CGIL IN COMUNE
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01|2022
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PRIMO PIANO
SERVIZI INFANZIA
SCELGO FP
LAVORO AGILE Si può fare di più e meglio
Un inizio anno con molte criticità irrisolte
Cosa abbiamo fatto, cosa dobbiamo fare. Riflessioni di una RSU
In questo numero parliamo di
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01|2022
1. LAVORO AGILE. Si può fare di più e meglio 2. Riflessioni di una RSU 3. SERVIZI ALL’INFANZIA. Cosa è successo in questo mese 4. APPALTI. Ancora sulla vertenza biblioteche 5. Brunetteide 3° 6. DL 221/2021. Proroga stato emergenza, modalità agili per fragili e congedi parentali 7. E fuori Firenze che accade... I nostri rappresentanti Assegno unico R-ASSICURATI. Polizza assicurativa per gli iscritti Cgil
Comitato redazionale Marco Lelli
Sonia Ricciardulli
Jacopo Geirola
Roberto Bologni
marco.lelli@comune.fi.it jgeirola@firenze.tosc.cgil.it
Silvia Putigliano
silvia.putigliano@comune.fi.it
sonia.ricciardulli@comune.fi.it robertogiovanni.bologni@comune.fi.it
Simona Ferrari
sferrari@firenze.tosc.cgil.it
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Gennaio 2022
LAVORO AGILE
Si può fare di più e meglio CON IL NUOVO ANNO È RIESPLOSA NUOVAMENTE LA PANDEMIA,
MA IL MINISTRO BRUNETTA NON HA VOLUTO DARE LA POSSIBILITÀ DI RENDERE PIÙ SEMPLICE L’UTILIZZO DEL LAVORO AGILE STRAORDINARIO NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE.
C
on il nuovo anno è riesplosa nuovamente la pandemia, ma il ministro Brunetta non ha voluto dare la possibilità di rendere più semplice l’utilizzo del lavoro agile straordinario nella Pubblica Amministrazione. Le norme dello scorso autunno, che prevedono la prevalenza del lavoro in presenza dei lavoratori pubblici, continuano ad essere vigenti e non tengono conto del proliferare dell’infezione che rischia di svuotare gli uffici come durante il primo lockdown. Ed anzi, invece di favorire il lavoro agile, si attuano norme sanitarie che rendano più semplice il liberarsi dalla quarantena, con tamponi rapidi anche fai da te. Ma come mai non si vuole facilitare il lavoro agile? A questa domanda prima o poi qualcuno dovrà risponderci in maniera seria con dati alla mano che spieghino il perché di questa ritrosia. Come Fp Cgil crediamo che sia necessario investire in lavoro agile, fornendo strumenti adeguati (quanti hanno dovuto usare o usano ancora la propria strumentazione e la propria linea telefonica?), una formazione dedicata e il riconoscimento dal punto di vista contrattuale. Durante i primi lockdown, a parte le naturali difficoltà iniziali, abbiamo visto che poi, con il lavoro agile straordinario, gli uf-
fici hanno funzionato e il lavoro è andato avanti. Ma purtroppo le scelte sono state altre, sia a livello centrale ma anche come Comune. A fine dicembre abbiamo sollevato il tema in un volantino (https://bit.ly/3Alf8iq) ed anche la Rsu ha chiesto ripetutamente incontri all’amministrazione comunale. Il Direttore Generale il 10 gennaio ha “emanato” una circolare indirizzata ai singoli direttori in cui, come unica apertura, ha esteso i termini per computare la prevalenza del lavoro in presenza. Calcolo che va effettuato con termine al 30 aprile. Si può sicuramente osare di più, soprattutto dando indicazioni più precise sulle fattispecie a cui viene concesso il lavoro agile. Troppi sono i ritorni che abbiamo dai lavoratori di tante direzioni, riguardo lavoro agile che non viene concesso oppure non viene ampliato e naturalmente parliamo di professioni smartizzabili. Per questo, il 19 gennaio, il coordinatore della Rsu Roberto Bologni, della Fp Cgil, ha mandato una diffida al Direttore Generale rispetto all’applicazione della sua ultima circolare e magicamente è arrivata la convocazione della delegazione trattante per lunedì 24 gennaio.
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In altri enti è stato “osato” di più; indicando ad esempio di favorire il lavoro agile per chi è pendolare e proviene da altro Comune, o chi si deve comunque spostare con mezzi pubblici, oltre a chi ha figli in dad. Ed è stato anche maggiormente esteso il periodo di computo per la prevalenza della prestazione lavorativa in presenza, estendendolo a 6 mesi e senza scomputare le assenze. Perché questo non succede nel Comune di Firenze? Siamo in attesa di una risposta!
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DOCUMENTI
Circolare Brunetta-Orlando sul lavoro agile del 5 gennaio 2022 https://www.funzionepubblica.gov.it/sites/ funzionepubblica.gov.it/files/circolare_lavoro_agile.pdf Volantino FP Cgil Firenze https://bit.ly/3AxQOKk Diffida della RSU https://bit.ly/3nHlzae
FP CGIL Firenze FP CGIL Comune di Firenze www.fpcgilfirenze.it
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Cosa abbiamo fatto, cosa dobbiamo fare
BREVE RIFLESSIONE DI UNA RSU
QUANTE VOLE CI SENTIAMO DIRE: MA IL SINDACATO COSA FA? ECCOCI, RIFLETTIAMO SU QUESTO “LAVORO SINDACALE”.
I
l lavoro sindacale nella RSU ha mille sfaccettature, e si perde in mille rivoli, in una contrattazione continua ed estenuante con l’amministrazione che perennemente sfugge, con una amministrazione controparte. Non tutte le azioni hanno sempre il riconoscimento di contrattazione.
La nostra attività si svolge in gran parte nel cercare di “afferrare” i nostri dirigenti e portarli a discutere per evitare deragliamenti, tampinarli perché gli interventi dell’amministrazione avvengano nelle direzioni più opportune. Discutiamo molto spesso per “limare” le attività e le iniziative delle alte sfere ed evitare che ci cadano sulla testa interventi pesanti.. Non sempre funziona, soprattutto perché possiamo subire degli “sgambetti”, tipici ad esempio nel mese di agosto, ma possono avvenire anche durante le vacanze di natale, quando l’aria di festa ci potrebbe distrarre. Se gli “sgambetti” vanno a segno poi con difficoltà si recuperano. Abbiamo sempre di “traverso” ed irrisolto quello dello scorso agosto 2020 (la pausa di 30 minuti sull’orario, che ora speriamo di recuperare in contrattazione nazionale); quest’anno agosto ci è costato il turno nei nidi e nelle scuole per l’infanzia, che stiamo recuperando in forme diverse e con tanto impegno e perseveranza.
Sicuramente la domanda più opportuna sarebbe il sindacato chi è? Da dove prende forza il sindacato? Il sindacato prende forza dai lavoratori, da tutti i lavoratori!!! E sicuramente più sono coinvolte persone di profili e ruoli diversi e più riusciamo a rappresentare la diversità e la complessità di un comune come Firenze Perché la difficoltà di chi rappresenta sta molto nella conoscenza delle specificità, ogni direzione è un piccolo mondo ed e’ importante esserci per contare, non per portare avanti atti di campanilismo, ma perché quello che e’ importante per ognuno di noi, funziona o non funziona per il nostro lavoro, lo sappiamo noi, non siamo omologabili ma diversi, ognuno con la propria particolarità.
I PROBLEMI DI PERSONALE Il problema trasversale a tutto il comune è la carenza di personale. Blocchi normativi sulle assunzioni, ma anche scelte sbagliate di chi amministra (e teorizzava il “Comune leggero”) hanno ridotto drasticamente il numero degli addetti. Fortunatamente, anche grazie all’azione sindacale l’amministrazione si è accorta che la priorità è assumere, Sono stati fatti diversi concorsi e stabilizzazioni, e le assunzioni vanno avanti.
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Ancora siamo lontani dai numeri necessari perché questa amministrazione possa riprendere la sua attività con serenità, siamo anche lontani dai numeri promessi, ma ci auguriamo che il nuovo piano assunzionale previsto con variazione di bilancio dal 2022 produca effetti importanti.
LO STATO DI AGITAZIONE Dopo l’estate, finalmente un contatto, un filo sottile ma che ci collega a vecchi e nuovi Direttori e Dirigenti. Nonostante le richieste inoltrate sia come RSU in generale che come CGIL in particolare (https://www.fpcgilfirenze.it/sinda-
cato/wp-content/uploads/2021/10/volantino-1.pdf), molti degli incontri necessari non venivano fissati. Lo stato di agitazione è stato un punto di svolta, siamo riusciti ad incontrare Direttori e Dirigenti, in alcuni casi con buoni risultati. Purtroppo in questo momento, probabilmente a causa dello stato pandemico, l’amministrazione ha fatto un passo indietro, di nuovo sfugge. La CGIL, l’RSU si sta chiedendo se sia necessario “rinfrescare” lo stato di agitazione. Non è un bell’indicatore, è l’evidenza di come, anche se pesantemente sollecitata e apparentemente ricca di buoni propositi, la nostra amministrazione non e’ cresciuta nel rapporto con i lavoratori e con il sindacato.
ELEZIONI RSU ED RLS Ad aprile ci sarà il rinnovo delle rappresentanze sindacali e dei rappresentanti della sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici del Comune di Firenze. Un appuntamento che arriva con un anno di ritardo, a causa della pandemia, e con molte incognite organizzative. Un momento di grande democrazia che deve ancora una volta rilanciare l’azione sindacale del nostro sindacato all’interno della nostra amministrazione. Molti rappresentanti storici sono andati in pensione e tante sono e saranno le nuove assunzioni nel periodo che ci separa dalle votazioni. Ma la nostra ambizione è sempre quella di coinvolgere quante più profili e ruoli diversi nella nostra rappresentanza per garantire la confederalità, tratto distintivo della nostra organizzazione e compito fondamentale di una rappresentanza sindacale unitaria, in un mondo sempre più pervaso da individualismi e personalismi che non perseguono il bene collettivo.
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Cosa è successo nell’ultimo mese
Infanzia, continua a non andare... ORMAI DA TROPPO TEMPO LE COSE NON VANNO, SERVIZI ALLO STREMO PER LE FATICHE DELLA PANDEMIA, UFFICI OBERATI DI LAVORO E DIRIGENTI CHE CAMBIANO OGNI ANNO O QUASI.
A
corollario di una situazione già complessa, l’Amministrazione ha inserito il progetto “Corresponsabilità e miglioramento organizzativo nei servizi 0-6” che nell’immaginario dei fautori dovrebbe risolvere i molti problemi della Direzione Istruzione. Un “progetto progetto”, come qualcuno lo battezzò a settembre, che inizialmente fu prospettato alle Rsu e ai Sindacati, come risposta anche alla volontà del Comune di cessare l’erogazione dell’indennità di turno (avvenuta praticamente senza preavviso) riconoscendo un quantum economico a chi lavora nei nidi e nelle scuole dell’infanzia. Progetto che poi ha sempre più preso la forma di una nuova e definitiva organizzazione del servizio (o forse è sempre stata questa l’idea del Comune?). Nuova organizzazione strutturale, che sposta tanto lavoro burocratico e amministrativo su chi lavora nei servizi, togliendogli tempo prezioso per il lavoro con i bambini e le bambine. Senza considerare poi, che sul fronte del riconoscimento di un indennità condizione di lavoro appropriata, che andasse a riconoscere la gravosità del lavoro nei servizi ma anche a compensare economicamente quanto tolto dalla cessazione dell’erogazione dell’indennità di turno, abbiamo assistito a “diversi umori” da parte della delegazione trattante del Comune negli ultimi mesi. A fine settembre
non erano favorevoli, perché “non c’erano i tempi tecnici per declinare una nuova indennità”, a novembre dicevano che non era possibile, perché si sarebbe aperto un confronto lunghissimo su quell’indennità (come successo nel 2019) e poi “i sindacati non sarebbero stati mai d’accordo su un unica proposta”, per poi infine cambiare idea a dicembre, vista la nostra insistenza (https://www.fpcgilfirenze.it/sindacato/servizi-infanzia-comune-di-firenze-13-dicembre-presidio-rsu/) dicendoci “se ci fate un unica proposta come sindacati in 24 ore vi convochiamo”….sono passate un po’ più di 24 ore dopo la nostra proposta, ma il Comune ha comunque esaminato la nostra idea, ha elaborato i dati e fatto una buona controproposta. Ma qui arrivano nuovii problemi perché insieme alla proposta economica ci chiedono di inserire nell’accordo la seguente dicitura: “Le parti prendono atto che le attività continueranno comunque ad essere gestite e rendicontate nell’ambito dell’ordinario ciclo di programmazione e controllo dell’Ente”. Quindi il progetto va avanti comunque? E il fatto di averlo inserito ad ottobre proprio quando veniva tolta l’indennità di turno, legandolo ad un incentivo economico, è sicuramente solo una coincidenza? Come quella che se raggiunto l’accordo su una nuova indennità, bisogna aggiungere una dicitura all’accordo a confermare che il
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progetto va avanti…Per tutta risposta diciamo al Comune togliamo la dicitura “le parti prendono atto…” e siamo pronti a firmare Abbiamo scritto così alla Direttore Generale il 30 dicembre e la convocazione dell’incontro è arrivata solo per il 24 gennaio (molto presto faremo un’assemblea sindacale per discuterne l’esito). Ma così continua a non andare….i servizi all’infanzia hanno bisogno di programmazione, di stabilità. Investire nei servizi assumendo personale: coordinatori pedagogici, Ran e Ida sono la soluzione per la grande mole di lavoro prevista dal progetto “Corresponsabilità e miglioramento organizzativo nei servizi 0-6”. Mentre nei servizi bisogna investire assumendo in pianta stabile educatori docenti ed esecutori, ripristinando anche figure che operino su zone geografiche definite, per sopperire ai crescenti bisogni di implementazione del personale. Bisogna migliorare anche le condizioni di molte strutture: arredi esterni, manutenzione dei giardini, strumentazione tecnologica ed impianti di condizionamento sono alcune delle richieste che abbiamo fatto in questi anni. E infine avere una visione dei servizi che abbia continuità anche nelle figure apicali: negli ultimi anni abbiamo esistito ad un grande turnover tra dirigenti e p.o. segnale di un malessere comune anche ad altre direzioni di questa Amministrazione, ma sicuramente più forte alla Direzione Istruzione.
DOCUMENTI
Stato di agitazione dei servizi Infanzia https://www.fpcgilfirenze.it/sindacato/servizi-infanzia-comune-di-firenze-13-dicembre-presidio-rsu/ Analisi del progetto “Corresponsabilità e miglioramento organizzativo nei servizi 0-6” https://www.fpcgilfirenze.it/sindacato/wpcontent/uploads/2022/01/Progetto-analisi-Fp-Cgil.pdf
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APPALTI
Ancora sulla vertenza biblioteche Dopo il convegno sulle biblioteche fiorentine organizzato dalla Cgil il 6 novembre scorso, qualcosa si sta muovendo fra i lavoratori delle cooperative che prestano servizio, ma anche fra i dipendenti comunali che lavorano nel settore.
L
Per fare il punto chiediamo ancora una volta l’aiuto della compagna Fulvia Alidori, delegata RSU Biblioteche comunali Filcams Cgil.
un tavolo tecnico sul tema. Penso che sia ormai palese che il problema è di sistema, dunque ci vogliono altre soluzioni, diverse dagli appalti;
Buongiorno Fulvia, ci siamo lasciati il 6 novembre con la tua richiesta all’Amministrazione comunale di opere per superare il precariato che caratterizza il servizio bibliotecario comunale. Nel frattempo ci sono state delle novità. Ce le puoi raccontare?
Cosa chiedono i lavoratori delle cooperative?
Sì, lunedi 20 dicembre siamo stati convocati dal Prefetto, insieme alle ditte in affidamento e al Comune, per la procedura di raffreddamento a seguito della proclamazione dello stato di agitazione, deciso in assemblea lo scorso 3 dicembre. Venerdì 17 abbiamo avuto un’altra assemblea, durante la quale abbiamo saputo della convocazione da parte del Sindaco per giovedì 23 dicembre. Una buona notizia, che dimostra che il problema biblioteche comunali è sul piatto. D’altronde l’Assessore Gianassi, proprio in occasione del Convegno sulle biblioteche, si era impegnato per costruire
Mi sento di dire che tutti noi lavoratori, a parte le diverse sfumature politico-sindacali che ci sono, vogliamo una cosa sola: uscire dal precariato mascherato che viviamo e non peggiorare le nostre condizioni economiche. Parlo di precariato mascherato, perché siamo formalmente a tempo indeterminato ma in realtà siamo a termine e il nostro termine è la fine dell’appalto. Ogni 2/3 anni viviamo quest’incubo, come sabbie mobili; Cosa chiedi alla Cgil? Alla Cgil chiedo di proseguire il percorso per portarci fuori da queste secche e trovare la soluzione migliore per tutti, nell’ottica della stabilità e dell’equità dei contratti anche tra noi. Ad oggi la maggioranza di noi
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ha il commercio, e tra questi la maggioranza ha il IV livello, altri il V, altri ancora il multiservizi. Una babele di disagio! Meritiamo un destino stabile e lo ripeto, la cultura è l’anima di una città, non può essere in balia del precariato. Questa condizione la paga la comunità, prima o poi; Pensi che la vostra lotta debba coinvolgere i bibliotecari e gli amministrativi che lavorano nel sistema bibliotecario fiorentino? Quello che so di certo è che questa lotta non è e non deve essere una lotta tra appaltati e dipendenti. Non esiste un noi e un voi, primo, almeno per me, anche per ragioni di affetto e stima per i colleghi comunali (ci lavoro da 25 anni, ormai), secondo perché sarebbe una guerra tra poveri e farebbe male a tutti. Invece l’obbiettivo è stare meglio tutti e migliorare il servizio. Nessuno toglie il posto a qualcun altro; In che forme? Possono essere tante, anche per esempio inventarsi forme nuove di dissenso in occasione degli scioperi. Anche questo ci accomuna. Nonostante non siamo dipendenti pubblici, alcuni di noi “appaltati” sono stati precettati come i colleghi comunali. Viviamo la stessa realtà, gli stessi disagi. Com’è possibile che ci siano dipendenti di serie A e dipendenti di serie B? La risposta è la solidarietà tra lavoratori, tutti, questo darà forza e continuità alla lotta; Che risposte a dato il Comune ha risposto alle vostre richieste e a quelle dalla Cgil? Il Sindaco si è impegnato a mantenere invariato lo stanziamento economico dell’appalto, nonostante che ad oggi non sia stato ancora approvato il bilancio, quindi non ci sono certezze sulle risorse. Ma l’orizzonte
nuovo è la reinternalizzazione del servizio. Il Sindaco vuole procedere in tal senso dal prossimo appalto (non quello che ci sarà a breve), cioè assumere tramite concorso. Così facendo, gradualmente, i soldi e il sistema degli appalti si ridurranno, perché le persone saranno assunte. Ovviamente la Cgil ha richiesto garanzie per valorizzare le professionalità già presenti, cioè tutti noi che lavoriamo in biblioteca da anni, e di seguire il modello Bologna. Quindi avvieremo con il Sindaco e gli uffici comunali tre percorsi: 1. Uno sulla scrittura, le risorse e l’iter della prossima gara, come previsto dal protocollo sugli appalti firmato da Cgil, Cisl e Uil; 2. Due un tavolo sulla scrittura dei prossimi concorsi per premiare le professionalità già presenti; 3. Tre il Sindaco chiamerà le cooperative del presente appalto per capire cosa non ha funzionato dal momento che per 3 anni hanno richiesto la 14esima ai soci. Tutto ciò mostra l’intenzione di cambiare passo, di avere una nuova prospettiva anche perché il Comune ha recentemente reinternalizzato un altro servizio, quello delle mense scolastiche, scegliendo in questo caso la soluzione della società in house.
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BRUNETTEIDE 3°
SETTORE DELLE COSTRUZION IN TOSCANA NEL PERIODO GENNAIO-SETTEMBRE 2021 CI SONO
STATE (DATI INAIL) 1.877 DENUNCE DI INFORTUNIO SUL LAVORO, IL
23,3% IN PIÙ DELLO STESSO PERIODO DELL’ANNO PRECEDENTE, UN AUMENTO NON GIUSTIFICATO DAL FERMO DI PARTE DEL SETTORE EDILE NEL LOCKDOWN.
“O
ggi si registra un aumento del lavoro nel settore edile, tanto che spesso non si trovano né lavoratori da assumere, tantomeno qualificati, né macchinari e strumenti come gru e ponteggi da affittare. L’attenzione alla sicurezza sul lavoro, gli investimenti in prevenzione e controllo, sono stati considerati un costo nel periodo di crisi e oggi rischiano di essere visti come un ‘orpello’ che rallenta la rincorsa al lavoro e ai ritmi esagerati che stiamo tenendo a scapito di formazione, prevenzione e rispetto delle regole”, hanno dichiarato i segretari generali di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil della Toscana Roberto Colangelo, Simona Riccio e Giulia Bartoli. Di fronte a questo dato, che è praticamente uniforme in tutta Italia, poteva mancare una riflessione del migliore dei migliori? Assolutamente no. E infatti l’economista di Venezia, in occasione del convegno Anitec-Assomform su innovazione digitale dello scorso 5 novembre, ha dichiarato che: “prima di ogni controllo ci sarà una telefonata finalizzata a programmarlo, a speci-
ficare la natura, a individuare i contenuti, i documenti necessari, i giorni in cui arriverà, le risorse di cui si avrà bisogno”. Quindi, in nome della “civiltà, gentilezza, cortesia” la Pubblica Amministrazione dovrà avvertire le aziende e le imprese di eventuali controlli, di qualsiasi natura essi siano, in anticipo. Le dichiarazioni del Ministro hanno fatto saltare sulle sedie le organizzazioni sindacali, in particolare quelle edili. Il Segretario generale della Fillea Cgil, Alessandro Genovesi, si è augurato che il Ministro volesse riferirsi alle, cosiddette, verifiche documentali e non ai veri e propri controlli che l’Ispettorato del Lavoro e le Asl devono effettuare per accertare il rispetto delle norme in materia di sicurezza sul lavoro. Controlli previsti da norme internazionali come la Convenzione sull’ispezione del lavoro dell’Organizzazione internazionale del Lavoro dell’Onu firmata nel 1947 che danno la possibilità agli ispettori “ad accedere liberamente senza preavviso, in ogni ora del giorno e della notte, in qualsiasi stabilimento soggetto al controllo dell’ispezione (Art. 12, comma a).
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E ha aggiunto; “Già oggi capita che segnaliamo irregolarità all’Ispettorato o alla Asl e, data la carenza di ispettori, il controllo arrivi quando il cantiere è ormai chiuso oppure dopo che la voce è arrivata all’azienda”. Quando questo succede “non si trova neanche un lavoratore in nero, i dpi sono stati distribuiti correttamente e i ponteggi sono stati rimbullonati”. I dati sulle morti bianche sul lavoro (Rapporto Inail, ottobre 2021, morti 1.017) sono la migliore conferma che “civiltà, gentilezza, cortesia” non bastano contro le imprese e le aziende che considerano il lavoratore solo un accessorio da usare e gettare alla bisogna. Così come i dati sull’evasione fiscale che vedono il nostro paese fra i primi per evasione dell’IVA nel 2019 (Rapporto evasione IVA e frode fiscale Commissione europea, dicembre 2021). Non vogliamo infierire contro il Ministro. Lo lasciamo ai suoi deliri, augurando ai cittadini di questo meraviglioso paese che al sua permanenza alla Pubblica Amministrazione giunga presto a conclusione.
PER SAPERNE DI PIÙ
Convenzione sull’ispezione del lavoro dell’Organizzazione internazionale del Lavoro dell’Onu https://www.ilo.org/wcmsp5/groups/public/--europe/---ro-geneva/---ilo-rome/documents/ normativeinstrument/wcms_153236.pdf Rapporto Inail. Andamento degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali https://www.inail.it/cs/internet/docs/alg-datiinail-2021-ottobre-pdf.pdf Studio evasione dell’IVA della Commissione europea https://temi.camera.it/leg18/post/OCD15_14577/ studio-evasione-iva-commissione-europea.html
04 DL 221/2021
PROROGA STATO EMERGENZA, MODALITÀ AGILI PER FRAGILI E CONGEDI PARENTALI
DL 24 dicembre 2021, n. 221 https://www.gazzettaufficiale.it/eli/ id/2021/12/24/21G00244/sg) Art. 1 - Dichiarazione dello stato di emergenza nazionale Comma 1. Lo stato di emergenza è ulteriormente prorogato fino al 31 marzo 2022. Art. 17 - Prestazione lavorativa dei soggetti fragili e congedi parentali Comma 1. I lavoratori fragili svolgono di norma la prestazione lavorativa in modalità agile fino al 28 febbraio 2022 (proroga dell’art. 26 comma 2 bis del DL 18/2020). Comma 3. I congedi parentali (art. 9 DL 146/2021) in caso di sospensione attività didattica o educativa, malattia e quarantena figli (sotto 14 anni), con l’indennità del 50% della retribuzione, si applicano fino al 31 marzo 2022.
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E fuori Firenze che accade ...
ARRIVA IN LIBRERIA “UNA BREVE STORIA DELL’UGUAGLIANZA” (LA
NAVE DI TESEO, EURO 20,00) IL NUOVO LIBRO DI THOMAS PIKETTY, UNO DEI MAGGIORI ECONOMISTI MONDIALI, AUTORE DI STUDI
COME “IL CAPITALE DEL XXI SECOLO” E “CAPITALE E IDEOLOGIA”
I
n occasione dell’uscita del libro, il 28 novembre l’autore ha rilasciato una interessante intervista al El Pais in cui analizza l’attuale contesto socio – economico pandemico a livello internazionale.
Ne riportiamo alcuni stralci.
Il capitalismo non è stato utile alla fine per migliorare l’aspettativa di vita o il tenore di vita e per ridurre le diseguaglianze? Quello che ha permesso la prosperità è l’aver temperato il capitalismo del XIX secolo con un’economia socialdemocratica, una economia mista che ha consentito di socializzare una parte delle ricchezze prodotte. Dobbiamo continuare in questo modo. Il socialismo partecipativo, democratico e federale che io desidero si iscrive nella continuità delle trasformazioni molto importanti che hanno avuto già luogo. Il sistema della economia mista socialdemocratica che si è imposto nei paesi dell’Europa Occidentale non ha niente a che vedere con il capitalismo coloniale, patriarcale e autoritario del 1910. e il sistema che io descrivo per il futuro non è molto differente dal sistema attuale di quanto il sistema attuale sia diverso dal capitalismo del 1910. Una rivoluzione? Siamo in una situazione non così diversa da quella che ha portato alla Rivoluzione
francese: c’è un aumento del debito pubblico che si spiega con il fatto che le classi privilegiate vengono esentate dal pagarle. All’epoca era la nobiltà che non voleva pagare le tasse. E come si è risolta la questione? Con la crisi politica, con gli Stati Generali, l’Assemblea Nazionale e la fine dei privilegi della nobiltà. Adesso, in un modo o nell’altro, finirà allo stesso modo. Quando un momento fa le parlavo del sistema che ci scoppierà in faccia, pensavo al nord ed al sud. Nel nord? Lo possiamo chiamare Rivoluzione. Ci sono sempre state rivoluzioni nella Storia: 1968 o 1945 lo furono. E oggi? La Rivoluzione di cui parlo consiste nell’obbligare i ricchi a contribuire allo stato sociale. Se si crea un sistema in cui il privato può arricchirsi utilizzando le infrastrutture pubbliche di un paese, il suo sistema educativo, il suo sistema sanitario, e poi, spingendo un solo bottone, può trasferire le sue attività in una altra giurisdizione senza che ci sia alcuna forma di controllo, lasciando il conto alle classi medie e popolari che non possono lasciare il paese … è un sistema insostenibile. La domanda è se la messa in discussione di questo stato di cose avverrà con disordini o in modo non violento, come io auspico. Io sono un intellettuale: scrivo libri, non uso le armi.
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I nostri rappresentanti in RSU nome cognome
sede lavoro
indirizzo mail
1
ROBERTO BOLOGNI
Polizia municipale
2
PAOLO BALDINI
Direzione servizi tecnici
3
SILVIA BATTAGLIA
Polizia municipale
4
MARCELLA CUTTONE
Direzione servizi sociali
5
LUCIA BRUSCHI
Dir. istruzione scuola dell’infanzia
lucia.bruschi@comune.fi.it
6
SILVIA CIAPETTI
Polizia municipale
silvia.ciapetti@comune.fi.it
8
ELENA ERMINI
Direzione istruzione asili nido
elena.ermini@comune.fi.it
9
VALENTINA GALEOTTI
Direzione istruzione asili nido
valentina.galeotti@comune.fi.it
7
ALESSANDRO CUCCHIARINI
Dir. istruzione scuola dell’infanzia
FRANCESCA GARAU
Direzione istruzione
10
robertogiovanni.bologni@comune.fi.it paolo.baldini@comune.fi.it silvia. battaglia@comune.fi.it marcella.cuttone@comune.fi.it
alessandro.cucchiarini@comune.fi.it francesca.garau@comune.fi.it
11 LEONARDO PANCHETTI
Dir. nuove infrastrutture e mobilità
12 SILVIA PUTIGNANO
Direzione servizi sociali
silvia.putignano@comune.fi.it
13 SONIA RICCIARDULLI
Polizia municipale
sonia.ricciardulli@comune.fi.it
14 SABRINA SEZZANI
Direzione consiglio comunale
sabrina.sezzani@comune.fi.it
15 DANIELA BASTIANINI
Direzione servizi finanziari
leonardo.panchetti@comune.fi.it
daniela.bastianini@comune.fi.it
I nostri rappresentanti RLS nome cognome
sede lavoro
indirizzo mail
1
MARTA ARMELLINI
Direzione servizi sociali
marta.armellini@comune.fi.it
2
GABRIELE BINI
Polizia municipale
gabriele.bini@comune.fi.it
3
ALESSANDRO CUCCHIARINI
Dir. istruzione scuola dell’infanzia
alessandro.cucchiarini@comune.fi.it
4
FRANCESCO MORETTI
Polizia municipale
francesco.moretti@comune.fi.it
5
ILARIA PULITI
Dir. istruzione scuola dell’infanzia
ilaria.puliti@comune.fi.it
6
MICHELE SIMONI
Polizia municipale
michele.simoni@comune.fi.it
7
CLAUDIA VICCARO
Polizia municipale
claudia.viccaro@comune.fi.it
Per informazioni SEDE CGIL COMUNE DI FIRENZE via dell’Anguillara n, 19 cgil@comune.firenze.it
RESPONSABILE COMPARTO AUTONOMIE LOCALI Jacopo Geirola 345 2458642 jgeirola@firenze.tosc.cgil.it COORDINATORE RSU Roberto Bologni robertogiovanni.bologni@comune.fi.it
ASSEGNO
UNICO
PER I FIGLI, È PER TUTTI
ASSEGNO UNICO PER I FIGLI, È PER TUTTI A marzo 2022 parte il nuovo Assegno Unico e Universale che sarà destinato a tutte le glie e i gli no a 21 anni, a prescindere dalla condizione lavorativa dei genitori e sostituirà tutti i beneci precedenti (ANF e detrazioni per gli e bonus nascita e bebè). Da gennaio è possibile fare domanda per ricevere l’assegno che avrà un importo variabile in base al proprio ISEE e alla composizione del nucleo familiare. L’erogazione dell’Assegno Unico sarà disposta direttamente da INPS ogni mese e non più in busta paga. Per tutte le informazioni più dettagliate, per fare l’ISEE, per ricevere aiuto nella compilazione della domanda, potete rivolgervi alle delegate e ai delegati CGIL nel vostro luogo di lavoro, alle nostre sedi CGIL e alle sedi INCA e CAAF.
CONTATTA:
RSA/RSU CAAF INCA
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