CGIL IN COMUNE
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10|2021
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MAI PIÙ FASCISMI
PRIMO PIANO
PENSIONI
Il 16 ottobre in piazza a Roma con Cgil, Cisl e Uil
I problemi e le sfide sindacali di questa nuova stagione
Quota 100. Un grosso flop. Analisi dei dati diffusi dall’Inps
In questo numero parliamo di
08 10|2021
1. Un assalto intollerabile 2. Ricomincia un nuovo “anno sindacale” 3. Avvenimenti in breve. Il problema delle assunzioni 4. Quota 100. Un grosso flop 5. Brunetteide 1° 6. E fuori Firenze che accade... I nostri rappresentanti La campagna nazionale #AssunzioniSubito
Comitato redazionale Marco Lelli
Sonia Ricciardulli
Jacopo Geirola
Roberto Bologni
marco.lelli@comune.fi.it jgeirola@firenze.tosc.cgil.it
Silvia Putigliano
silvia.putigliano@comune.fi
sonia.ricciardulli@comune.fi.it robertogiovanni.bologni@comune.fi.it
Simona Ferrari
sferrari@firenze.tosc.cgil.it
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Ottobre 2021
UN ASSALTO INTOLLERABILE
IL 16 OTTOBRE MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA DI CGIL, CISL E UIL: “ATTACCO A TUTTO IL SINDACATO, AL MONDO DEL LAVORO E ALLA NOSTRA DEMOCRAZIA”
Q
uello contro la Cgil è “un atto fascista e squadrista”, per questo il mondo del lavoro reagisce con forza: “È necessario rispondere con tutto il nostro senso civico e democratico: sabato 16 ottobre ci sarà una grande manifestazione antifascista a Roma. Tutte le formazioni che si richiamano al fascismo vanno sciolte, è il momento di dirlo con chiarezza”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, parlando all’assemblea generale del sindacato, davanti alla sede nazionale di Corso d’Italia. “Deve essere chiaro - ha proseguito Landini -: se qualcuno ha pensato di intimidirci, di metterci paura, di farci stare zitti, deve sapere che la Cgil e il movimento dei lavoratori hanno già sconfitto il fascismo in questo Paese e riconquistato la democrazia. Non ci intimidiscono, non ci fanno paura”. Nell’atto squadrista di ieri non è solo la Cgil ad essere offesa, ma tutto il mondo del lavoro. “Ieri c’è stata una ferita democratica e un’offesa alla Costituzione nata dalla Resistenza, un atto che ha violentato il mondo del lavoro e i suoi diritti”. Proprio quel mondo del lavoro che è stato fondamentale nei mesi della pandemia e si impegna oggi nel costruire la ripartenza del Paese. Il leader della Cgil ha ringraziato tutti coloro che hanno portato solidarietà, dai singoli lavoratori ai rappresentanti delle istituzioni. “Ringrazio il Presidente della Repubblica che ha chiamato immediatamente, il Presidente del Consiglio, del Senato e della Ca-
mera”, queste le sue parole. Senza dimenticare i lavoratori che hanno difeso l’ingresso di Corso d’Italia: “Voglio esprimere vicinanza anche agli agenti feriti che hanno difeso la sede e oggi sono al pronto soccorso. Allo stesso tempo siamo vicini alla magistratura, perché faccia fino in fondo il suo mestiere e condanni le persone che hanno organizzato con vigliaccheria questo senza precedenti al nostro Paese”. “Non è il momento di costruire recinti e muri, nè in Italia nè in Europa”, ha aggiunto Landini in conclusione, ricordando l’appuntamento antifascista di sabato 16, chiamando le persone ad andare in piazza: “Il 16 saremo uniti per dare un’indicazione al Paese e all’Europa. Cgil, Cisl e Uil sono uniti per cambiare il Paese. Invito tutte le forze democratiche di questo Paese ad unirsi a noi”.
VIDEO
Il discorso integrale del segretario della Cgil il 10 ottobre, davanti alla sede nazionale del sindacato devastata il giorno precedente da un assalto fascista
https://www.collettiva.it/speciali/il-lavoronon-ha-paura/2021/10/10/video/landini_ unitevi_a_noi_il_16_ottobre_mai_piu_fascismi_-1539904/
ROMA
ore 14:00
Piazza San Giovanni in Laterano PULLMAN CON PARTENZA NEI SEGUENTI ORARI: FIRENZE SUD Esterno Tuscanyhall ore 8:30 FIRENZE Ingresso Mercato Ortofrutticolo di Novoli ore 8:30 FIRENZE Parcheggio Coop Ponte A Greve ore 8:30 FIRENZE Casello Impruneta (rotonda) 8:45 BORGO S. LORENZO Piazza M L King ore 8:00 BARBERINO Mugello casello autostradale 8:30 SESTO FIORENTINO Parcheggio Metro ore 8:30 EMPOLI Parcheggio Nuovo Centro Coop ore 8:30 FUCECCHIO Piazza XX Settembre ore 8:00 CASTELFIORENTINO Parcheggio Stadio ore 8:00 CERTALDO Zona Mensa ore 8:20 POGGIBONSI Davanti alla Pretura ore 8:40 REGGELLO Piazza A.Moro ore 8:00 FIGLINE Stazione 8:20 CILIEGI Casello Incisa ore 8:00 DICOMANO Pressi palazzo Comunale 8:00 PONTASSIEVE Stazione 8:30
Partecipa anche tu!
Per prenotazioni inviaci i tuoi dati (nome, cognome, numero di telefono e luogo di partenza) per email 16ottobreroma@fpcgilfirenze.it o chiama 055.2700531/459 Come previsto dalle norme è necessario essere dotati di Green Pass.
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Ricomincia un nuovo “anno sindacale” UN’ANALISI DELLE PROBLEMATICHE E DELLE SFIDE SINDACALI DA AFFRONTARE IN QUESTA STAGIONE
N
on concordiamo con l’immagine che l’AC vuole trasmettere alla popolazione ed ai dipendenti, in cui il motto pare essere: va tutto bene. Purtroppo non tutto va bene. Guardando la nostra amministrazione sotto un punto di vista complessivo possiamo fare alcune considerazioni in particolare in merito ai numerosi problemi che richiederebbero una gestione da parte dell’apparato dirigenziale e dalla politica, delle scelte in merito a priorità e riorganizzazione. • Nonostante le assunzioni previste, la carenza di personale continua ad essere uno dei più grandi problemi dell’AC. È necessario definire delle priorità, altrimenti le difficoltà ricadono sul personale in termini di stress e sicurezza.
• La macchina comunale necessita di una rigenerazione organizzativa, in quanto soffre, come tutti gli enti pubblici del resto, di una eccessiva burocratizzazione dei percorsi, che rispondono all’esigenza del controllo sulle procedure ed i risultati ma rallentano i percorsi e sottraggono responsabilità a tutti i livelli di intervento, anche di fronte a professionalità definite. Parte delle risorse del PNRR devono essere destinate a questo, e non sappiamo quale progetto ha in merito la nostra amministrazione. Riteniamo che sarebbe necessario trasformare questa macchina pesante, facendo tesoro delle professionalità e dell’esperienza di chi lavora quali basi per la ricostruzione.
• Digitale, è necessario investire in politiche che guardino al benessere dei lavoratori oltre che alla trasparenza, all’efficienza nell’erogazione dei servizi e all’efficacia nelle risposte alla cittadinanza che purtroppo mostra importanti segni di sofferenza.
VEDIAMO ALCUNI ARGOMENTI MAGGIORMENTE IN DETTAGLIO
La nostra amministrazione ed il confronto
Abbiamo davanti una amministrazione che non manifesta esattamente obiettivi e priorità, cura la facciata ma di fatto arranca, costretta tra gravi problemi di personale, problemi di bilancio, di mancanza di fiducia reciproca tra dipendenti, dirigenza e politica. Andando ad incontrare colleghi delle varie direzioni incontriamo impegno, stanchezza, molta preoccupazione e talvolta delusione; la pandemia, da cui ancora non siamo usciti, non ha semplificato ma amplificato molto di tutti questi aspetti. La dirigenza e la parte politica si sono impegnate e si stanno impegnando per rispondere alle necessità dettate dall’urgenza pandemica e dalle difficoltà da carenza di questa amministrazione, nello stesso tempo però sono sulle difensive in ogni incontro che facciamo. Molto spesso i lavoratori diventano una controparte scomoda da tene-
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re sotto controllo, che ingrata non ringrazia per le elargizioni; si dimentica che interesse dei lavoratori è l’interesse di tutti, che i servizi vengono erogati con la maggiore efficienza e qualità possibile e che molto spesso è proprio il nostro lavoro il servizio.
dovuta ai pensionamenti non è terminata, e non ci dà certezze sui numeri, il piano delle assunzioni programmate prevedeva un totale di 435 assunzioni, assolutamente al di sotto delle necessità dell’ente con l’attuale stato organizzativo, così distribuite:
Con difficoltà arriviamo a delle risposte concrete, e quando arriviamo è dopo una serie di incontri estenuanti che vedono continui rimandi con perdite di tempo incredibili.
• 257 assunzioni nel 2021
Molte volte ci sentiamo apostrofare con “voi non avete un quadro delle necessità complessive, e vi arroccate sui dettagli, sostenete chi fa più rumore”. Altre volte abbiamo fronteggiato atteggiamenti che sfioravano il denigratorio, con la dirigenza che si attacca a episodi che di fatto sono realtà sporadiche. Spesso aprendiamo notizie da giornali di cui non veniamo informati direttamente e da verifiche risulta che nemmeno esistono i presupposti nell’immediato, com’è accaduto per l’annuncio in merito all’internalizzazione delle biblioteche.
La situazione delle assunzioni
La mancanza di personale è sicuramente una delle problematiche prevalenti che mettono in seria difficoltà il meccanismo di tutta l’Amministrazione. Nasce da lontano, dal blocco del turn over, dal 2015, dai tetti imposti anche adesso, dai numerosi pensionamenti aumentati con quota 100 ed opzione donna; da fuoriuscite di personale perché l’ente locale non rappresenta per alcune figure professionali una forte attrattiva ma solo un accomodamento temporaneo in attesa di assunzioni da altri enti pubblici o privati (vedi ad esempio la fuga di dirigenti e di personale informatico). Dal blocco dei licenziamenti ad oggi abbiamo perso troppi lavoratori, l’emoragia
• 99 nel 2022 • 79 nel 2023
Tra i settori in sofferenza
Ad oggi abbiamo un contatto con la maggior parte delle direzioni ed uffici, e contiamo di completarlo in autunno. Trasversale è la carenza di amministrativi, sia categoria C che D, purtroppo le assunzioni previste saranno poco più di una goccia nel mare. Così come trasversale è la mancanza di dirigenti sostituiti ad interim da colleghi. È evidente, da una analisi ad oggi del quadro assunzionale, che l’amministrazione sta cercando di recuperare terreno in alcuni settori, tralasciando altri anche se non meno importanti nell’erogazione dei servizi ai cittadini.
DOCUMENTI
Sul problema delle assunzioni
COMUNICATO STAMPA https://www.fpcgilfirenze.it/sindacato/66-assunzioni-al-comune-di-firenze-la-fp-cgil-non-bastano/ VOLANTINO https://www.fpcgilfirenze.it/sindacato/ wp-content/uploads/2021/10/volantino-inizio-anno-A4.pdf
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Rubrica. Avvenimenti in breve
Il problema delle assunzioni
In sintesi, l’elenco dei settori critici in cui il problema del personale è più prorompente
INFANZIA
All’apertura dei nidi e delle scuole per l’infanzia manca personale ma i compiti da svolgere sono aumentati, legati in prevalenza a questioni Covid (green pass, ecc..) Si sono svolte 3 assemblee molto partecipate nelle quale sono emersi altri problemi oltre a quelli del personale relativi a: • turno ( è cambiata improvvisamente la legge e non sarà più pagato, stiamo studiando con l’AC soluzioni possibili); • ese; • pausa pranzo.
CASA
Sempre aperto lo stato di agitazione. Alcuni effetti sortiti: • assegnato un dirigente che resta ad interim nel settore di provenienza; • progredito accordo con Caaf per assistenza a compilazione domande per i bandi uscenti; • assegnati due colleghi a carattere temporaneo. L’amministrazione non da certezze in merito a fondamentali problematiche restanti, come la mancanza di personale per gestire le istruttorie dei bandi affitto già usciti. Non si capisce quali saranno le assegnazioni con la prevista uscita bando ERP. In programma un’assemblea.
SERVIZI TERRITORIALI
Il recente arrivo di nuova dirigente fa sperare, ma la situazione si mantiene drammatica. Le difficoltà di questo uffici andranno ad aggravare quelle inerenti alla gestione del bando casa (esempio ci saranno problemi per rilascio in tempi congrui delle nuove residenze). In questo settore la carenza del personale è decisamente grave, mancano decine di unità. I lavoratori chiedono un’assemblea che avverrà a breve e sarà gestita da Rsu.
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Quota 100. Un grosso flop
CONSIDERAZIONI SULL’ANALISI DEI COSTI DEL DECRETO 4/2019 REALIZZATA DALL’OSSERVATORIO PREVIDENZA DELL’INPS
“I
dati diffusi quest’oggi dall’Inps su ‘Quota 100’ (https://www.inps.it/ news/pensioni-decorrenti-nel-2020e-nei-primi-sei-mesi-del-2021-i-dati) dimostrano che le analisi dell’Osservatorio Previdenza della Cgil e della Fondazione di Vittorio erano esatte: questa misura è stata usata da poco più di un terzo della platea prevista. Chiediamo che i risparmi siano utilizzati nella previdenza, che dovrà essere una delle priorità del Governo anche in vista del termine di questo strumento”. Lo afferma, in una nota, il segretario confederale della Cgil, Roberto Ghiselli.
“Secondo quanto rilevato dall’Istituto Nazionale Previdenza Sociale, al 31 agosto 2021 sono state accolte 341.128 domande di ‘Quota 100’, e secondo l’analisi della della Cgil – osserva Ezio Cigna, responsabile delle Politiche previdenziali della Cgil – saranno 384mila fino alla fine dell’anno. Un numero decisamente inferiore alle previsioni contenute nella relazione di accompagnamento alla legge (973mila), determinando un avanzo importante di risorse”. “Nel 2021, anche analizzando il blocco dell’adeguamento alla speranza di vita e la proroga di Opzione donna – prosegue Cigna – non verranno utilizzati 2 miliardi e 411 milioni che, se sommati alla minor spesa del 2019 e del 2020, raggiungono un totale di 6 miliardi e 468 milioni”. Quindi solo circa un terzo del milione vagheggiato dall’allora Ministro degli Interni, Matteo Salvini, che dichiarava nella conferenza stampa di presentazione del provvedimento: “Dedico questa riforma alla signora Fornero e al signor Monti. La signora Fornero si prepari ancora a piangere. Questa è un’autostrada aperta per
tantissimi italiani”. Adesso scopriamo che i tantissimi italiani di cui parlava il leader della Lega sono 384mila. Molti, molti meno degli oltre 3 milioni di cittadini che sono aiutati dal reddito di cittadinanza che Salvini vuol abolire in compagnia di Renzi e Meloni. Come ricordava il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, il 5 settembre scorso, il reddito di cittadinanza non va abolito ma migliorato perché l’Italia è più povera. E aggiungeva: “Non so i poveri che cosa hanno fatto di male a qualcuno. Vedo odio contro i poveri e verso chi lavora. Magari è povero ma paga comunque le tasse anche per chi non le paga”. Roberto Ghiselli torna a ricordare le proposte avanzate dalla Cgil: “L’attuale sistema deve essere superato prevedendo una flessibilità in uscita a partire dai 62 anni, o con 41 anni di contributi, riconoscendo la diversa gravosità dei lavori, il lavoro di cura e delle donne. Occorre inoltre, introdurre una pensione contributiva di garanzia per i lavori poveri o discontinui e per i più giovani”.
DOCUMENTI
Analisi dei costi del decreto 4/2019 (Quota 100, opzione donna, blocco dell’incremento contributivo per le pensioni anticipate)
http://www.cgil.it/admin_nv47t8g34/ wp-content/uploads/2021/09/Analisi-misure-decreto-4_2019-del-13_02_2021. pdf2_3.pdf
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E fuori Firenze che accade ...
NONOSTANTE L’ESPANSIONE SENZA PRECEDENTI DELLA PROTEZIONE SOCIALE DURANTE LA FASE PIÙ ACUTA DELLA PANDEMIA COVID-19, PIÙ DI 4 MILIARDI DI PERSONE IN TUTTO IL MONDO RIMANGONO COMPLETAMENTE NON PROTETTE.
L
o afferma un nuovo rapporto dell'Organizzazione internazionale del lavoro (International Labour Organization) dell’ONU (World Social Protection Report 2020-22: Social protection at the crossroads – in pursuit of a better future). Il rapporto rileva che la risposta alla pandemia sia stata disomogenea e insufficiente e che abbia aggravato il divario tra paesi con livelli di reddito alto e paesi con livelli di reddito basso e non sia riuscita a garantire la necessaria protezione sociale che tutti gli esseri umani meritano. La protezione sociale include l'accesso all'assistenza sanitaria e alla sicurezza del reddito, in particolare in relazione a vecchiaia, disoccupazione, malattia, disabilità, infortunio sul lavoro, maternità o perdita di una delle principali fonti di reddito, nonché per le famiglie con figli. "I paesi sono a un bivio", ha affermato il direttore generale dell'ILO, Guy Ryder. “Questo è un momento cruciale per sfruttare la risposta alla pandemia e costruire un nuovo sistema di protezione sociale basato sui diritti. Un nuovo sistema di protezione sociale può proteggere le persone da crisi future e dare ai lavoratori e alle imprese la sicurezza per affrontare le molteplici transizioni future con fiducia e speranza. Dobbiamo riconoscere che una protezione sociale efficace e completa non è essenziale solo per la giustizia sociale e un lavoro dignitoso, ma anche per creare un futuro
sostenibile e resiliente". Attualmente, solo il 47 per cento della popolazione mondiale è effettivamente coperto da almeno un sussidio di protezione sociale, mentre 4,1 miliardi di persone (il 53 per cento) non ottengono alcuna sicurezza di reddito. Esistono significative disuguaglianze regionali nella protezione sociale. L'Europa e l'Asia centrale hanno i tassi di copertura più elevati, con l'84% delle persone coperte da almeno un sussidio. Anche le Americhe sono al di sopra della media globale, con il 64,3 per cento. L'Asia e il Pacifico (44 per cento), gli Stati arabi (40 per cento) e l'Africa (17,4 per cento) hanno marcate lacune di copertura. In tutto il mondo, la stragrande maggioranza dei bambini non ha ancora un'effettiva copertura di protezione sociale: solo un bambino su quattro (26,4 per cento) riceve un'indennità di protezione sociale. Solo il 45% delle donne con neonati in tutto il mondo riceve un'indennità di maternità in denaro. Solo una persona su tre con disabilità grave (33,5%) nel mondo riceve un sussidio di invalidità. La copertura dei sussidi di disoccupazione è ancora più bassa; solo il 18,6% dei lavoratori disoccupati nel mondo è effettivamente coperto. E mentre il 77,5% delle persone al di sopra dell'età pensionabile riceve una qualche forma di pensione di vecchiaia, permangono forti disparità tra le regioni, tra aree rurali e ur-
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bane e tra donne e uomini. Anche la spesa pubblica per la protezione sociale varia in modo significativo. In media, i paesi spendono il 12,8% del loro prodotto interno lordo (PIL) per la protezione sociale (esclusa la salute), con differenze, significative, che paesi ad alto reddito che arrivano a spendere il 16,4% e i paesi a basso reddito che destinano, solo, l'1,1% del loro PIL per la protezione sociale. Per garantire almeno una copertura di protezione sociale di base, i paesi a basso reddito dovrebbero investire ulteriori 77,9 miliardi di dollari all'anno, i paesi a reddito medio-basso ulteriori 362,9 miliardi di dollari l'anno e i paesi a reddito medio-alto altri 750,8 miliardi di dollari. per anno. Ciò equivale rispettivamente al 15,9, 5,1 e 3,1 per cento del loro PIL. “C'è un'enorme spinta per i paesi a passare al consolidamento fiscale, dopo la massiccia spesa pubblica delle loro misure di risposta alla crisi, ma sarebbe gravemente dannoso tagliare la protezione sociale; è necessario investire qui e ora", ha affermato Shahra Razavi, Direttore del Dipartimento della protezione sociale dell'ILO. “La protezione sociale è uno strumento importante in grado di creare benefici sociali ed economici di ampio respiro per i paesi a tutti i livelli. Può sostenere un miglior sistema sanitario e una migliore istruzione, una maggiore uguaglianza, garantire sistemi economici più sostenibili, una migrazione gestita meglio e il rispetto dei diritti fondamentali. Costruire sistemi in grado di fornire questi risultati positivi richiederà un mix di fonti di finanziamento e una maggiore solidarietà internazionale, in particolare con il sostegno ai paesi più poveri. Ma i benefici del successo andranno oltre i confini nazionali a beneficio di tutti noi", ha affermato.
DOCUMENTI World Social Protection Report 2020–22
https://www.ilo.org/wcmsp5/groups/public/@dgreports/@dcomm/@publ/documents/publication/wcms_817572.pdf
Video di presentazione
https://www.youtube.com/watch?v=dR4iC6wwt2k&t=23s
POLIZIA MUNICIPALE Anche nell’ambito della Polizia Municipale la trattativa prosegue. L’obiettivo è quello di contribuire a migliorare le condizioni generali degli operatori dal punto di vista dello stress lavoro correlato. Gli aspetti principali di questa discussione riguardano la situazione degli esoneri dai servizi notturni, il chiarimento di alcuni aspetti delle procedure di mobilità, sia all’interno della Direzione che verso altri Enti, la verifica della rispondenza dell’accordo cd. sulle 35 ore e sugli orari di servizio a esso collegati. Inoltre, l’emergenza pandemica ha evidenziato molte difficoltà rispetto ai limiti di accumulo dei recuperi orari. Questi argomenti saranno comunque oggetto di discussione secondo quanto previsto dalla normativa vigente.
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BRUNETTEIDE 1°
È
stata un’estate pesante per il Ministro Brunetta. Immaginate un professore universitario di 71, in pensione, che si ritrova, per la seconda volta, a fare il Ministro della Pubblica Amministrazione. E lo fa in un momento storico particolare. In un momento che, grazie al Conte II, sull’Italia piovono montagne di euro per “riformare” il paese. Dato che il personaggio è quello che è, era inevitabile che attirasse l’attenzione della stampa e degli organi di informazione nazionali. Tutto inizia con l’approvazione del decreto legge n. 80 “Misure urgenti per il rafforzamento della capacita' amministrativa delle pubbliche amministrazioni funzionale all'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per l'efficienza della giustizia” che introduce, col Capo I, delle misure speciali per i concorsi nella Pubblica Amministrazione e per rafforzamento delle attività amministrative in senso lato (https://www.gazzettaufficiale.it/eli/ id/2021/06/09/21G00093/SG). L’8 agosto sull’edizione on line di un importante giornale italiano, appare un articolo di un ex giudice costituzionale, il prof. Sabino Cassese, che pone all’attenzione del governo 8 temi. Al quinto il professore scrive: “come ristabilire la gerarchia del merito nella società italiana, a cominciare dalla selezione sulla base dei talenti e a finire con la promozione dei migliori (in questa direzione l’attuale maggioranza ha fatto nei giorni scorsi due gravi passi indietro, perché il Parlamento, nel convertire in legge il decreto legge n. 80, ha ampliato il numero dei dirigenti nominati senza concorso e previsto la possibilità di generali promozioni interne, anche per chi non ha il titolo di studio richiesto per la posizione superiore)?” Quindi il professore muove una critica alla riforma della Pubblica Amministrazione targata Brunetta.
Poteva il Ministro incassare e far finta di nulla? Ovviamente no. Ed, infatti, risponde il 10 agosto con un articolo il cui succo è che con la sua riforma la selezione dei dipendenti pubblici sarà trasparente. Scrive, in effetti, il Ministro che la riforma, migliorata dal Parlamento, ha creato “un sistema di selezione di quanti desiderano accedere alla Pa (e della classe dirigente pubblica) moderno, trasparente, efficace e finalmente adeguato agli standard internazionali. Un sistema che privilegia le esperienze e i risultati raggiunti e non le appartenenze politiche e di casta”. Ha scritto proprio quello che avete letto: un sistema che privilegia le esperienza e i risultati raggiunti e non le appartenenze politiche e di casta. Chapeau. Bene, bravo, bis! … Ma, nelle stesse ore, il Ministro fa l’opposto. Nelle stesse ore, la stampa scopre che il Ministro ha offerto una consulenza da 18 mila euro al giornalista Renato Farina, conosciuto come “agente Betulla” negli ambienti dei servizi segreti italiani in qualità di informatore e collaboratore. Il contratto con il nuovo collaboratore è da dirigente con funzioni, udite udite, di consigliere giuridico (?). Molti si sono domandati e hanno domandato al Ministro quali siano le competenze GIURIDICHE di un ex informatore del Sismi che è stato processato e condannato per depistaggio. Ma il Ministro non ha spiccicato verbo. A togliere le castagne dal fuoco, ci ha pensato il neo consulente che ha tolto il disturbo nel giro di 24 ore spiegando che "la mia gratitudine per lui non finirà mai. Nel momento però in cui la mia presenza diventa motivo di attacchi gratuiti allo scopo di indebolirne l'azione riformatrice, il miglior aiuto che posso dargli è ritirarmi”. Alla fin fine, come si dice in Toscana, chi si loda, s’imbroda.
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I nostri rappresentanti in RSU nome cognome
sede lavoro
indirizzo mail
1
ROBERTO BOLOGNI
Polizia municipale
2
PAOLO BALDINI
Direzione servizi tecnici
3
SILVIA BATTAGLIA
Polizia municipale
4
MARCELLA CUTTONE
Direzione servizi sociali
5
LUCIA BRUSCHI
Dir. istruzione scuola dell’infanzia
lucia.bruschi@comune.fi.it
6
SILVIA CIAPETTI
Polizia municipale
silvia.ciapetti@comune.fi.it
8
ELENA ERMINI
Direzione istruzione asili nido
elena.ermini@comune.fi.it
9
VALENTINA GALEOTTI
Direzione istruzione asili nido
valentina.galeotti@comune.fi.it
7
ALESSANDRO CUCCHIARINI
Dir. istruzione scuola dell’infanzia
FRANCESCA GARAU
Direzione istruzione
10
robertogiovanni.bologni@comune.fi.it paolo.baldini@comune.fi.it silvia. battaglia@comune.fi.it marcella.cuttone@comune.fi.it
alessandro.cucchiarini@comune.fi.it francesca.garau@comune.fi.it
11 LEONARDO PANCHETTI
Dir. nuove infrastrutture e mobilità
12 SILVIA PUTIGNANO
Direzione servizi sociali
silvia.putignano@comune.fi.it
13 SONIA RICCIARDULLI
Polizia municipale
sonia.ricciardulli@comune.fi.it
14 SABRINA SEZZANI
Direzione consiglio comunale
sabrina.sezzani@comune.fi.it
15 DANIELA BASTIANINI
Direzione servizi finanziari
leonardo.panchetti@comune.fi.it
daniela.bastianini@comune.fi.it
I nostri rappresentanti RLS nome cognome
sede lavoro
indirizzo mail
1
MARTA ARMELLINI
Direzione servizi sociali
marta.armellini@comune.fi.it
2
GABRIELE BINI
Polizia municipale
gabriele.bini@comune.fi.it
3
ALESSANDRO CUCCHIARINI
Dir. istruzione scuola dell’infanzia
alessandro.cucchiarini@comune.fi.it
4
FRANCESCO MORETTI
Polizia municipale
francesco.moretti@comune.fi.it
5
ILARIA PULITI
Dir. istruzione scuola dell’infanzia
ilaria.puliti@comune.fi.it
6
MICHELE SIMONI
Polizia municipale
michele.simoni@comune.fi.it
7
CLAUDIA VICCARO
Polizia municipale
claudia.viccaro@comune.fi.it
Per informazioni SEDE CGIL COMUNE DI FIRENZE via dell’Anguillara n, 19 cgil@comune.firenze.it
RESPONSABILE COMPARTO AUTONOMIE LOCALI Jacopo Geirola 345 2458642 jgeirola@firenze.tosc.cgil.it COORDINATORE RSU Roberto Bologni robertogiovanni.bologni@comune.fi.it
#AssunzioniSubito
SERVONO 600 MILA NUOVE LAVORATRICI E NUOVI LAVORATORI
La Pubblica Amministrazione si sta svuotando.
Solo per fare alcuni esempi: In Sanità mancano 76 mila infermieri e 11 mila medici.
Alla Pubblica Amministrazione serve personale:
assumere nella PA è un investimento per garantire servizi e innovazione.
Nelle Amministrazioni centrali mancano 10 mila addetti nel sistema Giustizia, 3 mila tra Scuola e Università e Ricerca, 8 mila nei Servizi ispettivi, 8 mila nei Beni culturali e 6 mila alla Difesa. Così come ne mancano 7 mila nella Polizia Penitenziaria e 8 mila nei Vigili del Fuoco.
Se vogliamo abbattere le liste d’attesa, garantire assistenza e servizi ai cittadini e avere una Pubblica amministrazione digitale, accessibile ed efficace bisogna dare subito attuazione a un piano straordinario per l’occupazione nella Pa, stabilizzare i precari e mettere un freno alle esternalizzazioni.
Negli Enti locali mancano 20 mila addetti tra il personale educativo e altrettanti nella Polizia Locale, 16 mila nei servizi sociali, 15 mila tra i demografici nei Comuni, 12 mila nei Centri per l’impiego e 10 mila tecnici, così come tra il personale amministrativo e i servizi culturali.
La Fp Cgil da tre anni porta avanti questa vertenza:
abbiamo conquistato lo sblocco assunzionale e cancellato i tetti assunzionali ma ora, oltre la riforma delle procedure, serve una scelta politica!
Più occupazione = Più servizi Più servizi = Più Sicurezza Sociale Più Sicurezza Sociale = Sviluppo e Benessere
Sostieni anche tu la nostra campagna #AssunzioniSubito
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