il rosso è il colore del semaforo o di qua-

lunque altro segnale che deve richiamare l’attenzione, ma anche quello del mantello di cardinali e re. A differenza del rosso, il verde viene invece focalizzato dal cristallino dell’occhio proprio sulla retina e quindi senza nessun particolare sforzo. Dunque il verde è un colore che non affatica la vista. Nelle sale operatorie i camici di chirurghi e infermieri, e i teli che coprono i pazienti, sono verdi proprio perché fanno scomparire quell’ immagine residua che viene creata dal rosso del sangue sulla retina. Se si usassero stoffe bianche, gli addetti continuerebbero a vedere insistentemente le macchie di sangue anche staccando lo sguardo dalla ferita. E questo disturbo renderebbe più faticoso il loro lavoro. Il bianco, indice di pulizia, è riservato invece alle infermiere. 11


Attualità > di Raffaella Patricelli

PENSIONI

D’ORO In questo periodo di crisi, durante il quale la maggior parte dei cittadini è invitata a stringere la cinta, viene spontaneo buttare un occhio su quanto entra nelle tasche di chi il sacrificio tenta di evitarlo.

L

’Espresso torna a puntare il dito sui vitalizi dei parlamentari, vitalizi da capogiro che fanno un baffo a quelli guadagnati dopo almeno 40 anni di duro lavoro per una banale pensione dai cosiddetti “comuni mortali”.

Secondo l’inchiesta pubblicata giorni fa, infatti, in testa alla classifica degli ex deputati e senatori triestini che godono della pensione per gli anni passati a Montecitorio o a palazzo Madama, c’è Willer Bordon (che ha vestito i panni di sindaco di Muggia, poi di sottosegretario e poi ancora quelli di Ministro dei Lavori Pubblici). L’ex senatore percepisce una pensione di ben 6.507 euro al mese. Secondo quanto riferisce l’Espresso: per i deputati eletti prima del 2008 vale il regolamento del 1997 con cui l’Ufficio di presidenza della Camera afferma che quanti abbiano fatto il loro ingresso a Montecitorio dopo il 1996, versando i contributi almeno per cinque anni, hanno diritto a ricevere il vitalizio a 65 anni. Un limite che il regolamento permette addirittura di abbassare, di un anno alla volta, per ogni anno di manda-

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to parlamentare dopo i cinque che fungono da base contributiva. Al Senato, discorso simile per gli eletti prima del 2001, ma dai 65 anni si può “scendere” anche con un solo quinquennio alle spalle. Chi invece a palazzo Madama ci è arrivato dal 2001 in poi deve attendere il suo 65esimo compleanno, con il vincolo dei cinque anni di contributi versati ovviamente. Si parla di cifre che vanno da un minimo di 2mila e 486 euro a un massimo di 7.460 euro.

Un vitalizio all’incirca il triplo di quello dei colleghi europei. In Francia, per fare un esempio, con 5 anni di mandato si percepisce un vitalizio di 780 euro (contro i 2mila e


cinquecento dell’Italia), in Gran Bretagna a 15 anni di mandato corrisponde un vitalizio di 2.381 euro, contro i 7.460 del Bel Paese. Per non pensare alle cifre percepite dai pensionati italiani per la maggior parte costretti a vivere con 500 euro al mese.

Un tentativo di abolire il vitalizio si è avuto nel settembre del 2010, quando il deputato Idv, Antonio Borghesi, ha presentato un ordine del giorno affinché l’Ufficio di Presidenza decidesse sull’argomento. Esito della votazione: su 525 presenti, 5 astenuti, 22 sì 498 no. Della proposta ha riferito anche la trasmissione Report di Milena Gabanelli il 22 maggio ridando attualità alla questione. La lista dei “miracolati” che godono di una pensione da “nababbi”, pubblicata sempre da L’Espresso è molto lunga. Annoveriamo i più “ricchi”: i vent’anni di periodo contributivo, con la presenza in Parlamento prima alla Camera e dal 1994 da senatore, per Antonino Cuffaro, grande vecchio del Pci e poi in Rifondazione comunista, valgono un vitalizio da oltre cinquemila euro al mese. La “pensione” di Gualberto Niccolini, espressione a metà degli anni novanta dell’alleanza fra Forza Italia e la Lega Nord è di 3.190 euro; stessa cifra per Giorgio Tombesi, storico esponente della Democrazia cristiana. Dell’elenco fanno parte anche il cardiologo Fulvio Camerini, con il suo vitalizio da 2.126 euro, un passato politico nell’Ulivo e un’attualità che per lui ha i colori del Partito democratico. Antonietta “Marucci” Vascon, eletta alla Camera con Forza Italia, percepisce al mese ben 2.238. Importo identico anche per Renzo de’ Vidovich eletto deputato nel 1972 con l’Msi.

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Estate. . Addio Attualità > di Tiziana De Francesco

Oramai il controesodo è finito e per la quasi totalità del popolo vacanziero un italiano su dieci sta soffrendo, proprio in questi giorni, di stress da rientro dalle vacanze (o da mancata partenza).

L

a restante parte farà le ferie intelligenti, tra settembre e ottobre, a costi inferiori e senza lunghe code in autostrada e attese interminabili al check-in. C’è chi invece non è partito e non ha intenzione, voglia, tempo, denaro per farlo. Beh almeno questi ultimi non dovranno preoccuparsi di soffrire della sindrome da rientro. Il 10% di coloro che rientrano dalle vacanze pare provare un senso di stordimento, mal di testa, calo dell’attenzione e in alcuni casi sintomi come tosse e dolori muscolari. Dopo essersi abituati a svegliarsi tardi, a mangiare un po’ di più bene, a stare molte ore in compagnia di amici, familiari e parenti, diciamolo: il rientro non è duro, è durissimo. Come correre ai ripari per non rischiare di diventare intrattabili? Di rimedi e di consigli ce ne sono davvero molti. Credo che 14

per chiunque ritorni da una vacanza è più che normale trovare tutto banale e grigio. Le solite mura non sono certo una spiaggia al tramonto o il verde di una montagna. L’unico rimedio sensato che si può dare è cercare di rientrare dalle vacanze con qualche giorno d’anticipo, rispetto alla data prevista per il ritorno al proprio lavoro. In tal modo ci si potrà organizzare con più calma, svegliarsi non troppo presto al mattino, e godersi qualche altro giorno di libertà. Tornare al lavoro e alla vita di tutti i giorni forse sarà sempre un piccolo trauma, ma eviterete di trovarvi dalle stelle alle stalle nel giro di 24 ore. Ma provate a dire di tornare qualche giorno prima a chi ha solo una settimana di ferie!!! Forse è questo il vero trauma? di Tiziana De Francasco


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Attualità > di Eugenio Giannetta

Giornale e caffè da questo mese di settembre saranno pagabili anche con un sms. Un gesto semplice, facile e veloce.

E

’ stata un’estate di catastrofiche notizie economiche, liste di evasori fiscali, debiti pubblici e declassamenti. Caduta dei mercati e dell’economia globale. Però, come si dice, c’è sempre un però, che in questo caso smuove, seppur come una goccia nell’Oceano (come direbbe Madre Teresa di Calcutta), la microeconomia che dal suo piccolo si allarga come una forza centrifuga verso l’esterno. Così quando progresso ed economia si mettono insieme si oltrepassa la fantascienza; infatti presto si potrà pagare con un semplicissimo sms inviato dal proprio cellulare il caffè, il giornale in edicola o più banalmente il biglietto dell’autobus, del cinema o del teatro. Con un semplicissimo sms da 1 o 2 euro (scalato dal credito residuo o addebitato nell’abbonamento della bolletta del cellulare) si potrà pagare il proprio edicolante di fiducia grazie all’attuazione del decreto legislativo 11/2010. 16

Il 30 luglio, infatti, la Banca d’Italia ha chiarito le disposizioni di quelle pratiche burocratiche dubbie attuate già da tempo in moltissimi altri paesi della comunità europea, permettendo agli operatori telefonici (Tim, Vodafone, Wind, 3 Italia, Fastweb e Postemobile) la licenza come payment institution e concedendo l’autorizzazione a questo nuovo tipo di pagamento. Una svolta che permetterà di acquistare beni fisici o beni digitali, spendibili nel mondo fisico nell’immediato, direttamente con il credito del proprio cellulare. I primi servizi di mobile


pay, promossi dai cinque principali operatori telefonici italiani, permetteranno acquisti inserendo il proprio numero di cellulare e una password privata. Diverse grandi aziende, a loro volta, stanno lentamente dando il via agli acquisti online di contenuti multimediali ed editoriali sia attraverso il telefonino che attraverso il computer, con carte di credito e carte prepagate. Una svolta epocale verso il futuro, una comodità da non sottovalutare, ma al tempo stesso un impoverimento del contatto umano e delle più antiche dinamiche compratore-venditore. Ovviamente, però, dopo una crisi finanziaria il lento recupero passa anche attraverso questi piccoli passi, utilizzando il cellulare come un prolungamento del proprio corpo e del proprio conto in banca. Così, quell’oggetto che un tempo veniva utilizzato solo ed esclusivamente per chiamare o “messaggiare”, si è evoluto fino a diventare ponte per un addebito su carta di credito e fino ad andare anche oltre il futuribile. Il bivio al quale la storia periodicamente ci mette davanti è alle porte, il progresso è inarrestabile e le conseguenze di questi cambiamenti sono giudicabili solo a posteriori, ma le aspettative sono alte in un mondo sempre meno disposto a sborsare grosse somme di denaro e sempre più incuriosito dal nuovo che avanza e nemmeno poi tanto a piccoli passi.


Attualità > di Gaia Bottino

Dimmi come ti e ti dirò chi sei... Per tutti coloro che in questo fine 2011 pronunzieranno il fatidico “sì”, la parola d’ordine è personalizzare: dall’abito alla scelta della location, tutto deve rispecchiare l’individualità e lo stile di vita degli sposi.

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er gli amanti della natura, dagli Stati Uniti arriva la moda del matrimonio eco friendly lanciata dall’esperta di design Emily Anderson che sull’argomento ha pubblicato il libro “Eco-chic weddings”. Fondamentale è la scelta del luogo del ricevimento: filari di viti, vivai cittadini, agriturismi o ville immerse nel verde che offrono menu biologici e specialità locali. Gli inviti saranno su carta riciclata e recapitati a mano o inviati per posta elettronica; per quanto riguarda le bomboniere, perfetta sarebbe una donazione ad un’associazione ambientalista: l’invitato riceverà una pergamena con il nome dell’organizzazione a cui è stato donato il denaro. Per la scelta dell’abito da sposa, lo stilista italiano Igam Ussaro ha creato una collezione di vestiti biodegradabili in plastica riciclata, la Eco Fast Dress. Un altro trend importato dall’America è lo stile “shabby chic” inventato dalla designer Rachel Ashwell: un matrimonio vinta18

ge di lusso grazie alla riscoperta di oggetti trovati nei mercatini o rispolverati dalla soffitta e portati ad una nuova vita. La scelta dello “shabby chic” indica un animo romantico ma soprattutto artistico: gli sposi potranno sbizzarrirsi con la fantasia giocando con i toni pastello e le atmosfere provenzali, creando così un effetto trasandato e sognante del tutto inaspettato. Per donare un tocco di originalità al ricevimento, l’ideale sarebbe ricreare l’atmosfera di un picnic sull’erba grazie ad un arredamento costituito da mobili da giardino, sedie in ferro battuto con cuscini dalle fantasie romantiche e fiori raccolti in mazzi semplici e disordinati. L’abito della sposa sarà vintage e gli inviti accompagnati da foto d’epoca o di famiglia e avvolti da un nastro colorato. Come ciliegina sulla torta, la creazione di un guestbook in cui gli invitati potranno lasciare un augurio ai novelli sposi. Un ritorno ai valori autentici d’altri tempi con un tocco originale e spensierato che donerà respiro alla propria personalità.



Scienza > di Sara Latorre

Bellezza e salute

vestono viola

Il colore naturale dei cibi ha un ruolo importante per il nostro benessere. I colori della frutta e della verdura celano proprietà benefiche e curative.

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enza dubbio non è possibile sostenere che esista il cibo miracoloso in grado di proteggerci totalmente dai rischi delle malattie ma l’assunzione costante di una quantità giornaliera di frutta e verdura aiuta sensibilmente a prevenire problemi di salute.

molto altro ancora. In particolar modo il ribes ad esempio ricco di vitamina C aumenta la produzione di collagene e carnitina, così come le more, i fichi, le prugne sono ricche di potassio mentre i frutti di bosco contengono fibra solubile che alimenta la flora intestinale e regola l’assorbimento dei nutrienti.

E’ stato dimostrato che gli ortaggi ed i frutti viola-blu riducono il rischio di patologie cardiovascolari e tumorali in quanto sono ricchi di polifenolo, un potentissimo antiossidante naturale, che previene anche malattie neurologiche come l’Alzheimer ed il Parkinson bloccando la produzione di tossine che portano danno al cervello e ad altri organi.

Proprietà di alcuni dei cibi in questione:

In America si è diffusa in questo periodo la “purplemania”, la mania del viola; mirtilli, prugne, more, ciliegie, uva, frutti di bosco ma anche melanzane e radicchio sono alimenti ricchi di fibra che rientrano nella dieta viola alleata della salute e della bellezza. Le molecole del colore, le antocianine e i carotenoidi che conferiscono la colorazione violacea a questi cibi prevengono le infezioni del tratto urinario, la cataratta, migliorano la vista, aumentano la resistenza capillare e

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Quindi via libera al colore viola della frutta e della verdura per un organismo sano, forte e più giovane.

Ribes: ricchi di vitamina C (ha azione antiossidante e partecipa alla produzione di collagene e di carnitina) e potassio (riduce il rischio di ipertensione, patologie cardiovascolari e protegge il tessuto osseo). Radicchio: ricco di vitamina C, beta-carotene (precursore della vitamina A che partecipa alla crescita, alla riproduzione e al mantenimento dei tessuti e interviene nella funzione immunitaria e nella visione) e potassio. Fichi, More e Prugne: ricchi di potassio (la cui funzione principale è quella di regolare, insieme con il sodio, la quantità di liquidi presente nel nostro organismo). Melanzane:ricche di magnesio (minerale essenziale per le cellule viventi).



Ambiente > di Gaia Bottino

Progetto

TRINUM Un grande salto per l’ambiente, un piccolo passo verso l’energia solare.

E

’ stato compiuto un nuovo passo in avanti per lo sviluppo delle fonti rinnovabili grazie alla realizzazione del progetto Trinum, il primo sistema termodinamico al mondo a concentrazione solare con motore stirling free piston di piccola taglia, che produce energia elettrica, acqua calda e aria fredda, in grado di soddisfare le esigenze energetiche di istituzioni pubbliche, piccole e medie aziende, condomini e unità indipendenti. Questo sofisticato impianto unisce per la prima volta la produzione di energia elettrica con il riscaldamento e il raffreddamento: Trinum è una creatura nata da un’attività di ricerca durata cinque anni e svolta da Innova, un’azienda italiana impegnata nello sviluppo di soluzioni energetiche alternative, con la collaborazione della Facoltà di Fisica dell’Università della Calabria e della società olandese Microgen Engine Corporation, che ha prodotto e realizzato il motore stirling. L’impianto è composto da una parabola di 4,5 metri, produce 2100 kwh di energia elettrica e 6400 kwh di energia termica con

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un’efficienza media annua di almeno il 53% (elettrica al 13% e termica al 40%). Al termine del suo ciclo di vita la struttura sarà totalmente riciclabile poiché è stata realizzata con materiali quali l’acciaio, il ferro, l’alluminio e il rame, che non richiedono particolari procedure di smaltimento e sono facilmente riutilizzabili nella catena produttiva. Trinum produce fino al 40% in più di energia elettrica rispetto ad un normale pannello solare fotovoltaico ed impiega una superficie inferiore pari a circa la metà di quella occupata dai tradizionali pannelli fotovoltaici e termici. Trinum ha la capacità di difendersi anche dalle condizioni atmosferiche sfavorevoli: quando piove, grandina o il vento ha una velocità superiore ai 50 km orari, si chiude su se stesso proteggendo così la sua struttura interna. Obiettivo dell’azienda Innova è quello di riuscire a progettare uno strumento per produrre energia elettrica a completo impatto zero per l’ambiente, dato che i normali pannelli fotovoltaici fanno sì risparmiare petrolio e carbone, ma producono inquinamento durante le fasi di produzione e dismissione; Trinum si presenta così come una valida alternativa nell’utilizzo del solare come fonte inesauribile di energia pulita. A cura di: Gaia Bottino



Viaggio > di Marzia Pichi

Un piede in Asia e l’altro in Europa. Lasciarsi trasportare dall’azzurro delle sue acque, visitare monumenti come le numerosissime Moschee di Istanbul, entrare in contatto con una delle popolazioni più affascinanti ed ospitali del mondo, godersi l’aurora sul mare assaporando un cay con ekmek e reçel.. Scoprire le tradizioni di un popolo che ha segnato la storia e ci ha regalato scorci d’arte inestimabile. Tra Oriente ed Occidente, tra antico e moderno, la Turchia è un luogo che ti lascia senza parole. Istanbul è stata capitale di tre imperi: il Romano, il Bizantino, l’Ottomano. La più grande metropoli che si affaccia sul Mediterraneo, è anche fulcro economico della moderna Turchia, tutto è proiettato al futuro mentre cupole e minareti ti riportano indietro di secoli. I palazzi sfarzosi, i suoi entusiasmanti musei, i chiassosi bazar, i due ponti sospesi sul Bosforo; i sensi si animano con i colori dei tendaggi, gli odori delle spezie, il fracasso e l’allegria nei delle preghiere lamentose. Se venite in Turchia è per ritrovare tutte le storie, tutte le epoche, tutte le culture. Istanbul è divisa dal mare, molti quartieri lontani dal centro si raggiungono in traghetto, che viene utilizzato come un autobus, ma noi vi proponiamo di prenderlo

anche solo per fare una traversata del Bosforo, magari durante il tramonto. E’ una città cosmopolita e rumorosa, ricca di splendidi monumenti tra cui l’Aya Sofia, fatta erigere dall’Imperatore Giustiniano intorno al 530 d.c. e restando fino al 1453 la chiesa cristiana più grande del mondo. Di fronte all’Aya Sofia, la altrettanto splendida Moschea Blu, costruita dal sultano Ahmet nel 1600 con l’intento di superare per dimensioni e bellezza l’Aya. Ad Istanbul è d’obbligo una visita nel celebre Palazzo Topkapi, residenza dei sultani ottomani per quattrocento anni, fino al 1853. Questo enorme complesso era una vera città nella città ed ospitava le migliori scuole, il tesoro dell’Impero Ottomano, e, nell’ultimo periodo, anche gli harem del sultano, funzionando da centro amministrativo, culturale e religioso della antica Costanu

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Photo Holger Mette

a Sofia

Chiesa di Ay

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Bodrum

Viaggio > di Marzia Pichi

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tinopoli. Vi consigliamo poi una passeggiata nel quartiere di Sultanahmet, la vecchia Istanbul e lungo Istiklal Caddesi, il centro della città moderna, senza tralasciare l’affascinante ed enorme mercato delle spezie. Se desiderate vedere la Turchia in tutto il suo splendore dovete visitare la regione della Cappadocia che si caratterizza per una formazione geologica unica al mondo e per il suo patrimonio storico e culturale. Nell’anno 1985 è stata inclusa dalla UNESCO nella lista dei siti patrimonio dell’Umanità. La località più importante della Cappadocia è Goreme, suggestivo villaggio immerso in formazioni coniche di tufo. La particolarità di questo posto incredibile è che le case, i ristoranti, le pensioni e i piccoli hotel a Goreme sono scavati nella roccia. Rimarrete affascinati dal museo all’aria aperta di Goreme, un insieme di cappelle e chiese rupestri tappezzate di affreschi, risalenti al periodo bizantino e selgiuchide, tra il X e il XIII secolo. Un altro villaggio che vale assolutamente la pena vedere è Uchisar con un affascinante castello scavato nella roccia dal quale potrete appagare i vostri sensi con un panorama mozzafiato sulle valli. Inoltre lungo la strada per raggiungere Uchisar ci sono delle formazioni rocciose a forma di cono, chiamate i camini delle fate. In Cappadocia ci sono ben 36 città sotterranee, gli archeologi fanno risalire le più antiche all’epoca ittica, circa 4000 anni fa e, in tempi di guerra o di invasioni di neu

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Chi ama il mare e non può esulare qualche giorno di spiaggia e tintarella, può scegliere tra 7000 km di costa turca! Tra i posti più belli sul Mar Egeo c’è certamente Bodrum, dominata da un castello medievale. Qui troverete un mare splendido, ed un carinissimo centro cittadino con casette bianche, negozi tipici e gallerie d’arte. Izmir (Smirne) è la città natale di Omero, una moderna cittadina di mare, con file d’alberi lungo i viali ed un clima molto mite. Da Smirne raggiungete Pammukkale per visitare il suo Castello di Cotone e le vasche di travertino, una cascata pietrificata dovuta al raffreddamento di calde acque minerali ricche di calcio al contatto con le rocce. Sul Mediterraneo un sito molto interessante è la Valle delle farfalle, dove conoscerete l’unica specie di farfalla, l’Arctia caja. Questo sito vanta di una cascata di 60 metri e il villaggio in cima al canyon, Faraya, offre

una vista indimenticabile sulla valle. Nella zona, tra le cittadine più belle c’è Tlos una delle più importanti città della Licia con le rovine e l’acropoli, le rovine di Pinara, Sidyma con l’acropoli, il teatro e la necropoli, le rovine di Xanthos e Petara, dove oltre alle rovine, troverete una meravigliosa spiaggia ed un’atmosfera tranquilla. Fethiye è una città molto antica, distrutta dal terremoto del 1958 e nota perchè base di partenza delle crociere in gulet (goletta di legno). Molti viaggiatori scelgono di avventurarsi per qualche giorno in un gulet visitando la costa turca come fece lo scrittore Cevat Sakir Kabaagac. Questo tipo di viaggio, il Viaggio Blu, è ormai una delle principali attrazioni della Turchia. Un’esperienza da non perdere in Turchia è la visita di un Hamam, dove potrete rilassarvi in un bel bagno turco e magari concedervi anche un massaggio. Nati per ovviare alla mancanza dei bagni nelle case turche, gli Hamam sono diventati un ottimo luogo d’incontro e di relax ed il loro numero è aumentato proporzionalmente alla loro attrattiva.

Moschea Blu

mici, venivano utilizzate dalle popolazioni come rifugio per evitare le persecuzioni.

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Lei > di Alessandro Immordino

Petra LUISA

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For You Magazine questo mese dedica la rubrica “LEI” alla modella Luisa Petraroia, un vero spirito libero con la passione per i viaggi. Una ragazza decisamente simpatica che ci ha colpito per la sua bellazza ed il suo fascino... Luisa, che tipo di persona sei? descriviti ai nostri lettori

Sono una ragazza semplice quanto complessa, una persona estremamente vivace, passionale, determinata, intelligente, estroversa con tratti introversi… un continuo controsenso. Direi un frullato concentrato. Sono uno spirito libero, vivi e lascia vivere! Dicono che sono un’essere misterioso… che per difesa porto una maschera a volto scoperto e questo spesso da’ l’impressione di un carattere freddo e chiuso… in realtà ho la visione della vita aperta in ogni sfumatura, aperta a scenari meravigliosi…

Le tue esperienze come modella? Vuoi raccontarci qualcosa? Di esperienze in questo campo ne ho fatte tante, ma ce n’è una in particolare a cui sono molto legata, e’ proprio l’ultimo lavoro realizzato con un artista di arti visive come modellaperformer in un suo progetto fotografo/pittorico dove il movimento si interseca in forme dinamiche appositamente pensati per una lavorazione digitale. u

Servizio Fotografico: Alex Comaschi www.alexcomaschi.com

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Luisa, in quale settore tra moda e spettacolo ti piacerebbe lavorare? Credo che non esista un settore appropriato per ogni individuo, sono i momenti che creano la possibilita’ da cui bisogna saper tirare fuori il meglio di se stessi. Entrambi sono comunque settori affascinanti e stimolanti. Quali sono le tue attuali attività? Oltre al lavoro di modella, sono professionalmente impegnata nel settore commerciale, curando soprattutto allestimenti di spazi espositivi. Progetti Futuri? Ho tanta voglia di raggiungere quegli obiettivi che mi sono prefissata dai quali saprò ottenere le giuste soddisfazioni. Obiettivi concreti e non superficiali! Il tuo sogno nel cassetto? Tra le mie passioni, ce ne sono due in particolare a cui proprio non so resistere: volare e viaggiare... questi i miei sogni nel cassetto... Quali sono i tuoi pregi? So di essere una ragazza sincera. Questa caratteristica mi aiuta molto nelle relazioni sociali. E i tuoi difetti? Sarà strano, ma mentre gli altri lo considerano un pregio, per me il fatto di essere estremamente tenace a volte mi infastidisce, è insostenibile... di fatto lo vivo come un difetto. Quali sono le aspirazioni della tua vita? Crescere... guardando sempre la vita ad occhi aperti. Se avessi la possibilità di esaudire un desiderio, quale sceglieresti? Beh, la vita e’ sempre un continuo desiderare, e questo non è sbagliato, ma l’importante e’ non chiedere troppo... Cosa ti piacerebbe ottenere dalla pubblicazione su For You Magazine? La visibilità che otterrò tramite la pubblicazione su For You Magazine, mi tornerà utile per la mia professione. Sono molto felice di aver avuto questa occasione. Vi ringrazio di cuore.

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Modella: Modella: Pirri LuisaIlaria Petraroia Servizio Fotografico: Massimo Alberti Servizio Fotografico: www.massimoalberti.com Alex Comaschi www.alexcomaschi.com Make Up: Anna Lisa Giovannetti


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Luisa Petraroia fotografata da Alex Comaschi - www.alexcomaschi.com


Modella: Luisa Petraroia - Servizio Fotografico: Alex Comaschi - www.alexcomaschi.com

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SONO UNA RAGAZZA SEMPLICE PASSIONALE ESTRAMENTE VIVACE, UN CONTINUO CONTROSENSO UNO SPIRITO LIBERO



Moda > di Fabiola Lunghi

dell’anima

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osso passione, blu meditazione, giallo gelosia e con un pizzico di felicità! Diciamoci la verità, ormai noi donne usiamo il trucco per esprimere il nostro stato d’animo e le emozioni del momento. Il make up è da sempre fondamentale nella vita di noi donne, nato come singolare vanità, diventato ormai un vero e proprio status simbol se usato con attenzione e meticolosità.

Shiseido

Clinique 34

C’è chi si dedica allo shopping sfrenato, chi lo tradisce con l’arredamento e chi ama passare di stand in stand per scovare il rossetto del momento o il fondotinta più ecologico.

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Ormai ogni stilista che meriti di portare questo nome, ha creato per noi “donne del futuro” un piccolo angolo paradisiaco dedicato al nostro viso, al nostro umore ad uno dei nostri momenti di relax preferiti.

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Ormai ci “trucchiamo” in base ad ogni singolare esperienza di vita giornaliera che può variare dal lavoro, all’appuntamento tanto premeditato all’aperitivo glam, e sconsigliatissimo ma aimè esistente al trucco che usiamo per andare in spiaggia.


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Moda > di Fabiola Lunghi Yv e

Ma ora parliamo di quello che di buono gli stilisti e make up artist più famosi al mondo hanno creato per noi sulle ultime passerelle tra Parigi e Milano.

Per chi vuole avere un look più androgino, l’ultima proposta è di Alexis Mabille a Parigi, tutto si gioca sul rosso deciso sulle labbra e ombretto color terra sfumati sugli occhi. Passiamo a Salvatore Ferragamo che sulla passerella di Milano ci presenta la ragazza per bene, la classica studentessa con un filo di matita nera ed un color pastello sulle labbra. Molti stili per le molteplici personalità che ormai siamo abituati a vedere per le strade, alcuni giorni ci sentiamo romantiche, altri sembriamo appena uscite da un concerto di David Bowie.

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Collistar

Zac Posen

Consigli... Cerchiamo di essere sempre adeguate alle situazioni in cui ci troviamo, pulite e semplici quando e se serve, glamour esagerate e senza censure, quando la notte cala e insieme a questa anche gli occhi indiscreti…

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L’occhio molto colorato visto in passerella da Zac Posen a Parigi, ombretti luminosi e sfumati in sequenza, davvero molto glamour chic! Questo è un trucco per le personalità forti, che vogliono farsi notare in ogni momento ad ogni occasione.

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I Pionieri d’America

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on la collezione Autunno-Inverno 201112, Dsquared² rende omaggio ai pionieri che colonizzarono il territorio degli Stati Uniti d’America a metà dell’800, attraversando con i loro carri trainati da bestiame un paesaggio spesso impervio e freddo e valicando montagne innevate e inospitali. La parola d’ordine è: indossare strati su strati, per ripararsi dal freddo pungente. La silhouette è ampia e comoda, per facilitare il movimento. Tanto panno, pelle lavata e shearling per i capospalla, mixati con dettagli in maglia. Tessuti in maglia stretch e lana presi dall’abbigliamento classico maschile vengono proposti in maniera inedita nei pantaloni di contaminazione “biker”. L’abbigliamento da lavoro tipico degli antichi pionieri è proposto nei “chinos” e nelle salopette in cotone stone washed. I grembiuli sono indossati come gilet e le camicie, in garza o popeline classico, hanno il collo stondato. La maglieria ha l’abbottonatura serafino, ed è indossata con le bretelle. Ai piedi scarponi trattati come a dare un effetto logoro. Il denim ha inediti lavaggi dark wash a effetto vintage, su cui spiccano toppe in velluto. Novità assoluta il denim di lana, sia per i pantaloni che per le giacche. La palette cromatica vede due protagonisti assoluti: il bianco e nero, intervallati da beige, grigio melange e blu scuro. Ritorna il classico check di Dsquared², che si alterna alle righe e a trame jacquard. Fonte: styleandfashion.blogosfere.it

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Design >

Professione: Footwear designer

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aureato alla Bezalel academy of art and design nel 2001, Kobi Levi segue da allora un progetto che vuole fare della scarpa una scultura indossabile. Esempi di questo tipo di artigianato se ne sono visti molti, anche se indubbiamente il lavoro di Levi supera di gran lunga i limiti dell’immaginazione (e, spesso, della portabilità).

Ironico, geniale si sprecano le definizioni per Kobi Levi, il giovane designer israeliano che sta rivoluzionando il concetto di scarpa. Caffè

Da quando si è diplomato presso la Bezalel academy of art & design di Gerusalemme nel 2001 lo stilista non ha mai smesso di spingersi più in là nella ricerca. L’ispirazione gli viene quasi sempre fuori dal mondo della moda perché lui trasforma la vita di tutti i giorni in oggetti d’arte. Così basta un cagnolino scodinzolante, o una famosa cantante bionda o ancora una banana sbucciata per scatenare la sua fantasia e lasciare a bocca aperta le sue innumerevoli fan in Cina, Giappone, Europa...

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Dal suo blog Kobi Levi rivela:

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a scarpa è la mia tela. Il lampo di genio per creare un nuovo pezzo arriva quando un’idea, un concetto e/o una immagine mi viene in mente. La combinazione delle immagini e della calzatura crea un nuovo elemento ibrido e il design/concept prende vita.

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Il pezzo è una scultura che si può indossare. Non è una scarpa fine a sé stessa, ma ogni progetto è “vivo” sia con il piede che senza.

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La maggior parte delle ispirazioni non appartengono al mondo delle scarpe, anzi cerco di dare una trasformazione estrema al concetto di calzatura.

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Il risultato è una sorta di calzatura umoristica. Un altro aspetto della creazione è la realizzazione. Tutti i pezzi sono fatti a mano nel mio studio. L’impegnativo sviluppo tecnico è la chiave per dare vita al progetto nel migliore dei modi. ow

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NESSUNO DOPO AVER VISTO LE CREAZIONI DI KOBI LEVI AVRA’ PIÙ VOGLIA DI INDOSSARE LE “SOLITE” DÉCOLLETÉES

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Evento>

Il “colossal” Ben Hur Live arriva finalmente in Italia. Debutterà giovedì 29 settembre alla Nuova Fiera di Roma e vi resterà fino a fine novembre.

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aranno 6 gli spettacoli a settimana con una capacità massima di 2.400 spettatori per ogni show, e sarà garantita un’ottima visibilità da ogni posto dell’arena.

Ben Hur Live, dopo l’osannata “prima mondiale” all’Arena 02 di Londra, il 17 settembre 2009, con la rappresentazione delle prima corsa delle bighe ad alta velocità dopo 2000 anni, è stato ricoperto di lodi senza fine da quasi tutte le testate giornalistiche europee. Ben Hur Live ha raggiunto 40.000 spettatori a Londra e quasi 100.000 visitatori ad Amburgo, Monaco, Stoccarda e Zurigo in otto settimane. Il colossal è davvero di alta qualità: in un’arena ricostruita minuziosamente riesce a portare una battaglia navale con galere enormi su un mare di nebbia ed effetti di luce fantastici, il tutto dentro una delle storie più grandi e drammatiche mai create da letteratura e cinema, dove amore, amicizia, vendetta e redenzione si concentrano. Il fiore all’occhiello dello spettacolo e valore aggiunto dello show, è la musica, unica e meravigliosa curata da uno dei più grandi e talentuosi compositori di colonne sonore dei nostri tempi: Stewart Copeland (“The Police”).

 Ben Hur Live stabilisce nuovi standard nel mondo dello spettacolo dal vivo e nel teatro: l’evento, a quanto riporta Franz Abraham sul London Times, ha “La potenza di un “rock show”, la velocità di un musical, la magia del grande cinema, la passione di una tragedia greca”. 
 Lo show partirà il 30 settembre, anticipato il 29 settembre da una premiere promozionale d’eccezione, per la quale 46

saranno disponibili biglietti in numero limitatissimo. Le altre repliche ci saranno il 30 settembre, il primo ottobre, dal 6 all’8 ottobre, dal 12 al 16 ottobre, dal 19 al 23 ottobre, dal 26 al 29 ottobre, dal 4 al 6 novembre, dall’11 al 13 novembre, dal 18 al 20 novembre e dal 25 al 27 novembre. Fonte: Daniele Mignardi Promopressagency e www.romatoday.it



Puffi Cinema > di Raffaella Patricelli

Con il mese di settembre non arriva solo l’autunno, ma anche una novità cinematografica davvero deliziosa. Si tratta del film tridimensionale de I Puffi, le piccole creature blu che vivono in una foresta europea nell’era medievale.

La pellicola, in Italia, è stata presentata in anteprima nazionale al IV Fiuggi Family Festival. Ha ottenuto già molti consensi. In molti hanno gradito la fedeltà al cartone animato originale firmato dal fumettista belga Peyo che ha coinvolto per questo molti adulti in cerca di vecchie emozioni.

Da ciò che è circolato sulla rete e tra coloro che hanno assistito alla prima nazionale, i commenti del film sono buoni. Una trama semplice, tuttavia, che non stravolge l’originale, ma che resta di riferimento per un target molto basso poco adatto ai ragazzi più grandi e ai loro genitori.

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La produzione è in 3D e gli effetti speciali si annunciano davvero sensazionali e di prima qualità.

Non mancheranno i più amati: Grande Puffo, Brontolone, Puffetta, e anche Quattrocchi, Tontolone e l’inedito Puffo Coraggioso (dotato di kilt, barba rossa e spiccato accento scozzese). Gargamella sarà seguito, come accade nel cartoon, dal suo gatto Birba.

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La regia è affidata all’americano Raja Gosnell (già regista di Mai Stata Baciata, ScoobyDoo e Mamma ho preso il morbillo, mentre è stato montatore di Mamma ho perso l’aereo e Pretty Woman).

I piccoli Puffi attraverso un tunnel dimensionale si sposteranno, come già detto, nella caotica New York. Solo una parte riuscirà nello spostamento, il resto resterà nel villaggio (una scelta degli autori che non hanno voluto rendere troppo complicata la storia).

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a storia resta quella nota a tutti: il terribile Gargamella cerca di catturare i Puffi per sterminarli. I piccoli personaggi blu però si troveranno in un luogo del tutto estraneo: a Central Park, nella splendida New York. Dovranno trovare il modo di sfuggire a Gargamella e di rientrare nel loro villaggio incantato, dove le magie sono possibili e dove si vive una vita felice e serena, lontano dalle insidie.

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Stagione Teatrale

Teatro > di Raffaella Patricelli

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Una delle cose che amo di più quando riprende il quotidiano, dopo la pausa estiva, è proprio quella di poter consultare le stagioni teatrali in programma nei maggiori teatri romani.

Tutto questo verrà concentrato e proposto al pubblico all’interno dei due teatri di punta del Comune di Roma. La direzione artistica quest’anno è stata affidata, come ormai è noto, a Gabriele Lavia, Franco Scaglia è, invece, il nuovo presidente.

’ una soddisfazione scorrere lentamente l’elenco degli spettacoli attesi per il prossimo anno e scoprire ogni volta che c’è qualcosa di interessante e affascinante da andare a vedere. Rappresenta un momento consolatorio, che possa riempire l’inverno, a volte così cupo e troppo frenetico. Prendersi un momento per conoscere il teatro, per apprezzare chi va in scena e accrescere così la propria cultura credo che sia ormai doveroso per ognuno di noi.

Entrambi hanno annunciato una programmazione sobria senza fare promesse azzardate, ma cercando di rintracciare la rotta artistica nella centralità dell’attore e le molte possibilità di rinnovamento che attesteranno il nuovo corso.

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La nuova stagione, in particolare dello Stabile di Roma (di cui fanno parte il Teatro Argentina e il Teatro India) presentano una locandina davvero singolare: un quadrato nero su cui è scritto “Il teatro specchio dell’uomo”, attorno invece altre forme rettangolari, di vari colori, su cui campeggiano incitamenti a varie declinazioni del pensiero e dell’emotività tipiche dell’uomo (vendetta, gelosia, democrazia, amore, passione, rancore, follia, trionfo).

Questi i grandi nomi presenti nel cartellone: Antonio Latella metterà in scena lo spettacolo “Un tram che si chiama desiderio”. Lavia proporrà “Tutto per bene” di Pirandello, Mauri: la farsa tragica di Andreev “Quello che prende gli schiaffi”, Luca Ronconi guiderà Mariangela Melato nel “Nora alla prova” di Ibsen, poi ancora Paolini aprirà con “ITIS Galileo”. Ci saranno anche Pippo Delbono, Toni Servillo, Marco Tullio Giordana, Emanuela Giordano, fino alla grandissima opportunità di vedere – complice la tanto sperata collaborazione con la Fondazione Romaeuropa, – “Un flauto magico” di Peter Brook. Toni Servillo

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Una mosca, una pasticca, uno sfondo bianco e una scritta: I’m With You. Questa è la copertina dell’ultimo album dei Red Hot Chili Peppers: Io sto con te, uscito lo scorso 30 agosto.

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l conosciuto e rassicurante pop rock, il solito ciclico Groove che traccia un solco di bassi profondi, cori e rintocchi di campane.

La registrazione del nuovo album, iniziata il 13 settembre 2010, prevede quattordici tracce e qualche novità significativa: il contributo del pianoforte, per la prima volta, suonato da Flea e il nuovo chitarrista Josh Klinghoffer, perfettamente a suo agio tra i riff agili e gli accordi graffianti tipici dei Chilis. Così cinque anni dopo l’uscita del doppio album Stadium Arcadium, i californiani Red Hot tornano sulla scena con un titolo intimista, minimalista, quasi sentimentale, proposto proprio dal nuovo chitarrista, il sostituto di quel John Frusciante che per la seconda volta è uscito dal gruppo (parafrasando il famoso titolo del libro di Enrico Brizzi), non per disintossicarsi questa volta, ma per seguire progetti musicali differenti e soprattutto perché come ammette lui stesso: «Devo fare quello che sento di fare». Per Dave Navarro, il sostituto di allora, non fu facile, ma Klinghoffer sembra aver dimostrato fin da subito la personalità e la grinta adatte per entrare nel

cuore dei fan dei “Peperoncini Piccanti”. Il primo singolo, estratto dall’album prodotto da Rick Rubin e finito di registrare il 18 marzo 2011, è The Adventures Of Rain Dance Maggie, un brano funk con reminiscenze Rolling Stones, da Exile On Main Street a Tattoo You, come ammette lo stesso Flea in una lunga intervista. In Italia i Peppers suoneranno il 10 dicembre a Torino e l’11 a Milano e dal 29 giugno è cominciata la prevendita dei biglietti, con precedenza per chi ha preordinato il nuovo disco. Sapranno stupire come sempre con le loro esibizioni sceniche, spettacolari e piene di vibrazioni e grande energia. Curiosità sul gruppo: I Red Hot Chili Peppers sono una delle band più di successo della storia del rock, hanno venduto oltre 60.000.000 di album in tutto il mondo e vinto 6 Grammy Awards (tra cui “Best Rock Album” per Stadium Arcadium, “Best Rock Performance By a Duo or Group” per “Dani California, “Best Rock Song” per “Scar Tissue” e “Best Hard Rock Performance With Vocal” per “Give It Away”). Il gruppo è formato dal cantante Anthony Kiedis, il bassista Flea, il batterista Chad Smith ed il chitarrista Josh Klinghoffer.

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Musica > di Eugenio Giannetta



Agenda eventi

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La redazione non risponde di eventuali cambiamenti a date e prezzi pubblicati

AVRIL LAVIGNE

10 SETTEMBRE - ore 21.00 Palalottomatica - ROMA Prezzi da 36,80 a 41,40 Euro Info: Ticket One 892.101

CAPAREZZA

10 SETTEMBRE - ROMA Auditorium Parco della Musica (sala Santa Cecilia) ore 21.30 Prezzo 18,00 Euro + d.p. Info: Ticket One 892.101

STADIO

17 SETTEMBRE - ROMA Fiano Romano - ore 21.30 Piazza Caduti di Nassirya Info: Ticket One 892.101

MARIO BIONDI

23 SETTEMBRE - ROMA Auditorium Parco della Musica (sala Santa Cecilia) ore 21.00 Prezzi da 40,00 a 60,00 Euro Info: Ticket One 892.101

GIGI PROIETTI

29 SETTEMBRE - ROMA Di nuovo buonasera‌ a tutti Teatro Sistina ore 21.00 Prezzi da definire Info: www.ilsistina.com

NEGRAMARO

4-5-7-8 OTTOBRE - ore 21.00 Palalottomatica - ROMA Prezzi da 34,50 a 46,00 Euro Info: Ticket One 892.101

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Cartotecnica Cartelli vetrina, espositori, scatole ed astucci, pubblicazioni speciali. Editoria Riviste, newsletter, magazine e tutto ciò che necessita di particolari cure e date di uscita certe.


Stampe varie Brochure, calendari, depliant, volantini e cartoline.

cscgrafica Via Antonio Meucci, 28 • 00012 Guidonia • RM zona industriale Santa Sinforosa (Via Tiburtina km 18,300) t 0774 353308 • f 0774 550179 info@cscgrafica.it • www.cscgrafica.it


Medicina > di Liliana Ranieri D’ovidio

La Salute...

Approfondimenti sulla Medicina Generale

A cura della Dott.ssa Lilliana Ranieri D’Ovidio Direttore Tecnico presso lo studio Elkalab s.r.l. di Aprilia

Preoccupiamoci del nostro apparato oro-faringeo:

La Rinolaringofibroscopia

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a rinolaringofibroscopia, è un’indagine diagnostica avanzata e rapida, eseguita con l’ausilio di un fibroscopio. Il fibroscopio è un sottile tubicino di 3.4 mm di diametro, provvisto di fibre ottiche, che può essere collegato a un computer e permette di esaminare le vie aeree superiori: naso-faringe-laringe. Esso viene inserito nella cavità da esaminare e, grazie alle fibre ottiche, le immagini vengono visualizzate su un monitor ad alta risoluzione. L’introduzione non è dolorosa ma solo un po’ fastidiosa e permette di analizzare con accuratezza, mediante la rinoscopia anteriore, il vestibolo nasale, il setto cartilagineo, la testa del turbinato inferiore, medio e superiore e i relativi forami di comunicazione coi seni paranasali. Proseguendo nell’esplorazione, si può arrivare ad esaminare la parte alta del rinofaringe con possibilità di esaminare i forami di uscita della tuba uditiva (Tuba di Eustachio), 58

che mette in comunicazione l’orecchio medio con l’esterno. Più in basso potremo visualizzare faringe e ipofaringe e, proseguendo, l’organo vocale: la laringe. La video-endoscopia rinofaringolaringea è attualmente il metodo più avanzato per lo studio delle vie aeree superiori. L’indagine ha una durata molto breve, di circa cinque minuti. Le immagini, digitalizzate e proiettate sul monitor, riescono a evidenziare anomalie anatomiche e patologiche del naso, dei seni paranasali, della faringe e della laringe. Terminato l’esame, viene consegnato al paziente un CD o un DVD con le foto o col filmato di quanto individuato in sede di visita, cosa molto importante per poter avere uno storico del soggetto e per poter effettua-

re eventuali studi successivi. Le patologie più frequenti che tale metodica ci permette di individuare sono: la deviazione del setto nasale, l’ipertrofia dei turbinati, i polipi nasali, l’ipertrofia delle adenoidi, e molte delle patologie del cavo orale; inoltre vengono riscontrate le patologie delle corde vocali, come ad esempio “i noduli dei cantanti”, patologia molto frequente in chi utilizza la voce per motivi professionali (vedi per esempio gli insegnanti), i polipi delle corde vocali e, non ultime per importanza, le patologie neoplastiche. Ecco che torniamo al discorso, più volte affrontato, dell’importanza della prevenzione, atta a evitare o quanto meno a minimizzare i danni che potrebbero derivare dalla tardiva scoperta di una malattia “seria”. Per informazioni e domande rivolgersi all’otorinolaringoiatra, Dott. Roberto Denni, presso lo studio medico Medicaldream.

Per le vostre domande al Dott. Roberto Denni potete inviare una mail a redazione@foryoumagazine.it


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Beauty > di Tony al Parlamento

Ricette di bellezza Consigli utili per la cura della vostra estetica Per le vostre domande a Tony al Parlamento inviate una mail a: redazione@foryoumagazine.it

INESTETISMI DELLA PELLE... Curiamoli con ingredienti naturali

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arissime lettrici, come ogni mese proveremo anche in questo numero a darvi dei consigli e dei suggerimenti che potranno tornarvi utili sia per eliminare in modo del tutto naturale i piccoli inestetismi della vostra pelle sia per la cura della vostra persona.

di succo di pompelmo. Amalgamare il tutto ed applicare sui capelli massaggiando bene la cute, stropicciando bene anche le punte. Lasciare agire il prodotto per circa 10 minuti dopodichè procedere con lo shampoo. Se necessario, ripetere l’applicazione ogni settimana.

Per ciascuno di questi problemi come sempre, consiglierò delle ricette di bellezza, di facile applicazione, di sicuro effetto ed economiche al tempo stesso, fatte con ingredienti naturali, che spessissimo sottovalutiamo e che potrete trovare nella cucina della vostra casa.

Un composto veramente semplice ed efficace è quello di unire insieme un cucchiaio di miele, un cucchiaio di rhum ed un cucchiaio di latte. Amalgamare bene ed applicare su tutta la capigliatura avendo cura di massaggiare bene la cute. Pettinare e lasciare riposare il più a lungo possibile, dando così modo all’impacco realizzato di agire in profondità. Al termine procedere con il solito shampoo. Ripertere questa applicazione tutte le settimane fino al raggiungimento dell’obiettivo. I vostri capelli diventeranno sani, belli, soffici e lucidissimi.

Questo mese dedichiamo l’intera rubrica alla cura dei vostri capelli che solitamente nel periodo estivo, causa mare, salsedine, sole o cloro della piscina, hanno bisogno di una cura più intensa.

Capelli secchi Per i capelli secchi e sfibrati, è consigliabile fare un’impacco composto da: Olio d’Oliva, olio di ricino e olio di mandorle; applicare il tutto massaggiando bene la cute, dopodichè lasciare riposare il più a lungo possibile e procedere con il solito shampoo. In alternativa: Unire un tuorlo d’uovo, un cucchiaio di miele, un cucchiaio di olio di ricino e un cucchiaio 60

Capelli secchi e opachi

Capelli scuri e opachi Per rendere lucidi i capelli scuri, pre-

parare un decotto ottenuto facendo bollire 2 manciate di foglie fresche di noce in un litro d’acqua per 10 minuti. Filtrare il tutto ed utilizzare l’impacco dopo il normale shampoo. Vedrete che i vostri capelli diventeranno lucidissimi e ricchi di riflessi caldi. In alternativa: Fare bollire per 5 minuti in mezzo litro d’acqua 2 bustine di thè. Usare qusto decotto dopo lo shampoo come ultimo risciacquo.



Psicologia > di Anna Caruso

Il mondo di oggi Cerchiamo di capirne i problemi... A cura della Dott.ssa Anna Caruso: Psicologa e Psicoterapeuta, consulenza sessuale e relazioni di coppia

LA TERAPIA BREVE AD APPROCCIO STRATEGICO

I

n questo articolo parlerò del modello psicoterapeutico breve ad approccio strategico che è poi il mio modello di riferimento. Tale modello psicoterapico utilizza svariati strumenti per ottenere risultati di cambiamento e il raggiungimento di una migliore qualità della vita nel più breve tempo possibile e con la giusta efficacia! Uno dei più importanti strumenti è l’uso della tecnica ipnotica, tema che approfondiremo nei prossimi numeri. Questo approccio si basa sul profondo convincimento che deve finalmente essere sfatato, quel punto di vista ancora presente e prevalente negli altri modelli a partire dai modelli psicoanalitici Freudiani i quali sostengono che gli esseri umani sono predestinati fin dalla prima infanzia a vivere e continuare a ripetere un copione comportamentale appreso durante la primissima infanzia (coazione a ripetere) e soprattutto come sosteneva erroneamente Freud spinti solo da forze non controllabili e istinti! La terapia strategica sostiene invece che: - le persone possono cambiare. - che ogni individuo ha insito in sè la capacità di autodeterminazione. - l’individuo è ciò che si permette di essere.

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- ogni persona è un soggetto che agisce e non un oggetto che subisce! Quindi il concetto basilare consiste nell’essere convinti che ogni individuo è capace di costruire un progetto, un piano e degli obiettivi di vita sempre migliori e soddisfacenti: Cambiare si può! Ogni persona è responsabile di ciò che è: “ognuno è l’artefice di se stesso” e in quanto tale ha potere di scelta e di autodeterminazione. Le circostanze, gli eventi di vita, si è vero possono essere più o meno difficili o influenzare in alcune circostanze tale potere ma sempre e a tutti è dato quel margine di scelta, di recupero, di consapevolezza che ci può far dire: “io posso ripartire”. Ulteriori approfondimenti sull’argomento continueranno nei prossimi numeri.

Se volete chiedere un consiglio alla Dott.ssa Anna Caruso contattare il 392.8532522 oppure visitatate il sito: www.psicology-a.it



Sociologia > di Tiziana De Francesco

“Cultura” Familiare Il mondo dell’uomo e della donna... Per le vostre domande a Tiziana De Francesco inviate una mail a: redazione@foryoumagazine.it

QUANDO L’IMPRENDITORIA IN ITALIA SI TINGE DI ROSA

L’imprenditoria femminile è un concetto nuovo che è diventato di uso comune negli ultimi anni, a fronte di una società in continuo cambiamento dove le donne cercano di farsi spazio nelle imprese e di acquisire posti di lavoro di rilievo. In questo senso si parla spesso di pari opportunità e di imprenditoria femminile, ma nel panorama delle concrete iniziative sul tema esiste ancora poca informazione. Sempre di più, infatti, sono le donne che non trovando un lavoro ad hoc, in linea con le proprie esigenze, decidono di “inventarne” uno per essere competitive in un mondo, quello lavorativo, dove la discriminazione nei confronti delle donne (e ancor più delle mamme) è ancora purtroppo una presenza ingombrante. In Italia la legge di rife-

rimento è la n. 215 del 25.02.1992, che rappresenta la normativa in materia di “Azioni positive per l’imprenditoria femminile”, e dal successivo regolamento ( il DPR 314 del 2000). Scopo della legge è principalmente quello di favorire la creazione e lo sviluppo dell’imprenditoria femminile, agevolando l’accesso al credito per le imprese a conduzione o partecipazione prevalentemente femminile, oltre a prevedere una serie di agevolazioni di tipo finanziario e per l’acquisizione di servizi reali. Ogni articolo di questa legge è un piccolo passo nel cammino che porta all’apertura della propria impresa; la strada, per chi decide di iniziare, è lunga e non possiamo certo dimenticare i giri all’interno della burocrazia che non certo ci faciliteranno le cose ma l’importante è avere la forza di volontà che a noi sicuramente non manca.

La legge 215/92 è lo strumento di agevolazione attraverso il quale il Ministero delle Attività Produttive mette a disposizione dell’imprenditoria femminile stanziamenti sotto forma di contributi a fondo perduto

S

i dice sempre che dietro un grande uomo c’è sempre una grande donna. Ma se questa grande donna tentasse il colpaccio e superasse il grande uomo, andando a piazzarsi davanti, cosa accadrebbe? Per la risposta sembra solo questione di tempo.

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Architettura > di Emanuela Falconi

Forme di Arte Progetti e tecnologie di costruzione

A cura di Emanuela Falconi Architetto presso lo studio Progest

Un guscio di legno come rifugio temporaneo nel freddo del Canada condo regole geometriche mettendo in relazione i primi due rifugi, che sono ruotati tra loro di 120 gradi. Tre coppie così costituite vengono poi poste in relazione tra loro attraverso una seconda rotazione di 90 gradi, formando il gruppo e definendo uno spazio interno intermedio, all’interno di un insieme ancor più ampio di strutture.

U

n gruppo di gusci in legno progettati per muoversi dolcemente al vento, ondeggiando o galleggiando su superfici ghiacciate: il progetto si intitola Skating Shalters ed è stato disegnato dallo Studio Patkau Architects. Si tratta di rifugi temporanei ad impatto zero collocati nella freddissima città canadese di Winnipeg. Durante gli inverni, che in questa regione durano fino a 6 mesi, i fiumi Red ed Assiniboine s’incontrano al centro della città dando vita a piste di pattinaggio lunghe molti chilometri ma poco fruibili per via delle temperature che scendono fino a 30 gradi sotto lo zero. L’intervento realizzato dallo Studio Patkau Architects ha previsto un gruppo di rifugi, capaci di ospitare solo poche persone alla volta, rag66

gruppati in piccoli ‘villaggi’ dall’atmosfera intima. “Le strutture si sollevano in piedi, spalle al vento, come un branco di bufali stretti l’un l’altro per proteggersi vicendevolmente dalle forze della natura”, spiegano i progettisti. La “pelle” che riveste ciascun rifugio è composta da 2 strati di compensato flessibile, spessi 5 millimetri ciascuno, tagliati in diverse parti a fomare un “pattern” ed assemblati ad un’armatura in legno, costituita da una base triangolare e da un asse centrale a forma di cuneo. Test costruttivi condotti sulla struttura hanno evidenziato i punti maggiormente colpiti dalle sollecitazioni di flessione, di conseguenza questi ultimi sono stati alleggeriti con una serie di tagli e aperture. La forma del rifugio è la risultante di questo processo di sollecitazione/deformazione del guscio. Il gruppo di gusci è organizzato se-

All’interno di ciascun guscio l’arredamento è ridotto ai minimi termini: sulla base triangolare che fa da piano di calpesto trovano posto dei semplici “sgabelli” in legno che imitano la forma di un tronco d’albero tagliato.

Per le vostre domande all’Arch.tto Emanuela Falconi inviate una mail a: redazione@foryoumagazine.it


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Personaggi > di Sara Latorre

I miti della storia... In un viaggio tra cultura e leggenda Per le vostre domande a Sara Latorre inviate una mail a: redazione@foryoumagazine.it

Amy Winehouse:

La stella del soul non è più con noi

L

a star del palcoscenico della musica moderna, la cantautrice britannica conosciuta sulla scena internazionale per la sua musica e le indubbie doti artistiche è stata ritrovata morta il 23 Luglio scorso nel letto della sua casa al civico 30 di Camden Square. Aveva 27 anni, l’età soprannominata orami da tutti “maledetta” perchè sembra segnare un crudele epilogo per molti artisti famosi da Jim Morrison a Jimi Hendrix, da Janis Joplin a Kurt Cobain e ora anche Amy è entrata a far parte del club. Le cause della sua morte sono ancora da stabilire con certezza ma sembra siano da attribuire ad un massiccio cocktail di droghe ed alcool.

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paura e dall’insicurezza che la rendevano incapace di essere all’altezza di se stessa, del suo genio musicale e del successo. Uccisa forse proprio da questo, da un successo che faceva a pugni con la sua fragilità, “sono una persona poco sicura di sé -aveva detto- dubito della mia apparenza e più ho dubbi e più bevo”. Così Amy inizia a diventare famosa anche per la sua condotta sregolata, viene arrestata nel 2007 per possesso di marijuana e rilasciata subito dopo sotto cauzione, si presenta ai concerti pelle ed ossa, ubriaca e stravolta come nell’ultimo di concerto a Belgrado conclusosi tra i fischi, perché così sconvolta da non riuscire a cantare.

Nasce nel 1983 a Enfield in Inghilterra da una famiglia di origine ebraica, figlia di un tassista e di una farmacista. Affascinante e trasgressiva icona di mode in continua trasformazione dal look provocatorio ed a volte eccessivo si presenta al mondo con un talento che le permette di essere paragonata a cantanti del calibro di Aretha Franklin e Sarah Vaughan, voci importanti che hanno segnato la storia della musica soul, jazz e r‘n’b.

Nel 2007 la cantante Courtney Love, vedova di Kurt Cobain, celebre cantante dei Nirvana, preoccupata per Amy dirà “non ho mai visto nessuno prendere così tanta coca come lei. Neppure io ero così esagerata”. Ma a nulla sono valsi i consigli della famiglia e degli amici tra cui anche il chitarrista dei Rolling Stones, Keith Richards per smettere con quella “robaccia”.

Esce con il suo primo album “Frank” nel 2003 che vende 1 milione e mezzo di copie e riceve numerose critiche positive anche se la cantante arriva alla fama internazionale con l’album “Back to Black”. Le sue canzoni sono per lo più autobiografiche e spesso i suoi testi travolgenti parlano di grandi passioni o di delusioni sentimentali. Canzoni come “Rehab” o “You know i’m no good” che l’hanno resa famosa sembrano tracciare il ricordo di una vita difficile, vissuta tra eccessi ed abusi nei quali la cantante si rifugiava per scappare dalla

Amy è stata cremata secondo la sua volontà e le sue ceneri unite a quelle della sua cara nonna Cynthia, a cui lei era molto legata, sono state disperse nel cimitero ebraico Edgwarebury Jewish Cemetery il 26 luglio passato.


Letteratura >

Kate Morton

Il libro del mese Recensioni ed attualità letterarie

UNA LONTANA FOLLIA

Kate Morton ritorna con una storia d’altri tempi, intessuta di passione e di mistero, che accarezza il cuore e conquista per sempre. Dopo il grande successo del romanzo “Il giardino dei segreti” ecco che la giovane scrittrice Kate Morton torna in libreria con un nuovo appassionante romanzo dal titolo “Una lontana follia” edito dalla casa editrice Sperling & Kupfer. Edie Burchill si reca a far visita per pranzo ai suoi genitori. Mentre lei e la madre Meredith sono intente a preparare il pranzo cade dalla buca della posta sulla porta di ingresso una lettera. Edie la prende e notache quella lettera reca il timbro di ben cinquant’anni prima e l’indirizzo di Milderhust Castle. Milderhust Castle è il luogo in cui la madre ha vissuto durante la guerra quando era solo una ragazzina dove venne accolta da Juniper Blythe, dalle sue sorelle e dal padre Raymond Blythe conosciuto per aver scritto il romanzo gotico per bambini dal titolo “La vera storia dell’uomo di fango”. Nel vedere l’indirizzo su quella lettera Meredith appare sconvolta e le lacrime iniziano a solcare il suo viso.

Questo sconvolgimento non può essere altro che il segno di un immenso segreto nascosto nel suo animo. Edie che ha sempre pensato che la madre fosse una donna fredda e silenziosa decide allora di scoprire la verità sul suo passato e di portare quel segreto alla luce del sole. Ecco allora che Edie deve intraprendere un viaggio indietro nel tempo, un viaggio che ha inizio proprio in quel castello dove ancora oggi vivono le tre sorelle Blythe. Juniper in realtà è come una sorta di fantasma in quella casa ricca di ricordi. Da quando il suo fidanzato la abbondanò nel 1941 Juniper infatti è caduta in uno stato di profonda follia e le sue due sorelle cercano come possono di prendersi cura di lei giorno dopo giorno. Edie vaga tra le stanze del castello ormai in rovina e lentamente inzia a mettere insieme i frammenti della vita di sua madre e della vita di tutta quella strana famiglia. Scoprirà alla fine molto più di quello che avrebbe creduto e così facendo si sentirà più vicina a sua madre, imparerà a capirla e a volerle bene.

Una lontana follia

Autore: Kate Morton Genere: Romanzo Editore: Sperling & Kupfer Pagine: 544 Prezzo: € 18,90

Un romanzo ancora una volta ricco di suspence dove il mistero aleggia in ogni pagina tenendo il lettore incollato alla storia. Curiosità sulla scrittrice Kate Morton, australiana, a ventinove anni scrive il suo primo romanzo “Ritorno a Riverton Manor”, che diventa subito un grande successo internazionale. Con “Il giardino dei segreti” conferma il suo talento e si afferma definitivamente sulla scena letteraria mondiale. Affascinata dall’Ottocento, si è laureata con una tesi sulla tragedia nella letteratura vittoriana e attualmente sta svolgendo un dottorato sul gotico nel romanzo contemporaneo. Vive a Brisbane con la famiglia. Il suo secondo libro, il Giardino dei segreti è stato al vertice delle classifiche di Australia, Stati Uniti, Francia e Germania, e Amazon (primo sito di e-commerce a vendere libri) lo ha inserito tra i 10 migliori libri del 2009. 69


Animali > di Paola Pellegrini

Pet Therapy e

Felinoterapia

…Se penso a un Gatto mi vengono in mente le orecchie dritte, gli occhi spalancati, i baffi tesi e vibranti (il loro vero nome è vibrisse), le code oscillanti, i balzi improvvisi, le narici curiose, le capriole rocambolesche, il corpo lascivo, i sonni profondi...

Q

uei buffi stiracchiamenti a fisarmonica, l’eleganza dei movimenti, i silenzi loquaci, le fusa reiterate, il calore peloso, gli strofinamenti contro le gambe, la vigilanza assidua, i graffi predatori… Potrei continuare all’infinito in questa apologia felina; perché chi come me sceglie un gatto come compagno di vita, lo fa perché ne è assolutamente sedotto oltre che affascinato. Il nostro beniamino a quattro zampe ha generalmente un carattere sornione, ma è capace di scatti rapidi ed efficaci quando la situazione lo impone. Il suo universo è retto dall’armonia, dall’assenza di rumori, dall’ordine, dalla pulizia. In America è stato dimostrato attraverso analisi di laboratorio, che chi possiede un gatto è più sano di chi non ne ha. Per un fattore fisiologico: l’azione di accarezzare il gatto calma, e il contatto con esso diminuisce la presenza del cortisolo nel sangue (l’ormone chiamato “dello stress”) e abbassa il livello di tensione nel corpo e il livello della pressione sanguigna, prevenendo in questo modo le malattie del cuore. Inoltre esistono dei benefici di tipo psicologi-

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co: chi possiede un gatto accusa meno il senso della solitudine ed è stimolato nel senso della responsabilizzazione; prendersi cura del gatto, dargli da bere, da mangiare, spazzolarlo, ci fa sentire importanti, meno depressi nei confronti della vita e ci distrae da cattivi pensieri. Il gatto, per la sua indole poco gregaria e piuttosto narcisistica, può essere indicato per delle attività assistite con l’ausilio dell’animale (AAA= Animal-Assisted Activities) piuttosto che per delle terapie assistite con l’ausilio dell’animale (AAT= Animal-Assisted Therapy), ossia per interventi che abbiano degli obiettivi di tipo ludicoricreativo piuttosto che fini terapeutici specifici. Esistono comunque delle razze, come la Ragdoll, più indicate di altre, grazie al loro carattere mansueto; invece il Soriano (il classico gatto striato), è meno adatto perché amante della libertà e della vita selvatica. Insieme in questa rubrica, conosceremo tutti i perche’ del gatto, il suo linguaggio del corpo, la sua prossemica, le sue preferenze e la sua storia. Per informazioni rivolgersi a: paolapellegrini@hotmail.com



Movida > di Gianfranco Cera

relations

Public

Gianfranco Cera Il gruppo TNT di Gianfranco Cera dopo il grande successo ottenuto al Futurarte Roma, è pronto ad offrirvi per la stagione estiva i migliori locali di tendenza del momento...

Giovedi sera: SPORTING DISCO - Ostia Venerdi sera: PARCO ROSATI - Roma Eur Sabato sera: EISHA Glam beach - Ostia Per ulteriori informazioni Liste e Tavoli Riservati, contattare il: 328.462.28.33 Lista CERA Siamo presenti anche su Facebook:

Gianfranco Cera Gianfranco Feste Cera Pippo il Barone For You Magazine Party 72


Parco Rosati Roma Eur Via delle tre fontane, 24

Infoline: 328.4622833

facebook: gianfranco feste cera

...for your pleasure

73



Ostia Lido Lungomare Lutazio Catulo, 12

...for your pleasure

contact:

available on facebook gianfranco feste cera emanuele pandolfi pippo il barone For You Magazine

Infoline:

328.4622833

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di iove Il G

in Sport

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fo er P e r in f r a n c o C 3 G ia n . 4 6 2 2 8 3 328



IL PACCHERO SOLITARIO

FOSCHINI VILLAGE

Locale raffinato dove si respira un’atmosfera rilassante e discreta, con un servizio accogliente ideale per trascorrere un momento fra amici o in famiglia, il tutto per riscoprire l’antico rito di stare a tavola con piacere.

Il posto giusto dove passare una bella serata in un ambiente riservato e accogliente. Risto Pub carne e pesce alla griglia con sfiziosi antipasti, primi piatti e dolci fatti in casa. Locale interno climatizzato. Oppure all’aperto in giardino con musica.

Specialità: Pesce e Carne Aperto: Pranzo e Cena - Riposo: Lunedì Prezzo Medio: 30/40 euro Info e prenotazioni: 06.92062042

Specialità: Carne e Pesce Aperto: Pranzo e Cena - Riposo: Lunedì Prezzo Medio: 20/40 euro Info e prenotazioni: 06.9268039

info@ilpaccherosolitario.it

foschiniclaudio@gmail.com

Aprilia: Via Verdi, 29

(Ang. via M.Aurelio)

Aprilia: Via Nettunense Km. 27,400

LA FONTE

LE SCALETTE

Il locale dispone di 4 ampie sale interne in un ambiente rustico e accogliente, con cucina a scelta tra carne e pesce. La pizzeria dal canto suo, diventata ormai un cult, offre una sfiziosissima pizza alla pala.

Locale molto confortevole e ben strutturato. Il menù di qualità, prevede antipasti

Specialità: Cucina Mediterranea e Pizza alla Pala Aperto: Pranzo e Cena - Riposo: Lunedì Prezzo Medio: 15/30 euro Info e prenotazioni: 06.9251265 Contatto Facebook: Simone La-Fonte

Aprilia: Via Fossignano 94

vari, ben assortiti e non scontati, primi di ottimo livello per non parlare della carme di primissima scelta, cotta sulla brace secondo il proprio gradimento. Specialità: Cucina Mediterranea e Carne alla brace Aperto: A Cena e Domenica Pranzo e Cena Prezzo Medio: 25/40 euro Info e prenotazioni: 06.93955095

Genzano: P.zza D. Nazario Galieti, 10


Claudio Scaringella

Paccheri in mareggiata Kitchen > a cura de: Il Pacchero Solitario

Ingredienti per 4 persone: 1 spicchio di aglio, peperoncino e prezzemolo, ½ bicchiere di olio extravergine, ½ bicchiere di vino bianco secco , 300 gr. di pomodorini tagliati a metà, 4 pannocchie, 400 gr. di scampetti e gamberi freschi, 400 gr. di cozze e vongole veraci, 360 gr. di paccheri di Gragnano. Preferite i crostacei + piccoli perché a parità di peso danno più sapore e i prodotti locali a “Km. 0”.

Preparazione: In una padella piuttosto ampia (meglio se non antiaderente) soffriggete l’aglio schiacciato con la sua buccia ed il peperoncino nell’olio extravergine. Successivamente soffriggete a fuoco vivace i crostacei con il loro guscio, dopo averli mondati ed incisi affinché ne fuoriesca il sapore; salateli e sfumateli con il vino bianco. Lasciate consumare il vino ed aggiungete i pomodorini, le cozze, le vongole ed il brodo di pesce (oppure un paio di mestoli di acqua di cottura). Mentre attendete che si schiudano i molluschi calate i paccheri in abbondante acqua bollente,avendo cura di non salarla troppo,poiché dopo circa 6-7 minuti i paccheri andranno versati nella padella dove la loro cottura sarà ultimata aggiungendo a bisogno l’acqua in cui sono stati lessati. Lasciateli piuttosto sugosi e gustateli con un’abbondante spolverata di prezzemolo fresco.

Tempo di cottura:

20

minuti


RATATOUILLE

A GUSTO MIO

Ristorante raffinato, moderno ed elegante rinomato per la cortesia nel servizio, è in grado di offrirvi oltre ad un’ottima cucina mediterranea, delle sfiziose specialità siciliane, dolci compresi chiaramente fatti in casa. Sala con servizio WiFi gratuito.

Il ristorante, pizzeria, tavola calda è situato al primo piano del Centro Commerciale Conforama e offre un’ampia sala per banchetti, battesimi, comunioni, compleanni e cene di lavoro. Inoltre, il giovedì, il venerdì, il sabato e la domenica le vostre serate sono accompagnate dalla musica dal vivo.

Specialità: Piatti Siciliani di carne e pesce Sempre aperto: Pranzo e Cena Prezzo Medio: 20/35 Euro Info e prenotazioni: 331.12145225 Orario: dalle10.30 alle 03.00

Specialità: Carne, Pesce e Pizza Aperto: Pranzo e Cena - Riposo: Martedì Prezzo Medio: a partire da 15 Euro Info e prenotazioni: 334.3854937

S.Maria delle Mole: Via S. Pellico, 19N

Aprilia: Via Mascagni (c.c. Conforama)

VILLA FRANCESCA

DISH

Situata nel comune di Pomezia, a pochi passi dal mare, Villa Francesca è immersa nel verde di un incantevole parco, definito da piante ad alto stelo che sono palcoscenico della mirabile piscina. Inoltre Villa

Elegante ed innovativo risto-design in perfetto stile mittle europeo. Arredi minimali, luci ed atmosfera. Cucina a vista e terrazza all’aperto si integrano alla perfezione. Primi piatti sempre diversi, antipasti speciali, Il tutto accompagnato da un’ottima scelta di vini.

Francesca offre l’esclusivo servizio 3C, mettendo a disposizione degli ospiti camere con servizi privati.

Specialità: Carne e Pesce Per tutte le informazioni o per prenotare: 06.91492016 - 06.91499047 - 3928921267

Pomezia: Via Campo Jemini, 19/A

Specialità: Carne, Pesce e Pizza Aperto: Pranzo e Cena Prezzo Medio: Variabile in base al menù Info: 06.56470712 - 348.9221584 (Roberto) www.dish-ostia.it - dish-ostia@libero.it

Ostia: Via Alessandro Geraldini, 12


VINO

Sommelier> di Teobaldo Ursini

in

veritas

Questo mese vi consigliamo l’azienda Agricola Casale Del Giglio ad oggi produttrice indiscussa di vino

L

a famiglia Santarelli è nel mondo del vino sin dall’Ottocento. nel 1914 Berardino Santarelli forma a Roma l’omonima ditta con sede in Piazza Capranica, nel 1955 il figlio Dino Santarelli realizza sempre a Roma una cantina di imbottigliamento vini in via della Stazione Tuscolana e nel 1968 acquisisce l’Azienda Casale del Giglio in località Le Ferriere in provincia di Latina. Per Antonio Santarelli Casale del Giglio era la tenuta di famiglia dove da bambino trascorreva i fine settimana e tentava poi le prime corse in motorino. Ma, quando a venticinque anni inizia a collaborare in azienda con il padre Dino, avverte come quei terreni bonificati dell’Agro Pontino siano un’area vergine su cui poter tentare tutto il nuovo possibile. L’assenza di passato enologico diviene così lo stimolo determinante verso il massimo grado di libertà innovativa. Chiama accanto a sé ampelografi e ricercatori universitari e nel 1985, con il padre Dino, dà vita al progetto di ricerca e sviluppo “Casale del Giglio”, autorizzato dalla Regione Lazio, Assessorato Agricoltura, ponendo a dimora sui suoi terreni quasi 60 diversi vitigni sperimentali. Un’avventura complessa e rischiosa, mai tentata con questa scientificità, di cui diviene interprete l’enologo dell’azienda Paolo Tiefenthaler. Avventura che ripaga però l’audacia con i primi importanti risultati sulle uve rosse Syrah e Petit Verdot e bianche come Viognier, Chardonnay e Sauvignon.

I modelli di coltivazione viticola dai quali si sono ispirate queste ricerche sono quelle praticate nel Bordeaux, in Australia ed in California, che sono territori esposti all’influenza della Costa, esattamente come l’Agro Pontino, che beneficia dell’influenza del Mar Tirreno. Il prodotto di punta dell’azienda è il Mater Matuta (Syrah più pennellata di Petit Verdot), vino di razza, fiero, concentrato, dal profumo carnoso e austero, dal colore rubino cupo e con profumi di frutti neri di bosco su complessa speziatura. Secondo la filosofia di Casale del Giglio, «lo sviluppo futuro della vitivinicoltura Italiana non risiede solamente nel consolidamento dell’immagine di zone di grande tradizione, ma anche nell’ottenere, attraverso opportune scelte viticole ed enologiche, produzioni di alto livello, con il giusto rapporto qualità-prezzo, in territori ancora poco conosciuti dal punto di vista del loro potenziale qualitativo viticolo ed enologico». Ad oggi Casale del Giglio ha provveduto a riconvertire circa 125 ettari (dei suoi 150) a filare, con introduzione di varietà con il più alto grado di interazione qualitativa con il Territorio. L’attuale produzione dell’azienda Casale del Giglio offre una gamma di 15 prodotti (bianchi, rosati e rossi, una Vendemmia Tardiva e due grappe). Fonte: www.casaledelgiglio.it Antonio Santarelli 81


Il momento di difficoltà che da mesi state passando a causa di un pungiglioso Saturno richiede anco-

animo in subbuglio, e rifletterete su quanto la

ra un atto di forza, che consiste nel dedicarsi a mo-

vita vi ha dato e vi ha tolto. Urano cambia i ritmi delle vostre priorità, avrete nuovi stimoli ma sarà difficile rimettersi in moto per nuovi traguardi. I vostri numeri fortunati: 23-42-50

e finalmente stillare la propria resa dei conti, per iniziare “davvero” una nuova fase di ricostruzione. I vostri numeri fortunati: 14-17-48

rinnovi lavorativi saranno confermati dal rafforzamento dei pianeti in Vergine, sostegni ulterio-

in tavola: approfittate della pausa concessa dai

ri per la vostra lucidità e razionalità pratica. Anche a livello affettivo sarete percepiti come una roccia di sicurezza ed affidabilità per il partner.

Scorpione

L’opposizione di Giove sta per cambiare rotta, poiché il suo moto retrogrado ora inverte le carte giorni centrali di Settembre per caricarvi di “positività” mercuriana e abbattere gli ostacoli lavorativi che vi legano nell’ insoddisfazione. I vostri numeri fortunati: 16-87-90

La vivacità che vi farà cavalcare la cresta dell’onda dalla seconda metà del mese vi spinge-

rende instabili e suscettibili a livello umorale;

rà a livelli che non ricordate da molti anni… non

una nuova carica vi sarà concessa da Venere e Marte che vi darà la spinta giusta per risolvere “a modo vostro” le ostilità che vi aspettano. I vostri numeri fortunati: 11-84-85

Sagittario

Problemi di lavoro si profilano per la prima metà di settembre, una Luna inquieta vi

esagerate con i sogni e le false promesse a voi stessi, ma cercate di concentrare la carica energetica verso pochi obiettivi, ma concretizzateli! I vostri numeri fortunati: 10-19-39 Il trigono tra Plutone, Mercurio e Giove vi richiederà un attimo di pausa per capire quali sa-

ne amabili e cordiali che siete. Sarete in ogni caso

ranno le vostre azioni per un ottimo autunno. Avre-

supportati dal fascino di Venere in sestile e da un Giove premuroso per convergere questo eccesso di elettricità in forza vitale e dinamismo psicofisico. I vostri numeri fortunati: 2-29-54

Capricorno

Il passaggio di Marte vi rende inquieti, e l’energia di questo pianeta non vi rende le perso-

te iniziativa a livello personale ed imprenditoriale, oltre ad un certo intuito fortunato per sentieri non solo lavorativi che fin’ora non avevate considerato. I vostri numeri fortunati: 4-5-54

Continuate a supportare i vostri piani e gli obiet-

Novità lavorative arrivano nel vostro cielo

tivi preposti, anche in amore è consigliato di andare

sulle ali veloci di Mercurio, in ogni caso avrete bi-

avanti ma con prudenza. L’uscita del Sole dal vostro

sogno di prendere tempo e ragionare sulle conse-

segno vi rende più forti ma preparatevi a nuove scalate, con Marte che segnerà la fine del mese con toni più movimentati soprattutto in coppia. I vostri numeri fortunati: 22-55-79

Acquario

Gemelli Cancro Leone Vergine

menti di relax, vivere gli attimi per il loro significato,

Le nuove possibilità economiche e i probabili

I vostri numeri fortunati: 9-10-42

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Bilancia

La vostra interiorità acquista maggiore spessore, vi soffermerete con cura sul moto del vostro

guenze dovute a strade inaspettate che vi si delineeranno davanti. Nettuno nel segno vi consiglia di ragionare meno e ascoltare più il vostro istinto. I vostri numeri fortunati: 12-51-73

Il Sole vi rende carichi di interessi e progetti

Vi sentite stanchi e affaticati: è dovuto all’op-

non solo lavorativi, e sicuramente l’inizio dell’anno

posizione del Sole e di Mercurio che vi rendono

lavorativo sarà contrassegnato da vigore, raziona-

complicate anche le cose più semplici. In questi

lità, buoni propositi e tanto ottimismo, che ormai

casi non c’è molto da dire: un “abbiate pazienza”

da tempo mancava nel vostro delicato visino angelico. Quindi…buon compleanno! I vostri numeri fortunati: 24-29-84

Pesci

Toro

Ariete

Oroscopo del mese > a cura di CygnusCera

è la cosa più sincera e veritiera. Si consigliano tisane rilassanti e anche un po’ di cioccolata. I vostri numeri fortunati: 28-29-72




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