Settembre 2016
AttualitĂ
Moda
Attenzione allo Smartphone walking
Christian Dior
Salute
Storie serie cambiano la vita in meglio
Sindrome da deficit di attenzione
Viaggio Isole di Tuamotu Polinesia Francese
Life
Musica Bruce Springsteen ...e molto altro ancora all’interno
Editoriale di RAFFAELLAPATRICELLI
Anno 7 - Numero 8 Settembre 2016
For You Magazine Vicolo Brenta, 1 - Aprilia Tel. 333.6024565
Editore e Direttore Creativo Alessandro Immordino a.immordino@foryoumagazine.it
Direttore Responsabile Raffaella Patricelli
direttore@foryoumagazine.it
Collaboratori Tiziana Sacchetti, Pamela Polizzi Silvestro Bellobono, Giovanna Testa Gianluca Rini, Daniela Maccioni Ilaria De Donatis, Laura de Rosa Stampa Pignani Printing Via Monte Pogliano - Nepi (VT) Per la tua pubblicità su FOR YOU MAGAZINE redazione@foryoumagazine.it www.foryoumagazine.it E’ vietata la riproduzione anche parziale di testi, grafica, immagini e spazi pubblicitari realizzati da For You Magazine Salvo accordi scritti le collaborazioni a For You Magazine sono da ritenersi gratuite e non retribuite
GUARDIAMO AVANTI CON SPERANZA... Cari lettori, i giorni in cui sto preparando il mio editoriale per il numero di settembre sono quelli del terremoto ad Amatrice. Una vera tragedia colpisce ancora una volta il nostro Paese. Io sono tra coloro che quella notte tra il 23 e il 24 agosto ha avvertito la scossa, saltando dal letto, nonostante la mia casa si trovi ad Aprilia. Una notte insonne, un’angoscia sentita da lontano e non condivisa con chi davvero ha visto la morte in faccia. La memoria di quanto accaduto riporta al terremoto che avvenne a L’Aquila; la Protezione Civile ha asserito che la portata della tragedia è forse anche maggiore. Passati i giorni dello sgomento, della paura e dello sconforto si deve ripartire. Le città devastate dal sisma meritano di tornare alla normalità quanto prima. La speranza è che l’intera comunità italiana si possa mobilitare per fornire aiuti e sostegno adeguato. Amatrice va ricostruita, insieme a lei anche gli altri piccoli centri tra Lazio e Marche colpite da questa tragedia. Il pensiero di For You va alle vittime, tra loro purtroppo tanti bambini. Per loro ora si deve scegliere di guardare avanti. Con la speranza che fatti di questo tipo non accadano mai più.
Registrazione al Tribunale di Latina Nr. 927 del 23/07/2010
Raffaella Patricelli
Distribuzione gratuita
direttore@foryoumagazine.it
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8 Attualità:
Tre giorni di lavoro a settimana per gli over quaranta.
10 Attualità:
Smartphone walking. Attenzione, anche in Italia è allarme.
12 Ambiente:
Aria condizionata: Otto utili rimedi naturali da non sottovalutare.
14 Life:
L’importanza di una storia d’amore seria e di come ci cambia la vita.
16 Life:
Sport e alimentazione, utili suggerimenti sugli errori da evitare.
18 Tecnologia:
Guasti progarammati, in arrivo una legge speciale a tutela del consumatore.
20 Salute:
Sindrome da deficit di attenzione e iperattività: è boom di diagnosi.
26 Estetica:
Rimedi naturali e non per eliminare le macchie solari sul viso e sulla pelle.
32 Alimentazione:
Consigli utili da seguire, per tornare in ottima forma dopo il periodo estivo.
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34 Viaggio: Polinesia francese. Isole di Tuamotu. 38 Moda donna: Christian Dior Collezione Estate. 42 Shopping donna: Le nuove tendenze del momento. 45 Shopping donna: Favolosi gioielli di nuova collezione. 46 Shopping uomo: Le nuove tendenze di moda. 50 Design: Living Room. Consigli per l’arredo. 54 Cinema: Il remake del celebre I Magnifici Sette. 56 Musica: Il nuovo album di Bruce Springsteen.
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Attualità > di Silvestro Bellobono
TRE GIORNI DI LAVORO
OVER 40
Le persone quarantenni, secondo uno studio dell’Università di Melbourne, dovrebbero lavorare non più di 3 giorni su 7 per offrire migliori performance fisiche e intellettuali nelle loro occupazioni.
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iciamocela tutta senza ipocrisie: a chi non piacerebbe lavorare meno, guadagnando comunque il giusto, e avere così più tempo da dedicare alla famiglia, agli altri, a se stessi? È verissimo che in periodi di crisi economica chi ha la fortuna di avere un lavoro deve soltanto tenerselo stretto e lamentarsi il meno possibile; ma è altrettanto vero che imporre per legge ad un dipendente di lavorare fino a 66, 68, addirittura 70 anni rischia di rivelarsi controproducente, sia per la salute psicofisica delle persone sia per gli obiettivi produttivi e i profitti di un’azienda. Almeno quest’ultima è la conclusione a cui sono giunti i ricercatori del Melbourne Institute of Applied Economic and Social Research, che hanno condotto uno studio su circa 6500 lavoratori over 40 (3000 uomini e 3500 donne). Infatti, da questa analisi, pubblicata sul “Melbourne Institute Worker Paper Series”, è emerso che gli individui quarantenni impegnati ad esercitare la loro professione per 25 ore a settimana hanno ottenuto risultati più efficienti nei test, a differenza di coloro che hanno lavorato 55 ore a settimana palesando evidenti limiti con esiti davvero scarsi. A tal proposito il professor Colin McKenzie, uno dei tre autori dell’indagine, ha così spiegato al “Times” la sua teoria: «Il lavoro può essere un’arma a doppio taglio in quanto può stimolare l’attività cerebrale, ma allo stesso tempo lunghe ore 8
di lavoro possono causare stanchezza e stress, che danneggerebbero le funzioni cognitive». Insomma, è preferibile meno attività però svolta intensamente piuttosto che tante ore a sgobbare ma in malo modo e controvoglia. «Molti Paesi – ha proseguito il professor McKenzie – stanno aumentando l’età pensionabile, ritardando il momento in cui le persone hanno il diritto di ricevere la pensione. Questo significa che sempre più gente continua a lavorare anche in età avanzata. Ma le differenze nell’orario di lavoro sono importanti per mantenere buone funzioni cognitive negli adulti di mezza età. Ciò significa che lavorare part time per loro potrebbe garantire migliori performance». Decisamente ovvia la soluzione suggerita dallo studio australiano: i governi degli Stati industrializzati dovrebbero agire verso un adeguamento nell’orario settimanale degli over 40, poiché fisiologicamente e cognitivamente i loro corpi e i loro cervelli non sono più in grado di ripetere una prestazione dalle ore 9 alle ore 17 per cinque giorni alla settimana. Infatti, l’intelligenza fluida (quella che fa pensare logicamente e risolvere i problemi) inizia a declinare verso i 20 anni; l’intelligenza cristallizzata (quella che consente di utilizzare competenze, saperi ed esperienze) va scemando intorno ai 30. E così, dopo i 40 anni, le capacità conoscitive, deduttive e mnemoniche degradano inesorabilmente: il lavoro è, purtroppo, il primo ambito che ne risente.
Attualità > di Pamela Polizzi
SMARTPHONE WALKING
allarme
Come zombie per strada: dall’esperimento sociale condotto da Found! un italiano su due è in pericolo mentre cammina.
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esta china sullo smartphone e occhi fissi sul display, sempre: quando si aggira in città, attraversa le strisce pedonali, aspetta il bus, fa la spesa, porta a spasso il cane. Sono questi i comportamenti tipici dello “smartphone walker”, ovvero di chi, distratto dal cellulare, passeggia senza prestare attenzione ai (potenziali) pericoli che lo circondano, come gradini, semafori rossi e binari del treno. Dall’esperimento sociale condotto da Found!, utilizzando le oltre 5000 segnalazioni raccolte in cinque grandi città italiane al fine di individuare i comportamenti tecnologici urbani più pericolosi, è emerso che lo smartphone walking ha contagiato il 53% degli italiani, uno su due. I più disattenti tra tutti sono i milanesi (61%) e i romani (58%), principalmente manager (65%), imprenditori (62%) e giovani studenti (58%). Relativamente all’identikit dello “zombie” tipico, i più incantati dalla tecnologia sono gli uomini, il 58%, contro il 48% delle donne; in pole position ci sono le persone tra i 30 e i 45 anni (58%), seguiti dai giovanissimi tra i 16 e i 29 (54%) e dagli over 50 (46%). Il 65% dei partecipanti all’indagine, inoltre, ha ammesso di essersi scontrato almeno una volta con un pedone intento a scorrere il diario di Facebook, mentre il 41% ha dichiarato di essere rimasto bloccato sulla metro perché, davanti all’ingresso del convoglio, un passeg10
gero si è fermato a dare un’occhiata alla home di Instagram. Quanto evidenziato dall’indagine italiana è confermato anche da ricerche estere, segno che tale malsana abitudine non ha confini. Uno studio della Stony Brook University pubblicato dal “New York Times”, ad esempio, ha constatato un raddoppiamento (rispetto al 2010) delle visite al pronto soccorso causate dallo smartphone walking, mentre dalla ricerca del Mobile Marketing Data Labo, riportata dal “The Japan Times”, è emerso che oltre il 65% delle persone si è scontrato almeno una volta con un passante intento a smanettare con il proprio smartphone. Non tutti gli zombie 2.0, comunque, sono uguali. Found!, anzi, ne ha individuato vari profili: da quelli intenti a messaggiare, con le dita che scivolano veloci sullo schermo o che “swippano” di tanto in tanto verso l’alto, a quelli che giocano a Pokémon Go, tenendo in mano il dispositivo mobile come fosse un navigatore satellitare in cerca di nuove prede, o che ascoltano la musica con gli auricolari, completamente isolati dall’ambiente circostante. La tecnologia, che avvantaggia l’essere umano in tante situazioni, insomma, può rivelarsi pericolosa quando si cammina in città: il rischio non è solo quello di inciampare o scontrarsi con qualcuno, ma di causare incidenti stradali, mettendo dunque a repentaglio la propria salute e quella degli altri.
Ambiente > di Giulio Ragni
ARIA CONDIZIONATA
naturali
Come combattere il caldo in città risparmiando energia? Malgrado gli irriducibili del climatizzatore, esistono dei metodi alternativi e altrettanto efficaci per rinfrescare la casa senza ricorrere ai condizionatori.
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i proponiamo una mini guida con 8 semplici modi per raffreddare la vostra casa in maniera naturale, aiutando l’ambiente e risparmiando anche sulla bolletta dei consumi elettrici: volete sapere come? Ecco alcune soluzioni. Tende. Il modo più semplice è montare delle tende (o in alternativa utilizzare un ombrellone da balcone) per avere una barriera contro il sole davanti alle finestre di casa, impedendo che salga la temperatura interna nelle ore più bollenti. Tapparelle. Abbassare le tapparelle o chiudere le persiane nelle ore più calde del giorno aiuta a tenere fresca la casa: per quanto incredibile, anche chiudere le finestre contribuisce a mantenere temperature interne sopportabili, poiché in questo modo si evita che entri aria umida e pesante. Inoltre, spalancare le finestre alle prime ore del mattino, o di notte se possibile, per rinfrescare le stanze. Elettrodomestici. Spegnere tutti gli elettrodomestici che non si utilizzano al momento: oltre che essere un inutile spreco di energia, tali apparecchi generano calore. Abolite anche asciugacapelli, forni e asciugatrice, che con il caldo diventano superflui o addirittura dannosi per la propria vivibilità. 12
Luci. Le luci troppo intense, oltre a consumare energia, generano ulteriore calore, ma grazie all’ora legale, con le giornate che si allungano e le ore di sole che aumentano, si possono tenere le luci spente fino a quando non cala il buio: anche questo permette di tenere fresca la casa. Piante. Se nella vostra proprietà avete un piccolo spazio esterno da sfruttare, come una terrazza, un balcone o un giardino, riempitelo di piante e rampicanti, soprattutto sul lato più esposto e assolato della dimora, poiché il verde aiuta ad assorbire parte del calore. Bianco. Oltre alle tende fuori, ci sono le tendine interne alla casa: bisogna privilegiare in questo caso il colore bianco, che funge da schermo per i raggi solari. Isolanti. Utilizzare materiali isolanti per solai, sottotetti e, più in generale, per tutte le superfici della casa maggiormente esposte ai raggi solari. Bucato e doccia. Per mantenere fresco l’appartamento bisogna prestare attenzione anche alle proprie abitudini: ad esempio fate il bucato e la doccia nelle ore più fresche, evitando che condensa e vapore creino ulteriore umidità all’interno della casa.
Life > di Laura de Rosa
LE STORIE SERIE
la vita Per una donna è importante che le relazioni di coppia siano sane e durature. Purtroppo, però, non sempre fila tutto liscio. Tuttavia, da ogni rapporto c’è sempre l’opportunità di imparare qualcosa.
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e storie serie ci cambiano la vita? Che siano a lieto fine o meno, le relazioni importanti ci insegnano sempre qualcosa. Per esempio a conoscerci meglio, a capire se finiamo spesso risucchiate nelle solite dinamiche, a cogliere punti di forza e di fragilità, a metterci in discussione e molto altro ancora. Ecco allora come ci cambiano la vita in meglio, o a volte in peggio, le relazioni che durano a lungo nel tempo. Ci si conosce meglio Le storie serie, che vadano male o bene, sono sempre uno strumento di conoscenza interiore perché ci permettono di scavare in profondità. Una relazione che dura nel tempo ha il potere di estrarre le nostre paure più intime, i nostri demoni, e di riconoscerli, accoglierli o ripudiarli. Si riconoscono le proiezioni Nelle relazioni durature capita spesso di proiettare parti di noi sul partner e, di solito, proprio i difetti che non tolleriamo in lui appartengono in realtà a noi. Accorgersene è un primo passo indispensabile per maturare e smetterla di incappare nelle solite dinamiche. Aumentano l’autostima 14
Se sono relazioni sane possono favorire anche l’autostima e farci crescere insieme: non perché si abbia bisogno di un uomo per averla o per aumentarla, ma perché la coppia in se stessa ci rende più forti, grazie alla complicità che si viene a creare. Ci rendono più positive Una storia seria, sempre che sia serena, può contribuire alla positività perché, quando si sta bene con un uomo, inevitabilmente le altre sfere esistenziali ne risentono in modo costruttivo. Si arricchiscono gli orizzonti Stare insieme ad un’altra persona implica necessariamente un arricchimento individuale, che può essere non solo culturale, ma anche psichico, spirituale, fisico. Perché quando due mondi si incontrano c’è sempre da imparare. Si impara a cucinare Le storie serie ci aiutano anche a migliorare in cucina perché, vuoi o non vuoi, bisogna imparare a fare da mangiare. Non perché ci si trasformi improvvisamente in donne di casa, ma il lavoro si sa implica turni alterni e, una volta lui una volta noi, tocca darsi da fare. di Laura de Rosa www.nanopress.it
Life > di Gianluca Rini (www.tantasalute.it)
SPORT E ALIMENTAZIONE
Troppo spesso gli atleti sottovalutano ciò che mangiano prima, durante e dopo gli allenamenti. Ma per qualsiasi attività fisica è importante alimentarsi correttamente.
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i sono degli errori comuni nell’alimentazione dedicata allo sport che potrebbero essere evitati. L’attività fisica è fondamentale per restare in forma e per garantirsi un adeguato benessere psicofisico. Alcuni sportivi, però, sono portati a sottovalutare ciò che mangiano. Facendo in questo modo si rischia che l’esercizio fisico non porti a quei vantaggi per la salute che si ricercano praticandolo. Vediamo quali sono questi sbagli e come è possibile risolverli. Non bere abbastanza. Molti sportivi sottovalutano i liquidi persi durante la corsa e non bevono a sufficienza mentre svolgono l’esercizio fisico o dopo che hanno finito. Il risultato è quello di soffrire di disidratazione, che non solo mette a rischio le loro performance ma può essere pericolosa per lo stato di salute in generale. È sempre bene assicurarsi di rimanere idratati, bevendo prima, durante e dopo l’attività fisica. Non consumare abbastanza proteine. Un altro errore comune che si può commettere è quello di non fare abbastanza attenzione alle proteine consumate. Queste ultime dovrebbero costituire circa il 15% delle sostanze nutritive da mangiare ogni giorno. Sono molto importanti, perché forniscono energia e permettono di riparare i tessuti che eventualmente si possono danneggiare durante l’allenamento. La soluzione consiste nel mangiare pesce, carne magra, fagioli, cereali integrali, latte e formaggio magro. 16
Non mangiare correttamente prima di un allenamento. Alcuni sportivi non vogliono mangiare prima di compiere un allenamento. In realtà basterebbe fare un piccolo spuntino leggero o un pasto un’ora e mezza o due ore prima di una corsa. Tutto ciò è fondamentale per ottenere il carburante da spendere durante l’attività fisica. Non avere abbastanza ferro. Non potendo contare su una quantità sufficiente di ferro ricavata dall’alimentazione si incorre facilmente nella stanchezza e nella riduzione delle prestazioni. Per aiutare a prevenire l’anemia ci si dovrebbe assicurare che la dieta comprenda carne rossa, cereali, salmone, tonno e, soprattutto, vitamina C che favorisce l’assorbimento del ferro: quindi via libera ad arance, pomodori, frutti di bosco e broccoli. Non mangiare correttamente dopo un allenamento. Mangiare dopo un allenamento è importante per recuperare l’energia spesa, anche se si pratica uno sport per dimagrire. Alcune ricerche hanno dimostrato che nutrirsi subito dopo l’attività fisica permette di ridurre la rigidità muscolare. La soluzione giusta è quella di bilanciare bene carboidrati e proteine oppure, se non si vuole consumare un intero pasto, si può bere del cioccolato liquido al latte, che contiene proteine, carboidrati e vitamine del gruppo B.
Tecnologia > di Silvestro Bellobono
guasti programmati
SPECIALE Tre proposte del Parlamento italiano contro il deterioramento pianificato degli elettrodomestici: misure severe e multe alle aziende che ingannano i consumatori.
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n termini tecnici si chiama “obsolescenza programmata”, ossia quell’insieme di pratiche informatiche e meccaniche finalizzate a ridurre la durata o le potenzialità di un bene da poco tempo introdotto sul mercato, così da sostituirlo nel volgere di un periodo relativamente breve (di solito 2-3 anni), obbligando il cliente a comprarne uno nuovo. In questo modo si alimentano i consumi, aumentano i profitti delle grandi aziende ma si svuotano le tasche dei consumatori! E per di più con l’inganno, poiché fabbricare smartphone, pc, tablet, stampanti, televisori, frigoriferi, lavatrici e qualsiasi altro tipo di elettrodomestici prefissandone un periodo di vita limitato vuol dire ricorrere a “trucchi” ai limiti della legalità: infatti, molto spesso questi prodotti non arrivano alla copertura temporale della loro garanzia d’acquisto e, dato che ripararli costa in proporzione molto più che ricomprarli, gli utenti sono praticamente costretti a una nuova spesa. Soprattutto quando poi il battage pubblicitario invita subdolamente ad acquistare l’ultimo modello di quel computer o di quella fotocamera in una sorta di “obsolescenza psicologica” legata ai trend della moda o alle più elevate aspettative dei fruitori, della serie «possiedo la versione 7 del telefonino XY ma devo assolutamente avere la 8 per non restare indietro». In alcuni casi il “guasto pianificato” è persino giustificato, ma non certo ammesso pubblicamente, dai colos-
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si informatici. Ad esempio, di recente, la Apple ha confermato che i suoi dispositivi (su tutti gli iPhone) hanno una vita media che non supera i 3 anni a causa della definizione dei termini di utilizzo medio dei device da parte del primo acquirente. Una motivazione che non cambia la sostanza dei fatti. Ecco allora che in Italia la delicata questione è approdata in Parlamento, dove sono state presentate e accolte tre proposte di legge (una della maggioranza, due dalle opposizioni) per combattere efficacemente l’obsolescenza programmata. Nel dettaglio questi provvedimenti mirano a salvaguardare il portafogli del consumatore chiedendo: un incremento del periodo di garanzia da 2 a 5 anni, che possono diventare 10 nel caso di generi di grandi dimensioni; una disponibilità dei pezzi di ricambio fino a quando il bene viene prodotto e per i successivi 5-7 anni; il prezzo di ricambi e riparazioni sempre proporzionato al prezzo di vendita; rigide ispezioni negli stabilimenti di produzione e nei punti vendita per verificare la conformità alle nuove regole; il ritiro immediato del prodotto dal mercato in presenza di violazioni, in aggiunta a multe salate fino a 500.000 euro. Nelle intenzioni si tratta di interventi ottimi. Ora bisogna solo sperare che queste proposte diventino presto legge e che nessuna lobby intervenga a difendere i propri interessi a danno di quelli dei consumatori.
Salute > di Pamela Polizzi
SINDROME DA deficit SONO in aumento le
diagnosi Tante, troppe, spesso precoci e infondate: a lanciare l’allarme uno studio americano pubblicato sul Journal of Pediatrics.
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’ sufficiente che un bambino fatichi a stare seduto per lungo tempo o si muova con vivacità nel suo ambiente o infranga le regole presenti nel contesto in cui si trova, perché venga etichettato come “iperattivo”; una conclusione, questa, a cui spesso si giunge in maniera frettolosa. Si ignora generalmente che molti dei sintomi tipici dell’ADHD, o disturbo da deficit di attenzione e iperattività, sono comuni all’infantilismo, dunque del tutto normali nei bambini più piccoli; ecco allora che esso viene diagnosticato anche laddove non sarebbe necessario, anche laddove il bambino è semplicemente immaturo, ipereccitabile e irrequieto.
A tal proposito, uno studio americano pubblicato sul Journal of Pediatrics, dopo aver esaminato 400.000 cartelle di studenti taiwanesi tra i quattro e i diciassette anni, ha rilevato come il boom di diagnosi riguardi perlopiù i bambini delle prime classi, e in particolare quelli che hanno iniziato la scuola precocemente. In tal senso, l’incapacità di sostenere livelli di attenzione e attività di controllo considerata effetto dell’ADHD - non sarebbe espressione di deficit cognitivi, bensì manifestazione dell’età, quindi di una più bassa maturità. Il numero dei bambini ai quali viene diagnosticato il disturbo cresce vertiginosamente di anno in anno, quasi fosse una epidemia; se in molti casi tale diagnosi è indovinata, in altrettanti è formulata impropriamente dai genito20
ri, che vedono i propri figli irrequieti, distraibili e disubbidienti, e dagli insegnanti, per quegli alunni che disturbano a scuola, non chiedono il permesso di parlare o di alzarsi e rendono faticoso il normale andamento della vita scolastica. Impropriamente perché esistono bambini e ragazzi le cui carenze scolastiche e i cui comportamenti dirompenti, per quanto simili a quelli tipici dell’ADHD, sono riconducibili a tempi di apprendimento diversi e/o a malesseri e disagi che non trovano comprensione in un’etichetta diagnostica. In quest’ultimo caso si tratta di minori che vivono in contesti familiari complessi o che stanno affrontando situazioni difficili come la separazione dei genitori, traumi e lutti, e che per questo necessitano di cure diverse da quelle offerte a chi realmente affetto dalla sindrome da deficit di attenzione e iperattività. Rispetto a tutto ciò, al di là dell’importanza di studiare e riconoscere un disturbo che, laddove presente, deve essere curato come tale, è bene non fermarsi all’apparenza: i (presunti) sintomi manifestati dal bambino, infatti, possono essere espressione di uno stato d’animo e di un malessere interiore che gli adulti, in quanto educatori, hanno il dovere di interpretare correttamente.
Salute > di Daniele Lisi
STARE TROPPO SEDUTI
il CORPO
Muoversi è importante poiché molte malattie, come quelle cardiovascolari, il diabete di tipo 2 e alcune patologie dell’apparato muscolo-scheletrico, sono la conseguenza di una vita sedentaria.
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osa succede al corpo quando si sta seduti per troppo tempo senza muoversi? Niente di buono. Tanti possono essere i motivi per cui si è costretti ad una vita sedentaria, dal lavoro in ufficio a una difficoltà nel camminare, tuttavia sarebbe opportuno trovare un modo per muoversi, per alzarsi dalla posizione in cui si è costretti davanti al pc, per sgranchirsi le gambe, ma anche per dare all’organismo il modo di mettere in atto alcune funzioni che invece nella posizione seduta non riesce ad attivare. Muoversi è importante, molte malattie sono infatti la conseguenza di una vita sedentaria, come quelle cardiovascolari, il diabete di tipo 2, alcune patologie dell’apparato muscolo-scheletrico, per cui è bene, per chi ne ha la possibilità, fare in modo di alzarsi ogni tanto così da mettere nuovamente in moto l’organismo. Pertanto, quando si sta seduti per lungo tempo l’organismo rallenta le sue funzioni vitali: il cuore è l’organo che ne risente maggiormente. Infatti, molte ricerche hanno dimostrato che la sedentarietà è legata alla comparsa di patologie cardiache, a partire da un aumento della pressione, che è uno tra i fattori di rischio infarto e ictus. Inoltre, anche i valori di colesterolo e trigliceridi tendono ad aumentare, e questo rappresenta un ulteriore pericolo per la salute del cuore, senza tralasciare il rischio della comparsa del diabete di tipo 2 che è 22
una delle patologie gravi legate a una vita statica. Anche le gambe risentono parecchio quando si sta troppo tempo sulla sedia: si ha solitamente un irrigidimento e, in alcuni casi, anche un accorciamento dei muscoli flessori dell’anca che poi possono seriamente condizionare il movimento, in particolar modo nelle persone anziane. In più, quando si sta eccessivamente seduti, si ha un rallentamento della circolazione, e questo può determinare la comparsa di trombosi venose profonde, di vene varicose, di piedi e caviglie gonfie. Il cervello non è immune da danni provocati da una vita sedentaria: si può determinare un ridotto afflusso di sangue alla testa in quanto la funzione di pompa del cuore risulta meno efficace. Pertanto si può perdere la concentrazione, essere meno reattivi, avvertire un senso di affaticamento. La colonna vertebrale è un’altra parte dell’organismo che soffre la prolungata posizione da seduti: i dischi intervertebrali con il movimento si espandono e si contraggono, come se respirassero, assorbendo sangue e sostanze nutritive; invece stando a lungo fermi questo non avviene e i dischi rimangono schiacciati aumentando il rischio che si possa formare un’ernia lombare. Muoversi è quindi fondamentale per mantenersi in buona salute, evitando una serie di problemi, anche seri, che richiederebbero interventi medici.
Salute > di Daniele Lisi
ARRABBIARSI FA MALE,
SALUTE
Molte ricerche hanno dimostrato che l’ira rappresenta un serio rischio per diversi apparati del nostro organismo. Esercizi di respirazione e yoga possono aiutarci a ritrovare serenità.
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rrabbiarsi provoca alla salute seri danni che potrebbero essere evitati imparando a gestire la rabbia, il nervosismo e l’ansia nelle reazioni agli eventi quotidiani negativi. L’ira molto spesso è dettata anche dalla personalità e dal carattere di un individuo, per cui vi sono persone che reagiscono con maggiore pacatezza e altre che invece non riescono a trattenere la propria furia. Per queste ultime non vi è altra via che imparare ad affrontare i momenti negativi con maggior equilibrio, senza farsi sopraffare dalla collera. Del resto molte ricerche, alcune recenti e altre più datate, hanno dimostrato che l’ira rappresenta un grave rischio per la salute, perché è in grado di danneggiare alcuni organi vitali. Per esempio il cuore, che è il primo a risentirne seriamente, così come il fegato e la cistifellea che si trovano a dover fare i conti con una secrezione massiccia di bile. Altra sostanza che viene rilasciata in questi casi è l’adrenalina, non certo un’amica del cuore. Quando l’ira prende il sopravvento, l’organismo viene sconvolto da una serie di reazioni: i muscoli e le articolazioni si tendono ben oltre il consueto, la circolazione del sangue rallenta e i vari distretti del corpo vengono irrorati di meno, ne risentono duramente il sistema nervoso, il sistema ormonale e il sistema cardiovascolare, la pressione arteriosa aumenta, al pari della frequenza cardiaca e del testosterone, l’attività cerebrale non è più la stessa e viene prodotta bile 24
in eccesso che si accumula perché la cistifellea non riesce a gestirla correttamente. In più, una rabbia incontrollata può procurare danni all’intestino che si manifestano con la sindrome del colon irritabile, con infiammazioni e anche con episodi di diarrea, tipici di situazioni del genere. La gastrite è poi una conseguenza quasi inevitabile, perché le pareti dello stomaco, normalmente protette dall’azione dei succhi gastrici, non sono in grado di sopportare un eccesso di acidità, per cui si possono verificare fenomeni di reflusso gastroesofageo, bruciori e dolori che, a lungo andare, possono divenire causa di un’ulcera gastrica. Insomma, arrabbiarsi fa male, per cui è necessario imparare a gestire la propria irritazione per evitare guai peggiori. Certo, è più facile a dirsi che a farsi, tuttavia con un po’ di costanza e di buona volontà è possibile riuscire nell’intento. Possono essere d’aiuto alcune pratiche di rilassamento, come alcuni esercizi di respirazione e soprattutto lo yoga, per il quale è necessario trovare il posto giusto dove praticarlo, preferibilmente una stanza tranquilla della casa o, meglio ancora, un luogo a contatto con la natura dove i soli rumori avvertibili sono il fruscio delle foglie, il canto degli uccelli, il gorgoglio dell’acqua di un ruscello.
Estetica > di Gianluca Rini
RIMEDI NATURALI E NON
pelle
Contro le macchie solari sul viso e sulla pelle scopriamo tutti i rimedi, naturali e non. Questi inestetismi sono sempre più diffusi e possono presentarsi ad ogni età. Spesso si crede che queste macchie siano determinate soltanto dai raggi del sole, ma non è proprio così.
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i certo l’esposizione solare ha una certa influenza, ma in genere sono da attribuire ad un processo rallentato di rinnovamento cellulare dell’epidermide. I rimedi I rimedi per le macchie solari non sempre si rivelano efficaci, perché, una volta che le macchie sono già comparse, è difficile riuscire a cancellare dalla “memoria” cellulare l’alterazione che si è prodotta. Infatti, nel caso in cui non utilizzeremo una protezione solare adeguata, le macchie tenderanno a ripresentarsi, anche dopo tanto tempo. È bene tenere presente che si possono mettere in atto trattamenti dermatologici specifici, che tuttavia sarebbero da evitare in estate. In ogni caso è sempre opportuno rivolgersi ad un esperto dermatologo, che saprà consigliarci certamente la giusta soluzione. Per esempio si può ricorrere
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a delle creme schiarenti, che vanno usate la sera, non trascurando comunque, durante il giorno, le creme solari ad elevata protezione. Da evitare assolutamente le esposizioni eccessive, soprattutto nelle ore più calde della giornata e coprire le zone della pelle interessate dalle macchie solari con un cerotto. E’ possibile avere un’abbronzatura perfetta e una pelle sana. I rimedi naturali Molto importanti sono i rimedi naturali per le macchie solari. Possiamo ricorrere, per esempio, al gel di aloe vera. Il prodotto va applicato con regolarità sui punti critici e, a poco a poco, con la costanza degli impacchi, gli inestetismi si attenuano e possono anche scomparire. L’olio di rosa mosqueta è una sostanza vegetale molto utile. Esso riesce a rinnovare l’epidermide e attenua le macchie determinate dall’esposizione al sole. Un altro rimedio è costituito dal decotto di radice di genziana, che va applicato sulla cute per
circa 15 o 20 minuti. Infine si risciacqua con delicatezza. Possiamo provare anche con il succo di limone. Bastano soltanto poche gocce, che vanno applicate la sera prima di andare a dormire. Ideale per questo tipo di impacchi anche il succo di limone con l’acqua di rose. Altre sostanze naturali che possiamo utilizzare sono il bicarbonato di sodio e l’amido di mais. Il primo serve ad esfoliare la pelle e va spalmato sulle zone interessate dalle macchie sotto forma di una pastella realizzata con l’acqua tiepida. L’amalgama deve agire per almeno 15 minuti. Con l’amido di mais si può fare un impacco. Basta unirne un cucchiaio al succo di limone e all’acqua tiepida. In questo modo si può fare anche una maschera per il viso. Fra gli oli essenziali da utilizzare, benefici sono quello di carota e quello di sedano. Poche gocce possono essere versate anche nel barattolo della crema per il viso. Che ne dite, invece, della farina d’avena e dello yogurt? Si prepara un composto, che va strofinato sulla pelle e va lasciato riposare per almeno 10 minuti. Se la nostra cute è particolarmente grassa, possiamo ottenere un risultato migliore, aggiungendo del succo di limone. Efficace è anche il decotto di betulla, che si può bere come tisana o si può utilizzare a livello topico, lasciandolo raffreddare e applicandolo sulle macchie. Vi consigliamo ora una maschera da preparare con ingredienti naturali. Servono: 2 vasetti di yogurt bianco magro, 6 cucchiai di farina d’avena, 5 cucchiai di aceto di mele, 2 di gel di aloe vera e un cucchiaino di olio di ricino. Il procedimento per preparare questa maschera naturale è molto facile: si mettono tutti gli elementi in una ciotola e si dosa la cremosità dell’amalgama, regolandosi con la farina e lo yogurt. Poi il composto va messo in frigo e deve restarci per almeno 6 ore. Dopo averlo mescolato, usatelo spalmandolo sul viso e lasciate agire per 30 minuti.
Infine risciacquate con acqua tiepida. L’operazione andrebbe ripetuta per almeno 3 volte a settimana, soprattutto la sera. I trattamenti dermatologici I trattamenti dermatologici per le macchie solari dovrebbero essere praticati soprattutto in autunno. Il discorso vale soprattutto per quelli più forti, come la crioterapia, il peeling di depigmentazione, il laser o la luce pulsata in grado di bloccare la produzione di melanina. Da valutare bene comunque quando usare e quando non usare il laser. Per sottoporsi a questo tipo di trattamenti estetici, è buona norma non ricorrere semplicemente all’estetista, ma recarsi in ospedale o in strutture sanitarie apposite, per evitare possibili rischi. I consigli per la prevenzione La prevenzione delle macchie solari è fondamentale. In questo senso non bisogna trascurare di ricorrere alla protezione solare, tenendo in considerazione anche il proprio fototipo. Non si dovrebbe cercare a tutti i costi di puntare ad un fattore di protezione basso. La crema solare va applicata non appena si arriva in spiaggia, dopo che si è fatto il bagno e nel corso dell’esposizione, perché il sudore può limitarne l’efficacia. In ogni caso non ci si dovrebbe esporre al sole almeno dalle ore 13 alle ore 15. Le regioni più delicate del viso andrebbero protette con prodotti specifici ed è meglio non usare profumi o lozioni che contengono alcool. Anche l’alimentazione è fondamentale. Soprattutto si dovrebbero consumare frutta e verdura e sono da preferire i frutti con la polpa gialla, che riescono a favorire l’abbronzatura, proteggendo la pelle dagli effetti dannosi provocati dai raggi del sole. Via libera quindi a pesche, albicocche, melone, carote e agrumi. Volendo, chi non ama i prodotti ortofrutticoli potrebbe ricorrere a del betacarotene in compresse, da assumere sotto stretto controllo medico. Se si ricorre alle lampade e ai lettini solari, bisogna fare attenzione anche ai farmaci che si assumono.
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Estetica > di Daniela Maccioni
TRUCCO PERMANENTE
PERFETTA Questo nuovo trattamento di bellezza è ormai una tra le pratiche più frequenti perché consente di essere sempre belle e seducenti. È richiesto anche dagli uomini.
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a vita di tutti i giorni non ci permette di essere sempre perfette e truccate. E così molte donne sono costrette a rinunciare, per mancanza di tempo, a ritoccare quotidianamente qualche piccolo difetto estetico. È per questo che, già da alcuni anni, ci viene incontro un trattamento molto richiesto dalle donne ma anche dagli uomini: il trucco permanente, dalla funzione estetica e non solo. Si tratta di un modo di lavorare su quelli che per tante persone sono veri e propri disagi psicologici, riacquistando fiducia e sicurezza, senza più preoccupazioni. Ma vediamo cos’è e in cosa consiste il trucco permanente, comunemente chiamato anche trucco semipermanente. Questo innovativo trattamento, simile al tatuaggio ma molto meno invasivo per diversa composizione dei pigmenti, profondità e durata, consiste nell’introduzione di pigmenti colorati nel primo strato del derma ed è utilizzato per scopo estetico, quindi di abbellimento, ma anche per modificare alcune imperfezioni del viso, come labbra, occhi e sopracciglia. In campo estetico vede il suo utilizzo anche nell’ambito para-medicale, ovvero come aiuto all’intervento chirurgico, nel camouflage di cicatrici, definizione dell’areola mammaria o infoltimento del cuoio capelluto (anche post-trapianto). Il trucco permanente deve la sua affermazione alle molteplici applicazioni e alla possibilità di essere effettuato anche su persone che indossano occhiali da vista e lenti a contatto, che praticano sport o che soffrono di al28
lergie da trucco. È un trattamento generalmente poco doloroso, ma in ogni caso si ricorre all’uso di creme desensibilizzanti che aumentano la soglia del dolore. Il trucco permanente non è una pratica richiesta solo dalle donne. Infatti, a questo trattamento si rivolge anche la clientela maschile che vi ricorre sia attraverso la tricopigmentazione, un lavoro eseguito sul cuoio capelluto, sia, come spesso avviene, con interventi di correzione per molti disagi psicofisici. Nello specifico, mediante tricopigmentazione, l’uomo può mascherare cute diradate o stempiature, inestetismi che possono procurare imbarazzi psicologici e sociali. Tale tecnica consente di nascondere la calvizie attraverso un effetto “rasato” che, per mezzo di un deposito microscopico, puntiforme e controllato di un pigmento color cenere, punta a riprodurre la naturale ricrescita del capello. Si tratta di un trattamento con una durata limitata nel tempo (circa 6 mesi) in quanto i pigmenti sono riassorbibili e, per questo, verranno svolte delle sedute di mantenimento, una o due volte l’anno, per garantire un effetto sempre migliore. Che sia effettuato al solo scopo estetico o per intervenire a livello psicologico, rimediando così ad un malessere interiore, è comunque importante rispettare i giusti canoni di proporzione e di armonia con il proprio volto, affinché il risultato sia sinonimo di “naturale bellezza”.
Estetica> di Simona Buscaglia
OSSIGENOTERAPIA
caPELLI I nostri capelli hanno bisogno di cure continue per essere sempre sani e lucenti, ma a volte la tecnologia viene in nostro aiuto per cercare di porre rimedio allo stress e allo smog che possono rendere opaca la nostra capigliatura.
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tiamo parlando dell’ossigenoterapia, una tecnica per far rivivere i vostri capelli in tutta la loro bellezza naturale. Una tecnologia che sfrutta i benefici dell’ossigeno puro adatta soprattutto a chi ha i capelli lunghi e non ha nessuna intenzione di tagliarli, ma allo stesso tempo detesta l’effetto sciupato delle doppie punta e del crespo. Sono tante le star, Madonna in primis, che hanno ceduto a questa nuovo toccasana per la pelle, ora la potranno rivivere anche sui capelli. Una chioma luminosa e sempre adatta a ogni tipo d’acconciatura è il sogno di ogni ragazza ma questa tecnica promette di rendere la capigliatura perfetta. Come in tutte le vere innovazioni, l’apparecchio in questione è una novità assoluta, scaturita da anni di lavoro e sperimentazione, che hanno dato poi alla luce Trioxi: un apparecchio per l’estetica che sfrutta i benefici della terapia iperbarica, erogando ossigeno ad alta pressione ed elevato grado di purezza. Il getto questa volta sarà focalizzato verso il cuoio capelluto, per favorire la circolazione sanguigna di quella zona e migliorare la salute dei capelli. Esi-
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stono tre programmi specifici, adatti a diversi tipi di problemi. Per i capelli sfibrati e senza vita, restituisce quell’elasticità ormai perduta e un nuovo volume alla chioma. Se avete problemi di forfora e seborrea, un altro trattamento svolgerà un’azione a base d’ossigeno per limitare questo fastidioso disturbo. Non mancano anche i riferimenti alle calvizie, con un programma speciale che dovrebbe favorire il rinfoltimento. Insomma, diversi problemi in un’unica soluzione. Una cosa è certa: Hollywood ne va matta. Moltissimi centri estetici si sono procurati uno di questi apparecchi, creati inizialmente per trattamenti viso all’ossigeno, che stimolerebbe il rinnovamento cellulare, creando un’azione anti-age, rassodante e anche curativa nel caso ad esempio di cicatrici da acne. Non sembrerebbero immuni al fascino di questo nuovo apparecchio anche gli uomini, per un semplice motivo: è assolutamente indolore, neanche paragonabile alla tanto temuta ceretta. Tra i personaggi famosi che ne hanno fatto uso ci sarebbero niente di meno che Justin Timberlake e David Beckham.
Alimentazione> A cura della Dott.ssa Tiziana Sacchetti
CONSIGLI PER TORNARE
L’ESTATE
L’estate ormai volge al termine, ma tranquilli, possiamo con alcuni consigli utili, prolungare i suoi effetti benefici e recuperare la forma fisica dopo gli eccessi della bella stagione.
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cegliere gli alimenti giusti e adottare i principi della dieta mediterranea ci aiuterà a raggiungere i nostri obiettivi: tornare in linea, prolungare l’abbronzatura e trovare l’energia giusta per ricominciare un nuovo anno. Il primo passo è seguire una dieta varia e bilanciata, ricca di fibre e di cibi freschi, povera di grassi saturi e che apporti la giusta quota di carboidrati. Bisogna limitare il consumo del sale e degli zuccheri (dolciumi in genere), ridurre gli alcolici e mangiare 5 porzioni al giorno di frutta e verdura. Di seguito, un esempio di giornata alimentare tipo per illustrarvi come abbinare correttamente gli alimenti nei diversi momenti della giornata: • la prima colazione: the leggero, pane integrale o di segale, cereali integrali, marmellata di frutti rossi…; • il pranzo e la cena: pane/pasta /riso integrali, proteine magre, verdure fresche, pomodori, melanzane, zucchine, insalata verde o mista, peperoni…; • gli spuntini: frutti rossi, pompelmo, yogurt naturale, marmellata di frutti rossi, ananas, melone, mela… E’ importante bere tanta acqua, almeno 1,5 litri al giorno, preferibilmente a temperatura ambiente e lontano dai pasti; per favorire l’idratazione, migliorare il microcircolo ed eliminare la ritenzione idrica. Inoltre orientiamoci in maniera Dott.ssa Tiziana Sacchetti Consulente Dietista ed Educatore alimentare
corretta nella scelta degli alimenti utili a mantenere un buon grado di idratazione cutanea e a mantenere l’abbronzatura più a lungo. A questo scopo è bene scegliere frutta e verdura fresche, di colore giallo-arancio-rosso, ricche di betacarotene, come carote, pesche, pomodoro, peperoni, papaya… ma è anche utile il consumo di: broccoli, spinaci, prezzemolo, peperoncino, rucola, basilico… Un punto importante su cui bisogna lavorare è l’attività sportiva. E’ consigliabile iniziare a svolgere attività sportiva regolarmente: camminare, andare in bicicletta, correre. L’ideale sarebbe passeggiare un’ora al giorno e fare fitness 2 o 3 volte alla settimana. Un ultimo importante consiglio: riposare circa 7/8 ore per notte. Un buon riposo notturno favorisce il recupero psico-fisico e migliora la concentrazione durante il giorno. La posizione supina, ossia a pancia in su, sembra essere la posizione migliore da assumere mentre si dorme. Stando ad alcuni test effettuati, stare sdraiati sulla schiena farebbe assumere una posizione naturale alla colonna vertebrale. Inoltre dormire supini sarebbe utile per combattere il reflusso gastrico e per prevenire le rughe. Per le vostre domande o per una consulenza inviate una mail a: Info@benessereadieta.it www.benessereadieta.it
BENESSERE A
DIETA
La sana alimentazione ha un ruolo di grande importanza nel miglioramento della qualità della nostra vita, nell’accrescimento del nostro benessere psico-fisico, nella prevenzione e miglioramento del nostro stato di salute. Tutti possiamo godere di tali benefici usufruendo della consulenza professionale personalizzata. Attività svolte: • Redazione di piani alimentari personalizzati, calcolati in base alle specifiche esigenze del paziente/utente, nel rispetto dei fabbi-
sogni nutrizionali, dello stile di vita, dei gusti personali in termini di cibo, e dell’attività sportiva svolta; • Applicazione della dietoterapia per la prevenzione e la cura delle patologie, come ad esempio il diabete mellito, le dislipidemie
e i problemi cardiocircolatori, la sindrome metabolica, l’iperinsulinemia, sovrappeso e obesità, problemi dell’apparato digerente (gastrite, reflusso gastro-esofageo, sindrome dell’intestino irritabile, malattie infiammatorie croniche intestinali)…; • Redazione di piani alimentari per le intolleranze e/o le allergie alimentari (celiachia, allergia al nichel, intolleranza al lattosio…); • Attività di educazione alimentare volta al singolo e/o a gruppi di pazienti/utenti nelle diverse fasce d’età (in età evolutiva, in gravidanza e in allattamento, nell’anziano, nello sportivo…), allo scopo di migliorare le nostre scelte a tavola e prevenire le patologie influenzate dalle cattive abitudini alimentari; • Consulenze dietistiche per le scuole, gli asili, le RSA, le comunità, le cliniche, nonché le mense aziendali.
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Viaggio >
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TAPPA MAGICA QUESTO MESE CON FOR YOU MAGAZINE: LA NOSTRA META SONO LE ISOLE TUAMOTU, RIASSUMENDO BREVEMENTE: POLINESIA FRANCESE. UN VERO PARADISO FATTO DI RELAX E MARE CRISTALLINO. UN LUOGO DOVE VOLER VIVERE PER SEMPRE. A CURA DI RAFFAELLA PATRICELLI
Isole Tuamotu Polinesia 35
Viaggio > di Raffaella Patricelli
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e isole Tuamotu o Arcipelago delle Isole Tuamotu sono un gruppo di isole e atolli che formano la più grande catena di atolli nel mondo, occupando un’area dell’Oceano Pacifico pari all’Europa Occidentale. Le Isole Tuamotu erano inizialmente abitate da Polinesiani con cui condividono cultura e lingua. Le isole sono raggruppate in sedici comuni: Anaa; Arutua; Fakarava; Fangatau; Hao; Hikueru; Makemo; Manihi; Napuka; Nukutavake; Pukapuka; Rangiroa; Reao; Takaroa; Tatakoto; Tureia. Insieme alle Isole Gambier formano le Îles Tuamotu-Gambier, che è una delle cinque divisioni amministrative della Polinesia Francese. Il posto è davvero incantevole: splendida sabbia bianca, spiagge delimitate da palme da cocco, oceano cristallino dalle acque tiepide. Le 76 isole e atolli dell’arcipelago delle Isole Tuamotu occupano un’area di più di 20.000 km quadrati, dove la leggendaria storia di Robinson Crusoe avrebbe potuto essere realtà. Grazie alla loro reputazione, le Tuamotu sono una meta imperdibile per i subacquei. Le lagune dell’atollo sono paradisi protetti con una vita marina spettacolare. Quest’area è anche la culla delle leggendarie perle coltivate di Tahiti, cresciute con
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Isole Tuamotu Polinesia amore, pazienza e rispetto delle eleganti ostriche blu. Gli allevamenti di perle si snodano lungo le lagune pa’umotu e da queste acque traggono le loro sfumature inimitabili. Alcuni atolli delle Tuamotu sono solamente infinite spiagge bianche, macchiate da qualche palma da cocco. Altre, come Rangiroa, il secondo atollo più grande del mondo, sono molto più ampie. Questi piccoli paradisi, puntini idilliaci in un oceano cristallino, sono remoti ma facili da raggiungere tramite barca o aereo, senza necessità di passare da Papeete. È possibile trovare pensioni familiari/guest house nei pressi di quasi tutte le isole e i maggiori atolli ospitano inoltre resort internazionali pronti ad accogliere visitatori da tutto il mondo. A circa 1.600 km a sud di Tahiti, dopo gli atolli delle Tuamotu, emergono gli arcipelaghi più remoti della Polinesia francese: le Isole Gambier. Una gemma naturale e culturale dalla
quale i visitatori rimangono incantati. Rangiroa, come detto, è un anello di terra emersa, un nastro di isole, con al centro una meravigliosa laguna. Proprio per questa sua conformazione fisica Rangiroa è meta degli appassionati di immersioni subacquee. La sua fauna sottomarina offre infatti uno degli scenari più ricchi per chi ama il mare: squali grigi, mante, pesci napoleone, razze leopardo, barracuda, cernie sono solamente alcune delle varietà che è possibile vedere e avvicinare durante le immersioni. Sull’isola è possibile inoltre praticare lo snorkeling, la pesca, lo scuba diving. A nord est c’è Avatou, il villaggio più grande, dove sono concentrati gli uffici amministrativi e le sedi delle attività economiche delle isole, prima tra tutte la coltivazione della perla. Sull’isola infatti è presente il Centro di ricerca della perla (Pearl Industry Research Center).
I guadagni portati dal turismo sono scarsi, specialmente se comparati all’industria del turismo proveniente dalle Isole della Società. Un buon viaggiatore deve sempre avere informazioni sul clima delle mete prescelte: in Polinesia siamo in presenza di un clima tropicale caldo, senza grandi variazioni termiche tra le stagioni. La temperatura media annuale è intorno ai 26 °C. Le fonti d’acqua come laghi e fiumi sono assenti, lasciando nei bacini di pioggia l’unica riserva di acqua dolce. Ma qualunque cosa si possa dire su questo arcipelago è nulla paragonato allo spettacolo che avrete di fronte quando sarete lì. Avrete la possibilità di dimenticare ogni cosa vi possa affliggere nella routine quotidiana, lontano da smog e traffico cittadino. Piedi nudi e tanto relax. Non si può rinunciare: almeno una volta nella vita si devono visitare. Dunque, fate le valigie e partite!
Si pratica anche la pesca alla traina o d’altura, indimenticabili inoltre le visite in barca al villaggio di Tiputa o al santuario degli uccelli a Paio. L’economia dell’arcipelago è prevalentemente basata sull’agricoltura di sussistenza. Le fonti di reddito alternative più importanti sono la coltivazione delle perle nere e la produzione di copra (polpa essiccata del cocco da cui si estraggono grassi e oli).
Isole Tuamotu Polinesia
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Moda > di Giovanna Testa
CHRISTIAN DIOR Romantica, leggiadra, vittoriana: è la nuova collezione Primavera/Estate di Christian Dior, firmata dal fashion designer Raf Simons, che ha presentato in passerella un mix perfetto tra innovazione e tradizione. Gonne e pantaloncini in cotone merlettato, abiti lunghi in organza a righe verticali e colori pastello, maglioni dal taglio crop e dai decori stilizzati, dettagli in trasparenza con ricami leggeri, scarpe a punta con cinturino ampio alla caviglia, foulard iconico del brand: tutto semplicemente meraviglioso. 38
CHRISTIAN DIOR PRIMAVERA/ESTATE/DUEMILASEDICI
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Shopping > di Giovanna Testa
ACCESSORIMODA
ERMANNO SCERVINO Tote Bag. Borsa 100% pelle di vitello martellato con chiusura metallica.
NUOVE TENDENZE DELL’ESTATE ARMANI JEANS Portafoglio beige “zip around” in ecopelle.
SALVATORE FERRAGAMO Occhiale da sole in acetato dal frontale tondo impreziosito da dettaglio metallico dorato. Lenti con protezione UV e antigraffio.
CATARZI Cappello in fibre naturali come la paglia, il crino, la maglina di carta e la rafia. Linee sofisticate e al tempo stesso contemporanee, con un gusto retrò. Made in italy.
GUCCI Cintura in tessuto GG Supreme con fibbia doppia G.
FA SHI ON VERSUS VERSACE L’orologio Fire Island, morbido e super leggero, ha il cinturino in silicone decorato da borchie e dal leone simbolo di Versus Versace in 3D.
CHLOÈ Love Story, fragranza fresca e delicata.
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MARSÈLL Stivaletto in pelle colore avorio con interno foderato, suola in cuoio e tacco cubano da 7,5 cm.
ERMANNO SCERVINO Outfit completo. La salopette è in tessuto mikado, fibra estremamente pregiata (mix di seta e cotone). Bottoni smaltati a tono dal look retrò e dettaglio di zip ed elastico sul fondo gamba. La vestibilità è comfort, uno stile street-style declinato in versione romantica dalla nuance neutra.
SALVATORE FERRAGAMO Stivaletto in camoscio con apertura frontale e laterale e dettagli lavorazione laser.
AMEN Bracciale in pelle intrecciata color oro con croce pavé.
Shopping > di Giovanna Testa
ACCESSORIMODA
DOLCE & GABBANA Borsa media a mano linea “Sicily” in pelle Dauphine con stampa maioliche.
NUOVE TENDENZE DELL’ESTATE ROBERTO CAVALLI Paradiso Azzurro è una brillante celebrazione della bellezza della costa mediterranea. Un mix di note soft e delicate di fiori ricoperti di rugiada, con un intenso contrappunto aromatico, che evoca la carezzevole brezza marina.
EMPORIO ARMANI T-shirt EA7.
GIANNICO Decollettes scamosciato tre colori, con inserti particolari verniciati. Altezza tacco 9.5 cm.
TORY BURCH Sneakers in pelle e tessuto scamosciato.
NYX LONDON Occhiali da sole “Never Stop XB5”. Montatura acetata sfumata giallo/viola lenti colorate blu scuro.
Outfit completo. ISSA LONDON 42
SWAROVSKI Nuovo bracciale rigido Crystaldust, evoluzione dei modelli Stardust and Slake. Il gioiello è tempestato di cristalli blu per una brillantezza unica.
HUAWEI Smartwatch “Jewel” caratterizzato da una cassa placcata in oro rosa e tempestata da 68 Swarovski Zirconia, del diametro di 1,5 mm l’uno. Cinturino in pelle blu zaffiro. L’orologio è basato sul sistema operativo Android Wear ed è compatibile sia con Android che con iOS, permettendo di ricevere tutte le notifiche di chiamate, sms, e-mail e servizi di messaggistica istantanea come per esempio Messenger o WhatsApp. Essendo dotato di connettività Bluetooth lo smartwatch può essere connesso ad auricolari wireless così da poter ascoltare la propria musica preferita in ogni momento della giornata.
Shopping > di Giovanna Testa 4
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SPECIALE MAKE UP
1. Clarins. Booster Detox con estratto di caffè verde, pianta dell’Africa tropicale ricca di caffeina e nota per le sue proprietà detossinanti ravviva il colorito spento, detossina e ridensifica la pelle; 2. IsaDora. Ciglia nere ed intense con un effetto volume ineguagliabile; 3. L’Oréal Paris. Collezione Color Riche Alice Attraverso lo Specchio. Rossetto dedicato al personaggio “La regina rossa”; 4. Yves Rocher. Olio Sublimatore per un’abbronzatura protetta contro i raggi UVA/UVB e i colpi di sole; 5. Estée Lauder. Palette di 6 sensuali colori per illuminare, definire e valorizzare i tuoi occhi. Pennello 2 in1 con applicatore incluso. 6. Diego Dalla Palma. Matita sopracciglia waterproof; 7. Yves Rocher. Siero antirughe ultra rimpolpante con erba cristallina; 8. Kiko. Enigma Lipstick. Rossetto effetto volume: colore ricco e luminoso; 9. Collistar. In un’unica palette quattro correttori professionali per la correzione cromatica di viso e occhi per un risultato di assoluta perfezione. 44
Shopping >
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DONNE & GIOIELLI
UN CONNUBIO INDIVISIBILE... 1. Pomellato. Catena in oro rosa e ciondolo con adularia e
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zaffiri azzurri; 2. Dior. Bracciale “Rose des vent” in oro giallo, diamante e lapislazzuli. Disponibile anche in versione turchese; 3. Gucci. Anello “Flora” in oro rosa, smalto e rubini; 4. Bulgari. Orologio “Musa” cassa di 37 mm in oro rosa 18 carati con diamanti taglio brillante, ametiste buff top turchesi taglio fantasia, quadrante bianco in madreperla, cinturino in alligatore con fibbia ad ardiglione in oro rosa 18 carati con diamanti taglio brillante; 5. Van Cleef & Arpels. Orecchini in oro rosa, madreperla bianca, corniola, diamanti tondi; 6. Tiffany & Co. Bracciale stretto in oro 18 carati con smalto rosso e diamanti tondi taglio brillante. Varianti con smalto azzurro e smalto verde chiaro; 7. Gucci. Anello Icon stardust in oro rosa 18 carati. 8. Chopard. Anello imperiale cocktail in oro rosa 18 carati e ametista. 45
uomo Shopping > di Giovanna Testa
LE TENDENZE DELLA MODA
FA SHI ON 1
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MULTI COLORS
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GLI ACCESSORI PER L’ESTATE.
1. Giacca mid light termo e slim fit, realizzata in 100% nylon Microripstop Ciré, idrorepellente ed antivento, K-Way; 2. Sneaker da corsa “Cons Arizona Racer” realizzata in un resistente e leggero tessuto antistrappo, utilizzato anche per le mongolfiere e i paracadute, Converse; 3. “Myths” la nuova fragranza dedicata al fascino e alla cultura della Cina, Amouage; 4. Orologio in acciaio opaco canna di fucile con cinturino in pelle e silicone, Emporio Armani; 5. Sneaker bassa in cotton twill e inserti in suede con trattamento stone washed. Tomaia color verde e inserti navy blue a contrasto, Colmar. 46
Outfit completo Etro
PER UN UOMO ALLA MODA E DAL LOOK SEMPRE ATTUALE.
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1. Capospalla nero in pelle con collo classico e polsini con bottoni, Dolce & Gabbana; 2. Anello in argento, Ann Demeulemeester; 3. Bracciale in silicone con inserti in acciaio e dettaglio in oro rosa 9K, Breil; 4. Camicia maniche corte in raso con stampa fantasia Marilyn Monroe, Dries Van Noten; 5. Zaino in pelle di bovino martellata, Maison Margiela; 6. T-shirt maniche corte 100% cotone con fantasia “ants� bicolore, Paul Smith; 7. Bracciale in pelle e metallo con logo inciso, Valentino Garavani. 3
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BLACK AND WHITE
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8. Giubbotto 97% Poliestere, 3% Elastam con dettagli in raso. Fantasia bicolore, interno imbottito, collo tondo, polsini e fondo in maglia, Neil Barrett; 9. La nuova fragranza del gruppo Legnoso Aromatico, Montblanc.
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Arte > di Alessandro Immordino
BEAR N
ata ad Almaty, Kazakistan, nel 1977, Dilyara Nassyrova è una pittrice e illustratrice originale e impegnata, divenuta celebre con il nome d’arte Dilka Bear. Dopo aver studiato ed essersi laureata all’Università di Almaty tra il 1996 e il 2001, l’artista inizia a lavorare come grafica e illustratrice presso alcune riviste nazionali come “Cosmopolitan Kazakhstan”, “Grey Central Asia” e “Saatchi & Saatchi Kazakhstan”. Nel 2005 la svolta, esistenziale e professionale: si trasferisce in Italia, per l’esattezza a Trieste, dove diventa una pittrice freelance e comincia ad esporre le sue creazioni. In breve tempo i suoi dipinti, ascrivibili nella corrente del surrealismo pop, ricevono l’apprezzamen-
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to dei critici e delle maggiori gallerie d’arte europee e non solo, da Roma a Londra, da Berlino a Los Angeles (in generale negli Usa gode di ottima fama) fino alla lontana Melbourne. La sua opera, da lei stessa definita “surreale e trasognata”, subisce notevoli influenze tecniche dai grandi maestri del Rinascimento italiano e da alcuni esponenti di spicco della pittura olandese come Bruegel e Bosch, mentre dal punto di vista concettuale le sue illustrazioni risentono della tradizione culturale del suo Paese e addirittura delle fiabe dei fratelli Grimm. Infatti, al
risultare quasi “alieni”, di sicuro magnetici allo sguardo stupito dello spettatore. Nel libro illustrato “Dilka Bear”, pubblicato nel 2013 da Logos edizioni, la pittrice kazaka spiega le origini della sua poetica figurativa: «C’era una volta un’orsa di nome Dilka. La sua natura era dolce e gentile. Sapeva contare fino a nove e le piaceva guardare l’orizzonte lontano dalle cime delle montagne del Kazakistan dove era nata. Nella terra più lontana dal mare di qualunque altra al mondo, a migliaia e migliaia di chilometri da qualsiasi costa tra la Cina e la Russia. centro del suo lavoro ci sono spesso dolci bambine o ragazze bellissime, ma dall’aria triste e angosciata, rese vive da colori acrilici su tavola offuscati, tuttavia, da un alone di disincanto e inquietudine, misto a un forte simbolismo che, seppur in maniera onirica, si pone l’obiettivo di riflettere la realtà circostante. L’artista concepisce scene e contesti quotidiani in cui emergono i suoi delicati personaggi, ma lo fa in modo tale che le emozioni trasmesse sembrano appartenere ad un’altra dimensione spazio-temporale, così da
Questo libro è una raccolta dei personaggi che abitano i miei sogni e le mie giornate. Tutti loro narrano una storia e, anche se a volte non sono proprio sicura di che storia si tratti, so che ci arriverò. Nel frattempo, spero che vi piacciano». La prime mostre in cui Dilka Bear si rivela al pubblico europeo si svolgono entrambe a Roma presso la Mondo Bizzarro Gallery: nel 2011 partecipa alla collettiva “Italian Pop Surrealism”, nel 2012 espone per la prima volta in una rassegna personale intitolata “Dilka: Wild escape”.
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Design> di Alessandro Immordino
LIVING
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1. GlammFire. Caminetto modello “Tile” laccato in acciaio a bioetanolo. Tile sorprende grazie al suo stile e la sua audacia. Le sue compatte dimensioni ed il suo carattere altamente decorativo e funzionale, gli consentono di valorizzare l’estetetica dei più diversi spazi “outdoor” – giardini, terrazze, verande, patii. Semplicemente affascinante ed incredibilmente seduttivo. Focalizzatevi sul vostro benessere e sulla ricerca di emozione per ogni angolo della vostra casa. www. glammfire.com
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outdoor
speciale
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2. Samuele Mazza. Gazebo con illuminazione “Sole”. realizzato con struttura in ferro lavorato a mano verniciato e trattato per esterni. Copertura con tetto a padiglione. Per una resa scenografica senza paragoni le colonne del gazebo possono essere corredate da luci led. Completano il gazebo tende perimetrali, lanterne o lampadario centrale per l’illuminazione. Per la copertura si possono selezionare finiture diverse per una resa ombreggiante o totalmente oscurante con tessuti tecnici di grande pregio. Disponibile in dimensioni personalizzate. www.glammfire.com
3. Dedon. Fioriere e lanterne in materiale composito modello “Dala”. Le fioriere e le lanterne Dala rappresentano il complemento perfetto ad ogni collezione Dedon. Disponibile in tre misure, con la fibra in colore Stone, la lanterna ha una trama che lascia filtrare la luce della candela e maniglie in pelle lavorata a mano grazie alle quali è possibile appenderla o appoggiarla a terra. La fioriera è disponibile in due misure e due colori, Stone e Grass. Conferisce una nota raffinata ad ogni salotto da esterno. Contiene un vaso interno rotostampato e le guide regolabili presenti negli altri arredi della collezione DALA. www.dedon.de/it
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Teatro > di Ilaria De Donatis
GIGI PROIETTI in regia per
I Capuleti, i Montecchi e la Verona di Shakespeare si presentano sulla scena del Silvano Toti Globe Theatre di Roma, da venerdì 16 settembre a domenica 2 ottobre, nello spettacolo diretto dal grande Gigi Proietti.
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a storia si ripete: due adolescenti, giovani innamorati l’uno dell’altra, che Shakespeare chiamò Romeo e Giulietta, vivono il loro amore di nascosto, a causa dell’astio presente tra le famiglie a cui appartengono, rispettivamente i Montecchi e i Capuleti. Non serve altro che un ballo in maschera nella casa dei Capuleti per far incrociare i loro sguardi e una dichiarazione d’amore reciproco, sul bordo del balcone della stanza di Giulietta, per unirli in eterno fino alla loro morte. Per stravolgere, però, gli schemi di questa tragedia interviene il celebre affabulatore romano Gigi Proietti, che decide di condurne la regia e di riproporre questo spettacolo dopo undici anni dalla sua prima rappresentazione. La sua maestria risulta evidente fin dall’accensione delle prime luci nel teatro: Proietti sale sul palcoscenico, si inchina e introduce la storia d’amore che affascinerà il pubblico per l’intera serata. Il vero marchio della sua regia, tuttavia, si palesa nel modo in cui viene mostrata la storia, dato che egli crea un legame tra il presente e il passato. Si potrebbe quasi affermare che la vicenda risulti divisa in due parti: la prima moderna, in cui i giovani sulla scena, tra cui lo stesso personaggio di Mercuzio, si esprimono intonando, per così dire, un rap e Giulietta viene presentata come una normale ragazza dell’epoca contemporanea, che canta e suona rock; la seconda completamente classica. Il nodo che unisce questi due fili temporali è rappresentato dalla scena del ballo in maschera, in cui si enu52
clea il genio del regista. Proietti, infatti, coglie il momento in cui lo sguardo di Romeo incrocia quello di Giulietta, riuscendo sia ad esprimere l’idea, celata alla scena, secondo cui le anime predestinate al loro incontro si riconoscono da una sola occhiata, sia a trasformare quell’istante in un portale tra presente e passato, tra modernità e classicità, tra Shakespeare ed egli stesso. Tutti i partecipanti al ballo si muovono in modo scomposto, a ritmo di una musica lontana dal periodo elisabettiano, ma improvvisamente è sufficiente uno sguardo per passare da quel divertimento così moderno al mito, al canone della classicità voluto dal Bardo per la sua tragedia. Ad ospitare l’opera della “coppia di amanti nati sotto la cattiva stella”, come recita il Coro all’inizio della rappresentazione, è il Silvano Toti Globe Theatre di Roma, dal 16 settembre al 2 ottobre. Applaudire al termine dell’esibizione i giovani attori della compagnia e tutti i collaboratori è un gesto spontaneo, ma applaudire per ringraziare il regista Gigi Proietti è un gesto che nasce direttamente dal cuore, commosso dalla sua bravura nel portare in scena, rinnovandola e attualizzandola, una storia immortale.
LO SPETTACOLO ANDRÀ IN SCENA DAL 16 SETTEMBRE AL 2 OTTOBRE PROSSIMO. PREZZI DEL BIGLIETTO DA 11,50 A 28,00 EURO
Cinema > di Silvestro Bellobono
I MAGNIFICI 7
Antoine Fuqua, regista di “Training Day”, riunisce Denzel Washington ed Ethan Hawke nel remake dell’omonimo western del 1960.
A
Hollywood è tornata prepotente la voglia di western, il genere cinematografico più squisitamente a stelle e strisce, che ciclicamente si ripresenta in salsa kolossal sul grande schermo. In particolare va molto di moda la mania dei remake, firmati da cineasti importanti del panorama americano e con protagonisti gli attori più in voga dell’attuale jet-set della celluloide. John Wayne se n’è andato da un pezzo, Clint Eastwood non ha più l’età, Kevin Costner è in declino da oltre un decennio, però la loro leggenda è ancora viva e vegeta. Soprattutto non è mai morto il mito della frontiera, delle terre selvagge e inesplorate, dei cowboy con cappello, speroni e pistola, degli indiani a cavallo senza sella, dei saloon con le prostitute-ballerine. Il desiderio di cimentarsi con la materia artistica che ha reso immortali John Ford e Howard Hawks (solo per citarne un paio) ha contagiato negli ultimi dieci anni gli autori moderni, che si sono ispirati fedelmente ai capolavori del passato, come James Mangold (“Quel treno per Yuma”, 2007), Joel ed Ethan Coen (“Il Grinta”, 2010), Quentin Tarantino (“Django Unchained”, 2012), il quale ha fatto anche il bis dirigendo l’originale “The Hateful Eight”, che ha conteso a “Revenant – Redivivo” di Alejandro Gonzalez Inarritu la palma di miglior western sui generis del 2015. Non poteva certo essere da meno Antoine Fuqua, regista tendenzialmente incline all’action e al poliziesco: è suo, 54
infatti, il memorabile “Training Day” che nel 2002 valse l’Oscar ad un superbo Denzel Washington, abilmente supportato dall’eclettico Ethan Hawke. A fare 1 + 1 non c’è voluto molto: Fuqua ha riunito la coppia di star per trasportarla stavolta nel vecchio west de “I magnifici 7”, remake del film omonimo del 1960 diretto da John Sturges, a sua volta rifacimento de “I sette samurai”, pellicola giapponese girata nel 1954 da Akira Kurosawa. La vicenda è ben nota: vessati dal prepotente signorotto locale, i cittadini di Rose Creek chiedono protezione a sette fuorilegge a cavallo, spietati mercenari armati fino ai denti, cacciatori di taglie e giocatori d’azzardo, che preparano la violenta battaglia finale in cui in gioco non c’è solo il denaro pattuito come ricompensa, ma anche le loro anime. I cliché del genere ci sono tutti, mescolati sapientemente e rinnovati con lo stile filmico odierno, brillantemente sorretto dalle musiche di James Horner. Oltre ai frontmen Washington e Hawke arricchiscono il cast Chris Pratt, Peter Sarsgaard, Matt Bomer, Vincent D’Onofrio, Haley Bennett.
IL RUOLO DA PROTAGONISTA ERA STATO AFFIDATO A TOM CRUISE, CHE POI HA RINUNCIATO PER ALTRI IMPEGNI GIÀ PRESI.
BEN HUR Remake del colossal del 1959 vincitore di ben 11 premi Oscar e basato sul romanzo del 1880 di Lew Wallace, BEN-HUR racconta l’epica vicenda di Giuda BenHur, un giovane dalle nobili origini che è ingiustamente accusato di tradimento dal proprio fratello adottivo Messala, ufficiale dell’esercito Romano. Privato del titolo, separato dalla famiglia e dalla donna che ama, Giuda è ridotto in schiavitù. Dopo anni passati per mare, Giuda fa ritorno alla propria terra d’origine per cercare vendetta, ma trovando invece la salvezza. Regia di Timur Bekmambetov Con Jack Huston, Morgan Freeman Genere: Storico, Azione, Drammatico Da giovedì 29 settembre al cinema
L’ESTATE ADDOSSO Il nuovo film di Gabriele Muccino racconta la vita di Marco, studente che sta per diplomarsi al liceo ma di fronte alle fatali scelte della vita, è terribilmente angosciato dall’incertezza assoluta sul proprio futuro. L’estate “della maturità” subisce un improvviso colpo di scena quando, in seguito ad un incidente con lo scooter, Marco riceve dall’assicurazione un risarcimento che gli consentirà di partire per San Francisco. Il film si avvale delle musiche originali di Lorenzo Jovanotti. Regia di Gabriele Muccino Con Brando Pacitto, Matilda Lutz Genere: Drammatico Da giovedì 15 settembre al cinema
INDEPENDENCE DAY 2 Dopo l’attacco sferrato dagli alieni nel 1996, l’umanità ha sempre saputo che sarebbero tornati. Grazie all’utilizzo di tecnologia aliena, le nazioni della terra si sono unite nel creare un programma di protezione globale, ma nulla ci potrà preparare ad un attacco alieno senza precedenti. Solo la genialità di un piccolo gruppo di uomini e donne salverà il mondo dell’estinzione. Regia di Roland Emmerich Con L. Hemsworth, J. Goldblum Genere: Fantascienza Da giovedì 8settembre al cinema
CAFÉ SOCIETY Regia di Woody Allen Genere: Commedia Con Jesse Eisenberg, Kristen Stewart Da giovedì 29 settembre al cinema Il film racconta la storia di un giovane ragazzo che arriva ad Hollywood nel 1930 con la speranza di lavorare nell’industria cinematografica, s’innamora e si ritrova immerso nell’atmosfera vivace della Café Society che ha segnato quell’epoca. Più che al fato, in questo nuovo film Allen guarda dritto in faccia al destino: il destino di Bobby e Vonnie, quello del fratello criminale di lui, Ben... 55
Musica > di Silvestro Bellobono
Bruce
SPRINGSTEEN Inaspettatamente esce il 23 settembre “Chapter and verse”, un greatest hits (più 5 inediti) che accompagna l’autobiografia del Boss intitolata “Born to run”. Per i fan nostalgici sarà pubblicata anche la versione in vinile.
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entre il pubblico italiano aveva ancora negli occhi, e soprattutto nelle orecchie, gli straordinari concerti di Milano e Roma, è arrivata a sorpresa una notizia che ha mandato in delirio i fan di tutto il mondo: il 23 settembre, giorno del suo 67esimo compleanno, esce “Chapter and verse”, il nuovo memorabile album di Bruce Springsteen. E già, perché “The Boss” ha voluto fare le cose in grande: infatti, il disco è stato pensato come un accompagnamento musicale dell’attesa autobiografia dell’artista, intitolata “Born to run”, che sarà in libreria dal 27 settembre (in Italia è pubblicata da Mondadori), con l’obiettivo di ripercorre tutta la carriera del rocker americano. Si tratta di un’opera letteraria molto accurata, circa sette anni di lavoro che hanno prodotto 500 pagine in cui Springsteen racconta la sua leggenda in parallelo con la storia degli Stati Uniti, toccando tutti i temi a lui più cari, dai problemi della middle class alla fine del “sogno americano”, dalla mancanza di lavoro alle sofferenze d’amore. E naturalmente 56
la sua celebre sensibilità da “storyteller” si riflette direttamente sul nuovo cd: “Chapter and verse” si compone di 18 brani, tra cui 5 inediti, che includono le più grandi hit della sua carriera (su tutte “Badlands”, “The River”, “Born in the U.S.A.”, “The Rising”, “Wrecking Ball”, title track del suo album del 2012), due tracce registrate con The Castiles, la sua prima band (“Baby I” del 1966 e “You can’t judge a book by the cover” del 1967), due demo di “Henry Boy” e “Growin’ up” del 1972, e “Ballad of Jesse James” suonata sempre nel 1972. Il richiamo evidente ai primi lavori, antecedenti ai successi planetari con la E Street Band e con lo storico manager Jon Landau, assume quasi il valore simbolico di un ritorno alle umili origini nella working class del New Jersey, in quel background umano e culturale che ha sempre rappresentato un punto di riferimento fortissimo per la musica e per la poetica del Boss. Infine, per i fan più nostalgici, il nuovo disco, che è già in pre-ordine sul sito dell’artista, sarà pubblicato anche in vinile, assieme a un booklet di fotografie rare.
Motori >
NUOVA FIAT 124 SPIDER
L’ATTESO RITORNO DI UN MITO E
ra da tempo ormai che si vociferava di un ritorno in grande stile della Fiat 124 Spider con capote in tela, un’icona per il brand di Torino. Ed eccola ora con un look rivisto ovviamente rispetto al passato ma che ricalca il modello storico in molte sue parti. Meccanica moderna ma puramente giapponese e motori che si affidano alla tecnologia Fiat, il Turbo MultiAir. Le dimensioni sono di 4 metri e cinque centimetri per quanto riguarda la lunghezza, per una larghezza di un metro e 74 centimetri ed un’altezza pari ad un metro e 23. Il bagagliaio fa meglio di molte rivali: si aggiudica 140 litri sia con capote aperta che chiusa. Il motore, l’unico in gamma, è, ribadiamo, il 1.4 Turbo MultiAir da 140 cavalli di potenza massima in grado di accelerare da 0 a 100 chilometri orari in 7 secondi e mezzo e raggiungere una velocità massima di 215 chilometri orari. Secondo quanto dichiara la Casa madre ci troviamo innanzi ad una vettura che mediamente presenta consumi di 15,6 chilometri con un litro. Come equipaggiamenti sin dall’entry-level troviamo di serie l’airbag del passeggero disattivabile, cerchi in lega, climatizzatore manuale, cruise control, radio con lettore MP3, prese Aux ed Usb, connessione Bluetooth
e sedili regolabili in altezza. La Lusso e la Anniversary aggiungono i fendinebbia, sedili in pelle, sensori di parcheggio posteriori e climatizzatore automatico. In optional possono essere aggiunti l’antifurto a 300 euro ma non per la Anniversary, l’Hi-Fi Bose a 700 euro per la Lusso e di serie per la Anniversary, i sedili riscaldabili a 300 euro per la Lusso e di serie per la Anniversary, la vernice rossa a 500 euro, metallizzata a 700 Euro o perlata tristrato a 1.000 Euro. Tre in tutto i pacchetti: il Premium a 800 Euro per la Lusso e di serie per la Anniversary, il Radio a 1.000 Euro di serie per la Anniversary ed il Visibility a 1.500 Euro per la Lusso e di serie per la Anniversary. Prezzi di listino: Fiat 124 Spider 1.4 MultiAir 140 cavalli 27.500 Euro. Fiat 124 Spider 1.4 MultiAir 140 cavalli Lusso 29.900 Euro. Fiat 124 Spider 1.4 MultiAir 140 cavalli Anniversary 33.000 Euro.
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Fonte: allaguida.it
M/Y DIVINE
LO SPORT HYBRID DI COLUMBUS YACHT
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aratterizzata da un approccio eco-sostenibile nella costruzione di imbarcazioni di lusso, la Columbus Yacht, brand di Palumbo Group, ha presentato l’innovativo M/Y Divine, secondo modello della serie 40M Sport Hybrid. L’architettura navale e il design esterno sono frutto della cooperazione tra il cantiere e la Hydrotec Srl; grazie alla prua verticale e alle linee ispirate all’automotive, il M/Y Divine può essere considerato a tutti gli effetti un autentico sport yacht, anche se contraddistinto da grandi volumi e notevoli altezze. Infatti, la denominazione “Sport” indica le elevate prestazioni di questo superyacht dotato di due motori diesel che permettono di raggiungere una velocità massima di 22 nodi, con facilità di crociera. “Hybrid” definisce invece le sue qualità “green”, poiché la barca, in virtù del sistema ibrido, offre una navigazione con propulsione elettrica rispettosa dell’ambiente. Gli interni sono stati concepiti dalla Hot Lab con l’intento di creare uno stile elegante e semplice, puntando su un uso coerente dei colori così da intensificare la luce. Gli spazi sono stati studiati in modo tale da privilegiare la suite armatoriale e la funzionalità delle cabine ospiti. CARATTERISTICHE Lunghezza: f.t.: 39,83 m Larghezza: 8,20 m Motorizzazione: 2 MTU 12V 2000M 94 Velocità max: 22 nodi 60
Agenda eventi
Dal 27/09 al 30/10
11/09/16 Roma
Laghetto di Villa Ada Ore 21.00 Prezzo biglietto: Euro 20,00 + d.p.
CONCERTO SENZA IMPEGNO
BIAGIO ANTONACCI
ROMEO E GIULIETTA
EMMA MARRONE 62
Roma
AMERICANI
Teatro Eliseo Ore 21.00 Rubini, Tognazzi, Montanari, Ciufoli Info: 06.83510216
16 e 17 Settembre
Dal 29/09 al 2/10
Roma
Roma
Palalottomatica Ore 21.00 Prezzi da euro: 35,00 a 79,00 Info: Ticket One
ROMICS
Fiera di Roma Dalle ore 10.00 Prezzi da euro: 8,00 a 10,00 Info: 06.87729190
Dal 16/09 al 2/10
Dal 29/09 al 23/10
Roma
Roma
S. T. Globe Theatre Ore 18.15 e 21.00 Prezzi da euro: 11,50 a 28,00 Info: Ticket One
Teatro Manzoni Prezzo biglietto: Euro 25,00 Info: 06.3223634
TRE DONNE IN CERCA DI GUAI
23 e 24 Settembre
1 Ottobre
Roma
Auditorium Sala Santa Cecilia Prezzi da euro: 46,00 a 97,00 Info: Ticket One
Palalottomatica Ore 21.00 Prezzi da euro: 30,00 a 49,00 Info: Ticket One
Roma
GIGI PROIETTI in Cavalli di Battaglia
La redazione non risponde di eventuali cambiamenti a date e prezzi pubblicati
ENNIO MORRICONE
5/6/7 Ottobre
15 Ottobre
Roma
Auditorium Conciliazione Ore 16.00 e 19.00 Prezzi da euro: 14,65 a 27,50 Info: Ticket One
Auditorium Sala Santa Cecilia Prezzi da euro: 21,00 a 75,00 Info: Ticket One
Roma
MASHA E ORSO
15 Ottobre
8 Ottobre Roma
Roma
Palalottomatica Ore 21.00 Prezzi da euro: 23,00 a 55,00 Info: Ticket One
PANARIELLO - CONTI - PIERACCIONI
Palalottomatica Ore 21.00 Prezzi da euro: 28,00 a 58,00 Info: Ticket One
ALESSANDRA AMOROSO
8/9 Ottobre
22 Ottobre
Roma
Roma
Palalottomatica Ore 21.00 Prezzi da euro: 30,00 a 65,00 Info: Ticket One
Teatro Il Sistina Ore 21.00 Info prezzi: 06.4200711 392.8567896
PEPPINO DI CAPRI in Una musica infinita
FRANCESCO RENGA
10 Ottobre
22 Ottobre
Roma
Roma
Teatro Il Sistina Ore 21.00 Info prezzi: 06.4200711 392.8567896
LOVE STORY - IL MUSICAL
TIROMANCINO
Auditorium Parco della Musica Ore 21.00 Prezzi da euro: 32,00 a 37,00. Info: Ticket One 63
Claudio Scaringella
Kitchen > a cura de: Il Pacchero Solitario
Ingredienti per 4 persone 800 grammi di pescespada tagliato piuttosto sottile, 1 kg di patate vitelotte, semi di sesamo, mezzo chilo di pomodorini, sale, pepe, olio extravergine, zucchero di canna, aceto e qualche rametto di timo fresco.
Preparazione della ricetta
Q
uesta volta, cari amici, propongo un piatto ideale come secondo e stuzzicante per antipasto, con un pesce a noi piuttosto gradito, e vorrei raccomandarmi di non cuocerlo troppo. Mettete a lessare le patate e, nel frattempo, tagliate a metà i pomodorini, quindi disponeteli su una placca rivestita di carta da forno con il taglio rivolto in alto. Conditeli ora con sale, pepe, olio, aceto, zucchero di canna e infornateli a 140° finché non saranno ben asciutti, e di tanto in tanto cospargeteli con il loro intingolo di cottura. Intanto schiacciate le patate, setacciatele aiutandovi con un po’ di brodo vegetale e scaldatele in un tegame fino ad ottenere un purè omogeneo, aggiungendo a piacere una noce di burro ed altro brodo. Salate, pepate, spennellate di olio extravergine e cospargete di semi di sesamo le fettine
Livello di difficoltà: media di pesce spada, battetele lievemente tra due fogli di carta da forno in modo da fissare i semi. Scottatelo velocemente, quindi, in una padella antiaderente ben calda con olio extravergine, magari con uno spicchio di aglio in camicia. Componete adesso il piatto utilizzando la crema di patate come base per le fettine di pescespada e, decorando con i pomodorini confit ancora bollenti, aggiungete i rametti di timo e servite in tavola. Malvasia istriana per vino.
Tempo di preparazione della ricetta:
120
minuti
IL PACCHERO SOLITARIO Aprilia, Via Verdi, 29 (Ang. (Ang. via via M.Aurelio) M.Aurelio) T. 06.92062042
L’incrocio tra Sole e Mercurio nel vostro rag-
destabilizza, regalandovi quella sensibilità ac-
gio celeste vi regalerà il lavoro che tanto avete
cesa che non è tipica del vostro segno, piuttosto
atteso in questi mesi, una soddisfazione pro-
acutizzata da piccoli dolori di cuore. Avete paura di perdere qualcuno a voi caro e non riuscite ad accettarne la mancanza. Ciò vi rende irosi. I vostri numeri fortunati: 75 - 89 - 11
detevi il lusso dei festeggiamenti e non badate ai cali umorali imprevisti. I vostri numeri fortunati: 78 - 33 - 5
lita routine, eppure vi sentite bersaglio da
nica del vostro segno. Marte, vostro protettore vi
parte di qualcuno che percepite come egoista
regala la potenza dell’azione improvvisa, tattica,
e completamente folle. L’amore in quadratura, con Venere traballante in Leone, renderà il vostro giaciglio d’amore un campo di guerra.
Scorpione
Siete nel pieno della sensibilità esplosiva e vulca-
sconcertante, a volte crudele, ma giusta. L’amore leonino sembra a rischio, ma Luna in Ariete vi rende giustizieri di voi stessi. E’ il momento di agire. I vostri numeri fortunati: 10 - 26 - 81
Che il concedersi una pura e rilassante serata tra
rire nel nulla e di dissimulare anche la vostra
alcool, amici finti e un po’ di amore rubato non vi re-
presenza fisica. E’ una tattica per la paura di es-
leghi ad autoflagellazioni psicologiche. State sem-
sere risucchiati da un Marte scorpionico fin troppo potente. Attenderete il momento giusto per recitare la parte migliore con il miglior pubblico. I vostri numeri fortunati 34 - 55 - 77
Sagittario
In questo mese di fuoco, avete deciso di scompa-
plicemente rendendovi conto che la vita è fatta di brevi istanti e che a volte cogliere l’attimo è più liberatorio di una litigata per problemi da perdenti. I vostri numeri fortunati 63 - 83 - 62
Non si sente il battito del vostro cuore, né il vo-
alla malinconia del vostro cuore di riflettere sui
stro respiro e non vi si sente camminare. Ma che
ricordi passati e sulle paure del futuro. Rimar-
fine avete fatto? Avete deciso di abbandonare
rete immobili, in stato catatonico probabilmente. Una buona lettura filosofica può favi dimenticare certi dubbi esistenziali irrimediabili. I vostri numeri fortunati: 3 - 60 - 62
Capricorno
Le ultime luci di un’estate di passione lascia
l’unico vero potere lasciato all’essere umano, cioè il potere di scegliere e quindi di vivere? Partite da questo, se volete, bum bum, bum bum… I vostri numeri fortunati: 66 - 31 - 39
Il calore dell’estate passante prenderà corpo nel-
Non è il momento giusto per cercare l’amore, ma è
le vostre criniere tuonanti, riacquisterete vigore
un ottimo periodo per dedicarvi alle passioni ine-
fisico e anche le forze perse in inutili discussioni
splorate e alle nuove amicizie che l’estate vi ha do-
in amore e a lavoro. Il Sole in Vergine richiama all’equilibrio e alla ponderatezza calcolata, traetene i giusti meriti da questo cielo di ragione. I vostri numeri fortunati: 13 - 29 - 58
Acquario
Gemelli Cancro Leone Vergine
fessionale inaspettata ma meritatissima. Go-
L’anno lavorativo ricomincia seguendo la so-
I vostri numeri fortunati: 12 - 22 - 49
66
Bilancia
Il trigono Luna-Venere-Marte vi potenzia ma vi
nato. Una buona selezione di un marasma di carne potrebbe risparmiarvi delle delusioni sicure. Ops, ma sicuri che il vostro cuore è davvero cosi solitario? I vostri numeri fortunati: 7 - 45 - 85
Auguri Verginelli! Il vostro cielo risplende della
Nettuno, ormai imperante nel vostro cielo, vi ha
potenza del Sole e della razionalità aggiunta che
completamente rilassato e tranquillizzato sui
Mercurio, il vostro pianeta protettore vi infonde-
vostri continui sensi di colpa, eppure la Luna ar-
rà, concedendovi intuizioni sensazionali e gran-
riva per illuminarvi e raccontarvi di voi stessi, di
di doti pragmatiche. Attenzione però a non esagerare con l’autostima, la superbia può tradirvi! I vostri numeri fortunati: 14 - 31 - 67
Pesci
Toro
Ariete
Oroscopo del mese >
ciò che farete in questo mese, poco ma buono. Meglio volare basso che guardare il panorama, no? I vostri numeri fortunati 24 - 51 - 8