. del sé

Page 1

. Francesca Caraffini

. del sĂŠ


“Rétro self-portrait” 2010

Sono nata nel 1975, di venerdì. Molti mi conoscono come Trury. Diplomata in Scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna e in Decorazione Pittorica all’Istituto d’Arte di Sassari, la mia prima vera palestra è stata la redazione di Virus Mutations che, in un’insolita Milano, mi ha fatto abbracciare il nuovo millennio un po’ prima che arrivasse. Seguo un percorso artistico che transita tra diversi mezzi espressivi, diversi soggetti e diverse sensibilità, vivendo aspetti antitetici del fare arte come fossero una cosa sola. La mia mente è allo stesso tempo calma e caotica, impulsiva e rigorosa: amo il bianco e nero e i colori squillanti, il silenzio e il rumore. Raccolgo autoritratti, ritratti fotografici di città, dipingo visioni alterate della realtà naturale e colleziono ricordi come fossero sottaceti. Mi muovo per strade secondarie. Amo il cinema, il mare e la buona cucina. Sviluppo progetti di comunicazione, elaborati editoriali, didattica e interior design, in un crossover creativo che ho definito Trury Prod: Art Solving. Ho ideato (e promosso) eventi espositivi dentro (ma molto più spesso fuori) gli spazi dell’arte, convinta da sempre che ci dovrebbe essere più bellezza in luoghi d’uso comune (perché no - anche al supermercato, e - perché no - anche durante un concerto metal, e - perché no - in atelier, bar, show-room, abitazioni) dando vita a mostre personali e collettive, spesso in collaborazione con Sara Russo, che hanno transitato da e verso “la tana delle costruzioni” di Vedano Olona (VA). Vivo e lavoro a Castiglione Olona, ma sono cresciuta in Sardegna, e questo è più che un dato di fatto... Alcuni miei testi sono dispersi nel web, in qualche catalogo e nel mio blog lo-chef-consiglia.blogspot.it Altri sono raccolti nel nei volumi Virus Art e Virus Moda, a cura di FAM (Skira ed.). Per le mie mostre e tutto il resto: www.trury.com In questo catalogo trovate raccolti progetti concettuali, installazioni e allestimenti dedicati alla mia ricerca sull’identità narrata. Testi, impaginato e immagini (se non diversamente indicato) sono fatti dalle mie manine. Via Dante, 6 - 21043 Castiglione Olona VA | P. Iva 02978960124 +39 0331.861043 | +39 349.5470759 | info@trury.com | Skype: latrury | Twitter: @FCaraffini FB: trury.prod | Issuu: issuu.com/francescacaraffini | Youtube: latrury

www.trury.com


. giovanna d’arco non abita più qui Installazione light-box, macerie, fotografia cm 60x180x30 ca. 2015 Premio del pubblico a Donna-fuoco-focolare-passione

Passione / pulsione / repulsione. Nel rosso divampavano autoritratti, ormai in frantumi. Scadenti spezzoni, visionati tra carta stampata e schermate web, pervadono la Mia mente in maniera ossessiva, a raccontare ed esacerbare attrazione e disgusto per i riti sacrificali della comunicazione del nostro tempo. Bimbe prodigio, casalinghe annoiate, donne d’affari sbottonate e una femminilità che si fa martire contemporanea senza vocazione.

Foto: Sara Russo - elaborazione Francesca Caraffini / Trury Prod.

Nel rosso non rimane più nulla, se non la perdita dell’autorità narrativa dell’artista.


. fil rouge Installazione stampa su tessuto cm 10 x 1500 gomitolo � cm 60 Sedotti dal velo “la tana delle costruzioni” 2013

L’accatastamento di immagini è parte del mio essere. Ho ritagli di cartoline, avanzi di riviste, cartelle di immagini trovate. Ho raccoglitori di negativi, di diapositive. Ho vecchi CD con lavori nati in digitale quando il web aveva solo due anni.

Foto: Sara Russo - elaborazione Francesca Caraffini / Trury Prod.

Questo, dedicato al velo, sarà il primo “Fil rouge”a nascere sul serio, perché preparare una mostra è un po’ come un matrimonio: c’è qualcosa di nuovo, qualcosa di usato, qualcosa in prestito e (nel mio caso) qualcosa di rosso.


. it’s just another stupid cameo Installazione calco in gesso, immagini su carta opalina, vecchia sedia in legno dimensioni variabili 2013


. naufragio (deposito da) Installazione immagini e memorie in contenitori di varia natura, oggetti trovati spazi e dimensioni variabili 2010 - in progress

Costruirò un deposito da naufragio, lasciando nella sabbia i miei ricordi, perchÊ potrei naufragare un giorno e non ricordare piÚ chi sono. E questo, piÚ della morte, mi spaventa.


Avvistamenti: Camm...in...Art Parco del Serio Villa di Serio BG 22-29 Maggio 2010

. Camm in Art allestimento, Parco del Serio, Villa di Serio BG, 2010

Spazio Polaresco Bergamo 2010 Artinborgo San Sebastiano Curone AL 2010 Disimballati Abbiategrasso MI 2010 Cortile del MAP Castiglione Olona VA 2010 Opera selezionata Coffebrek Museo G. Gianetti Saronno VA 2011 Opera finalista Premio Basi 2012 Castiglione della Pescaia GR 2012

. Artinborgo 2010 dettaglio dell’allestimento, San Sebastiano Curone AL, 2010

. Premio Basi 2012 - opera finalista dettaglio dell’allestimento, Castiglione della Pescaia GR, 2012


. death & rebirth (in the water) non più Ofelia ma Fenice acquatica Video, 5’ 52” 2014 In basso: frammenti dal video

Realizzato tramite la tecnica del cut-up condensa immagini della storia dell’arte con spezzoni rubati dalla rete che si rimescolano in un mare fluido grazie ad un montaggio ciclico che scorre talvolta a ritroso.

. self-portraits as a paper Un autoritratto essenziale. Impronte. Su piccoli fogli di carta.

. giovanna d’arco non abita più qui 2015: immagino questo lavoro (realizzato in occasione della mostra Donna-fuoco-focolare-passione*) composto da alcuni miei ritratti usati come “primo piano” video da proiettare su collage ottenuti con immagini saccheggiate dai media, nel tentativo di far trasparire la ridondanza di un sé femminile che pare ormai aver perso quel minimo di residua decenza. Ma mi perdo. Perdo i momenti liberi per cercare come vorrei, per assemblare come vorrei. Perdo l’idea che inseguo. Poi il salto: appoggio il light-box, così per caso contro una parete; è vuoto. Non contiene me, l’immagine di me, il senso di me che trasmetto (o vorrei trasmettere) nelle foto. Ecco il senso (visivo) che mi mancava. Nell’assenza della mia immagine ho la percezione di essere andata in frantumi, ma di esserci forse ancora di più. * Premio del pubblico 2015

. it’s just another studip cameo Gioco sul duplice significato della parola cameo e con un titolo mutuato dai blog: cameo infatti è non solo una forma di ritratto tipica della lavorazione delle pietre preziose, ma anche il modo di definire - nel cinema e a teatro - una piccola parte interpretata da un ospite famoso (celebri quelli di registi come Pollack e Hitchkock). Centrale in questa installazione è la presenza del volto bianco (realizzato da calco e riprodotto in gesso): un volume candido che diviene foglio bianco, su cui proiettare differenti identità religiose e culturali attraverso i veli che le rappresentano. Essere cameo si manifesta nell’idea di indossare i veli, questi segni di appartenenza a qualcosa di più grande, ma - per me non credente - in un modo che è mera interpretazione. Presentata in anteprima alla mostra Sedotti dal velo (e accompagnata da una straordinaria performance vocale di Mario Moi), è entrata in modo casuale, la stessa sera dell’inaugurazione, nel progetto internazionale Faceless dell’artista e curatore Bogomir Doringer nella sezione “on line contributors”. www.facelessexhibition.net

. fil rouge Da molto tempo (...2002 o giù di lì) immaginavo di raccogliere su stoffa piccole immagini a comporre un lungo filo rosso di pensieri. Abitavo a Milano e, dietro casa mia, si ergevano sotto i caratteri al neon delle loro insegne, alcuni degli ultimi cinema a luci rosse: baluardo estetico ed estatico, resistevano in decadenza nei quartieri meno modaioli della città. Questi monumenti al cattivo gusto si celavano dietro a foyer semideserti, trascinando con sé velluti marroni, decori gialli e arancio, un vivido e pungente olezzo di fumo, direttamente da una dimenticata Milano anni ‘70. Il filo dei miei desideri era rosso. Rosso come quelle “luci rosse”, come la passione per quelle insegne a cui lo streaming avrebbe sottratto il senso trasformandolo in un porno ancor più solitario e solipsistico.

. I am a beautiful place Ideato per la mostra Love for Sale l’amore in vendita dedicata al tema della tratta delle donne (a cura di Località associazione per l’arte su un progetto del Gruppo Mares), questo lavoro segna il mio ritorno al tema dell’autoritratto, dopo il vuoto di oltre cinque anni lasciato dagli scatti della serie True Love. Nel pannello col letto vuoto riconosco una delle mie immagini più intime.


Quando ho pensato questo lavoro stavo sdraiata dentro la mia vasca e pensavo alla nuova vita in arrivo dentro di me, che facevo (a modo mio) da vasca. E ho immaginato e vissuto nei mie pensieri qualcosa di simile a quel che poi ho realizzato Mai avrei pensato che sarebbe stato tutto così vicino. La morte perlomeno (alla rinascita non credo, credo solo al qui, ora). Non pensavo sarebbe arrivata così presto, portandomi via un’amicizia che è un pezzo del mio cuore. Vi siete salutate - tu fuori, lei dentro - forse un mese prima che tutto accadesse, mentre - sempre nella mia vasca - mi dicesti “come sei mammifera”, vedendomi nuda affiorare dall’acqua. “Si, una balena” ti risposi.

. naufragio (deposito da)

. sincronismi

“Sincronismi è il titolo della mostra che Francesca Caraffini sta tenendo In un’isola di sabbia alcuni contenitori al Nordest Caffè, nel cuore del (numerati 1/me, 2/me…) conservano quartiere Isola: light box o semplici immagini e oggetti che costituiscono fotografie documentano il dialogo nel loro insieme i miei ricordi. Affidati tra corpo e paesaggio, con colori al tempo sbiadiranno, come sempre caldi e atmosfere esotiche. Francesca avviene, ma costituiranno un deposito continua quindi la sua personale di emergenza in caso di naufragio ricerca sul corpo, sullo spazio e sulle della memoria: una possibilità di modalità di una comunicazione che sopravvivere grazie a queste tenga conto di nuove tecnologie...” “derrate per l’anima”. (Micaela Mander - ViviMilano, Corriere della Sera) L’idea è mutuata da un’usanza dei primi del ‘900, tipica della marineria “Mondi che esistono fuori e su di noi. che approntava questi depositi lungo Avvicinarli può rendere visibile una le coste delle isole battute dalle rotte traccia di edificazione che è comune mercantili. Un inventario accompagna e li fa specchiare uno dentro l’altro.” questi oggetti raccontando qualcosa Questo scrivevo per presentare di me. la mostra: volevo proporre allo spettatore una visione unitaria, La memoria è il filo conduttore sincronica appunto, della mia idea di una serie di opere in progress (Trilogia della memoria [Ascendenza, di paesaggio. Naufragio (deposito da), Ritorno]) che indagano sul senso del ricordo, la perdita e il ritrovamento di sé.

Sviluppato nella primavera del 2010, sin dalle prime installazioni, il Deposito ha preso vita, sommando al suo bagaglio iniziale i ricordi accumulati nei luoghi che l’hanno ospitato e visto dialogare con lo spazio, come nel caso delle teche dedicate alle porcellane di Meissen del Museo Gianetti di Saronno. Questa è la memoria intrinseca del deposito. Sempre più grande.

Per questa prima fase, in cui ingabbiai le coppie di immagini dentro ai light-box e sotto Perspex colorati, utilizzai degli autoscatti (realizzati con una vecchia Polaroid e della pellicola scaduta, senza filtri aggiunti) e le immagini paesaggistiche di Antonello Sechi. Nel tempo ho rielaborato spesso i soggetti della prima serie, senza modificarli, ma inserendoli in contesti “altri” e diversificati. Uno per tutti: il video realizzato per Donna-madre-terra-matrice.

. secret observation Il trittico Three Works About the Body (Secret Observation, A ludic peep show e Six anatomic casket) proponeva alcune prospettive di visione del corpo (attenta, nell’esaminarlo nel privato / composta, davanti alla reliquia / desiderante, davanti al corpo che si spoglia e si esibisce), costituendo il nucleo del progetto artistico conclusivo del mio percorso accademico. Polaroid, scatti in 35mm e immagini digitali sono accomunate da un gusto per il dettaglio ravvicinato e l’osservazione plastica delle forme, che dona alle fotografie la qualità della pittura.

. letture / suoni / visioni . Jean Baudrillard Della seduzione . FAM Identità mutanti. Dalla piega alla piaga... . R. Daolio Happening, Performance, Comportamento . Gillo Dorfles Artificio e natura . S. Ferrari Lo specchio dell’io. Autoritratto e psicologia . H. Kohut Narcisismo e analisi del Sé . Cristina Nuñez selfportrait-experience.com Marina Abramović / Robert Altman / Diane Arbus / Kathryn Bigelow / Luis Buñuel / Nick Cave / Giuseppe Chiari / Joel e Ethan Coen / Sofia Coppola / Anton Corbijn / Danzig / David Cronenberg / Depeche Mode / Nick Drake / Marcel Duchamp / Faith No More / Fantascienza / Franko B / Neil Gaiman / H. R. Giger / Michel Gondry / Peter Greenaway / Henry Rollins / Richard Kern / Ralph Meiling / J. E. Millais / Nico Mingozzi / Jay MacInerny / Motus / Peter Kernel / Pixies / Primus / Man Ray / Guido Reni / Tom Robbins / Pipilotti Rist / Cindy Sherman / Todd Solondz / Studio Azzurro / Harald Szeemann / Andrej Tarkovskij / Topolino (il settimanale) / Wim Wenders / Billy Wilder / Francesca Woodman


. self-portrait as a paper A la to e in copertina: impronte, china su carta 1998 - elaborazioni in progress


. le storie nella capsula di petri Installazione vecchio mobile e capsule poggiate su fondo opalino retroilluminato. 2011 A lato (dettaglio) immagine stampata su acetato trasp arente immersa in soluzione di china rossa, capsula � cm 8

Chiudo nelle capsule di Petri le impronte raccolte imprimendo direttamente sulla carta i segni della mia pelle. Aggiungo china diluita in acqua. Attendo che questa coltura si sviluppi.


. sincronismi 2013 Fotografie in fiale di capacità 10ml incluse in una teca cm 18 x 18 x 6 + video 3’48” in loop + materiali di supporto variabili

Foto: Sara Russo - elaborazione Francesca Caraffini / Trury Prod.

Installazione realizzata per la mostra Donna-madre-terra-matrice “la tana delle costruzioni” Vedano Olona VA 2013


Foto: Sara Russo

. sincronismi Light-box, misure variabili Installazione realizzata per la mostra Corpo Super8 Castello Visconteo di Abbiategrasso MI 2012


. a ludic peep show

Installazione per la mostra Corpo a corpo a corpo a corpo a corpo 28E Gallery, Torino 2011


. I am a beautiful place . I am a beautiful place

Installazione stampa su Perspex, parole, luce pannelli cm 60 x 80 light-box cm 140 x 40 x 10 2010

Cerco di amarmi, di riappropriarmi del valore della nuditĂ . Sono un corpo, ma mi sento anche una tela su cui tracciare il senso del mio lavoro. I am a body I am a work I am a canvas, I am a beautiful place.


. secret observation Stampa su forex cm 80 x 120, da originale 35mm

Foto: La Dani - elaborazione Francesca Caraffini / Trury Prod.

Me, myself & Secret Observation Dalla serata inaugurale di Corpo Super8 - parte seconda “la tana delle costruzioni� Vedano Olona VA 2012


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.