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ANNO 3 - NUMERO 4 - APRILE 2014



È...DItORIale

LE MONTAGNE RUSSE AZZURRE

APRILE 2014

A

> MARY D‘ONOFRIO

priamo questo editoriale primaverile parlando della partita più bella della stagione, Napoli-Juventus. Una gara nella quale la banda Benitez ha dominato con una prestazione senza eguali. Un grande attacco quello della squadra partenopea, che ha dimostrato che tecnicamente e tatticamente tra le due squadre non c’è troppa distanza. Sicuramente per vincere sempre servono rose più lunghe, ecco perché dopo la vittoria dell'anno è arrivato un brutto tonfo per il Napoli, la sconfitta con il Parma allo stadio Tardini. Un Napoli trasformato in pochi giorni, perché nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma… anche una squadra di calcio. Due match atipici, che hanno visto gli azzurri imbattibili al cospetto dei blasonati bianconeri, per poi affondare nella partita successiva contro i ducali. Un momento di gloria durato appena una settimana, una bella scorpacciata di ottimismo seguita da un salto nel vuoto, in cui i partenopei con pochi stimoli hanno ballato sulle punte, ma senza equilibrio, incapaci di offendere e talvolta anche di difendere. Un ritratto di questa stagione vissuta tra alti e bassi, tra cali fisici e psicologici, un periodo in cui la stanchezza fisica è stata protagonista. Sempre vivo di polemiche, come quella tra Conte e Benitez sugli aspetti economici, o quella tra Marotta e il presidente De Laurentiis, in cui la piazza azzurra è stata tacciata di provincialismo, un attacco a dir poco ridicolo. Noi provinciali? Vi dirò di più, saremo anche provinciali, ma dotati di onestà a differenza loro, noti per ben altre vicende più che per le magnifiche prestazioni in campo. Gli epiteti hanno preso il volo, facendo un viaggio da Nord a Sud e viceversa , ma come di consueto il razzismo e purtroppo il disprezzo verso i napoletani si vedono troppo spesso. L’euforia cede il passo alla malinconia, anche se a distanza di poco tempo è giunto un altro spiacevole episodio (ingigantito dai media), quello che ha visto protagonista il presidente del Napoli e un tifoso probabilmente alla ricerca di notorietà. Un episodio che ha rilevato la rabbia di De Laurentiis per un’amara sconfitta, conseguente al passo del gambero effettuato dagli azzurri. Dopo la caduta contro il Parma, il Napoli si rialza con un 4-2, blindando così il terzo posto, tornando vittorioso al San Paolo dopo aver affrontato la Lazio di Reja, un ex indimenticabile anche per i tifosi napoletani. Un riscatto del Napoli giunto senza sforzi eccessivi, con Higuain e Mertens che hanno siglato questa vit-

toria. Scacciata, quindi, la crisi Higuain e con essa le voci di corridoio che lo vedevano di malumore, o addirittura in rotta di collisione con il tecnico spagnolo. El Pipita, autore di tre gol, dopo la gara ha cancellato ogni dubbio, specificando il concetto di sentire la fiducia di Benitez e per questo di essere tranquillo. Tra partenze e arrivi, si parla addirittura di sei volti nuovi per la squadra del Napoli, mentre rumors parlano di un possibile addio di Hamsik. Gli esperti di calciomercato hanno fissato un’ipotetica cifra di quaranta milioni di euro per Marekiaro, mentre Zuniga ora ha fretta di rientrare, dopo una convalescenza piuttosto lunga. Il colombiano comincia a scalciare, sembra possa scendere in campo in occasione della finale di Coppa Italia, intanto segue gli allenamenti. Volendo, a questo punto, tracciare un sentiero in queste ultime giornate in cui il Napoli ha blindato il terzo posto in campionato, in un altalenarsi di risultati negativi e positivi, c’è senza dubbio da rilevare la crescita storica per la società, che si appresta a giocare per la conquista di un trofeo nazionale. Bisogna, quindi, concentrarsi sulla finale di Coppa Italia, che si disputerà il 3 maggio allo stadio Olimpico contro la Fiorentina. In questo momento tra le due formazioni ci sono diversi punti di distacco e i precedenti raccontano di una Fiorentina in svantaggio rispetto al Napoli. Un confronto non solo tra le due compagini, ma anche tra i due allenatori, Don Rafè e l’aereoplanino Montella. Proprio quest’ultimo ha più volte affermato che tra i due non si possono fare paragoni. Ironia della sorte, al termine dello scorso campionato il mister dei viola divenne il primo obiettivo del Napoli alla ricerca di un allenatore. Entrambi sono abili strateghi, dotati di una gran voglia di vincere, vedremo scintille in campo, ma sulla carta il Napoli è sicuramente favorito. In attesa della finale, il presidente De Laurentiis si dice soddisfatto del terzo posto: “Col mister stiamo lavorando per rendere questa squadra sempre più internazionale. Il nostro è un grandissimo marchio che deve primeggiare ovunque e lo vogliamo esportare in tutto il mondo”. In questo numero, oltre allo speciale sulla finale della Tim Cup, facciamo anche un focus sulla questione stadio San Paolo. Siamo pronti a ripartire con la giusta mentalità, in attesa di quest’estate, che si prospetta ricca d’impegni tra Mondiali e preliminari di Champions. Intanto vi auguriamo una Pasqua azzurra in compagnia del nostro magazine: tra le pagine di turismo vi troverete anche a nuotare nell’azzurro mare della Croazia.

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È...sOmmaRIO

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COPPA ITALIA RAFA ALL’OLIMPICO A CACCIA DEL SUCCESSO

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APRILE 2014

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CAMPIONATO ULTIMI SFORZI PER UN POSTO IN CHAMPIONS

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STADIO

SAN PAOLO RISCATTO PER L’ECONOMIA


APRILE 2014

NAUTICA

GLI EVENTI DI PRIMAVERA

MOTORI

AUTO E MOTO SI TORNA IN PISTA

È...sOmmaRIO

TURISMO LE SPIAGGE DELLA CROAZIA

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Direttore Responsabile maRY D’ONOFRIO

Direttore Editoriale RICCaRDO GIammaRINO Capo Redattore CaRlO ZaZZeRa Progetto Grafico, Impaginazione FRaNCesCO GallO Stampa

aRtI GRaFIChe NaPOlItaNO

Nola [Na]

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Hanno collaborato a questo numero: lauRa CaICO

VIttORIO CaPuOZZO

alFReDO DI COstaNZO haRRY DI PRIsCO

GIOVaNNI maRINO seReNa maRINO

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GIO 2014 ERO 5 - MAG

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ANNO 3 - NUMERO

5 - MAGGIO 2014

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È...COPPa ItalIa

APRILE 2014

ALL’OLIMPICO PER UN POSTO NELL’OLIMPO Il re di coppe a caccia del primo successo azzurro

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> RICCARDO GIammaRINO

l clima sarà quello delle grandi occasioni allo stadio Olimpico di Roma per la finale di Coppa Italia 2014. Napoli e Fiorentina, già protagoniste indiscusse in campionato, si contenderanno il trofeo sabato 3 maggio dalle ore 21. Usciti a testa alta da un girone di ferro della Champions League, a pari punti con le due squadre qualificate, eliminati anche da una sottovalutata Europa League e blindato il terzo posto in campionato, con una Juve a più 20 ed una Roma a 12 punti di distanza, per gli azzurri resta l’ultima occasione di concludere la stagione con un trofeo in bacheca. E per Benitez, re di coppe sulle panchine delle altre formazioni che ha allenato, potrebbe essere il primo trofeo con il club partenopeo.

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È...COPPa ItalIa

Forti del secondo posto nel campionato 2012-2013, i partenopei hanno iniziato la competizione partendo dagli ottavi di finale, trionfando per 31 sull’Atalanta. I quarti e la semifinale hanno chiaramente dimostrato che in campo esiste un’unica capitale, che ha eliminato dalla competizione prima i laziali e poi i romanisti con il 3-0 allo stadio San Paolo dopo un’andata sofferta, ma terminata con un recuperabile 3-2 in casa giallorossa. La formazione di Montella, invece, è giunta in finale al termine di un percorso sicuramente meno impegnativo degli azzurri, ma comunque meritato per il buon calcio espresso nell’ultimo biennio. Un 2-0 al Chievo ha regalato l’accesso ai quarti, in cui i viola hanno affrontato un Siena col coltello tra i

Napoli-Fiorentina in Coppa Italia I numeri della sfida

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Attualmente tra Napoli e Fiorentina in campionato ci sono diversi punti di distacco ma nella storia della Coppa Italia i precedenti raccontano di un equilibrio tra le due formazioni. In Coppa Italia le due squadre si sono già affrontate 15 volte e il pareggio è stato il risultato più frequente, in ben otto occasioni. Nelle altre sette sfide il Napoli ha prevalso sulla formazione viola in quattro casi, lasciando solo tre successi alla Fiorentina. La prima edizione della Coppa Italia risale al 1922. La manifestazione subì un lungo stop a causa della seconda guerra mondiale dal 1943 e riprese con l’edizione del 1958. Dal 2009 oltre al trofeo e ai premi in denaro, in palio c’è anche un posto in Europa League. La Fiorentina manca all’appuntamento con la finale ormai dal 2001, anno lontano in cui superò il Parma nel doppio confronto, vincendo così la sua sesta Coppa Italia. Il Napoli, invece, disputerà la seconda finale nel giro di tre anni. Nel 2012, infatti, si impose contro la Juventus conquistando la sua quarta Coppa Italia. I viola hanno conquistato la finale superando Chievo, Siena e Udinese, mentre gli azzurri hanno battuto Atalanta, Lazio e Roma: anche la lupa si è arresa alla forza del ciuccio. (m. d’o.)

APRILE 2014

denti, come ogni derby che si rispetti, ma riuscendo comunque a strappare il 2-1 che ha garantito loro il passaggio del turno. Tuttavia, in un primo momento, sembrava toccasse ai friulani dell’Udinese la finale contro gli azzurri, dopo il 2-1 dell’andata di semifinale, ma al ritorno la Fiorentina è stata attenta a non subire reti e con il 2-0 si è garantita il golden match con gli azzurri. Se l’undici di Benitez dovesse vincere il trofeo Tim potrebbe giocarsi anche la Supercoppa italiana contro la Juve, che probabilmente si aggiudicherà il tricolore, in una partita che potrebbe rivelarsi una rivincita della sconfitta di Pechino dell’edizione 2012 passata alla storia per una terna arbitrale, capitanata da Mazzoleni, palesemente di parte bianconera.

Maglia inedita per la finale Numeri d’oro e il tricolore... Ogni occasione che si rispetti merita un abito inedito e così il calcio Napoli ha presentato la divisa con cui la squadra scenderà in campo per giocare allo stadio Olimpico di Roma la finale di Coppa Italia. Tra le novità presenti sulla nuova maglia, disegnata dalla Macron in edizione limitata, vi sarà la scritta ricamata “Finale Tim Cup – Roma, maggio 2014”. Il numero ed il nome dei giocatori non sarà bianco, ma aureo. Se durante l'ultima finale del Napoli in Coppa Italia contro la Juve i tifosi partenopei fischiarono l'inno di Mameli, in quest'edizione la società ha completato la divisa aggiungendo un tricolore sul colletto. Chissà cosa ne penseranno i tifosi...


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APRILE 2014

IL CONFRONTO

È...COPPa ItalIa

a sfida tra Napoli e Fiorentina, sulla carta, si prospetta molto equilibrata. Entrambe le squadre hanno dei punti di forza difficili da arginare, pur presentando delle lacune che, se sfruttate dagli avversari, possono risultare decisive. Vediamo nel dettaglio i confronti che vedremo in campo.

Portiere

Pepe Reina è una delle sicurezze del Napoli. Nonostante alcuni errori, il portiere spagnolo è senza dubbio uno degli elementi più positivi della stagione e si è dimostrato decisivo anche come regista arretrato della squadra, soprattutto rilanciando le ripartenze veloci. Neto, invece, pur meritando la fiducia di Montella e disputando alcune ottime prestazioni, si è mostrato spesso insicuro, mancando alcuni interventi decisivi.

Difesa

Nel reparto arretrato entrambe le squadre hanno avuto degli alti e bassi. Il Napoli ha trovato in Albiol il leader del reparto, al fianco quasi sempre di Fernandez, ma la Fiorentina ha avuto conferme importanti dalla coppia Rodriguez-Savic, probabilmente più affidabile. Sulle fasce, però, soprattutto a destra, il Napoli è cresciuto con l’inserimento di Henrique, più efficace di Tomovic, mentre a sinistra l’esperienza di Pasqual per i viola è bilanciata dalla forza di Ghoulam tra gli azzurri.

Centrocampo

In mezzo al campo i viola hanno l’arma migliore. La regia di Pizarro è sempre illuminata, anche se Hamsik, con una gara di sacrificio, potrebbe limitarlo. Ai suoi fianchi c’è la grande classe di Borja Valero, insieme a uno tra Aquilani, Ambrosini o Mati Fernandez, tutti giocatori di esperienza e qualità. Il Napoli potrà rispondere con la freschezza di Jorginho e la quantità di Behrami, o con la prestanza di Inler, ma di sicuro in quel ruolo ci sarà da soffrire.

attacco

Qui il discorso è legato in gran parte alle pesanti assenze tra i viola. Il Napoli è senza dubbio più preciso in fase conclusiva, con Higuain, Callejon e Mertens che hanno messo a segno oltre la metà delle reti della squadra. Alle loro spalle potrebbero trovare spazio Pandev e Insigne, senza dimenticare Hamsik, reduce da un periodo difficile ma punto di riferimento della squadra. La Fiorentina, invece, punta a recuperare i lungodegenti Giuseppe Rossi e Mario Gomez ma, anche se l’impresa andrà a buon fine, nessuno dei due avrà il ritmo-partita nelle gambe. I viola non si potranno affidare all’imprevedibilità di Cuadrado, sempre difficile da fermare ma squalificato per la finale, e dovranno appoggiarsi a Matri, uomo d’esperienza ma un gradino sotto al valore dei titolari. Rossi e Gomez possono essere decisivi anche in pochi minuti ma il Napoli potrà far valere il valore dei suoi cannonieri per indirizzare la sfida sui binari giusti. (c. zaz.)

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È...CamPIONatO

TRIONFO CON LA JUVE, BLINDATO IL TERZO POSTO

APRILE 2014

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NAPOLI-FIORENTINA 0-1

agliavento ha mal gestito l’incontro, sbilanciandone gli equilibri con decisioni inappropriate. Nel primo tempo si è visto un Napoli eccelso, padrone del campo, e una Fiorentina troppo piccola per poter arginare apparentemente il fiume azzurro. L’azione più pericolosa dei primi 45 minuti di gioco ha visto Reina, adattato a regista, che dalla propria area di rigore ha innescato Higuain in posizione regolare, ma Neto si è superato e ha deviato in angolo il bolide mancino. Proprio mentre il Napoli stava per straripare, Tagliavento ha innalzato la diga, decretando un’espulsione su Ghoulam più che dubbia, per aver interrotto irregolarmente una chiara occasione da gol di Bakić, anche se il Napoli ha dimostrato di essere ancora superiore fino al 45’. Al rientro in campo gli azzurri hanno creato molto ma hanno perso mordente, affidandosi alle giocate dei singoli, come il tiro dalla distanza di Callejon o le punizioni di Insigne, lasciando ampi spazi ai viola. Il Napoli pian piano si è spento sempre più e Cuadrado ha creato scompiglio nella poco ordinata difesa azzurra. Fiammata poco duratura con l’ingresso di Mertens, perchè la sua prestazione è stata subito arginata da un pericoloso intervento che Tagliavento ha giudicato regolare. Terminata, quindi, presto la partita del belga, i viola ne hanno approfittato agli sgoccioli, segnando con Joaquin, lasciato solo, il gol beffa dello 0-1 finale.

I

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CATANIA-NAPOLI 2-4

primi 45 minuti di gioco dettano l’esito della partita, il Napoli domina totalmente la partita e travolge il Catania terminando con il parziale di 0-4 grazie anche alla complicità del fischiatissimo portiere Andujar. E’ Zapata a siglare la prima rete degli azzurri facendosi trovare presente all’appuntamento con il traversone rasoterra di Callejon a pochi minuti dal fischio iniziale, tagliando le gambe ai gemellati rosablu che non sembrano non entrare mai in partita. Poco dopo è Insigne dalla trequarti a lanciare Callejon con l’esterno destro tra la difesa dei padroni di casa e, a porta vuota, lo spagnolo non sbaglia. La terza rete porta una firma atipica: è Henrique, il rinforzo preso a gennaio sigla forse il goal più bello dell’intero campionato di serie A ed il primo in maglia azzurra, calciando un pallone a pochi passi dalla linea di fondocampo scavalcando leggermente l’estremo difensore catanese e ricordando per un istante il miglior Van Basten. Ma il Napoli ancora non decellera e c’è spazio anche per la doppietta personale di Zapata che, servito nuovamente dall’esterno spagnolo, sigla la rete dello 0-4 su cui termina il primo tempo. Si ritorna in campo, ma gli azzurri interrompono l’assalto e lasciano campo ai rosablu che da due calci piazzati tentano il recupero, segnando due reti con Monzon e Gyomberma, ma 4 goal sono troppi per i padroni di casa che concludono la partita 2-4 regalando 3 punti preziosi agli azzurri.


APRILE 2014

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NAPOLI-JUVENTUS 2-0

È...CamPIONatO

e ogni partita ha una storia a se quella contro la Juve rappresenta sicuramente un conto ancora aperto dal 1861, una rivalsa sociale e politica prima che calcistica. Non a caso il clima allo stadio San Paolo è teso come se si stesse svolgendo una guerra civile. Un Buffon gigante sventa il primo assalto azzurro scaturito da una conclusione di Inler deviata proprio sui piedi di Callejon che sbaglia da pochi passi. Il primo tempo è completamente di dominio partenopeo ed il boato del San Paolo viene smorzato dal fischio che decreta la posizione di fuorigioco dello slovacco Hamsik che vede annullarsi giustamente un goal, ma la partita si sblocca nel giro di poco con il solito Insigne che pennella per l’onnipresente Callejon in posizione irregolare, ma al momento nessuno vede ed il goal beffa fa esplodere il San Paolo. La Juve si demoralizza e diventa irriconoscibile sino a metà del primo tempo quando inizia a prendere coraggio rendendosi più propositiva, ma esce Insigne, dopo aver dato tutto, entra Mertens ed il belga riordina le carte in tavola. L’azione del definitivo 2-0 viene innescata da Reina che con le mani esegue un rilancio di quasi 40 metri pescando Padev che immediatamente serve il neoentrato che protegge il pallone, finta di corpo su Lichtsteiner e fulmina Buffon portando a casa non semplicemente i tre punti, ma la vittoria della sfida più sentita, lasciando il rimorso per quei 20 punti di svantaggio che sul campo sono sembrati inesistenti.

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PARMA-NAPOLI 1-0

e nel big match con i bianconeri molti hanno lamentato quel grande divario in classifica, decisamente invisibile in campo, le giuste risposte non tardano ad arrivare e contro il Parma il Napoli è già irriconoscibile. Il primo tempo al Tardini dominano i padroni di casa, attacca di più la formazione dell’ex mister azzurro Donadoni, ma senza mai vedere la porta. Il Napoli da segni di vita, invece, solo con una conclusione dalla distanza di Inler. Il secondo tempo Reina scalda i guantoni respingendo con i pugni un pericoloso traversone di Biabiany. Nel secondo tempo risulta evidente che agli azzurri mancano idee e così il Napoli continua ad affidarsi alle giocate dei singoli ed alle conclusioni improbabili, la formazione gialloblu però non si fa trovare impreparata e risponde al momento giusto con un contropiede da manuale: Paletta apre per Cassani che trova al limete dell’area Parolo sfuggito alla marcatura di Inler e di prima intenzione batte Reina. Il Parma prende coraggio e gli azzurri per vedere giocate insidiose dovranno aspettare il doppio cambio Higuain-Zapata e Callejon-Mertens. Proprio il belga serve ad Insigne l’occasione più ghiotta del match, prontamente sprecata.

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NAPOLI-LAZIO 4-2

l Napoli torna a vincere al cospetto dei propri tifosi in un match che vede tra i migliori in campo Insigne e Mertens al servizio del Pipita Higuain che sigla una strepitosa tripletta. In vantaggio gli ospiti con Lulic che fulmina uno stanco Albiol e trafigge Reina. La manovra degli azzurri è lenta, ma a rimettere in pari il match ci pensa il belga con un bolide da fuori area. E’ ancora Mertens protagonista nel secondo tempo procurandosi un rigore, che regalerà la superiorità numerica agli azzurri, atterrato dopo una triangolazione da manuale del calcio con Higuain che trasforma senza troppi complimenti dagli undici metri. Gli azzurri non si accontentano e dai pregiati piedi di Insigne parte un lungo lancio, perfetto per il Pipita che scavalca il connazionale Novaretti e castiga Berisha. La lazio prova a riaprire la partita con la rete di Onazi, che riduce lo svantaggio firmando il 3-2, ma l’inferiorità numerica si fa sentire e Higuain pone il sigillo finale con un altro goal d’autore, chiudendo definitivamente la partita sul risultato di 4-2.

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È...ClassIFICa VIRtuale

CONTINUA LA CORSA DI ROMA E NAPOLI

APRILE 2014

> VITTORIO CaPuOZZO

entrambi la massima punizione. Banti sbaglia tanto in Juventus-Parma, penalizzando oltre misura gli emiliani. Resta tuttora discutibile l’espulsione di Amauri (non va a colpire Chiellini) ma la manata di Tevez a Paletta è da cartellino rosso. Nel finale di partita è negato un rigore al Parma per fallo di Bonucci ai danni di Parolo in chiara occasione da rete. In Roma-Torino è irregolare la prima rete giallorossa; Bergonzi convalida il gol di Destro che si trovava in posizione di fuorigioco sul passaggio di Gervinho. In Sassuolo-Sampdoria è in fuorigioco il gol del momentaneo pareggio di Longhi.

29a GIORNata

Poco brillante la giornata arbitrale. Penalizzate 31a GIORNata Catania, Inter e Napoli. Ancora permaloso Gervasoni, che comunque azzecca tutte le decisioni più La giornata è movimentata dalle indecisioni di Rizimportanti in Bologna-Cagliari. In Catania-Juventus zoli su un rigore-non rigore in Sassuolo-Roma ma manca l’espulsione di Chiellini. Peruzzo movimenta la scelta arbitrale non è sbagliata perché non si ravUdinese-Sassuolo con due calci di rigore, fortuna- vedono infrazioni nel contatto fra Benatia e Sansotamente uno per parte ed entrambi sbagliati. Il fallo ne. Manca un calcio di rigore al Torino quando di mani di Farias ed il fallo su Masucci sono inesi- Avramov travolge Meggiorini ma il mancato interstenti. A Napoli succede di tutto con Tagliavento. vento di Tommasi non impedisce ai granata di L’assurda espulsione di Ghoulam al 37’ costringe superare il Cagliari. Sono invece tanti gli errori comalla resa il Napoli. Ghoulam interviene nettamente messi da Orsato nella partitissima di Napoli. La vitsul pallone, il contatto è successivo e Bakic non toria partenopea chiude anzitempo le polemiche sul poteva essere in chiara occasione da rete perché difforme metro di giudizio adottato. è in fuorigioco, non era in possesso del pallone. Tagliavento non seppure di poco, il gol di Callejon; da rivedere applica poi lo stesso metro di giudizio quando anche un contatto fra Chiellini e Higuain in area Rodriguez mette giù Insigne ai limiti dell’area tosca- bianconera. In Verona-Genoa è esagerata l’espulna. Incoerente anche la valutazione dei falli e meri- sione di Albertazzi per doppia ammonizione; giusta tava maggiore attenzione l’intervento di Savic su la prima ma molto fiscale la seconda. Il giocatore Mertens. Manca il cartellino giallo per Matri che calcia a gioco fermo CLAssIfICA REALE CLAssIfICA vIRtuALE dopo il fischio arbitrale. Manca un calcio di rigo- JUVENTUS 87 ROMA 83 +4 re all’Inter contro l’Ata- ROMA NAPOLI 76 +9 79 lanta per fallo di Sten- NAPOLI JUVENTUS 71 -16 67 dardo su Ranocchia. FIORENTINA 58 FIORENTINA 58

30a GIORNata

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Giornata da dimenticare per gli arbitri di Braschi. Esagerate le dieci ammonizioni comminate da Orsato in Fiorentina-Milan. Peruzzo applica ancora una volta la par condicio e in Genoa-Lazio nega un calcio di rigore per parte. I falli di Centurion su Mauri e di Berisha su Gilardino meritavano

INTER PARMA LAZIO MILAN TORINO ATALANTA VERONA SAMPDORIA GENOA UDINESE CAGLIARI CHIEVO V. BOLOGNA LIVORNO SASSUOLO CATANIA

53 51 48 48 48 46 46 41 39 38 33 30 28 25 25 20

INTER TORINO LAZIO PARMA MILAN ATALANTA VERONA SAMPDORIA GENOA UDINESE CAGLIARI CHIEVO V. SASSUOLO BOLOGNA LIVORNO CATANIA

54 +1 49 +1 48 48 - 3 45 -3 44 -2 43 -3 39 -2 38 -1 37 -1 30 -3 30 30 +5 29 +1 25 23 +3


APRILE 2014

È...ClassIFICa VIRtuale nato. Sul punteggio di 0-0 Bergonzi nega al Napoli la superiorità numerica, al 24’, quando Cassani va a colpire Fernandez con una gomitata: solo cartellino giallo per l’emiliano. Non ha fortuna neanche l’Udinese a Firenze con Celi. I friulani sono penalizzati da un calcio di rigore realizzato da Rodriguez ed allegramente concesso da Celi per un tocco di Danilo su Cuadrado. A Cagliari sfugge a Massa il pugno di Destro rifilato ad Astori. Manca un rigore al Milan per mani di Sturaro.

veronese subisce il primo cartellino giallo per fallo su Centurion e al 45’ subisce la seconda sanzione per un presunto fallo su Sculli. Viziato dal fuorigioco di Zaccardo la prima rete di Balotelli in Milan-Chievo.

32a GIORNata

Disastro arbitri. Penalizzate Bologna e Udinese. Scandaloso Bergonzi a Parma. Esagera ancora Orsato con i cartellini. Una settimana prima si era mostrato molto più buonista in Napoli-Juventus, graziando mezza squadra bianconera. In AtalantaSassuolo riesce ad estrarre addirittura sette cartellini gialli. Con la Juventus si è redento anche Gervasoni, che nelle precedenti partite aveva mostrato i muscoli con Borja Valero e Dessena; in JuventusLivorno perdona Lichtsteiner, ripetutamente, e Chiellini. Il Bologna esce indenne da Milano, nonostante Mazzoleni che, in compagnia di Merchiori, non si accorge dell’evidente trattenuta di Juan Jesus ai danni di Kone in area interista. Se la cava il Bologna con Mazzoleni ma va peggio al Napoli con Bergonzi. Nelle ultime quattro gare di campionato sono già tre gli arbitraggi negativi che subiscono i partenopei, a conferma che il Napoli è la squadra maggiormente penalizzata. In sole quattro partite mancano almeno quattro punti in classifica generale. A Parma è successo di tutto. Gli emiliani hanno vinto tirando una sola volta in porta ma il resto ce l’ha messo l’arbitro, compiendo a iosa straordinari errori tecnici e disciplinari. Bergonzi non ha fatto mancare la simulazione di Zapata per il fallo subito da Mirante. Per la cronaca si tratta dell’undicesimo calcio di rigore negato al Napoli in campio-

33a GIORNata

Penalizzato ancora il Napoli. Male Valeri e De Marco nel torneo dei cartellini ineguali. A Genova è disastroso Valeri, che nel torneo dei cartellini diseguali estrae ben nove cartellini ed uno cartellino rosso. Penalizzata la Sampdoria con l’espulsione di Eder, graziati prima Samuel e poi Handanovic. A Milano è di scena De Marco, che si accanisce su un buon Catania a colpi di cartellini, lasciandosi sfuggire, sul punteggio di 0-0, la manata di Bonera a Monzon che lo aveva superato in velocità. Braschi non si dimentica mai del Napoli e dopo Tagliavento, Orsato e Bergonzi gli rifila anche Banti nelle ultime cinque gare di campionato. Al San Paolo azzecca solo il calcio di rigore assegnato a Mertens, riuscendo a sbagliare anche sul colore del cartellino estratto per Cana (fallo da ultimo difensore, con chiara occasione da rete). Sono cinque le ammonizioni comminate ai partenopei nel campionato in cui Chiellini e Lichtsteiner hanno subito meno cartellini di Callejon. Al 13’ considera da cartellino giallo il fallo su Higuain che appare in chiara occasione da rete. Al 34’ ancora graziato Cana per fallo da tergo su Pandev. Al 46’ non espelle Ledesma che spintona violentemente Mertens; nella circostanza ammonisce entrambi i giocatori. Al 48’ concede il rigore al Napoli per fallo di Cana su Mertens in chiara occasione da rete e sanziona il laziale con il cartellino giallo, invece del rosso diretto. L’azione del rigore è viziata dalla lieve posizione di fuorigioco di Higuain. Non era da assegnare il rigore al Livorno contro il Chievo per fallo di Rigoni su Paulinho; Damato e Tagliavento non si accorgono che Piccini crossa dal fondo quando il pallone è uscito dal campo.

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È...PaGellONe

APRILE 2014

FAOUZI GHOULAM - È… AFFATICATO Non riesce più a spingere, sembra affaticato. Ultimamente è sceso in campo mostrando sofferenza, speriamo ritorni presto il lottatore che è.

JORGINHO – È..

Si sacrifica in mo talvolta a distrug la differenza.

RAUL ALBIOL - È... IMPRECISO Sembrava in ripresa nelle ultime gare di marzo, ma al Tardini è stato meno preciso del solito in fase d’impostazione e contro la Lazio è uscito dopo un brutto primo tempo.

PEPE REINA – È... PERSONALITÀ Riflessi straordinari per lo spagnolo che spesso tiene a galla la squadra. Parate decisive contro la Juventus, mentre sul gol di Parolo ha potuto fare veramente poco. FEDERICO FERNANDEZ - È... SOLIDO I suoi passaggi non sono a vuoto, scende in campo e combatte, difficilmente sbaglia un intervento in copertura.

GOKHAN INLE

Ultimamente Behrami, ma s fase di impost

HENRIQUE ADRIANO BUSS - È... DUTTILE Ormai la fascia destra è sua. La sua spinta è spesso decisiva, anche se è sembrato un po’ insicuro nella gara contro il Parma.

14 RAFA BENITEZ - È... DISCONTINUO Don Rafè ha fatto qualche passo indietro ma resta comunque un grande allenatore. Forse non è riuscito a dimostrare ancora di essere un ottimo motivatore.


È...PaGellONe

APRILE 2014

LORENZO INSIGNE – DRIES MERTENS SONO… ALTI E BASSI Lorenzo è in crescita fisica, ma soprattutto mentale, anche se ha sprecato diverse occasioni. Dries è in ripresa, scende in campo con coraggio dando la spinta che mancava. CORAGGIOSO

olte partite, molto bravo a costruire e ggere, ma è sempre la sua corsa a fare

MAREK HAMSIK – È... SPAESATO In parabola discendente rispetto al match NapoliJuventus, allo Stadio Tardini è apparso assente ingiustificato.

GONZALO HIGUAIN – È... TORNATO Dopo diverse gare lontano dal gol, il nostro Gonzalo ha regalato una tripletta contro la Lazio, che ha spento le polemiche successive alla sostituzione contro il Parma.

ER – È... INSUFFICIENTE

non ci ha fatto rimpiangere l’assenza di sono ancora troppi gli errori commessi in tazione.

JOSÈ CALLEJON – È... CROSS Crossa, fa movimento, corre e segna. Ottimi inserimenti ma ultimamente sono pochi i suoi guizzi.

PANCHINA MIGUEL ANGEL BRITOS - È... DISATTENTO GORAN PANDEV - È... INCONCLUDENTE Tornato in campo per dare respiro ai compagni di Sempre utile come alternativa in attacco, ma poco reparti si dimostra sempre poco attento. lucido in fase conclusiva. VALON BEHRAMI - È... GUARITO DUVAN ZAPATA – È... SORPRESA Dopo l’infortunio è rientrato per dare quantità. Non Scende in campo con carattere e personalità, dimoè ancora in forma ma la sua presenza si sente. strando grande dinamismo.

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STADIO SAN PAOLO, UN RISCATTO PER IL SUD

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> ERNESTO PaOlOZZI

a cronaca cittadina ci ha raccontato che, alle celebrazioni per il miracolo di San Gennaro, il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, è stato il più acclamato dalle autorità. Anzi, l’unico acclamato. Liberiamoci subito dall’idea che quegli applausi erano applausi dovuti all’ignoranza della plebe, al consumismo televisivo indotto dalla società dei consumi, al diffuso oppio dei popoli che è diventato il calcio e così via. Bisogna indagare questo fenomeno in modo più attento, con maggiore profondità, se vogliamo cercare di capire cosa sta accadendo nelle nostre comunità e in quella napoletana in particolare. E, non ultimo, anche per concederci qualche speranza. Il tifo calcistico è un fenomeno ormai universale di cui quello entusiasta e creativo di Napoli è soltanto una parte, sia pure rilevante. In secondo luogo si tratta di un fenomeno che va oltre il tifo sportivo. Dovunque posso, ripeto un vecchio aforisma di Pasolini, datato anni settanta, per dare un’idea, a

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chi non è sportivo o tifoso, di che grave errore sia sottovalutare, nel bene come nel male, il fenomeno calcio. Pasolini, giocatore dilettante e tifoso del grande Bologna di Bulgarelli, scrisse che “Il calcio è l’ultima rappresentazione sacra del Novecento. Sostituirà il teatro”. Frase felicemente ambigua: Pasolini non era un volteriano di maniera, un banale dissacratore del sacro. Anzi. Cosa ha inteso dire nell’accostare la rappresentazione del tifo calcistico alla rappresentazione sacra? Voleva forse dire che in un tempo desacralizzato e umanamente impoverito vi era ancora un luogo dove si esercitava la passione, il senso della comunità? Rafa Benitez, che è uomo intelligente oltre che

grande allenatore, in un’intervista rilasciata ad un giornale spagnolo ha pressappoco affermato che per molti napoletani, che lavorano tantissimo e sono pagati pochissimo, il Napoli calcio rappresenta anche una forma di riscatto sociale. Abbiamo visto tutti i nostri immigrati in Germania, Belgio, Svizzera, tifare e palpitare per la nazionale italiana fino ai limiti del commovente. Ma mi sembra di poter dire che, nel caso di De Laurentiis, stia accadendo qualcosa di più e di diverso. Scontato il vecchio ritornello dei tifosi che vorrebbero che il presidente comprasse ancora altri giocatori o quello, veramente inquietante, secondo il quale un presidente è bravo quando ci perde, non guadagna sfruttando i colori della società. Una parte della città si interroga, infatti, proprio sulle capacità imprenditoriali di De Laurentiis e delle ricadute che queste possono avere sul piano economico e sociale della città. Mi spiego. Non è difficile incontrare persone che, in un bar o in un salotto, oltre a interrogarsi sulle capacità tecniche di Hamsik, di Higuain o Insigne, discutono delle finanze del Napoli, del bilancio, della situazione economica della società. Molti si compiacciono del fatto che il Napoli sia una delle poche società calcistiche con il bilancio attivo, altri, addirittura, si compiacciono del fatto che il presidente non abbia buttato soldi per comprare giocatori vecchi, sia pure “di nome”, o sperperato risorse a soli fini propagandistici. C’è come un orgoglio, da parte di molti napoletani, nel poter esibire un’azienda, sia pure specialissima come una squadra di calcio, che funzioni e che, in qualche momento, può essere addirittura d’esempio al mondo intero. è il messaggio che il presidente stesso ha lanciato elogiando il Borussia, società oculata e intelligente di una città totalmente diversa da Napoli quale è certamente la tedesca Dortmund. è un messaggio che dovremmo raccogliere, e che dovrebbero raccogliere i nostri industriali, i nostri sindacalisti e i nostri rappresentanti politici. Non che, anche in questo caso, dobbiamo ripetere il ritornello di una Napoli folkloristica e mediterranea che deve trasformarsi in una città media del centro o del nord Europa. La questione non va messa in questi termini, per così dire, dualistici. Napoli ha il diritto e il dovere di conservare alcune sue peculiari caratteristiche che ne fanno, almeno simbolicamente, una capitale del mondo. La creatività e la mediterraneità non si oppongono


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necessariamente alla mentalità imprenditoriale, alla capacità di produrre ricchezza e benessere. è una terza via che si può e si deve perseguire fra un’idea di sviluppo aggressivo e indiscriminato e il vagheggiamento, romantico e un po’ ingenuo, di una decrescita che in realtà si tramuterebbe in nuova povertà. Il Napoli calcio, senza voler esagerare, potrebbe rappresentare simbolicamente e plasticamente questa terza via. Una visione della città non abortiva, ma aperta alla speranza. Una città che guardi alla sua storia senza celare i mali antichi ma ricordando le sue glorie. Una città, soprattutto, che ricominci a guardare al futuro (e al presente che già c’è) battendo il partito dei nonsipuotisti, come già diceva Genovesi e dei parlamalisti. Partito trasversale che è forse il male peggiore che affligge l’Italia e il meridione in modo particolare. In questa prospettiva non riesco a capire quei movimenti di tifosi che si scagliano così duramente contro il calcio Napoli in nome di una purezza del tifo che sarebbe contaminato dai profitti. è un errore grave. Il profitto, se guadagnato in modo onesto, è motivo di orgoglio, di soddisfazione personale e collettiva. Il profitto, inoltre, consente lo sviluppo economico, è condizione indispensabile per ridistribuire il reddito, per rilanciare l’occupazione. Un sano profitto, naturalmente, che non si fondi sullo sfruttamento dell’uomo sull’uomo. E non mi sembra questo, francamente, il

caso di una società sportiva. è in questo contesto che va affrontata la questione dello stadio San Paolo. Sappiamo tutti che una grande squadra, per poter competere sul piano internazionale, ha la necessità di avere uno stadio di proprietà o, in alternativa, di poter gestire l’impianto in modo da poter ricavare un sano

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profitto. Per tutti noi, tifosi e non, è motivo d’orgoglio avere una squadra cittadina che rappresenti Napoli e l’Italia in competizioni sportive europee e mondiali. Anche sul terreno strettamente economico la permanenza del Napoli Calcio ad alti livelli porta benefici alla città in termini occupazionali. Se

ne giova la stessa immagine della città: sia per il flusso di turisti-tifosi di altre città italiane ed europee, sia per l’attenzione che le riprese televisive e i reportage giornalistici procurano nei paesi più lontani e diversi. Sembra quasi ovvio, se non banale, dover ricordare tutto questo. E, allora, perché non essere più flessibili da parte dell’amministrazione comunale, perché non consentire al Napoli Calcio di gestire il San Paolo nel modo che la società ritiene più confacente ai suoi legittimi interessi? Quale altro utilizzo potrebbe fare la comunità cittadina di un impianto così grande e, se privo di una costosa manutenzione, a rischio di irreversibile degrado? Il Napoli non è un bene comune, come si dice talvolta retoricamente (ma poi chi stabilisce cosa è un bene comune?) ma certamente è una risorsa economica, sociale e sentimentale di prima grandezza. Aiutiamolo, amministratori e tifosi, senza falsi moralismi, senza esagerazioni. Il San Paolo non sarà, parafrasando Pasolini, un tempio sacro, ma un simbolo sportivo, un pezzo di storia sociale e umana della nostra città (e non solo della nostra città) certamente.

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GLI ALTRI SPORT? UNA GRANDE OPPORTUNITÀ PER NAPOLI > SERENA maRINO

orse ne siamo stati vittime o forse ne siamo stati testimoni. C’è un mostro nero nello sport, un fenomeno che colpisce soprattutto gli adolescenti e, in particolare, quelli che hanno praticato una disciplina e hanno intrapreso quest’avventura inizialmente con grande entusiasmo. Ma, ad un certo punto, dopo la prima fase di innamoramento, la storia cambia e ad un tratto la passione lascia il posto alla pigrizia, allo sconforto e l’attività viene abbandonata. Parliamo del drop out sportivo. Si tratta del cosiddetto fenomeno della dispersione. I numeri in Campania parlano chiaro, come dichiara Marco Mansueto, presidente dell’A.S.C. (Attività Sportive Confederate) Campania. “La pratica sportiva, soprattutto per i più giovani, è fondamentale per sviluppare benessere psico-fisico e relazionale, ma dall’ultima indagine statistica dell’Assessorato allo Sport del Comune del 2013, emerge che a Napoli c’è il più alto tasso di dispersione sportiva d’Italia, principalmente per motivi di natura economica. Pertanto – aggiunge il presidente Mansueto –, avvieremo noi dell’A.S.C. Campania un’intensa campagna di sensibilizzazione per ridurre il fenomeno del drop out

sportivo nella nostra città e per favorire la conoscenza delle altre discipline, partendo da attività di formazione nelle scuole e nei circoli del territorio, convegni, all’organizzazione di eventi sportivi e campus, totalmente gratuiti”. Da tempo, ormai, il Coni e il presidente Malagò si stanno impegnando per colmare l’enorme divario che c’è tra il calcio e i cosiddetti sport minori. E, in linea con questa politica, tanti sono i convegni e le attività promosse dall’A.S.C., come “Un caffè per lo sport”.


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Un evento che ha visto sottoscrivere una partnership con Confcommercio al fine di avviare una collaborazione sinergica con le istituzioni del territorio e favorire un quadro di operatività produttiva e di lavoro comune a vantaggio della crescita del mon-

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crescita e lavoro per la nostra città. Come ha dimostrato il convegno che si è svolto presso la Sala Parlamentino della Camera di Commercio di Napoli “Turismo Sportivo: un’opportunità per le imprese”, organizzato da A.S.C. Campania. Una tavola roton-

da in cui Mansueto, Stevanato, Alessandro Londi, presidente della Federazione dei gestori degli impianti sportivi, Salvatore Naldi, una rappresentante di MSC Crociere, Amadeo Manzo, presidente della BCC Napoli, hanno dimostrato quanto lo sport possa essere un volano per l’economia del territorio. Ha concluso il convegno Maurizio Maddaloni, presidente della Camera di Commercio di Napoli. Soprattutto le manifestazioni sportive, con l’enorme seguito di pubblico che hanno, devono essere opportunamente supportate dalle aziende del settore alberghiero e della ristorazione. In tale dinamica Napoli, unitamente alle località famose nel mondo per la loro bellezza, devono essere sinonimo di ospitalità e salute. do dell’associazionismo sportivo. All’incontro hanno partecipato Luca Stevanato, presidente nazionale A.S.C. Sport, il consigliere nazionale A.S.C., Valter Vieri, e Marco Mansueto, presidente A.S.C. Campania, Gennaro Addio, responsabile regionale Kitesurf Campania, Ciro Improta, vicepresidente vicario A.S.C. Campania, e Salvatore Naldi, presidente Federalberghi Napoli. “Crediamo fortemente nello sport come risorsa economica e sociale, soprattutto in un momento di crisi come quello che l’intero paese sta attraversando – aggiunge Stevanato – e siamo pronti ad offrire ogni giorno professionalità e innovazione al servizio del mondo dell’associazionismo sportivo e del volontariato”. Ma lo sport è anche opportunità di

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UN MARE DI EVENTI TRA GAETA E IL GOLFO DI NAPOLI

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> CARLO ZaZZeRa

YaCht meD FestIVal

al 24 aprile al 1° maggio torna lo Yacht Med Festival, giunto alla settima edizione. Gli oltre 200.000 visitatori, i 28.000 operatori coinvolti e i 16 milioni di euro di indotto stimato della scorsa edizione lo attestato come uno dei più importanti appuntamenti nazionali della filiera del mare. Per il 2014 è stato confermato il partenariato che vede, insieme alla Camera di Commercio di Latina, ente ideatore e organizzatore, la Regione Lazio, il Comune di Gaeta, l’Autorità portuale di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta, Unioncamere, Unioncamere Lazio, le Camere di Commercio di Roma, Napoli, Caserta, Salerno e Viterbo, Assonautica italiana e Assonat. Una rete ormai consolidata di attori, il cui lavoro in favore dell’economia del mare trova sintesi proprio nel progetto Yacht Med Festival. “Il 2014 - spiega il presidente della Camera di Commercio di Latina, di Unioncamere Lazio e della filiera della nautica di Unioncamere, Vincenzo Zottola - segnerà un passo importante nel progetto in favore dell’economia del mare, grazie alla realizzazione di alcuni progetti specifici, dedicati al turismo nautico, alla semplificazione nella pesca e alla qualificazione della nautica. Il percorso di riconoscimento dell’economia del mare quale settore trasversale e di filiera è ormai consolidato, ci auspichiamo soltanto che il prossimo governo italiano finalmente possa farlo suo e iniziare realmente a lavorare per il suo sviluppo”.

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Grazie alle sue caratteristiche che ne fanno un modello fieristico unico e innovativo, all’evento di Gaeta trovano lo spazio e la platea adatti per presentare le proprie attività e le proprie iniziative molte tra le più importanti realtà italiane. Il Villaggio sarà costruito intorno ad aree tematiche, arricchite da specifici eventi e attrazioni: ci saranno la nautica con il suo Yacht Village, il Charter nello Yacht Charter Expo, i sapori mediterranei in Eat Med, la Cambusa nello spazio Assonautica, le tradizioni italiane in Piazza Italia, l’artigianato artistico nel Med Village, la portualità turistica, i trasporti marittimi, lo sport, l’ambiente, la pesca. Tra le imbarcazioni, ormeggiato sulla Banchina Caboto, l’imponente pattugliatore “CP 940 Dattilo” della Capitaneria di Porto e la splendida Signora del Vento.


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ReGata DeI tRe GOlFI

artirà il 9 maggio la sessantesima edizione della Regata dei Tre Golfi, organizzata dal Circolo del Remo e della Vela Italia, tra le più antiche del Mediterraneo, seconda solo alla Giraglia. La prima edizione fu vinta da Carlo de Zerbi a bordo di Miranda III, un 8 Metri SI in legno soprannominato “o’cummò”, il comò. Da allora è stato un crescendo: lungo le boe naturali di Ponza, Ventotene, Ischia, Capri, Positano si sono viste le barche e i velisti più affermati del mondo, a fianco di tanti nomi meno noti ma non per questo meno agguerriti. Da Patrizio Bertelli, patron di Prada e Luna Rossa, con il suo maxi Ulisse, al My Song di Loro Piana, ad Alexia dell'imprenditore farmaceutico argentino Albert Roemmers, da Francesco de Angelis a Mauro Pelaschier, Lorenzo Bressani, Roberto Ferrarese, Paolo Semeraro. Saranno, anche quest’anno, i fuochi d’artificio a richiamare gli yacht sulla linea di partenza, illuminata a giorno dalle cellule fotoelettriche allo scoccare della mezzanotte. In occasione del sessantennale, il percorso sarà quello della prima edizione del 1953 (circa 150 miglia), quando le barche da Napoli sono andate a Ponza, per poi costeggiare Capri e girare a largo di Positano, con arrivo davanti Castel dell’Ovo. Alla Tre Golfi seguiranno, dal 16 al 18 maggio, le regate sulle boe valide per il Campionato Nazionale del Tirreno, selezione al Campionato Italiano Assoluto d’Altura; da sottolineare il ritorno della classe X-41, che disputerà il Campionato Nazionale di Classe come già nel 2012.

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ROlex CaPRI saIlING Week

randi novità per l’edizione 2014 della Rolex Capri Sailing Week, primo appuntamento nel Mediterraneo per le regate sponsorizzate dal marchio Rolex. Organizzata dall’IMA (International Maxi Association) con la collaborazione dello Yacht Club Capri, la manifestazione porterà sull’isola azzurra dal 18 al 24 maggio la flotta dei maxi yacht e un nutrito gruppo di TP52, invitati a partecipare alla regata con un programma specifico. Per queste imbarcazioni l’evento di Capri è inserito nel circuito delle TP52 Super Series. I Maxi disputeranno la regata lunga, da lunedì 19 a mercoledì 21, su un percorso di quasi 300 miglia a sud di Capri selezionato dal comitato. Se le condizioni meteo fossero buone si potrebbe rinverdire la tradizione della “Volcano Race” e navigare fino alle isole Eolie. Per i TP52, invece, sono previste prove a bastone dal giovedì al sabato, quando le due flotte regateranno insieme, ma su percorsi diversi, al largo di Capri. La premiazione per entrambe le flotte è prevista per sabato 24 maggio. Per la prima a volta a Capri ci sarà Esimit Europa 2 di Igor Simčič, e, tra i mini maxi, Robertissima III e Jethou. Tra i TP52, Azzurra, dello Yacht Club Costa Smeralda, Vesper e Gladiator.

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MINI CHALLENGE, PARTITA L’EDIZIONE 2014 > A CURA DI GIOVANNI maRINO

onfortato dal successo dello scorso anno 2013, nello scorso weekend (sabato 12 e domenica 13 Aprile 2014) è ripartito da Franciacorta il “MINI Challenge”, ricambiando la grande attesa che c’è stata con incredibili emozioni in pista.

Protagoniste, come sempre, le MINI Cooper S di serie ma modificate con sportivissimi KIT e messe a punto per aumentarne le prestazioni, la sicurezza, il divertimento di guida e dotate di pneumatici slick, il tutto a garantire l’inimitabile go-kart feeling che solo MINI riesce a garantire, trasmettendo adrenalina e voglia di mettersi alla prova. Vittoria per l’umbro di MINI Milano by Promodrive Nicola Crocioni che dopo il secondo posto in gara 1 è passato al comando della serie organizzata da MINI Italia. Scattato dalla quarta fila, Crocioni si è velocemente arrampicato fino alle spalle del battistrada Gentili, il Guest Driver del weekend bresciano passato al comando della gara con un ottimo scatto alla partenza. Momento risolutivo della corsa al nono giro quando Crocioni conquista la testa della corsa, complice un Drive Through inflitto a Gentili e l’insabbiamento del romano de l’Automobile by Progetto E20 Calcagni che era entrato con decisione nella lotta per la testa della gara.

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Soddisfatto Crocioni che ha dichiarato: “Un grande weekend per me e la squadra. Mi sono riscattato dalla sfortuna dello scorso anno qui a Franciacorta, un circuito sul quale le MINI Cooper S si esprimono bene e che mi ha portato fortuna”. Seconda piazza pienamente meritata al romano di Leone Motorsport Matteo Leone, molto abile nel tenere un ottimo ritmo in una appassionante rimonta, nonostante i postumi di un infortunio, per il coinvolgimento nella bagarre iniziale che lo aveva fatto retrocedere dal terzo posto di partenza. Terzo sul podio un mai domo Roberto Gentili, il Guest Driver romano titolare del Main Sponsor Genart, che dopo il Drive Through ha risalito la corrente innescando un emozionante confronto con l’ottimo toscano di MINI F.lli Gori Luca Gori, risolto solo in vista della bandiera a scacchi a favore di Gentili.

Il MINI Challenge viene disputato in occasione degli ACI Racing Weekend e i team si sfidano nell’ambito di intensi e divertenti fine settimana di gara che prevedono una sessione di prove libere da 50 minuti, una sessione di qualifiche da 35 minuti e due gare da 25 minuti + 1 giro ciascuna.

IL CALENDARIO 12 10 31 29 31 13

- 13 APRILE: fRAnCIACoRtA - 11 mAggIo: mIsAno mAggIo - 1° gIugno: monzA - 30 gIugno: ImoLA Agosto – 1sEtt: LE CAstELLEt - 14 sEttEmbRE: vALLELungA


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VELOCITÀ. GENNY ROMANO, AL MUGELLO BUONISSIMA LA PRIMA

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> ALFREDO DI COstaNZO

’affascinante pista del Mugello è stata l’arena della prima stagionale della velocità italiana. Un inizio di nuove sfide che ha visto trionfare un napoletano nella classe 600 Supersport del National Trophy. Genny Romano, a termine di una gara combattutissima e avvincente, ha tagliato per primo il traguardo e inizia, così, nel migliore dei modi la stagione. Per Romano, portacolori del Moto Club Piccole Pesti, il circuito del Mugello è sempre stato foriero di affermazioni importanti: “E’ – dice Genny 69 – il mio tracciato preferito e ci tenevo a fare bene. Le qualifiche hanno risentito del tempo incerto e se dopo il primo turno ero ottavo, per la griglia di partenza ho conquistato la terza piazza. Prima del via ero gasato e non vedevo l’ora che iniziasse la bagarre. La gara è stata molto combattuta; nelle prime fasi eravamo in tre, poi siamo stati recuperati dal gruppetto ed in volata siamo arri-

PeuGeOt sCOOteRs ItalIa Nel mOtOCIClIsmO

La Peugeot Scooters Italia si segnala per una importante novità: l’ingresso ufficiale nel motociclismo Grand Prix (CIV e Campionato Europeo Moto 3 2014) con una nuovissima 250 monociclindrica 4 tempi progettata e realizzata in collaborazione con la modenese Oral Engeenering, per la parte tecnica, e con il marchio inglese FTR per il telaio. La nuova creatura sarà affidata alle mani del pilota toscano Lorenzo Dalla Porta, sedicenne campione italiano nella 125 GP. (g.m.)

vati in sette. L’ultimo giro l’ho affrontato tenendo in ben in mente le parole del mio idolo Valentino Rossi. Per lui esiste una regola non scritta al Mugello, secondo la quale chi esce per primo dall’ultima curva, non vince e così è stato. Sono uscito secondo ed ho battuto Moretti per pochissimi millesimi. Dopo la bandiera a scacchi è stato bellissimo ed ho provato sensazioni che da tempo non vivevo”. Il prossimo appuntamento del National Trophy è il 18 maggio, sulla pista di Vallelunga e il pilota napoletano la prepara così: “Ho il morale alle stelle e non ho perso un giorno d’allenamento per arrivare preparato alla sfida laziale. Praticamente vivo le mie giornate nella palestra Space Gym, dove mi segue l’istruttore Daniele Bellofatto. Io ed i tecnici del Team Bike di Montecatini abbiamo intenzione di continuare la strada che porta al successo”.

haRleY DaVIDsON, Due RaDuNI IN PROGRamma

Segnaliamo due appuntamenti per gli Hell’s Angels italiani, partendo, naturalmente, dal nostro Sud. La destinazione del “1° Interregional Southern Rally”, infatti, è la Puglia, per la precisione, lo splendido scenario di Pugnochiuso. E’ qui che dal 16 al 18 Maggio 2014 si raduneranno i bikers organizzati dai Chapter Italy Vesuvio, Lupi e Bari, per una tre giorni tra due ruote, sapori mediterranei, ed aperitivi a bordo piscina in nome del relax. Al nord, invece, tra Sabato 26 e domenica 27 Aprile 2014 si terrà la prima edizione della manifestazione non competitiva “Italy 500 Miles”, 24 ore di tempo per percorrere 500 miglia, 8.000 curve distribuite su un percorso segreto, tutto da scoprire attraverso la consultazione del road book. L’evento che partirà da Parma costituisce la costola italiana di quello Belga, iniziato ben quattordici anni fa. Gli iscritti confermati sono 350 e provengono da Italia, Svizzera, Francia, Germania, Belgio, Olanda, Lussemburgo e Stati Uniti. Ad ogni tappa verrà effettuato un controllo orario, la vidimazione del road book e la consegna dell’itinerario successivo. L’obiettivo finale è stare in sella per 20/24 ore e gli unici momenti di riposo saranno quelli dei controlli orari, tutti situati in locali pubblici. Chi completerà correttamente il percorso riceverà una mitica spilla, incalcolabile emblema di partecipazione e di successo. (g.m.)

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CROAZIA,

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le spiagge più belle del mondo > HARRY DI PRIsCO

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a Croazia è uno dei paesi europei più ricchi di acqua potabile e la parola croata “krš” in carsico è divenuta famosa nel mondo per indicare uno spazio dove predomina la pietra e quindi i fiumi di acqua pulita e il mare. Le grandi varietà di specie animali e vegetali, biotopi endemici e paesaggi intatti garantiscono un’esperienza unica nella libertà della natura. Tutto questo è la Croazia e molto altro ancora. Il clima continentale temperato e quello mite mediterraneo permettono una ricca scelta di attività in tutte e quattro le stagioni. I vantaggi della ricca varietà di offerta di turismo del Paese si basano su un ambiente protetto, ricco di contenuti, progettati per le esigenze degli ospiti, soprattutto nel periodo che va da giugno a settembre. Non a caso la compagnia aerea low cost Blue Panorama ha previsto da Roma per Fiume due collegamenti alla settimana, dal 20 giugno al 9 luglio e dall’8 settembre al 12 settembre (lunedì e venerdì), mentre si aggiungerà un volo domenicale dal 10 luglio fino al 7 settembre. Particolarmente convenienti le tariffe che partono da euro 50,37, per la sola andata o da euro 101,34 (sempre tutto incluso) per biglietti di andata e ritorno. La Croazia, insieme a Cipro, Malta e alla Grecia, ha il mare più pulito d’Europa, secondo i risultati della relazione annuale della Commissione europea e dell’Agenzia europea per l’ambiente, per la purezza e la qualità delle acque. Il dato si riferisce a più di 22.000 spiagge su mari, fiumi e laghi di tutta Europa e colloca la Croazia tra


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i paesi di qualità eccellente. Questa ricerca si effettua dal 1990 e include tutti gli Stati membri dell’Unione europea oltre al Montenegro, la Svizzera e la Croazia dal 2009 (prima della sua entrata nell’Unione). L’Ente nazionale croato per il Turismo (www.croazia.hr), diretto da Dario Matosevic, ha organizzato a Roma alla presenza del Viceministro, Zelimir Kramaric e dell’Ambasciatore croato in Italia, Damir Grubisa, a fine marzo presso l’Hotel Bernini Bristol, l’incontro con la stampa per presentare la Croazia e in particolare la regione del Quarnaro e il nuovo collegamento aereo. Per il Direttore Matosevic è quanto mai positivo il ruolo delle linee low cost, che rendono maggiormente fruibili gli spostamenti così da assicurare un soggiorno più intenso e più agevole al turista che sceglie volentieri l’Istria e la regione del Quarnaro, come viene confermato dai dati del 2013, che si attestano su un milione di italiani. «Certamente - ha detto Matosevic - non auspichiamo un turismo di massa, perché vogliamo crescere grazie a quello di qualità. Le strutture turistiche non mancano e i prezzi sono accessibili». Tra le spiagge della Croazia degne di nota quelle dell’isola di Hvar, un paradiso di spiagge bellissime. Il primato per le spiagge più fotografate lo detiene quella di Zlatni rat (Promontorio d’oro) che, secondo il”Los Angeles Times”, è da considerarsi nella lista dei 40 posti più belli e insoliti del mondo. Zlatni rat è come una lingua di sabbia che si protende in mare per quasi un chilometro. Questo arenile cresce grazie al depositarsi di minuti sassolini di ghiaia trasportati dal mare e cambia la propria forma sotto l’azione del vento e delle onde, orientando la sua punta da una parte o dall’altra del mare. Altra destinazione attraente del Mediterraneo è Rajska plaža sull’isola di Rab nella baia di Lopar. La spiaggia di Sakarun, unica nel suo genere, è stata proclamata negli anni scorsi la migliore spiaggia rurale e dal 2013 è inserita nell’associazione delle più belle

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baie del mondo. Sull’isola di Cres, sotto Lubenica, si trova una insenatura nascosta, unica per la sua natura incontaminata e ricca dei profumi delle erbe mediterranee. Punta Kamenjak, a sud di Pola, è una delle più famose spiagge d’Istria. Il suo status è dovuto alla sua natura selvaggia e incontaminata. Kamenjak è all’interno di una riserva naturale protetta, con acque limpide e cristalline, tra numerose piante selvatiche e sentieri polverosi. Opatija, che festeggia quest’anno i 170 anni di turismo, offrirà nel 2014 ai suoi ospiti un lido completamente ristrutturato, replica del lido Angiolina del 1904, ristrutturato secondo le esigenze contemporanee. Zrće, la spiaggia di

soprattutto del silenzio. Il faro più antico si trova a Savudrija e risale al lontano 1818, seguito da quello di Punta Zub sulla penisola di Lanterna, quindi il Porer vicino alla città istriana di Premantura e Sveti Ivan costruito nel 1853, di fronte a Rovigno. La Croazia è anche una meta rinomata per il turismo della salute. Gli sforzi per sviluppare nuove offerte e il costante miglioramento della qualità hanno portato ad una competitiva offerta nel wellness, principal-

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Pag, incanta i turisti sia per la sua bellezza per l’ animazione diurna e serale che le hanno ormai dato fama mondiale di cittadina dove non si dorme mai, con le esibizioni di DJ di fama mondiale da 11 anni a questa parte. Su tutta la costa, sui dirupi più pericolosi è stata data una nuova vita ai tanti fari trasformati in luoghi unici per la vacanza. Attualmente sono a disposizione per il turismo 12 di questi, da quelli più convenzionali a quelli in luoghi quasi inaccessibili su isole molto lontane, ideali per veri amanti del mare, della natura e

mente nella capacità turistica, ma anche ad un’offerta in grado di essere attenta alle richieste del mercato turistico. I vantaggi della Croazia per le cure mediche sono la combinazione di accessibilità, eccellenti servizi medici, prezzo competitivo e alto comfort durante il soggiorno. La ricchezza della tradizione di turismo sanitario è iniziata tra la fine del 19° e l’inizio del 20° secolo ed i primi luoghi dove il turismo della salute si è sviluppato sono state le stazioni termali di grande importanza dell’epoca: Opatija, Lussino, Crikvenica, Lipik e


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Varaždin. Lo sviluppo del turismo per la salute si trova anche in Istria, nel Quarnero e in Dalmazia e sempre più spesso anche a Zagabria, sia per la sua buona posizione geografica sia per la ricca scelta di servizi. « Quarnaro, il cui nome deriva dal latino quaternario - ha detto la direttrice della Regione, Irena Persic Zivadinov - è nota agli italiani per la città di Abbazia quale rinomata località balneare e centro di salute. Facilmente raggiungibile dalle principali città del nord Italia e

L’arcipelago di Brioni è costituito da Veli e Mali Brijuni con altri 12 isolotti che sono sin dai tempi antichi considerati un’oasi per la villeggiatura e hanno mantenuto la bellezza naturale di un tempo. Le isole si estendono lungo la costa sud-occidentale della penisola istriana, dalla quale sono divise dai circa 3 chilometri di larghezza del Fažanski kanal. Qui si conserva la memoria dell’industriale austriaco, ex proprietario delle isole, Paul Kupelwieser, che ha fatto di Brioni la destinazione delle élite europee, ma anche la memoria dell’ex presidente Tito, che riceveva in questo luo-

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distante dal confine italiano circa 50 chilometri, fa sì che gli italiani si collochino al quarto posto per gli arrivi e vengono per vacanze lunghe ma anche per i fine settimana». La natura in Croazia è un punto di forza per il turismo. Sono presenti nel Paese otto parchi nazionali, di cui quattro nella parte costiera e montagnosa. Questi parchi sono Brioni, Kornati, Mljet, il fiume Krka, i laghi di Plitvice, Paklenica e il Velebit settentrionale.

go molti leader mondiali e celebrità. Le isole Kornati (Incoronate), costituite da 152 isole, isolotti e scogli tra Dugi otok e l’isola di Žirje sono l’arcipelago più numeroso del Mediterraneo. Il parco nazionale si estende su 89 di queste isole. Infatti l’area del parco si estende solo per circa un quarto sulla terra, mentre il resto è ecosistema marino puro. Abbondano di particolarità naturali e culturali. Le scogliere verticali a picco, le cosiddette”corone”delle isole Kornati, che fronteggiano il mare aperto, sono un fenomeno di questo parco, oltre ad essere anche l’habitat di specie rare.

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È...VeNtI

INAUGURAZIONE STELLATA PER MARE & MARE

APRILE 2014

> LAURA CaICO

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n nuovo tuffo fra le stelle. Stavolta per la bella attrice ucraina Yuliya Mayarchuk protagonista del film Tra(sgre)dire di Tinto Brass – non si tratta di un film e, quindi, del firmamento cinematografico ma di cucina stellata, grazie al lancio di Mare & Mare, il ristorante napoletano di pesce, sito in via Andrea D’isernia n.6 che ha riaperto i battenti con una chef d’eccezione, la giovane napoletana Viviana Marrocoli - proveniente dalle cucine dello chef stellato Lino Scarallo di Palazzo Petrucci - affiancata da una brigata di cucina tutta al femminile: la stella del cinema, invece, è alla guida di un team di imprenditori campani che hanno rilevato il locale, sottoponendolo a un rigoroso restyling grazie all’apporto dell’architetto di interni Alfredo Galdi (altrimenti noto come il George Clooney salernitano). Fra i comproprietari del ristorante - pescheria che già si prospetta come il buen retiro gastronomico di attori, registi e calciatori di Partenope per gustare pesce freschissimo, frutti di mare crudi, crostacei e ottimi menu rigorosa-

mente a base di pescato del giorno ecco Cristiano Farina, il “divino mondano” Massimo Mazza re delle notti napoletane , Fulvio Florio, Emanuele Scola general manager di Lepore Mare - una delle più importanti società italiane di prodotti ittici: il gruppo di amici crede fermamente nella nuova formula con cui è impostato il locale che funge da pescheria mattutina (con orario ininterrotto dalle 8 alle 15 e con possibilità anche di business lunch a pranzo da 15 euro) e di sera si propone come ristorante con menu solo pesce o vegetariano. Non per niente fra i primi Vip ad affacciarsi alle soglie di Mare & Mare,durante il cocktail inaugurale notati i volti immancabili delle “prime” che contano, tra cui gli impresari teatrali Guglielmo e Claudia Mirra, il fotografo Vip Pippo by Capri, la presentatrice Lorenza Licenziati e vari attori teatrali, del piccolo e grande schermo, fra cui Giacomo Rizzo, Francesco Paolantoni, Alberto Rossi, Michele Caputo e l’esordiente Andrea Abruzzese Saccardi. Suggestiva anche l’atmosfera marina che infonde


APRILE 2014

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l’illusione di immergersi fra le onde grazie a led blu di originale design che evocano flutti infrangentisi sulle pareti e vasche di vetro in cui nuotano cro-

dopo il parto, infatti, c’è un lungo periodo dedicato esclusivamente alla famiglia e al nuovo “salottino di mare” in cui s’intratterrà prevalentemente di

stacei e pesci nostrani, sparse un po’ ovunque e poste alla base dei tavoli dei commensali; anche la cantina offre piacevoli sorprese - grazie all’accurata selezione con cui l’enologo Francesco Farina – che affianca come sommelier il Maitre Emanuele Barbone – ha creato una cantinola di nicchia, ricca di vini regionali e non commerciali , prodotti da micro cantine non ancora conosciute dal grande pubblico, con un buon rapporto qualità – prezzo. Grande la soddisfazione della deliziosa Yuliya – prossima alla nascita della secondogenita - per questa nuova attività che le consentirà di conciliare al meglio i suoi interessi professionali e l’ambita “carriera” di mamma: fra i suoi programmi immediati

sera. Tra gli invitati fotografati da Simona Lippiello, gli avvocati Gino Linares e Alfonso Maiulo, il barone Pino Letizia, i luminari medici Roberto Pennisi ed Enzo Argenzio, Annamaria Braschi, Antonio, Franco e Luca Pempinello, Annamaria Somma, Luigi Sannino, Gigi Cappabianca, Guido Licenziati, Aurelia Mazza, Paola Ibri, Maurizia Mauriello, Franco Paolo Serra, Giovanna Mayerù, Rosalinda Improta, Maria Grazia Biggiero, Antonio Leccisi, Paolo Napolitano, Enzo e Giuliana Pedone, l’amministratrice Claudia Santana De Sosa, Aldo Carnevale, Claudia Cocchiarone, Mario Barone.

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BLU PARTY IPHONE PHOTO SHOW È...vEntI

APRILE 2014

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> TOMMY tOtaRO

i Damiani di Pozzuoli il Blu Party iPhone Photo Show, evento esclusivo organizzato dallo Spin Eventi Milano, diretto dal visionario

imprenditore, nell’entertainment napoletano, Gianni Cuomo per presentare la seconda edizione della mostra di fotografie di artisti internazionali, realizzate con gli iPhone attraverso l’iniziativa di un gruppo di fotografi Italiani che hanno fondato il movimento artistico internazionale di arte iPhoneografica WiAM. Il movimento WiAM riflette una realtà innovativa che continua a guadagnare adepti ogni giorno: la passione e l'entusiasmo di condividere con gli altri attraverso la rete, la bellezza nascosta in ogni momento, catturato fotograficamente con gli "smartphones" sia da fotografi professionisti che da principianti. Oggi questi artisti sono riuniti in una comunità virtuale con questa nuova visione fotografica e creativa. La selezione dei ventiquattro artisti, rappresentanti della fotografia mobile nazionale ed internazionale che hanno

scelto lo smartphone della Apple, l'iPhone, strumento come creativo, è stata effettuata con cura, tra gli oltre 3000 membri internazionali, che compongono attualmente il movimento WiAM, dal Fondatore, il fotografo creativo e giornalista napoletano Mariano Luchini, la Fotoreporter Italo Inglese Rosanna Cappiello rappresentante in UK del movimento e Mark Allan Smith fotografo e direttore della rivista digitale inglese “Mob Fiction magazine”. Ad accompagnare la mostra iphoneografica, la cena spettacolo dalle ore 21:30 con la musica jazz del Micheal Bublè partenopeo, Sergio Carlino, mentre per il proseguo della serata ci si affiderà all’energia crossover anni 70/80/90 e hit di successi attuali, magicamente selezionati dai dj’s Tony Ronca e Daniele Tozzi su dancefloor del prestigioso locale Puteolano.

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APRILE 2014

ANDY WARHOL, LE “VETRINE” AL PAN

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al 18 aprile al 20 luglio 2014, il Pan - Palazzo delle Arti di Napoli ospita la mostra “Andy Warhol. Vetrine”, curata da Achille Bonito Oliva e organizzata da Spirale d’idee in collaborazione con l'assessorato alla cultura e al turismo del Comune di Napoli. Il titolo della mostra, Vetrine, nasce dall’esposizione al pianterreno di Palazzo Roccella di un nutrito gruppo di opere su carta tratto dalla serie Golden Shoes, realizzata da Warhol all’inizio della sua carriera nella Grande Mela quando, a metà degli anni ‘50, lavorava come grafico pubblicitario e vetrinista per i negozi di Madison Avenue. Analogamente, chiude la mostra la presentazione di serigrafie delle Campbell’s soup e dei Camoufflage, “scatolescultura” e t-shirt realizzate dalla Andy Warhol Foundation for the Visual Arts in sintonia con la volontà dell’artista, che aveva inseguito il suo sogno di popolarità attraverso la moltiplicazione seriale delle proprie opere, in un’inedita competizione con le tecniche di produzione industriale e le regole della grande

distribuzione. La rassegna raccoglie 150 opere e rivolge particolare attenzione al rapporto che legava Andy Warhol a Napoli, nato a metà degli anni ‘70 grazie all’amicizia con il gallerista Lucio Amelio. Il percorso espositivo si snoda, infatti, attraverso i ritratti dei personaggi noti della città, che l’artista ebbe modo di conoscere durante le sue visite in Italia, quali Graziella Lonardi Buontempo, Ernesto Esposito, Peppino di Bernardo e naturalmente Joseph Beuys, oltre alle vedute partenopee delle sue Napoliroid. Proprio all’amicizia con Lucio Amelio si deve la nascita del suo più noto e monumentale headline work, Fate presto, basato sulla prima pagina del Mattino del 23 novembre 1980, il cui strillo trasformava in notizia l’evento drammatico del terremoto d’Irpinia, che per la sua distruttiva violenza impressionò l’artista, tanto da ispiragli, qualche anno più tardi, una nuova serie di lavori, Vesuvius, in cui l’immagine del vulcano, uno dei temi classici dell’iconografia locale, viene replicata ossessivamente in colori diversi.

34 Spettacolo di beneficenza




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